MARKETPRESS
QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità
2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

MARTEDI'
27 MAGGIO 2002

pagina 1

VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO 

A SOLI 200 € 

AL MESE ?

TELEFONATECI ALLO 
02 40 91 84 11

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

LA COMMISSIONE EUROPEA PREPARA GLI ORIENTAMENTI PER IL VERTICE MONDIALE SULLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE

Bruxelles, 27 maggio 2003 - La Commissione europea ha adottato una comunicazione che chiarisce la posizione e gli obiettivi dell'Ue in vista dell'imminente Vertice mondiale sulla società dell'informazione (Wsis). Il vertice delle Nazioni Unite, che si terrà a Ginevra (Svizzera) dal 10 al 12 dicembre, intende aiutare i paesi a comprendere i benefici socio-economici che deriverebbero da una più completa integrazione della società dell'informazione nelle politiche nazionali. L'UE potrà cogliere l'occasione del vertice per illustrare meglio le sue politiche in materia di società dell'informazione, mettendo a disposizione le sue esperienze e impegnandosi ad aiutare i paesi in via di sviluppo e le economie emergenti in questo ambito. Il vertice prevede l'adozione di una dichiarazione politica e di un piano d'azione volti a sviluppare un approccio comune alla società dell'informazione. La comunicazione della Commissione delinea alcuni orientamenti di base nell'intento di fornire un contributo alla stesura della dichiarazione e del piano d'azione. La comunicazione afferma che i diritti fondamentali dell'uomo, e più propriamente il diritto all'istruzione, il diritto di accesso all'informazione e il diritto alla libertà d'opinione e d'espressione dovrebbero costituire il fulcro della dichiarazione e del piano di azione del vertice. Quale conseguenza di tali principi basilari, la comunicazione sottolinea l'esigenza di un sostegno politico agli investimenti nelle risorse umane e nello sviluppo delle capacità. Inoltre, il progresso verso la società dell'informazione può essere raggiunto solo applicando gli strumenti adeguati. Alla luce di questo, la comunicazione rileva che la dichiarazione del vertice dovrebbe concentrarsi sull'importanza di sviluppare quadri normativi coerenti per coinvolgano tutti i soggetti interessati, nonché e-strategie nei settori dell'e-Government, e-Learning, e-Health and e-Business. Gli orientamenti della comunicazione saranno ulteriormente discussi nel corso del Consiglio "Telecomunicazioni", che si svolgerà il 5 giugno allo scopo di definire una posizione comune dell'UE al Vertice.

SECONDO BUSQUIN, FAVORIRE LA SENSIBILIZZAZIONE SUI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE È FONDAMENTALE PER LA R&S EUROPEA
Liegi, 27 maggio 2003 - Alla conferenza Patlib dedicata all'informazione in materia di brevetti, tenutasi il 21 maggio a Liegi (Belgio), il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha sottolineato l'importanza di migliorare la formazione e lo scambio di informazioni tra ricercatori sulle problematiche relative ai diritti di proprietà intellettuale. Nel discorso di benvenuto, Busquin ha affermato che per aumentare la base di ricerca ed innovazione dell'Europa ed intensificare i rapporti tra università ed industria, i ricercatori devono essere meglio informati sulle questioni connesse alla proprietà intellettuale. Per quanto riguarda il ruolo della Commissione nel promuovere il trasferimento delle informazioni, Busquin ha fatto riferimento alle misure inserite nel piano d'azione dell'UE per la ricerca al fine di elevare gli investimenti in questo settore al tre per cento del PIL. Tali misure riguardano i rapporti tra università ed industria e le questioni sulla proprietà intellettuale. "La Commissione propone, ad esempio, di imporre per gli studenti delle facoltà scientifiche, ingegneristiche ed economiche, una formazione di base in materia di proprietà intellettuale e di trasferimento tecnologico", ha affermato il Commissario. Accanto a tali misure, il piano d'azione mira anche all'elaborazione di linee guida europee per la gestione e la valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale negli istituti di ricerca pubblici e nei partenariati pubblico/privato. Inoltre si prevede che altre iniziative dell'UE, quali il brevetto comunitario e la comunicazione della Commissione sul "Ruolo delle università nell'Europa della conoscenza", contribuiscano a migliorare il sistema di concessione dei brevetti e a favorire la sensibilizzazione sulle problematiche relative ai diritti di proprietà intellettuale.

"RAPPORTO ASSINFORM 2003" - STANCA: "PIÙ ICT PER MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ DELLE IMPRESE" IMPRESCINDIBILE UN "PATTO PER L'INNOVAZIONE" A LIVELLO NAZIONALE
Milano, 27 maggio 2003 - All'Italia serve una presa di coscienza generale e diffusa che l'Ict, ossia l'Information and Communication Technology, è fattore essenziale e trainante per migliorare la produttività delle imprese e, di conseguenza, le stesse performances dell'intero sistema economico nazionale e la sua competitività. È la sollecitazione fatta da Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, alla presentazione del "Rapporto Assinform 2003", a Milano. Dopo aver ricordato che "il nostro Paese si è 'distratto' dopo la bolla speculativa di tre anni fa, quando il Nasdaq aveva toccato il suo massimo storico, anche perché l'innovazione non anima né le piazze né i salotti televisivi", Stanca ha insistito sulle caratteristiche positive dell'Ict, "la quinta rivoluzione industriale", che ha innescato un'onda lunga che continua ad essere cavalcata. Ma ha anche sottolineato che "in tutte le rivoluzioni tecnologiche, dal vapore alla ferrovia, dall'energia elettrica e chimica sino all'automobile, abbiamo assistito al paradosso della produttività, i cui effetti positivi non sono immediatamente visibili a livello macroeconomico". Citando l'intervento del presidente della Confidustria, Antonio D'Amato, all'assemblea del 22 maggio, quando ha affermato che "le frontiere della crescita sono oggi la ricerca, l'innovazione, la formazione del capitale umano. Sono un'efficiente sistema di infrastrutture e di logistica , l'uso intelligente di tecnologie informatiche. Confindustria ha scelto di battersi per la modernizzazione ... per diffondere la cultura dell'innovazione", il ministro Stanca ha detto che "è fondamentale ridurre l'attuale gap culturale, dato che gli investimenti in Ict incidono ormai fra il 40 ed il 50% sugli aumenti di produttività". Ed invece "le aziende italiane continuano a soffrire di un deficit di innovazione che pesa sulla competitività del Paese. Tanto che il 70% delle nostre aziende non ha adottato applicazioni in rete perché le ritiene 'inutili' e l'Italia è al penultimo posto in Europa nell'adozione del commercio elettronico". È in tale scenario che si pone la necessità di un intervento governativo, importante ma non risolutivo. Lo stesso ministro Stanca ha ricordato di aver firmato recentemente con il collega Antonio Marzano un protocollo per un intervento strutturale per l'innovazione nelle imprese, soprattutto quelle medie e piccole, mediante sostegni permanenti nel tempo, di facile accesso e focalizzati sull'innovazione. Ma proprio perché l'azione governativa non è esaustiva, Stanca ha rilanciato l'esigenza di un "patto per l'innovazione', che veda coinvolti tutti i soggetti per rilanciare e consolidare l'innovazione in Italia. Non tanto per sostenere la nostra industria, che ha potenziali rilevanti in un momento congiunturale sfavorevole, quanto per fornire impulso alle imprese che non innovano". E, quindi, ha proseguito il ministro Stanca, "con il 'patto per l'innovazione' tutti devono fare la loro parte e farla assieme: le istituzioni centrali e locali, per creare il contesto; la scuola e l'università, per generare professionalità in linea con la domanda; la ricerca integrata per sostenere la competitività del sistema Italia; la finanza, per rendere disponibili capitali di rischio con modalità innovative; la Pubblica Amministrazione, per un uso intelligente della domanda pubblica e come facilitatore dell'innovazione; il mondo delle imprese, perché abbracci con la cultura del rischio anche quella dell'innovazione e, non ultimo, il mondo della comunicazione affinché accenda i riflettori e apra il dibattito su questo importante tema".

RAPPORTO ASSINFORM 2003: IL MERCATO ICT STENTA, MA LA NET ECONOMY E' REALTÀ. SERVE PIÙ SPINTA ALL'INNOVAZIONE
Milano, 27 maggio 2003 - Il mercato italiano dell'informatica e delle telecomunicazioni ristagna. Dopo un ciclo espansivo che ha cambiato gli stili di vita e il modo di fare impresa. La vera sfida comincia ora: serve un nuovo Patto per diffondere l'innovazione nel sistema, coinvolgendo la piccola impresa e accelerando i programmi di e-Government. "La net economy lavora in concreto e nel silenzio" - questo è il tema scelto da Assinform - Associazione Nazionale Produttori Contenuti Tecnologie e Servizi per l'Informazione e la Comunicazione - per il Convegno di presentazione del Rapporto Annuale sull'Informatica e le Telecomunicazioni in Italia, aperto dall'Amministratore Delegato di Borsa Italiana, Massimo Capuano, e al quale è intervenuto il Ministro per l'Innovazione Lucio Stanca. Pubblicato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e di riferimento per studiosi, manager e amministratori pubblici, il Rapporto Assinform ha messo in luce cambiamenti sostanziali nell'evoluzione del mercato, che proiettano il nostro sistema-paese in una prospettiva nuova. "È sempre più marcato il dualismo tra imprese medio grandi, che si misurano con i modelli della net-economy e che si rafforzano, e il gran numero di piccole imprese che stenta a tenere il passo con le sfide dell'innovazione - ha esordito il presidente di Assinform Giulio Koch - Così come netto è il divario tra Nord e Sud in termini di investimenti in nuove tecnologie". Il Rapporto Assinform rileva la fine di un ciclo espansivo importante. La contrazione per l'intero mercato Ict è infatti contenuta (-0,5%), ma significativa. Essa va raffrontata con la crescita dell'8,3 % del 2001 e del 12,8 % del 2000 e va interpretata alla luce della frenata di tutte e due le componenti del mercato: telecomunicazioni e informatica. Le telecomunicazioni hanno generato nel 2002 un volume d'affari pari a 40.170 milioni di Euro, in crescita di un modesto 0,4 % (contro l'8,5 del 2001 e il 12,9 del 2000). L'informatica si è attestata a quota 20.036 milioni, con una regressione del -2,2 % (contro una crescita dell'8 % nel 2001 e del 12,6 nel 2000). "Anche l'andamento del primo trimestre del 2003 conferma l'arresto di un'espansione che ha caratterizzato l'ultimo decennio in Italia, cambiando gli stili di vita delle persone e il modo di lavorare delle aziende, grazie alla diffusione di decine di milioni di cellulari e di milioni di connessioni Internet. - ha commentato Koch - I vantaggi conseguiti dalle imprese che hanno investito e che continuano ad investire in Ict sono evidenti, così come è noto che nel settore operano oltre il 5 per cento degli occupati in Italia. Per il rilancio degli investimenti, a vantaggio della competitività del Sistema, servono nuove capacità di analisi e di proposta. Serve un nuovo Patto per l'Innovazione, che coinvolga imprese, autorità di Governo e i sistemi del credito e della formazione." Assinform invoca altresì scelte più lungimiranti da parte del Legislatore. Il positivo sviluppo dei programmi di e-Government, che ha portato al pieno coinvolgimento di molti Enti Locali nella modernizzazione della PA, rischia di essere rallentato da una Finanziaria che lascia molto a desiderare quanto alla selettività delle spese da tagliare e che penalizza gli investimenti Ict a scapito dell'efficienza del sistema. Sarebbe quanto meno opportuno, secondo Assinform, che almeno i risparmi conseguiti dalle nuove politiche degli acquisti Ict nel settore pubblico, fossero reindirizzati all'investimento Ict, per generare risparmi strutturali. "L'ingresso in un nuovo ciclo, caratterizzato dall'attesa e dall'incertezza era previsto. Sia perché la crescita del mercato aveva cominciato a rallentare sin dal primo semestre del 2001, sia perché sono cambiate le spinte della domanda - ha commentato Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di NetConsulting, la società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato Ict. - L'informatica segue oramai i trend degli investimenti industriali, mentre la telefonia, che interessa oltre 40 milioni di utenti, è entrata nelle dinamiche proprie dei mercati di massa." Nel seguito le note di maggior dettaglio sull'andamento del mercato Ict nel 2002: Telecomunicazioni: + 0,4 per cento Nel corso del 2002, il mercato italiano delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha generato nel suo complesso un volume d'affari di 40.170 milioni di Euro. Rispetto al 2001, quando le vendite si erano attestate a quota 40.025 milioni (+8,5 %), la crescita è stata del tutto trascurabile, pari allo 0,4 %. "Oramai non si può più parlare di effetto statistico conseguente al confronto con anni di boom - ha commentato Giancarlo Capitani - Il mercato non cresce più per cause strutturali. Basti pensare all'esaurirsi della prima ondata di investimenti infrastrutturali per le reti a banda larga. E, ancora, e soprattutto, all'affievolirsi della spinta delle telecomunicazioni mobili, per effetto dei ritardi nell'introduzione di significative novità e dei limiti oramai evidenti alla crescita del numero di utenti." Cellulare e Internet In effetti la crescita del 4,9 % della componenti servizi (30635 milioni di Euro), appena compensa in valore assoluto il calo dell'11, 6% della componente apparati (9805 milioni). I servizi su rete fissa sono risultati nel 2002 pari a 16.125 milioni, (+1,6 %), grazie alla spinta del traffico generato da Internet oramai vicino ai 3000 milioni, in crescita del 30 % sull'anno prima e oramai pari al 18,5 % dei servizi su rete fissa. Quelli su rete mobile nel 2002 sono risultati pari a 14.240 milioni di Euro (+9 % sull'anno prima), continuando a sostenere la domanda, ma confermando il calo tendenziale dei tassi di crescita.. Il numero delle linee attive (in abbonamento e soprattutto a scheda prepagata) ha oramai raggiunto i 54,2 milioni (contro i 51 del 2001, i 42 del 2000 e i 30,3 del 1999). Da qui l'evidenza che il balzo degli anni scorsi potrà essere ripetuto solo con l'avvento diffuso dei servizi di nuova generazione (Umts, ecc.). Informatica: - 2,2 per cento Da tassi di sviluppo sostenuti degli ultimi quattro anni ad una contrazione del 2,2 %: il 2002 è stato un anno difficile per il mercato italiano dell'informatica, che nel 2001 risultava in crescita dell'8 % e nel 2000 del 12,6 %. In sostanza il mercato italiano dell'IT ha perso rapidamente lo slancio degli ultimi anni. Quella riscontrata è una situazione simile a quella di alti paesi europei (Francia -1,4%, Regno Unito-0,9%, Spagna-1,7%, Germania -5,3%), ma non per questo meno preoccupante. " E i motivi sono due - ha commentato Capitani - Il primo è che l'Italia non può permettersele, visto che la IT sul PIL è ancora pari ad un modesto 2 per cento, contro il 3,10-3,20 per cento di Francia, Germania e Regno Unito. Il secondo è che la propensione all'investimento IT è tutt'altro che salda, anche nell'ambito delle imprese. Gli investimenti IT sono infatti calati nel 2002 del 2,2 per cento, mentre quelli in macchinari sono cresciuti dello 0,7 per cento. Solo due anni fa gli investimenti IT crescano del 12 per cento e quelli in macchinari del 6." Le piccole imprese frenano e soffrono il digital divide A quest'ultimo riguardo è significativo rilevare come, per le imprese, la caduta della domanda sia in proporzione inversa alle dimensioni. La piccola impresa ha investito in informatica 3.805 milioni (-5,2 % sull'anno prima), la media 4650 milioni (-1,3%) e la grande 10.761 (-0,8%). "Si va perdendo di vista la valenza innovativa dell'informatica - ha aggiunto Capitani - Nella piccola impresa, ove prevalgono le incertezze, l'effetto è evidente. Le grandi imprese, pur continuando la loro marcia verso la net economy, prevalgono i progetti di razionalizzazione a base Internet/Intranet, anche nel caso dell'integrazione con clienti e fornitori". Il risultato è un digital divide oramai abnorme tra grandi e piccole imprese, che minaccia di sembra precludere a queste ultime le più solide prospettive di crescita. Le imprese italiane con oltre 250 addetti sono 2651, ma assorbono il 56 per cento della domanda complessiva di IT, contro il 20 per cento degli oltre 4 milioni di imprese sino a 50 addetti. Male l'hardware, bene i servizi L'attuale situazione di mercato - di attesa e di consolidamento delle iniziative già avviate - trova riscontro nell'andamento dei comparti in cui convenzionalmente si suddivide il mercato dell'informatica (hardware, assistenza tecnica e servizi). Nel 2002, le vendite di hardware, pari a 5375 milioni di Euro, sono risultate in calo del 13,5 % (contro una crescita del 2,6 % nel 2001), quelle dei servizi di assistenza tecnica, pari a 975 milioni sono risultate ancora in calo (- 4,2 %), mentre quelle di software e servizi, pari a 13.686 milioni sono cresciute del 3,3 %, ma contro il 11,8 % dell'anno prima, e comunque non tanto da compensare il calo degli altri comparti. Alla contrazione del mercato hanno contribuito tutti i segmenti. Nel primo semestre 2002 e rispetto allo stesso semestre dell'anno prima, le vendite in valore sono calate del 27,5 % per i server, del 56,6 % per le workstation, del 9% per i sistemi/unità di archiviazione (storage), del 18,5 % per le stampanti e del 10 % per i personal computer. A riguardo dei personal è comunque d'obbligo rilevare che il parco dell'installato è oramai importante: oltre 13 milioni di unità. Interessante è poi rilevare che l'unico dato di crescita per l'hardware riguarda i grandi sistemi (+4,8%). "Proprio questo dato, combinato con la tenuta del comparto del software e dei servizi di informatica va a conferma di una domanda IT espressa in prevalenza dalla grande impresa - ha precisato Capitani - e orientata soprattutto alle razionalizzazione dei sistemi informativi, alla sicurezza e disponibilità delle applicazioni e ad una migliore gestione del patrimonio informativo aziendale".

ASSINFORM RAFFORZA I PROGRAMMI ASSOCIATIVI PER STIMOLARE UN NUOVO PATTO PER L'INNOVAZIONE
Milano, 27 maggio 2003 - Il Convegno di presentazione del Rapporto sull'Informatica e Telecomunicazioni 2003, tenutosi oggi a Milano presso Palazzo della Borsa, è stato per Assinform l'occasione - non solo per illustrare gli andamenti del mercato e per richiamare l'urgenza di un nuovo Patto per l'Innovazione - ma anche per presentare in dettaglio le molte novità che riguardano le attività associative. I programmi dell'Associazione fanno leva, tra gli altri, sui seguenti aspetti: il supporto alle Istituzioni centrali e locali sui temi relativi all'innovazione; l'analisi del mercato Ict, sia a livello nazionale che territoriale; le conseguenze della recente fusione con Anee, l'Associazione delle imprese di servizi e contenuti multimediali, che ha portato nuove competenze in Assinform, in una logica di convergenza tra tecnologie, servizi e contenuti (vedi comunicato relativo alla fusione Assinform-Anee). A questo riguardo assumono particolare significato le iniziative di: accelerazione dei programmi di confronto con le Autorità di Governo Centrale e Regionali, per favorire la comprensione dei fenomeni della net-economy e della net-society e offrire il supporto per la migliore strutturazione delle politiche per l'innovazione, anche a livello territoriale; analisi di molteplici fenomenti connessi con il territorio, a completamento della consolidata attività di ricerca a livello nazionale, sia relativi alla spesa informatica regionale (primo Rapporto Assinform sull'IT nelle Regioni, in collaborazione con il Ministero per l'Innovazione), sia relativi allo sviluppo dell'innovazione presso le PMI, in una logica aggregata e di filiera produttiva; consolidamento dei centri di competenza associativi per settori della domanda: con particolare riferimento alla PA; all'e-business per le imprese italiane; alle banche e alle assicurazioni; affermazione dell'Etica e della Qualità, con il varo di un Codice per l'Etica negli Affari, di riferimento per tutti gli associati nell'espletamento del business, e con l'ottenimento da parte di Assinform della la Certificazione di Qualità per le attività che svolge nei confronti degli Associati, degli utenti e degli abituali interlocutori istituzionali; costituzione di una Commissione Anee per i servizi e i contenuti multimediali, nella quale confluiscono le Aziende Associate ad Anee e che gestirà molteplici tematiche connesse non solo alla multimedialità e alle questioni correlate (proprietà intellettuale, diritti d'autore e pirateria, normativa ed aspetti fiscali, ecc.), ma a tutto quello che riguarda la convergenza tra utilizzo delle tecnologie, diffusione delle reti a banda larga e attivazione/gestione degli opportuni servizi e contenuti.

TELECOM ITALIA: APPROVATO IL BILANCIO 2002 E IL PROGETTO DI FUSIONE IN OLIVETTI
Rozzano, 27 maggio 2003 - Si è riunita il 24 maggio, sotto la presidenza di Marco Tronchetti Provera, l'Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia in sede ordinaria e straordinaria. L'Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia, in sede straordinaria, ha approvato la modifica dell'articolo 7, comma 5 dello statuto sociale, al fine di consentire la soddisfazione dei diritti speciali di natura patrimoniale spettanti alle azioni di risparmio anche in assenza o incapienza dell'utile d'esercizio.L'Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia in sede ordinaria, ha esaminato e approvato il bilancio dell'esercizio 2002 di Telecom Italia S.p.A., che ha registrato ricavi per 17.055 milioni di euro, un margine operativo lordo pari a 7.549 milioni di euro, un risultato operativo pari a 4.045 milioni di euro, un risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte pari a 4.422 milioni di euro e un risultato netto negativo per 1.645 milioni di euro. Tale risultato è stato determinato principalmente dal peggioramento del saldo proventi e oneri straordinari, pari a -6.093 milioni di euro (-2.893 milioni di euro nel 2001), parzialmente compensato dai miglioramenti della gestione operativa (+62 milioni di euro rispetto al 2001) e del saldo proventi ed oneri finanziari da partecipazioni (+754 milioni di euro rispetto al 2001) e dalle minori imposte sul reddito (+588 milioni di euro rispetto al 2001). L'Assemblea ha inoltre stabilito di distribuire un dividendo commisurato ad un importo di 0,1768 euro per azione ordinaria e 0,1878 euro per azione di risparmio. Tale importo si articolerà in due componenti soggette a un diverso trattamento fiscale: una quota pari al 25,97% sarà prelevata dall'utile dell'esercizio 2001 riportato a nuovo e quindi, per il residuo, dalle Riserve diverse di utili, fino a un massimo di 346.152.775,38 euro (di cui utili 2001 per 1.146.812,02 euro) con attribuzione di un credito d'imposta pieno e utilizzabile senza limitazioni, nella misura del 56,25%; una quota del 74,03% sarà prelevata invece dalla Riserva da sovrapprezzo delle azioni, fino ad un massimo di 986.826.642,33 euro, senza attribuzione di alcun credito d'imposta. Il dividendo verrà messo in pagamento in data 26 giugno 2003, con stacco della cedola in data 23 giugno 2003. L'Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia ha approvato, in sede straordinaria, la riduzione della Riserva da rivalutazione ex Legge n.72/1983, nella misura utilizzata a copertura delle perdite risultanti dal bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2002, portandola da 2.294.719.877,62 euro a 649.344.365,75 euro. L'Assemblea degli Azionisti in sede straordinaria, ha esaminato e approvato il progetto di fusione di Telecom Italia S.p.A. in Olivetti S.p.A. In particolare è stato espresso voto favorevole da parte del 92,73% dei presenti in rappresentanza del 63,55% del capitale. In sede ordinaria, l'Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia ha provveduto inoltre alla nomina del collegio sindacale, giunto a fine mandato, nominando sindaci effettivi Ferdinando Superti Furga, Gianfranco Zanda, Salvatore Spiniello, Paolo Golia, Rosalba Casiraghi e sindaci supplenti Enrico Laghi e Enrico Maria Bignami.

PREZZO DI RIACQUISTO BTP IN CONCAMBIO
Roma, 27 maggio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il prezzo di riacquisto del titolo IT0003023550 BTP 15/10/03 cedola 5,25%, ammesso in concambio, è pari a 101,172.

BOND CIRIO E BOND ARGENTINI: GRAVISSIME MANOVRE NEI CONTROLLI DA PARTE DI BANCA D'ITALIA E CONSOB
Roma, 27 maggio 2003 - Oramai la fase di ricerca e di studio è terminata.Sono oramai pronte le cause di nullità dei contratti stipulati con gravi infrazioni al regolamento della Consob e delle regole del Tuif. Per i Bond Cirio si tratta di una operazione di enorme scorrettezza nella vendita ai singoli sottoscrittori. Questo titolo noto per essere trattato fuori mercato e solamente rivolto a investitori istituzionali è stato venduto in maniera massiccia a semplici cittadini con un bassissimo tasso di propensione al rischio. Per i Bond Argentini non sono state rispettate regole chiare per quanto riguarda i titoli "non adeguati" e per la vendita in "conflitto d'interesse", delle banche che avevano nei propri portafogli queste obbligazioni. Banca d'Italia e Consob potevano e possono applicare leggi ed effettuare controlli preventivi in abbondanza per svolgere un ruolo decisivo a tutela del risparmio, obbligo sancito dall'art 47 della Costituzione italiana. In questa vertenza,poiché risultano evidenti mancanze di controllo, l'Intesa dei Consumatori chiamerà in giudizio gli organi di controllo per omessa vigilanza, perchè non hanno preventivamente tutelato,come era loro obbligo, centinaia di migliaia di risparmiatori da un crack annunciato di cui,data la strabordante esposizione creditizia nei confronti di Cirio,addossata agli obbligazionisti con l'emissione dei bond,erano forse consapevoli. Mentre è inaccettabile ed ulteriormente ingannevole il piano di conversione delle obbligazioni Cirio in azioni,perché rappresenta una ulteriore trappola per i titolari dei bond,chiamati a ripianare,con futuri aumenti di capitale,l'eventuale sopravvivenza di un gruppo, al quale le banche prima hanno elargito crediti allegri con l'avallo delle autorità vigilanti e successivamente hanno scaricato i rischi sui risparmiatori emettendo obbligazioni che-come si evincono dai prospetti-erano destinate esclusivamente ad investitori istituzionali.

UNICREDITO ITALIANO ACQUISISCE IL CONTROLLO DI DEMIR ROMLEASE (ROMANIA)
Milano, 27 maggio 2003 - UniCredito Italiano (UniCredito) ha acquisito il controllo di Demir Romlease, società di leasing rumena, dopo aver completato l'acquisizione di una quota addizionale del 45,55% nella società, di cui il 27,18% dal fondo Romanian Financial Investment Company Sif Muntenia e il 18,37% dall'International Finance Corporation. In questo modo, la partecipazione complessiva di UniCredito è pari all' 81,88% del capitale di Demir Romlease. L'acquisizione è stata approvata dalla Banca d'Italia e dall'autorità antitrust rumena. UniCredito era diventato il principale azionista di Demir Romlease nel giugno 2002, quando ha acquisito il 36,33% di Demir Romlease, nonché la quota di maggioranza di UniCredit Romania (ex Demirbank Romania), dal fondo turco per l'assicurazione dei depositi (Sdif). Quale azionista di maggioranza della società, UniCredito, mediante le sue società specializzate nel leasing, supporterà lo sviluppo di Demir Romlease mediante il trasferimento di know-how e il supporto finanziario.

UN'OVAZIONE PER IL BILANCIO, IL TUTTO ESAURITO NEGLI SPETTACOLI SI CHIUDE CON SUCCESSO LA FESTA DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE
Busto Garolfo, 27 maggio 2003 - Oltre il 99% dei soci ha approvato il bilancio 2002 della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate che, come è stato da più parti ricordato nel corso del dibattito in sala, "rappresenta il risultato di una gestione attenta, che ha saputo razionalizzare al meglio la struttura per offrire un servizio sempre più qualificato". La votazione sul bilancio si è tenuta domenica mattina: poco più di 600 i soci che hanno preso parte ai lavori e che hanno salutato con calore i dati di una banca solida, in cui cresce la raccolta diretta (+5,10%), gli impieghi (+13,45), l'utile di gestione (+18,46%) e dove diminuiscono le sofferenze sia in termini assoluti sia percentuali: dal 3,05% del 2001 si è passati al 2,52% del 2002. "In un momento economico che, come è noto, è gravato da numerose difficoltà, i lusinghieri risultati conseguiti evidenziano, ancora una volta, la validità dell'idea cooperativa e lo stretto legame che unisce la nostra Bcc al territorio", ha commentato Gianni Macchi, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. "E' stata un'assemblea importante -dice Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate- perché è stato dimostrato che praticamente la totale dei soci è favorevole alla nuova impostazione che il mio consiglio di amministrazione sta dando alla banca ma, soprattutto, perché abbiamo gettato le basi del lavoro del prossimo triennio". Nel corso della mattinata, infatti, sono stati presentati il "Progetto soci", di cui è presidente Alberto Morandi, e il piano strategico triennale, stilato con la consulenza di Paolo Innocenti, responsabile del servizio studi e strategie della Federazione lombarda della Bcc. "Si tratta -dice ancora il presidente Silvano Caglio- delle due direttrici lungo cui ci per centrare il nostro sogno: diventare la banca di riferimento per il territorio dell'Altomilanese e del Varesotto". Durante l'assemblea sono stati premiate le persone che hanno compiuto 50 o 25 anni da socio della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con una medaglia d'oro. Per i cinquant'anni un solo premiato: Carlo Gaio di Busto Garolfo. Più numeroso il gruppo dei "venticinquenni": Giovanni Varano, il presidente uscente, Carlo Cozzi, Angelo Gaio, Egidio Gadda, Felice Castoldi, Antonio Pinciroli, Vincenzo Garavaglia, Giovanni Cova, Adelio Tunesi, Giovanni Battista Pinciroli, Gian Paolo Busti, Gianpaolo Merlotti, Cesare Zanzottera, Luigi Zanzottera, Roberto gadda, Daniele Garvaglia, Fiorenzo Varano, Angelo Castiglioni, Edoardo Garavaglia, Cesare Rondanini. La festa In tre giorni, nel tendone del PalaBcc sono passate oltre 5mila persone. Il tutto esaurito si è registrato negli spettacoli di venerdì (Sconsolata) e domenica (Compagnia dialettale Felice Musazzi), mentre per la serata di sabato (Oddi, Batta, Belardi e Cremona) sono rimaste vuote una 50ina di sedie sul totale dei circa 1.500 posti a disposizione del pubblico. "I nostri ambiziosi progetti sono supportati da una nuova attenzione verso il nostro socio -spiega Alberto Morandi, presidente del Progetto soci-, il quale deve riscoprire l'orgoglio di essere la trave portante della nostra banca e deve diventare il primo promotore delle nostre idee e del nostro differente modo di fare banca. Fare questo significa, quindi, proporsi con forza all'esterno. Fare iniziative di grande respiro. Mostrare, nei fatti, la nostra dinamicità e la nostra voglia di fare. Non è un caso, quindi, se attorno alla nostra assemblea abbiamo voluto costruire tre giorni di festa. Un evento volutamente forte, dirompente. Che ha fatto parlare di noi, che ci ha imposto all'attenzione della pubblica opinione".

APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE DI TELECOM ITALIA IN OLIVETTI E IL BILANCIO 2002. PREZZO DEL RECESSO FISSATO A EURO 0,9984
Rozzano, 27 maggio 2003 - L'Assemblea degli Azionisti di Olivetti, riunita ieri sotto la presidenza dell'Avv. Antonio Tesone, in sede straordinaria ha esaminato e approvato il progetto di fusione di Telecom Italia S.p.A. in Olivetti S.p.A. In particolare, è stato espresso voto favorevole da parte del 99,9% dei presenti in rappresentanza del 38,6% del capitale totale. In relazione al progetto di fusione, l'Assemblea ha deliberato di adottare un nuovo Statuto sociale (che prevede, tra l'altro, la modifica della denominazione, della sede e dell'oggetto sociale) e di conferire poteri al Consiglio di Amministrazione anche al fine di richiedere l'ammissione alla quotazione delle azioni di risparmio che saranno emesse nel contesto della fusione. Altre deliberazioni in sede straordinaria L'Assemblea degli Azionisti ha approvato, con effetto immediato: la sostituzione dell'art. 20 dello Statuto sociale, elevando, fra l'altro, a cinque il numero dei componenti il Collegio Sindacale e prevedendo, quale condizione di legittimazione per la presentazione di liste di candidati alla carica di Sindaco, la titolarità dell'1% del capitale con diritto di voto; la modifica dell'art. 13 dello Statuto sociale, prevedendo che la durata in carica del Consiglio di Amministrazione sia rimessa alla determinazione dell'Assemblea. L'Assemblea, infine, ha conferito delega agli Amministratori, a valere post fusione (ai sensi dell'art. 2443 cod. civ.), per aumentare il capitale sociale al servizio di iniziative di stock option. L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha approvato i risultati dell'esercizio 2002. I ricavi netti del Gruppo nell'esercizio sono stati di 31.408 milioni di euro (30.400 milioni del Gruppo Telecom Italia), con un Ebit (risultato ante interessi e imposte) ante proventi e oneri non ricorrenti positivo per 6.016 milioni di euro (+12,7% rispetto al 2001). Il risultato netto dell'esercizio 2002 di competenza del Gruppo, influenzato, tra l'altro, da oneri non ricorrenti principalmente per svalutazioni di partecipazioni, è negativo per 773 milioni di euro, in miglioramento di 2.317 milioni rispetto al 2001 (utile di 520 milioni ante ammortamento avviamento derivante dall´acquisizione di Telecom Italia). Al 31 dicembre 2002 il patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti è pari a 20.624 milioni di euro (11.640 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza) e l'indebitamento finanziario netto consolidato è pari a 33.399 milioni di euro, in riduzione di 4.963 milioni rispetto al 31 dicembre 2001. Olivetti S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2002 con un perdita netta di 6.240 milioni di euro a cui hanno concorso 8.400 milioni per svalutazioni di partecipazioni, di cui 8.051 milioni relativi alla svalutazione delle azioni Telecom Italia S.p.A. effettuata esclusivamente per ragioni fiscali. Al 31 dicembre 2002 il patrimonio netto della Società è pari a 9.031 milioni di euro e l'indebitamento finanziario netto è pari a 15.195 milioni di euro (in diminuzione di 1.127 milioni rispetto a fine 2001). Altre deliberazioni in sede ordinaria L'Assemblea ha provveduto alla nomina del Collegio sindacale, giunto a fine mandato, determinandone in cinque il numero dei componenti e nominando sindaci effettivi Ferdinando Superti Furga, Gianfranco Zanda, Salvatore Spiniello, Paolo Golia e Rosalba Casiraghi e sindaci supplenti Enrico Laghi ed Enrico Maria Bignami. L'Assemblea ha poi deliberato di nominare Amministratori della Società per un esercizio (fino all'approvazione del bilancio 2003), con decorrenza dalla data di efficacia della fusione, determinando in quindici il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione: Marco Tronchetti Provera; Gilberto Benetton; Carlo Buora; Umberto Colombo; Giovanni Consorte; Francesco Denozza; Luigi Fausti; Guido Ferrarini; Natalino Irti; Gianni Mion; Pietro Modiano; Massimo Moratti; Carlo Alessandro Puri Negri; Riccardo Ruggiero; Pier Francesco Saviotti. I nuovi Amministratori sono sostanzialmente gli stessi della società incorporanda Telecom Italia S.p.A.. L'efficacia di tale delibera è condizionata all'intervenuta efficacia della fusione. L'Assemblea degli Azionisti ha inoltre deliberato di nominare Amministratori della Società Gian Carlo Rocco di Torrepadula e Paola Pierri (già cooptati nel Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 5 settembre e 7 novembre 2002), con scadenza dal rinnovo del Consiglio di Amministrazione in carica e dunque dalla data di efficacia della fusione. Fissato il prezzo del recesso Il prezzo di rimborso delle azioni spettante agli azionisti Olivetti che eserciteranno il diritto di recesso sarà pari a 0,9984 euro per azione. Tale importo è stato calcolato e certificato da Borsa Italiana sulla base della media aritmetica del prezzo ufficiale delle azioni nell'ultimo semestre precedente la data di delibera della fusione. Il prezzo del recesso sarà corrisposto agli azionisti Olivetti che abbiano esercitato il diritto di recesso al più tardi entro novanta giorni dalla data di efficacia della fusione tra la Società e Telecom Italia S.p.A. Dalla data di efficacia della fusione sino alla data di pagamento del prezzo del recesso spetteranno agli azionisti recedenti gli interessi legali, pari al 3% annuo. Agli effetti fiscali, il valore del rimborso avrà per il 98,4% natura di capitale e non sarà assoggettabile a imposta sostitutiva e per l'1,6% natura di riserve di utili e sarà assoggettabile a imposta sostitutiva.

ASSOGESTIONI- FUSIONE OLIVETTI-TELECOM. CAMMARANO: "LA PARTECIPAZIONE DEI GESTORI VALORIZZA IL RUOLO DEL RISPARMIATORE E NE TUTELA I DIRITTI NELLE SEDI APPROPRIATE".
Milano, 27 maggio 2003 - "Gli accadimenti di sabato ci consentono di sperare che si sia avviata una nuova importante fase di maturazione per il capitalismo italiano finora quasi esclusivamente di matrice familiare" ha dichiarato Guido Cammarano, Presidente di Assogestioni, commentando le iniziative dei gestori durante l'assemblea degli azionisti Telecom . "La partecipazione attiva dei rappresentanti dei fondi comuni e delle Società di Gestione del Risparmio - ha continuato Cammarano - valorizza il ruolo del risparmiatore e ne tutela i diritti nelle sedi appropriate. Essa costituisce un esempio del ruolo dei nostri gestori che, nell'interesse del risparmiatore, auspichiamo si manifesti efficacemente anche in futuro, ove necessario". "Credo - ha concluso Cammarano - che anche in questo modo sia stato recepito lo stimolo proposto all'assemblea annuale Consob dal Presidente Luigi Spaventa".

FIATSAVA È LA PRIMA FINANZIARIA D'ITALIA
Torino 27 maggio 2003 - Nel primo trimestre 2003 FiatSava ha erogato 1 miliardo e 56 milioni di euro per l'acquisto di vetture Fiat, Lancia e Alfa Romeo, divenendo così la prima società finanziaria italiana per valore delle operazioni. Un risultato ancora più importante se si considera che FiatSava è attiva quasi esclusivamente nel settore automobilistico. Il dato emerge dall'osservatorio sul credito al consumo di Assofin, l'associazione che rappresenta i principali operatori finanziari presenti nei comparti del credito al consumo e del finanziamento immobiliare. Inoltre, il primato conquistato da FiatSava mette in luce l'attenzione che sempre più i consumatori scelgono l'acquisto sotto forma rateale, non solo come alternativa ad una mancanza di fondi ma sempre più come impiego razionale del proprio budget familiare. Per soddisfare queste esigenze, da molti anni FiatSava elabora proposte finanziarie innovative. Come dimostra il recente accordo siglato dalla finanziaria di Fiat Auto e GE Financial Insurance per l'offerta di Prestito Protetto, una novità nel campo dei servizi assicurativi. Infatti, Prestito Protetto tutela il sottoscrittore di un finanziamento per l'acquisto di un'automobile Fiat, Lancia e Alfa Romeo con il rimborso delle rate o del capitale in momenti di difficoltà legati ad eventi imprevisti, quali, ad esempio, la perdita del posto di lavoro o il ricovero ospedaliero. Insomma, una fonte di sicurezza importante per il cliente che desideri affrontare con serenità il rimborso del finanziamento. Non è un caso, quindi, che FiatSava abbia indici di soddisfazione molto elevati fra i propri clienti, come rilevato dalle ricerche di "customer satisfaction" che vengono regolarmente effettuate presso i consumatori.

LA COMMISSIONE EUROPEA PROLUNGA LA SUA INDAGINE NEL CASO SEB/MOULINEX
Bruxelles, 27 maggio 2003 - La Commissione europea ha deciso di avviare un'indagine approfondita sull'impatto sulla concorrenza della fusione tra i due produttori francesi di piccoli elettrodomestici Seb e Moulinex in Italia, Spagna, Finlandia, Irlanda e Regno Unito. L'indagine è stata aperta a seguito della sentenza del Tribunale di primo grado (Tpg) del mese scorso che aveva annullato la precedente decisione della Commissione per quanto riguarda questi cinque paesi, confermando invece l'analisi della Commissione per quanto riguarda gli altri nove paesi dell'UE ed il rinvio alla Francia dell'esame della parte francese del caso. La Commissione ha riaperto il caso il 4 aprile e a questo punto nutre dei dubbi quanto all'impatto dell'operazione nei cinque paesi in questione. L'apertura di un'indagine approfondita, che dura quattro mesi, non ipoteca la decisione finale. Seb e Moulinex commercializzano tutte e due numerosi tipi di piccoli elettrodomestici tra cui friggitrici, miniforni, tostapane, piastre per riscaldare panini e cialde, apparecchi per cottura a vapore, scaldini a piastre di pietra, per fonduta ecc. come pure macchine da caffè, robot da cucina e ferri da stiro. I loro prodotti sono venduti con i marchi Krups, Tefal, Calor e Rowenta, oltre che, beninteso, direttamente con i marchi Moulinex e Seb. Nel 2002, la Commissione aveva autorizzato l'acquisizione da parte di Seb di Moulinex, allora in amministrazione controllata, a condizione che Seb concedesse in licenza esclusiva l'uso del marchio Moulinex per l'insieme dei piccoli elettrodomestici in nove Stati membri nei quali si era riscontrata l'esistenza di problemi di concorrenza (Portogallo, Grecia, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Austria, Danimarca, Svezia e Norvegia) per una durata di cinque anni. Inoltre la Commissione aveva rinviato alle competenti autorità francesi, su loro richiesta, l'esame degli aspetti francesi del caso, il cui centro di gravità si situava effettivamente in Francia. La sentenza del Tpg del 3 aprile 2003 ha confermato in gran parte la decisione della Commissione, ma ha dichiarato che questa non aveva fornito prove sufficienti dell'assenza di problemi di concorrenza in Italia, Spagna, Finlandia, Regno Unito e Irlanda. La Commissione ha quindi aperto una nuova indagine per questi paesi, attenendosi al disposto della sentenza del Tpg. La prima fase dell'indagine, della durata di sei settimane, non ha permesso di escludere l'esistenza di problemi sotto il profilo della concorrenza in questi cinque paesi. Nel corso del procedimento, Seb ha proposto di assumere alcuni impegni che però non erano tali da sgombrare i dubbi della Commissione. La decisione di avviare un'indagine approfondita, per la quale è stabilito in linea di pricipio un termine di quattro mesi, non ipoteca in alcun modo la conclusione che sarà raggiunta.

HAIER : INNOVAZIONE, RICERCA AVANZATA E PRODOTTI D'AVANGUARDIA
Milano, 27 maggio 2003 - Con un fatturato in aumento del 21% il Gruppo Haier ha chiuso il 2002 a 8.7 miliardi di Euro, divenendo così in soli 18 anni il 5° produttore al mondo di elettrodomestici, il 3° per quanto riguarda i frigoriferi e addirittura il 1°, sempre nel 'freddo', come marchio. Con 30.000 dipendenti e 13 impianti produttivi nel mondo, Haier è presente in 165 Paesi, con 89 linee di prodotto e 13.000 referenze dagli elettrodomestici ai televisori, dai condizionatori d'aria ai dvd, dai telefoni cellulari agli esclusivi wine cooler. Il marketing e le vendite di Haier sono coordinate da tre sedi centrali: New York per il mercato americano, Qingdao per l'asiatico e Varese per quello europeo (relativamente a Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Scandinavia, Spagna e Svizzera). La sede centrale di Varese coordina anche la logistica attraverso 4 magazzini che servono tutto il mercato europeo, localizzati rispettivamente in Francia, Gran Bretagna, Olanda e Italia. Grazie all'acquisizione nel 2001 della Meneghetti spa (Pd) del 100% del ramo d'azienda che produce frigoriferi e la costituzione di Haier (Italy) Appliances spa, l'Italia è divenuta il polo di riferimento nella produzione del freddo per tutto il mercato europeo. In particolare per i frigoriferi combinati e doppia porta, la cui nuova linea produttiva è stata lanciata in gennaio. Il solo fatturato Europa 2002 è stato di oltre 100 milioni di Euro, con più di 1 milione di pezzi venduti (dei quali il 45% nel solo comparto del freddo), registrando uno strepitoso incremento pari al 72% rispetto all'anno precedente. A garanzia della qualità dei prodotti Haier ha ottenuto numerose Certificazioni internazionali quali l'Iso9001 e l'Iso14001. Innovazione, ricerca avanzata, tecnologia, organizzazione, capacità distributiva e servizi di qualità hanno permesso al gruppo di affermarsi nel mondo, anticipando nuove tendenze e stili di consumo, proponendo prodotti all'avanguardia e soluzioni più consone alle mutevoli esigenze dei mercati. Infolink: www.haiereurope.com

PAOLO BARBERINI NUOVO PRESIDENTE DEL GRUPPO INTERDIS
Milano, 27 maggio 2003 - Il dottor Paolo Barberini, Amministratore Delegato della Midal spa di Latina, è stato eletto all'unanimità come nuovo Presidente del Gruppo Interdis a seguito delle dimissioni del dottor Luigi Noto. Luigi Noto, in carica dalla nascita del Gruppo Interdis, dopo oltre 8 anni continuativi di Presidenza in più gruppi distributivi, passa il testimone a Paolo Barberini. "E' con rammarico che lascio la presidenza di Interdis, un gruppo che ho portato alla leadership della d.o. italiana, ma devo concentrarmi sullo sviluppo della mia società AZ spa, in quanto il fitto programma di aperture di centri commerciali che abbiamo pianificato, necessita di una mia presenza più assidua" commenta il presidente uscente Luigi Noto. Paolo Barberini, laureato in Economia e Commercio a Roma e master alla Bocconi di Milano, 43 anni e' il più giovane presidente alla guida di un Gruppo Distributivo. Già consigliere di amministrazione Euromadis, Cosidis e Vegè, prende ora le redini del Gruppo riconosciuto da tutti come uno tra i più autorevoli in Europa nelle politiche di loyalty management. Il Gruppo Interdis, che conta 33 imprese, si colloca al sesto posto fra i Gruppi della distribuzione italiana con una quota di mercato nel grocery del 7,1%, pari a un giro d'affari al consumo stimato per il 2003 in 6.174,00 milioni di Euro e con una rete commerciale tra le più importanti e capillari del nostro Paese. "Interdis punta da sempre a sviluppare servizi alle imprese che si traducano in servizi al cliente", afferma il neo presidente Paolo Barberini. "Solo proseguendo nel rafforzamento della Centrale, in grado di fornire sempre più servizi, potremo vincere le sfide del futuro. La continuità, rappresentata dall'unità d'intenti delle imprese del Gruppo, è la garanzia della volontà di perseguire gli ambiziosi obiettivi che, di anno in anno, ci poniamo".

ROBERTO GALLO PRESIDENTE DEL GRUPPO BORSALINO
Milano, 27 maggio 2003 - Costituita nel dicembre del 1997, Borsalino Sud acquisiva nel gennaio 1998 il berrettificio Sabino D'Oria e figli s.n.c. di Maglie. Sergio D'Oria diveniva così amministratore delegato di Borsalino Sud, cessando tuttavia il suo incarico nell'ottobre del 2001. A partire da quella data gli succedeva come amministratore unico Roberto Gallo. Attualmente nessun membro della famiglia D'Oria ha a che fare con il gruppo Borsalino . La ex fabbrica D'Oria, ora diventata Borsalino Sud, è entrata a fare parte del gruppo Borsalino, simbolo di eleganza e cultura in Italia e nel mondo dal 1857.

FEDERICO MOTTA RICONFERMATO PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI, L'ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA, CHE ADERISCE A CONFINDUSTRIA, DEGLI EDITORI ITALIANI E STRANIERI OPERANTI IN ITALIA O CHE PUBBLICANO IN LINGUA ITALIANA LIBRI, RIVISTE E PRODOTTI DI EDITORIA ELETTRONICA MULTIMEDIALE E ON LINE.
Milano, 27 maggio 2003 - Federico Motta si riconferma Presidente dell'Associazione Italiana Editori, l'associazione di categoria, che aderisce a Confindustria, degli editori italiani e stranieri operanti in Italia o che pubblicano in lingua italiana libri, riviste e prodotti di editoria elettronica multimediale e on line. Si sono riuniti infatti ieri, lunedì, 26 maggio, nel Palazzo dei Giureconsulti (in via Mercanti 2), gli organismi di rappresentanza degli Editori Associati per eleggere il Presidente e i Presidenti dei singoli Gruppi che ricoprono anche la carica di Vice-Presidenti dell'Associazione. L'assemblea ha nominato: Presidente dell'Associazione, Federico Motta (Gruppo Editoriale Motta); Presidente Gruppo dell'Editoria di varia, Gianni Vallardi (Rcs Libri); Presidente Gruppo Piccoli Editori di varia, Enrico Iacometti (Armando); Presidente Gruppo dell'Editoria Scolastica, Roberto Gulli (Pbm Editori);- Presidente Gruppo dell'Editoria Elettronica, Multimediale e on-line, Marco Boroli (Ist. Geografico De Agostini); Presidente Gruppo dell'Editoria Universitaria e Professionale, Lorenzo Enriques (Zanichelli). Il presidente Motta ha definito chiaramente, nella sua relazione, le grandi sfide e gli obiettivi che si stanno sviluppando: "In particolare - ha sottolineato - la tutela del diritto d'autore e della proprietà intellettuale; la legittima richiesta di condizioni fiscali che non penalizzino i prodotti editoriali rispetto ad altri affini e che, attraverso un uso accorto delle deduzioni a favore dei soggetti dichiaranti, evidenzino le potenzialità dell'accesso ai libri rispetto al progresso civile ed economico del Paese. E ancora - ultimo punto, ma forse ancor più importante - ha concluso il Presidente - la ricerca di percorsi non dirigisti che agevolino una promozione del libro e della lettura fatta di condizioni operative e di efficaci occasioni e strumenti di incontro con il mercato, interno e internazionale, idonei ad agevolare la razionalizzazione delle risorse che pubblico e privati possono destinare alla diffusione della cultura". Tra i suoi fini, l'Aie - che riunisce circa 400 editori, che coprono i tre quarti del mercato - si prefigge infatti di rappresentare e tutelare gli editori, di favorirne la crescita professionale, ma anche di promuovere iniziative che siano un contributo alla diffusione del libro e della cultura italiana in Italia e nel mondo.

DAL 1° GIUGNO VARIG RITORNA CON L'MD11: SAN PAOLO E RIO ANCHE IN PRIMA CLASSE! LA COMPAGNIA DI BANDIERA BRASILIANA RIPRISTINA L'AEROMOBILE MD11 SULLE TRATTE DI SAN PAOLO E RIO DE JANEIRO OFFRENDO TRE CLASSI: PRIMA, BUSINESS E TURISTICA.
Milano, 27 maggio 2003 - Dal 1° giugno la compagnia aerea Varig percorrerà la tratta Malpensa/San Paolo/Rio de Janeiro con il rinnovato aeromobile Md11, sostituendo così il Boeing 767. Il nuovo plus della flotta è rappresentato dalla possibilità di raggiungere il bel paese brasiliano potendo scegliere tra tre classi di viaggio. Sull'Md11 è, infatti, disponilbile la Prima classe con sei posti, la Business composta da 49 e la Turistica di 224, aggiungendo così un 27% di posti in più rispetto al precedente 767. In occasione del ritorno di Md11 Varig propone tariffe promozionali a partire da 549,00 Euro. Di seguito gli operativi della tratta: Milano Malpensa / San Paolo / Rio De Janeiro (dal 2 Giugno 2003) Volo RG8735 da Malpensa a San Paolo, partenza alle 22.10 con arrivo 05.30 del mattino successivo. Proseguimento per Rio de Janeiro con arrivo alle 7.20. San Paolo / Rio De Janeiro / Milano Malpensa (dal 1 Giugno 2003) Volo RG8734 con partenza da Rio de Janeiro alle 21.50; e da San Paolo alle 23.45. Arrivo a Milano Malpensa alle 16.20 del giorno successivo. L'efficienza e l'elevata qualità della miglior compagnia del Sud America regalerà un ottimo servizio a bordo soprattutto per la Prima Classe. Oltre ai comfort della Business Class (maggiore inclinazione del sedile, set toilette, apparecchi video individuali con dodici programmi in sette lingue, kit per bambini, ecc) il passeggero potrà scegliere i propri pasti da un menu diversificato secondo i propri gusti. Infolink: www.varig.it

GENOVA 2004: CONTINUA IL LAVORO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI. NEI PROSSIMI GIORNI S'INCONTRERANNO NUOVAMENTE A PALAZZO DUCALE LE ASSOCIAZIONI CHE HANNO ADERITO AL PROGETTO. SEI I TAVOLI TEMATICI.
Genova, 27 maggio 2003 - Con una nuova serie di incontri dei tavoli tematici, prosegue il progetto lanciato dal Comitato Genova 2004 nel corso dello scorso anno e che coinvolge la Consulta delle Associazioni. Il percorso sperimentale e fortemente innovativo voluto dal Comitato Genova 2004 punta alla partecipazione dei cittadini e delle loro aggregazioni spontanee alle tematiche della Capitale Europea della Cultura ed ha coinvolto inizialmente ben 300 realtà associative dando vita a sei tavoli di lavoro che si sono riuniti tre volte nel corso dello scorso anno con un positivo scambio di informazioni e di relazioni. Questo progetto si pone auspicabilmente come obiettivo finale la realizzazione di una pubblicazione, cui verrà data ampia diffusione nel prossimo anno, che possa rappresentare un contributo concreto alla crescita del tessuto culturale della nostra città. I singoli tavoli approfondiscono tematiche differenti seguendo delle parole chiave: Memoria e Ricordo; Trasmissione e Passaggio; Scoperta e Avventura; Sperimentazione e Cambiamento; Incontro e Scambio; Conflitto e Evoluzione. I prossimi incontri si svolgeranno a Palazzo Ducale nella Sala Camino - a partire dalle ore 17,00 - giovedì 29 maggio (i tavoli che approfondiscono le tematiche Memoria e Ricordo e Trasmissione e Passaggio); martedì 10 giugno (i tavoli che approfondiscono le tematiche Scoperta e Avventura e Sperimentazione e Cambiamento) e mercoledì 11 giugno ( i tavoli che approfondiscono le tematiche Incontro e Scambio e Conflitto e Evoluzione). Infolink: www.Genova2004.it

I TRASPORTI? UN COSTO DA 6,7 MILIARDI DI EURO ALL'ANNO IL VOTO PER LE IMPRESE MILANESI? TRA 5 E 6. LE PRIORITÀ: LE TANGENZIALI E LA MILANO - BRESCIA
Milano, 27 maggio 2003. I trasporti? Un costo per le imprese. In media 22.450 euro all'anno per ognuna. 6,7 miliardi di euro per le oltre 300.000 imprese in provincia di Milano. Un costo che vale il 7,4% del fatturato. Un costo che si potrebbe ridurre: per un'impresa su due si spende più in Italia che in centro Europa. Ma come sono le infrastrutture? Quasi sufficienti: anche se le imprese sono divise tra ottimiste e pessimiste, il voto medio è tra il 5 e il 6. E c'è da lavorare prima di tutto sui trasporti su strada per oltre la metà delle imprese (50,9%). Ma anche sui trasporti urbani (41,4%) e ferroviari per più di un'impresa su tre (35,4%). Promossi i trasporti aerei e marittimi. Le priorità? Le tangenziali a est di Milano (66%) e la direttissima Milano Brescia per più di un'impresa su due (54%). Ma anche il collegamento dell'A4 e dell'A8 con Malpensa (38,6%), la Pedegronda tratto ovest (28,3%). L'urgenza per i treni? La Milano Bologna per quasi un'impresa su cinque (17,4%). Emerge da un'indagine dela Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano) su 350 imprese milanesi. Se ne è parlato oggi in occasione del convegno "Il corridoio plurimodale - Corridoio 5 Sistema integrato di trasporto a Sud delle Alpi", a cui ha partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, del Comitato Promotore del Corridoio Plurimodale - il sistema integrato di trasporto ovest - est a sud dell'Europa, da Lisbona a Kiev, che riunisce al suo interno 30 istituzioni economiche europee con capofila la Camera di Commercio di Milano. "Per sfruttare appieno il potenziale economico del mercato unico comunitario per le imprese occorre sviluppare un più efficiente sistema di trasporti e infrastrutturale - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente del Comitato Promotore del Corridoio Plurimodale e della Camera di Commercio di Milano -. Oggi come oggi, infatti, un territorio che voglia essere competitivo sul mercato deve essere dotato di adeguate infrastrutture di trasporto, specialmente per quanto riguarda il traffico merci sulle lunghe distanze. Ecco perché la Camera di Commercio di Milano è attiva in questo progetto, per una migliore qualità dei trasporti al servizio delle imprese e dei cittadini, non solo milanesi e lombardi, ma anche europei".www.mi.camcom.it Il Corridoio Plurimodale. Il progetto si propone l'obiettivo di rilanciare il sistema dei trasporti e delle infrastrutture del Sud Europa, e quindi anche dell'Italia, attraverso l'integrazione e lo sviluppo delle linee di trasporto già esistenti, facendole crescere nelle loro diverse modalità (stradale, ferroviaria, marittima, aerea) e nei collegamenti con gli altri "corridoi" europei. Le principali aree di intervento individuate per la Lombardia e Milano sono la creazione di linee veloci e ad alta capacità per le tratte Milano-Torino, Milano-Bologna, Milano-Genova; la costruzione di una linea veloce Milano-Verona e della ferrovia Milano-Gottardo. Sul versante del trasporto stradale, si prevedono, invece, la creazione della "direttissima" fra Milano e Brescia; il collegamento dell'A4 (Boffalora Ticino e Malpensa) e dell'A8 con l'aeroporto di Malpensa; un nuovo sistema di tangenziali a est di Milano; l'avvio della Pedegronda - tratto Ovest (che collegherà l'A4 con l'A8 e l'A9 servendo la zona Nord di Milano) - e, infine, l'adeguamento autostradale Genova-Milano tra Genova e Serravalle. Quanto incidono le spese di trasporto sul suo fatturato? Meno del 5% per il 52,9% delle imprese, tra il 5 e il 10% per il 26,9%, tra il 10 e il 20% per il 12,6%, tra il 20 e il 30% per il 2,9%, tra il 30 e il 40% per l'1,4%, tra il 40% e il 60% per lo 0,9%, oltre il 60% per lo 0,6%, altro per il 2%, non so/non risponde per il 2%. Grosso modo a quanto ammonta la spesa all'anno della sua azienda per i trasporti? Meno di 1000 euro per il 15,1%, tra 1000 e 5000 per il 29,4%, tra 5000 e 10.000 per il 14,9%, tra 10.000 e 15.000 per l'8,3%, tra 15.000 e 20.000 per il 6%, tra 20.000 e 25.000 per il 2%, tra 25.000 e 30.000 per il 3,7%, tra 30.000 e 50.000 per il 5,7%, tra 50.000 e 100.000 per il 4%, tra 100.000 e 200.000 per il 5,1%, altro per il 2,9%, non so/non risponde per il 2,9%. In media ogni azienda spende 22.450 euro all'anno. Con un voto da 1 a 10, come giudica il sistema dei trasporti in Italia? La media per le imprese è tra 5 e 6. Imprese decisamente divise a metà: i trasporti ottengono meno di quattro per il 23,5% delle imprese bilanciato con un voto da 7 a 9 per il 21,5%. Anche se la maggior parte si concentra tra 5 e 6: il voto è 5 per il 29%, 6 o 6,5 per il 26,1%. Quali sono per la sua azienda le priorità su cui intervenire per migliorare i trasporti? Trasporti urbani per il 41,4%, trasporti marittimi per il 4%, trasporti su strada per il 50,9%, trasporti ferroviari per il 35,4%, trasporti aerei per il 10%, altro (4,3%), non so/non risponde (5,7%). Secondo lei un'impresa italiana spende di più per i trasporti rispetto ad una del centro Europa? No, spendono uguale (10,6%), no, spendono di più in centro Europa (3,4%), si, si spende molto di più in Italia (22%), si, si spende abbastanza di più in Italia (23,7%), si, si spende poco di più in Italia (3,7%), altro o non so (36,5%). Su quali tratte per le esigenze della sua impresa bisogna intervenire con più urgenza? Treno: linee veloci e ad alta capacità per la tratta Milano-Torino (13,1%), treno: linee veloci e ad alta capacità per la tratta Milano-Bologna (17,4%), treno: linee veloci e ad alta capacità per la tratta Milano-Genova (11,1%), treno: linea veloce Milano-Verona (12,9%), ferrovia Milano-Gottardo (9,7%), strada: "direttissima" Milano - Brescia (54%), strada: collegamento dell'A4 e dell'A8 con l'aeroporto di Malpensa (38,6%), strada: tangenziali a est di Milano (66%), strada: Pedegronda - tratto Ovest (28,3%), autostrada Genova-Milano tratto Genova - Serravalle (16,3%), altro o non so (18,3%). In quale area opera? Nord ovest (80%), nord est (37,7%), centro (16,9%), sud e isole (14,9%). Infolink: www.mi.camcom.it

DHL RIPRISTINA PER PRIMA I SERVIZI ESPRESSO E LOGISTICI IN IRAQ
Milano, 27 maggio, 2003 - Dhl ha annunciato di avere ripreso per prima le sue attività in Iraq, a seguito del voto delle Nazioni Unite che ha rimosso le sanzioni economiche contro il Paese. La società offrirà sia servizi di corriere aereo espresso attraverso Dhl Express, sia di trasporto marittimo e aereo attraverso la sua divisione Dhl Danzas Air & Ocean. "I nostri servizi espresso, aerei e marittimi saranno di supporto alla comunità internazionale nello sforzo comune di ricostruire l'Iraq. Il fatto che siamo in grado di ristabilire i nostri servizi immediatamente dopo la revoca delle sanzioni è un segno della capacità reattiva delle nostre persone" ha commentato Uwe Doerken, amministratore delegato di Dhl. Inizialmente, si stabilirà in Iraq un team di sette persone, inclusi quattro iracheni. Dhl offrirà un servizio di tre voli settimanali con destinazione Bagdad via Bahrein. Un aeroplano AN-12 con una capacità di 20 tonnellate coprirà la rotta aerea espresso. Servizi di trasporto via terra su camion seguiranno le tratte da Kuwait City a Basra e dalla Giordania all'Iraq settentrionale. Il ripristino immediato - dopo la revoca delle sanzioni - dei servizi espresso e logistici consentirà a Dhl di contribuire a una più rapida ricostruzione delle infrastrutture e dell'economia del Paese, agevolando anche il trasporto degli aiuti umanitari.

SICUREZZA STRADALE DEI COMUNI ITALIANI. IL GRUPPO MAGGIOLI SPONSOR DI UN'IMPORTANTE INIZIATIVA. SABATO 24 MAGGIO 2003 SI È SVOLTA LA FESTA FINALE DELLA CAMPAGNA PER LA SICUREZZA STRADALE "PER LA STRADA C'È UN REGALO". PREMIATI 300 CITTADINI "VIRTUOSI"
Firenze, 27 maggio 2003 - La campagna per la sicurezza stradale "Per la strada c'è un regalo. Piccoli gesti, grandi risultati" è arrivata al momento conclusivo. Sabato 24 maggio al Teatro Saschall di Firenze si è svolta, infatti, la festa finale che ha visto la premiazione di 300 cittadini, estratti tra i 2.297. L'iniziativa è stata anche l'occasione per tracciare il bilancio della campagna, iniziata a metà novembre e che per cinque mesi ha visto la Polizia Municipale premiare i cittadini che rispettavano le regole del codice della strada. La campagna aveva, infatti, l'obiettivo di ridurre gli incidenti, puntando soprattutto sulla prevenzione o meglio sull'incentivazione dei comportamenti virtuosi. Articolata in quattro fasi, ognuna dedicata a una specifica regola del codice della strada e rivolta a una specifica categoria di utenti (scooteristi che si fermavano per dare la precedenza ai pedoni sulle strisce, i pedoni che attraversavano la strada utilizzando le strisce pedonali, automobilisti che usavano seggiolini e cinture di sicurezza per il trasporto dei bambini a bordo, i ciclisti che utilizzavano il casco protettivo), la campagna è stata caratterizzata da un originale rovesciamento del ruolo della Polizia Municipale: invece di multare chi violava le regole, il vigile premiava chi le rispettava. Un modo originale per promuovere e incentivare il rispetto delle norme del codice della strada. E questa originalità ha ottenuto i risultati sperati, come dimostrano i dati finali: 2.297 sono stati fermati e premiati dai vigili, 1.243 maschi e 1.054 femmine. Tutti i vigili hanno consegnato un verbale di attestazione del comportamento "virtuoso" insieme a un coupon per ritirare un premio immediato (un vassoio di pasticcini, un mazzo di fiori, una pizza, un biglietto per uno spettacolo teatrale, un concerto o un evento sportivo). A fare gli onori di casa è stato l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni. Sono intervenuti, fra gli altri, il comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini, la vicecomandante Patrizia Verrusio, i rappresentati dei promotori e gli sponsor. Una lista lunga visto che la campagna, promossa dall'assessorato alle politiche sociosanitarie e alla sicurezza urbana, dalla Polizia Municipale e dall'Assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana in collaborazione al Centro Europeo Ambiente e salute dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha visto la partecipazione di numerosi sponsor (Confesercenti, Confcommercio, Unicoop, La Nazione, Tg 3 Toscana, Florentia Viola, Rari Nantes Florentia, Saschall Teatro di Firenze e Teatro Puccini, la Fondazione Museo del Calcio, la Galleria dello Sport, Gianfort, Forint, Kaama, Centrale del Latte di Firenze, Maggioli Modulgrafica, C.T.F. Cooperativa trasporti fiorentini) e l'adesione della Fondazione Francesco Caffè, la Fondazione Niccolò Galli, la Fondazione Luigi Guccione e il Css di Pisa. La giornata ha seguito il seguente programma. Alle ore 9.00 sono arrivati i premiati, fatti accomodare all'interno del teatro. Alle ore 10.00 è inizato il talk-show sul significato e i risultati della campagna. Sul palco l'assessore Cioni, il comandante Bartolini e la vicecomandante Verrusio, la presidente della Confesercenti Stefania Ippoliti, il presidente della Confcommercio Paolo Soderi, Claudio Vanni dell'Unicoop Firenze, il direttore della Nazione Francesco Carrassi, il caporedattore del Tg 3 Toscana Franco De Felice, Giovanni Galli della Florentia Viola e Silvia Bencini, uno degli agenti che hanno materialmente condotto la campagna. È intervenuto anche Fino Fini, direttore del Museo del calcio di Coverciano. Intorno alle ore 11.00 la premiazione di quattro vincitori, uno per ogni fase della campagna, in rappresentanza dei 300 vincitori. Gli altri hanno ritirato le biciclette sistemate nel parcheggio del Saschall. In chiusura è stata prevista una biciclettata di tutti i 300 premiati. La 'carovana' è stata aperta dall'assessore Cioni, dalla vicecomandante Verrusio e da Marco Banchelli, ciclista in solitario. L'itinerario ha interessato il percorso lungarno Aldo Moro, via Minghetti, via Aretina, via della Casaccia e ritorno al Saschall.

FORUM NORVEGESE SUL RUOLO DELLA RICERCA NELLA PROMOZIONE DELLE ENERGIE SOSTENIBILI
Bruxelles, 27 maggio 2003 - Alla luce della perdurante dipendenza dei paesi industrializzati dall'energia da combustibili fossili, prevista per il prossimo futuro, e del crescente fabbisogno energetico nei paesi in via di sviluppo, il 22 maggio si sono aperti a Bruxelles i lavori di un forum organizzato dalla Missione norvegese presso l'UE, al fine di esaminare il ruolo della ricerca nella promozione dei sistemi di energia sostenibile. Inserendo l'argomento nel contesto del settore energetico norvegese, Odd S. Haraldsen, direttore generale aggiunto presso il ministero norvegese del Petrolio e dell'Energia, ha affermato che le nuove tecnologie potrebbero rappresentare un fattore determinante nella ricerca di soluzioni sostenibili alle sfide imposte all'industria energetica norvegese. Vista l'abbondanza di risorse energetiche naturali in Norvegia, Haraldsen ritiene che il suo paese possa fungere da banco di prova per le tecnologie innovative e relative alle energie sostenibili, soprattutto in ambiti quali l'estrazione offshore del petrolio ed il sequestro del carbonio. Haraldsen ha annunciato che il governo norvegese si appresta a nominare un gruppo di esperti incaricati di coordinare la ricerca sui metodi di produzione, stoccaggio, distribuzione ed utilizzo dell'idrogeno. Egli ha dichiarato che il gruppo individuerà altresì possibili aree di collaborazione con l'UE ed altri paesi nel settore della ricerca e ha definito la partecipazione della Norvegia ai programmi quadro di ricerca comunitari, a fianco delle attività nazionali, un'eccellente base per i futuri progressi nella produzione e nell'utilizzo dell'energia sostenibile. Nel definire i meccanismi e le politiche di promozione delle energie sostenibili a livello comunitario, Angel Perez Sainz, capo unità presso la Dg Ricerca della Commissione, ha sottolineato altresì il contributo fornito dal sesto programma quadro (6PQ). Dotato di un bilancio di 17,5 miliardi di euro, per un periodo di quattro anni, il 6PQ rappresenta soltanto il cinque per cento della spesa totale dell'UE per la ricerca e pertanto, come ha sottolineato Sainz, le sue risorse saranno destinate ad un numero ristretto di settori chiave, quali ad esempio l'utilizzo più efficiente dei combustibili fossili, il sequestro del biossido di carbonio (CO2), l'idrogeno e la tecnologia della pila a combustibile. William Gillett, capo unità aggiunto presso la Dg Energia e Trasporti della Commissione, ha ribadito questo concetto sostenendo che le limitate risorse a disposizione della ricerca, a livello comunitario, saranno destinate prevalentemente a "progetti 'faro': vale a dire, progetti dimostrativi ad alta visibilità, in grado di stimolare la domanda generale di tecnologie e soluzioni ad efficienza energetica". Gillett ha sottolineato altresì l'importanza di avviare programmi "soft", parallelamente alle iniziative di ricerca su base tecnologica, incentrati soprattutto sulla gestione del passaggio dei prodotti innovativi ad un mercato più ampio, evitando il ricorso a sussidi che, a suo avviso, "sono insostenibili nel lungo termine". La capacità di cooperazione internazionale nell'ambito del 6PQ e dello Spazio europeo della ricerca (SER), secondo Gillett, è uno strumento chiave, non soltanto per massimizzare l'impatto globale delle iniziative comunitarie, ma anche per far sì che l'UE possa trarre beneficio dalle attività intraprese in altri paesi del mondo. Il tema della cooperazione internazionale è stato sollevato dall'eurodeputato svedese Anders Wijkman, secondo il quale le iniziative dell'UE nel settore dell'energia sostenibile potrebbero risultare efficaci soltanto nel caso in cui riuscissero a ridurre la domanda energetica in tutto il mondo. "È nel nostro interesse garantire che i paesi in via di sviluppo raggiungano una maggiore efficienza energetica poiché, in caso contrario, le iniziative intraprese nei paesi industrializzati eserciterebbero un modesto impatto complessivo", ha aggiunto Wijkman. Egli ha sottolineato che, negli Stati membri dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE), i finanziamenti per la ricerca energetica sono stati dimezzati negli ultimi 20 anni. Egli ha proseguito affermando che, se da un lato la ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili e sull'efficienza energetica ha rappresentato il 26 per cento del finanziamento totale alla ricerca energetica nei paesi AIE, dall'altro i fondi per la ricerca sull'energia nucleare ammontano al 47 per cento. "Si tratta, ovviamente, di una situazione di squilibrio". Secondo Wijkman, pur riducendo del 50 per cento le emissioni di CO2, con un risparmio di costi pari al 30 per cento per il settore energetico, un approccio efficiente all'utilizzo ed alla produzione di energia eserciterebbe un effetto complessivo trascurabile sulla competitività europea. Al fine di inserire l'efficienza energetica fra i valori essenziali dell'UE, Wijkman ha proposto di includere nel processo di Lisbona in materia di competitività l'obiettivo di ridurre il consumo energetico del 2,5 per cento l'anno. In conclusione, Wijkman ha sottolineato il ruolo svolto dalle istituzioni e dai responsabili politici europei nel sostenere un approccio più efficiente alla produzione e al consumo energetico, nel contesto di un mercato comunitario dell'energia liberalizzato. "Dobbiamo sfidare l'egemonia di mercato. Il mercato aperto può essere valido per diversi aspetti, ma non quando si tratta di affrontare questioni quali lo sviluppo sostenibile", ha concluso Wijkman.

CONVEGNO: "PRIMA CHE L'ACQUA GIUNGA AL PIANO" - L'AZIONE DEI FORESTALI PER IL GOVERNO DELLE ACQUE IN MONTAGNA - ROMA, 6 GIUGNO.
Roma, 27 maggio. La decisione della Fondazione S.Giovanni Gualberto di istituire un "Osservatorio Foreste e Ambiente" rappresenta un atto significativo di partecipazione all'Anno Internazionale delle Montagne, proclamato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nonchè un duraturo ricordo del Millenario della nascita di S.Giovanni Gualberto, Patrono dei Forestali. L'Osservatorio si propone di monitorare con attenzione la situazione forestale nei suoi molteplici aspetti - sociali, ambientali ed economici - con l'intento di evidenziare le problematiche di maggior momento, indicando anche gli interventi più appropriati per portarle a soluzione. In questo contesto, il Convegno dedicato al rapporto tra acqua e foreste vuole sottolineare la realtà e portata dell'interdipendenza tra boschi e risorse idriche, anche attraverso la rivisitazione dell'opera di alcuni grandi Maestri in questo campo. Questo convegno fornisce un contributo attivo dell'Osservatorio e del mondo forestale e produttivo rappresentato dal Corpo Forestale dello Stato, dall'Associazione Forestaòle Italiana e dalla Consulta Nazionale Foreste, Legno e carta - all'Anno Mondiale dell'Acq, proclamato dalle Nazioni Unite per il 2003. L'evento avrà luogo presso il Pontificio Ateneo S.Anselmo all'Aventino - Piazza Cavalieri di Malta 5 - Roma. www.corpoforestale.it  www.federlegno.it  Informazioni e conferma di partecipazione: Associazione Forestale Italiana - Via Toscana 10, 00187 Roma tel. 06.4200681

UN ROBOT FRANCESE AIUTA GLI SCIENZIATI EUROPEI A STUDIARE L'AMBIENTE DEGLI ABISSI MARINI
Bruxelles, 27 maggio 2003 - Circa 150 scienziati, ingegneri e tecnici marini provenienti da Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito, Belgio, Russia e Polonia sono salpati il 22 maggio a bordo della Polarstern, una nave da ricerca tedesca a doppio scafo con cui compiranno una spedizione di 12 settimane. L'Istituto di Ricerche Marine Francese (Ifremer) ha messo a punto un robot specifico che verrà impiegato dal gruppo di scienziati europei quale ausilio per studiare gli abissi del Nord Atlantico e del Mare Artico. Il robot sottomarino teleoperato, denominato "Victor 6000", è in grado di scendere fino a 6.000 metri di profondità. Servendosi di macchine fotografiche telecomandate, sonde campionatrici, tubi e carotatori, gli scienziati potranno osservare il fondale oceanico e raccogliere sedimenti, organismi e campioni d'acqua. Non è la prima volta che Victor 6000 viene impiegato in una spedizione a bordo del Polarstern: la partnership franco-tedesca, operativa dal 1999, sta aiutando gli scienziati a comprendere meglio la diversità delle specie scoperte negli abissi. L'ultima spedizione in ordine di tempo continuerà lo studio di oceanografia biologica. Durante la prima tappa del viaggio, gli scienziati si concentreranno sui coralli abissali al largo della costa sudoccidentale dell'Irlanda per determinare il loro ruolo nell'ecosistema. Successivamente, la Polarstern si dirigerà alla volta della Norvegia per studiare le emissioni di metano di un vulcanetto di fango sotterraneo. Infine, la nave concluderà il suo viaggio nell'Artico, dove raccoglierà campioni delle varietà naturali degli abissi. Infolink: http://www.awi-bremerhaven.de/AWI/Presse/PM/030520victor-e.html

INSEGNARE AL FUTURO! A CIRCA UN ANNO DALLA SUA INTRODUZIONE IN ITALIA INTEL ILLUSTRA I RISULTATI DEL PROGRAMMA "INTEL TEACH TO THE FUTURE"
Milano, 27 maggio 2003- Si chiama Intel Teach To The Future e si traduce "Intel, insegnare al futuro" ed è il programma che Intel, il maggiore costruttore al mondo di chip e leader nell'innovazione tecnologica, sostiene in tutto il mondo con l'obiettivo di aiutare gli insegnanti a integrare l'uso della tecnologia durante l'attività didattica. In Italia il programma è stato annunciato il 27 marzo 2002 ed i suoi percorsi e contenuti sono stati integrati all'interno del progetto di formazione in ingresso per i docenti neoassunti di Indire (Istituto Nazionale di Domumentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa), per conto del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. Ad oggi il numero degli insegnati formati nel nostro paese è di 7000 ed è attualmente in corso la formazione di altri "prof" iscrittisi all'iniziativa al momento della sua presentazione. I contenuti del programma sono stati localizzati in collaborazione con la cattedra di Tecnologie dell'Istruzione di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna, e successivamente condensati nella terza edizione del manuale del programma Intel Teach To The Future, che viene costantemente arricchito ed aggiornato con i risultati delle esperienze di insegnanti e ricercatori. Il manuale ha visto inoltre aggiungersi recentemente al comitato scientifico di redazione anche la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Padova che diventa quindi il secondo referente accademico coinvolto ufficialmente nella redazione dei contenuti e nell'auditing dei prodotti didattici degli insegnanti pubblicati sul sito del progetto. Punto di forza di Intel Teach To The Future è che gli insegnanti, una volta formati, diventano protagonisti attivi nella formazione dei colleghi, instaurando una sorta di circolo virtuoso in cui i formatori continuano ad apprendere grazie allo scambio e alla ridiscussione dei contenuti, in base alle esperienze maturate nelle classi di tutta Italia. "Il nostro approccio è quello di operare stabilendo delle forti sinergie con le istituzioni didattiche nazionali - afferma Martina Roth, Director Education Intel Emea - e prevede che Intel sappia rapidamente integrarsi con il panorama formativo dei paesi in cui opera. Siamo lieti di poter dare come Intel un contributo attivo all'ammodernamento della didattica e, di conseguenza, al miglioramento della competitività della futura forza lavoro.

" E' UNO STUDENTE ITALIANO DI 17 ANNI IL PIÙ ESPERTO AL MONDO SU EXCEL IL GIOVANE SI È AGGIUDICATO IL PRIMO POSTO NEL CONCORSO MONDIALE WORLDWIDE OFFICE XP COMPETITION
Milano, 27 maggio 2003 - Un importante riconoscimento in ambito IT arriva in Italia, spesso considerata agli ultimi posti per la preparazione informatica dei propri studenti. Francesco Lemma, 17 anni, ha infatti vinto la sfida Worldwide Office XP Competition, che ha coinvolto oltre 50 mila studenti di 47 paesi del mondo e che si è conclusa il 18 maggio scorso a Orlando (Florida). La competizione internazionale organizzata da Certiport e Tesi Automazione, sponsorizzata da Microsoft, è partita all'inizio dell'anno con l'obiettivo di individuare a livello mondiale, tra gli studenti delle scuole superiori, coloro che utilizzano al meglio i programmi informatici più diffusi. Grazie alla passione per l'informatica, il vincitore ha avuto la soddisfazione di battere, nella fase finale della gara, 33 concorrenti di altre nazionalità, dimostrando un'ottima conoscenza delle funzionalità del foglio elettronico Excel 2002. Alla sfida finale ha partecipato anche un altro studente italiano, che si è cimentato nella prova sull'utilizzo dei programmi di videoscrittura e ha ottenuto un ottimo risultato, qualificandosi tra i primi nella graduatoria mondiale.

BOCCONI: GIURISPRUDENZA ARRIVA ALLA LAUREA QUALI GLI SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Milano, 27 maggio 2003: laurea in Giurisprudenza e sbocchi professionali, questo è ciò di cui si discuterà durante una tavola rotonda dal tema "Preparazione Giuridica ed Economica per le professioni legali", oggi in Bocconi, organizzata dall'Istituto di Diritto Comparato "Angelo Sraffa" dell'Università Bocconi nell'ambito del Corso di Laurea in giurisprudenza. L'occasione sarà offrire ai primi studenti che si laureeranno in giurisprudenza all'Università Bocconi, a luglio, una conoscenza del panorama occupazionale nel quale andranno ad operare. Il Clg (Corso di laurea in giurisprudenza), lanciato nell'anno accademico 1999-2000, è stato ripensato nel 2001, seguendo le indicazioni della riforma universitaria, trasformandosi in corso di laurea triennale Clsg (corso di laurea in scienze giuridiche). Il Clsg è un corso di laurea unico in Italia per le sue caratteristiche formative, coniuga, infatti, grazie a un approccio fortemente interdisciplinare, le conoscenze e le competenze tipiche dei giuristi e quelle economiche e manageriali tipiche degli economisti. Al termine del Corso sono possibili sbocchi in attività legali nel settore finanziario (banche, assicurazioni ecc.), nelle amministrazioni pubbliche e nelle aziende private, oltre che nelle carriere tradizionali: magistrato, avvocato, notaio, legale d'azienda. In particolare: magistrati civili o penali che operino nelle sezioni specializzate commerciali, fallimentari, industriali, del lavoro; avvocati di studi primari che operino prevalentemente con grandi imprese, nazionali o multinazionali; giuristi specializzati in rapporti con le istituzioni estere e sovranazionali o per le istituzioni specializzate nelle attività delle autorità indipendenti. Al corso di laurea quadriennale Clg, gli iscritti all'ultimo anno, ovvero coloro che sono stati i pionieri nell'anno accademico 1999-2000, sono 163; di questi 75 donne e 88 uomini. Il 24,5% proviene da Milano; il 20,5% dall'Italia meridionale; 18,5 dall'Italia settentrionale; 16,5% dalla Lombardia; 10,4% dall'Italia Centrale; 8,6% dalle Isole; 1% dall'Estero. Attualmente, gli iscritti al corso di laurea triennale Clsg sono 580. Al dibattito, introdotto dal saluto del Rettore dell'Università Bocconi, Carlo Secchi, e da Giovanni Iudica, Direttore del Corso di laurea in giurisprudenza dell'Università Bocconi, presieduto da Piergaetano Marchetti, Direttore dell'Istituto di Diritto Comparato "Angelo Sraffa", parteciperanno Franco Bile, Giudice della Corte Costituzionale; Mario Blandini, Procuratore Generale della Corte d'Appello di Milano; Remo Danovi, Presidente del Consiglio Nazionale Forense; Alberto De Roberto, Presidente del Consiglio di Stato; Paolo Giuggioli, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano; Franzo Grande Stevens, Avvocato; Giuseppe Grechi, Presidente della Corte d'Appello di Milano; Pasquale Landi, già Consigliere giuridico del Ministero del Tesoro; Livia Pomodoro, Presidente del Tribunale dei Minori di Milano; Manuela Romei Pasetti, Avvocato Generale di Milano. Seguirà la testimonianza di alcuni studenti del Clg, il Corso di laurea in giurisprudenza.

ALL'INTEL ISEF I GIOVANI SCIENZIATI DI TUTTO IL MONDO RICEVONO 3 MILIONI DI DOLLARI IN BORSE DI STUDIO E PREMI
Milano, 27 maggio 2003 - Oltre 3 milioni di dollari in borse di studio e premi sono stati assegnati a innovatori e giovani scienziati delle scuole superiori di tutto il mondo nel corso della manifestazione Intel International Science and Engineering Fair (Intel Isef), il concorso scientifico più importante del mondo per i giovani studenti. L'evento si è tenuto a Cleveland tra il 11 e il 16 maggio e studenti di 36 Paesi hanno presentato idee destinate a potenziare la sicurezza nazionale, a perfezionare la progettazione del rivestimento delle navicelle spaziali e a migliorare la vita quotidiana delle persone disabili. "La passione per le scienze e la matematica assicura ai finalisti di Intel Isef la possibilità di diventare i grandi scienziati e innovatori del futuro", commenta Craig Barrett, Ceo di Intel. "Quando questi studenti inizieranno la loro vita professionale, mi auguro che collaboreranno per trovare le soluzioni a problemi globali e per migliorare il mondo". I giovani scienziati italiani all'Intel Isef Anche tre ragazzi italiani, che hanno lavorato insieme a un progetto sulla genetica, hanno partecipato alla manifestazione di Cleveland. I tre ragazzi, studenti di Bari di 18 e 19 anni, hanno condotto una ricerca sulla "PKU" (phenilketonuria), una malattia ereditaria che causa ritardo mentale e altre difficoltà di natura neurologica, se la terapie attualmente esistenti non iniziano nelle prime settimane di vita. Con il loro contributo i tre giovani hanno approfondito la conoscenza della malattia e dei regimi dietetici a cui si sottopongono coloro che ne sono affetti. La partecipazione all'Intel Isef 2003 è il premio speciale che i ragazzi pugliesi hanno vinto partecipando al concorso italiano "I Giovani e le Scienze 2003", organizzato da Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) in collaborazione con Intel. Intel International Science and Engineering Fair - tutti i dettagli e i vincitori Intel Isef è il più grande concorso del mondo per studenti delle scuole superiori e ha lo scopo di condividere idee, presentare progetti scientifici all'avanguardia e concorrere per vincere oltre 3 milioni di dollari Usa in premi e borse di studio. I finalisti che partecipano alla manifestazione vengono scelti tra i vincitori di oltre 500 manifestazioni affiliate Intel Isef e concorrono all'assegnazione di oltre 900 premi. Il primo premio denominato Intel Young Scientist Scholarship viene assegnato a tre vincitori e consiste in una borsa di studio da 50.000 dollari ciascuno; quest'anno è stato vinto da tre ragazze - 2 statunitensi e una canadese, di età tra i 16 e i 17 anni - che hanno presentato progetti relativi alla determinazione della distanza degli asteroidi dalla terra, l'utilizzo del PC per i disabili muscolari e come eliminare il cancro con l'acido ribonucleico. Inoltre Intel Isef assegna il premio Intel Best of Category equivalente a 5.000 dollari di borsa di studio e un computer a elevate prestazioni, assegnato allo studente che ottiene i voti migliori in ciascuna categoria di progetto. Ai presidi delle scuole degli studenti vincitori e agli organizzatori delle manifestazioni in tutto il mondo vanno finanziamenti per favorire la didattica in campo scientifico e incoraggiare un maggiore coinvolgimento degli studenti nello studio degli scienze. Per il primo, il secondo, il terzo e il quarto progetto classificato in ciascuna categoria vengono assegnati rispettivamente premi pari a 3.000, 1.500, 1.000 e 500 dollari. Inoltre, vengono aggiudicati altri premi speciali di valore superiore a 1,5 milioni di dollari in borse di studio, internati estivi, viaggi scientifici e apparecchiature di laboratorio, forniti da Intel e Science Service, oltre che da circa altri 70 sponsor costituiti da aziende, professionisti ed enti pubblici. Agli insegnanti Intel assegna il premio Excellence in Teaching Award per quei partecipanti che dimostrano il successo del loro programma educativo e un piano per renderlo replicabile all'interno della stessa scuola o comunità di appartenenza. Infolink: www.intel.it/education

ATLEC: LAUREATI IN ECONOMIA - INCONTRO 28 MAGGIO 2003
Torino, 27 maggio 2003 - Mercoledì 28 maggio 2003, alle ore 18.00, presso la Facoltà di Economia (C.so Unione Sovietica 218 bis - Torino), l'Atlec (Associazione Torinese Laureati in Economia), in collaborazione con l'Associazione Amici dell'Università, organizza un incontro su: "Il mondo del lavoro che cambia: le risposte della facolta' di economia" Parteciperanno all'incontro: Dr. Luciano Roasio su "Associazione Amici dell'Università, Atlec, e Facoltà di Economia" ; Prof. Piercarlo Frigero su "Perché Economia"; Prof. Giorgio Pellicelli su "Gli studi di management: lauree triennali, lauree specialistiche, master"; Prof. Oreste Calliano su " La vocazione internazionale della Facoltà"; Sig. Davide Michelis su "La Facoltà vista dagli studenti"; Dr. Giovanni Bocchino su "Il Job Placement e l'Atlec"; Consel (Gruppo Banca Sella) su "I prestiti a studenti e laureati"

Pagina 1  Pagina 2 Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6

Titoli      Home    Archivio news