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10 SETTEMBRE 2002
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ROMANO
PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE,
DIRITTI NELLA NUOVA ECONOMIA, IMMIGRAZIONE
Bruxelles,
6 settembre 2002 - Nel corso della videoconferenza svoltasi il 6 settembre
per il convengo Acli "Il welfare che verrà" il presidente della
commissione Europea si è soffermato in particolar su tre temi: I risultati
del Vertice mondiale di Johannesburg; Il modello sociale europeo; L'Europa
come terra di immigrazione. Di seguito riportiamo il testo del discorso del
presidente della commissione Europea. I risultati del Vertice mondiale di
Johannesburg - Questi grandi incontri internazionali possono prestare il
fianco a critiche, a volte anche giustificate. Ma sono comunque
indispensabili. Non solo per il loro valore simbolico, ma anche per i
contatti diretti che si instaurano tra i vari leader. Ad esempio, i miei
incontri con Colin Powell, con Kofi Annan e con altri leader sono stati di
grande utilità, e non solo per i temi specifici legati al vertice. Il
Vertice di Johannesburg non è stato un trionfo, tuttavia abbiamo un buon
risultato. Un documento finale c'è e indica la strada giusta a tutti i
governi del mondo. Mancano alcuni impegni vincolanti che avrei voluto
vedere, però si tratta di una buona base. Ed è un buon risultato per
l'Europa, dato che noi europei siamo in prima linea nel difendere e
promuovere un nuovo modo di concepire lo sviluppo. Lo sviluppo sostenibile
rappresenta una delle grandi priorità del mandato di questa Commissione.
Con perseveranza, stiamo ottenendo risultati importanti. Da ultimo, si pensi
alle recenti dichiarazioni di ratifica del protocollo di Kyoto da parte di
Russia, Cina e Canada. Abbiamo presentato importanti proposte sull'acqua e
l'energia, Abbiamo rilanciato gli impegni comunitari e degli Stati membri a
favore della cooperazione allo sviluppo e dello sviluppo sostenibile, Siamo
stati i soli capaci di mediare fra posizioni altrimenti inconciliabili di
altri blocchi di paesi. Insomma, sono soddisfatto. Johannesburg non ha
prodotto il massimo ideale o sperato ma il massimo realistico e attuabile.
Il modello sociale europeo - Gestione e controllo democratico della
globalizzazione. Offrire un'alternativa realistica al 'pensiero unico'.
Lotta all'esclusione sociale. Necessità di ripensare i rapporti all'interno
delle comunità sociali e di ricostituire un tessuto sociale sano.
Interventi specifici nelle periferie delle società europee, anch'esse, a
loro modo, una nuova "frontiera". Oggi troppo spesso luogo di
scontro e di disperazione, devono diventare il luogo in cui ripensare le
società europee. Sistema di sicurezza sociale europeo: i poteri dell'Unione
Europea e il loro ambito di applicazione. Tipico settore in cui
particolarmente forte la necessità di rispettare la sussidiarietà.
Formazione permanente: un nuovo diritto dei lavoratori - La formazione è
grande cavallo di battaglia della mia Commissione. Se il lavoratore deve
apprendere qualcosa di nuovo per tutta la vita per continuare a restare sul
mercato, la formazione stessa diventa fondamentale. La formazione lungo
tutto l'arco della vita non è più una semplice opzione. E' l'unica via per
permettere al maggior numero possibile di lavoratori di partecipare
pienamente alla nuova società della conoscenza. E' l'unica via per evitare
nuove forme di esclusione e di fratture sociali. L'Europa come "Nuova
America" - La crescita del divario fra Nord e Sud del mondo è
inaccettabile. Abbiamo abbattuto un muro in Europa e non possiamo
assolutamente permettere che si innalzi un nuovo muro, della richezza, che
spaccherebbe in due il mondo. Questa è la nostra "nuova
frontiera". Questo è il test decisivo per la nostra ambizione di
essere innanzitutto anche se non solo!! "potenza civile" su scala
mondiale. Come potenza civile, l'Unione rinnegherebbe sé stessa se non
proseguisse sulla via della solidarietà e della cooperazione. Non si tratta
di "fare della beneficenza". Si tratta di porre insieme le basi di
un nuovo equilibrio mondiale. Aggiungo alla lista di vergogne del nostro
tempo (fame, sete, ecc.) il fatto che miliardi di abitanti del pianeta non
possono sperare in un futuro migliore. In Europa non manca certo lo spazio
fisico per i nuovi immigrati né tantomeno manca spazio nella nostra
economia. In questi anni, però, si è diffusa fra la gente la mentalità
che non ci sia più spazio in Europa sul piano culturale, nella nostra
storia, nella lingua, nelle nostre comunità, negli usi e nei costumi.
L'Unione europea ha fatto dell'immigrazione un tema prioritario nella prima
metà di quest'anno e la Commissione sta lavorando al problema da molti
anni. Assicurare il controllo delle frontiere e gestire l'entità dei flussi
migratori sono obiettivi importanti sia per le popolazioni che accolgono gli
immigrati che per i migranti stessi. Ma questo lavoro deve essere
indirizzato ad accogliere, non a respingere indiscriminatamente l'immigrato.
Anche se volessimo farlo, sarebbe impossibile. Non possiamo costruire la
fortezza Europa. Nessuna muraglia potrebbe reggere l'urto delle masse
diseredate del pianeta. Dobbiamo approfondire il concetto di accoglienza.
Immigrazione e lntegrazione: il concetto di cittadinanza europea ci offre
grandi opportunità che dobbiamo sfruttare per allentare la tensione sempre
più percepibile in Europa tra bisogno di manodopera, leggi sulla nazionalità,
immigrazione regolare. Per questo, a livello europeo dobbiamo identificare
un nucleo fondamentale di diritti ed obblighi in capo a tutti coloro che
risiedono regolarmente all'interno dell'Unione. Già ora varie disposizioni
dei trattati di riferiscono ai residenti. Nei limiti del possibile, e nel
rispetto delle specifiche disposizioni costituzionali dei vari Stato
sovrani, dobbiamo cercare di estendere determinati prerogative e determinati
obblighi.
BANCA
INTESA: PRESENTATO IL PIANO DI IMPRESA 2003-2005 CRESCITA, EFFICIENZA,
CREAZIONE DI VALORE 1,5 MILIARDI € DI RICAVI IN PIÙ, 1,5 MILIARDI € DI
COSTI IN MENO ALLEANZE CON CREDIT AGRICOLE, GRUPPO GENERALI E GRUPPO LAZARD
Milano, 10 settembre 2002 - Si è tenuto ieri, sotto la presidenza di
Giovanni Bazoli, il Consiglio di Amministrazione di IntesaBci. E' stato
approvato, assieme alla relazione semestrale al 30 giugno 2002, il Piano di
Impresa 2003-2005 presentato dall'Amministratore Delegato e Ceo Corrado
Passera. Il Piano di Impresa 2003-2005 del Gruppo IntesaBci affronta e
risolve le principali criticità, attiva il grande potenziale di crescita
ancora inespresso, assicura una positiva inversione di tendenza dei
risultati già nel 2003 e pone il Gruppo nella condizione di raggiungere
risultati soddisfacenti entro il 2004 e collocarsi entro i 3 anni del piano
fra i best performer del settore bancario. Il Piano risolve le criticità
del Gruppo IntesaBci : 1) Qualità degli Asset e Profilo di Rischio Al fine
di migliorare la qualità degli asset e ridurre il profilo di rischio del
Gruppo, si sta intervenendo in molteplici direzioni quali per esempio:
riduzione della esposizione del Gruppo nell'attività Corporate, con
particolare riferimento al Large Corporate. riduzione dell'esposizione sui
mercati internazionali, attraverso l'uscita dall'America Latina e la
riduzione dell'attività corporate internazionale (Large e Mid).
ridimensionamento di alcune attività non strategiche, come il trading di
credit derivative. rafforzamento consistente della attività del Credit
Department e del Risk Management di Gruppo, oltre che di tutti i sistemi
interni di erogazione e monitoraggio del credito. Ciò porterà: a una
maggiore incidenza del settore Retail (Divisione Rete, Banche Italia e
Società Prodotto) rispetto al settore Corporate: dal 42% del 2001, il
settore Retail crescerà fino al 60% nel 2005. a una maggiore incidenza
della presenza in Italia rispetto alla presenza all'estero: nel 2001 il 71%
degli attivi è stato realizzato sul mercato domestico, nel 2005 la
percentuale salirà all'87%. a una diminuzione di un terzo del rapporto tra
sofferenze nette e impieghi netti, rapporto che scenderà dal 3% del 2001 ad
almeno il 2% nel 2005. 2) Presenza in America Latina Il Piano prevede
l'uscita completa dall'America Latina nei prossimi mesi, imputando
all'attuale esercizio - al meglio della conoscenza che si potrà avere entro
i tempi del bilancio 2002 - gli ulteriori oneri derivanti dalle operazioni
di dismissione. E' infatti attesa una plusvalenza dalla cessione del Brasile
mentre sono invece prevedibili ulteriori oneri per le complesse dismissioni
dell'Argentina, del Perù e degli altri paesi (Uruguay, Paraguay, ecc). 3)
Livello di Patrimonializzazione Il Piano dedica massima attenzione al
sostanziale miglioramento degli attuali coefficienti patrimoniali, che
risentiranno negativamente nel secondo semestre 2002 dell'esercizio dei Put
Warrant. Il Piano non prevede operazioni sul capitale, ma una serie di
azioni a breve termine per ridurre gli asset "non core"
(partecipazioni e immobili per almeno 24 miliardi di euro) e per diminuire
il portafoglio crediti non strategico e/o non redditizio (oltre 19 miliardi
di euro). A partire dal 2003 si aggiungeranno i benefici del recupero di
redditività, nonché quelli derivanti dal riutilizzo delle azioni
rivenienti dai Put Warrant. 4) Redditività e creazione di Valore Obiettivo
primario del Piano di Impresa 2003-2005 è riportare entro il 2003 il Gruppo
IntesaBci a produrre valore e a posizionarsi entro il 2005 tra i best
perfomer del mercato in termini di creazione di valore, sfruttando le
importanti potenzialità inespresse, il ruolo nel Paese, la professionalità
e l'impegno del suo capitale umano. In estrema sintesi questi sono gli
indicatori-chiave che riassumono gli obiettivi del Piano industriale:
Gruppo
IntesaBci - indicatori chiave
|
|
2001
|
Obiettivi
al 2005
|
Cost/income
|
67%
|
52%
|
ROE
|
6,7%
|
14,8%
|
EVA
|
€
-768 milioni
|
€
620 milioni
|
EPS
|
€
0,14
|
€
0,31 –0,35
|
Tier
1 capital ratio
|
6,0%
|
8,6%
|
Tier1
ratio al netto pref. shares
|
5,3%
|
7,7%
|
Per
poter aspirare ad un così significativo miglioramento dei risultati si sono
dovute definire con chiarezza le responsabilità attraverso una nuova
struttura organizzativa affidata ad una forte squadra di manager. La nuova
struttura organizzativa prevede un'incisiva semplificazione che riporta a
unità il Gruppo, assicura chiarezza di comando attraverso la figura del Ceo
e accelera l'integrazione di tutte le componenti La nuova struttura si basa
su: quattro Divisioni di Business - Rete, Banche Italia, Banche Estero e
Corporate (in corso di costituzione) - alle quali sono affidati tutti i
clienti del Gruppo; una serie di Società Prodotto che sono funzionali allo
sviluppo delle Divisioni di Business e hanno il compito di allargare
ulteriormente il mercato servito; Strutture di Gruppo (Direzioni Centrali e
Società di Servizio), con precisi obiettivi di qualità, crescita e conto
economico. La squadra di management che è andata formandosi negli ultimi
tre mesi si rafforzerà ulteriormente, anche con innesti dall'esterno nei
prossimi mesi. Il Piano si propone una crescita dei ricavi di oltre 1,5
miliardi di euro e una riduzione dei costi e delle rettifiche nette su
crediti per 1,5 miliardi di euro per un totale di 3 miliardi di
miglioramento del risultato ordinario. Crescere attraverso un servizio alla
clientela significativamente migliore. Il miglioramento del servizio alla
clientela - sia nel settore retail sia nel settore Corporate - sarà il
risultato di un mix di azioni: il completamento dell'integrazione; la rapida
unificazione dei sistemi informativi di Gruppo; la semplificazione e
l'affidabilità delle procedure; la crescita della professionalità del
personale - con un piano di formazione pluriennale che coinvolgerà tutti i
collaboratori e con regole e azioni che punteranno decisamente sulla
valorizzazione dei "talenti" e sulla responsabilizzazione di
ognuno sui risultati. Sono inoltre previsti cospicui investimenti per la
modernizzazione degli apparati e delle strutture di rete, anche attraverso
un layout delle filiali più funzionale e innovativo e attraverso una
migliore copertura del territorio. Verrà proposta anche un'offerta ampia,
coerente e "tagliata su misura" per le esigenze delle tipologie
sempre più differenziate di clientela. Tutte queste azioni - alcune delle
quali iniziate prima del lancio del Piano - permetteranno di raggiungere un
obiettivo importante: far sentire il cliente realmente "al centro"
delle attenzioni della banca. È questo uno degli impegni che il Gruppo
IntesaBci prende con la propria clientela, attraverso il Piano di Impresa.
Ridurre i costi per essere competitivi : Il contenimento dei costi avverrà
operando su tutte le componenti: spese di personale (aumenteranno però
significativamente le spese per la formazione); altre spese operative
(aumenteranno però quelle indirizzate allo sviluppo per esempio la
comunicazione); costo del cattivo credito (attraverso un miglior livello del
credito si ritornerà ad accantonamenti fisiologici). Le quattro leve del
cambiamento: 1) Innovazione La scelta strategica del netto e rapido
miglioramento del servizio alla clientela in ogni area di attività prevede
che tutto il Gruppo sia "attraversato" da un profondo processo di
innovazione organizzativa, commerciale e tecnologica. Nel corso del triennio
2003-2005 saranno perciò investiti 1,2 miliardi di euro, gran parte dei
quali saranno indirizzati verso l'ammodernamento e l'efficientamento delle
strutture Itc, lo sviluppo, la modernizzazione delle reti, la realizzazione
del nuovo lay-out di filiale, ecc. 2) Investimento nel capitale umano La
qualità e la responsabilizzazione di tutti i collaboratori giocheranno un
ruolo di primo piano in particolare nel miglioramento del servizio alla
clientela. Il primo obiettivo è accelerare l'integrazione, riconducendo i
diversi modelli culturali - che rappresentano storie di successo delle
banche di provenienza - a un'identificazione forte nel Gruppo IntesaBci, nei
suoi valori, nelle sue regole e nei suoi obiettivi. Particolare importanza
assume perciò la comunicazione interna, che dovrà essere costante,
trasparente e diffusa sia dalle strutture centrali, sia nelle singole unità
operative. Fondamentale per l'attuazione del Piano è la formazione. A
questo proposito è previsto un grande impegno che prevede 800.000 giornate
di formazione nei tre anni. 3) Alleanze Nell'attuale contesto - e ancor più
in futuro - le alleanze hanno un ruolo imprescindibile per raggiungere la
massa critica necessaria a ottenere le migliori economie di scala, per poter
sostenere investimenti cospicui e per partecipare da protagonisti ai grandi
network internazionali del sistema bancario e finanziario. Tre importanti
alleanze sono previste dal Piano di Impresa: con il Gruppo Credit Agricole,
nella costituenda Banca Private, nel credito al consumo e nella
Bancassurance; con il Gruppo Assicurazioni Generali, nella Bancassurance e
nella previdenza integrativa; con il Gruppo Lazard nel settore dell'Advisory
(M&A e Equity Origination). 4) Comunicazione. Il Piano di Impresa si
propone di operare un netto salto di qualità anche in questo settore, con
l'obiettivo di: creare la nuova identità di Gruppo, rivedendo il logo di
Gruppo (da IntesaBci a Banca Intesa) e tutti i loghi e brand utilizzati, in
un'ottica di rivalorizzazione anche del marchio Comit nel settore del
Corporate Banking. instaurare un rapporto ancor più trasparente con il
mercato, la comunità finanziaria e l'opinione pubblica (in particolare
attraverso l'informazione periodica sui piani e i risultati di ogni
struttura del Gruppo, attraverso incontri con il top management e una
presenza ancora più costante della funzione di Investor Relation).
stringere rapporti continuativi con le associazioni dei consumatori (in
un'ottica di monitoraggio permanente della qualità del servizio e di
educazione al consumerismo, anche per individuare, progettare e lanciare
prodotti e servizi sempre più adatti alle esigenze dei clienti). La
relazione semestrale al 30 giugno 2002 presenta i seguenti risultati:
risultato di gestione in diminuzione del 16,4% a 1.736 milioni di euro dai
2.076 del primo semestre 2001, riconducibile al calo dei ricavi determinato
dallo sfavorevole contesto macroeconomico (il margine d'intermediazione
registra una diminuzione del 9% a 5.195 milioni da 5.711 milioni), solo in
parte compensato dal contenimento dei costi operativi (in riduzione del 4,8%
a 3.459 milioni di euro da 3.635 milioni). La diminuzione risulterebbe del
10,4% al netto della componente di ricavi non ricorrente (dividendi
incassati nel primo semestre 2001 a seguito dell'operazione di merchant
banking Seat Pagine Gialle) e dell'effetto cambio (dovuto al rilevante
deprezzamento delle principali monete di conto delle partecipate
sudamericane nel primo semestre 2002); utile delle attività ordinarie in
calo a 279 milioni di euro, dai 1.066 milioni del primo semestre 2001, come
conseguenza dell'andamento negativo del risultato di gestione e della
rigorosa politica di accantonamenti attuata nel quadro dell'approccio
prudenziale del Piano di Impresa 2003-2005. Infatti, il complesso degli
accantonamenti e delle rettifiche nette di valore evidenzia un incremento di
circa 450 milioni di euro (+44,3% a 1.457 milioni da 1.010 milioni), cui
hanno concorso per oltre 200 milioni le posizioni Marconi e Worldcom e per
circa 170 milioni gli stanziamenti per rettificare integralmente il valore
relativo alle partecipate peruviane; utile netto consolidato in contrazione
a 114 milioni di euro, rispetto ai 1.386 milioni del primo semestre 2001; i
due dati sono peraltro scarsamente comparabili, poiché al 30 giugno dello
scorso anno erano stati contabilizzati proventi netti straordinari per 776
milioni di euro a fronte dei 62 milioni del primo semestre 2002. La
Capogruppo IntesaBci S.p.A. ha contribuito con un utile netto di 174 milioni
di euro (714 milioni nel primo semestre 2001); crediti verso la clientela a
circa 177 miliardi di euro, in diminuzione del 3,8% rispetto a fine 2001 e
del 6,4% rispetto al giugno 2001; il rapporto sofferenze/impieghi, al netto
delle rettifiche di valore, si attesta al 3,1% rispetto al 3% evidenziato al
31 dicembre 2001, con un grado di copertura delle sofferenze salito al 61%
dal 59%. massa amministrata per conto della clientela a oltre 504 miliardi
di euro, con una flessione dell' 1,9% rispetto al dicembre 2001 e un aumento
dello 0,6% rispetto al giugno 2001; coefficienti patrimoniali pari al 6,4%
(6% a fine 2001) per il rapporto tra patrimonio di base di Vigilanza e
attività ponderate per il rischio (Tier 1 ratio) e al 10,3% (9,3% a fine
2001) per il rapporto concernente il patrimonio totale di Vigilanza. Nel
secondo semestre 2002 verranno apportati in bilancio due importanti
accantonamenti, oltre all'accantonamento per l'esercizio dei Put Warrant:
accantonamenti per gli oneri di ristrutturazione; accantonamenti per
l'uscita dall'America Latina. Ciò permetterà di evitare ulteriori impatti
nei conti dei prossimi anni per eventi straordinari legati alla
rifocalizzazione e ristrutturazione del Gruppo. Il Gruppo IntesaBci è uno
dei principali asset del sistema finanziario italiano. Il Piano di Impresa
2003-2005 vuole rafforzare questo ruolo di "Banca per il Paese".
Ciò significa in particolare: accompagnare e sostenere lo sviluppo delle
aziende italiane che vogliono crescere, sia in Italia sia all'estero (con
una presenza nel territorio ancora più integrata e attiva, con prodotti e
servizi per il sistema industriale - in particolare medie e piccole imprese
- ma anche e soprattutto con professionalità dedicate). Ciò prevede un
notevole miglioramento della formazione di competenze nel territorio, con
vantaggio anche per il miglioramento del profilo del rischio e della
redditività. contribuire a soddisfare nel modo migliore - ma il più
possibile semplice e trasparente - i bisogni finanziari dei cittadini e ad
aumentare l'efficienza della Pubblica Amministrazione, grazie all'offerta di
prodotti e servizi sempre più innovativi e competitivi. aumentare grazie
all'ammodernamento di una componente rilevante del settore bancario e
finanziario italiano la competitività del sistema-Paese.
La nuova
struttura organizzativa
LA
NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA INTESABCI: AL VIA ALLEANZA STRATEGICA CON
LAZARD
Milano, 10 settembre 200 2- Nella prima fase della costituzione della
joint-venture - fase che si prevede si completerà nei primi mesi del 2003 -
IntesaBci acquisirà il 40% di Lazard Italia, che continuerà a sviluppare
con l'attuale nome le proprie attività, rimanendo parte strategicamente
integrante del Gruppo Lazard. Nel Consiglio di Amministrazione di Lazard
Italia entreranno tre consiglieri del Gruppo Intesabci e altrettanti ne
manterrà il Gruppo Lazard. Come Presidente e Amministratore delegato
verranno confermati rispettivamente Gerardo Braggiotti e Arnaldo Borghesi.
Lazard Italia continuerà ad offrire servizi di advisory nelle attività di
M&A, corporate finance and restructuring e di Primary Equity Capital
Market per le aziende medie-grandi e per le istituzioni pubbliche. Per
quanto riguarda queste attività, e in particolare per aziende di grandi e
grandissime dimensioni IntesaBci e Lazard opereranno in Italia
esclusivamente mediante Lazard Italia. Attraverso la joint-venture Lazard
Italia opererà insieme con IntesaBci nel complessivo sviluppo delle sue
attività di Corporate Banking. IntesaBci e Lazard svilupperanno inoltre
ulteriori accordi commerciali nel Private Equity in Europa, la distribuzione
in Italia di prodotti di Asset Management di Lazard ed eventuali altre aree.
In relazione a questi accordi IntesaBci diventerà partner economico di
Lazard attraverso un investimento di 100milioni di dollari in Lazard Italia
e attraverso la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile
Lazard per un controvalore di 150/200 milioni di euro al tasso di interesse
del 3%. La definizione delle operazioni è soggetta all'approvazione della
Banca D'Italia e delle altre autorità competenti. Il Gruppo Pirelli
Pneumatici Cavi e Sistemi
PIRELLI
- RISULTATI AL 30 GIUGNO 2002: LA CRISI DEL MERCATO MONDIALE DELLE TLC CON
LA CADUTA DI DUE TERZI DELLA DOMANDA MONDIALE DI CAVI E SISTEMI TLC PROVOCA
UN CALO DEL PBIT DI GRUPPO DI CIRCA 90 MILIONI DI EURO (150 INCLUSO
L'ACCORDO DI FORNITURA CON CISCO) RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2001
Milano, 10 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli SpA,
riunitosi ieri, ha esaminato i risultati, della gestione relativa al
semestre chiuso al 30 giugno 2002. Nel loro insieme le attività del Gruppo,
in un contesto fortemente negativo connesso alla crisi mondiale che colpisce
in modo particolare il settore dei cavi e sistemi per telecomunicazioni,
hanno avuto un andamento, seppure in rallentamento, mediamente migliore
rispetto a quello dei principali concorrenti di riferimento. Come
anticipato, il mercato del Settore Cavi e Sistemi per Telecomunicazioni sta
attraversando una crisi mondiale senza precedenti, influenzando al di là di
ogni possibile previsione l'andamento del settore. Le gravi difficoltà,
partite a metà del 2001, si sono sempre più accentuate ed hanno causato ad
oggi un calo di circa due terzi della domanda a livello mondiale: al crollo
dei volumi si è accompagnata una marcata flessione dei prezzi. Il raffronto
tra il primo semestre 2001 ed il primo semestre 2002 è tra il miglior
periodo della storia dei cavi e sistemi per telecomunicazioni e quello che
si sta rivelando come il peggiore in assoluto. Di conseguenza, nonostante i
risultati positivi ottenuti dai Settori Cavi e Sistemi Energia e Pneumatici,
il risultato operativo del Gruppo nel semestre, pari a circa 93 milioni di
euro contro i 184 milioni di euro del primo semestre del 2001 (243 milioni
di euro, considerato l'accordo di fornitura con Cisco Systems), registra una
riduzione di 91 milioni di euro. In tale difficile contesto, il Gruppo sta
attuando una significativa azione di contenimento dei costi che ha
comportato nel primo semestre 2002 efficienze lorde sulle strutture e sui
processi operativi pari a circa 90 milioni di euro. Il Gruppo sta quindi
mostrando capacità di reazione ai drastici mutamenti di mercato. Il Settore
Cavi e Sistemi Energia, che risente a sua volta di una congiuntura
internazionale decisamente negativa, mostra un miglioramento della
redditività, mentre il Settore Pneumatici conferma l'andamento positivo già
realizzato nel primo trimestre, con una ulteriore forte crescita nei
segmenti "alto di gamma". Il miglioramento dell'andamento della
gestione dei settori Cavi e Sistemi Energia e Pneumatici e le azioni di
contenimento dei costi non hanno potuto compensare appieno l'andamento
negativo del Settore Cavi e Sistemi per Telecomunicazioni. Il Gruppo
accentuerà le azioni già intraprese per incrementare la redditività,
anche in un contesto dove a breve non sono attesi miglioramenti dei mercati.
Il Gruppo - Nei primi sei mesi del 2002 le vendite di Gruppo ammontano a
3.352 milioni di euro, con una riduzione dell'11,9% - al netto dell'effetto
cambi - rispetto al primo semestre dello scorso anno, che riflette
essenzialmente la contrazione dei ricavi del Settore Cavi e Sistemi Telecom
(-65% circa), pur in presenza di un aumento della quota di mercato della
Società nel settore. Il margine operativo lordo del Gruppo nel primo
semestre 2002 è pari a 278 milioni di euro, contro i 432 milioni di euro
dei primi sei mesi dello scorso anno, con una riduzione del 35% circa,
dovuta essenzialmente al Settore Cavi e Sistemi Telecom, a fronte della
tenuta nel Settore Pneumatici e del miglioramento registrato nel settore
Cavi e Sistemi Energia. Va ricordato che il primo semestre del 2001 ha
beneficiato di 59 milioni di euro derivanti dall'accordo di fornitura con
Cisco Systems. Il risultato operativo del primo semestre 2002 è pari a 93
milioni di euro, contro i 184 milioni di euro dei primi sei mesi dello
scorso anno, con un calo del 49,4% che, considerate le componenti di ricavo
del primo semestre 2001 legate al citato accordo di fornitura con Cisco
Systems, passa al 61,7%. Tale variazione può essere così sintetizzata: ·
le efficienze lorde raggiunte grazie alle già menzionate azioni messe in
atto hanno un effetto positivo per 87 milioni di euro; · le varianti
commerciali registrano un calo di 157 milioni di euro (su tale cifra il solo
Settore Cavi e Sistemi Telecomunicazioni pesa in negativo per 195 milioni di
euro); · il costo unitario dei fattori produttivi, l'impatto della
riduzione dei volumi, l'effetto cambio e le altri variazioni hanno
un'incidenza negativa per circa 21 milioni di euro; · il venir meno
dell'accordo di fornitura con Cisco Systems ha, come già detto, determinato
minori ricavi per circa 59 milioni di euro. La voce oneri e proventi
finanziari presenta un saldo negativo di 82 milioni di euro contro un saldo
positivo di 33 milioni di euro dello stesso periodo del 2001. L'importo si
riferisce per 21 milioni di euro all'adeguamento del valore di titoli in
portafoglio ai prezzi di mercato, mentre il rimanente importo di 61 milioni
di euro è da attribuirsi al saldo di oneri e proventi finanziari correlati
all'andamento dell'indebitamento netto. Il risultato da partecipazioni,
negativo per 54 milioni di euro, è relativo alla valutazione con il metodo
del patrimonio netto della partecipazione in Olimpia SpA. Il saldo tra gli
oneri e i proventi straordinari è positivo per 24 milioni di euro e
comprende essenzialmente le plusvalenze realizzate da Pirelli SpA (per un
totale di 17 milioni di euro) nell'ambito del processo di riallocazione
degli immobili, di cui va segnalata la vendita a Pirelli & C. della Sede
di Rappresentanza di Roma e dell'edificio storico della Bicocca degli
Arcimboldi. Nel primo semestre 2001 la voce comprendeva essenzialmente le
plusvalenze realizzate al lordo delle imposte per la cessione sul mercato
delle azioni proprie di Pirelli SpA (30 milioni di euro) e 36 milioni di
euro riconosciuti da Cisco Systems nell'ambito della cessione dei Sistemi
Ottici Terrestri avvenuta nel corso del 2000. Il risultato netto del Gruppo
nei primi sei mesi del 2002, prima degli effetti derivanti dalla
partecipazione in Olimpia è positivo per 2 milioni di euro; a seguito di
tali effetti risulta negativo per 52 milioni, contro il risultato positivo
di 200 milioni di euro registrato nel primo semestre 2001. Il patrimonio
netto al 30 giugno 2002 ammonta a 5.207 milioni di euro contro i i 5.660 di
fine 2001, per effetto della perdita del semestre (52 milioni di euro), per
il pagamento dei dividendi (149 milioni di euro) ma soprattutto per il
negativo effetto cambio pari a 236 milioni di euro. In linea con le
previsioni anticipate nel Piano Triennale, al 30 giugno 2002 l'indebitamento
netto ammonta a 1.618 milioni di euro (1.089 milioni di euro a fine 2001),
tenuto conto: dell'ultimo pagamento delle imposte per 263 milioni di euro
inerenti alla cessione di Optical Technologies a Corning; del pagamento di
dividendi per 149 milioni di euro; degli oneri di ristrutturazione per 72
milioni di euro. Il free cash flow è positivo per 59 milioni di euro. Gli
investimenti in beni patrimoniali ammontano a 150 milioni di euro, contro i
310 milioni di euro del primo semestre 2001. Il rapporto con gli
ammortamenti è di 0,94 (1,88 nel 2001). L'impegno prioritario del Gruppo
nel campo della ricerca e dell'innovazione tecnologica, nonostante la
congiuntura negativa, viene confermato anche nel primo semestre del 2002 con
un incremento dei costi di ricerca e sviluppo a 115 milioni di euro (109
milioni di euro del primo semestre 2001), pari al 3,4% sulle vendite (
2,8%). Il personale del Gruppo al 30 giugno 2002 è formato da 38.043 unità,
contro le le 39.127 di fine 2001 e contro le 40.674 di fine giugno 2001. Per
quanto riguarda le prospettive per il secondo semestre, a livello di
risultato operativo, considerata la buona tenuta dei Settori Cavi e Sistemi
Energia e Pneumatici, si prevede che l'andamento registrato dal Gruppo nella
prima metà dell'esercizio possa essere sostanzialmente confermato grazie
alle azioni di efficienza avviate, pur rimanendo condizionato dalla
evoluzione del mercato dei Cavi e Sistemi per Telecomunicazioni. Il
management del Gruppo continua a monitorare attentamente la condizione di
forte instabilità del quadro macroeconomico, con particolare riferimento ai
mercati delle telecomunicazioni e a quello dell'energia, pronto ad
intensificare le azioni di razionalizzazione. L'attività dei settori del
Gruppo - Settore Cavi e Sistemi Energia Le vendite del settore al 30 giugno
2002 ammontano a 1.614 milioni di euro, con un decremento del 4,6% sullo
stesso periodo dell'anno precedente. Il risultato operativo è pari a 26
milioni di euro contro i 20 milioni di euro del primo semestre del 2001.
Tale risultato è pari all'1,6% delle vendite e si confronta con l'1,2%
dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto nel primo
semestre del 2002 è negativo per 1 milione di euro, dopo oneri finanziari
pari a 27 milioni di euro, proventi straordinari per 10 milioni di euro ed
oneri fiscali pari a 10 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al
30 giugno 2002 è passiva per 521 milioni di euro, in linea con il livello
di fine 2001. A fine giugno 2002 il numero dei dipendenti è di 13.421 unità,
con una riduzione di 714 unità rispetto alla fine del 2001. Nel secondo
semestre del 2002 per il settore Settore Cavi e Sistemi Energia è previsto
un miglioramento in conseguenza dei programmi di efficienza e di
razionalizzazione in corso, permanendo un quadro macroeconico ancora
incerto. Settore Cavi e Sistemi Telecomunicazioni Le vendite del settore al
30 giugno 2002 ammontano a 284 milioni di euro, in forte flessione rispetto
allo stesso periodo del 2001 (-65%), in un contesto di mercato che, come
spiegato, sta attraversando una crisi senza precedenti. Il risultato
operativo è negativo per 20 milioni di euro contro un risultato positivo di
82 milioni di euro del primo semestre del 2001 e riflette il calo dei volumi
legato alla crisi del mercato. Il risultato netto nel primo semestre del
2002 è negativo per 33 milioni di euro, dopo oneri finanziari pari a 10
milioni di euro, oneri straordinari per 1 milione di euro ed oneri fiscali
pari a 2 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2002
è passiva per 409 milioni di euro rispetto ai 367 milioni di euro di fine
2001, con una variazione da attribuire principalmente ai fabbisogni
gestionali del periodo. A fine giugno 2002 il numero dei dipendenti è di
3.220 unità, con una riduzione di 857 unità rispetto alla fine del 2001.
Nel secondo semestre del 2002 per il settore Settore Cavi e Sistemi
Telecomunicazioni non si prevedono significativi segnali di ripresa del
mercato. Le azioni volte al miglioramento dell'efficienza proseguite anche
nella prima metà dell'anno, i cui effetti potranno essere recepiti già dai
risultati del secondo semestre, hanno l'obiettivo di mitigare gli effetti
negativi derivanti dalla attuale situazione di mercato. Settore Pneumatici -
Le vendite del settore al 30 giugno 2002 ammontano a 1.488 milioni di euro,
in aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2001. Il risultato
operativo è di 111 milioni di euro (pari al 7,5% delle vendite), in linea
con quello del primo semestre del 2001. Il risultato netto nel primo
semestre del 2002 è pari a 55 milioni di euro (dopo oneri finanziari pari a
32 milioni di euro, oneri straordinari per un milione di euro ed oneri
fiscali pari a 23 milioni di euro), contro i 51 milioni di euro del primo
semestre 2001. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2002 è passiva
per 607 milioni di euro rispetto ai 684 milioni di euro di fine 2001, con
una variazione positiva dovuta all'aumento di capitale per 80 milioni di
euro effettuato dalla controllante Pirelli SpA (controbilanciato dal
pagamento di dividendi alla controllante stessa per 30 milioni di euro),
nonché alle azioni di controllo del capitale circolante. A fine giugno 2002
il numero dei dipendenti è di 20.533 unità, con un incremento di 539 unità
rispetto alla fine del 2001, interamente dovuto all'incremento dei
lavoratori temporanei (+ 579). L'andamento del Settore Pneumatici nel
secondo semestre del 2002 è previsto leggermente migliore rispetto a quello
dell'anno precedente. In allegato i dati di sintesi di conto economico e di
stato patrimoniale, non auditati dalla società di revisione e non
verificati dal Collegio Sindacale, della gestione al 30 giugno 2002.
AD
AGOSTO RACCOLTA NETTA POSITIVA IN TUTTE LE DIVISIONI DI PIONEER, A ECCEZIONE
DI QUELLA INTERNATIONAL
Milano, 10 settembre 200 2- Nel corso del mese di agosto Pioneer Investments
ha ottenuto complessivamente una raccolta negativa per 162,7 milioni di
Euro, a seguito dell'andamento della divisione International. Dall'inizio
dell'anno la raccolta netta del gruppo rimane positiva per 2.149,5 milioni
di Euro. Il patrimonio in gestione, si è mantenuto invariato rispetto al
mese precedente anche a causa della sostanziale tenuta dei mercati nel
periodo, a 101,5 miliardi di Euro. La divisione Italia ha riportato una
raccolta netta pari a 9 milioni di Euro. Il risultato segna una inversione
di tendenza dopo 4 mesi di trend negativo. Si conferma anche in questo mese
il buon andamento del segmento high net worth che hanno raccolto +83,2
milioni di Euro (+574,7 milioni di Euro dall'inizio dell'anno), nonché dei
prodotti a capitale garantito, mentre la raccolta del settore retail è
stata pari a -18,9 milioni di Euro in netto miglioramento rispetto ai dati
fortemente negativi dei mesi precedenti. Il patrimonio della divisione, pari
a 78.900,6 milioni di Euro, è cresciuto dello 0,6% rispetto alla
rilevazione del mese precedente. La divisione America in agosto ha ottenuto
per il 19° mese consecutivo un risultato positivo, con flussi netti pari a
135,6 milioni di Euro, portando cosi il dato dall'inizio dell'anno a 2.647,8
milioni di Euro. La quota di mercato sulle vendite nette nel settore non
proprietary e' in continua crecscita, raggiungendo il 5% nel mese di giugno
e mantenendosi positiva in luglio nonostante il record storico negativo di
riscatti dell'industria. Il patrimonio di questa divisione e' pari a
18.648,5 milioni di Euro. La divisione International ha ottenuto nel mese
una raccolta netta negativa per 356,8 milioni di Euro, a seguito di un
riscatto per 400 milioni di Euro effettuato da un singolo cliente
istituzionale su un fondo monetario. E' continuato il trend positivo delle
vendite nei paesi di lingua tedesca con una raccolta pari a 25,1 milioni di
Euro (sesti per raccolta netta in giugno). Il dato complessivo dall'inizio
dell'anno è positivo per 618,8 milioni di Euro. Il patrimonio della
divisione International, pari a 2.816,6 milioni di Euro, è diminuito del
12% rispetto al mese precedente. La divisione New Europe ha ottenuto flussi
netti positivi per 49,3 milioni di Euro (+277,3 milioni di Euro dall'inizio
dell'anno). Il principale motore dei risultati della divisione è stata la
Polonia grazie all'ottimo contributo della rete distributiva di Bank Pekao
che ha continuato a vendere con successo prodotti obbligazionari e a
capitale garantito. Il patrimonio della divisione New Europe a fine mese ha
raggiunto i 1.181,4 milioni di Euro con un incremento del 5,6% rispetto al
mese precedente (+13,1% dall'inizio dell'anno). Pioneer Alternative
Investment ha raccolto nel mese 2,9 milioni di Euro con un progressivo da
inizio anno di 154,7 milioni di Euro (i dati di raccolta e di AuM sono già
compresi nei dati delle diverse aree di business). Da rilevare le
performance ottenute dai fondi di diritto italiano (Pioneer High Risk Bond,
Pioneer Balanced Hedge, Pioneer Conservative Hedge) che hanno raggiunto,
dalla data di lancio, i vertici delle classifiche italiane. Alla fine del
mese di agosto il patrimonio di Pioneer Alternative Investment ha superato i
562 milioni di Euro crescendo del 1,3% rispetto al valore di luglio.
BANCA
PROFILO: APPROVATI I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2002. L'UTILE NETTO DI PERIODO
È PARI A 1,56 MILIONI DI EURO (-49% RISPETTO AL 30/6/2001).
Milano, 10 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo
ha approvato i dati sull'andamento del primo semestre 2002, periodo
contraddistinto dal trend discendente dei mercati azionari e dall'incertezza
della ripresa economica. I risultati indicano mezzi amministrati pari a 2,2
miliardi di Euro (-12%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il calo è riconducibile totalmente alla valorizzazione dei portafogli. Il
dato sulla raccolta depurato dall'effetto della valorizzazione ha avuto
infatti un incremento del 3% rispetto al 31/12/2001. L'utile nettodi periodo
è pari a 1,56 milioni di Euro (-49% rispetto al 30/6/2001). L'attivo di
bilancio ha raggiunto i 762 milioni di Euro e il patrimonio netto i 106
milioni di Euro, in lieve calo (118 nel 2001) per il pagamento dividendi e
la distribuzione straordinaria agli azionisti della riserva sovrapprezzi di
emissione. Il numero di addetti al 30 giugno 2002 è stato di 175 unità, in
calo del 6 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente come
risultato del processo di riorganizzazione avviato nel 2001, teso ad una più
efficiente allocazione delle risorse disponibili e ad avviare decise
politiche di contenimento dei costi per fronteggiare l'impatto di una
congiuntura sfavorevole. Gli interventi riorganizzativi hanno consentito
risparmi per oltre 3 milioni di Euro (33%) alla voce "Costi e spese
diverse" rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli
investimenti sono stati ugualmente sostenuti, specie quelli diretti alla
selezione e formazione di nuove risorse. E' stato anche realizzato, in
collaborazione con Profilo Academy, un Master in Private Banking di 6 mesi
al quale hanno preso parte 15 giovani laureati e dei quali 9 sono stati
assunti con la qualifica di Junior Private Banker. In funzione del
prevedibile aumento della competizione e in linea con il piano di sviluppo
triennale della Banca, la società potenzierà il numero di risorse senior
da destinare alle aree con più diretto impatto sulla produzione di
ricavi.
CRESCE
ANCORA LA CASSA DI RISPARMIO DI SPOLETO: NEL SEMESTRE ULTERIORI IMPORTANTI
PROGRESSI NELLE ATTIVITA' OPERATIVE E NEI RISULTATI REDDITUALI
Spoleto, 10 settembre 200 2- La Cassa ha chiuso il primo semestre 2002 con
un utile netto di 2,44 milioni di euro, in aumento del 16,7% rispetto allo
stesso periodo del 2001, in linea con gli obiettivi di budget. In crescita
anche gli altri principali dati di bilancio: la raccolta complessiva ha
raggiunto i 937 milioni di euro (+5,8%) di cui la raccolta diretta pari a
576 milioni di euro (+15%) e gli impieghi pari a 426 milioni di euro
(+4,85%), a conferma dell'ampia fiducia riscossa da CaRiSpo presso il
pubblico dei risparmiatori e della qualità della sua offerta finanziaria.
La banca conferma quindi la sua fase di espansione realizzando importanti
progressi sia sotto il profilo delle attività operative, in particolare del
sostegno creditizio al territorio, che in termini di risultato economico.
"Merito dell'impegno operativo e di sviluppo svolto dalla
struttura" - commenta Pacifici - "ma anche degli effetti di un
processo di razionalizzazione e di ottimizzazione di attività e servizi che
è stato possibile definire e realizzare nell'ambito della Holding IntesaBci
Centro (che raggruppa altre 4 casse di risparmio del Centro Italia: Città
di Castello, Foligno, Rieti, Provincia di Viterbo e Ascoli Piceno). Un
progetto, quello della Holding, che mantiene tutta la sua validità e che
tra i suoi obiettivi prioritari persegue quello di rafforzare il sistema
delle casse di risparmio dell'Umbria e del Centro Italia per massimizzare il
loro contributo allo sviluppo socio-economico dei rispettivi
territori". "In questa chiave" - aggiunge Pacifici - "si
inquadra l'adesione piena e convinta al Patto per lo Sviluppo e
l'Innovazione, siglato in luglio da Holding IntesaBci Centro e dalle Casse
di Risparmio da essa partecipate con la Presidenza della Giunta
Regionale". Per quanto riguarda gli aspetti operativi, il Direttore
Generale Bruno Proietti ha dichiarato: "abbiamo raggiunto importanti
obiettivi di modernizzazione attraverso cospicui investimenti tecnologici e
significative modifiche organizzative, puntando alla valorizzazione delle
risorse umane e al miglioramento dei prodotti e dei servizi alla clientela
ed i risultati stanno premiando i nostri sforzi. Stiamo ora definendo il
piano strategico triennale con l'intento di migliorare ulteriormente
l'efficienza della gestione, riducendo il peso dei costi operativi sul
margine di intermediazione. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso
economie interne ma soprattutto puntando allo sviluppo e all'ampliamento
della rete delle nostre agenzie, in procinto di passare dalle attuali 32 a
38, con una presenza che copre ormai gran parte del territorio
regionale".
IL
BANCO DI CHIAVARI INCREMENTA L'UTILE NEL 1° SEMESTRE 2002
Chiavari, 10 settembre 2002 - L'utile netto del semestre è risultato di 9,6
milioni di euro, superiore di 1,5 milioni di euro (+18,3%) rispetto a quello
realizzato nell'analogo periodo dell'esercizio precedente. Il margine di
interesse, confermando la positiva evoluzione del primo trimestre, ha
evidenziato una crescita di 2 milioni di euro (+6,1%), posizionandosi a 34,2
milioni di euro. Tale miglioramento ha ampiamente compensato la leggera
diminuzione delle commissioni nette (-1,2%) e dei profitti da operazioni
finanziarie (-3,1%) originata dal negativo andamento dei mercati. Di
conseguenza, il margine di intermediazione è passato da 54 a 55,7 milioni
di euro (+3,1%). Gli oneri e le spese di gestione hanno registrato una
diminuzione dell'1,8% su base annua. Il risultato di gestione, pari a 18,8
milioni di euro, ha pertanto evidenziato una crescita di 2,3 milioni di euro
(+14,3%) rispetto al primo semestre 2001. Le componenti straordinarie della
gestione sono risultate pari, su base netta, a 1 milione di euro (0,3
milioni a fine giugno 2001). Per quanto concerne l'andamento della gestione
nel secondo semestre 2002, sotto il profilo economico, i costi operativi
potrebbero presentare una maggiore incidenza ed è pertanto prevedibile un
utile netto riferito all'intero esercizio corrente in linea con quello del
2001. Per quanto concerne gli aspetti patrimoniali, la massa amministrata
della clientela è pari a 4.876 milioni di euro, con incrementi dell'1,6% su
fine dicembre 2001 e del 2,5% nell'arco di un anno. All'interno di tale
aggregato la raccolta diretta è salita a 1.719,2 milioni di euro (+2,9% su
fine 2001 e +12% su base annua). La raccolta indiretta, che ha risentito in
misura marcata della depressione dei corsi azionari, si è invece attestata
a 3.157 milioni di euro, valore frazionalmente superiore a quello di fine
2001 (+0,9%) ed inferiore del 2,1% rispetto al 30 giugno dello scorso
esercizio. E' proseguita l'espansione degli impieghi che hanno raggiunto i
1.476,7 milioni di euro (+4% su fine dicembre 2001 e +9% nell'arco di un
anno). Il rapporto sofferenze nette / impieghi è risultato pari
all'1,8%.
BANCA
CR FIRENZE - CRESCE DEL 6,3% L'UTILE DEL GRUPPO NEL PRIMO SEMESTRE
2002
Firenze, 10 Settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di
Risparmio di Firenze, presieduto da Aureliano Benedetti, ha ieri approvato
la Relazione Semestrale consolidata 2002 presentata dal Direttore Generale
Lino Moscatelli. Lo stesso Consiglio ha inoltre preso atto dell'inserimento
del titolo Banca CR Firenze all'interno dell'indice Midex di Borsa Italiana,
indice che raccoglie le prime 25 società del listino in termini di
capitalizzazione e liquidità subito successive a quelle del MIB30. Rispetto
al 30 Giugno 2001, le modifiche al perimetro di consolidamento riguardano il
consolidamento proporzionale di Findomestic Banca al 50% (35% fino al terzo
trimestre 2001), il consolidamento integrale della Cassa di Risparmio di
Mirandola (proporzionale al 50,7% fino al 1° trimestre 2002) ed il
consolidamento a patrimonio netto al 47% di Cft Finanziaria (integrale fino
al 1° trimestreo 2002). L'analisi economica che segue è su base proforma
per il periodo 1/1 - 30/06/2001. Tutti gli altri dati sono raffrontati al
31/12/2001. Il gruppo - Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente,
l'utile netto consolidato è stato pari a Euro 46,1 milioni, in crescita del
6,3 %. Il margine di interesse sale del 7,3% (Euro 293,10 mil.) mentre i
ricavi da servizi, pari a Euro 161,1 milioni, scendono del 5,8%, in
particolare a causa del minore contributo degli utili da operazioni
finanziarie; la voce commissioni ed altri proventi netti, infatti, scende
solo dell'1,6%. Il margine di intermediazione sale del del 3% (Euro 478,2)
grazie alla strutturale diversificazione delle fonti di contribuzione,
elemento peculiare della composizione del Gruppo Banca CR Firenze. I costi
operativi segnano una crescita contenuta al 3,3% (Euro 298,6 milioni), in
linea con gli obiettivi, principalmente per effetto del sostenuto sviluppo
operativo della partecipata Findomestic Banca Spa (credito al consumo) ed in
parallelo con lo sviluppo delle altre attività di Gruppo mentre il costo
del personale ha registrato alla chiusura del semestre un decremento dell'
1,2%. Prosegue il trend di miglioramento del rapporto cost/income che scende
al 65,80% (da 67%). Il risultato di gestione si attesta a Euro 149,5 milioni
(+5,0%). Gli accantonamenti e le rettifiche presentano un incremento del
10,5% dovuto essenzialmente ad accantonamenti prudenziali ai fondi per
rischi ed oneri. L'utile delle attività ordinarie chiude con una crescita
del 2,3% (Euro 94,9 milioni). Rispetto al 31 Dicembre 2001, la raccolta
totale cresce del 4%, con la componente della raccolta diretta che raggiunge
gli 11.885 milioni di Euro (+7,5%). All'interno della raccolta amministrata
(+2,5%), il risparmio gestito resta sostanzialmente stabile oltre gli 8.000
milioni di Euro. Gli impieghi a clientela risultano pari a Euro 12.101 con
un incremento di circa il 5% rispetto al 31 Dicembre 2001. Il rapporto
sofferenze nette/impieghi netti passa da 1,75% della fine del 2001 a 1,13%
del 30 Giugno 2002, con un indice di copertura delle sofferenze che sale
ulteriormente al 54,4% dal 52% di fine anno. Banca Cr Firenze Spa - Sempre
molto positivo l'andamento della Capogruppo che ha chiuso il semestre con un
utile delle attività ordinarie (Euro 107,1) in crescita dell'11,4% ed un
utile netto di Euro 59,4 milioni (+6,3%). Particolare attenzione è stata
dedicata al controllo delle spese amministrative che, rimaste stabili, hanno
consentito di conseguire un risultato di gestione pari ad Euro 133 milioni,
in crescita dell'8,6%. Il cost/income ratio passa da 62,2% a 60,3%. La
raccolta diretta ha superato gli 8.500 milioni di Euro con un incremento di
circa il 4,4% e quella indiretta è rimasta stabile ad oltre 11.200 milioni.
Il rapporto gestita su indiretta totale è pari al 57,1%. Gli impieghi a
clientela sono risultati pari a Euro 7.679 milioni con un incremento del
4,2%.
BANCO
DI BRESCIA - RISULTATI PRIMI 6 MESI: UTILE NETTO A EURO 79,8 MILIONI
(+13,3%), RACCOLTA DIRETTA A EURO 11.058 MILIONI (+7,9%), IMPIEGHI A
CLIENTELA A EURO 11.209 MILIONI (-3,5%), MARGINE DI INTERMEDIAZIONE A 349,1
MILIONI (+3,7%).
Brescia, 10 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di
Brescia (Gruppo Banca Lombarda), presieduto dal Dottor Gino Trombi, ha
approvato in data odierna i risultati patrimoniali e economici al 30 giugno
2002. PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI Prosegue il positivo andamento della
raccolta diretta che registra un incremento del 7,9%, attestandosi a 11.058
milioni di Euro. Gli impieghi, pari a 11.209 milioni di Euro, sono risultati
inferiori del 3,5% rispetto al valore di fine giugno 2001 a motivo
dell'operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis realizzata
nell'ultimo trimestre del precedente esercizio; rispetto al 31 dicembre 2001
gli impieghi segnano invece una crescita molto rilevante pari al 10,9%. Il
risparmio gestito, comprese le riserve matematiche maturate sulle polizze
vita, ammonta a 10.746 milioni di Euro in lieve flessione (-1,3%) a causa
dello sfavorevole andamento del mercati finanziari. Particolarmente
sostenuta è risultata la crescita del comparto assicurativo che ha
registrato un incremento delle riserve tecniche di circa il 25%. Principali
aggregati di conto economico il margine d'interesse si attesta a 199,6
milioni di Euro (+6,0); il margine di intermediazione si colloca a 349,1
milioni di Euro (+3,7%) il totale delle spese amministrative è rimasto
sostanzialmente invariato registrando una crescita modesta pari allo 0,2%;
L'utile netto del periodo si attesta a 79,8 milioni di Euro (+13,3%). Nel
corso del semestre sono state attivate tre nuove filiali: a Merate in
provincia di Lecco, a Melzo in provincia di Milano ed a Bassano del Grappa
in provincia di Vicenza; al 30.6.2002 la rete di vendita conta 384 sportelli
con una filiale in Lussemburgo. E' proseguita positivamente l'attività di
collocamento dei prodotti del comparto Bancassicurazione con particolare
riferimento alle nuove polizze a capitale garantito oltre a quelle
tradizionali ed ai Piani a Premio ricorrente. Nell'area dei sistemi di
pagamento ha preso avvio il nuovo prodotto "Prepagato" della linea
"Carta Sempre" utilizzabile nella versione nominativa ed al
portatore sui circuiti di pagamento e prelievo nazionali ed internazionali.
Un ulteriore significativo progresso è stato registrato nell'ambito dei
canali innovativi (con 53000 utenze sui canali virtuali e 17000 clienti
operanti tramite Remote Banking) anche grazie alla rinnovata versione del
sistema multicanale integrato "Extensive" dedicato ai Piccoli
Operatori Economici e, con protocolli Cbi, utilizzabili anche per le aziende
tramite Internet.
PASSANO
A BPM GESTIONI SGR LE GESTIONI PATRIMONIALI DI BANCA DI LEGNANO
Milano, 10 settembre 2002 - Nell'ambito di un progetto di riorganizzazione
all'interno del Gruppo Bipiemme, volto ad ottimizzare i servizi offerti alla
clientela, dal 1 ottobre 2002 il servizio di "Gestione Individuale di
Portafogli" della Banca di Legnano Spa verrà ceduto a Bipiemme
Gestioni Sgr. Tale cessione non comporterà alcuna modifica né alla
tipologia delle linee di gestioni in essere, né al costo del servizio. Verrà
garantita alla clientela la continuità nella gestione dei patrimoni con
l'utilizzo di avanzate risorse tecnologiche e di specifico know how. La
Bipiemme Gestioni Sgr, infatti, opera nel settore del risparmio gestito dal
1984 e dispone di una struttura professionale altamente specializzata che
gestisce un patrimonio di oltre 15 miliardi di euro per conto di oltre
250.000 clienti privati ed istituzionali, con una quota nel mercato dei
fondi comuni italiani del 2%.
BPN
S.P.A. LANCIA SYRIO
Novara, 10 settembre 2002 - Dopo aver collocato, a partire dal 1° giugno
2002, ben 175 milioni di Euro di polizze con caratteristiche analoghe, Banca
Popolare di Novara S.p.A. si appresta a lanciare sul mercato una nuova
polizza Index Linked denominata Syrio per complessivi 100 milioni di Euro.
L'operazione è stata sollecitata dalle ulteriori richieste provenienti
dalla clientela, particolarmente orientata verso questo tipo di investimenti
che consentono una redditività costante fornita dal flusso cedolare
garantito in un momento di particolare volatilità dei mercati, permettendo
nel contempo di partecipare, in caso di ripresa nei prossimi 5 anni dei
mercati azionari mondiali, ad una quota di utile riveniente da tale
auspicata ripresa, attraverso la rivalutazione dei fondi componenti il
paniere. Le principali caratteristiche di Syrio sono: Data valuta: 30
settembre 2002; Data scadenza: 30 settembre 2007; Nominale: 100 milioni di
Euro; Cedole: 2,00% annuale; Rimborso a scadenza: 100% nominale + premio di
rimborso; Premio di rimborso: massimo tra il capitale e il 40% di
partecipazione agli utili forniti dall'andamento di un paniere di titoli
composto da 20% Sogepo Europa, 25% Sogepo America, 15% Sogepo Pacifico, 40%
Sogepo Bond; Taglio minimo: 5.000 Euro; Prenotazioni: presso i 534 sportelli
della Banca Popolare di Novara S.p.A.
MARZOTTO
1° SEMESTRE 2002: VALENTINO, ACQUISITO IL 31 MAGGIO 2002, CONSOLIDATI CON
IL METODO DELLA MESSA IN EQUIVALENZA.
Valdagno, 10 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Marzotto
S.p.A., riunitosi ieri, ha redatto la Relazione sull'andamento della
gestione nel primo semestre 2002, che verrà resa pubblica entro il prossimo
13 settembre. I dati di seguito riportati comprendono i risultati economici
del mese di giugno del Gruppo Valentino, acquisito il 31 maggio 2002,
consolidati con il metodo della messa in equivalenza. Andamento del Gruppo
Il fatturato netto consolidato del 1° semestre 2002, per area omogenea di
attività rispetto al 2001, è ammontato a 832 milioni di euro, in
diminuzione del 3,7% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente
(863 milioni). La riduzione è conseguente al calo del fatturato del settore
tessile (- 20,8%) dovuto alla congiuntura estremamente sfavorevole del
mercato e al processo di ristrutturazione in atto. Il settore abbigliamento
ha registrato un incremento dell'1,3%. Fatturato Gli utili operativi del
Gruppo sono ammontati a 39 milioni di euro (4,7% del fatturato), contro gli
87 milioni al 30 giugno 2001 (10,1% del fatturato). La forte riduzione è
stata determinata: dalla diminuzione del Margine Operativo Lordo (- 34
milioni di euro), ridottosi a 90 milioni (10,8% sul fatturato) rispetto ai
124 milioni (14,4% sul fatturato) del 1° semestre 2001. Per area di attività,
la riduzione è conseguente a: una contrazione della redditività del
settore abbigliamento che, pur mantenendosi su buoni livelli (12,6% del
fatturato), ha risentito della riduzione dei risultati della Hugo Boss,
prevalentemente a seguito di difficoltà negli Stati Uniti; una performance
negativa del settore tessile, nel comparto laniero e nel comparto liniero,
causata sia dagli effetti delle ristrutturazioni in atto, sia dalle
perduranti difficoltà di mercato che hanno comportato, pur in presenza di
un aumento dei costi delle materie prime, una riduzione dei prezzi unitari
di vendita e dei margini; dallo stanziamento prudenziale di maggiori
accantonamenti al fondo svalutazione crediti commerciali (16 milioni al 30
giugno 2002, contro 4 milioni al 30 giugno 2001); dall'aumento degli
ammortamenti operativi per 2 milioni di euro. Gli oneri finanziari netti,
per area omogenea e comprensivi delle differenze di cambio finanziarie, pari
a 6 milioni di euro (al 30 giugno 2001: 10 milioni) rappresentano lo 0,8%
del fatturato consolidato (1,1% al 30 giugno 2001). L'utile lordo della
gestione corrente, incluse le perdite del mese di giugno del Gruppo
Valentino ed al netto dei crediti d'imposta, è stato pari a 29 milioni di
euro (77 milioni al 30 giugno 2001) e rappresenta il 3,4% del fatturato.
L'utile consolidato pre-tax al 30 giugno 2002, al netto dei crediti
d'imposta sui dividendi, è ammontato a 28 milioni di euro (30 giugno 2001:
82 milioni) ed è stato influenzato, oltre che dalla citata riduzione
dell'utile operativo, dal saldo negativo (per 1 milione di euro) degli oneri
e proventi straordinari (30 giugno 2001: positivo per 6 milioni). Al 30
giugno 2002: a) l'utile netto consolidato comprensivo delle minoranze
azionarie è stato di 16,6 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 39,4
milioni del 1° semestre del 2001; b) l'utile netto di competenza degli
azionisti della Capogruppo è ammontato a 1,7 milioni di euro (30 giugno
2001: 16,2 milioni). Al 30 giugno 2002 gli organici operativi del Gruppo per
area omogenea assommavano a 11.647 unità (- 125 unità rispetto al 31
dicembre 2001 e + 134 unità rispetto al 30 giugno 2001). Organici Gli
investimenti del periodo sono ammontati a 45 milioni di euro (30 giugno
2001: 62 milioni) a fronte di ammortamenti complessivi per 35 milioni di
euro (al 30 giugno 2001: 36 milioni). Al 30 giugno 2002, per area omogenea
di attività, l'indebitamento finanziario netto del Gruppo ammontava a 535
milioni di euro, contro i 429 milioni al 30 giugno 2001 (+ 106 milioni). In
tale periodo il Gruppo Marzotto ha effettuato investimenti per 116 milioni
di euro in immobilizzazioni e per 36 milioni nell'acquisizione del Gruppo
Valentino, oltre ad aver distribuito dividendi agli Azionisti della
Capogruppo ed alle minoranze per 50 milioni di euro ed aver finanziato
l'aumento del capitale circolante netto per 50 milioni. L'indebitamento
finanziario netto del Gruppo Valentino al 30 giugno 2002, non consolidato
alla data, era pari a 222 milioni di euro. Al 30 giugno 2002, il patrimonio
netto consolidato, comprensivo delle minoranze azionarie, ammontava a 603
milioni di euro (30 giugno 2001: 576) di cui 411 milioni di competenza degli
azionisti della Capogruppo. Andamento di Marzotto S.p.A. Il fatturato della
Società è ammontato a 266 milioni di euro (- 13% rispetto al primo
semestre del 2001). La perdita operativa al 30 giugno 2002 è stata pari a 4
milioni di euro, contro un utile di 10 milioni al 30 giugno 2001. L'utile
netto è stato pari a 18 milioni di euro (39 milioni al 30 giugno 2001).
Previsioni per l'esercizio in corso Il Consiglio di Amministrazione prevede
che il fatturato di Gruppo del 2002 per il nuovo perimetro di consolidamento
(compreso il Gruppo Valentino) sarà in leggera crescita. Gli utili
operativi dell'intero esercizio, a seguito della revisione delle stime
economiche dell'esercizio effettuata dalla controllata Hugo Boss, sono
previsti al 7/8% del fatturato (esercizio 2001: 10,5%), in aumento rispetto
al 4,7% del 1° semestre 2002. Tenuto conto delle perdite del Gruppo
Valentino e subordinatamente al realizzo di cespiti immobiliari ed altri
assets non strategici, l'utile netto dell'esercizio 2002 dovrebbe non
discostarsi da quello del 2001. L'indebitamento finanziario netto a fine
esercizio, per il nuovo perimetro di consolidamento, è pertanto previsto in
diminuzione rispetto a quello al 30 giugno 2002 (per la stessa area). In
data 7 settembre 2002 la società "Industrie Zignago Santa Margherita
S.p.A." (holding finanziaria e industriale quotata alla Borsa Valori di
Milano, operante nei settori del lino, del vetro e del vino) ha annunciato
la presentazione di un'offerta pubblica di acquisto e di scambio (OPAS) che
ritiene possa essere avviata entro i primi giorni del mese di novembre,
avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie e di risparmio,
convertibili e non, emesse dalla "Marzotto S.p.A.", pari a n.
72.188.302 azioni, di cui n. 66.338.327 ordinarie, n. 3.357.009 risparmio
convertibili e n. 2.492.966 risparmio non convertibili. Industrie Zignago
Santa Margherita S.p.A. intende riconoscere a ciascun aderente all'Offerta
per ogni 3 azioni Marzotto di qualsiasi categoria portate in adesione all'Opas
un corrispettivo così composto: 17,25 euro in contanti; 1 azione ordinaria
Industrie Zignago Santa Margherita S.p.A. di nuova emissione da nominali
euro 0.52 ciascuna, godimento 1.1.2002. In relazione alla annunciata
Offerta, il Consiglio ha deliberato di avvalersi della collaborazione di
"J.P. Morgan" in qualità di advisor finanziario.
OLIDATA:
110,84 MLN DI EURO IL FATTURATO DEL 1° SEMESTRE 2002 UTILE ANTE IMPOSTE
2,01 MLN DI EURO
Pievesestina di Cesena, 10 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione
approva la relazione sul bilancio del primo semestre 2002: il risultato
ottenuto nel primo semestre del 2002 con utile ante imposte di 2,014 mln di
euro è valutato con soddisfazione considerando l'attuale scenario del
mercato dell'IT. Un calo del fatturato del 17,39% rispetto a quanto prodotto
nello stesso periodo del 2001, viene imputato principalmente alla
diminuzione delle vendite nel segmento Pubblico e in quello del Consumer. In
sintesi si riporta la tabella del fatturato suddivisa per segmento di
mercato:
Segmento di mercato
30.06.2002
30.06.2001 variaz.
variaz. in
in euro
term. %
Consumer*
22.444.179,78 28.299.467,02
-5.855.28 7,24
-20,69%
P.A. & L.A.
8.026.357,99 22.479.184,80
-14.452.826,81
-64,29%
SOHO ITALIA
26.976.427,92 27.045.645,96
-69.218,04
-0,26%
SOHO ESTERO
21.779.159,93 24.184.199,96
-2.405.040,03
-9,94%
Trade
31.100.364,46 31.812.875,32
-712.510,86
-2,24%
Software
521.889,38
365. 367,43
156.521,95
42,84%
Totale fatturato
110.848.379,46 134.186.740,50
-23.338.361,04
-17,39%
* Nel segmento Consumer è stato incorporato il segmento Utente Finale
Internet Il risultato netto d'esercizio positivo di euro 2,014 mln, si
contrappone al 3,839 mln di euro del 2001. Il Margine Operativo Lordo
ottenuto di 5,563 mln di euro (pari al 5,02% del fatturato) ha permesso di
raggiungere un Reddito Operativo di 4,007 mln di euro ( pari al 3,61% del
fatturato). Gli indici di redditività producono: un R.o.S pari al 3,61
R.o.I. pari al 3,30% e un R.O.E. pari al 5,87%. Il cash flow evidenzia come
la struttura finanziaria dell'impresa abbia seguito lo sviluppo degli
indicatori economici: la liquidità generata dalla gestione reddituale
produce nel I° S 2002 un valore positivo di 14,7 mln di euro. Olidata è il
principale produttore italiano di Personal Computer. Fondata nel 1982, vanta
centinaia di migliaia di sistemi installati e propone numerose linee di PC,
adatti a tutte le esigenze, dalla famiglia alla grande azienda. Grazie alle
moderne tecnologie impiegate, ai continui investimenti in ricerca e sviluppo
e all'adozione dei severi canoni del sistema di qualità ISO9001 per la
progettazione e la produzione, i Personal Computer Olidata garantiscono
qualità e affidabilità senza paragoni. Olidata si distingue inoltre per
essere stata la prima azienda del settore ad introdurre in Italia il sistema
Build to Order, che permette di produrre i personal computer in base alle
effettive richieste e consente quindi un'estrema flessibilità produttiva ed
adattabilità alle esigenze specifiche dei clienti ed alla costante
evoluzione del mercato. Infolink: www.olidata.it.
SAIPEM
RAGGIUNGE IL 96,8% DEI DIRITTI DI VOTO IN BOUYGUES OFFSHORE A CONCLUSIONE
DELL'OFFERTA PUBBLICA D'ACQUISTO LANCIATA IN FRANCIA
San Donato Milanese, 10 settembre 2002 - Saipem, società dell'Eni, comunica
che le azioni di Bouygues Offshore ora possedute rappresentano
complessivamente il 96,8% dei diritti di voto. Tale quota deriva
dell'acquisto di 7.398.988 di azioni a seguito dell'offerta pubblica
d'acquisto (garantie de cours) lanciata in Francia sulle azioni di Bouygues
Offshore (conclusasi il 6 settembre scorso), cui si sommano 8.685.600 azioni
che Saipem ha comprato dalla Bouygues Construction S.A (9 luglio scorso).
Saipem informa inoltre che l'offerta pubblica sul mercato americano diretta
all'acquisto di American Depositary Shares e di azioni detenute da
investitori statunitensi e' estesa fino alle ore 12:00 (New York time) di
martedì 17 settembre 2002. All'offerta, in data 6 settembre, erano state
conferite un totale di 96.970 azioni e di 415.901 American Depositary Shares,
corrispondenti all'addizionale 1,8% dei diritti di voto. Come
precedentemente annunciato, Saipem lancerà un'offerta pubblica di
riacquisto (offre publique de retrait), a cui farà seguito, indicativamente
verso la fine del mese di ottobre, lo squeeze-out dei rimanenti azionisti.
CARTOLARIZZAZIONE
IMMOBILI: RAPPORTO SCIP AGLI INVESTITORI
Roma, 10 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle
Finanze comunica che nel sito www.tesoro.it tra gli ultimi documenti
pubblicati, è disponibile la versione sia in italiano sia in inglese del
Rapporto Semestrale agli investitori della Scip, Società Cartolarizzazione
Immobili Pubblici S.r.l.
EMISSIONE
BTP
Roma, 10 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, a
seguito del comunicato stampa del 5 settembre scorso, precisa l'ammontare
delle tranches dei BTP che verranno offerti nelle relative aste: Buoni del
Tesoro Poliennali - triennali - 15.9.2002/2005 prima tranche: 3.000 milioni
di euro; "quinquennali" 15.4.2002/15.10.2007 decima tranche: 1.750
milioni di euro; "trentennali" ,1? .2.2002/2033, sesta tranche:
1.000 milioni di euro.
DIRECT
LINE DIVENTA LA PRIMA COMPAGNIA DIRETTA DI ASSICURAZIONI AUTO IN ITALIA
OTTENUTA L'APPROVAZIONE DI ISVAP E FSA ALL'ACQUISIZIONE DI ROYAL INSURANCE
Milano, 10 settembre 2002 - Con l'approvazione da parte degli istituti di
vigilanza italiano e inglese, Isvap e Fsa, Direct Line diventa la più
grande compagnia diretta di assicurazioni auto nel mercato italiano grazie
all'acquisizione di Royal Insurance, filiale italiana del Gruppo Royal &
Sun Alliance Insurance. Direct Line, che è oggi la più grande compagnia di
assicurazione diretta già in Gran Bretagna e Spagna, rafforza così
ulteriormente la sua posizione in Europa e diventa anche nel nostro Paese
leader di mercato con circa 400.000 polizze. I profitti di Direct Line Group
nella prima metà del 2002 sono stati oltre 235 milioni di Euro, un aumento
del 37% rispetto allo stesso periodo del 2001 "Direct Line è l'unica
compagnia presente in Italia a essere nata come diretta e a non presentarsi
come emanazione di una compagnia tradizionale. E' proprio dal suo DNA
diretto e dal suo essere sempre dalla parte del consumatore che nasce la
capacità di imprimere una grossa scossa al mercato" - commenta Jamie
Brown, Amministratore Delegato Direct Line Italia - "La forza del
marchio Direct Line ha già dato prova di successo in Italia: infatti in
soli 6 mesi abbiamo raggiunto una brand awareness del 20% e, grazie a questa
acquisizione, l'obiettivo delle 500.000 polizze risulta ancora più
vicino". Il mercato delle assicurazioni dirette sta dando segnali di
forte dinamismo rispetto al passato. Ricerche di mercato effettuate da
Direct Line nel corso del 2002 evidenziano che il 62% degli Italiani conosce
l'esistenza delle compagnie dirette, rispetto ad un 55% del 2001. Un
incremento ancora più significativo, che tocca addirittura il 60%, si
registra tra chi dichiara di acquistare oggi la propria polizza auto tramite
le compagnie dirette: il 5% degli Italiani. Dati Databank rivelano inoltre
che il 28% degli assicurati dichiara che allo scadere della propria polizza
ha intenzione di assicurarsi con una compagnia diretta. "Il dinamismo e
la competizione sul mercato sono segnali positivi, che Direct Line vorrebbe
veder crescere" - continua Jamie Brown - "La libera concorrenza
dovrebbe essere un diritto legittimo sia per il consumatore che per le
aziende: in un mercato libero sopravvive chi meglio soddisfa il
cliente".
ERG
ADERISCE A 1CITY.BIZ NON SOLO COME AZIONISTA, MA ANCHE COME BUYER E INTEGRA
IL MARKETPLACE NEL PROPRIO SISTEMA GESTIONALE IL GRUPPO PETROLIFERO INTENDE
SPOSTARE SU 1CITY.BIZ TUTTA LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI NON OIL PER
MIGLIORARNE L'EFFICACIA E L'EFFICIENZA
Milano, 10 settembre 2002 - Il Gruppo Erg, primo gruppo petrolifero
indipendente italiano, crede fortemente nel modello dell'e-Marketplace come
futuro del processo di gestione degli acquisti aziendali. Una convinzione
che si è concretizzata non solo nell'investimento in 1city.biz, la città
dell'impresa - il marketplace di cui Erg è azionista al 25% e per il quale
gestisce la parte relativa alla compravendita di beni e servizi per la
manutenzione e la riparazione dell'impiantistica industriale - ma anche nel
suo attivo utilizzo, che negli ultimi 6 mesi ha consentito all'azienda un
saving di oltre il 15% sui prezzi di acquisto. "L'esperienza fin qui
maturata, ci fa dire che il futuro degli acquisti, per l'efficacia e
l'efficienza ottenibile nell'intero processo, è nei marketplace e 1city.biz
è quello che meglio risponde alle nostre specifiche esigenze", ha
dichiarato Carlo A. De Vita, Responsabile Acquisti di Erg SpA. "Con
questo presupposto, ERG intende massimizzarne l'uso al punto da indirizzare
progressivamente su questa piattaforma ogni richiesta futura da rivolgere al
mercato, allo scopo di coglierne ogni vantaggio competitivo". Erg ha
scelto inoltre di integrare con 1city.biz il proprio sistema gestionale.
"Una scelta fatta in considerazione degli ulteriori duraturi benefici
che ne possono derivare in termini di efficienza del processo di
acquisto", ha dichiarato De Vita. "Con il meccanismo di 1city.biz,
i tempi di gestione di un'asta sono già al di sopra di qualsiasi
alternativa e metodo tradizionale ma siamo certi che - grazie a questa
integrazione - potremo garantire un ulteriore risparmio di tempo,
consentendo quindi ai nostri buyer di dedicarsi ad altre attività ad alto
valore aggiunto, che ci consentano una continua ottimizzazione del processo
di acquisto".
ACQUISIZIONE
DI KPMG CONSULTING UK & NL
Milano, 10 settembre 2002 - Atos Origin, uno dei principali system
integrator europei specializzati in servizi IT, ha completato l'acquisizione
di Kpmg Consulting nel Regno Unito e nei Paesi Bassi, dove le aziende
acquisite adotteranno il nome Atos Kpmg Consulting. Atos Origin ha ottenuto
da un consorzio di aziende di credito un finanziamento complessivo pari a
840 milioni di euro, che fornisce la copertura finanziaria per i 422 milioni
di euro necessari per l'acquisizione di Kpmg Consulting nel Regno Unito e
nei Paesi Bassi, rifinanziando inoltre le disponibilita' di credito gia'
esistenti e fornendo fondi adeguati alle future necessita' di business. Atos
Origin, uno dei principali service provider europei specializzati in
Information Technology ed e-business. Infolink: http://www.atosorigin.it
TECNOCASA
- IL MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO: CONTINUA IL SERENO
Milano, 10 settembre 2002 - L'andamento del mercato immobiliare italiano nel
primo semestre del 2002 è stato molto positivo, continuando un ciclo
iniziato nel 1998. Si sono registrati aumenti nei volumi delle compravendite
in diverse città.. Le quotazioni sono cresciute in tutti i segmenti
considerali. L'incremento maggiore dei valori, nel primo semestre dell'anno,
si è registrato nelle grandi città (+6%), seguite, dai capoluoghi di
provincia (+5.4%) e dai comuni dell' hinterland (+3.9%). Dall'inizio del
1999 il differenziale che si è creato fra le metropoli e i capoluoghi di
provincia è stato, a vantaggio delle prime, nell'ordine del 10%. Il gap
tocca 1'11% facendo il confronto con i comuni dell' hinterland. Dal punto di
vista geografico sono stati i capoluoghi delle province del centro Italia a
mostrare nei primi sei mesi del 2002 le crescile più consistenti (+6.9%).
Sono seguiti a ruota dai capoluoghi del sud Italia (+6.2%), mentre nel nord
gli aumenti si sono arrestati al 4.4%. Sensibili incrementi delle quotazioni
quindi, che si sono confrontati con limitate variazioni dei canoni di
locazione (+3.4% nel semestre a livello italiano); è andata meglio nelle
grandi città, ma questo non ha impedito una riduzione generalizzata dei
rendimenti. A Milano il rendimento lordo di una locazione di un bilocale è
nell'ordine del 5%, a Roma è intorno al 5.4%. Il mercato ha visto una
preferenza riservata alle soluzioni usate, che hanno evidenziato una
crescita delle quotazioni superiore dell' 1.1% rispetto al ristrutturato. Si
fa ancora sentire l' effetto traino legato alle detrazioni fiscali per gli
interventi di recupero. Si affacciano sul mercato con maggiore frequenza
rispetto al passato categorie marginali di acquirenti, come gli stranieri e
le famiglie monocomponenti. Nello stesso senso va interpretato il dato che
vede generalmente nelle grandi città le tipologie immobìlìari economiche
mettere a segno delle pe~fòrmance migliori rispetto alle altre categorie. I
box hanno superato i posti auto nella rivalutazione media: 4.9 % i primi
contro il 3.7% dei secondi. Lo scenario di riferimento non ha mostralo segni
di cambiamento significativi per quel che concerne la domanda immobiliare.
Le richieste di piccole tipologie riguardano una porzione sempre più
cospicua di potenziali acquirenti. A Milano la somma delle richieste rivolte
a mono e bilcali tocca il 65.9% e a Roma raggiunge il 50.8%. A livello
italiano va segnalata la flessione di richieste riguardanti i tre locali,
tipologia principe della famiglia classica. Nel settore dei mutui si è
assistito ad un incremento del numero di operazioni. Il tasso Euribor a 3
mesi è inferiore di circa un punto a quello di un anno fa (3.46% rispetto
al 4.53%) e questo ha agevolato la stipula di mutui. Si è incrementato
infatti il rapporto fra n° di mutui e n° di compravendite. Si è
verificato poi un balzo nell'importo erogato medio, passato dai circa 68
mila euro del primo semestre 2001 agli oltre 80 mila euro attuali. Fra le
cause bisogna considerare anche l'allungamento dei tempi medi di rimborso.
L'offerta disponibile sul mercato rimane un elemento critico per poter
rispondere in modo adeguato ad una parte cospicua di clientela. Fra le
caratteristiche apprezzabili della zona in cui è situato l'appartamento sì
trovano il verde, la sicurezza, i collegamenti e la vicinanza ai
supermercati. Sì confermano centrali le iniziative volte al recupero di
aree dimesse e più in generale di riqualificazione urbana. A beneficiare
degli effetti di rivalutazione dei valori non sono solo i quartieri
interessati, ma anche tutte le aree limitrofe. La disponibilità di spesa
media nelle grandi città è inflessione dopo molti mesi per classi
superiori ai 199 mila euro. Probabilmente sì è raggiunto un limite
riguardante la disponibilità immediata; i top prices non verranno superati
dì molto. Ulteriori espansioni di mercato saranno possibili solo con la
leva del finanziamento anche a lungo termine. Azzardare previsioni
relativamente ad un ciclo immobiliare giunto al quinto anno non è
sicuramente facile. Giocheranno un gran ruolo i tassi d'interesse dei mutui,
la conferma o meno delle agevolazioni fiscali e più in generale le
aspettative dei clienti. Proprio la percezione del mattone come bene
rifiugio, in un periodo d'incertezza come l'attuale, può risultare
l'elemento necessario alla continuazione del ciclo anche per il prossimo
anno.
SECONDO
UNA RELAZIONE DI EUROSTAT, L'INDUSTRIA CHIMICA È UNO DEI PRINCIPALI
INVESTITORI IN R&S
Bruxelles, 10 settembre 2002 - Secondo la relazione "European business,
Facts and Figures 2002" (Imprese europee, fatti e cifre per il 2002),
pubblicata da Eurostat, l'industria chimica è uno dei principali
investitori europei in ricerca e sviluppo (R&S). Il documento fornisce
informazioni sui settori chiave europei dell'industria e dei servizi, fra
cui figurano la chimica, i macchinari e gli impianti, nonché l'agroalimentare.
Nel 2000, l'industria chimica ha prodotto il 16,2 per cento del valore
aggiunto dell'industria manifatturiera dell'UE, e fra il 1990 ed il 2000 ha
evidenziato un tasso di crescita annuo pari al 3,2 per cento rispetto
all'1,9 per cento dell'intero settore manifatturiero. La chimica di base,
l'industria farmaceutica e la trasformazione delle materie plastiche hanno
inciso per oltre il 70 per cento del valore aggiunto. L'industria chimica
effettua forti investimenti in R&S. Nel 1998 ha influito per il 26 per
cento della spesa in R&S del settore manifatturiero dell'UE e,
rispettivamente, nella misura del 46,1 per cento in Belgio, del 43,2 per
cento in Danimarca e del 36,3 per cento nel Regno Unito. Nell'ambito di
questo settore, la farmaceutica ha rappresentato il 53,8 per cento della
spesa in R&S. L'industria chimica figura fra le prime tre per valore
aggiunto in 11 Stati membri dell'UE su 15 ed è il settore principale in
Belgio, Francia ed Irlanda. Il settore agroalimentare è tuttavia il più
importante in termini di valore aggiunto in sei Stati membri, vale a dire
Danimarca, Grecia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito.
HDP:PATTO
DI SINDACATO
Milano, 10 settembre 2002 - Alla Direzione sono stati illustrati i conti
semestrali, programmi e progetti industriali. Accettata la richiesta più
volte ripetuta del Presidente Nicolo' Nefri, per motivi personali, di
lasciare la carica, la Direzione lo ha ringraziato per l'opera svolta e ha
deciso di proporre al Consiglio di Amministrazione la nomina di Franco Tato'.
Inoltre, la Direzione del Sindacato non ha ritenuto che allo stato esistano
le condizioni per un allargamento del Patto. Ciò, fermi restando
l'apprezzamento e la stima unanime nei confronti della persona del Sig.
Ligresti e del gruppo che a lui fa capo.
SEAT
PG: NUOVO VERTICE PER CONSODATA
Parigi, 10 Settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della società
francese Consodata S.A., quotata sul Nouveau Marché della borsa di Parigi e
controllata da Seat Pagine Gialle S.p.A., riunitosi a Parigi, ha formalmente
approvato i risultati per il primo semestre dell'esercizio 2002. Il
Consiglio inoltre, nel prendere atto delle dimissioni del Presidente del
Consiglio di Amministrazione Marc Henon e del Direttore Generale, Patrick
Normand, ha nominato - al fine di consentire l'immediata copertura delle
cariche -Presidente , Fabrizio Grassi (Coo di Seat Pagine Gialle S.p.A.), e
Direttore Generale, Angelo Novati (Cfo di Seat Pagine Gialle S.p.A.). La
gestione operativa è affidata a Pierre le Manh , attuale Ceo per l'Europa.
Le dimissioni, già attese, di Marc Henon e Patrick Normand, azionisti di
minoranza di Consodata, fanno seguito agli accordi tra Seat e gli stessi
azionisti di minoranza siglati rispettivamente il 31 luglio 2000 e l'11
febbraio 2002 e da ultimo modificati nel luglio del 2002.
LA
MIGLIORE START-UP ITALIANA. E' UN PRIMO COMPLEANNO PIENO DI SUCCESSI, QUELLO
CHE SI APPRESTA A COMPIERE GEKOLAB, LA START-UP MILANESE NATA LO SCORSO 10
SETTEMBRE.
Milano, 10 settembre 2002 - Un'azienda della new economy gia' nata ''diversa'',
non su iniziativa di ingegneri o economisti, ma di un ex Dj e uno
Snowboarder, appassionati di informatica e da anni attivi sulla rete.
Diversa anche perche' Gekolab e' nata senza finanziamenti e senza
l'intervento di investitori esterni. Fondata da Dimitri Albino, 30 anni,
gia' sistemista del Politecnico di Torino ed esperto di Internet presso la
Commissione Europea, 10 anni dedicati all'animazione musicale in alcune
delle piu' importanti discoteche italiane e Giovanni Bruzzichelli - ''Bruzzi''
-, 29 anni, skater e campione di snow board, il webmaster piu' famoso e
discusso d'Italia http://www.bruzzi.com Gekolab e' oggi, dopo soli 12 mesi,
una realta' affermata e di successo, che impiega quasi 20 persone e che ha
visto la propria fase di crescita sfrenata, e mai interrotta, nel periodo di
maggior crisi del mercato mondiale delle tecnologie. In un anno, con un
fatturato prodotto di quasi 2 milioni di Euro, un bilancio 2001 (gli ultimi
3 mesi) in leggero utile e il primo semestre 2002 con oltre 1 milione di
Euro di fatturato, ebitda ed ebit positivi e cash flow attivo, i ragazzi di
Gekolab hanno avuto anche il tempo di ristrutturare completamente un loft di
400mq, nel centro di Milano, dove ha sede l'azienda, o di partecipare con
una squadra composta solo da personale interno alla prima gara di kart
endurance dedicata al mondo della comunicazione. Il segreto di questo
successo? Il No al Free Internet! Gekolab ha infatti sviluppato il mercato
dei servizi internet a pagamento, realizzando servizi per i piu' importanti
attori della scena nazionale ed internazionale e promuovendo innovativi
sistemi per i micropagamenti, che sfruttano il telefono per le transazioni.
La strada prosegue poi verso i servizi per la telefonia mobile, ed il
prossimo 16 settembre l'azienda sara' la prima in Italia ad offrire al
pubblico italiano la tecnologia J2Me (Java 2 Micro Edition), grazie alla
quale saranno disponibili sul cellulare i video games piu' famosi, con oltre
40 titoli gia' disponibili per gli utenti. Anche i giochi per i telefonini,
secondo la filosofia aziendale, non saranno gratuiti. ''I risultati che
abbiamo ottenuto, soprattutto in termini economici'' - commenta soddisfatto
Dimitri, fondatore e Amministratore Delegato di Gekolab - ''ci fanno
sostenere con certezza di aver realizzato il miglior progetto italiano di
start-up della new economy, prendendo come riferimento anche gli anni d'oro
a cavallo del 2000.'' - aggiungendo - ''Nel periodo di maggior crisi del
mercato mondiale e senza nessun aiuto dall'esterno, considerando che
l'azienda si e' autofinanziata con il lavoro e i risultati, puntiamo a
chiudere il bilancio 2003 con un fatturato di 3 milioni di Euro, un mol
positivo non inferiore al 10% e un consistente utile netto, che saremo
felici di non dover condividere con nessuno.'' Sollecitato, Dimitri
commenta: ''Con Gekolab volevamo dimostrare che per creare un'azienda di
successo non servono solo lauree prestigiose o, tanto meno, investitori
avventurosi. La bolla scoppiata dimostra semplicemente che per poter
sviluppare un'azienda di successo ci vogliono capacita', dedizione e massima
attenzione ai fondamentali economici.'' - aggiungendo - ''Stiamo ricevendo
numerose sollecitazioni e non escludiamo di aprire le nostre porte a
investitori istituzionali. Si', Gekobal potrebbe essere la prossima
matricola di successo, alla ripresa dei mercati finanziari, quantomeno
saremmo in grado di presentarci con obiettivi concreti e bilanci sani, a
differenza di quanto e' avvenuto fino ad oggi una novita' per gli
investitori del nuovo mercato. Per ora abbiamo iniziato a sviluppare un
piccolo gruppo, avviando una controllata a Londra, Gekolab Uk, e una nuova
compagnia telefonica, Premiumtel. In ogni caso, se decideremo di avere uno o
piu' partner finanziari al nostro fianco, sara' solo per garantirci una
crescita migliore. D'altronde siamo dei privilegiati. Non avendo situazioni
negative da sanare, possiamo permetterci di scegliere la nostra strada,
guardando con soddisfazione ai conti in nero e augurandoci buon compleanno''.
THE
NUANCE GROUP : PRESENTATO ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA 400 NEGOZI IN 55
AEROPORTI UBICATI IN 19 PAESI.
Milano, 10 settembre 2002 - E' stata presentato ieri alla comunità
finanziaria il Gruppo Nuance durante il quale sono intervenuti i vertici
aziendali di The Nuance Group Ag (Peter Petersen - President & C.E.O. e
Markus Braun - C.F.O.) e dei nuovi azionisti Stefanel S.p.A. (Giuseppe
Stefanel - Chairman e Angelo Barozzi - C.E.O.) e gruppo Pam (Arturo
Bastianello - M.D. e C.E.O. e Roberto Graziani - C.F.O.). Nel corso
dell'incontro sono stati illustrati ai principali operatori finanziari il
mercato di riferimento, le attività e le strategie di sviluppo del gruppo
Nuance con indicazioni sugli ultimi risultati disponibili e sulle previsioni
di sviluppo. Il management di The Nuance Group ritiene che il fatturato
dell'esercizio in corso possa attestarsi su valori sostanzialmente in linea
con quelli fatti registrare nel 2001 (circa 1.200 milioni di Euro) mentre l'ebitda
è previsto in leggero miglioramento rispetto ai circa 62 milioni di Euro
dello scorso esercizio. La strategia del gruppo Nuance nel prossimi anni sarà
mirata a incrementare la propria quota di mercato ed il numero di punti
vendita, focalizzando la propria attenzione nel business del retail
aeroportuale, mediante il rafforzamento degli attuali fattori di successo:
alta diversificazione geografica e di prodotto, management con esperienza
molto qualificata. Il piano triennale elaborato dal management nei mesi
precedenti l'acquisizione prevede che, grazie a queste azioni, il gruppo
Nuance possa incrementare nei prossimi due anni il proprio fatturato di
circa il 15%-20% all'anno riuscendo, al tempo stesso, ad aumentare la
propria redditività portando il valore dell' Ebitda ad oltre il 6% (dal
5,5% del 2001). I nuovi azionisti hanno già iniziato l'analisi delle linee
strategiche e hanno avviato il processo di pianificazione in modo da poter
disporre del nuovo piano triennale che sarà approvato nei prossimi mesi. Il
gruppo Nuance è il più grande operatore mondiale nel settore del retail
aeroportuale e si posiziona attualmente anche al primo posto nel settore
duty free, guadagnando, quindi, una posizione rispetto allo scorso
anno.
DAL
1° GENNAIO 2003 SWISS INTERNATIONAL AIR LINES DICE ADDIO AL PROGRAMMA
QUALIFLYER E LANCIA IL PROPRIO PROGRAMMA PER VIAGGIATORI ABITUALI: SWISS
TRAVELCLUB.
Milano, 10 settembre 2002 - Il programma Qualiflyer e' stato operato
congiuntamente da diverse compagnie aeree europee. A seguito pero' dei
numerosi cambiamenti che l'industria del trasporto aereo ha recentemente
subito, i partner del programma stanno ora perseguendo strategie differenti
- in particolar modo per cio' che concerne il fronte delle alleanze. Swiss
ha quindi deciso di proseguire con il programma Qualiflyer sotto un nuovo
nome - Swiss TravelClub - a partire dal 1° gennaio 2003. I soci che
utilizzeranno SWISS con particolare assiduita' potranno continuare ad
usufruire dei benefici previsti dal programma, conformemente al loro status
di Swiss TravelClub Silver (l'attuale Travelclub) o di Swiss TravelClub Gold
(l'attuale Travelclub Gold). E coloro che viaggerano con la massima
assiduita' saranno ancora invitati a far parte del SWISS Circle, il livello
riservato esclusivamente ai migliori clienti della compagnia. I soci del
Swiss TravelClub potranno accumulare e spendere miglia non solo volando con
Swiss. Sara' infatti possibile accumulare miglia con i partners - incluso
American Air Lines, Iberia e Finnair - strettamente allineati a Swiss in
termini di alleanza strategica. Il nuovo programma includera' un numero di
partner selezionati anche a terra. I soci Qualiflyer non dovranno fare nulla
per il trasferimento della tessera associativa e delle rispettive miglia. E
gli attuali soci Travelclub potranno beneficiare del loro status anche nel
nuovo programma Swiss TravelClub. I conti miglia Qualiflyer continueranno ad
avere la loro valenza come conti miglia Swiss TravelClub a partire dal 1°
gennaio 2003. Le miglia gia' accumulate conserveranno la loro validita'
conformemente ai Termini ed alle Condizioni Generali previsti; lo stesso
vale per tutti i premi gia' rilasciati ma non ancora utilizzati (biglietti
aerei, alberghi, ecc.). Anche il numero di tessera frequent flyer restera'
invariato: cambiera' solo il prefisso, da Qg a Lx. I soci potranno
continuare ad utilizzare la loro attuale tessera Qualiflyer finche' non
riceveranno quella sostitutiva, nel gennaio 2003, unitamente alle
informazioni dettagliate sul programma. Infolink: http://www.swiss.com/travelclub
AIR
FRANCE : IL PROGRAMMA DEI VOLI RITORNA ALLA NORMALITA
Milano, 10 settembre 2002 - A partire da martedì mattina, 10 settembre
2002, l'operatività lungo raggio, in partenza da Orly e da Roissy, ritornerà
alla normalità. Per quanto riguarda l'operatività a corto e medio raggio,
il ripristino del programma dei voli, in partenza dagli scali francesi e
europei, sarà effettivo nel corso della mattinata. Sono stati annullati
alcuni voli lungo raggio, a destinazione di Parigi, a causa di aeromobili
non disponibili dallo scalo di partenza. Sul medio raggio, a causa dei
night-stop, alcuni voli sono stati cancellati. Malgrado queste
cancellazioni, il programma sarà assicurato al 90%. La Compagnia ricorda
alla sua clientela che le informazioni sul programma dei voli sono
disponibili su Internet www.airfrance.com, o chiamando il call center al
numero 848 -88 44 66 (per i privati) o 848 - 88 22 55 (per le
agenzie).
SARÀ
PRESENTATO LA PROSSIMA SETTIMANA AI CITTADINI E A TUTTI GLI IMPRENDITORI
INTERESSATI IL NUOVO BANDO PER L'ASSEGNAZIONE DI LOTTI PRODUTTIVI AD
ARTIGIANI E A PICCOLE IMPRESE NELL'AREA CIS 1 DI COLOGNO MONZESE (MI)
Cologno, Monzese, 10 settembre 2002 - Il Comune di Cologno Monzese e
l'Agenzia Sviluppo Nord Milano (Asnm) hanno promosso la creazione di un
nuovo insediamento produttivo per artigiani e piccole imprese nell'area Cis
1, situata tra le vie Cesare Battisti e Garibaldi. La realizzazione di
questo nuovo insediamento a Cologno Monzese è possibile grazie ai
contributi previsti dal 'Fondo per lo Sviluppo' del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociale (L. 236/93). L'assegnazione dei lotti produttivi sarà
realizzata attraverso un Bando pubblico, indetto alla fine di luglio da Asnm
e dal Comune di Cologno Monzese. Le domande di partecipazione vanno
presentate entro il 30 settembre 2002, ore 18.00. Nell'ambito delle
iniziative tese a promuovere la conoscenza di quest'opportunità si è
organizzata una serata in cui affrontare diffusamente tutte le questioni
connesse al Bando e al nuovo insediamento. Saranno presenti il Sindaco
Giuseppe Milan, l'Assessore alle Attività Produttive Salvatore Lo Verso, il
Presidente di Asnm Luigi Vimercati e l'Amministratore Delegato Fabio
Terragni. Presentazione pubblica, martedì 17 settembre 2002, h. 21.00 Villa
Casati, piazza Mazzini 9, Cologno Monzese La documentazione relativa al
Bando è scaricabile dai siti Internet: www.asnm.com www.comune.colognomonzese.mi.it
TURISMO
11 SETTEMBRE UN ANNO DOPO
Milano, 10 settembre 200 2- In occasione del proprio Consiglio Direttivo
Unai - Unione Nazionale Alberghi Italiani, l'associazione di Confindustria
che raccoglie oltre 2000 imprese alberghiere distribuite su tutto il
territorio nazionale - traccia un primo quadro sulla crisi che ha investito
il settore a partire dallo scorso 11 settembre. "In attesa dei dati
definitivi sulla stagione in corso" ha dichiarato Carmela Colajacovo
Vice Presidente Unai con la delega alla comunicazione "abbiamo chiesto
ai nostri associati un'analisi riferita agli ultimi 12 mesi. I risultati
hanno purtroppo confermato le aspettative: la crisi è ancora forte ed il
recupero dalla crisi dell'11 settembre è ancora di là da venire. I motivi
li conosciamo, l'attentato, la congiuntura economica internazionale, una
stagione climatica che ha pesantemente condizionato i mesi di luglio ed
agosto. I dati parlano chiaro, negli ultimi 12 mesi, rispetto all'analogo
periodo precedente la contrazione del fatturato, si attesta mediamente al -
12,28 % con un tasso di occupazione camere che è sceso del -12,44%. Si
conferma, ad un anno dall'attentato di New York, il dato preoccupante delle
città d'arte che hanno risentito maggiormente del calo di presenze
straniere che ha colpito il nostro paese, in primis Venezia con
rispettivamente con un -14,73% e -15,20%. E' vero che su queste destinazioni
è settembre a segnare la stagione, ma difficilmente è immaginabile un
recupero sostanziale." "In questi mesi molti operatori hanno
affrontato la crisi guardando avanti, affrontando ristrutturazioni in attesa
di una ripresa che ancora tarda a venire," ha sottolineato Bartolomeo
Terranova, Presidente di Unai commentando i dati "è necessario che la
prossima Conferenza del Turismo Italiano, in programma a Lamezia Terme il
prossimo 27/28 settembre, affronti questi temi e metta in campo interventi
strutturali per un settore che negli ultimi 12 mesi ha visto le proprie
prospettive di sviluppo capovolte."
COSMIT/FEDERLEGNO-ARREDO
: INTERESSANTI SPUNTI DI RIFLESSIONE DA UNA RILEVAZIONE CONDOTTA ALL'INTERNO
DI ASSUFFICIO SULLE ESPORTAZIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2002
Milano, 10 settembre 2002 - Prendendo in esame un campione significativo per
valore assoluto del fatturato aggregato e sostanzialmente stabile nella
composizione (35 imprese che coprono il 45% del fatturato del comparto) il
Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo ci offre interessanti spunti di
riflessione sullo scenario europeo del mercato del mobile per ufficio. Dai
dati forniti, perfettamente allineati con l'indagine Istat, emerge che il
decremento di maggiore entità è quello registrato per il fatturato estero,
in calo di oltre il 18% rispetto allo stesso periodo (gennaio-aprile)
dell'anno precedente. Anche le previsioni per il terzo trimestre restano
prevalentemente pessimiste con particolare riferimento agli ordini esteri,
mentre per l'ultimo trimestre 2002 il saldo tra crescita e flessione ritorna
positivo. Cauto ottimismo, dunque, per le imprese del settore, che sulla
base della previsione degli ordinativi, vedranno una valenza principale di
crescita con maggiori aspettative sul mercato interno (40,5 per l'Italia
contro il 36,4% per l'estero). Un altro segnale incoraggiante emerge dal
confronto fra il fatturato estero, rispetto al quale quello italiano ha
avuto una caduta minore (circa dell'8% a fronte di un 18%) rivelando una
maggiore capacità di tenuta delle imprese italiane. Un'altra considerazione
riguarda la sostanziale correlazione tra il settore casa e quello
dell'ufficio, che sembrano muoversi in parallelo sul mercato, ovviamente con
i dovuti distinguo. Ed è in questo contesto che si collocano le riflessioni
di Paolo Fantoni, consigliere assUfficio: "L'attuale scenario europeo
sta rafforzando il primato dell'Industria italiana del mobile, che svolge un
ruolo di leader del mercato. Ci auguriamo che questo primato possa
estendendosi anche al settore del Mobile per Ufficio e proprio in questa
direzione dovremo muoverci anche sul piano associativo per rinsaldare le
priorità di indirizzo del mercato italiano come luogo su cui far confluire,
in prospettiva, gli interessi dei mercati. Un obiettivo che, mi auguro,
potremo raggiungere valorizzando adeguatamente quelli che da sempre
costituiscono i punti di forza dell'imprenditoria italiana, non ultima la
flessibilità intesa come capacità di cogliere in anticipo e quindi
soddisfare anche le richieste più esigenti". Il settore del Mobile per
ufficio guarda quindi avanti, facendo tesoro di tutti gli input che il
mercato trasmette. Non verranno trascurati, dunque, dati significativi
emersi dall'indagine assUfficio quali la profonda crisi delle esportazioni
verso la Germania (solo dal gennaio-marzo 2003 il 41% delle imprese
interpellate prevede una ripresa degli ordini per questo mercato) o i
segnali di difficoltà espressi dalla Francia, dal Regno Unito e dagli Stati
Uniti. Di rilevante interesse, fra i mercati più dinamici, la Grecia, il
Belgio e il Portogallo. E, in assoluta controtendenza, la Russia, che tra i
principali mercati di esportazione spicca con un incremento del 24% del
valore, a fronte di un decremento medio del 19% del valore sul totale delle
esportazioni. "Rispetto all'esperienza della partecipazione al Neocon,
che purtroppo ha avuto un risvolto negativo a causa delle gravi inadempienze
del nostro interlocutore, cercheremo di acquisire ulteriori elementi di
valutazione per intraprendere ogni possibile iniziativa utile a limitare i
danni arrecati ai nostri associati". Con queste riflessioni Bruno
Moschetta, delegato da assUfficio per le fiere estere, chiude l'amara
parentesi del Neocon, che ha visto l'associazione impegnarsi anche in ambito
legale per supportare le aziende coinvolte. Un giudizio che, lungi dal voler
chiudere l'argomento, apre invece nuove prospettive sulla presenza futura
alla fiera di Chicago, destinata ad assumere una veste sempre più
istituzionale e, quindi, credibile. "Anche sulla scorta dei fatti
accaduti - continua Moschetta - mi pare opportuno che la nostra Associazione
debba strutturarsi per agire in stretta sinergia con l'Istituto per il
Commercio Estero, che in quanto diretta emanazione del Ministero potrà
offrire ai nostri referenti internazionali precise garanzie sia in termini
economici che istituzionali. Con un obiettivo: garantire alle aziende
interessate una presenza sempre più compatta e rappresentativa e,
soprattutto, arrivare ad inserire Neocon nei programmi di attività
ordinarie di Ice 2003, a fronte di un interesse concreto da parte
dell'organizzazione fieristica rispetto ad una partecipazione italiana in
collettiva". E' la sesta partecipazione collettiva alla importante
rassegna di Colonia quella che assUfficio si prepara ad affrontare per il
prossimo ottobre. All'edizione di Orgatec targata 2002 l'associazione
parteciperà con una collettiva di \circa 1.500 mq. e uno stand
istituzionale finalizzato a proporsi come 'Punto Italia'. In un'ottica di
valorizzazione della presenza italiana nel contesto della rassegna e di
stimolo dell'afflusso dei visitatori nell'area della collettiva, assUfficio
ha previsto una vivace attività di animazione. A 'Punto Italia' sarà perciò
possibile la libera consultazione di riviste made in Italy che spazieranno
dalla moda al turismo al cibo, ma anche la scoperta del 'gusto italiano'
grazie all'allestimento di un open bar pensato come luogo di aggregazione e
di incontro fra le aziende e i loro visitatori, nonché raccogliere
materiale e informazioni sull'industria del mobile nel suo complesso e sul
settore ufficio. Ad una efficace presentazione delle aziende espositrici
punterà invece la proiezione continuativa su maxi schermo di un video che,
proponendone i profili, consentirà agli operatori interessati di cogliere
per ciascuna di esse la specificità dell'offerta e le caratteristiche
produttive. Problematiche connesse ai Piani di sicurezza e alla Garanzia del
prodotto, Oneri legati alla fornitura in opera di mobili, sedute e
complementi d'arredo per ufficio, Obblighi ed esclusioni relativi alla
produzione di Mobili elettrificati con riferimento alla norma Cei 64-8,
Realizzazione di un Dizionario tecnico in sei lingue. Sono questi i temi
prioritari individuati in relazione alle preferenze espresse dalle aziende
associate, attorno ai quali si snoderà per il prossimo anno l'attività
della Commissione Tecnica, che vede l'attiva presenza di 18 delegati di
altrettante imprese. Nelle prossime news provvederemo a documentare in
dettaglio gli sviluppi della discussione sui singoli argomenti. Chi invece
fosse interessato a conoscere i contenuti degli incontri realizzati dalla
Commissione Tecnica nel corso del 2002 può trovarne una sintesi sul sito
dell'Associazione Infolink: www.federlegno.it/assufficio/norme/commissionetecnica
AL
VIA LA SEDICESIMA EDIZIONE DEL MASTER IN TOURISM MANAGEMENT LE ISCRIZIONI SI
CHIUDONO IL 4 OTTOBRE
Milano, 10 settembre 2002 - Il settore turistico, che al di là del recente
momento congiunturale, resta in Italia e all'estero una delle aree di
business con maggiori tassi di sviluppo sia sotto il profilo economico che
occupazionale, è caratterizzato da profonde evoluzioni che con il
moltiplicarsi delle catene alberghiere, dei villaggi-vacanze, delle agenzie
di viaggio e delle aziende di promozione turistica, offrono sempre più
numerose opportunità di impiego ai più alti livelli manageriali. E'
proprio per fornire una nuova classe dirigente qualificata e
professionalmente preparata negli specifici settori dei viaggi e
dell'ospitalità, che da sedici anni il Mib School of Management e la società
di consulenza Turisma, organizzano a Trieste, nella prestigiosa sede del
Palazzo del Ferdinandeo. Il Master in Tourism Management, riservato a non più
di trenta giovani laureati (sono eccezionalmente ammessi anche giovani
diplomati con specifica esperienza nel settore). Il Master, la cui
sedicesima edizione inizierà a novembre e si concluderà a settembre del
2003 (attenzione: le iscrizioni si chiudono il 4 ottobre!) si propone di
fornire sia le competenze manageriali a carattere generale, sia la
conoscenza di tematiche specialistiche dell'industry tourism che assumono
valenza strategica in ambito gestionale e che consentono ai partecipanti di
esplorare e approfondire il mondo del turismo nella sua complessità. Il
programma del Master (consultabile insieme con le modalità di iscrizione
sul sito internet www.turisma.it è strutturato in diverse aree tematiche
che coprono tutte le realtà del management turistico. In particolare, il
corso si articola nei seguenti moduli: Basic Management, Tourism Management,
Hospitality Operations, Tour Operating & Retail, Leisure Management. Il
Master si snoda lungo un percorso formativo consistente in circa 850 ore di
lezioni attive, a cui si aggiungono 4 mesi di stage. Coordinatori del master
sono la professoressa Donata Vianelli del Mib e il dottor Piergiorgio
Mangialardi, marketing manager di Turisma. Grazie ai contributi offerti
dalla direzione Regionale Commercio, Turismo e Terziario della Regione
Friuli Venezia Giulia, la scuola mette a disposizione alcune borse di studio
per i candidati più meritevoli. "Per avere un'idea dell'importanza che
il master di Trieste riveste da sedici anni nel panorama della formazione
dei nuovi manager del turismo", afferma Piergiorgio Mangialardi,
"basti pensare che nel corso delle precedenti edizioni gli allievi sono
stati complessivamente oltre 300 e che al termine di ciascun corso si sono
tutti inseriti agevolmente nel mondo del management turistico raggiungendo
posizioni di elevata responsabilità. Alcuni sono diventati direttori
commerciali di aziende alberghiere, altri partner di società internazionali
di consulenza, altri ancora project manager di grandi eventi. I dati
statistici del placement rivelano che il 40% si è inserito in catene
alberghiere, il 25% nel settore dei Tour Operator, il 25% nei servizi
collegati al turismo (quali, per esempio, le fiere) e il restante 10% nella
consulenza direzionale". Infolink: www.turisma.it
DA
UNA ELABORAZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO SU DATI EXCELSIOR QUALE SCUOLA?
LE IMPRESE PREFERISCONO I RAGIONIERI CRESCE, LA DOMANDA DI PERITI TURISTICI,
CHIMICI ED ELETTROTECNICI. IN DISCESA L'INDIRIZZO ELETTRONICO E LA MATURITÀ
LINGUISTICA
Milano, 10 settembre 2002. Sono ancora una volta i ragionieri e i periti
aziendali i diplomati di scuola media superiore maggiormente ricercati dalle
imprese milanesi: nel corso del 2002, sono infatti oltre 9.500 le assunzioni
richieste per questo titolo di studio (ma -1,7% rispetto alle previsioni
relative al 2001). Seguono i periti informatici con quasi 2.300 nuove
assunzioni (stabile), i periti meccanici (+0,1%), e i diplomati in maturità
linguistica (-0,6%). In crescita la domanda di periti elettrotecnici (769
assunzioni; +0,3%), quello chimico (+0,3%) e soprattutto l'indirizzo
turistico-alberghiero (+0,5%; con quasi mille nuove assunzioni), mentre i
geometri e i periti edili arrivano a quasi 600 assunzioni (-0,1%). Ben
staccati la maturità classica e scientifica, con 219 assunzioni, la maturità
artistica e musicale, con 124 assunzioni e la maturità magistrale e
assimilate con soltanto 58 assunzioni. Complessivamente, delle oltre 66 mila
nuove assunzioni previste dalle imprese milanesi per il 2002, il 37,4%
(24.739) coinvolge persone in possesso di un diploma di scuola media
superiore, il 29,5% di un titolo di licenza media o elementare, il 16,2% di
un titolo universitario (in crescita rispetto al 15,4% di un anno fa). Il
16,9% dei neoassunti proviene invece dal canale di formazione professionale.
Sono questi alcuni dei dati che emergono dall'elaborazione fatta dalla
Camera di Commercio sull'ultima rilevazione Excelsior di Unioncamere
riferita ai flussi di entrata e uscita di occupati richiesti dalle imprese
per l'anno 2002. "Il mondo del lavoro - ha dichiarato Carlo Sangalli,
Presidente della Camera di Commercio di Milano - sta cambiando velocemente,
specie in una realtà come quella milanese, sempre più legata ai servizi. E
in tutto questo, ciò che fa davvero la differenza è il capitale umano.
Anche nei settori più tradizionali: non stupisce, allora, l'aumento della
domanda di diplomati in istituti alberghieri e del turismo, segno di una
ricerca sempre più insistente di professionalità e specializzazione.
L'urgenza diventa quella di creare un circolo virtuoso tra domanda e offerta
di lavoro, tra mondo scolastico e realtà produttiva. Anche perché i dati
Excelsior confermano che, sebbene in flessione (-4%), ancora nel 34,3% dei
casi le imprese milanesi non riescono a trovare facilmente la figura
professionale richiesta. Un dato che è del 43,4% per l'industria e del
29,9% per i servizi. Nel 46,1% dei casi la ragione è da rintracciare nella
ridotta presenza della figura ricercata, nel 37,6% nella mancanza di
qualificazione professionale, e nel 6% nella carenza di strutture
formative". Tutti i dati della ricerca - Diploma di scuola media
superiore e assunzioni. Delle 66.086 assunzioni previste nella Provincia di
Milano nel corso del 2002, è l'indirizzo amministrativo-commerciale (titolo
di studio: ragioniere; perito aziendale; analista contabile) il diploma di
scuola media superiore più gettonato dalle imprese con oltre 9.500
assunzioni (pari al 14,4% del tot.). Segue l'indirizzo informatico (titolo
di studio: perito informatico) con quasi 2.300 nuove assunzioni (pari al
3,4% del totale), l'indirizzo meccanico (titolo di studio: perito meccanico;
perito di industria metalmeccanica e mineraria) con 1.673 assunzioni (pari
al 2,5%), la maturità linguistica con 1.022 assunzioni (pari all'1,5%),
l'indirizzo elettronico (titolo di studio: perito elettronico; tecnico delle
industrie elettriche) con 933 assunzioni (1,4%) e l'indirizzo turistico e
alberghiero (titolo di studio: tecnico delle attività alberghiere; perito
turistico; operatore turistico) con 932 assunzioni (1,4%). Seguono
l'indirizzo elettrotecnico (titolo di studio: perito elettrotecnico) con 769
assunzioni (1,2%), quello chimico con 689 assunzioni (1%). L'indirizzo edile
(titolo di studio: perito edile; geometra) si ferma a 583 assunzioni (0,9%).
Ben staccati la maturità classica e scientifica, con 219 assunzioni (0,3%),
la maturità artistica e musicale, con 124 assunzioni (0,2%) e la maturità
magistrale e assimilate con 58 assunzioni (0,1%). Confronto tra le
previsioni del 2002 e quelle dell'anno precedente. Nelle previsioni 2002,
rispetto a quelle fatte per il 2001, si assiste ad una contrazione della
domanda di nuovi assunti provenienti dall'indirizzo
amministrativo-commerciale (erano il 16,1% nel 2001: -1,7%), da quello in
telecomunicazioni (-1,2%), da quello elettronico (-0,7%), dalla maturità
linguistica (-0,6%) e dall'indirizzo grafico e pubblicitario (-0,5%). In
crescita invece l'indirizzo turistico-alberghiero (+0,5%), quello
elettrotecnico (+0,3%) e quello chimico (+0,3%). Sostanzialmente stabili gli
altri. Conoscenza informatica e linguistica. Tra i neo-assunti di scuola
media superiore, nel 68,8% dei casi è richiesta la conoscenza informatica,
nel 48,9% è richiesta la conoscenza di una lingua straniera, mentre nel
51,6% delle volte è prevista la necessità di una ulteriore formazione (nel
21% dei casi con corsi esterni; nel 43,3% con corsi interni; nel 19,7% con
affiancamento). Tra i singoli indirizzi, è richiesta una buona conoscenza
informatica soprattutto tra gli assunti provenienti dalla maturità
linguistica (96,9%), dall'indirizzo amministrativo-commerciale (87,8%),
dalla maturità artistica e musicale (80,6%). Una buona conoscenza
linguistica è invece richiesta soprattutto tra chi è diplomato in un liceo
classico o scientifico (93,6%) e tra chi ha fatto l'indirizzo aeronautico e
nautico (100%). Infine, la necessità di una ulteriore formazione è
prevista soprattutto per chi proviene dall'indirizzo aeronautico e nautico
(94,1%), dagli altri indirizzi industriali (81,4%), dall'indirizzo
informatico (68,8%) e da quello tessile e moda (68,8%). Canale professionale
e assunzioni. Complessivamente, il 16,9% delle nuove assunzioni delle
imprese milanesi, pari ad oltre 11 mila unità, proviene da chi ha
frequentato corsi di formazione e istruzione professionali. Più in
dettaglio: 6.558 assunzioni (il 9,9% del totale) dall'istruzione
professionale statale (di durata triennale); mentre 4.591 (il 6,9%) dai
corsi di formazione professionale breve (durata biennale) organizzati dalle
Regioni. Per quanto riguarda l'istruzione professionale, l'indirizzo che ha
avuto più successo è di gran lunga quello tecnico industriale (3.400
assunzioni: 5,2%), seguito da quello turistico-alberghiero, con quasi 1.200
assunzioni (1,8%). Per quanto riguarda la formazione professionale, al primo
posto si situa l'indirizzo tecnico industriale (2.899 assunzioni: 4,4% del
totale). Assunzioni per livello di istruzione: dato complessivo. Delle 66
mila nuove assunzioni, il 29,5% (pari a 19.512 unità) coinvolge persone in
possesso di un titolo di licenza media o elementare, il 6,9% (4.591 unità)
di una formazione professionale breve, il 9,9% (6.558) di istruzione
professionale, il 37,4% (24.739) di un diploma di scuola media superiore, il
16,2% (10.686) di un titolo universitario. Tra questi ultimi, al primo posto
si situa il gruppo economico-giuridico-sociale (4.373 assunzioni: 6,6% del
totale), che supera per la prima volta dopo diversi anni il gruppo
tecnico-ingegneristico (4.068 assunzioni: 6,2% del totale).
Assunzioni previste dalle imprese per
il 2002, per livello di istruzione, indirizzi formativi e
caratteristiche richieste
|
|
Provincia di
Milano
|
|
|
|
|
|
|
|
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TOTALE
ASSUNZIONI
2002
|
di
cui: (valori %)
|
|
con
necessità di ulteriore formazione (1)
|
richiesta
conosc.
lingue
|
richiesta
conoscenza
informatica
come
|
|
Tot.
|
con
corsi
esterni
|
con
corsi
interni
|
con
affiancam.
|
|
(v.a.)
|
Utilizzatore
|
programmat.
|
|
|
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|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE GENERALE
|
66.086
|
50,3
|
21,0
|
39,6
|
18,3
|
33,4
|
42,4
|
6,7
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LICENZA MEDIA/SCUOLA DELL'OBBLIGO
|
19.512
|
35,3
|
16,5
|
23,3
|
11,6
|
4,6
|
9,0
|
0,1
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FORMAZIONE PROFESSIONALE BREVE
(2 anni)
|
4.591
|
35,2
|
10,7
|
23,5
|
16,8
|
5,1
|
17,1
|
0,1
|
|
Indirizzo agrario-alimentare
|
66
|
6,1
|
1,5
|
1,5
|
4,5
|
12,1
|
12,1
|
0,0
|
|
Indirizzo tecnico-industriale
|
2.899
|
33,6
|
6,6
|
18,3
|
20,9
|
2,4
|
18,6
|
0,1
|
|
Indirizzo tecnico-artistico
|
113
|
34,5
|
0,9
|
22,1
|
21,2
|
13,3
|
14,2
|
0,0
|
|
Indirizzo amministrativo-commerciale
|
534
|
36,3
|
19,7
|
33,7
|
4,3
|
12,0
|
30,9
|
0,0
|
|
Indirizzo turistico-alberghiero
|
401
|
46,9
|
21,2
|
36,7
|
10,2
|
18,5
|
3,5
|
0,0
|
|
Altri indirizzi
|
578
|
37,5
|
18,3
|
33,7
|
13,0
|
0,0
|
7,3
|
0,0
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ISTRUZIONE PROFESSIONALE (3 anni)
|
6.558
|
55,2
|
14,3
|
37,6
|
35,0
|
12,6
|
23,3
|
0,2
|
|
Indirizzo agrario-alimentare
|
65
|
10,8
|
9,2
|
10,8
|
0,0
|
0,0
|
1,5
|
9,2
|
|
Indirizzo tecnico-industriale
|
3.420
|
55,0
|
11,3
|
35,1
|
39,3
|
4,8
|
19,8
|
0,1
|
|
Indirizzo tecnico-artistico
|
217
|
65,0
|
5,1
|
50,2
|
54,8
|
3,2
|
4,1
|
0,5
|
|
Indirizzo amministrativo-commerciale
|
1.152
|
68,1
|
25,4
|
44,4
|
27,5
|
25,4
|
48,4
|
0,0
|
|
Indirizzo turistico-alberghiero
|
1.195
|
44,1
|
10,7
|
39,3
|
30,5
|
26,9
|
14,5
|
0,0
|
|
Altri indirizzi
|
509
|
54,4
|
22,2
|
33,2
|
29,5
|
7,7
|
22,0
|
0,0
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DIPLOMA SCUOLA MEDIA SUPERIORE
|
24.739
|
51,6
|
21,0
|
43,3
|
19,7
|
48,9
|
68,8
|
9,1
|
|
Indirizzo agrario-alimentare
|
109
|
11,9
|
1,8
|
1,8
|
10,1
|
1,8
|
2,8
|
0,0
|
|
Indirizzo aeronautico e nautico
|
17
|
94,1
|
94,1
|
94,1
|
0,0
|
100,0
|
5,9
|
0,0
|
|
Indirizzo chimico (e nucleare)
|
689
|
59,1
|
44,1
|
56,2
|
6,7
|
43,5
|
58,6
|
1,5
|
|
Indirizzo elettronico
|
933
|
56,4
|
23,3
|
46,6
|
23,0
|
37,5
|
73,2
|
8,1
|
|
Indirizzo elettrotecnico
|
769
|
48,1
|
23,5
|
43,4
|
20,8
|
35,1
|
68,3
|
2,9
|
|
Indirizzo informatico
|
2.271
|
68,8
|
30,3
|
62,4
|
28,7
|
71,0
|
26,3
|
72,9
|
|
Indirizzo meccanico
|
1.673
|
64,0
|
25,4
|
39,7
|
33,5
|
33,8
|
54,1
|
3,8
|
|
Indirizzo in telecomunicazioni
|
162
|
35,8
|
20,4
|
24,1
|
10,5
|
72,2
|
79,6
|
5,6
|
|
Indirizzo tessile e moda
|
96
|
68,8
|
49,0
|
46,9
|
16,7
|
46,9
|
65,6
|
3,1
|
|
Altri indirizzi industriali
|
86
|
81,4
|
40,7
|
55,8
|
31,4
|
50,0
|
39,5
|
0,0
|
|
Indirizzo amministrativo-commerciale
|
9.522
|
47,4
|
14,9
|
39,3
|
22,5
|
50,0
|
87,8
|
3,1
|
|
Indirizzo edile
|
583
|
50,9
|
18,0
|
39,3
|
26,9
|
21,1
|
75,1
|
4,3
|
|
Indirizzo turistico e alberghiero
|
932
|
34,3
|
17,7
|
29,1
|
13,1
|
55,2
|
28,6
|
0,0
|
|
Indirizzo grafico, pubblicitario, cinematografico
|
151
|
33,8
|
7,3
|
23,2
|
13,2
|
60,9
|
78,8
|
6,6
|
|
Indirizzo artistico, decorativo
|
54
|
40,7
|
0,0
|
40,7
|
38,9
|
77,8
|
83,3
|
0,0
|
|
Indirizzo para-sanitario sociale
|
112
|
24,1
|
13,4
|
24,1
|
0,0
|
8,9
|
23,2
|
0,0
|
|
Maturità artistica (e musicale)
|
124
|
2,4
|
1,6
|
2,4
|
0,0
|
80,6
|
80,6
|
0,0
|
|
Maturità classica e scientifica
|
219
|
34,7
|
8,7
|
34,7
|
20,1
|
93,6
|
53,0
|
0,0
|
|
Maturità linguistica
|
1.022
|
30,8
|
11,6
|
27,2
|
13,7
|
56,7
|
96,9
|
0,0
|
|
Maturità magistrale e assimilate
|
58
|
50,0
|
22,4
|
43,1
|
6,9
|
24,1
|
37,9
|
0,0
|
|
Diploma di scuola media superiore non specificato
|
5.157
|
57,3
|
26,9
|
50,5
|
10,3
|
45,4
|
62,0
|
1,7
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TITOLO UNIVERSITARIO
|
10.686
|
78,4
|
37,9
|
69,3
|
17,8
|
75,0
|
64,9
|
20,1
|
|
Gruppo scientifico
|
294
|
93,5
|
22,4
|
92,2
|
8,5
|
95,2
|
98,6
|
1,4
|
|
Gruppo agrario-alimentare
|
9
|
77,8
|
55,6
|
66,7
|
22,2
|
88,9
|
77,8
|
0,0
|
|
Gruppo tecnico-ingegneristico
|
4.068
|
80,8
|
43,3
|
74,2
|
16,0
|
85,8
|
44,2
|
50,5
|
|
Gruppo economico-giuridico-sociale
|
4.373
|
76,6
|
37,1
|
63,1
|
22,0
|
80,5
|
90,8
|
1,9
|
|
Gruppo pedagogico-linguistico-
letterario-artistico
|
213
|
54,5
|
40,4
|
48,4
|
8,5
|
65,7
|
75,6
|
0,0
|
|
Gruppo medico e paramedico
|
1.635
|
78,3
|
29,3
|
73,0
|
15,3
|
30,0
|
38,4
|
0,1
|
|
Titolo universitario non specificato
|
94
|
64,9
|
30,9
|
61,7
|
2,1
|
84,0
|
85,1
|
3,2
|
|
(1) La somma dei valori percentuali relativi alle tre
modalità indicate può superare il valore riportato nella colonna
totale in quanto le imprese potevano indicare più di una modalità di
formazione
|
|
|
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