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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2008
PARLAMENTO EUROPEO: DIFENDERE IL PLURALISMO DEI MEZZI D´INFORMAZIONE  
 
 Bruxelles, 22 settembre 2008 - Una direttiva che assicuri pluralismo e accesso al mercato, una carta per la libertà dei media e statuti editoriali contro l´ingerenza di azionisti o governi. E´ quanto chiede una relazione esortando l´applicazione coerente delle norme sulla concorrenza, anche per limitare le concentrazioni, ma escludendo regole troppo restrittive. A favore di un servizio pubblico di qualità e autonomo dalla politica, auspica criteri obiettivi per assegnare le frequenze e un chiaro status giuridico per i blog. La relazione di Marianne Mikko (Pse, Ee) sollecita la Commissione e gli Stati membri a difendere il pluralismo dei mezzi d´informazione, a garantire che tutti i cittadini dell´Ue abbiano accesso, in tutti gli Stati membri, a mezzi d´informazione liberi e diversificati e a raccomandare miglioramenti ove necessario. I deputati ritengono infatti che i mezzi d´informazione «rimangono uno strumento di influenza politica» e che vi è il forte rischio che essi «non siano in grado di svolgere la propria funzione di organo di controllo della democrazia». Inoltre, visto che «l´operato delle imprese private del settore è motivato soprattutto dal profitto economico», vi è un rischio in termini di perdita di diversità, qualità del contenuto e molteplicità delle opinioni. La salvaguardia del pluralismo dei media «non dovrebbe quindi essere affidata ai soli meccanismi di mercato». I deputati invitano quindi la Commissione a promuovere un quadro giuridico stabile che «garantisca un elevato livello di protezione del pluralismo in tutti gli Stati membri». In proposito, ricordano le reiterate richieste di elaborare una direttiva mirante ad assicurare il pluralismo, incoraggiare e preservare la diversità culturale e garantire l´accesso di tutte le imprese mediatiche agli elementi tecnici atti a consentire loro di raggiungere il pubblico. Nel riconoscere anche il ruolo dell´autoregolamentazione, sottolineano la necessità di istituire sistemi per il controllo e l´attuazione del pluralismo dei media, basati su indicatori affidabili, come suggerito dalla Commissione. Ma chiedono di definirne anche altri per valutare la posizione dei media rispetto alla democrazia, allo Stato di diritto, ai diritti dell´uomo e delle minoranze e a codici di condotta professionali per i giornalisti. Una carta per la libertà d´espressione e statuti editoriali contro le ingerenze La relazione incoraggia poi l´elaborazione di una carta per la libertà dei mezzi d´informazione «al fine di garantire la libertà di espressione e il pluralismo» ed esorta gli Stati membri a garantire un adeguato equilibrio tra le sensibilità politiche e sociali, «in particolare nel quadro dei programmi informativi e di attualità». Sottolinea inoltre la necessità che le autorità europee e nazionali assicurino l´indipendenza di giornalisti e editori «mediante adeguate garanzie giuridiche e sociali specifiche». Ribadisce poi l´importanza di elaborare e applicare in modo uniforme negli Stati membri statuti editoriali «che prevengano l´ingerenza dei proprietari, degli azionisti o di organi esterni, come i governi, nel contenuto dell´informazione». E, al riguardo, incoraggia la divulgazione di informazioni sulla proprietà di tutti i media «per contribuire a una maggiore trasparenza relativamente agli obiettivi e alle caratteristiche delle emittenti o degli editori». Applicare le regole della concorrenza per limitare le concentrazioni proprietarie Secondo i deputati, «l´esperienza dimostra che la concentrazione della proprietà senza limitazioni di sorta mette a repentaglio il pluralismo e la diversità culturale» e «un sistema basato esclusivamente sulla libera concorrenza di mercato non è in grado di garantire il pluralismo dei mezzi d´informazione». Inoltre, la concentrazione della proprietà nel sistema mediatico «crea un ambiente favorevole alla monopolizzazione del mercato pubblicitario, ostacola l´entrata di nuovi attori sul mercato e conduce anche all´uniformità dei contenuti dei mezzi d´informazione». La relazione sostiene che il diritto comunitario in materia di concorrenza abbia contribuito a limitare la concentrazione dei mezzi d´informazione ma, sottolineando l´importanza di un controllo indipendente dei mezzi d´informazione a livello di Stato membro, insiste affinché la regolamentazione nazionale in materia «sia efficace, chiara, trasparente e di alto livello». Il diritto di concorrenza, pertanto, dovrebbe essere collegato alla legislazione sui mezzi d´informazione e applicato in modo coerente a livello europeo e nazionale, in modo da consentire a nuovi operatori di accedere al mercato, garantire la concorrenza e la qualità ed «evitare conflitti d´interesse tra la concentrazione della proprietà dei mezzi di comunicazione ed il potere politico». Conflitti, è precisato, «che sono pregiudizievoli per la libera concorrenza, la parità di condizioni e il pluralismo». I deputati ritengono che le norme sulla concentrazione dei mezzi di comunicazione non dovrebbero disciplinare soltanto la proprietà e la produzione del contenuto mediatico, ma anche i canali e i mezzi (elettronici) per l´accesso e la diffusione di contenuti su Internet quali i motori di ricerca. D´altro canto, sostengono che l´introduzione di regole troppo restrittive sulla proprietà dei media rischia di ridurre la competitività delle imprese europee sul mercato mondiale e di accrescere l´influenza dei gruppi mediatici non europei. Inoltre rilevano che il concetto di pluralismo nei media «non può limitarsi al problema della concentrazione della proprietà delle imprese», ma abbraccia anche questioni riguardanti i servizi pubblici di radiodiffusione, il potere politico, la concorrenza economica, la diversità culturale, lo sviluppo di nuove tecnologie, la trasparenza e le condizioni di lavoro dei giornalisti nell´Ue. Un servizio pubblico di alta qualità e indipendente dal potere politico Il modello audiovisivo europeo basato su un settore pubblico «forte, indipendente e pluralista» e su un settore commerciale «dinamico», ha dato prova «di grande efficacia . E dovrebbe essere ulteriormente potenziato», salvaguardando l´equilibrio tra emittenti di diritto pubblico ed emittenti private. Secondo i deputati, infatti, la stabilità di tale modello «è indispensabile per la vitalità e la qualità della creazione, per il pluralismo dei servizi d’informazione e per il rispetto e la promozione della diversità culturale». Sottolineando l´importante ruolo svolto dai media pubblici nel garantire il pluralismo - riconosciuto da una Convenzione Unesco e dal protocollo allegato al trattato di Amsterdam - la relazione ricorda che la responsabilità di definire la missione del servizio pubblico di radiodiffusione e di provvedere al suo finanziamento «spetta agli Stati membri». Ma rileva che i servizi pubblici di radiodiffusione devono disporre delle risorse e degli strumenti necessari per «assicurare loro una vera indipendenza dalle pressioni politiche e dalle forze del mercato», e per «promuovere l´interesse pubblico e i valori sociali». La relazione sottolinea poi che, attualmente, i servizi pubblici di radiodiffusione si vedono spinti «in modo ingiustificato» a concorrere con i canali commerciali per lo share e per i proventi della pubblicità, a detrimento della qualità dei loro contenuti, «laddove l´obiettivo ultimo delle reti commerciali non è la qualità bensì il soddisfacimento della domanda maggioritaria del pubblico». Ciò, inoltre, «solleva spesso interrogativi circa l´uso appropriato dei fondi pubblici». Sollecita gli Stati membri ad appoggiare servizi pubblici di alta qualità, che possano rappresentare «una reale alternativa alla programmazione delle reti commerciali» e che occupino «un posto di più alto profilo nel panorama europeo come pilastri della salvaguardia del pluralismo dei media, del dialogo democratico e dell´accesso di tutti i cittadini a contenuti di qualità». Affinché i media audiovisivi pubblici possano assolvere alla propria funzione nell´era della tecnologia digitale - ossia raggiungere tutti i gruppi che compongono la società, indipendentemente dalle modalità di accesso utilizzate - la relazione sottolinea la necessità che essi sviluppino nuovi servizi e media informativi, al di là dei programmi tradizionali, e che siano in grado di interagire con tutte le reti e piattaforme digitali. Un quadro obiettivo per la concessione delle licenze di trasmissione La relazione chiede alla Commissione e agli Stati membri di consolidare un quadro obiettivo per la concessione delle licenze di trasmissione nei settori della televisione via cavo e via satellite e dei mercati della diffusione analogica e digitale. E ciò, precisa, va realizzato «secondo criteri di trasparenza e di equità, allo scopo di stabilire un sistema di concorrenza pluralistica e di evitare abusi da parte di imprese in posizione di monopolio o in posizione dominante». Ribadisce inoltre che le norme sull´utilizzo dello spettro «devono tener conto di obiettivi di interesse pubblico come il pluralismo dei mezzi d´informazione e non possono quindi essere soggette a un regime basato esclusivamente sul mercato». Pertanto, gli Stati membri dovrebbero mantenere la responsabilità della decisione in merito all´attribuzione delle frequenze. Chiarire lo status giuridico dei weblog La relazione rileva che i weblog «costituiscono un importante nuovo contributo al pluralismo dei media» e che sono un mezzo di espressione sempre più comune, sia per gli operatori del settore dei mezzi d´informazione che per i privati cittadini. Tuttavia, la loro proliferazione «implica la necessità di stabilire garanzie giuridiche che permettano l´attribuzione delle responsabilità in caso di azioni legali e prevedano il diritto di replica». Propone di chiarire lo status giuridico dei weblog e dei siti basati su contenuti generati dagli utenti, assimilandoli, a fini giuridici, ad ogni altra forma di espressione pubblica. I deputati, infine, sottolineano che i mezzi di comunicazione commerciali utilizzano sempre più contenuti prodotti da utenti privati, in particolare contenuti audiovisivi, dietro pagamento di un corrispettivo simbolico o senza versare alcun corrispettivo. Ciò, a loro parere, solleva problemi di natura etica e di tutela della vita privata, ed espone i giornalisti e gli altri operatori del settore «a una pressione competitiva indebita». Chiedono pertanto una maggiore trasparenza in relazione ai dati e alle informazioni personali detenute sugli utenti dai motori di ricerca Internet, dai fornitori di posta elettronica e dai siti di social networking. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: SFRUTTARE AL MEGLIO IL "DIVIDENDO DIGITALE"  
 
 Bruxelles, 22 settembre 2008 - Nell´ambito del "pacchetto telecom", l´Aula approverà una relazione che chiede un approccio coordinato a livello Ue sull´uso dello spettro radio liberato con il passaggio alla Tv digitale, il "dividendo digitale", che consentirà anche l´offerta di nuovi servizi. Auspicando maggiori investimenti nelle nuove tecnologie, si sollecitano orientamenti europei per l´assegnazione delle frequenze, tenendo conto dell´interesse generale e degli utilizzatori senza licenza, ma tutelando gli attuali utenti. Lo spettro radio «è una risorsa naturale scarsa e, nel contempo, un bene pubblico, e un suo uso efficiente è indispensabile per assicurarne l´accesso alle varie parti interessate che desiderano offrire servizi connessi». E´ quanto sostiene la relazione di Patrizia Toia (Alde/adle, It) sottolineando che il passaggio dalla televisione terrestre analogica a quella digitale entro la fine del 2012 «libererà una quantità di spettro senza precedenti in Europa, grazie alla maggiore efficienza di trasmissione offerta dal digitale». Con la tecnologia digitale, infatti, è possibile trasmettere da 6 a 8 canali televisivi ricorrendo alla quantità di spettro necessaria a un solo canale analogico. Secondo uno studio commissionato dal Parlamento europeo, il passaggio al digitale libererà fino al 75% dello spettro ad alta definizione. Questa porzione di spettro è comunemente nota come "dividendo digitale". La relazione rileva peraltro che la conversione immediata al digitale in alcuni Stati membri e le differenze constatate nei piani di conversione nazionali «richiedono una risposta a livello comunitario senza attendere l´entrata in vigore delle direttive di riforma» (il "pacchetto telecom"). Sottolinea poi l´importanza dell´accesso e dell´uso efficiente dello spettro, nonché la necessità di accedere a servizi a banda larga al fine di superare il "divario digitale". Evidenzia inoltre i potenziali vantaggi di un approccio coordinato all´uso dello spettro nell´Unione europea in termini di economia di scala e di sviluppo di servizi interoperabili senza fili, «evitando la frammentazione, che conduce all´impiego subottimale di questa scarsa risorsa». Ferma restando la necessità di una più stretta cooperazione e di una maggiore flessibilità ai fini di un efficiente sfruttamento dello spettro, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero «raggiungere un opportuno equilibrio tra flessibilità e grado di armonizzazione, al fine di trarre il massimo beneficio dal dividendo digitale». I deputati sollecitano poi gli Stati membri a liberare «quanto prima possibile» i propri dividendi digitali, così da permettere ai cittadini europei di beneficiare dello sviluppo di nuovi servizi innovativi e competitivi. Riconoscono, infatti, che l´aumentata efficienza dello spettro della televisione digitale terrestre dovrebbe consentire la riassegnazione di circa 100 Mhz di dividendo digitale alla banda larga mobile e ad altri servizi (quali i servizi di pubblica sicurezza, l´identificazione delle radiofrequenze e le applicazioni di sicurezza stradale), «assicurando allo stesso tempo che i servizi di radiodiffusione continuino a prosperare». A patto però che lo spettro «sia gestito quanto più efficientemente ed efficacemente possibile», al fine di evitare interferenze con la trasmissione di programmi a diffusione digitale di alta qualità. Più in particolare, il dividendo digitale offre all’Europa l´opportunità di sviluppare la televisione mobile e l’accesso a Internet senza filo, «garantendo nuove opportunità ai cittadini, ai servizi, ai mezzi di comunicazione e alla diversità culturale in tutta l’Unione europea». Nel rilevare che attualmente la maggior parte degli Stati membri è in ritardo rispetto agli altri paesi sviluppati per quanto attiene agli investimenti nelle infrastrutture di comunicazione di nuova generazione, i deputati ritengono che a livello nazionale ed europeo si dovrebbero compiere maggiori investimenti per incentivare l´adozione di prodotti e servizi innovativi. Anche perché, grazie alla accresciuta convergenza tecnologica, sarà presto possibile offrire i nuovi pacchetti multiplay, contenenti tecnologie e servizi innovativi, purché vi sia disponibilità di radiofrequenze utili e di nuove tecnologie interattive che garantiscano interoperabilità, connettività e copertura complete, quali le tecnologie del multimedia mobile e le tecnologie per l’accesso a banda larga senza filo. Secondo i deputati, in caso d’asta per l´assegnazione delle frequenze, gli Stati membri dovrebbero adottare un approccio comune per quanto concerne condizioni e modalità d’asta e allocazione delle risorse generate. Invitando quindi la Commissione a presentare orientamenti sulla base di tali criteri, ribadiscono che il principale principio guida nell´assegnazione del dividendo digitale «dovrebbe consistere nel servire l´interesse generale garantendo il miglior valore sociale, culturale ed economico in termini di offerta maggiore e geograficamente più ampia di servizi e di contenuto digitale per i cittadini». Non deve, quindi, trattarsi solamente «di massimizzare le entrate pubbliche». Sottolineano pertanto che occorre trasparenza nell´assegnazione delle frequenze, tenendo conto di tutti i potenziali utilizzi del nuovo spettro e dei vantaggi che essi presentano per la società. Al contempo, comunque, occorre «tutelare i diritti degli attuali utenti di servizi di media audiovisivi». La relazione, d´altro canto, invita gli Stati membri a riconoscere il valore sociale, culturale ed economico di consentire a utilizzatori senza licenza di accedere al dividendo, in particolare nel caso delle piccole e medie imprese e del settore non profit. Si aumenterebbe così l´efficienza dell´uso dello spettro mediante concentrazione di questi usi senza licenza nelle frequenze attualmente non utilizzate ("spazi bianchi"). Esorta quindi gli Stati membri a esaminare, nell´ambito dell´attribuzione degli spazi bianchi, la necessità di un accesso aperto e senza licenza allo spettro da parte di fornitori di servizi non commerciali e educativi e di comunità locali operanti sulla base di attribuzioni di servizio pubblico. Riconoscendo poi che frequenze particolari sono più adatte a particolari servizi, ritiene che l´attribuzione di piccole quantità di spettro senza licenza in altre frequenze più basse possa incoraggiare l´ulteriore innovazione nei nuovi servizi. E´ anche necessario tenere presenti le conseguenze per le reti di dimensioni minori, in particolare le reti locali senza fili, per le quali attualmente non è richiesta alcuna licenza, nonché promuovere l´accesso universale alla banda larga, soprattutto nelle zone rurali. I deputati, infine, sottolineano che le emittenti svolgono un ruolo fondamentale nella difesa dei principi del pluralismo e della democrazia. In tale contesto, credono fermamente che le opportunità offerte dal dividendo digitale consentano alle emittenti pubbliche e private di trasmettere un numero di gran lunga superiore di programmi rispondenti a obiettivi di interesse generale, indicati nella legislazione nazionale, come la promozione della diversità linguistica e culturale. .  
   
   
IL COPYRIGHT E LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE IN CINA  
 
 Reggio Emilia, 22 settembre 2008 - La Camera di Commercio di Reggio Emilia e l’Unioncamere Emilia-romagna, nell’ambito dell’attività di supporto alle imprese interessate al mercato cinese, organizzano per mercoledì 24 settembre 2008 il seminario “Il copyright e la proprietà intellettuale in Cina. Aspetti giuridici e strumenti per la tutela del business”. Il fenomeno della contraffazione in Cina rappresenta un tema rilevante e deve essere affrontato con un’ottica peculiare, considerando anche i recenti grandi progressi nell’approvazione ed applicazione della normativa sui marchi, sul brevetto e sulla tutela del diritto d’autore. Dal 2007 il Governo cinese ha intrapreso con decisione una lotta alla violazione della proprietà intellettuale, sia perché si tratta di un preciso obbligo nei confronti dei paesi partner del Wto, anche perché per la Cina oggi in prima fila nella registrazione dei brevetti diventerà sempre più importante e vitale la protezione dei propri diritti. Le cause relative alla tutela della proprietà intellettuale sono in rapido aumento e non riguardano solo borse, sigarette o Dvd, ma i settori più disparati. A titolo esemplificativo, si ipotizza che fino al 50% dei medicinali venduti in Cina siano contraffatti. I relatori propongono, quindi, una panoramica circa le azioni che le aziende devono considerare nell’affrontare il mercato cinese nonché degli accorgimenti efficaci per tutelare il proprio marchio. Gli interventi faranno perno sulle strategie vincenti per sviluppare il business delle Pmi fino ad arrivare al core dell’incontro sul regime giuridico della tutela della proprietà intellettuale tenuto dal Dott. Pasino (Studio Zunarelli e Associati – Uff. Di Shanghai). A conclusione Ruben Sacerdoti della Regione Emilia-romagna illustrerà brevemente le iniziative di internazionalizzazione del 2009 previste in Cina. Il seminario sarà seguito da incontri individuali di approfondimento con i relatori. La partecipazione è gratuita (scheda di adesione sul sito www. Re. Camcom. It – tel. 0522 796529). .  
   
   
CONCLUSA LA PRIMA CONFERENZA PROGRAMMATICA SULLA COMUNICAZIONE IN BASILICATA ORGANIZZATA DAL CORECOM LA MANIFESTAZIONE HA RISCOSSO NOTEVOLI CONSENSI, SIA POLITICI CHE DI SETTORE ALBANO: “E’ STATO UN GRANDE SUCCESSO. MOLTI E INTERESSANTI GLI SPUNTI PER IL FUTURO.”  
 
Potenza, 22 settembre 2008 - Si è conclusa il 19 settembre la prima Conferenza Programmatica sulla comunicazione organizzata dal Co. Re. Com. Basilicata. La manifestazione, che durava due giorni (il 18 settembre a Matera e il 19 a Potenza), ha fatto registrare una folta presenza sia degli operatori del mondo della comunicazione locale che dei vertici istituzionali e politici, tanto regionali quanto nazionali. Assente il sottosegretario Romani che per sopraggiunti contrattempi non è potuto intervenire al convegno finale. La conferenza è iniziata con un po’ di ritardo rispetto al previsto, con una Sala Inguscio gremita e trepidante. Al tavolo erano presenti la rappresentante Agcom Maria Pia Caruso, già intervenuta anche ieri a Matera, la presidente della conferenza nazionale dei Co. Re. Com. Nonché presidente del Co. Re. Com. Lombardia Maria Luisa Sangiorgio, la presidente del Co. Re. Com. Basilicata Loredana Albano, promotrice dell’intera manifestazione, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Basilicata Oreste Lopomo, il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata Prospero De Franchi. I punti salienti dell´intervento della presidente del Corecom Basilicata sono stati due. Il primo sui sostegni all´editoria, nel quale ha ribadito l´importanza di dare un supporto agli editori in base alle loro capacità manageriali e professionali, valutabili attraverso criteri precisi: il giro d’affari, il numero di dipendenti, possibilmente contrattualizzati secondo accordi con le categorie, il bacino di utenza, la missione di servizio informativo culturale e sociale. Il secondo sui fondi da erogare attraverso l´acquisto di spazi pubblicitari per la comunicazione istituzionale, nel quale ha ribadito la necessità di costituire un Roc locale, vale a dire un Registro degli Operatori della Comunicazione attraverso il quale il Corecom possa vigilare sulla trasparenza e sulla correttezza delle operazioni. Dopo i saluti delle autorità ha preso la parola la presidente della Conferenza Nazionale dei Co. Re. Com. Maria Luisa Sangiorgio che con una validissima relazione programmatica ha tratteggiato lo scenario delle tendenze e delle prospettive future del sistema, sottoponendo il pubblico a riflessioni di spessore. “ In ambito di comunicazioni globali ha ancora senso parlare di locale”? Ha esordito con quesiti di sostanza la Sangiorgio, proseguendo: “Allo stesso tempo è necessario interrogarsi su che cosa cambia per i media locali in un momento di grande trasformazione come questo e su come i mezzi affrontano la sfida della convergenza e dell’innovazione tecnologica. Il treno da non perdere è proprio quello della convergenza. ” In seguito sono intervenuti gli editori e i direttori di radio e televisioni. Anche in questa giornata, come ieri sono stati in molti a prendere la parola e ad avanzare proposte per il futuro, ad illustrare i bisogni del settore, a interrogarsi su quale potrebbe essere la strada migliore da intraprendere nell’interesse di tutti. La Albano dopo aver ascoltato con interesse gli interventi di tutti gli operatori, delle istituzioni e delle autorità, soddisfatta ha concluso dicendo: “Questa iniziativa è stata un successo, non tanto per i consensi ricevuti, non solo per la partecipazione attiva ed entusiasta che ho potuto toccare con mano, ma soprattutto per i numerosi interventi e le preziose riflessioni che ha prodotto. Siamo riusciti a creare un dibattito vivo e proficuo, un confronto pluralistico e democratico che non può che arricchire il settore ed essere di fondamentale utilità nel tracciare le linee programmatiche. Ogni intervento infatti sarà di grande utilità perché proveniente dall’esperienza diretta di chi fa comunicazione. Ora non ci resta che rimboccarci le maniche e lavorare, in sinergia ed armonia anche con la Giunta e il Consiglio, per delineare la rotta, tracciando quali punti fermi i principi, le necessità e i criteri emersi da più parti durante il convegno. ” .  
   
   
PUBBLICITA´ PROGRESSO AGLI STATI GENERALI DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA DI BOLOGNA CON LA MOSTRA "PER SEMPRE PRESENTE", UNA SELEZIONE DELLE PIÙ BELLE CAMPAGNE REALIZZATE  
 
 Bologna, 22 settembre 2008 - "Per Sempre Presente", una selezione delle più belle campagne realizzate da Pubblicità Progresso con i migliori professionisti, creativi e art director italiani che hanno collaborato gratuitamente, è il titolo della mostra che Pubblicità Progresso porta agli “Stati Generali della Comunicazione Pubblica in Italia e in Europa”, organizzati dall’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, con il contributo di Bolognafiere (6-8 ottobre, Palazzo Re Enzo, Bologna). La mostra si sviluppa a modo di "nastro cinematografico": le campagne selezionate sono presentate in ordine cronologico per evidenziare l´evoluzione della creatività italiana mentre affronta grandi temi sociali contemporanei. Pubblicità Progresso mette in mostra le grandi fratture sociali, sanitarie e economiche italiane come "A favore della raccolta del sangue" nel 1971/19725, "Per una corretta informazione sull´Aids" nel 1987, ", "Contro il maltrattamento dei minori" nel 1988/1989, "Contro il razzismo", nel 1990/91. Promuove anche numerosi appelli al "vivere meglio", in cittadini consapevoli e rispettosi di se stessi e del prossimo, attraverso campagne come ", , "Contro il fumo" nel 1975/76, "A tutela degli anziani" nel 1983, "A favore del volontariato" nel 1991/92, "A difesa dei non vedenti" nel 1992; molto note anche le ultime campagne "Contro i pregiudizi nei confronti dei disabili" dal 2003 al 2005 la campagna "per il movimento" del 2006- Let’s Screen per la prevenzione del tumore al colon realizzata in collaborazione con le Aziende Sanitarie Bolognesi e per finire l’ultima Campagna 2008 Io Lavoro sicuro Un tema, quello della sicurezza sul lavoro, continuamente richiamato all’attenzione dei media dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e scelto come oggetto della campagna annuale della Fondazione per diffondere un messaggio di prevenzione e allo stesso tempo di cultura della sicurezza. “E’ una successione di immagini e spot a volte impertinenti, spesso ironici, sempre profondamente onesti”, spiega il presidente della Fondazione Pubblicità Progresso Alberto Contri. Che aggiunge: “Le campagne di Pubblicità Progresso sono degli slogan, immagini e claim che accompagnano la società e la cultura italiana da quasi quarant’anni; un vero e proprio specchio dei mutamenti della società italiana attraverso le sue paure, le sue aspirazioni, i suoi ideali”. Per Contri: "In quasi quarant´anni di lavoro la soddisfazione più grande è accorgersi che ci sono vecchie campagne che la gente ricorda ancora oggi. Ciò significa che il lavoro che è stato fatto riflette i massimi livelli di creatività, grazie all´impegno dei più famosi talenti creativi e testimonial. Un compito, quello di comunicare il sociale, per molti versi più complicato rispetto al profit: per questo non basta la buona volontà ma occorre il massimo della professionalità. Ed è proprio sull´utilità delle azioni che si fonda il nuovo principio di sussidiarietà". .  
   
   
L´ABUSO DELL´INTRODUZIONE NELLE CASSETTE POSTALI DI MATERIALE PUBBLICITARIO  
 
Lecce, 22 settembre 2008 - Distribuzione di volantini e materiale pubblicitario nella buca delle lettere: non solo un fastidio per i cittadini ma stereotipo di sfruttamento del lavoro e dei giovani. Il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’agata propone l’introduzione di una nuova tassa comunale dei volantini pubblicitari a fini commerciali e chiede più controlli sulla catena di distribuzione . Un problema che assilla milioni di cittadini: l’abuso dell’introduzione nelle cassette postali di materiale pubblicitario. Come ad ogni cittadino è spiacevolmente noto, ogni giorno ad ingombrare le buche delle lettere di migliaia di condomini, abitazioni private ed uffici arrivano enormi, ingombranti ed indesiderati depliant, brochure, giornali, cataloghi, e così via. La questione più eclatante, però, non riguarda solo il fastidio ed il “pericolo” di non poter utilizzare la propria cassetta postale per l’uso normale (la raccolta della corrispondenza) a causa del non raro rischio di veder fuoriuscire la posta privata facendo cadere bollette, lettere importanti avvisi relativi ad atti giudiziari e mettendo alla mercè dello sguardo di chiunque, dati ed informazioni personali. Ciò che ci preoccupa maggiormente è che dietro la catena di distribuzione di tale materiale vi potrebbero essere, non di rado, società ed aziende (a volte mascherate da cooperative di lavoratori) che lucrano sul lavoro simulando contratti di lavoro di tipo flessibile o addirittura assumendo lavoratori “in nero”. Non è raro, infatti, vedere nelle nostre città, ad ogni ora del giorno, giovanissimi ragazzi, anche in apparente età scolare, che indossano sulle spalle pesantissimi zaini, carichi di volantini. Il tutto per un paio di decine di euro e senza o con scarsissime garanzie e tutele e con la palese difficoltà da parte degli enti deputati ad effettuare controlli sulla regolarità delle assunzioni e sul rispetto delle normative in materia di lavoro. Per questi motivi, il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, si fa promotore dell’introduzione di una nuova tassa comunale dei volantini pubblicitari a fini commerciali, con lo scopo di disincentivare questa fastidiosa prassi e chiede controlli immediati e più efficaci sulla catena di distribuzione di tale materiale. .  
   
   
DOCUMENTARISTI DA TUTTO IL MONDO RINNOVANO L’IMPEGNO PER IL “FAIR USE”: I DOCUMENTARI ESSENZIALI PER REALIZZARE LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E INFORMAZIONE  
 
Trento, 22 settembre 2008 - Si sono svolti, dal 19 al 21 settembre a Trento gli Ids Art & Culture, il principale appuntamento europeo dedicato al documentario, di arte e cultura. Sono stati 150 i partecipanti provenienti da tutto il mondo e rappresentavano tutte le parti coinvolte nella produzione e nel finanziamento di questo genere di documentari. “Abbiamo riunito qui a Trento, ha detto aprendo i lavori Alessandro Signetto Presidente di Doc. It l’Associazione Documentaristi Italiani che organizza gli Ids, le persone più autorevoli che nel modo si occupano di arte e cultura. Questa di Trento sarà una grande esperienza per tutti con l’auspicio di poter tracciare un nuovo percorso anche per l’audiovisivo italiano”. Il saluto della Provincia autonoma di Trento, che da qualche anno ha avviato una sinergia con l’Associazione Doc. It è stato portato da Gianluigi Bozza, dirigente del Servizio Cultura , ma anche esperto di cinema. “Trento e il Trentino, ha ricordato Bozza, sono sicuramente il posto giusto per questo incontro. I tre festival di cinema che vengono organizzati in Trentino, il Trentofilmfestival, il Festival Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto e il Festival Religion Today sono festival di documentari”. La Provincia di Trento, ha poi ricordato Bozza, nel 2009 avvierà il fondo per il cinema che sarà destinato principalmente alla realizzazione di documentari, mentre all’interno del “Progetto Memoria”, il documentarismo diventa il mezzo per non disperdere la memoria delle nostre comunità. Per ultimo Gianluigi Bozza ha ricordato il recente bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto che finanzierà un progetto rivolto a giovani documentaristi. Marco Visalberghi, vicepresidente di Doc. It, presentando i prossimi appuntamenti internazionali promossi dall’Associazione Documentaristi Italiani ha affrontato lo scottante tema dell’eccessiva tutela del copyright, dell’uso sempre più rigidamente controllato dell’accesso alle immagini che colpisce in particolare produttori e autori di cinema indipendente e di fatto limita fortemente il principio di libertà di cronaca e di critica. L’obiettivo, ha detto Visalberghi, e l’associazione Doc. It sosterrà in prima persona questa battaglia, è di creare un forte movimento per il “fair use” in Europa con l’obiettivo di costruire un vero codice etico dei documentaristi europei. Quindi il via ai lavori degli Ids Art & Culture, al quale hanno partecipato circa 150 tra documentaristi, commissioner delle televisioni internazionali, responsabili delle produzioni di famosi musei, rappresentanti delle Film Commission, con il primo “forum”, sul tema co-produrre arte e cultura, coordinato da Marijke Rawie, olandese, uno dei massimi esperti di documentario in Europa. Una definizione di arte e cultura, chi la produce, esempi di coproduzioni. Questi i temi affrontati negli interventi di Margaret Smilow della rete televisiva americana Wnet, Vera Bonnier della svedese Svt, di Mitsuru Mizutaka della giapponese Nhk, di Susanne Biermann della franco-tedesca Arte, di Hans Petri della britannica Opus Arte, Leonardo Rossi di Rai Sat, il brasiliano Paulo Markun di Tv Cultura, Jane Jankovic della canadese Tvo, Annemiek van der Zanden dell’olandese Nps, Gioia Avvantaggiato di Ga&g, Francoise Gazio della francese Ideale Audience. Nel successivo forum dedicato alle co-produzioni, sono emerse soprattutto le difficoltà che incontrano i documentaristi italiani: mancano quasi del tutto gli spazi televisivi per l’arte e la cultura e mancano anche le co-produzioni, soprattutto a causa della cattiva abitudine del sistema televisivo nazionale che non programma a lungo termine. Il “forum” che ha aprto la seconda giornata degli Ids “Art & Culture”, è stato dedicato ai modi con cui i documentaristi possono collaborare con Istituzioni culturali, Film commission, Musei, Archivi. Un secondo forum dedicato alla produzione di documentari dedicati alla musica. Le comunicazioni vertivano invece sui documentari di arte, cultura e religione in Inghilterra, Germania, Scandinavia e Italia, con un focus su “Looking for Sophia”, documentario di Roberto Olla sull’attrice Sofia Loren. Www. Italiandocscreenings. It .  
   
   
BUONANOTTE LOMBARDIA STORIA E MUSICA DEI MERCANTI DI LIQUORE DI GLENDA SAMPIETRO E MICHELE TAVOLA  
 
Genova, 22 settembre 2008 - Sarà presentato mercoledì 24 settembre 2008 alle ore 18 presso il Forum Fnac di Genova (via Xx settembre 46r) Buonanotte Lombardia. Storia e Musica dei Mercanti di Liquore, (De Ferrari Editore, €16,50) di Glenda Sampietro e Michele Tavola, ultimissima novità della collana Controcanto, la collana dedicata alla musica della casa editrice De Ferrari di Genova. A presentare il volume insieme agli autori e a introdurre i brani musicali interpretati dal “mercante” Simone Spreafico, sarà la giornalista Lucia Marchiò. I Mercanti di Liquore nascono a Monza a metà degli anni Novanta. I musicisti (Lorenzo Monguzzi, Piero Mucilli e Simone Spreafico) creano il gruppo sulla base del comune amore per la tradizione cantautorale italiana e per De Andrè in particolare. Iniziano con un repertorio che guarda soprattutto al cantautore genovese, ma anche a Tenco, Endrigo, Ciampi, Guccini, tutti ripresi e riarrangiati in modo sanguigno, tanto da meritarsi la partecipazione allo storico concerto in ricordo di De Andrè, “Faber, Amico Fragile”, tenutosi al Carlo Felice di Genova il 12 marzo 2000. Il gruppo si è poi distinto per i suoi brani originali, raccolti in tre cd (Mai paura, La musica dei poveri, Che cosa te ne fai di un titolo) ed è approdato nel 2003 alla collaborazione con Marco Paolini negli spettacoli Song 32 Concerto Variabile e Miserabili. Il libro di Glenda Sampietro e Michele Tavola, il cui titolo riprende il ritornello di una delle più suggestive e intense ballate del trio (Lomabardia), si presenta come un album, una raccolta di memorie e storie a più voci, capaci di fare della biografia dei Mdl una saga ricca di personaggi, un’epopea lunga venti anni, dal panorama alternative rock milanese degli anni Ottanta, fino alle tournée nazionali di oggi. Gli autori hanno scelto di raccontare con leggerezza la storia di un gruppo-nato-in-provincia-che-poi–ce-l’ha-fatta, proponendo al lettore un viaggio metaforico e reale in Brianza, strana terra in cui le rotte si perdono e in cui ogni cosa è sospesa nella nebbia, incredibilmente lontano dalla Milano da bere che pure dista solo 15 km. La monotonia del paesaggio periferico, fatto perlopiù di capannoni, in uso e in disuso, viene così spezzata dalla musica fatta da chi in Brianza si trova a vivere, da chi la ama e la fugge, di chi la canta e la stravolge. Nove capitoli, tre interviste e la discografia completa compongono il volume, corredato da numerose fotografie, per lo più scattate fuori scena. Le tre interviste accostano voci conosciute e voci sconosciute. Apre Riccardo, ex pugile e gestore dell’Arci di Arcore, con il racconto del primo concerto dei Mdl; prosegue Andy (Bluvertigo), musicista, pittore e dj, con un saporito excursus sulla sua factory monzese e sui luoghi e i modi di far musica in Brianza; chiude in bellezza Marco Paolini, che racconta generosamente per filo e per segno tutto il suo viaggio con i Mdl, tra parole e ballate, da Song 32 a Miserabili, da Venezia a Palermo, dando uno splendido resoconto di come sono nati questi spettacoli. Gli autori, Glenda Sampietro (Monza 1975) e Michele Tavola (Lecco, 1973), si occupano rispettivamente di teatro e di arti visive. Si sono incontrati ascoltando i Mdl e sono diventati amici scrivendone. .  
   
   
GRANDE MALE - MEDZ YEGHERN: TURCHIA 1909. UN TESTIMONE DEL MASSACRO DEGLI ARMENI STAINVILLE RAPHAëL  
 
Milano, 22 settembre 2008 - Dal racconto del diario inedito di un missionario francese, Raphael Stainville fa rivivere il massacro degli Armeni, in Turchia, un genocidio che, dopo quasi un secolo, è ancora oggi negato. Una testimonianza storica eccezionale. L´autore è un giovane giornalista di Le Figaro che racconta come un suo soggiorno in Turchia, all´interno di un convento cristiano, l´abbia fatto imbattere con un documento eccezionale datato 1909, un manoscritto anonimo di un sacerdote. Tornato in Francia, inizia a studiare il caso, gira archivi, legge i giornali dell´epoca, fino a quando, mediante l´archivio privato di una famiglia, e decide di pubblicare il manoscritto, un documento storico di grande importanza per la ricostruzione dei fatti. Al suo ritorno in Turchia, il manoscritto è misteriosamente scomparso. Raphaël Stainville, 28 anni, é giornalista del quotidiano Le Figaro. Appena terminati gli studi universitari, decide di partire per Gerusalemme a piedi. Nel suo viaggio lungo un anno, vivrà della generosità e dell’ospitalità degli abitanti che incontra. Attraversando la Francia, l’Italia, la Grecia, la Turchia, la Siria e la Giordania, giungerà in Terra Santa nonostante la ripresa dell’Intifada. Questo suo viaggio è raccontato nel suo primo libro, J´irai prier sur ta tombe : à pied de Paris à Jérusalem (2001). Edizioni San Paolo Cinisello Balsamo (Mi) 2008, 1 ed. 194 pagine - formato 14,5x22 Euro 16,00 .  
   
   
MATERA, IL 26 SETTEMBRE CONSEGNA PREMIO LETTERARIO "CITTÀ DEI SASSI"  
 
Matera, 22 settembre 2008 - Il 26 settembre 2008 alle 19. 30 nella Chiesa del Purgatorio avrà luogo la cerimonia di consegna del Premio Letterario "Città dei Sassi". Organizzato dall´Associazione culturale Liberalia Onlus in collaborazione con Altrimedia Edizioni, il Premio si rivolge a tutti gli autori di opere inedite suddivise in tre sezioni di opere a tema libero (poesia, narrativa e saggistica). Sin dalla prima edizione sono nati altri tre premi speciali: premio "La Città" dedicato a quei lavori che hanno come oggetto la città e tutto il suo microcosmo interno, fatto di persone, ed eventi; premio "Liberalia" per le opere che dimostrano doti letterarie di alto profilo e, novità di quest´anno il premio "Fidas Donatori Sangue Basilicata", in omaggio alla cultura della solidarietà e dell´altruismo. Questa terza edizione vedrà, inoltre, il coinvolgimento dei Lucani all´estero per poter recuperare quella parte importante delle memorie lucane emigrate e la partnership con il Women´s Fiction Festival che offrirà ai sei vincitori la partecipazione gratuita al Congresso Internazionale per scrittori fornendo loro ulteriori opportunità professionali. Quello di Liberalia è un progetto ambizioso poichè è pronto a supportare la pubblicazione di circa 30 opere, che altrimenti non avrebbero nessun strumento di accesso nel mercato dell´editoria. La giuria del premio si avvale di personalità appartenenti al mondo della cultura e dell´informazione nazionali: Carmela Biscaglia, Raffaello De Ruggieri, Assunta Finiguerra, Guido Formigoni, Antonio Ghirelli, Francesca Mazzucato, Plinio Perilli, Maria Paola Romeo e Paola Springhetti. Il progetto nasce come prodotto editoriale, ma anche come strumento di promozione turistica del territorio convogliando in esso flussi turistici importanti e divenendo appuntamento importante per chi opera nel campo dell´editoria e della cultura. .  
   
   
I 30 ANNI CON MORO  
 
Potenza, 22 settembre 2008 – E’ stato presentato il 19 settembre alla Biblioteca Nazionale il libro "30 anni con Moro" di Giovanni Galloni. La storia politica italiana - scrive Mario Almerighi nella prefazione - è ricca di punti interrogativi nascosti da segreti di Stato, silenzi e misteri che si perpetuano nel tempo. Tante domande rimaste senza risposta, per una tragedia non solo politica che ha sconvolto l´opinione pubblica nazionale e che ha contribuito a creare atteggiamenti di sfiducia verso le istituzioni. Giovanni Galloni ripercorre il periodo oscuro dell´Italia ricostruendo la vicenda politica di Moro, e dell´Italia, dal 1947 all´assassinio dello statista democristiano. .  
   
   
LA CIVILTA’ SUL NILO. STORIA E CULTURA DELL’ANTICO EGITTO DI GIORGIO SPINA  
 
Genova, 22 settembre 2008 - Verrà presentato giovedì 25 settembre, alle ore 18, presso la Porto Antico Libri (Area Porto Antico – Genova) il nuovo volume della collana di storia “Sestante” della casa editrice De Ferrari: La Civiltà Sul Nilo. Storia E Cultura Dell’antico Egitto. (De Ferrari Editore, €18) di Giorgio Spina. A introdurre l’autore sarà Edoardo Guglielmino. Il volume affronta e ripercorre la storia e la cultura dell’antico Egitto in cinque capitoli che si leggono tutti d’un fiato come un affascinante romanzo. Per lunghi millenni si affacciarono lungo le rive del Nilo popolazioni che, abbandonando col tempo il nomadismo tribale, divennero stanziali, dedite all’agricoltura e alla pastorizia. Ben prima del 3. 000 a. C. Un potere centrale, unificando le genti dell’Alto e del Basso Egitto diede loro una struttura politica e amministrativa. Cominciò allora la storia delle dinastie faraoniche il cui succedersi segnò gli eventi di una civiltà nei suoi fasti e nelle sue epoche buie, dalle conquiste territoriali alla prosperità economica, allo sfruttamento di floride risorse agricole e minerarie, allo sviluppo delle arti, della medicina, della statuaria, dell’edilizia monumentale. Soggetto a funeste epocali invasioni, l’Egitto faraonico giunse al suo apogeo nel volere di ferrei sovrani come Sesostri I, Thutmosi Iii, Amenhotep Iii, Ramses Ii. Popolo dotato di profonda spiritualità, nel percorso del suo pittoresco politeismo accese lo sprazzo luminoso di un presago monoteismo che nella visione di Mosè si irradiò sul popolo di Israele e sulla futura umanità. Con la decrittazione dei geroglifici si sono aperte le pagine della più ricca letteratura precedente a quella greco-romana. Un messaggio e un retaggio che attraverso i mille rivoli della tradizione ha tramandato i valori di una remota civiltà alla cultura del mondo mediterraneo e occidentale. Giorgio Spina, genovese, già Professore Ordinario di Lingua e Letteratura Inglese all’Università di Genova e docente di letteratura anglo-americana e di comparatistica, ha ricoperto cariche accademiche come Direttore d’Istituto e Presidente di Corso di Laurea. Corrispondente di Università e sodalizi culturali in Inghilterra, Germania e Stati Uniti, è giornalista pubblicista, collaboratore di quotidiani e riviste con articoli di letteratura e storia. Ha pubblicato oltre trenta libri di critica letteraria e di disegni biografici e altrettanti di traduzioni da classici inglesi (D. Defoe, A. Radcliffe, W. Scott, Th. Carlyle, G. Mac Donald, J. Conrad, ecc. ) e americani (N. Hawthorne, S. Crane, ecc. ). Come cultore della materia, rivolge vivi interessi all’Egittologia: studi, scritti vari e conoscenza diretta dei siti archeologici d’Egitto. Pag 120, formato 17x24, € 18,00 .  
   
   
IL FESTIVAL DEL TEATRO D’EUROPA PROSEGUE IL 5 E 6 OTTOBRE AL TEATRO STREHLER, CON L’ICONA DELLA SWINGING LONDON MARIANNE FAITHFULL LEGGE SHAKESPEARE ACCOMPAGNATA DAL VIOLONCELLO DI VINCENT SEGAL  
 
Milano, 22 settembre 2008 - Piccolo Teatro Strehler, domenica 5 e lunedì 6 ottobre: due serate con Marianne Faithfull. Il Festival del Teatro d’Europa prosegue accogliendo l’icona della Swinging London e affidando al suo inconfondibile timbro di voce “sporco” la celebrazione delle particolarissime nozze tra poesia e musica; i versi sono quelli d’amore, immortali, di Shakespeare e la melodia è quella vellutata del violoncello di Vincent Segal. Cantante - per lei Mick Jagger e Keith Richards scrissero As Tears Go By, quando a soli 17 anni iniziò una brillante carriera di solista - ma anche attrice di fama mondiale - basti pensare al successo del recente Irina Palm - Marianne Faithfull interpreta la parte più misteriosa e struggente della produzione shakespeariana. Dei sonetti - in tutto 154 e per la maggior parte (126) indirizzati a un giovane uomo - l’artista ha scelto una parte solamente, i 26 dedicati a una non meglio identificata Dark Lady (donna bruna). Spiegando le ragioni della sua scelta, la Faithfull dichiara: “Shakespeare è sempre stato il mio ‘amico’, il compagno di strada. Per tutta la vita ho recitato, letto, ascoltato, visto, studiato la sua opera. Ora ho la possibilità di condividere con voi il mio amore per lui e lo faccio attraverso i suoi Sonetti. Ho scelto quelli che si ritengono dedicati ad una “Dark Lady”, una figura misteriosa: non si sa nemmeno, e probabilmente mai si saprà, se fosse un uomo o una donna. Questo li rende universali e accessibili a tutti”. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
FESTIVAL MILANOLTRE XXII EDIZIONE A MILANO FINO AL 12 OTTOBRE  
 
Milano, 22 settembre 2008 - Teatro, Danza, Musica e Oltre. Teatro dell’Elfo/tam Teatro degli Arcimboldi/teatro i/Frida La ventiduesima edizione di Milanoltre si svolgerà a Milano fino al 12 ottobre al Teatro dell’Elfo, al Teatro degli Arcimboldi, al Teatro i, al Frida. Il direttore artistico del Festival, Luca Scarlini, giunto al suo quinto mandato, ha selezionato otto appuntamenti, che, attraverso diversi linguaggi destinati alla scena e allo schermo, raccontano un mondo attraverso la musica. Ad aprire Milanoltre 2008 è un progetto creato appositamente per il festival, Cantami o diva, in cui cinque grandi interpreti della vocalità propongono la loro personale idea di una moderna forma di teatro musicale. Il 23 e il 24 settembre al Teatro dell’Elfo Antonella Ruggiero propone un lavoro all’avanguardia dal titolo Pomodoro Genetico, Monica Benvenuti recupera un’opera incantevole del dimenticato e grandissimo Gino Negri, Giorno di nozze, perfetto esempio del linguaggio disinibito e brillante del compositore lombardo, sempre sospeso tra cabaret e invenzioni contemporanee, mentre Francesca Breschi canta in Anghelos l’angelo della sconfitta, a partire da una suggestione di Heiner Müller. Il 26 e il 27 settembre Fátima Miranda, compositrice per la voce, in bilico tra Oriente e Occidente, porta dalla Spagna al Teatro dell’Elfo una sequenza di suoni al limite dell’impossibile, nel concerto-spettacolo per una voce sola Madrid Madrás Madrid! e Niconote propone una sua personalissima Rhapsody (o alfabeto in sogno), sequenza di alfabeti sognati, a partire da suggestioni letterarie diverse, in collaborazione con il compositore Mikael Plunian. Torna a Milanoltre Hofesh Shechter, israeliano di nascita, ma da tempo inglese di adozione, e propone il doppio Uprising, che ha riscosso grande successo di critica e pubblico nella scorsa edizione, e In your rooms, ultima creazione acclamatissima alla Royal Festival Hall di Londra nell’autunno 2007, di cui firma anche le musiche, eseguite dal vivo. Una presentazione il 2 ottobre al Teatro degli Arcimboldi, che fornirà un’occasione importante per conoscere uno dei maggiori artisti della danza di oggi, in prima nazionale. Dal Belgio giunge poi al Teatro dell’Elfo il 4 e 5 ottobre Neruda. Quanti anni ha novembre?, ispirato all’ultimo volume di poesie di Pablo Neruda, Il Libro delle domande, con le musiche del compositore e violoncellista fiammingo Jan Kuijken, tra presenze mute e realtà in cartoon. Sempre dallo stesso paese arriva anche Merlin Spie, una tra le presenze più vivide nel mondo della performance art; nello spazio del Teatro i il 6 e il 7 ottobre propone La petite musette, casquèe, visione del desiderio, che diviene percettibile nella manipolazione di una materia vischiosa, che ingloba quasi completamente l’interprete. Il caffè Frida, non nuovo a stagioni di performance e a interazioni di teatro e cocktail, ospita il gruppo inglese rotozaza, che propone dal 3 al 10 ottobre uno spettacolo senza orpelli, che il pubblico stesso produrrà seduto ai tavoli del caffè, a gruppi di due, seguendo le istruzioni comunicate da una cuffia, e rappresentando in estrema sintesi temi da Casa di bambola. Dal Québec giunge l’8, il 9 e il 10 ottobre al Teatro dell’Elfo Wajdi Mouawad, tra i maggiori drammaturghi del teatro quebbecchese contemporaneo, che arriva per la prima volta con una sua pièce in lingua originale, Assoiffés, cronaca con musica di un’adolescenza sinistrata dal desiderio dell’impossibile, in uno spettacolo tesissimo per un pubblico di tutte le età. Gran finale l’11 e il 12 ottobre al Teatro dell’Elfo con Sylvano Bussotti, tra i maggiori musicisti del secondo Novecento, che commenta, una sera al pianoforte e l’altra tramite i suoi fidati interpreti alle prese con un suo nuovo lavoro, lo strepitoso documento d’epoca R A R A (film), da poco recuperato all’attenzione dal Festival Genderbender, in cui sfilano tutti i protagonisti della vita culturale alla fine degli Anni ‘60, da Laura Betti a Carlo Cecchi, da Franca Valeri al Living Theater. .  
   
   
MATERA, MOSTRA “A SUD DEI TAROCCHI”  
 
Matera, 22 settembre 2008 – E’ stata inaugurata domenica 21 settembre a Matera nel Circolo Culturale La Scaletta “A Sud dei Tarocchi”, mostra e catalogo d’arte a cura di Katia Ricci e Rossana Tinelli. L’idea che gli astri abbiano influenza sul destino degli esseri umani è antichissima, così come lo è il legame tra l’arte e l’osservazione delle stelle e dei pianeti, che abitano il cielo. Da quando nel Quattrocento, Bonifacio Bembo disegnò il più antico mazzo di Tarocchi per i Visconti di Milano e Albrecht Durer riprodusse un certo numero di tarocchi detti “del Mantenga”, facendoli conoscere in Germania, numerosi sono stati gli artisti che si sono dedicati e tuttora si dedicano alla creazione e reinterpretazione delle figure dei Tarocchi. Ad interpretare i Tarocchi Maggiori (gli Arcani) sono artisti di Puglia e Basilicata: Dario Carmentano, Pasquale Ciliento, Gerardo Fornataro, Massimo Lovisco, Antonio Masini, Giuseppe Miriello, Pino Oliva, Angelo Palumbo, Monica Palumbo, Ciriaca+erre , Luisella (Luce) Torreforte, Teri Volini, Michele Carmellino, Rosy Daniello, Teo De Palma, Severina Di Palma, Nando Granito, Nicola Liberatore, Salvatore Lo Vaglio, Nelly Mafia, Matteo Manduzio, Enzo Ruggiero. Sono stati invitati: Nicola Rizzi, Rosalba Dragone, Massimo Lovisco, Katia Ricci, Rossana Tinelli, Franca Mazzei e Francesco Astore. .  
   
   
BASILICATA, OSSERVATORIO SPETTACOLO: AL VIA IL PROGETTO  
 
 Potenza, 22 settembre 2008 - E’ stato sottoscritto il 18 settembre al Dipartimento Formazione-lavoro-cultura della Regione il contratto per l’affidamento del Progetto interregionale per la realizzazione di un Osservatorio regionale per lo spettacolo e per la collaborazione con l’Osservatorio nazionale nel settore delle politiche per lo spettacolo. A firmare l’atto è stata la dirigente generale del Dipartimento dr. Ssa Maria Teresa Lavieri e il legale rappresentante dell’Associazione Temporanea di Imprese formata da Fondazione Ater Formazione (Modena), Fondazione Fitzcarraldo (Torino) ed Ecom Progetti (Roma). Il progetto, cofinanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per 290mila euro, vede la Regione Basilicata capo-fila, in quanto coordinarice della Vi Commissione Beni e Attività Culturali della Conferenza delle Regioni, con le adesioni di tutte le Regioni italiane (eccetto la Sicilia) e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Gli obiettivi generali che si intendono perseguire sono i seguenti: disporre a livello territoriale di dati di conoscenza costanti e attendibili nel settore dello spettacolo, al fine di poter attuare azioni programmatiche più efficaci, per quanto riguarda la definizione degli obiettivi e delle priorità di intervento, la qualificazione delle iniziative, le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, l’adozione di strumenti di verifica e valutazione in rapporto agli interventi realizzati e all’efficacia ed efficienza della spesa; disporre di strumenti di monitoraggio e ricerca condivisi e in rete tra loro, tali da consentire l’acquisizione di informazioni sistematiche e comparabili sull’evoluzione del settore, sulle politiche e sulle iniziative assunte a livello nazionale e territoriale, che consentano ai soggetti di dialogare e individuare strategie operative comuni sul terreno culturale, economico-finanziario e delle relazioni istituzionali; realizzare e sviluppare, conseguentemente, un sistema di Osservatori regionali da attuarsi attraverso un coordinamento stabile, inteso come sede di elaborazione metodologica, di supporto tecnico e scientifico, di impulso strategico, di sostegno alla loro implementazione e alla formazione del personale, in modo da garantirne l’operatività e le modalità di verifica sulla base di un protocollo comune, ferma restando l’autonomia di ogni singola Regione e Provincia autonoma per quanto riguarda le forme di gestione, in corrispondenza delle loro esigenze, relazioni e caratteristiche territoriali; attuare delle economie di scala, attraverso l’introduzione di metodologie e strumenti di analisi comuni, ottimizzando i costi sul piano della loro progettazione e gestione e della rilevazione e elaborazione dei dati; rendere maggiormente evidente l’impegno istituzionale e finanziario delle istituzioni di governo nel settore, oltre che a livello nazionale, anche, e soprattutto, a livello regionale e territoriale; stabilire in modo coordinato relazioni sistematiche e collaborazioni con altri organismi, in particolare con gli istituti di ricerca, di statistica, di rilevazione ed elaborazione di dati operano nel settore; promuovere una cultura della ricerca e dello scambio, un modus operandi fondato sulla disponibilità e la competenza dei soggetti ad acquisire conoscenze e dati per una maggiore qualificazione del fare amministrativo, in una logica di progettazione e innovazione. “Dall’esame delle esperienze più consolidate, a livello nazionale ed internazionale, va sottolineata – ha spiegato l’assessore Autilio - l’importanza di configurare gli Osservatori non come sedi accademiche, di ricerca fine a se stessa, quanto piuttosto come strumenti di servizio a sostegno dell’azione di governo, sedi di raccolta ed elaborazione dati, di analisi e ricerca, per valutare gli andamenti del settore e consentire una programmazione degli interventi più efficace, di approfondimento di temi ritenuti maggiormente significativi, al fine di individuare nuove strategie e nuove politiche. Tre sono essenzialmente gli ambiti prioritari di intervento degli Osservatori che, sulla base delle esperienze già realizzate, si possono individuare: quello del monitoraggio permanente su spettacolo dal vivo e cinema; l’ambito delle attività di studio e ricerca e l’ambito delle attività di comunicazione. Pur rilevando l’importanza della collaborazione tra Regioni, Province Autonome ed Enti Locali per quanto riguarda attività comuni di studio e ricerca e di comunicazione, è soprattutto nel primo ambito, quello del monitoraggio – ha detto Autilio - che si ritiene indispensabile e più urgente operare per la costruzione di un modello di rilevazione unico in rete, per la necessità, come sottolineato in precedenza, di disporre di informazioni omogenee e comparabili all’interno di sistemi che possano facilmente dialogare tra loro. Va altresí evidenziato che la realizzazione del progetto costituisce un primo e importante segnale offerto dalle Regioni, attraverso la conferenza, di condividere e co-finanziare una idea progettuale che avrá una valenza e ricaduta generalizzata sui vari territori. Per tale aspetto, particolarmente significativo, terremo alta la guardia e l´attenzione in merito a ventilate ipotesi di definanziamento, assolutamente ingiustificabili e incomprensibili, da parte del competente Ministero per quanto riguarda l’annualitá del 2009”. .  
   
   
OGGI «TEATRO CHE PASSIONE!» AI CIRCOLO UFFICIALI DI UDINE, LA STAGIONE 2008/2009 PRESENTATA AL PUBBLICO DAI DIRETTORI ARTISTICI MIRABELLA E SPINI.  
 
Udine, 22 settembre 2008 – Oggi alle 18. 00, il Circolo Ufficiali ospiterà l´incontro «Teatro che passione!», organizzato dal "Giovanni da Udine" in collaborazione con l´Associazione culturale Udine Sipario: i Direttori artistici del Teatro Nuovo, Michele Mirabella (Prosa) e Daniele Spini (Musica e Danza), presenteranno al pubblico la Stagione 2008/2009, concentrata sui grandi protagonisti del panorama nazionale e mondiale e articolata in una cinquantina di appuntamenti dove convivono le migliori espressioni classiche e contemporanee. L´ingresso al Circolo Ufficiali (vicolo d´Arcano, n. 5) è libero fino all´esaurimento dei posti disponibili. Il sipario del Teatro Nuovo "Giovanni da Udine", ricordiamo, si alzerà poi domenica 5 ottobre con uno dei massimi pianisti del nostro tempo: Murray Perahia. Un autentico re, dunque, per inaugurare ufficialmente la Stagione 2008/2009 e un´autentica regina, Rossella Falk, per farle poi prendere il largo, mercoledì 8 ottobre, con la struggente partitura bergmaniana della Sinfonia d´autunno, che la vedrà impegnata assieme a Maddalena Crippa. E mentre cresce l´attesa per il concerto-evento di Perahia, prosegue a pieno ritmo la Campagna Abbonamenti: si è aperta, infatti, martedì 16 settembre l´ultima fase, dedicata ai nuovi abbonamenti e agli abbonati che desiderino acquistare nuovi tipi di abbonamento (fino al primo giorno di spettacolo per gli abbonamenti che iniziano nel mese di ottobre). Alcuni abbonamenti, ricordiamo, sono acquistabili anche online (www. Teatroudine. It o su www. Vivaticket. It ). Oltre alla conferma di numerose collaborazioni e allo sviluppo di numerosi percorsi paralleli, come la sesta edizione della fortunata rassegna A Teatro da Giovanni, la Stagione 2008/2009 includerà anche il nuovissimo progetto Sentiti da vicino, i sei titoli del cartellone Cross Over (nuova formula: tre appuntamenti espressi dalla programmazione di Mirabella e altrettanti espressi da quella di Spini) e molti altri appuntamenti. L´ingresso è libero fino all´esaurimento dei posti disponibili .  
   
   
MUSEO DI ARTI DECORATIVE FONDAZIONE ACCORSI OTTOBRE 2008: APPUNTAMENTI RISERVATI AGLI ABBONATI MUSEI TORINO PIEMONTE  
 
 Torino, 22 settembre 2008 - Appuntamenti riservati agli abbonati musei torino piemonte venerdì 10 ottobre 2008, ore 14. 00: L’arte di apparire Itinerario culturale in collaborazione con il Teatro Regio di Torino. L’incontro al Museo Accorsi ha come protagonista il Settecento francese e piemontese. Mediante la proiezione di rare immagini, si scoprono gli aspetti più teatrali di un secolo spettacolare quale fu il Settecento. I giardini, i banchetti e i balli in maschera diventavano scenografici teatri, strumento e motivo di ostentazione sociale per i signori dell’epoca. Il percorso prosegue al Teatro Regio di Torino, per scoprire i segreti più curiosi e affascinanti di un grande teatro d’opera. Programma: ore 14. 00-15. 30: Museo Accorsi, introduzione in sala conferenze e visita; ore 16. 00-17. 30: Teatro Regio di Torino, visita guidata. Durata: 3 ore e mezzo. Costo: gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei Prenotazioni: tel. 800 329 329 (Numero Verde Regione). Martedì 14 e giovedì 23 ottobre, ore 16. 00: Museo Accorsi e Associazione Torino Città Capitale Europea presentano Gran Tour - La Collezione svelata. Le opere del Museo Accorsi si raccontano Itinerario culturale in collaborazione con l’Unitre – Università della Terza Età. Il percorso propone una visita tematica al Museo di Arti Decorative del Settecento, ricco lascito di Pietro Accorsi (1891-1982), uno dei più importanti antiquari europei del Xx secolo. Partendo dall’osservazione degli stili e dei decori di singole opere scelte tra le migliaia presenti in Collezione, attraverso il racconto storico-artistico, i volontari dell’Unitre di Torino illustrano i trucchi, gli abiti, i banchetti e i passatempi delle eccentriche giornate della nobiltà settecentesca, ponendoli a confronto con gli usi della realtà contemporanea. Si raccontano gli aspetti più curiosi dei rituali di corte, passeggiando tra cioccolatiere, carnet da ballo, porta profumi di raccolti salotti e intimi boudoir, sale da pranzo e camere da letto, in cui gli oggetti preziosi e gli arredi si modellano secondo il gusto di un’epoca fastosa e ne diventano importanti testimonianze . Le opere d’arte sono “svelate”, dunque, attraverso un’analisi non solo stilistico - formale ma anche storico - culturale e considerate secondo la concezione tipicamente settecentesca di unione tra “utile e dilettevole”. Durata: ore 16. 00-17. 30, Costo: € 4, 00; ingresso gratuito con l’Abbonamento Musei, Prenotazioni: tel. 800 329 329 (Numero Verde Regione). Giovedì 16 e sabato 25 ottobre 2008, ore 14. 00: Elisir. Gocce D’arte In Italia 2008, Oreficeria Sacra E Profana. Metalli preziosi al Museo Accorsi e nel Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa In collaborazione con il Centro Culturale Diocesano di Susa (To). A cura di Tullia Tabasso, Museo Accorsi; Don Gianluca Popolla, Direttore e Andrea Zonato, Conservatore del Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa (To). Giovedì 16 e sabato 25 ottobre il Museo Accorsi, a partire dalle ore 14. 00 (ritrovo mezz’ora prima), organizza per i visitatori di Elisir Gocce d’Arte in Italia un interessante percorso culturale in collaborazione con il Centro Culturale Diocesano di Susa (To). Punto d’unione tra le due Istituzioni culturali risulta essere la tecnica del cesello che per secoli, grazie ad abilissimi artigiani, ha forgiato e modellato affascinanti capolavori in ambito profano e sacro. Il percorso inizia con una conferenza a cura di Tullia Tabasso, studiosa di argenteria antica e moderna, Museo Accorsi, sulle tecniche di lavorazione dei metalli grazie all’ausilio di materiali iconografici specifici. Ci si trasferirà quindi a Susa dove il direttore Don Gianluca Popolla e il conservatore Andrea Zonato illustreranno le collezioni del Museo Diocesano. Elisir. Gocce d’Arte in Italia hanno il patrocinio di Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta - Assessorato Istruzione e Cultura, Provincia di Torino, Provincia di Cuneo, Provincia di Vercelli – Assessorato al Turismo, Città di Torino, Città di Vercelli, Città di Venaria Reale, Città di Saluzzo, Città di Susa e il contributo di Regione Piemonte - La Venaria Reale, Regione Autonoma Valle d’Aosta - Assessorato Istruzione e Cultura, Provincia di Vercelli – Assessorato al Turismo, Karvit – Villa Cimena. Questo percorso nello specifico è sotto il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Città di Susa. Programma: conferenza al Museo Accorsi; partenza con bus privato per Susa e visita guidata al Museo Diocesano di Arte Sacra; rientro Museo Accorsi Durata: 5 ore. Costo: € 18. 50 cad. Per gruppi di min. 25 e max 50 persone, comprensivo di conferenza, ingresso e visita guidata presso le due istituzioni, biglietto bus andata/ritorno. Attenzione: per i possessori dell’Abbonamento Musei l’ingresso è € 10,50 Accessibile ai disabili . La prenotazione è obbligatoria, pagamento anticipato. Telefonare allo 011. 837. 688 interno 3 da martedì a domenica ore 10. 00-13. 00; 14. 00-18. 00 Il ritrovo è presso il Museo Accorsi, via Po 55 a Torino, mezz’ora prima all’appuntamento. Mercoledì 22 ottobre 2008, ore 17. 30: Conferenze 2008 Pittura in Piemonte nell’Ottocento. Gli acquarelli A cura di Piergiorgio Dragone - docente Università degli Studi di Torino. Mercoledì 22 ottobre 2008, ore 17. 30, la conferenza, intitolata Pittura in Piemonte nell’Ottocento. Gli acquarelli a cura di Piergiorgio Dragone, docente dell’Università degli Studi di Torino, verterà su due argomenti: gli acquarelli della Fondazione Accorsi donati nel 1870 dalla Città di Torino a Maria Vittoria della Cisterna e Amedeo di Savoia e l’evoluzione della pittura di Giuseppe Pietro Bagetti (Torino, 1764 – 1831), architetto civile e militare e abile acquerellista delle vittoriose battaglie napoleoniche in Italia degli anni 1796-1797 e 1800. Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione è obbligatoria. Telefonare allo 011. 837. 688. 3 da martedì a domenica ore 10. 00-13. 00; 14. 00-18. 00. Visite Alla Collezione Permanente Per informazioni e prenotazioni: 011. 837. 688 interno 3 .