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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Marzo 2009
SCOPERTO DAGLI SCIENZIATI UN NUOVO GENE IMPLICATO NEI TUMORI  
 
Bruxelles, 4 marzo 2009 - Gli scienziati europei hanno scoperto un nuovo gene che riveste un ruolo fondamentale nella protezione del corpo dal tumore. I risultati, pubblicati nella rivista Molecular Cell, gettano una luce nuova sull´insorgere dei tumori e potrebbero portare alla scoperta di nuove terapie. Il gene p53 è oggetto d´intensi studi da parte dei ricercatori sul cancro; quando il Dna di una cellula è danneggiato, p53 produce una proteina che o consente alla cellula di riparare il danno o la induce al suicidio. Tuttavia, se lo stesso gene p53 viene danneggiato, queste cellule danneggiate possono moltiplicarsi fuori controllo, portando al tumore. In effetti il danno a p53 è implicato in circa la metà di tutti i tumori, e p53 è il gene mutato più comune nel cancro dell´uomo. Ciononostante, in molti tumori il gene p53 appare perfettamente sano, e questo induce i ricercatori a ipotizzare che, in quei casi, la funzione di p53 debba essere alterata da un qualche altro meccanismo. In questo recentissimo studio, ricercatori spagnoli e svedesi hanno identificato un nuovo gene, da loro chiamato Wrap53, che sembra regolare l´attività di p53. Secondo gli scienziati, Wrap53 produce una molecola di " Rna antisenso" che è indispensabile per la produzione della proteina p53. Se Wrap53 è bloccato, la produzione di p53 è soppressa. In altre parole, impedendo la produzione della proteina p53, il danno a Wrap53 potrebbe causare indirettamente il cancro. "Le mutazioni nel gene p53 contribuiscono alla metà circa dei casi di tumore", ha commentato Marianne Farnebo del Karolinska Institute in Svezia. "Nella restante metà, p53 viene probabilmente disattivato in altri modi, come per esempio il danno a Wrap53 che disattiva la produzione della proteina p53". I ricercatori suggeriscono che lo stato di Wrap53 sia analizzato nelle biopsie di tumori. "È chiaro che Wrap53 aggiunge un altro livello di complessità alla regolazione di p53", concludono gli scienziati. "Ulteriori studi di Wrap53 potrebbero condurre ad una comprensione più completa della regolazione di p53 nei vari processi fisiologici e durante lo sviluppo di un tumore, e spalancare inoltre nuove vie d´intervento terapeutico nel cancro". La ricerca amplia anche la nostra comprensione del modo in cui il Dna antisenso regola l´attività dei geni. In questo caso, Wrap53 sembra influire sulla produzione della proteina p53 interagendo con l´mRna (Rna messaggero) di p53. Mrna rappresenta uno stadio intermedio nella produzione di proteine. Quando l´interazione tra Wrap53 e l´mRna di p53 veniva bloccata, la produzione della proteina p53 risultava interrotta. "Il 20% almeno di tutti i geni possono essere regolati dall´Rna antisenso, e questo ne fa un meccanismo di controllo potenzialmente molto comune", ha detto la Dott. Ssa Farnebo. "È stato tuttavia difficile dimostrare che l´Rna antisenso assolve veramente funzioni importanti nel corpo, come siamo riusciti a fare nel nostro studio". Per maggiori informazioni: Karolinska Institute: http://ki. Se Molecular Cell: http://www. Cell. Com/molecular-cell/home .  
   
   
GLI SCIENZIATI PROSSIMI A FORZARE I SEGRETI DEL CLOSTRIDIUM DIFFICILE  
 
Bruxelles, 4 marzo 2009 - Con il finanziamento dell´Ue, alcuni scienziati hanno ottenuto le prime immagini ad alta risoluzione di una delle proteine che formano un "guscio" protettivo attorno al ben noto Clostridium difficile. Le nuove conoscenze sulla struttura del rivestimento permetteranno di sviluppare farmaci innovativi, e forse anche un vaccino contro il batterio. Lo studio, pubblicato nella rivista Molecular Microbiology, è in parte finanziato dal progetto Nas-sap ("Nano arrayed systems based on self assembling proteins"), a sua volta finanziato nell´ambito dell´area tematica "Nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali basati sulla conoscenza e nuovi processi e dispositivi di produzione" del Sesto programma quadro (6Pq). Il 6Pq ha anche supportato l´accesso alle infrastrutture necessarie per condurre la ricerca. Le cellule di Clostridium difficile (C. Difficile) sono circondate da un cosiddetto S-layer (surface layer, strato superficiale), formato da due tipi di proteina che si legano per dar vita a una specie di guaina attorno al batterio. Si pensa che l´S-layer svolga un ruolo importante nel permettere a C. Difficile di colonizzare l´intestino umano, dove rilascia tossine. L´s-layer svolge una funzione fondamentale per la sopravvivenza di C. Difficile; in sua assenza le cellule muoiono rapidamente. Facendo nuova luce sulla formazione dell´S-layer, i ricercatori sperano di riuscire a individuare le strutture che potrebbero essere il bersaglio di nuovi farmaci. I ricercatori - tedeschi, inglesi e russi - hanno usato la cristallografia a raggi X per ottenere immagini ad alta risoluzione della Lmw Slp (low-molecular-weight S-layer protein) che, assieme all´Hmw Slp (high-molecular-weight S-layer protein), costituisce l´S-layer del batterio. Hanno inoltre ottenuto immagini a bassa risoluzione che mostrano come le due proteine si leghino per formare una matrice bidimensionale. "È la prima volta che si sono potute ottenere informazioni dettagliate sulla struttura molecolare della guaina protettiva di C. Difficile, perché analizzare le due componenti della proteina è un lavoro difficile e penoso", ha commentato il professor Neil Fairweather dell´Imperial College London britannico. "Siamo convinti che, continuando i nostri sforzi per meglio capire la formazione del rivestimento protettivo e la sua esatta funzione, riusciremo a scoprire nuovi bersagli per farmaci efficaci in grado di sconfiggere questo pericoloso agente patogeno", ha dichiarato il professor Fairweather, uno degli autori dello studio. Il sistema immunitario umano considera l´S-layer una minaccia, e se vi si imbatte mette in atto una risposta immunitaria. Quando struttura e funzione delle proteine che creano l´S-layer saranno state pienamente comprese, sarà possibile sviluppare un vaccino contro C. Difficile. Per studiare più a fondo le aree dove le due proteine si legano, gli scienziati intendono adesso ottenere immagini ad alta risoluzione che dettaglino la struttura dell´intero S-layer. C. Difficile è naturalmente presente nell´intestino di una ridotta percentuale di adulti e di circa i due terzi dei bambini. Negl´individui sani la cosa non crea problemi, ma gli antibiotici eventualmente somministrati per risolvere altre sintomatologie uccidono spesso anche i batteri "amici" dell´intestino, offrendo così a C. Difficile l´opportunità di moltiplicarsi e far insorgere malattie. Poiché è di solito associato all´uso di antibiotici, nella maggior parte dei casi l´insorgere della malattia si manifesta in ambiente clinico. In Europa e in Nord America, C. Difficile è attualmente considerato la principale causa di diarrea nosocomiale. Disgraziatamente i casi d´infezione associati a C. Difficile sono in costante aumento e il ceppo è già in grado di resistere a molti antibiotici. Per maggiori informazioni: Imperial College London: http://www. Imperial. Ac. Uk .  
   
   
SIMPOSIO SULLA PREVENZIONE DEL RECUPERO PONDERALE  
 
Amsterdam, 4 marzo 2009 - Nel corso di un avvenimento che si svolgerà a Noordwijkerhout (Paesi Bassi) dal 4 al 6 maggio, il progetto Diogenes, finanziato dall´Ue, esporrà i principali risultati e le conclusioni del lavoro svolto. Nel corso della manifestazione "Prevention of weight (re-)gain - diet, genetics, behaviour, screening and novel food ingredients", i ricercatori ed esperti esterni del progetto Diogenes affronteranno i seguenti argomenti: efficacia comparata delle differenti diete nel prevenire l´aumento o il recupero di peso e le morbidità associate; - predittivi su base genomica della variazione di peso, e biomarcatori dello stato nutrizionale; - individuazione epidemiologica dei fattori dietetici fondamentali che influenzano lo sviluppo dell´obesità e il rischio di morbidità associata in Europa; - nuova serie di strumenti psico-comportamentali per individuare i predittivi del recupero ponderale; - strumento di screening del rischio di obesità e consulenza comportamentale; - individuazione di nuovi sistemi d´ingredienti alimentari che inducono sazietà e rientrano nella gamma gustativa preferita. Il simposio si svolgerà nel quadro dell´Eco (European Congress on Obesity) 2009. Per maggiori informazioni: http://www. Diogenes-eu. Org/eco2009/default. Htm . . .  
   
   
UN GRANDE PASSO PER LE PMI NEL COMBATTERE LE MALATTIE  
 
Bruxelles, 4 marzo 2009 - Se ne viene offerta loro la possibilità, le Pmi (Piccole e Medie Imprese) possono rivestire un ruolo fondamentale nello sviluppo di terapie per alcune tra le più diffuse malattie della nostra società. Ragion per cui, con oltre 2 milioni di euro, la Commissione europea (Ce) ha aiutato un´equipe di università e Pmi europee a conseguire gli obiettivi del progetto Macrocept e del progetto Kinacept suo successore, ossia scoprire una cura per l´artrite reumatoide. La Ce ha seguito gli sviluppi dell´equipe fin dal Sesto programma quadro (6Pq), accettando la proposta di progetto presentata per Macrocept ("Targeted therapies for inflammatory bowel disease"). Soddisfatta dei progressi compiuti, la Ce ha adesso confermato un ulteriore finanziamento per il successore del progetto, Kinacept (´Novel anti-inflammatory compounds for autoimmune diseases´), nel quadro del finanziamento alle Pmi del Settimo programma quadro (7Pq). "La ricerca di nuove terapie è un processo lungo e rischioso", dichiara il Dr. Michael Burnet, amministratore delegato di Synovo, uno dei partner del progetto Kinacept. "Ma è anche uno che le agili Pmi possono svolgere bene. "Sviluppare e perfezionare un trattamento è tuttavia diventato appannaggio delle grandi imprese, poiché il contesto clinico e normativo si è fatto molto complesso e costoso. La decisione della Ce di sostenere gli sforzi delle piccole imprese deve essere lodata", ha dichiarato a Research Headlines. Avendo gettato le basi durante lo svolgimento di Macrocept, l´equipe sta adesso testando se la "famiglia" di nuove sostanze inventate nel corso del 6Pq possa essere considerata un nuovo possibile trattamento per l´artrite reumatoide. Come la psoriasi e la sclerosi multipla, l´artrite reumatoide è una malattia autoimmune, termine che si riferisce alla reazione contro se stesso del sistema immunitario del corpo umano. Sono diverse le malattie che hanno una componente autoimmune, tra cui l´asma e il diabete di tipo 1. Sebbene in tutto il mondo le persone gravemente colpite da questi tipi di malattia siano moltissime, vi sono anche molte persone affette da forme lievi di malattia autoimmune, con cui convivono senza gravi sintomi. Il Dr. Burnet ha spiegato che, come gruppo, queste malattie sono comuni e la loro frequenza è in aumento, specie nei paesi industrializzati. "Per spiegare l´aumento di queste malattie, alcuni hanno avanzato l´ipotesi dell´igiene; la diminuzione della quantità di parassiti presenti nell´ambiente avrebbe lasciato ben poco da fare ai nostri sistemi immunitari, che reagiscono attaccando il corpo stesso. L´ipotesi resta però controversa", ha concluso. Come in ogni impresa scientifica, il successo oscilla tra risultati promettenti ed altri incerti. Se gli sforzi dell´equipe Kinacept saranno coronati da successo, avranno sviluppato una nuova terapia candidata per varie malattie debilitanti, tra cui l´artrite reumatoide. "Tale terapia sarà meno costosa delle opzioni attuali ed avrà un minor numero di effetti collaterali", afferma il Dr. Burnet. Il consorzio Kinacept rappresenta un felice partenariato europeo tra istituzioni pubbliche (le università) e compagnie farmaceutiche. Queste ultime sono tutte Pmi, a cui sono state affidate le differenti fasi del processo di sviluppo. Durante i due anni del progetto, alcuni dei partner lavoreranno ai primi processi chimici, altri ai test e altri infine valuteranno la sicurezza e la fabbricazione. I partner del progetto sono l´Istituto di genetica molecolare dell´Accademia delle Scienze ceca (Repubblica ceca), Cair Bioscience (Germania), Dr Margarete Fischer-bosch Institute of Clinical Pharmacology (Germania), Synovo Gmbh (Germania), University Clinic Erlangen (Germania), University of Tubingen (Germania), Intercept Sa (Italia), Università di Perugia (Italia), Inte:ligand (Austria) e il William Harvey Research Institute (Regno Unito). Per maggiori informazioni: Finanziamento della Ce alle Pmi: http://cordis. Europa. Eu/fp7/capacities/research-sme_en. Html Synovo: http://www. Synovo. Com/ .  
   
   
L´EVOLUZIONE È NELL´OCCHIO DI CHI GUARDA  
 
Bruxelles, 4 marzo 2009 - Quale caratteristica facciale osserviamo per distinguere le persone conosciute da quelle sconosciute? Abbastanza prevedibilmente, sono gli occhi che cerchiamo per primi nel volto degli altri e che ci permettono di riconoscerli. Quello che invece è meno evidente è che i nostri amici primati, le scimmie, fanno la stessa cosa. Studi condotti al Max Planck Institute for Biological Cybernetics (Germania) confermano che, proprio come gli umani, anche le scimmie rhesus adottano questa strategia per esaminare e riconoscere i membri della loro specie. La scoperta aggiunge un importante tassello al vecchio puzzle scientifico dell´evoluzione umana. Uno dei maggiori scienziati, il naturalista Charles Darwin, aveva già studiato le espressioni facciali delle scimmie nel tentativo di provare che tutte le specie, inclusa quella umana, derivano da antenati comuni. In seguito gli scienziati hanno sempre cercato di capire quanto sia stretto il rapporto tra uomo e scimmia, e i loro sforzi hanno permesso di raccogliere prove sufficienti a rendere ancora più sottile il gap che divide i due primati. I risultati di questo ultimo studio, pubblicato in Current Biology, provano che nel processo di riconoscimento gli esseri umani e le scimmie rhesus osservano soprattutto gli occhi dei conspecifici (membri della stessa specie). Ma c´è di più. Quando si trovano di fronte a non conspecifici (cioè a membri di una specie differente), sia gli esseri umani che le scimmie non guardano gli occhi, ma fissano la loro attenzione su altre parti della faccia. E lo stesso succede quando li si mette di fronte a una riproduzione capovolta del volto di un membro della stessa specie, quindi più difficile da riconoscere. I due autori principali dello studio, Christian Wallraven e Christoph Dahl, hanno dimostrato che la strategia di riconoscimento in base alla quale gli esseri umani guardano solo gli occhi di altri esseri umani e le scimmie solo gli occhi di altre scimmie viene rispettata anche se le due specie hanno caratteristiche facciali simili, ad esempio occhi, naso e bocca. A quanto pare, gli esseri umani sono esperti in volti umani e le scimmie in volti scimmieschi, ma non sanno granché su quelli dell´altra specie. "Esseri umani e scimmie sono quindi ancora più simili di quanto ritenuto in passato", ha detto il Dr. Dahl. I risultati lasciano pensare che nel corso della loro evoluzione le due specie abbiano sviluppato lo stesso meccanismo di percezione, e che la capacità di analizzare i volti dei conspecifici sia stata una importante strategia da trasmettere alla generazione successiva. Per arrivare ai risultati ottenuti, gli scienziati hanno registrato i movimenti oculari degli esseri umani e delle scimmie rhesus mentre venivano loro presentati volti delle due specie, sia diritti che capovolti. Questi ultimi sono stati usati come controllo; nel campo della psicologia percettiva è infatti ampiamente accettato che i volti invertiti sono difficili da riconoscere e che in tale situazione il sistema usuale di elaborazione dell´informazione si blocca. Per maggiori informazioni: Max Planck Institute for Biological Cybernetics: http://www. Kyb. Mpg. De/ Current Biology: http://www. Cell. Com/current-biology/home . .  
   
   
PRESENTATO A CAREGGI IL RIVOLUZIONARIO SISTEMA PER LA DIAGNOSI IN TELECONSULTO CON IL RIS-PACS DI AREA VASTA MENO ATTESE E PIÙ QUALITÀ DEI SERVIZI PER I CITTADINI  
 
Firenze, 3 marzo 2009 - Sugli schermi ad altissima definizione appaiono le immagini di un accertamento diagnostico. I due medici, quello che le invia e quello che le riceve lavorano in ospedali distanti tra loro decine di chilometri. I due professionisti valutano insieme le immagini, le commentano, concordano su un referto. Il paziente non si sposta, ma può beneficiare, dovunque si trovi, della massima qualità del servizio, in tempo reale. Tutto questo è reso possibile da una tecnologia chiamata Ris-pacs, Radiology Information System e Picture Archiving and Communication System. Il sistema Ris-pacs dell´Area Vasta Centro (Aou Careggi e Meyer, Asl di Firenze, Prato e Pistoia) è ormai avviato ed è stato presentato ieri dall´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi all´Auditorium del Cto di Careggi. Il nuovo sistema sarà completamente a regime in tutta l´area vasta centro, che conta circa 1 milione e mezzo di abitanti, entro settembre. Ieri sono stati effettuati i collegamenti tra gli ospedali di Careggi, Pescia e Torregalli. «I bisogni di salute sono sempre più complessi – dice l´assessore Rossi – e le informazione devono essere condivise sempre più rapidamente. Con questo sistema non sono i pazienti a “viaggiare” ma le immagini, e chiunque abbia bisogno di valutazioni al più alto livello può ottenerle in tempo reale. Nessuno in Europa ha ancora provato a realizzare questo sistema informatico specializzato nella dimensione che abbiamo scelto per la Toscana, cioè l´area vasta. Ci aspettiamo la riduzione delle liste di attesa, un miglioramento delle prestazioni, la riduzione degli errori. Potremo reinvestire nei servizi i soldi risparmiati evitando di stampare le lastre, che in tutta la Toscana sono milioni e milioni ogni anno». Ad esame finito il paziente riceve, in un astuccio che sarà uguale per tutta la regione, il referto e un Cd contenente le immagini. Al cittadino viene quindi offerto, con una prestazione più semplice, veloce, precisa anche un vero e proprio dossier radiologico sempre disponibile. Questa massiccia introduzione di nuove tecnologie nei servizi consente di migliorare il processo diagnostico e il grado di appropriatezza delle prestazioni, di introdurre il teleconsulto, la telemedicina e la telediagnosi, di ottimizzare le risorse umane e tecnologiche e i costi di gestione. Gli specialisti dei reparti ospedalieri, i medici di medicina generale e i pediatri possono disporre immediatamente di dati, referti ed immagini degli accertamenti diagnostici richiesti per i loro pazienti. La diagnostica per immagini in Toscana - La mole di prestazioni di diagnostica per immagini in Toscana è enorme: nel 2008 il Sistema Sanitario Regionale Toscano ha erogato circa 4 milioni di prestazioni radiologiche in regime ambulatoriale, mentre negli ultimi cinque anni numero di Risonanze Magnetiche e di Tac effettuate sono cresciute rispettivamente del 9,3% e del 6,6% (tabelle allegate). Il sistema Ris Pacs si sta estendendo progressivamente anche nelle altre due aree vaste della Toscana, a partire dalla consegna del Cd paziente al posto delle lastre. Gli investimenti per la realizzazione del sistema sono impegnativi (circa 42 milioni di euro per l´area vasta centro) ma anche i risparmi annunciati, oltre al salto di qualità del servizio, saranno significativi. Ad esempio per una esame Tac si passa da un costo medio delle stampe di circa 17 euro a meno di un euro del costo del dischetto. Nel corso del 2008 L´azienda Careggi ha speso circa 1 milione di euro per l´acquisto di pellicole. Inoltre nel Cd vengono registrati dati grezzi digitali che permettono la successiva rielaborazione delle immagini, cosa impossibile con le stampe. R isparmi e investimenti vanno di pari passo e collaborano allo sviluppo tecnologico e all´introduzione di nuovi servizi. Che cos´è il Ris . Il Ris (Radiology Information System) costituisce l’elemento essenziale per la gestione delle attività delle Radiologie. Traccia l’intero flusso di lavoro, dalla prenotazione ed accettazione del paziente, all’esecuzione e refertazione della prestazione. Consente la gestione e la pianificazione delle risorse disponibili, gestisce in maniera omogenea tutti i dati di attività, semplifica la rendicontazione, la generazione e l’analisi dei flussi informativi. E´ quindi un potente strumento per il governo della domanda e la programmazione della risposta di dimensione di Area Vasta e Regionale. Che cos´è il Pacs - Il Pacs (Picture Archiving and Communication System) si occupa dell’archiviazione e della gestione digitale delle immagini radiologiche. Le immagini prodotte dalle apparecchiature diagnostiche vengono raccolte e gestite per essere inviate a stazioni specializzate per la refertazione dotate di monitor al alta ed altissima risoluzione od ai reparti di degenza. Grazie ai Pacs, le immagini digitali possono essere agevolmente rese disponibili all’esterno della struttura che le ha generate, attraverso la rete o su cd, senza più la necessità della stampa su pellicola. A regime nell´Area Vasta Centro funzioneranno 300 postazioni Ris per la gestione dei dati clinici del paziente e 200 postazioni Pacs per la refertazione in digitale delle immagini diagnostiche, con una capacità di gestione di oltre 1 milione di esami l´anno e una potenzialità di archiviazione on line di immagini per cinque anni di attività pari a 1015 byte (petabyte). Il nuovo sistema Ris/pacs è stato realizzato dal raggruppamento di imprese Siemens (capogruppo), Agfa, Medas, Mazzanti e Telecom Italia. .  
   
   
OBESITA’ INFANTILE: REGIONE SICILIA PRESENTA PROGETTO PER PREVENIRLA  
 
Palermo, 4 marzo 2009 - La Sicilia sarà la prima regione italiana a implementare in via sperimentale il programma “Food Dudes”, premiato dall’Organizzazione mondiale della sanità col “Counteracting Obesity Award”. Food Dudes rappresenta un intervento psicoeducativo pensato e progettato per i bambini delle scuole elementari e materne. L’intervento si attua a livello scolastico ed è volto all’educazione alimentare, finalizzata alla prevenzione dell’obesità infantile e adulta. Gli obiettivi e la metodologia del progetto sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa a villa Malfitano a Palermo, alla quale hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, il docente di Psicologia dell’Università Iulm di Milano e presidente dello Iescum (Istituto europeo per lo studio del comportamento umano) di Parma, Paolo Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte nel progetto. Il progetto è nato nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università del Galles a Bangor, e successivamente testato con successo in diversi paesi d’Europa. La prima applicazione in Italia è realizzata in collaborazione con la Regione siciliana e si integra nel lavoro che la Regione ha fin oggi svolto per la diffusione di campagne di indagini conoscitive e sensibilizzazione alla corretta educazione alimentare, iniziato nel 2002. “Il tema dell’alimentazione - ha detto l’assessore La Via - ha un ruolo centrale per promuovere un’effettiva e diffusa tutela della popolazione ed è uno dei temi fondamentali su cui bisogna impegnarsi quotidianamente per costruire un reale e sostanziale miglioramento della qualità della vita. Per questo motivo, riteniamo fondamentali, con particolare riferimento ai giovanissimi e ai giovani, gli interventi nella scuola, in particolare con i docenti, per condividere un progetto interistituzionale in cui l’alimentazione sia trattata a tutto campo dal punto di vista produttivo, psicologico, nutrizionale e culturale in senso lato”. Il programma di intervento rientra in un piano di ricerca più ampio nella prevenzione e cura dei disturbi alimentari che la Fondazione Iulm e Iescum conducono in collaborazione con medici e dietisti di Tremestieri Medicina. Obiettivo a lungo termine del progetto è quello di individuare e affinare processi e interventi, psicoeducativi e clinici, volti alla prevenzione e al trattamento dei disturbi alimentari nell’infanzia e nell’adolescenza. La scelta della Sicilia è stata dettata dal fatto che è la regione a più alta densità di bambini obesi in Europa e al contempo quella a maggiore vocazione agricola italiana. “Prevenire è meglio che curare - ha proseguito l’assessore La Via - con “Food Dudes” vogliamo trasferire le nostre conoscenze e competenze nel campo agroalimentare ai giovani, che oggi, come diverse ricerche dimostrano, conoscono sempre meno quello che mangiano. E’ chiaro che noi possiamo fare solo una parte del lavoro, l’altra compete alle scuole ed ecco perché, come in tutte le iniziative che l’assessorato ha promosso in questi anni, al nostro fianco c’è l’Ufficio scolastico regionale”. Il programma di ricerca si realizzerà in Sicilia, coinvolgendo, almeno 5 scuole delle province di Catania (Istituti "I Circolo Didattico" di Acireale e “Elio Vittorini” di San Pietro Clarenza), Ragusa (Istituto “Palazzello”), Palermo (Scuola primaria “Centro Educativo Ignaziano”) e Agrigento (Istituto “A. Di Giovanni” di Villaseta) per la durata di un anno, raccogliendo dati di efficacia a 1 mese, 6 mesi e a 12 mesi dall’avvio del progetto. I “Fooddudes” sono quattro ragazzi supereroi che per acquisire i loro poteri devono mangiare frutta e verdura. L’antagonista è il perfido generale Junk. Attraverso episodi registrati su dvd e lettere, i Fooddudes entrano in contatto con i bambini a scuola e chiedono loro un aiuto per sconfiggere il generale. Tale aiuto consiste nel mangiare il più possibile frutta e verdura, alimenti attraverso i quali si ricava l’energia per sconfiggere Junk. Il progetto nasce nell’Università del Galles a Bangor e ben presto si è esteso in Irlanda dove, nel settembre 2005, nasce la fase pilota nazionale condotta con l’appoggio del ministero dell’Agricoltura e dall’Unione europea su 150 mila alunni. Il Food Dudes è, infatti, un programma basato sull’evidenza scientifica e con risultati a lungo termine. In Gran Bretagna il programma si sta estendendo, quest’anno, alle scuole nelle vicinanze di Londra, mentre in Irlanda sono stati coinvolti 850 istituti e nei prossimi cinque anni verranno coinvolte tutte le 3. 300 scuole primarie irlandesi. .  
   
   
SUCCESSO DEL PRIMO ESPERIMENTO ITALIANO DEL SUPERMICROSCOPIO LASER  
 
Roma, 4 marzo 2009 - Per la prima volta in Italia è stato costruito e messo in funzione un Laser ad Elettroni Liberi (Fel) pilotato da un acceleratore lineare di elettroni. Questo dispositivo emette una radiazione molto intensa e di durata ultra-breve, in grado di fotografare molecole, proteine e virus durante la loro attività ed osservare - cosa finora impossibile - fenomeni biochimici ultraveloci. Si tratta del secondo Laser di questo tipo funzionante in Europa, dopo il successo ottenuto in Germania con Flash. Il successo è stato conseguito presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) da un gruppo di ricercatori Infn, Enea, Cnr e delle Università italiane. I quali hanno realizzato il prototipo, lungo circa 35 metri, finanziato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (Miur) e dall’Unione Europea. Il Laser è stato battezzato “Sparc” (Sorgente Pulsata Autoamplificata di Radiazione Coerente) ed e’ il primo passo verso la realizzazione di “Sparx”, in fase avanzata di progettazione, che estenderà la radiazione emessa ai raggi X. Sarà il super microscopio del futuro che favorirà un rapido avanzamento nella ricerca scientifica e tecnologica italiana in molti settori, tra cui le nano-tecnologie e le scienze bio-mediche e che troverà la sua collocazione nel Campus Universitario di Tor Vergata, attraverso i finanziamenti del Miur e della Regione Lazio. Tecnicamente il Fel è una sorgente di radiazione elettromagnetica monocromatica di lunghezza d’onda corta, fino a frazioni di miliardesimo di metro, tipiche dei raggi X. Questi dispositivi consistono essenzialmente in una lunga serie di piccoli magneti, “calamite” lunghe circa 1 cm con polarità alternata che formano un ondulatore, in cui viene iniettato un fascio di elettroni di alta densità di carica. Interagendo con la struttura magnetica, gli elettroni oscillano e si organizzano collettivamente emettendo una radiazione di lunghezza d’onda tipica, detta di risonanza, che dipende dall’intensita’ del campo magnetico e dall’energia del fascio di elettroni. Cambiando l’energia degli elettroni, si può variare il colore della radiazione emessa. Il gruppo di ricercatori del progetto Sparc ha ottenuto una radiazione di colore verde (corrispondente ad una lunghezza d’onda di 500 nanometri) iniettando all’interno di un ondulatore, lungo circa 14 metri e composto da oltre 1800 “calamite”, un fascio di elettroni accelerati mediante una differenza di potenziale di radiofrequenza pari a 150 Milioni di Volt, prodotta da un acceleratore lineare lungo circa 12 m. Il futuro progetto Sparx, prevede l’uso di acceleratori lineari piu’ potenti, in grado portare gli elettroni ad un’energia di circa 2,5 Miliardi di electron-Volt e ondulatori lunghi fino a 50 metri. . . .  
   
   
SERVIZIO CIVILE: SETTIMANA DELLA DONAZIONE DEL SANGUE  
 
Roma, 4 marzo 2009 - L´ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Coordinamento interassociativo Avis, Cri, Fidas, Fratres (Civis) e il Centro Nazionale Sangue promuove la "Settimana di donazione del sangue dei volontari in servizio civile" che si svolgerà, su tutto il territorio nazionale, dal 2 all´8 marzo 2009. Saranno circa 32 mila i giovani tra i 18 ed i 28 anni in servizio civile che andranno a rafforzare il popolo dei donatori di sangue, per un gesto di solidarietà che sposa i valori fondamentali del Servizio Civile Nazionale. L´evento, che si inserisce nelle manifestazioni celebrative della Giornata Nazionale del Servizio Civile, è stato presentato a Palazzo Chigi il 26 febbraio nel corso di una conferenza stampa del Sottosegretario con delega al Scn, Sen. Carlo Giovanardi. Alla manifestazione partecipano anche le Regioni e Province Autonome che ospiteranno sul proprio territorio, autoemoteche dedicate all´iniziativa e messe a disposizione dei volontari che intendono donare il sangue. A Roma una autoemoteca con due stand sosterrà in Piazza di Spagna e una davanti alla sede dell´Ufficio Nazionale per il Servizio Civile in via San Martino della Battaglia, n. 6. Il sangue non è riproducibile artificialmente ed è indispensabile alla vita; il suo bisogno è in costante crescita perché ha un larghissimo impiego terapeutico in numerose affezioni. La donazione di sangue periodica, volontaria, anonima, non retribuita e consapevole, è, infatti, la miglior garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona. I volontari possono donare il sangue per ben 4 volte l´anno, le volontarie due volte. Ai volontari che aderiscono all´iniziativa è concesso, nel rispetto della normativa vigente, di assentarsi dal servizio per l´intera giornata e per ogni donazione. L´ufficio nazionale per il Servizio Civile ha dedicato all´evento un manifesto pubblicitario, che sarà affisso nelle sedi degli Enti, e il cui slogan "Un dono che serve" vuole sottolineare sia la peculiare entità del bene donato e la caratteristica della donazione e della gratuità che connotano il volontariato ed il Servizio civile, sia la necessità di sangue del nostro Paese, che non dispone di quantità adeguate al fabbisogno quotidiano. .  
   
   
ASSISTENZA SANITARIA AGLI STRANIERI IRREGOLARI E OBBLIGO DEI MEDICI ALLA DENUNCIA LE PROPOSTE DELLA REGIONE PIEMONTE AI CAPIGRUPPO PARLAMENTARI  
 
Torino, 4 marzo 2009 - «L’assistenza sanitaria ai cittadini stranieri senza permesso di soggiorno deve continuare ad essere garantita, sia come diritto sancito dalla nostra Costituzione sia come servizio fondamentale per la tutela della salute pubblica che, in caso contrario, risentirebbe di gravi rischi epidemiologici». La Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha commentato così le ragioni della decisione di inviare a tutti i capigruppo della Camera dei deputati una comunicazione con la richiesta di non varare la norma che affida ai medici del pronto soccorso la facoltà di denunciare gli immigrati irregolari che si presentano per richiedere di essere curati. La decisione è stata resa nota al termine dell’incontro svoltosi con il presidente nazionale dell’Ordine dei Medici, Amedeo Bianco, con la presidente del Collegio Ipasvi ( Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari, Vigilatrici d’Infanzia) di Torino, Maria Adele Schirru e con la rappresentante del livello regionale dell’Ordine dei Medici che, dal punto di vista deontologico, hanno ribadito la priorità della tutela del diritto alla salute per tutti gli individui. «Nei giorni scorsi - ha affermato Eleonora Artesio, assessore alla tutela della salute e sanità – abbiamo inviato ai direttori generali delle aziende sanitarie regionali una circolare nella quale abbiamo espresso le nostre preoccupazioni sulla norma in questione. Abbiamo chiesto che siano adottati tutti i provvedimenti organizzativi che rendano possibile e facilitino l´accesso dei cittadini stranieri ai servizi sanitari perché la tutela del diritto alla salute di tutte le persone straniere, indipendentemente dal loro status giuridico e con particolare riferimento alle donne ed ai minori, tutelati da specifica Convenzione Internazionale, è da ritenersi prioritaria». «L’articolo 32 della Costituzione italiana – ha continuato Artesio – sancisce che quello alla salute è un diritto di tutti gli individui e non si basa sulla residenza o sulla cittadinanza. Gli ordini professionali, in questa direzione, stanno manifestando chiaramente la loro posizione, sottolineando come sia necessario continuare a tutelare la vita e la salute di tutti. Uno dei rischi a cui si andrebbe incontro se la norma venisse approvata è quello di dare vita ad una grande fetta di sommerso, determinata dalla paura di accedere ai servizi pubblici. Con questo provvedimento, quindi, non solo si colpiscono gli immigrati, ma si finisce per indebolire la salute pubblica nel suo complesso». . .  
   
   
DENUNCIA STRANIERI IRREGOLARI; ASSESSORE ROSI INCONTRA PRESIDENTI ORDINI MEDICI PERUGIA E TERNI  
 
Perugia, 4 marzo 2009 - Incontro, ieri, a Perugia, tra l’assessore alla sanità della Regione Umbria, Maurizio Rosi, ed i Presidenti degli Ordini dei medici di Perugia, Graziano Conti, e di Terni, Aristide Paci, sulla questione dell’accesso alle strutture sanitarie degli stranieri non in regola con le norme di soggiorno. Nel corso dell’incontro Rosi ha espresso “condivisione” sul dissenso espresso dagli Ordini provinciali dei medici umbri rispetto all’emendamento al Testo Unico sull’immigrazione che prevede la denuncia degli stranieri irregolari che si rivolgono alle cure di sanitari italiani. Si tratta per gli Ordini umbri di un tentativo di utilizzare la professione per finalità non proprie. “Il nostro dissenso – hanno detto Conti e Paci - è motivato da ragioni etiche e deontologiche legate all’esercizio della professione ed ai suoi delicati risvolti civili e sociali. Dovere del medico, deontologico prima ancora che giuridico – hanno sottolineato, è infatti la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona”. Rosi ha ricordato che la Giunta regionale si è pronunciata sull’argomento con l’auspicio che il Parlamento non giunga a varare questo provvedimento. La Giunta regionale ha espresso un giudizio fortemente negativo sull’emendamento della Lega, che va contro i principi di base della sanità pubblica e il senso di umanità. Si tratta peraltro di norme di difficile applicazione pratica. L’obbligo della segnalazione, per l’assessore, produrrebbe “un inevitabile effetto deterrente all’accesso alle prestazione sanitarie da parte di stranieri irregolari, con conseguenze non solo sul singolo individuo, ma anche sull’intera popolazione. Si possono fare esempi concreti derivanti dall’applicazione della norma – ha spiegato, come l’impossibilità di controllare fenomeni legati a malattie trasmissibili per cui esistono programmi di vaccinazione, rappresentando così un pericolo per la salute dei singoli e dell’intera comunità. L’assessore ha poi annunciato che, su mandato della Giunta regionale, si rivolgerà alla Commissione Nazionale Salute perché si faccia portavoce del dissenso diffuso tra le Regione italiane e chieda la non approvazione dell’emendamento. L’assessorato regionale alla Sanità - ha aggiunto Rosi - promuoverà incontri con le categorie professionali interessate “per continuare gli approfondimenti in corso e perché vengano messi a punto gli strumenti più efficaci a tutela della salute, evitando al contempo agli operatori sanitari atti contrari alla loro deontologia professionale”, come concordato anche con i vertici degli Ordini dei medici umbri. Sulla base di allarmi lanciati dalle organizzazioni sindacali che segnalano un drastico calo di stranieri che si rivolgono alle strutture sanitarie - ha infine concluso Rosi, ricordo che la normativa vigente prevede ancora il divieto per i medici di denunciare stranieri non in regola con i permessi di soggiorno”. .  
   
   
SANITÀ, INCONTRO A ROMA TRA IL MINISTRO SACCONI E IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA LOIERO  
 
Roma, 4 marzo 2009 - C’è da scavare ancora nei conti delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, per capire con matematica precisione sia l’entità del deficit che il livello di qualità dei servizi socio-sanitari offerti ai cittadini. La parte più importante del lavoro di monitoraggio è stata fatta dalla Regione Calabria, che ha collaborato correttamente con l’advisor Kpmg incaricato dal Governo. Adesso, per la Regione, è giunto il momento di portare all’Esecutivo nazionale le prime proposte su come riorganizzare la sanità calabrese e riassestare la situazione finanziaria, fortemente compromessa da decenni di gestione “allegra” e senza adeguati controlli. L’impegno lo ha preso direttamente il presidente Agazio Loiero nell’incontro che ha avuto ieri al Ministero del lavoro, salute e politiche sociali con Maurizio Sacconi. Una riunione al massimo livello. Per il Governo, oltre al ministro, erano presenti anche il sottosegretario Ferruccio Fazio, l’ispettore generale per la spesa sociale del ministero dell’Economia Francesco Massicci, il direttore generale della programmazione sanitaria Filippo Palumbo. La delegazione della Regione Calabria era formata, oltre che dal presidente, anche dal segretario generale Nicola Durante, dal commissario straordinario all’emergenza socio-sanitaria Vincenzo Spaziante, dal direttore generale del dipartimento salute Andrea Guerzoni. Erano presenti i responsabili dell’advisor Kpmg che hanno riscontrato i bilanci di esercizio di Aziende sanitarie ed ospedaliere, con l’attiva collaborazione degli uffici regionali. Da qui è scaturito un deficit pregresso, per gli anni 2001/2007, di 1. 700 milioni di euro. Da suddividere in due tranche uguali di 850 milioni fino al 2004 e il resto per gli anni successivi. La quota di deficit riguardante la precedente amministrazione regionale - è stato sottolineato a Roma - sarebbe stata molto più elevata se dal 2000 al 2004 non ci fossero stati finanziamenti aggiuntivi da parte del Ministero. Mentre, la quota successiva è appesantita da 80 milioni di euro per gli interessi passivi sul debito oltre al mancato rientro di crediti per finanziamenti ancora bloccati da parte dello Stato proprio a causa del deficit. “Sta emergendo tutto quanto era sommerso, grazie all’ausilio della Regione che da tempo lavora all’obiettivo di individuare il deficit pregresso - ha dichiarato il presidente Loiero -. Così, nel territorio, sta venendo alla luce una situazione contabile ed organizzativa poco meno che disastrosa. Anche il ministro Sacconi ha richiamato l’attenzione della Regione specificatamente sulle responsabilità della figura del manager delle Aziende sanitarie ed ospedaliere per passare ad una contabilità trasparente. Davanti a noi non c’è alcuna possibilità di sanatoria, ma solo un duro lavoro e tanti sacrifici per arrivare ad un piano di rientro che bonifichi la situazione senza però privare i cittadini dei servizi essenziali in linea con gli standard nazionali”. In tempi stretti la Regione elaborerà le prime linee del ‘piano industriale’ chiesto dal Ministro Sacconi, da confrontare in un nuovo incontro con il Governo, che dovrà fare una sua valutazione per arrivare ad una posizione condivisa. Sicuramente, per i risparmi di spesa, la Regione Calabria dovrà incidere principalmente su tre settori: prestazioni ospedaliere, farmaceutica, beni e personale. Ma ci saranno anche settori che miglioreranno i propri servizi come la prevenzione delle malattie, l’assistenza territoriale ed ambulatoriale le strutture di lungodegenza. “Il Governo ha preso atto del percorso avviato e del buon lavoro svolto assieme all’advisor Kpmg. C’è condivisione – ha sottolineato Loiero - della necessità di riformare nel profondo la sanità calabrese con tempi adeguati a creare nelle strutture sanitarie ed ospedaliere una cultura amministrativa e tecnico-contabile che impedisca di riprodurre in futuro questi sconquassi. La Regione, fin da adesso, si impegna anche a studiare forme di garanzia per essere tutelata dalla mancata regolarità nella gestione delle attività da parte dei manager della sanità”. Il risultato di aver messo in piedi un osservatorio migliore e maggiori controlli interni – come ha rilevato anche Kpmg - sta permettendo di conoscere meglio i problemi profondi della sanità calabrese e gli effetti attesi dalla riforma. L’obiettivo – così è stato condiviso nell’incontro al Ministero - è quello di transitare da un sistema atipico e connotato da tantissime emergenze ad uno ordinario in linea con la programmazione sanitaria delle altre Regioni italiane. “Fin dall’inizio - ha evidenziato il presidente Loiero - abbiamo cercato di effettuare un’operazione verità sui bilanci delle Aziende. Siamo perfino arrivati a sanzionare e non approvare i bilanci della Asl di Locri, con un commissario straordinario inviato dallo Stato per motivi di ordine pubblico. Adesso, siamo in una fase avanzata di questo difficilissimo lavoro e possiamo condividere la responsabilità di innovare con tutti i livelli istituzionali e con la società civile calabrese, per avviare una vera e profonda riforma della sanità”. .  
   
   
BASILICATA: APOF-IL, PROGETTO MATCH PER 20 PERSONE CON DISABILITÀ  
 
Potenza, 4 marzo 2009 - Il Progetto “Match” per l’inclusione lavorativa di 20 persone con disabilità, in attuazione del protocollo di intesa siglato a Viggianello tra la Provincia, la Conferenza dei sindaci dell’Ambito Lagonegrese, l’Azienda Sanitaria di Potenza, coinvolge l’Apof-il per gli aspetti riferiti alla formazione orientativa che presenza aspetti fortemente innovativi. A sottolinearlo è il presidente dell’Apof-il Antonio Giansanti riferendo che “il progetto è rivolto a due target di utenza: il gruppo rete locale operatori di sistema coinvolgendo 20 fra assistenti sociali, operatori Dsm, funzionari dei Comuni, operatori dei Centri per l’Impiego; 20 persone con disabilità. Il carattere innovativo – sottolinea Giansanti – è rappresentato dall’articolazione flessibile dei moduli didattici attraverso i quali gli allievi potranno acquisire competenze trasversali di base e sviluppare capacità ed abilità di autovalutazione, di ricostruzione identitaria positiva e di scelta attraverso l’elaborazione di un proprio progetto personale e professionale. L’organizzazione modulare flessibile dell’intervento formativo – continua – intende rispondere a quella necessità primaria di mettere in relazione, costantemente, formazione e mercato del lavoro. Alla base c’è un passaggio: dalla misura delle capacità perdute delle persone con disabilità si passa alla valutazione e al potenziamento di quelle residue, quindi da una concezione puramente assistenzialistica e risarcitoria ad un’altra positiva. Nell’evidenziare inoltre che il progetto verrà sviluppato in collaborazione con la Fish nazionale (Federazione italiana superamento handicap) e la Fondazione Don Gnocchi di Milano (con le quali saranno stipulati protocolli di intesa), Giansanti ha reso noto che è inoltre previsto uno stage presso le sedi operative della Provincia di Roma destinato agli operatori i sistema per l’acquisizione delle conoscenze necessarie al funzionamento delle procedure applicative della Ln 68/99 (legge sul collocamento mirato). Per il presidente dell’Apof-il un altro elemento di grande interesse innovativo è rappresentato dal coinvolgimento di diversi attori (dai servizi per l’impiego agli esperti). E’ la sinergia di azione che – conclude - rende non assistenziale la legge, mentre la formazione non è più fine a se stessa ma finalizzata alla promozione di percorsi di gruppo o individualizzati, sulla base quindi anche della specifica condizione personale, mirati all’incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro. .  
   
   
A TORINO PER UN CONVEGNO SULLA RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTESA DELLA DIAGNOSTICA ONCOLOGICA  
 
Aosta, 4 marzo 2009 - L´assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali informa che giovedi 5 marzo, alle ore 12, nel Salone d’Onore della Fondazione Crt, in Via Xx Settembre, 31, a Torino, l’Assessore Albert Lanièce parteciperà in qualità di relatore alla presentazione dei risultati del “Progetto Dì 7”, inerente alla riduzione dei tempi di attesa per la diagnostica oncologica. Il “Progetto Dì 7” è nato nel 2002 per iniziativa della Fondazione Crt e in collaborazione con la Regione Piemonte e la Regione Valle d’Aosta per migliorare l’erogazione di prestazioni diagnostiche in casi di sospetta neoplasia. Il progetto ha riguardato in particolare la riduzione dei tempi di attesa, con l’obiettivo di disporre di punti di erogazione di servizi diagnostici in cui il lasso di tempo tra la prenotazione e l’effettuazione del primo esame diagnostico fosse contenuto entro i 7 giorni, quale obiettivo realistico dal punto di vista organizzativo, clinicamente efficace e psicologicamente sostenibile da parte dell’utente. Alla presentazione dei risultati dello studio interverranno anche il Presidente della Fondazione Crt, Andrea Comba, l’Assessore alla tutela della salute e sanità della Regione Piemonte, Eleonora Artesio, il Direttore dell’Agenzia regionale per i servizi sanitari del Piemonte, Oscar Bertetto, il Direttore del Dipartimento delle scienze biomediche ed oncologia umana dell’Università degli Studi di Torino, Giovanni Bussolati, e il responsabile della Struttura di epidemiologia clinica e valutativa dell’Azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni Battista di Torino, Giovannino Ciccone. Prima dell’incontro, alle ore 9. 30, nella sede dell’Assessorato regionale della sanità, l’Assessore Lanièce incontrerà l’Assessore Artesio per un confronto su alcuni temi di carattere generale e su alcuni aspetti attinenti la collaborazione tra le due Regioni in materia di servizi sanitari. .  
   
   
SANITA’, IN SICILIA IL VACCINO ANTI PAPILLOMA SARA’ ACQUISTATO CON GARA PUBBLICA  
 
Palermo, 4 marzo 2009 - Gara unica regionale per l’approvvigionamento dei vaccini anti papilloma virus (Hpv): il criterio sarà quello del prezzo più basso. Sarà l’azienda Usl n. 8 di Siracusa a fare da capofila per l’espletamento delle procedure. Lo dispone l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, in una direttiva inviata al dirigente generale del dipartimento “attività sanitarie” Antonella Bullara. La vicenda dei vaccini era balzata agli onori della cronaca alcuni mesi fa. L’assessore Russo aveva verificato che le direttive impartite alle Ausl per l’acquisto dei vaccini non erano conformi alle indicazioni del ministero della Salute, con la conseguenza che la Sicilia per la stessa campagna di prevenzione aveva speso oltre il 20% in più rispetto a molte altre regioni. La Commissione salute del ministero, infatti, vista la presenza in commercio di due vaccini, il Gardasil e il Cervarix, aveva sottolineato che entrambi presentavano profili di sicurezza, efficacia ed equivalenza ai fini della prevenzione del carcinoma del collo dell’utero (obiettivo principale di salute pubblica). L’acquisto dei vaccini, invece, era avvenuto “in esclusiva” e non con una gara ad evidenza pubblica, cosa che non ha consentito risparmi nell’acquisto. Le procedure di acquisto erano state portate avanti dalle Ausl siciliane (ad eccezione dell’Ausl 1 di Agrigento) sulla base delle indicazioni contenute in un decreto dell’ispettorato regionale sanità dell’11 marzo 2008, a firma del dirigente generale Saverio Ciriminna, che faceva proprio un documento di indirizzo di un comitato tecnico scientifico regionale, secondo cui era preferibile l’uso del vaccino Gardasil. Tale decreto è stato poi revocato in autotutela con un Ddg del 15 gennaio 2009 che, all’articolo 4, recita: “per la copertura dei nuovi cicli vaccinali i direttori generali delle Ausl sono tenuti ad attenersi alla normativa vigente in materia di beni e servizi ed alle indicazioni fornite dall´autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture con il parere n. 78 del 20 marzo 2008”. “E’ un parere – commenta l’assessore Russo – in cui si afferma il principio di trasparenza, non discriminazione e parità di trattamento. Da questo momento, la linea dell’assessorato è quella di procedere per le nuove forniture alla indizione di gara pubblica garantendo condizioni di effettiva concorrenza tra le aziende fornitrici dei vaccini disponibili in relazione all’obiettivo specifico della campagna vaccinale nazionale per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero. Sono certo che otterremo sensibili risparmi che permetteranno un altro passo avanti verso il contenimento della spesa e il raggiungimento degli ambiziosi traguardi previsti dal Piano di rientro. Il sistema della gara pubblica centralizzata è del resto un obiettivo che seguiremo anche per altri approvvigionamenti di beni e servizi, dall’acquisto di medicinali per le aziende sanitarie alla stipula di polizze assicurative più convenienti”. .  
   
   
VENETO: CARENZA PERSONALE INFERMIERISTICO E OPERATORI SOCIOSANITARI  
 
Venezia, 4 marzo 2009 - I problemi relativi alla carenza di personale medico, ma soprattutto infermieristico e di operatori all’assistenza, nelle strutture sanitarie del Veneto sono stati al centro di un incontro che si è tenuto ieri a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, tra alcuni dirigenti della direzione risorse umane e formazione del servizio sociosanitario regionale e una delegazione delle Rappresentanze sindacali di base della sanità del Veneto-confederazione Unitaria di Base, con sede a Vicenza. I dirigenti regionali hanno ascoltato le posizioni espresse da questi lavoratori in merito, tra l’altro, agli infermieri (dicono no al numero chiuso del corso di laurea), e agli operatori sociosanitari –Oss – (di cui chiedono l’inquadramento nel ruolo sanitario) impegnandosi a riferire i contenuti dell’incontro all’Assessore alle politiche sanitarie Sandro Sandri. L’assessore aveva di recente incontrato i rappresentanti di questo sindacato al San Bortolo di Vicenza, e in relazione all’incontro odierno ha affermato di “condividere la loro preoccupazione, che è anche la mia, per la progressiva mancanza di infermieri e di operatori sanitari che rischia di portare disservizi nel nostro sistema sanitario. E’ una situazione che mi è stata segnalata ripetutamente anche dai direttori generali e dai lavoratori e dagli operatori della sanità nel corso delle mie visite alle Ullss. Mi sono subito attivato - ha aggiunto Sandri - per sensibilizzare il Governo, in particolare il Ministro Brunetta, al quale ho mandato una tabella aggiornata che mostra con chiarezza i settori dove sono presenti le insufficienze di personale, e al quale ho sollecitato un incontro che spero di poter avere entro marzo. Gli chiederò di concedere al Veneto una maggior flessibilità al fine di poter assumere personale aggiuntivo. Mi auguro sia sensibile a questo tema, anche come veneto, perché se vogliamo mantenere l’eccellenza del nostro sistema sanitario la questione del personale è ovviamente fondamentale. Chiederemo di utilizzare risorse aggiuntive all’interno del riparto di risorse finanziarie attribuito alla sanità risparmiando, ad esempio, su voci quali l’appropriatezza delle spese per i farmaci e per le prescrizioni ambulatoriali. Per il resto - ha concluso Sandri - confermo che la nostra programmazione sanitaria per il Veneto sta andando avanti. Negli ultimi dieci anni abbiamo chiuso ospedali, ne abbiamo riconvertiti altri, ne abbiamo inaugurati ed aperti altri ancora. Quest’anno vorremmo spostare risorse sul territorio, rafforzando il ruolo dei distretti sociosanitari, valorizzando di più l’attività dei medici di medicina generale, andando insomma più vicino possibile, come sanità veneta, ai nostri cittadini”. .  
   
   
AGENZIA TOSSICODIPENDENZE, IL DECENNALE. I DATI SULLA DROGA A ROMA  
 
Roma, 4 marzo 2009 - Decimo compleanno per l´Agenzia comunale per le Tossicodipendenze, nata nel 1999 e impegnata contro la droga sui fronti della prevenzione, della lotta all´emarginazione che spinge allo spaccio e al consumo, della riabilitazione e del reinserimento di chi è caduto nelle reti degli stupefacenti e dell´alcol. L´agenzia tratta ogni anno circa 1. 500 casi. Il decennale è stato l´occasione per presentare i dati che l´Agenzia ha raccolto sul consumo di droghe nella Capitale. Fatto saliente, la crescita esponenziale del consumo di cocaina: se nell´ultimo decennio cala complessivamente il numero dei morti per overdose (dai 130 in media annua fino al ´99 agli 83 nel 2007), sale però la percentuale dei decessi per cocaina (uno su sette). In passato i cocainomani che si rivolgevano alle strutture di sostegno erano il 10% sul totale, ora sono saliti fino al 30-50%. Il ´successo´ della cocaina, osserva l´Agenzia, è dovuto al basso costo che ne fa, da ex ´droga per ricchi´, l´allucinogeno più a buon mercato e dunque in espansione presso ogni fascia sociale. Altra ragione, l´errata ma diffusa idea che la cocaina non sia una droga che uccide. Al contrario, uno dei problemi più spinosi è quello delle morti ´nascoste´ che si sommano ai decessi per conclamata overdose: infarti cardiaci e cerebrali. Altri elementi significativi: a Roma si contano circa 25-30 mila tossicodipendenti, la metà in cura nei centri pubblici e privati, più un numero assai più levato di consumatori occasionali. In aumento il consumo di ecstasy e affini, come l´abuso di alcol tra adolescenti e giovani. I cannabinoidi come hashish e marijuana sono diffusi presso ogni fascia d´età. Nella classifica delle droghe killer rimane in testa l´eroina, seguita dalla cocaina. L´età in cui più si verificano decessi è tra i 35 e i 39 anni. Altro fenomeno tipico di questi anni, il "poli-consumo": più droghe al giorno, una diversa dall´altra a seconda del momento. Dati che impongono più forti politiche di prevenzione, ha detto l´assessore alla Politiche Educative del Comune, Laura Marsilio; soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, visto che l´approccio agli stupefacenti avviene in età sempre più precoce. Per saperne di più sull´attività dell´Agenzia, www. Actroma. It. .  
   
   
TORINO: IL PARLAMENTO RIVEDA LA NORMATIVA SULLA DENUNCIA DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI DA PARTE DEI MEDICI  
 
Torino, 4 Marzo 2009 - Il Consiglio comunale di Torino ha approvato il 2 marzo un ordine del giorno che invita il Parlamento a ripensare la normativa che prevede la denuncia degli stranieri “irregolari” da parte delle strutture sanitarie che hanno fornito loro cure mediche. Il documento si richiama all’articolo 32 della Costituzione italiana, che “tutela la salute come fondamentale diritto dell´individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”. L’ordine del giorno esprime preoccupazione per la salute degli immigrati nonché della collettività, poiché, secondo il testo approvato dal Consiglio comunale, le persone “saranno disincentivate a recarsi presso sanitari” e “di conseguenza potrebbero correre rischi di vita o diventare portatori di particolari e gravi patologie, potenzialmente diffusibili nella popolazione intera (ad esempio, malattie sessualmente trasmissibili, Tbc, ecc. )”. Il provvedimento, adottato dalla Sala Rossa con 31 voti favorevoli e 2 contrari, è la sintesi di due ordini del giorno presentati dai consiglieri Lucia Centillo e Carlo Zanolini. .  
   
   
REGIONE VENETO ADERISCE A PROGETTO “PASSI D’ARGENTO” SU QUALITA’ VITA TERZA ETA’ E INCARICA ULSS N.15 DI CITTADELLA SUA SPERIMENTAZIONE  
 
Venezia, 4 marzo 2009 - Sperimentare a livello veneto il modello nazionale d’ indagine sulla qualità della vita, sulla salute e sulla percezione dei servizi nella terza età dal titolo “Passi d’argento” per arrivare a un sistema di sorveglianza attiva della popolazione anziana. Questo il senso del provvedimento approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi di concerto con il collega alle politiche sanitarie Sandro Sandri. “Il progetto – spiega l’Assessore - ha una durata biennale (2008-2010) e prosegue quanto già iniziato dalla Regione nel 2005, per disporre di misure della qualità della vita della popolazione anziana e di monitorare così nel tempo l’evoluzione delle problematiche socio-sanitarie legate all’invecchiamento in modo da indirizzare in maniera più razionale ed efficace, azioni e strategie di intervento a favore della terza e quarta età. La sorveglianza consisterà nella realizzazione di studi periodici che daranno informazioni al sistema sociosanitario sulla condizione e sui segni di fragilità dell’anziano. La popolazione studiata includerà un campione di 200 persone pari o maggiori di 65 anni d’età, non istituzionalizzate cioè non ospitate in centri di servizio, residenti nel territorio di competenza del progetto”. Il progetto regionale individua l’ambito dell’Azienda Ulss n. 15 di Cittadella l’area di sperimentazione dell’indagine e affida all’Osservatorio regionale sulla condizione della popolazione anziana e disabile il coordinamento. “La scelta dell’Azienda Ulss n. 15 – rileva Valdegamberi – è stata motivata da un punto di vista dei contenuti, per l’esperienza fatta in quel territorio negli anni scorsi sull’analisi dei bisogni della popolazione anziana per attivare un servizio di orientamento telefonico e anche perché esiste una delega da parte dei Comuni del territorio all’Ulss n. 15 delle funzioni sociali per la terza età, con la presenza di un gruppo omogeneo di operatori ai quali affidare la realizzazione dell’iniziativa”. .  
   
   
RECORDATI BILANCIO DEL 2008: UTILE NETTO +18,3%. DIVIDENDO DI € 0,25 PER AZIONE  
 
Milano, 4 marzo 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Recordati S. P. A. Ha approvato ieri i risultati consolidati dell’anno 2008 e il progetto di bilancio della capogruppo. Principali dati consolidati - • I ricavi consolidati pari a € 689,6 milioni, sono in incremento del 9,7% rispetto all’anno precedente. Le vendite farmaceutiche sono pari a € 658,4 milioni, in incremento del 10,8% e comprendono quelle delle società acquisite a fine 2007 appartenenti al gruppo Orphan Europe. La crescita è determinata dalle vendite farmaceutiche internazionali (+17,7%) mentre le vendite in Italia segnano una flessione del 2,8% soprattutto per l’effetto prezzo. Le vendite della chimica farmaceutica, pari a € 31,2 milioni, sono in contrazione dell’8,2%. • L’utile operativo, è pari a € 144,7 milioni, in incremento del 10,1% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 21,0%. L’utile lordo, per effetto del favorevole mix di prodotti, ha raggiunto un’incidenza sulle vendite del 67,8%. Le spese di ricerca e sviluppo sono in crescita del 19,8%, raggiungendo l’8,5% dei ricavi. • L’utile netto, pari a € 100,4 milioni, cresce del 18,3%, in misura superiore alla redditività operativa per la minore incidenza degli oneri fiscali. • La posizione finanziaria netta* al 31 dicembre 2008 evidenzia un debito netto di € 81,0 milioni, in riduzione di € 16,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2007. Il patrimonio netto si è ulteriormente incrementato ed è pari a € 445,7 milioni. * Investimenti finanziari a breve termine e disponibilità liquide, al netto dei debiti verso banche e dei finanziamenti a medio/lungo termine inclusa la valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura (fair value hedge). Iniziative e sviluppi del 2008 - Le principali iniziative portate a termine nel 2008, significative per la crescita futura del Gruppo, sono di seguito descritte. Innanzitutto, a marzo, è stata completata la procedura di mutuo riconoscimento per la registrazione in tutti i paesi dell’Unione Europea della nuova specialità farmaceutica basata su un’associazione fissa di lercanidipina ed enalapril con il marchio principale Zanipress. La Germania ha agito da Reference Member State e i 28 Concerned Member States hanno accettato di riconoscere l’approvazione al nuovo farmaco, nei due dosaggi da 10mg di lercanidipina/10mg di enalapril e da 10mg di lercanidipina/20 mg di enalapril. Il prodotto è già commercializzato in Germania dal 2007 con vendite in continua crescita. Nel mese di maggio è iniziata la sua commercializzazione in Australia e nel mese di dicembre il prodotto è stato lanciato anche in Irlanda, Danimarca e Finlandia. Il lancio negli altri principali mercati europei avverrà progressivamente nel corso del 2009. Questo prodotto, creato per rispondere alle moderne linee guida per il trattamento dell’ipertensione, rappresenta per il Gruppo un’importante opportunità per il continuo sviluppo di lercanidipina, anche alla luce della scadenza del brevetto della nostra molecola nei principali paesi europei ad inizio 2010. Nel mese di gennaio è stato firmato un contratto di licenza esclusiva con una filiale della società farmaceutica statunitense Watson Pharmaceuticals Inc. Per la commercializzazione in 29 paesi europei di Kentera, un sistema transdermico a base di ossibutinina, che si applica soltanto due volte alla settimana. Kentera è indicato per il trattamento dei sintomi delle patologie del basso tratto urinario, quali la frequenza e sensazione di urgenza, anche in presenza di incontinenza. Le patologie legate ai disturbi della minzione sono in aumento nei paesi industrializzati, ma sono diagnosticate e trattate farmacologicamente soltanto in alcuni pazienti. Vi è quindi un ampio spazio di crescita in questo mercato per prodotti di documentata efficacia e migliorata tollerabilità. A febbraio è stato firmato un accordo di licenza semiesclusiva con Menarini, azienda farmaceutica italiana, per la commercializzazione in Francia e Grecia di frovatriptan, farmaco appartenente alla classe dei triptani indicato per il trattamento acuto di emicrania con o senza aura. Frovatriptan, nuovo agonista selettivo dei recettori della serotonina 5Ht1b/1d, è caratterizzato da una lunga emivita (circa 26 ore), che assicura un effetto clinico di protratta durata e una riduzione dell’incidenza di recidive. A marzo sono state acquisite le società francesi Fic e Fic Médical dedicate alla registrazione ed alla promozione di prodotti farmaceutici per conto di società terze in Russia ed in altri paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (C. S. I. ). Fic Médical, che ha sede a Parigi, è attualmente presente in Russia, Ucraina, Kazakistan, Bielorussia, Azerbaigian, Georgia ed Armenia. L’organizzazione di Fic Médical sarà la base per lo sviluppo e il rafforzamento del Gruppo in questi mercati anche grazie al lancio dei nuovi farmaci originali. In ottobre è stato siglato un nuovo accordo con Kowa Pharmaceutical Europe (Kpe) per la commercializzazione di pitavastatina in Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Cipro, Turchia, Russia e gli altri paesi della C. S. I. , oltre che in Italia. Pitavastatina è una “statina” innovativa per il trattamento delle ipercolesterolemie. La domanda per l’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco è stata presentata da Kpe a fine agosto 2008 nei 7 paesi dell’Unione Europea oggetto dell’accordo, con procedura decentralizzata. Sarà prerogativa di Recordati presentare domanda nei paesi restanti. Il lancio del prodotto da parte di Recordati nei vari territori dell’accordo è previsto a partire della seconda metà del 2010. A novembre è stata presentata all’Emea (European Medicines Evaluation Agency) la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per la nuova specialità farmaceutica a base di silodosina, indicata per il trattamento dei segni e sintomi della iperplasia prostatica benigna (Ipb). La domanda di autorizzazione è stata presentata attraverso procedura centralizzata, con la Mhra del Regno Unito come Rapporteur e l’Aifa italiana come Co-rapporteur. Si prevede di ottenere l’approvazione nel primo semestre 2010 e di iniziare la commercializzazione entro il 2010 - inizio 2011. L’iperplasia prostatica benigna (ingrossamento della prostata), che si manifesta con problemi di minzione, è una patologia in aumento con l’invecchiamento della popolazione. A dicembre si è conclusa l’acquisizione di Yeni Ilaç, società farmaceutica turca con sede ad Istanbul. Yeni Ilaç è un’affermata società farmaceutica fondata nel 1927, dedicata alla produzione ed alla vendita di farmaci, sia proprietari sia in licenza. I suoi prodotti sono ben noti ed in particolare i suoi farmaci per le patologie urologiche sono leader di mercato. La società svolge inoltre attività di produzione per conto terzi. Recordati è presente da tempo in Turchia attraverso accordi di licenza con aziende locali che le hanno permesso di affermare in questo mercato i suoi farmaci originali. Inoltre, il mercato turco vede già una buona accettazione dei prodotti di combinazione per il trattamento dell’ipertensione, area strategica per Recordati, che si accinge a lanciare nel 2009 il proprio prodotto di combinazione lercanidipina+enalapril. Primi due mesi del 2009 - Nel mese di gennaio 2009 si è conclusa l’acquisizione di Herbacos-bofarma, azienda farmaceutica ceca con sede a Pardubice. Il prezzo corrisposto è di circa € 19 milioni, interamente finanziato con la liquidità disponibile. Herbacos-bofarma è una società farmaceutica affermata nel mercato ceco e slovacco, dove commercializza farmaci appartenenti a diverse aree terapeutiche. Herbacos-bofarma ha circa 100 dipendenti, tra cui una rete di vendita e marketing di 35 persone. La società è finanziariamente solida. Le vendite sono cresciute costantemente negli ultimi anni e nel 2008 sono state di circa € 12 milioni. L’ebitda della società è in linea con quello del Gruppo. Le vendite nette del Gruppo nei primi due mesi sono sostanzialmente in linea con le aspettative per l’intero anno che prevedono ricavi di ca. € 750 milioni, un utile operativo di ca. € 155 milioni ed un utile netto di ca. € 105 milioni Dividendo - Sulla base dei risultati ottenuti proponiamo la distribuzione di un dividendo per le azioni in circolazione con l’esclusione delle azioni proprie in portafoglio, in ragione di € 0,25 (€ 0,215 per azione l’anno scorso) con stacco della cedola n. 5 in data 20 aprile 2009 e pagabile dal 23 aprile 2009. Il dividendo unitario comprende l’accrescimento derivante dal dividendo che sarebbe spettato alle azioni proprie. Il dividendo complessivo proposto per l’esercizio 2008 è di € 49,3 milioni che si paragona con un dividendo complessivo di € 42,2 milioni relativo all’esercizio 2007. Altre delibere rilevanti - Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato la seguente proposta da sottoporre all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti: il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie fino all’Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2009. In merito alla proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, si precisa che tale proposta risponde a molteplici scopi: consentire alla Società di realizzare operazioni quali la vendita, il conferimento e la permuta di azioni proprie per acquisizione di partecipazioni e/o la conclusione di accordi con partner strategici; permettere alla Società di compiere investimenti che abbiano oggetto propri titoli; costituire la provvista necessaria a dare esecuzione a piani di stock option. Il numero massimo di azioni acquistabili, tenuto conto delle azioni proprie di volta in volta già detenute in portafoglio della Società, è 20. 000. 000, per un potenziale esborso massimo di € 120. 000. 000, ad un prezzo minimo non inferiore al valore nominale dell’azione Recordati (€ 0,125) e ad un corrispettivo massimo non superiore alla media dei prezzi ufficiali di Borsa delle cinque sedute precedenti l’acquisto, aumentata del 5%. Gli eventuali acquisti verranno effettuati sui mercati regolamentati, nel rispetto e secondo le modalità di cui all’art. 144bis, primo comma, lett. B), del Regolamento Emittenti. Attualmente la Società detiene in portafoglio n. 11. 472. 355 azioni proprie, corrispondenti al 5,5021% del capitale sociale. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato la Relazione sulla Corporate Governance relativa all’esercizio 2008. Assemblea Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti presso la sede sociale il 7 aprile 2009 ore 10:00, in prima convocazione, e il 10 aprile alle ore 10:00, in seconda convocazione. L’assemblea sarà chiamata a deliberare in merito a: l’approvazione del bilancio 2008 e la proposta di distribuzione del dividendo; il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie fino all’Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2009. .  
   
   
12 MARZO 2009/GIORNATA MONDIALE DEL GLAUCOMA: ABOLIAMO L’ASSURDO ITER BUROCRATICO PER IL RIMBORSO DEI FARMACI CONTRO IL GLAUCOMA (NOTA 78 AIFA)  
 
Roma, 4 marzo 2009 - In occasione della Giornata Mondiale del Glaucoma, che si celebra in tutto il mondo il 12 marzo, Per Vedere Fatti Vedere Onlus lancia una Campagna per l’abolizione dell’assurdo iter burocratico a cui devono sottoporsi i pazienti affetti da glaucoma per il rimborso dei farmaci antiglaucomatosi dal Ssn. E’ la famigerata Nota 78 dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che costringe i pazienti a una vera e propria corsa a ostacoli almeno una volta l’anno e a causa della quale molti rinunciano purtroppo a curare la grave patologia che porta alla cecità. In occasione della Giornata Mondiale del Glaucoma 2009, che si celebra il 12 marzo in tutto il mondo, Per Vedere Fatti Vedere onlus lancia una campagna a favore degli oltre 800. 000 pazienti italiani colpiti dal glaucoma, costretti da una burocrazia opprimente e assurda, che non ha eguali nei Paesi evoluti, a presentare una volta l’anno il proprio piano terapeutico per poter ottenere la copertura del Ssn sui farmaci antiglaucomatosi più innovativi. Il glaucoma è una grave patologia oculare di tipo cronico che prevede una terapia farmacologica a vita. E’ pertanto assurdo richiedere ai pazienti colpiti di dover ripetere una volta all’ anno e per tutta la vita la procedura di farsi predisporre dal proprio medico oculista un piano terapeutico scritto, in tre copie, e di consegnarle, una al Servizio Farmaceutico della propria Asl di riferimento, una al proprio medico di base e una trattenuta per sè. (Nota Aifa 78). “Questa è una prassi inaccettabile e incomprensibile per i pazienti, spesso persone anziane, - spiega il Prof. Pasquale Troiano, Presidente della onlus- costrette a ripetere ogni anno sempre la stessa trafila burocratica per un piano terapeutico identico. E’ anche una prassi costosa che grava sulle casse statali per la gestione di milioni di copie di documenti cartacei inutili. Bisogna abolirla!” Per questo motivo Per Vedere Fatti Vedere Onlus chiede a tutti i pazienti colpiti da glaucoma, ai loro familiari, ai medici di base, ai medici oculisti e a quanti sono interessati al tema di spedire un fax di protesta (o un’email) all’ Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) chiedendo l’abolizione dell’attuale prassi (Nota 78). Il testo del fax di protesta (o dell’email), il numero di fax (o l’indirizzo email) sono disponibili sul sito www. Pervederefattivedere. It .  
   
   
MOSTRA “GIOTTO E IL TRECENTO” AL VITTORIANO UMBRIA CON ALTRE 5 REGIONI PARTECIPA A “L’ALTRO GIOTTO”  
 
 Perugia, 4 marzo 2009 – Una dettagliata ricostruzione dei percorsi “giotteschi” nei territori di Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Campania e Veneto, una “sezione didattica che funge da introduzione alla mostra vera e propria” e che consentirà di “presentare le diverse declinazioni locali dell’eredità giottesca”: è la mostra nella mostra, “L’altro Giotto”, una sorta di introduzione e corollario alla grande esposizione “Giotto e il Trecento/ Il più sovrano Maestro stato in dipintura”, che sarà ufficialmente inaugurata giovedì 5 marzo a Roma, alle ore 18, presso il Complesso del Vittoriano, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Alla cerimonia d’inaugurazione de “L’altro Giotto” è previsto l’intervento della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti. Nell’ambito dei “percorsi regionali” (alla cui organizzazione hanno partecipato le 6 regioni coinvolte), sarà possibile vedere (attraverso una “comunicazione integrata” che si avvarrà di riproduzioni fotografiche e filmiche, di testi esplicativi ma anche delle più sofisticate tecnologie) le tante opere che, per la loro natura monumentale o per l’estrema fragilità conservativa, non è stato possibile trasferire a Roma per la mostra “Giotto e il Trecento”, ma che – sottolinea una scheda dei curatori – “sono imprescindibili per una giusta valutazione ed apprezzamento del genio straordinario di questo artista-simbolo del Medioevo, che proprio con la tecnica ‘a fresco’ ha scritto alcune delle pagine più mirabili della storia dell’arte italiana”. In Umbria la produzione giottesca è notevolissima: soprattutto in considerazione della vastità delle superfici affrescate, viene ritenuto verosimile che il pittore abbia lavorato in collaborazione con la sua bottega e avvalendosi di aiuti locali. Scheda sulle opere di Giotto in Umbria. Assisi, Basilica Superiore, Maestro d’Isacco, identificato da alcuni con Giotto giovane, e Pietro Cavallini: Ciclo con scene del Nuovo e del Vecchio Testamento (sopra quello delle storie francescane), iniziato da Jacopo Torriti, cui si deve il progetto di tutta la navata; Assisi, Basilica Superiore, Giotto e bottega, Storie di San Francesco, 1294/6 ca. ; Assisi, Basilica Inferiore, Giotto e bottega: Cappella di S. Nicola, 1300 ca. Assisi, Basilica Inferiore, Cappella della Maddalena, realizzata dopo Padova, 1305 ca; Assisi, Basilica Inferiore, Giotto e bottega: Storie dell’infanzia di Cristo, transetto destro e crociera, 1309-11 ca; Assisi, Pinacoteca comunale,: Madonna col bambino entro un’edicola, proveniente dal Palazzo del capitano del Popolo di Assisi, attribuito a Giotto da Bruno Zanardi e da Elvio Lunghi; Spello, Chiesa di S. Andrea, Crocefisso, attribuito da C. L. Ragghianti a Giotto e bottega, attribuzione non accettata da Pietro Scarpellini e altri. .  
   
   
ADRENALINA", PRIMA EDIZIONE  
 
Roma, 4 marzo 2009 - Ha preso il via la prima edizione di "Adrenalina. L´arte emerge in nuove direzioni". La rassegna internazionale, promossa dal Comune (´Assessorato alle Politiche Educative) con Zètema Progetto Cultura, punta a far emergere nuovi artisti e linguaggi creativi. Il tutto, in una fusione di generi che mette insieme pittura, scultura, fotografia, musica, video arte, danza contemporanea e computer grafica in un´unica grande iniziativa. "Adrenalina" si tiene fino a sabato 21 marzo, dalle 10 alle ore 20 dalla domenica a giovedì; dalle 10 alla mezzanotte il venerdì ed il sabato. In un susseguirsi di performance live e di esposizioni, saranno presentate le opere dei 52 artisti di diverse nazionalità selezionati per questa prima edizione. "Adrenalina" vuol essere anche un messaggio sugli effetti degli stupefacenti, dato che l´adrenalina è l´unica sostanza naturale in grado di liberare la creatività. Operatori specializzati distribuiranno materiale informativo sulle droghe e la loro prevenzione. Teatro della rassegna, l´ex Mercato Ebraico del pesce in via San Teodoro 74 (nonché ex autoparco comunale della Polizia Municipale). L´ingresso al pubblico è gratuito per tutta la durata dell´iniziativa. Per maggiori informazioni, www. Adrenalina. Roma. It. .  
   
   
A GIUGNO PARTE A VENEZIA IL BATTELLO DELL’ARTE, UN SERVIZIO COORDINATO A SOSTEGNO DELLE ATTIVITA’ ESPOSITIVE  
 
Venezia, 3 marzo 2009 - Ieri la Regione del Veneto rappresentata dal Portavoce del Presidente, Franco Miracco, e dal Dirigente della Direzione Mobilità, Bruno Carli, ha partecipato al tavolo congiunto con il Comune di Venezia e l’Actv, convocato per definire ulteriormente gli aspetti organizzativi e logistici del “Battello dell’arte”. Il progetto che vede coinvolte - accanto a Regione, Comune e Actv – le maggiori istituzioni culturali veneziane, partirà dal prossimo giugno, in concomitanza con l’apertura della Biennale. Alla Regione è stato affidato il coordinamento della campagna di comunicazione che supporterà e promuoverà questa offerta integrata nata con lo scopo di creare un “percorso della cultura” che guiderà il turismo più qualificato tra le numerose proposte museali ed espositive veneziane. .  
   
   
SPAZIO, TEMPO E MATERIA MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA FINO AL 15 MARZO 2009  
 
Roma, 4 marzo 2009 – Da oggi il Caffè Letterario di Roma presenta “Spazio, Tempo e Materia” mostra internazionale d’arte contemporanea una rassegna di arti visive dedicata ad una triplice ricerca espressiva: l’esposizione vuole indagare le dimensioni dello spazio e del tempo, enfatizzando i linguaggi materici dell’arte contemporanea. Lo spazio viene inteso come luogo reale nelle ricercate creazioni fotografiche di Emanuela Ricci o come mera percezione sensoriale all’interno dell’innovativa produzione artistica di Marco Brentan. Il tempo è indagato con assoluta intensità prospettica dal concitato cromatismo di Monica Bini e con languida evanescenza da Erminia Pietrobono, mentre una rappresentazione più razionale è caratteristica fondamentale della ricerca intellettuale di Aurelio Scotto, che congiunge il linguaggio musicale con quello artistico. L’intima e sensuale danza della materia avvolge di eleganze formali le sculture lignee realizzate da Toni Venzo. La loro leggerezza e il movimento fluttuante della materia sembrano convergere anche nell’attività pittorica di Cristiano Piacenti, il quale attua una sintesi tonale giocata sulla poetica del contrasto bianco-nero. Un effetto bicromatico si ritrova, sia pure con significati differenti, nell’opera “Time” di Francesca Bifulco, che si orienta ad una raffigurazione di notevole impatto visivo. Dalle delicate atmosfere sospese di Marina Ferriani Vidoni, raffiguranti un cielo di silenzi e memorie, il percorso espositivo si snoda attraverso la filosofia cosmica di Giulia Infante, per giungere sino al tripudio materico di Giuseppe (Jo) Ravizzotti, fortemente istintivo nella sua pittura vulcanica. Un lieve colorismo traspare dalla sperimentazione artistica di Milena Cappellaccio, nuovo talento dell’arte contemporanea assieme ad Elena Reggiani, autrice di uno sfuggente teatro di forme e materia, nonché a Lisa Burelli, fulcro e traguardo dell’intero progetto espositivo. Più figurativi e nostalgici si presentano i lavori di Giulia Spernazza e Giuseppe Dente: la prima tende ad accompagnare l’accurato studio pittorico con il tema della riflessione; il secondo, invece, analizza i concetti di assenza e presenza con una pregnante introspezione. .  
   
   
DAL 5 MARZO AL 24 APRILE 2009, ALLA GALLERIA MARLBOROUGH DI MONACO (MONTE-CARLO) SI TERRÀ LA PERSONALE DI DAVIDE BENATI (REGGIO EMILIA, 1949).  
 
Monaco, 4 marzo 009 L’esposizione presenterà una ventina di oli su tela, oltre ad acquerelli, dell’artista reggiano realizzati tra il 2006 e il 2009 che riprendono il suo dialogo tra la forma e il vuoto. L’iniziativa fa seguito al grande successo ottenuto dalla sua monografica del 2006, sempre nelle sale della galleria monegasca. Ma se allora i suoi lavori erano caratterizzati per l’occupazione dello spazio, fino alla sua saturazione, per queste opere, come afferma lo stesso Benati, “la forma entra nello spazio, si apre e si eleva per cercare la luce all’interno di un perenne conflitto col vuoto”. Nel 1977, Benati ha realizzato un viaggio in Nepal che ha segnato profondamente le sue ricerche artistiche. Fedele alle sue ispirazioni, continua a dipingere le immagini di un Oriente lontano, arricchite di riferimenti che traggono ispirazione dalla cultura cinese e giapponese, oltre che dalla letteratura. Nelle sue opere, le forme della natura, semplici e neutre, si fondono in modo magistrale con le fibre vegetali della carta di riso, fatta a mano. La carta, per Benati, non è infatti solo un supporto ma il mezzo per raggiungere la perfetta coesione tra le grandi superfici cariche di colori trasparenti e i frammenti di paesaggi sensuali. Benati lavora attraverso la sovrapposizione di numerosi fogli di carta dipinta ad acquerello, tecnica che gli permette attraverso la trasparenza del mezzo espressivo, di accentuare gli effetti della carta e della sua grana. Un processo delicato che necessita di grande precisione e non consente errori. Davide Benati è nato a Reggio Emilia nel 1949. Dopo aver vissuto e lavorato a Milano per decenni, si è trasferito a Modena. Ha iniziato ad esporre nel 1972 con una personale alla galleria ”Il Giorno” di Milano. Nel 1979 partecipa alla mostra “L’estetico e il Selvaggio” a cura di Giorgio Cortenova presso la Galleria Civica di Modena e “Il Nuovo Contesto” allo Studio Marconi di Milano, a cura di Flavio Caroli. Faranno seguito numerose mostre personali ( Cannaviello, Milano; Nuovi Strumenti, Brescia; 1980 ) fino alla Xl Biennale di Venezia nella sezione ”Aperto 82” su invito di Tommaso Trini. Il lavoro espositivo prosegue con mostre personali ( Studio Marconi, Milano; Museo Butti, Viggiù; 1984 ), seguite da mostre collettive alla Fiac di Parigi e al Forum di Zurigo(1984), al Pac di Milano ( Nuovi argomenti,1985 ), alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna (Anniottanta). Sempre nel 1985 espone alla Lens Fine Arts di Anversa e al 3° Internationale Triennale der Zeichnung alla Kunsthalle di Norimberga. Nel 1986 partecipa alla Xi quadriennale di Roma,alla mostra “Dopo il concettuale” al Museo provinciale d’arte di Trento, agli “Itinerari d’arte contemporanea” presso la Fondazione Gulbenkian di Lisbona. Nel 1985 e nel 1987 espone alla galleria Engstrom di Stoccolma; nel 1988 al Forum di Amburgo e alla Pinacoteca di Ravenna (catalogo a cura di Lea Vergine). Segue nel 1989 una personale alla galleria L’isola di Roma (catalogo a cura di Flaminio Gualdoni), alla galleria Paola Stelzer di Trento (catalogo a cura di Mario Perazzi),a Brescia (galleria Nuovi Strumenti) e alla Galleria Civica di Modena (catalogo con un racconto di Antonio Tabucchi). Nel 1990 viene invitato con una sala personale alla Xliv Biennale di Venezia. Nel 1991 espone a New York (Panicati Fine Arts), a Milano (galleria Verlato), a Torino (Alberto Peola). Nel 1992 i Civici Musei di Reggio Emilia gli dedicano una grande mostra (catalogo a cura di Luciano Caramel). Seguono mostre personali a Parigi (galleria De Tugny-lamarre,1993), a Roma (galleria L’isola 1994),a Bologna (galleria Maggiore,1994), a Torino (galleria Alberto Peola,1995). Anche negli ultimi anni si sono susseguite numerose mostre personali:a Trento nel 1996 (galleria L’isola), a Torino e a Bologna nel 1997 (presso la galleria Peola e la galleria Maggiore); nel 1998 alla galleria “Arte 92” di Milano e nel 1999 a Maulbronn in Germania,quindi in Portogallo, alla Gulbenkian di Lisbona. Nel 2000 Davide Benati ha esposto presso la Maison du Livre di Aix en Provence e alla Gam di Montecarlo;nel 2001 alle gallerie Patrizia Poggi di Ravenna e Alberto Peola di Torino. Nel 2003 personale a Palazzo Magnani di Reggio Emilia con catalogo a cura di Sandro Parmigiani. Ritorna a Bologna con una mostra personale da Ginevra Grigolo (galleria “G7” ) nel Gennaio del 2005. . .  
   
   
SPORT PER I RAGAZZI: A CHI SPETTA LA DETRAZIONE  
 
Roma, 4 marzo 2009 - Incentivare i ragazzi a fare sport. Questa è la motivazione alla base della facilitazione fiscale che consente ai genitori una detrazione pari al 19% delle spese sostenute nel corso dell´anno per mandare i figli in piscina, in palestra o a fare qualsiasi altro sport. L´agenzia delle Entrate - dopo tre anni di operatività della norma (era stata introdotta con al finanziaria 2007) - ha ritenuto opportuno con la risoluzione del 25 febbraio 2009 dare dei chiarimenti sulle modalità di calcolo del beneficio. L´agevolazione è applicabile fino a un tetto massimo di spesa pari a 210 euro ed è prevista per ciascun figlio e non per ciascun genitore. Il limite agevolabile, specifica la risoluzione, rimane tale anche se la spesa è sostenuta da entrambi i genitori. La detrazione può quindi spettare ai due coniugi in relazione a quanto pagato da ciascuno di essi, ma comunque su un importo complessivo di 210 euro. Ma quali sono le caratteristiche per poter usufruire del beneficio? La detrazione Irpef del 19% è riconosciuta per le spese di iscrizione annuale o per l´abbonamento dei ragazzi compresi tra i 5 e 18 anni in centri o associazioni sportive dilettantistiche. Le strutture a cui si iscrivono i ragazzi per le attività sportive devono avere determinate caratteristiche e la spesa deve essere certificata secondo le modalità previste dal decreto interministeriale 28 marzo 2007. Gli impianti, siano essi palestre, piscine o polisportive, devono avere espressamente finalità sportive ed essere di carattere dilettantistico e non professionistico. La certificazione per la spesa sostenuta è costituita da bollettino bancario o postale, oppure da fattura, ricevuta o quietanza che devono contenere la denominazione e i dati relativi alla società, la causale del pagamento, l’attività esercitata, i dati anagrafici del ragazzo e il codice fiscale di chi effettua il pagamento. In presenza di questi requisiti, il genitore può applicare, su quanto speso per l’attività sportiva del figlio la detrazione Irpef del 19 per cento, fino al tetto massimo di 210 euro. .  
   
   
A MILANO I MONDIALI DI PALLAVOLO MASCHILE 2010  
 
 Milano, 4 marzo 2009 - Il 24 settembre 2010, al Mediolanum Forum di Assago, si apriranno i Mondiali di pallavolo maschile. Ieri , a 569 giorni dalla battuta d’inizio, è stato presentato ufficialmente a Palazzo Marino il Comitato Organizzatore Locale. Presidente onorario, l’assessore allo Sport e Tempo libero Giovanni Terzi. Il Presidente è invece Luca Cabassi, imprenditore, ex giocatore e grande appassionato di volley. “Grande soddisfazione – ha dichiarato l’assessore Terzi – per la scelta del capoluogo lombardo come prima tappa di un importante appuntamento mondiale. I preparativi, a cominciare dalla presentazione del Col, si inseriscono nella programmazione di Milano Capitale Europea dello Sport 2009. L’impegno del Comune si sta concretizzando in numerosi investimenti in ambito sportivo: 30 milioni di euro per la riqualificazione di 24 impianti, i lavori all’Arena Civica e il bando per il nuovo palazzetto dello sport al Vigorelli”. “Mi piacerebbe – ha concluso Terzi – che i mondiali di volley rappresentassero uno stimolo per imprenditori intenzionati a investire in questo settore. Lo dico da milanese e da ex pallavolista, nonché Presidente Onorario del Comitato Locale”. Il Col di Milano è composto da Francesco Apostoli, vice presidente Fipav; Bruno Cattaneo, consigliere Fipav; Adriano Pucci Mosotti, Presidente Cr Fipav Lombardia; Piero Cezza, Cp Fipav Milano e Martino Del Corno, consulente finanziario. Ma l’obiettivo è allargare il board ad altre figure di riferimento del mondo dell’imprenditoria, dello sport e delle associazioni milanesi. In attesa dei campionati mondiali, per incrementare la curiosità e l’interesse attorno alla pallavolo, a Milano e nelle province lombarde sono in programma gare della nazionale femminile e maschile, il Trofeo delle Province 2009 e tornei di minivolley. Dopo Milano, le gare dei Mondiali verranno disputate nelle altre 20 sedi designate e si concluderanno a Roma il 10 ottobre 2010. .  
   
   
GLI STENDARDI DELLE UNIVERSIADI IN DONO AI VOLONTARI DEGLI EUROPEI INDOOR DI ATLETICA LEGGERA  
 
Torino, 4 Marzo 2009 - I seicento volontari impegnati nei Campionati europei indoor di atletica leggera, in programma a Torino dal 6 all’8 marzo, potranno portare a casa un pezzo tangibile della storia di uno dei grandi eventi sportivi ospitati dalla Città dal 2006 ad oggi: gli stendardi utilizzati durante le Universiadi. Lo ha stabilito questa mattina la Giunta comunale, su proposta dell’assessore al Turismo, Alessandro Altamura, accogliendo la richiesta del Comitato organizzatore. Stendardi, pannelli grafici, teli e menhir hanno rappresentato in Italia e nel mondo i Xx Giochi Olimpiadi invernali del 2006, le Universiadi del 2007 e dell’appena concluso 2008 dedicato al World Design Capital. Accolti con entusiasmo, gli stendardi sono stati, più volte, richiesti da cittadini, enti pubblici e associazioni, come ricordo concreto delle manifestazioni internazionali, tanto che la Città ha deciso di metterli in vendita. Il provvedimento, inoltre, prevede il riutilizzo dei 1500 stendardi usati durante gli allestimenti precedenti per le prossime manifestazioni o eventi sportivi nazionali e internazionali che si terranno nel 2009 a Torino. Saranno offerti in omaggio ai volontari, agli ospiti e ai giornalisti che giungeranno nel capoluogo piemontese. .  
   
   
LIVIGNO, SNOWBOARD: RIVERJUMP 2009  
 
 Milano, 4 marzo 2009  - A Livigno oggi prende il via il Riverjump 2009. Le strutture per lo Slopestyle al Swatch Mottolino Snowpark e quelle per il salto del fiume Spoel sono pronte e si preannunciano di altissimo livello. Inoltre quest’anno le fasi clou dell’evento saranno trasmesse live su www. Riverjump. It grazie al supporto di Keepod. La terza edizione del Riverjump, spettacolare evento di snowboard organizzato da Burton in collaboarazione con Apt Livigno, Mottolino, Skipassion Livigno e Credito Valtellinese, e’ alle porte. Roby Moresi, responsabile delle strutture del salto del fiume, afferma: “Il mio obiettivo è creare strutture divertenti che assicurino sicurezza ai partecipanti e grande spettacolo per il pubblico. I rider potranno scegliere tra 3 strutture alternative per saltare lo Spoel: un downrail classico con mini butter box a bidoni per chiudere la session con del gran jibbing, un tronco da jibbare seguito da atterraggio e wall ride, un gap del fiume con atterraggio che diventa il dente di un altro gap a salire dove agganciare un box. Insomma: varietà e divertimento. Inoltre, prima del salto del fiume i rider si sfideranno su un jump da 15/18 metri di flat. Il contest, come vedete, si merita fino in fondo le sue 4 stelle Ttr e non è per tutti!” In cima alla montagna, gestito dai suoi shapers Mino & Cappe con la collaborazione di Moresi, il Swatch Mottolino Snowpark ospitera’ invece il contest di slopestyle; anch’esso classificato 4 stelle Ttr, fungera’ da arena di qualifica per chi non sarà tra i rider invitati. Lo slopestyle si svolgerà sulla famosa linea Xl costituita da una prima area jibbing con tronco e copertone di ruspa, una seconda area rail formata da una scalinata con discesa da 13 metri e un discesa–piatto-discesa, e per finire i 4 famosi salti in linea della Mottolino con kicker giganti: un jump da 22m, un fun box da 18/20 m, un jump da 20/22 m ed un gap da 16/18 m. Gli 8 pro e i 4 wild cards sono confermati e tanti sfidanti si sono gia’ iscritti. Inoltre la Federazione Snowboard Italia patrocinera’ la gara conferendo al Riverjump2009 ulteriore prestigio. Con queste premesse lo spettacolo e’ assicurato e, per chi non riuscira’ a seguire il Riverjump sul posto, quest’anno, grazie a Keepod, e’ prevista la diretta di finali e premiazioni in streaming su www. Riverjump. It, su www. Mykeepod. Com e sui siti web degli altri partner dell’evento. La programmazione sara’ la seguente: Venerdi’ 6 marzo: 11. 00-12. 30 Finali Slopestyle; 21. 00-22. 00 Finali River Jump; 22. 00-22. 30 Premiazioni. Per le iscrizioni, le informazioni e gli aggiornamenti sul Riverjump collegatevi a: www. Riverjump. It. . .