|
|
|
MERCOLEDI
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Luglio 2008 |
|
|
|
PRESENTATO IL PROGETTO SIRIUS VIA LIBERA AGLI ACQUISTI ON LINE NELLA SANITÀ IN TOSCANA DALL’INFORMATICA PIÙ SEMPLICITÀ, RISPARMI E TEMPI DI ATTESA RIDOTTI |
|
|
|
|
|
Firenze, 9 luglio 2008 - Poche operazioni al computer per mettere in collegamento una struttura sanitaria e un’azienda farmaceutica, per trasmettere gli ordinativi, per concludere un acquisto senza tempi morti, senza spedizioni di documenti cartacei o invii di fax, senza possibilità di equivoco o di errore. Tutto questo sarà consentito dal progetto Sirius, per la semplificazione e l’innovazione nei processi di acquisto in sanità, che è stato presentato ieri mattina a Villa Montalto, a Firenze, nella giornata di studi “Semplificazione e innovazione nei processi di acquisto in sanità”, organizzata dalla Regione Toscana. Il progetto coinvolge al momento i tre Estav, cioè le Aree vaste, della Toscana più il consorzio Dafne, che unisce una ottantina di soggetti (40 le aziende farmaceutiche, che insieme rappresentano circa il 73 per cento del mercato complessivo). «Ogg! i in Italia – spiega il vicepresidente della Regione Tos! cana Fed erico Gelli - sono ancora relativamente poco diffuse procedure quali quelle che consentono ordini dematerializzati, cioè trasmessi unicamente per via telematica, oppure la fatturazione elettronica. Si calcola insomma che non corrispondano a più del 5 per cento del volume di scambi nella nostra economia. Ed è un percentuale che va assolutamente incrementata, soprattutto in settori di grande delicatezza come la sanità, per gli indubbi benefici in termini di gestione degli ordini e dei magazzini, di accelerazione dei tempi di consegna, di eliminazione degli errori, di semplificazione, e anche di risparmio». Riguardo a quest’ultimo punto si calcola che la “dematerializzazione”, una volta a pieno regime, comporti un risparmio di 25 euro per ogni ordine o fattura. «A prima vista non sembra una gran cifra – spiega Gelli – eppure va moltiplicata tenendo conto che le Estav toscane rappresentano circa 3. 600 or! dini, 4 mila bolle e 4. 200 fatture ogni mese». L’impegno del governo regionale, prosegue il vicepresidente, punta adesso a estendere questo sistema di gestione telematica degli acquisti: «Per ora il sistema ci permette di espletare gli ordini telematici, ma in tempi rapidi pensiamo anche a bolle, fatture e mandati elettronici. Contiamo anche di estendere l’ambito di applicazione di questo progetto, dai rapporti tra aziende ed Estav ai rapporti tra quest’ultime e le singole Asl. Tutto questo con ulteriori notevoli risparmi di tempo e di denaro, e con benefici meno quantificabili ma importantissimi in termini per esempio di capacità di aggiornamento in tempo reale o quasi reale delle diverse situazioni gestionali oppure di trasparenza, correttezza e tracciabilità dei vari processi di ordine e fornitura per il sistema sanitario». . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MALATTIA DIABETICA, ALAD: "PASSI IN AVANTI ALLE ASL 4 E 5" |
|
|
|
|
|
Montalbano Jonico, 9 luglio 2008 - Il “ Protocollo Attuativo per la Gestione in Rete Integrata Ospedale-territorio della Malattia Diabetica “ comincia ad avere le gambe per un concreto avvio nei tempi previsti. Lo afferma, in un comunicato stampa, Antonio Papaleo, coordinatore regionale Alad – Fand e vicepresidente nazionale Fand. “Con la riunione convocata l’ atro ieri a Montalbano Jonico dalla Direzione dell’Asl 5, presieduta dal Direttore Sanitario Dr. Antonio Colasurdo, e con l’insediamento dell’apposito Cta ( Comitato Tecnico Aziendale ) si è individuato un primo percorso che, in una logica di “Working in progress “, possa portare alla pratica attuazione della la Gestione in Rete Integrata Ospedale-territorio della Malattia Diabetica. All’incontro di insediamento, a cui ha partecipato una delegazione di pazienti diabetici aderenti all’Alad-fand (Associazione Lucana Assistenza Diabetici ), guidata dal Coordinatore Regionale dell’Associazione Antonio Papaleo, si è avuto modo di sottolineare la sensibilità e la disponibilità della Dirigenza dell’Asl 5 verso questa particolare categoria di malati, presupposti importanti ed essenziali per un opportuno coinvolgimento dei pazienti, al fine di renderli sempre più consapevoli e pronti ad autogestirsi , senza gravare solo e sempre sulla sanità. “Tempestività nel recepimento della relativa delibera di Giunta regionale che, purtroppo, ad oggi, è stata dimostrata solo dall’Asl 5 e dall’Asl 4, mentre permane un inconcepibile silenzio delle restanti Amministrazioni Sanitarie, nonostante la scadenza al 30 giugno e nonostante la formale richiesta di incontro, avanzata dall’Alad, fino dal mese di maggio”. Con l’incontro di Montalbano Jonico “si è dato un serio impulso su quel territorio per una più mirata ed efficace assistenza e cura del diabete; malattia subdola oltre che essere in continua e preoccupante crescita, non solo fra la popolazione anziana ( gli over 65 raggiungono percentuale fino al 14 % ),ma fra le gestanti e , principalmente, nell’età evolutiva, specie per il fenomeno obesità ( presente in ragione di 1 bambino su 4 ). Un passo avanti importante anche perché è stato presentato il Regolamento con cui si procederà a rendere produttivi gli incontri del Cta; intanto, sono stati immediatamente costituiti dei sotto gruppi che lavoreranno, fino da subito, su alcune delle specificità individuate dalla Delibera, quali la formazione del personale medico ed infermieristico, la prevenzione a partire dalle scuole, la diagnosi e cura nel rispetto delle linee guida e degli indicatori di qualità. Si procederà, nel breve, a predisporre un questionario da sottoporre alle persone affette da diabete per poter conoscere quale percezione essi hanno dei servizi resi dalla sanità locale, con riferimento alla loro patologia”. All’incontro ha relazionato il Dr. Panarace – Responsabile alla Pianificazione ed al Controllo dell’Asl 5, mentre il Coordinamento del Cta è stato affidato al Dr. Bellitti – Responsabile Uo della Diabetologia dell’Ospedale di Tinchi. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SANITA´, LOMBARDIA FIRMA ACCORDO CON ANDALUSIA |
|
|
|
|
|
Siviglia, 9 luglio 2008 - Un nuovo patto strategico internazionale, per promuovere quella che l´assessore alla sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, definisce la "sanità dei popoli", è stato firmato questa mattina in Spagna, a Siviglia, dall´assessore stesso e dalla Consejera de Salud María Jesús Montero Cuadrado, per la Comunidad Autonóma de Andalucía. "L´intesa tra Regione Lombardia e la Comunidad Autonoma de Andalucìa - sottolinea l´assessore Bresciani - prevede una collaborazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione, al fine di facilitare un regolare scambio di informazioni e promuovere progetti specifici valutando anche il coinvolgimento di enti, organismi ed associazioni dei rispettivi territori" "Oggi abbiamo compiuto un ulteriore importante passo - aggiunge Bresciani - per sostenere l´eccellenza e la competitività del nostro sistema sanitario. Proseguiamo così il fruttuoso scambio di esperienze e di conoscenze intrapreso con molte realtà europee ed internazionali. Ricordo infatti che in questo ultimo anno abbiamo compiuto un grande sforzo per lanciare e far crescere due grandi macroaree sanitarie - continua Bresciani - che ci vede alleati una in Italia con il Veneto e una in Europa con il Rhône-alpes, e che oggi si allarga ad un nuovo partner d´eccellenza". "Il traguardo - conclude Bresciani - è la promozione di un sistema dove Istituzioni pubbliche, università, associazioni, Enti locali ed imprese possano trovare una governance di riferimento comune, per il consolidamento di una vera sanità dei popoli". In particolare il Protocollo d´Intesa prevede di concentrare la collaborazione sopratutto nel settore degli strumenti e dei servizi per l´informazione in materia sanitaria e sui sistemi innovativi per la cura e il trattamento delle malattie croniche. Ambiziosi gli altri obiettivi: agevolare la reciproca conoscenza e le relazioni bilaterali, anche attraverso la partecipazione ad eventi e manifestazioni nei rispettivi territori; promuovere percorsi formativi, scambi di studenti e ricercatori; partecipare a progetti nell´ambito di programmi e iniziative Ue, con particolare riferimento al 7° Programma Quadro di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Dimostrazione dell´Unione europea e all´utilizzo dei Fondi Strutturali. Per la realizzazione dell´Intesa verrà istituito un gruppo di lavoro congiunto, composto da rappresentanti di entrambe le parti, che definirà le priorità e le modalità di attuazione degli obiettivi concordati. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SANITÀ IN SICILIA: RAGGIUNTO L´ACCORDO PER IL BUDGET 2008 CON ALCUNE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI CENTRI PRIVATI ACCREDITATI |
|
|
|
|
|
Palermo, 9 luglio 2008 – Un importante accordo è stato raggiunto ieri pomeriggio tra l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo e i rappresentanti sindacali dei centri convenzionati esterni accreditati che rappresentano la quasi totalità delle branche a visita, degli odontoiatri e dei radiologi e una parte dei laboratori d’analisi e dei centri di fisiokinesiterapia. Sigle che rappresentano complessivamente circa la metà del comparto (esclusa l’emodialisi) e che – dissociandosi dalle manifestazioni di protesta indette in questi giorni da altre single sindacali del settore - non hanno aderito allo sciopero in attesa di un confronto con l’assessore. Il budget a loro assegnato per il 2008 sarà uguale al fatturato netto del 2005, decurtato del 3% per venire incontro alle esigenze dettate dal piano di contenimento della spesa sanitaria. E’ stato anche deciso che nei prossimi mesi verrà concordata una linea strategica per la programmazione sanitaria per i prossimi anni. “Un eccellente risultato ottenuto grazie anche alla sensibilità dei sindacati che hanno percepito la delicatezza del momento – ha detto l’assessore Russo – e che consente di fare un altro passo avanti nella direzione imposta dal piano di rientro. La discussione ha permesso anche una nitida fotografia delle esigenze e delle criticità dei vari comparti. Ho dato ampie assicurazioni che riscriveremo le regole per valorizzare il sistema sanitario territoriale con strutture efficienti e capillari. In sintesi, riqualificare la spesa e riorganizzare il sistema, senza in alcun modo incidere sui livelli occupazionali. Credo nella funzione delle branche a visita e della diagnostica per immagini che sono quelle che contribuiscono maggiormente all’abbattimento delle liste di attesa. L’accordo di oggi è la conferma della necessità di un dialogo e della volontà politica di affrontare tutte le situazioni di disagio della sanità siciliana, che dovrà avere sempre come unico obiettivo la qualità della prestazione per il cittadino”. “Abbiamo accettato notevoli sacrifici – dichiarano Salvatore Gibiino e Salvatore Polizzi, rispettivamente presidente dell’Sbv e del Cssp- Andiar -, perché abbiamo apprezzato la disponibilità dell’assessore a discutere e a risolvere i problemi con serietà e attenta programmazione anche e soprattutto in funzione del diritto alla salute del cittadino. L’assessore Russo ha riconosciuto la nostra necessaria presenza sul territorio e specificatamente la nostra capillarità unita alla capacità di erogare prestazioni di buon livello, a costi contenuti e in tempi rapidi. Condividiamo con l’assessore l’idea che per una migliore efficienza e per una più completa erogazione dei servizi si debba promuovere l’accorpamento delle strutture sia mono che polispecialistiche”. Insieme all’assessore Russo erano presenti alla riunione il capo di gabinetto Giovanni Carapezza e i dirigenti regionali Luigi Castellucci e Saverio Ciriminna. Per i sindacati erano presenti Salvatore Polizzi e Mario Rizzo del Cssp (Confederazione strutture sanitarie private) e Andiar (radiologi); Salvatore Gibiino, Marcello Raineri e Sergio Licata dell’Svb (sindacato branche a visita) Nicola Tomasello del Croat (odontoiatri) e l’avvocato Maria Gabriella Valenti, consulente legale di questo coordinamento intersindacale. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
23 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI DI CONTRASTO DELLE POVERTÀ IN SARDEGNA |
|
|
|
|
|
Cagliari, 9 luglio 2008 - Proseguendo le azioni di contrasto alle povertà estreme, la Giunta regionale ha stanziato ieri quasi 23 milioni di euro "per il sostegno economico di persone e famiglie prive di reddito, in condizioni di accertata povertà e per l’abbattimento dei costi abitativi e dei servizi essenziali". "Si tratta - ha detto l´assessore Dirindin - di sostenere le persone in difficoltà duratura o transitoria, con progetti personalizzati di aiuto e monitoraggio delle azioni poste in essere attraverso la collaborazione con i Comuni. Lo scorso anno, con 5 milioni e mezzo, abbiamo potuto erogare mensilmente fino a 250 euro a persona. Quest´anno lo stanziamento è stato quadruplicato e la somma mensile erogabile è di 350 euro a persona. Un incremento notevole per un Programma che - nel resto d´Italia - solo Emilia, Friuli, Basilicata e Campania hanno adottato". Gli interventi sono finalizzati prioritariamente ad un aiuto nel pagamento di servizi essenziali (canone di locazione, energia elettrica, gas, acqua, rifiuti solidi urbani): a disposizione ci sono 15. 000. 000 euro da ripartire tra i Comuni della Sardegna (per il 10% in parti uguali e per il 90% in relazione alla popolazione). Sono previste poi iniziative a favore di famiglie numerose (minimo 4 figli), che abbiano un reddito insufficiente a coprire le esigenze essenziali: anche in questo caso, pur non trovandosi in condizione di povertà estreme, ci sarà un sostegno per l´abbattimento dei costi abitativi e dei servizi (canone di locazione, bollette ecc. Ecc. ) ma anche il pagamento di servizi come l´asilo nido, baby sitter, la frequenza di attività sportive o la partecipazione ad iniziative culturali, di studio o attività extrascolastiche. Per questa tipologia di intervento sono stati stanziati quasi 6 milioni di euro. La terza linea di intervento riguarda persone, gruppi di persone e famiglie prive di cibo, abitazione, vestiario e in condizioni di preoccupante isolamento relazionale (per esempio senzatetto, clochard). A loro è rivolto il programma "Né di freddo né di fame", rifinanziato con 2 milioni di euro. Per l´assessore Dirindin "è necessario che il contrasto delle povertà diventi un tema centrale nella programmazione locale, per questo proponiamo che ogni Piano Locale Unitario dei Servizi (Plus) comprenda uno specifico Piano degli interventi di contrasto della povertà. Nel quale saranno indicate le tipologie e l´entità finanziaria degli interventi di assistenza economica e di prima accoglienza, erogati dai Comuni singoli e dai Comuni associati, i progetti personalizzati di aiuto, le priorità nonché i criteri adottati per l´erogazione degli interventi". . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SUPERFICIALITA’ E INTERESSI DI PARTE FRENANO LO SVILUPPO DEGLI EQUIVALENTI IN ITALIA |
|
|
|
|
|
Milano, 9 luglio 2008 - Il farmaco generico rappresenta una grande risorsa per il Sistema Sanitario italiano, ancora poco e male utilizzata nel nostro Paese. Nonostante gli evidenti benefici già determinati dall’utilizzazione dei generici, che per la prima volta nel 2007 hanno consentito di rispettare il tetto fissato per la spesa farmaceutica, questi farmaci continuano infatti a restare ai margini dell´attenzione del legislatore. Se in Italia il consumo dei generici si allineasse alla media dei Paesi europei, si potrebbe conseguire un risparmio annuo di ben 2 miliardi di euro, risorse che dovrebbero essere impiegate per farmaci innovativi, farmaci orfani, terapie del dolore, farmaci biotecnologici e non solo per ripianare i tetti di spesa. Con queste considerazioni il Presidente di Assogenerici, Giorgio Foresti ieri ha aperto l’Assemblea dell’Associazione, riunitasi per fare il punto sul mercato dei generici e sullo sviluppo del settore. "Non sono più rinviabili – secondo Foresti – interventi strutturali che permettano il definitivo decollo dei generici e il consolidamento di un mercato farmaceutico, già fortemente penalizzato nel passato da drastiche e unilaterali manovre di contenimento della spesa. Occorre orientarsi invece alla corretta gestione delle risorse economiche, pena il deterioramento dell´intero settore, che non può reggersi su politiche di sconti né basarsi sui risultati di breve periodo, derivanti solo dalle nuove scadenze brevettuali". “Troppa superficialità e troppi interessi pesano sul corretto sviluppo degli equivalenti – denuncia ancora il Presidente di Assogenerici –, come rilevato anche dall´Antitrust. Ripetutamente si leggono insinuazioni su qualità, sicurezza e controlli riguardo ai farmaci generici, ed è paradossale che tali accuse vengano mosse dopo oltre trentacinque anni dalla loro introduzione nel mercato europeo e oltre dieci anni in quello italiano. Sono affermazioni strumentali, diffuse ad arte e sintomo di un´evidente arretratezza del nostro Paese rispetto all´Europa e al resto del mondo, dove le quote di penetrazione dei generici sono ben più consistenti che in Italia ". Fra le cause della mancata crescita, Foresti ha citato il fenomeno dello spostamento delle prescrizioni, ben noto a tutti gli operatori del settore. In sostanza, avviene sistematicamente che, quando un brevetto scade, la relativa molecola viene “abbandonata”, le prescrizioni per quel farmaco crollano e aumentano contestualmente le prescrizioni di molecole ancora coperte da brevetto, appartenenti alla medesima classe terapeutica. E come non citare inoltre la mancanza di un chiaro indirizzo verso la prescrizione per principio attivo, all’atto delle dimissioni dall’ospedale? Prescrivere per principio attivo al momento della dimissione ospedaliera renderebbe certamente più semplice, da parte della medicina del territorio, convincere l´assistito all´uso del farmaco equivalente. Queste carenze, e altre ancora, nel sistema del farmaco privano l´Italia di una grande opportunità per innovare il proprio Sistema Sanitario: "Proprio partendo da una gestione corretta ed intelligente del farmaco - ha affermato Foresti - si può innescare un circolo virtuoso attraverso la sinergia e l´integrazione territorio-ospedale, in cui cittadino, medico e farmacista si sentano parte integrante nella gestione delle risorse economiche necessarie per garantire in futuro l´accesso a cure molto costose, oggi non accessibili con questi livelli di spesa generale. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BOLZANO: NECESSARIA IN FARMACIA LA TESSERA SANITARIA PER LA DETRAZIONE FISCALE |
|
|
|
|
|
Bolzano, 9 luglio 2008 - L’ufficio distretti sanitari informa che per poter detrarre gli importi dei medicinali dalla dichiarazione dei redditi è necessario esibire in farmacia il tesserino sanitario. È entrata in vigore all’inizio dell’anno la norma prevista dalla legge finanziaria 2007 la quale prevede che per poter detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese dei medicinali al momento dell’acquisto l’acquirente deve esibire il proprio tesserino sanitario elettronico. È quindi necessario che gli utenti abbiano sempre a portata di mano il loro tesserino sanitario e lo forniscano al farmacista prima del pagamento. Alla cassa un apposito lettore consente di inserire nello scontrino il numero di codice fiscale dell’utente indicato nel tesserino sanitario. Nel contempo i dati del tesserino sanitario vengono inviati online dalla farmacia al Ministero delle finanze. Chi effettua acquisti per altri deve quindi munirsi del tesserino sanitario del diretto interessato affinché il costo dei medicinali possa essere detratto dalla dichiarazione dei redditi del titolare . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AL CASTELLO DI VIGEVANO DAL 27 SETTEMBRE AL 14 DICEMBRE 2008 LA MOSTRA GIUSEPPE AMISANI IL PITTORE DEI RE |
|
|
|
|
|
Vigevano, 9 luglio 2008 - Dal 27 settembre al 14 dicembre 2008 il Castello di Vigevano proporrà un’importante iniziativa dedicata a Giuseppe Amisani. La mostra, promossa dall’Istituzione Cultura del Comune di Vigevano e curata da Chiara Gatti e Alberto Ghinzani, è la prima antologica dedicata a questo maestro nato a Mede Lomellina nel 1879, nel tentativo di inquadrare criticamente la sua arte, a cinquant’anni dall’ultima pubblicazione a lui dedicata. “Giuseppe Amisani (1879 – 1941). Il pittore dei re” presenterà settanta opere, allestite secondo un criterio cronologico, e metterà a fuoco la figura di un artista significativo del quale manca ancora, nel panorama degli studi storico-artistici, un’adeguata bibliografia, oltre a una ricostruzione biografica approfondita e a un adeguato monitoraggio dei suoi lavori presenti sul territorio italiano, in ambito pubblico e privato. Giuseppe Amisani, amato non solo a livello locale, è presente con i suoi lavori opere nelle raccolte di tutto il mondo, grazie a una committenza illuminata e illustre che caratterizzò il suo operato nei primi decenni del Novecento, celebrato dall’Inghilterra all’Egitto, al Sud America, dove tuttora sono conservati esemplari importanti della sua produzione. Già lo scorso anno, all’interno della mostra “Da Pellizza a Carrà. Artisti e paesaggio in Lomellina”, allestita sempre al Castello Visconteo di Vigevano, veniva presentato un piccolo saggio di opere di Amisani, nella sua veste di pittore ritrattista. Giuseppe Amisani fu un artista di raro eclettismo, capace di passare dal soggetto storico al ritratto borghese, dal sacro al paesaggio schizzato di getto, inventandosi ogni volta pittore alla moda, vedutista o reporter di viaggio, in grado di lavorare nel silenzio di uno studio o di piazzare il cavalletto nel bel mezzo del deserto, pur di spuntare il panorama migliore. Fu un autore che, partito da una formazione di genere tradizionale, legato all’ambiente accademico – a Brera fu allievo di Cesare Tallone e seguace di Emilio Gola – ai classici e ai portavoce della cultura tardo-ottocentesca, seppe sterzare verso nuovi territori d’indagine. Fece della figura il suo principale oggetto di studio, scavata nel profondo, tanto che i suoi ritratti degli esordi divennero il corrispettivo dell’estetismo decadente, mentre quelli della maturità vivevano in bilico fra un realismo di stampo sociale e una certa magia che ricorda i lavori di Casorati. Formatosi all’Accademia di Brera, Amisani, il cui influsso emerge evidente nelle opere della giovinezza. Dopo anni di apprendistato, l’artista riuscì a ritagliarsi un proprio àmbito di azione, dedicandosi proprio alla ritrattistica, raccogliendo soddisfazioni e interesse non solo in Italia, ma anche all’estero, da Londra agli Stati Uniti – dove eseguì ritratti fra il 1912 e il 1913 – e persino in Sud America, dove alcune delle sue opere sono ancora presenti in collezioni pubbliche e private. Catalogo Skira In contemporanea, il Castello Visconteo di Vigevano ospiterà la mostra Futurismo E Modernità. Artisti e collezionisti in Lomellina curata da Paolo Campiglio e Rachele Ferrario. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GOLF - EUROPEO A SQUADRE GIRLS: AZZURRINE IN CORSA PER IL PRIMO GIRONE |
|
|
|
|
|
Roma, 9 luglio 2008 - Le azzurrine hanno chiuso all´11° posto con 225 colpi il primo dei due giri di qualificazione su 36 buche medal nell´European Girls Team Championship, l´europeo a squadre ragazze iniziato al Murcar Links di Aberdeen in Scozia. L´italia ha avuto gli elementi migliori in Alessia Knight (72) e Giulia Molinaro (74), che ha operato un buon recupero dopo una partenza difficile, mentre si sono espresse sotto tono Chiara Brizzolari (79) e Laura Sedda (81) il cui punteggio è stato scartato, essendo tre quelli validi per la graduatoria. Le italiane, affidate alla capitana Alessandra Salvi e all´allenatore Enrico Trentin, sono comunque in piena corsa per entrare nel primo girone, ossia tra le otto compagini che si giocheranno il titolo, poiché sono a cinque colpi dalle prime tre classificate, Svizzera, Svezia e Germania, tutte con 220. Molto corta la graduatoria che vede al quarto posto con 221 la sorprendente Repubblica Ceca, al quinto con 222 Irlanda, Francia e Inghilterra, all´ottavo con 223 la Spagna e al nono con 224 Austria e Danimarca. In corsa anche Olanda e Belgio, 12. E con 226. Al torneo prendono parte 19 nazioni. Europeo Ladies: Le Azzurre Partono Male - E´ iniziata male l´avventura azzurra all´European Ladies Team Championship, ossia il Campionato femminile a squadre riservato alle nazionali maggiori Sul percorso del Gc Stenungsund, nella città svedese (nei pressi di Gothenburg) da cui il circolo prende il nome, l´Italia ha concluso il primo dei due giri della qualificazione medal al 16° posto con 384 colpi (Anna Roscio 72, Marianna Causin 76, Alessandra De Luigi 76, Alessandra Averna 79, Camilla Patussi (84), Valeria Tandrini 81) e sostanzialmente il risultato dovrebbe relegare le azzurre al secondo girone con obiettivo massimo il nono posto. In realtà la classifica lascia ancora aperta una piccola chance, perché la Francia, ottava con 370, è a 14 colpi: cinque score a disposizione e risultati quanto meno attorno al par potrebbero rendere possibile il recupero. Hanno ipotecato, invece, il primo flight, che consente di lottare per il titolo, la Spagna al comando con 353 colpi, l´Inghilterra (354), l´Austria (362), la Danimarca (362) e la Svezia (363), Ha un piede dentro anche l´Olanda, sesta con 365, mentre sono a rischio la Germania, settima con 369, e come detto la Francia. Seguono Scozia (376), Svizzera (377) e Galles (377). Le azzurre sono seguite dalla capitana Giuliana Colavito, dall´allenatrice Federica Dassù e dal fisioterapista e preparatore atletico Mauro Citzia. Europeo Boys: Primo Giro Annullato A Bled - Al G&cc Bled di Bled, in Slovenia, il maltempo ha impedito lo svolgimento della prima giornata dell´European Boys Team Championship, il Campionato Europeo a squadre riservato alla categoria ragazzi. Non essendo possibile recuperare il turno, è stato deciso far svolgere la qualificazione medal su un solo turno di 18 buche e quindi passare ai match play. Al torneo prendono parte venti nazioni: Austria, Belgio, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Scozia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Galles. Gli azzurri schierano Andrea Bolognesi, Corrado De Stefani, Matteo Manassero, Stefano Pitoni, Cristiano Terragni e Claudio Viganò. Capitano Andrea Perrino, allenatore Roberto Zappa. Manassero, Terragni e Viganò hanno disputato l´europeo di Torino con la compagine maggiore. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|