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3 OTTOBRE 2001

pagina 3

 

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FORMAZIONE E RICERCA PER IL NON-PROFIT

Torino, 3 ottobre 2001 - Oggi dalle ore 14.30 alle ore 18.30, presso l'Aula Magna del Rettorato dell'Università (via Verdi n. 8), si terrà una giornata di lavoro ( per inviti) dal titolo "Formazione e Ricerca Per Il Non Profit": confronto tra università, enti locali, non profit, in collaborazione con l'Università di Torino e l'Associazione Torino Internazionale. Sono stati invitati rappresentanti delle associazioni di volontariato, della cooperazione sociale, dei Centri di Servizio, del Comitato di Gestione del Fondo Speciale, del Forum del Terzo Settore, delle Centrali cooperative, delle Fondazioni Bancarie, degli Enti locali. Per l'Università di Torino sono stati invitati il Rettore, Prof. Rinaldo Bertolino, i Presidi di Facoltà Proff. Daniele Ciravegna, Nicola Tranfaglia e Mario Montinaro, oltri ad altri docenti illutstri. Ospiti: Costanzo Ranci del Laboratorio di Politica Sociale del Politecnico di Milano; Lorenzo Castelli Preside della Facoltà di Economia e commercio di Genova Valerio Melandri della sede di Forlì dell'Università di Bologna La giornata si propone di verificare spazi e contenuti delle attività di ricerca e formazione che sostengono interventi e organizzazioni del Non -Profit, in particolare nell'area piemontese. Si può parlare di una base di formazione omogenea rivolta a tutte le diverse componenti del non profit? Se sì, deve privilegiare o equilibrare gli aspetti valoriali, di identità o gli aspetti gestionali o di organizzazione? E' possibile maggiore coordinamento e confronto tra i soggetti che oggi propongono formazione? Quale ruolo può/deve svolgere il sistema universitario piemontese? Quali domande base di ricerca e di osservazione sulle dinamiche del non profit risultano oggi scoperte nella nostra area? Come la ricerca alimenta e aggiorna i contenuti formativi? come valorizzare ricerche, stage di studenti e soggetti in formazione? Come rilevare e far circolare le "buone pratiche"? In particolare si cercano di individuare i terreni di formazione e ricerca comuni tra più interlocutori perché pratica richiesta urgentemente dai nuovi livelli legislativi e di intervento: progettare e coordinare pluralità di soggetti con culture diverse, sviluppare capacità di gestione di nuovi strumenti, di organizzare forme associative e cooperative complesse con compresenza di obiettivi di gestione efficiente e di carattere valoriale e solidaristico; verificare possibilità di intreccio tra politiche sociali e varie politiche territoriali; come individuare bisogni e attivare risorse nel territorio. Partecipano: Enzo Ghigo (Regione Piemonte), Mercedes Bresso (Provincia di Torino) , Sergio Chiamparino (Sindaco di Torino) e gli Assessori Mariangela Cotto, Giampiero Leo (Regione Piemonte); Maria Pia Brunato (Provincia di Torino); Fiorenzo Alfieri, Gianluigi Bonino, Marco Calgaro, Stefano Lepri, Dario Ortolano, Paola Pozzi (Città di Torino). Per informazioni: Tel. 011 517.4019

GRATUITI 20 MASTER SU INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY
Roma, 3 ottobre 2001 - Il 16 ottobre alle ore 16.30 - Centro Congressi via Salaria 113 - Roma avrà luogo la presentazione di tre Master Ict (Information and Communication Technology) annuali, equivalenti a 60 crediti, attivati per l'anno accademico 2001-2002 in Gestione e marketing di imprese di tv digitale; Gestione e progettazione per l'editoria e la comunicazione multimediale; Gestione e marketing di imprese e - services. Senza alcun onere 20 laureati di tutte le Facoltà italiane e straniere potranno frequentare nel Centro Direzionale Telecom Italia ( Viale Parco de' Medici, n° 37 - Roma), le 1500 ore di lezione previste, di cui 270 di stage obbligatorio presso aziende leader del settore. Il costo, infatti, è interamente coperto dal finanziamento della Regione Lazio e dal Fondo Sociale Europeo. I Master Ict, promossi dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione, dal Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università "La Sapienza" di Roma e da Ecosfera Formazione Associazione, si propongono di formare professionisti altamente specializzati che possano inserirsi con successo nel settore della comunicazione tecnologica, caratterizzato sinora da una cronica carenza di personale qualificato. Le domande di ammissione alla prova di selezione, redatte in carta semplice, con allegata la documentazione o l'autocertificazione relativa ai requisiti richiesti (laurea, eventuale stato di disoccupazione) dovranno pervenire entro il termine improrogabile del 23 ottobre 2001 (non farà fede il timbro postale) e dovranno essere indirizzate o consegnate a mano presso: Ecosfera Formazione - Segreteria Master Ict, Via Carlo Bartolomeo Piazza 13 - 00161 Roma, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00. I moduli di iscrizione (disponibili anche sul sito www.comunicazione.uniroma1.it  possono essere ritirati presso la segreteria Master del Dipartimento di Sociologia e Comunicazione (tel 06/49918384) e di Ecosfera . Per informazioni: Dipartimento di Scienze dell'Informazione tel. 06/8419188 (15.00 - 17.30 dal lunedì al venerdì) e-mail: desimoni@dsi.uniroma1.it 

UBI SOFT VINCE L'ORO CON IL GAME BOY ADVANCE
Milano, 3 ottobre 2001 - Ubi Soft Entertainment annuncia l'esclusivo accordo firmato con Eidos Interactive per pubblicare Salt Lake 2002, il videogioco ufficiale dei giochi olimpici invernali su Game Boy Advance, in uscita a Gennaio 2002. Salt Lake 2002 è il secondo titolo previsto nell'esclusivo accordo di Eidos con Ism della durata di sei anni, per produrre videogiochi con licenza Ioc (Comitato Olimpico Internazionale). Salt Lake 2002 include 6 eventi ufficiali: slalom gigante parallelo e individuale su snowboard, torneo di Curling, discesa libera, slalom, salto K120, bob a due. Tutti gli scenari sono ambientati nella città di Salt Lake, dove, nel Febbraio del 2002, si terranno le Olimpiadi Invernali. I giocatori potranno scegliere tra 4 modalità di gioco: Olympic, Classic, Tournament e Time Trial, con la possibilità di giocare in multiplayer fino a 4 giocatori divertendosi con un'unica console. Si potranno salvare i progressi realizzati durante il gioco, utilizzando la battery back-up del Gba. Le medaglie d'oro vinte non andranno così perdute! "Siamo elettrizzati all'idea di unirci ad Eidos per pubblicare Salt Lake 2002 su Gba. I Giochi Olimpici hanno sempre suscitato un grande interesse tra il pubblico e la continua crescita del mercato Gba segnerà una nuova vittoria per Ubi Soft" ha dichiarato Alain Corre, Emea Managing Director. "Le Olimpiadi rappresentano una delle poche licenze sportive che riscuote realmente un interesse mondiale", ha commentato Jonathan Kemp, European Managing Director di Eidos. "Grazie alla prestigiosa licenza e alla grande esperienza di Ubi Soft nel marketing e nella distribuzione, siamo certi che la versione Gba di Salt Lake 2002 sarà un enorme successo".

CREATA LA MOLECOLA CHE DISTRUGGE I TUMORI SI CHIAMA 'ICON' E SPINGE LE CELLULE CANCEROSE A PRODURRE NUOVE CELLULE KILLER
Milano, 3 ottobre 2001 - La nuova molecola - chiamata 'icon' - ha fatto guarire i topi da due tipi di cancro, I ricercatori americani hanno messo a punto una molecola che non solo attacca direttamente i tumori, ma induce proprio le cellule cancerose a riprodurre nuove molecole 'killer'. Almeno sulla carta, la nuova strategia può virtualmente essere lanciata contro ogni tumore solido. La molecola infatti uccide il cancro distruggendo le vene del sangue che lo 'nutrono', inducendo appunto le stesse cellule cancerose a produrre nuove copie di 'icon', che circolando nel sangue raggiungono altre cellule tumorali nell'organismo. Gli scienziati di Yale che hanno elaborato la nuova terapia pianificano di sperimentarla sui primi pazienti umani la nuova primavera.

LA CONFERENZA SULLA BIOTECNOLOGIA SOLLECITA INTERVENTI PER RISOLVERE IL "PARADOSSO" DELLA RICERCA EUROPEA
Bruxelles, 3 ottobre 2001 - La conferenza "Verso una visione strategica delle scienze della vita e della biotecnologia", svoltasi a Bruxelles il 27 e il 28 settembre, è giunta alla conclusione che in Europa occorre un'azione urgente, al fine di trasformare la ricerca biotecnologica di punta in progresso economico e risolvere il "paradosso europeo" per cui ad un buon livello scientifico corrisponde una scarsa valorizzazione commerciale dei risultati. La manifestazione ha inoltre evidenziato come i fattori etici e la percezione dell'opinione pubblica si ripercuotano sullo sviluppo delle biotecnologie. Relazionando su uno dei workshop della conferenza intitolato "Potenziale e ricerca", Bruno Hansen, direttore presso la Dg Ricerca, ha affermato che, se da un lato la ricerca biotecnologica dell'Ue sta compiendo buoni passi in avanti, dall'altro "sembra che non siamo altrettanto efficienti nel tradurre la teoria in pratica". Egli ha sostenuto che l'Ue deve attivarsi rapidamente per recuperare il ritardo rispetto agli Stati Uniti in termini di competitività, migliorando i collegamenti e la compatibilità tra gli Stati membri e rafforzando la base di competenze. Il Direttore ha inoltre richiesto l'adozione di misure per accrescere la consapevolezza nei confronti della commercializzazione, trattare con tempestività le questioni etiche ed incentivare la comprensione pubblica, allo scopo di accelerare l'innovazione nel campo della biotecnologia. Anche Christian Siebert, capo facente funzione dell'unità "Biotecnologia e competitività dell'industria farmaceutica" della Dg Imprese, ha espresso la necessità di massimizzare il potenziale economico della ricerca biotecnologica comunitaria. Relazionando su un altro workshop della conferenza intitolato "Innovazione e concorrenza", ha affermato: "Spesso l'innovazione non riesce a raggiungere il mercato commerciale", aggiungendo che le cause sono da ricercare nella frammentazione del mondo accademico e industriale, delle discipline e dei programmi nazionali di ricerca. Egli ha sottolineato che gli europei devono riconoscere come "l'innovazione non sia un episodio isolato, bensì una catena di eventi", e ha invitato all'azione per rafforzare i legami tra istruzione, ricerca e innovazione. Siebert ha sostenuto che, per raggiungere tale scopo, sono indispensabili i centri di eccellenza proposti nell'ambito del prossimo programma quadro di Rst, ossia il 6PQ, assieme a iniziative che supportino la valorizzazione commerciale dei risultati della ricerca, come i programmi di trasferimento di tecnologia e i centri di incubazione di imprese. Anche il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha trattato il tema dell'innovazione, sottolineando che la biotecnologia rappresenta un fattore chiave per raggiungere l'obiettivo che l'Unione europea si è prefissata al summit di Lisbona del marzo 2000, ossia diventare l'economia della conoscenza più competitiva del mondo. Egli ha affermato che l'UE deve attivarsi tempestivamente per non "perdere l'ultimo treno", citando il progetto Genoma umano come esempio della "massa critica" che potrebbe essere prodotta da progetti integrati su larga scala, nell'ambito del proposto Spazio europeo della ricerca (Ser). Intervenendo alla sessione conclusiva, il commissario per l'Agricoltura Franz Fischler ha ribadito che è necessario un approccio "proattivo" alla biotecnologia, perché "l'Europa non può perdere le opportunità offerte da tale settore". Ha sottolineato che occorre conquistare la fiducia dei consumatori mediante appropriate informazioni e normative sull'uso della biotecnologia nel settore agroalimentare. Tuttavia, il Commissario ha affermato che toccherà ai coltivatori attivarsi per sviluppare un approccio alla questione, oppure "continuare a vivere con politiche elaborate da altri". Relazionando sul workshop "Regolamentazione e governance", Paola Testori Coggi, direttrice presso la Dg Salute e tutela dei consumatori, ha affermato che, se da un lato le proposte della Commissione per etichettare prodotti alimentari e mangimi geneticamente modificati (Gm) sono essenziali per mantenere la fiducia dei consumatori, dall'altro "gli scienziati attivi nel processo di valutazione del rischio dovranno risultare totalmente indipendenti". La Direttrice ha aggiunto che grandi aspettative sono riposte nella futura Autorità alimentare europea, quale istituzione in grado di valutare la sicurezza degli Ogm ai sensi della nuova legislazione. La Testori Coggi ha fatto notare che alcuni partecipanti al workshop hanno espresso preoccupazioni sul fatto che il nuovo programma di etichettatura restringerebbe la scelta dei consumatori, dal momento che l'impatto negativo dell'etichetta Gm costringerebbe i rivenditori a ridurre immediatamente le scorte di prodotti. Relazionando sul workshop "Percezione dell'opinione pubblica e implicazioni etiche", Bernhard Zepter, segretario generale facente funzione presso la Commissione europea, ha confermato come alcuni delegati abbiano ribadito dubbi sulla questione, sostenendo come l'etichettatura Gm possa provocare il diretto rifiuto dei prodotti contrassegnati. Inoltre, Zepter ha sostenuto che l'opinione pubblica percepisce in modo controverso gli sviluppi biotecnologici. Se l'uso della biotecnologia a scopi farmaceutici tende a creare meno problemi con il pubblico generico, la sua adozione in ambiti "verdi" come l'agricoltura e l'industria alimentare spesso risulta meno accettabile per i consumatori. Relazionando in merito al dibattito etico in materia di biotecnologie, Zepter ha affermato che progressi come la ricerca sulle cellule staminali e gli avanzamenti compiuti nella diagnosi delle malattie genetiche, non devono ledere la libertà e la dignità umana. Ha inoltre citato un invito da parte del commissario per l'Ambiente Margot Wallström, la quale chiede il riconoscimento dei "confini" in tale ambito, sostenendo quanto sia importante che la ricerca accetti un'autolimitazione sulla base di prove evidenti. Anche l'eurodeputato lussemburghese Robert Goebbels, presidente della commissione temporanea per la genetica umana del Parlamento europeo, si è espresso in merito alla questione etica, affermando che la "libertà della ricerca, come tutte le altre forme di libertà, non è assoluta". Tuttavia, ha aggiunto che l'Unione europea ha il dovere di incoraggiare la ricerca nel campo della biotecnologia e della genetica umana, visti gli enormi benefici che potrebbe apportare in campo medico. Ha richiesto all'UE di stanziare un budget specifico per la ricerca sulle cellule staminali supervisionata da organi pubblici, affermando che "dovrebbe essere vietata a livello europeo solo la ricerca finalizzata alla clonazione umana". Goebbels ha sostenuto l'impossibilità di risolvere le questioni etiche legate alla ricerca sulle cellule staminali, se si fa riferimento a qualsiasi forma di codice morale universale. "Non esiste una moralità naturale", ha affermato. "A volte la natura è generosa, a volte crudele. Si deve agire sulla base della libertà". Il commissario Busquin ha sostenuto che le forme di collaborazione internazionale, come il proposto Spazio europeo della ricerca, costituiscono un fattore determinante per trattare le questioni etiche legate alla ricerca nel campo della biotecnologia. Ha affermato che i singoli Stati non possono decidere autonomamente su questioni etiche che oltrepassano i confini nazionali. Egli ha poi aggiunto che la "dimensione europea" della scienza è ora "più importante che mai" per fare chiarezza nel dibattito. La sessione conclusiva ha visto un'ulteriore discussione dell'argomento che il presidente della seduta, Lord Selborne, rappresentante della Camera dei Lord britannica, ha definito "democratizzazione della conoscenza". Poiché "l'impatto della biotecnologia sarà globale", egli ha affermato che i decisori saranno responsabili in ultima analisi non solo dell'UE e dei suoi Stati membri, ma anche di "tutta l'umanità". La conferenza delle parti interessate rientra in una vasta consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea, quale fase preparatoria all'ampio documento orientativo sulla biotecnologia e sulle scienze della vita, che riguarderà la prossima decade e gli anni successivi, e che la Commissione si è impegnata a pubblicare entro la fine di quest'anno. Infolink: http://europa.eu.int/comm/biotechnology  (*)

XVII CONGRESSO NAZIONALE AIRM (ASSOCIAZIONE ITALIANA RADIOPROTEZIONE MEDICA) DAL TITOLO "SPETTRO ELETTROMAGNETICO ED EFFETTI SANITARI: LA SORVEGLIANZA MEDICA",
Roma, 3 ottobre 2001 - Nei prossimi giorni (3 - 5 ottobre 2001), presso la sede centrale del Cnr (Cnr, P.le A. Moro, 7 - Roma) si svolgerà il XVII Congresso  Nazionale Airm, dal titolo "Spettro elettromagnetico ed effetti sanitari: la sorveglianza medica", In collaborazione con Ispesl e Cnr. Le radiazioni ionizzanti, nel capitolo dei fattori capaci di determinare una alterazione dei sistemi biologici, ha da sempre costituito un rischio particolare, per il quale si è sviluppata una dottrina protezionistica che ha costituito e costituisce ancora la punta avanzata nel settore della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. E' possibile affermare infatti che nel campo della protezione dai rischi da radiazioni sono stati per la prima volta fissati i principi, individuate le strategie ed applicate le procedure che attualmente vengono applicate nella maggioranza dei settori che prevedono rischi per la salute dei lavoratori. Oggi in particolare questo bagaglio di conoscenze e di prassi risulta quantomai prezioso per affrontare uno dei temi d maggiore attualità, quello dei potenziali rischi da onde elettromagnetiche per i lavoratori e per la popolazione, che va studiato e valutato con la più ampia apertura concettuale ma sempre sulla base delle sole, e sempre rigorosamente validate, evidenze scientifiche. L'Associazione Italiana di Radioprotezione Medica fin dalla sua fondazione ha individuato, tra i prioritari impegni statutari, quello di portare il suo contributo formativo e di aggiornamento sulle conoscenze scientifiche ed operative nell'attività di sorveglianza medica dei lavoratori esposti a questo particolare rischio lavorativo. La naturale prosecuzione di questa sua attività non poteva non essere quindi che l'altra regione dello spettro elettromagnetico, il settore delle radiofrequenze e microonde (prodotte oggi, ad esempio, dai sistemi di telecomunicazione), nonché delle frequenze estremamente basse (Elf, prodotte, ad esempio, dagli elettrodotti), che negli ultimi tempi è divenuto oggetto di maggiore attenzione ed apprensione da parte della popolazione e del legislatore. E' una estensione naturale delle competenze di un medico specialista che discende dalle sue conoscenze specifiche di un fattore che, pur agendo in maniera diversa ed in modo non del tutto certo, viene indicata da alcuni studi epidemiologici come responsabile di patologie analoghe a quelle che sono state associate, in questo caso con certezza, alle radiazioni ionizzanti. E' pertanto naturale che l'Associazione Italiana di Radioprotezione Medica abbia voluto dedicare questo suo XVII Congresso Nazionale allo studio di tutto lo spettro elettromagnetico evidenziandone gli aspetti di lesività in relazione alle varie regioni di frequenza, soprattutto al fine di individuare i criteri e le modalità in base alle quali effettuare una mirata sorveglianza medica degli esposti. Stimolo verso un approfondimento conoscitivo in tal senso deriva in particolare dalla recente approvazione delle "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" (L. 22/2/01 n. 36) che prevede l'emanazione di una disciplina di sorveglianza medica sulle lavoratrici e sui lavoratori professionalmente esposti. Alcune relazioni magistrali affidate a personalità di livello internazionale (J.W.Stather, vice direttore dell'Ente Nazionale Inglese di Radioprotezione, M.H.Repacholi, responsabile Oms del progetto internazionale di studio sui campi elettromagnetici, G.Trenta, Direttore del Servizio Medicina del Lavoro dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e presidente dell'Airm), moderate dal dott. A.Moccaldi, direttore generale Ispesl, faranno il punto delle conoscenze e degli indirizzi dottrinari che caratterizzeranno la disciplina di Radioprotezione nel prossimo futuro alla luce delle conoscenze scientifiche ad oggi maturate. A queste seguirà una serie di relazioni dedicate alle varie regioni spettrali finalizzate agli aspetti della sorveglianza medica. Una tavola rotonda si sforzerà di mettere a fuoco il problema della comunicazione che investe profondamente l'attività del medico sia per gli aspetti scientifici che per quelli deontologici connessi con il modo con cui porgere l'informazione su tematiche vissute con ansia ed apprensione dalla popolazione. La regione delle radiazioni ionizzanti troverà infine il suo spazio di dibattito sia sui temi dell'aggiornamento scientifico che su quelli dai risvolti di carattere più operativo. Il XVII Congresso Nazionale Airm proseguendo quindi nella sua azione di formazione degli specialisti incaricati della sorveglianza medica degli esposti a radiazioni ionizzanti, si ripropone di ricondurre questa attività ad una visione complessiva ed unitaria dell'atteggiamento sanitario di prevenzione nei confronti del rischio che potrebbe essere associabile anche alle altre regioni dello spettro elettromagnetico e che, se provato, merita l'adozione di un analogo approccio dottrinario.

PROBITAS PHARMA ACQUISISCE SERACARE L'AZIENDA NORDAMERICANA È LEADER NELLA PRODUZIONE DI PLASMA PER IL FRAZIONAMENTO
Barcellona, 3 ottobre, 2001.- Probitas Pharma, S.A. (ex Gruppo Grifols) ha recentemente concluso l'acquisizione dell'azienda nordamericana SeraCare Inc (Amex Srk), per 147,4 milioni di dollari. Quest'operazione implica l'integrazione nella struttura del gruppo di una delle maggiori aziende nella raccolta di plasma, operativa in 42 centri di raccolta e titolare del 10% del mercato. Con l'acquisizione di SeraCare, Probitas si assicura la fornitura di plasma e il brevetto Fda (Federal Drug Administration) per la produzione di emoderivati. Inoltre, una delle aziende facenti parte del Gruppo Probitas Pharma ha firmato un contratto di fornitura di plasma con Bbva Trade, S.A., azienda leader nell'acquisto/vendita di materiale grezzo. Quest'accordo permetterà l'esternalizzazione di parte del processo di approvvigionamento, ampliando gli attuali periodi di sicurezza del plasma che ora obbligano al mantenimento di livelli di stock molto alti. L'intermediazione attraverso BBVA Trade non implica cambiamenti né relativamente al processo di frazionamento né rispetto agli standards di elevata sicurezza richiesti da Probitas Pharma. L'investimento operato nell'acquisizione di SeraCare sarà in parte finanziato da un aumento di capitale approvato il 19 settembre scorso e pienamente sottoscritto da Secuoya Capital Privado, il fondo di investimento, appartenente a Santander Central Hispano Group. Attraverso quest'operazione Santander Hispano Central Group detiene una partecipazione dell'11,39% di capitale azionario ed ha un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione di Probitas Pharma. Questo gruppo bancario, presente in 36 paesi, è uno dei più importanti d'Europa grazie alle alleanze intrecciate con importanti aziende in Gran Bretagna, Germania, Italia e Francia. Probitas Pharma ha chiuso l'anno 2000 con un fatturato di 248 milioni di Euro ed un utile ante imposte di 26 milioni di Euro. Le previsioni per la fine dell'anno, non appena l'azienda americana verrà incorporata nel gruppo, indicano una crescita del 35% in vendite e profitti. Per quanto riguarda la quotazione sul mercato azionario, la società intende realizzarle entro due anni, come da accordi con Morgan Grenfell Private Equity. Probitas Pharma è leader e uno dei primi cinque produttori di emoderivati nel mondo, con filiali in Germania, Gran Bretagna, Italia, Francia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Il gruppo ha altre nove filiali all'estero e l'autorizzazione alla distribuzione dei suoi prodotti in oltre 50 paesi. Dal 1995, l'azienda produttrice di prodotti bio-farmaceutici di Barcellona, ha ottenuto l'autorizzazione dalla Fda (Federal Drug Administration) e nel giugno di quest'anno, quest'importante istituzione statunitense ha altresì dato l'approvazione dell'estensione di aziende di frazionamento del plasma, che attualmente lavorano oltre un milione di litri l'anno.

DISFUNZIONE ERETTILE: CONFERME PER IL TADALAFIL (IC351), RAPIDITÀ E DURATA D'AZIONE PRIMA PRESENTAZIONE DELL'ANALISI INTEGRATA SU VASTA SCALA DEI DATI DI FASE III
Roma, 3 ottobre 2001 - Isolamento, imbarazzo, umiliazione e calo dell'autostima nell'uomo, con conseguente scadimento della qualità del rapporto di coppia sono oggi i profondi sintomi psicologici correlati alla disfunzione erettile. Curare la patologia non è infatti sufficiente, se non si interviene su quegli aspetti fondamentali del rapporto a due che la rendono invalidante. Un'opportunità in più su questo versante giunge dai primi risultati dell'analisi integrata, su vasta scala, dei dati di fase III su tadalafil (IC351), il trattamento orale per la disfunzione erettile (DE) messo a punto da Lilly Icos Llc. I dati di uno studio su 972 pazienti affetti da De (711 dei quali trattati con tadalafil e 261 con placebo) dimostrano che l'81% dei pazienti trattati con 20 mg di tadalafil ha riportato un miglioramento dell'erezione.1 Inoltre, un secondo studio dimostra che l'assorbimento di tadalafil non viene modificato con l'assunzione di cibo. Gli studi, presentati oggi a Roma, nell'ambito del IV Congresso dell'European Society for Sexual and Impotence Research (Essir), completano il profilo di questa innovativa molecola che presenta differenze sostanziali rispetto ai farmaci attualmente in commercio. In primo luogo la rapidità d'azione e la durata: tadalafil è infatti attivo, nella maggioranza dei casi entro 30 minuti, dall'assunzione2 e mantiene la sua efficacia clinica fino a 24 ore dopo la somministrazione. "Ciò consente alla coppia - spiega Francesco Montorsi - Presidente del Congresso di Roma e Urologo presso l'Università Vita e Salute - San Raffaele di Milano dove è in corso la sperimentazione del tadalafil - di ritrovare una maggiore spontaneità nella relazione sessuale, evitando all'uomo lo stress della pianificazione del rapporto e la cosiddetta pre - erezione". L'analisi integrata degli studi di fase III ha inoltre evidenziato anche un miglioramento dell'erezione con tadalafil nel 76% degli uomini affetti da diabete, trattati con una dose di 20 mg di farmaco.3 La disfunzione erettile legata al diabete è più difficile da trattare rispetto a quella causata da altri fattori; si tratta di una complicanza comune di questa patologia e colpisce dal 27 al 75 % degli uomini diabetici.4 L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 151 milioni di persone nel mondo soffrano di diabete.5 Per quanto concerne gli effetti collaterali, gli studi confermano che tadalafil è stato ben tollerato, provocando in genere effetti collaterali da lievi a moderati la cui incidenza diminuiva con il proseguimento del trattamento. Quelli più comunemente registrati in questi studi sono stati: mal di testa, pesantezza di stomaco, mal di schiena, dolori muscolari, vampate al viso e congestione nasale. Il tasso di sospensione dovuto a tali effetti in questi studi è stato simile a quello riportato con il placebo. "I risultati degli studi effettuati finora suggeriscono che la somministrazione di tadalafil dovrebbe essere semplice e priva di effetti collaterali, cosa assai importante dal punto dell'adesione alla terapia", dichiara Harmut Porst, Professore Associato del Dipartimento di Urologia dell'Università di Medicina di Bonn e Segretario Generale dell'Essir. "L'assenza di effetti dovuti all'ingestione di cibo, invece, è l'aspetto più interessante dal punto di vista della qualità di vita del paziente. Questi dati ci permettono infatti di affermare che chi assume il farmaco può godersi una romantica cena con la partner senza vedere ridotto l'effetto del farmaco stesso". La disfunzione erettile è definita come l'incapacità di raggiungere e mantenere un'erezione sufficiente per portare a termine un rapporto sessuale soddisfacente. Colpisce nel mondo circa 152 milioni di uomini e conseguentemente le loro partner e in molti casi è dovuta ad altre condizioni patologiche, quali le malattie cardiovascolari e il diabete.6 In Europa soffrono di DE circa 31 milioni di uomini.7 Tadalafil, è un inibitore potente ed altamente selettivo dell'enzima Pde5, un sottotipo dell'importante enzima fosfodiesterasi che svolge funzioni essenziali nell'azione delle cellule di diversi tessuti e organi del corpo, come cervello, cuore, rene, occhi ed è coinvolto nel controllo del flusso sanguigno nel pene. Quando l'enzima Pde5 è inibito, gli stimoli sessuali naturali producono un effetto più pronunciato facilitando la capacità degli uomini con disfunzione erettile a raggiungere e mantenere l'erezione necessaria per un rapporto sessuale soddisfacente. La maggiore selettività del farmaco indica che vi sono meno probabilità che possa interferire con le altre varianti del recettore (sottotipi) presenti in vari distretti del corpo evitando gli effetti collaterali tipici degli inibitori di prima generazione, come alterazione della visione a colori, mialgia, mal di testa, dispepsia e dolore alla schiena. Attualmente tadalafil è all'esame della European Agency for the Evaluation of Medicinal Products (Emea) e della Food and Drug Administration (Fda) statunitense per ottenere l'autorizzazione all'immissione in commercio.

VIAGRA TRE ANNI DOPO : UN BILANCIO SULL'ESPERIENZA CLINICA E SUL CONSUMO IN ITALIA E NEL MONDO
Roma, 3 ottobre 2001 - A tre anni dall'arrivo nelle farmacie di Viagra (Sildenafil), registrato in oltre 110 paesi nel mondo, le prescrizioni sono state 45 milioni, per un totale di 625 milioni di compresse consumate. 15 milioni sono gli uomini cui è stato prescritto e ben 500 mila i medici coinvolti. Nel mondo si calcola che il 52% degli uomini, tra i 40 e i 70 anni, potrebbe essere colpito dalla disfunzione erettile (DE). In Italia sarebbero 3 milioni gli uomini affetti da disfunzione erettile (DE). Al 18% di loro viene diagnosticato il disturbo (550.000 uomini), ma solo l'11% viene trattato (330.000). L'82% degli uomini (pari a 2.450.000) quindi non riceve diagnosi. Tuttavia è cambiato il profilo dell'uomo che si rivolge al medico per la diagnosi da quando è stata introdotto Viagra, ovvero la prima terapia orale per il trattamento della DE: "Fino a qualche tempo fa, la maggioranza dei pazienti aspettava anche due-tre anni prima di rivolgersi al medico" afferma Francesco Montorsi, urologo dell'Istituto San Raffaele di Milano. "Oggi, invece, grazie alla possibilità di una terapia semplice ed efficace, visitiamo pazienti di età sempre più giovane, nella fase iniziale del disturbo". Gli studi clinici condotti nel corso di questi tre anni hanno messo in evidenza che il farmaco ha un'efficacia del 70%, sostanzialmente la stessa percentuale ottenuta nelle indagini antecedenti il lancio di Viagra. Migliaia di pazienti in cura con Viagra sono stati coinvolti in ben 1.300 trials di cui 190 dedicati alla "safety" del farmaco. In Italia sono circa 13 milioni le pillole somministrate dal '98 - anno della sua commercializzazione - a oggi, di cui oltre 6 milioni nel terzo anno: si stima che la "pillola blu" abbia fatto registrare un incremento del consumo del 28 % rispetto all'anno scorso su tutto il territorio nazionale. Facendo un bilancio di questi tre anni, spetta a Rimini il primato nella graduatoria delle città con 1.647 compresse consumate ogni 1000 abitanti maschi tra i 40 e 70 anni, seguita da Roma, Prato, Pisa, Pistoia, Firenze, Trieste, Bologna, Livorno e Modena (con 1.394 pillole). Se consideriamo invece non il consumo pro-capite, ma quello registrato in termini assoluti, naturalmente la classifica è a favore delle grandi città con Roma, Milano e Napoli ai primi tre posti. Tra le Regioni, anche quest'anno la Toscana è in testa, con 5 città tra le prime 10, seguita da Lazio, Emilia Romagna, Umbria e Liguria. Una valutazione del consumo per macro aree evidenzia che sia il Centro che il Nord Est raggiungono il 28% seguite dal Sud con il 23% e dal Nord Ovest con il 21%. Tra le città in cui Viagra è stato meno utilizzato si trovano soprattutto province del meridione: Isernia (409 ogni 1000 uomini tra i 40 e 70 anni,), Nuoro (386), Enna (377), Potenza (332). In Europa, l'Italia è al terzo posto nel consumo di Viagra, preceduta da Germania e Regno Unito (ex equo con oltre 18 milioni di compresse prescritte dal lancio a oggi) e seguita dalla Francia (con 11,7 milioni), mentre, se si considera il rapporto uomini e pillole consumate ogni 1.000 abitanti maschi di età superiore a 35 anni, al primo posto si trova la Svezia con 3046 pillole (dal '98 al 2001). L'Italia, in quest'ultimo caso, risulta ottava.

SICUREZZA ALIMENTARE, CERTA E CERTIFICATA
Milano, 3 ottobre 2001 - "Sicurezza alimentare e tracciabilità degli alimenti: latte, yogurt e formaggi freschi" è il titolo del convegno promosso dal Gruppo Yomo in collaborazione con Latte Milano e con i patrocini del Parlamento Europeo e della Regione Lombardia. L'incontro rientra nella serie di appuntamenti che ormai da tre anni l'azienda organizza sotto il nome "Curare la Vita con la Vita", a testimonianza dell'attenzione nei confronti della sicurezza e della qualità di prodotto e del proprio impegno verso una corretta e documentata informazione quale garanzia fondamentale per i consumatori. Oggi l'opinione pubblica chiede che i processi di produzione degli alimenti siano controllati e controllabili in tutti i loro aspetti. "...le situazioni di allerta alimentare sono state così numerose e ravvicinate negli ultimi anni da rendere i consumatori particolarmente sensibili" commenta il dottor Paolo Aureli dell'Istituto Superiore di Sanità. Per rispondere in modo efficace a queste richieste, la moderna politica della sicurezza alimentare si sta spostando dal controllo del prodotto a quello di processo, dalla garanzia del prodotto a quello della filiera, dalla comunicazione commerciale alla corretta informazione del consumatore, nell'ottica di una trasparenza globale. Infatti, come evidenzia più volte nel suo intervento Carlo Cannella dell'Istituto di Scienza dell'Alimentazione, "il consumatore deve essere informato in modo competente e scientifico". Obiettivo del convegno è quindi quello di far conoscere i nuovi strumenti di prevenzione e controllo che enti preposti, aziende di trasformazione e distribuzione utilizzano per garantire al consumatore un efficace livello di sicurezza. Come sottolinea Maurizio Zucchi di Coop Italia, è fondamentale, inoltre, che il processo di informazione/trasparenza documenti "non solo l'origine e i vari passaggi fisici delle materie prime e delle merci, in definitiva il 'dove', ma anche le caratteristiche, la qualità, i controlli e cioè il 'come'. In quest'ottica la tracciabilità rappresenta il nuovo strumento cui tutta la filiera produttiva guarda e risponde con attenzione, per definire le singole responsabilità e le attività di prevenzione che coinvolgono ogni attore nella realizzazione e commercializzazione del prodotto finito. La tracciabilità di filiera assume così "un significato etico e giuridico ed il suo focus è il prodotto che riassume, in termini di responsabilità, tutta la filiera" sottolinea Claudio Peri, Ordinario di Tecnologie Alimentari dell'Università di Milano. La tracciabilità è "uno strumento per trasferire informazioni" ribadisce il dr. Claudio Arnoldi di Esselunga e oggi più che mai "le aziende hanno la possibilità di trasformare una necessità in opportunità, per creare un ponte tra responsabilità e attese del consumatore. "In questo contesto e prima azienda italiana, Yomo presenta il proprio sistema di tracciabilità che costituisce uno degli strumenti strategici per fornire ai consumatori prodotti sicuri e di qualità. "Il sistema di tracciabilità messo a punto da Yomo consente, in ogni momento, di risalire - a partire dai dati rilevabili sulla confezione - all'insieme di fornitori che hanno partecipato alla formulazione del prodotto, ai lotti di ingredienti utilizzati, al preciso momento del loro utilizzo" commenta Italo Piazza, direttore Qualità del Gruppo Yomo. Tutto ciò - in abbinamento alle certificazioni di prodotto e di servizio già acquisite dal Gruppo, al consolidato rigore nel processo produttivo, alle puntuali analisi chimico-fisiche e ai controlli microbiologici, alla tradizionale selezione e all'attenta supervisione di fornitori e clienti - fa degli yogurt Yomo i più controllati, certificati e garantiti sul mercato.

PROGETTI ABITARE, MODA E FILMARE LIFE IN I STYLE IN GIAPPONE EXERCISES IN STYLE: UNA MOSTRA PER RIASSUMERE TUTTE LE DECLINAZIONI DELLO STILE ABITATIVO ITALIANO ESEMPLIFICARE LA POLIEDRICITÀ E L'ORIGINALITÀ DELLO STILE ITALIANO DELL'ABITARE ATTRAVERSO PROGETTI E INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI
Milano 3 ottobre 2001 - E' quanto si propone la mostra Abitare Italia - Exercises in Style che si svolgerà al Park Tower Hall di Tokyo dall'1 al 14 ottobre 2001 nell'ambito degli eventi autunnali dei Progetti Abitare, Moda e Filmare Life in I style in Giappone lanciati dall'Ice, l'Istituto nazionale per il Commercio Estero, con il patrocinio del Ministero delle Attività Produttive. Curata dallo Studio Cerri & Associati (Pierluigi Cerri, Alessandro Colombo e Ivana Porfiri), la mostra si inserisce in un programma articolato e composito di eventi istituzionali, iniziative culturali, campagne di comunicazione e promozioni commerciali, nati dalla collaborazione tra settore pubblico e privato per dare maggiore visibilità ai valori e allo stile del Made in Italy nel mondo. L'obiettivo è quello di rafforzare l'immagine dell'imprenditoria italiana nel settore dell'arredamento e del design, nel campo della moda e della cosmesi e in quello della produzione cinematografica e televisiva. Oltre al Giappone, nei progetti Abitare, Moda e Filmare Life in I style, che prevedono investimenti complessivi per 80 miliardi in tre anni, saranno coinvolti gli Stati Uniti e l'Europa e dal 2002 anche la Cina e la Russia. L'alleanza tra alcuni dei settori più rappresentativi del lifestyle italiano si articolerà in un calendario di eventi istituzionali e attività promozionali specifiche per ciascun settore che vedono la partecipazione diretta delle associazioni e degli operatori di categoria riuniti nei tre Tavoli di lavoro coordinati dall'Ice. I progetti triennali si propongono infatti di sostenere le aziende italiane nei processi di comunicazione dell'immagine e dei valori del prodotto italiano sui mercati internazionali esaltandone l'eccellenza qualitativa, l'unicità dello stile, la diversificazione dell'offerta, la creatività e l'elevato livello tecnologico. Le occasioni d'incontro con il Made in Italy non saranno, però, rivolte solo agli operatori del settore ma anche al pubblico più ampio dei consumatori, per il quale sono previste specifiche attività di comunicazione e azioni promozionali nell'ambito della distribuzione. La mostra Abitare Italia - Exercises in Style punta i riflettori sulla creatività italiana nel settore dell'Abitare attraverso gli "esercizi di stile" di progettisti del calibro di Pierluigi Cerri, Alessandro Colombo, Ivana Porfiri, Antonio Citterio, Claudio Silvestrin, Paolo Doganello e Paolo Rizzato. I virtuosismi stilistici sul tema dell'abitare seguono tutti un filo conduttore comune, il concetto di qualità del lifestyle italiano, espresso sia nei prodotti che nell'ambientazione. L'esposizione è organizzata come una grande casa in cui le diverse stanze simboleggiano i possibili modi di "declinare la casa degli italiani", tanti esercizi di stile sul concetto dell'abitare. Exercises in Style diventa così il mezzo con cui indagare la concezione spaziale dell'abitare, mentre il progetto di ogni area è l'esempio applicativo attraverso il quale si muove l'indagine. La progettazione di questa casa virtuale, arricchita dalle installazioni multimediali create da Studio Azzurro, parte dallo sviluppo di concetti chiave, di stile appunto, quali la leggerezza e la materia, il colore e la trasparenza. Antonio Citterio propone una sequenza di immagini e testi proiettati su quinte tessili per evocare la sequenza dei gesti che appartengono alla vita quotidiana nella casa. Il progetto espositivo di Paolo Deganello indaga sull'ambiguità della separazione tra la materia inanimata e le forme viventi, tra la realtà fisica e quella mentale. Mette invece in primo piano un monolito multifunzionale in legno e pietra, sinonimo di un arredo essenziale e ridotto, l'allestimento di Claudio Silvestrin. La scelta della Park Tower Hall come sede della mostra è significativa: la sua conformazione, una grande aula quasi sacrale introdotta da un atrio basso e intimo, consente di presentare gli esercizi di stile, ossia le stanze di questa casa virtuale, come una sequenza di volumi tutti uguali, leggibili in sezioni trasversali che ne accentuano la diversità mettendo in risalto la complessità e la ricchezza dell'Abitare italiano. Abitare Italia - Exercises in Style si trasforma anche in una grande vetrina che mette in mostra tutte le componenti, i materiali e le tecnologie dell'industria italiana del settore. Una nuova occasione per far conoscere tutte le espressioni creative della progettazione italiana in Giappone. In contemporanea alla mostra si svolgeranno anche 5 seminari per interior designer, associazioni professionali e operatori del settore: * sullo stile italiano nella progettazione d'interni (Exercises in Style: i modi di arredare in Italia - Tendenze e prospettive, 1° ottobre 2001, Park Hyatt Hotel); * sui tessuti (The Italian Metamorphosis: from industrial design to home fashion, 5 ottobre 2001, Sala Ozone, Park Tower Hall); * sui complementi d'arredo (La grande tradizione argentiera italiana per il moderno interior design, 5 ottobre 2001, Sale Ozone, Park Tower Hall); * sulle piastrelle di ceramica italiane (Fenomenologia delle piastrelle di ceramica italiane: tecnica arte e scienza, 9 ottobre 2001, sala Ozone, Park Tower Hall) * sui marmi italiani (The new Italian stone age for the architecture of the 3rd Millenium, 9 ottobre, Sala Ozone, Park Tower Hall) Abitare Italia - Exercises in Style: Dall'1 al 14 ottobre 2001 al Park Tower Hall 3-7-1, Nishi Shinjuku, Shinjuku-ku, Tokyo 163-1004. Orario: 1 ottobre 2001 dalle ore 13:00 alle ore 18:30 Dal 2 al 14 ottobre 2001 dalle ore 10:30 alle ore 18:30 Per informazioni: ICE Tokyo, Tel. 0081 334 751401

ACCORDO TRA VERTEX INTERACTIVE ITALIA E MULTINAZIONALE TESSILE PER CREARE MAGGIORE EFFICIENZA NELLA LOGISTICA
Milano, 3 ottobre 2001 - Vertex Interactive Italia, consociata di Vertex Interactive Inc. (Nasdaq - Vetx), fornitore globale di soluzioni integrate ed applicazioni industriali per la gestione della supply chain, ha annunciato oggi il compimento della prima fase di un accordo mondiale che prevede fornitura della propria soluzione Umdc (Universal Mobile Data Capture) a SaatiPrint, la divisione "Printing" del gigante internazionale tessile-chimico Saati Group. Utilizzando Umdc, Vertex integra i terminali portatili in radiofrequenza con il sistema Sap R/3, installato in Saati, per tracciare e controllare il flusso di prodotti e materiali nell'ambiente produttivo Saati a livello mondiale. Con uffici negli Usa, Sud America, Asia ed Europa, il Gruppo Saati deve far fronte ad un complesso sistema di logistica e gestione dei materiali. Le 140 persone dedicate alla logistica muovono ogni anno circa 10 milioni di metri lineari di tessuto solo per la divisione Printing. La soluzione fornita da Vertex Interactive permetterà al personale, che gestisce magazzini e logistica, di tracciare i movimenti dei materiali all'interno di Saati. La soluzione, infatti, utilizza terminali portatili che istantaneamente identificano i materiali e forniscono le informazioni direttamente al sistema centrale Erp Sap R/3. "La soluzione Vertex Interactive, permetterà la totale visibilità dei flussi di materiali nelle attività globali di produzione Saati apportando significativi risparmi in termini economici attraverso la riduzione delle scorte di materie prime." commenta Gaetano Montalbano, Amministratore Delegato di Vertex Interactive Italia, che continua: "Il sistema Vertex accelererà anche la gestione degli ordini e assicurerà un maggior livello di accuratezza nella consegna degli ordini". Nell'ambito di questo accordo, valutato per la prima fase attorno ai 350.000 Euro, Vertex fornirà una completa soluzione composta da hardware, software e servizi. "Abbiamo scelto di lavorare con Vertex Interactive poiché è l'unica società che ci offre una soluzione completa e non solo un prodotto software," ha commentato Angelo Casero, responsabile della Logistica al quartier generale Saati. "I consulenti Vertex hanno compreso chiaramente la nostra attività e hanno capito quello che dovevamo migliorare. Essi sono in grado di integrare e configurare i sistemi, addestrare il nostro personale e fornire un supporto continuo per Hardware e Software". Infolink: www.vertexinteractive.it

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