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2003 anno 6°  

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MERCOLEDI'
7 MAGGIO 2003

pagina 1

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PER UNA NUOVA GRANDE EUROPA 

Bruxelles, 7 maggio 2003 - Ritorna all'attenzione dell'Aula la nuova politica "di prossimità" dell'UE, con una dichiarazione del Consiglio e della Commissione che fa seguito alla comunicazione presentata dalla Commissione lo scorso 11 marzo. Si tratta del quadro strategico per le relazioni del prossimo decennio con i nuovi vicini dell'Unione allargata, "un cerchio di amici" costituito da Russia, Nuovi Stati indipendenti occidentali (Ucraina, Moldavia e Bielorussia) e Paesi del Mediterraneo meridionale (Israele, Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Tunisia, Giordania, Libano, Territori palestinesi occupati, Siria), con i quali l'UE dovrebbe collaborare per creare un'area di prosperità e di valori comuni, basata su una maggiore integrazione economica, su relazioni politiche e culturali più intense, su una maggiore cooperazione transfrontaliera e su una prevenzione congiunta dei conflitti. La maggiore integrazione economica, in particolare la partecipazione al mercato interno dell'UE, è però subordinata ai progressi concreti dei Paesi partner nel riconoscimento dei valori comuni e nell'attuazione delle riforme politiche, economiche ed istituzionali, compreso l'allineamento della loro legislazione con l'acquis comunitario (soprattutto quello relativo alla libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali). L'impostazione dell'Unione, differenziata a seconda dei Paesi e basata su chiari parametri di riferimento, utilizzerebbe i seguenti incentivi: accesso al mercato interno e ravvicinamento legislativo e normativo, utilizzando il modello dello Spazio economico europeo comune (Seec) già attivato con la Russia, nonché permettendo la partecipazione a programmi comunitari relativi alla tutela dei consumatori, all'ambiente e alla ricerca; relazioni commerciali preferenziali; prospettive di emigrazione legale e circolazione delle persone; cooperazione e assistenza nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo nonché all'inquinamento transfrontaliero; maggiore partecipazione dell'Unione europea alla prevenzione dei conflitti e alla gestione delle crisi; promozione dei diritti umani e della cooperazione culturale; integrazione delle reti di trasporto, energia e telecomunicazioni; promozione e tutela degli investimenti; sostegno all'integrazione nel sistema commerciale mondiale; assistenza più efficace e mirata, creando eventualmente un nuovo "strumento di prossimità" per promuovere la cooperazione transfrontaliera; sviluppo di nuove fonti di finanziamento in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali. I piani d'azione e i parametri pertinenti, stabiliti dal Consiglio su proposta della Commissione e possibilmente previa consultazione con i Paesi partner, dovrebbero essere elaborati e attuati in tre fasi: 1. dialogo nell'ambito dei contesti esistenti (accordi di associazione/partenariato e cooperazione); 2. elaborazione da parte della Commissione e degli Stati membri in collaborazione con ciascun Paese di un documento che riprenda gli obiettivi, i parametri comuni e un calendario di realizzazione; 3. riesame annuale dei progressi registrati. Le future proposte di bilancio dovrebbero rispecchiare le implicazioni finanziarie della nuova politica di prossimità. In base ai progressi nell'attuazione dei piani d'azione, la Commissione proporrà iniziative volte ad estendere sia le politiche, i programmi e gli strumenti comunitari ai Paesi limitrofi attualmente esclusi, sia il mandato esterno della Bei alla Russia e ai nuovi Stati indipendenti occidentali, in collaborazione con la Bers e le altre istituzioni finanziarie. La Commissione prevede infine di valutare la linea di credito per gli investimenti e il partenariato euromediterranei (Femip) e il suo eventuale inserimento in una banca euromediterranea controllata dalla Bei. La comunicazione della Commissione è disponibile al sito http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/cnc/2003/com2003_0104it01.pdf 

PREPARAZIONE DEL VERTICE UE-RUSSIA 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - Consiglio e Commissione riferiranno in plenaria sulla preparazione del Vertice UE-Russia, che si terrà il 31 maggio a San Pietroburgo. Alla luce degli eventi internazionali, il summit non mancherà di affrontare la questione del dopoguerra in Iraq, anche tenendo conto del fatto che la Russia è membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Altro tema centrale sarà il futuro assetto dell'Europa, con l'allargamento dell'UE e la volontà di rafforzare i rapporti con i nuovi Paesi vicini. Particolare attenzione avranno i temi economici, soprattutto in riferimento alla creazione di uno spazio economico comune, che dovrebbe essere finalizzata al Vertice di novembre: la Russia è il quinto partner commerciale dell'UE e l'UE è il principale partner commerciale della Russia. Il Vertice del 31 maggio tratterà, tra l'altro, delle distorsioni nel settore energetico russo e della questione relativa alle tasse pagate dalle compagnie aeree per il sorvolo della Siberia. Le questioni ambientali riguarderanno in particolare il cambiamento climatico, la sicurezza marittima e la sicurezza nucleare, soprattutto ai confini con la Finlandia. Si parlerà infine delle misure di lotta al terrorismo, della politica europea di difesa e del transito attraverso Kaliningrad, futura enclave russa all'interno del territorio dell'UE. Resta aperta la questione della Cecenia. 

PREPARAZIONE DEL PRIMO BILANCIO DELL'UNIONE ALLARGATA 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - Il 30 aprile la Commissione europea ha approvato il progetto preliminare di bilancio generale dell'UE per l'esercizio 2004, progetto che sarà presentato e discusso in Parlamento martedì 13 maggio. Si tratta del primo progetto di bilancio relativo all'Unione allargata, che entrerà in vigore per i quindici attuali Stati membri il 1° gennaio 2004 e che riguarderà l'Europa a 25 dal 1° maggio 2004 (data dell'ingresso dei dieci nuovi Stati). L'allargamento è quindi la grande priorità, che avrà ripercussioni soprattutto sui fondi strutturali e sulle politiche interne: il progetto preliminare prevede un aumento sostanziale degli importi per tali rubriche, pur restando nei limiti del quadro finanziario negoziato a Copenaghen e approvato dal Parlamento il 9 aprile. Con 100,6 miliardi di euro, il volume delle spese (stanziamenti di pagamento) proposto dalla Commissione è segnato da una crescita del 3,3% rispetto al bilancio 2003, che però copriva solo quindici Stati membri. L'aumento moderato si spiega con la riduzione del 2% del volume di spesa per l'UE-15. Le spese previste per i 10 nuovi Stati membri ammontano a 5 miliardi di euro. Le spese totali rappresentano lo 0,99% del reddito nazionale lordo dell'UE a 25: anche dopo l'allargamento, quindi, si è ancora lontani dal raggiungimento del massimale previsto per il budget comunitario, fissato all'1,24% del reddito nazionale lordo. Gli stanziamenti di impegno, cioè gli impegni finanziari che l'Unione può contrarre nel 2004, ammontano a 112,2 miliardi di euro, di cui 11,8 destinati ai nuovi Stati membri; per l'Unione a 15, l'aumento sarà limitato allo 0,7%. Agricoltura In totale, il fabbisogno dell'UE-15 ammonta a 45,8 miliardi di euro, di cui 4,8 per lo sviluppo rurale (+2,2 % rispetto al 2003). Ai nuovi Stati membri saranno attribuiti 2 miliardi di euro, di cui 1,7 per lo sviluppo rurale. La somma delle spese di mercato a favore dei nuovi Stati membri è relativamente bassa poiché l'impatto degli aiuti diretti si farà sensibile solo nel 2005. Gli aumenti per l'UE-15 sono dovuti principalmente alle spese per le coltivazioni arabili, in parte a causa della situazione sul mercato dei cereali e in parte per il fatto che il 2003 è stato segnato dalle anticipazioni di pagamento sull'anno precedente (inondazioni). L'esame di medio termine della politica agricola comune relativa agli alimenti per animali e al settore lattiero-caseario comincerà a produrre i suoi effetti sul bilancio 2004, ma l'impatto maggiore è atteso solo dal 2005. Azioni strutturali I fondi strutturali rivestono un ruolo primordiale nell'Unione allargata. Gli stanziamenti d'impegno aumentano del 20,8% rispetto al 2003. In conformità con le decisioni di Copenaghen, l'importo previsto per i nuovi Paesi dell'UE è di 6,7 miliardi di euro. Le spese (stanziamenti di pagamento) per l'Unione allargata ammontano a 30,68 miliardi, il 7,5% in meno rispetto al bilancio 2003. Questa significativa riduzione, spiega la Commissione, è dovuta al fatto che per il 2003 bisognava finanziare la chiusura di programmi avviati prima del 2000. Politiche interne Le previsioni sono segnate dalle tre priorità politiche: allargamento, stabilità e crescita sostenibile. Gli stanziamenti d'impegno ammontano a 8,63 miliardi di euro, gli stanziamenti di pagamento a 7,5, con un aumento del 21%. È stato previsto un importo di 938 milioni di euro per l'integrazione dei nuovi Stati membri nei programmi comunitari esistenti, che in gran parte erano già stati aperti ai Paesi candidati negli ultimi anni. Il programma di assistenza per la trasposizione dell'acquis di Schengen, deciso a Copenaghen, è del tutto nuovo e prevede un importo di 317 milioni di euro. 221 milioni sono destinati al rafforzamento della struttura amministrativa (ad esempio i sistemi giudiziari) e 138 milioni alla chiusura dei reattori nucleari in Lituania e Slovacchia. Il progetto preliminare prevede anche un aumento eccezionalmente elevato per misure relative allo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia (salute e protezione dei consumatori; sicurezza alimentare, dei trasporti e delle persone, delle transazioni finanziarie e delle telecomunicazioni). È prevista un'azione preparatoria, a cui sono destinati 15 milioni di euro, per il miglioramento delle capacità scientifiche, tecnologiche e industriali in materia di sicurezza. Tali misure si traducono in un aumento degli stanziamenti del 248% per la giustizia e gli affari interni, del 33% per i trasporti e l'energia e del 24% per la salute e la protezione dei consumatori. Alcuni di questi aumenti sono stati possibili grazie all'aumento del massimale delle prospettive finanziarie ottenuto dal Parlamento. 4,8 miliardi (stanziamenti di impegno) sono destinati alle spese di ricerca, a prova dell'elevata priorità data agli obiettivi di Lisbona, anche nell'Unione allargata. Aiuti ai Paesi terzi Il progetto della Commissione prevede stanziamenti di impegno per circa 5 miliardi di euro per misure di politica estera, cifra che corrisponde al livello del 2003. Il margine di manovra è però molto maggiore perché l'assistenza finanziaria a Cipro, Malta e Turchia non sarà più finanziata da questa rubrica: il volume degli stanziamenti disponibili per le altre attività è infatti superiore del 4,5% a quello del 2003. I margini derivanti saranno utilizzati per rafforzare le relazioni di vicinato. Per il Mediterraneo, i mezzi crescono del 14% (859 milioni di euro in totale per MEeda); per l'Europa dell'Est e l'Asia centrale l'aumento è pari al 6%. Quanto ai Balcani, si prevede che dopo il periodo di ricostruzione il livello di aiuto si stabilizzerà (610 milioni). I mezzi previsti per l'Asia sono in forte crescita per continuare a sostenere la ricostruzione in Afganistan (184 milioni di euro). La cooperazione con i Paesi terzi nel settore dell'immigrazione rientra nella priorità "stabilità" e l'aiuto umanitario aumenterà dell'11% rispetto all'esercizio precedente. Nel settore della crescita sostenibile, gli aiuti si concentrano soprattutto su programmi di protezione dell'ambiente e promozione della salute, già rafforzati nel 2003. La Commissione propone di portare a 51 milioni (stanziamenti d'impegno) i fondi destinati alla politica estera e di sicurezza comune: la missione di polizia in Bosnia svolge un ruolo molto importante e la riforma della gestione dei programmi di politica estera proseguirà. La strategia di preadesione si applicherà ormai a Romania, Bulgaria e Turchia, che vedranno rafforzati gli aiuti (+20% rispetto all'anno precedente per la Romania e la Bulgaria). Per la Turchia sono previsti 250 milioni di euro. Vi saranno inoltre versamenti forfettari per 1,4 miliardi di euro a favore dei nuovi Stati membri a garanzia che questi ultimi siano beneficiari netti dopo l'adesione. Spese amministrative La proposta per questa rubrica ammonta a 6,11 milioni di euro (pensioni escluse), con un aumento del 9,8% rispetto al 2003, aumento che copre le spese relative ai nuovi commissari, ai nuovi funzionari per la pubblicazione della legislazione nelle 9 nuove lingue ufficiali e per altre spese amministrative legate all'allargamento. Un risparmio di circa 20 milioni di euro sarà possibile quando entrerà in vigore il nuovo statuto dei funzionari, il 1° gennaio 2004. Quanto alle risorse umane, la Commissione chiede per il 2004, oltre ai 500 posti a tempo determinato già accordati nel 2003, 780 nuovi posti per l'allargamento (244 destinati ai servizi linguistici). La procedura La procedura di bilancio prevede la prima lettura del Consiglio a luglio e la prima lettura da parte del Parlamento a ottobre. L'obiettivo è di giungere all'approvazione finale a dicembre. I documenti sono disponibili al sito http://europa.eu.int/comm/budget/furtherinfo/index_en.htm#budget

STATO DI PREVISIONE DEL PARLAMENTO PER IL 2004 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - Con l'adozione della relazione di Neena Gill (Pse, Uk) sullo stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2004, la commissione per i bilanci ricorda che il margine lasciato nel massimale della rubrica 5 ("amministrazione") delle prospettive finanziarie resta sotto pressione, soprattutto a causa delle spese nelle Istituzioni europee legate all'allargamento. Oltre alla sfida dell'allargamento, nel 2004 il Parlamento conoscerà profondi cambiamenti (questione dello statuto dei deputati, crescita del loro numero in virtù del Trattato di Nizza, riforma amministrativa per migliorare l'assistenza offerta ai parlamentari) che avranno incidenze finanziarie di cui si dovrà tenere conto nel corso della prima lettura del bilancio 2004. Per la commissione parlamentare, che si rallegra delle decisioni prese nell'ambito del progetto "Nuovi atout per l'Istituzione", presentato dal Segretario Generale del Parlamento, è importante anche sviluppare il concetto di "multilinguismo controllato", pur rispettando l'uguaglianza tra lingue. La trasmissione delle sessioni plenarie e di alcune riunioni sul sito Internet, infine, è accolta positivamente, così come la modernizzazione del sito del Parlamento. 

RAPPORTO ANNUALE 2002 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA 
Francoforte, 7 maggio 2003 - La Banca centrale europea ha pubblicato il 29 aprile il suo Rapporto annuale 2002. Il documento, redatto in osservanza dell'articolo 113, paragrafo 3, del Trattato, viene trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio dell'Unione europea, alla Commissione europea e al Consiglio europeo. Nel rapporto, introdotto da una prefazione di Willem F. Duisenberg, Presidente della Banca centrale europea, vengono esaminate le seguenti tematiche: L'evoluzione economica e la politica monetaria; Le operazioni dell'Eurosistema come banca centrale; La gestione dei rischi; L'evoluzione economica negli altri paesi dell'Unione europea; Le tematiche europee e la cooperazione internazionale; L'allargamento dell'Unione europea; La produzione e l'emissione delle banconote; I sistemi di pagamento e di regolamento delle transazioni in titoli; La stabilità finanziaria e la vigilanza; Il quadro di riferimento per le statistiche; Altri compiti e attività; L'attività di comunicazione esterna e la responsabilità per il proprio operato; L'assetto istituzionale dell'Eurosistema e del Sistema europeo di banche centrali; Conti annuali della Bce e stato patrimoniale consolidato dell'Eurosistema per il 2002. Il Rapporto annuale è pubblicato nelle undici lingue ufficiali della Comunità europea e sarà distribuito agli interessati dalle banche centrali nazionali dell'Unione europea nei rispettivi paesi. È altresì possibile richiederne copia cartacea presso la Bce, all'indirizzo indicato di seguito, o consultare la versione elettronica nelle undici lingue sul sito Internet della Bce, alla voce "Periodical publications". Infolink: http://www.ecb.int/pub/period.htm 

TRANSFER OF THE ELECTRONIC PAYMENT SYSTEMS OBSERVATORY FROM THE EUROPEAN COMMISSION TO THE EUROPEAN CENTRAL BANK 
Francoforte 7 maggio 2003 - The electronic Payment Systems Observatory (ePso) has been successfully transferred from the European Commission to the European Central Bank (Ecb). The ePso project, which was set up in 2000 by the Institute for Prospective Technological Studies (Ipts) of the Directorate General Joint Research Centre of the European Commission, has as its main objective the enhancement of information exchange in the field of e-payment systems. During its two years of operation, ePso has contributed to greater understanding of e-payment developments in Europe and to the development of e-commerce in general. The dissemination of information, exchange of views and reaching of consensus among stakeholders on the e-payment solutions available and possible trends remain a valuable input into the complex process of payment innovation. Given the Ecb's statutory task of promoting the smooth operation of payment systems, the European Commission and the Ecb agreed at the end of 2002 to transfer ePso to the Ecb. In the performance of this statutory task, the Ecb has a vital interest in the promotion of the security and efficiency of all payment systems and instruments. Hence, the Ecb will operate ePso as a tool for facilitating the exchange of information among the stakeholders, for monitoring developments in the field and for gathering information to support its future policies. The ePso website can be found at www.e-pso.info On this website, interested parties will be able to access an e-mail discussion forum, an inventory of over 180 innovative e-payment solutions, and topical articles in the field of payments The website aims to be a platform for all interested parties to follow and discuss recent developments in the information and communication technologies applied in this field. The Ecb, in close co-operation with the national central banks of the European System of Central Banks, will act as a moderator to stimulate discussions. Conferences and workshops will be organised occasionally to reinforce and extend communication between actors across borders and sectors. Interested parties are invited to visit the new ePso website, to subscribe to the e-mail discussion forum and to contribute actively to the Observatory's success. 

AMENDMENT OF THE INDICATIVE CALENDAR FOR THE EUROSYSTEM'S TENDER OPERATIONS IN 2003
Francoforte 7 May 2003 - The European Central Bank (Ecb) will publish an amended version of the indicative calendar for the Eurosystem's tender operations in 2003 (see the attached annex). The purpose of the small amendments is to avoid the settlement/maturity of tender operations on 24 and 31 December 2003, as was foreseen in the previous version of the calendar. Experience in 2002, when these days had been settlement/maturity days, and feedback from the Ecb's counterparties would suggest that credit institutions generally prefer to avoid the settlement/maturity of tender operations on these two days. Annex: indicative calender, http://www.ecb.int/press/press.htm 

PUBLICATION OF THE METHODOLOGICAL MANUAL ON MONEY, BANKING AND FINANCIAL MARKET STATISTICS IN THE ACCESSION COUNTRIES 
Francoforte, 7 May 2003 The European Central Bank (Ecb) has published the Methodological Manual on Money, Banking and Financial Market Statistics in the Accession Countries ("the Manual"). The Manual assesses the current statistical framework and the legal and institutional background for the collection and compilation of money, banking and financial market statistics in the accession countries, namely: Cyprus, the Czech Republic, Estonia, Hungary, Latvia, Lithuania, Malta, Poland, Slovakia and Slovenia, Bulgaria and Romania. Volume I of the Manual focuses on the growing compliance of the statistics with Ecb statistical standards. It describes a process which contributes to the conceptual and practical harmonisation work necessary to prepare these countries for membership of the European Union and eventually the euro area. Volume II of the Manual describes the methods used by the accession countries to compile statistics on non-monetary financial institutions, financial market and securities issues, financial derivatives and Mfi interest rates. It provides a good understanding of the full set of statistics drawn up in the accession countries. This publication is available on the Ecb's website http://www.ecb.int  Hard copies may be ordered from the Ecb. 

MISURE CONTRO IL RICICLAGGIO DI CAPITALI 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento sulla prevenzione del riciclaggio di capitali attraverso la cooperazione doganale, in base alla quale ogni persona fisica che entra o esce dal territorio doganale della Comunità e trasporta una somma di denaro contante pari o superiore a quindicimila euro è obbligata a dichiararla alle autorità doganali. Ingo Schmitt (Ppe/De, D), autore della relazione approvata dalla commissione per le libertà e i diritti dei cittadini, la giustizia e gli affari interni, mette in dubbio la validità del sistema proposto, perché sarebbe ancora possibile non dichiarare il denaro o trasportare cifre inferiori. La procedura, inoltre, non servirebbe a motivare i funzionari doganali. Gli Stati membri devono poter scegliere fra la procedura di dichiarazione o dichiarazione di notifica. Quest'ultima prevede che le persone che importano nel o esportano dal territorio doganale comunitario una somma di denaro contante pari o superiore a quindicimila euro, su richiesta dei funzionari doganali devono notificare la natura, l'importo, il valore di tale somma, nonché indicarne la provenienza, l'uso e chi ne sia proprietario. In tal modo si eviterebbe il rilevante peso burocratico della procedura di dichiarazione proposta dalla Commissione e i funzionari doganali sarebbero motivati ad eseguire maggiori controlli. Visto che gli Stati membri dovrebbero essere liberi di optare per una procedura o l'altra, il relatore ritiene che invece del regolamento sia più appropriato lo strumento della direttiva, da recepire nelle legislazioni nazionali entro il 31 dicembre 2004. Le somme non dovrebbero essere trattenute oltre i tre giorni lavorativi: tale termine può tuttavia essere prorogato una tantum fino ad un mese, in conformità con il diritto nazionale. Le informazioni ottenute tramite le due procedure devono essere trasmesse a una banca dati Europol e i dati ivi contenuti possono essere consultati solo in relazione a misure volte a prevenire il riciclaggio di denaro. 

ASSORGESTIONI: ANTICIPAZIONI SUI DATI DEL MESE DI APRILE 2003 
Milano, 7 maggio 2003 - Fondi comuni: Raccolta fortemente positiva in aprile (+3.733 mil. di euro). Settimo mese in nero. Azionari positivi dopo un anno con il segno meno. Liquidità +2.444 mil. di euro, obbligazionari +1.605 mil. di euro. Segno più per i flessibili. Negativi solo i fondi bilanciati. Aprile fortemente positivo per i fondi comuni d'investimento che chiudono il mese a +3.733 milioni di euro. Dopo un anno in territorio negativo i fondi azionari ritrovano, anche se per poco, il segno più. Il saldo di raccolta dei primi quattro mesi del 2003 supera i +12,6 miliardi di euro (ovvero il doppio del saldo negativo annuale del 2002 pari a -6.400,9). Protagonisti anche della raccolta di aprile i fondi di liquidità e gli obbligazionari. Chiudono in nero anche i fondi flessibili mentre rimangono in territorio negativo i bilanciati. Nell'insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: Azionari raccolta netta positivo per +18 mln. di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -594 mln. di euro; Obbligazionari raccolta netta positiva per +1.606 mln. di euro; Di Liquidità raccolta netta positiva per +2.445 mln. di euro; Flessibili raccolta netta positiva per +259 mln. di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta positiva per +2.799 mln. di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di circa +178 mln. di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa +600 mln. di euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +156 mln. di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di aprile una raccolta netta positiva per circa +36 mln. di euro e un patrimonio pari a 5.962 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine aprile, di circa 368.754 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 8.085 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 74.389 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 23.716 mln. di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta a 474.943 mln. di euro. 

L'EPIDEMIA DI SARS E LA FINE DELLA GUERRA IN IRAK L'IMPATTO SUI MERCATI FINANZARI ANALISI DI ULRICH BERZ - CAPO ECONOMISTA DI UNION INVESTMENT 
Milano, 7 maggio 2003 - La Cina era considerata il motore del mondo asiatico mentre adesso a causa della Sars, la vita pubblica e conseguentemente quella finanziaria in Cina e negli altri Paesi asiatici colpiti dal dilagare dell'epidemia si è praticamente bloccata. Uno dei settori più colpiti è stato quello dei servizi, tra cui spiccano il turismo, le vendite al dettaglio e la ristorazione. Ecco quindi perché è prevedibile aspettarsi un netto restringimento di quelle che potevano essere le aspettative di crescita del Pil per il secondo e terzo trimestre 2003. Prevediamo però che nel giro dei prossimi tre-sei mesi il virus della Sars riesca a essere messo sotto controllo e ciò consentirebbe di compensare almeno parzialmente nel quarto trimestre le perdite nel campo dei consumi e degli investimenti subite nel secondo e terzo trimestre. Riteniamo realistiche le stime della Banca Mondiale che ha ridotto le previsione di incremento del PIL in Asia, portandole per il 2003 dal 5,8 per cento al 5,0 per cento. Per quanto riguarda il 2004, la Banca Mondiale prevede una nuova ripresa che riporterà i valori di crescita del PIL intorno al 5,7 per cento. Se consideriamo il fatto che un ottavo circa del Pil a livello mondiale proviene dai Paesi asiatici, con l'esclusione del Giappone, le prospettive di crescita dell'area restano piuttosto alte, all'interno dell'attuale debolezza economica generale. Gli investimenti stranieri diretti al momento si sono ridotti, ma in questo momento non riteniamo ci sia il pericolo di una riduzione permanente di questa componente. Inoltre non ci aspettiamo che a lungo termine gli investitori perdano la fiducia nei mercati asiatici, né che ci sarà un'instabilità dei mercati in Cina, Paese che si è impegnato a dare vita alle liberalizzazioni con l'entrata a pieno titolo nel Wto. Per quanto riguarda invece la crisi in Iraq, riteniamo che sia effettivamente in fase di risoluzione. Il Medio Oriente continuerà a rappresentare molto probabilmente un'area di forte instabilità, così com'è stato nel corso degli ultimi cinquant'anni, ma per quanto riguarda gli investitori la guerra in Iraq è finita. Rispetto al problema guerra non vi è più instabilità nei mercati finanziari. Chi vi opera ora è tornato a focalizzare la propria attenzione sui dati fondamentali e sulla situazione economica generale. Uno dei motori guida dell'economia permane il prezzo delle materie petrolifere che è in discesa e stimola così la ripresa economica. Anche l'andamento dei tassi d'interesse gioca un ruolo rilevante in questa direzione. Al momento hanno raggiunto un livello storicamente bassissimo e per quanto riguarda i Paesi europei c'è ancora la possibilità che la Banca Centrale Europea operi un ulteriore riduzione. Queste prospettive hanno già dato una spinta positiva al sentiment dei mercati e fanno intravedere un potenziale di crescita del mercato azionario. Dovendo scegliere se investire nell'obbligazionario o nell'azionario la scelta dipende dalla propensione al rischio dell'investitore, dall'orizzonte temporale dell'investimento e dalla struttura del portafoglio. S un investitore decide di investire in titoli raccomandiamo di suddividere gli impegni su un lungo periodo, perché dobbiamo tener conto che persiste un'elevata volatilità in questi mercati. Una parte dell'investimento potrebbe essere "posteggiata" in fondi monetari e investita un po' alla volta, magari su base mensile. Già prima della risoluzione del conflitto iracheno i mercati azionari avevano mostrato una ripresa, almeno dal punto di vista degli investitori. Ma poiché è piuttosto complicato trovare il momento giusto per un investimento che si basa su investimenti ripetuti di piccole somme (come nel caso di investimenti mensili), una buona alternativa potrebbe essere puntare su fondi azionari bluechip. Nella prospettiva di una ripresa economica l'Europa e l'Asia mostrano un potenziale di crescita superiore a quello degli Stati Uniti. I titoli delle società americane sono relativamente più costosi di quelli delle società europee e asiatiche e il mercato azionario americano ha subito maggiori contraccolpi dagli scandali dei bilanci societari, quali Worldcom ed Enron. Per quanto riguarda l'Europa sovrappesiamo: Finanziario. In particolar modo i prezzi degli assicurativi sono a un livello storicamente contenuto e questo li rende un investimento interessante. Media. Appartengono ai ciclici, presentano un livello di prezzo ragionevole e si avvantaggeranno della ripresa economica. Farmaceutico. Ci si può aspettare una crescita dei profitti dovuta in buona parte alle modificazioni della struttura demografica mondiale che si presenta con un maggior numero di persone anziane. Auto. Quotazioni anche qui ragionevoli. La fiducia dei consumatori ha raggiunto livelli minimi ma con la fine della guerra in Irak dovrebbe risalire e aprire perciò la porta a una domanda più consistente. Sottopesiamo invece: Energia. Il prezzo del petrolio sta scendendo e ci si aspetta una minor dinamicità nella crescita dei profitti. Food/beverages/tabacco. Sono considerati da sempre un bene rifugio e perciò il prezzo non è più ragionevole ma si presenta anzi elevato. 

OPERAZIONE DI CONCAMBIO 
Roma, 6 maggio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il 9 maggio si terrà un'operazione di concambio, che sarà effettuata presso la Banca d'Italia con il metodo dell'asta marginale e con determinazione discrezionale, da parte del Ministero, del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata. Saranno escluse le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Non è prevista la corresponsione della commissione di collocamento. Sarà offerto in asta un titolo in cambio di un solo titolo. Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". I titoli oggetto dell'operazione sono: Titolo ammesso al concambio (oggetto del riacquisto): IT0001305454 BTP 1-02-04 cedola 3,25% Titolo offerto in asta: IT0003088959 BTP 15-03-06 cedola 4,75% Il giorno stabilito per l'asta, alle ore 10, verrà annunciato il prezzo di riacquisto del titolo ammesso al concambio. Il regolamento è previsto per il giorno 14 maggio. 

IL SOLE-24 ORE PROMUOVE LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE COME BANCA AMICA DI NEO IMPRENDITORI E PICCOLE IMPRESE 
Busto Garolfo, 7 maggio 2003 - Sole due banche su otto, e una è la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, sono state promosse dal prestigioso quotidiano economico Il Sole-24 ore, che nell'edizione di lunedì 5 maggio, a pagina 3, pubblicava un'inchiesta sul tema "I finanziamenti alle Pmi: cronaca di una prova sul campo". In sintesi, i giornalisti del Sole-24 ore si sono finti neo-imprenditori e hanno bussato a otto istituti di credito in cerca di finanziamenti: Banca Intesa (filiale di Milano), Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate (Busto Garolfo), Banca Popolare Bg-Cv (Busto Arsizio), Banca Popolare Luino-Varese (Busto Arsizio), Banca Popolare Milano (Milano), Banco di Desio (Milano), Deutsche Bank (Milano), Unicredito (Milano). Ebbene: alla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate le idee hanno trovato credito e il giornalista (finto) imprenditore è uscito dalla filiale con la proposta di un "finanziamento di 40mila euro rimborsabile in cinque anni con rate mensili di 780 euro". Così non è stato nelle rimanenti banche: a parte la Popolare di Milano (la seconda promossa), infatti, gli altri istituti di credito hanno chiuso la porta in faccia ai sedicenti neo-imprenditori. E, così, incassati sei no su otto, il Sole di lunedì titolava "Ai nuovi business non si dà credito". "Ma da noi la disponibilità esiste. Perché alla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate le idee hanno credito -commenta il presidente della Banca, Silvano Caglio-. Ci riempie ovviamente di orgoglio il fatto che la bontà del nostro fare banca sia stata dimostrata da un quotidiano come Il Sole-24 Ore. Una volta di più è stato affermato che la nostra presenza è un valore per l'intera zona". "Se potessi cambierei lo slogan della pubblicità nazionale del Credito Cooperativo da "differenti per forza" a "differenti per scelta". Perché questa è la realtà vera dei fatti che si manifesta nelle nostre azioni quotidiane -dice il direttore generale, Gianni Macchi-. La nostra Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate mette al centro del proprio operare il socio ed il cliente. Abbiamo l'obiettivo e l'ambizione di servirlo sempre di più e sempre meglio, con persone a sua disposizione per ogni tipo di richiesta. I risultati dicono che le scelte sin qui fatte sono state vincenti. In un sistema creditizio sempre più concorrenziale le caratteristiche fondamentali della nostra banca, unite all'attenzione per la persona, ci hanno fatto vincere la sfida del mercato. E l'inchiesta del Sole-24 lo ha dimostrato". Va ricordato che negli ultimi mesi, a sostegno della famiglia e degli imprenditori, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha lanciato diversi mutui chirografari (cioè che non richiedono l'accensione di alcuna ipoteca), dalle spese istruttorie molto basse, i tassi ben al di sotto del Prime rate e i veloci tempi di erogazione. Come il mutuo "Ad8" (da 10 a 15 milia euro per chi adotta uno o più bambini stranieri), il mutuo "La mia nuova famiglia" (fino a 25mila euro per le coppie appena sposate o in procinto di farlo), il mutuo "Nuove assunzioni" (10mila euro per ogni assunzione) e quello "Nuova impresa" (fino a 50mila euro per chi ha intenzione di avviare o ha avviato un'impresa da non più di sei mesi). L'inchiesta de Il Sole-24 Ore Un'idea in tasca, tanta voglia di realizzarla, ma senza i soldi per farlo. Ovvio pensare alla banca come interlocutore disposto a finanziare il progetto, visto che per loro natura prestano e investono soldi. Inizia così il viaggio presso otto banche di Milano e dell'hinterland. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è stata confrontata con le altre con un prodotto da old economy. Il giornalista -qualificandosi come ingegnere elettronico, con uno stipendio di 1.200 euro mensili, 20mila euro di risparmi in fondi e un appartamento di proprietà- ha ideato un nuovo prodotto per la misurazione del livello dei liquidi nei serbatoi. E' uno strumento relativamente semplice, del costo inferiore di quelli già in commercio. Alle banche è stato chiesto un finanziamento di 60mila euro, necessario per realizzare e testare i prototipi, nonché per brevettare il prodotto, facendo notare che già c'era un'impresa interessata alla sua produzione e commercializzazione. 

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UNA JOINT VENTURE NEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE AUTOSTRADALE TRA COMPASS E CREMONINI 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - La Commissione europea ha autorizzato la costituzione di un'impresa comune tra il gruppo britannico di ristorazione collettiva Compass Group Plc e Cremonini SpA, un gruppo alimentare italiano attivo anche nel campo della ristorazione in concessione. La joint venture, che assumerà il controllo di due società che operano punti di ristoro sulle autostrade italiane e, in minor misura, austriache, non dà adito a problemi sotto il profilo della concorrenza. Compass Group Plc (Compass) è attiva nel settore della ristorazione collettiva, compresa la ristorazione per comunità e in concessione. Attraverso le sue controllate, attualmente detenute al 100%, Moto Spa (Italia) e Autoplose Ges.mbH (Austria), Compass opera nel comparto della ristorazione autostradale e dei distributori di benzina in Italia e in Austria. Cremonini Spa (Cremonini) è attiva nella lavorazione delle carni e del commercio all'ingrosso di prodotti alimentari come pure nei settori della ristorazione in concessione e dei ristoranti commerciali in Italia. Secondo l'accordo di joint venture, Cremonini e Compass controlleranno in comune Moto e Autoplose. L'accordo è stato notificato alla Commissione per autorizzazione a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni il 28 marzo. Dall'indagine della Commissione è emerso che la joint venture, che svolgerà anche un'attività di modesta entità nel settore della vendita di carburante sulle autostrade, sarà solo un piccolo operatore che dovrà far fronte a numerosi concorrenti. 

LIVINGSTON AVIATION GROUP HOLDING OPERATIVA PER IL TRASPORTO AEREO SINERGIE, RIDUZIONE COSTI E MIGLIORAMENTO DEI RICAVI PER LE DUE COMPAGNIE AEREE DEL GRUPPO LAUDA AIR ITALIA E LIVINGSTON ENERGY FLIGHT 
Milano7 maggio 2003: Il Gruppo Ventaglio ha presentato ieri Livingston Aviation Group S.P.A, la nuova holding operativa di servizi per il trasporto aereo del Gruppo, e la nuova compagnia per il corto e medio raggio Livingston Energy Flight (Livingston S.P.A.), il primo vettore aereo interamente costituito e creato dal Gruppo Ventaglio. La holding operativa Livingston Aviation Group S.P.A., fondata nel mese di marzo 2003, è detenuta al 100% da I Viaggi del Ventaglio S.p.A. ed eroga e gestisce tutti i servizi centrali alle due compagnie aeree controllate, la nuova Livingston S.P.A. e Lauda Air S.P.A. (acquisita al 100% da I Viaggi del Ventaglio S.p.A. il 13 marzo u.s.). Si candiderà, inoltre, come fornitore per soggetti terzi esterni al Gruppo Ventaglio. La holding si occuperà perciò di servizi comuni alle due compagnie aeree come: strategie corporate, amministrazione & finanza, pianificazione & controllo, acquisti, security, coordinamento operativo e scali, programmazione e gestione scali, marketing e pubbliche relazioni, permettendo, senza aggravio di costi, sinergie a servizio dei due vettori. Le due compagnie aeree hanno corporate image, loghi, pay off, livree degli aeromobili e divise, distinte e caratterizzanti seppur accomunate da una filosofia che mette il servizio di qualità per il cliente al primo posto. Livingston S.P.A. opererà nel trasporto a medio e corto raggio con una flotta di 2 Airbus 321-200, a partire dalla metà di maggio 2003; mentre Lauda Air S.P.A. effettua il servizio di trasporto di lungo raggio con una flotta di 3 Boeing 767-300. A partire da novembre 2003 ed entro luglio 2004 entreranno a far parte della flotta 3 nuovi Airbus 330-200 da 272 posti. Le flotte di Lauda Air S.P.A. e di Livingston S.P.A. sono al servizio sia del Gruppo Ventaglio sia dei più importanti Tour Operator italiani e di alcuni tour operator esteri che hanno rappresentato nel 2002 il 54% del fatturato di Lauda Air S.P.A. e che manterranno un peso significativo anche nell'esercizio 2003 per la holding Livingston Aviation Group (Lauda Air Italia + Livingston SpA). Il Gruppo Ventaglio utilizzerà la capacità espressa dal Gruppo Livingston per circa il 50% del proprio fabbisogno di voli. Importanti sono le partnership che Livingston Aviation Group sta realizzando per ampliare e migliorare il servizio offerto. Tra queste è in fase di formalizzazione un accordo con la Compagnia Aerea Mexicana de Aviacion, per l'avvio di relazioni commerciali finalizzate all'ottimizzazione dei network delle compagnie da e per il Messico. E' già stato finalizzato, invece, l'accordo con la società Aeroporti del Garda in base al quale, dall'estate 2003, le compagnie effettueranno circa 150 rotazioni dagli aeroporti di Verona e Brescia, con personalizzazioni di questi ultimi a servizio dei passeggeri Livingston S.p.A. e Lauda Air S.p.A. In linea con la filosofia del Gruppo Ventaglio che vede la soddisfazione del cliente al primo posto, Livingston Aviation Group ha attivato una serie di servizi, sia a bordo dell'aeromobile che prima della partenza, che si caratterizzano come elementi distintivi. E' al primo posto l'attenzione per la qualità e l'innovazione nel catering di bordo, monitorato e migliorato costantemente, a seconda dei gusti e delle segnalazioni dei passeggeri. Anche per l'intrattenimento di bordo vi è un aggiornamento costante e una selezione delle migliori e più recenti pellicole e di programmi musicali; da segnalare inoltre la nuova rivista di bordo Roger pubblicata dalla casa editrice Swan Group, così come l'allegato Ventalife relativo al mondo Ventaglio per i voli totalmente in esclusiva del Gruppo. L'attenzione al cliente per il Gruppo Ventaglio parte anche prima di salire a bordo: sarà, infatti, inaugurata in luglio una nuova lounge Livingston Aviation Group presso il terminal 2 di Malpensa riservata ai passeggeri di business class Livingston S.p.A. e Lauda Air S.p.A.. Risultati - Per l'anno 2003 il board di Livingston Aviation Group prevede un load factor dell'85%, in incremento rispetto all'81% del precedente esercizio, con un utilizzo di ciascun aeromobile pari a 21.500 ore ed un totale di 650.000 passeggeri trasportati, grazie alle 1.600 rotazioni commerciali effettuate. Grazie a queste performance il board di Livingston Aviation Group ritiene di poter raggiungere, nell'esercizio 2003, un fatturato pari a 155 milioni di euro con un cash flow operativo positivo pari a 5 milioni di Euro, e di contribuire con la sua efficienza ad incrementare la redditività del Gruppo Ventaglio. Per gli anni 2004 e 2005 si prevede invece il raggiungimento di un fatturato pari a 180 e 190 milioni di Euro, ed un significativo incremento della marginalità. La nuova struttura societaria consentirà anche interessanti riduzioni e miglioramenti dei costi e dei ricavi industriali già a partire dall'esercizio 2003. "L'acquisizione da parte del Ventaglio di Lauda Air Italia rappresenta l'entrata nel trasporto aereo da parte da parte dal Gruppo con l'implementazione della nuova compagnia Livingston con i primi Airbus 321-200 Ventaglio mette definitivamente le ali." afferma Bruno Colombo Presidente I Viaggi del Ventaglio S.p.A che aggiunge "questo significa finalmente il completamento dell'integrazione verticale da parte di tutti i soggetti della filiera, tour operator, alberghi, aerei e rete distributiva."
"Nell'attuale contesto del settore trasporto aereo creare una nuova compagnia aerea implica coraggio ma soprattutto una strategia e un piano industriale chiaro che riteniamo sia il nostro" commenta l'Ing. Luciano di Fazio Presidente Lauda Air Italia S.p.A.. 

DAL FAMOSO GABBIANO JONATHAN ALI MOSSE DALLA PASSIONE LIVINGSTON AVIATION GROUP: L'ENERGIA DEL MEDIO-CORTO RAGGIO 
Milano, 7 maggio 2003 - Lo scorso marzo nasce Livingston S.p.a., società della seconda compagnia aerea del Gruppo Ventaglio (dopo Lauda Air Italia acquisita al 100% nel marzo 2003). Livingston S.p.A. è controllata al 95% dal Gruppo Ventaglio e al 5% da Lauda Air S.p.A. e fa parte, con Lauda Air Italia, della società Livingston Aviation Group, controllata al 100% da Ventaglio. La società Livingston S.p.A., da maggio inizierà ad operare voli charter di corto e medio raggio con due nuovi Airbus 321-200 che, in partenza da Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bologna, Verona, Brescia, Napoli e Bari, garantiscono collegamenti giornalieri con Spagna, Capo Verde, Egitto, Tunisia e Grecia. Il volo d'inaugurazione del primo aeromobile avverrà nei primi 15 giorni di maggio. L'idea del nome Livingston per una compagnia aerea trae origine dal romanzo scritto nel 1970 da Richard Bach, aviatore americano, per narrare di un gabbiano Jonathan Livingston che abbandona la massa dei suoi simili per i quali volare non è che un mezzo per procurarsi il cibo. Jonathan impara, sfidando se stesso, a eseguire il volo come atto di perizia ed intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. La compagnia del Gruppo Ventaglio, Livingston S.p.A., è la realizzazione perciò, oltre che di una strategia finalizzata al perfezionamento dell'integrazione verticale, di un sogno imprenditoriale del fondatore Bruno Colombo. Le "ali" di Livingston Spa, così come il gabbiano Jonathan, sono mosse perciò prima di tutto dalla passione. La filosofia seguita dalla nuova società Livingston è ben espressa oltre che nel nome anche nel pay off Energy Flight e nel nuovo marchio che propone l'unione di un colore sgargiante quale l'arancione, ad una figura di un omino stilizzato con un'arancia al posto della testa, simbolo di solarità e "carica vitaminica"; gli stessi colori e simboli utilizzati per i loghi Livingston vengono riproposti sia dalla livrea che dagli interni degli aeromobili, offrendo una nuova corporate image ricca di energia. La nuova immagine societaria viene ripresa anche dalle divise degli assistenti di volo che si distingueranno per l'eleganza, la sobrietà e la praticità degli abiti indossati realizzati con materiali d'avanguardia. La flotta di Livingston sarà composta inizialmente da due nuovi Airbus 321-200 che offrono la massima comodità ai passeggeri, garantendo un elevato spazio disponibile in cabina, poltrone spaziose oltre ad ampi corridoi. Viaggiare con Livingston sarà, inoltre, ancora più confortevole grazie all'avanzato supporto tecnologico utilizzato per i sistemi di comunicazione e di intrattenimento a bordo. Anche la ristorazione di bordo non mancherà di soddisfare i palati dei passeggeri che potranno gustare piatti cucinati con ingredienti selezionati, di stagione, variegati e presentati in modo accurato, senza dimenticare che, per assicurare la freschezza e la bontà del cibo, i piatti "gourmet" vengono preparati solo pochi minuti prima del loro servizio a bordo. Il tempo a bordo dei nuovi aeromobili Livingston scorrerà in modo più che piacevole grazie all'intrattenimento di bordo che prevede la scelta tra due diversi film in prima visione, differenti in andata e ritorno, 8 canali stereo, tra i quali uno dedicati ai più piccoli e un programma Airshow che in tempo reale fornisce informazioni sul volo. 

GRATIS: MILANO ORIO AL SERIO - LONDRA LUTON (SOLO ANDATA-TASSE ESCLUSE) VOLANDO CON RYANAIR 
Milano, 7 maggio 2003 - Ryanair, la compagnia aerea a basse tariffe N.1 in Europa, ha annunciato ieri un giorno di vendita straordianario sul sito internet www.ryanair.com Sarà possibile partire gratis per Londra Luton prenotando per tutto il giorno di mercoledì 7 Maggio su www.ryanair.com  Annunciando i dettagli dell'offerta, Peter Sherrard, Coordinatore Marketing e Vendite per l'Italia di Ryanair ha detto: "Questa nuova rotta, che collega Orio al Serio due volte al giorno con Luton, il secondo aeroporto Londinese, è stata un grande successo da quando è stata lanciata a febbraio. Con questa offerta gratuita vogliamo celebrare il fatto che siamo ancora una volta la linea aerea numero uno per quota di mercato fra L'Italia e la Gran Bretagna. Rispetto ad Easyjet non solo abbiamo tariffe più basse ma siamo anche più puntuali ed efficienti. Questa offerta speciale per Londra, la capitale Europea di maggior tendenza, sarà a disposizione per un giorno soltanto sul più importante sito Internet Europeo di viaggi www.ryanair.com  e consigliamo ai nostri clienti di prenotare il prima possibile perché i posti a queste tariffe vengono venduti molto velocemente. Periodo di prenotazione mercoledi 7 maggio; Periodo di viaggio Dal 14 maggio al 05 Giugno; Prenotazioni Ondine; Giorni di viaggio Da Martedì a Domenica. 

AIR ONE SEMPRE VICINA AI CONSUMATORI: TARIFFE PIU' SEMPLICI E CONVENIENTI 
Milano, 7 maggio 2003 - Dal prossimo 12 maggio Air One cambia le regole tariffarie e le rende più semplici e flessibili per meglio soddisfare i consumatori. Scompaiono le restrizioni che hanno spesso limitato le scelte dei viaggiatori, quali la permanenza minima con l'obbligo del sabato notte da trascorrere nella località di destinazione e la prenotazione con largo anticipo. Oltre al risparmio le nuove tariffe consentono un ampio margine di libertà al momento della programmazione del proprio viaggio, che esso sia per piacere o per lavoro: si può volare, ad esempio, ad una tariffa vantaggiosa anche per un viaggio dalla mattina alla sera fra Roma e Milano oppure per viaggi di sola andata, una condizione tradizionalmente esclusa dalle regole di buona parte delle compagnie aeree. Le nuove regole consentono al passeggero di usufruire di tariffe convenienti anche con l'approssimarsi della data di partenza, salvo ovviamente la disponibilità di posti nella classe di prenotazione appropriata. "Semplificando la struttura tariffaria Air One consente di viaggiare da un capo all'altro del paese con totale libertà. Un sistema che favorisce soprattutto il business traveller, ma anche chi, con l'avvicinarsi della stagione estiva, vuole programmare una vacanza", spiega Giorgio De Roni, Direttore Divisione Passeggeri della più grande compagnia aerea privata italiana. "Fin dalla nascita della nostra compagnia il cliente ha sempre determinato le nostre strategie e da oggi l'unico suo pensiero sarà quello di decidere dove andare e quando partire, con meno obblighi e maggiore convenienza", aggiunge De Roni. La nuova struttura tariffaria non sarà applicata ai voli da e per la Sardegna, in quanto soggetti all'onere di servizio pubblico. Nuova rotta Lamezia Terme-Torino A partire dal 1° giugno prossimo il network di Air One si arricchirà della nuova tratta giornaliera Lamezia Terme-Torino. Il collegamento diretto prevede la partenza dalla località calabrese alle 11.00 con arrivo nel capoluogo piemontese alle 12.45. Il ritorno da Torino è previsto alle 13.30. Air One opera un network nazionale di 21 scali in 12 regioni italiane. Nel 2002 ha trasportato oltre quattro milioni di passeggeri, registrando sui voli di linea una crescita del 92% rispetto all'anno precedente. La compagnia, partner commerciale di Lufthansa, ha circa 1.800 dipendenti, inclusi quelli della consociata Eas (società di handling aeroportuale), ed una flotta che comprende 27 Boeing 737. Infolink: www.flyairone.it 

LAUDA AIR ITALIA LA COMPAGNIA DEL LUNGO RAGGIO DEL GRUPPO VENTAGLIO 
Milano, 6 maggio 2003 - Lauda Air Italia, la Compagnia Aerea di lungo raggio di proprietà del Gruppo Ventaglio e parte di Livingston Aviation Group (insieme alla neonata Livingston SpA), ha presentato l'operativo voli per la stagione estiva Iata 2003. Tutte le destinazioni raggiunte dalla Compagnia basata a Milano Malpensa (Terminal 2) sono servite con voli di linea e charter operati con 3 Boeing 767-300ER da 258 posti (24 Business Class e 234 Economy Class). Lauda Air Italia collega con voli di linea settimanali Milano Malpensa a Barbados, Cuba, Giamaica, Maldive, Messico, Repubblica Dominicana e Sri Lanka, mentre da Roma Fiumicino si raggiungono Messico, Maldive e Repubblica Dominicana. Tutti i voli di linea di Lauda Air Italia sono prenotabili tramite i sistemi di prenotazione CRS (computer reservation systems: Galileo e Sabre) con il codice Iata L4. Per quanto riguarda i voli charter, invece, operati da Milano Malpensa e Roma Fiumicino in collaborazione con i maggiori Tour Operators italiani, le destinazioni estive sono: Brasile, Kenya, Myanmar, Panama, Tanzania e Thailandia. Nel corso del 2002, Lauda Air Italia ha registrato buone performance industriali corrispondenti ad un utilizzo annuo degli aeromobili pari a circa 5.450 ore per aereo, un totale di 372.541 passeggeri trasportati, 870 rotazioni e un load factor dell'83%. Tali performance hanno determinato un fatturato di 120,6 milioni di euro, Ebit pari a 1,1 milioni di euro, cash flow operativo positivo pari a 10 milioni di euro e posizione finanziaria netta corrente al 31.10.2002 in sostanziale pareggio. Per quanto riguarda l'esercizio in corso, nel primo trimestre (Novembre 2002 - Gennaio 2003), Lauda Air Italia ha prodotto un fatturato pari a 32,3 milioni di euro e un Ebit positivo di 1,1 milioni di euro. Nel periodo in esame la Compagnia ha trasportato circa 93.000 passeggeri corrispondenti a un load factor dell'83% ed ha effettuato 217 rotazioni. www.lauda.it 

FIAT AUTO SU BLOCCO AUTOTRASPORTI 
Torino, 6 maggio 2003 - Il protrarsi del blocco dei trasporti delle vetture rende sempre più grave la congestione dei piazzali di stoccaggio della Fiat Auto. Le agitazioni in corso nel settore dei trasporti dei veicoli su bisarca, a causa di una vertenza aperta tra le aziende principali e le loro aziende subappaltanti, hanno comportato il blocco pressoché totale dei trasporti "via gomma" dai piazzali di produzione della Fiat Auto ai locali dei Concessionari italiani ed europei. In particolare la situazione per stabilimento risulta essere la seguente: Mirafiori - blocco in atto dal 28 aprile; Melfi - blocco in atto dal 29 aprile; Pomigliano d'Arco - blocco in atto dal 30 aprile; Cassino - blocco in atto dal 29 aprile; Val di Sangro - blocco in atto dal 5 aprile. I livelli di stock delle vetture prodotte ed accumulate nel frattempo hanno decisamente superato il limite fisiologico. La capacità di stoccaggio dei piazzali di Mirafiori e Melfi è vicina alla totale saturazione con grave rischio, nel caso di un'ulteriore prosecuzione del blocco, di fermate dell'attività produttiva. Fiat Auto auspica che la situazione di blocco dei trasporti in atto, riconducibile ad una vertenza nella quale è totalmente estranea, possa essere rapidamente rimossa. Riportare alla normalità il fondamentale flusso logistico della distribuzione delle auto prodotte (o quanto meno ripristinare un livello di servizio minimo giornaliero per assicurare il flusso produttivo) consentirà di evitare conseguenze al normale svolgimento dell'attività lavorativa, oltre che ulteriori danni economico-finanziari all'azienda. 

MERCATO INTERNO DELL'ENERGIA 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - In una discussione congiunta articolata in cinque distinte relazioni, l'Aula affronterà il tema del mercato interno dell'energia, delle reti nel settore e del programma per un'energia "intelligente". Quest'ultimo, all'esame della plenaria in seconda lettura, è un programma pluriennale (2003-2006) che sostituisce l'attuale programma quadro terminato il 31 dicembre 2002.  Nella posizione comune, il Consiglio ha accettato la maggior parte degli emendamenti proposti dal Parlamento, compresi quelli relativi al coinvolgimento dei Paesi candidati, alla diffusione dei programmi e al loro accesso, nonché all'introduzione di criteri trasparenti per la selezione dei partecipanti. Il Consiglio non ha però accettato la proposta di istituire un'Agenzia europea per l'energia intelligente né la creazione di una task force all'interno della Commissione per coordinare i vari settori del programma e monitorare il collegamento con altre politiche comunitarie. I deputati hanno ripresentato gli emendamenti sulla creazione dell'Agenzia europea ritirando quelli relativi alla task force. Per quanto concerne la dotazione di bilancio del programma, dopo numerosi incontri in trilogo, Consiglio e Parlamento hanno concordato la cifra di compromesso di 200 milioni di euro (il Consiglio ne aveva proposti 190) ripartita in quattro settori specifici: miglioramento dell'efficienza energetica (programma Save, 64 milioni di euro), promozione delle fonti di energia alternative e rinnovabili (Altener, 72 milioni di euro), aspetti energetici dei trasporti (Steer, 30 milioni di euro), promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica nei Paesi in via di sviluppo (Coopener, 34 milioni di euro). La relatrice, Eryl Mcnally (Pse, Uk), ha criticato il ritardo della Commissione europea nella presentazione del programma il cui inizio era previsto per gennaio 2003, ma la commissione parlamentare ha accolto con favore il compromesso sulla questione finanziaria che permetterà di accelerare l'esecuzione del programma. Completamento del mercato interno dell'elettricità e del gas Le tre relazioni sul mercato interno dell'energia sono state approvate a larga maggioranza dalla commissione per l'industria ma saranno probabilmente votate a giugno (si attendono i risultati di un trilogo che si terrà il 7 maggio, lasciando poco tempo a disposizione per tener conto di eventuali cambiamenti). In una prima lettura il Parlamento aveva chiesto di dividere in due la proposta della Commissione che mirava a modificare la direttiva sull'elettricità e contemporaneamente quella sul gas. Pur accogliendo favorevolmente la liberalizzazione, con la relazione di Claude Turmes (Verdi/Ale, L) i deputati pongono alcune condizioni per il completamento del mercato interno: una stretta collaborazione fra la Commissione europea e gli organi di sorveglianza nazionali, per garantire pari condizioni di sicurezza di approvvigionamento; una verifica contabile esterna ogni anno per evitare sovrapposizione di contributi; l'unificazione dei vari metodi di gestione finanziaria dei fondi di smantellamento nel settore nucleare per evitare distorsioni di mercato; la fornitura, con le fatture, di informazioni dettagliate sulle fonti di energia da parte delle società elettriche. Quanto alle regole del mercato interno del gas naturale, analizzate nella relazione di Bernhard Rapkay (Pse, D), i deputati chiedono una verifica contabile esterna ed una collaborazione fra Commissione e istanze nazionali di regolamentazione. Essi intendono garantire inoltre: l'indipendenza dei gestori dei sistemi di trasporto e dei generatori delle reti di diffusione; l'utilizzo ottimale delle risorse di trasporto e stoccaggio di gas; la sicurezza e la compatibilità con l'ambiente dell'approvvigionamento e della vendita del gas naturale. Per quanto riguarda gli scambi transfrontalieri, infine, nella relazione di Peter Michael Mombaur (Ppe/De, D), i deputati sottolineano che è importante che i costi delle transazioni siano ragionevoli e che è necessaria un'armonizzazione degli abbonamenti alle reti nazionali. Reti transeuropee nel settore energetico L'ultima relazione in discussione tratta degli orientamenti generali per le reti transeuropee nel settore energetico ed è stata elaborata da Nicholas Clegg (Eldr, Uk). Il Parlamento propone alcuni emendamenti alla posizione comune del Consiglio (che aveva peraltro accettato gran parte delle modifiche proposte dai deputati in prima lettura) relativi soprattutto all'aggiornamento delle specifiche dei progetti descritti nell'Allegato III della proposta originale. Tali aggiornamenti, secondo i parlamentari, non devono comportare cambiamenti significativi come nuovi progetti o nuove destinazioni. 

ENERGIA: PROMOZIONE DELLA COGENERAZIONE 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - Nel quadro del completamento del mercato interno dell'elettricità e del gas, la commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia ha accolto favorevolmente la direttiva che promuove la cogenerazione, ovvero la produzione combinata di calore e di elettricità (Pcce). Il relatore Norbert Glante (Pse, D) ha proposto di definire meglio questo processo di produzione, di fissare un metodo per calcolare l'elettricità prodotta e di accelerare il calendario dei lavori stabilito dalla Commissione europea. I 240 emendamenti presentati, che hanno suscitato un dibattito acceso, sono stati ridotti all'ultimo momento a 4 grandi emendamenti di compromesso: * Una metodologia per determinare la resa energetica del processo di cogenerazione (allegato III) e la prova del risparmio di energia primaria quale criterio di qualità per l'elettricità prodotta tramite cogenerazione, definita in base ai criteri descritti nell'allegato II. Il relatore propone che la Commissione europea pubblichi, in base all'articolo 5, i valori di riferimento armonizzati per la comparazione della cogenerazione e della produzione separata. Visto che il risparmio di energia e la riduzione delle emissioni di CO2 sono gli obiettivi principali della cogenerazione, il relatore ha elaborato nell'articolo 5 un elenco di principi per permettere un equo e giusto paragone fra cogenerazione e produzione non combinata. Una procedura comitatologica per la definizione del metodo di calcolo armonizzato, che ne assicuri l'adozione in tempi ragionevoli. I parlamentari chiedono valori europei armonizzati di riferimento. Una definizione di elettricità prodotta tramite cogenerazione (elaborata per l'allegato II), che secondo il relatore dovrebbe essere calcolata separatamente da quella prodotta in altro modo. La relazione e gli emendamenti di compromesso sono stati adottati con 32 voti favorevoli e 11 astensioni. La cogenerazione è un processo che permette di trasformare l'energia utilizzata per la produzione simultanea di energia meccanica e di energia elettrica. Il calore prodotto mediante cogenerazione deve essere utilizzato al di fuori dell'impianto di produzione, per esempio ai fini del riscaldamento urbano, della produzione di acqua calda o fredda o ancora come riscaldamento industriale. Grazie ad una utilizzazione efficace del combustibile, la cogenerazione presenta un vantaggio rispetto alla produzione separata, perché permette di risparmiare energia e di ridurre le emissioni di CO2. Dal 1997, esiste una strategia comunitaria per promuovere la cogenerazione. La proposta della Commissione in materia, attesa da molto tempo, secondo i parlamentari manca di ambizione, poiché non fissa né gli obbiettivi della cogenerazione né le regole comunitarie relative al sostegno finanziario. Il testo della Commissione europea riguarda: la garanzia dell'origine dell'elettricità prodotta per cogenerazione; le disposizioni che obbligano gli Stati membri ad analizzare il loro potenziale di cogenerazione; la valutazione delle esperienze acquisite nell'applicazione dei diversi meccanismi di sostegno; la valutazione delle procedure amministrative nazionali al fine di ridurre gli ostacoli burocratici allo sviluppo della cogenerazione. 

CAMBIO AI VERTICI NELLA DIVISIONE PRINTING PAPERS DI INTERNATIONAL PAPER TOM KADIEN SOSTITUIRÀ PAUL HERBERT ALLA PRESIDENZA DI INTERNATIONAL PAPER EUROPE 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - International Paper , leader mondiale nella produzione di carta, ha annunciato una serie di cambiamenti ai vertici di Printing Papers, che comprende le divisioni Printing & Communications Papers, Coated and Supercalendared Papers, International Paper Europe e International Paper do Brazil. A partire dal mese di aprile, Thomas G. Kadien, vice-presidente ed amministratore delegato di Commercial Printing & Imaging Papers, sarà il nuovo presidente di International Paper Europe, sostituendo Paul Herbert nella sua attuale carica. Nelle prossime settimane Kadien ed Herbert collaboreranno intensamente per garantire la riuscita della transizione. Kadien è alla guida della divisione Cp&Ip di Printing & Communications Papers dal luglio del 2000 e si trasferirà da Memphis, Tennessee (Usa), a Bruxelles, in Belgio. Paul Herbert, presidente di International Paper Europe, è stato nominato " vice-presidente senior" in Printing & Communications Papers, a partire dal mese di giugno. L'attività Printing & Communications Papers di International Paper comprende tre divisioni: Commercial Printing & Imaging Papers; Converting, Specialty & Pulp e Home & Office Papers, che producono e vendono carta semplice (non rivestita). Herbert si trasferirà da Bruxelles, in Belgio, alla sede europea dell'azienda a Memphis, nel Tennessee (Usa). Charles H. Greiner, "vice-presidente senior" di Printing & Communications Papers, assumerà un nuovo ruolo, quello di vice-presidente senior di Commercial Development, Printing Papers, a partire dal mese di giugno. In questa carica lavorerà per le quattro società di Printing Papers alla realizzazione di iniziative mirate ad ottimizzare la soddisfazione della clientela. Greiner resterà nella sede operativa di International Paper a Memphis, in Tennessee (Usa). Greiner, Herbert e Kadien faranno tutti capo a Rob Amen, vice-presidente generale di Printing Papers. "Sono molto soddisfatto di questi cambiamenti a livello direzionale," ha dichiarato Rob Amen. "Con questo team dirigenziale, Printing Papers continuerà ad occupare la sua posizione di primissimo piano nel settore grazie all'ampia gamma di prodotti e marchi, all'ormai consolidata tradizione nell'offerta di prodotti di qualità superiore e all'impegno da sempre profuso dalla società per offrire un servizio ai clienti di livello eccellente." 

ARRIVA ANCHE NEL NOSTRO PAESE UNO STRUMENTO MANAGERIALE RIVOLUZIONARIO LOTTA AGLI SPRECHI: GALGANO PORTA IN ITALIA LA "VALUE STREAM MAP" 
Roma, 7 maggio - Sbarca in Italia la "Value stream map", la "Mappa del flusso di valore". Si tratta di un rivoluzionario strumento che il Gruppo Galgano sta introducendo presso alcune aziende "campioni" del made in Italy, seguendo la sua pluridecennale missione di "italianizzare" - adattandoli appunto alle peculiarità del sistema economico - i più avanzati e sofisticati strumenti manageriali. L'appuntamento è per mercoledì pomeriggio 28 maggio (dalle ore 14,30 alle 18) a Roma dove lo stesso presidente del Gruppo, Alberto Galgano, terrà personalmente un breve seminario con l'obiettivo di presentare l'utilizzo di uno strumento essenziale per l'impostazione di un programma di Lean Production, una rivoluzionaria tecnica manageriale che consente forti incrementi di produttività (per iscrizioni: segreteria Galgano Formazione Tel. 02/39605222, Fax 02/39605220, E-mail infogf@galganogroup.it  Quota di partecipazione 250euro+Iva). Ma che cos'è la "Value stream map"? Con la "Mappa del Flusso del Valore" dello Stato Attuale e quello dello Stato Futuro è possibile definire sia le azioni da intraprendere sulla base di precise priorità sia i risultati attesi con l'applicazione della Lean Production. Le Mappe del Valore sono state messe a punto dalla Toyota, ma risultano ancora scarsamente conosciute, specialmente in Italia. Il Gruppo Galgano le applica da tempo nei numerosi programmi Lean avviati in Italia e quindi è in grado di metterne in luce la grande efficacia. In particolare, il best seller di Alberto Galgano dal titolo "Le tre rivoluzioni - Caccia agli sprechi: raddoppiare la produttività con la Lean Production" (Guerini Editore) illustra e commenta lo strumento Mappa del Valore così come altri strumenti indispensabili per l'applicazione della Lean Production. Il breve seminario Galgano è stato messo a punto per dare tutte le informazioni necessarie per avviare un progetto reale di "Produzione snella". Il titolo del breve incontro è: "L'individuazione degli sprechi in uno stabilimento" (L'impiego della "mappa del flusso del valore" per avviare un programma di Lean production). "Dobbiamo essere consapevoli - come non si stanca di ripetere Alberto Galgano - dell'esistenza di grandi sprechi all'interno di uno stabilimento impostato tradizionalmente". Se ci si documenta concretamente sui risultati ottenibili con un programma poliennale di Lean Production si trovano dati che inquadrano una "Storia incredibile", come la definisce ancora Alberto Galgano, i cui dati essenziali sono: Produttività aumento del 100%; Scorte diminuzione del 90%; Tempi di attraversamento diminuzione del 90%; Spazi utili diminuzione del 50%. Si tratta di un primo traguardo che viene poi ampiamente superato. Da notare che la "Mappa del Flusso del Valore" rappresenta uno strumento messo a punto dalla Toyota molti anni fa, con il nome "Mappa del flusso dei materiali e delle informazioni". "Come tutte le cose veramente importanti - chiosa ancora Galgano - lo strumento scaturisce da una idea semplice", disegnare con particolari accorgimenti su un foglio una "mappa" del: a) flusso del materiale dal magazzino materie prime a quello dei prodotti finiti; b) flusso delle informazioni dal cliente, all'indietro, lungo tutto il percorso produttivo. La descrizione di ogni singola fase dal flusso è accompagnata da pochi dati essenziali. Sotto l'aspetto operativo, si ottiene così la "Mappa dello Stato Attuale" che mette in luce la situazione degli sprechi esistenti e il grado di attuazione del flusso (di norma molto scarso). Per gli sprechi si tengono presenti quelli definiti come: sovrapproduzione, attese, trasporto, perdite di processo, scorte, movimenti, prodotti difettosi. A questo punto la mappa diventa il punto di partenza per la costruzione della "Mappa del Flusso del Valore dello Stato Futuro", alla luce dei principi e delle tecniche della Lean Production. "E' in un certo senso straordinario - conclude Alberto Galgano - che per avviare un programma di Lean Production i due strumenti fondamentali siano: carta e matita, strumenti semplici e leggeri". I principali vantaggi dell'utilizzo delle due Mappe sono: a) un percorso di miglioramento che viene condiviso a tutti i livelli aziendali. Si evitano così iniziative in cui credono in pochi e non fatte proprie dal resto dell'organizzazione. b) l'avvio di un programma coerente nelle sue priorità e tempistiche, concentrando l'attenzione sulle aree che in un dato periodo costituiscono i veri punti nodali della riorganizzazione. www.galganogroup.it 

CORSO ESTIVO INTERNAZIONALE SULLA POLITICA INTEGRATA DEI PRODOTTI 
Bruxelles, 7 maggio 2003 - L'Istituto tedesco per la ricerca in materia di economia ambientale (Ioew) e l'Akademie Frankenwarte stanno organizzando un corso estivo sul tema "Dal governo alla governance: il caso della politica integrata dei prodotti (Integrated product policy - Ipp)", che avrà luogo dal 7 all'11 settembre a Würzburg (Germania). L'Ipp ha per obiettivo il miglioramento della compatibilità ambientale di prodotti e servizi, combinando l'integrazione, la comunicazione e la cooperazione, quali fattori chiave della sua attività. Il corso fungerà da forum per lo scambio di esperienze in materia di politica integrata dei prodotti. Fra gli argomenti di discussione figurano i seguenti: Dove collocare l'Ipp nel processo di trasformazione della governance europea? I modelli europei di governance nel settore dell'Ipp. Ipp: una "buona governance" verso la sostenibilità? L'iniziativa si rivolge a decisori, professionisti ed esperti provenienti da enti, amministrazioni, società di consulenza e centri di ricerca applicata di tutt'Europa. Il corso rientra nel progetto di governance e sostenibilità, facente parte del più ampio programma di ricerca socioecologica del ministero federale tedesco dell'Istruzione e della Ricerca. Infolink: http://www.ioew.de/governance/ 

CENTRI PER L'IMPIEGO, RETE E IMMIGRAZIONE: A CONFRONTO ENTI, ASSOCIAZIONI E SINDACATI IN UN SEMINARIO ALLA PROVINCIA DI PERUGIA 
Perugia, 7 maggio 2003 - "La rete a supporto dei Centri per l'Impiego nei servizi per l'immigrazione": è il titolo del seminario organizzato dalla Provincia di Perugia e dai relativi Centri per l'impiego, con l'adesione di enti, sindacati e associazioni tra cui Confcooperative Umbria, in programma mercoledì mattina, 7 maggio 2003, presso la Sala del Consiglio Provinciale in Piazza Italia a Perugia a partire dalle ore 9. Si tratta di un particolare momento di confronto tra le istituzioni coinvolte alla luce delle tematiche legate al rapporto tra il mondo dell'occupazione e quello dell'immigrazione, particolarmente sentito e di attualità sul territorio. I lavori verranno aperti dall'assessore provinciale al Lavoro, Formazione Professionale e Pubblica, Maria Pia Bruscolotti e si snoderanno attraverso la duplice direttrice di un monitoraggio sullo "stato di attuazione dei Centri per l'impiego rispetto ai servizi rivolti agli immigrati" a cura di Anna Barbieri, direttore provinciale dell'Area Lavoro, Formazione e Istruzione; e della presentazione del "Percorso azioni di sistema" da parte di Luca Severi, coordinatoredel progetto "Oltre la Frontiera". L'analisi dei bisogni sociali e della domanda del territorio saranno, invece, al centro della tavola rotonda che seguirà coordinata dall'esperto in politiche del lavoro, Gaetano Di Pietro. Interverranno Wladimiro Boccali (Comune di Perugia), Stella Cerasa (Caritas Perugia), Francesco Ferroni (Anolf Umbria), Alberto Cerquaglia (Cna Perugia), Vasco Gargaglia (Confcommercio Umbria), Mario Paoluccio (Coldiretti Umbria), Andrea Fora (Confcooperative Umbria), Serena Moriondo (Cgil Umbria), Claudio Ricciarelli (Cisl Umbria), Angelo Garofolo (Uil Umbria). A seguire ci sarà spazio per alcuni approfondimenti su esperienze di lavoro dirette: nello specifico si parlerà dell'Agenzia per l'integrazione di Bergamo e dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni. 

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