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SABATO 24 GENNAIO 2004
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5
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ROYAL CARIBBEAN INTL CROCIERA DI 7 NOTTI CON PARTENZA
IL 30 GENNAIO
Crociera di 7 notti a bordo di Galaxy per i Caraibi
Meridionali. Partenza il 30 gennaio 2004 da S. Juan in direzione St.
Thomas, St. Kitts, Bridgetown (Barbados), Margarita Island (Venezuela),
Oranjestad (Aruba). Dopo un giorno di navigazione si ritorna a San Juan.
Quota a partire da euro 509 per persona in cabina interna doppia
comprensiva di tasse e assicurazioni (volo escluso).
ROYAL CARIBBEAN INTL tel. 010/545821
CON GIVER 7 GIORNI/6 NOTTI VISITA AL MERCATO LAPPONE
DI JOKKMOKK
Partenza speciale il 5 febbraio con volo di linea Sas per Lulea via
Copenaghen e Stoccolma. Trasferimento e sistemazione
all'Hotel Haparanda Stadshotall, cena e pernottamento. Secondo giorno
escursione con il rompighiaccio Sampo: possibilità di immergersi tra i
ghiacci opportunamente equipaggiati. Pranzo a bordo e visita al Castello
di ghiaccio Luminlinna. Il terzo giorno trasferimento a Jokkmokk e visita
al famoso mercato conosciuto per i prodotti tradizionali della cultura
Sami, seconda colazione, cena e pernottamento all'hotel Jokkmokk. Il
quarto giorno intera giornata a disposizione per escursioni facoltative e
e attività sportive invernali, pranzo cena e pernottamento in hotel.
Quinto giorno trasferimento all'aeroporto di Lulea e partenza con volo Sas
per Stoccolma. Arrivo e sistemazione presso l'hotel Radisson Sas
Royal Viking. Sesto giorno visita della città in autopullman con guida in
lingua italiana. Pomeriggio a disposizione, pernottamento. Ultimo giorno
prima colazione in hotel. Trasferimento all'aeroporto per rientro con volo
SAS via Stoccolma e/o Copenaghen per Milano. Quota a partire da euro 1490
che comprende: volo di linea Sas a/r da Milano, sistemazione in camera
doppia con servizi privati negli hotel, trasferimenti, visite, attività
ed escursioni come indicato in programma, accompagnatore in loco in lingua
italiana minimo 20 partecipanti.
Per informazioni: tel. 010/57561
CONTINENTAL AIRLINES HA ESTESO A TUTTI GLI AEROPORTI
STATUNITENSI LE POSTAZIONI PER IL SERVIZIO DI SELF-CHECK-IN
Continental Airlines ha annunciato l'avvenuta installazione di postazioni
eService Center per il self-check-in in tutte le aree di accettazione dei
propri terminal aeroportuali negli Stati Uniti. L'ultimo aeroporto dove
sono stati attivati gli eService Center è stato quello di Reno, Nevada,
il 31 dicembre scorso. La compagnia dispone attualmente di 779 postazioni
dislocate in 130 aeroporti statunitensi. "I passeggeri dei voli
nazionali Continental ora hanno la possibilità di fare il proprio
check-in automatico presso le postazioni eService Center o sul sito
continental.com, qualsiasi sia il loro aeroporto di partenza e di arrivo
all'interno degli Stati Uniti", ha detto Christopher Frawly, Managing
Director of eCommerce. Nel 1995, Continental Airlines è stata la prima
compagnia a dotarsi di postazioni elettroniche per il self-check-in (le
prime sono state installate presso l'aeroporto Newark Liberty
International) e oggi è leader tra le compagnie che utilizzano questa
tecnologia, offrendo l'opzione self-check-in a tutti i passeggeri
statunitensi che si avvalgono di biglietto elettronico per i propri voli
interni. Continental ha rivoluzionato il modo in cui i passeggeri
effettuano il check-in e la loro percezione della modalità self-service
elettronico, da sistema innovativo nove anni fa, a metodo più diffuso tra
i passeggeri oggi. Ormai numerose compagnie in tutto il mondo offrono
l'opzione del self-check-in. Lo scorso anno, più di 18 milioni di
passeggeri si sono avvalsi di questo servizio sui soli voli Continental.
Più del 70% dei passeggeri cui è consentito l'utilizzo del biglietto
elettronico (quelli con itinerari interni agli Stati Uniti e territori
sotto la giurisdizione statunitense) evitano i tradizionali sportelli e
scelgono gli eService Center, il sito continental.com o le postazioni di
check-in situate all'esterno dei terminal aeroportuali statunitensi, per
effettuare il check-in per i loro voli. Da quando nove anni fa,
Continental ha iniziato a utilizzare gli eService Center, ai tempi
chiamati E-Ticket Machine, il vettore ha distanziato la concorrenza
nell'adozione delle postazioni self-check-in. Mentre il numero delle
postazioni utilizzate complessivamente dalle compagnie aeree statunitensi
era ancora relativamente basso fino al 2001, gli eService Center di
Continental Airlines erano già dal 2000 disponibili nella maggioranza
degli aeroporti serviti dalla compagnia. Gli eService Center offrono ai
passeggeri la possibilità di compiere una grande varietà di operazioni,
incluso il check-in individuale o di gruppo nel giorno della partenza, la
selezione o il cambio della poltrona assegnata, l'acquisto del biglietto o
di un "Continental Currency" che può essere usato per
l'acquisto di bevande e auricolari a bordo, l'aggiunta del numero di
tessera frequent flyer OnePass a una prenotazione esistente, la stampa
delle etichette per i bagagli da registrare. Il personale di biglietteria
di Continental Airlines incoraggia i passeggeri ad avvalersi degli
eService Center al fine di velocizzare le operazioni di check-in ed avere,
di conseguenza, più tempo da dedicare ai clienti che necessitano di
assistenza supplementare. Nella maggioranza dei casi i clienti possono
effettuare il check-in e stampare le proprie carte d'imbarco in meno di un
minuto, riducendo significativamente o spesso eliminando del tutto le
attese ai banchi accettazione. Le prime postazioni eService, che hanno
sostituito i vecchi sportelli automatici, consentivano al passeggero di
effettuare le operazioni di: check-in, assegnazione posto, verifiche sul
proprio conto frequent flyer e registrazione bagaglio. Dopo poco,
Continental ha aggiunto le opzioni di cambio del volo in giornata e di
upgrading. Nel 1999, Continental ha sostituito le macchine per l'E-Ticket
con le postazioni eService Center tecnologicamente più avanzate, e ha
introdotto la funzione di traduzione inglese-spagnolo. Nel 2003,
Continental ha introdotto il check-in via internet sul sito
continental.com. I passeggeri, compresi quelli che devono registrare il
proprio bagaglio, possono effettuare il check-in on-line fino a 30 ore
prima della partenza. Nel 2004, Continental prevede di aggiungere
ulteriori operazioni che si possano effettuare in self-service, inserendo
in particolare quella del check-in su rotte internazionali. I passeggeri
dell'hub Continental del Cleveland Hopkins International Airport sono al
primo posto nella nazione per l'uso di servizi per il check-in diversi dal
banco convenzionale: un 90% dell'utenza del Northeast Ohio opta per l'eService,
il sito continental.com, o i banchi situati all'esterno degli aeroporti.
Ognuno dei 779 eService Center di Continental, costruiti da Kinetics di
Lake Mary, Florida, ha un nome di fantasia con un richiamo alla città
dove si trova. Per esempio, le sette postazioni di Seattle comprendono
"Space Needle" e "Sleepless", le sei di New Orleans
comprendono "Mardi Gras" e "Zydeco". "Laverne"
e "Shirley" sono due dei quattro eService Center di Milwaukee,
"Dorothy" e "Toto" due dei quattro di Kansas City.
Continental Airlines (continental.com), la settima compagnia aerea del
mondo, offre oltre 2.300 voli giornalieri verso 126 località degli Stati
Uniti e 101 destinazioni internazionali, con collegamenti per più città
internazionali rispetto ad ogni altro vettore americano. In Europa e Medio
Oriente, Continental Airlines serve 17 aeroporti in 11 nazioni, operando
fino a 168 partenze settimanali verso i suoi hub di New York/Newark,
Houston e Cleveland, a loro volta collegati con numerose città in Nord
America, America Latina e Caraibi. Nel 2001 e nel 1996 Continental è
stata nominata "Airline of the Year" da Air Transport World,
diventando così l'unica compagnia aerea ad aver ricevuto tale
riconoscimento due volte in cinque anni. BusinessFirst di Continental ha
vinto il premio per la miglior Executive/Business Class all'edizione 2003
dell'OAG Airline of the Year Awards. Continental Airlines è alleata in
Europa e Medio Oriente con Air Europa, Emirates, FlyBE (British European),
KLM Royal Dutch Airlines, Maersk Air, TAP Air Portugal e Virgin Atlantic
Airways.
Infolink: http://continental.com
5 SETTIMANE PER APPROFITTARE DEI PACCHETTI
BENESSERE EUROTRAVEL
Il tour operator Eurotravel, specializzato in viaggi e vacanze in Italia e
all'estero, presenta un'offerta per tutti i viaggiatori che desiderano
dedicare una settimana al benessere e alla cura si sé in una delle isole
più belle del mediterraneo: Ischia! Eurotravel presenta, infatti,
"pacchetti benessere" ad un prezzo davvero singolare. L'offerta
è valida per tutto il periodo compreso fra il 25 gennaio 2004 ed il 3 di
marzo 2004. Gli ospiti soggiorneranno al "Cristallo Palace Hotel
Terme" situato a Casamicciola piccolo borgo che da mare si arrampica
sulle pendici del Monte Epomeo. 5 settimane per scoprire tutti i vantaggi
di una vacanza Eurotravel, 4 programmi per rilassarsi e tornare in forma,
1 occasione da regalare! "Total look" per rilassarsi e tornate
in forma! Adatto sia a Lui che a Lei, il pacchetto prevede: 1 consulto
medico, 3 bagni idrotermali con microemulsione, 1 trattamento viso
rivitalizzante, 1 trattamento detossinante al fango termale, 2 massaggi
aromatici, 2 trattamenti antirughe ad onde faradiche, 3 lettini UVA. Quota
a persona a settimana 520 anziché 720 euro con trattamento di pensione
completa. "New age", programma mirato al recupero di un
benessere mentale spesso affaticato dallo stress quotidiano. Il pacchetto
prevede: 1 visita specialistica, 5 idromassaggi ozonizzanti con
microemulsione rilassante, 2 massaggi antistress, 1 massaggio shiatsu, 1
peeling completo al corpo, 2 linfodrenaggi al viso, 1 massaggio
riflessogeno plantare, 5 lettini UVA. Quota a persona a settimana: 536
anziché 740 euro con trattamento di pensione completa. "Terme &
oriente". Un felice connubio di due tecniche di differente origine...un
unico scopo: il benessere psico-fisico! Il pacchetto prevede: consulto
medico, 1 fango esfoliante corpo, 2 idromassaggi con microemulsione, 3
bagni termali, 2 fanghi corpo con doccia termale, 1 massaggio shiatsu, 1
massaggio ayurvedico, 1 riflessologia plantare, 1 massaggio mio-thai, 1
pulizia viso con massaggio, 2 lettini UVA. Quota a persona a settimana:
549 anziché 756 euro con trattamento di pensione completa. "Total
image". Ideato per chi vuol migliorare il proprio corpo rassodandolo,
tonificandolo e donandogli nuova energia. Il pacchetto prevede: 1 visita
medica specialistica, 5 idromassaggi rienergizzanti ozonizzati con
microemulsione rassodante, 3 massaggi total body manuali con oli
essenziali specifici, 2 trattamenti tonificanti, 1 peeling completo al
corpo, 5 fanghi freddi bioenergizzanti, 2 Red Tunnel ai raggi infrarossi,
5 solarium. Quota a persona a settimana: 612 anziché 834 euro con
trattamento di pensione completa.
Informazioni e prenotazioni al numero di telefono Eurotravel 0165.773111 o
nelle migliori agenzie di viaggio
A CARNEVALE...MASCHERE E RELAX AI GB THERMAE HOTELS
Anche nel caso di un soggiorno breve, "dedicato", come può
essere quello del Carnevale, è importante che il divertimento sposi il...relax!
La scelta ottimale è uno dei più prestigiosi alberghi termali di Abano
Terme gestito dalla Famiglia Borile, "storica" proprietaria dei
5 alberghi del Gruppo GB Thermae Hotels. A 2 passi dalla romantica
Venezia, dove l'atmosfera del Carnevale più famoso del mondo è
d'obbligo, l'Hotel METROPOLE propone un Carnevale 2004, all'insegna di
maschere e bellezza. Fra i diversi momenti culturali, il programma
prevede:
Sabato 21 febbraio...il Carnevale a Venezia. Gita nella città d'arte e
pranzo in un locale tipico. La sera cocktail party all'Hotel METROPOLE:
cena di gala e sfilata di maschere, con gran ballo in maschera. I
giorni a seguire: "coccole" di trattamenti estetici
d'avanguardia nel reparto benessere dell'Hotel METROPOLE, dedicato alla
cura del corpo. Il sapiente utilizzo di ingredienti naturali come l'uva
per i trattamenti idratanti del viso, dell'olio di oliva o del siero di
latte per immergersi in bagni avvolgenti dall'effetto calmante ed
emolliente, nonché diete "su misura" studiate e consigliate,
dopo un'accurata analisi dell'individuo, dal personale medico qualificato,
rendono L'Hotel METROPOLE meta ambita dove trascorrere il Carnevale
all'insegna della salute e della bellezza.
CARNEVALE 2004 Week - Hotel METROPOLE 8 giorni/7 notti in camera doppia,
pensione completa, utilizzo delle piscine termali e del percorso Kneipp A
partire da € 563,00 per persona
CARNEVALE 2004 Long Week End - Hotel METROPOLE 4 giorni/3 notti in camera
doppia, pensione completa, utilizzo delle piscine termali e del percorso
Kneipp A partire da € 251,00 per persona
GB Thermae Hotels:
Infollink: www.gbhotels.it
A CARNEVALE, OGNI CROCIERA ...VALE CON CROCIERANDO
Una festa di Carnevale nel salone dei ricevimenti, seguire in prima fila
le sfilate delle gondole e delle maschere più prestigiose a
bordo di una piccola nave da crociera, la "M.S.Camargue", della
flotta CroisiEurope, leader in Europa per la navigazione sui fiumi: la
motonave Michelangelo un vero albergo galleggiante nel cuore di Venezia,
la cornice tra le più ricche di fascino al mondo per il carnevale. La
nave dispone di salone, sala da pranzo, biblioteca, ponte sole. Inoltre,
la crociera si svolgerà nella laguna di Venezia, città romantica per
eccellenza, scelta da sempre per dolcissime fughe. Questo è solo parte di
quanto Crocierando, può offrire a chi desidera festeggiare il Carnevale,
concedendosi una pausa all'insegna dell'allegria. Crociera di 5 giorni, (4
notti). Si parte da Venezia il 13 o il 17 febbraio in direzione Riva Sette
Martiri nel bacino di San Marco. Aperitivo di benvenuto Cena e serata in
Piazza San Marco. Serata libera. Il giorno seguente la nave salperà per
un itinerario nel cuore della laguna di Venezia. Nel pomeriggio visita
facoltativa alle isole di Burano e Murano alla scoperta delle loro
tradizioni e il loro rinomatissimo artigianato. Serata danzante a bordo.
Il terzo giorno, visita facoltativa di Venezia e delle sue stradine che si
snodano tra le calli: San Marco e Palazzo Ducale, Rialto ed il Canal
Grande. Pomeriggio libero alla scoperta dei meandri meno conosciuti della
città. Cena a bordo e serata libera. Il 4° giorno la nave salperà
verso Chioggia. Visita della città, il suo centro storico di Sottomarina,
e le sue calli che arrivano a al lungomare Adriatico. Pomeriggio
possibilità di un'escursione a Padova e visita alla Basilica di
sant'Antonio, meta di pellegrinaggi internazionali, con ritorno a Venezia
in pulman Cena e serata del comandante. Ultimo giorno sbarco a Venezia
dopo la prima colazione. Quote a partire da 557 Euro a persona. Inclusi
nel prezzo: la crociera in pensione completa, sistemazione in cabina
doppia con doccia e servizi, assistenza di personale qualificato a bordo,
animazione, serata di gala, tasse portuali, assicurazione
sanitaria-bagagli e assicurazione in caso di annullamento del viaggio.
FINO AL 31 MARZO 2004 LA SUPER SARDEGNA DI SARDINIA
FERRIES
Al prezzo di una camera d'albergo, ti addormenti a Livorno e ti risvegli
in Sardegna (con la macchina in garage). Una persona, l'auto e la cabina,
a partire da 59 euro Torna la tariffa Super Sardegna, irrinunciabile
tentazione per visitare l'Isola anche d'inverno. La proposta è valida
fino al 31 marzo del 2004 per le partenze da Livorno a Golfo Aranci e si
articola sulla semplice andata o l'andata e ritorno con prezzi a scalare
da una a quattro persone. L'offerta speciale, in ambedue i casi, comprende
il veicolo (non superiore ai 5 metri di lunghezza, 2 metri di larghezza e
2,20 metri di altezza) e la cabina provvista di servizi privati. I
biglietti emessi sono modificabili, pagando una penale di 30 euro, ma non
rimborsabili anche qualora non venissero utilizzati. La tariffa Super
Sardegna è disponibile fino ad esaurimento dei posti mentre i passeggeri
supplementari pagheranno i prezzi in vigore.
Infolink: www.corsicaferries.com
- www.sardiniaferries.com
UNA NUOVA FORMULA DELLA COMPAGNIA DEL GRUPPO GRIMALDI:
GRANDI NAVI VELOCI 2004 PRIMA PRENOTI MENO SPENDI
Parte la grande operazione advance booking per sconti fino a 20 euro a
persona a viaggio prenotando entro l'11 aprile. Tariffe convenienti tutto
l'anno a partire da 21,20 euro, sconti per i viaggi di giorno, sconti per
i Residenti Sardi e Siciliani, per Famiglie e Minigruppi, pacchetti A/R,
nuove carte fedeltà per Sicilia e over 60, divertenti weekend in crociera
a Barcellona e a Palermo e, per le festività, minicrociere con i
cruise-ferries della flotta più giovane d'Europa. E un grande concorso
per vincere una Jaguar x-type Wagon e una Land Rover Defender. si sono
aperte lunedì 12 gennaio le prenotazioni per la stagione estiva al
booking grandi navi veloci con una grande novità: l'operazione advance
booking, ovvero, prima prenoti, meno spendi. Approfittarne è molto
semplice: a chi prenota dal 12 gennaio al 29 febbraio grandi navi veloci
applicherà uno sconto di 20 euro a persona per la cabina e di 10
euro per la poltrona per viaggi da giugno a settembre in tariffa A e B
sulle tutte le linee in partenza da Genova - esclusa la Genova-Tunisi. Nel
successivo periodo dal 1 marzo all'11 aprile, lo sconto sarà di 15 euro a
persona per la cabina e di 5 euro per la poltrona. Non sono prezzi civetta
ma sconti reali. Ad esempio sulla linea Genova-Porto Torres una famiglia 4
persone (2 adulti e 2 bambini sotto i 12 anni) può viaggiare in cabina a
soli 108 euro se prenota entro il 29 febbraio e a 123 euro se prenota
entro l'11 aprile con un risparmio rispettivamente di 60 e 45 euro sulla
normale tariffa di 168 euro. Gli sconti sono anche associabili e
cumulabili alle tariffe speciali pubblicate. Così, ad esempio, prenotando
entro il 29 febbraio, la stessa famiglia di quattro persone con in più
l'auto al seguito potrà viaggiare di giorno in tariffa A da Olbia a
Genova con soli 104,10 euro. In ogni caso viaggiare con grandi navi veloci
offre numerose opportunità di risparmio tutto l'anno, sempre con tariffe
trasparenti, comprensive cioè di tutto: tasse di imbarco/sbarco, Iva,
polizza assistenza passeggeri Mondial Assistance.
010.2094591 e www.gnv.it
I VIAGGI INCONFONDIBILI DI HOTELPLAN: BHUTAN, ETIOPIA,
ECUADOR E GALAPAGOS
Tre proposte di viaggio inconfondibili, con itinerari talvolta
difficoltosi da affrontarsi con un po' di spirito d'avventura e
atteggiamento positivo, per offrire un modo di viaggiare pieno di emozioni
e di voglia di conoscere, sia con gli occhi che con lo spirito. L'impegno
a far conoscere e rispettare le culture locali e a mantenere l'equilibrio
dei paesi visitati è sicuramente l'essenza di questi viaggi.
BHUTAN - IL REGNO OLTRE LE NUVOLE Un viaggio in occasione del festival di
Paro, Tsechu; un emozionante evento durante il quale gli abitanti
dei villaggi, nei migliori abiti e con i migliori gioielli, accompagnati
dal suono di cembali e trombe, si ritrovano allo dzong ed eseguono
complesse e articolate danze religiose che rappresentano la diffusione del
buddhismo in Bhutan e la sottomissione ai demoni. I festival religiosi
costituiscono l'aspetto più profondo e gioioso di un viaggio in Bhutan.
Gli Dzong, possenti fortezze - monastero che rappresentano il centro della
vita politica e religiosa, si animano di monaci e fedeli riuniti per
assistere alle danze rituali. Oltre ad una forte valenza culturale il
viaggio permette di scoprire un popolo gentile per il quale le tradizioni
del buddhismo sono parte integrante della vita, in un contesto naturale di
rara bellezza dove vette sacre e inviolate fanno da sfondo a valli
incontaminate e a volte senza nome, non segnalate sulle mappe. Il viaggio
presenta comunque un itinerario faticoso con lunghi trasferimenti su
strade di montagna dove il livello di sistemazione e del cibo non sempre
rispecchia gli standard internazionali. 15 giorni/12 notti - partenza
01/04/2004 - (2 notti a Bangkok e 10 notti in Bhutan) con quote a persona
in camera doppia a partire da euro 4.750 incluso di passaggi aerei,
pernottamenti in alberghi di categoria turistica, trasporti a terra e
guida locale.
ETIOPIA - PROCESSIONE SULL'ALTOPIANO. Terra di grandi scenari naturali e
variegati aspetti culturali, l'Etiopia offre un'indimenticabile esperienza
di viaggio anche nel tempo. L'itinerario proposto da Hotelplan, che
coincide con le celebrazioni della domenica delle Palme - di cui si potrà
assistere ad Axum alle suggestive processioni e celebrazioni - percorrerà
l'altopiano etiopico alla scoperta dei numerosi tesori architettonici
delle chiese rupestri e dei monasteri con le meravigliose testimonianze
della fede cristiana oltre che all'emozionante vista delle tuonanti
cascate del Nilo azzurro e la navigazione sul lago Tana. 14 giorni / 13
notti - Adis Abeba, Axum, Adigarat, Macallè, Lalibela, Gondar, Bahar Dar
- con partenza il 02 aprile 2004 e quote a persona a partire da euro 3.030
con pernottamento in camera doppia. Passaggi aerei, pernottamenti in
alberghi di categoria turistica, trasporti a terra e guida locale sono
inclusi.
NATURALMENTE ECUADOR E GALAPAGOS. Un viaggio speciale alla scoperta delle
bellezze naturali dell'Ecuador e delle Galapagos, tra le mete più
importanti per i viaggiatori che amano la natura. Partendo da Quito, la
splendida ed intatta capitale in stile coloniale, si visiterà Otavalo,
famosa per i suoi tessitori, il Parco Nazionale del Cotopaxi dove si trova
ancora attivo il più alto vulcano del mondo. E ancora Riobamba, una
tranquilla cittadina agricola soprannominata "la sultana delle
Ande"; Cuenca, ricca di edifici coloniali; Guayaquil, il più
importante porto dell'Ecuador per terminare con la crociera alle
Galapagos, dove sarà possibile ammirare le iguane che corrono qua e là
sulla lava; nuotare con i leoni marini e galleggiare in mezzo ai pinguini.
Un'esperienza unica per chi ama gli animali ed è alla ricerca di una
natura incontaminata e di paesaggi dalla bellezza inebriante. 17 giorni /
15 notti con partenza il 12 marzo. Quote a persona a partire da euro 4.980
con pernottamento in camera doppia. Passaggi aerei, pernottamenti in
alberghi di categoria turistica, trasporti a terra e guida locale sono
inclusi.
Infolink: www.hotelplan.it
IN VIAGGIO CON GAUGUIN UN'ESPOSIZIONE-GIOCO DAL 12
FEBBRAIO AL 15 GIUGNO 2004 A BELLINZONA
2003: l'anno Gauguin. In Francia molte manifestazioni hanno celebrato il
centenario della morte di Paul Gauguin. Il Musée en Herbe e il museo di
Belle arti di Quimper hanno deciso di far conoscere ai giovanissimi questo
affascinante artista e gli hanno dedicato un'esposizione gioco e un libro.
Anche il Museo in erba di Bellinzona desidera presentare ai suoi simpatici
e curiosi visitatori questo importante pittore. In viaggio con Gauguin è
una mostra interattiva, ideata da Sylvie Girardet e Norbert Journo, che
presenta ai giovani visitatori del Museo in erba (4-12 anni) attraverso il
gioco e l'umorismo la vita di Paul Gauguin alcune sue opere e la sua
tecnica. Dei bauli giganti, che rappresentano i numerosi lunghi viaggi
intrapresi dall'artista contengono le riproduzioni delle opere accanto a
manipolazioni, giochi d'osservazione e travestimenti ma anche a brevi
testi che invitano l'occhio a fissarsi su aspetti tematici o formali
importanti. Così i bambini potranno sognare di fronte alle tele legate
alla Bretagna e a Tahiti, far ballare delle piccole bretoni o sentire il
profumo di meravigliosi fiori esotici, indossare un pareo e scoprire cos'è
il "cloisonnisme", la tecnica utilizzata da Gauguin che stende
grandi pennellate di colori con un disegno ben delineato. Nel laboratorio,
dove le riproduzioni artistiche di Nicola Foletti ricreano toni e
atmosfere di luoghi cari a Gauguin, si svolgeranno attività legate alla
stesura dei colori tipica dell'artista francese su temi che gli sono
propri: paesaggi bretoni o tahitiani, personaggi e nature morte con frutta
esotica, ventagli decorati... Il programma completo dell' atelier può
essere scaricato dal sito internet www.museoinerba.com
<http://www.museoinerba.com/> Catalogo della mostra: S. Girardet, C.
Merleau-Ponty, N. Salas: In viaggio con Gauguin, "Ciao
Artista!", Edizioni del Museo in erba, settembre 2003. Il Museo in
erba di Bellinzona è alla sua quarta stagione espositiva. Inaugurato
nell'ottobre 2000, è la prima antenna estera del Musée en Herbe di
Parigi attivo nella capitale francese da oltre 25 anni. È un museo
diverso, uno spazio didattico dove si presentano esposizioni appositamente
concepite per i bambini attraverso una pedagogia originale basata sul
gioco e sull'umorismo. Unico nel suo genere in Ticino e in Svizzera,
visitato da più di 33'000 giovanissimi divertiti ed entusiasti delle loro
scoperte: stimolando la loro fantasia, coinvolgendoli emotivamente nel
momento della scoperta, attivamente nell'atelier, dà loro delle
"chiavi" per avvicinarsi con attenzione diversa alle opere
d'arte conservate nei musei. Il Museo in erba ha ricevuto il Premio Coop
Cultura 2001 per l'originalità dell'iniziativa.
Orari: lu-ve: 8.30-11.30 * 13.30-16.30 / sa e vacanze scolastiche: 14.00 -
17.00
Domenica: su appuntamento per gruppi. Festivi chiuso.
Laboratori: mercoledì e sabato 15.00 - 16.00 e vacanze scolastiche 14.30
- 16.00
Per le scolaresche e i gruppi la prenotazione è obbligatoria. Si
organizzano feste di compleanno.
Per informazioni e prenotazioni ( visite scolaresche, gruppi e atelier):
Tel. + 41 91 835.52.54 www.museoinerba.com
IL MISTERIOSO SOL LEVANTE RACCONTATO DALLE IMMAGINI
DEL MONDO FLUTTUANTE DI UKIYOE A PALAZZO REALE DI MILANO DAL 7 FEBBRAIO AL
30 MAGGIO 2004
"... [prestare] piena attenzione ai piaceri della luna, della neve,
dei fiori di ciliegio e delle foglie di acero, cantare canzoni, bere vino
e provare piacer soltanto nel fluttuare, fluttuare senza curarsi
minimamente della povertà che grida in faccia .... fluttuare lungo la
corrente del fiume come un secco guscio di zucca..." Asai Ryo¯i nel
suo Racconti del mondo fluttuante descriveva così il significato
della parola ukiyo. A Milano, a Palazzo Reale, dal 7 febbraio 2004 si
potrà scoprire un nuovo angolo del misterioso Sol Levante
raccontato dalle immagini del mondo fluttuante. Dopo il grande successo
nel 1999 della mostra dedicata a Hokusai, un nuovo importante evento
espositivo. Curato da Gian Carlo Calza con l'apporto di un comitato
scientifico che comprende i maggiori conoscitori ed esperti d'arte
giapponese, la mostra ripercorrerà in sei diverse sezioni tematiche le
immagini e le rappresentazioni del mondo fluttuante, ukiyo. Più di 500
opere, esposte in due tempi a causa della delicatezza e della fragilità
dei materiali e dei supporti, tra dipinti, libri illustrati, stampe
provenienti dalle principali collezioni pubbliche europee e mondiali, che
illustreranno la trasformazione, tra il XVII e la metà del XIX secolo,
della società e della cultura giapponese che si formò intorno alla città
di Edo, divenuta poi Tokyo. Promossa dal Comune di Milano, dalla Provincia
di Milano e dalla Regione Lombardia e, prodotta da Arthemisia con il
coordinamento scientifico dell'International Hokusai Research Centre e
accompagnata da catalogo Electa, la mostra Ukiyoe. Il mondo fluttuante non
illustrerà solo un uno stile artistico o un periodo storico ma definirà
attraverso le sue immagini quella profonda trasformazione culturale che la
società giapponese interpretò dalla crisi dell'aristocrazia feudale e i
nuovi stimoli portati dalle nuove classi borghesi. Di derivazione
buddhista, il termine ukiyo indicava un senso di fugacità provocato
dall'attaccamento ai beni terreni e quotidiani a cui il saggio doveva e
voleva rifuggire, un significato completamente trasformato poi nel
Seicento per valorizzare e desiderare proprio quei piaceri effimeri
e fuggevoli, in poche parole "fluttuanti", in cui la nuova
società amava perdersi e rinnovarsi. Le feste, la moda, il mondo dello
spettacolo, dell'amore mercenario, la passione clandestina si sviluppavano
ruotando intorno al teatro popolare kabuki e alle "città senza
notte". Sono i quartieri di piacere come il famoso Yoshiwara, dove le
grandi cortigiane creavano nuovi gesti e comportamenti e un'eleganza
vistosa e opulenta, basata sull'intrattenimento, sull'essere alla moda,
sull'attrarre e respingere al tempo stesso. Queste case di piacere oltre a
essere ritrovo di gaudenti in cerca di divertimenti e amori fugaci, erano
veri e propri salotti dove si incontravano ricchi mercanti, attori,
letterati, artisti, editori e aristocratici che in segreto cercavano di
liberarsi da quel rigore formale che l'esistenza quotidiana imponeva loro.
Fluttuare, fluttuare e perdersi nel piacere, allontanare la malinconia
della realtà e del dolore. Un credo testimoniato dalla ricchezza di
immagini (ukiyoe, immagini del mondo fluttuante) realizzate dai tanti
artisti, grandi pittori, grafici e incisori che hanno descritto e
raccontato con le loro opere questa nuova visione estetica sopravvissuta
per oltre due secoli. E ancora oggi l'arte di importanti artisti come
Moronobu, Harunobu, Utamaro, Hokusai, Hiroshige, Kuniyoshi e molti altri,
coinvolgeranno il visitatore in quel mondo di piacere e beltà e lo
accompagneranno attraverso i diversi temi, il teatro, la tradizione, la
natura, il paesaggio, i piaceri della vita di città, le beltà femminili,
in un unico e trascinante mondo fluttuante che questa mostra vuole far
rivivere. Introdurrà l'esposizione un doppio paravento a otto ante,
proveniente dalla Honolulu Academy of Arts, per la prima volta esposto in
Europa, in cui sono descritti quasi tutti i più importanti temi della
cultura dell'ukiyo. La prima sezione è dedicata al Teatro, proprio per
l'importanza che ebbe nell'opera di diffusione della cultura del mondo
fluttuante. Tanti dipinti e stampe erano dedicate al nuovo e popolare
teatro kabuki, un genere più vicino ai nuovi ceti sociali, coinvolgente
perché rifletteva i sentimenti e le passioni del nuovo pubblico.
Fiorirono stampe e dipinti che raccontavano le scene teatrali, il mondo
che vi ruotava intorno ma soprattutto riscuotevano grande successo le
rappresentazioni grafiche dedicate agli attori più famosi, che
dalla metà del Seicento divennero delle vere e proprie star riconosciute
e ricercate. L'arte più diffusa era quella della cartellonistica e dei
rotocalchi che raccontavano le gesta dei nuovi eroi. La scuola degli
artisti Torii acquisì proprio da questo genere, dalla produzione dei
manifesti e dei cartelloni per passare poi alle immagini descrittive, il
proprio potere e un successo indiscusso. Il Giappone e i suoi abitanti non
abbandonavano e convivevano comunque con la propria Tradizione e gli
antichi miti, gelosamente conservati, venivano reinterpretati e adattati
alle nuove esigenze culturali. Questa sezione raccoglie i melodrammi, i
romanzi, le stampe e dipinti in cui eroi della letteratura, della
religione, personaggi leggendari, poeti della tradizione classica, mostri
e spiriti dei fiumi e delle montagne, divengono i protagonisti del mondo
fluttuante. La terza sezione ha per tema il rapporto con la Natura, da
sempre elemento fondamentale nella cultura giapponese. Fiori e animali,
rocce e fiumi, così come le baie e le isole posseggono un'anima e una
natura divina. Gli artisti dell'ukiyo li raffiguravano come fossero esseri
viventi, soggetti degni di veri e propri ritratti e non solo descritti
come puro elemento decorativo. La natura diventa poesia ed è
raccontata con tutta la sua grazie negli album naturalistici e nei libri
illustrati di Utamaro, mentre con Hokusai i singoli elementi, dalle rocce
ai fiori così come gli animali, prendono vita rispecchiando i sentimenti
e le passioni dell'uomo. Parte della natura ma con una sua propria vita è
anche il Paesaggio. In questa sezione, non solo si trovano stampe sciolte
e libri che descrivono gli ambienti naturali che circondano una cascata o
un bosco con i suoi alberi pieni di vita e di storia, ma sono
numerosissime le rappresentazioni dei percorsi frequentati dai giapponesi,
viaggiatori instancabili. Presenti in mostra le tante produzioni
artistiche che riguardavano i luoghi e gli scorci più affascinanti del
Giappone, come ad esempio quelli lungo le due arterie principali che
attraversavano il Paese (To¯kaido¯ e Kisokaido¯) dove si potevano
apprezzare anche mondanità locali. La città e la vita quotidiana dei
suoi abitanti sono invece inserite nella sezione Vita di città. Qui si
possono ammirare i dipinti e le stampe che raccontano le tante
attività dei cittadini di Edo, mercanti, artigiani, venditori ambulanti
che rappresentano il simbolo della società in evoluzione. Uno dei temi
che maggiormente cattura l'attenzione degli artisti dell'ukiyoe è la vita
dei quartieri di piacere come Yoshiwara, epicentro del divertimento e
dello svago. Tutti i luoghi più frequentati della città sono al centro
dell'interesse degli illustratori: dalle barche di piacere sul fiume
Sumida ai ristoranti alla moda come lo Shikian; ma anche le folle che si
radunano per ammirare i fuochi di artificio sul ponte Ryo¯goku, le
cortigiane in parata per la festività di capodanno o le geisha di ritorno
dal bagno pubblico. E poi ancora giochi di carte, gare di ikebana e
incontri di poesia notturni. Le scene di vita del mondo fluttuante
appartengono al puro godimento che si manifesta anche nella contemplazione
dei ciliegi in fiore in primavera o delle foglie d'acero in autunno ed è
proprio in questo ambito che si diffondono le famosissime, benché
vietate, immagini di tema erotico, le "immagini della primavera"
come la celebre "Poesia del guanciale" di Utamaro. L'ultima
sezione testimonia il grande interesse che gli artisti dedicarono alla
Beltà femminile e come si è modificata e trasformata la sua rappresentazione
estetica. Trascurata per secoli, dal Seicento all'Ottocento l'arte
figurativa giapponese interpreta attraverso i diversi artisti la bellezza
femminile, l'eleganza e la raffinatezza espressa dalle cortigiane quali
simbolo supremo del piacere. Dalla donna carnale e fortemente sensuale
descritta verso la fine del Seicento da Moronobu, alle beltà monumentali
delle scuole Kaigetsudo¯ prima e Torii dei primi del Settecento. Dalle
donne seducenti e flessuose di Masanobu alle dee terrene ritratte da
Harunobu, dall'aria dolce e incantata. Verso la fine del Settecento e gli
inizi dell'Ottocento un nuovo canone estetico si afferma nelle opere di
Kiyonaga e soprattutto nei dipinti di Utamaro, uno tra i più grandi
se non il più grande artista dell'Asia della bellezza femminile, a cui la
mostra dedica una sezione a parte. La figura femminile riacquista con
questi artisti una sua presenza materiale e fisica che si evidenzia con la
riscoperta del corpo e una più attenta partecipazione alla vita terrena.
Non più una dea eterea ma una bellezza reale, superiore e
spiritualizzante. Con i suoi grandi busti e le figure slanciate e
seducenti, la pittura e la grafica di Utamaro si distingue per la
straordinaria qualità e raffinatezza grafica e pittorica nonché per una
costante profonda ricerca sulla psicologia femminile e sui misteriosi
piaceri che soggiogavano e trascinavano l'uomo nuovo di Edo, precursore
del giapponese di oggi.
"UN MONDO POSSIBILE - LE VIE DELLO
SVILUPPO" QUATTRO FOTOGRAFI RACCONTANO CON LE IMMAGINI LA DIFFICILE
REALTÀ DI 12 PAESI DEL MONDO. UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PRESSO IL BOOKSHOP
DELLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO DI TORINO FINO AL 4 FEBBRAIO 2004
Sono in mostra presso il bookshop della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
di Torino, le fotografie di "Un mondo possibile - Le vie dello
sviluppo". L'esposizione fotografica documenta, con le immagini di
quattro grandi fotoreporter - Dario Mitidieri, Paolo Pellegrin, Ivo
Saglietti e Paolo Verzone, l'opera del VIS - Volontariato
Internazionale per lo sviluppo - contro la fame, la carestia, la sete, la
siccità, le malattie, l'abbandono, l'analfabetismo, i campi profughi, la
schiavitù, il lavoro minorile. 150 scatti in bianco e nero, realizzati in
12 Paesi del mondo - Angola, Repubblica Domenicana, Brasile, Ecuador,
Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Palestina, Libano, Kosovo,
Cambogia, Sri Lanka e Albania. "Un mondo possibile - Le vie dello
sviluppo" mostra, nelle situazioni drammatiche, opportunità di
rinascita e ritratti di dignità e speranza. Alle forti immagini dei
bambini di strada in Brasile, si affiancano quelle della scuola
professionale ai limiti della Foresta Amazzonica in cui si insegna alle
popolazioni locali a valorizzare le risorse naturali locali. Accanto ai
minori che lavorano nella fabbrica di mattoni nella Cambogia del nord sono
ritratti, in Libano, i giovani adulti che frequentano il centro di
formazione professionale per ex profughi ed ex combattenti. I bellissimi
paesaggi dello Sri Lanka fanno da sfondo al dramma dei bambini soldato. Un
percorso tra povertà e abbandono, che si snoda anche attraverso
ambulatori, scuole professionali e altre strutture necessarie alla ripresa
economica e sociale, fondamentali nella missione del VIS: la ricostruzione
dopo l'emergenza, con particolare attenzione all'integrazione sociale dei
minori in situazioni di rischio. "La disuguaglianza tra Nord e Sud
del mondo - ha ribadito Antonio Raimondi, presidente del VIS - la
convinzione che questa disparità sia di fatto un'ingiustizia e la
consapevolezza che una più equa ripartizione delle risorse renderebbe il
mondo più sicuro, stanno alla base della nascita e della crescita della
solidarietà internazionale". L'esposizione fotografica sarà
presente fino al 4 febbraio 2004 presso il bookshop della Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo in via Modane 16 a Torino.
Orario d'apertura martedi'-domenica: 12 -20 giovedi': 12 -23 lunedi':
chiuso Ingresso gratuito. Il ricavato della vendita del volume fotografico
della mostra, edito da Peliti Associati e acquistabile presso il bookshop
della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sarà devoluto interamente ai
progetti del VIS a favore dell'infanzia. In occasione della mostra,
verranno realizzati da Mauro Biffaro, direttore del dipartimento educativo
della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, laboratori didattici per le
scuole e per bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni. Orario laboratori lunedì
- sabato: 9.30 - 19.30. Ingresso 3 euro per gli studenti gratuito per gli
insegnanti. Iscrizioni e informazioni per i laboratori: t. 011 19831600
miranda.martino@fondsrr.org.
VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, è un Organismo Non
Governativo senza scopo di lucro nato nel 1986 e promosso dal Centro
Nazionale Opere Salesiane. Opera con progetti di sviluppo e volontari in
32 Paesi in via di sviluppo. Si occupa principalmente di programmi di
alfabetizzazione, formazione professionale e recupero di ragazzi di
strada.
Per ulteriori informazioni: www.volint.it
A MILANO DAL 29 GENNAIO AL 2 MAGGIO 2004 LE CULTURE
DEL PERÚ DA CHAVÍN AGLI INCA LA COLLEZIONE FEDERICO BALZAROTTI AL
CASTELLO SFORZESCO 200 REPERTI RILEGGONO IL PERCORSO STORICO DEL PERÙ
PREISPANICO, DALLE CIVILTÀ CHAVÍN (900-200 A.C.) AGLI INCA (1440-1532)
Dal 29 gennaio al 2 maggio 2004, al Castello Sforzesco di Milano viene
presentata, per la prima volta al pubblico, la Collezione Federico
Balzarotti, una delle più rilevanti raccolte di arte peruviana
preispanica, donata alla città nel 2001. Con l'arrivo di questa raccolta,
Milano diventa così, il più importante centro per i materiali del Perù
preispanico in Italia. Organizzata dal Comune di Milano, Cultura e Musei -
Settore Musei e Mostre - Civiche Raccolte d'Arte Applicata con la
collaborazione di Sumampa (un progetto culturale che mira alla
conservazione e allo sviluppo dell'arte tradizionale e della cultura
argentina, attraverso il suo sostegno all'organizzazione no-profit Adobe
Asociación Civil), la mostra Le culture del perú da chavín agli inca,
curata da Antonio Aimi, propone circa 200 reperti riuniti da Federico
Balzarotti negli anni sessanta. Di ogni tipologia, di ogni cultura
Federico Balzarotti ha sempre cercato di acquisire oggetti di altissima
qualità. La decina di opere che rappresentano i capolavori della sua
raccolta potrebbero ben figurare nei più importanti musei del Perù,
dell'Europa e dell'America. Significativamente, è possibile documentare
che tre opere della sua collezione erano presenti, unici pezzi
"italiani", nella storica mostra Mastercraftsmen of Ancient Peru
del Guggenheim Museum di New York del 1968. La raccolta ha un carattere
antologico; infatti, è la sola che consente di capire il percorso storico
del Perù preispanico: da Chavín (900 - 200 a.C.) agli Inca (1440 -
1532). Sono rappresentate tutte le culture che si sono succedute nella
regione: Cupisnique, Paracas, Moche, Nasca, Recuay, Huari, Chimú, Chancay.
In particolare gli interessi antropologici e archeologici di Balzarotti
sono rivelati dalla scelta di opere in grado di raccontare gli snodi e le
realizzazioni più sorprendenti dell'antico Perù. Quest'impostazione
appare chiaramente documentata dalla presenza di due tipologie diverse. La
prima è quella dei reperti che rinviano direttamente ai miti e alle
cerimonie di un mondo ai più ancora misterioso: la bottiglia Moche che
raffigura il tema della Danza Rituale, il gufo che rappresenta l'alter ego
di chi offre al re il sangue di chi veniva immolato nella Cerimonia del
Sacrificio e così via. La seconda è quella dei "classici",
delle opere che sintetizzano e documentano le realizzazioni più alte e più
tipiche di una determinata cultura: gli arazzi Huari dalle stilizzazioni
geometrizzanti, i tessuti dipinti, le terrecotte Paracas incise e con una
decorazione pittorica postcottura, la testa-chiodo Chavín, ecc. Nella
scelta dei materiali e delle tipologie, la collezione privilegia le opere
in terracotta e i tessuti, ma compaiono anche mosaici, figurine in legno,
collane e gioielli. Eccezionali, infine, due realizzazioni tipiche del
mondo andino: un quipu un sistema di registrazione di numeri e
informazioni formato da corde e nodi, e due yupane, antichi abachi a base
10 e 40. In contemporanea con l'iniziativa al Castello Sforzesco,
nello spazio Sumampa di Milano (Bastioni di Porta Nuova 9) dal 30 gennaio
al 20 marzo si terrà la mostra Dagli Inca alla cultura Quicha - Santiagueña:
tappeti, sculture, mobili e oggetti (in legno, cuoio, tessuto) documentano
una tradizione artistico-artigianale, risultato di una integrazione
perfettamente riuscita, tra le diverse culture che testimoniano la storia
locale. Federico Balzarotti. Cenni biografici Federico Balzarotti,
nasce nel 1922. Laureato in architettura si forma durante gli anni della
Seconda Guerra Mondiale e nel primo dopoguerra. La madre, Ada Catenacci,
è un'attiva intellettuale, scrive poesie, traduce autori tedeschi ed è
una collezionista di arte moderna in contatto con parecchi artisti, tra
cui Sironi, Casorati, Martini. Spesso porta il figlio negli ateliers e
nelle gallerie in cui questi artisti lavorano ed espongono. A contatto con
le opere di questi maestri Federico Balzarotti, che rimarrà per tutta la
vita uomo di gusti "classici", alieno da ogni forzatura,
comincia ad apprezzare l'arte moderna. Come è avvenuto per tanti altri
collezionisti, sono dunque le esperienze artistiche della prima metà del
Novecento che gli aprono la strada verso l'arte "altra". Nel
1962, in occasione di un soggiorno a Lima, scopre l'arte preispanica
dell'antico Perù e diventa amico dei collezionisti più importanti della
capitale peruviana. Gli anni che seguono sono quelli della formazione
della collezione, che nel 1971 raggiunge la sua attuale fisionomia. Nel
2000, informato del progetto del nuovo Centro delle Culture Extraeuropee
di Milano, Federico Balzarotti contatta il Comune di Milano per un primo
incontro. Dopo la sua morte avvenuta alla fine del 2000 gli eredi
riprendono i contatti con il Castello e portano a termine la donazione.
Le culture del perú da chavín agli inca
la Collezione Federico Balzarotti al Castello Sforzesco
Milano, Castello Sforzesco, Museo delle Arti Decorative (sala 30)
29 gennaio - 2 maggio 2004
Orario: 9.00 - 17.30. Lunedì chiuso
Ingresso libero
Catalogo Silvana Editoriale
Per informazioni: Civiche Raccolte d'Arte Applicata: tel. 02 88463833
A PILA NONNI E NIPOTI CONSOLIDANO UNA COMPLICITÀ CHE
DURA NEL TEMPO
Sono privilegi della terza età: fuggire in montagna con i nipoti,
lasciando i figli a lavorare nelle città umide e nebbiose. Pila ha
pensato a tutti e due, nonni e nipoti, con una serie di sconti che sono
fatti apposta per incoraggiarli a venire insieme sulla neve. Temete che
portare i nipotini a sciare sia troppo faticoso? A Pila c'è una soluzione
per tutto.
- Non volete guidare.
Soprattutto in montagna non vi sentite tranquilli? Potete lasciare l'auto
nel piazzale della Telecabina che da Aosta porta a Pila. Oltre a non fare
neanche una curva, escluderete gli inconvenienti delle strade innevate.
- Ma come girerete in paese? E'
in funzione un servizio di mini-bus che collega i punti principali della
stazione con gli alberghi e i locali. Tutto il resto è a portata di sci.
- E quando siete stanchi che
fare dei bambini? Quando vi vien voglia di una pennichella al sole,
c'è il Puffo blu, un baby club dove dei professionisti vi garantiscono
sorveglianza e intrattenimento. In più un giorno alla settimana
l'animazione è dedicata esclusivamente ai bimbi. Così fra maghi,
giocolieri e acrobazie si fanno quattro risate senza stancarsi troppo.
- E le piste, me le posso ancora
permettere? A Pila ce ne sono per tutte le gambe, anche per chi, più che
sciare, ama scivolare e si sente ringiovanito dall'aria fresca sulle
gote. Al martedì poi si può vivere l'avventura di una slittata in
notturna: la pista del Baby Gorraz è illuminata. Sarà come tornare
bambini e poi non costa nulla.
Come sono gli alberghi? La maggior parte sono stati rimodernati e hanno
attrezzature per il fitness. La cucina è molto curata in tutta la conca.
Gli hotel applicano il piano famiglia: se si dorme nella stessa camera con
i nipotini (debbono avere meno di 14 anni) invece di 4 quote se ne pagano
3. E poi c'è n'è per tutte le tasche e se la vita d'albergo è troppo
impegnativa, sono a disposizione residence e appartamenti.
Infolink: www.pila.it - www.pilaturismo.it
A SAURIS PER UN CARNEVALE ORIGINALE IN COMPAGNIA DI
DEMONI E LANTERNE
Sorprenderà anche chi ha già visto tutto il mondo il Carnevale di Sauris,
uno dei più antichi Carnevali dell'arco alpino. Non a caso si svolge in
Carnia, uno splendido territorio italiano poco conosciuto anche da chi
abita nel nord e in particolare in una sperduta e suggestiva vallata,
isola alloglotta tedesca a 1.200 metri d'altezza, dove si sono conservate
immutate tradizioni secolari. Appuntamento dunque a Sauris dal 20 al
22 febbraio in compagnia dei protagonisti della festa che sono alcune
figure tradizionali: il "Rolar" e il "Kheirar". Il
"Rolar" è una figura magica e demoniaca armata di una scopa:
suo è il compito di avvertire la gente che si prepari per la mascherata.
Il suo nome deriva dai "rolelan", i campanelli che porta legati
attorno alla vita e che agita in continuazione. La sua faccia è annerita
dalla fuliggine, così come le sue mani; indossa abiti molto rozzi ed ha
la testa fasciata con un fazzoletto a frange. Con lui c'è il "Kheirar",
il re delle maschere che orchestrerà lo svolgimento della festa: il volto
celato da una maschera di legno, ha i vestiti laceri e una scopa in mano,
che usa per battere alle porte delle abitazioni in cui vuole entrare. Le
due figure percorrono le vie di Sauris e delle sue frazioni, accompagnate
da un corteo di maschere, che possono essere brutte ("Schentana
schemblin") o belle ("Scheana schemblin"): l'importante è
che chi vi partecipa sia irriconoscibile e quindi abbia il volto coperto.
Le maschere che coprono il volto sono rigorosamente di legno. Difficile
possederle se si arriva da fuori. Ma non ci sono problemi: per partecipare
alla festa si può acquistare una bellissima copia delle maschere antiche,
realizzata dagli artigiani locali sul modello di quelle conservate nel
Museo di Arti e tradizioni Popolari di Tolmezzo. Qui si potrà fare tappa
prima o dopo il Carnevale per ritrovare e conoscere da vicino usi e
tradizioni della Carnia. Il "Kheirar" dunque bussa con la scopa
alla porta delle case e dei locali pubblici e, dopo aver spazzato il
pavimento, introduce a turno coppie di maschere che intrecciano antiche
danze al suono della fisarmonica. Sabato 21, col buio, ecco la Notte delle
lanterne: il corteo, al lume delle lanterne, si inoltra passeggiando nel
bosco per seguire un suggestivo percorso notturno alla volta di un grande
falò propiziatorio innalzato in una radura. Sulla via del ritorno
maschere e musici si fermano negli stavoli (le caratteristiche baite di
pietra e legno della vallata) per riscaldarsi con vin brulè. E vista la
stagione, non mancheranno i sapori forti e i piatti genuini della cucina
carnica: l'ottimo prosciutto, i cjarsòns, sorta di ravioli col ripieno
dolce di cui esistono infinite varianti, frico e polenta, frittate e
verdure, costine con le verze, musét e brovade (cotechino accompagnato da
rape inacidite nella vinaccia...) tipici anche di tutto il Friuli.
Particolarissimi, se si riesce a trovarli, i formaggi speciali che portano
ognuno il nome di una vallata carnica: scuèta (ricotta) affumicata e
fresca, formadi frant (frantumato e fermentato assieme al pepe), gialìns
(ricottina affumicata alle erbe), formaggi di malga e latteria freschi,
mezzani e stravecchi, caciotte fresche e affumicate, caprini, formaggio
salato (messo in salamoia, con "madri" che hanno decine di
anni).
Pacchetti di soggiorno:
Formula week-end con trattamento di mezza pensione in albergo dalla cena
di venerdì alla colazione di domenica. L'offerta è comprensiva di un
coupon per effettuare la cena di sabato sotto il tendone con le maschere.
A partire da € 98 in hotel. B&B camera e colazione 2 notti da €
68.
Informazioni: Aiat Sauris, tel. 0433-86076, fax 0433-866900
SAPORI DALLA VALTELLINA: PIZZOCHERI E FORMAGGI
STAGIONATI, VINI ROSSI E BRESAOLA
Basterebbero questi pochi cenni per fare della Valtellina una terra forte
e autentica, dai sapori inconfondibili. Se a Sondrio i negozi in centro
offrono tutti i prodotti tipici da portare via per profumare tavola e
cantina, è nei centri minori che troviamo botteghe, mercati e agriturismi
per assaporare nel modo più gustoso i profumi della Valtellina. Teglio,
Morbegno, Chiuro sono i piccoli centri che ricordano un passato di comunità
montane arroccate intorno a qualche imponente palazzo nobiliare, separate
dalla difficoltà di superare i dislivelli. Piccole comunità abituate a
lavorare la terra, e favorite dalla disposizione dei terreni che come a
Teglio, a 850 metri di altezza, sono perfettamente esposti
a mezzogiorno e alternano pendii e ripiani favorevoli a diverse
colture e allo sviluppo della vite. Ecco dunque la presenza di abitazioni
e di attività umane in questa zona già in epoca preistorica, come
appare dalla rocce incise di Càven, di Valgella e di Cornàl, scoperte
tra il 1940 e il 1968. E proprio Teglio in posizione dominante sull'Adda
forse dava nome alla valle: Tellina Vallis. Un poderoso castello e il
famoso palazzo Besta del cinquecento accolgono i visitatori insieme con i
profumi delle botteghe gastronomiche che invitano a fare una lunga
passeggiata nei dintorni. Mentre leggende dell'Eneide e draghi alati
dipinti sul fregio delle sale del palazzo portano lontano nel tempo, il
paesaggio intorno conduce a immagini molto più familiari. Campi di
patate, verze e legumi, colline coperte da filari di viti che
spiegano una gastronomia semplice e dal sapore forte. Il piatto più
tipico della Valtellina infatti sono i pizzocheri, le fettuccine di grano
saraceno, cotte assieme a coste e patate, scolate e condite con burro
fritto, aglio, formaggio magro locale. Il grano saraceno, originario delle
regioni settentrionali dell'Asia dà una farina di colore grigio,
considerata inferiore rispetto a quella di frumento, ma oggi decisamente
rivalutata dalle recenti teorie sull'alimentazione. Come la segale che
forma in Valtellina le brazadele, piccole pagnotte a forma di ciambella
appiattita. Accanto ai pizzocheri, non si possono dimenticare i formaggi
stagionati come il Casera e il Bitto profumati di tutti i foraggi di
montagna, erbe ed essenze alpine di alta quota. All'altezza di Morbegno si
estende la Valle del Bitto - ramificata nelle convalli di Gerola e di
Albaredo -, solcata dal torrente omonimo: qui ha origine il formaggio che
sconfina nella leggenda legata al mito arcaico dell'homo salvadego una
misteriosa figura alpestre, depositaria dei segreti dell'arte casearia. E
passiamo alla pregiatissima bresaola, frutto di una eccezionale
combinazione di elementi: clima asciutto e ventilato, scelta delle fasce
muscolari della coscia di animali adulti allevati al pascolo, salatura
"a secco" con la "concia", una mistura di sale, pepe
macinato, aromi (fra cui alloro, ginepro e aglio) ed eventualmente vino,
miscelati secondo ricette segrete, massaggiatura dei singoli pezzi,
alternata a soste nelle vasche di salagione. Ma la Valtellina attira tutti
i buongustai anche con la sua via del Vino.
La squisitezza dei vini di Valtellina era ben nota agli antichi (la 'retica
vite' è citata persino da Virgilio nelle Georgiche), tanto che i Visconti
e gli Sforza, pur di non rimanere senza il prezioso nettare, elargirono
privilegi particolari alle popolazioni della valle. Un reticolo di
terrazzamenti domina la valle, dove è re il vitigno del Nebbiolo. A
Sondrio si è appena svolto un importante convegno a livello mondiale
dedicato proprio a questo vitigno così importante per la viticultura
valtellinese, che copre il 95% del territorio vitato. Il Nebbiolo, detto
anche 'Chiavennasca', costituisce la base dei Valtellina Superiore:
Sassella, Grumello, Inferno e Valgella tutti di straordinaria ricchezza e
longevità. La sua coltivazione risulta certa già nel XVI secolo, e
l'origine della parola sembra che derivi da 'ciu venasca', cioè vitigno
con più vena e vigore. Altri sostengono l'origine legata a 'ciu vinasca',
ossia che dà più vino. Di grande nobiltà e spessore, si adatta bene in
località montane ben soleggiate e riparate dai venti freddi. Ricco di
tannino e di nobili profumi, il Nebbiolo si ammorbidisce con
l'invecchiamento e da sempre viene maturato in grandi botti di rovere.
Infollink: www.teglioturismo.it
- www.aptvaltellina.it
- www.portedivaltellina.it
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