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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Maggio 2009
RICERCA FINANZIATA DALL´UE CHIARISCE IL LEGAME TRA HELICOBACTER PILORI E CANCRO DELLO STOMACO  
 
Bruxelles, 13 maggio 2009 - Un gruppo di ricercatori finanziato dall´Unione europea e distribuito tra Danimarca, Francia e Portogallo ha gettato nuova luce su come l´Helicobacter pylori causa il cancro dello stomaco. Essi hanno scoperto che il batterio, che infetta circa la metà della popolazione mondiale, contribuisce alla formazione del cancro dello stomaco interferendo con i meccanismi di riparazione del Dna. Questo si evince dai risultati del progetto Inca ("The role of chronic infections in the development of cancer"), finanziato con 12,4 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6°Pq). Studi precedenti sull´Helicobacter pylori avevano mostrato che in un numero ridotto di pazienti infetti, una complessa interazione tra il batterio e l´ospite portava allo sviluppo del cancro dello stomaco. Dati recenti suggeriscono che l´infezione da Helicobacter pylori causa danni e mutazioni del Dna, oppure inibisce la riparazione del Dna. In questo recentissimo studio sull´Helicobacter pylori e il cancro dello stomaco, il team ha analizzato le pricipali attività di riparazione nelle cellule gastriche umane e nei topi infettati da un ceppo particolarmente virulento del batterio. I loro risultati, pubblicati nella rivista Clinical Cancer Research, erano supportati da risultati analoghi osservati nelle biopsie di pazienti infettati da Helicobacter pylori affetti da gastrite cronica. "Benché esista un rapporto causale tra l´infezione da Helicobacter pylori e lo sviluppo di un carcinoma gastrico - scrivono gli autori - rimangono poco chiari i meccanismi che sono alla base di questa osservazione. Visto che i danni all´itegrità genomica spesso conducono alla carcinogenesi, abbiamo concentrato l´attenzione sulla risposta dell´ospite all´infezione da Helicobacter pylori attraverso i percorsi riparatori del Dna. I ricercatori hanno scoperto che il cancro provocato dall´Helicobacter pylori risulta da una combinazione di almeno tre fenomeni collegati tra loro: un aumento delle specie aerobiche (che porta ad uno stress ossidativo) e una diminuzione dell´attività riparatrice, mutazioni nel Dna mitocondriale (Dna nel mitocondrio, la parte della cellula che crea l´energia) e la presenza di mutanti transienti che se non vengono riparati possono produrre mutazioni e portare alla malignità. Un´altra scoperta è stata la relazione tra l´aumentata virulenza dell´Helicobacter pylori e il numero di mutazioni osservate nel mitocondrio delle cellule gastriche. Essi hanno anche osservato che nei topi il numero di mutazioni dovute all´errata riparazione o Mmr (un sistema per riparare le inserzioni o delezioni errate durante la replicazione o ricomposizione del Dna) erano straordinariamente alte dopo sei mesi di infezione, ma non dopo dodici mesi. Il fattore temporale suggerisce un effetto temporaneo dell´Helicobacter pylori sul Mmr, ma il numero di mutazioni indica un aumentato rischio che la mutazione sfugga alla riparazione e conduca quindi alla malignità. Gli autori suggeriscono che un intervento risulterà probabilmente maggiormente positivo se avviene agli stadi precoci dell´infezione e che i tentativi di trattare l´Helicobacter pylori in stadi più avanzati potrebbero non influire sulle probabilità di un paziente di sviluppare il cancro. A livello mondiale il cancro dello stomaco è attualmente al quarto posto nella classifica dei cancri più comuni e al secondo in quella dei decessi a causa di cancro. Ha una prognosi molto infausta: meno del 20% dei pazienti sopravvive per più di cinque anni. L´helicobacter pilori è soltanto uno dei tanti fattori che possono condurre al carcinoma gastrico; tra gli altri fattori ci sono quelli ambientali come il fumo di tabacco e la dieta (come noto il sale e i nitrati, che possono causare danni al Dna). "I pazienti con Helicobacter pilori hanno un rischio aumentato di sviluppare un cancro gastrico," scrivono gli autori. Lo studio chiarisce alcuni meccanismi molecolari importanti che regolano il rapporto tra l´infezione da Helicobacter pylori e lo sviluppo del cancro dello stomaco. Per maggiori informazioni, visitare: Clinical Cancer Research: http://clincancerres. Aacrjournals. Org Ciência Viva http://www. Cienciaviva. Pt .  
   
   
STUDIO RIVELA: CASI DI VAIOLO BOVINO NEGLI ESSERI UMANI CAUSATI DA RATTI DOMESTICI  
 
Bruxelles, 13 maggio 2009 - A Compiègne, una piccola cittadina del nord della Francia, all´inizio del 2009 sono state ricoverate in ospedale quattro giovani donne che presentavano febbre e lesioni nerastre della cute. Alle pazienti è stata diagnosticata un´infezione da virus del vaiolo bovino, dalla quale sono guarite seguendo le cure adeguate. Secondo un gruppo di ricercatori finanziati dall´Unione europea, tutte e quattro le donne hanno contratto l´infezione dopo essere state graffiate da un ratto domestico. I ricercatori avvertono che l´aumento del numero di animali esotici tenuti come animali domestici può causare l´intensificarsi di casi di questo genere. Gli stessi ricercatori esortano inoltre a creare una capacità diagnostica per identificare al più presto possibile i nuovi patogeni. L´unione europea sostiene questo impegno attraverso due progetti: il progetto Rivigene ("Genomic inventory, forensic markers and assessment of potential therapeutic and vaccine targets for viruses relevant in biological crime and terrorism"), finanziato attraverso la linea di bilancio per la "Ricerca a supporto della politica" del Sesto programma quadro (6°Pq), e il progetto Eva ("European virus archive"), che è invece finanziato nell´ambito del programma "capacità" del Settimo programma quadro (7°Pq). Il virus del vaiolo bovino si trova in tutta l´Europa occidentale, in particolare nei roditori selvatici, come ad esempio i ratti. Le infezioni negli esseri umani sono rare e i pochi casi registrati sono stati causati o dal contatto diretto con i roditori selvatici o dal contatto con un gatto domestico infettato da questi animali. I sintomi includono febbre e lesioni nerastre della cute. La malattia di norma non presenta conseguenze gravi negli esseri umani, in quanto le lesioni guariscono spontaneamente dopo un periodo di sei settimane. In questo studio, inizialmente i medici pensavano si trattasse di casi di rickettsiosi, una patologia causata dai batteri del genere Rickettsia. Tuttavia, le analisi di laboratorio hanno presto rivelato che le donne erano state infettate dallo stesso ceppo del virus del vaiolo bovino. Tutte e quattro sono guarite seguendo le cure adeguate. Le interviste svolte hanno rivelato che nessuna delle donne coinvolte possedeva un gatto domestico e che nessuna era entrata in contatto diretto con roditori selvatici - che sono i fattori normalmente risontrati nei casi di vaiolo bovino. Tre di queste donne avevano però acquistato un piccolo roditore nello stesso negozio di animali tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009; la quarta donna aveva fatto visita a un´amica che possedeva dei piccoli roditori (tra i quali uno acquistato presso lo stesso rivenditore e nello stesso periodo). Inoltre, tutte le pazienti erano state graffiate dagli animali; gli stessi si erano poi ammalati ed erano morti a distanza di poco tempo dall´acquisto. In seguito i ricercatori sono riusciti a individuare gli animali infetti e a risalire a un allevatore di roditori nella Repubblica ceca. Altri casi di vaiolo bovino nel frattempo registrati in Francia lasciano supporre che l´epidemia possa avere una portata maggiore di quanto si pensasse inizialmente. Secondo i ricercatori, i risultati mettono in evidenza che "occorre grande cautela quando introduciamo nelle nostre abitazioni animali di origine esotica". E concludono: "Il nostro studio giustifica la creazione di un servizio diagnostico nazionale con le necessarie competenze umane in grado di formulare diagnosi tempestive e individuare i patogeni umani che potrebbero causare nelle nostre comunità livelli di malattia imprevedibili". Per maggiori informazioni, visitare: Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs): http://www. Cnrs. Fr L´articolo in Emerging Infectious Diseases può essere scaricato andando su: http://www. Cdc. Gov/eid/content/15/5/781. Htm .  
   
   
INFERMIERI: ESPERTI COMUNITARI A CONFRONTO IERI A VENEZIA CARENZE DI ORGANICI PROBLEMA EUROPEO E NON SOLO  
 
 Venezia, 13 maggio 2009 - “I 31. 977 infermieri che operano nel Veneto ed i milioni che assistono malati e anziani in tutta Europa sono un patrimonio inestimabile di qualità professionale e dedizione. Dobbiamo lavorare tutti assieme, Regioni, Stati membri ed Istituzioni europee per garantire loro numeri adeguati, formazione professionale, occasioni di accesso alla professione per i giovani”. Lo ha detto l’Assessore regionale alla Sanità del Veneto Sandro Sandri, intervenendo ieri a Palazzo Franchetti di Venezia all’incontro europeo sulla professione infermieristica, organizzato dalla Commissione Europea, dall’Oms, e dall’Osservatorio Europeo sui Sistemi delle Politiche Sanitarie in collaborazione con la Regione del Veneto, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, che quest’anno è approdata in Italia, scegliendo il Veneto come sede. Vi hanno partecipato rappresentanti dei Ministeri della Sanità, della Commissione e del Parlamento Europei, e dell’Oms che si sono confrontati con infermieri, medici e ricercatori dei 27 Stati membri dell’Ue. Gli interventi si sono focalizzati principalmente su una problematica che non è certamente solo veneta: gli infermieri in Europa sono pochi per rispondere alle crescenti esigenze di assistenza legati all’allungamento della vita e all’aumento delle malattie cronico-degenerative. Servono quindi scelte strategiche per aumentare il loro numero e favorire l’avvicinarsi dei giovani ad una professione certamente difficile, ma anche molto gratificante. “E’ un lavoro da portare avanti su più livelli – ha detto Sandri – a partire dalle Regioni che sono le Istituzioni più vicine ai cittadini e quindi più a conoscenza delle rispettive reali esigenze”. L’assessore ha quindi illustrato l’esperienza del Veneto e le iniziative messe in atto proprio per rispondere alle esigenze emerse anche su scala europea. “La prima emergenza da affrontare – ha detto Sandri – è la carenza di personale. Nel solo Veneto ci mancano circa 2000 infermieri (e 1000 medici) e questo costringe quelli che ci sono a turni sempre più pesanti. Una possibile soluzione l’abbiamo individuata e sottoposta al Ministro Brunetta, che l’ha accolta con interesse e disponibilità: rendere più elastici i vincoli del Patto di Stabilità (che non vige solo in Italia) per consentire, almeno alle Regioni che hanno i conti in ordine, di poter indirizzare più risorse sull’assunzione del personale, facendo economie su altre voci di spesa ed evitando così lo sforamento del Patto”. Per quanto riguarda l’accesso alla professione da parte dei giovani, Sandri ha ricordato che “in Veneto abbiamo provveduto ad aumentare i posti disponibili per la frequenza dei corsi di laurea, in piena collaborazione con le Università, e ad aumentare il numero delle sedi di corso, ponendo attenzione alla loro capillarizzazione in tutto il territorio regionale”. Una particolare attenzione è stata posta anche al tirocinio clinico, parte fondamentale del percorso formativo degli studenti, mettendo a disposizione dell’Università tutte le Unità Operative e i Servizi delle Aziende Sanitarie venete. .  
   
   
MEDICINA E PSICOLOGIA INSIEME PER MAGGIORE EFFICACIA NEGLI INTERVENTI SANITARI E MINORI COSTI, CONVEGNO NAZIONALE A TERNI IL 15 MAGGIO  
 
Perugia, 13 maggio 2009 - Occorre stabilire un rapporto più proficuo tra medicina e psicologia per rendere più efficaci gli interventi sanitari e porre al centro dell’attenzione le persone, non solo gli organismi. I risultati scientifici sulle interdipendenze tra mente e corpo, il ruolo fondamentale dei fattori psicologici nello stress, i dati sull’importanza della relazione nei processi di cura sono al centro del primo convegno nazionale di psicologia sanitaria “La persona al centro del sistema: la psicologia sanitaria evidence-based”, in programma venerdì 15 maggio a Terni (Sala Conferenza Azienda ospedaliera Santa Maria, dalle ore 9). L’appuntamento si pone l’obiettivo di stabilire un confronto sulla materia, basandosi sugli interventi già attuati con successo a livello internazionale e italiano, e contribuire alla diffusione nei Sistemi sanitari di strategie ed interventi più appropriati ed integrati per ridurre i costi individuali, sanitari e sociali legati alla salute. Il convegno coincide con la costituzione della “Psisa” (Associazione italiana di psicologia sanitaria ed ospedaliera), che avrà sede operativa in Umbria e si prefigge di riunire gli specialisti del settore, promuovendo la diffusione di interventi psicologici di provata efficacia, la ricerca e la formazione in questo campo. La scelta di Terni e dell’Umbria come sede del convegno e dell’associazione è un significativo riconoscimento dell’attività svolta in questi anni presso l’Azienda Ospedaliera “Santa Maria”, sia nel campo dell’assistenza e della ricerca che della definizione di nuovi modelli operativi. “Siamo abituati ad avere a che fare con una medicina che si occupa di malattie e di corpi, non di malati e di persone – afferma David Lazzari, direttore del convegno e responsabile del servizio di Psicologia ospedaliera dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni - parallelamente pensiamo ad una psicologia che si occupa di qualcosa di astratto: menti, pensieri, fantasie, qualcosa che non ha niente a che fare con le cellule, con gli organi o con i disturbi e la malattia del nostro corpo. È una visione destinata a cambiare sotto la spinta di due fondamentali fattori: le tante novità fornite dalla ricerca scientifica in questi anni e le nuove esigenze e sfide che i sistemi sanitari si trovano ad affrontare”. Molti studi confermano la necessità di incrementare questo rapporto. Uno studio inglese ((Programma “Whitehall”) ha seguito 10mila persone per 20 anni dimostrando che lo stress psicologico è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Una persona con elevato stress psicologico cronico ha sino al 70 per cento di probabilità in più di sviluppare una malattia cardiovascolare. Analoghi studi esistono per molte altre malattie, a partire dal diabete sino all’ictus e cominciano ad esserci dati interessanti anche sui tumori. Un significativo studio epidemiologico è stato condotto in Svezia dai ricercatori della “Sahlgrenska Academy” di Goteborg, che hanno seguito 1. 350 donne a partire dalla metà degli anni Sessanta, sottoponendole periodicamente a questionari di valutazione dello stress psicologico: dopo 24 anni di osservazione è risultato che le donne con stress più elevato hanno un rischio di cancro al seno pari al doppio delle donne con basso stress. “È importante, quindi, diffondere interventi psicologici di ‘stress management’, che si sono rivelati efficaci nella riduzione dello stato di affaticamento mentale – osserva Lazzari - non solo per migliorare la qualità della vita e il benessere psicologico, ma come prevenzione della patologia fisica. Va ricordato – continua - che i fattori psicologici negativi non agiscono solo favorendo la malattia, essi hanno un ruolo importante anche nelle situazioni di malattia: fanno la differenza nel modo di reagire e fronteggiare il problema, nella gestione della malattia e nella qualità della vita, incidono sull’ adesione e sulla risposta alle cure, persino sul decorso o la comparsa di complicanze e ricadute. In questo contesto va valutato il costante aumento delle malattie croniche, che necessitano di una vera e propria ‘alleanza terapeutica’ tra paziente, operatori sanitari e servizi”. “Una meta-analisi basata su 37 ricerche, riferite a pazienti con problemi cardiovascolari – prosegue Lazzari - ha evidenziato che le persone che hanno partecipato a interventi psicologici hanno avuto, rispetto ai pazienti con analoghi problemi, un significativo e positivo effetto sulla pressione sanguigna, sui livelli di colesterolo, sul peso corporeo, fumo, attività fisica ed alimentazione, e soprattutto una riduzione della mortalità per malattie cardiache del 34 per cento e una diminuzione di nuovi infarti pari al 29 per cento. Non va dimenticato, inoltre, che questi interventi riducono i costi personali, sanitari e sociali legati alla malattia, diminuendo il peso complessivo della malattia. Un intervento psicologico di sole 14 ore in persone con malattie croniche ha determinato una diminuzione dei ricoveri ospedalieri nei partecipanti del 20 per cento nei 12 mesi successivi rispetto ad altri pazienti con le stesse malattie”. Questo è l’orizzonte nel quale si inserisce il convegno di Terni, appuntamento al quale interverranno i massimi livelli delle società scientifiche dei cardiologi, degli oncologi, dei diabetologi e dei nutrizionisti ospedalieri, dei medici di medicina generale, alcuni tra i più qualificati psicologi ospedalieri italiani, i vertici degli Ordini dei Medici e degli Psicologi e dei Collegi degli Infermieri, di associazioni rappresentative degli utenti, manager della sanità e dirigenti regionali. “È la prima volta – rileva Lazzari - che tante diverse professionalità si confrontano non a distanza, ognuno nei propri convegni come di solito, ma in una unica sede, uniti dal linguaggio comune delle evidenze scientifiche disponibili e delle indicazioni derivate da esperienze significative. Verranno anche affrontati i temi relativi alla gestione dello stress negli operatori sanitari e del clima organizzativo, dello sviluppo dei processi aziendali in una logica di rete e di lavoro per obiettivi, con la presentazione delle ricerche ed interventi effettuati in questo ambito per conto della Regione Umbria”. “L’incontro umbro non vuole essere solo un fatto scientifico – conclude David Lazzari – ma una spinta all’attuazione di iniziative concrete e coerenti su questi temi, per uscire dagli slogan sulla umanizzazione e personalizzazione delle cure e trasformarli in fatti. Per fare questo non bastano iniziative sporadiche e frammentate, ma l’adozione di strategie sanitarie in grado di guardare agli aspetti soggettivi, oltre che biochimici, della salute e della malattia”. .  
   
   
UNA RETE DI ASSISTENZA AL SERVIZIO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO  
 
Genova, 13 Maggio 2009 - I sistemi organizzativi di Liguria, Piemonte, Lombardia e Valle d´Aosta a confronto per sviluppare un nuovo modello di assistenza a favore del paziente oncologico per offrire un´assistenza completa lungo l´intero percorso di diagnosi e cura. Di questo si parlerà nel corso della giornata di studio e lavoro organizzata dall´agenzia regionale sanitaria della Liguria, mercoledì 20 maggio dalle 10 alle 16 presso la sala Nautilus dell´Acquario di Genova al Porto Antico. L´iniziativa vuole essere un´occasione di aggiornamento e di confronto tra gli specialisti per la realizzazione di una presa in carico globale del paziente oncologico all´interno delle strutture sanitarie della Regione Liguria. Al convegno interverranno, tra gli altri, l´assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo, il direttore dell´agenzia sanitaria regionale, Franco Bonanni, Oscar Bertetto, oncologo e direttore dell´agenzia regionale per i servizi sanitari del Piemonte, Alberto Scanni, direttore generale dell´Istituto Tumori di Milano, Cinzia Caroti, coordinatore regionale per l´associazione italiana di oncologia medica, Domenico Gallo, responsabile del sistema informativo aziendale per la Asl 3 Genovese, Sergio Vigna, dirigente settore assistenza ospedaliera e specialistica del dipartimento salute. .  
   
   
FORUM PA: LE MARCHE TRA LE REGIONI CON LA SANITA´ MIGLIORE.  
 
 Roma, 13 maggio 2009 - Le Marche nella ´top five´ delle Regioni con la migliore sanita`. E´ quanto emerge dall´indagine per valutare le performance della pubblica amministrazione ´Misura Pa´ con i nuovi criteri di valutazione previsti dalla riforma Brunetta, presentata al Forum Pa in corso a Roma. Nella classifica le Marche conquistano il quarto posto dopo Emilia Romagna, Valle d´Aosta e Toscana e prima dell´Umbria. Tra gli indicatori presi in considerazione la semplificazione dell´accesso ai servizi, la presenza del Centro unico di prenotazione, le file agli sportelli, le liste d´attesa, i supporti informatici. Un risultato che fa piacere ma non sorprende l´assessore regionale alla sanita` Almerino Mezzolani che sottolinea come dal 2007 le Marche risultino ai primissimi posti in Italia per l``equilibrio virtuoso raggiunto nella gestione economica annuale della sanita`. Le menzioni ricevute sono il segno che alla Regione viene unanimemente riconosciuta un´azione di riforma innovativa, rigorosa e attenta al diritto alla salute, che ha permesso di riportare in equilibrio i conti della sanita`, senza penalizzare ma anzi rendendo piu` efficienti i servizi rivolti ai cittadini. Ottimizzazione e riqualificazione del sistema, miglioramento dell``appropriatezza delle attivita`, riduzione dei costi amministrativi e gestionali, utilizzo di nuove tecnologie nell``organizzazione dei servizi, riduzione delle liste di attesa, sono alcuni dei cardini di un´azione di qualificazione che ha posto la sanita` delle Marche ai vertici di eccellenza del Paese. .  
   
   
SANITÀ, PIERGIORGIO POMI NUOVO D.G. DEL SAN RAFFAELE GIGLIO DI CEFALÙ  
 
Palermo, 13 maggio 2009 - Piergiorgio Pomi è il nuovo direttore generale della Fondazione Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù: prenderà il posto di Benito Amodeo, destinato ad altro incarico. La nomina è stata decisa dalla Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. Dopo che nelle scorse settimane era stato nominato il nuovo presidente, Stefano Cirillo, inizia dunque il nuovo corso per il San Raffaele Giglio. “Esprimo il mio ringraziamento al San Raffaele di Milano e a don Verzè – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo – per la nuova nomina del direttore generale. Sono certo che tutto il management, a cominciare dal presidente Cirillo e dal nuovo d. G. , contribuiranno con responsabilità al rilancio della struttura siciliana che potrà compiere un ulteriore passo verso l’eccellenza sanitaria con un’azione rigorosa, improntata al rispetto delle regole, all’efficienza, alla trasparenza amministrativa e all’economicità”. Il presidente della Fondazione, Stefano Cirillo, che la settimana scorsa ha incontrato l’assessore Russo per un confronto sulle strategie future, ha già assunto un provvedimento con il quale sono stati tagliati numerosi contratti di consulenza posti in essere con la struttura, sia per la parte amministrativa che sanitaria, con una previsione di risparmio di circa un milione e 200 mila euro all’anno. “Riteniamo corrette – afferma Stefano Cirillo – le politiche di contenimento della spesa sanitaria, volute dal presidente della Regione Lombardo e dall’assessore Russo, perfettamente in linea anche con i nuovi obiettivi che la Fondazione si è posta. Il taglio alle consulenze va proprio in tale direzione e permetterà di investire le risorse risparmiate in servizi migliori e più efficienti. Il San Raffaele Giglio è un ospedale al servizio della Regione Siciliana, con cui intendiamo concorrere per offrire ai siciliani una sanità d’eccellenza”. Piergiorgio Pomi, 69 anni, nato a Parma, ha lavorato per 20 anni in aziende multinazionali occupandosi, a livello apicale, di amministrazione, organizzazione, programmazione, controllo e finanza. Dal 1981 al 1990 è stato il direttore amministrativo e finanziario del San Raffaele di Milano dove ha introdotto, in ambito sanitario, il primo sistema di controllo di gestione ospedaliera. Dal 1990 al 2001 è stato il direttore generale del Centro Diagnostica Italiano di Milano. Nel 2001 è tornato al San Raffaele di Milano per seguire alcuni progetti di sviluppo dell’ospedale di Don Verzè. .  
   
   
IL 19 MAGGIO 2009 È LA GIORNATA MONDIALE DELL’EPATITE.  
 
 Milano, 13 maggio 2009 - Oltre 200 associazioni di pazienti contro una malattia che colpisce 500 milioni di persone e ne uccide un milione e mezzo ogni anno, il 19 maggio la giornata planetaria. In Italia Epac aderisce al progetto Oltre 200 associazioni di pazienti nel mondo coordinate dal World Hepatitis Alliance, puntano sullo slogan “Sono io il numero 12?” (www. Aminumber12. Org) per incrementare la consapevolezza di un dato quasi sconosciuto: nel mondo, una persona su 12 ha l’epatite B o l’epatite C ma la maggiore parte non lo sa ancora. Il World Hepatitis Alliance continua una campagna di sensibilizzazione per rendere noto che circa 500 milioni di persone nel mondo vivono o con epatite B o C e ogni anno ne muoiono circa un milione e mezzo. La campagna informativa “Sono io il numero 12?” è già stata avviata in 55 nazioni, da Sydney alla Serbia e da Beijing a Buenos Aires. Charles Gore, presidente della World conoscenza sull’epatite B e C rimane inspiegabilmente bassa: l’informazione e la prevenzione sono gli unici strumenti a nostra disposizione per ridurre l’enorme e largamente prevenibile tasso di mortalità. L’epatite virale cronica non può più essere ignorata poiché ogni anno causa la morte di 1,5 milioni di persone: intendiamo insistere come è già avvenuto per l’Hiv/aids, la tubercolosi e la malaria, entrino a far parte degli obiettivi del millennio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”. .  
   
   
BASILICATA, SINDACATI: POTENZIARE SERVIZIO SCREENING CERVICO UTERINO  
 
Potenza, 13 maggio 2009 - Incrementare il servizio di Screening cervico uterino effettuato nell’Ospedale S. Carlo di Potenza, E’ quanto chiesto dai sindacati Filcams, Fisascat E Uiltucs, che, in una nota, hanno sollecitato un incontro urgente all’assessore regionale alla salute e al direttore generale dell’Asp. Tale servizio, istituito presso l’Azienda Ospedaliera potentina e gestito dalla Alliance Medical, “rappresenta una risorsa – sottolineano i sindacati - per l’intera comunità regionale e uno dei servizi sanitari di eccellenza che devono essere potenziati. In realtà, a seguito dell’ultimo bando di gara predisposto dalla ex Asl 2, che ha ridotto le risorse a disposizione, il servizio viene mantenuto alle stesse condizioni , ma con l’organico ridotto da 29 a 23 unità, la maggior parte delle quali a part time, con inevitabili ripercussioni sulla rapidità del servizio. Quello che le utenti lamentano è il rallentamento nella effettuazione e comunicazione degli esami che costituisce un grave handicap nel servizio di prevenzione. Il successo della lotta alle neoplasie, infatti, si gioca molto sulla rapidità della diagnosi”. .  
   
   
BOLZANO: CONSEGNATI I DIPLOMI DEL CORSO IN CURE PALLIATIVE  
 
Bolzano, 13 maggio 2009 - Si è svolta nei giorni scorsi presso il Centro di formazione del Convento di Novacella, a Bressanone, la consegna dei diplomi del terzo corso interdisciplinare in cure palliative 2008/09. Sono 25 i partecipanti al terzo corso interdisciplinare in cure palliative che sabato 9 maggio hanno ricevuto il diploma dal direttore di dipartimento, Florian Zerzer. La cerimonia è stata aperta da una relazione del professor Andreas Heller, presidente dell’Istituto per le cure palliative dell’Università Alpe-adria. Il corso è stato organizzato dall’ Ufficio Formazione del personale sanitario ed è iniziato nel marzo del 2008 con 20 giornate di corso. Le lezioni sono state gestite dall’Iff-palliative Care und Organisationsethik dell’Università Alpe-adria con il contributo di esperti locali. I 25 partecipanti al corso sono medici, operatori sanitari, psicologi delle diverse strutture del Servizio socio – sanitario provinciale. Ecco di seguito i nomi dei partecipanti: Dr. Elisabeth Abraham, Roswitha Auer,gabriele Engl, Beate Finger, Cäcilia Ganthaler, Albert Gruber, Dr. Anna Katharina Gutwenger, Anna Kofler, Lechner Helene, Lösch Margareth, Dr. Julia Marmsoler, Evi Messner, Elisabeth Mulser, Anna Maria Oberlechner, Elfriede Ploner, Annegret Runggaldier, Paula Sattler, Heidi Senoner, Dr. Robert Steiner, Karin Tapfer, Renate Thanei, Elisabetn Thurner, Evelin Tollenaere, Dr. Bettina Unterholzner. .  
   
   
BASILICATA, ROMAGNO (CRPO): RIFLESSIONE A 31 ANNI DALLA LEGGE BASAGLIA  
 
Potenza, 13 maggio 2009 - “In Italia , già da 31 anni i manicomi non esistono più. Un risultato che dimostra concretamente che è possibile fare salute mentale senza segregare le persone, rispettando i loro diritti, la loro dignità e la loro “Parità”, ma soprattutto garantendo pari opportunità di cura”. Lo afferma Lella Romagno, componente della Commissione Regionale Pari Opportunità della Basilicata. “Sono passati, dal 13 maggio del 1978, 31 lunghi anni dall’applicazione, solo parziale, della legge, conosciuta come legge ‘Basaglia’ dal nome del suo promotore, che sanciva la fine degli ospedali psichiatrici. Nonostante i tanti interessi di chi tutt’oggi vuole tornare indietro, nella Regione Basilicata possiamo essere tutti testimoni di grandi esperienze di umanità , rispetto per le donne e gli uomini che soffrono, del diritto di ammalarsi e di essere curati, senza essere emarginati”. “Nella nostra regione - afferma la componente della Crpo - esistono servizi di vera eccellenza, che sono luoghi di accoglienza, di ascolto, di umanità dove la sofferenza trova rispetto: nuclei operativi territoriali, centri diurni, case alloggio, centri di aggregazione per tante persone e non solo per malati mentali”. “Purtroppo – evidenzia la Romagno - la precarietà nel lavoro, lo smantellamento delle aziende, l’aumento della povertà, i cassintegrati stanno producendo, soprattutto nella nostra regione, fenomeni crescenti di nuove povertà e nuove fragilità. Continuiamo ad assistere ad una sorta di indifferenza o, persino, di rimozione delle problematiche legate alle persone portatori di ‘diversità’, uomo o donna che sia, soprattutto da parte di chi si dichiara progressista”. “Mi auguro – continua - che questo sia un atteggiamento di difesa rispetto all’inquietudine provocata dalla presenza di chi crede che qualcuno ‘diverso’ possa impadronirsi del nostro benessere e di una fetta del potere di chi crede di gestirlo. A distanza di trentuno anni, la battaglia non è ancora finita; l’impegno di tutti oggi deve essere ancora più focalizzato ed evitare le risposte più semplici, più rapide e più disumane che è la nuova istituzionalizzazione. E’ necessario rilanciare e coniugare per intero i diritti delle donne e degli uomini a essere curati senza essere imprigionati, costruendo servizi essenziali senza ricorrere a forme di medicalizzazione o di ‘prigioni’ farmacologiche. “E’ utile ricordare – conclude Romagno - e riconoscere nel quotidiano che dietro ogni donna o uomo che sta soffrendo c’è un’intelligenza, una persona, un dolore, una speranza che, se riconosciuta, aiutata e, soprattutto, amata, può insieme agli altri migliorare di molto il mondo in cui viviamo”. .  
   
   
BASILICATA: CENTRO SALUTE MENTALE ASM, INIZIATIVE CONTRO DEPRESSIONE  
 
Potenza, 13 maggio 2009 - Impegno continuo e diversificato dell’Azienda sanitaria di Matera per combattere i disturbi depressivi, che rappresentano un fenomeno in aumento nei Paesi industrializzati. Secondo l’ Organizzazione mondiale della Sanità – spiega l’Asm in una nota - ogni anno il 5 per cento della popolazione adulta è colpita da depressione, che è la più frequente causa di invalidità e di spesa sanitaria . Infatti il 10 per cento delle assenze dal lavoro è dovuto a sintomi depressivi, sebbene al 50% dei pazienti non venga fatta diagnosi. Il Centro di Salute Mentale di Matera ha in programma una serie di iniziative finalizzate a migliorare la qualità degli interventi terapeutici, anche attraverso la diffusione di informazioni corrette e aggiornate sia tra la popolazione che tra gli operatori sanitari ( come i medici di medicina generale e operatori dei servizi specialistici di salute mentale degli adulti e della età evolutiva) . Sono state avviate,in proposito, iniziative mirate di educazione sanitaria all’interno delle scuole di Matera e provincia, iniziative dedicate al personale docente ed agli allievi con una particolare attenzione alle scuole medie inferiori e superiori. Un’altra opportunità divulgativa è stata programmata con l’emittente Trm sotto la forma di “interviste all’esperto. Il Centro salute mentale di Matera – sottolinea il comunicato dell’Asm - attiverà nei prossimi giorni uno studio sulla efficacia delle terapie farmacologiche antidepressive. Il lavoro, autorizzato dal Comitato etico della Asm e coordinato in sede locale dal dr. Gustavo Marotta è parte di una ricerca estesa su tutto il territorio nazionale ed è stata approvata dal Ministero della Salute. Consiste nel verificare l’efficacia terapeutica e gli eventuali effetti indesiderati delle terapie antidepressive nella pratica clinica. La ricerca è approvata dall’ex ministero per la salute. E’ in fase di organizzazione, inoltre, insieme al Dipartimento di Salute mentale e al Dipartimento interaziendale di neuropsichiatria per l’Età evoluiva (Dinpee) il Ix congresso nazionale della Società italiana di epidemiologia psichiatrica (Siep). L’evento si terrà a Matera dal 5 al 7 novembre 2009 sul tema: “La cura della depressione nella comunità: nuove forme di integrazione tra la medicina di base e servizi di salute mentale”. Questo evento di grosso rilievo scientifico vedrà la partecipazione di studiosi italiani e stranieri di fama internazionale e rappresenta l’occasione per promuovere nuove pratiche terapeutiche di eccellenza, relativamente alla cura dei disturbi depressivi secondo l’ottica della “collaborative care”. “Secondo tale prospettiva - ha detto la dottoressa Maria Ruccia responsabile del Dsm di Matera è fondamentale per il successo di un intervento sanitario, lo sviluppo attivo di una rete di collaborazione stretta tra agenzie sanitarie specialistiche, medici di base, i pazienti stessi, le loro famiglie nonché tutte le altre risorse umane presenti nella comunità. Il congresso rappresenta,pertanto, una grossa occasione di crescita culturale e tecnica rispetto alle modalità di presa in carico e gestione delle problematiche correlate alla depressione’’. .  
   
   
ETICA E TRAPIANTI: CONFERENZA DI MAURO SALIZZONI  
 
Aosta, 13 maggio 2009 - Venerdì prossimo, 15 maggio 2009, alle ore 21,00, nel salone delle manifestazioni di Palazzo regionale ad Aosta, si terrà la conferenza-dibattito aperta al pubblico “Etica e trapianti”. La serata è patrocinata dall’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali ed è organizzata dalla Commanderie de la Vallée d’Aoste de l’Ordre International des Anysetiers, associazione tra le cui finalità figurano la beneficenza e l’impegno concreto a favore della ricerca medico-scientifica. Aprirà la conferenza la Grand Maistre de la Commanderie des Anysetiers Anna Maria Traversa, cui farà seguito il saluto dell’Assessore Albert Lanièce. Relatore d’eccezione sarà Mauro Salizzoni, direttore del Centro di eccellenza del trapianto di fegato dell’Ospedale Molinette di Torino, professore ordinario di chirurgia generale alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Torino e componente del Consiglio superiore di Sanità, che interverrà sui temi riguardanti l’etica del prelievo e il suo consenso, il risvolto sociale della donazione e i vantaggi del trapianto. .  
   
   
PERICOLO LEISHMANIOSI, GIOVEDÌ 14 FORUM NAZIONALE IN REGIONE LIGURIA  
 
Genova, 13 Maggio 2009 - Con l´arrivo del caldo torna in Liguria il rischio di infezione da questa gravissima malattia che colpisce i cani ma che trasmissibile anche all´uomo attraverso la puntura di diversi insetti. L´infezione degli amici quattrozampe è causata dal "pappatacio", un piccolo e semplice moscerino che non supera i 2-4 millimetri di diametro. In Liguria le zone endemiche sono quelle dell´Imperiese e del Savonese, ma il rischio è esteso a tutto il territorio. Di prevenzione e del rischio Leishmaniosi si parlerà giovedì 14 maggio, a Genova, in un incontro pubblico, in programma alle 16,30, nella sala incontri del Palazzo della Regione Liguria, in piazza De Ferrari. Il seminario, intitolato "Salute e benessere dei nostri animali. La loro salute è anche la nostra. La Leishmaniosi e molte altre notizie" è promosso da Regione Liguria Progetto Leishmania, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d´Aosta e Comune di Genova. Fra gli argomenti in discussioni, il randagismo, il rischio Leishmaniosi nel bambini e negli adulti, la salute e il benessere dei cani. Ne discuteranno veterinari, medici di famiglia , docenti e esperti provenienti da molte città italiane. .  
   
   
SICUREZZA, USURA E TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI AL CENTRO DEL SEMINARIO SULLA SICUREZZA IN PROGRAMMA OGGI A GENOVA  
 
Genova, 13 Maggio 2009 - La metodologia del " lavoro di strada" per prevenire la devianza minorile, l´esecuzione dei trattamenti sanitari obbligatori e la loro relazione con le varie forme di violenza, il reato di usura e come misurare la sua diffusione sul territorio. Sono questi alcuni temi oggetto del seminario sulla sicurezza urbana organizzato dall´assessorato alla salute e alla sicurezza in programma mercoledì 13 maggio dalle 9 alle 12 presso la sala di rappresentanza della Regione Liguria in via Fieschi, 15 (11° piano Torre A). Al seminario rivolto agli operatori della polizia locale, delle forze dell´ordine, dei servizi territoriali e degli amministratori locali, parteciperà, tra gli altri, l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, Paolo Peloso, psichiatra del dipartimento di salute mentale della Asl 3 Genovese, Marco Barnieri, responsabile educativo di strada, Lino Busà, presidente nazionale Sos Impresa. "L´obiettivo - spiega Montaldo - è quello di approfondire i temi delle politiche di sicurezza urbana, analizzando in particolare alcuni fenomeni alla luce delle ricerche condotte dall´osservatorio regionale sulla sicurezza come ad esempio il reato di usura di cui si segnala una certa diffusione, sia per effetto della crisi economica che del coinvolgimento nelle pratiche del gioco d´azzardo che sempre più spesso induce a ricorrere a prestiti a tassi illegali". .  
   
   
NERO E BIANCO LA FIGURA UMANA È AL CENTRO DELLE OPERE DI GIANCARLO ILIPRANDI E DI GIORGIO SOVANA MILANO, 12 - 26 MAGGIO  
 
Milano, 13 maggio 2009 - “Nero e Bianco”: una doppia personale per ritrovare il potente segno di Giancarlo Iliprandi (già protagonista alla galleria Spazioinmostra nel maggio 2007) e andare alla scoperta di Giorgio Sovana. La galleria Spazioinmostra ospiterà i disegni del celebre grafico milanese Iliprandi e le sculture del varesino Sovana, artista che ricerca nei suoi grandi busti di legno l´essenza stessa della figura antropomorfa. La figura umana è al centro delle opere di Giancarlo Iliprandi e di Giorgio Sovana. Iliprandi riporta le memorie del suo viaggio a Bali su 25 fogli bianchi di grandi dimensioni in cui il carboncino dà forma alle persone incontrate. Sovana, invece, presenta 5 sculture di grandi dimensioni e un esercito composto da 70 statuette tutte intagliate nel legno, rappresentanti corpi femminili e maschili idealizzati. I due sono accomunati dalla semplicità delle immagini create e da un sodalizio artistico che li lega da molto tempo. La decisione di unire lo scultore e il disegnatore è nata proprio per il legame personale che unisce i due e per la somiglianza nel modo di approciarsi all´arte: entrambi, infatti, compiono una operazione di sintesi nel momento della rappresentazione della realtà e, concentrandosi sulla figura umana, realizzano delle immagini ricche di vitalità. Il risultato è un´esposizione che costruisce un dialogo diretto tra la scultura e il disegno. Le figure tratte dagli schizzi fatti durante la permanenza a Bali di Giancarlo Iliprandi si affiancano ai grandi personaggi in legno grezzo modellati da Sovana nel suo studio/abitazione. L´esotico si lega al tradizionale per andare insieme a ritrovarne le somiglianze intrinseche. Il bianco e il nero, colori neutri, ben dimostrano l´essenza di questi due artisti: all´apparenza semplici e minimali, ma in realtà complicati nei loro processi di osservazione e creazione di immagini ricche di suggestioni. La fama acquisita da Iliprandi in questi anni di lavoro come grafico attirerà il pubblico milanese, catapultando gli spettatori in una nuova dimensione in cui osservare da una diversa angolazione l´opera del disegnatore e scoprire, nello stesso tempo, il lavoro di uno scultore molto interessante e vero. Particolarmente interessanti le figure maschili ritratte da Giancarlo Iliprandi durante i “festeggiamenti” a Bali per la cremazione dei defunti e i doppi busti antropomorfi di Sovana, uniti in una colonna di legno sbozzato. .  
   
   
JULIETA ARANDA PUBLICK OCCURRENCES BOTH FORREIGN AND DOMESTICK ROMA 28 MAGGIO - 25 LUGLIO  
 
Roma, 13 maggio 2009 - In occasione della sua prima mostra personale in Italia l’artista messicana Julieta Aranda (1975, Città del Messico) presenta il progetto dal titolo Publick Occurrences Both Forreign and Domestick: concepito ed esposto per la prima volta a Berlino, viene riproposto in forma sviluppata e rinnovata negli spazi della galleria 1/9 unosunove. Il titolo riprende quello del primo giornale pubblicato nelle Americhe, a Boston, il 25 settembre 1690 e che, come molte altre pubblicazioni dell’epoca, ebbe una vita molto breve, ritirato dal commercio il giorno dopo la sua pubblicazione per motivi di censura. Allo stesso modo l’artista ha compilato e stampato un giornale che non è reso pubblico, nè destinato alla lettura, ma viene presentato come oggetto fisico attraverso un suo riutilizzo per i più diversi scopi di carattere funzionale e privato: diventa una tenda, un involucro per il cibo, una spugna per asciugare scarpe bagnate, un panno per pulire, e infine cartapesta per la produzione artigianale di altra carta. Gli articoli che il giornale riporta - dall’imprigionamento dello Zar di Russia nel 1917 allo sbarco sulla luna del 1971, dal bombardamento del Twa nel 1986 alla morte di Laika, il cane che ha viaggiato nello spazio, o il test atomico del 1952 in Nevada - sono parzialmente visibili attraverso superfici di sculture, installazioni e fotografie a grandezza naturale che coinvolgono il pubblico ad una partecipazione attiva nell’atto stesso di leggere, prestando una particolare attenzione al momento in cui la realtà effettiva viene alterata dall’atto di leggerla. Le notizie prendono vita in un contesto completamente avulso dalla determinazione storica che le ha legittimate. Da testimoni di eventi storici diventano testimoni di una storia privata, dimessa, quotidiana e in qualche modo universale. Attualmente Julieta Aranda è in mostra presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York dove ha inaugurato Intervals, una serie di eventi espositivi che intendono riflettere sulle pratiche artistiche contemporanee più innovative: in ciascuna occasione un artista verrà invitato ad intergire con il suggestivo spazio del museo newyorkese. Julieta Aranda vive e lavora a Berlino. Tra le più recenti mostre personali ricordiamo: Intervals exhibition series, Solomon R. Guggenheim, New York, (2009); Publick Occurrences Both Forreign and Domestick, Galerie Michael Janssen, Berlin (2008); Tools for Infinite Monkeys, Fruit & Flower deli, New York, (2008). Tra le principali mostre collettive: One of these things is not like the other things , Galleria 1/9 unosunove, Roma, (2008); Vilnius is Burning, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, (2007); Peace Tower, Whitney Biennial (Part of Rirkrit Tiravanija’s project), New York, (2006). .  
   
   
“ART’AMBIENTE 2009-2010” – MOTECHECO 2009  
 
Roma, 13 maggio 2009 - L’associazione culturale Arte Continua raccoglie al suo interno un gruppo di artisti di diversa provenienza ed esperienza creativa con l’intento di collegare tra loro i più disparati e significativi percorsi di ricerca sul nostro tempo. Il confronto con la storia recente, con i cambiamenti culturali e con l’evoluzione sociale, sono alla base di quella storia dell’arte dentro la quale viviamo e Arte Continua vuole intercettare tutte le spinte più autentiche e critiche verso le contraddizioni del sistema codificato per proporre nuovi sviluppi di indagine e di espressione. Questa comune ricerca inoltre è volta a coniugare la cultura locale con le realtà artistiche che si vanno formando nel mondo, selezionando gli interlocutori e le proposte più interessanti per sviluppare un linguaggio comune, un’interazione profonda tra differenti visioni della realtà. In tal senso vengono promossi incontri, dibattiti e soprattutto mostre collettive che possano offrire prospettive di crescita individuale e soprattutto di sviluppo dell’arte con un confronto costatante e proficuo tra pubblico e artisti. Ecco perché Arte Continua propone un evento articolato, caratterizzato da un percorso tematico tra pitture, sculture, installazioni, fotografie, video-arte di circa 30 artisti, a margine dell’evento sulla mobilità sostenibile Motecheco 2009 (Palazzo dei Congressi Eur – Roma – dal 14 al 16 maggio 2009) offrendo allo spettatore una realtà artistica diversificata, con molteplici esperienze e punti di vista, nell’intenzione dichiarata di indagare il legame tra uomo e ambiente, le criticità, le contraddizioni della nostra società orientata alla produzione e al consumo selvaggio. Mobilità, sviluppo sostenibile e arte non sono più elementi scissi, ma si ritrovano in unico, coraggioso progetto di sfida e di ricerca per offrire al pubblico nuovi spunti di riflessione e una critica più consapevole alla realtà contemporanea. Partecipano all’evento Anteprima di Art’ambiente 2009-2010 gli Artisti: Panagiota Bakouti, Dulcinea Brito, Maria Pia Costanzo, Alessandro D’ercole, Cecilia Di Rocco, Primo Gambini, Marinella Gherardi, Evmorfia Ghika Rachouti, Gianni Godi, Nora Lux, Maddalena Marinelli, Flavia Mastrella, Monica Melani, Rosetta Messori, Kristina Milakovic, Adamo Modesto, Patrizia Molinari, Alessandro Monti, Francesco Nardi, Laura Nazzaro, Ivana Puljic, Michele Rosa, Pino Salvatore, Claudia Hyunsook Son, Vincenza Spirdione, Roberto Stillo, Ania Swoboda, Silvia Vari. .  
   
   
ROBERTO PILONI - INTERPUNZIONI, ANCHE ROMA 28 MAGGIO - 4 LUGLIO 2009  
 
Roma, 13 maggio 2009 - La Galleria Il Bulino artecontemporanea è lieta di presentare giovedì 28 maggio, dalle ore 18. 30, la mostra dell’artista romano Roberto Piloni, dal titolo Interpunzioni, anche, Da anni impegnato nell’analisi costante delle strutture essenziali dello spazio pittorico, negli ultimi lavori l’artista ha orientato la propria ricerca verso una progettualità molto influenzata dal rapporto tra lo spazio e l’opera installata. I lavori esposti compongono un corpo selezionato di quindici opere che riassume i risultati degli ultimi due anni di ricerca, includendo anche un grande lavoro a parete pensato e realizzato per lo spazio principale della galleria. Il linguaggio di Piloni si esprime, fin dagli inizi, secondo un impiego di materiali eterogenei, quali legno, plexiglass, ardesia, elementi organici e spilli, nonchè l’uso di frammenti oggettuali, spesso di riuso, che pur mantenendo una loro forza autonoma si ricompongono concettualmente all’interno di un discorso d’insieme molto più ampio. Assemblaggi, tagli e increspature sono organizzati dall’artista secondo composizioni che generano paesaggi aniconici dalla veste formale equilibrata e lineare a cui fa da contrappunto un linguaggio musicale fatto di frammenti e spezzature. “Forse per le sue innate doti allusive o forse per delle congenite attitudini al pensiero, la poetica di Roberto Piloni - scrive Alessio Verzenassi nel testo dedicato alla mostra - si edifica sulla scelta di pochi aneddoti che, voluti in forme più o meno elementari, ricoprono un ruolo centrale nel senso e nel linguaggio. Perlopiù si tratta di sagome ben profilate, convocate a svolgere monologhi senza eccessi; e che appunto sottovoce illustrano come sia possibile, a poco a poco, esprimersi sulla genesi dell´ironia, sull´importanza del bilico ma anche sulla semplicità come linea di condotta”. Artista estremamente colto, Roberto Piloni ha sviluppato una poetica che ha assimilato la lezione storica di Spazialismo, Suprematismo e Arte Concettuale, rielaborandola secondo le volontà di un processo costruttivo che, mentre da forma rigorosa a microeventi, gioca con il naturale disordine che costruisce il cosmo delle sensazioni. Il suo rigore formale non deriva dunque da procedimenti di mera sottrazione e sintesi della composizione ma soprattutto per fissazione. “Fissazione di punti forti sulla superficie, - notava alcuni anni fa Franco Speroni - di punti d’attenzione, ovvero di materiali dissonanti che introducono zone di sensibilità sul basso continuo delle superfici astratte. (…) Questo sembra essere lo spazio concreto di Roberto Piloni, né simbolico né metaforico, poiché non rinvia ad altro che a se stesso (come appunto già era nella tradizione teorica del concretismo), ma declinato in nome di una soggettività tanto scettica verso il rigore della regola, quanto ironica nei confronti di ogni eccesso vitalistico”. Disponibile in mostra un libretto-pieghevole che raccoglie una testimonianza di Alessio Verzenassi. Roberto Piloni (Roma 1966), vive e lavora a Roma e da anni insegna all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Tra le mostre recenti, le personali Doppio peso (2008) e Unica uscita l’entrata (2007) presso L. A. C. Libera Arte Contemporanea di Roma e le collettive: Limitrofi e distinti, L. A. C. Libera Arte Contemporanea (Roma, 2007); Iv Biennale Internazionale di Grafica 2006, Museo Michetti (Francavilla al Mare, 2006); Tm-tribù della memoria, Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma, 2005). In passato ha tenuto diverse esposizioni personali e collettive, in spazi pubblici e privati tra i quali l’Accademia Nazionale di San Luca (Roma, 2004), gli interventi all’interno della Torre d’Orlando a Castiglione della Valle (Perugia, 2005), le mostre alla Galleria Martano (Torino, 2003), allo Studio Tommaseo (Trieste, 2002), all’Accademie Royale des Beaux Arts (Liegi, 2002), al Chiostro del Bramante (Roma, 2000) e alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Ciampino (1999) o la partecipazione all’Anteprima della Xiv Quadriennale di Roma a Palazzo Reale (Napoli, 2003). .  
   
   
TROFEO DELL´ISOLA: DELTAPLANI IN VOLO A PALAZZAGO (BERGAMO)  
 
Palazzolo, 13 maggio 2009 - Dopo il successo di partecipazione e mediatico dello scorso anno in occasione del Campionato Italiano, il sito di volo di Palazzago (Bergamo) il 16 e 17 maggio ospiterà il quinto Trofeo Internazionale dell´Isola, gara di deltaplano, valida per la classifica di Coppa Italia. L´organizzazione è affidata al Volo Libero Bergamo, associazione di piloti prossima al trentennale. Infatti, la fondazione data 1980: sei lustri di volo senza motore in deltaplano e parapendio, cercando le correnti d´aria ascensionali per guadagnare quota e con questa la possibilità di spostarsi lontano. La gara prende il nome dall´"isola bergamasca", vale a dire il territorio a forma triangolare chiuso a nord dal monte Canto, mentre gli altri due lati sono rappresentati dai fiumi Brembo ed Adda. Due le prove previste, una il sabato e l´altra la domenica. I percorsi di gara si snoderanno nel comprensorio pedemontano e nelle valli bergamasche, con lunghezze, nel caso di condizioni meteo favorevoli, ben oltre i 100 km, fino a superare ad ovest il Monte Cornizzolo vicino Erba e raggiungere il faro di Brunate vicino a Como, o sorvolare la Presolana in alta Val Seriana, o spingersi in direzione di Brescia ad est. Nel frattempo a Laveno (Varese) si è concluso il Trofeo Valerio Albrizio, presenti 57 piloti provenienti da otto nazioni. Successo dei colori italiani con il trentino Alex Ploner, davanti a Manfred Ruhmer (Austria) e Christian Ciech, anch´egli trentino. I tre piloti sui gradini del podio vantano curriculum di tutto rispetto in termini di titoli mondiali vinti: sette Ruhmer, due ciascuno gli azzurri. .