NOTIZIARIO
TURISTICO
MARKETPRESS
NEWS
di
SABATO
5 APRILE 2003
pagina 3
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SIW 2003 IN OTTOBRE A CATEZ LA BORSA
ANNUALE DEL TURISMO SLOVENO
Saranno le terme di Catez, non lontano
dalla cittadina di Novo Mesto e dal confine con la Croazia, ad ospitare
l'edizione 2003 dello Slovenian Incoming Workshop, la borsa turistica della
Slovenia promossa dall'Ente nazionale per il turismo, che si svolgerà dal
16 al 18 ottobre. La scelta della sede non è affatto casuale: infatti in
Slovenia un terzo dei pernottamenti alberghieri avviene in una delle 15
stazioni termali e quelle di Catez costituiscono il maggior complesso,
capace di offrire anzi la più estesa riviera termale dell'Europa centrale.
La scorsa edizione ha visto la partecipazione di un centinaio di aziende
dell'incoming sloveno e 253 operatori turistici stranieri in rappresentanza
di 185 imprese, provenienti da 21 nazioni, in gran parte europee (con
l'Italia al secondo posto per numero) ma anche da Israele, India e Usa. Gli
operatori locali rappresentano tutte le diverse tipologie della proposta
turistica nazionale: mare e montagna estiva e invernale, città d'arte,
turismo d'affari, congressuale, terme, casinò, sport e natura, grotte,
enogastronomia, ecc. Per informazioni e iscrizioni: Ente sloveno per il
turismo, tel. 00386.1.58 91 844 e 58 91 854, oppure Ufficio del Turismo
Sloveno in Italia, tel. 02 29 51 11 87, E-mail: slovenia@tin.it
AVIOMAR: CRESCONO LE PRENOTAZIONI
TELEMATICHE
Quanto l'informatica sta cambiando il modo di lavorare per tour operator e
agenzie di viaggi ? Non poco, se si analizzano in dettaglio alcuni dati. Se
fino a ieri infatti cataloghi, telefono e fax costituivano i pilastri
esclusivi, oggi la situazione si va rapidamente trasformando: ai cataloghi
cartacei si affiancano sempre di più quelli on-line, che integrano quando
ancora non sostituiscono del tutto un supporto considerato in passato
costoso ma imprescindibile, mentre telefono e fax perdono sempre più
terreno a favore di internet, più rapido ed economico. Se prendiamo come
riferimento un operatore di medie dimensioni come Aviomar, ben introdotto
nelle agenzie in quanto attivo da oltre mezzo secolo e con prodotti di punta
di facile vendibilità come vacanze balneari in alberghi, villaggi e
residence in Italia, Corsica, Costa Azzurra e Croazia, nonché soggiorni
neve e di fittness, riscontriamo che nel 2002 su un fatturato complessivo di
58 milioni di euro, ottenuti movimentando 116 mila passeggeri, ben 28 - pari
al 48 % - sono stati realizzati con prenotazioni effettuate a mezzo gds (Amadeus,
Sabre, Sigma e Voice Booking). Questi sistemi hanno il vantaggio di gestire
il traffico anche nei momenti di punta del booking, sono in grado di evitare
inutili attese all'apparecchio e di fornire nel contempo le risposte
desiderate in tempo reale, ma pure di effettuare prenotazioni nelle ore e
nei giorni di chiusura degli uffici, di controllare la disponibilità delle
strutture nelle diverse date, di richiedere opzioni, di confermare
prenotazioni, di richiedere preventivi. I diversi siti internet di Aviomar,
sui quali sono visionabili i 15 cataloghi dell'operatore ma che non vendono
al pubblico se non tramite agenzia, hanno totalizzato nello scorso anno 16
milioni di visual pages e un fatturato di 6 milioni di euro, pari all' 11 %
del fatturato globale. Numeri e percentuali destinati sicuramente a crescere
in futuro, in considerazione dei vantaggi in termini di risparmio di tempo e
di costi offerti dalle prenotazioni telematiche, che godono anche di
apposita overcommision.
NAMIBIA: ALLA SCOPERTA DEL KAOKOLAND
La Namibia è una delle nazioni dell'Africa australe più amata e visitata
dagli italiani, grazie alla sua enorme ricchezza ambientale e naturalistica,
all'estrema varietà paesaggistica e all'efficiente organizzazione
ricettiva, retaggio della passata presenza coloniale tedesca e sudafricana.
Sono però in pochi ad essersi spinti fino al Kaokoland, o Kaokoveld,
estrema regione di nord-ovest ai confini con l'Angola, una zona grande
quanto Piemonte e Lombardia arida e semidesertica, ondulata da rilievi e
solcata da poche strade e qualche pista in cattivo stato, con scarse
strutture ricettive, anche perché fino ad una quindicina di anni fa è
stata terreno di scontro per la guerriglia che ha coinvolto Namibia, Sud
Africa e Angola. Non a caso viene definita come una delle ultime grandi
regioni salvagge dell'Africa e al tempo stesso il volto più primitivo della
Namibia. Ma il Kaokoland, pur scarsamente popolato per le sue difficili
condizioni ambientali, è anche la terra degli Herero e degli Himba, offre
la maggior concentrazione di pitture rupestri preistoriche, a testimonianza
di una colonizzazione umana assai remota, e ospita una fauna di estremo
interesse. Oltre a gemsbok, kudu, springbok, struzzi, giraffe e zebre di
montagna si possono infatti incontrare il raro rinocerone nero, più
agressivo del consimile bianco, e il rarissimo elefante del deserto, ormai
ridotto a poche centinaia di esemplari in tutto, di corporatura ridotta ma
con lunghe zanne. Gli Herero sono una popolazione bantu migrati da nord nel
1500 che vivono allevando bestiame; i caratteristici abiti delle donne, con
enormi e colorate crioline indossate sopra una serie di sottovesti e
copricapo a forma di corno, sono un pudico retaggio dei missionari tedeschi
di epoca vittoriana. I sempre più rari pastori nomadi Himba sono tribù
herero che vivono nelle loro misere capanne nei luoghi più remoti per
conservare intatti identità e tradizioni: le loro bellissime donne girano
vestite solo da una minigonna di pelle, con capelli intrecciati e corpo
spalmati da un misto di burro, cenere e ocra rossa, profumato da erbe
aromatiche. A giudicare dai risultati un trattamento efficace ed economico.
Il tour operator milanese "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94 45,
www.driveout.it ), specializzato in percorsi a valenza culturale e
ecologica, propone in Namibia un viaggio-spedizione di 12 giorni in
fuoristrada alla scoperta delle principali peculiarità del Kaokoland.
L'itinerario parte dalla capitale Windhoek, dall'incredibile architettura
teutone, e attraverso enormi pascoli si raggiunge Kamanjab, sede di un
progetto di conservazione per ghepardi e rettili, Opuwu, minuscolo capoluogo
della regione, e il fiume Kunene, che segna il confine con l'Angola, dove si
effettuerà un'escursione in barca per fare birdwatching. Attraverso alcuni
villaggi himba si raggiungono le Epupa Falls, dove il fiume precipita con un
rombo assordante in un profondo canyon e, superato un ripido passo montano,
si attraversono estese praterie popolate da fauna selvatica fino a
Sesfontein, sede di un antico fortino coloniale, e Twyfelfontein, dove
ammirare importanti pitture rupestri. Partenze libere individuali, minimo 4
persone, per tutto l'anno con voli di linea Southafrican da ogni aeroporto
italiano, pernottamenti in alberghi, lodge e tenda, guida di lingua inglese,
quote da 3.090 euro con pensione completa. In Namibia Drive Out propone
diversi altri itinerari, di durata da 10 a 16 giorni, con modalità
analoghe.
SUD AFRICA: NELLA TERRA DI SHAKA ZULU
Il KwaZulu-Natal, come dal 1994 è stato ribatezzato il Natal, l'estrema
regione di sud-est, è la più piccola ma anche la più popolata tra le
provincie del Sud Africa. Conosciuta con la definizione di provincia
giardino, si presenta come una terra ondulata fertile e irrigua che
concentra la maggior parte delle bellezze naturali del paese. Si passa
infatti dalle enormi spiagge e dalle lagune cristalline della costa
sull'oceano Indiano a belle colline verdi coltivate e alla savana del basso
veld, fino ai 3.000 metri dell'aspra catena montuosa del Drakensberg, la
montagna del drago, la più alta del Sud Africa e la più spettacolare
dell'emisfero australe, le cui grotte celano uno straordinario repertorio di
incisioni e di pitture rupestri lasciate dai Boscimani, antichi abitatori di
queste contrade. Il nuovo nome è un omaggio a questa popolazione autoctona
di etnia bantu che nel 1800, sotto la guida del leggendario re Shaka, diede
vita ad un potente regno esteso su gran parte dell'Africa sud-occidentale,
con un esercito altamente efficiente noto per la ferocia e la determinazione
dei suoi combattenti, in grado di infliggere non poche sconfitte anche agli
europei. La visita della subregione centrale dello Zululand, dove questo
gruppo tribale è riuscito a mantenere abbastanza intatte fino ad oggi
usanze, tradizioni e cultura, comprese le singolari costruzioni ad alveare,
consente una delle rare occasioni di contatto con un'autentica Africa del
passato. L'operatore milanese "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51 94
45, www.driveout.it ), specializzato in viaggi a valenza culturale e
specialista sulla destinazione Sud Africa, propone in questa regione un
viaggio di 11 giorni che prevede di trascorrere alcuni giorni in villaggi
zulu lontani dai circuiti turistici, per scoprire la loro cultura attraverso
la vita di tutti i giorni, L'itinerario parte da Durban, capoluogo del Natal
e bella città portuale, per puntare alle montagne del Drakensberg, da dove
attraverso un paesaggio lunare si effettua una puntata nel regno-enclave del
Lesotho per conoscere i pastori shoto nei loro abiti tradizionali e
raggiungere il pub più elevato del continente. Escursioni nella Kamberg
nature reserve e nella Giants Castle game reserve, per ammirare pitture
boscimani. Si passa quindi allo Zululand, percorrendo la regione i cui nomi
sono legati alla storia di questa etnia e alle sue epiche battaglie per
difendere la propria indipendenza, e si sosterà qualche giorno nei villaggi
dell'area tribale Msinga per scoprire l'attività dello sciamano e la
farmacopea indigena, la produzione artigianale, le armi, l'abbigliamento, la
musica, la danza e il canto corale, la cucina e la produzione domestica di
birra, dormendo nei musi, le capanne tradizionali; verrà anche compiuta
un'escursione su carri trainati da buoi, come ai tempi dei pionieri, per
osservare la pesca e l'allevamento del bestiame nell'habitat naturale.
Concluderà il percorso la visita dell'Hluhluwe-Umfolozi park, il più
vecchio parco naturale africano, creato nel 1895 per salvare dall'estinzione
il rinoceronte bianco e capace ora di esportarne esemplari anche in altri
paesi. Partenze mensili in minigruppi e individuali settimanali con minimo 4
persone con voli di linea South African Airways da Milano e Roma per tutto
l'anno; la quota da 2.440 euro comprende la mezza pensione in hotel e lodge
di buon livello e alcune notti nelle semplici capanne zulu, con guida di
lingua inglese.
GORILLA E NATURA IN RUANDA
Solo da alcuni anni, dopo la feroce guerra civile del 1994 che ha visto
contrapposte le etnie hutu e tutsi ed ha provocato un milione di morti e due
di profughi, i turisti possono tornare a visitare in tutta tranquillità il
Ruanda, e con esso uno dei maggiori patrimoni animali del continente nero, i
gorilla di montagna. Fu proprio tra le foreste dei monti Virunga, al confine
con Uganda e Zaire-Congo, che dal 1967 al 1985 la zoologa americana Diane
Fossey studiò per prima e protesse queste stupende scimmie antropomorfe
sull'orlo dell'estinzione, l'animale più simile all'uomo per patrimonio
genetico e comportamento, vicende narrate nel celebre film Gorilla nella
nebbia. Ma in Ruanda, non a caso chiamato "il paese dalle mille
colline", ad attrrre i turisti non ci sono soltanto i gorilla. Questa
piccola nazione dell'Africa equatoriale, grande quanto il Piemonte, offre
meglio di qualsiasi altro uno spaccato reale dell'umanità e dell'ambiente
del continente, con le sue coltivazioni di caffè, con i suoi vulcani attivi
e le sorgenti fumanti, con montagne che si ergono fino a 4.500 metri e
un'altitudine media di 1.600, le foreste pluviali d'alta quota, con i
pescatori sul lago Kivu e sui bacini minori. E anche con la sua grande
miseria. Perché il Ruanda è uno dei paesi più poveri e densamente
popolati del mondo, privo di risorse, isolato, montuoso e lontano dal mare,
fuori dalle grandi rotte commerciali, che vive quasi solo su una primitiva
agricoltura di sussistenza, per giunta angustiato da secolari
contrapposizioni etniche. Una nazione che più di tutte ha bisogno di
armonia e di stabilità, ingredienti pregiudiziali per il turismo, una delle
sue poche risorse. Il tour operator milanese "Drive Out Viaggi"
(tel. 02 48 51 94 45, www.driveout.it ), specializzato in viaggi a valenza
ecologica e culturale, è tra i pochissimi a proporre un itinerario di 10
giorni in questo paese ricco di interessi ambientali e paesaggistici, che
consente un tuffo nell'Africa più vera e incontaminata, dove i gorilla sono
la principale ma non l'unica attrattiva. Dopola vasita della capitale Kigali,
dell'antico palazzo reale e del museo etnografico di Nyanza, il percorso
porta alla Nyungwe Forest, dove vive un quarto di tutti i primati africani e
uccelli di tutte le specie. Si raggiunge quindi Cyangugu, situata
nell'estremo sud del lago Kivu al confine con il Congo, risalendo tutto il
lago, parte in barca e parte sulla riva orientale, per osservare un
eloquente spaccato della vita di tutti i giorni: i pescatori, le barche da
trasporto, i mercati e i piccoli villaggi, fino a raggiungere nell'estremo
settentrionale Gisenyi, considerata la perla paesaggistica e climatica del
Ruanda, antico luogo di villeggiatura per i coloni belgi, oggi in parte
sepolta da una enorme colata di lava a seguito dell'eruzione nel 2001 del
vulcano Niaragongo come una Pompei africana. Si arriva infine ai monti
Virunga, dove tra le le foreste di bambu giganti del parco nazionale dei
Vulcani avverrà l'indimenticabile contatto con i gorilla di montagna, che
vivono in gruppi familiari di 8-15 esemplari guidati da un maschio
dominante. Partenze individuali, minimo due persone, o per minigruppi ogni
martedi e sabato per tutto l'anno con voli di linea SN da Torino, Milano,
Venezia, Bologna, Firenze e Roma via Bruxelles, tour in minibus con guide di
lingua francese e inglese, pernottamenti in strutture modeste ma decorose,
quote da 3.480 euro in pensione completa. I gorilla ruandesi dei Virunga, più
facili da osservare che altrove, possono essere anche oggetto di una
apposita estensione al tour di 13 giorni in Uganda organizzato da Drive Out
Viaggi.
MESSICO: YUCATAN, TRA ARCHEOLOGIA E
NATURA NASCOSTA
I turisti che affollano numerosi le splendide spiagge della penisola dello
Yucatan, estrema propaggine meridionale messicana protesa a separare il
golfo del Messico dal mare dei Caraibi, restano spesso ammaliati dalle
attrattive balneari, limitandosi al massimo a qualche fugace e intruppata
escursione alle rovine maya dei siti archeologici più noti. Di frequente
ignorano che all'interno della penisola l'esuberante vegetazione tropicale
cela graziose cittadine coloniali dove il tempo sembra essersi fermato a
qualche secolo fa, tesori maya malnoti e non ancora scavati e valorizzati
per il turismo ma non di minore importanza e suggestione, angoli di natura
anche di grande estensione ancora intatti e ricchi di svariate specie di
animali e di piante nonché comunità di indios, discendenti degli antichi
maya, che quando la loro civiltà si dissolse hanno trovato rifugio nei
luoghi più reconditi della regione, mantenendo intatti lingua, cultura,
tradizioni e cosmogonia, che nemmeno i conquistadores spagnoli riuscirono ad
annientare. L'operatore milanese "Drive Out Viaggi" (tel. 02 48 51
94 45, www.driveout.it ), specializzato in viaggi a valenza culturale e
ecologica, propone nello Yucatan un itinerario di 14 giorni in fuoristada
interamente dedicato alla scoperta di località di interesse archeologico e
naturalistico poco note in quanto ubicate in luoghi di non facile accesso,
ma capaci di offrire uno spaccato sui diversi contesti geografici,
ambientali e umani della penisola messicana. Alcune notti verranno trascorse
in campi gestiti da comunità dei lacandoni, indios discendenti dai maya che
vivono isolati nell'impenetrabile Selva Lacandona, la stessa che protegge da
anni il celebre subcomandante Marcos e i suoi gerriglieri. Dopo Merida,
graziosa cittadina coloniale, il percorso tocca i centri maya di
Dzibilchaltun, Chichen Itza, epicentro dello Yucatan maya, Uxmal, centro
culturale e religioso, e Palenque, estesa su una superficie di 10 kmq ma in
gran parte ancora sepolta dalla vegetazione, per salire ai 2.000 metri della
Sierra a San Cristobal de las Casas, capoluogo del Chiapas e vero gioiello
di architettura coloniale, circondata dagli straordinari scenari della
natura tropicale d'alta quota, con perle come la riviera di Agua Clara, le
cascate di Agua Azul e le lagunas di Montebello, laghetti di montagna
incastonati tra fitte foreste di conifere, e il sito maya di Chinkultic. Si
passa quindi nella Selva Lacandona, enorme e selvaggia area naturale, per
visitare in barca la riserva naturale di Montes Azules, caratterizzata da
una ricchissima flora e dalla presenza di varie specie di animali,
soprattutto uccelli. Risalendo in barca il rio Usumacinta, che segna il
confine tra Messico e Guatemala, si raggiunge Yaxchilan, pregievole e
malnoto insediamento maya celato nella foresta, tuttora usato come centro
cerimoniale. Si prosegue con la riserva di Calakmul, dove su una superficie
di 700 mila ettari vivono un gran numero di uccelli e di mammiferi, tra cui
giaguari, ocelot, tigrilli, scimmie urlatrici, tapiri e formichieri e dove
emergono dalla vegetazione altre significative rovine maya del periodo
classico. Superata Chetumal, graziosa cittadina di frontiera con il Belize,
si raggiunge la laguna Guerrero, dove in barca si potranno osservare
orchidee selvatiche, coccodrilli, delfini, lontre marine, resti maya
sommersi e soprattutto i lamantini, simpatici e curiosi trichechidi in via
di estinzione. Si risale quindi da sud a nord tutta la costa caraibica dello
Yucatan per raggiungere infine Tulum, l'unico sito maya affacciato sul mare.
Partenze individuali settimanali minimo 4 persone per tutto l'anno con voli
di linea Iberia dalle principali città italiane per Città del Messico,
pernottamenti in hotel di buon livello, guida italiana, quote da 2.790 euro
con pensione completa esclusi alcuni pasti.
"VINODAY" ALLE TERME DI
SALVAROLA: PER CHI PENSA CHE IL VINO NON SIA SOLO BUONO DA BERE: 29
MAGGIO
Il vino fa bene alla pelle? Ma non si beveva (e dunque al massimo faceva
bene al cuore e all'umore)? Certamente, ma c'è qualcosa che conviene
sapere: per esempio che le Terme di Salvarola, prime in Italia, propongono
trattamenti ai vinaccioli, al mosto che sono un vero toccasana per la pelle.
Il momento migliore per scoprirlo arriverà il 29 maggio 2003, in occasione
della manifestazione "Cantine Aperte". Un "Vinoday":
all'acqua termale ricca di sali minerali si uniscono estratti di vinacciolo,
oli essenziali, mosto di vino D.o.c. per massaggi, idromassaggi e impacchi.
Sono gli antiossidanti dell'uva a sostenere la lotta contro i cosiddetti
radicali liberi, aiutando le nostre cellule a rinnovarsi. E la pelle è
fatta di cellule. Da qui il principio che sfrutta il potere antiossidante
dell'uva per ridare tonicità e levigatezza anche alla pelle dei più.
inossidabili astemi, con una maschera all'olio di vinacciolo, oppure con un
massaggio fatto con gli acini (nel periodo della vendemmia) o con
idromassaggi agli estratti di uva e oli biologici che riattivano la
circolazione e ricostituiscono il patrimonio di sali minerali. Senza contare
gli impagabili benefici dell'acqua termale, che alla Salvarola emergono dai
percorsi vascolari alle piscine termali, dai fanghi al Centro estetico,
immersi nel verde rilassante del bel giardino. Proprio al Centro Balnea
delle Terme di Salvarola, piccolo paradiso termale adagiato sulle colline di
Sassuolo, a due passi da Modena, in occasione di "Cantine Aperte"
(29 maggio) verrà offerto gratuitamente un trattamento viso (peeling
esfoliante e maschera di luminosità ai vinaccioli) a tutti coloro che
acquisteranno lo straordinario pacchetto "Vinoday". Costa 149,77
euro e comprende: un peeling di fango termale, un idromassaggio con
concentrato d' uva vinaccioli e oli biologici (scegliendo tra effetto
rilassante, tonificante o anticellulite), un massaggio al mosto d'uva, una
doccia e frizione con crema all'olio di vinacciolo e un percorso benessere
che include utilizzo della palestra, piscine a diverse temperature con
idromassaggi e giochi d'acqua, percorso Kneipp caldo-freddo, sauna o bagno
turco. Ma le incredibili proprietà della vite potremo sfruttarle
piacevolmente anche nei due giorni del trattamento "Uva lift"
specifico per il viso. E già che ci siamo, un'occhiata alla linea cosmetica
"Terme Salvarola ai Vinaccioli" per uomo e donna (distribuita da
"Cose Belle", tel. 0536.871788): una linea completa basata in
particolare sui vinaccioli, un'autentica riserva di calcio, fosforo,
flavonoidi, polifenoli, vitamine e acidi organici. Per informazioni: Terme
Salvarola, località Salvarola Terme - 410 Sassuolo (Mo). Tel. 0536 871788.
Fax 0536 872160. E-mail info@hoteltermesalvarola.it
Sito web: www.termesalvarola.it
LA CULLA DEI SOGNI? E' IL CASTELLO DEI
BURATTINI (PARMA) DOMENICA 6 APRILE SPETTACOLO "IL CAPITAN
FRACASSA"
Sono in costante aumento le presenze al Castello dei Burattini - Museo
Giordano Ferrari (Parma): dall'inizio dell'anno oltre 4200 visitatori. Ci
piace pensare al museo come un "paradiso" di burattini e
marionette i cui angeli custodi, Italo e Giordano Ferrari, contemplano con
soddisfazione le migliaia di visitatori che percorrono le cinque sale in cui
Jimmy si muove con la naturalezza di chi si trova nel proprio elemento.
Jimmy, coadiuvato da Giordano, Daniela e Manuela, continua a strappare
emozioni agli utenti del museo che al giovedì e la prima e terza domenica
di ogni mese diventano anche spettatori. Da domenica 6 aprile il museo
disporrà di un altro momento di spettacolo oltre alla conferenza -
animazione (una storia del teatro di figura e delle sue tecniche fatta
attraverso burattini, marionette, pupi...): il 6 aprile verrà presentato Il
Capitan Fracassa, la nuova produzione della compagnia che animerà le
domeniche mattina. Si tratta di uno spettacolo pensato per tutte le fasce di
età e che sarà eseguito nel nuovo teatrino costruito dai Ferrari, un
teatrino leggermente più piccolo di quello con cui siamo abituati a vederli
lavorare, ma che risponde perfettamente alle esigenze professionali dei
burattinai e a quelle di divertimento del pubblico (i posti sono limitati
per cui è consigliata la prenotazione). Si va così ad aggiungere un altro
tassello alla costruzione di quella che Giordano chiamava "l'opera più
bella che potessi fare" e che egli aveva concretizzato con la sua
collezione che, giova ricordarlo, non consta solo di marionette e burattini,
ma comprende manifesti, scenografie, copioni, volumi sul teatro di figura
nonché un archivio cartaceo che è testimonianza di numerose compagnie
italiane e europee. Gran parte di questo materiale è a disposizione degli
studiosi presso il Centro Studi ubicato accanto al museo. C'è un plus che
avvantaggia tutti gli amanti dell'arte: infatti con il medesimo biglietto
che dà accesso alla mostra del Parmigianino si ha il diritto di visitare il
Castello dei Burattini. E continuano i Ferrari nelle straordinarie
conferenze-animazioni che hanno luogo la prima e la terza domenica di ogni
mese, alle ore 10.30. Però in aprile la terza domenica coincide con Pasqua
e quindi la conferenza-animazione si terrà non domenica 20 aprile, ma lunedì
21 aprile, giorno di Pasquetta. Sempre alle ore 10.30. Per informazioni:
Castello dei Burattini Via Melloni 3/a - Parma. Tel 0521.239810 E-mail: castellodeiburattini@comune.parma.it
Sito web: www.comune.parma.it/castellodeiburattini
SABATO 5 APRILE SI PRESENTA LA MOSTRA
DI BARDI
Verrà presentata sabato 5 aprile, alle ore 15.30, la mostra dedicata al
Parmigianino in programma nella Fortezza di Bardi (Pr). Straordinaria tappa
del percorso "Le arti e le corti", organizzata dalla Provincia di
Parma. "Il matrimonio mistico di Santa Caterina", uno dei primi
capolavori del giovanissimo Parmigianino, a Bardi, nella Chiesa di Santa
Maria Addolorata, adesso non c'è, prestato ai riflettori della monografica
sul grande artista destinata a celebrarne, in questo 2003, il
cinquecentenario. Ma è uno scambio alla pari. Al castello di Bardi (a circa
70 km da Parma), al suo posto (e nella sua ombra) c'è un intero universo
pittorico che si racconta, grazie ad uno dei tanti percorsi de "Le arti
e le corti", progettati e realizzati dalla Provincia di Parma in
collaborazione con alcuni Comuni, e voluti proprio per indagare tutte le
pieghe di quel Rinascimento del quale il maestro fu così straordinario
protagonista. La mostra verrà presentata ufficialmente sabato 5 aprile
2003, alle ore 15.30, da Antera Borri, presidente della Provincia di Parma,
Vincenzo Bernazzoli, vicepresidente, Caterina Siliprandi, assessore al
Turismo della Provincia e Bruno Berni, sindaco di Bardi. Tante allora le
splendide tappe di un lungo racconto (l'iniziativa tocca, da febbraio a
settembre 2003, le rocche e i castelli di Colorno e San Secondo, Busseto e
Fontanellato, Montechiarugolo e Roccabianca, Soragna e Sala Baganza,
Torrechiara, Zibello e Varano Melegari), a Bardi si affronta un viaggio
nell'universo sacro del Cinquecento. Un viaggio come quello che occorre per
raggiungere questa imponente fortezza dall'aria possente, che,
strategicamente appoggiata su uno sperone di roccia, domina l'intera
vallata, oltre alla stessa Bardi. Radici millenarie e aggiustamenti cinque e
seicenteschi, garantiscono comunque già allo stesso castello un solido
interesse storico e artistico, al quale si aggiunge il fascino, forse
derivante da quella sua aria più stregata che fatata, di suggestive
leggende. Possedimento dei Landi per secoli (fu proprio Federico a donarle i
fasti di una corte signorile a fine Cinquecento), la dimora schiude ai
visitatori la bellezza affrescata di sale restaurate così come antichi e
crudi luoghi di prigionia e di tortura. Ma soprattutto, ora, addita ai
propri piedi, dove nell'antica cappella dei Landi, la chiesa di San
Francesco, si svelano, appunto, gli orizzonti artistici del sacro.
Un'installazione audiovisiva commenta e illustra accanto al piacere per gli
occhi, significati che non si fermano a quanto risplende sulle tele.
Giustifica scelte iconografiche non sempre in linea con gli obblighi che
seguiranno il Concilio di Trento, ma certamente partecipi di quella
sensibilità che del pieno Rinascimento invece era propria e che guardava se
mai al potere signorile come a una "divinità" terrena. Un'idea,
pure quella, che qui è ben rappresentata dai luoghi del castello, oggi
visitabili, che celebrano appunto l'apoteosi del casato dei Landi, e cioè
quello studiolo, quella Sala delle Vedute e degli Stemmi, che illustrano
parentele e possessioni feudali attraverso uno splendido gioco di affreschi
tardocinquecenteschi. I confini del sacro, forse, iniziano da qui. La mostra
resterà aperta sino al 30 settembre 2003. La fortezza di Bardi è aperta il
giovedì dalle 14 alle 18 e sabato e domenica dalle 10 alle 18. Il costo del
biglietto d'ingresso è di 4,50 euro. Bardi si raggiunge con l'Autostrada
A15 Parma-La Spezia, uscita Fornovo, il capoluogo dista 32 Km dal casello.
Esiste anche una linea di pullman con partenza da Parma - P.zza C.A. Dalla
Chiesa. Per informazioni: Parma Turismi, Tel. 0521-228152; fax 0521-223161,
e-mail parma.turismi@tin.it www.parmigianino-2003.it
CORSI DI FOTOGRAFIA IN VILLA
Qual è il nesso fra un grande fotografo e una romantica villa di campagna
in provincia di Pordenone? Facile: questo albergo ultrachic all'interno di
un antico convento è il posto giusto per riposarsi, ma anche per seguire un
corso di fotografia. In molti weekend, le sale e il giardino dell'
hotel-convento si trasformano nel perfetto palcoscenico per i corsi di
fotografia organizzati da Alessio Giuseppe Veronesi. Un'infarinatura,
lezioni sull'inquadratura e sull'immagine (luce naturale, artificiale,
colore, sensibilità), il corretto utilizzo della macchina fotografica
(dalla compatta alle 6x6, con i relativi obiettivi), le tecniche di sviluppo
e stampa (automatica o manuale), e poi potrete tutti cimentarvi in questa
particolarissima arte di rappresentazione del mondo. I corsi durano da
venerdì pomeriggio a domenica mattina, si interrompono per momenti ludici
come una degustazione di vini doc e la mattinata dedicata allo shopping (con
la chiave vi verrà data anche la shopping card, una tessera che apre le
porte agli spacci aziendali delle eleganti sartorie della zona e ai
laboratori di marmellate), e prima di partire riceverete un attestato di
partecipazione al corso, e forse anche un premio. Se lo vincete tenetevelo
stretto perché chi ve lo consegna non è un professionista qualunque, ma un
grande fotografo. Per chi non lo conoscesse, Alessio Giuseppe Veronesi è
nato a Ferrara, ma con la sua macchina fotografica ha girato il mondo. A sei
anni lavorava già nello spettacolo (era il figlio di Cho Cho San nella
"Butterfly" di Puccini, al Teatro Comunale della città), e a 11
anni, nel 1947, esordiva come fotografo. Operatore in Rai, fotografo di
scena, guru della celluloide in campo pubblicitario, negli anni Sessanta
vince il suo primo premio per la miglior fotografia pubblicitaria. Diventa
fotografo ufficiale di Giovanni Montini, futuro Paolo VI, segue il
Presidente della Repubblica Gronchi in numerosi viaggi, poi si appassiona di
ritratti. Premi, mostre, riconoscimenti come quello di miglior fotografo
italiano di reportage per il Ministero del Commercio Usa all'Expo Americana
a Milano, sono gli altri fiori all'occhiello della sua brillante carriera
artistica. Per due giorni questo grande fotografo sarà il vostro pigmalione
nella più bella "casa" di famiglia del Friuli, un relais di
campagna con mobili e quadri antichi, pale del 1500, 39 camere arredate con
mobili Luigi XVI, pavimenti in cotto antico e soffitti in legno. Perché
anche senza i corsi di fotografia, qui il weekend è un'arte. Prezzo: 670,00
euro per persona. Comprende: due pernottamenti, due pranzi, due cene, il
corso di fotografia (compresi sviluppi pellicola, ecc.), la visita alle
cantine Molon, ecc. Minimo quattro partecipanti. Per informazioni: Villa
Luppis, Rivarotta di Pasiano, in provincia di Pordenone (circa 40 minuti
d'auto da Venezia), tel. 0434-626969, fax 0434-626228. Internet www.villaluppis.it
e-mail: hotel@villaluppis.it
AL CASTELLO DI PADERNA RIVIVIAMO IL
MEDIOEVO
Il Castello di Paderna (Pontenure - Pc), uno dei "gioielli" dell'
Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, rivivrà tra il 3 e il
4 maggio 2003 dalle 9.30 alle 19.00, la vicende della propria vita
(quotidiana)...del XIII secolo! E' questo il progetto promosso dall'
Associazione Il Quadrante Medievale di Bergamo e realizzato da Bruno
Maraglio, che avrà per nome "La Torre e l'Infinito". In queste
due giornate verrà rievocata l'atmosfera di un giorno di festa in una
fattoria castellata. Riprenderanno quindi vita il soldato mercenario, il
mercante, il giullare, il musico, il bottegaio che popolarono le corti nei
tempi passati. Verrà proposto al pubblico anche un torneo a cavallo,
simbolo di un 'epoca in cui i cavalieri lottavano per l'onore o per gli
occhi della propria dama. Ci sarà il gioco del "Guidoriccio", che
simulerà l'assedio ad una roccaforte; e non mancheranno i momenti per gli
adulti che vogliono passare il fine settimana insieme ai loro figli con i
giochi per bambini che li vedranno impegnati nella ricostruzione di un
torneo medievale. Nel parco del castello verranno installati alcuni giochi a
tema, grazie ai quali ci si potrà davvero immergere in un'atmosfera senza
tempo che permetterà ai visitatori di conoscere le principali armi e
tecniche di combattimento e di addestramento dell'epoca come: il tiro con
l'arco, il lancio del giavellotto, il gioco della quintana, il balestrino,
insieme ad altri strumenti di addestramento militare in auge a quel tempo.
Saranno presentati alcuni modelli tipologici di fortificazioni medievali e
una serie di modelli di giardini miniaturizzati ispirati al Medioevo. A
corona di questo piccolo mondo a ritroso nel tempo, il visitatore potrà
ammirare negli spazi porticati dei cortili da un lato espositori di armi
antiche, di libri sul medioevo e sull'arte marziale, collezioni di
soldatini; dall'altro lato le attività artigianali e manifatturiere che
furono proprie di quel periodo. Sono previsti spettacoli di artisti
itineranti quali giullari e cantori,combattimenti tra fanti, esibizioni di
falconeria e uno spettacolo musicale conclusivo con l'utilizzo di strumenti
antichi. In tale contesto va segnalata la presenza di gruppi fra i più noti
nel campo delle manifestazioni del settore. Per poter trascorrere l'intera
giornata a Paderna in modo da riuscire così a vedere tutte le attrazioni in
programma, all'interno della corte grande sarà allestita una zona
ristorante. Chi invece avesse in mente di passare due o più giorni nei
luoghi per poter visitare il territorio piacentino, potrà avvantaggiarsi di
una serie di proposte che permettono di abbinare l' ingresso alla
manifestazione con la visita agli altri manieri dell' Associazione Castelli
del Ducato di Parma e Piacenza (Aguzzano, Castell' Arquato, Gropparello,
Rivalta, Rocca d'Olgisio, San Pietro in Cerro, Vigoleno). L'elenco completo
e maggiori informazioni sui Castelli del Ducato si possono trovare al sito: www.castellidelducato.it
oppure telefonando al n. 0521.929055. Ingresso: intero: sabato euro 10.00,
domenica euro 12.00 ridotto: euro 8.00 per gruppi di almeno 20 persone,
ragazzi (6-14 anni), possessori della Card dei castelli del Ducato di Parma
e Piacenza (la card può essere acquistata in biglietteria). Biglietto
cumulativo di euro 15.00 per tutti e due i giorni. L'ingresso è gratuito
per i bambini minori di sei anni. Come raggiungere Paderna: dall'autostrada
A1 uscita Piacenza Sud,tangenziale Sud, via Emilia in direzione Parma girare
per Pontenure (5 km). Al semaforo di Pontenure girare a destra seguendo le
frecce indicatrici del castello (3 km da Pontenure). Per informazioni:
Turismo Service Artemisia, Tel. 0523.716105 - 339.5732317 E-mail: tsartemisia@libero.it
Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza - Club di Prodotto Tel.
0521.829055 www.castellidelducato.it e-mail: info@castellidelducato.it
Associazione Il Quadrante Medievale cell. 340.1098628 e-mail: info@ilquadrantemedievale.it
sito web: www.ilquadrantemedievale.it
NONNI, NIPOTINI E BALLO LISCIO AI RICCI
HOTELS DI CESENATICO
Nonno e nipotino. Icona da giardinetti pubblici, inquadrature da
foto-vacanze, negli stereotipi delle cartoline illustrate e sulle tele dei
pittori "pompiers" dell'800. L'anziano parente che guarda con
tenerezza il pargoletto accoccolato ai suoi piedi, una mano tra i riccioli
biondi e l'altra appoggiata al bastone col manico d'avorio. Con dedica
rubata alle pagina di "Cuore" .basta, perbacco! Ai Ricci Hotels di
Cesenatico non ci credono più da un pezzo. Sì che loro di nonni e nipotini
ne vedono durante i mesi estivi a plotoni: a quanto pare, gli uni e gli
altri insieme se la spassano un sacco, a dispetto della differenza d'età e
delle immagini oleografiche che li vogliono imbalsamati nei loro ruoli
letterari. Tant'è vero che i due gioielli Ricci Hotels (Suite Hotel &
Residence) hanno messo a punto un programma che nonni e nipotini
sottoscriveranno strizzandosi l'occhio. Così che i piccoli giocheranno
anche a fare gli adulti e i nonni si scrolleranno dalle gambe tutti gli anni
in più! I Ricci Hotels sono felici di mettere a disposizione dei piccoli
ospiti una lunga lista di divertenti e utili proposte: angolo giochi interno
ed all' aperto, Mini Club, cartoni animati, lettini con sponde, seggioloni e
culle per i più piccini, servizio di Baby sitter a richiesta e pediatra
sempre disponibile. Per tacere della chicca di tutte le chicche: come fare,
sotto l 'esperta guida di un professionista dei fornelli, un'autentica,
fragrante piadina romagnola. Vale a dire dosare, impastare, stendere col
mattarello, dare giusta forma e cuocere la mitica schacciatina. Con diploma
finale da far invidia a Vissani! E poi le avventure di Mirabilandia (Ra), i
delfini e Fiabilandia a Rimini, il go-kart e la minimoto a Kinderland, il
Luna Park-Valverde, l'Acquascivolo di Cesenatico e mille altri divertimenti.
E nonno e nonna? Li si fa ringiovanire di almeno quarant'anni, mandandoli
tutte le sere a. scuola di liscio! E che scuola: ai Ricci Hotels si balla
solo il liscio per antonomasia, quello di Secondo Casadei, lo Strauss della
Romagna scomparso nel 1971 (la bacchetta della sua orchestra è passata al
nipote Raoul e attualmente al figlio di lui Mirko), autore di quel
capolavoro composto nel 1954, interpretato, tra gli altri, da Claudio Villa,
Iva Zanicchi, Gloria Gaynor, Francesco Guccini, Jovanotti, Pavarotti,
suonato in tutto il mondo in decine di versioni strumentali, e canticchiato,
si dice, persino da Sua Santità. La leggendaria "Romagna mia", 5
milioni di copie vendute, che nel 2004 celebrerà il 50° anniversario con
festeggiamenti che coinvolgeranno tutti gli amanti di questo genere
musicale. Con lo stesso titolo esistono anche una rivista e una seguitissima
trasmissione tv più il sito web www.romagnamia.it (l'altro è
www.casadeisonora.it). Tra un saltello e l'altro ci sarà anche il tempo per
visitare i luoghi cari a Secondo Casadei. Un altro modo per rendere omaggio
alla memoria del Maestro che ha fatto ballare e innamorare centinaia di
coppie. Ecco perché, cari nonni, sarà bene, per voi e per i nipotini
(tanto per loro il soggiorno è gratuito!) approfittare della magnifica
proposta Ricci Hotels di Cesenatico e, se ancora non li conoscete,
impadronirvi così dei passi fondamentali del ballo liscio. Se invece siete.in
gamba come ballerini professionisti, un ripasso non potrà che giovare alla
forma. Presto però: la pista è già "calda"! L'emozione del
"Ballo nell'aia", come una volta. Ogni settimana una Festa nel
Podere della "Fattoria Ricci", tutta dedicata alla riscoperta
delle tradizioni romagnole: un menu tipico, il vino genuino della propria
azienda agricola e, naturalmente, la musica di Secondo Casadei. In regalo a
tutti coloro che acquistano il pacchetto "nonni e bimbo": le
musicassette originali con pezzi inediti di Secondo Casadei e le stampe su
tela autografate dal maestro. Nei Ricci Hotels, per la formula
"Residence" (vacanze in appartamento) prezzi a settimana a partire
da 336 ?. Per la formula classica (in camera o in appartamento/suite con
pensione completa) a partire da 42 ? per persona al giorno. Gratuità o
tantissimi sconti per i bambini. Per informazioni: Ricci Hotels, tel.
800-014040. E-mail info@riccihotels.it
SAURIS, OVARO, PRATO CARNICO - TUTTI I
WEEK END DAL 21 GIUGNO AL 7 SETTEMBRE 2003
Chiuse d'inverno le malghe della Carnia vengono riaperte verso metà giugno
quando i malghesi - seguendo i tradizionali riti della monticazione -
portano le loro mandrie nei pascoli di alta montagna.Chi volesse andare alla
scoperta di questo mondo fatto di antiche usanze, genuinità, semplicità,
può affidarsi al programma del Mondo delle malghe,organizzato ogni estate
in Val Lumiei, in Val Degano e in Val Pesarina (il punto di riferimento sono
le tre località di Sauris, Ovaro e Prato Carnico): itinerari guidati alla
scoperta delle malghe sono un appuntamento unico per gli amanti dei gusti
della memoria, con pacchetti week-end, menù degustazione a base di prodotti
di malga e molto altro ancora. Fra le altre manifestazioni dedicate alle
malghe e ai loro prodotti, da ricordare la La monticazione "Anin in
Mont" a Prato Carnico (21-22 giugno), la Sagra del Malgaro ad Ovaro
(19-20 luglio), la Festa del Formaggio Salato a Sauris (15-17 agosto), La
demonticazione e "Arlois e Fasois" a Prato Carnico (13-14
settembre), la Mostra mercato del formaggio e della ricotta di malga ad
Enemonzo (20-21 settembre). Pacchetti di soggiorno: week end lungo (dalla
cena del venerdì al pranzo della domenica) € 107,00 cui si affiancano
tante altre combinazioni per il week-end e per la settimana. Informazioni:
Società Cooperativa Servizi Turistici Sauris, tel. e fax 0433-86000 2) La
Via delle malghe carniche 12 itinerari pensati per tutti quelli che
desiderano immergersi letteralmente nella natura - in un ambiente
incontaminato - da percorrere a piedi tra distese di Rosa alpina e prati
fioriti, tra muggiti di mandrie, fischi di marmotte e richiami acuti di
rapaci alpestri: questa è la proposta del progetto "Via delle malghe
carniche", che si snoda fra Carnia e Carinzia, seguendo gli antichi
sentieri ancora oggi battuti dai malgari e percorsi un tempo dalla gente del
posto per commerci, scambi, fede. Gli alpeggi di quest'area incontaminata
delle Alpi, a cavallo del confine italo austriaco, si raggiungono a piedi, a
cavallo, in mountain-bike, e addirittura accompagnati in quota da un
trattore. Nelle malghe si mangiano cibi semplici e genuini, si acquistano
burri e formaggi e si vede come vengono preparati, si passa una giornata
all'aria aperta, scoprendo i ritmi e i riti dell'antico mestiere del malgaro
e, in alcuni casi, è anche possibile pernottare Per raggiungerle, si
seguono alcuni sentieri- recentemente sistemati e mappati- che portano nomi
evocatori: il Sentiero dei cramârs , ad esempio, collega Forni Avoltri, in
Carnia, con Birnbaum, in Carinzia, e ripercorre le tracce dei venditori
ambulanti carnici che, con le loro crassigne (sorta di piccola cassettiera
di legno portata a mo' di zaino sulle spalle) vendevano Oltralpe spezie e
tessuti. Il Sentiero dei silenzi, da Paularo a Dellach, si snoda fra
praterie di montagna silenziose e ricche di torrenti e laghetti, rifugio per
galli cedroni, nocciolaie, gatti selvatici e molti altri animali. Il
Sentiero dei Contrabbandieri, da Paularo a Kirchbach, poco frequentato e con
facili nascondigli, segue i passi battuti da contrabbandieri di spezie, sale
e tabacco e offre spunti di grande interesse naturalistico..... In tutto i
sentieri della Via delle Malghe Carniche sono 12: contrassegnati da un
caratteristico marchio dove campeggia una mucca, sono descritti
dettagliatamente in una mappa che si trova in distribuzione gratuita negli
uffici dell'Aiat della Carnia e in quelli di Informazione turistica della
Carinzia. Informazioni: AIAT della Carnia, numero verde 800-249905, fax
800-597905, www.carnia.it e-mail aiat@carnia.org
ARTA TERME
Dal Bandìt al Carantàn, fuga a cavallo (6 luglio 2003) "Quel giorno
Zuane detto "il Spagnul", credendosi al sicuro, conteggiava i
carantàns che gli spettavano. Ad un tratto, insospettito da strani rumori,
rimise il tutto nelle bisacce e, salito sul suo cavallo, imboccò la vecchia
strada romana verso il torrente Randis inseguito da quei misteriosi rumori.
I banditi stavano per avventarsi contro il malcapitato Zuane
quando.........." La storia continua con la fuga a cavallo attraverso
il vecchio borgo Chiusini, uno dei più caratteristici di Arta Terme, fra le
montagne della Carnia. Questi luoghi infatti erano un tempo frequente teatro
di fughe e inseguimenti, per difendere la vita, l'onore e la libertà di
uomini e donne che abitavano o vi transitavano. La festa "Dal Bandìt
al Carantàn", in programma ad Arta Terme il 6 luglio, ricorda queste
antiche storie, ripercorrendo i luoghi dove si svolsero, con una
spettacolare sfida a cavallo sul quarto e sul mezzo miglio, che vede
partecipare cavalieri non solo di contrade della Carnia, ma di tutt'Italia.
A fare da contorno alla gara saranno la rappresentazione della storia di
Zuane, la sfilata dei concorrenti, la rappresentazione dei mestieri di un
tempo (fra cui il ciclo della fienagione, la ferratura dei cavalli, la
lavorazione della pelle, l'intaglio sul legno...), un mercatino di prodotti
tipici e tanta musica. Informazioni: A.R.T.A.Tur, tel. 0433.929411 fax
0433.929714, AIAT Carnia 800 249905
La storia La goccia scava la pietra, con la lentezza di un moto inesorabile
e ripetitivo. Sì certo. Ma per inciderla c'è anche la via di un gesto
secco e repentino, come quello di un ferro di cavallo che lascia la sua
impronta sui sassi di un torrente, attraversato in fuga dai banditi. Che
spavento quel pomeriggio. Fermo sotto il porticato della chiesetta di San
Nicolò degli Alzeri vicino a Piano D'Arta, Zuane, detto Spagnul, sistema le
carte che porta con sé. Zuane è un pratico notaio di Piano. Dopotutto,
dice, chi verrà mai a rompermi le scatole in chiesa. altrove nessuno,
forse, ma non ad Alzeri. Un luogo con alberi fitti fitti, e cespugli e
uomini che ci sono e non ci sono. E quando ci sono sono di due tipi: o
viandanti che ci transitano proprio perché devono e lo fanno veloci veloci,
indugiare solo un attimo sarebbe pericoloso. Oppure sono banditi e predoni.
Maledizione Zuane, proprio lì dovevi fermarti. Il cavallo legato alla
antica colonna di pietra e lo Spagnul lì, seduto, le carte perterra e in
mano un sacco con le monete i carantàns. Soldi come il miele per gli orsi
di quel bosco. È bello, seduti, sentire il fresco della vecchia pietra
della chiesa in una giornata così calda. Un fruscio, sarà il vento. Col
cavolo, c'è qualcuno laddietro, nella boscaglia. Merda, rimetti tutto nella
borsa, più veloce, di più, no, non è il vento. Sciogli il cavallo e
montagli in groppa. Veloce dài. Paura. Sì, adesso ricordi, di una antica
leggenda che racconta di una galleria sotterranea che porta al greto del
fiume dal romitorio che c'era lì, a pochi passi dalla chiesetta. E oltre il
greto, terra dei Pagans, il popolo primitivo che viveva alle falde del monte
Araseit. Il romitorio, voluto e messo su dai Cavalieri di Malta per dare
ricovero ai pellegrini che andavano a Roma. C'è da pensare al presente
Zuane, al diavolo Malta e i pellegrini. Il presente adesso ha il suono
sinistro di un ramo spezzato a pochi metri. Ma il passato ritorna, da solo,
e la paura dello Spagnul richiama quella di giovani donne che si rifugiavano
in quel bosco per sfuggire dallo ius prime noctis, a gambe levate per non
diventare gambe violate. Tieni stretti quei soldi e galoppa. Basterebbe
poco, lasciare il malloppo e saresti salvo. Sì, e poi cosa gli racconti a
quel signore di Borgo Chusini che li aspetta quei carantans, ricavato della
vendita di un terreno? Avanti, sei un notaio e solo l'idea di un sospetto:
"balle, altro che banditi, i carantans te li sei tenuti tu" e
saresti rovinato. Corri cavallo. Il fiato sul collo, su quello del cavallo
il fiato di Zuane e su Zuane quello dei banditi. Ti prego San Nicolò,
aiutami, sono troppo veloci, non ce la farò mai. Nelle tempie il battito
del cuore, nelle orecchie il suono dei carantans, le urla dei banditi e i
tonfi sordi del galoppo sul terreno. E poi il rumore dell'acqua del torrente
Randice, dal letto nervoso e sconnesso. Forse la fine. Invece San Nicolò,
una grazia, e in tre balzi il corso d'acqua è superato. Ai banditi resta
solo la vista di quelle impronte incise sui sassi, marchio di una beffa.
SAURIS Festa del prosciutto (12-13 e 19-20 luglio2003) Quello di Sauris è
una bandiera del gusto. Il prosciutto crudo che qui si produce è infatti ,
dolce e leggermente affumicato con legno di faggio aromatizzato con ginepro
ed erbe, lasciato lentamente stagionare all'aria fresca e asciutta dei monti
della val Lumiei. A questa specialità Sauris dedica la Festa del
Prosciutto, che anima i due week-end di metà luglio. Durante la festa sono
allestiti negli antichi borghi di Sauris di Sotto caratteristici stand in
legno, dove si possono degustare prosciutto, speck, gnocchi, grigliate,
piccoli frutti, dolci...Viene inoltre organizzata una Mostra mercato
dell'artigianato locale Pacchetti di soggiorno: week end lungo (dalla cena
del venerdì al pranzo della domenica) € 125,00 week end in residence
(affitto 2 notti - minimo 2 persone) € 83,00 Informazioni: Società
Cooperativa Servizi Sauris, tel. e fax 0433-86000
FORNI AVOLTRI Festa dei frutti di bosco (26-27 luglio e 2-3 agosto 2003)
Tutta all'insegna della golosità e della natura, la Festa dei frutti di
bosco si terrà a Forni Avoltri nei due week-end del 26-27 luglio e 2-3
agosto. In programma fra l'altro incontri dedicati ai frutti di bosco e alle
erbe spontanee di montagna, escursioni guidate alla raccolta di lamponi e
mirtilli, fragole e more, chioschi gastronomici dove si potranno degustare
piatti tipici carnici e deliziosi dolci a base di frutti di bosco. Domenica,
infine, si terrà per tutta la giornata una mostra mercato dei prodotti
agricoli ed artigianali della Carnia, dove si potranno vedere all'opera gli
artigiani, e soprattutto gli intagliatori del legno. Il tutto con
accompagnamento di musiche tradizionali e da osteria. In occasione della
Festa dei frutti di bosco, sono stati, messi a punto dei pacchetti -
soggiorno particolarmente convenienti: week-end (dalla cena del venerdì al
pranzo della domenica) con trattamento di mezza pensione, a partire da €
93. Informazioni: Aiat della Carnia, tel. 0433-72202, fax 0433-727821
SUTRIO Fasin la mede - Festa della fienagione (27 luglio 2003) Fra le tante
feste che scandiscono il calendario estivo della Carnia, Fasjn la mede - con
i suoi ingredienti a base di tradizione, gastronomia, natura intatta- le
rappresenta un po' tutte. Fasjn la mede si svolge ogni anno il terzo o il
quarto week-end di luglio a Sutrio (caratteristico borgo all'imbocco della
Valcalda), quando si ripete nei prati sopra il paese l'antico rito della
fienagione, a cui sono invitati a partecipare anche i turisti. Attorno ai
grandi covoni di fieno si svolgono giochi e balli al suono di vecchie
musiche, mentre negli stavoli (le baite in pietra e legno che punteggiano i
monti della Carnia) si possono degustare piatti tradizionali ed ottimi
dolci. www.carnia.it
FRIGERIO VIAGGI NETWORK ADERISCE AL
PROGETTO VENTAPOINT:INTEGRAZIONE TRA PARTNER ALL'AVANGUARDIA NEL
SETTORE
La partnership tra Frigerio Viaggi Network e Ventaglio in relazione al
progetto VentaPoint è ormai ufficiale: le nove agenzie di proprietà
Frigerio Viaggi ospiteranno al loro interno i corner VentaPoint, mentre sarà
Freeworld Travel di Padova la prima agenzia affiliata in franchising
Frigerio Viaggi Network ad aderire al progetto. Le altre trenta agenzie si
uniranno gradualmente, entro il 2003. L'operazione conferma la reciproca
fiducia che caratterizza da sempre il rapporto tra i due Gruppi. Il progetto
è stato presentato ieri al Ventaglio Caffè di Milano, in occasione di una
conferenza stampa moderata dal Prof. Paolo Bertozzi di TradeLab, che ha
visto la partecipazione di Stefano Colombo e Luigi Porro, del Gruppo
Ventaglio, e di Simone Frigerio e Roberto Gentile di Frigerio Viaggi
Network. Numerosi, oltre la settantina, gli ospiti: oltre ai rappresentanti
della stampa economica e di settore, sono intervenuti i dirigenti di Banca
Intesa, Sea Parking e Datagest, recenti partner di Frigerio Viaggi. Folta
anche la rappresentanza dei network turistici, tra i quali Adriano Biella,
fondatore di Buon Viaggio Network, ed Eliseo Capretti, promotore di Amavet.
"Credo fortemente nella collaborazione tra i vari attori della filiera
turistica" ha commentato Simone Frigerio, direttore commerciale del
Gruppo Frigerio "e ho sempre trovato in Ventaglio un partner affidabile
e, in particolare, fortemente innovativo. In un momento difficile come
quello attuale non ha senso isolarsi 'per difendere la posizione', ma è
opportuno aprirsi verso l'esterno e cercare supporto e collaborazione.
Abbiamo scelto la partnership anziché integrare verticalmente: il nostro
mestiere è quello del retailer e non quello del tour operator. Non è stato
facile individuare il partner giusto: siamo stati contattati da diversi
gruppi, ma abbiamo optato per quello che ci offre la maggiori garanzie di
autonomia e indipendenza. Sia ben chiaro, si tratta di un accordo
commerciale, non c'è alcuno scambio azionario e i rispettivi management
restano del tutto indipendenti" conclude Simone Frigerio. "Il
futuro è nella partnership" puntualizza Roberto Gentile,
amministratore delegato Frigerio Viaggi Network "Per sopravvivere alle
sfide del futuro è necessario unire le forze, perché è proprio a causa
della parcellizzazione della distribuzione turistica che i fornitori di
servizi (compagnie aeree in primis) possono realizzare operazioni che in
altri comparti sarebbero improponibili. In un mercato complesso come il
nostro, individuare degli obiettivi comuni è difficile. Realizzarli, poi,
quasi impossibile. Noi ci proviamo con VentaPoint: Frigerio Viaggi Network
è una rete di modeste dimensioni, ma molto unita e con una buona notorietà,
grazie al fatto che operiamo da anni e abbiamo sempre rispettato gli accordi
sottoscritti". www.frigerioviaggi.net
www.ventaglio.com
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