Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Maggio 2009
RICERCATORI SCOPRONO CHE UN VACCINO PRE-PANDEMIA PUÒ PROTEGGERE I CITTADINI  
 
Bruxelles, 4 maggio 2009 - Se si diffonde una pandemia, per produrre un vaccino efficace occorrerebbero fino a sei mesi. Questo potrebbe avere effetti devastanti sulla popolazione, dato che al momento della vaccinazione la prima ondata di influenza pandemica sarebbe già passata. In un articolo nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) gli scienziati hanno delineato un approccio di vaccinazione pre-pandemica. "Questo studio è il primo a mostrare un approccio di vaccinazione pre-pandemica efficace," spiega il co-autore Iain Stephenson della Leicester Royal Infirmary e dell´università di Leicester nel Regno Unito. "Ciò significa che potenzialmente protremmo vaccinare le persone molti anni prima del diffondersi di una pandemia, per produrre cellule di memoria a lungo termine, che in caso di bisogno possono essere attivate da una singola dose di vaccino. Un esperto di malattie infettive, il dott. Stephenson, fa notare che nell´eventualità del diffondersi di una pandemia di influenza, le persone dovranno essere vaccinate per salvaguardare il loro benessere. Ad aggiungere preoccupazione non è soltanto il fatto che il tempo necessario per far giungere il vaccino negli ambulatori medici rallenterebbe il processo, ma anche che, per assicurare la protezione, per la maggior parte dei cittadini sarebbero necessarie due dosi di vaccino. "Per ridurre eventuali ritardi, potremmo prendere in considerazione l´immagazzinamento del vaccino o l´immunizzazione delle persone con vaccini preparati in anticipo - i cosiddetti "vaccini pre-pandemici" - per proteggerli prima di una futura pandemia," suggerisce il dott. Stephenson. Il problema è, comunque, che per gli esperti non è chiaro quale ceppo dell´influenza scatenerà la pandemia. Il dott. Stephenson e il suo team hanno concentrato le loro ricerche sul ceppo di influenza aviaria H5n1, che si è diffusa rapidamente a livello mondiale e ha causato una serie di decessi. "Esistono vari ceppi del virus H5n1, non possiamo quindi essere certi del ceppo da usare per la preparazione del vaccino pre-pandemico," fa notare il ricercatore. "Un vaccino "pre-pandemico" deve perciò fornire la copertura di quanti più ceppi H5 possibili". Per riuscire a testare l´efficacia di una vaccinazione pre-pandemica, i ricercatori hanno somministrato una dose di vaccino 1H5n1 a soggetti che non erano mai stati vaccinati prima, e a soggetti che erano stati immunizzati almeno sei anni prima con il vaccino H5n3 (i soggetti sono stati reclutati dall´università di Leicester o dall´ospedale universitario di Leicester). I risultati iniziali indicano che sono state indotte delle risposte immunitarie in seguito alla vaccinazione. "Abbiamo scoperto che le persone che avevano ricevuto il vaccino H5 tra il 1999 e il 2001 hanno risposto molto bene ad una singola dose del più recente vaccino H5," ha spiegato il dott. Stephenson. "Essi possedevano cellule memoria che hanno fornito una risposta protettiva tempestiva entro sette giorni dal vaccino di richiamo. Si trattava, inoltre, di una risposta molto ampia e capace di proteggere contro tutti i ceppi del virus H5n1 conosciuti. " Secondo il dott. Stephenson, i risultati appoggiano l´ipotesi che le persone che non sono state precedentemente vaccinate con il vaccino H5 hanno bisogno di una doppia dose di vaccino, e sviluppano una "buona risposta degli anticorpi dopo sei settimane dalla prima dose". Allo studio hanno anche partecipato la Novartis Vaccines (Germania), l´università di Siena (Italia), la Health Protection Agency (Regno Unito) e i Centers for Disease Control and Prevention (Usa). Si vedrà se queste scoperte risulteranno rilevanti per combattere l´influenza suina diffusasi recentemente. La commissione d´emergenza dell´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha innalzato il livello d´allerta da 3 a 4, ma non ha dichiarato lo stato di allerta globale. In una dichiarazione alla stampa, l´Oms fa notare che l´innalzamento del livello di allerta pandemica indica l´aumento delle probabilità di pandemia, ma non che una pandemia è inevitabile. Più tardi questa settimana (il 30 aprile) si riuniranno i ministri della sanità in un incontro straordinario per valutare la possibile minaccia dell´influenza suina, nonché per coordinare gli impegni degli Stati membri. La direzione generale per la Salute e i consumatori (Dg Sanco) della Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di informarla sulle misure proposte, le misure e le attività di guida attuate e sui casi confermati. La Dg Sanco rimarrà in contatto permanente con gli Stati membri, l´Oms, l´Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), nonché con gli Stati Uniti e il Messico, attraverso l´iniziativa di sicurezza sanitaria mondiale che mira alla prevenzione, all´individuazione e alla risposta alle minacce biologiche. Dg Sanco ha precisato che a livello comunitario applicherà l´approccio globale raccomandato dal Comitato d´emergenza dell´Oms. Per maggiori informazioni, visitare: Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) http://www. Pnas. Org/ University of Leicester http://www. Le. Ac. Uk/ .  
   
   
TROVATO IL LEGAME MANCANTE TRA L´ALZHEIMER E L´EPILESSIA  
 
Bruxelles, 4 maggio 2009 - Alcuni ricercatori hanno scoperto un legame proteico tra il morbo di Alzheimer e l´epilessia. Pubblicato sul Journal of Neuroscience, questo studio costituisce la prima grande scoperta nell´ambito del progetto Memoload ("Meccanismi neurobiologici della perdita della memoria nel morbo di Alzheimer"), finanziato dall´Ue, e farà luce su come migliorare la cura di entrambe le malattie. Memoload è finanziato nell´ambito del tema Salute del Settimo programma quadro (7°Pq) con ben 3 milioni di euro. "Per la prima volta abbiamo mostrato il vero processo cellulare che lega l´epilessia e il morbo di Alzheimer," ha sottolineato il dott. Tibor Harkany dell´università di Aberdeen nel Regno Unito. "Le nostre scoperte potrebbero portare ad una riconsiderazione del tipo di farmaci che vengono somministrati ai pazienti. " Secondo il dott. Harkany, una serie di farmaci usati per curare la perdita di memoria potrebbero potenzialmente abbassare la soglia delle convulsioni del paziente, mentre i farmaci anti-epilettici possono indebolire ulteriormente le funzioni cognitive degli ammalati di Alzheimer. "Forse dovremmo cercare nuovi farmaci che curino entrambe le malattie allo stesso tempo," ha detto il co-autore dell´articolo. I ricercatori sapevano già che la sostanza chimica beta amiloide ha delle conseguenze sulle capacità cognitive di chi soffre di Alzheimer e può causare crisi epilettiche. Studi precedenti hanno mostrato che le crisi epilettiche possono colpire circa un terzo dei malati di Alzheimer, ma il perché si presentavano tali crisi convulsive rimaneva un mistero. Bisogna tener presente che i soggetti affetti da alcune forme della malattia sono 80 volte più esposti alle convulsioni rispetto a soggetti non affetti dal disturbo. Questo recente studio ha scoperto che il beta amiloide fa in modo che le cellule nervose siano più eccitabili e sensibili. Questo effetto blocca la comunicazione tra le cellule e provoca le convulsioni. I ricercatori hanno condotto registrazioni di video-elettroencefalogrammi su topi portatori dei geni della Appswe (proteina precursore dell´amiloide mutante) mutante umana e della Ps1de9 (presenilina mutante 1) e sui loro fratelli di tipo selvatico (cioè topi della stessa età, allevati insieme, non transgenici) per determinare la prevalenza di convulsioni non provocate. "La convulsione elettrografica è stata definita come scariche ritmiche di alta ampiezza che rappresentavano chiaramente un nuovo schema di tracciato (punte ripetute, scariche di punte e onde, onde lente) e che duravano per un intervallo di tempo pari o superiore a cinque secondi," hanno scritto gli autori nel loro articolo. "In due registrazioni al momento dell´insorgenza della patogenesi del beta amiloide, è stata rilevata almeno una convulsione non provocata nel 65% dei topi Apde9 [topi portatori di Appswe e Ps1de9], il 46% dei quali ha avuto crisi convulsive multiple e il 38% ha avuto delle convulsioni generalizzate. " Nessuno dei topi selvatici ha sofferto di convulsioni. Questa scoperta "spiega parzialmente il legame tra l´Alzheimer e l´epilessia, aggiungendo un pezzo al puzzle di ciò che succede nel cervello durante la demenza," ha detto Rebecca Wood, direttrice dell´Alzheimer´s Research Trust nel Regno Unito, una delle organizzazioni che ha stanziato i fondi. "Se riescono a capire cosa succede nel cervello, i ricercatori possono lavorare alla scoperta di trattamenti efficaci assolutamente necessari alle 700. 000 persone che soffrono di demenza nel Regno Unito. " Lanciato nel 2008, il Memoload sta studiando i meccanismi molecolari che stanno dietro la perdita di memoria nel morbo di Alzheimer. I partner credono che i risultati del progetto alimenteranno la conoscenza dei meccanismi della memoria del cervello ai livelli comportamentali, sinaptici e molecolari della disfunzione nel morbo di Alzheimer. Per maggiori informazioni, visitare: Memoload: http://www. Uku. Fi/memoload/ Journal of Neuroscience: http://www. Jneurosci. Org/ .  
   
   
NUOVO ACCORDO GLOBALE PER ACCELERARE LA RICERCA DI UN´ALTERNATIVA AI TEST SUGLI ANIMALI  
 
Bruxelles, 4 maggio 2009 - L´impegno profuso a livello internazionale per ridurre il numero di animali coinvolti negli esperimenti ha subìto un´accelerazione grazie a un memorandum di cooperazione sottoscritto da quattro agenzie internazionali lo scorso 27 aprile. La parti che hanno sottoscritto il memorandum sono il Centro europeo per la convalida di metodi alternativi (Ecvam), che fa parte del Centro comune di ricerca della Commissione europea, lo statunitense Interagency Center for the Evaluation of Alternative Toxicological Methods (Niceatm) del National Toxicology Program (Ntp), il canadese Environmental Health Science and Research Bureau e il Centro giapponese per la convalida di metodi alternativi (Jacvam). Sebbene tra queste organizzazioni esista già una stretta collaborazione, l´obiettivo dell´accordo è formalizzare e rafforzare le attività svolte congiuntamente. Le parti firmatarie sperano, attraverso la cooperazione, di accelerare lo sviluppo e la convalida di metodi di test alternativi che consentano di ridurre il numero di animali impiegati nell´attività di ricerca. Una più stretta collaborazione, auspicano i centri coinvolti, potrebbe inoltre favorire l´accettazione di nuovi metodi da parte degli enti normativi, sia nei paesi interessati che all´estero. In particolare, l´accordo dovrebbe promuovere l´ottimizzazione della progettazione e dell´effettuazione degli studi di convalida, nonché un più ampio uso di verifiche inter pares scientificamente chiare ed eccellenti per i metodi alternativi da impiegare nello svolgimento dei test. Inoltre, esso dovrebbe condurre a una maggiore coerenza tra le raccomandazioni armonizzate sull´inadeguatezza e i limiti dei metodi di test alternativi per la sperimentazione a fini normativi, a un uso più efficiente delle risorse limitate e a una più rapida adozione dei metodi di test alternativi da parte degli enti normativi. "Ridurre la quantità di test effettuati sugli animali, per motivi etici e legati alla volontà di salvaguardarli, così come tutelare i consumatori, sono tra i due principali obiettivi perseguiti con la sottoscrizione di questo accordo internazionale," ha commentato Janez Potocnik, Commissario europeo per la scienza e la ricerca. "Spero che la collaborazione tra scienziati europei, americani, giapponesi e canadesi conduca a una più rapida identificazione di metodi di test alternativi affidabili. " Il dottor Joachim Kreysa, recentemente nominato direttore di Ecvam, ha aggiunto: "Sono entusiasta dell´accordo siglato. La nostra collaborazione sarà d´ausilio all´identificazione e all´adozione di nuovi approcci per lo svolgimento di test validi e affidabili e garantirà che non venga in alcun caso compromessa la valutazione della sicurezza, riducendo contemporaneamente la necessità di eseguire test sugli animali. " "L´aver siglato questo accordo internazionale dimostra il nostro impegno nella ricerca di alternative ai test sugli animali," ha detto la dottoressa Linda Birnbaum, direttrice del Ntp e del National Institute of Environmental Health Sciences, che fa parte dello statunitense National Institutes of Health. "Questo accordo ci permetterà di raggiungere un più elevato grado di efficienza, evitando sprechi e potenziando le risorse più limitate. " Solo nell´Unione europea sono circa 12 milioni gli animali impiegati ogni anno nei test per la sicurezza e in altri esperimenti di natura bio-medica. L´unione europea ha istituito l´Ecvam nel 1992 al fine di convalidare test scientifici che potessero sostituire i test condotti su animali con test condotti su tessuti cellulari o attraverso modelli computerizzati e di ridurre il numero di animali usati negli esperimenti o di migliorare i test in modo da diminuire il dolore e la sofferenza provata dagli stessi. Per maggiori informazioni, visitare: Centro europeo per la convalida di metodi alternativi (Ecvam): http://ecvam. Jrc. It Us National Toxicology Program Interagency Center for the Evaluation of Alternative Toxicological Methods (Niceatm): http://iccvam. Niehs. Nih. Gov/ Environmental Health Science and Research Bureau, Canada: http://www. Hc-sc. Gc. Ca/ahc-asc/branch-dirgen/hecs-dgsesc/sep-psm/ehsrb-bsser-eng. Php Centro giapponese per la convalida di metodi alternativi (Jacvam) (in giapponese): http://www. Jacvam. Jp/ .  
   
   
UE, OFFERTA: TIPIZZAZIONE MOLECOLARE NELLA SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLO SAMR  
 
Bruxelles, 4 maggio 2009 - Il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato un bando di gara per offerte per la tipizzazione molecolare nella sorveglianza e controllo del Samr (staphylococcus aureus meticillino-resistente) negli ospedali e società. Le offerte dovrebbero essere in grado di: raccogliere le prove disponibili dell´uso attuale di diversi metodi di tipizzazione molecolare per il Samr nell´ambito della sorveglianza delle malattie nell´Ue, e valutare come queste prove potrebbero essere usate come parte di un modello per l´integrazione dei dati relativi alla tipizzazione molecolare con i dati clinici ed epidemiologici sul Samr conseguiti nell´Ue; valutare la capacità e le esigenze formative negli Stati membri relative alla tipizzazione molecolare del Samr; esaminare e valutare l´utilità dei diversi metodi di tipizzazione molecolare dei ceppi di Samr contratto in ospedale e nella società per la sorveglianza delle malattie a livello locale/ospedaliero, nazionale ed europeo; valutare come l´integrazione dei dati ottenuti dalla tipizzazione molecolare del Samr contratto in ospedale e nella società con i dati clinici ed epidemiologici conseguiti nell´Ue può essere eseguita a livello locale ed europeo al fine di potenziale la sorveglianza del Samr nell´Ue; condurre uno studio pilota in un piccolo numero di Stati membri al fine di dimostrare il valore aggiunto relativo alla sorveglianza e controllo del Samr nell´Ue dell´integrazione di dati ottenuti dalla tipizzazione molecolare del Samr con i dati clinici ed epidemiologici. Per ulteriori informazioni, contattare: Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) att. Ne: Procurement Tomtebodavägen 11a Se-171 83 Stockholm Tel. +46 858 60 1000 Fax: +46 858 60 1001 .  
   
   
INFLUENZA SUINA LA CRONOLOGIA DEGLI EVENTI DEL PRIMO CASO ITALIANO DEL VIRUS MESSICANO NUOVA INFLUENZA: IL PAZIENTE STA BENE, IL SISTEMA HA FUNZIONATO RICOVERATO ALL´OSPEDALE DI MASSA. PROFILASSI ANTIVIRALE PER SETTE PERSONE  
 
Firenze, 4 maggio 2009 - Sono due le buone notizie annunciate dall´assessore al diritto alla salute della Regione Toscana durante la conferenza stampa convocata nel pomeriggio del 2 maggio per rendere noti i dettagli del primo caso italiano di Nuova Influenza: l´uomo è guarito e sta bene; i protocolli sanitari regionali hanno funzionato a dovere a partire dalla fase di individuazione dell´episodio fino alla cura del paziente e all´avvio della profilassi per le persone entrate in contatto con l´uomo. L´assessore ha raccontato come il paziente abbia contratto una forma blanda del virus durante un soggiorno in Messico. Al ritorno in Europa, al presentarsi di alcuni sintomi influenzali, l´uomo è stato visitato dal medico di famiglia che, preso atto del soggiorno oltreoceano, ha attivato subito tutte le procedure necessarie per circoscrivere l´eventuale trasmissione del virus. Ricoverato all´Ospedale di Massa il paziente è stato curato con successo. Sette persone entrate in contatto con lui subito dopo il rientro in Italia - tre familiari, tre operatori sanitari e il medico di base - hanno iniziato una profilassi antivirale. La compagnia aerea British Airways è stata avvertita tempestivamente e i viaggiatori seduti nelle file vicine all´uomo durante il volo sono stati contattati dalle autorità sanitarie dei loro Paesi di appartenenza. Ecco, in estrema sintesi, la cronologia degli eventi: 23 aprile - Il paziente, in viaggio con la moglie, rientra all´aeroporto di Milano Malpensa. Torna a casa in auto accompagnato da un parente. 24 aprile - L´uomo nota la comparsa di brividi, mialgie, tosse di lieve entità senza febbre. 27 aprile - Viene visitato dal medico di famiglia che contatta. L Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica della Ausl 1 che a sua volta contatta l Unità Operativa Malattie Infettive e la Direzione Sanitaria Aziendale. Alle ore 21. 30 il paziente viene ricoverato all´Ospedale di Massa grazie ad un´ambulanza con personale adeguatamente equipaggiato con dispositivi di protezione individuale. Dopo la visita inizia la terapia: 2 compresse al giorno di Oseltamivir 75. 28 aprile - Al mattino viene inviato il tampone faringeo al Laboratorio di virologia dell´Azienda Ospedaliera universitaria di Pisa, vengono eseguiti gli esami di laboratorio. 29 aprile - L´esito degli esami, compiuti due volte, è dubbio. Il paziente resta isolato e continua la terapia. Viene eseguita una radiografia del torace con esito negativo. I sintomi influenzali regrediscono. 30 aprile - Il campione esaminato a Pisa viene inviato per ulteriori indagini diagnostiche all Istituto Superiore di Sanità a Roma. 30 aprile - Inizia la profilassi per i tre familiari e i quattro operatori sanitari entrati a contatto con il paziente nella prima fase. L´assessore al diritto alla salute ha infine ringraziato tutti i responsabili sanitari e le loro équipe, per aver saputo svolgere - con professionalità e affiatamento - un ruolo chiave nella soluzione positiva della vicenda: dal medico di base al direttore dell´Unità Operativa di Igiene Pubblica di Massa Giuseppina Ghiselli; dal primario dell´Unità Operativa di Malattie Infettive e Tropicali dell´Ospedale di Massa Paolo Almi al direttore del laboratorio di virologia dell´Azienda Ospedaliera universitaria di Pisa Luca Ceccherini Nelli fino a tutti coloro che in questi giorni, dal dipartimento della Regione Toscana, hanno seguito l´evolversi del caso. .  
   
   
AL S. CARLO DI POTENZA, RARO E COMPLESSO INTERVENTO DI CHIRURGIA VASCOLARE  
 
Potenza, 4 maggio 2009 - L’unità operativa di Chirurgia Vascolare del Dipartimento del Cuore del San Carlo ha recentemente trattato con successo per la prima volta un caso particolarmente complesso di dissezione aortica, adottando una tecnica complessa,. La paziente - spiega una nota dell´ufficio stampa del nosocomio di Potenza - è una donna di 58 anni, trasferita dall’Ospedale di Matera con diagnosi appunto di Dissezione di tipo B dell’aorta estesa per qualche centimetro nell’arco. La complessità di questa patologia è che la copertura dell’arco, indispensabile per la radicale correzione della malattia, avrebbe interrotto il flusso dei vasi che si dipartono verso gli arti superiori e il capo. Dopo un primo intervento in emergenza per una sindrome ischemica dell’arto inferiore destro, causata dall’esclusione dal flusso dell’arteria iliaca destra, - sottolinea il comunicato del San Carlo - la paziente è stata sottoposta prima all’intervento di Debranching (trasposizione delle arterie) e dopo qualche giorno all’impianto dell’endoprotesi, entrambi eseguiti con successo tanto che la signora è stata dimessa. Rispetto alla chirurgia tradizionale che si effettuava in passato, tale tecnica ibrida (chirurgica ed endovascolare) consente di non impiegare la circolazione extra-corporea e di ridurre notevolmente i rischi di danno cerebrale e sistemico connessi con l’intervento. Un recente studio sulla terapia endovascolare degli aneurismi dell’aorta toracica, risalente al gennaio 2007 e firmato da Piergiorgio Cao, titolare di Chirurgia vascolare ed endovascolare all’Università di Perugina, e da Fabio Verzini, sottolinea che si tratta di “interventi molto indaginosi sui quali mancano dati di affidabilità e di efficacia” Il caso è particolare sia per la sua relativa rarità, sia per la complessità organizzativa, che presuppone la collaborazione sinergica di chirurghi vascolari, anestesisti, cardiologi e personale infermieristico e tecnico, sia perché completa opportunamente il ventaglio delle possibilità di trattamento endovascolare delle patologie aortiche, già abitualmente eseguite da qualche anno presso il San Carlo per la cura degli aneurismi addominali e toracici, il che la colloca ai primi posti in Italia tra i Centri di elevata specializzazione nella cura della patologia aneurismatica dell’aorta. .  
   
   
NUOVA INFLUENZA, FORMIGONI: NESSUN PROBLEMA IN LOMBARDIA CONFERENZA STAMPA CON I PROFESSORI ZANETTI E RIZZARDINI ASL E OSPEDALI COMUNQUE PRONTI GRAZIE AL PIANO PANDEMICO  
 
 Milano, 4 maggio 2009 - Nessun allarme e nessun paura in Lombardia, come in tutto il paese, per la l´influenza H1n1 originatasi in Messico. Lo ha ribadito in conferenza stampa il presidente della Regione, Roberto Formigoni, confortato dai pareri dei professori Alessandro Zanetti, virologo dell´Istituto di Igiene dell´Università di Milano, e Giuliano Rizzardini, responsabile del Dipartimento di malattie infettive dell´ospedale Sacco di Milano. "Fatto il punto della situazione - ha detto il presidente Formigoni - ribadisco che non c´è alcun motivo di allarme per la popolazione lombarda. Tutte le strutture sanitarie sono state immediatamente allertate e sono perfettamente in grado di saper cosa fare e come intervenire all´occorrenza. L´assessorato alla Sanità - ha aggiunto il presidente - ha subito attivato le misure previste dal Piano pandemico regionale, di cui la Lombardia è stata la prima Regione a dotarsi nel 2006". Il Piano contiene una serie di indicazioni organizzative e operative per le strutture sanitarie e per tutte le situazioni in cui i cittadini possono venire coinvolti. Formigoni ha anche parlato di "qualche cattiva informazione" diffusa nei giorni scorsi, "forse legata a qualche interesse economico in gioco", ma comunque "completamente fuori luogo". Ciò perché la rete di controlli e il sistema di vigilanza in atto in Lombardia sono risultati e risultano del tutto adeguati. A maggior conforto della cittadinanza, il presidente Formigoni ha confermato che il sistema sanitario regionale nel suo complesso è pronto a fronteggiare qualsiasi situazione e ha comunicato che durante questo ponte del 1° maggio tutta la struttura sanitaria (Asl, ospedali, Guardie mediche, Pronto soccorso, ambulatori, ecc. ) funzioneranno a pieno regime per garantire una completa assistenza in caso di bisogno. Il presidente ha altresì comunicato che sul sito internet della Regione sarà consultabile una serie di domande e risposte sul virus H1n1, come si trasmette (solo "in via intraumana" e non dai suini o dalla loro carne), come prevenirlo e come intervenire in casi sospetti. Della sicurezza delle carni suine, assicurata anch´essa da una sistema di controlli e vigilanza sugli allevamenti tra i più all´avanguardia in Europa, ha parlato l´assessore all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, il quale, per tranquillizzare l´opinione pubblica, ha confermato che questa "nuova influenza" non si può contrarre mangiando carne di maiale o i suoi derivati. "Nessun rischio - ha detto Ferrazzi - e quindi invito a non escludere dalla tavola salumi e altri insaccati". Il direttore generale dell´assessorato alla Sanità, Carlo Lucchina, ha lanciato l´invito alla popolazione, stante l´attuale situazione, a non necessariamente rivolgersi ai Pronto Soccorso o ad altre strutture pubbliche in caso di febbre ma di consultare il proprio medico e di usufruire dell´assistenza domiciliare. .  
   
   
"INFLUENZA MESSICANA": RIUNIONE COMITATO PANDEMICO DELLA REGIONE PUGLIA  
 
Bari, 4 maggio 2009 - Si è tenuta, il 30 aprile, la 1° riunione del Comitato Pandemico della Regione Puglia, istituito con D. G. R. N. 877 del 19 giugno 2006, sulla pandemia influenzale da virus A/h1n1. Il Comitato ha affrontato i temi riguardanti la preparazione delle strutture sanitarie regionali all’eventuale arrivo di casi probabili o sospetti provenienti dalle aree internazionali nelle quali i primi focolai dell’influenza si sono manifestati (Messico e Stati Uniti). Anzitutto si è registrata ufficialmente la negatività dei due casi sospetti, valutati presso gli ospedali Perrino di Brindisi e Riuniti di Foggia. In entrambi i casi si trattava di turisti provenienti dal Messico con sintomi similinfluenzali. Sono stati inoltre identificati come Centri di Riferimento per la valutazione di ulteriori casi sospetti i seguenti Ospedali pugliesi sedi di reparti di Malattie Infettive: Ospedali Riuniti di Foggia, Ospedale di Bisceglie, Ospedale Policlinico di Bari, Ospedale Pediatrico Giovanni Xxiii di Bari, Ospedale Fallacara di Triggiano, Ospedale Perrino di Brindisi, Ospedale Moscati di Taranto, Ospedale Vito Fazzi di Lecce, Ospedale Santa Maria Novella di Galatina (Le). Allo scopo di monitorare la possibile evoluzione della situazione epidemiologica, il Comitato ha stabilito il prolungamento dell’attività di sorveglianza epidemiologica dei medici sentinella. E’ stato inoltre individuato nel Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Istituto di Igiene del Policlinico di Bari il Centro di Riferimento per la conferma diagnostica dei casi sospetti. E’ stato attivato il numero verde 800210144 al quale è possibile rivolgersi per ottenere informazioni utili. Il Comitato ha raccomandato infine di non utilizzare in questa fase farmaci antivirali a scopo preventivo sia perché inutili, sia perché il loro impiego potrebbe determinare l’insorgenza di resistenze da parte dei ceppi virali. . .  
   
   
CASO MENINGITE: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO ALLA ASM MATERA  
 
Matera, 4 maggio 2009 - Un decesso “per meningite meningococcica e shock settico a decorso fulminante”, è la causa della morte di una bambina di due anni della provincia di Taranto, giunta stamane già in condizioni gravissime presso il Pronto soccorso dell’Ospedale di Matera. La piccola è stata immediatamente ricoverata presso l’Unità operativa di Rianimazione, dove i medici hanno attivato tutte le terapie urgenti del caso. A causa della gravità del quadro clinico, a decorso fulminante, per la piccola non c’è stato nulla da fare. "Abbiamo - ha detto il direttore sanitario ospedaliero, dottor Orazio Pennelli - immediatamente proceduto a segnalare il caso alle autorità sanitarie competenti, al fine di adottare tutte le conseguenti misure di profilassi. La situazione è sotto controllo e non desta allarmismi’’. .  
   
   
"INFERMIERE DI COMUNITÀ", MODELLO ORGANIZZATIVO  
 
Trieste, 4 maggio 2009 - Le modalità di assistenza infermieristica a livello territoriale avviate sperimentalmente nel 2001 nell´ambito dell´Azienda per i servizi sanitari n. 5 "Bassa friulana" con l´introduzione della figura dell´"Infermiere di Comunità" e ora quasi a regime, rappresentano un nuovo modello organizzativo di tipo "relazionale", capace di dare risposte particolarmente efficaci alle esigenze e ai bisogni di cura dei cittadini. Lo ha constatato l´assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, che nei giorni scorsi, accompagnato dal direttore dell´Azienda, Paolo Bordon, ha visitato gli ospedali di Latisana e Palmanova, la sede del Distretto Ovest a San Giorgio di Nogaro e un ambulatorio infermieristico a San Vito al Torre, incontrando il personale sanitario, tecnico e amministrativo per esaminare l´attività svolta, i problemi e le prospettive della sanità nella Bassa Friulana. Quello dell´Infermiere di Comunità è un progetto proposto con impegno e passione da Mara Pellizzari e dai suoi collaboratori del Servizio Infermieristico dell´Azienda 5, che riesce parallelamente a garantire una presenza capillare di questa figura professionale anche nelle piccole comunità e ad attivare nuove forme di integrazione tra il sanitario e il sociale, esaltando i valori della solidarietà e della disponibilità nei confronti del prossimo. Mentre in precedenza l´organizzazione dell´assistenza infermieristica sul territorio era garantita da due equipe, con sede nei distretti, attualmente sono già state attivate 19 sedi di Infermiere di Comunità (ne sono previste 23), ove opera personale che collabora con i medici di famiglia, gli assistenti sociali e quelli domiciliari; che sa interagire con il mondo del volontariato, con associazioni, parrocchie, famiglie; che presta servizio domiciliare ovunque se ne ravvisi la necessità. Nell´anno in corso è prevista l´attivazione di altre due sedi, a Pertegada e Palmanova, portando così il progetto quasi a regime nell´intero territorio aziendale. E se l´obiettivo principale consiste nel sensibilizzare i cittadini/pazienti a gestire in maniera attiva il proprio "ben-essere", attraverso una responsabilizzazione nei processi di cura e di prevenzione, l´Infermiere di Comunità ha anche una funzione di orientamento rispetto all´offerta sanitaria, è filtro efficace al ricovero ospedaliero, contrasta l´istituzionalizzazione delle persone fragili ed è di supporto ai malati cronici e alle loro famiglie. Si tratta in sostanza, come ha osservato l´assessore, di un modello organizzativo decisamente innovativo, in grado di dare risposte già oggi a quelli che sono alcuni tra i principali obiettivi che la Regione si è data per ulteriormente modernizzare i servizi sanitari e sociali in Friuli Venezia Giulia e sono indicati nel Libro Verde "La vita sana nella società responsabile": rafforzamento dei servizi territoriali, presa in carico integrata delle persone con malattie croniche e disabilità, stretti legami con le comunità locali, potenziamento degli interventi domiciliari. Nel corso della sua visita nell´Azienda 5 l´assessore ha incontrato anche alcuni tra i responsabili del Consorzio di cooperative sociali "Il Mosaico", impegnato nel favorire opportunità di inclusione sociale e lavorativa di persone con problemi di salute mentale. .  
   
   
INFLUENZA SUINA: PIENAMENTE OPERATIVA “TASK FORCE” REGIONE  
 
 Umbria Perugia, 4 maggio 2009 – È pienamente operativa la “task force” sulla nuova influenza istituita presso l’assessorato alla Sanità della Regione Umbria allo scopo di attivare tutti i necessari interventi di monitoraggio, profilassi e cura, a garanzia della salute pubblica e di una maggiore tranquillità dei cittadini. Il sistema di segnalazione rapida e di allerta messo a punto a livello regionale – affermano in Assessorato - funziona a pieno regime, come testimonia il ricovero avvenuto ieri, a titolo precauzionale, di un turista americano di 58 anni nell’Ospedale di Assisi. L’uomo, di nazionalità statunitense, presentava lievi sintomi simil-influenzali ed era arrivato in Italia da pochi giorni insieme alla moglie e alla figlia, provenienti da New York. Le condizioni del paziente, trasferito per ulteriori accertamenti presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, sono risultate soddisfacenti e anche la moglie e la figlia stanno bene. Come prevede la prassi, concordata con le Aziende Sanitarie umbre, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl n. 2, l’Ospedale di Assisi e dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia, sono stati attivati gli accertamenti clinici necessari secondo il principio della massima precauzione indicato dal Ministero della Salute. Anche perché – sottolineano in Assessorato – il rischio di contagio è possibile solo per chi ha soggiornato o proviene da Paesi e zone considerate a rischio. .  
   
   
NUOVA INFLUENZA, OPERATIVE NELLE MARCHE LE LINEE GUIDA SANITARIE TERRITORIALI PER FRONTEGGIARE L``EVENTUALE MALATTIA.  
 
Ancona, 4 maggio 2009 - Sono attive, nelle Marche, le prime indicazioni operative regionali per fronteggiare la nuova influenza. Il punto e` stato fatto il 30 maggio, in Regione, dal Comitato pandemico, nel corso di una riunione presieduta dal dirigente della posizione funzionale Sanita` Pubblica del Servizio Salute, Giuliano Tagliavento. Erano presenti, oltre agli esperti che compongono il Comitato, le Direzioni sanitarie delle Aziende ospedaliere, dell´Inrca e dell´Asur, la Sanita` marittima e aeroportuale e la Protezione civile. L´incontro e` servito per puntualizzare lo stato di attuazione dei Piani pandemici territoriali e concordare le modalita` di realizzazione degli interventi piu` urgenti, in attesa dell´incontro che le Regioni avranno, la settimana prossima, al ministero delle Salute. Nella riunione e` stato fatto il punto sulla situazione epidemiologica internazionale e sulle prime indicazioni fornite dal Ministero nella giornata del 29 aprile, anche in relazione dell´innalzamento del livello di allarme (da 4 a 5) da parte dell´Oms (Organizzazione mondale della sanita`). E` stato inoltre riferito l´esito della riunione, tra Ministero e Regioni, del 29 aprile, nella quale e` stato preannunciata la istituzione della Unita` di crisi nazionale sulla possibile pandemia. Le Marche erano rappresentate dal dirigente del Servizio Salute, Carmine Ruta. Il Comitato ha poi approvato le indicazioni operative scaturire dall´incontro effettuato, nella giornata precedente, con i direttori dei servizi Igiene e Sanita` Pubblica e i coordinatori dei Comitati pandemici locali. Sono state concordate, tra l´altro, le modalita` attuative per la sorveglianza virologica. Il Centro di riferimento regionale, gia` identificato dal Piano pandemico regionale del 2007 e recentemente inserito nella Rete nazionale per la sorveglianza virologica dell´ influenza, e` la Virologia dell´Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. Tra gli altri argomenti discussi, figurano la stima della necessita` e le prime indicazioni per l´uso dei dispositivi di protezione per gli operatori sanitari, l´armonizzazione dei Piani locali con quelli delle aziende ospedaliere e la verifica delle procedure previste dai Piani in attesa del loro eventuale utilizzo. Sono state, poi, prese in considerazione le modalita` di comunicazione, sia agli operatori sanitari che al pubblico, in modo che ognuno possa contribuire, nel proprio ambito, a mitigare l´impatto e le eventuali conseguenze della possibile pandemia. .  
   
   
SANITA’: IL GRAVINA DI CALTAGIRONE NON PERDERA’ LE SUE SPECIFICITA  
 
Caltagirone, 4 maggio 2009 - E’ iniziato il 29 aprile da Caltagirone il “giro di Sicilia” che l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, intende portare avanti in tutte le strutture sanitarie dell’isola dopo l’approvazione della riforma del sistema sanitario. Oggi l’assessore Russo ha visitato i reparti dell’Ospedale Gravina, dove stanno per essere ultimate anche due nuove strutture destinate a potenziare l’offerta sanitaria e successivamente ha incontrato il direttore generale Carlo Romano e tutto il personale medico dell’Azienda ospedaliera. “Ho cominciato da Caltagirone – spiega Russo – per tranquillizzare tutti, operatori sanitari e cittadini: nessuno ha mai pensato di smantellare una struttura che è solida, dove operano bravi medici e che offre prestazioni apprezzate dai cittadini. Lo dico con chiarezza estrema perché nei giorni scorsi, proprio da Caltagirone, è partita una campagna di disinformazione, che ha portato a manifestazioni di protesta incivili e chiaramente strumentali nei miei confronti ma soprattutto nei confronti del presidente della Regione Raffaele Lombardo che ha invece fatto fino in fondo il proprio dovere di presidente di tutti i siciliani. Il Gravina perderà soltanto la veste giuridica di azienda ma non perderà le sue specificità. Sono certo che ai cittadini certe polemiche non interessano: meglio un direttore in meno ma una risonanza magnetica in più”. “Voglio contribuire a spegnere le polemiche – ha proseguito Russo -: non saranno toccati i livelli occupazionali e non verrà diminuita l’offerta sanitaria sul territorio. Anzi, dopo la riorganizzazione prevista dalla legge le cose andranno certamente meglio. Ma la legge di riordino non è una bacchetta magica che da sola risolve i problemi, dovremo essere bravi ad applicarla. Per questo motivo ho chiesto ai direttori generali di essere molto rigorosi e di sottoporre alla valutazione dell’assessorato tutti i provvedimenti, che non sono di ordinaria amministrazione, che verranno assunti fino alla data del primo settembre che segnerà l’avvio del nuovo sistema. Tutti gli atti dovranno essere coerenti con il progetto, necessari e organici alla manovra complessiva”. Nel pomeriggio l’assessore regionale alla Sanità ha visitato la struttura riabilitativa del Gravina, in località Santo Pietro a Caltagirone e successivamente ha incontrato i sindaci dei comuni che ricadono nel distretto sanitario. .  
   
   
NUOVA INFLUENZA: IN VENETO RIUNITA UNITA’ DI CRISI. SITUAZIONE AL MOMENTO TRANQUILLA. TUTTO E’ PRONTO PER FRONTEGGIARE EVENTUALI EVOLUZIONI.  
 
Venezia, 4 maggio 2009 - L’unità di Crisi istituita dalla Regione del Veneto e guidata dal Segretario Regionale per la Sanità ed il Sociale Giancarlo Ruscitti per seguire l’evolversi della nuova influenza si è riunita oggi a Venezia, alla luce della dichiarazione del livello di “Allerta 5”da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In conseguenza a tale dichiarazione, sono state subito riesaminate tutte le procedure operative da mettere in atto qualora dovesse verificarsi la situazione di pandemia in Veneto, coinvolgendo la Protezione Civile Regionale (alla riunione era presente il segretario Regionale di settore Mariano Carraro) per le attività di supporto eventualmente necessarie. 500. 000 dosi di farmaci antivirali sono state prenotate presso il Ministero del Welfare, e verranno stoccate presso le Farmacie Ospedaliere delle Aziende di Padova e Verona, alle quali potranno rivolgersi i reparti di malattie infettive operativi nel Veneto qualora dovessero esservi ricoverati pazienti da trattare per il virus A/h1n1. Contestualmente un gruppo tecnico di esperti di prevenzione, coordinato dalla Direzione Regionale Prevenzione, ha rivalutato e aggiornato le linee guida emanate lunedì scorso per le procedure da attuare riguardo ai casi sospetti ed ai contatti. Sono anche state ridefinite le indicazioni operative per il Suem 118 e per la rete della continuità assistenziale. Nonostante, al momento, la situazione in Veneto sia tranquilla, lo stato di attenzione è stato portato ai massimi livelli (come richiesto dall’Allerta 5 dell’Oms). A breve verrà anche convocata una riunione di Protezione Civile per condividere con l’intero sistema territoriale le procedure concordate in caso di emergenza. .  
   
   
SALUTE IN LIGURIA, INFLUENZA SUINA, ASSESSORE MONTALDO: "ASSUNTE TUTTE LE MISURE PREVISTE DAL MINISTERO PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI"  
 
 Genova, 4 maggio 2009 - Si è riunito 30 Aprile il comitato pandemico regionale, costituito da esperti e responsabili delle strutture sanitarie interessate alla gestione del problema, per preparare e rispondere ad una pandemia influenzale. Nel corso dell´incontro, presieduto dai servizi di prevenzione e di veterinaria della Regione Liguria, si è preso atto che al momento non è stato segnalato nessun caso sospetto in Liguria e si è valutata la congruità del sistema sanitario regionale rispetto a quanto indicato in questa prima fase dal ministero stesso. Inoltre si è rimarcata l´importanza dei sistemi di sorveglianza territoriali ed ospedalieri, fondati sui medici di medicina generale, sui pediatri e sulle direzioni sanitarie. In particolare ai medici di medicina generale verrà richiesto di proseguire la sorveglianza oltre il periodo dell´influenza invernale; saranno attivati i dipartimenti di prevenzione per il controllo dei casi e i relativi contatti con l´Istituto superiore di sanità. In Liguria è attivo un laboratorio di riferimento per l´accertamento della infezione in questione in grado di confermare tempestivamente la positività o negatività dei casi in osservazione. Si è ribadita l´importanza di adottare da parte di tutti le normali misure igieniche relative in particolare alle malattie che si diffondono più facilmente, (lavaggio delle mani, utilizzo di fazzoletti monouso da smaltire nei rifiuti anche per il contenimento di tosse e starnuti). Si sono definite le procedure da adottare per la gestione di eventuali casi sospetti, ossia un soggetto con sintomi clinici di tipo influenzale a carattere respiratorio e gastroenterico proveniente da zone infette o che ha avuto contatti stretti con un caso confermato con esami di laboratorio. L´autorità Sanitaria marittima e aeroportuale ha provveduto ad emanare proprie indicazioni ai diversi soggetti che operano in quegli ambiti. Sono state inoltre rimesse a punto e aggiornate le procedure contenute nel Piano pandemico e inviate a tutte le aziende sanitarie e alla Federazione Regionale degli Ordini dei Medici; è stata ribadita la necessità prevista anche nella circolare Ministeriale, di una puntuale e tempestiva segnalazione dei casi (entro le 12 ore) che rientrino nella definizione di caso sospetto da parte dei medici alle aziende sanitarie e alla Regione. I responsabili del Settore veterinario e dell´Istituto zooprifilattico sperimentale confermano che non si tratta di malattia suina da trasmissione alimentare, ma solo di influenza umana. La settimana prossima sono previsti ulteriori contatti con il ministero per gli aggiornamenti del caso. Sul sito della Regione Liguria (www. Liguriainformasalute. It ) e dell´agenzia regionale sanitaria (www. Arsliguria. It) possono essere reperite informazioni per professionisti e cittadini. .  
   
   
OSTEOPOROSI, ORA LA NECROSI DELLA MASCELLA FA MENO PAURA  
 
 Firenze, 4 maggio 2009 - La Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (Siommms) e l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (Andi) hanno elaborato e sottoscritto il 29 Aprile un importante documento di consenso in tema di gestione del rischio di Osteonecrosi della mandibola/mascella (Onj) associato all’uso dei Bisfosfonati nell’osteoporosi. Il documento rappresenta una sintesi delle più aggiornate evidenze scientifiche circa la patogenesi, l’epidemiologia e i fattori di rischio in questo campo. Non si tratta di linee guida, impossibili da definire data la rapida evoluzione delle informazioni scientifiche e la relativa incertezza su alcuni aspetti della patologia. Il documento segue tuttavia le raccomandazioni internazionali espresse di recente da altre Società Scientifiche e panel di esperti a livello mondiale. Il documento ha inoltre una forte valenza, proprio perché costruito e condiviso tra chi gestisce il trattamento con Bisfosfonati nell’osteoporosi e i tutori della salute della bocca. In Italia lo hanno sottoscritto, tra gli altri, anche da altre importanti Società Scientifiche e Organizzazioni Nazionali: Croi (Reumatologi Ospedalieri), Fadoi (Federazione dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), Simfer (Medicina Fisica e Riabilitativa) Sir (Società Italiana Reumatolgia) e Sirm (Società Italiana di Radiologia Medica). Come noto, l’Onj è un quadro di osteomielite che colpisce esclusivamente le ossa mascellari e che si verifica quasi sempre in seguito a interventi odontoiatrici invasivi in pazienti curati con Bisfosfonati. Le iniziali difficoltà diagnostiche e le incertezze terapeutiche hanno creato un forte allarme. Oggi, bastano semplici misure preventive per ridurre ampiamente il rischio, se non per azzerarlo. In realtà, l’Onj rappresenta una rara e invalidante complicanza dell’utilizzo dei Bisfosfonati soprattutto in oncologia, settore in cui si utilizzano dosaggi particolarmente elevati per il trattamento della malattia metastatica scheletrica. Nell’osteoporosi il rischio di Onj è invece estremamente raro, sia per il tipo di Bisfosfonati che per la posologia e la via di somministrazione. Dal 2003 a oggi si segnalano infatti, in tutto il mondo, non più di 50 casi all’anno, con una media annua di 1 caso ogni 100. 000 soggetti trattati. In Italia la reale incidenza dell’Onj non è completamente nota e a questo scopo la Siommms ha lanciato il progetto Seisbo (Studio Italiano sulla Sicurezza dei Bisfosfonati nell’Osteoporosi) a cui aderiscono numerosi centri specialistici in tutto il paese. Farmaci rivoluzionari, i Bisfosfonati hanno peraltro radicalmente cambiato la storia clinica della maggior parte delle malattie metaboliche dello scheletro, sia benigne che neoplastiche. In oncologia adeguate misure preventive hanno ridotto radicalmente il rischio di questa complicanza. Nell’osteoporosi, oltre ad essere il rischio di per sé molto basso, sono sufficienti poche e semplici attenzioni (mantenere un’adeguata igiene orale e curarsi con antibiotici in caso di interventi chirurgici al cavo orale) per ridurre sensibilmente i fattori di rischio. Il documento di consenso integrale è pubblicato nei siti www. Siommms. It e www. Andi. It. .  
   
   
INFLUENZA, PAZIENTI DI LODI NON HANNO VIRUS MESSICO  
 
Milano, 4 maggio 2009 - "Gli accertamenti condotti su due casi sospetti di influenza A/h1n1 Messico-usa (nuova influenza, secondo la recente definizione), ricoverati presso il presidio di Sant´angelo Lodigiano (Azienda ospedaliera di Lodi), hanno rilevato la presenza di un virus influenzale di gruppo A, tipo H1n1 di provenienza umana e identificabile con analogo tipo già circolante nell´uomo nelle scorse stagioni. Dunque viene esclusa la relazione con il nuovo virus. Entrambi i soggetti stanno bene, sono asintomatici e verranno dimessi". E´ quanto afferma in una Nota il direttore generale della Sanità di Regione Lombardia, Carlo Lucchina. "In serata - prosegue Lucchina - la Direzione generale Sanità diramerà ulteriori indicazioni per proseguire la sorveglianza sanitaria. I medici dei reparti di malattie infettive e i responsabili dei laboratori di riferimento regionali - Ospedale Sacco, S. Matteo di Pavia e Istituto di Virologia dell´Università di Milano - hanno dimostrato attenzione e professionalità nell´affrontare questa situazione". .  
   
   
PREMIATE DA FORMIGONI SUORE CHE CURARONO ELUANA  
 
Milano, 4 maggio  2009 - Il presidente Roberto Formigoni ha consegnato il 29 aprile alle suore Misericordine, che per 14 anni hanno accudito Eluana Englaro nella clinica Beato Luigi Talamoni di Lecco, la benemerenza, per motivi speciali, della Regione Lombardia "il coraggio della vita", istituita per riconoscere l´opera di persone esemplari. "Abbiamo voluto - ha detto Formigoni - riconoscere l´impegno di queste suore perché ci hanno dato una lezione straordinaria sul valore della persona umana, sulla sua intangibilità. L´impegno portato avanti nel tempo nella casa di cura di Lecco costituisce una preziosa testimonianza a favore dell´autentica cultura della vita umana che non vogliamo dimenticare" Il riconoscimento, consistente in una scultura di Arnaldo Pomodoro, è stato ritirato dalle suore Annalisa Nava, madre generale dell´Ordine; Maria Bambina Fedeli, superiora della comunità di Lecco, Maria Corti, amministratrice della casa di cura di Lecco, e Maria Luisa Angioletti, segretaria generale. Erano presenti alla semplice ma commossa cerimonia al Palazzo della Regione anche il vicepresidente della Regione Gianni Rossoni, l´assessore alla Famiglia Giulio Boscagli, numerose rappresentanti del mondo politico, economico e dell´impegno sociale, e monsignor Eros Monti, vicario episcopale per la vita sociale della Diocesi di Milano. "Ciò che le suore ci hanno detto - ha ricordato tra l´altro Formigoni - ci conferma che i soggetti in stato vegetativo non hanno perso del tutto e per sempre ogni possibilità di relazionalità. Gli studi scientifici più recenti nel campo della neurologia insegnano del resto che lo stato vegetativo persistente non indica una diagnosi ma una prognosi che ha un contenuto probabilistico: la speranza del recupero non è mai finita". "Possiamo rendere effettivo il nostro principio di mettere la persona al centro delle nostre scelte e delle nostre azioni - ha detto l´assessore Boscagli - perché ci sono persone come le suore Misericordine e istituzioni come la loro casa di cura, la cui opera quotidiana è proprio quello di tutelare la vita e di farsi carico della fragilità umana con amore e cura". Questa la motivazione della benemerenza: "Per l´impegno appassionato e silenzioso nel prendersi cura di molte vite fragili e spesso abbandonate, in particolare di quella di Eluana Englaro. Mentre la società dissertava sui confini oltre i quali il vivere sarebbe solo un accanimento senza senso, queste donne coraggiose hanno offerto la testimonianza alla comunità intera di quell´amore gratuito e senza limiti, che rappresenta una luce di speranza per tutto il mondo". In Lombardia ci sono attualmente 479 persone in stato vegetativo assistite quotidianamente: l´82% (392) in strutture pubbliche (Rsa, Rsd-residenze assistenziali per disabili, strutture di riabilitazione e strutture sanitarie) e il 18% (87) a domicilio. Dal 2007 la Lombardia, prima Regione in Italia, garantisce la gratuità del ricovero a questo tipo di persone. Oltre a prendersi totalmente a carico la cura dei malati persistenti ricoverati nelle strutture pubbliche, la Regione garantisce anche il sostegno alle famiglie che hanno scelto di prendersi cura direttamente del proprio familiare: il voucher è uno di questi strumenti. La Regione ha in programma un provvedimento che estenderà anche ai famigliari delle persone in stato vegetativo, assistite a domicilio, il contributo mensile di 500 euro, già in atto per le persone affette da Sla. .  
   
   
SANITA’: CARENZA PERSONALE IN VENETO, ASSESSORE SANDRI INCONTRA MINISTRO BRUNETTA  
 
Venezia, 4 maggio 2009 - L’assessore regionale alla Sanità del Veneto Sandro Sandri ha incontrato il 30 aprile a Roma il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, al quale ha sottoposto lo stringente problema della carenza di personale sanitario negli ospedali della regione (valutata in circa 1. 000 medici e 2. 000 infermieri). “E’ stato un colloquio molto proficuo, del quale ringrazio il Ministro – ha dichiarato Sandri al termine. Gli ho rappresentato la nostra preoccupazione per la tenuta dell’intero sistema, ed esposto per sommi capi la nostra idea di individuare forme di flessibilità nell’utilizzo dei finanziamenti a noi destinati, pur rimanendo all’interno del Patto di Stabilità. Devo dire - ha aggiunto Sandri – che ho riscontrato una notevole sintonia sulla necessità di operare sulla base di un Patto di Stabilità ‘intelligente’. La nostra ipotesi – prosegue l’assessore – è che almeno alle Regioni con i conti in ordine sia consentita più elasticità nella destinazione dei fondi, in modo da poter concentrare maggiori risorse alla voce del personale, effettuando risparmi su altri fronti”. Sandri riferisce che “l’incontro si è concluso con la richiesta da parte del Ministro, che abbiamo accolto senza riserve, di inviargli una nota dettagliata contenente una nostra proposta per tradurre in concreto tale ipotesi”. .  
   
   
PROROGATI DI DIECI GIORNI I TERMINI PER PARTECIPARE ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA SUL FUTURO DEL SISTEMA SOCIOSANITARIO REGIONALE DEL FVG  
 
Trieste, 4 maggio 2009 - Considerato il successo del confronto che si è aperto a seguito della presentazione del Libro Verde "La vita sana nella società responsabile", è stato infatti deciso che i contributi alla consultazione, che avrebbe dovuto chiudersi domani 30 aprile, possono essere inviati ancora per dieci giorni, ovvero fino a domenica 10 maggio. Fino a lunedì 27 aprile al confronto hanno partecipato 208 persone, in leggera prevalenza uomini, che hanno risposto alle domande del Libro Verde non solo in quanto addetti ai lavori o rappresentanti di associazioni, enti o imprese del settore, ma anche come semplici cittadini. Sono stati complessivamente 406 i suggerimenti e le osservazioni proposti da parte di chi ha inteso concorrere, sulle varie tematiche, alle decisioni che porteranno alla stesura, da parte dell´Amministrazione regionale, del Piano socio sanitario 2010-2012 che delineerà il futuro della sanità e della protezione sociale in Friuli Venezia Giulia. I contributi possono essere inviati con diverse modalità: per posta ordinaria, all´indirizzo Libro Verde, c/o Agenzia Regionale della Sanità, Via Pozzuolo, 330 - 33100 Udine; all´indirizzo di posta elettronica libroverde@regione. Fvg. It; tramite internet all´indirizzo www. Libroverde. Regione. Fvg. It . Nel frattempo proseguono, su temi specifici, i focus group tra gli ´attori istituzionali´ del servizio sanitario e di quello sociale: consiglieri regionali, rappresentanti di Enti locali, Università, Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale, Aziende Sanitarie, Ambiti e Distretti. .  
   
   
ISTITUTO ORTOPEDICO GAETANO PINI: IL SETTORE DI ORTOPEDIA PEDIATRICA SI RINNOVA  
 
Milano 4 maggio 2009 - “Le famiglie , i bambini in particolare , devono trovare nelle strutture ospedaliere un’assistenza sempre più di qualità“, dice il dott. Amedeo Tropiano, Direttore generale dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini,” Il nostro Istituto ha instaurato con diverse associazioni di volontariato anche un rapporto stretto di fiducia , stima e di concreta collaborazione. La realizzazione di questi murales ne è un esempio concreto. Ringrazio l’autrice di queste pitture decorative, la sig. Ra Loredana Cuffaro che fa parte della associazione A. B. I. O. (Associazione Bambini in Ospedale) e le altre associazioni vicine da anni al settore di Ortopedia Pediatrica quali Gruppo Arg ( Artrite Reumatoide Giovanile) dell’Anmar -Associazione Nazionale dei Malati Reumatici e l’Associazione Veronica Sacchi. Nella struttura semplice dedicata all’ortopedia pediatrica i ricoveri provenienti da altre regioni rappresentano circa il 20%-25% del totale dei ricoveri. Ciò conferma che puntiamo ad offrire servizi e assistenza ad alto livello con medici sempre più specializzati e personale attento alle esigenze dei pazienti, soprattutto di quelli più piccoli. Aver rinnovato le pareti con queste pitture solari, rende di sicuro l’ambiente più adeguato ed accogliente per i bimbi e le mamme che li accompagnano e che rimangono con loro durante la degenza ”. La presentazione dei murales si è svolta il 30 aprile in reparto con l’esibizione di clown per i bambini ricoverati ed alla presenza delle massime autorità dell’ospedale. I murales decorativi sono stati gentilmente offerti e realizzati gratuitamente dalla associazione A. B. I. O. (Associazione Bambini in Ospedale). “Per i bambini ”, dice il prof. Giovanni Peretti, Direttore scientifico dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano,”è sempre un trauma trascorrere delle giornate ricoverati in ospedale. Proprio per migliorare la qualità della vita di mamme e bambini, nel nostro Istituto abbiamo creato una zona Mamme e Bambini e oggi ringraziamo l’A. B. I. O. Per aver abbellito la sezione di ortopedia pediatrica”. “Le principali patologie che curiamo in Istituto,” dice il dott. Antonio Memeo, responsabile della struttura semplice di ortopedia pediatrica,”sono rappresentate da piede piatto e torto congenito, displasia e lussazione congenita dell´anca, trattamento dei difetti staturali e delle dismetrie degli arti inferiori, oltre che dalle patologie che provengono dai reparti di pediatria e neonatologia della Fondazione Policlinico- Mangiagalli –Regina Elena di Milano dove viene svolto anche un servizio di consulenza. Presso l´Istituto è stato attivato il Centro delle Malattie Rare Displasie Scheletriche e metaboliche ed è attiva anche una struttura semplice che si appoggia per i ricoveri al reparto pediatrico. L´istituto Ortopedico Pini da sempre, -anche per il lavoro di eminenti clinici pionieri in ambito di ortopedia e traumatologia pediatrica,( prof. Romeo Ruffoni, socio fondatore della Sitop , Societa´ di ortopedia pediatrica)-, ha trattato le problematiche osteomuscolari in età pediatrica in strutture dove veniva curato anche il paziente ortopedico adulto. E’ nel 2001 che l’attività rivolta ai piccoli pazienti trova una sua dignità strutturale, in linea con le indicazioni regionali, con la collocazione di 12 letti (7 di ortopedia e 5 di reumatologia) in un reparto a se stante, denominato ‘mamme e bambini’, con gli standard strutturali previsti per i ricoveri pediatrici, con le dipendenze gerarchiche dall’U. O. Sesta divisione di Ortopedia e dall’U. O. Di Reumatologia, tutte e due ad indirizzo universitario rispettivamente per i letti rientranti nelle due discipline. Una struttura specializzata di questo tipo esiste in pochi ospedali di eccellenza in Italia, come ad esempio l´Istituto Rizzoli di Bologna, il Gaslini di Genova e il Bambin Gesù di Roma”. .  
   
   
INIZIATIVE PER I CELIACI  
 
Aosta, 4 maggio 2009 - Si è tenuto il 29 aprile 2009, all’Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali, un incontro tra l’Assessore Albert Lanièce, accompagnato dai referenti della struttura e da un rappresentante dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, e due rappresentanti dell’Associazione italiana celiaci per il Piemonte e la Valle d’Aosta. La riunione, sollecitata dall’Associazione stessa, era finalizzata a rendere note le più recenti iniziative realizzate dall’Amministrazione regionale, in collaborazione con l’Usl, a favore dei celiaci, il cui numero sta crescendo nel corso degli anni. La celiachia, che non è più considerata malattia rara ma malattia sociale per l’aumento della sua incidenza sulla popolazione, già ad oggi usufruisce in Valle d’Aosta di interventi più favorevoli che nelle altre regioni italiane: la fornitura mensile di alimenti, differente per fasce d’età e per tipologia di prodotti fino ai 18 anni, può infatti arrivare fino all’ammontare di 142,23 € procapite, rispetto ad una cifra che va dai 45,00 € del bambino più piccolo, fino ai 140,00 € dell’adulto maschio nel resto d’Italia. L’associazione lamentava un iter burocratico complicato per l’ottenimento delle agevolazioni ed è su questo aspetto che ha lavorato l’Assessorato con l’azione di alcune semplificazioni; la prima, di effetto immediato, consiste nell’abolizione dell’elenco degli alimenti prescelti: il paziente celiaco potrà rivolgersi alla farmacia, scegliendo direttamente sugli scaffali i prodotti di suo gradimento. La seconda avrà effetto dal 1° gennaio 2010, quando i medici di base potranno utilizzare la procedura informatizzata opportunamente modificata per la prescrizione mensile e con l’abolizione, per i pazienti adulti, dei buoni mensili Usl. Dalla collaborazione tra Regione e l’Azienda Usl, con l’utilizzo di fondi statali, sono anche nate altre iniziative: corsi per la formazione di operatori della ristorazione, per garantire ai turisti celiaci un servizio adeguato ed aumentare quindi l’offerta turistica (2007 – 2008); un convegno medico sul tema della celiachia (2008); corsi per la formazione del personale addetto alle mense scolastiche (2009). Altre iniziative sono programmate per l’autunno 2009, sempre rivolte alla formazione e all’informazione. .  
   
   
LIBANO: FVG DONA AMBULANZA A MUNICIPALITA´ DI ZBQUIN  
 
Trieste, 4 maggio 2009 - Un´ambulanza, dono della Regione Friuli Venezia Giulia, è stata consegnata dal presidente Renzo Tondo al sindaco della località libanese di Zbquin, Ali Bezih. L´iniziativa rientra nell´ambito della cooperazione che la Regione ha avviato in accordo con il contingente italiano dell´Unifil a favore della popolazione del Sud del Libano, area particolarmente provata e povera. Il presidente Tondo ha continuato il 29 maggio la visita al contingente italiano assieme al generale Flaviano Godio, comandante del settore multinazionale Ovest dell´Unifil. Nell´incontro a Zbquin, assieme al medico triestino Marino Andolina, il presidente Tondo ha potuto conoscere Hassan Zeidan, ragazzo libanese che verrà dopodomani a Trieste per cure mediche, anche grazie al sostegno della Fondazione Luchetta, Ota, D´angelo, Hrovatin. La giornata è stata conclusa da un briefing nel quartier generale di Tibnin. "Siamo in Libano - ha sottolineato il generale Godio - per il mantenimento della pace e per l´assistenza alla popolazione, che ogni giorno ci testimonia affetto e gratitudine. La donazione dell´ambulanza alla municipalità di Zbquin ha consentito di portare un´importante aiuto sanitario a una popolazione di gran lunga composta da anziani e bambini. Desidero quindi ringraziare la Regione Friuli Venezia Giulia - ha concluso -per la sensibilità e la concretezza non comune dimostrata nei confronti del contingente italiano, ma soprattutto della popolazione libanese". .  
   
   
NICOLA NANNINI BACKDROP HOUSES MILANO 7 MAGGIO - 13 GIUGNO 2009  
 
 Milano, 4 maggio 2009 - Sembra di ritrovarci sempre nella stessa via, sotto un cielo incolore, appena accennato, davanti all’uscio di un’anonima casa di periferia. Il traffico è pressochè inesistente, solo qualche rara macchina sfreccia per la carreggiata interrompendo quel silenzio di fondo, accompagnato qua e là dalla debole eco di uno stereo o di una televisione, che giunge da una finestra lasciata aperta. Ogni tanto incontriamo davanti all’uscio qualcuno degli abitanti, quasi dei ritratti sovrapposti artificialmente alllo sfondo sottostante, come se il desiderio di Nannini non fosse quello di riprodurre sulla tela un’istantanea di quella via, ma scomporne gli elementi ad uno ad uno come all’interno di un volume enciclopedico. Gli elementi superflui o passeggeri vengono cancellati per lasciare posto ad una decrizione essenziale di luoghi e persone. Dallo stile degli edifici riconosciamo le villette a schiera tipiche delle periferie inglesi, le casette olandesi e quelle delle cittadine emiliane: una sorta di catalogazione delle periferie d’Europa e dei suoi abitanti; in questi scorci la profondità di campo è molto limitata, i dipinti sembrano quasi dei fondali teatrali, davanti ai quali camminare in questa passeggiata ideale tra luoghi e città forse distanti dal punto di vista geografico, ma in fondo molto simili l’una all’altra, in cui si ritrova quell’atmosfera calma e indolente che in fondo è appartenuta alla vita di tutti noi. F O R N I Galleria D’arte milano. Nicola Nannini Nasce a Bologna nel 1972, si diploma a pieni voti nel 1996 all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Insoddisfatto della preparazione lì acquisita, si dedica con tenacia all’esercizio del disegno e della pittura, alla riscoperta delle tecniche e dei materiali della grande tradizione e scuola del Secolo d’Oro. Inizia perciò un viaggio tutto personale nella Storia dell’arte, tentando di ricostruire la “forma sfaldata” del ‘900 in un percorso tecnico e poetico a ritroso; un percorso che lo porta dal Picasso blu e rosa fino a Rembrandt, Velazquez ed El Greco, passando per Boldini, Carrière, Degas e, soprattutto, per la Secessione Viennese di Klimt e l’Espressionismo austriaco di Schiele e Kokoschka. Particolare attenzione la dedica alla rielaborazione di certe teorie spaziali cubiste, soprattutto l’impostazione strutturale a pieno campo della figurazione, che in lui diviene ambito di ricerca privilegiato. Punto di riferimento lontano rimane, tuttavia, l’ideale seicentesco del barocco. Nel 1999 “scopre” la pittura contemporanea di Odd Nerdrum e Lucian Freud, nei queli riconosce le due diverse scuole che fino ad allora hanno mosso la sua ricerca. In Freud, inglese benché di origini viennesi, riconosce l’evoluzione e lo sviluppo della Secessione mitteleuropea, mentre nel norvegese Odd Nerdrum quell’espressione contemporanea del ‘600 a cui aspira. Tiene la sua prima mostra personale nel 1994 a Cento di Ferrara poi alla Galleria Forni di Bologna e al Centro di Promozione Culturale “Le Muse” di Andria nel 2003. Nel frattempo sono numerose le esposizioni personali e collettive cui partecipa, in Italia e all’estero. Vive a Sant’agostino, in provincia di Ferrara affiancando il lavoro di pittore con l’insegnamento, come docente di disegno e figura alla Scuola di Artigianato Artistico di Cento e ai corsi liberi dell’Accademia di Belle Arti di Verona. .  
   
   
A SIENA, FACCIA A FACCIA SGARBI – MORGAN  
 
Siena, 4 maggio 2009 - Un faccia a faccia tra il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il cantante – mattatore di X Factor Morgan. E’ l’attesissimo evento in programma a Siena in Piazza Duomo, lunedì 4 maggio alle 21. 00. “Incontro tra Arte, Genio e Follia. Conversazione con Vittorio Sgarbi e Morgan. Preludio teatral–musicale di Luigi Maio” è un appuntamento da non perdere, a metà strada tra una lectio magistralis a due voci che prende le mosse dal tema della mostra “Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista” in corso al Complesso Museale Santa Maria della Scala fino al 25 maggio e uno spettacolo vero e proprio, ricco di colpi di scena e incursioni all’insegna dell’improvvisazione e dell’ironia. In scena due mondi culturali talvolta distanti, quello dell’arte e della musica, che tornano a dialogare attraverso due straordinarie personalità con la fama di personaggi contro, che al “genio” e alla “follia” sono spesso accostati. La serata - promossa dagli organizzatori della mostra “Arte, Genio, Follia”: Comune di Siena e Fondazione Monte dei Paschi di Siena, attraverso Vernice Progetti Culturali e Complesso Museale Santa Maria della Scala - è aperta al pubblico, e avrà un suggestivo preludio teatral-musicale. Si tratta della messa in scena dell’Opera da Camera “Des Wandererswand - Vita, opere e follia di Adolf Wölfli” scritta, musicata ed interpretata dal musicattore Luigi Maio, poliedrica figura di musicista, attore, scenografo e autore che, reinventando il Teatro musicale da Camera, ha vinto, tra gli altri, il Premio dei Critici di Teatro e il Premio Petrolini, cui si è aggiunto infine il titolo di Ambasciatore Unicef per l’alto valore pedagogico riconosciuto al suo lavoro. Luigi Maio, che nello spettacolo sarà accompagnato al pianoforte da Enrico Grillotti, nei panni del Dottor Morgenthaler, interpreterà Wölfli, il pittore, illustratore, compositore e scrittore di cui la mostra ospita nella sezione dell’Art Brut, una piccola ma significativa selezione di opere. Wölfli, internato nel manicomio di Waldau nel 1895 come schizofrenico e criminale, nel 1907 incontrò Walter Morgenthaler, lo psichiatra che lo ebbe in cura e che, per primo, si accorse delle stupefacenti qualità artistiche di questo contadino svizzero apparentemente incapace di comunicare con il mondo. Nel 1921 Morgenthaler scrisse un libro sul percorso clinico e artistico di Wölfli, divenuto uno dei capisaldi della letteratura medica dedicata al rapporto tra arte e follia. Nell’iniziativa, è coinvolta anche l’Università di Siena: gli studenti saranno, infatti, protagonisti di sei laboratori che a partire dal tema della mostra, daranno vita e corpo ad alcuni progetti multimediali: video, reportage, file musicali e anche un originalissimo radiodramma, che sarà possibile ammirare ed ascoltare dal 4 maggio per tutta la durata della mostra. .  
   
   
MILANO, SCAPIGLIATURA: UNA MOSTRA CHE INDAGA SULLE RADICI E LA STORIA DELLA CITTÀ  
 
Milano, 4 maggio 2009 - “Una mostra che indaga sulle radici e sulla storia della nostra città analizzando il percorso di un movimento articolato che ha dato vita a una rivoluzione culturale. Un’esposizione che, grazie ai gessi restaurati del monumento delle Cinque Giornate di piazza Cinque Giornate ci offre la possibilità di far vivere e riscoprire un patrimonio che, a volte, viene dato per scontato”. Il Sindaco Letizia Moratti ha partecipato, questa mattina, insieme all’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, l’amministratore delegato di Artematica, Andrea Brunello e la curatrice Annie-paule Quinsac, alla conferenza stampa di presentazione della mostra “Scapigliatura – Un pandemonio per cambiare l’arte” che verrà allestita a Palazzo Reale dal 26 giugno al 22 novembre. “E´ una mostra che ripercorre un periodo storico molto ricco dal punto di vista culturale - ha detto il Sindaco - che poi ha visto nascere il Futurismo e che pone Milano come città capace di interpretare il nuovo e all´avanguardia, rispetto alla cultura classica e alla retorica del conformismo. Indaga dal punto di vista della pittura, della scultura e della letteratura questo periodo, che va conosciuto maggiormente e rivalutato”. E’ un’esposizione di 260 opere, tra dipinti, sculture, grafiche e incisioni, che vuole celebrare il movimento che, dalla seconda metà dell’Ottocento fino ad inizio Novecento, seppe coinvolgere tutte le arti in un rinnovamento e traghettò la società italiana verso un cambiamento ideologico e di costume e che nacque proprio nel capoluogo lombardo. “Credo nella Scapigliatura perché ne abbiamo bisogno, perché è un movimento anticonformistico che crede nella libertà artistica e ha in se la tensione degli opposti – ha spiegato Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano -. Con questa mostra Milano opta per una politica culturale contro una certa omologazione dei consumi e dei costumi. Del resto questo è il nostro anno, senza la Scapigliatura non avremmo avuto probabilmente Futurismo e da qui Milano deve continuare il suo moto di città dei movimenti. La Scapigliatura ci offre anche la possibilità di promuovere Milano come città della lettura e dell´editoria, per questo offriremo questa esposizione alla visita dei bibliotecari che dal 25 al 27 agosto saranno a Milano per Ifla dal 23 al 27 agosto”. Il termine “Scapigliatura” deriva dal titolo del romanzo di Cletto Arrighi (giornalista, scrittore e patriota) La Scapigliatura e il 6 febbraio (1861-62), in cui, con i toni passionali del racconto popolare, si narra la vicenda milanese di un ‘gruppo’ di scontenti e ribelli, “vero pandemonio del secolo…serbatoio … dello spirito di rivolta e di opposizione a tutti gli ordini stabiliti”, che finiscono con il sacrificare la vita nei moti antiaustriaci del 1853. Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Artematica, col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia e della Provincia di Milano, l’esposizione è curata da Annie-paule Quinsac e coadiuvata da un comitato scientifico composto da Giuseppe Farinelli per la letteratura, Paolo Repetto per la musica, Gaetano Oliva per il teatro, Anna Finocchi per i rapporti con l’architettura. In mostra saranno presenti i lavori di trentotto artisti, da Giovanni Carnovali detto Il Piccio a Daniele Ranzoni, da Tranquillo Cremona a Giuseppe Grandi, da Gaetano Previati a Medardo Rosso, a Pietro Troubetzkoy, provenienti da raccolte pubbliche e private italiane e da prestigiose istituzioni straniere quali il Groninger Museum di Groningen, in Olanda, e il Szépmûvészeti Múzeum di Budapest, coprendo un arco temporale di quattro decenni in cui il movimento si è evoluto dall’iniziale serrata polemica ad un nuovo accademismo. A corredo, nello stesso periodo, presso la Biblioteca di via Senato viene approfondita la parte letteraria e giornalistica della Scapigliatura. Per la prima volta viene esposto il Fondo di Angelo Sommaruga di proprietà della Biblioteca di via Senato: lettere, biglietti postali, cartoline (fra cui alcune inedite di Gabriele D’annunzio e Giosuè Carducci), volumi, riviste fra cui “Cronaca Bizantina” e “Forche Caudine” (di cui è stato editore). Sarà presente inoltre una sezione dedicata alla caricatura e alcune opere di artisti scapigliati fra cui Ranzoni, Troubetzkoy e Conconi. Per tutta la durata della mostra, Milano diventerà un palcoscenico aperto a esecuzioni musicali, liriche, letture di testi, pièce teatrali, proiezioni cinematografiche. Saranno anche ricostruiti alcuni itinerari mirati ai luoghi canonici, urbani, della “vita” scapigliata, come le osterie, i caffè e gli atelier. Il Percorso Espositivo. Il percorso espositivo, organizzato in sezioni cronologiche, prenderà il via da Gli anni ‘60. La formazione di un’estetica. Qui si troveranno le opere de Il Piccio, un precursore che, nelle ultime stagioni della sua vita, elaborò una pittura sfumata, tutta d’atmosfera, e di Federico Faruffini, che sperimentò l’intensità coloristica intesa come lingua delle emozioni, accanto al quale s’incontreranno i lavori di Filippo Carcano, innovatore nel linguaggio pittorico ma meno propenso all’intimismo. I protagonisti della sezione Gli anni ‘70. Il momento d’oro saranno Daniele Ranzoni, Tranquillo Cremona e Giuseppe Grandi che, in sodalizio, elaborarono la ‘macchia’ scapigliata e la scultura pittorica, sostituendo al finito accademico, basato sul disegno della forma, una materia fluida, in cui la forma è colore carpito alle zone d’ombra, suggerendo, e non descrivendo, il reale. La parte Gii anni ’80 è dedicata all’affermazione della scultura scapigliata, che prende avvio dal rifiuto del concetto rinascimentale di statuaria come plastica e apre così la via alla cosiddetta “scultura impressionista”. In mostra si troveranno i lavori di Giuseppe Grandi, del quale per la prima volta verranno presentati al pubblico i gessi - restaurati per l’occasione - del monumento alle Cinque Giornate, di Ernesto Bazzaro, del giovane Paolo Troubetzkoy, allievo di Ranzoni, del primo Leonardo Bistolfi e di Medardo Rosso. L’ultima sezione, Gli anni ‘90, evidenzierà come, in pittura e scultura, l’apporto delle nuove leve permette l’elaborazione di un vero e proprio accademismo del linguaggio scapigliato (come nel caso dello scultore Eugenio Pellini o del pittore Camillo Rapetti), mentre la visione scapigliata diventa un banco di prova per i futuri “divisionisti”, come ad esempio Gaetano Previati. Accompagna l’esposizione il catalogo a cura di Annie-paule Quinsac e realizzato da Marsilio Editori. Il volume segue l’andamento delle sezioni cronologiche del percorso espositivo ed è arricchito dai saggi di Giuseppe Farinelli, Paolo Repetto, Gaetano Oliva, Anna Finocchi. .  
   
   
A MILANO BIG BANG UNA MOSTRA PERSONALE DI GIUSEPPE TIRELLI  
 
Milano, 4 maggio 2009 - Giovedì 7 maggio 2009 alle ore 19, Agorarte inaugura la mostra personale di Giuseppe Tirelli dal titolo Big Bang, a cura di Simona Vigo. Un ciclo di pitture e sculture illustrate da un racconto inedito di Simona Vigo che mettono in scena un ipotetico Big Bang all’origine della costituzione dei mondi. Un viaggio immaginario in cui si incontrano le creature più straordinarie: mutanti, angeli, demoni, elfi, scontri tra maghi e pensatori cibernetici. Misteriose metamorfosi della materia diventano sculture suggestive uscite dalla mitologia antica e dalla fantascienza. Il lavoro di Tirelli ripercorre senza sosta questa sorta di genesi fantastica e di metamorfosi continua sia attraverso i contenuti iconografici che la pratica artistica. Nelle sue opere, in particolare le pitture presentate in questa mostra, convivono le pratiche di diluizione e condensazione della materia nel colore e nel tratto: disegno fluido e materia corposa. Bidimensionalità dell’opera nella pittura e tridimensionalità, nella scultura. I personaggi che ne derivano hanno una forza straordinaria. Sono portatori di una visione di mondo che permane nella nostra fantasia, non solo per il risultato che ne deriva, una scultura o una pittura, ma più ancora per il processo creativo che sta alla loro origine. Giuseppe Tirelli è nato in Tanzania il 25 ottobre 1957. Ha frequentato l’Istituto d’Arte Gazzola a Piacenza dove attualmente vive e lavora. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni tra cui la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Ha esposto in importanti mostre personali e collettive in Italia, Londra e Stati Uniti. La galleria Agorarte cambia sede espositiva. La nuova, esclusiva sede espositiva è un luminoso open space di 250mq dagli alti soffitti e la struttura assolutamente contemporanea. Si trova all’interno dello Spazio Fitzcarraldo, elegante e sofisticato locale alla moda che offre ristorante, lounge bar e discoteca serale, ormai celebre da diverso tempo per la raffinatezza degli arredi, la ricercata selezione musicale e la particolarità degli happy Hours. La location della galleria resta autonoma, seppur collegata con lo Spazio Fitzacarraldo da due porte di cristallo e una vetrata che da sul locale creando un interessante e piacevole contrasto di luminosità. Entrando in sinergia con questo nuovo ambiente, Agorarte propone allestimenti che offrono una maggiore freschezza e versatilità alle creazioni degli artisti e vuole favorire al pubblico la possibilità di avvicinarsi all’arte con più comodità e rilassatezza, in modo che ogni occasione di svago possa essere accompagnata dall’incontro con l’arte. .  
   
   
GOLF - EUROTOUR: IN SPAGNA NUOVA BELLA PROVA DI F. MOLINARI (11°)  
 
Roma, 4 maggio 2009 - Francesco Molinari si è classificato all´11° posto con 281 colpi (69 70 70 72) nell´Open de España, disputato al Pga Golf de Catalunya, a Girona in Spagna, e vinto dal francese Thomas Levet (270 - 64 67 71 68). Il quarantunenne transalpino, al quinto titolo nell´European Tour, ha preceduto di due colpi l´argentino Fabrizio Zanotti (272 - 71 70 66 65) e di quattro il danese Thomas Bjorn e lo scozzese Peter Lawrie. Al quinto posto con 278 il sudafricano Charl Schwartzel, al sesto con 279 lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e il tedesco Marcel Siem. Con un bel giro conclusivo in 69 colpi Alessandro Tadini, 48° con 288 (71 71 77 69), ha risalito la graduatoria di diciotto gradini. Molinari ha confermato ancora una volta di essere uno dei migliori giocatori del circuito ottenendo un risultato di ottimo auspicio per il Bmw Italian Open (7-10 maggio), che inizierà giovedì prossimo sul percorso del Royal Park I Roveri a Torino. Tra i vari protagonisti vi saranno anche Bjorn e Schwartzel. Pessimo avvio per Molinari che tra la quarta e l´ottava buca è andato sei colpi sopra il par con due bogey e due doppi bogey, ma nel rientro ha fatto appello a tutta la sua classe ed è tornato nel 72 del par con sei birdie nelle ultime otto buche. Per Tadini cinque birdie e due bogey. E´ uscito al taglio Federico Colombo, 141° con 152 (71 81). A Levet sono andati 333. 330 euro su un montepremi di due milioni di euro. Per Molinari 33. 500 euro e il 20° posto nell´ordine di merito con 408. 437 euro, per Tadini 9. 400 euro. Challenge Tour: In Marocco S´impone Robert Coles, Stefano Reale 7°, Michele Reale 9° - Vittoria annunciata del trentasettenne inglese Robert Coles (275 - 69 67 71 68) nel Moroccan Classic by Banque Populaire, svoltosi sul percorso del Pullman El Jadida Royal Golf a El Jadida in Marocco. Coles ha conseguito il secondo successo nel Challenge Tour gestendo al meglio i tre colpi di margine presi dopo 36 buche, divenuti poi quattro sul secondo classificato, l´australiano Matthew Zions (279 - 71 68 74 66). Al terzo posto con 281 il francese Julien Quesne, al quarto con 282 gli inglesi Ben Evans e Andrew Willey. Ottima prova dei fratelli Reale, con Stefano settimo (284 - 74 68 71 71) e Michele nono con 285 (72 73 69 71). Al 42° posto con 293 Edoardo Molinari (72 74 72 75), Paolo Terreni (78 70 69 76) e Andrea Zanini (73 73 73 74), al 49° con 294 Matteo Delpodio (71 72 75 76). Non hanno superato il taglio Gregory Molteni, 72° con 149 (77 72), Alessio Bruschi, 81° con 150 (79 80), e Nicola Maestroni, 98° con 152 (76 76). Il montepremi era di 140. 000 euro: Coles ne ha ricevuti 22. 400. Pga Tour: Tiger Woods Insegue Zach Johnson - Tiger Woods è al secondo posto con 207 colpi (65 72 70), alla pari con Luca Glover e George Mcneill, al termine del terzo turno del Quail Hollow Championship (Us Pga Tour) che si sta disputando sul percorso del Quail Hollow Club a Charlotte nel Carolina del Nord. Il trio ha due colpi di ritardo del nuovo leader Zach Johnson (205 - 70 67 68), per il quale si annuncia un giro conclusivo difficile con un Woods ben deciso a conquistare il secondo titolo stagionale. Sono in corsa per la vittoria anche Brendon de Jonge, Sean O´hair, Bubba Watson e il sudafricano Retief Goosen, quinti con 208, e non si possono negare chance ai cinque concorrenti con 209 tra i quali vi sono David Toms e Davis Love Iii. Tagliati fuori Jim Furyk, 14° con 210, il colombiano Camilo Villegas, 25° con 212, e Phil Mickelson, 30° con 213. Il montepremi è di 6,4 milioni di dollari con prima moneta di 1. 152. 000 dollari. Alps Tour In Austria: Primo Titolo Per Blaesi, 4° Michele Zanini, 7° Bernardini, 9° Rota - Lo svizzero Claudio Blaesi (205 - 73 67 65) ha ottenuto il primo titolo nell´Alps Tour imponendosi nel Gosser Open (Alps Tour), sul tracciato del Golf Club Erzherzog Johann a Maria Lankowitz in Austria, con un colpo di vantaggio sullo sloveno Gregor Slabe e sul francese Edouard Dubois. Buona prestazione collettiva dei giocatori italiani con il quarto posto di Michele Zanini (207 - 69 71 67), ex-aequo con l´austriaco Jurgen Maurer leader dopo due turni, con il settimo di Marco Bernardini (209 - 71 70 68) e con il nono di Andrea Rota (210 - 71 70 69). Quindi 13° con 211 Andrea Zani (70 69 72), 19° con 212 Simone Brizzolari (70 74 68), e 27. I con 213 Marco Guerisoli (73 71 69) e Alberto Campanile (68 71 74). Non hanno superato il taglio: 52. I con 146 Fernando Pasqualucci, Gianluca Pietrobono, Alfredo Da Corte e Andrea Perrino, 64° con 147 Emmanuele Lattanzi, 71° con 148 Giacomo Tonelli, 80° con 149 Alessio Mastriforti, 87° con 150 Lorenzo Magini, 93° con 151 Angelo Regno, 118° con 156 Alex Senoner, 134° con 162 Niccolò Giusti. Il vincitore ha percepito un assegno di 5. 800 euro su un montepremi è di 40. 000 euro. Campionati Nazionali Medal Al Gc Le Querce: Vincono Matteo Manassero E Anna Roscio - Matteo Manassero (Gardagolf) e Anna Roscio (Torino) hanno vinto i Campionati Nazionali Medal sul percorso del Golf Club Le Querce a Sutri (Vt). Nel torneo maschile, intitolato alla memoria dell´indimenticabile Franco Bevione il più grande dilettante avuto dall´Italia, Manassero (286 - 67 76 69 74) ha letteralmente dominato con una gara di testa senza mai dare agli avversari possibilità di rimonta, ma infliggendo loro distacchi sensibili. Mattia Miloro di Castelgandolfo (294 - 73 75 72 74) ha ottenuto la seconda piazza con un ritardo di otto colpi e Nunzio Lombardi del Parco di Roma (301 - 74 74 74 79) la terza a quindici lunghezze. Al quarto posto con 302 Joon Kim (Asolo), al quinto con 303 Nicolò Ravano (Rapallo), al sesto con 304 Marco Alessi (Alpino), al settimo con 305 Filippo Bergamaschi (Villa Paradiso). Solo 14° con 309 il campione uscente Nino Bertasio (Gardagolf). Manassero, classe 1993, è al quinto titolo individuale dopo quelli baby (2003-2004), pulcini (2006), ragazzi (2008). Ha vinto con Gargadolf il Campionato a Squadre Serie A2 (2007) e il Campionato Serie A1 (2008). All´estero si è imposto nell´European Young Masters del 2007 sia nella classifica a squadre con l´Italia che in quella individuale. Nel campionato femminile, dedicato a Isa Goldschmid grandissima campionessa e sorella di Franco Bevione, Anna Roscio del Cg Torino (305 - 78 78 69 80) ha messo un punto fermo sul titolo nel terzo giro, poi si è limitata a contenere il ritorno della campionessa uscente Alessandra De Luigi (Monticello), seconda a tre colpi (308 - 78 80 72 78), dopo aver iniziato la tornata finale in ritardo di cinque. Al terzo posto con 311 Alessia Knight (Bologna), quindi con 312 Camilla Patussi (Padova) e Federica Maria Costantini (Le Querce), con 313 Laura Sedda (Vicenza) e con 315 Marianna Causin (Venezia) e Chiara Brizzolari (Rapallo). La Roscio, venticinquenne torinese, gioca da molti anni nella squadra azzurra e ha partecipato a numerose manifestazioni internazionali. Ha vinto un campionato match play (2007) e un titolo foursome. Ha fatto parte della compagine di Torino che ha conquistato il titolo a squadre nel 2005 e nel 2008. Tra le altre sue migliori prestazioni il terzo posto ai Giochi del Mediterraneo, il secondo ai Campionati Internazionali del Belgio e il successo nella Coppa d´Oro Città di Roma. .  
   
   
SPORT: PRESENTATI CAMPIONATI NAZIONALI UNIVERSITARI FVG 2009  
 
Trieste, 4 maggio 2009 - Ritornano nel Friuli Venezia Giulia, dopo oltre 50 anni, i Campionati Nazionali Universitari (Cnu). L´evento, che rappresenta la massima espressione del movimento sportivo universitario agonistico a livello nazionale, è stato oggi presentato all´Università di Trieste. L´organizzazione della manifestazione - che si svolgerà dal 23 al 30 maggio nel villaggio Getur di Lignano Sabbiadoro, ma anche in altre città (Udine, Pordenone, Latisana, Monfalcone) e località (Porpetto, Rivignano, San Giorgio di Nogaro, Teor) della regione, nonché a Bibione - è stata affidata ai Centri Universitari Sportivi (Cus) di Udine e Trieste. Nel corso della presentazione dei Campionati, che porteranno in regione oltre 3 mila persone, dall´assessore regionale allo Sport Elio De Anna è stata sottolineata l´importanza significativa dell´evento in termini di promozione e ricaduta economico-turistica sul territorio. Per i partecipanti dei Cnu saranno infatti organizzate delle visite tematiche allo scopo di far conoscere il territorio regionale e le sue specificità. L´edizione 2009 dei Campionati metterà a confronto i migliori atleti universitari di età compresa tra i 18 e 28 anni, ciascuno in rappresentanza del proprio ateneo, nelle 17 discipline sportive ufficiali (atletica leggera, canoa/kayak, canottaggio, judo, karate, scherma, taekwondo, tennis, tennistavolo, tiro a segno, calcio maschile, calcio a 5 masc. , pallavolo masc. E femm. , rugby a 7 masc. , beach volley masc. E femm. ) e in 8 discipline opzionali (lotta greco romana femm. , tiro a volo, basket femm. , beach rugby masc. , calcio a 5 femm. , vela, windsurf e ultimate frisbee). Alla presentazione dell´iniziativa l´assessore regionale allo Sport ha anche ricordato il profondo radicamento dello sport nella società del Friuli Venezia Giulia (su 1,2 milioni di abitanti sono 250 mila coloro che svolgono in modo continuativo un´attività sportiva) e i numerosi primati in tale ambito ottenuti (il Friuli Venezia Giulia "produce", infatti, 1 olimpionico ogni 55 mila abitanti). In conclusione l´assessore si è soffermato sul ruolo dell´attività sportiva come mezzo attraverso il quale diffondere nella società i valori di solidarietà, collaborazione e di vita sana e autentica. .  
   
   
ARRIGO SACCHI AL “MEMORIAL VINCENZO MUCCIOLI” WORKSHOP TECNICO TATTICO SU DIFENSORI E ATTACCANTI CON CIRO FERRARA, MAURIZIO GANZ E ANGELO PERENI, CONVEGNO “PRIMA UOMINI POI CALCIATORI” CON ARRIGO SACCHI E ANDREA MUCCIOLI E DUE GIORNI DI PARTITE CON I GIOVANI DI ROMA, JUVENTUS, INTER, RIMINI, TORINO, SAMPDORIA, CHIEVO E, PER LA PRIMA VOLTA, GENOA.  
 
San Patrignano, 4 aprile 2009 - Il valore educativo e formativo dello sport è come sempre al centro della tre giornate di calcio giovanile (22- 24 maggio 2009), dedicate dai 1500 ragazzi di San Patrignano alla memoria del fondatore del più grande centro di recupero dalla droga d’Europa, Vincenzo Muccioli. Si comincia nel pomeriggio di venerdì 22 maggio (ore 17. 15) con un seminario riservato a tecnici e istruttori di base organizzato da Michele di Cesare e dal suo mensile Nuovo Calcio. Tema del workshop l’insegnamento della fase difensiva e offensiva ai giovani calciatori. A dirigere l’incontro Angelo Pereni, insieme a due grandi esperti di difesa e attacco: Ciro Ferrara e Maurizio Ganz. Nella serata di venerdì spazio invece ad una riflessione sull’importanza della formazione caratteriale e comportamentale dello sportivo con il convegno “Prima uomini poi calciatori” condotto da Giorgio Micheletti, con la partecipazione di Arrigo Sacchi, Andrea Muccioli, Massimo Achini (presidente Csi), e Roberto Samaden responsabile della attività del settore giovanile dell’Inter (ore 21. 00). Al centro del dibattito la crescita educativa di una atleta quale condizione necessaria alla sua maturazione tecnica e agonistica. Grazie alla Gazzetta dello Sport il convegno sarà trasmesso live sul sito del più importante quotidiano sportivo del nostro Paese (www. Gazzetta. It) . E a rimarcare ancora di più il significato educativo della manifestazione, volutamente dedicata al calcio giovanile e allo sport di base, è la partnership con il Centro Sportivo Italiano. " Nello sport c´è qualcosa che vale di più di qualsiasi coppa, medaglia, trofeo, campionato per quanto prestigiosi possano essere” – spiega il presidente nazionale del Csi Massimo Achini – Accorgersi di aver veramente aiutato un ragazzo una ragazza a crescere nella vita: questa è la cosa più bella che può capitare a ciascuno delle decine di migliaia di allenatori e dirigenti che trascorrono gran parte della loro vita tra i giovani. Abbiamo bisogno oggi di società sportive che siano vere agenzie educative e che siano profondamente convinte che l´agonismo è importante ma che quello che conta di più è educare alla vita. " “Abbiamo scelto di ricordare la figura di mio padre con una manifestazione dedicata ai giovanissimi, perché siamo convinti della forza educativa dello sport – ha commentato Andrea Muccioli, responsabile di San Patrignano – ogni disciplina sportiva ti insegna a stare con gli altri, a rispettarli, a superare i tuoi limiti con il lavoro e l’impegno. E’ un modo concreto ed efficace di prevenire disagio ed emarginazione. ” Mentre, da sabato 23 prenderà invece il via la parte agonistica della manifestazione. Sul campo di calcio comunale di Coriano (Rn), scenderanno in campo i team categoria esordienti di: Rimini, Roma, Juventus, Inter, Torino, Sampdoria, Chievo e, per la prima volta, Genoa Cfc. La finale, destinata a stabilire il vincitore della manifestazione e chiudere la 14° edizione del Memorial Vincenzo Muccioli, è attesa per il invece per il pomeriggio di domenica 24 (ore 16. 00). Iscrizioni al workshop “La crescita tecnico-tattica di difensori e attaccanti” su www. Sanpatrignano. Org .