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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Aprile 2009
PARLAMENTO EUROPEO: TRASPORTO STRADALE: NUOVE NORME SU CABOTAGGIO E TEMPI DI GUIDA  
 
 Strasburgo, 28 aprile 2009 - Il Parlamento europeo ha adottato un pacchetto legislativo che fissa norme comuni sull´accesso al mercato del trasporto internazionale di merci su strada e su quello ai servizi di trasporto effettuati con autobus, nonché sulle condizioni da rispettare per esercitare l´attività di trasportatore. A rigorose condizioni, sarà possibile effettuare fino a tre trasporti di cabotaggio successivi, mentre, nei viaggi in autobus, i conducenti potranno lavorare fino a 12 giorni consecutivi. Trasporto merci su strada e cabotaggio - Approvando con 599 voti favorevoli, 15 contrari e 19 astensioni un pacchetto di emendamenti di compromesso negoziato con il Consiglio dal relatore Mathieu Grosch (Ppe/de, Be), il Parlamento ha adottato un regolamento che aggiorna le norme comuni per l´accesso al mercato del trasporto internazionale di merci su strada e che potrà quindi essere applicato 2 anni e 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il regolamento stabilisce che per effettuare i trasporti internazionali è necessario il possesso di una licenza comunitaria e, qualora il conducente sia cittadino di un paese terzo, anche di un attestato di conducente. Fissa quindi le condizioni per il loro rilascio o rifiuto e per l´eventuale ritiro, nonché le sanzioni da infliggere ai trasportatori in caso di infrazione grave al regolamento stesso e le forme di cooperazione tra gli Stati membri per trattarle. Rientrano nel campo d´applicazione del regolamento i trasporti internazionali di merci su strada per conto terzi per i percorsi effettuati nel territorio della Comunità. Nel caso di un trasporto da uno Stato membro verso un paese terzo e viceversa, il regolamento si applica alla parte di percorso effettuato sul territorio di qualsiasi Stato membro attraversato in transito. Non si applica invece alla parte di percorso effettuato sul territorio dello Stato membro di carico o di scarico fintanto che non sia stato concluso il necessario accordo tra la Comunità e il paese terzo interessato. Altri tipi di trasporto e spostamenti a vuoto, come i trasporti postali effettuati nell´ambito di un regime di servizio universale o i trasporti di veicoli danneggiati o da riparare, non richiederanno una licenza comunitaria e saranno esentatati da ogni autorizzazione di trasporto. D´altro canto, il regolamento si applicherà, a determinate condizioni, ai trasporti nazionali di merci su strada effettuati a titolo temporaneo da un trasportatore non residente (cabotaggio). Con "trasporti di cabotaggio", si intendono i «trasporti nazionali di merci effettuati per conto terzi, a titolo temporaneo, in uno Stato membro ospitante». Il compromesso prevede che le norme sul cabotaggio saranno applicabili sei mesi dopo la pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta Ufficiale dell´Ue. In forza al regolamento, una volta consegnate le merci trasportate nel corso di un trasporto internazionale in entrata, i trasportatori sono autorizzati a effettuare fino a tre trasporti di cabotaggio successivi al trasporto internazionale da un altro Stato membro o da un paese terzo allo Stato membro ospitante. Ma l´ultimo scarico nel corso di un trasporto di cabotaggio prima di lasciare lo Stato membro ospitante deve avere luogo entro sette giorni dall´ultimo scarico nello Stato membro ospitante nel corso del trasporto internazionale in entrata. Entro tale termine, i trasportatori di merci su strada potranno effettuare in qualsiasi Stato membro alcuni o tutti i trasporti di cabotaggio ammessi, «purché siano limitati ad un trasporto per Stato membro entro tre giorni dall´ingresso del veicolo vuoto nel territorio dello Stato membro in questione». L´esecuzione dei trasporti di cabotaggio sarà soggetta, salvo altrimenti disposto dalla normativa comunitaria, alle normative in vigore nello Stato membro ospitante per quanto riguarda le condizioni che disciplinano il contratto di trasporto, i pesi e le dimensioni dei veicoli stradali, le disposizioni relative al trasporto di talune categorie di merci (come quelle pericolose o derrate deperibili o animali vivi), particolari merci, il tempo di guida e i periodi di riposo, l´imposta sul valore aggiunto (Iva) sui servizi di trasporto. D´altro canto, il regolamento prevede che, in caso di grave perturbazione del mercato dei trasporti nazionali all´interno di una determinata zona geografica, dovuta all´attività di cabotaggio o aggravata da tale attività, «qualsiasi Stato membro può ricorrere alla Commissione ai fini dell´adozione di misure di salvaguardia comunicandole le informazioni necessarie e le misure che intende adottare nei confronti dei trasportatori residenti». Tali misure possono giungere fino ad escludere temporaneamente la zona in questione dall´ambito di applicazione del presente regolamento e, comunque, potranno rimanere in vigore per un massimo di sei mesi, rinnovabili una sola volta entro gli stessi limiti di validità. Entro la fine del 2013 la Commissione dovrà redigere una relazione sullo stato del mercato comunitario del trasporto stradale con la quale sarà tenuta a valutare se l´armonizzazione abbia fatto registrare progressi tali da poter prendere in considerazione l´ulteriore apertura dei mercati nazionali del trasporto su strada, incluso il cabotaggio. Massimo 12 giorni di lavoro consecutivo per i conducenti di autobus - Il Parlamento ha poi approvato a larga maggioranza degli emendamenti di compromesso negoziati con il Consiglio in merito a un regolamento che aggiorna le norme comuni per l’accesso al mercato internazionale dei servizi di trasporto effettuati con autobus. Esso si applicherà - due anni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale - ai trasporti internazionali di passeggeri effettuati con autobus nel territorio della Comunità da vettori stabiliti in uno Stato membro, con veicoli ivi immatricolati e che sono adatti e destinati a trasportare più di nove persone, conducente compreso. Si applica inoltre agli spostamenti a vuoto di questi veicoli in relazione con tali trasporti. Nel caso di un trasporto da uno Stato membro verso un paese terzo e viceversa, valgono le stesse regole che per il trasporto merci. Il regolamento fissa le norme sulla libera prestazione dei servizi, sulla licenza comunitaria e l´accesso al mercato, sui servizi soggetti a autorizzazione e la relativa procedura, su quelli occasionali non soggetti a autorizzazione, sul cabotaggio, sui controlli e sulle sanzioni e la cooperazione tra gli Stati membri. Tra le altre cose, stabilisce che, qualora un servizio internazionale di autobus esistente «comprometta gravemente l’esistenza di un servizio comparabile coperto da uno o più contratti di pubblico servizio . Sulle tratte dirette interessate», uno Stato membro potrà, con l’accordo della Commissione, sospendere o ritirare l’autorizzazione ad esercitare il servizio. Un regolamento del 2006 (n. 561/2006) prescrive che i conducenti di autobus che viaggiano all´estero devono prendere almeno un giorno di riposo ogni sei giorni. In taluni casi, ciò obbliga i tour operator a impiegare due autisti per realizzare un viaggio, ripercuotendo i costi supplementari sui passeggeri. A seguito di un accordo raggiunto con i rappresentanti del settore, è stata concordata una modifica del regolamento, per reintrodurre la "regola dei dodici giorni" che, derogando alla norma generale, dà facoltà di estendere appunto fino a dodici giorni consecutivi il periodo durante il quale i conducenti possono lavorare nei viaggi internazionali. Questa norma potrà applicarsi dal gennaio 2010. Tuttavia, per poter beneficiare di questa estensione, occorre che il tragitto percorso riguardi un solo viaggio e non viaggi diversi consecutivi. Inoltre, dopo il ricorso a tale deroga il conducente dovrebbe usufruire di due regolari periodi di riposo settimanale, oppure di un periodo regolare di riposo settimanale ed un periodo ridotto di riposo settimanale di almeno 24 ore. La riduzione dovrà tuttavia essere compensata da un equivalente periodo di riposo preso in blocco entro la fine della terza settimana successiva al termine del periodo di deroga. Inoltre, dopo il 1° gennaio 2014, in caso di guida tra le 22. 00 e le 6. 00, vi dovranno essere più conducenti a bordo del veicolo oppure il periodo di guida dovrà essere ridotto. La Commissione dovrà inoltre sorvegliare con attenzione il ricorso a detta deroga al fine di garantire che siano rispettate condizioni molto rigorose di sicurezza stradale, in particolare controllando che il tempo di guida complessivamente accumulato durante il periodo coperto dalla deroga non sia eccessivo. Entro tre anni dall´entrata in vigore del regolamento, dovrà anche elaborare una relazione in cui valuta le conseguenze per quanto riguarda la sicurezza stradale e gli aspetti sociali. Qualora lo riterrà opportuno, potrà presentare le relative modifiche al regolamento. Armonizzazione delle condizioni di esercizio delle imprese - Approvando con 601 voti favorevoli, 14 contrari e 20 astensioni un pacchetto di emendamenti di compromesso negoziato col Consiglio dalla relatrice Silvia ŢIcĂu (Pse, Ro), il Parlamento ha adottato un altro regolamento che aggiorna la disciplina sull´accesso alla professione di trasportatore su strada e l´esercizio della stessa. Questo si applica - due anni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale - a tutte le imprese stabilite nella Comunità che esercitano la professione di trasportatore su strada e a quelle che intendono esercitarla. A meno che il diritto nazionale disponga altrimenti, non si applica invece alle imprese che esercitano la professione di trasportatore di merci su strada esclusivamente con veicoli il cui peso a pieno carico ammissibile non supera 3,5 tonnellate e/o la cui velocità massima autorizzata non superi i 40 km/h, né alle imprese che effettuano esclusivamente trasporti di persone su strada a fini non commerciali o la cui attività principale non contempla il trasporto di persone. Il regolamento stabilisce i requisiti per l´esercizio della professione di trasportatore su strada (sede, onorabilità, idoneità finanziaria e professionale) e le condizioni per soddisfarli. Fissa poi le norme per l´autorizzazione e la sorveglianza, nonché per la cooperazione amministrativa tra gli Stati membri e sul riconoscimento reciproco degli attestati e di altri documenti. Più in particolare, un´impresa dovrà essere fisicamente stabilita in uno Stato membro (ossia avervi gli uffici) e essere capace di presentare i suoi documenti amministrativi alle autorità nazionali competenti. Dovrà inoltre poter dimostrare dove, nello Stato membro, parcheggia i veicoli inutilizzati. Questo vincolo ha lo scopo di porre fine alla pratica di registrare l´impresa amministrativamente in uno Stato membro operando però principalmente in un altro. Gli amministratori delle imprese e le imprese stesse, inoltre, non dovranno aver subito delle sanzioni gravi nel campo del trasporto stradale. Un esame scritto obbligatorio, organizzato dalle autorità competenti nazionali, dovrà inoltre essere sostenuto dai titolari al fine di dimostrare le loro competenze. Infine, gli Stati membri dovranno istituire dei registri elettronici che contengano, tra l´altro, informazioni relative alle finanze, la sede, la gestione del personale e le eventuali infrazioni passate delle imprese. Come richiesto dai deputati, questi registri dovranno essere interconnessi entro la fine del 2012, così da permettere alle autorità competenti nazionali di consultare le informazioni su tutte le imprese che hanno la sede in qualsiasi altro Stato membro dell´Ue. . .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ DIRITTI PER CHI VIAGGIA IN AUTOBUS  
 
Strasburgo, 28 aprile 2009 - Il Parlamento europeo si è pronunciato su una proposta legislativa che stabilisce un quadro comunitario sui diritti dei passeggeri di autobus nel trasporto nazionale e internazionale. Fissa gli obblighi dei vettori, compresi gli indennizzi, in caso di cancellazione o ritardo, smarrimento o danneggiamento dei bagagli e decesso o lesioni dei passeggeri. Sancisce i diritti dei disabili, incluso quello all´assistenza, e intende garantire l´informazione dei passeggeri e la possibilità di reclamare. Con riguardo al rapporto passeggeri-chilometro, il trasporto effettuato con autobus rappresenta il 9,3% di tutti i servizi di trasporto terrestre nell´Ue e - dopo l´automobile privata (82,8%) - costituisce il principale mezzo di trasporto di persone (8,3% di tutti i modi di trasporto). Il settore è protagonista di una crescita costante dell´ordine del 5,8% tra il 1995 e il 2004, passando dai 474 ai 502 milioni di persone trasportate. Il volume di viaggiatori che utilizzano il trasporto internazionale con autobus si aggira intorno ai 72,8 milioni di persone all´anno. Attualmente, però, non esiste una disciplina comune relativa al trattamento dei reclami e alla composizione delle controversie tra i viaggiatori e le imprese di trasporto e vi sono notevoli differenze tra le norme sulla responsabilità delle imprese di trasporto. Approvando con 557 voti favorevoli, 30 contrari e 23 astensioni la relazione di Gabriele Albertini (Ppe/de, It), il Parlamento accoglie con favore la proposta della Commissione volta a definire i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus allo scopo di migliorare l´attrattiva e la fiducia del pubblico in questo tipo di trasporto e istituire pari condizioni di concorrenza tra i vettori dei vari Stati membri e fra i diversi modi di trasporto. Presenta però numerosi emendamenti volti soprattutto a rafforzare i diritti dei passeggeri. Non essendoci un accordo con il Consiglio, la procedura proseguirà nel corso della prossima legislatura. Il regolamento si applicherebbe «al trasporto di passeggeri effettuato da autolinee mediante servizi regolari». A determinate condizioni, d´altro canto, gli Stati membri possono escludere taluni servizi di trasporto urbano e suburbano. Responsabilità nel caso di cancellazione e ritardo prolungato - La proposta stabilisce che un vettore è responsabile delle cancellazioni e , se la durata di un viaggio supera le tre ore, dei ritardi alla partenza superiori a due ore. I deputati suggeriscono di aggiungere i casi di "overbooking". Precisano poi che la responsabilità sarebbe imputabile unicamente se cancellazione e ritardi derivano da circostanze a esso non controllabili, che non includono però gli ingorghi e i controlli di frontiera. In questi casi, il vettore dovrebbe offrire ai passeggeri - «senza costi aggiuntivi», aggiungono i deputati - servizi di trasporto alternativi. Dovrebbe inoltre rimborsare il prezzo del biglietto ai passeggeri coinvolti che non accettano servizi alternativi. Secondo i deputati, oltre al rimborso del viaggio, i passeggeri dovrebbero avere anche diritto a un indennizzo del 50% prezzo del biglietto - da ricevere entro un mese dalla domanda - se il vettore non è in grado di offrire servizi alternativi. Un indennizzo del 50%, inoltre, andrebbe corrisposto anche ai passeggeri che decidono di proseguire il viaggio con i servizi alternativi offerti. Altri emendamenti propongono l´introduzione di un´assistenza supplementare "in natura", imponendo ai vettori di offrire pasti e bevande in rapporto al tempo di attesa e, qualora fosse necessario un pernottamento prima di poter proseguire il viaggio, la sistemazione in albergo o il trasporto fra la stazione e un luogo dove passare la notte. Inoltre, nei casi in cui l´autobus fosse inutilizzabile, ai passeggeri dovrà essere offerto il trasporto verso «un idoneo punto di attesa e/o una stazione di autobus da cui il viaggio possa proseguire». I deputati propongono poi di addossare al vettore la responsabilità per i ritardi all´arrivo superiori a due ore dovuti a negligenza e colpa del conducente o a un guasto tecnico del veicolo. In tali casi, i passeggeri coinvolti dovrebbero avere il diritto di ricevere un indennizzo pari al 50% del prezzo del biglietto e all´assistenza "in natura" già descritta. Responsabilità per lo smarrimento e il danneggiamento del bagaglio - I deputati sostengono la proposta di attribuire al vettore la responsabilità per lo smarrimento o il danneggiamento del bagaglio posto sotto la sua custodia, prevedendo un indennizzo massimo di 1. 800 euro per passeggero. Concordano inoltre nel considerare i vettori responsabili - fino a 1. 300 euro - della perdita totale o parziale o del danno degli effetti personali che il viaggiatore portava sulla sua persona o come bagagli a mano in caso di incidenti a essi imputabili. I vettori non potranno però essere ritenuti responsabili qualora il danno sia dovuto a un errore o a alla negligenza del passeggero. Responsabilità in caso di decesso e lesioni dei passeggeri - Il vettore sarebbe responsabile della perdita o dei danni risultanti dal decesso o dalle lesioni personali subite dai passeggeri a causa di incidenti verificatisi durante il servizio di trasporto con autobus e avvenuti mentre il passeggero si trovava all´interno del veicolo o al momento di salirvi o discendervi. La responsabilità - extracontrattuale, precisano i deputati - del vettore per i danni non può essere soggetta «ad alcun limite pecuniario, sia esso stabilito da leggi, convenzioni o contratti». Per tutti i danni fino al limite di 220. 000 euro per passeggero, inoltre, il vettore non dovrebbe poter escludere o limitare la propria responsabilità se dimostra di aver esercitato la diligenza prescritta dal regolamento. Un emendamento, specifica che ciò vale «a meno che l´importo totale del risarcimento complessivo richiesto ecceda l´importo per il quale è richiesta l´assicurazione obbligatoria». Nel qual caso la responsabilità sarebbe limitata a questo importo. D´altro canto, il vettore non dovrebbe essere ritenuto responsabile qualora l´incidente fosse causato da circostanze estranee all´esercizio dei servizi di trasporto con autobus. Lo stesso vale nel caso in cui, nonostante la diligenza richiesta, il vettore non avrebbe potuto evitare l´incidente o ovviare alle sue conseguenze. Non lo sarebbe nemmeno qualora l´incidente fosse dovuto a colpa o negligenza del passeggero. I deputati sostengono la proposta secondo cui, in caso di morte del passeggero, il risarcimento dei danni a fronte della responsabilità dovrebbe comprendere le spese necessarie conseguenti al decesso, in particolare quelle del trasporto della salma e delle esequie e, se la morte non è sopravvenuta immediatamente, il risarcimento dei danni per le lesioni fisiche e psichiche subite. Inoltre, se con la morte del passeggero vengono private del loro sostentamento persone verso le quali aveva un´obbligazione alimentare, queste persone dovranno essere egualmente indennizzate per la perdita. In caso di lesioni personali o di ogni altro pregiudizio all´incolumità fisica o psichica del passeggero, invece, il risarcimento dei danni dovrebbe comprendere le spese necessarie, in particolare quelle relative alle cure e al trasporto, la riparazione del danno causato, sia per l´incapacità lavorativa totale o parziale sia per l´accrescimento dei bisogni. In caso di morte o lesioni, inoltre, il vettore dovrebbe procedere (entro 15 giorni) ai pagamenti anticipati necessari - di minimo 21. 000 euro - per soddisfare le immediate esigenze economiche proporzionalmente al danno. Un emendamento precisa che ciò dovrebbe avvenire solo se esistono «ragionevoli indizi che le cause sono imputabili al vettore» e qualora il passeggero non sia coperto da alcuna polizza di assicurazione di viaggio. Anche se il pagamento anticipato «non costituisce riconoscimento di responsabilità». Diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta - La proposta impone a vettori, venditori di biglietti e operatori turistici di non rifiutare, per motivi di disabilità o di mobilità ridotta, la prenotazione per un servizio di trasporto o di emettere un biglietto, né l´imbarco di una persona con disabilità o a mobilità ridotta. Le prenotazioni e i biglietti dovrebbero poi essere offerti alle persone con disabilità e a mobilità ridotta «senza oneri aggiuntivi». Tuttavia, potrebbero derogare a questa disposizione se la struttura dei veicolo rende fisicamente impossibile l´imbarco, oppure - chiedono i deputati - se il veicolo o le infrastrutture non sono attrezzati in modo tale da garantire la sicurezza. Ma in questi casi, dovrebbero compiere «ragionevoli sforzi» per proporre un´alternativa accettabile. Alla persona con disabilità o a mobilità ridotta cui sia stato rifiutato l´imbarco a causa della sua situazione, inoltre, andrebbe offerta la scelta tra il diritto al rimborso o ad altri servizi di trasporto ragionevoli fino al luogo di destinazione con durata comparabile. I deputati sostengono la proposta secondo cui sarebbe responsabilità dei gestori delle stazioni di autobus e dei vettori «prestare gratuitamente alle persone con disabilità o a mobilità ridotta un´adeguata assistenza», prima, durante e dopo il viaggio. Precisano peraltro che tale assistenza va adeguata alle esigenze individuali. Il passeggero dovrà però notificare la sua richiesta di assistenza almeno 24 ore prima del viaggio (contro le 48 proposte dalla Commissione). Il diritto all´informazione e al reclamo - I gestori dei terminali e i vettori dovrebbero fornire ai passeggeri informazioni adeguate per tutto il viaggio, nel formato più appropriato. Particolare attenzione andrebbe prestata alle esigenze delle persone con disabilità o a mobilità ridotta. I vettori e i gestori delle stazioni degli autobus, inoltre, dovrebbero provvedere affinché ai passeggeri siano fornite informazioni adeguate e comprensibili in merito ai loro diritti. I vettori sarebbero anche tenuti a istituire un meccanismo per il trattamento dei reclami per i diritti e gli obblighi contemplati dal regolamento. Un emendamento chiede loro di pubblicare ogni anno una relazione in cui figurino il numero e l´oggetto dei reclami ricevuti, il numero medio di giorni per rispondervi e le misure correttive adottate. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ TUTELE PER I PASSEGGERI DEI TRAGHETTI  
 
Strasburgo, 28 aprile 2009 - Il Parlamento si è pronunciato sulla proposta di regolamento che prevede una serie di diritti per i passeggeri che viaggiano via mare e su vie navigabili interne nell´Ue. Impone quindi l´offerta di cibo e bevande e di soluzioni per l´eventuale sistemazione in albergo in caso di ritardo o cancellazione del viaggio, nonché un regime per il rimborso del biglietto e per il risarcimento, basato sul tempo di ritardo. Particolare attenzione va attribuita ai passeggeri disabili o con mobilità ridotta. Con 587 voti favorevoli, 8 contrari e 19 astensioni, il Parlamento ha adottato la relazione di Michel Teychenne (Pse, Fr) riguardo a una proposta di regolamento che intende introdurre una serie di diritti per i passeggeri che viaggiano nell´Ue per mare e vie navigabili interne. I deputati accolgono con favore l´iniziativa ma avanzano diversi emendamenti volti soprattutto a rafforzare la tutela dei viaggiatori. Non essendoci un accordo con il Consiglio, la procedura proseguirà durante la prossima legislatura. Il regolamento stabilisce regole che disciplinano la non discriminazione fra i passeggeri riguardo alle condizioni di trasporto offerte dai vettori, gli obblighi dei vettori nei confronti dei passeggeri in caso di cancellazione o di ritardo, le informazioni minime da fornire ai passeggeri, il trattamento dei reclami, nonché la non discriminazione e l’assistenza obbligatoria nei confronti delle persone con disabilità e a mobilità ridotta. Le sue disposizioni si applicano al trasporto commerciale di passeggeri che viaggiano via mare e per vie navigabili interne con navi passeggeri, comprese le crociere, «fra o nei porti o in qualsiasi punto di imbarco/sbarco situato sul territorio di uno Stato membro a cui si applica il trattato». Agli Stati membri sarebbe però concessa la facoltà di esonerare servizi coperti dai contratti di servizio pubblico se tali contratti garantiscono ai passeggeri un livello di diritti simile a quello previsto dal regolamento. Un emendamento amplia questa facoltà consentendo anche l´esclusione dei servizi di trasporto urbano e suburbano. Assistenza, rimborsi e risarcimenti per cancellazioni e ritardi del viaggio - In forza alla proposta, se un vettore prevede ragionevolmente che un servizio marittimo passeggeri subisca un ritardo superiore a 60 minuti rispetto all’orario previsto di partenza, ai passeggeri dovranno essere offerti gratuitamente pasti e bevande in quantità ragionevole in funzione dei tempi di attesa, se sono disponibili sulla nave o in porto o possono essere ragionevolmente forniti. In caso di ritardo che renda necessario un soggiorno di una o più notti o un soggiorno supplementare rispetto a quello previsto dal passeggero, i passeggeri dovranno inoltre ricevere gratuitamente la sistemazione in albergo e il trasporto tra il porto e la sistemazione, oltre ai pasti e alle bevande. Un emendamento precisa che il costo della sistemazione alberghiera e del trasporto supplementare non dovrebbe essere superiore a due volte il prezzo del biglietto. Se il servizio marittimo non può più essere proseguito, i vettori dovranno organizzare, ove possibile e quanto prima, servizi di trasporto alternativi per i passeggeri. Quando un vettore prevede ragionevolmente che un servizio marittimo passeggeri subisca un ritardo superiore a 120 minuti rispetto all’orario previsto di partenza, al passeggero dovranno essere immediatamente offerti tali servizi alternativi «a condizioni ragionevoli». Mentre la proposta prevede che il passeggero si veda rimborsato il biglietto qualora non accetti i servizi alternativi, un emendamento chiede al vettore di offrire il rimborso se il passeggero decide di non effettuare il viaggio con lo stesso vettore. Fermo restando il diritto al trasporto, il passeggero può chiedere al vettore un risarcimento in caso di ritardo all’arrivo il cui minimo è pari al 25% del prezzo del biglietto se il ritardo è compreso tra 60 e 119 minuti, al 50% se è superiore a 120 minuti e al 100% se il vettore non fornisce servizi alternativi o le informazioni dovute. Ciò non varrebbe però per i passeggeri di una crociera che possono pretendere un risarcimento in base alla direttiva concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti «tutto compreso», né se il ritardo o la cancellazione è provocato da circostanze eccezionali che non potevano essere evitate anche adottando tutte le misure ragionevoli. I deputati, inoltre, chiedono che in caso di "forza maggiore" - come guerre, rivoluzioni, insurrezioni, colpi di Stato, embarghi scioperi, guasti elettrici e calamità naturali - ai vettori non incombano gli obblighi di rimborso e risarcimento. Diritti delle persone con disabilità e a mobilità ridotta - In forza alla proposta, i vettori, i venditori di biglietti e gli operatori turistici non potranno rifiutare, per motivi di disabilità o mobilità ridotta di accettare una prenotazione, o di emettere un biglietto, per un viaggio e di imbarcare una persona con disabilità o a mobilità ridotta in un porto o punto di imbarco/sbarco. Inoltre, le prenotazioni e i biglietti dovranno essere offerti alle persone con disabilità e a mobilità ridotta senza costi aggiuntivi. Tuttavia, potrebbero negare il biglietto e/o l´imbarco se la struttura della nave passeggeri rende fisicamente impossibile il trasporto della persona. Un emendamento amplia questa possibilità al caso in cui non è possibile offrire il normale livello di servizio in modo sicuro e dignitoso. In questi casi, però, i vettori, i venditori di biglietti o gli operatori turistici dovrebbero compiere sforzi ragionevoli per proporre un’alternativa accettabile. In caso di partenza, transito o arrivo di una persona con disabilità o a mobilità ridotta in un porto, il vettore sarebbe responsabile di fornire gratuitamente all’interessato l’assistenza per salire sul servizio in partenza o scendere dal servizio in arrivo per cui ha acquistato un biglietto. I deputati precisano che l´assistenza dovrebbe essere adattata alle esigenze individuali e che anche l´ente di gestione del porto dovrebbe avere il compito di rendere accessibile il porto stesso. Andrebbe inoltre garantita l´assistenza a bordo delle navi. La richiesta di assistenza deve però essere presentata con almeno 48 ore di anticipo. Informazioni e reclami - Gli enti di gestione dei porti e i vettori dovrebbero fornire ai passeggeri informazioni adeguate per tutto il viaggio. Particolare attenzione andrebbe prestata alle esigenze delle persone con disabilità o a mobilità ridotta. I vettori dovrebbero anche provvedere affinché, al più tardi alla partenza, i passeggeri dispongano di informazioni appropriate e comprensibili sui diritti ad essi conferiti dal regolamento. Tali informazioni dovrebbero poi essere a disposizione del pubblico sia a bordo delle navi sia nei porti. Per quanto riguarda i reclami, mentre la proposta della Commissione chiede ai vettori di istituire un meccanismo per il trattamento dei reclami, un emendamento propone l´istituzione - da parte degli Stati membri - di un sistema «indipendente». . .  
   
   
ALL’AEROPORTO FALCONE-BORSELLINO VOLI CANCELLATI E DIROTTATI A CAUSA DEL FORTE VENTO  
 
 Roma, 28 aprile 2009 2009 - L’enac rende noto che da ieri mattina si stanno registrando forti raffiche di vento sull’aeroporto Falcone-borsellino di Palermo. Al momento 9 voli sono stati dirottati sugli scali di Catania e Trapani e altri 7 in partenza sono stati cancellati. Si sono registrate raffiche fino a 72 nodi e la torre di controllo dell’aeroporto è stata evacuata per 10 minuti, dalle 9. 15 alle 9. 25, a causa delle oscillazioni della struttura provocate dalle intense raffiche di vento. L’intensità media del vento attualmente è di 37 nodi mentre quella delle raffiche è di 56 anche se l’angolazione di quest’ultime è tale da impedire gli atterraggi dei voli in arrivo. Il vento intenso è previsto per tutta la mattinata e saranno dunque probabili altri dirottamenti sugli aeroporti di Catania e Trapani e altre cancellazioni dei voli. .  
   
   
ROMANIA, BOOM DEL MERCATO DELLE AUTO USATE  
 
Bucarest, 28 aprile 2009 - Oltre 52. 000 automobili di seconda mano sono state immatricolate nel solo mese di marzo sul mercato rumeno, il triplo rispetto allo stesso periodo del 2008. Il mercato delle nuove autovetture non ha superato le 35. 000 immatricolazioni nel primo trimestre di quest´anno, con un calo complessivo del 60 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008, informa l´Ice. Stando alle statistiche della Direzione per le patenti e le immatricolazioni auto, se si considera l´intero primo trimestre di quest´anno, le immatricolazioni di auto di seconda mano sono salite dell´80 per cento, arrivando a toccare le 76. 788 unità. Le marche che fanno registrare il maggior numero di importazioni sono quelle tedesche del segmento superiore. Il rapporto di 7 autovetture usate per ogni autovettura nuova comincia a preoccupare le case automobilistiche, in particolare quelle che hanno fatto registrare un rapporto vecchio/nuovo ancora più alto: nel marzo 2009 il gruppo Volkswagen ha venduto solo 976 nuove auto, a fronte di una vendita di oltre 15. 000 auto d´occasione. Stessa situazione per la Opel, con una vendita di 362 auto nuove a fronte di 11. 100 usate. L´elenco comprende anche marchi come Bmw, Audi e Ford. .  
   
   
NUOVA FIESTA: 250,000 UNITÀ PRODOTTE IN SOLI NOVE MESI  
 
Roma, 28 aprile 2009 - La nuova Ford Fiesta, solo dopo nove mesi dal lancio sul mercato, è diventata in poco tempo il modello più venduto di sempre e oggi viene celebrata la 250. 000ma unità prodotta nella catena di montaggio di Colonia, in Germania. Nessun modello precedente di Fiesta ha raggiunto tale record in un periodo di tempo cosi breve. Solo a Marzo, le vendite Europee, salite a 52. 800 unità, hanno fatto guadagnare alla Fiesta il titolo della vettura più venduta in Europa, secondo la società di consulenza automobilistica inglese, Jato Dynamics. Questa è stata la miglior performance di vendita mensile, di qualsiasi modello Fiesta, dall´agosto del 1996. "La nuova Fiesta, appena uscita sul mercato, ha avuto un formidabile successo tra i consumatori in tutta Europa" ha detto Ingvar Sviggum, Vice Presidente Marketing, Vendite e Servizio di Ford Europa. "I consumatori sono attratti dalla Fiesta, per il suo design, per l´esperienza di guida e la sua convenienza". In Europa, la nuova Fiesta è prodotta a Colonia e da gennaio di quest´anno anche a Valenzia, in Spagna. Sempre da gennaio la Fiesta viene costruita anche a Nanjing, in Cina e dal 2010 sarà prodotta a Rayong in Thailandia e a Cuautitlàn, in Messico. Le vendite in Nord America inizieranno nel 2010. .  
   
   
FURTI IN AUTO: È ALLARME PER I TELECOMANDI "INTERCETTATI"  
 
Rozzano, 28 aprile 2009 - Attenti al sistema di chiusura della vostra auto: anche azionando il telecomando, potrebbe rimanere aperta lasciando il contenuto alla mercé dei ladri. L´allarme arriva da un´inchiesta del mensile Quattroruote che ha indagato su diversi episodi segnalati dai lettori in tutt´Italia: arrivati a casa, gli ignari automobilisti non trovavano più a bordo oggetti di valore come computer e navigatori portatili, senza che l´auto mostrasse segni di scasso. Il furto, infatti, avviene in maniera "tecnologica": i ladri "disturbano" il segnale inviato dal telecomando al sistema di chiusra delle portiere azionando una radio ricetrasmittente Uhf o un "jammer", un tipo di apparecchio che scherma i segnali, venduto anche su Internet a utenti abilitati con tutt´altro genere di scopi (sicurezza personale, protezione delle conversazioni ecc. ). Quattroruote ha condotto un test su 15 modelli di grande diffusione, utilizzando una trasmittente Uhf e scoprendo che ben 14 restavano aperti. Questo genere di furti avviene prevalentemente nelle aree di servizio autostradali, ma anche nei grandi parcheggi (di supermercati, ospedali e di corrispondenza coi mezzi pubblici); per evitarli è importante assicurarsi sempre dell´effettiva chiusura delle portiere azionando manualmente la maniglia dopo aver impiegato il telecomando o semplicemente chiudere la serratura con la chiave. .  
   
   
SICUREZZA STRADALE IN SICILIA: 10 MILIONI PER ENTI LOCALI  
 
Palermo, 28 aprile 2009 – Il dipartimento regionale dei trasporti informa che si è conclusa la fase istruttoria delle domande per il bando pubblico di selezione per la realizzazione di interventi di rilevanza regionale a favore della sicurezza stradale. Le domande pervenute, da province e comuni siciliani, sono state 52 per una complessiva richiesta di finanziamenti, a carico del Piano nazionale di sicurezza stradale, pari a € 9. 656. 840,09. Si sta procedendo, attraverso la “Commissione di valutazione tecnica”, prevista dall´art. 8 del bando, ad individuare le proposte da ammettere a cofinanziamento. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il dipartimento dei Trasporti della Regione siciliana. .  
   
   
VENETO, IL PRESIDENTE CIUCCI (ANAS): ATTIVATI INVESTIMENTI COMPLESSIVI PER OLTRE 6,4 MILIARDI DI EURO PER NUOVE OPERE E PER LA MANUTENZIONE DELLA RETE  
 
Padova, 28 aprile 2009 - “Il Veneto è una delle regioni italiane alle quali l’Anas riserva la maggiore attenzione: tra lavori stradali e autostradali in corso, in fase di avvio e programmati, si arriva ad oltre 6,4 miliardi di euro, di cui 3,4 miliardi relativi alla rete Anas e 3 miliardi relativi alla rete autostradale in concessione”. È quanto ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, a margine della cerimonia di apertura al traffico della Iii Lotto della “Superstrada dei Vivai” (tratto che va da Liettoli a Piove di Sacco). Attualmente i lavori in corso o di prossimo avvio sono pari a circa 235 milioni di euro (204 milioni per nuove opere e circa 31 milioni per lavori di manutenzione). “Tutti i lavori già in corso – ha sottolineato Ciucci - saranno completati entro l’anno, come il 1° stralcio del 4° lotto della Variante di Portogruaro e il 1° lotto della Variante di Feltre, che saranno ultimati a giugno, e il prolungamento della circonvallazione ovest di Montegrotto, i cui lavori saranno terminati entro l’anno”. Tra gli interventi di prossimo avvio, invece, vi sono il completamento del 4° lotto della Variante di Portogruaro, che è in fase di contrattualizzazione e la Variante di Campalto, il cui bando di gara è pronto per la pubblicazione per la quale tuttavia è necessario il definitivo via libera della Conferenza dei Servizi. Il programma Anas, recentemente ampliato in accordo con il Ministro delle Infrastrutture Matteoli, prevede in Veneto, di qui al 2011, interventi per complessivi 1. 628 milioni di euro, di cui circa 1. 550 milioni per nuove opere e oltre 78 milioni per la manutenzione della rete. Tra le nuove opere figurano: • la variante di Tessera e il 3° lotto della Variante di San Donà di Piave sulla strada statale 14 “della Venezia Giulia”, che, insieme al completamento della variante di Portogruaro e alla variante di Campalto, consentiranno il definitivo ammodernamento e messa in sicurezza di questa fondamentale arteria; • la strada statale 47 “della Valsugana”, nel tratto compreso tra la zona industriale di Campese a Bassano del Grappa e Pian dei Zocchi; • la variante all’abitato di Cortina d’Ampezzo; • la variante di Vittorio Veneto (galleria Santa Augusta), per il quale è stato pubblicato proprio oggi l’avviso di avvio del procedimento approvativo, anche i fini degli espropri; • il 2° lotto della variante di Feltre; • le opere di connessione della variante di Bassano del Grappa in Valsugana; • la variante di Zuel; • la variante di Longarone; • la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Adige e il collegamento alla A13 Padova-bologna tra le province di Padova e Rovigo. Infine, occorre ricordare che il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione del Corridoio di Viabilità Autostradale dorsale Civitavecchia-orte-mestre, opera che verrà realizzata in nove anni in project financing. L’investimento complessivo stimato per la realizzazione dell’infrastruttura supera i 9 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi di euro saranno impiegati per la realizzazione del tratto veneto. È assai rilevante anche il programma di potenziamento della rete autostradale veneta che, grazie al recente rinnovo delle convenzioni operato dall’Anas, prevede investimenti complessivi fino al 2016 per oltre 3 miliardi di euro, con la costruzione di più di 160 km nuovi o da ammodernare. Tra gli interventi figurano: • l’autostrada della Valdastico Sud e Nord; • il tronco Pordenone-conegliano dell’autostrada A28 Portogruaro-pordenone-conegliano; • il tratto veneto della terza corsia della A4 Venezia-trieste; • il tratto veneto del raccordo autostradale tra l’autostrada della Cisa A15 (località Fontevivo-parma) e l’autostrada del Brennero A22 (località Nogarole Rocca-verona); • il nuovo svincolo di Montecchio Maggiore sull’autostrada A4 Brescia-verona-vicenza-padova. .  
   
   
VENETO, ANAS APRE AL TRAFFICO IL III LOTTO DELLA “SUPERSTRADA DEI VIVAI” LA NUOVA OPERA, LUNGA 5,6 KM, HA RICHIESTO UN INVESTIMENTO DI 41 MILIONI DI EURO  
 
Padova, 28 aprile 2009 - Ieri l’Anas ha aperto al traffico in Veneto il Iii Lotto della “Superstrada dei Vivai” – lungo 5,6 km - nel tratto che va da Liettoli a Piove di Sacco, all’interno delle province di Padova e di Venezia, che è destinato a sostituire, per il traffico di attraversamento, l’attuale sede della strada statale 516 “Piovese”. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, l’On. Roberto Castelli Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti, l’Assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Veneto Renato Chisso, il Presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin, il Presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia e il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci. “In tutto il Paese – ha spiegato il Presidente Ciucci – stiamo realizzando opere al servizio non solo della grande viabilità nazionale ma anche delle comunità locali. Solo in Veneto negli ultimi tre anni (tra il 2006 e il 2009) l’Anas ha aperto al traffico ben 18 nuove strade o tratti stradali di grande importanza, per un importo complessivo di oltre 323 milioni di euro. A queste opere, va aggiunto il Passante di Mestre, che è stato frutto della collaborazione tra il Commissario Straordinario, la Regione Veneto e l’Anas, che ha anticipato tra l’altro i fondi necessari per la realizzazione dell’opera”. Il nuovo tratto della superstrada svolgerà un importante ruolo di collegamento tra il nodo viario e autostradale di Padova (A13 Padova-bologna) e l`area litoranea dell`alto Polesine (e quindi con la strada statale 309 Romea), evitando l`attraversamento del centro abitato di Piove di Sacco, con riscontri positivi per la sicurezza e la fluidità del traffico, oltre che per la qualità della vita dei residenti. La nuova opera comprende anche un nuovo svincolo di collegamento con via Veneto, un’importante arteria intercomunale, che - attraverso la Sp 12 ‘Dolo-piove’ - collega Piove di Sacco con i comuni di S. Angelo e Campolongo Maggiore. L’apertura al traffico dello svincolo è prevista per la prima decade di giugno. Le principali opere d’arte sono: il viadotto “Ramei” a 15 campate per il superamento della Sp 93 ‘Scardovara’ e della Ferrovia Mestre-adria; un viadotto sulla strada provinciale 53 “Arzaron”; un viadotto sulla strada provinciale 95 “dei Pescatori”. L’opera ha richiesto un investimento complessivo di 41 milioni di euro. “Questo tratto della Superstrada dei ‘Vivai’ che oggi inauguriamo - ha sottolineato il Presidente Ciucci - è stato realizzato grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti: Enti, Imprese, Istituzioni locali, associazioni, cittadini. In particolare, ricordo che l’opera è stata costruita dall’Anas in base ad una convenzione sottoscritta anche da Regione Veneto e dalle Province di Padova e Venezia”. .  
   
   
ANAS, ABBATTUTO IL DIAFRAMMA DELLA GALLERIA “MARCIGNANO” SULLA EX STRADA STATALE 429 “DI VAL D’ELSA” CIUCCI: PROSEGUONO CELERMENTE I LAVORI DELLA VARIANTE DI CERTALDO  
 
Firenze, 27 aprile 2009 - Ieri, a San Gimignano, è stato abbattuto il diaframma della galleria Marcignano, sulla ex strada statale 429 “di Val d’Elsa”. Si tratta di una tappa fondamentale verso il completamento dei lavori di costruzione della Variante di Certaldo. “Prosegue celermente e con un rinnovato impulso – ha spiegato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci - la costruzione di un tratto del nuovo asse viario che costituisce la variante alla ex strada statale 429 “di Val d’Elsa”, in corrispondenza del centro abitato di Certaldo. Attualmente i lavori sono in corso con un avanzamento prossimo al 60%”. La galleria “Marcignano” rappresenta l’opera in sotterraneo più lunga (840 metri) dei lavori consegnati nel dicembre del 2002 all’associazione temporanea di imprese Ira-ferrari, ed oggi eseguiti, dopo un subentro, dal Consorzio Stabile Infrastrutture. La nuova arteria avrà una sezione stradale composta da due corsie di 3,75 metri, più due banchine laterali di 1,5 metri, per una larghezza complessiva di 10,5 metri. La lunghezza complessiva della variante è di circa 5,5 km per l’asse principale, oltre a circa 6 km di raccordi con la viabilità esistente. L’importo complessivo dell’intervento è di oltre 73 milioni di euro. L’asse principale costituisce la vera e propria variante alla ex strada statale 429 e si sviluppa lungo un asse Sud-est/nord-ovest. Lungo il tracciato sono presenti opere d’arte di notevole rilevanza tecnica tra cui 4 viadotti denominati “Zona Artigianale”, “Torrente Casciani”, “Fondovalle Elsa” e “Mulinaccio”, per un totale di circa 1920 metri, un ponte della lunghezza totale di 12 metri, un cavalcavia denominato “Vignacce” della lunghezza totale di 26metri e 3 gallerie naturali denominate “Marcignano”, “Fogneto I” e “Fogneto Ii” della lunghezza totale rispettivamente di 840 metri, 454 metri e 505 metri. Gli assi secondari, che costituiscono il collegamento con la viabilità esistente comprendono un viadotto denominato “Fiume Elsa e Ff. Ss. ” della lunghezza totale di 730 metri e 2 piccoli ponti della lunghezza di 12 metri circa, situati sul “Botro delle Rote” il primo e sul “Botro delle Pescioline” il secondo. “L’ opera – ha concluso il Presidente Ciucci - è parte dell’itinerario dalla strada regionale 429 “di Val d’ Elsa” e, a lavori ultimati, verrà consegnata in gestione alla Regione Toscana”. .  
   
   
INAUGURATA LA SUPERSTRADA DEI VIVAI. GRANDE SODDISFAZIONE PER LE COMUNITA VENETE L’INVESTIMENTO E’ DI 40 MILIONI DI EURO”  
 
Padova, 28 aprile 2009 - Dopo un’attesa lunga trent’anni, è stata inaugurata ieri pomeriggio la superstrada dei vivai che si snoda tra le provincie di Padova e di Venezia e che interessa i comuni di Piove di Sacco, di Campolongo Maggiore e di Sant’angelo di Piove. “Un momento importante per le nostre comunità – ha detto l’assessore alla Mobilità, Renato Chisso, che ha tagliato il nastro con il sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Castelli, e con il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci – che attendevano l’apertura della nuova viabilità da troppo tempo. La superstrada dei vivai libererà dal traffico i centri storici, faciliterà l’accesso alle spiagge venete, garantirà ai cittadini più sicurezza e più rispetto per l’ambiente. Il Veneto corre e non si ferma: anche oggi abbiamo dimostrato che migliorare la rete stradale della nostra regione è una priorità della Giunta veneta. ” Con l’apertura della superstrada dei vivai si consente il collegamento diretto dal casello autostradale di Padova alla strada statale 309 Romea evitando l’attraversamento del centro abitato di Piove di Sacco. Da qui infatti attraverso la ex strada provinciale dei Pescatori si accede alla nuova Romea in corrispondenza dello svincolo in località Passo della Fogolana. Il nuovo asse viario si inserisce in un quadro di potenziamento del sistema stradale del Veneto centro orientale che comprende l’attuale strada dei vivai tra Padova e Piove di Sacco, la strada statale Piovese, la strada statale Romea, l’autostrada Venezia-milano e l’autostrada Padova-bologna. “Certamente è una giornata di festa – ha concluso l’assessore Chisso – tuttavia non si deve scordare che la legge nazionale che regola i lavori pubblici è troppo vecchia, obsoleta, farraginosa. Si deve pertanto intervenire per snellire le procedure di appalto e per velocizzare i tempi di esecuzione dei lavori. Il Veneto lo chiede da sempre, è ora che il Governo agisca. ” .  
   
   
MARCHE: INCONTRO IN REGIONE CON UNA RAPPRESENTANZA SINDACALE E DEI LAVORATORI DI FINCANTIERI  
 
Ancona, 28 aprile 2009 - Si e` tenuto ieri mattina un incontro, promosso dall´assessore al Lavoro, con una rappresentanza sindacale e dei lavoratori di Fincantieri alla presenza di esponenti del gruppo consiliare regionale del Prc. Sono state illustrate all´assessore le problematiche legate ad appalti e subappalti, in particolare le situazioni che si creano dal punto di vista salariale, di tutela, di rispetto delle norme di sicurezza e controllo degli orari di lavoro, soprattutto nei casi di aziende in subappalto che spesso vanno oltre le previsioni contrattuali. Tra le problematiche, quelle legate ai lavoratori stranieri, utilizzati da molte di queste aziende in subappalto, che possono venire licenziati e non riescono a dar voce ai loro diritti. Spesso, anzi, vengono costretti alla marginalita`. La Regione ha recepito le questioni sollevate, ha ricordato l´estremo impegno e attenzione verso le tematiche del lavoro e, in particolare, ha assunto l´impegno di promuovere ulteriori incontri con altre istituzioni ed enti (Inps, Ispettorato del lavoro, parti sociali) con l´obiettivo di costituire un tavolo di confronto regionale per avviare un percorso condiviso e risolutivo delle problematiche discusse. .