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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Settembre 2008
PARTI CON PARTY IL DIVERTIFICIO DELLE ALPI È A DUE PASSI DALL’ITALIA. A PARTIRE DA OTTOBRE ALL’INIZIO DI MAGGIO, LA LOCALITÀ SCIISTICA AUSTRIACA ATTIRA GIOVANI DA TUTT’EUROPA PER UN DIVERTIMENTO TOTALE TRA DISCESE SPETTACOLARI E APRÉS SKI ALLA MODA.  
 
 (Ötztal/tirolo) Sölden – Qui annualmente si svolge la prima tappa europea di Coppa del Mondo di sci. Insieme a Obergurgl e Hochgurgl sono le località invernali piú note dell’Ötztal, un vero eldorado per gli amanti delle attività sportive sulla neve abbinate al divertimento fino a notte fonda. Sölden annovera l’area sciistica più estesa dell’intera vallata: un comprensorio di 151 chilometri di piste collegate tra di loro da 34 modernissimi impianti di risalita. Si parte da quota 1. 350 m per salire fino a 3. 250 m sulle nevi perenni dei ghiacciai di Rettenbach e Tiefenbach. Sölden è l’unica località austriaca a vantare un’area sciistica che comprende 3 vette oltre i 3. 000 metri; che si raggiungono, sci ai piedi, attraverso il fantastico percorso Big 3, un itinerario di 50 km da percorrere in una giornata con un dislivello di 10. 000 m, alla scoperta di panorami a 360° sulle futuristiche piattaforme d’acciaio e vetro che sono state appositamente create sulle cime. Tra i richiami e le attrazioni dell’Ötztal, le proposte serali, attirano in special modo un pubblico giovane e lifestyle alla ricerca di divertimento puro. Sölden è la località di vacanza con il più alto concentrato di locali notturni d’Austria, dalle lounge bar alle discoteche alla moda, ai keller tipici dove sgorgano fiumi di birra. Numerosi anche gli eventi dedicati ai festaioli. Il più gettonato è il Maxxx Mountain Party, che si tiene settimanalmente ogni venerdì (a partire da dicembre fino a metà aprile) a 2. 300 m di quota, dove un gigantesco palcoscenico presso il rifugio Giggijoch accoglie bands e Dj set internazionali per un aprés ski singolare e unico sulle Alpi. Tra le iniziative più esclusive il Winter Opening a Obergurgl nel periodo dal 14 al 29 novembre 2008, con intrattenimenti di altissimo livello, nei rifugi e presso la Crystal-lounge: tre week end all’insegna di musica dal vivo, balli e il “Cirque des montagnes” proposto dalla compagnia teatrale internazionale “Les Artistes Fantastiques con particolari esibizioni circensi di montagna”. E per concludere in modo originale la stagione, il sipario si apre su Hannibal che entra in scena il 24 aprile 2009. Questo show sul ghiacciaio, con la rappresentazione di Annibale che attraversa le Alpi, è un musical a 3. 000 metri, che coinvolge oltre 350 tra attori e figuranti, con un affezionato pubblico di 9. 000 spettatori, che ogni anno si raduna per assistere a questo spettacolo. Rifugio di design sopra le nuvole. La valle dell’Ötztal è famosa anche per i suoi rifugi alpini. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: da quelli in stile tirolese, a quelli di design estremo, come il Top Mountain Star, un bar panoramico di nuova concezione, che troneggia sul Wurmkogel a oltre 3. 000 m di quota. Un highlight architettonico di solo vetro, acciaio e legno, per ammirare le Alpi a 360° donando alla montagna quel tocco di originalità e una nuova scenografia, il tutto impreziosito da cristalli Swaroski. Tra i nuovi rifugi da vedere ci sono anche Hohe Mut Alm sopra Obergurgl, creato in stile tirolese eclettico e il nuovo Giggijoch sopra l’abitato di Sölden, punto d’incontro dei giovanissimi, che da quest’inverno è raggiungibile con la nuova cabinovia a 8 posti con una portata oraria di 3. 700 persone. Qui le code agli impianti sono ormai solo un lontano ricordo. Www. Oetztal. Com .  
   
   
GRANDI FOTOGRAFI A CACCIA DI SCATTI  
 
Fototrekking atto terzo. La felice iniziativa lanciata due anni fa dalla Trentino Spa per valorizzare il nostro territorio attraverso gli scatti di grandi fotografi italiani, sta per scrivere un nuovo capitolo della propria storia. Il forlivese Andrea Angelini, il trevigiano d’adozione Paolo Degiampietro, il romano Alberto Di Cesare, il perugino Stefano Giogli, la torinese Elena Givone, la modenese Antonella Monzoni, il fiorentino Giovanni Presutti, il ravennate Omero Rossi, la bresciana Patrizia Zelano, il modenese Silvano Bicocchi e il trentino Daniele Lira, che ha ideato questo progetto insieme a Lorenza Biasetto, hanno cominciato la caccia all’inquadratura d’autore mettendo nel mirino il Garda Trentino, il territorio che quest’anno è stato prescelto dagli organizzatori quale spazio d’azione per gli undici fotografi invitati nella nostra provincia. Al termine del lavoro i loro scatti verranno utilizzati per la produzione di materiale promozionale di qualità, ma diventeranno anche, inevitabilmente, testimoni di ciò che è oggi questo territorio. «Sono convinto che il lavoro prodotto in questi giorni verrà apprezzato al meglio dalle generazioni future, che potranno utilizzare la nostra opere per conoscere e riconoscere ciò che siamo e ciò che il Garda Trentino è in questo momento» sottolinea Francesco Zizola, firma importante della fotografia italiana chiamata a coordinare il lavoro degli gli undici colleghi invitati a Riva del Garda. Una guida prestigiosa, visto che è stato vincitore di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, tra i quali il World Press Photo of the Year nel 1996, il World Press Photo Awards (7 volte) e il Pictures of the Year Awards (4 volte). «Focalizziamo la nostra attenzione sulle modalità attraverso le quali l’uomo, qui, si rapporta con l’ambiente naturale e su quelle utilizzate dai turisti per conoscerlo e interpretarlo. – conclude – Due chiavi di lettura che ci portano a raccontare questa terra attraverso uno strumento linguistico imparziale e duraturo come il fotogiornalismo». La prima edizione aveva puntato la propria attenzione sulle Valli di Fiemme e di Fassa, la seconda su Rovereto e la Vallagarina. Ogni esperienza ha lasciato in dote circa quattromila scatti, usciti da una selezione molto severa, i migliori dei quali, per quanto attiene al lavoro del 2007, sono stati raccolti in un catalogo di circa 120 pagine che si può trovare in vendita nelle librerie. Gli itinerari individuati quest’anno, attenti agli interessi e alle capacità interpretative dei partecipanti, spaziano dal tema del sacro a quello del paesaggio, dall’architettura gardesana alla vacanza attiva, dall’edonismo culinario dei prodotti della terra a quello più intimistico, legato al sogno, alla percezione di un ambiente naturale che si apre in tutta la sua unicità. Impegnate e coinvolte nel progetto, oltre a Trentino Spa, Ingarda Trentino e la Fiaf (Federazione Italiana Associazioni fotografiche), sono anche Montura, che ha fornito abbigliamento e attrezzatura al gruppo impegnato nel fototrekking, e Nikon, attraverso il negozio Alla Rotonda di Trento, che ha messo a disposizione materiale fotografico da utilizzare sul campo. .  
   
   
KATOWICE, IL CUORE DELL’ALTA SLESIA, TUTTO DA SCOPRIRE  
 
Dismesse fabbriche e miniere di carbone, Katowice, il capoluogo dell’Alta Slesia, nel Sud della Polonia, si è lasciata per sempre alle spalle un triste passato di industria pesante, inquinamento e tragiche rivolte presentandosi ai nastri di partenza del terzo millennio in una veste tutta nuova. La città si sta riconvertendo a grandi passi in un moderno centro del terziario, tra un fiorire di attività accademiche, manifestazioni culturali e artistiche, grandi eventi sportivi e giovanili. Una metropoli piena di giovani sempre più stimolante e piacevole per chi ci vive e per il turista che voglia trascorrervi una breve vacanza, oltre che come base ideale per visitare Czestochowa, Auschwitz o i magnifici Monti Tatra. A Katowice oggi è difficile annoiarsi, fra gallerie d’arte, sale da concerto e locali, spuntati ultimamente come funghi nelle vie pedonali del centro storico, dove si può passare una bella serata chiacchierando, ballando o gustando i saporiti piatti della cucina locale annaffiati dalle ottime birre slesiane. Una città sempre più facile da raggiungere, grazie anche al dinamico sviluppo del suo aeroporto, Pyrzowice, che oggi ha collegamenti diretti con le maggiori città europee e, in Italia, con Roma, Milano e Torino. Katowice è il cuore di un agglomerato chiamato “Distretto Industriale dell’Alta Slesia”: una quindicina di città concentrate in un’area di pochi chilometri quadrati che insieme contano circa 3 milioni di abitanti. A simbolo dei cambiamenti che stanno mutando il volto dell’area si può eleggere il Rondo Zietka, snodo di comunicazioni del centro cittadino, fino a qualche anno fa sempre caotico e intasato da un traffico che scorreva faticosamente in superficie, mentre i pedoni erano relegati in cupi sottopassi. Oggi il Rondo è stato risistemato, ribaltandone la concezione: ai pedoni, ai mezzi pubblici e ai ciclisti è stata restituita la superficie, resa piacevole da una fontana, aiuole e panchine, mentre le automobili scompaiono in un tunnel sotterraneo. Sul lato ovest la moderna Galeria Rondo Sztuki, gestita dall’Accademia di Belle Arti, offre mostre, libri e caffè. A nord il palazzetto dello sport, chiamato per la sua forma Spodek (“Piattino”), terminato nel 1971, contiene fino a 11. 000 persone e ospita eventi sportivi, spettacoli, fiere, esposizioni. Di fronte allo Spodek, un altro elemento inconfondibile del panorama di Katowice è il Monumento agli Insorti Slesiani: tre grandi ali di bronzo ricordano le insurrezioni (1919, 1920, 1922) che portarono al ricongiungimento dell’Alta Slesia con la Polonia. Dopo il Rondo Zietka, anche la piazza del Mercato (Rynek), più a sud – un grande spazio concepito forse solo per le adunanze d’epoca socialista – è in attesa di un restyling che renda più accogliente questo cruciale luogo di passaggio e di incontro. Sul lato est, il Teatro Slesiano costituisce un modello della vivacità culturale che caratterizza Katowice, fucina artistica in molti campi, ma soprattutto in quello musicale: dalla sua Accademia sono usciti compositori polacchi oggi famosi nel mondo come Wojciech Kilar, Witold Szalonek, Henryk Mikolaj Gorecki. Poco più a ovest, la Stazione Ferroviaria, biglietto da visita della città, necessiterebbe solo di una rinfrescata, trattandosi di una pregevole e ardita opera contemporanea solo un po’ trascurata. Intanto, alcune vie nelle vicinanze si stanno trasformando in gradevoli aree pedonali su cui si aprono boutique, ristoranti, birrerie e caffè: sono le Ulice Wawelska e Stawowa, e un po’ più a est, la lunga Ulica Staromiejska. Per farsi un’idea del passato minerario e industriale del bacino slesiano bisogna recarsi negli altri centri dell’agglomerato, dove diverse ex fabbriche e miniere oggi ospitano musei o sono attrezzate per la visita. Tutte insieme costituiscono un vero e proprio “Itinerario dei Monumenti della Tecnica”. Alla periferia di Katowice sorgono invece i quartieri di Nikiszowiec e Giszowiec: costruiti per i lavoratori delle miniere nel 1908-15 e nel 1920-24, costituiscono esempi di villaggi operai fra i più interessanti d’Europa. Un esemplare recupero degli spazi industriali dismessi è costituito, alle porte di Nikiszowiec, dalla Galeria Szyb Wilson, inaugurata nel 1998: nei vasti ambienti (quasi 2500 mq) di questo capannone industriale giovani artisti emergenti presentano le loro opere e installazioni. Il tessuto urbano di Katowice non è però solo moderno e industriale. Basta passeggiare in centro per vedere sfilare splendide facciate in stile eclettico, liberty e déco. Katowice, infatti, si sviluppò, grazie all’industria estrattiva e metallurgica, a partire dalla fine del Xix secolo. Deliziosi edifici negli stili in voga fra ’800 e ’900 si possono ammirare nelle Ulice Mlynska, Mickiewicza, Sokolska, Staromiejska, Korfantego, Warszawska, Francuska, e in diverse vie intorno a Plac Karola Miarki. Tanto per sfatare un altro luogo comune, va detto anche che Katowice è una città dove boschi, parchi e giardini coprono quasi due terzi del territorio comunale. Fra i più belli e frequentati, il Park Tadeusza Kosciuszki, un grande polmone verde ideale per passeggiate e attività all’aria aperta, ma anche di manifestazioni culturali e d’intrattenimento nel periodo estivo. In questo parco sorge la tardogotica chiesa in legno di San Michele, del 1510, che sarebbe da considerare la più antica di Katowice – che non annovera edifici religiosi che risalgano più indietro del Xix secolo – se non fosse che questo gioiellino… non è affatto di Katowice! L’affascinante tempio cattolico venne infatti trasportato qui nel 1938 da una località rurale della regione. .  
   
   
TURISMO LENTO E RETI DI MOBILITÀ DOLCE: PRIMO POSTO ALLA PROVINCIA DI FERRARA AL PREMIO NAZIONALE GO SLOW CO.MO.DO.  
 
La Provincia di Ferrara ha ottenuto il primo posto con il progetto "Le Vie degli Estensi tra Terra ed Acqua" al premio Go Slow- Co. Mo. Do. 2008, dedicato alle pubbliche amministrazioni, parchi, Apt italiani che abbiano operato a favore del turismo lento e della mobilità dolce. Il Movimento Go Slow sulla base delle valutazioni della giuria (composta da urbanisti, architetti del paesaggio, giornalisti, esperti in materia di mobilità dolce e comunicatori) ha conferito al progetto “Le Vie degli Estensi tra Terra e Acqua” della Provincia di Ferrara il primo posto per aver messo in luce un territorio disciplinato da criteri per la pianificazione, la progettazione e la gestione di un sistema integrato di percorsi per la mobilità dolce. La cerimonia di consegna è avvenuta sabato 13 settembre presso la sala consiliare del Palazzo Municipale di Portogruaro, a conclusione della tavola rotonda "Viaggiare in bicicletta, istruzione per l´uso", evento del Ii Festival Nazionale della Bicicletta Ciclomundi 2008. La Scheda - Il Ii premio “Go Slow Co. Mo. Do, indetto da il Movimento Go slow e la Confederazione di Mobilità Dolce (Co. Mo. Do. ), è un appuntamento annuale per le Pubbliche Amministrazioni, Parchi, Atl, Iat, Comunità Montane che trovano fertile terreno su cui confrontarsi con esperienze eterogenee dedicate a favorire lo sviluppo di forme di turismo dolce, volte alla riscoperta di risorse naturalistiche e storico-culturali presenti sul territorio con valenza ricreativa, educativa, sportiva, ecologico-ambientale e di valorizzazione delle tradizioni locali. Il Concorso è rivolto agli Enti Pubblici e territoriali che si sono dotati di uno strumento di pianificazione territoriale ed urbanistica attento ad uno sviluppo sostenibile del territorio e nel quale assume rilievo la rete di percorsi dedicati alla mobilità dolce in ambito urbano, periurbano ed extraurbano in grado di connettere i viaggiatori e gli utenti in generale con le risorse del territorio (naturali, agricole, paesistiche, storico culturali) e con i centri di vita degli insediamenti urbani su cui è stato costruito e si è evoluto il paesaggio italiano. . .  
   
   
SCOPRIAMO I SAPORI DELLA VIA CLAUDIA  
 
Nei giorni 27 e 28 settembre il centro sportivo di Borgo Valsugana si trasformerà in un grande palcoscenico. A calcarlo saranno le eccellenze enogastronomiche della Via Claudia Augusta, un’antica strada imperiale tracciata nel I secolo a. C. Dal generale romano Druso e successivamente completata dal figlio, l’imperatore Claudio, allo scopo di mettere in comunicazione i porti adriatici con le pianure danubiane. Da alcuni anni, ormai, diversi partner europei (trentini, bavaresi, tirolesi, sudtirolesi, veneti e lombardi) sono impegnati sul fronte del recupero e della valorizzazione dei territori attraversati da questa via che, per due millenni, ha costituito una monumentale arteria che ha reso possibile gli scambi culturali ed economici oltre le Alpi, promuovendo mobilità, commercio ed economia in modo continuo. In quest’ottica rientra la mostra mercato “I Gusti della Via Claudia”, uno sguardo sull’ambiente e sulle colture delle zone attraversate un tempo da questa importante arteria. Ecco allora che nelle caratteristiche casette di legno e nelle bancarelle allestite presso il centro sportivo di Borgo si potranno trovare gusti e sapori tipici della Valsugana e dell’intero Trentino. Così, solo per fare un esempio, si potranno conoscere (ed ovviamente degustare) i formaggi del Lagorai (il Vezzena, solo per citarne uno), ma anche il Trentingrana e le pregiate bollicine del Trentodoc. Ed ancora: i piccoli frutti ed alcune varietà di vini autoctoni (Paolina e Pavana) della Valsugana recentemente riscoperte. La rassegna non si limita ad essere una fiera di prodotti, ma anche di scoperte culturali e di incontri fra territori, grazie anche alla presenza di eccellenze enogastronomiche provenienti dal Tirolo e dalla Baviera. Ad arricchire il tutto ci sarà anche uno spazio riservato ai prodotti biologici. Info: www. Valsugana. Info .  
   
   
IN TRENO AL FESTIVAL DELLA FILOSOFIA DI MODENA  
 
Da venerdì 19 a domenica 21 le Ferrovie dello Stato saranno ancora una volta al fianco del Festivalfilosofia di Modena. La posizione della stazione ben collegata al centro della città emiliana e con le altre città della regione favorisce infatti la scelta del treno per raggiungere la sede della manifestazione. E il treno stesso diventerà uno spazio di confronto. Durante i tre giorni della manifestazione è prevista l’iniziativa dal titolo “In viaggio col filosofo”, che anche quest’anno darà ai viaggiatori la possibilità di incontrare i filosofi, a bordo di alcuni treni regionali. Questo evento si aggiunge così a un lungo elenco di iniziative culturali di cui quest’anno le Ferrovie dello Stato sono state sponsor tecnico. Tra le ultime, l’apertura domenica prossima della Xi Mostra Internazionale dell’Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia. . .  
   
   
ORTAGGI BIOLOGICI PROTAGONISTI  
 
Grazie all’influsso del clima mite del Lago di Garda patate, carote, cavoli, crauti, radicchio, cavolfiori, verze, porri, cipolle, cicorie, lattughe, zucchine, cetrioli e fagiolini trovano in Val di Gresta un contesto ideale e vengono coltivati su ampi terrazzamenti, separati da caratteristici muri a secco. Questo piccolo triangolo di terra racchiuso tra la Piana di Loppio e il Monte Stivo, è soprannominato l’orto biologico del Trentino. Qui la tradizione contadina persiste da decenni e si rinnova grazie alle più innovative e attente tecniche di coltura biologica e biodinamica. La Mostra Mercato, giunta ormai alla 38ª edizione, è la festa degli ortaggi grestani che per un mese salgono sul palcoscenico e vengono assaggiati e scoperti. Il programma è ricco di iniziative, con degustazioni nei ristoranti, percorsi e laboratori per i bambini, esposizioni di vario genere, passeggiate e corsi di cucina. La Mostra Mercato si tiene a Ronzo Chienis presso la palestra comunale ed ospita i prodotti di varie aziende agricole e consorzi ortofrutticoli. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, è possibile gustare piatti preparati con gli ortaggi tipici nei tanti ristoranti e agritur della zona che aderiscono all’iniziativa. Evento speciale è la "Ganzega d´Autunno", cinque appuntamenti dal 13 settembre al 5 ottobre, che permettono di riscoprire e valorizzare le tradizioni, le usanze e la gastronomia della gente trentina a cavallo tra l´Ottocento ed il Novecento, quando alla fine di un raccolto o di un lavoro importante, era consuetudine unirsi per festeggiare ("far ganzega"). Interessante è anche il corso di cucina che si tiene a Manzano di Mori, che si svolge in nove serate, coordinate dallo chef Rinaldo Dalsasso, dove si impara a preparare i migliori piatti trentini. Info: www. Mostramercato. Org . .  
   
   
VII EDIZIONE "DIALOGHI DI TRANI  
 
" Presentata l’ 11 settembre l’edizione 2008 dei “Dialoghi di Trani”. Per la Regione – che ha promosso l’iniziativa con l’associazione “La Maria del Porto” è intervenuta l’assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli che ha illustrato la settima edizione della “tre giorni che si terrà a Trani dal 26 settembre nel castello Svevo. Alla conferenza stampa sono intervenuti l´assessore al Turismo della Provincia di Bari, Sebastiano De Feudis, l´assessore alla cultura del Comune di Trani, Andrea Lovato, il presidente dell´Associazione “La Maria del Porto”, Lucia Perrone Capano. Il tema di quest’anno sarà “Società e potere” e l´evento si articolera´ in diversi percorsi, ´´con incursioni - ha detto la Godelli - nel mondo dell´arte, della enogastronomia e del cinema´´ “Sono orgogliosa – ha detto infine la Godelli – che un evento come questo sia gestito in gran parte da donne, in una Regione che invece è ancora troppo maschile anche dopo lo spettacolo dei giorni scorsi in Consiglio quando praticamente solo uomini hanno discusso tra loro di maternità, sessualità e salute delle donne”. Fra gli ospiti lo scrittore e regista Alessandro Baricco, il best seller Paolo Giordano (La solitudine dei numeri primi), lo scrittore e autore Tv Carlo Lucarelli, la regista e scrittrice Cristina Comencini. Partecipa anche un gruppo di filosofi: Remo Bodei, Giulio Giorello, Giacomo Marramao e Paolo Flores D´arcais. Fra gli ospiti internazionali, il filosofo Fernando Savater e l´economista indiano Prem Shankar Jha, il poeta John Giorno, espressione matura della beat generation e Laurent Joffrin, direttore del quotidiano francesce ´Liberation´. . .  
   
   
TRENTINO, RELAX E COCCOLE  
 
 I motivi per concedersi una vacanza in Trentino sono molteplici. In particolare per chi è alla ricerca di momenti di puro relax, con l’obiettivo di rigenerare corpo e mente, il nostro territorio appare come il luogo ideale per ricaricare le pile e per immergersi in un’atmosfera accogliente e rilassante grazie alle strutture Vitanova-trentino Wellness. Qui l’offerta di un’ospitalità di qualità si unisce, come suggerisce il nome stesso, ad eccellenti trattamenti wellness. Inseriti in contesti naturalistici di straordinaria bellezza, questi hotel sono dotati di centri benessere all’avanguardia con sauna, bagno turco, piscina o ampie vasche idromassaggio, zona relax e centro beauty attrezzato per massaggi distensivi e trattamenti di bellezza personalizzati. Accanto a quelli tradizionali ci sono anche quelli al miele, alle erbe, al cioccolato o alle mele, ed ancora i massaggi rilassanti con le pietre o a base di olii caldi. Alcune strutture propongono il pacchetto Beauty, caratterizzato da trattamenti innovativi e personalizzati; altre, invece, si sono specializzate nel settore Activity, pensato per quanti vogliono abbinare il relax all’attività fisica. A completare il quadro troviamo gli hotel Family, dove gli ospiti più piccoli possono trascorrere momenti spensierati nelle aree gioco, mentre i loro genitori si dedicano al wellness. L’esperienza rilassante e rigenerante continua a tavola con una cucina gustosa e genuina, attenta alla tradizione ma nello stesso tempo leggera e sana. In altre parole quella che si può vivere in una delle 43 strutture del club Vitanova (distribuite sull’intero territoriale provinciale) non è una semplice vacanza, ma un’esperienza intensa di benessere psico-fisica. Al termine di una giornata trascorsa all’aria aperta, a fare sport o a passeggiare nei boschi, non c’è niente di meglio che lasciarsi “coccolare” dalle abili mani di personale qualificato. Info: www. Vitanova. To .  
   
   
“LA VIA FRANCIGENA DI SAN FRANCESCO”, UN CAMMINO DI GAMBE E DELLO SPIRITO  
 
Perugia – “La Via di Roma di San Francesco è una grande occasione per scoprire l’Umbria più autentica e spirituale”. Riassume così la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il senso de “La Via Francigena di San Francesco”, che sarà inaugurata sabato 20 settembre alle ore 11 e 30 nella Piazza della Basilica Inferiore di San Francesco di Assisi. Il percorso, che collegherà Assisi a Roma, è tratteggiato in una guida realizzata dalla Regione Umbria, che conduce attraverso itinerari antichi e desueti, riscoperti per chi vuole avventurarsi in un modo diverso di viaggiare. Sedici tappe per un viaggiatore diverso, nella memoria di Francesco. Del percorso è stato completato il tratto “sud” che parte da Perugia e si snoda nei territori di Assisi, Foligno, Spoleto e la Valnerina Ternana, per ricongiungersi con quello analogo realizzato dalla Regione Lazio, dalla Provincia e dal Comune di Roma e dall’Azienda di promozione turistica della Provincia di Rieti. L’iniziativa rientra nel progetto “I Cammini d’Europa: Via Francigena e Cammino di Santiago”, finalizzato alla valorizzazione delle aree rurali e delle emergenze storiche ed architettoniche dei territori attraversati dagli Itinerari Culturali Europei. “Questo però, non è un cammino come gli altri - ha spiegato padre Cesare Atuire, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi – E’ un cammino verso il cuore dell’esperienza cristiana. Nei momenti più difficili della storia, nei momenti di smarrimento, la strada verso Roma, verso la sede di Pietro, è da sempre la strada che porta a Colui che conforta”. . .