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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Luglio 2008
ALITALIA: POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO AL 31 MAGGIO 2008 PARI A 1.121 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 1 luglio 2008 - La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 maggio 2008 è stata pari a 1. 121 milioni di Euro, con un decremento dell’indebitamento netto di 237 milioni di Euro (-17,5%) rispetto all’analoga situazione al 30 aprile 2008 pubblicata in data 30 maggio 2008; relativamente ai 300 milioni di Euro incassati ai sensi del Decreto Legge n. 80 del 23 aprile 2008 e del successivo Decreto Legge n. 93 del 27 maggio 2008, si rappresenta che essi non sono inclusi nell’indebitamento di cui sopra in quanto non è determinabile allo stato quanto dovrà essere eventualmente utilizzato ai sensi del Decreto n. 93 del 27 maggio 2008; La posizione finanziaria netta della Capogruppo Alitalia al 31 maggio 2008, inclusiva anche dei crediti finanziari a breve termine nei confronti delle Controllate, è stata pari a 1. 108 milioni di Euro con un decremento dell’indebitamento netto di 232 milioni di Euro (-17,3%) rispetto all’analoga situazione al 30 aprile 2008. Relativamente ai 300 milioni di Euro incassati ai sensi del Decreto Legge n. 80 del 23 aprile 2008 e del successivo Decreto Legge n. 93 del 27 maggio 2008, si rappresenta che essi non sono inclusi nell’indebitamento di cui sopra in quanto non è determinabile allo stato quanto dovrà essere eventualmente utilizzato ai sensi del Decreto n. 93 del 27 maggio 2008; Le disponibilità ed i crediti finanziari a breve al 31 maggio 2008, a livello Gruppo ed Alitalia, risultano pari rispettivamente a 388 e 401 milioni di Euro (al 30 aprile 2008 i corrispondenti importi erano pari a 174 e 192 milioni di Euro); l’incremento è sostanzialmente ascrivibile all’incasso summenzionato. L’indebitamento finanziario a breve del Gruppo al 31 maggio 2008 risulta pari a 173 milioni di Euro. Al 31 maggio 2008 sono risultati in essere, a livello di Gruppo, leasing finanziari (pressoché per intero afferenti gli aeromobili in flotta e in larghissima parte in capo alla Capogruppo per 78 milioni di Euro) le cui quote in conto capitale, inclusive del valore di riscatto, sono pari a 90 milioni di Euro (di cui 12 milioni di Euro rappresentativi della quota capitale corrente in scadenza nei dodici mesi successivi alla data di riferimento e per 9 milioni di Euro riconducibili alla Capogruppo). Per contro, lo stesso dato al 30 aprile 2008 era pari a 91 milioni di Euro (di cui 12 milioni di Euro in scadenza nei dodici mesi successivi alla data di riferimento); le corrispondenti evidenze al 30 aprile 2008 per la Capogruppo risultavano rispettivamente pari a 79 e 9 milioni di Euro. Si segnala altresì che l’indebitamento bancario esistente è pressoché per intero assistito da garanzie reali (ipoteche su aeromobili) ovvero da garanzie personali (prevalentemente garanzie rilasciate da agenzie per il credito all’esportazione). I relativi contratti di finanziamento prevedono clausole legali standard di risoluzione contrattuale. In nessun contratto è previsto, per il mantenimento del credito erogato, il rispetto di specifici indici patrimoniali/economici/finanziari. Si evidenzia che, nel corso del mese di maggio 2008, sono stati effettuati rimborsi di finanziamenti a medio/lungo termine per un importo complessivo di circa 23 milioni di Euro. Con riferimento ai debiti di natura finanziaria, tributaria e previdenziale non si riscontrano al 31 maggio 2008, tanto per la Capogruppo quanto per le altre società del Gruppo, situazioni di scaduto o irregolarità dei pagamenti. Per quanto attiene ai debiti di natura commerciale, si evidenzia che i decreti ingiuntivi notificati, già opposti e tuttora pendenti, sono i seguenti: a) da un vettore, per presunte differenze tariffarie, per circa 6 milioni di Euro (n° 2 decreti); b) da un fornitore di filmati da trasmettere a bordo degli aeromobili, per 1,2 milioni di Euro (n° 2 decreti); c) da un fornitore di servizi informatici, per 812 mila Euro; d) dal fallimento di una filiale italiana di una compagnia aerea, per 288 mila Euro; e) da un fornitore di prestazioni manutentive, per 492 mila Euro; f) dalla Amministrazione Straordinaria di una società che rivendica il pagamento di presunti debiti per vendita di biglietteria aerea, per 3,2 milioni di Euro; g) da una società fornitrice di carburante (diritti aeroportuali), per circa 1 milione di Euro; h) da un gestore aeroportuale che lamenta il parziale mancato pagamento delle tariffe di handling, per circa 375 mila Euro; i) da quattro fornitori, per un totale di 188 mila Euro. Al netto di quanto già in precedenza rilevato, non si evidenziano altre azioni esecutive intraprese da parte dei creditori, notificate al 31 maggio 2008 né, a tale data, iniziative di sospensione dei rapporti di fornitura. Si precisa, peraltro, che, nell’ambito della propria gestione ordinaria, la Società è costantemente impegnata al mantenimento di rapporti commerciali con i propri clienti e fornitori che garantiscano – in assenza di situazioni di criticità o tensioni operative – la necessaria flessibilità finanziaria a supporto della liquidità. .  
   
   
ALILTALIA: DIMISSIONI DI UN AMMINISTRATORE  
 
Roma, 1 luglio 2008 - Il prof. Carlo Santini ha comunicato le proprie dimissioni dalla carica di Amministratore dell’Alitalia. In relazione a quanto previsto nelle Istruzioni al Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S. P. A. , si ricorda che il prof. Santini era Amministratore indipendente e non esecutivo e si precisa che, sulla base delle informazioni disponibili, non risulta detenere partecipazioni nel capitale sociale dell’Alitalia. .  
   
   
SCELTE AIR ONE CONFERMANO RUOLO MALPENSA INAUGURAZIONE DEL VOLO DIRETTO PER BOSTON  
 
 Milano, 1 luglio 2008 - "Con questi nuovi collegamenti diretti con Boston e Chicago, due dei più importanti centri metropolitani degli Stati Uniti, Air One dimostra di riconoscere chiaramente le enormi potenzialità attrattive di questo aeroporto". Lo ha affermato il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia per i rapporti con l´Europa, Claudio Morpurgo, partecipando, il 27 giugno, su delega del presidente Roberto Formigoni, all´inaugurazione del volo intercontinentale diretto di Air One da Malpensa allo scalo di Boston. "E´ la conferma - ha sottolineato Morpurgo - di quel che Regione Lombardia ha sempre sostenuto: Malpensa è nato per essere il punto di convergenza di flussi di traffico differenziati ed epicentro decisivo della rete di collegamenti internazionali, dell´Italia e della Lombardia. Un progetto in cui il governo regionale lombardo crede molto e su cui sta continuando a lavorare perché possa assumere in modo compiuto la fisionomia di hub intercontinentale". Morpurgo ha inoltre espresso il proprio auspicio affinché "il volo Malpensa/boston offra l´opportunità di approfondire il già ottimo rapporto tra Stati Uniti e Lombardia". .  
   
   
PANDA A IDROGENO DELLA REGIONE LOMBARDIA IN MOSTRA NEGLI USA  
 
Milano, 1 luglio 2008 - Si chiama Green Italy ed è una manifestazione che si svolgerà negli Stati Uniti con l´obiettivo di divulgare le iniziative italiane per la tutela dell´ambiente. Alla manifestazione parteciperà anche una delle Panda ad idrogeno che Regione Lombardia ha acquisito, nell´ambito del Progetto europeo Zero Regio, e messo a disposizione del Comune di Mantova. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi. La Panda ad idrogeno di proprietà della Regione è un veicolo sperimentale con propulsione a pila a combustibile alimentata con idrogeno diretto ed è la stessa vettura che in occasione dell´ultimo Festival dell´Ambiente ha ottenuto il miglior piazzamento nella classifiche relative alle minori emissioni di anidride carbonica e alla miglior efficienza energetica. L´iniziativa, sponsorizzata dal Consolato italiano di Boston negli Usa, si svolgerà all´aeroporto Logan della città del Massachussets dal 15 luglio al 30 settembre 2008. "Il progetto - ha detto l´assessore Buscemi - ha l´obiettivo di valorizzare e far conoscere ad un pubblico internazionale l´impegno di Regione Lombardia nel campo della tutela dell´ambiente, delle energie rinnovabili e della cultura dell´idrogeno". .  
   
   
MILANO: AL VIA DISCUSSIONE SU NUOVO SERVIZIO RIMOZIONE E CUSTODIA VEICOLI IN SOSTA VIETATA CON AFFIDAMENTO ESTERNO GARANTITO RISPARMIO RISORSE UMANE ED ECONOMICHE  
 
 Milano, 1 luglio 2008 - “Il Consiglio comunale avvia oggi la discussione della delibera relativa al nuovo servizio di rimozione e custodia dei veicoli rimossi per divieto di sosta. Delibera che prevede l’assegnazione del servizio ad un soggetto esterno, con un notevole risparmio per l’Amministrazione comunale, sia in termini di risorse umane che economiche”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Il provvedimento ora all’esame del Consiglio prevede che il servizio di rimozione e custodia dei veicoli sarà affidato, tramite gara pubblica, ad un unico soggetto esterno. Il vincitore della gara verserà al Comune un canone (senza pretendere dall’Amministrazione il pagamento delle prestazioni fornite) e avrà un rapporto diretto con gli utenti, dai quali riscuoterà le somme dovute per i servizi effettuati. Anche se affidato ad un soggetto esterno, il servizio sarà coordinato operativamente dalla Polizia Locale. La delibera stabilisce inoltre che le tariffe applicate dal concessionario saranno determinate sulla base di un ‘percorso standard-forfettario’ di circa 19 km, calcolato dalla Polizia Locale. In questo modo la ditta esterna non potrà avvantaggiarsi dalla scelta di percorsi più lunghi per il trasporto del veicolo (e quindi più onerosi per il proprietario del mezzo) e l’utente potrà conoscere in modo certo e determinato i costi del servizio (evitando così contestazioni e contenziosi). “Finora – spiega De Corato – il servizio di rimozione e custodia dei veicoli rimossi era a carico del Comune e i proprietari pagavano un rimborso delle spese sostenute dall’Amministrazione, come previsto dal Codice della Strada. Un sistema che, oltre a impegnare agenti della Polizia Municipale per compiti di carattere amministrativo, era particolarmente oneroso per il Comune a causa del forte disavanzo tra entrate e spese”. “La nuova modalità – evidenzia il vice Sindaco – permetterà di recuperare risorse umane, riducendo al tempo stesso le spese sostenute dall’Amministrazione. Inoltre, la presenza di un unico concessionario che gestisce la rimozione e la custodia del veicolo, oltre che la riscossione dei pagamenti, garantirà un aumento dei carri gru da adibire al servizio e la messa a disposizione di nuovi depositi, tutto senza aumento dei costi per il Comune”. Il Consiglio sarà chiamato a stabilire i criteri generali per la determinazione delle tariffe. Queste ultime saranno poi fissate, secondo l’indirizzo del Consiglio, con un apposito provvedimento di Giunta. .  
   
   
CHATENET BAROODER: MINICAR SUPER TRANDY  
 
Reggio Emilia, 1 luglio 2008 - Arriva anche in Italia l´ultima interessante novità nel campo delle minicar, piccole automobili guidabili con patentino a partire dai 14 anni: Rabitti Auto infatti presenta il nuovo modello Chatenet Barooder, una grintosissima e accattivante vettura firmata dalla prestigiosa azienda francese. In questo ultimo modello confluiscono tutta l´esperienza Chatenet, maturata in oltre 20 anni di attività e di successo, e tutte le particolari qualità che da sempre contraddistinguono le vetture del marchio transalpino, come l´affidabilità, l´elevato grado di sicurezza, l´estrema comodità d´uso senza rinunciare al gusto estetico e al piacere della guida. Chatenet Barooder si presenta immediatamente come un quadriciclo grintoso e dalla vocazione fashion, sottolineata dai cerchi in lega, dal profilo della coda e dei fanali posteriori e soprattutto dal top ´pitonato´: il tetto rigido è infatti completamente decorato con motivi molto cool. Chatenet Barooder è quindi una vettura in grado di adattarsi alle esigenze di qualsiasi guidatore, anche in base al tipo di viaggio che si desidera intraprendere. Oltre al profilo esteriore deciso ma al tempo stesso elegante, Chatenet Barooder garantisce i migliori standard di sicurezza e comfort per i suoi passeggeri: la carrozzeria è in vetroresina rinforzata con rollbar integrato in acciaio, i freni anteriori sono a disco mentre quelli posteriori a tamburo con limitatore di frenata. L´equipaggiamento di serie comprende anche luci di emergenza, retronebbia, retrovisore interno con funzionalità giorno/notte, chiusura centralizzata, vetri elettrici azzurrati, specchietti di cortesia, sedili reclinabili, riscaldamento a ventilazione, accendisigari e autoradio con lettore cd. Disponibili come optionals i fendinebbia anteriori. Alcuni particolari accorgimenti della plancia e degli interni, come la strumentazione a sfondo bianco per una facile leggibilità o i numerosi vani portaoggetti presenti, testimoniano la cura riposta nella realizzazione di questa vettura. Le motorizzazioni disponibili sono due: un propulsore diesel da 505 cc a iniezione indiretta, capace di erogare una potenza massima di 4 kW (5,4 Cv) per una velocità di punta dichiarata di 45 Km/h e un benzina da 505 cc a iniezione multipoint per una potenza massima di 15 kW (20,4 Cv) e una velcità massima dichiarata di 100 Km/h. Chatenet Barooder versione diesel può essere guidata con patentino a partire dai 14 anni di età, mentre la versione a benzina con patente a partire da 16 anni. I consumi per entrambe le motorizzazioni si attestano sui 3,5 litri per 100 Km, con una capacità del serbatoio pari a 20 litri; Chatenet Barooder a benzina è dotata inoltre di marmitta catalitica. La trasmissione automatica assicura il massimo comfort di guida, specialmente nel traffico urbano; la trazione è anteriore, Il telaio è in acciaio elettrozincato double face con trattamento anticorrosione per ridurre ed impedire eventuali deterioramenti. .  
   
   
TRASPORTI: SCELTA FORTE NUOVA SEDE UDINE FVG-SAF  
 
 Udine, 1 luglio 2008 - L´assessore regionale alle Infrastrutture di Trasporto, Riccardo Riccardi, ha partecipato a Udine Sud, nella zona del Partidor, alla posa della prima pietra della nuova sede unica direzionale e operativa della Autoservizi Fvg-saf, società alla quale farà riferimento il Trasporto Pubblico Locale della città e della Provincia friulana. Risultato di un accordo di programma stipulato nel 2003 tra Saf, Regione, Provincia e Comune di Udine, "l´opera - ha affermato Riccardi - concretizza una scelta forte" della Autoservizi Fvg-saf in un duplice aspetto: sul piano urbanistico, attraverso l´individuazione, in sinergia tra le istituzioni, di una vasta area all´interno della città; sotto l´aspetto finanziario, invece, perché la nuova struttura (17 milioni di euro la spesa prevista) verrà realizzata dall´azienda senza l´ausilio di contributi pubblici. Riccardi, spiegando che le iniziative valide verranno valorizzate a prescindere dalle primogeniture, si è poi soffermato sull´integrazione tra il trasporto pubblico su gomma e quello su rotaia e sui ruoli che dovranno continuare ad avere le Province e gli Enti locali rispetto al Tpl. In Friuli Venezia Giulia, ha inoltre illustrato l´assessore, il 95 per cento del trasporto di persone avviene su gomma e, pur condividendo l´esigenza di potenziare il trasporto su rotaia, non ci sono al momento le condizioni per modificare questo dato di fatto. La nuova sede unica della Autoservizi Fvg-saf, aveva spiegato il presidente della società, Roberto Grandinetti, sarà il riferimento per il trasporto urbano ed extraurbano, consentendo così la riorganizzazione e l´ottimizzazione dei servizi. Situata in un posizione strategica, a breve distanza dal casello autostradale e dalla strada statale per Gorizia e Trieste, la struttura si estenderà complessivamente su 58. 500 metri quadrati di cui 7mila al coperto ed altrettanti di zona verde. L´area operativa sarà contraddistinta da una palazzina direzionale e da un corpo articolato per i servizi legati alla gestione e alla manutenzione dei mezzi. Il parcheggio disporrà di 200 stalli per le autocorriere ed altrettanti per il personale. La Autoservizi Fvg-saf, è stato detto, in un´ottica di salvaguardia ambientale procederà con l´acquisto di nuovi mezzi del tipo Euro 5, prevedendo anche l´installazione sul tetto del locale destinato alle officine di pannelli fotovoltaici per rendere la struttura autonoma dal punto di vista energetico. .  
   
   
PIANO TRASPORTI IN SARDEGNA, INIZIANO GLI INCONTRI SUL TERRITORIO  
 
 Cagliari, 1 luglio 2008 - Iniziano gli Incontri tra la Regione, le Autonomie locali, le Organizzazioni, le Associazioni economiche e sociali per l’adozione del Piano regionale dei trasporti. Il primo appuntamento, al quale parteciperà l’Assessore dei Trasporti, Sandro Broccia, è previsto per venerdì 4 luglio alle ore 10, nella Sala conferenze della Provincia dell’Ogliastra, in via Pietro Pistis a Lanusei. Gli incontri proseguiranno con il seguente calendario: lunedì 7 luglio alle 10 nella sala della Giunta provinciale del Medio Campidano, in via Carlo Felice, 267 a Sanluri. Mercoledì 9 luglio, alle 10, nella sala della Giunta della Provincia di Cagliari, Palazzo Regio, in piazza Palazzo, 1 a Cagliari. Lunedì 10 luglio, alle 10, nella sala della Giunta provinciale di Olbia-tempio, in via Alessandro Nanni, 39 a Olbia. Venerdì 11 luglio, alle 10, nella sala Conferenze della Provincia di Carbonia –Iglesias, in via Fertilia 40 a Carbonia. Lunedì 14 luglio, alle 10, nella sala Angioy, sede Provincia di Sassari, in piazza d´Italia, 31 a Sassari. Giovedì 17 luglio, alle 10, nella sala del Consiglio della Provincia di Nuoro, in piazza Italia 22 a Nuoro. Venerdì 18 luglio, alle 10, nell´aula consiliare della Provincia di Oristano, in via Carboni s. N. A Oristano. .  
   
   
A3, APERTO IL RAMO A DEL NUOVO SVINCOLO DI FRATTE IL PRESIDENTE DELL’ANAS PIETRO CIUCCI: CONCLUSO UN LAVORO ATTESO DA ANNI A SALERNO GRAZIE ALLA FORTE ACCELERAZIONE IMPRESSA DALL’ATTUALE MANAGEMENT  
 
Salerno, 1 luglio 2008 - Ieri è stato aperto al traffico il ramo A del nuovo svincolo di Fratte dell’autostrada Salerno-reggio Calabria. Al taglio del nastro, sono intervenuti il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Giuseppe Maria Reina, il Presidente della Provincia Angelo Villani, il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, l’Assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta, l’Arcivescovo di Salerno Monsignor Gerardo Pierro e il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci. L’ultimazione del ramo A rappresenta, dal punto di vista funzionale, la parte più importante dell’intero progetto dei lavori di completamento dello svincolo di Fratte. Infatti, in virtù della sua localizzazione tra l’autostrada Salerno-reggio Calabria, il raccordo A3-a30 e la Città di Salerno, quest’infrastruttura consentirà di agevolare il flusso dei veicoli provenienti da Reggio Calabria e diretti a Napoli. “L’apertura dello svincolo di Fratte – ha detto nel suo intervento il presidente dell’Anas Pietro Ciucci - è un appuntamento fortemente atteso dalla città e dagli utenti stradali. L’intenso traffico in ingresso verso la città di Salerno ha provocato spesso code di qualche chilometro in autostrada che hanno esposto gli automobilisti a gravi disagi e hanno determinato un aggravio dell’inquinamento atmosferico ed acustico della zona”. “Il lavoro di ingegneri e tecnici dell’Anas - ha proseguito il presidente Ciucci – è stato fondamentale soprattutto per il rapporto della nuova infrastruttura con la frazione fortemente urbanizzata di Fratte. Infatti, si è fatto ricorso a tutti gli accorgimenti progettuali attraverso l’utilizzo di pavimentazioni drenanti e la posa di barriere fonoassorbenti in alluminio e lastre trasparenti in plexiglass che hanno ridotto sensibilmente l’impatto dell’opera sull’ambiente circostante”. Il costo complessivo del progetto di completamento dello svincolo di Fratte ammonta ad oltre 14 milioni di euro, mentre il costo del ramo A ammonta a 5,8 milioni di euro. Il tracciato del ramo A si estende per una lunghezza di circa 526 metri ed ha inizio poco prima dell’attuale rampa di uscita dall’autostrada A3; si dirama in viadotto scavalcando l’ambito urbano di Fratte per poi collegarsi alla viabilità comunale della Città di Salerno. “Il ramo B dello svincolo di Fratte sarà inaugurato entro la fine del 2008 – ha aggiunto Pietro Ciucci - mentre entro la metà di luglio sarà effettuata la demolizione di un vecchio fabbricato che non ha consentito fino ad oggi l`ultimazione dei lavori. Il ramo B sarà lungo circa 350 metri e si estenderà parzialmente su un viadotto, con 4 campate di 25 metri ciascuna”. “Sono numerosi e importanti gli interventi dell’Anas che riguardano l’A3 nel salernitano – ha concluso il Presidente Ciucci – tra i quali il collegamento Fratte-san Mango (oltre 112 milioni di euro), la costruzione del nuovo svincolo di San Mango (9 milioni di euro), l’ammodernamento dello svincolo di Eboli (11 milioni), i lavori tra gli svincoli di Contursi e Sicignano (circa 239 milioni) e i lavori del 2° macrolotto da Padula-buonabitacolo a Lauria, che ricadono per circa 10 km anche nel territorio della regione Basilicata (oltre 1 miliardo). Ma l’appuntamento di grande rilevanza che ci aspetta nel mese di luglio è quello relativo all’apertura al traffico dell’intero 1° macrolotto della A3, tra Sicignano degli Alburni e Atena Lucana, lungo complessivamente 30 km, e due tratti complessivamente di circa 3 km del lotto compreso tra lo svincolo di Salerno-fratte (al km 2,500) e Pontecagnano”. .  
   
   
INAUGURATA NUOVA ROTATORIA A BUSCHE  
 
 Busche di Cesiomaggiore (Belluno), 1 giugno 2008 - “Non possono passare anni tra la decisione di fare un’opera e la sua realizzazione. Per questo stiamo lavorando ad una Legge Obiettivo veneta, che ci consenta di abbreviare le procedure e dare certezza ai tempi. Contiamo di portarla in Consiglio in tempi brevi”. Lo ha detto l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso intervenuto ieri sera a Busche di Cesiomaggiore all’inaugurazione della nuova rotonda che sostituisce il precedente incrocio tra la Strada Provinciale n 1 “di Sinistra Piave” e la Strada Statale n. 50 “del Grappa e del Passo Rolle”. Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti tra gli altri i consiglieri regionali Gianpaolo Bottacin, Dario Bond e Guido Trento, il presidente della Provincia di Belluno Sergio Reolon con l’assessore Quinto Piol, i sindaci di Cesiomaggiore Gianni De Bastiani e Lentiai Flavio Tremea, il nuovo responsabile dell’Anas per il Nord Est Eutimio Mucilli. Proprio a quest’ultimo si è rivolto Chisso, ricordando i ritardi di anni nel completamento della Fenadora – Anzù. “Qui si gioca la faccia dell’Anas, ci dia modo - ha detto ancora Chisso – di recuperarne la credibilità. L’assessore ha infine ringraziato i cittadini per la pazienza e i disagi sopportati in attesa che le opere oggi inaugurate venissero completate. La nuova rotatoria è a due corsie, una per l’incanalamento e una per il deflusso, con un’aiuola centrale del raggio interno di 17 metri e mezzo. L’opera è dotata di tutti gli svincoli ed allargamenti necessari per garantire gli accessi e le uscite con le strade comunali esistenti e in particolare per la zona artigianale. E’ stato pure realizzato un tratto di pista ciclabile di collegamento sulla direttrice Feltre – Belluno con un sottopasso ciclabile lungo oltre 14 metri. Realizzati infine nuovi tratti di marciapiede raccordati all’esistente lungo la Ss. 50 in prossimità della rotatoria. L’opera è stata realizzato dalla Provincia di Belluno nell’ambito di una convenzione tra Anas e Amministrazione provinciale, sottoscritta nel 2002, per un importo complessivo di 735. 425 euro. Assieme alla rotonda è stato pure ufficialmente inaugurato il ponte sul Piave Cesana – Busche, già aperto al traffico e realizzato da Veneto Strade in attuazione dell’Accordo di Programma del 2003 tra Provincia di Belluno, Regione e Veneto Strade S. P. A. Il manufatto preesistente è stato adeguato ai volumi di traffico che lo attraversano, con miglioramenti del tracciato. In particolare, la sezione stradale è stata portata da 7,6 a 10 metri, allargando le corsie e realizzando due banchine. La quota finale del piano viabile è stata aumentata di un metro. E’ stato inoltre realizzato un raccordo con la strada esistente sia lato Cesana, sia lato Busche, dove il tracciato è stato impostato in funzione della rotatoria. I lavori si sono svolti in 178 giorni di chiusura totale del traffico sul ponte e la conseguente istituzione di un senso unico alternato sul vecchio ponte di Cesana, impiegando complessivamente 70 uomini. La spesa è stata di 2 milioni 900 mila euro. .  
   
   
APPROVATO STUDIO FATTIBILITA´ FS TRIESTE-DIVACCIA(SLOVENIA)  
 
 Divaccia, 1 luglio 2008 - La Commissione intergovernativa Italia-slovenia (Cig) ha approvato all´unanimità lo studio di fattibilità della nuova linea ferroviaria Trieste-divaccia (Slovenia), parte fondamentale del Progetto prioritario n. 6 della Ue. La decisione è stata presa ieri al municipio di Divaccia nel corso della seconda riunione della Commissione intergovernativa tra Italia e Slovenia, alla quale sono intervenuti il ministro ed il sottosegretario ai Trasporti sloveni, Radovan Zerjav e Peter Verlic, l´assessore regionale ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, il capodelegazione italiano Gaetano Fontana, il coordinatore europeo dei progetti Ten/"trans-european Transport Network", Laurens Jan Brinkhorst, i rappresentanti dei ministeri italiani delle Infrastrutture e Trasporti, degli Affari Esteri, dell´Ambiente, dell´Economia e degli Interni. La nuova tratta ferroviaria sarà lunga 35,6 chilometri, con pendenze massime del 17 per mille, permetterà velocità orarie dai 160 ai 200 chilometri ed avrà un costo complessivo di circa 2,4 miliardi di euro (di cui 1,3 in territorio italiano). Ma non è questo l´unico importante risultato raggiunto nell´odierna riunione della Cig: infatti, come hanno sottolineato l´assessore Riccardi e lo stesso coordinatore Brinkhorst, Italia e Slovenia hanno concordato di creare una struttura comune (si parla di una società mista o di un´agenzia) per la realizzazione del progetto, alla stregua delle positive esperienze sin qui maturate in Italia per lo sviluppo della Lione-torino e della linea del Brennero, ha rilevato l´assessore. "Una decisione storica" per Brinkhorst, allo scopo di lavorare congiuntamente sul progetto, anello fondamentale per la linea ad alta velocità/alta capacità tra la Francia, via Italia, Slovenia ed Ungheria, verso l´Ucraina. Ora, ha confermato Riccardi, entro fine luglio verranno nominati gli esperti che faranno parte dei diversi gruppi di lavoro previsti ed entro l´autunno saranno concordate tutte le procedure regolamentari necessarie, mentre nei prossimi mesi il coordinatore Brinkhorst avrà un incontro a Trieste con il presidente della Regione Renzo Tondo e lo stesso Riccardi, come da lui stesso sollecitato all´assessore. "Esprimo la grande soddisfazione del Governo del Friuli Venezia Giulia per i risultati raggiunti oggi - ha affermato l´assessore Riccardi - e l´apprezzamento per il lavoro svolto dalla Cig", confermando la piena disponibilità della Regione per i successivi passaggi indispensabili alla progettazione ed alla successiva realizzazione dell´opera, con l´importante coinvolgimento delle realtà locali interessate. "Abbiamo raggiunto un obiettivo strategico per lo sviluppo non solo regionale e nazionale, ma per l´intera Europa e registriamo oggi una coincidenza significativa con l´intesa raggiunta (ieri) sul versante francese". "Un passo enorme - è stato definito dal ministro Zerjav - per definire il tracciato della linea sino a Divaccia, località che sarà il punto d´inizio dello sviluppo dell´alta capacità ferroviaria in Slovenia". .  
   
   
SCHEDA TECNICA DELLA LINEA FS TS-DIVACCIA (SLO)  
 
Trieste, 1 luglio 2008 - Ecco una scheda tecnica sulla nuova linea ferroviaria "Trieste-divaccia" (i dati sono desunti dallo studio di fattibilità Cross-5, realizzato da Italferr, del Gruppo Ferrovie dello Stato, e da "Sz-projektivno Podjetje" di Lubiana). Estremità lato Trieste: Connessioni (in parte esistenti ed in parte da realizzare) con i terminali passeggeri e merci del nodo di Trieste, compreso un fascio passeggeri passante nell´ambito di Trieste C. Le ed una nuova connessione merci con il settore meridionale del porto (in aggiunta a quella a quella che si collega tramite la linea di cintura); Innesto a Trieste Ovest con la nuova linea Av/ac Venezia-trieste. Estremità lato Slovenia: Stazione di Divaccia; Futura circonvallazione di Divaccia in direzione Lubiana. Collegamento intermedio: Connessione con Capodistria sia da Divaccia (a doppio binario) che da Trieste (a semplice binario). Percorso: Si tratta del percorso "ottimizzato" del corridoio "Sud" concordato fra Italia e Slovenia, che coincide di massima con quello reso pubblico già in occasione della presentazione della domanda di finanziamento alla Ue ( luglio 2007). La linea, a partire dal punto di connessione di Trieste Ovest, si sviluppa parallelamente ai rilievi carsici (quasi interamente in galleria nella sua estesa completa) ad un´altezza compresa fra i 20 e 170 metri e supera il confine evitando da Nord la Val Rosandra; In territorio sloveno si dirige a Sud in direzione della valle dell´Ospo/osp, dove vi è un´ampia curva che volge verso Nord; alle estremità di questa si innestano le due diramazioni verso Capodistria già citate. Successivamente il tracciato si dirige a Nord-est fino alla stazione di Divaccia, posta a 430 metri d´altezza; La linea è prevista a doppio binario, elettrificata e con le migliori caratteristiche e dotazioni infrastrutturali e tecnologiche secondo le specifiche di interoperabilità emanate dalla Ue. Velocità e tempi di percorrenza: La velocità massima dei treni viaggiatori per servizio internazionale, previsti ad assetto variabile, è di 200 km/h con tratti a 220-240 km/h, mentre per i treni passeggeri ordinari e merci è prevista una velocità massima di 140-180 km/h; I tempi di percorrenza minimi fra Trieste e Divaccia sono di circa 13 minuti, mentre quelli fra Trieste e Lubiana, considerando la nuova linea fra Divaccia e Lubiana, prevista da parte slovena, sarà di circa 40 minuti; Con la nuova linea Venezia-trieste, i tempi di percorrenza fra Venezia e Lubiana sono di circa 90 minuti e con tutte le infrastrutture dell´asse Pp6 completate, sono di circa 170 minuti fra Milano e Lubiana. Capacità: Nei sistemi ad alta capacità integrati, le prestazioni delle nuove infrastrutture si aggiungono a quelle delle linee esistenti. Sul corridoio italo/sloveno Ronchi-trieste-divaccia, l´attuale capacità di 180-190 treni al giorno, già quasi completamente saturata sul tratto italiano (traffico attuale 145-165 treni al giorno), in futuro si porterà per il complesso delle due linee (nuova ed esistente) ad oltre 350 treni al giorno e sarà sufficiente fino ad oltre il 2040. Estensione della nuova infrastruttura: La lunghezza della linea principale, dal punto Trieste Ovest alla stazione di Divaccia è di 35,6 chilometri, di cui circa 15 in Italia, senza considerare un successivo e breve rientro in territorio italiano, e circa 21 chilometri in Slovenia, cui si aggiungono le lunghezze dei tratti di interconnessione. Costi di realizzazione: Costo della progettazione (compreso il finanziamento al 50 p. C. Della Ue): 110,00 milioni/euro circa; Costo della costruzione (netto): 1. 500,00 milioni/euro circa; Valutazione dell´ammontare complessivo dell´intervento (compresi imprevisti ed oneri vari): 2. 400,00 milioni/euro circa (di cui 1,3 milioni di euro in territorio italiano). Tempi di progettazione - fino all´approvazione dell´ultima fase progettuale - tempi dettati dalla durata delle procedure autorizzative delle istituzioni italiane: circa anni 3 e mesi 6. Tempi di costruzione: da 7 a 9 anni (potrebbero essere in parziale sovrapposizione con i tempi di progettazione). .  
   
   
FISE, APPALTI PULIZIE DEI TRENI: RISCHIO GARE AL MASSIMO RIBASSO  
 
 Roma, 1 luglio 2008 - “Appalti pulizie dei treni: nel 2008 nuove gare europee? Il settore rischia di assistere a gare al massimo ribasso con pesanti ricadute sull’occupazione e sulla qualità del servizio per i cittadini. L’esperimento è già fallito nel 2001!”. Con questa affermazione Fise Assofer - l’Associazione di Confindustria che riunisce le imprese appaltatrici di servizi di pulizia dei treni, risponde alle dichiarazioni dell’A. D. Di Fs Mauro Moretti che nei giorni scorsi ha rivolto pesanti accuse contro gli operatori del comparto. “Le nuove gare”, precisa Assofer, “sono soltanto il remake di quelle effettuate nel 2001, contraddistinte da una forte parcellizzazione dei lotti con l’impossibilità di operare sinergie tra gli stessi, la limitazione del valore massimo di aggiudicazione da parte di ciascuna azienda e senza alcuna clausola sociale (imposta solo successivamente da una mediazione ministeriale a seguito delle forti tensioni sociali che ne derivarono). Nel 2001 l’imposizione di tali gare determinò l’ingresso nel settore di aziende che dimostrarono di non possedere requisiti di solidità e affidabilità richiesti; nei successivi 4 anni la maggior parte di esse rinunciò allo svolgimento delle attività causando non pochi problemi organizzativi. Così nel 2005 le nuove gare hanno visto una decisa inversione di tendenza con pochi lotti più grandi, ditte più qualificate, ma con un sostanziale vizio di fondo che si perpetua ancora oggi e che pochi conoscono: le aziende devono operare con programmi, cicli di lavorazione e tempi di messa a disposizione del materiale rotabile determinati unilateralmente dal committente che può modificarne, a suo insindacabile giudizio (nei limiti di una franchigia), quantità e modalità. Le imprese che devono sostenere per contratto il costo degli oltre 9. 000 addetti del settore subiscono tagli e penalità in funzione di piani di interventi di cui non sono responsabili, se non per la parte esecutiva. Il livello di esasperazione è giunto al punto che le imprese hanno effettuato massicci interventi, a titolo sperimentale (senza aggravio di costo per il committente), con tecnologie e processi di propria elaborazione, che hanno raggiunto incoraggianti risultati, ma che inspiegabilmente sono stati cancellati dal Gruppo Fs, che ha preferito tornare al più comodo sistema dei tagli e delle penalità. Nelle attuali condizioni organizzative (ben diverse da quelle presenti in altri Paesi europei), 60 euro al giorno per pulire una carrozza di un treno soggetto a ingente flusso di passeggeri, come lo sono i treni regionali, sono una cifra troppa bassa, incongrua e inadeguata. In Francia il costo medio per pulire i vagoni dei treni è inferiore al nostro in quanto il costo medio dei lavoratori impegnati in queste operazioni è più basso. “Ma come si può pensare”, conclude l’Associazione, “che con soli 60 euro al giorno si possa garantire che un vagone utilizzato da centinaia di persone possa ritornare in condizioni decorose, soprattutto, quando lo stesso vagone è già di per sè di non giovane età? E come si pensa di garantire l’occupazione con un valore del genere a tutti gli addetti del settore che a giudizio della committenza saranno tutelati da una clausola sociale che ancora nessuno ha visto e dal rispetto di un contratto collettivo nazionale di lavoro che non viene riconosciuto?”. .  
   
   
IC-PASS DA OGGI TORNANO IN BIGLIETTERIA NEL PIEMONTE  
 
Torino, 1 luglio 2008 - “Riparte domani la vendita degli Ic pass nelle biglietterie del Piemonte”. Lo ha reso noto ieri l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli che nei giorni scorsi aveva raggiunto l’accordo con le ferrovie dello Stato per quanto riguarda la vendita degli Ic pass e delle carte di ammissione. “Avevamo promesso che gli Ic pass non sarebbero stati cancellati – spiega Borioli – e oggi annunciamo che da domani (1 luglio) riparte la vendita dei titoli. È il frutto della serrata trattativa che abbiamo portato avanti con le Ferrovie per mantenere un servizio indispensabile utilizzato da centinaia di lavoratori pendolari che non avrebbero saputo come sostenere, anche economicamente, la cancellazione dell’agevolazione per l’utilizzo degli intercity”. La tessera Ic Pass infatti, consente ai possessori di abbonamento regionale di viaggiare, in ambito regionale, sui treni Ic e Ic Plus pagando un prezzo molto vantaggioso. Resterà invece invariato lo sconto dell’80% sull’acquisto delle Carte di ammissione Ic previsto per gli abbonati regionali. Questi documenti di viaggio , settimanali o mensili, permettono di utilizzare gli Intercity che collegano due località in Regioni diverse. Con queste carte gli abbonati piemontesi possono viaggiare da località piemontesi per Genova, Chiavari, Rapallo, Sestri Levante, Monterosso, Levanto e La Spezia, nonchè per i viaggi da Torino, Vercelli e Novara per Milano. .  
   
   
LIGURIA, IN BICI DOVE CORREVANO I TRENI  
 
Imperia, 1 luglio 2008 - Laddove prima passava la ferrovia a picco sul mare oggi c’è una pista ciclabile. Due ruote che fendono un panorama mozzafiato. Dall’alto pare proprio di vedere una cerniera che unisce i centri abitati al litorale ligure. È il Parco del Ponente ligure, tra San Lorenzo e Santo Stefano al Mare. Ieri è stato inaugurato il primo tratto, il più suggestivo, di quella greenway progettata nel 1999 e che entro il 2012 vedrà il completamento di un percorso di 12 chilometri. Venti milioni di euro il costo dell’opera, con fondi pubblici di provenienza europea, statale e regionale. Il percorso ferroviario è stato spostato a monte ed è stato raddoppiato. È rimasta l’incomparabile bellezza dei luoghi protetti dalla vecchia strada ferrata, oggi coinvolti in questa lodevole iniziativa che vede l’impegno delle istituzioni locali e del governo. .  
   
   
LAGO DI GARDA: RIVISTI I CRITERI PER LA CONCESSIONE DEGLI ORMEGGI  
 
Trento, 1 luglio 2008 - Il tema è particolarmente sentito per i proprietari di imbarcazione sul Lago di Garda: si tratta degli ormeggi, dei quali da più parti veniva segnalata la cronica carenza di posti e di cui si è occupata oggi la Giunta con una delibera presentata dall’assessore Franco Panizza. La disciplina previdente risale alla deliberazione n. 641 del 23 marzo 2001 con la quale la Giunta provinciale aveva determinato i criteri per la concessione degli ormeggi nelle acque del lago di Garda, i requisiti della domanda e la condizione per l´utilizzo degli stessi. Si stabiliva, tra l’altro, che la durata delle concessioni doveva essere quadriennale e che le stesse potevano essere rinnovate alla scadenza senza formalità d’istruttoria qualora non fossero mutate le condizioni soggettive ed oggettive limitatamente all´ulteriore quadriennio. Nel frattempo sono state presentate ulteriori domande di concessione di ormeggi e, conseguentemente, il numero delle richieste è generalmente superiore rispetto ai posti disponibili; in questo senso, si registra l’esigenza di garantire la possibilità di accesso generalizzato attraverso procedure che contemplino il turn over, qualora necessario. Coerentemente, con l’obiettivo di garantire un accesso generalizzato, che presuppone quindi concessioni a tempo e decadenti nel caso del venir meno dei requisiti, Panizza ha chiarito che è necessario rafforzare, per evitare comportamenti elusivi delle norme che presidiano l’obiettivo, il divieto di subconcessione e di trasferimento, vietando, ad esempio, il trasferimento dell’ormeggio tramite la pratica della cointestazione dell’imbarcazione. “Altrettanto importante – ha spiegato l´assessore - ai fini del migliore utilizzo di tali beni demaniali, introdurre il principio di utilizzo intensivo dell’unità di navigazione per cui viene concesso l’ormeggio con la relativa previsione di misure di controllo dell’effettivo uso, tutte misure volte a favorire il turn over”. I soggetti concedenti, tenuti all’applicazione dei criteri ed a curare le relative procedure, sono: Servizio Comunicazioni e Trasporti, in cui è incardinato l’Ispettorato di Porto; Servizio Bacini Montani; Comuni e articolazioni Societarie ai quali sono state concesse dalla Pat aree demaniali lacuali. Per quanto attiene invece ai beni demaniali dati in concessione e gestiti direttamente dai Circoli velici trentini iscritti alla Fiv (Federazione italiana vela), in considerazione della peculiarità delle attività svolte, si ritiene opportuna la non applicazione puntuale dei criteri, bensì l’obbligo di approvare un codice di autoregolamentazione che, recependo i principi ispiratori dei criteri, favorisca l’uso intensivo degli spazi acquei. I nuovi criteri, che prevedono l’assegnazione a seguito di bandi di concorso, e quindi con una formula che dovrebbe garantire il massimo turn over, peraltro troveranno applicazione solo a partire dal 2011. “Si è così voluto salvaguardare – spiega Panizza - l´affidamento riposto dagli attuali concessionari attraverso un regime transitorio al fine di consentire una introduzione graduale delle nuove modalità di gestione degli ormeggi; per i concessionari attuali le concessioni in essere decadranno al 31 dicembre 2010 e quelle in scadenza prima di tale data saranno prorogate sino ad essa (salvo rinuncia da parte dei concessionari): già da subito, però, inizieranno i controlli sull´uso che i proprietari delle imbarcazioni fanno delle stesse. "In pratica - ha detto Panizza - vogliamo evitare che la barca sia ormeggiata per 365 giorni l´anno ed usata pochissimo e magari solo come una "roulotte" e quindi per poche uscite all´anno". "Vogliamo - ha aggiunto il responsabile dei trasporti su acqua - incentivare la navigazione da diporto, il che significa che il concessionario di ormeggio, per il fatto che usa un bene demaniale, lo faccia in modo appropriato ed intensivo, altrimenti è giusto che gli subentri un altro, e in tale ottica faremo diversi controlli sul numero di uscite annue". .  
   
   
NAVALMECCANICA FVG: PROTAGONISTA CON PROPRIE IMPRESE  
 
San Giorgio di Nogaro, 1 luglio 2008 - La soddisfazione della Regione per l´attività di un gruppo di imprese che rappresenta un "fiore all´occhiello per la nostra comunità" è stata espressa dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, intervenuto nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro, presso il cantiere Ci. Mar del Gruppo Cimolai, alla cerimonia d´impostazione della chiglia di due nuove grandi navi passeggeri della Carnival. "Il gruppo Cimolai - ha affermato Tondo, ricordando che è operativo da tre generazioni - costituisce un grande esempio di continuità d´impresa, un punto di riferimento per l´attività nella zona industriale dell´Aussa Corno". Le due chiglie in acciaio ora in costruzione (su entrambe sono stati fissati, come consuetudine, un dollaro a rappresentare l´azienda statunitense che ha commissionato le navi ed un euro in rappresentanza del costruttore friulano) pesano 16 mila tonnellate e costituiranno gli scafi (200 metri di lunghezza e 26 di larghezza) delle due nuove navi passeggeri che, complessivamente, costeranno 250 milioni di dollari caduana. Una volta completate, le due chiglie saranno trasportate via mare al cantiere Mariotti di Genova dal quale, terminati i lavori, usciranno le navi progettate dallo studio norvegese Yran and Storbraaten, due colossi da 32mila tonnellate di stazza in grado di raggiungere una velocità di crociera di 19 nodi. .  
   
   
AL VIA I LAVORI PER L´AMPLIAMENTO DEL PORTO DI CIVITAVECCHIA  
 
Civitavecchia, 1 luglio 2008 - Partiranno entro la fine del 2008 e dovrebbero concludersi entro tre anni i lavori per la nuova darsena traghetti del porto di Civitavecchia. Dieci nuovi attracchi per le navi, già finanziati con fondi Cipe per 150 milioni di euro e con fondi dell´Authority del porto per 50 milioni, una nuova darsena servizi e 17 ettari in tutto destinati a diventare un terminal sul modello aeroportuale che sarà uno dei più moderni in Europa: compreso di fingers, duty free e passaggi pedonali. Questo il progetto presentato dal Presidente Marrazzo, dal presidente dell´Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta Ciani e dal sindaco di Civitavecchia Moscherini nel corso di un convegno organizzato nella sala conferenze del porto. ´´La costruzione della nuova struttura – ha dichiarato il Presidente Marrazzo - si inserisce in un grande progetto per la mobilità e per la logistica all´interno di un porto che guarda al Mediterraneo e che, proprio per questo, è chiamato a svolgere un ruolo strategico”. "La Regione ha investito 100 milioni di euro sulla Civitavecchia-viterbo - ha continuato Marrazzo - altri 100 milioni li ha investiti Anas e ad aprile partiranno i lavori per il completamento dell´autostrada che collegherà Civitavecchia e Viterbo, dove sorgerò l’aeroporto. Questo quadrante ha capacità di sviluppo inimmaginabili fino a qualche anno fa". "Bisogna dunque andare avanti - ha concluso Marrazzo - insieme alla provincia di Roma e alle istituzioni per dare sostegno alla filiera del porto e seguito ai progetti che oggi abbiamo presentato”. “Civitavecchia diventa – ha concluso – una importante stazione appaltante. Per questo deve essere un esempio di legalità e trasparenza. Senza ombre”. “Oggi iniziamo un percorso che vedrà il porto di Civitavecchia diventare lo scalo marittimo centrale per lo sviluppo della regione Lazio e forse per l´intero Paese – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta Ciani - Nei prossimi quattro anni questo porto cambierà completamente volto". Con la nuova darsena saranno suddivisi i flussi in arrivo e in partenza e i veicoli pesanti saranno separati da quelli leggeri. Anche i viaggiatori avranno un collegamento diretto dalla stazione ferroviaria al molo d’imbarco. Oltre agli uffici doganali, infine, ci saranno bar caffetteria, libreria e hall di sbarco e imbarco. .