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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Gennaio 2009
STUDIO RIVELA PROBABILE OBIETTIVO PER LO SVILUPPO DI FARMACI CONTRO L´ARTRITE REUMATOIDE  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2009 - Ricercatori nel Regno Unito finanziati dall´Ue hanno scoperto che i danni alle articolazioni causati dall´artrite reumatoide potrebbero essere dovuti in parte agli anticorpi prodotti dalle stesse articolazioni. Le loro scoperte hanno gettato luce sul perché i farmaci che eliminano le cellule B, produttrici di anticorpi nel circolo sanguigno, non sempre conducono a miglioramenti dell´artrite reumatoide; essi puntano su un enzima chiamato Aid (activation-induced cytidine deaminase) come potenziale obiettivo per lo sviluppo di farmaci per il trattamento di questa malattia debilitante. Le scoperte, pubblicate nella rivista Plos Medicine, sono il risultato del progetto quinquennale Innochem ("Innovative chemokine-based therapeutic strategies for autoimmunity and chronic inflammation"), finanziato dall´Ue con quasi 12 Mio Eur nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6°Pq). Innochem concentra l´attenzione sullo sviluppo di strategie terapeutiche contro le infiammazioni autoimmunitarie e croniche. L´artrite reumatoide (Ar) è una malattia autoimmunitaria che danneggia le articolazioni e colpisce circa 1% della popolazione. Le donne ne sono colpite tre volte più degli uomini e la malattia può insorgere ad ogni età (anche se sono rari i casi al di sotto dei 15 anni). Nei pazienti con Ar il sistema immunitario attacca i tessuti che rivestono le articolazioni (il sinovio) per motivi per lo più sconosciuti. Il sinovio si infiamma in maniera cronica e l´organismo rilascia sostanze chimiche che danneggiano tutti i tessuti dell´articolazione. Eventualmente, l´articolazione è danneggiata in misura tale da non potersi più muovere. Non esistono cure per l´Ar, ma recentemente sono state sviluppate terapie che possono rallentarne la progressione attraverso l´eliminazione di sostanze chimiche ritenute responsabili del danno articolare. Ricercatori della London School of Medicine e del King´s College London nel Regno Unito hanno raccolto il tessuto sinoviale di 55 pazienti affetti da artrite reumatoide. Hanno poi analizzato i campioni, esaminando le minuscole strutture del rivestimento articolare che imitano la funzione chiave dei linfonodi che producono anticorpi; nello specifico, queste strutture sostengono la produzione degli anticorpi che potrebbero essere tra i maggiori responsabili della distruzione dell´articolazione. L´attenzione è stata concentrata sul fatto che le persone affette da Ar spesso producono auto-anticorpi chiamati anticorpi anti-peptidi citrullinati (Acpa). Secondo lo sudio, "la spiegazione dei meccanismi che legano l´infiammazione cronica alla produzione di auto-anticorpi specifici della malattia all´interno del sinovio dell´Ar, è di fondamentale importanza, perché gli Acpa sono marcatori particolarmente specifici della malattia, fortemente associati all´artrite più destrutturante e indicatori indipendenti di una prognosi più sfavorevole. Utilizzando una serie di tecniche, i ricercatori hanno cercato di capire se le strutture linfatiche contenenti cellule follicolari dendritiche (Fdc) producevano l´enzima Aid, che è centrale in due importanti risposte immunitarie. Hanno scoperto che tutte le strutture contenenti Fdc producevano Aid, e che queste strutture contenenti Aid erano circondate da cellule B che producevano Acpa. I ricercatori hanno poi trapiantato il sinovio dei pazienti con Ar nel sottocutaneo di topi privi di sistema immunitario, per determinare se le cellule provenivano dalle articolazioni stesse oppure da altrove nell´organismo. Dopo quattro settimane hanno scoperto che il tessuto trapiantato produceva ancora Aid e che il livello di espressione nel sangue dei topi corrispondeva ai livelli di Acpa umani. Inoltre, nel trapianto venivano ancora prodotte le cellule B. Stando ad un comunicato allegato, le scoperte mostrano che "le strutture linfoidi ectopiche presenti nel sinovio di alcuni pazienti affetti da artrite reumatoide sono funzionali e capaci di produrre Acpa. Visto che gli Acpa potrebbero essere responsabili del danno articolare, la sopravvivenza di queste strutture potrebbe essere coinvolta nello sviluppo e nella progressione dell´artrite reumatoide. " Sebbene siano necessari ulteriori esperimenti per confermare le attuali scoperte, gli autori conclucono: "Questi dati chiariscono il meccanismo della produzione di Acpa nella membrana sinoviale e forniscono così le prove del ruolo centrale dell´Aid nella patogenesi dell´Ar. Suggeriamo quindi che l´enzima Aid venga sfruttato per lo sviluppo di nuovi agenti terapeutici. " Per ulteriori informazioni, visitare: Plos Medicine http://medicine. Plosjournals. Org/ . .  
   
   
NUOVE LINEE GUIDA PER SVILUPPARE IL POTENZIALE DELLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2009 - Un nuovo progetto di ricerca finanziato dall´Unione europea è destinato ad aprire nuove strade nella formulazione di standard sanitari di elevata qualità per la diagnostica in vitro, un settore medico che potrebbe rivelarsi estremamente importante per la medicina personalizzata. È partito recentemente il progetto Spidia ("Standardisation and improvement of generic pre-analytical tools and procedures for in vitro diagnostics"), che ha ricevuto finanziamenti per un valore di 9 Mio Eur nell´ambito dell´area di ricerca "Salute" del Settimo programma quadro (7°Pq). Il progetto quadriennale di biologia molecolare coinvolge 16 partner provenienti da 11 paesi, tra cui 4 piccole e medie imprese. Chimici clinici e sviluppatori di strumenti diagnostici per la fase preanalitica concentreranno la loro attenzione sull´elaborazione di nuove tecniche e standard di analisi in vitro. La diagnostica in vitro si basa su test condotti su campioni di tessuti o fluidi corporei (come il sangue o la saliva) e fornisce informazioni di vitale importanza sullo stato di salute del nostro corpo o sulla presenza di malattie. È sempre più utilizzata per monitorare l´evoluzione di una malattia o una determinata condizione in un paziente, in modo da supportare i medici nella scelta della cura più adeguata da seguire. Una standardizzazione è assolutamente necessaria ai fini della praticabilità della raccolta, della preparazione, del trasporto e della conservazione del materiale biologico del paziente da testare in vitro. I campioni di tessuti sono fondamentali per ottenere risultati dei test accurati, ma al momento sono numerosi i metodi di trattamento dei campioni che possono comportare l´alterazione o il deterioramento degli stessi. Attualmente, i profili molecolari di molecole campione possono scomparire o subire alterazioni per via dell´assenza di metodi standardizzati di stabilizzazione durante la fase di raccolta o conservazione, e questo può portare a una ridondanza dei campioni. "Ancora oggi si utilizzano decisamente troppi metodi diversi per il trattamento dei campioni, che poi producono risultati diversi tra loro", ha commentato Arnd Hoeveler, capo unità della direzione Biotecnologie per la salute della Commissione europea. "Queste discrepanze impediscono la comparabilità e la riproducibilità dei risultati e pregiudicano la validità delle analisi. Linee guida più standardizzate e sistemi di controllo della qualità contribuirebbero all´introduzione di metodi diagnostici più nuovi e precisi, a beneficio di tutti i pazienti europei. " Spidia sarà coordinato da Qiagen, una società olandese specializzata nella raccolta e analisi dei campioni. Peer M. Schatz, amministratore delegato della Qiagen ha precisato: "Qiagen accoglie positivamente questa iniziativa e la ritiene cruciale per dare il via a un deciso sviluppo del potenziale della diagnostica in vitro. " L´attuale processo di standardizzazione della raccolta, della gestione e del trattamento dei campioni rilevanti accelererà la diffusione di nuove metodologie diagnostiche nell´ambito dei test in vitro. Con il sostegno dato a questo progetto, la Commissione assume un forte ruolo di apripista nel tentativo di sottolineare il valore di questi processi in generale e della diagnostica molecolare e del suo ruolo centrale per il futuro della sanità europea in particolare. Un accrescimento del potenziale dei test in vitro potrebbe portare a scoperte innovative nel campo della diagnostica molecolare (in cui un ruolo centrale spetta al Dna e all´Rna), che sarà in futuro di vitale importanza per la sanità europea. La "medicina personalizzata", che si basa sul profilo personale del Dna del paziente per formulare diagnosi, sarà in grado di offrire informazioni nettamente più accurate rispetto ai metodi diagnostici convenzionali. Il progetto Spidia mira a realizzare entro il 2012 una serie di standard e linee guida per la gestione dei campioni in vitro e intende inoltre sviluppare nuovi standard per l´analisi dei materiali biologici. Per ulteriori informazioni, visitare: Progetto Spidia: http://www. Spidia. Eu Qiagen: http://qiagen. Com .  
   
   
SALUTE MENTALE: IL MODELLO TRENTINO IN CINA PRESENTATO IL PROGETTO CHE COINVOLGE LA PROVINCIA E L´APSS  
 
 Trento, 15 gennaio 2009 – I servizi per la salute mentale sviluppati in Trentino come modello per la Cina, che si avvia a superare la tradizionale impostazione basata unicamente sull´ospedale psichiatrico in favore di strutture territoriali decentrate e aperte all´apporto della società civile: questo in sintesi il significato del progetto avviato dalla Provincia autonoma di Trento-assessorato alla solidarietà internazionale, in collaborazione con l´Azienda provinciale per i servizi sanitari ed alcune realtà dell´associazionismo, assieme all´Istituto universitario di salute mentale di Pechino e al Centro nazionale cinese di salute mentale. Il progetto vedrà la nascita a Pechino, del distretto di Haidian, di un centro di salute mentale e di un day hospital sul modello di quelli presenti a Trento. Sarà aperta anche una "casa del fare assieme", un luogo di ‘forte’ tra utenti, familiari, operatori, cittadini, che aiuterà a superare l´idea che la malattia mentale vada confinata fra le mura di un ospedale (conformemente allo spirito della famosa legge Basaglia del 1978). In Trentino verranno realizate attività di formazione che coinvolgeranno nel 2009 una quarantina di cinesi, fra operatori, utenti e familiari. Il progetto è stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato l´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Beltrami - che ha portato anche i saluti dell´assessore alla sanità Ugo Rossi - il direttore dell’Apss Franco Debiasi, il responsabile del Servizio salute mentale di Trento Renzo De Stefani, il responsabile della Ong (organizzazione non-governativa) "Solidarietà e servizio" Pierluigi Cecchi e per l´associazione di Trento "la Panchina" Roberto Cuni e Claudia Maistrelli, che hanno illustrato la figure degli Ufe (Utenti e e familiari esperti), una delle caratteristiche del modello trentino. Presenti alla conferenza stampa anche alcuni funzionari cinesi con i quali il progetto - dal costo di circa 115. 000 euro, per il 70% di parte provinciale - verrà implementato, nei prossimi mesi. "Il fatto che la Cina abbia manifestato interesse per il modello trentino, basato sull´idea del ´fare assieme´, è una conferma importante della qualità dei servizi che offriamo alle persone che soffronto per una malattia mentale e ai loro familiari - ha detto l´assessore Beltrami - e rappresenta un aiuto ulteriore anche per le nostre situazioni di disagio, invitandole ad aprirsi, a confrontarsi ancora di più con la realtà esterna. " La popolazione che soffre di disagi psichici "gravi" costituisce, nel mondo, l´1% del totale. In Cina si stimano grosso modo 18 milioni di utenti; in Trentino le persone assistite dal centro di salute mentale sono circa 7. 000. Numeri molto diversi, insomma, ma non importa, perché, come spiegato da Pierluigi Cecchi, medico con molti anni di Cina all´attivo, "se i cinesi vedono che una cosa funziona l´adottano senza tante storie. In realtà il modello trentino, comprese alcune sue peculiarità come gli Ufe, è stato accolto con favore in un tempo brevissimo; il progetto è stato messo in peidi in un anno e se funzionerà nel distretto di Haidan verrà esteso a tutta Pechino. L´obiettivo ultimo è che diventi un riferimento per l´intero paese. " Ma - eccellenza a parte - quale è stata la "moilla" che ha spinto le autorità di Pechino ad interessarsi della realtà trentina? Come spiegato dal dottor De Stefani, è stato il viaggio in treno da Venezia a Pechino compiuto nell’agosto 2007 da un gruppo di 208 persone tutte appartenenti al mondo della salute mentale (utenti, familiari, operatori, cittadini attivi), promosso dal movimento "Le Parole ritrovate", nato a Trento 10 anni fa. Nel corso del viaggio vi sono stati incontri ufficiali nelle diverse capitali attraversate, con i rappresentanti della psichiatria di quei paesi. L’incontro svoltosi a Pechino è stato di particolare significato, dando origine ad una fitta serie di incontri e di scambi. Da questi è scaturito il forte interesse cinese a sperimentare un modello come quello trentino, basato su due punti di forza: la centralità territoriale da noi realizzata in termini di risposte a tutte le tipologie di disagio, con una presenza ospedaliera del tutto minoritaria; il coinvolgimento attivo di utenti, familiari e cittadini nei percorsi di cura. Si è quindi arrivati alla sottoscrizione, nel giugno 2007, di un accordo di collaborazione fra Apss e strutture sanitarie cinesi. Il contributo trentino riguarderà essenzialmente la formazione del personale cinese (compresi, come abbiamo detto, anche familiari e utenti dei servizi), il lavoro di sensibilizzazione in loco, insomma l´ "accompagnamento" del progetto, con personale messo a disposizione dell´Azienda sanitaria, in ogni sua fase. Uno dei punti che ha destato maggiore interesse presso le autorità cinesi è quello rappresentato dagli Ufe, utenti e i familiari che, coinvolti nelle varie iniziative del fareassieme, hanno messo ‘radici’ nel Servizio di Trento, venendo progressivamente coinvolti in un numero sempre maggiore di attività solitamente riservate agli operatori. Oggi gli Ufe in Trentino sono una quarantina: sono formalmente riconosciuti dall’Azienda sanitaria di Trento e vengono retribuiti per le loro prestazioni. Le aree in cui sono presenti sono le seguenti: centro salute mentale: prima accoglienza al front office e call center; accompagnamento nelle situazioni di crisi; abitare: presenza amicale notturna e diurna nella struttura residenziale ‘Casa del Sole’ (da 8 anni; durante la notte l´Ufe è il solo soggetto esterno presente nella struttura); accompagnamento nel caso di situazioni abitative difficili; èquipe territoriali: presenza quotidiana; reparto psichiatrico: presenza quotidiana; famiglie: facilitazione nei cicli di incontro. Il primo nucleo di 20 cinesi arriverà a Trento per l´attività di formazione a marzo. .  
   
   
SANITA’ IN SICILIA: RUSSO AI MANAGER, “CHI HA RESPONSABILITA’ GESTIONALI NON CERCHI ALIBI”  
 
Palermo, 15 gennaio 2009 - “Ecco qual è il sistema sanitario che voglio combattere con una politica innovativa che tende a dare al cittadino risposte serie in funzione dei veri bisogni. E’ inconcepibile che alcuni ospedali, anche in carenza di risposte adeguate sul territorio, possano andare in tilt per una epidemia influenzale che non ha ancora raggiunto i suoi picchi. Ogni anno la stessa storia, ecco perché c’è urgente necessità di riformare il sistema”. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ribadisce con forza la sua linea dopo l’ennesimo servizio giornalistico che parla di emergenze in vari reparti ospedalieri. “Fermo restando che la riforma è necessaria proprio perché l’attuale sistema presenta vistose lacune strutturali, c’è da capire se nell’attuale situazione certi manager stanno operando nel migliore modo possibile. E’ intollerabile che chi ha responsabilità gestionali, possa addebitare certe carenze organizzative a presunti tagli, che tra l’altro ancora non ci sono stati. Basta nascondersi dietro l’alibi dei tagli! Da mesi parlo di riconversione dei posti letto, della garanzia dei livelli occupazionali, di investimenti per nuove strutture: gli unici tagli da fare sono quelli degli sprechi e dei ricoveri inappropriati. Non possiamo curare l’influenza in ospedale con un costo di circa 700 euro al giorno per ogni posto letto; non possiamo continuare a spendere 15. 000 euro al minuto, quasi un milione di euro all’ora, per mantenere centinaia di strutture che poi non rispondono al reale bisogno di salute del cittadino e costringere ancora i siciliani a pagare un enorme tributo, in termini di maggiori tasse, per ripianare il debito della sanità siciliana”. “Forse qualcuno dovrebbe fare meno chiacchiere e più fatti – continua Russo - spendere meno ma spendere meglio e rendersi conto, una volta per tutte, che l’enorme deficit accumulato in questi anni è frutto di cattiva organizzazione, di un modello superato e di prestazioni inadeguate e inappropriate. Chi definisce una ‘calamità’ la riduzione dei posti letto, non vuole capire il senso della riforma, oppure vuole utilizzare la buona fede dei cittadini per mantenere lo status quo e difendere il proprio orticello. Leggo dichiarazioni ‘pilatesche’ da parte di manager che mi lasciano esterrefatto: forse qualcuno non ha voglia o capacità di affrontare i veri nodi strutturali della sanità siciliana. Chi la pensa così si faccia da parte. Non posso che essere duro di fronte a certe situazioni ma sono abituato ad assumere personalmente le responsabilità, non ho delegato nessuno a compiere le azioni programmatorie che competono a me, ho piuttosto chiesto la collaborazione di tutti, a cominciare dai singoli responsabili delle aziende sanitarie. Nonostante tutto – conclude l’assessore - andremo avanti con decisione, nell’esclusivo interesse dei cittadini che hanno diritto a un’assistenza dignitosa”. .  
   
   
AL VIA IN VENETO 10 PROGETTI DI FARMACOVIGILANZA  
 
 Venezia, 15 gennaio 2009 - In Veneto potranno essere investiti 1 milione 838 mila euro per finanziare e realizzare 10 progetti di farmacovigilanza, proposti dal Coordinamento Regionale sul Farmaco e dalle Ullss e inseriti in una specifica convenzione tra l’Agenzia Italiana del Farmaco - Aifa e la Regione del Veneto. In questo senso, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, ha approvato una propria delibera, con la quale si recepisce lo schema di convenzione con l’Aifa e si individuano dieci importanti progetti che ne faranno parte e verranno realizzati grazie al finanziamento assegnato. “Nella nostra Regione – sottolinea Sandri – sentiamo come rilevante la necessità di attuare degli interventi che possano portare ad un miglioramento dell’attività prescrittiva, sia per quanto riguarda l’appropriatezza che la costosità, attraverso una specifica attività d’informazione che coinvolga sia i medici che i pazienti. A queste caratteristiche – aggiunge Sandri – rispondono tutti e 10 i progetti di ricerca veneti selezionati, ognuno dei quali ha come fine ultimo il miglioramento del servizio offerto ai cittadini attraverso la valutazione di nuovi medicinali immessi nel circuito, un minor uso di medicinali abbinato ad una loro maggior efficacia”. I dieci progetti sono stati proposti e saranno realizzati da strutture delle Aziende Ospedaliere e Ullss di Verona e Padova. Tra i settori più rilevanti affrontati, il monitoraggio intensivo sulle reazioni avverse da farmaci, l’informazione e l’aggiornamento per migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche, l’autoanalisi dei profili prescrittivi dei Medici di Medicina Generale, la prevenzione delle interazioni tra farmaci nei pazienti anziani sottoposti a più terapie, la gestione del rischio clinico attraverso lo studio delle reazioni allergiche ai farmaci, il monitoraggio regionale dei farmaci biologici nelle malattie reumatiche. .  
   
   
SOSTEGNO REGIONE A PROGETTO “ROAD TO GUINEA BISSAU”  
 
Venezia, 15 gennaio 2009 - Il progetto “Road to Guinea Bissau”, per le sue finalità, corrisponde allo spirito con cui la Regione è vicina al mondo missionario. Lo ha detto l’assessore veneto ai flussi migratori Oscar De Bona a cui l’iniziativa è stata illustrata a margine della recente presentazione a Palazzo Balbi a Venezia del volume sui missionari veneti, realizzato dall’”Associazione Luci nel mondo” onlus per conto della Regione. Il progetto, che ha il patrocino della Regione, consiste nel viaggio di quattro fuoristrada dalla provincia di Padova alla Guinea Bissau per portarli alle sei missioni francescane che lì operano come aiuto concreto per affrontare le emergenze ospedaliere e di altra natura in uno dei Paesi più poveri del mondo. Il viaggio partirà ufficialmente il 6 febbraio prossimo da Campodarsego e toccando diverse tappe arriverà il 17 febbraio al confine tra Senegal e Guinea Bissau. L’iniziativa, promossa dal Centro Missionario Francescano Veneto di Padova insieme alla Fondazione Giorgio Panto e ad “Abbraccio Company”, gode del sostegno di partner del mondo creditizio e dell’informazione. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA UNO STANDARD UE PER I GIRELLI AL FINE DI PREVENIRE GLI INCIDENTI A DANNO DEI BAMBINI  
 
 Bruxelles, 15 gennaio 2009 - Una norma europea di sicurezza relativa ai girelli, che contribuirà a prevenire numerosi incidenti che colpiscono i bambini, è stata pubblicata il 13gennaio sulla Gazzetta ufficiale dopo l´adozione formale da parte della Commissione europea. I dati raccolti presso i centri di pronto soccorso dell´Ue e degli Usa negli ultimi 20 anni indicano costantemente che i girelli costituiscono un rischio potenziale e che ogni anno migliaia di bambini ricevono un trattamento medico in seguito ad incidenti causati dai girelli. Ricerche effettuate in Australia indicano che tra i bambini che usano girelli almeno uno su tre riporterà prima o poi una lesione. Ulteriori ricerche condotte dal Child Accident Prevention Trust del Regno Unito giungono alla conclusione che i girelli, rispetto a qualsiasi altro articolo di puericoltura, sono all´origine del maggior numero degli incidenti di cui sono vittima i bambini. Gli incidenti dovuti ai girelli come ribaltamenti o cadute dalle scale, possono essere estremamente gravi e nella maggior parte dei casi comportano lesioni del capo. La norma Ue introduce una disposizione relativa a test di stabilità durante la produzione dei girelli e prevede che nella fase di progettazione si tenga presente la necessità di ridurre il rischio di lesioni. Nel novembre 2008 gli Stati membri, in sede di Comitato per la sicurezza generale dei prodotti (Gpsd), hanno espresso il loro appoggio alla proposta della Commissione di introdurre questa norma ed anche il Parlamento europeo ha accolto con favore tale decisione. La norma fornirà a tutti gli operatori economici e alle autorità preposte alla sorveglianza del mercato un riferimento unico, chiaro e di facile applicazione per la produzione, l´importazione e il controllo dei girelli nell´ottica della sicurezza. Meglena Kuneva, commissario Ue responsabile per la protezione dei consumatori, ha affermato: "Questa norma contribuirà alla sicurezza dei più giovani e dei più vulnerabili tra i cittadini dell´Ue. Anche se la sorveglianza dei genitori o di un adulto costituisce la massima garanzia di protezione per un bambino, un extra di precauzioni di sicurezza nella fabbricazione dei prodotti per l´infanzia è anch´esso cruciale". Cos´è un girello? I girelli sono dispositivi su ruote che aiutano i bambini in tenera età non ancora capaci di camminare a spostarsi puntandosi sui piedi. Essi sono usati in generale non appena il bambino è in grado di stare seduto senza aiuto e fino a quando il bambino è in grado di camminare autonomamente. I bambini che usano i girelli hanno un´età che va dai 6 ai 15 mesi circa. Qual è il problema? Ogni anno nell´Ue i girelli sono all´origine di migliaia di lesioni a danno dei bambini. Gli incidenti dovuti ai girelli sono essenzialmente dovuti alla caduta dalle scale o a ribaltamenti, soprattutto allorché i bambini tentano di spostarsi su superfici irregolari come soglie o bordi di tappeti. Le lesioni che derivano da questi incidenti possono essere estremamente gravi poiché nella maggior parte dei casi interessano il capo del bambino. Da dati relativi al Portogallo emerge che 850 bambini tra i 7 e i 15 mesi hanno avuto bisogno di cure d´emergenza per le lesioni riportate a causa dei girelli[1]. La metà di questi casi era dovuta a cadute dalle scale e più del 60% delle lesioni interessava il capo. Nel Regno Unito il Child Accident Prevention Trust ritiene che i girelli causino più incidenti di tutti gli altri prodotti di puericoltura: nel 2002 più di 2 350 bambini sono finiti all´ospedale in seguito a incidenti dovuti ai girelli, e quasi il 70% di loro aveva meno di un anno di età. Uno studio del "Centre Hospitalier Universitaire de Toulouse" effettuato tra il 2003 e il 2006 ha riscontrato che 178 bambini tra i 7 e i 12 mesi sono stati accolti in ospedale per un trattamento pediatrico in seguito a cadute dovute ai girelli. Considerata la crescente incidenza delle lesioni causate da questi dispositivi, gli Stati membri hanno chiesto che venisse definita a livello Ue una norma di sicurezza. Qual è la procedura? La norma è stata sviluppata dal Comitato europeo di normalizzazione (Cen) ed è già utilizzata dalle autorità preposte alla sorveglianza del mercato negli Stati membri nei loro controlli sul mercato per individuare prodotti di puericoltura carenti sul piano della sicurezza. Queste norme Ue sono volontarie ma un prodotto fabbricato nel rispetto di uno standard pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell´Ue gode di una presunzione di sicurezza. Se i fabbricanti decidono di deviare dalla norma Ue essi devono assicurare che il loro prodotto garantisca – almeno – lo stesso livello di sicurezza e rispetti le stesse disposizioni di cui alla norma. Ciò richiede gravose procedure addizionali di certificazione che possono essere evitate attenendosi semplicemente alla norma di riferimento Ue. Di fatto le norme Ue tendono a diventare le norme applicate dall´industria. Quali sono i principali elementi e le principali novità recati dalla nuova norma? Il rischio principale legato ai girelli è dovuto al ribaltamento. Per affrontare il problema la nuova norma prevede test e disposizioni in materia di stabilità che riducono il rischio di ribaltamento. La nuova norma (riferimento: En 1273:2005) contiene disposizioni e metodi di prova per la fabbricazione dei girelli in modo da ridurre la possibilità per i bambini di sporgersi per raggiungere oggetti pericolosi e di cadere in luoghi instabili come ad esempio scale o curve. Gli avvertimenti e le istruzioni per gli adulti sono particolarmente importanti per assicurare l´uso sicuro dei girelli poiché, in definitiva, è compito dell´adulto che sorveglia il bambino assicurarsi che l´ambiente circostante del bambino che si trova in un girello sia il più sicuro possibile. Inoltre, i girelli non sono un dispositivo per imparare a camminare e un loro uso prolungato può interferire con lo sviluppo naturale della capacità di camminare autonomamente. Per tale motivo la norma impone anche di corredare i girelli di istruzioni per attirare l´attenzione degli adulti sul fatto che il prodotto non è destinato a bambini al sopra di un certo peso o ai bambini che sono ancora troppo giovani per poter stare seduti senza aiuto. Per ulteriori informazioni: http://ec. Europa. Eu/consumers/safety/news/index_en. Htm http://www. Cen. Eu/ .  
   
   
SANITA´: CHIODI, A REGIONI CHIEDO SFORZO DI SOLIDARIETA´  
 
Roma, 15 gennaio 2009 - Alle altre Regioni chiedo la solidarietà necessaria in favore di un settore, quello della sanità, che in Abruzzo vive un momento drammatico? . Alla vigilia della riunione della Conferenza delle Regioni che dovrà decidere il riparto del Fondo sanitario nazionale 2009, il presidente Chiodi lancia il suo appello. ? Siamo convinti che la sanità abruzzese ha bisogno di una profondo cambiamento strutturale ? ha aggiunto il presidente della Regione ? che porterà anche a scelte dolorose, ma a questo punto obbligatorie per raddrizzare una situazione oggettivamente difficile. Di certo non metteremo le mani in tasca ai cittadini perché sappiamo benissimo che sono i più tassati d? Italia, come sappiamo benissimo che il servizio sanitario regionale finora ha avuto costi altissimi a fronte di un? offerta non certamente eccellente o comunque comparabile al costo. Questo non significa che non siamo pronti a fare la nostra parte ? ha precisato Chiodi ? ma in questa fase chiedo alle Regioni uno sforzo solidaristico? . .  
   
   
SALUTE. A MILANO “DUE PIANI” DI PREVENZIONE CON IL TEST HPV  
 
Milano, 15 gennaio 2009 - In occasione della Settimana Europea della Prevenzione del Tumore al collo dell’utero, in programma dal 18 al 24 gennaio, un ambulatorio mobile accoglierà le donne milanesi in alcune delle piazze principali della città. Si tratta di un bus a due piani, di quelli che ancora per poco potranno circolare a Londra, come baluardo della lotta al Papillomavirus. Tutte le donne che si presenteranno potranno avere un colloquio gratuito con una ginecologa esperta e, se lo desiderano, effettuare il test dell’Hpv. Per le prime 100 donne di età compresa tra i 35 e i 55 anni che si prenoteranno chiamando il numero 335. 6675039, dal lunedì al venerdì dalle 9. 00 alle 13. 00, il test sarà gratuito, per tutte le altre sarà a pagamento (quota ticket 36 euro). L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Donna a Milano Onlus con il patrocinio dell’Assessorato alla Salute. “Vedo oggi realizzarsi un’iniziativa su un tema che mi sta molto a cuore: quello della prevenzione dell’Hpv al quale mi sto dedicando personalmente già da tempo – ha spiegato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna –. Mi sento orgoglioso di questo progetto che ha un ruolo fondamentale nell’ambito della prevenzione. L’assessorato alla Salute è sempre più attento al benessere della cittadinanza, perché più prevenzione vuol dire meno cura e progresso attraverso un’educazione sanitaria permanente. Dobbiamo investire risorse ed energie, sia umane che economiche, per addentrarci nella cultura della prevenzione come abitudine di comportamento, come approccio propositivo, come stile di vita e di metodologia di pensiero. Se ne avvantaggia l’individuo, sul piano della propria salute personale, e se ne avvantaggia la collettività”. Per una settimana il bus a due piani sarà presente nel cuore di Milano con strumenti adeguati per poter effettuare il test Hpv, accogliere le donne per un colloquio informativo e fornire materiale illustrativo. L’unità mobile sarà posizionata, domenica 18 e lunedì 19 gennaio, in piazza Duomo per poi spostarsi in piazza Cairoli e Leonardo da Vinci fino a concludere il suo “viaggio”, sabato 24, ai Giardini di Porta Venezia. L’orario per il pubblico sarà dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. “Come in ogni campagna di prevenzione – ha aggiunto Landi - è basilare pensare alla cittadinanza (nuclei familiari e adolescenti) come soggetto e non oggetto della prevenzione. La proposta di consulenza e vaccinazione anti Hpv infatti deve essere fatta propria dalle giovani utenti. Tutte le iniziative che vanno in questa direzione sono meritevoli“. Il tumore al collo dell’utero è al secondo posto tra quelli che colpiscono le donne; la sua insorgenza non è un evento improvviso, ma è caratterizzata da una lenta evoluzione. Il particolare andamento evolutivo permette nella gran parte dei casi una diagnosi precoce. È l’unica forma di tumore che ha una causa necessaria e riconosciuta: l’Hpv, Human Papilloma Virus. Per ridurne l’incidenza occorre attivare valide strategie di prevenzione primaria e secondaria: vaccinazione e screening con Pap test e test Hpv. Quest’ultimo permette infatti di rilevare la presenza del virus prima che si sviluppi un tumore e consente pertanto di identificare con grande anticipo le donne a rischio. Se le anomalie cellulari vengono rilevate precocemente, il trattamento ha successo nel 100% dei casi ed é stato dimostrato che combinare il Pap test al digene Hpv test può migliorare notevolmente la precisione dello screening. “Il problema della trasmissione dell’Hpv non può tuttavia essere risolto solo in ambito medico-biologico – ha concluso l’assessore -. Dato il precoce approccio all’atto sessuale delle nuove generazioni, accanto all’attenzione del medico di famiglia e del ginecologo, per la prevenzione è fondamentale una corretta impostazione educativa e una informazione rigorosa”. Per informazioni: www. Fdmonlus. It .  
   
   
BOLZANO: DOMANDE PER CONTRIBUTI ED INVESTIMENTI NEL SETTORE SOCIO-SANITARIO  
 
Bolzano, 15 gennaio 2009 - Aperti per l’anno 2009 i termini per presentare la domanda per contributi, sovvenzioni ed investimenti nel settore socio-sanitario. Le domande vanno inoltrate, entro le ore 17,00 del giorno 1 febbraio 2009, all’Ufficio provinciale Ospedali. L’ufficio provinciale ospedali comunica che è possibile inoltrare la domanda di contributo per spese correnti per le associazioni che svolgono attività socio sanitarie e domanda per contributi per investimenti ai sensi della legge provinciale n. 2 del 15 gennaio 1977 (Interventi nel settore socio – sanitario). I contributi per investimenti (acquisto attrezzature ed arredamenti, lavori di costruzione, di ristrutturazione o straordinari, acquisto di immobili o terreno) nel settore socio sanitario possono essere erogati fino al 75% della spesa totale. Possono inoltrare domanda associazioni senza scopo di lucro ed enti pubblici. La documentazione, i criteri e la modulistica per inoltrare le domande sono reperibili sulla rete civica all’indirizzo: http://www. Egov. Bz. It nella prestazione: Contributi nel settore sanitario per l´anno 2009 che si trova sotto: Associazioni e organizzazioni di volontariato/Procedimenti contributi ed agevolazioni. Le domande vanno consegnate entro le ore 17,00 del 1° febbraio 2009 all’Ufficio ospedali, Bolzano, Palazzo provinciale 12 in via Gamper, 1, Iii piano. Per informazioni rivolgersi – al mattino - a Gabriele Gritsch tel. 0471 41 80 57. .  
   
   
GOLF – FINALE QS LET: RIGON E MACONI IN CORSA PER LA “CARTA”  
 
Roma, 15 gennaio 2009 - Isabella Maconi, decima con 217 (70 78 69), e Margherita Rigon, 11ª con 218 (72 75 71), sono in piena corsa per conquistare nell’ultimo giro della Qualifying School una “carta” per il Ladies European Tour 2009. Sul percorso del South Course (par 73) del La Manga Club, a Murcia in Spagna, sono invece uscite al taglio caduto a 226 la dilettante Matia Maffiuletti, 67ª con 230 (78 76 76), Anna Rossi, 78ª con 232 (80 75 77), e Vittoria Valvassori, 87ª con 235 (79 78 78). In vetta alla graduatoria è passata con 211 colpi (75 69 67) la svedese Anna Nordqvist, una delle protagoniste più attese, che ha un colpo di margine sulla scozzese Lynn Kenny (212 – 75 69 68), e due sulla statunitense Beth Allen, leader dopo 36 buche. Al quarto posto con 214 la finlandese Jenni Kuosa, al quinto con 215 l’australiana Frances Bondad e la spagnola Elisa Serramia, al settimo con 217 due amateur, l’olandese Christel Boeljon e la scozzese Krystle Caithness, e la paraguaiana Julieta Granada, in cerca di fortuna nel Let dopo due anni grigi nel Lpga Tour. Per la Maconi, che ha girato in 69 colpi, sei birdie e un doppio bogey; nel 71 della Rigon tre birdie e un bogey. Sono rimaste in gara 55 concorrenti alle quale andranno le “carte” in palio: le prime trenta giocatrici classificate avranno la categoria 8a, buona per giocare praticamente tutto il circuito, e le altre saranno nella categoria 10b con meno opportunità. Qs Asian Tour: Emanuele Canonica 26° Dopo Due Giri – Emanuele Canonica è al 26° posto con 145 colpi (72 73) dopo il secondo giro nella finale della Qualifying School dell’Asian Tour che si sta svolgendo sui due percorsi del St. Andrews 2000 Gc e del Green Valley Gc a Rayong in Thailandia. Sono in vetta con 140 colpi l’inglese John Parry (72 68), il sudafricano George Coetzee (70 70) e l’australiano Jason Norris (72 68), seguiti con 141 dal giapponese Daisuke Maruyama e dai coreani Son Joon-eob e Kang Min-woong. Il torneo si svolge sulla distanza di 90 buche: dopo i primi due turni in cui i 189 giocatori partecipanti si sono esibiti su entrambi i tracciati, dal terzo si giocherà solo sul St. Andrews 2000. Riceveranno la “carta” per il circuito asiatico i primi 40 classificati. Canonica, che dopo 18 buche era al 27° posto con 72, è approdato alla finale superando lo Stage 1. Si è classificato 17° con 285 colpi (71 67 74 73) al Lam Luk Ka Gc di Bangkok (27 promossi), dove hanno vinto con 276 l’australiano Peter Martin e l’inglese James Hepworth. Si è giocato su tre campi (gli altri due erano gli stessi in cui si svolge la finale) dove hanno avuto il pass complessivamente 87 concorrenti. Canonica è il terzo italiano che prova a entrare in un circuito extraeuropeo. In precedenza hanno tentato di ottenere la “carta” per l’Australasia Tour 2009 Andrea Rota (che in finale ha mancato l’obiettivo classificandosi 65°) e Michele Zanini (che non ha superato lo Stage 1). European Tour: Francesco Molinari In Campo Ad Abu Dhabi – Francesco Molinari torna in campo nell’Abu Dhabi Golf Championship (15-18 gennaio) in programma all’Abu Dhabi Gc nell’Emirato Arabo. E’ il primo torneo dell’anno per il torinese, ma non è al debutto nell’European Tour 2009 poiché nello scorso novembre ha preso parte all’Hong Kong Open dove si è classificato al secondo posto, insieme all’irlandese Rory Mcilroy, entrambi superati in uno spareggio a tre dal cinese Wen-tang Lin. Presenti numerosi campioni tra i quali ricordiamo gli spagnoli Sergio Garcia e Miguel Angel Jimenez, l’irlandese Padraig Harrington, il sudafricano Trevor Immelman, lo svedese Henrik Stenson, il neozelandese Michael Campbell, l’australiano Robert Allenby e il tedesco Martin Kaymer, che difenderà il titolo. Il montepremi è di 2. 000. 000 di euro dei quali 245. 122 andranno al vincitore. Us Pga Tour Ancora Alle Hawaii – L’australiano Geoff Ogilvy, reduce dal successo nel Mercedes-benz Championship, sarà l’uomo da battere nel Sony Open (15-18 gennaio), il secondo torneo stagionale dell’Us Pga Tour che si disputa ancora nelle Isole Hawaii, sull’impegnativo percorso del Waialae Cc di Honolulu. Sono in palio 5,4 milioni di dollari dei quali 972. 000 gratificheranno il vincitore. Ogilvy avrà la forte concorrenza del sudafricano Ernie Els, dell’australiano Adam Scott, del coreano K. J. Choi, del giapponese Ryuji Imada e degli statunitensi Kenny Perry, David Toms e Davis Love Iii, quest’ultimo tornato in gran forma negli ultimi mesi dopo un lungo periodo in ombra. .