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APPUNTAMENTI NOTIZIARIO SABATO pagina 3
La nostra vetrina dei
L'esposizione dei
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LITTLE DIX BAY LANCIA UN LUSSUOSO SHUTTLE SERVICE IN
YACHT: Il Little Dix Bay di Virgin Gorda, uno
degli esclusivi resort gestiti da Rosewood, propone ora un nuovo e lussuoso
shuttle service in yacht che collega St. Thomas direttamente al resort.Gli
ospiti di Little Dix Bay
vengono accolti all'aeroporto
di St. Thomas e accompagnati alla vicina Crown Bay Marina; qui si imbarcano
su un lussuoso Sunseeker yacht di quasi 15 metri che, in meno di un'ora,
raggiunge il molo privato del resort. A bordo vengono serviti champagne e
bevande analcoliche. Questo nuovo servizio consente di ridurre notevolmente i
tempi di trasporto ed elimina l'obbligo di coincidenze aeree via San Juan o
St. Thomas per Tortola e l'ulteriore trasferimento in water taxi per
raggiungere il Littel Dix Bay. Le formalità doganali per/da Virgin Gorda
(Isole Vergini Britanniche), check-in e check-out vengono effettuati durante
il trasferimento.
VIAGGI DI NOZZE DA FAVOLA ALL'HOTEL
SANTA CATERINA DI AMALFI Bagni di luce, d'acqua e di silenzio all'Hotel Santa
Caterina di Amalfi, L'eccezionalità di questo albergo scaturisce dalla
location, dalla storia, Gli interni sono intriganti, con angoli intimi e
improvvisi scorci sul Le suite hanno nomi affascinanti: la Follia Amalfitana,
lo châlet Giulietta Per scendere direttamente alla spiaggia privata e alla
grande piscina Prezzo della camera doppia all'Hotel Santa Caterina a
partire da € 245 a
APERTO E PRESENTATO ALLA CITTA' IL
GRAND HOTEL CONTINENTAL DI SIENA Il Cavaliere del Lavoro Avv. Franco de
Simone Niquesa, Presidente di International Hospitality Management S.p.A. e
il Prof. Luigi de Simone Niquesa, Amministratore Delegato, presentano alla
città il nuovo Grand Hotel Continental con un cocktail a cui partecipano il
Sindaco Maurizio Cenni e le maggiori autorità cittadine. Il magnifico
palazzo Gori Pannilini, affacciato sulla Piazza Salimbeni di fronte alla
sede storica del Monte dei Paschi, a pochi passi da Piazza del Campo, è
parte del patrimonio artistico e culturale di Siena. Un accurato restauro ha
fatto rivivere la nobile dimora in tutto il suo splendore ed ha riportato
alla luce affreschi di incredibile bellezza. I. H. M. gestirà il Grand
Hotel Continental con il suo marchio Royal Demeure. Per le attività di
promozione e marketing, l'albergo è affiliato all'altro marchio della
società, The Charming Hotels of the World. Oggi la leggenda rinasce, il mito si
rinnova. La facciata maestosa, dalle linee sobrie ed eleganti, è
caratterizzata dal grande portale d'ingresso sormontato dallo stemma De'
Gori. L'interno ha rispettato i volumi originali, creando 51 esclusive
camere e suites, sontuosamente arredate con pregiati mobili antichi e
tessuti preziosi, curate in ogni dettaglio e dotate di un invisibile,
sofisticatissimo high-tech. Le volte di molte camere sono decorate da
pregevoli affreschi. La più spettacolare delle 11 suites è
"L'Altana", un appartamento su due livelli costruito all'interno
della torre che svetta sull'edificio con vista mozzafiato su tutta la città.
Le suites sono fornite di lettore DVD e VCR. Il room service è disponibile
24 ore al giorno. "Siamo orgogliosi di presentare il Grand Hotel
Continental", commenta il Prof. Luigi de Simone Niquesa. "Abbiamo
posto tutta la nostra passione per realizzare un recupero eccezionale e la
rinascita dell'unico 5 stelle lusso della città, che si aggiunge alla
nostra collezione di storici alberghi Royal Demeure in città d'arte, vale a
dire l'Hotel d'Inghilterra di Roma, l'Hotel Helvetia & Bristol di
Firenze e il Park Hotel Siena e Villa Gori Golf Club".
RICCI HOTELS A CESENATICO: LE
SUITE-HOME DELLE "DOLCI" VACANZE 2002. Non chiamateli solo hotel, please, ma "SUITE-HOME
HOTELS" (l'assonanza con home, sweet home è Da dove cominciare? Dalle camere, che sono vaste come
suite, per l'appunto (30/40 mq). Fatte Il Valverde, un complesso dotato di splendide vetrate, è
il regno di Eolo, dio dei venti: qui I Ricci Hotels sono il paradiso dei bambini I Ricci Hotels aprono il 12 maggio, giorno della Festa
della Mamma. Un delicato pensiero della
IN ATTESA DELL'ESTATE C'E' ARIA DI BELLEZZA Il primo sole fa capolino e Positano si
fa bella per accogliere i suoi fan. Tornano ad animarsi le boutique e i
negozietti di artigianato allineati nelle stradine, mentre i più temerari
anticipano la stagione dei bagni nelle limpide acque della baia. Riapre per
Pasqua l'elegante Hotel Poseidon, pronto ad accogliere i propri ospiti nella
bella villa a picco sul mare, con piscina e ristorante inseriti nella
terrazza-giardino affacciata direttamente sul panorama mozzafiato. Altamente
raccomandabile un week end da favola al Poseidon con le specialità
"veraci" della cucina campana preparate dalle abili mani dello
chef, i trattamenti di bellezza del Laura Elos Beauty Center e le
passeggiate tra le tentazioni dello shopping. E' considerata la perla della Costiera Amalfitana, con i
suoi suggestivi scorci sull'incredibile azzurro di un mare che da ogni
vicolo, terrazza e giardino arrampicati sulla roccia è possibile ammirare.
Tra le mete più ambite, soprattutto dagli innamorati alla ricerca di un
angolo romantico dove scambiarsi dolci effusioni, Positano continua
imperturbabile ad esercitare il suo fascino senza tempo. In questo spicchio
di paradiso, pronto ad accogliere i propri ospiti, c'è l'Hotel Poseidon,
una bella casa mediterranea circondata dal giardino che a primavera esplode
in un trionfo di colori e profumi. Ogni particolare è curato con grande
amore dai proprietari, i fratelli Marco e Monica Aonzo, con la filosofia di
offrire un'ospitalità discreta, raffinata e personale in sintonia con
l'immagine e la tradizione positanese. I loro genitori, genovesi d'origine
ma dall'animo napoletano, costruirono qui negli anni '50 tra gli aranci ed i
limoni la loro villa estiva, per poi aprire le porte a chi vuole vivere un
sogno immerso nella bellezza e nella serenità. Uscendo dall'albergo si trovano subito le famose
boutiques che offrono vestiti e costumi da bagno nel tipico stile positanese
o delle più note griffe e attraenti prodotti d'artigianato locale, tra cui
bellissime ceramiche. Per l'aperitivo ci si ritrova al bar del Poseidon per
ammirare la baia che di sera si accende di mille luci; la cena è servita
nel ristorante in un vero e proprio giardino pensile. I menù propongono i
sapori tipici della tradizione campana con prevalenza di pasta, verdure e
pesce. Dalle terrazze di tutte le 48 camere e
suites o dalla piscina, coperta e riscaldata, si gode di una vista
eccezionale. Gli interni, accoglienti ed eleganti, sono arredati con gusto
raffinato e cura premurosa. Ai mobili d'epoca si accompagnano i pavimenti in
cotto antico, gli infissi in noce, le finestre e le ringhiere in ferro
battuto. E' a disposizione degli ospiti un garage privato. A primavera si fa sentire il desiderio di riacquistare la forma fisica per sfoggiare un aspetto ed una linea invidiabile e di liberarsi dallo stress accumulato durante il freddo inverno. Ecco qui a disposizione all'Hotel Poseidon il Laura Elos Beauty Center, il primo e più completo centro benessere di Positano, nato dall'intuito e dalla passione di Laura Elos per la bellezza e per la solarità, con l'obiettivo di curare il corpo e la mente attraverso programmi mirati specifici per uomo e donna. I trattamenti estetici per il viso e per il corpo si avvalgono della straordinaria linea di prodotti creati in esclusiva, tra cui le speciali maschere rivitalizzanti, idratanti e tonificanti, capaci di combattere l'invecchiamento cutaneo. Numerosissimi i trattamenti proposti.
Si può scegliere tra l'aromaterapia (bagni e massaggi a base di oli
essenziali), l'hammam (bagno turco scavato direttamente nella roccia), la
riflessologia plantare (tecnica che risale a 5000 anni fa praticata con vari
tipi di massaggi ai piedi), oppure il lettino solare, il linfodrenaggio,
idromassaggi, shiatsu, fangoterapia, manicure, trattamento pre-dopo sole,
make-up personalizzato e tanto altro ancora. Insomma tutto il necessario per
sentirsi finalmente in forma. Prezzi per la camera doppia a partire da € 243 per
notte inclusivi di IVA e prima colazione a buffet.
PANARIELLO AL TEATRO SMERALDO: LA
COMICITÀ VA IN SCENA Quando in Rai si svolse una riunione
per decidere se fare o no il programma con Panariello dal titolo:
"Torno Sabato", un alto funzionario Rai disse: "Panariello
Chi?" Poi, come tutti sanno, quella trasmissione è stata uno dei
successi della Tv nazionale con indici di ascolto altissimi e battute
memorabili. Un tale successo da far meritare al suo protagonista il
Telegatto e l'oscar televisivo per il personaggio dell'anno. Giorgio Panariello non
è più l'illustre sconosciuto di qualche anno fa e quando si
presenta in teatro la fila si allunga fuori della porta. Sul palcoscenico
del Teatro Smeraldo porta adesso il suo ultimo spettacolo in cui torna alle
origini della sua carriera. Come Walter Chiari, di cui prosegue la
tradizione di mattatore, Panariello ci racconta le sue storie, legate come
sempre alla terra da cui proviene. I personaggi evocati appaiono nei
dialoghi e sul grande schermo e
creano una serie di quadretti di vita comune. Il grande Giorgio racconta il
mondo poetico, strampalato e solitario della provincia italiana, quella da
cui provengono i suoi personaggi : il bambino Simone, Mario il bagnino, la
Signora Italia, l'ubriaco Merigo, e tutti gli altri che prendono vita dallo
spettacolo. Le musiche trascinanti di Paolo Belli e le scene
variopinte completano il divertimento
A SALSOMAGGIORE E TABIANO LA PASQUA È
PIÙ LUNGA A primavera nelle due città termali una serie di
pacchetti e offerte attendono i turisti (sconto ai bambini dal 30 al 50%) -
Escursioni, degustazioni, concerti, visite guidate ed altro ancora - Per chi
vuole il relax totale, come sempre, tradizioni, natura e trattamenti di
remise en forme nei centri benessere Salsomaggiore e Tabiano sono località in provincia di
Parma, incastonate tra dolci colline, dove è facile ritrovare l'equilibrio
con dolcezza, a contatto con la natura. A poco più di un'ora da Milano si
passeggia lungo sentieri verdi che portano a sfiorare pievi romaniche e
castelli, e lungo le vie della città ci si immerge in una scenografia
urbana tipicamente Liberty. E se la "via principale" delle due
località è quella del benessere, ci sono anche le "strade" dello
sport e quella della buona tavola (siamo nell'area di produzione del
Parmigiano reggiano, del Prosciutto e a poca distanza c'è la zona del
Culatello di Zibello). A Salsomaggiore e Tabiano le opportunità per
dedicarsi al proprio sport preferito sono innumerevoli: dal tennis al golf,
dal nuoto al cicloturismo, tanto per esemplificare. La proposta pasquale, valida dal 29
marzo al 1° aprile prevede: arrivo e sistemazione in hotel venerdì 29
marzo; sabato 30 "Arti e mestieri" nelle vie del centro di Tabiano
Terme. Alle 14.15, gita a Sabbioneta "la piccola Atene dei Gonzaga"
(partenza bus da Tabiano e Salsomaggiore Terme). Alle 21.30, nella Sala
Europa Palacongressi di Salsomaggiore, concerto della Banda di
Salsomaggiore. Ricca anche la giornata del 31 marzo. Nelle vie del centro di
Tabiano terme ci sarà la rassegna "Arti e mestieri". Alle 16, al
cinema Lux (Tabiano), grande concerto della Chorus Band con brani gospel e
moderni. Alle 20.30 al Salone Moresco del Palacongressi di Salso,
"Festa dell'ospite", ovvero cena di gala in musica. A chiudere in
bellezza, lunedì 1° aprile alle 10.30 a Tabiano "Grande caccia al
tesoro" con week end per due persone in omaggio ai vincitori. I prezzi? A Salsomaggiore Terme si
spendono da 139,45 Euro per tre giorni in hotel a 1 e 2 stelle a 578,43 Euro
per 7 giorni nei grandi Alberghi. Le sorprese continuano anche dopo Pasqua con lo
"Speciale Primavera alle Terme" dal 24 aprile al 5 maggio. Molto
allettante il programma che prevede: mercoledì 24 arrivo e sistemazione in
hotel, giovedì 25 alle 15.30 gita al Giardino Botanico Gavinell, alle 21.30
(alle Terme Berzieri) concerto di musica dixieland con Pierluigi
Alessandrini e la Dixie Band. Venerdì 26, alle 14.30, gita nella strada del
culatello con navigazione sul Po, visita ad una cantina locale e cena in un
ristorante tipico. E poi ancora, sabato 27 "Arti e mestieri" nelle
vie del centro di Salsomaggiore, alle 10.30 "Visita guidata alla Salso
Artistica" (partenza e ritrovo davanti alle Terme Berzieri). Alle
21.30, concerto Jazz con Fabio Frambati nella splendida cornice delle Terme
Berzieri. Anche domenica 28 "Arti e mestieri" nelle vie del centro
di Salsomaggiore. Lunedì 29 alle 21.30 (al Cinema Teatro Nuovo di
Salsomaggiore), concerto del Gruppo Bandistico di Salsomaggiore. Martedì 30
alle 15, visita guidata al centro storico di Fidenza (partenze da
Salsomaggiore e Tabiano). Mercoledì 1° aprile, alle 16 a Salsomaggiore
terme, pomeriggio in piazza con animazione e artisti di strada. Giovedì 2
alle 15.30, visita guidata al Giardino Botanico Gavinell, lezione di
aromaterapia e degustazione di infusi e tisane di prodotti naturali. Venerdì
3, alle 21.30 alle Terme Berzieri, concerto di musica leggera con il
"Supergruppo". Musica italiana e straniera anni '60, '70 e '80.
Per finire, sabato 4 alle 14.45, visita guidata all'abbazia cistercense di
Chiaravalle della Colomba e al borgo medioevale di Castell'Arquato. Domenica
5, partenza degli ospiti...che avranno già voglia di ritornare. Per
informazioni: LA STRADA DEL PROSCIUTTO E DEI VINI DEI
COLLI PORTA AL "PARADISO" DEI GOURMET "Dio
ama questa terra!". Così deve aver esclamato il pellegrino romeo che,
entrato
RICORDANZE
DI SAPORI.& SORPRESE DAL 1° GIUGNO AL 31 DICEMBRE NEI CASTELLI DI PARMA
E PIACENZA
CA' VENDRAMIN CALERGI RESIDENZA STORICA
A USO CONGRESSUALE & RICEVIMENTI Ca' Vendramin Calergi, a Venezia, entra
nel mercato dei congressi e degli eventi proponendo l'elegante piano nobile
con vista sul Canal Grande. La struttura, che si propone per eventi di alto
livello, ospita al secondo piano il Casinò Municipale di Venezia. Ca' Vendramin Calergi propone per gli
eventi il suo "Ristorante Wagner", che opera da anni ormai
all'interno di questa prestigiosa sede e offre un raffinato ventaglio di
proposte esaltando i sapori antichi della cucina veneziana, italiana e
internazionale
I PONTI EDREAMS TI PORTANO LONTANO
NUOVE OFFERTE PER APPROFITTARE DELLE PROSSIME FESTE
DEL 25 APRILE E DEL 1 MAGGIO Arriva la primavera con i suoi colori, i profumi e la sua
magica atmosfera: il momento ideale per concedersi una piccola pausa tra le
vacanze di Pasqua, che volano via sempre troppo in fretta, e l'estate ancora
lontana. La seconda offerta è per il 27 aprile:
volo da Milano Malpensa, 4 notti con trattamento di pernottamento e prima
colazione a 621,77 Euro. Francia, Valle della Loira - Dimora Le Prieuré
MAROCCO:
DALLE CIME
DELL'ATLANTE AL DESERTO
IN 4x4 Qualcuno ha definito il Marocco come il più vicino dei paesi lontani e il più lontano dei paesi vicini. Per gli arabi era soltanto il Maghreb el Aqsa, l'estremo ovest, il Far West del mondo musulmano, l'ultima frontiera. Molti turisti pensano che il Marocco finisca nei confortevoli villaggi sulle belle spiagge dell'Atlantico o nelle pregevoli architetture delle città imperiali del nord oppure, al massimo, nella caotica e folcloristica Marrakesh, ignorando probabilmente che oltre le pendici dell'Atlante si sviluppa un paese ancora più esteso e peculiare, la parte più sconosciuta del Marocco ma sicuramente anche quella più autentica e incontaminata. La catena dell'Atlante, lunga 700 chilometri e con cime che superano i 4.000 metri, divide infatti il paese nettamente in due parti: da un lato le verdi pianure affacciate sull'oceano, dall'altro i minuscoli villaggi prospicienti l'arido deserto marocco-algerino, porte e avamposti del Sahara infinito. Con in mezzo le tre catene del medio, dell'alto e dell'anti Atlante, disseminate di arroccati villaggi fortificati abitati da popolazioni berbere che hanno mantenuto intatti nel tempo costumi e tradizioni. Tre mondi diversi e antitetici, che costituiscono anche le tre anime del paese: conoscendone una soltanto non si potrà dire di conoscere davvero il Marocco. L'operatore milanese "Drive Out
Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it
), specializzato da un ventennio sulla destinazione, propone per tutto
l'anno un itinerario in fuoristrada della durata di 12 giorni che attraversa
le tre diverse regioni del paese lungo un un percorso inusuale ma di grande
fascino e interesse sia per gli aspetti ambientali e paesaggistici che per
quelli architettonici ed etnografici. Il
percorso circolare parte da Casablanca, raggiunta in volo dall'Italia: nella
metropoli che costituisce la seconda città per popolazione dell'Africa e il
principale porto e centro industriale marocchino resta ben poco del clima
esotico e romantico raccontato nel celebre film omonimo.
Meglio allora spostarsi a Rabat, l'elegante e moderna capitale dal
cuore antico: fu infatti
l'estremo caposaldo cartaginese sull'Atlantico e la città romana più
meridionale in Africa, e quindi a Meknes, antica capitale racchiusa entro
mura fortificate lunghe ben 25 chilometri, e infine a Fes, la più bella e
imponente delle capitali imperiali e città assai colta anche grazie alla
presenza di una delle più vecchie università del mondo.
Dopo una puntata alle rovine di Volubilis, antica città romana del
III° secolo con pregevoli
edifici pubblici ed eleganti abitazioni private ornate da mosaici, si
abbandona la verde pianura costiera per addentrarsi nel Medio Atlante tra
boschi di cedri e di sughero, sorgenti, ruscelli e laghetti di montagna,
toccando numerosi villaggi dai caratteristici ksar.
Oltre Kenifra su piste impegnative si penetra nell'Alto Atlante, una
regione decisamente alpina che offre antichi villaggi berberi
e enormi spaccature incavate nella roccia calcarea come le famose
gole del Dades o quelle del Todra. Attraverso
un singolare deserto di montagna si scende quindi verso il deserto algerino
nella regione del Tafilalt e lungo la vallata del Draa, entrambe costellate
di oasi, di casbah e di ksar, fino alle imponenti dune dell'erg Chebbi.
Attraverso uno spettacolare paesaggio desertico si raggiunge Zagora, antico
terminale delle carovaniere sahariane, e dopo avere superato ripidi passi
montani si scende in pianura a Ouarzazate per approdare infine a Marrakesh,
la più intrigante e colorata cittadina marocchina, dove risulta
imprescindibile una visita all'animato souk e alla piazza centrale, vera
corte dei miracoli con venditori ambulanti, acrobati, cantastorie, musici e
incantatori di serpenti.
MESSICO:
ARCHEOLOGIA E
NATURA NELLO
YUCATAN E
CHIAPAS La penisola dello Yucatan, estrema
propaggine meridionale del Messico protesa a separare il golfo del Messico
dal mar dei Carabi, costituisce da tempo la principale meta turistica del
paese grazie alla contemporanea presenza di qualificati insediamenti
balneari sulle sue magnifiche spiagge come Cancun
e Playa del Carmen, e ad alcuni tra i più significativi siti
archeologici mesoamericani, appartenenti in particolare alla cultura maya,
come Palenque, Uxmal, Chichen Itzà e Tulum.
Quella maya è una civiltà di grande fascino per l'estensione dei
suoi agglomerati urbani, per la grandiosità dei suoi monumenti, la
raffinatezza dei suoi gioielli, la crudeltà dei suoi riti e il mistero
legato al suo improvviso dissolvimento. Una civiltà anche di enormi
contraddizioni, che dette vita ad imponenti agglomerati urbani ma non seppe
mai creare uno stato unitario, che arrivò prima di noi al concetto dello
zero, a suddivedere l'anno in 365 giorni ed a prevedere le eclissi ma non
conosceva la ruota, che sapeva tanto di astronomia ma era incapace di
forgiare i metalli, che costruiva strade, canali e fognature ma non usava
animali da soma. I turisti
frettolosi e accaldati che si stipano nelle località più celebri ignorano
che lo Yucatan e la regione montuosa del Chiapas che ne costituisce la base
celano, nascosti tra la giungla con la sua esuberante vegetazione tropicale
e in luoghi spesso difficili da raggiungere, centinaia di altri tesori maya,
spesso malnoti e non ancora scavati ma non di minore importanza, e che
assieme a quello archeologico l'altro grande patrimonio della penisola è
costituito dalla natura, solo in qualche caso tutelato in parchi e riserve. L'operatore milanese "Drive Out
Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it), specializzato in viaggi
avventura, di scoperta e culturali, propone nello Yucatan un itinerario di 9
giorni in fuoristrada dedicato alla conoscenza di alcune località di
notevole rilevanza archeologica e naturalistica, ma poco note in quanto
ubicate in luoghi di non facile accesso.
Alcune notti vengono trascorse in campi gestiti da comunità di
Lacandoni, indios discendenti dai maya che vivono da secoli isolati nella
Selva Lacandona, la stessa che protegge da anni il celebre subcomandante
Marcos e i suoi guerriglieri. Dopo
Villahermosa il percorso tocca Palenque, una delle più importanti città
maya scoperta soltanto negli anni 50, estesa su una superficie di 10
chilometri quadrati ma in gran parte ancora inesplorata e ricoperta dalla
vegetazione. Risalendo in
piroga il rio Usumacinta, che segna il confine tra Messico e Guatemala, si
raggiunge quindi Yaxchilan, altro pregevole e malnoto insediamento maya
nella giungla tuttora usato dai lacandoni come centro cerimoniale, e poi la
riserva naturale di Monte Azules, dove un'escursione giornaliera
in piroga lungo il rio Lacantun consentirà di ammirare la peculiare
flora e l'ornitofauna di una delle più incontaminate aree naturali
dell'America centrale. Lasciata
la pianura si affrontano le montagne centrali, abitate da indios con vestiti
dai colori sgargianti, per visitare le lagune di Montebello, laghi alpini
incastonati tra foreste di conifere, e poi San Cristobal de las Casas,
antico capoluogo del Chiapas ad oltre 2.000 metri di altezza e vero gioiello
di architettura coloniale, dove oltre ai monumenti merita una visita
l'animato mercato, con gli indios che presentano gli stessi caratteri
somatici riscontrabili nelle sculture maya.
La discesa su Villahermosa offre, in un dislivello di quasi 2
chilometri, una panoramica sui diversi tipi di vegetazione che spazia dalle
conifere alle palme. Partenze settimanali per gruppi di 4-6
persone per tutto l'anno con voli di linea da Milano via Città del Messico,
quote da 1.911 euro in mezza pensione con la miglior sistemazione
alberghiera possibile e accompagnatore-autista italiano.
UGANDA,
LA PERLA
D' AFRICA "La perla d'Africa"
lo definì l'ex primo ministro inglese Winston Churchill, uno che di
terre esotiche se ne intendeva parecchio.
Infatti nel 1962, al termine del dominio coloniale inglese, l'Uganda
era considerato uno dei paesi più prosperi e progrediti di tutta l'Africa.
Questa nazione al centro del continente, poco più piccola
dell'Italia, si presenta come un grande altopiano ad oltre mille metri di
quota, costellato da una serie di vasti laghi, tra cui il Vittoria (il
maggiore d'Africa e secondo nel mondo) da cui nasce il Nilo Bianco, e sui
bordi da una serie di rilievi vulcanici tra cui i Virunga e il Ruwenzori,
alti 4-5 mila metri, meglio noti con il nome gentile di Monti della Luna.
Parliamo dell'Africa dei grandi esploratori ottocenteschi, alla
perenne ricerca delle mitiche sorgenti del Nilo, dove scrisse una pagina
fulgida anche il principe italiano Luigi di Savoia-Aosta, duca degli Abruzzi.
Sebbene sia attraversato dall'Equatore, l'abbondanza di acque,
l'elevata piovosità, l'altitudine e il clima mite ne fanno un paese assai
fertile, con elevata produzione di caffè, cotone, the, cacao e tabacco.
Vent'anni di conflitti tribali e razziali, di guerriglia e di guerre
locali, di politica assurda, di corruzione, ruberie e di sanguinaria
tirannia lo hanno messo economicamente in ginocchio, ma da oltre un decennio
una classe dirigente illuminata lo sta riportando di nuovo tra i primi della
classe. La stabilità sociale
ed economica stanno favorendo anche un ritorno del turismo internazionale,
per scoprire una delle mete più belle e più varie del continente africano,
con una ricchezza faunistica di elevato pregio. L'operatore milanese "Drive Out
Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it
), specializzato in viaggi a valenza culturale e specialista sulla
destinazione, propone in Uganda un percorso in fuoristrada di 13 giorni che
tocca le principali attrattive naturalistiche, pernottando in campi tendati
mobili dotati di spaziose tende biposto con brandine e materassi, toilettes
da campo e docce calde.
Un viaggio con un pizzico di avventura, adatto quindi ad un pubblico
sportivo e motivato. Da Entebbe, antica capitale sul lago Vittoria,
l'itinerario attraversa una regione di laghi vulcanici per approdare al
Kibale Forest national park, regno degli scimpanzè ai piedi del Ruwenzori,
dove si registra la maggior concentrazione di primati del mondo. Si passa
quindi al Queen Elizabeth national park, popolato da leoni, leopardi,
elefanti, bufali, ippopotami, antilopi, scimmie, facoceri e innumerevoli
specie di uccelli, da dove si compiranno escursioni alla Maramagambo forest,
alla Bat and Hunter's Cave, osservando pipistrelli, pitoni e cobra che
popolano questa grotta, al Kazinga, canale naturale che unisce i laghi
Edward e George dove ammirare uccelli acquatici e l'ordinata abbeverata di
molte specie selvatiche, e infine la regione di Ishasha, vero eden
naturalistico, famosa per i leoni che si arrammpicano sugli alberi.
Meta clou del viaggio è il parco nazionale della Foresta
Impenetrabile, una foresta tropicale dal nome significativo che ospita la
metà dell'intera popolazione mondiale di gorilla (in tutto 300 animali),
per tentare l'emozionante incontro con i possenti e affascinanti gorilla di
montagna, un'eperienza privilegiata davvero unica.
La stessa resa famosa dal film "Gorilla nella nebbia",
sulla vita e la morte dell'etologa americana Dian Fossey. Dopo aver toccato
alcuni spettacolari laghi vulcanici si ritorna sulle rive del lago Vittoria,
per compiere una visita alla vicina capitale Kampala, costruita su sette
colline. Partenze mensili a date fisse per tutto
l'anno per minigruppi di 2-6 persone con voli di linea dall'Italia, quota di
2.850 euro comprendente voli, itinerario con cuoco e guida-autista locale di
lingua inglese in mezza pensione, a cui aggiungere 250 dollari di tassa per
la visita ai gorilla. Lo stesso
percorso, oppure altri anche con durate diverse,
possono essere compiuti da gruppi familiari o di amici, utilizzando
per il pernottamento carrelli-tenda al seguito; quotazioni a richiesta.
LIBIA,
LE CITTA'
ANTICHE E
L'OASI DI
GHADAMES Il consistente patrimonio turistico
della Libia poggia sul presupposto di possedere importanti siti archeologici
sulla costa, i più imponenti dell'intero Mediterraneo,
fenicio-punico-romani in Tripolitania e greco-alessandrini-romani in
Cirenaica, con alle spalle uno dei tratti più ampi e belli del deserto del
Sahara. Nei loro rispettivi
cataloghi dedicati alla Libia, comodamente visionabili anche in internet,
gli operatori milanesi "Aviomar" (tel. 02 58 39 41, www.aviomar.it
) e "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it),
specialisti sulla destinazione, propongono un comodo itinerario di 10 giorni
che combina in parte entrambi questi due elementi, offrendo la visita delle
stupende e ben conservate città antiche della Tripolitania e della
Cirenaica con un assaggio del deserto attraverso una delle sue oasi più
caratteristiche, quella di Ghadames, il cui nucleo storico è protetto dall'Unesco
come patrimonio dell'umanità, passando per i villaggi fortificati berberi
arroccati sulle montagne che dividono questi due mondi assai diversi tra
loro. L'itinerario parte da Bengasi,
capoluogo della Cirenaica che nell'architettura conserva ancora tracce della
presenza coloniale italiana, diretti a Cirene, situata in bella posizione
panoramica su una collina, per visitare quella che in epoca greca prima e
romana poi fu uno dei più importanti insediamenti del Mediterraneo,
considerata al pari di Atene e di Roma; il tempio di Zeus ad esempio, il
maggior tempio africano e tuttora ben conservato, aveva infatti le stesse
dimensioni del Partenone ateniese. Scendendo dalla città si attraversa
l'enorme necropoli che la circonda, approdando
ad Apollonia, porto di Cirene, che agli edifi greci e romani affianca alcune
basiliche bizantine. In aereo
si raggiunge quindi Tripoli, città moderna dal cuore antico dove meritano
una visita la medina, l'ampio mercato arabo, le moschee, il quartiere
coloniale italiano, l'arco di Marc'Aurelio (unica testimonianza dell'Oea
romana) e l'interessante museo della Jamahirija. Costeggiando verso oriente
si raggiungono gli imponenti resti di Leptis Magna, uno dei luoghi
archeologici più grandiosi d'Africa e al tempo stesso la città romana
meglio conservata al mondo. Era
già un importante emporio per i commerci tra il Mediterraneo e l'Africa
nera ai tempi di Fenici e Cartaginesi, divenne opulenta e grandiosa durante
l'impero di Settimio Severo, nativo di qui.
Il foro e la basilica severiana, il teatro, il quartiere dei mercati,
le terme di Adriano, la lunga via colonnata fino al porto, gli archi di
trionfo, l'anfiteatro e il circo sono monumenti suggestivi, difficili da
dimenticare. Andando verso
occidente da Tripoli una breve escursione porta invece a Sabrata, antico porto fenicio, poi cartaginese e infine romano, dove
spiccano il foro, le terme, i templi e, soprattutto, l'imponente mole del
teatro, uno dei meglio conservati del mondo romano, e la basilica di
Giustiniano con uno splendido pavimento musivo. Scavalcate le montagne del gebel Nafusa, dove i berberi si
rifugiarono per sfuggire alle invasioni arabe e ancora oggi disseminate di
villaggi fortificati che sembrano dei nidi d'aquila, si entra nell'arido
deserto pietroso fino ad arrivare a Ghadames, in passato rilevante centro
carovaniero situato ai confini con Tunisia e Algeria, per infilarsi nel
labirinto di viuzze che si incuneano tra i fabbricati candidi di calce a
formare gallerie ombrose incredibilmente fresche. Gli interni delle case presentano colori smaglianti e
quell'architettura organica e funzionale dalle linee armoniche che tanto
impressionò Le Corbusier e gli architetti razionalisti moderni.
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