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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Luglio 2008 |
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RAPPORTO ASSINFORM, PREVISIONI PER IL 2008: IT A +1,6%, TLC A +2,8% IT TROPPO BASSI GLI INVESTIMENTI, L´ITALIA ARRETRA SULL´INNOVAZIONE |
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Roma, 1 luglio 2008 - " Siamo in ritardo sulla media dell´Europa a 27 per l´utilizzo dei servizi on line: nella Pa è al 17% a fronte di una media europea del 30%, e con un gradimento dei cittadini in diminuzione. Non molto meglio il quadro dei servizi di mercato, ma con un gradimento ed un attenzione in aumento: l´Internet banking è utilizzato dal 12% della popolazione italiana rispetto al 25% della media europea, l´e-commerce sviluppa il 2% del totale delle vendite al dettaglio, mentre la media europea viaggia a quota 11%. Abbiamo la più alta percentuale di popolazione, pari al 56%, che non usa Internet, mentre la media europea è del 40%. In compenso siamo secondi in Europa quanto a quota di popolazione con elevate capacità di utilizzare Internet: il 9%, subito sotto la Francia (12%) e sopra la media europea (8%). Questa fotografia dell´Italia di fronte alle applicazioni avanzate di Internet esprime il grave ritardo d´innovazione in cui ci troviamo rispetto ai nostri partner europei, ma anche le potenzialità inespresse che ci caratterizzano. Da una parte vi sono il progressivo invecchiamento demografico e un sistema formativo non all´altezza delle sfide tecnologiche, che mantengono oltre la metà della popolazione italiana lontana dalle facilitazioni e vantaggi dei servizi Internet. Dall´altra l´emergere di una consistente parte della popolazione fortemente attratta dalle nuove tecnologie, che si colloca addirittura al di sopra dello standard internazionale nel loro uso ed entra in netto contrasto con l´assenza di attenzione politica e di incentivi sull´innovazione. Sono, questi, i segnali di un processo di digitalizzazione del Paese che avanza in modo frammentario e discontinuo, privo di una politica economica capace di puntare sull´It in termini strategici come invece è avvenuto e avviene in altri paesi". Nel presentare ieri a Roma i risultati del Rapporto Assinform 2008, il Presidente dell´Associazione italiana dell´Information Technology Ennio Lucarelli non ha risparmiato i toni forti nell´analizzare la problematica dell´innovazione che interessa il nostro Paese. "D´altro canto - ha continuato Lucarelli- se nell´ultimo decennio il sintomo più evidente della regressione italiana è stato l’aumento del divario di produttività con gli altri paesi europei, una delle cause strutturali, purtroppo ancora largamente sottovalutata, sta nel non aver investito per innovare l´Information Technology italiana al fine di rilanciare l´economia, come si è fatto invece in Europa a seguito del processo di Lisbona e in molti paesi nostri concorrenti. A fronte dei programmi quadro comunitari per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica, in Italia dieci anni di spesa It ben al di sotto della media europea hanno reso la nostra economia rigida, limitandone le capacità di crescita e di reazione ai cambiamenti". I dati parlano chiaro: nel 1998 il nostro Paese spendeva in It l´1,5% del valore del Pil, a fronte di una media europea attestata al 2,3%; nel 2007 abbiamo speso una quota pari all´1,7% del Pil, vale a dire dopo dieci anni abbiamo aumentato i nostri investimenti It di soli due decimi di punto percentuale, mentre la spesa media europea è cresciuta di 5 decimi di punto percentuale. Ma per la Francia, questi dieci anni hanno portato un aumento degli investimenti It di 8 decimi di punto percentuale fino a rappresentare oggi una quota del Pil pari al 3,1%, per la Gran Bretagna 6 decimi di punto in più significano che oggi spende in It il 3,5% del valore del Pil, per la Germania 5 decimi di punto in più portano gli investimenti It al 2,9% del valore del Pil. Quindi, in questo decennio, il nostro gap d´innovazione si è decisamente ampliato. "E chi in questi anni ha investito di più in tecnologie informatiche - ha proseguito il Presidente di Assinform - ha ottenuto anche importanti ritorni sulla produttività". Tra il 2000 e il 2007, per Francia, Germania, Usa e Gran Bretagna la produttività è aumentata con ritmi a due cifre, fra il 7% e il 14%, sostenuta da una crescita cumulata degli investimenti It altrettanto elevata, con tassi dell´ordine tra il 16% e il 38%. Nello stesso periodo la media europea di crescita della produttività è stato dell´8%, quella della spesa It intorno al 30%, mentre in Italia l´aumento della produttività non è riuscito a superare il 2%, a fronte di una crescita cumulata degli investimenti It poco sopra il 5%. Il Rapporto Assinform 2008 approfondisce la dinamica della domanda It secondo i diversi settori dell´economia italiana, in un confronto tra il 1998 e il 2007 (in cui la crescita media nazionale è stata del 4,4%), con un flash sull´andamento 2007/6 (incremento medio nazionale del 2%). In valori assoluti, banche e industria hanno continuato ad essere i maggiori compratori di tecnologie informatiche, assorbendo poco meno della metà del mercato. Ma con una dinamica diversa: su dieci anni gli investimenti bancari in It sono cresciuti con un trend medio del 4,9%, mentre nel 2007 si sono attestati al + 1,7%. L´industria, al contrario, nel decennio registra un incremento di solo 1,5%, mentre nell´ultimo anno segnala un´impennata negli investimenti It dell´1,9%. "Questo andamento - ha commentato Lucarelli - dà conto delle difficoltà del nostro sistema produttivo a passare da un modello competitivo basato essenzialmente sul basso valore della moneta, a un modello molto più dinamico e flessibile, in cui l´innovazione e l’impegno sui mercati internazionali diventano il fattore di crescita della competitività e dello sviluppo. Difficoltà che oggi l´industria italiana, dopo una fase di dura selezione e ristrutturazione, sta dimostrando di aver iniziato ad affrontare, a partire dalla ripresa degli investimenti It da parte delle Pmi". Per quanto riguarda la Pa, la domanda It ha un andamento abbastanza differenziato fra amministrazioni locali e centrale. Per la Pac, nel decennio, l´incremento di spesa non va oltre il 2,8% , mentre il 2007/06 è un anno nero con - 3,2% di decremento. La Pal ha una dinamica molto più vivace: + 8% nel decennio, in rallentamento lo scorso anno con un incremento del 2,4%. "Il problema della domanda pubblica d´It - ha affermato il Presidente di Assinform - non è solo la scarsità degli investimenti, ma anche la qualità. Oggi il 60% della spesa It rimane intrappolata nel circolo auto-referenziale delle società pubbliche in house: un fenomeno che caratterizza il nostro Paese e coinvolge soprattutto le amministrazioni locali; monopoli e mancanza di concorrenza finiscono spesso per generare deficit d’innovazione e distorsioni, come nel caso dei ritardi nei tempi di pagamento pubblici verso i fornitori che, nell´Informatica, vengono ulteriormente dilatati dall’intermediazione delle società pubbliche in house, le quali in media pagano con oltre 8 mesi di ritardo i loro fornitori". Fra i diversi settori, l´incremento più elevato di investimenti It è stato da parte delle Tlc: 11,3% di media tra il 1998 e il 2007, a testimonianza dell´importante processo di modernizzazione subito da questo settore, che ha portato allo sviluppo di nuovi servizi sulla rete mobile e su quella fissa. Nello stesso periodo il settore della distribuzione ha incrementato la spesa It in media del 3,3% e di + 3,2% nel 2007/06, mantenendosi sempre sotto le medie nazionali. I servizi, al contrario, nei dieci anni incrementano l´It del 4,4%, mentre nel 2007/06 la crescita è stata del 2,2%. Si può osservare che se la quota d´It incorporata finora in queste attività è discreta nel contesto italiano, tuttavia è molto bassa se paragonata a ciò che sta avvenendo in altri paesi. Così le assicurazioni, un settore ancora troppo poco attento alle opportunità che offre l´It. Ma la perfomance più sorprendente la offrono, ancora una volta, i cittadini italiani, che si dimostrano più evoluti di chi li amministra, con un´impennata di + 10,5% nel 2007/06 , per un valore di 1 miliardo di euro. "Di fronte a questi risultati occorre una deciso cambiamento di rotta per recupera il gap d´innovazione che penalizza la crescita dell´economia italiana - ha concluso Ennio Lucarelli - "E´ indispensabile una politica di misure coerenti e sistematiche. Per questo ci aspettiamo un coordinamento fra la riforma digitale della Pa del Ministro Brunetta, destinata a produrre nuova domanda d´innovazione It, e lo sviluppo del Progetto Made in Italy 2015 promesso dal Ministro Scajola, che dovrebbe ripartire al più presto includendo l´informatica come area strategica d´innovazione industriale. Ci aspettiamo la liberalizzazione dell´informatica pubblica locale e regionale con l´in house che diventa l´eccezione e le gare a evidenza pubblica la regola. Ci aspettiamo che il processo di infrastrutturazione avanzata venga sostenuto per abbattere il digital divide a tutti i livelli, inclusa l´alfabetizzazione informatica di quella parte della popolazione altrimenti esclusa. Le imprese It sono pronte a contribuire ai grandi progetti per ammodernare il Paese con il proprio impegno d’innovazione e con la loro diretta partecipazione allo sforzo finanziario". I dati in dettaglio Mercato italiano dell´Ict nel 2007: +0,9% - Nel 2007 il mercato aggregato dell´Ict (informatica + telecomunicazioni) ha raggiunto i 64. 390 milioni di Euro (+0,9%). Il minor dinamismo rispetto al 2006, quando era cresciuto del 2%, è spiegabile con il ristagno del comparto delle telecomunicazioni, tant´è che per il secondo anno consecutivo le dinamiche appaiono rovesciate rispetto al passato, con l´informatica a trainare e le telecomunicazioni ad arrancare. Mercato italiano dell´informatica nel 2007: + 2% - Nel 2007 il mercato italiano dell´informatica ha raggiunto i 20. 190 milioni di euro in crescita del 2% sull´anno prima, consolidando il recupero del 2006 (+1,6%) sull´onda del mercato consumer e di una ripresa moderata, ma generalizzata degli investimenti It da parte delle imprese. La domanda consumer, e cioè delle famiglie, è cresciuta del 10,5%, raggiungendo una quota di mercato complessiva del 5,2% sulla spinta della domanda di personal computer. Quanto alle imprese, cui è ascrivibile quasi il 95% del mercato It, è da rilevare che le dinamiche d´investimento, per quanto contenute, sono state positive in tutte le classi dimensionali. Sono infatti cresciuti sia gli investimenti It delle grandi imprese (10. 873 milioni, +1,7%, contro l´1,3% del 2006 e lo 0,9% del 2005), delle medie (4. 767 milioni, +1,9%, contro l´1,8%, del 2006 e l´1,7% del 2005) e anche delle piccole (3. 495 milioni + 0,6%, contro il modesto 0,3% del 2006 e il calo dell´1,4% del 2005). Ancora per quanto riguarda le imprese, la ripartizione della domanda per classi dimensionali vede ancora largamente al primo posto le grandi, con oltre 250 addetti (con una quota di mercato del 56,8%), seguite dalle medie, con 20-249 addetti (24,9%) e dalle piccole sino a 49 addetti (18,3%), con una domanda ancora proporzionalmente molto inferiore al loro peso, sia in chiave di contributo al Pil che di occupazione. Quest’ultimo dato lascia intravedere quale impulso potrebbe avere il mercato It e la stessa efficienza delle Pmi qualora esse fossero indirizzate ad investire di più in sistemi e applicazioni commisurate alle loro esigenze. Dal punto di vista della qualità della domanda, trainante continua a essere la crescita l´hardware, + 4,8% , cui ha molto contribuito la persistenza della domanda di personal computer (+13,1% in unità e +5,5% in valore). Lo spaccato della domanda per settori d´utenza conferma il ruolo trainante delle banche (4. 578milioni, +1,7%) dell´industria ( 4. 157milioni, + 2,0%) e delle aziende della distribuzione (2. 293milioni, +3,2%) e dei servizi (2. 218milioni, +2,2%) e del comparto assicurativo e finanziario (997Milioni, +2,9%) per l´effetto combinato di dinamiche e peso. Nel settore pubblico la Pal ha fatto registrare progressi apprezzabili (+2,4%), mentre l´Amministrazione Centrale ha fatto registrare addirittura un calo della spesa del 3. 2%. Mercato italiano delle Tlc nel 2007: +0,4% - Nel 2007, il mercato italiano delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha generato un business di 44. 200 milioni di euro, con aumento di un magro 0,4% sul 2006. Hanno pesato la contrazione degli investimenti in apparati e infrastrutture (9. 620 milioni, -0,7%) e il continuo calo dei servizi su rete fissa, che hanno cancellato gli effetti della continua, anche se oramai attenuata, progressione dei servizi su rete mobile, e della crescita dei servizi a valore aggiunto su entrambe le reti, fissa e mobile. Le mobili hanno generato una domanda complessiva (infrastrutture, apparati, terminali e servizi) di 24. 070 milioni di euro, in crescita dell´1,8% (contro +4,5% del 2006), mentre le fisse sono scese a 20. 130 milioni (-1,3%, dopo il -0,4% del 2006). Nel 2007 le linee mobili sono ancora cresciute, risultando ben 90,7 milioni (+10,8%) e con un incremento di poco inferiore a quello del 2006 (+13,4%), e risulta in aumento (2,2%) anche il numero degli utenti attivi: 45,9 milioni. Quest´ultimo dato è quello che spiega la crescita del business complessivo del mobile, visto che gli investimenti in infrastrutture non progrediscono e che la spesa per utente attivo è cresciuta di poco. Le fisse hanno visto contrarsi anche la componente di servizio (16. 070 milioni, -1,5%). Il dato evidenzia, come già negli ultimi anni, il calo nelle componenti più mature - voce e trasmissione dati - solo parzialmente compensato dalle componenti legate ai servizi a valore aggiunto e alle connessioni Internet (2780 milioni, +8,2%). Quanto a queste ultime, è positivo l´incremento del numero di accessi ad alta velocità, risultati a fine 2007 pari a 10,1 milioni (18,7%), 9,8 dei quali in modalità xDsl (+19,2%) e di circa 340mila su fibra ottica (+5,6%). Nel complesso e al netto della componente infrastrutturale, il peso della domanda consumer è cresciuto ancora, risultando pari a poco meno del 64% (contro il 62,7 del 2006 e il 62,1% del 2005). Questo per effetto di una domanda espressa dalle famiglie, che nel 2007 è cresciuta del 2,9% attestandosi 25. 415 milioni, mentre quella dell´utenza business è scesa del 2,3%, a quota 14. 385 milioni, confermando una tendenza di lungo periodo legata in parte all´adozione di soluzioni di fonia su Ip in parte alla rivisitazione al ribasso delle tariffe per servizi fissi e mobili. Il ritardo dell´Italia verso gli altri paesi In Italia la dinamica dell´Ict è risultata ancora una volta al di sotto di quella rilevata alla scala mondiale (+5,5%), nonostante l´interesse diffuso all´Information Technology. Dal 2005 al 2007, la penetrazione del cellulare nelle famiglie italiane è infatti passata dall´80,8 all´ 85,5%, quella del Pc dal 43,9% al 47,8% e quella di Internet dal 34,5% al 38,8%, lasciando intendere che la cosa che manca è un quadro di riferimento che favorisca l´uso dell´Ict nel sistema produttivo. Dinamiche di mercato - Più in particolare, sulla base dei dati 2007: Il mercato italiano complessivo dell’Ict (64,4milioni) si colloca in Europa solo al quarto posto per dimensioni - Germania (149,4 milioni, -1,7%), Regno Unito (128, 5milioni, +2%)), Francia (107,4milioni, +2,2%) – e, anche per dinamismo, visto che a questo riguardo supera la Germania, ma si fa precedere dalla Spagna ( 48,3milioni, +4,5%). Ma più significativo ancora è il fatto che l’incidenza della spesa Ict sul Pil non superi nel caso dell’Italia il 4,8%, contro 5,6% medio dei paesi europei; il mercato italiano It, fa sì rilevare una crescita apprezzabile (+2%), ma che non regge il confronto con quella media dei paesi europei (+4,7%), anche alla luce del maggior divario fra tassi di crescita (per l’Italia 2,7 punti percentuali in meno nel 2007, contro 2,1 nel 2006). Deludente è anche il confronto con i stessi paesi europei con cui si confrontiamo: il nostro +2%, va confrontato infatti con il +4,6% Francia, il +4,7% Germania, il +5,1% Regno Unito e il +6,7% della Spagna; Il mercato delle telecomunicazioni, oltre a mostrare un ristagno, vede un disallineamento in negativo della crescita rispetto allo scenario internazionale per la componente infrastrutturale, che è poi quella che condiziona l’evoluzione del sistema. Dopo il quasi allineamento (attorno al + 3%) con le dinamiche mondiali nel 2005, si è passati ad una frenata del -3,1% nel 2006 e del -4,7% nel 2007, contro rispettivamente il + 6,3% il +4,1% registrati a livello mondiale. Fruizione dei servizi in rete Anche per Internet, il progresso registrato in Italia si ridimensiona di molto se confrontato con quello degli altri paesi avanzati. Più un particolare, l’Italia: è ancora lontana dal top della classifica dei paesi per percentuale d’accesso della popolazione alle connessioni in banda larga Il suo 17,1% va infatti confrontato con 20% medio dell”Europa, e con il 31% della Svezia, il 25,8% del Regno Unito, il 23,8% della Germania, il 23,3% della Francia e il 18,3% della Spagna. Risulta sì ben piazzata sul fronte dell’offerta di servizi di e-government ai cittadini (58% di enti attivi, contro il 51% medio in Europa) e alle imprese (88% di enti attivi, contro il 75% medio in Europa), ma non per la sua capacità di farli utilizzare dal grosso della cittadinanza. E infatti mentre nel caso delle imprese l’utilizzo è ragguardevole (84% delle imprese), nel caso dei cittadini, la fruizione non supera il 17% de potenziali interessati (contro il 30% medio europeo); presenta una percentuale di utilizzatori di Internet sulla popolazione che non supera il 34%, contro il 51% medio europeo (e, per fare solo alcuni casi, il 75% della Svezia e il 44% della Spagna); si colloca nella parte bassa della classifica per utilizzatori di servizi di Internet banking, con una percentuale di utilizzatori sulla clientela che non supera il 12%, contro il 25% medio europeo; è ancora in ancora in coda alla classifica per utilizzo di servizi di e-commerce , visto che esso non pesa per più del 2% del fatturato delle imprese italiane, contro l’11% medio delle imprese europee. Scarsa coscienza della correlazione fra investimenti It e produttività - I gap visti sono da interpretare alla luce della correlazione, oramai manifesta tra crescita degli investimenti It e crescita della produttività. Basti pensare che fra il 2000 e il 2007 la crescita cumulata degli investimenti It in Italia è stata inferiore all’1% e quella della produttività del 6,5%, mentre in Europa i valori corrispondenti sono risultati pari a 8,2 e 31,9. Ict: l´andamento per il primo trimestre 2008 - L’andamento del mercato Ict nel primo trimestre 2008 ha mostrato tendenze simili a quelle rilevate per lo stesso periodo dell’anno precedente. Più in particolare, si è rilevata una stagnazione complessiva a livello aggregato (15. 497 milioni di Euro, in calo dello 0,4%), per effetto di un calo dell’1,1% del business delle telecomunicazioni in tutte le sue componenti, non compensato dal progresso dell’1,2% del business dell’informatica. Le previsioni per il 2008 - L’andamento rilevato nel primo trimestre del 2008 sconta fattori di brevissimo periodo che appaiono destinati ad essere in parte riassorbiti in corso d’anno, in una prospettiva più favorevole. E infatti, per l’intero 2008 Assinform ha oggi aggiustato in meglio le previsioni formulate tre mesi fa, che indicavano una crescita complessiva del mercato Ict nel 2008 non superiore a 1,9 punti percentuali. Oggi le stime puntano su una crescita del mercato Ict (aggregato informatica e telecomunicazioni) dell´ordine del 2,4%, di 1,5 punti percentuali in più rispetto al 2007. Questo porterà il mercato Ict al valore complessivo di 65. 949milioni, ma più che altro per effetto di una ripresa sul fronte delle telecomunicazioni. Per queste ultime è prevista una crescita del 2,8%, a 45. 430 milioni, mentre per l´informatica, l´attuale situazione congiunturale lascia presagire una crescita lievemente inferiore a quella del 2007, pari all´1,6% e per valori pari a 20. 519 milioni. . |
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UN ANNO DI COSTI DI CHIAMATE ALL’ESTERO PIÙ BASSI BILANCIO DELL’INTRODUZIONE DEL REGOLAMENTO UE SUL ROAMING |
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Bruxelles, 1 luglio 2008 - Si compie esattamente 1 anno dall’entrata in vigore del Regolamento Ue sul roaming, ossia sulla tariffa unica europea dei costi delle telefonate mobili effettuate e ricevute all’estero. L’occasione dunque è propizia per tracciare un bilancio dei risultati raggiunti e delle prossime sfide e novità che attendono il mercato, i regolatori e, soprattutto, i consumatori. Il regolamento Ue sul roaming è entrato in vigore il 30 giugno 2007 introducendo una nuova era nella telefonia mobile. I cittadini in viaggio all´interno dell´Ue sono ormai in grado di comunicare attraverso le frontiere a prezzi più ragionevoli e trasparenti. In un anno l’Eurotariffa ha comportato un risparmio per gli utenti europei che si spinge fino al 60 %. Ma i vantaggi non si fermano qui poiché a partire dal prossimo 30 agosto vi saranno ulteriori riduzioni grazie alla definizione di limiti superiori per i costi di chiamate in uscita ed entrata, rispettivamente 0,46 euro e 0,22 euro. Inoltre, la Commissione sta analizzando gli effetti avuti di questa azione legislativa sui costi di altri servizi (ad esempio Sms e Mms). Sulla base di un’analisi aggiornata della situazione del mercato si potrà allora decidere se procedere all’estensione del regolamento anche a questi ambiti, in occasione anche della scadenza del termine fissato dalla Commissaria Viviane Reding per tagli volontari da parte delle compagnie telefoniche. L’utilità di questa regolamentazione è oggi più che evidente. Come era anche la motivazione che stava alla base della decisione. Come sostiene la commissaria Reding, “l’idea che i consumatori debbano pagare per una telefonata in roaming più che per una domestica è in contraddizione con gli stessi principi del nostro Mercato unico”. Così la Commissione europea intervenne considerando lo svantaggio di costi elevati e ingiustificati delle telefonate roaming sia a livello di rete di distribuzione sia a livello di singoli utenti, nonché l’impossibilità dei regolatori nazionali di intervenire a causa del carattere transfrontariero del servizio ( Ip/06/386). Il Regolamento entrato in vigore esattamente un anno fa ha come elementi principali l’intervento di riduzione e limitazione delle tariffe praticate tra gli stessi operatori e tra questi ultimi e i loro clienti. Tutto ciò sostenuto da una forte spinta verso la trasparenza attraverso l’obbligo per le compagnie di informare gli utenti dei relativi costi ogni qualvolta essi si rechino sul territorio di un altro stato membro. . |
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TISCALI: AGGIORNAMENTO SUL PROCESSO DI REVISIONE STRATEGICA |
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Cagliari, 1 luglio 2008 - In merito al processo di revisione strategica avviato lo scorso aprile con la nomina degli advisor finanziari, durante il quale la Società ha ricevuto e discusso manifestazioni di interesse da parte di primari operatori industriali, la Società rende noto che diverse ipotesi sono ancora allo studio, e che pertanto intende proseguire nella valutazione di alternative volte al raggiungimento degli obiettivi di crescita e di creazione di valore per il Gruppo. . |
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ICT: LA TOSCANA PUNTA SUGLI INVESTITORI STRANIERI PROGETTI ALL’AVANGUARDIA CHE ATTIRERANNO INVESTIMENTI PER 8 MILIONI DI! EURO |
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Firenze, 1 luglio 2008 - Più di venti progetti d’eccellenza nel campo dell’Information and Communications Technologies (Ict), selezionati e raccolti in un dossier per essere promossi tra i principali investitori stranieri. E’ questo uno dei primi risultati dell’attività condotta dalla Leonardo Business Consulting per Toscana Promozione/invest in Tuscany nel corso di un progetto di valorizzazione del settore Ict toscano presentato il 30 giugno a Villa Montalto in occasione del convegno “Innovazione e attrattività in Toscana: scenari e potenzialità del settore Ict”, al quale hanno preso parte vari potenziali investitori, tra i quali i rappresentanti di Ibm, Hp Italia, British Telecom, Iban e 3M. Il progetto, promosso dalla Regione Toscana attraverso Toscana Promozione, potrebbe portare sul territorio regionale investimenti per un valore complessivo pari a circa 8 milioni di euro. ! «Il nostro obiettivo – ha commentato durante! il conv egno l’assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna – è quello di sostenere le enormi potenzialità che, in termini di ricerca e sviluppo, ha il settore toscano dell’Ict». «L’università e la ricerca – ha proseguito Brenna - sono fondamentali per la crescita del sistema economico regionale ed italiano, ma servono risorse. Per questo, l’attrazione degli investimenti esteri ricopre un ruolo decisamente strategico per il futuro delle nostre imprese». Una consapevolezza che sta alla base dell’attività di Invest in Tuscany, il servizio di Toscana Promozione dedicato alle imprese estere interessate ad investire sul nostro territorio. In un’Italia dove la ricerca non ha certo vita facile, la Toscana si presenta come una delle regioni più all’avanguardia sia a livello nazionale che europeo. Le principali imprese dell’Ict ed alcune del! le maggiori multinazionali del mondo hanno investito nella nostra regione, avviando collaborazioni con le università e finanziando importanti progetti di ricerca nel campo dell’informatica, dei sistemi satellitari, dell’elettronica, delle applicazioni per i beni culturali, la videosorveglianza o della robotica. E per capire il livello di questi investimenti basta citare alcuni dei nomi emersi dalla ricerca commissionata da Toscana Promozione: Ericsson, Microsoft, Nokia, Siemens e Yahoo!. Nella nostra regione, per quanto riguarda l’Ict, sono presenti oltre 100 laboratori, circa 17 centri di ricerca altamente qualificati, 7 dipartimenti universitari attivi nella ricerca e più di mille aziende. Quello dedicato all’Ict non è l’unico progetto di attrazione di investimenti esteri portato avanti da Toscana Promozione. Proprio in questi giorni, infatti, l’Agenzia ne ha lanciato un altro dedicato alle Life Science co! n l’obiettivo, anche stavolta, di individuare e selezion! are i pr ogetti toscani più interessanti al fine di promuoverli e veicolarli verso gli investitori. . |
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VENERDÌ L´INAUGURAZIONE DEI LABORATORI DI SARDEGNADISTRICT |
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Cagliari, 1 luglio 2008 - Venerdì 4 luglio Sardegna Ricerche organizza, nell´edificio 1 del Parco tecnologico della Sardegna a Pula (Ca), la giornata inaugurale dei laboratori attivati presso il Parco nell´ambito del progetto della Regione per la realizzazione di Sardegna District, il distretto sardo delle Ict. Il programma della giornata prevede la visita ai laboratori, la presentazione delle attività svolte e delle future iniziative e una tavola rotonda sul ruolo dei venture capitalist e gli strumenti di scouting di idee innovative, moderata da Emil Abirascid e Guido Romeo (Nòva24 de Il Sole 24 Ore). Quest´ultimo avrà occasione di illustrare al pubblico l´iniziativa Nòva Clab di Nòva24 de Il Sole 24 Ore. Durante la sessione "Le imprese incontrano i venture capitalist", saranno organizzati, inoltre, incontri "one-to-one" tra imprenditori sardi e venture capitalist del settore. Il programma dettagliato dell´evento e la scheda per partecipare all´iniziativa "Le imprese incontrano i venture capitalist" sono reperibili nella sezione Eventi. Nella stessa giornata verà presentato un bando rivolto ai giovani di tutta Europa: il summer camp che Sardegna Ricerche organizzerà da settembre a ottobre di quest´anno in collaborazione con il Crs4, il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna. L´iniziativa, denominata "Summer District Camp", favorisce lo scambio di esperienze fra giovani formati nel settore delle Ict in un contesto aperto e multidisciplinare, consentendo loro di essere ospitati presso i nove laboratori di Sardegna District, il distretto sardo delle Ict, all´interno del Parco tecnologico di Pula (Ca). Con il supporto dei responsabili dei laboratori e del personale tecnico e di ricerca potranno portare a termine progetti di sviluppo di servizi, programmazione, documentazione e testing, nell´ambito delle aree di specializzazione dei laboratori, e proporre nuove attività. I giovani interessati a partecipare al camp hanno tempo sino al 18 luglio per far pervenire all´ente la propria domanda. . |
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GIOCO & GIOVANI: E’ LA SQUADRA DEL CUORE A MUOVERE LE SCOMMESSE ON LINE |
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Bologna, 1 luglio 2008 - L’indagine condotta sui giovani scommettitori on line mostra come questa categoria di utenti scelga l’evento su cui scommettere principalmente in base alla passione sportiva. La squadra del cuore o l’amore per uno sport rappresentano infatti il criterio che guida la scelta dell’evento per il 54% dei giovani. Accanto alla passione sportiva, il secondo fattore di preferenza è la possibilità di vedere in tv l’evento (29,5%). Questi due elementi guidano anche le scelte degli utenti on line di fasce d’età superiori, mentre emerge una differenza marcata rispetto al terzo criterio di preferenza. I giovani seguono con più attenzione la squadra o gli eventi sportivi, monitorando costantemente i risultati precedenti: quasi il 29% scommette non basandosi sull’intuizione del momento, ma sulla conoscenza maturata nel tempo. I giovani mostrano inoltre una spiccata attenzione per l’attrattività delle quote (28,1%) ed individuano tra i principali vantaggi della scommessa su web rispetto a quella in agenzia la comodità (90,6%) e la velocità (64,1%). E’ per questi motivi che le scommesse live stanno riscuotendo un forte successo fra i giovani, tanto che nel corso del 2007 quasi il 5% di essi ha effettuato una scommessa prevalentemente durante lo svolgimento dell’evento. L’immediatezza rappresenta, infatti, un ulteriore fattore che stimola il gioco. E questo spiega anche l’interesse per un’altra possibilità di scommessa live, il sistema interattivo offerto sulle reti Sky. Durante il campionato 2007-2008, il 6% dei giovani scommettitori on line ha utilizzato anche questa modalità di scommessa. Si tratta di una quota non trascurabile dato che non tutti hanno la possibilità di accedervi direttamente. . |
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MATERA, PROVINCIA ORGANIZZA CONVEGNO SUL DIGITAL DIVIDE |
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Matera, 1 luglio 2008 - La Provincia di Matera, in collaborazione con Telespazio e il patrocinio della Regione Basilicata, ha organizzato per giovedì 3 luglio, nella Biblioteca Provinciale “T. Stigliani”, il convegno “La soluzione satellitare e il divario digitale”. “Il convegno costituisce una occasione – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo tecnologico della Provincia, Nicola Buonanova - per illustrare concretamente i contenuti del progetto di Servizio Pubblico di Banda Larga satellitare per i comuni, afflitti dal divario digitale, che hanno già aderito al progetto promosso dal Cst (Centro Servizi territoriale) della Provincia di Matera. Il progetto in questione ha permesso ai Comuni di Garaguso, Grottole, Oliveto lucano e Salandra, siti in aree non raggiunte dal collegamento Adsl (e per questo in divario digitale), di attivare una connessione satellitare bidirezionale che ha migliorato la qualità e la velocità dei collegamenti internet degli uffici dei Comuni. ” I lavori inizieranno alle ore 10. 00 e vedranno la partecipazione della Provincia di Matera,con il presidente Carmine Nigro, l’assessore allo Sviluppo tecnologico Nicola Buonanova e il Direttore generale Angelo Di Palma; di Telespazio, con l’amministratore delegato Giuseppe Veredice, il responsabile Piattaforme per comunicazioni fisse Alessandro Caranci, il responsabile Business line network&connectivity Roberto Petronio; della Regione Basilicata, con il presidente Vito De Filippo, il vice presidente e assessore alla Innovazione tecnologica Vincenzo Folino; dell’Università “La Sapienza di Roma”, con il professore Paolo Gaudenzi e dei Sindaci dei Comuni interessati. “La connettività satellitare a banda larga si propone di ovviare – ha concluso il presidente della Provincia, Carmine Nigro - a un gap tecnologico, legato alla indisponibilità di infrastrutture telematiche, che mina gravemente lo sviluppo delle aree più interne. La soluzione satellitare rappresenta la risposta più idonea per togliere dall’isolamento i Comuni afflitti dal digital devide. ” . |
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INSIEL: VERTICE TONDO-MAGGIORANZA, DOMANI TOCCA AI SINDACATI |
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Trieste, 1 luglio 2008 - Giro di orizzonte con i rappresentanti della Maggioranza di Governo per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, impegnato a trovare la migliore soluzione possibile per l´Insiel, l´azienda informatica della Regione che, allo stato attuale, il decreto Bersani imporrebbe di privatizzare entro il 4 gennaio 2009, data ultima fissata dalla proroga ottenuta dall´Esecutivo Berlusconi. Nel corso dell´incontro sono state prese in considerazione tutte le ipotesi percorribili, valutandone ogni aspetto alla luce dei tempi stretti imposti dalle normative che regolano le procedure di attuazione. Al termine, il governatore ha annunciato che domani convocherà le organizzazioni sindacali di Insiel. . |
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IL NUOVO SISTEMA DI STORAGE ENGENIO 7900 HPC È IN GRADO DI CONIUGARE ALTI LIVELLI DI PRESTAZIONI E DI AFFIDABILITÀ PERMETTENDO IL SUPPORTO PER CARICHI DI LAVORO MISTI AD ALTE PRESTAZIONI E INTERFACCE HOST |
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Milpitas, California, 1 luglio 2008 – Lsi Corporatio ha presentato il 17 giugno il sistema di storage Engenio 7900 Hpc, che combina prestazioni massime ed elevati livelli di disponibilità di sistema per applicazioni che richiedano accesso ininterrotto ai dati. Progettato per applicazioni ad elaborazione intensiva e carichi di lavoro a banda ampia, il sistema di storage 7900 Hpc è perfetto per ambienti con requisiti di elaborazione di elevati volumi di dati, quali laboratori governativi, difesa, media ed entertainment, energia, bioscienze ed aziende geospaziali. Basata sull’architettura Lsi di settima generazione Xbb2, il sistema di storage 7900 Hpc offre 6,4 Gb/s di ampiezza di banda sostenuti nelle letture disco – un miglioramento quadruplo delle prestazioni rispetto alla generazione precedente – e prestazioni di scrittura continuativa di 5,4 Gb/s. Il sistema fornisce inoltre funzioni migliorate di disponibilità e affidabilità progettate per aiutare a garantire protezione e accessibilità ad alta velocità continua ai dati su un’ampia gamma di carichi di lavoro ad alte prestazioni (Hpc). Le funzioni di alta disponibilità comprendono componenti pienamente ridondanti e percorsi dati con failover automatico, amministrazione online, monitoraggio della salute dei drive, mirroring della cache del controller e Raid 6 assistito via hardware. “Negli odierni ambienti Hpc non è più sufficiente fornire sistemi di storage dotati solo di banda ultralarga,” ha dichiarato Steve Hochberg, direttore senior del segmento Hpc di Lsi. “I clienti Hpc sono arrivati a richiedere soluzioni di storage che offrano anche i più elevati livelli di disponibilità dei dati e prestazioni molto elevate su carichi di lavoro misti, che risultano in una efficienza d’elaborazione massima. Il sistema di storage 7900 Hpc è posizionato in maniera unica per soddisfare tali requisiti e fornire la flessibilità necessaria per adeguarsi alle necessità di progetti futuri. ” Il sistema di storage 7900 Hpc è progettato inoltre per adattarsi in maniera trasparente a infrastrutture, applicazioni e richieste di capacità in evoluzione. Offre opzioni di interfaccia host sostituibili sul campo, fra cui Fibre Channel (Fc) a 4 Gb/s e Infiniband a 20 Gb/s, livelli di protezione Raid flessibili (0, 1, 3, 5, 6 e 10) per soddisfare le richieste di protezione/performance delle applicazioni più esigenti, e scalabilità lineare sino a 256 drive Fc o Sata alla release iniziale. Le future release offriranno scalabilità sino a 480 drive e supporto per tecnologie future che comprendono Fc a 8 Gb/s e Infiniband a 40 Gb/s. La flessibilità di configurazione del sistema permette ai clienti di condividere interfacce host, livelli Raid e drive in un solo sistema per ottimizzare prezzi e prestazioni e per proteggere l’investimento. L’oak Ridge National Laboratory (Ornl), il più grande laboratorio di scienza ed energia del Ministero dell’Energia statunitense, ha acquistato quattro sistemi beta Engenio 7900 Hpc che adottano un’interfaccia Infiniband e oltre 1 petabyte di storage nel settembre 2007. “Siamo rimasti impressionati dall’affidabilità e dallo stato complessivamente maturo del prodotto prima della disponibilità generale sin dall’installazione del sistema di storage 7900 Hpc,” ha dichiarato Shane Canon, project leader dell’Ornl. “La funzione di mirroring della cache è una forza, come la capacità di creare configurazioni flessibili che soddisfino le richieste di una sezione diversificata delle necessità d’elaborazione. Abbiamo lavorato a stretto contatto con Lsi e siamo soddisfatti della nostra interazione con il loro staff di progettazione e sul campo. ” L’architettura Xbb2 si avvantaggia di oltre trenta anni di esperienza nello storage e conoscenza del design di Lsi. Con oltre 50 petabyte installati in ambienti Hpc e oltre 400. 000 sistemi implementati nei più esigenti segmenti di mercato, Lsi può vantare un´esperienza di lungo corso punto nello sviluppo e fornitura di soluzioni storage per ambienti che necessitano di accesso ai dati senza interruzioni. . |
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FLUSSI PENDOLARI DEGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI IN ALTO ADIGE ANNO SCOLASTICO 2007/08 |
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Bolzano, 1 luglio 2008 - Nell’anno scolastico 2007/08, su un totale di 18. 936 iscritti alle scuole secondarie superiori della provincia di Bolzano, 6. 485 studenti (34,3%) hanno frequentato una scuola al di fuori della piccola area funzionale di residenza. Tale percentuale varia di poco se si considera la comunità comprensoriale d’appartenenza (35,3%), mentre sale decisamente se si analizza il comune di residenza (65,5%). Ciò significa che gli studenti altoatesini tendono a studiare in un comune limitrofo a quello di residenza preferibilmente nella stessa comunità comprensoriale d’appartenenza. La dislocazione degli istituti, infatti, si concentra maggiormente nei centri urbani più importanti. La maggior parte degli studenti (65,7%) frequenta una scuola superiore all’interno della piccola area funzionale di residenza. Fanno eccezione: il comune di Merano, le cui scuole sono frequentate per più della metà degli iscritti (52,3%) da pendolari, ed il comune di Ora, dove il 68,7% degli studenti iscritti proviene da piccole aree funzionali diverse, soprattutto grazie alla presenza dell’Istituto tecnico agrario. Per quanto riguarda Merano, il flusso dei pendolari è probabilmente dovuto alla funzione di collettore che le scuole di questo comune esercitano sugli studenti delle piccole aree funzionali circostanti, in particolare su quelle delle zone di Lana, Naturno e San Martino in Passiria, dove non sono presenti scuole secondarie superiori. Altri centri scolastici, invece, sono frequentati quasi esclusivamente da studenti che risiedono nelle piccole aree funzionali stesse o limitrofe. Si tratta di quei centri che per la posizione geografica ed il tipo di scuola hanno un bacino di utenza limitato al comprensorio statistico di residenza. È il caso dei comuni di Vipiteno, San Candido, Ortisei e Badia. Nell’anno scolastico 2007/08 l’84,5% degli studenti delle scuole superiori altoatesine ha frequentato una scuola in uno dei quattro principali comuni della provincia: Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico. In questi centri, infatti, oltre alla presenza di comodi collegamenti e servizi, è offerta agli studenti un’ampia gamma di tipologie di scuole differenti. Inoltre si deve considerare che in altri comuni della provincia, anche di discrete dimensioni, non esiste alcun tipo di scuola superiore (p. Es. Naturno, Lana, Laives, Sarentino). Considerando a parte il caso di Bolzano, in cui il 94,9% degli studenti residenti frequenta una delle scuole del capoluogo, in quasi tutte le comunità comprensoriali la maggior parte dei ragazzi va a scuola nel più grande centro urbano delle vicinanze. È il caso ad esempio del Burgraviato dove l’83,7% degli studenti frequenta una scuola superiore a Merano; l’86,7% di studenti meranesi frequenta una scuola superiore nella propria città. Gli studenti della comunità comprensoriale Valle Isarco si spostano per il 77,0% del totale verso Bressanone. L’81,6% degli studenti brissinesi frequenta una scuola superiore nella propria città. Gli studenti della comunità comprensoriale Alta Valle Isarco hanno come principale punto di riferimento, per la frequenza della scuola superiore, il capoluogo della comunità stessa: il 48,8% dei residenti frequenta una scuola superiore a Vipiteno. Rimane relativamente alta la percentuale degli studenti che frequenta una scuola superiore a Bressanone (34,1%). Tale pendolarismo è probabilmente conseguenza della limitata offerta di istituti superiori a Vipiteno. Gli studenti residenti nella Val Pusteria frequentano per l’87,4% una scuola all’interno della propria comunità comprensoriale e per il 69,6% una scuola nella città di Brunico. L’88,9% di studenti brunicensi frequenta una scuola superiore nella propria città. La comunità comprensoriale Val Venosta, che non ha un unico grosso polo d’attrazione, suddivide la maggior parte dei propri studenti tra i comuni di Malles, Silandro e Merano. In questo caso il 66,0% degli studenti frequenta una scuola all’interno della comunità comprensoriale di residenza ed un ulteriore 24,8% si reca a Merano. In netta controtendenza si trovano gli studenti che risiedono nelle comunità comprensoriali Oltradige- Bassa Atesina e Salto-sciliar: nella prima la quota degli studenti in sede è del 13,0%, nella seconda scende al 10,5%. In entrambi i casi, il fenomeno è da ricondursi alla presenza sul territorio d’appartenenza solo di scuole superiori specializzate, che per un verso attraggono studenti da tutta la provincia, e per l’altro inducono gli studenti residenti ad orientare le proprie scelte verso altre tipologie di istituti. 7. 913 studenti frequentano una scuola superiore nel capoluogo provinciale. 3. 630 (45,9%) sono residenti a Bolzano e 4. 283 (54,1%) provengono da altre comunità comprensoriali o da fuori provincia. 2. 173 studenti residenti nella comunità comprensoriale Oltradige- Bassa Atesina frequentano una scuola superiore a Bolzano, e 1. 185 sono quelli provenienti da Salto-sciliar. Questa forte presenza è dovuta al fatto che in queste due comunità comprensoriali l’offerta di scuole superiori si limita all’istituto tecnico commerciale, all’istituto tecnico agrario ed all’istituto d’arte. L’istituto più frequentato nel comune di Bolzano è il liceo (scientifico, classico, linguistico ed artistico), che attira 2. 976 studenti, di cui 1. 770 provenienti dal capoluogo, 723 dalla comunità comprensoriale Oltradige-bassa Atesina, 289 da Salto-sciliar ed i restanti 194 studenti dalle altre comunità comprensoriali o da fuori provincia. Seguono gli istituti tecnici e professionali con indirizzo commerciale con 1. 940 iscritti, di cui 755 residenti a Bolzano, 564 provenienti dall’Oltradige-bassa Atesina, 443 dalla comunità comprensoriale Salto- Sciliar e 178 da altre comunità comprensoriali o da fuori provincia. Le scuole superiori di Merano sono frequentate in prevalenza dagli studenti provenienti dal Burgraviato; 2. 907 iscritti su un totale di 3. 946. Sono 347 gli studenti provenienti dalla vicina Val Venosta. I restanti 692 studenti provenienti dalle altre comunità comprensoriali o da fuori provincia si recano a Merano soprattutto per frequentare la scuola alberghiera e con incidenza minore l’istituto per le attività sociali. Nel comune di Bressanone su un totale di 2. 069 studenti 1. 446 sono residenti nella comunità comprensoriale Valle Isarco, di cui fa parte Bressanone. 202 sono gli studenti provenienti dalla comunità comprensoriale Alta Valle Isarco, 201 quelli provenienti da Salto- Sciliar e 161 dalla Val Pusteria. Le scuole superiori del comune di Brunico sono frequentate quasi esclusivamente dagli studenti residenti nella comunità comprensoriale Val Pusteria. Dei 2. 075 iscritti presso una scuola superiore del comune di Brunico, 1. 999 sono gli studenti provenienti dalla Val Pusteria. L’istituto d’arte di Ortisei, unico nel suo genere in provincia di Bolzano, è frequentato da 94 studenti su un totale di 18. 936 iscritti alle scuole superiori: 52 provengono dalla comunità comprensoriale Salto-sciliar ed i restanti 42 da altre comunità comprensoriali. Tecnici o professionali" (I. T. Industriale, I. T. Agrario, I. T. Per geometri, I. P. Industriale, scuola alberghiera); 65 iscritti ad un istituto tecnico o professionale con indirizzo commerciale e 62 frequentano licei (scientifico, classico, linguistico e artistico). Pendolari: con il termine pendolari si fa riferimento, in questo notiziario, agli studenti delle scuole secondarie superiori che frequentano una scuola al di fuori del comune, della piccola area funzionale o della comunità comprensoriale di residenza. Piccola area funzionale: sono aggregazioni di comuni definite ogni dieci anni sulla base dei risultati del censimento, utilizzando il criterio dell’interrelazione pendolare per motivi di lavoro. Si tratta, quindi, di comuni limitrofi che manifestano un’intensa attrazione pendolare reciproca e che presentano un polo d’attrazione principale. Per migliorare la leggibilità del testo, nella presente pubblicazione si sono volutamente evitate le due forme distinte maschile e femminile (ad esempio "studenti" anziché "studenti/studentesse"). Ciò è anche dovuto al fatto che la presente ricerca non effettua valutazioni legate al sesso dell’universo preso in considerazione. . |
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MARCHE: ADESIONE AL PROGETTO EUROPEO IMMIGRAZIONE QUALIFICATA DALL``AFRICA. |
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Ancona, 1 luglio 2008 - Analizzare il ruolo dell´immigrazione qualificata dall´Africa subsahariana e le possibili ricadute di sviluppo sui paesi d´origine. E` l´obiettivo del Programma comunitario di cooperazione per la migrazione e l´asilo, al quale la Regione Marche intende aderire insieme alle Universita` di Urbino e Udine. Su proposta dell´assessore all´Immigrazione, Marco Amagliani, la Giunta regionale ha deliberato la propria partecipazione al progetto. La collaborazione e` necessaria per conseguire il finanziamento previsto dal bando europeo. ´La Regione Marche e i due Atenei ´ sottolinea Amagliani ´ intendono focalizzare i rapporti fra migrazione e le possibili ricadute sui contesti di origine, prevenendo l´immigrazione clandestina e studiando le modalita` di trasferimento delle rimesse dei migranti in Italia verso l´Africa subsahariana. La Regione, inoltre, favorira` la diffusione del progetto tra gli enti locali e le associazioni di migranti presenti nel territorio marchigiano´. Il progetto ha una validita` triennale. Una volta approvato dal Commissione europea, si avvarra` delle collaborazioni di ministeri e universita` africane, oltre che di associazioni di stranieri in Italia. . |
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SCUOLA ESTIVA A MATERA DELL’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA |
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Matera, 1 luglio 2008 - Non nello spazio, ma collegati allo spazio. I 25 ospiti della “Summer school”, promossa da Asi, elespazio, Università e Politecnico di Bari, Università della Basilicata e piccole e medie imprese del settore, trascorreranno così, nel Centro di geodesia spaziale “Giuseppe Colombo” di Matera undici giorni, dal primo all’11 luglio. In primo piano nell’attività di formazione affidata a specialisti nell’elaborazione delle immagini satellitari figurano la valorizzazione delle competenze nel campo dell’osservazione della Terra e delle relative applicazioni satellitari. Insomma, la Terra vista dallo spazio per capirne di più sulla prevenzione dai disastri ambientali, sull’inquinamento delle acque, sull’arretramento costiero, sulla gestione delle aree portuali, sulla stabilità degli edifici. Coordinatore scientifico della “Summer school” è il prof. Luciano Guerriero. L’iniziativa sarà illustrata nella tarda mattinata di martedì primo luglio da Giuseppina Pulcrano, responsabile della formazione esterna dell’Agenzia spaziale italiana. I programmi strategici dell’Asi saranno dettagliati dal vice presidente, Carolina Matarazzi. In particolare saranno presi in esame i risultati del progetto Cosmo Skymed. Al momento sono già in orbita due dei quattro satelliti che comporranno all’inizio del prossimo anno la costellazione in grado di trasmettere immagini del pianeta Terra che vengono decodificate, attraverso una collaborazione Asi-telespazio, dal Centro “Giuseppe Colombo” di Matera. Si tratta di immagini ad alta definizione e precisione che diventano strategiche per un vasto campo di utilizzazione non solo in ambito europeo. Per la struttura scientifica materana, che nel comparto dell’osservazione della Terra opera da un trentennio con lusinghieri risultati, quello di Cosmo Skymed è un altro tassello importante nel capitolo della ricerca per saperne ancora di più sui segreti del nostro pianeta. . |
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LA REGIONE PIEMONTE PREMIA E VALORIZZA LE ECCELLENZE SCOLASTICHE |
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Torino, 1 luglio 2008 - Nell’intento di investire nelle risorse umane e valorizzare i giovani che si sono particolarmente distinti nel loro percorso scolastico, la Regione ha ritenuto di dover premiare le eccellenze scolastiche destinando un premio annuale non monetario e di valenza culturale (compartecipazione a spese di viaggio di istruzione, scambi con l’estero, attività per l’approfondimento di lingue straniere) agli studenti che si sono maggiormente impegnati nell’ultimo biennio delle scuole secondarie superiori. I destinatari dei premi saranno infatti tutti quegli studenti che nel corso di quest’ultimo anno scolastico 2007-2008 hanno frequentato la penultima classe degli istituti di secondo grado del Piemonte e che hanno riportato una media dei voti in tutte le materie curriculari di almeno 10/10 e gli studenti che hanno frequentato le classi quinte che hanno riportato una votazione di 100/100 con lode all’esame di stato conclusivo dei corsi di studio. Saranno gli stessi istituti a dover segnalare alla Regione, entro il prossimo 15 settembre 2008, il nominativo degli studenti con tali requisiti, utilizzando un apposito modulo pubblicato alla pagina Istruzione del sito istituzionale della Regione Piemonte (www. Regione. Piemonte. It). “Tale disposizione, - puntualizza l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale Gianna Pentenero - prevista dalla recente legge regionale 28 recante norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa, ha lo scopo di incentivare il miglioramento dei livelli di apprendimento, garantendo a tutti gli studenti pari opportunità di crescita e pieno sviluppo delle proprie capacità. Si tratta - conclude - di un incentivo che punta, quindi, ad un forte innalzamento dell’apprendimento scolastico, sperando che gli studenti colgano la grande opportunità di migliorarsi e di essere premiati”. . |
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LA MATEMATICA PAVESE AI VERTICI DELLA CLASSIFICA EXCELLENCE RANKING PUBBLICATA DAL QUOTIDIANO TEDESCO DIE ZEIT. |
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Pavia, 1 luglio 2008 - Il Centre of Higher Education Development (Che) ha recentemente pubblicato la classifica Excellence Ranking delle migliori facoltà di Scienze Naturali (Biologia, Chimica e Fisica) e Matematica delle Università Europee. L’università di Pavia si è classificata nel Top Group delle istituzioni universitarie europee per la matematica. La classifica valuta Pubblicazioni, Autori maggiormente citati, Progetti Marie Curie e numero di Citazioni e attribuisce a ciascuna voce medaglia d’oro, d’argento o di bronzo. Pavia risulta medaglia d’oro per il numero di citazioni, d’argento per gli autori maggiormente citati e di bronzo per le pubblicazioni. Nella classifica delle top universities europee per la matematica, accanto a Pavia compaiono le università italiane di Bologna, Firenze, Milano, Politecnico di Milano, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata e Trieste. La classifica è on line sul sito del quotidiano Die Zeit (www. Excellenceranking. Eu). La pagina dedicata alla classifica del Top Group in Matematica: http://www. Excellenceranking. Org/eusid/eusid?module=longlist&do=show&esb=3 . |
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BASILICATA: LE PROPOSTE DELLE PROVINCE PER LAVORO E FORMAZIONE |
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Potenza, 1 luglio 2008 - Pasquina Bona, assessore provinciale alla Formazione, politiche del lavoro e giovanili, ha partecipato, nei giorni scorsi, all’assemblea nazionale promossa dall’Upi, che ha approvato il documento politico “Lavoro e Formazione: le proposte delle Province italiane”. “La riunione dell’Upi, a cui hanno partecipato tutti gli assessori al lavoro delle Province italiane, – ha dichiarato l’assessore - ha inteso produrre un documento sulle competenze che le Province di Italia devono avere nell’ambito del Lavoro e della Formazione. Questo è infatti un momento sociale e politico che richiede delle risposte urgenti in ambito formativo e lavorativo. Risposte che potranno essere date a patto di fare chiarezza sui ruoli e sulle competenze che ciascuna istituzione ha. E credo che questo documento possa rappresentare un ottimo punto di partenza per l’apertura di un confronto, sulla questione competenze, con il nuovo Governo . ” Il documento ribadisce che le Province hanno, tra gli altri, il ruolo di “responsabile della programmazione e della promozione dell’offerta formativa; responsabile del processo di integrazione sul territorio tra istruzione, formazione e lavoro”. È stato inoltre rimarcato il “ruolo di responsabile per la promozione, lo sviluppo e la gestione dei servizi per l’impiego e per il collocamento mirato dei disabili”. La Provincia di Matera, attraverso l’ufficio preposto, sta portando avanti un lavoro molto attento e articolato rispetto alla integrazione dei disabili in ambito lavorativo. Solo nel 2007 l’Ente ha registrato un incremento del 35 per cento nell’avviamento dei disabili nel percorso dell’inserimento lavorativo. In merito alla questione lavoro, poi, l’assessore ha ribadito l’importanza del ruolo di mediazione nei processi di crisi, riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, che l’ ex legge 223 del 1991 assegna alle Province. “L’amministrazione provinciale di Matera – ha evidenziato il presidente Carmine Nigro - si rende disponibile a coordinare un eventuale tavolo di concertazione sulla questione della crisi salottifici. L’assessore Bona ha preso contatto con Onofrio Sisto, vice presidente nonché assessore alle Politiche attive del Lavoro della Provincia di Bari, per discutere sulle modalità più idonee per attivare l’eventuale tavolo di concertazione. Anche se questa proposta non potrà risolvere il problema del lavoro, potrà però far discutere rispetto alle politiche formative da mettere in campo al fine di riqualificare gli operai delle aziende in crisi per farli così rientrare nel mercato del lavoro. ” . |
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DA FIRENZE UNA PROPOSTA CONDIVISA RAPPRESENTANTI DI CLASSE E FORMAZIONE PER UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA NELLA SCUOLA |
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Firenze, 1 luglio 2008 - È per molti versi sorprendente la proposta di riforma degli Organi collegiali della scuola che parte da Firenze. In primo luogo per il metodo: l’incontro sistematico di tutte le componenti scolastiche in ogni zona della provincia per iniziativa della dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Rosa De Pasquale, e delle tre Associazioni di genitori riconosciute nella scuola (A. Ge. -associazione Italiana Genitori, A. Ge. S. C. - Associazione Genitori Scuole Cattoliche e C. G. D. -coordinamento Genitori Democratici). Ma ciò che sorprende veramente sono i contenuti della proposta, una miscela di normativa vigente e strategie di coinvolgimento alla partecipazione che non ha precedenti. Rappresentanti di classe valorizzati anziché eliminati, formazione per tutti gli eletti, fatta a cura di chi ha maturato esperienza negli Organi collegiali, in primo luogo le associazioni dei genitori e professionali della scuola. E poi molta della normativa vigente (“A che pro cambiare?” hanno chiesto i partecipanti agli incontri) e la novità della Consulta dei genitori, mentre gli Enti locali restano in panchina. “Siamo veramente soddisfatti –commenta Giovanni Vischi, coordinatore del Forum provinciale delle associazioni dei genitori di Firenze- Tutti insieme, genitori e docenti, studenti, dirigenti scolastici e personale Ata hanno dato vita a una proposta organica che parla con il buon senso di chi la scuola la vive dal di dentro e ne conosce i punti di forza da diffondere e valorizzare, e anche gli aspetti su cui occorre aggiustare il tiro. Poche idee di qualità possono rivitalizzare un decreto legge, quello sugli Organi collegiali della scuola, che stenta a decollare da più di trent’anni, come hanno dimostrato numerose esperienze attuate sul territorio fiorentino”. Studiata la normativa vigente e le 15 proposte di legge avanzate nelle ultime tre legislature, i partecipanti agli incontri hanno affermato che il rappresentante di classe è lo snodo fondamentale per un corretto rapporto scuola-famiglia e hanno avviato una raccolta di firme a tutela di questo ruolo, che ad oggi ha già raccolto centinaia di firme. Hanno individuato poi nella Consulta dei genitori (formata da rappresentanti di classe e di Istituto, a differenza dell´attuale Comitato dei genitori) il luogo deputato allo scambio di idee e alla proposta di strategie, segnalando che c’è urgente necessità di mettere a fuoco le strategie di comunicazione interna e di investire in termini di strumenti e di relazioni. Riconferme a sorpresa per molti degli istituti vigenti: dal nome, Consiglio di Circolo e di Istituto, “perché la Scuola non può essere un’azienda”, al numero dei partecipanti (“sono una risorsa per la scuola, a che pro ridurli?”), passando per la presidenza a un genitore e alla pariteticità fra genitori e insegnanti. Bocciata invece la presenza di esperti e rappresentanti degli Enti locali in Consiglio: meglio un dialogo all’interno della Consulta, per timore di strumentalizzazioni. Fra le richieste, il ritorno della Giunta esecutiva a più ampie competenze e i permessi lavorativi per partecipare alle sedute dei consigli di classe e di istituto. . |
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TENERE D´OCCHIO IL CONSUMO D´ACQUA ... DALLO SPAZIO! |
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Bruxelles, 1 luglio 2008 - Mentre la scarsità di cibo pesa gravemente sui pensieri di molti, diversi paesi riconoscono il ruolo chiave che può avere l´irrigazione. Un team di ricercatori finanziati dall´Ue si è riunito per valutare come le più recenti immagini dei satelliti possono essere applicate non solo per rendere il consumo di acqua più efficiente, ma anche per incrementare la produzione agricola. Ricercatori provenienti da Europa, Nord Africa e Nord America stanno usando il satellite Formosat-2 per osservare due regioni agricole - la pianura di Tensift, intorno a Marrakech (Marocco) e la valle di Yaqui, nello stato messicano di Sonora - ed hanno identificato una serie di benefici che possono essere ottenuti dagli agricoltori locali. In queste aree agricole, si pratica la coltivazione irrigata di cereali, alberi da frutto e ortaggi per diverse migliaia di chilometri quadrati. Dalla sua posizione strategica nello spazio, il satellite Formosat-2 offre agli agricoltori una prospettiva unica sulle pratiche agricole - una prospettiva che può guidare verso un enorme risparmio nel consumo dell´acqua. Sulla base dei più recenti dati dell´Organizzazione per l´Alimentazione e l´Agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), 2. 500 chilometri cubici di acqua dolce sono usati ogni anno per la produzione agricola. Questo dato rappresenta il 70% delle risorse idriche usate dalle persone ogni anno. Con la popolazione mondiale che continua a crescere velocemente, è essenziale ottimizzare l´uso delle risorse idriche e aumentare la produzione agricola in vista della prospettiva di dover alimentare 8 miliardi di persone nel 2030. Gli scienziati hanno usato osservazioni di satelliti di rilevazione a distanza per migliorare l´equilibrio dell´acqua e la valutazione del prodotto agricolo su vaste scale geografiche. I sistemi informativi geografici (Gis) permettono agli esperti di visualizzare e comprendere i dati in modo da rilevare rapporti, modelli e tendenze sul suolo. L´accesso alla tecnologia del satellite Formosat-2 ha permesso ai ricercatori di ottenere descrizioni dettagliate ed ininterrotte della crescita delle colture. A partire da queste descrizioni, i ricercatori sono in grado di capire e migliorare la stima dei raccolti, e di sviluppare un modello del passaggio dell´acqua attraverso il suolo, la vegetazione e l´atmosfera. La rilevazione a distanza e i Gis sono utili per migliorare la conservazione del suolo e dell´acqua. Le tecnologie Gis stanno già aiutando i progettisti in altre parti del mondo ad analizzare le dighe e a dare la priorità a piccoli bacini idrografici per misure di conservazione basate su parametri morfometrici. Questi strumenti sono anche in uso nell´Ue, dove i nuovi Stati membri li stanno usando per conformare le loro infrastrutture idriche agli standard dell´Ue. Il team di ricerca è in grado di dimostrare le potenziali capacità della nuova tecnica di immagini ad alta risoluzione spazio-temporale. Il satellite Formosat-2 possiede una risoluzione spaziale di due metri in bianco e nero, e otto metri in modalità a colori. Grazie alla sua capacità cromatica esso è in grado di fornire informazioni specifiche per mappare acque poco profonde, distinguere la terra spoglia dalla vegetazione, mappare le foreste e identificare le coltivazioni e apportare correzioni atmosferiche. Le loro ricerche sull´area di coltivazione di grano in Marocco, per esempio, hanno mostrato che l´evaporazione dalla copertura della pianta - il fattore principale di perdita di acqua - poteva essere stimato con un margine di errore tra il 10 e il 20%. Anche l´aumento del raccolto poteva essere stimato con una precisione di circa 25% per lotto di terreno. Il satellite Formosat-2, sebbene gestito dalla Organizzazione Spaziale Nazionale di Taiwan (Nspo), è stato progettato in Europa e costruito dalla Eads-astrium. Si tratta del primo e unico satellite ad alta risoluzione con la capacità di ritornare ogni giorno sullo stesso punto. La capacità di acquisire immagini ripetute di un´area d´interesse ogni giorno, con lo stesso sensore, dallo stesso angolo e alle stesse condizioni di luce, garantisce un tempestivo flusso di dati compatibili. Quest´ultima ricerca è stata condotta da un team dell´Institut de Recherche pour le Développement (Ird) presso il Centre d´Études Spatiales de la Biosphere (Cesbio) a Tolosa, in Francia. Il lavoro fa parte dei programmi Sudmed e Medmex del Ird-cesbio, in associazione con la Faculté de Science Semlalia di Marrakech, l´Office Régional de Mise en Valeur Agricole di Haouz (Marocco) e l´Università e l´Istituto Tecnologico di Sonora (Messico). Hanno contribuito al finanziamento del progetto anche la Coopération Universitaire Franco-marocaine e i programmi spaziali francesi, Insu e Cnes. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ird. Fr/ . |
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PARCHI: FABBIANI,VISITA PAN PARKS RICONOSCIMENTO ALL´ABRUZZO |
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Pescara, 1 luglio 2008 - La visita di ministri e tecnici europei dell´associazione Pan Parks al Parco nazionale della Maiella è stato un importante riconoscimento per l´Abruzzo. Lo ha ricordato ieri l´assessore ai Parchi, Fernando Fabbiani, presentando il resoconto della visita compiuta giovedi e venerdi scorsi da Pan Parks, insieme al presidente del Parco nazionale della Maiella, Gianfranco Giuliante. "Anzitutto è importante che il Parco Maiella sia l´unico parco italiano e dell´Europa mediterranea a far parte a pieno titolo della rete delle aree protette di Pan Parks, dal novembre del 2005 - ha sottolineato l´assessore Fabbiani - questo è un titolo di merito per il Parco Maiella riconosciutogli dall´autorevolezza di Pan Parks che ha rilevato come questo parco nazionale abbia saputo coniugare conservazione e difesa del territorio con lo sviluppo". Per Fabbiani "l´esistenza dei parchi e la tutela dell´ambiente rappresentano quindi un elemento ulteriore di forza per l´Abruzzo, i parchi infatti aiutano e non ostacolano lo sviluppo della regione, su questa strada bisogna continuare ad operare, valorizzando il territorio per le sue potenzialità a cominciare dal turismo sostenibile". Infine Fabbiani ha ricordato che "la Regione Abruzzo ha già avviato master di formazione per i beni culturali e ambientali, utilizzando fondi europei e nei Por 2007-2013 si prosegue nel segno di questi master, proprio perchè è essenziale la formazione in questi settori associando l´esistenza dei parchi allo sviluppo e alla creazione di nuova occupazione". . |
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RISPARMIO IDRICO: PARTE CAMPAGNA REGIONALE UMBRA DI SENSIBILIZZAZIONE |
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Perugia, 1 luglio 2008 – “L’acqua potabile è necessaria alla nostra vita: non bisogna sprecarla!”. È uno dei messaggi che l’Assessorato all’Ambiente e allo Sviluppo sostenibile della Regione Umbria rivolgerà agli umbri, da martedì 1 luglio, attraverso la campagna sul risparmio idrico promossa insieme ai tre “Ato” (“Autorità di ambito”) e alle tre società che gestiscono il servizio idrico in Umbria (“Umbra Acque”, “Vus” e “Sii”). La campagna di comunicazione e sensibilizzazione, che sarà articolata in manifesti diffusi su tutto il territorio regionale e in spot televisivi, rientra tra gli interventi per il contenimento dei consumi di acqua stabiliti dal “Tavolo tecnico istituzionale sulla emergenza siccità”. Alle esortazioni ad evitare gli sprechi, nella campagna 2008 si aggiunge l’invito a bere “l’acqua di casa” erogata dagli acquedotti pubblici. “Bevila tranquillo, anzi preferiscila! – questo il messaggio – L’acqua potabile degli acquedotti umbri è buona, di alta qualità, controllata ogni giorno”. “Con un comportamento virtuoso nell’uso quotidiano dell’acqua – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini – è possibile limitare gli sprechi e assicurarsi un servizio sempre più rispettoso dell’ambiente. Insieme agli ‘Ato’ – ha aggiunto – prosegue anche l’impegno per eliminare le perdite idriche in rete. Interventi che acquistano ancora più importanza in considerazione dello stato di emergenza idrica dell’Umbria, confermato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso, su richiesta della Regione Umbria. Rivolgiamo, pertanto, un appello a fare ciascuno la propria parte per risparmiare una risorsa indispensabile”. . |
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LAGO D´IDRO, ENTRO IL 15/7 ACCORDO DI PROGRAMMA SARA´ SIGLATO FRA REGIONE E COMUNI DI IDRO, ANFO E BAGOLINO |
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Milano, 1 luglio 2008 - Entro il 15 luglio sarà varato un Accordo di Programma per la valorizzazione del lago d´Idro, il cui regime è attualmente sottoposto alle norme di un Regio Decreto del 1932. Lo sottoscriveranno la Regione Lombardia e i Comuni rivieraschi, Idro, Anfo e Bagolino. Il via alla promozione dell´Accordo è stato dato dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Formigoni in accordo con gli assessori all´Agricoltura, alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, e alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale. Messa in sicurezza (le paratie, ad esempio, sono troppo vecchie) e valorizzazione turistica della zona sono gli obiettivi principali dell´Accordo, senza trascurare però, a valle del lago, le esigenze dell´agricoltura legate all´irrigazione. "Occorre quindi - afferma l´assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi - ricreare le condizioni di sicurezza a tutela dell´incolumità degli abitanti, d´intesa con le istituzioni locali. Proprio ciò che si vuole conseguire con l´Accordo di Programma". . . |
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INCENDI BOSCHIVI. VOLONTARI LOMBARDI IN AIUTO ALLA SICILIA 150 IN PROV. DI TRAPANI DALL´1/7 AL 31/8 PRONTI A INTERVENIRE PONZONI: SEMPRE DISPONIBILI AD ATTIVARCI A LIVELLO NAZIONALE |
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Milano, 30 giugno 2008 - Centocinquanta volontari della Protezione Civile della Lombardia saranno di stanza in Sicilia, pronti a intervenire in azioni contro gli incendi dei boschi. Lo annuncia l´assessore lombardo alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Massimo Ponzoni, il quale rileva come ancora una volta "la Regione Lombardia si attiva sul fronte della Protezione Civile a livello nazionale per rispondere alle esigenze di sicurezza della popolazione". I 150 volontari lombardi si alterneranno dal 1° luglio alla fine di agosto nel campo base fissato a Custonaci, in provincia di Trapani, nei pressi della riserva naturale nazionale dello Zingaro, portando tecnologie, mezzi e modi di intervento utilizzati per analoghi interventi in Lombardia. . |
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NAPOLI: ANCHE IN BASILICATA SI RISCHIA EMERGENZA RIFIUTI |
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Potenza, 1 luglio 2008 - “Dopo aver tenuto l´incontro, meritevole, per il fare il punto su ‘Ambiente e Legalità’, spieghi l´assessore Santochirico ai lucani la ragione per la quale l´Ente Regione è stata ‘bacchettata’ dal Ministero dell´Ambiente che ha rilevato imprecisioni e gravi anomalie nell´ordinanza n. 5 emanata dal Presidente della Giunta della Basilicata nell´aprile scorso”. E’ quanto chiede il consigliere regionale del gruppo misto – La Destra, Michele Napoli. “Spieghi l´Assessore al ramo – afferma Napoli - perchè la Regione Basilicata è stata costretta a ricorrere a procedure straordinarie ed urgenti, anzichè procedere attraverso le vie ordinarie, per approvare i progetti concernenti gli impianti relativi allo smaltimento dei rifiuti sul territorio regionale, risvegliandosi un attimo prima dell´emergenza rifiuti. Evidentemente – continua l’esponente de La Destra - le note vicende che interessano la vicina regione Campania non hanno insegnato nulla, men che meno alla classe politica che, pur consapevole dell´esistenza di procedure ordinarie per fronteggiare la gestione del problema rifiuti, è impegnata nella ricerca di visibilità fine a se stessa e non certo nella risoluzione di problemi che ormai rasentano la soglia dell´emergenza”. “Dica allora il presidente De Filippo – incalza Napoli - quali iniziative intende ora mettere in campo per dare risposte alle precise e puntuali rimostranze del Ministero dell´Ambiente e rassicuri i lucani sul fatto che i danni economici ed ambientali che scaturiranno da responsabilità chiare non saranno a carico dei cittadini, bensì a carico di chi, lautamente pagato, non è stato in grado di assolvere degnamente al proprio compito. Il riferimento – precisa Napoli - va in particolare all´Amministrazione provinciale di Potenza ed all´Assessorato all´Ambiente della Provincia di Potenza che, sul punto, non ha giustificazioni di sorta. Preme ricordare che, con l´ordinanza contestata, il Presidente della Giunta regionale ha fatto obbligo al Comune di Potenza di dotarsi, in tempi ristrettissimi, di un nuova discarica per i rifiuti, sopperendo alla inefficienza dell´Amministrazione provinciale incapace di dare vita ad una pianificazione progettuale rispondente alle esigenze del territorio”. “Continuando di questo passo – conclude il consigliere Napoli - e chinando il capo di fronte a palesi responsabilità di natura politica, la storiella della ‘Basilicata - Regione di qualità - Territorio di eccellenza’ non sta più in piedi, con il territorio lucano che rischia di crollare in uno stato di vera emergenza rifiuti”. . |
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BERTOLASO A BARI PER RIFIUTI CAMPANI SITO SAVIGNANO-PUSTARZA |
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Bari, 1 luglio 2008 - L’assessorato all’Ecologia comunica che rispondendo alla richiesta del Presidente Vendola, il Sottosegretario Guido Bertolaso ha convocato per mercoledì 2 luglio, alle ore 11, presso la Presidenza della Regione Puglia, la prima riunione del tavolo istituzionale relativo all’apertura del sito di Pustarza ed all’afflusso dei rifiuti campani ad Ariano Irpino attraverso la Puglia. . |
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