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3 OTTOBRE 2001
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FORMAZIONE E RICERCA PER IL NON-PROFIT
Torino, 3 ottobre 2001 - Oggi dalle ore 14.30 alle ore 18.30, presso
l'Aula Magna del Rettorato dell'Università (via Verdi n. 8), si terrà una
giornata di lavoro ( per inviti) dal titolo "Formazione e Ricerca Per Il Non
Profit": confronto tra università, enti locali, non profit, in
collaborazione con l'Università di Torino e l'Associazione Torino
Internazionale. Sono stati invitati rappresentanti delle associazioni di
volontariato, della cooperazione sociale, dei Centri di Servizio, del
Comitato di Gestione del Fondo Speciale, del Forum del Terzo Settore, delle
Centrali cooperative, delle Fondazioni Bancarie, degli Enti locali. Per
l'Università di Torino sono stati invitati il Rettore, Prof. Rinaldo
Bertolino, i Presidi di Facoltà Proff. Daniele Ciravegna, Nicola Tranfaglia
e Mario Montinaro, oltri ad altri docenti illutstri. Ospiti: Costanzo Ranci
del Laboratorio di Politica Sociale del Politecnico di Milano; Lorenzo
Castelli Preside della Facoltà di Economia e commercio di Genova Valerio
Melandri della sede di Forlì dell'Università di Bologna La giornata si
propone di verificare spazi e contenuti delle attività di ricerca e
formazione che sostengono interventi e organizzazioni del Non -Profit, in
particolare nell'area piemontese. Si può parlare di una base di formazione
omogenea rivolta a tutte le diverse componenti del non profit? Se sì, deve
privilegiare o equilibrare gli aspetti valoriali, di identità o gli aspetti
gestionali o di organizzazione? E' possibile maggiore coordinamento e
confronto tra i soggetti che oggi propongono formazione? Quale ruolo
può/deve svolgere il sistema universitario piemontese? Quali domande base di
ricerca e di osservazione sulle dinamiche del non profit risultano oggi
scoperte nella nostra area? Come la ricerca alimenta e aggiorna i contenuti
formativi? come valorizzare ricerche, stage di studenti e soggetti in
formazione? Come rilevare e far circolare le "buone pratiche"? In
particolare si cercano di individuare i terreni di formazione e ricerca
comuni tra più interlocutori perché pratica richiesta urgentemente dai nuovi
livelli legislativi e di intervento: progettare e coordinare pluralità di
soggetti con culture diverse, sviluppare capacità di gestione di nuovi
strumenti, di organizzare forme associative e cooperative complesse con
compresenza di obiettivi di gestione efficiente e di carattere valoriale e
solidaristico; verificare possibilità di intreccio tra politiche sociali e
varie politiche territoriali; come individuare bisogni e attivare risorse
nel territorio. Partecipano: Enzo Ghigo (Regione Piemonte), Mercedes Bresso
(Provincia di Torino) , Sergio Chiamparino (Sindaco di Torino) e gli
Assessori Mariangela Cotto, Giampiero Leo (Regione Piemonte); Maria Pia
Brunato (Provincia di Torino); Fiorenzo Alfieri, Gianluigi Bonino, Marco
Calgaro, Stefano Lepri, Dario Ortolano, Paola Pozzi (Città di Torino). Per
informazioni: Tel. 011 517.4019
GRATUITI 20 MASTER SU INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY
Roma, 3 ottobre 2001 - Il 16 ottobre alle ore 16.30 - Centro Congressi via
Salaria 113 - Roma avrà luogo la presentazione di tre Master Ict (Information
and Communication Technology) annuali, equivalenti a 60 crediti, attivati
per l'anno accademico 2001-2002 in Gestione e marketing di imprese di tv
digitale; Gestione e progettazione per l'editoria e la comunicazione
multimediale; Gestione e marketing di imprese e - services. Senza alcun
onere 20 laureati di tutte le Facoltà italiane e straniere potranno
frequentare nel Centro Direzionale Telecom Italia ( Viale Parco de' Medici,
n° 37 - Roma), le 1500 ore di lezione previste, di cui 270 di stage
obbligatorio presso aziende leader del settore. Il costo, infatti, è
interamente coperto dal finanziamento della Regione Lazio e dal Fondo
Sociale Europeo. I Master Ict, promossi dal Dipartimento di Sociologia e
Comunicazione, dal Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università
"La Sapienza" di Roma e da Ecosfera Formazione Associazione, si propongono
di formare professionisti altamente specializzati che possano inserirsi con
successo nel settore della comunicazione tecnologica, caratterizzato sinora
da una cronica carenza di personale qualificato. Le domande di ammissione
alla prova di selezione, redatte in carta semplice, con allegata la
documentazione o l'autocertificazione relativa ai requisiti richiesti
(laurea, eventuale stato di disoccupazione) dovranno pervenire entro il
termine improrogabile del 23 ottobre 2001 (non farà fede il timbro postale)
e dovranno essere indirizzate o consegnate a mano presso: Ecosfera
Formazione - Segreteria Master Ict, Via Carlo Bartolomeo Piazza 13 - 00161
Roma, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00. I moduli di iscrizione
(disponibili anche sul sito
www.comunicazione.uniroma1.it possono essere ritirati presso la
segreteria Master del Dipartimento di Sociologia e Comunicazione (tel
06/49918384) e di Ecosfera . Per informazioni: Dipartimento di Scienze
dell'Informazione tel. 06/8419188 (15.00 - 17.30 dal lunedì al venerdì)
e-mail: desimoni@dsi.uniroma1.it
UBI SOFT VINCE L'ORO CON IL GAME BOY ADVANCE
Milano, 3 ottobre 2001 - Ubi Soft Entertainment annuncia l'esclusivo accordo
firmato con Eidos Interactive per pubblicare Salt Lake 2002, il videogioco
ufficiale dei giochi olimpici invernali su Game Boy Advance, in uscita a
Gennaio 2002. Salt Lake 2002 è il secondo titolo previsto nell'esclusivo
accordo di Eidos con Ism della durata di sei anni, per produrre videogiochi
con licenza Ioc (Comitato Olimpico Internazionale). Salt Lake 2002 include 6
eventi ufficiali: slalom gigante parallelo e individuale su snowboard,
torneo di Curling, discesa libera, slalom, salto K120, bob a due. Tutti gli
scenari sono ambientati nella città di Salt Lake, dove, nel Febbraio del
2002, si terranno le Olimpiadi Invernali. I giocatori potranno scegliere tra
4 modalità di gioco: Olympic, Classic, Tournament e Time Trial, con la
possibilità di giocare in multiplayer fino a 4 giocatori divertendosi con
un'unica console. Si potranno salvare i progressi realizzati durante il
gioco, utilizzando la battery back-up del Gba. Le medaglie d'oro vinte non
andranno così perdute! "Siamo elettrizzati all'idea di unirci ad Eidos per
pubblicare Salt Lake 2002 su Gba. I Giochi Olimpici hanno sempre suscitato
un grande interesse tra il pubblico e la continua crescita del mercato Gba
segnerà una nuova vittoria per Ubi Soft" ha dichiarato Alain Corre, Emea
Managing Director. "Le Olimpiadi rappresentano una delle poche licenze
sportive che riscuote realmente un interesse mondiale", ha commentato
Jonathan Kemp, European Managing Director di Eidos. "Grazie alla prestigiosa
licenza e alla grande esperienza di Ubi Soft nel marketing e nella
distribuzione, siamo certi che la versione Gba di Salt Lake 2002 sarà un
enorme successo".
CREATA LA MOLECOLA CHE DISTRUGGE I TUMORI SI CHIAMA 'ICON' E SPINGE LE
CELLULE CANCEROSE A PRODURRE NUOVE CELLULE KILLER
Milano, 3 ottobre 2001 - La nuova molecola - chiamata 'icon' - ha fatto
guarire i topi da due tipi di cancro, I ricercatori americani hanno messo a
punto una molecola che non solo attacca direttamente i tumori, ma induce
proprio le cellule cancerose a riprodurre nuove molecole 'killer'. Almeno
sulla carta, la nuova strategia può virtualmente essere lanciata contro ogni
tumore solido. La molecola infatti uccide il cancro distruggendo le vene del
sangue che lo 'nutrono', inducendo appunto le stesse cellule cancerose a
produrre nuove copie di 'icon', che circolando nel sangue raggiungono altre
cellule tumorali nell'organismo. Gli scienziati di Yale che hanno elaborato
la nuova terapia pianificano di sperimentarla sui primi pazienti umani la
nuova primavera.
LA CONFERENZA SULLA BIOTECNOLOGIA SOLLECITA INTERVENTI PER RISOLVERE IL
"PARADOSSO" DELLA RICERCA EUROPEA
Bruxelles, 3 ottobre 2001 - La conferenza "Verso una visione strategica
delle scienze della vita e della biotecnologia", svoltasi a Bruxelles il 27
e il 28 settembre, è giunta alla conclusione che in Europa occorre un'azione
urgente, al fine di trasformare la ricerca biotecnologica di punta in
progresso economico e risolvere il "paradosso europeo" per cui ad un buon
livello scientifico corrisponde una scarsa valorizzazione commerciale dei
risultati. La manifestazione ha inoltre evidenziato come i fattori etici e
la percezione dell'opinione pubblica si ripercuotano sullo sviluppo delle
biotecnologie. Relazionando su uno dei workshop della conferenza intitolato
"Potenziale e ricerca", Bruno Hansen, direttore presso la Dg Ricerca, ha
affermato che, se da un lato la ricerca biotecnologica dell'Ue sta compiendo
buoni passi in avanti, dall'altro "sembra che non siamo altrettanto
efficienti nel tradurre la teoria in pratica". Egli ha sostenuto che l'Ue
deve attivarsi rapidamente per recuperare il ritardo rispetto agli Stati
Uniti in termini di competitività, migliorando i collegamenti e la
compatibilità tra gli Stati membri e rafforzando la base di competenze. Il
Direttore ha inoltre richiesto l'adozione di misure per accrescere la
consapevolezza nei confronti della commercializzazione, trattare con
tempestività le questioni etiche ed incentivare la comprensione pubblica,
allo scopo di accelerare l'innovazione nel campo della biotecnologia. Anche
Christian Siebert, capo facente funzione dell'unità "Biotecnologia e
competitività dell'industria farmaceutica" della Dg Imprese, ha espresso la
necessità di massimizzare il potenziale economico della ricerca
biotecnologica comunitaria. Relazionando su un altro workshop della
conferenza intitolato "Innovazione e concorrenza", ha affermato: "Spesso
l'innovazione non riesce a raggiungere il mercato commerciale", aggiungendo
che le cause sono da ricercare nella frammentazione del mondo accademico e
industriale, delle discipline e dei programmi nazionali di ricerca. Egli ha
sottolineato che gli europei devono riconoscere come "l'innovazione non sia
un episodio isolato, bensì una catena di eventi", e ha invitato all'azione
per rafforzare i legami tra istruzione, ricerca e innovazione. Siebert ha
sostenuto che, per raggiungere tale scopo, sono indispensabili i centri di
eccellenza proposti nell'ambito del prossimo programma quadro di Rst, ossia
il 6PQ, assieme a iniziative che supportino la valorizzazione commerciale
dei risultati della ricerca, come i programmi di trasferimento di tecnologia
e i centri di incubazione di imprese. Anche il commissario per la Ricerca
Philippe Busquin ha trattato il tema dell'innovazione, sottolineando che la
biotecnologia rappresenta un fattore chiave per raggiungere l'obiettivo che
l'Unione europea si è prefissata al summit di Lisbona del marzo 2000, ossia
diventare l'economia della conoscenza più competitiva del mondo. Egli ha
affermato che l'UE deve attivarsi tempestivamente per non "perdere l'ultimo
treno", citando il progetto Genoma umano come esempio della "massa critica"
che potrebbe essere prodotta da progetti integrati su larga scala,
nell'ambito del proposto Spazio europeo della ricerca (Ser). Intervenendo
alla sessione conclusiva, il commissario per l'Agricoltura Franz Fischler ha
ribadito che è necessario un approccio "proattivo" alla biotecnologia,
perché "l'Europa non può perdere le opportunità offerte da tale settore". Ha
sottolineato che occorre conquistare la fiducia dei consumatori mediante
appropriate informazioni e normative sull'uso della biotecnologia nel
settore agroalimentare. Tuttavia, il Commissario ha affermato che toccherà
ai coltivatori attivarsi per sviluppare un approccio alla questione, oppure
"continuare a vivere con politiche elaborate da altri". Relazionando sul
workshop "Regolamentazione e governance", Paola Testori Coggi, direttrice
presso la Dg Salute e tutela dei consumatori, ha affermato che, se da un
lato le proposte della Commissione per etichettare prodotti alimentari e
mangimi geneticamente modificati (Gm) sono essenziali per mantenere la
fiducia dei consumatori, dall'altro "gli scienziati attivi nel processo di
valutazione del rischio dovranno risultare totalmente indipendenti". La
Direttrice ha aggiunto che grandi aspettative sono riposte nella futura
Autorità alimentare europea, quale istituzione in grado di valutare la
sicurezza degli Ogm ai sensi della nuova legislazione. La Testori Coggi ha
fatto notare che alcuni partecipanti al workshop hanno espresso
preoccupazioni sul fatto che il nuovo programma di etichettatura
restringerebbe la scelta dei consumatori, dal momento che l'impatto negativo
dell'etichetta Gm costringerebbe i rivenditori a ridurre immediatamente le
scorte di prodotti. Relazionando sul workshop "Percezione dell'opinione
pubblica e implicazioni etiche", Bernhard Zepter, segretario generale
facente funzione presso la Commissione europea, ha confermato come alcuni
delegati abbiano ribadito dubbi sulla questione, sostenendo come
l'etichettatura Gm possa provocare il diretto rifiuto dei prodotti
contrassegnati. Inoltre, Zepter ha sostenuto che l'opinione pubblica
percepisce in modo controverso gli sviluppi biotecnologici. Se l'uso della
biotecnologia a scopi farmaceutici tende a creare meno problemi con il
pubblico generico, la sua adozione in ambiti "verdi" come l'agricoltura e
l'industria alimentare spesso risulta meno accettabile per i consumatori.
Relazionando in merito al dibattito etico in materia di biotecnologie,
Zepter ha affermato che progressi come la ricerca sulle cellule staminali e
gli avanzamenti compiuti nella diagnosi delle malattie genetiche, non devono
ledere la libertà e la dignità umana. Ha inoltre citato un invito da parte
del commissario per l'Ambiente Margot Wallström, la quale chiede il
riconoscimento dei "confini" in tale ambito, sostenendo quanto sia
importante che la ricerca accetti un'autolimitazione sulla base di prove
evidenti. Anche l'eurodeputato lussemburghese Robert Goebbels, presidente
della commissione temporanea per la genetica umana del Parlamento europeo,
si è espresso in merito alla questione etica, affermando che la "libertà
della ricerca, come tutte le altre forme di libertà, non è assoluta".
Tuttavia, ha aggiunto che l'Unione europea ha il dovere di incoraggiare la
ricerca nel campo della biotecnologia e della genetica umana, visti gli
enormi benefici che potrebbe apportare in campo medico. Ha richiesto all'UE
di stanziare un budget specifico per la ricerca sulle cellule staminali
supervisionata da organi pubblici, affermando che "dovrebbe essere vietata a
livello europeo solo la ricerca finalizzata alla clonazione umana". Goebbels
ha sostenuto l'impossibilità di risolvere le questioni etiche legate alla
ricerca sulle cellule staminali, se si fa riferimento a qualsiasi forma di
codice morale universale. "Non esiste una moralità naturale", ha affermato.
"A volte la natura è generosa, a volte crudele. Si deve agire sulla base
della libertà". Il commissario Busquin ha sostenuto che le forme di
collaborazione internazionale, come il proposto Spazio europeo della
ricerca, costituiscono un fattore determinante per trattare le questioni
etiche legate alla ricerca nel campo della biotecnologia. Ha affermato che i
singoli Stati non possono decidere autonomamente su questioni etiche che
oltrepassano i confini nazionali. Egli ha poi aggiunto che la "dimensione
europea" della scienza è ora "più importante che mai" per fare chiarezza nel
dibattito. La sessione conclusiva ha visto un'ulteriore discussione
dell'argomento che il presidente della seduta, Lord Selborne, rappresentante
della Camera dei Lord britannica, ha definito "democratizzazione della
conoscenza". Poiché "l'impatto della biotecnologia sarà globale", egli ha
affermato che i decisori saranno responsabili in ultima analisi non solo
dell'UE e dei suoi Stati membri, ma anche di "tutta l'umanità". La
conferenza delle parti interessate rientra in una vasta consultazione
pubblica lanciata dalla Commissione europea, quale fase preparatoria
all'ampio documento orientativo sulla biotecnologia e sulle scienze della
vita, che riguarderà la prossima decade e gli anni successivi, e che la
Commissione si è impegnata a pubblicare entro la fine di quest'anno.
Infolink:
http://europa.eu.int/comm/biotechnology (*)
XVII CONGRESSO NAZIONALE AIRM (ASSOCIAZIONE ITALIANA RADIOPROTEZIONE
MEDICA) DAL TITOLO "SPETTRO ELETTROMAGNETICO ED EFFETTI SANITARI: LA
SORVEGLIANZA MEDICA",
Roma, 3 ottobre 2001 - Nei prossimi giorni (3 - 5 ottobre 2001), presso la
sede centrale del Cnr (Cnr, P.le A. Moro, 7 - Roma) si svolgerà il XVII
Congresso Nazionale Airm, dal titolo "Spettro elettromagnetico ed
effetti sanitari: la sorveglianza medica", In collaborazione con Ispesl e
Cnr. Le radiazioni ionizzanti, nel capitolo dei fattori capaci di
determinare una alterazione dei sistemi biologici, ha da sempre costituito
un rischio particolare, per il quale si è sviluppata una dottrina
protezionistica che ha costituito e costituisce ancora la punta avanzata nel
settore della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. E' possibile
affermare infatti che nel campo della protezione dai rischi da radiazioni
sono stati per la prima volta fissati i principi, individuate le strategie
ed applicate le procedure che attualmente vengono applicate nella
maggioranza dei settori che prevedono rischi per la salute dei lavoratori.
Oggi in particolare questo bagaglio di conoscenze e di prassi risulta
quantomai prezioso per affrontare uno dei temi d maggiore attualità, quello
dei potenziali rischi da onde elettromagnetiche per i lavoratori e per la
popolazione, che va studiato e valutato con la più ampia apertura
concettuale ma sempre sulla base delle sole, e sempre rigorosamente validate,
evidenze scientifiche. L'Associazione Italiana di Radioprotezione Medica fin
dalla sua fondazione ha individuato, tra i prioritari impegni statutari,
quello di portare il suo contributo formativo e di aggiornamento sulle
conoscenze scientifiche ed operative nell'attività di sorveglianza medica
dei lavoratori esposti a questo particolare rischio lavorativo. La naturale
prosecuzione di questa sua attività non poteva non essere quindi che l'altra
regione dello spettro elettromagnetico, il settore delle radiofrequenze e
microonde (prodotte oggi, ad esempio, dai sistemi di telecomunicazione),
nonché delle frequenze estremamente basse (Elf, prodotte, ad esempio, dagli
elettrodotti), che negli ultimi tempi è divenuto oggetto di maggiore
attenzione ed apprensione da parte della popolazione e del legislatore. E'
una estensione naturale delle competenze di un medico specialista che
discende dalle sue conoscenze specifiche di un fattore che, pur agendo in
maniera diversa ed in modo non del tutto certo, viene indicata da alcuni
studi epidemiologici come responsabile di patologie analoghe a quelle che
sono state associate, in questo caso con certezza, alle radiazioni
ionizzanti. E' pertanto naturale che l'Associazione Italiana di
Radioprotezione Medica abbia voluto dedicare questo suo XVII Congresso
Nazionale allo studio di tutto lo spettro elettromagnetico evidenziandone
gli aspetti di lesività in relazione alle varie regioni di frequenza,
soprattutto al fine di individuare i criteri e le modalità in base alle
quali effettuare una mirata sorveglianza medica degli esposti. Stimolo verso
un approfondimento conoscitivo in tal senso deriva in particolare dalla
recente approvazione delle "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni
a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" (L. 22/2/01 n. 36) che
prevede l'emanazione di una disciplina di sorveglianza medica sulle
lavoratrici e sui lavoratori professionalmente esposti. Alcune relazioni
magistrali affidate a personalità di livello internazionale (J.W.Stather,
vice direttore dell'Ente Nazionale Inglese di Radioprotezione, M.H.Repacholi,
responsabile Oms del progetto internazionale di studio sui campi
elettromagnetici, G.Trenta, Direttore del Servizio Medicina del Lavoro
dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e presidente dell'Airm), moderate
dal dott. A.Moccaldi, direttore generale Ispesl, faranno il punto delle
conoscenze e degli indirizzi dottrinari che caratterizzeranno la disciplina
di Radioprotezione nel prossimo futuro alla luce delle conoscenze
scientifiche ad oggi maturate. A queste seguirà una serie di relazioni
dedicate alle varie regioni spettrali finalizzate agli aspetti della
sorveglianza medica. Una tavola rotonda si sforzerà di mettere a fuoco il
problema della comunicazione che investe profondamente l'attività del medico
sia per gli aspetti scientifici che per quelli deontologici connessi con il
modo con cui porgere l'informazione su tematiche vissute con ansia ed
apprensione dalla popolazione. La regione delle radiazioni ionizzanti
troverà infine il suo spazio di dibattito sia sui temi dell'aggiornamento
scientifico che su quelli dai risvolti di carattere più operativo. Il XVII
Congresso Nazionale Airm proseguendo quindi nella sua azione di formazione
degli specialisti incaricati della sorveglianza medica degli esposti a
radiazioni ionizzanti, si ripropone di ricondurre questa attività ad una
visione complessiva ed unitaria dell'atteggiamento sanitario di prevenzione
nei confronti del rischio che potrebbe essere associabile anche alle altre
regioni dello spettro elettromagnetico e che, se provato, merita l'adozione
di un analogo approccio dottrinario.
PROBITAS PHARMA ACQUISISCE SERACARE L'AZIENDA NORDAMERICANA È LEADER
NELLA PRODUZIONE DI PLASMA PER IL FRAZIONAMENTO
Barcellona, 3 ottobre, 2001.- Probitas Pharma, S.A. (ex Gruppo Grifols) ha
recentemente concluso l'acquisizione dell'azienda nordamericana SeraCare Inc
(Amex Srk), per 147,4 milioni di dollari. Quest'operazione implica
l'integrazione nella struttura del gruppo di una delle maggiori aziende
nella raccolta di plasma, operativa in 42 centri di raccolta e titolare del
10% del mercato. Con l'acquisizione di SeraCare, Probitas si assicura la
fornitura di plasma e il brevetto Fda (Federal Drug Administration) per la
produzione di emoderivati. Inoltre, una delle aziende facenti parte del
Gruppo Probitas Pharma ha firmato un contratto di fornitura di plasma con
Bbva Trade, S.A., azienda leader nell'acquisto/vendita di materiale grezzo.
Quest'accordo permetterà l'esternalizzazione di parte del processo di
approvvigionamento, ampliando gli attuali periodi di sicurezza del plasma
che ora obbligano al mantenimento di livelli di stock molto alti.
L'intermediazione attraverso BBVA Trade non implica cambiamenti né
relativamente al processo di frazionamento né rispetto agli standards di
elevata sicurezza richiesti da Probitas Pharma. L'investimento operato
nell'acquisizione di SeraCare sarà in parte finanziato da un aumento di
capitale approvato il 19 settembre scorso e pienamente sottoscritto da
Secuoya Capital Privado, il fondo di investimento, appartenente a Santander
Central Hispano Group. Attraverso quest'operazione Santander Hispano Central
Group detiene una partecipazione dell'11,39% di capitale azionario ed ha un
rappresentante nel Consiglio di Amministrazione di Probitas Pharma. Questo
gruppo bancario, presente in 36 paesi, è uno dei più importanti d'Europa
grazie alle alleanze intrecciate con importanti aziende in Gran Bretagna,
Germania, Italia e Francia. Probitas Pharma ha chiuso l'anno 2000 con un
fatturato di 248 milioni di Euro ed un utile ante imposte di 26 milioni di
Euro. Le previsioni per la fine dell'anno, non appena l'azienda americana
verrà incorporata nel gruppo, indicano una crescita del 35% in vendite e
profitti. Per quanto riguarda la quotazione sul mercato azionario, la
società intende realizzarle entro due anni, come da accordi con Morgan
Grenfell Private Equity. Probitas Pharma è leader e uno dei primi cinque
produttori di emoderivati nel mondo, con filiali in Germania, Gran Bretagna,
Italia, Francia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Il gruppo ha altre nove
filiali all'estero e l'autorizzazione alla distribuzione dei suoi prodotti
in oltre 50 paesi. Dal 1995, l'azienda produttrice di prodotti
bio-farmaceutici di Barcellona, ha ottenuto l'autorizzazione dalla Fda (Federal
Drug Administration) e nel giugno di quest'anno, quest'importante
istituzione statunitense ha altresì dato l'approvazione dell'estensione di
aziende di frazionamento del plasma, che attualmente lavorano oltre un
milione di litri l'anno.
DISFUNZIONE ERETTILE: CONFERME PER IL TADALAFIL (IC351), RAPIDITÀ E
DURATA D'AZIONE PRIMA PRESENTAZIONE DELL'ANALISI INTEGRATA SU VASTA SCALA
DEI DATI DI FASE III
Roma, 3 ottobre 2001 - Isolamento, imbarazzo, umiliazione e calo
dell'autostima nell'uomo, con conseguente scadimento della qualità del
rapporto di coppia sono oggi i profondi sintomi psicologici correlati alla
disfunzione erettile. Curare la patologia non è infatti sufficiente, se non
si interviene su quegli aspetti fondamentali del rapporto a due che la
rendono invalidante. Un'opportunità in più su questo versante giunge dai
primi risultati dell'analisi integrata, su vasta scala, dei dati di fase III
su tadalafil (IC351), il trattamento orale per la disfunzione erettile (DE)
messo a punto da Lilly Icos Llc. I dati di uno studio su 972 pazienti
affetti da De (711 dei quali trattati con tadalafil e 261 con placebo)
dimostrano che l'81% dei pazienti trattati con 20 mg di tadalafil ha
riportato un miglioramento dell'erezione.1 Inoltre, un secondo studio
dimostra che l'assorbimento di tadalafil non viene modificato con
l'assunzione di cibo. Gli studi, presentati oggi a Roma, nell'ambito del IV
Congresso dell'European Society for Sexual and Impotence Research (Essir),
completano il profilo di questa innovativa molecola che presenta differenze
sostanziali rispetto ai farmaci attualmente in commercio. In primo luogo la
rapidità d'azione e la durata: tadalafil è infatti attivo, nella maggioranza
dei casi entro 30 minuti, dall'assunzione2 e mantiene la sua efficacia
clinica fino a 24 ore dopo la somministrazione. "Ciò consente alla coppia -
spiega Francesco Montorsi - Presidente del Congresso di Roma e Urologo
presso l'Università Vita e Salute - San Raffaele di Milano dove è in corso
la sperimentazione del tadalafil - di ritrovare una maggiore spontaneità
nella relazione sessuale, evitando all'uomo lo stress della pianificazione
del rapporto e la cosiddetta pre - erezione". L'analisi integrata degli
studi di fase III ha inoltre evidenziato anche un miglioramento
dell'erezione con tadalafil nel 76% degli uomini affetti da diabete,
trattati con una dose di 20 mg di farmaco.3 La disfunzione erettile legata
al diabete è più difficile da trattare rispetto a quella causata da altri
fattori; si tratta di una complicanza comune di questa patologia e colpisce
dal 27 al 75 % degli uomini diabetici.4 L'Organizzazione Mondiale della
Sanità stima che 151 milioni di persone nel mondo soffrano di diabete.5 Per
quanto concerne gli effetti collaterali, gli studi confermano che tadalafil
è stato ben tollerato, provocando in genere effetti collaterali da lievi a
moderati la cui incidenza diminuiva con il proseguimento del trattamento.
Quelli più comunemente registrati in questi studi sono stati: mal di testa,
pesantezza di stomaco, mal di schiena, dolori muscolari, vampate al viso e
congestione nasale. Il tasso di sospensione dovuto a tali effetti in questi
studi è stato simile a quello riportato con il placebo. "I risultati degli
studi effettuati finora suggeriscono che la somministrazione di tadalafil
dovrebbe essere semplice e priva di effetti collaterali, cosa assai
importante dal punto dell'adesione alla terapia", dichiara Harmut Porst,
Professore Associato del Dipartimento di Urologia dell'Università di
Medicina di Bonn e Segretario Generale dell'Essir. "L'assenza di effetti
dovuti all'ingestione di cibo, invece, è l'aspetto più interessante dal
punto di vista della qualità di vita del paziente. Questi dati ci permettono
infatti di affermare che chi assume il farmaco può godersi una romantica
cena con la partner senza vedere ridotto l'effetto del farmaco stesso". La
disfunzione erettile è definita come l'incapacità di raggiungere e mantenere
un'erezione sufficiente per portare a termine un rapporto sessuale
soddisfacente. Colpisce nel mondo circa 152 milioni di uomini e
conseguentemente le loro partner e in molti casi è dovuta ad altre
condizioni patologiche, quali le malattie cardiovascolari e il diabete.6 In
Europa soffrono di DE circa 31 milioni di uomini.7 Tadalafil, è un inibitore
potente ed altamente selettivo dell'enzima Pde5, un sottotipo
dell'importante enzima fosfodiesterasi che svolge funzioni essenziali
nell'azione delle cellule di diversi tessuti e organi del corpo, come
cervello, cuore, rene, occhi ed è coinvolto nel controllo del flusso
sanguigno nel pene. Quando l'enzima Pde5 è inibito, gli stimoli sessuali
naturali producono un effetto più pronunciato facilitando la capacità degli
uomini con disfunzione erettile a raggiungere e mantenere l'erezione
necessaria per un rapporto sessuale soddisfacente. La maggiore selettività
del farmaco indica che vi sono meno probabilità che possa interferire con le
altre varianti del recettore (sottotipi) presenti in vari distretti del
corpo evitando gli effetti collaterali tipici degli inibitori di prima
generazione, come alterazione della visione a colori, mialgia, mal di testa,
dispepsia e dolore alla schiena. Attualmente tadalafil è all'esame della
European Agency for the Evaluation of Medicinal Products (Emea) e della Food
and Drug Administration (Fda) statunitense per ottenere l'autorizzazione
all'immissione in commercio.
VIAGRA TRE ANNI DOPO : UN BILANCIO SULL'ESPERIENZA CLINICA E SUL CONSUMO
IN ITALIA E NEL MONDO
Roma, 3 ottobre 2001 - A tre anni dall'arrivo nelle farmacie di Viagra (Sildenafil),
registrato in oltre 110 paesi nel mondo, le prescrizioni sono state 45
milioni, per un totale di 625 milioni di compresse consumate. 15 milioni
sono gli uomini cui è stato prescritto e ben 500 mila i medici coinvolti.
Nel mondo si calcola che il 52% degli uomini, tra i 40 e i 70 anni, potrebbe
essere colpito dalla disfunzione erettile (DE). In Italia sarebbero 3
milioni gli uomini affetti da disfunzione erettile (DE). Al 18% di loro
viene diagnosticato il disturbo (550.000 uomini), ma solo l'11% viene
trattato (330.000). L'82% degli uomini (pari a 2.450.000) quindi non riceve
diagnosi. Tuttavia è cambiato il profilo dell'uomo che si rivolge al medico
per la diagnosi da quando è stata introdotto Viagra, ovvero la prima terapia
orale per il trattamento della DE: "Fino a qualche tempo fa, la maggioranza
dei pazienti aspettava anche due-tre anni prima di rivolgersi al medico"
afferma Francesco Montorsi, urologo dell'Istituto San Raffaele di Milano.
"Oggi, invece, grazie alla possibilità di una terapia semplice ed efficace,
visitiamo pazienti di età sempre più giovane, nella fase iniziale del
disturbo". Gli studi clinici condotti nel corso di questi tre anni hanno
messo in evidenza che il farmaco ha un'efficacia del 70%, sostanzialmente la
stessa percentuale ottenuta nelle indagini antecedenti il lancio di Viagra.
Migliaia di pazienti in cura con Viagra sono stati coinvolti in ben 1.300
trials di cui 190 dedicati alla "safety" del farmaco. In Italia sono circa
13 milioni le pillole somministrate dal '98 - anno della sua
commercializzazione - a oggi, di cui oltre 6 milioni nel terzo anno: si
stima che la "pillola blu" abbia fatto registrare un incremento del consumo
del 28 % rispetto all'anno scorso su tutto il territorio nazionale. Facendo
un bilancio di questi tre anni, spetta a Rimini il primato nella graduatoria
delle città con 1.647 compresse consumate ogni 1000 abitanti maschi tra i 40
e 70 anni, seguita da Roma, Prato, Pisa, Pistoia, Firenze, Trieste, Bologna,
Livorno e Modena (con 1.394 pillole). Se consideriamo invece non il consumo
pro-capite, ma quello registrato in termini assoluti, naturalmente la
classifica è a favore delle grandi città con Roma, Milano e Napoli ai primi
tre posti. Tra le Regioni, anche quest'anno la Toscana è in testa, con 5
città tra le prime 10, seguita da Lazio, Emilia Romagna, Umbria e Liguria.
Una valutazione del consumo per macro aree evidenzia che sia il Centro che
il Nord Est raggiungono il 28% seguite dal Sud con il 23% e dal Nord Ovest
con il 21%. Tra le città in cui Viagra è stato meno utilizzato si trovano
soprattutto province del meridione: Isernia (409 ogni 1000 uomini tra i 40 e
70 anni,), Nuoro (386), Enna (377), Potenza (332). In Europa, l'Italia è al
terzo posto nel consumo di Viagra, preceduta da Germania e Regno Unito (ex
equo con oltre 18 milioni di compresse prescritte dal lancio a oggi) e
seguita dalla Francia (con 11,7 milioni), mentre, se si considera il
rapporto uomini e pillole consumate ogni 1.000 abitanti maschi di età
superiore a 35 anni, al primo posto si trova la Svezia con 3046 pillole (dal
'98 al 2001). L'Italia, in quest'ultimo caso, risulta ottava.
SICUREZZA ALIMENTARE, CERTA E CERTIFICATA
Milano, 3 ottobre 2001 - "Sicurezza alimentare e tracciabilità degli
alimenti: latte, yogurt e formaggi freschi" è il titolo del convegno
promosso dal Gruppo Yomo in collaborazione con Latte Milano e con i
patrocini del Parlamento Europeo e della Regione Lombardia. L'incontro
rientra nella serie di appuntamenti che ormai da tre anni l'azienda
organizza sotto il nome "Curare la Vita con la Vita", a testimonianza
dell'attenzione nei confronti della sicurezza e della qualità di prodotto e
del proprio impegno verso una corretta e documentata informazione quale
garanzia fondamentale per i consumatori. Oggi l'opinione pubblica chiede che
i processi di produzione degli alimenti siano controllati e controllabili in
tutti i loro aspetti. "...le situazioni di allerta alimentare sono state
così numerose e ravvicinate negli ultimi anni da rendere i consumatori
particolarmente sensibili" commenta il dottor Paolo Aureli dell'Istituto
Superiore di Sanità. Per rispondere in modo efficace a queste richieste, la
moderna politica della sicurezza alimentare si sta spostando dal controllo
del prodotto a quello di processo, dalla garanzia del prodotto a quello
della filiera, dalla comunicazione commerciale alla corretta informazione
del consumatore, nell'ottica di una trasparenza globale. Infatti, come
evidenzia più volte nel suo intervento Carlo Cannella dell'Istituto di
Scienza dell'Alimentazione, "il consumatore deve essere informato in modo
competente e scientifico". Obiettivo del convegno è quindi quello di far
conoscere i nuovi strumenti di prevenzione e controllo che enti preposti,
aziende di trasformazione e distribuzione utilizzano per garantire al
consumatore un efficace livello di sicurezza. Come sottolinea Maurizio
Zucchi di Coop Italia, è fondamentale, inoltre, che il processo di
informazione/trasparenza documenti "non solo l'origine e i vari passaggi
fisici delle materie prime e delle merci, in definitiva il 'dove', ma anche
le caratteristiche, la qualità, i controlli e cioè il 'come'. In quest'ottica
la tracciabilità rappresenta il nuovo strumento cui tutta la filiera
produttiva guarda e risponde con attenzione, per definire le singole
responsabilità e le attività di prevenzione che coinvolgono ogni attore
nella realizzazione e commercializzazione del prodotto finito. La
tracciabilità di filiera assume così "un significato etico e giuridico ed il
suo focus è il prodotto che riassume, in termini di responsabilità, tutta la
filiera" sottolinea Claudio Peri, Ordinario di Tecnologie Alimentari
dell'Università di Milano. La tracciabilità è "uno strumento per trasferire
informazioni" ribadisce il dr. Claudio Arnoldi di Esselunga e oggi più che
mai "le aziende hanno la possibilità di trasformare una necessità in
opportunità, per creare un ponte tra responsabilità e attese del
consumatore. "In questo contesto e prima azienda italiana, Yomo presenta il
proprio sistema di tracciabilità che costituisce uno degli strumenti
strategici per fornire ai consumatori prodotti sicuri e di qualità. "Il
sistema di tracciabilità messo a punto da Yomo consente, in ogni momento, di
risalire - a partire dai dati rilevabili sulla confezione - all'insieme di
fornitori che hanno partecipato alla formulazione del prodotto, ai lotti di
ingredienti utilizzati, al preciso momento del loro utilizzo" commenta Italo
Piazza, direttore Qualità del Gruppo Yomo. Tutto ciò - in abbinamento alle
certificazioni di prodotto e di servizio già acquisite dal Gruppo, al
consolidato rigore nel processo produttivo, alle puntuali analisi
chimico-fisiche e ai controlli microbiologici, alla tradizionale selezione e
all'attenta supervisione di fornitori e clienti - fa degli yogurt Yomo i più
controllati, certificati e garantiti sul mercato.
PROGETTI ABITARE, MODA E FILMARE LIFE IN I STYLE IN GIAPPONE EXERCISES IN
STYLE: UNA MOSTRA PER RIASSUMERE TUTTE LE DECLINAZIONI DELLO STILE ABITATIVO
ITALIANO ESEMPLIFICARE LA POLIEDRICITÀ E L'ORIGINALITÀ DELLO STILE ITALIANO
DELL'ABITARE ATTRAVERSO PROGETTI E INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI
Milano 3 ottobre 2001 - E' quanto si propone la mostra Abitare Italia -
Exercises in Style che si svolgerà al Park Tower Hall di Tokyo dall'1 al 14
ottobre 2001 nell'ambito degli eventi autunnali dei Progetti Abitare, Moda e
Filmare Life in I style in Giappone lanciati dall'Ice, l'Istituto nazionale
per il Commercio Estero, con il patrocinio del Ministero delle Attività
Produttive. Curata dallo Studio Cerri & Associati (Pierluigi Cerri,
Alessandro Colombo e Ivana Porfiri), la mostra si inserisce in un programma
articolato e composito di eventi istituzionali, iniziative culturali,
campagne di comunicazione e promozioni commerciali, nati dalla
collaborazione tra settore pubblico e privato per dare maggiore visibilità
ai valori e allo stile del Made in Italy nel mondo. L'obiettivo è quello di
rafforzare l'immagine dell'imprenditoria italiana nel settore
dell'arredamento e del design, nel campo della moda e della cosmesi e in
quello della produzione cinematografica e televisiva. Oltre al Giappone, nei
progetti Abitare, Moda e Filmare Life in I style, che prevedono investimenti
complessivi per 80 miliardi in tre anni, saranno coinvolti gli Stati Uniti e
l'Europa e dal 2002 anche la Cina e la Russia. L'alleanza tra alcuni dei
settori più rappresentativi del lifestyle italiano si articolerà in un
calendario di eventi istituzionali e attività promozionali specifiche per
ciascun settore che vedono la partecipazione diretta delle associazioni e
degli operatori di categoria riuniti nei tre Tavoli di lavoro coordinati
dall'Ice. I progetti triennali si propongono infatti di sostenere le aziende
italiane nei processi di comunicazione dell'immagine e dei valori del
prodotto italiano sui mercati internazionali esaltandone l'eccellenza
qualitativa, l'unicità dello stile, la diversificazione dell'offerta, la
creatività e l'elevato livello tecnologico. Le occasioni d'incontro con il
Made in Italy non saranno, però, rivolte solo agli operatori del settore ma
anche al pubblico più ampio dei consumatori, per il quale sono previste
specifiche attività di comunicazione e azioni promozionali nell'ambito della
distribuzione. La mostra Abitare Italia - Exercises in Style punta i
riflettori sulla creatività italiana nel settore dell'Abitare attraverso gli
"esercizi di stile" di progettisti del calibro di Pierluigi Cerri,
Alessandro Colombo, Ivana Porfiri, Antonio Citterio, Claudio Silvestrin,
Paolo Doganello e Paolo Rizzato. I virtuosismi stilistici sul tema
dell'abitare seguono tutti un filo conduttore comune, il concetto di qualità
del lifestyle italiano, espresso sia nei prodotti che nell'ambientazione.
L'esposizione è organizzata come una grande casa in cui le diverse stanze
simboleggiano i possibili modi di "declinare la casa degli italiani", tanti
esercizi di stile sul concetto dell'abitare. Exercises in Style diventa così
il mezzo con cui indagare la concezione spaziale dell'abitare, mentre il
progetto di ogni area è l'esempio applicativo attraverso il quale si muove
l'indagine. La progettazione di questa casa virtuale, arricchita dalle
installazioni multimediali create da Studio Azzurro, parte dallo sviluppo di
concetti chiave, di stile appunto, quali la leggerezza e la materia, il
colore e la trasparenza. Antonio Citterio propone una sequenza di immagini e
testi proiettati su quinte tessili per evocare la sequenza dei gesti che
appartengono alla vita quotidiana nella casa. Il progetto espositivo di
Paolo Deganello indaga sull'ambiguità della separazione tra la materia
inanimata e le forme viventi, tra la realtà fisica e quella mentale. Mette
invece in primo piano un monolito multifunzionale in legno e pietra,
sinonimo di un arredo essenziale e ridotto, l'allestimento di Claudio
Silvestrin. La scelta della Park Tower Hall come sede della mostra è
significativa: la sua conformazione, una grande aula quasi sacrale
introdotta da un atrio basso e intimo, consente di presentare gli esercizi
di stile, ossia le stanze di questa casa virtuale, come una sequenza di
volumi tutti uguali, leggibili in sezioni trasversali che ne accentuano la
diversità mettendo in risalto la complessità e la ricchezza dell'Abitare
italiano. Abitare Italia - Exercises in Style si trasforma anche in una
grande vetrina che mette in mostra tutte le componenti, i materiali e le
tecnologie dell'industria italiana del settore. Una nuova occasione per far
conoscere tutte le espressioni creative della progettazione italiana in
Giappone. In contemporanea alla mostra si svolgeranno anche 5 seminari per
interior designer, associazioni professionali e operatori del settore: *
sullo stile italiano nella progettazione d'interni (Exercises in Style: i
modi di arredare in Italia - Tendenze e prospettive, 1° ottobre 2001, Park
Hyatt Hotel); * sui tessuti (The Italian Metamorphosis: from industrial
design to home fashion, 5 ottobre 2001, Sala Ozone, Park Tower Hall); * sui
complementi d'arredo (La grande tradizione argentiera italiana per il
moderno interior design, 5 ottobre 2001, Sale Ozone, Park Tower Hall); *
sulle piastrelle di ceramica italiane (Fenomenologia delle piastrelle di
ceramica italiane: tecnica arte e scienza, 9 ottobre 2001, sala Ozone, Park
Tower Hall) * sui marmi italiani (The new Italian stone age for the
architecture of the 3rd Millenium, 9 ottobre, Sala Ozone, Park Tower Hall)
Abitare Italia - Exercises in Style: Dall'1 al 14 ottobre 2001 al Park Tower
Hall 3-7-1, Nishi Shinjuku, Shinjuku-ku, Tokyo 163-1004. Orario: 1 ottobre
2001 dalle ore 13:00 alle ore 18:30 Dal 2 al 14 ottobre 2001 dalle ore 10:30
alle ore 18:30 Per informazioni: ICE Tokyo, Tel. 0081 334 751401
ACCORDO TRA VERTEX INTERACTIVE ITALIA E MULTINAZIONALE TESSILE PER CREARE
MAGGIORE EFFICIENZA NELLA LOGISTICA
Milano, 3 ottobre 2001 - Vertex Interactive Italia, consociata di Vertex
Interactive Inc. (Nasdaq - Vetx), fornitore globale di soluzioni integrate
ed applicazioni industriali per la gestione della supply chain, ha
annunciato oggi il compimento della prima fase di un accordo mondiale che
prevede fornitura della propria soluzione Umdc (Universal Mobile Data
Capture) a SaatiPrint, la divisione "Printing" del gigante internazionale
tessile-chimico Saati Group. Utilizzando Umdc, Vertex integra i terminali
portatili in radiofrequenza con il sistema Sap R/3, installato in Saati, per
tracciare e controllare il flusso di prodotti e materiali nell'ambiente
produttivo Saati a livello mondiale. Con uffici negli Usa, Sud America, Asia
ed Europa, il Gruppo Saati deve far fronte ad un complesso sistema di
logistica e gestione dei materiali. Le 140 persone dedicate alla logistica
muovono ogni anno circa 10 milioni di metri lineari di tessuto solo per la
divisione Printing. La soluzione fornita da Vertex Interactive permetterà al
personale, che gestisce magazzini e logistica, di tracciare i movimenti dei
materiali all'interno di Saati. La soluzione, infatti, utilizza terminali
portatili che istantaneamente identificano i materiali e forniscono le
informazioni direttamente al sistema centrale Erp Sap R/3. "La soluzione
Vertex Interactive, permetterà la totale visibilità dei flussi di materiali
nelle attività globali di produzione Saati apportando significativi risparmi
in termini economici attraverso la riduzione delle scorte di materie prime."
commenta Gaetano Montalbano, Amministratore Delegato di Vertex Interactive
Italia, che continua: "Il sistema Vertex accelererà anche la gestione degli
ordini e assicurerà un maggior livello di accuratezza nella consegna degli
ordini". Nell'ambito di questo accordo, valutato per la prima fase attorno
ai 350.000 Euro, Vertex fornirà una completa soluzione composta da hardware,
software e servizi. "Abbiamo scelto di lavorare con Vertex Interactive
poiché è l'unica società che ci offre una soluzione completa e non solo un
prodotto software," ha commentato Angelo Casero, responsabile della
Logistica al quartier generale Saati. "I consulenti Vertex hanno compreso
chiaramente la nostra attività e hanno capito quello che dovevamo
migliorare. Essi sono in grado di integrare e configurare i sistemi,
addestrare il nostro personale e fornire un supporto continuo per Hardware e
Software". Infolink:
www.vertexinteractive.it
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