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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Aprile 2008 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA ESPRIME LA SUA POSIZIONE RIGUARDO A UN APPROCCIO ECOSISTEMICO ALLA PESCA |
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La Commissione europea ha pubblicato in data 11 aprile una Comunicazione sul ruolo della politica della pesca nell´attuazione di un approccio ecosistemico alla gestione dell´ambiente marino. In essa la Commissione descrive come la politica comune della pesca (Pcp) possa contribuire a un´impostazione più coordinata della tutela dell´equilibrio ecologico dei nostri oceani, visti come fonte sostenibile di ricchezza e benessere per le generazioni future. Due sono gli obiettivi principali: minimizzare l´impatto della pesca sull´ambiente marino nel suo insieme, riducendo il livello globale della pressione di pesca, e assicurare che le misure adottate nell´ambito della pesca vadano ad appoggiare pienamente l´impostazione intersettoriale definita nella direttiva sulla strategia per l´ambiente marino e nella direttiva "Habitat". Questo dovrebbe garantire la protezione degli habitat vulnerabili e delle specie sensibili, evitare interruzioni della catena alimentare e tutelare l´integrità dei principali processi ecosistemici, creando così un ambiente marino sano che potrà contribuire positivamente a un´industria della pesca fiorente e ad altre attività umane sostenibili. La Comunicazione fa parte del primo pacchetto di azioni da realizzare nell´ambito della nuova politica marittima integrata (v. Ip/07/1463). A proposito dell´approccio delineato nella Comunicazione, il commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi Joe Borg ha dichiarato: "Proteggere l´integrità del nostro ambiente marino non è solo un fine in sé, ma anche una condizione essenziale per un settore marittimo sostenibile e rivolto al futuro. Senza ecosistemi sani, gli stock ittici non possono prosperare né le attività di pesca essere redditizie. Ecco perché tutti trarranno vantaggio dall´applicazione di un approccio ecosistemico. " La Cfp prevede l´applicazione progressiva di un approccio ecosistemico precauzionale della gestione della pesca, come stabilito nel regolamento del 2002 sulla politica comune della pesca. L´obiettivo di un approccio ecosistemico è garantire la gestione sostenibile delle risorse acquatiche viventi entro limiti ecologicamente significativi. Questo significa considerare l´intero ecosistema, non semplicemente l´elemento isolato al suo interno che riveste interesse economico, e ridurre al minimo l´impatto sia diretto che indiretto delle attività di pesca sul funzionamento, sulla diversità e sull´integrità futuri degli ecosistemi. Nemmeno la pesca stessa può essere considerata isolatamente, ma va invece vista nella sua interazione con le altre attività dell´uomo. Il primo compito di un approccio ecosistemico alla gestione della pesca deve quindi consistere nella riduzione della pressione di pesca, che attualmente è superiore ai livelli sostenibili nella maggioranza delle attività di pesca commerciale dell´Ue. Questo consentirà non solo di diminuire il tasso di mortalità degli stock bersaglio, ma anche di ridurre gli effetti non intenzionali delle attività di pesca su altre specie, prelevate come catture accessorie, e sui loro habitat. Questo approccio si sta già concretizzando con l´introduzione di piani pluriennali che fissano tassi obiettivo della mortalità per pesca, in linea con l´impegno dell´Ue di realizzare un approccio fondato sul rendimento massimo sostenibile (v. Ip/06/931), e con la nuova politica della Commissione volta a ridurre le catture accessorie e ad eliminare la pratica dei rigetti nelle attività di pesca dell´Ue (v. Ip/07/429). Nel lungo termine queste misure non solo diminuiranno l´impatto delle attività di pesca sugli ecosistemi, ma porteranno anche a un settore della pesca più redditizio, in quanto gli stock ittici potranno recuperare la loro produttività. Un altro elemento fondamentale che comporta la protezione dell´integrità ecosistemica è assicurare che la politica della pesca sostenga e sia pienamente coerente con le azioni intraprese nell´ambito della direttiva sulla strategia per l´ambiente marino e della direttiva "Habitat", entrambe intersettoriali. La direttiva sulla strategia per l´ambiente marino (v. Ip/07/1894), adottata lo scorso anno, costituisce il pilastro ambientale della politica marittima integrata dell´Ue. Essa tratta della protezione delle acque marine degli Stati membri, ponendo l´accento sugli ecosistemi a livello regionale, e invita gli Stati membri situati in una stessa regione a elaborare strategie per conseguire un "buono stato ecologico" e a stabilire un piano per raggiungere tale risultato. Il concetto di "buono stato ecologico" comprende la preservazione della biodiversità nonché nozioni più ampie di integrità e salute degli ecosistemi. La direttiva "Habitat", del 1992, riguarda habitat specifici con proprie caratteristiche definite e una precisa delimitazione spaziale. La direttiva istituisce la base giuridica per la creazione di una rete europea di aree protette rappresentative (Natura 2000). Negli ultimi anni è stata attribuita importanza crescente all´istituzione di una rete di zone marine protette designate ai sensi della direttiva. Dal 2002 sono state attuate nell´ambito della Pcp numerose misure finalizzate a risolvere particolari questioni ambientali, come ad esempio la tutela di specifici habitat vulnerabili, comprese misure di protezione transitorie in attesa della designazione a siti Natura 2000, la riduzione delle catture accessorie di mammiferi marini, la protezione di determinati stock da cui dipendono le colonie di uccelli marini (ad es. I cicerelli) o il divieto di pratiche di pesca distruttive. Le misure comprenderanno proposte relative a un piano d´azione per la protezione degli squali (2008) e a un piano d´azione per la protezione degli uccelli marini (2009), la semplificazione delle misure tecniche, la messa a punto di indicatori e la promozione di un approccio ecosistemico all´interno delle organizzazioni regionali di gestione della pesca. Gli Stati membri sono incoraggiati ad utilizzare gli aiuti disponibili nell´ambito del Fondo europeo per la pesca per rafforzare l´attuazione di questo approccio. . |
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LA COMMISSARIA UE APRE SULL’ORIGINE IN ETICHETTA DEI PRODOTTI DAL 20 MAGGIO ANCHE LA TOSCANA LAVORERÀ SULLE PROPOSTE PER LA NUOVA PAC |
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Il ringraziamento della Regione Toscana per l’apertura annunciata della Ue sulla delicata questione dell’indicazione di origine in etichetta e sulla volontà di trovare al più presto una soluzione pragmatica. Lo ha espresso l’ 11 aprile l’assessore regionale all’agricoltura alla commissaria europea Mariann Fischer Boel, che è intervenuta all’inaugurazione del 255esimo anno dell’Accademia dei Georgofili in Palazzo Vecchio. La volontà dichiarata dalla commissaria di dirimere una questione come quella dell’indicazione di origine nell’etichettatura, che sta molto a cuore alla Toscana, apre per l’assessore regionale all’agricoltura nuove prospettive, dopo le chiusure degli ultimi mesi e il contenzioso nato fra Ue e Italia in relazione all’olio d’oliva. L’altro punto importante al centro dell’incontro dell11 aprile è la revisione dello stato di salute della Pac (la Politica agricola comunitaria), su cui il 20 maggio la commissione presenterà le proprie proposte di regolamento. Anche la Toscana, come ha dichiarato l’assessore regionale, nella fase in cui si apriranno il dibattito e il negoziato, si impegnerà in una riflessione con tutta la filiera agroalimentare sull’Health Check. L´assessore ha inoltre espresso apprezzamento sull´atto compiuto da 11 organizzazioni agricole sia dei produttori che sindacali attraverso l´elaborazione di un documento comune firmato e presentato proprio stamani alla commissaria. Tale documento, che affronta temi strategici per il futuro dell’agricoltura - a partire dalle forme di erogazione degli aiuti nei paesi membri (il cosiddetto disaccoppiamento) al rafforzamento delle politiche per lo sviluppo rurale e alle strategie per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici e della biodiversità - costituisce uno sforzo importante del sistema agricolo e può aiutare a fare un passo avanti in questo momento di grandi trasformazioni. Da parte dell’assessore regionale sono stati apprezzati lo sforzo di convergenza e la volontà di fare squadra con responsabilità, con apertura, e con la determinazione di affrontare i nodi più complessi del settore. Il 12 aprile l’assessore regionale all’agricoltura e alle pari opportunità, che ha fatto dono alla commissaria Ue di vari prodotti e manufatti delle imprenditrici agricole toscane, l’ha accompagnata a visitare alcune delle realtà più qualificate del comprensorio vitivinicolo del Chianti. . |
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TRENTO : APPROVATI I BANDI DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE DAI 30.000 AI 40.000 EURO IL PREMIO INSEDIAMENTO GIOVANI INVESTIMENTI: CONTRIBUTI SOLO SE PRODUCONO UN MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO AZIENDALE |
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Il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 è entrato nella sua fase operativa con l’approvazione da parte della Giunta provinciale dei bandi, criteri di selezione, modalità attuative e condizioni di ammissibilità di tutte le misure del Piano, del bando per la selezione del Gruppo di Azione Locale (Gal) e del Programma di sviluppo locale (Psl) per l’attuazione degli interventi previsti dall’asse Iv- Leader. Scadenze Per La Raccolta Delle Domande Per l’anno 2008 sono previste sostanzialmente tre diverse scadenze in funzione delle tipologie di misure attivate: 15 maggio 2008: scadenza per le misure a superficie (211 e 214); 16 giugno 2008: scadenza per le misure a investimento e per le infrastrutture del settore agricolo; 31 maggio 2008: scadenza per le misure forestali. Per gli anni successivi nei singoli bandi sono riportate le rispettive scadenze. Per ogni misura sono previsti specifici criteri di selezione, che dispongono l’attribuzione di punteggi finalizzati alla definizione dell’ordine di priorità per l’accoglimento delle istanze. Rendimento Globale - Gli investimenti previsti dalle singole imprese nell’ambito della Misura 121 (ammodernamento delle aziende agricole) e dalle cooperative di trasformazione e commercializzazione nell’ambito della misura 123. 1 (accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli) devono rispondere al requisito relativo al “miglioramento del rendimento globale”. Tale requisito, di nuova introduzione, deve tenere in considerazione non solo il miglioramento economico in termini di bilancio aziendale, ma anche le ricadute ambientali e sociali e gli aspetti relativi all’innovazione e alla qualificazione dei prodotti e processi aziendali. Al fine di dimostrare il rispetto del requisito del miglioramento globale i richiedenti devono allegare alla domanda un piano di miglioramento aziendale che descrive la situazione dell’azienda, gli obiettivi che si intendono conseguire con gli investimenti proposti, un confronto di bilancio prima e post-investimenti, il programma di investimenti e la descrizione degli effetti previsti sia in termini di reddito e obiettivi, che di ricaduta sugli aspetti ambientali e sociali (condizioni di vita, di lavoro, di sicurezza). Interventi Di Sostituzione - Nel caso degli aiuti agli investimenti, non sono ammissibili gli interventi di sostituzione. Tale limitazione si riferisce ad investimenti finalizzati semplicemente a sostituire macchinari o fabbricati esistenti, o parti degli stessi, con edifici o macchinari nuovi e aggiornati, senza aumentare la capacità di produzione di oltre il 25% o senza modificare sostanzialmente la natura della produzione o della tecnologia utilizzata. Non sono considerati investimenti di sostituzione la demolizione completa dei fabbricati che abbiano almeno 30 anni di vita e la loro sostituzione con fabbricati moderni, né il recupero completo degli stessi. Il recupero è considerato completo se il suo costo ammonta al 50% almeno del valore del nuovo fabbricato. Nel caso della Misura 121 tutti gli investimenti proposti all’interno di una domanda di adesione al Psr di importo complessivo richiesto inferiore a 15. 000 Euro, considerato il loro moderato o nullo impatto in relazione all’esigenza di dimostrare un miglioramento del rendimento globale dell’azienda richiedente, sono considerati interventi di sostituzione. Nell’ambito dell’acquisto di macchine e attrezzature sono inoltre considerati interventi di sostituzione gli acquisti delle tipologie di attrezzatura che rientrano nella normale dotazione dell’azienda agricola, in particolare le seguenti: trattrici (ad esclusione delle trattrici speciali per la fienagione), rimorchi (ad esclusione delle tipologie attrezzate con dispositivo carica fieno sfuso), atomizzatori (ad esclusione di quelli a basso volume/impatto), muletti o elevatori (in riferimento alle aziende orto-floro-frutti-viticole), attrezzature per il taglio dell’erba, la pacciamatura ed il diserbo (in riferimento alle aziende frutti-viticole). Attrezzature per la lavorazione, la preparazione e la concimazione del terreno (frese, vangatrici ecc. ), macchine per la concimazione (in riferimento alle aziende floro-frutti-viticole). Nuove Regole Per L’insediamento Dei Giovani . Il premio di insediamento per i giovani agricoltori è stato fissato in 40. 000 Euro per le aziende zootecniche e in 30. 000 Euro per le aziende ad altro indirizzo. Per le aziende non zootecniche condotte con metodo biologico il premio è di 35. 000 Euro. In via transitoria, solo per l’anno 2008, sono ammesse le domande presentate da giovani che si sono insediati a decorrere dal 1 gennaio 2007. Per i bandi successivi potranno essere accolte domande presentate non oltre i 4 mesi dalla data di insediamento. Nel caso di società con corresponsabilità civile e fiscale è possibile la concessione di un solo ed unico premio. Al momento della domanda il giovane deve presentare un piano aziendale che deve illustrare l’attività dell’impresa, gli investimenti previsti, l’idea imprenditoriale, le strategie migliorative, il fabbisogno di consulenza, la previsione economico-finanziaria, la sostenibilità finanziaria degli investimenti previsti, gli impegni burocratici da espletare. Si rinvia alla lettura dei singoli bandi, disponibili in formato pdf su una pagina dedicata del portale www. Trentinoagricoltura. Net, l’acquisizione completa dei criteri e delle modalità applicative delle misure del Psr. . |
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COMMERCIO LIGURE, PREZZI BLOCCATI PER QUATTRO MESI DAL 28 APRILE AL 31 AGOSTO SUI PRODOTTI DI LARGO CONSUMO |
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E´ stato siglata l’ 11 aprile l´intesa tra la Regione Liguria i marchi della grande distribuzione ligure, le associazioni di settore e i rappresentanti dei consumatori per bloccare per almeno quattro mesi il prezzo dei prodotti non di marca, a più larga diffusione. L´iniziativa voluta dalla Regione Liguria per far fronte al caro vita e alla corsa dei prezzi in Liguria soprattutto sugli alimentari partirà lunedì 28 aprile e si concluderà domenica 31 agosto. Quattro mesi di prezzi bloccati su 75 prodotti della grande distribuzione, 50 della media e 15 per la piccola distribuzione comprendenti anche beni di largo consumo che coinvolgerà 150 strutture della media e grande distribuzione presenti in Liguria e aderenti all´iniziativa. L´accordo è stato firmato da Coop Liguria, Sogegross-basko-ekom, Conad e Confesercenti oltre che da 11 sigle in rappresentanza dei consumatori liguri. Il paniere individuato da ogni sigla spazia dalla pasta, al latte fresco, dai formaggi, ai salumi, dalla farina alle merendine, dai surgelati alla pasticceria, dagli alimenti per l´infanzia ai condimenti, fino ai cibi per animali all´acqua, ai succhi di frutta, ai detergenti per stoviglie e ai prodotti per il bagno e per l´igiene. "Si tratta - ha detto l´assessore regionale all´Industria e al Commercio - Renzo Guccinelli - di un atto di grande rilevanza per lanciare un segnale di rassicurazione ai consumatori, anche se non esaustivo del problema dell´aumento del costo della vita. In questo modo abbiamo comunque messo in moto un meccanismo virtuoso che si estenderà anche a coloro che non hanno aderito alla nostra iniziativa perché non ritenuta condivisibile, ma che hanno già adottato iniziative di diminuzione dei prezzi". "Da un´indagine compiuta al nostro interno - ha continuato Guccinelli - abbiamo calcolato che per i consumatori liguri vi possa essere un risparmio di 1,5 milioni di euro". La Regione Liguria ha organizzato la campagna di promozione dell´iniziativa, mettendo a disposizione delle imprese sottoscrittrici dell´intesa manifesti, stopper e bollini di identificazione dei prodotti (questi ultimi verranno apposti dai piccoli esercizi). Da parte loro grande, media e piccola distribuzione promuoveranno l´intesa presso il pubblico e tutti gli associati impegnandosi ad affiggere i manifesti predisposti all´esterno delle strutture della grande distribuzione e all´interno dei punti al dettaglio. Inoltre in corrispondenza dei singoli prodotti interessati dal blocco dei prezzi sugli scaffali sarà collocata una targa per segnalare l´iniziativa in modo che il consumatore si possa orientare più facilmente o un bollino nei piccoli negozi. Nei prossimi giorni i marchi che hanno firmato l´accordo renderanno pubblici i prezzi dei singoli prodotti al fine di garantire al consumatore la massima trasparenza. Allo stesso modo nei punti vendita al dettaglio aderenti a Confesercenti sarà appeso un manifesto contenente l´elenco dei 15 prodotti che ogni negozio deciderà di scegliere per bloccare i prezzi. Coordinerà il progetto la Regione Liguria che ha costituito presso l´assessorato allo Sviluppo economico una segreteria tecnica con l´incarico di monitorare prezzi dei prodotti e obiettivi dell´accordo e dove saranno raccolte le adesioni successive alla sottoscrizione del protocollo con relativo elenco dei prodotti. . |
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DURNWALDER A BRUXELLES: POSITIVO INCONTRO SUGLI AIUTI PER LA TUTELA DEL BOSCO |
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Bolzano - Un positivo incontro in tema di aiuti al settore forestale per la conservazione delle funzioni ecologiche del bosco: così il presidente della Provincia Luis Durnwalder definisce il colloquio avuti il 9 aprile a Bruxelles con la direzione generale Ue nel settore agricoltura. Durnwalder ha partecipato alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue, che ha incontrato il commissario europeo all´informazione e comunicazione Viviane Reding. Nel corso della sessione plenaria del Comitato delle Regioni nell´Ue, in svolgimento a Bruxelles, il presidente Luis Durnwalder e i colleghi Governatori hanno incontrato il commissario Ue Viviane Reding, che ha illustrato le proposte della Commissione in materia di sviluppo della società dell´informazione e dei mezzi di comunicazione. Durnwalder ha avuto anche un incontro con Rudolf Mögele, direttore Ue nel settore della legislazione in agricoltura, per approfondire la tematica degli aiuti ai settore forestale in tema di rimozione del legname in condizioni disagiate e la compatibilità di tali misure con il mercato comune. Durnwalder ha spiegato che "l´obiettivo di tali aiuti è unicamente quello di mantenere o ripristinare le funzioni ecologiche e protettive dei boschi di montagna, la biodiversità locale e un ecosistema forestale sano, in particolare in presenza di zone con svantaggi naturali. " Gli interventi di aiuto all´esbosco contribuiscono quindi direttamente a tutelare il bosco su terreni difficilmente accessibili e non si configurano come aiuti alle imprese. L´operazione, ha sottolineato Durnwalder, avviene seguendo passi mirati: identificazione delle piante, determinazione della quantità di alberi da rimuovere, criteri per fissare il grado di svantaggio naturale da compensare. "Abbiamo chiarito la nostra posizione e ora invieremo a Bruxelles la documentazione necessaria per giungere alla positiva conclusione della questione", ha concluso Durnwalder. . |
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EVENTO SULL´ACQUICOLTURA A ENKHUIZEN, PAESI BASSI |
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La Cooperazione europea nel settore della Ricerca scientifica e tecnica (Cost) ed Eureka, il network paneuropeo, stanno organizzando un evento su ricerca e industria nell´acquicoltura dal 20 al 22 aprile a Enkhuizen nei Paesi Bassi. Lo scopo principale dell´evento sarà quello di creare progetti collaborativi internazionali nell´ambito del progetto ombrello di Eureka ´Innofisk´. Verranno definiti progetti pilota in tre aree: nuove specie ittiche specifiche; sostenibilità e impianti; mangime e salute. Per ulteriori informazioni: http://www. Aquaculture-event. Eu/ . |
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A MILANO IL PRIMO FARMER MARKET: ALLEVATORI CHE VENDERANNO I PRODOTTI DELLE LORO AZIENDE DIRETTAMENTE AI CONSUMATORI. |
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Sabato 12 aprile, dalle 9. 00 alle 13. 00, in piazza San Nazaro in Brolo è arrivato “Mercato chilometri zero”, il primo Farmer Market milanese con gli allevatori che venderanno i prodotti delle loro aziende direttamente ai consumatori. Vino, riso, salumi, formaggi, ortaggi, olio, miele, latte, uova e fiori. Sono solo alcuni dei prodotti che verranno esposti e venduti in una delle più belle piazzette della città. “ Sono certa che diventerà un appuntamento fisso per i milanesi che potranno acquistare nel centro di Milano prodotti genuini direttamente dai produttori, con un bel risparmio per il portafoglio”, spiega l’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo. Che aggiunge: “Il Comune di Milano ha voluto patrocinare e sostenere il Farmer Market perché è un’occasione speciale per fare una spesa diversa. La lotta al carovita si può fare in modo innovativo e intelligente. Siamo la capitale del food e del fare economia. ” Il “Mercato chilometri zero” è un’ iniziativa realizzata in collaborazione con Coldiretti e si aggiunge alle altre azioni contro il carovita avviate dal Comune con i commercianti. . |
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CRISI SETTORE APISTICO E MORIA DELLE API: LA REGIONE PIEMONTE CONVOCA UN TAVOLO |
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Per affrontare l’emergenza che sta colpendo il settore apistico e discutere il fenomeno di moria delle api, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte ha convocato un tavolo per martedì 15 aprile presso la sede dell’Assessorato a Torino. All’incontro sono state invitate le organizzazioni professionali agricole, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, e le organizzazioni dei produttori, Aspromiele e Agripiemonte Miele. Saranno presenti i funzionari del Settore Fitosanitario Regionale. Il tavolo sarà l’occasione per verificare, con il contributo degli esponenti del comparto, le concrete condizioni del settore, colpito da una situazione di emergenza, che interessa vaste zone della pianura padana e alla quale la Regione riserva la massima attenzione. Oltre alle ricadute specifiche sul settore, l’analisi e la corretta interpretazione dei fenomeni di moria delle api, che si stanno registrando in diverse zone del territorio, è di rilevanza più generale, per la fondamentale funzione che tali insetti esercitano rispetto alle colture e come veri e propri rilevatori dell’equilibrio ambientale dell’ecosistema. . |
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MOZZARELLA, L´ASSESSORE ALL´AGRICOLTURA: "FILIERA LATTIERO CASEARIA RAFFORZATA DAI CONTROLLI" |
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"Il nuovo via libera dell’Unione Europea rispetto all’andamento del piano di controllo sulla mozzarella di bufala campana conferma un trend assolutamente confortante. Le analisi fin qui condotte su un campione significativo di caseifici e allevamenti e i risultati, tutti negativi, giunti alle autorità di Bruxelles dagli altri Paesi importatori consentono alla filiera lattiero-casearia della nostra regione di ripresentarsi sul mercato rafforzata da nuove credenziali e dalla rinnovata fiducia dei consumatori". E’ quanto dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive e all’Agricoltura in merito al via libera delle autorità sanitarie di Bruxelles all’andamento del Piano dei controlli in Campania. "Presto – ha aggiunto l´assessore regionale - potremo riprendere a pieno regime la produzione e le esportazioni, con la consapevolezza di essere riusciti a isolare ed eliminare dalla produzione la minima percentuale di latte non a norma. Abbiamo agito con tempismo e con una buona organizzazione con l’obbiettivo di salvaguardare i consumatori. L’economia campana di questo settore uscirà rafforzata da questo frangente e potrà presto riguadagnare le fette di mercato perse in questi mesi, raggiungendo conquistando inoltre nuovi fette di mercato internazionale grazie alla grande qualità e tradizione delle proprie produzioni tipiche". . |
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UN PROGETTO DELLA REGIONE CONTRO LATTE INQUINATO BECCALOSSI: OBIETTIVO FINALE, TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI L´ISTITUTO AGRARIO PASTORI DI BRESCIA PROTAGONISTA DELLO STUDIO |
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Brescia - "Il 40% del latte nazionale viene prodotto in Lombardia. Oggi più che mai, soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca, è necessario garantire un prodotto sicuro e di ottima qualità. Due elementi che hanno sempre caratterizzato il modo d´agire della Regione e delle aziende lombarde". Viviana Beccalossi, vice presidente e assessore all´Agricoltura, parte da questa affermazione per illustrare "Pastori Pops", progetto fortemente voluto dalla Regione, mirato a fronteggiare eventuali emergenze riguardanti "l´inquinamento" del latte. "Alla luce del momento delicato che il comparto lattiero caseario sta vivendo - continua Viviana Beccalossi - mi sembra doveroso porre dei punti fermi a tutela e garanzia della salute del cittadino. Regione Lombardia con questo progetto, ancora una volta, propone azioni concrete, investendo risorse e facendo sistema con realtà di primario livello, puntando sul settore della ricerca per migliorare la vita della collettività". Lo studio (che avrà un costo di 700. 000 euro, 250. 000 dei quali finanziati dalla Regione) vuole individuare gli elementi che causano l´inquinamento del latte, la tipologia ed il livello di contaminazione, oltre che comprendere le modalità e l´entità del trasferimento dei contaminanti provenienti dal terreno agli animali e quindi ai prodotti alimentari derivati (latte e carne). "Pastori Pops" permetterà inoltre di valutare la velocità di accumulo dei contaminanti. "I risultati dei nostri lavori - sottolinea Viviana Beccalossi - saranno a disposizione di tutte le realtà agricole regionali e nazionali che si dovessero trovare in situazioni di emergenza. L´intervento sarà particolarmente utile per fronteggiare i casi di contaminazione di latte bovino da Pcb (policlorobifenili)". Soggetto attuatore è l´Istituto tecnico agrario statale "Giuseppe Pastori" di Brescia, provincia italiana in cui viene prodotto la maggior quantità di latte italiano. Un´iniziativa, quella della Regione, condivisa da Provincia e Comune di Brescia, Istituto sperimentale italiano "Lazzaro Spallanzani", Centrale del latte, Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche, A2a, Istituto zooproflattico sperimentale della Lombardia e dell´Emilia Romagna ed Ersaf. "Offrire un modello operativo efficace - commenta Paolo Taddei, preside dell´Istituto Pastori - significa offrire uno strumento particolarmente importante per proseguire una attività zootecnica in situazioni critiche o in ambiti territoriali vicini a impianti industriali attivi o dismessi. Un´azione, quella promossa da Regione Lombardia, di grande responsabilità e di attenzione verso l´intero mondo agricolo, e di sicuro esempio per tutti gli studenti che in Lombardia si avvicinano con passione all´indirizzo agrario". . |
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PERMUTA DEI TERRENI DELLE ZONE ALESSANDRINE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA |
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La Giunta provinciale, su proposta del presidente Paolo Filippi, nell’ambito delle sue deleghe alla Caccia e alla Pesca, ha autorizzato l’avvio delle procedure di legge per la modifica dei confini delle seguenti zone di ripopolamento e cattura: “Rolasco”, con l’annessione di circa 99 Ha nei Comuni di Casale Monferrato e Ozzano e la conseguente esclusione di un’area di circa 47 Ha nel Comune di Casale Monferrato, la cui superficie complessiva rideterminata risulta essere di circa 725 Ha e “Martina”, con l’annessione di circa 219 Ha nei Comuni di Castelnuovo Scrivia e Sale e la conseguente esclusione di un’area di circa 218 Ha nel Comune di Castelnuovo Scrivia, la cui superficie complessiva rideterminata risulta essere di circa 1. 517 Ha. Ai sensi dell’art. 8 Legge 241/90 la deliberazione deve essere resa nota all’Albo Pretorio del Comune interessato, con affissione di relativi manifesti, e gli interessati possono avanzare opposizioni alla Provincia entro 60 giorni dalla pubblicazione della stessa. Decorso tale termine, la Giunta provinciale, ove sussiste il consenso esplicito o tacito dei proprietari o dei conduttori dei fondi costituenti almeno il 60% della superficie complessiva che si intende vincolare, provvede alla costituzione della zona di ripopolamento e cattura, decidendo anche sulle opposizioni presentate, e stabilisce, con lo stesso provvedimento, le misure necessarie ad assicurare un’efficace sorveglianza della zona stessa, utilizzando anche appositi agenti o guardie venatorie. Viene autorizzata, inoltre, la delimitazione dell’area destinata a zona di ripopolamento e cattura con le tabelle di legge in attesa della definitiva conclusione della pratica, al fine di tutelare la fauna selvatica presente. . |
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SHARKA VIRUS:2,5 MILIONI PER REIMPIANTARE FRUTTETI MALATTIA COLPISCE PIANTE ALBICOCCHE, PESCHE, MELE, PERE E SUSINE BECCALOSSI CHIEDE AL GOVERNO "FONDO NAZIONALE PER LE FITOPATIE" |
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Milano - Due milioni e cinquecentomila euro per sostenere le aziende agricole e i vivai lombardi colpiti da "Sharka" (Vaiolatura delle drupacee) e "Colpo di fuoco batterico", malattie delle piante segnalate sul territorio regionale che causano gravi danni alla produzione di albicocche, pesche, mele, pere e susine. Risorse finanziate dalla Giunta regionale, su proposta di Viviana Beccalossi, vice presidente e assessore all´Agricoltura, per supportare le realtà produttive danneggiate da queste fitopatie. "Il programma regionale - commenta la vicepresidente Beccalossi - intende aiutare le aziende che, una volta accertata la presenza dei patogeni, hanno l´obbligo di estirpazione delle piante colpite al fine di perseguire il risanamento e l´eradicazione delle malattie". "Per far fronte alle spese da sostenere - prosegue Viviana Beccalossi - abbiamo previsto uno stanziamento di 2,5 milioni di euro, a testimonianza della volontà di vigilare e proteggere il settore. I problemi causati da queste fitopatie sono noti da tempo e interessano, al pari della Lombardia, anche altre zone del Paese con più vocazione frutticola". Proprio per questo Regione Lombardia si è fatta portavoce presso il ministero delle Politiche Agricole affinché il Governo si sensibili al problema e intervenga con risorse adeguate. "Abbiamo proposto - conclude la vice presidente Beccalossi - la creazione di un Fondo Nazionale per le Fitopatie, che mi auguro il nuovo Esecutivo possa prontamente realizzare". Il programma di misure regionali appena approvato si è reso necessario a causa del perdurare delle infezioni, che continuano a manifestarsi nonostante la lotta obbligatoria in atto in Lombardia da diversi anni. Potranno così beneficiare degli aiuti le imprese che hanno aderito alle misure di lotta obbligatoria provvedendo agli espianti delle piante colpite e che si impegnano, ricevendo i contributi previsti dalle misure di sostegno, a reimpiantare un numero di piante sane almeno pari a quelle estirpate. . |
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LE 22 PROVINCE DEL NORD OVEST PER L’EXPO 2015: PRESENTIAMO LA NUOVA FOOD VALLEY ITALIANA |
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L’expo 2015 di Milano potrà essere occasione di sviluppo per tutto il territorio del nord ovest: lo propongono i presidenti delle 22 Province che si stanno organizzando in una Fondazione e che a mercoledì 23 aprile lanceranno da Torino, durante la loro assemblea generale annuale, la proposta di lavorare con Milano per presentarsi all’Esposizione Universale come “la nuova food valley italiana”. Sottolinea Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino e del Comitato promotore della Fondazione Province del Nord Ovest: “L’expo 2015 sarà una grande occasione: nel settore del food l’Italia detiene un primato indiscusso e il Nord Ovest italiano rappresenta la macroregione più avanzata. Dobbiamo lavorare perché l’appuntamento del 2015 sia una promozione dell’intero territorio policentrico che è il Nord Ovest e rappresenti il consolidamento sul mercato internazionale per le nostre eccellenze agroalimentari e in tutto l’ambito del food”. Il Consiglio direttivo delle 22 Province si è riunito oggi a Torino con i presidenti di Unioncamere Piemonte, Lombardia e Liguria ed ha definito il programma dell’Assemblea generale del 23 aprile prossimo. . |
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COMMERCIO ILLEGALE DEI “DATTERI BIANCHI”, SI PUNTA SU ALLEVAMENTO
PROGETTO FEDERCOOPESCA-CONFCOOPERATIVE PER ALLEVAMENTO IN ADRIATICO MERIDIONALE
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Dagli allevamenti potrebbe arrivare uno stop al commercio illegale del “dattero bianco”. Questo l’obiettivo del progetto sperimentale condotto nell’Adriatico meridionale dalla Federcoopesca-confcooperative -finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dei Por Puglia 2000-2006- per trasferire le tecniche di allevamento del “dattero bianco” (Pholas dactylus) agli operatori del settore. Un prodotto, il dattero bianco, particolarmente apprezzato dai consumatori, ma la cui cattura, consumo e vendita sono vietate dal 1998 per la natura distruttiva delle tecniche di raccolta. Per consentire di portare sulle tavole dei consumatori un prodotto di qualità senza intaccare il delicato ecosistema marino, l’unica strada è quella dell’allevamento. Rispetto al Pholas dactylus, più comunemente conosciuto come dattero di mare (un esemplare che per raggiungere i cinque centimetri impiega tra i 15 e i 20 anni), il “dattero bianco”, cresce più velocemente -raggiunge una taglia commerciale in 36 mesi-, e si presta meglio all’allevamento. Ed è per questo che è stato scelto dall’equipe della Federcoopesca-confcooperative per la sperimentazione di allevamento condotta per due anni nel Golfo di Manfredonia. Una sperimentazione realizzata inserendo dei moduli in acqua - un impasto di cemento, cenere e carbone-, utilizzati come barriere artificiali sommerse per ricreare un habitat adatto all’insediamento dei datteri. Una tecnica che andrà sicuramente affinata, ma che potrebbe dare in un prossimo futuro un importante contributo per salvaguardare le scogliere e ridurre il mercato nero legato alla vendita del “dattero bianco” . I partner del progetto: Cnr di Ancona (Ismar), Cooperativa Santa Lucia di Manfredonia che gestisce il mercato ittico locale, Cypraea (Cooperativa di analisi e studi ambientali), Provincia di Foggia. . |
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ANDAMENTO POSITIVO PER LO SPECK ALTO ADIGE NEL 2007: +1,8% CRESCE IL PRE-AFFETTATO CON +14,2% DAL 22 AL 25 MAGGIO A BOLZANO LA DECIMA EDIZIONE DELLA FESTA DELLO SPECK |
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Nel 2007 si è interrotto e addirittura invertito il leggero decremento della produzione di Speck Alto Adige constatato precedentemente. In effetti, rispetto all’anno precedente la quota dello Speck Alto Adige sulla produzione totale è aumentata di quasi due punti percentuali (+ 1,8%). La produzione totale di speck dei produttori riconosciuti nel 2007 è stata in leggera diminuzione con 5. 403. 004 baffe (-2,4% rispetto al 2006), mentre la produzione di Speck Alto Adige Igp ha registrato un chiaro aumento con 2. 204. 961 baffe (+ 2,2% rispetto al 2006). La percentuale di produzione dello Speck Alto Adige Igp sulla produzione totale dei produttori riconosciuti è quindi salita al 40,8%. Nel contempo è proseguito il netto incremento della vendita del preaffettato, dove lo Speck Alto Adige conferma di incontrare le attuali tendenze del consumatore e la crescita del settore. In effetti, nel 2007 già oltre il 16% della produzione totale è stata venduta in questa forma, con ca. 14,7 milioni di confezioni (+14,2% rispetto al 2006), mentre nel settore self service un ulteriore 39,4% della produzione è stato venduto sotto forma di ca. 7,2 milioni (+5,1% rispetto al 2006) di pezzi (tranci) confezionati. Sono quindi oltre 21 milioni le confezioni che garantiscono la forte brandizzazione del prodotto tutelato, aumentando ulteriormente il già forte legame tra Speck e Alto Adige/südtirol in quanto i consumatore portano a casa, per così dire, il marchio con la pettorina verde loden con il prodotto. Infine, nel 2007 il 44,2% della produzione di Speck dell’Alto Adige è stato venduto al consumatore al banco. Pienamente soddisfatto dei risultati Franz Mitterrutzner, l’Amministratore Delegato del Consorzio di Tutela Speck Alto Adige che afferma: “La qualità del nostro prodotto ci premia nei risultati. In un momento del mercato piuttosto difficile, siamo riusciti a mantenere le nostre quote con anche dei sensibili aumenti. Il preaffettato, inoltre ci vede in forte crescita e ci aspettiamo da questo segmento dei grandi risultati anche per il 2008”. “Dal 22 al 25 maggio inoltre si terrà la Festa dello Speck a Bolzano, tradizionale appuntamento che ogni anno attira migliaia di visitatori. Questa è una occasione davvero unica per assaggiare e anche comperare il vero Speck dell’Alto Adige Igp, immergersi in un clima di festa e lasciarsi cullare dall’ospitalità altoatesina”. . |
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GRANA PADANO, NEL 2007 OLTRE 4 MILIONI DI FORME BECCALOSSI: IL 71% DEL PRODOTTO REALIZZATO DA CASEIFICI LOMBARDI EXPORT RECORD IN GERMANIA E USA, IL GIAPPONE |
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Tra I Nuovi Mercati Desenzano del Garda/bs - "Oggi più che mai è importante affermare, con forza e senza timore di smentita, che il Grana Padano è uno dei simboli che contribuisce a rendere il made in Italy forte e credibile a livello internazionale". Lo ha detto Viviana Beccalossi, vice presidente e assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, intervenendo a Desenzano del Garda (Brescia) all´Assemblea generale dei produttori di Grana Padano. La proficua collaborazione tra Consorzio e Regione Lombardia è testimoniata dai dati: nel 2007 sono state prodotte 4. 271. 513 forme, delle quali 1. 164. 487 esportate all´estero. Esportazioni, dunque, in costante crescita, con un 6,2% in più rispetto all´anno precedente, che vedono protagoniste Germania (245. 295 forme), Stati Uniti (145. 810), Svizzera (128. 398), Francia (108. 148) e Regno Unito (95. 187), tra i Paesi maggiormente attratti da questo prodotto. Da segnalare la performance del Giappone con 38. 583 forme (10. 000 in più rispetto al 2006). "In questi ultimi anni - ha aggiunto la vice presidente Beccalossi - abbiamo lavorato con il Consorzio realizzando importanti azioni mirate ad affermare, a livello nazionale ed internazionale, la qualità di un prodotto davvero eccezionale. Il Grana Padano infatti è il formaggio a Denominazione di Origine Protetta più importante del mondo". Un prodotto che viene realizzato in netta prevalenza in Lombardia (71% del totale complessivo) ed in particolare nelle province di Mantova (30 caseifici - 28,3% dell´intera produzione nazionale pari a 1. 176. 204 forme), Brescia (31 caseifici - 22% - 912. 786) e Cremona (11 caseifici - 16,9% - 699. 758). Realtà interessanti sono presenti anche nelle zone di Lodi (5 caseifici - 2% - 81. 661), Bergamo (4 caseifici - 1,4% - 59. 729) e Pavia (4 caseifici - 1% - 43. 705). Altri caseifici hanno sede in Emilia Romagna (12,3% della produzione), Veneto (14,1%), Piemonte (1,6%) e Trentino (0,5%). "Regione Lombardia - ha concluso Viviana Beccalossi - continuerà a lavorare al fianco del Consorzio per contribuire ad un´ulteriore crescita di un prodotto che guarda con sempre maggior forza ai nuovi mercati. Sono infatti convinta che promuovere il Grana Padano sia importante non solo per i produttori di questo formaggio ma più in generale per tutti gli altri operatori del settore agroalimentare lombardo e nazionale" . |
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NORDOVEST ED EXPO 2015: ECCO LA NUOVA FOOD VALLEY COSÌ LE PROVINCE DEL NORDOVEST VOGLIONO PROPORSI ALLA ESPOSIZIONE UNIVERSALE |
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L’expo 2015 di Milano potrà essere occasione di sviluppo per tutto il territorio del nord ovest: lo propongono i presidenti delle 22 Province che si stanno organizzando in una Fondazione e che mercoledì 23 aprile lanceranno da Torino, durante la loro assemblea generale annuale, la proposta di lavorare con Milano per presentarsi all’Esposizione Universale come “la nuova food valley italiana”. E’ quanto stabilito a Torino durante l’incontro tra Comitato promotore della Fondazione del Nord Ovest con e Unioncamere di Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna, in cui si è presentato il progetto che porterà il prossimo 23 aprile alla firma della costituzione della Fondazione. Presenti per il Comitato Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino, Alessandro Repetto, presidente della Provincia di Genova, Daniela Gasperini in rappresentanza di Filippo Penati, Provincia di Milano e Gianluigi Boiardi, presidente della Provincia di Piacenza. Per Unioncamere, Massimo De Andreis (Piemonte), Francesco Bettoni (Lombardia), Aldo Sammartano (Liguria) e Gilardi (Emilia Romagna). “L’expo 2015 sarà una grande occasione: nel settore del food l’Italia detiene un primato indiscusso e il Nord Ovest italiano rappresenta la macroregione più avanzata. Dobbiamo lavorare – hanno sottolineato i presidenti - perché l’appuntamento del 2015 sia una promozione dell’intero territorio policentrico che è il Nord Ovest e rappresenti il consolidamento sul mercato internazionale per le nostre eccellenze agroalimentari e in tutto l’ambito del food”. Antonio Saitta ha spiegato a Unioncamere come la Fondazione nasca per la finalità alta di progettare, costruire e sperimentare nuove forme istituzionali e organizzative del governo di area vasta, appropriate alla necessità di perseguire non solo la crescita economica ma lo sviluppo dei territori, dei beni pubblici comuni, della libertà e dei diritti, delle infrastrutture materiali e immateriali, delle conoscenze e dei saperi, del capitale sociale e umano, della qualità della vita delle persone. In particolare, il presidente si è soffermato sulla necessità da parte della politica e delle istituzioni di “assumere responsabilità precise di fronte alla questione dello sviluppo locale che vada oltre la dimensione campanilistica ma piuttosto si apra a quella della costruzione di una rete virtuosa di saperi, buone pratiche, ricerca, attività economica ed imprenditoriale e sviluppo sociale, che è oggi più che mai necessaria alla promozione dell’area del Nord Ovest”. Da parte sua, Boiardi ha sottolineato ancora una volta il risultato che si può ottenere lavorando in rete, riprendendo l’esempio della Consulta delle 13 Province del Po: “Bisogna mettersi in testa che dobbiamo lavorare per funzioni, che i confini amministrativi devono essere valicati e che, se si vuole ottenere un risultato, è necessario mettere insieme le capacità di tutti. In questo senso, la Fondazione del Nord Ovest si ripromette di agire nel senso di esaltare le capacità e le competenze presenti in ciascuna Provincia orientandole al lavoro in rete e quindi alla possibilità di trovare soluzioni condivise a questioni di comune interesse. Pertanto, compito primario della Fondazione dovrà essere quello di agire in linea con gli orientamenti espressi dagli organi democraticamente responsabili di ogni Provincia aderente, al fine di garantire una reale aderenza fra le azioni concretamente poste in essere ed i bisogni dei territori”. Le Unioncamere presenti, dopo aver valutato con attenzione il progetto della Fondazione, hanno mostrato interesse e disponibilità a far parte della Fondazione stessa. E spetta proprio a loro, adesso, formalizzare la richiesta di ingresso nella Fondazione, apportando eventuali modifiche allo Statuto stesso, prima della firma ufficiale che avverrà il prossimo 23 aprile nella sede della Provincia di Torino, alla presenza dei 25 presidenti di Provincia del Nord Ovest. . |
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CONTRIBUTI PER LO SVILUPPO DELL´APICOLTURA E IL SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE APISTICHE |
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La Provincia di Torino ha disposto l’apertura dei termini per la presentazione delle domande e stilerà la graduatoria per la concessione di contributi per investimenti nelle aziende apistiche per un totale di 26. 442,08 Euro e finanziamenti per lo sviluppo dell’apicoltura per un ammontare di 257. 935,72 Euro: lo prevedono due bandi approvati dalla Giunta Provinciale. Per gli investimenti nelle aziende apistiche (legge regionale 313 del 2004), condotte da imprenditori singoli o associati, in possesso di partita Iva e iscritti al registro imprese agricole della Camera di commercio di Torino, sono previsti contributi in conto capitale. Sono finanziabili: l’ammodernamento delle sale di smielatura e dei locali per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti apistici, l’acquisto di attrezzature e impianti anche di tipo innovativo, compresi programmi informatici e hardware per la gestione delle aziende, le spese generali (come gli onorari dei tecnici professionisti) fino ad un massimo dell’8% del totale. Sono previsti un massimale del 50% delle spese nelle zone montane e del 40% nelle altre zone. La spesa massima ammissibile non può superare i 10. 000 Euro, con un minimo di 2. 000 Euro. Per lo sviluppo dell’apicoltura (Legge Regionale 20 del 1998) verranno concessi contributi in conto capitale, graduati a seconda del tipo di intervento e della fascia altimetrica dell’azienda richiedente: fino al 50% nelle zone montane, fino al 40% nelle altre zone. Il bando prevede finanziamenti per le aziende apistiche che intendono: costruire, ristrutturare e ammodernare (anche ai fini dell’adeguamento alle norme igienico-sanitarie) le strutture aziendali di lavorazione dei prodotti dell’alveare; acquistare macchine e attrezzature apistiche; allevare e selezionare api regine di razza Ligustica; sviluppare e incrementare in termini quantitativi e qualitativi l’apicoltura e i suoi prodotti. I contributi potranno essere concessi anche ad apicoltori amatoriali, a condizione che siano in regola con la denuncia del possesso di alveari e acquisiscano i requisiti dell’apicoltore produttore apistico, impegnandosi a proseguire l’attività per almeno 5 anni. Le domande per l’erogazione dei contributi devono essere presentate in carta semplice, entro le 12 di venerdì 30 maggio, alla Provincia di Torino-servizio Agricoltura, via Bertola 34, 10122 Torino, utilizzando i moduli predisposti dal Servizio stesso. Tutte le informazioni sul bando sono reperibili alla pagina Internet www. Provincia. Torino. It/agrimont/bandi_scadenze/ . |
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PROSCIUTTO TOSCANO DOP: UN PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO AL CONSORZIO UN DECRETO MINISTERIALE CONFERISCE AL CONSORZIO PIÙ POTERI DI TUTELA E VALORIZZAZIONE |
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Il Consorzio del Prosciutto Toscano, con Decreto del 18 marzo 2008 pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 2 aprile 2008, ha conseguito il riconoscimento ministeriale ai sensi della legge 526 del 1999 relativa ai Consorzi di tutela delle Dop e Igp. Questo risultato particolarmente ambito è di fondamentale importanza al fine di tutelare maggiormente questo prodotto e contrastare le numerose frodi che, soprattutto nel territorio toscano, interessano la Dop. Il Consorzio del prosciutto Toscano avrà così la facoltà di agire su tutta la filiera del prodotto Prosciuttto Toscano Dop (Denominazione Origine Protetta), anche verso i soggetti non consorziati; disporrà di maggiori poteri di vigilanza, grazie anche a propri agenti “vigilatori” che saranno in grado di contestare abusi, atti di pirateria e contraffazione. Potrà inoltre farsi promotore di programmi per migliorare la qualità delle produzioni in termini di sicurezza igienico-sanitaria, caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto tutelato. Infine, il riconoscimento del Consorzio consentirà di svolgere le funzioni indicate dal decreto legislativo sulle sanzioni in tema di prodotti Dop - Igp. Il riconoscimento ministeriale avrà, inoltre, indiscussi riflessi positivi anche sull’organizzazione dell’intera filiera, visto che il nuovo Statuto del Consorzio prevede l’ammissione anche degli allevatori, macellatori e confezionatori. L’ammissione delle aziende che provvedono al porzionamento e confezionamento del Prosciutto Toscano Dop assume una notevole rilevanza per il prezioso contributo e l’importante collaborazione che si potrà instaurare tra i produttori e i confezionatori visto il ruolo di quest’ultimi nel presentare il prodotto ai consumatori finali. “Grazie a questo riconoscimento il Prosciutto Toscano Dop è ancor più garantito e ciò va a vantaggio sia dei produttori che degli stessi consumatori - ha affermato il Presidente del Consorzio Aldo Neri - Presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano”. . |
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IN ITALIA IL PRIMO CORSO SULL’ACQUACOLTURA BIOLOGICA ORGANIZZATO NELL´AMBITO DEL PREMIO BIOL DA ICEA E PROGETTO BIOLFISH-ICEA |
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Bari – Accrescere le competenze dei tecnici Icea sul controllo delle produzioni da acquacoltura biologica; migliorare il livello di conoscenza dei tecnici anche non Icea sui servizi di controllo e certificazione offerti da Icea nei settori della pesca sostenibile e dell’acquacoltura biologica; fornire ai partecipanti competenze ed abilità per poter valutare i principali parametri di qualità relativi ai prodotti ittici e all’olio extravergine di oliva. Questi gli obiettivi del primo corso in Italia sull’acquacoltura biologica e l’analisi sensoriale e organolettica dei prodotti ittici e dell’olio extravergine di oliva da agricoltura biologica: è organizzato nell´ambito del Premio Biol (in programma a Monopoli dal 21 al 27 aprile) da Icea-biolfish. Un tema, quello dell’acquacoltura sostenibile, di grande attualità: il primo gennaio, infatti, entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo sul biologico, che sostituisce in toto il precedente e per la prima volta regolamenta anche il settore dell’itticoltura. Il corso è finanziato dal Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg Iiia Transfrontaliero Adriatico, Asse 2 – Misura 2. 2 – Azione 2. 2. 2 – Potenziamento dei servizi alle imprese ittiche e agricole - Progetto Biolfish, e quindi non prevede spese di partecipazione. Due i moduli: il primo, di cinque giornate consecutive a Monopoli (Bari) dal 21 al 25 aprile, nell’ambito del Premio Biol (www. Premiobiol. It) per complessive 40 ore; il secondo di tre giornate, a Padova dal 15 al 17 maggio, per complessive 24 ore. Il corso da diritto a 15 punti di crediti formativi Icea. Ulteriori informazioni e modalità di iscrizione su www. Icea. Info; info Icea 080 5582512 . |
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“CIOCCOLATÒ” 2008 PREMIA LA FANTASIA DEI MAESTRI PASTICCIERI E DEI RAGAZZI DELLE SCUOLE ELEMENTARI |
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Presso la Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna si è svolta la cerimonia di premiazione delle opere vincitrici del concorso dedicato ai maestri pasticceri e alle scuole elementari e medie in occasione dell’edizione 2008 di Cioccolatò. A Torino come nei 14 Comuni della provincia che avevano aderito alla manifestazione, i motivi conduttori della kermesse dolciaria quest’anno erano il design ed i capolavori architettonici del territorio, ai quali la Provincia ha voluto dedicare l’ormai tradizionale concorso per le migliori composizioni in cioccolato dei maestri pasticceri e per i migliori disegni degli allievi delle scuole dell’obbligo. Per quanto riguarda le sculture al cioccolato, oltre al premio attribuito dal pubblico di Cioccolatò, la Provincia ha istituito da quest’anno un riconoscimento attribuito da una giuria formata dai giornalisti-scrittori Gigi Padovani, Paolo Massobrio e Angelo Mistrangelo. Sui temi del design e dell’architettura di sono cimentati pasticcieri di Collegno, Giaveno e Mezzenile: la commissione di esperti li ha valutati direttamente nello stand che la Provincia aveva allestito in piazza Vittorio Veneto a Torino dal 22 febbraio al 2 marzo. Le opere premiate dalla giuria dei giornalisti - ricostruzione della Stazionetta di Borgata Leumann, della pasticceria Grossi di Aragona & C di Collegno (opera seconda classificata nel voto attribuito dai visitatori di “Cioccolatò”) - scorcio di Giaveno, contornata dalle montagne, con il simbolo del Mascherone, della pasticceria Fratelli Chiambretto di Giaveno (terzo posto nel voto popolare) - ricostruzione della Mole Antonelliana durante le fasi di costruzione, del maestro pasticcere Poretti di Mezzenile (primo classificato nel voto popolare) - premio ex aequo ai disegni dell’alunno Andrea Romeo (terza classe della scuola elementare “Anna Frank” di Avigliana-frazione Drubiaglio) e degli allievi della quarta classe della scuola primaria statale di Rivarolo Canavese (intitolato “Rivarolo Città d’arte”). . |
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CONSUMATORI INVITATI A SCEGLIERE IL MIGLIOR EXTRAVERGINE BIO DELL’UMBRIA: DEGUSTAZIONI (IL 15 E IL 16 APRILE) PRESSO I GRUPPI ORGANIZZATI DOMANDA OFFERTA (GODO) A PERUGIA E TERNI |
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I consumatori Godo (Gruppo Organizzato Domanda Offerta) chiamati ad assegnare il premio “Giuria popolare” all’8a edizione di Umbria Biol, il premio regionale (valido per la selezione nazionale) per il miglior extravergine da agricoltura biologica promosso dal Comune di Giano dell´Umbria, Aiab e Aprol-coldiretti. Accadrà martedì 15 aprile a Perugia, all’interno del mercato settimanale di Piazza del Bove, mentre il 16 aprile sarà la volta di Terni, in via San Martino, dalle 15,30 alle 18, in occasione del ritiro della spesa biologica. Un momento in cui i consumatori saranno invitati/e a degustare gli oli partecipanti e ad esprimere le proprie valutazioni sensoriali. Altro appuntamento per martedì 15 aprile è fissato a Perugia, presso la sede della Coldiretti, in via Settevalli 131/f, con una rappresentanza di giornalisti regionali che valuteranno gli extravergini in gara e assegneranno il premio “Olio stampato”. Le categorie in concorso sono due e riguardano gli oli di produzione aziendale e gli oli, anche in miscela, dei confezionatori. Ogni azienda ha presentato un massimo di due oli diversi per categoria che sono stati analizzati in laboratorio e assaggiati. Quattro gli esemplari prelevati: uno per l’azienda produttrice, uno utilizzato per l’esame organolettico da parte del Panel regionale e i restanti due sono serviti per l’esame chimico-fisico e la conferma dell’assenza di residui da fitofarmaci. La manifestazione pubblica di premiazione è fissata al 23 aprile a Giano dell’Umbria dove per la conclusione di questa Viii edizione di Umbria Biol sono in programma anche momenti culturali, di approfondimento e un pranzo in piazza con assaggi e canti popolari. Dopo un’accurata selezione e valutazione da parte di un Panel di esperti regionali, solo 5 oli si contenderanno i premi: Umbria-biol per il miglior olio extravergine d’oliva da agricoltura biologica, Umbria-biolblended per la miglior miscela, Umbria-biolpack per la migliore confezione di olio, “Olio stampato”, assegnato da giornalisti locali e il premio “Giuria Popolare” frutto della valutazione dei consumatori. Novità di quest’anno sarà l’apertura del Premio oltre i confini regionali con la partecipazione di aziende di Lazio, Marche e Toscana. . |
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IL FRIULI VENEZIA GIULIA OSPITA IL PRIMO FESTIVAL DELLA CUCINA DI MONTAGNA:
INNOVAZIONE NELLA TRADIZIONE.
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Dal 18 al 20 aprile a Venzone si terrà la prima rassegna-confronto culinaria su piatti e prodotti dei territori montani, italiani ed esteri. Saranno presentati i piatti tipici della montagna con alcuni tra i piu´ qualificati Chef ed Istituti Alberghieri italiani ed europei. Si terrà a Venzone, in Friuli Venezia Giulia, dal 18 al 20 di Aprile 2008, il primo Festival della Cucina di Montagna, un concorso che vuole rilanciare la cucina e i prodotti dell’intero arco alpino, non solo sul versante italiano. Il tema sarà quello della cucina a base di prodotti tipici della montagna. La rassegna – coordinata dall’Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia e ideata dal Club dei Sapori - prevede il confronto di alcuni importanti Chef specializzati nella cucina legata alle antiche tradizioni delle regioni alpine, in collaborazione con le più qualificate Scuole alberghiere italiane ed europee in rappresentanza di diverse regioni e località delle Alpi e dell’Appennino. Ogni Regione ed ogni nazione parteciperà con un qualificato chef invitato che, assieme ad una “brigata” formata dai giovani allievi, interpreterà alcuni piatti legati alla tradizione regionale della "montagna” senza tralasciare anche la creatività degli chef che potranno proporre anche alcune proposte innovative, purchè legate ai prodotti dei territori di provenienza. L´obiettivo è focalizzato sui vari modi di proporre molti piatti di grandi tradizioni e di qualità delle regioni montane – dai primi, ai secondi, alla caccia, oggi spesso meno proposta di un tempo. Sono state confermate le presenze di una dozzina tra le più famose e qualificate Scuole Alberghiere in rappresentanza di tutto l’arco alpino italiano ed estero. Tra le scuole che saranno presenti quella di Chatillon per la Val d’Aosta, di Pinerolo per il Piemonte, di Chiavenna-lombardia, di Recoaro Terme per il Veneto, di Casalecchio di Reno per l’Appennino emiliano, di Villa S. Maria per l’Abruzzo, Tra le maggiori nazioni alpine confinanti presenzieranno Klagenfurt per l’ Austria, Brno per la Repubblica Ceka e la vicina Slovenia. Ogni Istituto parteciperà con un numero massimo di 4 persone: lo Chef di un ristorante del territorio, un docente e due allievi per la preparazione dei piatti. Il Concorso sarà mirato alla presentazione di primi e di secondi piatti (2 per ogni concorrente) che siano rappresentativi dei "piatti di tradizione alpina e dei prodotti del territorio". Dallo spunto di tipicità e tradizioni, negli ingredienti, verrà lasciato spazio alla creatività degli chef per sottolineare l’importanza dell’innovazione in cucina. A giudicare la sfida tra le Scuole e gli Chef saranno chiamati alcuni tra i piu’ qualificati giornalisti italiani del settore enogastronomico piu’ alcuni “tecnici” quali esperti dei prodotti di montagna. La premiazione si terrà a Venzone il prossimo 20 aprile. . |
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VERDE ORO IN RIVA AL LAGO: 26 E 27 APRILE TORRI DEL BENACO
TORNA L´ APPUNTAMENTO CON I SAPORI DEL LAGO DI GARDA CHE UNISCE GOLA E BENESSERE.
PER L´EDIZIONE 2008 IN MOSTRA IL TOP DELLA PRODUZIONE DI OLIO EXTRAVERGINE
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La cittadina gardesana di Torri del Benaco sarà ancora una volta il meraviglioso palcoscenico di ‘Verde Oro’, la manifestazione dedicata ai sapori del Garda che dal 26 al 27 aprile 2008 offrirà a tutti i gourmet, ai visitatori più curiosi e alle famiglie un week-end unico. Protagonista assoluto dell’iniziativa sarà l’olio extravergine di oliva, prodotto simbolo della sponda orientale del Lago. Con Verde Oro a scuola di cucina ‘Verde Oro 2008’ proporrà infatti ai visitatori i corsi della scuola di cucina con olio extravergine, che si svolgeranno presso il parco del Castello di Torri del Benaco. La scuola di cucina coinvolgerà qualificati chef gardesani e di altri territori vocati alla produzione di olio extravergine quali la Romagna e l’Umbria. Sabato 26, dalle 9. 30 alle 12. 30, si alterneranno dunque ai fornelli gli Chef: Marcello Leoni della Trattoria del Sole di Trebbo-bologna e Sergio Maggio del Ristorante Gardesana di Torri del Benaco. Domenica 27, dalle 9. 30 alle 12. 30, saliranno in cattedra: Marco Lucentini del Ristorante Cantina dè Corvi di Spoleto, Enrico Pernechele del Ristorante Bell’arrivo di Torri del Benaco e Isidoro Consolini del Ristorante Al Caval di Torri del Benaco. Attraverso lezioni pratiche, i rinomati chef mostreranno al pubblico come preparare le specialità della loro tradizione, insegnando l’uso corretto dell’olio extravergine d’oliva di alta qualità. Denominatore comune di ogni piatto sarà la capacità di coniugare gusto e salute. Tutti gli interessati potranno iscriversi gratuitamente al corso. A Verde Oro gli incontri con l´esperto Per i visitatori più curiosi ed attenti, "Verde Oro" sarà l´occasione per approfondire temi specifici, grazie agli "Incontri con l´Esperto", che si svolgeranno nei pomeriggi di sabato e domenica presso la saletta del Castello Scaligero. Sabato alle 16. 00 la dr. Ssa Carla Marzetti, parlerà della proprietà dell’olio extravergine di oliva, dei suoi benefici e delle controindicazioni. Domenica alle 16. 30 appuntamento con la storia: Giuseppe Lorenzini presenterà un incontro dal tema "C’era una volta l’olio della Serenissima" dell´enogastronomo, giornalista e scrittore Carlo G. Valli. Ma a Verde Oro troverà spazio anche un incontro dedicato agli esperti ed ai produttori di olio extravergine d’oliva del Garda grazie al seminario curato dalla Corporazione Mastri Oleari che si svolgerà sabato 26 aprile alle 10. 30 presso la Sala Comunale. Durante l’incontro si parlerà di produzione e commercializzazione dell’olio di alta gamma, oggi un mercato di nicchia in forte crescita. A Verde Oro gli Oli Top Nel fine settimana di Verde Oro ci sarà anche la possibilità di fare shopping di prodotti eccellenti tra le bancarelle del centro storico, grazie alla mostra mercato che si svolgerà durante le due giornate dell´evento. In Piazza Calderini, dalle 11. 00 alle 19. 00, saranno presenti i migliori produttori di olio extravergine d’oliva Dop, nonché i produttori di salumi, formaggi, erbe officinali, miele ed altri prodotti tipici. Al benessere sarà invece dedicato il percorso alla scoperta dei prodotti naturali per la salute: i visitatori potranno conoscere e testare alcune specialità della cosmesi naturale e biologica. Il pubblico avrà inoltre la possibilità di degustare gli oli extravergine delle tre zone geografiche coinvolte, il Garda, la Romagna e l’Umbria, grazie alla presenza dei più qualificati produttori. E se il Lago di Garda sarà rappresentato dalle aziende Ca´ Rainene e Frantoio Valtènesi, per la Romagna saranno presenti la C. A. B - Cooperativa Agricola Brisighellese e la Fondazione San Patrignano, mentre il compito di rappresentare l´Umbria spetterà al Frantoio Faliero Mancianti e alla Societa´ Agricola Mascio. Verde Oro: un vero viaggio nel gusto Per chi però desidera passare un week end in riva al lago Verde Oro sarà l’occasione giusta. Gli albergatori di Torri del Benaco offriranno infatti pacchetti turistici ideati per l’evento, che prevederanno anche percorsi naturalistici alla scoperta del territorio. Dal 12 aprile al 4 maggio i ristoranti del centro storico proporranno invece i “Menù dell’Olio”, con piatti gustosi e bilanciati che vedranno tra gli ingredienti le altre specialità della riviera: limoni e pesci di lago. I menù verranno proposti a prezzo fisso, in abbinamento all’olio e ai vini bianchi della sponda veronese del Garda. Ogni locale porterà il proprio stile e quindi si potranno scegliere proposte creative oppure dedicate ai sapori della tradizione. Tutti i visitatori avranno inoltre l’opportunità di provarsi nei Trekking sul Monte Baldo per scoprire e cogliere in prima persona le piante officinali spontanee. Informazioni per il pubblico: di Torri del Benaco www. Comune. Torridelbenaco. Vr. It manifestazioni@comune. Torridelbenaco. Vr. It tel. 045. 6205826 ufficio manifestazioni iattorri@provincia. Vr. It tel. 045 7225120 Iat . |
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LA GRANDE BUFALA
UN GRANDE EVENTO AD EBOLI PER IL RILANCIO DELLA MOZZARELLA DI QUALITÀ
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Una vera e propria task force é al lavoro da diversi mesi per la realizzazione di un evento finalizzato alla conoscenza e valorizzazione della Mozzarella di Bufala e, attraverso di essa, alla promozione di un intero territorio, quello di Eboli e della Valle del Sele. Il titolo della manifestazione, scelto dalla Agenzia Sedicieventi ovvero dagli stessi organizzatori di Eurochocolate Perugia, e condiviso da tutti i protagonisti e partners dell’operazione è La Grande Bufala. Titolo che oggi più che mai sembra essere attuale e particolarmente azzeccato, alla luce dell’attenzione mediatica che si sta concentrando in questi giorni sulla mozzarella di bufala e, soprattutto, delle speculazioni che non sono state certo assenti nell’intera vicenda. La Grande bufala si svolgerà dal 30 Maggio al 2 Giugno prossimi e seguirà un format simile a quello, ormai consolidato, della fortunata esperienza perugina che ha per protagonista il cioccolato. Prevede, infatti, un’area didattica culturale per conoscere più da vicino questo ed altri prodotti tipici campani, uno spazio commerciale e numerosi appuntamenti di animazione ispirati alla mozzarella di bufala, capofila dell’intero paniere dei prodotti locali, ingredienti tipici della cucina mediterranea, coltivati nella Valle del Sele. “Ci siamo rivolti a dei professionisti del settore – dichiara Martino Melchionda Sindaco di Eboli – perché lo sforzo progettuale alla base di questo evento ci deve condurre a realizzare un’ iniziativa di qualità della quale oggi il comparto non può che ravvisare la necessità e l’urgenza. Ringrazio pertanto Eboli Sviluppo, neonata realtà associativa alla quale hanno aderito diversi operatori locali – che ha permesso di coinvolgere in maniera attiva lo staff di Eurochocolate che, fin da subito si è messo al lavoro” Eugenio Guarducci, Presidente di Eurochocolate, ed il suo staff hanno voluto essere presenti sul territorio per illustrare il programma, molto articolato, della manifestazione che per quattro giorni animerà la Valle del Sele, con un focus importante su Eboli. “Riconquistare la fiducia dei consumatori- dichiara Eugenio Guarducci - , riportare ottimismo e serenità fra gli operatori e tracciare un percorso a medio e lungo raggio capace di svolgere una grande operazione di marketing territoriale. Sono questi i principali obiettivi che ci siamo prefissi insieme alle istituzioni locali ed in primis il Comune di Eboli, la Provincia di Salerno, la Camera di Commercio di Salerno e la Regione Campania”. Una delegazione composta dal Comune di Eboli, con gli Assessori Enzo Consalvo e Roberto Palladino, da Eboli Sviluppo rappresentato dal Presidente Attilio Astone e lo stesso Guarducci si è incontrata con l’Assessore Corrado Martinangelo della Provincia di Salerno e con il Presidente della Camera di Commercio di Salerno Augusto Strianese. In questa occasione è stata ribadita la necessità di dar vita ad un’iniziativa che rappresenti una grande opportunità di rilancio per il settore. Ciò ha significato imprimere una forte accelerazione alla realizzazione de La Grande Bufala, il cui programma verrà presentato alla Regione Campania la settimana prossima grazie anche all’intervento della Confesercenti Regionale presieduta da Enrico Bottiglieri che, insieme alle altre associazioni di categoria, sarà coinvolta nella realizzazione di questo importante evento. . |
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L’AZIENDA FRIULANA ZORZETTIG PREMIATA PER IL PACKAGING AL 42º VINITALY.
L’ÙLTIN, TOCAI DOC DELL’AZIENDA ZORZETTIG, HA VINTO UN’ETICHETTA D’ARGENTO AL 13º CONCORSO INTERNAZIONALE PACKAGING ORGANIZZATO DA VERONAFIERE NELL’AMBITO DEL VINITALY 2008
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L’ùltin, Tocai Doc Friulano dell’annata 2006 prodotto dall’Azienda Agricola Zorzettig di Spessa di Cividale (Ud), ha ottenuto il riconoscimento quale seconda miglior confezione nella categoria “vini bianchi tranquilli” nell’ambito del 13º Concorso Internazionale di Packaging svoltosi il 12 Marzo scorso a Verona. La giuria, composta da esperti della comunicazione di livello internazionale, ha premiato con l’Etichetta d’Argento l’originale confezione de “l’Ùltin, Tocai per l’ultima volta” prodotto in sole tremila bottiglie numerate. L’agenzia Brain Bank di Udine, insieme alla famiglia Zorzettig, ha scelto di racchiudere le bottiglie in confezioni orizzontali e di adottare i colori viola e nero quali espedienti visivi per raffigurare l’ultimo omaggio tributato ad uno dei grandi vini bianchi friulani che fra pochi giorni non potrà più fregiarsi del nome tradizionale. L’ùltin è protagonista di una iniziativa charity destinata alla raccolta di fondi a sostegno dell’Associazione Oncologica Italiana, ente di volontariato che sostiene la ricerca scientifica nel campo dei tumori. Il progetto è stato inaugurato in occasione del Vinitaly 2007 e si è concluso ufficialmente il 29 Febbraio scorso con una serata presso la Wine Academy di Roma, nel corso della quale è stata consegnata all’A. O. I. La somma di 15. 000 euro raccolta fino ad ora con la vendita di 1500 bottiglie. L’azienda agricola Zorzettig produce vini Doc Colli Orientali del Friuli, bianchi e rossi da vitigni autoctoni e internazionali articolati in 21 referenze, per un totale di circa ottocentomila bottiglie l’anno. . |
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UN BRUNCH DEDICATO ALLA BUFALA GARANTITA PRESSO L’AGRITURISMO IL VISCONTE |
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Domenica 20 aprile 2008 - ore 12 e 30 . A dispetto delle notizie terrificanti provenienti da Campania e regioni limitrofe, Il Visconte, in collaborazione con Carlo Caresana, agricoltore in quel di Dorno (Pv), nonché allevatore di bufale, propone un brunch domenicale tutto “giocato” sui fantastici prodotti a base di bufala; prodotti esclusivamente locali - e qui la sottolineatura è d’obbligo - visto che la filiera legata a questi animali risulta interamente in Lomellina, e precisamente nei pressi di Dorno dove ha sede la Cascina Nuova di Carlo Caresana. Qui si allevano le bufale dalle quali si ottiene il latte che viene poi trasformato direttamente per la produzione di formaggi freschi. Grazie alla collaborazione con mastri casari d’eccellenza, infatti, dal 2001 è partita l’attività del caseificio interno, caratterizzata da una linea espressamente dedicata ai formaggi e yogurt a latte bufalino, con filatura totalmente manuale. Carlo Caresana e gli chef de Il Visconte - che interpreteranno a modo loro le chicche provenienti da Cascina Nuova - vi aspettano per portarvi dentro a un mondo fatto di arte e genuinità, dove la sicurezza garantita della materia prima andrà a braccetto con il gusto di preparazioni non comuni. Aperitivo di Benvenuto a buffet Involtini alla bresaola di bufalo e montasio Caprese di scamorza di bufala Quiche alla ricotta affumicata di bufala Mozzarella di bufala con marmellate e mostarde Misticanza con ricotta e menta Polpettine di bufalo dorate alle mandorle Rollè di filata di mozzarella di bufala, peperone e spezie Primo piatto Orecchiettadi pasta fresca con zucchine, salsiccia di bufala e ricotta salata Secondo piatto Grigliata di bufalo alla brace salsiccia, entrecôte, tagliata e scamorza affumicata Dessert Spuma alla ricotta di bufala, limone candito e sfogliatine croccanti Caffè e piccola pasticceria Vini accostati ai piatti di selezione del nostro sommelier Informazioni E Rsvp Il Visconte - Agriturismo di Qualità T 0294940266 - uffici e ufficio stampa T 0382926784 mail: info@ilvisconte. It www. Ilvisconte. It . |
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L’ATMOSFERA DEI PRIMI OTTOCENTO RIVIVE DA PORTELLO CAFFE
CON LA BARBAGLIATA
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Il fiuto infallibile di Domenico Barbaja, famoso impresario della Scala di Milano che nella prima metà dell’ottocento giocò un ruolo decisivo nella crescita e consacrazione definitiva di artisti del calibro di Bellini, Rossini e Donizzetti, è storicamente associato anche all’invenzione della Barbagliata, una cioccolata calda molto speciale: caffè, cioccolata calda, panna montata e due chicchi di caffè sono gli ingredienti di una formula semplice ma raffinata, di grande gusto e carattere, divenuta subito molto popolare. Questa formula si può oggi riscoprire da Portello Caffe, la catena di caffetterie e food che promuove nuove "esperienze gustative”, presentando periodicamente nuove alchimie a base di caffè, e valorizza sapori desueti, come è avvenuto con il rilancio del club sandwich. Infine, da qualche mese Portello Caffe ha riscoperto anche la “colazione casalinga”: qui infatti troviamo non solo le brioche e mini brioche, ma anche le tradizionali e genuine fette di pane con burro e marmellata e un’ampia scelta di cerali in fiocchi, frutta fresca e yogurt di marca in vari gusti. . |
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PIZZA BELLA ITALIA DS:
LA MARGHERITA SENZA GLUTINE
SOTTILE E CROCCANTE COME IN PIZZERIA
COMODAMENTE A CASA
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Una base sottilissima e croccante, un condimento ricco e allo stesso tempo semplice, il tutto cotto in forno di pietra ma soprattutto gluten free! Per non rinunciare a uno dei piatti più buoni della cucina italiana è arrivata la nuova pizza Bella Italia - Margherita Ds. L’amata Bella Italia - Margherita Ds con salsa di pomodoro, filante mozzarella e profumato origano è sottile come in pizzeria e da oggi è ancora più grande per poterla gustare più a lungo. Tolta dal freezer, pochi minuti nel forno e il profumo della pasta fragrante, l’aroma dell’origano e la mozzarella che si scioglie, faranno vivere la sensazione di essere in pizzeria. La Pizza Bella Italia - Margherita - Ds è disponibile nei migliori super e ipermercati in confezione da 265 g. . |
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NA TURE VALLEY: ENERGIA PRONTA ALL’USO
PER UNO STILE DI VITA ATTIVO!
ARRIVANO ANCHE IN ITALIA, LE NUOVE BARRETTE CROCCANTI DI MUESLI
CON PIÙ DEL 50% DI AVENA INTEGRALE
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General Mills, la quinta multinazionale alimentare al mondo, presenta una gustosa e croccante novità: le barrette Nature Valley, ricche di avena integrale. Le barrette Nature Valley - già vendute in Gran Bretagna, Usa, Spagna e in molti Paesi del sud America - arrivano anche nel mercato italiano in due croccanti gusti: mela e mandorle tostate. Per condurre uno stile di vita sano e attivo, oltre a dedicare qualche ora alla settimana all’attività fisica, è necessario alimentarsi in modo corretto e bilanciato. A volte però mantenere una corretta alimentazione non è facile. La vita quotidiana è sempre più frenetica e non sempre si ha la possibilità di fare uno spuntino sano, sostanzioso e pieno di gusto. Nature Valley, con ben il 53% di avena integrale, è uno snack sano e gustoso, essenziale per ricaricare l’organismo con l’energia della natura. L´avena integrale, il principale ingrediente delle barrette Nature Valley, è ricca di carboidrati complessi, ovvero carboidrati composti da lunghe catene di molecole di glucosio. I carboidrati complessi entrano nel sangue lentamente e danno energia per un periodo di tempo più lungo. L’avena integrale, inoltre, contiene l´intero patrimonio nutritivo del chicco: lo strato di crusca e il germe - ricca fonte di fibre, vitamine del gruppo B e potassio. Le benefiche proprietà dell’avena integrale fanno di Nature Valley un concentrato di energia a rilascio graduale, particolarmente indicato per chi conduce uno stile di vita attivo. In più Nature Valley è comodo, ogni astuccio contiene 2 croccanti barrette da tenere sempre in tasca o in borsa. Nature Valley è uno snack sano e bilanciato per rompere la fame con gusto e leggerezza! . |
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POLLO ARROSTO ? SI… MA NON IL SOLITO CON ARIOSTO
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Una grigliata con amici veramente speciale! Fate fare a pezzi non troppo piccoli un pollo senza togliere la pelle. Fiammeggiatelo per togliere la peluria residua, lavatelo bene e mettetelo a sgocciolare in uno scolapasta. Preparate una marinata con Succo di Limone Ariosto, vero succo di limone in bottiglia, in cui avrete sciolto 2/3 cucchiaini di pasta di Aglio in tubo Ariosto e bagnateci il pollo. Lasciatelo riposare 2/3 ore (se preparato la sera prima meglio). Mettetelo su una bella brace insaporendolo con Ariosto per Arrosti per un’ esperienza un po’ diversa dal solito. Ariosto per arrosti - barattolo gr. 80 – prezzo 2,40/ 2,50 Succo di Limone – Citronina – ml. 250 – prezzo 2,30/2,40 Pasta di Aglio –gr. 100 - prezzo 2,75 / 2,90 . |
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HELVESANA® ANTIIAGIING: PER COPRIRE IL FABBISOGNO VITAMINICO QUOTIDIANO CON UNA COMBINAZIONE BILANCIATA DI COMPONENTI, CONTRO LE INSUFFICIENZE ALIMENTARI, PER FAVORIRE LA PRODUZIONE DI ENERGIA FISICA E AIUTARE IL METABOLISMO |
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Paura d’invecchiare? Ecco helvesana, un prodotto svizzero unico al mondo. Si tratta di un antiaging a base di Coenzima Q10 idrosolubilizzato, Luteina, vitamine e minerali di nuova generazione, già pronto da bere. Helvesana è una novità assoluta sul mercato mondiale! Unico, perché il processo di micelizzazione che rende il Q10 contenuto in helvesana già solubilizzato, fa in modo che sia immediatamente biodisponibile e quasi interamente assorbito dall’organismo (98%), col risultato di coprire efficacemente il fabbisogno organico. E questo a differenza di altri prodotti che contengono lo stesso Coenzima (tanto in sospensione fluida quanto in bustine da sciogliere in acqua), che invece denotano un minimo assorbimento che varia dal 12% al 19%. Helvesana è un prodotto in grado di migliorare il benessere generale e la salute di chi la assume, in modo assolutamente gradevole. Tra i benefici più importanti: copre il fabbisogno vitaminico quotidiano, la combinazione bilanciata dei suoi componenti garantisce una maggiore funzione rispetto all‘assunzione individuale dei singoli elementi compensa le insufficienze alimentari, favorisce la produzione di energia fisica e aiuta il metabolismo, grazie al suo effetto antiossidante, rallenta il processo d’invecchiamento cellulare rinforza il sistema immunitario, favorisce la sintesi proteica Le proprietà di antiossidante, di catalizzatore energetico e di integratore hanno effetti benefici su organi e sistemi: protegge i vasi sanguigni dall’arteriosclerosi, protegge gli occhi dalle combinazioni aggressive di ossigeno ha effetti positivi sul sistema nervoso, favorisce il mantenimento di ossa e denti sani Il benessere è garantito dal complesso di componenti che completano la formula vincente di helvesana: Coenzima Q10, Luteina, Vitamina E, Vitamine del Gruppo B (B1, B2, B6, B12, Niacina, Acido Pantotenico, Folato, Biotina), Vitamina C, Vitamina D, Calcio e Magnesio. Helvesana non soltanto giova alla salute, ma ha anche un gusto gradevole, non contiene alcool né saccarosio, ed è quindi adatto anche per le persone che soffrono di diabete. Tutte le vitamine contenute in helvesana sono in forma naturale. Helvesana integra con cognizione la graduale caduta della produzione organica del Coenzima Q10 dal “primo giorno di invecchiamento” - e quindi già dai 28/30 anni -, fungendo da vera e propria terapia di supporto per il recupero e/o il ribilanciamento del fabbisogno quotidiano che si stima sia di circa 5 mg. La posologia prevede l’assunzione quotidiana di un flacone da 22 ml al gradevole sapore di arancia. E’ consigliabile assumere helvesana la mattina, durante o dopo colazione, dopo aver agitato energicamente il flacone. La modalità di assunzione in forma liquida è specialmente indicata per quelle persone che trovano difficile ingerire grosse capsule o tavolette. La cura helvesana consigliata è di 3 mesi (90 flaconi), da ripetersi almeno due volte l’anno in prossimità dei cambi di stagione. I primi risultati si possono avvertire dopo sole tre settimane, con una sensazione di rinnovamento energetico assolutamente distinto e percepibile, oltre ad una lunga serie di altri effetti positivi (pelle liscia e luminosa, rassodamento del tono muscolare, etc. ) che si possono riscontrare con la continua assunzione. Helvesana nasce dall’ambiziosa ricerca scientifica di Sedapharm Ag, punta di diamante di un grande gruppo farmaceutico tedesco con sede in Svizzera vicino a Zurigo, ed è distribuito in esclusiva per il mercato italiano da Lotus S. R. L. . |
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IL FREDDO FIRMATO DE DIETRICH:
INNOVAZIONE E KNOW-HOW AL SERVIZIO DELL´ARTE DI VIVERE
DE DIETRICH, IL MARCHIO DEL LUSSO IN CUCINA,
LANCIA LA COLLEZIONE FREDDO FREE-STANDING
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2008. Completamente ispirato all´arte di vivere, il freddo di casa De Dietrich unisce senso estetico e tecnologia: ogni modello offre eleganza, design esclusivo e performance elevate. La collezione del freddo 2008 di De Dietrich afferma una personalità decisa in cucina attraverso le tre linee, in family line con gli altri prodotti. Tutti i modelli di combinati, combinati tre porte, doppia porta, Side by Side Harmony Pro Style e i frigoriferi Americani della nuova collezione sono, infatti, disponibili nelle linee Platinium, liscio, satinato, metallico; Black , essenziale, totale, nero e White , puro, lineare, bianco. Con la collezione del freddo free-standing, De Dietrich presenta nuovi oggetti di valore e d´eccellenza che anticipano le tendenze grazie a funzioni esclusive come la Tecnologia Ics (Intelligent Control System) per conservare al meglio tutte le primizie: Ics cattura, infatti, l’etilene, un gas naturale rilasciato dalla frutta e dalla verdura durante la maturazione e allunga fino a quattro volte la durata di conservazione di questi alimenti, preservando le loro proprietà nutritive. La collezione freddo De Dietrich è concepita nel massimo rispetto dell’ambiente, grazie alla classe A+ di efficienza energetica che consente un risparmio del 25% rispetto ad un prodotto in classe A. Consumare meno energia significa anche eliminare la formazione del ghiaccio: la tecnologia No Frost della collezione freddo De Dietrich risponde a questa esigenza impedendo la formazione di ghiaccio sulle pareti del frigorifero e del congelatore e sugli alimenti. Freddo Ventilato in casa De Dietrich vuol dire garantire la conservazione ottimale degli alimenti attraverso un sistema di ventilazione che distribuisce la temperatura fredda in modo omogeneo. Il Sistema Sottovuoto (presente sul modello Dkp837b) con un contenitore della capacità di 6 litri, offre con la massima semplicità, la possibilità di conservare più a lungo (sino a cinque volte in più rispetto alla conservazione tradizionale) gli alimenti mantenendo inalterate la freschezza e il valore nutrizionale. De Dietrich ha dotato i suoi frigoriferi della Funzione Vacanze: nei periodi di lunga assenza, questa funzione, preserva il frigorifero dalla formazione di batteri e di muffa mantenendo una temperatura di 11°. La Collezione: Combinato Due Porte (60 cm) Dkp837b Frigorifero combinato due porte in classe A+. Ha una capacità totale di 315 litri (249 litri nel vano frigorifero e 66 litri nel vano congelatore). Dotato di sistema Total No Frost , che impedisce in modo automatico la formazione di ghiaccio e di brina all´interno del frigorifero e del congelatore e della Tecnologia Ics (Intelligent Control System) per conservare al meglio frutta e verdura. La porta è munita di maniglia con apertura e chiusura assistita e di un display Lcd Touch Control. Completano l´offerta le Funzioni di Raffreddamento e di Congelamento Rapido, la Funzione Vacanze, il Sistema Sottovuoto. All’interno del frigorifero una lunga colonna di luce azzurra rivela uno spazio elegante e unico: ripiani in vetro con e senza inserti in legno, cestello verdura trasparente montato su rotelle scorrevoli, balconcini in vetro con inserti in alluminio. Il congelatore 4 stelle ha un´autonomia di 13 ore e un potere di congelazione di 13 kg/24 ore. Combinato Tre Porte Dkt863x Un gioiello in termini di prestazioni e design: tre vani per una capacità totale di 555 litri (397 litri nel vano frigorifero e 158 litri nel vano congelatore). Il combinato tre porte De Dietrich, in acciao inox e con display Lcd, è Total No Frost e in classe energetica A. Il cassetto di grande capacità conserva gli alimenti da una temperatura di -2 a 3° C. L´arredo interno del frigorifero è modulabile e presenta lo scomparto Maxi Fresh. Il congelatore 4 stelle No Frost ha la funzione di Congelamento Rapido, il Twist Ice, l’illuminazione interna, un’autonomia di 7 ore e un potere di congelazione pari a 10 kg/24 ore. Dimensioni (mm): H1770 x L911 x P713. Doppia Porta (70 cm) Dkd855x Il doppia porta in acciao inox di casa De Dietrich da 70 cm, in classe A, offre una capacità totale di 469 litri (362 litri nel vano frigorifero e 107 litri nel vano congelatore). È fornito di Sistema Total No Frost, display Lcd, Funzione Super Congelazione, Raffreddamento Rapido, Funzione Vacanze. L’arredo interno del frigorifero propone ripiani in vetro e scomparto Maxi Fresh, ideale per la conservazione di alimenti delicati come la carne o il pesce. Il congelatore 4 stelle è equipaggiato di Twist Ice, che rende facile e veloce l’estrazione dei cubetti di ghiaccio. Ha un´autonomia di 8 ore e un potere di congelazione di 5,5 Kg/24 ore. Dimensioni (mm): H1818 x L760 x P680. Side By Side – Harmony Pro Style Pss300 Offre in un´unica soluzione frigorifero, congelatore e cantina dei vini in classe A. Ha una capacità totale di 570 litri (330 litri per il vano frigorifero e 78 litri per il vano congelatore) e un display digitale. Il frigorifero è dotato del sistema Freddo Ventilato, Sbrinamento automatico, Funzione Vacanze e arredo interno modulabile. La cantina dei vini può contenere fino a 39 bottiglie, ha il sistema Freddo Ventilato e Sbrinamento automatico. Il congelatore 4 stelle, con sistema No Frost e funzione di Congelamento Rapido, ha un´autonomia di 25 ore e un potere di congelazione di 10 Kg/24 ore. I Frigoriferi Americani Dka869x In acciaio inox, ha una capacità totale di 504 litri (334 litri per il vano frigorifero e 170 litri per il vano congelatore). È in classe energetica A+ ed è dotato di Sistema Total No Frost, del distributore automatico di acqua e di cubetti di ghiaccio e delle Funzioni di Raffreddamento e Congelamento Rapido. L’arredo interno è modulabile, con ripiani in vetro e cassetto Cool Box, per la conservazione degli alimenti ad una temperatura da 0/3°C. Il Congelatore 4 stelle, con ripiani in vetro e illuminazione interna, ha un’autonomia di 5 ore e un potere di congelazione di 10 Kg/24 ore. Look total black , con mobile in acciaio e facciata in nero “miroir” , per questo modello che offre una capacità totale di 504 litri (334 litri per il vano frigorifero e 170 litri per il vano congelatore). Altre caratteristiche: Classe A+, Sistema Total No Frost, Distributore di acqua e di cubetti di ghiaccio, Raffreddamento e Congelamento Rapido, Cassetto Cool Box, Ripiani in vetro e arredo interno modulabile. Il congelatore 4 stelle ha un´autonomia di 5 ore, l´illuminazione interna e un potere di congelazione di 10 Kg/24 ore. . |
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LE GIORNATE ALTOATESINE DEL PINOT NERO AL TRAGUARDO DEL DECENNALE
IL 22 E IL 23 MAGGIO 2008 A EGNA E MONTAGNA (BZ) SI TERRÀ LA DECIMA EDIZIONE DELLE GIORNATE ALTOATESINE DEL PINOT NERO, MANIFESTAZIONE ENOLOGICA DEDICATA AL PINOT NERO.
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Il 22 e 23 Maggio prossimi a Egna e Montagna, nella regione della Bassa Atesina in provincia di Bolzano, si rinnova l’appuntamento con le Giornate Altoatesine del Pinot Nero. L’evento vede il suo momento più significativo nelle due giornate di degustazione di vini Pinot Nero italiani ed esteri rivolte ad un pubblico di amatori, appassionati, cultori di questo particolare vitigno. Settantacinque sono i produttori italiani che hanno accolto l’invito a partecipare rivolto dall’organizzazione e altrettanti saranno quindi i Pinot Nero proposti ai banchi d’assaggio, insieme ai numerosi provenienti da Germania, Austria, Nuova Zelanda, Australia, California, e ben dieci dalla Borgogna. Per l’edizione 2008 il Comitato organizzatore ha elaborato un ricco programma di eventi che si propongono di diffondere la conoscenza delle caratteristiche del vino e del vitigno attraverso la parola di esperti del settore quali Bernhard Pichler ed Erwin Eccli. Sono previsti seminari di degustazione, sia in lingua italiana che tedesca, e due verticali di dieci annate di "Pinot Nero Barthenau Vigna S. Urbano” della Tenuta J. Hofstätter guidate da Martin Foradori. Non mancherà infine l’occasione di gustare i vini presenti all’evento in abbinamento a prodotti tipici locali nella festa serale conclusiva che si terrà sotto i suggestivi portici del centro storico di Egna. La prima giornata della manifestazione si aprirà con la premiazione del Concorso Nazionale del Pinot Nero d’Italia, settima edizione della competizione che è riservata quest’anno ai prodotti dell’annata 2005. Il Concorso metterà a confronto i Pinot Nero di 75 aziende di tutta Italia che hanno aderito all’invito rivolto dall’organizzazione. I vini verranno sottoposti al giudizio di un panel di degustatori di alto livello fra enologi, giornalisti, esperti del mondo enologico che mercoledì 2 Aprile 2008 si dedicheranno alle sessioni d’assaggio presso il Centro Sperimentale Laimburg di Vadena (Bz) secondo il metodo di valutazione elaborato dal Dott. Armin Kobler. Lo scorso anno la palma quale miglior Pinot Nero italiano è stata attribuita al Blauburgunder Doc dell’azienda Stachlburg, mentre seconda e terza si sono classificate due importanti realtà vitivinicole a livello locale e nazionale quali l’Azienda agricola Lunelli e la Cantina La Vis e Valle di Cembra. Tutte le informazioni sull’evento sono disponibili sul sito www. Blauburgunder. It . |
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I GRANDI BIANCHI DI RUSSIZ SUPERIORE DIVENTANO RISERVA
IL COLLIO PINOT BIANCO RISERVA E IL COLLIO SAUVIGNON RISERVA
SI AFFIANCANO AL COLLIO PINOT GRIGIO RISERVA MONGRIS MARCO FELLUGA 2005
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I grandi bianchi di Russiz Superiore, storica e blasonata cantina del Collio Goriziano, diventano Riserva. Il progetto di produrre dei vini bianchi Riserva, avviato con il Collio Pinot Grigio Riserva Marco Felluga (che prende il nome di Mongris e propone la nuova annata 2005), continua infatti quest’anno con altri vitigni che trovano nella tenuta di Capriva del Friuli il loro terroir d’eccellenza, ovvero il Collio Pinot Bianco Riserva Russiz Superiore e il Collio Sauvignon Riserva Russiz Superiore. I “La scelta di produrre questi vini - commenta Roberto Felluga, a capo delle due prestigiose aziende del Collio Goriziano, Marco Felluga di Gradisca d’Isonzo e Russiz Superiore di Capriva del Friuli - deriva dalla nostra volontà di far conoscere al mercato l’interessante evoluzione qualitativa che questi vini possono avere dopo uno o più anni dalla vendemmia. Entrambi sono caratterizzati da una lunga permanenza sui lieviti e da una parte affinata in botti di rovere. Dotati di personalità, struttura ed eleganza raggiungono un’importante complessità. Dal colore giallo paglierino intenso con riflessi oro-verdi, il Collio Pinot Bianco Riserva Russiz Superiore si caratterizza per un elegante profumo di mela matura e fiori accompagnato da fondo di crosta di pane e note dolci. Avvolgente in bocca, si presenta pieno e corposo. Il gusto, caratterizzato da un elegante fruttato, è dunque complesso, strutturato e persistente. Il Collio Sauvignon Riserva Russiz Superiore, giallo paglierino con sfumature dorate, denota eleganti note vegetali e speziate come la salvia e il timo, ben amalgamate con frutti a pasta gialla come la pesca e l’albicocca. Strutturato ed equilibrato, sposa splendidamente freschezza e sapidità. Per entrambi la temperatura di servizio ideale è di 12-14°C. . |
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PER IL 42°VINITALY LA REGIONE CAMPANIA SFIDA IL FUTURO
L´ASSESSORE ALL´AGRICOLTURA E ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DELLA REGIONE CAMPANIA, ANDREA COZZOLINO: "IN UNA FASE ACUTA DELLA DOMANDA DI SICUREZZA ALIMENTARE, LA NOSTRA PRESENZA SI CARATTERIZZA ANCHE PER ELIMINARE OGNI DUBBIO SULLA SANITÀ AMBIENTALE DEI VIGNETI
DELLE NOSTRE TERRE"
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30. 000 ettari di vigneto impegnati, 2 milioni di ettolitri di produzione annua a fronte di un consumo pari al doppio, 3vini a Docg, 18 Doc, 9 Igt e 4 consorzi di tutela. Tra il 2005 e il 2007 trend positivo in termini di export La Regione Campania si è presentata al 42° Vinitaly di Verona, dal 3 al 7 aprile, sfidando il futuro. Tanti sono stati gli appuntamenti che durante queste giornate hanno animato il padiglione della Regione, tuffandosi tra i gioielli enologici. L´obiettivo, infatti, è quello di ripartire dal vino, per privilegiare forme di garanzie concrete e percepibili che investono l´intera offerta agroalimentare campana. Con 30. 000 ettari di vigneto impegnati, 2 milioni di ettolitri di produzione annua a fronte di un consumo pari al doppio, 3 vini a Docg, 18 Doc, 9 Igt e 4 Consorzi di Tutela, la Campania del vino cresce ed è oramai al passo con le altre grandi regioni produttrici di vini, ed i suoi tesori enologici sono tra i più noti e prestigiosi a livello nazionale e internazionale. Ottimi inoltre i risultati dell´export della Regione che, dal 2005 al 2007, registrano un trend positivo sulla scia di quello nazionale, oltre all´apertura di nuovi e importanti spazi di penetrazione nei mercati internazionali. "In una fase acuta della domanda di sicurezza alimentare che proviene dai mercati – dichiara l´Assessore all´Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, Andrea Cozzolino –, la nostra presenza al Vinitaly si caratterizza anche per le garanzie scientifiche che documentano non solo tutti i requisiti organolettici dei nuovi "crus" della nostra Regione, ma eliminano ogni dubbio sulla sanità ambientale dei vigneti delle nostre terre". Si parla, quindi, di un atteggiamento di svolta nel rapporto produzione-consumo con lo scopo di consolidare e accrescere la forza della vitivinicoltura campana sul mercato interno e internazionale non trascurando il peso notevole che "il vino del territorio" ricopre quale ambasciatore di piccole comunità appenniniche che si aprono ai nuovi flussi del turismo rurale. Le ragioni del successo campano sono da ricercare nelle moderne tecniche vinicole accoppiate a un impegno serio e costante per recuperare le antiche varietà locali, significativi investimenti, infatti, sono e saranno destinati nel campo della ricerca e dei servizi per lo sviluppo. "Abbiamo già concentrato 15 milioni di euro – prosegue l´Assessore Andrea Cozzolino -, derivanti dai nostri fondi europei, per ristrutturare e riconvertire i vigneti. Nel 2006 e nel 2007 abbiamo investito ulteriori 4 milioni di euro per la riconversione di più di 500 ettari di vigneti, ma la cosa più importante è che siamo pronti ad investire nuove e significative risorse con il ciclo di programmazione 2007/2013. Tra questi concentreremo 1 miliardo di euro per il settore agricolo". Sostenere lo sviluppo in atto e le eccellenze che si sono affermate sui mercati, portare sul mercato vigneti dalle grandi potenzialità produttive già esistenti e ancora destinati all´autoconsumo, potenziare lo sviluppo dimensionale delle imprese per sostenere la crescita dei canali distributivi, ecco le sfide per il futuro, presentate dalla Regione Campania in occasione della 42° edizione del Vinitaly. . |
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PRESENTATE A VINITALY LE STRATEGIE E I PRODOTTI
DEL GRUPPO LA-VIS
PER IL CANALE MODERNO.
MOLTE LE NOVITÀ. RESTYLING E NUOVE LINEE DI PRODOTTO PER CANTINA LA VIS MA PURE UN MORELLINO FIRMATO POGGIO MORINO. IL TUTTO IN CHIAVE INTERNAZIONALE.
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Un Vinitaly ricco di novità. Presentate le nuove proposte per il canale moderno del Gruppo La-vis che intende rafforzare la propria influenza su questa porzione di mercato sia in Italia che all’estero. In un rinnovato stand, all’insegna di accoglienza ed eleganza (anche lo stand di Basilica Cafaggio è stato completamente rinnovato) il Presidente Roberto Giacomoni ha introdotto la conferenza stampa. L’attenzione al consumatore – ha spiegato Giacomoni – è sempre più strategica e importante. Seguire il suo consumo, cogliere le tendenze, interpretare il suo approccio al prodotto rappresentano autentiche sfide, che raccogliamo con viva soddisfazione e il dovuto impegno. La Grande Distribuzione ha dimostrato concretamente negli ultimi anni attenzione crescente verso il prodotto di qualità – afferma il Direttore Generale Fausto Peratoner – alla quale ha affiancato una gestione più articolata e completa della categoria vino. I prodotti che presentiamo – continua Peratoner - hanno tutti valenze qualitative ed unicità territoriali marcate che ben rispondono a quanto oggi richiede il consumatore. Grande curiosità attorno alle proposte di Cantina La Vis. Per cominciare un restyling della linea Storie di Vite. A 4 anni dal lancio della linea viene rafforzato in etichetta il forte legame che i vini intendono esprimere con il territorio. I vigneti da cui sono originate le uve sono tutti figli di quella “zonazione” che ha permesso lo sviluppo dell’azienda lavisana. Otto prodotti per altrettanti vitigni che in Trentino hanno trovato un habitat ideale per esprimersi. Obiettivo il presidio del segmento medio di categoria proponendo però qualità più elevate rispetto a quelle già presenti. Si passa quindi alla linea Sorni, la specificità territoriale per eccellenza che verrà proposta anche in Gdo. I vitigni che compongono le due referenze di linea sono fortemente legati alla tradizione vitivinicola trentina per divenire delle doc “quasi aziendali”. Rivolti a clienti attenti alla qualità e attratta da prodotti “diversi ed originali” rappresentano un’autentica unicità territoriale. Sempre Cantina La Vis presenta anche una proposta premium. Sentieri d’Altura il nome della nuova linea. Sette vini (soprattutto bianchi), espressione di piccoli appezzamenti vitati in alta collina posti tra i 400 e gli 800 metri. Freschezza, floralità, aromaticità gli elementi attorno ai quali si sviluppano questi vini che si propongono ad un pubblico maturo altospendente che conosce il vino in particolare quello che si rifà a regioni come il Trentino Alto Adige. Le novità però non terminano qui. L’altra importante proposta per il canale moderno è firmata Poggio Morino e si chiama Morellino. Esce infatti con la vendemmia 2006 il prodotto destinato alla Gdo. Un Morellino giovane e conviviale destinato ad un consumo moderno e per chi è alla ricerca di un vino facile ma non banale. Il risultato di un progetto territoriale che ha scelto la Maremma per svilupparsi, l’altra Toscana quella più rude e selvaggia che si contrappone a quella più classica. Nata nel 2002, l’azienda Poggio Morino coniuga perfettamente innovazione e tradizione il tutto condito dall’esperienza vitivinicola trentina che ha realizzato uno dei più importanti progetti sviluppati in quell’area. Obiettivo, diventare in breve tempo la realtà di riferimento per la produzione di Morellino. . |
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VINICOLTURA: COLLABORAZIONE TRA ALTO ADIGE E REGIONE DELLO CHAMPAGNE |
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Progetti di collaborazione nel settore agricolo, con particolare riferimento alla vinicoltura, sono stati discussi il 4 aprile a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con Jean Paul Bachy, presidente della Regione dello Champagne. Le basi di una possibile collaborazione nel settore vitivinicolo e turistico tra l´Alto Adige e la Regione francese dello Champagne-ardenne: il presidente Durnwalder ne ha discusso a Palazzo Widmann incontrando una delegazione del governo della Regione francese, guidata dal suo presidente Jean Paul Bachy. La Regione di Reims è nota soprattutto per la sua attività nel settore agricolo, con trentamila ettari di vigna e oltre 300 milioni di bottiglie di champagne vendute ogni anno. "Abbiamo parlato delle questioni relative al nuovo ordinamento del mercato del vino voluto dall´Ue - sottolinea Durnwalder - perchè siamo convinti della necessità di un´azione congiunta delle Regioni Ue a difesa del prodotto di qualità. " Durnwalder è infatti attualmente anche presidente dell´Arev, l´Associazione che raggruppa le regioni europee vinicole, della quale fa parte anche la francese Champagne. La delegazione francese, che accompagnata dal segretario generale dell´Arev, l´altoatesino Herbert Dorfmann sta compiendo una serie di visite a coltivazioni e cantine sociali dell´Alto Adige, ha lodato l´organizzazione della filiera produttiva locale. "Nella possibile collaborazione rientra anche l´attività di ricerca in campo agricolo, che si può prospettare in primo luogo attraverso il Centro di sperimentazione Laimburg", ha concluso Durnwalder. . |
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VINO – VICEPRESIDENTE VENETO: GOVERNO FINANZI CAMPAGNA COMUNICATIVA INTERNAZIONALE – RADIAZIONE A VITA DAL SETTORE PER SOFISTICATORI |
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Un imprenditore vitivinicolo onesto, che fa bene il suo lavoro ma che si vede revocare gli ordini un seguito alla campagna mediatica sul vino adulterato, a chi deve chiede i danni? Perché certo ha diritto ad essere risarcito da qualcuno. Così come è certo le notizie negative a ondate hanno effetti devastanti soprattutto su chi è a posto, mentre si deve fare di più contro chi inquina il mercato. Lo ribadisce il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto: Ho detto basta agli scandali a orologeria – afferma – ma dico basta anche con quelli a puntate. E basta pure con le notizie dai contorni incerti, ad esempio su quanto e dove sia l’eventuale prodotto contaminato e quali sono le proporzioni del fenomeno rispetto alla produzione pulita, del nostro Veneto e italiana. Se poi guardo non solo a quanto sta accadendo, ma anche agli scandali del passato – dice ancora il vicepresidente della Giunta veneta – ritengo indispensabile la radiazione a vita dal novero degli operatori del settore agroalimentari di quanti, in forma singola o associata e sotto qualunque ragione sociale, siano stati riconosciuti colpevoli di fatti del genere. Devo infatti constatare che i ritorni di fiamma sono una grandissima tentazione, cui molti non sanno o non hanno saputo sottrarsi nonostante le pene comminate. Ci sono operatori veneti che, in seguito alle notizie diffuse nei giorni scorsi da qualche mezzo di informazione, si sono visti disdire ordinativi dal Giappone. Chi paga? Chi risponde rispetto all’ansia di scoop che non danno grandi certezze in nessuna direzione? Invito il Governo a prendere immediatamente posizione e ad attivare da subito forti iniziative di contrasto e di valorizzazione a difesa del vino italiano. E ribadisco – dice ancora il presidente del Veneto – che sembra di trovarsi di fronte ad un evento concertato, che parte dalla mozzarella di Bufala alla diossina e arriva all’oggi, colpendo prodotti simbolo del Nord e del Veneto, come se qualcuno temesse o invidiasse i successi di mercato che riusciamo ad ottenere. Per inciso – conclude il vicepresidente – stiamo parlando di un segmento produttivo che per il solo Veneto vede una produzione accertata di ottimo vino di oltre 7 milioni e mezzo di ettolitri, dei quali una percentuale tra il 60 e il 65 per cento viene esportata, coprendo oltre il 28 per cento dell’intero export italiano di prodotti enologici. . |
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