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15 MARZO 2002
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SUMMIT
DI BARCELLONA: INVITI A CONCENTRARSI SU BANDA LARGA, INNOVAZIONE E PAESI
CANDIDATI
Bruxelles, 15 marzo 2002 - Prima del Consiglio europeo, che si terrà a
Barcellona il 14 e il 15 marzo, sono state presentate una serie di richieste di
alto profilo tra cui inviti a prestare la dovuta attenzione al decollo della
banda larga, alla promozione dell'innovazione e all'inclusione dei paesi
candidati. In un articolo pubblicato sul quotidiano "The Times", il
primo ministro britannico Tony Blair e il premier svedese Göran Persson hanno
dichiarato che "la comunicazione a banda larga costituisce un elemento
chiave per la competitività futura dell'Europa". I due Capi di governo
chiederanno al summit di Barcellona di fissare il 2005 come scadenza entro cui
rendere disponibile l'accesso alla banda larga in tutta l'UE. Essi hanno
aggiunto che si tratta di uno strumento fondamentale per migliorare la
competitività, affrontare il problema della disoccupazione e aumentare la
mobilità della forza lavoro. La Commissione europea ha già dichiarato che in
marzo rielaborerà i suoi programmi in modo da ampliare l'accesso alla banda
larga. Anche le associazioni d'impresa tedesche e francesi hanno chiesto
maggiore attenzione, questa volta alle questioni che riguardano le aziende e
l'innovazione nell'UE. In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio
europeo, Jose María Aznar, tre organizzazioni - l'Associazione delle imprese
francesi (Medef), la Confederazione federale dell'industria tedesca e la
Confederazione federale delle unioni tedesche dei datori di lavoro - hanno
definito le tematiche ritenute prioritarie per le imprese europee, tra cui la
garanzia della competitività mediante l'innovazione. Inoltre, tra le aziende e
lo Stato auspicano una maggiore collaborazione che contribuisca ad armonizzare
sostenibilità e competitività. Le associazioni sostengono che queste richieste
sono conformi a quelle dell'organizzazione europea Unice (Unione delle
confederazioni europee dell'industria e dei datori di lavoro). Infine il
presidente del Consiglio europeo, Jose María Aznar, ha invitato i paesi
candidati a impegnarsi per il processo di Lisbona, che punta a fare dell'Europa
l'economia della conoscenza più competitiva al mondo entro il 2010. In una
lettera inviata ai 13 paesi candidati il 9 marzo, Aznar li ha invitati a
partecipare alle sessioni di lavoro che si terranno a Barcellona. Nell'elogiare
i cambianti che molti paesi candidati hanno compiuto negli ultimi 10 anni, Aznar
ha affermato che questa flessibilità e disponibilità al cambiamento potrebbero
essere maggiormente "in linea con lo spirito di Lisbona e offrono un
esempio dei risultati fattibili purché esista la necessaria volontà
politica". I leader, i ministri degli Esteri e i ministri dell'Economia
saranno presenti a Barcellona per partecipare agli incontri stabiliti.
AL
VIA LA QUARTA EDIZIONE DEL FORUM DI CERNOBBIO (15-17 MARZO A VILLA D'ESTE) CON
LA PARTECIPAZIONE DI MARZANO, STANCA, ANGELETTI, PEZZOTTA E FASSINO
Milano, 15 marzo 2002 - La sicurezza nell'economia e nella politica
internazionale, gli scenari e le prospettive della globalizzazione dei mercati,
l'euro nei sistemi d'impresa e nelle relazioni economiche internazionali:
saranno questi i temi portanti della quarta edizione del Forum "I
protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000" organizzato da
Confcommercio, in collaborazione con Ambrosetti, che si svolgerà dal 15 al 17
marzo a Cernobbio. Sui grandi temi dell'economia e dei mercati, con specifica
attenzione all'evoluzione degli scenari internazionali e alle prospettive e alle
dinamiche del terziario, ne discuteranno, durante i tre giorni del Forum,
imprenditori, economisti, policy makers e opinion makers. Come sempre, il Forum
si terrà a Villa d'Este. I lavori avranno inizio venerdì 15 marzo alle ore
12.00 con la conferenza stampa di apertura del Presidente di Confcommercio,
Sergio Billè, e del Presidente di Ambrosetti, Alfredo Ambrosetti. Proseguiranno
per l'intera giornata (14.30-18.45), riprenderanno sabato 16 marzo (9.00-13.00 e
14.45-19.15) e si concluderanno domenica 17 marzo (9.00-13.00). Tra i
partecipanti: Luigi Angeletti (Segretario Generale Uil), Franco Bernabè
(Presidente H3G), Elio Catania (Amministratore Delegato Ibm Italia), Piero
Fassino (Segretario Ds), Jean-Michel Godeffroy (Direttore Generale "Sistemi
di Pagamento", Bce), Gian Maria Gros-Pietro (Presidente Eni), Paul-Louis
Halley (Presidente Eurocommerce), Antonio Marzano (Ministro per le Attività
Produttive), Nicholas Negroponte (Mit, Direttore Media Lab), Umberto Paolucci
(Presidente Microsoft Italia), Corrado Passera (Amministratore Delegato Poste
Italiane spa), Savino Pezzotta (Segretario Generale Cisl), Alessandro Profumo
(Amministratore Delegato Unicredito), Jeremy Rifkin (Presidente The Foundation
on Economic Trends), Lucio Stanca (Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie),
Vito Tanzi (Sottosegretario per l'Economia e le Finanze).
BANDO
DI GARA PER LA VALUTAZIONE STRATEGICA DELL'ASSISTENZA FINANZIARIA DELL'UE ALLE
PMI
Bruxelles, 15 marzo 2002 - La Dg Bilancio della Commissione europea ha
pubblicato un bando di gara per una valutazione strategica dei piani di
assistenza finanziaria dell'Unione europea alle Pmi (piccole e medie imprese).
Le valutazioni strategiche hanno l'obiettivo di fornire elementi utili per la
definizione del futuro orientamento politico della Commissione. Tra i temi
individuati figura l'assistenza finanziaria alle Pmi [vedere comunicazione
C(2001) 3661 del 19 novembre 2001] che costituisce l'oggetto della presente
valutazione. L'obiettivo generale di questa valutazione è quello di esaminare
la "ragion d'essere", la pertinenza, la coerenza, l'efficacia e, per
quanto possibile, l'efficienza complessiva dei diversi piani di assistenza
finanziaria comunitaria per le piccole e medie imprese (Pmi) europee, nonché di
consolidare le basi di conoscenze utili per elaborare ed attuare i piani di
assistenza finanziaria adattati agli sviluppi attuali e futuri delle politiche
comunitarie destinate alle Pmi. Per informazioni: Commissione europea, Direzione
generale del Bilancio, Unità "Valutazione" , All'attenzione di O.
Rouland, Brey 2 11/382, B-1049 Bruxelles, Fax +32-2-2953145
PROMOZIONE
DELL'IMPRENDITORIALITÀ E DELLE PMI: PREINFORMAZIONE
Bruxelles, 15 marzo 2002 - La Dg Imprese della Commissione europea ha pubblicato
la preinformazione di un bando di gara per la promozione dell'imprenditorialità
e delle Pmi (piccole e medie imprese). 1. Studio sugli ostacoli al lavoro
autonomo ed alla creazione di imprese negli Stati membri. L'obiettivo dello
studio è quello di ottenere un quadro globale, ma pur sempre dettagliato, della
situazione dei lavoratori dipendenti europei che intendono intraprendere
un'attività professionale autonoma o costituire la propria società. Lo studio
si concentrerà sugli ostacoli strutturali generati dai sistemi giuridici ed
amministrativi dei paesi dell'UE (in particolare con riguardo alle disposizioni
relative alla tassazione, alla sicurezza sociale, alla legislazione del lavoro
ed al codice civile). Lo studio analizzerà inoltre le disposizioni legali
relative agli spin-off aziendali (e procedure simili) ed i problemi che ne
derivano per i lavoratori dipendenti. 2.
Servizio/Business Education Network in Europe. Estensione
ai paesi candidati della rete esistente, aggiornamento dei dati e dei corsi
nella banca dati. Il progetto s'iscriverà in un quadro operativo e dovrà
costituire un allargamento geografico della rete esistente e non una sua
ristrutturazione totale. 3. Servizio/sviluppo di un questionario via Internet
connesso ad una banca dati relazionale mediante autodichiarazione dei dati
chiave sugli enti mutualistici negli Stati membri. Il progetto ha un duplice
obiettivo. In primo luogo, sviluppare un software con maschere di immissione
dati via Internet mediante un questionario in 11 lingue (la traduzione sarà di
competenza della Commissione) impostato su una banca dati relazionale
disponibile sul mercato e già utilizzata dalla Commissione. Il consulente dovrà
fornire questo strumento affinché la maschera di immissione dati via Internet
possa essere inserita direttamente sul sito della DG Imprese. In secondo luogo,
garantire i servizi di un esperto in campo statistico (2 settimane) per
assistere il consulente nella progettazione della banca dati (massimo una
settimana) e per assistere la Commissione nell'analisi dei risultati. 4.
Consultazione intesa a rivedere il quadro giuridico e fiscale degli enti
mutualistici negli Stati membri. Al fine di preparare un documento analitico
sulla situazione giuridica e fiscale degli enti mutualistici negli Stati membri,
il consulente, sia direttamente o attraverso contatti di rete negli Stati
membri, dovrà rivedere il quadro giuridico e fiscale degli enti mutualistici
servendosi di un questionario fornito dalla Commissione e di un'introduzione che
presenterà a Bruxelles. Le attività dovranno essere intraprese sulla base di
una ricerca "a tavolino", mentre il consulente coordinerà e
consoliderà la ricerca negli Stati membri. 5. Consultazione per la revisione
del quadro giuridico e fiscale degli enti mutualistici nei paesi candidati. Al
fine di preparare un documento analitico sulla situazione giuridica e fiscale
degli enti mutualistici, il consulente, sia direttamente o attraverso contatti
di rete nei paesi candidati (Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia,
Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Romania, Slovacchia, Slovenia e Turchia),
dovrà rivedere il quadro giuridico e fiscale degli enti mutualistici servendosi
di un questionario fornito dalla Commissione e di un'introduzione che presenterà
a Bruxelles. Le attività dovranno essere intraprese sulla base di una ricerca
"a tavolino", mentre il consulente coordinerà e consoliderà la
ricerca nei paesi candidati. 6. Studio sull'accesso delle PMI agli appalti
pubblici. Lo studio riguarda l'analisi statistica, uno studio comparativo e
l'individuazione delle buone prassi relative all'accessibilità delle PMI agli
appalti pubblici di "dimensione europea" all'interno degli Stati
membri dell'UE. 7. Studio inteso ad evidenziare i cambiamenti a livello dei
prestiti bancari a favore delle PMI negli Stati membri. Servizi di studio. Per
informazioni: Commissione europea Direzione generale per le Imprese B-1049
Bruxelles Progetto 1: T. Jaegers SC27 3/21 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2991587
Fax: +32-2-2966278; Progetto 2: F. Lemmel SC27 3/20 B-1049 Bruxelles Tel:
+32-2-2993734 Fax: +32-2-2966278; Progetto 3, 4 e 5: K. Koerner SC27 4/27 B-1049
Bruxelles Tel: +32-2-2993185 Fax: +32-2-2954590 ; Progetto 6: F. Ianniello
SC274/38 B-1049 Bruxelles Tel: + 32-2-2955155 Fax: +32-2-2954590 ; Progetto 7:
V. Vanhanen SC27 4/18 B-1049 Bruxelles Tel: + 32-2-2992151 Fax: +32-2-2992154.
SERVIZI,
COMMERCIO, TURISMO, E-BUSINESS E IDA
Bruxelles, 15 marzo 2002 - La Dg Imprese della Commissione europea ha pubblicato
la preinformazione di un bando di gara per servizi, commercio, turismo,
e-business e IDA (trasmissione telematica di dati tra amministrazioni). La
preinformazione comprende: Valutazione dell'impatto della migrazione verso i
software liberi. Importo indicativo: 250.000 euro Sostegno all'attuazione dei
servizi di "e-governement". Importo biennale indicativo: 2.500.000
euro Consulenza nel campo generale della gestione dei contenuti middleware e
delle realizzazioni a sostegno delle reti settoriali. Importo triennale
indicativo: 2.500.000 euro Strumenti necessari per rafforzare la dimensione
sociale ed economica dello sviluppo sostenibile al fine di migliorare la
competitività e l'innovazione: criteri armonizzati per una buona accessibilità
delle infrastrutture e dei siti turistici da parte dei disabili. Importo
indicativo: 100.000 euro Strumenti necessari per rafforzare la dimensione
sociale ed economica dello sviluppo sostenibile al fine di migliorare la
competitività e l'innovazione: metodi e strumenti di misura necessari al
controllo della qualità delle destinazioni e dei servizi turistici. Importo
indicativo: 100.000 euro Strumenti necessari per rafforzare la dimensione
sociale ed economica dello sviluppo sostenibile al fine di migliorare la
competitività e l'innovazione: strategie per individuare e sviluppare
un'identità socioculturale sostenibile per le destinazioni turistiche. Importo
indicativo: 150.000 euro Studi da realizzare nel quadro "della funzione di
sorveglianza del mercato dell'e-business". Importo indicativo: 1.000.000 di
euro per un periodo di 12 mesi Studio da realizzare nel quadro delle attività
"di standardizzazione delle politiche nazionali per la promozione della
sicurezza dell'e-business". Importo indicativo: 125.000 euro Studio inteso
ad analizzare l'impatto dell'e-business sulle legislazioni relative ai prodotti
industriali in seno all'UE. Importo indicativo: 150.000 euro Studi (tre) nel
campo dell'industria e dei servizi delle tecnologie dell'informazione e delle
comunicazioni (TIC). Importo indicativo per i tre studi: 250.000 euro. Per
informazioni : Commissione europea Direzione generale per le Imprese B-1049
Bruxelles . Progetto 1, 2, 3 e 4: Sig.ra Finetti SC15 2/049 B-1409 Bruxelles
Tel: +32-2-2960109 Fax: +32-2-2990286; Progetto 5 e 6: Sig.ra Westcott SC27
2/027 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2953886 Fax: +32-2-2956969 ; Progetto 7: Sig.
Servert SC27 2/029 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2958006 Fax: +32-2-2956969;
Progetto 8: Sig. Karageorgos SC15 1/143 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2960291 Fax:
+32-2-2969500; Progetto 9: Sig. Conte SC15 1/019 B-1049 Bruxelles Tel: +
32-2-2968273 Fax: +32-2-2969500; Progetto 10: Sig.ra Perogianni SC15 1/173
B-1049 Bruxelles Tel:+ 32-2-2958193 Fax: +32-2-2969500; Progetto 11: Sig.
Richier SC15 1/173 B-1049 Bruxelles Tel: +32-2-2969110 Fax: +32-2-296 9500.
BANCA
ANTONVENETA: IL C.D.A. RICORDA SILVANO PONTELLO NOMINATO PRESIDENTE ANTONIO
CEOLA. UTILE NETTO +25,7% - DIVIDENDO +36,7%
Milano, 15 marzo 2002 - Commosso ricordo del dott. Silvano Pontello,
quest’oggi (13 marzo 2002), da parte del Consiglio di Amministrazione della
Banca Antonveneta. Dopo le esequie che si sono tenute al mattino, nella Chiesa
di San Francesco a Padova, con una nutrita e sentita partecipazione, nel
pomeriggio il C.d.A. si è aperto con un momento di raccoglimento. La figura del
dott. Silvano Pontello, Direttore Generale della Banca Antoniana dal 1990, della
Banca Antonveneta dal 1996 e, dal 28 gennaio scorso, Presidente dell’Istituto,
è stata ricordata dal Vice Presidente Vicario Dott. Antonio Ceola. Il quale ha
sottolineato in particolare le qualità umane e professionali del dott. Pontello,
la sua dedizione alla Banca, il rapido e positivo cammino effettuato
dall’Istituto sotto la sua guida. Ed ha concluso ribadendo l’unanime impegno
a proseguire la sua opera, completando il disegno che prevede entro la metà del
prossimo mese di aprile la quotazione alla Borsa Italiana. Il Consiglio, quindi,
prima di prendere in esame il progetto del bilancio individuale e consolidato
2001, ha nominato all’unanimità Presidente il dott. Antonio Ceola. Il
bilancio individuale della Banca Antonveneta - Al 31 dicembre 2001, la raccolta
diretta della Banca Antonveneta ha raggiunto i 24.878 milioni di euro, con un
incremento del 23,4% rispetto al dicembre 2000 (+18% al netto dell'apporto delle
incorporate Banca Cattolica e Banca Popolare Jonica) e la raccolta indiretta -
penalizzata dall'andamento dei corsi di mercato, ai quali è valorizzata - ha
toccato i 26.855 milioni di euro (-7,5%). La raccolta globale da clientela si è
assestata, quindi, a 51.733 milioni di euro (+5,1%), mentre gli impieghi alla
clientela hanno raggiunto i 25.293 milioni di euro, con un incremento del 19,7%
(+16% al netto dell'apporto delle banche incorporate). Il Conto Economico
individuale riclassificato al 31 dicembre 2001 evidenzia un margine gestione
denaro superiore ai 1.315 milioni di euro, in aumento del 41,6% su dicembre
2000; il margine di intermediazione si è attestato a 1.962 milioni di euro, con
un aumento del 26,3%. Le spese amministrative hanno raggiunto i 958 milioni di
euro, con un incremento del 9,4%. Il risultato di gestione ha superato i 1.003
milioni di euro, con un aumento annuo del 48,1%. Dopo le rettifiche, riprese di
valore e gli accantonamenti, l'utile delle attività ordinarie si è fissato a
484,8 milioni di euro, con un incremento del 93,2% su dicembre 2000. Il
Consiglio di Amministrazione, in sede di approvazione del bilancio individuale e
consolidato, alla luce delle soddisfacenti risultanze reddituali già rilevate
nel "preconsuntivo 2001", ha ritenuto opportuno adottare principi
contabili internazionali che hanno comportato la riduzione delle componenti di
avviamento per 76,9 milioni di euro. L'utile netto individuale di periodo si è
quindi attestato a 243,5 milioni di euro, con un aumento del 25,7% sul dato al
31 dicembre 2000. Il rapporto fra sofferenze nette ed impieghi si è ridotto,
anche in forza di un'operazione di cartolarizzazione, all'1,7% dal 4,9% al 31
dicembre 2000. Il bilancio consolidato - Al 31 dicembre 2001, la raccolta
globale del Gruppo ha raggiunto i 61.257 milioni di euro, in crescita del 4,2%
rispetto al dato al 31 dicembre 2000. In particolare, la raccolta diretta è
aumentata del 17%, raggiungendo i 32.473 milioni di euro; la raccolta indiretta,
per le ragioni anzidette, si è attestata a 28.784 milioni di euro (-7,2%); gli
impieghi alla clientela hanno raggiunto i 33.719 milioni di euro, con un
incremento del 15,3%. Il rapporto fra sofferenze nette ed impieghi si è
ridotto, anche in forza di un'operazione di cartolarizzazione effettuata dalla
Capogruppo, all'1,8% dal 4.2% del 31 dicembre 2000. Per quanto riguarda le
risultanze economiche consolidate al 31 dicembre 2001, il margine gestione
denaro è ammontato a 1.398,4 milioni di euro, con un aumento del 32,2% rispetto
al 2000; il margine di intermediazione ha raggiunto i 2.315,8 milioni di euro,
con un incremento del 25,3%; le spese amministrative sono ammontate a 1.088,3
milioni di euro, con un aumento del 6,6%; il risultato di gestione del Gruppo
ha, così, raggiunto i 1.227,5 milioni di euro, segnando un incremento del 48,5%
sullo stesso dato del 2000. Dopo le rettifiche, le riprese di valore e gli
accantonamenti, l'utile delle attività ordinarie si è attestato a 635 milioni
di euro, in crescita dell'87% sul 31 dicembre 2000. Le componenti straordinarie
segnano uno sbilancio negativo di 143 milioni di euro sostanzialmente per le
ragioni indicate a proposito del bilancio individuale e per ulteriori rettifiche
effettuate sulle differenze di consolidamento (frutto delle precedenti e
numerose acquisizioni e fusioni). L'utile netto di periodo si è, quindi, potuto
fissare, a livello consolidato in 213,2 milioni di euro, con un aumento del 5,8%
sul corrispondente dato del 2000. Il Consiglio ha espresso unanime soddisfazione
per i risultati, conseguiti dalla struttura aziendale sotto la guida del Dott.
Silvano Pontello, nel corso del 2001, dati che dimostrano la bontà della linea
strategica dell'Istituto e che avranno un positivo riflesso anche sull'esercizio
in corso. A conclusione dell'esame dei dati dell'esercizio 2001, il Consiglio di
Amministrazione ha convocato a Padova, per il 30 aprile 2002 in prima
convocazione e per l'11 maggio 2002, nei padiglioni dell'Ente Fiera, l'Assemblea
ordinaria dei Soci, cui verrà sottoposto il progetto di bilancio del 6°
esercizio sociale, la proposta di distribuzione di un dividendo di euro 0,60 per
azione, superiore di oltre il 36,7% rispetto a quello dell'esercizio precedente
(Lit. 850, euro 0,44). Verrà inoltre nominato, per il triennio 2002-2004, il
nuovo Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale della Banca
Antonveneta, trasformata in S.p.A. contestualmente alla quotazione.
NEXTRA
INVESTMENT MANAGEMENT ADOTTATO IL PROTOCOLLO DI AUTONOMIA GESTIONALE
Milano, 15 marzo 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Nextra Investment
Management - la società di gestione del risparmio del Gruppo IntesaBci -
condividendo la logica e le finalità dell'iniziativa promossa da Assogestioni,
ha adottato il Protocollo di Autonomia per le Società di Gestione del
Risparmio, ossia il documento nel quale l'Associazione di categoria ha
raggruppato le regole, in tema di conflitto di interesse e di governance, volte
a preservare l'autonomia decisionale delle SGR nello svolgimento del servizio di
gestione collettiva del risparmio. Il Protocollo di Autonomia individua una
serie di best practices nell'ambito della quali le varie SGR possono
identificare i presidi più idonei in funzione delle singole peculiarità
(struttura organizzativa, composizione degli organi sociali, realtà di Gruppo).
Nel "Protocollo di Autonomia di Nextra Investment Management Sgr S.p.A."
sono riportate le regole enunciate nel documento di Assogestioni ritenute
condivisibili dalla società, tenuto conto dell'attuale composizione degli
organi societari e dell'appartenenza al Gruppo IntesaBci. Il Protocollo,
approvato da Assogestioni nel febbraio 2001, è stato immediatamente recepito da
Nextra I.M. una volta che si è concluso con successo il processo di
integrazione tra Comit Asset Management e Intesa Asset Management. Con oltre 112
miliardi di euro di patrimonio in gestione, oltre 1,7 milioni di clienti retail,
una significativa presenza nell'istitutional asset management ed un accesso a
tutti i mercati mondiali, Nextra Investment Management Sgr è società leader
nel settore del risparmio gestito in Italia. Infolink: www.nextrasgr.it
ABBACUS
S.I.M. PER VIRGILIO: STRATEGIE DI INVESTIMENTO ABBACUS PER I LETTORI DI VIRGILIO
SOLDI
Milano, 15 marzo 2002 - Abbacus SIM, società di intermediazione mobiliare, tra
le prime in Italia a lanciare servizi integrati di consulenza online e gestioni
patrimoniali personalizzate ed indipendenti per clienti privati con patrimoni di
medie dimensioni, e Virgilio, il primo portale italiano, come numero di
visitatori e qualità dei contenuti, hanno siglato una partnership (da un idea
di Massimiliano Mizzau Perczel, partner e direttore commerciale di Abbacus Sim),
che consente agli utenti di "Virgilio Soldi" di avere accesso alle
strategie di investimento e ad alcuni studi dei gestori di Abbacus Sim. Gli
utenti appassionati di finanza di Virgilio Soldi potranno infatti consultare la
sezione, redatta dagli esperti di Abbacus Sim, su "Strategie
d'investimento", dove ogni settimana viene pubblicata una "Analisi
settoriale" sintetica sui mercati. Inoltre sono a disposizione dei lettori
due modelli di asset allocation con differente profilo di rischio e relativi
portafogli in titoli: il "Portafoglio prudenziale" con un profilo di
rischio prudente-bilanciato e il "Portafoglio aggressivo" con un
profilo di rischio speculativo. Infine tutti i visitatori di Virgilio avranno
inoltre la possibilità di ricevere, in prova gratuita per un mese, direttamente
nella propria e-mail, attraverso una semplice iscrizione online, le analisi e
studi settimanali dei gestori di Abbacus Sim con i commenti e aggiornamenti in
tempo reale. Grazie alla collaborazione con Abbacus Sim, gli utenti di Virgilio
hanno a disposizione uno strumento informativo e di consulenza indipendente a
supporto delle loro scelte di investimento, garantite dalla professionalità dei
gestori e analisti di Abbacus Sim. Abbacus Sim è una società di
intermediazione mobiliare indipendente composta da professionisti con esperienze
specifiche sui mercati finanziari nazionali ed esteri. Le caratteristiche
peculiari di Abbacus Sim sono il team di professionisti, l'assoluta indipendenza
che non vincola la Società alla distribuzione di determinati prodotti, il
posizionamento di offerta e la specializzazione nella gestione personalizzata di
patrimoni individuali di medie dimensioni. Virgilio è oggi riconosciuto come il
più completo e autorevole strumento realizzato in Italia per accedere alle
novità, ai servizi utili, ai siti italiani e ai migliori siti internazionali
disponibili su Internet. Servizi speciali, itinerari e percorsi sulla Rete,
presentati nei 24 canali tematici, guidano di volta in volta gli utenti italiani
a tutto quanto fa audience su Internet. Virgilio Soldi, leader in Italia per
numero di visitatori e qualità dei contenuti, è una sezione di Virgilio che si
pone come un vero e proprio riferimento informativo per la finanza personale:
dall'aggiornamento su borsa e mercati, al confronto tramite marketplace di
assicurazioni, mutui e fondi, dalla gestione del portafoglio personale alla
consultazione di forum tematici.
IT
HOLDING CONVOCA L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI PER L'AUMENTO DI CAPITALE
Milano, 15 marzo 2002 - Il Consiglio dì Amministrazione di It Holding S.p.A. ha
deliberato di sottoporre all'approvazione dell'assemblea degli azionisti la
proposta di delega al consiglio stesso, ai sensi dell'art. 2443, secondo comma,
codice civile, della facoltà di aumentare, ìn una o più volte, anche in forma
scindibile, a pagamento e con sovrapprezzo, entro cinque anni dalla data della
deliberazione, il capitale sociale, fino a un massimo di nominali £7.500.000 (setternilionicinquecentomila)
mediante emissione di massimo n. 150.000.000 (centocinquantamilioni) di nuove
azioni ordinarie da nominali €0,05 cadauna, godimento regolare, da offrire in
opzione agli azionisti, ai sensi dell'art. 2441, comma I, codice civile, per un
controvalore massimo totale di € 110.000.000 (centodiecimilioni), comprensivi
di valore nominale e sovrapprezzo, e con un prezzo massimo per azione,
comprensivo di sovrapprezzo, non superiore ad € 3,00 (tre/00). Un aumento di
capitale si rende opportuno, a giudizio degli amministratori della società,
alla luce del continuo processo di crescita del gruppo It Holding, dei
consistenti investimenti effettuati negli ultimi esercizi e di quelli in corso
di perfezionamento, al fine di dotare la società di adeguate risorse
patrimoniali che consentano un corretto ed equilibrato rapporto tra mezzi propri
ed indebitamento. Attraverso l'esercizio della delega, il Consiglio di
Amministrazione di It Holding S.p.A. potrà assumere le proprie decisioni in
prossimità del lancio effettivo dell'operazione, potendo quindi definire la
misura dell'aumento, il controvalore definitivo ed il prezzo per azione offerto,
tenendo adeguatamente conto delle concrete situazioni di mercato. Sussistendone
le condizioni di mercato, idonee ad assicurare il miglior successo dell'offerta,
il Consiglio di Amministrazione ha intenzione di esercitare, almeno in parte, la
delega proposta indicativamente entro la fine del mese di giugno 2002.
l'azionista di maggioranza, PA Investments S.A., ha manifestato l'intenzione di
sottoscrivere, in proporzione alla partecìpazione posseduta, attualmente pari
al 67,1% del capitale sociale, le azioni emesse a seguito dell'aumento di
capitale che il Consiglio di Amministrazione dovesse deliberare, in forza della
delega ricevuta. L'Assemblea ordinaria e straordinaria della It Holding S.p.A.
per deliberare in ordine alla predetta proposta è prevista per il 28 aprìle
2002 in prima convocazione e per il 6 maggio 2002, in seconda. Il Consiglio di
Amministrazione per l'approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2001
è fissato per il 28 marzo prossimo.
LA
RACCOLTA FONDI "ENTRA" A SCUOLA
Milano, 15 marzo 2002 - La raccolta fondi "entra" a scuola Dirigenti
scolastici e professori a caccia di fondi The Fund Raising School propone la
raccolta fondi come strumento di crescita per il mondo della scuola. Dal 22 al
24 aprile a Bertinoro (FC), The Fund Raising School, prima scuola italiana di
livello universitario sulla raccolta fondi, promossa da Aiccon e Università di
Bologna sede di Forlì, inaugurerà i nuovi corsi specializzati per settore con
il corso: "Fund Raising per le organizzazioni che operano nel settore
scolastico", un'occasione formativa innovativa e decisiva per i
responsabili del mondo della scuola e dell'educazione. In un periodo di forti
cambiamenti che coinvolgono l'intero settore dell'istruzione, The Fund Raising
School propone un corso che, in uno scenario di cambiamenti e riforme volte a
dare autonomia alle scuole, fornisce una mappa approfondita di conoscenze capaci
di individuare nuove fonti di finanziamento, proporre e pianificare progetti,
conoscere esempi significativi di raccolta fondi legati al mondo della scuola.
Un'opportunità unica per i partecipanti, capace di anticipare le conseguenze
del nuovo scenario socio-educativo, guidando così i responsabili delle scuole
al reperimento delle risorse finanziarie necessarie. Per informazioni o
chiarimenti sull'attività formative di The Fund Raising School contattare la
Dott.ssa Angela Savelli tel. 0543/62327 fax 0543/374676 e-mail aiccon@spfo.unibo.it
CONFINDUSTRIA,
PER LA PICCOLA SPESE LEGALI "ASSICURATE" CONVENZIONE CON ALLIANZ RAS:
LA COMPAGNIA RIMBORSA LE SPESE PER L'AVVOCATO
Roma, 14 marzo 2002 – Un'assicurazione per recuperare le spese legali: Piccola
industria di Confindustria ha messo a punto, in collaborazione con Allianz Ras -
Tutela giudiziaria - e con la consulenza del broker di Assicurazione Mizar Srl,
il "servizio di Protezione legale" alle imprese. L'obiettivo è
fornire agli associati un organico sistema di garanzie assicurative per il
recupero delle spese legali e arbitrali, compresi i costi sostenuti per
prestazioni professionali rese da un avvocato di propria fiducia. L'accordo,
ampliando la gamma di servizi in rete di Confindustria, permette, tra l'altro,
il recupero delle spese sostenute per: ?Controversie individuali di lavoro con i
dipendenti e con i collaboratori coordinati e Continuativi; ?Controversie in
materia di inadempienze contrattuali; ?Risarcimento dei danni per fatto illecito
altrui e difesa da pretese risarcitorie; ?Difesa in procedimenti o sanzioni per
violazioni e/o inosservanze ai decreti legge relativi a salute e sicurezza sul
lavoro, igiene alimentare e tutela dati personali; ?Difesa penale per delitti
colposi e contravvenzioni; ?Controversie deferite a Commissioni Arbitrali. La
novità del servizio è nella capacita di garantire un completo sistema di
tutele – a costi flessibili e competitivi - attraverso la stipula di un'unica
polizza. I premi, infine, variano in funzione del numero dei dipendenti e
dell'opzione prescelta (si va da un minimo di 230 euro l'anno a un massimo di
9.000 per aziende con oltre 250 dipendenti).
LONDRA
SI RICONFERMA LA CITTA' PIU' CARA PER GLI SPAZI ADIBITI AD USO UFFICIO
Milano, 15 marzo 2002 - Londra ha mantenuto la sua posizione di città più cara
al mondo per gli spazi adibiti ad uso ufficio, è quanto emerge dal Business
Space Across the World, il report annuale realizzato dalla società
internazionale di consulenza nell'ambito delle proprietà immobiliare Healey
& Baker e dal suo partner globale Cushman & Wakefield. I locatari di
spazi primari ad uso ufficio a Londra, possono arrivare a pagare un costo medio
totale di occupazione (affitto, tasse di proprietà e oneri di servizio), pari
€ 1.728 per mq all'anno. Tokyo mantiene il secondo posto con € 1.213, Parigi
si attesta invece al terzo posto con €991. Mentre sia Londra che Tokyo hanno
visto un declino in termini di affitti negli anni, Londra ha comunque continuato
ad accrescere il suo primato sulle altre città. La ricerca coinvolge 45 Paesi
nel mondo, analizzando i costi totali di occupazione di spazi ad uso ufficio in
100 differenti ubicazioni. La tabella di classificazione è stata compilata
considerando in ogni Paese le ubicazioni più dispendiose in termini di costi
totali di occupazione ad uso ufficio. David Hutchings, Head del European
Research Group di Healey & Baker afferma: "Il 2001 è iniziato
mantenendo il forte trend di attività presente nell'anno precedente, la seconda
metà dell'anno, si è invece rivelata una storia completamente diversa.
"Il declino nei settori delle telecomunicazioni e dell'high tech ci ha
fornito precoci avvisi che i livelli record, in termini di crescita e attività
registrati nel corso del 2000, non sarebbero stati migliorati, con il proseguire
dell'anno la situazione è diventata marcatamente più difficile. La recessione
in Nord America, l'incertezza in Europa e successivamente gli attacchi
terroristici dell'11 settembre, hanno contribuito ad affossare la fiducia negli
affari. Con un rallentamento nelle decisioni ed una inversione di tendenza da
espansione a consolidazione registrata in molti locatari di uffici, abbiamo
registrato una diminuzione del settore uffici rivelatasi più marcata rispetto
alle anticipazioni. "Nei mesi a venire, vi saranno certamente altre aree di
debolezza, ma oggi si registrano anche maggiori segnali di fiducia. I locatari
della "old economy" ad esempio, si sono rivelati più attivi in alcuni
mercati ed il meno competitivo mercato del leasing ha ridotto il pericolo del
surriscaldamento, presente in alcune aree nei primi mesi del 2001. Se
l'economia, più avanti nel corso dell'anno, si stabilizzerà come del resto ci
aspettiamo, dovrebbe evidenziarsi nel corso del 2003 un ritorno all'equilibrio
nel mercato globale degli uffici, con una rinnovata pressione sugli affitti come
conseguenza di un aumento negli investimenti societari." Altri dati
principali sulle primarie ubicazioni ad uso ufficio: Europa: La percentuale
media di spazi disponibili si è spostata dal 3,75% al 5,4%. In generale gli
affitti nel corso dell'anno, hanno registrato una crescita marginale dell' 1,5%
- comparata con il 15% nel 2000. Negli affitti, le crescite percentuali a due
cifre in Italia, Lussemburgo, Francia e Norvegia sono state cancellate da
perdite similari in Svizzera, Svezia e Turchia. I mercati in Europa Centrale e
Orientale hanno registrato discrete performance con crescite a Budapest, Mosca e
Bratislava. Gli affitti si sono dimostrati molto statici in Europa Centrale e
Orientale, ad eccezione di Mosca dove sono cresciuti del 18% nel corso
dell'anno. Americhe: Gli Stati Uniti hanno registrato una crescita in termini di
spazi disponibili, a causa di un elevato volume di spazi ritornati sul mercato,
prevalentemente dai business Tmt. Washington Dc è stato il mercato per uffici
che meglio ha performato. Infatti anche prima degli eventi dell'11 settembre,
New York affrontava una crescente pressione economica. Conseguentemente agli
attacchi terroristici, vi è stato un incremento nelle attività di locazione
dovuta a spostamenti da parte degli affittuari che cercavano ubicazioni
alternative. Oggi questa situazione ha subito un rallentamento in quanto la
maggioranza degli affittuari ha trovato nuovi spazi. Gli effetti che hanno
determinato lo spostamento di questo grandi società, continuano comunque sulle
piccole società che li hanno serviti. San Francisco ha visto un crollo nei
ritorni di 260.000 mq nel corso dell'anno. Montreal è stata la città Canadese
che ha registrato le migliori performance nel mercato uffici; mentre Toronto e
Vancouver hanno registrato quelle peggiori nell'anno, con livelli di
disponibilità spazi cresciuti rispettivamente del 6,0% e 8,8 %. In Messico, la
domanda è diminuita e, nel 2001, in condizioni economiche difficili il mercato
uffici in Sud America, ha subito un rallentamento. Buenos Aires rimane la città
più cara in Sud America. Asia Pacifico: In generale, i livelli di affitto in
Asia Pacifico, sono diminuiti del -6,7% - in particolare a causa del calo
registrato ad Hong Kong, India e Australia. Cina e Thailandia sono stati i soli
paesi a registrare una crescita positiva negli affitti. Hong Kong è stata la
città con la peggiore performance nel mercato uffici - gli spazi disponibili
sono cresciuti dal 5% al 15%. Gli affitti per ufficio in Giappone sono rimasti
stabili, con Tokyo che mantiene la sua posizione di seconda città al mondo più
cara.
UBICAZIONI INTERNAZIONALI AD USO UFFICIO PIU' CARE
(principali
ubicazioni in ogni Paese/classifica per Paese)
Classifica
2002
|
Classifica
2001
|
Paese
|
Città
|
Costi Totali
di Occupazione
(€
per
mq per anno)
|
1
|
1
|
Regno Unito
|
Londra
|
1,728
|
2
|
2
|
Giappone
|
|
1,213
|
3
|
5
|
Francia
|
Parigi
|
991
|
4
|
9
|
Russia
|
Mosca
|
985
|
5
|
4
|
USA
|
New York
|
976
|
6
|
3
|
Cina
|
Hong Kong
|
914
|
7
|
10
|
Germania
|
Francoforte
|
851
|
8
|
6
|
Svizzera
|
Ginevra
|
747
|
9
|
8
|
India
|
Mumbai
|
669
|
10
|
25
|
Italia
|
Milano
|
668
|
11
|
11
|
Grecia
|
Atene
|
659
|
12
|
7
|
Svezia
|
Stoccolma
|
642
|
13
|
20
|
Corea
|
Seul
|
614
|
14
|
13
|
Irlanda
|
Dublino
|
597
|
15
|
23
|
Lussemburgo
|
Città di
Lussemburgo
|
582
|
16
|
16
|
Spagna
|
Madrid
|
573
|
17
|
18
|
Polonia
|
Varsavia
|
571
|
18
|
12
|
Singapore
|
Singapore
|
511
|
19
|
44
|
Romania
|
Bucarest
|
476
|
20
|
17
|
Taiwan
|
Taipei
|
471
|
21
|
28
|
Olanda
|
Amsterdam
|
469
|
22
|
15
|
Argentina
|
Buenos Aires
|
464
|
23
|
19
|
Israele
|
Tel Aviv
|
458
|
24
|
22
|
Australia
|
Sydney
|
451
|
25
|
14
|
Brasile
|
Rio de Janeiro/
San Paolo
|
446
|
26=
|
31
|
Norvegia
|
Oslo
|
435
|
26=
|
29
|
Messico
|
Città del Messico
|
424
|
28
|
21
|
Libano
|
Beirut
|
409
|
29
|
34
|
Belgio
|
Bruxelles
|
366
|
30
|
33
|
Portogallo
|
Lisbona
|
356
|
31
|
32
|
Austria
|
Vienna
|
349
|
32
|
37
|
Danimarca
|
Copenaghen
|
341
|
33
|
30
|
Canada
|
Toronto
|
339
|
34=
|
35
|
Repubblica Ceca
|
Praga
|
339
|
34=
|
24
|
Cina
|
Beijing
|
334
|
36
|
27
|
Turchia
|
Istanbul
|
325
|
37
|
36
|
Finlandia
|
Helsinki
|
288
|
38
|
38
|
Ungheria
|
Budapest
|
282
|
39
|
41
|
Repubblica
Slovacca
|
Bratislava
|
263
|
40
|
40
|
Emirati Arabi
Uniti
|
Abu Dhabi
|
252
|
41
|
nd
|
Filippine
|
Makati
|
202
|
42
|
42
|
Nuova Zelanda
|
Auckland
|
192
|
43
|
nd
|
Malesia
|
Kuala Lumpur
|
148
|
44
|
43
|
Sud Africa
|
Sandton
|
129
|
45
|
45
|
Tailandia
|
Bangkok
|
116
|
AFFITTARE
UN UFFICIO A MILANO? UN VERO AFFARE!
Milano, 15 marzo 2002. Milano si conferma appetibile per gli investitori
stranieri, soprattutto se la confrontiamo con le altre principali città
europee: un imprenditore che decide di affittare un ufficio di 100 metri quadri
con vista sul Duomo, e in pieno centro storico, spenderà in media 3550 euro al
mese, rispetto ai 4383 di Dublino e ai 3925 di Stoccolma, per non parlare dei
7517 di Parigi e dei 9050 di Londra. D’altra parte, il capoluogo lombardo è
anche la principale porta di ingresso sul mercato nazionale degli investimenti
diretti esteri: nella provincia di Milano, sono infatti attive ben 528 imprese
industriali partecipate da imprese straniere (pari al 28,6% del totale
nazionale). Lo stand al Mipim di Cannes, all’interno della "via
italiana". Al fine di promuovere il ruolo di Milano a livello
internazionale, la Camera di Commercio, con le sue aziende speciali Osmi-Borsa
Immobilare e Promos, l’azienda speciale per l’internazionalizzazione, e il
Comune di Milano sono al MIPIM (il salone del mercato internazionale dei
professionisti dell’immobiliare, l’appuntamento del settore più importante
al mondo che si svolge a Cannes dal 12 al 15 marzo) al Palais des Festival,
Foyer Theatre Debussy - Level 1, stand C1/03. Espongono insieme nello stesso
stand: AICI, Assimpredil, Aspesi, CAAM FIMAA, Progetto Citta, Fiabci Italia,
Sistema Sviluppo Fiera, Il Sole 24 Ore. Lo stand è collocato nell'"italian
way", la via che raccoglie le presenze istituzionali italiane alla fiera.
Si tratta della seconda edizione a cui partecipa come espositore la Camera di
Commercio di Milano, sempre con il Comune di Milano. Il convegno. Mercoledì 13
marzo alle ore 14.30 ci sarà la conferenza "La competitività del sistema
Milano", presso l’Auditorium K del Palais des Festivals. Con questa
iniziativa, la Camera di Commercio e il Comune mirano a rafforzare la capacità
della città di attrarre investimenti, presentando il meglio del "sistema
Milano": dai grandi progetti di riqualificazione urbana alle
infrastrutture, dalla promozione della cultura alla rete di assistenza creata
intorno alle imprese. Parteciperanno: l’assessore Giovanni Verga allo Sviluppo
del territorio del Comune di Milano, Giorgio Viganò, presidente di Osmi -Borsa
Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano Claudio Artusi,
amministratore delegato di Sviluppo Sistema Fiera, Antonio Intiglietta,
Presidente Ge. Fi. – Gestione Fiere. "Milano può risultare interessante
per una società estera - ha commentato Giorgio Viganò, presidente di Osmi
-Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -: alla
forza economica e produttiva si unisce una convenienza nei costi degli affitti.
In un confronto con le altre città europee Milano infatti si colloca in
posizione intermedia in una classifica che vede Londra, Parigi e Francoforte le
più care, Vienna e Copenhagen tra le più convenienti. Ecco perché per il
secondo anno col Comune di Milano siamo presenti ad una manifestazione che ci
permette di presentare i nostri punti di forza ai potenziali interlocutori. In
un mercato sempre più europeo e internazionale proprio Milano può
rappresentare una scelta di localizzazione favorevole e affermarsi sempre più
come porta d’ingresso per le multinazionali". I dati elaborati dalla
camera di commercio di milano: Affittare un ufficio di 100 metri quadrati nel
centro delle principali metropoli europee costa in media 3905 euro al mese.
Spicca per l’affitto più caro la City londinese con 9050 euro mensili
(+131,7% rispetto alla media europea), seguita con un certo distacco da Parigi
(7517 euro; +92,5%) e Francoforte (5225 euro; +33,8%). Sempre sopra la media
anche Madrid (4408 euro; +12,9%) e Dublino (4383 euro; +12,2%). Vicine alla
media, invece, si trovano: Stoccolma (3925 euro; +0,5%), Lussemburgo (3758 euro;
-3,8%), Milano (3550 euro; -9,1%), Roma (3308 euro; -15,3%), Berlino (3300 euro;
-15,5%) e Amsterdam (3108 euro; -20,4%). Le città meno care, infine, sono:
Barcellona (2891 euro; -26%), Helsinki (2800 euro; -28,3%), Lisbona (2467 euro;
-36,8%), Bruxelles (2316 euro; -40,7%), Copenhagen (2308 euro; -40,9%) e Vienna
(2075 euro; -46,9%). Affittare un ufficio a Milano. La situazione del costo
degli affitti degli uffici a Milano è rimasta stazionaria nel corso
dell’ultimo semestre 2001, sia per gli uffici direzionali (comprensivi di uno
stabile intero), sia per quelli piccoli. Importante aumento su base annua
dell’affitto degli uffici direzionali, invece, per il centro storico (98.6%),
seguito dalla Periferia (con una aumento annuo del 71,9% a fronte dell'1,9%
nell'ultimo semestre), dalla Cerchia dei Bastioni (annuo: 53,2%; semestrale: 0%)
e dalla Cerchia della Circonvallazione (annuo: 51,1%; semestrale: 6%). La
situazione degli uffici di taglio piccolo è sostanzialmente simile: fermo il
prezzo degli affitti nel 2° semestre, mentre su base annua spicca il +50,7% del
centro storico e il 29% della Cerchia Bastioni. Seguono la Periferia (+18,8%) e
la Cerchia Circonvallazione (+8,5%). Gli Ide milanesi in entrata e in uscita.
Nella Provincia di Milano, sono attivi ben 528 headquarters di imprese
industriali partecipate da imprese straniere (pari quasi al 30% del totale
nazionale), per un totale di quasi 180 mila addetti (pari al 32% del totale
nazionale). Di queste, il 58% provengono da paesi dell’Unione Europea. Le
imprese tedesche, con 99 imprese partecipate (pari al 19% del totale) e con 37
mila addetti (pari al 20,6%), sono le principali protagoniste degli IDE
industriali europei in provincia di Milano. Seguono le società francesi (74
imprese partecipate e 34 mila addetti). Di rilievo anche la presenza delle
olandesi (31 imprese partecipate e oltre 10 mila addetti), svedesi (21 imprese e
8300 addetti) e britanniche (62 imprese e oltre 11 mila addetti). Tra i Paesi
extraeuropei il principale investitore sono gli Stati Uniti con 135 imprese
partecipate, il 25,6% del totale e 47.000 addetti. Seguono le 51 aziende
svizzere (10%) con 16.200 addetti (9%). Arrivano poi le 15 società giapponesi
con 2300 addetti.
AFFITTARE UN UFFICIO IN
CENTRO
NELLE CAPITALI EUROPEE
(affitto annuale per 100 mq) -
prezzi in euro
dati Emea elaborati dalla Camera
di Commercio di Milano
Città
|
Costo affitto al mese
|
Costo affitto annuale
|
Londra
(City)
|
9.050
|
108.600
|
Parigi
|
7.517
|
90.200
|
Francoforte
|
5.225
|
62.700
|
Madrid
|
4.408
|
52.900
|
Dublino
|
4.383
|
52.600
|
Stoccolma
|
3.925
|
47.100
|
Lussemburgo
|
3.758
|
45.100
|
Milano
|
3.550
|
42.600
|
Roma
|
3.308
|
39.700
|
Berlino
|
3.300
|
39.600
|
Amsterdam
|
3.108
|
37.300
|
Barcellona
|
2.891
|
34.700
|
Helsinki
|
2.800
|
33.600
|
Lisbona
|
2.467
|
29.600
|
Bruxelles
|
2.316
|
27.800
|
Copenhagen
|
2.308
|
27.700
|
Vienna
|
2.075
|
24.900
|
E
CON L’EURO VOLANO LE VENDITE …MA NON I PREZZI IL 34,8% DEI COMMERCIANTI
MILANESI PREVEDE UN AUMENTO DELLE VENDITE.
Milano, 15 marzo 2002. L’avvento dell’euro si sta rivelando un affare sia
per i commercianti che per i consumatori. Ben il 34,8% dei commercianti
milanesi, infatti, prevede un aumento delle vendite nel corso del primo
trimestre dell’anno, un dato superiore a quello dell’anno scorso e di due
anni fa (in particolare, il comparto prodotti per la casa: 36,2% e quello per i
prodotti per la persona: 37,2%) mentre il 14,6% si aspetta di assumere nuovo
personale (dato che arriva al 20,7% per i supermercati/ipermercati). Anche il
trend dell’ultimo trimestre 2001 è stato positivo: ben il 40,3% dei
commercianti ha avuto vendite superiori rispetto allo stesso periodo del 2000.
Ma i consumatori possono stare tranquilli: l’80% dei commercianti (e ben il
90% dei negozianti) non prevede infatti nei prezzi nessun aumento prossimo
venturo. In linea generale, il 2001 è stato un anno ricco di novità: 1
commerciante su 7 ha infatti effettuato nel corso degli ultimi 12 mesi dei
lavori di ammodernamento nel proprio punto vendita e 1 su 5 ha modificato
l’assortimento del punto vendita. Mentre la pressione fiscale, il costo
dell’affitto e del lavoro, la concorrenza della grande distribuzione sui
prezzi, e i costi amministrativi rimangono per i commercianti i principali
fattori di ostacolo allo sviluppo della propria attività. E’ questo quello
che emerge dall’indagine congiunturale sul commercio al dettaglio nella
provincia di Milano condotta sul quarto trimestre 2001, con le previsioni sul
primo trimestre 2002. La ricerca realizzata dall’ufficio studi della Camera di
Commercio di Milano viene effettuata ogni trimestre su un campione di circa 700
punti vendita al dettaglio localizzati nella provincia di Milano.
"L’avvento dell’euro - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della
Camera di Commercio - aveva suscitato alcune iniziali preoccupazioni tra gli
operatori del commercio milanese. Rappresentava indubbiamente una sfida unica,
fatta non solo di piccoli problemi quotidiani, come le monetine per il resto, ma
anche e ancor prima una grande sfida culturale. Significava rimettersi in gioco,
come imprenditori, e ripensare al proprio ruolo e alle proprie strategie. E’
forse ancora presto per dire se tutte queste difficoltà sono già completamente
superate. Ma i dati ci mostrano un quadro positivo, sia per le vendite che per
l’occupazione nel settore delle imprese commerciali – piccole o grandi che
siano. Non solo. Il tanto paventato timore di un aumento dei prezzi non si è
manifestato, segno di una presa di responsabilità dell’intero settore da
sottolineare. I commercianti rappresentano 1 impresa su 3 a Milano, e in questi
ultimi anni si sono impegnati in un importante sforzo di modernizzazione, che
dimostra ancora una volta la grande dinamicità imprenditoriale del settore.
Anche in questa occasione si dimostra come tra commercianti e cittadini
l’interesse e l’orizzonte è comune." Commercio a Milano: le cifre
dell'ultima congiuntura: Previsione vendite. Le opinioni relative
all’andamento delle vendite per il primo trimestre 2002 si presentano
decisamente promettenti: in totale, il 34,8% dei commercianti prevede che le
proprie vendite cresceranno, il 46,2% che rimarranno invariate, mentre il 19%
che peggioreranno. Il saldo – differenza tra chi prevede un aumento e chi una
diminuzione – è quindi un significativo +15,8%. Nel commercio despecializzato,
tale saldo sale al 22,7%, mentre scende al 4,6% per quello specializzato. Se si
considerano i soli canali distributivi, le previsioni più ottimistiche
riguardano i superette/discount (saldo:+31,5%) e gli ipermercati/supermercati
(saldo: +22,6%). Positiva la situazione anche per i grandi magazzini (saldo:
+9,7%), per le grandi superfici specializzate (saldo: +5,2%), e per i piccoli
negozi (saldo: +4,1%). A livello di comparto, le previsioni di vendita più
favorevoli riguardano gli operatori che vendono articoli per la persona (saldo:
+23%), seguiti dal comparto articoli per la casa (saldo: +18,4%) e da quello
alimentari e bevande (saldo: +14,7%). Positiva, anche se più contenuta, la
situazione per il comparto per il tempo libero (saldo: +7,3%). Previsione
occupazione. Rispetto alle attese sulle dinamiche occupazionali, si accentua il
clima favorevole manifestato già nel corso dell’intero 2001. Il 14,6% degli
intervistati prevede infatti che il numero delle persone occupate nei propri
centri vendita aumenterà, contro il 5,7% che prevede invece una diminuzione
(saldo: 8,9%). Una percentuale che cresce in particolare nel commercio
despecializzato (saldo: +12,6%), mentre risulta più contenuta in quello
specializzato (saldo: +2,9%). Se si considerano i canali distributivi, gli
ipermercati/supermercati (saldo: +16,1%), le grandi superfici specializzate
(saldo: +5,2%) e i superettes (saldo: +5,3%) sembrano offrire le maggiori
opportunità occupazionali. Positiva anche la situazione per i negozi (saldo:
+0,3%), mentre le aspettative più negative riguardano anche per il prossimo
trimestre i grandi magazzini (saldo: -2,4%). Per i singoli comparti, le
previsioni più brillanti sono presenti soprattutto nel comparto alimentari e
bevande (saldo: +8,7%) e in quello dei prodotti per la casa (saldo: +8,2%).
Previsione andamento prezzi. Non sembra esserci alcun "effetto euro"
sui prezzi. L’80% dei commercianti non prevede infatti alcun aumento (una
percentuale che sale a ben il 90% se consideriamo i soli negozi al dettaglio),
il 5,7% una diminuzione e il 14,6% una crescita. In particolare, sono i
supermercati il canale distributivo che prevede in maniera più accentuata un
aumento (20,7%). Tra le categorie merceologiche, le tensioni inflazionistiche più
consistenti per i prossimi mesi si concentrano nel comparto dei prodotti per la
casa (saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione: +10,9%), mentre
per i prodotti del tempo libero si prevede addirittura una diminuzione (saldo:
-3,9%). Buone le vendite degli ultimi mesi nonostante l’11 settembre.
L’andamento delle vendite nel corso del quarto trimestre del 2001, comprese le
festività, è stato complessivamente positivo rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso, e questo nonostante la crisi innestata dai tragici fatti
dell’11 settembre. Ben il 40,3%, infatti, ha avuto un volume di vendite
superiore rispetto a quelle dello scorso inverno, il 36,5% uguale, e il 23,2%
inferiore (saldo tra chi ha venduto di più e chi meno: +17,1%). Tuttavia a
beneficiarne è stato soprattutto il commercio despecializzato (saldo: +29,1%),
mentre tale saldo scende a –2,2% in quello specializzato (se consideriamo
soltanto i negozi, il saldo passa a –11,7%). A livello di comparto, le
maggiori vendite sono avvenute nel settore degli alimentari e bevande (saldo:
+24%); quelle inferiori nel comparto dei prodotti per il tempo libero (saldo:
+3,3%). Lavori di ammodernamento. Un commerciante su 7 (pari al 14,3%) nel corso
dell’ultimo anno ha effettuato lavori di ammodernamento del proprio punto
vendita. Se consideriamo soltanto i negozi, tale percentuale passa al 10%. Si è
scelto soprattutto di sostituire l’arredamento (54%), il materiale espositivo
(36%), o di ampliare il punto vendita (19%). Un commerciante su 5 (21,4%) ha poi
deciso di modificare anche la politica assortimentale, in particolare a favore
di una maggiore specializzazione merceologica (63,3%), verso una
specializzazione per funzione di consumo (21,3%) e verso una specializzazione
per tipologia di cliente (19,3%).
RISULTATI
RECORD PER MAIL BOXES ETC. ITALIA: FATTURATO 2001 + 30% IL GRUPPO PUNTA ALL'EUROPA
E SVILUPPA I MERCATI DI SPAGNA E GERMANIA
Milano, 15 marzo 2002 - Prosegue la serie di anni record per Mail Boxes Etc.
Italia che ha registrato nel 2001 un fatturato aggregato superiore a 62 milioni
di Euro, con un incremento sull'esercizio precedente di oltre il 30%.
Contestuale alla crescita del fatturato è lo sviluppo della rete che nel mondo
ha superato i 4500 affiliati e che in Italia, con 430 negozi, punta al traguardo
dei 500 Centri entro il 2002 e a quello di 1000 unità nel medio termine. Con
questi risultati, l'Italia si riconferma indiscusso paese-pilota nel mondo, al
di fuori degli Stati Uniti. L'Amministratore Delegato Paolo Fiorelli commenta
così i risultati: "La crescita di Mail Boxes Etc., che abbiamo portato in
Italia nel 1993, è stata superiore alle nostre aspettative in termini di
rapidità e di numeri. Nel solo 2001 le nuove affiliazioni sono state 55 e
questo conferma il franchising dei servizi come uno dei settori in costante
sviluppo, che offre opportunità concrete a imprenditori motivati e orientati
alla cultura del servizio. Ci auguriamo che la crescita prosegua con questi
ritmi e puntiamo con ottimismo al raddoppio della rete entro i prossimi anni,
per arrivare alla prevista copertura del territorio con 1000 negozi Mbe. Ora
guardiamo soprattutto all'Europa e stiamo concentrando sforzi e risorse sullo
sviluppo del mercato spagnolo e di quello tedesco". E' infatti partita
dall'Italia la grande sfida europea. A fine 1999, con un proprio iniziale
investimento di 2,5 milioni di Euro, Mbe Italia ha acquisito la licenza
esclusiva anche per la Germania e per la Spagna. La crescita della rete spagnola
è stata rapidissima; il paese conta oggi già 75 Centri Mbe, di cui 35 nuovi
affiliati nel solo 2001. Più recente l'inizio dell'attività in Germania, dove
Mbe Italia ha costituito una apposita società con sede a Berlino. "Le
potenzialità di questo mercato" - afferma Paolo Fiorelli -"sono
enormi e la "formula" dei Centri Servizi Mbe è pienamente rispondente
ai bisogni di una società evoluta e multiforme come quella tedesca. Siamo
fiduciosi di potere replicare il successo già avuto nel nostro paese". I
servizi Mbe, destinati per il 60% all'utenza professionale e per il 40% ai
privati, comprendono domiciliazione e gestione di corrispondenza, spedizioni con
Corrieri Espresso, confezionamento e imballaggio, gestione di documenti,
fotocopie digitali BN e a colori, fax, prodotti per ufficio, servizi di
trasferimento rapido di denaro Western Union, Etc. Etc. La capillarità del
network ha consentito a Mbe Italia di aprire una nuova area di business,
consolidando il proprio ruolo di partner strategico nell'ambito della
micrologistica distributiva e dell'e-Business. I negozi Mbe diventano in questo
contesto i "terminali fisici" che consentono di superare efficacemente
alcuni nodi critici tuttora presenti nel mondo dell'e-Business. Fra questi, la
gestione fisica del prodotto (confezionamento, imballaggio spedizione,
consegna), i sistemi di pagamento, l'assistenza post vendita. Al settore
dell'e-Business, Mbe Italia ha destinato la propria soluzione di micrologistica
che si chiama Mbe e-Solution, una piattaforma tecnologica proprietaria e
flessibile che, interfacciandosi via Internet con la tecnologie delle aziende
clienti e dei loro partners logistici, rende possibile ritirare in maniera
facile e veloce merci, prodotti o parti di ricambio presso un qualsiasi Centro
Mail Boxes Etc. In questo contesto, Mbe Italia ha già siglato importanti
accordi di partnership con Chl, portale verticale cult della tecnologia
italiana, con We@Bank, iniziativa di Banca Popolare di Milano che offre servizi
integrati di home banking e soluzioni on-line ad alto valore aggiunto.
EDIPOWER
PRESENTA L'OFFERTA VINCOLANTE PER L'ACQUISIZIONE DA ENEL DEL 100% DI EUROGEN
Milano, 15 marzo 2002 - Il Consiglio di amministrazione di Edipower, società
partecipata al 40% da Edison, al 13,4% da Aem Milano, al 13,3% da Aem Torino, al
13,3% da Aar e Ticino Sa di Elettricità (Atel), al 10% da UniCredito Italiano,
al 5% da Interbanca e al 5% da Royal Bank of Scotland (tramite società
controllata), riunitosi in data odierna, ha approvato la presentazione a Enel
dell'offerta finale e irrevocabile per l'acquisizione della totalità del
capitale sociale di Eurogen.
CONSUMI
DI ENERGIA ELETTRICA: +1,9% A FEBBRAIO NEL PRIMO BIMESTRE 2002 LA DOMANDA CRESCE
DEL 2,9%. IN NOTEVOLE AUMENTO LE IMPORTAZIONI: +4,7%
Roma, 15 marzo 2002 - Più 1,9% è l'aumento della domanda di energia elettrica
nel mese di febbraio 2002 rispetto al corrispondente mese dell'anno 2001. Il
totale dell'energia richiesta in Italia è stato pari a 24.810 milioni di kWh.
Il risultato, ottenuto senza l'incidenza di fattori calendariali (stessi giorni
lavorativi rispetto a febbraio 2001) è stato influenzato da andamenti climatici
(temperatura media mensile superiore di circa un grado rispetto a quella del
corrispondente mese dell'anno scorso). Depurata da questo effetto, la variazione
della domanda è risultata pari a +2,2%. Dall'analisi effettuata dal Gestore
della Rete emerge che la crescita della domanda ha interessato tutto il
territorio nazionale: +1,4% al Nord, +3,0% al Centro, +1,5% al Sud. In
particolare, i 24.810 miliardi di kWh richiesti nel mese di febbraio 2002
risultano distribuiti per il 47,7% al Nord, per il 28,8% al Centro e per 23,5%
al Sud. Da notare che i valori massimi di consumo sono stati registrati in
corrispondenza dell'area composta da Lazio-Umbria-Marche-Molise- Abruzzo
(+4,0%), i valori minimi in quella che comprende Liguria-Lombardia-Piemonte-
Valle d'Aosta (+0,5%). La potenza massima richiesta nel mese di febbraio 2002,
pari a 49.658 megawatt, è stata raggiunta mercoledì 6 alle ore 10, ed è
superiore del 2,7% rispetto al valore registrato alla punta nel corrispondente
mese dello scorso anno. Nel primo bimestre del 2002 la richiesta di energia
elettrica è cresciuta complessivamente del 2,9% rispetto al corrispondente
periodo dello scorso anno. Nel mese di febbraio 2002 il fabbisogno di energia
elettrica è stato coperto per l'83,4% con la produzione nazionale e per la
quota restante (16,6%) facendo ricorso alle importazioni. In particolare si è
avuta a febbraio una crescita della produzione termoelettrica (+9,3%) ed eolica
(+34,6%), e una diminuzione della produzione idroelettrica (-33,2%) e
geotermoelettrica (-4,2%). Complessivamente la produzione nazionale è aumentata
dell'1,8% rispetto a febbraio 2001. Si segnala infine un incremento notevole
delle importazioni (+4,7%). Ulteriori informazioni sono disponibili alla voce
"dati statistici" del sito web: www.grtn.it, consultando la
pubblicazione "Rapporto mensile".
AMGA
- AZIENDA MEDITERRANEA GAS E ACQUA - S.P.A. GENOVA: SI AGGIUDICA IN CORDATA CON
SMAT DI TORINO, LA GARA PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEL COMUNE
DI ASTI
Milano, 15 marzo 2002 Amga - Azienda Mediterranea Gas e Acqua - S.p.A. di
Genova, quotata al segmento Star della Borsa Italiana, e Smat di Torino si sono
aggiudicate la gara per la gestione del servizio idrico integrato del Comune di
Asti. Più in particolare, la gara ha riguardato la scelta del partner
industriale, attraverso l'acquisizione del 45% del capitale sociale di Asp -
Azienda Servizi Pubblici - di Asti, società multiutility che gestisce il
servizio idrico integrato, l'igiene urbana e i trasporti pubblici, operante nel
Comune piemontese, con un bacino di oltre 100.000 abitanti ed un fatturato 2001
di circa 19.500.000 Euro. Complessivamente il valore dell'operazione ammonta a
circa 16.500.000 Euro. Le quote del consorzio sono così suddivise: Amga 10%,
Smat - Società Metropolitana Acque - di Torino 10%, Asta (società cui
partecipano imprenditori privati come il gruppo Ruscalla, gruppo Gavio,
Giachino, Cie, Geloso, Franchini) 50% , Amiat 15%, Atm 7,5% e Satti di Torino
7,5%. All'interno del raggruppamento Smat e Amga avranno, in maniera paritetica,
la responsabilità della gestione del servizio idrico integrato, settore in cui
potranno apportare l'elevato know-how e la pluriennale esperienza accumulati
negli anni con la gestione dei servizi a Torino e Genova. "Il positivo
risultato di questa gara - afferma Roberto Bazzano, Amministratore Delegato di
Amga - è particolarmente significativo sia dal punto di vista dello sviluppo
della società in un nuovo ambito territoriale per i servizi idrici, sia per la
fruttuosa collaborazione attivata con la Smat".
GRUPPO
WEBEGG: I CORSI DI SPECIALIZZAZIONE IN PUBLIC MANAGEMENT 2002
Milano, 15 marzo 2002. La fornitura di servizi in rete, il reperimento e l¹utilizzo
dei finanziamenti comunitari, il marketing territoriale, il project finance, la
valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, le relazioni con i cittadini
e le attività del terzo settore costituiscono alcune delle principali sfide per
la nuova governance urbana. Questi sono i temi che saranno sviluppati nei corsi
di specializzazione in Public Management, proposti da Domus Academy, che si
svolgeranno in moduli da 2/3 giornate tra il mese di marzo e il mese di novembre
del 2002. Rivolti a sindaci, presidenti regionali e provinciali, assessori, city
manager, dirigenti di enti locali e tutti coloro che svolgono attività di
rilevanza urbana e territoriale, i corsi in Public Management propongono una
rassegna e un aggiornamento/approfondimento degli strumenti necessari per
migliorare la progettazione, la comunicazione e l¹attuazione di iniziative di
successo nei settori chiave dello sviluppo locale. In particolare verranno
affrontate tutte le problematiche riguardanti: il governo delle reti, lo
sviluppo e la promozione territoriale, la comunicazione per lo sviluppo locale e
gli strumenti di gestione e finanziamento. Infolink: www.domusacademy.it
ROBERTO
COSTANTINI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI CECCARELLI PIMS & ASSOCIATI
Milano, 13 marzo 2002. Entra in Ceccarelli Pims & Associati con il ruolo di
Amministratore Delegato e Responsabile della nuova sede di Roma, Roberto
Costantini. Proveniente da Cap Gemini Ernst & Young, e prima da Ernst &
Young Consultants dove ricopriva il ruolo di partner, ha maturato un'importante
esperienza nel settore energetico, delle telecomunicazioni e del manufacturing.
Ingegnere meccanico, 49 anni, dopo svariati anni di esperienza nel settore
impiantistico consegue il Master in Management Science presso la Business School
di Stanford (California) e fonda la Genesis, società di consulenza e formazione
manageriale, che cede poi a metà degli anni novanta alla stessa Ernst &
Young, di cui entra a far parte. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di
management su argomenti inerenti la leadership e la negoziazione, ed è docente
di Comportamento Organizzativo all'interno del programma Mba della Luiss di
Roma.
SEBASTIANO
COSENZA NUOVO DIRETTORE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DEL GRUPPO MAZARS
ITALIA (CONSULENZA E REVISIONE) PIERO CERUTTI È IL NUOVO DIRETTORE
ORGANIZZAZIONE E RISORSE DELLA SOCIETÀ
Milano, 15 marzo 2002. Sebastiano Cosenza, 52 anni, sposato, laureato in Scienze
Politiche presso l'Università Cattolica di Milano, è il nuovo Direttore
Amministrazione, Finanza e Controllo (DAF) del Gruppo Mazars Italia, società
leader nella revisione contabile e nella consulenza organizzativa, presente in
oltre 50 paesi del mondo, con undici sedi operative in Italia e oltre 300
professionisti. Cosenza curerà gli aspetti amministrativi contabili e
finanziari, nonché il reporting interno e la direzione dell'area relativa
all'amministrazione del personale del Gruppo Mazars Italia. Nel 1986 ricopre la
carica di direttore amministrativo della Banque Française du Commerce Extérieur
S.A..Tre anni dopo diventa direttore amministrativo della Banca Rasini, storico
istituto bancario milanese in cui è Responsabile anche della Tesoreria Italia.
Nel 1993 assume il ruolo di direttore amministrativo della Banque Worms S.A.
Paris - sede di Milano, in cui coordina il gruppo di lavoro che conduce
all'apertura delle sede italiana e in particolare nell'area contabile, Controllo
di gestione, Auditing Nel 1997 ha lavorato nel Gruppo BNP (Banque Nationale de
Paris Italia), gruppo composto dalla succursale, da due Sim, da una società di
Leasing e da una società finanziaria) per ricoprire il posto di direttore del
Servizio Contabile e Fiscale. Piero Cerutti, 38 anni, sposato, laureato in
Economia Aziendale, presso l'Università Bocconi, è il nuovo Direttore
Organizzazione e Risorse del Gruppo Mazars Italia. Il neo Direttore ricoprirà
varie attività, tutte connesse fra loro, in materia di organizzazione e di
risorse (servizi Generali, risorse umane, EDP, privacy e sicurezza), quali nello
specifico: - Definire ed aggiornare le procedure relative alla gestione delle
Risorse Umane del Gruppo - Definire e garantire l'applicazione delle procedure
di approvvigionamento di beni e materiali di consumo e delle utilities, delle
procedure per l'utilizzo delle risorse tecniche, nonché realizzare e aggiornare
le procedure operative relative alla pianificazione delle risorse. - Curare
direttamente l'assolvimento degli obblighi in materia di privacy e sicurezza sul
posto di lavoro. - Avere la responsabilità diretta delle attività di supporto
a carattere operativo: Facility manager e Help-desk EDP/S.I. Nel 1992 Cerutti
inizia la sua carriera in Standa, come Capo del personale Territoriale e dopo
cinque anni diventa Responsabile Coordinamento Gestione e Rapporti di Lavoro (ha
coordinato gli aspetti legali e gestionali ed i Capi del Personale
territoriale). Passa poi, nel 1998, alle Pagine Italia S.p.A., società
controllata dal Gruppo Fininvest, come Responsabile del Personale e
Organizzazione (in particole le attività di gestione e selezione personale,
contenzioso e sviluppo). Nel 2000 ha lavorato per Jumpy spa (portale del gruppo
Fininvest) ricoprendo l'incarico di Direttore delle Risorse Umane e
Organizzazione. L'attività comprendeva i Servizi Generali e tutti gli aspetti
legati alle risorse umane (recruiting, formazione, remunerazione, gestione,
contenzioso, amministrazione, organizzazione, budget), Privacy e Sicurezza sul
lavoro.
DIEGO
VICAMINI COUNTRY MANAGER ITALIA STEPSTONE ITALIA
Milano, 15 marzo 2002 - Nato a Milano il 7 marzo nel 1967. Inizia il proprio
percorso professionale nel 1988 in Digitronica - dove rimarrà fino all'anno
successivo - in qualità di Account Manager. Nel 1989 passa in Silicomp Sas,
dove fino al 1991 ricopre il ruolo di Product Manager. Nel 1991 Vicamini è tra
i fondatori di Silicomp Italia Srl, dove assume la carica di Direttore
Marketing. Dal 1995 fino al 1999 lavora in Dialogic Telecom Italia Srl - la
filiale italiana di Dialogic Corporation (Usa) produttrice di componenti ad alta
tecnologia per i mercati del Computer Telephony e Telefonia IP - in qualità di
Amministratore Delegato. In questi anni Diego Vicamini è responsabile dello
sviluppo e dell'implementazione della filiale italiana. Sono due gli incarichi
speciali a cui collabora Vicamini: 1998 partecipa alla Dialogic European Ip
Telephony Task Force, come sales coordinator, occupandosi in particolare della
definizione ed implementazione della strategia commerciale per la penatrazione
del segmento di mercato. 1999 è il coordinatore del progetto European Contact
Center per la realizzazione di un contact center europeo presso la sede centrale
di Bruxelles. A seguito dell'acquisizione di Dialogic Corporation da parte di
Intel Corporation nel luglio del 1999, Diego Vicamini ricopre fino al 2001 il
ruolo di Director of Channel Business per l'area Emea (Europe Middle East &
Africa) di Intel Dialogic Division a Bruxelles. Dal luglio del 2001 al febbraio
2002 Diego Vicamini è Channel Director Communication Sales Organization (Cso)
Emea una divisione di Intel Corporation in Germania dedicata alla
commercializzazione dell'intera gamma di prodotti Intel, dai componenti
elettronici fino ai prodotti assemblati e sistemi nel mercato delle
telecomunicazioni. È nel febbraio del 2002 che Diego Vicamini entra a far parte
di StepStone Italia, in qualità di Country Manager.
LE
CONCLUSIONI DELLA CONFERENZA ECONOMICA E ORGANIZZATIVA DI NAPOLI
Napoli 15 marzo 2002 - La Confagricoltura ha riunito a Napoli l'11, 12 e 13
marzo i propri Quadri dirigenti con la Conferenza economica e organizzativa, nel
corso della quale è stato delineato il "progetto" sindacale ed
economico dell'Organizzazione. Pubblichiamo una sintesi dell'intervento
conclusivo del presidente Augusto Bocchini. Nei tre giorni trascorsi a Napoli
abbiamo discusso e delineato il "progetto" sindacale ed economico
della Confagricoltura. Un progetto che non è frutto di determinazioni
verticistiche calate dall'alto. Ma è il risultato conclusivo di incontri di
preparazione che abbiamo svolto in Italia, a partire da dicembre. Perché per
noi il sindacato è condivisione, partecipazione, presenza. Ed un rigoroso
approfondimento tecnico sui provvedimenti allo studio, in ambito comunitario e
nazionale. Il Ministro Alemanno e il Governo sanno che il nostro progetto va
decisamente nella direzione della modernizzazione dell'agricoltura. Per creare
un ambiente economico che sia finalmente, e in modo definitivo, favorevole alla
crescita ed al rafforzamento delle imprese. Non si può pensare di reggere sulla
scena della competizione globale, favorendo chi produce per l'autoconsumo e
penalizzando le forme societarie. Questo è un modo di fare politica agricola
secondo una concezione vecchia. E soprattutto pericolosa, perché confonde tra
gli aspetti sociali e le vere esigenze economiche. Si riveda, dunque, la legge
d'orientamento. Noi raccogliamo le nuove priorità che ci vengono indicate dalla
collettività, come la tutela dell'ambiente e la sicurezza degli alimenti, la
qualità, la certificazione. Ma occorre puntare alla creazione di una rete di
imprese agricole moderne ed efficienti. Passando, finalmente, da una politica
per i soggetti ad una politica per i progetti. Esistono nel nostro Paese
potenzialità che vanno realizzate. Uno spirito imprenditoriale diffuso che
aspetta di essere messo alla prova. I nostri prodotti incontrano un crescente
successo sui mercati di tutto il mondo. Il legame con il territorio rappresenta
per noi un valore aggiunto senza pari. Io sono convinto che il successo del vino
può essere ripetuto da altri prodotti: dall'olio d'oliva, all'ortofrutta; dai
salumi ai formaggi, con la conseguente riduzione del saldo passivo nel commercio
internazionale di settore. Anche nel Mezzogiorno registriamo segnali nuovi di
vitalità che debbono essere colti, sostenuti, irrobustiti. Per farli diventare
una grande opportunità di sviluppo per tutto il Paese. Negli ultimi cinque anni
l'export del Mezzogiorno è cresciuto del 67%. Il tasso di disoccupazione è
intollerabile. Solo 3 giovani su 10 hanno un lavoro. Ma per la prima volta, da
tanti anni, la percentuale dei disoccupati è scesa al di sotto del 20%. Non è
più tempo di diagnosi. E' stato detto tutto. E' tempo di agire. Si torni ad
investire sulle infrastrutture. I trasporti, l'acqua, le reti informatiche. Noi
pensiamo che possano essere utilizzati gli strumenti del "project financing"
con tempi, obiettivi e responsabilità precisi. Vengano assicurate adeguate
condizioni di sicurezza ai cittadini e alle imprese. Si riducano la pressione
fiscale e contributiva. Anche per contrastare e ridurre l'economia sommersa e
l'illegalità. Quella italiana è già tra le prime agricolture al mondo. Ma, a
certe condizioni, possiamo fare di più. Nelle nostre imprese e per il Paese.
Nel corso della campagna elettorale, il Presidente del Consiglio in carica ha
proposto un contratto con gli elettori. Ha messo la firma sotto il programma da
realizzare nel corso della legislatura. Allo stesso modo noi, oggi, consegniamo
al Ministro Alemanno ed all'intero Governo, il patto che proponiamo per
l'agricoltura. Ci impegniamo a garantire, ancora di più, sicurezza e qualità
ai consumatori. A gestire attivamente il territorio che il lavoro degli
agricoltori ha reso tra i più belli al mondo. Ci impegniamo a far crescere
l'occupazione, grazie anche al rafforzamento del sistema economico degli
agricoltori ed alla diffusione dell'interprofessione. Ci impegniamo a far
crescere la presenza del "made in Italy" agro-alimentare sui mercati
mondiali. E a recuperare posizioni su quello interno, riducendo così le
importazioni. Ma gli impegni vanno mantenuti. Noi chiediamo di essere giudicati
dal Governo, dalle forze politiche, dalla società, sulla base della capacità a
realizzare il progetto che proponiamo. Chiediamo solo di essere messi nelle
condizioni più idonee per fare il nostro mestiere di imprenditori. Chiediamo di
poter operare in un sistema Paese più efficiente; più orientato allo sviluppo,
realmente vicino alle imprese. Più flessibile e aperto alle innovazioni.
Chiediamo di poter contare su una Pubblica Amministrazione che sappia operare,
secondo una revisione strategica e metodologie evolute. Ieri erano con noi i
massimi rappresentanti delle Organizzazioni datoriali. Un punto è emerso con
assoluta chiarezza. I veri imprenditori hanno nel proprio codice genetico la
voglia di crescere. Chi ostacola questa aspirazione è nemico della crescita
economica e dell'occupazione. Le nostre imprese possono fornire un più forte
contributo per lo sviluppo economico e per un accresciuto benessere. Questo è
l'impegno che la Confagricoltura, una grande organizzazione d'imprenditori
aperti al futuro, assume oggi nei confronti del Paese. Sono passati 10 mesi
dalle elezioni di maggio che hanno assegnato una chiara vittoria alla coalizione
di Centro-Destra. Da allora, il Governo si è trovato ad operare in una
situazione più difficile del previsto. Il clima economico nel mondo è
decisamente peggiorato. Anche in conseguenza dell'attacco terroristico dell'11
settembre. E' rallentato il tasso di crescita in Italia, con la conseguenza di
rendere così più difficile il rispetto dei vincoli di bilancio stabiliti a
livello comunitario. In questo quadro di instabilità, è stata approvata,
complessivamente, una buona legge finanziaria. Con la conferma dell'Iva, l'invarianza
dell'Irap e la "Tremonti Bis", di cui bisogna accelerare al massimo
l'entrata in vigore. La piena estensione piena all'agricoltura della "Tremonti
bis" è stata proposta dalla Confagricoltura. Noi siamo convinti che questo
sistema automatico e diretto di incentivi può fare molto, per il rilancio degli
investimenti ed il rafforzamento delle imprese. In questi mesi, il Ministro
Alemanno ha ben operato. Il rapporto è stato continuo, approfondito, proficuo.
E' stato recuperato lo sfilacciamento che aveva caratterizzato l'attività del
precedente inquilino di via XX Settembre. Caro Ministro, Tu non hai vissuto in
prima persona i passaggi più difficili della vicenda delle quote latte. Anche
se le ferite sono ancora aperte. Abbiamo pagato un prezzo alto. Altissimo. Per
il bilancio nazionale. Per la credibilità del settore. Ed è stata indebolita
la capacità negoziale dell'Italia in ambito comunitario. Anche a costo
dell'impopolarità, noi abbiamo sempre sostenuto che le quote dovevano essere
rispettate. Ci sono allevatori qui presenti che hanno assunto impegni finanziari
non lievi per stare in regola. Altri, invece, sostenevano che la ricreazione
sarebbe stata senza fine; che non ci sarebbero stati problemi. Così non è
stato. Non poteva essere. Io sento forte la responsabilità di lavorare con la
massima chiarezza e serietà perché nessuno ipotechi il futuro
dell'agricoltura, come alcuni hanno fatto in passato. Perché non vengano
caricati, ancora una volta, assurdi pesi sulle nostre imprese e sui nostri
giovani. E il nostro progetto è, come sempre, aperto al confronto ed alla
verifica con le altre Organizzazioni professionali. Io voglio confrontare ed
approfondire, in ogni momento, le nostre proposte, prima di tutto all'interno
del mondo agricolo con la massima disponibilità a cambiare idea, se altri ne
hanno di migliori, per fare i legittimi interessi dell'impresa. Ma se la
coesione non fosse raggiunta; se non fosse possibile andare tutti nella stessa
direzione, allora dovranno essere chiare ed inequivocabili le motivazioni e le
ragioni del dissenso. E ciascuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Di
fronte al Paese ed alle imprese agricole. E alla fine spetterà al Governo
scegliere. In primo luogo, questo spetterà a Te, Caro Ministro. E sono convinto
che saprai fare le scelte migliori. Da parte nostra, avrai sempre la più
convinta e leale collaborazione.
''MOBILITA
GLI SPOSTAMENTI DELLA POPOLAZIONE DI COLOGNO MONZESE
Milano, 15 marzo 2002 - I quattro Comuni del Nord Milano (Sesto S.G.,Cinisello
Balsamo, Cologno Monzese e Bresso) nell'ambito del Piano strategico del Nord
Milano (2001) e delle linee d'azione di Agenda 21 (Progetto Pilota 3) hanno
ricevuto dal Ministero dell'Ambiente i finanziamenti necessari per la
predisposizione del Progetto Pilota ''Mobilita' sostenibile''(Autobus a
chiamata, mobility manager, car sharing). Il progetto, coordinato dall'Agenzia
Sviluppo Nord Milano, in corso di elaborazione da parte di Ambiente Italia e Trt
Trasporti e Territorio, vede Cologno Monzese come capofila della prima fase del
progetto: la campagna di indagini sulle caratteristiche degli spostamenti della
popolazione. Il progetto intende individuare soluzioni innovative di
organizzazione e gestione di un servizio di trasporto non convenzionale ad
elevata flessibilita' spaziale e temporale (Multiorigine,Multidestinazione,MtM)
da implementare nell'area dei quattro comuni del Nord Milano. Si tratta di
un'area territoriale di particolare rilievo: 234 mila abitanti, 60 mila addetti,
13 mila imprese e 3 milioni di mq di aree ex industriali in trasformazione. Dal
punto di vista della domanda di spostamento l'area presenta tre questioni, che
sono ad un tempo frutto dell'elevato livello di accessibilita' dell'area e
generatori di criticita': una significativa componente degli spostamenti con
destinazione Milano (22,4%) a cui fa fronte principalmente la rete di trasporto
in sede fissa (linee metropolitane e linea ferroviaria); una significativa
componente di traffico di attraversamento, derivante dalla localizzazione
dell'area rispetto dalle direttrici di traffico da e per Milano, a sostegno
della quale si e' via via potenziata la rete stradale (tangenziali milanesi) e
in cui si inseriranno le infrastrutture in sede fissa in corso di progettazione
(metrotramvie e prolungamenti linee metropolitane); una altrettanto
significativa componente di traffico di scambio tra i comuni del Nord Milano e
tra questi ed il resto dell'hinterland milanese (23%) affidata prevalentemente
al modo individuale di trasporto. Lo studio, che si sviluppera' nell'arco del
2002, si compone di 5 fasi i cui elementi di maggiore rilievo sono: nella prima
fase l'esecuzione di una campagna di indagini sulle caratteristiche degli
spostamenti della popolazione (diario degli spostamenti. L'indagine iniziera' a
meta' del mese di marzo presso un campione di abitanti (con eta' superiore ai 18
anni) del Comune di Cologno Monzese (comune proponente il progetto al Ministero
dell'Ambiente); nella seconda fase, l'individuazione delle alterna-tive del
progetto, selezionate sulla base delle best practices nazionali e
internazionali, ma soprattutto tenuto conto delle specificita' del contesto del
Nord Milano; nella terza fase, l'elaborazione del progetto per la mobilita'
sostenibile e la sua valutazione in ter-mini di fattibilita' tecnica,
finanziaria, gestionale ed energetico ambientale; nella quarta, l'attivita'
sara' orientata alla promozione di una vera e propria progettazione partecipata
e condivisa, attuata attraverso incontri e verifiche con gli operatori, con le
associazioni ambientaliste e di categoria, con gli utenti dei servizi e con la
popolazione. Nella quinta fase le attivita' saranno orientate al-a diffusione
dell'informazione sul progetto, tale at-tivita' che accompagnera' tutto il
progetto (informazioni sullo stato d'avanzamento del progetto nel sito web di
Asnm) trovera' una sua compiuta rappresentazione in grado di dare conto della
documentazione acquisita nell'ambito del progetto, delle soluzioni proposte,
nonche' delle osservazioni sviluppate dagli attori coinvolti (utenti,
popolazioni, amministrazioni, tecnici, operatori, associazioni..). I cittadini
colognesi potranno chiedere informazioni all'Ufficio Relazioni con il Pubblico
(numero verde 800073504)
MILANO
CANTA NON SOLO SANREMO: SONO 308 I FESTIVAL REGISTRATI IN ITALIA, IL 15% A
MILANO CASE DISCOGRAFICHE: IN ITALIA UNA SU CINQUE È A MILANO
Milano, 7 marzo 2002. Milano è il centro della creazione musicale in Italia:
spiccano le 59 case discografiche, l’80% del totale lombardo e quasi una su
cinque in tutta Italia, le 646 case editrici musicali, un quinto del totale
nazionale e i 210 grossisti di dischi e strumenti musicali, concentrati a
Milano. In tutto sono 2038 le imprese attive nel settore musicale a Milano, più
della metà di quelle lombarde e una su dieci in Italia. Emerge dai dati del
registro delle imprese elaborati dalla Camera di Commercio di Milano. E a Milano
sono 48 i marchi registrati con il nome festival presso l’Ufficio Marchi e
Brevetti della Camera di Commercio di Milano, il 15% del totale italiano. Lo
stesso Festival di Sanremo vi risulta depositato dal maggio del 1998. Tra gli
altri appuntamenti con la musica: il festival della canzone giovane, lo spot
song festival, il festival della canzone padana, il neapolis rock festival, il
festival della canzone napoletana, emergenza rock, il festival della canzone
europea, il festival della canzone d’amore, il festival della canzone
triestina, i festival delle stelle, della luna, del cielo per canzoni, il
festival de la canzon bisiacca, depositato a Gorizia, il Cantitalia festival. I
falsi musicali. Sono 2 miliardi i pezzi falsi prodotti all’anno, per un
fatturato pari a 4 miliardi di dollari. E ogni famiglia italiana ha in casa tra
il 10% e il 25% di prodotti contraffatti, il dato più alto, subito dopo quello
greco, tra i paesi appartenenti alla Unione Europea. Bari, Napoli, Palermo,
Roma, Pescara e Catania i principali centri di produzione di musica illegale. Ma
c’è anche internet. Ogni giorno si scaricano 3 milioni di file musicali, ma
solo il 2% pagando. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca
"Crimini e musica on line " a cura dell’Osservatorio permanente
sull’usura e la criminalità economica della Camera di Commercio di Milano.
Nell’arco di 5 anni (dal 1995 al 1999) il numero di musicassette e CD
sequestrati in Italia è passato da 1 milione e 730 mila a quasi 2 milioni e
400. Ogni giorno, si producono nel nostro paese tra le 35 e le 40 mila copie
pirata. L’industria musicale a Milano. Ci sono 59 case discografiche a Milano,
75 in Lombardia, 265 in Italia. I negozi musicali al dettaglio sono 149 a
Milano, 364 in Lombardia, 2409 in Italia. Sono 27 gli ambulanti che vendono
musica a Milano, 43 in Lombardia, 305 in Italia. 646 invece le case editrici
musicali, 856 in Lombardia, 3088 in Italia. A cui si aggiungono 67 imprese che
fabbricano strumenti musicali a Milano, 252 in Lombardia, 912 in Italia. Ci sono
poi 87 negozi di strumenti musicali e spartiti a Milano, 182 in Lombardia, 1293
in Italia; 286 società specializzate nell’organizzazione di concerti, 433 in
Lombardia, 2310 in Italia. Gli agenti e rappresentanti in campo musicale sono
442 a Milano, 1103 in Lombardia, 7132 in Italia. Sono 21 i commercianti
all’ingrosso di strumenti musicali a Milano, 33 in Lombardia, 114 in Italia.
65 imprese sono attive in creazioni e interpretazioni nel campo della musica a
Milano, 91 in Lombardia, 551 in Italia. Sono 189 i grossisti di dischi a Milano,
277 in Lombardia, 967 in Italia.
Elaborazione: Camera di Commercio di Milano
|
Milano
|
Lombardia
|
Italia
|
Milano/Lombardia
|
Milano/Italia
|
Case
discografiche
|
59
|
75
|
265
|
79%
|
22%
|
Negozi
dischi
|
149
|
364
|
2409
|
41%
|
6%
|
Negozi
strumenti musicali
|
87
|
182
|
1293
|
48%
|
7%
|
Ambulanti di
dischi
|
27
|
43
|
305
|
63%
|
9%
|
Case
editrici musicali
|
646
|
856
|
3088
|
75%
|
21%
|
Fabbricanti
strumenti musicali
|
67
|
252
|
912
|
27%
|
7%
|
Organizzazione
concerti
|
286
|
433
|
2310
|
66%
|
12%
|
Agenti e
rappresentanti musicali
|
442
|
1103
|
7132
|
40%
|
6%
|
Grossisti
strum. Musicali
|
21
|
33
|
114
|
64%
|
18%
|
Grossisti di
dischi
|
189
|
277
|
967
|
68%
|
20%
|
Creazioni
musicali
|
65
|
91
|
551
|
71%
|
12%
|
Totale
imprese musicali
|
2038
|
3709
|
19346
|
55%
|
11%
|
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