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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2008
CONTENUTI MULTIMEDIALI: MULTE DA 1,16 MILIONI  
 
L´antitrust ha comminato cinque multe, per un totale di 1. 160. 000 euro, a Neomobile, Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3g per pratiche commerciali scorrette riguardanti un abbonamento settimanale per ricevere contenuti multimediali, tra cui suonerie. Secondo l´Antitrust, nell´offerta commerciale non erano chiariti i costi e le modalità di fruizione, inclusa la disattivazione. In particolare veniva attribuita enfasi alla gratuità degli sms e alla possibilità di ricevere una suoneria gratis, omettendo che si trattava di abbonamento a un servizio di ricezione di contenuti multimediali, riportato in una nota di carattere e grafica sproporzionate rispetto al messaggio pubblicitario. Le multe ammontano a 115mila euro per Neomobile, a 315mila euro per Telecom Italia, 285mila euro per Vodafone Omnitel, 265mila per Wind e 180mila per H3g.  
   
   
DIRITTO D’AUTORE: CONTRIBUTO A CARICO PROVIDER  
 
La Siae chiede che un apposito provvedimento legislativo stabilisca un contributo a carico dei provider che forniscono a pagamento la linea Adsl veloce. Secondo la società che rappresenta autori ed editori, l´Adsl consente a milioni di utenti di scaricare dal web, nella maggior parte dei casi evadendo il Diritto d´Autore, ogni tipo di contenuto creativo: musica, film, libri, immagini e qualsiasi genere di opera dell´ingegno messa a disposizione gratuitamente da ben noti e numerosi peer to peer. .  
   
   
BAMBINI E CELLULARI: RAPPORTO DELL’OSSERVATORIO SULL’IMMAGINE DEI MINORI  
 
Mercoledì 29 ottobre è stato presentato a Milano, a Palazzo Marino, il Iv rapporto annuale dell’Osservatorio sull’Immagine dei Minori “Bambini e Telefoni Cellulari: il nuovo cordone ombelicale”. L’assessore del Comune di Milano Mariolina Moioli intervenuta a nome del sindaco Letizia Moratti ha detto: “Ringrazio l’Osservatorio sull’Immagine dei Minori per aver scelto Milano e Palazzo Marino per presentare il suo Iv rapporto. Il tema della relazione sempre più stretta tra i bambini e le nuove tecnologie, infatti, è molto sentito e Milano ha voluto avviare una seria riflessione. Ha voluto farlo – ha proseguito l’Assessore Moioli – tramite l’Osservatorio coinvolgendo importanti università italiane e con l’obiettivo di dare risposte sempre più mirate alle esigenze delle giovani famiglie”. L’italia è il Paese europeo in cui è forse più diffuso l’uso del telefono cellulare. Tutti gli indicatori mostrano che uso e abuso hanno ormai contagiato anche giovani e giovanissimi, al punto che i più importanti gestori di telefonia mobile spesso si rivolgono a quelle fasce di età con offerte commerciali ad hoc per le loro vere o presunte esigenze. Per questo l’Osservatorio sull’Immagine dei Minori promosso da I Pinco Pallino e coordinato da Daniela Brancati ha deciso di indagare su questo fenomeno, commissionando due ricerche complementari all’Università La Sapienza di Roma e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I gruppi di studio sono stati coordinati rispettivamente da Anna Maria Ajello, professore ordinario di Psicologia dell’Educazione e Pier Cesare Rivoltella, professore ordinario di Tecnologia dell’Educazione. Dallo studio, condotto su un campione di ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, emerge la doppia valenza di uno dei mezzi di comunicazione più diffusi tra i minori. I genitori lo regalano per controllare, i ragazzi lo usano per essere liberi. Il bisogno dell’acquisto è indotto principalmente dagli adulti, che in questo modo sedano l’ansia della responsabilità verso i propri figli quando sono lontani dalle mura domestiche. Il cellulare non permette di sapere dove sono, ma rassicura sul fatto che in caso di bisogno possono comunicare e permettere un controllo a distanza, continuo sia pur fittizio. Di contro, i ragazzi, consapevoli di dover pagare il prezzo di un monitoraggio più invadente da parte degli adulti, vivono il cellulare come il mezzo che permette una conquista maggiore degli spazi di autonomia. In questo modo il telefono diventa un vero e proprio prolungamento del rapporto minori - adulti, che assume nella ricerca la definizione di “telemothering”o “teleparentage”: in una parola, un nuovo “cordone ombelicale”. Ma il cordone ombelicale dovrebbe essere tagliato all’atto della nascita. Prolungarne l’esistenza significa impedire la crescita nell’autonomia e responsabilità dei minori. Alla discussione hanno partecipato fra gli altri Caterina Torcia di Vodafone, Fabio Di Spirito di Telecom, Maria Silvia Sacchi de Il Corriere della Sera e Daniela Brancati coordinatrice dell’Osservatorio. Ulteriori informazioni: http://www. Immaginedeiminori. It/?caricati=1222&totali=1222&percarrotonda=99&textfield1=%25&perc=98%2e772504091653.  
   
   
KASPERSKY LAB: ATTACCHI ALLE BANCHE  
 
Kaspersky Lab, azienda specializzata in soluzioni per la sicurezza informatica, annuncia la pubblicazione dell´articolo dell´analista ed esperto di sicurezza Roel Showenberg dal titolo Attacchi alle banche, dedicato ai metodi con cui vengono condotti gli attacchi a banche e istituzioni finanziarie. Le statistiche riportate mostrano come la percentuale del malware finanziario identificato mese per mese stia scendendo. Tuttavia, il numero di programmi maligni indirizzati alle società finanziarie sta aumentando. La maggior parte dei programmi maligni che colpiscono le banche è di solito consegnata via Internet, in questo modo è più difficile attirare l´attenzione dei professionisti della sicurezza It, rispetto alla consegna tramite e-mail. Inoltre, il malware che infetta i sistemi via web è alloggiato su server remoti: il codice può essere quindi modificato prima di venire consegnato al computer-vittima o al sistema, eludendo così le scansioni e il rilevamento da parte delle soluzioni di sicurezza. L´aumento del malware cosiddetto finanziario è il risultato di una maggiore criminalizzazione del cyberspace. Oltre al furto di somme di denaro, infatti, i criminali informatici hanno bisogno di rendere liquidi i loro beni virtuali. Un flusso infinito di e-mail di phishing e la diffusione di kit di utility per la conduzione di attacchi di phishing, è una dimostrazione più che convincente del fatto che il phishing è un metodo molto efficace per indurre l´utente a condividere i propri dati di accesso. Inoltre, i criminali informatici continuano ad escogitare nuovi metodologie di social engineering¡ sempre più sofisticate, per ingannare l´utente poco navigato. Questo approccio funziona modificando il file host (file system Windows) o le impostazioni del server Dns per il dirottamento del traffico su siti-truffa, per inserire il Trojan sui computer-vittima. Il traffico viene indirizzato dal sito Https su un potenziale e non protetto sito. Questo traffico non può però essere elaborato in tempo reale. Per far sì che ciò sia possibile, i criminali della rete utilizzano gli attacchi di tipo Man-in-the-middle. In un attacco Mitm si utilizza un server maligno che si impossessa di tutto il traffico che corre tra le parti interessate, ad esempio il cliente e la banca. Nel caso di un programma particolarmente complesso che sferra questi attacchi, si utilizzano anche le cosiddette Html-injection. Un´autenticazione single-factor è facile da intercettare per chi ha cattive intenzioni. Per questo molte banche, dove ancora non è stato installato il sistema di autenticazione a due fattori, hanno in programma di realizzarlo. Ad ogni modo, esistono diversi metodi capaci di rafforzare gli attuali meccanismi di protezione e perfezionarli.  
   
   
CONVEGNO A MILANO: L´ECOMMERCE B2C IN ITALIA: UNA CRESCITA CHE SFIDA LA CRISI  
 
Martedì 4 novembre 2008 dalle ore 9. 30 alle ore 13. 00 presso l´Aula Rogers del Politecnico di Milano,via Ampère 2 , Milano si svolge il convegno L´ecommerce B2c in Italia: una crescita che sfida la crisi, organizzato dall´B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano. La situazione del commercio elettronico sta velocemente evolvendo anche a causa della recessione che porta le imprese a scoprire modalità innovative per competere e i consumatori ad apprezzare sempre più la possibilità di ridurre gli spostamenti e di confrontare online prezzi e caratteristiche dei prodotti prima di effettuare gli acquisti. Dall´analisi di oltre 200 casi di studio si fornisce il consuntivo del 2007 e la valutazione preconsuntiva del mercato italiano dell´eCommerceb2c nel 2008. Oltre al consueto confronto con l´Estero che in questa edizione è stato maggiormente analizzato, saranno proposte due nuove letture: una sulla prospettiva multicanale e una sulla valutazione critica della user experience dei siti di eCommerce italiani. L´osservatorio nasce nel 1999 con l´intento di studiare approfonditamente e criticamente l´impatto delle nuove tecnologie Internet sui canali di vendita e di interazione diretta tra le imprese e il consumatore finale e di monitorare l´evoluzione dell´eCommerce B2c in Italia dal lato dell´offerta, cogliendone i principali fenomeni imprenditoriali. La Ricerca sull´ eCommerce B2c ha analizzato oltre 200 casi di studio, che forniranno la valutazione preconsuntiva del mercato italiano dell´eCommerceb2c nel 2008, oltre al consuntivo del 2007. Saranno analizzate puntualmente tutte le principali evoluzioni strategiche in atto. La Ricerca di quest´anno sarà arricchita da due ulteriori approfondimenti: una lettura dell´eCommerce in una prospettiva multicanale e una valutazione critica della user experience dei siti di eCommerce italiani. Alla presentazione dei risultati della Ricerca seguirà una Tavola Rotonda alla quale parteciperanno alcuni dei principali operatori dell´eCommerce B2c italiano. Http://www. Osservatori. Net/ .  
   
   
INTERNET SERVICES PROVIDER: SENTENZA CORTE DISTRETTUALE DI AMSTERDAM SULLA LORO RESPONSABILITÀ  
 
Il Tribunale di Amsterdam, lo scorso 16 ottobre, nella causa Kg Za 08-1710 Pee / Bb, Bruno press Bv / Imgage Media & Television B. V. Relativa alla responsabilità degli Internet Sevices Provider che permettono agli utenti dei propri siti web di effettuare upload di fotografie di personaggi celebri, ha affermando gli Isp sono responsabili per aver facilitato un comportamento illecito, in violazione delle leggi sul diritto d´autore. Nel caso di specie, la Corte ha rigettato quanto sostenuto dai difensori di Image Media & Television B. V. (Imt), titolare del dominio showbiznewz. Nl sul quale sono caricate fotografie di personaggi di fama internazionale, le cui argomentazioni si basavano sul fatto che autore dell´illecito non fosse il titolare del sito web, ma gli utenti stessi che pubblicavano immagini in titolarità esclusiva dell´agenzia di stampa Bruno press Bv. Secondo i giudici olandesi, il proprietario del sito web ha il dovere di verificare che la pubblicazione di suddette immagini sia stata autorizzata, nonché il dovere di prevenire comportamenti illeciti. La Corte ha rilevato anche che la maggior parte delle informazioni contenute nel sito web in oggetto derivino da Imt stesso e che anche la grafica e il design del sito, siano di per sé strutturati in modo da invitare gli utenti a proseguire nella reiterazione dell´illecito. Il sito web fotografico non è quindi esonerato dalla responsabilità che sussiste in capo agli Internet Services Provider, in quanto "il fatto di facilitare una violazione configura, esso stesso, violazione" . .  
   
   
DIRITTO D’AUTORE: UFFICIO PER LA TUTELA DEL DIRITTO D´AUTORE, DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE E PER LA VIGILANZA SULLA SIAE  
 
I compiti di tutela del diritto d´autore, della proprietà intellettuale e per la vigilanza sulla Siae spettanti, di concerto con il Ministero per i Beni e le attività culturali, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono stati demandati a un apposito ufficio, chiamato Ufficio per la tutela del diritto d´autore, della proprietà intellettuale e per la vigilanza sulla Siae, dipendente dal Dipartimento per l´informazione e l´editoria, di cui è responsabile il prof. Mauro Masi, già Commissario Straordinario della S. I. A. E. L´ufficio ha il compito di approfondire le tematiche inerenti la tutela della proprietà intellettuale, fornire il necessario supporto tecnico-giuridico ed adeguati contributi tecnici utili al contrasto di attività illecite, anche a livello internazionale.  
   
   
FONDAZIONE SODALITAS: LE IMPRESE RESPONSABILI USCIRANNO MEGLIO DALLA CRISI  
 
Dall’incontro "Uscire dalla crisi dei mercati attraverso l´etica e la responsabilità sociale", organizzato da Fondazione Sodalitas e tenutosi mercoledì 29 ottobre in Assolombarda è emerso che le aziende che più e meglio investono in iniziative di Csr siano più pronte a reagire efficacemente alla crisi economica. Durante l’incontro è stata presentata la 7° edizione del Sodalitas Social Award, il Premio nazionale dedicato ai migliori progetti di Responsabilità sociale. Traendo spunto dalla ricerca Gfk Eurisko “La Csr in Italia: Il punto di vista delle imprese” - dalla quale emerge che per l’80% delle aziende intervistate la Csr ricopre un ruolo di primaria importanza e che il 54% intende farla diventare parte integrante della cultura d’impresa - l’incontro ha evidenziato che le organizzazioni maggiormente attive in Corporate Responsibility la considerano una leva strategica per uscire dalla crisi. Il tutto è avvalorato dall’intenzione dichiarata dal 77% delle imprese di aumentare nei prossimi anni gli investimenti in Responsabilità sociale. Gli interventi di Luciano Martucci, Presidente e Amministratore Delegato di Ibm Italia, del Professor Elio Borgonovi, Università Bocconi, e di Paolo Anselmi, Vicepresidente di Gfk Eurisko, hanno confermato questa tendenza, sottolineando come, proprio in un momento difficile che potrebbe durare a lungo, la Responsabilità sociale rappresenta un asset ancora più fondamentale e strategico: le iniziative di Csr daranno benefici non solo agli stakeholder e alle comunità locali in cui le imprese operano, ma anche alle imprese stesse, favorendo la ripresa economica. L’incontro è stato l’occasione per presentare la 7° edizione del Sodalitas Social Award, il Premio nazionale dedicato ai migliori progetti di responsabilità sociale. L’edizione 2008 – realizzata in collaborazione con Banca Prossima ed Enel, con il contributo di Vodafone Italia - vede tra le novità l’assegnazione di un Premio speciale per il migliore progetto di Sostenibilità volto al coinvolgimento di cittadini e consumatori verso stili di vita più sostenibili. La Giuria - presieduta dal Professor Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica di Milano - attribuirà inoltre una Menzione speciale alle imprese che hanno sviluppato appositi programmi di avvicinamento e integrazione con il mondo della Scuola e dell’Università. L’iscrizione è gratuita. È possibile partecipare inviando la scheda di iscrizione disponibile assieme al bando sul sito www. Sodalitas. It, entro il 31 gennaio 2009. A testimonianza dell’impegno delle aziende in progetti di Responsabilità sociale, Air Liquide Italia e Microsoft Italia hanno presentato le iniziative che hanno ricevuto un riconoscimento nella precedente edizione del Premio. I due progetti, assieme a tutti gli altri candidati in questi anni, sono consultabili su Sodalitas Social Solution (www. Sodalitas. Socialsolution. It), il database online sulla Corporate Responsibility più completo in Europa, che raccoglie oltre 900 progetti eccellenti di Csr .  
   
   
LA FONDAZIONE SODALITAS  
 
Fondazione Sodalitas, promossa da Assolombarda, é sostenuta da 65 imprese e può contare sull’apporto di 81 manager volontari. Due gli assi lungo i quali la Fondazione Sodalitas opera per realizzare la propria mission: il trasferimento di cultura manageriale alle organizzazioni senza scopo di lucro e la promozione della responsabilità sociale d’impresa. Dal 1995, anno della costituzione, a oggi la Fondazione Sodalitas ha realizzato più di 1000 interventi di consulenza manageriale pro bono a beneficio di oltre 400 fra organizzazioni nonprofit, ed è riconosciuta come organizzazione di riferimento in Italia per la diffusione della responsabilità sociale d’impresa. Attualmente aderiscono alla Fondazione Sodalitas: Abb, Accor Services, Alcatel Lucent Italia, Alcoa Servizi, Altran Italia, Amgen Dompè, Arnoldo Mondadori Editore, Artsana spa, Assolombarda-associazione Industriale Lombarda, Atm-azienda Trasporti Milanesi, Autogrill Spa, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Milano, Bnl - Gruppo Bnp Paribas, Bracco spa, Coca Cola Hbc Italia, Costa Crociere, Deutsche Bank, Dhl Express, Edison, Endesa Italia, Enel Spa, Federcasse, Feralpi Holding, Ferrovie dello Stato, Filo Diretto Assicurazioni, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, Fondazione Ibm Italia, Fondazione Johnson & Johnson, Gas Natural Italia s. P. A. , Gruppo Boehringer Ingelheim Italia, Gruppo Falck, Gruppo Poste Italiane, Henkel Italia spa, Holcim Italia, Ideal Standard holding Italia, Indesit Company, Intesa Sanpaolo, Isagro, Italcementi, Kpmg Advisory Spa, Kraft Foods Italia Spa, L´oreal Italia, Manpower Italia, Nestlè Italiana, Novartis Farma, Pirelli & C. , Randstad Italia Spa, Rcs Media Group, Roche Diagnostics, Roche Spa, Saras, Sdi Group, Si Holding, Siemens Spa, Smeg, St Microelectronics, Telecom Italia, Terna, Tnt Express Italy, Ubi Banca, Ubs, Unicredit Group, Unilever Italia, Vodafone Italia. .  
   
   
CCIAA RIETI: P.A. PIÙ VICINA A CITTADINI E AZIENDE CON IL REGISTRO IMPRESE ON LINE  
 
Pubblica amministrazione più vicina a cittadini e mondo economico con il Registro Imprese on line. E’ quanto emerso oggi durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo servizio offerto dalle Camere di commercio che permette di ottenere attraverso il sito www. Registroimprese. It, con vantaggi in termini di costi e semplificazione, le informazioni online sulle imprese italiane ed europee, sui loro soci ed amministratori, e di accedere ai servizi online offerti dal Sistema Camerale. “E’ un nuovo passo verso una pubblica amministrazione più leggera per cittadini ed imprese – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini – che permetterà, con un risparmio economico e la possibilità di fruire di queste informazioni direttamente dal proprio computer, di avere una maggiore e rapida conoscenza del tessuto economico che ci circonda. Un sistema che permette attraverso i mezzi virtuali di rendere più solide le conoscenze”. “Si tratta – ha detto Stefania Lenci della Direzione Relazioni Esterne di Infocamere, Società Consortile per Azioni delle Camere di Commercio Italiane – di un sistema utile non solo alle imprese ed ai professionisti ma anche ai semplici cittadini che hanno bisogno di avere maggiori informazioni ad esempio in caso di compravendite di immobili, di lavori di ristrutturazione, di contratti di lavoro. Si pensi che il libro “La Casta” contiene un ringraziamento proprio ad Infocamere per le numerose informazioni sugli intrecci societari reperite dagli autori dal Registro imprese on line e poi confluite nell’opera”. Ad arricchire la presentazione anche la dirigente camerale Paola Paolucci, conservatrice del Registro delle Imprese, che ha approfondito gli aspetti normativi ed il rapporto tra i due sistemi di accesso al Registro delle Imprese annunciando l’imminente partenza a Rieti, con regia affidata alla Camera di Commercio, della Comunicazione Unica per l’avvio dell’attività d’impresa, la procedura attraverso la quale le imprese potranno essere operative in 1 giorno e assolvere, al massimo in 7 giorni, gli adempimenti dichiarativi verso Registro delle Imprese, Inps, Inail e Agenzia delle Entrate mediante la presentazione di un modello informatico unificato. Facile l’accesso al Registro Imprese on line: il portale di accesso ai servizi telematici nazionali delle Camere di Commercio www. Registroimprese. It, è infatti stato realizzato con l’obiettivo di mettere a disposizione di tutti l’intero patrimonio informativo contenuto nelle principali banche dati camerali. Ciò che distingue questo servizio delle Camere di Commercio dalle altre banche dati o dai siti web è la fonte: il Registro delle Imprese, ufficiale, attendibile e garantito dalla legge. I numeri parlano da soli: 9 milioni di persone nel Registro (imprenditori, soci, amministratori, sindaci e dirigenti); oltre 6 milioni di imprese registrate; 900. 000 bilanci depositati ogni anno. Per facilitarne la conoscenza, l’utilità e le potenzialità, fino alla fine dell’anno coloro che si registrano a www. Registroimprese. It possono disporre di 15 euro di interrogazioni gratuite e potranno inoltre richiedere on line, una volta registrati, l’utilizzo per un anno gratuitamente di una casella di posta elettronica certificata. In alcune parti del sito è possibile navigare liberamente; per quelle che richiedono una registrazione sono sufficienti pochi secondi per ottenere una chiave d’ingresso. Consultando www. Registroimprese. It si possono infatti ricercare gratuitamente le aziende attive iscritte al Registro delle Imprese e richiedere eventuali approfondimenti (bilanci, statuti, informazioni sui soci, amministratori, eccetera) ad un prezzo molto contenuto. Ad esempio, con www. Registroimprese. It per ciascuna persona si possono conoscere i dati anagrafici e di residenza, le cariche ricoperte, se la stessa è stata protestata negli ultimi cinque anni, se possiede quote di società, se ha poteri di rappresentanza in un’impresa. E’ possibile così ottenere immediatamente informazioni ufficiali sulle imprese, o anche avere liste di imprese che svolgono una certa attività in una particolare area urbana. Per chi ha bisogno di conoscere i cambiamenti che interessano partner, clienti e fornitori, è a disposizione il servizio “Variazioni”, che permette di creare liste di imprese da tenere “sotto osservazione” e di scegliere quali eventi controllare (cambio di amministratori, mutazioni di quote societarie, aperture di procedure fallimentari, eccetera). Il tutto, utilizzando sistemi di pagamento avanzati e sicuri. Il sito consente di accedere, come abbiamo accennato, al registro informatico dei Protesti, che permette di scegliere soci, fornitori e partner senza rischi e sorprese. Si possono consultare i protesti su cambiali e assegni a carico di persone fisiche e giuridiche levati in Italia negli ultimi cinque anni; la ricerca può essere fatta per nominativo a livello nazionale o provinciale. Per ogni nominativo si può ottenere un documento ufficiale che dichiara l’esistenza o la non esistenza di un protesto. Oltre al registro dei protesti www. Registroimprese. It offre la possibilità di consultare la banca dati dei Brevetti e Marchi, che permette di effettuare ricerche e di estrarre i marchi e brevetti depositati. Sul portale è anche possibile consultare la banca dati dei Registri Europei delle imprese (Ebr – European Business Register), contenente informazioni su circa 18 milioni di imprese in 21 paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Jersey, Lettonia, Macedonia, Norvegia, Olanda, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ucraina). Si possono ottenere in italiano la scheda impresa, la scheda persona e i titolari di cariche, e in lingua originale atti e bilanci. Da www. Registroimprese. It si possono inoltre inviare pratiche telematiche verso le Camere di Commercio, tra cui la nuova Comunicazione Unica, ora in sperimentazione, per la nascita d’impresa valida anche per Agenzia delle Entrate, Inps, Inail e Albo Artigiani. Infocamere, inoltre, a breve metterà a disposizione, attraverso i siti delle Camere di Commercio, una serie di servizi informatici gratuiti, rivolti in particolare alle piccole e medie imprese, per agevolare l’avvio della loro attività e lo sviluppo del loro core business .  
   
   
IMPRESE FEMMINILI: 5.500 IMPRESE IN PIÙ IN UN ANNO  
 
Segno positivo all’anagrafe delle imprese in rosa negli ultimi dodici mesi. Sono 5. 523 le imprese che tra giugno 2007 e giugno di quest’anno si sono aggiunte all’universo dell’imprenditoria femminile che, al 30 giugno scorso, ha così raggiunto il numero di 1. 243. 824 imprese attive. Per quanto ridotta (+0,45% l’aumento nell’arco dei dodici mesi considerati), la vivacità dell’universo imprenditoriale femminile spicca al confronto della sostanziale immobilità del panorama complessivo del tessuto imprenditoriale del paese il cui tasso di crescita, nello stesso periodo, ha fatto segnare esattamente lo zero. Questi i dati più significativi che emergono dalla foto scattata dall’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile, l’indagine semestrale realizzata da Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio presso cui operano, sulla base di un Protocollo di intesa siglato nel 1999 tra Ministero dell’Industria e Unioncamere - i Comitati per l’imprenditoria femminile. Composti da rappresentanti delle associazioni di categoria presenti sul territorio, i Comitati hanno il compito di realizzare e favorire azioni promozionali a 360 gradi per la valorizzazione dell´imprenditoria femminile, tra cui proprio in questi mesi il concorso “Maglia rosa”, ideato per scoprire nuovi talenti, premiare le imprese e valorizzare le attività degli soggetti che operano per favorire le pari opportunità, il rispetto dell’ambiente e del territorio, la qualità del lavoro e l’innovazione (tutte le informazioni e il bando sono reperibili all’indirizzo www. Unioncamere. It). "seguiamo sempre con molta attenzione – ha detto il Capo Dipartimento delle Pari Opportunità, Isabella Rauti - le rilevazioni semestrali, realizzate da Unioncamere attraverso il suo Osservatorio sull´imprenditoria femminile. Esse rappresentano una fonte privilegiata di dati che rivelano al Paese una componente importante del suo tessuto imprenditoriale. Si conferma, dunque, il trend positivo - già registrato - dell´imprenditoria femminile che arriva addirittura ad invertire un saldo complessivo altrimenti negativo. E´ anche sulla base di questi dati che, insieme all’Unioncamere, il Dipartimento per le Pari Opportunità e il Ministero dello Sviluppo Economico stanno lavorando al Secondo Rapporto sull´Imprenditoria femminile che sarà pubblicato nei primi mesi del prossimo anno". “Favorire l’accesso delle donne all’imprenditoria è fondamentale per aumentare concretamente gli spazi delle pari opportunità e dare al Paese un contributo importante di creatività, capacità di sacrificio e competenze” ha detto il Presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. Proprio per questa sua portata – che tocca temi delicatissimi come il lavoro e la famiglia - l’imprenditoria femminile richiede una presenza particolarmente attenta delle istituzioni, perché il suo sviluppo possa trovare risorse e servizi adeguati. Strumenti specifici come la legge 215/92 hanno prodotto effetti positivi. Il Rapporto su cui stiamo lavorando vuole essere un contributo fattivo per individuare le tipologia e le modalità degli interventi di cui oggi c’è bisogno per sostenere di quelle migliaia di donne che ogni anno scommettono sull’impresa per affermarsi. ” Le imprese in rosa aumentano nel segno della maturità imprenditoriale: nei dodici mesi analizzati, infatti, a fronte delle oltre 8mila iniziative individuali in meno, si sono rilevate quasi 12mila nuove società di capitali che, aggiunte alle circa mille società di persone e agli altrettanti consorzi, hanno determinato il saldo positivo del periodo. In forte trasformazione anche il profilo settoriale in cui scelgono di operare le capitane d’impresa: alla continua – ormai da alcuni anni – riduzione del loro numero in agricoltura (oltre 6mila in meno tra giugno 2007 e giugno 2008), corrisponde un aumento altrettanto consistente nel settore dei servizi alle imprese (servizi immobiliari, attività professionali, informatica). La regione che ha contribuito di più al bilancio positivo è il Lazio, dove si concentra il 46,6% di tutto il saldo, seguita da Lombardia e Campania (rispettivamente con 1. 739 e 1. 038 imprese in più). Dal bilancio positivo resta escluso il Sud, dove il numero delle imprese femminili si riduce complessivamente di 1. 142 unità (lo 0,25% in meno rispetto a metà 2007), risultato comunque migliore del saldo complessivo del Mezzogiorno che, nello stesso periodo, arretra dello 0,61%. Determinante il contributo dell’imprenditoria immigrata al risultato positivo: oltre il 71% di tutto il saldo si deve infatti alle imprese individuali aperte da donne giunte da paesi al di fuori dell’Unione Europea (3. 921 in più nel periodo considerato). Considerando le sole aree che hanno fatto registrare saldi positivi (Nord-ovest, Nord-est e Centro), il bilancio tra giugno 2007 e giugno 2008 sarebbe stato di 6. 665 imprese in più. A ridimensionare questo risultato è però il dato negativo del Mezzogiorno che ha fatto registrare 1. 142 imprese in meno, pari ad una riduzione dello stock delle imprese femminili meridionali dello 0,25% su base annua e ad un saldo complessivo del periodo di 5. 523 imprese in più a livello nazionale. Rispetto al totale delle imprese attive, la variazione percentuale delle imprese femminili risulta migliore in tutte le regioni con le sole eccezioni di Molise, Valle d’Aosta e Basilicata. Il contributo principale al risultato positivo dei dodici mesi considerati è da attribuire al Centro Italia: 3. 620 le imprese rosa in più, di cui 2. 576 nel solo Lazio (pari al 71% del saldo totale dell’area). Consistente anche il contributo del Nord-ovest (2. 217 unità in più), dove però solo Piemonte e Lombardia chiudono in attivo, mentre Liguria e Valle d’Aosta perdono, rispettivamente, 14 e 26 imprese. Più ridotto (828 imprese) l’apporto del Nord-est, con il Friuli Venezia Giulia unica regione in arretramento (346 le imprese in meno in un anno). Al Sud resta la palma dell’area a maggior concentrazione di imprese femminili (sono il 26,6% del totale, due punti percentuali e mezzo in più della media nazionale, ferma al 24,1%) e, conseguentemente, il “record” delle regioni a più alta concentrazione di imprenditrici: Molise (31,7), Basilicata (29,5) e Campania (28,6) principalmente dovuto alla forte presenza di imprese guidate da donne in agricoltura. Sebbene la ditta individuale sia ancora la forma giuridica preponderante tra le imprese femminili (al 30 giugno scorso la adottavano il 70% delle imprese femminili esistenti), al momento di dare vita ad un’impresa le imprenditrici italiane fanno sempre più spesso scelte organizzative più mature. Nel periodo considerato il saldo delle imprese individuali è stato infatti negativo per oltre 8mila unità, mentre quelle che hanno adottato la forma giuridica della società a responsabilità limitata sono cresciute di oltre 11mila unità, pari ad un tasso di crescita del 10,8% su base annua. Al 30 giugno scorso le 120. 077 società di capitale rappresentavano così il 9,6% di tutto lo stock di imprese femminili attive. A livello regionale, la concentrazione maggiore di società di capitale si registra in Lombardia, dove ha sede il 23,5% del totale delle imprese femminili che adottano questa forma giuridica. Seguono molto distanti il Lazio (11,7%) e la Campania (10,7%). Sempre in Lombardia si trova la maggior parte delle ditte individuali ‘in rosa’ (il 10,6%), seguita questa volta ad un’incollatura dalla Campania (10,4%) e dalla Sicilia (9,5%). A preferire la forma cooperativa, più delle altre sono le imprenditrici siciliane (2. 039 le aziende isolane attive al 30 giugno scorso con questa forma giuridica, il 14,1% del totale). A seguire vengono la Lombardia e la Campania dove ha sede, rispettivamente, l’11,9 e l’11,6% di tutte le coop femminili attive. Il settore più dinamico alla base della crescita dell’imprenditoria femminile si conferma quelli dei servizi alle imprese (6. 132 imprese in più nei dodici mesi considerati) al cui interno sono inclusi – tra gli altri - i servizi immobiliari, le attività professionali, l’informatica e la ricerca. Seguono il settore delle Costruzioni (2. 851 imprese in più) e quello dei trasporti (+2. 115 unità), in cui sono incluse le agenzie di viaggio e i servizi di taxi; il tradizionale settore della ricettività e ristorazione (+1. 480 imprese) e quello altrettanto consueto dei servizi alla persona (+1. 392 il saldo), nel quale vengono considerate – sempre tra le altre - le attività legate al benessere e alla cura della persona, allo sport, allo spettacolo, ai servizi di pulizia. E’ in questo macro-aggregato, peraltro, che si registra il tasso di femminilizzazione più alto tra tutti i settori della nostra economia: il 49,2%, praticamente un’impresa ogni due. La presenza di imprese femminili è superiore al 40% anche nella sanità (42,2%), mentre sopra il 30% si collocano gli alberghi e ristoranti (33,7%) e l’istruzione (32,6%). Il contributo dell’immigrazione alla crescita dell’imprenditoria femminile appare sempre più significativo. Delle 5. 523 imprese in più rilevate tra la fine di giugno 2007 e la fine di giugno 2008, infatti, ben il 71% (pari a 3. 921 unità) è costituito da iniziative imprenditoriali di tipo individuale con a capo una donna di nazionalità extracomunitaria. La fortissima vitalità imprenditoriale della popolazione femminile immigrata è anche testimoniata dal tasso di crescita fatto segnare nel periodo: +9,5%. Escludendo la nazionalità svizzera, per evidenti legami di vicinanza con l’Italia, le nazionalità immigrate più rappresentate tra le donne titolari d’impresa sono quella cinese (12. 152 attività), la marocchina (3. 725) e la nigeriana (2. 947). Tra le prime dieci comunità per numero di presenze, le più dinamiche, nei dodici mesi considerati, sono state le Ucraine (cresciute del 26,8%) e le albanesi (+24%). Le regioni in cui si registra la concentrazione maggiore di donne immigrate titolari d’impresa sono la Lombardia (7. 041 imprese, pari al 15,6% del totale), la Toscana (4. 895 imprese, equivalenti ad una quota del 10,8%) e il Lazio (4. 437 unità, corrispondenti al 9,6% dell’universo considerato) .  
   
   
INTEL: RICONOSCIUTA DALL´EPA COME GREEN POWER PARTNER DELL´ANNO  
 
Nel corso della cerimonia di premiazione organizzata dall´Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense (Epa), Intel Corporation ha ricevuto l´edizione 2008 del riconoscimento Green Power Leadership Award ed è stata nominata Green Power Partner dell´anno. L´epa ha apprezzato il contributo dell´azienda nell’ambito del rispetto ambientale, in termini di acquisto di energia pulita, nonché l’impulso fornito in tal modo al mercato dell´energia rinnovabile. “Si tratta solo di uno dei tanti risultati conseguiti tramite la nostra strategia a lungo termine tesa a rendere l´energia rinnovabile una scelta realistica ed economicamente fattibile per privati e aziende”, ha affermato William Swope, Vice President del Corporate Affairs Group di Intel. “Investire nell´energia rinnovabile è indispensabile per favorire la crescita del mercato energetico nazionale, e continueremo a impegnarci in questa direzione, oltre che nel settore”. All´inizio del 2008 Intel ha siglato un impegno pluriennale per l´acquisto di oltre 1,3 miliardi di kilowattora di certificati Rec (Renewable Energy Certificate) all´anno, una quantità di energia sufficiente per soddisfare circa il 47% del consumo di elettricità acquistato, che colloca l´azienda al primo posto nell´elenco Epa Fortune 500 Green Power Partners. Combinando certificati Rec di Sterling Planet, Austin Energy e Pnm, il portfolio di energia rinnovabile acquistato da Intel include progetti di impianti eolici nelle aree sudoccidentale e nordoccidentale del Pacifico, oltre a installazioni fotovoltaiche solari in California. L´epa stima che l´acquisto di certificati da parte di Intel equivalga, dal punto di vista dell´impatto ambientale, alla rimozione dalle strade di oltre 185. 000 auto oppure al risparmio dell´elettricità richiesta per alimentare oltre 130. 000 abitazioni americane ogni anno. “Da quando Intel ha effettuato l´acquisto, abbiamo assistito a un aumento deciso della domanda di energia rinnovabile sul mercato”, ha commentato Mel Jones, President e Ceo di Sterling Planet. “I contratti acquisiti sono aumentati di oltre il 90% nello stesso periodo dell´anno scorso. L´impegno di Intel continua ad avere un impatto significativo sul mercato, innalzando il livello e definendo il modello per gli acquisti delle aziende di tutte le dimensioni”. Oltre all´obiettivo di stimolare il mercato dell´energia rinnovabile acquistando energia, Intel investe e introduce innovazioni in varie attività di risparmio energetico, arrivando a risparmiare oltre 40 milioni di dollari dal 2001. Di seguito sono riportati alcuni dei risultati più significativi di quest´anno: Investimenti: Oltre agli acquisti di certificati Rec, Intel Capital, il venture capital di Intel, quest´anno ha finora investito oltre 100 milioni di dollari in progetti di energia solare. Intel Capital ha annunciato un investimento da 20 milioni di dollari in Trony Solar, il primo investimento in tecnologie pulite effettuato in Cina. Tramite questa transazione sarà possibile favorire l´innovazione locale in campo ecologico, mentre i fondi consentiranno di ampliare la capacità produttiva fino a 105 megawatt e di incrementare le attività di ricerca e sviluppo. A giugno Intel si è occupata dello spin-off di un´azienda, Spectrawatt, che produce celle fotovoltaiche per pannelli solari, con 50 milioni di dollari di finanziamenti di Intel Capital e altri investitori. A luglio Intel Capital ha guidato una tornata di investimenti in Sulfurcell, azienda tedesca specializzata in moduli solari a film sottili, con 35 milioni di dollari destinati ad ampliare la capacità produttiva. Ha inoltre investito 12,5 milioni di dollari in Voltaix, che realizza materiali per la produzione di celle solari e semiconduttori. Installazioni: Intel ha implementato tecnologie per l´energia rinnovabile nelle proprie sedi e continua a esaminare altre opportunità nelle sedi distaccate. La sede Intel di Bangalore, in India, ha ospitato le prime installazioni solari dell´azienda. Gli impianti solari termici forniscono acqua calda in più campus, con un risparmio di 70. 000 kilowatt l´anno, ovvero il 2% dell´elettricità della sede. La prima installazione solare di Intel negli Stati Uniti, un sistema fotovoltaico elettrico da 100 Kw montato sul tetto del campus Jones Farm a Hillsboro, Oregon, diventerà operativa alla fine di quest´anno. Più avanti nell´anno Intel completerà un progetto dimostrativo completo di impianto solare nella propria sede del New Mexico, evidenziando le possibilità di utilizzo e i vantaggi del fotovoltaico nei data center. Per ulteriori informazioni: www. Intel. It/pressroom e blogs. Intel. Com .  
   
   
INDESIT COMPANY: DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2008  
 
Il Consiglio di Amministrazione di Indesit Company, riunitosi il 29 ottobre a Milano sotto la presidenza di Vittorio Merloni, ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre 2008. Il trimestre concluso risente dell’inasprimento della crisi macro-economica e finanziaria culminata, nelle ultime settimane del trimestre, in una frenata dei consumi senza precedenti che ha riguardato per la prima volta anche i Paesi dell’Est e la Russia. Il periodo è stato inoltre caratterizzato, analogamente ai trimestri precedenti, da una forte volatilità delle valute che ha influito negativamente sui risultati. Indesit Company è riuscita a proteggere la redditività, migliorando il posizionamento di mercato dei propri prodotti e proseguendo nelle azioni di contenimento dei costi industriali e generali, già intraprese nei trimestri precedenti. Il fatturato del trimestre è stato pari a 858,3 milioni di euro (-5,4% a cambi costanti, -9,1% a cambi correnti). A cambi costanti, l’Ebit è stato pari a 74,3 milioni di euro (+17,9%), con un’incidenza sul fatturato dell’8,3%. A cambi correnti, l’Ebit è stato pari a 48,9 milioni di euro (-22,4%), con un’incidenza sul fatturato pari al 5,7% (6,7%). L’utile netto di Gruppo è stato pari a 25,7 milioni di euro (-24,7%), con un’incidenza sul fatturato pari al 3% (3,6%). La Società prevede un’ultima parte dell’anno difficile e ancora contrassegnata dalla crisi dei consumi e stima il fatturato pari a circa 3. 200 milioni di euro e un risultato operativo compreso tra 140 e 150 milioni di euro. A cambi costanti, il fatturato 2008 sarebbe atteso in riduzione del 2,3% rispetto all’anno precedente e il risultato operativo in crescita tra il 17% e il 22%. “Siamo di fronte ad una crisi internazionale senza precedenti – ha commentato il Presidente della Indesit, Vittorio Merloni – che tocca anche il nostro comparto e che ha visto la nostra Azienda reagire prontamente. Siamo fiduciosi sul futuro della Società e pronti a cogliere le opportunità di crescita che si potranno presentare. I cambi a noi sfavorevoli e l’andamento negativo dei mercati non hanno intaccato i fondamentali della Indesit”. In questi primi nove mesi Indesit Company ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti dalle più prestigiose giurie a livello internazionale. La lavabiancheria Moon, disegnata da Giugiaro, è entrata nella classifica greca di Best of the Best, prestigiosa rivista specializzata in moda, design e prodotti di lusso, ed è stata premiata come “prodotto dell’anno” da Get Connected, il magazine inglese specializzato in elettronica di consumo e tecnologia per la casa. Inoltre il Chicago Athenaeum-museo di Architettura e Design ha assegnato a Moon il Good Design Award 2007 come nuovo concetto di lavabiancheria ad altissime prestazioni e dalla grande personalità; e la rivista americana Appliance Design – dedicata ai professionisti del disegno industriale – le ha assegnato l’oro all’Excellence in Design Award premiandone l’estetica audace e innovativa e la capacità di offrire soluzioni intelligenti per la casa. Nel mese di maggio, con l’Accordo di Refrontolo, Indesit Company ha vinto, nella categoria valorizzazione del capitale umano, la sesta edizione del Sodalitas Social Award, promosso da Sodalitas e riconosciuto dal Presidente della Repubblica, per aver realizzato il progetto più significativo e a maggior impatto sociale. A luglio l’Azienda ha ricevuto due importanti riconoscimenti per la propria struttura logistica ai Motor Transport Awards 2008, rispettivamente per il Customer Care e come Network of the Year in Gran Bretagna. Nell’ultimo mese, Indesit Company ha ottenuto due importanti riconoscimenti a distanza di pochi giorni: il primo premio assoluto Intellectual Capital Value per la promozione e la valorizzazione del capitale intellettuale, e l’Ert Industry Awards che ha decretato la lavabiancheria Moon Prodotto dell’Anno nel Regno Unito. Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2008 sarà a disposizione dal 4 novembre 2008 sul sito internet della Società, www. Indesitcompany. Com .