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30 GENNAIO 2002
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I GOVERNI SONO SOLLECITATI A ADOTTARE PROVVEDIMENTI A FAVORE
DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE
Bruxelles, 30 gennaio 2002 - Due Stati membri dell'Ue, i Paesi Bassi e la
Spagna, sono stati esortati ad impegnarsi maggiormente nell'adozione di
misure a favore della società dell'informazione. L'associazione olandese dei
consumatori si è rivolta per iscritto al Ministro degli Interni dei Paesi
Bassi, per chiedere maggiori sforzi affinché i siti web delle
amministrazioni locali siano più facili da usare. Una delle ambizioni
principali della strategia comunitaria "e-government" è di agevolare
l'interazione tra il pubblico ed i governi tramite l'uso dei siti web.
Eppure, secondo un'indagine, che l'associazione olandese dei consumatori
intende pubblicare a febbraio, il 25 per cento dei messaggi di posta
elettronica inviati dai cittadini alle amministrazioni municipali resta
senza risposta. L'indagine ha rivelato che i cittadini intendevano
utilizzare i siti web per semplificare la gestione di questioni
amministrative locali, ma la scarsa interattività, la difficoltà d'uso ed il
numero limitato di servizi dei siti delle amministrazioni municipali hanno
lasciato delusi molti utenti. Il ministero olandese degli Interni si è posto
come obiettivo la disponibilità on line del 25 per cento dei servizi
statali, entro il 2003. Intanto, il governo spagnolo ha annunciato un altro
rinvio nell'introduzione in Spagna della tecnologia Umts (Sistema universale
di telecomunicazioni mobili). All'inizio, tale tecnologia, che offre servizi
a banda larga agli utenti delle comunicazioni mobili, avrebbe dovuto essere
disponibile nel paese a partire dall'agosto 2001. Ma il ministero spagnolo
della Scienza e della Tecnologia ha annunciato, alla fine di gennaio, che
anche la nuova data prevista, giugno 2002, probabilmente non sarà
rispettata, in ragione della scarsità di apparecchi telefonici. Solo alcuni
dei nuovi apparecchi possono infatti avvalersi di questa tecnologia, ed il
ministero ha dichiarato che, entro giugno, non ne sarà attivo un numero
sufficiente. La nuova data indicativa per l'avvio dei servizi Umts è giugno
dell'anno prossimo.
LA COMMISSIONE EUROPEA DEFINISCE LE MODIFICHE ALLE REGOLE SULLA PROPRIETÀ
INTELLETTUALE PER I PROGETTI INTEGRATI
Bruxelles, 30 gennaio 2002 - Un documento di lavoro dal titolo "Provisions
for implementing integrated projects" ("Disposizioni sull'attuazione dei
progetti integrati"), pubblicato il 21 gennaio dalla Dg Ricerca della
Commissione europea, illustra le misure per semplificare e rendere più
flessibili le regole sulla proprietà intellettuale nell'ambito del sesto
programma quadro per la ricerca (6PQ). Il documento definisce le modifiche
alle regole relative alla protezione, alla diffusione e alla valorizzazione
della conoscenze nei progetti integrati, allo scopo di applicare gli stessi
orientamenti a tutti i partecipanti. La normativa è stata adattata per
contribuire a un'efficiente cooperazione, a un utilizzo appropriato e alla
diffusione dei risultati. In base alle regole semplificate, i partecipanti
potrebbero quindi decidere autonomamente le disposizioni più idonee al loro
caso specifico nel quadro del contratto-modello. Il documento afferma che i
partecipanti ai progetti integrati possiederanno la proprietà intellettuale
delle conoscenze derivanti dal progetto, aggiungendo che "se del caso, il
proprietario assicura una protezione adeguata ed efficace delle conoscenze
suscettibili di applicazione industriale o commerciale". Il documento
aggiunge che la Commissione può adottare misure di protezione, laddove si
renda necessario, per tutelare le conoscenze in un paese particolare e dove
tale protezione non è stata applicata o vi è stato rinunciato. Il documento
inoltre definisce disposizioni per l'impiego e la divulgazione obbligatoria
delle conoscenze. I partecipanti hanno la facoltà di impiegare qualsiasi
conoscenza derivante dal progetto di cui sono proprietari, secondo i loro
desideri e in conformità a qualsiasi accordo raggiunto dal gruppo coinvolto
nel progetto. Il documento afferma altresì che i partecipanti dovranno
garantire la diffusione delle conoscenze entro un periodo stabilito a tale
scopo dalla Comunità. Se i partecipanti non lo fanno entro la scadenza
prefissata, la Commissione provvede direttamente a diffondere le conoscenze,
tenendo conto dell'esigenza di salvaguardare i diritti di proprietà
intellettuale, la riservatezza e gli interessi legittimi dei partecipanti.
Il documento stabilisce una semplificazione dei diritti di accesso in modo
che le stesse disposizioni siano valide per tutti i partecipanti. Si tratta
di una posizione divergente rispetto alle pratiche adottate nell'ambito del
quinto programma quadro di ricerca (5PQ), in cui esistevano diritti di
accesso diversi per i contraenti principali e ausiliari. Inoltre è stato
migliorato il controllo esercitato dai proprietari sul know-how
preesistente, tanto che un partecipante può escludere tale forma di
conoscenza dall'obbligo di concessione del diritto di accesso ad altri
partecipanti. È stato perfezionato anche il controllo esercitato dai
proprietari sulle conoscenze derivanti da un progetto: essi hanno accesso
reciproco al know-how preesistente e alle conoscenze, solo nella misura in
cui tali informazioni siano necessarie per eseguire il lavoro di ricerca in
base al progetto o sfruttare le conoscenze che ne derivano. Nonostante siano
stati aboliti i diritti di accesso obbligatorio tra i progetti, i
partecipanti possono redigere un accordo per concedere diritti di accesso
ulteriori o più favorevoli, oppure specificare i requisiti a essi
applicabili. Tuttavia, la Commissione può opporsi alla concessione di
diritti di accesso a parti terze, in particolare quelle non stabilite in uno
Stato membro o in uno Stato associato, se tale cessione non coincide con
l'interesse di sviluppare la competitività dell'industria europea o non è
conforme ai principi etici, in particolare quelli descritti nella Carta dei
diritti fondamentali dell'UE. I diritti di accesso alle conoscenze e al
know-how preesistente saranno concessi gratuitamente, tranne se altrimenti
convenuto prima della firma del contratto. Per commentare il documento di
lavoro rivolgersi a: E-mail: Leonidas.Karapiperas@cec.eu.int Per esaminare
il documento consultare il seguente indirizzo web:
http://europa.eu.int/comm/research/nfp/networks-ip.html
UE: ISTITUITA L'AUTORITA' EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
Roma, 30 gennaio 2002 - Il Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura ha
adottato il Regolamento che istituisce l'Autorita' europea per la sicurezza
alimentare e che stabilisce le prescrizioni generali della legislazione
alimentare. La sede dell'Autorita', come stabilito dal Consiglio europeo di
Laeken, sara' provvisoriamente Bruxelles, e l'ente dovra' essere operativo
per la fine di quest'anno. L'Agenzia si interessera' a tutte le questioni
che hanno un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza dei prodotti
alimentari, la salute delle piante, la salute ed il benessere degli animali.
Infolink:
http://europa.eu.int/comm/food/fs/efa/index_it.html
IL SENATO APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE COMUNITARIA 2001 TRA LE NOVITA',
L'ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE SULLA MONETA ELETTRONICA
Roma, 30 gennaio 2002 - L'Aula del Senato, nella seduta del 24 gennaio
scorso, ha approvato con alcune modifiche il disegno di legge Comunitaria
2001. Il provvedimento torna ora alla Camera per il varo definitivo. Tra le
novita', l'attuazione delle direttive sulla moneta elettronica e la delega
per l'attuazione delle direttive sull'orario di lavoro. Infolink:
http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/16077.htm
NASCE A MILANO LA COMBINAZIONE TRA ALBERTINI E BANQUE SYZ & CO NEL CAMPO
DEL "PRIVATE BANKING" E DELLA GESTIONE DI FONDI TRADIZIONALI ED ALTERNATIVI
Milano, 30 gennaio 2002 - Si uniscono due spiccate professionalità e due
esperienze complementari. Dal lato Albertini vi è una importante presenza
sul mercato finanziario italiano, costruita in decenni di attività, ed una
consolidata attività nel campo delle gestioni patrimoniali per clienti
privati. Dal lato Syz & Co. vi è un approccio moderno al "private banking"
maturato in un Paese, la Svizzera, dove storicamente ha avuto origine questa
attività, unita ad una presenza internazionale ed alla specializzazione
nella gestione di fondi tradizionali ed, in particolare, di quelli
alternativi ("hedge funds"). Scopo della iniziativa è quello di sviluppare
nel nostro Paese, partendo da una base significativa e di riconosciuta
tradizione, una presenza importante e di qualità nel campo dei servizi di
investimento per la clientela privata di alto livello. La combinazione non
solo mette fin da ora in campo prodotti e "know how" in grado di soddisfare
le attuali esigenze di questo importante segmento della domanda di servizi,
ma pone anche solide basi per lo sviluppo di iniziative che anticipino le
future richieste. Fra le principali motivazioni dell'accordo vi è la
consapevolezza che due culture ed esperienze simili e complementari possano
concepire e realizzare un progetto moderno, completo e dinamico che possa
competere con successo in un mondo che va sempre più nella direzione della
sofisticazione degli strumenti di investimento, della internazionalizzazione
dei mercati, della specializzazione nel campo delle attività finanziarie. Vi
è, inoltre, la constatazione che importanti eventi vissuti nell'ultimo
decennio, dalla revisione della normativa sui servizi e prodotti finanziari
alla entrata nell'Euro, stiamo colmando il distacco che separava l'Italia
dai Paesi finanziariamente più evoluti, aprendo nel contempo grandi
opportunità a chi può dimostrare professionalità, serietà ed impegno. Va
infine aggiunto che dal punto di vista di Syz & Co. la forte presenza in
Italia è un importante tassello del progetto di espansione sui principali
mercati europei ed è un modo immediato ed efficace di avvicinarsi
all'importante clientela italiana. Inoltre i prodotti dei gruppo Syz & Co. (Sicav
Oyster, prodotti alternativi) affiancheranno, nelle gestioni della Sgr, i
prodotti attualmente utilizzati. Nella combinazione l'attuale Albertini & C.
Sgr cambierà ragione sociale diventando Albertini Syz & C. Sgr mentre in
parallelo verrà avviato l'iter di autorizzazione per una Sgr destinata alla
gestione di fondi hedge (Tondi di fondi), di diritto italiano. L'accordo fra
Albertini e Syz & Co. verrà realizzato tramite una holding, della quale i
due azionisti avranno quote paritetiche, che a sua volta controllerà le due
SGR e che farà da perno per eventuali future iniziative. Alla quota
Albertini oltre ad Isidoro Albertini (Presidente della holding) ed Alberto
Albertini (Presidente della Albertini & C. Sgr), fanno capo anche Ernesto
Marelli (Amministratore Delegato di Albertini & C. SGR), e Gian Paolo Gamba.
Ad essi spetterà la responsabilità gestionale delle attività operative nel
quadro degli indirizzi strategici decisi in accordo con Syz & Co. e
contenuti in un "business plan" a cinque anni. Alfredo Piacentini, socio
fondatore della Banque Syz & Co. e promotore dell'iniziativa, sarà il Vice
Presidente sia della holding e che della Albertini & C. Sgr. Profilo della
Albertini & C. Sgr - Albertini & C. Sgr trae origine dalla attività nei
confronti della clientela privata sviluppata da Isidoro ed Alberto Albertini
nel corso di alcuni decenni. Accanto alla intermediazione rivolta a grandi
investitori istituzionali, che all'epoca rappresentava la parte più
significativa della attività complessiva, lo Studio Albertini - Agenti di
Cambio, divenuto poi Albertini & C. Sim, aveva, infatti, consolidato nel
tempo una rete di relazioni con clientela privata alla ricerca di una
gestione attiva e diversificata dei propri patrimoni. Ciò avveniva in un
periodo in cui, sia pur con grandi lentezze e difficoltà, il risparmio del
nostro Paese finalmente passava dal semplice investimento in Bot,
all'investimento azionario ed infine alla diversificazione sui mercati
internazionali. In accordo con i cambiamenti normativi, che permettevano la
creazione di Società specializzate nella gestione del risparmio, e con la
profonda evoluzione della domanda, sempre più alla ricerca di servizi e
prodotti qualificati, I' attività rivolta alla clientela privata di alto
livello fu, qualche anno fa, separata da quella di intermediazione e
concentrata nella attuale Albertini & C. Sgr. Questo passo consentì agli
Albertini di riunire, attorno ad un progetto focalizzato sulle attività che
oggi vengono definite di "private banking", Emesto Marelli e Gianpaolo
Gamba, a loro volta per molti anni collaboratori dello Studio Albertini. Con
il loro impulso la attività della Albertini & C. Sgr ha raggiunto la
configurazione attuale, che può essere così sintetizzata: Attività -gestione
di portafogli di clientela privata; -gestione di strumenti di investimento
collettivo (Sicav); Numero clienti - circa 900; Assets under Management -
oltre 800 milioni di Euro (gestioni individuali); - oltre 70 milioni di Euro
(Sicav); Collaboratori -25. L'organizzazione della Albertini & C. Sgr ruota
attorno alle due figure chiave, tipiche della attività di "private banking":
i gestori, cui spetta ricerca ed esecuzione delle idee di investimento, e
gli "account managers" la cui responsabilità è quella di seguire in tutti
gli aspetti il rapporto con il cliente. Il resto della struttura è
estremamente snello, grazie alla scelta di dare in "outsourcing" gran parte
delle attività amministrative di base, mentre consolidati rapporti con
professionisti esterni di alto livello consentono di seguire il cliente in
aspetti, quali quello fiscale, successorio o societario, di importante
complemento alla pura gestione del patrimonio. La grande evoluzione dei
mercati finanziari avvenuta negli anni novanta, la adozione della moneta
unica europea e, di conseguenza, la fine di un lungo periodo di instabilità
monetaria, la accelerazione del processo di accumulazione del risparmio,
hanno cambiato profondamente le attese e le esigenze della clientela privata
del nostro Paese. Dal punto di vista culturale, l'atteggiamento stesso del
cliente di fronte alle proprie disponibilità finanziarie appare mutato,
sempre più simile a quello anglosassone che vede la gestione del risparmio e
gli aspetti connessi nell'ottica di una adeguata pianificazione del futuro.
Albertini & C. SGR riconosce in questi cambiamenti una grande opportunità
che può essere colta in pieno da strutture basate su un approccio
"personale" e "professionale", cui deve aggiungersi la capacità di accesso
alla più ampia gamma di opportunità di investimento su tutti i mercati.
ANTONVENETA: SILVANO PONTELLO PRESIDENTE; ENRICO PERNICE NUOVO DIRETTORE
GENERALE- RISULTATO LORDO DI GESTIONE A 1.012 MILIONI DI EURO (+49,3%)
PROSEGUE L'ITER PER LA QUOTAZIONE
Padova, 30 gennaio 2002 - E' il dott. Silvano Pontello, già Vice Presidente
e Direttore Generale, il nuovo Presidente della Banca Antonveneta. Il
Consiglio di Amministrazione dell'Istituto padovano, riunito il 28 gennaio
per analizzare, fra l'altro, i primi risultati del bilancio 2001, ha scelto
all'unanimità il leader operativo della Banca per sostituire l'Avv. Dino
Marchiorello, che ha confermato la volontà, già espressa nella precedente
riunione, di lasciare, per motivi di salute, il vertice della Banca. Il
Consiglio di Amministrazione ha unanimemente espresso all'Avv. Dino
Marchiorello l'affetto, la stima e la grande riconoscenza per l'opera
prestata a servizio della Banca in oltre un quarto di secolo. Consigliere
fin dal 1973 della Banca Antoniana e successivamente Presidente dal 1987,
l'Avv. Dino Marchiorello ha rappresentato il punto di coagulo e di coesione
nella fondamentale fusione fra la Banca Antoniana e la Banca Popolare
Veneta, che ha dato vita alla Antonveneta. Già leader degli Industriali,
prima di Padova e poi del Veneto, indiscusso riferimento del mondo
imprenditoriale, uomo di cultura, che ha saputo, fra l'altro, dare lustro al
Premio Campiello, di cui è stato Presidente, e che ha attivamente
partecipato, quale Consigliere, alle attività della Fondazione Cini, Dino
Marchiorello ha rappresentato, da imprenditore e da banchiere, una delle più
autentiche e significative espressioni della crescita economica e sociale
del Veneto. Il Consiglio ha quindi nominato Vice Presidente il Dott.
Francesco Spinelli, che si affianca ai Vice Presidenti Dott. Antonio Ceola,
al quale è stata affidata la funzione vicaria, e Ing. Giorgio De Benedetti.
Direttore Generale della Banca Antonveneta è stato quindi nominato Enrico
Pernice, già Condirettore Generale Vicario, manager che va ad assumere il
massimo incarico operativo. Al suo fianco sono stati nominati Angelo Testori
Condirettore Generale Vicario e Maurizio Sarrocco, Condirettore Generale,
entrambi già Vice Direttori Generali. Il rinnovo delle cariche - avvenuto
all'insegna della continuità aziendale - in linea con il progetto di
espansione e consolidamento della Banca Antonveneta, perseguito e realizzato
con successo dal 1996 ad oggi, segna un passaggio di grande importanza nel
cammino dell'Istituto verso la Quotazione alla Borsa Italiana e la
contestuale trasformazione in Società per Azioni, prevista entro il 31
maggio 2002. L'intera struttura sta alacremente operando anche in vista di
questo fondamentale appuntamento, forte dei buoni risultati che sono stati
conseguiti nel corso del 2001 e che il Consiglio ha avuto modo di
analizzare. Il 2001 è stato caratterizzato da una significativa crescita
dimensionale, si è passati da 846 a 941 sportelli, e dalla fusione per
incorporazione delle due banche controllate pugliesi, la Banca Cattolica di
Molfetta e la Banca Popolare Jonica. Gli sportelli del Gruppo, che conta
oltre alla Capogruppo, la Banca di Credito Popolare di Siracusa, il Credito
Industriale Sammarinese, Interbanca e Antonveneta Abn Amro Sgr, sono
attualmente 1019. I primi risultati del bilancio individuale della Banca
Antonveneta Questi i dati patrimoniali ed economici di preconsuntivo della
Banca Antonveneta, che superano le previsioni e ben sintetizzano il buon
andamento dell'intensa operatività condotta nel corso del 2001. La raccolta
globale da clientela ha raggiunto, al 31.12.2001, i 51.656 milioni di euro,
segnando un incremento del 5% rispetto al 2000. In particolare la raccolta
diretta è stata pari a 24.888 milioni di euro, con un incremento dell'23,4%
rispetto all'anno precedente, mentre la raccolta indiretta, che sconta
l'andamento particolarmente negativo dei mercati, si è attestata a 26.768
milioni di euro (-7,8%). Gli impieghi all'economia sono stati pari a 25.229
milioni di euro con un incremento del 19,4%, mentre il rapporto tra
sofferenze nette e impieghi netti è sceso all'1,7%, contro il 4,9 di fine
2000. Nell'analisi del conto economico si evidenzia, in particolare,
l'ottimo andamento del risultato lordo di gestione che si è attestato a
1.012 milioni di euro, segnando un incremento del 49,3%. Sulla scorta di
questi risultati si prevede un significativo aumento dell'utile netto e del
dividendo. Al termine dei lavori il Consiglio di Amministrazione ha
manifestato la propria soddisfazione per i risultati raggiunti ed ha
formulato i migliori auguri di buon lavoro al nuovo vertice aziendale. Il
Dott. Silvano Pontello, Presidente della Banca Antonveneta, è nato a
Concordia Sagittaria, in provincia di Venezia, il 24 novembre 1937. Ha
completato i suoi studi all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,
dove ha conseguito la Laurea in Scienze Economiche. Dopo l'esperienza
pluriennale in Banca Privata Finanziaria e in Caboto, nel 1976 è entrato
nell'allora Banca Antoniana in qualità di Assistente al Direttore Generale.
Dopo aver ricoperto vari ruoli di responsabilità, nel 1990 è salito al
massimo vertice della banca promuovendo poi, nel 1996, la fusione con la
Banca Popolare Veneta e divenendo prima Direttore Generale e poi Vice
Presidente e Direttore Generale della nuova Banca Antonveneta. Riveste
attualmente incarichi di Amministrazione in varie controllate dell'omonimo
gruppo. Fra questi, è Vice Presidente di Interbanca Spa e della Antonveneta
Vita Spa. E' Membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato
Esecutivo dell'Associazione Bancaria Italiana (A.B.I.) e del Consiglio di
Amministrazione di Antonveneta Abn Amro Sgr, del Lloyd Adriatico e della
Snia. Enrico Pernice Direttore Generale della Banca Antonveneta Enrico
Pernice è nato a Milano il 15 dicembre 1940, ha conseguito la maturità
classica e dopo significative e diversificate esperienze lavorative in
ambito bancario e industriale, è divenuto, nel 1986, Vice Direttore Generale
della Banca Popolare Veneta. Il 1° luglio 1996, con la fusione fra la Banca
Antoniana e la Banca Popolare Veneta, è stato chiamato alla carica di
Condirettore Generale della nuova Banca Antonveneta, di cui è diventato
Condirettore Generale Vicario dal gennaio 2001. Ricopre la carica di
Consigliere di Amministrazione presso Factorit S.p.A.; Finantia S.A.
(Repubblica di S. Marino); Antonveneta Vita e In Factor S.p.A. Angelo
Testori, Condirettore Generale Vicario della Banca Antonveneta, è nato a
Stradella, in provincia di Pavia, il 5.12.1946. Ha avuto importanti
esperienze di lavoro a Milano presso Banca Morgan Vonwiller, Barclays Bank,
Banca Manusardi, presso la quale è stato a capo dell'Area Fidi e Sviluppo, e
Euromobiliare, con la responsabilità delle Gestioni Patrimoniali e dello
Sviluppo delle Attività di Merchant Banking. Nel 1987 è entrato nella Banca
Antoniana, dove ha ricoperto i ruoli di Responsabile delle Sedi di Milano,
Bologna, Torino e Roma. Nel 1995 è stato chiamato alla Direzione Generale
della controllata Credito Lombardo, che ha guidato fino all'incorporazione
in Antonveneta avvenuta nel 1997. E' quindi stato nominato Capo dell'Area
Lombardo-Ligure di Antonveneta e, successivamente, Vice Direttore Generale
della controllata Banca Nazionale dell'Agricoltura, incorporata in
Antonveneta nell'ottobre del 2000. Della Banca Antonveneta è stato Vice
Direttore Generale dal 1 luglio 1999. E' inoltre Presidente del Consiglio di
Amministrazione delle Società di cartolarizzazione Antenore Finance Spa e
Theano Finance Spa, nonché Consigliere di Amministrazione di Romagest SpA
Sgr e di Serfactoring. Maurizio Sarrocco, Condirettore Generale della Banca
Antonveneta, è nato a Roma il 21 giugno 1939. Dopo aver conseguito la laurea
in ingegneria elettronica nel 1964, matura le prime esperienze professionali
in IBM. Viene poi assunto da Italsiel S.p.A., società appena costituita
facente parte del Gruppo I.R.I., (primo esempio in Italia di software house,
indipendente dai fornitori di hardware). Nel 1981 è nominato Amministratore
Delegato di S.I.B.I. - Società d'Informatica per la Banca e per l'Impresa,
costituita a Padova a seguito di una joint-venture tra la Banca Antoniana ed
Italsiel S.p.A., con il compito di realizzare l'outsourcing del sistema
informativo della Banca e di operare sul mercato del software applicativo.
Nel 1992 è nominato Amministratore delegato di Banksiel S.p.A., società oggi
leader di mercato nel settore dell'informatica bancaria. Nel luglio 1997
esce dalla Società Banksiel per svolgere in proprio attività di consulenza
nel settore del credito, in particolare per la progettazione del nuovo
sistema informativo della Banca Antonveneta, dove viene assunto, nel 1998,
con la qualifica di Vice Direttore Generale e con la responsabilità diretta
del sistema informativo; ha inoltre la sovraintendenza delle Direzioni
Centrali del Personale, degli Immobili e dei Centri Operativi. E'
Consigliere di Amministrazione di Antonveneta Abn Amro S.p.A., Banksiel
S.p.A., Consorzio Triveneto S.p.A. e Seceti S.p.A.
MPS FINANCE LANCIA UN NUOVO PORTALE INFORMATIVO E DI TRADING DEDICATO
ALLA FINANZA PERSONALE E ALLA FINANZA CORPORATE RIVOLTO A OGNI CATEGORIA DI
INVESTITORI, DALLE BANCHE COMMERCIALI ALLE PICCOLE/MEDIE IMPRESE AI CLIENTI
CORPORATE E AGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI
Milano, 30 gennaio 2002 - Mps Finance, la Banca Mobiliare del Gruppo Monte
dei Paschi di Siena, lancia un nuovo portale finanziario verticale dedicato
a Banche Commerciali, Piccole/Medie Imprese, clienti Corporate, Investitori
Istituzionali e Privati.
www.mpsfinance.biz offre
sia funzioni informative che di trading e si caratterizza per la innovativa
struttura che consente a ogni utente di personalizzarlo creandone una
propria versione. Dai Covered Warrants, ai servizi e prodotti di finanza per
le imprese, fino ai prodotti finanziari creati dalle Product Factory, il
nuovo portale di Mps Finance ha nella completezza dell'offerta e nella nuova
veste grafica i suoi punti di forza. Cosa si trova nel portale
www.mpsfinance.biz Il portale si compone di tanti siti paralleli,
presentando funzionalità, servizi e strumenti modularizzati sui
comportamenti delle varie categorie di clienti. Alle Banche Commerciali e
agli Investitori Privati è dedicato il modulo Personal Finance Solutions,
home page del Laboratorio di finanza personale, su cui è presente un'ampia
gamma di prodotti di investimento e di finanziamento, da quelli tradizionali
ai più innovativi. Al segmento delle Piccole/Medie Imprese e clienti
Corporate è dedicato il modulo Corporate Finance Solutions, che offre un
catalogo prodotti per la gestione sia dell'attivo che del passivo aziendale:
dai prodotti di raccolta e investimenti, di gestione del rischio di cambio,
di commodity e di tasso di interesse, fino agli ibridi (finanziari,
assicurativi, leisure) Per gli Investitori Istituzionali: un sito nel sito,
Institutional Investors, che fornisce nuove opportunità di business, con un
focus particolare verso i prodotti di debito e la ristrutturazione dello
stesso, nonché sulle operazioni di cartolarizzazione. Le funzioni di trading
- Sul portale è anche presente De@lDone, minisito dedicato all'informativa
completa di Ddt, il Sistema di Scambi Organizzato che rappresenta la scelta
multicanale della Banca e uno strumento sul quale, attraverso le Banche e
gli Intermediari Aderenti, operano Corporate, Pmi e Privati. Nel sito sono
disponibili tutti i prodotti quotati completi di schede, le quotazioni di
mercato e le statistiche. Grande attenzione è stata posta sull'informazione
relativa alle emissioni di Cw di Mps realizzando una sezione apposita
Covered Warrants con quotazioni, informativa completa, manuali e news di
approfondimento, strumenti per la valutazione del rischio/rendimento e degli
scenari futuri, commenti e case history. A tali informazioni viene
affiancato uno dei nuovi servizi introdotti su www.mpsfinance.biz, il Cw
Calculator , nuovo strumento di calcolo e di analisi sui Cw che Mps Finance
mette a disposizione dei suoi clienti. Il calcolatore permette di valutare
la volatilità implicita di un Covered Warrant sulla base del prezzo mid
(oppure il prezzo stesso a partire dalla volatilità), di effettuare
confronti tra due diversi Covered Warrants, di calcolare le greche e tre
indicatori specifici: il break even, il gearing, il leverage. Attraverso
l'analisi di scenario consente di calcolare per diversi istanti temporali
futuri la variazione del prezzo del Covered Warrant a seguito di congiunte
variazioni della volatilità implicita e del prezzo del sottostante. I nuovi
servizi: Motori di ricerca e filtri avanzati, E-learning, Mpsf Tv
Accessibile sul sito di Mps Finance è anche un motore di ricerca e un
sistema di filtri avanzati che consentono con pochi step di trovare con
facilità e rapidità gli strumenti finanziari di interesse e, all'interno di
una stessa categoria, di effettuare confronti omogenei. Una specifica
sezione di E-learning è presente con schede di approfondimento per ogni
prodotto complete di descrizione dettagliata, informativa correlata
contenente parole chiave che rimandano ad un glossario on-line, commenti e
case history che permettono scelte informate e responsabili. Con il portale
nasce anche Mpsf Tv attraverso la quale viene offerta la possibilità di
essere sempre aggiornati sull'andamento delle variabili macro delle
principali economie mondiali, sulle implicazioni che hanno sull'andamento
dei mercati obbligazionario, valutario e azionario: tutte le notizie, i
comunicati, i commenti ed osservazioni più rilevanti sono disponibili su
video. Come nel caso del primo sito informativo, il nuovo portale è nato da
una collaborazione con IrisCube, una delle principali società di consulenza
di servizi web-based in Italia.
PRENDE VITA LA LETTERA D'INTENTI SIGLATA A LUGLIO TRA AXA E CATTOLICA PER
OPERARE INSIEME SUL MERCATO ITALIANO DECISA LA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ
MISTA EMPLOYEES BENEFIT
Milano, 30 gennaio 2002 -Axa Assicurazioni e Cattolica danno attivazione
alle intese siglate il 24 luglio scorso per lo sviluppo strategico delle
proprie attività assicurative in Italia e in prospettiva internazionale.
L'accordo, sottoscritto oggi dalle due società consolida le traieftorie
strategiche preannunciate nel luglio scorso tese ad offrire risposte
adeguate alla sempre più rapida evoluzione dei mercati. Sono state
confermate come aree strategiche prioritarie: l'area previdenziale aziende (employees
benefit), il comparto salute e il settore enti religiosi e no-profit. Prime
iniziative di collaborazione: area previdenziale aziende: è di prossima
costituzione una società specializzata. nell'area "Employees BenefiC, con
partecipazione azionaria paritetica, che si propone di offrire servizi
previdenziali nei comparti vita, infortuni e malattia al mondo delle imprese
e La joint-venture diverrà operativa entro il l' gennaio 2003; ai loro
dipendenti. La joint venture diverrà operativa entro il 1° gennaio 2003; A
area salute: il piano si baserà sull'integrazione tra le competenze
sviluppate da Axa in ambito internazionale nel settore e la conoscenza
approfondita di Cattolica del mercato italiano e della realtà sanitaria
nazionale, al fine di instaurare rapporti di qualità con strutture
ospedaliere. Area enti religiosi ed enti no-profit: l'iniziativa prevede la
condivisione delle competenze specifiche dei due Gruppi e potrà contare
sull'esperienza maturata nel settore degli enti religiosi e no-profit in
Francia per Axa da Mutuelle Saint-Christophe e in Italia da Cattolica. Sono
state inoltre identificate aree di cooperazione e sviluppo tra le due
Società attuabili nel medio- breve periodo: condivisione delle reti di
fiduciari nell'ambito sinistri, attraverso la formazione di un unico albo e
la definizione di standard comuni di riferimento costo/prestazione;
l'utilizzo da parte di Cattolica della rete internazionale di Axa per la
gestione dei sinistri esteri. Collaborazioni nell'ambito della gestione
sinistri: la negoziazione di accordi congiunti con carrozzieri
convenzionati, l'utilizzo graduale da parte di Axa del call-center di
Cattolica per apertura e gestione sinistri e lo sviluppo di collaborazioni
operative per l'ottimizzazione delle strutture di liquidazione;
collaborazioni nel collocamento di strumenti finanziari innovativi: prevede
la sottoscrizione di specifici accordi per la distribuzione di strumenti
finanziari emessi da società del Gruppo Axa nonché la possibilità di
collaborare nella realizzazione di prodotti a capitale protetto; utilizzo
dell'expertise di Axa Investment Managers, nell'analisi dei mercati
finanziari e nella gestione di investimenti mobiliari; L'accordo firmato
dalle due società dà vita ad una collaborazione strategica che potrà contare
sui vantaggi competitivi garantiti da una vasta e diversificata rete
distributiva e da una conoscenza approfondita dei know-how tecnico
-assicurativi delle aree di sviluppo che si intendono privilegiare. Inoltre
la vicinanza di visione e allo stesso tempo la complementarietà degli
standard professionali che caratterizzano i due Gruppi consentono
l'individuazione di diversi fattori di sinergia e la possibile condivisione
di importanti servizi.
IL GRUPPO ROYAL BANK OF SCOTLAND ANNUNCIA UN'ACQUISIZIONE: DIRECT LINE
DIVENTA LA SECONDA COMPAGNIA DIRETTA
Londra, Milano, 30 gennaio 2002- Direct Line, la compagnia di assicurazioni
controllata dal Gruppo Royal Bank of Scotland, sta per diventare la seconda
compagnia diretta di assicurazioni nel mercato italiano grazie
all'acquisizione di Royal Insurance, filiale italiana del Gruppo Royal & Sun
Alliance Insurance. Con questa acquisizione Direct Line supererà i 300.000
clienti in Italia. Commentando l'acquisizione Fred Goodwin, Group Chief
Executive del Gruppo Royal Bank of Scotland afferma: "Il mercato delle
assicurazioni dirette in Europa è rimasto agli albori. La forza del marchio
Direct Line colloca la compagnia in una posizione eccellente per sfidare gli
attori tradizionali, che hanno prodotti più costosi e non hanno la filosofia
del servizio al cliente di Direct Line. Abbiamo già dimostrato che il
modello Direct Line può funzionare in Europa con Linea Directa in Spagna,
che è oggi la più grande compagnia diretta del Paese. Questa acquisizione fa
di Direct Line la seconda compagnia diretta in Italia e costituisce una base
ancora più solida per lo sviluppo futuro". Le auto ad uso privato in Italia
sono 32 milioni, pari a un totale premi di 19,9 miliardi di Euro.
L'acquisizione sarà completata solo dopo l'approvazione da parte degli
istituti di vigilanza italiano e inglese, Isvap e Fsa.
NICHOLAS NEGROPONTE (MIT) OSPITE DEL WORKSHOP AMBROSETTI SU " LE NUOVE
FRONTIERE DEL MARKETING LA CENTRALITA DEL CLIENTE E IL RUOLO DELLA MARCA"
Milano, 30 gennaio 2002 - Il prossimo Marketing Forum organizzato da
Ambrosetti è stato focalizzato sulle tematiche del brand e della relazione
con il cliente, perché sono gli elementi essenziali da controllare in un
momento in cui il marketing è in rapida evoluzione, anche grazie alle nuove
tecnologie che rendono possibile e necessario ciò che solo alcuni anni fa
non era neanche ipotizzato. Ecco il motivo per cui è stato chiesto a
Nicholas Negroponte di tracciare uno scenario di riferimento, al fine di
avere un contributo preziosissimo, ma soprattutto indipendente dai vecchi
schemi consolidati e proiettato nel futuro. Allo stesso tempo, il Forum
propone un approfondimento concreto su come sia possibile utilizzare le
nuove tecnologie a sostegno delle relazioni con il cliente. Dominique
Hassens, uno dei massimi esperti mondiali di Crm, illustrerà proprio come
non sia possibile poter contare su una clientela fedele e consolidata nel
tempo (vera ricchezza dell'azienda) senza una strategia che regoli le
relazioni con la clientela e sia basata su informazioni sempre disponibili e
gestite in modo ottimale. Uno dei contenuti di maggiore spessore del Forum è
rappresentato dalla testimonianza di Jim Williams, Vp della Young & Rubicam,.
Jim Williams è in particolare responsabile di Brand Asset Valuator, la
famosa ricerca annuale della Y&R sui marchi più diffusi e consolidati. Da
questa analisi prenderà spunto un interessante approfondimento sulle
performance dei principali marchi e sulle "lezioni" che ne possono derivare
in termini di "brand management" e di atteggiamenti verso i
clienti/consumatori. Infatti, da più parti si possono osservare fenomeni che
ci indicano l'importanza di una marca forte e ottimamente gestita, oggi che
la scelta del cliente dipende ancora di più dal rapporto personale. In un
simile contesto, qualsiasi prodotto/servizio viene sintetizzato nei valori
che il cliente attribuisce alla sua marca, che spesso è l'unico
interlocutore con cui stabilire quel rapporto diretto e personale: quando il
prodotto/servizio non riesce ad essere - alla prova dei fatti -all'altezza
delle aspettative che il cliente aveva riposto nella marca, è il rapporto
stesso che viene incrinato, a volte senza appello. In termini concreti e
operativi, il Forum propone un'applicazione metodologica, Mitografia, che è
direttamente collegata alla "teoria" del rapporto marca - cliente.
Mitografia propone una segmentazione che si basa non più sulle motivazioni
e' sui comportamenti d'acquisto, ma sull'agire di marca, ovvero
sull'individuazione delle alternative potenziali che permettano alla marca
di rilanciare la propria offerta, di ingaggiare in forma nuova i
consumatori. Infatti, in un contesto di domanda debole, sempre meno
stimolata dal bisogno, e di offerta abbondante e segnata da evidenti
fenomeni di inquinamento competitivo, i prodotti non si limitano a
trascinare con sé benefit funzionali e/o emozioni di consumo, ma tendono a
incarnare un'idea, esprimendo mondi di significati elaborati nella nostra
storia culturale. E' questa l'autentica novità della competizione attuale,
in cui la merce trova un inaspettato valore immateriale nella fusione con
una tradizione di tipo mitico - culturale. Mitografia riconosce questo
livello della competizione e dunque "segmenta" non il consumo reale ma
l'immaginario potenziale di ogni settore competitivo. I vantaggi sono
evidenti. Passare dalla classificazione oggettiva dei mondi reali del
consumo (caratteristiche dei consumatori, stili di vita, motivazioni e
comportamenti d'acquisto) alla differenziazione simbolica dei mondi
potenziali e immaginari, propri di ciascun settore merceologico, permette
di: rilanciare la distintività della Marca su basi nuove e inimitabili -
presidiare il mercato in forma molteplice e mobile - lanciare costantemente
ingaggi innovativi ai consumatori Ma oltre ad approfondire queste relazioni
tra la marca e il legame del cliente con il prodotto/servizio, il Forum si
spingerà oltre, come è consuetudine degli incontri Ambrosetti, a ricercare
le ultimissime innovazioni nel campo del marketing: in particolare, l'experiential
marketing attraverso la testimonianza del suo guru, Bernd Schmitt, della.
Columbia University. L'experiential marketing è dovunque. In molti mercati e
comparti industriali (largo consumo, servizi, tecnologia, business - to -
business), molte organizzazioni diverse tra loro hanno adottato le tecniche
dell'experiential marketing per sviluppare nuovi prodotti, comunicare con i
clienti, migliorare le relazioni commerciali, selezionare i partner
d'affari, disegnare gli ambienti di vendita, e costruire siti web. Questa
trasformazione non accenna a diminuire. Sempre di più gli operatori di
marketing stanno abbandonando il tradizionale marketing fatto dì 'Teatures -
and - benefits" a favore della creazione di esperienze per i loro clienti.
Sense - Feel - Think - Act - Relate. Si tratta di un approccio
rivoluzionario per il marketing dell'era dell'informazione e della marca, in
cui Schmitt mostra come i manager possono creare esperienze olistiche per i
clienti attraverso marchi che procurano associazioni sensoriali, affettive e
creative unitamente a campagne di stili di vita e identità sociale. Alla
luce delle tematiche evidenziate, il Forum propone anche (e innanzitutto)
una ricerca trasversale e mirata ad approfondire i "macro fattori" che
sottostanno alle scelte d'acquisto, ma che proprio per questo le
condizionano. Il rapporto "personale" tra il cliente e la marca propone e
impone delle verifiche di identità culturale e di condivisione di valori,
prima di arrivare alla valutazione specifica dell'offerta e delle sue
convenienze. Alcune delle questioni sottostanti al rapporto marca-cliente
sono: se, come e quanto il giudizio "etico" del cliente verso la marca (e
l'organizzazione che questa rappresenta) trova spazio nella relazione e poi
nei comportamenti di consumo; quale relazione si stabilisce tra la marca
"globale" e le identità culturali dei clienti, in alcuni casi fortemente
connotate in senso "locale". La ricerca, presentata in esclusiva ai
partecipanti al Forum, è in corso di svolgimento a cura del professor Renato
Mannheimer, che ne illustrerà personalmente i risultati durante i lavori.
Martedì 26 e Mercoledì 27 Febbraio2002 Milano - Hotel Four Seasons. Per
informazioni Tel 02 46 75 31
OSSERVATORIO FINDOMESTIC: I CONSUMI E LE ABITUDINI DEGLI ITALIANI DOPO L'
11 SETTEMBRE: LE DONNE SONO LE PIÙ PESSIMISTE NEL BREVE, MA L'EFFETTO GUERRA
SEMBRA ESSERE STATO METABOLIZZATO, E, IN TUTTI, C'È LA CONVINZIONE CHE IN
OGNI CASO CE LA CAVEREMO COME AL SOLITO
Milano, 30 gennaio 2002 - Sono questi i principali risultati emersi nel
corso della presentazione dell'ottava edizione dell'Osservatorio di
Fìndomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Lombardia presentato ieri
a Milano. La ricerca annuale di Findomestic ha analizzato in un secondo
supplemento, redatto ad hoc, come sono cambiate le abitudini d'acquisto
degli italiani dopo gli eventi dell'1 1 settembre e come questi ultimi
pensano che varierà il loro tenore di vita. Il consumatore italiano sta
metabolizzando gli eventi e punta ad una normalizzazione dei consumi.
L'effetto guerra è ancora presente, ma non è più così rilevante. Diminuisce
sensibilmente la paura di attentati nei luoghi dello shopping. Si confermano
le tendenze al ribasso per i viaggi e il turismo; mentre l'informatica
domestica manifesta qualche segnale di ripresa. Nel tracciare le previsioni
del futuro la guerra si intreccia con l'andamento delle borse e l'avvento
dell' euro. Il quadro che emerge all'inizio del nuovo anno conferma le
opinioni espresse nel precedente sondaggio: tre italiani su quattro
continuano a pensare che la guerra produrrà cambiamenti ai quali, però,
potremo abituarci gradualmente e che in breve tempo, quindi, la gente
tornerà ad acquistare come prima. La maggioranza delle famiglie resta
dell'idea che si acquisterà meno il voluttuario e più il necessario, anche
se, complice forse il periodo natalizio, questa opinione si fa meno
pronunciata. Resta un certo timore per possibili speculazioni e aumenti di
prezzi (ai quali forse non è estraneo il passaggio all'euro). Alle soglie
del nuovo amo quasi due italiani su tre ritengono che il proprio tenore dì
vita sarà destinato a peggiorare nei prossimi tre mesi. L'accentuarsi della
prospettiva negativa è determinata soprattutto da un consistente cambiamento
nell'atteggiamento della popolazione femminile: sale, infatti, dal 59 al 69%
il gruppo delle "pessimiste", mentre gli uomini restano stabili al 53%. Le
donne sono più sensibili ai possibili peggioramenti del tenore di vita nei
prossimi mesi, mentre gli uomini sono più ottimisti sul medio periodo. A due
mesi di distanza queste due linee di pensiero, che coesistono nella
popolazione italiana, sembrano farsi ancora più divergenti: peggiora il
pessimismo a breve e migliora l'ottimismo sul medio periodo. L'11 settembre
non ha arrestato comunque la famiglia nell'elaborazione dei suoi progetti
d'acquisto, specie se strategici, come ad esempio l'acquisto di una casa, la
sua ristrutturazione e il conseguente arredo. I dati sono stati raccolti
basandosi su una ricerca qualitativa su un campione significativo della
popolazione italiana costituito da 3.000 individui intervistati
telefonicamente. La stima dei mercati che segue è stata invece effettuata in
collaborazione con società come Prometeia e GfK, attingendo anche ad
informazioni del database interno di Findomestic Banca, leader in Italia nel
credito al consumo, che lo scorso anno ha effettuato oltre 6,5 milioni di
operazioni di finanziamento per l'acquisto dì beni durevoli. Uno sguardo in
particolare alla Lombardia ed alle sue province: Milano traina una Regione
già ricca - La spesa media famigliare in beni per la casa è superiore a
quella nazionale sia in elettrodomestici sia in mobili: in media ogni
famiglia della Regione spende 143 Euro per comperare elettrodomestici
bianchi e 136 per i bruni. Gli acquisti in mobili si assestano su 736 Euro
per nucleo famigliare. Complessivamente, a livello regionale, si spendono
531 milioni di Euro in elettrodomestici bianchi, 504 nei bruni e 2.726 in
mobili con un incremento complessivo rispetto all'anno precedente del 2,6%.
La città che spende di più è Milano, distanziando di gran lunga tutte le
altre province. Ogni famiglia del capoluogo spende mediamente 156 Euro per
comperare elettrodomestici bianchi e 149 £ per acquistare i bruni. La cifra
spesa in mobili è di 773 Euro. Seguono Brescia e Mantova. A Brescia, per gli
stessi beni, la spesa è di 136 C, 128 Euro e 719 E; mentre a Mantova si
spendono 136 Euro per nucleo negli elettrodomestici bianchi, 129 Euro nei
bruni e 718 Euro nei mobili. Lecco è il fanalino di coda con acquisti medi
famigliari di 128 Euro, 121 Euro e 725 Euro, assieme a Cremona,
rispettivamente con 130 C, 122 Euro e 675 Euro di spesa media per nucleo nei
medesimi comparti. Tutte la altre province si posizionano su livelli di
spesa media famigliare intermedi. Le famiglie di Corno, ad esempio, spendono
134 Euro in elettrodomestici bianchi, 128 Euro in bruni e 707 Euro in
mobili; a Lodi, negli stessi settori, si spendono rispettivamente 135 Euro
129 Euro e 770 Euro. 1 nuclei famigliari di Pavia acquistano
elettrodomestici bianchi per 132 Euro, bruni per 125 Euro e mobili per 635
Euro; mentre a Sondrio, per gli stessi beni, si spendono mediamente 13 2
Euro, 124 Euro e 657 Euro. A Varese la spesa media in elettrodomestici
bianchi è di 133 Euro, quella in bruni di 126 £ e quella in mobili di 705
Euro, mentre a Bergamo, nei medesimi prodotti, le cifre sono rispettivamente
di 133 Euro, 127 Euro e 746 Euro. Passando invece al comparto autoveicoli è
importante segnalare come la spesa media famigliare sia superiore a quella
nazionale: in quest'area ogni famiglia spende in media 1.991 Euro, rispetto
ai 1.700 Euro della media nazionale. La provincia in cui si spende di più è
Varese con una media di 2.200 £ per famiglia, mentre Sondrio è il fanalino
di coda con 1.328 Euro per nucleo. . -t La spesa media dell'area in
motoveicoli è di poco inferiore a quella nazionale: in Lombardia si spendono
mediamente 111 Euro, 4 E in meno della media italiana. Bergamo è la
provincia in cui si spende di più con 126 E per nucleo, Sondrio è ancora una
volta il fanalino di coda con una media di 77 Euro. Tutti gli indicatori
economici presentano valori più alti delle rispettive medie nazionali: le
famiglie lombarde hanno un reddito medio pro capite di 16.462 Euro il 23% in
più della media italiana. 1 risparmi pro capite ammontano a 2.168 Euro: il
39% in più del dato nazionale. I consumi pro capite si attestano sui 14.294
Euro : il 21% in più del dato medio dell'intero Paese. In provincia di
Milano si guadagna di più con 18.541 Euro pro capite e si consuma di più con
16.295 Euro pro capite, a Varese si risparmia di più con 2.562 Euro pro
capite, mentre a Cremona in proporzione si spende di più: l'89,34% del
reddito viene infatti speso. In provincia di Sondrio si guadagna di meno con
12.848 Euro pro capite e si consuma di meno con 11.247 Euro pro capite, a
Cremona si risparmia di meno con 1.552 Euro pro capite, è infine a Corno che
in proporzione si spende di meno: solo l'83,38 del reddito viene infatti
consumato. Nella regione c'è una grande concentrazione di ipermercati e
grandi superfici integrate, complessivamente sono state censite 135 realtà,
vale a dire il 28% del totale nazionale. Esistono in quest'area 94 centri
commerciali: il 29% dei 323 presenti in Italia. Alcune tendenze nazionali
che si riscontrano anche in Lombardia - 1 timori degli italiani non frenano,
come si è visto, l'acquisto di alcuni beni come gli elettrodomestici,
fotocamere digitali e i mobili che escono dalla stagnazione degli ultimi
anni. Gli elettrodomestici bianchi come le cucine (+3,2%), i congelatori
(+5,4%), le lavastoviglie (2,7%), le lavatrici (+1,2%), e i frigoriferi
(+1,3) mostrano trend crescenti in quantità vendute. 1 modelli più richiesti
sono quelli a basso consumo energetico e quelli che hanno il miglior design:
un fattore, quest'ultimo, che è diventato importante poiché spesso le
abitazioni sono costituite da ambienti unici (sala cucina) in cui questo
elemento assume un'importanza maggiore. L'analisi degli elettrodomestici
bruni evidenzia l'esplosione del mercato del Dvd (+156%) e quello dei
componenti satellitari (+106%), parabole comprese. Si tratta di due mercati
la cui crescita è stata aiutata anche dalla maggiore attitudine degli
italiani a rimanere in casa dopo gli eventi dell'11 settembre, cui si
aggiunta una "maggiore sete di notizie" in tempo reale. Nel corso del 2001
la predilezione per il digitale è diventata una vera e propria passione per
i prinii acquisti ed anche quelli di sostituzione. Sempre di più si
acquistano Dvd per sostituire il vecchio videoregistratore o videocamere
digitali destinate a rimpiazzare il modello analogico. All'interno del
comparto televisori si osserva un aumento dei dati espressi in valore che
indica una maggiore propensione all'acquisto di modelli con schermo uguale o
superiore a 2C e di fascia alta. Parallelamente stanno crescendo
significativamente, anche se costituiscono ancora una nicchia limitata, gli
home theatre. Il mercato dei mobili sta vivendo una fase moderatamente
positiva grazie anche alle incentivazioni alle ristrutturazioni edilizie che
hanno fatto anticipare l'acquisto di mobili da parte di coloro che hanno
ritenuto utile sostituire l'arredamento di casa: cucine (+2%), camera,
soggiorno e mobili imbottiti (+1,7%) hanno risentito positivamente di questo
trend. La telefonia si contraddistingue quest'anno per il crollo di spesa
complessiva in cellulari (-20%) cui si contrappone un incremento della
telefonia domestica fissa (+4%) mentre il segmento dei fax registra un calo
del 10%.11 crollo non è però dovuto ad un minor numero di pezzi venduti, che
anzi si mantengono più o meno sugli stessi valori del 2000, quanto al forte
calo dei prezzi medi di vendita. Quasi tutto il comparto dell'office
equipment, già in crisi prima dell'1 1 settembre, conferma dopo i tragici
eventi di quel giorno il suo trend negativo, eccezion fatta per gli scanner
che crescono del +14%, mentre i personal computer diminuiscono del -6% e i
monitor del -5%. Trainato esclusivamente dalla tecnologia digitale, il
mercato della fotografia evidenzia nel corso del 2001 un'ottima performance.
Il vero boom è senz'altro quello delle fotocamere digitali: un segmento
capace di far crescere la propria quota di mercato in termini di spesa dal
6% del 1997 al 50% del 2001. Si assiste in questo campo ad un fenomeno assai
simile a quello riscontrato per il mercato dei personal computer. Il
continuo abbassamento dei prezzi permette ai consumatori di acquistare
modelli tecnologicamente sempre più avanzati: apparecchi con alta
risoluzione, elevata capacità di memoria, profondità di zoom crescente etc.
Le moto registrano un vero e proprio crollo di vendite sia nel comparto
50cc, sia in quelli di maggiore cilindrata. Nel primo caso le cause sono
principalmente il proseguimento degli effetti negativi della legge sul casco
e le elevate tariffe assicurative, mentre nel secondo caso ha fortemente
influito la fine degli incentivi alla rottamazione. 1 cali maggiori nelle
moto "targate" si hanno nel Nord Est (-23%) e al centro (-21%). Le regioni
con il maggior numero di moto sono Liguria, Toscana e Umbria con più di 60
moto ogni 100 famiglie. Il mercato delle auto evidenzia come le
immatricolazioni si mantengano su livelli elevati, anche se scendono sotto
quota 2.400.000 unità. L'incremento dei prezzi, unitamente all'acquisto di
modelli di più elevata qualità, permette alla spesa complessiva di
mantenersi sugli stessi livelli dell'anno precedente. Le vendite auto sono
state influenzate positivamente dallo smaltimento del parco auto non
catalizzato che ammonta a circa 11 milioni di veicoli. Le immatricolazioni
sono state 2.380.000 con un lieve decremento. A livello territoriale si è
registrato un aumento in alcune regioni come Valle d'Aosta (+4,3%), Lazio
(2,5%), Toscana (+0,3%), Molise (+1,7%), Calabria (+0,6%), Sardegnà,(+0,4%).
L'Osservatorio di quest'anno ha dedicato una parte qualitativa all'uso della
macchina come mezzo di trasporto utilizzato per gli acquisti da cui è emerso
come il 64% degli intervistati la preferisca per l'autonomia degli
spostamenti, il 30% per il risparmio di tempo, il 26% perché facilita le
operazioni di carico scarico, mentre il 43% rileva per contro gli
inconvenienti causati dai problemi di parcheggio, il 40% segnala i problemi
del traffico e del costo degli spostamenti, con un 7% che mette in conto lo
stress provocato dal condurre una vettura. Nell'ambito della stessa ricerca
è stato anche domandato per quali fattori valesse la pena di spostarsi e
quanti chilometri i consumatori fossero disposti a percorrere per fare
acquisti: ne è emerso che la percorrenza media è tra i 20 e i 23 chilometri
per trovare punti vendita che effettuino gratuitamente la consegna e il
ritiro dell'usato a domicilio, che facciano sconti su tutti gli acquisti,
che garantiscano un'ampia gamma di prodotti, che abbiano una buona
reputazione, siano aperto tutti i giorni e abbiano personale di vendita
preparato e disponibile. Lo scorso anno Findomestic Banca, che è presente
con 90 uffici e oltre 1.500 dipendenti su tutto il territorio nazionale ed è
leader del credito al consumo, ha registrato un volume d'affari di circa
3.600 milioni di Euro per un totale di 6,5 milioni di operazioni di
finanziamento effettuate nell'anno nei settori dei veicoli,
elettrodomestici, mobili e Hi-Fi.
ANIMA: CAUTO OTTIMISMO PER LA MECCANICA VARIA L'ANDAMENTO DEI IV
TRIMESTRE 2001 ATTENUA L'INCERTEZZA EVIDENZIATA DAL PRE-CONSUNTIVO
PRESENTATO A DICEMBRE
Milano, 30 gennaio 2002 La meccanica varia italiana non subisce forti
contraccolpi dagli eventi dello scorso settembre e conferma i dati di
pre-consuntivo 2001, che nonostante il clima di incertezza lasciavano
intravedere una moderata fiducia nella ripresa. Lo ha sottolineato quest'oggi
il Presidente Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria
Meccanica varia ed Affine) Savino Rizzio presentando i risultati
dell'indagine trimestrale sull'andamento dei settore. Secondo i dati
elaborati dall'Ufficio Studi Anima, dopo un III trimestre caratterizzato da
una diminuzione dei fatturati specie sul versante dell'export, si è
registrato un cauto miglioramento nel periodo ottobre/dicembre, in linea con
l'andamento complessivo dei settore nel 2001. Dai dati di pre-consuntivo
diffusi dalla Federazione. emerge infatti che lo scorso anno le imprese
italiane hanno realizzato un fatturato di 33,6 mld di euro - pari a 65.015
mld di lire - (erano 32,8 mld di euro nel 2000, pari a 63.420 di lire), con
un incremento dei 2,5% in valore (+ 1,7% in volume). Un aumento sostenuto
principalmente dalla domanda estera, che ha segnato un +. 3,4% (da 15,3 mld
di euro - 29.549 mld di lire - dei 2000 ai 15,8 mld di euro - 30.545 mld di
lire - dei 2001). Inferiore invece alle attese il mercato nazionale, che ha
evidenziato uno sviluppo dei 1,8%, passando dai 17,5 mld di euro (33.871 mld
di lire) dei 2000 ai 17,8 mld di euro (34.470 mld di lire) dei 2001. Una
tendenza confermata dall'indagine trimestrale Anima: analizzando i dati
elaborati dalla Federazione su un campione di 292 imprese associate, emerge
che tra ottobre e dicembre il saldo tra le aziende che denunciano una
situazione di fatturato "migliorata" e quelle che invece la giudicano
`peggiorata" diviene positivo, passando da -8,2 dei III trimestre a +15,1
dei IV. Il fatturato complessivo rispetto al periodo luglio/settembre è
aumentato per il 38% delle aziende (20,7% nel III trimestre) ed è rimasto
stabile per il 39,1%; diminuiscono le aziende che dichiarano peggiorata la
situazione: dai 28,9% dei periodo precedente al 22,9%. Situazione più rosea
sul mercato interno, con un saldo nuovamente positivo pari a +16,4 (era -4,2
nel trimestre precedente), che sui mercati esteri, che hanno fatto
registrare un saldo di +4,4 (-7,4 dei III trimestre). Le aziende che infatti
dichiarano migliorato il fatturato Italia sono il 37,3% (21,1% nel III
trimestre 2001), contro il 20,9% che lo indica peggiorato (era il 25,3% nel
trimestre precedente), `mentre anche per quanto riguarda i mercati esteri le
imprese che nel periodo ottobre/dicembre giudicano migliorato il fatturato
sono il 27,2% (21,3% nel III trimestre 2000) contro il 22,8% che invece
registra un peggioramento (28,9% nel periodo precedente). La situazione
ordini, pur non incoraggiante, ha portato ad un aumento dei carnet medio da
2,8 a 2,9 mesi, confermando come le aziende non abbiano subito pesanti
contraccolpi nell'ultimo trimestre dell'anno. Le previsioni per il trimestre
in corso sono anch'essi improntate all'ottimismo. Per il periodo
gennaio/marzo è infatti atteso un incremento della domanda dal 23,6% delle
aziende mentre il 64,4% non prevede variazioni di rilievo e cala
drasticamente (12%) il numero di chi si attende un calo. Le aspettative sono
positive sia sul mercato interno che su quello estero. Il 19,6% delle
aziende si attende un aumento della domanda in Italia ed 23,5% sul mercato
internazionale. Sostanzialmente stabile l' occupazione e solo in leggera
ripresa gli investimenti. "Ci attendiamo un ulteriore rilancio del settore
per la seconda metà dell'anno ha commentato il Presidente Anima Savino
Rizzio - "E' necessario che dal Governo arrivino misure più efficaci della
legge Tremontí per sostenere la crescita economica. Deve essere ben chiaro a
tutti che la legge Tremonti, così come è strutturata. renderà gli
investimenti meno impegnativi per le imprese, che difficilmente però faranno
investimenti non programmati solo per approfittare del provvedimento".
Un'analisi congiunturale a livello settoriale mostra situazioni
differenziate. Confermando le attese, il fatturato dei comparto "sistemi di
sollevamento e movimentazione" ha mostrato un recupero nel IV trimestre. La
situazione ordini è tuttavia ancora bassa in particolare per quanto concerne
l'export. I mesi di lavoro assicurato sono passati da 3,6 a 3,1. E'
proseguita la congiuntura favorevole dei comparto "macchine edili, stradali,
minerarie ed affini" che ha beneficiato di una certa vivacità dei mercato
nazionale. Le previsioni della domanda per il I trimestre 2002 sono in
generale buone. Fatturato Italia ed estero in crescita anche per il comparto
"macchine ed impianti per l'industria alimentare". La situazione ordini a
fine anno mostra tuttavia un saldo negativo e i mesi di lavoro assicurato
sono scesi da 4,3 a 3. Si spera in una positiva evoluzione a breve. Analoga
la situazione per il comparto "affettatrici" per il quale le proiezioni
negative non hanno fortunatamente trovato conferma. Anche il comparto
"attrezzature frigorifere per il commercio" sembra aver superato l'impasse
negativo. Il 66,6% dei campione dichiara una situazione di fatturato
migliorata rispetto al trimestre precedente (il 16,7% invariata e il 16,7%
peggiorata). Il carnet ordini è passato da 1 a 1,7 mesi e il trend
favorevole dovrebbe proseguire nel I trimestre 2002 interessando in
particolare i mercati esteri. Dopo il rallentamento registrato nel III
trimestre il comparto "macchine per caffè espresso" ha chiuso l'anno
all'insegna della crescita (il 44,4% delle aziende dichiara un fatturato in
aumento, il 55,6% invariato e nessuna peggiorato). Previsioni ancora
favorevoli. Ancora bassi i livelli di attività dei comparto "macchine per la
lavorazione delle carni". Normali fattori stagionali condizionano i
risultati dei comparto `apparecchiature aerauliche" mentre i produttori di
"apparecchi e componenti per impianti termici" denunciano una buona crescita
dei fatturato Italia ed una leggera ripresa di quello estero. La situazione
ordini è considerata tuttavia bassa da parte dei 49,9% dei campione e le
previsioni per i primi mesi sono meno favorevoli. Per i produttori di
"serrature e ferramenta" la situazione sembra finalmente rivolta al meglio
(il 31,3% dichiara una crescita dei fatturato). Per i prossimi mesi si
confida in particolare in una ripresa della domanda estera. La situazione
ordini dei comparto "posateria, coltelleria, vasellame, pentolame ed affini"
desta preoccupazione in particolare per quanto riguarda l'esportazione.
Ripercussioni negative sono attese su occupazione ed investimenti. Trend
differenziati per le aziende dei comparto Impianti di finitura". Il 46,2%
dei campione dichiara una crescita dei fatturato, il 15,4% una stabilità e
il 38,4% un peggioramento. Ridotti livelli di attività vengono segnalati dai
comparti "rubinetteria sanitaria" e "valvollame in bronzo e ottone". Il
carnet ordini si affievolisce sempre più aggirandosi attorno a 1 mese di
lavoro. Ci si augura che la situazione possa leggermente migliorare nei
prossimi mesi.
IL BIOLOGICO, MERCATO TRASPARENTE, CREDIBILE E IN CRESCITA. L'ESPERIENZA
DEL CONSORZIO CONTROLLO PRODOTTI BIOLOGICI DI BOLOGNA
Milano, 30 gennaio 2002 - Il Biologico: in Italia: 1550 milioni di Euro
(3000 miliardi di vecchie lire) di giro d'affari attestano che il settore
non è più solo "di nicchia " ma a tutti gli effetti un un vero e proprio
mercato e quindi sempre più necessita di enti di controllo e garanzia per il
consumatore che è attratto dai prodotti ma che deve essere tutelato e
garantito. Nel prossimo futuro è possibile una diminuzione del numero dei
produttori (con una maggior selezione e incremento delle aree coltivate) e
un aumento del numero delle imprese di trasformazione e distribuzione, in un
contesto di crescita complessiva del mercato. Se ne è parlato a Milano, alla
presentazione del C.C.P.B.(Consorzio per il Controllo dei Prodotti
Biologici) di Bologna Del giro d'affari complessivo in Italia, Euro 1035
milioni derivano dal consumo interno, Euro 280 milioni dalle importazioni e
quasi altrettanti dalle esportazioni. "La funzione degli organismi di
controllo (9 in Italia e 160 in Europa) - ha dichiarato Lino Nori,
presidente Ccpb - costituisce una assoluta garanzia per il consumatore
perchè tali organismi sono gli unici accreditati a certificare che quel
determinato prodotto è biologico". Di conseguenza, solo i prodotti che nelle
confezioni (dal fresco al preparato) recano in etichetta la dicitura della
certificazione e dell'ente che l'ha eseguita possono essere commercializzati
senza incorrere nelle sanzioni della legge. "Il controllo e la
certificazione - ha aggiunto fabrizio Piva, vice-presidente Ccpb - hanno
contribuito a dare garanzie al mercato e al consumatore sul rispetto della
normativa e, nello stesso tempo, hanno portato ad una maggiore trasparenza e
razionalizzazione dell'intero processo produttivo". La S.A.U. (Superficie
Agricola Utile) a biologico nell'Unione Europea è stimata in 3,8 milioni di
ettari (3% del totale), dati forniti da Fabio Lunati, dell'Osservatorio
Agro-industriale di Nomisma. L'Italia, con più di un milione di ettari è al
primo posto, seguita dalla Germania con oltre 450.000 Ha, dal Regno Unito
con oltre 400.000 Ha e dalla Spagna con 350.000 Ha. Con l'espandersi delle
superfici bio, è aumentato il numero degli operatori: nel 2000 hanno
raggiunto le 130.000 unità, pari all'1,9% del totale. L'Italia primeggia con
oltre 50.000 unità, seguita dall'Austria con 20.000 e dalla Spagna con
12.000. Il giro d'affari del mercato dei prodotti biologici nell'U.E. è
valutato nel 2000 intorno ai 10 miliardi di Euro In Italia, nel 2000, le
aziende agricole biologiche hanno avuto un incremento del 2,2%; i
produttori-trasformatori passano da 972 unità nel 1999 a 1297 unità nel 2000
(+33%). Le aziende di trasformazione da 1894 a 2898 con un aumento del 53%.
Si tratta di un segnale importante Da una parte il rallentamento della
crescita della coltivazione-allevamento, dall'altra il fortissimo incremento
della trasformazione. I dati dell'Osservatorio Nomisma ricevono una conferma
dal confronto dei sondaggi 2000 e 2001 del CCPB su un panel molto
qualificato: Presidenti, Direttori Commerciali e Marketing, Responsabili
della Qualità di grandi e piccole aziende, ma anche giornalisti e
ricercatori di importanti Istituti. Secondo gli intervistati, nel 2001 i
consumatori che conoscono le normative del biologico sono il 21,7% (15,8%
nell'anno precedente). Cresce anche chi è informato sugli enti autorizzati
ad eseguire i controlli (46,4% nel 201 rispetto al 34,2% nel 2000). Il panel
segnala un ruolo sempre più importante della distribuzione moderna, con la
Gdo (Grande Distribuzione Organizzata) che rappresenta il 42,3% degli
acquisti e le reti in franchising al 6,9%. Il 56,4% considera accettabile un
prezzo superiore del 30% per il biologico rispetto ai prodotti normali. Il
34,4% degli intervistati pensa che un prezzo congruo debba essere superiore
solo del 10% Nel 2000 la previsione di sviluppo era prevalentemente
"moderato" ma nel 2001 gli ottimisti hanno prevalso largamente - e così sarà
per il 2002 se si osserveranno le regole di tutela del consumatore che ne
accresceranno la fiducia nei prodotti biologici.
COMPATIBILITA' DEL SITO CON I BROWSER
Roma, 30 gennaio 2002 - E' presente su governo.it un nuovo spazio di scambio
di informazioni con gli utenti. Verranno fornite risposte e notizie sulla
corretta fruizione e visualizzazione del sito. L'argomento segnalato
riguarda la compatibilita' del sito con i diversi browser sia grafici che
testuali per una corretta accessibilita'. Per chiarimenti, informazioni,
suggerimenti e segnalazioni e' attivo un nuovo indirizzo di posta
elettronica:
info.sito@governo.it
infolink:
http://www.governo.it/sito_internet/notizie.htm
VI° EDIZIONE DEL MASTER IN LOGISTICA DISTRIBUTIVA LE SELEZIONI SI
CHIUDONO IL 29 MARZO 2002
Genova, 30 gennaio 2002. Inizierà lunedì 8 aprile 2002 la sesta edizione del
Master in Logistica Distributiva, organizzato da Sogea Scuola di Formazione
Aziendale in partnership con Goth Logistic/Gruppo Fiege, Gruppo Cosulich,
Hartrodt Italiana e Associazione Agenti Marittimi di Genova. Per potere
partecipare, i candidati dovranno affrontare una selezione che si aprirà il
18 febbraio e terminerà il 29 marzo p.v. Il master. Il Master in Logistica
Distributiva forma manager immediatamente operativi nello sviluppo e
nell'innovazione delle imprese del settore logistico. Il corso è articolato
in tre fasi: nella prima si approfondisce la conoscenza del settore e delle
sue dinamiche, gli attori che vi operano e i processi aziendali legati alla
logistica. Nella seconda parte si imparano i modelli attraverso cui
un'azienda logistica è organizzata e gestita. Nella terza e ultima fase si
approfondiscono i diversi ruoli dei singoli attori nella catena logistica.
La durata del Master è di 800 ore, di cui 400 sono impiegate per lo stage in
azienda. Tutti i partecipanti alle precedenti edizioni del Master hanno
trovato impiego nel settore al termine del percorso formativo. Iscrizioni.
Possono partecipare al Master in Logistica Distributiva tutti i laureati, e
i diplomati in lauree brevi. I diplomati sono ammessi alla selezione purché
in possesso di almeno tre anni di esperienza nel settore. La conoscenza
della lingua tedesca rappresenta un titolo preferenziale. Per iscriversi è
possibile utilizzare il modulo disponibile sul sito Internet
www.sogeamaster.it In alternativa si può inviare il
proprio curriculum all'indirizzo
infomast@sogeamaster.it o al numero di fax 010 57 67
835. Sede. Il master si svolge nella sede di Sogea, in Via Interiano 1, a
Genova. Il numero di telefono è 010 57 67 811. Agevolazioni e servizi. Sogea
potrà venire in aiuto degli allievi in trasferta, fornendo assistenza
logistica nella ricerca di un alloggio. Informazioni. Ulteriori informazioni
sul Master in Logistica Distributiva, sul metodo didattico e sulle aziende
partner di Sogea sono disponibili all'indirizzo
www.sogeamaster.it
PROLOGIS FA IL BIS E AFFITTA 20.000 M² ALLA GENERALI TRASPORTI UN
CONTRATTO DI SEI ANNI CHE RAFFORZA IL RUOLO STRATEGICO DELLA PIATTAFORMA
LOGISTICA EMILIANA
Milano, 30 gennaio 2002 - ProLogis, leader mondiale nella fornitura di
servizi e impianti per la logistica, ha firmato un contratto di affitto di 6
anni con la Generali Trasporti, per uno spazio di 20.209 m², sul Polo
Logistico Le Mose di Piacenza. L'impianto verrà utilizzato dall'azienda
italiana, attiva nel settore della logistica, per migliorare la qualità dei
servizi offerti ai propri clienti. Con questo contratto, che partirà dal 1
Febbraio 2002, ProLogis porta a 40.418 i metri quadrati già affittati sulla
piattaforma logistica di Piacenza e distribuiti su due capannoni. Il
ProLogis Park di Piacenza è un Polo primario nell'area lombarda, situato
all'intersezione tra l'autostrada A1 - Milano/Roma e l'autostrada A21 -
Torino/Brescia, offre ai clienti facile accesso all'Italia e agli altri
Paesi dell'Europa meridionale. Il terzo impianto della piattaforma
logistica, per un totale di 30.000 m², sarà completato nell'agosto del 2002.
Ranald Hahn, Senior Vice Presidente di ProLogis ha dichiarato: "Questo
contratto con la Generali Trasporti, fa seguito a quello di ottobre con
Piacenza Logistica Spa e rafforza il ruolo del ProLogis Park di Piacenza,
come nodo nevralgico di distribuzione tra l'Europa meridionale e l'Europa
occidentale. Ci aspettiamo di vedere un'ulteriore domanda di spazi in quest'area
e, la nostra posizione a Piacenza, ci consentirà di triplicare la nostra
presenza in questo importante mercato".
MOTOVEICOLI: REVISIONE GENERALE NEL 2002
Roma, 30 gennaio 2002 - Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha
pubblicato on-line la circolare sulla revisione generale dei motoveicoli e
dei ciclomotori per l'anno 2002. I motoveicoli immatricolati per la prima
volta entro il 31 dicembre 1993 ed i ciclomotori con certificato di
idoneita' rilasciato sempre entro lo stesso anno dovranno essere sottoposti
a revisione nel corso del 2002. Entro marzo 20002, per esempio, dovranno
essere revisionati quelli immatricolati per la prima volta fra il 1° gennaio
ed il 31 marzo. Per il calendario completo: Infolink:
http://www.trasportinavigazione.it/site.asp?Id
Doc=715&HCod=2&LCod=3&Sezione=2
INQUINAMENTO DOMESTICO: MANUALE PER UNA CASA PIU' SANA
Roma, 30 gennaio 2002 - "Per una casa piu' sana" e' questo il titolo del
manuale pubblicato on-line dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Si
tratta di una serie di raccomandazioni e suggerimenti utili per tutelare la
salute di milioni di uomini e donne impegnati quotidianamente nella cura
dell'abitazione. La cucina, per esempio, e' il luogo piu' pericoloso della
casa: griglie spargifiamma, fornelli, caldaie, tubi di raccordo del gas,
cappe di aspirazione possono infatti diventare, se trascurati,
particolarmente pericolosi. Infolink:
http://www.stampa.cnr.it
P.A.: DIRETTIVA PER LA DIGITALIZZAZIONE
Roma, 30 gennaio 2002 - Il ministero per l'Innovazione e le Tecnologie ha
pubblicato on-line la direttiva "Linee guida in materia di digitalizzazione
dell'Amministrazione". L'obiettivo del provvedimento e' l'attivazione, gia'
a partire dall'anno 2002, di un processo di cambiamento, che consenta un
rapido, visibile e misurabile sviluppo dell'innovazione e dell'utilizzo
delle tecnologie nelle Amministrazioni dello Stato. Infolink:
http://www.mininnovazione.it/documenti/direttiva011221.PDF
CONTRIBUTI PER MISSIONI ARCHEOLOGICHE ITALIANE ALL'ESTERO
Roma, 30 gennaio 2002 - Il ministero degli Affari Esteri ha aperto le
iscrizioni per la richiesta di contributi per missioni o progetti pilota
preistorici, archeologici, antropologici, etnologici da svolgere all'estero
nell'anno 2002. Le richieste, che devono essere inviate al Ministero entro
il 15 febbraio prossimo, riguardano missioni sostenute dalle Autorita'
locali all'estero, e saranno valutate in ragione della valenza scientifica e
delle potenzialita' di sviluppo culturale che la sua attivita' comporta.
Infolink:
http://www.esteri.it/polestera/dgrc/missarch.htm
IV EDIZIONE DEL CORSO DI ALTA FORMAZIONE SUI FINANZIAMENTI DELL'UNIONE
EUROPEA 2 BORSE DI STUDIO PER NEOLAUREATI DISOCCUPATI IN DISCIPLINE
GIURIDICO-ECONOMICHE SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE 1 MARZO 2002
Roma, 30 marzo 2002 - Il Centro Interuniversitario di Ricerca per lo
Sviluppo Sostenibile (Cirps) dell'Università di Roma "La Sapienza" organizza
la quarta edizione "Global Management Programme", corso di alta formazione
che affronterà il tema dei finanziamenti dell'Unione Europea gestiti in
forma diretta dalla Commissione: dalla scelta del bando di gara, alla
gestione tecnica e amministrativa del progetto. Il corso è intensivo e
prevede 8 giornate di lezione suddivise in 2 moduli: il primo dal 13 al 16
Marzo 2002, il secondo dal 3 al 6 Aprile 2002. Il Cirps offre 2 borse di
studio a totale copertura della quota di iscrizione a neolaureati in
discipline giuridico-economiche, senza occupazione o occupati presso Ong o
Fondazioni, con una tesi su argomenti Europei e buona conoscenza
dell'inglese. La costo di iscrizione è di € 2.000 e comprende: la
partecipazione al corso, il tutoring nella fase preparatoria e nei 4 mesi
successivi al corso, le dispense, le pause caffè ed il pranzo di fine corso.
La sede del corso è il Centro di Formazione del Cirps, Via Tommaso Grossi
8/10 Roma. Le domande, accompagnate da un Cv e una lettera di motivazioni,
vanno presentate entro e non oltre il 1 Marzo 2002 via fax o e-mail a: Crps
- Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo
sostenibile-Università degli studi "La Sapienza" Arianna Santini - Project
Manager del Corso, Via Tommaso Grossi 8/10 - Roma 00184, Tel. 06/7092079 Fax
06/77203192,
www.cirps.it
arianna.santini@uniroma1.it
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