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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Gennaio 2007 |
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RCS MEDIAGROUP: PRECISAZIONE RELATIVA A RUMORS |
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Milano, 30 gennaio 2007 - In merito a voci di un interessamento di Rcs Mediagroup per il gruppo Recoletos, la società ribadisce, come già comunicato il 22 novembre scorso, che non sono state avviate formali trattative e tanto meno processi di due diligence sul mercato spagnolo, pur confermando, come più volte dichiarato, di analizzare con interesse le opportunità di ulteriore sviluppo sui mercati internazionali, compreso quello spagnolo. . |
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MONDO HOME ENTERTAINMENT: SIGLATO NUOVO ACCORDO DISTRIBUTIVO CON LA SOCIETÀ NEXT VIDEO S.R.L . PRIMO LANCIO IN PRIMAVERA. STIMATO UN FATTURATO DI CIRCA 500.000 EURO NELL’ARCO DI DUE ANNI CIRCA. |
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Milano, 30 gennaio 2007 - Mondo Home Entertainment - primaria società italiana attiva nella distribuzione di prodotti home video (Vhs e Dvd) e di diritti Vod (Video On Demand) - ha siglato un accordo con la società Next Video s. R. L per la distribuzione home video di un pacchetto di film da commercializzare sia nella versione noleggio che sell – thru (Dvd/vhs). Al centro della partnership, formalizzata da Guglielmo Marchetti, Amministratore Delegato Mondo Home Entertainment, e da Guglielmo Loy Donà, legale rappresentante di Next Video s. R. L, vi è la distribuzione di 24 film che spaziano dal genere western all’ horror, dall’erotico al trash. Il lancio dei primi titoli è previsto in primavera. Fra le pellicole in uscita ricordiamo “Vamos a matar companeros” la divertente e avventurosa pellicola western di Sergio Corbucci con Franco Nero e Tomas Milian e “Wanted” il film di Giorgio Ferroni con Giuliano Gemma e Teresa Gimpera. Ginnastica sexy a passo di danza invece per “L’insegnante balla con tutta la classe”, la commedia anni ‘70 con Lino Banfi, Nadia Cassini, Mario Carotenuto e Alvaro Vitali. Il genere horror è invece rappresentato da pellicole firmate da Umberto Lenzi e da Lamberto Bava . “L’accordo siglato - commenta Guglielmo Marchetti, Amministratore Delegato di Mondo H. E. - comprende titoli eterogenei, tutti di grande impatto sul pubblico; un arricchimento della nostra library che, in una fase di crescita costante, darà un ulteriore impulso all’incremento della nostra quota di mercato”. . |
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COMUNICAZIONE O INNOVAZIONE? QUESTO E’ IL DILEMMA! |
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Milano, 30 gennaio 2007 – Nell’ambito del progetto “Innovarèimpresa”, il seminario “Comunicare l’Innovazione o Innovare la Comunicazione? Scenari e strumenti per le Pmi”, offre agli imprenditori del Friuli Venezia Giulia l’opportunità di conoscere scenari, trend ed esperienze pratiche per superare un antico dilemma e far crescere il proprio business. Le strategie e i mezzi della Comunicazione d’impresa – in un mercato dominato dalla globalizzazione e dai low budgets – possono realmente sostenere la cultura e i principi di Innovazione, la ricerca e lo sviluppo delle Pmi? E specularmente, quanto oggi l’Innovazione può essere l’elemento fondamentale per ripensare e rinnovare i processi, i canali e gli strumenti di una Comunicazione troppo spesso “preconfezionata”? Allestito nella splendida cornice del Salone del Parlamento del Castello di Udine, il seminario si terrà nel tardo pomeriggio del 1 febbraio 2007 e intende promuovere l’Innovazione che Comunica e la Comunicazione che Innova attraverso un confronto tra relatori e imprenditori. Il seminario offre un panel di relatori “multidisciplinare” in rappresentanza di tutti gli attori chiave: le Pmi – rappresentate da Carlo Faleschini, Presidente di Confartigianato Udine, i comunicatori – con Enrico Finzi, Presidente di Astra Demoskopea e Lorenzo Brufani, Direttore Generale di Competence – i giornalisti – con Roberto Papetti, Direttore de “Il Gazzettino” – i manager della comunicazione come Anna Adriani, Global Pr Director di illycaffè ed Elda Felluga, Responsabile della Comunicazione Livio Felluga. Non potevano poi mancare il consulente sull’Innovazione Sistemica – come Giacomo Bersano - e un politico “innovatore” come Enrico Bertossi, Assessore regionale alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia. “Comprendere il valore strategico della Comunicazione che innova – commenta Lorenzo Brufani, Direttore Generale di Competence e moderatore del seminario – può determinare il successo competitivo di un’impresa, soprattutto se di piccole o medie dimensioni. Oggi per quelle Pmi che decidono di comunicare in modo “smart” ci sono le condizioni ed i mezzi per vincere questa sfida”. Il progetto Innovarèimpresa, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito della Misura D4, è promosso da un team formato da Ial Friuli Venezia Giulia (capofila), Friuli Innovazione, Confartigianato Udine, Confartigianato Pordenone e Job & School. “Il nostro obiettivo è di promuovere l’aggregazione di micro e piccole imprese accomunate dalla volontà di sviluppare processi di innovazione. La Regione Friuli Venezia Giulia – spiega Carlo Faleschini, Presidente di Confartigianato Udine – da sempre attiva nel campo dell’innovazione, ha saputo cogliere questa occasione attraverso la realizzazione di importanti e concreti progetti. ” . |
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FESTIVAL DI SANREMO: IL CODACONS CHIEDE DI FAR PARTE DELLA GIURIA CHE VALUTERA’ GLI ARTISTI IN GARA APPELLO A PIPPO BAUDO IN NOME DELLA TRASPARENZA |
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Roma, 30 gennaio 2007 - Il Codacons rivolge un appello a Pippo Baudo affinché consenta la partecipazione del Codacons, in rappresentanza degli utenti italiani, al prossimo Festival di Sanremo. Chiediamo che venga inserito un nostro ispettore nella giuria che valuterà gli artisti in gara – afferma il Codacons – in modo da garantire ai tanti amanti del Festival la massima trasparenza e la correttezza delle varie operazioni di voto. Ogni anno, infatti, i cittadini sollevano dubbi e sospetti circa i risultati della gara canora e le varie classifiche dei cantanti, e chiedono un nostro intervento – prosegue l’associazione – Da quando il Codacons fa parte della Commissione che valuta le nuove proposte a Sanremolab, le polemiche (che negli anni passati hanno portato addirittura la magistratura ad aprire inchieste) sono cessate ed è stata assicurata la massima trasparenza e correttezza durante le selezioni dei giovani cantanti. Proprio in nome di tale trasparenza – conclude il Codacons – chiediamo a Pippo Baudo di aprire agli utenti le porte di Sanremo, e inserire un nostro ispettore all’interno della giuria del prossimo Festival. . |
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APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE IL DISEGNO DI LEGGE SULLA COMUNICAZIONE E L’INFORMAZIONE LOCALE |
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Torino, 30 gennaio 2007 - La Giunta regionale ha approvato ieri il disegno di legge sulla “Disciplina e sostegno delle attività di comunicazione e informazione locale” che, nel quadro della normativa nazionale sulla comunicazione pubblica (con particolare riferimento alla legge 7 giugno 2000, n. 150), promuove e sostiene il pluralismo e la libertà di informazione nel territorio regionale. Spiega la presidente Bresso: “Il disegno di legge si presenta come “legge di indirizzo” che fissa le linee guida e le tipologie di intervento da parte della Regione a favore del sistema delle comunicazioni di pubblica utilità e nasce dall’esigenza di aggiornare la legislazione regionale vigente, la legge 52 del 1990, tenendo conto sia dell’evoluzione legislativa che di quella dei media nazionali e locali. Dal punto di vista normativo, con la modifica del titolo V della Costituzione e la riforma in senso federale, la materia è infatti diventata concorrente tra Stato e Regioni: lo riconosce esplicitamente la legge 177 del 2005 per quanto riguarda la materia radiotelevisiva. Il nostro obiettivo era quindi costruire una legge di sistema che fissasse una serie di principi fondamentali, gli interventi in dettaglio sono demandati al regolamento”. Tra i punti salienti dell’articolato, la formazione di un sistema integrato delle comunicazioni su scala regionale, l’introduzione di innovazioni tecnologiche, l’ammodernamento e il sostegno alle imprese editoriali locali per un equilibrato sviluppo del mercato, la promozione dei temi di grande rilevanza civile e sociale, la conoscenza del Piemonte a livello nazionale e internazionale, l’informazione sull’Unione europea, l’interazione con le comunità piemontesi all’estero, la dotazione di strumenti che consentano la massima fruibilità e accessibilità pubblica dei prodotti informativi. La proposta di legge fissa anche alcuni aspetti del rapporto dell’istituzione locale con il servizio pubblico radiotelevisivo, ribadendo l’intenzione della Regione di provvedere in tempi brevi a stipulare i contratti di servizio con la società concessionaria e autorizzando la Giunta regionale a promuovere intese con il Ministero delle Comunicazioni per definire l’utilizzo di parte del canone di abbonamento Rai corrisposto dai cittadini piemontesi. “Con la trattativa per avere una parte del canone Rai – precisa Bresso – chiederemo anche di aumentare lo spazio da destinare all’informazione locale, così da poter soddisfare in maniera sempre più efficace e capillare le esigenze di informazione dei cittadini. Io credo che 4-5 ore al giorno debbano essere dedicate all’informazione e all’approfondimento su temi locali, sul modello della tv catalana o svizzera. Vogliamo incidere sull’effettivo servizio offerto. Oggi come oggi una percentuale alta di cittadini piemontesi non vede il notiziario piemontese ma quello lombardo o ligure. In alcune zone, addirittura, non si riceve la Rai”. . |
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MILENA GABANELLI VINCE IL “PREMIO MAX DAVID” |
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Milano, 30 gennaio 2007 - Il Premio Nazionale Max David per l’inviato speciale, organizzato dalla “Associazione Max David per il Giornalismo” con il Patrocinio della Provincia di Milano, e giunto alla ventiseiesima edizione, viene assegnato a Milena Gabanelli, freelance della Rai, con la seguente motivazione: “A Milena Gabanelli che, dopo avere dato prova di grande professionalità e coraggio con i suoi servizi dai fronti dii guerra, ha dimostrato altrettanta bravura e coraggio affrontando per Rai 3, con la trasmissione Report, i problemi più scottanti, e spesso ignorati, della società italiana. La Gabanelli ha così rilanciato, con grinta, determinazione e onestà professionale, quel giornalismo d’inchiesta che da tempo sembrava essersi sbiadito nel panorama dei media italiani”. Il Premio, considerato il Pulitzer italiano, consiste in una targa d’argento con l’effigie di Max David e in un assegno di 2. 600 euro, che verrà assegnato la sera di venerdì 26 gennaio 2007 nel corso di una cerimonia seguita dalla tradizionale Cena di Gala all’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Presenzieranno alla cerimonia il Vice-presidente della Provincia Alberto Mattioli, i promotori del Premio, Max David jr. E Lucio Lami (Presidente dell’Associazione Max David), Sergio Zavoli (Presidente Onorario della Giuria), i dieci giurati, molti dei quali sono ex-vincitori del Premio, e personalità delle istituzioni, della cultura e del giornalismo. Il Max David è stato assegnato, nel corso degli ultimi 25 anni, a Lucio Lami, Ettore Mo, Piero Accolti, Bernardo Valli, Franco Ferrari, Piero Benetazzo, Frane Barbieri, Vittorio Zucconi, Mimmo Candito, Egisto Corradi (alla memoria), Lucia Annunziata, Vittorio Dell’uva, Paolo Rumiz, Antonio Ferrari, Valerio Pellizzari, Alberto Pasolini Zanelli, Carmen Lasorella, Renzo Cianfanelli, Renata Pisu, Giovanni Porzio, Toni Capuozzo, Guido Rampoldi Ugo Tramballi. L’edizione 2006 è stata vinta da Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso. E’ stato vinto cinque volte da giornalisti di Repubblica, quattro da giornalisti del Corriere della Sera, tre da gironalisti della Stampa e del Giornale, due da giornalisti Rai e una volta ciascuno da giornalisti de Il Messaggero, Il Tempo, Il Mattino, Il Piccolo, Panorama , Tg5, Il Sole 24 Ore e L’espresso. Nota biografica della vincitrice: Milena Gabanelli è laureata in Storia del Cinema all’Università di Bologna. Comincia a lavorare per la tv abbastanza tardi, ma poi percorre tutte le tappe. Nel 1981 è alla Rai 3 dell’Emilia Romagna con contratto a termine; nel 1984 passa a Rai 3 Lombardia; nel 1986 approda ai Servizi Speciali del Tg 1. Dal 1989 al 1998 è inviata per la trasmissione “Mixer” in molti Paesi: Cina, Vietnam, Pitcairn Island, Cambogia, ex Jugoslavia, Nagorno Karabah, Somalia, Mozambico, Cecenia, Kazakistan, Tamil Nadu, Sudafrica, Palestina, Israele, Laos). Dal 1994 al 1996 cura come autrice e conduttrice un programma sperimentale di Rai 2, “Professione Reporter”, basato sui nuovi metodi d’informazione del videogiornalismo. Dal 1997 cura come autrice e conduttrice “Report”, acclamato programma di inchieste. Ha ottenuto diversi riconoscimenti professionali, tra cui il “Premiolino”, il “Flaiano”, il “Premio Ilaria Alpi”, e il “Premio Saint Vincent” come “giornalista dell’anno” nel 2005. . |
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RADIO 1 RAI: NINO FRASSICA AL COMUNICATTIVO DI IGOR RIGHETTI “APPENA FINISCO DI RECITARE CORRO A CASA A PIANGERE” "COSÌ DO VERITÀ AL LUOGO COMUNE CHE NOI COMICI SIAMO TRISTI" |
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Roma, 30 gennaio 2007 - Venerdì 26 gennaio su Radio 1 Rai Nino Frassica è stato l’ospite del “Confessionale del Comunicattivo”, programma sui linguaggi della comunicazione ideato e condotto da Igor Righetti. Ecco un estratto dell´intervista. Da bambino che cosa sognavi di fare da grande? Di abitare a Roma perché vedevo film e documentari. Poi piano piano mi è venuta la voglia di fare l’attore e quindi ho realizzato due fave con un sogno e due piccioni. Verso i vent’anni, più o meno, hai cominciato a lavorare in alcune radio locali. Che ricordi hai di quel periodo? Che finalmente avevo la possibilità di fare una trasmissione perché prima c’era soltanto la sede regionale, a Palermo, trasmetteva pure da Catania, ma era difficile entrare perché lavoravano sempre gli stessi, c’erano quelli più bravi di me. Non riuscivo a fare trasmissioni. Con l’arrivo delle radio private è diventato più facile perché avevano bisogno di speaker, di presentatori, di artisti. Hai cominciato presto a recitare in teatro testi di celebri autori drammatici. Quando ti sei scoperto la vena comica? Ho cominciato giovanissimo a scrivere le farse per i miei compagni di azione cattolica. Io mi vergognavo, non mi sentivo pronto, non recitavo ma avevo il senso dello humor. Scrivevo farse, cose che facevano ridere. Vedevo quello che accadeva e cercavo dove c’era da ridere. Mi facevano ridere le persone curiose, strane, i tipi. E poi ho mangiato pane e film di Alberto Sordi, Totò e Stanlio e Olio. Mi facevano ridere e volevo fare come loro, volevo raggiungere quello stato di grazia. C’è sempre la band dei Plaggers? Per scherzare ho voluto cantare e poi invece è diventata una cosa seria. In realtà il gruppo è nato perché dovevo fare un’ospitata a “Domenica in” e non sapevo che cosa fare. Dissi «quasi quasi canto una canzone di “Indietro tutta” rovinandola» e ho fatto “Grazie dei fiori bis” alla mia maniera, mischiando le canzoni. Poi ho capito che era uno stile, un genere. Da allora ho cominciato a rovinare tutte le canzoni che mi capitavano, anche quelle che mi piacevano. Anzi specialmente quelle che mi piacevano. È diventato un repertorio, ho fatto il gruppo e faccio le serate. Hai lavorato molto con Renzo Arbore. Che cos’è che vi accomuna? Naturalmente la goliardia, la dissacrazione, il modo di scherzare, la capacità di improvvisare. È il mio maestro e io sono il suo allievo. Nel 2002 hai ottenuto il Premio Flaiano come miglior attore di fiction. Qual è tra i personaggi che hai interpretato quello che più ti somiglia? Sicuramente il maresciallo Cecchini che interpreto in “Don Matteo” perché mi hanno dato carta bianca, il primo regista Enrico Oldoini è stato lui a volermi. Mi ha detto: «C’è un maresciallo, quello che ci piace lo mettiamo, lo facciamo a tua misura». Naturalmente ho messo tutto quello che capisco e so della provincia, del modo di ragionare di queste persone per bene. Io interpreto una persona per bene, avrà qualche difettuccio, qualche goffaggine però è un gran signore e mi piace proprio farlo. Alla gente fa simpatia proprio per questo perché vorremmo che ce ne fossero milioni di marescialli Cecchini. Nella tua vita privata sei brillante o introverso? Come tutti i comici sono triste. Nella vita privata non appena finisco di recitare, torno subito a casa, proprio di corsa, correndo, perché devo andare a piangere. Vado a piangere a casa. Così do verità al luogo comune che noi comici siamo tristi. Che cos’è che più ti irrita? La disonestà e la falsità. Chi sono i tuoi amici? Ho pochissimi amici. Divento molto amico quando lavoro perché faccio lavori lunghi quindi mi affeziono alla gente. Naturalmente li scelgo tra quelli che frequento. Però poi il lavoro mi porta lontano, mi separa. Per esempio un mio grande amico è Vittorio Sindoni, un regista di Capo d’Orlando che è un paese vicino al mio. Con lui sono molto amico, ma non ci incontriamo spesso. Hai interpretato il ruolo di un portiere nella fiction “Butta la luna”. Hai mai buttato la luna? Il significato della frase che dice la figlia Cosima alla madre è di non sognare. È quasi pessimista perché “Butta la luna” forse significa «non sognare perché la realtà è un’altra». Però non so se conviene buttarla la luna. Che cos’è che ti fa più paura? Le malattie, il dolore fisico. Preferisco quello morale che se si ha la forza si vince. Quello fisico per sconfiggerlo bisogna fare yoga, ci sono le medicine fortunatamente. Ma il dolore fisico mi fa paura. Tra i comici chi è che ti fa ridere? Ce ne sono parecchi come Michele Foresta, mister Forest, Giovanni Cacioppo, Ficarra e Picone. Guarda caso sto nominando quattro siciliani, una coincidenza. Mi piace pure l’umorismo milanese di Cochi e Renato e di Diego Abatantuono. Che cos’è che non rifaresti? Alcune cose che ho fatto soltanto per soldi. Qualche film brutto, qualche trasmissione brutta, qualche serata faticosa per cui non valeva la pena perché non so quanti chilometri ho fatto. Cose che non farei perché le ho fatte soltanto per soldi. Oppure qualcosa perché ci sono cascato. E là non è stato uno sbaglio per denaro, soltanto uno sbaglio mio. A chi devi dire grazie? Ad Arbore, a Enrico Oldoini e ad altre persone che mi hanno aiutato ma che non sono famose. Che cos’è che proprio non sopporti? La presunzione. I tuoi difetti? Sono presuntuoso! Certe volte potrei fregarmene di certe cose e invece me la prendo. Vorrei essere più attento. Un sogno nel cassetto? Sto cercando di realizzarlo. È di fare una sitcom scritta da me questa estate. Adesso ne sto parlando in Rai, ho il produttore, tutto quanto. È questione di tempo perché adesso ho “Don Matteo” e non posso farla, ma dopo potrei pure riuscire a farla ed è una cosa che mi piace molto. È scritta da me, voglio farla pure come regista almeno la parte teatrale, . Di che cosa parla questa sitcom? È il seguito de “I soliti ignoti”. Come si comporterebbero “I soliti ignoti” però mentre quella era una commedia, ed era tutto credibile, qui siccome si tratta di televisione c’è un’alta percentuale di nonsense. C’è già un titolo? “L’abbanda”. E poi un altro sogno nel cassetto sarebbe il cinema d’autore in cui qualche visita l’ho fatta perché ho partecipato a un film di Mimmo Calopresti che uscirà al cinema, ho partecipato a un film di Marco Risi per la televisione e poi Leone Pompucci è interessato a me. Qualche autore mi comincia a tenere in considerazione. Prima ero snobbato perché chi ha successo in televisione, molto successo nel varietà dove uno non è attore ma è fantasista, viene visto in modo particolare. Non si capisce neanche se sa recitare o no. Se sa fare la macchietta o no per cui non viene guardato bene. E invece grazie a “Don Matteo” perché sì faccio commedie però ogni tanto ho avuto qualche momento di recitazione drammatica, allora qualcuno se ne è accorto. Compreso il Premio Flaiano che è un premio serio, lo danno e non l’ho comprato, me l’hanno proprio dato. Ho fatto un sacco di teatro, ho fatto pure la scuola del Piccolo Teatro di Milano, ho fatto il teatro classico, la prosa, Pirandello, Bechet, il teatro espressionista. Ho fatto negli Anni Settanta la sperimentazione. In realtà la preparazione c’è, qualcosa l’ho fatta per poi recitare. Mi meraviglio quando gli altri si meravigliano che so recitare, perché che cosa c’è di strano? Che cosa facevo prima? Mica facevo un altro mestiere, recitavo. Però ho avuto successo con il varietà per cui molti pensano che quelli che fanno varietà sanno fare solo il varietà. Certe volte è vero però c’è un po’ di confusione. Una sorte analoga è toccata a Lino Banfi… Sì, certo. Magari pensavano che parlasse solo barese e invece è un grande attore. . |
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AFFINION INTERNATIONAL CONFERMA SOFTPEOPLE CONNEXIA ANCHE NEL 2007 SARÀ L’AGENZIA GUIDATA DA PAOLO D’AMMASSA A GESTIRE LE ATTIVITÀ DI PR E UFFICIO STAMPA DI AFFINION INTERNATIONAL |
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Milano, 30 gennaio 2007 – Affinion International, azienda attiva nei programmi di marketing relazionale e di loyalty, ha rinnovato a Softpeople Connexia, agenzia milanese di comunicazione a 360° specializzata in Pr, creatività e comunicazione web, l’incarico di gestire le attività di comunicazione della filiale italiana. Affinion International, che fino al 16 dicembre 2006 è stata Cims, vanta oltre 80 milioni di clienti in tutto il mondo ed è leader globale nell’erogazione di servizi e programmi legati al marketing relazionale in tutte le sue declinazioni. In Italia, è stata inoltre la prima società a parlare di affinity marketing, strategia relazionale innovativa che consiste nel creare relazioni tra aziende che abbiano target comuni e omogenei di riferimento. Softpeople Connexia, e in particolare il suo team di professionisti specializzati nella comunicazione marCom, supporta Affinion International in tutte le attività di comunicazione, dall’ufficio stampa all’individuazione di speaking opportunities, alla costruzione di relazioni strategiche. Dal 1999 Connexia cura inoltre tutta la comunicazione web di Affinion International: ha realizzato il sito istituzionale, rinnovandone l’immagine e aggiornandone le funzionalità parallelamente al percorso di crescita dell’azienda oltre a dare supporto all’azienda nella progettazione e realizzazione dei siti dedicati ai programmi retail che l’azienda offre ai suoi clienti. “Siamo fieri che Affinion International continui a rinnovarci la fiducia a dimostrazione della soddisfazione del cliente per tutto il lavoro svolto ad oggi”, ha commentato Paolo d’Ammassa, Presidente di Softpeople Connexia. “Inoltre siamo una delle poche agenzie italiane a vantare un team di lavoro specializzato nelle attività di Pr in ambito Marketing&communication. Abbiamo seguito l’azienda dal suo arrivo in Italia, al recente rebranding, e siamo orgogliosi di continuare a seguirla in questo suo percorso di crescita”. “Insieme a Connexia” commenta Stefania Cetrangolo, responsabile marketing e comunicazione di Affinion International “ci siamo accreditati presso le più importanti associazioni di categoria con le quali stanno nascendo interessanti sinergie e iniziative congiunte. Tra quelle più prossime, parteciperemo all’evento Aism (Associazione Italiana Responsabili Marketing) dedicato all’internazionalizzazione bancaria che si terrà il 28 febbraio, con un nostro caso di successo. ”. . |
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EXTRAPOLA ACQUISISCE PRESSTODAY |
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Milano, 30 gennaio 2007 - Nasce un nuovo gruppo nel panorama della comunicazione e dei servizi di informazione online. Extrapola, società attiva nel monitoraggio e nella selezione di contenuti da internet, ha concluso l´acquisizione di Presstoday, azienda affermata nel settore dei servizi di rassegna stampa online. L´operazione ha dato vita ad un gruppo con un fatturato complessivo di oltre 1,5 milioni di euro e rapporti con più di 300 clienti. Sono tre, ora, le sedi operative sul territorio (Milano, Rimini e Ravenna) e oltre 30 le risorse impegnate. Questa operazione consente ad eXtrapola di consolidare la propria posizione di punta nel mercato italiano nel monitoraggio e selezione di contenuti online. Nata nel 1998, l´azienda offre un servizio di monitoraggio globale di internet, di creazione di rassegne web personalizzate e di servizi di informazione tematici. La selezione dei contenuti è basata su una piattaforma tecnologica proprietaria, utilizzata da un team specialistico di redattori e giornalisti che garantiscono un controllo del monitoraggio altamente qualificato. Alla fine del 2006 eXtrapola ha siglato un´importante intesa commerciale con Moreover Technologies, azienda inglese di proprietà del gruppo multinazionale Verisign, che le permetterà di trattare un patrimonio di oltre 30mila fonti online, che coprono 125 paesi in 26 lingue, e centinaia di migliaia di news al giorno. "eXtrapola e Presstoday forniscono servizi complementari - commenta Stefano Marioni, presidente del gruppo - e hanno una vision comune, orientata verso l´informazione e i contenuti online. A seguito di questa importante operazione, grazie all´ingresso in eXtrapola di Enea Mansutti, uno dei soci fondatori di Presstoday, e grazie all´accordo con Moreover, siamo ora un´azienda che non guarda solo all´Italia, ma anche all´Europa e al resto del mondo". . |
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ACCORDO QUADRO SUI TITOLI FACTUAL TRA BBC WORLDWIDE E CINEHOLLYWOOD |
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Milano, 30 gennaio 2007 - Bbc Worldwide, ramo commerciale di Bbc e leader nella distribuzione internazionale di programmi televisivi, ha annunciato di aver firmato un accordo quadro con Cinehollywood, storica società milanese leader nel settore non-fiction, per la distribuzione sul mercato homevideo italiano del catalogo factual di Bbc, che comprende titoli documentaristici e docu-fiction. Ai sensi del nuovo accordo quadro pluriennale di prima opzione, Cinehollywood distribuirà un significativo numero di programmi Bbc Worldwide, selezionando alcuni dei migliori titoli del catalogo Bbc e le grandi novità di prossima uscita. Aggiungendosi al successo ottenuto sui canali televisivi italiani, la prima ondata di uscite includerà titoli come Il signore degli abissi, Pride, Il grande spettacolo degli animali, I record degli animali - sport estivi e I record degli animali - sport invernali. Tra gli altri prodotti recentemente selezionati da Cinehollywood, figura Pianeta Terra, straordinario capolavoro naturalistico di Bbc in uscita in Dvd ad aprile 2007. Roberto Cepparo, Amministratore Unico di Cinehollywood afferma: “Sono lieto di aver concluso questo importante accordo con Bbc, leader mondiale nella distribuzione di titoli documentaristici di qualità. La nostra azienda opera da quasi 30 anni nel mercato homevideo italiano puntando da sempre sulla qualità e ciò spiega l’accordo concluso per i programmi Bbc. In questa posizione Cinehollywood intende lavorare fortemente per affermare nel mercato homevideo italiano il marchio Bbc con una importante attività marketing”. Ben Donald, Responsabile Distribuzione Area Nord Mediterraneo Bbc Worldwide, “Siamo molto lieti di annunciare questo accordo con Cinehollywood, il nostro primo contratto di questo genere nel territorio e uno straordinario modo per aprire nuove opportunità inter-promozionali. È per Bbc Worldwide un importante traguardo che sancisce ulteriormente la nostra collaborazione con Cinehollywood e dona al pubblico italiano maggiore accesso al fenomenale catalogo factual di Bbc”. . |
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SABINA DE PIERI NUOVO DIRETTORE MARKETING DI RADIO E RETI |
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Milano, 30 gennaio 2007 - Sabina De Pieri è stata nominata direttore marketing di Radio e Reti, concessionaria di pubblicità leader nel mercato radiofonico. De Pieri, che assumerà il nuovo incarico dal prossimo 1° febbraio, lascia il ruolo di media director ricoperto negli ultimi sei anni in Mediacom Italia, uno dei più importanti centri media del panorama italiano appartenente al gruppo Wpp. Dando il benvenuto al nuovo direttore marketing Enzo Campione, presidente e amministratore delegato di Radio e Reti ha dichiarato: “L’esperienza maturata da Sabina De Pieri in ambito media e la sua profonda conoscenza delle esigenze dei clienti ci consentiranno di rispondere in maniera ancor più efficace alle richieste di mercato. Il suo ingresso rappresenta un valore aggiunto per tutta l’azienda e sono certo che le sue competenze contribuiranno a consolidare la nostra posizione di leadership nel settore radiofonico. ” Sabina De Pieri, 40 anni, ha infatti un solido curriculum professionale alle spalle: prima dell’approdo a Mediacom Italia, è stata per oltre dieci anni in Optimedia dove, dal ruolo iniziale di media planner, è divenuta media supervisor e infine media director. Durante la sua carriera Sabina De Pieri ha collaborato con clienti appartenenti a diverse categorie merceologiche: dal mass market, alla cosmesi, all’home appliance, ai farmaceutici fino alla più recente esperienza nel settore automobilistico. “Sono felice di entrare a far parte della squadra di Radio e Reti. Per la prima volta mi troverò ad affrontare il mercato dalla parte della concessionaria. In questo senso il nuovo incarico a Radio e Reti rappresenta per me una sfida professionale che affronterò con entusiasmo cercando di sfruttare al meglio le competenze maturate in questi anni. ”, commenta Sabina De Pieri. . |
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BLOCKBUSTER E RADIO R101 PARTNER NEL 2007 |
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Milano, 30 gennaio 2007 – Il 2007 si è aperto con la sigla di un importante accordo di vera e propria partnership annuale - più che di co-marketing - tra Blockbuster, catena leader nel mercato dell’home video entertainment, e Radio R101, emittente radiofonica del gruppo Mondadori. L’intesa firmata tra le due aziende prevede la messa in onda su Radio R101, a partire da gennaio 2007, di 4 spazi “Blockbuster News” che saranno utilizzati per comunicare agli ascoltatori della radio tutte le novità, servizi e iniziative speciali dal mondo Blockbuster. Contemporaneamente Blockbuster trasmetterà 8 spot di Radio R101 su “Blockbuster Network”, il circuito video interno ai punti vendita Blockbuster e predisporrà all’interno dei suoi store una comunicazione ad hoc, riproducendo sulle copertine di Dvd e game, disponibili a noleggio, il marchio della radio. Nel corso dell’anno, inoltre, sono previste importanti iniziative congiunte oltre che sui 250 store della catena anche sul territorio e on-line. Liliana Comitini, Commercial Director di Blockbuster Italia commenta: “Si tratta di un accordo estremamente strategico per Blockbuster, che grazie a questa attività sarà in grado di raggiungere, ogni giorno, un target importante cui comunicare il nostro nuovo posizionamento e soprattutto perché in partnership con R101 una radio che in poco tempo si è affermata e che ha ancora tanta voglia di crescere”. Dal canto suo Radio R101 è particolarmente soddisfatta dell’accordo con Blockbuster per gli obiettivi vantaggi che questo rappresenta, in termini di presenza sul territorio presidiato dagli store della catena, e per le opportunità di comunicazione mirata che le iniziative congiunte offriranno. . . |
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LIVEXTENTION, LA MARKETING AGENCY DEL GRUPPO DIGITAL MAGICS, REALIZZA “BRAVO E SI VEDE!”, UN MEDIA FORMAT VIRALE PER FIAT BRAVO |
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Milano, 30 gennaio 2007 – E’ partita ierii una nuova attività di supporto al lancio di Fiat Bravo, con un media format virale realizzato da Livextention, la marketing agency del gruppo Digital Magics, che si integra con le altre attività di lancio pianificate da Mc². “Bravo e si vede!” è il concept alla base di un insieme di iniziative che combinano il web con un forte coinvolgimento degli utenti nella produzione di video-contenuti, un concorso online e azioni di community marketing, e con attività di comunicazione nei cinema. Obiettivo della campagna è la creazione di una community unita da un atteggiamento comune di superamento delle aspettative, trasferendo informazioni, valori e potenzialità dell’auto attraverso strumenti relazionali e attivanti data la grande affinità del target di riferimento con i nuovi mezzi e tecnologie. “Bravo e si vede!” è il Media Format a complemento del lancio di Fiat Bravo fondato su una dinamica crossmediale e dotato di un alto grado di attivazione, che contamina differenti canali di comunicazione e agisce sulla voglia del target di riferimento di partecipare ed essere coinvolto. L’idea della campagna è semplice: premiare chi è davvero “Bravo” invitando le persone a raccontare in video esperienze personali e i momenti in cui si sono sentiti “Bravi”. Un mix di mezzi integrati per il lancio della nuova Fiat Bravo con attività di comunicazione che partono il 29 gennaio coinvolgendo il pubblico online e sul territorio e durano fino al 15 marzo. Il concorso online coinvolge direttamente gli utenti in un racconto collettivo: sul sito bravoesivede. It ogni utente potrà pubblicare il proprio video o registrare un video messaggio via web-cam per raccontare il momento in cui è stato Bravo e convincere quanti più utenti a votarlo. Due cortometraggi prodotti ad hoc per dettare le linee guida che gli utenti dovranno seguire per i video daranno il via alla competizione creando così un’unica struttura narrativa. Un concorso crossmediale che mette in competizione i video creati in rete e i video realizzati dal pubblico delle sale cinematografiche coinvolte dal 2 febbraio nella promozione. Il più ‘bravo’ di tutti vincerà un premio speciale: la nuova Fiat Bravo. Enrico Gasperini, presidente del gruppo Digital Magics, dichiara: “Il media format pensato per Fiat Bravo rappresenta il nostro impegno continuo nell’integrazione tra le potenzialità della tecnologia interattiva e i media classici, puntando sulla rete di conversazioni che è possibile creare intorno a una marca e sulla creazione di contenuti originali. Livextention ha proposto un media format che risponde perfettamente alle esigenze di un pubblico sempre più attento ai contenuti che al mezzo, pronto a farsi coinvolgere diventando protagonista e sempre più complicato da raggiungere e sedurre. Per Fiat Bravo Livextention ha applicato la nostra nuova metodologia: analisi continue per conoscere il target di riferimento, un approccio integrato al marketing, la pianificazione di attività mirate al monitoraggio dei format proposti per valutarne l’efficacia, la realizzazione di format eccellenti conseguito grazie al lavoro congiunto delle unit competenti del gruppo. ” Fabio Galetto, Direttore Marketing Italia di Fiat, dichiara: “Crediamo in un marketing sempre più interattivo dove il consumatore diventa consum-attore e quindi protagonista. Il target di Fiat Bravo utilizza costantemente le nuove tecnologie e i new media, con cui ha spesso un rapporto ‘attivo’, e conduce una intensa vita sociale. Si tratta di un target al quale ci stiamo riavvicinando a grandi passi grazie ai nuovi modelli e alle nuove attività di comunicazione. Fiat Bravo e le iniziative come ‘Bravo e si vede’ rappresentano un passo decisivo in questo senso”. Il media format ideato e realizzato da Livextention con la direzione creativa di Claudio Somazzi, Ceo di Digital Bees, prevede per la prima volta un innovativo tool di misurazione e ricerca: 4W Research. Attraverso questo nuovo tool, realizzato congiuntamente con Humanhighway e Doxa, è possibile misurare in tempo reale tutte le attività di comunicazione online e offline, tenendo traccia di tutti i touch point, ovvero tutti i punti di contatto tra marca e utenti online e offline (sito, diffusione virale dei video, attività nei cinema, pubblicazione di post in Rete, ecc), attraverso un sistema di reportistica in tempo reale. 4W Research consente di ottenere dati quantitativi e realizzare l’analisi qualitativa dei risultati della campagna misurando parametri quali, ad esempio, il livello di gradimento, la reazione emozionale al messaggio e il ricordo. . |
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ADL AMERICAN DATALINE SRL E ALTEC LANSING SCELGONO SALES & MARKETING PARTNERS ITALY SRL |
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Lainate (Mi), 30 Gennaio 2007 –Smpi Srl annuncia di aver stretto un duplice accordo con Adl American Dataline, attiva nella distribuzione di accessori e dispositivi per Mac e iPod, fotocamere digitali e stampanti laser professionali di largo formato, e con Altec Lansing, società multinazionale rappresentata in Italia da Adl, attiva nella produzione di sistemi audio di alta qualità per computer e per home entertainment, nonchè di una gamma di cuffie, auricolari e microfoni per dispositivi multimediali digitali personali. Smpi supporterà le due società nell’ambito delle pubbliche relazioni, con l’obiettivo di consolidare e rafforzare ulteriormente la posizione di Adl presso il canale Retail e presso i consumatori finali e di promuovere la notorietà del brand Altec Lansing e la visibilità dei suoi innovativi prodotti. "Siamo certi che l’accordo con Smpi sia un passo strategico," ha dichiarato Guido Borso, Presidente di Adl American Dataline. "Il loro operato sarà un ulteriore passo avanti nel rafforzare il nostro posizionamento e la nostra immagine quale distributore di prodotti di qualità e all’avanguardia. Abbiamo riconosciuto in Smpi un partner ideale anche per Altec Lansing, società che rappresentiamo in modo esclusivo in Italia. Siamo certi che questa collaborazione sarà un modo per crescere e consolidare la presenza del brand in Italia". "Adl American Dataline è una realtà affermata nel mondo della distribuzione e siamo lieti di collaborare con loro e di poterli annoverare tra i nostri clienti", ha commentato Fabio Marchino, General Manager, Smpi Srl. "Questo accordo rappresenta un ulteriore riconoscimento della professionalità e dell’esperienza con cui ci proponiamo ai nostri clienti nel panorama delle agenzie di comunicazione". Continua poi Marchino: "Anche l’acquisizione di Altec Lansing, conseguenza dell’accordo con Adl, conferma il trend positivo che Smpi ha registrato nel corso degli ultimi anni arricchendo il proprio portafoglio clienti con aziende tecnologiche di alto livello". Conclude: "Ci impegniamo ad essere l’interfaccia tra le due aziende e i media italiani, individuando interlocutori strategici ed opportunità editoriali legate al settore It, ma non solo. Crediamo, infatti, che le soluzioni proposte da Adl ed Altec Lansing trovino una collocazione ideale in numerosi contesti editoriali, anche rivolti al grande pubblico, laddove si realizzino articoli sul nostro stile di vita sempre più digitale e in movimento, tendenza in atto sotto gli occhi di chiunque". . |
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DAWAZ: LA FUNE SUL MARE UN LUNGOMETRAGGIO DOCUMENTARIO DI DOMENICO DISTILO UNA PRODUZIONE ESKIMOSA E RAI CINEMA |
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milano, 30 gennaio 2007 - Dawaz: la fune sul mare, è un film documentario che racconta un’impresa unica, mai tentata prima: il più grande funambolo del mondo attraverserà sul filo lo Stretto di Messina. Dawaz è il funambolo delle grandi altezze. Dawaz: la fune sul mare, è un sogno e un film documentario insieme: per Domenico Distilo, che ne firma la regia, è uno sguardo che abbraccia le due sponde dello Stretto, un modo per raccontare un territorio straordinario e le sue culture. Per Adili Wuxiuer, il più grande funambolo del mondo, che a settembre attraverserà lo Stretto di Messina, è la traversata più importante della sua vita, la più lunga mai tentata da un funambolo. Dawaz: la fune sul mare, prodotto da Eskimosa e Rai Cinema, sarà un incontro con un territorio, con i suoi abitanti, e con tutti quelli che prenderanno parte a questa grande impresa. Come nasce Dawaz: la fune sul mare? Eskimosa, con Rai Cinema, cercava nuove idee e nuovi autori per raccontare il presente italiano. Domenico Distilo si presenta ai produttori Carlo Cresto-dina e Anastasia Plazzotta con una idea bizzarra: “voglio raccontare lo Stretto di Messina convincendo il più grande funambolo del mondo ad attraversarlo sul filo. E voglio fare un film che sviluppa una progettualità che riguardi il territorio, la vita delle persone, la sostenibilità della loro esistenza. ” “Dawaz: la fune sul mare” e il funambolo Cinese Adili Wuxiuer. Eskimosa e Rai Cinema hanno quindi finanziato il primo viaggio in Cina - per la città di Urumqui, provincia autonoma Uiguru di Xingjang - dove Distilo, insieme a Shi Yang – attore e traduttore simultaneo -, ha incontrato adili Wuxiuer e lo ha convinto a tentare la grande impresa. E’ la Cina Nord Occidentale e Adili Wuxiuer, considerato universalmente il più grande funambolo del mondo, qui è un vero eroe. Da quel momento il progetto della traversata di Adili prende vita e la possibilità di realizzarlo si riconnette al territorio, Sicilia e Calabria insieme. Si muove insieme agli abitanti, alle Istituzioni pubbliche e private, al Ministero degli Affari Esteri, all’Ambasciata Cinese e al Governo Provinciale di Xingjang . Il Sindaco di Messina e il Sindaco di Villa San Giovanni si entusiasmano e tutto questo aiuta a credere che il sogno si trasformerà in un progetto condivisibile. Nascono e si sviluppano i contatti con la Capitaneria di Porto di Messina, il Comune di Reggio Calabria, le Province di Messina e Reggio Calabria, la Regione Siciliana e la Regione Calabria. Domenico Distilo incontra a Manchester l’ingegnere Paolo Stellati, gli propone un progetto per la costruzione del cavo e della struttura necessari al funambolo. Stellati, grazie ai vari sopralluoghi e rilevazioni decide di seguire la realizzazione dell’impresa passo dopo passo. Paolo Stellati da gennaio abita a Roma dove lavora per la Team Engineering spa. Il sogno di volare che Adili ha sempre condiviso con suo fratello Aierken, l’ingegnere che lo segue in tutte le sue imprese, diventa anche il sogno di Paolo Stellati. Aierken wuxiuer e paolo Stellati si incontrano a Messina per i sopralluoghi. Condivideranno la responsabilità della qualità e della sicurezza dell’opera. E ancora una volta Italia e Cina fanno della loro collaborazione una forza capace di costruire un’opera ingegneristica, un’installazione di arte contemporanea che dovrà garantire tecnicamente la sicurezza di un uomo, un artista, un funambolo che vola sullo Stretto come un’aquila. Garrett Brown, l’inventore della steadycam, si è dimostrato interessato al progetto ed è disponibile a mettere a disposizione del film le sue conoscenze tecniche sulle riprese aeree, necessarie per filmare l’impresa nella sua fase finale. Il film si svilupperà in tre sezioni, ognuna delle quali corrisponde a un sentimento fondamentale e a una stagione dell’anno. Prima di tutto l’inverno - oggi, gennaio 2007 - il tempo del primo sopralluogo di Adili e del suo incontro con lo Stretto da attraversare; poi la primavera, il tempo della preparazione e di attesa; infine l’estate a Messina, la costruzione e l’elevazione del cavo, la traversata. Adili, che da ventotto anni passeggia e danza sulla fune, dichiara di non aver mai attraversato il mare e mai affrontato prima una simile lunghezza. E’ fiducioso. Si fida della attenta capacità organizzativa che sente intorno a sé. Si fida del coraggio che le società Eskimosa, Feltrinelli e Rai Cinema hanno dimostrato accettando questa sfida. Gli incontri con le Amministrazioni locali sia della Sicilia che della Calabria gli regalano molta forza. Sente che questo progetto non è solo suo, ma anche loro. E il suo desiderio si rafforza. Adili spera che la sua traversata abbia una risonanza mondiale tale da restituire agli abitanti dello Stretto e all’Italia la generosità e la professionalità che gli permetteranno di realizzare questo sogno. Shi Yang attore Cinese formatosi in Italia – ha collaborato con Gianni Amelio e Giuseppe Tornatore – è il ponte culturale tra cultura Uigur Cinese e Italiana. . |
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DALLE ANDE AGLI APPENNINI, UN DOCUMENTARIO SUGLI ARGENTINI IN TOSCANA |
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Firenze, 30 gennaio 2007 - Un documentario per raccontare, attraverso immagini e testimonianze, il vissuto degli immigrati argentini, di ritorno o meno, che da tempo hanno scelto la Toscana come loro nuova casa. Il progetto è emerso dall´incontro che si è svolto a Palazzo Bastogi tra il vicepresidente vicario del Consiglio dei toscani all´estero (Cte), Lorenzo Murgia, e il giovane regista argentino Ernesto Morales. "E´ un´idea sulla quale intendiamo lavorare seriamente - ha detto Murgia -, che potrà offrire occasione per una riflessione sul tema del rapporto tra immigrazione e identità, cruciale anche per l´attività delle nostra associazioni. Cercheremo di sostenerla coinvolgendo anche la Mediateca regionale toscana". Il documentario fa parte di un dittico il cui inizio risale al 2005, quando in Argentina Ernesto Morales girò Vìdeo Musica de migrantes italianos. In quel periodo Morales, che oltre ad essere regista è docente di Estetica ed Architettura presso tre Università argentine, ebbe l´occasione di avvicinarsi molto alla realtà degli immigrati italiani in Argentina, specie quelli di origine toscana. Dalla collaborazione tra il Centro culturale della cooperazione "Floreal Gorini" - di cui Morales è attivo componente - e l´Associazione culturale Toscana di Buenos Aires è nata anche una mostra di immagini video e testimonianze dirette di immigrati toscani dal titolo "Emigracìon, derechos humanos y trabajo", interessante excursus sull´influenza toscana nell´arte e nella cultura argentine. Morales non nasconde la sua attrazione verso la nostra Regione, nella quale ha scelto di trascorrere un anno sabbatico - "intensissimo", lo definisce - presso l´Università per stranieri di Siena, dove è stato recentemente presentato, con grande successo,"Migrantes italianos". "Il progetto del documentario - afferma il regista - si propone di dimostrare come lo scambio di esperienze, beni e cultura attivati dall´immigrazione formino l´identità dei singoli e delle minoranze, ma anche, in maniera forte, quello delle nazioni ospitanti". . |
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LA REALTÀ DEGLI ECOMUSEI IN UN VOLUME |
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Trento, 30 gennaio 2007 – E’ stato presentato – presso La Sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio, a Trento – il volume “Diversità che dialogano – Dalle prime esperienze al laboratorio Cina 2005” che fa parte della serie dedicata agli ecomusei del Trentino nell’ambito della collana “Documenti di lavoro”. Un libro di oltre 200 pagine a cura dell’Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento. Il volume – presentato dall’assessore Margherita Cogo – raccoglie gli atti del convegno internazionale che, nel giugno del 2005, ha visto riuniti a convegno nella città di Guiyang, nella Cina centrale, 120 museologi provenienti da 15 Paesi dei cinque continenti. “Le politiche degli ecomusei, insieme politiche culturali ma anche di sviluppo locale – ha detto Margherita Cogo – sono un chiaro esempio del nuovo riconosciuto ruolo della cultura a livello planetario. Il fatto che a trent’anni dalle prime esperienze, gli ecomusei si siano diffusi praticamente ovunque e che centinaia di studiosi e amministratori, provenienti da tutto il mondo, si siano ritrovati nel giugno del 2005 in una città della Cina centrale a confrontarsi su temi straordinariamente familiari ad ognuno, è indicativo di come, sospese tra innovazione e memoria, le sfide del secolo corrente siano ben comprese dovunque”. Doppia quindi la finalità dell’incontro di oggi: da una parte un confronto tra i responsabili dei cinque ecomusei del Trentino e dall’altra la presentazione di un volume che nel raccogliere una documentazione così vasta ed internazionale è per sua natura destinato ad essere diffuso tra gli addetti ai lavori ben oltre i nostri confini. Ed infatti è stata stampata anche la versione inglese del volume. Nel suo intervento l’assessore Cogo ha ribadito la necessità della memoria – “termine di gran lunga preferibile a quello di identità: visto che nel nome dell’identità si fanno guerre e si commettono stragi” – e ha sottolineato come il termine “bene culturale” vada non a caso esteso a borghi, paesi e regioni ed è in questo percorso che il ruolo degli ecomusei trova la sua collocazione. La parola è quindi passata ad Emanuela Renzetti (presidente del Museo degli Usi e costumi della gente trentina di San Michele all’Adige ed antropologa) ed a Maurizio Maggi (Ires, Istituto di ricerche economico – sociali). Negli atti del convegno – che registrano anche l’intervento che Margherita Cogo ha tenuto sulla realtà degli ecomusei in provincia di Trento – proprio l’intervento di Maggi, a partire dal titolo, affronta il possibile ruolo di questa relativamente giovane realtà culturale. Si chiede infatti Maggi: “Gli ecomusei sono specchio, finestra o vetrina?”. Fra i punti in comune emersi al convegno internazionale di Guiyang, dice Maggi, spicca certamente l’idea che “il benessere delle comunità residenti è il primo obiettivo dei progetti culturali locali”. . |
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