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18 GIUGNO 2003
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EUROBAROMETRO: UN SONDAGGIO RISCONTRA UN
AMPIO CONSENSO SULLA COSTITUZIONE EUROPEA MA UNA SCARSA CONOSCENZA DELLA
CONVENZIONE
Bruxelles, 18 giugno 2003 - Mentre la Convenzione sul Futuro dell'Europa si
prepara ad esporre i risultati dei propri lavori al Consiglio europeo questa
settimana, i primi risultati dell'indagine realizzata dall'ultimo Eurobarometro
testimoniano l'esistenza di un forte consenso in tutta l'UE nei confronti della
costituzione europea. Il sondaggio, basato su domande rivolte a oltre 16.000
persone in tutta l'UE tra il 18 marzo e il 30 aprile, ha riscontrato che la
maggior parte dei cittadini vuole che continui ad esserci almeno un Commissario
per Stato membro ed è favorevole all'idea di un Ministro degli esteri dell'UE.
D'altro canto, però, il sondaggio ha rivelato una notevole ignoranza per quanto
riguarda i lavori della Convenzione. In tutta l'area dell'euro l'atteggiamento
nei confronti dell'euro è diventato più positivo rispetto all'ultimo sondaggio
effettuato in autunno. L'indagine Eurobarometro della primavera del 2003
è stata effettuata nei 15 Stati membri tra il 18 marzo e il 30 aprile, in parte
durante il conflitto in Iraq. Sono state interpellate 16.410 persone di età
superiore ai 15 anni sul loro atteggiamento nei confronti dell'Unione europea e
su altri temi attuali di interesse politico e sociale. I dati completi
risultanti dal sondaggio saranno disponibili nel luglio 2003. Risultati Il sondaggio ha rivelato che i cittadini sono estremamente ignoranti per
quanto riguarda i lavori della Convenzione sul Futuro dell'Europa. Per ciascuna
delle sette domande poste sulla Convenzione, le risposte "non so"
hanno rappresentato oltre il 50%. Soltanto il 39% degli interpellati ha optato
per la risposta "la Convenzione sta elaborando proposte per riformare
l'UE". Ciononostante, il 63% degli interpellati si è espresso in
favore dell'idea di una costituzione europea, a fronte di un esiguo 10%
contrario. Sette cittadini su dieci sostengono di volere almeno un Commissario
per Stato membro e la maggioranza ritiene che ciò non ostacolerà il
funzionamento dell'Unione. Alla domanda su come dovrebbe essere scelto il
Presidente della Commissione, la risposta più frequente è stata che dovrebbe
essere eletto direttamente da tutti i cittadini dell'UE. Metà dei
cittadini dell'UE ritiene che la durata attuale della presidenza del Consiglio
europeo sia insufficiente per raggiungere risultati significativi e debba
pertanto essere aumentata. Il 47% circa è contrario all'abolizione del diritto
di veto. Il 64% circa è a favore di un Ministro degli esteri dell'UE,
mentre circa sette interpellati su dieci ritengono che l'UE debba avere un
proprio seggio nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU, un contingente militare di
reazione rapida e politiche comuni in materia di immigrazione ed asilo. Il
77% circa ritiene che la politica estera dell'UE debba essere indipendente da
quella degli USA, mentre l'83% si attende che gli Stati membri assumano una
posizione comune in caso di crisi internazionale. I cittadini continuano a
preferire che le decisioni in materia di politica della difesa europea siano
prese dall'UE piuttosto che dai singoli governi nazionali o dalla Nato. Più
di due terzi dei cittadini è a favore del principio di una politica comune
estera dell'UE e più di tre quarti di una politica di sicurezza e di difesa
comune. Il 54% circa dei cittadini ritiene positivo il fatto che il
proprio paese faccia parte dell'UE. Il 50% ritiene che il proprio paese ne abbia
beneficiato a fronte di un 29% che è convinto del contrario. Nell'area
dell'euro, il 75% degli interpellati è favorevole alla moneta unica, con un
aumento del 4% rispetto all'autunno scorso. Il sostegno in Germania e in Italia
è aumentato, rispettivamente, dell'8 e del 6%. Il sostegno per l'euro nei paesi
'pre-in' (gli Stati membri che non hanno adottato l'euro) è diminuito rispetto
all'autunno scorso benché la maggioranza dei Danesi sia ancora favorevole alla
moneta unica. L'indagine rivela che, a partire dall'autunno scorso,
l'immagine degli USA - per quanto riguarda il suo ruolo nella lotta contro il
terrorismo e la povertà, la tutela dell'ambiente, la crescita dell'economia
mondiale e la ricerca della pace mondiale - ha subito un declino. L'indagine
testimonia inoltre che dall'autunno scorso la fiducia nei media, nel sistema
della giustizia, nella polizia e nelle organizzazioni di volontariato è
aumentata, mentre è diminuita quella nelle Nazioni Unite, nelle grandi imprese,
nei sindacati, nei partiti politici, nell'UE e nei governi nazionali. La
maggior parte dei cittadini resta in favore dell'allargamento dell'UE anche, se
rispetto all'ultimo sondaggio, la percentuale dei sostenitori è diminuita. La
relazione sintetica sui primi risultati in tutti i 15 Stati membri è pubblicata
dalla Commissione, in inglese, francese e tedesco.
IL COMMISSARIO FISCHLER DICHIARA:
"SENZA UNA RIFORMA COMPLETA DELLA PAC, NON VI SARÀ LA SICUREZZA NECESSARIA
A PIANIFICARE PER GLI AGRICOLTORI"
Bruxelles, 18 giugno 2003 - Il 13 giugno , nel corso di una
conferenza stampa, il Commissario Franz Fischler ha sottolineato che
l'Unione europea è già a buon punto per poter adottare, fin dalla
settimana prossima, una riforma completa ed equilibrata della politica
agricola. Il Commissario ha dichiarato: "I dibattiti bilaterali molto
approfonditi sono stati estremamente utili per gli Stati membri, ma anche
per la presidenza e per la Commissione; essi hanno consentito a tutti di
riflettere sui punti su cui si possono ottenere compromessi ragionevoli,
e sui mezzi per ottenere tali risultati. I lavori sono ora sospesi fino a
martedì: approfitteremo tutti della pausa per condurre una riflessione
approfondita. Ora dobbiamo deciderci: vogliamo dare ai nostri agricoltori
una prospettiva chiara da qui al 2013, o preferiamo accontentarci di una
semplice revisione intermedia? Nella seconda ipotesi, bisogna avere la
franchezza di dire agli agricoltori che saremo ben presto obbligati a
discutere nuovamente su tre temi ricorrenti, ossia la riforma, il
finanziamento e le eccedenze, in particolare per il burro. Se ci si accontenta
di una riforma di scarsa portata, che agevolerebbe le critiche da parte
dei nostri detrattori (in Europa e nel resto del mondo) intese ad affossare
la politica agricola, non si aiuteranno né gli agricoltori, né i contribuenti
né i consumatori. Come unico risultato di questa "miniriforma",
tra qualche anno sarà necessario riavviare un nuovo dibattito sulla
riforma. Ecco perché sono fermamente risoluto ad adottare ora una
riforma completa, che consenta di rimediare alle insufficienze della
politica agricola e dunque di rafforzarla". Secondo il Commissario Fischler, il dibattito con gli Stati membri sulla
riforma della Pac si
articola attorno a due domande chiave: Fino a che punto dovrà operare il
disaccoppiamento degli aiuti? Cosa bisogna fare per impedire la
ricomparsa di eccedenze nel settore dei cereali e del latte? Fischler ha
ribadito: "Negli altri settori abbiamo realizzato progressi impressionanti:
è chiaro che lo sviluppo rurale beneficia di maggiori risorse
finanziarie e che si è assistito ad un potenziamento dei programmi relativi
ai giovani agricoltori, alla qualità dei prodotti o alle iniziative di
tipo rispettoso dell'ambiente. Vi è inoltre consenso sul fatto che
l'erogazione degli aiuti debba essere subordinata a norme ben definite in
materia di tutela ambientale, di tutela degli animali e della sicurezza
alimentale - il che consentirà di ridurre i pagamenti diretti ai fini di
sanzionare chi inquina o chi si rende responsabile di maltrattamenti
degli animali. Tutte queste misure contribuiranno a fare dell'agricoltura
europea un settore durevole". Per quanto concerne il "disaccoppiamento"
degli aiuti: "Fin dagli inizi, la Commissione ha indicato che là
dove la produzione minaccia di crollare, è opportuno adottare
contromisure mirate. Su questo punto siamo pronti a discutere. Ecco perché
dobbiamo astenerci da oziosi dibattiti semantici su un "disaccoppiamento
totale" a fronte di un "disaccoppiamento parziale". La
cosa più importante è individuare i veri problemi e trovare le
soluzioni adeguate. Perché, ad esempio, per il settore dei cereali nel
suo complesso si dovrebbe prevedere solo un disaccoppiamento parziale,
mentre il rischio di un abbandono della produzione esiste solo in alcune
rare regioni sfavorite? Ciò è privo di senso. E per quali
risultati? Unicamente di tenere in minor conto il mercato, di aumentare
la burocrazia e di ridurre inutilmente il nostro margine di manovra all'OMC.
Nel settore delle carni bovine, la situazione è un po' diversa.
Ammettiamolo: il rischio che numerosi agricolturi cessino di produrre è
maggiore, ma anche in questo caso, solo nelle regioni sfavorite. Su
questo tema - ha sottolineato Fischler - sono pronto ad esaminare tutte
le proposte realistiche presentate dagli Stati membri". Secondo il
Commissario, continua a porsi un altro problema fondamentale: "L'Unione
europea si è già impegnata in seno all'OMC a ridurre in modo considerevole
le sovvenzioni che comportano distorsioni degli scambi. Se - come
richiedono ora alcuni Stati membri - non si attuerà il disaccoppiamento
di gran parte dei pagamenti diretti nel settore dei cereali e delle carni
bovine, non si avrà più alcun margine per reperire soluzioni nei
settori in cui saranno presentate proposte di riforma solo nei prossimi
mesi, vale a dire i settori dei prodotti mediterranei,come l'olio di
oliva o il cotone, o ancora lo zucchero. Si tratterebbe di una mossa del
tutto sleale nei confronti degli Stati mediterranei. Ecco un ennesimo
motivo per procedere ad un disaccoppiamento rapido degli aiuti nel
settore dei cereali e delle carni bovine", ha ribadito il Commissario. Per
quanto riguarda le riforme dei mercati: Il Commissario Fischler ha così
concluso: "I fatti parlano da sé. Le prospettive di mercato nel
settore del burro e dei cereali sono ora molto meno favorevoli rispetto a
quelle esistenti all'epoca del Summit di Berlino del 1999. Il tasso di
cambio euro/dollaro è completamento estraneo a questo fenomeno. La
domanda cala, e diminuisce la quota dell'Unione europea nelle
esportazioni. In tali condizioni, come possiamo giustificare il fatto di
non procedere a riforme indispensabili? Come potremo essere competitivi
in futuro? Certamente non aumentando i prezzi e le restituzioni
all'esportazione. Sono dunque inevitabili alcuni cambiamenti. Non
possiamo penalizzare i nostri agricoltori mantenendo lo statu quo in un
contesto che non lo consente affatto".
ACCORDI E JOINT-VENTURES TRA LOMBARDIA E
SIRIA FORMIGONI: UNA BANCA EURO-MEDITERRANEA PER RILANCIARE L'ECONOMIA
Milano, 18 giugno 2003 - La Lombardia rilancia la sua attenzione verso
l'area del Mediterraneo e del Medioriente. Alla Confeerenza Italia-Mediterraeno,
Roberto Formigoni ha proposto di creare una a Banca euro-mediterranea
multilaterale, "che sarebbe uno strumento prezioso per grandi progetti
infrastrutturali ma anche per il decollo dei sistemi bancari locali". Ha
poi annunciato per settembre una nuova missione in Libia (da anni la Lombardia
tesse rapporti con parecchi Paesi mediterranei, tra cui Algeria, Libia, Tunisia
e Libano. Infine, incontrando il Ministro siriano all'Economia e commercio
estero, Ghassan Rifai, il presidente lombardo ha verificato le possibilità
offerte da questo Paese agli imprenditori italiani. Durante la
conferenza, Siria e Lombardia hanno anche firmato un primo accordo attraverso i
rappresentanti della Camera di Commercio di Milano e la Federazione delle Camere
di Commercio siriane, a favore della creazione di joint ventures e di
investimenti italiani in Siria - "per i quali - ha sottolineato Rifai a
Formigoni - abbiamo stabilito i primi cinque anni a tasse zero, così come
l'abolizione di dazi doganali sull'introduzione di macchinari e attrezzature
industriali". Si è parlato anche del crescente impegno nell'area
mediterranea da parte della finanza italiana, attiva al servizio delle nostre
imprese e intenzionata ad assumere partecipazioni nelle banche dei vari paesi. Per questo il Presidente ha lanciato la proposta di una Banca
euro-mediterranea, che in occasione del semestre di presidenza UE, deve
rafforzare l'Italia nel Mediterraneo, vera e propria 'porta' tra le economie
occidentali e quelle del Sud".
I FONDI IMMOBILIARI IN ITALIA E ALL'ESTERO
RAPPORTO 2003
Milano, 18 giugno 2003 - Il patrimonio dei fondi immobiliari europei è
ormai pari a 155 miliardi di euro: rispetto al 1999 si tratta di un incremento
del 40 per cento. Grazie anche alla rivalutazione dell'euro, il
patrimonio dei fondi europei ha superato quello dei reits (fondi) americani,
arrivati a 170 miliardi di dollari. I fondi possiedono circa il dieci per
cento del patrimonio non residenziale europeo (escluso il settore pubblico) e
nei maggiori Paesi sono i principali protagonisti del mercato immobiliare. In
Italia i fondi arriveranno a circa 4 miliardi di euro di capitalizzazione a fine
2003, con uno dei tassi di crescita più elevati a livello continentale. Questi
sono alcuni dei dati contenuti nel secondo Rapporto sui "Fondi Immobiliari
in Italia e all'estero" realizzato da Scenari Immobiliari con la
collaborazione ed il contributo di tutti i fondi italiani, presentato stamani a
Milano. Il Rapporto illustra l'andamento e le previsioni sul mercato dei
fondi in tutti i Paesi europei, oltre Usa e Giappone. Contiene, inoltre,
un'analisi indipendente e comparata sui bilanci di tutti i fondi italiani. Infine
sono illustrate le potenzialità di sviluppo del mercato rese possibili dal:
circa venti miliardi di euro nei prossimi quattro anni.
FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI NOVUSPHARMA
S.P.A. E CELL THERAPEUTICS, INC. (CTI): NASCE UNA SOCIETÀ BIOFARMACEUTICA
INTERNAZIONALE FOCALIZZATA IN ONCOLOGIA. PIXANTRONE VERRÀ COMMERCIALIZZATO
DALLA NUOVA SOCIETÀ IN USA
Bresso (Mi, Italia) e Seattle (Wa., Usa) - 18 giugno 2003 - Novuspharma S.p.A. e
Cell Therapeutics, Inc. hanno annunciato ieri la firma di un accordo di fusione
che prevede l'incorporazione di Novuspharma in Cti. Questa operazione rientra
nella strategia di crescita di entrambe le società ed ha l'obiettivo di creare
una società biofarmaceutica internazionale in grado di rafforzare le rispettive
capacità complementari nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci
innovativi in oncologia. Cti, Inc. con sede a Seattle, Usa, è una società
biofarmaceutica quotata al Nasdaq che vende il Trisenox, registrato in Usa ed
Europa per la cura della leucemia promielocitica acuta recidivante/
refrattaria e ha in sviluppo lo Xyotax (paclitaxel poliglutammato),
attualmente in fase III di sperimentazione clinica nei tumori del polmone e
dell'ovaio. Il Pixantrone rappresenterà per Cti il terzo prodotto di punta
inserito nel proprio portafoglio dal 1998. Novuspharma, quotata sul Nuovo
Mercato e con sede a Bresso (Mi), è una Società biofarmaceutica che sta
sviluppando Il Pixantrone, un potenziale best in class nella famiglia delle
antracicline, attualmente in fase III di sviluppo clinico per il trattamento del
linfoma. Il Pixantrone potrà essere commercializzato sul territorio americano
utilizzando la struttura di marketing e la rete di vendita di Cti in
ematologia/oncologia. Novuspharma, grazie alla sua esperienza nello sviluppo di
farmaci antitumorali, precedentemente maturata in Boehringer Mannheim e
Hoffmann-La Roche, arricchisce in modo complementare ed amplia l'expertise di
Cti. In base all'accordo di fusione, approvato all'unanimità dai
Consigli di Amministrazione di entrambe le Società, gli azionisti di
Novuspharma riceveranno n. 2,45 azioni ordinarie Cti di nuova emissione in
cambio di ogni azione ordinaria Novuspharma, in un'operazione valutata
complessivamente oltre 700 milioni di dollari (in base alla quotazione di Cti
alla data del 16 giugno 2003). Cti richiederà che le azioni della società,
attualmente quotate al Nasdaq, siano quotate anche sul Nuovo Mercato. Sulla base
di circa 33,1 milioni di azioni Cti attualmente in circolazione, in seguito
all'operazione proposta, la società incorporante prevede di avere complessive
49,1 milioni di azioni, di cui 33,1 milioni di azioni attualmente già in
circolazione più 16 milioni di azioni di nuova emissione, da assegnare in
concambio agli azionisti di Novuspharma. Al termine dell'operazione gli attuali
azionisti di Novuspharma possederanno circa il 32,6% del capitale della società
risultante. L'operazione è soggetta all'approvazione da parte delle assemblee
degli azionisti di Cti e Novuspharma. La stipula dell'atto di fusione, prevista
per la fine del 2003, è soggetta, oltre che al nulla osta da parte delle
autorità competenti, anche ad alcune condizioni sospensive (tra cui
l'ammissione a quotazione sul Nuovo Mercato delle azioni della società
statunitense ed eventuali recessi da parte degli azionisti Novuspharma
dissenzienti per un corrispettivo complessivo inferiore a 25 milioni di
dollari). Gli azionisti rilevanti di Novuspharma e di Cti hanno assunto, nei
termini di cui ai relativi contratti, l'impegno di votare a favore della fusione
e di non alienare le azioni possedute fino alla data dell'assemblea convocata
per approvare il progetto di fusione o, ove anteriore, il 31.12.2003. Tali
accordi sono strettamente funzionali alla realizzazione dell'operazione di
fusione e costituiscono parte integrante degli accordi raggiunti da Novuspharma
e Cti sul progetto di fusione. I dati farmacologici e clinici raccolti
fino ad oggi suggeriscono che il Pixantrone, molecola scoperta e sviluppata da
Novuspharma, abbia una minor cardiotossicità e una maggior attività rispetto
alle antracicline disponibili sul mercato. Grazie a queste caratteristiche il
farmaco potrebbe migliorare in modo importante il trattamento dei tumori dove si
impiegano antracicline. Le antracicline sono tra i farmaci oggi più usati in
chemioterapia. Fin dal lancio nel 2000 di Trisenox per il trattamento della
leucemia promielocitica acuta recidivante/refrattaria, Cti ha costituito una
rete di marketing e vendita dedicata all'ematologia/oncologia che potrà essere
utilizzata per la commercializzazione diretta di Pixantrone negli Usa. Il lancio
del Pixantrone è previsto per il 2006, con vendite al picco di 150 milioni di
dollari. La fusione porterà alla creazione di una Società con una forte
posizione finanziaria pari a circa 230 milioni di dollari (dato al 31 marzo
2003). Le sinergie operative si tradurranno in una significativa riduzione di
costi che inizierà già dal 2003 e che nel 2004 sarà tra circa 15 e 18 milioni
di dollari. Cti trasferirà le attività di sviluppo precoce, preclinica
e farmacologia, nonché il marketing e le vendite per l'Europa, a Bresso,
Milano, che diventerà la sede europea della nuova Società. James A. Bianco,
M.D., Presidente e Amministratore Delegato di Cti, continuerà a mantenere tali
cariche nella nuova Società. L'Amministratore Delegato di Novuspharma, Silvano
Spinelli, diventerà membro del Management Team di Cti, ricoprendo la posizione
di Direttore Generale della sede europea e di Executive Vice President
Development della nuova Società. Erich Platzer, M.D., attuale Presidente del
Consiglio di Amministrazione di Novuspharma, e Silvano Spinelli entreranno a far
parte del Consiglio di Amministrazione di Cti insieme ad un terzo membro
indipendente scelto di comune accordo tra le due società. James A.
Bianco ha così commentato: "Il nostro piano denominato "2 per
5", che prevede la presentazione di 2 domande di registrazione (Nda) ogni 5
anni, è stato fino ad ora applicato con successo. Infatti, dopo la
registrazione e il lancio di Trisenox negli Usa nel 2000, prevediamo di
presentare la Nda per lo Xyotax entro la fine del 2004. Con questa operazione
confermiamo la nostra forte determinazione nel potenziare le capacità
commerciali della Società, mettendo a disposizione dei pazienti composti
innovativi come il Pixantrone, e nello sviluppare le necessarie competenze per
accrescere la nostra presenza competitiva nel mercato oncologico internazionale.
Considerando che il Trisenox continua ad acquisire quote di mercato negli
Usa", ha proseguito Bianco, " i significativi dati di tollerabilità
ed efficacia nel linfoma aggressivo ottenuti da Pixantrone, rappresentano un
naturale mezzo per estendere la nostra presenza nell'ematologia oncologica.
Questi due prodotti insieme offrono alla Società l'opportunità di guadagnare
significative quote di mercato in un segmento che riteniamo molto promettente
dal punto di vista commerciale. Il rafforzamento garantito dalla fusione,
insieme al recente ottenimento per lo Xyotax della procedura fast track da parte
della Food and Drug Administration statunitense, consentono a Cti di
riconsiderare l'interesse nei confronti di un partner per la commercializzazione
di Xyotax fuori degli Usa, rivolgendo l'attenzione a grandi società
multinazionali, molte delle quali hanno già valutato le potenzialità
commerciali del composto." "Questa fusione ci consente di far
crescere Novuspharma verso una prospettiva commerciale grazie a Trisenox. Sono
certo che, grazie alla nostra conoscenza del mercato e alle nostre relazioni sul
territorio europeo, saremo capaci di allargare le prospettive di vendita del
composto" ha commentato Silvano Spinelli. "Inoltre, le competenze e
l'esperienza di Novuspharma nello sviluppo preclinico e clinico di composti
antitumorali sono straordinariamente sinergiche e complementari con quelle di
Cti". "Sono rimasto impressionato dai risultati clinici e dal
potenziale commerciale di Xyotax" ha commentato Erich Platzer, che è stato
coinvolto nella purificazione del G-Csf umano (Neupogen) e che in seguito ha
ricoperto la posizione di responsabile dello sviluppo oncologico mondiale di
Roche Pharmaceuticals, dove è stato artefice della commercializzazione di
diversi blockbuster quali MabThera (rituximab) ed Herceptin (trastuzumab).
Platzer ha continuato dicendo: "Siamo fermamente convinti che questo
accordo sia nell'interesse degli azionisti, dei dipendenti e dei pazienti che
trarranno beneficio da questi trattamenti innovativi." Le potenziali
sinergie della nuova Società generano una forte posizione finanziaria,
consentono una significativa riduzione dei costi, rafforzano le capacità di
sviluppo in oncologia e incrementano i ricavi potenziali, grazie alla rete
commerciale americana ed all'allargamento del portafoglio prodotti. Cti e
Novuspharma condividono le priorità e la mission oncologica e hanno un mix di
competenze estremamente sinergico in grado di generare risparmi di costi nel
breve e nel lungo termine. Cti ha focalizzato le proprie attività sulla
scoperta, lo sviluppo e l'acquisizione di prodotti in fase avanzata di sviluppo
e nella commercializzazione di trattamenti innovativi in oncologia. Come
conseguenza di questo impegno strategico, la maggioranza delle attività di Cti
nelle aree di preclinica e di produzione è stata demandata a società terze
qualificate. La maggior parte dei prodotti in avanzato sviluppo clinico e i
composti in commercio o i loro principi attivi sono attualmente prodotti in
Europa. Per contro, l'esperienza di Novuspharma si è focalizzata
soprattutto sulle attività precliniche (chimica medicinale, sviluppo analitico,
farmacologia, tossicologia, farmacocinetica) e cliniche di fase I/II. La
strategia di Novuspharma prevede di portare i composti candidati fino alla fase
II di sviluppo clinico, offrendoli successivamente in licenza a partner
commerciali. Cti trasferirà la maggior parte delle attività di preclinica, Cmc
e sviluppo clinico di fase I/II presso la sede di Novuspharma a Bresso (MI) che
diventerà centro di eccellenza per tali attività e sede europea della Società.
Seattle continuerà a essere "casa madre" e qui verranno mantenute le
attività di scoperta e validazione di nuovi target e quelle di sviluppo clinico
avanzato di fase II/III e commercializzazione. La necessaria riorganizzazione a
seguito della fusione porterà ad una riduzione della forza lavoro complessiva
della nuova realtà nell'ordine delle 55-60 unità. Cti e Novuspharma S.p.A.
hanno costituito un team per l'integrazione che avrà lo scopo di ottimizzare le
sinergie operative e la riduzione dei costi identificati durante la discussione
del piano di fusione. Si prevede che nel periodo di transizione le attività
delle Società procederanno come precedentemente pianificato e che la fusione
non avrà alcun impatto negativo sulle varie sperimentazioni cliniche in corso.
Cti ha utilizzato come advisor finanziario Cibc World Markets Corp mentre l'advisor
di Novuspharma è stato S.G. Cowen Securities Corp
EDISON SCOPRE UN NUOVO GIACIMENTO DI GAS
NATURALE IN EGITTO
Milano, 18 giugno 2003 - Edison ha recentemente scoperto un nuovo giacimento
di gas naturale nella concessione di Rosetta, situata nelle acque prospicienti
il delta del Nilo. Il pozzo esplorativo denominato "Rosetta-11"
ha rinvenuto una struttura di notevoli dimensioni risalente al pliocene e potrà
essere riutilizzato per la successiva fase di produzione. Le attività
nella concessione di Rosetta sono condotte da una joint-venture di cui Edison
detiene una quota del 20%, Bg Group e Shell Egypt Nv il 40% ciascuna. Edison,
Bg Group e Shell Egypt Nv hanno già presentato alla compagnia di stato Egpc (Egyptian
General Petroleum Corporation) la richiesta per l'avvio delle attività di
sviluppo per questo nuovo giacimento, la cui approvazione è attesa per la fine
di quest'anno. Con questa recente scoperta nel pozzo
"Rosetta-11" si conclude il ciclo esplorativo nella Concessione
Rosetta avviato con successo nell'aprile 1997 e che, nel gennaio 2001, aveva
portato a produrre il primo gas naturale destinato al mercato egiziano. La
produzione, attualmente di 2,7 miliardi di metri cubi all'anno, viene
convogliata alla rete egiziana con una tubazione sottomarina lunga 66
chilometri.
ASM BRESCIA FIRMA UN PRELIMINARE PER
L'ACQUISTO DEL 100% DI QUATTRO SOCIETA' NEL SETTORE GAS
Brescia, 18 giugno 2003 - Lo scorso 13 giugno 2003 Asm Brescia S.p.A. ha
firmato un contratto preliminare vincolante relativo all'acquisizione del 100%
delle partecipazioni delle quattro società Tidone Gas srl, Alfa Metano srl,
Gastecnica Reggiana srl e Tidone Gas Energie srl, attive nella distribuzione e
vendita di gas. Il contratto definitivo sarà firmato entro il 15 luglio 2003, e
la sua esecuzione sarà subordinata all'esito della denuncia all'Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato . Il prezzo per l'acquisizione delle
partecipazioni ammonta a 32 milioni di euro al netto della Posizione Finanziaria
Netta Media degli ultimi dodici mesi. Da tale importo verranno detratti 500.000
euro per rettifiche così come stabilito in sede di due diligence. Il fatturato
ed il Margine Operativo Lordo aggregati ammontano rispettivamente a 22,908 e
4,821 milioni di euro, come risultante dagli ultimi bilanci approvati. Le società
sono titolari di 47 concessioni nelle provincie di Piacenza, Cremona,
Alessandria, Bergamo, Pavia e Lodi e, nel 2001, hanno venduto più di 73 milioni
di metri cubi di gas metano. Il numero di clienti complessivamente serviti al
31/12/2002 ammonta a 29.500 circa, mentre l'estensione delle reti è di circa
897 km. L'acquisto delle società di cui sopra costituisce per ASM Brescia
S.p.A. un ulteriore passo nell'attuazione delle strategie di crescita e di
consolidamento nel core business nel quale primeggiano la vendita di gas ed
elettricità. Renzo Capra, Presidente della Società, ha commentato: "Sono
molto soddisfatto di questa operazione che ci consente di crescere ulteriormente
sia nella distribuzione che nella vendita di gas metano. Intendiamo proseguire
nella nostra politica di utilizzo oculato delle risorse finanziarie di cui
disponiamo, senza affanno propagandistico, destinandole esclusivamente a quelle
iniziative, come queste, che manifestano una effettiva potenzialità di
creazione di valore".
FRANCESCO DI GIOVANNI NUOVO DIRETTORE
GENERALE DI ACEGAS
Trieste, 18 giugno 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della società,
presieduto dal dott.Guido Cace, ha nominato ieri il dott. Francesco Di Giovanni
direttore generale di Acegas. Francesco Di Giovanni, milanese di 46 anni, vanta
autorevoli esperienze professionali in qualità di amministratore delegato in
società del gruppo Shell e del gruppo Montedison, nonché una indiscussa
competenza finanziaria derivante dalla sua esperienza internazionale maturata
nel gruppo Montell ad Amsterdam, e nel gruppo Montedison a Milano e a New York.
Al termine della seduta Di Giovanni ha commentato: "Ringrazio il consiglio
di amministrazione per la fiducia che mi è stata accordata. Colgo questa
opportunità come una nuova e interessante sfida professionale calata in un
settore industriale estremamente stimolante, in un'azienda con grandi opportunità
di sviluppo".
LA COSTA AZZURRA OSPITA UN SEMINARIO
INTERNAZIONALE SUI PROCESSI AL PLASMA
Juan-les-Pins, 18 giugno 2003 - Un seminario internazionale sui processi al
plasma (CIP'2003 ) si svolgerà dal 29 giugno al 3 luglio ad Antibes
Juan-les-Pins (Francia). Lo scopo principale della manifestazione è
discutere le ultime tendenze in materia di ingegneria del plasma, studi di base
sul plasma, ricerche sulle interazioni superficiali e concetti di reattore al
plasma. I ricercatori, gli ingegneri e i produttori di apparecchiature
saranno invitati a commentare i seguenti argomenti: biomateriali; sterilizzazioni;
nano-miniaturizzazione; rivestimenti rigidi; eliminazione
degli inquinanti; apparecchiature industriali. Inoltre i
partecipanti avranno l'opportunità di seguire diversi corsi intensivi e forum
su argomenti che riguardano il settore della tecnologia al plasma. Infolink: http://www.vide.org/cip2003/cip2003.html
LA COMMISSIONE EUROPEA RICHIEDE UNA
VALUTAZIONE DEL PROGRAMMA MAP
Bruxelles, 18 giugno 2003 - La DG Imprese della Commissione europea ha
pubblicato un bando di gara per la valutazione esterna del programma pluriennale
a favore dell'impresa e dell'imprenditorialità, in particolare per le piccole e
medie imprese (Pmi), relativo al periodo 2001-2005. Nel dicembre 2000 è
stato adottato il programma pluriennale, di seguito denominato "Map",
a favore dell'impresa e dell'imprenditorialità e in particolare per le piccole
e medie imprese (Pmi), per un periodo di cinque anni (2001-2005) a partire dal
1o gennaio 2001. Si tratta di un programma quadro di attività aventi i
seguenti obiettivi: a. rafforzare la crescita e la competitività delle
imprese in un'economia internazionalizzata e fondata sulla conoscenza; b.
promuovere lo spirito imprenditoriale; c. semplificare e migliorare il
contesto amministrativo e normativo delle imprese per favorire in particolare la
ricerca, l'innovazione e la creazione di nuove imprese; d. migliorare il
contesto finanziario delle imprese, in particolare per le Pmi; e.
agevolare l'accesso delle imprese ai servizi di supporto, ai programmi e alle
reti a livello comunitario e migliorarne il coordinamento. Detti
obiettivi sono perseguiti mediante una serie di attività facenti capo ad una
delle seguenti tre tematiche: 1 - Elaborazione della politica: la
Commissione, in stretta collaborazione con gli Stati membri, si occupa
dell'analisi e dello studio di modalità per il miglioramento del contesto
generale in cui le imprese operano. 2 - La rete degli Euro Info Centre:
gli Euro Info Centre costituiscono un'interfaccia tra le istituzioni europee e
gli operatori locali. 3 - Gli strumenti finanziari: esistono 4 programmi,
3 dei quali sono gestiti dal Fondo europeo per gli investimenti, il cui
obiettivo specifico consiste nel migliorare il contesto finanziario delle
imprese, in particolare delle Pmi. Si richiede l'elaborazione di una
valutazione intermedia/finale e in questa fase, nei limiti del possibile, di una
valutazione ex post, poiché la conclusione del programma è prevista nel 2005.
Tale valutazione dovrà consentire alla Commissione di migliorare l'attuale
programma Map e di elaborare, in futuro, eventuali programmi successivi. La
persona che si occuperà della valutazione, pertanto, fornirà raccomandazioni
realistiche (basate su e supportate da dati concreti) in merito alle possibilità
di miglioramento della progettazione e dell'attuazione del Map, sia in relazione
alle sue attuali modalità sia in vista dell'eventuale elaborazione di programmi
futuri in un'Unione europea allargata. Per i informazioni : Commissione
europea Direzione generale per le Imprese E-mail: enterpr-policy@cec.eu.int
Per consultare il testo della gara d'appalto, visitare il seguente sito
Internet: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/100972-2003.htm
UN MINISTRO BRITANNICO ESORTA L'UE A
RAGGIUNGERE I TASSI DI CREAZIONE DI START-UP DEGLI USA
Bruxelles, 18 giugno 2003 - Secondo quanto affermato dal ministro britannico
per le Piccole imprese Nigel Griffiths a Belfast, il 16 giugno, l'UE deve
migliorare le sue prestazioni se vuole raggiungere i tassi di creazione di
imprese start-up degli Stati Uniti. Griffiths ha spiegato che il futuro
piano d'azione della Commissione europea, elaborato in risposta al Libro verde
sull'imprenditorialità, assumerà una funzione chiave nel rilanciare la
crescita delle start-up. Egli, inoltre, ha descritto brevemente alcuni settori
sui quali, a suo avviso, il piano dovrebbe concentrarsi. "Abbiamo
bisogno di maggiore flessibilità nell'utilizzo degli aiuti di Stato per
intervenire nei casi di mancato funzionamento del mercato. Alcune delle comunità
più svantaggiate si trovano in città dotate di scarsi finanziamenti
strutturali o situate in zone d'incentivazione", ha affermato Griffiths.
"Anche i gruppi sottorappresentati devono essere stimolati alla creazione
d'impresa. Negli Stati Uniti, per esempio, il 50 per cento delle nuove aziende
è avviato da donne. Se il tasso di creazione d'impresa delle donne fosse pari a
quello degli uomini, nel Regno Unito, avremmo 100.000 start-up in più ogni
anno", ha aggiunto il Ministro. Fra gli altri ambiti di cui la
Commissione dovrebbe occuparsi figurano: la promozione del capitale di
rischio; l'istituzione di una "Giornata dell'impresa" in tutti
i paesi dell'UE; la realizzazione di un processo di consultazione più
ampio e precoce per garantire alle piccole imprese maggiori possibilità di
influire sullo sviluppo delle politiche; - la riduzione dell'onta del
fallimento e l'offerta di una seconda possibilità agli imprenditori che, loro
malgrado, hanno fallito.
CONAD: CRESCE DEL 7,6% NEI PRIMI MESI DEL
2003 GIRO D'AFFARI AD OLTRE 6.000 MILIONI NEL 2002
Milano, 18 giugno 2003 - Conad chiude il 2002 con un giro d'affari di 6.008
milioni di euro realizzati attraverso la rete di vendita associata , formata da
1.273 supermercati Conad, 1.377 negozi di prossimità ad insegna
Margherita ed 11 ipermercati . La quota di mercato, che secondo le stime
Nielsen sfiora il 10%, pone il Gruppo al secondo posto assoluto nel
panorama della distribuzione italiana. Nel primo quadrimestre del 2003 ha
fatto registrare un incremento di fatturato del 7,6% ( rete costante)rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente, ponendo l'azienda in controtendenza
rispetto alla generale stasi dei consumi degli ultimi mesi. "Questi
risultati -commenta l'Amministratore Delegato Conad Camillo De Berardinis- sono
sicuramente il frutto di una strategia intrapresa già da tempo e che continua a
dimostrarsi premiante; la razionalizzazione della rete di vendita e di tutti i
processi lungo la filiera continua infatti a dare i propri frutti." La
strategia di canalizzazione della rete, che prevede diversi formati di vendita
per soddisfare differenti modalità di acquisto pur concentrando i maggiori
sforzi sul canale Conad (supermercati) si rivela inoltre assolutamente in linea
con le richieste dei consumatori. Infatti, per quanto riguarda i dati dei
consumi nel paese, il canale supermercati e piccoli supermercati concentra su di
sé il 54% del budget di spesa degli italiani, contro un 18,2% del canale iper
ed un 17% del canale tradizionale. "Anche nel 2003 i nostri sforzi-
prosegue De Berardinis- si focalizzeranno soprattutto sul canale supermercati,
dove collocheremo il 70% dei 77 milioni di euro che investiremo in nuove
aperture e ristrutturazioni." La specializzazione sul canale
supermercato non distoglie comunque l'attenzione del gruppo dallo sviluppo nel
comparto degli ipermercati, in cui Conad opera attraverso l'alleanza strategica
con il gruppo francese Leclerc. Inotre sono in cantiere attività
commerciali e imprenditoriali su scala internazionale. " non possiamo
dimenticare - dice infatti De Berardinis- che il nostro principale competitor in
Italia è una azienda leader in Europa" Si pensa inoltre alla
realizzazione di una centrale d'acquisto europea. Premiante anche la
strategia sulla marca commerciale, settore in cui Conad opera attraverso una
politica di segmentazione dei brand con l'obiettivo di caratterizzare e
differenziare l'offerta dell'insegna. Le circa 1300 referenze di prodotti
a marca propria (Conad, Percorso Qualità Conad, Conad da agricoltura biologica
e Sapori & Dintorni Conad) hanno prodotto un giro d'affari pari al 19% del
fatturato al dettaglio del gruppo. Di particolare interesse la
performance della gamma Sapori&Dintorni Conad, lanciata poco più di un anno
fa per diffondere su tutto il territorio nazionale i prodotti tipici regionali
italiani, che ha superato le 90 referenze ed ha raggiunto un fatturato di oltre
35 milioni di euro, dando così un notevole impulso anche al comparto dei
piccoli produttori locali di queste specialità. www.conad.it
I "BRAMBILLA D'ARABIA" CRESCONO
Milano, 18 giugno 2003 Si chiamano Mohamed, Salem, Ali, Ibrahim, Youssef. Sono loro alcuni dei 4.339 titolari di ditte individuali attive a
Milano e provincia, nati nei paesi dell'area del Mediterraneo. Rappresentano il
2,9% delle imprese individuali nella provincia. Ma solo a Milano città la
concentrazione sale, con oltre 2.500 "imprese mediterranee": il 4,5%
di tutte le imprese individuali attive in città. Quindi quasi un'impresa su
venti. Spopolano nei mercatini: è di origine araba il 4,8% degli ambulanti.
Nelle costruzioni (5,9%), e nei servizi immobiliari, noleggio informatica,
ricerca (4,6%). Sempre più presenti: passando dalle 3.523 alle 4.339 unità in
un anno, hanno registrato in provincia di Milano una crescita del 23,2%. E a
Milano gli egiziani per la prima volta superano i cinesi (2342 imprese contro
2057). Hanno scelto Milano: 2342 imprese ditte individuali a Milano su
4438 in tutta Italia. E dopo gli egiziani i più presenti: marocchini (1090) e
tunisini (371). L'elaborazione della Camera di Commercio di Milano
attraverso il Lab.Mim su dati del registro delle imprese al primo trimestre
2003, riguarda i titolari di impresa provenienti da Malta, Marocco, Algeria,
Tunisia, Libia, Egitto, Turchia, Cipro, Libano, Siria, Israele, Cisgiordania,
Giordania. E, da un'indagine su 100 imprese individuali milanesi con
titolare di origine araba, l'83% si sente milanese. Anche se vorrebbe più
cultura araba (19,6%) e più spazio per le altre religioni (20%). Ma anche aiuti
economici alle imprese in difficoltà (23,5%), visto il rallentamento degli
affari dovuto alla crisi in Medio Oriente (69%), con perdita di fatturato (17%
in media). E' emerso durante la seconda giornata della conferenza
"Laboratorio euro-mediterraneo, le linee di un'integrazione
possibile", tenutasi oggi in Camera di Commercio di Milano. Tra le
iniziative sul Mediterraneo promosse dalla Camera di Commercio, in attesa della
Banca Euromediterranea, la costituzione dell'Euro Med Fund, un fondo
Euromediterraneo per facilitare l'ingresso nell'area Nord Africana delle aziende
milanesi ed europee e lo sviluppo delle imprese locali. Ed anche la firma
dell'accordo tra Promos/Camera di commercio di Milano e World Bank per avviare
programmi di formazione nei paesi dell'area Med. Per il primo anno saranno
erogati 400.000 euro sia per predisporre e adeguare le necessarie facilities che
per svolgere attività di formazione a distanza. Questa mattina è stato
firmato l'accordo tra Adolfo Urso, vice Ministro Attività Produttive, Bruno
Ermolli presidente di Promos - azienda speciale per l'internazionalizzazione
della Camera di commercio di Milano, Rateb Shallah, Federazione delle Camere di
Commercio Siriane, Ghassan El-Rifai, Ministro dell'Economia e del Commercio
Estero della Siria, per stabilire un Syrian-Italian Business Council e
promuovere la cooperazione economica e tra le imprese. "Milano è
una città generosa da sempre, - ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della
Camera di Commercio di Milano - nella quale chi viene da fuori ed accetta le
regole del gioco non si sente ospite, ma diventa subito cittadino. Una città
che ha costruito la sua forza nel lavoro e nell'accoglienza, nel suo senso
civico e nella serietà, nel suo essere il luogo delle opportunità per la
realizzazione professionale ed umana. E Milano trova la sua forza come centro
naturale di attrazione del Mediterraneo, come dimostra la scelta di molti
imprenditori di origine nord africana e medioorientale che qui si concentrano. E
tutti sono allo stesso modo e con la stessa passione impegnati e protagonisti
nello sviluppo dell'economia del territorio". "Milano - ha
aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos - azienda speciale per
l'internazionalizzazione della Camera di commercio di Milano - è pronta a
svolgere il suo ruolo come la più importante "Capitale
dell'integrazione" fra le due sponde mediterranee. Oggi già contiamo 40
mila cittadini milanesi di origine araba, di cui, ben 35 mila provenienti
dall'Africa settentrionale. Milano è baricentrica e fa da cerniera tra Europa e
Mediterraneo". Imprese mediterranee a Milano: la crescita. Gli
imprenditori mediterranei, passando dalle 3.523 alle 4.339 unità, hanno
registrato in provincia di Milano una crescita complessiva del 23,2%. Maggiore
la variazione percentuale di Milano città (+24,5%), dove dai 2.059 imprenditori
del 2002 si è passati agli attuali 2.564. I settori. La maggior parte
delle imprese individuali "mediterranee" della provincia milanese
opera nel settore delle costruzioni (1.550 imprese: 35,7% del totale
provinciale) e nel commercio (1.207: 27,8%), ma anche tra le attività
immobiliari, dell'informatica e della ricerca (711: 16,4%), nel comparto
manifatturiero (309: 7,1%) e in quello dei trasporti (284: 6,5%). Il
Mediterraneo nel commercio a Milano. Fra commercio e attività ricreative, sono
718 le imprese che a Milano fanno conoscere i colori e i sapori del
Mediterraneo. Le attività commerciali (604; il 2,9% di tutte le ditte
individuali milanesi del commercio) sono soprattutto di tipo ambulante (269
imprese: il 37,5% del totale), e vendono soprattutto tessuti e
abbigliamento (83 imprese: 11,6%) e alimenti (18 imprese: 2,5%). Fra queste
un'impresa su tre (230 imprese: 32%) si occupa invece di intermediazione e
commercio all'ingrosso: vendono e comprano soprattutto abbigliamento e tessuti
(29 imprese: 4%) e alimentari (14 imprese: 1,9%). Anche le attività di
commercio al dettaglio (73 imprese: 10,2%) sono attive soprattutto nel campo
alimentare (63 imprese: 8,8%) e dell'abbigliamento (14 imprese: 1,9%). Fra
alberghi e ristoranti (51 imprese: 7,1%) e bar e locali notturni (63: 8,8%) sono
114 le "imprese mediterranee" del settore ricettivo e ricreativo a
Milano. Nel complesso esse rappresentano il 2,8% di tutte le ditte individuali
milanesi del settore.
GERMANWINGS - ULTERIORI 100.000 POSTI A
PREZZI CONVENIENTI. IBIZA NUOVA DESTINAZIONE DELL'ESTATE. PARTE LA
COLLABORAZIONE CON FLYLOCO.DE
Milano, 18 giugno 2003 - Germanwings, la prima compagnia low cost tedesca,
mette a disposizione ulteriori 100.000 biglietti a prezzi convenienti, a partire
da 19 euro, spese e tasse incluse, in aggiunta all'offerta abituale. I
biglietti potranno essere prenotati esclusivamente via internet, al sito
www.germanwings.com dalle 20.00 di mercoledì 18 giugno alla mezzanotte
di domenica 22 giugno e fino ad esaurimento posti. L'offerta è valida
per il periodo 1 luglio - 25 ottobre 2003. Dall'11 luglio al 14
settembre, inoltre, Germanwings collegherà il suo hub, Colonia, con Ibiza tre
volte a settimana, il giovedì, venerdì e sabato. I biglietti per Ibiza saranno
prenotabili da mercoledì 18 giugno al sito web della compagnia. "L'offerta
di Colonia e della sua regione per l'estate è davvero vasta: festival, concerti
open air, feste cittadine e molto altro ancora. Approfittando dell'ultima
offerta Germanwings chiunque può partire per visitare la nostra regione, anche
solo per qualche giorno. Con i nostri prezzi a partire da 19 euro, vale
la pena visitare il Reno e le sue bellezze, per poi magari proseguire, da
Colonia, verso le altre destinazioni Germanwings, Ibiza inclusa" ha
commentato Joachim Klein, Managing Director Germanwings. Germanwings ha
inoltre da poco firmato una collaborazione con FlyLoco.de, agenzia di viaggi low
cost online. Grazie alla nuova collaborazione, è ora possibile acquistare in
rete pacchetti per 25 destinazioni che comprendono volo, pernottamento e prima
colazione a partire da 111 euro. FlyLoco offre un'ampia scelta di viaggi a
prezzi convenienti, che ognuno può liberamente e individualmente costruire via
internet. Come per Germanwings, i prezzi FlyLoco sono comprensivi di tasse e
spese. "Con le nostre offerte di voli low cost abbiamo sicuramente
contribuito ad aprire nuove prospettive nella maniera di viaggiare di tantissime
persone" ha detto Joachim Klein. "Grazie alla collaborazione con
FlyLoco.de nasce ora una nuova offerta forfetaria secondo la filosofia low cost.
Siamo sicuri che questo modo di viaggiare conquisterà, nei prossimi mesi e
anni, una consistente fetta del mercato turistico". Germanwings, la
prima compagnia low cost tedesca, collega Colonia/Bonn con Milano (Malpensa),
Roma (Fiumicino), Bologna, Venezia, Barcellona, Berlino, Budapest, Dresda,
Edimburgo, Istanbul, Lisbona, Londra (Stansted), Madrid, Nizza, Parigi (Charles
de Gaulle), Praga, Salonicco, Smirne, Vienna, Zurigo e, dal 18 giugno, Atene. Su
tutti i voli Germanwings, indipendentemente dal periodo, verrà messo a
disposizione un alto contingente di posti a 19 e 29 Euro, comprese tasse e
spese. I voli possono essere prenotati via internet: www.germanwings.com,
telefonando al numero 06 65 684 024 o presso le agenzie di viaggio.
TRANSAVIA CHIUDE IN UTILE PER IL
VENTICINQUESIMO ANNO CONSECUTIVO SUPERANDO LA SOGLIA DEI 4 MILIONI DI PASSEGGERI
TRASPORTATI
Milano, 18 giugno 2003 - Il 31 marzo scorso Transavia airlines ha chiuso in
utile il proprio anno fiscale per il venticinquesimo anno consecutivo, un
risultato eccezionale nel mondo dell'aviazione. L'utile netto è stato di 11
milioni di euro (2001: 11.2 milioni di euro), mentre l'utile lordo ha raggiunto
i 16.9 milioni di euro (2001: 16.3 milioni di euro). Il fatturato è aumentato
del 7%, raggiungendo i 509.7 milioni di euro. Per la prima volta, inoltre, il
numero dei passeggeri trasportati ha superato la soglia dei 4 milioni. L'anno
fiscale 2002/2003 di Transavia è stato dominato dal riposizionamento
strategico: dall'inizio del 2003 la compagnia aerea ha concentrato i propri
sforzi prevalentemente sui voli charter, con la vendita del solo "posto a
sedere" a passeggeri individuali, e sui servizi di linea Basiq Air "point
to point". Riduzione dei costi L'introduzione di una
riduzione dei costi si rende necessaria per continuare ad operare in maniera
proficua con i voli charter e con il servizio low-cost Basiq Air. A questo scopo
sono già state prese alcune misure: per esempio, le prenotazioni per i voli
Basiq Air e per il servizio "only seat" sui voli charter devono essere
fatte - tramite internet o call centre - direttamente alla compagnia, e Basiq
Air non emette più biglietti, ma rilascia solo un numero di prenotazione. Anche
le misure di standardizzazione della flotta contribuiranno ad abbassare i costi:
con la fine del 2003, Transavia opererà solamente con Boeing 737-700 e Boeing
737-800. L'età media della flotta Transavia, la più giovane in Europa, è di
circa due anni e mezzo. All'inizio del 2003 sono stati effettuati
cambiamenti importanti nella compagnia, che hanno permesso a Transavia di
raggiungere una maggiore produttività impiegando una forza lavoro relativamente
contenuta. L'anno scorso, la compagnia ha aumentato la propria produttività
dell'8%, mentre il numero dei dipendenti è cresciuto solo del 2%. Per l'anno in
corso, si attende un ulteriore incremento della produttività. Il mercato
charter Transavia opera voli per 75 destinazioni durante l'orario estivo
e per 30 durante quello invernale. La scorsa stagione estiva registrato un
incremento della market share del 40%. In totale, sono stati operati più di
6.100 voli charter e sono state trasportate più di 2 milioni di persone. Grazie
alla formula a pagamento del servizio catering a bordo, Transavia è riuscita ad
operare un numero crescente di voli: i bassi costi resi possibili da questo
servizio permettono ai tour operator di offrire pacchetti a prezzi estremamente
interessanti. Servizio charter "Seat Only" A fine marzo
2003 Transavia ha cominciato ad offrire ai singoli passeggeri la possibilità di
prenotare direttamente, via internet o call centre, i soli posti a sedere sui
voli charter. In futuro, la compagnia prevede di rendere possibile ai propri
passeggeri la prenotazione diretta per circa la metà delle 75 destinazioni
sulle quali opera. Basiq Air Nel 2002/2003 Transavia ha operato
servizi di linea su 29 rotte verso 20 destinazioni, trasportando 2 milioni di
passeggeri. Basiq Air è la risposta Transavia alla crescente domanda di voli a
tariffe convenienti. Il successo del nuovo servizio è evidente dal numero di
prenotazioni, delle quali il 90% è on line. Questo dato rappresenta un
incremento, da 700.000 (anno fiscale 2001/02) a 900.000 prenotazioni (anno
fiscale 2002/03). Nel 2002 Basiq Air operava servizi per 6 destinazioni: da
allora sono state aggiunte 8 nuove rotte e maggiori frequenze di volo per più
destinazioni. La convenienza di prezzo e la puntualità dei voli di Basiq
Air - come dei voli charter in generale - riscuotono ampio successo. Previsioni La stagnazione economica attuale e le conseguenze della guerra in Irak hanno
contribuito a creare una situazione di estrema competitività delle tariffe,
anche per il difficile andamento del mercato medio-orientale. Inoltre, le
incertezze aumentano anche per l'andamento oscillante del dollaro e del prezzo
del carburante. Lo stato di fatto attuale non premette, quindi, di fare
previsioni sull'andamento del mercato, né di esprimere previsioni sui risultati
dell'anno a venire. Basiq Air è la compagnia low-cost di Transavia che
collega, in Italia, l'aeroporto di Amsterdam Schiphol con Milano Orio al Serio,
Pisa e Napoli. Le tariffe Basiq Air partono da 29 euro a tratta, tasse e spese
escluse. I voli possono essere prenotati via internet: www.basiqair.com o
telefonando al numero 02 69682615.
PRESENTATA IERI A ROMA, PRESSO IL
COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN MICHELE A RIPA, LA RELAZIONE SULL'ATTIVITÀ
DELL'ISVAP NELL'ANNO 2002.
Roma, 18 giugno 2003 - Forte è stato il richiamo del Presidente Giannini al
sistema assicurativo affinché persegua obiettivi di ricerca dell'efficienza e
dell'economicità attraverso uno sforzo di riorganizzazione delle strutture
aziendali: l'alto tasso di concentrazione per cui i primi cinque gruppi di
imprese assorbono oltre la metà dell'intero mercato italiano è accompagnato,
al loro interno, dall'eccessiva frammentazione di società e di marchi senza che
ciò sia ragione di specializzazione settoriale o commerciale. La restante quota
del mercato è, inoltre, appannaggio di una miriade di imprese di contenuta
dimensione che non riescono a realizzare auspicabili economie di scala. Nella
ricerca di assetti organizzativi ed operativi più congrui rispetto alle sfide
della concorrenza, rilevanti mutamenti sono intervenuti nelle strutture
proprietarie o di controllo di compagnie importanti, come Sai-Fondiaria,
Generali e Toro, seguiti dall'Isvap, oltre che con la massima attenzione, col
riserbo e la discrezione che costituiscono connotato di correttezza
istituzionale, avendo di mira l'unica preoccupazione che non ne derivi
pregiudizio all'autonomia gestionale ed alla solidità finanziaria delle
imprese, a tutela dei diritti degli assicurati e dei danneggiati. Il
Presidente ha messo in evidenza che sul piano della solidità e stabilità la
situazione del settore assicurativo nel nostro Paese non desta preoccupazioni,
al contrario di quanto accade negli Stati Uniti ed in altri Paesi europei: su
tale aspetto i monitoraggi costanti dell'Isvap rilevano che al 31 marzo 2003 la
composizione degli investimenti è stata ancora più prudente, con una
percentuale di azioni e quote di imprese ed Oicr pari al 7,8% del totale degli
investimenti. L'Organo di vigilanza è intervenuto quando necessario per
obbligare le compagnie carenti al rispetto delle prescrizioni sul margine di
solvibilità: il totale degli interventi complessivamente rivolti, per le
diverse fattispecie, alle imprese sono stati 14, ed hanno prodotto immissioni di
capitali e di altri apporti finanziari per oltre 290 milioni di euro ed
assunzione di impegni per il conferimento di ulteriori 180 milioni di euro. Il
margine di solvibilità delle imprese danni al 31 dicembre 2002 è stato pari a
14.867 milioni di euro a fronte di quello minimo richiesto nella misura di 5.130
milioni di euro, mentre per le imprese vita è stato pari a 18.425 milioni di
euro, rispetto a quello minimo di 7.970 milioni di euro. Ne risulta confermato
che il sistema assicurativo, sul piano dell'affidabilità patrimoniale, merita
la fiducia delle istituzioni e del mercato. Significativa l'attività
ispettiva svolta presso le strutture delle imprese: 3.208 giornate nel 2002, con
un incremento di circa il 60% rispetto all'anno precedente. In tale
ambito, il Presidente ha formulato l'auspicio di poter disporre, eventualmente
con l'ausilio della Guardia di Finanza, di poteri di accesso totale a qualsiasi
dato o informazione presente nell'azienda. Vivo apprezzamento è stato
espresso per gli esiti positivi ottenuti dalla collaborazione ed integrazione
fra le attività assicurativa e bancaria: è stato merito delle Autorità dei
due settori assecondare lo sviluppo di modelli di bancassurance, in maniera
concertata e, dati i risultati conseguiti, efficace. Nel prosieguo questa
collaborazione non potrà che aumentare e sostenere ulteriormente lo sviluppo
del settore. Nel corso del 2002 si è consolidato il trend espansivo del
Ramo vita, incrementatosi nel livello dei premi del 16,5% in termini reali
rispetto al 2001, a conferma del ruolo di solido presidio della ricchezza che i
risparmiatori attribuiscono al settore assicurativo nazionale rispetto alla
situazione delle imprese di altri Paesi dell'Europa continentale. Il
Presidente Giannini ha richiamato il mercato alla cautela nella scelta
dell'utenza cui proporre polizze che trasferiscono all'assicurato rischi
finanziari di cui non sempre è agevole prevedere la misura; è dei giorni
scorsi un provvedimento (Circolare n. 507D/2003) che vieta il collegamento delle
prestazioni relative ai contratti index linked ad indici o altri valori
mobiliari che siano costituiti o comunque collegati a titoli provenienti da
operazioni di cartolarizzazione, effettuate anche in maniera sintetica ovvero a
derivati del credito. L'Isvap prospetterà a breve strumenti di valutazione e
misurazione sintetica delle più significative caratteristiche dei diversi
prodotti assicurativi al fine di darne immediata rappresentazione grafica agli
utenti. Quanto all'andamento del mercato nei Rami Danni, meno accentuata
ma pur sempre consistente, è stata la crescita della raccolta premi aumentata
in termini reali del 5,7% rispetto al 2001. I risultati dell'esercizio 2002
relativi alla Rca costituiscono una conferma delle considerazioni espresse lo
scorso anno relative all'esistenza dei presupposti tecnici per interrompere la
spirale degli aumenti tariffari: i premi sono aumentati dell'8,5% ed il costo
dei sinistri è rimasto stabile e per la prima volta il Ramo Rc Auto ha
realizzato un risultato positivo per circa 170 milioni di euro, dovuto ad un
forte incremento dei premi in presenza di una frequenza stabile dei sinistri.
Peraltro, considerando anche il risultato del ramo Corpi veicoli terrestri il
risultato del comparto auto arriva a 1.114 milioni di euro. Occorre,
quindi, puntare con decisione verso la graduale riduzione delle tariffe Rc Auto
realizzando ogni investimento per ridurre l'entità dei risarcimenti cui
contribuirà anche la legge n. 273/2002 (Riforma Rc Auto). Sulla base
delle sanzioni irrogate alle imprese per l'incompletezza dei dati forniti alla
Banca dati sinistri aperta alla consultazione della Magistratura, delle Forze
dell'Ordine e, a far data dal 15 aprile 2003, delle imprese, sono emerse carenze
organizzative ed informative diffuse che dovranno essere rapidamente eliminate. Il Presidente Giannini ha segnalato altresì la rarefazione della presenza
delle strutture liquidative delle imprese sul territorio con particolare
riferimento al Sud: ad esempio, in Campania il numero di veicoli per punto di
contatto è pari a 13.688 a fronte di una media nazionale di 6.292. Ciò è
frutto di una logica, non agevolmente comprensibile, che sembra ridurre il
presidio ed il servizio nelle aree più delicate. Sempre con riferimento
al Ramo RC Auto è stato ricordato l'utile apporto offerto al dibattito
dall'indagine conoscitiva dell'Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato, apporto che merita ulteriori approfondimenti ed osservazioni a
vantaggio del settore e dei consumatori. Forte, infine, il richiamo
rinnovato alle imprese affinché doverosamente incidano in modo significativo,
con adeguati investimenti, sull'efficienza della propria organizzazione e
perseguano con maggiore incisività l'istituzione di un vero e proprio Ombudsman
al fine di ottenere, anche per questa via, una maggiore considerazione da parte
dell'utenza. In ogni caso, l'attività dell'Istituto è stata ampia ed efficace,
con 34.229 segnalazioni gestite, 22.300 contatti telefonici ed il ricevimento di
630 consumatori con l'emanazione di 4.430 provvedimenti sanzionatori relativi ai
rami danni.
CHI DA' I NUMERI: L'ISVAP,L'ANIA,L'ISTAT O
IL MINISTERO? CHI HA INTASCATO 250 MILIONI DI EURO (500 MILIARDI DI LIRE) DEL
FONDO VITTIME DELLA STRADA,"DESAPARECIDI" ANCHE DALLA RELAZIONE ISVAP?
Roma, 18 giugno 2003 - Che esistessero i presupposti per un calo delle
tariffe Rc Auto, che in Italia restano tra le più elevate d'Europa, accentuando
la crisi del mercato automobilistico e delle due ruote (per assicurare un
motorino,spesso vengono imposti premi di 1.000 euro,il doppio del valore del
bene assicurato pari a 500 euro), lo sapevamo da tempo,non c'era bisogno del
rapporto Isvap, una relazione sul nulla, visto che ha scientificamente sorvolato
sulle grandi questioni che interessano i cittadini: fondo vittime della
strada,la cui riduzione di 1,5 punti, pari a 250 milioni di euro è sparita
anche dalla relazione Isvap; il decreto truffa Rc Auto; le mancate diminuzioni
tariffarie commisurate alla riduzione della sinistrosità, i lauti bilanci delle
compagnie (il settore torna in positivo...,non essendo mai stato negativo con la
dilatazione delle riserve sinistri !) conseguite sulla pelle degli assicurati;
ecc. Ma chi dà i numeri sulla Rc Auto ? Il Presidente dell'Isvap, che ha
certificato una crescita del settore dell'8,5 per cento; quello dell'Ania
Desiata, che ha detto che la crescita è del 6 per cento; l'Istat, che ha
fotografato un aumento delle tariffe Rc Auto del 7,7 per cento nei primi 3 mesi
del 2003, o Ministero Attività produttive ed Isvap, che hanno affermato che ci
sono state diminuzioni ? Siamo alle solite,con l'attuale dirigenza dell'Isvap,
gli assicurati non hanno alcuna tutela,come quella offerta dall'Antitrust, una
delle poche autorità serie e rigorose che però non ha il compito di vigilare
sulle assicurazioni ! "La relazione sul nulla" presentata oggi
dal presidente dell'Isvap, piuttosto che dare garanzie sui diritti di 40 milioni
di assicurati, vilipesi dalla totale assenza di una corretta vigilanza, promette
di affidare ad un fantomatico "ombdusman assicurativo" la soluzione
delle controversie: vista che al San Michele oggi era attivata l'aria
condizionata, tale proposta,vero e proprio "ballon d'essai", non può
essere ascrivibile ad un colpo di caldo ! L'Intesa dei Consumatori
aspetta proposte concrete dal settore e dal Governo,non fidandosi
"sicuramente" delle certezze espresse da Isvap e ministero,che non
hanno fatto abbassare le tariffe di un centesimo,ma al contrario hanno fatto
conseguire utili consistenti alle compagnie e riserve sinistri ancor più
elevati rispetto alle medie europee.
UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHIEDE UNO
STUDIO DI FATTIBILITÀ SUI TEST DI SICUREZZA DEI VEICOLI
Bruxelles, 18 giugno 2003 - La commissione per i trasporti del Parlamento
europeo ha chiesto alla Commissione europea di condurre uno studio di fattibilità
sui test volti a misurare l'efficacia delle modifiche apportate ai veicoli al
fine di ridurre il numero di vittime e di feriti gravi fra i pedoni coinvolti in
incidenti stradali. La Commissione ha proposto una serie di misure volte
a ridurre la gravità delle lesioni subite dai pedoni coinvolti in incidenti con
veicoli a motore che circolano ad una velocità massima di 40 km/h. Ogni anno,
circa 8.000 pedoni e ciclisti vengono uccisi e 300.000 rimangono feriti nell'UE
a causa di incidenti stradali. Le proposte della Commissione mirano a ridurre il
numero di morti e feriti, attraverso una serie di modifiche da apportare alla
costruzione della parte anteriore dei veicoli, soprattutto al cofano e ai
paraurti. Si stima che 2.000 decessi potrebbero essere evitati attuando le
proposte della Commissione. I veicoli modificati saranno testati in due
fasi, nel 2005 e 2010. I test valuteranno se le modifiche consentono di ridurre
le lesioni invalidanti agli arti inferiori, causate dall'impatto con la parte
anteriore del veicolo, e le ferite mortali alla testa, prodotte dall'urto contro
il cofano del veicolo. La commissione parlamentare ha chiesto alla
Commissione di condurre uno studio indipendente di fattibilità su questi test
entro il luglio del 2004. Pur apprezzando le proposte della Commissione,
l'eurodeputato olandese Herman Vermeer ha affermato, il 12 giugno, che la
direttiva dovrebbe far parte di un pacchetto più ampio di misure adottate
dall'industria e dagli Stati membri, basate sulle migliori prassi, al fine di
migliorare la sicurezza dei pedoni prima, durante e dopo l'incidente.
NIENTE IRAP PER LE NUOVE IMPRESE DI
GIOVANI E DONNE BENEFICIO DI 300 MILIONI PER L'ECONOMIA LOMBARDA. IL REGOLAMENTO
SUL BURL
Milano, 18 giugno 2003 - Un beneficio economico di circa 300 milioni di euro
in tre anni per il sistema economico lombardo. Questi gli effetti dell'esenzione
totale dell'Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) per le nuove
imprese costituite da giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni e da donne
fino ai 45 anni d'età. Il regolamento attuativo del provvedimento, previsto
dalla Finanziaria regionale, sarà pubblicato sul prossimo numero del Bollettino
Ufficiale della Regione (Burl). "Abbiamo calcolato - spiega
l'assessore alle Risorse e al Bilancio, Romano Colozzi - che, per ogni mille
imprese costituite grazie alla questa iniziativa, l'economia lombarda gode di un
risparmio di 10 milioni di euro. Siamo convinti che questa forma di sostegno
all'imprenditoria possa avere un notevole effetto moltiplicatore per l'economia
produttiva e per l'occupazione. Si tratta della prima manovra di esenzione
totale dell'Irap nel nostro Paese, che la Regione Lombardia ha deciso di
adottare seguendo i principi introdotti dalla riforma del Titolo V della
Costituzione". Queste, in sintesi, le indicazioni dettate dal
regolamento in fase di pubblicazione: - sono totalmente esenti dal
pagamento dell'Irap le imprese, le cooperative di produzione e lavoro, le
attività commerciali che si costituiscono nel corso del 2003, composte
prevalentemente da giovani fra i 18 e i 30 anni e da donne fra i 18 e i 45 anni,
che risiedono in Lombardia dal 1° gennaio 1998; l'esenzione è estesa
per gli anni 2003, 2004 e 2005; le imprese devono avere sede legale,
amministrativa e operativa nei Comuni della Lombardia L'Irap è dovuta
non solo sui profitti, ma anche sulle forme d'indebitamento bancario. "Per
questo - aggiunge l'assessore Colozzi - abbiamo pensato di eliminarla
completamente per questo tipo di imprese, ben conoscendo le difficoltà che i
giovani imprenditori incontrano soprattutto nel corso dei primi tre anni. Un
provvedimento di questo tipo, rivolto soprattutto ai giovani, è un messaggio di
fiducia rivolto ad un settore dell'economia lombarda capace di sprigionare
energie nuove e positive".
GENOVA 2004: PRESENTATO IL
PROGRAMMA AI RAPPRESENTANTI DELLE COMMISSIONI CULTURA DI CAMERA E SENATO A
PALAZZO SAN MACUTO A ROMA. L'INCONTRO È STATO PRESIEDUTO DALL'ON. ALFREDO
BIONDI, VICE PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI; INTERVENTO DELL'ON. GIULIANO
URBANI, MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI.
Genova,18 giugno 2003 - Si è svolta a Roma, presso la Sala del Refettorio
di Palazzo San Macuto, la presentazione del programma di Genova 2004
Capitale Europea della Cultura alle Commissioni Cultura di Camera e Senato.
Saranno presenti i parlamentari liguri. Nel corso della presentazione -
che si è svolta alla presenza dell'On. Alfredo Biondi, Vice Presidente della
Camera dei Deputati e dell'On. Giuliano Urbani, Ministro per i Beni e le Attività
Culturali - Giuseppe Pericu, Sindaco di Genova e Presidente del Comitato Genova
2004, ha illustrato gli interventi strutturali in fase di realizzo e i
principali appuntamenti e le manifestazioni che costituiscono la proposta
culturale di Ge Nova nel prossimo anno. Oltre al Sindaco Giuseppe Pericu,
erano presenti i rappresentanti del Comitato Genova 2004: Sandro Biasotti -
Presidente della Regione Liguria, Alessandro Repetto - Presidente della
Provincia di Genova, Fabio Capocaccia - Segretario Generale dell'Autorità
Portuale di Genova, Vito Piergiovanni - Università degli Studi di Genova, Paolo
Odone - Presidente della Camera di Commercio di Genova. Inoltre hanno
partecipato Liliana Pittarello - Soprintendente Regionale per i Beni e le
Attività Culturali della Liguria, Anna Maria Buzzi - Segretariato Generale del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Davide Viziano e Enrico Da Molo,
rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato della Società Genova 2004
srl. L'appuntamento di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura a Roma
assume particolare rilievo in quanto sottolinea l'importanza, per l'intero
Paese, dell'appuntamento genovese. Si ricordi, infatti, che la prossima
occasione in cui una città italiana sarà Capitale Europea della Cultura, si
verificherà solo nel 2019. Con l'appuntamento odierno, Genova e il
Parlamento Italiano hanno portato all'attenzione pubblica il percorso intrapreso
dalla città, che passa attraverso un significativo programma di
riqualificazione urbana e di rinnovamento culturale. Al Programma di
Genova 2004 Parlamento, Governo, Enti locali hanno tutti contribuito. Molti
soggetti privati stanno valutando l'opportunità di sponsorizzare Genova 2004.
Ad oggi hanno garantito il proprio supporto: Alitalia, Amga, Compagnia San
Paolo, Coop Liguria, Costa Crociere, Finmeccanica, Fondazione Cassa di Risparmio
di Genova e Imperia. www.genova2004.it
GIORGIO ARMANI APRE LA NUOVA BOUTIQUE IN
VIA CONDOTTI A ROMA
Roma, 18 giugno 2003 - Riapre al pubblico giovedì 19 giugno la boutique
Giorgio Armani di via Condotti 77 a Roma, completamente ristrutturata e
rinnovata. Giorgio Armani ha collaborato con l'architetto Claudio
Silvestrin nel creare un ambiente moderno, senza tempo, accessibile, in
continuità con la bellezza e la semplicità degli altri negozi Giorgio
Armani nel mondo. La boutique, che si dispone su tre piani, per un totale
di circa 500 metri quadrati, ha linee essenziali ed eleganti date dal
contrasto tra la purezza della bianca pietra di St. Maximin e lo scuro
ebano dell'arredamento. Nel negozio sono in vendita, al primo piano la
collezione Giorgio Armani uomo, al secondo piano la collezione Giorgio
Armani donna e al piano terra la completa gamma di accessori per lui e
per lei. "Sono molto orgoglioso di questa boutique poiché siamo
riusciti a creare un meraviglioso equilibrio tra la bellezza della via e
l'estetica moderna delle nostre collezioni. Un equilibrio che riflette
l'atmosfera unica di Roma", dice Giorgio Armani.
CONVEGNO: "ETICA E AMBIENTE,
DISCIPLINE A CONFRONTO PER UN CONFRONTO SOSTENIBILE". INTERVIENE IL
CARDINALE DIONIGI TETTAMANZI
Milano, 18 giugno 2003 - Un'importante giornata di studi per affrontare il
rapporto tra etica ed ambiente attraverso diversi punti di vista: scientifico
giuridico, sociologico e psicologico, con l'aiuto di docenti italiani e
stranieri e con la partecipazione del cardinale di Milano, Sua Eminenza Dionigi
Tettamanzi E' l'obiettivo del convegno "Etica e Ambiente. Discipline
a confronto per un confronto sostenibile", che si svolgerà mercoledì 18
giugno. A promuovere l'iniziativa sono la fondazione culturale "Ambrosianeum"
e la Fondazione "Lombardia per l'Ambiente" I lavori saranno introdotti
da Marco Garzonio e Giovanni Bottari, rispettivamente presidenti dell'Ambrosianeum
e della Fondazione Lombardia per l'Ambiente. Interverranno tra gli altri
Renato Angelo Ricci, presidente onorario della Società Italiana di Fisica,
Bruno Coppi del Mit di Boston, il teologo Gian Luigi Brena e il filosofo Giulio
Giorello. Al termine dell'incontro, verrà inoltre discussa la possibilità
di realizzare un "Forum" permanente sul tema "etica e
ambiente" e alcuni masters universitari specificamente dedicati. Mercoledì
18 giugno, ore 9,30-17 Fondazione culturale Ambrosianeum via delle
Ore 3, Milano
CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI PER
DISOCCUPATI
Terni, 18 giugno 2003 - La Provincia di Terni offre la possibilità ai
disoccupati Iscritti Alla Legge 181 residenti nella Provincia di ottenere un
finanziamento pubblico - "bonus formativo" - per frequentare gratuitamente un corso di formazione finalizzato allo sviluppo di competenze
professionali. Per richiedere il bonus ci si potrà recare c/o il
"Centro per l'impiego" provinciale (Via Annio Floriano, 16 - Terni) o consultare
il catalogo dell'offerta formativa pubblicato sul sito
web all'indirizzo www.provincia.terni.it per individuare un corso di specifico
interesse. Gli interessati dovranno presentare al Servizio Politiche Formative e
del Lavoro della Provincia di Terni una richiesta redatta su apposito formulario
che sarà oggetto di valutazione per un'eventuale assegnazione del bonus. La
Tekna Informatica e la Expert Informatica hanno istituito un apposito servizio
di assistenza alla compilazione del formulario da presentare alla Provincia di
Terni. Il Servizio Politiche del Lavoro valuterà e eventualmente assegnerà il
finanziamento. I corsi finanziabili sono quelli inseriti nel catalogo
ufficiale dell'offerta formativa dell'amministrazione provinciale tra cui
le nostre attività di alta specializzazione informatica mirate anche
all'ottenimento delle certificazioni internazionali. Il servizio di
assistenza delle due società potrà essere contattato attraverso i siti web
www.teknainformatica.com e www.expertinformatica.it
La richiesta del bonus potrà essere presentata a partire dal 30 Giugno
2003. Resta inoltre ancora possibile presentare domanda per l'ottenimento del
bonus formativo per gli occupati.
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