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MARTEDI'
19 MARZO 2002
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MEDICINA
ESTETICA LIPOFILLING COLTURALE: DA OGGI LA LOTTA AGLI INESTETISMI CUTANEI
COMINCIA IN PROVETTA CON TECNICHE INNOVATIVE CHE AGENDO SUI MECCANISMI
CELLULARI RIPARANO LA PELLE DEI VISO DAI SEGNI DELL'INVECCHIAMENTO, DAGLI
ESITI DI ACNE E DALLE CICATRICI
Milano,
19 marzo 2002 Il lipofilling colturale, utilizzando cellule adipose
provenienti dalla medesima area in cui devono essere reintrodotte, risolve
definitivamente i solchi delle rughe, le aree dei volto "scavate"
per anzianità o per costituzione. Una microscopica incisione di uno-due
millimetri dietro l'orecchio da cui viene prelevata una piccola quantità di
tessuto grasso: è quanto basta per ottenere, grazie a tecniche di coltura
cellulare, un numero sufficientemente elevato di proprie cellule adipose che
possono essere così reintrodotte in altre parti dei viso con assoluta
garanzia di successo. La tecnica dei lipofilling spiega il professor
Pierantonio Bacci, docente di Chirurgia Estetica presso I' Università di
Siena e direttore scientifico dei Centro Europeo Prevenzione Patologie
Estetiche e Ageing di Milano, "non è nuova: dei grasso prelevato da
una parte dei corpo viene reintrodotto in un'altra area per modellarne le
forme. Il grande limite di questa metodica consiste però nel fatto che,
anche se il grasso attecchisce, non si può prevedere la durata sicura nel
tempo". Infatti se il grasso prelevato dall'addome viene introdotto
nella stessa zona, per esempio nel gluteo, riesce a vivere abbastanza a
lungo, mentre lo stesso grasso prelevato dall'addome quando viene
reiniettato in un'area 1ontana", per esempio nel viso, viene
riassorbito con molta più facilità, vanificando così i risultati della
procedura. La ragione di questi fallimenti è stata scoperta grazie a
ricerche condotte negli Stati Uniti e in Svizzera: le cellule adipose non
presentano le medesime caratteristiche nelle varie zone dei corpo. In
pratica, una cellula proveniente dal grasso presente sui fianchi ha minori
probabilità di sopravvivere se viene "spostata" per esempio nel
seno. Ciò significa che per ottenere un risultato duraturo è necessario
utilizzare cellule adipose provenienti dalla medesima area in cui devono
essere reintrodotte. Non sempre tuttavia cìò era realizzabile nel caso dei
viso per mancanza di quantità sufficienti dei tessuto adiposo da prelevare.
"Si tratta di una difficoltà ora superata grazie a una rivoluzionaria
tecnologia che consente di coltivare in vitro le cellule grasse su
particolari terreni di coltura privi di siero animale e quindi assolutamente
sicuri", spiega il professor Bacci. Gli adipociti vengono fatti
moltiplicare fino a ottenerne la quantità desiderata e possono essere così
introdotti nuovamente nell'area che è necessario riempire". Il tutto
nell'arco di due settimane. Poiché si tratta di cellule provenienti dalla
medesima area vengono meglio "accettate" e ciò riduce al minimo
il riassorbimento delle cellule; inoltre le modalità di coltivazione e i
mezzi utilizzati influiscono favorevolmente sul successo dei reimpianto. I
risultati della nuova tecnica dipendono anche dalle modalità di prelievo,
effettuato con una microlipoaspi razione (attraverso un particolare ago
senza anestesia locale ) che non altera le cellule grasse, cercando di
limitare al minimo il sanguinamento per non compromettere l'ossigenazione
celluiare, in modo da ottenere una migliore qualità della coltura. Gli
adipociti maturi e quelli "giovani", i preadipociti, vengono
separati dalle altre cellule e messi in coltura. La
"biotecnologia" di coltivazione, oltre a offrire il vantaggio dì
un 'Trapianto', puro di soli adipociti, consente il controllo della crescita
celluiare fino a ottenere un tessuto da reiniettare in quantità
corrispondente alle necessità. "Si tratta di una massa di cellule che
costituisce un vero e proprio tessuto e che, una volta ìniettato, può
ottenere una rivascolarizzazione più rapida grazie alla presenza nel mezzo
di coltura di una fattore di angiogenesi, cioè di una sostanza che stimola
la crescita dei vasi" prosegue Bacci, "Trattandosi di un
"trapianto" di tessuto dei proprio organismo non vi sono
ovviamente pericoli di rigetto, né di allergie. fi grasso iniettato può
anzi favorire molte attività metaboliche dei tessuti stessi migliorando
patologie come psoriasi, acne e altre patologie estetiche. Dalle cellule
stesse è possibile preparare anche dei veri fillers che possono essere
reiniettati per la correzione estetica delle rughe più o meno profonde ,
per creare maggior volume alle labbra e per aumentare la prominenza degli
zigomi e per la stimolazione connettivale della cute". Le tecniche di
coltura cellulare vengono applicate anche nella coltivazione di altre
cellule quali i fibroblasti e i cheratinociti, cellule che rappresentano i
normali componenti della pelle. I ricercatori hanno provato a utilizzarli
per il riempimento delle rughe Precisa lo specialista: "Sono stati
testati diversi "filler' biologici, tutti contenenti un substrato
dotato di proprietà antiossidanti e stimolanti la crescita delle cellule a
cui venivano via via aggiunti solo i cheratinociti, solo i fibroblasti e il
coliagene da loro prodotto, entrambi i tipi di cellule. Le prime ricerche
suggeriscono che nel breve termine il "filler" migliore sia quello
contenente i fibrobiasti e il coliagene, mentre nei medio termine il mezzo
di coltura privo di cellule sembra rappresentare la miglior soluzione".
Queste possibilità di coltivazione in assoluta sicurezza delle proprie
cellule ha favorito anche il progresso della "biocosmetica" che
consente ora di preparare, sempre dalle stesse cellule autologhe, una linea
cosmetica personalizzata contenente collagene ed elastina proveniente dai
propri tessuti. Questo favorisce il mantenimento cosmetico della vita
cutanea. In futuro si potrà adottare questa tecnica anche per le protesi
mammarie, i glutei, le labbra e virtualmente ogni parte dei corpo. I
ricercatori di tutto il mondo stanno già pensando alle varie applicazioni
offerte delle tecniche di coltivazione che consentono di ottenere in poco
tempo elevate quantità di cellule prelevate dal paziente stesso e quindi
completamente compatibili e sicure. Partendo dalla attuali conoscenze e
dall'entusiasmo dei risultati ottenuti , è nato un comitato di studio
presieduto dal professor Bacci docente di chirurgia estetica alla scuola di
specializzazione in chirurgia dell'Università di Siena, e la sua equipe dei
Centro di medicina e chirurgia estetica della Clinica Santa Chiara di
Firenze per valutare la possibilità di utilizzare i proprio tessuti.adiposi
per l'aumento dei seno , dei gluteo, dei polpacci . '1e possibilità",
dice Bacci "di questa nuova tecnica assumono particolare importanza se
si pensa alle sue future applicazioni nell'aumento dei seno (tra gli
interventi di chirurgia plastica più diffusi nel mondo) e nella
ricostruzione dei seno dopo un intervento di mastectomia dove in casi
selezionati, potrebbe essere usata al posto delle protesi al silicone. Anche
se per il momento si tratta solo di ipotesi, questa biotecnologia ha infatti
permesso di ottenere un tessuto adiposo autologo che ha la possibilità di
essere vascolarizzato, riconosciuto e messo in condizione di vivere a lungo
nella zona di reimpianto. Gli studi finora effettuati negli Stati Uniti e in
Svizzera stanno dando risultati interessanti per la sicurezza dei metodo
originale di coltura e per la purezza dei nuovo tessuto tanto che entro
breve si prevede di utilizzarla per il trattamento delle le ulcere cutanee,
psoriasi".
LA
COMMISSIONE EUROPEA AIUTA I RICERCATORI AD ACQUISIRE COMPETENZE COMMERCIALI
NEL SETTORE DELLE BIOTECNOLOGIE
Milano, 19 marzo 2002 - La Commissione europea sta sostenendo un'iniziativa
il cui obiettivo è di aiutare ricercatori e scienziati ad acquisire le
competenze necessarie per trasformare una buona idea in una proposta
aziendale di successo. A tale scopo, la Commissione ha aggiudicato un premio
del valore di 193.000 euro alla società Eurobiobiz, affinché organizzi una
serie di workshop destinati ad istruire i potenziali imprenditori su come
soddisfare i requisiti aziendali. I workshop, studiati appositamente per
affrontare le specifiche caratteristiche del settore biotecnologico,
tratteranno questioni quali i piani aziendali, la dinamica delle start up ed
i mezzi per garantire i capitali. Si tratta della terza tornata di workshop
di questo tipo, che fa seguito alle due precedenti svoltesi con successo
negli anni scorsi, grazie alle quali 25 partecipanti hanno già istituito la
propria azienda. I finanziamenti a loro favore provengono dal programma
della Commissione "Qualità della vita", che rientra nel quinto
programma quadro. I workshop si svolgeranno tra febbraio 2002 e maggio 2003
nelle seguenti città: Heidelberg (D) - dal 26 al 28 marzo 2002; Parigi (F)
- dal 9 all'11 aprile 2002; Amsterdam (Nl) - dal 28 al 30 maggio 2002;
Milano (I) - dal 18 al 20 giugno 2002; Strasburgo (F) - dal 2 al 4 luglio
2002; Madrid (E) - dal 17 al 19 settembre 2002; Stoccolma (S) - dal 19 al 21
ottobre 2002; Dublino (Irl) - dal 5 al 7 novembre 2002; Praga (Cz) - dal 3
al 5 dicembre 2002; Berlino (D) - dal 21 al 23 gennaio 2003; Parigi (F) -
dal 18 al 20 febbraio 2003; Varsavia (Pl) - dal 18 al 20 marzo 2003; Amburgo
(D) - dal 15 al 17 aprile 2003; Vienna (A) - dal 20 al 22 maggio 2003.
Infolink: http://www.eurobiobiz.com/index1.htm
MILANO,
CAPITALE DELLA CARDIOCHIRURGIA ITALIANA, ANNUNCIA LE 5 GIORNATE DEL CUORE.
PER UN CONFRONTO 'PERTO ANCHE AL PUBBLICO DOVE I PROTAGONISTI DELLA
CORDIOCHIRURGIA PUBBLICA E PRIVATA MILANESE SPIEGANO NOVITÀ, ECCELLENZE E
METODOLOGIE CHE RENDONO POSSIBILE QUESTO PRIMATO NELLA SANITÀ.
Milano, 19 marzo 2002. Iniziano le 5 Giornate di Milano dedicate alla
cardiochirurgia. Cinque giornate di studi e confronto con cardiochirurghi e
cardiologi italiani. Dal 10 maggio, data dei primo incontro, sino ai 13
dicembre 2002., presso. il Palazzo Affari ai Giureconsulti si parlerà di 5
grandi temi della cardiochirurgia, trattati nei loro aspetti più avanzati.
Coordinatori di questi incontri, i Direttori dei dipartimenti di
cardiochirurgia di 5 ospedali milanesi, pubblici, privati e universitari che
per la prima volta si riuniscono in un progetto comune di divulgazione e
attestazione di un modello sanitario che non ha pari in Italia per risultati
ed efficacia. In Lombardia, compresa la città di Milano, vengono effettuati
oltre il 50% di tutti gli interventi di cardiochirurgia della nostra
penisola e le liste d'attesa, nonostante il grande flusso di pazienti, sono
sensibilmente inferiori alla media nazionale. "Questo modello di
eccellenza - spiega Ettore Vitali dell'Ospedale Niguarda Cà Granda - è
reso possibile anche grazie alle sinergie che si sono create fra i vari
direttori degli Istituti, cosa impensabile fino a qualche anno fa e che ha
reso i trapianti cardiaci sempre più sicuri con oltre il 70% di
sopravvivenza a 10 anni di distanza." " I nostri standard sono
veri e propri picchi di eccellenza - continua Ottavio Alfieri dei San
Raffaele - nel nostro ospedale il 60% degli interventi viene realizzato per
pazienti provenienti da fuori Regione, ma la tecnologia avanzata diventa
vero progresso solo quando si accompagna all'umanizzazione delle cure e alla
personalizzazione dei percorsi terapeutici." Lo stesso dato viene
registrato anche da Lorenzo Menicanti in cardiochirurgia pediatrica
all'ospedale di San Donato che è il terzo istituto in Europa per numero di
procedure,di chirurgia cardiaca (oltre 2300 l'anno). San Donato è un centro
pilota e accoglie stagisti anche dagli Stati Uniti. Secondo Carlo Antona del
Sacco dove si curano le cardiopatie ischemiche: " Il significato di
questo successo va ricercato anche nell'adeguata utilizzazione delle
risorse; in un campo come quello della cardiochirurgia in cui la complessità
e il costo delle tecnologie moderne, se non correttamente applicate,
potrebbe rendere inadeguato qualunque stanziamento." Per uno dei padri
della moderna cardiochirurgia come Paolo Biglioli, dei centro CardìoIogico
Monzino: "La tecnologia in cardiochirurgia non deve far cessare il
rapporto chirurgo-malato. Il chirurgo è il riferimento primario dei
paziente cardiopatico fino al suo ritorno a casa, momento in cui si
inserisce una stretta collaborazione con il medico di famiglia. In altre
parole, la gestione globale dei paziente porterà a nuovi progetti di
riabilitazione domiciliare dei pazienti trattati". L'idea di aprire le
porte di questo 'modello di efficienza, fortemente condivisa dal Presidente
della Regione Lombardia Roberto Formigoni e appoggiata dall'Assessore alla
Sanità Carlo Borsani, è uno dei segnali di innovazione in questo campo. Le
5 Giornate di Milano che si dipaneranno nei prossimi 8 mesi accoglieranno
infatti specialisti e cittadini interessati, proprio per rendere sempre più
trasparente una delle attività più delicate dei campo medico. Le relazioni
dei lavori svolti durante le giornate potranno essere reperite nei centri di
cardiochirurgia interessati o sul sito internet: www.formaperfetta.it Ad
organizzare gli incontri è St. Jude Medical Italia S.p.A., multinazionale
leader nel settore dei devices e degli apparecchi salvavita, la prima al
mondo ad aver messo in commercio, in questi ultimi mesi, con successo il
Symmetry, il primo e rivoluzionario sistema di bypass aortocoronarico senza
suture. "Date e argomenti degli incontri delle 5 Giornate dì
Milano", Palazzo Affari ai Giureconsulti via Mercanti 2, Milano; 10
maggio 2002 "Chirurgia valvolare e trattamenti associati",
Coordinatore: Ottavio Alfieri, Fondazione Centro S. Raffaele dei Monte Tabor
- Istituto di Cardiochirurgia; 13 settembre 2002, "Trattamento delle
patologie congenite e chirurgia pediatrica", Coordinatori: Alessandro
Frigiola e Lorenzo Menicanti, Istituto Clinicizzato S. Donato - Reparto di
Cardiochirurgia; 25 ottobre 2002, "Chirurgia della cardiopatia
ischemica", Coordinatore: Carlo Antona, Ospedale L. Sacco Polo
Universitario - Reparto di Cardiochirurgia. 15 novembre 2002 "Trapianto
ed assistenza ventricolare/Chirurgia dello scompenso" Coordinatore:
Ettore Vitali, Ospedale Niguarda Cà Granda - Reparto di Cardiochirurgia
"A. De Gasperis"; m 13 dicembre 2002 "Chirurgia dell'aorta:
percorsi diagnostici e terapeutici", Coordinatore: Paolo Biglioli,
Centro Cardiologico Fondazione Monzino - Reparto di Cardiochirurgia
MITSUBISHI
ELECTRIC CLIMATIZZAZIONE LA CLIMATIZZAZIONE COME VALORE
Milano, 19 marzo 2002 - Ieri è stato inaugurato, presso il Dipartimento di
Medicina Clinica , in Viale dell'Università 37, il Reparto che ospita la
Divisione di Clinica medica VI° ed il Servizio di Allergologia ed
Immunologia Clinica, alla presenza del Magnifico Rettore dell'Università di
Roma La Sapienza Prof.Giuseppe D'Ascenzo, il Direttore Generale dell'Azienda
Policlinico Umberto 1° Dott. Tommaso Longhi, il Preside della Facoltà di
Medicina Prof. Luigi Frati , il Presidente della Regione Lazio e Assessore
alla Sanità On. Francesco Storace, il Primario della clinica medica Prof.
Ferdinando Aiuti ed il Prof. Massimo Fiorilli. Mitsubishi Electric, attenta
da sempre a diffondere una cultura specifica del benessere, dove la
tecnologia più avanzata viene posta a servizio del miglioramento della
qualità della vita, ha voluto partecipare attivamente alla realizzazione
del nuovo reparto della Divisione di Medicina Clinica, donando un impianto
di climatizzazione all'avanguardia. Portavoce della tecnologia di più nuova
generazione, Mitsubishi Electric ha realizzato per la Divisione di Medicina
Clinica un impianto di climatizzazione evoluto e particolarmente innovativo,
il cui sofisticato progetto è stato realizzato da Conphoebus Technology
Service, società compartecipata da Mitsubishi Electric e Sei (Gruppo Enel).
Si tratta di un impianto adatto alle esigenze di un ambiente dove i sistemi
di climatizzazione sono assolutamente indispensabili per l'adeguata gestione
del clima interno, e in grado di migliorare sensibilmente la qualità della
vita. All'inaugurazione sarà presente anche il dott. Tasaki e la dott.ssa
Emilia Oppici, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della filiale
italiana di Mitsubishi Electric. Il dott. AkiraTasaki, Presidente della
filiale italiana di Mitsubishi Electric, ha dichiarato: "Mitsubishi
Electric è da sempre tesa al continuo miglioramento delle proprie
tecnologie e dei propri servizi, con l'obiettivo di aumentare la qualità
della vita nella nostra società. Lo statement "Changes for the better"
sintetizza questo concetto. E tra i sette principi che costituiscono la
nostra “Corporate Mission” ve n’è uno che mi è gradito ricordare in
quest’occasione: Citizenship, ovvero il contributo che la nostra azienda
vuole anche dare e dà, a livello globale, allo sviluppo delle comunità in
cui è inserita. L’impianto che viene inaugurato ne è un felice
esempio.”
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GALLERIE PER UNA MOSTRA DAL 22 AL 25 MARZO ALLA FIERA DI VICENZA: VICENZA
ARTE 2002
Milano, 19 marzo 2002 - Una ricerca di Intermatrix su "Gli Italiani e
l'Arte" ha rivelato che in Italia esistono circa 4 milioni di
acquirenti che esprimono un valore di mercato di circa 2.000 miliardi di
lire. A questi vanno aggiunti circa 3.5 milioni di individui che hanno le
caratteristiche di acquirenti potenziali, ma sono frenati da sensazioni di
estraneità percepita e timore reverenziale. Vicenza Arte 2002 che si terrà
dal 22 al 25 marzo alla Fiera di Vicenza offre a questa clientela -
effettiva e potenziale - l'occasione di un investimento mirato e garantito
dall'indiscussa professionalità delle 50 selezionate gallerie d'arte
moderna e contemporanea che vi partecipano. Le opere proposte vanno da De
Chirico a Fontana, da Burri a Botero, dai fratelli Bueno a Morandi a coprire
in un unico colpo d'ala, buona parte dei movimenti artistici del 900. Molte
sono le motivazioni che possono spingere l'utente all'acquisto ma, sempre
stando alla ricerca Intermatrix, sono riconducibili a due grandi aree:
l'emozione ("piaceva" 77%, "esprimeva carattere e
sentimenti" 16%, "sapere che è suo" 10%) e la razionalità
(con la casa in seconda battuta)
EXPOBENESSERE
(MILANO, 22- 24 MARZO) LIFEGATE: UNA PORTA APERTA PER SCOPRIRE UNA MIGLIORE
QUALITÀ DELLA VITA
Milano, 19 marzo 2002 - Dal 22 al 24 Marzo 2002 all'Expobenessere ci sarà
una "porta aperta", che porterà nel Villaggio virtuale di
LifeGate. Il progetto LifeGate nasce dall'esperienza che Marco e Simona
Roveda hanno accumulato nei primi anni '80 creando "Fattoria Scaldasole".
Andare oltre il prodotto per diffondere un modo di vivere più naturale, più
armonico e sano: è questa l'esigenza che ha condotto alla creazione di un
villaggio virtuale, LifeGate appunto, che fosse il punto di riferimento di
quanti condividono l'idea che sia possibile costruire un mondo migliore.
Oggi LifeGate è un portale internet dedicato all'eco-cultura, una radio,
una vetrina per prodotti biologici ed eco-sostenibili, nonché numerosi
altri servizi in fase di sviluppo intorno ai quali si va aggregando un'ampia
comunità. LifeGate è una dimensione da scoprire e l'Expobenessere è
un'ottima occasione per varcare la porta del Villaggio: accanto allo stand
istituzionale, ispirato ai principi yin e yang e alla filosofia del Tao, lo
spazio LifeGate Eco-Shopping, con la vetrina di 6 aziende bio ed eco, e due
corner: una postazione dedicata a LifeGate Radio, in cui, attraverso PC
dotati di cuffie, sarà possibile ascoltare le emozioni in musica del 1° Cd
LifeGate Compilation One; uno spazio riservato a LifeGate Insurance per
avere informazioni sulla prima assicurazione etica. Padiglione
6/2, Stand B36.
FORMAZIONE
ESPERIENZIALE: I ROUPES COURSES DELLA RCD SONO ORA DISPONIBILI ANCHE IN
ITALIA UNA GARANZIA PER L'OUTDOOR E L'ADVENTURE TRAINING DI QUALITÀ
Milano, 19 marzo 2002 - I famosi Roupes Corses per la formazione
esperienziale prodotti dalla società inglese Rcd - Ropes Course Development
- leader nel settore della costruzione, manutenzione, gestione e sviluppo
degli impianti e delle attività per la formazione Adventure, sono da oggi
disponibili anche in Italia grazie alla partnership con Map - Management
Adventure Program -, la prima società italiana di formazione e consulenza
per le aziende, specializzata nella progettazione e realizzazione di
programmi di Outdoor e Adventure Training. L'accordo raggiunto ha dato vita
alla Rcd-Italy che si occuperà della costruzione e della
commercializzazione dei Roupes Courses sotto forma sia di impianti fissi che
di attività portatili. Costruzione di Impianti e Strutture Fisse:
costruzioni di esercizi su alberi e su pali, a diverse altezze, per diversi
livelli di sfida e di coinvolgimento, individuale e di team. Attività
divertenti, altamente sfidanti, che possono essere utilizzate con varie
tipologie di gruppi (aziende, scuole, associazioni,...) e con finalità
formative, ricreative, di sviluppo del team e delle relazioni, presso
alberghi e centri congressi che desiderano investire in questo tipo di
business per offrire un servizio in più ai loro clienti.
Commercializzazione di attività portatili denominate Mtc - Mobile Team
Challenge: si tratta di veri e propri Portable Courses ovvero kit di attività
facilmente trasportabili, di minimo ingombro, leggeri e modulari,
utilizzabili in pochissimi minuti. Non necessitando di grandi spazi possono
agevolmente essere utilizzati in qualsiasi tipo di location, sia outdoor che
indoor. Aule di formazione, piccole sale riunioni, uffici,... il Portable
Course consente di allestire in questi spazi, in maniera facile e veloce,
fino a 250 attività differenti. Il Portable Course è dunque uno strumento
flessibile, pratico ed efficace per arricchire Workshop e Seminari d'aula
con attività ed esercitazioni esperienziali su tematiche specifiche (team
building, fiducia, integrazione, comunicazione, leadership..) e risulta
pertanto adatto alle aziende e a tutti quegli enti che vogliono incominciare
a gestire in prima persona la formazione esperienziale del proprio
personale. Tutti i formatori, i responsabili del personale e gli educatori
in genere saranno in grado, infatti, di progettare e gestire in piena
autonomia le attività Adventure del Mobile Team Challenge grazie al Train
The Trainer specifico con Rcd Italy che fornirà loro tutto il Know How
necessario per il suo utilizzo. La partnership di Map con Rcd permetterà di
sviluppare anche in Italia una cultura dell'Outdoor e Adventure Training di
qualità, fondata sul rispetto di precisi standard di sicurezza
internazionali, e sulla professionalità di uno staff tecnico altamente
qualificato in grado di fornire tutta l'assistenza necessaria per la
gestione e manutenzione degli impianti.
HAPPIDEA
PARATI: IN POCO TEMPO CAMBIA IL LOOK ALLA TUA STANZA
Milano, 19 marzo 2002 - Comoda, pratica, bella, ecologica. E’ la carta da
parati Happidea, proposta in un’ampia gamma di motivi e colori, facile da
applicare, ideale per tutti gli ambienti, dal più classico al più moderno.
Resistente nel tempo, unisce ai vantaggi della velocità di posa in opera e
della pulizia, la possibilità di nascondere le eventuali imperfezioni dei
muri delle stanze, grazie alla perfetta uniformità nel contatto con la
parete. Disponibile in un vasto assortimento di modelli, la carta da parati
Happidea è realizzata con materiali pregiati e lavorazioni accuratissime.
Grazie all’ottimo rapporto qualità-creatività è in grado di soddisfare
i desideri della clientela più esigente. Le carte da parati Happidea si
trovano esclusivamente nei negozi più qualificati, proposte come vere e
proprie originali creazioni artistiche per l’arredamento d’interni. Sono
coordinabili con una ricca varietà di tessuti, per offrire stupende
possibilità di abbinamento architettonico fra pareti e arredamento e per
realizzare armoniosi scenari con tendaggi e tessuti. L’elevato contenuto
tecnologico dei macchinari utilizzati per la produzione permette di ottenere
effetti particolari come la “goffratura”, procedimento ottenuto mediante
la pressione a caldo, che conferisce al vinilico un effetto rugoso. Altro
prodotto innovativo è il Tnt, il “tessuto non tessuto”, uno spalmato su
fibra anziché su carta, che facilita l’applicazione sulla parete. La
varietà di idee e di motivi deriva, pertanto, sia dal tessuto, sia dalle
tendenze dell’arredamento e dall’attenta ricerca creativa degli stilisti
nei disegni e negli abbinamenti cromatici. La carta da parati Happidea è
prodotta da Zambaiti Parati, che, come tutte le aziende del Gruppo Zambaiti,
è da sempre attenta all’aspetto ecologico. Non rilascia sostanze nocive,
è facilmente lavabile con spugna e detersivo o con alcol, ripara dalla
polvere e consente di mantenere i propri ambienti sempre puliti. Zambaiti
Parati è l’azienda più giovane del Gruppo Zambaiti. Nasce vent’anni fa
nel periodo del boom del settore, in cui anche in Italia si sviluppa
l’interesse per questo prodotto.Perfettamente in linea con la filosofia
del gruppo, che mira ad essere sempre innovativo e all’avanguardia, è
oggi presente sul mercato con numerose collezioni, ognuna con
caratteristiche differenti. Zambaiti Parati ha ottenuto la certificazione di
Assoparati, l’associazione di categoria che ne attesta il completo
rispetto dell’ambiente e sta ultimando, prima in Italia nel suo settore,
la certificazione Iso 9002. Collezione Splendida - Splendida è un
rivestimento esclusivo caratterizzato da particolari effetti a rilievo,
ottenuti mediante la pressione a caldo. In questo modo, vengono esaltate le
caratteristiche del disegno e, al tempo stesso, il prodotto si presta a
mimetizzare le eventuali imperfezioni della parete. Con la carta da parati
della collezione Splendida la ricercatezza arriva al massimo: la creatività
è associata ad una tecnologia avanzatissima per garantire, oltre alla
bellezza, un’affidabilità senza paragoni. E’ antigraffio, resistente
agli urti, facilmente lavabile e antifiamma. Collezione Cellini - La carta
da parati della collezione Cellini è, tra le carte Happidea, sicuramente la
più pratica da applicare. La sua composizione non cartacea, ma in TNT
(tessuto non tessuto), permette una maggior rapidità di posa: è possibile
applicarla direttamente al muro dopo averlo cosparso di colla. Vantaggi
ottenuti: è semplice da applicare, rapida e non sporca. Grazie a questa
caratteristica, Cellini è rivolta a chi vuole regalare in poco tempo alla
propria casa un'atmosfera unica e raffinata. Collezione Carillon - La
collezione Carillon si distingue per la grande varietà di carte, bordi e
tessuti, tutti originali, armoniosi e in sintonia con le tendenze naturali
dell'arredamento moderno. Anche la carta da parati Carillon è
caratterizzata dalla "goffratura", che le conferisce un aspetto
rugoso e opaco, ma che la rende al tempo stesso notevolmente pratica. Il
materiale, lavabile e antigraffio, all'occorrenza si può pulire con spugna
e detersivo, conservando così tutta la luminosità di un ambiente sempre
fresco come il primo giorno. Collezione Karat - Uno stile classico e
raffinato per la collezione Karat, dedicata a chi vuole impreziosire e
valorizzare l'arredamento di una stanza, mettendo in evidenza la propria
sensibilità e raffinatezza. L'effetto sarà ancora più elegante con
l'impiego coordinato degli appositi bordi. Inoltre, grazie ai piacevoli
richiami creativi tra forme, tonalità e fantasie, è possibile conferire
una specifica personalità ad ogni ambiente, creando atmosfere
inconfondibili.
ABSOLUT
LIMITED EDITION: CACCIA AI "PEZZI UNICI" MARCHIATI ABSOLUT VODKA.
SI INIZIA IL 19 MARZO CON LA PRESENTAZIONE DEI PEZZI PIÙ RARI DELLA
COLLEZIONE ABSOLUT VODKA
Milano, 19 marzo 2002. Absolut Elegance è stata la prima cartolina
Promocard di Absolut Vodka in Italia: una scelta non casuale che ha aperto
la fortunata serie di cartoline che, nella loro ironia, fantasia e
divertimento, hanno sempre mantenuto l'eleganza innegabile della storica
bottiglia di Absolut Vodka. Così dal 1993, anno in cui Absolut Vodka è
entrata nel circuito Promocard, nelle principali città italiane sono state
distribuite le ricercate cartoline Absolut Vodka. Il mito di Absolut ha
scatenato una vera e propria caccia dei collezionisti che hanno
immediatamente capito l'unicità di queste piccole opere d'arte: Absolut
Vodka è infatti l'emblema di una forma d'arte e sono molti gli artisti di
fama internazionale che hanno affiancato il loro nome a quello della vodka
svedese più conosciuta al mondo. Ma quante e quali sono le cartoline
dell'intera collezione di Absolut Vodka? Per soddisfare la curiosità di
tutti i collezionisti, Absolut ha deciso di mettere in mostra a rotazione le
cartoline dell'intera collezione, in un luogo dove solitamente vengono
distribuite queste cartoline: un modern bar. Dal 19 marzo, alle Biciclette
di Milano una curiosa installazione, chiamata appunto Absolut Collection,
realizzata dall'arch. Sergio Fabio Rotella dello Studio Rotella, accoglierà
l14 cartoline firmate Absolut Vodka: dalla serie dedicata alle città, a
quella realizzata da artisti internazionali; da quelle ispirate alle
stagioni a quelle nate da temi d'attualità. Tutte insieme, in uno spazio
inedito dedicato a chi vuole conoscere la storia di un brand che da anni si
è confrontato con il mondo dell'arte. L'installazione accoglierà a
rotazione le cartoline più ricercate di Absolut Vodka, e rimarrà visibile
alle Biciclette per tutto il 2002. E come tutte le collezioni che si
rispettano, alcuni pezzi della serie hanno un valore superiore ad altri:
sono le cartoline più difficili da reperire, distribuite in città diverse
da dove il collezionista risiede, o con una tiratura limitata. Così Absolut
Vodka per la gioia di tutti i collezionisti delle sue cartoline, ha deciso
di realizzare una tiratura speciale di alcuni soggetti che saranno poi
distribuiti a livello nazionale: Absolut Limited Edition, cartoline uniche,
impreziosite da un medaglione d'argento colato a caldo in rilievo, che solo
chi si recherà alle Biciclette avrà la fortuna di possedere. Il primo
appuntamento per avere queste rarità che renderanno la vostra personale
collezione Absolut Vodka ancora più unica e preziosa, è mercoledì 3
aprile, sempre alle Biciclette (Milano). Quale sarà la prima cartolina
Absolut Limited Edition? A breve lo scoprirete*. The Absolut Company, società
di V&S Vin & Sprit AB, è l'azienda proprietaria e produttrice di
Absolut Vodka, Absolut Peppar, Absolut Citron, Absolut Kurant e Absolut
Mandrin. Absolut è il terzo alcolico più venduto al mondo ed è presente
in 125 mercati. Absolut è prodotto nelle distillerie di Åhus, in Svezia.
La sede centrale di Absolut si trova a Stoccolma.
L'ALTA
MODA RACCONTATA DAI MANIFESTI IN MOSTRA DA BOLAFFI
Milano, 10 marzo 2002 - Sino al 27 aprile 2002 la sala Bolaffi di via
Manzoni 7 a Milano sarà protagonista con un'originale esposizione di
manifesti pubblicitari d'epoca relativi al mondo della moda. Sarà possibile
ammirare una rara collezione di circa trenta affiches firmate da alcuni tra
i più grandi artisti del secolo scorso: Marcello Dudovich, Carl Moos,
Herbert Leupin, Razzia, Colla e molti altri ancora. Si tratta di opere di
notevole importanza storica e artistica che ripercorrono la storia del
costume e della moda, manifesti di maison, articoli e accessori che potranno
essere acquistati dagli appassionati e dagli amanti del collezionismo e che
saranno visionabili sino alla conclusione dell'esposizione. Sede della
mostra è la sala espositiva (175 mq.) della filiale Bolaffi di Milano, uno
dei più grandi e funzionali negozi filatelici al mondo. L'ingresso è
gratuito. Orari di apertura al pubblico: lunedì dalle 15.00 alle 19.00,
martedì - sabato dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.00.
BLUE
SKY PROMOTION & INSIDE OUT PRODUZIONI PRESENTANO THE COMMITMENTSIN TOUR
Milano, 19 marzo 2002 - The Commitments Biographyes - 1991 Following the
release of "The Commitments" the stars from the film spent some
time promoting the project after which they all went their own separate ways.
1993 The stars from The Commitments was formed by Dick Massey (Billy 'The
Animal' Mooney), Kenneth McCluskey (Derek 'Meat Man' Scully), Dave Finnegan
(Mickah Wallace) and on special occasions: Robert Arkins (Jimmy Rabbitte),
Johnny Murphy (Joey 'the lips' Fagan), Michael Aherne (Steven 'Soul Surgeon'
Clifford). The band concentrates on the Uk market, with three sell-out tours
and a trip to the Gulf. 1994. They played extensively through out Europe:
Following shows in Luxembourg newspaper headlines reported that "Not
since the end of the 2nd World War had such huge crowds been seen on the
streets of Luxembourg". 1995 They went to the Usa and played over 120
shows. They also broke the Canadian market by storm. In Toronto they played
the RPM club and sold it out for three nights running. This equaled the
ticket sales that The Rolling Stones achieved at the same venue on The
Voodoo lounge Tour. The Commitments first album appeared back in the
Canadian charts. 1996 They continued breaking ground in the Usa. The band
played Dan Ackroyd's House of Blues in Los Angeles to a capacity crowd of
1,800 people. This show was recorded for radio and then licensed to over 400
stations in the Usa, Japan and Europe. Afterwards Dan Ackroyd was heard
saying "The stars from The Commitments show was the best soul review he
had ever seen or heard". June saw the band debut in South America at
the Nescafe & Blues Festival where once again The stars from The
Commitments shows were total sell-outs, outselling even Wilson Pickett. The
stars from The Commitments returned to Brazil for a 9-date tour in December.
The last show was a very memorable one, co-starring with the legendary Bb
King at the Party in the Park in Sao Paulo. Over 100,000 people attended
this concert 1997 they returned to the Usa, playing the West Coast Ski
resorts. Then in February they toured the Uk. It was on this tour that The
stars from The Commitments recorded their debut album. Inviting such guests
as Sam Moore (Sam & Dave), Steve Cropper (Blues Brothers), Clarence
Clemons (E-Street Band), Denis Edwards (The Temptations) and Sandy McDonald
(Sandy Mac & the Heart Attacks) to join them for a live recording at
'The Empire' Theater in London. 1998 saw the band re-concentrate on their
European markets playing shows and festivals all over Europe. They opened up
a previously unexplored market in France. In a period of 16 months they
played a staggering 156 shows to over 500,000 French fans. 1999 They
continued to work in Europe playing many festivals alongside artists such as
Little Milton, Buddy Miles, Wilson Pickett, James Brown and B.B. King. In
October they returned from Oman where they attracted a record crowd of 3000
fans to their show. November and December where spent in the UK with a
cracking 24 dates. 2000 South Africa was their first stop in the year.
Already the wheels are in motion for a return trip to Sun City. Then in
February they were in Spain and on to the UK for three shows and a live Tv
appearance on Ytv. The stars from The Commitments completed the year on an
extensive tour of the Uk, whilst future plans for an exciting new venture, a
second Commitments movie, were being discussed. During 2000, The stars from
The Commitments continued their quest to inspire audiences world wide with
their brand of Sweet Soul Music. 2001 This year saw The star from The
Commitments return to the Usa. Communications boss Geoff Pulver, of
pulver.com, brought the band out to Dan Akroyd's famous House Of Blues
venues, in both Chicago and LA in March. In July the band visited Canada
again and performed at Oakes Garden Theatre in Niagara and a street festival
in Manitoba for Winnipeg's Mayors office. In the following months the band
will be performing at a multitude of UK and European festivals, corporate
events and parties leading up to their Autumn tour. 10/04/02
- Milano - Binariozero; 11/04/02 - Sarzana - Jux Tap; 12/04/02 - Bologna -
Estragon; 13/04/02 - Ancona - Barfly info tour 0547 600093 www.blueskypromotion.it
RONCONI
ALLA BOVISA VA IN SCENA PER IL CENTENARIO DELL'ASSOCIAZIONE LAUREATI
POLITECNICO DI MILANO UN LEGAME "INFINITO" TRA TEATRO, SCIENZA E
INDUSTRIA
Milano, 19 marzo 2002 - Giovedì 21 marzo Ronconi alla Bovisa va in scena
con "Infinities" per festeggiare il Centenario dell'Associazione
Laureati del Politecnico di Milano, che rappresenta oltre 80.000 Laureati e
Diplomati, ponendosi quale ideale ponte tra l'Università e il mondo del
Lavoro e svolgendo una serie di attività a sostegno della loro vita
professionale. Una serata, unica nel suo genere, dedicata alle aziende che
tradizionalmente collaborano con l'Associazione, da anni loro principali
interlocutori: una serata per ringraziare tutti coloro che contribuiscono a
far sì che l'Associazione possa continuare "all'infinito" ad
essere un utile strumento per facilitare l'introduzione di tanti giovani
laureati nel mondo del Lavoro. La scelta di un evento come Ronconi alla
Bovisa non è casuale: infatti, oltre al legame territoriale con Bovisa dove
il Politecnico ha realizzato il suo secondo polo milanese, lo spettacolo
vede anche la partecipazione teatrale di 22 giovani del Politecnico:
ricercatori, tecnici e studenti che interpretano, per l'occasione, una sorta
di "note a piè di pagina" rendendo più semplice la comprensione
del linguaggio scientifico e creando il collegamento tra il palcoscenico ed
il pubblico. Una vera e propria partnership tra il Politecnico di Milano ed
il Piccolo Teatro, sostenuta dall'Associazione Laureati, che rinnova il
legame tra Teatro e Scienza. L'iniziativa si colloca nell'ambito delle
celebrazioni del Centenario che vedrà l'organizzazione di un ciclo di
eventi, per tutto l'arco del 2002, per raccontare 100 anni di collaborazione
con l'industria italiana. Un momento di riflessione sui protagonisti della
straordinaria crescita dell'industria italiana negli ultimi 100 anni:
ingegneri e architetti che hanno contribuito in maniera spesso determinante
al progresso tecnico e scientifico del Paese. Gli ingegneri usciti dal
Politecnico, infatti, non solo hanno portato all'industria italiana le
competenze tecniche acquisite, ma si sono fatti a loro volta promotori di
nuove iniziative imprenditoriali, fondando industrie o diventando i nuovi
dirigenti di quelle già esistenti. I loro nomi hanno fatto la storia della
grande imprenditoria del Paese.
VITTORIO
SELLA ASCENSIONI FOTOGRAFICHE VIAGGIO NELLE ALPI DEL TIROLO 1887 - 1891 -
1893
Milano, 19 marzo 2002 - Nell'Anno Internazionale della Montagna, dal 20
giugno al 29 settembre 2002, la Galleria Civica di Bolzano rende omaggio a
Vittorio Sella, pioniere della fotografia d'alta quota. La mostra, promossa
e organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Bolzano, è stata
ideata da Lodovico Sella e Augusto Golin con il Patrocinio del Comitato
Italiano per il "2002 Anno Internazionale delle Montagne", sotto
l'egida delle Nazioni Unite e della Fao. Di Sella vengono presentate per la
prima volta in modo organico, le immagini fotografiche che realizzò in
successivi viaggi sulle Alpi del Tirolo tra il 1887 e il 1893, immagini di
straordinaria suggestione e di assoluta perizia tecnica. Appartenente ad una
delle più importanti famiglie di imprenditori piemontesi, e nipote dello
statista Quintino, che fu tra l'altro tra i fondatori del Cai, Vittorio
Sella (Biella, 1859 - 1943), decise di fissare su lastra l'immagine delle più
belle cime delle Alpi conquistandosi rapidamente una solida fama
internazionale come "fotografo delle alte quote". Dal padre,
pioniere della chimica applicata alla tecnica fotografica, aveva ereditato,
oltre all'azienda di famiglia, la passione per la fotografia che sposò ad
un'altra grande passione, quella per l'alpinismo. Per realizzare le prime
immagini alpine, poco più che ragazzo, trasportò sulla cima del Monte Mars,
nelle Prealpi Biellesi, duecento chili di materiali, ciò che allora serviva
per fissare sulla lastra i panorami che si godevano da lassù. La tecnica
fotografica compiva intanto grandi passi e il procedimento a collodio umido,
sperimentato in quelle prime ascensioni, lasciava il posto alla lastra a
secco, di gestione decisamente meno complessa ed onerosa. Dalle montagne di
casa, alla prima salita invernale del Cervino e poi già nel 1889 la prima
spedizione in Caucaso. Sella è presente, come fotografo ufficiale, a quasi
tutte le spedizioni del Duca degli Abruzzi, dal Mt. St. Elia in Alaska, al
Ruwenzori in Africa fino alla grande spedizione del 1909 in Karakorum,
preceduta, nel 1899, dal viaggio esplorativo nel Sikkim indiano e in Nepal,
intorno al massiccio del Kangchenjunga, a fianco dell'esploratore inglese W.
Douglas Freshfield. Tra l'una e l'altra spedizione, decide di documentare in
modo sistematico le alte quote delle Alpi. Da qui la scelta di fotografare
anche quella parte di montagne che rientravano nei confini dell'Impero
d'Austria e che solo da alcuni anni erano state scoperte dal mondo
alpinistico, nato e cresciuto nelle Alpi Occidentali, con la sistematica
salita delle cime principali. Una scelta cui non era estranea l'attenzione
per il mondo tedesco della famiglia Sella. Numerosi sono i contatti con
riviste ed editori tedeschi che pubblicano molti delle sue immagini. Anche
se i tempi del pionierismo erano già un ricordo e se le attrezzature
necessarie si erano "ridotte" a qualche decina di chilogrammi di
peso, le ascensioni che Sella e le guide alpine locali compiono per
raggiungere le alte quote alpine restano memorabili nella storia
dell'alpinismo oltre che della fotografia. Di queste spedizioni,
meticolosamente pianificate, sono frutto centinaia di splendide immagini in
cui i massicci montuosi, i grandi ghiacciai, le cime, svelano un paesaggio
geologico primordiale, dove rocce e nevi sono protagonisti unici e dove
l'uomo appare come minuscola presenza di alpinista. Non sono infatti le
vallate abitate e tantomeno i fondovalle ad interessare Sella, ma le alte
quote, dalla linea dei nevai e dei ghiacciai sino alle cime dei 4.000, il
regno assoluto, e ancora integro, del silenzio e della natura. Emozionanti
sono le immagini che catturano, via via, i segreti del gruppo dell'Ortles,
Gran Zebrù e Cevedale, dell'Adamello e della Presanella, delle Dolomiti di
Brenta, della Pale di San Martino, della Marmolada, delle Dolomiti di Sesto,
del Grossvenediger e Grossglockner. Per ottenere panoramiche che ancora
lasciano con il fiato sospeso per bellezza e rarefazione, Sella utilizzava
anche sequenze di tre e spesso quattro fotografie, procedimento utilizzato
sul Gruppo del Carè Alto, sulle Dolomiti di Brenta, Sassolungo, Sella e
Grossglockner. In mostra, questi giganti di roccia e ghiaccio dimostrano la
loro maestà non ancora calpestata, proposti nelle fotografie originali
stampate dallo stesso Vittorio, in formato 30 X 40 o nel più maneggevole 12
X 20. Al loro fianco, altre immagini ottenute oggi dalle lastre originali, a
dimostrazione dell'alta qualità nel tempo dell'incisione e della nitidezza
di fotografie scattate più di cento anni fa. Il raffronto tra le stampe di
Vittorio e quelle odierne, consente un percorso filologico sulle tecniche
usate nella riproduzione fotografica, al tempo di effettuazione, che fanno
riferimento ad un gusto pittorico tipico di fine Ottocento. La mostra è
completata da una sezione documentaria sulle esplorazioni fotografiche di
Sella, da lettere, carte topografiche e strumenti utilizzati nelle
successive spedizioni tra i monti del Tirolo. Bolzano, Galleria Civica, dal
20 giugno al 29 settembre2002
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