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MARTEDI'
7 MAGGIO 2002
pagina 4
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INDUSTRIA
E ORGANIZZAZIONI DEI CONSUMATORI SONO DIVISE SULLE PROPOSTE DI ETICHETTATURA
DEGLI OGM
Bruxelles, 7 Maggio 2002 - Secondo quanto affermato dai rappresentanti delle
industrie alimentari e biotecnologiche presenti ad un'audizione pubblica
tenutasi il 25 aprile presso il Parlamento europeo, le nuove proposte
sull'etichettatura e la tracciabilità degli organismi geneticamente
modificati (Ogm) saranno difficili e costose da attuare. La Federazione
europea delle industrie alimentari (Ciaa) ha sostenuto dinanzi agli
europarlamentari che le proposte avanzate dalla Commissione europea nel
luglio dell'anno scorso potrebbero generare confusione tra prodotti derivati
da, ma non contenenti, prodotti geneticamente modificati, da un lato, e
prodotti tradizionali, non transgenici, dall'altro. Secondo la Ciaa, la
soglia dell'un per cento, oltre la quale è previsto l'obbligo
dell'etichettatura Ogm, risulterebbe potenzialmente ingannevole per il
consumatore, poiché alcuni prodotti contenenti materiale geneticamente
modificato potrebbero non essere etichettati come tali. L'organizzazione
delle industrie biotecnologiche "Europabio" condivide le
preoccupazioni della Ciaa e sostiene che i nuovi requisiti potrebbero essere
oggetto di frode, poiché l'obbligo di etichettatura è previsto anche nel
caso, per esempio, di derivati dei prodotti transgenici, sui quali non è
possibile effettuare dei test per determinare la presenza di materiale
geneticamente modificato. L'Ufficio europeo delle unioni di consumatori (Beuc)
sostiene tuttavia le proposte della Commissione e ritiene che i consumatori
abbiano diritto all'etichettatura, a prescindere dalla presenza di Ogm.
Beate Kettlitz, consulente Beuc per l'alimentazione, ha dichiarato al
Notiziario Cordis che i rappresentanti dei consumatori e dell'industria sono
divisi sulla questione dell'etichettatura: mentre le organizzazioni dei
consumatori chiedono la fornitura di informazioni sull'origine del prodotto
anche laddove non sia possibile condurre dei test, le organizzazioni
industriali sostengono che non è possibile garantire un'onesta
etichettatura senza condurre dei test preliminari. Sebbene il limite dell'un
per cento stabilito dalla Commissione per l'etichettatura Ogm non
costituisca una garanzia totale per i consumatori, occorre adottare un
approccio pragmatico, ha affermato la Kettlitz. Il Beuc è comunque disposto
ad appoggiare qualsiasi emendamento proposto dal Parlamento per abbassare
tale soglia. Secondo la Kettlitz, l'udienza, tenutasi alla vigilia del
termine ultimo per la presentazione degli emendamenti, è giunta
"tardi, ma non troppo" e ha costituito una preziosa occasione di
scambio di opinioni. Le proposte, contenute in due relazioni redatte dagli
eurodeputati Karin Scheele (Austria) e Antonios Trakatellis (Grecia),
saranno votate il 4 giugno dalla commissione parlamentare per l'ambiente, la
salute pubblica e la protezione dei consumatori, prima di essere discusse
dal Parlamento durante la sessione plenaria di luglio. Infolink: http://www.beuc.org
L'APPROVAZIONE
DELLA COMMISSIONE EUROPEA DA' IL VIA ALL'INCREMENTO SU SCALA MONDIALE DELLA
PRODUZIONE DEL FATTORE VIII
Madison, New Jersey (Stati Uniti) 7 maggio 2002 - Wyeth Pharmaceuticals,
divisione farmaceutica di Wyeth (Nyse: Wye), ha annunciato ieri che i suoi
stabilimenti di produzione del fattore ricombinante VIII di St. Louis,
Missouri (Stati Uniti) e di Algete (Spagna) hanno ricevuto entrambe la
decisiva approvazione della Commissione Europea. Queste strutture saranno
impiegate per aumentare la fornitura su scala mondiale di ReFacto (moroctocog
alfa, fattore ricombinante di coagulazione VIII), il fattore ricombinante
VIII elaborato dalla casa farmaceutica per la cura dell'emofilia di tipo A.
A fronte di un investimento di 200 milioni di dollari, volto ad incrementare
le sue capacita' produttive e migliorare le sue tecnologie di produzione,
Wyeth prevede di poter rendere immediatamente disponibile una quota
supplementare di ReFacto, sopperendo in questo modo alla scarsita' su scala
mondiale dei prodotti del fattore ricombinante VIII. ''Abbiamo deciso di
effettuare un consistente investimento nelle strutture di produzione
biofarmaceutica, con il preciso obiettivo di garantire una fornitura
sufficiente e altamente qualitativa dei nostri prodotti per la cura
dell'emofilia'', ha dichiarato L. Patrick Gage, PhD, presidente di Wyeth
Research. ''L'opinione positiva della Commissione Europea rappresenta il
passo successivo per trovare una soluzione alla scarsita' su scala mondiale
dei prodotti per il fattore ricombinante VIII per la cura dei soggetti
affetti da emofilia di tipo A e noi siamo lieti di essere parte integrante
di questa soluzione''. La produzione di ReFacto e' il frutto di un complesso
processo, che implica una serie di operazioni di carattere biologico,
realizzate grazie a strumenti tecnologici altamente sofisticati.
Attualmente, l'intera quantita' di ReFacto venduto negli Stati Uniti e in
Europa viene prodotto negli stabilimenti di Stoccolma, in Svezia. Una volta
ottenuta l'approvazione normativa da parte della Commissione Europea,
un'ulteriore quota di ReFacto verra' prodotta nei nuovi stabilimenti
biofarmaceutici di St. Louis, negli Stati Uniti, e Algete, in Spagna. Grazie
all'incremento della produzione di ReFacto garantita dai nuovi stabilimenti
di St. Louis e di Algete per il mercato dell'Unione Europea, lo stabilimento
di produzione di Stoccolma potra' aumentare la produzione di ReFacto
disponibile per gli Stati Uniti e il resto del mondo. Stiamo cercando di
ottenere l'approvazione necessaria per poter distribuire nel mercato
statunitense quantita' di ReFacto prodotte anche nel nostro stabilimento! di
St. Louis. ReFacto e' un prodotto a base del fattore ricombinante VIII,
elaborato nella sua formula definitiva in assenza di sieroalbumina umana.
Nei paesi dell'Unione Europea, ReFacto e' un farmaco consigliato per il
controllo e la prevenzione di episodi emorragici e per la profilassi
chirurgica e di routine nei pazienti affetti da emofilia di tipo A. Il
prodotto ha ottenuto l'approvazione per la commercializzazione da parte
della Commissione Europea nel 1999. Negli Stati Uniti, il ReFacto e' un
farmaco consigliato per il controllo e la prevenzione di episodi emorragici
e per la profilassi chirurgica nei pazienti affetti da emofilia A e per la
profilassi di routine a breve termine per ridurre la frequenza di emorragie
spontanee. Ad oggi sono sconosciuti gli effetti della profilassi di routine
nella morbosita' a lungo termine e nella mortalita'. Negli Stati Uniti, la
Food and Drug Administration ha approvato la commercializzazione di ReFacto
nel 2000. Durante gli studi clinici, ReFacto h! a evidenziato un profilo di
sicurezza comparabile ad altri prodotti del fattore VIII. Come e' avvenuto
per la somministrazione endovenosa di altri prodotti proteici, tra gli
effetti collaterali sono stati evidenziati episodi di emicranie, febbre,
brividi, vampate, nausea, vomito, apatia o manifestazioni di reazioni
allergiche. L'emofilia e' una disfunzione della coagulazione del sangue a
carattere ereditario, causata da una deficienza di specifiche sostanze
proteiche, necessarie per favorire il regolare processo di coagulazione.
L'emofilia di tipo A, la piu' comune forma di questa patologia, e' la
conseguenza di una deficienza del fattore proteico della coagulazione
denominato fattore VIII. L'emofilia A colpisce circa 1 su 5.000 soggetti
maschili in tutto il mondo. Infolink: http://www.wyeth.com
STAFFETTA
CON 600 STUDENTI PER DIRE NO AL FUMO GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO: LA
LEGA PER LA LOTTA AI TUMORI ORGANIZZA CON COMUNE, REGIONE, ASL E ATLETICA
ASICS FIRENZE MARATHON UNA MAXI GARA PER LE SCUOLE. PAROLA D'ORDINE,
PREVENZIONE
Firenze, 7 maggio 2002 - Meglio l'atletica delle sigarette, ovvero:
"Sport liberi dal tabacco, gioca pulito". Con questo slogan,
giovedì 30 maggio, alla vigilia della Giornata Mondiale senza Tabacco
voluta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, 600 studenti delle scuole
di Firenze si disputeranno il primo Trofeo scolastico di Staffetta
intitolato "Corri...e sfumati" organizzato dalla sezione di
Firenze della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt). Presentata
ieri in Palazzo Vecchio, la manifestazione nasce in collaborazione con il
Comune di Firenze, la Regione Toscana, l'Ufficio Scolastico Regionale, l'Asl
di Firenze e la società sportiva Atletica Asics Firenze Marathon.
Protagonisti della conferenza stampa l'assessore allo sport Eugenio Giani,
il presidente della Lilt di Firenze Sergio Chiostri con la responsabile per
la prevenzione Rosangela Terrone, e il generale Giorgio Cantini, presidente
di Atletica Asics Firenze Marathon. "La lotta al fumo, per la salute e
la qualità della vita devono diventare elementi qualificanti della nostra
società", ha detto Giani, "Gli effetti nocivi delle sigarette
sono così evidenti che ignorarli sarebbe miope e contrario all'interesse
collettivo. Per questo occorre che le istituzioni si impegnino per limitare
drasticamente l'uso del tabacco". "Indetta nel nome della
prevenzione anticancro", ha aggiunto Chiostri, "la Giornata
Mondiale senza Tabacco sarà molto importante. Così come sarà importante
la gara di staffetta. Grazie dunque al Comune di Firenze, alla Regione e
all'Asl 10 e a quanti hanno collaborato della Lilt in questa iniziativa,
compreso Sergio Staino, nostro tradizionale testimonial, che disegnerà il
logo della manifestazione". "Come Atletica Asics Firenze Marathon,
ex Libertas Firenze", ha ricordato il generale Cantini, "siamo
impegnati da oltre 30 anni nella promozione dello sport, inteso come mezzo
per l'educazione alla salute e per una crescita equilibrata dei giovani. Per
questo abbiamo sostenuto l'iniziativa nell'ambito della Giornata mondiale
senza tabacco". Perché una staffetta? "L'idea", ha spiegato
Rosangela Terrone, "è nata proprio per il significato simbolico di
questa disciplina sportiva: il messaggio è quello del passaggio e della
continuità della salute attraverso il testimone". L'appuntamento è
per le ore 10 del 30 maggio al Campo Scuola di Sorgane (Via Isonzo, Firenze,
bus 23A). La gara è riservata agli studenti delle medie e del biennio delle
superiori. Ogni squadra sarà composta da 5 staffettisti ognuno dei quali
dovrà percorrere un giro di campo pari a 400 metri. Saranno ammesse le
prime 120 staffette che avranno aderito all'iniziativa entro il 18 maggio
(le schede distribuite nelle scuole devono essere inviate a Atletica Asics
Firenze Marathon, viale Manfredo Fanti c/o impianti Cerreti, 50137 Firenze,
Fax 055.6123933, telefono per informazioni 055.6120400). Sono previsti premi
per le prime 6 staffette di ogni classe, e per le 5 scuole con la maggiore
partecipazione di classi. Tutti i concorrenti riceveranno la maglietta
ufficiale con il logo ideato da Staino. Inoltre, la prima staffetta di ogni
classe potrà partecipare sabato 22 giugno alla finale "Staffetta di S.
Giovanni" in Piazza S. Giovanni. I finalisti riceveranno anche l'invito
per assistere il 24 giugno ai "Fochi di S. Giovanni" dalla Tribuna
delle Autorità sul Lungarno della Zecca Vecchia. Analoghi inviti saranno
offerti agli insegnanti accompagnatori delle 5 scuole vincitrici.
LOTTO
PRESENTA "VENTO", UN'INNOVATIVA E IPER-TECNOLOGICA SCARPA DA
CALCIO
Milano, 7 maggio 2002 - Si chiama "Vento" la nuova e tecnologica
scarpa da calcio Lotto, pronta per scendere in campo in occasione della
"Fifa World Cup 2002 Korea-Japan". Prodotto innovativo e di
altissimo livello tecnologico, è frutto di un attento studio del reparto
ricerca e sviluppo Lotto, in stretta collaborazione con i calciatori
professionisti e lo staff tecnico e medico delle squadre. Realizzata in
morbidissima pelle di canguro idrorepellente, "Lotto Vento" offre
un comfort eccezionale, abbinato alle più specifiche esigenze tecniche e di
porformances, oltre che di design. La tomaia è caratterizzata anche da una
serie di efficaci inserti di pellicola X-Grip, che applicati direttamente
sulla sua superficie permettono un migliore controllo direzionale del
pallone. Per la prima volta questi inserti sono stati abbinati alla pelle di
canguro, ottenendo il massimo risultato in termini di sensibilità e
precisione nel tocco di palla. Nuova anche la forma della calzata:
anatomica, aderente e adatta a giocatori professionisti, ma anche a quanti
cercano il massimo in termini di performance e comfort. Proprio l'aspetto
tecnico di questa calzatura rappresenta il "plus" più esclusivo e
significativo. Adattamento, supporto, stabilità e trazione sono ottenuti
attraverso sofisticati ed esclusivi sistemi messi a punto da Lotto, abbinati
e supportati dall'impiego di materiali di ultima generazione. Caratteristica
fondamentale è l'esclusivo brevetto Adapto, per la prima volta applicato a
una scarpa da calcio, dove un contrafforte in SBS (polimero altamente
duttile) in bidensità avvolge il tallone in maniera anatomica, offrendo una
duplice azione di adattamento e supporto, adattandosi perfettamente alla
zona tendinea del tallone, prevenendo microtraumi ripetuti e offrendo
massima stabilità, fattori importantissimi nella prevenzione di possibili
infiammazioni al tendine di Achille, una delle cause più frequenti di
infortunio per il 50% dei giocatori. Due le suole disponibili per la
"Lotto Vento", proposte sia in versione In (con tacchetti
intercambiabili octagonal) sia con la nuova suola Dual-Trac a tacchetti
fissi in PU (poliuretano), per il massimo beneficio in termini di
equilibrio. Lo Shock-Absorber, l'inserto ammortizzante Sec posizionato nella
zona tallonare, il sistema BFC che offre prezioso supporto all'arco plantare
ed il Puntoflex che consente una corretta flessione del piede completano le
caratteristiche della nuova "Vento". Prezzo al pubblico: euro
129,99. Per la circostanza Lotto presenta anche il parastinco e il pallone,
due accessori calcio coordinati in termini di grafica, design e colori alla
nuova calzatura. Prezzi: parastinco euro 29,90, pallone 19,90.
PARMALAT.,
LA SCUOLA DEL LATTE., CELEBRA CON SABRINA FERILLI LA NASCÍTA DÍ FÍBRESSE
Milano, 6 maggio 2002 - Se Romolo e Remo fossero stati allattati con Fíbresse
invece che con il latte della Lupa, forse la storia di Roma avrebbe avuto un
altro corso. Allora però l'alimentazione era differente e, certamente, non
mancava di elementi necessari alla salute. Oggi la parte della Lupa,
all'evento milanese, è tutta di Sabrina Ferilli. La Sabrina nazionale,
sognata e desiderata da milioni di Italiani, battezza Fibresse e chiacchiera
simpaticamente con gli ospiti intrattenendo la platea. "Sono golosa e
devo frenarmi; la mia vita è un tour de force ed è faticoso controllare
l'alimentazione -dice Sabrina-, da buon cancro. "Credo nella naturalità,
e cerco, nel mio piccolo, di sopperire alle carenze nutrizionali, a cui
inevitabilmente vado incontro, con cibi che integrino la mia dieta. Sono
pertanto moito lieta di essere qui oggi per presentare Fibresse di Parmalat".
Dei resto si vede! Sabrina è un tripudio di vitalità ed energia. Fibresse
è il nuovo latte della Parmalat arricchito di fibre solubili utili alla
salute dei nostro apparato gastroenterico. Fibresse può essere definito
"functional milk" perché, oltre alle proprietà classiche dei
latte, possiede anche quelle prebiotiche. Fibresse, infatti, è ricco di
fruttoligosaccaridi, una frazione solubile delle fibre alimentari, ad azione
prebiotica. "Si parla di prebiotici quando un particolare ingrediente
presenta una capacità selettiva di stimolare, nell'uomo, la crescita di
batteri intestinali potenzialmente benefici, spiega il Prof. Amieto D'Amicis
-Direttore della Rivista di Scienza dell'Alimentazione-. Un prebiotico ha
un'azione riequilibratrice della flora batterica intestinale e induce degli
effetti sistemici positivi per la salute dell'uomo". "Le linee
guida -prosegue D'Amicis- suggeriscono di consumare almeno tra i 25 e i 30g
al giorno di fibra. "Questo oggi generalmente non avviene perché gli
alimenti che consumiamo sono altamente raffinati rispetto al passato e la
nostra alimentazione è spesso carente di alimenti che contengano fibra. Chi
ne paga le conseguenze è chiaramente la salute e, in generale, il benessere
psicofisico". "Parmalat ha studiato Fibresse, sostiene il Dr.
Leopoldo Cagnasso -Direttore Marketing Business Unit Latte e Vegetali di
Parmalat- in particolare per la donna moderna e dinamica, attenta alla
propria salute, ma, più in generale, per tutti coloro che hanno a cuore il
proprio benessere ellla propria forma fisica. "Fìbresse si inserisce
nella ampia gamma di "functional miik" di Parmaiat che negli
ultimi anni ha segmentato la sua offerta per fornire a ogni consumatore il
latte più adatto alle sue esigenze specifiche". Un litro di Fibresse
copre più dei 50 % dei fabbisogno giornaliero di fibre. Quelle che
arricchiscono il nuovo latte di Parmalat sono fruttoligosaccaridi, ovvero
fibre solubili ad azione prebiotica, che ci aiutano a prevenire patologie
che spesso hanno la loro origine da cattive abitudini alimentari. "Ma
Fibresse è anche buono -continua Cagnasso- l'aggiunta di
fruttoligosaccaridi, infatti, non cambia il gusto classico dei latte. Il
risultato è un prodotto dal gusto gradevole, da sorseggiare in ogni momento
della giornata"
TRANSFERRING
MARINE TECHNOLOGIES A POSIDONIA 2002
Milano, 7 maggio 2002 - Appuntamento dal 4 al 7 giugno ad Atene per il
trasferimento di tecnologie, organizzato dalla Rete degli Innovation Relay
Centre. Transferring Marine Technologies è l'evento sul trasferimento di
tecnologia, organizzato dalla Rete degli Innovation Relay Centre, in
concomitanza con la diciottesima edizione della manifestazione
internazionale Posidonia 2002, una delle maggiori rassegne internazionali
dell'industria navale, che si terrà ad Atene dal 4 al 7 Giugno 2002 www.posidonia-events.com
Le giornate dedicate al trasferimento di tecnologia si basano su incontri
individuali tra le aziende partecipanti con lo scopo di creare opportunità
di lavoro. Gli incontri sono organizzati in base alle offerte o alle
richieste di tecnologia, che perverranno insieme alla registrazione entro il
22 Maggio. Il modulo è liberamente scaricabile dal sito:
http://www.martedec.gr/brokerage_eve nt.htm La
partecipazione all'evento è gratuita. S ricorda che, in ambito europeo,
Veneto Innovazione è il riferimento regionale degli Irc (Innovation Relay
Centre), la rete costituita dalla Commissione Europea al fine di promuovere
e favorire il trasferimento tecnologico transnazionale tra imprese, centri
di ricerca ed università europee. La rete opera dal 1995 ed attualmente
comprende 68 IRC, dislocati in tutti i paesi membri dell'Unione, in quelli
dell'Est Europeo, in Islanda, Israele, Norvegia e Cipro, con un
coinvolgimento complessivo di 250 organizzazioni. "Transferring Marine
Technologies" è uno degli eventi che la rete organizza in occasione
delle maggiori fiere europee in tutti i settori tecnologici. Il calendario
completo dei prossimi eventi in programma è visibile al seguente indirizzo
internet: http://irc.cordis.lu/calendar/
ULTIMI
PREPARATIVI PER L'11° SALONE INTERNAZIONALE DELL'ALIMENTAZIONE DA GIOVEDI'
A PARMA LA PIU' GRANDE VETRINA DEL FOOD EUROPEO L'EDIZIONE DI QUEST'ANNO,
CHE VANTA PIÙ DI 2.400 ESPOSITORI IN RAPPRESENTANZA DI 20 DIVERSI
PAESI
Parma, 7 maggio 200 2- Conto alla rovescia, nel quartiere fieristico di
Parma, per l'apertura di Cibus, il salone internazionale dell'alimentazione
che si svolge ogni due anni ed è giunto ora alla sua undicesima edizione.
"Cibus", che è riservato agli operatori professionali e si svolge
da giovedì 9 a lunedì 13 maggio, vanta più di 2.400 espositori in
rappresentanza di 20 diversi paesi ed un'area espositiva complessiva di 120
mila metri quadrati. E' uno dei tre saloni più importanti del mondo, leader
assoluto nei segmenti a maggiore valore aggiunto: i prodotti tipici e le
specialità d'alta gamma. In contemporanea, le Fiere di Parma ospitano anche
"Cibus Dolce", il salone dell'industria dolciaria. "E' in
assoluto il salone professionale dell'alimentazione più bello del
mondo", afferma il presidente delle Fiere di Parma, Domenico Barili.
"La rassegna occupa gli 8 padiglioni del quartiere fieristico, per
un'area espositiva complessiva coperta pari a 120.000 pari ad percorso di
ben 28 chilometri, lungo i quali si susseguono non semplici stand, ma vere e
proprie "boutique" alimentari d'incredibile fascino ed eleganza,
spesso allestite da architetti e scenografi di grido". Quest'anno, poi,
il salone ospiterà il consesso sull'agroalimentare più importante degli
ultimi anni: nei primi tre giorni d'apertura, giovedì, venerdì e sabato,
infatti, si terranno cinque sessioni che avranno per comune denominatore il
mondo alimentare visto in rapporto all'agricoltura, all'industria, alla
sicurezza e al commercio nazionale ed estero. Cinque appuntamenti di grande
interesse professionale ai quali si alterneranno tre ministri e interverrà
un panel di decine di esperti di livello internazionale. "Per di più",
fa notare il direttore generale di Fiere di Parma Tommaso Altieri,
"l'edizione di quest'anno di Cibus coincide con un momento storico per
il sistema agroalimentare internazionale, europeo e italiano. Il 2002,
infatti, a livello mondiale vedrà le prime applicazioni concrete del
recentissimo ingresso della Cina nel WTO; in Europa sarà l'anno della
revisione della Politica Agricola Comune; in Italia sarà invece il momento
della grande sfida della qualità (lanciata proprio da Parma lo scorso mese
di novembre dal Ministro delle politiche agricole Giovanni Alemanno, in
occasione del Forum sull'agroalimentare, al quale ha partecipato anche il
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) e del lancio del desk alimentare
istituito dal Ministero delle Attività Produttive e dall'ICE per la
promozione dei prodotti agroalimentari italiani all'estero". . "Il
salone di Parma", sottolinea il direttore commerciale di Fiere di Parma
Romano Zeraschi, "è la più grande e completa vetrina del food
europeo, di quell'immenso "paniere" fatto di migliaia di specialità
alimentari che costituiscono il magico punto d'incontro fra tradizioni
secolari e tecnologie d'avanguardia, apprezzato da milioni di gourmet di
tutto il mondo. Un modello alimentare che ha proprio nell'Italia il Paese di
"eccellenza" per qualità, gusto, genuinità, ampiezza e varietà
di proposte. E' il più autorevole osservatorio sugli scenari mondiali
dell'alimentazione: un vero e proprio "laboratorio" nel quale
s'incontrano e si armonizzano le tradizioni della cultura gastronomica nord
e mitteleuropea con la produzione "solare" mediterranea".
"E' qui", sostiene ancora Zeraschi, "che vengono proposte in
anteprima le elaborazioni su scala industriale delle specialità
gastronomiche nelle loro mille varianti legate non solo alla molteplicità
delle ricette con cui vengono preparate (spesso si tratta degli ultimi
baluardi di profumi e di sapori minacciati dalla globalizzazione del gusto)
ma, soprattutto, alla molteplicità dei modi di fruizione che spaziano dal
variegato utilizzo professionale (grande ristorante, trattoria, bar,
caffetteria e ristorazione collettiva) al consumo domestico, a sua volta
diversificato per chi ama esibirsi attorno ai fornelli e per chi, invece,
predilige il "prontointavola". E' qui, ancora, che si scoprono i
nuovi modelli alimentari all'insegna della "cucina senza
frontiere" e dell'applicazione delle più evolute tecnologie
produttive, sempre nella più rigorosa tutela della salute dei consumatori e
nell'assoluto rispetto dell'ambiente".
MACFRUT:
TUTTO QUANTO "FA" ORTOFRUTTA IL PIANETA VERDE DEL BUSINESS A
CESENA DAL 9 AL 12 MAGGIO
Cesena, 7 maggio 2002 - L'edizione 2002 di Macfrut si terrà a Cesena dal 9
al 12 maggio su 40mila metri quadri con oltre 600 espositori e verrà
inaugurato giovedì alle ore 11 dal Sottosegretario alle Politiche Agricole
Gianpaolo Dozzo. Un appuntamento che ogni anno si qualifica sempre più come
rassegna internazionale, per la capacità non solo di attirare operatori
esteri, ma anche per la sua funzione di essere il momento in cui si fa il
punto del settore ortofrutticolo con la partecipazione di tutti i segmenti
della "filiera". Per comprendere meglio tale affermazione si
consideri che nel 2001 fra i 35mila visitatori, il 90% sono stati operatori
professionali e che sono arrivate 70 delegazioni ufficiali di Paesi esteri.
L'ortofrutticoltura rappresenta uno dei settori più importanti
dell'economia italiana, con oltre 25,8 milioni di tonnellate prodotti
(-11,9% sul 2000), circa 2 milioni di addetti (tra settore primario e
indotto: produzione, trasformazione, commercializzazione, trasporto), un
fatturato di 19 miliardi di Euro. L'export è stato di 2,9 miliardi di Euro
(nel 2001 si è per la prima volta superato l'export di vino,
"fermo" a 2,6 miliardi di Euro) e l'import di 1,7 miliardi di
Euro, che porta il saldo attivo ad oltre 1.100 milioni di Euro (la cifra più
alta degli ultimi dieci anni). Uno dei temi di Macfrut 2002 è
l'Innovazione. Cambiando gli scenari internazionali, cambiano anche
esigenze, tecniche e, di conseguenza, anche le risposte dei produttori. la
progressiva globalizzazione dei mercati degli ultimi anni ha portato e
porterà alla ribalta dello scenario mondiale operatori commerciali e aree
di consumo che fino a pochi anni fa erano ritenute di secondaria importanza.
Nel corso degli ultimi anni è diminuita l'incidenza dei primi 5 esportatori
mondiali sulle movimentazioni totali, proprio per la presenza di nuovi e
sempre più importanti operatori commerciali -quali Cile, Sud Africa, Nuova
Zelanda, ecc.- così come si é registrata una progressiva frammentazione
del mercato al consumo, tanto che i primi 5 Paesi importatori hanno
anch'essi sensibilmente diminuito la propria incidenza sul totale, grazie
all'aumento delle aree di consumo di frutta ed ortaggi".
Parallelamente, la presenza di nuovi esportatori sempre più forti e
competitivi sui tradizionali home market, unitamente alla stagnazione dei
consumi, impone ai principali produttori la ricerca di nuovi mercati di
destinazione. Occorre quindi comprendere i cambiamenti dello scenario
mondiale e italiano. "Nell'edizione 2002 di Macfrut -sostiene Domenico
Scarpellini, Presidente di Agri Cesena, la spa che organizza la rassegna-
l'innovazione verrà affrontata nelle sue diverse sfaccettature. Come mutano
i mercati; quali sono i nuovi prodotti, tecnologie ed attrezzature;
l'affermarsi di nuovi segmenti di consumo come il biologico, la IV e V gamma
(ortofrutta preparata e confezionata pronta all'uso), i prodotti tipici.
Proprio sull'analisi dei mercati, mai come quest'anno Macfrut acquista una
valenza internazionale. Oltre ai convegni (dove verranno esaminati i casi di
Brasile, Russia e India), sono stati predisposti incontri fra operatori
italiani ed esteri (India, Marocco, Tunisia, Egitto e Turchia)".
Addirittura, venerdì pomeriggio (10 maggio) il Ministro Alemanno parteciperà
ad un incontro-convegno con qualificati esponenti dell'Egitto sul
"corridoio verde". Macfrut (che come al solito sarà affiancato
dal 14° Agro Bio Frut, dal 7° Salone delle produzioni biologiche
mediterranee e dal 12° Trans World) non si limiterà alla sola analisi
dell'andamento dell'ortofrutticoltura, anzi cercherà di incrementare il
consumo di frutta e verdura puntando anche sugli aspetti nutrizionali di
queste produzioni. Una esigenza che deriva anche dai dati dell'Osservatorio
dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane. Gli oltre 20 milioni di
nuclei familiari, nel 2001 (12 mesi) hanno acquistato meno ortofrutta e
speso di più. In complesso sono stati acquistati frutta e ortaggi freschi
per 9.310.455 tonnellate, pari a un -2,1% sui 9.501.505 del 2000, e si sono
spesi 22.607 miliardi di lire, ovvero 11.675 milioni di Euro, (+3,46% sui
21.850,1 miliardi di lire del 2000, pari a 11.285 milioni di Euro). I
consumi annuali di ortofrutta fresca per ogni famiglia sono passati dai 460
chilogrammi del 2000 ai 450 kg del 2001, con un calo del -2,17%. Macfrut
affronterà anche lo "stato" del Biologico, che ormai ha superato
il milione di ettari, facendo dell'Italia il primo produttore. Questo
comparto esce dalla nicchia e diventa mercato (oltre 50mila aziende tra
produzione e trasformazione, con un fatturato di circa 1.600 milioni di
Euro). Alla rassegna di Cesena si potranno conoscere i risultati
dell'indagine Eurisko, promossa da Agri Cesena e Cso. E non è un caso che
Giorgio Celli, proprio a Macfrut, presenterà il Decalogo dell'agricoltura
Biologica. Ovviamente, non mancheranno le presentazioni di nuove
attrezzature e di nuove cultivar o varietà di frutta e verdura, da parte
delle aziende espositrici. Importante anche la convegnistica, che riguarderà
vari aspetti, fra cui la tracciabilitàdi filiera (con esperienze estere),
sicurezza alimentare e salubrità dei prodotti.
FIERA
INTERNAZIONALE DELLA PESCA - ANCONA, 23/26 MAGGIO.
Ancona, 7 maggio 2002 - Dal 23 al 26 maggio si terrà ad Ancona la "62^
Fiera Internazionale della Pesca" che si propone di focalizzzare
l'attenzione su un settore in progressiva evoluzione e specializzazione alla
continua ricerca di attrezzature, servizi adeguati e tecnologie nel campo
della sicurezza a bordo, per la localizzazione e la cattura delle risorse
ittiche e per la conservazione del pescato in condizioni ottimali. Accanto
alla tradizionale manifestazione, ha avuto luogo l'anno scorso il
"Salone dei Prodotti Ittici del Mediterraneo" che rinnova il suo
appuntamento anche quest'anno, con l'obiettivo di sviluppare i settori
legati alla trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti
ittici. Ancona può rispondere a queste esigenze essendo situata in una
regione che si posiziona tra le prime tre in Italia sia per i quantitativi
pescati di pesce azzurro che per la cattura dei molluschi bivalve. I settori
merceologici presenti durante lo svolgimento delle due manifestazioni
saranno i seguenti: costruzioni navali per la pesca e il lavoro marittimo,
attrezzature, prodotti, materiali accessori per la nave da pesca e la
cantieristica, apparecchiature elettriche, radioelettriche ed elettroniche,
attrezzature per la navigazione e la ricerca del pescato, impianti,
attrezzature e prodotti per la conservazione, la lavorazione, la
trasformazione il confezionamento, la commercializzazione e il trasporto dei
prodotti ittici, maricoltura e agricoltura, motori marini, invertitori,
gruppi elettronici, trasmissioni meccaniche, eliche, accessori e componenti
per la propulsione navale, attrezzature di bordo, di coperta e per la pesca,
reti, galleggianti, cavi e cordami, prodotti ittici, enti nazionali e
internazionali, trasporti, servizi e stampa. Info: tel. 071.5897216 fax
071.5897213 e-mail: info@erf.it www.fieradellapesca.it
LA
"SAGRA DEL PESCE" DI CAMOGLI GIUNGE ALLA SUA 51° EDIZIONE
Camogli, 7 Maggio 2002 - 110.000 partecipanti, 3 tonnellate di pesce azzurro
fritto nel padellone più grosso d'Europa, 3.000 litri d'olio utilizzati per
un totale di 30.000 porzioni di pesce distribuite gratuitamente. Questi gli
impressionanti numeri della 51° Edizione della "Sagra del Pesce",
sponsorizzata anche quest'anno da Friol ed in programma il 12 Maggio a
Camogli, in Liguria. Grazie alle migliaia di litri d'olio ed al supporto
organizzativo offerto da Friol, si potrà gustare il pesce fritto in Piazza
Colombo sull'impalcatura eretta sulle acque del suggestivo porticciolo. Ma
sarà inoltre possibile, già nelle serate di venerdì 10 e sabato 11,
gustare i piatti tipici della cucina Ligure presso lo stand gastronomico
allestito dalla Pro-Loco, partecipare alla processione in onore di San
Fortunato, assistere allo scenografico spettacolo pirotecnico sul mare e
all'ardere dei particolari e giganteschi falò realizzati sulla spiaggia dai
ragazzi dei quartieri di Camogli. La sagra proseguirà con altre tappe
itineranti per le quali Friol metterà a disposizione complessivamente
14.000 litri d'olio, oltre ad altri materiali organizzativi. "La
"Sagra del Pesce" di Camogli - afferma Antonio Verdina, Presidente
della Pro-Loco di Camogli - prevede quest'anno di raggiungere il record
storico di partecipazioni, potendo contare su un partner importante come
quello dell'olio Friol, che ci ha permesso, oltre che di allargare il bacino
di utenza della manifestazione, di utilizzare un nuovo Padellone, più
capiente e sicuro del precedente che risaliva ai primi anni
ottanta."
PER
CORTI E CASCINE 2002 -ASSAGGI E PAESAGGI DELLE CAMPAGNE LOMBARDE PER IL
QUINTO ANNO CONSECUTIVO LA CIA LOMBARDIA E LE AZIENDE AGRICOLE E
AGRITURISTICHE LOMBARDE PROPONGONO DUE GIORNI DI "AZIENDE A PORTE
APERTE"
Milano, 7 maggio 2002 Sulla scia del successo delle precedenti edizioni,
Sabato 11 e Domenica 12 maggio 2002 si tiene la quinta edizione di "Per
Corti e Cascine - Assaggi e paesaggi delle campagne lombarde", due
giorni di "aziende a porte aperte" che permetteranno ai
consumatori di entrare in contatto diretto con i produttori agricoli e di
apprezzare la qualità dei prodotti che vengono prodotti e trasformati
direttamente nelle cascine. Un week end per un viaggio itinerante alla
scoperta dei sapori più autentici della regione e delle tante opportunità
che le aziende lombarde possono offrire. Promossa dalla Cia e da Turismo
Verde, l'iniziativa coinvolge anche quest'anno partner prestigiosi come la
Regione Lombardia, le Amministrazioni locali, le Camere di Commercio, l'Aem,
Trenitalia e alcuni dei principali Consorzi di promozione e tutela di
prodotti agricoli con marchi di grande notorietà. Sono salite a 207 e
aziende agricole e agrituristiche che aderiscono all'iniziativa del 2002,
tra queste anche le aziende agricole di cinque Istituti Agrari della regione
che potranno contare sulla partecipazione diretta di studenti e insegnanti
nell'animazione delle due giornate. Con la crescita delle adesioni sono
saliti a 29 gli itinerari che "per Corti e Cascine" consentiranno
ai visitatori di andare alla scoperta dell'ampia varietà dei prodotti e dei
paesaggi rurali del territorio lombardo. Grazie al potenziamento del sito
ufficiale di Turismo Verde Lombardia sarà facile costruire anche percorsi
di scoperta e degustazione tematica trasversali ai percorsi proposti, in
modo del tutto personale. La formula della manifestazione, ormai consolidata
visto il successo delle edizioni precedenti, vedrà gli agricoltori
accogliere personalmente i visitatori ed accompagnarli nella conoscenza
delle aziende, allo scoperta "sul campo" di come producono carni,
salumi, formaggi, ortaggi, succhi di frutta, miele e tanti altri prodotti
sia biologici che tradizionali.. Ogni azienda inoltre offrirà una
degustazione dei propri prodotti aziendali che potranno essere acquistati
direttamente presso i produttori. Tante anche nell'edizione di quest'anno le
aziende che svolgono anche attività agrituristiche: ospitalità, ristoro,
equitazione, pesca, fattorie didattiche, fattorie di scoperta, fattorie di
degustazione "Per Corti e Cascine" si conferma come un'ulteriore
opportunità di far conoscere al pubblico come oggi l'impresa agricola sia
sempre di più non solo luogo di produzione materiale, ma anche fonte
d'erogazione d'importanti servizi culturali e per il tempo libero a
disposizione nel corso dell'anno di adulti di ogni età e bambin~ Chi lo
desidera potrà fermarsi a mangiare o trascorrere la notte nelle aziende
agrituristiche attrezzate per l'ospitalità (si consiglia la prenotazione).
Nei giorni della manifestazione sarà inoltre possibile visitare collezioni
e musei agricoli, corti agricole e opere di architettura rurale normalmente
chiuse al pubblico e partecipare ad iniziative di animazione proposte dai
singoli circuiti, alcuni dei quali sono ínteramente percorribilí in
bicicletta. "L'iniziativa "Per Corti e Cascine" è un
elemento cardine nelle nostre attività rivolte ai consumatori per una
corretta informazione e per una nuova 'cultura agricola', tutte nate con
l'obiettivo di far conoscere la qualità e la salubrità delle produzioni
lombarde", ha affermato Umberto Borelli, presidente della Cìa
Lombardia. 11. ritorno alla natura e al mangiar sano sono il patrimonio
della produzione agricola, troppo spesso 'usurpato' stiumentaliriente da
altri soggetti della filiera. Con queste nostre attività vogliamo invece
stringere un patto con il consumatore, rendendo riconoscibili a quanti sono
interessati alla genuinità, alla qualità, alla sicurezza, i prodotti delle
nostre aziende, firutto di un forte legame con il territorio e di secolari
tradizioni". Infolink: www.turismoverdelombardia.it
GIACOMO
LEOPARDI E LE DONNE IN CONFERENZA AL ROTARY FIORENZA CERAIOLI CARROZZA
Fiesole, 7 maggio 2002 - Che rapporto aveva Giacomo Leopardi con le donne?
Come le considerava? Che cosa significavano per lui? Su questo aspetto per
nulla secondario della vita affettiva e poetica dell'autore di A Silvia, il
Rotary Club di Fiesole ospita domani la conferenza di una specialista, la
professoressa Fiorenza Ceraioli Carrozza, ricercatrice alla Scuola Normale
di Pisa. La conferenza, in programma alle 21,30 all'Hotel Aurora di Fiesole,
è organizzata dal Rotary e da Eli Lilly Italia nel quadro di una serie di
incontri con eminenti personalità del mondo politico, culturale e sociale
programmati per indagare sull'universo femminile contemporaneo.
LA
SALA DELLA MUSICA PRESSO LA CHIESA DELL'OSPEDALETTO CASTELLO - BARBARIA DE
LE TOLE VENEZIA
Venezia 7 maggio 2002 - Nota solitamente a pochi raffinati musicologi, che
ne apprezzano la storia legata all'attività di famosi musicisti o agli
appassionati delle ariose pitture parietali del Settecento veneziano.
Insieme alla chiesa dell'Ospedaletto, dotata della fantasiosa facciata del
Longhena, fu famosa per la tradizione musicale dei cori delle fanciulle
orfane educate da valenti maestri. Sala della Musica Aperto tutto l'anno
Giov.-Ven.-Sab. 15.30-18.30 Ingresso € 2,00 con visita guidata Aperture
straordinarie su prenotazione Per informazioni:Associazione sant'Apollonia -
tel. 0412702464
IL
TRECENTO ADRIATICO. PAOLO VENEZIANO E LA PITTURA TRA ORIENTE E
OCCIDENTE
Milano, 7 maggio 2002 - Grande appuntamento a Rimini con la pittura
veneziana del Trecento. A proporlo è il Meeting per l'amicizia fra i
popoli, a Castel Sismondo, nelle sale recentemente riaperte della Rocca
Malatestiana, dal 19 agosto al 29 dicembre. La mostra, eccezionale per la
qualità e il valore delle opere esposte (sono, nella stragrande
maggioranza, dipinti su tavola) si intitola "Il Trecento Adriatico.
Paolo Veneziano e la pittura tra Oriente ed Occidente" ed è curata da
Francesca Flores d'Arcais, coadiuvata da un comitato scientifico
internazionale di primissimo livello coordinato da Giovanni Gentili. Sponsor
generale della Mostra è il Gruppo Rinascente (Auchan, La Rinascente, Sib,
Sma, Upim, Cityper). Per l'importanza dei prestiti ottenuti, dalle
istituzioni italiane e da quelle della sponda orientale dell'Adriatico, la
mostra si annuncia come uno dei grandi appuntamenti culturali europei della
seconda metà dell'anno. Tra Duecento e Trecento, le navi che solcavano
l'Adriatico, una sorta di grande lago per la sua conformazione, portavano
merci di ogni tipo ma anche opere d'arte e artisti che cercavano fortuna e
commissioni sull'una o sull'altra sponda, spingendosi dalla laguna sino alle
isole greche, a Costantinopoli ed oltre, fino ad attraversare poi tutto il
Mediterraneo. La mostra illustra anzitutto il formarsi e l'evolversi della
singolare comunanza di espressioni artistiche e culturali che hanno plasmato
città, monumenti e opere d'arte su entrambe le sponde dell'Adriatico. Dalla
metà del Duecento, ad influenzare Venezia (ma anche molte altre città, dal
Veneto alla Puglia), furono gli artisti della grande tradizione bizantina,
vivissima alla fine del XIII secolo, come dimostrano gli affreschi dei
monasteri di Serbia, centri di cultura di grande importanza per qualità e
originalità creativa, e le opere che si andavano sviluppando a Bisanzio,
capitale d'Oriente. Un flusso che, grazie al ruolo anzitutto mercantile di
Venezia, si propagò in entrambe le direzioni, portando ad un meraviglioso
contagio di stili che influenzarono l'arte diffusa lungo i molti centri
costieri del mare e diedero origine alla prima pittura davvero
"veneziana". Un flusso che diede vigore, assieme a nuova forma e
colore, ai solenni modi bizantini dell'arte lagunare sul finire del
Duecento, più spesso ripresi anzitutto nell'incredibile cantiere-scuola di
San Marco, centro religioso oltre che artistico per eccellenza della
Serenissima. Tra i grandi protagonisti del Trecento pittorico italiano,
figura di spicco e poi caposcuola della schiera di artisti operanti in
laguna, è Paolo Veneziano (notizie dal 1320 al 1362), quel Paulus de
Veneciis che così si firma in alcune sue opere. Di lui poco si sa dalle
fonti storiche, ma le splendide tavole ne rivelano la squisita sensibilità
e l'alta maestria. Attento osservatore del suo tempo e profondo innovatore
della pittura veneziana, Paolo desta a vita nuova le forme bizantine, dando
volume corporeo e intensità emotiva a quanto era segno e astrazione. Con
lui, l'arte si fa racconto, storia, contemporaneità, come già era accaduto
con Giotto e con la sua Cappella degli Scrovegni nella non lontana Padova.
L'importanza e il crescente successo di Paolo presso la ricca comunità
veneziana sono confermati dalla commissione della "Pala Feriale",
opera che, al di fuori delle festività liturgiche, era destinata a coprire
la "Pala d'Oro" dell'altare maggiore di San Marco e che lo consacrò
indiscusso maestro della nuova pittura veneziana. In essa il Maestro distese
linee, cadenze, ritmi, volumi e straordinarie cromìe, insieme a rinnovati
temi iconografici: esito così felice ed ammirato, da influenzare da subito
e per lunghi decenni i numerosi artisti operanti in laguna, locali e non. Il
formarsi a Venezia di una così innovativa scuola pittorica - Paolo fu
capostipite di una famiglia artistica molto attiva - portò sia gli artisti
che le loro opere, eseguite comunque spesso negli atelier della Serenissima,
a "girovagare" per l'Adriatico. E a diffondere così una nuova
cultura, certamente non solo pittorica, per cui le tavole veneziane si
trovano in chiese delle coste romagnole, delle Marche e ancora più a sud,
come lungo tutta la Croazia marittima e nelle isole greche. La medesima,
positiva "diaspora culturale", portò artisti di questi territori,
specie dalmati, a dipingere secondo la nuova moda, mantenendo sottolineature
locali - spesso legate ad altre esperienze, anche nordiche - che, a loro
volta, finivano con l'influenzare anche Venezia. Così che, in pieno
Trecento, la città - porta e ponte tra Oriente e Occidente - si presenta al
centro di un sistema di diffusione dell'arte che, utilizzando le rotte
commerciali delle navi, ha lasciato testimonianze diffuse su tutte le coste
adriatiche, per espandersi, da qui, anche in territori più interni.
Analogamente a ciò che avveniva nella pittura, anche le cosiddette arti
applicate risentivano di questo clima. Un fenomeno di cui la mostra riminese
rende conto, proponendo esempi straordinari, pochi dei quali sino ad oggi
concessi per mostre temporanee. Alla mostra, promossa e realizzata dal
Meeting di Rimini, collaborano i Musei Civici di Venezia, le Soprintendenze
ai Beni Artistici e Storici di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e
Rimini, delle Marche, di Venezia e del Veneto e le Soprintendenze ai
Monumenti di Parenzo-Pola e di Spalato. Il comitato scientifico - composto
da Joško Belarmaric, Pina Belli D'Elia, Jadranka Bentini, Marco Bona
Castellotti, Paolo Dal Poggetto, Ivo Matejcic, Giovanna Nepi Scirè, Antonio
Paolucci, Giandomenico Romanelli, Anna Maria Spiazzi - è presieduto da
Francesca Flores d'Arcais. Catalogo Silvana Editoriale. Per informazioni e
prenotazioni: Meeting di Rimini, tel. 0541.783100 fax 0541.786422 email grandimostre@meetingrimini.org
JACOPO
BAROZZI DA VIGNOLA (1507 - 1573) VIGNOLA (MO), PALAZZO BONCOMPAGNI, 30 MARZO
- 7 LUGLIO 2002
Milano, 7 maggio 200 2- Confermata una tradizione secolare - Vignola
riscopre il suo Architetto Domenica 12 maggio, alle ore 17.00, presso la
Sala dei Contrari della Rocca di Vignola, verrà presentato il quaderno Il
Conte, l'Architetto e il Palazzo. Interverranno gli autori. Forse c'è una
buona ragione in più per visitare la mostra vignolese dedicata a Giacomo
Barozzi, mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola e
che ha già superato i 12 mila visitatori e che resterà aperta sino al 7
luglio. L'esposizione, infatti, è allestita nelle sale del Palazzo
Contrari-Boncompagni, tradizionalmente attribuito al Vignola. La paternità
vignolesca dell'opera è stata messa in discussione da molti studiosi, ma
nuove ricerche potrebbero ribaltare con prove documentarie questa opinione.
Barozzi effettivamente prestò la propria consulenza per l'edificazione
della dimora, fatta costruire dopo il 1560 dal conte Ercole Contrari il
vecchio? Nella splendida scala a lumaca che si svolge nella torre sud del
palazzo è possibile riconoscere un suo intervento? Che legami esistevano
tra Giacomo Barozzi, la sua famiglia e la realtà vignolese? Alcune risposte
a questi quesiti emergono dalle ricerche condotte da Achille Lodovisi,
Giuseppe Trenti e Debora Dameri. I risultati di questo lavoro hanno trovato
spazio in un quaderno pubblicato dal Centro Studi della Fondazione Cassa di
Risparmio di Vignola. Infolink: www.fondazionecrv.it
TERRA,
LEGNO E ALTRE MATERIE IN MUTAMENTO - SENI CAMARA, OUSMANE NDYAYE DAGO,
MOUSSA SAKHO, BANDIA CAMARA - QUATTRO ARTISTI SENEGALESI AL CENTRE CULTUREL
FRANÇAIS DE MILAN
Milano, 7 maggio 2002 - Questa mostra presenta quattro aspetti della
creazione senegalese attraverso quattro personalità di primo piano nel
campo della fotografia, del design, della scultura e del collage, tutti
rappresentativi della ricchezza e della varietà di una cultura che ha
saputo ancorarsi alla propria tradizione, ma che manifesta soprattutto una
sorprendente forza creativa e una volontà di rinnovamento tipiche di questi
paesi. L'effervescenza della cultura africana esiste, scultori, designer,
stilisti si esprimono oggi, ciascuno nelle difficoltà di economie
sprovviste di ogni mezzo ma con la forza dell'autenticità e del desiderio
indomito di produrre e di esistere. Lungi dal considerare queste esperienze
culturali come attività periferiche del mondo dell'arte
"internazionale" (con questo intendiamo quello americano ed
europeo), constatiamo che la creazione africana oggi testimonia l'inventiva
ma anche la maturità di una cultura che si è evoluto verso un linguaggio
autonomo, fortemente segnato dalla cultura del passato ma caratterizzato
soprattutto da un spirito di libertà che gli consente anche di
contravvenire alla tradizione per percorrere nuove strade. E' in questo
contesto e certamente al di fuori di qualsiasi polemica africanista che
artisti come Seni Camara, Ousmane Ndyaye Dago, Moussa Sakho, e Bandia Camara
lavorano oggi a Dakar, in Casamancia o altrove per trasmettere il messaggio
di una cultura viva e contemporanea. La grande invenzione della nostra
epoca, che si è voluta senza memoria, non sta forse nel coinvolgimento,
nella creazione, della forza dell'istinto che è senza dubbio la particella
dell'individuo maggiormente radicata nelle sue origini ? In ciò, l'arte
africana, che interpreta questa forza naturale con disinvoltura e senza
coercizione, ha raggiunto le vie della creazione contemporanea con la
sconcertante facilità di chi gioca in casa. Collage, décollage,
assemblaggio, recupero sono gli aspetti quotidiani di una creazione
popolare, sottoposta alla penuria di mezzi. Se si aggiunge a ciò la poesia
di un assemblatore come Moussa Sakho, si ottengono opere allo stesso tempo
nostalgiche e commoventi, nelle quali la fotografia sostituisce la
rappresentazione. I vecchi ritratti di famiglia ingialliti servono da
pretesto a opere che l'artista incornicia con dei legni erosi dal mare e
recuperati sulla spiaggia della sua isola di Gorea. Tra l'Art Brut e il
Nuovo Realismo nasce un'espressione autentica che nutre e fertilizza
l'immaginazione illimitata di un artista che non si sente imbrigliato da
alcun tabù e che viene sospinto sempre più in là dalla propria gioia nel
creare. Il lavoro di Bandia Camara risponde alla medesima volontà di
manipolazione e di recupero. Questo giovane artista, appena trentenne,
esplora da pochi anni il mondo dell'oggetto. Dapprima "stilista",
l'artista del Mali si stabilisce a Dakar e lavora a partire da materiali
riciclati. La zucca a fiasco e le corna di bue sono gli elementi di base per
la fabbricazione di mobili e altri oggetti di uso corrente creati da Bandia
Camara. Non vi è alcun "classicismo" in questo lavoro dallo
spirito surrealista più folle in queste sculture in cui la dismisura eleva
il design al rango di arte vera e ropria. Prive di qualsiasi valore
nostalgico o critico, queste opere esprimono la forza e il desiderio di
portare in primo piano una cultura e di fornire alcune indicazioni per il
futuro. Lo stesso vale per l'opera di Seni Camara. Le sue sculture, che
nascono da oggetti di uso comune, risalgono alla più remota tradizione
africana; fecondità, fertilità... erano simboleggiate da questi
"orci" modellati secondo tecniche ancestrali. Ma anche qui, tutto
è cambiato. L'artista diventa il motore di un'evoluzione, non si riconosce
più nella tradizione e osa affrontarla, è una donna "ribelle",
fuori dagli schemi. Gli oggetti da lei plasmati, benché improntati da un
savoir faire e da una tecnica ancestrali, riflettono la sua esperienza e non
più quella che le è stata trasmessa. Le sue ceramiche, di origine
artigianale, diventano delle sculture in cui la donna, immagine simbolo
della fecondità, esprime il malessere dell'artista che non può avere
bambini. Le produzioni di Seni Camara importate in Europa sin dagli anni 70
hanno colpito l'immaginazione di molti e hanno conferito al loro autore una
notorietà che le consente di essere presente in mostre come Les magiciens
de la terre al Centre Georges Pompidou nel 1989. Questo mutamento è stato
facile da compiere per artisti come Ousmane Ndiaye Dago, che sono scampati
al sistema tribale grazie alla frequentazione della Scuola delle Belle Arti,
in Senegal e all'estero. Dago ha acquisito una dimensione internazionale
grazie ai suoi legami con alcuni cantanti come Youssoun Dour, alle
collaborazioni con organismi come l'Unesco e partecipando a numerose mostre
sia in Senegal che in Europa. L'artista resta però molto legato al suo
paese dove vive e insegna, e il suo lavoro fotografico mette in scena
"Donne terra". La terra, la donna sono sempre presenti, raccontate
attraverso composizioni fotografiche in cui i corpi scultorei di giovani
donne ricoperte di terra compiono riti ancestrali. C'è qualcosa che ricorda
"Yves Klein in questi corpi vaporizzati di polvere" e che ricorda
"Andres Serrano nell'impassibilità teatrale della fotografia",
come sottolinea Achille Bonito. In questo senso, il lavoro di Dago si
iscrive in una linea più vicina all'avanguardia che alla tradizione. Questo
è il principale messaggio che ci trasmette l'opera di questi quattro
artisti rappresentativi di una cultura in mutamento. Mostra Galleria del
Centre Culturel di Milano Corso Magenta, 63 - Milano Inaugurazione: Giovedì
23 Maggio, ore: 18.30
ABSOLUT
VODKA MARCHIA D'ARGENTO LA SUA COLLEZIONE
Milano, 7 maggio 2002 - Oggi a "Le Biciclette" in via Torti a
Milano, Absolut Vodka invita a scoprire la seconda Absolut Limited Edition:
Absolut John & Yoko (categoria Adv). John Lennon e Yoko Ono, simboli di
un'epoca ma anche di un modo di vivere, di amare, di pensare* due individui
che hanno sempre sfidato le convenzioni, per affermare la loro voglia di
esprimersi. Due personalità travolgenti ma anche capaci di essere fedeli a
se stessi, proprio come il gusto di Absolut Vodka: anticonvenzionale e
classico allo stesso tempo. Dopo Absolut Balka., con questa seconda
cartolina realizzata esclusivamente per le sereta a "Le
Biciclette", la collezione di cartoline Absolut Vodka diventa ancora più
preziosa. Il collezionismo non è un semplice hobby: è la risposta a un
desiderio di possesso incessante, è il piacere per il mai finito, per la
ricerca costante e assidua del pezzo mancante, unico e raro. È proprio per
assecondare questa inclinazione che nascono le cosiddette Limited Edition,
creazioni a tiratura limitata che gratificano l'appassionato, offrendo alle
sue "brame" il pezzo raro, che fonde il desiderio di possesso
infinito con la finitezza dell'unicum sic et simpliciter. Anche Absolut
Vodka, amante dell'arte, della cultura e delle collezioni, ha voluto
gratificare i suoi fedelissimi appassionati alle ormai famose cartoline
realizzate da Promocard, con una rassegna ad hoc di tutti i suoi pezzi e con
la creazione di una serie a tiratura limitata. Per celebrare la sua
collezione, che ha superato i 170 pezzi, e per permettere a tutti gli
appassionati di vederla nella sua interezza, Absolut Vodka ha deciso infatti
di mettere in mostra a rotazione 114 pezzi della collezione, in uno dei
modern bar più noti di Milano: Le Biciclette. E visto che il filo rosso che
unisce Absolut Vodka e le sua cartoline è l'arte, non poteva mancare una
cornice d'eccezione per questa "rassegna": un'installazione
realizzata dal noto architetto Sergio Fabio Rotella, collocata all'interno
delle Biciclette stesse. E per gratificare ancora di più tutti i
collezionisti, Absolut Vodka ha voluto realizzare anche una Limited Edition
delle sue cartoline: una tiratura limitata di 10 soggetti tutti impreziositi
da un medaglione d'argento colato a caldo in rilievo. Le cartoline Limited
Edition saranno distribuite ogni mese solo presso Le Biciclette, fino al
gennaio 2003, per la gioia di tutti gli appassionati i 10 soggetti saranno
disponibili successivamente anche a livello nazionale nel circuito Promocard,
ma senza il medaglione d'argento.
BONALDI
SCENDE IN PISTA CON IL MOTORSPORT
Milano, 7 maggio 2002 - L¹impegno sportivo è notevole. Non solo in termini
di risorse umane e di mezzi, ma anche di preparazione professionale e di
dedizione. Eppure la nomina a Officina Motorsport da parte di Porsche AG,
per la concessionaria Bonaldi di Bergamo, ha rappresentato più un punto di
partenza che un traguardo. Bonaldi, che da quarant¹anni rappresenta la
Porsche a Bergamo, da oltre dieci anni si è dedicata, in modo sempre più
impegnativo e professionale, nel preparare e nel fornire assistenza in pista
alle vetture Porsche dei propri clienti. Ora la concessionaria può vantare,
a tutti gli effetti, un reparto sportivo, una vera e propria struttura,
personale specializzato e un nuovo mezzo di trasporto e officina dedicato.
Alle cure di Gerolamo Calzi, responsabile Motorsport Bonaldi, e al suo staff
sono affidati principalmente i piloti Giuseppe Grisa e Ferruccio Bellini
(Targa Tricolore con il GT3 Cup) e Maurizio Cavallari (Campionato Sport con
la GT3). Il Team Motorsport Bonaldi assicura comunque la preparazione delle
vetture e l¹assistenza in pista anche ad altri piloti/clienti che vorranno
appoggiarsi al Team per la propria attività. Ecco il calendario dei
prossimi appuntamenti che vedranno sia il Team sia l¹officina mobile
Motorsport Bonaldi impegnati al fianco dei piloti: 25-26 maggio Magione;
22-23 giugno Mugello; 31 agosto -1 settembre Monza; 28-29 settembre
Vallelunga;19-20 ottobre Misano Il team Motorsport Bonaldi fornirà inoltre
assistenza al pilota Cavallari in occasione di alcune gare del campionato
tedesco Porsche che lo vedranno impegnato il 17/19 maggio a Spa, il 12/14
luglio a Zandvoort, il 30 agosto e il 1 settembre a Zeltweg e il 4/6 ottobre
a Monza.
VARENNE
VESTE I COLORI DI TIM
Milano, 7 maggio 2002 - Tim, il piu' grande operatore mobile italiano, da
domenica corre con Varenne, il cavallo italiano leader nel mondo
dell'ippica. E' questo un altro primato stabilito da Varenne: e' il primo
cavallo italiano a vestire i colori di un'azienda di fama mondiale. Domenica
5 maggio, al 53° Gran Premio Lotteria di Agnano, prende il via la
collaborazione tra Varenne e Tim che seguira' "il Capitano" fino
al termine della sua carriera. Tim con questa iniziativa abbina il proprio
marchio a Varenne e conferma ancora una volta il proprio impegno nel mondo
dello sport. Dopo il calcio e la vela, infatti, ora Tim corre insieme a
Varenne alla conquista di nuovi successi. La collaborazione tra Tim e
Varenne non nasce per caso perche' coniuga due realta' di successo tutte
italiane: Tim operatore leader nel mondo della telefonia mobile e Varenne,
il cavallo il cui nome e' diventato sinonimo di primato". Il Presidente
Snai Maurizio Ughi commenta la notizia con entusiasmo. "Abbiamo
acquistato il 50% di Varenne riservandoci l'esclusiva per i diritti
d'immagine per renderlo il Testimonial dell'Ippica e far tornare questo
sport alla popolarita' di un tempo. E' motivo di orgoglio per Snai essere
riuscita in questo intento, riportando l'ippica sulle prime pagine dei
giornali e nelle notizie dei Telegiornali con le strepitose imprese, non
solo agonistiche, di Varenne e che cio' abbia portato una grande e popolare
azienda come Tim a scegliere l'ippica come veicolo di comunicazione."
La sponsorizzazione si concretizza principalmente nella presenza del marchio
Tim sul sulky di Varenne, sulla giubba e sul casco del guidatore ed in una
campagna pubblicitaria che fara' la sua prima uscita nei prossimi giorni sui
principali quotidiani italiani. "Tim e Varenne. Ci danno alla
pari" e "Tim e Varenne. Uniti nel primato" sono le headlines
dei due annunci che verranno pubblicati per comunicare l'abbinamento. Gli
appuntamenti previsti ad oggi per Varenne e Tim sono: 5 maggio Gran Premio
Lotteria di Agnano, 26 maggio Elitlopp di Solvalla (Svezia), 25 giugno Unire
World Cup a Milano San Siro, 14 luglio St. Michel Race a Mikkeli
(Finlandia), 27 luglio Breeders's Crown a the Meadowlands (New York, Usa).
Il 53° Gran Premio Lotteria di Agnano sara' trasmesso in diretta dalle ore
18.20 da Rai Uno nell'ambito di Novantesimo minuto che si colleghera' con
l'Ippodromo napoletano per mostrare la finale e la successiva corsa di
consolazione.
TIM
SPIEGA LE VELE CON MASCALZONE LATINO
Napoli, 7 maggio 2002 - Tim prende il largo con Mascalzone Latino. Il team
italiano impegnato nella 31ª edizione della sfida per la conquista della
Coppa America, unisce al tradizionale blu della livrea delle sue barche, i
colori di Tim. Una squadra tutta italiana, quella di Mascalzone Latino, che
si unisce cosi' all'unica azienda di telefonia mobile tutta italiana.
"Partecipare alla Coppa America - ha dichiarato Marco De Benedetti,
amministratore delegato - significhera' per Tim coinvolgere, in qualche
modo, i sui circa 24 milioni di clienti in Italia e 50,7 milioni in tutto il
mondo nella passione, nell'emozione e nel supporto per l'equipaggio di
Mascalzone Latino durante questa magnifica avventura, esaltando cosi' la
funzione di aggregazione sociale sia dello sport sia della telefonia
mobile". E lo spirito di squadra, unito alla tenacia e alla voglia di
vincere, e' protagonista anche dell'ultimo format pubblicitario lanciato
qualche giorno fa dell'azienda, ossia quello dei 19 ragazzi di Saranno
Famosi in programmazione in questi giorni. Insomma, l'amicizia, il
dinamismo, il lavoro in team, l'entusiasmo della competizione, sono anche i
valori di Tim. La partecipazione alla sfida per l'America's Cup con
Mascalzone Latino sara' anche l'occasione per Tim, giunta alla quota di
circa 51 milioni di clienti in tutto il mondo, per parlare un'unica lingua
con i 580 milioni di appassionati che abitualmente seguono questa avvincente
competizione in televisione.
PRESENTATA
A ROMA LA PRIMA EDIZIONE DELLA TOSCANA ELBA CUP - TROFEO LOCMAN DAL 7 AL 12
MAGGIO ALL'ISOLA D'ELBA MATCH RACE CON I CAMPIONI DI COPPA AMERICA
Roma, 7 maggio 2002 E' stata presentata ieri a Roma la prima edizione di una
nuova regata, la Toscana Elba Cup - Trofeo Locman, manifestazione velica ad
inviti aperta agli equipaggi partecipanti all'America's Cup, il più antico
e prestigioso trofeo velico esistente. Gli equipaggi si sfideranno nelle
splendide acque dell'Isola d'Elba in spettacolari match race, regate uno
contro uno, dal 7 al 12 maggio 2002. I timonieri che parteciperanno ai match
race sono: Paolo Cian (Mascalzone Latino), Andy Beadsworth (Gbr Challenge),
Phillipe Presti (Le Defì Areva), Ed Baird (Team Usa/Musto) e Chris Law (Australian
Team Sydney 95). Le regate si correranno su imbarcazioni IMX 40 di circa
13,50 metri (con 8 persone di equipaggio) messe a disposizione dal Comitato
Organizzatore. Il programma prevede da mercoledi 8 maggio Round Robin di
selezione, seguiti da semifinali e finali, con chiusura e premiazione sabato
11 maggio. Previsti anche numerosi eventi collaterali per i regatanti, gli
ospiti e la stampa. La Toscana Elba Cup - Trofeo Locman, è promossa e
organizzata da un Comitato Organizzatore che comprende la Regione Toscana,
il Comitato Circoli Velici Elbani, la Comunità Montana dell'Elba e di
Capraia, i Comuni dell'Isola d'Elba, il Parco Nazionale dell'Arcipelago
Toscano, l'Apet (Agenzia di promozione economica della Toscana), l'Agenzia
per il Turismo dell'Arcipelago Toscano. Gli sponsor: Monte dei Paschi di
Siena, Banca Toscana, Locman (prestigiosa azienda di orologi all'avanguardia
per design e materiali), Line 7, cantieri Esaom Cesa, i fornitori tecnici
Nastro Azzurro e One Tack, il media partner Radio Capital. La storica Torre
del Martello, nella Darsena Medicea di Portoferraio, ospitera' una mostra
fotografica sull'America's Cup realizzata in collaborazione con Prada
Challenge e il Consolato Generale della Nuova Zelanda in Italia. I
neozelandesi, detentori della Coppa delle Cento Ghinee, esporranno anche la
copia a grandezza naturale del trofeo, e organizzeranno venerdi 10 maggio
una serata neozelandese con prodotti tipici kiwi e la proiezione di filmati
sulla America's Cup. Grazie al suo elevato contenuto tecnico, agonistico e
spettacolare l'Elba e la "Toscana Elba Cup - Trofeo Locman" si
propongono di realizzare un evento di riferimento per lo sport e la vela
internazionale. Al termine della manifestazione, la Locman offrirà la
serata conclusiva con la premiazione nella suggestiva cornice del Complesso
Mediceo della Linguella. Una nuova regata con la formula-spettacolo del
match race, che vuole nascere già grande. Ecco in dettaglio chi sono i
protagonisti della prima edizione della Toscana Elba Cup-Trofeo Locman.
Paolo Cian (Mascalzone Latino) - Il timoniere napoletano che sarà al timone
della seconda barca sfidante italiana alla Coppa America 2002-2003, è anche
il migliore specialista nazionale del match race. Dopo le esperienze
giovanili nelle classi Optimist e 420, e i lunghi anni sulla classe olimpica
470, che lo hanno consacrato tra le migliori giovani promesse della vela
azzurra, Paolo Cian si è affacciato al match race regatando sulla classe
olimpica Soling. In questa classe Cian ha colto significativi risultati e ha
sfiorati la qualificazione ai Giochi Olimpici di Sydney 2000, ma soprattutto
si è fatto strada nel difficile mondo del match race. Dopo lunghi anni tra
i primi 40 nella classifica internazionale, e un anno nei primi 20, Cian è
entrato da circa un mese nella top ten mondiale: è infatti al 9° posto
della Ranking List internazionale match race, grazie ai recenti piazzamenti
in gare di prestigio in Nuova Zelanda e Australia. Andy Beadsworth (GBR
Challenge) - Un giovane inglese che si è messo in grande evidenza negli
ultimi 5 anni, con un percorso agonistico molto simile a quello del suo
amico e rivale Paolo Cian, con il quale tra l'altro ha dato vita a
innumerevoli duelli già ai tempi della classe Soling. Beadsworth è stato
anche olimpico a Sydney 2000, e oggi fa parte del gruppo
"pensante" di GBR Challenge, l'ambiziosa sfida che ha riportato
gli inglesi in Coppa dopo oltre 20 anni. E' un velista completo, che fa
dell'aggressiva condotta dei match race la sua arma principale. Phillipe
Presti (Le Defì Areva) - Un grande nome della vela francese, un timoniere
completo e di grande classe, con anni di esperienza sul durissimo singolo
olimpico Finn (è stato anche campione del mondo) e sulla Star. Ora si sta
dedicando con immediato successo al match race ed è attualmente al 15°
posto della Ranking List internazionale. Su Le Defì Areva, la barca
francese alla prossima Coppa America, sarà il secondo di Luc Pillot, ma
potrebbe presto diventare il timoniere titolare. Nel suo equipaggio all'Elba
Cup avrà come tattico un altro grande specialista del match race, Sebastien
Destremeau. Ed Baird (Team USA/Musto) - Uno dei più noti e apprezzati
velisti e yachtsman americani. Ed Baird ha saputo distinguersi in tutte le
diverse fasi della propria carriera velica, dalle classi giovanili al Laser
e al match race. Un velista esperto e completo, con uno spirito vincente e
una grande capacità di controllo in tutte le situazioni. Ed Baird è stato
protagonista dell'ultima edizione della Coppa America con il consorzio Young
America, e ora corre nel circuito internazionale del match race con un
gruppo del suo St. Petersbourg Yacht Club sponsorizzato da Musto.
Attualmente è al numero 16° nella classifica mondiale. Chris Law (Australian
Team Sydney 95) - Chris Law è uno dei velisti più esperti in assoluto in
circolazione, sia per la carriera ormai lunga, che per gli innumerevoli
successi e la sua versatilità. Ha partecipato a 4 Olimpiadi ('72, '76, '80,
'84), è stato campione europeo e mondiale di Finn e di Etchell 22, ed è
uno dei grandi del match race. Da due anni è anche commentatore tv.
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