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13 NOVEMBRE 2002
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BUSQUIN LANCIA IL SESTO PROGRAMMA
QUADRO (6PQ) CHE STANZIA 17,5 MILIARDI DI EURO PER IL FINANZIAMENTO DEI
PROGETTI DI RICERCA. ED INVITA AD AGIRE AFFINCHÉ IL SER (SPAZIO EUROPEO
DELLA RICERCA )DIVENTI REALTÀ
Bruxelles, 13 novembre 2002 - Il
commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha lanciato il sesto
programma quadro (6PQ), dichiarando alla comunità dei ricercatori europei
che spetta a loro trasformare in realtà lo Spazio europeo della ricerca (Ser).
Inaugurando, l'11 novembre a Bruxelles, la conferenza di tre giorni per il
lancio del programma, Busquin ha ribadito l'importanza del 6PQ per la
creazione dello Spazio europeo della ricerca, affermando che esso
rappresenta il quadro entro il quale ottimizzare gli sforzi di ricerca e
superare la frammentazione dovuta ai confini nazionali. Tuttavia, il
Commissario ha ricordato che le politiche, da sole, non saranno sufficienti.
"Lo Spazio europeo della ricerca non potrà essere istituito per legge.
Dovrà essere creato attraverso il vostro impegno e il vostro lavoro. Nei
prossimi tre giorni, avrete l'opportunità di metterlo in pratica". Fra
il 2002 e il 2006, il 6PQ metterà a disposizione 17,5 miliardi di euro per
il finanziamento dei progetti di ricerca. Si tratta del primo programma di
questo tipo nel quale si concretizza l'allargamento, poiché tutti i paesi
candidati parteciperanno su un piano di parità con le nazioni dell'UE. Il
sesto programma quadro prevede nuovi strumenti, come le reti d'eccellenza e
i progetti integrati, concepiti per rafforzare la cooperazione e il
coordinamento transnazionali e contribuire alla creazione di un Mercato
interno della ricerca europea. Busquin ha utilizzato il suo discorso per
sottolineare l'importanza, ai fini del successo del 6PQ, di uno sforzo
concertato da parte di tutti coloro che sono interessati alla ricerca in
Europa. "Da solo, il programma quadro non basterà a distaccare
l'Europa dal secondo gruppo di potenze scientifiche e a farle raggiungere la
vetta. Esso fungerà da leva per il rinnovamento e richiederà da parte di
tutti voi un cambiamento nella pratica, nonché un nuovo quadro di
riferimento", ha affermato il Commissario, aggiungendo: "Ora più
che mai dobbiamo pensare europeo". Busquin ha concluso il suo discorso
invitando i partecipanti ad approfittare della manifestazione per esplorare
le opportunità offerte dal 6PQ, per discutere dei problemi della ricerca e
dei nuovi strumenti, nonché per stabilire contatti con gli altri delegati
in vista di una futura collaborazione.
IL CONSIGLIO ADOTTA LE REGOLE DI
PARTECIPAZIONE AL 6PQ
Bruxelles, 13 novembre 2002 - Le proposte formulate dalla Commissione per le
regole di partecipazione al sesto programma quadro (6PQ) sono state adottate
dal Consiglio dei Ministri poco prima della conferenza che si è svolta a
Bruxelles per il lancio del 6PQ. Il documento delinea le regole che
disciplinano la partecipazione a un progetto finanziato dall'UE, tra cui il
meccanismo di assegnazione dei fondi, il tipo di finanziamento che potrebbe
essere previsto per qualsiasi progetto selezionato, la divulgazione dei
risultati, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, i principi
di valutazione delle proposte presentate e il contratto stipulato tra la
Commissione e i partecipanti al progetto. La proposta iniziale era stata
presentata dalla Commissione l'11 settembre 2001 ed emendata in seguito ai
dibattiti che hanno animato le sedute del Parlamento europeo e del Consiglio
"Ricerca". L'accordo del Consiglio comprende una dichiarazione
unilaterale del Portogallo che spiega la propria astensione dal voto sulle
regole di partecipazione. Secondo tale dichiarazione, "il Portogallo
non riesce a trovare alcuna giustificazione per l'omissione [...] di una
clausola che tutela la natura specifica dei nuovi strumenti". "Il
Portogallo ha sempre sostenuto che, a livello sia di elaborazione teorica
sia di attuazione pratica, le reti di eccellenza e i principali progetti
integrati dovrebbero mantenere la massima apertura possibile, poiché si
rischia di utilizzare i finanziamenti comunitari per rafforzare quanto è già
forte e ben funzionante, mentre sarebbe più opportuno sostenere quegli
ambiti che promettono un notevole margine di miglioramento nella qualità
del lavoro e dei risultati". Il Portogallo auspica altresì la presenza
di almeno cinque partecipanti in ogni progetto finanziato dall'UE, rispetto
ai tre definiti nella proposta della Commissione.
LA SCOZIA ORGANIZZA SEI MANIFESTAZIONI
DEDICATE AL 6PQ
Bruxelles, 13 novembre 2002 - Il Centro relais d'innovazione (Irc) della
Scozia organizza, in varie località del paese, una serie di manifestazioni
gratuite per illustrare le opportunità offerte alle imprese ed alle
associazioni commerciali dalla partecipazione al sesto programma quadro
(6PQ). Le manifestazioni si terranno dal 21 novembre al 6 dicembre a
Stirling, Aberdeen, Inverness e Edimburgo. Ogni incontro sarà dedicato ad
un singolo tema, anche se non mancherà l'informazione di carattere
generale. Tra gli argomenti trattati figurano i vantaggi offerti dal 6PQ
alle società di biotecnologie, alla produzione e trasformazione industriale
ed al settore delle Tic. L'Irc scozzese collabora con organizzazioni di
qualsiasi dimensione che operano in tutti i settori della tecnologia e
dell'industria, al fine di contribuire ad incrementare la competitività
attraverso la R&S, lo sviluppo tecnologico ed il commercio in Europa.
Per ulteriori informazioni e l'iscrizione on line consultare il seguente
indirizzo web: http://www.ircscotland.net/news_and_events/
I MERCATI DEL LAVORO NELL'UE HANNO DATO
RISULTATI MIGLIORI NONOSTANTE IL RALLENTAMENTO DELL'ECONOMIA
Bruxelles, 13 novembre 2002 . La Commissione europea approverà domani una
relazione sulla situazione occupazionale degli Stati membri nel 2001. La
relazione dà atto di risultati positivi nella creazione di nuovi posti di
lavoro e nel passaggio a politiche favorevoli all'occupazione nonostante un
contesto economico più difficile. Ma la Commissione invita anche i governi,
le aziende e i sindacati a mantenere il loro impegno a riformare i mercati
del lavoro. Il pacchetto passa ora al Consiglio dei Ministri dell'UE. Il
Commissario europeo per l'Occupazione e gli Affari sociali, Anna
Diamantopoulou, ha affermato: "Gli ammirevoli risultati del 2000, anno
in cui abbiamo registrato la migliore situazione occupazionale, da molto
tempo erano difficili da ripetere nel 2001, ma i mercati del lavoro dell'UE
stanno ancora migliorando. Essi hanno finora resistito alle spinte
determinate dalla recessione economica perché gli Stati membri hanno
avviato e portato avanti riforme ambiziose. Se tutte le parti interessate
daranno prova di tenuta l'UE ha una buona possibilità di sormontare le
congiunture cicliche senza pagare un prezzo elevato in termini di
disoccupazione." Nel 2001 si è registrata una forte crescita
dell'occupazione con la creazione di due milioni di nuovi posti di lavoro.
Il tasso di occupazione è aumentato passando da 63,3% della popolazione
attiva nel 2000 a 63,9%. Il tasso di disoccupazione complessivo è sceso
dall'8,2% nel 2000 al 7,4% nel 2001, mentre la disoccupazione di lunga
durata è diminuita da 3,7% nel 2000 a 3,3%. Il tasso di occupazione
femminile è salito dal 54% nel 2000 al 54,9% nel 2001. La relazione mette
in luce un perdurante rafforzamento generale delle politiche per
l'occupazione. Negli ultimi anni la maggior parte degli Stati membri ha
riformato le proprie istituzioni preposte al mercato del lavoro (in
particolare i servizi per l'occupazione) al fine di arginare la
disoccupazione di lunga durata e reinserire rapidamente i disoccupati nel
lavoro o in una formazione. Anche le loro politiche per l'occupazione
appaiono più equilibrate, si è dato un maggior peso alla creazione di
posti di lavoro predisponendo un clima più favorevole agli avvii di imprese
e si è dato rilievo alle pari opportunità. Un costante progresso è
visibile nello sviluppo e nell'attuazione di strategie di apprendimento
permanente e gli Stati membri sono sempre più impegnati a raggiungere,
assieme alle parti sociali, una combinazione ottimale di flessibilità e
sicurezza del lavoro. Tuttavia gravi debolezze strutturali caratterizzano
ancora i mercati del lavoro dell'UE. Il livello di disoccupazione in
particolare quella di lunga durata - è troppo alto e troppe persone si
trovano emarginate. Molti Stati membri presentano ancora differenze
regionali inaccettabili per quanto concerne la resa del mercato del lavoro.
Altri quindici milioni di persone devono trovare un lavoro entro il 2010 se
si vuole raggiungere l'obiettivo della piena occupazione concordato a
Lisbona (un tasso di occupazione pari a 70% della popolazione attiva entro
il 2010). In particolare il tasso di occupazione dei lavoratori anziani,
pari a solo 38,5%, rimane ben al di sotto dell'obiettivo del 50% entro il
2010 e in molti Stati membri si dovranno compiere sforzi più decisi per
raggiungerlo. Punti deboli vengono alla luce anche se si esaminano le
politiche nazionali: la questione della qualità del lavoro è ancora
trattata alla spicciolata, mancano per lo più strategie in materia di
invecchiamento attivo, non si è ancora dimostrata l'efficacia delle
politiche volte a riattivare i disoccupati, in particolare cio' vale per i
gruppi vulnerabili sul mercato del lavoro, e infine le sperequazioni tra i
sessi, soprattutto in materia di retribuzione, devono essere affrontate in
modo più efficace. La Commissione, come del resto il Parlamento europeo, è
anche preoccupata perché non si è fatto abbastanza per coinvolgere tutti
gli interessati nello sviluppo e nell'attuazione delle politiche nazionali:
la Strategia europea per l'occupazione è ancora troppo spesso considerata
un affare interno dei singoli ministeri. Un più stretto coinvolgimento dei
parlamenti nazionali nella preparazione annuale e nel follow up dei piani
d'azione nazionali per l'occupazione (che confluiscono poi nella relazione
della Commissione) sarebbe un importante passo avanti. A mo' di conclusione
generale la Commissione avverte che l'attuale rallentamento dell'economia
non deve servire da pretesto per rallentare il ritmo delle riforme. Al
contrario, i governi dovrebbero dare all'occupazione una posizione ancora più
elevata nella loro scala delle priorità, se non altro fissando obiettivi
nazionali chiari, ambiziosi e misurabili per quanto concerne le loro
politiche in materia di occupazione. Dopo cinque anni la Strategia europea
per l'occupazione si trova ora a un bivio ed è maturato un consenso sul
fatto che l'anno prossimo la si dovrebbe riesaminare alla luce
dell'esperienza maturata come anche delle nuove sfide che si prospettano
all'orizzonte. La Commissione presenterà nel gennaio 2003 uno schema delle
sue proposte di riforma della strategia. Una proposta formale per gli
orientamenti per l'occupazione del 2003, che rispecchierà la forma futura
della strategia, è prevista per il prossimo aprile.
E-GOVERNMENT. FORMIGONI FIRMA
PROTOCOLLO INTESA CON STANCA NASCE IN LOMBARDIA IL PROGETTO CRS - SISS (
CARTA REGIONALE DEI SERVIZI SISTEMA INFORMATICO SOCIO SANITARIO)
Milano, 13 novembre 2002 - La Lombardia come modello per le iniziative nel
campo dell'e-government a livello nazionale, a partire dalla realizzazione
regionale della Carta dei Servizi che permetterà al Governo di portare
questo strumento in tutta Italia. Sono questi alcuni dei contenuti
principali del Protocollo d'Intesa con il Ministero per l'Innovazione
tecnologica che il Presidente della Regione, Roberto Formigoni, illustrato
ieri, nel corso di una conferenza stampa subito dopo la firma del Protocollo
stesso con il Ministro Lucio Stanca. Si tratta di un protocollo d'intesa per
lo 'Sviluppo della societa' dell'informazione'.'Fra le iniziative- ha detto
il ministro per l'Innovazione Tecnologica- il lancio della Carta nazionale
dei servizi, come riconoscimento del cittadino che colloquia in rete con la
P.A. e a livello regionale con la carta regionale lombarda. Inoltre ci sara'
la carta regionale sanitaria che, dopo la Lombardia, verra' assunta come
modello a livello nazionale'. Cos'è il Siss . Provando a presentare gli
aspetti essenziali dei Crs - Siss (Carta Regionale dei Servizi - Sistema
Informativo Socio Sanitario), la prima cosa che forse va detta è che ormai
si tratta di ben più che un progetto, essendo stato sperimentato sul campo
nella provincia di Lecco, con oltre 300.000 carte distribuite e attivate, e
avendo superato pienamente sia i test di funzionalità tecnica sia le
verifiche di soddisfazione degli operatori e della cittadinanza. Il Siss si
può descrivere come un insieme di strumenti e servizi infotelematici
progettato per offrire ai cittadini prestazioni socio sanitarie di livello
migliore, aumentando in più gli strumenti di controllo sull'intero sistema
socio sanitario lombardo. In effetti avviando il Siss alla fine del 1999, la
Regione Lombardia ha iniziato una profonda riforma tecnica e organizzativa
dei proprio sistema socio sanitario, con un doppio obiettivo: da un lato,
rendere disponibili servizi più ampi e completi per i cittadini (più
diversificati, personalizzati, accessibili in modo più semplice e rapido e
con maggiore autonomia da parte del singolo. utente); dall'altro, monitorare
totalmente la gestione dei sistema per migliorarne i livelli di efficienza e
per consentirne una migliore pianificazione (ad esempio alimentando
automaticamente le basi dati regionali, contabilizzando tutte le prestazioni
socio sanitarie, e predisponendo indicatori di efficacia e strumenti di
valutazione più precisi) Gli aspetti di maggior efficienza che il nuovo
sistema presenta spaziano dalla possibilità di una migliore interazione tra
gli operatori (che consente ad esempio lo sviluppo della medicina di gruppo)
all'automatizzazione dei flussi finanziari; e dallo scambio di dati sanitari
in modo riservato e in tempo reale, alla semplificazione e velocizzazione di
adempimenti amministrativi nei confronti della Pubblica Amministrazione
Centrale. Il sistema consente ad esempio, a operatori abilitati, la
registrazione delle nascite già in ospedale, con invio dell'atto
sottoscritto elettronicamente al comune di competenza tramite Rete Regionale
Lombarda (la rete sicura del progetto Lombardia Integrata), e aggiornamento
automatico dell'anagrafe sanitaria regionale. Il Siss appare costituito, in
estrema sintesi, dai seguenti elementi: I. Una infrastruttura tecnologica,
ossia una rete di connessione telematica tra le postazioni di lavoro di
tutti gli operatori e di tutti gli Enti Erogatori dei sistema sanitario
regionale (Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta,
Farmacisti, Aziende Ospedaliere, Aziende Sanitarie Locali, Istituti di
Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, altri enti pubblici gestori di
Attività Socio Sanitarie Integrate, Case di Cura, altri Enti Privati
Accreditati della Socio Sanità, Regione Lombardia - Dg Sanità e Dg
Famiglia e Solidarietà Sociale). Le dimensioni della rete si possono
intuire ricordando il numero degli operatori e quello degli enti erogatori
del sistema sanitario regionale, superiori rispettivamente a 160.000, e a
2.400 unità. 2. Un applicativo integrato, ossia un Sw unico per la gestione
dei servizi socio sanitari offerti ai cittadini, capace di integrarsi con
gli eventuali applicativi già esistenti presso gli operatori e gli Enti
Erogatori di servizi socio sanitari, e di fornire dati certi sulle
prestazioni erogate (e quindi in grado di verificare l'utilizzo delle
risorse). 3. Un insieme di servizi socio sanitari a vantaggio soprattutto
dei cittadini ma anche degli operatori e delle strutture sociosanitarie. Tra
i molteplici servizi previsti (già attivi nella provincia di Lecco) si
possono ricordare: L'identificazione dei cittadino e della classe di
esenzione nell'ambito del Servizio Sanitario Regionale. La gestione dei
Servizi Socio Sanitari al cittadino (gestione del ciclo della prestazione,
gestione delle prescrizioni farmaceutiche e delle prenotazioni di
prestazioni ambulatoriali e ospedaliere; registrazione di ricoveri, di
prestazioni e di dimissioni, ecc.) La gestione delle "anagrafiche"
degli assistiti e dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera
Scelta (con possibilità di scelta - revoca dei medico esercitata
autonomamente dal cittadino da qualunque punto di accesso al sistema) La
gestione (con garanzia di privacy) di eventi sanitari, referti medici e dati
di emergenza, consultabili dal cittadino identificato presso i punti di
accesso al sistema. 4. versione "cittadino", distribuita a tutti i
residenti per consentire l'identificazione ai fini dell'accesso ai servizi.
versione "operatore" distribuita a medici, farmacisti e operatori
abilitati ad accedere alla rete del Siss e a gestire i servizi e le attività
socio sanitarie. La carta a microprocessore del cittadino può essere
riconosciuta da tutte le postazioni degli operatori, e memorizza dati
anagrafici, amministrativi, sanitari e di emergenza medica. Il numero delle
Carte distribuite supererà, a regime, i 9 milioni di unità. Come è nato
Il progetto Siss ha una lunga preistoria: la Regione Lombardia ha infatti
avviato il processo di informatizzazione della Sanità e dei Servizi Sociali
fin dalla fine degli anni `70. Nel 1978 si è iniziata la registrazione
informatica delle schede di dimissione ospedaliera; nel 1982 si è costruita
la base dati degli assistiti lombardi, dei Medici di Medicina Generale e dei
Pediatri di Libera Scelta; nel 1985 è iniziata la registrazione delle
prescrizioni farmaceutiche, e nel 1997 quella delle prestazioni
ambulatoriali. Da queste esperienze, che miglioravano progressivamente il
controllo delle prestazioni e della spesa, è nata l'intuizione, e quindi
l'esigenza, di un nuovo Sistema Informativo capace di offrire servizi
aggiuntivi a cittadini, operatori e strutture socio sanitarie, basato sulla
connessione telematica di tutti gli operatori e sull'utilizzo di carte a
microprocessore per l'accesso ai servizi. Nel 1997 la Regione Lombardia ha
quindi avviato lo studio del progetto Crs Siss, il cui atto di nascita è
costituito dal contratto stipulato il 15/12/99 tra Regione Lombardia e
Lombardia Informatica S.p.A. per la sua realizzazione, ai sensi della Dgr n.
46380 del 19/11/99. Il contratto, della durata complessiva di 9 anni,
prevede due stadi di attuazione: il primo, biennale, finalizzato alla
ricerca e alla sperimentazione di un prototipo dell'applicativo integrato
limitatamente alla provincia di Lecco; e il secondo, soggetto ad
approvazione della Giunta Regionale e condizionato al buon esito della
sperimentazione, finalizzato all'estensione dei progetto su tutto il
territorio lombardo. II 15/12/2001 si è concluso il primo stadio, e il
15/3/2002 la Giunta, valutandone positivamente i risultati, ha deliberato la
prosecuzione del progetto e l'avvio del secondo stadio di attuazione. Come
si svilupperà - Lo sviluppo dei Siss procede contemporaneamente lungo due
direzioni: una "orizzontale", tendente all'estensione geografica
dei sistema, ed una "verticale", tendente a un aumento delle
funzioni supportate dalla Carta e alla moltiplicazione dei suoi possibili
utilizzi, così da trasformarla sempre più chiaramente da "carta
sanitaria" a "Carta Regionale dei Servizi". La crescita
"orizzontale" è già delineata con chiarezza: il servizio si
estenderà su tutta la Regione, provincia per provincia, partendo dalle
province più esterne. Nel 2003 è prevista la diffusione di 1.700.000
carte, e nei due anni successivi, di 3.500.000 carte all'anno. Fino al 2008,
che secondo il programma di attuazione è l'anno conclusivo, si svolgeranno
quindi operazioni di completamento, integrazione e messa a regime dei
sistema. L'evoluzione "verticale" è invece prevedibile solo nei
suoi primi sviluppi. La carta a microprocessore consente fin d'ora di
accedere, oltre che ai servizi socio sanitari, ai servizi comunali
disponibili ori line (il comune di Lecco sta sviluppando l'accesso tramite
Carta Regionale Servizi a servizi bibliotecari, servizi di
autocertificazione, e servizi correlati all'indicatore Socio Economico quali
Assegni Familiari e Borse di studio, ecc.) Nei prossimi anni si può dunque
prevedere che i servizi accessibili tramite Crs aumenteranno per l'offerta
crescente della Pubblica Amministrazione e di soggetti privati quali banche,
centri commerciali ecc. La carta potrà essere "accettata" da
qualunque Ente pubblico, e sarà possibile, ad esempio, colloquiare col
proprio Comune per il versamento dell'ICI o per comunicare una variazione di
residenza, con l'Inps per verificare la propria posizione pensionistica, con
l'Agenzia delle Entrate per controllare informazioni catastali, ecc.
Inoltre, potendo supportare più certificati per l'apposizione di firma
elettronica, la carta consentirà un'ampia gamma di transazioni ori line.
Anche il Governo nazionale è impegnato nella realizzazione di una Carta
Nazionale dei Servizi, di cui sta definendo, in accordo con le Regioni, i
requisiti standard per Carte emesse da qualunque Ente Pubblico su tutto il
territorio nazionale. La Regione Lombardia, delegata dalle altre Regioni a
concordare col Governo sia gli standard tecnologici sia le modalità di
emissione, potrebbe dunque essere la prima Regione in Italia a sperimentare
sul suo territorio una Carta Servizi con le caratteristiche e il valore
della Carta Nazionale. In definitiva, si può dire che la Carta Regionale
Servizi tenderà a crescere in modo autonomo e quasi imprevedibile,
attraendo, per così dire, opportunità e interessi diversificati; e che la
convergenza coi progetto governativo di Carta Nazionale dei Servizi la
renderà utilizzabile sull'intero territorio nazionale, in attesa che
accordi a più ampio raggio, che già si intravedono, ne consentano un
utilizzo ancora più ampio all'interno della Comunità Europea
ENTRATE TRIBUTARIE GENNAIO - SETTEMBRE
2002
Roma 13 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che nel periodo gennaio - settembre 2002 sono state accertate entrate
tributarie dello Stato - calcolate secondo il criterio della competenza -
per un ammontare pari a 223.167 milioni di euro, in diminuzione di 5.746
milioni di euro (-2,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno 2001. Imposte
dirette. Nel complessivo periodo gennaio-settembre sono diminuite di 6.819
milioni di euro (-5,5%) collocandosi a quota 116.761 milioni di euro. L'Irpef
è cresciuta di 1.005 milioni di euro (+ 1,2%), attestandosi a 87.713
milioni di euro, mentre l'Irpeg è diminuita di 2.522 milioni di euro
(-14,1%), per un totale di 15.416 milioni di euro. Le imposte sostitutive
sulle plusvalenze diminuiscono di 2.172 milioni di euro (-38,4%). Imposte
indirette. Sono aumentate di 1.073 milioni di euro (+1,0%), arrivando a
quota 106.406 milioni di euro. Il gettito dell'Iva aumenta, rispetto allo
stesso periodo 2001, di 1.714 milioni di euro (+2,7%). La componente sugli
scambi interni è in aumento di 2.442 milioni di euro (+4,5%), mentre la
componente sulle importazioni evidenzia una diminuzione di 708 milioni di
euro (-7,9%).
SUL SITO LA NEWSLETTER QCS NEWS -
OTTOBRE 2002
Roma, 13 novembre 2002 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che sul sito www.tesoro.it è disponibile il nuovo numero della newsletter
Qcs news, a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali
Comunitari. Il Tema del mese è dedicato alla semplificazione delle
procedure dei Fondi Strutturali con un intervento del Vice Ministro
Gianfranco Miccichè. Questi gli altri titoli principali: Programmazione
'94/99, in linea con la media Ue; Un Forum telematico per le Azioni
Innovative ; Nel Sud l'occupazione cresce più che al Centro-Nord;
Immigrazione clandestina sotto osservazione.
IMMOBILI PUBBLICI: SUL SITO LA
PRESENTAZIONE DELLA SECONDA OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE
Roma, 13 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che è disponibile sul sito www.tesoro.it
tra gli ultimi documenti pubblicati, la presentazione della seconda
operazione di cartolarizzazione degli immobili pubblici.
CASSA DEPOSITI E PRESTITI: SCELTI GLI
ARRANGER PER LA CARTOLARIZZAZIONE.
Roma, 13 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che la Cassa depositi e prestiti ha selezionato Banca Imi, Intesa Bci,
Lehman Brothers e Ubs Warburg quali arranger e collocatori dei titoli
relativi all'operazione di cartolarizzazione di un portafoglio mutui
concessi a soggetti gestori di pubblici servizi.
SUL SITO I DATI DEL QCS PER IL
MEZZOGIORNO (OBIETTIVO 1)
Roma, 13 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che sul sito www.tesoro.it, tra gli ultimi documenti pubblicati, sono
disponibili i dati forniti dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e
di Coesione sulle certificazioni di spesa (al 30 ottobre 2002) e sulla
realizzazione degli obiettivi di spesa (al 30 giugno 2002), relativi al
Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per il Mezzogiorno (regioni
dell'Obiettivo 1).
BORSA ITALIANA ITALIAN EXCHANGE: 3°
ROAD SHOW NUOVO MERCATO
Milano, 13 novembre 2002 - Il prossimo 20 novembre a Palazzo Mezzanotte
presso il Congress and Trading Center di Piazza degli Affari, 6, organizzato da Borsa Italiana Italian Exchange si svolgerà il 3° Road Show
Nuovo Mercato. La manifestazione sarà un'occasione per incontrare le società
quotate discutere di innovazione e tecnologia approfondire scenari di
settore e il mercato.
Programma
08.30 registrazione
09.15 saluto di benvenuto
Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italia
09.30 La banda larga
come leva strategica
11.00 Per gli operatori fissi Tlc
a cura di Caboto
IntesaBci
Intervengono:
Giovanni Gorno Tampini, Amministratore Delegato
Caboto IntesaBci
Maurizio Gasparri, Ministro delle Comunicazioni
Silvio
Scaglia, Amministratore Delegato e.Biscom
Renato Soru, Presidente e
Amministratore Delegato Tiscali
Corrado Sciolla Direttore Generale Wind
11.30 nuovi strumenti di analisi dei mercati a cura di Bloomberg
14,30 osservatorio sui nuovo mercato
15.00 a cura di Tamburi & Associati
- Web Equity Intervengono Claudio Berretti, Direttore Tamburi &
Associati Matteo Gatti, Vice Direttore Tamburi & Associati
15.00 an
overview of the it services industry a cura di Banca Imi Intervengono Paola
Toschi, Head of Equity Small Mid Caps Team Banca Imi Sabrina Maggio It
Service Equity Analyst Banca Imi Maurizio Cuzari, Amministratore Delegata
Sirmi Massimo Bramati Managing Director Solution Area Tc Sistema Mario
Rizzante, Presidente Reply
16.00 a perspective on the european biotegh
industry
17,00 a cura di Société Géuérale Interviene Sebastian
Alexanderson, Director SG Cowon Healthcare Group Presentazioni delle società:
|
Sala Blu 60
|
Sala Blu 70
|
Sala Gialla
|
Sala Training
|
10.00
|
Txt
|
Finmatica
|
Enginering
|
Datalogic
|
10.30
|
Tc Sistema
|
Tas
|
Data
Service
|
It
Way
|
11.30
|
Ei.En.
|
I.Net
|
Reply
|
Novuspharma
|
12.00
|
Cad
It
|
e.Biscom
|
Datamat
|
BB Biotech
|
12.30
|
Prima Industrie
|
Tiscali
|
Tecnodiffusione
|
Biosearch
|
14.00
|
Algol
|
Ai software
|
Cairo
Communic.
|
Cdb
Web Tech
|
14.30
|
Cdc
|
Euphon
|
Mondo Tv
|
Fidia
|
15.00
|
Dmai1
|
Acotel
|
Digital
Bross
|
Inferentia
|
15.30
|
Esprinet
|
Cardnet
|
Poligrafica Sf
|
Gandalf
|
16.00
|
Opengate
|
Art’è
|
Vitaminic
|
Cto
|
16.30
|
Chl
|
Dada
|
|
|
Nel corso della giornata il
management delle società quotate sarà disponiblie ad incontrare
investitori istituzionali e analisti. Saranno inoltre presenti gli
specialisti delle società del nuovo mercato.
PRIMI NOVE MESI ESERCIZIO 2002 GRUPPO
MEDIASET RISULTATI IN LINEA CON OBIETTIVI ANNUNCIATI RIPRESA DELLA RACCOLTA
PUBBLICITARIA: +1,7% TERZO TRIMESTRE +4,7% MESE DI OTTOBRE
Cologno Monzese, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di
Mediaset, riunitosi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha
approvato la relazione trimestrale di Gruppo al 30 settembre 2002. I
risultati del terzo trimestre 2002 evidenziano un andamento positivo
dell'attività sia sul lato dei ricavi sia su quello dei costi, marcando una
netta inversione di tendenza rispetto ai primi due trimestri dell'anno.
Ricavi terzo trimestre La raccolta pubblicitaria della concessionaria
Publitalia 80 è stata decisamente superiore rispetto all'andamento del
mercato pubblicitario generale. L'andamento della raccolta sulle reti
Mediaset nel corso del terzo trimestre del 2002 (+1,7%) conferma e rafforza
i segnali positivi già visibili da giugno, quando era stato invertito il
trend negativo dei primi cinque mesi dell'anno. Costi terzo trimestre -
All'andamento positivo dei ricavi si aggiunge, sul fronte televisivo,
un'attenta e rigorosa politica di contenimento dei costi. Nel terzo
trimestre i costi operativi televisivi si sono ridotti del 9,7%. Ricavi
primi nove mesi - Il fatturato pubblicitario delle reti Mediaset nei nove
mesi (pur segnando un -1,9% rispetto ai primi nove mesi del 2001) migliora
sensibilmente rispetto al trend complessivo del mercato nazionale
pubblicitario. Costi primi nove mesi - I costi operativi televisivi nei
primi nove mesi registrano una diminuzione del 5,6% (scendendo dai 437,6
milioni di euro dello stesso periodo 2001 ai 413,0 milioni di euro di oggi),
mentre sugli investimenti in diritti tv la riduzione è stata pari a circa
161 milioni di euro. Grazie a questi risultati l'incidenza percentuale del
Margine operativo lordo (Ebitda) sui ricavi netti è rimasta sostanzialmente
invariata rispetto all'anno precedente: 58,6% al 30 settembre 2002 rispetto
al 58,2% dello stesso periodo del 2001. Ascolti televisivi primi nove mesi -
L'attento controllo dei costi televisivi non ha avuto alcun impatto sulla
qualità del prodotto e, al contrario, ha coinciso con un ulteriore
miglioramento degli ascolti. Nei nove mesi del 2002 le reti Mediaset hanno
ottenuto risultati record d'ascolto in prima serata rispetto all'omologo
periodo 2001: 43,8% contro il 42,8% (+1,0%). Canale 5 si conferma prima rete
italiana in prime time con il 23,5% di share. Ottimo il risultato di Italia
1 che registra il 12,1% in prima serata (contro l'11,0% dei primi nove mesi
del 2001), e si consolida terza rete italiana dopo Canale 5 e RaiUno.
Bilancio Consolidato Gruppo Mediaset L'andamento dei primi nove mesi del
2002 è sintetizzato nei seguenti risultati: i ricavi netti consolidati
ammontano a 1.668,4 milioni di euro rispetto ai 1.725,6 milioni di euro dei
primi nove mesi del 2001 (-3,3%). Al netto del consolidamento proporzionale
del Gruppo Epsilon la variazione percentuale si riduce al -1,6%. In
particolare i ricavi pubblicitari nei confronti dei clienti terzi al 30
settembre 2002 hanno raggiunto i 1.762,2 milioni di euro rispetto ai 1.791,6
milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente (-1,6%). Tale
risultato evidenzia un andamento in controtendenza rispetto al mercato
pubblicitario ed un miglioramento rispetto alla performance registrata nei
primi sei mesi dell'anno (-2,6%). Gli altri ricavi dell'attività televisiva
nei nove mesi sono stati pari a 87,0 milioni di euro rispetto ai 92,6
milioni di euro dei nove mesi 2001 con una lieve diminuzione di 5,6 milioni
di euro, principalmente per effetto della minor raccolta pubblicitaria nei
confronti di alcune società consociate. Nel terzo trimestre 2002 i ricavi
netti consolidati sono cresciuti del 3,1% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente. I costi operativi al 30 settembre 2002 hanno
registrato una riduzione pari a 29,7 milioni di euro passando da 720,9
milioni di euro dei primi nove mesi 2001 a 691,2 milioni di euro dei primi
nove mesi dell'esercizio in corso (-4,1%). In particolare i costi operativi
televisivi hanno segnato un decremento del 5,6% passando da 437,6 milioni di
euro a 413,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2002. Nel terzo
trimestre i costi operativi televisivi si sono ridotti del 9,7%. Il margine
operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 977,2 milioni di euro con un calo
del 2,7% rispetto ai 1.004,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001.
Nel terzo trimestre, grazie ad un aumento dei ricavi e alla diminuzione dei
costi operativi, il margine operativo lordo risulta in aumento del 12,1%
rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno precedente. Il risultato
operativo (Ebit) è passato da 491,2 milioni di euro a 412,2 milioni di
euro. L'andamento del risultato operativo (-16,1%) va posto anche in
relazione all'andamento del complesso di ammortamenti e svalutazioni che
passano da 513,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001 a 565,0
milioni di euro dell'esercizio in corso. L'incremento di tale voce è
principalmente imputabile ai maggiori ammortamenti in diritti televisivi e
all'impatto derivante dagli investimenti in fiction seriali autoprodotte.
Nel terzo trimestre 2002 il risultato operativo registra un incremento di
8,3 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2001. Il risultato
pre-imposte è stato di 331,8 milioni di euro rispetto ai 436,7 milioni dei
primi nove mesi del 2001. La variazione è imputabile, oltre che al minor
risultato operativo, alla contabilizzazione nel terzo trimestre 2001 di una
componente straordinaria positiva generata dalla conclusione della
joint-venture Epsilon. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2002
(-29,2 milioni di euro) migliora sensibilmente rispetto ai -247,8 milioni di
euro del 31 dicembre 2001 e ai -58 milioni di euro del 30 settembre 2001 in
virtù di un positivo flusso di cassa netto pari a 218,6 milioni di euro.
Evoluzione prevedibile della gestione - L'andamento della raccolta
pubblicitaria televisiva nel mese di ottobre 2002, pari a 256 milioni di
euro, registra una crescita del 4,7% rispetto allo stesso mese dell'anno
precedente (+5,2% nei confronti dei clienti terzi), consolidando il trend di
crescita della raccolta pubblicitaria avviato dal mese di giugno. Sulla base
di tale risultato e delle attuali evidenze relative alla raccolta del mese
di novembre, si confermano per la fine dell'esercizio le aspettative di
conseguire lo stesso livello di raccolta pubblicitaria registrato nel 2001 e
nel 2000. Un risultato in controtendenza rispetto al mercato nazionale di
riferimento, in un contesto internazionale ancora caratterizzato da
prospettive incerte di ripresa dell'economia. Nei primi dieci mesi del 2002
le reti Mediaset hanno ottenuto nel prime time una share complessiva del
43,9% con una crescita di 0,7 punti rispetto all'anno precedente. In prime
time Canale 5, con una share del 23,5%, si conferma prima rete nazionale.
Sulla base dell'andamento della raccolta pubblicitaria previsto negli ultimi
mesi del 2002 e dell'ulteriore forte contenimento dei costi operativi, si
potrebbe prevedere, nell'ultimo trimestre dell'esercizio, il conseguimento
di un Margine operativo lordo e di un risultato operativo superiori a quelli
registrati nello stesso periodo del 2001. Il Consiglio di amministrazione ha
inoltre adottato, come previsto dall'art. 2.6.3 del Regolamento dei mercati
organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il Codice di comportamento
sull'internal dealing. Il Codice definisce quali "persone
rilevanti": gli amministratori, i sindaci e i direttori centrali della
capogruppo oltre ai presidenti e amministratori delegati delle principali
società controllate. Le comunicazioni, riguardanti le operazioni effettuate
dalle "persone rilevanti" sulle azioni della società di ammontare
pari o superiore ad Euro 50.000,00, saranno eseguite con periodicità
trimestrale mentre quelle di ammontare superiore ad Euro 250.000,00
avverranno entro cinque giorni di Borsa aperta. Il Codice prevede che non
siano soggetti agli obblighi informativi gli atti di esercizio di stock
option o di diritti di opzione e prevede, altresì, "black-out periods",
cioè periodi predeterminati durante i quali le "persone
rilevanti" non possono compiere operazioni.
ACCOLTA LA NUOVA OFFERTA PER INTERPOWER
IL CDA ENEL ASSEGNA PER 874 MILIONI DI EURO LA TERZA GENCO ALLA CORDATA
ENERGIA ITALIANA - ELECTRABEL - ACEA SI RIDUCE L'INDEBITAMENTO NETTO,
MIGLIORA IL RAPPORTO DEBITO/PATRIMONIO
Roma, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Enel,
riunitosi oggi sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha deliberato di
accettare l'offerta presentata dal raggruppamento Energia Italiana -
Electrabel - Acea per l'acquisto del 100% di Interpower. Il prezzo offerto
dopo la richiesta di un rilancio è risultato pari a 551 milioni di euro
che, tenendo conto dell'indebitamento infragruppo di 323 milioni di euro,
rappresenta un valore complessivo della transazione pari a 874 milioni di
euro. Enel ha quindi avviato le procedure per i necessari adempimenti
relativi alla cessione. Con la cessione di Interpower, la più piccola Genco
con una capacità installata di 2611 Mw e impianti a Genova, Napoli,
Civitavecchia e Vado Ligure, Enel ha completato, entro il termine del 31
dicembre 2002, le dismissioni di capacità produttiva previste dal Decreto
Bersani per un totale di 15.057 Mw. Il controvalore complessivo della
cessione delle tre Genco è risultato dell'ordine di 8,3 miliardi di euro.
Il consiglio di amministrazione ha inoltre approvato i dati consolidati
relativi alla gestione del terzo trimestre 2002. I risultati dei primi nove
mesi del 2002 - I dati dei primi nove mesi del 2001 sono considerati nella
versione pro-forma che esclude Elettrogen e Valgen per l'intero periodo ed
Eurogen dal terzo trimestre, mentre includono Infostrada dal 1° gennaio
2001. L'energia trasportata sulla rete di distribuzione dell'Enel è pari a
189,7 TWh, in calo dello 0,8% rispetto ai 191,1 TWh registrati nello stesso
periodo dell'anno precedente per effetto della cessione delle reti
metropolitane di Roma e Torino. Nei primi nove mesi del 2002, i volumi
totali venduti da Enel sul mercato vincolato sono risultati pari a 122,5 TWh,
con una riduzione di 13,3 TWh rispetto ai primi 9 mesi del 2001 a causa del
passaggio al mercato libero di quote di vendite in alta e media tensione e
della citata cessione delle reti urbane di Roma e Torino. Le vendite del
Gruppo Enel sul mercato libero sono state di 22,5 TWh, con una quota di
circa il 33%. I ricavi, pari a 21.696 milioni di euro, sono in leggero calo
(-1,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2001. I maggiori ricavi di Wind,
delle attività internazionali e del gas compensano la riduzione dei ricavi
dell'energia elettrica in Italia, dovuta all'impatto regolatorio e alla
flessione dei prezzi dei combustibili. Il margine operativo lordo (Ebitda)
ammonta a 5.794 milioni di euro (6.336 milioni di euro nei primi nove mesi
del 2001, -8,6%). La gestione operativa migliora di circa 860 milioni di
euro. I principali componenti sono: l'aumento dei margini delle
telecomunicazioni (+518 milioni di euro), delle aree Mercato, Infrastrutture
e Reti (+214 milioni di euro), delle attività internazionali (+130 milioni
di euro). Tale miglioramento compensa in parte la seguente serie di fattori
esogeni negativi: ?impatto regolatorio (445 milioni di euro), tra cui:
cancellazione del bonus tariffario di 0,31 centesimi di euro al kWh,
introduzione dei "certificati verdi" e blocco delle tariffe;
?minori ricavi a carattere non ricorrente (265 milioni di euro), tra i quali
i minori riconoscimenti relativi a impianti Cip 6 pregressi; ?minore
produzione idroelettrica, diversa dinamica del rimborso dei costi per il
combustibile e riduzione dei margini sull'import di energia (720 milioni di
euro). La riduzione complessiva dei costi per personale e risorse esterne è
stato pari a 160 milioni di euro, di cui 130 milioni di euro nelle aree
Mercato, Infrastrutture e Reti. Il risultato operativo (Ebit), pari a 2.160
milioni di euro (2.740 milioni nei primi nove mesi del 2001, -21,2%),
rispecchia l'andamento dell'Ebitda ed include maggiori accantonamenti per 47
milioni di euro e minori ammortamenti per 9 milioni di euro. Partite
straordinarie. Le partite straordinarie nette sono positive per 415 milioni
di euro. Rispetto ai primi sei mesi dell'esercizio in corso, tali partite
straordinarie variano di -82 milioni di euro per effetto di svalutazioni di
attivo fisso e di incentivi all'esodo del personale. Si ricorda che nei
primi sei mesi del 2002 sono già state contabilizzate, fra l'altro,
plusvalenze per la vendita di Eurogen pari a 2.340 milioni di euro, che si
contrappongono ai 1.511 milioni di euro relativi alla svalutazione
dell'avviamento di Wind. Imposte sul reddito. Le imposte sul reddito dei
primi nove mesi del 2002 ammontano a 428 milioni di euro, con un'incidenza
del 25,5% influenzata dalla tassazione ad aliquota ridotta della plusvalenza
sulla cessione di Eurogen e dai benefici legati alla "Legge-Tremonti
bis". L'effetto del decreto legge numero 209 del 24 settembre 2002,
relativo alla deducibilità differita delle svalutazioni di partecipazioni,
impatta in modo limitato sul risultato del periodo. L'utile netto risulta
pari a 1.393 milioni di euro (1.524 milioni di euro nei primi nove mesi del
2001, -8,6%). La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio
netto complessivo pari a 20.250 milioni di euro (20.274 milioni di euro al
30 giugno 2002) e un indebitamento finanziario netto pari a 23.377 milioni
di euro, in flessione (-2,3%) rispetto ai 23.932 milioni di euro al 30
giugno 2002. Il capitale investito netto risulta pari a 43.627 milioni di
euro rispetto ai 44.206 milioni di euro del 30 giugno 2002. L'incidenza
dell'indebitamento sul patrimonio netto a fine periodo si riduce a 1,15
rispetto a 1,18 al 30 giugno 2002. I dipendenti del Gruppo al 30 settembre
2002 sono pari a 72.764, in calo di 304 unità rispetto al 30 giugno 2002.I
risultati del terzo trimestre 2002- Per un confronto omogeneo con i dati del
terzo trimestre 2001, questi ultimi sono considerati nella versione
pro-forma che esclude Elettrogen (ceduta nel settembre del 2001) ed Eurogen
(ceduta alla fine di maggio 2002). I ricavi, pari a 7.292 milioni di euro,
sono in linea con quelli del terzo trimestre 2001 (+0,4%). I maggiori ricavi
di Wind, delle attività internazionali e del gas compensano la riduzione
dei ricavi dell'energia elettrica in Italia dovuta all'impatto regolatorio e
alla flessione dei prezzi dei combustibili. Il margine operativo lordo (Ebitda)
ammonta a 1.925 milioni di euro, in leggero calo rispetto a quello dello
stesso periodo del 2001 (1.970 milioni di euro, -2,3%). La crescita del
margine di Wind (+154 milioni di euro) e delle attività internazionali (+41
milioni di euro), oltre alla riduzione dei costi operativi, hanno pressoché
compensato l'impatto regolatorio, il minore apporto di partite non
ricorrenti e la diversa dinamica del rimborso dei costi per il combustibile.
Il risultato operativo (Ebit) è pari a 712 milioni di euro (749 milioni di
euro nel terzo trimestre 2001, -4,9%) in presenza di ammortamenti e
accantonamenti pressoché stabili. Partite straordinarie. Le componenti
straordinarie nette sono negative per 82 milioni di euro, di cui 30 milioni
di euro relativi a svalutazioni di attivo fisso e 23 milioni di euro per
incentivi all'esodo del personale, mentre nel terzo trimestre del 2001 erano
positive per 212 milioni di euro. Imposte sul reddito. Le imposte del terzo
trimestre 2002 sono pari a 354 milioni di euro (+171 milioni di euro
rispetto al corrispondente periodo del 2001), scontando principalmente
l'impatto delle recenti modifiche normative in materia di svalutazione delle
partecipazioni e una cauta valutazione delle diverse agevolazioni fiscali.
L'utile netto è pari a 18 milioni di euro (536 milioni di euro nel terzo
trimestre 2001). Il risultato risente essenzialmente delle maggiori imposte
sul reddito e del diverso andamento delle partite straordinarie.
CAMPARI APPROVA LA RELAZIONE
TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2002 - RICAVI NETTI CONSOLIDATI PARI A EURO
457,3 MILIONI, IN CRESCITA DEL 31,7%
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide
Campari-Milano S.p.A. ha approvato i risultati consolidati relativi al
periodo 1 gennaio - 30 settembre 2002. Inoltre il Consiglio di
Amministrazione ha approvato il codice di comportamento, cosiddetto di 'insider
dealing', in ottemperanza alle indicazioni in materia di corporate
governance recentemente emanate da Borsa Italiana S.p.A. Risultati dei primi
nove mesi: Ricavi netti consolidati pari a Euro 457,3 milioni, in crescita
del 31,7%; Ebitda pari a Euro 111,7 milioni, in crescita del 53,8%; Ebita
pari a Euro 100,2 milioni, in crescita del 60,0%; Ebit pari a Euro 79,4
milioni, in crescita del 47,2%. Utile prima delle imposte del Gruppo pari a
Euro 66,0 milioni, in crescita del 18,2% I primi nove mesi del 2002 si sono
chiusi con risultati in forte crescita e con un significativo miglioramento
di tutti i margini, grazie soprattutto al positivo effetto del
consolidamento delle società neo-acquisite Skyy Spirits, Llc e Zedda Piras
S.p.A. e Sella & Mosca S.p.A. Le vendite del Gruppo sono state pari a
Euro 457,3 milioni, con una crescita del 31,7%. La crescita esterna è stata
del 31,1%, attribuibile a Skyy Spirits, Llc (per il 23,7%) e a Zedda Piras
S.p.A. e Sella & Mosca S.p.A. (per il 7,2%). La quota residua, pari al
0,1%, è attribuibile all'acquisizione brasiliana per il periodo non
consolidato nel 2001. La crescita organica al netto dell'impatto dei cambi
è stata del 2,9%, che si riduce al 0,6% per l'effetto cambi negativo,
principalmente attribuibile alla svalutazione del Real brasiliano. Le
vendite del segmento spirits, che, rappresentando il 63,1% del fatturato,
costituisce il core business del Gruppo, sono state pari a Euro 288,4
milioni, in crescita del 49,7%. Skyy Vodka prosegue il trend positivo delle
vendite anche nel terzo trimestre, con incrementi a doppia cifra sia sul
mercato statunitense sia sui mercati internazionali. La crescita organica
del segmento spirits è stata del 2,5%, favorita dal buon andamento di
CampariSoda (+5,6%), Ouzo 12 (+7,6%) e Jägermeister (+8,4%). Il brand
Campari ha invece registrato una flessione del 0,7% (-2,8% al netto degli
effetti di cambio), evidenziando peraltro un leggero recupero nel corso del
terzo trimestre rispetto alla chiusura dei primi sei mesi. Infatti mentre
sul mercato italiano la marca continua a registrare un andamento fortemente
positivo, sul mercato brasiliano, pur a fronte di un andamento positivo
delle vendite, si sconta la svalutazione del Real brasiliano, e sul mercato
tedesco permane una situazione di rallentamento dei consumi. La svalutazione
del Real brasiliano impatta peraltro negativamente anche sui brand locali
Dreher, Old Eight e Drury's, che, pur registrando un'ottima performance
delle vendite a volume e a valore in valuta locale, evidenziano una
contrazione delle vendite in valuta di consolidamento. Il debutto di Campari
Mixx, il nuovo ready to drink introdotto nel corso dell'estate sui mercati
italiano e svizzero, ha contribuito positivamente alla sviluppo del business
organico con vendite pari a Euro 4,3 milioni. Il segmento wines ha
registrato una crescita del 35,6%, interamente attribuibile all'acquisizione
dei vini Sella & Mosca. Per quanto riguarda il portafoglio esistente,
Cinzano vermouth, pur registrando una flessione del 5,1%, recupera
significativamente nel corso del terzo trimestre rispetto ai primi sei mesi,
grazie alla ripresa dell'attività di sell-in in seguito all'introduzione
del nuovo packaging. Gli spumanti continuano a registrare un trend positivo
(+3,5%), grazie soprattutto al buon andamento delle vendite sul mercato
italiano. Le vendite dei soft drinks hanno registrato un calo del 0,8%.
Questo risultato è attribuibile all'andamento non soddisfacente delle
bevande gassate, a causa soprattutto delle avverse condizioni climatiche
della stagione estiva, mentre Crodino ha registrato un'ottima performance,
con una crescita del 4,7%. Relativamente alla distribuzione geografica delle
vendite, il mercato italiano ha rappresentato il 50,0% del fatturato
consolidato, in crescita del 18,0%. Questo risultato è dovuto, per il 5,7%,
al buon andamento dei prodotti già in portafoglio (principalmente Campari,
CampariSoda, Crodino e gli spumanti Cinzano) e all'introduzione di Campari
Mixx, e per il 12,3% al consolidamento di Zedda Piras S.p.A. e Sella &
Mosca S.p.A. L'area Americhe ha rappresentato il 28,1% sul fatturato totale,
con una crescita interamente generata dal mercato Usa, per effetto del
consolidamento di Skyy Spirits, LLC, che rappresenta il 19,6% del fatturato
totale. Il business brasiliano, pari al 7,6% delle vendite totali, ha
registrato una crescita del 11,0% in valuta locale che, a causa dell'effetto
cambi, si traduce in una flessione del 9,1% in valuta di consolidamento.
L'impatto positivo del consolidamento delle citate acquisizioni si riflette
sui diversi livelli di redditività in termini sia di tassi di crescita sia
di miglioramento dei margini sul fatturato. Il margine commerciale si è
attestato a Euro 128,0 milioni, evidenziando una crescita del 44,0% e
un'incidenza sulle vendite in aumento dal 25,6% al 28,0%. L'Ebitda è stato
di Euro 111,7 milioni, in crescita del 53,8% e con un'incidenza sul
fatturato che passa dal 20,9% al 24,4%. L'Ebita, ovvero il risultato
operativo prima dell'ammortamento dell'avviamento e dei marchi, è stato
pari a Euro 100,2 milioni, registrando una crescita del 60,0% e un'incidenza
sulle vendite in aumento dal 18,0% al 21,9%. L'Ebit è stato pari a Euro
79,4 milioni, in crescita del 47,2%, e con un'incidenza percentuale sulle
vendite in aumento dal 15,5% al 17,4%. Tale risultato beneficia anche del
contributo di altri proventi per Euro 4,1 milioni attribuibili alle
royalties relative a Skyy Blue, uno dei tre brand leader nel mercato
statunitense dei ready to drink, lanciato all'inizio di quest'anno da Skyy
Spirits, Llc in partnership con SabMiller, a cui sono affidate la produzione
e la distribuzione. L'utile ante imposte è stato di Euro 77,2 milioni, in
crescita del 38,3% e con un'incidenza sul fatturato del 16,9%. L'utile prima
delle imposte del Gruppo, ovvero l'utile ante imposte al netto degli
interessi di minoranza, è stato di Euro 66,0 milioni, in crescita del 18,2%
e con un'incidenza sul fatturato del 14,4%. Al 30 settembre 2002
l'indebitamento finanziario netto risulta pari a Euro 206,4 milioni, con un
forte progresso rispetto al dato di Euro 239,4 milioni del 30 giugno 2002.
Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.A. ha approvato
il codice di comportamento sull'insider dealing, recependo così anche le più
recenti indicazioni in materia di trasparenza informativa emanate da Borsa
Italiana S.p.A. Con l'adozione del codice la Società introduce i cosiddetti
'blocking period', con cui viene posto divieto alle 'persone rilevanti'
(ovvero coloro potenzialmente in possesso di informazioni privilegiate) di
effettuare operazioni sui titoli della Società nelle fasi più delicate,
ovvero nei periodi che precedono l'annuncio dei risultati di bilancio e dei
risultati infrannuali, nonché nei periodi rilevanti ai fini dell'attuazione
di operazioni straordinarie. Particolarmente stringenti sono gli obblighi di
informazione che ciascuna 'persona rilevante' assumerà nei confronti della
Società. Infatti ogni 'persona rilevante' dovrà notificare alla Società
tutte le operazioni effettuate, compreso l'eventuale esercizio di stock
option. La Società provvederà a sua volta, al termine di ciascun
trimestre, a informare il mercato delle operazioni compiute da ciascuna
'persona rilevante' nel caso in cui queste superino la soglia di Euro
50.000. Inoltre la Società provvederà a comunicare tempestivamente al
mercato le operazioni di importo significativo, ovvero eccedenti l'importo
complessivo di Euro 250.000, effettuate nel corso del trimestre di
riferimento.
BREMBO NEL TERZO TRIMESTRE : PROSEGUE
LA CRESCITA, CALA L'INDEBITAMENTO NEL TERZO TRIMESTRE RICAVI IN CRESCITA
(+6%), ULTERIORE AUMENTO DELLE ESPORTAZIONI (+5%), INDEBITAME NTO IN
RIDUZIONE (-3%).
Milano, 12 novembre 2002 - Anche nel terzo trimestre dell'esercizio è
proseguita la crescita dei ricavi consolidati, a quota 124,6 Emn, con un
progresso di oltre il 6% rispetto all'analogo periodo dello scorso
esercizio. Tra i settori che maggiormente hanno contribuito a questo
risultato vi sono quello delle applicazioni per i veicoli commerciali, in
crescita nel trimestre del 30%, e quello dei prodotti per le competizioni,
che registra un incremento del 21% rispetto all'analogo periodo dello scorso
esercizio. Nel periodo in esame si è anche registrata una lieve ripresa del
settore motocicli, con ricavi in crescita del 6% sul terzo trimestre 2001,
mentre il settore degli impiant i frenanti per autovetture ha nel suo
complesso registrato una crescita del 2% sull'analogo periodo dell'anno
precedente, con dinamiche differenziate nelle componenti del ricambio, dei
freni e moduli per l'alta gamma e dei dischi per primo impianto. Per questi
ultimi, in particolare, il pesante calo della produzione di alcuni
costruttori italiani ed europei ha comportato una significativa contrazione
dei ricavi corrispondenti. Riguardo alla distribuzione geografica dei ricavi
vi è da rilevare l'aumentata incidenza dei paesi europei e dell'area Nafta,
quest'ultima sostanzialmente rappresentata dagli Stati Uniti. In calo di 6
punti percentuali, dal 33% al 27%, il peso dei ricavi consolidati conseguiti
in Italia. Con riguardo alle stime di crescita dei ricavi formulate ad
inizio anno, si ritiene che la tendenza sin qui rilevata, diminuita rispetto
alle attese iniziali, possa proseguire sino a fine anno. Il costo del
venduto, di 80 Emn, si mantiene nel trimestre sui livelli del corrispondente
trimestre del precedente esercizio (79,6 Emn). Il costo del personale, in
aumento del 12% rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno, riflette
la dinamica salariale degli ultimi dodici mesi, unitamente al costo pieno
dell'attuale struttura di R&S, una parte della quale dedicata a progetti
che genereranno i ricavi nei prossimi due esercizi. A fine trimestre il
totale dei collaboratori ammonta a 3521, rispetto ai 3250 del terzo
trimestre 2001, ed ai 3452 del 30.06.2002. Il margine operativo lordo del
trimestre pari al 14,6% dei ricavi, registra un valore assoluto di 18,2 Emn.
In sensibile incremento nel trimestre gli ammortamenti, che si attestano a
8,8 Emn, con un aumento del 27% sull'analogo periodo dello scorso esercizio
e che riflettono sia i nuovi investimenti dell'esercizio, sia l'aliquota
piena applicata agli investimenti effettuati lo scorso anno. Il margine
operativo netto consolidato è aumentato nel terzo trimestre del 7% e
ammonta a 8,7 Emn, con una incidenza sui ricavi del 7%, invariata rispetto
al medesimo periodo dello scorso esercizio. Gli oneri finanziari risultano
composti da interessi passivi per circa 1,7 Emn, in calo rispetto ai 2,2 Emn
del corrispondente trimestre dello scorso anno, e da 0,9 E mn di differenze
cambio negative, rispetto alle differenze cambio positive di 1 Emn del terzo
trimestre 2001. La stima delle imposte sul reddito di esercizio è per il
trimestre del 32%, percentuale che riequilibra gli accantonamenti dei
precedenti trimestri e che considera una probabile aliquota annua del 43%,
comprendente imposte differite che ad oggi ammontano a 1,9 Emn. L'utile
netto consolidato del periodo è di 3,9 Emn, non raffrontabile con il dato
del terzo trimestre 2001 che comprendeva l'effetto una tantum della
plusvalenza derivata dalla cessione della partecipazione nella fonderia di
ghisa, alienata all'inizio di luglio 2001. L'indebitamento complessivo a
fine trimestre risulta in calo di 5,6 Emn rispetto al 30.06.2002, frutto
sostanzialmente della variazione positiva del capitale circolante netto, in
decremento di oltre 13 Emn, e della dinamica degli investimenti in nuovi
macchinari ed impianti. Il rapporto a fine trimestre tra debito e patrimonio
è di 1:1, in lieve miglioramento rispetto al trimestre precedente. I due
terzi del debito finanziario sono a medio/lungo termine, mentre il rimanente
terzo è a breve termine. Successivamente al 30.9.2002 Brembo S.p.A. ha
acquisito la quota residua di Marchesini S.p.A. dal socio di minoranza,
portando la propria partecipazione nella società al 100%. La prevedibile
evoluzione della gestione L'attesa per i rimane nti mesi del corrente
esercizio è di ricavi consolidati in complessiva crescita, pur con le
differenziazioni tra i diversi settori di attività già rilevate nei
precedenti trimestri. I costi di produzione non fanno rilevare tensioni
specifiche al momento, mentre prosegue l'impegno della società per l'avvio
della produzione in serie di alcuni importanti progetti, particolarmente nel
settore delle autovetture di alta gamma e nel segmento dei veicoli a quattro
ruote motrici (Suv). L'attuale scenario macroecono mico caratterizzato da
incertezza sulla crescita futura e da un calo dell'indice di fiducia delle
imprese e della propensione all'acquisto dei consumatori, suggerisce
comunque cautela nel formulare previsioni sull'andamento atteso della società.
SAIPEM S.P.A: SITUAZIONE TRIMESTRALE AL
30 SETTEMBRE 2002 I RICAVI AMMONTANO A 575 MILIONI DI EURO (546 NEL
CORRISPONDENTE TRIMESTRE DEL 2001)
San Donato Milanese, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione
della Saipem S.p.A. in data odierna ha esaminato la situazione trimestrale
consolidata del Gruppo (non oggetto di revisione contabile) al 30 settembre
2002 che comprende gli effetti associati al consolidamento, a far data dal
primo luglio 2002, della Bouygues Offshore (ridenominata in data 15 ottobre
2002 Saipem s.a.). Terzo trimestre (Valori senza Bouygues Offshore) I ricavi
ammontano a 575 milioni di euro (546 nel corrispondente trimestre del 2001).
L'utile operativo ammonta a 64 milioni di euro (71 nel corrispondente
trimestre del 2001). L'utile netto ammonta a 42 milioni di euro (47 nel
corrispondente trimestre del 2001). Il cash flow (utile netto più
ammortamenti) è stato di 94 milioni di euro (91 nel corrispondente
trimestre del 2001). (Valori comprensivi di Bouygues Offshore) I ricavi
ammontano a 854 milioni di euro. L'utile operativo ammonta a 70 milioni di
euro. L'utile netto ammonta a 41 milioni di euro. Il cash flow è stato di
110 milioni di euro. Primi nove mesi (Valori senza Bouygues Offshore) I
ricavi ammontano a 1.899 milioni di euro (1.282 nel corrispondente periodo
del 2001). L'utile operativo ammonta a 234 milioni di euro (163 nel
corrispondente periodo del 2001). L'utile netto ammonta a 154 milioni di
euro (102 nel corrispondente periodo del 2001). Il cash flow è stato di 334
milioni di euro (226 nel corrispondente periodo del 2001). (Valori
comprensivi dei risultati del terzo trimestre di Bouygues Offshore) I ricavi
ammontano a 2.178 milioni di euro. L'utile operativo ammonta a 240 milioni
di euro. L'utile netto ammonta a 153 milioni di euro. Il cash flow è stato
di 350 milioni di euro. Come più volte evidenziato, i volumi di ricavi
realizzati e la redditività ad essi associata, specialmente nelle attività
di Costruzione Mare e Terra, di L.N.G., e in misura inferiore nell'attività
di Perforazione, Leased Fpso e M.M.O., non sono lineari nel tempo,
dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori
climatici e dalla programmazione dei singoli lavori. Conseguentemente, i
dati di una frazione di esercizio possono variare significativamente
rispetto a quelli dei corrispondenti periodi di altri esercizi e non
consentono l'estrapolazione all'intero anno. A partire dalla presente
Relazione trimestrale, vengono recepiti, con il metodo dell'integrazione
globale, i dati della neo acquisita Bouygues Offshore. Le informazioni ed i
dati relativi alle attività operative sono presentati secondo una
articolazione che riflette la nuova organizzazione del Gruppo, resa nota con
il comunicato stampa del 30 luglio scorso. Pertanto con la presente
Relazione, l'analisi circa l'andamento operativo per settori di attività
viene effettuata in funzione dei seguenti settori: Costruzioni Mare,
Costruzioni Terra, L.N.G. (Liquefied Natural Gas), M.M.O. (Maintenance,
Modification & Operation), Perforazioni (Mare e Terra) e Leased Fpso.
Gli investimenti effettuati nei primi nove mesi ammontano a 1.347 milioni di
euro (259 nel corrispondente periodo del 2001) ed hanno riguardato
acquisizioni di partecipazioni in Società per 1.206 milioni di euro (Bouygues
Offshore 1.037 milioni di euro, European Marine Contractors 139 milioni di
euro, SaiClo 30 milioni di euro), l'upgrading di mezzi per le Costruzioni
mare e di impianti di Perforazione terra e mare e la conversione di un
tanker in una unitá di Fpso. Gli investimenti effettuati nel terzo
trimestre (1.079 milioni di euro), aumentano di 945 milioni di euro rispetto
al corrispondente trimestre del 2001 (134 milioni di euro), per effetto
dell'acquisizione della Bouygues Offshore. L'indebitamento finanziario netto
ammonta a fine periodo a 1.384 milioni di euro (642 al 31 dicembre 2001) con
un incremento di 742 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001. L'aumento
dell'indebitamento, occorso principalmente nel terzo trimestre, è da
correlare all'acquisizione della Bouygues Offshore. Portafoglio ordini Nel
corso dei primi nove mesi dell'esercizio Saipem "stand alone" ha
acquisito nuovi ordini per complessivi di 2.374 milioni di euro (1.815
milioni nel corrispondente periodo del 2001), dei quali 1.609 milioni
riferiti alle Costruzioni Mare, 303 milioni alle Costruzioni Terra, 346
milioni alle Perforazioni Mare, 90 milioni alle Perforazioni Terra, 17
milioni alle Leased Fpso e 9 milioni all'L.N.G.. Gli ordini acquisiti dalla
Bouygues Offshore nel corso del terzo trimestre dell'esercizio, ammontano a
1.110 milioni di euro, dei quali 980 milioni riferiti alle Costruzioni Mare,
28 milioni alle Costruzioni Terra, 65 milioni all'L.N.G. e 37 milioni al
settore dell'M.M.O.. Inoltre, il portafoglio si incrementa degli ordini già
detenuti dalla Bouygues Offshore alla data di acquisizione, ammontanti
complessivamente a 1.119 milioni di euro (394 milioni di euro relativi alle
Costruzioni Mare, 392 milioni alle Costruzioni Terra, 258 milioni all'L.N.G.
e 75 milioni all'M.M.O.). Per effetto dei nuovi contratti e
dell'acquisizione di Bouygues Offshore, il portafoglio ordini al 30
settembre 2002 raggiunge il livello record di 5.278 milioni di euro. Tra le
principali acquisizioni del terzo trimestre 2002 si segnalano: Per le
Costruzioni Mare: per conto Esso Exploration & Production Nigeria
Limited, il progetto di tipo Epic (Engineering, Procurement, Installation,
Construction) Erha, in Nigeria, per l'approntamento e l'installazione di un
sistema di produzione galleggiante Fpso. Il contratto è stato acquisito da
Bouygues Offshore; per conto Mobil Producing Nigeria Unlimited, il progetto
di tipo Epic Yoho, in Nigeria, per l'installazione di una piattaforma e la
posa di condotte sottomarine. Il contratto è stato acquisito da SaiBos; per
conto Agip Gas BV, il progetto di tipo Epic NC41, in Libia per
l'installazione di un subsea production system. Il contratto è stato
acquisito da Bouygues Offshore; per conto Agip Iran Bv, il progetto South
Pars 4&5 Pipelines, in Iran, che prevede la posa di due sealines. Il
contratto è stato acquisito dalla Saipem S.p.A.. Per le Perforazioni Mare:
per conto Statoil, il noleggio, per tre anni più sedici mesi di opzione,
della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 in Norvegia. Per le
Perforazioni Terra: per conto Naoc, il noleggio, per un anno, di un impianto
in Nigeria. Per le Maintenance, Modification & Operation (M.M.O.): per
conto TotalFinaElf, il rinnovo del contratto di Global Maintenance delle
strutture localizzate in Angola. Evoluzione attesa per l'esercizio 2002 I
risultati conseguiti nei primi nove mesi dell'anno unitamente all'elevato
livello del portafoglio ordini, consentono di confermare gli spazi di
miglioramento dei risultati record del 2001 a cui si era fatto riferimento
nei precedenti comunicati stampa. Un risultato netto per l'esercizio 2002,
dopo gli effetti dell'acquisizione Bouygues Offshore, superiore del 10%
rispetto al 2001, appare ora conseguibile. Gli investimenti tecnici del
2002, finalizzati al mantenimento e all'upgrading del parco mezzi, sono
confermati in circa 180 milioni di euro (rispetto ad una precedente stima di
180 milioni di euro riferita però a Saipem pre-acquisizione Bouygues
Offshore) e quelli relativi all'approntamento dell'unitá di Fpso per il
progetto Okono/Okpoho, in Nigeria, in circa 20 milioni di euro (rispetto a
precedente stima di 50 milioni di euro; la differenza è riconducibile a una
diversa articolazione dell'investimento fra gli esercizi 2002 e 2003).
SNAM RETE GAS: APPROVATA LA RELAZIONE
AL 30 SETTEMBRE 2002 CHE CHIUDE CON L'UTILE NETTO DI 339 MILIONI DI EURO
(113 NEL TERZO TRIMESTRE)
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas
in data odierna ha approvato la relazione al 30 settembre 2002 che chiude
con l'utile netto di 339 milioni di euro (113 nel terzo trimestre 2002).
relazione al 30 settembre 2002 Scenario operativo I volumi di gas immessi
nella rete di gasdotti di Snam Rete Gas nei primi nove mesi del 2002
ammontano a 54,72 miliardi di metri cubi. L'aumento di 3,65 miliardi di
metri cubi, pari al 7,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno 2001 è
dovuto sia alla crescita della domanda che alla ricostituzione degli
stoccaggi. L'incremento dei volumi immessi è legato al ricorso sempre più
consistente, da parte degli shippers (produttori o importatori di gas
naturale destinato agli utenti finali), alle importazioni dal Nord Europa e
dalla Russia. Conto Economico I dati relativi ai primi nove mesi del 2002
non sono confrontati con l'analogo periodo dell'esercizio precedente, in
quanto la Società è divenuta operativa nel secondo semestre 2001. I ricavi
totali dei primi nove mesi risentono della riduzione delle tariffe del
servizio di modulazione e stoccaggio pubblicate dall'Autorità per l'Energia
Elettrica e il Gas, per 44 milioni di euro. Nel terzo trimestre, la
riduzione dei ricavi della gestione caratteristica, rispetto al
corrispondente periodo dell'esercizio precedente, è dovuta alla cessazione
del servizio di compressione per conto della società Stoccaggi Gas Italia a
decorrere dal 1° aprile 2002. Nei costi operativi dei primi nove mesi è
incluso il pagamento di 65 milioni di euro del tributo sui gasdotti
istituito nell'Aprile 2002 dalla regione Sicilia. Nel rispetto del principio
della prudenza, la Società non ha rilevato a conto economico il recupero
degli oneri sostenuti fino al 30 settembre 2002, in considerazione della
incertezza su quelle che saranno le fasi dell'evoluzione del contenzioso
sulla legittimità del tributo, nonché dei tempi tecnici necessari per
giungere a una sentenza definitiva. Il costo lavoro ammonta a 77 milioni di
euro nei primi nove mesi del 2002. Nel terzo trimestre il costo lavoro è in
linea con l'anno precedente in quanto la riduzione legata alla diminuzione
degli organici è compensata dai minori costi capitalizzati. Il personale in
servizio al 30 settembre 2002 è di 2.681 con una riduzione di 292 unità
rispetto al 31 dicembre 2001 (29 unità nel terzo trimestre). Il capitale
investito netto al 30 settembre 2002 si riduce di 379 milioni di euro
rispetto al 31 dicembre 2001 a seguito del decremento del capitale di
esercizio, dovuto essenzialmente all'accantonamento al fondo imposte
differite relativo agli ammortamenti eccedenti e all'incremento dei risconti
passivi relativi alla rettifica dei ricavi per maggiore prenotazione di
capacità. Gli investimenti nei primi nove mesi ammontano a 253 milioni di
euro e si riferiscono per 183 milioni di euro (69 nel trimestre) a progetti
di sviluppo e per 70 milioni di euro a progetti di mantenimento (19 nel
trimestre).
IL GRUPPO ESAOTE COMUNICA I DATI AL 30
SETTEMBRE 2002 FATTURATO CONSOLIDATO A 169,1 MILIONI DI EURO (+6,9% RISPETTO
AI PRIMI NOVE MESI DEL 2001) VENDITE SUI MERCATI ESTERI: +8,6% LE VENDITE IN
CINA REGISTRANO UNA CRESCITA DEL 42,6%
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Esaote S.p.A.
riunitosi in data odierna sotto la presidenza del Prof. Carlo Castellano, ha
approvato la relazione sull'andamento della gestione al 30 settembre 2002.
Nei primi nove mesi del 2002 il Gruppo Esaote ha ottenuto ricavi di vendita
per 169,1 milioni di euro, con un incremento del 6,9% rispetto all'analogo
periodo del 2001. Le vendite internazionali del Gruppo sono cresciute
dell'8,6%, specie grazie all'eccellente performance delle vendite sul
mercato cinese, cresciute del 42,6%; in aumento sono risultate anche le
vendite in Europa Occidentale (+9,4%) e nel Nordamerica (+6,9%). In
ulteriore buon progresso sono risultate anche le vendite sul mercato
nazionale (+4,5%). Nel primi nove mesi del 2002 la linea Ultrasuoni ha
presentato una crescita a livello mondiale pari al 3,4% rispetto all'analogo
periodo dell'anno precedente, confermando il 2002 come anno di
consolidamento della forte crescita registrata nel 2001. La linea Risonanza
magnetica dedicata prosegue nella forte dinamica di sviluppo (+10,1%
rispetto ai primi nove mesi del 2001): la crescita è soprattutto
concentrata sui mercati internazionali, ove Esaote è cresciuta del 15%
circa. Tra le altre linee in crescita vanno citate l'Assistenza tecnica
(+12,9% rispetto a settembre 2001), l'Information Technology (+13,4%) e i
Sistemi ospedalieri (+170,6%). Il Margine operativo lordo si è attestato a
14,0 milioni di euro, in flessione del 5,7% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente. Tra le voci di costo che hanno fatto registrare nel
periodo la maggiore dinamica si conferma la Ricerca e Sviluppo, che - al
netto dei contributi pubblici - è aumentata dell'11,6% rispetto all'analogo
periodo dell'anno precedente (da 10,5 milioni di euro a 11,7 milioni). Il
Gruppo ha mantenuto un forte impegno nello sviluppo delle nuove tecnologie,
specie nell'ambito delle nuove applicazioni per l'utilizzo combinato di
apparecchiature ad ultrasuoni e di mezzi di contrasto nell'ambito della
diagnostica per immagini, nonostante la preoccupante involuzione che si nota
nell'atteggiamento del Governo italiano in merito al mancato rifinanziamento
dei fondi destinati alla ricerca delle imprese. Un buon recupero di
redditività è derivato dai buoni risultati conseguiti sul versante
finanziario. La riduzione dell'indebitamento finanziario netto conseguita
nello scorso esercizio è proseguita nei primi nove mesi del 2002. Al
30.9.2002 l'indebitamento finanziario del Gruppo Esaote si attestava in 39,7
milioni di euro, rispetto a 42,6 milioni al 31.12.2001 e 56,2 milioni al
30.9.2001, con una consistente riduzione degli oneri finanziari netti,
passati da 3,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001 a 2,7 milioni
(con una riduzione percentuale del 18,3%). Il contributo offerto dalla
gestione finanziaria ha consentito al Gruppo di limitare al 9,9% la
flessione del risultato lordo ante componenti straordinarie e imposte (da
6,4 milioni di euro dei primi nove mesi 2001 a 5,7 milioni). Il risultato
ante imposte di pertinenza del Gruppo al 30.9.2002 è risultato pari a 5,9
milioni rispetto a 7,6 milioni dell'analogo periodo dell'anno precedente,
con una flessione del 22,4%. Si rammenta che lo scorso esercizio aveva
beneficiato del plusvalore realizzato in occasione della fuoriuscita dal
business della neurofisiologia. Il ciclo recessivo mondiale iniziatosi nel
2000 non sembra ancora terminato, con influssi negativi per tutte le
economie mondiali. In particolare le difficoltà di bilancio di molti Paesi
dell'area Euro si sono riverberate in severi tagli della spesa sanitaria che
indubbiamente rendono lo scenario di mercato di più difficile lettura.
Tuttavia, sulla base delle evidenze attualmente disponibili, Esaote ritiene
di confermare l'obiettivo di un fatturato annuo consolidato nell'ordine dei
250 milioni di euro. Più problematico risulta invece prevedere
miglioramenti nei margini, che il Gruppo ad oggi stima positivi, ma in
contrazione percentuale sulle vendite rispetto ai livelli di eccellenza
raggiunti lo scorso anno.
AEM TORINO : VOLANO LE VENDITE DI
ENERGIA ELETTRICA: +80% AI CLIENTI VINCOLATI I RICAVI NETTI CONSOLIDATI
RAGGIUNGONO 332 MILIONI DI EURO (+38%)
Torino, 13 novembre 2002 - Ieri il consiglio di amministrazione di Aem
Torino, presieduto dal professor Franco Reviglio, ha esaminato i risultati
dei primi nove mesi 2002, che confermano il forte sviluppo economico già
emerso nei risultati del primo semestre 2002. Il volume d'affari del Gruppo
Aem Torino ha raggiunto 332 milioni di euro, con un incremento del 38%
rispetto ai 241 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001.
Dati
in migliaia di euro
|
Al 30/09/02
|
Al
30/09/01
|
Incremento
su
2001
|
VOLUME
D’AFFARI
|
331.785
|
241.094
|
+38%
|
MARGINE
OPERATIVO LORDO
|
72.686
|
54.903
|
+32%
|
UTILE
OPERATIVO
|
35.658
|
26.764
|
+33%
|
UTILE
ANTE IMPOSTE
|
24.306
|
22.449
|
+8%
|
Lo sviluppo è stato positivamente influenzato dall'acquisto del ramo di
azienda di Enel Distribuzione di Torino che come noto dal 1° gennaio 2002
appartiene al Gruppo Aem Torino, contribuendo all'aumento del volume
d'affari per circa 72 milioni di euro. L'inclusione nell'area di
consolidamento di Aes Torino ha determinato un'ulteriore crescita di circa
17 milioni di euro del volume d'affari. In crescita anche il fatturato da
prestazioni di servizi che supera 55 milioni di euro (+19%). Lo sviluppo del
fatturato è stato attenuato da un livello più basso dei prezzi di vendita
dell'energia e del calore determinato da prezzi del combustibile minori
rispetto ai primi nove mesi 2001, nonché dalla minore quantità di energia
venduta ai clienti idonei serviti tramite la collegata Electrone non
consolidata nei conti del Gruppo. Le vendite di energia elettrica ai soli
clienti vincolati sono aumentate dell'80% rispetto ai primi nove mesi 2001,
grazie al raddoppio della clientela che ora è costituita dall'intera città
di Torino (oltre 900.000 abitanti). L'energia elettrica venduta dal Gruppo
Aem Torino ai clienti idonei, registra invece una riduzione del 12% circa,
anche per effetto del sopraccitato deconsolidamento. L'energia elettrica
complessivamente prodotta (1.221 GWh) è inferiore del 12% rispetto a quella
prodotta nei primi nove mesi 2001. In particolare: la produzione
idroelettrica si riduce del 14% (la riduzione media nazionale è del 22%),
in quanto risente ancora delle scarse precipitazione registrate nel primo
semestre 2002, anche se le piogge dell'estate hanno consentito di mitigare
il calo della produzione che al 30/06/02 era pari al 25%. la produzione
termoelettrica registra una riduzione del 10% rispetto ai primi nove mesi
2001 anche a causa del fermo programmato del 2° Gruppo della Centrale di
Moncalieri per la sostituzione del corpo della turbina di alta pressione. I
lavori come da programma sono terminati nel mese di settembre. Il margine
operativo lordo (Ebitda) raggiunge 73 milioni di euro in crescita del 32%
rispetto ai primi nove mesi 2001. Il livello degli ammortamenti e degli
accantonamenti sale nei primi nove mesi 2002 a 37 milioni di euro (+32%) per
effetto degli investimenti di acquisizione e per l'allargamento dell'area di
consolidamento. L'utile operativo è pari a 36 milioni di euro (+33%). Gli
oneri finanziari netti salgono a 13 milioni di euro (rispetto a 1 milione di
euro dei primi nove mesi 2001) a causa dell'esposizione finanziaria connessa
all'acquisizione della rete Enel di Torino e all'acquisizione della
partecipazione in Edipower. L'utile consolidato ante imposte supera 24
milioni di euro, con un incremento dell'8% rispetto a 22 milioni di euro
relativi ai primi nove mesi del 2001. L'indebitamento finanziario netto al
30/09/2002 ammonta a 555 milioni di euro (era 571 milioni di euro al
30/06/2002). Gli investimenti ammontano a 199 milioni di euro. Tra essi sono
computati: l'acquisizione di Eurogen, ora incorporata in Edipower (133
milioni di euro); il proseguimento dei lavori finalizzati al completamento
dell'impianto idroelettrico di Pont Ventoux (al 30/9/02 era raggiunto l'86%
dei lavori complessivi) e l'inizio della realizzazione del nuovo Terzo
Gruppo termoelettrico di Moncalieri da 390 Mw. Nell'ultimo trimestre 2002 è
previsto un recupero sia nella produzione idroelettrica, grazie alla
migliore idraulicità degli impianti idroelettrici, sia nella produzione
termoelettrica dove non sono programmati ulteriori fermi impianti
prolungati. La realizzazione del piano di sviluppo relativa all'ultimo
trimestre 2002 non comporterà un significativo incremento
dell'indebitamento consolidato.
PERMASTEELISA AUMENTA IL MARGINE
DELL'84% E IL FATTURATO DEL 37%
San Vendemiano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio d'Amministrazione di
Permasteelisa S.p.A., che controlla l'omonimo Gruppo, leader nel settore
degli involucri architettonici per grandi edifici, ha approvato in data
odierna la Relazione Trimestrale della Società al 30 settembre 2002. Il
Bilancio Consolidato rileva un Valore della produzione di Euro 736 milioni,
con una variazione del 37%, rispetto al medesimo dato al 30 settembre 2001,
pari ad Euro 536 milioni tutto dovuto ad una forte crescita interna. L'Ebit
al 30 settembre 2002 è di Euro 58 milioni, pari al 7,8% sul Valore della
Produzione in netto aumento rispetto al 6,5% del settembre 2001 (Euro 35
milioni). L'andamento dell'ultimo trimestre conferma il trend positivo
registrando un incremento del Valore della Produzione e dell'Ebit
rispettivamente pari al 34% e 47% sul medesimo periodo 2001. L'utile ante
imposte è pari a Euro 59 milioni. Al 30 settembre 2002 il totale degli
ordini acquisiti ammontava a 840 milioni di Euro superiore di circa un 5%
rispetto alle aspettative, che rende l'obiettivo dell'ordinato per l'anno
2002 pari a 1.050 milioni di euro facilmente raggiungibile. Da un'analisi
delle commesse in corso, la stima del fatturato per la chiusura
dell'esercizio 2002 risulta portare ad un incremento del volume d'affari tra
un 15 % e un 20% rispetto al precedente esercizio con un Ebit in crescita
compreso tra il 7,6 % e l' 8 % sul valore della produzione.
"L'incremento della redditività raggiunto - ha commentato il
Presidente Enzo Pavan - è dovuto alla riorganizzazione in atto del Gruppo
Gartner e ad un incremento di efficienza raggiunto in tutto il gruppo.
L'acquisizione ordini è proseguita in maniera positiva specialmente nel
mercato inglese e nel mercato Usa, mantenendo le posizioni negli altri
mercati europei e in Asia. Il raggiungimento del budget di ordinato per
l'anno 2002 ci garantirà una crescita di fatturato e redditività anche per
l'esercizio 2003"
LEHMAN BROTHERS ADVISOR DI DANONE NELL'ACQUISIZIONE DI
SPARKLING SPRING GROUP
Milano, 13 novembre 2002 - Groupe Danone announces the acquisition of
Sparkling Spring Water Holdings and consolidates its position in the 5
gallon water market ("Hod") in the United Kingdom, Canada and the
Usa. Groupe Danone has entered into a
definitive agreement to acquire Sparkling Spring Water Holdings, a Canadian
business, which has activities in North America and Europe. Founded in 1992
in Halifax, in the Province of Nova Scotia (Canada), the Sparkling Spring
Group has developed leading positions in Canada (number 2), in the United
Kingdom (number 3), in the Usa (number 1 in the Pacific North-West) and has
recently established a position in the Netherlands (number 3). The business
has annual revenues in excess of Euro 100 million and owns 210,000 water
coolers. The Sparkling Spring Group is among the five largest Hod players in
the world and is one of the most profitable businesses in the Hod market. In
Canada, where Groupe Danone was already number 1, with a strong presence in
Ontario and Quebec, the acquisition of Sparkling Spring completes the
geographical coverage of the Groupe with number 1 positions in the Maritime
provinces (Atlantic coast), in Alberta (Rocky Mountains) and in British
Columbia (Pacific coast). In the USA, Groupe Danone becomes number 1 in the
Pacific North-West region, reinforces its existing presence in Washington
State and enters the State of Oregon. In the United Kingdom, Groupe Danone
recently entered the HOD marketplace with the pending acquisition of
Chateaud'eau. With this transaction, the Group doubles its position and
offers a national coverage to customers, also becoming number 1 operator in
Scotland. The acquisition of Sparkling Spring also gives Groupe Danone an
entry to the Dutch market with the number 3 position, through two companies
based in Eindhoven and Rotterdam. As a result of this transaction, plus the
recent acquisition of Patrimoine des Eaux du Quebec in Canada and the
pending acquisition of Chateaud'eau International in Europe, Groupe Danone
consolidates its position as number 1 Hod operator in the world. Groupe
Danone has leading positions in North & South America (number 1 in
Canada, number 3 in the Usa, number 2 in Mexico, number 1 in Argentina), in
Europe (number 3) and in Asia (number 1). Completion of this transaction is
subject to receipt of customary regulatory clearances.
GRANITIFIANDRE:
RISULTATI IN FORTE CRESCITA ANCHE NEL TERZO TRIMESTRE CON RICAVI A 38
MILIONI DI EURO (+16,7%) EBITDA A 7,7 MILIONI DI EURO (+14,2%) ED EBIT A 5,4
MILIONI DI EURO (+14,5%)
Castellarano (Re), 12 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di
Granitifiandre, azienda leader mondiale nella produzione e
commercializzazione di lastre in grès porcellanato tecnico di alto di
gamma, ha approvato la Relazione Trimestrale sulla gestione al 30 settembre
2002 e il codice di comportamento diretto a disciplinare l'Internal Dealing.
I risultati del terzo trimestre e i dati consuntivi dei primi 9 mesi 2002
confermano ulteriormente il trend di crescita dei ricavi e della redditività,
in netta controtendenza sia rispetto alla situazione economica generale che
ai settori di riferimento. In particolare il fatturato consolidato si è
attestato a oltre 38 milioni di euro (+16,7% rispetto ai 32,6 del terzo
trimestre 2001), portando così i ricavi dei primi 9 mesi dell'anno a circa
113,7 milioni di euro (+7,2%). I margini reddituali hanno seguito lo
sviluppo del fatturato, presentando valori in forte crescita migliorativi
anche rispetto al primo semestre dell'anno. L'Ebitda ha raggiunto nel terzo
trimestre 7,7 milioni di euro (+14,2% rispetto al corrispondente periodo del
2001) e 27,1 milioni di euro nei primi 9 mesi (+4,6%), mentre l'Ebit - pari
a 5,4 milioni di euro nel trimestre (+14,5%) - ha superato i 21 milioni di
euro nei primi 9 (+1,4%) nonostante gli importanti investimenti in
immobilizzazioni dell'esercizio 2001. Il risultato ante imposte al 30
settembre 2002 ammonta a 22,5 milioni di euro, in crescita dell'11% rispetto
ai 20,3 milioni dei primi 9 mesi dello scorso esercizio. La strategia di
crescita di Granitifiandre è mirata allo sviluppo di prodotti di alto di
gamma alternativi ai materiali di cava attraverso una sempre maggiore
internazionalizzazione e diversificazione geografica perseguita anche
tramite l'aumento della capacità produttiva in Germania, in prossimità di
tutto il bacino dell'Est Europa, e negli Usa dove i tassi di crescita attesi
risultano molto interessanti. In quest'ottica i servizi complementari di pre
e post vendita assumono particolare rilievo in quanto consentono alla Società
di presentarsi al mondo della progettazione in modo ampio con vere e proprie
soluzioni architettoniche per pavimenti e rivestimenti..Relativamente ai
servizi post vendita, si segnala come le attività di posa siano cresciute,
a parità di area di consolidamento e senza considerare la società
austriaca Motiv Sturgyik acquisita nel primo semestre 2002, del 55% nel
trimestre portando la crescita complessiva dei primi nove mesi ad oltre il
+38%. Tra le diverse iniziative commerciali e di marketing continua
costantemente la crescita della rete di negozi a marchio Geologica, che ha
raggiunto le 30 aperture a livello mondiale cui si aggiungeranno entro
dicembre 2002, Londra (Great Portland Street 202) ed Atene. Relativamente ai
programmi di ampliamento della capacità produttiva si segnala che nel nuovo
stabilimento in Germania è attualmente in corso la fase di installazione
dei macchinari e delle linee produttive con obiettivo il pieno avvio dello
stabilimento ad inizio 2003 e lo sviluppo di una capacità produttiva
iniziale annua di oltre 3 milioni di metri quadrati. Sono già stati
realizzati e prodotti i prototipi dei materiali che verranno
industrializzati nel nuovo stabilimento (6 nuove pietre, 6 nuovi graniti e 7
materiali riconducibili alla collezione Granitstone) ed i relativi strumenti
di merchandising. L'attività di promozione ha dato subito risultati
incoraggianti portando alla stipula di un contratto di fornitura destinato
al mercato polacco del valore di oltre 2 milioni di euro, di cui 1 milione
di euro da consegnare entro la fine del 2002. Proseguono i lavori anche del
nuovo sito produttivo americano, il cui avvio della produzione è previsto
intorno alla metà del prossimo esercizio. Il codice di comportamento -
adottato dal Consiglio di Amministrazione in recepimento di quanto previsto
dal Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e
dalle relative Istruzioni - è volto a disciplinare gli obblighi
informativi, inerenti le operazioni finanziarie a qualsiasi titolo
effettuate dalle "persone rilevanti" sulle azioni o su altri
strumenti finanziari connessi quotati della società. In particolare il
codice prevede che le comunicazioni siano fatte trimestralmente per tutte le
operazioni il cui ammontare, anche cumulato, sia pari o superiore a 50.000
euro; la comunicazione dovrà essere effettuata senza indugio nel caso di
operazioni il cui controvalore sia superiore a 250.000 euro. "La
continua crescita sia dimensionale che reddituale di Granitifiandre - ha
commentato il Presidente esecutivo Graziano Verdi - pur in questo momento di
mercato, conferma e supporta le nostre scelte, incentrate sull'offerta di
prodotti di alto di gamma e dei relativi servizi "chiavi in mano",
che contribuiscono ad allungare la catena del valore". "Alla luce
delle acquisizioni effettuate e dell'avvio dei nuovi stabilimenti in
Germania e negli Usa - ha chiuso Verdi - siamo fiduciosi che il trend di
crescita possa proseguire anche in futuro".
GRUPPO CARRARO
TERZO TRIMESTRE 2002: UTILE OPERATIVO DEL TRIMESTRE A 4,5 MITI€ IN NETTO
MIGLIORAMENTO RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2001 (2,2 MIL/€). FATTURATO DEL
TRIMESTRE A 92,3 MIL/€, + 3,6% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2001
Campodarsego (Padova), 13 novembre 2002. Si è riunito ieri, sotto la
presidenza di Mario Carraro, il Consiglio di Amministrazione di Carraro SpA,
società leader mondiale nei sistemi per l'autotrazione, che ha esaminato i
risultati del terzo trimestre 2002. I dati relativi al periodo hanno
confermato il trend di recupero e crescita già emerso in occasione della
relazione semestrale di bilancio, segnando un'ulteriore verifica positiva
del piano di ristrutturazione messo in atto a livello mondiale a partire dal
2001, Relativamente al terzo trimestre 2002 (03 2002) infatti, l'utile
operativo si attesta sui 4,5 mil/€ registrando una crescita del 107,5%
rispetto ai 2,2 mil/€ del terzo trimestre 2001 (03 2001), con un
incremento netto dell'incidenza percentuale sul fatturato (4,9% Q3 2002
contro 2,4% Q3 2001). In riferimento ai primi nove mesi dell'esercizio
inoltre, l'utile operativo al 30109/2002 cresce del 55,7% a quota 14,4 mil/€
rispetto allo stesso periodo del 2001 (9,3 mil/€). Relativamente al
periodo 1 gennaio 2002 - 30 settembre 2002, migliora nettamente anche
l'incidenza percentuale dell'utile operativo sul fatturato (5% contro 3,2%
dello stesso periodo del 2001) In termini dì fatturato consolidato, il Q3
2002 ha fatto registrare una crescita del 3,6%, passando a 92,3 mil/€ da
89 mil/€ del Q3 2001. Nei primi nove mesi dell'esercizio 2002 il fatturato
consolidato ha raggiunto quota 284,7 mil/€ in flessione del 2,5% rispetto
allo stesso periodo del 2001 (291,8 mill€), ma in recupero rispetto al
dato progressivo del giugno 2002 che segnava un -5,1%. Gli ammortamenti al
30109102 sono pari a 18,7 mill€ in diminuzione rispetto ai 20,6 del
3010912001. Si mantiene stabile la posizione finanziaria netta, a debito per
120 mill€ contro i 121 mill€ registrati a giugno 2002. Gli investimenti
nel Q3 2002 sono pari a 3,6 mill€, in crescita rispetto ai 3,3 miil€ del
Q3 2001, mentre il valore progressivo al 3010912002 ammonta a 11,8 mil/€,
in diminuzione rispetto ai 15,7 míl/€ al 3010912001- Gli investimenti
sono rivolti all'acquisto dî beni destinati al miglioramento
dell'efficienza produttiva e al lancio di nuovi prodotti. Evoluzione
dell'attività - l dati del terzo trimestre 2002 riflettono pienamente
l'andamento previsto, con un mantenimento del fatturato sostenuto in
particolare dalla domanda nel comparto agricolo e nonostante la fase di
stagnazione nell'ambito del construction equipment. La conferma del reddito
operativo è frutto della riorganizzazione dei Gruppo, i cui potenziali
benefici si riflettono peraltro solo in parte nei numeri attuali. Pur
considerando infatti completata l'opera di ristrutturazione in Italia, i
risultati in Germania e Polonia non sono ancora visibili, a causa in parte
della recessione che ha colpito la Germania e in parte della incompleta
riconfigurazione industriale delle due fabbriche, mentre si conferma
l'andamento positivo dell'Argentina e dell'India. "Sulla base del
portafoglio ordini, a fine 2002 prevediamo di raggiungere un fatturato sui
livelli dello scorso anno o in leggere crescita - ha dichiarato Mario
Carraro, Presidente del Gruppo Carraro - e la redditività si manterrà
buona, in linea con 11 primo semestre (oltre il 5%). Anche l'indebitamento,
infine, rimarrà entro i livelli attesi'.
GRUPPO
CREMONINI: NEI PRIMI 9 MESI DEL 2002 RICAVI CONSOLIDATI A 1.188,5 MILIONI DI
EURO (+15,6%) E EBIT CONSOLIDATO A 42,7 MILIONI DI EURO (+47,9%). UTILE ANTE
IMPOSTE CONSOLIDATO A 13,3 MILIONI DI EURO (-5,8 MILIONI DI EURO NEL
2001)
Milano, 13 novembre 2002 - Il Gruppo Cremonini ha registrato nei primi 9
mesi del 2002 risultati economico-finanziari in forte crescita rispetto allo
stesso periodo dell'esercizio precedente. Tutti i principali indicatori
economici consolidati hanno evidenziato incrementi percentuali a 2 cifre: i
ricavi totali hanno raggiunto 1.188,5 milioni di Euro, in aumento del 15,6%
rispetto ai 1.028,1 milioni di Euro dello stesso periodo dell'anno
precedente. Nei primi 9 mesi del 2002 l'Ebitda si è attestato a 82,8
milioni di Euro contro i 64,3 del 2001 (+28,9%), mentre l'Ebit è stato pari
a 42,7 milioni di Euro rispetto ai 28,9 milioni di Euro dell'esercizio
passato (+47,9%). Il risultato ante imposte ha raggiunto i 13,3 milioni di
Euro, con un incremento di 19,1 milioni di Euro rispetto alla perdita di 5,8
milioni di Euro registrata nei primi 9 mesi del 2001. Nel corso del 3°
trimestre 2002 i ricavi totali si sono attestati a 448,4 milioni di Euro, in
progresso del +14,8% rispetto ai 390,7 milioni di Euro del 3° trimestre
2001. L'Ebitda ha raggiunto 36,8 milioni di Euro contro i 30,2 dello stesso
periodo dell'esercizio precedente (+22,1%), mentre l'Ebit ammonta a 23,2
milioni di Euro contro i 18,5 milioni di Euro del 3° trimestre 2001
(+25,2%). Nello stesso periodo il risultato ante imposte ha raggiunto i 12,7
milioni di Euro rispetto ai 6,0 del 2001 (+113,0%). In aumento volumi di
vendita e redditività del settore della produzione, che ha conseguito, nel
trimestre in esame, ricavi totali per 193,2 milioni di Euro (+21,7%) con un
margine operativo lordo di 12,9 milioni di Euro (+12,3%) e un risultato
operativo di 5,9 milioni di Euro (+13,2%.) Il settore della distribuzione
continua a crescere, soprattutto in termini di redditività. All'incremento
del +9,1% dei ricavi, che, nel 3° trimestre 2002 si sono attestati a 211,3
milioni di Euro (193,6 milioni di Euro del 2001), fanno seguito l'aumento
del +31,5% del margine operativo lordo, che ha raggiunto i 17,8 milioni di
Euro (13,6 milioni di Euro del 2001), e la crescita del +33,0% del risultato
operativo, pari a 14,5 milioni di Euro ( 10,9 milioni di Euro del 2001).
Anche il settore della ristorazione ha fatto registrare positive
performance, con ricavi pari a 51,4 milioni di Euro (+12,3%) rispetto ai
45,8 milioni di Euro del 3° trimestre 2001. L'avvio di nuovi punti vendita
ha avuto riflessi sul margine operativo lordo che si mantiene
sostanzialmente stabile raggiungendo i 6,4 milioni di Euro, e, per effetto
dei maggiori ammortamenti, sul risultato operativo che si attesta a 4,4
milioni di Euro del trimestre in esame contro i 5,0 milioni di Euro del
2001. Questi, in sintesi, i principali dati contenuti nella relazione
trimestrale al 30/9/2002, approvata oggi a Castelvetro di Modena dal
Consiglio di Amministrazione di Cremonini S.p.A.. Cremonini, con oltre 4.300
dipendenti, è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con
attività focalizzate in tre aree di business: distribuzione al foodservice,
produzione e ristorazione. Il Gruppo, con ricavi totali per 1.364,9 milioni
di Euro nel 2001, è leader assoluto in Italia nella commercializzazione e
distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e nella produzione di
carni bovine e prodotti trasformati a base di carne. Ha, inoltre, una
presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la
leadership in Italia nella ristorazione a bordo treno e nelle stazioni
ferroviarie.
FATTURATO E
UTILI IN CRESCITA PER IL GRUPPO MARCOLIN NEI PRIMI 9 MESI DEL 2002 IL CDA,
ALLARGATO A NOVE CONSIGLIERI, APPROVA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30
SETTEMBRE 2002
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo
Marcolin, tra i principali player del settore dell'eyewear e quotato sul
circuito telematico della Borsa Italiana, ha approvato la relazione
trimestrale riferita ai primi 9 mesi del 2002. Significativo incremento
delle vendite consolidate il cui valore ha superato i 122 mln di euro (+10%
rispetto al 30 settembre 2001), con un fatturato relativo al solo terzo
trimestre 2002 cresciuto di oltre il 16%. Sempre in riferimento al dato
delle vendite, confrontato con il medesimo valore al 30/09/2001 si
evidenziano le ottime performance sul mercato inglese (+33%), sul mercato
iberico (+15%) e sul mercato domestico (+12%). Nonostante la difficile
congiuntura economica statunitense, la volatilità dei mercati finanziari e
l'andamento del cambio euro-dollaro, anche la Marcolin Usa ha incrementato i
ricavi del 6%. A trainare le vendite sono state le linee
"Dolce&Gabbana Eyewear", "D&G Dolce&Gabbana
Eyewear" e "Roberto Cavalli Eyewear, mentre negli Stati Uniti
viene anche confermato il buon risultato delle linee "Cover Girl
Eyewear" e "Mossimo Vision". L'analisi dei dati economici
evidenzia un sensibile miglioramento dei principali indicatori di bilancio,
con l'Ebitda che passa da 9,687 mln di euro a 13,388 mln di euro, l'Ebit che
cresce da 3,833 mln di euro a 7,026 mln di euro e l'utile ante imposte che
ha raggiunto quota 3,309 mln di euro contro i 1,426 mln di euro al 30
settembre 2001. Il risultato è stato ottenuto anche grazie a una crescita
delle vendite delle linee con più alta marginalità. La posizione
finanziaria netta risulta negativa per 39,814 mln di euro, anche a seguito
degli investimenti per il rinnovo degli impianti e delle attrezzature
industriali della capogruppo e gli impieghi per l'adeguamento del sistema
informativo della Marcolin Usa, pur rimanendo comunque stabile il rapporto
debt/equity pari a 0,59. Il Consiglio di Amministrazione, nel corso
dell'odierna riunione, ha proceduto alla valutazione delle caratteristiche
di indipendenza in capo agli amministratori non esecutivi, individuando i
consiglieri Prof. Maurizio Dallocchio e Avv. Emanuele Alemagna quali
amministratori indipendenti ed ha inoltre costituito il comitato per il
controllo interno composto dal Prof. Maurizio Dallocchio, dall'Avv. Emanuele
Alemagna e dal Consigliere non esecutivo Dott. Giorgio Drago. "Sono
soddisfatto del lavoro svolto in questi primi nove mesi del 2002", ha
dichiarato l'Amministratore Delegato Cirillo Marcolin. "L'incremento
dei volumi di vendita, pur in presenza di una situazione economica
internazionale difficile, indica che i nostri prodotti sono di ottimo
design, che le linee piacciono e che il sistema distributivo è competitivo.
Sono fiducioso per il prossimo esercizio, nel corso del quale lanceremo tre
nuove linee: Montblanc Eyewear, Costume National Eyewear e The North Face,
dalle quali ci aspettiamo importanti risultati." Precedentemente al CdA,
l'Assemblea dei Soci della Marcolin S.p.A., riunitasi in data odierna, ha
deliberato l'allargamento del Consiglio di Amministrazione da sette a nove
componenti, con la conseguente nomina di due nuovi consiglieri nelle persone
del Dott. Antonio Bortuzzo e del Dott. Giorgio Drago. Il Consiglio di
Amministrazione ha inoltre attribuito al Dott. Antonio Bortuzzo, già
Direttore Generale di Marcolin S.p.A., alcune deleghe di natura operativa
nominandolo consigliere delegato in aggiunta agli attuali amministratori
delegati.
PARTNERSHIP
CRIF - CONSODATA PER LA CREAZIONE DI UN INDICATORE PREVISIVO DEL RISCHIO DI
INSOLVENZA
Milano, 13 novembre 2002 - Crif Decision Solutions, società del Gruppo Crif
leader nelle soluzioni informative e nei sistemi di supporto decisionale per
gli Istituti finanziari e le imprese di servizi, ha stretto un accordo di
partnership con Consodata S.p.A., azienda del Gruppo Seat Pagine Gialle,
leader nel marketing one-to-one e nella marketing intelligence. La
collaborazione ha consentito di realizzare una soluzione totalmente
innovativa per il mercato italiano degli istituti bancari e finanziari,
delle assicurazioni, delle telecomunicazioni, dell'editoria e delle società
che operano nel direct marketing. La soluzione costituita da un indicatore
previsivo del rischio di insolvenza permette di selezionare i target di
clientela prospect ottimizzando l'efficienza e l'efficacia delle campagne di
marketing sul mercato potenziale. Il nuovo indicatore, disponibile sul
mercato alla fine di ottobre, sarà il primo a sintetizzare in un solo
valore numerico, di immediata comprensione, le discriminanti che più
contano per chi deve operare sul mercato con successo: caratteristiche di
marketing e rischio di mancato pagamento. L'indicatore sarà disponibile a
livello di micro-zona geografica (area di censimento) ed è stato costruito
sulla base delle informazioni del profilo socio-demografico e del reddito
delle famiglie italiane ricavabili dai potenti database di Consodata e
dell'esperienza di CRIF Decision Solutions nello sviluppo di modelli
predittivi del rischio di credito. "Il nuovo indicatore potrà essere
utilizzato per una migliore selezione delle liste di targeting, per rendere
più efficaci le campagne marketing e per sviluppare il portafoglio clienti
senza rinunciare al controllo dei rischi. - ha dichiarato Mario Burlini,
Direttore Commerciale di Consodata Spa. "L'accordo combina l'esperienza
Consodata nella gestione di grandi data base marketing e di Crif Decision
Solutions nei sistemi di scoring e di supporto decisionale per i rischi di
credito. - ha dichiarato Silvia Ghielmetti, Director di Crif Decision
Solutions - Il risultato che si va profilando è una soluzione che permetterà
agli Istituti finanziari italiani e alle società di servizi di accrescere
l'efficacia, la velocità e la profittabilità delle sempre più frequenti
iniziative di sviluppo commerciale su scala territoriale".
BANCA PROFILO
APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2002: UTILE NETTO DI 1,693 MILIONI DI
EURO (-19% RISPETTO AL 30/9/2001) ADOTTATO IL CODICE DI COMPORTAMENTO PER L'ATTIVITÀ
DI INTERNAL DEALING
Milano, 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo,
investment bank specializzata nel Private Banking e nel Capital Market, ha
approvato i dati del 3° Trimestre 2002, periodo contraddistinto
dall'incertezza della ripresa economica. Banca Profilo chiude il terzo
trimestre 2002 con un utile netto di 1,693 milioni di Euro (-19% rispetto al
30/9/2001) e un patrimonio netto pari a ca. 106 milioni di Euro, diminuito
(118 nel 2001) per il pagamento dei dividendi e per la distribuzione
straordinaria agli azionisti di parte della riserva sovrapprezzi di
emissione. I mezzi amministrati, pari a 2,008 miliardi di Euro, indicano una
flessione del 5% rispetto al 30 settembre 2001 dovuta alla valorizzazione
dei portafogli. I ricavi totali ammontano a ca. 24 milioni di Euro, in calo
del 17% rispetto al settembre 2001; la diminuzione è riconducibile alla
contrazione dell'attività sui mercati finanziari e alla riduzione delle
commissioni applicate alla clientela. Il numero dei dipendenti è passato da
189 unità al 30 settembre 2001 a 171 unità al termine del terzo trimestre
2002. I costi totali della banca sono diminuiti del 20% e, in particolare,
la voce costi e spese diverse ha subito una riduzione del 33% (pari a 4,279
milioni di Euro) rispetto allo stesso periodo del 2001. Nel corso del terzo
trimestre è proseguito la messa a punto degli interventi organizzativi per
l'avvio dell'operatività di Profilo Sgr S.p.A., il cui primo fondo di fondi
(Profilo Best Funds) è stato autorizzato il 31 ottobre scorso. Il Consiglio
di Amministrazione della Banca ha inoltre adottato il Codice di
Comportamento disciplinante l'attività di Internal Dealing svolta dalle
cosiddette Persone Rilevanti (amministratori, sindaci effettivi, Direttore
Generale ed eventuali altre figure dotate di un potere decisionale rilevante
e/o di una conoscenza significativa delle strategie aziendali, tali da
agevolare la decisione di operare in acquisto/vendita sulle azioni Banca
Profilo).
IL BRASILE DI
LULA A MILANO IN CERCA DI BANCHE
Milano, 13 novembre 2002. Il nuovo Brasile del presidente Lula è in cerca
di idee per affrontare la difficile situazione economica. E comincia da
Milano e dalla Lombardia. Il presidente della Banca nazionale di sviluppo
economico e sociale del Brasile Eleazar De Carvalho Filho è a Milano
dall'11 al 15 novembre per esportare il sistema dei finanziamenti da parte
delle banche alle piccole e medie imprese. Un sistema che ha i suoi punti di
forza nel fattore umano. Ogni impresa milanese utilizza in media dalle 3
banche, per le piccole, alle 6, per le medie, e l'istituto di credito si
sceglie perché è vicino (75% delle piccole imprese, 60% delle medie), se
il personale è disponibile (62%, 62%), e se si conosce bene il management
(per il 65% delle piccole e per il 58% delle medie imprese). Poi si
considera la competitività del tasso applicato (57% e 41%), la bassa
richiesta di garanzie (51% e 41%) e se i servizi hanno costi contenuti (54%,
37%). La gestione finanziaria delle Pmi milanesi è invece decisamente
accentrata: chi decide è di solito il titolare, il direttore generale o
l'amministratore delegato, mentre solo l'11% delle piccole e il 31% delle
medie imprese ha un direttore finanziario. E spesso i rapporti con
l'istituto sono mantenuti dal commercialista (98% e 96%). Un modello dunque
"fiduciario" che è facilmente esportabile in paesi emergenti come
il Brasile. Il rapporto impresa-banche a Milano, emerge dall'indagine Il
comportamento finanziario delle piccole e medie imprese realizzata su 187
aziende dell'area milanese dalla Camera di Commercio di Milano e affidata
all'Università Bocconi, in occasione della visita a Milano della
delegazione brasiliana. L'evento è organizzato da Promos, azienda speciale
della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione. "Il
sistema del credito - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos,
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - rappresenta un
fattore decisivo per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e per la
crescita della competitività. Ecco perché la visita della delegazione
brasiliana rappresenta un momento importante nel processo di cooperazione
fra istituzioni e imprese brasiliane e lombarde, già da tempo portato
avanti da Promos assieme alla Regione Lombardia, al Sebrae (Servizio
brasiliano di sostegno alle Pmi) e al Bid (Banca Interamericana di
Sviluppo). ". "Il Bndes dedica speciale attenzione alle Pmi - ha
commentato Eleazar De Carvalho Filho, presidente della Banca nazionale di
sviluppo economico e sociale brasiliana - in virtù della loro riconosciuta
importanza socio-economica, sia con riferimento alla loro capacità di
generare impiego sia in quanto strumenti indispensabili all'interno di
politiche votate alla riduzione delle disuguaglianze regionali. Questa
missione in Italia è di particolare interesse per il Bndes soprattutto con
riferimento ai meccanismi di sostegno finanziario delle micro e piccole
imprese. Grazie all'approfondimento dell'esperienza italiana nel campo della
concessione di prestiti, speriamo di poter raccogliere informazioni e
stimoli capaci di aiutare il Bndes nell'attività di finanziamento delle
aziende brasiliane e di riuscire a identificare nuove forme di attuazione,
anche per quanto riguarda la partecipazione di queste imprese al commercio
internazionale". La visita della delegazione della Bndes a Milano è un
appuntamento che si inserisce nell'ambito del Progetto di sviluppo di poli
settoriali e distretti industriali in Brasile attraverso la cooperazione con
imprese italiane della Regione Lombardia che Promos sta realizzando in
collaborazione con la Regione Lombardia, il Sebrae (Servizio brasiliano di
sostegno alle Pmi) e il Bid (Banca Interamericana di Sviluppo). Obiettivi
della delegazione brasiliana sono approfondire alcuni temi legati al sistema
creditizio italiano e alle forme di finanziamento previste per le Pmi e
comprendere il ruolo svolto dal sistema creditizio per lo sviluppo di queste
ultime (in particolare per quelle che operano inserite in un distretto
industriale). Tra gli interlocutori che la delegazione incontrerà:
Confartigianato, Unioncamere, Banca Intesa Bci, Simest, Sace, Cna Federfidi
Lombardia, Federexport. La Bndes (Banca nazionale di sviluppo economico e
sociale) è una società pubblica federale vincolata al Ministero dello
Sviluppo, Industria e Commercio Estero, il cui obiettivo è il finanziamento
a lungo termine delle attività imprenditoriali che contribuiscono allo
sviluppo del Brasile. Favorisce il rafforzamento e consolidamento della
struttura del capitale delle aziende, la commercializzazione di macchinari e
attrezzature e il finanziamento finalizzato all'esportazione. Dal 1952 a
oggi, Bndes ha finanziato grandi opere industriali e infrastrutturali
sostenendo in special modo gli investimenti delle piccole e medie imprese
nei settori agricoltura, commercio e servizi. E particolare rilievo ha anche
assunto il suo sostegno agli investimenti di carattere sociale indirizzati
all'educazione e alla salute, all'agricoltura familiare, al risanamento
ambientale e ai trasporti, con l'obiettivo di accrescere la competitività
dell'economia brasiliane ed elevare il livello della qualità di vita della
sua popolazione. Nello svolgimento delle proprie attività Bndes osserva
principi etico-ambientali e si attiene ai principi dello sviluppo
sostenibile. I prodotti e i servizi della Bndes rispondono alle esigenze di
investimento di aziende situate nel paese indipendentemente dalla loro
dimensione. La collaborazione con altri istituti finanziari, con agenzie
dislocate su tutto il territorio nazionale, facilita l'accesso al credito e
ai finanziamenti concessi dal Bndes.
PER FAVORIRE LE
ASSUNZIONI E I NUOVI IMPRENDITORI LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE
PROPONE DUE MUTUI A TASSO AGEVOLATO: UN PUNTO IN MENO DEL PRIME RATE
Busto Garolfo, 13 novembre 2002 - In un momento di stasi dell'economia
italiana, e segnatamente di quella dell'Altomilanese e del Varesotto, la
Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate risponde alle
crescenti richieste di liquidità avanzate dagli industriali e lancia sul
mercato due mutui "scacciacrisi", denominati Nuove assunzioni e
Nuova impresa. L'obiettivo è aiutare gli industriali e gli aspiranti
imprenditori (cioè coloro che vogliono dare vita ad una nuova attività o
ne hanno aperta una da non più di sei mesi) a superare le difficoltà del
momento. I due nuovi mutui, come intuitivamente si evince dalla loro
denominazione, servono per fronteggiare il fabbisogno finanziario legato ad
un incremento dei propri organici o all'avviamento di una nuova attività
imprenditoriale, produttiva, commerciale o di servizio. Nuove assunzioni e
Nuova impresa sono mutui chirografari (cioè non richiedono l'accensione di
alcuna ipoteca, ma la semplice sottoscrizione di un contratto tra l'azienda
e la banca), dalle spese istruttorie molto basse (75euro per un
finanziamento fino a 20.000 euro di erogazione, e 125 euro per importi
superiori), erogabili in dieci giorni lavorativi dall'accettazione della
richiesta completa di documentazione, a un tasso indicizzato al Prime Rate
Abi (attualmente al 7,375) ridotto dell'uno per cento per tutti e dell'1,25
per cento per i soci o i figli dei soci della banca. Con il mutuo Nuove
assunzioni è possibile ottenere un finanziamento di 10.000 euro per ogni
singola assunzione, sino a un massimo di 50.000 euro. Va richiesto entro e
non oltre il 31 gennaio 2003 e prevede un rimborso mensile in 24 mesi. I
destinatari dell'iniziativa sono aziende residenti nell'area operativa della
Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, che intendono
investire sulle risorse umane, incrementando il numero di personale alle
loro dipendenze. Per richiederlo basta presentare la documentazione
attestante la nuova o le nuove assunzioni. Con il mutuo Nuova impresa è
possibile accedere a un finanziamento sino a un massimo di 50.000 euro. Va
richiesto entro e non oltre il 30 aprile 2003 e prevede un rimborso mensile
sino a 60 mesi. I destinatari dell'iniziativa sono persone residenti
nell'area operativa della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate, che hanno intenzione di avviare, o hanno già avviato una nuova
attività da non oltre sei mesi. La documentazione richiesta per il rilascio
del mutuo "nuova impresa" è semplice da reperire: serve la copia
del certificato della camera di commercio e i preventivi o i consuntivi di
spesa (per esempio: spese di costituzione, affitti, investimenti vari). I
mutui Nuove assunzioni e Nuova impresa sono prodotti unici sul mercato
italiano e, se proprio si cerca un paragone, lo si può fare, per entità di
finanziamento e durata dello stesso, ai prestiti personali erogati dagli
istituti di credito. Rispetto a questi, i cui tassi medi si aggirano da un
minimo dell'8,5 per cento a un massimo 10,5% per cento, sono però
decisamente più conveniente: attualmente, infatti, sono erogati ad un tasso
del 6,375 %. Gianni Macchi, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate commenta così l'iniziativa" La nostra banca è stata
fondata più di cent'anni fa per fare fronte alle esigenze degli
imprenditori di allora: i contadini prima e i piccoli industriali poi. Verso
di loro abbiamo da sempre attuato una politica di solidarietà, che si è
rivelata la nostra forza e che oggi rinverdiamo con nuovi strumenti
finanziari. Perché la nostra Bcc, come del resto tutti gli istituti di
credito cooperativo, è "una banca di persone per le persone".
Incarnare questo principio è nostro compito, e io e tutto il personale
della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate tentiamo di farlo quotidianamente,
operando in prima fila a favore del nostro territorio. Con questa filosofia
creiamo per la nostra clientela iniziative a tasso agevolato, come i mutui
Nuove assunzioni e Nuova impresa. Sono piccoli gesti concreti, che vogliono
sottolineare l'attenzione alle persone e ribadire la vera ricchezza del
credito cooperativo. E, cioè, il saper coniugare la solidarietà con il
localismo, dare nuovo impulso alle nostre comunità. Per contribuire a
costruire una società nuova, che sia feconda per tutti e generatrice di
valori morali, economici e culturali" Sono tredici le filiali della
Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate a cui è
possibile rivolgersi per l'accensione dei mutui Nuove assunzioni e Nuova
impresa. E, precisamente: Busto Garolfo, Buguggiate, San Lorenzo di
Parabiago, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago, Villastanza,
Olcella, Canegrate, Legnano, Bizzozzero, Bodio Lomnago e Varese.
CLIMA: ESPERTI
RIUNITI A PAESTUM PER PARLARE DI CAMBIAMENTI GLOBALI
Roma, 13 novembre 2002 - Dopo anni di ricerca, è il momento di fare il
punto sulla situazione climatica del Mediterraneo, sul futuro degli
ecosistemi, sulla sicurezza alimentare, sui rischi di desertificazione e
sull'efficacia delle misure da adottare per l'abbattimento del gas serra. La
Prima Conferenza del comitato nazionale per i cambiamenti globali dell'International
Geosphere Biosphere Programme (Igbp) organizzata dal 14 al 16 novembre 2002
a Pestum, presso l'Hotel Ariston, sarà la sede ideale per approfondire
questi temi e trasferire i risultati della ricerca scientifica alla società
e alle politiche ambientali. Un'occasione storica per la scienza italiana,
alla quale parteciperanno rappresentanti del Ministero dell'Ambiente, del
Cnr, dell'Enea e dell'Ingv.
AERONAUTIQUE:
LE GROUPE CONSULTATIF EUROPEEN PRESENTE UN AGENDA DE RECHERCHE STRATEGIQUE
POUR AIDER LE SECTEUR A DECOLLER
Bruxelles, le 13 novembre 2002 Le Conseil consultatif pour la recherche aéronautique
en Europe (ACARE), parrainé par la Commission, a présenté aujourd'hui, à
Bruxelles, les conclusions de sa première année de travail dans un vaste
Calendrier de recherche stratégique. C'est la première fois dans l'histoire
de l'UE que des représentants des gouvernements, de l'industrie, et de la
recherche ont développé conjointement et approuvé un plan de R&D pour
le secteur aéronautique. Ce rapport aborde les défis auxquels l'aviation
est confrontée dans sa troisième génération, l'âge de la croissance
durable. En dépit des événements du 11 septembre 2001, le trafic aérien
continue de croître. Et avec lui, le bruit, les émissions, la congestion
du trafic, les retards et les désagréments. Le Calendrier de recherche
stratégique vise à optimaliser les efforts de recherche pour rendre les
voyages aériens plus sûrs, plus propres, plus silencieux et plus fiables.
L'agenda appelle à un investissement de recherche global de plus de 100
milliards d'euros sur 20 ans. Il préconise aussi des projets de recherche
conjoints avec des plates-formes d'intégration technologique pour expérimenter
et adopter de nouvelles technologies, des bancs d'essais de recherche à
grande échelle et des pépinières technologiques. "En investissant
plus sagement davantage d'argent dans la recherche, l'aéronautique européenne
peut à la fois répondre aux besoins de la société et conquérir une
place de tête mondiale" a déclaré le Commissaire à la recherche
Philippe Busquin. "Le Calendrier de recherche stratégique est un
premier pas vers la mise en œuvre du rapport "L'aéronautique européenne:
une vision pour 2020" de janvier 2001. Il jette les bases de la réalisation
d'objectifs ambitieux mais faisables. Au titre du 6ème programme-cadre de
recherche et de développement (FP6 2003-2006), nous consacrerons 1,075
milliard d'euros à la recherche aérospatiale. Plusieurs thèmes de
recherche aéronautique nous ont été suggérés, ce qui montre que les
parties sont enthousiastes à l'idée de mettre leurs ressources en commun
pour lancer des projets intégrés et des réseaux d'excellence dans ce
domaine. Nous avons de brillants ingénieurs, d'excellents centres de
recherche et des sociétés parmi les meilleures au monde. Il nous faut à
présent nous organiser et unir nos forces partout en Europe pour atteindre
la masse critique au niveau de l'Union et conduire le secteur au niveau
mondial." Le Calendrier ACARE est une réponse au rapport "STAR
21" de juillet 2002, un exposé stratégique aérospatial pour le 21ème
siècle qui explique comment créer un marché cohérent et un cadre
politique pour une industrie aérospatiale européenne vivante. Qualité et
efficacité accrues - Si ces défis sont relevés, les passagers aériens
pourraient bénéficier entre autres de tarifs réduits et d'un plus grand
choix dans leurs voyages. Le programme de sécurité du Calendrier vise à réduire
le taux d'accidents de 80% en améliorant la technologie de contrôle et en
renforçant l'efficacité des opérations au sol. La recherche devrait s'intéresser
au développement d'une capacité permanente d'approche et d'atterrissage
automatiques par tous les temps, d'une capacité de séparation automatique
des avions, d'un rattrapage de 100% des erreurs humaines et d'une protection
automatique contre les erreurs de jugement catastrophiques. Le Calendrier
entend également aider le système de transport aérien à tripler, d'ici
à 2020, le nombre de passagers, le tonnage de fret et le trafic aérien par
rapport aux chiffres de 2000. Un autre but est de ramener à moins de 15
minutes le délais d'attente des passagers dans les aéroports pour les vols
à courte distance et à moins de 30 minutes pour les vols à longue
distance. De plus, 90% des vols devraient décoller dans les 15 minutes qui
suivent l'heure de décollage annoncée, quelles que soient les conditions météorologiques.
Un transport aérien plus propre et plus sûr - Les défis environnementaux
ne sont pas moins importants, surtout dans le contexte d'un réchauffement
planétaire. C'est ce que fait le Calendrier en prenant en ligne de mire les
questions de bruit, de consommation de carburant et d'émission de dioxyde
de carbone (CO²), et leur réduction de 50%, ainsi que les niveaux d'oxyde
d'azote (NOx), à réduire de 80%. Il s'efforce de réduire les émissions
de CO² par des recherches dans le domaine de l'aérodynamique et de la réduction
du poids et en améliorant la configuration de la technologie actuelle. La
recherche devrait se concentrer sur des concepts aéronautiques nouveaux
tels que l'aile volante et des carburants d'aviation de remplacement (hydrogène
p.ex.). Dans la mesure où la sécurité est concernée, le Calendrier
recommande d'accroître l'échelle de la recherche sur les erreurs de
navigation et sur les systèmes de gestion du trafic aérien par une action
hostile. D'autres aspects se concentrent sur la possibilité d'un détournement
d'avion au sol ou en vol. Le Calendrier veut faire tomber à zéro les
chances de succès de la piraterie aérienne. Pour y parvenir, le Calendrier
recommande une recherche globale sur chacune des trois composantes du voyage
aérien: l'avion, l'aéroport et la navigation. Un futur domaine de
recherche consiste p.ex. à reprendre entièrement le contrôle d'un avion
depuis le sol et à l'y ramener automatiquement en toute sécurité. Rester
compétitif au niveau mondial - Les conclusions du Calendrier mettent l'accent
sur l'importance d'une infrastructure de recherche améliorée, une chaîne
d'approvisionnement compétitive, un processus de certification et de
qualification sans faille pour l'introduction rapide de nouvelles
technologies, un système d'enseignement solide et des synergies transeuropéennes.
Ces mécanismes créeront un environnement attrayant pour les investisseurs
et aideront ainsi à rendre l'Europe tout aussi compétitive que d'autres
pays ou régions économiques. Le Calendrier met l'accent sur la nécessité
de voir l'aéronautique européenne dans un contexte mondial. Les États-Unis
dépensent deux fois plus que l'UE dans la recherche aéronautique non
militaire et quatorze fois plus dans la recherche militaire. Le Calendrier
encourage un mélange salutaire de coopération et de concurrence avec les
États-Unis, sur la base du savoir-faire et du libre-échange. Paré pour le
futur - Le Calendrier n'est pas un plan rigide à long terme. En fait, il
subira une évaluation tous les deux ou trois ans lorsque seront publiées
ses nouvelles éditions, permettant l'ajout de nouvelles informations. Cela
signifie également que le Calendrier est souple et peut être adapté aux
circonstances changeantes. Pour l'avenir, l'intention est d'analyser plus en
profondeur certains aspects choisis du Calendrier, en guidant les parties
concernées dans leur soutien aux programmes de recherche qu'elles ont
choisis et aux investissements qu'elles font dans ceux-ci. Des études spécifiques
sur des aspects choisis du Calendrier seront également effectuées en vue
de conseiller les décideurs. Acare a été inauguré au 2001 au Salon aéronautique
de Paris. Les trente membres qui le composent sont des représentants des États
membres de l'Union, d'Eurocontrol, de la Commission, de l'industrie aéronautique
européenne et des usagers. Acare se réunit plusieurs fois l'an et a pour
mission première de définir et d'appliquer le Calendrier de recherche
stratégique en aéronautique.
2003:
L'ANNO DEL BIODIESEL IN ITALIA LANCIATA UNA PROPOSTA GLOBALE PER LO SVILUPPO
APPLICATIVO DELL'UNICO COMBUSTIBILE LIQUIDO RINNOVABILE DISPONIBILE SUL
MERCATO ACCORDO TRA I PRODUTTORI DI BIODIESEL, RAPPRESENTATI DEL GOVERNO,
AMMINISTRATORI LOCALI, RAPPRESENTATI DEL MONDO AGRICOLO, COSTRUTTORI DI
MEZZI PER AUTOTRASPORTO E PETROLIERI
Milano, 13 novembre 2002 - Superare gli ostacoli burocratici ed i vincoli
che impediscono lo sviluppo del mercato del biodiesel e coordinare gli
sforzi di Governo, Parlamento ed Enti locali per rilanciare una politica di
lungo respiro che incentivi l'adozione di questo combustibile ecologico.
Queste le conclusioni del convegno nazionale sul biodiesel tenutosi oggi a
Milano presso il Centro Congressi della Fondazione Cariplo, promosso dalla
Regione Lombardia, d'intesa con il Ministero delle Politiche Agricole e
Forestali, nell'ambito del Programma Nazionale Biocombustibili Probio, con
la collaborazione di Assobiodiesel, Cti Energia Ambiente e Kyoto Club, cui
hanno partecipato amministratori, parlamentari, operatori del settore e
rappresentanti del mondo agricolo. Il Convegno ha preso le mosse da un
intervento introduttivo del Vice Presidente della Regione Lombardia Viviana
Beccalossi - che ha dichiarato "in tempi di crescente inquinamento
delle nostre città non possiamo che guardare con interesse al biodiesel,
per il notevole contributo che il suo impiego offre alla riduzione delle
emissioni inquinanti (e in modo particolare delle polveri sottili PM10). Il
mondo agricolo lombardo inoltre guarda con favore alla crescita del mercato
del biodiesel che offre importanti opportunità ai produttori aprendo un
nuovo sbocco alle colture di oleaginose, oggi fortemente penalizzate dagli
sviluppi della Politica Agricola Comunitaria. In Lombardia - ha aggiunto -
abbiamo sviluppato livelli di produttività delle proteoleaginose, della
colza, del girasole, di assoluta eccellenza, e siamo pertanto assolutamente
pronti a rispondere ad un mercato che attende, per il suo decollo, un
convinto sostegno in ambito normativo che ci permetta di superare lo
svantaggio economico rispetto ai carburanti tradizionali, meno puliti e oggi
meno costosi." Allo stesso modo, Maurizio Bernardo, Assessore alle
risorse idriche ed ai servizi di pubblica utilità della Regione Lombardia
ha affermato che "la Regione Lombardia è pronta a far partire, già
dal prossimo 2003, interventi di incentivazione all'utilizzo del biodiesel
per il riscaldamento di edifici pubblici e privati e per
l'autotrasporto". Giovanni Riva, Segretario generale del Comitato
Termotecnico italiano, ha ricordato le valenze ambientali ed economiche che
ci spingono ad utilizzare tutte le forme di energie rinnovabili ed ha
confermato i risultati di uno studio di revisione dei dati disponibili nella
letteratura internazionale che confermano per il biodiesel un bilancio
energetico nettamente positivo (almeno 2,5 unità di energia prodotta per
ogni unità consumata) e una significativa riduzione di vari elementi
inquinanti ivi compresi una forte riduzione degli elementi mutageni.
Raffaello Garofalo, Segretario Generale European Biodiesel Board, ha
illustrato invece la situazione del biodiesel nel quadro europeo delle
energie rinnovabili con particolare riferimento alle strategie e alle
proposte dell'Unione Europea, che sotto la spinta della Commissario Loyola
De Palacio sta portando avanti due proposte di Direttive Comunitarie che
potrebbero essere promulgate nel corso del prossimo anno. Nella sua
relazione Claudio Rocchietta, Presidente di Assobiodiesel, l'Associazione
dei produttori italiani di biodiesel, si è focalizzato sui molteplici
vincoli che frenano e rendono sovente inefficiente e inutilmente costoso lo
sviluppo del mercato, lanciando una proposta globale per dare impulso al
mercato del biodiesel. "Già dal dicembre del 2000 - ha dichiarato
Rocchietta - la Legge Finanziaria prevedeva un raddoppio della produzione
del biodiesel, provvedimento in seguito autorizzato dall'Unione Europea, ma
per il quale non è mai stato licenziato dal Ministero delle Finanze il
Regolamento Attuativo, costringendo i produttori e gli utilizzatori a
operare in uno stato di perenne incertezza." La proposta prevede
inoltre che Governo e Parlamento, entro la fine dell'anno, aboliscano i
vincoli che ne ostacolano la distribuzione agli utenti finali e che le
Regioni adottino programmi di incentivazione all'utilizzo delle miscele
gasolio/biodiesel per l'autotrazione e del biodiesel per il riscaldamento
degli edifici. In particolare, è stato proposto alle Regioni di inserire
nei capitolati delle gare d'appalto combustibili una sorta di
"punteggio ambientale". Altre proposte riguardano il rimborso
biodiesel per gli autotrasportatori, le agevolazioni per le zone montane e
l'incentivazione del biodiesel nella nautica di diporto (per disinquinare i
porti). Nel corso del convegno si è tenuta una tavola rotonda, moderata da
Enrico Cattaneo di Radio 24/Il Sole 24 Ore, cui hanno preso parte diversi
relatori. Paolo Baccolo, Direttore Generale Agricoltura della Regione
Lombardia, ha espresso la disponibilità della Regione Lombardia ad
incentivare la produzione di biodiesel nell'area lombarda per le opportunità
che possono essere create per le realtà agricole locali. Lino Bertani,
Dirigente della Struttura Sviluppo Interventi e Infrastrutture
dell'Assessorato Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità della
Regione Lombardia, ha illustrato il piano di incentivazione per il biodiesel
che sarà attivato dal prossimo anno. Enrico Risaliti, Presidente di
Assopetroli, ha confermato l'interesse della categoria dei rivenditori dei
prodotti petroliferi ad ampliare la gamma dei prodotti in una logica di
segmentazione di mercato per venire incontro alla domanda di un consumatore
sempre più attento e disponibile ad utilizzare carburanti ambientalmente
migliori. Gianmaria Olivetti, Responsabile ingegneria motori della Iveco, ha
ricordato come, dopo quasi due anni di test, Iveco abbia deciso di dare la
propria garanzia standard anche ai veicoli funzionanti con miscela gasolio
biodiesel BI30, sulle motorizzazioni Euro 2 e Euro 3 che costituiscono la
maggior parte del parco veicoli oggi circolanti in Italia. Carlo Pezzi,
Assessore all'ambiente e alla mobilità del Comune di Ravenna, ha ricordato
che Ravenna è stata premiata come "città sostenibile" dal
Ministero dell'Ambiente proprio per il suo rilevante ricorso al biodiesel
nel campo del riscaldamento e dell'autotrazione, frutto di un innovativo
Protocollo d'Intesa fra Amministrazioni Pubbliche e operatori privati ormai
operativo da più di tre anni. Vittorio Bartolelli, del Gruppo di Supporto
Bioenergia del Mipaf, ha illustrato i 21 progetti dimostrativi sostenuti dal
Programma Nazionale Biocombustibili (Probio). Giovanni Chillemi,
Responsabile del settore ricerca dell'Azienda regionale "Veneto
Agricoltura", ha illustrato il programma triennale per lo sviluppo ella
filiera Biocombustibili, che va dalla realizzazione di campi varietali
dimostrativi di colza e girasole alle prove su banco di "bruciatori per
riscaldamento" alimentati con biodiesel puro. Giovanni Silvestrini,
direttore scientifico del Kyoto Club, ha ricordato gli impegni dell'Italia
di riduzione del 6.5% dei gas a effetto serra al 2010 (rispetto al 1990) con
la necessità di una molteplicità di interventi. A fianco del boom
dell'eolico e del fotovolteico ben si collocano i biofuels che saranno fra i
vincitori di questa "sfida climatica". In una nota inviata al
Convegno il Ministro delle Politiche Agricole Giovanni Alemanno, che non ha
potuto essere presente, ha dichiarato che "il Governo è fortemente
impegnato a promuovere azioni che tendano a consolidare la produzione e
stimolare la domanda di biodiesel". Il Governo infatti intende
promuovere in modo prioritario le seguenti azioni: snellimento delle
procedure di distribuzione e miscelazione del biodiesel che ne impediscono
l'agevole diffusione (Ministero delle Finanze); promozione dell'impiego del
biodiesel, concentrato nelle aree urbane ove la necessità di combustibili
puliti è maggiore, anche nell'ottica di rafforzare il legame 'città-campagna'
e di miglioramento della protezione ambientale e della sicurezza della
circolazione stradale (Ministero dei Trasporti); concertazione con le
Regioni su programmi e progetti territoriali di filiera, da co-finanziare
oltre che con il già avviato Programma Nazionale Biocombustibili (Probio),
con il Decreto legislativo 173/98 e, quando disponibili, con i fondi della
carbon tax ed altre risorse che potranno essere destinate al contenimento
delle emissioni di gas serra derivanti dall'attuazione del Protocollo di
Kyoto; sviluppo di una produzione nazionale con coltivazioni tradizionali ed
innovative.
IL
GRUPPO DOIMO HA INCONTRATO I GIORNALISTI DELL'ARREDAMENTO
Mosnigo di Moriamo, 13 novembre 2002 - Venerdì scorso, 8 novembre, si è
svolto a Mosnigo di Moriago, in provincia di Treviso, l'evento "Il
Gruppo Doimo incontra i giornalisti", cui ha partecipato una
cinquantina di operatori dell'informazione legati all'arredamento, settore
nel quale il gruppo veneto occupa una posizione di vertice, e non solo in
Italia, essendo costituito da ben 26 aziende industriali e commerciali, di
cui 19 operanti nel comparto Casa (Doimo Arredamenti, Doimo Salotti, Linea
Italia, Doc Mobili, Doimo Design, Casamania by Frezza, Summer by Doimo,
Doimo Materassi, Doimo City Line, Doimo Cucine, Linea D Interni, Arrital
Cucine, Birex, Doimo International Group, Doimo Contract, Doimo Sofa Leather,
Desktop, Dielle e Linea Casa) e 7 operanti nel comparto Ufficio (Colmas,
Meco, Della Valentina Office, Frezza, Target, Ib Office ed Emmegi). I
giornalisti sono stati accolti dal presidente del gruppo, Giuseppe Doimo,
che nel 1946 ha iniziato la sua attività mobiliera con una piccola fabbrica
artigiana, e hanno incontrato i responsabili delle 19 aziende del comparto
Casa, le quali dalla scorsa primavera dispongono di una grande esposizione
permanente denominata Doimo Domus Interiors Gallery. Durante l'incontro, i
giornalisti hanno visitato questa avveniristica struttura e hanno avuto modo
di rendersi conto della potenzialità produttiva del Gruppo Doimo, che copre
tutte le tipologie dell'arredamento, anche con più aziende per ogni
tipologia. Ecco, in sintesi, i dati più significativi della Doimo Domus
Interiors Gallery: 6.000 mq di superficie espositiva, 67 ml di facciata, 14
ml di altezza, 150 ml di profondità, dove trovano spazio, insieme alle aree
dedicate alle aziende, 12 uffici, una sala riunioni di 350 mq, attrezzata e
insonorizzata, 4 web corners e varie zone di ristoro.
"IL
FUTURO DEGLI ACQUISTI COME FUNZIONE E KNOW HOW" CONFERENZA ANNUALE
DELL'EIPM L'INCONTRO INTERNAZIONALE DEI RESPONSABILI ACQUISTI 5 - 6 DICEMBRE
2002 DIVONNE - GINEVRA
Ginevra, 13 novembre 2002 - Un incontro riconosciuto ed irrinunciabile: la
Conferenza Annuale dell'Eipm, European Institute of Purchasing Management ha
luogo quest'anno a Divonne, vicino Ginevra, il 5 e 6 dicembre 2002. Sono
attesi più di 150 responsabili degli acquisti di grandi società. Il tema
di questa 7a edizione sarà "Il futuro degli acquisti come funzione e
know how ". Con l'evoluzione dell'ambiente economico internazionale, la
professione del Responsabile Acquisti conosce un grandissimo sviluppo: le
esigenze sono molteplici, rinforzate dall'assenza di un punto di riferimento
in materia. Per questo l'Eipm ha scelto quest'argomento come tema centrale
della sua conferenza annuale che sarà aperta a tutti gli operatori. Più di
150 responsabili europei degli acquisti parteciperanno alla prima giornata
dedicata alla formazione e alla presentazione di testimonianze da parte di
esperti (VP Achat di Michelin, ed Electrolux). La 2a giornata è dedicata a
quattro grandi società di consulenza (McKinsey, AT Kearney,
PricewaterhouseCoopers e Compendium) che interverranno su un soggetto
comune. Questa scelta permetterà a chi vi partecipa di confrontare gli
approcci adottati. Le questioni relative alla valutazione, alla formazione,
alle definizione delle funzioni aziendali e dei nuovi strumenti di
"e-formazione" sono gli ulteriori argomenti affrontati nel corso
di questa Conferenza Annuale . Per informazioni ed iscrizioni: +33 (0) 4 50
31 56 73, Bénédicte Boudo
A
MILANO IL 5° CONVEGNO GALGANO "IMPRESA E AMBIENTE" STRATEGIE
AMBIENTALI: GUIDARE IL CAMBIAMENTO DA GLOBALE A LOCALE LE TESTIMONIANZE DI
ABB, GRUPPO BMW, NESTLÈ ITALIANA, SIEMENS MOBILE COMMUNICATIONS, SOL GROUP,
ZINCAR - GRUPPO AEM MILANO E LE ESPERIENZE DI REGGIO EMILIA, DUBLINO,
FERRARA E DELLE MARCHE
Milano, 13 novembre 2002 - Si presenta molto denso e ricco di esperienze il
quinto Convegno Galgano su "Impresa e Ambiente" che si terrà a
Milano giovedì 14 novembre. Il convegno è organizzato in occasione della
Campagna nazionale per la 14ª giornata mondiale della qualità, nell'ambito
dell'ottava Settimana europea della qualità sotto lo slogan europeo "Quality
in Europe: driving the change". Il tema dell'incontro è:
"Ambiente: guidare il cambiamento, da globale a locale. Strategie,
strumenti ed esperienze" (vedi programma allegato) e l'obiettivo è di
sottolineare l'importanza di conciliare sviluppo economico e tutela degli
ecosistemi e di offrire testimonianze aziendali di eccellenza. Si ringrazia
IntesaBci per la concessione della Sala Convegni. Questo appuntamento, che
alla quinta edizione è ormai diventato un "must" per gli addetti
ai lavori (e in verità anche per l'intera business community che si occupa
di economia e conti aziendali), si svolge con il contributo di numerosi
sponsor: Abb, Ambiente e Sicurezza - Il Sole 24 Ore Pirola, Gruppo Bmw,
Nestlè Italiana, Regione Marche, Siemens Mobile Communications, Sol Group,
Zincar - Gruppo Aem Milano. L'appuntamento milanese rientra nelle iniziative
organizzate dalla Galgano per la Campagna Nazionale 14a Giornata mondiale
della qualità, che ha ottenuto il patrocinio del Dipartimento della
Funzione Pubblica e dei Ministeri: Affari Esteri, Attività Produttive, Beni
e Attività Culturali, Comunicazioni, Difesa, Giustizia, Infrastrutture e
trasporti, Interno, Istruzione Università e Ricerca, Lavoro e Politiche
Sociali, Politiche Agricole e Forestali. Ecco il programma di massima dei
lavori che inizieranno alle ore 8,45 per terminare alle ore 13,30.
L'incontro sarà aperto da una breve introduzione di Emilio Di Cristofaro,
vicepresidente del Gruppo Galgano, mentre la prima relazione sarà
effettuata da Luciano Gobbi, assessore all'ambiente del Comune di Reggio
Emilia, sul tema: "Definizione ed attuazione del piano operativo
dell'Agenda XXI". Toccherà quindi ad Antonio Giacomucci,
vicepresidente Group function sustainability affaires della ABB, parlare sul
seguente tema: "La gestione manageriale della sostenibilità in una
società multinazionale". Sarà quindi la volta delle testimonianze
internazionali: Fiona Scully e Derry Solon, della Città di Dublino,
tratteranno il seguente argomento: "L'attuazione del modello I.I.U.E. (International
Institute for Urban Environment)". A sua volta Raimonda Pettinella,
coordinator Environment and safety della Siemens Mobile Communications si
intratterrà sul tema: "L'applicazione del Sistema di Gestione
Ambientale secondo Iso 14001 ad un sito non produttivo di grandi
dimensioni". Dopo un breve intervallo, Isarema Cioni, dirigente ufficio
ciclo rifiuti della Regione Marche, parlerà sugli "Accordi di
programma come strumento di governo regionale per l'ambiente", mentre
Alessandro Castelli, direttore qualità e sicurezza della Sol Group di
Monza, illustrerà:"La registrazione Emas e i rapporti con il
territorio". Sarà quindi la volta di Roberto Coizet, presidente di
Edizioni Ambiente e responsabile del progretto Clear, che spiegherà la
"Contabilità ambientale nelle amministrazioni locali: il progetto
Clear", mentre Pierstefano Vernaschi, responsabile ambiente della Nestlè
Italiana, illustrerà "Gli indicatori di prestazione ambientale.
Benefici e risparmi". Infine un settore quanto mai attuale e scottante,
il settore dell'automobile, che sarà trattato con una relazione congiunta
da Gianni Oliosi, direttore relazioni esterne della Bmw e da Francesco
Baldanzi, direttore generale Zincar (gruppo Aem) sulle " vetture a
idrogeno". Il Gruppo Galgano, coi suoi 40 anni di esperienza,
rappresenta una delle più affermate realtà italiane di consulenza di
direzione al servizio dell'economia nazionale con forte orientamento ai
risultati. I servizi offerti dal Gruppo al Management dell'Industria, dei
Servizi e della Pubblica Amministrazione, coprono vasti settori della
Consulenza di Direzione e della Formazione Manageriale. Il Gruppo è formato
da oltre 100 consulenti che operano con uffici a Milano, Roma, Napoli,
Madrid, Barcellona e Parigi.
CIDEC:
MODIFICHE ALLA FINANZIARIA 2003, CARO PREZZI, SICUREZZA, GLI ARGOMENTI
DELL'INCONTRO AL CIRCOLO DELLA STAMPA ORGANIZZATO DALLA CONFEDERAZIONE CHE
RAGGRUPPA LE PICCOLE MEDIE IMPRESE.
Milano, 13 novembre 2002 - Si è tenuto al Circolo della Stampa di Milano il
convegno nazionale della Cidec (la Confederazione Italiana degli Esercenti
Commercianti ed Artigiani e delle Attività del Terziario e del Turismo e
dei Servizi) dedicato in gran parte all'esame del "Patto per l'Italia e
della Finanziaria 2003" nei riflessi che possono avere sul futuro delle
piccole medie imprese. Gli interventi degli esperti del settore che si sono
succeduti, dopo un'ampia introduzione del direttore generale Cidec Nicola
Primicerio, Camilla Occhionorelli Pinna, vicepresidente Moica - Movimento
Italiano Casalinghe; Paolo Meneghetti, collaboratore Il Sole 24 Ore; Claudio
Zambrano, esperto in diritto del lavoro e in diritto comunitario -- hanno
messo in evidenza in particolare come da un'iniziale dissenso dalla
Finanziaria 2003, la Confederazione abbia giudicato molto favorevolmente le
recenti correzioni che accolgono in larga misura le aspettative della media
e piccola impresa italiana. Nel corso del dibattito, moderato da Franco
Canevesio (Italia-Invest), si è parlato anche della necessità che il
governo riesca a controllare e ad appoggiare con più rigore il turismo
sostenibile, per il quale la Cidec si attende il raggiungimento di notevoli
obiettivi in tempi brevi. Uno strumento, come ha osservato Paolo Meneghetti,
viene indicato nella creazione di un Osservatorio del Turismo in grado di
lavorare a livello regionale, provinciale, locale, per monitorare e
incentivare le bellezze artistiche e naturali del nostro Paese. Secondo
l'avvocato Claudio Zambrano, il Patto per l'Italia è il primo serio
tentativo di affrontare in modo organico e coerente la situazione italiana
che presenta caratteri di estrema arretratezza nei confronti degli Stati
Uniti ma anche, e principalmente, degli altri partners europei. Allo stesso
tempo, però, non si preoccupa di incidere sugli elementi strutturali, gli
unici che possono portare a risultati rilevanti. D'altro canto, la
"necessità" di ottenere su tutto e per tutti una forma di
consenso corporativo, impedisce che si incida su situazioni anche gravi. Il
Presidente Cidec, Agostino Goldin, ha tirato le conclusioni del vivace
incontro, parlando tra l'altro del problema sicurezza dei piccoli esercizi.
A questo proposito, ha annunciato che l'organizzazione da lui presieduta si
occuperà anche a Milano, come già fa in altre città italiane, in modo
puntuale, di questa indifferibile esigenza. Ha detto Goldin: "la Cidec
offre un'ampia disponibilità alle autorità competenti perché le zone
cittadine, sia centrali che periferiche, diventino oasi sicure per chi ogni
mattina alza le saracinesche del proprio esercizio, mettendo in campo
professionalità e lavoro molto spesso a conduzione familiare".
Sull'argomento caro prezzi, ha sottolineato come le origini di tale
deprecabile situazione non siano da imputare agli esercizi di limitata
ampiezza, ma a organizzazioni che regolamentano il mercato ad ampio raggio.
Goldin ha ribadito con forza che bisogna controllare quegli esercizi che
traggono profitto da questa crescita dei costi della spesa a discapito dei
consumatori.
SO.GE.M.I
(SOCIETÀ PER L'IMPIANTO E L'ESERCIZIO DEI MERCATI ANNONARI ALL'INGROSSO DI
MILANO). ENTRA A FAR PARTE DEL CONSORZIO MILANOSISTEMA
Milano, 13 novembre 2002 - E' stata accolta la richiesta di ammissione di
So.Ge.M.I. all'interno del Consorzio MilanoSistema, il network di aziende e
istituzioni milanesi presieduto dall 'Avv.Aldo Scarselli, nato nel gennaio
scorso con l'obiettivo, tra gli altri, di coordinare gli interventi
strutturali nell'area metropolitana milanese e di promuovere e sviluppare
sul piano internazionale le capacita' professionali e imprenditoriali degli
associati e quelle operative sul territorio milanese. So.Ge.M.I. SpA., la
Società che gestisce per conto del Comune i Mercati all'Ingrosso di Milano,
si pone così al fianco di altre realtà (Aem, Am Sa, Atm, Mm, Sea,
C.C.I.A.A., Intesabci, Autostrada Serravalle-Milano-Ponte Chiasso e Sviluppo
Sistema Fiera) per rafforzare il ruolo del Consorzio MilanoSistema come
volano per lo sviluppo e l'internazionalizzazione dell'impresa milanese.
Forte di un' esperienza ormai più che ventennale nella gestione del primo
Centro Agroalimentare alI 'Ingrosso di Italia e tra i più importanti in
Europa, So.Ge.M.L metterà quindi il proprio prezioso know-how a
disposizione degli altri consorziati, operando in maniera sinergica, in modo
da promuovere nuovi importanti progetti di sviluppo a livello
internazionale. Analogamente, l' entrata nel Consorzio consentirà alla
società di collaborare alla creazione di nuovi Centri Agroalimentari
all'ingrosso in Paesi Esteri, come l'Ucraina, la Cina, il Paraguay, per la
realizzazione dei quali è spesso chiamata in causa come detentrice di uno
specifico e affermato know-how. Per quanto riguarda l'attività dei Mercati,
So.Ge.M.I. si appresta a varare un importante Piano Industriale per lo
sviluppo e il rilancio dei Mercati generali milanesi. Il progetto,
presentato nei giorni scorsi al Comitato di Presidenza del Comune di Milano
e accolto favorevolmente dal Sindaco Gabriele Albertini e da tutti i membri
del Comitato stesso, prevede in primo luogo la ristrutturazione e
riqualificazione dell'attuale polo urbano con investimenti, a totale carico
di So.Ge.M.I., per oltre 200 milioni di Euro. Una realizzazione subordinata
alla solidità patrimoniale dell 'Ente Gestore che si raggiungerà grazie al
conferimento in proprietà da parte del Comune di un' ampia porzione delle
aree in concessione. In secondo luogo, la nascita di un polo esterno alla
città che, così come è avvenuto alI' estero, potrebbe consentire di
completare la catena agroalimentare favorendo anche lo sviluppo dei propri
operatori. "Si tratta di un piano industriale ampio ed articolato
-dichiara Solly Cohen, Consigliere Delegato di So.Ge.M.I. che abbiamo
approntato raccogliendo le esigenze e le proposte di tutti i soggetti
interessati: grossisti, dettaglianti, associazioni di categoria, etc. ..Un
progetto che rappresenta una straordinaria opportunità per tutti gli
operatori commerciali e per l' intera città di Milano i cui Mercati
generali potranno così tornare ad essere competitivi in Europa". .So.Ge.M.I.
gestisce per conto del Comune di Milano tutti i Mercati all'Ingrosso della
Città: Ortofrutticolo, Ittico, Floricolo, Avicunicolo e delle Carni con
annesso il Pubblico Macello. 900.000 metri quadrati; 1.200.000 tonnellate
l'anno di prodotti, un giro d'affari complessivo di 2.500 milioni di Euro
l'anno; 12.000 presenze al giorno, per un bacino di 10 milioni di abitanti
Ciascuno dei mercati milanesi è il mercato leader nazionale nell'ambito del
proprio comparto merceologico e tutti insieme costituiscono una delle
maggiori realtà a livello mondiale per il commercio all'ingrosso dei
prodotti agroalimentari. Infolink: www.expodeisapori.com
GESTIONE
DEI RIFIUTI: DAL NUOVO CATALOGO EUROPEO ALL'INTERPRETAZIONE AUTENTICA DELLA
DEFINIZIONE DI RIFIUTO. TUTTE LE NOVITÀ NORMATIVE E GLI ADEMPIMENTI PER LE
IMPRESE
Milano, 13 novembre 2002 - Nuovo metodo di codifica e classificazione dei
rifiuti; prassi per l'individuazione dei rifiuti pericolosi; modifica e
aggiornamento delle autorizzazioni per le attività di trasporto, recupero e
smaltimento; definizione di rifiuto e materiali esclusi dal campo di
applicazione del D.Lgs. 22/97; modifiche al decreto Ronchi; regolamento per
il recupero in regime agevolato dei rifiuti pericolosi; disposizioni per la
messa in riserva di rifiuti pericolosi; nuova articolazione del modello
unico di dichiarazione ambientale (Mud) e abolizione della privativa
comunale sulle operazioni di recupero sono solo alcune delle innovazioni
recentemente introdotte alla complessa normativa che disciplina la gestione
dei rifiuti. Le modifiche illustrate analiticamente nel corso del seminario
coinvolgono tutte le imprese e gli enti che producono rifiuti, gli operatori
del settore, i consorzi istituiti per avviare al recupero particolari
tipologie di scarti di produzione o di consumo e comportano nuovi e diversi
obblighi gestionali e operativi. Il seminario si propone di: fornire il
quadro di riferimento concettuale per comprendere l'insieme di nuovi
obblighi che gravano sulle imprese e sugli enti che producono o gestiscono
rifiuti, mettere a disposizione le conoscenze operativenecessarie per
affrontare con successo le più recenti prescrizioni legislative e i nuovi
adempimenti, salvaguardando l'impresa o l'ente dai rischi connessi alla
violazione delle norme. Ore 14.30 Gestione dei rifiuti: tutte le novità
normative e gli adempimenti per le imprese. Paolo Pipere- Cer 2002. Il nuovo
metodo di codifica e classificazione dei rifiuti: Il processo di
attribuzione dei codici identificativi; L'individuazione dei rifiuti
pericolosi; Casi concreti e difficoltà operative; I nuovi criteri di
verifica delle autorizzazioni e delle iscrizioni all'Albo gestori.
L'interpretazione autentica della definizione di rifiuto(Legge 8 agosto
2002, n. 178) e le conseguenze per le imprese. Ore 16.00 Modifiche al D.Lgs.
22/97 ("Collegato ambientale" alla Finanziaria, Legge 31 luglio
2002): Esclusioni dal campo di applicazione della norma; Abolizione della
privativa sul recupero di rifiuti urbani assimilati; Semplificazione degli
obblighi amministrativi per i Consorzi; Rinvio dell'obbligo di acquisto di
beni derivanti dal recupero dei rifiuti previsto per le Pubbliche
Amministrazioni (Art. 19, comma 4); Modifica delle funzioni del Conai; Nuova
classificazione del Cdr; Impegno ad abrogare il regolamento per la gestione
dei rifiuti sanitari che equipara la disinfezione alla sterilizzazione.
Norme tecniche per il recupero di rifiuti pericolosi secondo le procedure
semplificate (DM 12giugno 2002, n. 161): Individuazione dei rifiuti
pericolosi recuperabili e trasportabili con procedure semplificate:
Determinazione dei quantitativi massimi impiegabili; Disposizioni sulla
messa in riserva dei rifiuti pericolosi. Il Mud 2003: La sezione dedicata
alla comunicazione delle emissioni da parte dei complessi IPPC (Direttiva
sulla prevenzione e il controllo integrati dell'inquinamento); Le proposte
di semplificazione della modulistica relativa ai rifiuti. 17.15 Dibattito e
risposte ai quesiti posti dai partecipanti 18.00 Chiusura dei lavori Sarà
riservato ampio spazio alle domande e alla risoluzione di concreti casi
proposti dai partecipanti. Il relatore Paolo Pipere - Responsabile del
Servizio Ambiente, Infrastrutture e Territorio della Camera di Commercio
Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano, esperto di diritto
ambientale e autore di numerose pubblicazioni sulla gestione dei rifiuti,
unisce alla profonda conoscenza della materia una ultradecennale quotidiana
esperienza in materia di gestione delle problematiche ambientali e di
assolvimento degli adempimenti amministrativi connessi. Il seminario si
rivolge ai: responsabili della funzione ambiente delle aziende e ailoro
collaboratori, consulenti, funzionari e tecnici delle amministrazioni
pubbliche. La partecipazione al seminario è subordinata all'invio della
scheda di iscrizione debitamente compilata e al versamento della quota di
partecipazione. I posti sono limitati e saranno assegnati secondo l'ordine
d'arrivo delle adesioni. La quota di iscrizione è pari a Euro 180,00 + IVA
20% (fatta salva l'esenzione per le pubbliche amministrazioni) a persona e
comprende copia dei testi normativi e il materiale didattico. Il secondo e
gli ulteriori partecipanti della medesima impresa o dello stesso ente
beneficeranno di una riduzione pari al 10% della quota di partecipazione
imponibile. Il 50% degli oneri sostenuti per la formazione e l'aggiornamento
del personale (quote di partecipazione ai corsi e costi del personale che li
frequenta) è detassabile secondo quanto disposto dall'art. 4, comma 2,
della legge 383/2001 (Tremonti-bis). Economos S.a.s. ha scelto di impiegare
le strutture della Fasst (Federazione delle Associazioni Scientifiche e
Tecniche) che si trovano nelle immediate vicinanze delle fermate
"Turati" della linea gialla e "Palestro" della linea
rossa della metropolitana. In Piazza Cavour, a cinquanta metri da piazzale
Morandi, transitano anche le linee tranviarie 1 e 2 e gli autobus 61 e 94.
Milano, 22 novembre 2002 - Ore 14.15 Piazzale Morandi, 2 - Milano c/o
Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche Per informazioni: economos@virgilio.it
tel. 02/36503546
SEMINARIO
SUL TEMA " SISTEMI TARIFFARI E STRATEGIE DI INTEGRAZIONE NEL TRASPORTO
PUBBLICO LOCALE"
Milano, 13 novembre 2002 - Il seminario "Sistemi tariffari e strategie
di integrazione nel trasporto pubblico locale"", realizzato dall'Irer,
è il primo di una serie di incontri promossi dalla Regione Lombardia con
l'obiettivo di approfondire le complesse problematiche comportate dalla
riforma del trasporto pubblico locale. L'incontro si svolgerà il 20
Novembre 2002 -Sala Pirelli - Palazzo della Regione -via F.Filzi, 22 a
Milano, per informazioni Segreteria Tecnica: Jole Perrone Tel.
0039.02.6765.4219 - 4226 La giornata di lavoro, rivolta ad un pubblico di
operatori del settore, si propone come occasione di approfondimento e di
dibattito del tema dell'integrazione tariffaria quale strumento per il
rilancio del trasporto pubblico locale. Il seminario si articola in tre
momenti essenziali: nella prima parte saranno presentate alcune esperienze
di successo a livello nazionale ed europeo, dalle quali trarre possibili
indicazioni per un'implementazione efficace di un sistema tariffario
integrato; nella seconda parte sarà dato spazio all'esperienza degli
operatori del trasporto pubblico locale in Lombardia al fine di raccoglierne
i molteplici punti di vista; il terzo momento, infine, sarà dedicato ad una
discussione riguardante il regolamento regionale del nuovo sistema
tariffario. Programma della giornata Ore 9.30 Saluto ai partecipanti dal
moderatore dei lavori Angelo Lassini (Direttore Generale Infrastrutture e
Mobilità -Regione Lombardia); Ore 9,45 Relazione introduttiva "La
tariffa come strumento di governo della mobilità" Roberto Zucchetti
(Università Bocconi di Milano); Ore 10.15 Cases history Xavier Rossellò -
A.T.M. di Barcellona; Claus Josel - Deutsche Bahn di Monaco; Gianluca
Cantarelli - F.F.S. di Zurigo; Antonietta Sannino - Consorzio Unico
Campania; Gian Piero Aliverti - A.T.M. di Torino; Brian Ball - Area
Technology Rail di Londra . Ore 12.00 Relazioni: Sergio Castano - Civa di
Varese, Antonio Nessi - Spt di Como, Arrigo Giana - Atm di Milano, Claudio
Garatti - Brescia Trasporti. Ore 13.15 Intervento dell'Assessore regionale
alle Infrastrutture e Mobilità Massimo Corsaro Ore 14.30 interventi:
Luciano Covi - Trenitalia, Marco Piuri - F.N.M., Giorgio Boitano - Anav. Ore
15.30 "Il nuovo sistema tariffario regionale del trasporto pubblico
locale"Olivia Postorino - (Dirigente Unità Organizzativa Trasporto
Pubblico Locale ); Ore 16.00 contributi : Stefano Bernardi - ( Esperto in
materia di trasporto pubblico locale) , Gianluigi Gorla - (Università della
Valle d'Aosta); Ore 17.00 dibattito e conclusioni .
A CESENATICO OPERATORI ITTICI ITALIANI E DI CROAZIA,
REPUBBLICA FEDERALE DI YUGOSLAVIA, ALBANIA E GRECIA DARANNO VITA A UN
CENTINAIO DI BUSINESS MEETING NELL'AMBITO DEL FORUM "PESCA ED
ACQUACOLTURA NELL'ADRIATICO"
Cesenatico, 13 novembre 2002 - Gli operatori ittici delle due coste
dell'Adriatico si incontrano per dare vita a nuove forme di cooperazione
internazionale, joint venture e trasferimenti di tecnologia e know how.
L'occasione è il Forum "Pesca ed acquacoltura nell'Adriatico",
ospitato al Centro Ricerche Marine di Cesenatico (Viale Vespucci 2) mercoledì
13 e giovedì 14 novembre. L'iniziativa, a cui parteciperanno operatori
ittici da Croazia, Repubblica Federale di Yugoslavia, Albania, Grecia e
operatori della filiera ittica italiana, rientra nel programma di iniziative
a favore dell'internazionalizzazione delle imprese avviato dalla Camera di
Commercio di Forlì-Cesena, e prevede, oltre a un centinaio di business
meeting tra operatori, anche workshop e visite aziendali. "Gli incontri
con gli operatori ittici esteri -sottolinea Sergio Mazzi, Presidente della
Camera di Commercio di Forlì-Cesena- rappresentano un'importante opportunità
per il nostro Paese, sia in termini di disponibilità e conseguente
importazione di pesce di elevata qualità nei periodi del fermo pesca, sia
per quanto riguarda la possibilità di creare in questi paesi strutture
ittiche con manodopera a basso costo. Il Forum risulta poi quanto mai
opportuno anche in vista dell'attuale crisi della pesca emiliano romagnola,
che nei primi sei mesi di quest'anno ha registrato un consistente calo del
prodotto pescato e immesso sui banchi di vendita (-38,8%), con una
conseguente contrazione del fatturato (-32,2%)". Il Forum si aprirà
mercoledì 13 novembre con il Convegno (ore 9.00) su "Pesca e
acquacoltura nell'Adriatico", e con i business meeting tra operatori,
che si terranno per tutta la giornata (9.00 - 19.00). Giovedì 14, alle ore
9.00, si terrà il workshop "Strumenti finanziari nazionali e
comunitari per l'internazionalizzazione delle imprese della filiera
ittica", seguito, alle ore 11.30, dall'incontro su "La
commercializzazione dei prodotti ittici nell'UE e rapporti coi paesi extra
UE". Venerdì 15 gli operatori stranieri del settore pesca visiteranno
alcune aziende ittiche a San Benedetto del Tronto, mentre quelli del settore
acquacoltura parteciperanno a visite sul territorio di Ravenna. Sabato 16,
tutti gli operatori visiteranno la darsena di Rimini e un'azienda locale del
settore. Per tutta la durata del Forum sarà operativo un desk informativo
sugli strumenti agevolativi, sulle linee di credito e sugli interventi
promozionali messi a disposizione degli operatori italiani per favorire i
contatti commerciali con altri paesi. L'incontro di Cesenatico è
organizzato dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena in collaborazione con
Ministero Attività Produttive, Ice-Istituto Commercio Estero, Unioncamere
ed Assocamere estero, le Camere di Commercio di Rimini, Pescara, Ferrara,
l'Azienda Speciale S.I.D.I., Eurosportello della Camera di Commercio di
Ravenna e la Fondazione Carisap/Camera di Commercio di Ascoli Piceno. Per
quanto riguarda la pesca in Italia, tra il 2000 e il 2001 a fronte di un
calo delle esportazioni di prodotto pescato del -1,6% (176,4 milioni di Euro
"contro" 179,2 dell'anno precedente) si è verificato un aumento
delle importazioni del +2,4% (676,9 milioni di euro rispetto a 661 del
2000). Come si può constatare, la bilancia commerciale risulta in disavanzo
(l'Italia importa più din quanto esporta), disavanzo ancora più evidente
per il pesce conservato e trasformato, dove sia l'import che l'export
risultano positivi. Tra il 2000 e il 2001 le importazioni di pesce
conservato e trasformato hanno fatto registrare un incremento del +11,3%
(2.3miliardi di Euro contro 2,1 miliardi di Euro del 2000), mentre le
esportazioni sono passate da un valore di 237,3 milioni di Euro nel 2000 a
253,4 milioni di euro nel 2001, con un aumento del +6,8%. Complessivamente,
tra il 2000 e il 2001 le importazioni (pescato + conservato e trasformato)
risultato cresciute del +7,8%, contro il 4,6% delle esportazioni. Nel 2001,
a fronte di una contrazione del -1,2% dei consumi di pesce da parte degli
italiani, la spesa in prodotti ittici ha registrato un incremento del +3,5%
(per complessivi 3.600 milioni di Euro) a causa di un aumento dei prezzi al
consumo di quasi il 5%. Secondo un'indagine di Ismea, nove italiani su dieci
consumano pesce tra le mura domestiche. Tra le diverse specie di mare,
quelle più consumate in casa risultano essere seppie, polpi, calamari e
totani, seguiti da cozze, mitili, vongole e gamberetti, merluzzi, naselli e
pesce azzurro. Per quanto riguarda il pescato in Emilia Romagna, tra il 2000
e il 2001 si è registrato un andamento negativo sia per l'import (con una
contrazione del -1,9%) che per l'export (-7,6%). Per il prodotto conservato
e trasformato entrambi gli indicatori risultano invece positivi, con le
importazioni passate da 353,3 milioni di Euro nel 2000 a 415,4 milioni di
Euro nel 2001 (+17,6%) e le esportazioni cresciute del +14,9% (da 33,3
milioni di Euro a 38,2 milioni di Euro). Il valore del pescato introdotto e
venduto nei mercati dell'Emilia Romagna nel corso del 2001 (pari a 18.721
tonnellate tra pesci, molluschi e crostacei) ammonta complessivamente a 36,2
milioni di Euro (+19% sul 2000).
IL
CONSORZIO COSEPURI FESTEGGIA IL PROPRIO TRENTENNALE CON ALCUNE INIZIATIVE
NELLA CITTA' E PER LA CITTA'.
Bologna, 13 novembre 2002 - Trent'anni di attività nella città e per la
città. Cosepuri taglia questo ragguardevole traguardo con la consapevolezza
di essersi efficacemente inserita nel tessuto economico della città. La
credibilità acquisita in questo trentennio le ha consentito, inoltre, di
espandersi anche al di fuori del territorio locale. 270 imprese associate,
200 collaboratori e dipendenti, un parco automezzi costituito da 150
autovetture, 115 pullman GT, 110 mezzi per il trasporto merci, una compagnia
di aerotaxi, tre agenzie di viaggio associate e un volume d'affari che nel
2001 ha superato i 35 milioni di Euro sono i numeri con i quali Romano
Caravita, Presidente del Consorzio, può orgogliosamente presentare il
profilo di Cosepuri nel terzo millennio. Nel 1972, un gruppo di piccole
imprese operanti nel trasporto persone decise di dare vita ad una società
consortile al fine di affrontare meglio il mercato. Oggi Cosepuri dispone di
un sofisticato sistema satellitare per il collegamento tra la Centrale
Operativa e i mezzi dislocati sul territorio ed è in grado sia di dare
risposta a richieste di trasporto individuale sia di soddisfare problemi più
complessi legati alla mobilità, in caso di congressi o manifestazioni di
grande portata (a tale proposito citiamo nella scheda allegata gli eventi
recenti più significativi in occasione dei quali Cosepuri è stata
incaricata dello svolgimento dei servizi di trasporto).
PROGETTI
PER MILANO: I PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO E IL MERCATO IMMOBILIARE
Milano, 13 novembre 2002 L'assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune
di Milano Gianni Verga è intervenuto al Convegno Progetti per Milano, I
Programmi Integrati di Intervento e il mercato immobiliare tenutosi presso
l'aula Rogers del Politecnico di Milano. Il convegno e la mostra Progetti
per Milano hanno l'obiettivo di far conoscere, da un lato, i "luoghi
delle trasformazioni" e di illustrare i risultati ottenuti; dall'altro,
di stimolare il dibattito tra gli attori istituzionali (Comune, Università)
e privati (investitori, sviluppatori etc.) coinvolti a vario titolo nei
processi di trasformazione urbanistica della città. Sono intervenuti Pier
Carlo Palermo Preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di
Milano; Cesare Stevan, già Preside della I Facoltà di Architettura del
Politecnico di Milano; Fabrizio Schiaffonati del Dipartimento Best del
Politecnico di Milano; Oliviero Tronconi del Dipartimento Best del
Politecnico di Milano, Paolo Simonetti della Direttore Progetto Programmi
Integrati di Intervento del Comune di Milano; Roberto Ceresoli delle
Ferrovie Nord Milano; Umberto Soprani di UniCredit Fondi; Luca G. Clavarino
di Westlbag e Fabrizio P. Bonelli di Intesabci. La riflessione e il
confronto tra le istituzioni e i soggetti privati iniziato con il Convegno
di ieri continuerà durante lo svolgimento della mostra. Nella giornata di
giovedì 14 novembre alle ore 14.30 (previo appuntamento) i responsabili
della Direzione di progetto saranno disponibili per rispondere alle
richieste di approfondimento da parte dei partecipanti al convegno e degli
operatori del settore. I 20 progetti presentati alla mostra, che dopo il
Politecnico verrà allestita presso l'Urban Center (l'inaugurazione è
fissata per lunedì 18 novembre alle ore 17.00), mettono in evidenza
l'estrema flessibilità e innovazione dello strumento urbanistico dei
Programmi Integrati di Intervento che ha consentito la riqualificazione e la
trasformazione di grandi aree industriali dimesse e la riconversione di ampi
tessuti urbani e ha introdotto nuove modalità di reperimento degli standard
di riqualificazione ambientale. L'istituzione dei Programmi Integrati di
Intervento attraverso la L.R. 9/99 e la approvazione del Documento di
Inquadramento "Ricostruire la Grande Milano" hanno definito un
nuovo scenario di riferimento e creato le condizioni per una nuova stagione
dell'urbanistica a Milano. Le strategie, gli indirizzi e gli obiettivi
definiti dal Documento di Inquadramento si stanno attuando attraverso un
cospicuo numero di progetti che, attraverso il progetto urbano,
sperimentano, alle diverse scale territoriali, moduli innovativi di sviluppo
della città. "La verifica delle risorse disponibili, il forte
contributo in termini di fattibilità economico-temporale, il confronto con
il mercato urbano - ha sottolineato l'assessore Gianni Verga -
contribuiscono a configurare i Programmi Integrati di Intervento come
programmi urbani innovativi dove l'integrazione pubblico - privato diventa
elemento qualificante e, sopratutto, concreto".
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