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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Gennaio 2007 |
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IL MINISTRO TURCO SCRIVE A ROSSI: PIÙ INTEGRAZIONE NEI SERVIZI DI PRONTO SOCCORSO |
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Roma, 30 gennaio 2007 - In relazione ai recenti episodi di disfunzione nei servizi di pronto soccorso, tutt’ora oggetto di indagine da parte delle autorità competenti, il Ministro della Salute Livia Turco ha scritto una lettera al Coordinatore degli Assessori alla Sanità delle Regioni, Enrico Rossi. Di seguito il testo integrale della lettera. “Il ripetersi di episodi di disfunzione nei servizi di emergenza sanitaria ci pone di fronte alla responsabilità di dare certezze all’opinione pubblica sulla qualità e l’appropriatezza della rete del “118”, e ciò a prescindere dall’esatta dinamica degli avvenimenti occorsi negli ultimi giorni che è oggetto di specifiche indagini della Magistratura e delle Istituzioni sanitarie locali. Ritengo infatti che su taluni aspetti, come ad esempio quello relativo al comportamento da tenere da parte degli operatori ospedalieri del pronto soccorso rispetto a particolari situazioni di emergenza ove sia chiesto il loro intervento nelle immediate vicinanze delle mura ospedaliere, sia necessario verificare la possibilità di integrare con indicazioni più stringenti l’attuale organizzazione e le specifiche procedure contemplate nei piani di emergenza territoriale predisposti dalle diverse Regioni. Appare pertanto opportuno che siano adottati da parte delle Regioni provvedimenti cogenti che garantiscano la massima integrazione tra ospedale e territorio e che siano finalizzati a superare quelle che appaiono come interpretazioni eccessivamente rigide dei protocolli di pronto soccorso che, seppur dettati da direttive di intervento basate sull’appropriatezza, possono dare luogo a disfunzioni nelle operazioni di soccorso e creare disorientamento e sfiducia nei cittadini rispetto ad un servizio, quello del “118”, che rappresenta uno dei punti di eccellenza del nostro sistema sanitario. Sul piano più generale ritengo poi urgente un confronto Governo-regioni che ponga al centro l’esame dell’attuale situazione dei servizi di emergenza a 10 anni dalla loro effettiva attivazione, dal quale scaturiscano indirizzi e protocolli operativi che consentano un migliore funzionamento del “Sistema di emergenza-urgenza sanitaria” nelle sue molteplici articolazioni. A partire dal pronto soccorso, dall’efficienza e dalla funzionalità delle ambulanze, fino alla garanzia di un’effettiva continuità assistenziale territoriale con un più stringente coinvolgimento dei medici di famiglia, della guardia medica e delle strutture territoriali”. . |
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SLA: UNA RICERCA ACCENDE LA SPERANZA RICERCATORI DEL CNR DI CATANIA HANNO INDIVIDUATO LE ALTERAZIONI GENOMICHE ASSOCIATE ALLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (SLA). LA RICERCA - PUBBLICATA SULLA RIVISTA BMC GENOMICS - APRE NUOVI SPIRAGLI PER LA DIAGNOSI ED IL TRATTAMENTO TERAPEUTICO DI QUESTA RARA, MA TERRIBILE MALATTIA |
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Roma, 30 gennaio 2007 - Oltre 44. 000 geni indagati su un numero elevato di pazienti, utilizzando la corteccia motoria, hanno permesso ai ricercatori del Cnr di Catania di individuare le alterazioni genomiche associate alla sclerosi laterale amiotrofica (Sla). La Sla è una complessa malattia degenerativa del sistema nervoso, multifattoriale e poligenica, la cui insorgenza è attribuibile alla interazione di fattori ambientali e alterazioni geniche. Colpisce 1,2 persone su 100mila, è caratterizzata da debolezza muscolare, atrofia, fascicolazioni, progressiva paralisi e, generalmente, morte per arresto respiratorio. “E’ una malattia con patogenesi poco nota, incurabile, per la quale non esistono metodi diagnostici, né trattamenti terapeutici di riferimento”, sottolinea Sebastiano Cavallaro dell’Istituto di Scienze Neurologiche (Isn) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Catania e coordinatore della ricerca. “Il nostro studio”, prosegue il ricercatore, “risulta particolarmente innovativo perché per la prima volta è stato coinvolto un numero considerevole di pazienti (11 soggetti affetti da Sla); la sperimentazione è stata effettuata sulla corteccia motoria, in particolare sui motoneuroni superiori e sull’intero genoma umano (44. 000 geni), producendo risultati statisticamente significativi”. Dall’analisi dei dati, i ricercatori hanno identificato non solo 57 geni la cui regolazione è profondamente alterata, ma anche i processi funzionali che sono maggiormente interessati dalla malattia. In parole povere, se paragonassimo i geni del nostro organismo a dei giocatori di calcio, potremmo dire che adesso conosciamo non solo i “giocatori”, ma anche le “squadre” che giocano male. La scoperta, pubblicata in questi giorni sulla rivista internazionale Bmc Genomics, apre nuovi spiragli per la diagnosi ed il trattamento terapeutico della Sla. L’identificazione dei processi coinvolti, infatti, costituisce il primo passo per lo sviluppo di nuove terapie mirate. . |
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PROSSIMA APERTURA DI UNA CLINICA DI NEUROCHIRURGIA BASATA SULLE NANOTECNOLOGIE IN FRANCIA |
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Bruxelles, 30 gennaio 2007 - Clinatec, una clinica sperimentale specializzata in cure basate sulle nanotecnologie, sarà istituita entro i prossimi tre anni a Grenoble (Francia). La clinica nasce da un´iniziativa del professor Alim-louis Benabib, neurochirurgo. Sotto la sua guida, saranno utilizzate le più recenti nanotecnologie mediche per interventi chirurgici al cervello su pazienti affetti da malattie degenerative come il morbo di Parkinson. «L´intenzione è quella di costruire un centro sperimentale che tratterà in media un paziente al mese e la cui attività sarà seguita da una commissione etica», ha dichiarato Jean Therme, direttore del commissariato francese per l´energia atomica. La clinica potrà usufruire del lavoro svolto presso Minatec, il più grande centro di ricerca sulle micro-nanotecnologie a livello europeo, anch´esso con sede a Grenoble. Per ulteriori informazioni su Minatec visitare: http://www. Minatec. Com/ . |
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IL PORTALE SALUTE-UE DISPONIBILE IN ITALIANO UN 2007 ALL’INSEGNA DELLA SALUTE |
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Bruxelles, 30 gennaio 2007 - Vuoi trovare una rapida ed esauriente risposta alle tante domande che quotidianamente sorgono relativamente alla salute e alla sua tutela? A partire da oggi questo sarà molto più semplice, grazie alla nuova versione in italiano del portale Salute-ue, consultabile all´indirizzo http://ec. Europa. Eu/health-eu/index_it. Htm. Presentato inizialmente in inglese a maggio del 2006 dalla Direzione generale per la salute e la tutela dei consumatori della Commissione europea, esso rappresenta uno sportello unico per i cittadini europei che desiderano conoscere le novità più recenti in un ampio spettro di tematiche sanitarie nel proprio paese e in tutto il territorio comunitario. Il portale è pensato per tutti coloro che sono interessati alla salute, nonché per gli operatori sanitari, gli scienziati e i protagonisti del mondo politico. L’obiettivo di questo portale tematico è di fornire ai cittadini europei un utile e veloce accesso a informazioni comprensibili riguardo alle iniziative e i programmi a livello europeo nel campo della salute pubblica. Esso, inoltre, costituisce un importante strumento volto a esercitare un’influenza positiva sul comportamento dei singoli e a promuovere un continuo e stabile miglioramento della cultura della salute in tutti i 27 Stati membri. Il portale contiene link a tutte le principali organizzazioni internazionali e non governative (Ong), e a tutte le novità, gli eventi, i consigli di esperti e le informazioni qualificate raccolti nell’Unione europea, per dimostrare che la Sanità elettronica (eHealth) può essere un motivo di unione per i cittadini europei nella società moderna. Il portale offre inoltre informazioni affidabili provenienti da autorevoli fonti politiche o dall’ambiente sanitario: dai rischi derivanti dal fumo all’inquinamento atmosferico, dal bioterrorismo alla qualità degli ingredienti utilizzati nelle mense scolastiche. Gli utenti troveranno anche dati sulle più recenti notizie, statistiche e indicatori sanitari a livello europeo, oltre alla legislazione e alle pubblicazioni che trattano gli argomenti di salute oggetto delle loro ricerche. Vi sono altresì informazioni fornite da tutte le agenzie europee che si occupano della salute, per esempio quelle che svolgono attività in materia di malattie trasmissibili, di prevenzione della tossicodipendenza, di farmaci e di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Una sezione riservata agli Stati membri riguarda invece le politiche sanitarie, o comunque correlate alla sanità, di tutti i governi dell’Unione europea, mentre ulteriori sezioni dedicate alle Ong europee e alle organizzazioni internazionali forniscono dettagli sulle loro attività. La decisione di utilizzare Internet per dar vita a una piattaforma innovativa e dinamica dedicata alla salute esprime l’impegno dell’Unione europea verso l’utilizzo di risorse informatiche e di comunicazione plurilingue nonché della volontà di incoraggiare l’uso delle nuove tecnologie. Lo scorso anno quasi la metà dei cittadini dell’Unione europea ha utilizzato regolarmente Internet, ma molto spesso digitando qualche parola chiave in un qualsiasi motore di ricerca, si scopre che le pagine a cui avete accesso sono spesso confuse, male organizzate e non complete. L’intento di una maggiore sensibilizzazione e responsabilizzazione nei confronti della propria salute è sviluppato da questo portale attraverso sei aree tematiche: · “La mia salute” - per esempio monitoraggio prenatale, alimentazione e attività fisica, sicurezza alimentare e dei prodotti. · “Il mio stile di vita” - per esempio alimentazione, alcol, sostanze stupefacenti e tabacco, viaggi, sport e divertimento, abitudini sessuali. · “Il mio ambiente” - per esempio salute ambientale e sicurezza del consumatore, rischi fisici, biologici e chimici, sicurezza stradale, bioterrorismo. · “Problemi di salute” - per esempio malattie mentali, Hiv/aids, influenza, tumori, cardiopatie e altre malattie non trasmissibili. · “Io e la sanità” - per esempio sicurezza dei pazienti, mobilità, assistenza a lungo termine, trattamenti e operatori sanitari. · “La salute nell’Ue” - per esempio politiche, programmi, ricerca, prevenzione e promozione, indicatori sanitari e statistiche. Della rilevanza del progetto e della sua continua evoluzione testimoniano le parole del commissario per la salute, Markos Kyprianou: “Il portale Salute-ue è un progetto di vasta portata che interessa e coinvolge tutti gli Stati membri dell’Unione europea, nonché i paesi dell’Efta, le organizzazioni internazionali e le Ong. I navigatori del web hanno accesso, tramite migliaia di link, a fonti affidabili. Quando il portale sarà tradotto in tutte le lingue ufficiali dell’Unione europea, un totale di 1,5 miliardi di persone in tutto il mondo potrà accedervi e acquisire informazioni utili per effettuare scelte salutari”. Il progetto Salute-ue gode di un supporto istituzionale trasversale. Inserito nel Programma d’azione comunitario nel settore della sanità pubblica (2003-2008), finanziato dal programma Ida (Interscambio di dati tra le amministrazioni), esso mira a promuovere una maggiore partecipazione nel settore sanitario da parte dei cittadini, degli enti pubblici, delle organizzazioni e delle associazioni. Il portale è inoltre conforme agli obiettivi del piano d’azione eEurope, che si prefigge di dare ai cittadini informazioni online semplici, chiare e scientificamente valide. . |
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WORKSHOP SU UN PORTALE EUROPEO PER IL TRAPIANTO DI ORGANI |
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Bruxelles (Belgio), 30 gennaio 2007 - Il 7 febbraio il progetto Eurocet relativo al programma eTen organizzerà un workshop per la diffusione dei risultati delle attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule in Europa. Obiettivo del progetto Eurocet è la creazione di un registro comune per la raccolta di dati relativi alle attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule in diversi Stati membri dell´Ue. La prima parte del workshop sarà dedicata a una presentazione dei vari aspetti del progetto specificando soprattutto le caratteristiche del portale. La seconda parte si occuperà dell´impatto del progetto per le persone maggiormente interessate e analizzerà il portale quale strumento pratico per i cittadini e gli esperti del settore. L´ultima parte sarà incentrata su ulteriori questioni europee relative al trapianto. . |
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MALATTIE RARE: È ONLINE IL NUOVO SITO DEDICATO A PAZIENTI E OPERATORI |
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Torino, 30 gennaio 2006 - La Rete regionale delle malattie rare può contare, oggi su un nuovo strumento informatico dedicato agli operatori e ai pazienti affetti da questo tipo di patologie. E’, infatti, online il sito internet www. Malattierarepiemonte. It, sviluppato presso il Centro Multidisciplinare di Immunopatologia e Documentazione sulle Malattie Rare (Cmid) dell’Asl 4 di Torino, diretto dal professor Dario Roccatello, un progetto che ha l’obiettivo di rafforzare le azioni di assistenza e cura promosse da tutte le strutture sanitarie del Piemonte. Il sito, presentato questa mattina in occasione del X Congresso di Patologia Immune e Malattie Orfane presso il Centro Congressi Torino Incontra, contiene informazioni relative a tutte le malattie rare censite in Piemonte, al supporto legislativo, all´offerta diagnostica ed assistenziale delle aziende sanitarie, dei presidi ospedalieri e degli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico e delle associazioni di volontariato rivolte in maniera specifica alla problematica. Nel corso del Congresso, che si concluderà il 27 gennaio, sono stati presentati anche i dati relativi al primo anno di attività del Registro piemontese delle malattie rare. “L’assistenza offerta nella nostra regione – ha dichiarato l’assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda - si basa su un modello unico in Italia, fondato su protocolli diagnostici e terapeutici condivisi da tutte le aziende sanitarie piemontesi, per la gestione uniforme e ottimale dei pazienti. I risultati ottenuti evidenziano come il lavoro in rete sia uno strumento efficace, sia nel momento della diagnosi sia nel follow-up”. “La scelta di questo modello – continua Valpreda – si è basata sull’esperienza di altre reti diagnostico-assistenziali piemontesi, come ad esempio la rete per l’assistenza respiratoria domiciliare infantile, che hanno evidenziato l’importanza, al fine di una corretta erogazione delle cure, della presa in carico dei pazienti nei centri più vicini al luogo di residenza”. Tutte le aziende sanitarie regionali sono coinvolte nel progetto, sia nella fase diagnostica sia nell’assistenza quotidiana dei pazienti. La Rete piemontese delle malattie rare, il cui coordinamento tecnico è affidato Cmid si avvale dall’inizio del 2006 di uno strumento utile per un monitoraggio efficiente e complessivo della situazione regionale, attraverso un sistema informatico di segnalazione delle informazioni relative alle patologie in oggetto. Il Registro raccoglie tutti i dati epidemiologici delle malattie rare censite in Piemonte, con l’obiettivo di elaborare protocolli diagnostico-terapeutici condivisi per la gestione uniforme e ottimale dei pazienti. Nel periodo di sperimentazione (Ii semestre 2005) sono stati registrati in Piemonte 837 casi di malattie rare, mentre nel primo anno di attività (2006) il Registro ha raccolto 1932 schede relative ad altrettanti pazienti, osservati presso le diverse Aziende Sanitarie Regionali, di cui 250 segnalati dallo stesso Cmid Asl 4. . |
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IBM PRESENTA IL NATIONWIDE HEALTH INFORMATION NETWORK, UN SISTEMA INTEROPERABILE E SICURO PER LA DIFFUSIONE DI DATI SANITARI CARTELLE CLINICHE ELETTRONICHE DISPONIBILI, IN ASSOLUTA SICUREZZA, PER CITTADINI E MEDICI |
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Armonk, Ny & Washington, Dc, 30 gennaio 2007 - Ibm presenta il Nationwide Health Information Network (Nhin), una soluzione in grado di consentire un accesso sicuro ai dati sanitari, la condivisione delle informazioni in tempo reale e lo scambio di dati tra medici, pazienti, ospedali, laboratori e farmacie indipendentemente dal luogo in cui si trovano. In base al contratto firmato con l´U. S. Department of Health and Human Services (Hhs), Office of the National Coordinator for Health Information Technology (Onc), Ibm ha sviluppato un sistema standard basato su un´architettura Service Oriented (Soa) per la connessione, in grado di garantire uno scambio sicuro a livello nazionale anche tra le comunità sanitarie più remote. La soluzione Ibm consente a pazienti e medici di avvalersi di cartelle cliniche elettroniche e rende il sistema sanitario più efficiente, flessibile e dai costi più contenuti. La soluzione Ibm Nhin è inoltre in grado di fornire una futura roadmap flessibile alle compagnie di assicurazione, alle agenzie governative di controllo, alle altre organizzazioni sanitarie e ai ricercatori in modo tale che possano accedere e scambiarsi informazioni sanitarie pertinenti. Il prototipo dell´Nhin di Ibm è installato e operativo su tre marketplace sanitari e consente a sette ospedali e a 24 medici situati presso il Research Triangle/pinehurst, N. C. , il Guilford e Rockingham Counties, N. C. /danville, Va. E il Mid-hudson Valley, New York di gestire e di scambiare i dati sanitari di carattere medico e personale, in modo sicuro, indipendentemente dalle applicazioni e dal luogo in cui essi si trovano. Tra gli ospedali che partecipano al programma nelle rispettive regioni figurano il Duke University Health System, il Firsthealth of the Carolinas, il Morehead Memorial Hospital, il Moses Cone Health System e il Vassar Brothers Medical Center, il Kingston Hospital e il St. Francis Hospital. Questo prototipo si basa su importanti standard di interoperabilità per il settore sanitario pubblicati dall´Health Information Technology Standards Panel (Hitsp), su fondamentali principi di interoperabilità della Soa e su algoritmi di data management avanzati sviluppati dagli esperti di Ibm. Inoltre, il software Ibm e l´Health Information Exchange di Ibm utilizzati per la raccolta e la condivisione elettronica dei dati sanitari da una piattaforma di scambio aiuteranno i medici ad accedere e a visualizzare le cartelle cliniche elettroniche dei pazienti anche se sono state originate da sistemi differenti situati in luoghi diversi. In questo contesto, l´uso dell´Ihe Framework (Integrating the Healthcare Enterprise), sponsorizzato dall´Electronic Records Vendors Association e dall´Health Information Management Systems Society (Himss), ha avuto un ruolo di fondamentale importanza perché ha consentito ai partecipanti di sostenere questa iniziativa. Ibm continua a dimostrare il suo impegno nel promuovere l´innovazione e la collaborazione nel settore della Sanità e ha collaborato con diversi business partner durante la fase di sviluppo dell´Nhin Prototype Architecture che hanno contribuito con applicazioni specifiche e tecnologie. Tra queste: Empi (Enterprise Master Patient Index): per abbinare e identificare con esattezza le cartelle dei pazienti tra le varie comunità e gestire grandi quantità di dati relativi ai pazienti all´interno dell´Nhin, Ibm ha lavorato con Initiate Systems e il suo software Identity Hub . Electronic Medical Records: nel componente Emr dell´Nhin sono stati utilizzati openEmr, Mckesson "Horizonwp Physician Portal", Allscripts "Touchworks", Healthvision, Ge Healthcare Centricity, Meditech, e il Duke University´s Clinical Data Repository. Personal Health Records: Ibm ha lavorato con Capmed, divisione di Bio-imaging Technologies, Inc. Che ha progettato una soluzione di gestione della salute personale per il prototipo Nhin volta alla risoluzione delle principali problematiche relative alla privacy dei pazienti. Pharmacy Network: Ibm ha lavorato insieme a Surescripts e alla sua Electronic Prescribing Network per collegare le comunicazioni elettroniche tra le farmacie e i medici e consentire uno scambio sicuro di informazioni relative alle prescrizioni. Ibm ha inoltre lavorato con Ctis, Inc. Per ospitare gli ambienti del prototipo per alcuni marketplace e fornire i servizi gestiti. Ibm ha presentato l´Nhin durante The Third Nationwide Health Information Network forum che si è tenuto il 25 e il 26 gennaio a Washington D. C. Questa presentazione illustra la prima condivisione di dati live tra i mercati sanitari locali e i prodotti dei vendor più importanti. Viene inoltre illustrato il modo in cui i pazienti possono creare e condividere le proprie informazioni sanitarie con una cartella sanitaria personale, il modo in cui i medici e il personale ospedaliero possono accedere al sistema e scambiare i dati relativi ai pazienti e quelli di laboratorio in modo elettronico, nonché il modo in cui è possibile ottimizzare il monitoraggio della salute pubblica tramite l´utilizzo di dati anonimi. . |
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NUOVE TECNICHE MININVASIVE DI FLEBOLOGIA ESTETICA RISOLVONO SENZA I SEGNI E LE ANTIESTETICHE CICATRICI DEL PASSATO I PROBLEMI VENOSI DELLE GAMBE - VARICI E CAPILLARI - CHE RIGUARDANO IN ITALIA OLTRE 20 MILIONI DI PERSONE SOPRATTUTTO LE DONNE |
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Milano, 30 gennaio 2007 - Le malattie venose delle gambe - varici e teleangectasie - capillari - secondo recenti dati, rappresentano un serio problema per oltre 20 milioni di italiani (uno su due ) Se non trattate le conseguenze possono essere serie come tromboflebiti e ulcere venose che si formano in seguito a piccoli traumatismi. I casi più gravi , quelli in cui la varice interessa i grossi vasi sanguigni,rappresentano circa il 12 % Più colpite le donne per fattori ormonali – mestruazioni , gravidanze , e pillola contraccettiva. Se in passato le vene varicose si riscontravano prevalentemente negli anziani oggi ne soffrono anche i giovanissimi . I primi sintomi, si avvertono già dai 15- 20 anni per le donne e a partire dai 30 per gli uomini . “All’origine di questi disturbi”, dice il professor Pierantonio Bacci, Docente di Flebologia e Chirurgia Estetica Università Siena e Direttore Centro di Flebologia e Patologie Estetiche di Arezzo, “c’è una predisposizione familiare associata a vari fattori come alterazioni della postura , sovrappeso, obesità, mancanza di movimento, professioni che costringono a restare tutto il giorno in piedi o seduti, case troppo riscaldate, clima caldo e umido , lunghi viaggi in auto o in aereo. Le malattie venose delle gambe comprendono varici, gonfiori e forme miste che si manifestano con antiestetiche tortuosità bluastre. Si formano quando le pareti delle vene si dilatano a causa di un’aumentata pressione della circolazione venosa: il sangue invece di scorrere liberamente dagli arti al cuore ristagna lungo il percorso oppure refluisce verso il basso. Le cause sono dovute all’indebolimento delle pompe muscolari che si attivano ad ogni passo nel piede e nella gamba e spingono regolarmente il sangue verso l’alto o al mal funzionamento delle valvole che si trovano all’interno delle vene deputate al controllo della pressione e della direzione del sangue Anche i difetti del piede, l´ andatura alterata e le calzature con tacco troppo alto hanno conseguenze negative”. Allo stato iniziale una sofferenza venosa può non essere visibile tanto che nel nostro Paese oltre il 25 per cento della popolazione ne è colpita da tempo senza saperlo. “I sintomi che devono mettere in allarme”, ricorda il professore , “ sono il senso di pesantezza e di calore alle gambe, i formicolii, l’ irrequietezza notturna (la cosiddetta “sindrome da gambe senza riposo”), a volte anche crampi e dolori. Oggi , grazie a diagnosi molto più precise, all’ecodoppler e altri esami, è possibile intervenire tempestivamente e in modo selettivo”. “Le nuove tecniche mininvasive di flebologia estetica che si svolgono in anestesia locale e in day hospital”, spiega il professor Bacci risolvono varici e capillari senza i segni e le antiestetiche cicatrici del passato sono : Flebectomia estetica - rimuove solo alcune parti della vena safena che viene sfilata attraverso piccoli fori ; il Laser Endovasale elimina le varici attraverso una fibra laser di piccolissime dimensioni direttamente all’interno della vena, Per le più piccole varicosità e i capillari - telangiectasie - finissime linee rosse intradermiche, e difficilissime da trattare per via del loro calibro spesso al di sotto del millimetro - l’ Endocoagulazione laser con sottilissime microfibre laser inviando l’ energia luminosa direttamente al loro interno, risolve i capillari chiudendoli; la Termoterapia sfrutta invece le proprietà del calore - un impulso termico erogato attraverso un sottilissimo ago appoggiato al capillare scalda il vaso e lo chiude ; la Microelettrosclerosi Angiogun, introduce nella venula una sostanza sclerosante a base sale e zucchero con una lieve scarica elettrica , il “Microflebotattoo”, elimina meccanicamente i piccoli vasi introducendo un gel sclerosante dall’esterno, come un tatuaggio. Le varici, le varicosità e le teleangectasie , conclude infine il professore , “costituiscono una gran pagina delle “patologie estetiche” poiché sono in pratica delle “malattie che si vedono” e sono , nel frattempo, patologia ed inestetismo che richiedono un trattamento in grado di risolvere l’alterazione funzionale emodinamica venosa migliorando contemporaneamente anche l’aspetto esteriore della gamba. Durante il corso di perfezionamento “Varici In Chirurgia Ambulatoriale E Day Surgery” Milano, 26 -27gennaio 2007 Cattedra di Chirurgia Vascolare Università degli Studi di Milano Divisione di Chirurgia Vascolare Direttore: Professor Piergiorgio Settembrini – Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo Milano il Professor Pier Antonio Bacci illustrerà i dati un interessante studio che riguarda il cambiamento in Italia delle richieste di intervento in Flebologia Estetica varici, varicosità e capillari - nel biennio 2004-2006. “La ricerca”, spiega il professore è stata eseguita dall’Accademia Italiana di Flebologia con una osservazione statistica percentuale anonima in sei città nel biennio 2004 – 20006 (Arezzo – Firenze- Roma Milano – Bologna - Cagliari) I dati evidenziano un aumento globale di richiesta di interventi di flebologia estetica del 12,4 % , la percentuale di donne è del 90,7% ( nel 2004 era 94,2 %) La percentuale degli uomini è del 9,3% ( nel 2004 era 5,8 %)e aumento dell’offerta di operatori e centri flebologici in Italia 8,1 %. I dati dimostrano inoltre come anche nell’uomo stia cambiando il concetto di cura del proprio aspetto fisico con richiesta di terapie mini invasive”. Vademecun Flebologico - Non restare in posizione protratta. Eretta o seduta o fermi per troppo tempo. Durante il giorno alzare ogni tanto le gambe o alzarsi sulle punte dei piedi. Se costretti a letto per interventi chirurgici muovere spesso le gambe Utilizzare integratori o farmaci flebotonici solo se consigliati dal medico Non Indossare indumenti troppo stretti e scarpe non idonee ( troppo alte o troppo basse). Evitare fonti di calore, in particolare quelli provenienti dal basso che riscaldano piede e gambe. Evitare bagni o docce con acqua troppo calda , saune, bagni turchi e l´esposizione ravvicinata a qualsiasi fonte di calore intenso. Dormire con il letto leggermente rialzato in basso (basta un cuscino) solo se si hanno vene varicose altrimenti può diminuire la profondità del sonno. Combattere il sovrappeso . Ridurre carboidrati , dolci e cibi conservati mangiare molte verdure, legumi frutta particolarmente ricchi di fibre per combattere la stitichezza che peggiora il problema Diminuire il fumo e gli alcolici, Quando si viaggia in bus o macchina, ogni tanto fermarsi a camminare. , in aereo muovere ogni tanto le gambe Utilizzare calze elastiche soltanto se indicate e consigliate dal medico. Attenzione anche alla scelta dello sport. Non tutti fanno bene Nuoto, aquagym, bicicletta, tapis roulant, sci di fondo, camminate , golf , rendono più fluida la circolazione e tonificano la parete delle vene. Invece attività come body/building, pesistica , sci , calcio sollecitano troppo il tessuto venoso. Le malattie venose delle gambe” dice il professor Pierantonio Bacci, Docente di Flebologia e Chirurgia Estetica Università Siena Direttore Centro di Flebologia e Patologie Estetiche di Arezzo “comprendono varici, gonfiori e forme miste che si manifestano con antiestetiche tortuosità bluastre e sono causate da una predisposizione familiare associata a vari fattori come sovrappeso, obesità, mancanza di movimento, professioni che costringono a restare tutto il giorno in piedi o seduti, case troppo riscaldate, lunghi viaggi in auto o in aereo. Anche i difetti del piede, l´ andatura alterata e le calzature con tacco troppo alto e gli zatteroni influiscono negativamente. Colpiscono soprattutto la grande safena, che decorre lungo la parte interna della gamba e della coscia e la piccola safena, che risale lungo il polpaccio fin al cavo del ginocchio e le vene collaterali. Le varici si formano quando le pareti delle vene si dilatano a causa di un’aumentata pressione della circolazione venosa: il sangue invece di scorrere liberamente dagli arti al cuore ristagna lungo il percorso oppure refluisce verso il basso. Le cause sono dovute all’indebolimento delle pompe muscolari che si attivano ad ogni passo nel piede e nella gamba e spingono regolarmente il sangue verso l’alto o al mal funzionamento delle valvole che si trovano all’interno delle vene deputate al controllo della pressione e della direzione del sangue. Sintomi. Allo stato iniziale una sofferenza venosa può non essere visibile tanto che nel nostro Paese oltre il 25 per cento della popolazione ne è colpita da tempo senza saperlo. “I sintomi che devono mettere in allarme” ricorda il professore sono il senso di pesantezza e di calore alle gambe, i formicolii, l’ irrequietezza notturna (la cosiddetta “sindrome da gambe senza riposo”), a volte anche crampi e dolori fino ad arrivare . Oggi , grazie a diagnosi molto più precise, all’ecodoppler e altri esami, è possibile intervenire tempestivamente e in modo selettivo con nuove tecniche di flebologia estetica che si effettuano in anestesia locale e in day surgery . La Flebectomia estetica , messa a punto dal professor Pier Antonio Bacci , è una tecnica chirurgica che, in regime ambulatoriale, in anestesia locale e senza punti di sutura, permette di asportare varici e varicosità, attraverso un piccolissimi fori e con l’utilizzo mini strumenti che permettono di sfilare la varice dall’esterno oppure con micro sonde laser che agiscono all’interno delle vene senza lasciare antiestetiche tracce. “La metodica”, dice il professore, “ offre notevoli vantaggi: rispetto allo stripping tradizionale risolve il disturbo all’origine eliminando in modo selettivo e mirato i tratti varicosi malati e risparmiando le vene non danneggiate ,non presenta controindicazioni e riduce le complicazioni relative alle emorragie e agli ematomi, non lascia segni garantendo cosi ottimi risultati clinici ed estetici Consente infine una ripresa immediata: il paziente è infatti in grado di camminare subito dopo l’intervento. Prima del trattamento si esegue una cartografia, la mappa delle varici da correggere, con una matita dermografica o con un tamponcino di cotone colorato si passa poi alla fase operatoria che prevede piccole incisioni praticate con un ago ad intervalli di 4 – 10 centimetri lungo i decorsi varicosi in corrispondenza dei vasi sanguigni malati da cui viene fatta fuoriuscire la vena che viene asportata a tratti. Si accostano infine i margini dell’incisione con dei cerottini e si fa indossare una calza elastica. Associata alla terapia sclerosante, luce pulsata ed alla termoterapia, agisce in sinergia. ”“E’ importante precisare ”, ricorda il professor Bacci che il successo di ogni trattamento flebologico,” si basa sempre sulla diagnosi accurata necessaria per identificare il tipo di disfunzione emodinamico. Indispensabile quindi per la valutazione della velocità e direzione del sangue, delle aree dei reflussi, dei vasi perforanti (le porte di comunicazione tra il circolo venoso superficiale e profondo) e delle varici. ” Laser endovasale tratta le varici sfruttando le proprietà del laser a diodo unendo la chirurgia all’ estetica L’intervento, della durata di 20 minuti, si effettua in anestesia locale che viene praticata all’altezza del malleolo con un particolare apparecchio privo di ago. La microsonda ,introdotta nella vena attraverso un piccolo foro a livello della caviglia , viene guidata dall´ecocolordoppler, che permette di seguire, passo per passo e con estrema precisione, il percorso del vaso. La sonda, precisa Bacci , “ raggiunta l’area interessata invia il fascio di luce laser alle pareti venose che vengono “incollate “chiudendo il vaso e ripristinando così una regolare circolazione sanguigna. Il trattamento è indolore non lascia inestetiche cicatrici, ma solo un piccolissimo segno nel punto in cui è stata introdotta la fibra che scomparirà nell’arco di pochi giorni, consente un’ immediata ripresa delle normali attività. Finito l’intervento il paziente indossa una calza e può camminare. La metodica è indicata per le safene e per le varici reticolari. ” Per le più piccole varicosità e per i capillari occorre qualche cosa di ancora più sofisticato poiché il calibro è veramente molto piccolo. I capillari telangiectasie quelle finissime linee rosse intradermiche, molto diffuse, e difficilissime da trattare rappresentano il nemico numero uno dei flebologi . Infatti il loro calibro, spesso al di sotto del millimetro, rende difficile qualsiasi trattamento Oggi abbiamo varie possibilità che si affiancano alla flebectomia ambulatoriale estetica e alla terapia sclerosante: Endocoagulazione laser, Termoterapia, Laser 532, Microelettrosclerosi, Microtattoo Endocoagulazione laser - “L’ endocoagulazione laser” , spiega Bacci, “ utilizza un laser a diodi ed elimina varicosità e capillari senza anestesia, incisioni, rischi di allergie da sostanze chimiche e complicazioni di ulcere cutanee e senza bisogno di compressione e calze elastiche. Si tratta “spiega il professore, “di una sonda laser piccola come un capello. Tanto piccola da entrare dentro l’ago con cui vengono effettuate le terapie sclerosanti. La sonda viene introdotta dentro la siringa da scleroterapia, quando l’ago raggiunge il capillare la fa “passare” all’interno del capillare stesso che viene coagulato e quindi chiuso. Il vantaggio del nuovo laser rispetto a quelli che agiscono per via esterna e cioè da fuori sulla pelle, è quello di raggiungere profondità superiori e di ridurre quindi le recidive. Questa tecnica non richiedendo limiti di sostanze chimiche da smaltire attraverso i reni, permette di velocizzare la durata dei trattamenti e la quantità di capillari o di reticoli varicosi da trattare nella stessa seduta. Come tutte le metodiche, residua una piccola striscia scura che permane per quindici giorni per poi scomparire spontaneamente senza lasciare traccia. L’ endocoagulazione proprio perché agisce come una sofisticatissima ed innocua microscleroterapia , costituisce uno dei trattamenti più avanzati della Flebologia Estetica. Occorre ricordare che una delle cause principali di capillari è la cellulite, cioè l’alterazione delle strutture dove avvengono tutti i principali scambi vitali tessutali e che, quando sono alterate a causa del sovrappeso, degli ormoni, della disbiosi intestinale, dello stress e della stasi linfatica creano quelle caratteristiche irregolarità della pelle tipiche della cellulitica buccia d’arancia. Ma non solo, creano anche quelle alterazioni tessutali che influiscono sulla regolazione funzionale delle pareti venulari e ne provocano la dilatazione e gli inestetici capillari La termoterapia arriva dalla Francia dove è stata ampiamente studiata e sperimentata con successo , sfrutta le proprietà del calore: un impulso termico erogato attraverso un sottilissimo ago appoggiato al capillare scalda il vaso e lo chiude . Il trattamento si effettua senza anestesia e non richiede alcuna incisione “Si tratta di un sofisticato apparecchio” spiega il professor Bacci, pioniere in Italia della nuova tecnica, che elimina i piccolissimi vasi usando il calore. Un ago ultrafine appoggiato al capillare eroga per un brevissimo tempo una fonte di calore ( fino ad 80 gradi) che restringe il vaso facendolo scomparire. Può rimanere talvolta una piccola crosticina rossa che cade nel giro di qualche giorno lasciando “piazza pulita” degli inestetismi. Dopo il trattamento non servono calze elastiche, né cerotti né medicazione, la persona può camminare subito. Unici accorgimenti da seguire sono :la protezione dal sole diretto , non bisogna quindi esporsi ai raggi solari e l’idratazione dell’area trattata con una crema . La termoterapia è totalmente priva di effetti collaterali e di reazioni allergiche, grazie a queste caratteristiche è indicata anche per il trattamento di base della couperose del viso. ” Laser 532 - E’ la rivoluzione nella terapia delle vene e dei capillari, come anche della couperose. Si tratta di un particolare Laser con una luce monocromatica che ha la capacità di folgorare, di coagulare o di alterare le strutture delle pareti dei capillari rossi. Il laser 532 colpisce il colore rosso delle venule che si chiudono immediatamente. Il trattamento non richiede alcuna anestesia ma solo una piccola compressione sulla parte trattata. Microelettrosclerosi Angiogun e Microflebotattoo - Si tratta di due metodiche innovative, ideate dal professor Pier Antonio Bacci, che offrono grandi vantaggi estetici nel trattamento delle varicosità e nei capillari che vanno dal millimetro ai tre-quattro-cinque millimetri Indicate per stabilizzare i risultati o per aggredire zone particolari o in persone con pelle di colore scuro dove il laser non offre risultati. “La Microelettrosclerosi Angiogun”, spiega l’esperto, “si effettua con un apparecchio che invia scariche elettriche ad una “pistola” che contiene una sostanza sclerosante a base sale e zucchero. La pistola , collegata ad un finissimo ago che entra nella venula, dopo aver introdotto la sostanza eroga una scarica elettrica dentro il vaso, chiudendolo. I vantaggi sono la possibilità di chiudere il vaso limitando il danno alla cute. Microflebotattoo è indicato quando è difficile entrare dentro la venula con la punta dell’ago”, si effettua un apparecchio che rompe meccanicamente, senza elettricità i piccoli vasi introducendo un gel sclerosante dall’esterno posizionato sulla cute sopra il capillare, come un tatuaggio. Questa metodica consente una perfetta trombectomia, una revisione di alcuni recidive, e il trattamento in pazienti allergici”. Varie terapie Dice il professor Bacci :”le vene hanno varie cause e vario calibro, per cui occorre utilizzare la migliore associazione per il migliore risultato clinico ed estetico. Nel caso delle vene grosse e safeniche la valvuloplastica ideata dal professor Mancini e la venolaser possono dare ottimi risultati in breve tempo con minimi rischi e complicazioni, talvolta completata dalla flebectomia ambulatoriale estetica. Riguardo all’aspetto estetico, l’associazione della luce pulsata, con il microtattoo, angiogun, offre notevoli risultati per le più fini varicosità e capillari. ” Varici capillari e cellulite - Occorre ricordare”, conclude Bacci , “che una delle cause principali di capillari è la cellulite, cioè l’alterazione delle strutture dove avvengono tutti i principali scambi vitali tessutali e che, quando sono alterate a causa del sovrappeso, degli ormoni, della disfunzione intestinale, dello stress e della stasi linfatica creano quelle caratteristiche irregolarità della pelle tipiche della cellulite come la pelle a buccia d’arancia. Ma non solo, determinano anche alterazioni tessutali che influiscono sulla regolazione funzionale delle pareti venulari provocandone la dilatazione e i capillari. Ecco perché è importante la diagnosi e la cura della cellulite come primo segno di alterazione tessutale e iniziale processo di invecchiamento. Curare cellulite e capillari oggi significa limitare la chirurgia venosa. La medicina preventiva può iniziare anche dalle patologie estetiche intese come malattie allo stato iniziale. Per la cura della cellulite: dieta idonea, integratori alimentari specifici , attività fisica e endermologie e lipowash: un lavaggio delle zone localizzate a buccia d’arancia che si effettua con un piccolo ago con tanti fori che distribuisce sostanze lipolitiche e depurative, e riduce infine le aree fibrose o adipose. ” “un ‘arma in più per varici e stasi venolinfatica ” aggiunge Bacci, arriva da una nuova innovativa apparecchiatura made in Italy - Linforex denominata “la camminata simulata”, che si è dimostrata efficace nel trattamento, di varicosità, edema, stasi venulo linfatica e cellulite con gonfiore,. In particolare riveste un significativo ruolo nella cura delle gambe gonfie che possono causare anche compromissione delle articolazioni del piede , si basa sull’erogazione di onde elettriche e sulla penetrazione profonda di specifiche sostanze che attivano i processi di depurazione tessutale - veicolate attraverso una leggerissima tuta fatta indossare al paziente - in grado di stimolare la contrazione di muscoli effettuando un energico drenaggio linfatico con depurazione e rigenerazione dei. Tessuti . Secondo uno studio svolto su 380 persone affette da patologia degli arti inferiori questa metodica risulta efficace anche nella prevenzione di tromboembolie , nella terapia di vasculopatie e in campo diagnostico e riabilitativo”. Durante il corso di perfezionamento “Varici In Chirurgia Ambulatoriale E Day Surgery” Milano, 26 -27gennaio 2007 Cattedra di Chirurgia Vascolare Università degli Studi di Milano Divisione di Chirurgia Vascolare Direttore: Professor Piergiorgio Settembrini – Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo Milano il Professor Pier Antonio Bacci illustrerà i dati un interessante studio che riguarda il cambiamento in Italia delle richieste di intervento in Flebologia Estetica varici, varicosità e capillari - nel biennio 2004-2006. La ricerca è stata eseguita dall’Accademia Italiana di Flebologia con una osservazione statistica percentuale anonima in sei città nel biennio 2004 – 20006 (Arezzo – Firenze- Roma Milano – Bologna - Cagliari) I dati evidenziano un aumento globale di richiesta di interventi di flebologia estetica del 12,4 % , la percentuale di donne è del 90,7% ( nel 2004 era 94,2 %) La percentuale degli uomini è del 9,3% ( nel 2004 era 5,8 %) e aumento dell’offerta di operatori e centri flebologici in Italia - 8,1 % I dati dimostrano inoltre come anche nell’uomo stia cambiando il concetto di cura del proprio aspetto fisico con richiesta di terapie mini invasive Vademecun Flebologico - Non restare in posizione protratta. Eretta o seduta o fermi per troppo tempo. Durante il giorno alzare ogni tanto le gambe o alzarsi sulle punte dei piedi. Se costretti a letto per interventi chirurgici muovere spesso le gambe Utilizzare integratori o farmaci flebotonici solo se consigliati dal medico Non Indossare indumenti troppo stretti e scarpe non idonee ( troppo alte o troppo basse). Evitare fonti di calore, in particolare quelli provenienti dal basso che riscaldano piede e gambe. Evitare bagni o docce con acqua troppo calda , saune, bagni turchi e l´esposizione ravvicinata a qualsiasi fonte di calore intenso. Dormire con il letto leggermente rialzato in basso (basta un cuscino) solo se si hanno vene varicose altrimenti può diminuire la profondità del sonno. Combattere il sovrappeso . Ridurre carboidrati , dolci e cibi conservati mangiare molte verdure, legumi frutta particolarmente ricchi di fibre per combattere la stitichezza che peggiora il problema . Diminuire il fumo e gli alcolici, Quando si viaggia in bus o macchina, ogni tanto fermarsi a camminare. , in aereo muovere ogni tanto le gambe Utilizzare calze elastiche soltanto se indicate e consigliate dal medico. Attenzione anche alla scelta dello sport. Non tutti fanno bene. Nuoto, aquagym, bicicletta, sci di fondo, lunghe camminate , tapis roulant, rendono più fluida la circolazione e tonificano la parete delle vene. Invece attività come body/building, pesistica calcio o sci sollecitano troppo il tessuto venoso. Semplici esercizi da effettuare a casa Posizione di partenza: distese a terra, mani dietro la nuca . Flettere le gambe e ripetere 15 volte . Sollevare le gambe a 20 cm da terra e ripetere 15 volte. Flessioni della schiena e delle gambe. Compiere 8-10 movimenti per gamba, lentamente Sollevare un cuscino tra i piedi, 5 volte Incrociare le gambe e ruotarle da 5 a 10 volte. Per i piedi: unirli e divaricarli tenendo uniti i talloni, flettendo le dita; ruotare i piedi per 30 secondi, 5 volte. . |
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RICERCATORI EUROPEI IMPEGNATI NELLO SVILUPPO DI UN VACCINO PER LA MALARIA |
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Bruxelles, 30 gennaio 2007 - Una rete di ricercatori europei ha ricevuto 2,4 Mio Eur dall´Ue per far progredire la ricerca finalizzata allo sviluppo di un vaccino contro la malaria. Attualmente non è disponibile un vaccino autorizzato contro la malattia, benché esista una serie di potenziali vaccini in varie fasi di sviluppo. Il progetto «Studi preclinici per un vaccino pediatrico a due componenti contro la malaria economico, sicuro ed efficace», della durata di tre anni, è coordinato da Crucell, azienda olandese operante nel settore delle biotecnologie. I partner del progetto intendono effettuare test preclinici su un vaccino nel quale una versione del vaccino Bcg (contro la tubercolosi) è utilizzata quale vettore per l´antigene della malaria. In Africa il Bcg è già somministrato alla nascita quale parte del programma di vaccinazione, quindi, secondo i ricercatori, la combinazione dei due componenti rappresenta una valida soluzione. I partner del progetto eseguiranno inoltre studi su animali per valutare l´efficacia del vaccino e determinare la dose ideale. Crucell sta inoltre elaborando un secondo approccio al problema del vaccino contro la malaria, che prevede l´inserimento di parti del parassita della malaria in un virus che trasporta il vaccino nel corpo. Questa strategia, sviluppata in collaborazione con l´Istituto sanitario nazionale degli Stati Uniti, si trova in una fase molto più avanzata, che prevede lo svolgimento di test clinici. La malaria è causata dal plasmodio, un parassita trasmesso agli uomini dalla zanzara anofele, e si manifesta con febbre, cefalea e vomito. Secondo cifre diffuse dall´Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno la malaria colpisce in forma acuta 300 milioni di persone e provoca almeno un milione di decessi. Le vittime sono principalmente bambini che vivono nell´Africa subsahariana. Nel corso degli anni il parassita della malaria ha sviluppato una resistenza sempre maggiore nei confronti dei farmaci sviluppati per contrastarlo e la zanzara anofele è diventata resistente a molti insetticidi. La ricerca di un vaccino per prevenire la malattia è quindi divenuta più importante che mai. Http://www. Crucell. Com . |
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OBESITÀ: PIÙ FRUTTA, PIÙ VERDURA E PIÙ SPORT, NO ALLA "FAT TAX" |
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Strasburgo, 30 gennaio 2007 - Campagne di informazione, etichette chiare sugli alimenti, rilancio del consumo di frutta e verdura, finanziamento di progetti di ricerca, educativi e sportivi e modifica o adozione di norme che incidono sulla salute nutrizionale dei cittadini, come quelle in materia di pubblicità. E’ questa la ricetta avanzata da una relazione all’esame dell’Aula per affrontare il problema dell´obesità nell’Ue, che colpisce il 27% degli uomini e il 38% delle donne e che grava fino al 7% sulla spesa sanitaria. La relazione di Frédérique Ries (Alde/adle, Be) chiede che la lotta all´obesità «venga ormai considerata una priorità politica dell´Unione europea e dei suoi Stati membri», e ne sottolinea il carattere multifattoriale «che richiede un approccio globale ai diversi settori d´intervento». Compiacendosi poi dell´impegno della Commissione a favore di un´alimentazione sana, dell´attività fisica e della lotta all´obesità e alle principali patologie collegate all´alimentazione, i deputati si rammaricano «profondamente» del fatto che l´obesità colpisca un numero sempre crescente di persone e che, se questa tendenza dovesse persistere, le conseguenze in termini di salute pubblica, evitabili con misure adeguate, «saranno incalcolabili». Raccomandano inoltre agli Stati membri di riconoscere ufficialmente l´obesità come malattia cronica, «in modo da evitare qualsiasi forma di stigmatizzazione e discriminazione delle persone obese, e di garantire che esse possano ricevere cure adeguate nell´ambito dei rispettivi servizi sanitari nazionali». La relazione nota infatti che, nell´Unione europea, il numero di persone affette da obesità è drasticamente aumentato nel corso degli ultimi 30 anni e circa il 27% degli uomini e il 38% delle donne sono oggi considerati persone obese o in sovrappeso. L’obesità colpisce anche più di cinque milioni di bambini, mentre il suo tasso di crescita, con circa 300. 000 nuovi casi ogni anno, «è allarmante». D’altra parte, un Rapporto dell´Oms dimostra che un elevato numero di decessi e malattie in Europa sono da attribuirsi a sette grandi fattori di rischio, di cui sei - ipertensione, colesterolo, indice della massa muscolare, insufficiente consumo di frutta e verdura, mancanza di attività fisica ed eccessivo consumo di alcol - sono collegati all´alimentazione e all´esercizio fisico. Il costo delle malattie legate ai problemi di sovrappeso, è stimato fra il 4 e il 7% della spesa complessiva degli Stati membri in materia di sanità. La relazione appoggia senza riserve l´avvio, nel marzo 2005, della Piattaforma d´azione europea sulla dieta, l´attività fisica e la salute e accoglie con soddisfazione il dialogo permanente avviato con i diversi settori industriali, le autorità degli Stati membri e le Ong da parte dei servizi della Commissione. E compiacendosi degli impegni volontari già proposti dai soggetti che partecipano alla Piattaforma, chiede alla Commissione di presentare quanto prima in un Libro bianco misure concrete volte a ridurre il numero di persone in sovrappeso e obese al più tardi dal 2015. Educazione alimentare precoce. Cibi biologici nelle mense scolastiche. I deputati sono del parere che si debba prestare un´attenzione particolare all´infanzia, ossia alla «fase della vita in cui vengono acquisite gran parte delle abitudini alimentari». Incoraggiano quindi gli Stati membri a riconoscere che l´educazione in materia di alimentazione e salute fin dalla più giovane età «è fondamentale ai fini della prevenzione del sovrappeso e dell´obesità». In tale ambito, sottolineano l’importante ruolo che possono svolgere i professionisti del settore sanitario e la scuola. Ritengono infatti essenziale che l´ambiente scolastico, e soprattutto le mense scolastiche, sensibilizzino i ragazzi all´educazione alimentare, promuovano l´esercizio regolare di un´attività fisica e uno stile di vita sano. Chiedono poi agli Stati membri di stanziare fondi sufficienti per la ristorazione nelle scuole, in modo da consentire alle mense scolastiche di servire pasti appena cucinati, preferibilmente con prodotti biologici o provenienti da colture regionali, e promuovere abitudini alimentari sane fin dai primi anni di vita. Ma non solo, gli Stati membri sono anche incoraggiati a garantire che i bambini dispongano di strutture adeguate per esercitare attività sportive e fisiche a scuola. D’altra parte, la relazione sottolinea che le campagne d´informazione «non sono lo strumento migliore per raggiungere i gruppi socioeconomici svantaggiati». I deputati ritengono infatti che gli interventi debbano essere adattati alle esigenze locali e che sia necessario stabilire contatti diretti e una stretta cooperazione, a livello locale, tra scuole, asili nido e tutti i medici di base, pediatri e servizi sanitari. Norme più restrittive in materia di pubblicità La relazione condanna la frequenza e l´intensità delle campagne televisive pubblicitarie e promozionali per alimenti destinati esclusivamente ai bambini e sottolinea che tali pratiche commerciali «non favoriscono abitudini alimentari sane e andrebbero quindi regolamentate a livello comunitario modificando la direttiva Televisione senza frontiere». Più in particolare, i deputati chiedono l´introduzione di controlli in tutta la Comunità intesi a limitare la pubblicità televisiva di alimenti con un elevato tenore di grassi, zuccheri e sale destinati ai bambini, nelle fasce orarie in cui molti di loro guardano la televisione. Nell’ambito della Piattaforma, inoltre, invitano la Commissione a definire, impegni volontari o autoregolatori che pongano fine alla pubblicità di questi alimenti ma, «qualora tale autoregolazione non apporti cambiamenti», dovrebbe presentare proposte legislative. Ciò vale anche per le nuove forme di pubblicità destinata ai bambini, come l´invio di messaggi a telefoni cellulari, giochi on-line e sponsorizzazione su terreni da gioco. A termine, i deputati auspicano che si giunga a un "gentleman agreement" fra la Commissione e le industrie dei media europei che preveda, per i prodotti destinati ai bambini, un´informazione obbligatoria nei diversi mezzi mediatici (televisione, cinema, Internet e videogiochi) consistente in messaggi sanitari e ludici volti a sensibilizzare i giovani europei all´importanza della pratica sportiva e al consumo di frutta e verdura per mantenersi in salute. Migliorare i prodotti e le etichette I deputati ritengono che l´applicazione del regolamento relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari - che permetterà al consumatore di disporre di informazioni affidabili, veritiere e coerenti sulle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari - dovrebbe avvenire in modo tale da stimolare l´industria alimentare a rinnovare e a migliorare i propri prodotti. La direttiva sull´etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari deve invece essere urgentemente rivista per includervi, come minimo, la richiesta di indicare la presenza e la quantità di sostanze nutritive e la natura dei grassi. La relazione, inoltre, invita la Commissione a elaborare e introdurre un sistema comunitario di etichettatura di indicazioni nutrizionali sulla parte anteriore della confezione, rilevando che un messaggio coerente ai consumatori richiede un certo grado di armonizzazione in questo ambito e che tali messaggi devono avere una base scientifica. Convinti che la riformulazione dei prodotti sia un valido strumento per ridurre il consumo di grassi, di zuccheri e di sale nella nostra dieta e compiacendosi delle iniziative intraprese in tal senso da un certo numero di industrie e rivenditori, i deputati invitano inoltre la Commissione, gli Stati membri, i produttori, i rivenditori e i ristoratori ad intensificare gli sforzi volti a ridurre tali sostanze negli alimenti. Rilanciare il consumo di frutta e verdura Dicendosi fortemente preoccupati per la diminuzione del consumo di frutta e verdura in Europa, i deputati invitano la Commissione a proporre un quadro politico e regolamentare che metta a disposizione le migliori fonti di sostanze nutritive e altri componenti alimentari benefici e consenta ai consumatori europei di raggiungere e mantenere un´alimentazione ottimale. Di fronte al calo del tenore nutritivo di frutta e verdura prodotte in Europa, inoltre, chiedono alla Commissione e al Consiglio di adottare le misure necessarie, nell´ambito della revisione della politica agricola comunitaria nel 2008, in modo da considerare il valore nutritivo degli alimenti un criterio importante. In quella sede, occorrerà poi migliorare la qualità della produzione alimentare e fornire incentivi ad una sana alimentazione nel quadro delle politiche di sviluppo rurale. Auspicando poi una maggiore coerenza tra la politica agricola comune e le politiche sanitarie avviate dall´Ue, i deputati chiedono alla Commissione di controllare rigorosamente che le sovvenzioni europee concesse ad alcuni settori industriali «non servano in alcun caso a finanziare campagne promozionali che presentino in una luce favorevole prodotti altamente calorici». Considerano inoltre «indispensabile» una riforma dell´Organizzazione comune dei mercati dei prodotti ortofrutticoli che preveda, tra l´altro, «obiettivi di rilancio del consumo di questo tipo di alimenti ad elevato valore dietetico». D’altra parte, si dicono convinti che una politica di incentivi - riduzione dei prezzi, alleggerimento fiscale e altri tipi di sovvenzioni - sia preferibile ad un sistema di tassazione maggiorata dei prodotti calorici ("fat tax") che, in ultima analisi, «penalizzerebbe le famiglie europee a più basso reddito». Integrare l´alimentazione e l´attività fisica nelle altre politiche comunitarie Considerando essenziale che la promozione di un´alimentazione sana e dell´attività fisica costituisca una priorità politica anche nell’ambito della politica agricola, dei trasporti, dell’occupazione, della ricerca, dell’istruzione e dello sport, la relazione invita la Commissione ad effettuare valutazioni d´impatto delle relative politiche proposte onde determinarne l´incidenza sulla salute pubblica e gli obiettivi nutrizionali. I deputati, inoltre, ritengono essenziale rendere permanenti le dotazioni di bilancio del Programma di azione comunitaria nel settore della sanità pubblica e suggeriscono di utilizzare i fondi strutturali anche per investimenti in infrastrutture che favoriscano l´attività fisica, i trasporti sicuri e i giochi all´aria aperta. Chiedono poi che, nell´ambito del settimo Programma quadro di Ricerca e sviluppo, la lotta contro l’obesità continui non solo a beneficiare della cooperazione transnazionale tra ricercatori nel settore tematico dell´alimentazione, dell´agricoltura e della biotecnologia, ma possa anche essere oggetto di una ricerca comune a più discipline. . |
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UN ALTRO ANNO POSITIVO PER IL SETTORE BIOTECH |
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Schaffhausen (Svizzera) 30 gennaio 2007 - Nel 2006 il prezzo dell’azione Bb Biotech ha messo a segno un progresso del 19% (in Chf, incluso il pagamento del dividendo di Chf 1. 80), mentre il valore intrinseco (Nav) è cresciuto del 16% (in Chf). Si tratta quindi del quarto anno consecutivo in cui Bb Biotech consegue una performance a doppia cifra, perfettamente in linea con l’ obiettivo di crescita di lungo periodo pari al 10-15% annuo. Il principale contributo al risultato del 2006 è stato apportato dalla notevole performance delle partecipazioni strategiche che hanno ampiamente compensato l’effetto valutario negativo dell’Usd. Nel 2006, il valore intrinseco di Bb Biotech ha espresso una sovraperformance del 25% rispetto al Nasdaq Biotech Index, riconfermando la capacità della società di fare nettamente meglio del mercato. Dalla sua fondazione nel 1993, l´azione Bb Biotech ha conseguito una crescita annua dell´11. 8% in Chf, mentre il valore intrinseco è aumentato del 14. 3% annuo in Usd. Le aziende presenti in portafoglio hanno nuovamente espresso solidi risultati operativi, sia in termini di successi commerciali che di sviluppi della pipeline. La posizione strategica, Actelion, ha ottenuto eccezionali tassi di crescita grazie al suo prodotto di punta Tracleer, che ha fatto registrare un incremento di fatturato di oltre il 40%. L’azienda ha inoltre pubblicato dati clinici positivi per l’impiego precoce di Tracleer nei pazienti affetti da ipertensione polmonare arteriosa, con probabili conseguenze positive per i futuri volumi di fatturato del farmaco. Nel dicembre 2006, Actelion ha pubblicato risultati iniziali di efficacia e di sicurezza relativi a uno dei suoi principali prodotti in pipeline, Actelion-1; il farmaco si trova già in fase avanzata di sviluppo clinico e potrebbe affermarsi come un importante prodotto per il trattamento di una vasta gamma di patologie cardiovascolari. Nell’estate 2006, Actelion ha sottoscritto un importante accordo con Roche per lo sviluppo di un altro prodotto incluso nella sua pipeline, la molecola S1p1, a dimostrazione delle capacità e del successo dell’azienda nello sviluppo di nuovi farmaci. La seconda maggiore posizione, Celgene, ha lanciato con successo il suo prodotto di punta Revlimid, specifico per numerose indicazioni ematologiche, mentre il prodotto già affermato Thalomid ha mantenuto una solida posizione sul mercato. Bb Biotech prevede che Revlimid si affermerà come il farmaco d’elezione per numerose terapie anticancro. Biogenidec ed Elan Pharmaceuticals hanno ottenuto in Europa l’approvazione per il loro farmaco Tysabri, specifico per il trattamento della sclerosi multipla, e hanno ricevuto nuovamente l’autorizzazione per la commercializzazione del farmaco negli Usa per la stessa indicazione dopo il sorprendente ritiro dal mercato nel febbraio 2005. Bb Biotech ha incrementato la posizione in Vertex Pharmaceuticals, poiché ritiene che il farmaco Vx950 si affermerà come una terapia d’elezione per il trattamento dell’epatite C. La partecipazione di lungo termine The Medicines Company ha espresso una performance molto soddisfacente in virtù della forte crescita dei ricavi del suo prodotto di punta Angiomax, nonché grazie alla possibilità di un’estensione del brevetto che copre il prodotto. Sul lato delle notizie meno positive, Affymetrix ha archiviato un anno difficile, soprattutto a seguito dei problemi riscontrati con il lancio di una nuova generazione di Dna array, consentendo alla concorrenza di sottrarle importanti quote di mercato. Nel corso del 2006 Bb Biotech ha investito in numerose nuove partecipazioni, fra cui Zymogenetics, Roche Holding Gs, Basilea Pharmaceutica, Arena Pharmaceuticals e Affymax, chiudendo invece le posizioni in Sepracor, Osi Pharmaceuticals, Theravance e Auxilium Pharmaceuticals. Nel 2006 lo sconto dell’azione (ovvero la differenza tra corso azionario e il valore intrinseco) si è ridotto ulteriormente all’8. 9% (in Chf) a fine anno. A questo andamento positivo hanno contribuito il programma di buyback azionario e l’annullamento di 1. 8 milioni di azioni. Bb Biotech riconferma il suo impegno volto alla chiusura di tale divario. Conformemente al modello di dividendo introdotto nel 2004, il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea Generale il pagamento di un dividendo di Chf 2. 00 per azione. A seguito della forte crescita dei ricavi e degli utili delle aziende biotecnologiche, i parametri di valutazione come il Peg ratio (rapporto prezzo/utili normalizzato per il tasso di crescita) sono scesi a livelli molto interessanti, sia in termini storici che nel raffronto con altri settori. In combinazione con il continuo flusso di nuovi prodotti proveniente dalla pipeline delle aziende biotech, Bb Biotech è estremamente fiduciosa circa le prospettive per il prossimo anno. Composizione del portafoglio di Bb Biotech al 31 dicembre 2006: Partecipazioni Principali: Actelion 22. 1%; Celgene 18. 0%; Gilead 9. 0%; Genentech 8. 7%; Biogen Idec 7. 4%. Partecipazioni Minori: Roche Holding Gs 6. 6%; Vertex Pharmaceuticals 5. 6%; Amgen 4. 1%; The Medicines Company 3. 6%; Genzyme 3. 4%; Affymetrix 2. 2%; Elan 2. 0%; Basilea Pharmaceutica 1. 7%; Zymogenetics 1. 6%; Bioxell 1. 0%; Arena Pharmaceuticals 0. 6%; Keryx Biopharmaceuticals 0. 6%; Rigel Pharmaceuticals 0. 6%; Anadys Pharmaceuticals 0. 5%; Incyte 0. 4%; Epigenomics 0. 2%; Affymax 0. 2%; Roche Gs put options (short) <(0. 1%). Titoli Chf 2 540 milioni: Azioni proprie 9. 1%; Liquidità (netta) Chf (161. 1) milioni; Altri impegni Chf (125. 9) milioni. . |
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ACCESSO ALLE FACOLTÀ DI MEDICINA IN AUSTRIA: PROCEDURA E ISCRIZIONI |
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Bolzano, 30 gennaio 2007 - Anche quest´anno gli studenti che intendono accedere ai corsi di medicina e odontoiatria delle università in Austria (Innsbruck, Graz e Vienna) devono superare un test attitudinale, che si svolgerà in luglio. Le iscrizioni si aprono già a febbraio. In base alla sentenza della Corte di Giustizia europea del luglio 2005, con la quale l’accesso alle università austriache è stato giudicato come contrario al diritto europeo e visto il nuovo conseguente ordinamento che ha portato ad un eccessivo numero di studenti, le università di Medicina di Innsbruck e Vienna hanno deliberato di regolamentare l’accesso ai corsi di Medicina e di Odontoiatria anche per l’anno accademico 2007/2008 mettendo a disposizione un determinato numero di posti, ai quali gli interessati accedono tramite un test attitudinale (Ems), comune ad entrambi le università. La procedura di pre-iscrizione obbligatoria si svolge in due fasi: la pre-iscrizione online (dal 1° al 23 febbraio) e la convocazione per presentarsi di persona allo sportello (nell´arco di tempo fra il 12 e il 20 marzo prossimi). Il test attitudinale avrà luogo il 6 luglio 2007 sia a Innsbruck che a Vienna. Ulteriori informazioni sono reperibili all’indirizzo Internet www. Eignungstest-medizin. At L´accesso allo studio presso la "Medizinische Universität Graz" avviene invece attraverso la partecipazione ad un test che verifica le conoscenze basilari nelle materie di biologia, chimica, fisica e matematica. La procedura d´ammissione si svolge prima dell´immatricolazione e prevede la pre-iscrizione online (dal 1° al 23 febbraio), la presentazione di persona della documentazione richiesta (a breve verranno fornite informazioni sulle date), mentre il test d´ammissione avrà luogo il 6 luglio 2007. Ulteriori informazioni sulla procedura d´ammissione e i termini di presentazione della domanda di pre-iscrizione sono reperibili all’indirizzo Internet: www. Meduni-graz. At/stpa/auswahlverfahren. Html I posti messi a disposizione dalle tre Università saranno poi assegnati, in base alle graduatorie, per il 75% a cittadini austriaci e ai cittadini parificati (ad esempio agli studenti altoatesini che hanno frequentato e concluso una scuola superiore in Alto Adige con lingua d´insegnamento tedesca o ladina), per il 20% ai cittadini dell´Unione Europea e per il 5% ai cittadini extracomunitari. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Informazione Universitaria Alto Adige (0471/41 2956/3307/3306/3301) o il sito www. Provincia. Bz. It/diritto-allo-studio . |
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DARE VOCE AL DISAGIO DEL BAMBINO CON DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ: FINALMENTE IN DIRITTURA D’ARRIVO IL REGISTRO NAZIONALE ADHD |
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Roma, 30 gennaio 2007. “Guardiamo con grande fiducia l’attuazione del programma del Registro Nazionale Adhd per fine febbraio promessa ieri da Nello Martini, direttore generale dell’Agenzia del Farmaco, perché è uno strumento di tutela fondamentale sia da possibili rischi di errata diagnosi sia dal rischio di un eventuale abuso” – afferma Patrizia Stacconi, presidente dell’Associazione Italiana Famiglie Adhd, che ha partecipato a Roma al Convegno promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Istituto Mario Negri di Milano sul tema “Bambini e psicofarmaci”. “La parola iperattività evoca l’immagine di bambini vivaci, contenti, pieni di vita e ricorda un periodo della vita, quello dell’infanzia, generalmente bello e spensierato. In realtà questo disturbo provoca una grande sofferenza nel bambino a causa dell’emarginazione a cui viene sottoposto fin da piccolo, sensi di colpa, bassa autostima, poche relazioni sociali e amicali, abbandono scolastico” – afferma Patrizia Stacconi, presidente di Aifa onlus. “Questo disturbo ha un effetto pervasivo su tutte le principali attività e impatta negativamente su ogni aspetto della vita, provocando sofferenza anche nella famiglia, che assiste impotente a questo fenomeno”. I genitori temono una diagnosi parziale o totalmente errata e conseguentemente l´utilizzo di uno psicofarmaco non idoneo o i suoi effetti collaterali; per questo viene fortemente auspicata la messa in atto del programma del Registro per L’adhd, uno strumento di tutela unico al mondo. Aifa auspica che la stessa procedura, sia per la diagnosi multimodale che per la somministrazione del farmaco in ambiente controllato, sia estesa a tutti gli altri disturbi neuropsichiatrici diagnosticabili in età evolutiva. Una situazione di estrema cautela e di rigore, per la massima sicurezza del bambino. Il farmaco è un “mezzo”: il problema sta nel corretto, saggio e responsabile uso del “mezzo”, non nel “mezzo” stesso. Numerosi genitori di bambini con Adhd sono concordi nell’affermare di aver avuto un rifiuto istintivo iniziale verso l’approccio farmacologico; dopo anni di terapie rivelatesi inefficaci, in alcuni casi hanno visto invece “rinascere” i propri figli grazie a questa risorsa, che spesso si è rivelata decisiva, e in alcuni casi fondamentale per la loro vita. E’ opportuno sottolineare che l´eventuale scelta farmacologica viene effettuata esclusivamente dal neuropsichiatria infantile sulla base della sua pratica clinica e di accurati protocolli diagnostici validati in tutto il mondo scientifico e sempre inserita nell´ambito di una terapia multimodale, che vede accanto alla terapia farmacologica quella comportamentale, il parent-training per i genitori e il coinvolgimento degli insegnanti. L’aifa è un Gruppo di mutuo-aiuto costituito soprattutto da genitori nato nell’ottobre 2002 per dare sostegno alle famiglie con bambini, ragazzi o adulti affetti da Adhd o Add (Adhd= Attention Deficit Hyperactivity Disorder, deficit di attenzione con o senza iperattività). Attualmente quasi in ogni regione sono presenti una o più coppie di genitori referenti dell’associazione che forniscono sostegno morale, consigli pratici e indicazioni sui Centri o i professionisti più vicini in grado di fare una diagnosi. . |
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I PICCOLI PAESI EUROPEI CONDIVIDERANNO LE INFRASTRUTTURE DELLA GRIGLIA SCIENTIFICA |
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Bruxelles, 30 gennaio 2007 - Dodici dei più piccoli paesi europei hanno firmato un protocollo d´intesa per lo sviluppo comune di un´infrastruttura di griglia scientifica interoperabile. L´accordo, denominato Sirene (Sharing Infrastructure and Resources iN Europe), è stato siglato il 22 gennaio a Bruxelles dai rappresentanti delle griglie nazionali di Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi bassi, Svezia e Svizzera. L´obiettivo è incoraggiare e rendere più agevole la collaborazione scientifica, consentendo ai piccoli paesi europei di conferire maggior peso al panorama scientifico europeo. I firmatari del protocollo hanno deciso di unire l´insieme delle risorse necessarie per istituire un´infrastruttura di rete comune e vantaggiosa in termini di costi, al servizio della scienza. Tra le risorse che potrebbero essere condivise figurano: competenze e know-how; computer, dispositivi di stoccaggio di dati e strumenti quali telescopi e satelliti; banche dati, archivi e biblioteche; infrastrutture per il collegamento in rete; middleware quali servizi, agenti e portali e software e norme. Il primo progetto Sirene interesserà la ricerca su un sistema automatizzato di scambio di potere di calcolo e capacità di memoria e un nuovo accesso alle griglie di più agevole utilizzo. Http://www. Eugrid. Eu/ . |
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INAUGURAZIONE AUTOEMOTECA CRI DI L´AQUILA |
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L´aquila, 30 gennaio 2007 - La Croce Rossa Comitato Provinciale di L´aquila ha inaugurato la prima autoemoteca d´Abruzzo, automezzo itinerente destinato alla raccolta del sangue in tutto il centro Italia, a disposizione di tutte le Unità Sanitarie abruzzesi. Era presente all´inaugurazione il presidente della Regione Ottaviano Del Turco. ´Non c´è niente di più eloquente, ha affermato Del Turco, di una cosa di tale importanza come la realizzazione di questo mezzo indispensabile alle necessità della gente. La politica è uno strumento che, se ben applicato, realizza le speranze delle persone, ma, è nobile quando è capace di parlare ai bisogni della gente comune´. Il mezzo è dotato di un piccolo ambulatorio per le analisi, di due poltrone e di un punto ristoro per il donatore. Alla cerimonia è seguita la premiazione, tenuta dalla presidente regionale Cri Maria Teresa Letta e dal presidente della Regione, degli iscritti alla Cri che, nel corso degli anni,hanno cumulato da un minimo di 10 ad un massimo di 40 donazioni. L´autoemoteca è andata a potenziare il Centro Raccolta Sangue della Croce Rossa aquilana ove nel 2006, sono state registrate oltre 6. 000 donazioni: ´Il Comitato Cri di l´Aquila, ha affermato il presidente del comitato provinciale di L´aquila Luigi Sigismondi, con le sedi di Rocca di Mezzo, Castel Del Monte e S. Demetrio, è il piu grande per numero di iscritti: oltre 650 e il più vasto in Abruzzo. Basta questo a far capire l´utilità dell´autoemoteca che raggiungerà tutti i centri abruzzesi e non solo´. Per il Centro Raccolta Sangue di L´aquila ´è divenuto di valenza nazionale, ha affermato la presidente regionale, l´unico rimasto aperto in Italia dopo che, con la legge nazionale, gli altri hanno chiuso´. L´ispettrice nazionale dei Donatori di Sangue Vittoria Torresi ha testimoniato ´i consensi dei donatori delle altre regioni italiane. Si tratta sicuramente di uno stimolo, l´automezzo farà capire l´importanza del donare sangue´. Era presente, tra gli altri, la presidente della Provincia di L´aquila, Stefania Pezzopane che ha sottolineato: ´rugby e donazione del sangue sono due tradizioni che caratterizzano gli aquilani da sempre´. ´Siamo 4000 donatori e lavoriamo in sinergia con la Cri´, ha detto Giustino Masciocco, delegato a rappresentare i Vas del capoluogo. . |
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LA GIUNTA MARCHIGIANA APPROVA LA DELIBERA DEI DIRETTORI SANITARI - COMPETENZA E PROFESSIONALITA´ PER UN LIVELLO ORGANIZZATIVO IN LINEA CON LE INDICAZIONI DEL DIRETTORE DELL´ASUR, GLI INDIRIZZI DELLA GIUNTA REGIONALE, GLI OBIETTIVI DI BILANCIO. |
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Ancona, 30 gennaio 2007 - La giunta regionale ´ dopo la presentazione dell´assessore Almerino Mezzolani sulle linee guida che ispirano il Piano Sanitario Regionale e l´approvazione di altri atti (seguono comunicati) ´ ha esaminato la delibera per la nomina dei 13 direttori di zona e dei direttori di Salesi e Lancisi. L´assessore Mezzolani ha ribadito che la scelta e` stata ispirata dal principio dell´alta professionalita`, che gia` in precedenza ha portato all´individuazione dei vertici apicali della Sanita`. I criteri che hanno guidato l´esecutivo nell´individuazione dei direttori tengono dunque conto di professionalita`, competenza e premialita`. E´ stato fermamente ribadito che l´assetto organizzativo delle zone deve saper operare in linea con le indicazioni del direttore dell´Asur regionale e gli indirizzi di programmazione dell´esecutivo, che riguardano la costruzione di una attendibile base informativa, l´organizzazione in rete dei servizi, la qualificazione delle strutture sanitarie, la valorizzazione dell´integrazione socio-sanitaria sul territorio; ultima, ma non certo meno importante, il rispetto degli obiettivi di budget. Questo mandato, per la prima volta, sara` descritto nei contratti che il Presidente firmera` con ciascun direttore. Il percorso che e` stato scelto, si e` detto, ´incrementa la qualita` del livello dirigenziale del sistema socio-sanitario, per metterlo in grado di affrontare la sfida di migliorare ulteriormente la qualita` del sistema sociosanitario. ´ . |
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GRUPPO FIERA MILANO ENTRO FEBBRAIO IL PIANO INDUSTRIALE 2007-2009 |
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Milano, 30 gennaio 2007 - A seguito dello spostamento della data di chiusura dell’esercizio sociale dal 30 giugno al 31 dicembre, deliberato dall’Assemblea dei soci lo scorso 10 gennaio, il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano Spa, riunitosi ieri, ha esaminato i lineamenti del piano 2007 – 2009 del Gruppo. Il documento preliminare evidenzia due criticità fondamentali che in assenza di interventi efficaci e tempestivi rischiano di trasformarsi in debolezze strutturali: - la situazione di mercato del periodo fa sì che la macchina logistica ed organizzativa, dimensionata per ospitare grandi eventi fieristici, sia in misura significativa mediamente sotto-utilizzata; - il lancio di nuove manifestazioni fieristiche e la necessità di incrementare l’internazionalità delle attività stanno assorbendo maggiori risorse del previsto. Peraltro, il contesto competitivo in cui opera il Gruppo attraversa oggi una fase di profonda trasformazione, da un lato per effetto del sempre più accentuato processo di globalizzazione, dall’altro in conseguenza dell’uso sempre più sofisticato che gli utenti fanno dello strumento “fiera”. Tenendo conto di tale contesto, il management si è impegnato nei confronti del Consiglio di Amministrazione a completare entro il mese di febbraio un piano industriale che, partendo dalla valorizzazione degli attuali asset del Gruppo, ne riconfiguri il posizionamento competitivo e ne ridefinisca la struttura dei costi. A valle dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, il piano sarà presentato al mercato finanziario. Il management è assolutamente fiducioso che il piano in corso di definizione consentirà al Gruppo Fiera Milano di tornare fin dal 2008 a livelli di profittabilità e di performance che daranno ampie soddisfazioni agli azionisti ed agli stakeholders. . |
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TECHNOLOGY EXHIBITIONS WEEK: TORNA A MAGGIO 2008 IL GRANDE APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE CON LA TECNOLOGIA E L’INNOVAZIONE LE 5 MANIFESTAZIONI SI SVOLGERANNO NUOVAMENTE IN CONTEMPORANEA A FIERAMILANO-RHO |
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Milano, 30 gennaio 2007 - Forte del recente successo dell’edizione 2006 e della congiuntura economica particolarmente favorevole, Technology Exhibitions Week si prepara già ad affrontare il 2008. Sono state infatti definite le date della prossima edizione che si svolgerà da martedì 27 a venerdì 30 maggio 2008 e che manterrà la collocazione nell’avveniristico quartiere espositivo di Fieramilano – Rho. Confermata la formula di 5 fiere in un unico momento, rivelatasi una scelta strategica vincente per aver creato una piattaforma unica in Italia sotto il profilo dell’ottimizzazione dei tempi di visita e degli investimenti e per aver offerto in un’unica occasione un panorama merceologico completo e altamente innovativo delle tecnologie per l’industria. In mostra ci saranno quindi Bias, Biennale Internazionale dell’Automazione, Strumentazione, Microelettronica e Ict per l’Industria; Fluidtrans Compomac, Biennale Internazionale della Fluidotecnica, Trasmissioni di Potenza e Movimento, Comandi, Controlli, Progettazione; Mechanical Power Transmission & Motion Control, Biennale dei Sistemi di Controllo del Movimento, Tecniche di Azionamento e Trasmissioni Meccaniche; Bias Manuf@cturing Solutions, Biennale delle Soluzioni Globali di Information Technology per l’Industria; Bi. Man, Biennale della Manutenzione Industriale. I dati di chiusura dell’edizione 2006 testimoniano infatti la straordinaria riuscita della manifestazione, vetrina tecnologica d’eccellenza nel panorama fieristico specializzato nazionale e mondiale: oltre 2. 000 le imprese presenti; oltre 65. 000 le presenze di operatori, tra manager, progettisti e tecnici di tutti i settori di applicazione e produttivi, con una forte presenza internazionale, superiore al 25%. Buono anche l’afflusso giornalistico: gli accreditati sono stati 128, con una folta rappresentanza di stampa estera. Nello stabilire le nuove date, i promotori e gli organizzatori si sono mostrati particolarmente sensibili e attenti alle esigenze delle aziende, delle associazioni e delle categorie imprenditoriali interessate, come dichiara il segretario generale della Technology Exhibitions Week Aldo Tagliabue: “Abbiamo scelto di spostare la manifestazione a fine maggio per rispondere meglio alle richieste di gran parte del mercato e degli operatori, che ritiene si tratti di un periodo particolarmente favorevole a sviluppare nuove opportunità di business. Inoltre il mese di maggio si è rivelato il periodo migliore all’interno di un nuovo riassetto del calendario fieristico internazionale. Manterremo invece gli stessi padiglioni dell’edizione precedente a garanzia di un layout razionale ed efficace degli spazi espositivi, con evidenti vantaggi economici per gli espositori che hanno appositamente realizzato degli stand per l’edizione 2006”. L’edizione 2008 si svolgerà in concomitanza con Xylexpo, biennale mondiale delle tecnologie del legno, che rappresenta uno dei principali settori di applicazione delle soluzioni in mostra alla Technology Exhibitions Week. Questa scelta rafforzerà la sinergia delle manifestazioni, favorirà ulteriormente l’afflusso di visitatori professionali provenienti da tutto il mondo e consoliderà ancora di più la leadership della rassegna livello nazionale e internazionale. . |
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CESENA “CAPITALE” DELLE ENERGIE RINNOVABILI “AGRO FER”, SALONE DELLE AGROENERGIE, RISPARMIO ENERGETICO, BIOEDILIZIA, SI TERRÀ A CESENA IL 29 E 30 MARZO 2007 - L’UNICA MANIFESTAZIONE RIVOLTA AL SETTORE AGRICOLO |
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Cessena, 30 gennaio 2007 - Agro Fer vuole “costruire” un momento espositivo sul tema delle energie rinnovabili. «E’ l’unico appuntamento in Italia rivolto al settore agricolo -ha sottolineato Domenico Scarpellini, Presidente di Cesena Fiera, presentando la rassegna a Cesena, lunedì 29 gennaio- e vorremmo fare il punto sulla situazione in Italia, con l’obbiettivo di diffondere la cultura delle energie rinnovabili, sensibilizzare operatori e cittadini, conoscere tecnologie e opportunità». La seconda edizione di “Agrofer - Salone delle Agroenergie, Risparmio energetico, Bioedilizia” organizzata da Cesena Fiera e Centrale-osservatorio Agroambientale si terrà nei padiglioni espositivi e nel Centro Congressi di Pievesestina di Cesena, giovedì 29 e venerdì 30 marzo 2007. La questione energetica rappresenta sempre di più un elemento strategico delle politiche ambientali e di quelle economiche. La necessità di produrre energie da fonti rinnovabili per «sostituire quelle fossili in maniera compatibile con l’ambiente ed allo stesso tempo dare reddito all’agricoltore, sono gli elementi che ci hanno portato a fare di Agro Fer la vetrina del percorso che porta a costruire un territorio in cui esista un rapporto con la filiera. Non solo, ma dove, oltre a produrre agroenergie, si possa risparmiare con bioedilizia –ha detto nel suo intervento Gianluca Bagnara, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Forlì-cesena- e la vera sfida è nella cogenerazione di calore e nella produzione di elettricità. Ad esempio, perché, gli allevamenti zootecnici della nostra zona, invece di depurare (con forti spese) non convertono i liquami in fonte di energia per il riscaldamento ed altro. Oppure aggregando piccole aziende agricole si può superare l’ostacolo delle scarse dimensioni delle singole imprese che sono sul territorio». E’ una questione deve essere affrontata in quanto c’è l’esigenza di colmare un divario: a livello mondiale la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili è al 13,3 %, mentre in Italia rappresenta poco più del 7% del consumo. E questo 7% è formato da idroelettrico e geotermia, che coprono il 65% del totale, biomasse e rifiuti appena il 30,5 %, mentre è quasi irrilevante l’apporto di eolico e solare (2,7%). La stessa Finanziaria recepisce la diffusione delle energie da fonti rinnovabili. Pertanto il settore agricolo può diventare un importante protagonista nel campo delle energie rinnovabili attraverso colture dedicate, biomasse agroforestali, residui zootecnici e agroindustriali, fonti solari o eoliche che potranno produrre elettricità, calore, biocombustibili. Agrofer, rappresenta una iniziativa innovativa per il territorio emiliano-romagnolo, inserita nel “distretto rurale per le agroenergie” della Provincia di Forlì-cesena e nei programmi delle province romagnole. Propone diverse novità agli operatori del settore agricolo e ambientale, ai tecnici e ai funzionari delle Pubbliche Amministrazioni, nonché a tutti i cittadini sensibili ai temi dello sviluppo sostenibile e del risparmio energetico. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con C. R. P. V, Centuria-rit, Agess, C. I. S. E, Enea- Erg Laboratorio Energia, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Cna Econaturale, rappresenta un momento di informazione, promozione e divulgazione sulle energie rinnovabili, di confronto tra i soggetti coinvolti nelle nuove filiere. «Dopo la prima edizione dello scorso anno rivolto soprattutto al mondo agricolo –ha spiegato Tiziana Nasolini dell’Osservatorio Agroambientale di Cesena- estendiamo il discorso espositivo anche a tutta una serie di settori e comparti, dalle applicazioni alla componentistica, mentre la convegnistica punterà su incontri e workshop riconducibili ai due grandi temi delle Agroenergie e del Risparmio energetico e Bioedilizia». Gli incontri a carattere tematico avranno un approccio operativo e una breve durata in modo da favorire l’incontro con le realtà espositive dei diversi settori. Si inizia giovedì 29 marzo, alle ore 9. 30 in Sala Europa con il Convegno “Politiche di programmazione e sviluppo per le rinnovabili in Italia”, si prosegue alle ore 14. 30, sempre in sala Europa, con il workshop “Fer – Esperienze significative di filiere agroenergetiche. Case history a livello nazionale ed europeo”, altro workshop in Sala Verde, alle ore 15. 30 “Il risparmio energetico: un obiettivo prioritario per la sostenibilità ambientale”. La prima giornata si chiude in Sala Verde dove dalle 17 si terrà il seminario “Soluzioni costruttive, tecnologie e materiali per il risparmio energetico”, Venerdì 30 marzo alle 9. 30 in sala Europa c’è il Convegno “Biomasse agricole e forestali: studi territoriali”, alle ore 10 in Sala Verde inizierà il workshop “Il risparmio energetico: agevolazioni finanziarie e incentivi”. Alle ore 12 in Sala Europa si terrà il workshop “Biomasse e fotovoltaico: iter autorizzativi per piccole centrali a dimensione aziendale”, che alle ore 15 lascerà la sala al seminario “Accettabilità sociale degli impianti energetici”, mentre alle 15. 30 in Sala Verde inizierà il seminario “Energie rinnovabili e scuola: educazione e informazione”. . |
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FIERE - LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONFERMA LA DISPONIBILITA´ A CONCORDARE CON GLI ENTI LOCALI LA PARTECIPAZIONE ALLE SOCIETA´ FIERISTICHE. |
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Bologna, 30 gennaio 2007 - Il presidente dell´Emilia-romagna, Vasco Errani, ha inviato una lettera al sindaco di Bologna Sergio Cofferati e alla presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, per "esprimere l´interesse della Regione ad esaminare sin da subito con Comune e Provincia le tematiche che riguardano Bolognafiere, riproposte all´attenzione in questi giorni anche in riferimento all´assetto societario e alla discussione programmatica tra i soci". Nella lettera, il presidente Errani conferma i propositi già espressi dalla Regione, di esaminare la possibilità di partecipazione societaria regionale alle società fieristiche, ed esprime quindi a Cofferati e Draghetti "la disponibilità ad esaminare sin da subito con Comune e Provincia di Bologna l´eventualità prospettata di una partecipazione della Regione nel quadro di quelle degli Enti locali, alla compagine societaria di Bolognafiere, (. ) per contribuire a promuovere le migliori prospettive di sviluppo, anche in relazione con le altre società fieristiche regionali". Il presidente Errani ha indirizzato contemporaneamente una proposta analoga anche al sindaco e al presidente della Provincia di Rimini, soci di Rimini Fiera, e al sindaco e al presidente della Provincia di Parma, soci di Fiera di Parma. "L´obiettivo della Regione - afferma poi una dichiarazione del presidente Errani e dell´assessore alle Attività produttive della Regione, Duccio Campagnoli - è innanzitutto quello di vedere ulteriormente riconosciuto e valorizzato, anche sul piano nazionale, il ruolo che Bolognafiere, Rimini Fiera e Fiera di Parma hanno acquisito, mostrando di saper crescere ancora, in questi ultimi anni, anche a seguito della Legge regionale che ha trasformato gli enti fieristici in Spa, come grandi imprese fieristiche del Paese. La Regione ha anche più volte sottolineato che deve essere promosso e valorizzato il profilo complessivo di un sistema fieristico regionale, che nel suo insieme è con Milano la seconda grande piattaforma fieristica italiana". "La Legge regionale dell´Emilia-romagna - prosegue la dichiarazione di Errani e Campagnoli - è stata la prima in Italia a realizzare la trasformazione degli enti fieristici in Spa e ha previsto anche l´obiettivo, poi avviato, di apertura all´ingresso di nuovi soci innanzitutto privati. Questa prospettiva va perseguita per costruire ulteriori collaborazioni, specie con gli operatori dei settori nei quali le attività fieristiche in Emilia-romagna sono specializzate come centri di eccellenza internazionali. La proposta di concordare con gli Enti locali la partecipazione della Regione alle società fieristiche, non persegue quindi l´obiettivo di allargare la presenza pubblica ma quello, sancito nella Legge regionale del 2000, di ricercare le migliori soluzioni per determinare quelle iniziative comuni, cooperazione ed integrazione delle società fieristiche dell´Emilia-romagna che mostrino di poter dare vantaggi e competitività ulteriore". "Ci proponiamo quindi - conclude la dichiarazione - innanzitutto incontri con gli Enti locali per definire un percorso di confronto comune". . |
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DAL 28 AL 31 MARZO EUROP.A. 2007, LUOGO DI INCONTRO TRA AMMINISTRAZIONI ED IMPRESE PER IMPLEMENTARE SOLUZIONI INNOVATIVE AL SERVIZIO DEL CITTADINO |
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Rimini, 30 gennaio 2007 - Da mercoledì 28 a sabato 31 marzo 2007 si svolgerà presso la Fiera di Rimini, il quartiere fieristico tra i più moderni e all´avanguardia in Europa, la 7° edizione di Europ. A. , l’appuntamento nazionale in cui la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale si incontra con imprese, consulenti, associazioni di categoria per illustrare e condividere i propri programmi di sviluppo e i propri fattori critici e di successo, nella volontà di implementare soluzioni innovative al servizio dei cittadini, dei professionisti e degli stessi enti. Europ. A. Rappresenta, dunque, un luogo di incontro in cui nasce e si sviluppa l’economia della conoscenza grazie al confronto tra tutti i soggetti che a vario titolo lavorano nell’ambito della Pubblica Amministrazione, nonché luogo dove le aziende incontrano la P. A. E instaurano un rapporto di confronto e collaborazione facendo perno su una volontà condivisa di promozione e sviluppo. Molte possono essere, infatti, in Europ. A. Le opportunità per le aziende veramente attente ai servizi al cittadino, di confrontarsi con una P. A. Innovativa e interessata a raccogliere suggerimenti ed esperienze per migliorare la propria efficienza. In particolare, Europ. A. Ospita 7 aree specializzate, tra cui “Land – Local Development” riservata agli strumenti, ai progetti e alle opportunità per lo sviluppo locale e il marketing del territorio. Si tratta di un salone promosso da Unioncamere, Retecamere e Upi nella consapevolezza del ruolo strategico che la sinergia tra pubblico e privato può giocare nei processi di crescita qualitativa e di competitività nei territori locali. Perché il confronto con il privato è un’esigenza sempre più forte e sentita da parte delle Pubbliche Amministrazioni: un modo per trovare soluzioni innovative, governare meglio, creare consenso e tenere il passo con l’evoluzione della società. Le altre aree tematiche di Europ. A. , invece, sono: Area “Ict & Government” che ospita i servizi per la P. A. In termini di Information and Communication Technology, oltre a Istituzioni e Enti Locali e Centrali; Area “Paesaggio Urbano” riservata alle problematiche di gestione dello spazio pubblico, alle tecnologie, ai prodotti e ai servizi per migliorare la qualità della vita urbana ed ambientale, con una nuova area dedicata all’efficienza energetica; Area “Sportalia”, nata da un progetto di Federculture - Federazione Servizi Pubblici, Cultura, Turismo, Sport, Tempo Libero, è la grande area dedicata alle soluzioni e ai prodotti per la gestione dell’impiantistica sportiva; Area “Sviluppo Sociale”, lo spazio dedicato a chi propone strumenti e soluzioni innovative per la gestione dei servizi alla persona (servizi sociali); Area “Tpl-trasporto Pubblico Locale” che ospita i progetti e le soluzioni per la mobilità urbana e il trasporto pubblico locale. Area “Carriera Pubblica”, dedicata al lavoro e alla formazione nella P. A. , con il duplice obiettivo di favorire l’incontro tra studenti e Istituzioni ed ampliare le conoscenze di chi già lavora nella P. A. Inoltre, Europ. A. 2007, sede oramai consolidata di incontro tra le Associazioni delle Autonomie Locali - tradizionali partner promotori della manifestazione - e il Governo centrale, presenterà una ricca rassegna espositiva e un articolato programma di convegni e seminari gratuiti che anno dopo anno registrano sempre più successo e presenze. Il Salone si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell´Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci). Sono Partner di Europ. A. Le Associazioni più rappresentative delle Autonomie locali: Upi – Unione delle Province d’Italia; Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome; Unione delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura; Uncem – Unione Nazionale dei Comuni Comunità Enti Montani; Legautonomie Locali; Aiccre - Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa; Federculture - Federazione Servizi Pubblici, Cultura, Turismo, Sport, Tempo Libero; Formez – Centro di Formazione Studi. . |
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ORISTANO: APERTE LE ISCRIZIONI ALLA RASSEGNA MEDITERRANEA |
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Oristano, 30 gennaio 2007 - Si terrà da giovedì 15 a martedì 20 febbraio la prossima edizione della Rassegna Mediterranea, che farà da cornice alla Sartiglia e avrà anche quest’anno come tema “Il lavoro e la festa”. A promuoverla la Camera di Commercio di Oristano col concorso di numerosi altri enti. Mediterranea sarà articolata in un percorso espositivo all’interno dei Palazzi di grande pregio storico-architettonico ubicati nel centro storico di Oristano: Palazzo Nioi, in via Lamarmora; Palazzo Corrias, in piazza Eleonora; il Chiostro del Carmine, in via Carmine. Quest’anno, infatti, la Camera di Commercio non curerà l’esposizione e l’allestimento degli stand nelle piazze di Oristano. Le imprese interessate a partecipare alla manifestazione, esponendo nell’ambito dei palazzi le proprie produzioni, devono inviare la scheda di partecipazione (scaricabile dal sito internet camerale all’indirizzo www. Or. Camcom. It) via fax ai numeri 0783 71978 e 0783 70566 entro giovedì prossimo 1° febbraio. La partecipazione, a titolo gratuito, sarà limitata alle produzioni delle ditte artigianali e agroalimentari della provincia di Oristano in regola con il versamento del diritto annuale, selezionate in base alla data di arrivo delle domande di partecipazione, alla tipologia, qualità e rintracciabilità dei prodotti da esporre, oltre che in base alle esigenze espositive e alle precedenti adesioni a iniziative promosse dalla Camera di Commercio. Sarà consentita la vendita diretta dei prodotti, compresi quelli agroalimentari, purché in contenitori preconfezionati e senza possibilità di consumo nelle aree espositive. Le imprese che volessero avvalersi di questa opportunità dovranno garantire la propria presenza negli spazi loro assegnati per l’intera durata della manifestazione. . |
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ANFITEATRO ARTE SI COLORA CON PIERO DORAZIO INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 1 FEBBRAIO |
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Padova, 30 gennaio 2007 - Anfiteatro Arte ospita una personale di Piero Dorazio. Un’esposizione di pezzi scelti di altissimo livello artistico, che, con il Patrocinio del Comune di Padova, è stata fortemente voluta e realizzata dai titolari della galleria – Lalli e Mattia Munari Una celebrazione di questo artista colto e raffinato, che ha percorso l’astrazione con intuito e grande passione. Un artista di respiro internazionale, osannato e consacrato dalla critica; un grande genio creativo la cui iconografia non è riconducibile a nessun altro. Con circa 40 opere esposte, la mostra mette in luce tutto il percorso artistico dell’autore dalla metà degli anni ’50 ai primi anni ’90: le sue esperienze sulla linea, sui colori e sulle rifrazioni cromatiche, fil rouge di tutta la sua produzione artistica. Particolare attenzione viene posta ai pezzi storici, con la presenza di alcuni capolavori degli anni ’60 già ospitati nei più famosi musei e gallerie di livello internazionale. La mostra rappresenta un’occasione unica per ammirare un’intera parete lunga 25 m colorata, segnata ed illuminata dai famosi reticoli che tanto hanno reso celebre l’artista in tutto il mondo. “L’argomento del quadro viene sempre dal quadro precedente. Quindi non esiste un motivo d’ispirazione. Si tenta di nuovo, si tenta continuamente di fare quello che già si è fatto…” (Dorazio, 1983). La mostra pertanto ci accompagna in un viaggio sull’intero lavoro di Dorazio, svelando come le sue opere si possano leggere come la tenace ed eterna evoluzione di un unico quadro. . |
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A CORTENUOVA (BERGAMO) DAL 24 FEBBRAIO AL 24 GIUGNO 2007 LA MOSTRA NOWHEREMEN |
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Cortenuova (Bg), 30 gennaio 2007 - Nel nuovo spazio espositivo Acciaierieartecontemporanea, l´episodio conclusivo del progetto Estetica dei non luoghi, curato da Omar Calabrese e Maurizio Bettini presenta opere di artisti quali René Magritte, Man Ray, Giorgio De Chirico, Michelangelo Pistoletto, Vanessa Beecroft. Dal 24 febbraio al 24 giugno 2007, il nuovo spazio espositivo Acciaierieartecontemporanea di Cortenuova (Bergamo) ospita la mostra Nowheremen, episodio conclusivo del progetto Estetica dei non luoghi curato da Omar Calabrese (professore di Semiotica all´Università di Siena) e Maurizio Bettini. Dopo gli appuntamenti con Hic sunt Leones, che presentava un´installazione composta da più video in cui personalità del mondo culturale italiano raccontavano alcune famose non-mappe, e con Voi (non) siete qui, che proponeva la visione dei non-luoghi attraverso i grandi artisti del Novecento, Nowheremen raccoglierà circa quaranta opere di un significativo nucleo di artisti che dal Novecento ai giorni nostri hanno affrontato il filone della rappresentazione delle ´non-persone´ o hanno dialogato con il tema del non-luogo, da René Magritte a Man Ray, da Giorgio De Chirico a Jean-michel Folon, da Vanessa Beecroft a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto, per arrivare alle ultime tendenze dell´arte oggi con Erwin Olaf e Alex Pinna. L´iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio dell´Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo e del Comune di Cortenuova ed è prodotto e organizzato da Alef, intende approfondire (cosa mai avvenuta finora), in tre momenti distinti, la descrizione dei non-luoghi realizzata dagli artisti contemporanei per scoprire, attraverso il loro sguardo creativo, caratteristiche eventualmente inesplorate dall´antropologia culturale. In tutto questo, gioca un ruolo chiave per una migliore lettura dell´iniziativa il nuovo spazio ricavato proprio all´interno di uno dei non-luoghi più tipici della nostra epoca: un centro commerciale. . |
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ARTOUR-O A FIRENZE 2007 QUINTA EDIZIONE LE CITTÀ D´ARTE PER L´ARTE CONTEMPORANEA PRIMO MUSEO TEMPORANEO DI ARTE CONTEMPORANEA 23-24 -25 FEBBRAIO 2007 |
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Firenze, 30 gennaio 2007 - Quest´anno Artour-o A Firenze è alla sua quinta edizione, la terza in Città. L´importanza che la Città riveste a livello mondiale nel campo dell´arte e dell´architettura ne fa un palcoscenico unico al mondo e Artour-o ripropone lo stretto connubio tra il territorio e l´arte contemporanea, grazie all´allestimento del Museo-shop Temporaneo al Gran Hotel Minerva e al percorso culturale in Città. In sintesi si tratta di passare tre giorni a Firenze che grazie a quest´evento non si presenta solo come Città d´arte del passato ma anche del presente e del futuro. La data dell´inaugurazione è il 23 febbraio 2007 e per i successivi due giorni, fino al 25 sera si susseguiranno una serie di appuntamenti che faranno capo al Museo Temporaneo allestito al Grand Hotel Minerva: E´ un contenitore prestigioso scelto perchè in linea con lo spirito di Artour-o avendo al suo interno interventi di Carlo Scarpa che si trasforma grazie agli operatori in un museo d´arte contemporanea vivo e vivace ospitando al suo interno una serie di mostre, performances, installazioni. Il programma di Artour-o strutturato attorno a questa formula raccoglie gli operatori pubblici e privati e gli editori che seguono un’attenta ricerca. Tra i partecipanti segnaliamo Pino Casagrande, La Bertesca-masnata, Art´s Events, Ellequadro Documenti, Roberto Bencivenga, Il Vicolo e importanti testate di arte e architettura, tra cui Abitare, Arte&dossier, Exibart. Sabato mattina “Artour-o in Città” il percorso curato da Beba Marsano tra arte e moda, domenica mattina l’approfondimento di tematiche importanti per gli operatori con lo speciale Focus “L’arte on lien- Mostre e Mostri” Un nuovo portale per gli Operatori, per poi concludere con l´assegnazione degli Artour-o d´Argento ai Committenti e delle assegnazioni dei premi . Artour-o è soprattutto curioso, libero, ama stupire e stupirsi, emozionare ed emozionarsi. . . |
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MAURO CEOLIN, ARTISTA DI SPICCO NEL PANORAMA INTERNAZIONALE DELLA GAME ART, PROTAGONISTA DELLA MOSTRA AESTETICA VIDEOLUDICA A VERONA E LEGNANO |
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Verona, 30 gennaio 2007 - Dopo la sua partecipazione alla fiera internazionale Diva 2006 – Digital and Video Art Fair – tenutasi a Miami (Usa) lo scorso dicembre, Mauro Ceolin inaugura il 2007 con una mostra in due sedi curata da Ivan Quaroni: Aestetica Videoludica. In corso a Verona e dal 16 febbraio a Legnano, la mostra ripercorre i primi 10 anni della carriera artistica di Ceolin, dai primi disegni ai paesaggi virtuali dei videogame sino alle araldiche contemporanee e ai ritratti dipinti dei Cosplayers, ossia Costume Player, cioè persone che vivono una vita parallela nei panni dei propri idoli dei fumetti o dei videogame. Nella monografia a lui dedicata, edita da Johan & Levi nel 2006, Mauro Ceolin spiega a Ivan Quaroni che lo intervista: “Il cosplayer di Lupin Iii, ad esempio, si veste, pensa e vive ispirandosi al personaggio dei cartoni animati. Negli ultimi tre anni ho studiato questo fenomeno andando alle manifestazioni organizzate dai Cosplayer italiani, frequentando i loro siti su internet e cercando sul web ogni sorta di informazione. Poi ho scaricato fotografie di Cosplayer dalla rete e ho iniziato a realizzare questi disegni. In alcuni casi è buffo il contrasto tra il costume del personaggio e le caratteristiche fisiche della persona che lo veste. Non sempre questi Cosplayer somigliano ai personaggi che personificano”. Scrive di lui Quaroni: “Ceolin non è un videogiocatore, ma un turista dei videogame. Come un ‘giovin signore’ settecentesco, si diverte a percorrere le tappe del suo Grand Tour virtuale, con la sola differenza che, invece di attraversare l´Europa per giungere alle soglie dell´Urbe Eterna, passa indifferentemente dalla monumentale Piazza Rossa di Gotham Project Racing agli spazi suburbani di Kirby, dalle città ideali di Simcity al cavalcavia di Tony Hawk Underground. In seguito, tavoletta (grafica) alla mano, ridisegna i contorni di quei luoghi con la precisione della sua penna ottica. Talvolta, proprio come qualsiasi pittore tradizionale, riproduce i suoi Solid Landscapes su tela, oppure, simile a un miniaturista medievale, si sforza di comprimerli nello spazio angusto di un mouse della Apple. Fatta eccezione per lo stile piatto, che accomuna la sua pittura alle evoluzioni di tanta arte contemporanea, da Takashi Murakami a Julian Opie, quella di Mauro Ceolin è un´arte profondamente radicata nella cultura italiana. Un´arte che eredita lo spirito del Rinascimento Veneto per contaminarlo con gli effetti della rivoluzione digitale e infine proiettarlo nel presente con rinnovata energia. Mauro Ceolin è dunque un pittore tout court. Non chiamatelo Net-artista. Siete avvisati”. La monografia edita da Johan & levi è disponibile al bookshop della mostra Aestetica Videoludica e nelle migliori librerie. . |
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THIENE (VICENZA) A VILLA FABRIS DAL 24 MARZO ALL’8 APRILE 2007 LA MOSTRA ANTOLOGICA DI ROMANO LOTTO CINQUANTA OPERE RACCONTANO L’UNIVERSO CREATIVO DELL’ARTISTA VICENTINO, DAGLI ANNI SESSANTA A OGGI. |
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Thiene (Vi), 30 gennaio 2007 - Dal 24 marzo all’8 aprile 2007, a Villa Fabris di Thiene (Vi) è in programma la mostra antologica dell’artista vicentino Romano Lotto (Dueville, 1932), che ripercorre attraverso cinquanta opere il suo iter creativo, a partire dagli anni Sessanta fino a oggi. Il percorso espositivo si articola seguendo le tematiche più care a Romano Lotto, come i paesaggi, sia quelli che appartengono alle suggestioni della sua terra d’origine, con gli scorci dei colli vicentini e il fascino delle marine veneziane, sia quelli della campagna romana, dove si trasferisce dal 1972, senza dimenticare il soggetto delle nature morte. Romano Lotto ha dipinto i luoghi in cui è nato e ha vissuto, facendo sempre attenzione a ritrarli con un occhio non convenzionale. Il pittore vicentino, infatti, coglie una Venezia ‘minore’, lontana dai modelli del paesaggismo classico di Canaletto, Bellotto, Guardi, Marco Ricci, preferendo invece quella delle isole, di Marghera, del Lido, dove sono presenti i resti di una Venezia ancora autentica, quella delle vecchie barche, dei vaporetti in disuso, dei ‘murazzi’. Allo stesso modo, è attratto dalle periferie di Roma, da quelli che Lotto chiama i ‘campi archeologici’, termine che usa per dare nome alle sue tele, e che sono caratterizzate da grandi campiture materiche di colore che ricordano le suggestioni della Scuola romana di Scipione, Mafai, Pirandello, di cui è un appassionato cultore. Fondamentale nell’evoluzione artistica di Lotto furono gli incontri con Oskar Kokoschka nel 1960, di cui seguì i corsi alla Sommerakademie nella Fortezza di Salisburgo, e con Emilio Vedova che lo incoraggiò a esplorare il linguaggio astratto e informale. Con la mostra di Lotto, Villa Fabris si candida ancora una volta come luogo di dialogo della pittura contemporanea, dopo le mostre di Asveri e Bottoni, come afferma il sindaco Attilio Schneck: “Con l’antologica delle opere di Romano Lotto, Thiene torna a configurarsi come punto di riferimento per qualificati appuntamenti destinati agli appassionati d’arte. Non solo per l’organizzazione in un breve lasso di tempo della terza mostra con personalità di rilievo, ma soprattutto perché con Lotto la città ritrova un antico legame con uno dei più prestigiosi premi di pittura di un tempo. Proprio a Tiene, infatti, venne istituito nel 1951 un concorso di pittura che poi divenne premio nazionale denominato appunto “Città di Thiene”. E Romano Lotto partecipò per ben due volte alle prime edizioni: nel 1958, anno in cui vinse il secondo premio-acquisto del valore di sessantamila lire realizzando “en plein air” l’opera Chiesa del Santo Rosario (ora di proprietà della Banca Popolare di Vicenza); e l’anno seguente in cui vinse il quarto premio-acquisto Autunno ’58”. La mostra organizzata dal Comune di Thiene, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza, sarà inaugurata sabato 24 marzo alle ore 18. 00 con la presentazione del Prof. Giuliano Menato. Accompagna la mostra un catalogo (Silvanaeditoriale – Alberto Buffetti Arte) con testi di Sandro Parmiggiani, di Giuliano Menato, di Silvio Lacasella, e un’intervista a Romano Lotto di Francesca Franco. . |
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AI CONFINI DELLA CITTA’ SOTTO IL VIADOTTO, NIENTE? MOSTRA FOTOGRAFICA DI MASSIMO PRIZZON CENTRO CULTURALE CASCINA GRANDE A ROZZANO (MILANO) |
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Milano, 30 gennaio 2007 – Si inaugura il prossimo 3 febbraio presso il Centro Culturale Cascina Grande a Rozzano (Milano) la mostra fotografica di Massimo Prizzon “ Ai Confini Della Citta’. Sotto il viadotto, niente?”, a cura di Roberto Mutti. Parte della mostra sarà ospitata in contemporanea anche presso Art Book Milano in Via Ventura, Lambrate. La mostra è il primo evento nato in seno al progetto Fotofilia che intende promuovere la fotografia italiana d’autore. «Talvolta la fotografia sa indagare nella realtà fino a farne emergere quegli aspetti che a un primo sguardo potevano essere sfuggiti. Massimo Prizzon ha cercato un punto di osservazione decisamente insolito, quello posto al di sotto dei viadotti delle tangenziali milanesi, dove ci immaginiamo che i piloni di sostegno affondino nel nulla, i guard rail e i muretti di protezione ci dividano dall’indefinito. Trasformando strade e ponti in trampolini di una bellezza ardita, strutture portanti in colonne di moderne cattedrali, il fotografo ci fa scoprire un mondo diverso e nascosto dove crescono gli alberi, si snodano le piste ciclabili, si allargano i prati». Roberto Mutti In particolare, nello spazio espositivo Cascina Grande saranno visibili 60 fotografie dell’autore e un corner video con circa 250 immagini in bianco e nero, sincronizzate con una colonna sonora di brani tratti dalle esperienze musicali giovanili metropolitane. Presso Art Book Milano verranno esposte altre 17 stampe di grande e medio formato sullo stesso tema. La mostra si colloca all’interno della rassegna culturale “La nuova scena urbana” – mutamenti, trasformazioni, riqualificazioni e riconversioni: città, periferia, hinterland fra evoluzione, progresso e degrado. La rassegna è incentrata su una serie di manifestazioni culturali che si pongono l’obiettivo di discutere e approfondire problematiche relative ai temi della città, delle periferie e di una nuova urbanità. Le periferie, definite come “luoghi d’attraversamento” o, addirittura, veri e propri “non luoghi”, corrispondono paradossalmente, nell’era delle comunicazioni ultraveloci, a una condizione di incomunicabilità e di solitudine assoluta. L’arte dimostra ormai da tempo una notevole attenzione verso queste problematiche, su cui ha riflettuto generando numerose testimonianze espressive e sollecitando l’interesse di innumerevoli artisti oggi impegnati nell’elaborazione di una nuova, inedita rappresentazione della scena urbana. Massimo Prizzon - Nel 1973, anno in cui consegue la laurea in architettura, riceve dalla madre un regalo che sembra un segno del destino: una Nikon F2. Da allora, infatti, pur avendo lavorato professionalmente nel campo dell’architettura, del marketing, dell’editoria, della comunicazione e della pubblicità, Massimo Prizzon continua a fotografare spinto da quella passione che caratterizza ogni non professionista. Nel 2003, dopo trent’anni, decide di non accontentarsi della sola passione: legge libri e frequenta mostre più di quanto non facesse prima, segue dei corsi per migliorare sia la tecnica sia l’espressività e decide di intraprendere la carriera di fotografo professionista. Il ritratto e il paesaggio – naturale e urbano – sono i temi che più lo affascinano L’incontro con Lanfranco Colombo, avvenuto nel 2004, è determinante: il “grande vecchio” della fotografia italiana – fondatore nel 1967 del Diaframma, la prima galleria al mondo dedicata interamente alla fotografia – vede i suoi lavori, lo incoraggia e gli organizza la prima mostra personale nello spazio espositivo Giovenzana Images on the Road a Milano. Da qui la realizzazione di una nuova mostra, grazie all’incontro con il fotografo Gianni Maffi, che da anni si occupa dello spazio espositivo del Centro Culturale "Cascina Grande" di Rozzano, organizzando mostre e iniziative dedicate alla divulgazione del linguaggio fotografico e audiovisivo. Inaugurato nel 1999, il centro culturale Cascina Grande è un modello di riscoperta e riutilizzo di beni ambientali finalizzato alla fruizione artistica e culturale. Concepito come un sistema di spazi coperti e aperti dedicati alla cultura e all´incontro, ospita regolarmente mostre d´arte e di fotografia. . |
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JOEL PETER WITKIN SERAVEZZA, PALAZZO MEDICEO 20 GENNAIO- 8 APRILE 2007 |
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Seravezza (Lucca) 30 gennaio 2007- Una mostra senza precedenti quella che il 20 gennaio è stata inaugurata a Seravezza (Lucca) nelle sale espositive di Palazzo Mediceo. “Joel Peter Witkin” è il titolo della personale dell´artista americano, conosciuto in tutto il mondo per le immagini dal forte impatto emotivo: 54 opere, accuratamente selezionate dai curatori di Photology, che impongono all´attenzione del pubblico e della critica la personalità stessa di Witkin. Una retrospettiva, visitabile fino all´8 aprile, che riassume la carriera del fotografo, dagli anni ´80 ad oggi, percorrendo le tappe evolutive del suo pensiero e della sua sperimentazione artistica. Joel Peter Witkin ha dedicato la sua carriera di fotografo alla ricerca minuziosa della perfezione di immagini che non sono mai semplici scatti, ma vere e proprie creazioni scenografiche, collage di elementi tesi a costruire un senso, che di volta in volta è il sentimento stesso dell´artista. Ispirandosi ai grandi maestri della tradizione pittorica (Goya, Botticelli, Picasso, Velazquez, Ernst, Bosch) ha reinterpretato i capolavori del passato, facendo uso di soggetti e oggetti che l´arte spesso rifugge. Nei suoi fermo-immagine c´è spazio per tutto ciò che la convenzione definisce diverso: il grottesco, il deforme, la mostruosità, perchè “tutto ciò che il mondo considera bello è solo una parte della realtà, fatta di contraddizioni, di lotte interiori, nel continuo rincorrersi di sentimenti di vita e di morte”. Le sue grandi fotografie in bianco e nero si fanno teatro per la messa in scena dell´inesorabile, drammatico, spettacolo della vita. Immagini che smantellano i preconcetti e impongono nuovi modi di tollerare le differenze e le umane alienazioni. La grande retrospettiva di Joel Peter Witkin, si presenta a Seravezza, privilegiato centro per l´arte fotografica internazionale, con tutta la sua imponenza e con una importante novità: un catalogo bilingue (italiano/inglese), edito da Photology, formato tascabile, con le immagini del percorso allestito a Palazzo Mediceo. Nel ventesimo secolo la società occidentale corrisponde al “sistema mercato”. L’obiettivo primario è il profitto e la suddivisione delle masse in target di consumo, in codici di riferimento con la conseguente normalizzazione comportamentale dell’individuo. Ecco affermarsi gli slogan della globalizzazione: “cacciamo i diversi”, “via quelli che escono dallo stereotipo”. La società impone di rimuovere le anomalie e di dimenticare le mostruosità della vita di tutti i giorni. Vengono nascoste le notizie più cruente (le torture in Cecenia), le foto più crude (Lady D. Nell’auto accartocciata sotto il ponte dell’Alma), si boicottano i filmati dei suicidi dal Golden Gate. L’uomo e il suo “sistema potere” ha paura della destabilizzazione: ciò che è deforme è sinonimo di caos, di disordine. Solo certi avamposti della società come cultura e arte già verso metà del Novecento rifiutano le convenzioni. Intellettuali, artisti, poeti non accettano di vivere immersi in un irreversibile sonno della ragione. Esempi come il Futurismo in Italia, il movimento Surrealista in Francia, poi la Beat Generation in America non sono altro che vampate di rifiuto di tutto ciò che è convenzionale, un apprezzamento intellettuale per certe “mostruosità” del mondo. Sì, perché in fondo il mostro è attraente, seducente; Hannibal “the cannibal” prima affascina poi conquista le sue prede…. Attraverso quadri come Guernica anche l’arte comincia a convivere con le deformazioni della società moderna e il brutto, per così dire, diventa bello. Le guerre e le atrocità della prima parte del ventesimo secolo ci insegnano che il mondo non è tutto rosa e fiori. Un disagio che in pittura e scultura è alquanto evidente già nel primo dopoguerra e che esplode con tutta la sua forza alla fine degli anni Quaranta. In fotografia i primi esempi di “estetica del brutto” vengono da fotoartisti indipendenti, che non lavorano con i giornali. Il gruppo della Farm Security Administration (Lewis Hine, Dorothea Lange, Walker Evans) inviati dal governo americano a registrare la catastrofe economica della crisi del ‘29. Poi Robert Frank che già negli anni quaranta con le sue immagini suburbane ci mostra i prodromi di un’America post-moderna. Ma solo con Diane Arbus il mostro esce in pubblico, e nel vero senso della parola. Subito dopo la sua morte, avvenuta per suicidio nel 1971, le opere della leggendaria fotografa riempiono il padiglione americano alla biennale di Venezia del 1972. Freaks, transessuali, nudisti, prostitute, nani: Ecco un’America mai vista, servita sul piatto dell’arte. La Arbus è in anticipo su tutta una schiera di artisti, fotografi, performers: Arnold Swarzkogler, Gina Pane, Robert Mapplethorpe, Aziz+cucher, Orlan, Franko B, Andres Serrano, Ron Athey, Stelarc, i fratelli Chapman ci fanno intuire quello che è il vero cambiamento nella cultura contemporanea. Se buona parte del secondo millennio è stata caratterizzata dalla ricerca scientifica e dalla sua applicazione tecnologica nell’ambiente esterno, i primi anni del terzo millennio hanno un nuovo punto focale: l’uomo e il suo il corpo. Joel Peter Witkin si ascrive, chiaramente, pur nell’ambito di una sua personale ricerca, in questa nuova corrente e, parte da un percorso drammatico e personale, quanto prematuro, il vedere la caducità, la vulnerabilità e la debolezza dell’”involucro” umano. A soli 6 anni Witkin vede rotolare fra i suoi piedi la testa di una bambina. Il suo è un racconto drammatico ma lucido, quasi ispirato: “Fu uno schianto pauroso. Erano coinvolte tre auto, tre intere famiglie. Poi mi ritrovai qualcosa tra i piedi, era una testa decapitata di una bimba piccola. Questa esperienza mi ha fatto capire che con la fotografia in un qualche modo avrei dovuto rappresentare la morte di un’altra persona”. I titoli dei lavori di Witkin sono emblematici: Man without a head, Atrocitè, Woman once a bird, Siamese twins, Portrait of a dwarf… Nonostante una certa dose di “atrocitè”, per l’appunto, le sue immagini conquistano il pubblico, entrano nei musei di mezzo mondo. Curatori, galleristi e collezionisti non se ne fanno una ragione. L’analisi che mi pare più convincente non viene da un critico d’arte: “Il mostro ha un alto contenuto di identità, esce dall’omologazione, dimostra la sua unicità, si staglia dalla massa indistinta e anonima. Se il normale è comune, medio, il mostruoso è straordinario. Il mostro è l’esatto opposto della mediocrità “. Quella di Witkin non è una semplice deformazione dell’immaginario, un transfert di terrore, ansia e comportamenti atavici, né un tentativo di rifarsi a antichi sortilegi, credenze, mitologie… Il suo riferimento iconografico non è l’arte di Bosch, Caravaggio, Velaszquez, Botticelli. Il suo è piuttosto un forte legame con il dramma del Novecento: la crisi del ‘29, l’olocausto, l’atomica su Hiroshima, fino all’11 Settembre. Il giovane Joel-peter che tra gli anni Trenta e Quaranta è poco più che bambino vede le fotografie della Grande Depressione fatte dalla F S A, quelle dei campi di concentramento pubblicate su “Life”, quelle di Eugene Smith al ritorno dal Giappone post-atomico. Come per Diane Arbus ne esce un mostro generato dalla crisi sociale, da quella parte di mondo che urla. . |
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A BOLOGNA GIAPPONESI: TUTTI PAZZI PER IL COMUNALE |
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Bologna, 30 gennaio 2007 - Il Teatro Comunale di Bologna, sempre più mirato ad avere un ruolo da protagonista nella promozione della città, offre anche iniziative di rilevanza per l’industria del turismo, con un’operazione di incoming, in collaborazione con l’Assessorato al marketing territoriale del Comune. La Fondazione di Largo Respighi ha, infatti, programmato di offrire un pacchetto turistico ad hoc ai visitatori, soprattutto stranieri, che vogliono vivere l’esperienza di uno spettacolo d’opera in un prestigioso teatro italiano – come quello appunto di Bologna – e insieme ammirare le bellezze della città e della regione. Il progetto è già realtà e il prossimo 28 aprile 07 partirà il primo tour di questo tipo, che include la “serata internazionale” al Comunale di Bologna. Si tratta di un’iniziativa concordata dal teatro, dagli alberghi e dalla Camera di commercio di Bologna con tour operator attivi in Giappone. Il primo gruppo organizzato di turisti che avrà il privilegio di assistere a L’italiana in Algeri, per la regia di Dario Fo, che cura anche scene e costumi, sarà dunque giapponese. Oltre alla serata dedicata all’opera, i turisti verranno poi introdotti alla cultura gastronomica delle Due Torri, con un percorso attraverso i locali e i piatti tipici: i celeberrimi tortellini, la mortadella, le immancabili tagliatelle. Infine, potranno visitare le prestigiose realtà industriali automobilistiche del territorio, conosciute in tutto il mondo. Con questi eventi, le “serate internazionali”, destinate a ripetersi, il Teatro Comunale vuole confermarsi quale realtà attenta alle esigenze economiche e sociali del contesto in cui è collocato, senza smarrire la propria vocazione più prettamente culturale. I livelli di eccellenza che Bologna ha raggiunto in alcuni campi come la musica, la cucina, la meccanica, possono essere un’opportunità per rilanciare il turismo in una città che troppo spesso all’estero è vista solo come snodo obbligato tra Firenze e Venezia. E il Teatro Comunale intende costruire la propria strategia di promozione estendendo l’impegno culturale alla valorizzazione delle ricchezze del territorio. (Call center del Teatro Comunale: 199107070). . |
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10° FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ COLOUR IS JAZZ |
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Como, 30 gennaio 2007 - La decima edizione del Festival Jazz di Chiasso si svolgerà in quattro serate, tra Como e Chiasso nei giorni 3, 8, 9, 10 febbraio 2007: prima a Como, con un evento inaugurale al Loomcafé, poi a Chiasso allo Spazio Officina, con un importante prologo al Cinema Teatro. Il jazz è il genere musicale più vitale, più libero e ‘colorato’ del nostro tempo; in questo senso possiamo affermare che incarna lo spirito più autentico della Modernità. Sin dalle sue origini, infatti, quando ricercò la propria identità nelle componenti formali derivate dall´eredità culturale africana, tra gli schiavi deportati, a partire dal Xvi secolo, il jazz si è sempre ´contaminato´ e, potremmo forse aggiungere, ´colorato´, con le culture musicali dei vari paesi: percussionismo africano, ragtime pianistico euro-americano, canto blues dei neri, spiritual delle chiese protestanti, canti e richiami di lavoro, musica europea per banda militare, perfino echi dell´opera lirica, sono i più importanti elementi che hanno contribuito alla geniale sintesi musicale. Il jazz contemporaneo si è spinto ancora più in là, fondendo, in uno stupefacente crogiuolo creativo, influssi indiani e medio orientali, africani e latino-americani. Cui si aggiunge, naturalmente, la sorprendente ‘fusion’ con il rock e il pop. Ecco dunque il senso di Colour is jazz, titolo della la decima edizione del Festival, che associa la molteplicità dei colori che il jazz, nella sua storia, ha saputo racchiudere, alla pluralità delle forme e alla varietà degli stili musicali. Il jazz come musica del colore, o musica delle contaminazioni, ci rimanda alla storia delle arti figurative: non pochi jazzisti, da Ornette Coleman ad Archie Shepp, si sono riconosciuti in certa pittura astratta-espressionista. La ricerca estrema di una creatività libera, dai forti contrasti di colore di artisti come Keith Haring e di Jean-michel Basquiat era ispirata ai grandi miti del jazz, come Charlie Parker, John Coltrane e Miles Davis. Come il colore nell´arte figurativa, il jazz è per sognare e viaggiare, all´infinito: come infinito è il numero dei colori, e infinite le possibilità dei ritmi, delle improvvisazioni e dei virtuosismi. La musica ‘colorata´ racchiude dunque l´idea guida con cui festeggiamo i primi dieci anni di un´entusiasmante storia: nove formazioni, nelle quali figurano nomi prestigiosi della scena jazz contemporanea internazionale e nazionale, si esibiranno nelle tre serate sulla scena dello Spazio Officina, con un duplice prologo al Loomcafé di Como e al Cinema Teatro. Musica e colori, musica e sapori: come è ormai nostra tradizione, anche nella decima edizione particolarmente curato sarà il connubio tra jazz e cucina, tra musica e enologia. In un clima avvolgente, da jazz club, saranno serviti piatti curati, con scelte gastronomiche accattivanti, in sintonia con lo spirito di Colour is jazz; e dove con il migliore jazz sarà il rosso Merlot del Ticino il protagonista. . |
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GOLF – SEMPRE TIGER WOODS: SETTIMA VITTORIA CONSECUTIVA NEL TOUR |
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Milano, 30 gennaio 2007 - Tiger Woods (273 - 66 72 69 66) ha iniziato la stagione 2007, così come aveva fatto lo scorso anno, vincendo il Buick Invitational (Us Pga Tour) al Torrey Pines Gc di San Diego in California. Ha superato di due colpi Charles Howell Iii (275 - 70 64 73 68) e di tre il rookie Brandt Snedeker (276 - 61 70 74 71), che era stato al comando per tre giri, da solo o in compagnia. Al quarto posto con 277 Andrew Buckle, Bubba Watson e Mark Calcavecchia. In retrovia Vijay Singh, 39° con 285, e Phil Mickelson, 52° con 287. E´ il settimo titolo consecutivo nel tour per il numero uno mondiale che ha continuato la striscia iniziata nel 2006 e che comprende l´Open Championship, il Buick Open, l´Us Pga Championship, il Bridgestone Invitational, il Deutsche Bank Championship, l´American Express Championship e ora il Buick Invitational. Insegue il record di Byron Nelson che nel 1945 infilò successi di fila in una serie incredibile di diciotto. Woods anche tra il 1999 e il 2000 aveva vinto sei volte di seguito eguagliando Ben Hogan. Il Fenomeno, dopo due giri interlocutori (14° e 12°), ha iniziato la sua rimonta nel terzo, portandosi in quarta posizione con un ritardo di due colpi dal duo di testa composto da Brandt Snedeker e da Andrew Buckle. Nel turno finale ha attaccato decisamente: dopo due birdie e un bogey, alla nona buca ha raggiunto in vetta con la sequenza birdie-eagle (spettacolare putt dalla distanza) Jeff Quinney e Andrew Buckle. Quest´ultimo ha poi conquistato due colpi di margine nelle due buche successive, ma è stato immediatamente stroncato dalla pressione e un doppio bogey alla 12ª lo ha mandato in crisi, sottolineata da tre bogey successivi. Ha resistito fino alla buca 14 Quinney, ma anche per lui è arrivato il doppio bogey devastante (finirà settimo con 278 insieme a Bart Bryant). Nel frattempo Woods ha allungato con un birdie alla buca 13, ma a quel punto si è trovato sulla scia Charles Howell Iii, che alla 15 si è portato a un colpo con il terzo birdie in quattro buche. Woods, assolutamente rilassato tanto da conversare amabilmente con lo stesso Howell lungo i fairway e a ridere insieme al caddie, ha piazzato la stoccata decisiva alla buca 17 con palla in bandiera dopo un secondo colpo magistrale e birdie che ha chiuso il conto. Woods ha ottenuto la 55ª vittoria in carriera e la quinta nel Buick Invitational (terza consecutiva). Debutto Azzurro In Portogallo - Debutto stagionale per gli azzurri nel Campionato Internazionale del Portogallo Dilettanti, che si disputa dal 7 all´11 febbraio sul percorso del Golf Club Quinta de Cima a Vila Nova de Cacela. Scendono in campo Leonardo Motta, entrato nel clan italiano dopo alcune buone prestazioni nella scorsa stagione, Nunzio Lombardi e Cristiano Terragni. . |
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SALPA DA SALO´ IL 3 FEBBRAIO LA " 17A TRANS LAC EN DU" DEL LAGO DI GARDA |
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Salo´, 30 gennaio 2007 - Sabato 3 febbraio si correrà sul Garda la 17a edizione della "Trans Lac ed Du", un po´ regata, un po´ festa, una prova per equipaggi di due persone, che salpa all´imbrunire (verso le 17. 30) per concludersi in nottata dopo aver fatto tappa a Portese, Salò fine lungolago, Gardone Riviera (con tappa e ristoro) e Maderno. Al via si presenteranno più di 20 equipaggi. Si parte da terra, tipo "Le Mans", dopo aver issato le vele si frà rotta verso le boe di Portese, Gardone, con una tappa, e Maderno, per far ritorno nella tarda serata al porticciolo della Canottieri Garda, società che cura la parte organizzativa. Tra gli skipper ci saranno i medici e gli operatori del progetto di vela-terapia di "Hyak" realizzato in collaborazione tra i reparti di Psichiatrica dell´Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda ed il Cps di Salò. Nel piazzale della Canottieri "Radio Studio Più" seguirà in diretta la gara con musica, collegamenti, commenti di esperti e non. Il tutto sarà accompagnato da degustazioni ed altri momenti promozionali. Nello stesso week end sono in programma gli "Ufo Days" (nell´immagine allegata gli Ufetti 22), uno stage riservato agli scafi della serie Ufo, veloci carene firmate da Umberto Felci. Nell´occasione sarà presente lo stesso progettista e l´ex campione del mondo di vela Roberto Ferrarese, oggi coach del team di "+39" in Coppa America. L´annata della Canottieri Garda proseguirà poi nella settimana di Pasqua con le stelle del nuoto azzurro nel "12´ Meeting Internazionale", ospitate nel complesso natatorio "Due Pini", le piscine salodiane da anni gestite da anni dalla stessa Canottieri Garda. Campionato Italiano del monotipo Blu Sail 24, Tre Velica, Salò Sail Meeting, una tappa del Circuito nazionale Dinghy, la Winter Cup (in collaborazione con i Club di Portese, Maderno e Gargnano), il Santarelli Trophy e Campionato d´Europa della classe Asso 99 (23-26 agosto), saranno le tappe degli appuntamenti velici che andranno da giugno a fine agosto, in un vero crescendo che vedranno protagoniste le flotte più agguerrite dei monotipi del Vecchio Continente. Il Canottaggio avrà il suo momento con il Natale nel golfo in programma nel mese di dicembre. . |
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