|
|
|
MERCOLEDI
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Marzo 2009 |
|
|
|
BIOGAS IN PIEMONTE: AL VIA BANDO PER IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI REFLUI PER PRODUZIONE ANCHE DI ENERGIA ELETTRICA O TERMICA |
|
|
|
|
|
La Regione Piemonte avvia, con un bando di finanziamento, il programma di sostegno agli investimenti realizzati dalle aziende agricole per impianti di trattamento degli effluenti zootecnici (letame e liquami), che prevedano anche la produzione di energia elettrica e/o termica. Lo smaltimento dei reflui va effettuato secondo modalità controllate e agronomicamente corrette: anche per questo la Regione ha recentemente approvato le nuove norme. Il bando di finanziamento prevede aiuti per l´acquisto, la costruzione e l´ammodernamento degli impianti di smaltimento e depurazione. Possono beneficiarne aziende singole e associate, nella misura pari al costo per l´ottenimento delle garanzie per prestiti/mutui o locazioni finanziarie di durata massima quindicennale. L’importo garantito ai fini del calcolo del contributo non può essere superiore al 50% della spesa ammessa e potrà essere elevato al 60% se uno o più fornitori degli impianti porteranno garanzie proprie, pari almeno al 20% della spesa. In ogni caso, per la normativa comunitaria, l’importo garantito non può superare l’80% della spesa ammessa; si può cumulare con altri contributi pubblici purchè essi complessivamente non superino il 40% del costo degli investimenti. Il tetto massimo di aiuti a una singola impresa non può superare i 400 mila euro o 500 mila euro per aziende in zone svantaggiate. L’alimentazione dell’impianto deve essere prevalentemente a reflui zootecnici. La modulistica sarà disponibile nei prossimi giorni all’indirizzo http://www. Regione. Piemonte. It/agri/servizi/moduli/index. Htm La domanda dovrà essere inoltrata a un confidi o pool di confidi, fino all’esaurimento dei fondi disponibili. “Complessivamente, la Regione ha stanziato un milione di euro per questo provvedimento – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – che si inserisce in un più ampio programma di incentivazione per impianti destinati al miglioramento dell’ambiente, al risparmio energetico e all’utilizzo di energia rinnovabile in ambito agricolo. L’obiettivo è quello di sostenere le aziende che realizzeranno o adegueranno gli impianti di trattamento dei reflui, in modo da valorizzarne le caratteristiche fertilizzanti e ridurre l’impatto ambientale di queste sostanze. La normativa sugli effluenti è una normativa rigorosa, che sappiamo essere impegnativa per molti imprenditori agricoli. Per questo vogliamo fornire un aiuto concreto alle imprese. ” . . . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PREZZO DELLA PASTA, MULTATE LE INTESE CHE ALTERANO LA CONCORRENZA |
|
|
|
|
|
Gli aumenti registrati dai consumatori nel prezzo di vendita della pasta sono stati causati, tra l’altro, da intese tra aziende produttrici e associazioni di categoria volte a realizzare un accordo anticoncorrenziale: è quanto riscontrato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che, con provvedimento del 25 febbraio 2009, ha comminato multe per oltre 12 milioni di euro. L’autorità ha sanzionato due intese: quella concordata tra Unipi, Unione Industriali Pastai Italiani, e 26 aziende produttrici, rappresentative di circa il 90% del mercato nazionale, e quella realizzata da Unionalimentari, l’Unione Nazionale della Piccola e Media Industria Alimentare. Nel complesso questi comportamenti hanno interessato l’intero mercato della produzione della pasta e generato un incremento nel prezzo di vendita, in buona parte trasferito al consumatore, infatti il prezzo finale è aumentato di circa il 36% nel periodo delle intese. Le intese - L’intesa tra Unipi e le 26 aziende produttrici sanzionate è durata dall’ottobre 2006 al marzo 2008 e ha fatto registrare un incremento nel prezzo di vendita pari al 51,8%. Secondo l’Antitrust le imprese hanno concertato una comune strategia che ha permesso alle aziende di piccole dimensioni di aumentare i prezzi: le catene distributive, in presenza di incrementi generalizzati, sono state costrette ad accettare i nuovi listini. Le imprese maggiori, che non volevano essere le sole ad aumentare i prezzi, hanno azzerato il rischio di perdere significative quote di mercato. Le multe comminate, pari complessivamente a 12. 496. 333 euro, sono state determinate tenendo conto della situazione di difficoltà del settore e del notevole aumento del costo della materia prima. E’ stata sanzionata con 1000 euro anche l’intesa realizzata da Unionalimentari, l’ Unione Nazionale della Piccola e Media Industria Alimentare; quest’ultima, in quanto associazione d’impresa, ha divulgato una propria determinazione per indirizzare gli associati verso un aumento uniforme di prezzo, fornendo loro, in un settore in cui l’offerta è frazionata in oltre un centinaio di imprese, un evidente punto di riferimento per l’aumento del prezzo del prodotto finito. Contro il provvedimento è possibile ricorrere al Tar entro sessanta giorni dalla notifica, oppure al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni. Un numero verde per i consumatori - Il ministero dello Sviluppo economico ed il Garante per la sorveglianza dei prezzi mettono a disposizione dei consumatori che riscontrassero livelli anomali ed eccessivi dei prezzi della pasta il numero verde 800. 955. 959 e la casella email garante@osservaprezzi. It. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FERRAZZI: 2,2 MILIONI DI EURO PER L´AGROALIMENTARE REGIONE LOMBARDIA E UNIONCAMERE A SOSTEGNO COMPETITIVITA´ DELLE IMPRESE |
|
|
|
|
|
Milano - Un patto per valorizzare il ruolo strategico del comparto agro-alimentare lombardo all´interno del sistema socioeconomico regionale, pensato per dare una risposta efficace e competitiva alla difficile situazione economica attuale. Sulla base di queste premesse, l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, e il presidente di Unioncamere Lombardia, Francesco Bettoni, hanno presentato ieri, nel Palazzo della Regione, i dettagli sui 2,2 milioni di euro di investimenti diretti destinati a progetti di ricerca e sperimentazione, promozione del sistema produttivo tramite eventi fieristici in Italia e all´estero, e sostegno alle diverse vocazioni produttive dei territori lombardi. "L´incontro di oggi - ha detto Ferrazzi - è stata una buona occasione per assumersi la responsabilità di credere nella Lombardia come terra delle opportunità, per contribuire allo sviluppo e alla competitività anche dell´intero sistema Paese. In questo momento, in cui l´economia stenta a ripartire, è importante iniettare fiducia e risorse alle aziende, credendo nel sistema agro-alimentare lombardo così come negli imprenditori che lo muovono". Le linee di intervento presentate oggi costituiscono la parte specificamente dedicata alla promozione e valorizzazione del settore agricolo e delle filiere agro-alimentari contenute nell´Accordo di Programma per lo Sviluppo Economico e la Competitività del sistema lombardo, presentato nei giorni scorsi da Regione Lombardia. "Le nostre imprese - ha dichiarato Bettoni - si sforzano costantemente per rimanere competitive e l´ottica del ´fare sistema´ è la modalità vincente, soprattutto in questo momento congiunturale così delicato e complesso a livello globale. Da parte nostra, sentiamo fortemente la responsabilità di ampliare il mercato dei prodotti agro-alimentari lombardi e di rendere sempre più attrattivo il nostro sistema agro-alimentare per gli imprenditori, soprattutto per i giovani, e per i capitali esterni all´agricoltura". Tra le azioni di intervento previste nell´accordo, ricoprono particolare rilievo gli investimenti per la ricerca, quali la partecipazione diretta delle Camere di Commercio lombarde allo sviluppo dei Poli Regionali di Carpaneta (Mantova) e Riccagioia (Pavia), dedicati alle principali filiere agricole regionali: vitivinicolo, lattiero-caseario, zootecnica - suinicola e agro-energetica. Oltre 1,1 milioni di euro verranno destinati a favorire la partecipazione delle imprese lombarde a manifestazioni fieristiche di settore, come Vinitaly e Tuttofood, a manifestazioni per allevatori e multifunzionali (Malpensacavalli e Agrivarese) e per la promozione di specifiche produzioni di eccellenza. Altri 220. 000 euro verranno invece destinati alla presentazione del Made in Lombardia sui mercati internazionali, in collaborazione con l´Istituto per il Commercio Estero e attraverso la valorizzazione del turismo eno-gastronomico. Ben 90. 000 euro saranno destinati ad azioni di rilevazione e analisi dell´andamento dei mercati e dei prezzi delle principali produzioni lombarde. Nel corso della conferenza stampa, Ferrazzi e Bettoni hanno inoltre presentato le iniziative specifiche dedicate a Tuttofood, la grande Fiera dell´Agroalimentare che si terrà presso gli spazi di Fiera Milano dal 10 al 13 giugno. "Si tratta - ha ricordato Ferrazzi, di un´occasione di primaria importanza, che si propone tra l´altro di aprire un varco significativo verso i mercati esteri per tutte le filiere agro-alimentari. È per questo che abbiamo previsto un sostegno diretto di 400. 000 euro da destinare alle imprese, contribuendo significativamente alla loro partecipazione". "L´iniziativa - ha aggiunto Bettoni - estende e completa l´esperienza significativa realizzata congiuntamente da Regione e Camere di Commercio lombarde per la filiera vitivinicola, con la realizzazione del padiglione dei Vini di Lombardia al Vinitaly, che ha consolidato sul mercato nazionale ed estero l´apprezzamento per la ricca e variegata produzione vitivinicola lombarda, costantemente caratterizzata da elevata qualità" "La competitività - ha concluso Ferrazzi - si gioca oggi sulla velocità di adeguamento e sul miglioramento delle performance per l´immissione dei prodotti sui mercati. Tutti fattori che dipendono fortemente dalla qualità e dalla serietà del contesto in cui le imprese operano e dall´efficacia ed efficienza dell´amministrazione pubblica a supporto delle sue produzioni. Oggi vogliamo mandare un messaggio forte e significativo in questa direzione". . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GIOVANI IMPRENDITORI IN AGRICOLTURA GIOVEDÌ 5 WORKSHOP A GENOVA |
|
|
|
|
|
Riprendono i seminari divulgativi regionali promossi da Oiga - Osservatorio per l´Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura. L´iniziativa dal titolo Giovani imprenditori in agricoltura: il panorama delle opportunità" ripartirà giovedi 5 marzo 2009 a Genova, alle 9,30, presso il Grand Hotel Savoia di Principe. Genova è la prima tappa di questo secondo ciclo di incontri che prevede altri otto appuntamenti in diverse città italiane. All´appuntamento, organizzato in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Liguria, Ismea - Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare - e Invitalia - Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa - parteciperà l´assessore regionale all´Agricoltura, Giancarlo Cassini. Il seminario, completamente gratuito, è rivolto agli operatori del settore, agricoltori, imprenditori, professionisti, tecnici e a tutti i soggetti interessati a intraprendere un´attività nel comparto o informarsi e aggiornarsi sulle opportunità. Nel corso del workshop, rappresentanti del Mipaaf, di Ismea e di Invitalia affronteranno tematiche di primaria importanza per i giovani imprenditori agricoli. Fra gli argomenti le strategie in favore dell´insediamento, la permanenza e lo sviluppo delle aziende giovani, i finanziamenti regionali per lo sviluppo dell´impresa agricola, gli interventi a favore dell´autoimprenditorialità e del subentro in agricoltura. E ancora: la questione fondiaria, il credito, la formazione, la ricerca applicata e le politiche di filiera, le assicurazioni agricole come strumento di copertura di rischi ed emergenze per l´agricoltura, le aziende biologiche ed il loro ambiente operativo, la competitività del settore agricolo italiano e le sue peculiarità nel mercato globalizzato. Dopo il successo riscosso dall´iniziativa negli ultimi anni, anche l´appuntamento genovese di giovedi 5 marzo punta a promuovere, tra i giovani imprenditori agricoli, la conoscenza dei piani a loro sostegno sul territorio e di ottimizzare l´impiego delle risorse disponibili, per migliorare la competitività del nostro Paese. Genova è la prima tappa di questo secondo ciclo di incontri che prevede altri otto appuntamenti in diverse città italiane. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“DONNE IN CAMPO” A MANIFESTAZIONE AGRICOLTURA MEZZOGIORNO |
|
|
|
|
|
Le imprenditrici agricole aderenti all’Associazione “Donne in Campo” della Cia Basilicata partecipano alla manifestazione dell’agricoltura del Mezzogiorno indetta dalla Cia a Scanzano Jonico per sabato per una celebrazione non rituale dell’8 marzo. “In un momento di grave crisi del modello di sviluppo economico e nell’urgenza di una adeguata salvaguardia ambientale – riferisce una nota della Cia - l’agricoltura può dare un apporto fondamentale per imboccare una nuova strada. Le donne dell’Agricoltura affermano con forza il principio della “diversità come valore” in contrapposizione al modello unico di sviluppo, d’impresa, di lavoro, di consumo e culturale. Esse - si legge nella nota - sono contro l’omologazione, come donne, perché portatrici di diversità di genere, come produttrici agricole, per l’affermazione della ricchezza della biodiversità e dell’infinita varietà dei prodotti alimentari e trasformati, patrimonio dell’umanità; ritengono necessario proporre, con il proprio esempio, una pluralità di modelli anche più a misura umana e più integrati nell’ambiente, affermare diverse visioni del mondo, difendere e far rivivere, rinnovandole, le tradizioni locali. ” . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
QUOTE LATTE, FERRAZZI: CHIEDO MODIFICHE AL DECRETO
LA POSIZIONE DELLA REGIONE LOMBARDIA NON CAMBIA:TUTELARE PRODUTTORI ONESTI
|
|
|
|
|
|
"Gli avvenimenti di queste ore sono la dimostrazione lampante di quanto sia alta la tensione sul tema delle quote latte. Un argomento che, come pare chiaro a tutti, è decisivo per il futuro della nostra agricoltura. Ora più che mai Regione Lombardia intende ribadire la sua posizione, che con coerenza rimane la stessa: quella della difesa della legalità come condizione irrinunciabile per tutelare e rilanciare la competitività delle nostre imprese" Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, interviene confermando la contrarietà lombarda alla versione attuale del decreto sulle quote latte, anche dopo che in sede di Commissione Agricoltura del Senato sono stati accolti alcuni emendamenti di modifica, ritenuti comunque insufficienti. "La nostra proposta - ricorda Ferrazzi - pienamente condivisa dal mondo produttivo lombardo e quindi forte della maggioranza delle aziende che arrivano a produrre il 40% del latte italiano, non si muove dalla richiesta di rinuncia preliminare a qualsiasi contenzioso con l´amministrazione pubblica per l´assegnazione di quote latte, comprese quelle integrative. Un passaggio, questo, troppo importante perché si possa parlare di vera e positiva chiusura di una partita da troppi anni vista come un elemento destabilizzante per la competitività del nostro sistema". Ferrazzi ha ricordato che in questi anni, con un faticoso lavoro, Regione Lombardia si è esposta in tutte le sedi opportune per assicurare alle proprie aziende di reggere la sfida della competitività, rimanendo all´interno delle regole comunitarie, anche a costo di aprire un significativo contenzioso come una seppur minoritaria parte di produttori. "La posizione lombarda - conclude Ferrazzi - è condivisa dalle altre Regioni italiane: è per questo che il Governo e il Parlamento, nel pieno della loro sovranità, sono chiamati a scegliere con la consapevolezza di segnare una svolta decisiva per il futuro del settore e, direttamente, per una parte importante del sistema produttivo ed economico del nostro Paese. Dal rispetto per la legalità passa a questo punto non un generico ok delle parti in causa, ma la competitività della nostra agricoltura, perché siamo convinti che, oltre a un problema etico, la mancata correzione di questo decreto possa causare seri problemi per la tenuta produttiva ed economica del comparto". . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
L´AGENZIA AGRIS APRE A NUORO IL SETTORE DI RICERCA SULLE RAZZE LOCALI E SPECIE MINORI |
|
|
|
|
|
Cagliari - Dal 1° marzo è attivo a Nuoro il settore di ricerca sulle razze locali e specie minori del servizio produzioni e tecnologia del Dipartimento di ricerca per l´incremento ippico (Dirip) dell´agenzia Agris (dipartimento con sede operativa a Ozieri). Il settore avrà sede negli uffici dell´Agenzia, ospitati all´interno della direzione dei Servizi territoriali di Nuoro dell’Ente Foreste Sardegna in via Deffenu, dove già opera per Agris il servizio Silvicoltura del dipartimento della ricerca per il sughero e la silvicoltura. I principali ambiti di ricerca sono gli studi del genoma degli equidi, indagini demografiche, sistemi di allevamento, impiego delle biotecnologie nella conservazione della biodiversità, studi ricerche genetiche e tecnologie d’allevamento sugli ungulati selvatici (cinghiale, cervo, daino, ecc. ) e delle specie canine autoctone (Pastore fonnese, Mastino fonnese), studi e analisi socio-economiche. La scelta di aprire a Nuoro il settore ha l’obiettivo di integrare meglio le attività di studio e ricerca sulle specie minori con quelle sulla silvicoltura. Attività che, pur appartenendo a dipartimenti differenti, si prestano nella loro integrazione a dimostrare quella interdisciplinarietà che l´agenzia Agris persegue, dal momento in cui ha accomunato storie, esperienze e patrimonio scientifico di enti regionali che prima operavano autonomamente e in ambiti distinti. Un altro vantaggio sarà quello di operare meglio anche con la sede di Nuoro dell´Istituto zooprofilattico sperimentale, con cui Agris ha stipulato un protocollo d´Intesa per la collaborazione scientifica. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BOLOGNA: NUOVI ORTI IN CITTA´: APPROVATO ORDINE DEL GIORNO DAL CONSIGLIO COMUNALE |
|
|
|
|
|
Sull´esperienza degli orti in città, è stato approvato il 3 marzo un ordine del giorno per invitare, tra l´altro, la Giunta a convocare una conferenza cittadina con i presidenti di quartiere e le associazioni interessate a tale esperienza, per verificare e valorizzare le esperienze realizzate e per avviare nuove sperimentazioni sulla produzione agricola e l’alimentazione. Si invita inoltre la Giunta a rielaborare il Regolamento degli Orti cittadini tenendo conto delle nuove esigenze di assegnazione ed uniformare tale regolamento tra i quartieri, rendendo più omogenea la relativa applicazione; e verificare infine la possibilità di reperire nuove aree urbane in cui collocare nuovi orti, oltre a estendere quelli esistenti, secondo le norme contenute nel Psc e nel Rue. L´ordine del giorno, presentato dalla presidente del gruppo Sd Milena Naldi e sottoscritto dal consigliere Paolo Natali, è stato approvato con 10 voti favorevoli dei gruppi Pd e Sd, e 2 astenuti dei gruppi Fi-pdl e An-pdl. Di seguito il testo integrale dell´odg: "Il Consiglio comunale Preso atto che si sta portando a compimento la mappatura delle aree ortive presenti nel Comune di Bologna e che essa sarà messa in rete da parte del sistema informativo comunale agli inizi del 2009; preso atto inoltre dell’importante funzione sociale di questa esperienza nella nostra città e della necessità, dopo oltre vent’anni dal suo primo insediamento, di una riflessione complessiva per un suo sviluppo e per una sua attualizzazione constatato che nella Commissione consiliare “Territorio ambiente e infrastrutture” svoltasi il 24-11-2008 si è registrata una sostanziale consapevolezza, espressa anche dai Presidenti di quartiere, dell’emergere di nuove richieste di assegnazione di un orto da parte di strati diversi della popolazione; la disponibilità di un orto, anche per il tendenziale aumento delle fasce di popolazione sotto la soglia di povertà, potrebbe rappresentare un sostanziale aiuto, alla vita economica di alcune categorie sociali ed essere esso stesso un luogo di integrazione sociale; constatato inoltre che a seguito dei cambiamenti sociali in atto nella nostra città lo spazio ortivo possa interessare nel futuro non solo le fasce di anziani, ma bensì una comunità più larga e variegata di persone, come giovani donne e uomini, non solo a basso reddito, e associazioni interessate a pratiche di bio-agricoltura e di sperimentazioni alimentari coerenti con uno stile di vita aggiornato ad una nuova e più salutare educazione agricola e alimentare; evidenziato infine che è interesse della comunità consolidare e sviluppare l’esperienza dell’orto quale elemento di cultura e di didattica alimentare per le scuole della nostra città e per favorire stili di vita legate a una maggiore consapevolezza della produzione agricola locale coerenti con l’obiettivo di catene alimentari sempre più corte; invita la Giunta a - convocare, in accordo con i Presidenti di Quartiere e con le Associazioni interessate una “Conferenza cittadina” sull’esperienza degli orti in città per verificare e valorizzare le esperienze realizzate e per avviare nuove sperimentazioni frutto dei cambiamenti culturali e delle aspirazioni ad un nuovo rapporto con la produzione agricola e l’alimentazione; - rielaborare il Regolamento degli Orti cittadini tenendo conto delle nuove esigenze di assegnazione ed uniformare tale regolamento tra i quartieri, rendendo più omogenea la sua relativa applicazione; - verificare la possibilità di reperire nuove aree urbane in cui collocare nuovi orti, oltre a estendere quelli esistenti, secondo le norme contenute nel Psc e nel Rue. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ROVIGO RIAVRA’ IL SUO“SALONE DEL GRANO” |
|
|
|
|
|
L’antico salone delle contrattazioni della Camera di Commercio di Rovigo, chiamato “Salone del grano”, sarà recuperato come spazio polivalente per convegni, mostre, ricevimenti, manifestazioni culturali. Tornerà ad essere il “cuore pulsante” della città. L’intervento avrà un costo di 4,628 milioni di euro, coperti per la maggior parte dai contributi della Regione (1,483 milioni) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (1,5 milioni di euro). Il progetto è stato presentato oggi a Rovigo dal presidente della Camera di Commercio Loredano Zampini, insieme all’assessore regionale al bilancio Isi Coppola, al sindaco di Rovigo Fausto Merchiori e il presidente della Fondazione Cariparo Antonio Finotti. Sarà un intervento – ha sottolineato l’assessore Coppola – che lascerà un segno tangibile non solo dal punto di vista socioeconomico, ma anche di immagine. Zampini ha ripercorso la storia dell’immobile, che è stato dal 1499 abitazione del Podestà veneziano e poi Tribunale provinciale fino al 1850. Il salone fu ampliato all’inizio del Xx secolo per le accresciute esigenze del fiorente mercato del grano e aperto al pubblico nel 1929 arricchito di stucchi e di un leone alato in gesso tuttora esistente. Da alcuni anni il salone e i locali annessi, vincolati in quanto beni di interesse storico-artistico, non sono più agibili per ragioni di sicurezza. Di qui la necessità di un intervento per renderli nuovamente disponibili alle esigenze della città. Entro l’estate sarà pronto il progetto esecutivo; poi, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, si procederà all’appalto dei lavori che saranno realizzati tra il 2010 e il 2011. “Un’operazione auspicata e intelligente – ha detto il sindaco – per un luogo che è nel cuore della città”. Un intervento, ha aggiunto Finotti, che guarda con ottimismo anche oltre agli aspetti contingenti della crisi attuale. L’assessore Coppola ha fatto presente che il progetto è stato cofinanziato dalla giunta regionale con un provvedimento relativo alla programmazione decentrata per realizzare opere e infrastrutture pubbliche considerate strategiche nei settori dello sviluppo locale, dello sviluppo turistico, della qualificazione urbana, con una particolare attenzione anche per il miglioramento della competitività. Sull’intervento per il Salone del grano si è trovata la condivisione non solo di tutti i soggetti interessati ma degli stessi cittadini. Inoltre – ha concluso l’assessore Coppola – ha anche una valenza di investimento “anticrisi” in un momento in cui l’economia sta vivendo grandi difficoltà. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“C’ERA UNA VOLTA”…IN TAVOLA CINEMA |
|
|
|
|
|
Oggi 4 Marzo alle 20:30, la Sala dell’Editto del Comune di Spello aprirà le porte al secondo appuntamento con “C’era una volta”…in Tavola Cinema, l’importante progetto di educazione alimentare ideato dall’Associazione Palladium Productions Onlus che sta coinvolgendo in un percorso eclettico fatto di giochi, pittura, fiabe, musica e teatro, i bambini delle scuole materne ed elementari di Spello. Patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dal Comune di Spello e con il contributo del Consorzio Agrario di Parma, questa originale ed entusiasmante iniziativa, pone l’accento sul mangiar sano e sulla ricerca di un equilibrio tra cibo ed individuo al fine di prevenire quei disturbi alimentari che negli ultimi tempi si stanno diffondendo significativamente nella nostra società. L’incontro di domani prevede la proiezione del film - documentario Super Size Me di Morgan Spurlock, pellicola che denuncia in maniera circostanziata e vissuta la devastazione a cui va incontro l’organismo umano se sottoposto alla durissima e grassissima Mac-dieta fatta di hamburger, patatine fritte e bibite gassate. Oggetto di indagine da parte del regista/protagonista è l’obesità, la cosiddetta “pandemia del Xxi secolo” che viene raccontata come una vera e propria piaga sociale, oltre che come un problema culturale e mediatico. Ad essere messo alla berlina nel film, è, inoltre, l’atteggiamento ammiccante dei fast food nei confronti dei più piccoli; il loro mostrarsi e proporsi come una sorta di isola felice, un mondo incantato fatto di magia, divertimento e gusto nel quale è impossibile non andare. Ai bambini e ai pericoli per la loro salute derivanti dalle cattive abitudini alimentari, sarà dedicata l’attenzione della biologa nutrizionista Dott. Ssa Lia Rossi Prosperi (Specialista in Scienze dell´Alimentazione e Commissario presso la Commissione Italiana Dietetica e Nutrizione del Ministero della Salute) la quale, nell’incontro/dibattito che precederà la proiezione del film, porrà l’attenzione sui cinque elementi cardini per una sana alimentazione ovvero cibo salubre, adeguato apporto calorico, variabilità, equilibrio nutrizionale e distribuzione calorica. “C’era una volta”… in tavola Cinema, vuole proporsi, inoltre, non solo come un importante appuntamento di riflessione e di scoperta delle radici del cibo ma anche come un’occasione per valorizzare la filiera produttiva agroalimentare italiana, dando la possibilità agli ospiti della serata di degustare prodotti tipici della nostra terra, come il parmigiano reggiano. Ceraunavoltaintavola@gmail. Com . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AGRICOLTURA: OGGI RAPPORTO ATTIVITA´´ SPERIMENTALE ORTICOLA |
|
|
|
|
|
Udine - E´ in programma per il 4 marzo, con inizio alle ore 9,30, a Villa Chiozza di Scodovacca di Cervignano la presentazione della seconda parte del rapporto sull´attività sperimentale svolta nel 2009 dall´Ersa, l´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, sulle colture orticole. Si tratta di un incontro di carattere divulgativo, aperto a tutti, che, come spiega il direttore generale, Josef Parente -"permetterà di presentare i risultati emersi dai test qualitativi eseguiti in collaborazione tra l´Ersa e il Cra-iaa, istituto di ricerca di Milano". "Nel contempo - prosegue Parente - sarà possibile valutare nell´occasione anche gli esiti delle sperimentazioni effettuate nel centro ortofloricolo ´Po di Tramontana´, con il quale sempre l´Ersa collabora da diversi anni". Nel corso della mattinata divulgativa si tratterà in particolare delle prove di diserbo sulla coltivazione della patata, del radicchio e della lattuga, e di sperimentazioni eseguite sulle colture di asparago e di melone". . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FVG: CAPIGRUPPO INCONTRANO PESCATORI DI MARANO |
|
|
|
|
|
Trieste - I rappresentanti dei gruppi presenti in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia , il presidente della Regione Renzo Tondo, gli assessori all´Agricoltura Claudio Violino e all´Ambiente Vanni Lenna, hanno incontrato ieri le rappresentanze della Confcooperative - Federcoopesca, della Cooperativa pescatori San Vito e il sindaco Graziano Pizzimenti di Marano Lagunare. Tre le problematiche evidenziate, la previsione europea di potenza dei motori della flotta che sarebbe troppo bassa, i ritardi nelle concessioni per l´acquacoltura, i periodi di fermo pesca e le ricadute sulla popolazione maranese. "Quello della potenza dei motori è in realtà un problema di sicurezza dei pescatori - ha specificato l´esponente di Federcoopesca Gianpaolo Zamparo - e le previsioni europee non tengono conto delle nostre specificità". La Cooperativa San Vito, con Achille Ghenda, ha evidenziato che i sequestri dei mezzi avvenuti in questi giorni potrebbero estendersi, annullando di fatto ogni attività. Rischiamo la morte di Marano - ha detto Pizzimenti, proponendo alla Regione di avocare a sé la concessione delle licenze di pesca in laguna, zona che non ricade né nel demanio idrico, né in quello marittimo e già demanio regionale dal 2001. I ritardi nell´attribuzione delle concessioni per l´acquacoltura, istituite nel 2000, sarebbero dovuti alla mancata valutazione d´incidenza ambientale di competenza della direzione centrale dell´Ambiente. Pizzimenti ha sottolineato quanto le coltivazioni di molluschi siano una felice prospettiva, che va però sostenuta per i tre anni che passano tra la semina e la raccolta. La Cooperativa San Vito ha chiesto un intervento di 600 mila euro per 3 anni a favore dei 150 soci che si accingono a modificare radicalmente la loro attività: non più solo pesca, ma anche coltura. Il terzo punto è stata la richiesta di sostenere presso il governo l´ampliamento degli ammortizzatori sociali anche ai marittimi contrattualizzati e ai soci delle cooperative, per i tre mesi invernali di fermo pesca. I consiglieri Corazza (Idv-citt), Kocijancic (Sa), Venier Romano (Udc), Franz (Ln) e i capigruppo Galasso (Pdl) e Moretton (Pd) hanno dichiarato la massima disponibilità ad aiutare la comunità maranese. Moretton ha annunciato una proposta di legge specifica - data la peculiare situazione della laguna - auspicando un sostegno trasversale, mentre Galasso ha chiesto ai maranesi collaborazione e disponibilità di adattamento, per trovare la via verso il cambiamento. L´approccio costruttivo di tutti al problema è fondamentale, ha detto il presidente Tondo, annunciando che se ci dovesse essere una proposta di legge dall´opposizione, utile e sostenibile, verrebbe presa in considerazione. Tondo ha chiesto di investire la Commissione paritetica Stato - Regione per valutare trasferimenti di competenze utili a dare risposte alla comunità maranese e ha assicurato che si farà portavoce presso il Governo della questione. Annunciato anche il concorso della Regione per un eventuale sostegno ai lavoratori, altrimenti di esclusiva competenza statale. "C´è un accavallarsi di problemi nella nostra laguna - ha detto l´assessore Violino - che genera un situazione peculiare per la quale dovremmo pensare anche a valorizzare di più la figura del Commissario". Dando massima disponibilità per la ricerca di soluzioni, Violino ha evidenziato le difficoltà che pone la questione potenza motori, dato anche il coinvolgimento della Magistratura. Dovrebbe invece essere emessa in tempi brevi la valutazione d´incidenza ambientale delle concessioni per le coltivazioni di molluschi. Annunciato infine un disegno di legge in materia di pesca, nel quale comprendere anche soluzioni specifiche. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PESCA: LE SFIDE PER IL SETTORE. ASSESSORE COPPOLA A CAORLE (VENEZIA) |
|
|
|
|
|
Nel settore della pesca il 2008 ha visto a livello nazionale un calo del 10% del profitto lordo e del 6% del numero degli addetti. Le giornate annue di attività sono passate da 197 a 131. L’obiettivo comune è di invertire questo declino ma per rilanciare un settore che è ancora in grado di garantire redditività occorre “fare squadra” e puntare sulla qualità. E’ il quadro d’insieme delineato l’altro ieri sera a Caorle dai partecipanti ad una tavola rotonda sul tema della valorizzazione e lo sviluppo del patrimonio ittico del Veneto, promossa in occasione del congresso regionale della Fai Cisl. Insieme all’assessore regionale alla pesca Isi Coppola erano presenti il sindaco di Chioggia Romano Tiozzo, il presidente regionale di Federcoopesca Enzo Fornaro e il responsabile nazionale Fai Cisl per il settore pesca Franco Orsomando. L’assessore Coppola ha parlato dell’azione della Regione, portata avanti nel tempo sulla base di “scelte condivise e responsabilmente concertate con il mondo della pesca”. Tra gli aspetti relativi alla filiera ittica veneta, l’assessore ha sottolineato il ritorno – soprattutto in tempi di crisi – ai valori che ruotano intorno alle risorse umane e le progettualità - sostenute anche con gli strumenti finanziari dell’Unione Europea (prima lo Sfop e ora il Fep) - che hanno coniugato finalità di tipo economico con una grande attenzione nei confronti dell’ambiente marino, sfatando il luogo comune che lo vede solo come risorsa da sfruttare. Infatti, solo garantendo la continuità dell’ambiente con uno sforzo di pesca sostenibile si dà possibilità di sviluppo al settore. L’assessore Coppola ha anche stigmatizzato il fatto che a livello europeo non si è voluto capire quale scrigno prezioso sia l’Adriatico, che ha problematiche e peculiarità diverse dagli altri mari. Tuttavia grazie ad esperienze come il progetto Adri. Fish e la costituzione dell’Euroregione Adriatica – ha detto l’assessore – ora siamo assolutamente preparati ad affrontare gli scenari che si presentano, in cui tra l’altro l’attuale crisi economico-finanziaria va ad aggiungersi ad una crisi già presente nel settore della pesca. Gli strumenti e le risorse per guardare al domani ci sono – ha concluso l’assessore Coppola – ma l’Italia può vincere questa sfida solo sul piano della qualità del prodotto e non della quantità, senza false illusioni ma rimboccandosi tutti insieme le maniche con senso di concretezza. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MATERA - LE 1135 RICETTE CHE FANNO L´ITALIA |
|
|
|
|
|
Matera - Giovedi 5 marzo, alle 18. 30, per iniziativa dell´´associazione Women´s Fiction Festival in collaborazione con la casa editrice Ponte delle Grazie, Palazzo Gattini Luxury Hotel e Libreria dell´Arco nella sala meeting di Palazzo Gattini, presentano il volume: "La cucina nazionale italiana" di Allan Bay e Paola Salvatori e del nuovo libro, La Cucina Pugliese di Giovanna Quaranta, della collana diretta da Allan Bay, "Il lettore goloso", Ponte delle Grazie. Saranno presenti gli autori. Fatta l´Italia, si sono col tempo fatti gli italiani, anche se questo è avvenuto per la cucina da pochi anni. Oggi le varie tradizioni regionali si sono adattate ai tempi e si sono fuse in un unico ricco patrimonio condiviso che è giusto definire cucina nazionale. Partendo da questa realtà, i due autori raccontano la storia delle nostre ricette e ne danno una proposta attuale, alla luce delle esigenze contemporanee degli italiani, sempre ghiotta e soprattutto sempre rispettosa della loro anima. Questo libro è un repertorio, completo ed esauriente, delle ricette di oggi degli italiani. Allan Bay vive e lavora a Milano. Giornalista e scrittore enogastronomico, collabora al Corriere della Sera curando per Vivimilano una rubrica sui ristoranti. Scrive di cucina su Diario. Ha pubblicato la fortunata serie di libri ´Cuochi si diventaª. Cura la collana di libri di cucina ´Il lettore golosoª per Ponte alle Grazie. Paola Salvatori vive e lavora a Bologna. Da sempre appassionata di storia della gastronomia, negli anni ha raccolto e studiato a fondo moltissimi testi di questo argomento, dal Cinquecento ai giorni nostri. Ha collaborato in passato con la rivista La Gola e attualmente a Charta. La Cucina Pugliese - Questo libro è il primo repertorio completo della cucina pugliese dalla A alla Z attraverso tutte le specialità di focacce e di pasta, la verdura e il pesce, le carni, le uova e i dolci, i prodotti tipici. Ma la sua unicità non si esaurisce in questo. Sin dalle prime pagine si comprende che è stato scritto con piacere. Anzi, con una serie di piaceri: quello di cucinare, ma anche quello di mangiare; quello di ricordare ricette, usanze e persone di famiglia, luoghi - città, villaggi, quartieri, ma anche angoli di campagna o scorci di lungomare - ricorrenze religiose e personali, stagioni punteggiate da eventi culinari ben precisi che aprivano un´estate o hanno chiuso un´infanzia, e che continuano a essere riproposti. Piacere di raccontare le ricette che vivono e cambiano nelle varianti di amiche, parenti, ristoratori, oppure trasmesse attraverso quel "sentito dire" che Ë parte di una tradizione; piacere di ritrarre da mille gustose angolazioni una regione che trabocca letteralmente di cose buone. Tutti questi piaceri Giovanna Quaranta sa trasmetterli immediatamente al lettore, insieme alla voglia di mettersi ai fornelli: con allegria e soprattutto non da soli, ma insieme alle persone che ritroveremo poi attorno alla tavola, bambini compresi. Giovanna Quaranta è nata a Bari nel 1955, è sposata e ha due figli. Ha studiato a Roma, alla scuola per interpreti, e ha lavorato a Bari presso l´Istituto Agronomico del Mediterraneo come interprete simultanea. Cuoca per passione, si è sempre occupata di cucina. Ha pubblicato un libro di ricette e attualmente tiene corsi di cucina per ragazze e ragazzi. L´incontro è aperto al pubblico. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BASILICATA: COLDIRETTI: PROPOSTE CONTRO LA CRISI |
|
|
|
|
|
Uscire dalla crisi si può? Puntando su una filiera agroalimentare tutta italiana: è stata questa una delle proposte lanciate dalla Coldiretti Basilicata durante l’incontro svoltosi ieri nella sede del Pd tra i parlamentari lucani e il mondo economico regionale. “Dei 52 miliardi di prodotti agroalimentari esportati – ha detto il direttore dell’Organizzazione agricola, Giuseppe Brillante – solo 17 sono “Made in Italy”. Su quattro prodotti, dunque, solo uno è prodotto in Italia. Per combattere l’agro-pirateria è sempre più importante indicare la trasparenza in etichetta indicando l’origine del prodotto. Bisognerebbe applicare decreti attuativi sull’obbligatorietà dell’origine a prodotti come la pasta e i lattiero - caseari per rendere efficiente la legge 204 del 2004. E’ questo il momento per fare una scelta coerente orientata a valorizzare i territori e le sue tipicità. Puntare sul protagonismo delle nostre aree rurali significa predisporre azioni di sviluppo che il nostro Mezzogiorno può mettere in campo perché può vantare qualità e distintività dei prodotti”. Non sono mancate indicazioni sull’utilizzo delle agroenergie e sul completamente opere infrastrutturale soprattutto quelle idriche. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NOSTROMO S.P.A. CHIUDE IL 2008 CON UN FATTURATO IN CRESCITA DEL 9% |
|
|
|
|
|
Buone performance finanziarie per la storica azienda leader nella produzione di tonno e prodotti ittici di qualità che chiude l’anno con indicatori positivi e prevede di incrementare ulteriormente il fatturato grazie anche al lancio dei nuovi prodotti nel settore del fresco. Nostromo (www. Tonnonostromo. It), azienda modenese specializzata nel mercato delle conserve ittiche di qualità, annuncia aver chiuso l’esercizio fiscale 2008 evidenziando un aumento di fatturato del 9% per un ammontare complessivo di 98 milioni di euro. L’azienda, parte del Gruppo spagnolo Calvo, segnala parametri positivi per quando concerne tutti i principali indicatori finanziari. Il margine commerciale netto fa registrare un incremento del 4% rispetto al 2007, nonostante il significativo aumento del costo delle materie prime. Mentre il risultato operativo netto è stato inferiore al 2007 per effetto degli ingenti investimenti in comunicazione. L’azienda, che copre attualmente il 10% del mercato italiano di tonno, con un volume globale di 12 mila tonnellate nel 2008, più del 5% rispetto al 2007, punta ad incrementare ulteriormente i ricavi complessivi grazie anche al lancio dei nuovi prodotti nel comparto del fresco. La previsione è di crescere di un ulteriore 7% nel 2009, con un fatturato stimato di 105 milioni di euro. “Considerando il clima di flessione generale siamo soddisfatti dei risultati raggiunti. Dopo ottime performance nei primi sei mesi, Nostromo ha chiuso l’esercizio fiscale 2008 in linea con gli obiettivi prefissati. Per il 2009 puntiamo ad incrementare ulteriormente la nostra crescita, in particolare grazie ai nuovi prodotti destinati a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel reparto del fresco”, ha dichiarato Roberto Sassoni, Direttore Commerciale Nostromo S. P. A. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FINO AL 15 MARZO NEI MAGGIORI RISTORANTI ITALIANI IN ASSAGGIO LE MIGLIORI PRODUZIONI OLEICOLE ITALIANE GRAZIE A “LE STAGIONI DELL’OLIO” CON IL CARRELLO PER SCOPRIRE IL PIACERE DELL’OLIO |
|
|
|
|
|
Un vero e proprio carrello di oli extravergine e biologici presente nei maggiori ristoranti italiani. Da Palermo, passando per Roma fino a Cuneo si potranno assaggiare le migliori produzioni oleicole italiane grazie a “Le Stagioni dell’Olio”, manifestazione organizzata da Enoteca Italiana in collaborazione con l’Associazione Città dell’Olio e con l’Associazione Città del Bio. I ristoranti di Siena, madrina dell’iniziativa, di Roma e delle province di Salerno, Matera, Messina, Palermo, Agrigento e Cuneo diverranno luoghi per far conoscere e approfondire la cultura dell’olio italiano, prodotto simbolo dell’enogastronomia mediterranea. Inoltre, per rendere più gustoso l’appuntamento, gli chef proporranno anche menu degustazione tematici ed assaggi di olio extravergine e biologico abbinati ad eccellenze gastronomiche e produzioni tipiche Dop ed Igp. Una nuova iniziativa per promuovere il contatto diretto con il consumatore che avrà così la possibilità di scegliere, all’interno dei ristoranti, il miglior olio per ogni piatto degustato senza alcun costo aggiuntivo. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DALLA RICERCA NUTRIZIONALE GIULIANI GIUSTO SENZA GLUTINE: UNA LINEA DI PRODOTTI SENZA GLUTINE PER UN’ALIMENTAZIONE SANA, EQUILIBRATA E GUSTOSA |
|
|
|
|
|
Ad oggi, non c´è cura farmacologica per la celiachia. L´unica terapia efficace prevede l´eliminazione del glutine dalla dieta. Per i celiaci il rispetto di tale dieta è indispensabile al fine di ottenere la remissione dei segni e sintomi. La linea giuliani giusto senza glutine Seguire correttamente una dieta priva di glutine è l’unica terapia disponibile per la celiachia. Il regime dietetico, sebbene necessario, risulta difficile da seguire a causa della diffusione dei cereali contenenti glutine nell’alimentazione quotidiana. Il celiaco deve, più di ogni altro soggetto, porre attenzione a quanto riportato sulle etichette, tenendo presente che in alcuni alimenti non contenenti cereali – e dunque ammessi nella sua dieta – può essere stato aggiunto del glutine nel corso dei processi produttivi industriali. Giusto Senza Glutine – Giuliani - è una linea di prodotti per celiaci autorizzata del Ministero della Salute. Il Bollino Ministeriale, apposto su tutte le confezioni, costituisce garanzia che il prodotto sia approvato dal Ministero quale alimento senza glutine e quindi idoneo al celiaco, avendo un contenuto di glutine non superiore a 20 ppm (parti per milione). La linea Senza Glutine contempla una vasta scelta di tipi di pane, pasta, prodotti da prima colazione, biscotti, merende e snack che permettono di seguire un´alimentazione sana ed equilibrata, ma anche gratificante e gustosa per il palato, in ogni momento della giornata. A cominciare dalla prima colazione. L’alimentazione, nelle prime ore del mattino, deve apportare elementi nutritivi di facile digestione e di pronto utilizzo. Come quelli forniti dai nuovi Frollini Giusto Senza Glutine, disponibili in due varianti di gusto: Frollini tradizionali per gli amanti degli ingredienti semplici e genuini e Frollini ai cereali, per chi è alla ricerca di un’alimentazione ricca di fibre. Le pratiche porzioni monodose consentono di gustare i biscotti anche fuori casa e a qualsiasi ora. Con Giuliani anche la pasta non costituisce più un problema per il celiaco. La nuova Pasta G-mix conserva tutto il sapore, la tenuta di cottura ed il colore della pasta tradizionale. Giusto Mix, brevetto esclusivo Giuliani, è una miscela di farine e lieviti selezionati, “naturalmente ricchi” di Ferro, Zinco, Magnesio e Acido Folico che dona a ciascun formato di pasta un alto valore nutritivo. Vitamine e minerali si rendono difatti biodisponibili e quindi più facilmente assimilabili se “naturalmente” presenti negli alimenti, nel rispetto dei quantitativi di principi nutritivi raccomandati giornalmente (Rda). Con il Pane Casareccio 16 ore lievitazione naturale di Giusto Giuliani la bontà dell’alimento più diffuso al mondo torna sulla tavola del celiaco. Il Pane Casareccio Giusto, frutto della ricerca nutrizionale Giuliani, è un pane con tutto il gusto e l’aroma del pane tradizionale italiano. È il primo pane senza glutine prodotto con un processo che prevede l’utilizzo di fermenti lattici selezionati (brevetto Giuliani) e una lievitazione naturale ottimale, prolungata per 16 ore. Le proprietà benefiche dei fermenti lattici sono ben conosciute, ma non tutti sanno quanto sia importante il loro utilizzo nella lievitazione dei prodotti da forno, in particolare nel pane senza glutine. La ricerca nutrizionale Giuliani ha selezionato i migliori fermenti lattici per una lievitazione ottimale, prolungata per ben 16 ore, che garantisce la fragranza, il gusto e la morbidezza del pane appena sfornato senza bisogno di riscaldarlo. Le fette sono più alte, ampie ed ariose, con quelle porosità che sono la dimostrazione più evidente di una lievitazione ben riuscita. Il risultato è un pane morbido e digeribile. Il prodotto, disponibile nel formato da 500g, è venduto in due pratiche confezioni salva freschezza per garantire fragranza e morbidezza ogni giorno. Dallo stesso procedimento nascono il Pan Carrè, classico pane a fette, ed il Pan Rustico con Semi, un alimento arricchito dai semi di girasole, papavero e lino, fonti di Vitamine, Ferro, Magnesio ed oligoelementi. Tutta la linea Pane 16 ore lievitazione naturale è inoltre caratterizzata dall’utilizzo dell’olio di oliva e dall’assenza di conservanti a ulteriore garanzia dell’elevata attenzione alla qualità dei prodotti Per ogni momento della giornata, quando l’organismo richiede una ricarica di “energia pronta, Giusto Giuliani ha realizzato le nuove Merendine morbide allo yogurt, preparate con pan di spagna, yogurt ed una farcitura di crema al cacao e nocciole oppure di confettura di albicocche. Confezionate singolarmente, sono ideali per ogni momento della giornata e per ogni età. I Ventaglietti Senza Glutine sono dorati biscotti di pasta sfoglia ideati per coloro che preferiscono i sapori della pasticceria. Con le pratiche confezioni salva freschezza è possibile regalarsi qualche momento di dolcezza anche fuori casa. I più golosi potranno scegliere fra l’ampia gamma di biscotti e wafer ricoperti di puro cioccolato della Linea Ciocoextra, rigorosamente senza glutine e capace di soddisfare diversi gusti. Dai Ciocostick, croccanti biscotti ricoperti di cioccolato fondente, ai Ciocoallegri, avvolti da cioccolato fondente e granella di nocciole, fino ai Ciocosfizi, dedicati a chi preferisce il piacere della sfoglia di wafer con cioccolato fondente. Da oggi i Ciocosfizi sono disponibili nella variante più dolce al cioccolato al latte: i Ciocosfizi al Latte sono gli ultimi nati in casa Ciocoextra, assieme ai Ciocococco, biscotti al cocco coperti da cioccolato fondente e scaglie di cocco. La Linea Giusto Senza Glutine è ricchissima di prodotti per ogni occasione. Tra questi citiamo la birra Baden Bräu, medaglia d’oro per la migliore birra da malto senza glutine prodotta in Germania, i nuovissimi preparati per Pizza e Torta al cioccolato, Torte e Plum Cake ed infine i “classici” per festeggiare le ricorrenze, come Panettone, Panettone al cioccolato, Pandoro, Colomba e ovetti. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA DOLCEZZA DI VENCHI |
|
|
|
|
|
Tante, per tutti i gusti ma con un denominatore comune unico, la dolcezza!! Sono le nuove idee Venchi ricche di squisite e delicate novità. Una novità è la scatola regalo, in tonalità rosa, che presenta l’assortimento completo di covetti Venchi. Un campionario decisamente vario, per tutti i gusti, dai covetti fondenti 85% per grandi intenditori, a quelli al latte, da quelli al gianduja ai bigusto cremino, dai nougatine fondenti ai ripieni. I vasi orchidea assortiti , i vasi monofiore e i portatovaglioli a fiore sono tutte idee associate ai covetti assortiti. Poi alcune proposte dedicate ai piccini con una zip che rivela un contenuto di dolci e voluttuosi covetti. Per i più tradizionali, amanti dell’uovo, Venchi ha in serbo golose e originali sorprese: dall’ Uovo Brutto Buono Puro latte al Cuor di cacao 75%, dall’ Uovo di Provenza fondente all’ Uovo fantasia di Primavera fondente, dall’Uovo Fior di Pesco al latte al raffinato Uovo Chocaviar ricoperto di granellato di chocaviar 75% . . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SABATO 14 MARZO PUBBLICHE AUDIZIONI NUOVE DOCG CONEGLIANO VALDOBBIADENE E COLLI ASOLANI E DOC PROSECCO |
|
|
|
|
|
Procede il cammino verso le nuove Docg “Conegliano Valdobbiadene” e “Colli Asolani” e della nuova Doc “Prosecco”. Il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini ha infatti programmato per sabato 14 marzo prossimo le pubbliche audizioni relative alle richieste di riconoscimento delle tre Denominazioni e di approvazione dei relativi disciplinari. Il primo appuntamento sarà alla 9 con la Docg “Colli Asolani o Asolo”. Seguirà alle 11 la pubblica audizione per la Docg “Conegliano Valdobbiadene”. Entrambi questi incontri si terranno nella Sala Borsa della Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura di Treviso. E’ stata invece convocata alle 14,30, nella sede del Collegio Brandolini Rota di Oderzo, la pubblica audizione relativa alla “Doc Prosecco”. “Si tratta di tappe fondamentali del percorso avviato con la filiera – ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – per tutelare a livello mondiale il vino oggi più famoso del Veneto, la cui uve occupano ormai il primo posto tra quelle coltivate nei territori a vocazione enologica della regione. E’ un tragitto che punta inoltre a riconoscere la storia e il valore aggiunto delle aree dove questo vino Doc, grazie all’impegno di imprenditori e coltivatori, ha saputo ottenere i migliori risultati di qualità e prestigio”. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
RICONOSCIMENTO DOC DEL VINO PROSECCO |
|
|
|
|
|
Trieste - Interrogazione del consigliere regionale Igor Gabrovec (Pd) sulla richiesta di riconoscimento Doc del "Prosecco". La prossima settimana, il 14 marzo, si terrà a Oderzo (Tv) l´audizione pubblica del Comitato nazionale tutela vini Doc e Igt proprio sulla richiesta di riconoscimento della denominazione di origine controllata interregionale del "Prosecco". L´assessore regionale all´agricoltura del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino - mette in evidenza Gabrovec - ha già affermato pubblicamente l´intenzione di creare un Doc "Prosecco" interregionale che, sfruttando il nome del territorio di origine, protegga a livello internazionale il prodotto di un vitigno oggi presente soprattutto in Veneto. Il territorio di origine di questo vino è la piccola località Prosek-prosecco situata sul ciglione carsico in provincia di Trieste. I produttori locali hanno già assicurato il proprio appoggio all´elevazione del "Prosecco" a Vino di qualità prodotto in regioni determinate (Vqprd), che porterà indubbi benefici ai grandi produttori del Veneto e del Friuli, ma hanno richiesto al contempo, in primis alla Regione, un impegno chiaro e concreto che porti a sostenere il progetto di recupero dei terreni agricoli dell´intero ciglione carsico e a ridimensionare i vincoli preesistenti e quelli nuovi prodotti dalla creazione delle Zone di protezione speciale e dei Siti di importanza comunitaria. Il consigliere Gabrovec, esponente della Slovenska skupnost, fa rilevare inoltre che la Giunta regionale del Piemonte è stata impegnata con un ordine del giorno a chiedere al ministero dell´Agricoltura a al Comitato nazionale vini di bloccare la richiesta congiunta di Veneto e Fvg per il vino Prosecco che si produce in queste due regioni. Con l´interrogazione Gabrovec vuol conoscere gli intendimenti della Giunta e le iniziative che intende assumere per arrivare in tempi brevi alla conclusione dell´iter previsto per il riconoscimento della denominazione interregionale Doc "Prosecco", che non può in alcun caso prescindere dal rispetto delle legittime richieste e aspettative dei produttori delle località di origine del vitigno in provincia di Trieste. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
VINI: PROGETTO “DOC SICILIA”, OGGI STATI GENERALI A CONFRONTO |
|
|
|
|
|
Palermo - “Progetto Doc Sicilia: punto di partenza per una strategia di rilancio del settore vitivinicolo regionale”. Si confronteranno, su questo tema, gli stati generali del vino nell’Isola, il 4 marzo, nell’incontro organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura, a partire dalle ore 9. 15, nei locali dell’Ircac, l’Istituto regionale per il credito alle cooperative, in via Ausonia 83 a Palermo. Ad aprire i lavori sarà il commissario straordinario dell’Ircac, Antonio Carullo. Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via. Previsti anche gli interventi di Assovini Sicilia, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Agci, Confcooperative e Lega delle Cooperative. “Pensiamo - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - ad un marchio unico sul territorio regionale che possa rappresentare un valore aggiunto per le nostre produzioni e che differenzi e tuteli i nostri vini sui mercati nazionali e internazionali”. Già da tempo l’assessorato sta lavorando a questo progetto insieme a tutti gli attori della filiera. Nel corso dell’incontro verrà illustrato il progetto della Doc Sicilia, alla luce del nuovo quadro normativo di riferimento e il disciplinare di produzione, da sottoporre successivamente al Comitato nazionale vini per l’approvazione. “Il sistema imprenditoriale - conclude La Via - è cresciuto. Ci attendono nuove sfide e quindi è necessaria una nuova strategia. Per competere bisogna differenziarsi, dobbiamo puntare a utilizzare il ‘brand Sicilia’ già molto noto, ma poco sfruttato. Credo che possa essere una scelta vincente e per questo ho voluto lanciare questa proposta al mondo dei produttori. Ragioniamo insieme, confrontiamoci c’è la necessità di un approfondimento per condividere tutti insieme il percorso esatto”. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UN’INDAGINE CONDOTTA DA CITTÀ DEL VINO/ CENSIS VALUTA AL MASSIMO GRADO LA CAPACITÀ COMUNICATIVA IN RETE DEL WEBSITE “LA STRADA DEL FRANCIACORTA” |
|
|
|
|
|
Il sito della Strada del Franciacorta rientra ai vertici nella “top five” dei migliori web site delle Strade del Vino da un’indagine condotta da Città del Vino/ Censis che valuta la capacità comunicativa in rete. Dall’analisi del Censis su 69 Strade del Vino e dei Sapori presenti in rete con propri siti, quello della Strada del Franciacorta ottiene il primo posto per la “Categoria Magnete”, ossia la capacità di attrarre l’utente attraverso la descrizione del paesaggio naturale ed artistico, l’illustrazione degli itinerari degni di nota, la ricettività alberghiera, la ristorazione e l’accoglienza. Ottiene inoltre il primo posto per la “Categoria Gusto”, ossia per l’esauriente descrizione dei prodotti enogastronomici e locali tipici con l’indicazione delle cantine, dei punti vendita, delle botteghe artigiane. Un’accurata analisi sui principali motori di ricerca quali Google, Libero, Yahoo e sui portali di settore quali Cittàdelvino. It e Tigulliovino. It ha portato all’individuazione da parte del Censis di 126 Strade del Vino. Fra queste, 80 sono quelle effettivamente presenti in rete con un proprio sito, ma solo 69 hanno dei siti valutabili in quanto funzionanti, aggiornati e omogenei nella struttura e nei contenuti. Fra questi, il sito della Strada del Franciacorta già nel 2007 si era aggiudicato il primo posto nella classifica dei 10 migliori siti delle Strade del Vino italiane per le caratteristiche tecniche del portale, i servizi online offerti, il grado di informazioni dedicate al territorio, quelle sulla filiera del vino, sui prodotti gastronomici e sui servizi turistici disponibili. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IL GROPPELLO DI REVO´: STORIA DI VINO E COOPERAZIONE |
|
|
|
|
|
Il Groppello, vino autoctono della Val di Non, è il soggetto di un libro presentato sabato sera a Casa Campia-maffei a Revò. Alla presentazione hanno partecipato anche l’assessore provinciale alla cultura e cooperazione Franco Panizza e l’assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi. “ Il Groppello - ha detto l’assessore Panizza – è un vino ma è anche un vero e proprio documento che viene dalla terra, è un prezioso bene culturale. Esprimo grande apprezzamento per il lavoro di recupero e rilancio di questo prodotto svolto dalla Cooperativa Produttori Vino di Montagna, con il supporto della Cantina Rotaliana di Mezzolombardo. E’ un’attività importante che va nella direzione di valorizzare il territorio, la sua storia e le sue vocazioni, in un’ottica di diversificazione produttiva e di arricchimento della proposta enogastronomica locale, anche a vantaggio dell’economia turistica. Il libro è anche un opportuno tributo alla storia della cooperazione che in Val di Non ha fatto nascere realtà economiche di alto livello e ha segnato in positivo lo sviluppo della comunità”. Per scelta degli stessi autori, Roberto Pancheri, Anna Perini, Bruno Ruffini e Maurizio Visintin, “Il Groppello di Revò” è infatti una storia di vino e cooperazione. La pubblicazione, finanziata dal Servizio Cooperazione della Provincia autonoma di Trento e patrocinata dalla Regione, parte da lontano, dal tardo Medio Evo, per passare agli anni a cavallo tra l’800 e il ‘900 fino ai giorni nostri. Racconta la storia del Groppello, uno dei tre vitigni autoctoni del Trentino accanto a Teroldego e Marzemino, basandosi anche su numerosi documenti relativi all’attività della Cantina Sociale di Revò. Dopo una fiorente produzione a cavallo tra ‘800 e ‘900, la viticoltura della Val di Non è andata in crisi, sia per il diffondersi della filossera che per gli effetti della guerra. Le cantine sono state chiuse e i vigneti convertiti in frutteti. Dagli anni ’90 in poi solo pochi agricoltori di Cagnò, Revò e Romallo hanno mantenuto alcuni impianti, soprattutto per il consumo domestico. Nel 2006 la svolta con la nascita di una nuova realtà cooperativa, la “Cooperativa Produttori Vino di Montagna”, e l’obbiettivo di rilanciare il Groppello sia in termini quantitativi che qualitativi. Il libro approfondisce anche le vicende dei vigneti della Terza sponda Anaune, analizzando documenti tardomedievali e di antico regime, e spiega il ruolo della famiglia Maffei nello sviluppo della viticoltura della zona. A corredo del testo molte immagini del lago di Santa Giustina e delle sponde dove cresce e matura il Groppello. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|