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17 LUGLIO 2001

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I PAESI CANDIDATI CONDIVIDONO LE PREOCCUPAZIONI E IL SOSTEGNO ALLE PROPOSTE PER IL 6PQ

Bruxelles, 17 luglio 2001 - Secondo quanto è emerso dalla riunione del 12 luglio, alla quale hanno partecipato per la prima volta tutti i Ministri della Ricerca dei 15 Stati membri, i loro 13 omologhi dei paesi candidati e il commissario per la Ricerca Philippe Busquin, i paesi candidati condividono sia le preoccupazioni, sia il sostegno per il 6Pq (sesto programma quadro) dell'Ue. Tale riunione informale è stata organizzata allo scopo di discutere della partecipazione dei paesi candidati al prossimo (sesto) programma quadro e allo Spazio europeo della ricerca (Ser). Per garantire a tutti i partecipanti la possibilità di esprimere le rispettive posizioni, Busquin ha invitato ciascun ministro a limitare a cinque minuti il proprio intervento sulle proposte per il prossimo programma quadro e sulla creazione del Ser in un'Europa allargata. Ogni paese candidato, ovviamente, ha le proprie priorità e preoccupazioni rispetto alla politica di ricerca dell'Ue e alla partecipazione ai programmi quadro. Tuttavia, interrogati al termine della riunione dal Notiziario Cordis sugli eventuali temi comuni emersi durante l'incontro, i rappresentanti dei paesi candidati hanno menzionato la questione dei paesi più piccoli, le priorità della ricerca e l'aspetto della coerenza. Il ministro Louis Galea, in rappresentanza di Malta, ha espresso il timore che i paesi più piccoli perdano terreno a seguito dell'adesione, affermando che le sette priorità illustrate dalla Commissione "non sono le più rilevanti" per tali paesi. Malta, ha sostenuto il Ministro, auspicherebbe l'inserimento di ambiti quali la cultura e il relativo patrimonio, le scienze marine e quelle telematiche. Il ministro sloveno, dott.ssa Lucija Cok, ha ribadito tali preoccupazioni in merito ai paesi più piccoli, dichiarandosi timorosa che i progetti integrati, il nuovo strumento proposto dalla Commissione, offrano minori opportunità per tali paesi. Il commissario Busquin ha tentato di placare i timori manifestati, spiegando come, sebbene egli comprenda l'inquietudine esistente, sia un errore ragionare in termini di paesi grandi e piccoli. Al contrario, ha dichiarato il Commissario, dobbiamo pensare in termini di massa critica e ciò non è possibile in presenza di un'eccessiva frammentazione delle nostre risorse. I Ministri ungherese e polacco hanno voluto sottolineare che malgrado le preoccupazioni, fra i paesi candidati esiste un consenso in merito ad alcuni aspetti positivi del prossimo programma quadro. Il ministro ungherese József Pálinkás ha fatto notare che in generale i paesi candidati reputano corretto l'orientamento del sesto programma quadro (6Pq) e ha evidenziato la necessità di concentrazione e sussidiarietà. Egli ha altresì posto l'accento sull'importanza di mantenere i programmi nazionali per affrontare i problemi interni a ciascun paese, chiedendo maggiore coerenza fra tali programmi e gli sforzi europei. Il desiderio di partecipare appieno alla strutturazione del programma, a seguito dell'adesione, rappresenta un altro punto in comune fra i paesi candidati. Il ministro polacco Andrzej Wiszniewski ha affermato che uno degli obiettivi della riunione è stato quello di giungere ad un compromesso e ha puntualizzato che il prossimo programma quadro dovrà soddisfare le esigenze sia dei paesi più sviluppati, sia di quelli che devono ancora recuperare il terreno perduto. Alla riunione si è discusso inoltre di centri d'eccellenza, reti d'eccellenza e metodi di pagamento. Busquin ha sottolineato come la mobilità dei ricercatori fra gli attuali Stati membri e i paesi candidati debba essere una strada a doppio senso, affermazione, questa, sostenuta anche dal ministro polacco Wiszniewski, secondo il quale una strada a senso unico sarebbe una forma di "furto o beneficenza". La Commissione sta attualmente esaminando la possibilità di istituire una borsa di ricerca che preveda il finanziamento di due anni all'estero e di un terzo al ritorno del ricercatore nel proprio paese. Intervenendo alla riunione, il commissario per l'Allargamento Günter Verheugen ha sottolineato come l'ampliamento nel campo della ricerca non sia più oggetto di negoziazione (i capitoli più importanti, infatti, sono stati ormai conclusi con tutti i paesi candidati), bensì di definizione di misure pratiche per garantire ai paesi candidati la piena integrazione nel Ser su un piede di parità. "Nella pratica, tuttavia, i benefici sono ripartiti in modo disuguale. È una situazione che non possiamo accettare e non accetteremo", ha continuato Verheugen. Il Commissario ha rivolto un appello ai paesi candidati affinché rafforzino le loro capacità negoziali e le loro infrastrutture di ricerca e possano trarre così maggior vantaggio dal processo di allargamento. "Vogliamo integrazione, collaborazione e vantaggi comuni. Non esitate pertanto a proporre i vostri suggerimenti, affinché sia possibile avvicinarci al raggiungimento di tali obiettivi", ha concluso Verheugen.

IL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE (CES) SOLLECITA UN BILANCIO PIÙ CONSISTENTE PER LA R&S ED UN APPROCCIO CAUTO AI NUOVI STRUMENTI

Bruxelles, 17 luglio 2001 - Il Comitato economico e sociale (Ces) ha sollecitato un aumento del 50 per cento del bilancio comunitario complessivo per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la dimostrazione (Rst&D), nonché esortato alla continuità con il programma esistente. Riunito in seduta plenaria l'11 luglio, il Ces ha adottato all'unanimità un parere sulle proposte per il sesto programma quadro di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (Rst&D), invocando l'aumento del bilancio come obiettivo politico a medio termine. Il Comitato ha esortato gli Stati membri e l'industria ad agire nella stessa direzione. In considerazione dei rischi relativi all'introduzione di nuove strutture e strumenti, il Comitato ha raccomandato altresì di assicurare la continuità con il programma attuale. Il Ces ritiene che i nuovi strumenti proposti, quali le reti d'eccellenza, i progetti integrati e l'applicazione dell'articolo 169, dovrebbero essere definiti in modo più particolareggiato ed accompagnati da adeguati programmi di formazione. Il Comitato ha anche espresso il parere che i nuovi strumenti debbano essere collegati ai fondi regionali della Comunità, al fine di fornire sostegno allo sviluppo regionale transnazionale di raggruppamenti (cluster), reti ed infrastrutture. I nuovi strumenti non dovrebbero però concentrare tutte le risorse finanziarie disponibili in una piccola quantità di progetti e reti di grandi dimensioni, ha sottolineato il Ces. Sono altresì prioritari, secondo il Ces, l'istituzione di un capitolo "energia e trasporti" nell'ambito delle azioni tematiche, il rafforzamento del programma Euratom ed il sostegno alle attività di ricerca all'avanguardia e di lunga durata, nonché alla partecipazione delle Pmi. Infolink: http://www.ces.eu.int

PUBBLICO E PRIVATO DISCUTONO IL RUOLO DEI SATELLITI NELLA CREAZIONE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE

Bruxelles, 17 luglio 2001 - Il 9 e il 10 luglio, a Bruxelles, i direttori generali dei maggiori operatori satellitari in Europa, si sono riuniti con il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione, Erkki Liikanen, in occasione della quinta riunione plenaria del piano d'azione satellitare. L'assemblea ha discusso il ruolo dei satelliti nello sviluppo della società dell'informazione e, in particolare, gli sforzi compiuti dalla Comunità europea, insieme con l'Agenzia spaziale europea (Esa), per formulare una strategia spaziale europea comune. La manifestazione, il cui tema centrale verteva sulla "valutazione del contributo spaziale ai servizi di radiocomunicazioni", ha anche assunto la doppia funzione di lanciare "l'associazione europea degli operatori satellitari", che è stata ideata per fungere da forum in cui esporre le necessità e i punti di vista degli operatori satellitari. Il piano d'azione satellitare è stato lanciato nel 1977 unitamente a tre distinti piani d'azione in materia di: rafforzamento del sostegno dell'UE alla ricerca e sviluppo ed incremento delle applicazioni; rafforzamento della posizione europea a livello internazionale e completamento del mercato interno. Le assemblee plenarie hanno contribuito a determinare i problemi e ad individuare le soluzioni. "Gli attori europei stanno raggiungendo una posizione di primo piano nelle comunicazioni satellitari, un settore industriale strategico dal quale l'Europa non può permettersi di essere lasciata fuori", ha dichiarato Liikanen nel corso della manifestazione. Le riunioni specifiche nell'ambito dell'assemblea plenaria hanno trattato argomenti quali la regolamentazione delle reti e dei contenuti, la gestione globale delle risorse insufficienti, la libera circolazione dei terminali satellitari e dei servizi corrispondenti, le nuove tecnologie ed applicazioni. Infolink: http://www.cordis.lu/ist Per ulteriori informazioni sulle attività del commissario Liikanen consultare: http://europa.eu.int/comm/commissioners/liikanen/index_en.htm

G8: LE AZIENDE SCENDONO IN CAMPO CON IL DECALOGO ANTI-CONTESTAZIONE. ALLARME PER 2 AZIENDE SU 3: LE CONTESTAZIONI ANTI-GLOBALIZZAZIONE SONO UN GRAVE RISCHIO PER IMMAGINE E FATTURATO

Milano 17 luglio 2001 - Aumentare la trasparenza, stabilire un dialogo corretto coi contestatori e in caso di attacco diretto agire e rispondere immediatamente. Sono solo alcuni dei punti del decalogo stilato dalle aziende per rispondere alla protesta del popolo di Seattle. Ben due manager su tre, infatti, vedono con timore e preoccupazione la protesta anti-G8, aspettandosi danni e ritorsioni economiche, ma convinti di poter farvi fronte. E' quanto emerge dall'indagine di ".Com", il quotidiano della comunicazione diretto da Marco Barbieri, che sarà in edicola domani, condotta su 108 direttori marketing e responsabili della comunicazione delle grandi aziende e di multinazionali, intervistati telefonicamente. Alla domanda diretta "la preoccupano le proteste rivolte alle aziende in tema di globalizzazione?", il 65% ha infatti risposto con un deciso "sì", mentre solo il 13% ha dichiarato di non avere timori. Informazione e dialogo con i consumatori contro la contestazione Ma come stanno preparando in queste settimane le aziende per rispondere alla protesta anti-globalizzazione? Nessun dubbio: <<incrementando una corretta informazione e con una politica di trasparenza>> è la risposta della metà dei manager (49%), ma anche prestando <<maggiore attenzione ai processi produttivi che si svolgono al di fuori dell'azienda>>, secondo il 36% degli intervistati. Quindi maggiore attenzione al rischio di sfruttamento della manodopera cui sono incorse numerose multinazionali, in particolare in Asia. Il 28% ritiene che sia bene non sottovalutare il <<dialogo con i consumatori>>, per rassicurarli circa le reali politiche aziendali, mentre per il 17% è molto importante sottolineare l'aspetto "Glocal" dell'azienda, in grado di unire una dimensione globale con quelle locali. Aspetto rilevante però è che un intervistato su cinque (22%) preferisce non rispondere. Per un manager su due la protesta danneggia l'immagine delle aziende Ma quali sono i rischi reali per le aziende in tempi di contestazione? Soprattutto "un gran danno all'immagine", così la pensa oltre la metà dei manager interpellati da ".Com" (53%), ma non escludono anche danni alle strutture dovuti agli attacchi degli attivisti (29%). Timori vengono espressi anche riguardo rischi economici conseguenti a boicottaggi o cali delle vendite (22%), o per la necessità di essere costretti a fare investimenti non strategici (11%) mentre per il 16% potrebbe verificarsi anche una <<perdita di credibilità nei confronti dei consumatori>>. Come prepararsi dunque per prevenire i danni dovuti alla contestazione? Quali le strategie vincenti? Soprattutto <<comunicare in modo corretto il proprio marchio e tutelare la propria immagine>>, rispondono il 28% dei manager, mentre per un quarto di loro (23%) si potrebbe pensare alla <<creazione di un organo di certificazione super parters>>. Ma c'è anche chi preferisce una strategia difensiva, consigliando di mantenere un basso profilo (19%) e di non rispondere alle provocazioni (9%). La comunicazione dunque come risorsa vincente per rispondere alla contestazione. Ma da sola non basta: per un terzo degli intervistati (32%) infatti, <<bisogna agire su più fronti>>, promuovendo anche eventi e potenziando il controllo, mentre per un altro 21% <<non è sufficiente affidarsi alla sola pubblicità>>. Il 17% è addirittura convinto che <<non sia più sufficiente agire sul piano della comunicazione>> in casi come questi, mentre solo un manager su dieci (11%) ritiene che una buona campagna pubblicitaria sia in grado, da sola, di dare ottimi risultati. Infatti, in un momento "a rischio" come il G8, per quasi un terzo (28%) degli esperti di comunicazione delle aziende bisognerebbe puntare soprattutto su un maggiore informazione, trasparenza e più garanzie per il consumatore, oppure <<cercare di creare una comunicazione mirata che instauri un dialogo diretto col popolo dei contestatori>>. Per il 16% invece, una strategia vincente sarebbe quella di puntare su una <<comunicazione sociale>>, orientata ai giovani o alle parti deboli della popolazione, oppure enfatizzare la dimensione locale dell'azienda (15%). In ogni caso, solo il 12% continuerebbe con la consueta strategia. Ma quale sarebbe l'identikit del possibile testimonial? Dovendo affidarsi ad un personaggio, meglio una autorevole personalità internazionale, considerata universalmente sopra le parti, sostiene il 28% degli intervistati, oppure puntare su un personaggio "noto ed accettato" dai contestatori (21%). Per il 16% risulterebbe positivo affidarsi a un testimonial locale, percepito positivamente dai consumatori della zona di riferimento, e in ultimo sportivi o altri testimonial considerati "trasversali", preferiti dal 10%. Arriva in decalogo anti-contestazione - Ecco il decalogo che gli esperti del marketing delle aziende hanno stilato per far fronte alla contestazione anti-G8 e che verrà pubblicato domani sul quotidiano ".Com", diretto da Marco Barbieri: 1. Aumentare la trasparenza dell'azienda; 2. Stabilire un dialogo diretto e mirato con i rappresentanti della protesta, mai ignorarli o sottovalutare la loro influenza; 3. Analizzare i possibili rischi e rendere noti i "campi di rischio" e le misure in atto per risolverli. Mai aspettare che siano altri a sollevarli; 4. In caso di attacco diretto, mai cercare di "nascondersi", aspettando che passi la bufera: agire e rispondere sempre; 5. Associare, se necessario, la propria azienda a eventi o iniziative sociali che contribuiscano a migliorarne l'immagine; 6. Fare attenzione al tono che si usa nella comunicazione: proporre, mai imporre. Implementare la comunicazione (Il tono e il rapporto con i "clienti" non deve mai essere arrogante, ma sempre cordiale), 7. E' fondamentale che l'azienda non appaia mai come chiusa su se stessa: i consumatori devono essere resi partecipi di ciò che l'azienda fa; 8. Creare e imporre ai propri fornitori degli standard. Effettuare controlli preventivi e continui: certificare e far certificare che i propri prodotti rispondono a regole e criteri di produzione "corretti", 9. Sì alla capacità di essere Glocal: far sposare i vantaggi e i pregi di mercato globale con la valenza positiva dei mercati locali, soprattutto dal pdv della comunicazione); 10. Promuovere il dialogo aziende-istituzioni pubbliche

ENTERPRISE IRELAND PUBBLICA L'ANNUAL REPORT 2000: OTTIMA LA PERFORMANCE DELLE AZIENDE IRLANDESI. IN FORTE CRESCITA LE ESPORTAZIONI VERSO L'ITALIA (+30%)

Milano, 16 luglio 2001 - Anche nel corso del 2000 si consolida la crescita delle aziende irlandesi supportate da Enterprise Ireland, l'ente governativo per il commercio e le tecnologie che cura lo sviluppo e l'immagine internazionale di oltre 3.000 aziende irlandesi. Il fatturato delle aziende clienti ha raggiunto i 24 miliardi di euro (+12.1%). Le esportazioni, pari a 11 miliardi di euro, sono cresciute del 14,5%, soprattutto grazie agli ottimi risultati ottenuti dalle aziende del software, cresciute del 36%. Inoltre il numero di occupati è incrementato di 6.728 unità portando il totale a 146.431 addetti. Continua anche il trend di crescita (+30%) delle esportazioni verso il mercato italiano, terzo per importanza in Europa dopo Germania e Francia. Nel 2000, il portfolio azionario di EI, che fra i suoi compiti prevede l'investimento in start up a forte vocazione internazionale, ha generato entrate per lo Stato pari a 101 milioni di euro, più di tre volte il valore del 1999, pari a 32 milioni di euro. Tale risultato conferma l'efficacia della strategia che punta a ricercare piccole partecipazioni azionarie in aziende con alto potenziale di crescita e propensione all'export, in cambio di supporto nelle fasi di start up e sviluppo. Nel corso dell'anno sono state fondate 57 nuove aziende che operano principalmente nel settore del software, dei servizi internazionali e dei prodotti industriali. Secondo l'annual report, le aziende irlandesi hanno dimostrato una forte propensione agli investimenti in ricerca e sviluppo. Durante il 2000, 75 aziende hanno iniziato progetti in varie aree per un valore di 88.8 milioni di euro. Supportando tali investimenti, EI vuole facilitare la capacità di R&D delle aziende, consolidare l'interazione con il mondo universitario e velocizzare i processi di sviluppo di nuovi prodotti, anche attraverso partnership internazionali. Nel corso dell'anno, ben 59 progetti sono stati approvati per un valore totale di 12 milioni di euro: di questi, i 15 più importanti sono stati supportati da EI per un valore totale di 6 milioni di euro. Nel 2000 è stato lanciato Europp:2003, un programma integrato che ha come obiettivo l'incremento del numero di aziende in grado di competere nel mercato europeo, portandole da 55 ad un totale di 110. L'iniziativa prevede la creazione di unità di incubazione in otto città (Parigi, Dusseldorf, Monaco, Milano, Amsterdam, Stoccolma, Madrid, Vienna), l'aumento del numero di visite in Irlanda di buyer europei, l'organizzazione di workshop, la formazione linguistica del personale, la raccolta e divulgazione di informazioni strategiche e finanziamenti per le attività di marketing volte ad aumentare la capacità di penetrazione dei mercati europei.

WORKSHOP SUI MERCATI ELETTRONICI

Bruxelles, 17 luglio 2001 - La Commissione europea organizza a Bruxelles il 23 e 24 aprile un workshop destinato a studiare e analizzare le sfide poste dai mercati elettronici. Il workshop, intitolato "E-marketplaces: new challenges for enterprise policy, competition and standardization" (Mercati elettronici: nuove sfide per la politica, la concorrenza e la normalizzazione delle imprese), fa parte del programma d'applicazione "Go digital" che dovrà essere approvato quale proseguimento del piano d'azione Europe 2002, il quale pone l'accento sull'assistenza alle Pmi (piccole e medie imprese) a "diventare digitali". La manifestazione è organizzata dalla Dg Imprese della Commissione europea, in stretta collaborazione con la Dg Società dell'informazione e la Dg Concorrenza. Il suo principale obiettivo consiste nell'individuare le priorità per la politica delle imprese e la normalizzazione di queste ultime, allo scopo di favorire la costituzione di mercati elettronici aperti non discriminatori. I risultati del workshop potranno rivelarsi importanti per la formulazione della futura politica delle imprese. La manifestazione, che sarà inaugurata dal commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, si rivolge a rappresentanti della Commissione europea, degli Stati membri e del mondo imprenditoriale. La manifestazione si articolerà in tre sessioni, dedicate rispettivamente ad una panoramica della situazione attuale, alla normalizzazione ed alla concorrenza, e ospiterà un dibattito sulle modalità in cui la politica delle imprese può contribuire alla creazione di mercati elettronici in Europa. Per informazioni : Commissione europea Direzione generale per le Imprese Unità D4 "Commercio elettronico; industrie e servizi Tic" Rue de la Loi/Wetstraat 200 B-1049 Bruxelles/Brussel Fax: +32-2-2969500 entr-e-marketplaces@cec.eu.int  Infolink: http://europa.eu.int/comm/enterprise/ict/e-marketplace.htm

DEUTSCHE BANK SCEGLIE DIGIPLEX PER LA FACILITY DI LONDRA

Londra, 17 luglio 2001 - DigiPlex S.A., l'operatore leader a livello pan europeo nella fornitura di servizi indipendenti di colocation (Megaplex), ha annunciato di aver raggiunto un accordo per affittare la facility di Londra alla Deutsche Bank AG, con un contratto di locazione a lungo termine. Il MegaPlex di Londra ha una estensione di 9.700 mq, ed è situato nel cuore del polo tecnologico, sito nella zona ovest di Londra. La struttura che DigiPlex mette a disposizione di Deutsche Bank risponde a tutti gli standard necessari ad una facility ad elevata tecnologia: pianificazione completa, sicurezza del supporto energetico, connettività multipla alla fibra ottica, misure di sicurezza secondo gli standard più elevati, potenziamento della struttura per rispondere alle specifiche meccaniche ed elettriche ad elevata qualità che verranno istallate da Deutsche Bank. La costruzione comprende una struttura data center su due piani, e uffici totalmente attrezzati in un edificio separato. Byrne Murphy, Chief Executive di DigiPlex, ha dichiarato "Siamo estremamente soddisfatti che la Deutsche Bank abbia scelto DigiPlex come proprio partner, è un onore per noi avere il riconoscimento dell'alto standard qualitativo delle nostre facilities. Con tutte e sei le sedi completate ci troviamo in una posizione di leadership per poter offrire soluzioni di colocation a livello pan-europeo." Infolink. www.digiplex.com

LUFTHANSA SYSTEMS SCEGLIE LE SIEBEL EBUSINESS APPLICATIONS IL GRUPPO TEDESCO LEADER NEL SETTORE DEI SERVIZI TECNOLOGICI INTENDE OTTIMIZZARE L'EFFICACIA DELLE PROPRIE STRATEGIE DI VENDITA E DI MARKETING UTILIZZANDO UNA SOLUZIONE EBUSINESS INTEGRATA

Milano, 17 Luglio, 2001 Siebel Systems, Inc. (Nasdaq: Sebl), leader mondiale nelle soluzioni applicative per l'eBusiness, ha annunciato oggi che Lufthansa Systems Group, la divisione servizi tecnologici IT della prestigiosa compagnia aerea tedesca, ha scelto di adottare le Siebel e Business Applications. Lufthansa Systems Group utilizzera' Siebel Sales e Siebel Marketing, i prodotti leader nel mercato delle applicazioni eBusiness, con l'obiettivo di creare una visione completa e unificata della propria clientela. Grazie a questa strategia, Lufthansa Systems Group sara' in grado di identificare, acquisire e mantenere i clienti, incrementandone la soddisfazione e la fedelta'. Offrendo al personale commerciale e ai responsabili del marketing una soluzione completa per l'efficacia delle vendite, Siebel Sales permettera' a Lufthansa Systems Group di aumentare la soddisfazione dei clienti e di incrementare le vendite della compagnia aerea e di altri servizi di trasporto. Il personale di vendita di Lufthansa Systems Group sara' in grado di condividere informazioni integrate a livello globale, cogliere prontamente nuove opportunita' commerciali, gestire i canali di vendita, creare rapidamente offerte e proposte per i clienti, e configurare soluzioni tecnologiche personalizzate, in grado di soddisfare le specifiche esigenze dei clienti della compagnia aerea e degli altri servizi di trasporto. Inoltre, Siebel Sales migliorera' la capacita' di Lufthansa Systems Group di fornire supporto e servizi post vendita. L'azienda utilizzera' le funzionalita' di Siebel Marketing per sviluppare campagne di marketing mirate e sofisticate, in modo da indirizzare ai clienti ? acquisiti e potenziali - il messaggio piu' incisivo nel momento piu' opportuno. Tramite programmi di marketing one-to-one personalizzati, basati sulle preferenze e sui modelli di comportamento dei clienti, Lufthansa Systems Group potra' aumentare l'efficacia delle proprie attivita' di marketing attraverso tutti i punti d'interazione con i clienti, massimizzando le vendite e il ritorno sugli investimenti. "Il ritmo incalzante dell'evoluzione tecnologica ci obbliga a rispondere rapidamente alle nuove opportunita' di vendita e ad incentivare costantemente la fedelta' dei clienti", ha affermato Ralph Nikolaus Zettler, Managing Director Marketing and Sales, Lufthansa Systems Group. "Implementando le Siebel eBusiness Applications, intendiamo creare una visione unificata e aggiornata in tempo reale di tutte le informazioni sui clienti e sui prodotti. Questa visione consolidata e multicanale consentira' a Lufthansa Systems Group di cogliere prontamente nuove opportunita' di vendita provenienti dai clienti che usufruiscono dei servizi della compagnia aerea e di altri servizi di trasporto, migliorare i servizi offerti ai clienti esistenti, pianificare, eseguire ed analizzare campagne di marketing efficaci, e in ultima analisi, incrementare il giro d'affari del Gruppo". Secondo Zettler, Lufthansa Systems Group ha scelto le Siebel eBusiness Applications per le potenti funzionalita' che offre, il supporto multilingue e la semplicita' di utilizzo. La decisione e' stata inoltre influenzata dalla posizione di leadership di Siebel Systems nel mercato delle applicazioni eBusiness, dalla sua visione strategica dell'eBusiness, e dai consistenti investimenti effettuati per la ricerca e lo sviluppo. Lufthansa Systems Group e' una consociata Lufthansa ? la principale compagnia aerea tedesca - operante nel settore dei servizi tecnologici. Il Gruppo si rivolge ai clienti che usufruiscono dei servizi della compagnia aerea e di altri servizi di trasporto, offrendo una vasta gamma di servizi e soluzioni tecnologiche che includono consulenze, soluzioni tecniche e applicative, e centri per la gestione ed elaborazione dati. Lufthansa Systems Group conta su uno staff di oltre 4.200 persone e nel 2000 ha realizzato un fatturato di 550 milioni di dollari.

ESPRINET: E' PARTITA L'OFFERTA PUBBLICA DI VENDITA E SOTTOSCRIZIONE LA SOCIETÀ È UNO FRA GLI OPERATORI LEADER NEL MERCATO DELLA DISTRIBUZIONE INFORMATICA

Milano, 17 luglio 2001 - Esprinet S.p.A ha presentato ieri alla stampa le modalità dell'Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione (Opvs) che ha preso il via ieri e che si concluderà il 20 luglio. L'operazione consiste in un'Offerta Globale di n. 1.096.102 azioni ordinarie da nominali 1,5 Euro ciascuna, pari al 22,9% dei capitale della Società successivamente all'Offerta Globale, rivenienti per 908.282 azioni da un apposito aumento di capitale con esclusione dei diritto di opzione e per 187.820 azioni dalla vendita da parte di alcuni soci e sarà così suddivisa: un'Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione per un minimo di  274.050 azioni, pari al 25% circa dell'Offerta Globale di cui fino ad un massimo di 60.000 azioni riservate a Dipendenti, Agenti e Collaboratori di Esprinet e sue controllate e fino ad un massimo di 60.000 azioni riservate ai Clienti di Esprinet; un contestuale Collocamento Istituzionale rivolto ad investitori professionali italiani ed istituzionali all'estero, con l'esclusione degli Stati Uniti, dei Canada e dei Giappone un contestuale Collocamento Privato per un ammontare massimo di 75.000 azioni, destinato ad un numero di soggetti inferiore a 200, individuati discrezionalmente dal Consiglio di Amministrazione della Società. L'Operazione prevede inoltre un'opzione per la sottoscrizione di un massimo di 101.196 azioni a favore dei Giobal Coordinator ("Greenshoe"). lntesaBci ha assunto il ruolo di Giobal Coordinator nell'ambito dell'Offerta Globale, mentre Sponsor sono lntesaBci e Rasfin Sim. IntesaBci è anche Responsabile dell'Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione e capofila dei relativo consorzio di collocamento e garanzia. Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. saranno offerte sul mercato al Prezzo Massimo di 23 Euro (pari a circa Lire 44.534) ciascuna. Il Prezzo Massimo, ufficializzato sabato scorso, è stato fissato tenendo conto dell'andamento dei mercati finanziari nel periodo precedente l'avvio dell'Offerta Pubblica nonché delle manifestazioni d'interesse formulate dagli investitori nell'ambito dell'attività di marketing dei Collocamento istituzionale. In relazione al Prezzo Massimo, il lotto minimo di adesione di n. 150 azioni ordinarie avrà un controvalore di massimo 3.450 Euro (pari a circa 6.680.132 Lire). Il Prezzo di Offerta, che comunque non sarà superiore al Prezzo Massimo, sarà determinato al termine dell'Opvs tenendo conto della qualità e della quantità delle richieste da parte degli Investitori istituzionali, della quantità di domande pervenute nell'ambito dell'Offerta Pubblica, nonché dell'andamento dei mercati finanziari. Il relativo Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 10 luglio a seguito dei Nulla Osta comunicato con Nota n. 1052511 del 4 luglio scorso. L'ammissione alle negoziazioni sul Nuovo Mercato delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. è stata disposta dalla Borsa Italiana con provvedimento n° 1778 dei 28 giugno. L'inizio delle contrattazioni sul Nuovo Mercato verrà stabilito con un successivo provvedimento da parte di Borsa Italiana S.p.A. ai sensi dei vigente "Regolamento dei Nuovo Mercato. " La quotazione in Borsa sarà per la nostra Società un tappa fondamentale", ha dichiarato l'Amministratore Delegato Alessandro Cattani" che permetterà di avere accesso alle risorse necessarie per consolidare e accelerare la crescita. Queste risorse consentiranno, infatti; di sostenere il processo di integrazione e la strategia di sviluppo intrapresi, migliorando ulteriormente risultati che si configurano già oggi come soddisfacenti rispetto al settore di appartenenza.

OPENGATE: IL CDA APPROVA I DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2001

Malnate, 13 Luglio 2001 -1.480 miliardi di lire di fatturato consolidato nei primi nove mesi dell'esercizio 2001 (in crescita di oltre il 134% rispetto allo stesso periodo dell'anno 2000) ed un reddito operativo lordo di oltre 43 miliardi di lire (+200% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente). Pietro Pozzobon, Ceo del Gruppo Opengate: "Il Gruppo mantiene la capacità di crescita e di investimento in tutte le aree di business in cui opera. La leadership che Opengate si è conquistata nei settori in cui opera, pone le basi per il perseguimento degli obiettivi e la creazione di valore per il mercato". Opengate Group - Consolidato al 31 maggio 2001 Il Cda di Opengate S.p.A. - leader nella distribuzione di prodotti informatici e fornitore di servizi di e-business e logistica - ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre 2000/2001 (chiuso al 31 maggio 2001) che evidenziano un fatturato consolidato complessivo di 1.480 miliardi di lire in crescita di oltre il 134% rispetto allo stesso periodo dell'anno 2000. L'Ebitda nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio in corso si attesta a 43,7 miliardi di lire con un incidenza sul fatturato pari al 2,9% ed un incremento del 200% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio scorso (14,6 miliardi di lire nei primi nove mesi dello scorso esercizio a fronte di un risultato pari a 17,2 miliardi di lire raggiunti nell'intero anno fiscale 1999/2000). "Il significativo aumento dell'Ebitda" - ha commentato Pietro Pozzobon, Ceo del Gruppo Opengate - "conferma la validità della strategia di crescita del Gruppo, anche attraverso acquisizioni, e del modello di business basato sulla valorizzazione delle "core competences". L'integrazione delle differenti aree di business permetterà di liberare, finalmente, tutti i potenziali di redditività del Gruppo". L'Ebit conseguito nel terzo trimestre 2001 ha raggiunto quota 23,7 miliardi di lire, mantenendo la stessa incidenza espressa nell'esercizio 1999/2000 (1,6% rispetto al fatturato). "Il dato assume una valenza ancor più importante se si considerano gli ammortamenti, pari a 11,3 miliardi di lire, relativi alle differenze di.consolidamento che rappresentano gli avviamenti effettivamente pagati in sede di acquisizione delle società facenti parte del Gruppo. La differenza di consolidamento viene, prudenzialmente, ammortizzata in un periodo di 5 esercizi sia nel settore della distribuzione di prodotti informatici che nelle altre aree di business (logistica, e-business e servizi) in cui il Gruppo ha investito" ha commentato Stefano Perboni, Cfo del Gruppo. Consolidato relativo al solo terzo trimestre 2000/2001 Il fatturato del solo terzo trimestre 2000/2001 si attesta a 563,1 miliardi di lire in crescita di oltre il 148% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (226,8 miliardi di lire). L'Ebitda consolidato del solo terzo trimestre che ammonta a 12,3 miliardi di lire (3,4 miliardi di lire nello stesso trimestre dell'anno precedente) è pari al 2,2% del fatturato, ed è superiore a quanto realizzato nel medesimo trimestre dell'esercizio precedente di oltre il 262%. L'Ebit del terzo trimestre 2000/2001 ha segnato una crescita del 110% rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio raggiungendo quota 4,1 miliardi di lire (a fronte dei 1,9 miliardi di lire dell'esercizio 1999/2000). Posizione finanziaria netta consolidata - La posizione finanziaria netta consolidata al 31 maggio 2001 evidenzia un indebitamento complessivo di 449,1 miliardi di lire di cui 325,4 miliardi di lire per debiti a breve termine (72% del totale) e 123,7 miliardi di lire relativi a debiti a lungo termine (28% del totale). "Confrontando il dato con quello del 28 febbraio 2001 (situazione semestrale) pari a 426,4 miliardi di lire" - ha precisato sull'argomento il Cfo Stefano Perboni - "e considerato l'investimento realizzato nel trimestre con l'acquisizione di ARC España Cartera S.A. (oltre 40 miliardi di lire) entrata anch'essa nel consolidato, si evidenzia un forte miglioramento rispetto ai ricavi espressi dal Gruppo. Il totale dei crediti commerciali è pari a 538,4 miliardi di lire ed evidenzia che l'esposizione finanziaria netta a breve è esclusivamente costituita da anticipazioni su attività "autoliquidanti" garantite". Opengate S.p.A. - Il fatturato di Opengate S.p.A. è stato pari a 618,9 miliardi di lire. L'Ebitda di 15,6 miliardi di lire e l'Ebit di 11,7 miliardi di lire evidenziano un'incidenza in linea con quella registrata nel medesimo periodo dell'esercizio precedente, anche se tali dati risultano essere scarsamente significativi in relazione all'evoluzione del Gruppo e alle operazioni in corso di riorganizzazione nell'ambito della distribuzione dei prodotti di informatica.."Le operazioni in corso e l'evoluzione del business di Opengate S.p.A. ci permetteranno di confermare il risultato positivo realizzato nello scorso esercizio anche in un anno di forti cambiamenti e di grande impegno per tutta la struttura del'azienda" ha dichiarato Pietro Pozzobon Ceo di Opengate. Opengate Group - Il Gruppo Opengate, principale protagonista italiano nella distribuzione di prodotti informatici, è oggi un'impresa multibusiness che ha un ruolo di protagonista anche nei mercati della logistica, dell'e-business, dei servizi e della distribuzione dei materiali elettrici (in Italia). Con un fatturato pro-forma di circa 1.450 miliardi nell'esercizio chiuso al 31 agosto 2000 e gli attuali 1.000 dipendenti, il Gruppo si avvia a chiudere l'esercizio in corso (sett. 2000 - ago. 2001) superando i 2.000 miliardi di lire (2.200 pro-forma).

CASSA SAN GIACOMO: DA LUNEDÌ 16 LUGLIO PRESENTE A CALTAGIRONE

Caltagirone 17 luglio 2001 - ha aperto ieri a Piazza Armerina (En) in piazza Boris Giuliano, 20 la filiale della Cassa San Giacomo - Gruppo Credito Valtellinese - che inaugura così il suo ingresso in una nuova provincia quella dell'ennese. Anche nella nuova filiale la Clientela avrà la possibilità di operare, oltre ai tradizionali servizi bancari e assicurativi, con i più innovativi servizi on-line di Bancaperta. La "Cassa" calatina fondata da Don Sturzo, rispondendo alle esigenze del territorio in cui agisce, opererà anche a Grammichele con un orario di sportello che si prolunga nel periodo pomeridiano fin alle 15,50.

OBBLIGAZIONI MEDIOBANCA COLLOCATE TRAMITE POSTE ITALIANE

Milano, 17 luglio 2001 - La Consob in data 12 luglio 2001, ha comunicato il nullaosta alla pubblicazione della Nota Integrativa relativa all'ammissione a quotazione dei titoli del prestito obbligazionario strutturato "Mediobanca 2001 - 2006 'Tripla Opzione'" emessi da Mediobanca S.p.A. per un importo complessivo di Euro 726.800.000. Il collocamento dei titoli è avvenuto nel periodo 11 giugno 2001 - 12 luglio 2001, con pagamento 17 luglio 2001. La sottoscrizione è stata effettuata esclusivamente tramite Poste Italiane. La tempestiva predisposizione, da parte di Mediobanca, della documentazione richiesta ha permesso a Borsa Italiana di disporre l'inizio delle negoziazioni il giorno successivo al pagamento dei titoli e cioè il 18 luglio 2001, nell'interesse di tutti i sottoscrittori che potranno da subito negoziare lo strumento sul mercato ufficiale, con prezzi trasparenti ed efficienti. La Borsa Italiana S.p.A. aveva deliberato l'ammissione a quotazione il 5 luglio scorso.

ENEL: RILANCI MULTIPLI PER LA VENDITA DI ELETTROGEN

Roma, 17 luglio 2001 - Al termine dello Steering Committee Enel ha comunicato ai potenziali acquirenti le modalità di svolgimento dell'ultima fase della procedura di dismissione di Elettrogen. Tale fase prevede un meccanismo di rilanci multipli sequenziali che consentirà la selezione del vincitore entro il 1° agosto 2001.

BANKSIEL E SYBASE PARTNER NELL'E-FINANCE

Milano, 17 luglio 2001 - Banksiel, società di I.T. Telecom - Gruppo Telecom Italia - leader nell'informatica per le banche, ha stretto una partnership strategica con Financial Fusion Inc., consociata di Sybase Inc., uno dei principali fornitori di soluzioni e tecnologie e-business. Financial Fusion opera nel mercato e-finance con una gamma di soluzioni integrate per i servizi di banking e le attività di intermediazione finanziaria online Obiettivo: proporre a banche e società finanziarie italiane soluzioni innovative, sfruttando le potenzialità del banking online, soprattutto sul piano del contenimento dei costi e del più efficace servizio ai clienti. L'offerta si basa sulla lunga esperienza di Banksiel www.banksiel.it  nei progetti di system integration nell'ambito dei servizi finanziari (outsourcing, sviluppo e manutenzione sistemi informativi, Internet banking ecc.) e sulle soluzioni tecnologiche di Sybase che, a livello architetturale e applicativo, sono in grado di soddisfare le esigenze della nuova realtà della banca multicanale, aperta al web e al mondo wireless. In particolare, sul piano tecnologico e dei prodotti, l'accordo prevede l'integrazione di Fast@trade con Financial Fusion Web & Wireless System www.financialfusion.com  Fast@trade è la soluzione Banksiel di Finanza in Rete basata su tecnologia Internet e multicanale con funzionalità innovative di e-trading per negoziare online strumenti finanziari. Concepita per istituti bancari e finanziari e Sim, la piattaforma Fast@trade realizza tutte le principali funzioni informative e dispositive finanziarie e di investimento, compresa la consulenza finanziaria e fiscale, consentendo agli istituti di proporre alla clientela il meglio del proprio portafoglio di prodotti e servizi finanziari. Financial Fusion Web & Wireless System è una soluzione software di Financial Fusion Inc. - che permette la creazione di applicazioni per servizi finanziari - sia business-to-business sia business-to-consumer - ai quali si accede via web e attraverso dispositivi wireless. Banche e istituzioni finanziarie possono così offrire ai clienti servizi di banking e brokerage, ma anche realizzare soluzioni per migliorare la propria competitività: per esempio, one-to-one marketing, customer care, personalizzazione dei contenuti. L'integrazione di Fast@trade e Financial Fusion Web & Wireless System si avvale, come infrastruttura tecnologica, della piattaforma Sybase Enterprise Portal, una soluzione che estende le tradizionali funzionalità dei portali aziendali anche agli utenti mobili, ai business partner e agli e-marketplace. Banche e istituzioni finanziarie troveranno in Banksiel e Sybase interlocutori in grado di fornire tutto il necessario supporto tecnologico ed informatico (infrastrutture, hardware, software, servizi) per pianificare, realizzare e gestire portali finanziari per offrire online servizi finanziari (investimenti, compravendita di titoli) e di consulenza (finanziaria e fiscale). La soluzione è completa, scalabile e basata sugli standard (supporta i componenti JavaBeans, Com, Corba, C++ e il linguaggio Xml), quindi facilmente integrabile nell'infrastruttura aziendale (l'architettura a oggetti rende, inoltre, il sistema indipendente dall'application server e dal database). Financial Fusion Web & Wireless System comprende una componente server Java e il middleware necessario per l'integrazione delle applicazioni tra loro e con i sistemi di back-end (Financial Fusion Server), accanto a una serie di soluzioni applicative pre-configurate per differenti attività: Consumer e Small Business Banking; Account Aggregation (consolidamento sul sito Web di una banca di tutti i rapporti finanziari dei clienti); One-to-one Marketing; Cash Management (controllo della liquidità per le piccole aziende). La tecnologia Wireless Application Support rende disponibili tutti i servizi anche dai dispositivi wireless. Financial Fusion Web & Wireless System supporta simultaneamente i principali protocolli per le transazioni finanziarie come Ofx, Fix e S.W.I.F.T., molteplici valute e lingue di tutto il mondo. Tra le caratteristiche distintive, la possibilità di personalizzare il front-end e la capacità di rilevare la tipologia e la configurazione del dispositivo utilizzato per accedere ai servizi, fornendo l'interfaccia adatta. "L'esperienza e le competenze sviluppate nel settore Finance, la conoscenza del mercato e delle esigenze delle aziende fanno di Banksiel un partner ideale per Financial Fusion. L'accordo darà un forte impulso all'ulteriore affermazione delle nostre soluzioni sul mercato, offrendo agli operatori del settore nuove opportunità per aprirsi ai modelli di business più evoluti, adottando forme innovative di interazione con i clienti e di offerta dei servizi nell'ottica della multicanalità", ha commentato Lino Menchella, Responsabile Sviluppo Mercato Finance di Sybase Italia. "Le banche e le istituzioni finanziarie italiane potranno contare da un lato su un'applicazione specifica di e-trading come Fast@trade e dall'altro sui vantaggi di una piattaforma tecnologica all'avanguardia come Financial Fusion: scalabilità - essenziale per far fronte ai picchi di traffico tipici del trading online - conformità agli standard di mercato, facilità di integrazione, supporto dei principali protocolli finanziari". "Il piano di diffusione del nostro prodotto Fast@trade prevedeva l'individuazione di un partner, possibilmente di statura internazionale, che potesse veicolare il valore aggiunto rappresentato dalla nostra soluzione, anche nei segmenti di mercato in cui la domanda si configurasse in maniera più ampia, sia sulla dimensione funzionale che delle infrastrutture", ha commentato Bruno Valentini, Responsabile del Business Competence Center 'Financial and Investment Solutions' di Banksiel. "Ci sembra che Sybase interpreti in maniera ideale il risultato della nostra ricerca e che, insieme, si possa fornire al mercato Finance il meglio dell'offerta, coniugando la solidità, la completezza e l'internazionalità di Financial Fusion con la specificità "verticale", la flessibilità e la proposta di business innovativa rappresentata da Fast@trade". Infolink: http://www.sybase.com  http://www.sybase.it

LE AZIENDE DEL COMPARTO DELL'OCCHIALE ADERENTI ALL'ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI BELLUNO SCELGONO IRISCUBE PER ORGANIZZARE ON-LINE IL LORO PROCESSO DEGLI ORDINI

Milano, 17 luglio 2001 - IrisCube ha ricevuto l'incarico dall'Associazione industriali di Belluno di realizzare Opto-Idx, un progetto strategico rivolto all'integrazione documentale online tra le aziende associate del comparto dell'ottica. Il progetto Opto-Idx (Internet Document Exchange) costituisce una soluzione per avere uno standard condiviso tra queste società per l'intero processo dell'ordine e di quelli conseguenti. Il progetto permette lo scambio di documenti in formato predefinito (Xml), gestendo la complessità del processo e tenendo traccia di quanto avvenuto. Il progetto permette alle piccole imprese che non hanno sofisticati sistemi informatici e gestionali di partecipare anche attraverso un servizio con interfaccia Web, multiformato, utilizzando il linguaggio Xml per lo scambio interno dei documenti. Tra le componenti principali di Opto-Idx: 1. Un applicativo per lo scambio di documenti amministrativi e di lavoro tra le aziende associate utilizzando BizTalk di Microsoft. Questo consente la standardizzazione del formato dei documenti in modo da consentire alle aziende lo scambio della documentazione fondamentale per tutto il ciclo produttivo (ordini, documenti di trasporto, conferme del piano di consegna, fatture, ...) in un formato concordato. Questo sistema consente anche di creare una repository dei documenti in cui i documenti verranno presi in carico, registrati e consegnati dal sistema, grazie ad un motore BizTalk messo a disposizione dall'Associazione a cui potranno accedere in maniera sicura tutti gli associati. 2. Interfacce verso il sistema Il progetto è realizzato in modo da permettere l'utilizzo del nuovo sistema a tutte le tipologie di aziende, indipendentemente dalla presenza e dalla complessità dei loro sistemi informativi: le aziende più grandi del comparto avranno la possibilità di accedere al sistema attraverso i loro sistemi informativi esistenti, in formati standardizzati e per loro più convenienti. Il sistema si occuperà di prendere in carico il documento, normalizzarlo in formato Xml, e riconvertirlo nel formato atteso dal destinatario. Per le aziende più piccole, che non possiedono infrastrutture informatiche sofisticate, il sistema mette a disposizione un'interfaccia web che permette di accedere al sistema, creare, inviare e ricevere i documenti. L'applicativo per lo scambio documentale verrà realizzato con una semplice interfaccia web. Le aziende accederanno al sito, compileranno il documento desiderato richiamandolo dalla schermata web, e potranno poi richiamarlo, salvarlo in locale e stamparlo per tenerlo nell'archivio fisico. A questo proposito, Augusto Fazioli, presidente di IrisCube, ha dichiarato: "Questo progetto, uno dei primissimi in Italia basati completamente su tecnologia Microsoft BizTalk, costituisce una grande innovazione per migliorare l'efficienza dei processi e delle comunicazioni tra le aziende interne al distretto industriale e ci si aspetta che in poco tempo l'applicativo diventi lo standard per tutte le aziende associate, dal momento che BizTalk e l'utilizzo dell'Xml costituiscono una soluzione facilmente scalabile e adattabile alle diverse esigenze dei clienti. A differenza di soluzioni specifiche e proprietarie, questa soluzione risulta essere meno cara nella realizzazione, e soprattutto nella manutenzione e nell'evoluzione nel tempo. La tecnologia utilizzata agevolerà il Cliente a sviluppare nuovi modelli di Business e a migliorare la profittabilità e l'efficienza dei processi e dei sistemi".

PROGETTI LIFE IN I STYLE: LUGLIO SARÀ IL MESE PIÙ CALDO PER LA MODA ITALIANA NEGLI STATI UNITI

Milano, 17 luglio 2001 - L'industria italiana del tessile e della moda appassionerà ancora una volta New York, con i suoi colori e le sue invenzioni, con il proprio gusto raffinato e la capacità di rinnovare continuamente la propria qualità. Molti gli eventi sia di carattere commerciale che istituzionale che, dalla seconda metà di luglio, l'Istituto nazionale per il Commercio Estero ha organizzatone nell'ambito del progetto straordinario Life in I style. Sulla Fifth Avenue fino al 25 luglio, in contemporanea alla settimana della moda di New York, le vetrine dei negozi più prestigiosi hanno scelto di "indossare" i colori italiani proponendo le ultime novità dei designer italiani. Continua il successo della mostra Uniforme (aperta fino al 23 settembre), prodotta e allestita da Pitti Immagine al P.S.1 Contemporary Art Center di New York e portata negli Stati Uniti anche grazie al contributo dell'Ice. Molti i richiami nelle vetrine di New York ai pezzi d'ispirazione militare, rappresentati con estrema originalità dalla mostra. Anche in questo caso Ice ha contribuito all'allestimento di estratti della mostra Uniforme presso Saks, uno dei più famosi department store di New York (e d'America), che ha selezionato per i propri spazi espositivi (le vetrine sulla Quinta Strada e aree tradizionalmente dedicate ad iniziative culturali) alcuni capi ed accessori di stile militare, che faranno da sfondo alle creazioni Made in Italy delle maggiori firme italiane e straniere. Saks diventa quindi partner dei Progetti Life in I style, celebrando il 19 luglio prossimo, attraverso un prestigioso evento, l'alleanza con le aziende italiane, invitando top clients e personalità della moda e dell'arte di livello internazionale. E, per i designer e creatori di moda di tutto il continente nord-americano, il 18 luglio prenderà il via la prima edizione di I Tex Style, la nuova rassegna del settore tessile, un'iniziativa tutta italiana, che proporrà in anteprima i tessuti per l'abbigliamento della stagione A/I 2002-3. I Tex Style nasce dalla collaborazione tra Ice l'Istituto nazionale per il Commercio Estero, Moda In, Prato Expo, Associazione Tessile Italiana, Sistema Moda Italia; la manifestazione intende diventare un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore tessile. Alla prestigiosa manifestazione saranno presenti, presso il 7th Regiment Armory, elegante arsenale militare dedicato a prestigiose manifestazioni nel cuore di New York, oltre 110 aziende tessili italiane, che presenteranno i tessuti per l'abbigliamento più innovativi e sofisticati, offrendo ai creatori di moda del Nord America la possibilità di entrare in sintonia con la magia creativa e tecnica dei tessitori italiani operanti sul mercato americano e nuove opportunità di commercio. In particolare, all'interno di I Tex Style, in un'area espositiva di 200 metri, Angelo Uslenghi e Alessandro Dall'Olio, due fra i maggiori esperti del settore, affascineranno i visitatori con "quadri tessili" ed immagini evocative che avvicineranno pubblico e operatori del settore alle ultime tendenze della moda tessile. I contenuti di questa speciale rassegna saranno approfonditi in due seminari che si terranno in apertura delle giornate di fiera. I relatori spiegheranno come lo stile italiano, per la stagione A/I 2002-3, si lascerà alle spalle gli eccessi e le forzature degli anni precedenti, per ritrovare un equilibrio di colori e materiali che meglio si adatta allo spirito contemporaneo, alla ricerca di un sottile equilibrio fra primitivo e lussuoso, fra charme e frivolezza, fra sobrietà e consumismo. In sinergia con il Progetto Moda Life in I style, da ottobre riprenderanno gli eventi d'immagine e le attività promozionali per il settore dell'Abitare e Cinema-TV. Le iniziative saranno rivolte sia al trade che al pubblico più sensibile al fascino del Made in Italy, per sostenere le aziende italiane impegnate nei mercati internazionali. In particolare il 12 ottobre un evento di immagine aprirà il calendario autunnale di eventi Life in I Style per l'America, a Minneapolis, con la mostra "Zero to Infinity: Arte Povera 1962-72", proveniente dalla Tate Modern Gallery di Londra. Ad essa si affiancheranno momenti di carattere culturale e commerciale nell'area della moda, del cinema e dell'abitare.

CAMPAGNA 'RECRUITMENT' CONCESSIONARI OLIVETTI: UN FUTURO LUMINOSO PER IMPRENDITORI 'ILLUMINATI' AL VIA LA CAMPAGNA STAMPA OLIVETTI TECNOST DEDICATA ALLA RICERCA DI NUOVI CONCESSIONARI, DESTINATI A DIVENTARE I 'FARI TECNOLOGICI' PER LE IMPRESE ITALIANE

Milano, 17 luglio 2001- A tutti gli imprenditori italiani che guardano lontano e vogliono stare al passo con l'inarrestabile evoluzione dell'Information & Communications Technology, Olivetti Tecnost offre l'opportunita' di migliorare il proprio business e di avere davanti a se' un 'futuro luminoso' diventando parte della rete dei Concessionari Olivetti, un network capillare che conta gia' oltre 600 punti vendita distribuiti in modo uniforme su tutto il territorio italiano. E' questo il messaggio chiaro e diretto della campagna stampa che l'azienda di Ivrea ha pianificato tra luglio e novembre sulla stampa specializzata It, e sulle principali testate verticali e trade. Basandosi sullo sperimentato format pubblicitario ideato da Bgd D'Arcy per Olivetti Tecnost, la campagna Recruitment Nuovi Concessionari realizzata con la creativita' del copy Ilaria Agnoli e dell'art Rita Mele, presenta l'innovazione del visual di un punto vendita Olivetti con le eleganti insegne illuminate a giorno e 'affollato' di prodotti e soluzioni per differenti esigenze. Con questa campagna di ampliamento della rete dei Concessionari, Olivetti Tecnost intende proseguire nella strategia di rafforzamento del legame tra l'azienda come fornitore globale di soluzioni mirate e servizi di ICT, e l'universo in espansione delle piccole e media imprese italiane. Gli imprenditori 'illuminati' che scelgono di diventare concessionari Olivetti, infatti, entrano a far parte di un network gia' consolidato che permette a ciascun Concessionario di offrire un portafoglio completo di prodotti per l'ufficio focalizzato sulla tecnologia digitale e inkjet, di qualita' eccellente e ulteriormente avvalorato dal design made in Italy che da sempre contraddistinguono i prodotti Olivetti. A partire dal 2001, inoltre, i Concessionari Olivetti hanno ulteriori opportunita' di accrescere il proprio business grazie alle proposte presentate dalle nuove aziende del gruppo Olivetti Tecnost: Domustech (prodotti e servizi per la domotica) e GoToWeb (servizio e assistenza alle Pmi per entrare in rete). Tra i vantaggi messi a disposizione dei Concessionari, infine, Olivetti Tecnost ha implementato una serie di iniziative specifiche per garantire la motivazione e la formazione permanente, sia del personale tecnico, sia commerciale. Il programma Top Tech Club, per esempio, mira a motivare e fidelizzare i tecnici, che rappresentano un'importante risorsa di consulenza per orientare le scelte della clientela, attraverso corsi di qualificazione professionale in grado di portare alla prestigiosa Certificazione Microsoft e pacchetti di offerte in ambiti extra-lavorativi, a condizioni privilegiate. Mentre, per consolidare il senso di appartenenza al network dei Concessionari, Olivetti Tecnost ha realizzato il programma europeo KP (Key Partner Program), un ampio e comprensivo progetto di qualificazione che mira a rendere i Concessionari europei interlocutori privilegiati delle Pmi. Diventando Concessionari Olivetti, quindi, molti imprenditori italiani stanno per fare un salto di qualita' ed entrare in una realta' forte e dinamica, che fa dell'innovazione la sua arma vincente.  Infolink:  http://ww.olivettitecnost.it

IL SUCCESSO E L'ESPERIENZA DI SOFTPEOPLE AL SERVIZIO DEI NUOVI LUCIANO MARINI, A CAPO DI SOFTPEOPLE, PUBBLICA UNA GUIDA CONTENENTE I 24 PRINCIPALI ERRORI COMMESSI DAI NEOIMPRENDITORI

Milano, 17 Luglio 2001 - La situazione economica italiana e', certamente, quanto mai eterogenea e complicata. Gli aspetti territoriali, economici ed industriali rendono la nostra realta' imprenditoriale spesso confusa tra un'impostazione, cosi' detta della Old Economy, e tentativi di intervento nel campo della New Ecomomy. Quest'ultima riceve gran parte dell'attenzione da parte dei nuovi businessmen che, a volte, si improvvisano fautori di nuove e rivoluzionarie scelte imprenditoriali che dovrebbero stupire e rivoluzionare il mercato. La chiave del successo reale ed atteso deve essere scoperta nella capacita' di gestire con astuzia, calma, riflessione pochi ingredienti a volte scontati ma fondamentali per i new business. Infatti Luciano Marini, presidente di Softpeople, pubblicando un suo scritto ''I 24 errori da evitare'' testimonia come si possa far nascere e vivere a lungo una vera societa' della New Economy seguendo poche e semplici linee guida. (Questo scritto si puo' scaricare dal sito http://www.softpeople.it  ). La sua non e' solo una semplice teoria accademica, la sua esperienza di quasi 30 anni nell'imprenditoria e la gestione di 62 societa' in questo lasso di tempo, sono la prova di come concetti semplici siano, in questo caso, indispensabili riflessioni sulla capacita' di ''creare'' business. La sindrome del fifty-fifty, un solo cliente con piu' del 40% di ricavi, mancanza di focus, eccesso di focus... sono alcuni dei 24 errori importanti individuati da Marini e commessi con frequenza dai neoimprenditori. ''E' molto importante evitare questi errori, quando e' possibile'' - conferma Marini - '' E quando si sono commessi e' ancora piu' importante individuarli e porvi al piu' presto rimedio, prima che i loro effetti siano devastanti per l'impresa.'' Nella piu' recente delle iniziative lanciate da Marini, i risultati sono sorprendenti. Softpeople nata ad Aprile dello scorso anno, ha chiuso il 2000 con un fatturato di 40 Mld di Lire. Nel primo semestre di quest'anno, l'incremento sullo stesso periodo del 2000 e' superiore al 70% (100% previsto a fine anno). Reazione implicita l'incremento di addetti generato, infatti, si e' passati da 255 addetti nel giugno 2000 a 485 nel giugno 2001 e ne sono previsti 750 a fine 2001. In realta' si potrebbe parlare non di risultati ma di dati momentanei. Infatti il processo di sviluppo e' vertiginosamente in ascesa: si prevedono ricavi per il 2002, tra sviluppo e nuove acquisizioni, superiori ai 120 Mld di Lire, ed entro il 2003 superiori ai 180 Mld. I mercati d'intervento su cui Softpeople investe sono molteplici ma legati a mercati in forte sviluppo: internet, call center, sistemi Crm, wireless, soluzioni informatiche per l'impresa...Questi settori costituiscono un insieme di contributi per mercati esterni ed anche per l'implementazione delle potenzialita' interne delle societa' Softpeople che interagiscono anche per raggiungere obiettivi comuni. Una situazione aziendale fortemente orientata alla dinamicita' e capace di essere propositiva, ponendosi come start up accelerator industriale verso ogni occasione che dimostri al suo interno entusiasmo e presupposti validi per una sfida imprenditoriale: la sfida di Softpeople.

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