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di
MERCOLEDI'
7 MAGGIO 2003
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PER UNA NUOVA GRANDE EUROPA
Bruxelles, 7 maggio 2003 -
Ritorna all'attenzione dell'Aula la nuova politica "di prossimità"
dell'UE, con una dichiarazione del Consiglio e della Commissione che fa seguito
alla comunicazione presentata dalla Commissione lo scorso 11 marzo. Si tratta
del quadro strategico per le relazioni del prossimo decennio con i nuovi vicini
dell'Unione allargata, "un cerchio di amici" costituito da Russia,
Nuovi Stati indipendenti occidentali (Ucraina, Moldavia e Bielorussia) e Paesi
del Mediterraneo meridionale (Israele, Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Tunisia,
Giordania, Libano, Territori palestinesi occupati, Siria), con i quali l'UE
dovrebbe collaborare per creare un'area di prosperità e di valori comuni,
basata su una maggiore integrazione economica, su relazioni politiche e
culturali più intense, su una maggiore cooperazione transfrontaliera e su una
prevenzione congiunta dei conflitti. La maggiore integrazione economica, in
particolare la partecipazione al mercato interno dell'UE, è però subordinata
ai progressi concreti dei Paesi partner nel riconoscimento dei valori comuni e
nell'attuazione delle riforme politiche, economiche ed istituzionali, compreso
l'allineamento della loro legislazione con l'acquis comunitario (soprattutto
quello relativo alla libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali).
L'impostazione dell'Unione, differenziata a seconda dei Paesi e basata su chiari
parametri di riferimento, utilizzerebbe i seguenti incentivi: accesso al mercato
interno e ravvicinamento legislativo e normativo, utilizzando il modello dello
Spazio economico europeo comune (Seec) già attivato con la Russia, nonché
permettendo la partecipazione a programmi comunitari relativi alla tutela dei
consumatori, all'ambiente e alla ricerca; relazioni commerciali preferenziali;
prospettive di emigrazione legale e circolazione delle persone; cooperazione e
assistenza nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo nonché
all'inquinamento transfrontaliero; maggiore partecipazione dell'Unione europea
alla prevenzione dei conflitti e alla gestione delle crisi; promozione dei
diritti umani e della cooperazione culturale; integrazione delle reti di
trasporto, energia e telecomunicazioni; promozione e tutela degli investimenti;
sostegno all'integrazione nel sistema commerciale mondiale; assistenza più
efficace e mirata, creando eventualmente un nuovo "strumento di prossimità"
per promuovere la cooperazione transfrontaliera; sviluppo di nuove fonti di
finanziamento in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali. I
piani d'azione e i parametri pertinenti, stabiliti dal Consiglio su proposta
della Commissione e possibilmente previa consultazione con i Paesi partner,
dovrebbero essere elaborati e attuati in tre fasi: 1. dialogo nell'ambito dei
contesti esistenti (accordi di associazione/partenariato e cooperazione); 2.
elaborazione da parte della Commissione e degli Stati membri in collaborazione
con ciascun Paese di un documento che riprenda gli obiettivi, i parametri comuni
e un calendario di realizzazione; 3. riesame annuale dei progressi registrati.
Le future proposte di bilancio dovrebbero rispecchiare le implicazioni
finanziarie della nuova politica di prossimità. In base ai progressi
nell'attuazione dei piani d'azione, la Commissione proporrà iniziative volte ad
estendere sia le politiche, i programmi e gli strumenti comunitari ai Paesi
limitrofi attualmente esclusi, sia il mandato esterno della Bei alla Russia e ai
nuovi Stati indipendenti occidentali, in collaborazione con la Bers e le altre
istituzioni finanziarie. La Commissione prevede infine di valutare la linea di
credito per gli investimenti e il partenariato euromediterranei (Femip) e il suo
eventuale inserimento in una banca euromediterranea controllata dalla Bei. La
comunicazione della Commissione è disponibile al sito http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/cnc/2003/com2003_0104it01.pdf
PREPARAZIONE DEL VERTICE UE-RUSSIA
Bruxelles, 7 maggio 2003 - Consiglio e
Commissione riferiranno in plenaria sulla preparazione del Vertice UE-Russia,
che si terrà il 31 maggio a San Pietroburgo. Alla luce degli eventi
internazionali, il summit non mancherà di affrontare la questione del
dopoguerra in Iraq, anche tenendo conto del fatto che la Russia è membro
permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Altro tema centrale sarà il
futuro assetto dell'Europa, con l'allargamento dell'UE e la volontà di
rafforzare i rapporti con i nuovi Paesi vicini. Particolare attenzione avranno i
temi economici, soprattutto in riferimento alla creazione di uno spazio
economico comune, che dovrebbe essere finalizzata al Vertice di novembre: la
Russia è il quinto partner commerciale dell'UE e l'UE è il principale partner
commerciale della Russia. Il Vertice del 31 maggio tratterà, tra l'altro, delle
distorsioni nel settore energetico russo e della questione relativa alle tasse
pagate dalle compagnie aeree per il sorvolo della Siberia. Le questioni
ambientali riguarderanno in particolare il cambiamento climatico, la sicurezza
marittima e la sicurezza nucleare, soprattutto ai confini con la Finlandia. Si
parlerà infine delle misure di lotta al terrorismo, della politica europea di
difesa e del transito attraverso Kaliningrad, futura enclave russa all'interno
del territorio dell'UE. Resta aperta la questione della Cecenia.
PREPARAZIONE
DEL PRIMO BILANCIO DELL'UNIONE ALLARGATA
Bruxelles, 7 maggio 2003 - Il 30 aprile
la Commissione europea ha approvato il progetto preliminare di bilancio generale
dell'UE per l'esercizio 2004, progetto che sarà presentato e discusso in
Parlamento martedì 13 maggio. Si tratta del primo progetto di bilancio relativo
all'Unione allargata, che entrerà in vigore per i quindici attuali Stati membri
il 1° gennaio 2004 e che riguarderà l'Europa a 25 dal 1° maggio 2004 (data
dell'ingresso dei dieci nuovi Stati). L'allargamento è quindi la grande priorità,
che avrà ripercussioni soprattutto sui fondi strutturali e sulle politiche
interne: il progetto preliminare prevede un aumento sostanziale degli importi
per tali rubriche, pur restando nei limiti del quadro finanziario negoziato a
Copenaghen e approvato dal Parlamento il 9 aprile. Con 100,6 miliardi di euro,
il volume delle spese (stanziamenti di pagamento) proposto dalla Commissione è
segnato da una crescita del 3,3% rispetto al bilancio 2003, che però copriva
solo quindici Stati membri. L'aumento moderato si spiega con la riduzione del 2%
del volume di spesa per l'UE-15. Le spese previste per i 10 nuovi Stati membri
ammontano a 5 miliardi di euro. Le spese totali rappresentano lo 0,99% del
reddito nazionale lordo dell'UE a 25: anche dopo l'allargamento, quindi, si è
ancora lontani dal raggiungimento del massimale previsto per il budget
comunitario, fissato all'1,24% del reddito nazionale lordo. Gli stanziamenti di
impegno, cioè gli impegni finanziari che l'Unione può contrarre nel 2004,
ammontano a 112,2 miliardi di euro, di cui 11,8 destinati ai nuovi Stati membri;
per l'Unione a 15, l'aumento sarà limitato allo 0,7%. Agricoltura In totale, il
fabbisogno dell'UE-15 ammonta a 45,8 miliardi di euro, di cui 4,8 per lo
sviluppo rurale (+2,2 % rispetto al 2003). Ai nuovi Stati membri saranno
attribuiti 2 miliardi di euro, di cui 1,7 per lo sviluppo rurale. La somma delle
spese di mercato a favore dei nuovi Stati membri è relativamente bassa poiché
l'impatto degli aiuti diretti si farà sensibile solo nel 2005. Gli aumenti per
l'UE-15 sono dovuti principalmente alle spese per le coltivazioni arabili, in
parte a causa della situazione sul mercato dei cereali e in parte per il fatto
che il 2003 è stato segnato dalle anticipazioni di pagamento sull'anno
precedente (inondazioni). L'esame di medio termine della politica agricola
comune relativa agli alimenti per animali e al settore lattiero-caseario
comincerà a produrre i suoi effetti sul bilancio 2004, ma l'impatto maggiore è
atteso solo dal 2005. Azioni strutturali I fondi strutturali rivestono un ruolo
primordiale nell'Unione allargata. Gli stanziamenti d'impegno aumentano del
20,8% rispetto al 2003. In conformità con le decisioni di Copenaghen, l'importo
previsto per i nuovi Paesi dell'UE è di 6,7 miliardi di euro. Le spese
(stanziamenti di pagamento) per l'Unione allargata ammontano a 30,68 miliardi,
il 7,5% in meno rispetto al bilancio 2003. Questa significativa riduzione,
spiega la Commissione, è dovuta al fatto che per il 2003 bisognava finanziare
la chiusura di programmi avviati prima del 2000. Politiche interne Le previsioni
sono segnate dalle tre priorità politiche: allargamento, stabilità e crescita
sostenibile. Gli stanziamenti d'impegno ammontano a 8,63 miliardi di euro, gli
stanziamenti di pagamento a 7,5, con un aumento del 21%. È stato previsto un
importo di 938 milioni di euro per l'integrazione dei nuovi Stati membri nei
programmi comunitari esistenti, che in gran parte erano già stati aperti ai
Paesi candidati negli ultimi anni. Il programma di assistenza per la
trasposizione dell'acquis di Schengen, deciso a Copenaghen, è del tutto nuovo e
prevede un importo di 317 milioni di euro. 221 milioni sono destinati al
rafforzamento della struttura amministrativa (ad esempio i sistemi giudiziari) e
138 milioni alla chiusura dei reattori nucleari in Lituania e Slovacchia. Il
progetto preliminare prevede anche un aumento eccezionalmente elevato per misure
relative allo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia (salute e
protezione dei consumatori; sicurezza alimentare, dei trasporti e delle persone,
delle transazioni finanziarie e delle telecomunicazioni). È prevista un'azione
preparatoria, a cui sono destinati 15 milioni di euro, per il miglioramento
delle capacità scientifiche, tecnologiche e industriali in materia di
sicurezza. Tali misure si traducono in un aumento degli stanziamenti del 248%
per la giustizia e gli affari interni, del 33% per i trasporti e l'energia e del
24% per la salute e la protezione dei consumatori. Alcuni di questi aumenti sono
stati possibili grazie all'aumento del massimale delle prospettive finanziarie
ottenuto dal Parlamento. 4,8 miliardi (stanziamenti di impegno) sono destinati
alle spese di ricerca, a prova dell'elevata priorità data agli obiettivi di
Lisbona, anche nell'Unione allargata. Aiuti ai Paesi terzi Il progetto della
Commissione prevede stanziamenti di impegno per circa 5 miliardi di euro per
misure di politica estera, cifra che corrisponde al livello del 2003. Il margine
di manovra è però molto maggiore perché l'assistenza finanziaria a Cipro,
Malta e Turchia non sarà più finanziata da questa rubrica: il volume degli
stanziamenti disponibili per le altre attività è infatti superiore del 4,5% a
quello del 2003. I margini derivanti saranno utilizzati per rafforzare le
relazioni di vicinato. Per il Mediterraneo, i mezzi crescono del 14% (859
milioni di euro in totale per MEeda); per l'Europa dell'Est e l'Asia centrale
l'aumento è pari al 6%. Quanto ai Balcani, si prevede che dopo il periodo di
ricostruzione il livello di aiuto si stabilizzerà (610 milioni). I mezzi
previsti per l'Asia sono in forte crescita per continuare a sostenere la
ricostruzione in Afganistan (184 milioni di euro). La cooperazione con i Paesi
terzi nel settore dell'immigrazione rientra nella priorità "stabilità"
e l'aiuto umanitario aumenterà dell'11% rispetto all'esercizio precedente. Nel
settore della crescita sostenibile, gli aiuti si concentrano soprattutto su
programmi di protezione dell'ambiente e promozione della salute, già rafforzati
nel 2003. La Commissione propone di portare a 51 milioni (stanziamenti
d'impegno) i fondi destinati alla politica estera e di sicurezza comune: la
missione di polizia in Bosnia svolge un ruolo molto importante e la riforma
della gestione dei programmi di politica estera proseguirà. La strategia di
preadesione si applicherà ormai a Romania, Bulgaria e Turchia, che vedranno
rafforzati gli aiuti (+20% rispetto all'anno precedente per la Romania e la
Bulgaria). Per la Turchia sono previsti 250 milioni di euro. Vi saranno inoltre
versamenti forfettari per 1,4 miliardi di euro a favore dei nuovi Stati membri a
garanzia che questi ultimi siano beneficiari netti dopo l'adesione. Spese
amministrative La proposta per questa rubrica ammonta a 6,11 milioni di euro
(pensioni escluse), con un aumento del 9,8% rispetto al 2003, aumento che copre
le spese relative ai nuovi commissari, ai nuovi funzionari per la pubblicazione
della legislazione nelle 9 nuove lingue ufficiali e per altre spese
amministrative legate all'allargamento. Un risparmio di circa 20 milioni di euro
sarà possibile quando entrerà in vigore il nuovo statuto dei funzionari, il 1°
gennaio 2004. Quanto alle risorse umane, la Commissione chiede per il 2004,
oltre ai 500 posti a tempo determinato già accordati nel 2003, 780 nuovi posti
per l'allargamento (244 destinati ai servizi linguistici). La procedura La
procedura di bilancio prevede la prima lettura del Consiglio a luglio e la prima
lettura da parte del Parlamento a ottobre. L'obiettivo è di giungere
all'approvazione finale a dicembre. I documenti sono disponibili al sito http://europa.eu.int/comm/budget/furtherinfo/index_en.htm#budget
STATO DI PREVISIONE DEL PARLAMENTO PER IL 2004
Bruxelles, 7 maggio 2003 - Con
l'adozione della relazione di Neena Gill (Pse, Uk) sullo stato di previsione
delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2004, la
commissione per i bilanci ricorda che il margine lasciato nel massimale della
rubrica 5 ("amministrazione") delle prospettive finanziarie resta
sotto pressione, soprattutto a causa delle spese nelle Istituzioni europee
legate all'allargamento. Oltre alla sfida dell'allargamento, nel 2004 il
Parlamento conoscerà profondi cambiamenti (questione dello statuto dei
deputati, crescita del loro numero in virtù del Trattato di Nizza, riforma
amministrativa per migliorare l'assistenza offerta ai parlamentari) che avranno
incidenze finanziarie di cui si dovrà tenere conto nel corso della prima
lettura del bilancio 2004. Per la commissione parlamentare, che si rallegra
delle decisioni prese nell'ambito del progetto "Nuovi atout per
l'Istituzione", presentato dal Segretario Generale del Parlamento, è
importante anche sviluppare il concetto di "multilinguismo
controllato", pur rispettando l'uguaglianza tra lingue. La trasmissione
delle sessioni plenarie e di alcune riunioni sul sito Internet, infine, è
accolta positivamente, così come la modernizzazione del sito del Parlamento.
RAPPORTO ANNUALE 2002 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
Francoforte, 7 maggio 2003 -
La Banca centrale europea ha pubblicato il 29 aprile il suo Rapporto annuale
2002. Il documento, redatto in osservanza dell'articolo 113, paragrafo 3, del
Trattato, viene trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio dell'Unione
europea, alla Commissione europea e al Consiglio europeo. Nel rapporto,
introdotto da una prefazione di Willem F. Duisenberg, Presidente della Banca
centrale europea, vengono esaminate le seguenti tematiche: L'evoluzione
economica e la politica monetaria; Le operazioni dell'Eurosistema come banca
centrale; La gestione dei rischi; L'evoluzione economica negli altri paesi
dell'Unione europea; Le tematiche europee e la cooperazione internazionale;
L'allargamento dell'Unione europea; La produzione e l'emissione delle banconote;
I sistemi di pagamento e di regolamento delle transazioni in titoli; La stabilità
finanziaria e la vigilanza; Il quadro di riferimento per le statistiche; Altri
compiti e attività; L'attività di comunicazione esterna e la responsabilità
per il proprio operato; L'assetto istituzionale dell'Eurosistema e del Sistema
europeo di banche centrali; Conti annuali della Bce e stato patrimoniale
consolidato dell'Eurosistema per il 2002. Il Rapporto annuale è pubblicato
nelle undici lingue ufficiali della Comunità europea e sarà distribuito agli
interessati dalle banche centrali nazionali dell'Unione europea nei rispettivi
paesi. È altresì possibile richiederne copia cartacea presso la Bce,
all'indirizzo indicato di seguito, o consultare la versione elettronica nelle
undici lingue sul sito Internet della Bce, alla voce "Periodical
publications". Infolink: http://www.ecb.int/pub/period.htm
TRANSFER OF
THE ELECTRONIC PAYMENT SYSTEMS OBSERVATORY FROM THE EUROPEAN COMMISSION TO THE
EUROPEAN CENTRAL BANK
Francoforte 7 maggio 2003 - The electronic Payment Systems
Observatory (ePso) has been successfully transferred from the European
Commission to the European Central Bank (Ecb). The ePso project, which was set
up in 2000 by the Institute for Prospective Technological Studies (Ipts) of the
Directorate General Joint Research Centre of the European Commission, has as its
main objective the enhancement of information exchange in the field of e-payment
systems. During its two years of operation, ePso has contributed to greater
understanding of e-payment developments in Europe and to the development of
e-commerce in general. The dissemination of information, exchange of views and
reaching of consensus among stakeholders on the e-payment solutions available
and possible trends remain a valuable input into the complex process of payment
innovation. Given the Ecb's statutory task of promoting the smooth operation of
payment systems, the European Commission and the Ecb agreed at the end of 2002
to transfer ePso to the Ecb. In the performance of this statutory task, the Ecb
has a vital interest in the promotion of the security and efficiency of all
payment systems and instruments. Hence, the Ecb will operate ePso as a tool for
facilitating the exchange of information among the stakeholders, for monitoring
developments in the field and for gathering information to support its future
policies. The ePso website can be found at www.e-pso.info On this website,
interested parties will be able to access an e-mail discussion forum, an
inventory of over 180 innovative e-payment solutions, and topical articles in
the field of payments The website aims to be a platform for all interested
parties to follow and discuss recent developments in the information and
communication technologies applied in this field. The Ecb, in close co-operation
with the national central banks of the European System of Central Banks, will
act as a moderator to stimulate discussions. Conferences and workshops will be
organised occasionally to reinforce and extend communication between actors
across borders and sectors. Interested parties are invited to visit the new ePso
website, to subscribe to the e-mail discussion forum and to contribute actively
to the Observatory's success.
AMENDMENT OF THE INDICATIVE CALENDAR FOR THE
EUROSYSTEM'S TENDER OPERATIONS IN 2003
Francoforte 7 May 2003 - The European
Central Bank (Ecb) will publish an amended version of the indicative calendar
for the Eurosystem's tender operations in 2003 (see the attached annex). The
purpose of the small amendments is to avoid the settlement/maturity of tender
operations on 24 and 31 December 2003, as was foreseen in the previous version
of the calendar. Experience in 2002, when these days had been settlement/maturity
days, and feedback from the Ecb's counterparties would suggest that credit
institutions generally prefer to avoid the settlement/maturity of tender
operations on these two days. Annex: indicative calender, http://www.ecb.int/press/press.htm
PUBLICATION OF THE METHODOLOGICAL MANUAL ON
MONEY, BANKING AND FINANCIAL MARKET STATISTICS IN THE ACCESSION COUNTRIES
Francoforte, 7 May 2003 The European Central Bank (Ecb) has published the
Methodological Manual on Money, Banking and Financial Market Statistics in the
Accession Countries ("the Manual"). The Manual assesses the current
statistical framework and the legal and institutional background for the
collection and compilation of money, banking and financial market statistics in
the accession countries, namely: Cyprus, the Czech Republic, Estonia, Hungary,
Latvia, Lithuania, Malta, Poland, Slovakia and Slovenia, Bulgaria and Romania.
Volume I of the Manual focuses on the growing compliance of the statistics with
Ecb statistical standards. It describes a process which contributes to the
conceptual and practical harmonisation work necessary to prepare these countries
for membership of the European Union and eventually the euro area. Volume II of
the Manual describes the methods used by the accession countries to compile
statistics on non-monetary financial institutions, financial market and
securities issues, financial derivatives and Mfi interest rates. It provides a
good understanding of the full set of statistics drawn up in the accession
countries. This publication is available on the Ecb's website http://www.ecb.int
Hard copies may be ordered from the Ecb.
MISURE CONTRO IL RICICLAGGIO DI CAPITALI
Bruxelles, 7
maggio 2003 - La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento
sulla prevenzione del riciclaggio di capitali attraverso la cooperazione
doganale, in base alla quale ogni persona fisica che entra o esce dal territorio
doganale della Comunità e trasporta una somma di denaro contante pari o
superiore a quindicimila euro è obbligata a dichiararla alle autorità
doganali. Ingo Schmitt (Ppe/De, D), autore della relazione approvata dalla
commissione per le libertà e i diritti dei cittadini, la giustizia e gli affari
interni, mette in dubbio la validità del sistema proposto, perché sarebbe
ancora possibile non dichiarare il denaro o trasportare cifre inferiori. La
procedura, inoltre, non servirebbe a motivare i funzionari doganali. Gli Stati
membri devono poter scegliere fra la procedura di dichiarazione o dichiarazione
di notifica. Quest'ultima prevede che le persone che importano nel o esportano
dal territorio doganale comunitario una somma di denaro contante pari o
superiore a quindicimila euro, su richiesta dei funzionari doganali devono
notificare la natura, l'importo, il valore di tale somma, nonché indicarne la
provenienza, l'uso e chi ne sia proprietario. In tal modo si eviterebbe il
rilevante peso burocratico della procedura di dichiarazione proposta dalla
Commissione e i funzionari doganali sarebbero motivati ad eseguire maggiori
controlli. Visto che gli Stati membri dovrebbero essere liberi di optare per una
procedura o l'altra, il relatore ritiene che invece del regolamento sia più
appropriato lo strumento della direttiva, da recepire nelle legislazioni
nazionali entro il 31 dicembre 2004. Le somme non dovrebbero essere trattenute
oltre i tre giorni lavorativi: tale termine può tuttavia essere prorogato una
tantum fino ad un mese, in conformità con il diritto nazionale. Le informazioni
ottenute tramite le due procedure devono essere trasmesse a una banca dati
Europol e i dati ivi contenuti possono essere consultati solo in relazione a
misure volte a prevenire il riciclaggio di denaro.
ASSORGESTIONI: ANTICIPAZIONI
SUI DATI DEL MESE DI APRILE 2003
Milano, 7 maggio 2003 - Fondi comuni: Raccolta
fortemente positiva in aprile (+3.733 mil. di euro). Settimo mese in nero.
Azionari positivi dopo un anno con il segno meno. Liquidità +2.444 mil. di
euro, obbligazionari +1.605 mil. di euro. Segno più per i flessibili. Negativi
solo i fondi bilanciati. Aprile fortemente positivo per i fondi comuni
d'investimento che chiudono il mese a +3.733 milioni di euro. Dopo un anno in
territorio negativo i fondi azionari ritrovano, anche se per poco, il segno più.
Il saldo di raccolta dei primi quattro mesi del 2003 supera i +12,6 miliardi di
euro (ovvero il doppio del saldo negativo annuale del 2002 pari a -6.400,9).
Protagonisti anche della raccolta di aprile i fondi di liquidità e gli
obbligazionari. Chiudono in nero anche i fondi flessibili mentre rimangono in
territorio negativo i bilanciati. Nell'insieme di tutti fondi (italiani,
lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: Azionari raccolta
netta positivo per +18 mln. di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -594
mln. di euro; Obbligazionari raccolta netta positiva per +1.606 mln. di euro; Di
Liquidità raccolta netta positiva per +2.445 mln. di euro; Flessibili raccolta
netta positiva per +259 mln. di euro. La raccolta netta, per tipologia
giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una
raccolta netta positiva per +2.799 mln. di euro. I fondi non armonizzati
(riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta
netta positiva di circa +178 mln. di euro. I fondi e gli organismi di diritto
estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una
raccolta netta positiva per circa +600 mln. di euro. I fondi lussemburghesi
storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +156 mln. di
euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare
duplicazioni, hanno registrato nel mese di aprile una raccolta netta positiva
per circa +36 mln. di euro e un patrimonio pari a 5.962 mln. di euro. Il
patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine aprile, di
circa 368.754 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati,
speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 8.085 mln. di euro. Il patrimonio
dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 74.389
mln. di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 23.716 mln.
di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli
intermediari italiani ammonta a 474.943 mln. di euro.
L'EPIDEMIA DI SARS E LA
FINE DELLA GUERRA IN IRAK L'IMPATTO SUI MERCATI FINANZARI ANALISI DI ULRICH BERZ
- CAPO ECONOMISTA DI UNION INVESTMENT
Milano, 7 maggio 2003 - La Cina era
considerata il motore del mondo asiatico mentre adesso a causa della Sars, la
vita pubblica e conseguentemente quella finanziaria in Cina e negli altri Paesi
asiatici colpiti dal dilagare dell'epidemia si è praticamente bloccata. Uno dei
settori più colpiti è stato quello dei servizi, tra cui spiccano il turismo,
le vendite al dettaglio e la ristorazione. Ecco quindi perché è prevedibile
aspettarsi un netto restringimento di quelle che potevano essere le aspettative
di crescita del Pil per il secondo e terzo trimestre 2003. Prevediamo però che
nel giro dei prossimi tre-sei mesi il virus della Sars riesca a essere messo
sotto controllo e ciò consentirebbe di compensare almeno parzialmente nel
quarto trimestre le perdite nel campo dei consumi e degli investimenti subite
nel secondo e terzo trimestre. Riteniamo realistiche le stime della Banca
Mondiale che ha ridotto le previsione di incremento del PIL in Asia, portandole
per il 2003 dal 5,8 per cento al 5,0 per cento. Per quanto riguarda il 2004, la
Banca Mondiale prevede una nuova ripresa che riporterà i valori di crescita del
PIL intorno al 5,7 per cento. Se consideriamo il fatto che un ottavo circa del
Pil a livello mondiale proviene dai Paesi asiatici, con l'esclusione del
Giappone, le prospettive di crescita dell'area restano piuttosto alte,
all'interno dell'attuale debolezza economica generale. Gli investimenti
stranieri diretti al momento si sono ridotti, ma in questo momento non riteniamo
ci sia il pericolo di una riduzione permanente di questa componente. Inoltre non
ci aspettiamo che a lungo termine gli investitori perdano la fiducia nei mercati
asiatici, né che ci sarà un'instabilità dei mercati in Cina, Paese che si è
impegnato a dare vita alle liberalizzazioni con l'entrata a pieno titolo nel Wto.
Per quanto riguarda invece la crisi in Iraq, riteniamo che sia effettivamente in
fase di risoluzione. Il Medio Oriente continuerà a rappresentare molto
probabilmente un'area di forte instabilità, così com'è stato nel corso degli
ultimi cinquant'anni, ma per quanto riguarda gli investitori la guerra in Iraq
è finita. Rispetto al problema guerra non vi è più instabilità nei mercati
finanziari. Chi vi opera ora è tornato a focalizzare la propria attenzione sui
dati fondamentali e sulla situazione economica generale. Uno dei motori guida
dell'economia permane il prezzo delle materie petrolifere che è in discesa e
stimola così la ripresa economica. Anche l'andamento dei tassi d'interesse
gioca un ruolo rilevante in questa direzione. Al momento hanno raggiunto un
livello storicamente bassissimo e per quanto riguarda i Paesi europei c'è
ancora la possibilità che la Banca Centrale Europea operi un ulteriore
riduzione. Queste prospettive hanno già dato una spinta positiva al sentiment
dei mercati e fanno intravedere un potenziale di crescita del mercato azionario.
Dovendo scegliere se investire nell'obbligazionario o nell'azionario la scelta
dipende dalla propensione al rischio dell'investitore, dall'orizzonte temporale
dell'investimento e dalla struttura del portafoglio. S un investitore decide di
investire in titoli raccomandiamo di suddividere gli impegni su un lungo
periodo, perché dobbiamo tener conto che persiste un'elevata volatilità in
questi mercati. Una parte dell'investimento potrebbe essere
"posteggiata" in fondi monetari e investita un po' alla volta, magari
su base mensile. Già prima della risoluzione del conflitto iracheno i mercati
azionari avevano mostrato una ripresa, almeno dal punto di vista degli
investitori. Ma poiché è piuttosto complicato trovare il momento giusto per un
investimento che si basa su investimenti ripetuti di piccole somme (come nel
caso di investimenti mensili), una buona alternativa potrebbe essere puntare su
fondi azionari bluechip. Nella prospettiva di una ripresa economica l'Europa e
l'Asia mostrano un potenziale di crescita superiore a quello degli Stati Uniti.
I titoli delle società americane sono relativamente più costosi di quelli
delle società europee e asiatiche e il mercato azionario americano ha subito
maggiori contraccolpi dagli scandali dei bilanci societari, quali Worldcom ed
Enron. Per quanto riguarda l'Europa sovrappesiamo: Finanziario. In particolar
modo i prezzi degli assicurativi sono a un livello storicamente contenuto e
questo li rende un investimento interessante. Media. Appartengono ai ciclici,
presentano un livello di prezzo ragionevole e si avvantaggeranno della ripresa
economica. Farmaceutico. Ci si può aspettare una crescita dei profitti dovuta
in buona parte alle modificazioni della struttura demografica mondiale che si
presenta con un maggior numero di persone anziane. Auto. Quotazioni anche qui
ragionevoli. La fiducia dei consumatori ha raggiunto livelli minimi ma con la
fine della guerra in Irak dovrebbe risalire e aprire perciò la porta a una
domanda più consistente. Sottopesiamo invece: Energia. Il prezzo del petrolio
sta scendendo e ci si aspetta una minor dinamicità nella crescita dei profitti.
Food/beverages/tabacco. Sono
considerati da sempre un bene rifugio e perciò il prezzo non è più
ragionevole ma si presenta anzi elevato.
OPERAZIONE DI CONCAMBIO
Roma, 6 maggio
2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il 9 maggio si
terrà un'operazione di concambio, che sarà effettuata presso la Banca d'Italia
con il metodo dell'asta marginale e con determinazione discrezionale, da parte
del Ministero, del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata. Saranno
escluse le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle
condizioni di mercato. Non è prevista la corresponsione della commissione di
collocamento. Sarà offerto in asta un titolo in cambio di un solo titolo. Sono
ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in
titoli di Stato". I titoli oggetto dell'operazione sono: Titolo ammesso al
concambio (oggetto del riacquisto): IT0001305454 BTP 1-02-04 cedola 3,25% Titolo
offerto in asta: IT0003088959 BTP 15-03-06 cedola 4,75% Il giorno stabilito per
l'asta, alle ore 10, verrà annunciato il prezzo di riacquisto del titolo
ammesso al concambio. Il regolamento è previsto per il giorno 14 maggio.
IL
SOLE-24 ORE PROMUOVE LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE COME BANCA AMICA DI
NEO IMPRENDITORI E PICCOLE IMPRESE
Busto Garolfo, 7 maggio 2003 - Sole due
banche su otto, e una è la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, sono state
promosse dal prestigioso quotidiano economico Il Sole-24 ore, che nell'edizione
di lunedì 5 maggio, a pagina 3, pubblicava un'inchiesta sul tema "I
finanziamenti alle Pmi: cronaca di una prova sul campo". In sintesi, i
giornalisti del Sole-24 ore si sono finti neo-imprenditori e hanno bussato a
otto istituti di credito in cerca di finanziamenti: Banca Intesa (filiale di
Milano), Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate (Busto
Garolfo), Banca Popolare Bg-Cv (Busto Arsizio), Banca Popolare Luino-Varese
(Busto Arsizio), Banca Popolare Milano (Milano), Banco di Desio (Milano),
Deutsche Bank (Milano), Unicredito (Milano). Ebbene: alla Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate le idee hanno trovato credito e il giornalista (finto) imprenditore
è uscito dalla filiale con la proposta di un "finanziamento di 40mila euro
rimborsabile in cinque anni con rate mensili di 780 euro". Così non è
stato nelle rimanenti banche: a parte la Popolare di Milano (la seconda
promossa), infatti, gli altri istituti di credito hanno chiuso la porta in
faccia ai sedicenti neo-imprenditori. E, così, incassati sei no su otto, il
Sole di lunedì titolava "Ai nuovi business non si dà credito".
"Ma da noi la disponibilità esiste. Perché alla Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate le idee hanno credito -commenta il presidente della Banca, Silvano
Caglio-. Ci riempie ovviamente di orgoglio il fatto che la bontà del nostro
fare banca sia stata dimostrata da un quotidiano come Il Sole-24 Ore. Una volta
di più è stato affermato che la nostra presenza è un valore per l'intera
zona". "Se potessi cambierei lo slogan della pubblicità nazionale del
Credito Cooperativo da "differenti per forza" a "differenti per
scelta". Perché questa è la realtà vera dei fatti che si manifesta nelle
nostre azioni quotidiane -dice il direttore generale, Gianni Macchi-. La nostra
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate mette al centro del proprio operare il socio
ed il cliente. Abbiamo l'obiettivo e l'ambizione di servirlo sempre di più e
sempre meglio, con persone a sua disposizione per ogni tipo di richiesta. I
risultati dicono che le scelte sin qui fatte sono state vincenti. In un sistema
creditizio sempre più concorrenziale le caratteristiche fondamentali della
nostra banca, unite all'attenzione per la persona, ci hanno fatto vincere la
sfida del mercato. E l'inchiesta del Sole-24 lo ha dimostrato". Va
ricordato che negli ultimi mesi, a sostegno della famiglia e degli imprenditori,
la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha lanciato diversi mutui chirografari (cioè
che non richiedono l'accensione di alcuna ipoteca), dalle spese istruttorie
molto basse, i tassi ben al di sotto del Prime rate e i veloci tempi di
erogazione. Come il mutuo "Ad8" (da 10 a 15 milia euro per chi adotta
uno o più bambini stranieri), il mutuo "La mia nuova famiglia" (fino
a 25mila euro per le coppie appena sposate o in procinto di farlo), il mutuo
"Nuove assunzioni" (10mila euro per ogni assunzione) e quello
"Nuova impresa" (fino a 50mila euro per chi ha intenzione di avviare o
ha avviato un'impresa da non più di sei mesi). L'inchiesta de Il Sole-24 Ore
Un'idea in tasca, tanta voglia di realizzarla, ma senza i soldi per farlo. Ovvio
pensare alla banca come interlocutore disposto a finanziare il progetto, visto
che per loro natura prestano e investono soldi. Inizia così il viaggio presso
otto banche di Milano e dell'hinterland. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è
stata confrontata con le altre con un prodotto da old economy. Il giornalista
-qualificandosi come ingegnere elettronico, con uno stipendio di 1.200 euro
mensili, 20mila euro di risparmi in fondi e un appartamento di proprietà- ha
ideato un nuovo prodotto per la misurazione del livello dei liquidi nei
serbatoi. E' uno strumento relativamente semplice, del costo inferiore di quelli
già in commercio. Alle banche è stato chiesto un finanziamento di 60mila euro,
necessario per realizzare e testare i prototipi, nonché per brevettare il
prodotto, facendo notare che già c'era un'impresa interessata alla sua
produzione e commercializzazione.
LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UNA JOINT
VENTURE NEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE AUTOSTRADALE TRA COMPASS E CREMONINI
Bruxelles, 7 maggio 2003 - La Commissione europea ha autorizzato la costituzione
di un'impresa comune tra il gruppo britannico di ristorazione collettiva Compass
Group Plc e Cremonini SpA, un gruppo alimentare italiano attivo anche nel campo
della ristorazione in concessione. La joint venture, che assumerà il controllo
di due società che operano punti di ristoro sulle autostrade italiane e, in
minor misura, austriache, non dà adito a problemi sotto il profilo della
concorrenza. Compass Group Plc (Compass) è attiva nel settore della
ristorazione collettiva, compresa la ristorazione per comunità e in
concessione. Attraverso le sue controllate, attualmente detenute al 100%, Moto
Spa (Italia) e Autoplose Ges.mbH (Austria), Compass opera nel comparto della
ristorazione autostradale e dei distributori di benzina in Italia e in Austria.
Cremonini Spa (Cremonini) è attiva nella lavorazione delle carni e del
commercio all'ingrosso di prodotti alimentari come pure nei settori della
ristorazione in concessione e dei ristoranti commerciali in Italia. Secondo
l'accordo di joint venture, Cremonini e Compass controlleranno in comune Moto e
Autoplose. L'accordo è stato notificato alla Commissione per autorizzazione a
norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni il 28 marzo.
Dall'indagine della Commissione è emerso che la joint venture, che svolgerà
anche un'attività di modesta entità nel settore della vendita di carburante
sulle autostrade, sarà solo un piccolo operatore che dovrà far fronte a
numerosi concorrenti.
LIVINGSTON AVIATION GROUP HOLDING OPERATIVA PER IL
TRASPORTO AEREO SINERGIE, RIDUZIONE COSTI E MIGLIORAMENTO DEI RICAVI PER LE DUE
COMPAGNIE AEREE DEL GRUPPO LAUDA AIR ITALIA E LIVINGSTON ENERGY FLIGHT
Milano7
maggio 2003: Il Gruppo Ventaglio ha presentato ieri Livingston Aviation Group
S.P.A, la nuova holding operativa di servizi per il trasporto aereo del Gruppo,
e la nuova compagnia per il corto e medio raggio Livingston Energy Flight (Livingston
S.P.A.), il primo vettore aereo interamente costituito e creato dal Gruppo
Ventaglio. La holding operativa Livingston Aviation Group S.P.A., fondata nel
mese di marzo 2003, è detenuta al 100% da I Viaggi del Ventaglio S.p.A. ed
eroga e gestisce tutti i servizi centrali alle due compagnie aeree controllate,
la nuova Livingston S.P.A. e Lauda Air S.P.A. (acquisita al 100% da I Viaggi del
Ventaglio S.p.A. il 13 marzo u.s.). Si candiderà, inoltre, come fornitore per
soggetti terzi esterni al Gruppo Ventaglio. La holding si occuperà perciò di
servizi comuni alle due compagnie aeree come: strategie corporate,
amministrazione & finanza, pianificazione & controllo, acquisti,
security, coordinamento operativo e scali, programmazione e gestione scali,
marketing e pubbliche relazioni, permettendo, senza aggravio di costi, sinergie
a servizio dei due vettori. Le due compagnie aeree hanno corporate image, loghi,
pay off, livree degli aeromobili e divise, distinte e caratterizzanti seppur
accomunate da una filosofia che mette il servizio di qualità per il cliente al
primo posto. Livingston S.P.A. opererà nel trasporto a medio e corto raggio con
una flotta di 2 Airbus 321-200, a partire dalla metà di maggio 2003; mentre
Lauda Air S.P.A. effettua il servizio di trasporto di lungo raggio con una
flotta di 3 Boeing 767-300. A partire da novembre 2003 ed entro luglio 2004
entreranno a far parte della flotta 3 nuovi Airbus 330-200 da 272 posti. Le
flotte di Lauda Air S.P.A. e di Livingston S.P.A. sono al servizio sia del
Gruppo Ventaglio sia dei più importanti Tour Operator italiani e di alcuni tour
operator esteri che hanno rappresentato nel 2002 il 54% del fatturato di Lauda
Air S.P.A. e che manterranno un peso significativo anche nell'esercizio 2003 per
la holding Livingston Aviation Group (Lauda Air Italia + Livingston SpA). Il
Gruppo Ventaglio utilizzerà la capacità espressa dal Gruppo Livingston per
circa il 50% del proprio fabbisogno di voli. Importanti sono le partnership che
Livingston Aviation Group sta realizzando per ampliare e migliorare il servizio
offerto. Tra queste è in fase di formalizzazione un accordo con la Compagnia
Aerea Mexicana de Aviacion, per l'avvio di relazioni commerciali finalizzate
all'ottimizzazione dei network delle compagnie da e per il Messico. E' già
stato finalizzato, invece, l'accordo con la società Aeroporti del Garda in base
al quale, dall'estate 2003, le compagnie effettueranno circa 150 rotazioni dagli
aeroporti di Verona e Brescia, con personalizzazioni di questi ultimi a servizio
dei passeggeri Livingston S.p.A. e Lauda Air S.p.A. In linea con la filosofia
del Gruppo Ventaglio che vede la soddisfazione del cliente al primo posto,
Livingston Aviation Group ha attivato una serie di servizi, sia a bordo
dell'aeromobile che prima della partenza, che si caratterizzano come elementi
distintivi. E' al primo posto l'attenzione per la qualità e l'innovazione nel
catering di bordo, monitorato e migliorato costantemente, a seconda dei gusti e
delle segnalazioni dei passeggeri. Anche per l'intrattenimento di bordo vi è un
aggiornamento costante e una selezione delle migliori e più recenti pellicole e
di programmi musicali; da segnalare inoltre la nuova rivista di bordo Roger
pubblicata dalla casa editrice Swan Group, così come l'allegato Ventalife
relativo al mondo Ventaglio per i voli totalmente in esclusiva del Gruppo.
L'attenzione al cliente per il Gruppo Ventaglio parte anche prima di salire a
bordo: sarà, infatti, inaugurata in luglio una nuova lounge Livingston Aviation
Group presso il terminal 2 di Malpensa riservata ai passeggeri di business class
Livingston S.p.A. e Lauda Air S.p.A.. Risultati - Per l'anno 2003 il board di
Livingston Aviation Group prevede un load factor dell'85%, in incremento
rispetto all'81% del precedente esercizio, con un utilizzo di ciascun aeromobile
pari a 21.500 ore ed un totale di 650.000 passeggeri trasportati, grazie alle
1.600 rotazioni commerciali effettuate. Grazie a queste performance il board di
Livingston Aviation Group ritiene di poter raggiungere, nell'esercizio 2003, un
fatturato pari a 155 milioni di euro con un cash flow operativo positivo pari a
5 milioni di Euro, e di contribuire con la sua efficienza ad incrementare la
redditività del Gruppo Ventaglio. Per gli anni 2004 e 2005 si prevede invece il
raggiungimento di un fatturato pari a 180 e 190 milioni di Euro, ed un
significativo incremento della marginalità. La nuova struttura societaria
consentirà anche interessanti riduzioni e miglioramenti dei costi e dei ricavi
industriali già a partire dall'esercizio 2003. "L'acquisizione da parte
del Ventaglio di Lauda Air Italia rappresenta l'entrata nel trasporto aereo da
parte da parte dal Gruppo con l'implementazione della nuova compagnia Livingston
con i primi Airbus 321-200 Ventaglio mette definitivamente le ali." afferma
Bruno Colombo Presidente I Viaggi del Ventaglio S.p.A che aggiunge "questo
significa finalmente il completamento dell'integrazione verticale da parte di
tutti i soggetti della filiera, tour operator, alberghi, aerei e rete
distributiva."
"Nell'attuale
contesto del settore trasporto aereo creare una nuova compagnia aerea implica
coraggio ma soprattutto una strategia e un piano industriale chiaro che
riteniamo sia il nostro" commenta l'Ing. Luciano di Fazio Presidente Lauda
Air Italia S.p.A..
DAL FAMOSO GABBIANO JONATHAN ALI MOSSE DALLA PASSIONE
LIVINGSTON AVIATION GROUP: L'ENERGIA DEL MEDIO-CORTO RAGGIO
Milano, 7 maggio
2003 - Lo scorso marzo nasce Livingston S.p.a., società della seconda compagnia
aerea del Gruppo Ventaglio (dopo Lauda Air Italia acquisita al 100% nel marzo
2003). Livingston S.p.A. è controllata al 95% dal Gruppo Ventaglio e al 5% da
Lauda Air S.p.A. e fa parte, con Lauda Air Italia, della società Livingston
Aviation Group, controllata al 100% da Ventaglio. La società Livingston S.p.A.,
da maggio inizierà ad operare voli charter di corto e medio raggio con due
nuovi Airbus 321-200 che, in partenza da Milano Malpensa, Roma Fiumicino,
Bologna, Verona, Brescia, Napoli e Bari, garantiscono collegamenti giornalieri
con Spagna, Capo Verde, Egitto, Tunisia e Grecia. Il volo d'inaugurazione del
primo aeromobile avverrà nei primi 15 giorni di maggio. L'idea del nome
Livingston per una compagnia aerea trae origine dal romanzo scritto nel 1970 da
Richard Bach, aviatore americano, per narrare di un gabbiano Jonathan Livingston
che abbandona la massa dei suoi simili per i quali volare non è che un mezzo
per procurarsi il cibo. Jonathan impara, sfidando se stesso, a eseguire il volo
come atto di perizia ed intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. La
compagnia del Gruppo Ventaglio, Livingston S.p.A., è la realizzazione perciò,
oltre che di una strategia finalizzata al perfezionamento dell'integrazione
verticale, di un sogno imprenditoriale del fondatore Bruno Colombo. Le
"ali" di Livingston Spa, così come il gabbiano Jonathan, sono mosse
perciò prima di tutto dalla passione. La filosofia seguita dalla nuova società
Livingston è ben espressa oltre che nel nome anche nel pay off Energy Flight e
nel nuovo marchio che propone l'unione di un colore sgargiante quale
l'arancione, ad una figura di un omino stilizzato con un'arancia al posto della
testa, simbolo di solarità e "carica vitaminica"; gli stessi colori e
simboli utilizzati per i loghi Livingston vengono riproposti sia dalla livrea
che dagli interni degli aeromobili, offrendo una nuova corporate image ricca di
energia. La nuova immagine societaria viene ripresa anche dalle divise degli
assistenti di volo che si distingueranno per l'eleganza, la sobrietà e la
praticità degli abiti indossati realizzati con materiali d'avanguardia. La
flotta di Livingston sarà composta inizialmente da due nuovi Airbus 321-200 che
offrono la massima comodità ai passeggeri, garantendo un elevato spazio
disponibile in cabina, poltrone spaziose oltre ad ampi corridoi. Viaggiare con
Livingston sarà, inoltre, ancora più confortevole grazie all'avanzato supporto
tecnologico utilizzato per i sistemi di comunicazione e di intrattenimento a
bordo. Anche la ristorazione di bordo non mancherà di soddisfare i palati dei
passeggeri che potranno gustare piatti cucinati con ingredienti selezionati, di
stagione, variegati e presentati in modo accurato, senza dimenticare che, per
assicurare la freschezza e la bontà del cibo, i piatti "gourmet"
vengono preparati solo pochi minuti prima del loro servizio a bordo. Il tempo a
bordo dei nuovi aeromobili Livingston scorrerà in modo più che piacevole
grazie all'intrattenimento di bordo che prevede la scelta tra due diversi film
in prima visione, differenti in andata e ritorno, 8 canali stereo, tra i quali
uno dedicati ai più piccoli e un programma Airshow che in tempo reale fornisce
informazioni sul volo.
GRATIS: MILANO ORIO AL SERIO - LONDRA LUTON (SOLO
ANDATA-TASSE ESCLUSE) VOLANDO CON RYANAIR
Milano, 7 maggio 2003 - Ryanair, la
compagnia aerea a basse tariffe N.1 in Europa, ha annunciato ieri un giorno di
vendita straordianario sul sito internet www.ryanair.com Sarà possibile partire
gratis per Londra Luton prenotando per tutto il giorno di mercoledì 7 Maggio su
www.ryanair.com Annunciando i dettagli dell'offerta, Peter Sherrard,
Coordinatore Marketing e Vendite per l'Italia di Ryanair ha detto: "Questa
nuova rotta, che collega Orio al Serio due volte al giorno con Luton, il secondo
aeroporto Londinese, è stata un grande successo da quando è stata lanciata a
febbraio. Con questa offerta gratuita vogliamo celebrare il fatto che siamo
ancora una volta la linea aerea numero uno per quota di mercato fra L'Italia e
la Gran Bretagna. Rispetto ad Easyjet non solo abbiamo tariffe più basse ma
siamo anche più puntuali ed efficienti. Questa offerta speciale per Londra, la
capitale Europea di maggior tendenza, sarà a disposizione per un giorno
soltanto sul più importante sito Internet Europeo di viaggi www.ryanair.com
e
consigliamo ai nostri clienti di prenotare il prima possibile perché i posti a
queste tariffe vengono venduti molto velocemente. Periodo di prenotazione
mercoledi 7 maggio; Periodo di viaggio Dal 14 maggio al 05 Giugno; Prenotazioni
Ondine; Giorni di viaggio Da Martedì a Domenica.
AIR ONE SEMPRE VICINA AI
CONSUMATORI: TARIFFE PIU' SEMPLICI E CONVENIENTI
Milano, 7 maggio 2003 - Dal
prossimo 12 maggio Air One cambia le regole tariffarie e le rende più semplici
e flessibili per meglio soddisfare i consumatori. Scompaiono le restrizioni che
hanno spesso limitato le scelte dei viaggiatori, quali la permanenza minima con
l'obbligo del sabato notte da trascorrere nella località di destinazione e la
prenotazione con largo anticipo. Oltre al risparmio le nuove tariffe consentono
un ampio margine di libertà al momento della programmazione del proprio
viaggio, che esso sia per piacere o per lavoro: si può volare, ad esempio, ad
una tariffa vantaggiosa anche per un viaggio dalla mattina alla sera fra Roma e
Milano oppure per viaggi di sola andata, una condizione tradizionalmente esclusa
dalle regole di buona parte delle compagnie aeree. Le nuove regole consentono al
passeggero di usufruire di tariffe convenienti anche con l'approssimarsi della
data di partenza, salvo ovviamente la disponibilità di posti nella classe di
prenotazione appropriata. "Semplificando la struttura tariffaria Air One
consente di viaggiare da un capo all'altro del paese con totale libertà. Un
sistema che favorisce soprattutto il business traveller, ma anche chi, con
l'avvicinarsi della stagione estiva, vuole programmare una vacanza", spiega
Giorgio De Roni, Direttore Divisione Passeggeri della più grande compagnia
aerea privata italiana. "Fin dalla nascita della nostra compagnia il
cliente ha sempre determinato le nostre strategie e da oggi l'unico suo pensiero
sarà quello di decidere dove andare e quando partire, con meno obblighi e
maggiore convenienza", aggiunge De Roni. La nuova struttura tariffaria non
sarà applicata ai voli da e per la Sardegna, in quanto soggetti all'onere di
servizio pubblico. Nuova rotta Lamezia Terme-Torino A partire dal 1° giugno
prossimo il network di Air One si arricchirà della nuova tratta giornaliera
Lamezia Terme-Torino. Il collegamento diretto prevede la partenza dalla località
calabrese alle 11.00 con arrivo nel capoluogo piemontese alle 12.45. Il ritorno
da Torino è previsto alle 13.30. Air One opera un network nazionale di 21 scali
in 12 regioni italiane. Nel 2002 ha trasportato oltre quattro milioni di
passeggeri, registrando sui voli di linea una crescita del 92% rispetto all'anno
precedente. La compagnia, partner commerciale di Lufthansa, ha circa 1.800
dipendenti, inclusi quelli della consociata Eas (società di handling
aeroportuale), ed una flotta che comprende 27 Boeing 737. Infolink:
www.flyairone.it
LAUDA AIR ITALIA LA COMPAGNIA DEL LUNGO RAGGIO DEL GRUPPO
VENTAGLIO
Milano, 6 maggio 2003 - Lauda Air Italia, la Compagnia Aerea di lungo
raggio di proprietà del Gruppo Ventaglio e parte di Livingston Aviation Group
(insieme alla neonata Livingston SpA), ha presentato l'operativo voli per la
stagione estiva Iata 2003. Tutte le destinazioni raggiunte dalla Compagnia
basata a Milano Malpensa (Terminal 2) sono servite con voli di linea e charter
operati con 3 Boeing 767-300ER da 258 posti (24 Business Class e 234 Economy
Class). Lauda Air Italia collega con voli di linea settimanali Milano Malpensa a
Barbados, Cuba, Giamaica, Maldive, Messico, Repubblica Dominicana e Sri Lanka,
mentre da Roma Fiumicino si raggiungono Messico, Maldive e Repubblica
Dominicana. Tutti i voli di linea di Lauda Air Italia sono prenotabili tramite i
sistemi di prenotazione CRS (computer reservation systems: Galileo e Sabre) con
il codice Iata L4. Per quanto riguarda i voli charter, invece, operati da Milano
Malpensa e Roma Fiumicino in collaborazione con i maggiori Tour Operators
italiani, le destinazioni estive sono: Brasile, Kenya, Myanmar, Panama, Tanzania
e Thailandia. Nel corso del 2002, Lauda Air Italia ha registrato buone
performance industriali corrispondenti ad un utilizzo annuo degli aeromobili
pari a circa 5.450 ore per aereo, un totale di 372.541 passeggeri trasportati,
870 rotazioni e un load factor dell'83%. Tali performance hanno determinato un
fatturato di 120,6 milioni di euro, Ebit pari a 1,1 milioni di euro, cash flow
operativo positivo pari a 10 milioni di euro e posizione finanziaria netta
corrente al 31.10.2002 in sostanziale pareggio. Per quanto riguarda l'esercizio
in corso, nel primo trimestre (Novembre 2002 - Gennaio 2003), Lauda Air Italia
ha prodotto un fatturato pari a 32,3 milioni di euro e un Ebit positivo di 1,1
milioni di euro. Nel periodo in esame la Compagnia ha trasportato circa 93.000
passeggeri corrispondenti a un load factor dell'83% ed ha effettuato 217
rotazioni. www.lauda.it
FIAT AUTO SU BLOCCO AUTOTRASPORTI
Torino, 6 maggio 2003
- Il protrarsi del blocco dei trasporti delle vetture rende sempre più grave la
congestione dei piazzali di stoccaggio della Fiat Auto. Le agitazioni in corso
nel settore dei trasporti dei veicoli su bisarca, a causa di una vertenza aperta
tra le aziende principali e le loro aziende subappaltanti, hanno comportato il
blocco pressoché totale dei trasporti "via gomma" dai piazzali di
produzione della Fiat Auto ai locali dei Concessionari italiani ed europei. In
particolare la situazione per stabilimento risulta essere la seguente: Mirafiori
- blocco in atto dal 28 aprile; Melfi - blocco in atto dal 29 aprile; Pomigliano
d'Arco - blocco in atto dal 30 aprile; Cassino - blocco in atto dal 29 aprile;
Val di Sangro - blocco in atto dal 5 aprile. I livelli di stock delle vetture
prodotte ed accumulate nel frattempo hanno decisamente superato il limite
fisiologico. La capacità di stoccaggio dei piazzali di Mirafiori e Melfi è
vicina alla totale saturazione con grave rischio, nel caso di un'ulteriore
prosecuzione del blocco, di fermate dell'attività produttiva. Fiat Auto auspica
che la situazione di blocco dei trasporti in atto, riconducibile ad una vertenza
nella quale è totalmente estranea, possa essere rapidamente rimossa. Riportare
alla normalità il fondamentale flusso logistico della distribuzione delle auto
prodotte (o quanto meno ripristinare un livello di servizio minimo giornaliero
per assicurare il flusso produttivo) consentirà di evitare conseguenze al
normale svolgimento dell'attività lavorativa, oltre che ulteriori danni
economico-finanziari all'azienda.
MERCATO INTERNO DELL'ENERGIA
Bruxelles, 7
maggio 2003 - In una discussione congiunta articolata in cinque distinte
relazioni, l'Aula affronterà il tema del mercato interno dell'energia, delle
reti nel settore e del programma per un'energia "intelligente".
Quest'ultimo, all'esame della plenaria in seconda lettura, è un programma
pluriennale (2003-2006) che sostituisce l'attuale programma quadro terminato il
31 dicembre 2002.
Nella
posizione comune, il Consiglio ha accettato la maggior parte degli emendamenti
proposti dal Parlamento, compresi quelli relativi al coinvolgimento dei Paesi
candidati, alla diffusione dei programmi e al loro accesso, nonché
all'introduzione di criteri trasparenti per la selezione dei partecipanti. Il
Consiglio non ha però accettato la proposta di istituire un'Agenzia europea per
l'energia intelligente né la creazione di una task force all'interno della
Commissione per coordinare i vari settori del programma e monitorare il
collegamento con altre politiche comunitarie. I deputati hanno ripresentato gli
emendamenti sulla creazione dell'Agenzia europea ritirando quelli relativi alla
task force. Per quanto concerne la dotazione di bilancio del programma, dopo
numerosi incontri in trilogo, Consiglio e Parlamento hanno concordato la cifra
di compromesso di 200 milioni di euro (il Consiglio ne aveva proposti 190)
ripartita in quattro settori specifici: miglioramento dell'efficienza energetica
(programma Save, 64 milioni di euro), promozione delle fonti di energia
alternative e rinnovabili (Altener, 72 milioni di euro), aspetti energetici dei
trasporti (Steer, 30 milioni di euro), promozione delle energie rinnovabili e
dell'efficienza energetica nei Paesi in via di sviluppo (Coopener, 34 milioni di
euro). La relatrice, Eryl Mcnally (Pse, Uk), ha criticato il ritardo della
Commissione europea nella presentazione del programma il cui inizio era previsto
per gennaio 2003, ma la commissione parlamentare ha accolto con favore il
compromesso sulla questione finanziaria che permetterà di accelerare
l'esecuzione del programma. Completamento del mercato interno dell'elettricità
e del gas Le tre relazioni sul mercato interno dell'energia sono state approvate
a larga maggioranza dalla commissione per l'industria ma saranno probabilmente
votate a giugno (si attendono i risultati di un trilogo che si terrà il 7
maggio, lasciando poco tempo a disposizione per tener conto di eventuali
cambiamenti). In una prima lettura il Parlamento aveva chiesto di dividere in
due la proposta della Commissione che mirava a modificare la direttiva
sull'elettricità e contemporaneamente quella sul gas. Pur accogliendo
favorevolmente la liberalizzazione, con la relazione di Claude Turmes (Verdi/Ale,
L) i deputati pongono alcune condizioni per il completamento del mercato
interno: una stretta collaborazione fra la Commissione europea e gli organi di
sorveglianza nazionali, per garantire pari condizioni di sicurezza di
approvvigionamento; una verifica contabile esterna ogni anno per evitare
sovrapposizione di contributi; l'unificazione dei vari metodi di gestione
finanziaria dei fondi di smantellamento nel settore nucleare per evitare
distorsioni di mercato; la fornitura, con le fatture, di informazioni
dettagliate sulle fonti di energia da parte delle società elettriche. Quanto
alle regole del mercato interno del gas naturale, analizzate nella relazione di
Bernhard Rapkay (Pse, D), i deputati chiedono una verifica contabile esterna ed
una collaborazione fra Commissione e istanze nazionali di regolamentazione. Essi
intendono garantire inoltre: l'indipendenza dei gestori dei sistemi di trasporto
e dei generatori delle reti di diffusione; l'utilizzo ottimale delle risorse di
trasporto e stoccaggio di gas; la sicurezza e la compatibilità con l'ambiente
dell'approvvigionamento e della vendita del gas naturale. Per quanto riguarda
gli scambi transfrontalieri, infine, nella relazione di Peter Michael Mombaur (Ppe/De,
D), i deputati sottolineano che è importante che i costi delle transazioni
siano ragionevoli e che è necessaria un'armonizzazione degli abbonamenti alle
reti nazionali. Reti transeuropee nel settore energetico L'ultima relazione in
discussione tratta degli orientamenti generali per le reti transeuropee nel
settore energetico ed è stata elaborata da Nicholas Clegg (Eldr, Uk). Il
Parlamento propone alcuni emendamenti alla posizione comune del Consiglio (che
aveva peraltro accettato gran parte delle modifiche proposte dai deputati in
prima lettura) relativi soprattutto all'aggiornamento delle specifiche dei
progetti descritti nell'Allegato III della proposta originale. Tali
aggiornamenti, secondo i parlamentari, non devono comportare cambiamenti
significativi come nuovi progetti o nuove destinazioni.
ENERGIA: PROMOZIONE
DELLA COGENERAZIONE
Bruxelles, 7 maggio 2003 - Nel quadro del completamento del
mercato interno dell'elettricità e del gas, la commissione per l'industria, il
commercio estero, la ricerca e l'energia ha accolto favorevolmente la direttiva
che promuove la cogenerazione, ovvero la produzione combinata di calore e di
elettricità (Pcce). Il relatore Norbert Glante (Pse, D) ha proposto di definire
meglio questo processo di produzione, di fissare un metodo per calcolare
l'elettricità prodotta e di accelerare il calendario dei lavori stabilito dalla
Commissione europea. I 240 emendamenti presentati, che hanno suscitato un
dibattito acceso, sono stati ridotti all'ultimo momento a 4 grandi emendamenti
di compromesso: * Una metodologia per determinare la resa energetica del
processo di cogenerazione (allegato III) e la prova del risparmio di energia
primaria quale criterio di qualità per l'elettricità prodotta tramite
cogenerazione, definita in base ai criteri descritti nell'allegato II. Il
relatore propone che la Commissione europea pubblichi, in base all'articolo 5, i
valori di riferimento armonizzati per la comparazione della cogenerazione e
della produzione separata. Visto che il risparmio di energia e la riduzione
delle emissioni di CO2 sono gli obiettivi principali della cogenerazione, il
relatore ha elaborato nell'articolo 5 un elenco di principi per permettere un
equo e giusto paragone fra cogenerazione e produzione non combinata. Una
procedura comitatologica per la definizione del metodo di calcolo armonizzato,
che ne assicuri l'adozione in tempi ragionevoli. I parlamentari chiedono valori
europei armonizzati di riferimento. Una definizione di elettricità prodotta
tramite cogenerazione (elaborata per l'allegato II), che secondo il relatore
dovrebbe essere calcolata separatamente da quella prodotta in altro modo. La
relazione e gli emendamenti di compromesso sono stati adottati con 32 voti
favorevoli e 11 astensioni. La cogenerazione è un processo che permette di
trasformare l'energia utilizzata per la produzione simultanea di energia
meccanica e di energia elettrica. Il calore prodotto mediante cogenerazione deve
essere utilizzato al di fuori dell'impianto di produzione, per esempio ai fini
del riscaldamento urbano, della produzione di acqua calda o fredda o ancora come
riscaldamento industriale. Grazie ad una utilizzazione efficace del
combustibile, la cogenerazione presenta un vantaggio rispetto alla produzione
separata, perché permette di risparmiare energia e di ridurre le emissioni di
CO2. Dal 1997, esiste una strategia comunitaria per promuovere la cogenerazione.
La proposta della Commissione in materia, attesa da molto tempo, secondo i
parlamentari manca di ambizione, poiché non fissa né gli obbiettivi della
cogenerazione né le regole comunitarie relative al sostegno finanziario. Il
testo della Commissione europea riguarda: la garanzia dell'origine
dell'elettricità prodotta per cogenerazione; le disposizioni che obbligano gli
Stati membri ad analizzare il loro potenziale di cogenerazione; la valutazione
delle esperienze acquisite nell'applicazione dei diversi meccanismi di sostegno;
la valutazione delle procedure amministrative nazionali al fine di ridurre gli
ostacoli burocratici allo sviluppo della cogenerazione.
CAMBIO AI VERTICI NELLA
DIVISIONE PRINTING PAPERS DI INTERNATIONAL PAPER TOM KADIEN SOSTITUIRÀ PAUL
HERBERT ALLA PRESIDENZA DI INTERNATIONAL PAPER EUROPE
Bruxelles, 7 maggio 2003 -
International Paper , leader mondiale nella produzione di carta, ha annunciato
una serie di cambiamenti ai vertici di Printing Papers, che comprende le
divisioni Printing & Communications Papers, Coated and Supercalendared
Papers, International Paper Europe e International Paper do Brazil. A partire
dal mese di aprile, Thomas G. Kadien, vice-presidente ed amministratore delegato
di Commercial Printing & Imaging Papers, sarà il nuovo presidente di
International Paper Europe, sostituendo Paul Herbert nella sua attuale carica.
Nelle prossime settimane Kadien ed Herbert collaboreranno intensamente per
garantire la riuscita della transizione. Kadien è alla guida della divisione Cp&Ip di Printing & Communications Papers dal luglio del 2000 e si
trasferirà da Memphis, Tennessee (Usa), a Bruxelles, in Belgio. Paul Herbert,
presidente di International Paper Europe, è stato nominato "
vice-presidente senior" in Printing & Communications Papers, a partire
dal mese di giugno. L'attività Printing & Communications Papers di
International Paper comprende tre divisioni: Commercial Printing & Imaging
Papers; Converting, Specialty & Pulp e Home & Office Papers, che
producono e vendono carta semplice (non rivestita). Herbert si trasferirà da
Bruxelles, in Belgio, alla sede europea dell'azienda a Memphis, nel Tennessee
(Usa). Charles H. Greiner, "vice-presidente senior" di Printing &
Communications Papers, assumerà un nuovo ruolo, quello di vice-presidente
senior di Commercial Development, Printing Papers, a partire dal mese di giugno.
In questa carica lavorerà per le quattro società di Printing Papers alla
realizzazione di iniziative mirate ad ottimizzare la soddisfazione della
clientela. Greiner resterà nella sede operativa di International Paper a
Memphis, in Tennessee (Usa). Greiner, Herbert e Kadien faranno tutti capo a Rob
Amen, vice-presidente generale di Printing Papers. "Sono molto soddisfatto
di questi cambiamenti a livello direzionale," ha dichiarato Rob Amen.
"Con questo team dirigenziale, Printing Papers continuerà ad occupare la
sua posizione di primissimo piano nel settore grazie all'ampia gamma di prodotti
e marchi, all'ormai consolidata tradizione nell'offerta di prodotti di qualità
superiore e all'impegno da sempre profuso dalla società per offrire un servizio
ai clienti di livello eccellente."
ARRIVA ANCHE NEL NOSTRO PAESE UNO
STRUMENTO MANAGERIALE RIVOLUZIONARIO LOTTA AGLI SPRECHI: GALGANO PORTA IN ITALIA
LA "VALUE STREAM MAP"
Roma, 7 maggio - Sbarca in Italia la "Value
stream map", la "Mappa del flusso di valore". Si tratta di un
rivoluzionario strumento che il Gruppo Galgano sta introducendo presso alcune
aziende "campioni" del made in Italy, seguendo la sua pluridecennale
missione di "italianizzare" - adattandoli appunto alle peculiarità
del sistema economico - i più avanzati e sofisticati strumenti manageriali.
L'appuntamento è per mercoledì pomeriggio 28 maggio (dalle ore 14,30 alle 18)
a Roma dove lo stesso presidente del Gruppo, Alberto Galgano, terrà
personalmente un breve seminario con l'obiettivo di presentare l'utilizzo di uno
strumento essenziale per l'impostazione di un programma di Lean Production, una
rivoluzionaria tecnica manageriale che consente forti incrementi di produttività
(per iscrizioni: segreteria Galgano Formazione Tel. 02/39605222, Fax
02/39605220, E-mail infogf@galganogroup.it
Quota di partecipazione 250euro+Iva). Ma che cos'è la "Value stream map"? Con la "Mappa
del Flusso del Valore" dello Stato Attuale e quello dello Stato Futuro è
possibile definire sia le azioni da intraprendere sulla base di precise priorità
sia i risultati attesi con l'applicazione della Lean Production. Le Mappe del
Valore sono state messe a punto dalla Toyota, ma risultano ancora scarsamente
conosciute, specialmente in Italia. Il Gruppo Galgano le applica da tempo nei
numerosi programmi Lean avviati in Italia e quindi è in grado di metterne in
luce la grande efficacia. In particolare, il best seller di Alberto Galgano dal
titolo "Le tre rivoluzioni - Caccia agli sprechi: raddoppiare la
produttività con la Lean Production" (Guerini Editore) illustra e commenta
lo strumento Mappa del Valore così come altri strumenti indispensabili per
l'applicazione della Lean Production. Il breve seminario Galgano è stato messo
a punto per dare tutte le informazioni necessarie per avviare un progetto reale
di "Produzione snella". Il titolo del breve incontro è:
"L'individuazione degli sprechi in uno stabilimento" (L'impiego della
"mappa del flusso del valore" per avviare un programma di Lean
production). "Dobbiamo essere consapevoli - come non si stanca di ripetere
Alberto Galgano - dell'esistenza di grandi sprechi all'interno di uno
stabilimento impostato tradizionalmente". Se ci si documenta concretamente
sui risultati ottenibili con un programma poliennale di Lean Production si
trovano dati che inquadrano una "Storia incredibile", come la
definisce ancora Alberto Galgano, i cui dati essenziali sono: Produttività
aumento del 100%; Scorte diminuzione del 90%; Tempi di attraversamento
diminuzione del 90%; Spazi utili diminuzione del 50%. Si tratta di un primo
traguardo che viene poi ampiamente superato. Da notare che la "Mappa del
Flusso del Valore" rappresenta uno strumento messo a punto dalla Toyota
molti anni fa, con il nome "Mappa del flusso dei materiali e delle
informazioni". "Come tutte le cose veramente importanti - chiosa
ancora Galgano - lo strumento scaturisce da una idea semplice", disegnare
con particolari accorgimenti su un foglio una "mappa" del: a) flusso
del materiale dal magazzino materie prime a quello dei prodotti finiti; b)
flusso delle informazioni dal cliente, all'indietro, lungo tutto il percorso
produttivo. La descrizione di ogni singola fase dal flusso è accompagnata da
pochi dati essenziali. Sotto l'aspetto operativo, si ottiene così la
"Mappa dello Stato Attuale" che mette in luce la situazione degli
sprechi esistenti e il grado di attuazione del flusso (di norma molto scarso).
Per gli sprechi si tengono presenti quelli definiti come: sovrapproduzione,
attese, trasporto, perdite di processo, scorte, movimenti, prodotti difettosi. A
questo punto la mappa diventa il punto di partenza per la costruzione della
"Mappa del Flusso del Valore dello Stato Futuro", alla luce dei
principi e delle tecniche della Lean Production. "E' in un certo senso
straordinario - conclude Alberto Galgano - che per avviare un programma di Lean
Production i due strumenti fondamentali siano: carta e matita, strumenti
semplici e leggeri". I principali vantaggi dell'utilizzo delle due Mappe
sono: a) un percorso di miglioramento che viene condiviso a tutti i livelli
aziendali. Si evitano così iniziative in cui credono in pochi e non fatte
proprie dal resto dell'organizzazione. b) l'avvio di un programma coerente nelle
sue priorità e tempistiche, concentrando l'attenzione sulle aree che in un dato
periodo costituiscono i veri punti nodali della riorganizzazione.
www.galganogroup.it
CORSO ESTIVO INTERNAZIONALE SULLA POLITICA INTEGRATA DEI
PRODOTTI
Bruxelles, 7 maggio 2003 - L'Istituto tedesco per la ricerca in materia
di economia ambientale (Ioew) e l'Akademie Frankenwarte stanno organizzando un
corso estivo sul tema "Dal governo alla governance: il caso della politica
integrata dei prodotti (Integrated product policy - Ipp)", che avrà luogo
dal 7 all'11 settembre a Würzburg (Germania). L'Ipp ha per obiettivo il
miglioramento della compatibilità ambientale di prodotti e servizi, combinando
l'integrazione, la comunicazione e la cooperazione, quali fattori chiave della
sua attività. Il corso fungerà da forum per lo scambio di esperienze in
materia di politica integrata dei prodotti. Fra gli argomenti di discussione
figurano i seguenti: Dove collocare l'Ipp nel processo di trasformazione della
governance europea? I modelli europei di governance nel settore dell'Ipp. Ipp:
una "buona governance" verso la sostenibilità? L'iniziativa si
rivolge a decisori, professionisti ed esperti provenienti da enti,
amministrazioni, società di consulenza e centri di ricerca applicata di
tutt'Europa. Il corso rientra nel progetto di governance e sostenibilità,
facente parte del più ampio programma di ricerca socioecologica del ministero
federale tedesco dell'Istruzione e della Ricerca. Infolink: http://www.ioew.de/governance/
CENTRI PER L'IMPIEGO, RETE E IMMIGRAZIONE: A CONFRONTO ENTI, ASSOCIAZIONI E
SINDACATI IN UN SEMINARIO ALLA PROVINCIA DI PERUGIA
Perugia, 7 maggio 2003 -
"La rete a supporto dei Centri per l'Impiego nei servizi per
l'immigrazione": è il titolo del seminario organizzato dalla Provincia di
Perugia e dai relativi Centri per l'impiego, con l'adesione di enti, sindacati e
associazioni tra cui Confcooperative Umbria, in programma mercoledì mattina, 7
maggio 2003, presso la Sala del Consiglio Provinciale in Piazza Italia a Perugia
a partire dalle ore 9. Si tratta di un particolare momento di confronto tra le
istituzioni coinvolte alla luce delle tematiche legate al rapporto tra il mondo
dell'occupazione e quello dell'immigrazione, particolarmente sentito e di
attualità sul territorio. I lavori verranno aperti dall'assessore provinciale
al Lavoro, Formazione Professionale e Pubblica, Maria Pia Bruscolotti e si
snoderanno attraverso la duplice direttrice di un monitoraggio sullo "stato
di attuazione dei Centri per l'impiego rispetto ai servizi rivolti agli
immigrati" a cura di Anna Barbieri, direttore provinciale dell'Area Lavoro,
Formazione e Istruzione; e della presentazione del "Percorso azioni di
sistema" da parte di Luca Severi, coordinatoredel progetto "Oltre la
Frontiera". L'analisi dei bisogni sociali e della domanda del territorio
saranno, invece, al centro della tavola rotonda che seguirà coordinata
dall'esperto in politiche del lavoro, Gaetano Di Pietro. Interverranno Wladimiro
Boccali (Comune di Perugia), Stella Cerasa (Caritas Perugia), Francesco Ferroni
(Anolf Umbria), Alberto Cerquaglia (Cna Perugia), Vasco Gargaglia (Confcommercio
Umbria), Mario Paoluccio (Coldiretti Umbria), Andrea Fora (Confcooperative
Umbria), Serena Moriondo (Cgil Umbria), Claudio Ricciarelli (Cisl Umbria),
Angelo Garofolo (Uil Umbria). A seguire ci sarà spazio per alcuni
approfondimenti su esperienze di lavoro dirette: nello specifico si parlerà
dell'Agenzia per l'integrazione di Bergamo e dell'Organizzazione internazionale
per le migrazioni.
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