|
|
|
MERCOLEDI
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 07 Marzo 2007 |
|
|
|
UNA RICERCA FA LUCE SU UNA STRUTTURA DI RIPARAZIONE DEL DNA CELLULARE |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 7 marzo 2007 - Un´équipe di ricercatori spagnoli ha scoperto come alcune cellule cancerose siano in grado di resistere alla chemioterapia, facendo nascere così la speranza di nuove strategie atte a rendere i tumori cancerogeni più vulnerabile al trattamento. Lo studio, guidato dal dottor Jordi Surralés dell´Università autonoma di Barcellona e finanziato in parte dell´Ue, è pubblicato nella rivista «Embo Journal» (Organizzazione europea per la biologia molecolare). Quando si verifica una mutazione negli esseri umani, uno dei principali percorsi coinvolti nella riparazione del danno è il percorso di soppressione tumorale dell´anemia di Fanconi/brca, che aiuta le cellule a individuare le mutazioni genetiche e prevenire così la formazione del cancro. Questo percorso può tuttavia presentare delle discontinuità, identificabili in vari tipi di tumore, e allo stesso tempo contribuisce ad aiutare i tumori a resistere alla chemioterapia. Molti farmaci chemioterapici uccidono le cellule tumorali inducendo mutazioni genetiche, e talvolta le proteine dell´anemia di Fanconi/brca aiutano accidentalmente il tumore individuando tali mutazioni e riparandole. La comprensione del funzionamento dei 13 geni coinvolti nel percorso assume particolare interesse per i ricercatori che studiano il cancro. In quest´ultima ricerca gli scienziati hanno scoperto esattamente come le proteine dell´anemia di Fanconi individuino la presenza di mutazioni. Hanno osservato che le mutazioni intervenute nel Dna bloccano il processo di replica del Dna, un processo di vitale importanza per consentire alle cellule di dividersi e proliferare. Il blocco del processo di replica del Dna attiva un enzima chiamato chinasi Atr, che aggiunge gruppi di fosfati alle proteine che circondano il Dna danneggiato. Questi gruppi di fosfati agiscono come una bandiera, indicando la posizione del danno genetico alle proteine di Fanconi. I ricercatori auspicano che il loro lavoro permetta di individuare strategie per rendere le cellule cancerose più sensibili alla chemioterapia. L´équipe del dottor Surralés ha osservato che quando viene inibita parzialmente la creazione di uno dei geni Fanconi, le linee cellulari del cancro al seno sono da due a tre volte più sensibili alla chemioterapia. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Nature. Com/emboj/ . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
VIA LIBERA ALLA CITTA´ DELLA SCIENZA BIO-MEDICA FORMIGONI: IL CERBA RIFERIMENTO EUROPEO PER LA RICERCA AVANZATA 500 SCIENZIATI, STRUMENTI SOFISTICATI, E UN PARCO PUBBLICO |
|
|
|
|
|
Milano, 7 marzo 2007 - Un decisivo passo in avanti verso la realizzazione del Centro Europeo per la Ricerca Biomedica Avanzata (Cerba) è stato compiuto oggi dal Comitato per l´Accordo di Programma, riunitosi a Palazzo Pirelli su convocazione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Il Comitato - del quale, oltre alla Regione, fanno parte la Provincia di Milano (rappresentata oggi dal presidente Filippo Penati), il Comune di Milano (assessore Carlo Masseroli), la Fondazione Cerba (professor Umberto Veronesi) e il parco Agricolo Sud Milano (presidente Bruna Brembilla) - ha infatti firmato un documento con cui sono stati condivisi gli elementi essenziali dell´Accordo di Programma, la firma del cui testo definitivo è prevista entro il 25 novembre di quest´anno. Nel frattempo verranno avviate le procedure per l´approvazione dello stralcio al Piano di cintura urbana e verificato il piano dei collegamenti urbani che andranno realizzati per servire il futuro Centro. "Oggi abbiamo dato il via ufficiale a una straordinaria realizzazione - ha dichiarato Formigoni - che farà di Milano-lombardia la capitale europea dei progetti più avanzati nel campo della ricerca scientifica, della cura medica e anche dello sviluppo industriale. Un progetto, quello del Cerba, che andrà ad affiancarsi ad un´altra iniziativa di impronta regionale, la Cittadella della Salute che nascerà dall´unione del Sacco, del Besta e dell´Istituto Tumori". Decisiva ancora una volta la mediazione e il ruolo di governance della Regione per superare le criticità esistenti e dare quindi il via libera alla realizzazione di quella che sarà una vera e propria Città della Scienza, sul modello del più importante complesso di ricerca biomedica del mondo, il National Institute of Health di Bethesda negli Usa. Il Cerba sorgerà a Milano, su un´area di circa 610. 000 metri quadri adiacente all´Istituto Europeo di Oncologia, e realizzerà attività di ricerca, formazione e cura. Verrà creato un centro multidisciplinare per l´oncologia, la cardiologia, la neonatologia e le neuroscienze, dotato di una piattaforma tecnologica comune, che integri ricerca sperimentale e clinica, servizi terapeutici e diagnostici e strutture per la formazione e la cultura scientifica. Verranno raggruppati nella stessa area i principali istituti milanesi operanti nell´oncologia (Ieo), cardiologia (Monzino) e neuroscienze. All´attività di ricerca, svolta da oltre 500 scienziati, collaborerà anche l´Ifom (Istituto di oncologia molecolare) e l´attività di formazione sarà svolta dalla Semm (Scuola Europea di Medicina Molecolare) e dall´Università. L´intervento avrà un costo complessivo di oltre 1. 124 milioni di euro: sarà finanziato interamente con i capitali privati di un pool di banche e assicurazioni. La realizzazione del Cerba (che sarà un istituto di diritto privato non profit) avverrà in due fasi. Prima Fase 2007/2012 (costo 730 milioni) - La prima fase riguarda la realizzazione di oltre il 50% delle strutture previste per diagnosi, cura e ricerca clinica e delle strutture ricettive, residenziali temporanee e di accoglienza. Opere infrastrutturali prima fase: riqualificazione e ampliamento di via Ripamonti; riorganizzazione del nodo viabilistico Bazzi-antonini-cermenate; un parco attrezzato aperto al pubblico, di circa 300. 000 mq che sarà realizzato dalla Fondazione che lo gestirà per un periodo di 30 anni; - un itinerario ciclopedonale su aree di proprietà pubblica, esternamente al perimetro del Cerba, che colleghi il margine edificato urbano attuale di Milano con un attestamento a sud delle aree Cerba. Seconda Fase 2012/2017 (costo 394 milioni) - La seconda riguarda il completamento delle strutture previste per diagnosi, cura e ricerca clinica e delle strutture ricettive, residenziali temporanee e di accoglienza. Opere infrastrutturali seconda fase: prolungamento della linea tranviaria lungo via Ripamonti, dal confine comunale a Locate Triulzi; realizzazione di una idonea navetta che colleghi il Cerba con una fermata della metropolitana esistente, Famagosta o Rogoredo. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
WORKSHOP SULLE INFRASTRUTTURE DI RICERCA CLINICA |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 7 marzo 2007 - Il 10 maggio si svolgerà presso l´Università di Copenaghen (Danimarca) un workshop sulle infrastrutture di ricerca clinica in Europa. Il workshop analizzerà i capisaldi europei della ricerca clinica, le reti di ricerca clinica e il finanziamento della ricerca clinica e comprenderà un dibattito, nonché un discorso programmatico sulla trasparenza nella rendicontazione dei risultati della ricerca. Il workshop è organizzato da Biologue e dal Danish Pharma Consortium (Università di Copenaghen) e sarà tenuto in inglese. La manifestazione è aperta a tutti i professionisti interessati ai test clinici o attivi nel settore, ai membri di reti cliniche, a gruppi di pazienti, alle associazioni industriali, alle imprese e alla stampa. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Biologue. Ku. Dk/ . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AVVISO DI PREINFORMAZIONE: COMPILAZIONE DI STATISTICHE SULLA SCIENZA |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 7 marzo 2007 - La Commissione europea ha pubblicato un avviso di preinformazione per la compilazione di statistiche relative ad istruzione, scienza e cultura. L´appalto consiste nelle seguenti attività: Lotto 1: preparazione del sondaggio comunitario sull´innovazione 2008; Lotto 2: statistiche sulle risorse umane nel settore della scienza e tecnologia; Lotto 3: statistiche relative alle industrie ad alta tecnologia e ai servizi basati sulla conoscenza; Lotto 4: statistiche comunitarie in materia di innovazione. Importo previsto del contratto, Iva esclusa: 650 000 Eur. Per ulteriori indicazioni sulla preinformazione consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:53245-2007:text:it:html . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
"NEL FUTURO DELLE SDS LA GESTIONE DELLA NON AUTOSUFFICIENZA" ENTRO IL PROSSIMO MAGGIO VERRÀ PRESENTATO IL PIANO REGIONALE INTEGRATO |
|
|
|
|
|
Firenze, 7 marzo 2007 - "Stiamo pensando proprio alle Società della Salute per la gestione dei servizi relativi alla non autosufficienza: entro maggio presenteremo un Piano integrato di livello regionale che sarà un elemento importante anche per una esperienza a cui è necessario dare continuità". Così Gianni Salvadori, assessore al sociale della Regione Toscana, nel suo saluto introduttivo agli "Stati generale delle Società della Salute": il convegno, organizzato dalla Iv Commissione consiliare in collaborazione con la Giunta regionale, ha messo a confronto "eccellenze e criticità" di questa forma organizzativa per il governo integrato della sanità e del sociale attraverso la partecipazione dei territori. Salvadori ha giudicato in termini positivi il lavoro fino ad oggi svolto dalle Sds, soffermandosi in particolare sulle gestioni associate dei servizi ("un passaggio davvero cruciale nela logica della razionalizzazione dei servizi"). . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
STRUTTURE SOCIOSANITARIE ANZIANI, DISABILI, MINORI, DIPENDENZE. ASSESSORE VALDEGAMBERI: “40 MILIONI EURO NEL 2007 PER ADEGUARE INTERVENTI E DARE RISPOSTE A FAMIGLIE” |
|
|
|
|
|
Verona, 7 marzo 2007 - “Nell’ultimo quinquennio è stata portata avanti nel Veneto un’opera imponente e organica di razionalizzazione nell´utilizzo delle risorse e di potenziamento delle strutture che si riferiscono al settore sociale. Abbiamo tenuto conto della progressiva, profonda, modifica verificatasi negli ultimi vent’anni nella condizione generale, sia sociale che di salute, delle persone anziane non autosufficienti, dei disabili, ma anche in quella dei minori con disagio e delle persone con dipendenze”. Lo ha detto Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali in una conferenza stampa che si è tenuta stamani nella sede dell’Ulss di Verona e nel corso della quale ha illustrato i provvedimenti che “la Regione Veneto ha deliberato per aggiornare il programma regionale che finanzia l’adeguamento e la realizzazione di strutture, impianti e arredi nel settore sociosanitario (strutture nelle quali sono ospitati anziani e disabili, minori in comunità, e tossicodipendenti) mettendo a disposizione, di enti locali e del terzo settore, 40 milioni di euro per il 2007. 20 milioni sono in conto capitale (con risorse interamente regionali - provvedimento unico in Italia - e che, sostanzialmente, vanno a finanziare le strutture medio piccole con meno di 120 posti letto) e 20 fanno riferimento a un fondo di rotazione (articolato in rate annue senza interessi per 15 anni) per le strutture più grandi (oltre i 120 posti letto) che hanno il maggior numero di ospiti. Si tratta di risorse ingenti – ha affermato l’Assessore - che dimostrano come il tema della crescente non autosufficienza sia sentito come prioritario da parte della Regione. E che vanno ad aggiungersi ai 61 milioni di euro di investimenti regionali assegnati dal 2004 al 2006 (erano 17 milioni di euro nel 2004, 24 nel 2005, 20 milioni di euro nel 2006) nello stesso settore. Gli interventi finanziati sono stati 263 e 12. 635. 249 i contributi liquidati; somme che hanno messo in moto un volano complessivo di investimenti pari a 200 milioni di euro con ricadute rilevanti su tutta l’economia veneta”. Nel triennio 2004-2006 si è registrata una ragguardevole semplificazione del sistema di accesso ai contributi e la creazione di un quadro generale delle necessità del territorio. Per il presente e il prossimo futuro, triennio 2007-2009, si indicano invece regole più aggiornate e le domande di contributo vanno inviate dagli enti locali e del terzo settore interessati, entro il 13 aprile p. V. , alla Direzione edilizia a finalità collettive, Regione del Veneto, Santa Croce 515, 30135 Venezia. Il contributo della Regione è assegnato specificamente per l’acquisto di arredi, la ristrutturazione e l’adeguamento tecnico e normativo e le norme di sicurezza (regolamento antincendio, impianti tecnologici, il miglioramento dei requisiti minimi della struttura (standard edilizio ad esempio), l’ introduzione di fattori di ‘umanizzazione’, il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale come indicato dagli standard definiti dalla legge regionale n. 22 del 2002. La legge regionale che sovrintende in modo specifico al settore è la n. 1 del 2004. Il settore dove, tra il 2004 e il 2006, si sono concentrati di più gli interventi è quello degli anziani con circa 41 milioni di euro di finanziamenti assegnati. La provincia che fa la parte del leone come destinataria dei contributi è quella di Padova con circa 15 milioni euro e 55 strutture destinatarie dei finanziamenti. Seguono: la provincia di Vicenza, con circa 11 milioni di euro per 62 interventi; la provincia di Verona con 9,4 milioni di euro destinati a 36 interventi; la provincia di Treviso con 8,3 milioni euro per 31 interventi; la provincia di Venezia con circa 8 milioni di euro per 38 interventi; la provincia di Rovigo con poco più di 5 milioni di euro per 22 interventi; la provincia di Belluno con 4,6 milioni di euro per 19 interventi. . . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
´´CONDIZIONI DI SALUTE, FATTORI DI RISCHIO E RICORSO AI SERVIZI SANITARI´´ |
|
|
|
|
|
Roma, 7 marzo 2007 - Donne; non autosufficienza; Sud; malattie croniche. Sono queste le emergenze salute per il nostro Paese sulla base dei risultati dell´indagine multiscopo realizzata dall´Istat “Pianeta sanità, condizioni di salute dei cittadini e ricorso ai servizi sanitari”, in convenzione con il Ministero della Salute e le Regioni. Con l’indagine l’Istat rileva presso i cittadini informazioni sullo stato di salute, il ricorso ai principali servizi sanitari, alcuni fattori di rischio per la salute e i comportamenti di prevenzione. Questi alcuni dei risultati che emergono dall´indagine. Il 61,3% delle persone di 14 anni e più ha riferito di stare “bene” o “molto bene”. Le donne si sentono peggio (8,3% contro 5,1%) e lo svantaggio femminile si accentua fra le anziane, anche a causa della maggiore diffusione di patologie croniche. Il 10,3% delle famiglie ha almeno un componente con problemi di disabilità. Il Sud e le Isole presentano tassi più elevati per le patologie croniche “gravi”e la disabilità. Sono le persone di status sociale basso a presentare peggiori condizioni di salute. L’italia è ai livelli più bassi in Europa per l’obesità degli adulti, ma la quota di obesi è in crescita. Gli adolescenti e i giovani iniziano a fumare più precocemente di cinque anni fa. Un terzo della popolazione è soddisfatto del Servizio Sanitario Pubblico, il 43,4% dà una valutazione intermedia, il 17,2% esprime insoddisfazione. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/ritratto_sanita/index. Html . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IN UMBRIA CRESCE ATTIVITA’ CENTRO REGIONALE TRAPIANTI |
|
|
|
|
|
Perugia, 7 marzo 2007 - “Per far aumentare i trapianti in Umbria è indispensabile la crescita delle donazioni anche attraverso un’opera di sensibilizzazione dei cittadini”. Lo ha affermato ieri a Perugia il coordinatore regionale del “Centro regionale di riferimento trapianti”, professor Cesare Gambelunghe, illustrando l’attività svolta dal Centro durante lo scorso anno ed i programmi futuri. Erano presenti l’assessore regionale alla Sanità, Maurizio Rosi, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Walter Orlandi, i rappresentanti delle associazioni di volontariato per la donazione degli organi. “La Regione Umbria - ha detto il professor Gambelunghe – è sempre stata sensibile alle donazioni di organi e tessuti ed ha effettuato campagne di promozione, distribuendo ai cittadini depliant informativi e moduli per la raccolta delle dichiarazioni di volontà da inserire nel Sistema informativo nazionale anche attraverso tesserini in cui si può esprimere la propria volontà sull’argomento”. Gambelunghe ha posto l’accento in particolare sulla sicurezza degli interventi che si effettuano in Umbria dove “si lavora al limite della perfezione – ha detto – sulla base di un’organizzazione delicata e complessa che è stata presa a modello dal centro nazionale di riferimento trapianti. Nell’estate 2006 – ha aggiunto – l’Azienda ospedaliera di Perugia ha ottenuto la certificazione di qualità nelle nuove sale operatorie del Polo unico e l’autorizzazione per effettuarvi i trapianti. Le attività di trapianto sono distribuite su tutto il territorio regionale con una prevalenza nell’Azienda Ospedaliera di Perugia dove vi è un’interazione tra strutture ospedaliere e universitarie per l’effettuazione di interventi di altissima tecnologia che richiamano pazienti da tutto il territorio nazionale in particolare dal Centro-sud. Con l’imminente attivazione del centro di trapianto di cuore, di rene da donatore vivente di epatociti, si arriverà ad evitare che pazienti umbri siano costretti a cercare in altre regioni possibilità di trapianto che sono peraltro limitate. Con queste nuove attività l’Umbria si porrà tra le regioni con autosufficienza nei trapianti di organi e tessuti”. In merito alle certificazioni nazionali di qualità il Centro regionale trapianti ha ottenuto il giudizio ottimo perché risponde pienamente ai requisiti ed alla normativa vigente e può essere preso come modello di riferimento per gli standard di eccellenza riscontrati. Ottimo anche il giudizio per il laboratorio di immunogenetica e immunologia dei trapianti del Centro ad eccezione per il laboratorio ricerche di alloanticorpi che è stato valutato buono. Il Centro nazionale del trapianto di rene dell’azienda ospedaliera di Perugia ha ottenuto giudizio ottimo. Sulla sicurezza dei trapianti ha posto l’accento anche il direttore dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Walter Orlandi, che ha affermato che “i protocolli adottati dal Centro regionale riducono al massimo ogni tipo di rischio”. Orlandi ha sottolineato che tra gli obiettivi futuri ci sono la certificazione per il trapianto di rene da vivente, mentre per il trapianto di cuore si sta lavorando per ottenere la certificazione per la terapia intensiva post- chirurgica”. “Tutti questi risultati parlano da soli – ha riferito l’assessore regionale alla sanità, Maurizio Rosi – Quello dei trapianti è un settore delicato e fondamentale per la salute dei cittadini che comporta dei rischi. Va detto che questo comparto valorizza il sistema sanitario umbro che è tra i migliori d’Italia. I dati relativi alle donazioni sono in crescita – ha concluso – ma occorre un forte impegno per portare avanti i nuovi progetti in tempi brevi, anche grazie all’appoggio delle associazioni ed al lavoro di sensibilizzazione”. A proposito è stata annunciata per la prima settimana di maggio una campagna di sensibilizzazione alla donazione di organi. Nell’anno 2006 – ha detto il professor Gambelunghe - nei centri di rianimazione dell’Umbria i donatori effettivi di organi e tessuti sono stati 16 distribuiti in maniera non omogenea nei centri di rianimazione della regione. Sono state prelevate 14 cornee, 1 pancreas, 3 prelievi di cuore, 9 di fegato, 23 reni. Nello stesso periodo, le segnalazioni di potenziali donatori sono state 29, di cui 9 non ritenuti idonei al prelievo, mentre in altri 9 casi c’è stata l’opposizione da parte dei familiari aventi diritto. Dal 1988 al 31 dicembre 2006, in Umbria, sono stati effettuati 331 prelievi di reni e 173 prelievi complessivi tra cuore, fegato, polmoni, pancreas ed intestino che hanno permesso trapianti salvavita in pazienti umbri e di altre regioni. Per quanto riguarda i trapianti di rene nel 2006 presso il centro dell’azienda ospedaliera di Perugia ne sono stati effettuati 24, un numero superiore al 2004 e 2005, anni in cui i trapianti sono stati 21. Complessivamente dal 25 agosto 1988 al 31 dicembre 2006 i pazienti sui quali è stato effettuato il trapianto di reni sono stati 323: 236 erano assistiti da centri di dialisi dell’Umbria, 36 provenivano dal Lazio, 35 dalla Campania, 6 dalla Toscana, 4 dalla Calabria, 2 dalla Puglia, 2 dalla Sicilia, 1 dalle Marche, 1 dall’Abruzzo. La qualità degli interventi è comprovata dal mantenimento della funzione dei reni dopo due, tre, cinque anni dall’intervento con valori che solo in pochi centri di trapianti si è riusciti ad ottenere. In totale i pazienti in lista di attesa per trapianto di rene sono 116, di cui 53 provengono dall’Umbria, 40 dalla Campania, 17 dal Lazio, 2 dalla Calabria. Nel 2006 è continuata la collaborazione interaziendale per il trapianto di fegato tra la chirurgia dei trapianti dell’azienda policlinico Umberto I di Roma e la struttura complessa di gastroenterologia ed epatologia dell’azienda ospedaliera di Perugia che ha portato alla realizzazione di 30 trapianti in pazienti umbri (10 dal 2003 al 2006), la cui sopravvivenza ad un anno dal trapianto è stata dell’89 per cento. Sempre lo scorso anno sono stati effettuati 48 trapianti di tessuto oculare. Da segnalare il trapianto di cellule staminali autologhe iniziato alla clinica oculistica dell’azienda ospedaliera di Perugia. Con buoni risultati sono stati anche effettuati trapianti di tessuti: 4 di valvole cardiache, uno di insulae pancreatiche e 2 di tessuto osseo. Il centro regionale gestisce anche il Bioconservatorio per la conservazione di prodotti biologici di tutti i donatori di organi, quali sangue, plasma, Dna, linfociti, perfettamente criopreservati ed etichettati secondo le modalità stabilite dal Centro nazionale trapianti. Sempre nel 2006 è stata implementata la rete regionale e interregionale per i collegamenti telematici tra i centri regionali, il centro interregionale “Ocst”, il centro nazionale trapianti, i centri di trapianto. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
RICERCA UE SVILUPPA UN IMPIANTO DENTALE INTELLIGENTE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 7 marzo 2007 - Spesso accade che gli anziani e i pazienti cronici dimentichino di assumere i farmaci che sono stati loro prescritti. Per contribuire a risolvere questo problema, il progetto finanziato dall´Unione europea Intellidrug ha sviluppato un dispositivo intelligente e innovativo della dimensione di un dente, in grado di somministrare farmaci in base alle esigenze del paziente. Destinato a malati cronici e tossicodipendenti, il progetto affronta la necessità di creare sistemi nuovi, meno invasivi e più controllati per la somministrazione di farmaci. Il dispositivo intelligente è stato progettato come una protesi dentaria costituita da un serbatoio contenente il farmaco, una valvola, due sensori e vari componenti elettronici, tra cui microattuatori. «La saliva penetra nel serbatoio attraverso una membrana, scioglie parte del farmaco solido e, percorrendo un piccolo dotto, fluisce nella cavità orale, dove viene assorbita dalle membrane mucose nelle guance del paziente», ha spiegato il dottor Oliver Scholz del Fraunhofer Institute for Biomedical Engineering (Ibmt), il centro di bioingegneria tedesco che è uno dei partner del progetto. Il dotto è dotato di due sensori. Uno controlla la quantità di medicinale che viene rilasciata nell´organismo, mentre l´altro misura la concentrazione dell´agente contenuto nel liquido. In base ai risultati della misurazione, il circuito elettronico apre o chiude una valvola al termine del condotto per controllare il dosaggio. Quando l´agente è esaurito, il sistema elettronico avverte il paziente attraverso un controllo remoto. Questo tipo di controllo permette il funzionamento senza fili di Intellidrug, che può essere utilizzato dal paziente o dal medico per stabilire il dosaggio necessario. Il dispositivo può contenere una quantità di medicinale atta a soddisfare un fabbisogno massimo di due settimane. Il dottor Scholz afferma che, per ricaricare il serbatoio con la sostanza, «si può utilizzare un sistema di deposito mediante il quale il paziente scambia la protesi vuota con una appena riempita. Al contempo, è possibile sostituire la batteria e provvedere alla manutenzione del dispositivo. » Intellidrug, acronimo di «Intelligent intra-oral medicine delivery micro-system to treat addiction and chronic diseases» (Microsistema di somministrazione farmacologica intraorale intelligente per la cura delle dipendenze e delle malattie croniche), è finanziato a titolo della priorità Tecnologie per la società dell´informazione (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq). I ricercatori hanno presentato per la prima volta un prototipo del dispositivo in occasione della fiera commerciale Medtec svoltasi a Stoccarda a febbraio. Ora Intellidrug sarà sottoposto a sperimentazioni cliniche sui pazienti; verrà riempito con un farmaco chiamato Naltrexon, che viene assunto da tossicodipendenti in terapia di disintossicazione. Se i test sull´uomo andranno a buon fine, il dispositivo potrebbe essere disponibile nel 2010. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Intellidrug. Org/ . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IBM E CONVERGENCE CT: ACCORDO PER SOLUZIONI DI DATA WAREHOUSING CLINICO |
|
|
|
|
|
Armonk, Ny & Honolulu, Hi – 7 marzo 2007 - Ibm e Convergence Ct hanno annunciato un accordo per promuovere insieme soluzioni di data warehousing clinico per i settori della Sanità e del Life Science. Il Data Warehouse clinico si baserà sull’Ibm Balanced Configuration Unit (Bcu) per Linux e la tecnologia Db Focus Clinical Data Warehouse di Convergence Ct. La soluzione totalmente integrata verrà venduta a livello mondiale. Oltre a offrire ai fornitori del settore Sanità un Data Warehouse clinico, Ibm e Convergence Ct commercializzeranno una soluzione congiunta per aziende che si occupano di Life Science (aziende farmaceutiche e di apparecchiature mediche, aziende che si occupano di biotecnologie) basata su dati trasversali di pazienti e metodi di analisi avanzate. Le due aziende intendono anche collaborare per sviluppare una serie di nuove tecnologie e offerte di prodotti. Convergence Ct è anche il partner di data warehousing di Anceta Llc, una sussidiaria informatica sanitaria dell’American Medical Group Association (Amga). Convergence Ct, Anceta e l’Amga collaborano con i gruppi medici poli specialistici di Amga per estrarre, aggregare e analizzare esaurientemente i dati dei pazienti conformi agli standard Hipaa, tra i membri aderenti all’Amga. Attraverso questa collaborazione, Convergence Ct ha sviluppato e perfezionato con successo le sue applicazioni di integrazione e data warehouse tra imprese e organizzazioni multiple. Questa relazione ha creato gli strumenti e le risorse informatiche per supportare fornitori, autori di policy, e acquirenti (inclusi i pazienti) nel prendere decisioni migliori in merito a scelte che riguardano la sanità. Convergence Ct e Anceta nel gennaio del 2006 hanno firmato un accordo per aiutare i gruppi medici dell’Amga ad adottare soluzioni avanzate, standard e metodi di analisi avanzati, e di conseguenza, per favorire uno scambio di dati efficace e sicuro tra organizzazioni multiple. Db*focus crea un Electronic Health Record (Ehr) globale del paziente, estraendo i dati dai sistemi informativi esistenti di ospedali e cliniche, sia che siano integrati o no. Quando viene aggiunta una nuova informazione sul paziente, gli elementi dei dati convergono immediatamente nel record già esistente del paziente. I dati possono essere facilmente analizzati grazie a strumenti di ricerca integrata e gli utenti possono esportare i dati verso altre applicazioni. Queste funzionalità consentono ai clinici, ricercatori e al management di raccogliere rapidamente informazioni costantemente aggiornate. L’ibm Bcu è una soluzione data warehouse totalmente integrata e scalabile per Linux, che unisce software, server e risorse storage per massimizzare le performance di business intelligence e di information management per le imprese. Il modello D5000 Bcu scelto da Convergence Ct presenta la più recente tecnologia Db2 9 per la compressione dei dati e funzionalità dati Xml, ed è costruita attorno a Db2 Data Warehouse Edition 9, eServer x3650 e Exp3000 disk storage. Nuova infrastruttura storage al Memorial Hospital - Con sede a South Bend, nello stato dell’Indiana, il Memorial Hospital è un centro di riferimento regionale, senza scopo di lucro, con 526 letti, per cardiologia, oncologia, ostetricia, medicina d’emergenza e riabilitazione. Fiero della propria leadership nell’innovazione e nell’assistenza di alta qualità, l’ospedale continua a puntare sull’importanza degli investimenti strategici nell’It come mezzo per fornire cure migliori ai pazienti. Il Memorial Hospital voleva aggiornare il proprio sistema Pacs (picture archiving and communication systems) interno con un’infrastruttura di storage in grado di consentire l’archiviazione delle radiografie dei pazienti e l’accesso rapido alle stesse da parte dei medici. Ha scelto il sistema di archiviazione e trasmissione di immagini Horizon Medical Imaging di Mckesson, da integrare con i potenti sistemi di storage Ibm. Collaborando con Mckesson, l’ospedale ha scelto sistemi Ibm, preferendoli a quelli di Emc, per creare una piattaforma Pacs d’avanguardia, a tre livelli. I risultati si sono visti sin dai primi mesi: i costi di manutenzione si sono ridotti significativamente e i medici possono accedere più rapidamente alle immagini mediche. “Nella nostra attività, è necessario poter accedere alle informazioni mediche dei pazienti rapidamente, con un semplice clic”, spiega Steve Huffman, direttore di information technology, Memorial Hospital. “La soluzione Pacs, supportata dalla tecnologia storage Ibm, ha consentito velocità, scalabilità e affidabilità eccezionali nell’archiviazione delle immagini mediche di tutti i nostri pazienti”. Il Memorial Hospital ha adottato Ibm System Storage Ds4800 per il primo livello, archiviando fino a 12,4 terabyte di dati “mission critical”. I medici hanno la possibilità di accedere rapidamente alle immagini sul primo livello addirittura per 18 mesi. Il secondo livello è composto da Ibm System Storage N5200, progettato per aiutare l’ospedale a far crescere la propria infrastruttura a seconda delle esigenze, oltre che per mantenere la disponibilità e la produttività attraverso upgrade e la futura migrazione a un data center remoto. N5200 è studiato per fornire capacità di storage e gestione dei dati d’impresa di livello high-end con la convenienza economica delle soluzioni midrange. Sia Ds4800 che N5200 sono le piattaforme di storage per il sistema Pacs di Mckesson. Il terzo e ultimo livello è la Ibm System Storage 3584 Tape Library. Contenendo il backup di tutti i dati dell’intero ospedale, la libreria di nastri serve da storage esterno ai fini di disaster recovery. Inoltre, il Memorial Hospital ha deciso di affidarsi a Ibm Tivoli Storage Manager per il backup e l’archiviazione. Gestisce inoltre un Ibm Enterprise Storage Server e quattro server Ibm System p5 570. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“DONNA E SALUTE, OLTRE LA MIMOSA” CONSULTORI APERTI PER LA GIORNATA DELL’8 MARZO |
|
|
|
|
|
Trento, 7 marzo 2007 – I consultori trentini saranno aperti a tutte le donne per la giornata dell’8 marzo con un servizio nuovo: esperti e personale specializzato saranno a disposizione delle utenti dalle ore 10 alle ore 14, tramite un punto informativo per offrire risposte concrete. E’ questo l’iniziativa – dal titolo “Donna e salute, oltre la mimosa” - scelta dall’assessorato provinciale alle politiche per la salute e dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari per festeggiare l’8 marzo, giornata dedicata alle donne. “Durante tutto l’anno – ha spiegato l’assessore Remo Andreolli – il servizio sanitario provinciale offre una serie di servizi unici per capillarità e qualità in Italia, per un giorno, in occasione della Festa della donna, abbiamo deciso di allestire in ogni consultorio dei punti informativi dove le utenti troveranno una risposta ai loro quesiti”. Secondo il direttore dell’Azienda provinciale, Carlo Favaretti, “l’iniziativa è un’occasione per sensibilizzare tematiche quali la prevenzione e conoscere i servizi del sistema sanitario trentino”. La sensibilità alle campagne informative differisce molto tra uomini e donne: le donne forse danno per scontato che non si parli con loro, ma quando recepiscono il messaggio lo fanno proprio e attribuiscono la giusta importanza alle esigenze di salute. Sulla base di questa osservazione, l’assessorato provinciale alle politiche per la salute e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari hanno deciso di lanciare per l’8 marzo, Festa della donna, l’iniziativa “Donna e salute, oltre la mimosa”: in tutti i consultori trentini saranno aperti dalle ore 10 alle ore 14 dei punti informativi, grazie alla presenza di personale specializzato, con l’obiettivo di informare le donne sui progetti di promozione della salute, di prevenzione delle malattie, sull’organizzazione dei servizi e dei percorsi di cura specifici che il sistema sanitario trentino offre con il contributo dei professionisti che operano nelle strutture provinciali. Per contro, gli uomini tendono a sottovalutare la propria salute, a privilegiare lavoro e impegni professionali a scapito delle importanti misure preventive che cerchiamo in ogni modo di comunicare. “Problemi legati alla sterilità, gravidanza e nascita, menopausa, problemi legati alla salute delle donne anziane (osteoporosi o malattie cardiovascolari), disturbi alimentari, - ha spiegato l’assessore provinciale alle politiche per la salute, Remo Andreolli - rappresentano alcuni dei campi di intervento del servizio sanitario provinciale”. “Sul posto di lavoro – ha osservato il direttore dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, Carlo Favaretti – la percentuale di donne è sempre più alta. In Azienda rappresentano la maggioranza e quindi anche i posti di lavoro devono adeguarsi, grazie ad un’attenta organizzazione delle risorse umane, alle esigenze delle donne, quali la maternità o la gestione della famiglia”. I consultori saranno quelli di Borgo Valsugana, Cles, Malè, Mezzolombardo, Pergine, Primiero, Riva del Garda, Rovereto, Tione e Trento. “Donna e salute, oltre la mimosa” ha in particolare l’obiettivo di promuovere una specifica campagna d’informazione rivolta alle donne e centrata su specifici aspetti: percezione del luogo di lavoro domestico come potenziale luogo di infortunio; la sensibilizzazione delle donne in ordine alla propria salute fisica, mentale e sociale con riferimento alla valutazione dell’opportunità di dividere il tempo di lavoro domestico con altri componenti la famiglia e/o con altre forme di aiuto e servizio. Con questo obiettivo si mira a realizzare specifiche azioni e attività di promozione e prevenzione della salute della donna con riferimento a rischi ritenuti prioritari. Tenendo conto dei dati disponibili e con riferimento alla popolazione femminile, si intende evidenziare le caratteristiche dei soggetti che accedono ai servizi erogati e le tipologie dei servizi richiesti e delle prestazioni fruite, la definizione di specifici profili di rischio per le donne e di realizzare le opportune e possibili misure di prevenzione. Inoltre, si vuole elaborare una specifica indagine per individuare i profili delle donne che volontariamente o involontariamente non hanno partecipato agli screening provinciali del tumore del collo dell’utero e della mammella. Questo per promuovere una sempre maggiore attenzione alla prevenzione del tumore al seno, organizzando una campagna informativa che inviti anche le donne in età 45-49 anni, con familiarità positiva per cancro mammario, a valutare l’opportunità di sottoporsi spontaneamente all’esame mammografico di carattere preventivo in regime di gratuità. Il servizio provinciale intende aderire alla Studio sperimentale coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Regione Piemonte riguardante la “Prima implementazione programmata della vaccinazione Hpv (contro il papilloma virus) – Interazione tra vaccinazione Hpv e programma di screening del tumore della cervice uterina”. Inoltre si sta lavorando per elaborare uno specifico studio valutativo circa l’opportunità e la fattibilità di implementare una Brast Unit provinciale che integri – nel trattamento della patologia mammaria – le competenze preventive, diagnostiche, oncologiche, chirurgiche, anotomo patologiche, plastico – ricostruttive, psicologiche e riabilitative. Tra gli interventi programmatici e già realizzati o in fase di realizzazione vanno ricordati l’obiettivo “vivere meglio vivere di più” con campagne informativo – conoscitive ed azioni tarate sulle esigenze- peculiarità dell’universo Donna; la riorganizzazione dei consultori per offrire servizi a misura delle donne su tutto il territorio provinciale; gli interventi per la sterilità ed a supporto della procreazione con la creazione del “Centro Procreazione Medicalmente Assistita” ad Arco; la campagna di screening oncologici gratuiti per i tumori del seno e dell’utero su tutta la popolazione femminile trentina; il supporto per la maternità, il parto assistito e l’allattamento al seno; e l’intervento sui punti nascita per garantire livelli qualitativi e di sicurezza rispondenti alle esigenze delle mamme. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FARMACI EQUIVALENTI: FINALMENTE ANCHE IN ITALIA LA PILLOLA EQUIVALENTE A BASSO DOSAGGIO A METá PREZZO |
|
|
|
|
|
Milano, 7 marzo 2007 - Nell’ambito dell’incentivazione dell’utilizzo dei farmaci equivalenti che fanno risparmiare e in occasione della festa della donna, l’Associazione Consumatori e Utenti promuove il lancio del primo generico tra le pillole a basso dosaggio. E’ in distribuzione in questi giorni in Italia la prima pillola anticoncezionale (Estinette) a basso dosaggio ormonale assolutamente bioequivalente alle altre pillole contraccettive: 20 Y di etinilestradiolo e 75 Y di gestodene, stessa efficacia contraccettiva, stesso controllo del ciclo stessa tollerabilità. Il prezzo della nuova pillola, 6,75 euro, è inferiore del 40 % rispetto agli altri prodotti “griffati”. Il nuovo farmaco comporta un vantaggio immediato per le consumatrici, dal momento che il costo annuo di contraccezione è pari a 81 euro contro i 134,04 e addirittura 162,72 delle pillole griffate con un risparmio che varia dai 53 euro fino a 86,72 euro. In un mercato di 165 milioni di euro l’anno (questa è la stima del costo annuo per anticoncezionali in Italia) l’arrivo del farmaco equivalente comporterebbe un risparmio annuo stimabile in circa 20 milioni per le donne che ne faranno uso senza diminuire l’efficacia della terapia. L’italia è il fanalino di coda nel mercato dei farmaci equivalenti rispetto agli altri paesi europei, in Olanda il totale dei generici venduti si avvicina al 50 per cento, nel Regno Unito al 40 per cento, in Danimarca al 37, in Germania al 30 per cento, in Francia oltre il 10 per cento, in Italia varia tra il 6 e il 7 per cento. Nell’ambito delle pillole anticoncezionali in Francia l’80 per cento delle pillole vendute è un generico. “I farmaci generici o equivalenti sono ormai una necessità, i sistemi sanitari non sono più in grado di sostenere il costo dei farmaci - spiega Giorgio Colombo, docente di farmacoeconomia dell’Università degli Studi di Pavia - ma in Italia quello dei generici è un mercato che fatica a decollare, servono degli incentivi e una politica di sostegno come accade negli altri Paesi dove i governi, allo scadere dei brevetti, incentivano la produzione e la vendita dei generici. In Olanda si è arrivati a vendere generici per il 50 per cento del totale”. I farmaci generici sono equivalenti al prodotto originale di cui è scaduto il brevetto (la protezione brevettale). Si tratta di farmaci in tutto e per tutto equivalenti ai rispettivi prodotti che si fregiano di un nome commerciale, ma che in Italia costano – secondo il testo della L. 425, 8 agosto 1996, - almeno il 20% in meno. “E’ oggi difficile stabilire quali e quanti siano i generici attualmente disponibili in Italia: continua Giorgio Colombo - anche perché, accanto ai farmaci generici "puri" (cioè chiamati col nome della molecola, come previsto dalla legge), esistono medicinali con un marchio (branded) che contengono un principio attivo non più coperto da brevetto e che sono sempre più economici rispetto all´originale. Nel lungo periodo, inoltre, l’introduzione di un generico nella contraccezione orale comporta anche risparmi indiretti per il Ssn che potrà a sua volta investire maggiormente nella ricerca e nell’innovazione, come dimostrano i dati dei Paesi europei in cui il mercato del generico è ampiamente diffuso (Uk, Olanda e Danimarca, i cosiddetti “mercati maturi”), ossia in cui il settore farmaceutico non è più considerato solo un costo, ma anche un fattore di sviluppo tecnologico, economico e sociale”. . . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SOCIETÀ DELLA SALUTE: ENTRO BREVE TEMPO LA LEGGE ISTITUTIVA IL BILANCIO DELLA SPERIMENTAZIONE NEGLI STATI GENERALI |
|
|
|
|
|
Firenze, 7 marzo 2007 - Entro due o tre mesi una legge che codifichi l´esperienza delle Società della salute e la estenda a tutta la Toscana: è questo l´auspicio e lo stimolo, rivolto alla Quarta commissione consiliare e al Consiglio regionale, con cui l´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi ha concluso oggi a Firenze, presso l´Auditorium del Consiglio regionale, gli "Stati generali delle Società della salute". "Abbiamo il compito - ha affermato l´assessore Rossi - di dare certezze ai cittadini, agli operatori e agli amministratori che si sono impegnati in questa sperimentazione. Si è trattato di uno straordinario processo di sviluppo e di arricchimento della democrazia e della partecipazione, che ha portato centinaia di migliaia di cittadini a riappropriarsi della sanità. Sono contrario a ogni forma di municipalismo - ha proseguito Rossi - ma con questa esperienza, senza mettere in discussione il ruolo forte delle Aziende, abbiamo cercato di motivare il territorio, affidandogli un ruolo sostanziale. Penso ai comuni ma anche al volontariato e al terzo settore, con cui abbiamo costruito un rapporto importante, superando insieme momenti critici". "Altre Regioni, che non hanno compiuto questa scelta , ora si interrogano su come farlo, zone della Toscana che non hanno vissuto questa esperienza ora si stanno muovendo in questa direzione. Questa energia spesa ha bisogno di consolidarsi. Non credo che dobbiamo superare la forma consortile, costituendo altri enti staccati che potrebbero costituire motivo di conflitto, ma rafforzare la forma associativa che ha dato buona prova e che potremo rilanciare con qualche correttivo". In particolare l´assessore Rossi si è soffermato sulla possibilità che i Direttori generali delle Asl vengano chiamati a rappresentare la Regione nelle Società della salute, alla definizione delle modalità di nomina e dei poteri dei direttori delle Società della salute, all´adozione di piani economico-gestionali. L´assessore Rossi ha anche prospettato il rafforzamento del ruolo della Conferenza socio-sanitaria e la messa a punto di strumenti di valutazione per le attività territoriali. "Considero il lavoro svolto ampiamente positivo, senza che una lira sia andata agli amministratori. I finanziamenti sono stati finalizzati per ricerche e progetti specifici che hanno dato concreti risultati, non una lira - ha concluso - è stata "buttata" alla poltica". . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CONTRATTI DIRIGENTI AZIENDE DEI SERVIZI SANITARI TRIESTINE |
|
|
|
|
|
Trieste, 7 marzo 2007 - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha firmato ieri, nella sede della Presidenza, i contratti del direttore generale dell´Azienda per i Servizi sanitari n. 1 "Triestina" Franco Rotelli e del direttore generale dell´Azienda ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Trieste Franco Zigrino. Per entrambi si tratta di un rinnovo triennale dell´incarico. In occasione della firma, alla quale era presente l´assessore regionale alla Salute e alla Protezione sociale Ezio Beltrame, il presidente Illy ha sottolineato come i due direttori abbiamo dimostrato la capacità di migliorare la qualità dei servizi sanitari rispettando nello stesso tempo i budget assegnati alle loro Aziende. "L´obiettivo della riorganizzazione del sistema sanitario regionale - ha riconfermato Illy - è duplice: da un lato mantenere e anzi migliorare la qualità dei servizi resi ai cittadini, dall´altro conseguire significative economie, per mantenere i costi della sanità in linea con la crescita del Prodotto interno lordo". . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
L’ALTA CORTE DI GIUSTIZIA HA STABILITO CHE IL MODELLO DI DISTRIBUZIONE DI PFIZER PUÒ PROSEGUIRE |
|
|
|
|
|
Milano, 7 Marzo 2007 - Unichem Ltd accoglie la decisione dell’Alta Corte di Giustizia di negare un’ ingiunzione interlocutoria contro l’inizio del nuovo modello di distribuzione di Pfizer Ltd. Queste nuove disposizioni hanno effetto da lunedi 5 Marzo. Unichem, l’attività di distribuzione di Alliance Boots nel Regno Unito, che fu scelta da Pfizer per i suoi livelli di servizio al cliente eccellenti, per il suo network di distribuzione a livello nazionale e per il suo forte retaggio nel settore farmaceutico, è pronta ad adempiere al proprio ruolo di provider di servizio logistico per Pfizer Ltd nel Regno Unito. Questi accordi rispecchiano il desiderio di Unichem di rafforzare ulteriormente la propria partnership con le industrie e con i farmacisti in un periodo di rapida evoluzione all’interno del mercato farmaceutico, per mantenere i livelli più alti possibili di attenzione e cura al paziente del Regno Unito. Senza questo accordo e coinvolgimento, c’era un alto rischio che questo avvenisse tramite providers di servizi logistici esterni all’industria farmaceutica. David Coles, il Direttore Generale di Unichem, ha commentato: “Comprendiamo le necessità del mercato farmaceutico e siamo impegnati ad offrire ai farmacisti i migliori livelli di servizio possibili secondo queste nuove disposizioni, che assicureranno la fornitura continua di farmaci Pfizer prescrivibili nel Regno Unito. ” Ornella Barra, Wholesale and Commercial Affairs Director di Alliance Boots, ha detto: “Supportare la professione del farmacista è al cuore della nostra strategia. Il mercato farmaceutico è in rapida evoluzione e i cambiamenti strutturali che stanno avvenendo saranno molto più significativi negli anni a venire rispetto agli scorsi decenni. Siamo impegnati in prima linea a fronteggiare questi cambiamenti rafforzando ulteriormente le nostre partnership con i farmacisti e le industrie farmaceutiche. ” . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
RECORDATI: CDA APPROVA IL BILANCIO DEL 2006. DIVIDENDO: € 0,185 PER AZIONE (+35%) |
|
|
|
|
|
Milano, 7 Marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Recordati S. P. A. Ha approvato oggi i risultati consolidati dell’anno 2006 e il progetto di bilancio della capogruppo. Principali dati consolidati - I ricavi consolidati sono pari a € 576,2 milioni, in linea con quelli realizzati nell’anno precedente. Le vendite farmaceutiche sono pari a € 537,8 milioni con una crescita delle attività internazionali (+5,4%). In Italia le vendite farmaceutiche segnano invece una contrazione del 7,8% a causa della riduzione dei prezzi dei farmaci su prescrizione e della riorganizzazione delle attività di informazione medico-scientifica. Particolarmente positivo l’andamento di lercanidipina, farmaco antiipertensivo originale, le cui vendite crescono del 21,2%. Le vendite della chimica farmaceutica sono pari a € 38,4 milioni e sono sostanzialmente in linea con quelle dell’anno precedente. L’utile operativo è pari a € 120,3 milioni, in incremento dell’8,3% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 20,9%. Il miglioramento della redditività deriva soprattutto dalla crescita dell’utile lordo che, per effetto del favorevole mix di prodotti, ha raggiunto un’incidenza sulle vendite del 66,7%. L’utile netto di Gruppo è di € 74,0 milioni (12,8% sui ricavi), in crescita del 14,7% rispetto al 2005. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 è positiva per € 22,4 milioni (€ 26,2 milioni al 31 dicembre 2005), nonostante l’acquisizione delle attività farmaceutiche del Grupo Jaba in Portogallo, che ha comportato un esborso di € 45 milioni. Il patrimonio netto si è ulteriormente incrementato ed è pari a € 366,8 milioni. Iniziative e sviluppi del 2006 - Nel 2006 è continuato il forte impegno dedicato allo sviluppo di lercanidipina. All’inizio di aprile è stata lanciata nel Regno Unito dalla nostra consociata Recordati Pharmaceuticals la nuova formulazione da 20 mg. Con un organico di circa 70 informatori medico scientifici la nuova filiale è impegnata nel rilancio del nostro prodotto di punta in questo importante mercato ed è pronta per introdurre in futuro i nuovi prodotti della nostra pipeline. Nel mese di aprile è stato anche raggiunto un accordo con il licenziatario Ucb per il riacquisto dei diritti per la commercializzazione in Germania di Corifeo, uno dei due marchi con il quale è venduta lercanidipina nel mercato tedesco. Il prezzo corrisposto è stato di € 10 milioni. Corifeo è adesso venduto nel mercato tedesco dalla nostra filiale Merckle Recordati. A fine luglio è stato ottenuto dalla Bfarm (l’agenzia del farmaco tedesca) il decreto di registrazione in Germania di Zanitek, nuova specialità farmaceutica basata su un’associazione fissa di lercanidipina ed enalapril. La Germania agirà pertanto da Reference Member State nel processo di mutuo riconoscimento per l’ottenimento delle autorizzazioni negli altri paesi europei, che si contano di ottenere progressivamente nel corso del 2007. A fine dicembre si è concluso un accordo non-esclusivo con Sigma- Tau, primaria società farmaceutica italiana, per la commercializzazione in Italia del nostro nuovo farmaco antiipertensivo. L’accordo segue quelli già finalizzati con altri partners in Francia, Spagna, Benelux, paesi nordici compresa Finlandia, Corea del Sud, Australia, Taiwan, Medio Oriente compreso Israele, e Sud Africa. Altri accordi sono in via di definizione. Per quanto concerne la nostra strategia di sviluppo nel corso del 2006 abbiamo ulteriormente esteso la nostra presenza diretta nel mercato farmaceutico europeo. Un nuovo mercato, il Portogallo, si è aggiunto a Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna e Regno Unito. Il 28 luglio è stato siglato un accordo per l’acquisizione della società Jaba Farmacêutica e delle altre attività farmaceutiche del Grupo Jaba in Portogallo. Il prezzo corrisposto è stato di € 45 milioni circa ed è soggetto ad aggiustamenti in relazione al risultato operativo lordo del 2006. L’operazione è stata completata a fine novembre. Nel mese di giugno è stato firmato un contratto di licenza esclusiva con la società biotecnologica statunitense Ony Inc. Per la commercializzazione in Europa di Infasurf, un surfattante di origine bovina indicato per la prevenzione e il trattamento della sindrome da distress respiratorio (Rds) nei neonati. Infasurf, insieme a Stanate (stannsoporfin), farmaco ottenuto in licenza europea da Infacare Inc. , Usa, sarà la base per la presenza europea di Recordati in un’area altamente specialistica quale quella della neonatologia. Nell’ambito delle attività di ricerca originale sono stati completati i primi studi di proof of concept per la valutazione dell’efficacia terapeutica delle molecole Rec 2615 e Rec 0545. Una formulazione topica di Rec 2615, molecola con un potenziale utilizzo nella disfunzione sessuale femminile, in uno studio farmacodinamico pilota non ha dimostrato un’attività significativamente differente dal placebo sul parametro farmacologico primario. Tale esito è dovuto al raggiungimento troppo lento dei livelli desiderati del farmaco nei tessuti. E’ pertanto in corso un’attività di riformulazione. Per Rec 0545, candidato allo sviluppo per il trattamento della vescica instabile, lo studio clinico di proof of concept non ha messo in evidenza differenze statisticamente significative tra il prodotto attivo e il placebo. E’ in corso una valutazione approfondita di tali risultati, compresa la possibilità di sviluppare altre molecole con un meccanismo d’azione misto comprendente un’attività sul recettore 5Ht1a. Primi due mesi del 2007 - Nel mese di gennaio è iniziata l’attività commerciale nella Repubblica di Irlanda dove Zanidip (lercanidipina) è promosso direttamente dalla nostra controllata Recordati Ireland in seguito alla cessazione dell’accordo con il precedente licenziatario. Nel mese di febbraio è stato raggiunto un accordo non-esclusivo con Meda, società farmaceutica internazionale con base in Svezia, per la commercializzazione in Germania di Zaneril, nuovo farmaco antiipertensivo a base di lercanidipina ed enalapril. Complessivamente le vendite nette del Gruppo nei primi due mesi sono pari a € 110 milioni, in linea con quelle dello stesso periodo dell’anno precedente. Dividendi - Sulla base di questi risultati si propone la distribuzione di un dividendo per le azioni in circolazione con l’esclusione delle azioni proprie in portafoglio, in ragione di € 0,185 per azione (€ 0,1375 per azione l’anno scorso) con stacco della cedola in data lunedì 23 aprile 2007 e pagabile dal giovedì 26 aprile 2007. Il dividendo unitario comprende l’accrescimento derivante dal dividendo che sarebbe spettato alle azioni proprie. Il dividendo complessivo proposto per l’esercizio 2006 è di € 37 milioni che si paragona con un dividendo complessivo di € 27,5 milioni relativo all’esercizio 2005. Altre delibere rilevanti Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato le seguenti proposte da sottoporre all’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti: il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie fino all’Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2007; la conferma dell’amministratore cooptato dal Consiglio in data 8 febbraio 2007, Dr. Federico Nazzari; la modifica dello statuto sociale in adeguamento alla Legge 262/2005 (c. D. Legge sul Risparmio); il rinnovo della delega quinquennale al Consiglio di Amministrazione per aumenti di capitale (per un ammontare massimo di € 50. 000. 000) e per l’emissione di obbligazioni convertibili (per un ammontare massimo di € 80. 000. 000), con conseguente modifica dello statuto sociale. In merito alla proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, si precisa che tale proposta risponde a molteplici scopi: consentire alla Società di realizzare operazioni quali la vendita, il conferimento e la permuta di azioni proprie per acquisizione di partecipazioni e/o la conclusione di accordi con partner strategici; permettere alla Società di compiere investimenti che abbiano oggetto propri titoli; costituire la provvista necessaria a dare esecuzione a piani di stock option. Il numero massimo di azioni acquistabili, tenuto conto delle azioni proprie di volta in volta già detenute in portafoglio dalla Società, è 20. 000. 000, per un potenziale esborso massimo di € 120. 000. 000, ad un prezzo minimo non inferiore al valore nominale dell’azione Recordati (€ 0,125) e ad un corrispettivo massimo non superiore alla media dei prezzi ufficiali di Borsa delle cinque sedute precedenti l’acquisto, aumentata del 5%. Gli eventuali acquisti verranno effettuati sui mercati regolamentati, nel rispetto e secondo le modalità di cui all´art. 144bis, primo comma, lett. B), del Regolamento Emittenti. Attualmente la Società detiene in portafoglio n. 6. 654. 891 azioni proprie, corrispondenti al 3,224% del capitale sociale. Il Consiglio ha altresì aderito alla proposta che il Collegio Sindacale intende sottoporre all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, in merito alla proroga dell’incarico di revisione contabile a Deloitte&touche S. P. A. Fino all’Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2010, al fine di adeguare la durata dell’incarico stesso al limite di nove esercizi previsto dal Decreto Legislativo n. 58/98 come modificato, da ultimo, dal Decreto Legislativo n. 303/2006. Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente e Amministratore Delegato di convocare l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti presso la sede sociale mercoledì 11 aprile 2007 ore 10,00, in prima convocazione, e giovedì 12 aprile 2007 ore 10,00, in seconda convocazione. L’assemblea sarà chiamata a deliberare in merito a: l’approvazione del bilancio 2006, la proposta di distribuzione del dividendo, il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie; la nomina di un amministratore; la proroga dell’incarico di revisione contabile a Deloitte & Touche S. P. A. ; la modifica dello statuto sociale in adeguamento alla Legge 262/2005 (c. D. Legge sul Risparmio); il rinnovo della delega quinquennale al Consiglio di Amministrazione per aumenti di capitale (per un ammontare massimo di € 50. 000. 000) e per l’emissione di obbligazioni convertibili (per un ammontare massimo di € 80. 000. 000), con conseguente modifica dello statuto sociale. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
STREET ART, SWEET ART DALLA CULTURA HIP HOP ALLA GENERAZIONE “POP UP” PAC PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA, MILANO 8 MARZO – 9 APRILE 2007 |
|
|
|
|
|
Milano, 7 marzo 2007 - Considerata per anni un semplice prodotto della sottocultura di massa, la tradizione del graffitismo, del writing e della Street Art intesa nel suo senso più allargato è oggi arrivata a irrompere con forza sulla scena artistica “ufficiale”. Complici, in Italia, lo sdoganamento operato da parte di Vittorio Sgarbi, che, nella sua veste di Assessore alla Cultura del Comune di Milano, ha dato credibilità estetica ai graffiti del Leoncavallo, ma anche le molte personalità di artisti che, in Europa come negli Stati Uniti (da Banksy a Obey), sono tornati a portare una ventata di irriverente freschezza nel panorama artistico contemporaneo. Oggi, infatti, anche in Italia sta emergendo una nuova generazione di artisti, disincantata e “aperta”, che ha fatto naturalmente suoi gli elementi della cultura hip-hop americana, di quella neo-situazionista e post-punk europea e di quella del nuovo antagonismo internazionale, ma è anche la più che mai legittima erede della cultura iperpopolare diffusa ovunque nel mondo. È una generazione figlia dei fumetti manga, del cinema di genere, e della televisione, con la convinzione che per arrivare a colpire l’immaginario collettivo si può (o si deve) nuovamente passare per il mezzo più semplice e più diretto possibile: la strada. È una nuovissima generazione, sospesa tra cultura hip-hop e iper-pop (prendendo in prestito un termine da internet, si potrebbe chiamarla “generazione pop up”, termine che fa pensare a un’estensione naturale della tradizione pop), abituata ad applicare la propria creatività nelle pubblicità, sulle copertine di dischi, sui manifesti e nelle strade. Oggi una trentina dei talenti più interessanti della street art italiana vengono presentati al Pac di Milano, grazie anche al contributo della Porro & C. , in una mostra che è insieme un punto d’arrivo e un punto di partenza per molti di loro. Sospesi tra la necessità di adeguare i loro lavori agli spazi puliti e formalmente asettici del museo e la freschezza di opere concepite, sempre e comunque, per la strada, questi artisti mostrano l’altra faccia dell’arte degli anni a venire: un’arte che si nutre di un’estetica diffusa che ha le sue radici nel writing storico e nel mito della bomboletta spray, ma che si nutre anche di idee nuove e di nuove forme di comunicazione, dagli stickers agli stencils e alle tante forme di “disordinazione urbana” presenti ormai ovunque nelle città di oggi. A fine esposizione, alcune opere saranno battute all’asta dalla Porro & C. , importante casa d’aste milanese che per la prima volta pone la propria esperienza a sostegno di questa “particolare” arte contemporanea. Gli artisti presenti in mostra provengono dalle più diverse esperienze. Molti appartengono alla primissima generazione di writers italiani, come Atomo, Airone, Kayone, Rendo, Mambo, Led, Basik, ciascuno dei quali ha elaborato, col tempo, un linguaggio fortemente originale: chi con un’evoluzione in senso plastico, come Joys e la coppia Dado e Stefy; chi con un’attitudine strettamente figurativa, come Marco Teatro, Eron, Wany; e chi ha finito per raggiungere inedite forme di astrazione, come Pho, Rae Martini, Cano. Altri, invece, come Microbo, Bo 130, Blu, Ericailcane, Ozmo, Abbominevole, sono da considerarsi i protagonisti della nuova ondata di street artists, molti dei quali sono già entrati a pieno titolo nel sistema dell’arte “ufficiale”, pur continuando a lavorare anche in strada. Alcuni di questi artisti sono anche facilmente riconoscibili per il pubblico delle nostre città: da Pao (l’artista dei “panettoni-pinguino”), a Pus (l’artista degli scarafaggi), a Bros (salito di recente alle cronache per l’autointitolazione della “via Bros”), a Ivan il “poeta di strada” (“Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo”), a Tv Boy (l’artista del bambino con la testa-televisore), per continuare con Sonda, Aris, Sea, Dem, Nais, Gatto. Una sezione a parte della mostra è dedicata a un giocoso Bazaar Pop Up, a cura di Novamusa e Lem Art Group, e riunisce oggetti, gadget, accessori, capi d’abbigliamento “griffati” e creati dagli artisti un po’ in tutto il mondo, a testimoniare l’incessante ricerca di nuove forme di comunicazione diffusa dell’arte contemporanea, fuori dagli schemi tradizionali del circuito ristretto gallerie-musei-riviste d’arte. Come “introduzione” al Bazaar, una sala dedicata a The Don Collection, la più ampia collezione italiana di Toys (oltre 400) riuniti da The Don, a sua volta street artist, legato alla scena underground internazionale; qui viene presentata anche una selezione di tavole originali del volume Izastikup, realizzato dallo stesso Don con Bo130 e Microbo. All’interno della mostra vi è anche un omaggio all’artista Professor Bad Trip, di recente scomparso, considerato uno degli esponenti più ironici, irriverenti e dissacranti della cultura underground italiana. Le opere in mostra sono state realizzate con colori Maimeri. Le attività didattiche legate alla mostra e le visite guidate per singoli visitatori, gruppi e scolaresche sono curate da Marte snc con il contributo di Gruppo Coop Lombardia. Inoltre, il 15 marzo 2007 è in programma, in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana, una giornata di proiezioni, allo Spazio Oberdan di Milano, dedicate alle origini e ai primi storici protagonisti della cultura underground (Ho sparato a Andy Warhol ore 17. 00, Face Addict ore 19. 00 e Basquiat ore 21. 30). Completa la mostra un´area video a cura del gruppo Manufatti Audiovisivi, con il supporto tecnico di Fnac, in cui viene presentato in anteprima il documentario Street Art, Sweet Art - diretto da Silvia Orazi e Davide Pernicano - che approfondisce la poetica di molti degli artisti presenti e rappresenta la memoria visiva dell’evento. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
I GRANDI ARTISTI MARCHIGIANI ALLA MOLE DI ANCONA - MINARDI: "UN``OCCASIONE IMPORTANTE PER RISALTARE L``IMMAGINE DELLA REGIONE" |
|
|
|
|
|
Ancona, 7 marzo 2007 - Dopo il successo ottenuto a Mosca, la mostra "I grandi marchigiani e l``arte italiana del Xx secolo" arriva alla Mole Vanvitelliana di Ancona, dove sara` inaugurata il prossimo 9 marzo. L´esposizione, curata da Armando Ginesi, e` promossa dalla Regione Marche, con la collaborazione della Provincia e del Comune di Ancona e dell``Associazione Marche-russia. ´Questo evento ´ ha commentato l´assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, intervenendo questa mattina alla presentazione nel capoluogo dorico ´ testimonia l´importanza della cultura per dare risalto all´immagine delle Marche. Di questo ne sono prova anche i recenti appuntamenti di Bruxelles per la Giornata delle Marche: la mostra dedicata a Federico Barocci e lo spettacolo di multivisione architetturale allestito sulla Grand´place dal regista pesarese Paolo Buroni. Le Marche sono una regione nota per la sua laboriosita` e lo spirito imprenditoriale ma non altrettanto per la tradizione culturale, sia nel settore musicale - e non a caso come testimonial e` stato scelto il musicista Giovanni Allevi ´ sia, come in questo caso, nel settore delle arti visive´. La mostra dedicata agli artisti marchigiani del Xx secolo e` stata allestita in precedenza - ottenendo grande successo di pubblico e di critica - presso l``Accademia dell``arte Russa di Mosca, dal 23 novembre 2006 al 13 febbraio 2007, proprio in concomitanza con un altro grande appuntamento di respiro internazionale: il Mebel, la fiera del mobile. ´Il connubio arte-prodotti marchigiani ´ prosegue Minardi ´ conferisce a questi ultimi un valore aggiunto; fatto questo che e` compreso anche dai privati, i quali sempre di piu` decidono di investire in cultura´. Dal punto di vista artistico, le Marche risultano essere uno specchio fedele delle principali correnti espressive che hanno percorso l``Europa e l``Italia nel corso del secolo scorso; un paradigma completo che grandi personalita` hanno interpretato e a volte anticipato: dal liberty di Adolfo de Carolis, fino alle produzioni piu` innovative come l``arte elettronica o video arte di Mario Sasso; dall``espressionismo di Scipione, di Pericle Fazzini, di Luigi Bartolini, alla poetica surreale di Osvaldo Licini, al Futurismo di Ivo Pannaggi e Umberto Peschi, al ritorno all``ordine di Anselmo Bucci e Quirino Ruggeri, alla Metafisica di Mario Tozzi, al Realismo visionario di Valeriano Trubbiani, all``Astrattismo informale di Edgardo Mannucci, all``astrazione lirica di Walter Valentini e di Eliseo Mattiacci, a quella cosmica di Arnaldo Pomodoro, fino all´Arte Concettuale di Gino De Dominicis, alla rappresentazione neo martiniana di Giuliano Vangi e alla Transavanguardia di Enzo Cucchi. ´Le Marche ´ continua l´assessore Minardi ´ amano celarsi senza mostrare le proprie ricchezze, ma e` tempo di modificare questo carattere. I nomi di questi artisti che nella nostra regione hanno vissuto e lavorato sono di primo ordine. Non e` dunque affatto provincialismo organizzare una mostra dedicata a loro. Sono felice che nella nuova sede del Consiglio Regionale ci sara` uno spazio espositivo per le loro opere. Mi auguro che l´intera sede possa prendere il nome di uno di questi artisti contemporanei´. La mostra sugli artisti marchigiani del Xx secolo sara` visitabile dal 10 marzo al 6 maggio 2007. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AMEDEO BOCCHI LA LUCE DELLA BELLEZZA E DELLA “VITA VERA” PARMA PALAZZO PIGORINI, 11 MARZO – 27 MAGGIO 2007 |
|
|
|
|
|
Parma, 7 marzo 2007 - Con una grande retrospettiva curata da Luciano Caramel e distribuita su quattro sedi, Parma rende omaggio ad Amedeo Bocchi, figura assolutamente singolare nella storia dell’arte del Novecento. Protagonista, soprattutto dagli anni venti, della cultura artistica italiana, presente alla Biennale di Venezia dal 1910 e autore fin dai primi decenni del secolo di opere e cicli di eccezionale rilievo, per la qualità intrinseca e per la partecipazione aggiornata e originale al contesto europeo, l’artista, seppur apprezzato e studiato da importanti critici e studiosi, non ha ancora il posto che gli compete nella storiografia di quel periodo. Per questo, a un decennio di distanza dalla mostra del 1996 a Parma Amedeo Bocchi. Vent’anni dopo, che proponeva le opere del maestro della Galleria Nazionale di Parma e delle raccolte private degli eredi e di alcuni “storici” collezionisti privati parmensi e a sei anni da quella Capolavori di Bocchi dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza, che appunto esponeva quelle del museo piacentino, la nuova mostra, una completa retrospettiva, è l’occasione per una rivisitazione rigorosa dell’intero percorso di Bocchi. Nato a Parma nel 1883, il pittore si trasferì presto a Roma, dove approdò fin dal 1902, ragazzo, per frequentarvi la Scuola del nudo dell’Accademia di Belle Arti e per restarvi fino alla morte, nel 1976, nella casa studio in Villa Strohl-fern, nel parco di Villa Borghese, assegnatagli, come ad altri artisti di grande nome, nel 1915. Fu quello, da allora, il suo spazio privilegiato, riservato e protetto, ma anche nel cuore di una città viva ed pulsante, che lo stimolò e nutrì, offrendogli importanti occasioni professionali, che si aggiunsero a quelle, numerose, che gli vennero da istituzioni e collezionisti di altre regioni, a cominciare proprio dalla natia Parma e dalla vicina Piacenza, dove Bocchi trovò un intelligente e aperto mecenate quale Giuseppe Ricci Oddi, che gli acquistò alcuni lavori di grande peso, ancora conservati nel museo piacentino fondato dal collezionista e da lui donato alla sua città. Con il proposito di mettere in evidenza entrambi gli ambienti, umani, geografici e soprattutto culturali, in cui principalmente la pittura di Bocchi si formò, sviluppò e affermò, i dipinti scelti, circa un centinaio, rispecchieranno, con lo scenario romano, per ovvie ragioni il più noto, anche quello parmense, della formazione e sua primissima attività, poi peraltro sempre presente nell’artista. Ad esso sarà dedicata una prima tranche della mostra, che, con la veduta de La torre di San Giovanni a Parma, del 1898, e con ritratti dei familiari, degli amici e dei suoi primi collezionisti, presenterà altri lavori poco noti, a cominciare dal grande disegno a carbone di Uomo sdraiato con calzoni di eccezionale forza e grande qualità. Parte integrante, e di specialissimo interesse, dell’esposizione sarà inoltre la Decorazione della Sala del Consiglio della Cassa di Risparmio di Parma, progettata, preparata e realizzata tra il 1913 e il 1916, che è uno dei risultati in assoluto maggiori del Liberty italiano, in stretta, ma indipendente, connessione con la Secessione Viennese e in rapporto con quella romana. Molto numerose saranno le testimonianze del Bocchi ritrattista, che in questo genere, da lui largamente frequentato, eccelse: dai ritratti delle due mogli Rita e Niccolina e della figlia Bianca, amate e prematuramente scomparse, alle protagoniste del bel mondo dell’epoca, a molti, vari personaggi, soprattutto femminili, di primaria importanza lungo tutto il ricco percorso del maestro. Spesso dei veri capolavori, la cui meritata fortuna contribuì tuttavia ad offuscare la complessità e varietà del lavoro dell’artista, come, sempre in mostra, proveranno, oltre ad alcuni paesaggi, di Terracina, soprattutto, negli anni trenta, alcuni quadri di soggetto sociale, pure fondamentali nell’opera di Bocchi, e di particolare significato, dal Cassoniere del 1907 al capolavoro del 1920 A sera sui gradini della Cattedrale e al pressoché sconosciuto Il granturco del 1922. Una vera sorpresa, infine, saranno i frutti estremi dell’arte di Bocchi, l’Autoritratto in giardino con modelle, del 1974, e Pensando alla teoria di Newton, testimonianza tragica, quest’ultimo, dell’avvicinarsi della morte. Oltre che da collezioni private e da quelle del Comune di Parma, della Fondazione Monte di Parma, della Fondazione Cariparma e della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, numerose opere esposte provengono da importanti musei: dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e dalla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza, dall’Accademia di San Luca di Roma e dalle Collezioni del Novecento del Comune di Firenze. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA PITTURA NAIF DI ELIO GERVASI STUDIO SANT’AGNESE PRESENTA ELIO GERVASI IN MOSTRA PRESSO R.S.A. SAN GIORGIO A MILANO |
|
|
|
|
|
Milano, 7 marzo 2007 - Lo Studio Sant’agnese, galleria d’arte di Milano, venerdì 9 marzo p. V. Alle ore 17. 00 ha il piacere di presentare la mostra personale dell’artista Elio Gervasi all’interno del nuovo spazio espositivo della R. S. A. San Giorgio, in via Quadrio 14, a Milano. L’esposizione si compone di una serie di dipinti con soggetti rappresentanti paesaggi, fiori e personaggi da fiaba, i veri protagonisti di un’autentica promenade in un variopinto universo familiare e ideale ad un tempo. L’artista, siciliano d’origine e romano d’adozione, riesce a creare un’atmosfera che incanta e seduce il pubblico rappresentando opere che evocano figure dal sapore onirico. Le tele di Elio Gervasi, coloratissime, vivaci, allegre, vogliono esprimere il particolare amore per l’arte popolare siciliana espressa nei carretti e nelle pitture votive. Elio Gervasi è nato a Messina, vive a Roma dal 1967. Ha studiato presso l´Istituto Statale d’Arte di Roma. Ha cominciato a dipingere giovanissimo, da allora ha iniziato a esporre le sue opere in una serie di mostre in Italia e all´estero. A Roma ha avuto modo di incontrare artisti come Renato Guttuso, Bruno Caruso, Antonio Corpora, Giuseppe Cesetti. Ha ottenuto numerose critiche positive da vari giornalisti italiani e stranieri, tra i quali Vittore Querèl, Toni Bonavita, John Hart, Romana Bagni, Franz Riccobono, Maria Teresa Prestigiacomo. Ultime mostre: Fondazione Mazzullo, Taormina; Galleria Simmi, Roma; Galleria Futurart, Bruxelles. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
L’OTTOCENTO: GLI ARTISTI E I COLLEZIONISTI DIPINTI E ACQUERELLI DEL MUSEO POLDI PEZZOLI 8 MARZO – 10 GIUGNO 2007 |
|
|
|
|
|
Milano, 7 marzo 2007 - Gian Giacomo Poldi Pezzoli e il rapporto con l’arte del suo tempo sono i temi indagati dalla mostra L’ottocento: gli artisti e i collezionisti. Dipinti e acquerelli del Museo Poldi Pezzoli. Aperta al pubblico dall’ 8 marzo fino al 10 giugno 2007, la piccola esposizione propone una selezione di dipinti e acquerelli del Xix secolo che provengono dai depositi della casa-museo milanese. La nuova sala del collezionista è il luogo ideale per ospitare una trentina di opere che illustrano un aspetto inedito della personalità del nobile milanese, le sue scelte nei confronti degli artisti a lui contemporanei e quelle compiute dai primi direttori del Museo. Gian Giacomo Poldi Pezzoli fin da giovane condivise gli ideali artistici e patriottici della nuova generazione di artisti milanesi. Negli anni Cinquanta, infatti, si avvicinò agli esponenti di punta del romanticismo storico: da Giuseppe Bertini a Eleuterio Pagliano al napoletano Domenico Morelli; artisti a cui affidò la decorazione della propria dimora e a cui rimase legato per tutta la vita, anche quando la loro arte era meno all’avanguardia. Il perdurare dell’amicizia nei confronti dei giovani artisti dell’Accademia di Brera è testimoniato anche dalla presenza di bozzetti e acquerelli realizzati negli anni Settanta dell’Ottocento. Nel testamento Poldi Pezzoli dispose che la sua collezione si arricchisse di “opere d’arte antica e moderna”: furono queste volontà ad ispirare gli acquisti dei primi direttori del Museo. Giuseppe Bertini e soprattutto Camillo Boito, infatti, ampliarono il settore d’arte contemporanea scegliendo opere di Antonio Fontanesi, Giacomo Favretto, Filippo Carcano e Mariano Fortuny. L’evoluzione e lo sviluppo della raccolta di opere dell’Ottocento si completa con la presenza di vari dipinti donati dai collezionisti nel corso dei centoventicinque anni di vita del Poldi Pezzoli come, ad esempio, i due splendidi Autoritratti di Hayez. Le schede didattiche delle opere esposte sono consultabili in mostra oppure sono scaricabili dal sito internet: www. Museopoldipezzoli. It Sezione: Catalogo on line/Pittura. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
8 MARZO 2007: A POTENZA "LA DONNA NELL´ARTE" |
|
|
|
|
|
Potenza, 7 marzo 2007 - Un circuito di 7 spazi espositivi celebrerà a Potenza la donna, attraverso i linguaggi espressivi dell´arte contemporanea, in occasione dell´anno europeo delle "Pari Opportunità per Tutti". E´ l´idea di "La Donna nell´Arte", evento realizzato da Key Service e Cisl Basilicata e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, Comune di Potenza, Presidenza del Consiglio regionale, Presidenza della Giunta regionale, Commissione dei Lucani all´Estero, Commissione regionale per le Pari Opportunità, Consigliere regionali di Parità e Anolf. Fissata per giovedì, nel Palazzo di Città, alle ore 18. 30 la conferenza di presentazione a cui farà seguito lettura di testi poetici e una rassegna cinematografica presentata dall´Associazione "Io Isabella". Alle ore 20 prevista l´inaugurazione delle singole mostre che resteranno aperte al pubblico fino al 31 marzo. Gallerie d´arte cittadine, sottopassaggio delle scale mobili, sala del Comune, spazi privati di due partners commerciali: sono i nodi della complessa rete entro cui si muoverà l´evento, nato con la precisa intenzione di coinvolgere l´intera città, rappresentare qualcosa di veramente innovativo e portare l´arte, quanto più possibile, a stretto contatto con la vita reale. Attraverso i linguaggi della pittura, della fotografia, della scultura e dell´incisione ciascun artista, ognuno nel suo spazio espositivo, offrirà al pubblico le proprie creazioni e renderà il proprio personale omaggio alla donna "in sinergia e cooperazione nell´unità creativa. La scelta di calare l´evento - spiega il curatore dell´evento, l´artista Vito Palladino - in un complesso circuito di spazi, pubblici e privati, rappresenta un evidente segnale di voler celebrare la Donna in maniera completa e innovativa e di voler comunicare e agire ben oltre le formule tradizionali". E´ percepibile un prezioso fermento di giovani voci propositive, un´attenta valutazione dell´arte contemporanea come risorsa per la città, uno slancio non banale che anima la comunità e che sceglie di puntare su progetti di cultura in grado di essere tasselli di crescita comune. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PLINIO DE MARTIIS, MOSTRA AL MUSEO COLONNA |
|
|
|
|
|
Pescara, 7 marzo 2007 - "Straordinario gallerista, grande fotografo, indimenticabile personaggio abruzzese, che ha segnato profondamente la storia dell´arte moderna dal dopoguerra". E´ così che l´Assessore alla Cultura, Betty Mura, ha inteso ricordare Plinio De Martiis, al Museo D´arte Moderna "Vittoria Colonna", durante la conferenza stampa di inaugurazione della mostra, che è aperta al pubblico, dal 3 marzo e fino al 20 maggio. La Mostra, a cura di Silvia Pegoraro, ripercorre le vicende della celebre Galleria "La Tartaruga" dal 1954 agli anni ´70, attraverso oltre 150 opere tra un centinaio di dipinti di oltre 50 dei maggiori artisti che lavorarono con De Martiis, alcuni mai esposti fino ad ora, una selezione di circa 12 opere su carta - i cosiddetti "cartelli della Tartaruga" - che De Martiis faceva realizzare ad ogni artista che esponeva da lui, una trentina di foto realizzate dallo stesso de Martiis scelte in particolare tra i ritratti degli artisti che più hanno lavorato con lui e che più hanno legato il loro nome a quello della Galleria. Parallelamente a quella di gallerista, proseguiva infatti brillantemente l´attività di fotografo di Plinio De Martiis che aveva continuato a immortalare quegli "anni originali" - così intitolerà una mostra realizzata nella sua galleria di Castelluccio di Pienza - con la sua Rolleicord 6X6-12 fotogrammi, ritraendo i più grandi personaggi della letteratura e dell´arte, del cinema e del teatro, della vita intellettuale e mondana dell´epoca. Oltre 5000 negativi, oggi parte dell´Archivio De Martiis, conservato dalle figlie Paola e Caterina. " Il fatto che la mostra si svolga a Pescara", ha ripreso l´assessore Mura, " candida ancora di più la città, che è moderna, vivace, e rivolta al futuro, proprio a queste forme di arte che hanno segnato le linee tendenziali della cultura che troviamo oggi. Un importante appuntamento", ha concluso Mura, " e penso che dobbiamo continuare su questa strada, quella di valorizzare i grandi personaggi abruzzesi". . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
OMAGGIO A SILVESTRO SEVERGNINI GIOVEDÌ 15 MARZO INCONTRO E CONCERTO AL CENTRO CIVICO DI MILANO DUE |
|
|
|
|
|
Segrate, 7 marzo 2007 - A un anno dalla scomparsa, il Comune di Segrate con il Gruppo Interesse Scala locale (Gis) coordinato da Donatella Taroni Castronovo, ricorda Silvestro Severgnini, fondatore e animatore delle attività culturali e musicali del Servizio Promozione Culturale del Teatro alla Scala di Milano, presidente onorario della celeberrima associazione “Gli amici del Loggione”. All’ “animatore culturale instancabile che con la sua azione ha accompagnato oltre due milioni di lavoratori e studenti all´incontro con il Teatro alla Scala, giovedì 15 marzo dalle 17. 15 presso il Centro Civico di Milano Due (Residenza Campo) saranno dedicati un incontro e un concerto con brani composti per l’occasione dal Maestro Nicola Signorile. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
REGGIO EMILIA & FERRARA. 31 MARZO E 17 APRILE 2007 DUE GRANDI APPUNTAMENTI CON IL MAESTRO ABBADO ALLA GUIDA DI DUE STRAORDINARIE ORCHESTRE |
|
|
|
|
|
Milano, 7 marzo 2007 - Il calendario 2007 di Claudio Abbado è ricco di impegni importanti che lo vedono protagonista consueto al Festival estivo di Lucerna, in primo piano a Berlino sul podio dei Berliner Philharmoniker, in trasferta a New York ed impegnato in una tournée tutta italiana, da Bologna a Venezia, da Modena a Bolzano. Tra le date del suo tour due vogliamo segnalare, la prima il 31 marzo al Teatro Valli di Reggio Emilia, dove il Maestro dal podio della Mahler Chamber Orchestra dirigerà la splendida Pastorale di Beethoven e il Concerto per violino di Kurt Weill, uno dei pochi lavori orchestrali scritti da quest’ultimo prima della sua collaborazione con Brecht. La scelta di accostare una pagina classica e fortemente celebre ad una di rara esecuzione rispecchia l’amore di Abbado per la novità, anzi l’innovazione, che di sicuro non lascerà il pubblico indifferente. Come del resto desterà curiosità e interesse la presenza nel ruolo solista del violinista Kolja Blacher, uno dei più versatili musicisti della sua generazione, nominato giovanissimo primo violino dei Berliner Philharmoniker. L’atra data è il 17 aprile a Ferrara dove, accompagnato dall’Orchestra Mozart propone i Sei concerti brandeburghesi di J. S. Bach. Programma questo che rappresenta una scelta raffinata e soprattutto ben definita, dato che non capita più tanto spesso di ascoltarli tutti insieme in sequenza, nonostante restino sempre tra le composizioni bachiane più amate dal pubblico. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IL CARTELLONE DEL FONDAMENTA NUOVE DI VENEZIA ENTRA IN "GIOVANI A TEATRO" |
|
|
|
|
|
Venezia, 7 marzo . 2007 - Anche la stagione primaverile del Teatro Fondamenta Nuove di Venezia entra nel progetto Giovani A Teatro della Fondazione di Venezia. Con la Card gratuita e 2,50 euro a spettacolo, gli studenti della provincia veneziana potranno assistere, da marzo a maggio, agli oltre venti spettacoli in programma, che lanciano uno sguardo sulle più interessanti traiettorie contemporanee di teatro, musica e danza. Il Teatro Fondamenta Nuove, luogo consolidato del centro storico in cui la contemporaneità presenta le sue differenti espressioni creative, offrirà una fitta rete di prospettive sulle possibilità delle arti sceniche. Saranno come sempre la musica e il teatro a tracciare il sentiero di questa esplorazione, con le rassegne "Risonanze" e "Dissezioni", costruite su progetti creativi di qualità nell´ambito contemporaneo, molti dei quali dedicati ad un pubblico giovane. Per la sezione "Dissezioni - scene di teatro contemporaneo" si segnalano gli spettacoli Crimine di Extramondo / Outis (16 e 17 marzo), In-ec-cesso del Teatro Stabile di Strada (13 e 14 aprile), la performance della compagnia Malte in Matakiterangi (3 e 4 maggio) e quella di Teatro I in La lente scura (11 e 12 maggio). Il percorso nelle nuove musiche contemporanee di "Risonanze" ospiterà invece, tra gli altri, il Bauer-tramontana-blume Trio (8 marzo), la Christy Doran´s New Bag (15 marzo), il concerto di Roy Campbell-pat Thomas-roger Turner (18 marzo), quello del quartetto Butcher-braida-edwards-spera (10 maggio), la chitarra acustica di Elliott Sharp (17 maggio), la performance dei trii Parker-robertson-fernandez (21 maggio) e Samartzis-la Casa-guionnet (31 maggio) . Programmi e modalità di prenotazione sono in internet su www. Giovaniateatro. It e per informazioni telefoniche il numero dedicato è 041. 2201272. La prenotazione dei biglietti attraverso il call center (numero verde 800. 831. 606) è obbligatoria; il pagamento dei biglietti e l´assegnazione dei posti avviene alla biglietteria del teatro, presentando la Card. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GOLF - AL C.G. SANREMO IL CAMPIONATO DELLA PGA ITALIANA DAL 3 AL 6 APRILE CON LA PARTECIPAZIONE DI COSTANTINO ROCCA |
|
|
|
|
|
Milano, 7 marzo 2007 - Il Sanremo Pgai Championship, ovvero la trentunesima edizione del Campionato della Pga Italiana, si disputerà da 3 al 6 aprile sul percorso del Circolo Golf degli Ulivi a Sanremo, che ospiterà la gara per la terza volta consecutiva. Al via i migliori professionisti italiani, tra i quali spicca ancora una volta Costantino Rocca, che lo scorso anno fu superato sull´ultima buca da Andrea Basciu. Ci sono tutte le premesse per assistere nuovamente a un ottimo spettacolo golfistico sul tracciato di un club che ha una lunga tradizione quanto a manifestazioni di qualità, a iniziare dagli Open d´Italia negli anni Trenta e Quaranta, per proseguire con i tornei internazionali degli anni Ottanta, ai quali parteciparono campioni del calibro di Severiano Ballesteros e Bernhard Langer, fino al Sanremo Masters del 2004, torneo del Seniors Tour europeo. Il montepremi sarà di 55mila euro dei quali 9. 000 euro andranno al vincitore. Promotore della manifestazione è il Comune di Sanremo, che ha sempre visto nel golf un alleato indispensabile per promuovere il turismo, praticamente sin dalla costruzione del tracciato, inaugurato nel 1931, dimostrando un´assoluta lungimiranza. E attualmente il binomio golf-turismo è un elemento di ulteriore valorizzazione per un territorio che, oltre a distinguersi per le note spiagge, il mare e uno splendido entroterra, consente ai golfisti grazie al clima mite di poter praticare per tutto l´anno. Sostengono il torneo altri prestigiosi sponsor quali la catena alberghiera Best Western Premier, in particolare con l´Hotel Cappello di Bergamo, Wolkswagen, in collaborazione con la Concessioanria Genova Piave Motori, Intergolf, importatore per l´Italia di noti marchi di attrezzature golfistiche, e Fast, azienda bergamasca di impianti e attrezzature per l´estrazione del petrolio il cui marchio è legato all´associazione onlus "Un birdie per la vita", a scopo umanitario, fortemente voluta e sostenuta da Costantino Rocca. Us Pga Tour: Mark Wilson In Play Off Nell´honda Classic - Mark Wilson, trentatre anni da compiere a ottobre, ha vinto in un play off a quattro giocatori l’Honda Classic (Us Pga Tour) disputato al Pga National Resort di Palm Beach Gardens, in Florida. Wilson (72 66 66 71), al primo titolo nel circuito, ha concluso le 72 buche in vetta alla classifica con 275 colpi alla pari con José Coceres (69 71 69 66), Boo Weekley (71 68 66 70) e Camilo Villegas (70 68 71 66). Dopo la prima buca in parità, Villegas e Weekley sono usciti con un bogey alla seconda, quindi alla terza Wilson ha avuto la meglio su Coceres con un birdie. Quest´ultimo è stato battuto in spareggio per la seconda settimana consecutiva, dopo aver ceduto a Fred Funk nel Mayakoba Golf Classic in Messico. Al quinto posto con 276 Tripp Insenhour, Robert Allenby e Steve Stricker, all 13° con 280 Davis Love Iii, al 20° con 281 David Toms, al 31° con 283 Jim Furyk e Chris Dimarco, al 46° con 285 il campione uscente Luke Donald. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
VELA: A VENEZIA LA 1A REGATA TROFEO CROCE ROSSA ITALIANA |
|
|
|
|
|
Venezia, 7 marzo 2007 – In occasione del Salone Nautico Internazionale di Venezia si disputerà una regata molto speciale, la prima edizione del Trofeo Croce Rossa Italiana, una sfida dedicata dagli amanti del mare alla Cri, in un contesto eccezionale, la città di Venezia. La sfida, il cui ricavato verrà devoluto alla Croce Rossa Italiana come sostegno alle proprie attività assistenziali-istituzionali verrà disputata il prossimo 18 marzo 2007 e vedrà coinvolti 10 equipaggi a bordo di imbarcazioni Giro 34 messe a disposizione da Cino Ricci e personalizzate con il notissimo logo Cri. Il campo di regata è particolarmente suggestivo con partenza, alle ore 14. 00 dalla sede del Salone Nautico Internazionale di Venezia e percorso lungo il Canale della Giudecca per poi fare ritorno al Salone dopo aver girato la boa posizionata nel bacino di S. Marco. Le immagini della regata saranno trasmesse su maxischermo nelle aree del Salone. Durante il Salone Nautico Internazionale di Venezia non mancheranno i consueti appuntamenti con il parallelo a vela Airam Cup disputato con gli Snipe (18 marzo) e gli Ufo 28 (24/25 marzo) e la sfida , sempre in parallelo, Interforze A Vela tra le polizie che verrà disputata con le imbarcazioni Elan 34 messi a disposizione da Adria ship di Grado nei giorni 22-23-24 marzo . Novità di quest’anno saranno la Regata Padri e Figli il 19 marzo, in occasione della tradizionale Festa del Papà e il Trofeo Porti Alto Adriatico promossa dall’Autorità Portuale veneziana, una bellissima sfida che si disputerà lungo il Canale della Giudecca e il bacino di S. Marco con tre imbarcazioni Vor60, il 25 marzo: gli skipper saranno Giorgio “Dodo” Gorla per Venezia, Guglielmo Danelon per Trieste e Matteo Simoncelli per Ravenna. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AOSTA: SIGLATO A TOKIO L’ACCORDO TRA LA REGIONE E IL COMITATO OLIMPICO GIAPPONESE |
|
|
|
|
|
Aosta, 7 marzo 2007 – L’assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Ennio Pastoret ha firmato domenica 4 marzo, a Tokyo, l’accordo di cooperazione con il Comitato Olimpico Giapponese (Joc). La delegazione del Joc era composta dal presidente Tsunekazu Takeda, dal vice presidente Tsutomu Hayashi, dal responsabile delle relazioni internazionali Shoichi Tomita e dalla responsabile delle squadre nazionali olimpiche del pattinaggio di figura giapponesi, Junko Hiramatsu. La Valle d’Aosta era rappresentata oltre che dall’assessore Pastoret, dal consigliere regionale Eddy Ottoz e dall’assessore del Comune di Courmayeur Egidio Biondi. In apertura di cerimonia il presidente del Joc Takeda ha ringraziato la Valle d’Aosta per la collaborazione instaurata nel 2006, al tempo del ritiro, a Courmayeur, delle squadre nazionali giapponesi. Ha ricordato con piacere la medaglia d’oro nel pattinaggio artistico della pattinatrice Arakawa che è stata anche frutto delle ottime possibilità che l’atleta ha avuto di allenarsi in un clima e su un impianto favorevoli, quali quelli di Courmayeur. Eddy Ottoz è stato particolarmente festeggiato dal Joc in virtù dei sui trascorsi atletici a Tokio, dove partecipò alle Olimpiadi del 1964 e dove, nel 1967, vinse le Universiadi. Ottoz ha quindi rivolto un saluto al Joc anche a nome del Coni del quale egli fa parte in qualità di membro esecutivo della Giunta. L’assessore Pastoret ha ripercorso i momenti più significativi dell’accordo di collaborazione con il Joc, a partire dal ritiro delle squadre olimpiche a Courmayeur nei mesi di gennaio e febbraio 2006. Ha salutato con soddisfazione anche il buon esito dei successivi ritiri di preparazione delle Universiadi di Torino 2007 e ha ringraziato a nome della Valle d’Aosta i pattinatori che hanno dedicato le loro medaglie alle Valle d’Aosta. “E’ stata una bella esperienza – ha detto l’assessore Pastoret, rivolgendosi al Joc –che si è rafforzata grazie ai solidi rapporti che si sono instaurati reciprocamente, ma che sono stati in gran parte favoriti dalla cortesia e dall’amicizia che il principe Takeda, presidente del Joc, ha sempre manifestato nei nostri confronti. Essere stati i promotori, prima, ed i partner dopo di un accordo che, partito da noi, ha coinvolto con lo Joc anche il Coni è un fatto che ci inorgoglisce. ” “Sono inoltre lieto di aver appreso, oggi, dal Presidente del Joc – ha proseguito l’Assessore – che anche la nazionale giapponese dello judo intende effettuare i propri ritiri in Valle d’Aosta in occasione delle trasferte europee. Ringrazio, inoltre, la signora Hiramatsu per averci ufficialmente informati dell’intenzione delle squadre nazionali A di pattinaggio artistico di effettuare, già a partire dal luglio 2007, il loro ritiro presso il Forum Sport Center di Courmayeur”. L’assessore Pastoret ha poi ricordato che la Regione Valle d’Aosta è divenuta partner ufficiale della Nazionale italiana di rugby e che nel corso del ritiro estivo la squadra italiana incontrerà, in amichevole, proprio il Giappone. “Questo – ha concluso Ennio Pastoret – è un altro significativo passo in avanti nei rapporti di collaborazione con lo sport nazionale e internazionale che la Valle d’Aosta ha saputo instaurare dimostrandosi un interlocutore attento, affidabile e serio. Siamo lieti che questo nostro impegno sia stato compreso, recepito anche da altre realtà sportive, quale quella rappresentata dalla nazionale italiana di Rugby che ha tenuto a concludere con noi un accordo di grande significato e che ha dimostrato di ben conoscere la nostra politica di amicizia con lo Joc, prevedendo, non a caso, di poter, appunto disputare un primo incontro amichevole in Valle d’Aosta con la Nazionale giapponese. ” . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GLI INTERNAZIONALI D’ITALIA MOTOCROSS APRIRANNO LA RICCA STAGIONE AL CROSSODROMO "SANTA BARBARA" - PONTE A EGOLA (PI) 10 E 11 MARZO |
|
|
|
|
|
San Miniato (Pi), 7 marzo 2007 - Anche se l’inverno non sembra neppure passato dalle nostre parti, il tempo è trascorso e la nuova stagione agonistica del motociclismo fuoristrada è già alle porte. Alcuni piloti hanno già provato le nuove moto e altri si accingono a farlo grazie al calendario gare che favorisce anche la riapertura del crossodromo Santa Barbara e, con esso, la stagione del motocross. Le prove d’orchestra per l’attesissimo round degli Internazionali d’Italia sono in programma sabato 10 marzo con le operazioni di verifica, quindi prove libere e qualifiche dei concorrenti per le finali che domenica scalderanno l’aria attorno al circuito ponteaegolese, di proprietà del Comune di San Miniato ma gestito abilmente dal Motoclub Pellicorse del presidente Fiorenzo Scardigli che da poche settimane ha festeggiato il trentesimo anniversario dalla fondazione del sodalizio, pronto a presentarsi con un’immagine e sostanza rinnovati. L’occasione dell’evento continentale, che avrà l’egida della Federazione Motociclistica Italiana, servirà non solo ai concorrenti ma anche ai presenti, per valutare lo stato di preparazione tecnica e fisica in vista dell’imminente via mondiale Mx1 e Mx2 che si aprirà proprio il 1° aprile in Benelux. Non mancheranno quindi tutti i più forti piloti che saranno presenti per le ultime verifiche prima del grande tour iridato 2007. Ora tutto il fervore del Moto Club Pellicorse e dei patrocinatori (Amministrazione Comunale di San Miniato, Vitalchem prodotto chimici per concerie, Samminiatese Pozzi, Morellino lavorazione pelli, One Service, Ufo Plast) è rivolto alla manifestazione più attesa che servirà da apripista ad una stagione ricca di avvenimenti sportivi in programma sullo storico impianto di motocross, tra i quali possiamo citare la prova del Campionato Toscano Motocross il prossimo 22 aprile, il challenge che lo scorso anno proprio su quest’impianto ha fatto registrare il record di presenze con gli oltre 300 concorrenti al via, e ancora il Campionato Toscano Minicross l’8 luglio, manifestazione di grande attrattiva che richiama l’interesse di tutto il panorama giovanile fuoristradistico che, come sappiamo, grazie ai giovani talenti ha riscosso ampi consensi a livello internazionale nelle più importanti manifestazioni d’Europa. Questo torneo vede inoltre in programma anche gli interessanti confronti dei veterani crossisti delle categorie “Over 30” e una prova del Trofeo Pit Bike Off Road. Piccola pausa estiva e il Santa Barbara riaprirà alle competizioni l’1 e 2 settembre per un altro evento interregionale come il Trofeo e Coppa Toscana a Squadre di Motocross, un confronto riservato alle formazioni di club e team che si sfideranno alla conquista dell’ambìto riconoscimento. Siamo pronti, dunque, ad assistere ad una stagione di grande agonismo e spettacolo. Il programma degli Internazionali si aprirà sabato 10 marzo con le prove ufficiali che andranno avanti dalle 9,30 alle 12,20. Alle 14,00 scatteranno le qualificazioni che designeranno i 40 finalisti di ciascuna classe. Domenica 11 marzo, dalle 8,30, le prove che definiranno l’ordine di allineamento al cancello di partenza e poi, alle 10,50, avranno inizio le finali con il gruppo B della under 19. A seguire, 1a manche Under 19 (20‘ + 2 giri) alle ore 11,25; 1a manche Mx1 (30’ + 2 giri) alle ore 12,05; 1a manche Mx2 (30’ + 2 giri) alle ore 14,20; 2a manche Under 19 (20’ + 2 giri) alle ore 15,10; 2a manche Mx1 (30’ + 2 giri) alle ore 15,55; 2a manche Mx2 (30’ + 2 giri) alle ore 16,55. Seguire le premiazioni della giornata. Prezzo dei biglietti: sabato biglietto unico Є. 10,00; domenica biglietto intero Є. 25,00 e ridotto Є. 20,00 (soci Fmi). La Cronaca Della Precedente Prova Umbra - Splendida forma per la compagine italiana capitanata nelle rispettive categorie da Monni, Philippaerts e Fiorgentili con quest’ultimi che raccolgono il pieno punteggio, dimostrando la loro splendida forma. Segno dell’elevato livello di competitività, il maggior challenge italiano è tappa fissa dei più importanti campioni di caratura mondiale che gareggiano per fregiarsi del rinomato titolo. Nella seconda prova umbra, quella che precede la gara al Santa Barbara, nella Mx1 è emerso un ottimo Andrea Bartolini che porta a casa uno stupendo holeshot in gara-1, ma è costretto a cedere il passo fin dal primo giro al più veloce David Philippaerts. E’ proprio quest’ultimo a registrare le migliori performance della gara, compreso il best lap con 1’50”. In questa occasione si sono visti un Alex Salvini in grande feeling con la nuova moto nonostante abbia dichiarato di essere solo all’80% della sua forma ideale, ed un Alex Cinelli ripresosi dalla caduta della prova inaugurale di Montevarchi. I compagni di squadra dell’Aprilia factory, Melotte e Chiodi, chiudono degnamente in sesta e ottava posizione assoluta dietro ad un Cristian Beggi (Wrm) attardato leggermente in gara-2. La Classifica di Campionato vede così Philippaerts a pieno punteggio, e Salvini e Beggi rispettivamente secondo e terzo. Se è spettacolare vedere il magico Cairoli dominare il gruppo per l’intera manche come in gara-1, ancor più lo è vederlo recuperare sul gruppo, pilota dopo pilota fino a giungere ad un passo dalla vittoria. Ma in Umbria è stato il giorno di Manuel Monni, pilota di casa che sale sempre più verso la vetta terminando vittorioso in gara-2 davanti a Cairoli. I due chiudono parimerito, ma il perugino svetta grazie alla miglior prestazione in gara-2. Il siciliano Cairoli rimane in cima alla classifica di Campionato con il terzo incomodo Davide Guarneri, il quale finisce sul gradino più basso del podio in entrambe le manche. Bella prova per Matteo Bonini (Yamaha – Ciclone) giunto quarto assoluto e per Roberto Lombrici. Ottima prestazione per Alessandro Lupino. Under 19 - Giungono conferme per Mauro Fiorgentili (Ktm – Digital Foto Shop) che affronta quest’avventura con destinazione verso le gare più importanti. Come da lui dichiarato più volte, vuole ben figurare quest’anno per poi potersi lanciare verso nuove avventure che lo attendono, il prossimo anno, nella categoria maggiore. Giò Di Palma (Yamaha) ha ben figurato, mettendo all’erta il marchigiano: non fosse stato per una caduta in gara1 che l’ha costretto al recupero non risarebbe rimasto molto spazio di gioco per il leader di classifica. Bellissima prova per Stefano Pezzuto (Ktm – Tdr), appena giunto in questo campionato ed Andrea Saletti (Honda – 86 Omega), riscattatosi delle fatiche delle passate stagioni. Classifiche Prima Di Ponte A Egola - Classifiche Campionato Italiano Mx1: 1. Philippaerts David; 2. Salvini Alex; 3. Beggi Cristian; 4. Bartolini Andrea; 5. Traversini Thomas; 6. Cinelli Alex; 7. Stevanini Cristian; 8. Schneider Paolo; 9. Compagnone Felice; 10. Bricca Daniele. Classifiche Campionato Italiano Mx2: 1. Cairoli Antonio; 2. Monni Manuel; 3. Guarnieri Davide; 4. Bonini Matteo; 5. Philippaerts Deny; 6. Pellegrini Angelo; 7. Lupino Alessandro; 8. Maddi Marco; 9. Beconcini Manuel; 10. Animento Marco. Classifiche Campionato Italiano Under 19: 1. Fiorgentili Mauro; 2. Di Palma Gio; 3. Pezzuto Stefano; 4. Pagliacci Alessandro; 5. Dolce Nicola; 6. Bracesco Federico; 7. Pellegrini Luca; 8. Maggiore Fabio; 9. Mancuso Antonio; 10. Zeni Samuel. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|