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30 GENNAIO 2002

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I GOVERNI SONO SOLLECITATI A ADOTTARE PROVVEDIMENTI A FAVORE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE

Bruxelles, 30 gennaio 2002 - Due Stati membri dell'Ue, i Paesi Bassi e la Spagna, sono stati esortati ad impegnarsi maggiormente nell'adozione di misure a favore della società dell'informazione. L'associazione olandese dei consumatori si è rivolta per iscritto al Ministro degli Interni dei Paesi Bassi, per chiedere maggiori sforzi affinché i siti web delle amministrazioni locali siano più facili da usare. Una delle ambizioni principali della strategia comunitaria "e-government" è di agevolare l'interazione tra il pubblico ed i governi tramite l'uso dei siti web. Eppure, secondo un'indagine, che l'associazione olandese dei consumatori intende pubblicare a febbraio, il 25 per cento dei messaggi di posta elettronica inviati dai cittadini alle amministrazioni municipali resta senza risposta. L'indagine ha rivelato che i cittadini intendevano utilizzare i siti web per semplificare la gestione di questioni amministrative locali, ma la scarsa interattività, la difficoltà d'uso ed il numero limitato di servizi dei siti delle amministrazioni municipali hanno lasciato delusi molti utenti. Il ministero olandese degli Interni si è posto come obiettivo la disponibilità on line del 25 per cento dei servizi statali, entro il 2003. Intanto, il governo spagnolo ha annunciato un altro rinvio nell'introduzione in Spagna della tecnologia Umts (Sistema universale di telecomunicazioni mobili). All'inizio, tale tecnologia, che offre servizi a banda larga agli utenti delle comunicazioni mobili, avrebbe dovuto essere disponibile nel paese a partire dall'agosto 2001. Ma il ministero spagnolo della Scienza e della Tecnologia ha annunciato, alla fine di gennaio, che anche la nuova data prevista, giugno 2002, probabilmente non sarà rispettata, in ragione della scarsità di apparecchi telefonici. Solo alcuni dei nuovi apparecchi possono infatti avvalersi di questa tecnologia, ed il ministero ha dichiarato che, entro giugno, non ne sarà attivo un numero sufficiente. La nuova data indicativa per l'avvio dei servizi Umts è giugno dell'anno prossimo.

LA COMMISSIONE EUROPEA DEFINISCE LE MODIFICHE ALLE REGOLE SULLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE PER I PROGETTI INTEGRATI
Bruxelles, 30 gennaio 2002 - Un documento di lavoro dal titolo "Provisions for implementing integrated projects" ("Disposizioni sull'attuazione dei progetti integrati"), pubblicato il 21 gennaio dalla Dg Ricerca della Commissione europea, illustra le misure per semplificare e rendere più flessibili le regole sulla proprietà intellettuale nell'ambito del sesto programma quadro per la ricerca (6PQ). Il documento definisce le modifiche alle regole relative alla protezione, alla diffusione e alla valorizzazione della conoscenze nei progetti integrati, allo scopo di applicare gli stessi orientamenti a tutti i partecipanti. La normativa è stata adattata per contribuire a un'efficiente cooperazione, a un utilizzo appropriato e alla diffusione dei risultati. In base alle regole semplificate, i partecipanti potrebbero quindi decidere autonomamente le disposizioni più idonee al loro caso specifico nel quadro del contratto-modello. Il documento afferma che i partecipanti ai progetti integrati possiederanno la proprietà intellettuale delle conoscenze derivanti dal progetto, aggiungendo che "se del caso, il proprietario assicura una protezione adeguata ed efficace delle conoscenze suscettibili di applicazione industriale o commerciale". Il documento aggiunge che la Commissione può adottare misure di protezione, laddove si renda necessario, per tutelare le conoscenze in un paese particolare e dove tale protezione non è stata applicata o vi è stato rinunciato. Il documento inoltre definisce disposizioni per l'impiego e la divulgazione obbligatoria delle conoscenze. I partecipanti hanno la facoltà di impiegare qualsiasi conoscenza derivante dal progetto di cui sono proprietari, secondo i loro desideri e in conformità a qualsiasi accordo raggiunto dal gruppo coinvolto nel progetto. Il documento afferma altresì che i partecipanti dovranno garantire la diffusione delle conoscenze entro un periodo stabilito a tale scopo dalla Comunità. Se i partecipanti non lo fanno entro la scadenza prefissata, la Commissione provvede direttamente a diffondere le conoscenze, tenendo conto dell'esigenza di salvaguardare i diritti di proprietà intellettuale, la riservatezza e gli interessi legittimi dei partecipanti. Il documento stabilisce una semplificazione dei diritti di accesso in modo che le stesse disposizioni siano valide per tutti i partecipanti. Si tratta di una posizione divergente rispetto alle pratiche adottate nell'ambito del quinto programma quadro di ricerca (5PQ), in cui esistevano diritti di accesso diversi per i contraenti principali e ausiliari. Inoltre è stato migliorato il controllo esercitato dai proprietari sul know-how preesistente, tanto che un partecipante può escludere tale forma di conoscenza dall'obbligo di concessione del diritto di accesso ad altri partecipanti. È stato perfezionato anche il controllo esercitato dai proprietari sulle conoscenze derivanti da un progetto: essi hanno accesso reciproco al know-how preesistente e alle conoscenze, solo nella misura in cui tali informazioni siano necessarie per eseguire il lavoro di ricerca in base al progetto o sfruttare le conoscenze che ne derivano. Nonostante siano stati aboliti i diritti di accesso obbligatorio tra i progetti, i partecipanti possono redigere un accordo per concedere diritti di accesso ulteriori o più favorevoli, oppure specificare i requisiti a essi applicabili. Tuttavia, la Commissione può opporsi alla concessione di diritti di accesso a parti terze, in particolare quelle non stabilite in uno Stato membro o in uno Stato associato, se tale cessione non coincide con l'interesse di sviluppare la competitività dell'industria europea o non è conforme ai principi etici, in particolare quelli descritti nella Carta dei diritti fondamentali dell'UE. I diritti di accesso alle conoscenze e al know-how preesistente saranno concessi gratuitamente, tranne se altrimenti convenuto prima della firma del contratto. Per commentare il documento di lavoro rivolgersi a: E-mail: Leonidas.Karapiperas@cec.eu.int Per esaminare il documento consultare il seguente indirizzo web:
http://europa.eu.int/comm/research/nfp/networks-ip.html

UE: ISTITUITA L'AUTORITA' EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
Roma, 30 gennaio 2002 - Il Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura ha adottato il Regolamento che istituisce l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare e che stabilisce le prescrizioni generali della legislazione alimentare. La sede dell'Autorita', come stabilito dal Consiglio europeo di Laeken, sara' provvisoriamente Bruxelles, e l'ente dovra' essere operativo per la fine di quest'anno. L'Agenzia si interessera' a tutte le questioni che hanno un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza dei prodotti alimentari, la salute delle piante, la salute ed il benessere degli animali. Infolink:
http://europa.eu.int/comm/food/fs/efa/index_it.html

IL SENATO APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE COMUNITARIA 2001 TRA LE NOVITA', L'ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE SULLA MONETA ELETTRONICA
Roma, 30 gennaio 2002 - L'Aula del Senato, nella seduta del 24 gennaio scorso, ha approvato con alcune modifiche il disegno di legge Comunitaria 2001. Il provvedimento torna ora alla Camera per il varo definitivo. Tra le novita', l'attuazione delle direttive sulla moneta elettronica e la delega per l'attuazione delle direttive sull'orario di lavoro. Infolink:
http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/16077.htm

NASCE A MILANO LA COMBINAZIONE TRA ALBERTINI E BANQUE SYZ & CO NEL CAMPO DEL "PRIVATE BANKING" E DELLA GESTIONE DI FONDI TRADIZIONALI ED ALTERNATIVI
Milano, 30 gennaio 2002 - Si uniscono due spiccate professionalità e due esperienze complementari. Dal lato Albertini vi è una importante presenza sul mercato finanziario italiano, costruita in decenni di attività, ed una consolidata attività nel campo delle gestioni patrimoniali per clienti privati. Dal lato Syz & Co. vi è un approccio moderno al "private banking" maturato in un Paese, la Svizzera, dove storicamente ha avuto origine questa attività, unita ad una presenza internazionale ed alla specializzazione nella gestione di fondi tradizionali ed, in particolare, di quelli alternativi ("hedge funds"). Scopo della iniziativa è quello di sviluppare nel nostro Paese, partendo da una base significativa e di riconosciuta tradizione, una presenza importante e di qualità nel campo dei servizi di investimento per la clientela privata di alto livello. La combinazione non solo mette fin da ora in campo prodotti e "know how" in grado di soddisfare le attuali esigenze di questo importante segmento della domanda di servizi, ma pone anche solide basi per lo sviluppo di iniziative che anticipino le future richieste. Fra le principali motivazioni dell'accordo vi è la consapevolezza che due culture ed esperienze simili e complementari possano concepire e realizzare un progetto moderno, completo e dinamico che possa competere con successo in un mondo che va sempre più nella direzione della sofisticazione degli strumenti di investimento, della internazionalizzazione dei mercati, della specializzazione nel campo delle attività finanziarie. Vi è, inoltre, la constatazione che importanti eventi vissuti nell'ultimo decennio, dalla revisione della normativa sui servizi e prodotti finanziari alla entrata nell'Euro, stiamo colmando il distacco che separava l'Italia dai Paesi finanziariamente più evoluti, aprendo nel contempo grandi opportunità a chi può dimostrare professionalità, serietà ed impegno. Va infine aggiunto che dal punto di vista di Syz & Co. la forte presenza in Italia è un importante tassello del progetto di espansione sui principali mercati europei ed è un modo immediato ed efficace di avvicinarsi all'importante clientela italiana. Inoltre i prodotti dei gruppo Syz & Co. (Sicav Oyster, prodotti alternativi) affiancheranno, nelle gestioni della Sgr, i prodotti attualmente utilizzati. Nella combinazione l'attuale Albertini & C. Sgr cambierà ragione sociale diventando Albertini Syz & C. Sgr mentre in parallelo verrà avviato l'iter di autorizzazione per una Sgr destinata alla gestione di fondi hedge (Tondi di fondi), di diritto italiano. L'accordo fra Albertini e Syz & Co. verrà realizzato tramite una holding, della quale i due azionisti avranno quote paritetiche, che a sua volta controllerà le due SGR e che farà da perno per eventuali future iniziative. Alla quota Albertini oltre ad Isidoro Albertini (Presidente della holding) ed Alberto Albertini (Presidente della Albertini & C. Sgr), fanno capo anche Ernesto Marelli (Amministratore Delegato di Albertini & C. SGR), e Gian Paolo Gamba. Ad essi spetterà la responsabilità gestionale delle attività operative nel quadro degli indirizzi strategici decisi in accordo con Syz & Co. e contenuti in un "business plan" a cinque anni. Alfredo Piacentini, socio fondatore della Banque Syz & Co. e promotore dell'iniziativa, sarà il Vice Presidente sia della holding e che della Albertini & C. Sgr. Profilo della Albertini & C. Sgr - Albertini & C. Sgr trae origine dalla attività nei confronti della clientela privata sviluppata da Isidoro ed Alberto Albertini nel corso di alcuni decenni. Accanto alla intermediazione rivolta a grandi investitori istituzionali, che all'epoca rappresentava la parte più significativa della attività complessiva, lo Studio Albertini - Agenti di Cambio, divenuto poi Albertini & C. Sim, aveva, infatti, consolidato nel tempo una rete di relazioni con clientela privata alla ricerca di una gestione attiva e diversificata dei propri patrimoni. Ciò avveniva in un periodo in cui, sia pur con grandi lentezze e difficoltà, il risparmio del nostro Paese finalmente passava dal semplice investimento in Bot, all'investimento azionario ed infine alla diversificazione sui mercati internazionali. In accordo con i cambiamenti normativi, che permettevano la creazione di Società specializzate nella gestione del risparmio, e con la profonda evoluzione della domanda, sempre più alla ricerca di servizi e prodotti qualificati, I' attività rivolta alla clientela privata di alto livello fu, qualche anno fa, separata da quella di intermediazione e concentrata nella attuale Albertini & C. Sgr. Questo passo consentì agli Albertini di riunire, attorno ad un progetto focalizzato sulle attività che oggi vengono definite di "private banking", Emesto Marelli e Gianpaolo Gamba, a loro volta per molti anni collaboratori dello Studio Albertini. Con il loro impulso la attività della Albertini & C. Sgr ha raggiunto la configurazione attuale, che può essere così sintetizzata: Attività -gestione di portafogli di clientela privata; -gestione di strumenti di investimento collettivo (Sicav); Numero clienti - circa 900; Assets under Management - oltre 800 milioni di Euro (gestioni individuali); - oltre 70 milioni di Euro (Sicav); Collaboratori -25. L'organizzazione della Albertini & C. Sgr ruota attorno alle due figure chiave, tipiche della attività di "private banking": i gestori, cui spetta ricerca ed esecuzione delle idee di investimento, e gli "account managers" la cui responsabilità è quella di seguire in tutti gli aspetti il rapporto con il cliente. Il resto della struttura è estremamente snello, grazie alla scelta di dare in "outsourcing" gran parte delle attività amministrative di base, mentre consolidati rapporti con professionisti esterni di alto livello consentono di seguire il cliente in aspetti, quali quello fiscale, successorio o societario, di importante complemento alla pura gestione del patrimonio. La grande evoluzione dei mercati finanziari avvenuta negli anni novanta, la adozione della moneta unica europea e, di conseguenza, la fine di un lungo periodo di instabilità monetaria, la accelerazione del processo di accumulazione del risparmio, hanno cambiato profondamente le attese e le esigenze della clientela privata del nostro Paese. Dal punto di vista culturale, l'atteggiamento stesso del cliente di fronte alle proprie disponibilità finanziarie appare mutato, sempre più simile a quello anglosassone che vede la gestione del risparmio e gli aspetti connessi nell'ottica di una adeguata pianificazione del futuro. Albertini & C. SGR riconosce in questi cambiamenti una grande opportunità che può essere colta in pieno da strutture basate su un approccio "personale" e "professionale", cui deve aggiungersi la capacità di accesso alla più ampia gamma di opportunità di investimento su tutti i mercati.

ANTONVENETA: SILVANO PONTELLO PRESIDENTE; ENRICO PERNICE NUOVO DIRETTORE GENERALE- RISULTATO LORDO DI GESTIONE A 1.012 MILIONI DI EURO (+49,3%) PROSEGUE L'ITER PER LA QUOTAZIONE
Padova, 30 gennaio 2002 - E' il dott. Silvano Pontello, già Vice Presidente e Direttore Generale, il nuovo Presidente della Banca Antonveneta. Il Consiglio di Amministrazione dell'Istituto padovano, riunito il 28 gennaio per analizzare, fra l'altro, i primi risultati del bilancio 2001, ha scelto all'unanimità il leader operativo della Banca per sostituire l'Avv. Dino Marchiorello, che ha confermato la volontà, già espressa nella precedente riunione, di lasciare, per motivi di salute, il vertice della Banca. Il Consiglio di Amministrazione ha unanimemente espresso all'Avv. Dino Marchiorello l'affetto, la stima e la grande riconoscenza per l'opera prestata a servizio della Banca in oltre un quarto di secolo. Consigliere fin dal 1973 della Banca Antoniana e successivamente Presidente dal 1987, l'Avv. Dino Marchiorello ha rappresentato il punto di coagulo e di coesione nella fondamentale fusione fra la Banca Antoniana e la Banca Popolare Veneta, che ha dato vita alla Antonveneta. Già leader degli Industriali, prima di Padova e poi del Veneto, indiscusso riferimento del mondo imprenditoriale, uomo di cultura, che ha saputo, fra l'altro, dare lustro al Premio Campiello, di cui è stato Presidente, e che ha attivamente partecipato, quale Consigliere, alle attività della Fondazione Cini, Dino Marchiorello ha rappresentato, da imprenditore e da banchiere, una delle più autentiche e significative espressioni della crescita economica e sociale del Veneto. Il Consiglio ha quindi nominato Vice Presidente il Dott. Francesco Spinelli, che si affianca ai Vice Presidenti Dott. Antonio Ceola, al quale è stata affidata la funzione vicaria, e Ing. Giorgio De Benedetti. Direttore Generale della Banca Antonveneta è stato quindi nominato Enrico Pernice, già Condirettore Generale Vicario, manager che va ad assumere il massimo incarico operativo. Al suo fianco sono stati nominati Angelo Testori Condirettore Generale Vicario e Maurizio Sarrocco, Condirettore Generale, entrambi già Vice Direttori Generali. Il rinnovo delle cariche - avvenuto all'insegna della continuità aziendale - in linea con il progetto di espansione e consolidamento della Banca Antonveneta, perseguito e realizzato con successo dal 1996 ad oggi, segna un passaggio di grande importanza nel cammino dell'Istituto verso la Quotazione alla Borsa Italiana e la contestuale trasformazione in Società per Azioni, prevista entro il 31 maggio 2002. L'intera struttura sta alacremente operando anche in vista di questo fondamentale appuntamento, forte dei buoni risultati che sono stati conseguiti nel corso del 2001 e che il Consiglio ha avuto modo di analizzare. Il 2001 è stato caratterizzato da una significativa crescita dimensionale, si è passati da 846 a 941 sportelli, e dalla fusione per incorporazione delle due banche controllate pugliesi, la Banca Cattolica di Molfetta e la Banca Popolare Jonica. Gli sportelli del Gruppo, che conta oltre alla Capogruppo, la Banca di Credito Popolare di Siracusa, il Credito Industriale Sammarinese, Interbanca e Antonveneta Abn Amro Sgr, sono attualmente 1019. I primi risultati del bilancio individuale della Banca Antonveneta Questi i dati patrimoniali ed economici di preconsuntivo della Banca Antonveneta, che superano le previsioni e ben sintetizzano il buon andamento dell'intensa operatività condotta nel corso del 2001. La raccolta globale da clientela ha raggiunto, al 31.12.2001, i 51.656 milioni di euro, segnando un incremento del 5% rispetto al 2000. In particolare la raccolta diretta è stata pari a 24.888 milioni di euro, con un incremento dell'23,4% rispetto all'anno precedente, mentre la raccolta indiretta, che sconta l'andamento particolarmente negativo dei mercati, si è attestata a 26.768 milioni di euro (-7,8%). Gli impieghi all'economia sono stati pari a 25.229 milioni di euro con un incremento del 19,4%, mentre il rapporto tra sofferenze nette e impieghi netti è sceso all'1,7%, contro il 4,9 di fine 2000. Nell'analisi del conto economico si evidenzia, in particolare, l'ottimo andamento del risultato lordo di gestione che si è attestato a 1.012 milioni di euro, segnando un incremento del 49,3%. Sulla scorta di questi risultati si prevede un significativo aumento dell'utile netto e del dividendo. Al termine dei lavori il Consiglio di Amministrazione ha manifestato la propria soddisfazione per i risultati raggiunti ed ha formulato i migliori auguri di buon lavoro al nuovo vertice aziendale. Il Dott. Silvano Pontello, Presidente della Banca Antonveneta, è nato a Concordia Sagittaria, in provincia di Venezia, il 24 novembre 1937. Ha completato i suoi studi all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ha conseguito la Laurea in Scienze Economiche. Dopo l'esperienza pluriennale in Banca Privata Finanziaria e in Caboto, nel 1976 è entrato nell'allora Banca Antoniana in qualità di Assistente al Direttore Generale. Dopo aver ricoperto vari ruoli di responsabilità, nel 1990 è salito al massimo vertice della banca promuovendo poi, nel 1996, la fusione con la Banca Popolare Veneta e divenendo prima Direttore Generale e poi Vice Presidente e Direttore Generale della nuova Banca Antonveneta. Riveste attualmente incarichi di Amministrazione in varie controllate dell'omonimo gruppo. Fra questi, è Vice Presidente di Interbanca Spa e della Antonveneta Vita Spa. E' Membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo dell'Associazione Bancaria Italiana (A.B.I.) e del Consiglio di Amministrazione di Antonveneta Abn Amro Sgr, del Lloyd Adriatico e della Snia. Enrico Pernice Direttore Generale della Banca Antonveneta Enrico Pernice è nato a Milano il 15 dicembre 1940, ha conseguito la maturità classica e dopo significative e diversificate esperienze lavorative in ambito bancario e industriale, è divenuto, nel 1986, Vice Direttore Generale della Banca Popolare Veneta. Il 1° luglio 1996, con la fusione fra la Banca Antoniana e la Banca Popolare Veneta, è stato chiamato alla carica di Condirettore Generale della nuova Banca Antonveneta, di cui è diventato Condirettore Generale Vicario dal gennaio 2001. Ricopre la carica di Consigliere di Amministrazione presso Factorit S.p.A.; Finantia S.A. (Repubblica di S. Marino); Antonveneta Vita e In Factor S.p.A. Angelo Testori, Condirettore Generale Vicario della Banca Antonveneta, è nato a Stradella, in provincia di Pavia, il 5.12.1946. Ha avuto importanti esperienze di lavoro a Milano presso Banca Morgan Vonwiller, Barclays Bank, Banca Manusardi, presso la quale è stato a capo dell'Area Fidi e Sviluppo, e Euromobiliare, con la responsabilità delle Gestioni Patrimoniali e dello Sviluppo delle Attività di Merchant Banking. Nel 1987 è entrato nella Banca Antoniana, dove ha ricoperto i ruoli di Responsabile delle Sedi di Milano, Bologna, Torino e Roma. Nel 1995 è stato chiamato alla Direzione Generale della controllata Credito Lombardo, che ha guidato fino all'incorporazione in Antonveneta avvenuta nel 1997. E' quindi stato nominato Capo dell'Area Lombardo-Ligure di Antonveneta e, successivamente, Vice Direttore Generale della controllata Banca Nazionale dell'Agricoltura, incorporata in Antonveneta nell'ottobre del 2000. Della Banca Antonveneta è stato Vice Direttore Generale dal 1 luglio 1999. E' inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione delle Società di cartolarizzazione Antenore Finance Spa e Theano Finance Spa, nonché Consigliere di Amministrazione di Romagest SpA Sgr e di Serfactoring. Maurizio Sarrocco, Condirettore Generale della Banca Antonveneta, è nato a Roma il 21 giugno 1939. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria elettronica nel 1964, matura le prime esperienze professionali in IBM. Viene poi assunto da Italsiel S.p.A., società appena costituita facente parte del Gruppo I.R.I., (primo esempio in Italia di software house, indipendente dai fornitori di hardware). Nel 1981 è nominato Amministratore Delegato di S.I.B.I. - Società d'Informatica per la Banca e per l'Impresa, costituita a Padova a seguito di una joint-venture tra la Banca Antoniana ed Italsiel S.p.A., con il compito di realizzare l'outsourcing del sistema informativo della Banca e di operare sul mercato del software applicativo. Nel 1992 è nominato Amministratore delegato di Banksiel S.p.A., società oggi leader di mercato nel settore dell'informatica bancaria. Nel luglio 1997 esce dalla Società Banksiel per svolgere in proprio attività di consulenza nel settore del credito, in particolare per la progettazione del nuovo sistema informativo della Banca Antonveneta, dove viene assunto, nel 1998, con la qualifica di Vice Direttore Generale e con la responsabilità diretta del sistema informativo; ha inoltre la sovraintendenza delle Direzioni Centrali del Personale, degli Immobili e dei Centri Operativi. E' Consigliere di Amministrazione di Antonveneta Abn Amro S.p.A., Banksiel S.p.A., Consorzio Triveneto S.p.A. e Seceti S.p.A.

MPS FINANCE LANCIA UN NUOVO PORTALE INFORMATIVO E DI TRADING DEDICATO ALLA FINANZA PERSONALE E ALLA FINANZA CORPORATE RIVOLTO A OGNI CATEGORIA DI INVESTITORI, DALLE BANCHE COMMERCIALI ALLE PICCOLE/MEDIE IMPRESE AI CLIENTI CORPORATE E AGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI
Milano, 30 gennaio 2002 - Mps Finance, la Banca Mobiliare del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, lancia un nuovo portale finanziario verticale dedicato a Banche Commerciali, Piccole/Medie Imprese, clienti Corporate, Investitori Istituzionali e Privati.
www.mpsfinance.biz offre sia funzioni informative che di trading e si caratterizza per la innovativa struttura che consente a ogni utente di personalizzarlo creandone una propria versione. Dai Covered Warrants, ai servizi e prodotti di finanza per le imprese, fino ai prodotti finanziari creati dalle Product Factory, il nuovo portale di Mps Finance ha nella completezza dell'offerta e nella nuova veste grafica i suoi punti di forza. Cosa si trova nel portale www.mpsfinance.biz Il portale si compone di tanti siti paralleli, presentando funzionalità, servizi e strumenti modularizzati sui comportamenti delle varie categorie di clienti. Alle Banche Commerciali e agli Investitori Privati è dedicato il modulo Personal Finance Solutions, home page del Laboratorio di finanza personale, su cui è presente un'ampia gamma di prodotti di investimento e di finanziamento, da quelli tradizionali ai più innovativi. Al segmento delle Piccole/Medie Imprese e clienti Corporate è dedicato il modulo Corporate Finance Solutions, che offre un catalogo prodotti per la gestione sia dell'attivo che del passivo aziendale: dai prodotti di raccolta e investimenti, di gestione del rischio di cambio, di commodity e di tasso di interesse, fino agli ibridi (finanziari, assicurativi, leisure) Per gli Investitori Istituzionali: un sito nel sito, Institutional Investors, che fornisce nuove opportunità di business, con un focus particolare verso i prodotti di debito e la ristrutturazione dello stesso, nonché sulle operazioni di cartolarizzazione. Le funzioni di trading - Sul portale è anche presente De@lDone, minisito dedicato all'informativa completa di Ddt, il Sistema di Scambi Organizzato che rappresenta la scelta multicanale della Banca e uno strumento sul quale, attraverso le Banche e gli Intermediari Aderenti, operano Corporate, Pmi e Privati. Nel sito sono disponibili tutti i prodotti quotati completi di schede, le quotazioni di mercato e le statistiche. Grande attenzione è stata posta sull'informazione relativa alle emissioni di Cw di Mps realizzando una sezione apposita Covered Warrants con quotazioni, informativa completa, manuali e news di approfondimento, strumenti per la valutazione del rischio/rendimento e degli scenari futuri, commenti e case history. A tali informazioni viene affiancato uno dei nuovi servizi introdotti su www.mpsfinance.biz, il Cw Calculator , nuovo strumento di calcolo e di analisi sui Cw che Mps Finance mette a disposizione dei suoi clienti. Il calcolatore permette di valutare la volatilità implicita di un Covered Warrant sulla base del prezzo mid (oppure il prezzo stesso a partire dalla volatilità), di effettuare confronti tra due diversi Covered Warrants, di calcolare le greche e tre indicatori specifici: il break even, il gearing, il leverage. Attraverso l'analisi di scenario consente di calcolare per diversi istanti temporali futuri la variazione del prezzo del Covered Warrant a seguito di congiunte variazioni della volatilità implicita e del prezzo del sottostante. I nuovi servizi: Motori di ricerca e filtri avanzati, E-learning, Mpsf Tv Accessibile sul sito di Mps Finance è anche un motore di ricerca e un sistema di filtri avanzati che consentono con pochi step di trovare con facilità e rapidità gli strumenti finanziari di interesse e, all'interno di una stessa categoria, di effettuare confronti omogenei. Una specifica sezione di E-learning è presente con schede di approfondimento per ogni prodotto complete di descrizione dettagliata, informativa correlata contenente parole chiave che rimandano ad un glossario on-line, commenti e case history che permettono scelte informate e responsabili. Con il portale nasce anche Mpsf Tv attraverso la quale viene offerta la possibilità di essere sempre aggiornati sull'andamento delle variabili macro delle principali economie mondiali, sulle implicazioni che hanno sull'andamento dei mercati obbligazionario, valutario e azionario: tutte le notizie, i comunicati, i commenti ed osservazioni più rilevanti sono disponibili su video. Come nel caso del primo sito informativo, il nuovo portale è nato da una collaborazione con IrisCube, una delle principali società di consulenza di servizi web-based in Italia.

PRENDE VITA LA LETTERA D'INTENTI SIGLATA A LUGLIO TRA AXA E CATTOLICA PER OPERARE INSIEME SUL MERCATO ITALIANO DECISA LA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ MISTA EMPLOYEES BENEFIT
Milano, 30 gennaio 2002 -Axa Assicurazioni e Cattolica danno attivazione alle intese siglate il 24 luglio scorso per lo sviluppo strategico delle proprie attività assicurative in Italia e in prospettiva internazionale. L'accordo, sottoscritto oggi dalle due società consolida le traieftorie strategiche preannunciate nel luglio scorso tese ad offrire risposte adeguate alla sempre più rapida evoluzione dei mercati. Sono state confermate come aree strategiche prioritarie: l'area previdenziale aziende (employees benefit), il comparto salute e il settore enti religiosi e no-profit. Prime iniziative di collaborazione: area previdenziale aziende: è di prossima costituzione una società specializzata. nell'area "Employees BenefiC, con partecipazione azionaria paritetica, che si propone di offrire servizi previdenziali nei comparti vita, infortuni e malattia al mondo delle imprese e La joint-venture diverrà operativa entro il l' gennaio 2003; ai loro dipendenti. La joint venture diverrà operativa entro il 1° gennaio 2003; A area salute: il piano si baserà sull'integrazione tra le competenze sviluppate da Axa in ambito internazionale nel settore e la conoscenza approfondita di Cattolica del mercato italiano e della realtà sanitaria nazionale, al fine di instaurare rapporti di qualità con strutture ospedaliere. Area enti religiosi ed enti no-profit: l'iniziativa prevede la condivisione delle competenze specifiche dei due Gruppi e potrà contare sull'esperienza maturata nel settore degli enti religiosi e no-profit in Francia per Axa da Mutuelle Saint-Christophe e in Italia da Cattolica. Sono state inoltre identificate aree di cooperazione e sviluppo tra le due Società attuabili nel medio- breve periodo: condivisione delle reti di fiduciari nell'ambito sinistri, attraverso la formazione di un unico albo e la definizione di standard comuni di riferimento costo/prestazione; l'utilizzo da parte di Cattolica della rete internazionale di Axa per la gestione dei sinistri esteri. Collaborazioni nell'ambito della gestione sinistri: la negoziazione di accordi congiunti con carrozzieri convenzionati, l'utilizzo graduale da parte di Axa del call-center di Cattolica per apertura e gestione sinistri e lo sviluppo di collaborazioni operative per l'ottimizzazione delle strutture di liquidazione; collaborazioni nel collocamento di strumenti finanziari innovativi: prevede la sottoscrizione di specifici accordi per la distribuzione di strumenti finanziari emessi da società del Gruppo Axa nonché la possibilità di collaborare nella realizzazione di prodotti a capitale protetto; utilizzo dell'expertise di Axa Investment Managers, nell'analisi dei mercati finanziari e nella gestione di investimenti mobiliari; L'accordo firmato dalle due società dà vita ad una collaborazione strategica che potrà contare sui vantaggi competitivi garantiti da una vasta e diversificata rete distributiva e da una conoscenza approfondita dei know-how tecnico -assicurativi delle aree di sviluppo che si intendono privilegiare. Inoltre la vicinanza di visione e allo stesso tempo la complementarietà degli standard professionali che caratterizzano i due Gruppi consentono l'individuazione di diversi fattori di sinergia e la possibile condivisione di importanti servizi.

IL GRUPPO ROYAL BANK OF SCOTLAND ANNUNCIA UN'ACQUISIZIONE: DIRECT LINE DIVENTA LA SECONDA COMPAGNIA DIRETTA
Londra, Milano, 30 gennaio 2002- Direct Line, la compagnia di assicurazioni controllata dal Gruppo Royal Bank of Scotland, sta per diventare la seconda compagnia diretta di assicurazioni nel mercato italiano grazie all'acquisizione di Royal Insurance, filiale italiana del Gruppo Royal & Sun Alliance Insurance. Con questa acquisizione Direct Line supererà i 300.000 clienti in Italia. Commentando l'acquisizione Fred Goodwin, Group Chief Executive del Gruppo Royal Bank of Scotland afferma: "Il mercato delle assicurazioni dirette in Europa è rimasto agli albori. La forza del marchio Direct Line colloca la compagnia in una posizione eccellente per sfidare gli attori tradizionali, che hanno prodotti più costosi e non hanno la filosofia del servizio al cliente di Direct Line. Abbiamo già dimostrato che il modello Direct Line può funzionare in Europa con Linea Directa in Spagna, che è oggi la più grande compagnia diretta del Paese. Questa acquisizione fa di Direct Line la seconda compagnia diretta in Italia e costituisce una base ancora più solida per lo sviluppo futuro". Le auto ad uso privato in Italia sono 32 milioni, pari a un totale premi di 19,9 miliardi di Euro. L'acquisizione sarà completata solo dopo l'approvazione da parte degli istituti di vigilanza italiano e inglese, Isvap e Fsa.

NICHOLAS NEGROPONTE (MIT) OSPITE DEL WORKSHOP AMBROSETTI SU " LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING LA CENTRALITA DEL CLIENTE E IL RUOLO DELLA MARCA"
Milano, 30 gennaio 2002 - Il prossimo Marketing Forum organizzato da Ambrosetti è stato focalizzato sulle tematiche del brand e della relazione con il cliente, perché sono gli elementi essenziali da controllare in un momento in cui il marketing è in rapida evoluzione, anche grazie alle nuove tecnologie che rendono possibile e necessario ciò che solo alcuni anni fa non era neanche ipotizzato. Ecco il motivo per cui è stato chiesto a Nicholas Negroponte di tracciare uno scenario di riferimento, al fine di avere un contributo preziosissimo, ma soprattutto indipendente dai vecchi schemi consolidati e proiettato nel futuro. Allo stesso tempo, il Forum propone un approfondimento concreto su come sia possibile utilizzare le nuove tecnologie a sostegno delle relazioni con il cliente. Dominique Hassens, uno dei massimi esperti mondiali di Crm, illustrerà proprio come non sia possibile poter contare su una clientela fedele e consolidata nel tempo (vera ricchezza dell'azienda) senza una strategia che regoli le relazioni con la clientela e sia basata su informazioni sempre disponibili e gestite in modo ottimale. Uno dei contenuti di maggiore spessore del Forum è rappresentato dalla testimonianza di Jim Williams, Vp della Young & Rubicam,. Jim Williams è in particolare responsabile di Brand Asset Valuator, la famosa ricerca annuale della Y&R sui marchi più diffusi e consolidati. Da questa analisi prenderà spunto un interessante approfondimento sulle performance dei principali marchi e sulle "lezioni" che ne possono derivare in termini di "brand management" e di atteggiamenti verso i clienti/consumatori. Infatti, da più parti si possono osservare fenomeni che ci indicano l'importanza di una marca forte e ottimamente gestita, oggi che la scelta del cliente dipende ancora di più dal rapporto personale. In un simile contesto, qualsiasi prodotto/servizio viene sintetizzato nei valori che il cliente attribuisce alla sua marca, che spesso è l'unico interlocutore con cui stabilire quel rapporto diretto e personale: quando il prodotto/servizio non riesce ad essere - alla prova dei fatti -all'altezza delle aspettative che il cliente aveva riposto nella marca, è il rapporto stesso che viene incrinato, a volte senza appello. In termini concreti e operativi, il Forum propone un'applicazione metodologica, Mitografia, che è direttamente collegata alla "teoria" del rapporto marca - cliente. Mitografia propone una segmentazione che si basa non più sulle motivazioni e' sui comportamenti d'acquisto, ma sull'agire di marca, ovvero sull'individuazione delle alternative potenziali che permettano alla marca di rilanciare la propria offerta, di ingaggiare in forma nuova i consumatori. Infatti, in un contesto di domanda debole, sempre meno stimolata dal bisogno, e di offerta abbondante e segnata da evidenti fenomeni di inquinamento competitivo, i prodotti non si limitano a trascinare con sé benefit funzionali e/o emozioni di consumo, ma tendono a incarnare un'idea, esprimendo mondi di significati elaborati nella nostra storia culturale. E' questa l'autentica novità della competizione attuale, in cui la merce trova un inaspettato valore immateriale nella fusione con una tradizione di tipo mitico - culturale. Mitografia riconosce questo livello della competizione e dunque "segmenta" non il consumo reale ma l'immaginario potenziale di ogni settore competitivo. I vantaggi sono evidenti. Passare dalla classificazione oggettiva dei mondi reali del consumo (caratteristiche dei consumatori, stili di vita, motivazioni e comportamenti d'acquisto) alla differenziazione simbolica dei mondi potenziali e immaginari, propri di ciascun settore merceologico, permette di: rilanciare la distintività della Marca su basi nuove e inimitabili - presidiare il mercato in forma molteplice e mobile - lanciare costantemente ingaggi innovativi ai consumatori Ma oltre ad approfondire queste relazioni tra la marca e il legame del cliente con il prodotto/servizio, il Forum si spingerà oltre, come è consuetudine degli incontri Ambrosetti, a ricercare le ultimissime innovazioni nel campo del marketing: in particolare, l'experiential marketing attraverso la testimonianza del suo guru, Bernd Schmitt, della. Columbia University. L'experiential marketing è dovunque. In molti mercati e comparti industriali (largo consumo, servizi, tecnologia, business - to - business), molte organizzazioni diverse tra loro hanno adottato le tecniche dell'experiential marketing per sviluppare nuovi prodotti, comunicare con i clienti, migliorare le relazioni commerciali, selezionare i partner d'affari, disegnare gli ambienti di vendita, e costruire siti web. Questa trasformazione non accenna a diminuire. Sempre di più gli operatori di marketing stanno abbandonando il tradizionale marketing fatto dì 'Teatures - and - benefits" a favore della creazione di esperienze per i loro clienti. Sense - Feel - Think - Act - Relate. Si tratta di un approccio rivoluzionario per il marketing dell'era dell'informazione e della marca, in cui Schmitt mostra come i manager possono creare esperienze olistiche per i clienti attraverso marchi che procurano associazioni sensoriali, affettive e creative unitamente a campagne di stili di vita e identità sociale. Alla luce delle tematiche evidenziate, il Forum propone anche (e innanzitutto) una ricerca trasversale e mirata ad approfondire i "macro fattori" che sottostanno alle scelte d'acquisto, ma che proprio per questo le condizionano. Il rapporto "personale" tra il cliente e la marca propone e impone delle verifiche di identità culturale e di condivisione di valori, prima di arrivare alla valutazione specifica dell'offerta e delle sue convenienze. Alcune delle questioni sottostanti al rapporto marca-cliente sono: se, come e quanto il giudizio "etico" del cliente verso la marca (e l'organizzazione che questa rappresenta) trova spazio nella relazione e poi nei comportamenti di consumo; quale relazione si stabilisce tra la marca "globale" e le identità culturali dei clienti, in alcuni casi fortemente connotate in senso "locale". La ricerca, presentata in esclusiva ai partecipanti al Forum, è in corso di svolgimento a cura del professor Renato Mannheimer, che ne illustrerà personalmente i risultati durante i lavori. Martedì 26 e Mercoledì 27 Febbraio2002 Milano - Hotel Four Seasons. Per informazioni Tel 02 46 75 31

OSSERVATORIO FINDOMESTIC: I CONSUMI E LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI DOPO L' 11 SETTEMBRE: LE DONNE SONO LE PIÙ PESSIMISTE NEL BREVE, MA L'EFFETTO GUERRA SEMBRA ESSERE STATO METABOLIZZATO, E, IN TUTTI, C'È LA CONVINZIONE CHE IN OGNI CASO CE LA CAVEREMO COME AL SOLITO
Milano, 30 gennaio 2002 - Sono questi i principali risultati emersi nel corso della presentazione dell'ottava edizione dell'Osservatorio di Fìndomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Lombardia presentato ieri a Milano. La ricerca annuale di Findomestic ha analizzato in un secondo supplemento, redatto ad hoc, come sono cambiate le abitudini d'acquisto degli italiani dopo gli eventi dell'1 1 settembre e come questi ultimi pensano che varierà il loro tenore di vita. Il consumatore italiano sta metabolizzando gli eventi e punta ad una normalizzazione dei consumi. L'effetto guerra è ancora presente, ma non è più così rilevante. Diminuisce sensibilmente la paura di attentati nei luoghi dello shopping. Si confermano le tendenze al ribasso per i viaggi e il turismo; mentre l'informatica domestica manifesta qualche segnale di ripresa. Nel tracciare le previsioni del futuro la guerra si intreccia con l'andamento delle borse e l'avvento dell' euro. Il quadro che emerge all'inizio del nuovo anno conferma le opinioni espresse nel precedente sondaggio: tre italiani su quattro continuano a pensare che la guerra produrrà cambiamenti ai quali, però, potremo abituarci gradualmente e che in breve tempo, quindi, la gente tornerà ad acquistare come prima. La maggioranza delle famiglie resta dell'idea che si acquisterà meno il voluttuario e più il necessario, anche se, complice forse il periodo natalizio, questa opinione si fa meno pronunciata. Resta un certo timore per possibili speculazioni e aumenti di prezzi (ai quali forse non è estraneo il passaggio all'euro). Alle soglie del nuovo amo quasi due italiani su tre ritengono che il proprio tenore dì vita sarà destinato a peggiorare nei prossimi tre mesi. L'accentuarsi della prospettiva negativa è determinata soprattutto da un consistente cambiamento nell'atteggiamento della popolazione femminile: sale, infatti, dal 59 al 69% il gruppo delle "pessimiste", mentre gli uomini restano stabili al 53%. Le donne sono più sensibili ai possibili peggioramenti del tenore di vita nei prossimi mesi, mentre gli uomini sono più ottimisti sul medio periodo. A due mesi di distanza queste due linee di pensiero, che coesistono nella popolazione italiana, sembrano farsi ancora più divergenti: peggiora il pessimismo a breve e migliora l'ottimismo sul medio periodo. L'11 settembre non ha arrestato comunque la famiglia nell'elaborazione dei suoi progetti d'acquisto, specie se strategici, come ad esempio l'acquisto di una casa, la sua ristrutturazione e il conseguente arredo. I dati sono stati raccolti basandosi su una ricerca qualitativa su un campione significativo della popolazione italiana costituito da 3.000 individui intervistati telefonicamente. La stima dei mercati che segue è stata invece effettuata in collaborazione con società come Prometeia e GfK, attingendo anche ad informazioni del database interno di Findomestic Banca, leader in Italia nel credito al consumo, che lo scorso anno ha effettuato oltre 6,5 milioni di operazioni di finanziamento per l'acquisto dì beni durevoli. Uno sguardo in particolare alla Lombardia ed alle sue province: Milano traina una Regione già ricca - La spesa media famigliare in beni per la casa è superiore a quella nazionale sia in elettrodomestici sia in mobili: in media ogni famiglia della Regione spende 143 Euro per comperare elettrodomestici bianchi e 136 per i bruni. Gli acquisti in mobili si assestano su 736 Euro per nucleo famigliare. Complessivamente, a livello regionale, si spendono 531 milioni di Euro in elettrodomestici bianchi, 504 nei bruni e 2.726 in mobili con un incremento complessivo rispetto all'anno precedente del 2,6%. La città che spende di più è Milano, distanziando di gran lunga tutte le altre province. Ogni famiglia del capoluogo spende mediamente 156 Euro per comperare elettrodomestici bianchi e 149 £ per acquistare i bruni. La cifra spesa in mobili è di 773 Euro. Seguono Brescia e Mantova. A Brescia, per gli stessi beni, la spesa è di 136 C, 128 Euro e 719 E; mentre a Mantova si spendono 136 Euro per nucleo negli elettrodomestici bianchi, 129 Euro nei bruni e 718 Euro nei mobili. Lecco è il fanalino di coda con acquisti medi famigliari di 128 Euro, 121 Euro e 725 Euro, assieme a Cremona, rispettivamente con 130 C, 122 Euro e 675 Euro di spesa media per nucleo nei medesimi comparti. Tutte la altre province si posizionano su livelli di spesa media famigliare intermedi. Le famiglie di Corno, ad esempio, spendono 134 Euro in elettrodomestici bianchi, 128 Euro in bruni e 707 Euro in mobili; a Lodi, negli stessi settori, si spendono rispettivamente 135 Euro 129 Euro e 770 Euro. 1 nuclei famigliari di Pavia acquistano elettrodomestici bianchi per 132 Euro, bruni per 125 Euro e mobili per 635 Euro; mentre a Sondrio, per gli stessi beni, si spendono mediamente 13 2 Euro, 124 Euro e 657 Euro. A Varese la spesa media in elettrodomestici bianchi è di 133 Euro, quella in bruni di 126 £ e quella in mobili di 705 Euro, mentre a Bergamo, nei medesimi prodotti, le cifre sono rispettivamente di 133 Euro, 127 Euro e 746 Euro. Passando invece al comparto autoveicoli è importante segnalare come la spesa media famigliare sia superiore a quella nazionale: in quest'area ogni famiglia spende in media 1.991 Euro, rispetto ai 1.700 Euro della media nazionale. La provincia in cui si spende di più è Varese con una media di 2.200 £ per famiglia, mentre Sondrio è il fanalino di coda con 1.328 Euro per nucleo. . -t La spesa media dell'area in motoveicoli è di poco inferiore a quella nazionale: in Lombardia si spendono mediamente 111 Euro, 4 E in meno della media italiana. Bergamo è la provincia in cui si spende di più con 126 E per nucleo, Sondrio è ancora una volta il fanalino di coda con una media di 77 Euro. Tutti gli indicatori economici presentano valori più alti delle rispettive medie nazionali: le famiglie lombarde hanno un reddito medio pro capite di 16.462 Euro il 23% in più della media italiana. 1 risparmi pro capite ammontano a 2.168 Euro: il 39% in più del dato nazionale. I consumi pro capite si attestano sui 14.294 Euro : il 21% in più del dato medio dell'intero Paese. In provincia di Milano si guadagna di più con 18.541 Euro pro capite e si consuma di più con 16.295 Euro pro capite, a Varese si risparmia di più con 2.562 Euro pro capite, mentre a Cremona in proporzione si spende di più: l'89,34% del reddito viene infatti speso. In provincia di Sondrio si guadagna di meno con 12.848 Euro pro capite e si consuma di meno con 11.247 Euro pro capite, a Cremona si risparmia di meno con 1.552 Euro pro capite, è infine a Corno che in proporzione si spende di meno: solo l'83,38 del reddito viene infatti consumato. Nella regione c'è una grande concentrazione di ipermercati e grandi superfici integrate, complessivamente sono state censite 135 realtà, vale a dire il 28% del totale nazionale. Esistono in quest'area 94 centri commerciali: il 29% dei 323 presenti in Italia. Alcune tendenze nazionali che si riscontrano anche in Lombardia - 1 timori degli italiani non frenano, come si è visto, l'acquisto di alcuni beni come gli elettrodomestici, fotocamere digitali e i mobili che escono dalla stagnazione degli ultimi anni. Gli elettrodomestici bianchi come le cucine (+3,2%), i congelatori (+5,4%), le lavastoviglie (2,7%), le lavatrici (+1,2%), e i frigoriferi (+1,3) mostrano trend crescenti in quantità vendute. 1 modelli più richiesti sono quelli a basso consumo energetico e quelli che hanno il miglior design: un fattore, quest'ultimo, che è diventato importante poiché spesso le abitazioni sono costituite da ambienti unici (sala cucina) in cui questo elemento assume un'importanza maggiore. L'analisi degli elettrodomestici bruni evidenzia l'esplosione del mercato del Dvd (+156%) e quello dei componenti satellitari (+106%), parabole comprese. Si tratta di due mercati la cui crescita è stata aiutata anche dalla maggiore attitudine degli italiani a rimanere in casa dopo gli eventi dell'11 settembre, cui si aggiunta una "maggiore sete di notizie" in tempo reale. Nel corso del 2001 la predilezione per il digitale è diventata una vera e propria passione per i prinii acquisti ed anche quelli di sostituzione. Sempre di più si acquistano Dvd per sostituire il vecchio videoregistratore o videocamere digitali destinate a rimpiazzare il modello analogico. All'interno del comparto televisori si osserva un aumento dei dati espressi in valore che indica una maggiore propensione all'acquisto di modelli con schermo uguale o superiore a 2C e di fascia alta. Parallelamente stanno crescendo significativamente, anche se costituiscono ancora una nicchia limitata, gli home theatre. Il mercato dei mobili sta vivendo una fase moderatamente positiva grazie anche alle incentivazioni alle ristrutturazioni edilizie che hanno fatto anticipare l'acquisto di mobili da parte di coloro che hanno ritenuto utile sostituire l'arredamento di casa: cucine (+2%), camera, soggiorno e mobili imbottiti (+1,7%) hanno risentito positivamente di questo trend. La telefonia si contraddistingue quest'anno per il crollo di spesa complessiva in cellulari (-20%) cui si contrappone un incremento della telefonia domestica fissa (+4%) mentre il segmento dei fax registra un calo del 10%.11 crollo non è però dovuto ad un minor numero di pezzi venduti, che anzi si mantengono più o meno sugli stessi valori del 2000, quanto al forte calo dei prezzi medi di vendita. Quasi tutto il comparto dell'office equipment, già in crisi prima dell'1 1 settembre, conferma dopo i tragici eventi di quel giorno il suo trend negativo, eccezion fatta per gli scanner che crescono del +14%, mentre i personal computer diminuiscono del -6% e i monitor del -5%. Trainato esclusivamente dalla tecnologia digitale, il mercato della fotografia evidenzia nel corso del 2001 un'ottima performance. Il vero boom è senz'altro quello delle fotocamere digitali: un segmento capace di far crescere la propria quota di mercato in termini di spesa dal 6% del 1997 al 50% del 2001. Si assiste in questo campo ad un fenomeno assai simile a quello riscontrato per il mercato dei personal computer. Il continuo abbassamento dei prezzi permette ai consumatori di acquistare modelli tecnologicamente sempre più avanzati: apparecchi con alta risoluzione, elevata capacità di memoria, profondità di zoom crescente etc. Le moto registrano un vero e proprio crollo di vendite sia nel comparto 50cc, sia in quelli di maggiore cilindrata. Nel primo caso le cause sono principalmente il proseguimento degli effetti negativi della legge sul casco e le elevate tariffe assicurative, mentre nel secondo caso ha fortemente influito la fine degli incentivi alla rottamazione. 1 cali maggiori nelle moto "targate" si hanno nel Nord Est (-23%) e al centro (-21%). Le regioni con il maggior numero di moto sono Liguria, Toscana e Umbria con più di 60 moto ogni 100 famiglie. Il mercato delle auto evidenzia come le immatricolazioni si mantengano su livelli elevati, anche se scendono sotto quota 2.400.000 unità. L'incremento dei prezzi, unitamente all'acquisto di modelli di più elevata qualità, permette alla spesa complessiva di mantenersi sugli stessi livelli dell'anno precedente. Le vendite auto sono state influenzate positivamente dallo smaltimento del parco auto non catalizzato che ammonta a circa 11 milioni di veicoli. Le immatricolazioni sono state 2.380.000 con un lieve decremento. A livello territoriale si è registrato un aumento in alcune regioni come Valle d'Aosta (+4,3%), Lazio (2,5%), Toscana (+0,3%), Molise (+1,7%), Calabria (+0,6%), Sardegnà,(+0,4%). L'Osservatorio di quest'anno ha dedicato una parte qualitativa all'uso della macchina come mezzo di trasporto utilizzato per gli acquisti da cui è emerso come il 64% degli intervistati la preferisca per l'autonomia degli spostamenti, il 30% per il risparmio di tempo, il 26% perché facilita le operazioni di carico scarico, mentre il 43% rileva per contro gli inconvenienti causati dai problemi di parcheggio, il 40% segnala i problemi del traffico e del costo degli spostamenti, con un 7% che mette in conto lo stress provocato dal condurre una vettura. Nell'ambito della stessa ricerca è stato anche domandato per quali fattori valesse la pena di spostarsi e quanti chilometri i consumatori fossero disposti a percorrere per fare acquisti: ne è emerso che la percorrenza media è tra i 20 e i 23 chilometri per trovare punti vendita che effettuino gratuitamente la consegna e il ritiro dell'usato a domicilio, che facciano sconti su tutti gli acquisti, che garantiscano un'ampia gamma di prodotti, che abbiano una buona reputazione, siano aperto tutti i giorni e abbiano personale di vendita preparato e disponibile. Lo scorso anno Findomestic Banca, che è presente con 90 uffici e oltre 1.500 dipendenti su tutto il territorio nazionale ed è leader del credito al consumo, ha registrato un volume d'affari di circa 3.600 milioni di Euro per un totale di 6,5 milioni di operazioni di finanziamento effettuate nell'anno nei settori dei veicoli, elettrodomestici, mobili e Hi-Fi.

ANIMA: CAUTO OTTIMISMO PER LA MECCANICA VARIA L'ANDAMENTO DEI IV TRIMESTRE 2001 ATTENUA L'INCERTEZZA EVIDENZIATA DAL PRE-CONSUNTIVO PRESENTATO A DICEMBRE
Milano, 30 gennaio 2002 La meccanica varia italiana non subisce forti contraccolpi dagli eventi dello scorso settembre e conferma i dati di pre-consuntivo 2001, che nonostante il clima di incertezza lasciavano intravedere una moderata fiducia nella ripresa. Lo ha sottolineato quest'oggi il Presidente Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia ed Affine) Savino Rizzio presentando i risultati dell'indagine trimestrale sull'andamento dei settore. Secondo i dati elaborati dall'Ufficio Studi Anima, dopo un III trimestre caratterizzato da una diminuzione dei fatturati specie sul versante dell'export, si è registrato un cauto miglioramento nel periodo ottobre/dicembre, in linea con l'andamento complessivo dei settore nel 2001. Dai dati di pre-consuntivo diffusi dalla Federazione. emerge infatti che lo scorso anno le imprese italiane hanno realizzato un fatturato di 33,6 mld di euro - pari a 65.015 mld di lire - (erano 32,8 mld di euro nel 2000, pari a 63.420 di lire), con un incremento dei 2,5% in valore (+ 1,7% in volume). Un aumento sostenuto principalmente dalla domanda estera, che ha segnato un +. 3,4% (da 15,3 mld di euro - 29.549 mld di lire - dei 2000 ai 15,8 mld di euro - 30.545 mld di lire - dei 2001). Inferiore invece alle attese il mercato nazionale, che ha evidenziato uno sviluppo dei 1,8%, passando dai 17,5 mld di euro (33.871 mld di lire) dei 2000 ai 17,8 mld di euro (34.470 mld di lire) dei 2001. Una tendenza confermata dall'indagine trimestrale Anima: analizzando i dati elaborati dalla Federazione su un campione di 292 imprese associate, emerge che tra ottobre e dicembre il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato "migliorata" e quelle che invece la giudicano `peggiorata" diviene positivo, passando da -8,2 dei III trimestre a +15,1 dei IV. Il fatturato complessivo rispetto al periodo luglio/settembre è aumentato per il 38% delle aziende (20,7% nel III trimestre) ed è rimasto stabile per il 39,1%; diminuiscono le aziende che dichiarano peggiorata la situazione: dai 28,9% dei periodo precedente al 22,9%. Situazione più rosea sul mercato interno, con un saldo nuovamente positivo pari a +16,4 (era -4,2 nel trimestre precedente), che sui mercati esteri, che hanno fatto registrare un saldo di +4,4 (-7,4 dei III trimestre). Le aziende che infatti dichiarano migliorato il fatturato Italia sono il 37,3% (21,1% nel III trimestre 2001), contro il 20,9% che lo indica peggiorato (era il 25,3% nel trimestre precedente), `mentre anche per quanto riguarda i mercati esteri le imprese che nel periodo ottobre/dicembre giudicano migliorato il fatturato sono il 27,2% (21,3% nel III trimestre 2000) contro il 22,8% che invece registra un peggioramento (28,9% nel periodo precedente). La situazione ordini, pur non incoraggiante, ha portato ad un aumento dei carnet medio da 2,8 a 2,9 mesi, confermando come le aziende non abbiano subito pesanti contraccolpi nell'ultimo trimestre dell'anno. Le previsioni per il trimestre in corso sono anch'essi improntate all'ottimismo. Per il periodo gennaio/marzo è infatti atteso un incremento della domanda dal 23,6% delle aziende mentre il 64,4% non prevede variazioni di rilievo e cala drasticamente (12%) il numero di chi si attende un calo. Le aspettative sono positive sia sul mercato interno che su quello estero. Il 19,6% delle aziende si attende un aumento della domanda in Italia ed 23,5% sul mercato internazionale. Sostanzialmente stabile l' occupazione e solo in leggera ripresa gli investimenti. "Ci attendiamo un ulteriore rilancio del settore per la seconda metà dell'anno ha commentato il Presidente Anima Savino Rizzio - "E' necessario che dal Governo arrivino misure più efficaci della legge Tremontí per sostenere la crescita economica. Deve essere ben chiaro a tutti che la legge Tremonti, così come è strutturata. renderà gli investimenti meno impegnativi per le imprese, che difficilmente però faranno investimenti non programmati solo per approfittare del provvedimento". Un'analisi congiunturale a livello settoriale mostra situazioni differenziate. Confermando le attese, il fatturato dei comparto "sistemi di sollevamento e movimentazione" ha mostrato un recupero nel IV trimestre. La situazione ordini è tuttavia ancora bassa in particolare per quanto concerne l'export. I mesi di lavoro assicurato sono passati da 3,6 a 3,1. E' proseguita la congiuntura favorevole dei comparto "macchine edili, stradali, minerarie ed affini" che ha beneficiato di una certa vivacità dei mercato nazionale. Le previsioni della domanda per il I trimestre 2002 sono in generale buone. Fatturato Italia ed estero in crescita anche per il comparto "macchine ed impianti per l'industria alimentare". La situazione ordini a fine anno mostra tuttavia un saldo negativo e i mesi di lavoro assicurato sono scesi da 4,3 a 3. Si spera in una positiva evoluzione a breve. Analoga la situazione per il comparto "affettatrici" per il quale le proiezioni negative non hanno fortunatamente trovato conferma. Anche il comparto "attrezzature frigorifere per il commercio" sembra aver superato l'impasse negativo. Il 66,6% dei campione dichiara una situazione di fatturato migliorata rispetto al trimestre precedente (il 16,7% invariata e il 16,7% peggiorata). Il carnet ordini è passato da 1 a 1,7 mesi e il trend favorevole dovrebbe proseguire nel I trimestre 2002 interessando in particolare i mercati esteri. Dopo il rallentamento registrato nel III trimestre il comparto "macchine per caffè espresso" ha chiuso l'anno all'insegna della crescita (il 44,4% delle aziende dichiara un fatturato in aumento, il 55,6% invariato e nessuna peggiorato). Previsioni ancora favorevoli. Ancora bassi i livelli di attività dei comparto "macchine per la lavorazione delle carni". Normali fattori stagionali condizionano i risultati dei comparto `apparecchiature aerauliche" mentre i produttori di "apparecchi e componenti per impianti termici" denunciano una buona crescita dei fatturato Italia ed una leggera ripresa di quello estero. La situazione ordini è considerata tuttavia bassa da parte dei 49,9% dei campione e le previsioni per i primi mesi sono meno favorevoli. Per i produttori di "serrature e ferramenta" la situazione sembra finalmente rivolta al meglio (il 31,3% dichiara una crescita dei fatturato). Per i prossimi mesi si confida in particolare in una ripresa della domanda estera. La situazione ordini dei comparto "posateria, coltelleria, vasellame, pentolame ed affini" desta preoccupazione in particolare per quanto riguarda l'esportazione. Ripercussioni negative sono attese su occupazione ed investimenti. Trend differenziati per le aziende dei comparto Impianti di finitura". Il 46,2% dei campione dichiara una crescita dei fatturato, il 15,4% una stabilità e il 38,4% un peggioramento. Ridotti livelli di attività vengono segnalati dai comparti "rubinetteria sanitaria" e "valvollame in bronzo e ottone". Il carnet ordini si affievolisce sempre più aggirandosi attorno a 1 mese di lavoro. Ci si augura che la situazione possa leggermente migliorare nei prossimi mesi.

IL BIOLOGICO, MERCATO TRASPARENTE, CREDIBILE E IN CRESCITA. L'ESPERIENZA DEL CONSORZIO CONTROLLO PRODOTTI BIOLOGICI DI BOLOGNA
Milano, 30 gennaio 2002 - Il Biologico: in Italia: 1550 milioni di Euro (3000 miliardi di vecchie lire) di giro d'affari attestano che il settore non è più solo "di nicchia " ma a tutti gli effetti un un vero e proprio mercato e quindi sempre più necessita di enti di controllo e garanzia per il consumatore che è attratto dai prodotti ma che deve essere tutelato e garantito. Nel prossimo futuro è possibile una diminuzione del numero dei produttori (con una maggior selezione e incremento delle aree coltivate) e un aumento del numero delle imprese di trasformazione e distribuzione, in un contesto di crescita complessiva del mercato. Se ne è parlato a Milano, alla presentazione del C.C.P.B.(Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici) di Bologna Del giro d'affari complessivo in Italia, Euro 1035 milioni derivano dal consumo interno, Euro 280 milioni dalle importazioni e quasi altrettanti dalle esportazioni. "La funzione degli organismi di controllo (9 in Italia e 160 in Europa) - ha dichiarato Lino Nori, presidente Ccpb - costituisce una assoluta garanzia per il consumatore perchè tali organismi sono gli unici accreditati a certificare che quel determinato prodotto è biologico". Di conseguenza, solo i prodotti che nelle confezioni (dal fresco al preparato) recano in etichetta la dicitura della certificazione e dell'ente che l'ha eseguita possono essere commercializzati senza incorrere nelle sanzioni della legge. "Il controllo e la certificazione - ha aggiunto fabrizio Piva, vice-presidente Ccpb - hanno contribuito a dare garanzie al mercato e al consumatore sul rispetto della normativa e, nello stesso tempo, hanno portato ad una maggiore trasparenza e razionalizzazione dell'intero processo produttivo". La S.A.U. (Superficie Agricola Utile) a biologico nell'Unione Europea è stimata in 3,8 milioni di ettari (3% del totale), dati forniti da Fabio Lunati, dell'Osservatorio Agro-industriale di Nomisma. L'Italia, con più di un milione di ettari è al primo posto, seguita dalla Germania con oltre 450.000 Ha, dal Regno Unito con oltre 400.000 Ha e dalla Spagna con 350.000 Ha. Con l'espandersi delle superfici bio, è aumentato il numero degli operatori: nel 2000 hanno raggiunto le 130.000 unità, pari all'1,9% del totale. L'Italia primeggia con oltre 50.000 unità, seguita dall'Austria con 20.000 e dalla Spagna con 12.000. Il giro d'affari del mercato dei prodotti biologici nell'U.E. è valutato nel 2000 intorno ai 10 miliardi di Euro In Italia, nel 2000, le aziende agricole biologiche hanno avuto un incremento del 2,2%; i produttori-trasformatori passano da 972 unità nel 1999 a 1297 unità nel 2000 (+33%). Le aziende di trasformazione da 1894 a 2898 con un aumento del 53%. Si tratta di un segnale importante Da una parte il rallentamento della crescita della coltivazione-allevamento, dall'altra il fortissimo incremento della trasformazione. I dati dell'Osservatorio Nomisma ricevono una conferma dal confronto dei sondaggi 2000 e 2001 del CCPB su un panel molto qualificato: Presidenti, Direttori Commerciali e Marketing, Responsabili della Qualità di grandi e piccole aziende, ma anche giornalisti e ricercatori di importanti Istituti. Secondo gli intervistati, nel 2001 i consumatori che conoscono le normative del biologico sono il 21,7% (15,8% nell'anno precedente). Cresce anche chi è informato sugli enti autorizzati ad eseguire i controlli (46,4% nel 201 rispetto al 34,2% nel 2000). Il panel segnala un ruolo sempre più importante della distribuzione moderna, con la Gdo (Grande Distribuzione Organizzata) che rappresenta il 42,3% degli acquisti e le reti in franchising al 6,9%. Il 56,4% considera accettabile un prezzo superiore del 30% per il biologico rispetto ai prodotti normali. Il 34,4% degli intervistati pensa che un prezzo congruo debba essere superiore solo del 10% Nel 2000 la previsione di sviluppo era prevalentemente "moderato" ma nel 2001 gli ottimisti hanno prevalso largamente - e così sarà per il 2002 se si osserveranno le regole di tutela del consumatore che ne accresceranno la fiducia nei prodotti biologici.

COMPATIBILITA' DEL SITO CON I BROWSER
Roma, 30 gennaio 2002 - E' presente su governo.it un nuovo spazio di scambio di informazioni con gli utenti. Verranno fornite risposte e notizie sulla corretta fruizione e visualizzazione del sito. L'argomento segnalato riguarda la compatibilita' del sito con i diversi browser sia grafici che testuali per una corretta accessibilita'. Per chiarimenti, informazioni, suggerimenti e segnalazioni e' attivo un nuovo indirizzo di posta elettronica:
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VI° EDIZIONE DEL MASTER IN LOGISTICA DISTRIBUTIVA LE SELEZIONI SI CHIUDONO IL 29 MARZO 2002
Genova, 30 gennaio 2002. Inizierà lunedì 8 aprile 2002 la sesta edizione del Master in Logistica Distributiva, organizzato da Sogea Scuola di Formazione Aziendale in partnership con Goth Logistic/Gruppo Fiege, Gruppo Cosulich, Hartrodt Italiana e Associazione Agenti Marittimi di Genova. Per potere partecipare, i candidati dovranno affrontare una selezione che si aprirà il 18 febbraio e terminerà il 29 marzo p.v. Il master. Il Master in Logistica Distributiva forma manager immediatamente operativi nello sviluppo e nell'innovazione delle imprese del settore logistico. Il corso è articolato in tre fasi: nella prima si approfondisce la conoscenza del settore e delle sue dinamiche, gli attori che vi operano e i processi aziendali legati alla logistica. Nella seconda parte si imparano i modelli attraverso cui un'azienda logistica è organizzata e gestita. Nella terza e ultima fase si approfondiscono i diversi ruoli dei singoli attori nella catena logistica. La durata del Master è di 800 ore, di cui 400 sono impiegate per lo stage in azienda. Tutti i partecipanti alle precedenti edizioni del Master hanno trovato impiego nel settore al termine del percorso formativo. Iscrizioni. Possono partecipare al Master in Logistica Distributiva tutti i laureati, e i diplomati in lauree brevi. I diplomati sono ammessi alla selezione purché in possesso di almeno tre anni di esperienza nel settore. La conoscenza della lingua tedesca rappresenta un titolo preferenziale. Per iscriversi è possibile utilizzare il modulo disponibile sul sito Internet
www.sogeamaster.it In alternativa si può inviare il proprio curriculum all'indirizzo infomast@sogeamaster.it o al numero di fax 010 57 67 835. Sede. Il master si svolge nella sede di Sogea, in Via Interiano 1, a Genova. Il numero di telefono è 010 57 67 811. Agevolazioni e servizi. Sogea potrà venire in aiuto degli allievi in trasferta, fornendo assistenza logistica nella ricerca di un alloggio. Informazioni. Ulteriori informazioni sul Master in Logistica Distributiva, sul metodo didattico e sulle aziende partner di Sogea sono disponibili all'indirizzo www.sogeamaster.it

PROLOGIS FA IL BIS E AFFITTA 20.000 M² ALLA GENERALI TRASPORTI UN CONTRATTO DI SEI ANNI CHE RAFFORZA IL RUOLO STRATEGICO DELLA PIATTAFORMA LOGISTICA EMILIANA
Milano, 30 gennaio 2002 - ProLogis, leader mondiale nella fornitura di servizi e impianti per la logistica, ha firmato un contratto di affitto di 6 anni con la Generali Trasporti, per uno spazio di 20.209 m², sul Polo Logistico Le Mose di Piacenza. L'impianto verrà utilizzato dall'azienda italiana, attiva nel settore della logistica, per migliorare la qualità dei servizi offerti ai propri clienti. Con questo contratto, che partirà dal 1 Febbraio 2002, ProLogis porta a 40.418 i metri quadrati già affittati sulla piattaforma logistica di Piacenza e distribuiti su due capannoni. Il ProLogis Park di Piacenza è un Polo primario nell'area lombarda, situato all'intersezione tra l'autostrada A1 - Milano/Roma e l'autostrada A21 - Torino/Brescia, offre ai clienti facile accesso all'Italia e agli altri Paesi dell'Europa meridionale. Il terzo impianto della piattaforma logistica, per un totale di 30.000 m², sarà completato nell'agosto del 2002. Ranald Hahn, Senior Vice Presidente di ProLogis ha dichiarato: "Questo contratto con la Generali Trasporti, fa seguito a quello di ottobre con Piacenza Logistica Spa e rafforza il ruolo del ProLogis Park di Piacenza, come nodo nevralgico di distribuzione tra l'Europa meridionale e l'Europa occidentale. Ci aspettiamo di vedere un'ulteriore domanda di spazi in quest'area e, la nostra posizione a Piacenza, ci consentirà di triplicare la nostra presenza in questo importante mercato".

MOTOVEICOLI: REVISIONE GENERALE NEL 2002
Roma, 30 gennaio 2002 - Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato on-line la circolare sulla revisione generale dei motoveicoli e dei ciclomotori per l'anno 2002. I motoveicoli immatricolati per la prima volta entro il 31 dicembre 1993 ed i ciclomotori con certificato di idoneita' rilasciato sempre entro lo stesso anno dovranno essere sottoposti a revisione nel corso del 2002. Entro marzo 20002, per esempio, dovranno essere revisionati quelli immatricolati per la prima volta fra il 1° gennaio ed il 31 marzo. Per il calendario completo: Infolink:
http://www.trasportinavigazione.it/site.asp?Id
Doc=715&HCod=2&LCod=3&Sezione=2

INQUINAMENTO DOMESTICO: MANUALE PER UNA CASA PIU' SANA
Roma, 30 gennaio 2002 - "Per una casa piu' sana" e' questo il titolo del manuale pubblicato on-line dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Si tratta di una serie di raccomandazioni e suggerimenti utili per tutelare la salute di milioni di uomini e donne impegnati quotidianamente nella cura dell'abitazione. La cucina, per esempio, e' il luogo piu' pericoloso della casa: griglie spargifiamma, fornelli, caldaie, tubi di raccordo del gas, cappe di aspirazione possono infatti diventare, se trascurati, particolarmente pericolosi. Infolink:
http://www.stampa.cnr.it

P.A.: DIRETTIVA PER LA DIGITALIZZAZIONE
Roma, 30 gennaio 2002 - Il ministero per l'Innovazione e le Tecnologie ha pubblicato on-line la direttiva "Linee guida in materia di digitalizzazione dell'Amministrazione". L'obiettivo del provvedimento e' l'attivazione, gia' a partire dall'anno 2002, di un processo di cambiamento, che consenta un rapido, visibile e misurabile sviluppo dell'innovazione e dell'utilizzo delle tecnologie nelle Amministrazioni dello Stato. Infolink:
http://www.mininnovazione.it/documenti/direttiva011221.PDF

CONTRIBUTI PER MISSIONI ARCHEOLOGICHE ITALIANE ALL'ESTERO
Roma, 30 gennaio 2002 - Il ministero degli Affari Esteri ha aperto le iscrizioni per la richiesta di contributi per missioni o progetti pilota preistorici, archeologici, antropologici, etnologici da svolgere all'estero nell'anno 2002. Le richieste, che devono essere inviate al Ministero entro il 15 febbraio prossimo, riguardano missioni sostenute dalle Autorita' locali all'estero, e saranno valutate in ragione della valenza scientifica e delle potenzialita' di sviluppo culturale che la sua attivita' comporta. Infolink:
http://www.esteri.it/polestera/dgrc/missarch.htm

IV EDIZIONE DEL CORSO DI ALTA FORMAZIONE SUI FINANZIAMENTI DELL'UNIONE EUROPEA 2 BORSE DI STUDIO PER NEOLAUREATI DISOCCUPATI IN DISCIPLINE GIURIDICO-ECONOMICHE SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE 1 MARZO 2002
Roma, 30 marzo 2002 - Il Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile (Cirps) dell'Università di Roma "La Sapienza" organizza la quarta edizione "Global Management Programme", corso di alta formazione che affronterà il tema dei finanziamenti dell'Unione Europea gestiti in forma diretta dalla Commissione: dalla scelta del bando di gara, alla gestione tecnica e amministrativa del progetto. Il corso è intensivo e prevede 8 giornate di lezione suddivise in 2 moduli: il primo dal 13 al 16 Marzo 2002, il secondo dal 3 al 6 Aprile 2002. Il Cirps offre 2 borse di studio a totale copertura della quota di iscrizione a neolaureati in discipline giuridico-economiche, senza occupazione o occupati presso Ong o Fondazioni, con una tesi su argomenti Europei e buona conoscenza dell'inglese. La costo di iscrizione è di € 2.000 e comprende: la partecipazione al corso, il tutoring nella fase preparatoria e nei 4 mesi successivi al corso, le dispense, le pause caffè ed il pranzo di fine corso. La sede del corso è il Centro di Formazione del Cirps, Via Tommaso Grossi 8/10 Roma. Le domande, accompagnate da un Cv e una lettera di motivazioni, vanno presentate entro e non oltre il 1 Marzo 2002 via fax o e-mail a: Crps - Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile-Università degli studi "La Sapienza" Arianna Santini - Project Manager del Corso, Via Tommaso Grossi 8/10 - Roma 00184, Tel. 06/7092079 Fax 06/77203192,
www.cirps.it arianna.santini@uniroma1.it

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