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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2008
ALITALIA: BANCA INTESA SAN PAOLO S.P.A. PREPOSTA AD ASSISTERLA NELLA RICERCA DI UN’OFFERTA  
 
 Roma, 4 giugno 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia riunitosi il 3 giugno, nel prendere atto del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 maggio u. S. E delle determinazioni assunte in proposito dallo stesso Consiglio dei Ministri in pari data, ha deliberato conseguentemente di individuare, a sua volta, per quanto di interesse della Compagnia, Banca Intesa San Paolo S. P. A. Quale soggetto preposto ad assisterla nell’ambito della promozione e della ricerca di un’offerta, indirizzata all’azionista o alla Società, finalizzata ad acquisire il controllo della Compagnia. .  
   
   
ACCORDO TRA AAPS INFORMATICA E REDAM PER LA MODELLAZIONE DI STRUTTURE AERONAUTICHE: SI UTILIZZERA’ IL SOFTWARE IRPINO “GO-MESH” PER LA PROGETTAZIONE DI AEROPLANI  
 
Avellino, 4 giugno 2008 - Da oggi ci sarà anche un pezzo d’Irpinia nella progettazione di aerei. Aaps Informatica sigla un accordo con Redam (Research and Development in Applied Mechanics) per lo sviluppo di applicativi software rivolti alla modellazione geometrica di strutture aeronautiche. La Redam è una nota società di ingegneria operante nell’ambito della meccanica applicata che vanta, per suo conto, commesse per Alenia Aeronautica Spa sia per servizi di ingegneria industriale sia per lo sviluppo di modelli numerici di analisi strutturale. Nel dettaglio, Redam utilizzerà il software “Go-mesh”, prodotto dall’azienda Aaps con sede madre ad Avellino e filiali a Roma e Monza, per l’interfacciamento con i suoi software di settore. In pratica, il prodotto, concepito dall’intelligence dell’azienda irpina attiva da oltre quattordici anni nel settore dell’Information & Communication Technology, servirà per la progettazione di parti meccaniche di aeroplani . Entusiasta del risultato raggiunto Angelo Galietta, manager Aaps divisione engineering. “Il nostro software – dice – rappresenta un investimento conveniente per le imprese che credono nell’innovazione tecnologica come strumento di competitività reale e tangibile”. “Esso è stato proprio pensato – conclude Galietta - per accelerare l’introduzione di prodotti di qualità sul mercato a costi inferiori, ottimizzando con un approccio totalmente innovativo i processi progettuali e produttivi”. L’importante collaborazione instaurata testimonia l’interesse crescente per l’innovazione tecnologica che contraddistingue “Go-mesh” i cui benefits stanno destando e polarizzando sempre più l’attenzione nel mercato specifico della simulazione numerica. Tra gli strumenti che vanno sempre più assumendo importanza, sia per la grande impresa sia per le pmi, sono infatti da annoverare quelli definiti come simulazione numerica che consentono l’analisi e la valutazione di processi complessi, riducendo senz’altro le difficoltà relative alla soluzione delle problematiche connesse. La possibilità di testare un prodotto per mezzo di tecniche di simulazione numerica, possibilmente evitando la costruzione di un prototipo, ha mostrato di essere estremamente efficace nella riduzione dei costi di progetto ed è diventata uno standard per tutte quelle applicazioni in cui è necessaria affidabilità e cura costruttiva. In quest’ottica è stato concepito il software “Go-mesh” che viene utilizzato sia in fase di costruzione dei modelli geometrici che nella fase di pre-processing del flusso di analisi dei componenti. Il target è l’industria e la platea della professione specialistica. Si rivolge alle aziende che lavorano su disegni industriali di parti meccaniche quali case automobilistiche, imprese aeronautiche e di stampaggio. Ma il prodotto ha caratteristiche più generalizzabili ed aspetti di impiego ben più ampi. L’innovazione messa in piedi presenta un forte ritorno d’investimento perchè velocizza la capacità di progettazione industriale. Nella realizzazione di un prototipo, il progettista d’impresa potrà, infatti, lavorare, nel processo iterativo, partendo dalla griglia di calcolo (mesh) già costruita la quale si adatterà perfettamente alla parte grafica senza dover ripartire dallo step primario relativo al disegno industriale. Il tutto a beneficio di un minor sforzo e di un massimo risultato conseguito sul piano applicativo con un notevole risparmio anche economico, riducendo, nella realizzazione finale, lo sviluppo di prototipi che, grazie ad una meshatura intelligente, potranno rispecchiare subito e fedelmente la fisionomia dell’idea progettuale di partenza. .  
   
   
FINMECCANICA PRONTA A FAR ACQUISTI IN RUSSIA  
 
Mosca, 4 giugno 2008 - Il presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini, ha rivelato la volontà del gruppo di effettuare investimenti strategici in Russia. La notizia è riportata da "Ria Novisti". In particolare, il gruppo industriale italiano guarda con interesse ai settori delle telecomunicazioni, dei sistemi radar, dell´automazione postale. Finmeccanica è già presente nel mercato hi-tech russo grazie alla partecipazione, con una quota del 25 per cento più 1 azione, alla divisione civile della Sukhoj, storico produttore di jet militari. Anche grazie all´apporto della società italiana, è stato effettuato il primo volo del Sukhoj Superjet, velivolo commerciale a medio raggio destinato a competere nei mercati internazionali con la blasonata concorrenza Boeing e Airbus. Il Superjet, fortemente voluto dall´ex presidente e premier attuale, Vladimir Putin, costituisce il primo tassello dell´ambizioso programma volto a rifondare l´industria aeronautica russa. Proprio il sostegno di Putin permise l´entrata del gruppo italiano nello strategico settore e i vertici di Finmeccanica guardano con fiducia la possibilità di intraprendere progetti congiunti con le corporazioni russe operative nella sfera della difesa e della sicurezza .  
   
   
FESTIVAL ECONOMIA: L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA FIAT MARCHIONNE FRA SINDACATI, FINANZA E MERCATI GLOBALI “L’ITALIA TROPPO DIVERSIFICATA, A VERONA TROVI L’ACCORDO, A TORINO NO.” “L’AUTO IBRIDA FRA DIECI ANNI, L’IDROGENO FRA TRENTA.”  
 
Trento, 4 giugno 2008 - E’ cominciata con un vibrato intervento in sala di Sergio Casagranda della Cgil del Trentino sul precariato e gli infortuni sul lavoro l’incontro di stasera con Sergio Marchionne, classe 1952, doppia cittadinanza, italiana e canadese, amministratore delegato del gruppo Fiat dal 2004 e alla guida di Fiat auto dal 2005. Un incontro guidato da Ferruccio De Bortoli, ed iniziato con un fuoco di fila di domande sulla crisi finanziaria e i rischi dei fondi subprimes e conclusosi con un excursus sull’auto del futuro: “L’ibrida fra dieci anni, quella ad idrogeno fra trenta, perché ci sono da superare enormi problemi infrasrutturali, anche se il problema ambientale è gravissimo, il che giustifica la ricerca che si sta facendo sull’impiego di biocarburanti. ” “La Fiat di oggi è in linea con quello che chiedeva il sindacalista – ha detto Marchionne in apertura – ma abbiamo avuto incidenti inaspettati. La maggior parte degli incidenti può essere evitata rimanendo fedeli al sistema di regole presenti all’interno dell’azienda. ” “Lei è mai stato precario?”, ha incalzato De Bortoli. “No, ma io sono cresciuto negli Usa, lì tutti sono precari. Sono arrivato a 56 anni senza un contratto di lavoro che mi abbia protetto. ” Come sceglie una multinazionale dove investire? La democrazia conta? Per il manager Fiat sì, è una variabile da prendere in considerazione. In quanto all’Italia, la situazione è troppo diversa da regione a regione. “Sono appena stato a Pescara, dove abbiamo uno stabilimento assieme alla Peugeot, che ha lavorato per quattro mesi di fila, domeniche comprese. Siamo passati da una produzione di 4000 auto a 7000. Non è che l’Italia non sia capace di fare certe cose, ma a Termini Imerese, ad esempio, abbiamo cercato un accordo con tutti gli attori, per espandere la produzione, passando da 90. 000 a 200. 000 auto. Non ci siamo riusciti. Se il sistema, per ragioni di potere o conservazione dei ruoli, mette tutti gli ostacoli possibili, la multinazionale si sposta, perché il mercato non aspetta. ” Marchionne poi ha negato che la Fiat adotti standard diversi a seconda del fatto che operi nel suo paese o in realtà dove le regole sono meno rigide. “Gestire l’azienda con principi chiari in ogni paese oggi è fondamentale. ” Una lunga parte della conversazione a due voci è stata dedicata ai mercati finanziari – schiacciati fra un’attività che è globale e un sistema di vigilanza locale - e al problema della crisi dei mutui subprimes. “Non vi voglio terrorizzare – ha ripetuto più volte Marchionne – ma è chiaro che ci vogliono regole chiare sui rischi che le banche possono assumersi e sulla trasparenza del loro operato. ” Ma interrogato sul coinvolgimento della Société Generale, massima banca francese e una delle più grandi d’Europa, nella crisi dei mutui, ha glissato: “Abbiamo ottimi rapporti, quando eravamo in difficoltà ci hanno aiutato, non voglio giudicare. ” “Il problema – ha aggiunto – è che quando si manifesta una crisi finanziaria si vanno sempre a cercare i responsabili, ma nel sistema finanziario non è così facile. Chi ha creato il marchingegno dei subprimes saranno state cento persone. ” Di nuovo, per Marchionne, bisogna creare regole chiare sulle attività e i rischi che i gruppi finanziari possono assumersi. , anche perché stiamo parlando di realtà che possono distruggere un paese. Poi ancora questioni tecniche. I fondi sovrani (ovvero controllati dai governi e usati per investimenti all’estero)? “Bisogna stare attenti. ” “Quando i libici entrarono in Fiat…” “Io non c’ero”. E i fondi attivisti, sempre positivi? “No. ” “I fondi di private equity? “Non mi sono mai piaciuti. ” Sono peggio gli analisti o i giornalisti? “Fin che lei rimane qui gli analisti. ” Dopo avere spezzato una lancia in favore del Centro ricerche Fiat di Trento, Marchionne è tornato a parlare dell’Italia come di un paese con scarsa capacità di attirare investimenti. “Ci sono troppi problemi da superare, accordi da fare. Abbiamo cercato un accordo sindacale per mesi, in Piemonte. Impossibile. Siamo venuti a Verona, abbiamo fatto l’accordo con la Provincia. Parliamo di una fabbrica che passerà da 400 a 1000 posto di lavoro. I 400 pian piano andranno in pensione. 1000 posti di lavoro nuovi creati. A Verona le cose si fanno, a Torino no. Questa è l’Italia. Una realtà molto disomogenea. ” Contano le corporazioni? “Sì. ” E il sindacato? “Il sindacato è utile, il problema è il rapporto con un’impresa che deve essere la più competitiva nel mondo, e invece deve usare strumenti antiquati, mantenere un accordo fatto nel ’93, quando la realtà del mercato era completamente diversa. Io voglio bene all’Italia, ma operiamo in 190 paesi…” Ma nel Sud, ci sono possibilità? “In Provincia di Chieti. A Sud del Po’” (Marchionne è originario di Chieti ndr). Esiste una questione salariale? “Si. Per risolverla bisogna tagliare gli oneri sociali. E’ uno scandalo la differenza fra la busta paga e quel che resta in tasca al dipendente alla fine. ” Ma non è scandalosa anche la differenza di retribuzione fra un supermanager e un suo operaio? “La maggior parte della mia retribuzione è variabile. Se non ottengo risultati prendo zero. E posso essere mandato a casa. Io sono il più precario alla Fiat. ” Infine, anche alcune questioni un po’ più “leggere”. Ad un giovane Marchionne consiglierebbe soprattutto apertura mentale, perché “quando un ingegnere esce dall’università pensa di sapere tutto, e invece non è così. ” Se potesse ripartire a studiare Marchionne andrebbe in Inghilterra, “perché mi piace la pioggia”, e se dovesse invece scegliere un Paese ideale, diciamo un Eldorado degli affari, sceglierebbe a sorpresa la Russia, non la Cina, troppo ingessata dalla burocrazia. E comunque, non si dedicherebbe ad attività di tipo finanziario. L’amministratore delegato della Fiat considera indispensabile la ricerca sui biocarburanti, anche per contrastare un problema ambientale che però, avverte, è generato ancora in massima parte dall’uso del carbone. Ma l’auto ad idrogeno è lontana, bisognerà aspettare trent’anni. .  
   
   
CONFERENZA CONCLUSIVA CONGIUNTA DELLE RETI DI CLUSTER BELCAR E TCAS, SPAGNA  
 
Barcellona, 4 giugno 2008 - In una manifestazione congiunta si terranno il 12 e 13 giugno a Barcellona (Spagna) la conferenza finale e l´evento matchmaking delle reti di cluster automobilistici finanziate dall´Ue Belcar e del Tcas. La prima giornata sarà dedicata all´evento matchmaking internazionale. Oggi si riscopre l´energia elettrica come fonte energetica per i veicoli. Dai veicoli appena ibridi a quelli completamente elettrici, nei prossimi anni nuove visioni di veicoli e treni elettrici sono attese per fare il loro ingresso sul mercato e attualmente si stanno già sviluppando una serie di nuove tecnologie e progettazioni di veicoli. La mattinata includerà presentazioni della durata di 10 minuti da parte di un´azienda per ogni regione partner, durante la quale saranno presentate le organizzazioni e le imprese e successivamente una parte del progetto. Nel pomeriggio seguiranno conversazioni individuali che permetteranno la ricerca di possibili relazioni tra le aziende. Per la seconda giornata sono in programma la creazione di una piattaforma per l´interscambio tra i rappresentanti dell´industria automobilistica, le iniziative di cluster europee e le università, inoltre parteciperanno legislatori e professionisti dell´innovazione. Per salvaguardare e migliorare la competitività europea è fondamentale far incontrare la risposta del pubblico con le sfide affrontate dall´industria automobilistica. Per ulteriori informazioni: http://www. Europe-innova. Org/index. Jsp?type=page&cid=9856&lg=en .  
   
   
PIRELLI: AUMENTA DEL 50% PRODUZIONE "TRUCK" IN EGITTO CON NUOVO INVESTIMENTO DA 65 MILIONI DI DOLLARI L´ANNUNCIO E´ STATO DATO ALLE AUTORITA´ EGIZIANE A MARGINE DEL VERTICE INTERGOVERNATIVO IN CORSO A ROMA  
 
Roma, 4 giugno 2008 - Il Gruppo Pirelli comunica che aumenterà del 50% la propria produzione in Egitto grazie a un nuovo investimento da 65 milioni di dollari per ampliare la capacità del proprio stabilimento di pneumatici radiali per autocarro e autobus di Alessandria. L´annuncio è stato dato dal presidente di Pirelli & C. Spa, Marco Tronchetti Provera, al ministro egiziano dell´Industria e del Commercio, Mohamed Rashid, a margine del vertice intergovernativo italo-egiziano in corso a Roma. Il nuovo investimento consentirà allo stabilimento di Alessandria d´Egitto di portare la propria produzione annua a 1 milione di pezzi e diventare il più grande insediamento per la produzione di pneumatici radiali per veicoli industriali nell´area Mea (Medio Oriente e Africa). L´ampliamento della capacità in Egitto si inquadra in una strategia di incremento della presenza produttiva in paesi caratterizzati da forte crescita del mercato e competitività di costo. L´iniziativa, inoltre, rafforza la posizione di Pirelli nel segmento truck radiale dopo l´avvio della produzione in Cina nel 2005 e l´investimento nell´insediamento di Gravatai in Brasile nel 2006. Il Gruppo Pirelli produce pneumatici per veicoli industriali anche a Settimo Torinese (Italia), Izmit (Turchia), Feira de Santana e Santo André (Brasile). Lo stabilimento di Alessandria è di proprietà di Alexandria Tyre Company, società acquisita dal Gruppo Pirelli nel 1999. Il sito produttivo si estende su 300 mila metri quadri e impiega attualmente circa 1. 000 dipendenti. Lo sviluppo di capacità produttiva sarà focalizzato sulle più avanzate tecnologie di prodotto e di processo in grado di esprimere il massimo delle performance rispetto alle esigenze sia dei mercati emergenti sia delle grandi flotte dell´Europa continentale. Con l´incremento della produzione dell´insediamento di Alessandria, gli investimenti complessivi effettuati da Pirelli in Egitto dal 1999 ammontano a circa 300 milioni di dollari. Sempre nell´ambito degli incontri bilaterali italo-egiziani, infine, nella giornata di domani sarà ratificata la nomina di Alberto Pirelli a co-presidente dell´Italian-egyptian Business Council insieme ad Alaa Arafa, presidente del Gruppo Arafa, per il biennio 2008-2009. Alberto Pirelli succederà a Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi, giunto alla scadenza naturale del suo mandato biennale. L´italian-egyptian Business Council, il cui segretariato è curato dall´Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), è un´organizzazione nata nel 2006 allo scopo di sviluppare i rapporti economici e commerciali tra l´Italia e l´Egitto e per agevolare, ampliare e potenziare la collaborazione esistente tra i due paesi. Dal 2002 al 2006 Alberto Pirelli, nell´ambito dell´incarico di responsabile mondiale della business unit Truck e Agro, è stato Ceo della filiale egiziana di Pirelli. .  
   
   
RUOTECLASSICHE DI GIUGNO COMPRARE IN RETE, ISTRUZIONI PER L´USO  
 
 Rozzano, 4 giugno 2008 - Ironia della sorte: per appassionati e collezionisti di auto d´epoca, il miglior sistema per reperire gli oggetti del loro desiderio è rivolgersi alla tecnologia più moderna, Internet. Ma come si conduce una ricerca nel mare magnum della rete? Come scremare le offerte per non perdere tempo prezioso? Quali precauzioni è bene prendere prima di concludere un affare? Che trucchi adottare nelle aste on-line per non farsi soffiare l´obiettivo all´ultimo minuto? Il numero di Ruoteclassiche in edicola a giugno dedica un ampio servizio all´acquisto di vetture, ricambi e automobilia in rete, con esempi tratti di eBay, una sorta di paese di Bengodi per qualsiasi collezionista. Capita così di incappare in una Buick "Super Eight 4750" del 1947, che partendo da un prezzo base di 1 euro, in sei giorni sale a 5050 euro, in attesa che negli ultimi minuti si portino allo scoperto gli acquirenti più smaliziati, che prima non hanno fatto alcun rilancio per non far levitare la quotazione. O ancora, cliccando la parola "Mille Miglia", un tubo di scarico tipo "Mm" per la Fiat "500", 120 euro; due riviste del 1957 con la cronaca della corsa a una manciata di euro (1 per "Autocorse", 7 dollari per "Motor Racing"), un manifesto che celebra la vittoria di classe Porsche del 1955, 24 euro… Di tutto, di più; tanto che c´è da prenderci gusto solo a gettare un occhio. Ruoteclassiche di giugno è in edicola a richiesta, a 10 Euro totali, con il quinto volume della Galleria Ruoteclassiche. Il libro raccoglie le prove su strada di Quattroruote, eseguite all´epoca sui modelli di maggior spicco lanciati a cavallo tra il 1971 e il 1972. Con alcuni classici, a partire dalle Fiat "130 3200" e "128 Sport Coupé Sl" per arrivare alle Innocenti "Mini 1000" e "Mini Cooper", passando per la Citroën "Gs Club" e la Porsche "911 2. 4 S". In copertina, l´ammiraglia di Casa Lancia: la "2000", di cui la rivista elogiò da subito le finiture di livello superiore, le prestazioni (giudicate "buone") e la frenata "sicura". Mentre, invece, si espresse in tono piuttosto critico riguardo al prezzo elevato e alle linee superate. La sola rivista è in vendita al consueto prezzo di 5,20 Euro. .  
   
   
COLLEGAMENTI NEL GOLFO DI NAPOLI: DA SABATO BIGLIETTO UNICO PER TUTTE LE COMPAGNIE PRIVATE. NEI PROSSIMI GIORNI IN ARRIVO ANCHE UN CALL CENTER CENTRALIZZATO  
 
Napoli, 4 giugno 2008 - Si è tenuto ieri al Centro Direzionale di Napoli, presso la sede dell´Assessorato ai Trasporti della Regione Campania, un incontro tra l´assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, i rappresentanti dei Comuni delle isole di Capri, Ischia e Procida, i rappresentanti delle Capitanerie di Porto competenti, dell´Autorità portuale di Napoli, della Caremar e delle società armatoriali private operanti nel golfo di Napoli. Dopo aver ampiamente valutato le problematiche derivanti dai primi giorni della stagione estiva e al fine di ottimizzare e razionalizzare i collegamenti previsti dal Piano regionale triennale, su proposta dell´assessore Cascetta si è stabilito quanto segue: Istituzione (già a partire dal prossimo sabato, 7 giugno) del biglietto e dell´abbonamento unico valevole per qualunque corsa e società private di trasporto, sul modello del ticket "Unicocampania", in vigore su tutti i mezzi di trasporto pubblico terrestre: un´iniziativa richiesta da pendolari e turisti e dalle comunità territoriali, e resa possibile ora che le società armatoriali private si sono finalmente riunite in un apposito consorzio. Grazie al biglietto unico, dunque, i viaggiatori potranno utilizzare il primo mezzo disponibile in partenza, senza dover attendere quello di una specifica compagnia e dunque risparmiando tempo, e in più con il vantaggio di ridurre i problemi di sovraffollamento sulle banchine, distribuendo meglio i flussi tra le diverse corse; Istituzione successiva di un call center unico per tutte le compagnie, che darà informazioni agli utenti sull´utilizzo del biglietto unico e sulle corse, in modo da fornire un infopoint centralizzato, in grado di soddisfare ogni richiesta degli utenti in merito al piano orario complessivo del sistema, compresa la possibilità di effettuare in anticipo e a distanza le prenotazioni; Flessibilizzazione del Piano orario triennale, in modo da assicurare una migliore gestione dei costi di esercizio (enormemente cresciuti negli ultimi tempi a causa dei continui incrementi dei prezzi dei carburanti) e una maggiore sostenibilità ambientale, modulando l´offerta di servizi in base alle richieste e alle esigenze, fermo restando ovviamente le corse che garantiscono la continuità territoriale per i pendolari e i residenti delle isole. Le tre iniziative saranno definite nei dettagli nei prossimi giorni attraverso un apposito tavolo tecnico tra Regione, Comuni e Capitanerie di Porto. L´assessore Cascetta ha infine chiesto la convocazione di un tavolo con l´Autorità portuale di Napoli per risolvere le problematiche relative al nuovo approdo dei traghetti di Calata Porta di Massa, in particolare per migliorarne l´accesso e la mobilità al suo interno. "E´ stata una riunione molto proficua - dice l´assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta - svoltasi in un clima di grande collaborazione istituzionale - per la quale voglio ringraziare tutti i soggetti interessati - che ci ha consentito di ottenere già alcuni importanti risultati, a cominciare dall´istituzione del biglietto unico e del call center centralizzato. Continua lo sviluppo del sistema integrato di collegamenti marittimi per il quale ci stiamo battendo dal 2002, da quando cioè lo Stato ha trasferito le proprie competenze nel settore alle Regioni; dapprima con l´istituzione del Piano triennale di tutte le corse e dei servizi minimi in particolare, con obblighi e tariffe che si vogliono rendere sempre più certi e sotto controllo, e poi con l´avvio di un grande programma di potenziamento e adeguamento infrastrutturale dei porti minori. Certo, c´è ancora tanto da fare, e mi riferisco ad esempio alla risoluzione dei problemi di congestionamento sulle banchine di alcuni scali; e proprio per Pozzuoli e Capri, ad esempio, dopo anni sono in corso importanti progetti di adeguamento che in un prossimo futuro consentiranno di migliorare definitivamente la situazione". .  
   
   
IL 5 GIUGNO A PESARO L´ANNUALE CONVEGNO REGIONALE SUI TRASPORTI ´ SI PARLERA` DEL NUOVO PIANO, DELL´INNOVAZIONE NELLA GESTIONE DEI SERVIZI SU GOMMA E DEI RAPPORTI CON TRENITALIA..  
 
Ancona, 4 giugno 2008 - ´Verso il nuovo piano dei trasporti ´ Sperimentazioni di governo tra limiti ed opportunita`´ e` il titolo del convegno che l´assessorato ai trasporti, come ogni anno, ha organizzato per illustrare le tematiche del settore in ambito marchigiano. Sede dell´iniziativa, giovedi` 5 giugno sara` la Sala Repubblica del Teatro Rossini di Pesaro. I lavori del convegno cominceranno alle 9. 30. La prima sessione sara` presieduta da Rosalba Ortenzi (Presidente Iv Commissione consiliare Regione Marche. Dopo i saluti di Luca Ceriscioli sindaco del Comune di Pesaro e di Palmiro Ucchielli (Presidente della Provincia di Pesaro-urbino) introdurra` i temi del dibattito l´assessore Marcolini. Seguiranno gli interventi di Carla Virili assessore provinciale ai Trasporti della Provincia di Ancona, Ubaldo Maroni assessore provinciale ai Trasporti della Provincia di Ascoli Piceno, Marco Romagnoli assessore provinciale ai trasporti della Provincia di Macerata, la Societa` T-bridge che trattera` ´Il nuovo piano dei trasporti: l´offerta attuale di mobilita` e i modelli di governance´, alcune aziende del Tpl e Giuseppe Lucarini assessore provinciale ai Trasporti della Provincia di Pesaro-urbino che parlera` dell´ ´Esperienza della gara europea nel bacino di Pesaro´. Le conclusioni della prima sessione saranno affidate al presidente della Regione Gian Mario Spacca. Dopo la pausa pranzo prendera` il via alle 14. 30 la seconda sessione del convegno presieduta dall´assessore regionale alle infrastrutture Loredana Pistelli. Interverranno la Societa` T-bridge e Act sul ´Nuovo piano dei trasporti: prospettive per il servizio ferroviario e i costi della mobilita`´, Paolo Pasquini dirigente della Mobilita` trasporti e relative infrastrutture della Regione Marche che trattera` ´Il piano delle infrastrutture e delle merci´ e il dirigente Tpl sempre della Regione Sergio Strali sull´Integrazione modale e tariffaria-bigliettazione elettronica´. Dopo i contributi del Gruppo Ferrovie dello Stato, dei Sindacati e dell´Associazioni dei Consumatori concludera` i lavori il Presidente di Federmobilita` Alfredo Peri. Tema principale del dibattito sara` il nuovo piano dei trasporti la cui redazione e` gia` stata avviata da qualche mese. L´occasione consentira` inoltre di focalizzare alcuni tra i temi prioritari quali l´innovazione introdotta nella gestione dei servizi su gomma a seguito della conclusione delle procedure di gara, i possibili scenari determinati dall´integrazione modale e tariffaria in relazione all´innovazione tecnologica cui si e` dato avvio con una prima fase di sperimentazione, l´impegno della Regione ad assicurare maggiori confort all´utenza e a migliorare gli aspetti organizzativi del settore. E´ interesse dell´assessorato inoltre approfondire gli aspetti della mobilita` sostenibile, il tema della sicurezza stradale, le risorse assegnate dall´ultima finanziaria al settore trasporti, nonche` le problematiche inerenti i nuovi parametri contrattuali proposti da Trenitalia. .  
   
   
FORMIGONI-CASTELLI, GRANDE INTESA SU INFRASTRUTTURE GRANDI OPERE IN LOMBARDIA PRIORITA´ DEL NUOVO GOVERNO BENE LEGGE OBIETTIVO, PER EXPO 2015 PROSEGUIRE LAVORO DI SQUADRA  
 
Milano, 4 giugno 2008 - Rilancio della priorità delle grandi opere viarie e ferroviarie in Lombardia. Conferma del ruolo di Malpensa come hub del Nord. Valutazione positiva della legge obiettivo regionale per la velocizzazione delle procedure. Sottolineatura dell´importanza del lavoro di squadra (Comune, Provincia, Regione, Governo) per la preparazione di Expo 2015, da tener presente nella legge speciale per la realizzazione del grande appuntamento con il mondo. Sono questi i punti fondamentali di convergenza fra Regione Lombardia e il nuovo Governo sulle infrastrutture, affrontati nell´incontro tra il presidente Roberto Formigoni, l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, e il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli, avvenuto ieri al Palazzo della Regione. Già in agenda, per l´immediato futuro, la Navigazione lacuale e il Trasporto pubblico locale. "Con il ministro Di Pietro abbiamo lavorato bene" - ha detto Formigoni - "abbiamo buoni motivi per credere che lavoreremo ottimamente con il nuovo ministro Matteoli e i suoi sottosegretari, a cominciare da Roberto Castelli". Fin da questo inizio di legislatura - ha proseguito Formigoni - "ci interessa avere un rapporto il più fluido possibile con il Governo perché con la parola infrastrutture deve essere declinata la parola certezza. Esse infatti sono cruciali per lo sviluppo economico, ma anche per la vita stessa dei cittadini". Nell´incontro sono stati passati in rassegna impegni, scadenze e finanziamenti relativi a 100 opere progettate o cantierizzate in Lombardia. Le ha elencate l´assessore Cattaneo partendo dalle tre grande nuove autostrade: "Innanzitutto Brebemi, Pedemontana e Tem, ma anche le arterie regionali direttamemte funzonali all´Expo 2015 come la Rho-monza. Poi l´accessibilità ferroviaria e automobilistica a Malpensa, gli interventi sulla statale 38 della Valtellina, il collegamento Lecco-bergamo, la Paullese, la Regina, la Monza Cinisello". Per quanto riguarda il trasporto su rotaia si è parlato, ha riferito Cattaneo, "dei tempi da rispettare per l´alta capcità ferroviaria, legata soprattutto al Corridoio 5 (Milano-torino e Milano-verona) e ai collegamenti Nord-sud (Milano-bologna), del sistema del Gottardo, e anche dei potenziamenti necessari alla rete regionale come la Carnate-airuno sulla Milano-lecco e il raddoppio, in corso, della Milano-mortara". Per quanto riguarda le linee metropolitane è stato ribadita la necessità di prolungarle fuori Milano nell´area metropolitana. Il sottosegretario Castelli ha apprezzato la legge obiettivo regionale appena approvata dal Consiglio e ha sostanzialmente escluso l´eventualità di ricorsi da parte del Consiglio dei ministri. "In ogni caso la Lega difenderebbe questa legge lombarda", ha sottolineato Castelli, il quale ha anche detto di considerare un´assoluta priorità il recupero del gap infrastrutturale di cui la Lombardia soffre. "La Lombardia- ha infatti spiegato Castelli - ha 70 km di autostrade per milione di abitanti contro i 144 dell´Italia e i 270 della Spagna". Milano - ha continuato il sottosegretario - si troverà al centro di una grande partita strategica che si giocherà a livello europeo ed è quella del Corridoio 5, "che collegherà Atlantico e Pacifico entro il 2030. Si tratta dunque di una priorità che magari viene un minuto prima del ponte di Messina". "Quanto a Malpensa - ha proseguito Castelli - va rimesso al centro della Padania con il suo naturale ruolo di hub, purché Alitalia lasci liberi gli slot". Castelli ha poi sottolineato come "Formigoni e la sua squadra abbiano saputo imporre il modello lombardo come esempio positivo che va esportato in tutti gli aspetti della vita economica e sociale del Paese, se questo vuol diventare un paese veramente moderno". Per quanto riguarda l´appuntamento con Expo 2015, Formigoni e Castelli hanno concordato che "fondamentale è il gioco di squadra, che peraltro ha consentito di vincere la partita dell´assegnazione". I grandi risultati - ha detto Formigoni - "si ottengono con il gioco di squadra, in cui tutti sanno andare in goal nella stessa porta". Del resto diverse grandi infrastrutture (Pedemontana, Brebemi, Tem, ecc. ) erano già state progettate e avviate prima di Expo. "Averle portate a casa è stata comunque una vittoria" e "se sarà necessario qualche potere in più per accelerarne la realizzazione - nota il presidente lombardo - ben venga, lo valuteremo insieme". .  
   
   
INFRASTRUTTURE/ I COSTI DEL ‘NON FARE’ E LA PERDITA DI COMPETITIVITÀ PER L’ITALIA  
 
Bologna, 4 giugno 2008 - ‘Investimenti in infrastrutture: dal dire al fare’: questo il titolo del Forum Pa 2008 che si è svolto a Roma lo scorso 14 maggio che ha visto la partecipazione di Giorgio De Rita (ad Nomisma) all’interno del tavolo di lavoro ‘ La piattaforma logistica Italia. Infrastrutture, imprese, istituzioni’, insieme a Giovanni Castellucci (ad Autostrade Spa) e Mauro Moretti (ad Ferrovie Spa). “In Italia è difficile realizzare grandi infrastrutture. Dati Oice (2007) segnalano che i tempi di realizzazione a livello nazionale sono i più lunghi d´Europa e, nello stesso tempo, i costi sono tra i più alti”, questo il punto di partenza delle riflessioni portare dall’ad di Nomisma. “La difficoltà italiana a procedere – ha continuato - è motivata (anche) da buone ragioni. Tuttavia esse non considerano i “costi del non fare” e la perdita di competitività che ne conseguono per il Paese. La tematica è particolarmente sensibile dal momento che, tra i motivi ostativi, vi è quello del consenso delle istituzioni e dei cittadini. Ciò impedisce l’uso di strumenti finanziari più efficaci, la programmazione temporale delle varie fasi di lavoro, la certezza per tutti i soggetti interessati della qualità dell’impegno da immettere”. “Fondamentale nel percorso di proceduralizzazione del consenso sulle grandi infrastrutture è, dal punto di vista istituzionale – ha sottolineato De Rita - la costruzione di un sistema di regolazione che definisca il perimetro certo entro cui proprietari delle reti e gestori possano interagire. Dal punto di vista del mercato (e quindi della fattibilità delle opere), urge allo stesso tempo ragionare in termini di attrazione di risorse private (project finance) che rendano i progetti appetibili e sostenibili”. “Nasce pertanto l’esigenza – ha concluso - di definire un progetto credibile di costituzione del consenso istituzionale e sociale che per la sua struttura rigorosa non possa essere soggetto a ripensamenti, riproposizioni di questioni o a richieste di modifica in corso d’opera. .  
   
   
SICUREZZA STRADALE ANAS E CONFINDUSTRIA-F.IN.CO. PROMUOVONO UN CONVEGNO CONGIUNTO SUL TEMA (ROMA, 11 GIUGNO 2008)  
 
 Roma, 4 giugno 2008 - Se il 2008 sarà l’anno della Sicurezza sui luoghi di lavoro, in risposta alle note vicende che hanno contraddistinto la cronaca, non dobbiamo dimenticare che un numero ben più ampio di decessi si hanno tra coloro che ogni giorno s’immettono sulla strada anche solo per raggiungere il luogo di impiego. Ogni giorno in Italia, secondo rilevazioni dell’Istat, si verificano in media 652 incidenti stradali, che provocano la morte di 16 persone e il ferimento di altre 912. Un tragico bollettino, troppo spesso sottovalutato nelle sue cause, delle quali si discuterà ai massimi livelli nel corso del Convegno promosso da Confindustria-f. In. Co. (Federazione Industrie Prodotti Impianti e Servizi per le Costruzioni) e Anas dal titolo: “Insieme per la Sicurezza Stradale. Il valore di un diritto; il dovere di un intervento”. L’evento si terrà a Roma presso la Sala Giunta di Confindustria (Viale dell’Astronomia 30) mercoledì 11 giugno, a partire dalle ore 10. 00. Nel corso dei lavori saranno approfondite le problematiche dell’assetto delle competenze e gli effetti dell’attribuzione della rete alle Amministrazioni Locali, e il valore economico della strada e la fiscalità collegata, con particolare riferimento alla destinazione dei proventi contravvenzionali. Il Convegno coinvolgerà più parti sociali (Amministratori, Industriali, Enti privati, Associazioni Onlus), allo scopo di stimolare una concreta iniziativa governativa atta alla costruzione di un progetto comune di finanziamento e innovazione tecnologica per la gestione e la manutenzione della rete viaria e delle dotazioni di sicurezza. L’incontro sarà aperto dal Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, dal Direttore Generale di Confindustria, Maurizio Beretta, e dalla Presidente di F. In. Co. , Rossella Rodelli Giavarini. Alla Tavola Rotonda parteciperà, tra gli altri, l’On. Roberto Tortoli, Vicepresidente Viii Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati. Chiuderà i lavori l’intervento dell’On. Mario Valducci, Presidente Ix Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. .  
   
   
VIABILITA´:RICCARDI, PER COMMISSARIO III CORSIA INCONTRO 9/6 DAL 2006 AD OGGI AUMENTO TRAFFICO PESANTE IN A4 DELL´11 P.C.  
 
Trieste, 4 giugno 2008 - Lunedì prossimo (9 giugno, nel pomeriggio), in occasione di una visita di verifica ai lavori sul lotto 29 della A28, l´assessore ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi ed il suo "collega" del Veneto, Renato Chisso, metteranno a punto - come ieri ha confermato lo stesso Riccardi - tutte le azioni propedeutiche necessarie affinché siano pronti ed adeguati gli strumenti che i presidenti Renzo Tondo e Giancarlo Galan andranno a sottoporre al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per la formale richiesta della "decretazione dello stato di crisi per la terza corsia della A4", dall´allacciamento del futuro nuovo passante di Mestre a Villesse. La decretazione dello stato di crisi per la terza corsia autostradale, ricorda l´assessore Riccardi, è indispensabile per la semplificazione delle procedure e per la nomina e l´attribuzione di poteri al commissario straordinario per la realizzazione dell´opera. "La semplificazione e la riduzione dei tempi e delle procedure - rileva Riccardi - diventa inderogabile per cantierare al più presto la terza corsia, che - ribadisce - è l´unica soluzione ´vera´ all´attuale congestione del traffico", verificatasi anche nella giornata di oggi, con rallentamenti, code e traffico a passo d´uomo sulla A4 Trieste-venezia. "Lavoriamo per la nomina ´oggi´ di un commissario (che non serve solo all´atto dell´apertura dei cantieri), per ridurre i tempi di approvazione dei progetti, che devono ottenere le competenti autorizzazioni: occorrono dunque strumenti straordinari e tali strumenti possono essere dettati solo dai poteri che vengono attribuiti ad un commissario". E l´assessore ribadisce qual è l´odierna situazione della A4, proprio alla luce dei problemi verificatisi oggi. Risulta certo che i pesanti rallentamenti registrati nella giornata odierna, osserva Riccardi, siano stati determinati dai tre giorni di "ponte lungo", con un´immissione di traffico in entrata al casello del Lisert, verso Venezia, superiore al 50 per cento rispetto ad una giornata-tipo. Ciò ha determinato una condizione di assoluta crisi, anche in conseguenza di un altro elemento, "a cui non eravamo abituati", osserva l´assessore: l´assenza del confine tra Slovenia ed Italia, una barriera che non lamina più il flusso del traffico. "Criticità ed emergenza" che purtroppo si confermeranno su questa direttrice, segnala ancora Riccardi, sia verso Est che in direzione Ovest con il completamento del nuovo passante di Mestre, che vedrà l´eliminazione delle due attuali barriere, anch´esse in grado di fronteggiare i flussi viari. L´assessore infine ricorda ancora qualche rilevante dato riferito alla A4: dal 2006 al 2008, nello stesso periodo gennaio-maggio, l´aumento complessivo del traffico è stato del 5,24 per cento e quello del traffico pesante addirittura superiore all´11 per cento: "cifre che dimostrano in tutta evidenza uno stato di crisi che va rimosso". "Ci tranquillizza almeno - afferma in conclusione Riccardi - che l´indice degli incidenti sia in calo, per effetto di alcune misure che Autovie Venete ha varato in questi ultimi mesi". .  
   
   
COLLISIONE LUNGO LINEA FS ANCONA: DICHIARAZIONE DELL´ASSESSORE AI TRASPORTO PIETRO MARCOLINI.  
 
Ancona, 4 giugno 2008 - ´L´incidente ferroviario che si e` verificato stamattina (3 giugno) alle porte della stazione di Ancona si inserisce nella ampia problematica che da mesi coinvolge il servizio ferroviario in generale e in particolare quello regionale. Le notizie relative all´incidente non sono ancora chiare: e` stato immediatamente chiesta ragione dell´accaduto a Trenitalia, al fine di conoscerne i motivi e le responsabilita`, soprattutto in considerazione che ancora una volta sono i pendolari coloro che maggiormente vivono i disagi del trasporto pubblico. Oltre i continui e persistenti disagi dovuti ai ritardi e alla scarsa pulizia delle carrozze, il verificarsi dell´incidente odierno, sottolinea ancora una volta la necessita` che il vettore garantisca in primo luogo la sicurezza, che deve essere la principale prerogativa del servizio ferroviario. Le cause dell´incidente non risultano ancora chiare e siamo in attesa di una dettagliata relazione di Trenitalia. Voglio sottolineare come nella difficile situazione odierna ci sia stata piena collaborazione sia del personale di bordo, sia delle Forze dell´Ordine presenti, un marinaio e due poliziotti, che hanno immediatamente prestato soccorso. Nella formulazione del contratto per il 2008 la Regione si attivera` affinche` siano particolarmente curati gli aspetti riguardanti la sicurezza oltre la puntualita` e la pulizia. Su tali argomenti la Regione si impegna a monitorare costantemente la situazione coinvolgendo utenti e associazioni degli stessi´. .  
   
   
A PORTA AL PRATO TORNANO I TRENI: DA EMPOLI TRENTA AL GIORNO AVRANNO UN ORARIO CADENZATO DA E PER FIRENZE. E ANCHE ULTERIORI FERMATE  
 
 Firenze, 4 giugno 2008 - Da Empoli a Firenze Porta al Prato in treno? Sarà un viaggio di mezz’ora, molto accessibile e si attesterà alla nuova fermata di Firenze Porta a Prato, una nuova porta ferroviaria adiacente alla storica stazione Leopolda. A dicembre, con l’orario invernale, partirà il nuovo servizio ferroviario metropolitano, trenta treni in più ogni giorno, che porteranno la cadenza oraria dei collegamenti fra Empoli e Firenze alla media di 10 minuti, la riapertura della stazione di San Donnino e, in futuro, due nuove fermate metropolitane in Piazza Puccini e alle Cascine. Mentre i 140 treni che già oggi percorrono la linea Pisana, frutto delle precedenti fasi di Memorario, continueranno ad arrivare nella stazione di Santa Maria Novella, saranno ancora più numerose le opportunità di collegamento dall’Empolese ver! so Firenze. “Un altro servizio che dimostra come i ! treni pe r la Regione rappresentino una priorità – ha commentato l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti alla presentazione del progetto presso la sede del Circondario Empolese Valdelsa, insieme al direttore regionale di Trenitalia Francesco Cioffi, l’assessore provinciale al trasporti Maria Cristina Giglioli, l’assessore alla mobilità del Comune di Empoli Antonio Cinquini e il direttore del Circondario empolese Valdelsa Alfiero Ciampolini. “Certo – ha proseguito Conti – se vogliamo che i cittadini si spostino in treno, bisogna metterli nelle condizioni di farlo, a partire dai servizi più banali. Negli ultimi tempi abbiamo ricevuto diverse rimostranze sul malfunzionamento delle macchinette obliteratrici alle stazioni. Per questo annuncio che sta per scattare una megamulta della Regione a Trenitalia”. “Per questo nuovo servizio basta ricordare il numero 30 – ha poi detto il direttore di Tre! nitalia Francesco Cioffi – . Trenta chilometri per trenta nuovi treni e trenta corse al giorno”. Il nuovo servizio è il risultato del Protocollo d’Intesa sottoscritto fra Regione Toscana, Rfi, Provincia di Firenze e Comune di Firenze il 23 gennaio 2006 per potenziare l’offerta nell’area metropolitana ad ovest di Firenze sulla direttrice Empoli-pisa. Un’azione che per la Regione Toscana significa un impegno finanziario di 32 milioni di euro ogni anno. Da mesi sono in corso lavori nella stazione di Empoli e fra la stazione di Firenze Cascine e la nuova fermata di Porta a Prato. Sono infatti in fase di ultimazione l’elettrificazione e l’adeguamento dei binari per circa 3 chilometri della tratta fra Firenze Cascine e Porta al Prato dove, in adiacenza alla stazione Leopolda, si sta costruendo una nuova fermata metropolitana, di Firenze Porta al Prato. Il nuovo servizio, che sarà effettuato con tr! eni Minuetto, adatti per un servizio metropolitano, partir&agr! ave; da Empoli dal nuovo binario appositamente realizzato, si fermerà a Montelupo poi, percorrendo la linea in variante, farà le fermate di Lastra a Signa, S. Donnino e Le Piagge, fino ad arrivare in 32 minuti a Firenze Porta al Prato. Saranno dunque migliorati anche i collegamenti fra le località lungo la valle dell’Arno. In particolare sarà possibile raggiungere rapidamente in treno Lastra a Signa da Montelupo, due località che finora non erano collegate direttamente. Per facilitare i collegamenti saranno potenziati i parcheggi di interscambio nelle stazioni lungo la tratta ed infine a Porta al Prato, nel 2009, si concretizzerà la possibilità di interscambio con la linea 1 della Tramvia. .  
   
   
CAGLIARI-SASSARI IN TRENO IN MENO DI DUE ORE ASCOLTA LA NOTIZIA  
 
Cagliari 4 giugno 2008 - Dopo una settimana di test che hanno dato esiti incoraggianti, domenica mattina 1 giugno il treno spagnolo Talgo ha percorso il tratto Cagliari-sassari con a bordo il presidente della Regione, Renato Soru, l´assessore ai Trasporti, Sandro Broccia, i tecnici di Trenitalia e della società spagnola produttrice del treno pendolante che si è dimostrato in grado di abbattere di tre ore rispetto a pochi anni fa il tempo di percorrenza fra i due capoluoghi. Alle 10. 18 il convoglio sperimentale (a bordo pochi sedili e una serie di apparecchiature di rilevamento) ha lasciato la stazione di piazza Matteotti per raggiungere Sassari in due ore e quindici minuti. Oltre dieci minuti più del necessario, a causa di tre rallentamenti dovuti a lavori in corso in alcuni tratti del tracciato ferroviario. Per rendere l’idea della rivoluzione che sta per compiersi sul fronte del trasporto su ferro, basti ricordare che per andare da Cagliari al capo di sopra occorrono ora in media dalle tre alle quattro ore. Colpa delle forti pendenze sulla linea a nord di Oristano, che facevano arrancare le vecchie automotrici diesel. Oltre a una serie di varianti sul tracciato che hanno già contribuito a una sensibile contrazione dei tempi di viaggio, a cui si deve aggiungere l’arrivo dei nuovi treni Minuetto, per scrivere una nuova storia sui binari sardi la Giunta regionale ha individuato nei pendolini lo strumento più efficace per rilanciare l’uso del treno e riconquistare i viaggiatori sardi e i turisti. A gennaio è stata pubblicata una manifestazione di interesse per l’acquisto di cinque treni diesel a pendolamento naturale. Nei prossimi mesi sarà bandita una gara d’appalto internazionale da 50 milioni di euro per la fornitura dei nuovi convogli. Nel frattempo, la spagnola Talgo è stata l’unica azienda disponibile a effettuare una prova sul campo nell’isola, per misurare le capacità della strada ferrata sarda alle prese con velocità più elevate. L’esame è stato superato. La velocità massima raggiunta dal treno domenica è stata di 157 chilometri orari, al di sotto dei 180 che pure saranno presto possibili. .  
   
   
VENETO: TRENITALIA DEVE GARANTIRE QUALITÀ E SERVIZI DI STAZIONE  
 
Venezia, 4 giugno 2008 - “Parliamoci chiaro: Trenitalia ha l’obbligo contrattuale di garantire qualità e servizi di stazione e deve mantenerlo. Altrimenti scatteranno anche per questo le multe. Ma la questione presenta anche aspetti più generali cui va data una risposta adeguata”. L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso intende porre fine allo stillicidio di mormorii e preoccupazioni che circondano la sorte e i servizi di alcune stazioni della regione, rispetto alle quali si è vociferato di chiusura, abbandono, riduzione dei servizi di biglietteria. “Ho già scritto a Trenitalia – fa presente Chisso – ricordando e intimando il rispetto rigoroso degli adempimenti esistenti in base alla gara europea con la quale è stato assegnato il servizio ferroviario locale. E’ però anche vero che una cosa sono le stazioni che devono essere presidiate, mentre sono diversi i problemi per quelle “impresidiate”. Le prime vanno mantenute in efficienza anche in termini di decoro. Per le seconde stiamo lavorando da tempo per evitare che restino abbandonate al vandalismo e perché vengano comunque restituite ad un uso pubblico, attraverso le comunità locale: sono edifici che vanno insomma utilizzati. E questo vale anche per quelle parti delle stazioni presidiate che dovessero risultare abbandonate a se stesse. Del resto, grazie ad una legge regionale per l’acquisto di beni dismessi dalle ferrovie, con gli anni abbiamo potuto ripristinare e restituire alla gente non poche strutture. Nelle prossime settimane – annuncia l’assessore – promuoverò un incontro con i sindaci dei Comuni dove si presentano situazioni negative, finalizzato ad elaborare una linea comune di intervento, sulla quale coinvolgere magari il mondo dell’associazionismo”. “Stiamo inoltre lavorando al bando per la messa in gara del Sfmr – dice ancora Chisso – e nel capitolato terremo conto delle nuove situazioni che potrebbero crearsi nell’area centrale veneta”. Quanto alle stazioni interessate da minaccia di possibile chiusura o riduzione dei servizi, la situazione è la seguente. La Biglietteria della stazione di Feltre deve rimanere aperta 7 giorni la settimana per 14 ore al giorno; analoghi obblighi ci sono per la stazione di Calalzo – Pieve di Cadore nei periodi dal 15 dicembre al 30 aprile e dal 15 giugno al 15 settembre, mentre nei restanti periodi è prevista l’apertura per 5 giorni la settimana, per 14 ore al giorno. Per entrambe Trenitalia ha garantito che non è prevista alcuna chiusura. . .  
   
   
TRENI, MATTEOLI CHIAMA CONTI: «CERCHIAMO UNA SOLUZIONE» SI CONTINUA LAVORARE, IL TAVOLO RIMARRÀ APERTO FINO AL 15 GIUGNO  
 
Firenze, 4 giugno 2008 - “Mi ha telefonato il ministro Matteoli, telefonata che ho molto gradito nel merito e nel metodo. Per me le telefonate sono riservate, ma siccome il ministro mi ha chiesto di diffondere la notizia, ecco che lo faccio”. Così l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti annuncia il colloquio che avuto il 30 maggio con il ministro ai trasporti Altero Matteoli sulla questione dei previsti tagli agli Intercity. “Dopo l’incontro – ha detto Conti - che Matteoli ha avuto con l’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti, si è aperta un’intensa fase di lavoro a tre, Ministero, Fs e Regione Toscana per arrivare a soluzioni tali da integrare i servizi nazionali e regionali in modo tale da non provocare quei danni all’utenza che i tagli produrrebbero. Siamo al lavoro, se sono rose fioriranno. “Ma dico – ha concluso l’assessore - che si è aperta una nuova fase che dovrà risolversi da ora al 15 giugno. Con M! oretti siamo in contatto e da martedì mattina inizierem! o a lavo rare per presentare al Ministero soluzioni adeguate e commisurate alle risorse disponibili. Ricordo che quelle della Regione Toscana possono arrivare a 10 milioni di euro”. . .  
   
   
OSSERVATORIO DEL PORTO DI ANCONA, ACCORDO TRA REGIONE, CAMERA DI COMMERCIO, AUTORITA`` PORTUALE.  
 
Ancona, 4 giugno 2008 - La Regione Marche aderisce all´Osservatorio sul Porto di Ancona. Insieme alla Camera di commercio e all´Autorita` portuale cittadina sottoscrivera` un accordo di programma ´per sviluppare un´attivita` di studio e ricerca su rotte marittime e portualita`´. Verranno analizzate le prospettive dei mercati di riferimento dello scalo dorico, l´impatto economico e sociale dell´attivita` portuale, il posizionamento competitivo del porto nel sistema Adriatico, l´evoluzione delle ´Autostrade del mare nel settore Adriatico e Ionico´. Su proposta dell´assessore alle Infrastrutture, Loredana Pistelli, la Giunta regionale ha approvato lo schema di accordo che verra` sottoscritto, nei prossimi giorni, dal dirigente regionale del comparto Mobilita` e Trasporti. ´Scopo della Regione ´ evidenzia l´assessore Pistelli ´ e` quello di acquisire elementi in grado di sostenere la Piattaforma logistica delle Marche, di cui il porto di Ancona rappresenta uno dei nodi centrali. L´obiettivo, in prospettiva, e` di dare vita a un organismo permanente che rafforzi l´Osservatorio sul porto costituito nel 2001´. L´autorita` portuale e la Camera di commercio di Ancona avevano avviato un collaborazione per disporre di ´un punto di osservazione, sistematico e periodico, sulle caratteristiche del traffico mercantile e sulla capacita` competitiva dello scalo nell´Adriatico´. La collaborazione si e` interrotta nel 2005, dopo aver prodotto i Rapporti 2003-2004 e alcuni approfondimenti tematici. La Camera di commercio ha comunque proseguito il monitoraggio dei flussi e, alla fine del 2007, l´Autorita` portuale ha nuovamente manifestato l´interesse a consolidare una collaborazione stabile. Il programma 2008 dell´Osservatorio da insediare prevede, tra l´altro, lo studio del segmento merci (evoluzioni nel settore dei container) e passeggeri (prospettive verso Grecia, Croazia, Albania, Montenegro), l´evoluzione dei porti concorrenti, il livello di soddisfazione da parte delle compagnie marittime e delle imprese manifatturiere, l´avvio dei servizi intermodali. .