Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2003
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UNA CONSULTAZIONE SUGLI OSTACOLI GIURIDICI ALL´E-BUSINESS  
 
Bruxelles, 22 settembre 2003 - La Commissione ha lanciato una consultazione via Internet, della durata di otto settimane, per valutare gli ostacoli giuridici che le imprese devono tuttora affrontare quando ricorrono al commercio elettronico. La consultazione, proposta nell´ambito del piano d´azione "eEurope 2005", raccoglierà i commenti e le esperienze pratiche delle imprese attivamente coinvolte nelle attività di e-business, come pure delle altre parti interessate, vale a dire, le camere di commercio e le associazioni commerciali. Nel commentare le finalità del questionario di consultazione, il commissario per le Imprese Erkki Liikanen ha dichiarato: "Il quadro giuridico comunitario dell´e-business è stato ampiamente e positivamente definito. È tempo di valutare attentamente gli ostacoli che tuttora permangono e decidere come eliminarli. Tale discussione dovrebbe basarsi su esempi ed esperienze concrete, e non soltanto sull´analisi teorica dei probabili insuccessi". La consultazione valuterà, in particolare, le difficoltà derivanti dalla difformità delle disposizioni normative nazionali sulle transazioni commerciali off line ed on line e sulle prassi di e-business, come ad esempio la fatturazione elettronica, adottate nell´Unione europea, nei paesi in fase di adesione e nei paesi candidati. Infolink: http://europa.Eu.int/yourvoice/consultations/index_it.htm    
   
   
TRASMISSIONE DI DOMANDE DI ASILO TRA STATI MEMBRI - DUBLINET È ORA OPERATIVA  
 
Bruxelles, 22 settembre 2003- Una rete elettronica di canali di trasmissione sicuri tra le autorità nazionali competenti per le domande di asilo, denominata Dublinet, è divenuta operativa il 1° settembre negli Stati membri e in Norvegia ed Islanda. La sua creazione era prevista dal regolamento "Dublino Ii", che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l´esame di una domanda d´asilo presentata da un cittadino di un paese terzo, che sostituisce la convenzione di Dublino. Dublinet utilizza i servizi offerti dal programma Ida (interscambio di dati tra amministrazioni) per garantire un livello elevato di sicurezza nella protezione dei dati relativi ai richiedenti asilo. Esso non solo ha standardizzato le modalità di scambio di informazioni tra Stati membri attraverso l´utilizzo di moduli firmati elettronicamente ma ha anche istituito un´infrastruttura di autenticazione e identificazione affidabile in una rete criptata e ha obbligato gli Stati membri a garantire la continuità del servizio. Dublinet ha semplificato le procedure a vantaggio delle amministrazioni nazionali individuando un unico punto di accesso nazionale per Stato membro e per la Norvegia e l´Islanda. Esso è anche compatibile con Eurodac, un sistema elettronico avviato il 15 gennaio 2003 in tutta l´Ue che mette a confronto le impronte digitali dei richiedenti asilo allo scopo di identificare coloro che hanno già presentato una domanda di asilo in un altro Stato membro. Sia Dublinet che Eurodac sono stati creati dalla Commissione europea in stretta collaborazione con gli Stati membri. Dublinet è stata lanciata a soli sei mesi dall´adozione da parte del Consiglio del regolamento "Dublino Ii" avvenuta il 18 febbraio 2003. Ai sensi di tale regolamento è competente dell´esame della domanda di asilo lo Stato membro che ha svolto il ruolo più importante per quanto riguarda l´ingresso o il soggiorno nell´Unione europea del richiedente asilo. Lo Stato membro competente prende in carico il richiedente asilo per tutta la durata della procedura di asilo e ha l´obbligo di riprendere in carico un richiedente che si trova illegalmente in un altro Stato membro. La richiesta di uno Stato membro che una domanda di asilo sia esaminata o ripresa in carico da un altro Stato membro deve contenere le informazioni che consentano allo Stato membro che riceve la richiesta di verificare che essa sia di sua competenza. Lo Stato membro a cui è chiesto di prendersi carico del richiedente è tenuto ad effettuare le verifiche necessarie e a rispondere alla richiesta quanto prima e comunque entro due mesi a decorrere dalla data in cui ha ricevuto la richiesta. Se allo Stato membro è chiesto di riprendere in carico un richiedente per il quale è competente, deve essere fornita una risposta entro un mese. Se la richiesta si basa su dati ottenuti dal sistema Eurodac il termine è ridotto a due settimane.  
   
   
GIORNATA INFORMATIVA SULL´INNOVAZIONE  
 
Marsiglia, 22 settembre 2003 - Il 9 ottobre si svolgerà a Marsiglia (Francia) una giornata informativa intitolata "L´innovazione: una priorità europea per un´economia a crescita rapida". Il principale obiettivo dell´incontro è di fornire alle imprese della regione una panoramica degli strumenti di finanziamento disponibili per l´innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo. Nel corso del convegno, saranno inoltre presentate numerose imprese le quali, grazie alle prassi innovative, sono riuscite in maniera evidente ad accedere ai nuovi mercati. La giornata informativa è stata organizzata dalla Camera di commercio e industria di Marsiglia, in associazione con la comunità urbana Marseille-provence Métropole e il Consiglio generale delle Bouches-du-rhône. Per informazioni a: Chantal Bourdillon Tel: +33 4 91 10 01 04 E-mail: chantal.Bourdillon@marseille-provence.cci.fr    
   
   
BUSQUIN E MITSOS INTERVERRANNO ALLA CONFERENZA SUL PROGETTO "EUROPEAN SOCIAL SURVEY"  
 
Bruxelles, 22 settembre 2003 - Il commissario europeo per la Ricerca, Philippe Busquin, e il direttore generale della Dg Ricerca, Achilleas Mitsos, parteciperanno ad una conferenza in programma il 25 e 26 novembre a Bruxelles, nel corso della quale saranno presentati i dati ottenuti nel quadro dello European Social Survey (Ess - Indagine sociale europea). La prima serie di Ess era stata lanciata nel 2001, con il finanziamento congiunto della Commissione europea nell´ambito del Quinto programma quadro, della Fondazione europea della scienza e delle agenzie scientifiche di 23 paesi europei. La conferenza vedrà gli interventi di illustri scienziati sociali, i quali analizzeranno e interpreteranno i nuovi dati. Nel tentativo di rispecchiare i due obiettivi del progetto, la conferenza analizzerà le questioni concrete e metodologiche e cercherà di collocare l´Ess nel contesto del nuovo Spazio europeo della ricerca (Ser). Maggiori informazioni sulla conferenza saranno disponibili entro breve al seguente indirizzo: http://www.Cordis.lu/citizens  Per ulteriori indicazioni sull´Ess visitare: http://www.Europeansocialsurvey.org    
   
   
INDETTO UN CONCORSO PER INDIVIDUARE LE MIGLIORI PRASSI INNOVATIVE DI SVILUPPO REGIONALE  
 
Bruxelles, 22 settembre 2003 - La Direzione generale della Politica regionale della Commissione europea ha indetto un concorso per individuare i progetti più innovativi attualmente in corso di svolgimento nel quadro dei programmi regionali di azioni innovative del Fondo europeo di sviluppo regionale. Il concorso contribuirà a determinare le migliori prassi innovative di sviluppo delle regioni, con l´obiettivo di sensibilizzare i responsabili politici regionali ai vantaggi che comporta il sostegno all´innovazione. Il concorso dovrebbe agevolare tra l´altro lo scambio di esperienze fra le regioni. Saranno assegnati tre premi nei seguenti settori strategici: economia basata sulla conoscenza, società dell´informazione e sviluppo sostenibile. La partecipazione al concorso è aperta alle autorità regionali degli Stati membri che hanno avuto approvati i programmi di azioni innovative dalla Commissione europea. Per ulteriori informazioni consultare il seguente sito web: http://europa.Eu.int/comm/regional_policy/innovation/concours_en.htm    
   
   
FORUM ECONOMICO DELL´INCE  
 
Varsavia, 22 settembre 2003 - Dal 19 al 21 Novembre 2003 si terrà a Varsavia, in Polonia, il Summit Economic Forum dell´Iniziativa Centro Europea - Ince - www.Ceinet.org   - in concomitanza con il Summit Politico dei Primi Ministri dei 17 Paesi Membri dell´Ince e della Tavola Rotonda dei Ministri dei settori economici. L´iniziativa vedrà la partecipazioni di numerosi rappresentanti di istituzioni ed imprese provenienti da paesi dell´Europa Centro-orientale. Per ogni ulteriore informazione e per partecipare all´iniziativa è possibile rivolgersi direttamente al Segretariato dell´Ince che ha sede a Trieste: Izabela Gostisa Central European Initiative - Cei Executive Secretariat Via Genova 9 I - 34121 Trieste www.Ceinet.org gostisa@cei-es.Org  Tel. +39 040 7786 780 Mob. +39 329 95 27 148 Fax. +39 040 7786 766.  
   
   
PATTO CHIRAC-SCHRODER: STANCA, NON SI CONTRAPPONE MA INTEGRA IL PIANO TREMONTI  
 
Roma, 22 settembre 2003 - "Il patto tra Chirac e Schroder non si contrappone al Piano di rilancio infrastruttuale dell’Europa proposto dal ministro Giulio Tremonti, ma anzi lo integra nel settore delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione": a smentire letture fuorvianti (se non malevoli) dell’intesa appena siglata a Berlino è stato Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie che, anzi, ne ha visto "ulteriori elementi positivi e di utile complementarietà"rispetto all’iniziativa italiana. "Mentre il Piano Tremonti promuove investimenti per la realizzazione di infrastrutture tradizionali, importanti per recuperare il ritardo del passato, la proposta dei governi Francese e Tedesco guarda al futuro delineando interventi essenziali per lo sviluppo dell’Europa in settori fondamentali, come la ricerca e l’innovazione tecnologia, promovendo internet, banda larga, informatica televisione digitale ecc e lo sviluppo delle loro applicazioni. "Quindi", ha concluso Stanca, "è una opportunità da cogliere in pieno e da sostenere con convinta adesione, senza contrapposizioni strumentali o, peggio ancora, nazionalistiche".  
   
   
OPERAZIONE DI CONCAMBIO CCT/BTP  
 
Roma, 22 settembre 2003 - Il Mef comunica che il 24 settembre prossimo si terrà un´operazione di concambio, che sarà effettuata presso la Banca d´Italia con il metodo dell´asta marginale e con determinazione discrezionale, da parte del Mef, del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata. Saranno escluse le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Non è prevista la corresponsione della commissione di collocamento. Sarà offerto in asta un titolo in cambio di un solo titolo. Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". I titoli oggetto dell´operazione sono: Titolo ammesso al concambio (oggetto del riacquisto); It0000367885 Cct 01/01/97-04. Titolo offerto in asta: It0003493258 Btp 01/02/19 cedola 4,25%. Il giorno stabilito per l´asta, alle ore 10, verrà annunciato il prezzo di riacquisto del titolo ammesso al concambio. Il regolamento è previsto per il giorno 29 settembre 2003.  
   
   
IL GRUPPO SANPAOLO IMI CONFERMA GLI OBIETTIVI REDDITUALI PER IL 2003, PREVISTI NEL PIANO TRIENNALE 2003-2005 IN AUMENTO LE PRINCIPALI GRANDEZZE OPERATIVE: • IL RISULTATO DI GESTIONE SALE A 1.356 MILIONI DI EURO (+3,2%) E MIGLIORA IL COST/INCOME RATIO DELLO 0,7% (DA 62,6% A 61,9%)  
 
Torino, 12 Settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il 12 settembre i risultati del Gruppo Sanpaolo Imi relativi al primo semestre 2003, che evidenziano una positiva evoluzione dei principali margini reddituali rispetto al corrispondente periodo del 2002. In uno scenario di mercato ancora difficile, caratterizzato da una generalizzata debolezza dell’economia e da un elevato grado di incertezza, il Gruppo ha realizzato un utile ordinario di 956 milioni di euro (+4,3% rispetto al corrispondente periodo del 2002) ed un netto miglioramento del margine di intermediazione (+1,6%), grazie alla crescita sia del margine di interesse (+2%) sia delle commissioni nette (+0,8%), dimostrando una minore vulnerabilità al calo dei tassi di interesse e alla volatilità dei mercati finanziari rispetto al 2002. L’utile ordinario ha beneficiato, oltre che di una vivace dinamica delle principali grandezze operative anche dell’attento controllo dei costi e dell’elevata qualità del portafoglio crediti. L’utile netto si è attestato a 441 milioni di euro, in diminuzione del 26,9% rispetto a quello registrato nel primo semestre del 2002. Il calo è da imputare agli oneri straordinari necessari a coprire le esigenze derivanti dal “Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del Personale e del Credito” (cosiddetto Fondo Esuberi) che, attivato a seguito degli accordi sindacali del 10 giugno 2003, su base volontaria, assicurerà un progressivo ricambio generazionale degli organici: gli esodi genereranno, a partire dal 2005, un risparmio di circa 165 milioni di euro all’anno (115 milioni di euro già nel 2004). Il costo stimato dell’operazione è stato imputato alla semestrale e ha richiesto un accantonamento pari a 270 milioni di euro. Nel secondo semestre saranno avviate procedure analoghe per l’adesione all’esodo relativamente ai dipendenti di Cardine. Nel corso dell’esercizio gli oneri straordinari dovuti agli accantonamenti al Fondo Esuberi saranno ampiamente compensati da proventi straordinari relativi ad operazioni di cessione di partecipazioni (Banque Sanpaolo e Finconsumo) già definite contrattualmente nei mesi scorsi, ma non ancora contabilizzate. I risultati sono in linea con il percorso di crescita tracciato in sede di budget 2003 e, anche alla luce del trend attuale, consentono di confermare gli obiettivi del Piano Triennale: Roe pari a circa il 9% nel 2003 e al 15% nel 2005 e, per quella data, un cost/income ratio pari al 55%. Il margine di intermediazione del Gruppo si è attestato nel primo semestre del 2003 a 3.753 milioni di euro, grazie sia alla favorevole evoluzione del margine di interesse, sia al positivo andamento dei ricavi commissionali. Il margine di interesse realizzato nei primi sei mesi del 2003 si è attestato a 1.919 milioni di euro, mostrando un’inversione di tendenza rispetto al 2002, sostanzialmente riconducibile al positivo andamento dei crediti ed al miglioramento dello spread verso clientela. Gli impieghi netti a clientela si sono attestati a 127,7 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto a fine dicembre 2002 e del 4,8% su base annua. L’incremento è dato dalla dinamica dei crediti a medio/lungo termine, settore in crescita nei dodici mesi del 5,5%: in questo comparto è infatti proseguito il buon andamento dei finanziamenti destinati al settore retail (1,8 miliardi di euro i mutui fondiari erogati dalle reti bancarie domestiche) e dei crediti erogati al settore opere pubbliche ed infrastrutture (il totale dei mutui di Banca Opi si attesta a fine periodo intorno a 18 miliardi di euro). Le attività finanziarie della clientela si sono attestate alla fine del semestre a 376 miliardi di euro, in crescita del 3,3% da inizio anno e del 2,8% rispetto al corrispondente periodo del 2002. La raccolta diretta si è attestata a 137,2 miliardi di euro, livello pressoché analogo a quello raggiunto alla fine di giugno 2002. A fine giugno le quote del Gruppo sul mercato domestico risultano pari all’11% nel settore degli impieghi ed al 10,5% per la raccolta diretta. Le commissioni nette del Gruppo si sono attestate a 1.428 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto al primo semestre del 2002. Tale dinamica è il risultato del buon andamento dei ricavi derivanti da quasi tutti i comparti, ad eccezione di quelli da gestione, intermediazione e consulenza (-4,1%), la cui contrazione – in miglioramento rispetto al primo trimestre - è riconducibile soprattutto al mutato mix delle attività finanziarie della clientela, orientata verso tipologie di prodotti a basso profilo di rischio per effetto dell’elevata volatilità dei mercati. Lo stock di raccolta indiretta si è attestato a 238,8 miliardi di euro, in crescita del 5,7% da fine dicembre 2002 e del 4,5% su base annua. La positiva evoluzione del risparmio gestito (+4,8% rispetto all’analogo periodo del 2002) è dovuta sia alla raccolta netta conseguita dalle reti distributive (6,1 miliardi di euro), sia alla rivalutazione degli stock degli assets in gestione. Lo stock di risparmio gestito ha raggiunto a fine giugno i 145,9 miliardi di euro, con un flusso incrementale da inizio anno di 7,7 miliardi di euro. Il Gruppo Sanpaolo Imi, grazie ad una raccolta netta di 3,6 miliardi di euro, continua ad occupare nell’ambito della gestione di fondi comuni di investimento la prima posizione sul mercato domestico, con una quota di mercato del 21,2%. Le riserve tecniche vita confermano la crescita già evidenziata nel corso del 2002 (+29,8% rispetto a fine giugno 2002, +12,8% da inizio anno): i prodotti assicurativi del ramo vita hanno rappresentato uno dei prodotti trainanti del risparmio gestito ed una delle forme di investimento preferite dalla clientela. La raccolta netta realizzata dalle reti distributive nel semestre è stata pari a 2,8 miliardi di euro ed ha portato le riserve tecniche vita a 30,7 miliardi di euro. Il buon andamento del comparto vita si è riflesso non solo sulle commissioni nette, ma anche negli utili delle società valutate al patrimonio netto (87 milioni di euro +50% rispetto all’analogo periodo del 2002): Sanpaolo Vita e la sua controllata Sanpaolo Life hanno infatti realizzato un utile netto di 36 milioni di euro e Fideuram Vita ha registrato un risultato netto di 17 milioni di euro. Ancora più evidente è il loro apporto in termini di crescita del valore intrinseco (embedded value) del business assicurativo, dato dalla somma del patrimonio netto rettificato a valori di mercato e del portafoglio polizze in essere: la creazione di valore intrinseco nel semestre è stata di 188 milioni di euro, portando l’embedded value a 953 e 920 milioni di euro rispettivamente per Sanpaolo Wm e Banca Fideuram. I dividendi da partecipazioni risultano in flessione rispetto al dato del 2002 che scontava componenti non ripetibili (52 milioni di euro, -58,7%). In crescita i profitti da operazioni finanziarie e dividendi su azioni (+24,8%), attestatisi a 267 milioni di euro grazie al buon andamento dell’attività di intermediazione ed al collocamento presso le reti bancarie di prodotti strutturati e di derivati per le imprese. Il risultato di gestione nei primi sei mesi del 2003 è stato pari a 1.356 milioni di euro, in crescita del 3,2% rispetto al 2002, grazie anche ad una attenta politica di contenimento dei costi. Le spese amministrative si sono attestate a 2.329 milioni di euro (+0,3%), come risultato di una dinamica contrapposta fra le spese relative al personale, in aumento dello 0,9%, e le altre spese amministrative che, per contro, hanno conseguito una contrazione dell’1,2%. Le spese del personale sono state condizionate da fattori esogeni, quali gli aumenti retributivi intervenuti a seguito all’applicazione del Ccnl, in parte comunque compensati dai recuperi di efficienza realizzati attraverso l’integrazione delle reti distributive e le azioni di contenimento degli organici ridottisi di 985 unità rispetto a giugno 2002: migliora di conseguenza il cost/income ratio che passa dal 62,6% al 61,9%. Gli accantonamenti e le rettifiche nette su crediti e immobilizzazioni finanziarie si sono attestati a 320 milioni di euro, a fronte dei 310 milioni di euro dei primi sei mesi del 2002 (+3,2%). Il flusso comprende 64 milioni di euro per accantonamenti al fondo rischi e oneri e 175 milioni di euro per accantonamenti e rettifiche per rischi creditizi, derivanti dall’adeguamento ai valori di presunto realizzo di specifiche posizioni e dall’allineamento di alcune società agli standard qualitativi della Capogruppo. A fronte di un incremento del portafoglio crediti, l’ammontare della riserva generica si è collocata intorno a 1,1 miliardi di euro, pari all’0,9% del portafoglio crediti in bonis; tale livello di copertura del rischio si ritiene rappresenti un giusto equilibrio tra l’elevata qualità del portafoglio creditizio e l’instabilità dello scenario economico. Le rettifiche di valore nette apportate alle immobilizzazioni finanziarie sono state pari a 81 milioni di euro (57 milioni nel primo semestre 2002), imputabili principalmente alle quote detenute in Fiat ed in H3g: la rettifica di valore della partecipazione in H3g ha comportato l’iscrizione di una minusvalenza di 41 milioni di euro, corrispondente alla quota di competenza per la perdita semestrale della compagnia telefonica. Rispetto ai primi sei mesi del 2002 sono in calo del 7,4% le sofferenze nette (1.322 milioni di euro rispetto ai 1.427 del corrispondente periodo), mentre le partite incagliate nette (compresi i crediti ristrutturati ed in corso di ristrutturazione) sono aumentate del 5,1% (1.537 milioni di euro): le percentuali di copertura sono pari rispettivamente al 69,2% ed al 32,1%. Gli oneri straordinari netti ammontano a 172 milioni di euro a seguito del già citato accantonamento al “Fondo Esuberi”; l’utile lordo è di 784 milioni di euro. Il tax rate è risultato pari al 41,1%. A fine giugno 2003 i coefficienti di solvibilità del Gruppo si attestano al 7,1% per quanto riguarda il tier 1 ratio ed al 10,4% per quanto riguarda il total ratio. Il Consiglio d’Amministrazione ha inoltre approvato il progetto, già previsto dal Piano Triennale, di fusione per incorporazione di Cardine Finanziaria in Sanpaolo Imi, progetto che verrà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti entro la fine dell’anno. Nel corso del 2004 si perfezionerà la migrazione delle banche reti sui sistemi informatici ed operativi della Capogruppo. La fusione di Cardine Finanziaria in Sanpaolo Imi consentirà al Gruppo di sfruttare la forza dei brand locali, saldamente radicati nei mercati regionali di riferimento, e di conseguire le economie di scala e di scopo derivanti dall’eliminazione di sovrapposizioni e duplicazioni operative. Il Consiglio d’Amministrazione ha inoltre dato il via libera al progetto di fusione della Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone e della Cassa di Risparmio di Gorizia, che daranno vita ad una sola entità, che presidierà in modo unitario il mercato del Friuli Venezia Giulia. La fusione, così come quella della Banca Agricola di Cerea nella Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, realizzata nei mesi scorsi, rientra nel già citato piano di razionalizzazione del Gruppo. Tutte queste operazioni societarie concorrono al perfezionamento del modello distributivo di Gruppo, che ha già dimostrato nel corso del 2003 la sua efficacia operativa e commerciale con significativi tassi di crescita in tutti i principali aggregati, grazie al forte radicamento territoriale delle banche reti e alla crescente efficienza delle funzioni centrali e delle fabbriche di prodotto di Gruppo.  
   
   
IL GRUPPO BPU BANCA CHIUDE IL SEMESTRE CON UN UTILE PRO-FORMA DI 156,8 MILIONI DI EURO (+50,2%) RISPETTO AI 104,4 MILIONI DI EURO DEL 30 GIUGNO 2002) UTILE DELLE ATTIVITA’ ORDINARIE : +7,2% A 280,2 MILIONI DI EURO  
 
Bergamo, 22 settembre 2003 – Il Consiglio di Amministrazione di Bpu Banca nella serata dell’11 settembre ha approvato le Relazioni Semestrali al 30 giugno 2003 del Gruppo Banca Popolare di Bergamo, del Gruppo Banca Popolare Commercio e Industria nonché della Banca Popolare di Luino e di Varese come strutturati prima della fusione per la creazione di Bpu Banca, efficace dal 1° luglio 2003. Ha inoltre preso visione dei dati pro-forma relativi al nuovo Gruppo Bpu Banca al 30 giugno 2003. La disamina dei risultati verrà effettuata partendo dai dati pro-forma del Gruppo Bpu Banca, e fornendo adeguati commenti sull’andamento dei due Gruppi di origine. In chiusura verrà fornito un breve commento sulla Banca Popolare di Luino e di Varese. Il Gruppo Bpu banca chiude il semestre con un utile netto pro-forma pari a 156,8 milioni di euro, in crescita del 50,2% rispetto ai 104,4 milioni del 30 giugno 2002 (198,8 milioni al 31 dicembre 2002). Tale utile tiene conto della quota semestrale di ammortamento degli oneri pluriennali capitalizzati a fronte del piano di esuberi definito in data 12 agosto scorso, che incide sull’utile per 7,4 milioni netti di euro, non inclusa nelle Relazioni dei singoli Gruppi; escludendo di tale componente, l’utile netto di periodo si attesta a 164 milioni di euro. L’andamento delle voci patrimoniali del nuovo Gruppo può sintetizzarsi come segue: la raccolta diretta (incluse le passività subordinate non convertibili) ammonta a 48.846 milioni di euro (+2,2% rispetto allo stesso periodo 2002). Si segnala in particolare il significativo incremento della raccolta a vista da 21.889 milioni di euro a 24.173 milioni di euro (+10,4%), mentre risultano sostanzialmente stabili i debiti rappresentati da titoli, che ammontano a 20.473 milioni di euro (-0,6%). Gli impieghi alla clientela, al netto dei rapporti infragruppo, sono incrementati a 41.826 milioni di euro, +8% rispetto ai 38.706 milioni di euro del giugno 2002; viene quindi confermata la vivace dinamica dell’espansione dell’attività creditizia dei due Gruppi (per Bpb +6,4% a 30 972 milioni di euro e per Bpci + 13,2% a 10.860 milioni di euro). Rimane elevata la qualità del credito, che evidenzia – al 30 giugno 2003 – un rapporto sofferenze nette (inclusi gli interessi di mora) / impieghi netti dell’1,82% (1,93 al 30 giugno 2002). Il grado di copertura delle sofferenze è pari al 43,57%, in aumento rispetto al giugno 2002 (42,96%). La raccolta indiretta da clientela è rimasta sostanzialmente stabile rispetto al 30 giugno 2002, attestandosi a 43.835 milioni di euro, evidenziando in ambedue i Gruppi una ricomposizione a favore del risparmio gestito, incrementato del 2,8% a 22.511 milioni di euro. (Bpb +1,7% a 12.236,1 milioni di euro, Bpci +4% a 10.275 milioni di euro). Raffrontata invece al dato del 31 dicembre 2002, la raccolta indiretta da clientela registra un’accelerazione del 5% circa e il risparmio gestito del 9%. Qualora invece dal dato al 30 giugno 2002 fossero state escluse le masse di pertinenza di Onbanca e del Gruppo Lemanik, ceduti nel secondo semestre 2002, la raccolta indiretta sarebbe risultata pari a 43.103 milioni di euro (+1,7%) ed il risparmio gestito a 21.397,5 milioni di euro (+5,2%). Al 30 giugno 2003, il patrimonio netto consolidato (escluso l’utile) del Gruppo Bpu Banca ammonta a 3.681,8 milioni di euro (3.341,7 al 30 giugno 2002). Per quanto riguarda i requisiti patrimoniali, il Tier 1 ratio si è attestato al 6,38% mentre il Total Capital Ratio risulta pari al 9,95%. I risultati economici del Gruppo Bpu Banca evidenziano il buon andamento del risultato della gestione e dell’utile delle attività ordinarie, ed hanno inoltre beneficiato dell’apporto di elementi straordinari positivi a livello dei due Gruppi d’origine. Accordo Sindacale del 12 agosto 2003: a seguito dell’accordo sindacale che ha tra l’altro quantificato gli esuberi connessi al Piano Industriale d’Integrazione del Gruppo Bpu, sono stati inseriti solo nella situazione pro-forma del Gruppo Bpu, oneri pluriennali relativi all’incentivazione all’esodo e all’accesso al Fondo di Solidarietà stimati in circa 130 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a circa 11 milioni già contabilizzati, da ammortizzarsi in 5 anni. La quota di ammortamento di tale importo aggiuntivo, relativa al primo semestre 2003, è già stata inclusa, nel conto economico pro-forma, tra gli ammortamenti, per un importo di circa 13 milioni di euro, con un impatto sull’utile, al netto dell’effetto fiscale e della quota attribuibile a terzi, di 7,4 milioni di euro. Al 30 giugno 2003, il Gruppo Bpu Banca conta 15.541 dipendenti (15.505 al 30 giugno 2002) e 1.209 sportelli (1.178 al 30 giugno 2002). Più in dettaglio, questo il contributo dei due Gruppi Bpb e Bpci: A livello patrimoniale, il Gruppo Bpb evidenzia una crescita del 5,2% della raccolta diretta da clientela, passata dai 32.467 milioni di euro al 30 giugno 2002 ai 34.159 milioni di euro del 30 giugno 2003 (di cui 211,3 di pertinenza di Iw Bank, consolidata integralmente nel primo semestre 2003). La raccolta risulta in aumento soprattutto nella componente “a vista”, incrementatasi del 9,8% a 14.473 milioni di euro. La raccolta indiretta da clientela ha segnato un apprezzabile recupero rispetto alla flessione registrata nel secondo semestre 2002, attestandosi a 23.327,1 milioni di euro. Da segnalare l’incremento del risparmio gestito a 12.236 milioni di euro (12.029,5 milioni di euro al 30 giugno 2002). Gli impieghi alla clientela sono incrementati del 6,38% a 30.972 milioni di euro. Il rapporto sofferenze in conto capitale/impieghi netti risulta pari all’1,90% rispetto all’1,95% del giugno 2002. Al 30 giugno 2003, il patrimonio netto, escluso l’utile, del Gruppo Bpb ammonta a 2.092,5 milioni di euro rispetto ai 2.017,4 milioni di euro del 30 giugno 2002. Per quanto riguarda i requisiti patrimoniali, il Tier 1 ratio si attesta al 6,29% mentre il Total Capital Ratio risulta pari al 9,62%. La gestione economica del Gruppo evidenzia un margine d’intermediazione, a 782,4 milioni di euro rispetto ai 712,5 del 2002 (+9,8%), in crescita in tutte le sue componenti. Il margine d’interesse si attesta a 502,4 milioni (+6,75%), grazie alla crescita dei volumi intermediati, che ha compensato la flessione dei tassi; i profitti da operazioni finanziarie sono più che triplicati rispetto al giugno 2002, attestandosi a 34,9 milioni di euro; le commissioni nette hanno segnato un incremento del 6,60%, a 218,7 milioni di euro. Le spese amministrative, in crescita dell’8,4% a 401 milioni di euro, riflettono sia a livello di costi per il personale che di spese amministrative, l’incremento del 3,2% degli organici del Gruppo da 8.762 a 9.049 dipendenti (di cui 106 relativi a Iw Bank e 50 a Serit Picena), gli aumenti previsti dal contratto del settore creditizio e gli oneri connessi all’attuazione del Piano di Accentramento Operativo. Per effetto dell’andamento delle due voci sopra indicate, il Risultato lordo di gestione ha segnato un incremento dell’11,38% su base annua, passando da 342,5 milioni di euro a 381,4 nel 2003. L’utile delle attività ordinarie, attestatosi per il periodo a 226,2 milioni di euro (-10,8%), riflette l’evoluzione delle rettifiche sui valori dei crediti in presenza del noto rallentamento dell’attività produttiva. L’utile straordinario, che ha contribuito al risultato di periodo per 31,5 milioni, include i proventi della vendita del 30% di Bpb Prumerica Sgr al partner americano, pari a 66,5 milioni e la penultima quota semestrale di accantonamento (23,2 milioni) effettuato da Centrobanca a fronte delle Junior Notes Italfondiario, per la ricostituzione delle riserve patrimoniali. Al netto dell’ammortamento degli avviamenti, dei risultati di pertinenza di terzi e delle imposte, il risultato netto di periodo del Gruppo si posiziona a 120,4 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto ai 106,6 milioni del giugno 2002. Si evidenzia un miglioramento del cost/income, passato al 51,25% dal 51,94% registrato nel giugno 2002. Si rammenta che nel corso del 2002 sono stati ceduti Onbanca e il Gruppo Lemanik. Nel confronto con i dati 2003, sono stati quindi utilizzati a livello patrimoniale i dati storici del Gruppo Bpci al 30 giugno 2002(visto in generale il contenuto peso degli aggregati patrimoniali delle due entità cedute) e a livello economico, per omogeneità, i risultati al 30 giugno 2002 pro-formati per escludere dal perimetro di consolidamento Onbanca e il Gruppo Lemanik. Nel proseguo, ove opportuno, si evidenzia anche il confronto con i risultati economici contabili al 30 giugno 2002. A livello patrimoniale, la raccolta diretta da clientela del Gruppo Bpci si è attestata a 14.687 milioni di euro, segnando una tendenza riflessiva rispetto al giugno 2003 (15.336 milioni di euro). A seguito della politica di raccolta adottata, si è assistito all’interno dell’aggregato ad un incremento della componente “a vista” dell’11,4% a 9.700 milioni di euro, ed a una contrazione del 21,3% della voce “debiti rappresentati da titoli” a 3.646 milioni di euro. La raccolta indiretta da clientela privata è rimasta sostanzialmente stabile a 20.508 milioni di euro, evidenziando al suo interno una ricomposizione tra risparmio gestito (+4% a 10.275 milioni di euro) e in amministrazione (-4,7% a 10.233 milioni di euro). Escludendo Onbanca e Lemanik, la raccolta indiretta da clientela risulterebbe in incremento del 3%. Gli impieghi da clientela, pari a 10.860 milioni di euro, segnano un incremento del 13,2% rispetto al 30 giugno 2003. Rimane elevata la qualità del credito, con un rapporto sofferenze nette su impieghi netti dello 0,68%. Al 30 giugno 2003, il patrimonio netto, escluso l’utile, del Gruppo Bpci ammonta a 1.397,9 milioni di euro, 1.195,5 al 30 giugno 2002. Per quanto riguarda i requisiti patrimoniali, il Tier 1 ratio si attesta al 7,57% mentre il Total Capital Ratio risulta pari all’11,29%. La gestione economica del Gruppo evidenzia un margine d’intermediazione in crescita del 22,8%, da 409,5 a 502,7 milioni di euro. All’interno dell’aggregato, il margine d’interesse risulta in aumento dell’8,6% a 283,3 milioni di euro, sostenuto dal forte sviluppo degli impieghi con la clientela (+13,2%), e dalle politiche finanziarie di portafoglio. Importante anche il contributo delle commissioni nette, in espansione del 17,6% a 144,4 milioni di euro, in particolare di quelle relative all’area titoli, in aumento del 18,1% a 76 milioni di euro. L’evoluzione dei risultati da operazioni finanziarie, passati da –7,2 milioni di euro al 30 giugno 2002 a 40,7 milioni al 30 giugno 2003, è stata essenzialmente supportata dall’operatività in derivati in presenza di mutate condizioni di mercato (20,4 milioni di euro) e dal trading su titoli obbligazionari e di capitale (15,5 milioni di euro). La crescita delle spese amministrative (+5,3% rispetto al pro-forma e +2,3% rispetto ai dati contabili) è da ascriversi sia alle spese per il personale che alle altre spese amministrative, queste ultime incrementatesi per effetto degli adempimenti connessi alla fase preparatoria del progetto di fusione con il Gruppo Bpb. Si segnala la progressiva riduzione di 148 risorse dal 30 giugno 2002 al 30 giugno 2003 (a 6492 unità), che vanno ad aggiungersi alla diminuzione conseguente alla cessione di Onbanca e Lemanik (-109 risorse). Per effetto dell’andamento delle due voci sopra indicate, il Risultato lordo di gestione ha segnato un incremento del 77% circa su base annua, passando da 100 milioni di euro a 176,6 nel 2003. L’utile delle attività ordinarie, che sconta accantonamenti e rettifiche, sostanzialmente in linea con quelle al 30 giugno 2002 con l’eccezione delle rettifiche sui crediti, in crescita per effetto dell’importante espansione degli impieghi e della sfavorevole congiuntura economica, si è attestato a 66,3 milioni di euro rispetto agli 11,9 riportati nel pro-forma 2002 (2,7 nella situazione contabile). L’utile straordinario, che ha contribuito al risultato del periodo per 23,2 milioni di euro, è essenzialmente riconducibile al recupero della deducibilità fiscale dell’ammortamento dell’avviamento di Banca Carime per gli anni 2001 e 2002, deducibilità originata dalla fusione di Banca Carime in Bpci Fin Spa. Al netto dei risultati di pertinenza di terzi e delle imposte, il risultato netto di periodo del Gruppo si posiziona a 47,4 milioni di euro, da confrontarsi con i –2,6 del giugno 2002 (+2,1 nei prospetti proforma). Si evidenzia un miglioramento del cost/income (calcolato come costi operativi/margine d’intermediazione), passato al 64,9% dal 75,6% registrato nel giugno 2002 (-10,7). Cenni sulla semestrale Bplv: La Banca Popolare di Luino e di Varese ha chiuso il primo semestre del 2003 con un utile netto di 8,1 milioni di euro, in crescita del 68,5% rispetto al 2002. Gli aggregati patrimoniali hanno avuto la seguente evoluzione: impieghi a clientela: +13,6% a 1.699 milioni di euro; raccolta da clientela : +0,8% a 1.481 milioni di euro; raccolta indiretta da clientela: +2,2 % a 2.465 milioni di euro (per effetto essenzialmente dell’incremento del risparmio amministrato, mentre la raccolta gestita è rimasta sostanzialmente invariata). La gestione economica ha registrato i seguenti risultati, rispetto al 30 giugno 2002: - un margine d’intermediazione in crescita del 24,3% a 62,1 milioni di euro, risultato dell’apporto del margine d’interesse, in aumento del 9,5% a 35,7 milioni di euro, da ricondurre all’espansione degli impieghi e al contenimento dei costi di raccolta, e del margine da servizi in crescita del 52,2% a 26,4 milioni, sostenuto soprattutto dai proventi netti da operazioni finanziarie (da –1,9 milioni a +4,8 milioni) e dalle commissioni nette (+2,9% a 14,7 milioni di euro). 7 spese amministrative in crescita del 9% a 37,3 milioni di euro, crescita sostanzialmente ascrivibile alle altre spese amministrative, sempre in relazione alla fase preparatoria alla costituzione del nuovo Gruppo. - un risultato lordo di gestione a 24,8 milioni di euro (+57,6%) e un utile delle attività ordinarie migliorato del 92% a 16,1 milioni di euro nonostante una severa politica di accantonamento e rettifica. Il 30 settembre 2003 verrà presentato il Piano Industriale di Integrazione al Consiglio di Amministrazione di Bpu Banca. La presentazione al Mercato avverrà in data 1° ottobre 2003, alle ore 10.30 presso la Borsa Italiana Spa, Piazza Affari 6, Milano. Seguirà Conferenza stampa alle ore 14.30.  
   
   
MEIEAURORA S.P.A SEMESTRE 2003: IL RISULTATO COMPLESSIVO DEL CONTO TECNICO (DANNI+VITA), È POSITIVO PER € 18,9 MILIONI  
 
Bologna 22 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Meieaurora S.p.a., riunitosi l’8 settembre a Bologna, ha approvato la relazione semestrale sull’andamento della gestione al 30 giugno 2003. Gli aspetti maggiormente significativi della gestione, che chiude a metà esercizio con un utile netto di € 21,3 milioni (€ 10,9 milioni nel I° sem. 2002), sono i seguenti: - la raccolta premi complessiva diretta e indiretta è stata pari € 692,1 milioni (€ 519,3 milioni al 30.06.2002) con un incremento del 33,3%, determinato dal forte sviluppo realizzato nei rami vita; - le riserve tecniche nette ammontano a € 2.873,1 milioni, con un incremento di € 307,6 milioni (+12%), rispetto al 31.12.2002; - gli investimenti e le disponibilità liquide ammontano complessivamente a € 3.022,9 con un incremento di € 341 milioni (+12,7%), rispetto al 31.12.2002; - i proventi patrimoniali e finanziari del periodo, al netto degli oneri e al netto delle rettifiche di valore, sono risultati pari a € 51,5 milioni (€ 33,3 milioni al 30.06.2002); - le spese di gestione ammontano a € 90,5 milioni, (€ 86,6 milioni); le stesse, al lordo delle provvigioni ricevute dai riassicuratori risultano pari a € 103,7 milioni (€ 99,8 milioni al 30.06.2002), con una incidenza sui premi pari al 15% (19,2% al 30.06.2002); - il risultato complessivo del conto tecnico (Danni+vita), è positivo per € 18,9 milioni (€ 18,8 milioni al 30.06.2002); il risultato dell’attività ordinaria risulta pari a € 26,9 milioni contro € 17,5 milioni del 30.06.2002, con un miglioramento del 53,7%; - Il risultato economico prima delle imposte è pari a 35,8 milioni di Euro (€ 18 milioni al 30.06.2002), mentre il risultato netto è pari a € 21,3 milioni (€ 10,9 milioni al 30.06.2002) con un incremento del 95,4%.  
   
   
PIRELLI & C. SPA: EMISSIONE DI COMMERCIAL PAPER PER UN VALORE MASSIMO DI 500 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 19 settembre 2003 – Pirelli & C. Spa rende noto che il 19 settembre è stato perfezionato un programma che prevede l’emissione di commercial paper per un valore massimo di 500 milioni di euro, in esecuzione del mandato del Consiglio di Amministrazione della Società riunitosi il 5 settembre scorso. Le principali caratteristiche del programma sono le seguenti: Emittente: Pirelli Finance (Luxembourg) S.a. Garante: Pirelli & C. S.p.a.; Ammontare: 500 milioni di Euro; Durata prevista del programma: 5 anni; Durata massima di ogni singola emissione: 364 giorni. Questo nuovo strumento di mercato monetario consentirà la raccolta di mezzi a breve termine - a tassi da determinarsi in regime di estrema flessibilità – che potranno essere utilizzati al fine di ottimizzare la struttura finanziaria del Gruppo Pirelli. Arranger e Dealer dell’operazione è Mediobanca - Banca di Credito Finanziario Spa, mentre Société Européenne de Banque S.a. Agirà da Issue and Paying Agent.  
   
   
NEWCO28: DAL 22 SETTEMBRE SARA’ QUOTATA LA SOCIETA’ POST-FUSIONE L’ATTO DI FUSIONE È STATO STIPULATO E DEPOSITATO OGGI PRESSO IL REGISTRO DELLE IMPRESE DI ROMA  
 
Roma, 22 settembre 2003 - E’ stato stipulato ed iscritto presso il Registro delle Imprese di Roma, il 17 settembre , l’atto di fusione per incorporazione di Autostrade S.p.a. In Newco28 S.p.a. Gli effetti civilistici della fusione di cui all’art. 2504-bis cod. Civ. Decorreranno dal prossimo 22 settembre. Si prevede inoltre che Borsa Italiana S.p.a., che con provvedimento n. 3047 del 12 settembre 2003 ha disposto l’ammissione alla quotazione ufficiale di Borsa delle azioni ordinarie dell’incorporante, fisserà l’inizio delle negoziazioni dei predetti titoli sul Mercato Telematico Azionario, segmento di mercato “blue chip,” per il medesimo giorno. A far data dal 22 settembre 2003: complessive n. 571.277.021 azioni ordinarie dell’incorporante saranno assegnate in concambio agli azionisti di Autostrade S.p.a. Diversi da Newco28 S.p.a. In ragione di una azione ordinaria di Newco28 S.p.a., del valore nominale unitario di Euro 1,00, per ogni azione ordinaria di Autostrade S.p.a., del valore nominale unitario di Euro 0,52; il concambio sarà soddisfatto mediante assegnazione di azioni ordinarie dell’incorporante esistenti (quanto a n. 4.590.164 azioni) e di nuova emissione (quanto a n. 566.686.857 azioni); l’incorporante avrà un capitale sociale di Euro 571.686.857,00, rappresentato da n. 571.686.857 azioni, del valore nominale unitario di Euro 1,00; le operazioni di concambio saranno effettuate da Monte Titoli S.p.a.; ai fini del concambio delle azioni Autostrade non ancora dematerializzate, occorrerà rivolgersi ad un intermediario aderente al sistema Monte Titoli; Newco28 S.p.a. Assumerà la denominazione sociale “Autostrade S.p.a.” e trasferirà la propria sede sociale a Roma, Via Bergamini 50. Le operazioni della società incorporata saranno imputate al bilancio della società incorporante, anche ai fini degli effetti fiscali, a decorrere dal 1° gennaio 2003. Tutte le azioni dell’incorporante avranno godimento 1° gennaio 2003 e, quindi, parteciperanno agli utili dell´esercizio 2003. Il Prospetto di Quotazione redatto ai fini dell’ammissione alla quotazione ufficiale di Borsa delle azioni ordinarie dell’incorporante - del quale Consob ha autorizzato la pubblicazione con nulla-osta Prot. N. 3058609 in data 16 settembre 2003 - è a disposizione del pubblico presso le sedi sociali di Newco28 S.p.a., in Roma, Via Nibby 20 e Autostrade S.p.a., in Roma, Via Bergamini 50, nonché presso la sede di Borsa Italiana S.p.a., Piazza Affari 6, Milano, a partire da oggi 17 settembre. Il Prospetto di Quotazione sarà disponibile anche sul sito di Autostrade www.Autostrade.it  e di Mediobanca www.Mediobanca.it  sponsor della quotazione.  
   
   
UN ANNO ALL´ESTERO CON BANKAPERTA JUNIOR  
 
Sondrio, 22 settembre 2003 - Il Gruppo bancario Credito Valtellinese in collaborazione con l´Associazione Intercultura, ripropone, come di consueto, la Borsa di Studio "Un anno all´estero", che offre ad un giovane cliente un soggiorno-studio in un paese straniero a scelta tra oltre 20 destinazioni in Europa e nel resto del mondo. Le dieci passate edizioni hanno premiato studenti che hanno vissuto questa importante esperienza, con ottimi risultati, in paesi diversi come il Kansas, l´isola di Orkney, a nord della Scozia, la Norvegia, il Maine, l´Arizona, la Danimarca, la Virginia, il Wisconsin e il Delaware (Usa) dove si trova attualmente la vincitrice dell´edizione 2002 Laura Luraschi di Oltrona S. Mamette (Co). Anche quest´anno il candidato prescelto da Intercultura usufruirà di un soggiorno per l´anno scolastico 2004/2005 in una famiglia selezionata e potrà frequentare una scuola media superiore locale in un paese da lui scelto; al rientro in Italia l´anno di studio verrà riconosciuto in base all´art. 192 del Testo Unico sulla Scuola n. 297/94. Per partecipare alla selezione è sufficiente essere titolare di un conto Bankaperta Junior o Banca Sport aperto presso il Credito Valtellinese e il Credito Artigiano, alla data di presentazione della domanda, fissata al 30 ottobre 2003; essere nati tra il 1/1/1987 ed il 30/06/1989 ed essere iscritti ad una scuola media superiore. Presso tutte le filiali del Credito Valtellinese e del Credito Artigiano, oltreché presso le sedi di Intercultura, è possibile ritirare la domanda di ammissione e ricevere tutte le informazioni sull´iniziativa. Il bando di concorso è pubblicato anche sul sito internet del Gruppo all´indirizzo www.Creval.it , con la possibilità di effettuare l´ iscrizione on line. La Borsa di Studio comprende: tutte le spese di viaggio e di soggiorno, la frequenza in una scuola locale con relativo materiale didattico, continua assistenza, corso di preparazione prima della partenza ed all´arrivo nel paese ospitante, le spese mediche ed una copertura assicurativa. La partenza è prevista per luglio o agosto 2004 ed il rientro per luglio 2005.  
   
   
CREDITO ARTIGIANO: DELIBERATA LA CESSIONE DI CREDITI NON PERFORMING  
 
Milano, 22 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano - gruppo Credito Valtellinese - ha deliberato il 16 settembre la cessione di crediti non performing alla Cassa San Giacomo (banca del Gruppo specializzata nella gestione degli attivi problematici) per un importo di circa 44,3 milioni di euro. L´operazione - subordinata all´ottenimento delle necessarie autorizzazioni - sarà perfezionata con l´assistenza di advisor indipendenti.  
   
   
"BINOMIO: IMPORTANTI NOVITÀ PER UNO DEI PRODOTTI PIÙ GRADITI DEL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA"  
 
Verona, 22 settembre 2003 - Il Banco Popolare di Verona e Novara, proseguendo con la sua politica di speciale attenzione nei confronti delle Piccole e Medie Imprese, propone interessanti novità al già ricco menu di "Binomio", il Programma Relazionale che supera il concetto di prodotto per configurarsi come un "sistema di soluzioni" attraverso il rapporto con il cliente ed un´evoluzione continua dei contenuti. "Binomio", che fino ad ora ha già conquistato la fiducia di più di undicimila clienti, offre un conto corrente a canone fisso mensile e un insieme di servizi bancari, assicurativi ed extrabancari. "Il mondo della piccola e media impresa, verso cui questo prodotto si indirizza", afferma Cristiano Carrus, responsabile della Divisione Retail e Vicedirettore Generale del Banco Popolare di Verona e Novara, "è l´interlocutore storico di una banca come la nostra, che ha fatto del rapporto con gli operatori economici dei territori serviti un momento privilegiato di collaborazione".Suddiviso fino ad ora in tre diverse tipologie, distinte per prezzo e contenuti, "Binomio" presenta il programma "Giallo", che si va così ad aggiungere ai precedenti "Verde", "Arancio" e "Azzurro". L´ultimo nato, caratterizzato dall´inserimento di servizi più essenziali e proposto con un canone mensile di 20 €, è stato creato per rispondere alle necessità di chi, come agricoltori ed artigiani, ha esigenze molto focalizzate ed essenziali. Inoltre un nutrito gruppo di convenzioni e accordi con aziende leader dei vari settori consente ai clienti di "Binomio" di accedere ad una vasta gamma di servizi, sconti e benefici. Le novità di "Binomio" sono molte. Il canone fisso mensile comprende, innanzitutto, l´assicurazione su infortuni e furti, la tutela giudiziaria, da una parte, e la consulenza legale, fiscale e contabile finalizzata all´ottenimento delle certificazioni Iso, dall´altra. Particolarmente vantaggiose, poi, risultano le agevolazioni che "Binomio" propone a "chi si muove": lo sconto di 1,5% sul carburante Esso, il servizio offerto di agenzia viaggi telefonica, che permette, con sconti del 5%, di organizzare le proprie vacanze o viaggi di lavoro senza muoversi da casa propria, e sconti del 15% in oltre cinquecento selezionati ristoranti convenzionati in tutta Italia. Sono, inoltre, previsti prezzi agevolati per connessioni internet con la compagnia Albacom e sconti del 10% per i servizi resi dall´agenzia di lavoro interinale Obiettivo Lavoro. Ma Binomio, tenendo fede al proprio nome, propone anche numerosi privilegi di natura personale per il cliente, come l´ulteriore conto gratuito per un anno e le convenzioni con strutture sanitarie dislocate sul territorio, che attribuiscono sconti vantaggiosi per ogni singola prestazione medica. Un consulente, presente in tutte le filiali, aiuterà i clienti ad individuare più facilmente le molteplici offerte di Binomio. "I nuovi servizi inseriti mirano a soddisfare le esigenze manifestate dagli operatori economici e hanno l´obiettivo di dare una risposta concreta non solo all´area aziendale, ma anche a quella privata. Questa duplice attenzione, rivolta sia alla persona che all´imprenditore, rende il prodotto particolarmente gradito ai nostri clienti, che lo percepiscono come un programma dall´ottimo rapporto costi/benefici", conclude Cristiano Carrus.  
   
   
TELECOM ITALIA PRECISAZIONI SU OPERAZIONI CON DE AGOSTINI  
 
Roma, 22 settembre 2003 - Con riferimento alle notizie stampa circolate in merito al contenzioso in essere fra Telecom Italia Media ed il Gruppo De Agostini, che implicherebbe non meglio definite operazioni di scambio di azioni Telecom Italia Media con azioni Telecom Italia, Telecom Italia e Telecom Italia Media precisano che tali notizie sono prive di qualsiasi fondamento.  
   
   
PROFILO HOLDING: PRECISAZIONI  
 
Milano, 22 settembre 2003 - In merito alle indiscrezioni riportate dagli organi di informazione (Radiocor, 18-09-03 18:20:57, Eurofly: Abramovich interessato a quota; Economy, 19-9-2003, Abramovich plana su Eurofly), Profilo Holding precisa che non vi è alcuna trattativa in corso per la cessione di quote della compagnia aerea Eurofly Spa. Profilo Holding informa altresì che la cessione dell’80% del capitale di Eurofly S.p.a. Da Alitalia S.p.a è stata formalizzata il 15 settembre a favore di Effe Luxembourg, società di diritto lussemburghese destinata ad entrare nel portafoglio di investimenti di Profilo Spinnaker Investment Fund, fondo di private equity di cui Banca Profilo è Promotore e Advisor e di cui faranno parte altri soci istituzionali.  
   
   
DMAIL GROUP :PRECISAZIONI IN MERITO A NOTIZIE STAMPA  
 
Milano, 22 settembre 2003: Come ribadito ad alcune fonti di stampa, Dmail Group conferma che le tendenze evolutive della società sono in linea con l’andamento dell’anno precedente e quindi, presumibilmente, l’esercizio 2003 si concluderà con Ebitda positivo, un Ebit negativo e con una sostanziale stabilità delle vendite. Dmail conferma, inoltre, che al momento non è in possesso di previsioni quantitative specifiche. Dmail Group è fra i più importanti gruppi italiani che operano nel settore delle vendite multicanale multiprodotto. In particolare, il core business del gruppo è rappresentato principalmente dalla vendita a distanza attraverso catalogo sia cartaceo che on-line, attraverso i propri siti internet, nonché tramite negozi monomarca sia propri che di terzi. L’altra direttrice dello sviluppo del Gruppo sta nello sviluppo del polo editoriale nato con l’acquisizione di Bloomberg Investimenti e consolidato con l’acquisto di Gdm Stampa.  
   
   
BNL: IN RELAZIONE A COSIDDETTI "RUMORS" RELATIVI ALLA NOMINA DI UN AMMINISTRATORE RIBADISCE LA ASSOLUTA INFONDATEZZA.  
 
Roma, 22 settembre 2003 - In relazione a cosiddetti "rumors" relativi alla nomina di un amministratore delegato apparsi sulla stampa nazionale negli ultimi giorni, Bnl ne ribadisce la assoluta infondatezza. Lo statuto della Banca, facilmente reperibile da chiunque sul sito www.Bnl.it  stabilisce all´articolo 21 che "il Consiglio di Amministrazione nomina un amministratore delegato o un direttore generale". E´ quindi esclusa la coesistenza delle due cariche. L´attuale "governance" societaria, così come deliberata lo scorso 16 giugno all´unanimità dal Consiglio di Amministrazione, organo rappresentativo di tutti gli azionisti, è stata ovviamente e preventivamente comunicata all´istituto di vigilanza ed accolta favorevolmente dal mercato. Per il futuro, Bnl ha dato mandato ai propri legali di valutare eventuali azioni risarcitorie soprattutto a tutela degli interessi del mercato e dei risparmiatori. Bnl si rammarica che, nonostante le ripetute smentite, importanti organi d´informazione intacchino la propria autorevolezza riportando tali infondati "rumors" che creano solo incertezza sul mercato.  
   
   
MONDADORI: COMPLETATA CON SUCCESSO L’OFFERTA DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE  
 
Segrate, 22 settembre 2003 – Arnoldo Mondadori Editore S.p.a. Annuncia che è stata completata con successo, nell’arco della sola mattinata del 19 settembre, l’offerta del prestito obbligazionario convertibile già oggetto di informativa al mercato. L’emissione ha registrato richieste ampiamente superiori all’offerta da parte di investitori istituzionali italiani ed esteri di elevata qualità. Di seguito i termini definitivi dell’operazione: Emittente: Mondadori Finance S.a.; Garante: Arnoldo Mondadori Editore S.p.a.; Importo: 109.900.000 euro; Maturity: 5 anni; Coupon: 2%; Prezzo di conversione: 8,4782 euro (che incorpora un premio del 26%). L’offerta è rivolta esclusivamente a investitori professionali. Sono esclusi dall’offerta gli Stati Uniti, in conformità alla “Regulation S” sulla base dell’U.s. Securities Act del 1933 e successivi emendamenti, nonché Australia, Canada e Giappone. Le obbligazioni non sono quindi oggetto di alcuna offerta pubblica. L’operazione consente al Gruppo Mondadori di raccogliere finanziamenti a condizioni estremamente favorevoli senza effetti diluitivi per gli azionisti. Mondadori utilizzerà i proventi netti dell’emissione per consolidare ulteriormente e ottimizzare la struttura finanziaria del Gruppo, sia dal punto di vista dei tassi che delle scadenze. L’emissione fornisce inoltre al gruppo ulteriori disponibilità per perseguire i propri obiettivi strategici. Jp Morgan è lead manager e bookrunner dell’operazione.  
   
   
MONDADORI ANNUNCIA L’OFFERTA DI UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE RISERVATA A INVESTITORI PROFESSIONALI  
 
Segrate, 22 settembre 2003 – Arnoldo Mondadori Editore S.p.a. Rende noto il lancio di un prestito obbligazionario convertibile con scadenza 2008 per un importo indicativo di 110 milioni di euro. Le obbligazioni saranno emesse dalla controllata lussemburghese Mondadori Finance S.a. E saranno garantite da Arnoldo Mondadori Editore S.p.a.. Tali obbligazioni saranno convertibili in azioni ordinarie Mondadori già emesse e detenute dalla società quali azioni proprie o acquistabili dalla stessa sul mercato in esecuzione dell’autorizzazione deliberata dall’assemblea del 28 aprile 2003 ai sensi dell’art. 2357 cod. Civ.. Le obbligazioni saranno emesse alla pari con una cedola annua compresa tra l’1,75% e il 2,25% e verranno offerte a un prezzo di conversione che incorpora un premio compreso tra il 25% e il 30% rispetto al prezzo di mercato delle azioni Mondadori. L’emittente avrà facoltà di rimborsare le obbligazioni, in qualsiasi momento successivamente al terzo anno dall’emissione, nell’ipotesi in cui il prezzo delle azioni risulti superiore al 130% del prezzo di conversione. Non è prevista alcuna opzione di sovra-allocazione. Verrà richiesta l’ammissione delle obbligazioni alla quotazione alla Borsa Valori del Lussemburgo. L’offerta sarà rivolta esclusivamente a investitori professionali. Sono esclusi dall’offerta gli Stati Uniti, in conformità alla "Regulation S" sulla base dell’U.s. Securities Act del 1933 e successivi emendamenti, nonché Australia, Canada e Giappone. Le obbligazioni non saranno quindi oggetto di alcuna offerta pubblica. L’operazione consente al Gruppo Mondadori di raccogliere finanziamenti a condizioni estremamente favorevoli senza effetti diluitivi per gli azionisti. Mondadori utilizzerà i proventi netti dell’emissione per consolidare ulteriormente e ottimizzare la struttura finanziaria del Gruppo, sia dal punto di vista dei tassi che delle scadenze. L’emissione fornisce inoltre al Gruppo ulteriori disponibilità per perseguire i propri obiettivi strategici. Jp Morgan è lead manager e bookrunner dell’operazione.  
   
   
SKF ESCE DA TRE LISTINI DI BORSA  
 
Göteborg, 22 settembre 2003 - Attualmente le azioni B della Skf sono trattate a Stoccolma, Londra, Parigi, Zurigo e, negli Usa, tramite le proprie American Depositary Receipts (Adr) sul Nasdaq. La Skf ha deciso di abbandonare tre di tali borse. L’intenzione Skf è quella di lasciare Parigi, Zurigo e il Nasdaq, subordinatamente all’approvazione delle competenti autorità. I volumi scambiati nelle tre borse citate non giustificano l’iscrizione sui listini. Del volume totale scambiato nel 2002, l’80% si riferisce alla borsa di Stoccolma e il 18 % a quella di Londra. Inoltre, la globalizzazione del mercato dei capitali ha eliminato la necessità di una presenza locale di tipo finanziario. La Skf manterrà registrate le azioni B presso la Us Securities and Exchange Commission e conserverà i servizi Adr.  
   
   
ENTRA IN AZIMUT IL N. 1 DEI PROMOTORI ING  
 
Milano, 22 Settembre 2003 - Gianpaolo Costa, il promotore finanziario Ing con il maggior portafoglio in gestione (oltre 35 milioni di euro), è passato ad Azimut dal 1 settembre. Modenese, 58 anni, Costa ha iniziato la sua carriera in banca. Dal 1985, è passato alla consulenza finanziaria, prima in Dival (1985), poi alla Compagnia Finanziaria (1990) e infine, dal 1994, in Ing. Sempre affiancato dalla moglie nella sua attività, ha costruito nel tempo un portafoglio clienti di assoluto rilievo, il maggiore della società che ha lasciato nell´agosto di quest´anno. Dall´inizio del 2003 sono una decina i promotori di Ing approdati in Azimut, soprattutto in Emilia Romagna e Liguria.  
   
   
PAOLO IMPERATORI È IL NUOVO RESPONSABILE DELL´AREA DI AFFARI PROFESSIONALE DE AGOSTINI  
 
Novara, 22 settembre 2003 - Nell´ambito del processo di riorganizzazione delle attività dell´area editoriale del Gruppo De Agostini, che ha portato alla creazione della Sub Holding Publishing, Paolo Imperatori è stato nominato Responsabile dell´Area di Affari Professionale. Paolo Imperatori, dopo aver ricoperto diverse cariche dirigenziali in Confindustria, nel 1992 è entrato nel Gruppo Il Sole 24 Ore presso il quale, nel corso degli ultimi undici anni, ha assunto il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale di diverse società editrici del Gruppo attive nell´area professionale, sino a divenire Direttore Generale della Divisione Professionisti e Amministratore Delegato de Il Sole 24 Ore Edagricole S.p.a. Paolo Imperatori assumerà il nuovo incarico a partire dal prossimo 1° ottobre rispondendo a Stefano Di Bella - Amministratore Delegato della Sub Holding Publishing - e ricoprirà la carica di Amministratore Delegato di De Agostini Professionale Spa. L´area di Affari Professionale è leader nell´editoria legale e fiscale con i marchi De Agostini, Utet, Eti-il Fisco, Leggi d´Italia e Elea, sia attraverso la produzione di opere editoriali cartacee, sia attraverso la creazione di banche dati digitali, per un giro d´affari di oltre 115 milioni € .  
   
   
IVANO SACCHETTI ENTRA NEI CDA DI WINTERTHUR ASSICURAZIONI E WINTERTHUR VITA  
 
Milano, 22 luglio 2003 – Ivano Sacchetti, Vice Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Unipol, è entrato a far parte dei consigli di amministrazione di Winterthur Assicurazioni e Winterthur Vita. La nomina è avvenuta oggi nel corso della riunione dei cda delle due società di cui Fabrizio Rindi è Presidente e Amministratore Delegato. Dai consigli esce Severin Moser, responsabile dei Technical Services di Winterthur Group, che ne faceva parte in rappresentanza della Direzione Generale estera del Gruppo svizzero. L’ingresso di Sacchetti nel cda di Winterthur avviene a tre settimane di distanza dall’acquisizione di Winterthur Italia da parte di Unipol e si inquadra nella volontà del Gruppo bolognese di avviare quel processo che porterà alla realizzazione di sinergie fra le due realtà assicurative. Dopo la nomina di Sacchetti, la nuova composizione dei due consigli di amministrazione è la seguente: Presidente e Amministratore Delegato: Fabrizio Rindi; consiglieri: Umberto Bertelé, John Dacey (Cfo di Winterthur Group), Claudio Demattè, Ivano Sacchetti, Christen Schnor (responsabile della struttura organizzativa di Winterthur Group della quale ha fatto parte Winterthur Italia), Tino Rampazzi (amministratore delegato di Credit Suisse Italy); segretario: Stefano Caldi.  
   
   
JORGE VELOSA NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE DI SARA LEE HOUSEHOLD AND BODY CARE ITALY S.P.A.  
 
Milano, 22 settembre 2003 - Dal 1° Luglio 2003 Jorge Velosa è il nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale di Sara Lee Household and Body Care Italy S.p.a. Ha sostituito Andrea Niessner che sarà il nuovo Direttore Generale di Sara Lee Household and Body Care Usa. Jorge Velosa proviene da un´esperienza di 8 anni in Sara Lee Household and Body Care Portogallo. Specializzato nel settore Marketing e Finance, assume negli ultimi anni la posizione di Direttore Generale. Prima di approdare in Sara Lee Household and Body Care Portogallo, Jorge Velosa ha maturato anche una lunga esperienza professionale come Direttore Generale presso Vileda Iberica Portugal e presso Henkel Iberica Portugal, oltre a rivestire ruoli di prestigio in diverse associazioni industriali.  
   
   
ERG: PRIMO SEMESTRE 2003 IL MARGINE OPERATIVO LORDO NEI PRIMI SEI MESI DEL 2003 È PARI A 199 MILIONI DI EURO CON UN NOTEVOLE INCREMENTO RISPETTO AI 124 MILIONI DI EURO DEL PRIMO SEMESTRE 2002 (PIÙ 60%).  
 
Genova 22 settembre 2003 – Il Consiglio di Amministrazione di Erg si è riunito il 19 settembre per esaminare la relazione del primo semestre 2003, che evidenzia un utile netto del Gruppo pari a 34 milioni di euro, più 162% rispetto ai 13 milioni di euro del primo semestre 2002. Il margine operativo lordo nei primi sei mesi del 2003 è pari a 199 milioni di euro con un notevole incremento rispetto ai 124 milioni di euro del primo semestre 2002 (più 60%). I risultati raggiunti dal Gruppo durante i primi sei mesi del 2003 sono molto positivi, anche grazie ad uno scenario petrolifero particolarmente favorevole, nonostante le fermate programmate per manutenzione della Raffineria Isab Impianti Sud e dell’impianto di produzione di energia elettrica di Isab Energy, avvenute durante il secondo trimestre. Alessandro Garrone, Amministratore Delegato del Gruppo ha così commentato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti da tutte e tre le nostre aree di business nei primi sei mesi del 2003. Per la restante parte dell’anno prevediamo che i risultati, complessivamente, saranno in linea con quelli del primo semestre. Prosegue, inoltre, l’attuazione dell’importante programma di investimenti che riguarda tutti i nostri settori di attività, in particolare il progetto di integrazione delle due Raffinerie in Sicilia. A quasi sei anni dalla nostra quotazione in Borsa, il Gruppo è cresciuto grazie anche alla creazione di una nuova linea di business, la produzione di energia elettrica, che ormai genera quasi un terzo del nostro margine operativo lordo; il nostro patrimonio netto ed il capitale investito sono, nel periodo, più che triplicati.”  
   
   
AIMPES - ASSOCIAZIONE ITALIANA MANIFATTURIERI PELLI E SUCCEDANEI - ANDAMENTO SETTORE PELLETTERIA -1° SEMESTRE 2003  
 
Milano, 22 settembre 2003 - In occasione della manifestazione “Mipel” in corso a Fiera Milano, l’Associazione Italiana Manifatturieri Pelli e Succedanei (Aimpes) ha presentato il rapporto relativo al primo semestre. Per il settore il 2003 si sta profilando un anno ancora problematico, sia pure con una connotazione meno involutiva rispetto al 2002. In un contesto generale nel quale permangono forti elementi di incertezza, la contrazione produttiva registrata l´anno passato è destinata a protrarsi anche nel 2003, con un ulteriore arretramento stimabile intorno al 3%. Le esportazioni, diminuite lo scorso anno del 10%, evidenziano nei primi cinque mesi del 2003 un miglioramento in valore ( +5%); peraltro, in assenza di una marcata inversione di tendenza nei mercati che hanno chiuso in sofferenza l´anno passato -Giappone e Germania in testa -si assisterà, prevedibilmente, a consuntivo 2003, ad una flessione delle vendite all´estero nell´ordine del 3-4 %. La crescita dei valori esportati nel periodo gennaio-maggio è poi da ascriversi più che ad una reale ripresa della domanda dei mercati internazionali, all´aumento del prezzo medio dei prodotti conseguente all´orientamento verso articoli di maggior pregio, quindi di più elevato valore unitario, soprattutto in materiali naturali. Rimane infatti di segno negativo il dato riferito all´export in quantità, che flette complessivamente del 2,5%. A fronte di una sostanziale stabilità dei valori all´importazione ( - 0,8%), si assiste ad un considerevole incremento dei volumi acquistati all´estero ( +26,2%), con un andamento antitetico rispetto alle esportazioni, caratterizzato, in questo caso, dalla prevalenza di prodotti in sintetico che non hanno subito incrementi di rilievo nei prezzi. Occorrerà disporre di un quadro più esaustivo dell´evoluzione dell´interscambio con l´estero per trovare conferma a una tendenza che evidenzierebbe, per un certo verso, l´orientamento dell´industria pellettiera nazionale ad un progressivo abbandono di produzioni per le quali i margini di competitività si riducono progressivamente a favore di altri produttori internazionali. D’altronde, la tendenza a privilegiare la qualità del prodotto, la ricerca del particolare e l’utilizzo dei materiali “nobili” caratterizza anche l’atteggiamento del consumo nel mercato interno, che si orienta sempre più verso fasce di pregio, là dove i Paesi emergenti faticano a posizionarsi per l’impossibilità di fornire alti standard qualitativi. Per quanto riguarda i principali Paesi di destinazione dell’export, sale al vertice della graduatoria la Svizzera, con una crescita del 39% e una quota di mercato in valore aumentata di 4 punti percentuali tra la fine del 2002 e il maggio di quest’anno; in recupero, dopo la pesante flessione dell´anno scorso, I´export verso gli Stati Uniti (+7,4%), mentre permangono di segno negativo le vendite in Germania (-12,8%) e in Giappone (-2,2%). Sul fronte dei mercati di approwigionamento, flettono gli acquisti dalla Cina ( -4,4% ) ed evidenziano trend di crescita, più o meno rilevante, flussi delle importazioni dall´Europa dell´est (Bulgaria, Romania, Slovenia) ove si consolidano accordi commerciali di partnership e contoterzismo con aziende italiane. Relativamente alla domanda interna, nei primi sei mesi dell´anno in corso si è registrata una stagnazione dei consumi di pelletteria ( - 0,2%); le previsioni a fine anno dovrebbero accentuare ulteriormente questo calo e una schiarita nel quadro recessivo nazionale ed internazionale potrebbe dar luogo a un´inversione di tendenza non prima del 2004. E´ cresciuta invece la spesa per i consumi di pelletteria (+1,1% rispetto al primo semestre 2002) che ha riguardato in particolare le borse per donna, le cinture egli articoli da lavoro (cartelle, valigette, ecc.), crescita imputabile all´aumentato del prezzo medio di tali prodotti. Www.aimpes.com  www.Mipel.com  segreteria@mipel.Com    
   
   
INDUSTRIA CALZATURIERA MARROS UN ESEMPIO DI IMPRENDITORIA  
 
Milano, 22 settembre 2003 - L’andamento del mercato ed in particolare il settore pelle e calzaturiero ha subito in anni recenti una serie di fluttuazioni repentine, ben note agli addetti ai lavori, tali da imporre alle realtà più importanti del settore una presa di coscienza globale, per attribuire al Made in Italy una nuova forza propulsiva. Sulla scia di un riposizionamento globale del prodotto ed in funzione di una esportazione più consapevole ed adeguata ai nuovi parametri economici, Icm Industria Calzaturiera Marros – proprietaria del marchio Tremp - ha deciso di affrontare un ambizioso piano di sviluppo a medio e lungo termine, partendo da nuovi obiettivi di crescita e rivedendo, in un’ottica sempre più internazionale, le strategie commerciali e di prodotto. Le azioni intraprese da Industria Calzaturiera Marros individuano l’importanza di affrontare le congiunture di mercato attraverso un’ottica globale, interagendo con il territorio, ampliando l’indice di occupazione, sviluppando nuove partnership, rafforzando il legame con il mercato internazionale, adottando piani di espansione a largo raggio. Tra gli obiettivi più ambiziosi di questa strategia, voluta dai proprietari Marcello Borghi e Roberto Meacci, la valorizzazione delle risorse umane e del know-how conquistato in tutti questi anni dall’azienda. Procedendo con una dislocazione dell’area produttiva dei semilavorati all’estero (in Romania), esportando un sistema completamente italiano di tecnologia ed attivando un programma di formazione della manodopera estera (200 unità), la Società ha raggiunto una produzione di 570.000 paia di scarpe annue per un fatturato complessivo di 18,5 milioni di Euro. Insieme alla sede estera Industria Calzaturiera Marros ha inaugurato l’anno scorso una nuova unità produttiva e direzionale a San Miniato, dove operano 100 soggetti tra management e dipendenti. Il ruolo dell’Azienda sul mercato è cresciuto così di pari passo con un programma che ha imposto il rinnovamento del concetto di Made in Italy, che non è infatti più sufficiente a decretare il successo di un marchio se questo non è supportato da un mix equilibrato (e competitivo) di prezzo-qualità-servizio. Oltre alla ricerca di prodotto, l’Industria toscana ha puntato sulla creazione e l’inserimento di più evoluti sistemi informatici, come un software per gli ordini on-line, collegato ad un nuovo Costumer Service telematico, per velocizzare le procedure commerciali ed assicurare un controllo in tempo reale della situazione di ogni cliente. L’industria Calzaturiera Marros è riuscita a superare l’effetto di una congiuntura economica poco favorevole, investendo in risorse umane e tecnologiche, ampliando il settore ricerca e design, conquistando sempre più quote di mercato in Europa, inserendosi in Spagna, Portogallo, Francia, Grecia per poi passare al Nord America ed al Medio Oriente. I soddisfacenti risultati di fatturato sono così suddivisi nei diversi mercati di riferimento, i dati più interessanti sono rappresentati dalla quota italiana del 20%, dal 37% per i paesi della Comunità Europea, dal 26% con il Nord America. Un discorso a parte merita l’attività svolta nell’Est europeo, una delle aree più ambite del momento, in cui il marchio Tremp è già presente con una quota del 3%. Riconoscendo il potenziale di questo mercato, con un piano di sviluppo progressivo, Industria Calzaturificio Marros ha deciso di stabilire una base operativa in loco, con l’inaugurazione di uno show-room a Mosca. L’attenzione verso i nuovi mercati ha inoltre permesso alla Società di ampliare la sua strategia di espansione, elaborando un piano strategico che sarà lanciato nel 2004 per l’insediamento nel Sud-est asiatico, dove il Made in Italy promosso dal marchio Tremp sicuramente riuscirà a conquistare un ruolo da protagonista, forte dei successi già ottenuti nelle aree più importanti del mercato mondiale.  
   
   
PHILIPS SEMICONDUCTORS ,LA DIVISIONE PREVEDE DI RAGGIUNGERE L’UTILE NEL CORSO DEL QUARTO TRIMESTRE FISCALE; LA PIATTAFORMA NEXPERIATM GUIDA L’INCREMENTO DEL FATTURATO DELLA SECONDA METÀ DEL 2003  
 
Amsterdam, Olanda, 22 settembre 2003 – Nel corso di un incontro che si è svolto il 12 settembre con investitori e analisti finanziari, Royal Philips Electronics N. V. Ha fornito un aggiornamento relativo ai progressi ottenuti nel piano di recupero per la divisione Semiconduttori. Philips ha inoltre sottolineato come la piattaforma Nexperiatm stia contribuendo alla crescita in un mercato che inizia a mostrare segni di ritrovata solidità. “Riteniamo che la crescita sequenziale delle vendite in dollari Usa nel corso del terzo trimestre, ad eccezione del business relativo ai mobile display, supererà di alcuni punti percentuali la nostra precedente previsione del 3%, e ci aspettiamo un ulteriore incremento sequenziale nel quarto trimestre”, ha affermato Scott Mcgregor, Ceo di Philips Semiconductor. “Gli ordini per il prossimo trimestre stanno crescendo e l’andamento del business è in linea per essere profittevole nel corso del quarto trimestre”. Scorrendo il piano di recupero basato su cinque punti (focalizzazione, riorganizzazione, semplificazione, miglioramento del processo produttivo, riconoscimento dei prodotti nel campo della progettazione), Philips ha dimostrato di continuare a fare progressi nella riduzione dei costi di R&d focalizzando meglio gli investimenti e adattando al contempo la capacità produttiva come parte integrante della propria strategia di business asset-light. L’azienda ha illustrato i suoi risultati nel rendere più semplice e più efficace l’organizzazione dei Semiconduttori e ha esposto i costi di ristrutturazione pari a Euro 150 milioni che sosterrà nel terzo trimestre relativamente alle chiusure già annunciate dei propri impianti di produzione ad Albuquerque, New Mexico, e San Antonio, Texas. Philips ha inoltre spiegato la sua maggiore focalizzazione sui costi di R&d e la semplificazione apportata all’organizzazione della divisione. Nel corso dell’incontro Philips ha anche presentato le ultime novità relativamente a Nexperiatm, la piattaforma vincitrice di diversi premi per la progettazione utilizzata dai lettori Dvd +R/rw, leader di mercato, e dai telefoni cellulari, che insieme stanno rafforzando la posizione dell’azienda nei mercati dell’home entertainment e della telefonia mobile. Una Web cast del press briefing che si è svolto subito dopo la fine dell’incontro con gli analisti sarà disponibile all’indirizzo: http://194.202.31.201/philips/press/philipsscpb.Htm    
   
   
SIGLATO A SAN PAOLO DEL BRASILE UN PRIMO ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA AGENZIA SVILUPPO NORD MILANO, AGENCIA DE DESENVOLVIMENTO ECONOMICO DO GRANDE ABC, CAMERA DI COMMERCIO ITALO BRASILIANA.  
 
Sesto S. Giovanni, 22 settembre 2003 - Nuove interessanti opportunità di crescita per le imprese milanesi più innovative nascono da un accordo di cooperazione siglato in questi giorni a San Paolo tra Agenzia Sviluppo Nord Milano (Asnm), Agencia de Desenvolvimento Economico do Grande Abc (Adgabc), Camera di Commercio Italo Brasiliana. Il Nord Milano, una delle aree più innovative e sviluppate d´Italia, avvia attraverso la s.P.a. Creata dai suoi comuni (Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Bresso) e dalla Provincia di Milano un´importante collaborazione con una zona tra le più industrializzate di tutto il Brasile, il Grande Abc situato nell´hinterland della città di San Paolo. Asnm, nell´ambito di un solido gemellaggio tra il Comune di Sesto San Giovanni e quello di Santo André (ab: 700.000), ha a suo tempo collaborato alla nascita dell´agenzia del Grande Abc (1998) di cui sono soci un Consorzio di Comuni (Comuni di Santo André, Sao Bernardo do Campo, Sao Caetano do Soul, Diadema, Maua, Ribeirao Pires e Rio Grande), oltreché l´Associazione del Commercio e dell´Industria, i Sindacati e le Università presenti sul territorio. Particolarmente felice è quindi per Asnm l´approdo ad un accordo formale con cui mettere a fuoco similitudini e potenzialità dei rispettivi tessuti economici e sociali, operando per uno sviluppo territoriale che accresca le opportunità lavorative e la qualità della vita dei cittadini. Adgabc, Asnm e la Camera di Commercio Italo Brasiliana si impegnano a promuovere attività di cooperazione internazionale attraverso la divulgazione delle reciproche iniziative a supporto del mondo imprenditoriale. Notevole è l´interesse di tutte le parti coinvolte per uno scambio commerciale, per la divulgazione di opportunità di partnership tra le società milanesi e quelle pauliste, per l´incremento e la promozione di attività istituzionali tra le associazioni di categoria delle rispettive regioni. Dall´accordo nascerà anche un progetto congiunto finalizzato a elaborare e promuovere un modus operandi che favorisca lo scambio tecnologico, organizzativo tra gli incubatori sestesi e brasiliani (Officina Multimediale Concordia, Laboratorio Innovazione Breda, Incubadora de Empresas Barao de Mauà, Centro Incubador de Empresas Tecnologicas), nella consapevolezza della centralità dei temi dell´innovazione e della creazione d´impresa, considerati in tutto il mondo leva competitiva tanto per la grande industria quanto per la piccola media impresa. A metà ottobre la Camera di Commercio Italo Brasiliana sarà a Sesto San Giovanni per la prima missione italiana, dedicata all´incontro con gli imprenditori locali. Www.agenciagabc.com.br  www.Italcam.com.br    
   
   
WORKSHOP DEL GRUPPO GALGANO A VERONA MARTEDÌ 23 SETTEMBRE COME REALIZZARE GLI IMPEGNI ELETTORALI IN TEMPI BREVI LE TESTIMONIANZE DEI COMUNI DI VERONA, FIDENZA, MANTOVA  
 
Verona, 22 settembre - Come "Realizzare gli impegni elettorali in tempi brevi" è il tema di un incontro organizzato a Verona nella mattinata (dalle ore 9 alle 13,30) di martedì 23 settembre per iniziativa del Gruppo Galgano. L´iniziativa è ospitata dal Comune di Verona e non prevede alcun onere per le amministrazioni pubbliche. L´evento, diretto soprattutto agli amministratori e ai direttori generali degli Enti locali, intende soprattutto far conoscere, a chi ha la responsabilità di garantire risultati in tempi brevi ai cittadini, gli strumenti disponibili. Si tratta di una metodologia messa a punto dal Gruppo Galgano che, presente nella consulenza italiana da oltre quarant´anni, nell´ultimo decennio ha sviluppato una particolare esperienza nella Pubblica Amministrazione, e in particolare negli Enti Locali, ottenendo notevoli, e documentati, risultati. I lavori saranno aperti da Bruno Susio, partner Galgano e direttore dell´area Pubblica Amministrazione, che parlerà dei seguenti temi: il nuovo contesto degli Enti Locali; come tradurre gli impegni elettorali in risultati visibili al cittadino; come mobilitare l´organizzazione verso i risultati attesi; come utilizzare le opportunità offerte dal nuovo quadro normativo (terziarizzazione dei servizi, valorizzazione del riconoscimento del merito, assunzioni a tempo determinato); la strategia della Qualità come risposta alle sfide aperte (servizio, produttività e motivazione delle risorse umane); le metodologie e gli strumenti operativi per affrontare in maniera vincente questi temi. Seguiranno quindi le testimonianze di: Maurizio Carbognin, direttore generale del Comune di Verona; Massimo Tedeschi, sindaco di Fidenza (Pr); Stefano Montanari, assessore alla Competitività del territorio di Mantova. In sostanza il Gruppo Galgano, leader nella consulenza di direzione, con questa iniziativa intende mettere a disposizione l´esperienza fin qui maturata nel settore pubblico, in Italia e all´estero, cercando una dialettica continua con le principali e migliori pratiche organizzative della Pubblica Amministrazione locale.  
   
   
NEGRI BOSSI: SIGLATO CON SACMI ACCORDO PER UN FINANZIAMENTO DI 15 MILIONI DI EURO.  
 
Milano, 22 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Negri Bossi - azienda leader in Italia nella progettazione e commercializzazione di macchine per lo stampaggio ad iniezione di materie plastiche, quotata nel segmento Star di Borsa Italiana - si è riunito il 19 settembre per deliberare la conclusione del deciso piano di ristrutturazione che ha coinvolto la società negli ultimi mesi e approvare il finanziamento da 15 milioni di euro concesso dall’azionista di riferimento Sacmi. Il piano di ristrutturazione, avviato lo scorso 15 gennaio dal nuovo management della società (i.P. Dal Presidente Giulio Cicognani e dall’Amm. Del. Renzo Arletti), ha visto il completamento dell’integrazione delle nuove società controllate Bm Biraghi e Oima, acquisite nel 2002, al business model del gruppo Negri Bossi. In particolare, il piano di ristrutturazione ha come obiettivo il recupero di margini reddituali più ampi attraverso la valorizzazione dei marchi e la riduzione dei costi fissi mantenendo all’interno solo know how e logistica. Le azioni intraprese dal management hanno portato ad una riduzione dei costi di gestione per oltre 10 milioni di euro suddivisi in: una riduzione dei costi per l’acquisto di materie prime per oltre 3 milioni di euro su base annua; una riduzione dei costi per il personale di oltre 5 milioni di euro su base annua; una riduzione dei costi fissi per un ammontare di oltre 2 milioni di euro su base annua. È da sottolineare come la riduzione del personale impiegato, passato a livello di gruppo da 450 a 310 addetti (-34%), sia avvenuto interamente attraverso provvedimenti di mobilità volontaria e nel pieno rispetto degli interessi della forza lavoro. Gli effetti della riduzione dei costi per il lavoro si manifesteranno solo a partire dal prossimo esercizio in quanto tutte le spese derivanti dalla riduzione degli organici saranno imputate all’esercizio in corso. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la richiesta a H.p.s. (Holding Partecipazioni Sacmi) di concessione di un finanziamento di 15 milioni di euro la cui delibera è all’ordine del giorno del prossimo C.d.a della stessa H.p.s. Previsto per lunedì 22 settembre. H.p.s. È la holding di partecipazioni del gruppo Sacmi, leader mondiale nella produzione di macchine e impianti per i settori della ceramica e del food processing e azionista di riferimento di Negri Bossi con una quota del 60%. Il finanziamento sarà erogato in due tranche: 9.000.000 di Euro con valuta 26 settembre 2003 e 6.000.000 di Euro da erogarsi in tranche minime da 1.000.000 di Euro ciascuna a richiesta dell’Emittente. Il tasso annuo di interesse applicato è pari a quello Euribor a sei mesi maggiorato di uno spread dell’1%. La durata del contratto di finanziamento è fissata al 25 settembre 2006. Il finanziamento si configura con una operazione tra parti correlate che per oggetto, corrispettivo, modalità e tempi di realizzazione non ha effetti sulla salvaguardia del patrimonio aziendale. Al contrario, tale operazione rientra nelle manovre finanziarie di ristrutturazione aziendale del Gruppo Negri Bossi e risulta economicamente vantaggiosa per la società. Il finanziamento, migliorando la posizione finanziaria a breve di Negri Bossi, rappresenta l’ultimo significativo passo del piano di ristrutturazione e garantisce il sostegno alla fase di rilancio commerciale del gruppo. Negri Bossi sta, infatti, provvedendo al completamento della gamma di prodotti offerti con lo sviluppo delle innovative macchine elettriche per lo stampaggio fino a 850 tonnellate e delle macchine a 2 piani oltre le 1500 tonnellate, confermandosi nuovamente come azienda italiana leader nel settore delle macchine per lo stampaggio della plastica. “La leggera ripresa degli ordinativi e i positivi segnali provenienti dal mercato tedesco (mercato di riferimento a livello mondiale) – afferma Renzo Arletti, Amministratore Delegato di Negri Bossi - ci portano a ritenere con prudenza che il rallentamento del mercato manifatturiero, e in particolare del settore dei macchinari per lo stampaggio della plastica, possa presto interrompersi per tornare ad una convinta ripresa”. “Grazie al deciso piano di taglio dei costi – continua Arletti - avvenuto in piena armonia con le organizzazioni sindacali, ritengo che nell’esercizio 2004 Negri Bossi possa riprendere il proprio cammino di crescita”.  
   
   
GIACOMELLI RICORRE ALL´AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA  
 
Rimini, 22 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Giacomelli Group S.p.a., nel corso della adunanza tenuta in data 19 settembre 2003, ha esaminato la situazione in cui versa attualmente la Società, in particolare prendendo atto delle seguenti circostanze: delle risultanze della Relazione semestrale riferita alla data del 30 giugno 2003, come approvata dal Consiglio di Amministrazione nell’adunanza del 12 settembre 2003, integrate dai dati relativi alla gestione afferente i mesi di luglio e agosto; della perdita integrale del capitale sociale, già riflessa nella ricordata Relazione, nonché dello stato di insolvenza in cui versa la Società; della accertata impossibilità, nonostante gli sforzi profusi dagli Advisors incaricati, di reperire terzi investitori disponibili, nei tempi dovuti ed a condizioni compatibili con la finalità dell’intervento, a partecipare all’aumento di capitale prospettato come elemento determinante ai fini della realizzazione del programma di risanamento posto a base del ricorso per l’ammissione alla procedura dell’Amministrazione Controllata; della mancanza di prospettive circa la possibilità di ripianamento della perdita, di reintegrazione del capitale e di dotazione della Società dei mezzi necessari all’utile prosecuzione della procedura di cui sopra. Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione, considerata la non utile prosecuzione della procedura di Amministrazione Controllata, anche al fine di assicurare ai creditori ed alle maestranze la conservazione del patrimonio della Società e nel tentativo di salvaguardare, quanto più possibile, l’avviamento, ha responsabilmente deliberato, all’unanimità dei voti, di fare immediato ricorso alla procedura di Amministrazione Straordinaria secondo quanto previsto dalla L. N. 270 del 1999, quale strumento concorsuale che, proprio in considerazione della sua finalità conservativa, è apparsa come la più idonea al conseguimento delle finalità di cui sopra. Ovviamente, sarà cura del Presidente dare puntuale, quanto immediata, esecuzione alla deliberazione consiliare come sopra assunta. Analoghe delibere sono state adottate dalle Società operative italiane del Gruppo.  
   
   
IL TRIBUNALE DI VARESE REVOCA L´AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA A OPENGATE S.P.A.  
 
Malnate, 22 Settembre 2003 - Opengate Group S.p.a. Rende noto che in data 17 settembre 2003, con decreto depositato in data 15 settembre 2003, il Tribunale di Varese ha disposto la revoca dell´Amministrazione Controllata Opengate S.p.a., fissando per il prossimo 9 ottobre 2003 l´udienza per la comparizione dei legali rappresentanti avanti al Giudice delegato Dott. Marco Lualdi. In relazione alla controllata Addventure S.p.a., già in liquidazione, di cui Opengate Group è socio unico dal 26 maggio 2003, in data 18 settembre 2003 lo stesso Tribunale di Varese ha depositato la sentenza dichiarativa di fallimento. Curatore fallimentare è stato nominato il Dottor Marco Bianchi. Tale sentenza ha impedito alla società di dar corso al deposito dell´istanza di ammissione alla procedura di concordato preventivo già deliberato dall´assemblea in pari data. La società valuterà pertanto la possibilità di presentare opposizione alla predetta sentenza. Inoltre, a seguito della memoria illustrativa depositata dal Collegio sindacale di Opengate Group S.p.a., il Tribunale ha convocato per il 24 settembre prossimo i legali rappresentati della società. Con riferimento al prospettato intervento di investitori terzi, la società sta valutando congiuntamente ai rappresentanti degli stessi, gli impatti di tali accadimenti sulla situazione societaria nonché gli eventuali opportuni interventi a salvaguardia della continuità aziendale. La società fornirà tempestivi aggiornamenti in ordine agli esiti delle operazioni in corso.  
   
   
SI INSEDIA IL COMITATO SCIENTIFICO DELLA FONDAZIONE QUALIVITA. “IL FALLIMENTO DI CANCUN RENDE ANCORA PIÙ NECESSARIO PROMUOVERE E VALORIZZARE I PRODOTTI DOP E IGP EUROPEI PRESSO I CONSUMATORI”  
 
Siena, 22 settembre 2003 – Si è insediato il Comitato Scientifico della "Fondazione Qualivita", la fondazione per la tutela e la valorizzazione dei prodotti Dop e Igp europei tra i cui soci fondatori figurano gli enti locali senesi (Cciaa, Provincia e Comune) e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Fanno parte del Consiglio di Amministrazione: Paolo De Castro (presidente), Riccardo Margheriti (vice-presidente vicario), Paolo Cherubini di Simplicio e Andrea Franchetti. Il Comitato Scientifico , composto da Luigi Verrini – presidente -, Giorgio Calabrese, Carlo Cambi, Emiro Endrighi, Paolo Massobrio, Augusto Marinelli, Massimo Montanari e Edoardo Raspelli, nella seduta di insediamento, ha discusso dei progetti e delle attività della Fondazione per il biennio 2003/2004, tra cui figura il Convegno che si terrà nel novembre prossimo, nel quale verranno presentati i risultati di un’indagine sui consumatori e sui Consorzi di Tutela in merito alla percezione e riconoscibilità dei marchi comunitari e sul valore economico espresso dai prodotti Dop e Igp nel sistema economico nazionale. Il Convegno, inoltre, alla luce del recente fallimento della “ministeriale” di Cancun, sarà la sede per fare anche il punto sull’esigenza – oggi più sentita che mai - di tutelare i prodotti alimentari europei di qualità nei mercati mondiali. Una necessità avvertita soprattutto dai produttori italiani se si pensa che, secondo quanto riportato da uno studio di Nomisma, nel solo mercato retail statunitense, dei quasi 18 miliardi di dollari di valore attribuibile a prodotti alimentari il cui marchio o denominazione richiama l’Italia, meno del 9% viene effettivamente prodotto nel nostro Paese. Www.qualivita.it    
   
   
ALITALIA ATTERRA A CROTONE  
 
Crotone, 22 settembre 2003 - Dal 15 settembre partono i nuovi collegamenti Alitalia da e per Crotone. Voli giornalieri collegheranno la città calabrese a Roma Fiumicino e Milano Malpensa, i due hub della compagnia da cui decollano i principali voli internazionali e intercontinentali della Compagnia. Il collegamento con Roma verrà effettuato con aeromobile Md80 da 131 posti. Dall´aeroporto Sant´anna il volo partirà alle ore 8.00 con arrivo a Fiumicino alle ore 9.10. Il rientro è previsto per le 19.30 con atterraggio a Crotone alle 20.40. Il volo per Milano decollerà alle 7.45 di ogni mattina con arrivo alle 9.40. Partirà alle ore 18.00 da Malpensa il volo di rientro, con atterraggio al Sant´anna alle 19.50. I collegamenti con l´aeroporto lombardo sono svolti con l´aeromobile Embraer 145 che dispone di 48 posti. "Siamo convinti delle potenzialità di quest´area di mercato e con convinzione abbiamo partecipato al bando - ha dichiarato Andrea Tucci, Direttore Network Planning and Management Alitalia. - La Compagnia intende presidiare con sempre maggiore efficacia il mercato domestico e il collegamento con Crotone si aggiunge ad una già ricca rete di collegamenti sul territorio nazionale. Nei voli da e per la Calabria Alitalia offre già un milione di mezzo di posti annui, con 101 voli che decollano e 101 che atterrano ogni settimana sugli altri due aeroporti della Regione: Reggio Calabria e Lamezia".  
   
   
IV MASTER IN PRIVATE BANKING RISERVATO A NEOLAUREATI, PREVEDE 3 MESI FULL TIME DI TEORIA E PRATICA. PREVISTI STAGE RETRIBUITI. IN PALIO BORSE DI STUDIO  
 
. Milano, 22 settembre 2003 - Il 13 ottobre avrà inizio il Iv Master in Private Banking organizzato da Profilo Academy. Il Master è rivolto a neolaureati che vogliono intraprendere la carriera di Private Banker e che vogliono toccare con mano cosa significa lavorare in Banca. Lo stage -obbligatorio- della durata di 40 ore consentirà agli studenti di avere un quadro più chiaro e preciso dell’ambiente operativo del settore. Il Master ha ottenuto la certificazione €Fpa Italia -€uropean Financial Planning Association, riconoscimento che consentirà ai diplomati del master di sostenere l’esame €Fatm per conseguire la qualifica di €uropean Financial Adviser. I docenti che si avvicenderanno durante le 160 ore che costituiscono la durata del Master saranno tutti esponenti provenienti dal mondo del credito e della finanza che attraverso lezioni, esercitazioni e testimonianze trasferiranno ai corsisti le competenze tecniche e relazionali indispensabili per diventare Private Bankers. Il Iv master assicurerà ai migliori studenti un periodo di stage della durata di 6 mesi presso importanti istituti bancari. Il master sarà a numero chiuso: le iscrizioni dovranno pervenire a Profilo Academy S.p.a. Entro il 23 settembre p.V. Tramite fax (02/58301821) e-mail (profilo.Academy@bancaprofilo.it  ) oppure posta prioritaria all’indirizzo - Profilo Academy, via Quadronno 4, 20122 Milano. Il costo del master è di 3.600 euro Iva compresa. E’ prevista una borsa di studio a copertura totale o parziale.  
   
   
IL 27 SETTEMBRE ROMANO PRODI INAUGURA A PARMA IL NUOVO COLLEGIO EUROPEO, UN POLO DI ECCELLENZA ANALOGO A QUELLO DI BRUGES, IN BELGIO.  
 
Parma, 22 settembre 2003 - Il 27 settembre a Parma sarà inaugurato il nuovo Collegio Europeo di Parma. Si tratta del rilancio di un´istituzione che dal 1988 ad oggi ha formato circa 300 allievi, provenienti da tutta Europa. È una formazione "alta" perché volta a preparare i neo laureati europei nel campo del diritto, dell´economia e delle politiche dell´Unione Europea. Il Dase (Diploma Avanzato di Studi Europei), prepara alle carriere presso le istituzioni europee, nazionali e locali, le associazioni di categoria, il mondo delle imprese e delle libere professioni. La realizzazione di un´Europa fondata sulla conoscenza è, dal Consiglio europeo di Lisbona del marzo del 2000, un obiettivo centrale dell´Unione Europea. Questa è una sfida ed anche un´opportunità per il Collegio Europeo di Parma che dovrà rispondere alle necessità nuove in materia di istruzione e formazione. Così, a Parma, nel cuore dell´Europa centro-mediterranea, sarà organizzato un polo di eccellenza analogo a quello di Bruges, in Belgio. I posti a disposizione sono 50, ma le richieste d´iscrizione sono state più del triplo: 168 per la precisione. Di queste il 45% proviene da paesi europei ed extra europei, 25 nazioni tra cui: Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Romania, Albania, Bulgaria, Russia, Polonia, Libano, Malta, Lituania e Georgia per citare solo qualche esempio. Romano Prodi, Presidente della Commissione europea, ha accolto favorevolmente il progetto poiché la formazione conseguita con il "Diploma Avanzato di Studi Europei" (Dase) punta a diffondere la conoscenza dell´Unione Europea fra i giovani. Sarà proprio Prodi ad inaugurare il primo corso del Diploma Avanzato in Studi Europei. Anche la Regione Emilia Romagna sostiene con particolare interesse questo progetto. I soci fondatori del Collegio Europeo sono: Università degli Studi di Parma, Unione Parmense degli Industriali, Provincia di Parma, Comune di Parma, Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato di Parma, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Convitto nazionale "Maria Luigia" di Parma.  
   
   
IL MINISTRO MORATTI: "PIÚ QUALITÁ E SINERGIA TRA DIDATTICA E RICERCA"  
 
Berlino, 22 settembre 2003 - Si è conclusa il 19 settembre a Berlino la Conferenza dei Ministri europei dell´Istruzione, presieduta dal Ministro Letizia Moratti nel ruolo di Presidente di turno del Consiglio dell´Unione Europea e dal Ministro tedesco Edelgard Bulmahn. Tema centrale del vertice è stato l´analisi del "Processo di Bologna" per la costruzione dello Spazio europeo dell´istruzione superiore, asse portante per raggiungere entro il 2010 - così come fissato dal Consiglio europeo di Lisbona del 2000 - il grande obiettivo di un´economia europea basata sulla conoscenza che sia la più competitiva e la più dinamica a livello mondiale. La delegazione italiana è guidata dal Viceministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, Guido Possa, che ha presieduto mercoledì 17 settembre il "Gruppo allargato dei seguiti del Processo di Bologna". La Conferenza ha visto a confronto 33 Ministri europei (di cui 25 comunitari, compresi quelli dei Paesi che entreranno nella Ue nel maggio 2004) e la partecipazione dei Ministri dei Paesi che da oggi aderiscono al "Processo di Bologna": Albania, Serbia e Montenegro, Bosnia-herzegovina, ex Repubblica di Macedonia, Russia, Andorra, Santa Sede, portando così il numero dei Paesi aderenti a 40. Il "Processo di Bologna" ha come obiettivo la realizzazione di un sistema universitario fondato su due cicli di studio di primo e secondo livello, sul trasferimento dei crediti didattici, sulla mobilità dei docenti e degli studenti, su titoli di semplice leggibilità e immediata comparabilità e sulla valutazione della qualità. A conclusione dei lavori, il Ministro Letizia Moratti ha sottolineato che dalla Conferenza di Berlino si possono trarre tre importanti conclusioni. Occorre: portare avanti riforme e profondi cambiamenti, ma è necessario affrontare queste sfide in coerenza con i nostri valori e le nostre tradizioni; realizzare una piú stretta integrazione e un maggiore coordinamento tra i nostri sistemi di istruzione superiore; sviluppare il lifelong learning in modo che diventi una componente basilare non solo per i sistemi europei di istruzione e formazione, ma anche per il modello sociale europeo. "Le grandi novitá emerse dalla Conferenza di Berlino rispetto alle conclusioni dei vertici precedenti" - ha sottolineato il Ministro Moratti - "sono anzittutto i dottorati di ricerca orientati a produrre innovazione, insieme al rafforzamento della mobilitá dei giovani ricercatori, poiché utilizzare innovazione significa porre le basi per la crescita economica e per una migliore coesione sociale. In secondo luogo sono state identificate le priorità necessarie per la piena realizzazione dello Spazio europeo di istruzione superiore entro il 2010". Il Ministro ha sottolineato l´importanza della partecipazione degli studenti. Inoltre ha condiviso l´impegno comune per rimuovere gli ostacoli legali nel riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio all´estero in modo da sviluppare curricula integrati per il rilascio di titoli congiunti. Ha ribadito altresí l´importanza sia di allineare le politiche nazionali in tema di longlife learning sia di diversificare i percorsi di istruzione superiore, con l´obiettivo di offrire a tutti migliori possibilitá di inserimento nel mondo del lavoro. Nella consapevolezza che la ricerca e la didattica sono gli assi fondanti dell´istituzione universitaria e che pertanto le iniziative assunte per la creazione di uno Spazio europeo della ricerca possono dare ulteriore impulso al "Processo di Bologna", a seguito di un incontro informale con la Commissione Europea e i Ministri Ue, il Ministro Letizia Moratti ha richiamato la necessità di avviare un´analisi approfondita per: rafforzare, mediante azioni sia a livello nazionale sia a livello Ue, il ruolo del dottorato di ricerca, incentivandone l´internazionalizzazione e garantendone la qualità; promuovere i centri di eccellenza universitari e il loro collegamento in rete, al fine di rendere più attraente lo Spazio europeo dell´istruzione superiore e lo Spazio europeo della ricerca e migliorare complessivamente la qualità del sistema; promuovere il rapporto tra sistema universitario e mondo produttivo per favorire il trasferimento tecnologico e il migliore utilizzo dei risultati della ricerca.