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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2008
BT ITALIA SUPERA IL MILIARDO DI FATTURATO  
 
Milano, 4 giugno 2008 - Bt Italia ha annunciato il 29 maggio di aver fatto registrare nel fiscal year chiuso lo scorso 31 marzo 2008 il fatturato record di 1019 milioni di euro, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Si tratta del quarto anno consecutivo in cui Bt fa segnare un significativo incremento dei ricavi nel nostro Paese, confermando il suo ruolo di protagonista sul mercato dei servizi di comunicazione per le imprese e la pubblica amministrazione. Significativa la performance anche in termini di Ebitda cresciuto del 50%. Per il secondo anno consecutivo Bt Italia ha generato cassa. Nell’esercizio fiscale 2007-2008 di Bt Italia sono stati inoltre consolidati per la prima volta i risultati di I. Net, l’Ict provider specializzato nell’offrire servizi di data center e soluzioni di sicurezza informatica per le aziende, che dal gennaio scorso è stato integrato in Bt Italia. Già oggi i ricavi da nuovi servizi rappresentano oltre il 10% del fatturato ed il 20% dell’ordinato. A sostenere la crescita hanno contribuito in maniera significativa l’incremento sia dei servizi di rete, basati per lo più su tecnologia Ip/mpls, sia di servizi e soluzioni a valore aggiunto per la gestione e la sicurezza delle reti, tanto che i ricavi determinati da semplici servizi di fonia (escluso i servizi wholesale) si attestano al di sotto del 30% dell’intero fatturato. Parallelamente nel segmento delle grandi aziende, che si è arricchito di prestigiose realtà quali Dhl Express Italia e Valentino Fashion Group, aumentano i contratti a medio e lungo termine e la richiesta di un approccio di full o selective outsourcing, che permette al cliente di concentrare i propri sforzi sul proprio core business, demandando a Bt Italia la completa o parziale gestione dei networked It services. La pubblica amministrazione ha visto un consolidamento dei contratti legati alla realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività. Sul fronte delle Piccole e Medie Imprese cresce sempre più la domanda per soluzioni di Voice over Ip. Sono circa 3. 200 nuovi clienti al mese che scelgono Vip, il servizio che permette in un’unica soluzione: voce su Ip, connessione a banda larga e servizi internet a valore aggiunto. Dallo scorso 7 dicembre, a seguito dell’accordo con Vodafone, Bt Italia ha completato la propria offerta alle aziende introducendo anche servizi in mobilità, che hanno così dato vita alle prime soluzioni di convergenza fisso-mobile dedicate alle imprese. Al 31 marzo 2008 il personale di Bt Italia ammonta a 1. 571 dipendenti. “Negli ultimi quattro anni – ha dichiarato Corrado Sciolla, amministratore delegato di Bt Italia – Bt è cresciuta nel nostro paese a ritmo eccezionale, costituendo di fatto il primo Ict provider dedicato a offrire servizi e soluzioni alle aziende e alla pubblica amministrazione. In questo processo di trasformazione da carrier ad Ict provider sfrutteremo appieno il know-how di una realtà come I. Net, che ci permetterà di ampliare il nostro portfolio servizi, che quest’anno si è arricchito anche di soluzioni in mobilità per servizi convergenti fisso-mobile. La sfida per il prossimo anno è quella di continuare ad offrire le migliori soluzioni alle aziende presenti nel nostro Paese, così da consentire loro di essere sempre più competitive nei mercati mondiali e di proseguire ad investire nel nostro Paese. ” .  
   
   
E’ BOOM PER LE TECNOLOGIE DI KNOWLEDGE MANAGEMENT  
 
Milano, 4 giugno 2008 – E’ boom per le tecnologie di Knowledge Management, e cioè per gli strumenti informatici e in rete che permettono di condividere le conoscenze tecniche, scientifiche o anche solo le informazioni di interesse culturale e lavorativo. E se in alcune aree, come la Sanità, ancora c’è qualche intoppo, poco cambia anche in Italia, perché in altri settori, e in particolare nelle aziende, la dinamica è oramai inarrestabile. In capo al fenomeno sono le potenzialità offerte dalla seconda generazione di Internet (Web 2. 0), grazie alla facilità con cui consentono la reperibilità, la fruibilità e la condivisione di contenuti. Questi e altri gli elementi emersi oggi al convegno “Gestire la conoscenza: la sfida del Xxi secolo”. Aperto da Luigi Campiglio, Pro Rettore dell’Università Cattolica e Bruno Lamborghini, Presidente Aica, è stata l’occasione per dar conto del 2° anno di lavori del progetto Pkm 360° avviato da Aica (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico), Università Cattolica e Fondazione Politecnico di Milano con il supporto di Cse Crescendo e cui si sono aggiunti quest’anno anche le Università Milano Bicocca e Bocconi. Numerosi i contributi. Nel seguito gli spunti che hanno suscitato il maggiore interesse. Chiara Francalanci, della Fondazione Politecnico di Milano, ha esposto i risultati di una ricerca nel settore della Sanità, evidenziando che le aziende sanitarie, pur consapevoli della rilevanza dei processi di gestione della conoscenza, fanno ancora un uso limitato delle tecnologie più avanzate legate al Web 2. 0 e ai sistemi esperti; e che mentre sussistono meccanismi di condivisione della conoscenza governati dall’alto, non esistono e non sono ancora incoraggiati processi d’altro tipo. Carlo Ricci, dell’Università Cattolica di Milano, ha illustrato i risultati di una ricerca sull’impatto del Knowledge Management sui giovani, confermando come sia oramai realtà per essi la pratica della socialità e della condivisione delle conoscenze attraverso la rete. E’ grazie ai giovani che si può oramai parlare non solo di “Knowledge Worker” ma di “Knowledge citizen”, ad intendere che essi, anche se molto resta ancora da fare, sono già proiettati ai paradigmi della “Società della Conoscenza”, ove appunto il sapere conta sempre di più. Sulle tecnologie e il mercato del Knowledge Management ha fatto il punto Enrico Guidotti di Aica, coinvolgendo nella discussione Stefano Mainetti (Politecnico di Milano), Carlo Marchini (Google), Enzo Vighi (Vittoria Assicurazioni) e avvalendosi delle ultime indagini di Gartner Group. Sono già più di 300 gli operatori che con le loro soluzioni stanno animando la scena mondiale, ancora senza esprimere un leader. E le sole soluzioni di Enterprise Search, quelle per il mondo dell’impresa, hanno oramai creato un mercato di quasi un miliardo di dollari, atteso salire a 1,2 miliardi entro il 2010. .  
   
   
MONGOLIA: SIGLATO UN MEMORANDUM DI INTESA CON MICROSOFT  
 
Ulaanbaatar, 4 giugno 2008 - E’ stato siglato il 27 maggio un memorandum di intesa per determinare le linee di cooperazione fra il governo della Mongolia e la Microsoft Corporation. Il documento è stato firmato dal capo dell’Agenzia per l’informazione e la comunicazione, Ch. Saikhanbileg e da Goran Radman, presidente della Microsoft Corporation per l’Europa orientale e centro-orientale. Il memorandum indica i termini della cooperazione bilaterale, come l’estensione della produzione ed il mercato dei servizi informativi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in Mongolia, migliorando la qualità della formazione, rinforzando la formazione Ict del pubblico e la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e il copyright. .  
   
   
PERUGIA: IL MERCATO ELETTRONICO DELLA PA  
 
Perugia, 4 giugno 2008 - E´ indirizzato ad amministrazioni pubbliche e imprese l´incontro organizzato da Consip e Camera di Commercio di Perugia per presentare le opportunità e i vantaggi del Mercato Elettronico della P. A. , nel corso del quale verranno descritte le regole di funzionamento ed utilizzo dello strumento. Infatti il processo di semplificazione e di razionalizzazione delle attività della Pubblica Amministrazione in corso negli ultimi anni ha interessato fortemente le procedure di acquisto di beni e servizi, caratterizzate sempre più da un largo utilizzo di strumenti informatici. In questo contesto assume particolare rilevanza il Mercato Elettronico della P. A. , realizzato da Consip per conto del Ministero dell´Economia e delle Finanze, tramite il quale le amministrazioni, dotate di firma digitale, possono effettuare acquisti al di sotto della soglia di rilevanza comunitaria. Con la legge Finanziaria 2007 è stato inoltre introdotto l’obbligo per le Amministrazioni Centrali e Periferiche dello Stato di utilizzare il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione per gli acquisti sotto soglia comunitaria (133. 000 euro per le Amministrazioni centrali – 206. 000 euro per le altre Amministrazioni). Ciò rappresenta, anche per le imprese, un´importante sollecitazione ad inserire l´utilizzo degli strumenti elettronici all´interno delle proprie strategie di vendita verso la Pa. Il convegno si terrà martedì 10 giugno prossimo, dalle ore 9. 00, presso la Sala Rossa della Camera di Commercio di Perugia, sede di Via Cacciatori delle Alpi. Dopo l´introduzione del vice segretario generale della Camera di Commercio, Mario Pera, interverranno Luigi Scuderi, Coordinatore Area Centro Nord Consip, Ferdinando Gemma, Area Promozione Amministrazioni Territoriali Umbria-marche di Consip, Giuseppe Mariucci e Michela Martini, rispettivamente di Confartigianato e Confcommercio provinciali, Luciana Lucarelli e Roberta Migliarini dell´ufficio Provveditorato del Comune di Perugia. Prevista inoltre la testimonianza di un´impresa che già opera sul mercato elettronico, la Pucci Ufficio di Perugia. In chiusura Gabriele Da Rin, Product & Marketing Infocamere, presenterà la Business Key ed il suo utilizzo per il mercato elettronico. La partecipazione al convegno è libera e gratuita, preferibilmente su iscrizione. Il programma è il seguente: Ore: 9. 00 Registrazione dei partecipanti, Ore: 9. 30 Intervento introduttivo, Cdc Perugia Mario Pera – vice segretario generale, Ore: 9. 45 Consip e il Programma per la Razionalizzazione degli Acquisti nella P. A. Luigi Scuderi Consip- coordinatore area Centro Nord; Ore: 10. 15 Il Mercato Elettronico della P. A. : caratteristiche e prospettive Ferdinando Gemma, Consip- area promozione amministrazioni territoriali Umbria-marche; Ore: 11. 00 La collaborazione con le Associazioni di categoria Relatori: Giuseppe Mariucci (Confartigianato), Michela Martini- Confcommercio; Ore: 11. 20 Esperienza di utilizzo del Mepa da parte del Comune di Perugia Relatori: Luciana Lucarelli (dirigente U. O. Provveditorato), Roberta Migliarini (funzionario U. O. Provveditorato); Ore: 11. 45 Esperienza di utilizzo del Mepa da parte di un’impresa abilitata Sig. Ri Marcaccioli - Pucci Ufficio; Ore: 12. 00 Business Key e suo utilizzo per il mercato elettronico Gabriele Da Rin (Product & Marketing Infocamere); Ore: 12. 15 Dibattito e chiusura dei lavori. .  
   
   
VOICE-ID: CON L’AUTUNNO ARRIVA L’APPUNTAMENTO SULLE TECNOLOGIE VOCALI APPLICAZIONI CHE USANO LA VOCE COME INTERFACCIA UOMO-MACCHINA AI BLOCCHI DI PARTENZA A MILANO IL PROSSIMO 23 SETTEMBRE  
 
 Milano, 4 giugno 2008 - E’ sempre stato il sogno dell’uomo interagire con le macchine con lo strumento più naturale che ci sia, la voce. Dopo decenni in cui il sogno lo si vedeva realizzato solo al cinema, improvvisamente le applicazioni della tecnologia vocale sono letteralmente esplose. Per fare il punto sulla situazione, Data Collection, sulla scorta del grande successo avuto nelle due edizioni di Trace-id, ha deciso di organizzare il primo evento in Europa continentale sulle tecnologie e le applicazioni vocali: Voice-id. In programma il prossimo 23 settembre presso il Centro Convegni dell’Hotel Michelangelo a Milano, Voice-id radunerà, come tradizione negli eventi di Data Collection, i principali protagonisti della domanda e dell’offerta in un settore ad alto tasso di crescita. La tecnologia vocale, che si divide nei due segmenti complementari della sintesi e del riconoscimento della voce umana, sta infatti godendo di un momento di rapida espansione applicativa, dovuta alla maturazione degli algoritmi di sintesi e riconoscimento da una parte e della caduta verticale del costo di un hardware sempre più potente e basso consumo energetico, adatto quindi anche ad applicazioni embedded, ossia integrate in apparecchiature con le funzioni più diverse. Applicazioni voice-based si ritrovano per esempio nel mondo strettamente consumer, come l’attivazione vocale di alcune funzioni di un numero sempre maggiore di cellulari e la comunicazione a sintesi vocale di ormai tutti i modelli di navigatori veicolari. Voice-id porrà particolare attenzione alle applicazioni vocali in ambiente logistico, come il “picking by voice”, dove l’addetto al magazzino viene indirizzato alla postazione esatta e conferma a voce, con guadagni di produttività e precisione molto elevati, e a tutti gli esempi, sempre crescenti, di “voice directed work”. Verrà mostrato lo stato dell’arte, per esempio, delle soluzioni di controllo avanzamento produzione con interfaccia a riconoscimento vocale, una sfida tecnologica considerevole a causa del forte rumore ambientale che deve essere filtrato. In un ambito totalmente diverso, verranno mostrate le novità nella refertazione diagnostica, che da settori molto verticali come l’analisi radiografica si stanno diffondendo in tutti i campi medici, e, in un settore contiguo, le immense possibilità dell’uso del riconoscimento vocale nel campo della sicurezza. “Siamo stati noi stessi sorpresi dell’ampiezza dei temi e delle dimensioni del mercato delle tecnologie e delle soluzioni cui è dedicato Voice-id – ha commentato Ernesto Salvioli, editore di Data Collection. Dalla prima risposta delle aziende possiamo confidare nel fatto di potere realizzare un appuntamento, nel suo ambito, che già dalla prima edizione potrà essere imprescindibile come Trace-id, il capostipite di tutta la nostra strategia integrata di eventi interattivi. Abbiamo infatti già avuto la conferma della presenza in qualità di sponsor o di espositori di aziende come Vocollect, It Works, Psion Teklogix, Lxe, Zetes, Di. Tech, Gep Informatica. ” .  
   
   
OCCAM LANCIA A GINEVRA LA PROPOSTA DI UNA CONVENZIONE INTERNAZIONALE PER LA DIFFUSIONE DELLA BANDA LARGA SATELLITARE LOW COST NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO E RACCOGLIE L’ADESIONE DI ANGOLA, LESOTHO E PAKISTAN AD ACCOGLIERE LE ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA INFOPOVERTY  
 
Ginevra, 4 giugno 2008 – Nell’ambito della Xi sessione della Commissione Scienza e Tecnologia per lo sviluppo organizzata dalle Nazioni Unite a Ginevra Occam ha organizzato una colazione di lavoro per presentare i risultati della recente Infopoverty World Conference – che si è svolta dal 16 al 18 aprile u. S. – e le azioni del Programma Infopoverty per i paesi in via di sviluppo. L’arch. Pierpaolo Saporito, illustrando le attività di Occam alle autorità presenti – che includevano, tra gli altri, Hamadoun Tourè, Segretario Generale dell’Itu e una decina tra ministri e viceministri delle comunicazioni provenienti da Africa e Asia – ha lanciato la proposta di una Convenzione Internazionale per favorire la diffusione della connettività satellitare low cost a banda larga, semplificando e unificando le procedure per le concessioni delle licenze se destinate a iniziative senza fini di lucro e rivolte ad aree isolate. La nuova frontiera della lotta al digital divide passa infatti attraverso la fornitura di servizi digitali per lo sviluppo, quali telemedicina, educazione a distanza, egovernance ed e-commerce, di cui l’Infopoverty Programme ha sperimentato con successo l’efficacia nei propri Ict Village. La presentazione del modello di Villaggio Ict, progetto integrato in grado di promuovere lo sviluppo delle comunità attraverso l’uso delle nuove tecnologie e realizzato, tra gli altri, a Sambaina (Madagascar), proclamato Millennium Village dalle Nazioni Unite, ha inoltre suscitato grande interesse, raccogliendo le richieste di collaborare con il Programma Infopoverty dai rappresentanti di numerosi Paesi, quali l’Angola, il Lesotho e il Pakistan. .  
   
   
L’USO DI INTERNET NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI  
 
Viterbo, 4 giugno 2008 - L’utilizzo efficace dei nuovi strumenti di comunicazione è un aspetto considerato nevralgico negli Enti pubblici per favorire la semplificazione e l’accessibilità ai servizi. A tale scopo la Camera di Commercio di Viterbo, in collaborazione con la Prefettura di Viterbo, propone il seminario formativo “L’uso consapevole di internet nella Pubblica Amministrazione”, rivolto al personale dei Comuni della provincia di Viterbo. L’incontro formativo, inserito nell’ambito di attività del Progetto Sportello Unico Tuscia, è organizzato dal Cefas-azienda speciale dell’Ente camerale, ha la durata di quattro ore e i partecipanti possono scegliere se partecipare il 9, il 16 o il 18 giugno. Tra gli argomenti affrontati: “Il codice dell’amministrazione digitale:gli aspetti organizzativi” e “Introduzione alla posta certificata” da parte di Giuseppe Materni; “Caratteristiche funzionali della posta sicura e certificata” e “Come utilizzare la casella di posta sicura e certificata” di Daniela Camera. Gli incontri si svolgono presso la sede del Cefas, a Viterbo in viale Trieste n. 127, e sono a titolo gratuito. Durante il seminario sarà distribuito il materiale didattico e al termine verrà rilasciato attestato di partecipazione. Per confermare la partecipazione è necessario inviare il modello d’iscrizione, prelevabile dal sito www. Cefas. Org, entro il 5 giugno al numero di fax: 0761. 345974. .  
   
   
MANTOVA: COLLEGAMENTI TELEMATICI SUL TERRITORIO  
 
Mantova, 4 giugno 2008 - La Giunta del Comune di Canneto sull’Oglio ha approvato il protocollo d’intesa con la Camera di commercio per la realizzazione di iniziative dirette alla promozione dell’innovazione tecnologica ed al suo sviluppo. “Il protocollo, - sottolinea il Presidente della Camera di commercio Prof. Ercole Montanari - consente di aggiungere un nuovo punto di erogazione dei servizi della Camera di commercio a quelli già da tempo attivati presso i comuni di Asola, Castel Goffredo, Goito, Ostiglia, Suzzara e Viadana. Si tratta di un’azione intrapresa dalla Giunta camerale nella convinzione che l’accesso alle informazioni, anche in via telematica, fornisca all’attore pubblico la disponibilità degli elementi di conoscenza necessari per una corretta programmazione e verifica delle azioni di governo ed a quello privato le informazioni attendibili ed aggiornate per lo sviluppo della propria competitività”. Il collegamento diverrà operativo a partire dal prossimo mese di luglio. .  
   
   
GIORNATA DEDICATA ALLA DIFFUSIONE DELLA STATISTICA NELLE SCUOLE PREMIATE LE RICERCHE DEL CONCORSO “CONOSCI LA TUA REGIONE CON LA STATISTICA”  
 
Firenze, 4 giugno 2008 - «Imparare a leggere dati e numeri e ad usarli è un grande strumento di conoscenza e comprensione della realtà. Aiuta a interpretarla. Per questo, nella società dell’informazione in cui viviamo, assume particolare importanza che i giovani studenti sappiano comprendere correttamente la grande quantità di dati e statistiche diffuse quotidianamente dai mezzi di comunicazione». Lo ha detto il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli intervenendo alla giornata di studi e riflessioni dedicata alle scuole, organizzata nell’Aula Magna della Facoltà di Economia dal Dipartimento di Statistica “Giuseppe Parenti” dell’Università di Firenze con la Regione Toscana, l’Istat, il Comune e la Provincia di Firenze. Si tratta della quarta edizione del Concorso per le scuole medie superiori della Toscana intitolato “Conosci la tua regione con la statistica”, che da quest’anno è rivolto agli studenti di tutte le classi delle scuole superiori della Toscana e non solo agli studenti delle quarte e quinte classi come nelle precedenti edizioni. Il vicepresidente ha espresso soddisfazione per l’alto numero di partecipanti: studenti di scuole di Firenze, Livorno, Pisa, Siena, Grosseto, un totale di oltre 200 fra ragazzi e insegnanti. Dodici le classi che hanno completato e presentato le loro ricerche. Il concorso ha avuto il patrocinio anche della Società Italiana di Statistica oltre al sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. Il titolo di migliore ricerca è stato assegnato al lavoro “Speriamo che sia femmina, la Toscana al femminile”, presentato dalla classe Iv Bps del Liceo "Cecioni" di Livorno. Seconda classificata la ricerca "È la scelta giusta? L´obbligo scolastico nel biennio pedagogico del Liceo Pascoli”, redatta da quattro studentesse delle classi V B pedagogico e V D linguistico del Liceo "Pascoli" di Firenze. Terzo premio alla ricerca “I giovani e la sessualità”, realizzata dagli studenti della classe Iii C del liceo “Agnoletti” di Sesto Fiorentino. «Documentare – ha proseguito Gelli - e saper comunicare in modo adeguato i dati statistici ufficiali è compito degli enti del sistema statistico nazionale che devono però anche promuovere e realizzare iniziative per la diffusione della cultura statistica. Per questo è molto significativo il raccordo con il sistema scolastico, impegnato a promuovere lo studio delle discipline scientifiche e il raggiungimento delle “competenze chiave di cittadinanza». Il concorso “Conosci la tua regione con la statistica” si inserisce a pieno titolo nell’ambito del Programma regionale per lo sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza, adottato dalla Regione Toscana nel maggio del 2007, il quale prevede molte azioni per diffondere la disponibilità e l’accessibilità di servizi (per i cittadini, le imprese, i professioni) e di strumenti di partecipazione basati sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione, ma anche iniziative per sviluppare e valorizzare il patrimonio informativo e statistico pubblico e per promuoverne un utilizzo consapevole da parte di tutti i soggetti della comunità regionale. «Proprio quest’ultimo obiettivo – ha concluso il vicepresidente - si ricollega a quello più generale di promuovere la partecipazione e la democrazia e di rendere effettivo l’esercizio dei diritti vecchi e nuovi per il più ampio numero di cittadini toscani. Perciò è necessario intervenire per diffondere sia l’impiego delle nuove tecnologie, sia la capacità di utilizzare le informazioni disponibili». L’intervento per promuovere la cultura statistica si affianca ai vari progetti regionali che si rivolgono al mondo della scuola, come la cultura della legalità e i progetti del programma Società dell’informazione a sostegno del sistema dell’apprendimento e per la realizzazione di uno spazio sicuro internet per i più giovani. .  
   
   
ARTIGIANATO & SCUOLA,STUDENTI PREMIATI DA ZAMBETTI L´ASSESSORE: MESTIERI ARTIGIANI OPPORTUNITA´DI CRESCITA E SAPERE  
 
 Milano, 4 giugno 2008 - Il momento clou del progetto "Artigianato & scuola" si è svolto il 29 maggio all´auditorium Gaber della Regione Lombardia alla presenza dell´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, che ha premiato gli studenti delle scuole medie che si sono contraddistinti nell´iniziativa, del direttore dell´ufficio scolastico regionale, Anna Maria Dominaci, e del comico Marco Della Noce, il "ferrarista" di Zelig che ha intrattenuto la platea. "Artigianato & scuola" è un´iniziativa che Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale hanno promosso e organizzato per far conoscere le opportunità di formazione e gli sbocchi lavorativi offerti dal mondo dell´artigianato, un settore in espansione che offre molte opportunità di carriera. "I mestieri artigiani - ha detto l´assessore Zambetti - sono da sempre parte integrante della nostra cultura e rappresentano un´opportunità di sapere, crescita e conoscenza". La Lombardia è la Regione più "artigiana" d´Italia: nella classifica del 2007 di Unioncamere, per numero di aziende artigiane conquista, infatti, il primo posto con 271. 016 aziende e anche il numero degli artigiani è in crescita. Dal 2001 al 2007, c´è stato infatti un incremento del 6,9%. "Il progetto Artigianato & scuola - ha aggiunto l´assessore Zambetti - è un percorso attraverso la storia artigiana del nostro territorio, i protagonisti dell´artigianato moderno e le figure professionali richieste dall´evoluzione dei mercati. Con il coinvolgimento diretto degli studenti, anche attraverso giochi on line - ha concluso l´assessore - è possibile metterli nelle condizioni di individuare le proprie competenze ed i percorsi formativi più adatti per trasformare una passione in una vera e propria professione". Questo l´elenco delle classi premiate con materiale didattico: 1° - classe Ii D scuola media Prina di Clusone (Bergamo); 2° - classe Ii A istituto Varese 4 di Varese; 3° - classe Ii C scuola media di Costa Volpino (Bergamo); 4° - classe Ii C scuola media Aldo Moro di Capriolo (Brescia); 5° - classe Ii D scuola media di Calvenzano (Bergamo); 6° - classe Ii D scuola media Luigi Pirandello di Solaro (Milano); 7° - classe Ii B scuola media Aldo Moro di Capriolo (Brescia); 8° - classe Ii E scuola media Luigi Pirandello di Solaro (Milano); 9° - classe Ii A scuola media di Rosate (Milano); 10° - classe Ii A scuola media Erasmo da Rotterdam di Cisliano (Milano). .  
   
   
ISCRIZIONE A PIENO TITOLO NELLE GRADUATORIE REGIONALI DELLA VAL D’AOSTA A ESAURIMENTO (GIÀ GRADUATORIE PERMANENTI) DEL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO  
 
Aosta, 4 giugno 2008 – L’assessorato dell’Istruzione e Cultura ricorda che è stato emanato il decreto ministeriale n. 35 del 2 aprile 2008 concernente l’iscrizione a pieno titolo, per l’anno scolastico 2008/2009, nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo (già graduatorie permanenti) degli aspiranti inclusi con riserva del conseguimento del titolo di accesso che conseguono, entro la data del 30 giugno 2008, il diploma di abilitazione all’insegnamento o di specializzazione per l’attività di sostegno o la laurea in Scienze della formazione primaria. Le suddette disposizioni, con le integrazioni contenute dalla circolare del 6 maggio 2008 della Sovraintendenza agli studi della Valle d’Aosta, sono valide per quanto previsto dall’articolo 1 anche per le graduatorie ad esaurimento della Regione Valle d’Aosta. L’iscrizione a pieno titolo deve avvenire esclusivamente attraverso la presentazione dell’apposito modulo di domanda allegato alla sopracitata circolare e reperibile anche presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Regione Valle d’Aosta. Le domande dovranno essere spedite a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla Sovraintendenza agli studi della Valle d’Aosta, in piazza Deffeyes, 1, ad Aosta, o essere consegnate a mano presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico-urp Vallée d’Aoste, al piano terra di Palazzo Regionale, in piazza Deffeyes 1 , ad Aosta, entro lunedì 30 giugno prossimo. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi alla Sovraintendenza agli studi, telefonando ai seguenti numeri: 016527. 3283-3335-3380. .  
   
   
"LA MIA FAMIGLIA IN TRENTA SCATTI": PREMIATI GLI STUDENTI REATINI  
 
Rieti, 4 giugno 2008 - Conservare l’identità culturale del territorio per trasmetterla alle generazioni future. È questo lo scopo del progetto “Famiglie laziali” realizzato dalla Regione Lazio attraverso il concorso “La mia famiglia in trenta scatti”. Fotografie in bianco e nero, lettere, cartoline e filmati amatoriali hanno ripercorso un secolo della storia privata degli abitanti di tutto il territorio regionale che sono state scelte e selezionate dagli studenti. L’iniziativa triennale, rivolta alle scuole medie e superiori di tutto il Lazio, si è conclusa ieri a Rieti e ha visto la partecipazione di sei scuole della provincia: Liceo Classico “M. T. Varrone”; Istituto comprensivo di Casperia; Liceo Scientifico di Amatrice; Istituto Professionale per l´agricoltura e l´ambiente "Strampelli" di Cittaducale; Scuola media di Posta; Scuola elementare e media “L. Vignoli” di Scandriglia. Il primo premio è andato a Federico Capriotti (Liceo Scientifico di Amatrice) al quale è stata consegnata una telecamera digitale e l’attestato del concorso; secondo classificato Ludovico Mario Petrini (Liceo Classico “M. T. Varrone di Rieti) che ha vinto una macchina fotografica; terzo posto per Serena Polidori (Istituto comprensivo di Casperia) premiata con un lettore dvd. Il progetto triennale, promosso dalla Regione Lazio e curato dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dall’Istituto per la storia del risorgimento italiano, prevede ora, nella fase conclusiva, una mostra che si svolgerà al Vittoriano ad aprile del prossimo anno nella quale saranno esposte tutte le foto più belle che hanno partecipato al concorso. .  
   
   
TRENTO: ESAMI DI STATO 2007-2008: VENERDÌ 18 GIUGNO IL VIA ECCO LE COMMISSIONI AL COMPLETO PER TUTTI GLI ISTITUTI  
 
Trento, 4 giugno 2008 - Ieri la dirigente del Servizio per la Gestione Risorse Umane della Scuola e della Formazione professionale, Maurizia Zadra, ha emanato la determinazione con la quale nomina le commissioni degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore per l´anno scolastico 2007/2008 per la Provincia di Trento. Nei prossimi giorni verranno forniti i dati dettagliati sui candidati, sugli ammessi e su eventuali sostituzioni di commissari e presidenti. Gli esami di Stato 2007/2008 inizieranno venerdì 18 giugno alle ore 8. 30 con la prima prova scritta. La seconda prova scritta, grafica o scritto-grafica si svolgerà il 19 giugno, poi la terza prova scritta ed i colloqui orali con alcune differenziazioni da istituto ad istituto. Sono 109 le commissioni d’esame (comprensive delle scuole paritarie) ed altrettanti i presidenti, 611 i commissari interni e circa altrettanti quelli esterni (alcuni dei quali però fanno parte di più commissioni). Le Commissioni d’esame, elaborate dal Ministero della Pubblica Istruzione, sono però nominate con una apposita determinazione a livello provinciale, da parte della dirigente del Servizio Gestione Risorse Umane del Dipartimento Istruzione. Nei prossimi giorni, verranno forniti i dati completi e aggiornati sugli studenti candidati, sul numero di quelli ammessi e sulla situazione delle commissioni in seguito a qualche sostituzione che si renderà necessaria. La determinazione del Dirigente e l´elenco completo delle commissioni riguardanti gli Istituti d´istruzione a carattere statale e paritari della provincia di Trento si possono consultare e scaricare, da domani mercoledì 4 giugno 2008, sul Portale della scuola trentina: www. Vivoscuola. It .  
   
   
NUOVO PROGETTO PER STUDIARE L´IMPATTO DELL´ACIDIFICAZIONE DELL´OCEANO SUGLI ECOSISTEMI MARINI  
 
Bruxelles, 4 giugno 2008 - Un nuovo progetto finanziato dall´Ue è stato studiato per far luce sull´impatto dell´acidificazione dell´oceano sugli organismi e gli ecosistemi marini. Epoca ("Progetto europeo sull´acidificazione dell´oceano") sarà lanciato ufficialmente durante una conferenza a Nizza, in Francia, il 10 giugno. Gli oceani sono uno dei maggiori punti di raccolta di carbonio ed in quanto tali hanno un ruolo importantissimo nel regolare i livelli di anidride carbonica (Co2) nell´atmosfera. Dall´inizio della rivoluzione industriale, un po´ più di 200 anni fa, gli oceani di tutto il mondo hanno assorbito circa un terzo del Co2 prodotto dall´uomo. Oggi se ne dissolvono oltre 25 milioni di tonnellate al giorno nell´acqua del mare. L´acidificazione dell´oceano è il risultato di questo assorbimento di grandi quantità di Co2. Quando il Co2 si dissolve nell´acqua si forma l´acido carbonico, che rende l´oceano più acido. Sebbene questo sia un fatto ben conosciuto sin dagli anni ´90, si sa molto poco riguardo agli effetti dell´acidificazione sulla flora e sulla fauna marina. Le ricerche condotte in precedenza mostrano, tuttavia, che gli organismi con scheletri calcarei (come coralli e molluschi) crescono più lentamente a causa di questo processo. Il consorzio Epoca studierà più a fondo tali effetti, documenterà l´acidificazione dell´oceano e fornirà una previsione delle sue conseguenze nei prossimi 100 anni. Più in particolare, gli scienziati studieranno, ad esempio, il cambiamento della chimica dell´oceano nel passato, la sensibilità della calcificazione e i processi autotrofici, riproduzione e crescita, diversità ed attività microbica, cambiamenti futuri nella chimica dei carbonati e impatti biogeochimici. Sulla base dei risultati ottenuti, tenteranno di identificare i livelli di guardia che non dovrebbero essere superati. "Questa ricerca rafforzerà la posizione dell´Europa in questo campo relativamente nuovo della ricerca ambientale e consentirà ai programmi nazionali di coordinare la loro attività di ricerca e di completarsi l´un l´altro," ha detto il professor Ulf Riebesell dell´istituto di ricerca marina Ifm-geomar di Kiel, in Germania. "La nostra ricerca contribuirà all´identificazione di soglie critiche, le quali (una volta superate) possono avere conseguenze incalcolabili per gli ecosistemi marini," ha aggiunto il Professor Jelle Bijma, biogeologo marino presso l´Alfred Wegner Institute (Awi) di Bremerhaven, in Germania. Il progetto quadriennale Epoca riceverà 6,5 Mio Eur del suo costo totale di 16. 5 Mio Eur dalla Commissione europea all´interno del settimo Programma quadro (7°Pq). Il progetto Epoca sarà coordinato dal Centro nazionale della ricerca scientifica francese (Cnrs) e riunirà un consorzio di 27 partner provenienti da nove paesi dentro e fuori l´Ue. Saranno coinvolti in modo permanente oltre 100 scienziati. Per ulteriori informazioni, visitare: http://epoca-project. Eu/ http://www. Cnrs. Fr/ www. Ifm-geomar. De .  
   
   
LA PRESIDENTE BRESSO INTERVIENE SULL´ALLLUVIONE IN PIEMONTE DALLA GIUNTA 10 MILIONI DI EURO PER I PRIMI INTERVENTI D´EMERGENZA  
 
 Torino, 4 giugno 2008 - Di seguito una sintesi dell’intervento che la presidente della Regione, Mercedes Bresso, ha fatto nella seduta di ieri del Consiglio regionale in merito all’alluvione che ha colpito il Piemonte. “E’ stato fatto un buon lavoro da parte di tutti gli operatori e i tecnici coinvolti nella gestione dell’emergenza, il sistema del preavviso ha funzionato e ha consentito alla Protezione Civile di intervenire con puntualità e tempestività. Tutti i corsi d’acqua e i ponti sono stati presidiati dai funzionari regionali delle Opere pubbliche e Difesa del territorio già durante l’alluvione. Molto rapida è stata anche la risposta del governo, che ha immediatamente firmato il decreto sullo stato d’emergenza in tutta la regione. Sabato è stata effettuata la copertura fotografica delle aree alluvionate e nei prossimi giorni verrà fatta la rilevazione fotogrammetica di tutte le zone colpite. Le opere realizzate dopo le alluvioni del ’94 e del 2000 hanno retto bene. Dopo il disastro del ’94, anche per dare risposte appropriate a situazioni di emergenza, era stato predisposto il Pai (Piano Stralcio per l´Assetto Idrogeologico del bacino del Po) strumento giuridico che disciplina le azioni di difesa idrogeologica del territorio e della rete idrografica del bacino del Po attraverso l´individuazione delle linee generali di assetto idraulico ed idrogeologico. Il Piano, approvato nel 2001, individua tre fasce fluviali: in fascia A c’è divieto assoluto di costruzione e ciò che viene distrutto non può essere ricostruito. In fascia B sono consentiti limitati ampliamenti delle sole costruzioni agricole, da valutare caso per caso. Infine, per tutti gli edifici di fascia C la competenza è dei Comuni. Ad oggi l’80% dei Comuni ha modificato il piano regolatore o sta apportando le modiche. Ricordo a tutti che la legge 35 del ’95 prevedeva un’addizionale sul bollo bancario da destinare alla rilocalizzazione delle aziende colpite dall’alluvione: si tratta di circa 900 milioni di euro maturati fino ad ora (attualmente questa tassa produce un gettito di circa 150-200 milioni/anno, ndr), che però sono rimasti nel bilancio dello Stato e mai girati al Piemonte. Giovedì chiederò al Governo (lo avevo già fatto con il precedente) di trovare una soluzione e provvedere al progressivo ripristino dei fondi non distribuiti. Per quanto riguarda il problema della pulizia dei fiumi. L’aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) salvo i fondi per gli eventi straordinari, ha a disposizione solo 4 milioni di euro per la manutenzione dell’intero bacino del Po. In Piemonte, invece, la legge regionale sulle autorità d’ambito prevede uno stanziamento fisso e regolare che garantisce alle Comunità montane (tramite le Province) le risorse per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua. Solo per la Provincia di Torino si tratta di circa 16 milioni di euro l’anno (5% delle tariffe sull’acqua potabile). Ora, è necessario provvedere all’immediata pulizia degli alvei intasati dalla “piena” - e per questo abbiamo chiesto che venga inserita nell’ordinanza la possibilità di autorizzarla con rapidità, senza che i sindaci debbano ricorrere ad aste per vendere il materiale estratto (che in questi casi, diversamente da quanto avviene in pianura, è di scarsissimo valore) - e istituire una Conferenza dei servizi che da qui in avanti analizzi tutti i progetti di ripristino e gli interventi manutentivi e che sia in grado di dare pareri entro 7 giorni. Inoltre, per la manutenzione ordinaria serve una semplificazione normativa che acceleri le procedure senza cancellare le tutele. Giovedì presenteremo al Governo un primo elenco dettagliato delle opere necessarie per il ripristino della situazione precedente l’alluvione nelle province di Torino e Cuneo, per le quali si stima che serviranno circa 300 milioni solo per le opere pubbliche. La cifra è destinata a raddoppiare, se si considerano gli interventi per la messa in sicurezza che dovranno essere realizzati in un secondo momento, ed a crescere ulteriormente nel momento in cui verranno conteggiati anche i danni ai privati. Al Governo chiederemo anche di togliere dal patto di stabilità le spese cui dovranno far fronte Regione, Province e Comuni per il ripristino. Infine, annuncio che la Regione ha stanziato oggi, nel corso di una Giunta straordinaria, 10 milioni di euro per i primi interventi di emergenza, che vanno a sommarsi ai 5 milioni già stanziati e che attendiamo dal Governo. Gli abitati sono stati tutti ricollegati, tranne piccoli gruppi di case nelle frazioni di Rochemolles e Salza di Pinerolo, i collegamenti stradali quasi tutti riaperti, ma l’emergenza non è ancora finita: sono attese nuove piogge e i fronti di frana, se pur monitorati, destano comunque preoccupazione. Chiudo rinnovando il cordoglio della Regione per i quattro morti in seguito alla frana avvenuta in frazione Garin a Villar Pellice. Si è purtroppo trattato di un evento imprevedibile, che ci ha lasciati sgomenti per le perdite umane che ha provocato, ma che - stando a tutte le indicazioni ricevute dai tecnici in questi giorni - non è imputabile ad alcuna responsabilità umana”. .  
   
   
A NAPOLI LA PRIMA GRANDE SCUOLA DI NATURA D’ITALIA!  
 
Napoli, 4 giugno 2008 - Aule, banchi e lavagne. Ma non solo: classi all’aperto, boschi, laghi, sentieri da esplorare, suoni e profumi di una delle Oasi più ricche di biodiversità: nasce a Napoli, nell’Oasi Wwf di Astroni, la prima scuola di natura che Wwf realizzerà insieme ad Rds, grazie ad una speciale campagna che ha come obiettivo quello di far conoscere la biodiversità e il suo valore. A partire dal 5 giugno infatti, il Wwf lancerà insieme all’ emittente radiofonica una delle iniziative promosse in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente delle Nazioni Unite: gli ascoltatori per un mese potranno donare 1 euro inviando un sms al 48584 o 2 euro chiamando da telefono fisso. La scuola di biodiversità sarà aperta alle classi scolastiche e a tutti coloro che, prenotandosi, vorranno frequentare dei corsi con una serie di lezioni giornaliere, tenute da 3 insegnati del Wwf. L’anno scolastico della scuola di biodiversità coinciderà con quello istituzionale. La scuola sorgerà non a caso proprio nel cuore di una città straordinaria, dove la natura sembra dimenticata: a Napoli, nella Riserva Wwf degli Astroni, un cuore verde assediato da rifiuti e cemento. Wwf e Rds vogliono regalare ai giovani di una città “difficile” un’alternativa al degrado e all ’indifferenza, mostrando che esiste un mondo che forse conoscono troppo poco, che può offrire valori nuovi e più profondi. Ed è un mondo che si trova a casa loro, a portata di mano: possono entrarci, esplorarlo, viverlo. Non c’è futuro senza la varietà della vita: è questo il messaggio che Wwf lancia insieme a Rds per recuperare un rapporto con il mondo della biodiversità, conoscerne la ricchezza, per contribuire al suo futuro, per apprendere leggi e fenomeni da cui attingere e migliorare anche il proprio modo di vivere. E questo vale soprattutto per i bambini e i giovani, futuri spettatori e in parte gestori del patrimonio vivente, che hanno bisogno di un contatto diretto, fatto di sguardi, profumi, suoni, di toccare con cura piante e anche animali, osservarne la forma e incuriosirsi ai loro comportamenti. “Questa grande scuola di “ambiente” si rivolge ai ragazzi e non solo - afferma Andrea Colucci, Direttore Comunicazione del Wwf Italia - per suggerire loro da che parte cominciare per difendere la natura nella vita di ogni giorno, e per renderli capaci di difendere il loro stesso futuro. Frequentando questa scuola di natura, i giovani diventeranno più consapevoli e forse più capaci e motivati a cambiare le cose, reagendo al degrado per costruire un futuro più vivibile nella loro città. E i più motivati, potranno approfondire e proseguire gli studi in materia ambientale per intraprendere un percorso professionale nel settore. ” .  
   
   
BOLZANO: PROGETTI PER LA TUTELA DEL CLIMA A SCUOLA - PREMIATI ALUNNI DI ELEMENTARI E MEDIE  
 
 Bolzano, 4 giugno 2008 - L´assessore provinciale all´ambiente ed energia Michl Laimer assieme a Norbert Lantschner responsabile dell´Alleanza per il clima in Alto Adige questa mattina, martedì 3 giugno, presso la scuola elementare "Karl Felix Wolff" a Bolzano ha premiato con una gita giornaliera gli alunni delle dieci classi delle scuole elementari e medie che nel corso dell´anno scolastico hanno partecipato più diligentemente ai progetti di tutela del clima attivati a scuola su proposta del Dipartimento ambiente ed energia della Provincia. Anche durante l´anno scolastico 2007/2008 alle scuole sono stati proposti una serie di progetti incentrati sulla tutela del clima. Numerose classi hanno aderito alle iniziative e migliaia di alunni si sono confrontati con le tematiche ambientali. Con i progetti per il clima attivati a scuola, come ha sottolineato l´assessore Laimer sono stati raggiunti circa il 20 per cento di tutti gli alunni delle scuole elementari e medie dell´Alto Adige. 40 scuole con 213 classi e 3. 022 alunni hanno partecipato al progetto "passi per il clima" che incoraggiava i bambini a sviluppare un atteggiamento di rispetto dell´ambiente nell´ambito della mobilità; per ogni giorno in cui si sono recati a scuola con un mezzo ecocompatibile hanno collezionato "passi per il clima". In tutto, come ha ricordato Laimer, sono stati circa 62. 000 i passi collezionati per un totale di 32. 000 chilometri che hanno fatto risparmiare circa6. 600 chilogrammi di anidride carbonica. Analogamente funziona il progetto attualmente attivasto presso le scuole medie dove in una sorta di diario del clima vengono accreditati passi per il clima per ogni giornata dove non è stato fatto uso dell´auto per gli spostamenti. A questo progetto hanno aderito 250 alunni. 59 scuole con 234 classi e 3. 547 alunni hanno aderito al progetto per scuole elementari e medie "Il clima che fa per noi" che induce ad un comportamento parsimonioso nei confronti dell´energia a scuola (arieggiare correttamente, spegnere la luce quando non più necessaria, ecc. ); per ogni giorno all´insegna del risparmio energetico la classe ottiene un punto. Come sottolinea l´assessore Laimer nel corso di questo anno scolastico sono stati 56. 210 i punti raccolti. Oltre 3. 000 alunni hanno, inoltre, visitato la mostra interattiva "Insieme per il clima". L´impegno degli alunni non ha solo riscontri positivi sul clima, ma anche un ritorno economico che va in favore di coetanei dell´Ecuador; per ogni passo per il clima e per ogni punto di risparmio energetico ottenuto alcune aziende che aderiscono all´alleanza per il clima devolvono cinque cent. Nel corso dell´anno scolastico 2007/2008 sono stati così raccolti in totale 6. 029,50 Euro. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: REGIONE E UNIVERSITÀ DI BOLOGNA FIRMANO UN PROTOCOLLO DI INTESA PER DARE PIÙ SICUREZZA AL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO. ERRANI: DAL 2000 A OGGI IN EMILIA-ROMAGNA UN SALTO DI QUALITÀ IMPORTANTE. CALZOLARI: TRASFERIAMO LE NOSTRE CONOSCENZE PER FINALITÀ DI ALTO INTERESSE SOCIALE.  
 
 Bologna, 4 giugno 2008 - Regione Emilia-romagna e Università di Bologna insieme per elevare la sicurezza del territorio emiliano-romagnolo e dei suoi cittadini. E’ questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato il 30 maggio a Bologna dal presidente della Regione Vasco Errani e dal rettore dell’Università degli studi di Bologna Pier Ugo Calzolari. L’accordo, che rinnova una precedente intesa del 1999, metterà a disposizione dell’Agenzia regionale di protezione civile il contributo scientifico dell’Ateneo bolognese e dei suoi Dipartimenti per attività di studio, analisi, previsione del rischio, ma anche per la gestione delle emergenze e la formazione del personale. “Dal 2000 a oggi – ha sottolineato il presidente della Regione Vasco Errani - questa Regione ha fatto un salto di qualità importante nel campo della protezione civile, anche grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna e le sue strutture scientifiche. Intendiamo rafforzare sempre di più questo rapporto nell’affrontare le situazioni di emergenza, ma soprattutto nel prevenirle, investendo sulla messa in sicurezza strutturale del nostro territorio. ” Come esempio tra i tanti di questa collaborazione Errani ha ricordato tra l’altro il progetto Aripar per la prevenzione del rischio industriale, messo a punto in collaborazione con l’Ateneo bolognese dopo l’incidente della nave Mecnavi nel porto di Ravenna, che portò alla morte di 13 operai e che è stato assunto dall’Unione europea per la valutazione del rischio industriale nei paesi dell’Est europeo. “In questo accordo è possibile vedere un esempio di quella che è, dopo la ricerca e la formazione, la terza missione dell’Università, ovvero il trasferimento di conoscenza – ha detto il rettore dell’Ateneo bolognese Pier Ugo Calzolari. “ “Oggi dunque - ha continuato – una grande Università mette a disposizione dei nostri Amministratori locali, la sua conoscenza per finalità di alto interesse sociale, per la crescita qualitativa, operativa e professionale del sistema di protezione civile regionale, secondo un modello ormai collaudato che prevede il collegamento tra i diversi livelli decisionali: tecnico-istituzionale, politico e scientifico”. Il protocollo avrà durata quinquennale e si tradurrà in una serie di convenzioni triennali, con piani operativi annuali, che saranno stipulate dall’Agenzia regionale di protezione civile e dai singoli Dipartimenti universitari. Tra i progetti in corso quelli sulla valutazione del rischio industriale in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria chimica, mineraria e ambientale (Dicma); sul rischio idraulico e sul rischio sismico insieme al Dipartimento di Ingegneria delle strutture, dei trasporti, delle acque, del rilevamento del territorio (Distart); sul rischio idrogeologico con il Dipartimento di scienze della terra e geologico- ambientali. Con il Dipartimento di scienze giuridiche è in corso un lavoro sui profili di responsabilità di chi opera nella gestione delle emergenze di protezione civile, mentre con il Dipartimento di scienze della comunicazione si sta lavorando sulla comunicazione del rischio alla popolazione. Gli Interventi Della Regione Per La Messa In Sicurezza Del Po La firma dell’accordo è stata anche l’occasione per far il punto sugli interventi per la messa in sicurezza del territorio emiliano-romagnolo, per i quali la Regione ha investito dal 2000 a oggi circa 700 milioni di euro. L’assessore regionale alla protezione civile Marioluigi Bruschini ha in particolare ricordato le azioni principali realizzate in questi 8 anni sul fiume Po. “Per quanto era nelle nostre possibilità i livelli di sicurezza dal 2000 a oggi sono decisamente aumentati, anche se è evidente che la sicurezza assoluta non può esistere – ha sottolineato l’Assessore, che ha ricordato in particolare l’’innalzamento e il consolidamento degli argini del fiume che è stato realizzato in diversi tratti. Tra gli interventi di consolidamento più significativi Bruschini ha ricordato in particolare l’importante intervento di diaframmatura verticale per pervenire i pericolosi fontanazzi realizzato nella zona della sacca di Colorno, nel parmense. Numerose anche le casse di espansione realizzate in corrispondenza degli affluenti appenninici del fiume, la più recente delle quali è quella a monte di Parma per la messa in sicurezza della città. All’iniziativa hanno partecipato anche il direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile Demetrio Egidi, il prorettore vicario dell´Università bolognese Luigi Busetto, il prorettore per le relazioni internazionali Roberto Grandi, Francesco Santarelli direttore del Dicma e Francesco Ubertini direttore del Distart. .  
   
   
PREMIATI A FIRENZE I 4 VINCITORI DEL MONITO DEL GIARDINO  
 
Firenze, 4 guigno 2008  – Il filantropo canadese Paul Polak ha riscattato dalla povertà 12 milioni di persone diffondendo tecnologie a basso costo ed eco-compatibili. La presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai) Giulia Maria Crespi ha invece salvato dall’abbandono e dal degrado centinaia di beni monumentali e ambientali. Quanto al politologo Giovanni Sartori conduce da anni una vibrante campagna ecologista, mentre l’agronomo Paolo Galeotti offre da sempre un suo inestimabile contributo all’arte del paesaggio legando ricerca scientifica, estetica e cura dei giardini medicei. A Firenze (Villa Bardini), i quattro vincitori della prima edizione del premio internazionale ambientalista Il Monito del Giardino hanno ricevuto la simbolica Stele d’Argento dal presidente dell’Ente Cassa di Risparmio Edoardo Speranza, che promuove il progetto attraverso la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, e dal presidente della giuria Philippe Daverio (www. Bardinipeyron. Com). Il premio in denaro (30 mila euro) è stato assegnato a Polak che con questa somma attiverà investimenti per 450 mila dollari. “Grazie al Monito del Giardino”, ha detto, “salveremo dall’indigenza altre 1800 famiglie del terzo mondo, dando un futuro a oltre 11 mila persone”. A Giulia Maria Crespi e Sartori, invece, due preziose edizioni antiquarie (1759) del Candide di Voltaire. La presidente del Fai ha inviato al Monito del Giardino un messaggio video di augurio e di polemica: “L’italia è il più bel paese al mondo e la Toscana la più bella regione d’Italia. Salviamole, iniziando col non fare, a Siena, il progettato aeroporto di Sovicille”. Il premio è stato ritirato dalla responsabile del comitato Fai toscano Maria Vittoria Rimbotti. Graffiante l’intervento di Sartori: “Il problema ecologico, che è poi un problema di sopravvivenza del genere umano, ci sta esplodendo in mano senza che quasi nessuno – specialmente in Italia – ne avverta non solo la gravità, ma l’esistenza”. Infine, Limone d’Argento per Galeotti. “Il nostro compito”, ha affermato, “è di proteggere il paesaggio e i giardini storici, che rappresentano un omaggio straordinario alla natura e all’intelligenza umana, e dai quali tanto si può imparare per salvare il pianeta”. I quattro vincitori sono stati selezionati all’interno di una vasta rosa di candidati di alto prestigio. Nella giuria i filosofi della scienza Giulio Giorello e del paesaggio Massimo Venturi Ferriolo, il climatologo Giampiero Maracchi, l’esperto di sistemi d’acqua Pietro Laureano, il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, l’architetto di giardini Oliva di Collobiano, la giornalista di piante e fiori Rossella Sleiter, il giurista Carlo Alberto Graziani, la scrittrice e giardiniera Pia Pera, il giornalista Riccardo Monni in qualità di segretario. Ha detto il presidente Speranza: “Il culto della natura è per l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze un elemento essenziale della sua missione. Istituzione non profit, privata, ha lo scopo statutario di valorizzare l’uomo e la comunità in cui vive, di tutelarne l’identità e sostenere la qualità della vita. Il Monito del Giardino ne è un’espressione, un simbolo legato al recupero di splendidi parchi per offrirli come luogo di delizia. Il premio vuole indicare esempi preziosi di attenzione e impegno per salvare e valorizzare la natura, secondo la concessione umanistica dell’Ente. “Abbiamo premiato persone che si battono per l’ambiente nella pratica di ogni giorno”, ha aggiunto Daverio, “Il Monito del Giardino ha così svolto esattamente la propria missione”. .  
   
   
RETI ECOLOGICHE, LA TOSCANA COLLEGA PARCHI E AREE PROTETTE  
 
 Firenze, 4 giugno 2008 - “Reti ecologiche: i percorsi della biodiversità”: questo il tema del convegno che si è svolto oggi presso l’Auditorium del consiglio regionale, a Firenze. Una iniziativa promossa dalla Regione insieme a 5 province toscane (Firenze, Siena, Pistoia, Lucca e Pisa) e curata da Airba, l’associazione italiana ricerca biologica e ambientale. Due gli obiettivi, indicati dall’assessore regionale a parchi, aree protette e biodiversità, Marco Betti: fare il punto della situazione in vista della revisione della legge regionale 56/2000 che tutela la flora e la fauna selvatica e i loro habitat e promuovere un sistema a “rete” fra le aree protette nelle varie province toscane. «In Toscana – sottolinea l’assessore Betti – abbiamo un sistema di parchi, nazionali, regionali e provinciali e di aree protette, ! che ci pone all’avanguardia in Italia e abbiamo, fin dal! la fine degli anni ’90, dato il via a strumenti come il Re. Na. To il repertorio naturalistico toscano che ci permette di monitorare la situazione della fauna e della flora selvatica in tutto il territorio. Ora si tratta di fare un salto di qualità ulteriore e di creare le “aree di collegamento ecologico” in modo da permettere alle specie di vivere il territorio senza costringerle all’interno di confini creati dall’uomo ma che non hanno senso per flora e fauna. Questo convegno ci permette di fare il punto della situazione, anche a livello internazionale, con autentiche autorità come Jurgen Ott, dell’Università di Landau in Germania e con esperti provenienti da università ed agenzie ambientali di molte regioni italiane. Le province di Pisa, Siena, Lucca, Pistoia e Firenze, che hanno presentato i passi avanti compiuti nelle reti ecologiche nei rispettivi territori, ci hanno dato informazioni preziose per l! a revisione della legge, che è uno dei principali obiettivi del mio assessorato, e sull’attuazione della direttiva europea Habitat. » Al convegno, che si è concluso nel pomeriggio con l’intervento del presidente della commissione ambiente del consiglio regionale, Erasmo d’Angelis, ha preso parte anche il presidente di Federparchi Toscana, Giampiero Sammuri. E’ stato lui a fare il punto della situazione sulla consistenza del patrimonio toscano di parchi e aree protette. Oltre ai 3 parchi nazionali (Arcipelago, Casentino, Appenino Tosco-emiliano) ai 3 parchi regionali (Maremma, Migliarino-san Rossore, Apuane) e ai due parchi provinciali (Montioni, a cavallo fra Livorno e Grosseto, e Monti Pisani) la Toscana può contare su una cinquantina di riserve naturali di carattere regionale ed altrettante statali. Un sistema che si fregia anche del bollino dell’Unione Europea, con ben 4 certificazioni di qualità ! concesse da Bruxelles alla Toscana sulle 6 complessive c! he la Ue ha riconosciuto all’Italia. I bollini con le stelline dell’Unione sono andati a due parchi regionali (Maremma e Migliarino-san Rossore-massaciuccoli) e a due aree a tutela integrale di altrettanti parchi nazionali, l’isola di Montecristo nel parco dell’arcipelago e la riserva naturale di Sasso Fratino, all’interno del parco del Casentino. «Il convegno di oggi, con l’intervento di tanti autorevoli relatori e con le esperienze concrete portate dalle province – ha concluso l’assessore Betti – rappresenta una base per una migliore tutela del ricco patrimonio di biodiversità della Toscana. Le reti ecologiche, che permettono a fauna e flora di superare gli ostacoli posti dall’uomo sono un altro passo avanti in questa direzione. » .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: LA REGIONE FVG E IL PROGETTO STEP  
 
Trieste, 4 giugno 2008 - La Protezione civile della Regione parteciperà quale partner al Progetto "Step- Strategies and Tools for Early Post Earthquake Assessment": uno strumento strategico di azione comunitaria, destinato ad aumentare l´efficienza e l´efficacia degli interventi di emergenza a salvaguardia della pubblica incolumità nelle situazioni di emergenza del periodo successivo a un terremoto con effetti catastrofici sulle popolazioni, sugli edifici, sulle infrastrutture e sull´ambiente. La partecipazione, su proposta dell´assessore regionale all´Ambiente, Pianificazione Territoriale e Protezione Civile, Vanni Lenna, è stata autorizzata dalla Giunta regionale. Il costo dell´iniziativa sarà di 100 mila euro, dei quali 80 mila di provenienza comunitaria, a carico del Fondo regionale per la Protezione civile, e 20 mila quale compartecipazione dell´Amministrazione mediante l´imputazione di costi del personale della Protezione civile regionale impegnato nel progetto. L´adesione del Friuli Venezia Giulia al Progetto Step deriva dalla considerazione generale che il territorio italiano, e in particolare il Friuli, è caratterizzato da un alto rischio sismico, e che i terremoti sono causa di perdite significative di vite umane e di danni agli edifici e alle infrastrutture. E´ altresì fondamentale, nelle fasi immediatamente successive all´evento tellurico, identificare correttamente lo stato di pericolosità residua delle costruzioni danneggiate, nonché la stabilità degli edifici, valutando il grado di sicurezza di tali fabbricati nel caso si verifichino scosse di assestamento. Nell´ambito del Progetto, si prevede che la Protezione civile regionale può svolgere, per la peculiarità delle sue competenze, compiti di supervisione tecnica delle varie fasi dello Step, nonché attività di diffusione degli esiti e dei principali risultati dell´iniziativa. Il Progetto Step prevede nella fase finale la definizione di un network composto da una centrale di coordinamento e da un prototipo di unità mobile equipaggiata con opportune strumentazioni, al servizio dei tecnici specializzati e appositamente formati, da impiegare nelle fasi di valutazione del danno sismico e nella verifica della sicurezza post terremoto di edifici e infrastrutture. .  
   
   
PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO: ALLO STUDIO LE BUONE PRATICHE ESISTENTI E I NUOVI PERCORSI STRATEGICI  
 
 Bologna, 4 giugno 2008 - Sarà Nomisma, in qualità di aggiudicataria della gara, ad affiancare il Parco nazionale del Vesuvio nella realizzazione di una Road Map tesa a facilitare la partecipazione dell’Ente alle opportunità offerte dalla programmazione 2007-2013. Sarà Nomisma ad assistere l’Ente Parco del Vesuvio nella progettazione di una complessa banca dati informativa, tesa sia ad individuare il contesto istituzionale e dei soggetti nazionali ed internazionali con cui attivare progettualità coordinate, sia a mappare la struttura, gli obiettivi e le azioni già realizzate, al fine di individuare buone pratiche esistenti e concordare nuovi percorsi strategici comuni. Le oltre 25 mila aree protette europee, all’interno delle quali si annoverano almeno 15 mila riserve naturali e 600 parchi, dovranno infatti operare sempre più come ‘sistemi coordinati’ e non come singoli territori, al fine di attivare politiche integrate di area anche su scala transnazionale. Il Raggruppamento temporaneo guidato da Nomisma con le società Euregroup, Cooprogetti e Neostudio è risultato aggiudicatario della gara per la realizzazione del Piano Strategico ‘Messina 2020’. Il lavoro avrà come obiettivi prioritari quelli di individuare una scala territoriale ottimale per il rilancio strategico dell’area comunale, definire una rete istituzionale per il governo del Piano e perseguire strategie imprenditoriali sulla base della connessione tra ricerca, innovazione e impresa. L’rti avvierà il processo di pianificazione strategica sulla base dei risultati emersi dal percorso partecipativo e conoscitivo già avviato dalla città di Messina e che ha portato ad individuare quali dimensioni di analisi prioritaria i seguenti asset: Area integrata dello stretto, Messina come snodo tra Corridoio 1 - Sicilia - Mediterraneo, Messina mare - monti, Messina area che si interconnette con ambiti provinciali tematici. .  
   
   
CERTIFICAZIONE AMBIENTALE. LANDI: “RAPPORTO FRA SALUTE AMBIENTALE E SALUTE DEI CITTADINI È INDISSOLUBILE”  
 
Milano, 4 giugno 2008 - Sono 1. 600 le imprese lombarde con certificazione ambientale; di queste il 41% si concentra in provincia di Milano. Il dato è emerso da un’elaborazione della Camera di Commercio resa nota il 3 giugno. “Proprio in concomitanza con la presentazione de ‘I Giorni della salute’ – ha commentato l’assessore Giampaolo Landi di Chiavenna -, questa notizia dimostra ancora una volta che la sensibilità della città di Milano ai problemi della salute è ai primi posti nel Paese. Non solo. Questo dato sottolinea che il motore produttivo italiano, e cioè la Lombardia, non ragiona solo in termini di profitto ma anche e soprattutto di difesa dell´ambiente e del territorio nel quale le aziende operano”. “Questa però è solo la fotografia della realtà di oggi – ha aggiunto l’assessore alla Salute -. Possiamo e dobbiamo fare molto di più: il nostro obiettivo è quello di incentivare e motivare il maggior numero possibile di aziende a richiedere la certificazione ambientale. Se vogliamo davvero voltare pagina – ha concluso -, dobbiamo tutti insieme comprendere che il rapporto fra salute ambientale e salute dei cittadini è un rapporto indissolubile”. .  
   
   
MILANO, IMPRESE E IMPEGNO AMBIENTALE: 11.000 LE CERTIFICATE IN ITALIA  
 
Milano, 3 giugno 2008 - Imprese impegnate per la salvaguardia dell’ambiente: sono già 11. 082 le aziende e organizzazioni italiane con certificazione ambientale volontaria Iso 14000, e una su sette si trova in Lombardia (14,4%), seguita dal 10% del Piemonte e dal 9,4% della Campania. Nella sola provincia di Milano si concentra il 6% delle “virtuose” italiane (655 tra sedi, unità operative e organizzazioni). Ma per quanto riguarda le emissioni di Co2, una delle cause dell’effetto serra, nel 2006 è la Puglia la prima tra le regioni italiane con il 21,2% delle emissioni totali (oltre 46 milioni di tonnellate). Seconda la Lombardia con oltre 29 milioni di tonnellate di emissioni di Co2, il 13,3% nazionale, mentre la Sicilia è terza con 27,2 milioni di tonnellate, il 12,5%. Milano incide poco rispetto al peso economico e produttivo, solo il 2% sul totale italiano delle emissioni, con 4,2 milioni di tonnellate. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Apat 2006 e Ministero dell’ambiente per le emissioni di Co2 e dati “Annuario ufficiale del sistema italiano della qualità” per le certificazioni ambientali al 30 marzo 2008. Le aziende con certificazione ambientale in Lombardia. Delle circa 1. 600 attività con certificazione ambientale in Lombardia, il 41% del totale si concentra in provincia di Milano pari a 655 tra aziende e organizzazioni (il 12,9% nel solo comune). Seguono Brescia con 227 (14,2% regionale) e Bergamo con 200 (12,5%). Progetto Kyotodesk. Di ambiente, effetto serra e degli strumenti finanziari e tecnologici per aiutare le imprese a ridurre le emissioni di Co2 nell’atmosfera si è parlato oggi durante l’incontro “Cambiamenti climatici. Scenari, innovazione, efficienza energetica. Strumenti e opportunità per le imprese”, organizzato dalla Camera di Commercio di Milano con Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia. Il seminario si inserisce nell’ambito dell’Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema delle imprese lombarde, siglato da Regione Lombardia e Camere di Commercio lombarde per la promozione della qualità dell’ambiente nei processi produttivi lombardi. Si tratta di una delle iniziative previste dal Progetto Kyoto Desk per sensibilizzare e informare imprese, istituzioni e associazioni sulle origini del problema, sui concetti e sulle azioni e le politiche in atto a livello europeo, nazionale e regionale e sulle opportunità in termini di strumenti, finanziamenti e opzioni tecnologiche per la stabilizzazione delle emissioni. .  
   
   
ROMA RIFIUTI, DE LILLO: DIFFERENZIATA E TERMOVALORIZZATORI SONO COMPLEMENTARI  
 
Roma, 4 giugno 2008 - “La visita di oggi (29 maggio) a Milano, nella quale ci siamo confrontati con gli assessori all´ambiente Croci e al Verde Pubblico Cadeo, è un passaggio importante per una collaborazione dei due più grandi comuni d´Italia nella lotta all´inquinamento”. È quanto dichiara l’assessore all´Ambiente, Fabio De Lillo. “A Roma come a Milano – aggiunge l’Assessore - è necessario potenziare la raccolta differenziata, che nella Capitale è ancora molto al disotto del 20 per cento mentre a Milano è al 42 per cento, e nello stesso tempo prevedere l´eliminazione dei rifiuti non riciclabili tramite termovalorizzazione come si fa a Milano: si tratta di processi complementari e non alternativi, come il ciclo dei rifiuti del capoluogo lombardo dimostra molto chiaramente. A Milano, come in tutto il nord, il reale impatto della termovalorizzazione sulla qualità dell´ambiente è una consapevolezza accertata e diffusa: l´energia e l´acqua calda prodotte dai termovalorizzatori, infatti, una volta immesse in rete consentono lo spegnimento di centinaia di caldaie condominiali, con un consistente abbattimento delle emissioni nocive che ne derivano, e per questo i termovalorizzatori sono presenti anche all´interno delle aree urbane”. “Roma – precisa De Lillo - ha grande interesse nei confronti delle migliori tecnologie di termovalorizzazione oggi disponibili. Per questo, oltre a quello di Milano, abbiamo voluto visitare anche il termovalorizzatore di Brescia, un esempio di buona tecnologia noto in tutto il mondo. La Capitale è ora impegnata con la Regione nella ristrutturazione del sistema di smaltimento dei rifiuti: dalla chiusura della discarica di Malagrotta all´entrata in funzione dei nuovi termovalorizzatori, passerà un tempo che ci vedrà protagonisti, insieme alla Regione Lazio, per creare una rete di impianti che dovranno essere sufficienti per lo smaltimento totale dei rifiuti”. .  
   
   
SARDEGNA, RACCOLTA RIFIUTI: IL "PROGETTO SUPRAMONTE" VERSO LA CONCLUSIONE  
 
Cagliari, 4 Giugno 2008 - Prosegue l´iniziativa delle giornate ecologiche organizzate dalla Regione e dall´Ente foreste in collaborazione con i Comuni. Dopo Oliena è stata la volta del territorio del Comune di Dorgali, e il 6 e 7 giugno toccherà al territorio di Orgosolo. Nelle giornate ecologiche del 23 e 24 maggio scorso hanno collaborato imprese e volontari locali per ripulire i siti che vanno dall´imbocco della galleria per Calagonone sino al cantiere dell´Ente Foreste che si trova in località "Sa Pruna" e nella vallata di "Oddoene". Come nel precedente appuntamento di Oliena, sono stati 20 mezzi dell´Ente Foreste a fare da apripista nell´operazione di ripulitura, con quaranta dipendenti coadiuvati da una ventina di volontari e una decina di amministratori locali, tra i quali il Sindaco e gli assessori del Comune di Dorgali. Circa settanta persone munite di guanti, pale e sacchetti hanno setacciato e bonificato i siti del Supramonte di Dorgali. I volontari guidati dall´Ente Foreste hanno recuperato, nella valle di Oddoene che porta verso la spettacolare Gola di Gorroppu, oltre 40 carcasse di autovetture, ma i danni ecologici riscontrati dal gruppo di operatori non si limitano all´utilizzo di uno dei siti naturalistici più belli dell´isola come discarica a cielo aperto. Sono state rilevate anche numerose devastazioni operate alle piante di ginepro e querce. L´operazione ecologica sarà ripetuta anche a Orgosolo il 6 e 7 giugno. L´iniziativa rientra nell´ambito del progetto Supramonte, fortemente voluto dal Presidente della Regione per la valorizzazione di quell´area ai fini economici, culturali e ambientali. La giornata conclusiva verrà effettuata nella foresta di Montes il 7 giugno con la partecipazione del Presidente della Regione, Renato Soru. .  
   
   
LA PROVINCIA DI MATERA SU GESTIONE RIFIUTI  
 
Matera, 4 giugno 2008 - Sulla questione Aato l’amministrazione provinciale di Matera ricorda, come la finanziaria regionale prevede che possano essere le stesse Province a interessarsi direttamente della gestione rifiuti. Il nuovo disegno di legge (già approvato dalla giunta regionale) che prevede la gestione unitaria dei rifiuti in tutta la regione attraverso la creazione di una Aato regionale, con la conseguente soppressione dell’Aato 2 con competenze sul territorio provinciale di Matera, sollecita le Amministrazioni provinciali di Matera e Potenza, che sono state convocate dall’assessore all’Ambiente regionale, Vincenzo Santochirico, per un parere preventivo prima dell’adozione del disegno di legge in questione. I presidenti delle due Province, Carmine Nigro (Provincia di Matera) e Sabino Altobello (Provincia di Potenza), ribadiscono la necessità che siano le stesse amministrazioni provinciali a occuparsi del problema. “La messa in liquidazione degli Aato attuali – ha sottolineato il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro – consentirebbe la riduzione dei costi, ma non li abbatterebbe, visto che la nuova Aato comporterebbe comunque il costo, peraltro oneroso, del nuovo consiglio di amministrazione. Lasciando, invece, le competenza alle due Province si farebbero aderire le politiche dei rifiuti a una logica di territorio, si attuerebbero in pieno le previsioni della legge regionale e si risparmierebbe sui costi". .  
   
   
BASILICATA: RIFORMA ATO RIFIUTI: I COMUNI E LE PROVINCE PROTAGONISTI  
 
Potenza, 4 giugno 2008 - - “La scelta della Giunta regionale di istituire un unico Ambito per la gestione dei rifiuti in Basilicata risponde ad preciso mandato conferito dal Consiglio”. Lo afferma Vincenzo Santochirico, assessore regionale all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità. “Il Consiglio regionale – dichiara Santochirico -, il 6 agosto scorso (da allora, peraltro, la geografia politica è rimasta immutata) ha approvato, senza nessun voto contrario, un ordine del giorno che impegna la Giunta a riordinare la legislazione regionale in materia di rifiuti, per le seguenti ragioni: ‘in Basilicata il ciclo dei rifiuti per la dimensione abitativa molto bassa non può che avere una gestione a livello regionale; una gestione che possa ambire ad efficienza, efficacia ed economicità non può essere limitata dai confini amministrativi delle province; i flussi, come dimostra l’esperienza concreta di questi anni, non possono essere organizzati in modo efficace, senza creare doppioni e quindi diseconomie e maggiori costi per i comuni e per i cittadini, se non si ragiona a dimensione regionale e quindi con un singolo ambito regionale; lo stallo dell’Ato di Matera, attualmente commissariato, e la fase di rinnovo degli organi dell’Ato di Potenza consentono la creazione di un solo Ato regionale’. In quell’occasione – prosegue l’assessore -, il consigliere regionale Cosimo Latronico non si è pronunciato contro, ma si è semplicemente astenuto. Oggi, il senatore Cosimo Latronico difen de lo status quo (conservazione dei due Ato rifiuti provinciali), in nome di preoccupazioni geopolitiche. Uno strano caso di sdoppiamento di personalità, quasi un sequel del celebre romanzo dello scrittore edimburghese Robert Louis Stevenson, che separa il coordinatore di Forza Italia in maniera speculare: un giorno contrario agli sprechi e l’altro favorevole al moltiplicarsi dei ‘centri di spesa’. Peraltro, la polemica sul centralismo regionale è gratuita e pretestuosa poiché l’Ato regionale altro non è che l’insieme di tutti i comuni della regione, il cui organo decisionale è l’assemblea dei sindaci. Decisioni che hanno un impatto forte e diretto sulle condizioni di vita dei cittadini, sulla salubrità dell’ambiente, nonché sulla spesa pubblica, non possono dipendere dal mutevole quadro politico di un determinato territorio, né possono essere motivo di faziose polemiche, ma devono corrispondere ai requisiti di efficienza, professionalità ed economicità , che non possono essere raggiunti se non su scala regionale”. “Sono i criteri che spingono ad una dimensione regionale, essendo insufficiente quella più limitata delle Province, le quali – conclude Santochirico - conservano un ruolo essenziale nella copianificazione del settore e che sono state già chiamate, e continueranno a esserlo, ad un ruolo di primo piano, come ben sanno i presidenti Altobello e Nigro. I sindaci, dal canto loro, quali componenti dell’assemblea dell’Ato, saranno protagonisti dell’organizzazione e gestione di un servizio fondamentale in una società moderna, che in Basilicata richiede uno sforzo eccezionale di innovazione e investimenti nei prossimi anni”. .