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18 GIUGNO 2002
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UNA
RELAZIONE DI ANALISI COMPARATIVA DELL'EBUSINESS EVIDENZIA GLI INSEGNAMENTI
TRATTI DALLE BUONE PRASSI POLITICHE
Bruxelles,
198 giugno 2002 - I risultati finali di una relazione pubblicata il 12
giugno dalla Commissione europea, dal titolo "Benchmarking national and
regional e-business policies for SMEs (small and medium-sized enterprises)"
- Analisi comparativa delle politiche nazionali e regionali di e-business
per le Pmi (piccole e medie imprese), evidenzia una serie di insegnamenti
che è possibile trarre dalle buone prassi politiche volte a promuovere
l'utilizzo di Internet fra le piccole aziende. Nella prefazione del
documento, il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione
Erkki Liikanen ha definito lo studio un trampolino di lancio per ulteriori
azioni, affermando: "Intendiamo dar seguito agli insegnamenti appresi,
condividendo e sviluppando le esperienze di diversi Stati membri e
regioni". Liikanen ha annunciato la creazione di una rete di e-business
per la condivisione e l'apprendimento delle buone prassi. Tale rete fungerà
da follow-up all'iniziativa di benchmarking, riunendo gli attori a livello
europeo, nazionale e regionale, al fine di rafforzare le azioni a sostegno
dell'e-business per le Pmi. La relazione elenca 15 "insegnamenti"
che è possibile trarre dalle buone prassi politiche volte ad aiutare le Pmi
a "passare al digitale". Il primo insegnamento descritto nello
studio riguarda la necessità di sostenere l'intervento politico con solide
informazioni e attività di ricerca. "Se adeguatamente informati, i
decisori e le principali parti interessate sono più inclini ad elaborare
politiche lungimiranti, in grado di soddisfare le esigenze reali",
sostengono gli autori. "Per individuare gli ostacoli, le aree di
potenziale inefficienza del mercato e il tipo di intervento politico
necessario, occorrono solide attività di ricerca e informazioni di
riferimento". La relazione raccomanda inoltre un ampio e continuo
processo di consultazione con le imprese, al fine di garantire politiche di
e-business flessibili e adeguate. "In un settore dinamico e in
evoluzione come quello dell'e-business, le esigenze delle Pmi sono destinate
a cambiare nel corso del tempo, talvolta rapidamente...Le politiche dovranno
essere in grado di reagire al cambiamento e non potranno basarsi
semplicemente su dati statistici sporadici", si legge nel documento. Lo
studio esorta altresì i governi a considerare attentamente la migliore
"combinazione" di politiche, al fine di affrontare i loro problemi
specifici, nonché il coordinamento degli strumenti politici nell'ambito di
un chiaro quadro politico complessivo. Inoltre, si raccomanda l'adeguamento
delle politiche di e-business a livello regionale per soddisfare le esigenze
di regioni e settori diversi. Secondo la relazione, i partenariati
pubblico-privato saranno fondamentali per la promozione dell'e-business. A
tal proposito, sarà necessario apportare dei cambiamenti organizzativi
radicali per integrare efficacemente le prassi di e-business e, sebbene le
autorità pubbliche abbiano un ruolo da svolgere nella promozione
dell'utilizzo dell'e-business da parte delle aziende, "la responsabilità
finale dei cambiamenti strutturali spetta alle imprese, siano esse di
piccole o grandi dimensioni". Lo studio spiega che i partenatiati
pubblico-privato possono svolgere un ruolo importante in questo contesto,
riflettendo gli interessi condivisi delle autorità pubbliche e delle
imprese. Secondo la relazione, le Pmi necessitano, e al tempo stesso
apprezzano, le consulenze indipendenti, e possono trarre vantaggio dalla
condivisione di esperienze e suggerimenti di altre piccole aziende. Inoltre,
il ricorso ai media e ad intermediari fidati come le camere di commercio si
è rivelato utile per "divulgare" l'e-business. "Analogamente
ad altre azioni di sostegno, le politiche di e-business a favore delle Pmi
dovrebbero essere basate su obiettivi chiari", si legge ancora nella
relazione, la quale spiega che, sebbene fissare obiettivi realistici e
conseguibili rappresenti una sfida, "gli obiettivi dovrebbero essere,
nei limiti del possibile, adattati alla realtà". Nel documento si
chiede inoltre di sostenere le politiche con un piano d'azione chiaro e
risorse sufficienti, nonché di avviare un processo di valutazione per
analizzare i risultati delle politiche rispetto agli obiettivi prefissati.
Anche la comunicazione viene considerata un fattore chiave ai fini del
raggiungimento degli obiettivi dell'e-business. "In parole semplici,
senza una valida attività di comunicazione, una politica non potrà
raggiungere il target di utenti auspicato e pertanto non potrà risultare
efficace", affermano gli autori della relazione, i quali chiedono che
ciascuna azione a sostegno dell'e-business per le PMI disponga di
un'apposita dotazione di bilancio in materia di comunicazione. Nella
relazione si chiede altresì di fissare limiti chiari alle specifiche
politiche di e-business, affinché possano essere dichiarate concluse una
volta raggiunto l'obiettivo originariamente fissato o risolte le eventuali
inefficienze del mercato. Lo studio sostiene che le iniziative politiche in
materia di e-business dovrebbero mirare alla creazione di servizi che, una
volta terminate le politiche, si rivelino autosostenibili. Inoltre, esorta i
politici di tutti i livelli ad individuare le occasioni di apprendimento da
altri progetti di successo, poiché "un'iniziativa politica vincente,
indipendentemente dal luogo in cui è stata elaborata e attuata, è in grado
di fornire insegnamenti, ispirando e generando idee per altre politiche di
successo".
APPREZZAMENTO
DEL MINISTRO TREMONTI SUL RIALZO DEL RATING SUL DEBITO ASSEGNATO DA FITCH
ALL'ITALIA
Roma, 17 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze esprime
soddisfazione per la promozione dell'Italia decretata dall'agenzia
internazionale Fitch. Fitch, infatti, ha rialzato il rating sul debito a
lungo termine della Repubblica portandolo da "AA-" ad
"AA". Si tratta di un nuovo rialzo dopo quello di Moody's che a
metà maggio aveva assegnato al nostro Paese un innalzamento del rating ad
Aa2. Si segnala, inoltre, che Fitch in una nota giudica positivi i progressi
fatti sul fronte deficit e consolidamento del debito. Il Ministero rende
noto, altresì, il seguente commento del Ministro Tremonti:
quest'innalzamento è un dato positivo per il Paese, un dato che ci rende
particolarmente soddisfatti perché coincide con il bilancio di un anno di
attività dall'insediamento del Governo.
INDICI
DEI PREZZI AL CONSUMO MAGGIO 2002
Roma, 18 iugno 2002 - Nel mese di maggio 2002, gli indici dei prezzi al
consumo hanno presentato, rispetto al mese di aprile, una variazione di più
0,2 per cento ad eccezione dell'indice per l'intera collettività senza
tabacchi che ha registrato una variazione di più 0,3 per cento. Nel
confronto con il corrispondente mese dell'anno precedente gli indici per
l'intera collettività hanno registrato una variazione di più 2,3 per cento
con tabacchi e di più 2,4 per cento senza tabacchi, mentre quelli per le
famiglie di operai e impiegati hanno registrato una variazione di più 2,2
per cento quello con tabacchi e di più 2,3 per cento senza tabacchi.
ABI:
LE OBBLIGAZIONI BANCARIE SONO TRASPARENTI COME QUELLE INDUSTRIALI
Roma, 18 giugno 2002 Le informazioni che le banche sono tenute a dare sulle
loro obbligazioni sono state fissate dalla Banca d'Italia e sono del tutto
analoghe a quelle che le industrie sono tenute a dare sulle loro
obbligazioni e che sono state fissate dalla Consob. Non corrisponde dunque
al vero l'affermazione per la quale nei prodotti bancari venga negato il
diritto dei risparmiatori alla trasparenza, all'informazione e alla tutela
dei propri interessi. Non si deve confondere la differenza del soggetto
regolatore (Banca d'Italia nel primo caso, Consob nel secondo) con una
supposta ma inesistente differenza di contenuto informativo. Così Abi, con
riferimento alle dichiarazioni di Assogestioni riportate oggi dalle agenzie
di stampa.
BPCI
SMENTISCE VOCI DI AGGREGAZIONE CON POP BERGAMO
Milano, 18 giugno 2002 - In relazione a recenti articoli comparsi sulla
stampa economica in merito a progetti di aggregazione di Banca Popolare
Commercio e Industria con altre banche popolari, si precisa che il Gruppo è
concentrato sulla elaborazione del proprio piano industriale e sul
rafforzamento del proprio posizionamento competitivo e che quindi ogni
illazione è priva di fondamento. Quanto ad aggregazioni, Banca Popolare
Commercio e Industria ha già effettuato un'importante aggregazione nel Sud,
che ne fa un Gruppo a livello nazionale. Il progetto industriale di Gruppo
verrà presentato ai mercati quanto prima.
BNL
INVESTIMENTI: IMPORTANTE ACCORDO CON JANUS E MELLON
Milano, 18 giuqno 2002. Bnl Investimenti, la rete dei promotori finanziari
dei Gruppo Bnl, ha concluso una importante partnership con "Janus
lnternational" e Wellon Global lnvestments", due tra i più
prestigiosi gestori internazionali. L'offerta di Bnl Investimenti si
arricchisce così con due Sicav di diritto irlandese armonizzate Ue, con 33
comparti: 20 di Mellon Global Funds e 13 di Janus World Funds. L'accordo
sottoscritto con i due partner rientra nel piano industriale di Bnl
Investimenti (che vede tra l'altro l'acquisizione dello status di banca nel
corso dell'estate) nell'ambito di un progetto di lavoro che prevede un
sostanziale ampliamento e una specializzazione della gamma dell'offerta. Bnl
Investimenti ha puntato a creare un rapporto privilegiato con due importanti
gestori che intendono operare con pochi e selezionati partner di
distribuzione in Europa, risultando nello stesso tempo per loro il primario
partner italiano. La scelta è ricaduta su due prestigiose società
americane con una politica di gestione attiva, decisamente dinamica. I
prodotti di Janus e Mellon - che integrano in modo molto interessante
l'offerta di Bnl Investimenti - sono complementari a quelli di Bnl Gestioni,
la Sgr dei gruppo Bnl che vanta una gamma molto articolata nel risparmio
gestito, e che mette a disposizione, tra gli altri prodotti, una Sicav con
prevalenza di comparti con basso traking error e quindi con un approccio di
tipo quantitativo. "E' un rapporto di partnership privilegiata -
sottolinea Giovanni Dal Maschio Amministratore Delegato di BNL Investimenti
- dove i prodotti, lo stile di gestione, l'analisi dei risultati e delle
prospettive sono altamente focalizzate, in un'ottica di qualità dei
servizio al cliente". Per far questo, continua, "avevarno bisogno
di pochi rapporti, ma estremamente qualificati, soprattutto con case di
gestione che avessero il nostro medesimo approccio alla collaborazione. Con
Janus e Mellon ci siamo trovati perfettamente in sintonia, in quanto anche
loro sono altamente selettiví nell'individuare le reti di distribuzione in
Europa, per creare un forte e profondo rapporto di collaborazione e per
costruire insieme strategie e politiche distributive efficaci'. Bnl
Investimenti, in più di 20 anni di vita, è da sempre orientata ad una
gamma di prodotti ampia e diversificata, con particolare attenzione
all'innovazione. Ad esempio, è stata tra le prime società a lanciare sul
mercato le Gpf multimarca, i fondi di fondi e le Sicav con comparti Index e
la prima a proporre le metodologie quantitative personalizzate secondo le
esigenze dei singolo cliente. La struttura distributiva di Bnl Investimenti
si articola su una rete che conta 1.180 Promotori finanziari, 250 tra
Agenzie e Salotti dell'investitore, al servizio di 134.000 clienti. La
raccolta netta totale nel primo quadrimestre ammonta a 443.520,4 migliaia di
Euro (dati Assoreti), che pone Bnl Investimenti al quarto posto nel mercato
italiano. Il patrimonio, sempre al 30 aprile, ammonta a Euro
3.508.756.998.
BANCA
LOMBARDA: AL VIA DA MILANO IL ROADSHOW CHE TOCCHERÀ LE PRINCIPALI
"PIAZZE" FINANZIARIE INTERNAZIONALI. L'OFFERTA GLOBALE DI
SOTTOSCRIZIONE - DIRETTA DA MEDIOBANCA E GOLDMAN SACHS - SARÀ DI MASSIME
25.900.000 DI AZIONI ORDINARIE.
Milano 18 giugno 2002- Parte oggi da Milano, con la presentazione agli
investitori professionali italiani, il Roadshow di Banca Lombarda per
l'aumento di capitale che proseguirà nelle principali piazze finanziarie
internazionali. Queste in sintesi le principali caratteristiche dell'aumento
di capitale che sarà di un massimo di 25.900.000 azioni, il cui Prospetto
informativo ha ricevuto lo scorso 12 giugno dalla Consob il "Nulla
Osta" al deposito e alla pubblicazione. L'Offerta Globale sarà
suddivisa in: un'offerta pubblica di sottoscrizione rivolta al pubblico in
Italia che comprenderà: una quota riservata al pubblico indistinto; una
quota pari a massime n. 8.190.073 azioni riservate, in proporzione ai
rispettivi; possessi azionari, agli azionisti di Banca Lombarda, tali alla
data di deposito del Prospetto Informativo presso la Consob, avvenuto in
data 13 giugno 2002, a seguito del nulla osta da parte della stessa;
un'offerta istituzionale rivolta ad investitori professionali italiani ed
istituzionali esteri, inclusi investitori qualificati negli Stati Uniti
d'America ai sensi della Rule 144A dello United States Securities Act del
1933. E' inoltre prevista la concessione da parte della Società ai
Coordinatori dell'Offerta Globale, anche in nome e per conto dei membri del
consorzio per l'Offerta Istituzionale, di un'opzione Greenshoe per la
sottoscrizione, al Prezzo di Offerta, di ulteriori massime n. 2.600.000
azioni pari al 10% circa del numero massimo di Azioni oggetto dell'Offerta
Globale. Pertanto, in caso di integrale collocamento delle azioni oggetto
dell'Offerta Globale e di esercizio della Greenshoe, l'aumento di capitale
sarà di n. 28.500.000 azioni, pari al 9% del capitale sociale della banca
post operazione. L'Offerta Globale è coordinata e diretta congiuntamente da
Mediobanca e Goldman Sachs. L'Offerta Pubblica avrà luogo in Italia ed è
coordinata e diretta da Mediobanca e Banca Lombarda che agiranno in qualità
di Joint Lead Manager. Mediobanca svolgerà il ruolo di Responsabile del
Collocamento per l'Offerta Pubblica. Mediobanca e Goldman Sachs svolgeranno
il ruolo di Joint Lead Manager e Joint Bookrunner per l'Offerta
Istituzionale. L'OPS prenderà il via il 24 giugno 2002 per terminare il 28
giugno. Banca Lombarda, uno dei principali gruppi italiani per totale
attivo, opera con 1,2 milioni di clienti, 754 sportelli e 319 promotori
finanziari con focus prevalentemente in Lombardia e Piemonte. Dopo una
rapida fase di espansione dimensionale e di integrazione delle banche
acquisite nell'ultimo triennio, le linee di sviluppo strategico del Gruppo
puntano al consolidamento della posizione competitiva mediante
l'ottimizzazione dell'attuale modello di business e lo sviluppo di
specifiche aree di business. Il calendario sintetico dell'operazione
prevede: Comunicazione del prezzo massimo: entro 23 giugno; Offerta
Pubblica: 24 - 28 giugno; Comunicazione del prezzo di offerta: entro 30
giugno; Comunicazione di assegnazione delle azioni: entro 3 luglio;
Pagamento delle azioni: 4 luglio.
IMPORTANTI
CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ PER I SERVIZI MULTICANALE OFFERTI DA BANCA MONTE
DEI PASCHI DI SIENA
Siena, 18 giugno 2002 - Un importante riconoscimento ha premiato la Banca
Monte dei Paschi di Siena, una delle prime a varare una strategia mirata
alla multicanalità, ovvero basata su una distribuzione che integra i nuovi
canali (Internet, call center e mobile) con la più tradizionale rete delle
filiali.. Si tratta della Certificazione di Qualità Iso 9001:2000, che
l'organismo di certificazione indipendente Det Norske Veritas (Dnv) ha
riconosciuto a Bmps per la "progettazione ed erogazione, mediante
canale rtelefonico, Wap-Gsm e internet, di servizi dispositivi ed
informativi di banca diretta: PaschiHome, PaschiInTel, PaschiInRete,
PaschiInsieme, PaschiInAzienda". La certificazione Iso 9001:2000 è la
più conosciuta e utilizzata, a livello internazionale, per la gestione
della qualità in ambito aziendale, composta da norme che definiscono i
diversi modelli di riferimento e da linee guida per l'assicurazione di
qualità nella progettazione, sviluppo, produzione, installazione e
assistenza di prodotti e servizi. "Le banche multicanale come Mps
affrontano oggi l'importante sfida di far migrare quantità crescenti di
clienti sui canali a distanza a minor costo, con il duplice obiettivo di
aumentare la soddisfazione della clientela (nessuna coda agli sportelli,
orari più ampi rispetto alle filiali, ecc.) e di ridurre i costi di
distribuzione. La qualità dei servizi offerti - testimoniata dal
riconoscimento raggiunto - è una tappa importante in questo percorso",
ha dichiarato Ivan Niglio, E-banking Programme Manager al Corporate Center
di Banca Monte dei Paschi di Siena. Un ulteriore riconoscimento all'attività
svolta nell'ambito dei servizi di Banca Diretta, è arrivato con il
conseguimento della Qualificazione Ebtrust per il sito istituzionale
www.mps.it (relativamente a infrastruttura, sicurezza, processi e
organizzazione), realizzato da Mps con la consulenza di Grey Interactive
Italia. Ebtrust è un sistema di valutazione messo a punto da Dnv per
garantire la credibilità, l'affidabilità e la capacità complessiva delle
imprese di operare nell'e-business. Tale riconoscimento è esteso anche al
sito wap. "Oggi più che mai le banche hanno necessità di individuare
e sviluppare canali alternativi o complementari allo sportello, in grado di
aumentare le possibilità di interazione con i clienti e di veicolare nuovi
servizi e iniziative di marketing. Le potenzialità e le caratteristiche di
Internet e del web ne fanno la scelta naturale e più moderna per la
risoluzione di questo tipo di esigenze", spiega Gabriele Ronchini,
Amministratore Delegato di Grey Interactive Italia. "Avendo ben
presente questo obiettivo, il team di Grey Interactive Italia ha fornito
alla Banca Monte dei Paschi di Siena consulenza nell'ambito del progetto per
la multicanalità, valorizzandone appieno i nuovi contenuti". Numerosi
sono i servizi nei quali è articolato il progetto di multicanalità di
Banca Monte dei Paschi di Siena. PaschiHome è il servizio di Internet
banking per eseguire operazioni bancarie dal computer di casa o dal lavoro.
Per chi preferisce operare da un qualunque telefono, fisso o mobile, con il
supporto dell'assistenza del personale specializzato del Monte dei Paschi,
il servizio è PaschiInTel. Per gli utenti in movimento dotati di cellulare
Gsm Wap o Gprs, è a disposizione il servizio di mobile banking PaschiInRete.
Con PaschiInsieme, invece, i correntisti possono utilizzare filiali
automatiche dotate di chioschi multimediali. Anche le aziende, infine, hanno
un servizio disegnato per loro grazie a PaschiInAzienda, il Corporate
Banking via Internet con il quale è possibile effettuare online le abituali
operazioni bancarie, disporre e controllare i flussi che l'azienda scambia
con la Banca Mps e con tutte le altre del sistema.
AIAF E
TXT E-SOLUTIONS METTONO A PUNTO GLI INDICATORI TECNICI DI RIFERIMENTO PER
MIGLIORARE LE PRESTAZIONI DEI SITI DELLE SOCIETA' QUOTATE NASCONO I
BENCHMARK TECNICI PER L'INFORMAZIONE FINANZIARIA ONLINE
Milano, 18 giugno 2002 - La comunicazione finanziaria on line sta assumendo
un ruolo di primaria importanza come canale e veicolo delle informazioni che
le societa' quotate rivolgono al pubblico degli ''stakeholders'' (azionisti,
investitori, analisti finanziari, dipendenti, fornitori, etc). Alla
validita' dei contenuti si deve affiancare tuttavia la facilita' di
fruizione degli stessi e la velocita' di accesso all'informazione. Le
caratteristiche tecniche dei siti giocano in questo un ruolo fondamentale. A
questo proposito Aiaf e Txt e-solutions hanno creato e rendono disponibili
gratuitamente per la comunita' finanziaria i nuovi indicatori benchmark a
cui gli investor relator e i tecnici delle Societa' quotate possono fare
riferimento per gestire i propri siti con qualita' adeguata. Questi
benchmark risultano Infatti indispensabili per una corretta valutazione
comparativa e per il controllo e la gestione della qualita' dei propri siti
rispetto alla situazione media di mercato. Il benchmark tecnico, che viene
aggiornato ogni 24 ore, e' calcolato su un paniere di circa 150 siti web di
Societa' quotate - limitatamente alla sezione investor relator - dei quali
vengono calcolate le medie orarie dei tempi di accesso e di scaricamento dei
dati negli ultimi 30 giorni. I benchmark sono disponibili sui siti internet
http://www.aiaf.it e http://www.txt.it
BANCA
DI ROMA S.P.A. E BIPOP-CARIRE S.P.A. STIPULATI GLI ATTI DEPOSITATI PRESSO IL
REGISTRO DELLE IMPRESE DI ROMA E DI BRESCIA
Roma, Brescia 18 giugno 2002 - Banca di Roma S.p.A. e Bipop-Carire S.p.A.
informano che, in esecuzione di quanto deliberato dalle rispettive Assemblee
Straordinarie tenutesi in data 16 maggio 2002, hanno proceduto il 14 giugno
alla stipulazione dei seguenti atti, depositati presso il Registro delle
Imprese di Roma e di Brescia in pari data: atto di scissione parziale
proporzionale di Bipop-Carire S.p.A. a favore di Banca di Roma S.p.A.,
mediante trasferimento alla società beneficiaria della partecipazione
totalitaria detenuta da Bipop-Carire ne Il Discorso S.p.A., con conseguente
aumento di capitale di Banca di Roma per complessivi Euro 677.638.133 e
assegnazione delle n. 677.638.133 azioni di nuova emissione, valore nominale
di Euro 1 e godimento 1° gennaio 2002, agli azionisti di Bipop-Carire in
applicazione del rapporto di cambio di n. 0,345 azioni ordinarie Banca di
Roma per ogni azione Bipop-Carire; Bipop-Carire ha preventivamente conferito
ne Il Discorso S.p.A., con effetto dalle ore 00,00 del 1° luglio 2002, il
ramo d'azienda convenzionalmente denominato "Banca Tradizionale";
atto di fusione per incorporazione di Viale Tupini Finanziaria S.p.A. in
Bipop-Carire S.p.A., con conseguente aumento di capitale della società
incorporante per complessivi Euro 138.896.781,03 e assegnazione delle n.
1.543.297.567 azioni di nuova emissione, valore nominale Euro 0,09 e
godimento 1° gennaio 2002, a Banca di Roma, unico azionista della società
incorporata, in applicazione del rapporto di cambio di n. 4,2052 azioni
ordinarie Bipop-Carire per ogni azione di Viale Tupini Finanziaria. Gli
effetti giuridici, contabili e fiscali della scissione decorreranno dalle
ore 00,00 di lunedì 1° luglio 2002, mentre la fusione avrà efficacia,
sotto il profilo giuridico, contabile e fiscale, in data 1° luglio 2002 a
partire da un momento immediatamente successivo all'efficacia della
scissione.
I
MERCATI DI CAPITALE A MAGGIO 2002 ANALISI DI UNION INVESTMENT
Milano, 18 giugno 200 - Mercati Obbligazionari - Situazione piuttosto
stabile per il settore obbligazionario senza cambiamenti significativi sul
versante dei rendimenti. Stati Uniti - Stabilità: a maggio, il mercato
obbligazionario Usa si é mantenuto stabile con rendimenti praticamente
invariati rispetto al mese precedente; dati economici recentemente
pubblicati, danno un'indicazione non univoca e, mentre la fiducia dei
consumatori, le vendite al dettaglio e gli ordini all'industria sono in
parte notevolmente migliorati, gli anticipatori del Conference Board
Institute e l'indice responsabili degli acquisti Ism hanno perso invece
terreno.Anche per ciò che riguarda il mercato del lavoro non abbiamo
assistito a miglioramenti, ed il tasso di disoccupazione ad aprile in
crescita al 6%. Alla luce di questo e dato l'attuale basso tasso di
inflazione, i timori che la Fed possa presto alzare i tassi d'interesse
sembrano svanire. Intatta la situazione dei bonds: nonostante la
contradittorietà degli indicatori economici, le nostre stime prevedono un
modesto recupero dell'economia Usa già quest'anno. Il tasso di crescita del
primo trimestre 2002 pari ad un 5,6% annualizzato probabilmente non si
ripeterà, la politica fiscale espansiva che vede un aumento della spesa
pubblica e la diminuzione delle tasse sui ricavi dovrebbero dare ulteriore
supporto all'economia. Complessivamente, un quadro positivo che non vede
elementi che possano indurre a breve la Fed ad aumentare il tasso di
riferimento, e ciò specialmente a causa degli utili delle aziende ancora
modesti e per la mancanza di una vera e tangibile ripresa del mercato del
lavoro. Dall'inizio dell'anno, il Fed Funds Target Rate é rimasto invariato
all'1,75% e non prima del prossimo autunno (quando forse i dati economici si
saranno stabilizzati) la Fed penserà di tornare ad adottare una politica di
tipo restrittivo, e non dovremo sorprenderci nell'assistere a rialzi dei
tassi della portata di 50 o 75 punti base entro la fine del 2002. Di
conseguenza le scadenze a breve saranno duramente penalizzate, mentre per le
emissioni a lungo termine presenti sul mercato, i cui rendimenti hanno già
scontato in anticipo il miglioramento dei fondamentali, esiste un piccolo
peicolo potenziale di ulteriori rialzi. Complessivamente, nei prossimi mesi,
ci aspettiamo una situazione dell' obbligzionario Usa praticamente intatta
e, attualmente, stiamo leggermente sovrappesando le emissioni a medio
termine e sottopesando le scadenze a breve. Eurolandia - Rendimenti in lieve
crescita: nel mese in esame, la situazione relativa alle brevi e medie
scadenze si é fatta più difficile, mentre per il lungo termine la
situazione é radicalmente cambiata rispetto al mese precedente; segnali
favorevoli provenienti dagli indicatori - l'indice Ifo Business Climate come
pure l'indice Reuters dei responsabili acquisti ambedue positivi a maggio -
hanno concretizzato la possibilità di un imminente intervento della BCE sul
mercato, soprattutto dato un tasso di inflazione più elvato di quanto la
BCE vorrebbe. Nuove incertezze riguardanti la disciplina di budget degli
stati membri UE sono risultate essere una piccola fonte di irritazione; in
Germania, il rendimento medio attuale dei bonds é salito di 4 punti base ed
é rimasto virtualmente invariato al 5% su base mensile. Tasso d'inflazione
ancora sopra il target: nell'area Euro, segnali di una graduale ripresa
economica sono in aumento: nel primo trimestre il Pil é cresciuto dello
0.2% rispetto al trimestre precedente, e dello 0,1% rispetto allo stesso
periodo del 2001, salvando la zona euro dalla recessione. Resta il fatto che
il tasso d'inflazione non é ancora sceso dell'entità prevista dal mercato
all'inizio del 2002. In aprile il dato era ancora al 2,4% rendendo più
possibile che la BCE non riesca a rispettare il suo target annuale medio del
2% e per questo la Bce sarà probabilmente indotta ad adottare misure
restrittive anticipando persino la sua corrispondente statunitense, la Fed.
Entro la fine del 2002 ci aspettiamo che il tasso principale di
rifinanziamento possa aumentare di 50 punti base, in linea con le attese di
mercato - e con un'impatto negativo soprattutto sulle brevi scadenze. La
forza dell'euro potrebbe sere vantaggiosa per i mercati obbligazionari: in
maggio la valuta europea si é consolidata a quota 0.92 contro dollaro e,
sino ad ora, esistono pochi segnali che indichino che si possa indebolire
nell'immediato. Dunque gli investimenti in obbligazioni espresse in euro
diveranno assolutamente più attraenti se la valuta aumenterà il suo
valore. Resto dell'Europa - Mercato polacco in evidenza: nel periodo in
esame, la maggior parte dei Paesi europei non appartenenti all'area euro non
hanno registrato grossi cambiamenti e solo i bonds della Polonia hanno
rappresentato una positiva eccezione grazie alla vivacità del mercato
polacco determinato dalla rincorsa ai tagli del tasso ufficiale che si sono
poi regolarmente verificati a fine mese. Sul versante ungherese, invece, i
rendimenti sono nettamente cresciuti mentre le emissioni ceche sono rimaste
complessivamente invariate rispetto al mese precedente. Presso i Paesi
scandinavi, fatta eccezione per la Norvegia, i rendimenti si sono mossi di
poco e in Gran Bretagna si é vissuta una certa tensione. I paesi non Euro
restano interessanti: In Gran Bretagna, in seguito alla modesta crescita ed
al contenuto tasso di inflazione, il mercato ha (per il momento) smesso di
credere in un rialzo dei tassi d'interesse locali e, dunque, non vediamo
motivo di cambiare il nostro punto di vista che punta ad enfatizzare le
scadenze a breve e che sottopesa il lungo termine. Il gap dei tassi che si
é venuto a creare tra il Regno Unito e Eurolandia si va riducendo. Tra gli
stati dell'Est europa candidati all'ingresso nell'Uem guardiamo con favore a
Polonia e Ungheria: l'immutato trend dei tassi d'interesse e la stabilità
delle valute rendono questi due Paesi interessanti agli occhi degli
investitori; inoltre, essi hanno conseguito sostanziali progressi
nell'ambito dei negoziati per l'ingresso nell'Uem. Venendo invece alla
Svezia, a maggio la Riksbank ha, per la seconda volta nel 2002, alzato il
tasso d'interesse di 25 punti base in risposta ai crescenti rischi
d'inflazione e noi abbiamo in parte ridotto il precedente sovrappeso a causa
del peggioramento della situazione (in particolare per il diminuire dei
consensi relativi all'adoione della moneta unica europea) e della negativa
fase di mercato; nel medio termine restiamo però ottimisti per ciò che
riguarda la valuta e il mercato dei bonds dato il potenziale derivante dalla
convergenza. Mercati azionari internazionali - La situazione politica
globale caratterizzata dai timori di un conflitto nucleare tra India e
Pakistan, dalla temuta escalation in Medio Oriente (per non menzionare gli
allarmi relativi a nuovi possibili attacchi terroristici negli Stati Uniti)
ha determinato correzioni dei prezzi per la maggior parte dei mercati
azionari globali. Stati Uniti - Forti fluttuazioni dei prezzi: a maggio, i
mercati azionari Usa hanno sofferto di una forte volatilità determinata dal
contrastante panorama economico diffuso tra gli operatori i quali hanno
oscillato tra speranze di una crescita più forte e delusioni per un
recupero economico troppo lento. Gli operatori di mercato hanno mantenuto
una certa cautela verso investimenti di tipo azionario dati gli allarmi di
nuovi attentati terroristici e di tutte le altre tensioni internazionali
sopra citate. Oltre a tutto questo, sono giunte ancora notizie negative dal
settore high-tech, settore che continua a soffrire per le incerte
prospettive relative agli utili. La banca d'investimenti Goldman Sachs ha
abbassato le previsioni degli utiili per ben 26 società di software,
inclusi leaders come Symantec, Siebel Systems e Rational Software con ovvie
e considerevoli conseguenze che hanno determinato le correzioni dei prezzi.
Nel complesso l'indice altamente tecnologico Nasdaq in maggio ha perso un
buon 4%, mentre l'indice Dow Jones Industrial Averages é rimasto
praticamente invariato rispetto ai livelli di fine aprile (-0,2%). . Cauto
ottimismo per la seconda metà del 2002: anche se possiamo pensare che
l'economia USA abbia imboccato la ripresa, le rosee prospettive di forte
ripresa così diffuse all'inizio di quest'anno si sono dimostrate troppo
ottimistiche alla luce delle contrastanti indicazioni economiche. E' nostra
opinione che un netto miglioramento economico non sarà possibile così
presto come molti operatori di mercato sin'ora hanno creduto e ciò
significa anche che le previsioni relative agli utili aziendali dovranno
essere più precise e realistiche. Lo scenario non ci lascia escludere
possibili ed ulteriori correzioni dei prezzi sui mercati USA ed un'elevata
volatilità, specialmente in conseguenza alle discutibili pratiche di
bilancio (vedi Enronitis) che potrebbero innescare pressioni di vendite. In
generale nutriamo un moderato ottimismo circa la situazione dei mercati
statunitensi e ci riteniamo fiduciosi per quanto riguarda l'ultima parte
dell'anno in corso immaginando una crescita più sostenibile; al presente
tuttavia, le azioni Usa rimangono sottopesate, nei portafogli dei nostri
fondi, rispetto al peso dato dall'indice Msci World Index. Germania/Europa -
Migliora il Trend: sulla scia di Wall Street, anche nel Vecchio Continente
si sono avute forti fluttuazioni dei prezzi ed una certa incertezza nelle
quotazioni; l'attività dei mercati é stata dominata dai dubbi circa la
forza e la credibilità di una ripresa economica Usa e dai timori legati
alle vicende politiche internazionali (come l'escalation in Kashmir). In
Germania l'indice Dax é stato ulteriormente penalizzato dalla debolezza
accusata dai service provider finanziari come Mlp che hanno vissuto grosse
difficoltà a causa di voci che indicavano dubbie pratiche di bilancio;
oltre a questo, i titoli di Deutsche Telekom hanno toccato nuovi livelli
minimi con conseguenti ed ovvi impatti negativi sull'indice DAX e gravando
ulteriormente sull'ormai ininterotta discesa del Neuer Markt di Francoforte.
Altra società quotata nell'indice e che ha dichiarato bancarotta é la
ditta fornitrice di accessori per automobili Sachsenring Automobiltechnik.
Infine la Mobilcom ha registrato un consistente calo della quotazione dopo
che si é diffusa la notizia secondo la quale il manager Schmid avrebbe
violato le norme dello Stock Corporation Act. Concretizzando il risultato di
questo non piacevole scenario riguardante l'indice Nemax All Share, la
perdita risulta del 5% su base mensile, mentre il Dax ha bruciato un buon
4%. La situazione vista in miglioramento nella restante parte dell'anno:
malgrado le speranze di una rapida ed imminente ripresa economica si siano
praticamente dissolte in europa (soprattutto dopo i recenti dati
macroeconomici), la situazione é prevista in graduale miglioramento nel
corso della seconda metà del 2002: tale tesi viene supportata dai seganli
indicanti una stabilizzazione del mercato del lavoro e di un calo
dell'inflazione che dovrebbero preparare il terreno al processo di crescita
- che nella seconda metà del 2002 potrebbe vedere anche una ripresa della
domanda e dei consumi. Per queste ragioni, siamo convinti che vi sia, ancora
una volta, un imminente ed interessante potenziale di crescita sui mercati
azionari europei, con fasi debolezza a breve e con un trend che dovrebbe
essere sostenuto da un'euro sempre più forte. Per ciò che riguarda la
Germania, la riforma fiscale (estremamente benefica per le imprese), i piani
pensionistici privati e l'elevata necessità di ristrutturazione tra i
gruppi domestici, sono tutti motivi che lasciano pensare ad un buon
andamento della piazza di Francoforte. Giappone - Il Nikkei spazza i 12.000
punti: in maggio, in contrasto al trend ribassista osservato sui principali
listini, il mercato azionario Giapponese ha conseguito una buona
performance, grazie anche a previsioni di una ripresa dell'economia locale;
la forza dello yen contro dollaro si é mantenuta malgrado l'intervento
operato dalla Bank of Japan (BoJ) sta facendo crescere le preoccupazioni
riguardanti le società esportatrici tra le quali le note case produttrici
d'automobili. E' anche abbastanza strano che il declassamento del credito
operato da Moodys non abbia arrestato la crescita della valuta nipponica.
Alla fine di maggio, il mercato é apparso un poco irregolare a causa dei
dati di aprile relativi alla crescita della produzione industriale si sono
rivelati inferiori alle attese, così alla fine del mese l'indice Nikkei
aveva guadagnato oltre il 2% rispetto alla fine di aprile. Gli scivoloni
economici sembrano appartenere al passato: in Giappone, i primi segni di
stabilizzazione economica sono emersi attraverso la netta riduzione delle
scorte ed un cautamente ottimistico outlook economico é stato emesso dalla
BoJ in vista di possibili favorevoli sorprese circa gli utili di alcune
aziende. Anche i consumi sembrano essere di nuovo in una fase di crescita:
in aprile la spesa dei consumi é cresciuta dello 0,9% rispetto all'aprile
2001, e la crescita della domanda interna é il requisito più importante
per una crescita economica sostenibile in Giappone. Nelle prossime settimane
le possibilità di assisitere ad un tren positivo del mercato locale
potranno crescere grazie al miglioramento dell'outlook macroeconomico e
della fiducia sul trend di lungo termine. Per tutti questi motivi ci sembra
sensato approfittare di fasi di debolezza e di rafforzare il peso
dell'azionario giapponese ( precedentemente sottopesato) all'interno di un
portafolgio internazionale portandolo ad una posizione di tipo neutrale.
Asia - Il mercato della Tailandia si mantiene solido: in maggio, i mercati
azionari asiatici sono stati prevalentemente deboli a causa delle incertezze
economiche provenienti dagli USA e per tutte le minacce di possibili nuovi
attentati terroristici: la borsa di Hong Kong non é stata risparmiata dalle
correzioni tanto che su base mensile l'indice Hang Seng ha perso l'1,7%. La
Tailandia é stata però una felice eccezione registrando un brillante
rialzo delle quotazioni in risposta al nulla di fatto seguito alla mozione
di sfiducia contro l'attuale primo ministro e ad un forte afflusso di
capitali stranieri. Fase di consolidamento: dopo i forti rialzi osservati
sin dall'inizio dell'anno (soprattutto sui mercati principali come Taiwan e
Corea) i mercati dell'Asia si trovano ora in una fase di consolidamento
anche se é nostra opinione che il calo del prezzo del petrolio, una buona
liquidità interna e possibili dati incoraggianti circa l'andamento
dell'economia USA dovrebbero garantire un buon trend per queste piazze
subito dopo la fase di consolidamento: per tale ragione manteniamo un
giudizio positivo (overweight) per il Far East. America Latina - Leggeri
ribassi: gli scambi sul continente Sud americano sono stati caratterizzati
perlopiù da fasi di debolezza: in maggio, l'indice argentino Merval , in
particolare, ha sofferto un calo del 18% a causa di timori per un'imminente
iper-inflazione o per un collasso del sistema bancario che hanno generato
ingenti pressioni in vendita. Anche la piazza messicana é apparsa tra le più
colpite, e ha visto l'indice Ipc scendere del 6% principalmente per timori
legati alla debolezza del dollaro che potrebbe ritardare la ripresa nel Nord
America: il Messico ha, infatti, stretti legami economici con gli Usa -
circa l'85% dell esportazioni locali sono destinate agli Usa - e
generalmente sia la valuta sia il mercato azionario messicani seguono
fedelmente il trend proveniente da Wall Street. Il mercato della Colombia é
stata una fortunata eccezione grazie probabilmente ai risultati elettorali.
Manteniamo un giudizio neutrale: la situazione dell'Argentina resta tesa, e
malgrado le misure di svaluazione il settore bancario resta in crisi, tanto
che il Fmi é tutt'ora contrario a concedere nuovi aiuti finanziari e per
tutti questi motivi il mercato di Buenos Aires resterà difficile. Per il
Brasile, date le incertezze politiche derivanti dalle elezioni presidenziali
che si terranno il prossimo ottobre, il mercato brasiliano resta soggetto ad
una certa volatilità: la Banca Centrale locale ha mantenuto il tasso
ufficiale invariato dato l'elevato tasso d'inflazione che ha impedito la
riduzione attesa. Ad oggi, assegniamo all'intera regione Latino Americana un
giudizio neutrale. Europa dell'Est - Mercati irregolari: la situazione dei
mercati dell'europa dell'est é stata piuttosto varia con rialzi dei prezzi
in Russia e Repubblica Ceca e, invece, brusche correzioni in Ungheria dove,
un rialzo del tasso ufficiale di ben 50 punti ha generato prese di profitto
e causato una perdita di quasi il 6% all'indice Bux. Per contro, una buona
performance é stata osservata sul mercato della Polonia, dove la società
telefonica locale Tpsa (Telekom Polska) ha presentato risultati superiori
alle attese dando una spinta al mercato; inoltre, una mossa monetaria
espansiva di 50 punti base ha dato ulteiore stimolo all'indice di Varsavia.
Russia e Ungheria restano le favorite: nell'est europa, manteniamo la
visione positiva circa il mercato della Russia pur considerandolo un po'
"surriscaldato" al momento in seguito al trend rialzista degli
ultimi mesi. Ci aspettiamo correzioni dei prezzi che però dovrebbero essere
di entità contenuta nell'orinde di un 10-15%, ma siamo convinti che la
bolla speculativa non debba esplodere dato il potenziale di crescita
decisamente superiore ai rischi. Restiamo così ottimisti anche grazie alla
sempre migliore situazione del debito russo e del sempre minore deflusso di
capitali: l'economia russa ha solide basi - vantando anche un surplus
commerciale - con il petrolio ora considerato più come un fattore di
volatilità che come fattore critico. Il prezzo del greggio al barile viene
computato nel budget statale a 18,5 dollari, ed ogni dollaro addizionale
pagato al barile potrebbe aumentare il Pil dello 0,35% e le entrate statali
di circa un miliardo di dollari. Queste risorse straordinarie potrebbero
essere usate nel budget per creare una cosidetta 'zona di comfort economico',
molto utile se pensiamo all'elevato prezzo attuale del petrolio: se gli
Stati Uniti considereranno in futuro la Russia come un'economia di mercato,
ciò permetterà liberi investimenti, e il settore petrolifero sarà il più
favorito. Il tutto é retto da una solida struttura politica nella quale la
Duma coopera con il Cremlino, le oligarchie stanno perdendo potere e la
separazione tra stato e business diventa sempre più netta. Tornando al
mercato azionario, le valutazioni ci sembrano accettabili - con un rapporto
p/e di 6 calcolato sul 2003. Siamo anche positivi per l'Ungheria che si
piazza davanti a Polonia e Repubblica Ceca in termini di fattori
macroeconomici. Infine, in vista dell'atteso allargamento UE ad est,
l'Ungheria ci sembra già rispettare più o meno i criteri di convergenza
imposti e può brillantemente sostenere i negoziati per l'ingresso
nell'Unione; il settore bancario locale é ancora quello da noi preferito in
tutta la regione dell'est europa, e dovrebbe essere il primo a beneficiare
dell'adozione dei criteri di convergenza con tassi d'interesse ed impieghi
in grado di sostenere l'industria bancaria. In Russia, invece, diamo la
preferenza ai settori petrolifero e delle utilities.
NUOVO
MODELLO DI REPORTING AZIENDALE PROPOSTO DALL'AMMINISTRATORE DELEGATO DI
PRICEWATERHOUSECOOPERS SAM DIPIAZZA AVANZA LA PROPOSTA PER NUOVE NORME GAAP
GLOBALI, FONDATE SU STANDARD DI CONTABILITA' BASATI SU PRINCIPI
Washington D.C. (Stati Uniti) 18 giugno 2002 - Sam DiPiazza, amministratore
delegato di PricewaterhouseCoopers, ha proposto la creazione di un nuovo
modello di reporting aziendale a tre livelli, comprensivo di standard di
contabilita' globali. Il modello, proposto nel corso di un discorso tenutosi
presso la Sala Stampa nazionale a Washington, si propone come obiettivo
quello di fornire agli investitori e agli azionisti informazioni sulle
imprese piu' affidabili e significative, contribuendo a ripristinare un
clima di fiducia nei mercati azionari. Si tratta del primo programma
dettagliato mirato alla riforma del modello di pubblicazione dei risultati
contabili aziendali per le grandi imprese, sull'ondata delle conseguenze
seguite al crollo della Enron. ''E' necessario elaborare un sistema di
riforme per impedire che gli investitori perdano completamente la loro
fiducia nei mercati; vero elemento portante di questo nuovo sistema e' il
metodo di pubblicazione dei risultati contabili'', ha dichiarato Sam
DiPiazza. ''L'immagine del sistema di reporting aziendale che ho in mente
per il futuro si fonda su una concezione del tutto innovativa delle
responsabilita' di ciascun attore che partecipa alla catena del processo di
reporting aziendale, unita a modelli rinnovati sia per la pubblicazione
delle informazioni aziendali che per gli standard contabili. E'
responsabilita' di tutti, dirigenti, consiglio d'amministrazione, societa'
di consulenza contabili, analisti di vendita e societa' di distribuzione
delle informazioni, garantire agli investitori e agli altri azionisti
informazioni piu' accurate e puntuali''. Modello di reporting aziendale a
tre livelli - Ai fini di favorire lo sviluppo di un'atmosfera di fiducia,
PricewaterhouseCoopers ha avanzato la proposta di dar vita a un modello di
trasparenza societaria a tre livelli. Tali livelli comprendono: Un corpus di
principi contabili generalmente accettati (norme Gaap globali), definiti su
standard di reporting globali basati su principi e non regole. Standard di
misurazione e divulgazione delle informazioni, che siano specifiche per i
singoli settori commerciali e che risultino applicate omogeneamente. Linee
guida per la redazione delle informazioni specifiche di un'impresa e che
comprendano, tra l'altro, voci quali strategie, piani aziendali, pratiche di
gestione a rischio, politiche di compensazione, direzione aziendale e misure
della performance aziendale. Secondo questo modello a tre livelli le imprese
non sono tenute semplicemente a rendere note le informazioni su tre livelli
tra di loro indipendenti e non integrati; al contrario le imprese
fornirebbero agli investitori e agli altri soggetti interessati un corpus
organico e integrato di informazioni, capace di fornire un quadro
complessivo e completo dell'impresa, dalle sue opportunita' di mercato alle
strategie, dai volani del valore aziendale ai risultati finanziari. Elementi
chiave della fiducia dei consumatori - Per Sam DiPiazza tre sono i fattori
chiave che costituiscono gli elementi portanti del quadro tecnico di questo
nuovo modello: trasparenza, contabilita' e integrita'. Spirito di
trasparenza: Con il concetto di trasparenza si intende la capacita' di
identificare e rendere note agli investitori le informazioni necessarie per
adottare decisioni e non semplicemente per rispondere ai requisiti minimi
imposti dalle norme di reporting. Cultura di contabilita': Non e'
sufficiente fornire semplicemente informazioni. Tale attivita' deve essere
accompagnata da un parallelo impegno di tutti i soggetti che partecipano
alla catena di reporting aziendale a contribuire a tutti gli oneri
contabili. Questo implica che ciascuno deve assumersi le proprie
responsabilita' in funzione dell'incarico individuale. Integrita'
individuale: Lo spirito di trasparenza e una cultura di contabilita' non
sono in grado di conquistare di per se' automaticamente la fiducia dei
consumatori. Entrambi i concetti dipendono dall'integrita' individuale
nell'ambito delle singole imprese, ovvero la capacita' dei singoli attori di
fare ''cio' che e' giusto'' e non semplicemente cio' che vantaggioso o
ancora cio' che e' permesso a un'impresa. Standard contabili - ''La
possibilita' di migliorare le procedure contabili per il futuro e' stata
sempre frustrata da normative datate, regolamenti rigidi, normative legali
punitive che scoraggiano l'implementazione di procedure innovative nei
sistemi di reporting aziendale, nonche' dalla riluttanza stessa della
categoria professionale dei ragionieri contabili di accettare un piu' ampio
cartello di oneri, che comporterebbe altresi' un aumento dei rischi'', ha
dichiarato Sam DiPiazza. ''Guardando avanti, la categoria dei ragionieri
contabili deve farsi avanti assumendosi maggiori responsabilita' insieme
alle altre figure della catena del sistema di reporting aziendale e
supportata dai regolatori di mercato e dai soggetti incaricati a elaborare
gli standard contabili ''. ''Gli investitori'' continua Sam DiPiazza, '' e
altri azionisti, accetteranno di buon grado le proprie responsabilita', nel
momento in cui saranno certi che le informazioni sulla base delle quali
adottano le proprie decisioni sono preparate, approvate e revisionate in un
clima di assoluta trasparenza''. Comunicazione dei risultati - Sam DiPiazza
ha spiegato che lo spirito di trasparenza e la cultura di contabilita'
trarrebbero grande giovamento non solo dall'approccio a tre livelli
illustrato, ma anche dall'implementazione di una nuova piattaforma
Internet-based per la pubblicazione delle informazioni contabili e di
accesso ai dati chiamata XBRL. Grazie alla sua capacita' di schedare ogni
singola informazione con una descrizione concettuale precisa, Xbrl
giocherebbe un ruolo chiave nella ricerca della trasparenza aziendale
incarnato dal modello a tre livelli. In questo modo non solo si
migliorerebbero decisamente le capacita' d'accesso alle informazioni di
un'impresa, ma si migliorerebbe la capacita' di convalidare le informazioni
divulgate in conformita' con gli standard di contabilita', come le norme
Gaap globali. ''Grazie alla piattaforma Xbrl si potrebbe aumentare
drasticamente la velocita' di accesso da parte degli utenti alle
informazioni'', ha aggiunto Sam DiPiazza. ''Gli azionisti possono, infatti,
inoltrare una richiesta direttamente dal proprio software di analisi e in
pochi secondi i dati richiesti verrebbero integrati nell'analisi, portando
alla luce, ad esempio, politiche di riconoscimento dei redditi nascoste tra
le note di un rapporto annuale di cento o piu' pagine. Riducendo i tempi e i
costi per la raccolta delle informazioni, il sistema Xbrl contribuirebbe
altresi' a rendere la competizione tra investitori e azionisti la piu' equa
possibile''. Ulteriori dettagli relativi al nuovo sistema di reporting
aziendale sono illustrati nel libro scritto a due mani da Sam DiPiazza e il
Dott. Robert Eccles, dal titolo ''Building Public Trust: The Future of
Corporate Reporting'', edito da John Wiley & Sons, Inc. e in uscita il
prossimo 12 luglio 2002.Infolink: http://www.pwcglobal.com E' possibile
ascoltare la versione integrale del discorso, collegandosi al seguente
indirizzo: http://www.pwcglobal.com
NEL
2001 CRESCE IN ITALIA IL NUMERO DI INDIVIDUI CON UN PATRIMONIO SUPERIORE A 1
MILIONE DI EURO SECONDO MERRILL L YNCII E CAP GEMINI ERAST & YOUNG, LA
RICCHEZZA MONDIALE DEGLI HNWI E'A UMENTA TA DEL 3% PER UN TOTALE DI 29.350
MILIARDI DI DOLLARI
Milano, 18 giugno - Merrill Lynch e Cap Gemini Ernst & Young, che ieri
hanno pubblicato la Relazione Mondiale sulla Ricchezza del 2002, stimano che
nel 2001 in Italia c'erano 135.000 High Net Worth Individuals (Hnwi), ossia
gli individui che detengono beni finanziari investibili superiori a 1 milíone
di Euro, cifra di poco superiore rispetto all'anno precedente. "Nel
2001, il numero degli Hnwi nell'Europa Occidentale, Centrale e dell'Est è
rimasto invariato a 254 milioni" ha affermato Mario Dell'Oro, Managing
Director e Responsabile del Private Banking di Merrill Lynch in Italia.
Dell'Oro ha anche aggiunto: "Anche il loro patrimonio combinato è
rimasto stabile a 9.480 miliardi di Euro." Una delle ragioni di questo
trend è rappresentata dal fatto che tutti i maggiori indici di borsa
europei hanno registrato generalmente una perdita: in Francia il Cac 40 è
diminuito del 20%, in Gran Bretagna il Ftse 100 del 16,2% ed il Dax 30
tedesco del 19,8%, mentre l'Atx austriaco èstato il solo indice in Europa
che abbia mostrato un risultato positivo, con un aumento del 6,25%. "Un
impatto marginalmente positivo l'ha avuto invece l'aumento, anche se
limitato, dell'1,7% del Pil dell'Unione Europea" ha aggiunto Dell'Oro.
"Attraverso i rendimenti ottenuti dagli Hnwi sui depostiti, sui
prodotti a reddito fisso, e sullo spostamento verso gli investimenti
alternativi, gli Hnwi hanno compensato le perdite del mercato
azionario." Gli Hnwi europei rappresentano il 32% della ricchezza
globale della categoria. "Il loro patrimonio è cresciuto del 440% dal
1986 e si prevede un ulteriore aumento del 46%, per un totale di 13.061
miliardi di Euro entro la fine del 2006" ha continuato Dell'Oro.
Crescita Globale del 3% per gli Hnwi - In finea generale, nonostante la
volatilità dei mercati finanziari e la diffusa recessione economica che ha
interessato diversi paesi, nel 2001 quasi 200.000 persone in tutto il mondo
sono entrate a far parte della categoria degli Hnwi. Secondo la relazione,
l'aumento di quasi il 3% porta il numero degli Hnwi a 7,1 milioni di persone
nel mondo, oltre ad evidenziare che il loro patrimonio è complessivamente
aumentato approssimativamente di cìrca il 3%, per un totale di 29.350
miliardi di Euro. "Questo aumento rappresenta la crescita di ricchezza
più lenta che la Relazione Mondiale sulla Ricchezza abbia mai riportato sin
dal 1997, anno in cui fu edita per la prima volta" ha proseguito Mario
Dell'Oro, "Tuttavia, considerate le condizionì di estrema difficoltà
dei mercati finanziari, tale aumento sottolinea la forza intrinseca dì
questo segmento di mercato." "Anche la ricchezza degli Ultra
High-Net Worth Indivìduals - ossia degli individui con patrimoni finanziari
superiori a 26 milioni di Euro - è aumentata del 3%, per un totale di 8.888
miliardi di Euro," ha aggiunto Dell'Oro. "Alla fine dello scorso
anno, il numero degli Hnwi era aumentato del 2,6%, ossia 57.000
persone." Secondo Dell'Oro "uno dei principali motivi di questo
aumento, nonostante i mercati sempre più volatili, è stato che nel 2001
molti High-Net Worth Individuals hanno agito in modo intelligente,
ricorrendo a consulenze specializzate per tutelare il proprio capitale. La
crescita dimostra che un'allocazione appropriata del patrimonio ed una
consulenza finanziaria altamente qualificata e professionale possono davvero
fare la differenza." Calo del Pil e dei Mercati Azionari - Livio
Palomba, Vice President, Responsabile Financial Services di Cap Gemini Ernst
& Young in Italia, ha detto: "Come si poteva prevedere, le
condizioni economiche del 2001 hanno avuto in tutto il mondo un impatto
negativo sulla creazione della ricchezza. La crescita del prodotto interno
lordo (Pil), che aveva iniziato la sua fase di calo nella seconda metà del
2000, nel 2001 ha continuato a diminuire." Secondo la Relazione
Mondiale sulla Ricchezza "le economie di molti paesi si sono
ridimensionate: già a marzo gli Usa sono scivolati nella recessione, mentre
l'Europa è riuscita a conseguire solo una limitata crescita. Secondo le
stime del Fondo Monetario Internazionale, il Pil reale a livello mondiale ha
raggiunto a stento il 2,5%, poco più della metà del 4,7%, la percentuale
raggiunta nell'anno precedente." "Anche il calo dei mercati
finanziari ha avuto la sua parte di responsabilità nel compromettere la
ricchezza degli Hnwi nel 2001; la capitalizzazione combinata delle maggiori
borse mondiali è diminuita di oltre il 13%. Con qualche sola eccezione,
come ad esempio la Corea del Sud e la Tailandia, gli indici azionari
mondiali hanno terminato l'anno in misura sostanzialmente ridotta, e
l'impatto dell'1 1 settembre ha dato un ulteriore scossone ai mercati
azionari di tutto il mondo. Di conseguenza, i mercati sono crollati,
diventando pericolosamente volatili, con molti investitori che hanno subito
cominciato a vendere per ridurre le proprie perdite" ha ribadito Livio
Palomba. Un impercettibile Mercato al Rialzo - La relazione ha riscontrato
che in diversi mercati si è verificato un aumento sostanziale di valore di
un numero consistente di azioni, aumento il cui effetto è stato annullato
dalle pesanti perdite subite dalle Large Cap, soprattutto nel settore
tecnologico. Negli Stati Uniti, ad esempio, nonostante la diminuzione dell'1
1,9% dell'indice S&P500 verificatasi nel 2001, oltre il 40% dei titoli
dell'indice era aumentato di valore. Le Small Cap hanno registrato
performance positive, con 600 titoli che alla fine dell'anno hanno evídenziato
un aumento del 5,7% del relativo indice S&P. Mario Dell'Oro ha detto:
"Alcuni dati suggeriscono che gli HNWI sono stati tra i primi a
riconoscere e trarre vantaggio da un "impercettibile mercato al
rialzo." Inoltre, ha proseguito Livio Palomba: 'Ta crescita del 3% nel
patrimonio globale degli Hnwi (solo metà rispetto al 6% del 2000 e molto
distante dal 18% registrato nel 1999) indica che una consistente minoranza
degli Hnwi ha mantenuto troppo a lungo gran parte dei propri investimenti
nell'azionario e, in special modo, nelle azioni ad alto rischio di tipo
" Growth". "Gli eventi dell'anno scorso hanno avuto come
effetto un irrigidimento degli investitori mondiali, anche se il "panic-selling"
previsto da alcuni non si è mai verificato. L'agitazione del 2001 ha
portato molti HNWI a ricercare la consulenza di esperti ed un più frequente
contatto personale con il proprio consulente di investimento" ha
continuato Mario Dell'Oro. Si prevede che la ricchezza continuerà a
crescere - Per quanto riguarda il futuro, Dell'Oro di Merrill Lynch ha
dichiarato: "Ci attendiamo una modesta ripresa economica nel corso del
2003, oltre ad una crescita del patrimonio degli Hnwi ad un tasso medio
dell'8% annuo, che dovrebbe raggiungere i 40.883 miliardi di Euro entro la
fine del 2006. Queste proiezioni riflettono la convinzione che, nonostante
una fase difficile, il Pil globale ed i mercati azionari hanno mostrato
notevoli poteri intrinseci di ripresa. Con tale ripresa, gli Hnwi
ricominceranno ad investire con maggiore fiducia nei beni finanziari ad alto
rischio e a maggiore rendimento, alimentando la crescita del proprio
patrimonio sul lungo periodo." Dell'Oro ha concluso: "Con la
ricchezza globale in continuo trend di crescita, gli investitori con bisogni
finanziari complessi necessitano di soluzioni innovative, che possano
combinare risorse globali ad expertise ed esperienza a livello
locale".
LE
SOCIETA QUOTATE ALLA BORSA VALORI DI MILANO DAL 1861 AL 2000 PROFILI STORICI
E TITOLI AZIONARI
Milano, 18 giugno 2002 - La presentazione di questo volume offre l'occasione
per riflettere sulla memoria storica dell'impresa, sulla facilità della sua
dispersione, sulla necessità di garantime l'accumulazione e la
valorizzazione. La Borsa costituisce un'istituzione economica ma, al tempo
stesso, rappresenta il punto di raccolta di informazioni sul sistema
imprenditoriale italiano e sulla sua evoluzione. 1 dati resi pubblici dalle
società ai fini della quotazione formano percorsi di ricerca lungo i quali
gli studiosi si muovono ricostruendo reticoli più estesi e disegni dai
contorni più marcati. L'attività della Borsa lungo un arco temporale di
140 anni (dall'Unità d'Italia al 2000) diventa un osservatorio privilegiato
su storie altrimenti destinate all'oblio. L'utilità della ricerca
pubblicata non riguarda la conoscenza delle grandi imprese le cui vicende,
gli intrecci proprietari e gli archivi sono oggi noti e fruibili, ma
riguarda quella nutrita presenza di medie imprese che dominano il panorama
imprenditoriale italiano ed emergono con la loro storia proprio per essersi
quotate. 1 segni dell'istituzionalità imprenditoriale - i certificati
azionari - si sono conservati accanto ai dati economici, ma con minore
costanza: i titoli hanno rappresentato il blasone, il connotato distintivo
dell'impresa osservata dal punto di vista più emblematico, quello della
proprietà. Il segno grafico doveva trasmettere la solidità dell'azienda,
l'affidabilità dei suoi fondatori, la qualità dei suoi prodotti,
l'estensione degli stabilimenti, la dignità del mestiere. Il certificato
azionario era sintesi di valori monetari, organizzativi, tecnologici, umani.
Attraverso un approccio interdisciplinare, quest'opera ha voluto analizzare
il significato e l'evoluzione del certificato azionario, accanto al racconto
della vicenda economica. L'insieme delle storie raccolte nel volume è
dunque un importante contributo alla ricerca storica ma è soprattutto il
punto di partenza per la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio
storico-documentale delle imprese. Monte Titoli SpA sta costruendo un
archivio storico di certificati di Borsa. Il Centro per la cultura
d'impresa, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali e la Regione Lombardia, sta costituendo un Archivio territoriale
destinato alla salvaguardia degli archivi d'impresa. La Camera di Commercio
di Milano conserva una importante collezione di titoli azionari e ha in
deposito l'archivio del Comitato Direttivo degli Agenti di Cambio. Con la
collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Centro
per la cultura d'impresa ha realizzato la prima banca dati allineata - che
sarà consultabile ori line - degli inventari degli archivi storici delle
Borse di Milano, Torino, Genova e degli elenchi di consistenza per Trieste,
Venezia, Firenze e Napoli. L'insieme di tali interventi ha permesso la
formazione di un vasto patrimonio culturale che ha reso possibile la
realizzazione del volume e soprattutto apre la via all'espansione della
ricerca futura.
INDAGINE
R&S-IL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ QUOTATE AL MARZO
2002
Milano, 18 giugno 2002 - Indagine R&S-Il Sole 24 Ore sui bilanci delle
30 principali società quotate in Borsa e sulle aziende del Nuovo Mercato.
Infolink: www.mbres.it
TISCALI.
ALCUNI DETTAGLI DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
Milano, 18 giugno 2002 - Tiscali ha presentato ieri a Milano l'emissione
obbligazionaria in Euro finalizzata principalmente a incrementare la
flessibilità finanziaria della società. L'importo dell'emissione sarà
pari a 150 milioni di euro. Lo spread al prezzo di riofferta è previsto
essere compreso tra 220-235 punti base sul tasso mid-swap a 2 anni o sul
tasso 3 mesi Euribor. Il pricing definitivo come anche la scelta della
struttura (tasso fisso ovvero variabile) verranno decisi al momento del
lancio, previsto per i prossimi giorni. I titoli avranno durata biennale,
saranno emessi da Tiscali Finance S.A., con garanzia di Tiscali S.p.A, e
verrà richiesta la loro quotazione alla Borsa del Lussemburgo. I Joint Lead
Manager capofila dell'operazione sono Caboto Intesabci (Sole Bookrunner) e
Banca Akros - Gruppo Bpm.
OSSERVATORIO
SUI CONSUMI DI INFORMATION TECHNOLOGY : CAMBIA LO SCENARIO AL PERSONAL
COMPUTER SI AFFIANCANO SEMPRE PIÙ LE NUOVE TECNOLOGIE DEL VIDEO E
DELL'ENTERTAINMENT DIGITALE
Milano, 18 giugno 2002. E' stata presentata ieri a Palazzo Mezzanotte la
prima edizione di It.alia, l'osservatorio permanente sui consumi It promosso
da Esprinet e Ispo. Angelo Tantazzi, Presidente di Borsa Italiana, ha aperto
i lavori cui hanno partecipato, tra gli altri, Lucio Stanca, Ministro per
l'Innovazione e le Tecnologie, Maria Pierdicchi, Responsabile di Nuovo
Mercato, Renato Mannheimer, Presidente Ispo, e Alessandro Cattani,
Amministratore Delegato di Esprinet. Il convegno ha visto la partecipazione
di importanti figure dei top management di primari operatori dei mercato IT
quali Canon, Cisco, Hp, Ibm e Microsoft. Obiettivo di Osservatorio It.alia
è quello di offrire una serie di spunti e indicazioni circa l'andamento di
un mercato di fondamentale importanza quale quello dell'It, affiancando ai
dati storici e statistici alcuni indicatori attitudinali che permettano di
individuare le tendenze della domanda. Disponibilità e propensione al
consumo costituiscono infatti fattori chiave nella determìnazione
dell'andamento dei mercato. Questa prima edizione illustra i dati principali
emersi dall'analisi che, sebbene costituisca solo la fase iniziale di uno
studio più sistematico e continuativo, può fare scaturire importanti
considerazioni per gli operatori dei settore e presso l'opinione pubblica.
Nelle fasì successive, l'Osservatorio darà modo di operare l'utile
confronto tra i dati di previsione e gli andamenti reali dei mercato.
"L'innovazione è uno dei principali fattori della crescita economica,
sia a livello mícroeconomíco, perché consente alle imprese di migliorare
la propria competítívità, sia a livello macroeconomíco, perché permette
di accrescere l'efficíenza dei fattori di sviluppo di un Paese - ha
dichiarato Lucio Stanca, Ministro per iInnovazione e per le Tecnologie. Il
Governo, costituendo il Ministero per l'innovazíone e le Tecnologie, ha
dimostrato la chiara volontà di accelerare i processi di ammodernamento e
di recuperare il ritardo che abbiamo accumulato nei confronti di molte
Nazioni europee. Favorire l'uso diffuso delle nuove tecnologie sia nel
pubblico che nel privato, migliorare la competítívítà dei "Sistema
Italia" accelerando lo sviluppo dell'economía della Rete, sono gli
strumenti per realizzare una Società dell'Informazione che migliori la
qualità della vita e prevenga esclusioni di natura sociale o
economica". "L'Osservatorio Italia combina l'analisi
"reale" del mercato con quella degli atteggiamenti psicologici dei
consumatorí (aziende e individui) - ha dichiarato Renato Mannheimer,
Presidente Ispo. Da questo punto di vista si tratta dunque di uno strumento
estremamente innovativo. Per il prossimo futuro le previsioni non sono
esaltanti, ma vi sono segni, nel medio periodo, di una possibile ripresa
". "Il settore dell'Information & Communication Technology
rappresenta una componente molto importante del tessuto industriale
italiano, partecipando per il 26% alla crescita del Pil. ha dichiarato Maria
Pierdicchi, Responsabile Nuovo Mercato di Borsa Italiana Esso ha inoltre
importanti ricadute su altri settori in termini di innovazione e
occupazione. Il mercato azionario, e in particolare il Nuovo Mercato, in cui
il settore pesa per oltre il 60% tra le società quotate, ha avuto un ruolo
fondamentale nel sostenere la crescita delle aziende fornendo capitali,
facilitando strategie di acquísizione, rafforzando la struttura manageriale
e stimolando l'applicazíone di elevati standard di corporate governance e
di trasparenza'. "Abbiamo voluto esplorare con Ispo gli atteggiamentí
e i comportamend degli Italiani verso l'It, per dare vita ad un indicatore
qualitatívamente signfficativo nei confronti di un tema focale per lo
sviluppo del nostro Paese e per fornire una componente che crediamo
determinante nell'indirizzo delle politiche di sviluppo dell'Informatíon
Technology - ha dichiarato Alessandro Cattani, Amministratore Delegato
Esprinet. Vogliamo consolidare in questo modo il ruolo del Distributore di
It come punto di osservazione privilegiato del mercato, in grado di essere
un elemento chiave del percorso del prodotto verso il consumatore finale'.
Il principale risultato attiene a una stabilizzazione nelle intenzioni di
spesa in It nel breve e medio periodo, evidentemente dovuta alla crescita
dei consumi per fattori macro in anni recenti (tra tutti: millenniurn bug,
boom di Internet, introduzione dell'Euro); per il 2003, gli indicatori
attitudinali presuppongono invece un'intenzione di spesa nuovamente in
salita, sia per le aziende che per i privati. Una seconda considerazione
riguarda la tipoiogia dei consumi: il persona] computer - presente presso il
44% delle famiglie intervistate - è affiancato nelle scelte d'acquisto da
altre apparecchiature e device digitali ormai entrati diffusamente
nell'utilizzo quotidiano. Tra questi, la videocamera digitale, posseduta dal
28% dei campione, il lettore Dvd (21%), la fotocamera digitale (16%) e il
computer palmare (10%). Si allarga dunque la gamma d'uso delle nuove
tecnologie digitali che, non più vincolate al solo contesto lavorativo e
professionale, trovano spazio nel tempo libero e nell'entertairiment. Se il
2001 ha visto un allargamento dell'universo dì possessori di tecnologia
digitale nell'ordine dei 28%, è altrettanto vero che, nella "scala
gerarchica" delle categorie di spesa, gli investimenti in Information
Technology non costituiscono ancora una scelta prioritaria: essi infattì
sono preceduti da una preferenza per beni "tradizionaV come arredamento
(che risulta la prìma priorità per il 39% dei campione), automobili (24%)
e elettrodomestici (16%). Un'analisi più dettagliata rivela come il
computer sia il bene in cui prevalgono acquisti di sostituzione o upgrade
(dei 9% degli intervistati che dichiarano l'intenzione di acquistare un Pc,
il 43% ne è già dotato), mentre per le nuove tecnologie digitali (macchine
fotografiche digitali, Dvd, palmare) molto più spesso si tratta di persone
che per la prìma volta compiono un acquisto hi-tech, con percentuali che
vanno dal 73% all'87%. E' questo un chiaro segnale di una ripartizione della
popolazione intervistata: da una parte esiste una fascia di consumatori
early adopter, un'utenza sofistica e attenta all'upgrading e al contenuto
tecnologico dei nuovi prodotti; dall'altra, un'ampia porzione dei campione
mostra ancora uno scarso interesse per i prodotti hí-tech. Le tecnologie
user friendly, in questo caso, rappresentano spesso la prima occasione di
spesa per gli "esordienti delle tecnologie". Per quanto concerne
il mondo delle imprese, molti degli intervistati prevedono di ridurre nei
prossimi mesi l'investimento in quest'area (45,5%), mentre èdecisamente in
crescita la propensione all'acquisto per il 2003. Anche in questo caso, evìdentemente-le
aziende scontano gli investimenti in tecnologia degli anni scorsi, dovuti in
particolare al passaggio al 2000 e all'Euro change over. Per quanto riguarda
le scelte di investimento, quasi un'azienda su 2 considera prioritaria la
spesa per il miglioramento dell'apparato produttivo. La spesa per gli
strumenti informatici è sostanzialmente alla pari di quella per il
personale (formazione e/o assunzione) indicate come principali dal 22% dei
campione.
FRANCO
TATÒ E FRANCESCO GIANNI ENTRANO NEL CDA DI PRADA
Milano, 18 giugno 2002 - Il Gruppo Prada comunica che il Dottor Franco Tatò
e l'Avvocato Francesco Gianni, dello Studio Gianni, Origoni, Grippo &
Partners, entrano a far parte del Consiglio di Amministrazione di Prada
Holding N.V. Pertanto il Consiglio di Amministrazione risulta così
composto: - Patrizio Bertelli Chairman of the Management Board
(Amministratore Delegato); Miuccia Prada Vice Chairman of the Management
Board (Amministratore Delegato); Jacob Meint Buit; Francesco Gianni; Jens
Peter Howaldt; Roberto Massardi; Marco Salomoni; Riccardo Stilli ; Franco
Tatò.
PRADA
ANNUNCIA I RISULTATI RELATIVI AL PRIMO TRIMESTRE 2002 : FATTURATO NETTO
CONSOLIDATO DI 409,1 MILIONI DI EURO
Milano, 18 giugno 2002 - Prada Holding NV, la holding olandese a capo del
Gruppo internazionale tra i leader mondiali nel design, nella produzione e
nella distribuzione di pelletteria, calzature, capi di abbigliamento e
accessori, ha annunciato ieri i dati relativi ai primi tre mesi del 2002. I
dati del primo trimestre 2001 sono pro-forma in quanto non includono quelli
relativi al gruppo Fendi ceduto nel novembre 2001. Il Gruppo Prada ha chiuso
il primo trimestre 2002 con un fatturato netto consolidato di 409,1 milioni
di Euro contro i 483,3 milioni di Euro registrati nel bilancio pro-forma del
primo trimestre 2001. La riduzione di 74,2 milioni di Euro (-15,4%) è
dovuta principalmente all'anticipo delle consegne a dicembre 2001 di una
significativa quota degli ordini della Collezione Primavera/Estate 2002 per
garantire così alla clientela un miglior livello di servizio e favorire
quindi una maggiore penetrazione commerciale. Di conseguenza, il fatturato
del primo trimestre 2002 non recepisce la quota di fatturato anticipata
all'anno precedente. I costi operativi si sono ridotti del 5,7%, passando da
218,6 milioni di Euro nel primo trimestre 2001 (dati pro-forma) ai 206,1
milioni di Euro del primo trimestre 2002. La riduzione del 5,7% dei costi
operativi è stata ottenuta grazie ad un ancora più attenta politica di
contenimento dei costi, che ha consentito l'assorbimento delle spese legate
all'apertura di alcuni negozi inaugurati tra la fine del 2001 e i primi mesi
del 2002. I margini hanno subito una contrazione: l'Ebitda è passato da
115,3 milioni di Euro del primo trimestre 2001 (dati pro-forma) a 56,7
milioni di Euro nel primo trimestre 2002. Il risultato operativo è stato
pari a 29,6 milioni di Euro rispetto ai 75,8 milioni di Euro dello stesso
periodo del 2001 (dati pro-forma). La flessione dei margini è dovuta
principalmente alla nuova strategia commerciale di anticipare a dicembre
2001 le consegne relative alla Collezione Primavera/Estate. Tale anticipo ha
inoltre riguardato prevalentemente borse ed accessori categoria di prodotti
a più elevato margine; le consegne dei primi tre mesi del 2002 hanno quindi
riguardato prodotti a margine inferiore. Prada e Miu Miu, i due marchi
storici del Gruppo, hanno realizzato insieme il 78,7% dei ricavi di vendita
totali (al netto delle royalties) per complessivi 319,8 milioni di Euro. Gli
altri marchi del Gruppo - Jil Sander, Church's, Helmut Lang, Genny, Car Shoe
e Azzadine Aläia - hanno registrato una crescita elevata (+ 10,6%) passando
da 78,6 milioni di Euro del 1^ trimestre 2001 (dati pro-forma) a 86,9
milioni di Euro nei primi tre mesi del 2002, il tutto al netto delle
royalties.
ACCORDO
DI COLLABORAZIONE TRA ART'E' ED "I QUINDICI" S.P.A
Villanova di Castenaso, 18 Giugno 2002 - La Società, leader in Italia nella
commercializzazione di opere d'arte ed editoria di pregio, accederà
immediatamente al database di oltre 120.000 clienti ed entrerà nel capitale
sociale con una quota pari al 37%. Art'è, Società Internazionale di Arte e
Cultura, ha annunciato di aver sottoscritto un accordo di collaborazione con
"I Quindici" S.p.A. L'accordo siglato prevede l'avvio immediato
della gestione del database di oltre 120.000 clienti attivi della società
editoriale e la sottoscrizione da parte di Art'e' di un aumento di capitale
riservato di 1,5 milioni di Euro, pari al 37% del capitale sociale. La
Società "I Quindici", attiva sin dagli anni '60 nel settore della
distribuzione di opere editoriali a carattere educazionale, ha fatto
registrare nel 2001 un fatturato di oltre 10 milioni di Euro, con un utile
operativo di esercizio di quasi 900.000 Euro. La rete commerciale de "I
Quindici", composta da circa 400 promotori, vanta una lunga tradizione
di qualità professionale, ed ha maturato profonde competenze nel settore
dell'editoria per bambini. I vantaggi di questa operazione per Art'e'sono
rappresentati dalle rilevanti opportunità di sviluppo legate al notevole
rafforzamento della rete commerciale sul territorio ed alle sinergie
derivanti dall'accesso diretto alla gestione del database de "I
Quindici"..Nell'ambito dell'accordo è previsto inoltre che Art'e'
possa esercitare sin dai prossimi mesi, una opzione per acquisire la
maggioranza azionaria de "I Quindici" S.p.A.. Marilena Ferrari,
Presidente di Art'e', ha dichiarato: "L'operazione conclusa con "I
Quindici" è pienamente coerente con la strategia di sviluppo delineata
sin dai mesi scorsi. Infatti l'utilizzo del database, previsto dall'accordo
di co-marketing definito, potrà orientare, a breve, l'attività di vendita
dei prodotti Art'e' verso un nuovo importante segmento di clientela
potenziale. Inoltre, la rete commerciale de "I Quindici", che
vanta una lunga tradizione di eccellenza nella vendita diretta, opera con
tecniche e modalità assolutamente complementari a quelle di Art'e', in
grado quindi di massimizzare la nostra capacità propulsiva verso il
mercato." Fabio Tesei, Presidente de "I Quindici" ha
sottolineato i benefici che l'imminente ingresso di Art'e' nel capitale
societario porterà sia sul piano della stabilità gestionale, che degli
equilibri finanziari e delle sinergie operative.
PRECISAZIONI
DI ART'È
Villanova di Castenaso (Bo), 18 giugno 2002 - In merito al comunicato stampa
diffuso ieri sulla sottoscrizione di un accordo di collaborazione con
"I Quindici S.p.A.", si precisa che nell'ambito di tale accordo è
prevista una opzione per acquisire la maggioranza azionaria de "I
Quindici" S.p.A.. il cui valore sarà determinato dall'evoluzione della
gestione in termini commerciali, reddituali e finanziari.
THE
WALL STREET JOURNAL EUROPE : CEO TROPPO PAGATI PER IL 70% DEGLI EUROPEI
ITALIANI NEL CORO (61%) SECONDO LA RICERCA, SVOLTA DA GFK AD HOC RESEARCH
Londra, 18 giugno - The Wall Street Journal Europe pubblica ieri i risultati
di una ricerca che ha commissionato a Gfk Ad Hoc Research, in cui emerge un
atteggiamento negativo degli Europei nei confronti dei Ceo delle aziende. La
ricerca (13.000 interviste in 14 Paesi europei) è presentata in coincidenza
con l'apertura dell'annuale Ceo Summit organizzato da The Wall Street
Journal Europe, in calendario oggi e domani a Parigi. In Italia, la maggior
parte degli intervistati (61%) ritiene che i Ceo siano sovrapagati: in
particolare il 39% pensa che la retribuzione dei top manager sia alta, il
22% che sia decisamente alta. Solo 30 italiani su 100 pensano invece che la
retribuzione dei propri top manager sia proporzionata alla carica. A livello
europeo il 70% degli intervistati pensa che la retribuzione dei Ceo sia
superiore all'equo (in particolare, il 36% la definisce alta, il 34%
decisamente alta). Alla domanda "Gli executives dovrebbero essere
obbligati dalla legge a rivelare i dettagli della loro retribuzione annuale
e dei benefit correlati?", il 75% degli Italiani risponde
affermativamente, a fronte di una media europea pari al 67%. Inoltre il 74%
degli Italiani ritiene che il Governo debba intervenire nella
regolamentazione dei compensi. Il nostro Paese si discosta dalla media
europea di 15 punti percentuali (59%). La ricerca del Wsje/Gfk rivela che il
34% dei nostri connazionali (39% degli Europei) crede che all'aumentare del
valore delle azioni delle società quotate, dovrebbe crescere la
retribuzione degli impiegati non-executives; il 42% (38% in Europa) afferma
che dovrebbe aumentare sia la paga degli impiegati, sia quella dei Ceo. Il
dato più curioso riguarda la fiducia verso i Ceo: solo 1 europeo su 5
afferma infatti di credere nell'onestà della classe manageriale e l'83%
riferisce che il proprio boss bada solo ai propri interessi. In Italia, il
22% apprezza l'onestà dei Ceo, il 78% li "accusa" di porre i
propri interessi al di sopra di tutto. Infine, il 25% degli Italiani (18%
degli Europei) ritiene che la classe manageriale dovrebbe avere la libertà
di licenziare i propri dipendenti quando lo ritiene necessario, il 27% (30%)
quando l'azienda rischia il fallimento, il 26%(32%) quando anche i sindacati
concordano. La Danimarca è l'unico Paese fuori dal coro: oltre la metà dei
danesi ritiene che la retribuzione dei propri Ceo sia giusta, mentre l'11%
pensa che i top manager siano sottopagati. Anche in materia di intervento da
parte del Governo, i danesi si discostano dalla media e oltre due terzi
affermano di non gradire tale intromissione. Differenze evidenti si
registrano anche tra Europa dell'Est e dell'Ovest: nei Paesi
centro-orientali, è ancora più forte la convinzione che i Ceo siano
sovrapagati (84% vs 67%), che occorra maggior trasparenza sui salari (74% vs
66%) e un intervento più incisivo e diretto dello Stato (76% vs 56%).
RICONOSCIMENTO
AIDDA PER LA PROMOZIONE DELL'IMMAGINE DEL MADE IN ITALY NEGLI USA
Milano 19 giugno 2002 - Oggi si terrà a Milano, presso il Grand Hotel et de
Milan, l'incontro dal titolo "Manager italiane e statunitensi a
confronto - Riconoscimento per la promozione dell'immagine del made in Italy
in Usa", un evento promosso da Aidda, Associazione Donne Imprenditrici
e Dirigenti d'Azienda, Delegazione Lombardia, per valorizzare e illustrare
le opportunità di collaborazione tra Usa e Made in Italy, ma soprattutto
per evidenziare e premiare i risultati e il profilo di una delle trenta
donne manager più importanti degli Stati Uniti, Cathleen Black, presidente
di Hearst Magazines e il suo contributo alla promozione dell'immagine del
Made in Italy tramite un programma triennale dell'Ice, Istituto per il
Commercio Estero. Verranno illustrate le iniziative di Aidda per il Made in
Italy e la cooperazione con gli Stati Uniti, oltre al calendario delle
attività Aidda Lombardia 2002-2003. Fondata nel 1961 a Torino, Aidda, che
opera da anni a favore dell'internazionalizzazione delle imprese, è
un'associazione senza scopo di lucro, nucleo italiano della grande realtà
mondiale Fcem (Femmes Chefs d'Entreprises Mondiales). Quest'ultima
associazione ha oltre 100mila imprenditrici in cinque continenti. Aidda
conta a livello nazionale oltre 1250 associate (90 per cento imprenditrici,
10 per cento dirigenti con potere di firma) di circa duemila imprese, per lo
più piccole e medie che coprono tutti i settori merceologici, con un
fatturato di 50mila miliardi l'anno e oltre 40mila addetti. "La nostra
delegazione regionale", sottolinea Emanuela Palazzani, presidente di
Aidda Lombardia, " punta sull'evoluzione della figura femminile in
azienda e sulla valorizzazione del suo innovativo contributo verso la società,
con un intenso calendario di attività 2002-2005. Italia Life in I Style è
il programma promozionale dell' Istituto per il Commercio con l'Estero per
la divulgazione del Made in Italy nel mondo. Hearst Magazines ha ideato e
pubblicato negli Stati Uniti il magazine Italia Life in I Style, primo
esempio di comunicazione globale e coordinata sul Sistema Italia. La
diffusione di oltre un milione di copie ha prodotto un efficace ritorno sia
in termini d'immagine che di mercato. Il riconoscimento Aidda Lombardia
viene consegnato alla presidente di Hearst Magazines Usa, Cathleen Black,
manager di elevata qualità, per il suo contributo alla diffusione
dell'immagine del Made in Italy negli Stati Uniti".
LA
COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'IMPRESA COMUNE FRA CANAL DE ISABEL II E
HIDROELÉCTRICA DEL CANTÁBRICO.
Bruxelles, 18 giugno 2002 La Commissione europea ha concesso il nulla osta
alla proposta costituzione di un'impresa comune fra le società spagnole
Canal de Isabel II e Hidroeléctrica del Cantábrico. Tramite la nuova
società, Canal de Isabel II, attiva nel settore dell'approvvigionamento e
della depurazione dell'acqua nella regione di Madrid, e Hidroeléctrica del
Cantábrico, attiva nel settore elettrico, svilupperanno le attività di
generazione, distribuzione e fornitura di elettricità nella regione di
Madrid. Dall'analisi di mercato della Commissione è emerso che l'operazione
non comporterà alcuna sovrapposizione di rilievo nelle attività delle
società sul mercato dell'elettricità, né all'ingrosso né al dettaglio
(vale a dire il mercato per le vendite ai clienti idonei). Quanto
all'attività di distribuzione, la nuova società costituirà un'alternativa
nei settori del nuovo sviluppo urbano, un mercato normalmente considerato
"monopolio naturale". La Commissione ha analizzato anche l'impatto
sulla concorrenza di un'eventuale fornitura di multiservizi (elettricità,
gas, acqua e servizi di telecomunicazioni) da parte della nuova società ma,
tenuto conto delle quote di mercato trascurabili detenute da Hidrocantábrico
nel campo della fornitura di gas e di elettricità, nonché del fatto che i
concorrenti potranno offrire prodotti simili (anche se non per l'acqua), si
può escludere il rischio di creazione o rafforzamento di una posizione
dominante. Canal de Isabel II (CYII) è una società pubblica che appartiene
alla regione di Madrid. È attiva nel campo dell'approvvigionamento e della
depurazione dell'acqua nella regione ed è presente anche nel settore idrico
in alcuni paesi dell'America Latina. CYII è attiva anche, tramite le sue
controllate, nella fornitura di servizi di telecomunicazioni e, tramite Hidráulica
de Santillana, nel settore elettrico. Entrambe le attività vengono svolte
anche nella regione di Madrid. Hidroeléctrica del Cantábrico è
controllata da Electricidade de Portugal, S.A., EnBW e Caja de Ahorros de
Asturias. Ha sede nelle Asturie (Spagna) e le sue attività fondamentali
sono la generazione, distribuzione e fornitura di elettricità. È anche
attiva, tramite le sue controllate, nella distribuzione e fornitura di gas
naturale nelle Asturie, nonché nella fornitura di servizi di
telecomunicazioni nelle regioni delle Asturie e di Castiglia-León. CYII e
Hidrocantábrico acquisiranno il controllo congiunto di una nuova società
che svilupperà le proprie attività nel settore energetico, in particolare
nel campo della generazione, distribuzione e fornitura di elettricità sia
ai consumatori sul mercato non liberalizzato che ai clienti idonei nella
regione di Madrid.
EDISON
SODDISFATTA PER ACCORDO RAGGIUNTO
Milano, 18 giugno 2002 - Edison prende atto con soddisfazione dell'avvenuto
accordo tra gli azionisti di Italenergia che consolida gli assetti azionari
dei prossimi anni, cruciali per lo sviluppo della società. Parte integrante
di questi accordi è la conferma del prestito subordinato per un miliardo di
euro da parte di Italenergia Bis che verrà accordato alla società non
appena le competenti autorità avranno espresso il loro parere in merito
alle intese raggiunte. Trova così definitiva attuazione il primo passo del
piano finanziario di Italenergia/Edison annunciato nelle scorse settimane
che prevede, in sintesi, oltre al già citato prestito subordinato per un
miliardo di euro, un aumento di capitale per un ammontare di circa un
miliardo di euro e l'emissione di obbligazioni per circa due miliardi di
euro, di cui una prima tranche di 900 milioni da collocare sul mercato
retail italiano è già stata approvata dal consiglio di amministrazione di
Italenergia. L'attuazione del piano finanziario consente il riequilibrio del
rapporto tra indebitamento e mezzi propri e tra indebitamento a breve e a
medio-lungo termine. La società ha così a propria disposizione i mezzi
finanziari per portare a compimento l'annunciato programma di investimenti
che prevede nei prossimi tre anni la costruzione di nuova capacità
produttiva per la generazione di energia elettrica per oltre 4.000 Mw.
Unitamente alla capacità produttiva ottenuta con l'acquisizione di Eurogen,
i nuovi investimenti consentiranno a Edison di disporre di una capacità
complessiva pari a 14.000 Mw, consolidando la propria posizione di secondo
produttore nazionale. Nel campo del gas, inizierà tra breve la costruzione
del terminale per la rigassificazione del gas naturale liquefatto (Gnl)
nell'off-shore di Rovigo e proseguirà il programma di investimenti per
l'esplorazione e lo sfruttamento di campi metaniferi.
SIGLATE
LE INTESE FRA I SOCI DI ITALENERGIA
Torino, 17 giugno 2002- Lo scorso 14 giugno a Torino i soci di Italenergia
hanno raggiunto intese che consentono di ottenere una serie di importanti
obiettivi. L'operazione costituisce il primo fondamentale passo per il
rafforzamento finanziario del gruppo Italenergia/Edison e per la
realizzazione dei programmi di sviluppo di quello che è già oggi il
secondo gruppo elettrico italiano. contribuisce al consolidamento della base
azionaria della società confermandone il controllo da parte di azionisti
italiani. consente a Fiat di reperire risorse finanziarie fresche e di
ridurre la propria posizione debitoria, oltre a fissare un valore minimo
garantito per la propria partecipazione. mantiene per Fiat la possibilità
di ottenere il controllo della società alla conclusione dell'operazione.
conferma la partecipazione di Edf come partner strategico industriale.
assicura, infine, alle tre banche azioniste (Banca di Roma, IntesaBci e
Sanpaolo Imi) e alla Carlo Tassara una opzione d'uscita certa nel 2005 per
l'intera partecipazione da loro posseduta. In sintesi ecco i punti chiave
dell'accordo: varata Italenergia bis fra tutti gli attuali soci di
Italenergia. Edison ricevera' un prestito subordinato di circa 1 miliardo di
euro da parte di Italenergia bis. Fiat vendera' il 14% di Italenergia bis a
Banca di Roma, IntesaBci, Sanpaolo Imi riducendo la propria partecipazione
al 24,6%. con questa operazione fiat ridurra' il proprio indebitamento per
576 milioni di euro. Fiat ottiene da un consorzio bancario guidato da
Citigroup un finanziamento per circa 1.150 milioni di euro assistito da una
put option su Edf da esercitare nel marzo 2005 relativamente al 24,6% di
Italenergia bis in suo possesso. possibilita' di uscita per le tre banche
che potranno vendere con un put & call negoziato con Edf il 23% di
Italenergia bis fra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2005 anche riguardo
all'ulteriore 14% che sara' acquisito da Fiat, le banche hanno un'opzione di
uscita certa nel 2005. possibilita' di uscita per la Carlo Tassara che
potra' cedere il 20% di Italenergia bis con un put & call negoziato con
Edf tra marzo e aprile 2005. nel marzo del 2005 Fiat sara' in grado di
ottenere il controllo di Italenergia bis decidendo di non esercitare il put
su Edf e avendo esercitato la prelazione sui trasferimenti delle
partecipazioni delle banche e di tassara programmati a partire dall'inizio
del 2005. tutte le intese di cui sopra saranno sottoposte al vaglio della
consob che dovra' pronunciarsi sul rispetto della legge 301 del 2001 e ne
sara' data informazione alle autorita' della concorrenza competenti.
AUDIZIONE
DEL GESTORE DELLA RETE AL CNEL SICUREZZA DEL SISTEMA ELETTRICO E SVILUPPO
DELLA RETE ELETTRICA DI TRASMISSIONE NAZIONALE
Roma, 18 giugno 2002 - Il Cnel, con l'intervento del Gestore della Rete, ha
dato l'avvio ad un ciclo di audizioni su "Rete elettrica nazionale e
sistema degli approvvigionamenti" nell'ambito di una indagine
conoscitiva volta a comprendere lo stato del sistema elettrico. La relazione
della società, rappresentata da Salvatore Machì, Matelda Grassi e Pier
Luigi Parcu, rispettivamente Presidente, Vice Presidente e Amministratore
Delegato, si è focalizzata sulle principali problematiche del sistema
elettrico nazionale, con particolare riferimento ai temi della generazione e
sullo stato della rete elettrica, nonché sui problemi per la realizzazione
delle nuove linee. Per quanto riguarda la generazione di elettricità, i
rappresentanti del Gestore della rete hanno ribadito che senza nuovi
interventi nei prossimi anni il sistema produttivo italiano sarà inadeguato
a far fronte alla crescente richiesta di energia elettrica. Richiesta che
nel 2001 ha toccato un punta di 52.000 megawatt, a fronte di una capacità
nazionale di 48.700 megawatt disponibili, che è stata soddisfatta grazie ai
6.000 megawatt di potenza provenienti dall'estero. Il Gestore della rete
sottolinea che con una crescita della richiesta elettrica ad un tasso medio
del 3% annuo, se non si costruiranno in tempi brevi nuove centrali di
produzione il margine di riserva di cui ora disponiamo, già oggi esiguo,
andrà sempre più a diminuire. E questo potrebbe compromettere la sicurezza
della fornitura di energia al mercato. Sul versante della trasmissione di
energia elettrica, il Gestore della rete ha sottolineato l'urgenza di
potenziare la rete elettrica nazionale che oggi deve far fronte alle
esigenze di un mercato liberalizzato. "Per gli anni 2002-2004 - hanno
dichiarato Machì e Parcu - abbiamo elaborato un Piano di sviluppo della
rete di trasmissione nazionale che prevede investimenti per 1400 milioni di
euro. L'obiettivo è quello di realizzare nuove linee di interconnessione
con i paesi esteri e nuovi elettrodotti per risolvere le
"strozzature" che gravano sulla rete nazionale. E' necessario che
tali investimenti si facciano e per questo abbiamo auspicato che nel disegno
di legge che il Governo sta elaborando sul riassetto del sistema elettrico
trovi posto un provvedimento "sblocca linee".
UN
CONSORZIO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI CAMPANI ITALDATA (GRUPPO
SIEMENS BUSINESS SERVICES), UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II E NA.EL UNITE
NEL CONSORZIO CORITED PER EROGARE SERVIZI DI FORMAZIONE, DI E-LEARNING E DI
ASP
Milano, 18 giugno 2002 - Nato nel 1995 con l'obiettivo di coadiuvare le
attività delle amministrazioni locali nelle opere di recupero
architettonico dei centri storici di Avellino e Salerno, oggi il Consorzio
Corited si è trasformato in un prezioso strumento dedicato alla formazione
del personale di pubbliche amministrazioni locali e piccole e medie imprese
campane. Il Consorzio Corited, frutto della collaborazione tra Italdata
(società del Gruppo Siemens Business Services), l'Università di Napoli
Federico II (Dipartimento di Configurazione e Attuazione dell'Architettura)
e Na.El. sviluppa attività di ricerca in cooperazione fra mondo industriale
e mondo accademico allo scopo di promuovere, all'interno dei singoli ambiti
conoscitivi, modelli formativi e applicativi per la conservazione e la
valorizzazione del patrimonio edilizio del nostro Paese. In particolare, il
Consorzio Corited mette a disposizione l'esperienza e la ricerca condotte
nell'ambito della tutela, del recupero e della manutenzione edilizia
attraverso i propri servizi di formazione, di e-learning e di Asp. Dalla sua
nascita a oggi, il consorzio, espressione di un progetto di ricerca
finanziato dal Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, è stato
finalizzato allo sviluppo di sistemi e procedure intelligenti di diagnosi e
tecniche per il controllo delle condizioni di degrado e per assicurare
l'affidabilità degli interventi di recupero e manutenzione del patrimonio
edilizio. Al fine di garantire la compatibilità tra superfici intonacate
esistenti, supporti murari e nuovi materiali, la ricerca svolta dal Corited
ha da un lato messo a punto strumenti di indagine delle caratteristiche e
delle prestazioni relative ad intonaci e supporti esistenti e dall'altro ha
sperimentato attrezzature e tecnologie innovative, come le reti neurali.
"Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dal Consorzio Corited per il
valore che essi rappresentano per le Città di Napoli, Avellino e Salerno, i
loro Centri Storici e, in generale, per i progetti innovativi in ambito
della Regione Campania. Il Corited continuerà nello sviluppo delle attività
di ricerca, ma renderà un ulteriore servizio alle imprese sul territorio ed
agli Enti pubblici locali offrendo tutte le sue competenze ed esperienze
attraverso servizi di formazione e di e-learning in sinergia con le
tecnologie ed i servizi Asp offerti al mercato da Italdata", ha
spiegato Edmondo Gnerre, direttore generale di Italdata S.p.A. e presidente
del Consorzio Corited. "Il carattere innovativo dell'attività di
Ricerca posta in essere dal Corited è identificabile nell'insieme di
sinergie tra cultura del recupero e della manutenzione edilizia e sistemi di
conoscenza offerti dalle tecnologie informatiche", ha aggiunto la
prof.ssa Gabriella Caterina, direttore della Scuola di Specializzazione in
Manutenzione Edilizia dell'Università Federico II nonché docente presso la
facoltà di Architettura del medesimo Ateneo.
"I
RUN FOR QUALITY" PERCHÉ TUTTI CE LA POSSONO FARE
Fabriano, 18 giugno 2002 - Per Merloni Elettrodomestici è già iniziata la
Maratona di New York: saranno i due marchi storici Ariston e Indesit a
correre nella Grande Mela il prossimo 4 novembre. Seguendo la propria
vocazione internazionale, Merloni Elettrodomestici ha deciso di partecipare
al più grande evento sportivo del mondo, portando una propria squadra di 15
atleti che correrà con lo slogan "I run for Quality". Dei 100
aspiranti maratoneti, dipendenti della Merloni Elettrodomestici, che hanno
effettuato un pre-allenamento di un mese, si è tenuta ieri la selezione
della squadra su un percorso cittadino di 15,5 km. Gli atleti provengono da
ogni parte d'Italia e partecipano a una maratona per la prima volta. Per
l'appuntamento di novembre avranno sostenuto 6 mesi di intenso allenamento,
al termine del quale si saranno allenati per oltre 100 ore, in media 4-5
volte a settimana, e avranno percorso circa 1200 Km. E' una sfida
impegnativa, considerata soprattutto la bassa preparazione da cui partono
gli sportivi, che con costanza e tenacia si allenano per arrivare al
traguardo. Per le strade di New York, con i loghi Ariston e Indesit,
sfileranno i 15 maratoneti di Merloni Elettrodomestici in maglia azzurra, a
testimoniare, come afferma lo slogan "I run for Quality", che
ciascuno di noi ce la può fare, nella vita, come nella maratona, e che ogni
traguardo è raggiungibile grazie a spirito di volontà e determinazione:
tutti i partecipanti hanno infatti un obiettivo comune che con fatica e
sforzo collettivo, dedizione e impegno può essere raggiunto. Questi gli
atleti che hanno realizzato il miglior tempo e dunque correranno alla
Maratona di New York: per la categoria Uomini under 30 Said Douirmi
(54'14'', 20 anni, originario del Marocco), Fabio Renzaglia (58', 27 anni),
Nicola Ramaccioni (1h 3', 28 anni), Nicola Fusco (1h 3'10'', 29 anni).
Uomini 30-40 Giovanni Menditto (55'30'', 30 anni), Giuliano Palatroni (58',
30 anni), Alessandro Vanzella (1h, 34 anni), Valentino Bottino (1h 1', 35
anni). Uomini over 40 Angelo Chiacchio (1h 4', 46 anni), Luciano Cascia (1h
8'10'', 53 anni). Donne under 30 Sabina Rossi (1h 14'20'', 29 anni), Silvia
Franci (1h 22'17'', 26 anni), Nadia Fiorucci (1h 34'40'', 27 anni). Donne
over 30 Susi Natali (1h 7'30'', 32 anni), Anna Rita Trovarelli (1h 20'25'',
29 anni).
"DALE
CARNAGIE" IL PRIMO WORKSHOP GRATUITO PER IMPARARE A MIGLIORARE LE
PROPRIE CAPACITA¹ DI LEADERSHIP
Milano, 18 giugno 2002 Dale Carnagie Training, società leader nel mondo
nella formazione, a grande richiesta terrà nuovamente presso la sede del
Centro di formazione Hrd training Group di Milano in C.so XXII Marzo 19,
"Dale Carnagie", il primo workshop gratuito in Italia per imparare
a migliorare le proprie capacità di leadership. Tratto dal Dale Carnagie
Course, il seminario svolto in 80 paesi del mondo e frequentato da oltre
4.500.000 persone tra cui alcuni dei più gradi manager del mondo, è
previsto per il giorno 19 giugno alle ore 20.30. Sergio Borra,
Amministratore Delegato di Dale Carnagie Italia, mostrerà la metodologia
usata nei corsi Carnagie e le tecniche di base. I principali argomenti del
corso: Come comunicare in modo chiaro, conciso ed efficace; Come applicare i
9 principi delle relazioni umane; Come farsi ben volere ed entrare in
rapporto con gli altri; Come ispirare e motivare gli altri all¹azione; Come
identificare gli obiettivi e creare un piano per raggiungerli; Come gestire
stress e preoccupazioni. Per iscrizioni: Inviare propri dati (nome-azienda-ruolo-tel)
all¹ indirizzo e-mail andrea.bruzzi@dalecarnagieitalia.com
oppure tel 54251516
CONVEGNO:
TURCHIA NUOVE OPPORTUNITA' ECONOMICHE UN MERCATO TRA EUROPA E ASIA
Padova, 18 giugno 2002 - Organizzato dalla Camera di Commercio di Padova, in
collaborazione con il Centro Estero Veneto, la Camera di Commercio Italiana
di Istanbul e il Gruppo Cardine S.p.A., organizza il 27 giugno p.v., a
partire dalle ore 9.00, presso l'Hotel Sheraton di Padova il convegno:
"Turchia nuove opportunita' economiche un mercato tra Europa e
Asia" per approfondire la conoscenza del Paese e le opportunità
d'affari offerte dal mercato turco. L'iniziativa sarà così articolata: al
mattino: un seminario di presentazione; al pomeriggio: incontri con i
relatori. Infolink: http://www.pd.camcom.it
QATAR
AIRWAYS INAUGURA I VOLI SU MILANO E ANNUNCIA LA NUOVA ROTTA SU SAANA
Milano, 18 giugno 2002 - Qatar Air-ways ha aggiunto una nuova rotta al suo
network in continua espansione: il volo Doha-Milano. Il volo di
inaugurazione è arrìvato l'altro ieri all'aeroporto Malpensa. Ad
accoglierlo le autorità ufficiali dell'aviazione civile, la stampa e i
media. A capitanare la delegazione giunta da Doha con il volo inaugurale,
Akbar Al Baker, il Ceo (Chíef Executive Officer) di Qatar Airways. Akbar Al
Baker durante il suo discorso ha sottolineato l'importanza della nuova
destinazione su Milano, fulcro industriale e commerciale d'Italia, uno dei
più prestigiosi ',shopping centres" del mondo. Con questa nuova rotta
Qatar Airways mira ad aumentare il traffico non solo dall'Italia ma anche
dai Paesi limitrofi, 1 voli Qatar Aìrways su Milano opereranno quattro
volte alla settimana. 1 giomi e gli orari dei voli su Milano sono stati
scelti con criterio per assicurare coincidenze vantaggiose con altre rotte
europee e americane. Le operazioni saranno effettuate con Airbus A300-600 R
con una configurazione di 12 posti in First Class, 18 in Business e 194 in
Economy. Il volo QR035 partirà mercoledì e domenica da Doha all'1.45 ora
locale e giungerà a Mìlano alle 7.25 di mattina. L'altro volo, QR033,
partirà lunedì e venerdì da Doha alle 12.45 e arriverà a Milano alle
18.30. Questi i voli di ritomo: QR036, che partirà domenica e mercoledì da
Milano alle 11.45 ora locale per giungere a Doha alle 19.00 ora locale e
QR034, che partirà lunedì e venerdì da Milano alle 22.15 e arriverà a
Doha il mattino successivo alle 5.30. La nuova rotta su Milano è di poco
successiva all' inaugurazione del volo su Francoforte (13 giugno) e sarà
presto seguila (22 giugno) da una nuova destinazìone, Saana, su cui
opereranno tre voli alla settimana. Qatar Airways è una delle compagnie
aeree maggiormente in crescita al mondo ed è famosa per la sua puntualità
e per l'alta qualità dei suoi servizi. La flotta della Qatar Airways è
composta esclusivamente da aeromobili della famiglia Airbus, il meglio per
comfort e modemità. Akbar Al Baker ha messo a punto un ambizioso piano di
espansione secondo cui verranno raddoppiati gli aeromobili (da 15 a 3 1) e,
entro la fine del 2005, aumentate le destinazioni fino a un numero di oltre
60. Qatar Airways ha recentemente firmato un accordo di 1.4 miliardi dì
dollari amerìcani con la Airbus Industries grazìe al quale entreranno a
far parte della sua flotta otto modemissimi Airbus 330-200. Il primo è già
stato consegnato e l'arrivo del secondo, "che verrà utilìzzato sulle
rotte europee, è prevìsto per il 19 luglio. Qatar Airways ha anche
sviluppato un altro importante progetto: la costruzione di un nuovo
aeroporto internazionale a Dolia, per il costo di oltre 1.6 miliardi di
dollari americanì. Il modemo aeroporto sarà pronto prima dei Giochi
Asiatici del 2006 che saranno ospitati dal Qatar. Qatar Airways dirige
ffirettamente le sue compagnie sussìdiarie qualì Qatar Duty Free, Qatar Avìation
Services, Qatar Holídays e Qatar Distribution Company. Inoltre, una nuova
unità di catering aereo diventerà operativa alla fine di giugno
2002.
IL
RUOLO STRATEGICO DEI SISTEMI DI TRASPORTO E LOGISTICA NELLA GLOBALIZZAZIONE
DEI MERCATI: UN MASTER E UN WORKSHOP ORGANIZZATI DA POLIEDRA - POLITECNICO
DI MILANO PER RISPONDERE ALLA DOMANDA FORMATIVA E DELINEARE LE PROSPETTIVE
DEL SETTORE
Milano, 18 giugno 2002 - Liberalizzazione e regolamentazione del trasporto
delle merci: il ruolo dell'offerta di fronte alle esigenze della domanda. E'
questa la tematica principale del Workshop organizzato da Poliedra -
Politecnico di Milano, che si terrà lunedì 24 giugno presso la sede di
Piacenza del Politecnico di Milano, al quale parteciperanno i rappresentanti
delle maggiori aziende operanti nel settore dei Trasporti e della Logistica
tra le quali: Trenitalia, Ferrovie Nord Milano, Dhl, Omnia Logistica. Un
Workshop gratuito sulle tematiche di attualità rilevanti per il mondo dei
Trasporti e della Logistica Aperto ad aziende e istituzioni che operano in
questo importante settore economico, che tende ad assumere un ruolo sempre
più rilevante e strategico al crescere degli scambi internazionali e
all'affermarsi di nuovi modelli di business come l'e-Commerce, l'incontro ha
l'obiettivo di mettere a confronto idee ed esperienze degli operatori attivi
nei diversi settori dei trasporti: ferroviario, marittimo, stradale e aereo,
nonché quello dei servizi logistici integrati. L'incontro costituisce
inoltre un'occasione di approfondimento delle problematiche e direttive di
regolamentazione (a livello nazionale ed europeo) rilevanti per le diverse
modalità di trasporto: l'avvio incerto in Italia della liberalizzazione del
modo ferroviario, un possibile sviluppo del modo stradale che consenta allo
stesso tempo la riduzione gli impatti negativi sulla collettività, la
permanenza di regole d'uso delle infrastrutture non ancora completamente
liberalizzate nel trasporto marittimo e aereo. Organizzato nell'ambito della
prima edizione del Master in "Trasporti e Logistica", progettato e
avviato nel 2001 da Poliedra per rispondere elle esigenze della domanda
formativa in questo settore, il workshop sarà anche l'occasione per fare un
bilancio del Master, e delineare le prospettive del secondo ciclo di lezioni
che partirà a ottobre 2002, edizione che vedrà la collaborazione non solo
della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica di La Spezia, ma anche del
Freight Leaders Club. Il Master che forma manager per la progettazione e
gestione dei sistemi logistici e di trasporto nell'ambito della Net Economy
e della globalizzazione dei mercati Nella Net Economy si affermano nuovi
modelli di business e molte aziende stanno scoprendo che per operare nel
settore dell'e-commerce occorre anche saper progettare, realizzare e gestire
i sistemi per garantire l'approvvigionamento e la distribuzione delle merci
su scala locale ed internazionale. Il Master in "Trasporti e
Logistica" di Poliedra forma manager in grado di affrontare le nuove
sfide e le opportunità determinate dall'evolvere delle tecnologie Ict,
dalla globalizzazione dei mercati e dalla terziarizzazione delle attività
nel settore distributivo. In questo contesto, i sistemi logistici e di
trasporto diventano strategicamente rilevanti, date le ripercussioni in
termini di aumento di complessità e di costi. Le aziende che hanno
finanziato borse di studio destinate ai partecipanti dell'edizione 2001 -
2002 del Master sono: Pirelli, Trenitalia, Als, Bt Cesab, Dhl, Kpmg
Consulting, Federtrasporto, Ferrovie Nord Milano Esercizio, Fondazione di
Piacenza e Vigevano, La Spezia Container Terminal. Alla nuova edizione 2002
- 2003, ad oggi, si sono già aggiunte: Provincia di Piacenza, Ambrosetti
Autologistics, Replica Sistemi. 24 giugno 2002, ore 9.30-16.30 Aula Magna,
Politecnico di Milano - Sede di Piacenza Via Scalabrini, 76 Piacenza La
partecipazione al Workshop è gratuita, previa iscrizione via fax (02
2399.2883) o sul sito www.poliedra.polimi.it/m_trasporti.htm
NASCE
SHELL V-POWER DIESEL CONTINUA LA STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE DI SHELL
ITALIA
Milano, 18 giugno 2002 - Grazie alla politica di differenziazione intrapresa
da Shell già Io scorso anno con l'introduzione di Shell V-Power, anche i
clienti italiani possessori di auto diesel potranno scegliere tra il gasolio
tradizionale e Shell V-Power Diesel, il gasolio innovativo, nato per un
piacere di guida unico, per rispettare le differenti esigenze di guida di
utenti possessori di auto diesel esigenti e attenti alla propria auto e alle
prestazioni. E' finita l'era dei "vecchio" diesel dove
nell'immaginario collettivo, il possessore di un'auto diesel non curava
particolarmente le prestazioni di guida dei proprio veicolo. Oggi l'utente
diesel può vantare le stesse richieste applicate al carburante senza
piombo. Shell V-Power Diesel, prodotto esclusivo di Shell dalla formulazione
innovatìva, e' stato sviluppato per dare prestazioni superiori ai motori
diesel in modo che possano rispondere rapidamente quando hanno bisogno di
maggior potenza. Offre agli automobilisti la possibilità di scegliere un
gasolio in grado di meglio soddisfare le loro aspettative di potenza e di
protezione dei motore. Shell V-Power Diesel consente un utilizzo più
efficiente dell'energia sviluppata dalla combustione, maggiormente adeguato
alle caratteristiche dei motori diesel di nuova generazione e garantisce
protezione e pulizia dei motore. Sarà disponibile presso circa 100 stazioni
di servizio di nuova generazione già dai prossimi giorni ed entro fine
giugno le stazioni di servizio presso cui sarà possibile acquistare Shell
V-Power Diesel saranno circa 250. Il prezzo consigliato alla pompa di Shelli
V-Power Diesel sarà maggiorato di 10 centesimi di euro rispetto al gasolio
tradizionale. Shell V-Power Diesel affiancherà il gasolio tradizionale
integrando l'offerta al cliente coerentemente con la strategia di
differenziazione perseguita da Shell. In particolare queste le
caratteristiche di Shell V-Power Diesel: Più potenza grazie ad una
combustione fluida ad alto contenuto energetico Shell V-Power Diesel
&stata studiata per garantire una maggiore potenza nei motori diesel
gia' dal primo rifornimento. Il giusto equilibrio delle caratteristiche di
densità e viscosità, consente la massima efficienza dei processo di
iniezione ed esalta le prestazioni dei motore, con un vantaggio in termini
di accelerazione e di risposta immediata. Formulata per ottimizzare la
combustione, Shell V-Power Diesel fornisce una combustione più rapida e
completa, ad alto valore. Queste caratteristiche, oltre ad ottimizzarne la
performance, contribuiscono a ridurre la rumorosità tipica dei motore
Diesel grazie ad un'aumentata fluidità Maggior efficienza dei sistema di
iniezione attraverso la rimozione dei depositi dannosi grazie ad uno
speciale additivo Shell V-Power Diesel contiene uno speciale additivo che
evita la formazione di depositi all'interno dei sistema di iniezione ed
elimina i residui lasciati dagli altri carburanti. Con l'uso dei gasolio
tradizionale, a causa della combustione incompleta, si formano residui
all'interno dei motore. Questi residui si depositano nel sistema di
iniezione con ripercussioni negative su accelerazione e potenza. Un uso
costante di Shell V-Power Diesel permette al motore di tornare ad un livello
di efficienza ottimale e di diminuire eventuali emissioni di fumo. Una
efficace protezione del motore dai fenomeni di usura e corrosione L'additivo
presente in Shell V-Power Diesel ha due ulteriori caratteristiche
fondamentali per la protezione del motore: è antiusura e anticorrosione. I
fenomeni di usura e corrosione si verificano normalmente coi tempo
all'interno dei motore: l'utilizzo costante di Shell V-Power Diesel permette
di proteggere le parti metalliche del motore e dei sistema di alimentazione,
mantenendone le caratteristiche originarie nel tempo. Oltre a questo, Shell
V-Power Diesel ha la particolare caratteristica di limitare la formazione di
schiuma all'atto dei rifornimento.
AD UN
ANNO DAL LANCIO SCHELL V-POWER LA BENZINA AD ELEVATE PERFORMANCE E' UNA
REALTÀ TANGIBILE PER MIGLIOINI D AUTOMOBILISTI E MOTOCICLISTI. SI CONFERMA
VINCENTE LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE DI SHELL ITALIA
Milano, 18 giugno, 2002 - Shell V-Power, la prima alternativa disponibile in
Italia alla tradizionale benzina senza piombo a 95 ottani, si e' rivelata
vincente riscuotendo ampio consenso da parte di alcuni milioni di
automobilisti e motociclisti italiani. Dall'aprile dei 2001 è disponibile
in tutte le stazioni di servizio Shell presenti in Italia. La strategia di
differenziazione proposta da Shell, una delle piu' grandi compagnie
petrolifere dei mondo, unita alla formulazione esclusiva di Shell V-Power,
primo carburante senza piombo a 99 ottani di qualità superiore e
tecnologicamente avanzato, ha raggiunto brillantemente i traguardi attesi:
oggi 1 cliente Shell su 5 sceglie Shell V-Power. "Molti sono i fattori
che hanno determinato il successo di Shell V-Power". ha dichiarato
Guido Bonino, Presidente e Amministratore Delegato di Shell Italia. "In
primo luogo la strada della differenziazione in un settore dove storicamente
la possibilità di scegliere il carburante che meglio risponde alle esigenze
e alle aspettative di chi guida è stato praticamente assente. Inoltre, la
formulazione esclusiva, diversa da quella di tutti gli altri carburanti
attualmente in commercio, che garantisce un prodotto di qualità superiore.
Da ultimo e, non meno importante, il fattore emotivo dato dalla partnership
con la Scuderia Ferrari di Formula 1 - Passione e Potenza ... un sogno che
oggi &realta'. Shell V-Power e'un prodotto esclusivo risultato degli
studi messi a punto per la Formula 1 e trasferiti al grande pubblico. In
particolare queste le caratteristiche di Shell V-Power: Alto numero di
ottani (99): prestazioni ottimali e massima potenza Shell V-Power è una
benzina a 99 ottani, il valore piu' alto tra le benzine verdi disponibili in
Italia (95 ottani) ed in Europa. Questo consente di ottenere una maggiore
potenza dal processo di combustione, esaltando le prestazioni dei motore,
con un evidente vantaggio in termini di accelerazione. Più vaporizzazione
per una risposta immediata Shell V-Power e' una benzina con elevata capacità
di vaporizzazione che, permette di ottenere una risposta immediata dei
motore, brillante e senza esitazioni. Trasformandosi in vapore più
facilmente rispetto alle altre benzine, Shell V-Power e'in grado di
sfruttare ai massimo il processo di combustione, garantendo prestazioni
eccezionali. Un esclusivo additivo per eliminare ogni residuo: motore pulito
ed efficiente L'additivo speciale contenuto in Shell V-Power evita la
formazione di depositi all'interno dei motore ed elimina i residui lasciati
dagli altri carburanti. Un uso costante di Shell V-Power permette al motore
di tornare ad un livello di efficienza ottimale.
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