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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Marzo 2009 |
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Politica |
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L´UNIONE EUROPEA LANCIA UNA CAMPAGNA CONTRO LE DISPARITÀ RETRIBUTIVE TRA UOMINI E DONNE |
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Bruxelles, 4 marzo 2009 - La Commissione europea ha lanciato ieri una campagna in tutta l’Ue contro le disparità retributive tra uomini e donne. Complessivamente, nell’intera economia europea, le donne guadagnano in media il 17,4% in meno degli uomini. Al centro della campagna, lanciata nel contesto dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, per sensibilizzare al problema della disparità salariale, discuterne le cause e i modi di risolverlo, c’è il semplice concetto di “stesso guadagno per un lavoro dello stesso valore”. “La disparità retributiva tra i sessi ha svariate cause e richiede soluzioni a più livelli. Per affrontarla occorrono iniziative in tutti le direzioni e l’impegno di tutte le parti interessate, dai datori di lavoro e dai sindacati alle autorità nazionali e ai singoli cittadini. La campagna mira a informare sui motivi per cui le donne in Europa continuano a guadagnare meno degli uomini (e in misura così ampia) e su quanto è possibile fare in proposito” ha affermato Vladimír Špidla commissario Ue alle pari opportunità. Ed ha aggiunto: “In questo momento della nostra vita economica, la parità tra uomini e donne è più importante che mai. Solo se raccogliamo il potenziale di tutti i nostri talenti possiamo fare fronte alla crisi”. Lo stesso salario per lo stesso lavoro è uno dei principi fondanti dell’Unione europea. Sancito dal trattato di Roma del 1957, era già stato al centro di una direttiva del 1975 che proibiva qualsiasi discriminazione tra uomini e donne in tutti gli aspetti legati alla retribuzione per lo stesso lavoro o per un lavoro avente lo stesso valore. Grazie all’efficacia della legislazione europea e nazionale sulla parità salariale sono perciò diminuiti i casi “semplici e visibili” di discriminazione diretta, come le differenze salariali tra uomini e donne che svolgono esattamente lo stesso lavoro, hanno esperienza e competenze identiche e danno le stesse prestazioni. Ma perché, allora, nella Ue esiste sempre una disparità retributiva del 17,4%? La disparità retributiva tra i sessi è la differenza tra la retribuzione media oraria delle donne e quella degli uomini, prima delle imposte, nell’insieme dell’economia. Essa riflette le discriminazioni e le disuguaglianze attualmente esistenti sul mercato del lavoro e che, di fatto, colpiscono soprattutto le donne. Spesso, ad esempio, il lavoro delle donne è visto come meno prezioso del lavoro degli uomini e spesso le donne lavorano in settori le cui retribuzioni sono, in media, inferiori a quelle dei settori in cui lavorano gli uomini: le cassiere di un supermercato guadagnano di solito meno dei colleghi magazzinieri. La disparità salariale, riducendo reddito e pensioni durante la vita attiva delle donne, causa poi povertà in età avanzata. Il 21% delle donne di oltre 65 anni d’età rischia la povertà, contro il 16% degli uomini. La campagna mira a rendere più consapevoli di questa disparità e dei modi per affrontarla. Per raggiungere cittadini, datori di lavoro e lavoratori, la campagna promuoverà pratiche esemplari che abbiano affrontata in Europa la disparità salariale e distribuirà una “cassetta degli attrezzi” della campagna destinata a datori di lavoro e sindacati, a livello nazionale ed europeo. Altre iniziative riguarderanno il lancio di un sito Web, la pubblicità sulla stampa europea e la diffusione di manifesti. Essa è un risultato della comunicazione sulla politica della Commissione del 2007 nel campo della disparità retributiva che ne analizzò le cause e individuò una serie di linee di condotta a livello Ue. La comunicazione sottolineava la necessità di una sensibilizzazione nel campo della disparità retributiva e dei modi per combatterla agendo a tutti i livelli, insieme a tutte le parti interessate ed esaminando ogni possibile contributo. Relazione annuale sulla parità - La relazione del 2009 sulla parità tra le donne e gli uomini – anch’essa presentata oggi dalla Commissione europea - conferma che nonostante taluni progressi in materia di pari opportunità, permangono lacune significative in vari settori. Pur aumentando costantemente il tasso d’occupazione femminile negli ultimi anni (58,3%, contro il 72,5% per gli uomini), le donne lavorano a orario ridotto più spesso degli uomini (31,2%, contro 7,7% per gli uomini) e predominano in settori in cui i salari sono inferiori (oltre il 40% delle donne lavora nella sanità, nell’istruzione e nella pubblica amministrazione – il doppio degli uomini). Le donne rappresentano però il 59% di tutti i nuovi laureati. Donne e uomini nel processo decisionale - Intanto, una nuova indagine effettuata per la Commissione conferma che le donne sono drammaticamente sottorappresentate nei vertici decisionali dell’economia e della politica europea. Le banche centrali di tutti i 27 Stati membri dell’Ue hanno un governatore maschio. La sottorappresentazione delle donne ai livelli superiori è aumentata nelle grandi imprese: lì, quasi il 90% dei membri dei consigli di amministrazione delle principali imprese (le “blue-chip” dei listini di borsa) sono uomini - cifra a mala pena migliorata negli ultimi anni. La percentuale delle donne tra i membri dei Parlamenti nazionali (Camera unica/bassa) è aumentata della metà circa nell’ultimo decennio (dal 16% nel 1997 al 24% nel 2008). Il Parlamento europeo è appena sopra questa cifra (31% di donne). Nei governi nazionali, la proporzione tra ministri uomini e ministri donne è in media di 3 a 1 (donne 25%, uomini 75%). . |
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IL MANIFESTO DI VENTOTENE IN 23 LINGUE PER CELEBRARE ALTIERO SPINELLI |
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Bruxelles, 4 marzo 2009 - Il prossimo 5 marzo, al Parlamento europeo, sarà commemorato il centenario della nascita di Altiero Spinelli, rendendo omaggio al suo impegno europeo. In presenza del Presidente Pöttering, che aprirà la cerimonia, il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, consegnerà ai Rappresentanti permanenti presso l´Unione europea una copia del Manifesto di Ventotene tradotta nelle 23 lingue ufficiali dell´Ue. Altiero Spinelli (1907-1986) ha redatto - in collaborazione con Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi - la prima versione del "Manifesto per un’Europa libera ed unita" tra l’inverno del 1941 e la primavera del 1942, mentre era confinato nell´isola di Ventotene dal regime fascista. Il Manifesto di Ventotene, com´è più comunemente chiamato, è considerato il documento di base del federalismo europeo. Dopo essere stato membro della Commissione europea dal 1970 al 1976, Altiero Spinelli è eletto deputato europeo, incarico che manterrà per dieci anni, fino alla sua morte. Ispiratore della creazione della commissione affari istituzionali nel 1982, la presiederà a partire dal luglio 1984, dopo essere stato relatore del primo progetto di trattato sull´Unione europea, approvato a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo. La cerimonia, che s´iscrive in una serie di iniziative avviate nel 2007 per il centenario della nascita di Altiero Spinelli, sarà aperta da un discorso del Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering. Dopo la proiezione di un video su Altiero Spinelli, l´Ambasciatore italiano presso l´Ue, Ferdinando Nelli Feroci, leggerà un messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In seguito, il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, presenterà l´iniziativa e consegnerà ai 27 Rappresentati permanenti presso l´Ue e a Pöttering le copie del Manifesto di Ventotene tradotto nelle 23 lingue ufficiali dell´Unione europea. Chiuderà l´evento l´Ambasciatrice ceca Milena Vicenová. La cerimonia si svolgerà, il 5 marzo dalle ore 17. 00 alle 18. 10, nella sede di Bruxelles del Parlamento europeo (spazio Yehudi Menuhin, edificio Phs). . |
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“LINGUE ROMANZE DI TUTTI I PAESI DELL’UNIONE, UNITEVI!” UNA CONFERENZA A SANTIAGO DI COMPOSTELA, 12-13 MARZO 2009 |
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Bruxelles, 4 marzo 2009 - I sentieri che, da tutti gli angoli dell’Europa, convergono da dieci secoli verso Santiago di Compostela, vi si incontreranno ancora una volta per riannodare i legami di una antichissima famiglia linguistica: quella delle lingue neolatine, dette anche lingue romanze. Il 12 e 13 marzo prossimi, la prestigiosa capitale della Galizia accoglierà la conferenza dal titolo “Lingue romanze – traduzione, multilinguismo e costruzione europea” organizzata dalla Direzione generale Traduzione della Commissione europea e dalla Rappresentanza della Commissione in Spagna. Esperti di tutti i Paesi di lingua romanza dell’Ue si riuniranno per discutere di quali siano gli strumenti migliori per far sì che la cooperazione tra lingue apparentate, nel caso di specie tra lingue neolatine (le quali contano circa 215 milioni di locutori nell’Ue e 700 milioni nel mondo), diventi un potente fattore di sviluppo della strategia europea per il multilinguismo. La traduzione svolge al riguardo un ruolo essenziale, con la sua capacità di gettare ponti tangibili e duraturi tra le lingue e le loro culture; in questo campo la Commissione ha accumulato una notevole esperienza, in termini sia di qualità sia di strumenti tecnici. Creatività e innovazione saranno anch’esse al centro dei dibattiti riguardanti gli strumenti concettuali, metodologici e di messa in rete che sono stati sviluppati per l’intercomprensione tra lingue romanze, un gruppo di lingue che presentano vantaggi importanti e specifici in questo settore. La conferenza intende offrire l’occasione per uno scambio approfondito, in particolare tra due soggetti: da un canto, i servizi della Commissione europea che operano in prima linea per la promozione e la messa in pratica del multilinguismo, vale a dire la Dg Traduzione (che ha promosso l’organizzazione della conferenza), la Dg Interpretazione e la Dg Istruzione; dall’altro, i ricercatori e gli specialisti che meglio conoscono le risorse e gli strumenti, soprattutto tecnologici, che permettono di mettere la cooperazione tra lingue romanze al servizio della strategia europea per il multilinguismo promossa dalla Commissione europea. Le conclusioni che saranno adottate dalla conferenza dovranno facilitare un’ampia diffusione di questi dibattiti e degli spunti che ne scaturiranno. . |
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COOPERAZIONE: BALCANI; OGGI LA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PARTENARIATO. SOTTO IL COORDINAMENTO DI INFORMEST E CON LA COLLABORAZIONE DELL’ICE CENTOCINQUANTA DELEGATI DI SEI PAESI E DI CINQUE REGIONI ITALIANE. |
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Gorizia, 4 marzo 2009. Prende il via oggi – sotto il coordinamento di Informest, l’Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione internazionale di Gorizia e con la collaborazione dell’Ice – la Conferenza internazionale di partenariato che vede riuniti a Zagabria oltre centocinquanta delegati, in rappresentanza di amministrazioni pubbliche, agenzie di sviluppo locale, camere di commercio, università e centri di ricerca provenienti da sei Paesi dell’area balcanica (Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Albania, Bulgaria, Montenegro) da cinque Regioni italiane (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche e Puglia). I centocinquanta delegati lavoreranno su quindici tavoli tematici (ambiente, energia, sviluppo rurale, turismo, trasporti, ecc. ) con l’obiettivo di scambiare opinioni e proposte intorno a una serie di idee progettuali che vanno dallo sviluppo di consorzi d’imprese nell’area transfrontaliera adriatica al potenziamento dei corridoi europei di trasporto, dalla prevenzione delle calamità naturali alle applicazioni su vasta scala della telemedicina. . |
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CONFERENZA A ZAGABRIA PER PROGETTI DI COLLABORAZIONE ECONOMICA INTERNAZIONALE TRA I PAESI DELL’EUROPA SUD ORIENTALE |
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Zagabria (Croazia), 4 marzo 2009 - E’ in corso l’iniziativa organizzata a Zagabria da Informest e Ice dal titolo “I – See: Italy - South East Europe Project matching Fair”. L’iniziativa si svolgera’ presso lo Sheraton Hotel. La conferenza rientra tra le attivita’ previste dal progetto (ex Legge 84/01) denominato “Portale Balcani On Line”. Trattasi di un portale internet (www. Balcanionline. It) creato congiuntamente da Ice-istituto nazionale per il Commercio Estero e Informest al fine di arricchire e diversificare i contenuti del flusso di informazioni economiche sui paesi dei Balcani. Il progetto portale creato nel 2004 e’ stato rifinanziato a partire da giugno 2008 fino a marzo 2009. Gli Uffici Ice dei Paesi interessati (Albania, Bosnia-erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Montenegro, Romania e Serbia), attraverso un corrispondente locale incaricato, hanno trasmesso al portale un totale di oltre 1. 800 notizie di taglio economico-commerciale sulla Regione negli ultimi 9 mesi di attivita’. Nell’ambito del progetto ed a conclusione dello stesso era prevista la realizzazione di un convegno finale che si e’ deciso di tenere in Croazia avvalendosi del supporto dell’Ufficio Ice di Zagabria . Per qualificare l’iniziativa e conferirle un taglio piu’ operativo nel contesto della promozione della collaborazione transfrontaliera tra soggetti pubblici e privati italiani e locali (soprattutto istituzioni/enti pubblici, agenzie regionali di sviluppo, centri di ricerca, universita’, Ong, camere di commercio, associazioni, ecc. ) si e’ pensato di modificare l’impostazione “tradizionale” della stessa. Si e’ deciso, pertanto, di trasformarla in una sorta di ‘fiera’ in cui si realizzi il matching tra idee progettuali presentate dagli organismi italiani e dalle controparti dell’Area finanziabili a valere sui fondi dei due programmi comunitari “Ipa Adriatic Cross-border cooperation programme“ e “South East Europe - Transnational Cooperation Programme“. I partecipanti si sono registrati sul sito del portale “www. Balcanionline. It“ ed hanno inserito delle idee-progetto. Gli organizzatori hanno valutato ´a tavolino´ il potenziale ´matching´ tra i 46 progetti presentati ed hanno inserito i potenziali partner in differenti panel che lavoreranno su dieci tavoli tematici (ambiente ed energia, sviluppo rurale e urbano, turismo e cultura, trasporti ed infrastrutture, innovazione, Pmi, risorse umane, investimenti, cooperazione istituzionale) nella seconda parte della mattinata e nel pomeriggio. L´obiettivo e’ quello di scambiare opinioni e proposte intorno a una serie di idee progettuali che vanno dallo sviluppo di consorzi d´imprese nell´area transfrontaliera adriatica al potenziamento dei corridoi europei di trasporto, dalla prevenzione delle calamita´ naturali alle applicazioni su vasta scala della telemedicina. Dei tavoli di lavoro Per quanto concerne gli interventi dei relatori, il Dr. Alessandro Liberatori, Direttore dell’Ufficio Ice di Zagabria, in rappresentanza dell’Istituto, ha illustrato il ruolo e l’attivita’ svolta dall’Istituto nei Paesi dell’Europa Sud-orientale, la Vice Presidente di Informest, Silvia Acerbi, ha descritto il ruolo di Informest, l’importanza dei Fondi Europei e prospettive future di collaborazione, Claudio Di Giorgio ha parlato del Progetto "Balcani On Line", ed ha illustrato l´organizzazione pratica dei lavori. Il senior expert Paolo Rosso, infine, ha fatto un intervento di presentazione dei programmi Ipa e See. L’iniziativa ha visto l’adesione di oltre 160 delegati, in rappresentanza di amministrazioni pubbliche, agenzie di sviluppo locale, camere di commercio, universita´ e centri di ricerca provenienti da cinque Regioni italiane e da sei Paesi dell´area balcanica (Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Albania, Bulgaria, Montenegro). Per l´Italia sono presenti oltre 50 delegati provenienti - oltre che dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia - anche da Emilia Romagna, Marche e Puglia. La lingua di lavoro dell’evento e’ l’inglese. L´iniziativa si inserisce a pieno titolo nella strategia di rafforzamento della cooperazione economica internazionale varata dal Governo nazionale, che prevede un forte rilancio delle azioni volte ad intensificare le relazioni economiche con i Paesi dell´area balcanica, rispetto ai quali l´Italia gioca un ruolo chiave in Europa´. Per ulteriori e piu’ complete informazioni sull’iniziativa e’ possibile collegarsi al sito http://www. Balcanionline. It/i-see/about. Aspx. . |
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SLOVENIA, TENDENZE DI MERCATO FEBBRAIO ´09 |
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Lubiana, 4 marzo 2009 - Nel febbraio 2009, l´indice del sentimento economico aggiustato è stato più basso di un punto percentuale rispetto al mese precedente. Lo rivela l´Ufficio Statistico Sloveno. In febbraio, l´indice di fiducia economica ha raggiunto un nuovo record negativo, a causa soprattutto del calo di fiducia del settore terziario. Rispetto a febbraio 2008 e alla media su lungo termine, l´indice ha perso 38 e 31 punti percentuali, rispettivamente. È calata la fiducia del settore manifatturiero, del terziario, dell´edilizia, del commercio al dettaglio, ma in compenso la fiducia dei consumatori è aumentata di 6 punti percentuali rispetto a gennaio 2009. L´aumento si deve soprattutto alle previsioni più ottimiste sulla disoccupazione in Slovenia nei prossimi 12 mesi. A ogni modo, l´indice di fiducia dei consumatori si trova ancora 17 punti sotto la media dell´anno scorso. . |
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FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI FEBBRAIO 2009 |
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Roma, 4 marzo 2009 - Il fabbisogno del settore statale del mese di febbraio 2009 è risultato pari, in via provvisoria, a circa 13. 900 milioni, superiore di circa 4. 300 milioni rispetto a quello registrato nel mese di febbraio del 2008, pari a 9. 625 milioni. Nei primi due mesi del 2009 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 15. 700 milioni, superiore di circa 6. 600 milioni a quello dell´analogo periodo 2008, pari a 9. 073 milioni. Commento - Il fabbisogno del mese di febbraio 2009, rispetto allo stesso mese del 2008, sconta minori incassi fiscali per oltre 2. 500 milioni e maggiori pagamenti per circa 3. 500 milioni: in particolare sono stati registrati maggiori oneri per interessi sul debito pubblico nonché per rimborsi fiscali da parte dei concessionari della riscossione. . |
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AL MEF LA GIORNATA DELLE "IMPRESE, LAVORO, BANCHE" |
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Roma, 4 marzo 2009 - L´incontro "Imprese, Lavoro, Banche" si terrà il giorno 5 marzo alle ore 9 presso il Ministero dell´Economia e Finanze. Alla riunione presieduta dal Ministro dell´Economia, Giulio Tremonti, dal Ministro dell´Interno, Roberto Maroni e dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, parteciperanno tutti i soggetti interessati: la Confindustria, i rappresentanti delle piccole e medie imprese, il mondo bancario, i sindacati, la Cassa Depositi e Prestiti, la Sace e l´Agenzia delle Entrate. L´iniziativa servirà per verificare la situazione del credito e della liquidità delle imprese, soprattutto delle medio piccole. . |
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RIFORMA LAVORO PUBBLICO, CONSULTAZIONE PUBBLICA PER I DECRETI DELEGATI |
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Roma, 4 marzo 2009 - In vista della definizione dei decreti attuativi previsti dalla legge di riforma del lavoro pubblico, il ministro della pubblica amministrazione e innovazione, Renato Brunetta, e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, hanno avviato una consultazione pubblica telematica (link al Forum sul sito del ministro della pubblica amministrazione). L´iniziativa - aperta fino al 22 marzo - è stata presentata dal ministro Brunetta nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta il 2 marzo a Palazzo Chigi. La consultazione serve per raccogliere i contributi di circa 2900 operatori della pubblica amministrazione e di circa 70 esperti selezionati sulle opzioni di attuazione della legge delega di riforma del lavoro pubblico. Il provvedimento, fulcro della riforma della pubblica amministrazione approvata dal Consiglio dei ministri del 18 giugno 2008 su proposta del ministro della pubblica amministrazione e innovazione Brunetta, è infatti diventato legge con l´approvazione definitiva da parte del Senato del 25 febbraio scorso. Obiettivi della legge: 1. Convergenza degli assetti regolativi del lavoro pubblico con quelli del lavoro privato, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali; 2. Miglioramento efficienza ed efficacia procedure della contrattazione collettiva; 3. Introduzione di sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture amministrative, finalizzati ad assicurare l’offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità; 4. Valorizzazione del merito e conseguente riconoscimento di meccanismi premiali; 5. Definizione di un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici; 6. Introduzione di strumenti che assicurino una più efficace organizzazione delle procedure concorsuali su base territoriale; 7. Valorizzazione del requisito della residenza dei partecipanti ai concorsi pubblici, qualora ciò sia strumentale al migliore svolgimento del servizio. Inoltre, i vincitori delle procedure di progressione verticale dovranno permanere per almeno 5 anni nella sede della prima destinazione e sarà considerato titolo preferenziale la permanenza nelle sedi carenti di organico. Il Governo ha nove mesi per adottare i decreti attuativi su: rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici; contrattazione collettiva nel settore pubblico; sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti; valorizzazione del merito e incentivazione della produttività azione per il rispetto degli standard qualitativi e quantitativi nei confronti delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici; dirigenza pubblica; responsabilità disciplinare . |
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BANCHE: CRESCE LA SPESA IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA 6,5 MILIARDI DI INVESTIMENTI IN TECNOLOGIA NEL 2007, + 8,6%. IL 65% DEI GRUPPI BANCARI NON PREVEDE DI RIDURRE IL PROPRIO BUDGET “TECNOLOGICO” PER IL 2009. |
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Roma, 4 marzo 2009 - Crescono gli investimenti in tecnologia delle banche italiane. Il settore bancario, infatti, ha destinato all´innovazione circa 6,5 miliardi di euro nel 2007, l´8,6% in più rispetto all´anno precedente, e secondo la rilevazione fatta da Abi Lab, nonostante la difficile congiuntura internazionale il 65% dei gruppi bancari non prevede di ridurre il proprio budget “tecnologico” per il 2009. Grazie a questa crescita, che trova riscontro anche nelle stime formulate dalle banche all´inizio del 2008 (+3%), il settore bancario si conferma con quasi un quarto della spesa nazionale complessiva quello che investe di più in Information Tecnology (It). È quanto emerge dalla quarta edizione del Rapporto sullo “Scenario delle tecnologie in banca” che sarà presentato domani a Milano nel corso del Forum Abi Lab che si conclude giovedì 5 marzo. “Anche in una fase difficile per l´economia e per i mercati internazionali – ha detto il presidente di Abi Lab Domenico Santececca – il settore bancario non tradisce la propria vocazione alla ricerca e all´innovazione continua, grazie alla quale le nostre banche sapranno far fronte alle numerose sfide del futuro. Prima fra tutte quella di offrire a imprese e famiglie prodotti e servizi sempre più evoluti, efficienti, comodi e sicuri”. Lo studio, realizzato da Abi Lab, il Consorzio per la Ricerca e lo Sviluppo delle Tecnologie per la Banca promosso dall’Abi, fotografa le ultime tendenze tecnologiche, i prodotti più innovativi e gli strumenti più evoluti messi in campo dalle banche per offrire ai propri clienti soluzioni sempre migliori. Ecco, più nel dettaglio, i principali risultati del Rapporto. La spesa in Ict delle banche Nel 2007 i servizi di elaborazione sono stati la prima voce della spesa tecnologica delle banche (33% da società del gruppo, 15% da società esterne al gruppo) come conseguenza delle importanti operazioni di integrazione post fusione realizzati nel corso dell´anno. Subito dietro gli investimenti in software, e in particolare in nuove e sempre più evolute applicazioni (15%) che restano sostanzialmente invariati rispetto agli anni precedenti, e quelli nelle telecomunicazioni, fondamentali per l’erogazione e l’innovazione dei servizi (14%). Seguono i costi per l’hardware, di cui gli ingenti investimenti realizzati per la sostituire gli Atm con terminali “evoluti” rappresentano una componente significativa (9%). Le priorità degli investimenti “tecnologici”. Il rapporto di quest’anno mette in evidenza come, diversamente dal passato, non c´è una categoria di investimenti nettamente prevalente rispetto alle altre, ma una maggiore distribuzione delle priorità che vanno dallo sviluppo dei sistemi It, anche in un´ottica di razionalizzazione dei costi di gestione e di miglioramento dell’efficienza, alle iniziative di integrazione voce-dati; dal rinnovamento dello sportello tradizionale ai canali più evoluti di accesso ai servizi bancari; dalla sempre maggiore sicurezza di home banking e filiali agli adempimenti necessari per adeguarsi alle nuove norme europee. Trovano inoltre spazio anche le iniziative per rendere ancora più efficace il lavoro individuale, attraverso strumenti sempre più evoluti e l’innovazione delle tecnologie a disposizione delle singole postazioni, e per ridisegnare i processi necessari ad erogare i servizi alla clientela, dal conto corrente al mutuo, senza carta e in modo ancora più rapido ed efficiente. La tecnologia per la “compliance” europea Anche quest’anno l’adeguamento alle nuove norme emanate dal regolatore europeo che interessano il settore bancario si conferma una importante voce di spesa nel budget Ict, pur assumendo un peso relativo minore. In particolare, nel 2008 gli investimenti delle banche per la compliance “tecnologica” hanno rappresentato il 21% del totale riguardando soprattutto il Ii° pilastro di Basilea Ii (22%) e l´entrata in vigore della Direttiva Mifid (19,2%). Subito dietro le disposizioni di vigilanza in materia di continuità operativa (14%), gli adempimenti relativi all´entrata in vigore della Sepa (13%), la normativa interbancaria (7,3%) e le novità in termini di segnalazioni (antiriciclaggio 2,8%, vigilanza Consob 2,6%, etc. ). La Direttiva sui Sistemi di Pagamento (Psd), voluta dalla Commissione Europea per ordinare in un singolo quadro normativo l´intera materia dei pagamenti del Mercato Unico, infine, si appresta a diventare una delle priorità delle banche italiane, anche in vista del recepimento che gli Stati europei dovranno completare entro il primo novembre di quest´anno. . |
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FORMIGONI A MAGGIO GUIDERA´ MISSIONE IN CANADA |
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Milano, 4 marzo 2009 - "Nella prima metà di maggio guiderò la prima missione di Regione Lombardia in Canada e incontrerò i Primi Ministri dell´Ontario e del Quebec e alcuni esponenti del Governo federale". Lo ha annunciato il presidente Roberto Formigoni, che ha ricevuto questa mattina al Palazzo della Regione Lombardia l´ambasciatore del Canada, Alex Himelfarb. "La delegazione lombarda che guiderò personalmente - ha detto il presidente - vedrà la presenza di assessori regionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, esponenti delle Camere di Commercio e di Assolombarda, nonché del mondo universitario". Per quanto riguarda ricerca e innovazione l´ambasciatore, rispondendo alle esigenze lombarde di un maggiore dialogo tra atenei della nostra regione e quelli del suo Paese, ha segnalato l´opportunità di incontrare le principali Università canadesi, quella di Toronto e la Mc Gill di Montreal in primis, oltre all´Università di Hamilton in Ontario, alla Bell University e all´Università di Waterloo, la patria del brevetto del Blackberry, per il tema dell´Ict. Una tappa nel calendario degli incontri della missione canadese sarà anche presumibilmente il Mars di Toronto, che si occupa di ricerca e commercializzazione di brevetti. Tra le tematiche principali oggetto della missione: sviluppo scientifico e ricerca, medicina e salute, biotecnologie (il Canada ha sottoscritto un accordo in materia con il Cnr italiano), energia e ambiente (energia geotermica, biocarburanti, materiali compositi), Ict, cibo e agricoltura (la maggior parte delle importazioni dall´Italia sono concentrate in quest´ultimo settore). Formigoni ha auspicato anche una "partecipazione qualificata del Canada a Expo 2015", legata proprio ai temi dei settori agricolo e agroalimentare, su cui va promosso uno scambio di conoscenze. . |
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SMOG. FORMIGONI: NUOVI INCENTIVI E PIU´ CONTROLLI L´ANNUNCIO DOPO LA RIUNIONE CON SINDACI DELL´AREA CRITICA CONTRIBUTI DELLA REGIONE AI COMUNI PER I COSTI DELL´OPERAZIONE |
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Milano, 4 marzo 2009 - Più controlli sulle strade della Lombardia e sugli impianti di riscaldamento per ridurre l´inquinamento atmosferico. Nuovi incentivi regionali e nuove norme sulle emissioni nell´agricoltura e negli allevamenti, che già la Giunta di oggi varerà. Sono le principali decisioni annunciate dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al termine della riunione con un primo gruppo di sindaci dell´area critica convocati oggi a Palazzo Pirelli. Al vertice, cui hanno partecipato gli assessori regionali alla Qualità dell´Ambiente, Massimo Ponzoni, e alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Stefano Maullu, erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il presidente di Anci Lombardia e sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, e gli amministratori di Brescia, Bergamo, Cremona, Monza, Rho, Segrate, Bollate, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Paderno Dugnano. Controlli - Regione Lombardia è pronta a concedere contributi ai Comuni perché possano coprire la parte di costi non coperta dalle sanzioni di questa intensificazione degli accertamenti sui veicoli che non rispettano la legge regionale. "I Comuni potranno effettuare questa operazione ad ´impatto zero´ - ha spiegato Formigoni - in quanto Regione Lombardia si farà carico di sostenere i costi non coperti dagli introiti delle sanzioni: serve uno sforzo da parte di tutti - ha aggiunto il presidente - e strumenti di emergenza per affrontare una situazione che è tale ma non soltanto per la Lombardia". Oltre ai Comuni, coinvolti attraverso le Polizie Locali, il presidente Formigoni ha consultato i prefetti lombardi per chiedere controlli più severi anche alla Polizia Stradale per ridurre la velocità dei veicoli sulle autostrade. Il presidente Formigoni, riscontrando la massima condivisione delle proposte poi diventate impegno comune, ha sottolineato che la situazione di criticità dell´inquinamento atmosferico in Lombardia è - nei primi due mesi del 2009 - peggiore rispetto allo stesso periodo del 2008 ma migliore rispetto al 2006 e identica a quella degli anni precedenti (2003, 2004, 2005, e anche 2007). "Non siamo la maglia nera né in Italia, né in Europa - ha detto Formigoni - tanto che altre città come Torino, Venezia, Parigi e Londra stanno peggio di noi". La legge regionale sull´aria (n. 24/2006) "è una buona legge - ha aggiunto Formigoni - e ai contravventori diciamo: cadrete sotto i nostri controlli". In Lombardia esistono circa 300 mila veicoli soggetti al fermo della circolazione. Già a partire dai prossimi giorni sono previsti ulteriori 30. 000 controlli sui veicoli e 18. 000 sugli impianti di riscaldamento. Dal prossimo autunno - è confermato - il divieto di circolazione negli orari stabiliti dalla legge regionale (7. 30 - 19. 30 dal 15 ottobre al 15 aprile) verrà esteso ai veicoli diesel Euro 2. Nuovi Incentivi E Nuove Norme - Per quanto concerne le azioni che Regione Lombardia intende intraprendere, il presidente ha sottolineato che la Giunta regionale sta lavorando per definire normative finalizzate a favorire il risparmio energetico in edilizia, maggiori restrizioni per le emissioni provocate da biomasse e gasolio, sviluppo di azioni sulla cosiddetta "Area vasta" per ottenere risultati ancor più significativi. Gia da domani l´esecutivo lombardo introdurrà nuovi incentivi per l´utilizzo dei Filtri Anti Particolato (Fap) e per i veicoli ecologici, norme per ridurre le emissioni nei settori dell´agricoltura e dell´allevamento e, più in generale, provvedimenti che incoraggino comportamenti virtuosi da parte dei cittadini lombardi. Proposte Al Governo - Nei confronti del Governo, in particolare riferendosi al Ministero dell´Ambiente, Regione Lombardia ha chiesto di regolamentare a livello nazionale la materia degli oli combustibili - su cui la Regione si è già dotata di una sua legge - così come per le pompe di calore e, soprattutto, sugli impianti industriali, sui quali la Regione non ha diretta competenza rientrando invece tra quelle dell´esecutivo nazionale. E´ il caso di raffinerie o centrali termoelettriche per le quali in Lombardia esistono limiti severi alle emissioni ma non è così a livello statale. Il presidente Formigoni ha anche chiesto più incentivi al trasporto collettivo, sostegno al risparmio energetico e, visto che anche a livello nazionale è stato costituito un Tavolo Aria, di avere voce anche in quella sede. Richieste All´unione Europea - Nei confronti dell´Unione Europea, Formigoni ha detto che "il bilancio Ue sul tema dell´inquinamento è insufficiente: l´Europa non può limitarsi a inviare ammonimenti, comminare sanzioni e poi chiamarsi fuori, deve sostenere con fondi propri la lotta all´inquinamento". "Chiediamo modifiche - ha aggiunto - per regolamentare le emissioni delle centrali, visto che la Ue tollera limiti doppi rispetto a quelli vigenti in Regione Lombardia, e per l´inquinamento provocato dagli autoveicoli". I problemi dello smog toccano, in Italia, 20 Regioni su 22 (sono escluse solo la Calabria e la Basilicata). . |
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TAVOLO TECNICO MONITORAGGIO CREDITO. GALAN: “NEI MOMENTI DIFFICILI IL VENETO SA FARE SQUADRA. E LA REGIONE COME SEMPRE FARA’ LA SUA PARTE” |
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Venezia, 4 marzo 2009 - “Sono contrario all’istituzione dei tavoli di monitoraggio. Non mi piacciono gli osservatori di settore. Non ritengo utile avviare cabine di regia. Eppure, nella situazione di crisi globale che sta attraversando purtroppo anche la nostra regione, devo ammettere che l’incontro di stamattina si rivela non solamente strategico, ma direi quasi indispensabile. ” Così il presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, ha introdotto, ieri, il tavolo tecnico di monitoraggio del credito alle imprese che per la prima volta è stato riunito a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia. Presenti l’assessore al Bilancio, Maria Luisa Coppola, e l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor. Seduti attorno al tavolo i delegati di Abi, Confidi, Veneto Sviluppo, Federazione Banche di Credito Cooperativo. “La politica - ha detto Giancarlo Galan - chiede oggi più di ieri di conoscere con esattezza e con precisione lo scenario socio economico internazionale e le eventuali ripercussioni sulle nostre sette province. Servono indirizzi pragmatici per deliberare. Occorre avere linee di indirizzo lungimiranti per programmare. Il nostro obiettivo primario è sostenere il sistema produttivo veneto e supportare le imprese e in particolare le piccole e medie aziende. Per il presidente, nessuno ora può indicare la via maestra da percorrere e tutti sono chiamati in eguale misura e in maniera sinergica a finalizzare le risorse disponibili, così da evitare sovrapposizioni di progettualità e da puntare a risposte efficaci e efficienti. “Sono certo - ha proseguito Giancarlo Galan - che il Veneto ha in sé gli strumenti per superare la brutta congiuntura economica mondiale. Siamo consapevoli che la crisi, una volta oltrepassata, ci lascerà più forti e più solidi. Essenziale, pertanto, è non adottare provvedimenti clientelari e d’urgenza, bensì agire sull’intero sistema e facilitare l’erogazione del credito. Non si deve cercare il facile consenso. Si deve avere il coraggio di prendere decisioni anche impopolari, ma che migliorino dal punto di vista strutturale il nostro assetto produttivo. ” Per Galan, il Veneto deve continuare a confrontarsi con le grandi regioni europee e deve guardare al futuro con fiducia. Il Veneto ha radici profonde. Il domani non deve fare paura. Nei periodi più bui abbiamo sempre saputo fare squadra e puntare senza esitazione su ricerca e innovazione. La nostra regione saprà, insomma, affrontare la scommessa e uscirne vincitrice. “La Regione intende - ha concluso il presidente - assumere ancora una volta un ruolo di guida e di coordinamento. ” Il prossimo appuntamento sarà tra dieci giorni con una serie articolata e diversificata di proposte. . |
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CRISI ECONOMICA: DICHIARAZIONE PRESIDENTE VASCO ERRANI. OGGI INCONTRO CON IL GOVERNO SUGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA. LA PROSSIMA SETTIMANA SI RIUNISCE LA CABINA DI REGIA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA |
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Bologna, 4 marzo 2009- - Il presidente della Regione Vasco Errani ha commentato i dati di Unioncamere e le dichiarazioni del presidente di Confindustria regionale Anna Maria Artoni e del segretario della Cgil regionale Danilo Barbi: "Abbiamo più volte sottolineato - afferma il Presidente - come la crisi sia una crisi tanto seria da non poter essere sottovalutata in alcuna dimensione a partire da quella sociale, come mostrano i dati diffusi oggi dall´Unioncamere regionale. Da questo punto di vista la cabina di regia attivata già da qualche mese in Regione, ha messo a punto tre obiettivi fondamentali: in primo luogo evitare e contrastare i licenziamenti e salvaguardare di fronte alla crisi la base produttiva; affrontare conseguentemente la questione sociale che si apre prima di tutto sul tema delle durata della cassa integrazione e del lavoro precario e discontinuo ed infine continuare le politiche strategiche di investimento su ricerca e innovazione, internazionalizzazione, sapere, oltre al sostegno al credito. Su questi punti di fondo la cabina di regia regionale ha trovato una convergenza forte e su questa base condivido le sollecitazioni della presidente di Confindustria Emilia-romagna Anna Maria Artoni e del segretario della Cgil regionale Danilo Barbi per stringere un accordo sulla gestione degli ammortizzatori in deroga. Domani a Roma ci sarà un incontro tecnico tra Regione Emilia-romagna e Governo sugli ammortizzatori in deroga per stringere un accordo. La prossima settimana faremo una cabina di regia regionale per stabilire puntualmente la qualità e la gestione dell´accordo. "Detto questo - conclude Errani - anch´io continuo a pensare, e l´ho ribadito più volte, che ci sia un tema nazionale non risolto. Mi riferisco a quei lavoratori parasubordinati, sia del settore pubblico che privato, e a quei lavoratori discontinui che non hanno raggiunto le 52 settimane di lavoro nell´arco degli ultimi due anni, che allo stato attuale non hanno ancora alcuna copertura. Su questo il governo non può non dare una risposta concreta". . |
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PROGETTO EUROPEO ´POLITICHE PUBBLICHE ED IMPRESE SOCIALI´ CONFERENZA LANCIO VENERDI´ ALLE MUSE DI ANCONA |
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Ancona, 4 Marzo 2009 - Si terra` venerdi` sei marzo alle nove e quindici al Teatro delle Muse di Ancona la conferenza lancio del progetto ´Politiche pubbliche ed imprese sociali´. L´iniziativa si inserisce nell``ambito del programma comunitario di cooperazione interregionale Interreg Ivc, dedicato a innovazione ed economia della conoscenza e volto a favorire il trasferimento e lo scambio tra realta` regionali europee. La Regione Marche e` capofila del progetto sulle politiche pubbliche, che sara` realizzato in partenariato con altri otto soggetti di sette paesi dell``Unione europea. La finalita` dell´iniziativa e` di rafforzare l``efficacia delle politiche pubbliche regionali e locali a favore dell``imprenditoria sociale, un settore importante per lo sviluppo locale e la promozione della competitivita` di un territorio, con una attenzione particolare verso le tematiche sociali. Il progetto avra` una durata di 36 mesi. Aprira` i lavori l´assessore al Lavoro, Fabio Badiali. E´ previsto l´intervento di esperti, tecnici del settore, rappresentanti della Commissione Ue, della cooperazione. . |
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OGGI A MALTA, CONVEGNO “ DAL MEDITERRANEO ALL’EUROPA, UN PONTE PER LO SVILUPPO LOCALE”. |
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Malta, 4 marzo 2009 - L’assessore alle Politiche del Territorio, Angela Barbanente, parteciperà oggi a Malta, a partire dalle ore 10. 00 al Convegno “ Dal Mediterraneo all’Europa, un ponte per lo sviluppo locale”. L’incontro, promosso dal Gal Meridaunia, prende spunto dal progetto dello stesso Gal -denominato “Locande” e finanziato con il Programma Comunitario Leader Plus- che intende diffondere in aree rurale europee il modello dell’ospitalità pugliese con i prodotti e i piatti tipici della tradizione locale. . |
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SCAJOLA IN FVG: VERTICE CRISI A ROMA, VISITA RINVIATA AL 20 MARZO |
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Trieste, 4 marzo 2009 - Un vertice interministeriale urgente sulla crisi economica, convocato dal premier Silvio Berlusconi per domani a Roma, ha costretto il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, a spostare al 20 marzo la visita ufficiale in Friuli Venezia Giulia. Dispiaciuto per il rinvio forzato, Scajola ha comunque assicurato al presidente della Regione, Renzo Tondo, la massima attenzione ai problemi del territorio che, come già previsto, saranno affrontati in maniera capillare nel corso dei nuovi incontri. . . |
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INCONTRO SUL PAESAGGIO FRA REGIONE E AREE VASTE |
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Bari, 4 marzo 2009 - Svolta presso l´Assessorato all´Assetto del Territorio una riunione presieduta dall´Assessore Barbanente sulla Valutazione ambientale strategica dei Piani di Area vasta, con particolare riguardo alla componente paesaggistica e al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale in corso di elaborazione, a valle di un ciclo di incontri sviluppato a partire dal mese di ottobre con tutte le Aree Vaste. L’assessore Barbanente ha ribadito che il paesaggio è componente fondamentale delle previste procedure di valutazione strategica, e componente prioritaria per un territorio come quello pugliese che, nella corretta gestione del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico deve riconoscere una delle principali prospettive di sviluppo economico e civile. Fra gli esiti più importanti dell´attività svolta si segnala la individuazione, in un documento illustrato ai partecipanti, delle azioni di rilevante interesse paesaggistico e ambientale e potenzialmente coerenti con gli obiettivi e gli scenari strategici del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Le Aree Vaste sono state invitate a far pervenire commenti e osservazioni sia sulle analisi contenute nel documento sia sulle possibili azioni coerenti, anche per consentire alla taskforce regionale di farle proprie e fornire supporto a ogni area dedicando ai temi in oggetto specifica attenzione nei prossimi incontri in ciascun territorio. . |
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VISITATI DAL PRESIDENTE DURNWALDER NEL TOGO SEI PROGETTI FINANZIATI DALLA PROVINCIA DI BOLZANO |
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Bolzano, 4 marzo 2009 - Prosegue il viaggio in Africa del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, il quale dopo il Benin ha visitato nel Togo sei progetti di sviluppo finanziati con contributi della Provincia autonoma. La delegazione è ora nel Ghana. Da sabato sino a lunedì la piccola delegazione della Provincia autonoma, guidata dal presidente, Luis Durnwalder, ha visitato nel Togo sei progetti di sviluppo realizzati grazie al contributo ed al sostegno dell’ente provinciale e della Regione Trentino Alto Adige. In particolare la Provincia ha stanziato nel Togo 10. 000 euro mentre la Regione ne ha erogati 72. 500. Grazie al sostegno della Provincia e della Regione è stata realizzata a Togoville una casa d’accoglienza per 75 scolari ciechi ed ipovedenti gestita dal Gruppo missionario meranese. Per contribuire al sostentamento economico della struttura è stato anche realizzato un allevamento di maiali. Nella capitale, Lomè, la delegazione altoatesina ha quindi visitato un centro per la formazione professionale, frequentato da circa 200 studenti, che è stato realizzato con il contributo della Regione e dell’Associazione “Amici nel mondo”. Presso il centro vengono formati meccanici ed elettricisti e sono tenuti corsi di informatica. Altri 250 giovani ricevono un’istruzione in un centro scolastico realizzato nella periferia di Lomè grazie al sostegno della Provincia. In particolare con i contributi provinciali sono stati ristrutturati otto locali nei quali hanno trovato sistemazione la scuola elementare e la scuola media ed è stato acquistato il necessario materiale didattico. Il presidente Dunrwalder ha espresso la propria soddisfazione per quanto è stato realizzato nel Togo grazie al sostegno provinciale e regionale. “Grazie al nostro impegno sono state poste le basi per assicurare un futuro migliore questi giovani ed alle loro famiglie”. La delegazione, dopo un incontro con il Ministro competente per il settore della cooperazione allo sviluppo, ha proseguito il proprio viaggio africano nel Ghana. . |
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PUBBLICATO UN BANDO PER LA COSTITUZIONE E LA GESTIONE DI FONDI RISCHI DA PARTE DI ORGANISMI CONSORTILI DI GARANZIA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE VENETE |
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Venezia, 4 marzo 2009 - La Giunta regionale ha approvato i risultati del bando pubblico per la costituzione e la gestione di fondi rischi da parte di Organismi consortili di garanzia a sostegno delle operazioni di garanzie sui finanziamenti per investimenti innovativi e per lo sviluppo dell’imprenditorialità, nonché per la patrimonializzazione degli stessi Consorzi. “Si tratta - ha detto l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che ha portato in sede di Giunta il provvedimento - di una decisione importante e particolarmente significativa a sostegno delle piccole e delle medie imprese venete. ” L’assessore ha ricordato che la Regione del Veneto è riuscita, in tempi brevi, a mettere sul campo strumentazioni in grado di sorreggere il mondo imprenditoriale in un particolare momento dove maggiormente si avverte la crisi del sistema economico nella sua globalità. Sono 30 i Consorzi veneti che hanno fatto domanda e che sono stati ammessi al finanziamento utilizzando risorse comunitarie. L’intervento pubblico è di 35. 000. 000,00 di euro, per un totale di 70 milioni di euro a garanzia che, grazie all’effetto moltiplicatore, potranno garantire circa 220 milioni di finanziamenti. “Un innesto finanziario veloce - ha concluso l’assessore - che consente alle imprese non solo di guardare con più fiducia al futuro, ma soprattutto di prepararsi a governare la ripresa economica nello spirito che ha da sempre caratterizza il Veneto nel condizionare e gestire le dinamiche del sistema economico. ” . |
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LOMBARDIA. BANDO DA 1,2 MILIONI PER IMPRESE ARTIGIANE |
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Milano, 4 marzo 2009 - E´ aperto il bando da 1,2 milioni di euro destinati a sostenere la presenza internazionale delle imprese artigiane lombarde. La somma è stanziata in attuazione di una delle misure (il quinto "asse") previste dall´Accordo di programma per la competitività in atto tra Regione Lombardia e Sistema camerale. "Aggregazione e internazionalizzazione - commenta l´assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti - rappresentano una delle più importanti leve di ripresa e crescita economica in questo periodo di crisi diffusa. Con questo bando lavoreremo su due fronti: andremo a rafforzare la presenza dei nostri artigiani agli eventi fieristici più importanti e agiremo sulla struttura stessa di tali imprese, che potranno abbattere i costi di partecipazione collettiva ed affacciarsi con più sicurezza sui mercati". I contributi possono essere richiesti da consorzi o imprese artigiane per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali, sia in Italia sia all´estero, e possono raggiunge il 50% della spesa, con un tetto massimo variabile a seconda che le fiere si tengano in Italia, in Europa o in Paesi extra-europei. La domande possono essere inoltrate da subito e fino al 31 marzo, in relazione al primo semestre 2009, per via telematica sui siti: - www. Regione. Lombardia. It, - www. Artigianato. Regione. Lombardia. It - www. Unioncamerelombardia. It dove è anche reperibile il testo integrale del bando. Un´altra "finestra" per presentare le richieste sarà aperta in settembre, in relazione ad eventi del secondo semestre. . |
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MISURE ANTICRISI, ALTRI NUOVI BANDI PER LE PICCOLE E MICRO IMPRESE PUGLIESI |
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Bari, 4 marzo 2009 - Nuova linfa al tessuto produttivo della Puglia. La Giunta regionale ha approvato tre nuovi bandi a vantaggio delle Piccole e Micro imprese, dei Consorzi fidi e delle Zone industriali. Inietteranno nel sistema produttivo regionale altri 210 milioni di euro andando ad aggiungersi ai 255milioni 770 mila euro stanziati con i sette bandi già attivi. Dei nuovi avvisi i primi due completano la manovra anticrisi, il terzo apre la seconda fase dei provvedimenti anticiclici, dedicata a specifici comparti aggrediti dalla crisi. Così salgono a 10 i bandi aperti nell’ambito della manovra anticiclica varata dall’Assessorato allo Sviluppo economico e a 465 milioni 770mila euro l’iniezione totale di fondi pubblici messi a disposizione delle imprese fino ad oggi. Un vero record per aggredire la crisi, che non ha eguali in nessuna regione italiana. Il primo dei nuovi bandi riguarda l’erogazione di aiuti per le Micro e Piccole Imprese, sviluppa investimenti per circa 400 milioni di euro, erogando 100 milioni di fondi pubblici. Il secondo avviso è a favore di Cooperative di Garanzia e Consorzi Fidi e accompagna prestiti per un miliardo di euro grazie ad un fondo di garanzia pari a 50 milioni. Il terzo bando apre invece la seconda fase della manovra anticiclica perché punta a finanziare le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi, quindi ad agevolare un altro ramo della nostra economia che sta risentendo della crisi: il settore edile. A vantaggio di questo comparto i fondi pubblici messi in campo sono 60 milioni di euro. La Giunta regionale ha approvato gli schemi dei tre avvisi nelle sedute del 25 e del 26 febbraio mossa dalla situazione economica internazionale che sta registrando negli ultimi mesi un rapido deterioramento. A sottolineare la portata dell’operazione è il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo: “Le imprese di piccola e piccolissima dimensione – spiega – rappresentano il tessuto più ampio della produttività regionale. Secondo i dati Infocamere relativi al 2008, sono in tutto 341. 552 e costituiscono il 99,68% delle imprese oggi attive in Puglia. Per questo abbiamo attivato senza indugio nuovi bandi che agevolano gli investimenti anche per queste imprese. Oggi gli imprenditori pugliesi hanno a propria disposizione per la prima volta 10 bandi tutti aperti. Non era mai avvenuto prima. Questo significa dieci possibilità di investimenti per le nostre aziende. Nel giro di un mese arriverà il bando più atteso, quello per lo start-up che permetterà ad un ventaglio molto ampio di persone in una condizione di debolezza, di aprire un’azienda propria”. . |
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LOMBARDIA: TERRITORIO, NUOVE MODIFICHE ALLA LEGGE 12/2005 PROCEDURE SEMPLIFICATE PER INTERVENTI E TRASFORMAZIONI |
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Milano, 4 marzo 2009 - Il Consiglio regionale ha approvato una serie di modifiche alla legge regionale per il governo del territorio (legge n. 12 del 2005) che prevedono la proroga di un anno per l´approvazione dei Pgt (Piani di governo del territorio), consentono interventi di edilizia sociale anche su aree destinate, nei vigenti Prg (Piani regolatori generali), a spazi verdi e parcheggi, vietano attività suscettibili di creare situazioni di disagio e agevolano l´accesso ai finanziamenti per gli oneri di progettazione per opere e servizi pubblici. "Con queste modifiche - ha detto l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni - mettiamo ordine agli interventi di trasformazione sul territorio. Del resto, vista la situazione economica complessiva, anche rispetto alla grande scommessa di Expo 2015, manteniamo una serie di procedure semplificate per realizzare gli interventi secondo criteri e modalità ben definiti. La riforma approvata oggi mette ordine alla pianificazione edilizia nel suo complesso, con una particolare attenzione a non a consumare nuove fette di territorio". Proroga Dei Pgt - Viene dunque prorogata al 31 marzo 2010 l´efficacia degli strumenti urbanistici vigenti per andare incontro ai Comuni che sono in ritardo nel passaggio dagli attuali strumenti di pianificazione urbanistica (Piano regolatore comunale) ai Pgt, previsto dalla legge 12). Le nuove norme prevedono che nel caso i Comuni non diano inizio alla procedura di approvazione del Pgt entro il 15 settembre sia la Giunta regionale, una volta accertata l´inerzia dell´ente locale, a nominare un commissario ad acta che si sostituisca al Comune in questo adempimento. Le modifiche introdotte vietano, inoltre, la realizzazione di Programmi di intervento in zone agricole se non per realizzare infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico di carattere strategico ed essenziali per la riqualificazione dell´ambito territoriale, secondo criteri e modalità definiti dalla Giunta regionale. Le uniche trasformazioni possibili saranno, dunque, solo quelle finalizzate alla realizzazione di quelle infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico, o di carattere strategico, che sono ritenute tali dalla Giunta regionale. Per quanto riguarda i Piani attuativi delle previsioni urbanistiche, la riforma prevede che vengano adottati dai Consigli comunali anziché dalle Giunta comunali, fatta eccezione per i Comuni interessati dalle opere essenziali previste dal dossier di candidatura Expo 2015. Edilizia Sociale - Con le modifiche introdotte alla legge si punta anche a incentivare la realizzazione di interventi di edilizia sociale, anche su aree previste dai Prg per verde e parcheggi. La riforma prevede che gli interventi di trasformazione di edifici esistenti e di nuove costruzioni saranno possibili solo previo accertamento del Comune della coerenza dell´intervento all´assetto urbanistico e della presenza di sufficienti dotazioni organizzative. Situazioni Di Disagio E Ordine Pubblico - Le modiche approvate consentono ai Comuni di individuare nei piani regolatori e, fino all´approvazione definitiva dei Pgt, "gli ambiti territoriali nei quali è consentita o vietata la localizzazione di attività espressamente individuate dai Comuni stessi come suscettibili di creare situazioni di disagio a causa di frequentazioni costanti o prolungate". I Comuni definiranno la disciplina necessaria per assicurare il corretto inserimento di tali attività nel contesto urbano e la disponibilità di aree per parcheggi. Piano D´area Malpensa - Le previsioni contenute nel Piano d´area Malpensa relative alle infrastrutture (approvato con legge regionale 10/99) mantengono la loro efficacia fino all´approvazione del prossimo Piano d´area e in ogni caso non oltre due anni dal termine di scadenza stabilito dalla legge 10/99. Saranno così assicurati gli interventi strategici previsti dal vigente Piano d´area e le opere necessarie per la sicurezza idrogeologica. Progettazione Di Opere Pubbliche - Con le nuove norme sono stati alleggeriti i criteri per accedere al fondo per il finanziamento degli oneri di progettazione di opere e servizi pubblici esistente dal 2006. Ai bandi potranno partecipare tutti i piccoli Comuni (con popolazione pari o inferiore a 2000 abitanti) - e quindi non solo quelli definiti svantaggiati, per dimensione e caratteristiche socioeconomiche, com´era fino a oggi - comprese le Unioni di Comuni e le Comunità montane. Viene inoltre abbassata da 250. 000 a 50. 000 euro la soglia dell´importo complessivo dell´opera pubblica da finanziare e per la quale è possibile chiedere sostegno economico alla Regione. . |
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CALABRIA: I NUOVI PIANI PAESAGGISTICI REGIONALI. INNOVAZIONI E CONVERGENZE |
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Reggio Calabria, 4 marzo 2009 - Grande interesse e successo di pubblico ha riscosso il convegno nazionale “I nuovi Piani paesaggistici regionali. Innovazioni e convergenze”, promosso dall’assessorato Urbanistica e Governo del Territorio della Regione Calabria e dall’assessorato Programmazione e Sviluppo Territoriale della Regione Emilia Romagna, nell’ambito del progetto di Gemellaggio A. G. I. R. E. Por e del Protocollo di Collaborazione “Buone pratiche nella tutela del paesaggio e del territorio per il funzionamento dell’Osservatorio Regionale per il Paesaggio”. L’evento, che si è svolto all’Hotel Altafiumara a Villa San Giovanni, è stato organizzato con il coordinamento della dirigente generale del dipartimento Urbanistica Regione Calabria, Rosaria Amantea e del responsabile dell’Unità operativa 23 “Qtr e Paesaggio”, Antonio Dattilo. Dopo i saluti da parte del sindaco di Villa San Giovanni Giancarlo Melito e del presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Bova, sono stati introdotti i temi di discussione da parte dell’assessore regionale dell’Emilia Luigi Gilli e dall’assessore regionale della Calabria Michelangelo Tripodi che hanno ribadito l’importanza di occasioni di confronto e di collaborazione tra le regioni sulle tematiche del governo del territorio e della pianificazione paesaggistica. In particolare Tripodi ha ribadito la centralità del ruolo delle regioni nel promuovere azioni di governo del territorio sempre più mirate alla salvaguardia e alla giusta pianificazione del Paesaggio verso l’attuazione dei principi della Convenzione Europea del Paesaggio. Presentando poi l’esperienza che si sta svolgendo nella nostra regione, fin da principio incentrata sulle questioni che riguardano le problematiche connesse al “corretto uso del territorio”, Tripodi ha posto l’accento sulle azioni che l’assessorato all’Urbanistica sta attuando per diffondere una nuova cultura del paesaggio, nell’ambito dell’elaborazione del Quadro territoriale Regionale con valenza Paesaggistica, e con l’avvio delle attività dell’Osservatorio Regionale per il Paesaggio. Durante la prima parte della giornata si sono succeduti quindi gli interventi dei responsabili delle politiche del paesaggio delle regioni Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Toscana, Umbria e Puglia, che hanno illustrato lo stato dell’arte della pianificazione paesaggistica in atto. Il direttore generale per la Qualità e la tutela del Paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea, Francesco Prosperetti ha messo in evidenza l’elevato livello di innovazione delle esperienze presentate e la fondamentale opera che si sta portando avanti di concerto con le regioni sui temi di tutela e riqualificazione del Paesaggio attraverso la direzione generale da lui diretta, che per ragioni non chiare si vorrebbe disattivare, in un prossimo futuro. La sessione pomeridiana è stata caratterizzata dall’importante e costruttivo dibattito, condotto dal coordinatore scientifico del Qtr con valenza paesaggistica della Regione Calabria, Alberto Clementi, con la partecipazione della dirigente del servizio Pianificazione e qualità del Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Daniela Sandroni, del Presidente di Uniscape “Rete europea di università per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio”, Carlo Magnani, della Presidente della Recep “Rete europea degli enti locali e regionali per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio”, assessore al Governo del territorio della Regione Campania Gabriella Cundari, durante la quale si sono approfondite le tematiche inerenti l’applicazione della Parte Iii del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e l’evoluzione degli approcci verso nuove modalità di gestione del territorio e del Paesaggio. In conclusione l’assessore Tripodi, confermando il ruolo propositivo della Regione Calabria, anche in quanto capofila in materia di Paesaggio in seno alla Conferenza Stato-regioni, ha ribadito la centralità delle regioni nella politica del paesaggio. Tripodi ha espresso la necessità “di attivare azioni congiunte per il mantenimento della direzione generale per il Paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea sventando le manovre che puntano ad un accorpamento che cancellerebbe ogni spazio di autonomia proprio nel momento in cui la Convenzione Europea del Paesaggio indica la centralità e trasversalità del Paesaggio nei processi pianificatori”. Al fine di continuare nel proficuo lavoro di concertazione istituzionale e di condivisione di intenti nel promuovere giuste politiche per il governo del territorio - L’assessore Tripodi ha poi proposto “di redigere, di concerto con le altre regioni, una Carta delle Regioni, nella quale dovranno essere sanciti alcuni principi cardine per la corretta interpretazione delle norme nazionali e comunitarie in materia di Paesaggio, in modo da rafforzare le esperienze svolte e proseguire verso una Pianificazione del Paesaggio equilibrata e condivisa con un particolare approfondimento delle tematiche relative agli ambiti, alle unità di paesaggio, ai vincoli e agli obiettivi di qualità”. . |
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AUSTRIA, OLTRE 27.500 LAVORATORI A ORARIO RIDOTTO |
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Austria, 4 marzo 2009 - Dai dati raccolti dall´Istituto austriaco di ricerca economica Wifo emerge che, a seguito della crisi economica globale, in Austria il numero dei lavoratori costretti a una riduzione di orario dell´attività svolta è di 27. 575 persone. Lo rende noto l´Ice. Tale cifra, secondo il Wifo, è destinata a superare le 33. 000 unità entro la fine di marzo. . |
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ISCRIZIONE ALL´ELENCO REGIONALE DEI MEDIATORI INTERCULTURALI DELLA REGIONE VALLE D´AOSTA |
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Aosta, 4 marzo 2009 - L’assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali, ricorda che venerdì 3 aprile 2009 alle ore 12 scade il termine per la presentazione delle domande per l´ammissione alla prima sessione di certificazione delle competenze per l’attività di mediatore interculturale. Le domande trasmesse oltre il termine verranno esaminate, in una nuova sessione, in data da definire. L’elenco regionale pubblico dei mediatori interculturali operanti in Valle d’Aosta è istituito presso la Direzione invalidità civile e assistenza agli immigrati dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali, e ha lo scopo di favorire la diffusione dell’attività di mediazione che facilita la relazione, la comunicazione e la comprensione tra persone di culture differenti e, quindi, l’accesso ai servizi da parte dei cittadini immigrati. L´avviso pubblico e la relativa modulistica (modulo di iscrizione, originale curriculum vitae standard, originale di messa in trasparenza) sono disponibili sul sito della Regione: www. Regione. Vda. It alla pagina servizi sociali/immigrati/mediazione interculturale/iscrizione all’elenco regionale aperto. . . |
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BOLZANO, FORMAZIONE PROFESSIONALE: L´ASSESSORE KASSLATTER MUR INCONTRA VERITICI APA/LVH |
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Bolzano, 4 marzo 2009 - Questioni attuali della formazione professionale sono state al centro dell´incontro che l´ass. Sabina Kasslatter Mur ha avuto martedì 3 marzo a Bolzano con i vertici dell´Assocciazione provicnaile artigianato Apa/lvh. L´assessora Kasslatter Mur ed i vertici dell´Apa/lvh, nelle persone del presidente Herbert Fritz e del direttore Hanspeter Munter, hanno posto in evidenza lo standard della preparazione degli apprendisti in Alto Adige che assume un ruolo particolare nel contesto nazionale e rappresenta un presupposto per la competitività delle aziende artigiane altoatesine. La tradizione e la qualità della formazione professionale locale, come ha sottolineato l´ass. Kasslatter, deve essere garantita anche in futuro in considerazione del fatto che l´artigianato rappreenta con le sue numerose piccole e medie imprese un comparto economico di rilievo in provincia di Bolzano. A tal fine è necessaria l´implementazione di una serie di misure e la soluzione di questioni ancora aperte, è stato sottolineato. All´incontro erano presenti anche la direttrice di dipartimento Karin Dalla Torre ed il direttore della Ripartizione formazione professionale, Peter Duregger. . . |
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CAGLIARI L´ "EMPORIO MEDITERRANEO - ARTIGIANI E COMPETENZE DEL MEDITERRANEO" |
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Cagliari, 4 marzo 2009 - Dal 5 all´8 marzo il quartiere fieristico di Cagliari ospita l´evento internazionale "Emporio Mediterraneo - Artigiani e Competenze del Mediterraneo", organizzato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in collaborazione con la Fiera Internazionale della Sardegna. Un innovativo progetto internazionale che ha lo scopo di far incontrare le eccellenze artigiane, e le loro competenze, con un ampio pubblico di fruitori. E che rappresenta anche un modo per rilanciare i saperi artigianali dei Paesi mediterranei, creando una vetrina privilegiata delle diverse tecniche utilizzate. La manifestazione si inaugura e viene presentata alla stampa giovedì 5 marzo a Cagliari, ore 10,30, Padiglione D della Fiera Internazionale della Sardegna. . |
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FORMAZIONE PROFESSIONALE ADULTI A ROMA, NUOVO PROGRAMMA CITTADINO |
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Roma, 4 marzo 2009 - Al via un programma su vasta scala per la formazione professionale degli adulti, lanciato dal Dipartimento Xiv del Comune (Assessorato Attività Produttive). Una serie di corsi presso centri di formazione, in continuità con il progetto sperimentale del 2007 che ha coinvolto sette Municipi. Il nuovo programma, che si sviluppa in tutti i Municipi, implica la creazione – entro il 31 marzo – di otto "comitati locali" che dovranno realizzare il "sistema Eda" (Educazione Degli Adulti). Previsto anche un organismo di coordinamento, con più funzioni: mettere in rete i soggetti che svolgono attività formative, potenziare l´accoglienza pubblica, gestire banche dati sull´offerta di formazione, dar vita a sportelli ´ad hoc´ nei Municipi. Le attività formative saranno svolte in modo decentrato, da enti e organismi radicati nel territorio. Gli obiettivi: curare ogni aspetto dell´apprendimento e facilitare realmente l´accesso al lavoro, con risposte efficaci alle esigenze di formazione degli adulti – curando in particolare il terreno delle opportunità locali –. "Un progetto importante", commenta l´assessore alle Attività Produttive Davide Bordoni, "che coniuga sviluppo del territorio e inserimento nel lavoro di tutti i cittadini, anche di quelli meno giovani". . |
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BOLZANO: "INTEGRAZIONE - REALTÀ VISSUTE", PRESENTATO UNO STUDIO DELLA RIPARTIZIONE LAVORO |
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Bolzano, 4 marzo 2009 - L´immigrazione rappresenta un fenomeno in continua espansione, e la maniera migliore per affrontarlo è puntare sull´integrazione. La Ripartizione provinciale lavoro ha incaricato l´Università di Innsbruck di realizzare uno studio per comparare vari modelli attuati in Europa. I risultati sono contenuti nella ricerca "Integrazione - realtà vissute". Lo studio è stato presentato nei giorni scorsi durante un workshop al quale hanno partecipato una quarantina di esperti del settore. "L´obiettivo della ricerca - spiega il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn - è quello di attingere dalle esperienze maturate in altre regioni europee. Si tratta in sostanza di concentrarsi su modelli di integrazione che si sono già mostrati efficaci altrove, e valutarne l´applicabilità in un contesto come quello altoatesino". Alla presentazione dello studio hanno partecipato 40 esperti del settore provenienti da enti e istituzioni locali impegnati nella tematica della gestione del processo migratorio. I risultati sono stati presentati dal gruppo di ricerca dell´Università di Innsbruck che ha svolto l´analisi, formato dal professor Peter Stöger e dagli autori Vincenzo Bua, Pier Paolo Pasqualoni e Monika Zisterer. Sono state valutate particolarmente interessanti, anche per l´Alto Adige, le proposte riguardanti l´interculturalità negli ospedali e nel giardinaggio, e un progetto di partecipazione per i giovani. "Questa ricerca fa parte di un più ampio progetto per lo sviluppo delle politiche dell´integrazione in provincia di Bolzano - conferma Sinn - per la realizzazione del quale serve il massimo coinvolgimento possibile di tutti gli enti e di tutte le persone che si occupano di immigrazione". Le proposte emerse nel corso del workshop verranno ora sottoposte all´assessore provinciale al lavoro e all´immigrazione Barbara Repetto. . |
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DA UNA CRISI TUTTA AL MASCHILE VERSO UNA RIPRESA AL FEMMINILE |
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Milano, 4 marzo 2009 - Le tendenze che oggi stanno trasformando il mondo del lavoro sono legate al crescente predominio del settore dei servizi e alla riduzione della popolazione in età lavorativa, a cui si aggiunge la morsa della carenza dei talenti che si fa sempre più stretta. Restano vacanti diverse posizioni a tutti i livelli del settore servizi in ambiti come l´ingegneria, l´It e la sanità, e il personale qualificato, che determina la crescita all´interno di un paese, non sarà sufficiente a soddisfare l´esigenza. Per aumentare in tempi rapidi la propria forza lavoro, i governi e le imprese dovrebbero rivolgersi a un gruppo demografico specifico, non ben rappresentato nell´economia ufficiale e che ha invece molto da offrire: le donne. I benefici legati alla loro attiva partecipazione nel mercato del lavoro potrebbe aumentare la crescita economica, ridurre la povertà, accrescere il benessere della società e contribuire allo sviluppo sostenibile di tutti i paesi. Lo rivela l´ultima ricerca che Manpower, multinazionale specializzata nel settore delle risorse umane, ha realizzato a livello mondiale. Il report 2008 dell´Oecd - Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - segnala che in tutti i paesi il tasso di occupazione femminile è notevolmente più basso di quello maschile: in media, il 60% delle donne ha un impiego contro il 75% degli uomini. Le strutture di lavoro non flessibili restano le maggiori barriere che ostacolano una loro più attiva partecipazione: molte donne non hanno la possibilità di stare in ufficio per otto ore consecutive dal lunedì al venerdì, ma hanno necessità di impieghi che consentano loro di scegliere dove e quando eseguire il lavoro. La vera flessibilità dovrebbe permettere alle persone di definire i propri orari e allontanarsi dall´ufficio, se necessario. E le mansioni nel settore servizi - dove il fabbisogno di nuovi impiegati è maggiore - possono spesso accogliere questo tipo di accordi. Secondo le previsioni degli economisti, il numero dei posti di lavoro in questo settore crescerà almeno fino a 500 milioni tra il 2004 e il 2015, per la maggior parte in Asia e per decine di milioni in Europa, America e Medio Oriente. Allo stesso tempo, nel mondo sviluppato la popolazione sta invecchiando e il numero di giovani che entra nel mondo del lavoro sta diminuendo. Quello dei servizi è un settore che si presta esattamente alla flessibilità di cui avrebbero bisogno le donne: in ambiti come le vendite, l´immobiliare e la consulenza, il lavoro spesso può essere svolto ovunque e in qualsiasi momento. Diventa dunque imperativo per i governi modificare i vecchi modelli che risentono di retaggi culturali come pure strutturali. E´ necessario eliminare i controlli sugli orari e utilizzare le tecnologie che permettono ai singoli di lavorare e collaborare con facilità a distanza e indipendentemente dagli orari. Dovrebbero essere riviste le due aree della vecchia scuola che maggiormente scoraggiano le donne all´impiegarsi: le normative su stipendi, benefit, previdenza e pensioni potrebbero essere basate sugli obiettivi raggiunti e non sul modello delle 40 ore settimanali; le politiche che rendono difficile per le donne rientrare nel mondo del lavoro dopo aver interrotto la carriera (di solito per avere figli) potrebbero essere più agevoli, con una maggiore disponibilità di impieghi part-time, la possibilità di lavorare da casa e la libertà di evitare gli straordinari. "Per l´espressione piena del contributo manageriale femminile occorre una evoluzione culturale, che deve necessariamente essere anche politica e sociale nella sua accezione più ampia. Le donne al vertice che ho incontrato nella mia carriera sono state poche. Ma migliori dei loro colleghi uomini. Brillanti, determinate, altamente professionali ma che al riconoscimento delle proprie competenze hanno spesso sacrificato importanti componenti del privato, arrivando in alcuni casi fino alla rinuncia alla maternità. E´ banale, ma corrisponde al vero. E allora perché questa situazione, che pure ha raggiunto un livello di consapevolezza diffuso, non riesce a cambiare direzione? La strada da percorrere è complessa e si dipana in diversi ambiti. Quello aziendale, in cui è necessario introdurre servizi di supporto e processi organizzativi che consentano una flessibilità reale, e non solo espressa a parole, rispetto ai tempi e ai modi del lavoro. Quello politico, per sviluppare anche dal punto di vista legislativo un supporto concreto e profondo, lontano dalla forzatura inutile delle "quote rosa". Quello personale, con scelte più coraggiose da parte delle donne, come quella di avventurarsi in settori che purtroppo culturalmente sono stati di appannaggio maschile, e con strategie familiari collaborative che stabiliscano un equilibrio nuovo rispetto ai ruoli tradizionali" ha dichiarato Stefano Scabbio, Presidente e Amministratore Delegato Manpower. Le differenze di salario continuano a essere un problema: le donne nei paesi Oecd guadagnano in media il 17% in meno degli uomini, e negli Stati Uniti la differenze è del 20%. Un´altra criticità è rappresentata dal fatto che, nonostante le donne siano arrivate a ricoprire ruoli prestigiosi all´interno di molte aziende, è ancora molto diffusa la convinzione che esse non abbiano le stesse opportunità di avanzamento degli uomini. Se si considera che in tutto il mondo esse superano di gran lunga gli uomini per quanto riguarda il raggiungimento della laurea, si comprende come la cultura possa costituire un ottimo punto di partenza per superare questa criticità. E´ necessario imparare a valutare ogni posizione lavorativa in base alla capacità e all´esperienza che le persone possiedono e sono quindi in grado di trasferirvi, facendo una stima dei risultati e del livello di conoscenza raggiunti che esuli dal tempo che la risorsa trascorre alla sua scrivania. Il mercato del lavoro contemporaneo deve riuscire a comprendere la vera flessibilità per aumentare la scelta dei lavoratori, con la consapevolezza che ogni vantaggio competitivo nel lungo periodo dipende dalla capacità di permettere a più persone di far parte della forza lavoro in un modo sostenibile. . |
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PARI OPPORTUNITÀ: PROGETTI DI ASSISTENZA E DI INTEGRAZIONE SOCIALE |
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Roma, 4 marzo 2009 - È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2009 l’avviso del Dipartimento per le Pari Opportunità riguardante la presentazione di progetti di assistenza e di integrazione sociale previsti dall´articolo 18 del D. Lgs 286/98. I progetti sono rivolti ad assicurare un percorso di assistenza e integrazione sociale alle vittime che intendano sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti di soggetti dediti al traffico di persone a scopo di sfruttamento. Tali progetti (che possono essere presentati da Regioni, Enti locali, o da soggetti privati convenzionati con tali enti) devono prevedere, in particolare, le seguenti fasi: attività pro-attive e attività di primo contatto volte all´emersione delle persone trafficate a scopo di sfruttamento; accoglienza abitativa; protezione (assistenza sanitaria, psicologica, legale ecc. ); attività finalizzate ad ottenere il permesso di soggiorno; formazione (alfabetizzazione linguistica ed informatica, corsi di formazione professionale ecc. ); attività finalizzate all´inserimento socio-lavorativo (borse lavoro, tirocini lavorativi ecc. ). L´ammontare delle risorse destinate ai progetti è di € 4. 600. 000,00 a valere sulle risorse assegnate al Dipartimento per le pari opportunità. Le iniziative sono finanziate: nella misura del 70% del totale della spesa a valere sulle risorse statali; nella misura del 30% del totale della spesa a valere sulle risorse della regione o dell´Ente locale. Per assicurare un’equa distribuzione delle risorse su tutto il territorio nazionale il progetto può essere finanziato con risorse statali solo per un importo che non superi i seguenti massimali: €. 460. 000 per i progetti che coprono un´area territoriale con popolazione residente superiore a 3. 000. 000 di abitanti; €. 350. 000 per i progetti che coprono un´area territoriale con popolazione residente dai 2. 000. 000 ai 3. 000. 000 di abitanti; €. 230. 000 per i progetti che coprono un´area territoriale con popolazione residente da 1. 000. 000 ai 2. 000. 000 abitanti; €. 115. 000 per i progetti che coprono un´area territoriale con popolazione residente inferiore a 1. 000. 000. Ciascun proponente può presentare un solo progetto, che può prevedere più soggetti attuatori, indicando dettagliatamente il riparto di compiti e competenze. Possono essere indicate forme di partenariato o di collaborazione istituzionale con soggetti pubblici, documentate con lettere d´intento e/o protocolli d´intesa. Deve essere indicato il territorio di riferimento delle attività e degli interventi previsti nel progetto, allegando elementi concreti concernenti: l´impegno assunto tramite il cofinanziamento da singoli enti territoriali; l´esistenza di protocolli operativi con gli attori presenti sul territorio (Questure, Comandi Carabinieri, Asl, ecc. ); l´operatività dei partner coinvolti nelle attività del progetto in quei territori, comprovata da documentazione allegata al progetto. . |
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