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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Novembre 2007 |
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LA MODELLAZIONE COMPUTAZIONALE CONSENTE DI COMPRENDERE LA FUSIONE DELLA MEMBRANA CELLULARE |
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Bruxelles, 12 ottobre 2007 - Un´équipe di ricercatori di Francia, Regno Unito e Austria ha modellato il complesso proteico Snare, che agisce come catalizzatore nella fusione di due membrane, utilizzando la potenza di elaborazione dell´infrastruttura europea per applicazioni di supercalcolo (Deisa). Gli studiosi auspicano di creare nuove opportunità per lo sviluppo in campo farmaceutico. «La ricerca di base è fondamentale, in quanto esistono numerosi aspetti relativi al funzionamento delle proteine e delle membrane cellulari che non sono ancora completamente conosciuti. Una migliore comprensione di questi meccanismi semplificherà, per esempio, lo sviluppo di nuovi agenti farmaceutici», spiega il dottor Marc Baaden, ricercatore del laboratorio di biochimica teorica di Parigi. «Esaminando un fenomeno a livello atomico, possiamo ottenere informazioni approfondite su scala più ampia riguardo al funzionamento delle membrane cellulari e delle proteine in generale. » Molte malattie vengono associate a disordini funzionali delle membrane cellulari. Nel caso esaminato dal dottor Baaden e i suoi colleghi, le membrane cellulari non si fondono o lo fanno con troppa difficoltà. Il complesso proteico Snare è responsabile di questa fusione. Il malfunzionamento delle proteine Snare può avvenire, per esempio, all´insorgere del diabete negli adulti. Quindi, capire la funzione dello Snare può favorire lo sviluppo di nuovi trattamenti terapeutici. Oltre alla scienza medica, anche l´industria cosmetica e la nanotecnologia trarranno vantaggio da una migliore comprensione del funzionamento proteico. «La conoscenza del funzionamento delle membrane cellulari creerà opportunità anche nel campo delle nanotecnologie. In termini tecnici, le proteine che studiamo sono macchine intelligenti che svolgono i compiti stabiliti in modo eccellente, ossia fondere saldamente insieme due membrane lipidiche», osserva il dottor Baaden. Spesso gli scienziati devono utilizzare carta e penna per descrivere quanto avviene a livello molecolare, una tecnica che il dottor Baaden chiama «biologia del disegno animato» e che critica in quanto facilmente fuorviante; agli scienziati coinvolti in questa ricerca, invece, è stato accordato l´accesso alla rete Deisa nell´ambito della Deci (Deisa Extreme Computing Iniziative), consentendo loro di sviluppare un modello straordinariamente complesso. «La creazione computazionale di modelli molecolari, o simulazione, tiene conto delle proprietà fisiche in un modo più realistico», dichiara il dottor Baaden e aggiunge che «un valido modello molecolare ci consente di osservare i più piccoli dettagli del sistema in maniera controllata e nelle circostanze desiderate. Possiamo anche cambiare con facilità alcune delle proprietà del modello al fine di sperimentare ipotesi diverse». Pertanto, la simulazione semplifica l´esame degli eventi dinamici. «Solitamente, la modellazione computazionale è stata applicata al fine di simulare un´unica membrana, che è già un compito impegnativo. Tuttavia, noi abbiamo simulato due membrane lipidiche unite da un complesso proteico, per cui la nostra sfida era persino maggiore», afferma il dottor Baaden. Secondo lo studioso, in futuro i metodi di simulazione dovranno combinare la modellazione altamente precisa a livello atomico con modelli meno dettagliati che simulano un episodio più esteso. Inoltre, «è importante la comunicazione tra simulazioni a diversi livelli. Questo ci consentirà di simulare in modo più accurato un dettaglio di particolare importanza, nonché entità di maggiori dimensioni tramite modelli grossolani», conclude il dottor Baaden. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Deisa. Org/ http://www. Baaden. Ibpc. Fr/ . |
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CONVEGNO INTERNAZIONALE DEDICATO ALL´ETICA NELLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI |
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Gand (Belgio), 12 ottobre 2007 - Dal 30 novembre al 1° dicembre si terrà un convegno internazionale organizzato dal Bioethics Institute Ghent (Big) e dalla European Society for Human Reproduction and Embryology (Eshre) e dedicato all´etica nella ricerca sulle cellule staminali, che affronterà il tema della responsabilità morale nella tecnologia della fecondazione assistita (Art). La manifestazione è rivolta sia a filosofi ed eticisti interessati al tema delle cellule staminali e alla riproduzione medicalmente assistita, sia a fisici e operatori sanitari. Tra gli oratori si annoverano ricercatori e fisici provenienti da Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Italia. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Bioethics. Ugent. Be/bigconference . |
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DAL SANGUE UN NUOVO POTENZIALE MARCATORE DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER LA RISPOSTA DA UNA RICERCA DELLE UNIVERSITÀ DI PAVIA E BRESCIA. |
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Pavia, 13 novembre 2007 - Un nuovo potenziale marcatore della malattia di Alzheimer, misurabile nel sangue mediante tecnologie sufficientemente diffuse a livello clinico, è stato individuato grazie a una ricerca congiunta delle università di Pavia e Brescia. Si tratta di un metodo non invasivo e facilmente eseguibile, adeguato a pazienti relativamente giovani e con esordio iniziale della malattia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica «Molecular Psychiatry»; l’articolo, dal titolo “Conformationally altered p53: a novel Alzheimer’s disease marker?”, è frutto di una collaborazione pluriennale tra l’Università di Pavia - col gruppo di ricerca dei Prof. Stefano Govoni e Marco Racchi e della dr. Ssa Lanni - e l’Università di Brescia - col gruppo coordinato dal Prof Memo e dalla Dr. Ssa Uberti. I dati presentati nell´articolo sono il risultato di una lunga collaborazione che ha tra l’altro beneficiato dei fondi del Ministero dell´Università e della Ricerca (Prin n. 2005051707). “Alcuni anni fa stavamo studiando le caratteristiche dei fibroblasti dei pazienti con Alzheimer rispetto a cellule derivate da soggetti di controllo – spiega il prof. Stefano Govoni - Si tratta di una linea di ricerca avviata nel 1993 che ci ha portato alla fine degli anni Novanta a concludere, come anche altri laboratori in tutto il mondo, che i fibroblasti erano un ottimo tessuto modello per indagini biochimiche utili a caratterizzare i difetti molecolari alla base della malattia, ma presentavano difficoltà tecniche e tempi di indagine tali da renderli poco adatti ad essere usati come marcatori di valore diagnostico. Attorno al 2000-2002 stavamo studiando la risposta dei fibroblasti Alzheimer a noxae di varia natura quando, con sorpresa, scoprimmo che tali fibroblasti erano meno sensibili delle cellule di controllo al danno prodotto da acqua ossigenata. Sfruttando l´esperienza del gruppo di Memo su una proteina nota come p53 e sul suo ruolo nei processi di morte cellulare programmata fummo in grado di dimostrare che la resistenza all´acqua ossigenata dei fibroblasti Alzheimer era associata alla compromissione della normale funzione di tale proteina. ” “ Negli anni immediatamente successivi – continua il prof. Marco Racchi - riuscimmo a dimostrare che la resistenza all´acqua ossigenata dei fibroblasti Alzheimer era dovuta a una mutazione conformazionale di p53 (che può esistere in conformazioni diverse). Allo stesso tempo, sapendo che p53 è presente nelle cellule circolanti del sangue, sviluppammo un metodo quantitativo per valutare l´abbondanza relativa del conformero di p53 nelle cellule mononucleate, partendo da un piccolo prelievo (3 cc di sangue) e impiegando una tecnica basata sull´uso del citofluorimetro, uno strumento sufficientemente diffuso in ambiente ospedaliero. Usando questo metodo originale, da noi sviluppato, siamo riusciti a confermare su un numero ragionevole di casi (104 Ad e 92 controlli) l´osservazione che i pazienti Alzheimer presentano un più elevato livello di p53 conformazionalmente mutata. ” I dati riportati nell´articolo di “Molecular Psychiatry” mostrano anche una correlazione positiva del parametro con l´età, osservazione che suggerisce come la maggiore utilità di questo marcatore riguardi i pazienti fino ai 75 anni di età. Rispetto a molti altri studi su putativi marcatori, quello presentato ha il vantaggio di poter essere condotto su un piccolo prelievo di sangue e di essere trasferibile a molte realtà ospedaliere; tali caratteristiche potrebbero rendere più facili i necessari studi di conferma indipendente e il disegno di indagini adeguate a validare il test, se gli studi indipendenti di conferma saranno positivi. . |
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EUROBIOFORUM 2007 |
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Lisbona (Portogallo), 12 ottobre 2007 - Dal 5 al 7 dicembre si terrà a con il patrocinio della presidenza portoghese dell´Ue, la manifestazione Eurobioforum 2007. Eurobioforum è un forum annuale che riunisce ricercatori, organizzazioni finanziatrici e altre parti interessate di tutta Europa per discutere le future priorità delle scienze della vita. Il forum affronterà tra l´altro i seguenti temi di ricerca: un futuro con minor sperimentazione animale; l´Istituto europeo di biologia vascolare; la lotta ai patogeni batterici e alla resistenza antibiotica; la definizione dei percorsi della malattia mentale; i sistemi biologici per contrastare la sindrome metabolica; la preparazione dell´Europa per la prossima epidemia virale. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Esf. Org/activities/eurobiofund/eurobioforum-lisbon-2007. Html . |
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RADIOGRAFIE DEI DENTI E DEL TORACE PER STABILIRE L´ETÀ CON PIÙ PRECISIONE |
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Granada, 12 ottobre 2007 - Un´équipe di ricercatori dell´Università di Granada ha sviluppato un nuovo sistema per stabilire grazie all´impiego di radiografie di denti e torace l´età di soggetti vivi. La nuova tecnica potrebbe contribuire a determinare con maggiore affidabilità l´età dei minori migranti. Nell´attuale pratica di medicina legale, i medici esaminano, ad esempio, la fusione dell´epifisi prossimale della clavicola, ossia l´estremità arrotondata di tale osso, al fine di diagnosticare l´età fino a 21 anni, oppure prendono la fusione del corno maggiore dell´osso ioide quale indicatore per determinare età superiori ai 30 anni. «Nell´ambito di questa ricerca abbiamo analizzato l´osso ioide, l´epifisi prossimale clavicolare, la cartilagine costale della prima costola, una serie di parametri degenerativi delle articolazioni della clavicola, certe anomalie della clavicola e determinati indici corticali clavicolari», spiega il dottor Pedro Manuel Garamendi González che ha condotto lo studio ed esaminato 123 radiografie digitali posteroanteriori (dalla parte posteriore a quella anteriore) del torace e oltre 740 ortopantomografie digitali (radiografie panoramiche delle arcate dentali). Dai risultati ottenuti emerge che i metodi attualmente impiegati, sebbene ampiamente utilizzati e riconosciuti da gruppi di studio internazionali del calibro dell´Agfad, il gruppo di studio tedesco sulla diagnostica forense dell´età, presentano alcuni limiti e che potrebbe essere necessario procedere a una nuova ricerca che analizzi la spalla (articolazione acromioclavicolare), le costole e lo sterno (articolazioni sternoclavicolari). «È impossibile stabilire l´età di un soggetto limitandosi ad esaminare il corno maggiore dell´osso ioide perché questo potrebbe anche non presentare alcuna fusione», evidenzia lo studio. D´altro canto, altri criteri, quali la cartilagine costale della prima costola, che collega la costola allo sterno, potrebbero rivelarsi più affidabili. La cartilagine costale è stata indicata come un fattore essenziale per determinare l´età di individui con più di 21 anni. A causa dei flussi migratori in aumento, molti paesi europei si sono trovati a dover affrontare il problema dell´arrivo di un numero sempre maggiore di immigranti la cui data di nascita non è documentata ufficialmente. Ne consegue che sono aumentate le richieste di stime forensi dell´età. Tali valutazioni si basano in gran parte sui processi di formazione delle ossa, in quanto certe strutture ossee non sono del tutto sviluppate alla nascita e si fondono progressivamente solo con la crescita. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Ugr. Es/ . |
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RADIOTERAPIA: SUBITO PIÙ TURNI PER DIMINUIRE LE ATTESE DECISI INTERVENTI SULLE STRUTTURE DI PISTOIA, LUCCA E S. CHIARA DI FIRENZE |
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Firenze, 12 novembre 2007 - Un intervento immediato per rendere più produttive le strutture esistenti e per superare le attuali difficoltà: è quanto ha deciso l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi (in questi giorni negli Stati Uniti per una missione di lavoro) dopo aver accertato la situazione problematica dei servizi di radioterapia, soprattutto nell’area fiorentina. “Siamo riusciti a tenere la situazione sotto controllo – dice l’assessore Rossi – fino a quando non è stato necessario sostituire la vecchia apparecchiatura di Careggi. Questa operazione è stata resa possibile dal finanziamento che il presidente Martini ed io abbiamo ottenuto dal contenzioso con la Pfizer e una volta conclusa ci permetterà di aumentare in modo decisivo il numero delle prestazioni. Il programma delle nuove installazioni sta andando avanti: il 20 dicembre parte l’acceleratore di Empoli, ad aprile del 2008 quello di Villa Fiorita a Prato, intorno all’estate i due di Ponte a Niccheri. A primavera è in arrivo la nuova macchina di Careggi, mentre due acceleratori verranno installati a Villa Ragionieri a Sesto Fiorentino e stiamo per firmare il protocollo di intesa per una nuova apparecchiatura all’Ospedale della Gruccia, nel Valdarno. Ma intanto, per venire incontro ai disagi che sono stati denunciati, abbiamo deciso di fare qualcosa in tempi brevi. In primo luogo faremo funzionare con un terzo turno, quello dalle 19 alle 23, l’acceleratore lineare di Pistoia, utilizzando il personale che è stato formato per l’apparecchiatura di Empoli. Questa modalità organizzativa potrà essere estesa anche nelle altre radioterapia in funzione. Un altro turno verrà aperto anche a Lucca, grazie a nuovo personale assunto. Infine amplieremo il rapporto convenzionale con la clinica Santa Chiara di Firenze, acquistando tutte le prestazioni che la potenzialità della macchina ci offre. Queste misure – sottolinea l’assessore – non prevedono il ricorso all’attività aggiuntiva, che è una delle ragioni delle difficoltà che stiamo oggi attraversando. Lunedì stesso, al mio ritorno in Italia, porterò in giunta la delibera relativa a queste decisioni. Monitorerò la situazione delle liste di attesa personalmente, ogni settimana, e con la stessa delibera istituirò nell’ambito dell’Istituto Toscano Tumori un apposito osservatorio, affidandolo a un responsabile. Mi auguro – conclude l’assessore Rossi - che tutto questo sia sufficiente per affrontare e mettere sotto controllo i problemi che si sono verificati. Nessuno più di noi è consapevole che i pazienti hanno tutto il diritto a prestazioni certe e rapide e stiamo facendo il possibile per garantirgliele”. . |
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AL VIA CAMPAGNA VACCINALE CONTRO IL PAPILLOMA VIRUS PER PREVENIRE TUMORE DELL´UTERO |
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Genova, 12 novembre 2007 - Prenderà il via nel gennaio 2008 la campagna di vaccinazione della Regione Liguria contro le infezioni da virus del papilloma umano (Hpv) sostenute dai ceppi maggiormente oncogeni (Hpv 16 e 18) come azione di prevenzione nei confronti del carcinoma alla cervice dell´utero. E´ stato deciso oggi dalla Giunta regionale ligure su proposta dell´assessore alla Salute, Claudio Montaldo come risposta ad uno dei tumori, riconosciuto dall´organizzazione mondiale della sanità, totalmente riconducibile ad un´infezione. Il vaccino, costituito da tre dosi nell´arco di tre mesi, sarà offerto gratuitamente a tutte le ragazze che sono entrate nel 12esimo anno di vita nel 2007 e nel 2008, nate cioè nel 1996 e nel 1997. Solo a queste ultime (circa 6. 000 soggetti) arriverà l´invito alla vaccinazione, attraverso una lettera delle aziende sanitarie locali che indicheranno gli orari e i luoghi dove recarsi. Per tutte le ragazze di età compresa tra i 13 e i 26 anni il vaccino sarà a pagamento, ma a prezzo scontato. La vaccinazione verrà effettuata presso i centri vaccinali dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali e anche presso i consultori che aderiranno all´iniziativa. L´offerta attiva della vaccinazione alle ragazze dodicenni è stata proposta a livello nazionale dal Ministero della Salute, inserita nei livelli essenziali di assistenza e condivisa dai rappresentanti delle regioni, dell´Istituto superiore di sanità e della comunità scientifica. L´introduzione del vaccino a livello regionale deriva dal riconoscimento a livello mondiale del virus del Papilloma aumano come del principale responsabile del tumore al collo dell´utero. Più precisamente il 70% dei carcinomi diagnosticati è causato dai ceppi Hpv 16 e 18, quelli a più alto rischio oncogeno. La vaccinazione non sostituisce comunque il Pap test, ma rappresenta un´azione aggiuntiva di prevenzione. In Italia ogni anno ammontano a 3. 500 i nuovi casi di carcinoma al collo dell´utero e circa 1000 donne muoiono a causa di questa patologia. In Liguria ogni anno sono diagnosticati 120 nuovi casi di cancro invasivo della cervice uterina la metà dei quali in donne di età superiore ai 64 anni. Il costo annuale della campagna che partirà nel 2008 per continuare anche negli anni futuri, sarà di 1. 800. 000 euro stanziati attraverso la Finanziaria nazionale in corso di approvazione. . |
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PRESENTATO PROGETTO CURE PRIMARIE IN FRIULI VENEZIA GIULIA |
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Cernobbio, 12 novembre 2007 - - Sarà sperimentato in Friuli Venezia Giulia, nel distretto sanitario di San Daniele del Friuli (Udine), un nuovo modello organizzativo nel campo delle cure primarie. Lo ha annunciato il presidente della Regione Riccardo Illy che il 10 novembre a Cernobbio, sul lago di Como, è intervenuto al secondo Forum "Meridiano sanità: le coordinate della salute", promosso da Ambrosetti The European House, nel corso del quale è stato fra l´altro presentato il "Rapporto finale 2007", un´approfondita indagine sul Sistema Sanitario Nazionale (Ssn). La sperimentazione a San Daniele è stata resa possibile grazie alla disponibilità manifestata dal presidente Illy in occasione del primo Forum "Meridiano sanità", un´iniziativa di Ambrosetti nata nel 2005 con l´obiettivo di portare all´attenzione degli operatori e delle istituzioni riflessioni di alto livello per valorizzare al massimo il sistema sanitario italiano, considerato come patrimonio fondamentale del Paese. A sostenere l´analisi di fattibilità del progetto, che parte da questo mese, è Phrma (Pharmaceutical Research and Manufacturers of America), l´associazione che rappresenta le maggiori imprese farmaceutiche e biotecnologiche degli Stati Uniti. A Cernobbio era o presente anche Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, dove verrà avviato un altro progetto sperimentale, in un campo diverso da quello del Friuli Venezia Giulia, ma sempre nell´ambito di "Meridiano sanità". Come ha spiegato Illy, che era presente a Cernobbio assieme all´assessore regionale alla salute Ezio Beltrame, le varie fasi del progetto sperimentale a San Daniele prevedono prima di tutto un´analisi del modello organizzativo dell´assistenza primaria adottato nel distretto friulano, a cui seguirà la proposta di un nuovo assetto. L´obiettivo è mettere a punto un meccanismo di allocazione delle risorse destinate all´assistenza primaria maggiormente incentrato sui bisogni di salute degli assistiti. Lungo questo percorso sperimentale, che prevede l´istituzione di un Tavolo tecnico che coinvolgerà i principali attori del distretto di San Daniele, sarà in particolare definito un modello di simulazione per stimare gli impatti economici collegati al nuovo assetto organizzativo e al nuovo sistema di finanziamento. Nel corso del Forum, al quale ha partecipato il ministro della Salute Livia Turco, sono intervenuti esperti italiani ed europei, ponendo a confronto l´esperienza italiana di organizzazione delle cure primarie con quella dei Paesi Ocse e in particolare di Norvegia, Gran Bretagna e Catalogna. Nella sezione introduttiva è intervenuto fra gli altri Ignazio Marino, presidente della commissione Sanità del Senato. Illy ha parlato nella sessione pomeridiana, in un dibattito dedicato in particolare al tema dell´assistenza primaria in Italia, assieme all´assessore alle Politiche sanitarie della Regione Veneto Francesca Martini. Hanno concluso la sessione Elio Guzzanti e il direttore scientifico dell´Istituto europeo di oncologia Umberto Veronesi, entrambi membri del comitato scientifico di "Meridiano sanità". Nell´occasione, il presidente Illy ha avuto modo di presentare il modello del Friuli Venezia Giulia, dove la salute pesa per il 50 per cento circa del bilancio regionale, con una spesa nella media ma con una qualità percepita tra le più alte in Italia. Soprattutto, ha ricordato il presidente, la dinamica della spesa è stata in regione particolarmente virtuosa negli ultimi anni, con una crescita del 3,9 per cento contro il 7 della media nazionale. A questo risultato hanno contribuito una serie di azioni specifiche, come l´accorpamento delle Aziende ospedaliere con le cliniche universitarie a Trieste e Udine (a cui seguirà la riduzione delle Aziende territoriali da 6 a 3), la creazione di un Centro servizi condivisi per tutte le Aziende, l´accordo con Assofarma per il contenimento della spesa farmaceutica. Ora l´obiettivo è rafforzare proprio l´assistenza primaria sul territorio, che permetterà - ha rilevato Illy - di migliorare la qualità dei servizi e di ridurre ulteriormente la dinamica dei costi, soprattutto di quelli ospedalieri. Dal Forum è emerso proprio come i sistemi sanitari che si affidano maggiormente alle cure primarie abbiano risultati superiori alla media in termini di salute, equità, accessibilità, continuità dell´assistenza. I sistemi basati sul ruolo centrale dei Medici di medicina generale, in sostanza, aumentano la soddisfazione dei pazienti e riducono i costi (meno diagnostica, prescrizioni e ricorso all´emergenza), rispetto a quello orientati sull´assistenza specialistica. Attraverso questa strada, è stato detto, diventa insomma possibile coniugare "universalismo della salute e realismo economico". I criteri guida di "Meridiano sanità", che negli ultimi due anni ha avviato sette Tavoli tecnici con oltre 100 interlocutori e un Tavolo di consultazione con 40 protagonisti principali, sono soprattutto la centralità della persona, il riequilibrio e l´integrazione tra sistema ospedaliero e territoriale con la valorizzazione dei medici di medicina generale. Inoltre, i principi su cui si basa l´iniziativa riguardano la valutazione di efficienza e efficacia a livello di sistema, la sanità considerata non come problema ma come investimento nel settore dei servizi e, infine, la sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) e dell´assistenza sanitaria, di fronte alle sfide dell´invecchiamento della popolazione, dell´incremento della cronicità e della disabilità a fronte di un sistema focalizzato invece per ora sulle patologie acute. . |
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WORKSHOP SULL´INDIVIDUAZIONE E L´IDENTIFICAZIONE DI MICROBI NOCIVI |
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Brno (Repubblica ceca), 12 novembre 2007 - Dal 10 al 12 dicembre si svolgerà il primo workshop della rete finanziata dall´Ue Safoodnet (Food safety and hygiene networking within new Member States and Associated Candidate Countries, Rete per la sicurezza e l´igiene alimentare nei nuovi Stati membri e nei paesi candidati associati). L´iniziativa si articola attorno al tema dell´«individuazione e identificazione di microbi nocivi» e prevede conferenze sui seguenti argomenti: raccolta di campioni per analisi microbiologiche nell´industria alimentare; raccolta di campioni per l´individuazione in laboratorio di microrganismi patogeni; raccolta di campioni per l´individuazione della salmonella negli allevamenti avicoli, suini e nei macelli; caratterizzazione di specie batteriche secondo proprietà biochimiche; epidemiologia molecolare delle infezioni micobatteriche. Sono previste altresì alcune sessioni pratiche. Per ulteriori informazioni visitare: http://safoodnet. Vtt. Fi/workshops. Htm . |
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NOEMALIFE NELLA DIAGNOSTICA GENETICA |
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Bologna, 12 novembre 2007 - Noemalife S. P. A. Annuncia il proprio ingresso nel mercato della diagnostica genetica. Noemalife ha lanciato in questi giorni Eos, un nuovo prodotto per la gestione dei laboratori di Biologia Molecolare e di Citogenetica che va a completare la suite di Noemalife per l’automazione della diagnostica di laboratorio. La diagnostica genetica rappresenta un importante campo di sviluppo per le tecnologie diagnostiche e a detta di molti è destinata nei prossimi anni a rivoluzionare questo importante settore. Al contrario delle tecnologie diagnostiche classiche che si basano in larga misura su un’indagine indiretta degli effetti della patologia, le tecnologie genetiche consentono in molti casi di risalire direttamente alle cause profonde della malattia, permettendo peraltro la diagnosi precoce di malattie non diagnosticabili con altre tecniche. La diagnostica genetica rappresenta per Noemalife un’importante opportunità di crescita nel campo dei sistemi informativi per la diagnostica di cui Noemalife è leader italiano indiscusso. Eos è stato realizzato in collaborazione con il Laboratorio di Diagnostica Genetica Medica dell’Ospedale Careggi di Firenze che lo utilizza già da alcune settimane. Alcune delle più prestigiose organizzazioni cliniche italiane che hanno contribuito alla progettazione di Eos, quali l’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista “Molinette” di Torino, l’A. O. Ospedale Civile di Legnano e l’Irccs Istituto Auxologico Italiano se lo sono già assicurate e cominceranno a utilizzarlo tra breve. . |
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SODDISFATTO IL PRESIDENTE LOIERO PER L´APPROVAZIONE DEL PIANO SANITARIO CALABRESE |
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Reggio Calabria, 12 novembre 2007 - Due sedute di giunta e la lunga discussione hanno portato questa sera all´appro-vazione, all´unanimità, del Piano sanitario regionale. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Regione Agazio Loiero: "Con l´approvazione del Piano - ha detto Loiero - abbiamo dato un assetto razionale alla sanità in Calabria. Dopo l´ampia relazione fatta dall´Assessore Lo Moro e il dibattito che si è aperto, sono state recepite tutte le istanze. Sono soddisfatto perché l´approvazione del nuovo Piano sanitario era uno dei punti più importanti e qualificanti del nostro programma per il quale si è lavorato a lungo ed oggi posso dire che il risultato è adeguato ai bisogni delle nostre popolazioni. Abbiamo fatto una riforma strutturale che ci consentirà di eliminare gli sprechi e rimanere nel patto di stabilità e, soprattutto, di dare ai calabresi una sanità di qualità, una sanità equamente distribuita sul territorio. Avremo sul territorio solo ospedali all´altezza del loro compito. Presto, in due anni, con un´Ordinanza di Protezione Civile, saranno costruiti ben quattro nuovi ospedali, quello della Piana di Gioia Tauro, della Sibaritide, di Vibo Valentia e di Catanzaro. Inoltre, il Piano prevede la costruzione del nuovo ospedale dell´Annunziata di Cosenza poiché la struttura attuale non è più in grado di rispondere, in maniera adeguata, alle esigenze di qualità che le tradizioni sanitarie cosentine meritano. Siamo convinti - ha concluso Loiero - che solo in questo modo la sanità calabrese potrà avere un futuro in grado di garantire prevenzione ed assistenza eccellenti che ci consentiranno di evitare la triste emigrazione sanitaria che crea gravi disagi ai calabresi e provoca anche enormi costi sociali". . |
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PARTE PROGETTO REGIONE-UNICEF SU OSPEDALI AMICI DEI BAMBINI |
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Pescara, 12 novembre 2007 - Un gruppo di lavoro composto da componenti designati da Regione Abruzzo e Comitato italiano Unicef è operativo presso la Direzione Sanità per la realizzazione del progetto legato alla costruzione di una rete reginale di ospedali "Amici dei bambini" ed alla promozione dell´allattamento al seno. L´iniziativa, che si inserisce in un quadro di politiche sanitarie e sociali regionali che integrano l´attività ospedaliera, è stata illustrata, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, la presidente regionale dell´Unicef, Anna Maria Monti, il responsabile dell´Unità Operativa di Pedriatria all´ospedale di Pescara, Gianfranco Visci, ed il responsabile dell´Unità operativa di Neonatologia dell´ospedale di Chieti, Giuseppe Sabatino. "Il concetto di rete è ricorrente sia nelle diverse leggi che abbiamo approvato in questi due anni e mezzo sia all´interno del nuovo Piano sanitario regionale" ha affermato l´assessore Mazzocca. "Tra aziende sanitarie si può e si deve collaborare. In particolare," ha proseguito "questo progetto, portato avanti insieme all´Unicef, è estremamente innovativo poichè, oltre all´umanizzazione dei reparti, si prefigge di lanciare alcune proposte operative sulla base di modelli assistenziali che vengano incontro alle esigenze della madre, del bambino e della sua famiglia". In relazione alla rete pediatrica e neonatale, Mazzocca ha parlato di un "disegno coerente che punta ad avere reparti a norma in cui non si metta a rischio la salute della mamma e del bambino. E´ innegabile" ha aggiunto "che ci siano delle resistenze rispetto alla rete esistente dei punti nascita" ha detto Mazzocca "ma il punto imprescindinbile deve sempre essere la tutela della salute". L´assessore ha poi espresso l´auspicio di un aumento della quota degli investimenti in campo sanitario mettendo tra le priorità il nuovo Pronto soccorso dell´ospedale di Pescara ed il reparto di Pediatria. Inoltre, l´assessore ha evidenziato la neccessità di un monitoraggio costante dei programmi aziendali e della convocazione di una conferenza regionale sullo stato di salute del settore materno-infantile. Anna Maria Monti, dal canto suo, ha ribadito l´importanza del progetto annunciando che "con l´anno nuovo avremo anche in Abruzzo un ospedale amico del bambino". Si tratta del presidio ospedaliero di S. Omero dove venne avviato il percorso circa dieci anni fa. "Avremmo un ospedale umanizzato" ha continuato la presidente dell´Unicef Abruzzo "ma saranno attivate anche iniziative collaterali che coinvolgeramno il mondo della scuola attraverso visite guidate ma anche con l´attivazione di un servizio di clownterapia e di progetti per combattere l´obesità infantile". . |
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POLITICHE PER LA SALUTE - FIRMATO L´ACCORDO TRIENNALE TRA REGIONE E AIOP. 258 MILIONI IL BUDGET PER IL 2007. BISSONI: "CONSOLIDIAMO IL RAPPORTO CON UNA COMPONENTE IMPORTANTE DEL NOSTRO SISTEMA SANITARIO E INDICHIAMO OBIETTIVI DI ULTERIORE MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ ASSISTENZIALE" |
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Bologna, 12 novembre 2007 - Ammonta a quasi 258 milioni di euro il budget su cui gli ospedali privati accreditati di non alta specialità dell’Emilia-romagna potranno contare per il 2007, con un incremento del 4,5% rispetto al precedente budget, fermo all’anno 2005, e un ulteriore incremento del 3% per gli anni 2008 e 2009. A dieci anni dall’avvio del sistema degli accordi che regola i rapporti fra il Servizio sanitario regionale e il privato accreditato in tema di erogazione di prestazioni ospedaliere, è stato firmato ieri, tra l’assessore alle politiche per la salute Giovanni Bissoni e il presidente dell’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) Emilia-romagna Lorenzo Orta, il nuovo accordo generale tra la Regione Emilia-romagna e la associazione della ospedalità privata per il triennio 2007-2009. “Con questo accordo – ha detto l’assessore Bissoni - consolidiamo il rapporto con una componente importante del nostro sistema sanitario e indichiamo obiettivi di ulteriore miglioramento della qualità assistenziale con il completamento del percorso di accreditamento istituzionale e rafforzando l’integrazione pubblico-privato a livello di Aree vaste, nell’area della salute mentale e nella riduzione delle liste di attesa per i ricoveri”. Il rinnovo dell’accordo generale è stato l’occasione per fare una ricognizione, anche attraverso il coinvolgimento delle Aziende Usl, dei fabbisogni di assistenza ospedaliera, integrando nel budget regionale le risorse locali aggiuntive, storicamente utilizzate dalle singole Aziende Usl. Una particolare attenzione è stata rivolta al governo della mobilità intraregionale, prevedendo la committenza di servizi anche attraverso le tre Aree vaste in cui è suddivisa la Regione (Emilia nord, Centro Emilia, Romagna) e non solo da parte delle singole Aziende Usl. Il coinvolgimento del privato riguarda anche la mobilità sanitaria interregionale (tra Regioni): Aiop si impegna infatti a rispettare gli accordi che l’Emilia-romagna sigla con altre Regioni per governare un fenomeno che è oggetto di grande attenzione a livello nazionale. Permangono nell’accordo obiettivi specifici, in particolare l’apporto del privato per contribuire alla riduzione dei tempi di attesa per gli interventi chirurgici e al bisogno di ricoveri da pronto soccorso e di lunga degenza dopo dimissioni da reparti per acuti degli ospedali pubblici. Tali obiettivi sono parte sostanziale dell’accordo ed entrano nel sistema di indirizzo e verifica regionale. L’accordo prevede poi una profonda riforma, sia dal punto di vista dell’offerta che della integrazione con il sistema pubblico, dell’area psichiatrica privata: sono stati ridefiniti, per le strutture private aderenti all’accordo, i posti letto in ospedalieri intensivi e ordinari e di residenza specialistica, a trattamento intensivo, a trattamento prolungato (una ridefinizione che sarà alla base della domanda di accreditamento istituzionale) e, per garantire meglio l’integrazione con il pubblico ai fini della continuità delle cure, sono previsti momenti di coordinamento delle stesse strutture private con i Dipartimenti di salute mentale delle Aziende Usl. . |
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A TERAMO NASCE CENTRO PER CURE PALLIATIVE |
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L´aquila, 11 novembre 2007 - Nascerà all´ospedale di Teramo un centro residenziale per le cure palliative. Lo ha annunciato l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, che ha presentato in Giunta regionale la delibera che approva il progetto esecutivo e che di fatto dà il via libera alla realizzazione della struttura. La realizzazione del centro prevede un impegno finanziario di circa un milione 185 mila euro da parte dell´Asl di Teramo, con un quadro economico che destina 755 mila euro alla realizzazione dei lavori e 430 mila euro per le apparecchiature e arredi della struttura sanitaria. "Alla spesa complessiva - spiega l´assessore Mazzocca - si farà fronte con un finanziamento di 465 mila euro a carico dello Stato, di 48 mila 500 a carico della Fondazione Tercas e di 670 mila euro derivanti da economie nel piano di investimenti del 2004. Con l´approvazione del piano esecutivo - prosegue l´assessore - siamo venuti incontro alle richieste dell´utenza teramana che da tempo, tramite l´azienda sanitaria, chiedeva l´allestimento di un centro di questa natura. La realizzazione del centro, inoltre, è coerente nel merito economico e finanziario con la legge regionale dell´aprile 2007 sulle linee guida per la redazione del Piano sanitario 2007/2009". . |
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TRA EMERGENZA E SVILUPPO I TRENT’ANNI DI RICERCA-AZIONE DELLA PSICOLOGIA DI COMUNITÀ STRESS, ALCOOL, DROGHE E DISOCCUPAZIONE. QUESTI ALCUNI DEI PROBLEMI UMANI E SOCIALI CHE HANNO VISTO PROTAGONISTA LA PSICOLOGIA DI COMUNITÀ |
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Napoli, 12 novembre 2007 - Uno sguardo alla vita delle città e all’interazione tra culture. È questo il percorso intrapreso negli ultimi 30 anni dalla Psicologia di Comunità che, attraverso la ricerca e le metodologie d’intervento, ha promosso la partecipazione ed ha agito da catalizzatore di cambiamento e trasformazione sociale. In occasione dell’anniversario dell’introduzione di questa area di ricerca in Italia, il Consiglio Nazionale dell´Ordine degli Psicologi (Cnop), la Fondazione Mediterraneo e l´Università "Federico Ii" di Napoli, con il patrocinio della Regione Campania, hanno realizzato il convegno nazionale “Psicologia di Comunità e Azione sociale”, come occasione per riflettere sull´uso e sulle finalità di questa scienza, mediante ricerche, modelli teorici di intervento e processi psicosociali. La Psicologia di Comunità interviene sui problemi umani e sociali, indirizzandosi a problematiche di più ampio respiro che insorgono nella vita quotidiana, quali ad esempio l’educazione, l’orientamento scolastico e professionale, l’occupazione, la disoccupazione ed anche la promozione del benessere, oltre che la tutela della salute. Dalle esperienze di buone pratiche realizzate in Italia ed all’estero sono stati individuati gli elementi per agire nell’individuazione del benessere, ricercando le cause dei problemi non nelle persone ma nell’interazione dell’individuo con i contesti di vita. Da qui alcune esperienze pilota e ricerche intervento hanno dimostrato che, ad esempio, la disoccupazione determina il rischio di disagio psicologico e depressione; la discriminazione sul lavoro può essere causa di una cattiva salute fisica e psicologica; infine subire una violenza sessuale, oltre che causa di un possibile disagio psicologico, potrebbe essere correlata ad una dipendenza d’alcool. “Queste tendenze – ha dichiarato Giuseppe Luigi Palma, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi – sono il risultato di scambi internazionali che hanno visto in prima linea gli psicologi di comunità italiani. Con la funzione di catalizzatori sociali, questi professionisti, sono stati in grado di portare avanti istanze collettive attraverso strumenti idonei. Leggendo i bisogni della comunità hanno mediato urgenze e interessi differenti”. Nel quadro della Psicologia di Comunità s’iscrivono numerose ricerche, esemplificative di una modalità d’intervento tesa ad indagare aree critiche del rapporto individuo-contesto. “Ho la profonda consapevolezza – ha spiegato Caterina Arcidiacono, Vicepresidente della Fondazione Mediterraneo – che il lavoro sul campo e la costruzione di un dialogo siano fondamentali per non distinguere mai i vissuti personali con i contesti di riferimento. La sfida è riuscire a delineare le potenzialità operative, metodologiche e trasformative della psicologia di comunità”. Durante il convegno è stata presentata in anteprima una ricerca (si veda Allegato 1), realizzata dall’Università Federico Ii di Napoli, tesa a comprendere l’appartenenza ad una realtà meridionale mediterranea e nella fattispecie come il legame con le proprie origini agisca nelle decisioni di vita – lavoro e progettualità. Secondo Raffaele Felaco – Coordinatore Editoriale Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi – “il futuro della professione di psicologo in Italia deve incentrarsi, con particolare attenzione, nei servizi sociali e nell’assistenza al benessere delle persone attraverso interventi da svolgersi nelle comunità locali. Entrando nei quartieri e nei centri di aggregazione sociale lo psicologo può favorire i processi di integrazione sociale e razziale ed il miglioramento delle relazioni tra i cittadini e tra i cittadini e le istituzioni”. . |
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CARTELLONE MULTILINGUE NEL PRONTO SOCCORSO |
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Matera, 12 novembre 2007 - Dall’ospedale “Madonna delle Grazie” parte un percorso di integrazione e multiculturalità che poche altre strutture sanitarie italiane hanno realizzato finora: l’apertura verso i pazienti di altre etnìe, sempre più numerosi anche a Matera, dove nell’ultimo decennio si sono stabiliti centinaia di immigrati. L’asl 4 ha realizzato un cartellone-guida plurilingue per muoversi all’interno del Pronto Soccorso. Istruzioni in italiano e in inglese, ma anche in cinese, arabo, rumeno, albanese, perché i pazienti che accedono d’urgenza al nosocomio siano immediatamente messi al corrente della modalità Triage, e conoscano la differenza fra codice verde, rosso, giallo. L’intuizione è stata del dr. Domenico Maroscia, direttore generale Asl 4, che insieme al direttore sanitario dr. Vito Gaudiano, ha riflettuto sulla sempre più forte presenza di stranieri residenti in città e in provincia. Già alcuni mesi fa, l’Azienda era andata incontro a questa utenza: nel cartellino che ogni paziente riceve al momento del ricovero, si informa che al “Madonna delle Grazie” è garantita l’assistenza religiosa per ogni fede. Ora, un altro passo in avanti verso una reale “integrazione”, concetto spesso abusato, ma che, nel caso delle scelte che l’Asl 4 sta compiendo, si rivela invece concreto. “La nostra intenzione – spiega il dr. Maroscia – era dare un segnale forte, in un paese che si sta aprendo, a livello amministrativo e culturale, ai cittadini stranieri. Ci sembrava dunque fondamentale realizzare la stessa apertura nel campo sanitario, garantendo una fruizione consapevole dell’assistenza di emergenza”. Il cartellone di accoglienza per immigrati al Pronto Soccorso avvia per l’Azienda un percorso che, in un prossimo futuro, prevede altre azioni orientate in tal senso. E’ stato realizzato dagli stessi medici del Pronto Soccorso, sotto la guida del responsabile, il dr. Carmine Sinno, e con la fattiva collaborazione dell’Associazione Tolbà, che da anni opera sul territorio per favorire l’integrazione degli immigrati nella realtà locale, e che si è materialmente occupata di fornire le traduzioni nelle lingue madri degli immigrati che, in maggior numero, vivono nel Materano. . |
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CELL THERAPEUTICS, INC. (CTI) ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL TERZO TRIMESTRE 2007 |
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Seattle e Bresso, 12 novembre 2007 — Cell Therapeutics, Inc. Ha presentato l’ 8 novembre i risultati finanziari del terzo trimestre e del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2007. Eventi recenti - Annunciato l’accordo di acquisizione di Zevalin (ibritumomab tiuxetan), il primo agente radioimmunoterapico approvato dalla U. S. Food and Drug Administration, da Biogen Idec; il completamento di questa acquisizione consentirà a Cti di riposizionarsi in un selezionato gruppo di poche società biotech presenti nel mercato farmaceutico. Annunciato un potenziale percorso registrativo abbreviato di pixantrone, sulla base della decisione della Società di condurre un’analisi completa dello studio clinico di fase Iii Extend (Pix301) su pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin (Nhl) aggressivo recidivato, di cui prevediamo la pubblicazione dei risultati a metà 2008. Inserita brostallicina, un innovativo candidato-farmaco di fase Ii, nel portafoglio prodotti di Cti, attraverso l’acquisizione di Systems Medicine Inc. , una società privata affiliata al Translational Genomics Research Institute. Nominato Richard L. Love, già fondatore e Ceo di Triton Biosciences Inc. E Ilex Oncology, Inc. , a membro del Consiglio di Amministrazione di Cti. Ottenuta l’approvazione dello Special Protocol Assessment (Spa) e lanciato uno studio clinico di fase Iii, noto come Pix303, di pixantrone su pazienti affetti da Nhl indolente, recidivato dopo la terapia di prima linea. Ottenuta l’approvazione dello Spa e lanciato uno studio clinico confirmatorio di fase Iii, noto come Pgt307, di Xyotax (paclitaxel poliglumex, Ct-2103) in combinazione con carboplatino, per donne con livello di estrogeni in pre-menopausa affette da tumore non-microcitoma del polmone (Nsclc) in stato avanzato. “L’acquisizione di Systems Medicine e la prevista acquisizione di Zevalin, insieme ai progressi compiuti nel portare Xyotax verso la presentazione della Marketing Authorization Application in Europa nella prima metà del 2008, e nel posizionare pixantrone verso la pubblicazione dei risultati dello studio clinico di fase Iii Extend, previsti entro la metà del 2008, consente a Cti di avvicinarsi, con strumenti molteplici, al proprio obiettivo di raggiungimento del breakeven” ha detto James A. Bianco, M. D. , Presidente e Ceo di Cti. “Prevediamo di riportare nei prossimi convegni scientifici nuovi ed interessanti risultati degli studi clinici randomizzati relativi a Zevalin come terapia di prima linea per il trattamento del Nhl follicolare, i quali ci daranno la possibilità di espanderne l’indicazione d’uso nel 2008 – tutto ciò rende potenzialmente il 2008 un anno chiave per Cti e per i suoi azionisti”. Cti ha siglato un accordo per l’acquisizione di Zevalin da Biogen Idec, Inc. Tale operazione rimane soggetta a determinate condizioni contrattuali, incluso l’ottenimento del consenso di talune parti terze. Cti prevede di completare l’acquisizione nel quarto trimestre del 2007, dopodiché Cti avrà i diritti per la commercializzazione e lo sviluppo di Zevalin negli Stati Uniti. Come conseguenza dell’acquisizione di Systems Medicine Inc. , (Sm) avvenuta nel trimestre considerato, la perdita netta attribuibile alle azioni ordinarie, per tale trimestre e per il periodo 1° gennaio - 30 settembre 2007, include un’imputazione per costi di ricerca e sviluppo in corso, senza esborso monetario, di 21,3 milioni di dollari statunitensi, attribuita all’acquisizione di Sm. Escludendo questa imputazione per costi di ricerca e sviluppo in corso, le spese operative hanno subito un modesto incremento soprattutto in conseguenza dell’attività di produzione in preparazione della presentazione della domanda di registrazione di Xyotax (paclitaxel poliglumex, Ct-2103) in Europa, così come a causa dei costi relativi all’avvio degli studi clinici Pgt307 e Pix303, rispettivamente per Xyotax e pixantrone (Bbr 2778). Inclusi questi costi, la perdita netta attribuibile alle azioni ordinarie ammonta nel trimestre a 52,6 milioni di dollari statunitensi (1,09 dollari statunitensi per azione) paragonata ad una perdita netta, attribuibile alle azioni ordinarie, di 27,8 milioni di dollari statunitensi (1,00 dollaro statunitense per azione) nello stesso trimestre 2006. Nel periodo 1° gennaio – 30 settembre 2007 Cti ha registrato una perdita netta, attribuibile alle azioni ordinarie, di 109,2 milioni di dollari statunitensi (2,55 dollari statunitensi per azione) paragonata a 100,2 milioni di dollari statunitensi (3,93 dollari statunitensi per azione) nello stesso periodo del 2006. La Società ha chiuso il trimestre con 38,3 milioni di dollari statunitensi in disponibilità liquide ed equivalenti a liquidità, titoli disponibili per la vendita e interessi da ricevere, che non includono 4,5 milioni di dollari statunitensi di rimborso Iva. Zevalin - Zevalin appartiene alla categoria di trattamenti antitumorali nota come radioimmunoterapia, ed è indicato per il trattamento dei pazienti affetti da Nhl recidivato o refrattario di basso grado o follicolare a cellule B, inclusi i pazienti con Nhl refrattario al rituximab. E’ stato approvato dalla Fda in febbraio 2002 come primo agente radioimmunoterapico per il trattamento del Nhl. Rari decessi, associati ad un complesso di sintomi da reazione ad infusione, sono stati osservati entro 24 ore dall’infusione di rituximab (Rituxan). La somministrazione di Ittrio-90 Zevalin comporta grave e prolungata citopenia nella maggior parte dei pazienti trattati. Sono state osservate gravi reazioni cutanee e mucocutanee. Le reazioni avverse più gravi rilevate nel trattamento terapeutico con Zevalin sono state prevalentemente di tipo ematologico, incluse neutropenia, trombocitopenia ed anemia. Le tossicità correlate all’infusione sono state associate alla pre-somministrazione di rituximab. Il rischio di tossicità ematologica è correlato al grado di coinvolgimento del midollo osseo prima della somministrazione di Zevalin. E’ stata osservata mielodisplasia o leucemia mieloide acuta nel 2% dei pazienti (da 8 a 34 mesi dopo il trattamento). Zevalin deve essere impiegato esclusivamente da personale sanitario qualificato ed addestrato all’uso sicuro dei radionuclidi. I pazienti e gli operatori sanitari possono consultare il sito www. Zevalin. Com per ulteriori informazioni. Pixantrone - Il pixantrone è un farmaco sperimentale, attualmente in fase di sviluppo, destinato al potenziale trattamento di diverse forme maligne ematologiche, tumori solidi e patologie immunologiche. E’ stato sviluppato al fine di migliorare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci anti-tumorali appartenenti alla classe delle antracicline. L´elevata efficacia delle antracicline è stata dimostrata clinicamente in numerose tipologie di tumori. Tuttavia la loro somministrazione cumulativa è abitualmente associata a danni cardiaci, che ne limitano l´utilizzo su un numero elevato di pazienti. Il pixantrone è stato sviluppato per ridurre il rischio di questi gravi effetti cardiotossici, così come per aumentare l’efficacia e semplificare la somministrazione rispetto alle antracicline attualmente disponibili in commercio. Xyotax - Xyotax (paclitaxel poliglumex) è un agente chemioterapico biologicamente potenziato in cui paclitaxel, agente attivo del Taxol, è legato ad un polimero poliglutammico biodegradabile, dando così luogo ad una nuova entità chimica. Quando è legato al polimero, il chemioterapico è inattivo e i tessuti normali sono pertanto potenzialmente risparmiati da esposizioni ad elevati livelli di chemioterapico libero e attivo, e dalle relative tossicità. I vasi sanguigni del tessuto tumorale, a differenza dei vasi sanguigni del tessuto sano, sono porosi a molecole come il poliglutammato. Studi preclinici indicano che Xyotax è distribuito preferenzialmente al tumore in ragione della maggiore permeabilità dei vasi sanguigni tumorali, ed è ritenuto dal tessuto tumorale, permettendo ad una quantità significativamente maggiore di chemioterapico di localizzarsi nel tumore, rispetto alla somministrazione di paclitaxel standard. Una volta all’interno delle cellule tumorali, gli enzimi metabolizzano il polimero proteico, rilasciando l’agente chemioterapico paclitaxel. Studi preclinici e clinici supportano il fatto che il metabolismo di Xyotax nelle cellule tumorali polmonari possa essere influenzato dagli estrogeni, che potrebbero determinare un aumento del rilascio di paclitaxel e dell’efficacia del farmaco nelle donne con tumore polmonare, rispetto alle terapie standard. Brostallicina - Brostallicina, un nuovo legante sintetico al solco minore del Dna di seconda generazione, possiede un’efficace attività antitumorale ed ha dimostrato sinergia in associazione agli agenti citotossici standard, così come in associazione a nuove terapie mirate in modelli tumorali preclinici sperimentali. Brostallicina costituisce un legame covalente al solco minore del Dna, interferendo con la divisione del Dna e comportando la morte delle cellule tumorali. Più di 200 pazienti sono stati trattati con brostallicina, sia come agente singolo che in combinazione. Brostallicina ha prevalentemente tossicità di tipo ematologico note. La sua efficacia è stata dimostrata in un certo numero di tumori solidi. Uno studio di fase Ii con brostallicina nel sarcoma dei tessuti molli recidivato/refrattario ha raggiunto i suoi obiettivi di efficacia e sicurezza, risultando in uno studio di fase Ii di prima linea attualmente gestito dalla European Organization for Research and Treatment of Cancer (Eortc). Brostallicina fu scoperta presso Pharmacia e poi sviluppata da Nerviano Medical Sciences (Nms), la più grande Società di ricerca e sviluppo integrate in ambito farmaceutico ed oncologico in Italia ed una delle maggiori in Europa. In seguito alla fusione tra Pfizer e Pharmacia, i diritti di brostallicina furono assegnati a Nerviano Medical Sciences (Nms), che ne proseguì lo sviluppo e recentemente ne ha conferito i diritti a livello mondiale in licenza a Systems Medicine. Systems Medicine (Sm) - Nel luglio 2007 Cti ha acquisito Sm, una società oncologica privata, mediante una fusione con concambio azionario. Systems Medicine (Sm) adopera un approccio di biologia dei sistemi allo sviluppo farmaceutico, unendo la farmacogenomica e la bioinformatica all’esperienza preclinica, clinica e regolatoria, per trovare e sfruttare il contesto di vulnerabilità di determinati tumori. In particolare, Sm definisce le alterazioni molecolari e genetiche (contesto) che rendono le cellule tumorali particolarmente sensibili (vulnerabili) a un farmaco o a una combinazione di farmaci: il contesto di vulnerabilità. . |
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IL PREMIO SIOMMMS-STRODER A UNA GIOVANE RICERCATRICE TORINESE SPECIALISTA DI MEDICINA INTERNA, PATRIZIA D’AMELIO HA VINTO CON UN LAVORO SUL FUNZIONAMENTO DEGLI OSTEOCITI IN CASO DI FRATTURE DEL FEMORE. PREMIAZIONE AL CONGRESSO DI FIRENZE. |
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Firenze , 12 novembre 2007 – Una giovane ricercatrice dell’Università di Torino si è aggiudicata il Premio Siommms-stroder 2007, lo speciale riconoscimento che l’associazione scientifica (Società italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) e la casa farmaceutica fiorentina I. F. B. Stroder assegnano ogni anno al miglior progetto di ricerca. Patrizia D’amelio, 33 anni, sposata con un figlio, è specialista di Medicina Interna e fa parte dell’equipe del professor Giovanni Carlo Isaia. Il premio le è stato assegnato per un progetto dal titolo Osteociti e struttura ossea nelle fratture di femore da osteoporosi. Come noto, gli osteociti sono la popolazione cellulare più abbondante nell’osso, ma la loro funzione non è ancora del tutto chiara. Scopo del progetto è appunto di valutare eventuali alterazioni di queste cellule nei pazienti malati di osteoporosi complicata da fratture. Previsto l’uso della nanoindentazione, una tecnologia innovativa fornita dal Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Torino, che consente di valutare la resistenza meccanica dell’osso a livello microscopico e, quindi, di studiare l’interazione tra le cellule e la matrice ossea. Giunto alla seconda edizione, il premio sarà consegnato il 16 novembre a Firenze nel corso del 7° congresso nazionale Siommms. Consiste in 20 mila euro destinati a sostenere la realizzazione del progetto. In base al regolamento la somma sarà messa a disposizione del vincitore in due fasi: la metà subito, l’altra al termine della ricerca. Nella giuria di questa edizione figurano i massimi esperti italiani: la presidente della Siommms, l’endocrinologa Maria Luisa Brandi (Firenze), il reumatologo Silvano Adami (Verona), il gerontologo Gaetano Crepaldi (Padova), l’internista Ranuccio Nuti (Siena), il reumatologo Sergio Ortolani (Milano). Per la sezione Young Investigators Awards dedicata alle migliori pubblicazioni di giovani ricercatori, due i premi Siommms-stroder, ciascuno di 2. 500 euro. Li hanno vinti la dottoressa Emanuela Mrak, dell’Istituto San Raffaele di Milano, e il dottor Andrea Dovio del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino. La dottoressa Mrak ha pubblicato un lavoro sull’ormone della crescita, Dovio sul rischio cardiovascolare. La I. F. B. Stroder é impegnata da anni nel cardiovascolare e solo di recente è entrata nel settore osteoporosi grazie al lancio di una nuova molecola, il ´ranelato di stronzio´, capace di rallentare il processo di invecchiamento dell´osso e di stimolare la formazione di quello nuovo, ridimensionando così il rischio di fratture vertebrali e del femore. . |
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XI EDIZIONE PREMIO INTERNAZIONALE MASSENZIO ARTE DAL 15 AL 30 NOVEMBRE 2007 ISA-ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDI ROMA |
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Roma, 12 novembre 2007 - Giovedì 15 Novembre p. V. Alle ore 17. 00 verrà inaugurata presso la sede dell’Isa-istituto Superiore Antincendi a Roma, la mostra dei finalisti della Xi edizione del Premio Internazionale Massenzio Arte. Venti sono gli autori prescelti dalla giuria che nel corso della durata dell’evento lavorerà ad un’ulteriore selezione che decreterà i tre vincitori del Premio. Gli autori concorrenti si esprimono nei linguaggi più vari della contemporaneità: dalla fotografia al video, dalla tecnica mista all’installazione. Il Premio Massenzio Arte anima ormai da undici anni l’autunno culturale romano proponendo un panorama artistico di ampio respiro sia per la varietà delle proposte, che per la provenienza internazionale dei partecipanti. Il Premio è promosso dall’omonima Associazione Culturale al cui nome sono legate da tempo molte manifestazioni capitoline di arte varia. Scopo principale di questo premio è quello di offrire visibilità a chiunque sia impegnato nella ricerca artistica, segnalandolo all’attenzione degli operatori del settore ed offrendo adeguati spazi espositivi e risonanza di critica e di pubblico a livello nazionale ed internazionale. La partecipazione, regolata da un bando a cadenza annuale, può avvenire con opere di pittura, scultura, grafica, fotografia, installazioni, murales, video, web arte, etc. , senza alcun limite di età o cittadinanza. La prima fase dei lavori dell’edizione in corso si è conclusa lo scorso Giugno e ha visto impegnati in veste di giurati nomi importanti del mondo dell’arte come Guido Strazza, Ennio Calabria, Maurizio Chelucci, Massimo Locci, Gianluca Murasecchi, Alessandro D’ercole, Arianna Mercanti, Maria Teresa Sarno, Carlo Magnelli e Florindo Ruta. L’edizione di quest’anno vede inoltre coinvolti a livello organizzativo l’Ufficio Politiche Culturali dell’Xi Municipio di Roma e l’azienda Fiammeri Carta. La sede espositiva è stata invece cortesemente messa a disposizione dall’Istituto Superiore dei Vigili del Fuoco, proprietario del pregevole complesso riportato a nuova vita da una sapiente ristrutturazione, nell’area Ostiense ed esempio tra i più significativi della città di architettura industriale di inizio Novecento. Le opere dei venti artisti selezionati sono raccolte in un catalogo che verrà diffuso in gallerie e a persone o enti che operano nel settore; in occasione della mostra sarà distribuito gratuitamente alla stampa e a tutti i visitatori interessati. Mostra arte contemporanea: Autori Cristina Cerminara (tecnica mista), Stefano Cioffi (tecnica mista), Alberto Di Cesare (fotografia), Walter Festuccia (acrilico su carta), Cristiano Gabrielli (tecnica mista), Luca Giannini (tecnica mista su juta), Heide Khatschaturian (tecnica mista), Nicola Kiwitt (tecnica mista), Giovanni Liberatore (fotografia), Cornelia Marin (acrilico su tela), Adamo Modesto (tecnica mista), Francesca Mollicone (pittura), Akira Okamoto (scultura), Patrizia Pecorella (pittura), Monica Pennazzi (tecnica mista su legno e juta), Lydia Predominato (video), Marcia Ribeiro (pittura su carta), Iun Yug Seo (installazione), Maria Rosaria Stigliano (grafite su carta), Emily Veria Bovino (tecnica mista). . |
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IN SCENA "SEI BRILLANTI" GIORNALISTE DEL 900 AL TEATRO "FRANCESO STABILE" DI POTENZA |
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Potenza, 12 novembre 2007 - Sarà la commedia in due tempi di Paolo Poli "Sei Brillanti" ad aprire sul palco del Teatro "Francesco Stabile" la stagione teatrale Potentina 2007". Una stagione che si preannuncia movimentata e ricca di commedie brillanti e classici, presentati dai grandi nomi dello spettacolo. Sei giornaliste del Novecento abbracciano un arco temporale che dagli anni Venti si spinge sino agli anni Ottanta: Mura, Masino, Brin, Cederna, Aspesi e Belotti sono complici di questo nuovo e scoppiettane spettacolo di Paolo Poli. Sei brillanti penne con i pennini affilati come stiletti, graffianti eppure amorevoli, acuti e combattivi, per una carrellata che percorre con puntualità un secolo anche attraverso le musiche, le gags, le trovate spiritose di Paolo Poli con la sua inossidabile e immarcescibile verve. Mura ci trasporta nel chiuso di una esperienza erotica tutta al femminile dal titolo “Perfidie”; Paola Masino con “Fame” ci descrive la crisi del 1929 mentre Irene Brin nelle sue “Visite” racconta la allucinante e terribile miseria del dopoguerra; Camilla Cederna con il suo “Lato Debole” ci parla di moda e modi negli anni Sessanta; Natalia Aspesi in “Lui visto da Lei” ci prospetta invece la figura dello scapolo in rapporto alla famiglia italiana mentre Elena Gianini Belotti con “Adagio poco mosso” ci presenta una figura di vecchietta serena ma risentita. Le sei voci si alternano variamente nel gioco frizzante ed imprevedibile di una narrazione caustica, ma emblematica di una società che è in continuo divenire. Teatro "Franceso Stabile”, 13 -14 novembre . Commedia un due tempi di Paolo Poli da Mura, Masino, Brin, Caderna, Aspesi, Belotti. Scene di Emanuele Luzzati - Musiche di Jacqueline Perrotin -Coreografie di Anfonso De Filippis. . |
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FIRMATO PROTOCOLLO "PROGETTO MUSICA" CON UNDP |
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Udine, 12 novembre 2007 - Un protocollo finalizzato a promuovere forme di cooperazione culturale per lo sviluppo umano ed economico e per la pace: è quello firmato l’8 novembre a Udine - nell´ambito dei lavori dell´Are - dall´ assessore regionale alla Cultura e pace, Roberto Antonaz, da Chiara Strutti in rappresentanza di Undp (United Nations Developement Programme) di Ginevra e da Massimo Gabellone dell´Associazione Progetto Musica - Festival "Nei Suoni dei Luoghi". Le Nazioni Unite, nell´ambito del programma "Art" (articolazione e supporto alle reti territoriali e tematiche di cooperazione allo sviluppo umano), dopo anni di collaborazione con "Progetto Musica", con il protocollo riconoscono l´associazione monfalconese quale "Antenna" e braccio operativo dell´Onu e della Regione, struttura unica al mondo nell´ambito della "Musica e dello Sviluppo Umano" per porre in essere delle progettualità da sviluppare sia nel Friuli Venezia Giulia sia nei Paesi dei Balcani e per creare un modulo di cooperazione "riproducibile" in altri Paesi del mondo dove l´Onu opera nell´ambito del programma "Art". Nazioni Unite e Regione - è stato sottolineato al momento della firma - riconoscono insomma Progetto Musica come "Centro di riferimento e Antenna culturale nell´ambito della musica, della cooperazione e dello sviluppo umano", in grado di utilizzare quell´espressione artistica come strumento per l´avvicinamento e il dialogo tra le culture, la convivenza in armonia, il miglioramento della qualità della vita, nonché come mezzo per avviare anche percorsi economici. Antonaz, in particolare, ha sottolineato il ruolo che il Friuli Venezia Giulia - per secoli terra di confine e di conflitti - assume ora quale "cuore e centro della nuova Europa e come tale portatore di un messaggio di pace e di unione fra i popoli. Unione che è alla base per il superamento di ogni conflitto e difficoltà". Alla firma erano presenti anche il maestro Alain Meunier, musicista di fama mondiale, che ha messo in evidenza il valore della musica e della cultura per la pace nel mondo; e il barone Francesco Agnello del Cidim di Roma (organismo collegato con l´Unesco), che ha auspicato una ancora più intensa collaborazione con "Progetto Musica". . |
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GOLF - PLAY OFF A TRE NELL´HSBC CHAMPIONS: PHIL MICKELSON BATTE ROSS FISHER E LEE WESTWOOD |
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Roma, 12 novembre 2007 - Phil Mickelson, (278 - 68 66 68 76) ha vinto sul percorso dello Shenshan International Golf Club di Shanghai in Cina l´Hsbc Champions, torneo inaugurale dell´European Tour 2008, battendo in uno spareggio a tre gli inglesi Ross Fisher (68 68 68 74) e Lee Westwood (70 74 67 67), con i quali aveva concluso alla pari le 72 buche. Al quarto posto con 279 Kevin Stadler, al quinto con 280 Vijay Singh e Padraig Harrington. Mai in corsa per il titolo gli altri bigs ossia Henrik Stenson 9° con 283, Angel Cabrera 12° con 285, Retief Goosen 18° con 288, Ernie Els 21° con 289 e Sergio Garcia 46° con 295. Finale ricco di emozioni. Sull´ultima buca Fisher si è presentato con un colpo di vantaggio su Mickelson, leader dopo 54 buche e irriconoscibile rispetto ai giri precedenti, e due su Westwood già in club house dopo una splendida volata in 67 colpi partendo dall´11° posto a nove lunghezze dallo statunitense. Fisher, forse per la paura di vincere ha segnato un doppio bogey, Mickelson proseguendo nella sua giornata grigia ha perso un altro colpo ed è stato spareggio a tre. Nella prima buca Fisher ha mancato l´eagle e poi il birdie per una questione di centimetri. Nella seconda si è defilato Westwood finito in acqua, mentre Fisher dal bunker ha posto la palla con il terzo colpo tre metri oltre l´asta e Mickelson, da bordo green, l´ha piazzata a un metro e mezzo dal bersaglio. Fuori linea il putt di Fisher e birdie vincente di Mickelson. Alla gara non hanno preso parte giocatori italiani. Lpga Tour: Nel Tournament Of Champions Silvia Cavalleri Quasi In Coda (32ª) - Terza giornata da dimenticare per Silvia Cavalleri che con un parziale di 80 colpi e il totale di 226 (74 72 80) è scesa dal 17° al 32° e penultimo posto nel Mitchell Company Lpga Tournament of Champions, sul tracciato del Rtj Golf Trail di Mobile in Alabama, torneo del Lpga Tour al quale stanno prendendo parte le vincitrici di tornei del circuito a partire dal 2004. Ha allungato ancora la ventunenne statunitense Paula Creamer (200 - 67 65 68), che proverà a conquistare il secondo titolo stagionale e il quarto in carriera affrontando il giro finale con sei colpi di vantaggio sulla connazionale Pat Hurts (206 - 69 69 68). Al terzo posto con 207 la coreana Jin Joo Hong, al quarto con 208 la svedese Annika Sorenstam, ex numero uno mondiale, la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Birdie Kim. Nona con 211 l´attuale leader del Rolex Ranking Lorena Ochoa, che paga una partenza falsa, in risalita la paraguaiana Julieta Granada, 12ª con 214, e la statunitense Morgan Pressel, 25ª con 221, che ha abbandonato l´ultima posizione. Nello score della Cavalleri due birdie, otto bogey, un doppio bogey. . |
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