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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 17 Luglio 2009 |
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CASTELLO DI COLLOREDO DI MONTE ALBANO (UD): MARAVEE VILLAGE |
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Ritorna per l´ottavo anno consecutivo Maravee, la manifestazione curata da Sabrina Zannier che mette in luce le ricerche di artisti regionali, italiani e stranieri, attraverso una commistione di linguaggi che comprende arte visiva, teatro, danza, design e moda. Nuovo il progetto e nuova anche lalocation per la manifestazione che - dopo aver acceso i riflettori per sette anni su Villa Ottelio Savorgnan finalmente prossima ad un restauro integrale - si sposta al Castello di Colloredo di Montalbano a partire dal 17 luglio prossimo. Titolo dell´edizione 2009 è Maravee Village per riflettere e suggerire l´idea di un “villaggio” da vivere nel futuro ormai prossimo fondato sulla sostenibilità fra uomo e ambiente, sull’importanza di utilizzo dei materiali riciclati e dei materiali nuovi, individuati dalla ricerca scientifica e brevettati dall’industria e attraverso una rinnovata co-progettualità fra cultura, impresa e territorio. Filo rosso di Maravee Village sarà dunque il concetto di partnership che nella mostra Arte / Impresa / Territorio - progetto di collaborazione tra artisti e aziende quali Banca popolare Friuladria-crèdit Agricole, Moroso, Snaidero, Molteni & C, Illy, Valcucine, Sintesi Fashion Group e lo studio Eupragma – troverà immediata traduzione. Sulla scia delle precedenti edizioni, il vernissage sarà animato da una seconda mostra Relazioni esterne. Di-segno nello spazio, a cura di Lorenzo Michelli e da spettacoli di danza, pièces di recitazione, da Maravee Dinner e Maravee Bambini in un intenso crescendo emozionale. L’edizione 2009 però non si conclude qui. Nuovi progetti ospitati a Stazione Rogers e allo Spazio Comunicarte di Trieste apriranno l’autunno di Maravee per accompagnare questo meraviglioso villaggio culturale nell’approdo sloveno alla Obalne Galerije di Pirano nel gennaio 2010. Inaugurazione: venerdì 17 luglio 2009, ore 21. 00. Durata mostre: dal 18 luglio al 23 agosto. Orari: lunedì > mercoledì 10-12. 30 e 14-18 / venerdì > domenica 15-19 . |
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MONTECATINI TERME (PT), MOSTRA IL NUOVO DOPO LA MACCHIA, DAL 16 LUGLIO AL 18 GENNAIO 2010 |
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Nelle sale del Polo Espositivo Terme Tamerici, 100 opere, fra quelle celebri e le moltissime mai viste, ricostruiranno l’itinerario creativo, di una particolare fase, del celebre gruppo di artisti italiani dell’800, da Giovanni Fattori a Silvestro Lega, da Telemaco Signorini a Cristiano Banti, ad altri che, nell’ultimo quarto del Xix secolo, superando le istanze macchiaiole della prima ora, produssero una vera e propria rivoluzione estetica. Nelle sale del Polo Espositivo Terme Tamerici, 100 opere, fra quelle celebri e le moltissime mai viste, ricostruiranno l’itinerario creativo, di una particolare fase, del celebre gruppo di artisti italiani dell’800, da Giovanni Fattori a Silvestro Lega, da Telemaco Signorini a Cristiano Banti, ad altri che, nell’ultimo quarto del Xix secolo, superando le istanze macchiaiole della prima ora, produssero una vera e propria rivoluzione estetica. Dal 16 luglio 2009 al 18 gennaio 2010, le storiche sale del Polo Espositivo Terme Tamerici di Montecatini Terme ospiteranno la mostra Il Nuovo Dopo La Macchia. Origini e affermazione del Naturalismo toscano. L’esposizione, curata da Tiziano Panconi, fra i massimi esperti della pittura italiana dell’800 e dei pittori macchaioli, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promossa dal Comune di Montecatini Terme, dalle Terme di Montecatini, dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato di Pistoia, dalla Regione Toscana, presenterà 100 opere, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane, di artisti quali Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Cristiano Banti, e altri che, a partire dalla metà degli anni Cinquanta fino all’ultimo decennio del secolo Xix, presero parte al processo di riforma intellettuale e artistica dell’epoca, dando luogo a una vera rivoluzione estetica. L’iniziativa si propone di rappresentare quanto avvenne in ambito artistico, in Toscana, dopo la ‘macchia’ che ruppe gli schemi compositivi preconcetti e immobilisti dell’Accademia, operando una rigenerazione nel modo di fare e di intendere l’arte, portando un contributo stilistico e filosofico attraverso il quale l’artista assumeva coscienza del suo ruolo nella società. Il progetto scientifico si prefigge quindi di addurre un nuovo contributo alla conoscenza della pittura toscana (nazionale e internazionale) del Xix secolo esibendo i tratti, non del tutto conosciuti, di una sensibilità espressiva di assoluto valore, distinta e fortemente caratterizzata. Il progressivo degradare di una espressività che si misurava sulle formule cognitive dettate dai canoni classici, la ripresa delle maggiori opere del passato e il lento studio sugli antichi, costituirono alcune tappe fondamentali della formazione dei giovani artisti che, in numero sempre crescente, uscirono dal buio degli studi per applicarsi alla rappresentazione del paesaggio, avvalendosi di un inedito procedimento didattico, rivolto - fenomeno assolutamente innovativo - all’analisi del repertorio naturalistico, della luce solare e dell’ambiente della civiltà contemporanea. Sviluppando una ricerca estetico-artistica che, sorta nel solco delle prime sperimentazioni macchiaiole, fu destinata a acquisire una propria peculiare autonomia, sul finire degli anni Sessanta del Xix secolo, questi stessi artisti intrapresero strade diverse ma fra loro consapevolmente unite da un comune denominatore: la ripresa diretta dei temi naturalistici. Inaugurando una nuova stagione creativa, questi maestri avviarono un’opera di modificazione dei principi e dei riferimenti culturali autoctoni che avevano animato la ben nota riforma macchiaiola. Nella ricerca, non più esasperata né dai violenti contrasti luminosi né dalle abbreviazioni formali neo-quattrocentesche della prima ora, i pittori toscani si mostrarono unitamente aperti alle innovazioni prodotte in ambito europeo dal Réalisme e, in parte, incoraggiati dal critico e mecenate Diego Martelli, anche dal contemporaneo Impressionismo, formando una vera e propria scuola di pensiero che forgiarono una cifra stilistica del tutto originale e immediatamente riconoscibile, fondata sulla tenuta dell’impianto disegnativo e sulla puntuale ripresa dal vero dell’impaginato luministico del soggetto, solitamente a sfondo sociale, attinente alla contemporaneità e alla vita in campagna. Albo dei prestatori pubblici: Galleria d’Arte Modena di Palazzo Pitti, Firenze; Fondazione Carlo Marchi, Firenze; Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Firenze; Accademia Antinori, Firenze; Museo di San Matteo, Pisa; Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno; Museo Civico Don Giovanni Verità,, Modigliana; Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci, Milano; Terme di Montecatini, Montecatini; Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti, Verona; Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano; Pinacoteca Provinciale di Bari, Bari; Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna; Banca di Credito Cooperativo della Versilia, Pietrasanta Accompagna la mostra un catalogo Pacini editore, con testi del curatore, Tiziano Panconi, contributi critici di Loredana Angiolino e presentazione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, sen. Sandro Bondi . |
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CAPRI: LE COLLEZIONI DEL MUSEO CERIO |
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Il Centro Caprense organizza dei tour guidati che faranno ripercorrere la storia dell’isola di Capri, dalla formazione delle prime rocce dell’Isola fino all’insediamento degli imperatori romani. Il percorso si snoderà attraverso le quattro sale del Museo. Nella sala di geologia e paleontologia i coralli fossili e le ossa di mammut fossili aiuteranno a comprendere l’origine dell’isola di Capri e degli Appennini. Nella sala di preistoria e protostoria sarà possibile ammirare i manufatti lasciatici dai primi abitanti dell’isola e ritrovati al Quisisana e a Grotta delle Felci. Nella sala di archeologia verranno illustrati i preziosi reperti di età classica greca e romana delle collezioni Benner-pagano e Cerio provenienti anche dalle ville imperiali dell’isola. Nella sala di zoologia si potranno ammirare oltre alla famosa Lucertola azzurra dei Faraglioni, conchiglie marine rarissime o scomparse, coralli ormai introvabili nel mare di Capri e tantissime altre specie animali e vegetali sia marine che terrestri. Il Museo Cerio offre la possibilità di scoprire tutto questo con un tour guidato (a richiesta anche in lingua inglese) su prenotazione della durata di circa 30 minuti. Il calendario delle visite guidate sarà il seguente: Luglio, Venerdì ore 12. 00 - Sabato ore 18. 00, Agosto, Martedì e giovedì ore 12. 00 - Sabato ore 18. 00, e Settembre, Venerdì ore 12. 00 - Sabato ore 18. 00. Il costo di ingresso e visita guidata è di € 6,50 a persona, gratuito per i bambini al di sotto dei 6 anni. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare ai seguenti numeri: 081. 8376681 - cell. 331. 7790337 . |
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GIULIANO VANGI A SASSOFERRATO-LIX RASSEGNA INT. "G.B.SALVI" |
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E’ la conferma di una formula di successo, l’edizione 2009, la numero cinquantanove, della Rassegna Internazionale d’Arte “G. B. Salvi”, che si tiene a Sassoferrato, dal 18 luglio, con inaugurazione alle ore 18, al 30 agosto. Si articola in due parti: la prima con l’opera dello scultore Giuliano Vangi, tra i maggiori artisti contemporanei, - toscano di nascita, ma attivo da tempo nelle Marche - la seconda con quattro mostre concomitanti e intrecciate in un unico discorso che affronta la memoria nella referenza storica e nell’ attualità del vissuto. Di Vangi vengono messe in risalto le peculiarità artistiche e il suo “procedimento ideativo” che dal disegno al bozzetto svolge le varianti di un unico tema affrontato, concludendosi poi con una grande opera di valenza monumentale. “C’era una volta”, una tra le sue recenti creazioni, che occupa tutto un piano del Palazzo della Pretura, sarà esposta insieme ai disegni e ai lavori preparatori su carta. L’opera vuole rappresentare la sintesi-denuncia contro un mondo sempre più culturalmente approssimativo, malvagiamente aggressivo e con poca speranza di resurrezione. L’azione è quella perentoria di una testa tagliata da due boia incappucciati, mentre la scultura policroma è realizzata in fibra di carbonio e altre speciali leghe. La seconda parte della rassegna si articola in quattro mostre concomitanti e intrecciate dalla memoria storica che si riflette nell’attualità. I due centenari che cadono nel 2009 - del Salvi (quarto centenario della nascita di Giovan Battista Salvi) e i 100 anni del Futurismo - permettono una ricorrenza attiva, in cui si ricostruiscono vicende che connotano la nostra identità culturale. La realtà critico-artistica del Salvi viene riletta e reinterpretata alla luce dell’attualità con alcuni significativi interventi di Bruno d’Arcevia, artista di spiccata sensibilità, protagonista della stagione della citazione in chiave concettuale e figurativa. Altresì, viene ad essere riletto il Futurismo in termini di un’ “evocazione” che si ebbe nel territorio umbro-marchigiano, a Sassoferrato - dove visse e lavorò Alessandro Bruschetti - tra Perugia e Macerata. Per “Evocato Futurismo” in mostra oltre a Bruschetti, anche Leandra Angelucci, Gerardo Dottori, Sante Monachesi, Ivo Pannaggi, Umberto Peschi, Giuseppe Preziosi, Bruno Tano, Wladimiro Tulli. Per la Sezione giovani, seguono una rassegna delle due Accademie di Belle Arti di Urbino e Macerata e, in collaborazione con Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), una selezione di fotografi. E’ stata invitata a partecipare anche una rappresentanza di studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Sassoferrato si ripropone così come luogo di laboratorio per le nuove generazioni di artisti, un ruolo tradizionale per la rassegna Salvi. Infine una breve sezione è dedicata a otto artisti che disegnano una linea critica definita “Adriatica. ” Il catalogo viene realizzato in due tomi: il primo riservato allo scultore Vangi edito da 24Ore Motta Cultura e con un interventi di Mario Botta e di Mariano Apa, in versione bilingue. Le immagini, circa sessanta e tutte inedite, sono Giovanni Ricci Novara e narrano fedelmente la realizzazione dell’idea artistica nell’opera compiuta: un itinerario estremamente affascinante ed esclusivo. Il secondo è dedicato agli altri quattro momenti espositivi con testi critici di Mariano Apa, Francesca Duranti, Massimo Duranti, Osvaldo Rossi, Stefano Troiani. Il progetto di allestimento è di Enrico Branchini. Orari di visita: tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 17,00 alle 21,00; informazioni info 0732 956205. Cura, Comitato Scientifico, promotori-La Rassegna Salvi, curata da Mariano Apa, è promossa e organizzata dal Comune di Sassoferrato in collaborazione con Regione Marche-assessorato Cultura, Provincia di Ancona-assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e con il Patrocinio dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Nel Comitato Organizzativo: Padre Stefano Troiani, Presidente Onorario della Rassegna, Prof. Dennis Luigi Censi, Assessore alla Cultura del Comune di Sassoferrato, Sig. Marino Ruzziconi, Responsabile della Segreteria organizzativa, Prof. Mariano Apa, Curatore e Coordinatore scientifico della Rassegna, Anna Maria Ambrosini Massari, dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Dott. Ssa Ivana Jachetti, per la Regione Marche, Arch. Giovanni Bonafoni, per la Provincia di Ancona. |
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ALTO ADIGE: IL 25 LUGLIO IN CAMMINO SULLE TRACCE DI ÖTZI |
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Il Museo archeologico dell’Alto Adige organizza per l’intera giornata di sabato 25 luglio un’escursione archeologica fino al punto in cui venne ritrovato l’uomo venuto dal ghiaccio, noto anche con il soprannome di Ötzi. Accompagnano il gruppo la guida alpina Jimmy Holzer ed il mediatore culturale del museo Ernst Gamper. L´itinerario muove dalla stazione a monte Croda delle Cornacchie (quota 3. 220 m) della funivia di Maso Corto in Val Senales fino alla Croda Nera, attraversa la Vedretta del Giogo Alto (quota 2. 800 m) e raggiunge infine il Giogo di Tisa (quota 3. 220 m), luogo di ritrovamento dell´uomo venuto dal ghiaccio. Per la discesa a valle si passa per il Rifugio Similaun (quota 3. 019 m) e, attraverso la Val di Tisa, si arriva a Vernago. Il tempo di percorrenza previsto è di 6-8 ore. I requisiti necessari per partecipare sono una buona preparazione atletica ed esperienza escursionistica. Ogni partecipante deve portare con sé scarponi da montagna, protezione solare e per la pioggia, guanti, berretto, occhiali da sole, protezione labbra, cibo, bevande e zaino. La quota d’iscrizione a persona è di 80 euro, e comprende l’attrezzatura tecnica, la guida e l’utilizzo della funivia dei ghiacciai. Il punto d’incontro è alle 7 di sabato 25 luglio alla stazione a valle della funivia dei ghiacciai a Maso Corto in Val Senales. E’ obbligatoria la prenotazione entro il 22 luglio al numero 0471 320112. L´escursione è organizzata dal Museo archeologico dell´Alto Adige in collaborazione con l’Archeoparc Val Senales . |
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ESCURSIONI ESTIVE NEI PARCHI |
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Il 18 luglio - nuoto, ciclismo e podismo al Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone (Emilia-romagna) - Triathlon Parco Dei Laghi - Disciplina sportiva che comprende il nuoto, il ciclismo e il podismo. Manifestazione organizzata dalla Cooperativa Parco dei Laghi. L´evento si svolge interamente al Brasimone in un scenario suggestivo, caratterizzato dalla presenza di una vegetazione rigogliosa e una fauna ricca di specie, prima fra tutte il cervo, animale simbolico del Parco dei Laghi. Per informazioni contattare il Parco (Tel. 0534/46712) oppure lo 349/8507490. Altre info sul Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone http://www. Parks. It/parco. Suviana. Brasimone Il 18 luglio - itinerario escursionistico al Parco del Conero (Marche) - Enotrekking - Itinerario escursionistico alla scoperta dei boschi e dei panorami più caratteristici del Parco, abbinato ad una insolita pausa sui prati di Pian di Raggetti, aspettando il tramonto dietro l´Appennino, per degustare calici di vino delle cantine del territorio. Appuntamento presso il Centro Visite del Parco del Conero, 10 minuti prima dell´orario previsto per la partenza. Ritrovo alle ore 18. 00. Durata: 3. 00 ore. Per saperne di più e/o per ricevere il programma dettagliato: www. Scopriilconero. Eu - www. Forestalp. It o telefonicamente al Centro Visite del Parco del Conero al numero 071/9331879. Altre info sul Parco del Conero http://www. Parks. It/parco. Conero Il 19 luglio - gara internazionale al Parco Naturale dei Laghi di Avigliana (Piemonte) - Lago Di Avigliana Solar Challenge - 7a Gara Internazione di Barche Solari sul lago Grande - Iii Memorial Gian Mario Bertolino. La gara internazionale di barche solari, Memorial Gian Mario Bertolino, giunta quest´anno alla settima edizione, si caratterizza non solo come manifestazione sportiva che richiama appassionati ed amatori anche d´oltre frontiera, ma vuole essere spunto di riflessione su temi ambientali e di sviluppo per un turismo eco-compatibile. Le gare consistono in un percorso di resistenza di 30/35 km, una prova di velocità e una di manovrabilità. Sono aperte alla partecipazione di scuole, istituti di ricerca, industrie e privati che vogliano dimostrare il loro impegno per l´ambiente e la mobilità sostenibile. In tutte le gare europee si utilizzerà lo stesso regolamento e la classifica generale sarà aggiornata dal Parco dei Laghi di Avigliana. Regolamento completo su www. Ecowiki. It/solarchallenge Altre informazioni sul Parco dei Laghi di Avigliana http://www. Parks. It/parco. Laghi. Avigliana Il 19 luglio - escursione naturalistica al Parco Fluviale del Po – Tratto torinese (Piemonte) - A Contatto Con La Natura Del Parco Del Po Nella Citta´ Di Torino - Escursione naturalistica guidata alla scoperta della Riserva Naturale Speciale del Meisino e dell´Isolone di Bertolla, a cura del Parco del Po Torinese ed in collaborazione con l´Associazione Il Tuo Parco e la Scuola di Applicazione e Istituto di Studi Militari dell´Esercito. Ritrovo presso il parcheggio del Cimitero di Sassi a Torino, ore 10. 00. Costo: gratuito. Informazioni: Il Tuo Parco - Tel. 0118981362. Altre info sul Parco del Po Torinese http://www. Parks. It/parco. Po. To Il 19 luglio - avventura speleologica al Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell´Abbadessa (Emilia-romagna) - Visita Guidata Alla Grotta Della Spipola - La visita alla Grotta della Spipola è una vera esperienza speleologica, avventurosa e adatta anche ai bambini a partire dai 7 anni. Domenica ore 9. 30. Costi: 15 Euro per i maggiorenni; 7 Euro per i minorenni. Note: difficoltà media, occorre un abbigliamento particolare che verrà comunicato al momento della prenotazione. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 051/6254821 - Email: info@parcogessibolognesi. It Altre info sul Parco dei Gessi Bolognesi http://www. Parks. It/parco. Gessi. Bolognesi Il 19 luglio - speleologia al Parco del Monte Cucco (Umbria) - Una Grotta Del Cucco - Difficoltà: Eea (percorso per escursionisti esperti con difficoltà ed uso di attrezzatura). Attrezzatura: abbigliamento adeguato ad un ambiente umido e freddo. Ritrovo alle ore 9. 00 presso Pian di Monte area decollo sud deltaplani - Sigillo (Pg). Tempo di percorrenza: intera giornata. Scadenza adesione: venerdì 17 luglio. Prenotazioni ed info: Cooperativa Diantene - Tel. E Fax 075/9251051 - E-mail: coopdiantene@hotmail. Com Altre info sul Parco del Monte Cucco http://www. Parks. It/parco. Monte. Cucco Il 19 luglio - conoscere il Parco Naturale Regionale dell´Aveto (Liguria) - Sulle Tracce Del Lupo. - . Con l´esperto del Parco. Una gita suggestiva alla scoperta di questo straordinario carnivoro, tornato a vivere nel Parco. L´escursione porterà alla conoscenza del comportamento e della biologia del lupo e di tutti gli aspetti storici, ecologici e culturali scaturiti dal difficile rapporto con l´uomo e con le sue attività. Punto di ritrovo:ore 10. 00 a Santo Stefano d´Aveto (Ge) sulla piazza del Castello. Rientro: ore 16. 00 circa. Difficoltà: media. Costo: 8 Euro. Le escursioni sono a numero chiuso, variabile a seconda del grado di difficoltà. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie) telefonare al Parco dell´Aveto 0185/343370, entro il venerdì precedente la data dell´escursione. Altre info sul Parco dell´Aveto www. Parks. It/parco. Aveto Il 19 luglio - "Parco Trekking" al Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane (Friuli Venezia Giulia) - Visita Tematica - Le impronte di dinosauro delle Dolomiti Friulane. Attività per tutti, prime esperienze. Ritrovo alle ore 10. 00 a Cimolais (Pn), presso il Centro visite del Parco. Durata: 6 ore. Prenotazione entro sabato mattina 18 luglio. Informazioni, prenotazioni e costi: Parco Naturale Dolomiti Friulane Tel. 0427/87333 (orari d´ufficio) - Fax 0427/877900 - Tel. 0427/87046 - 0433/88080 (weekend e festivi). Altre info sul Parco delle Dolomiti Friulane http://www. Parks. It/parco. Dolomiti. Friulane Il 19 luglio - alla scoperta della Riserva Naturale Mont Mars (Valle d´Aosta) - Escursione: Colle Carisey - Monte Bechit m 2300 - Gita con difficoltà per escursionisti. Dislivello m. 1241. Tempo di salita: ore 3. 00 circa. Ritrovo alle ore 08. 30 presso il Centro Visitatori Riserva M. Mars (Fontainemore - Ao). Informazioni e iscrizione obbligatoria presso Centro Visitatori Mont Mars Tel. 0125/832700; Comune di Fontainemore Tel. 0125/832121; A. I. A. T La Porta della Vallee Tel. 0125/804843; Guide Escursionistiche "La Genziana" Tel. 340/9175734 0124/953166. Altre info sulla Riserva Mont Mars http://www. Parks. It/riserva. Mont. Mars . |
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ORTA SAN GIULIA, VILLA BOSSI: MOSTRA MIMMO PALADINO |
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Un grande evento d’arte che coniuga l’importanza delle opere esposte e la suggestione del luogo che le ospita si inaugurerà tra poche settimane a Orta San Giulio (Novara). Dal 18 luglio al 9 novembre 2009, infatti, le vie e le piazze dell’antico borgo che si affaccia sul lago d’Orta, ospiteranno dieci sculture monumentali di Mimmo Paladino (Paduli, Benevento, 1948), uno degli artisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale, protagonista nei primi anni Ottanta del movimento della Transavanguardia. L’iniziativa è il terzo appuntamento del progetto Ortissima percorsidorta nata da un’idea dell’Associazione Culturale Operaprima con lo scopo di presentare ogni anno appuntamenti d’arte di alta qualità grazie a una rigorosa scelta delle opere esposte, testimonianza dei momenti più rappresentativi della ricerca di un protagonista della scultura e a un accurato allestimento finalizzato a creare dialoghi sempre nuovi con il territorio. L’edizione 2009 dedicata a Mimmo Paladino e curata da Flavio Arensi, ha ricevuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con l’importante contributo della Fondazione Crt e della Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio. Da sottolineare il ruolo strategico nell’operazione avuto dalla Regione Piemonte che attraverso l’ufficio di Presidenza e gli assessorati alla Cultura e al Turismo ha da subito appoggiato e sostenuto il progetto sia con il proprio patrocinio, che con un fondamentale contributo. “Dopo Manzù e Arnaldo Pomodoro – sottolinea il sindaco di Orta San Giulio, Cesare Natale - il nostro paese accoglie le opere di un grande protagonista dell’arte internazionale, Mimmo Paladino, ricreando quel magico dialogo tra un borgo così suggestivo e la bellezza delle sculture monumentali. Un singolare progetto che permetterà di valorizzare non solo Orta San Giulio, che ne è la perla, ma tutto il bacino lacustre, offrendo ai numerosissimi visitatori, nazionali e internazionali, uno spettacolo di straordinaria armonia tra arte, paesaggio, storia e cultura”. “Le sculture monumentali a Orta San Giulio - afferma Valeria Greppi, vicepresidente di Operaprima - sono per la nostra Associazione una sfida continua e arrivare alla terza edizione di ‘Ortissima percorsidorta’, presentando un nome di così alto prestigio come quello di Mimmo Paladino, è senza dubbio un traguardo importante. Grandi Opere ma soprattutto grandi nomi dell´arte per un evento di altrettanto impatto scenografico che speriamo possa crescere ogni anno di più e contribuire a rilanciare lo splendido territorio che lo ospita”. L’arte di Mimmo Paladino affonda le sue radici negli anni Settanta, quando l´artista muoveva i primi passi nell´ambito di una figurazione ricca di elementi simbolici. Da tale atteggiamento discende l´attitudine, riscontrabile in tutta la successiva produzione, a lavorare sul linguaggio artistico e sulle sue articolazioni concettuali ed espressive. Paladino intraprende percorsi sorprendenti, sperimentando le diverse tecniche tradizionali: dal disegno alla pittura, alla scultura, al mosaico, all´incisione, all´immagine filmica che gli permettono di rappresentare il proprio "mondo interiore", primordiale e magico. L’approccio di Paladino al mondo della scultura è databile intorno al 1985 quando si cimenta con grandi sculture in bronzo e con installazioni, sperimentando così la contaminazione tra diverse forme espressive. Da queste opere di forte impatto, decide poi di asciugare la sua arte per spingersi verso un rigore sempre più evidente ed una semplificazione delle strutture. Accanto alla pittura, la scultura è parte fondamentale del lavoro di Paladino, come dimostrano le opere inserite nel percorso espositivo a Orta, realizzate in bronzo, ferro e terracotta. Il catalogo Allemandi, con testi di Flavio Arensi e Goffredo Fofi, è arricchito dalle fotografie eseguite da Gianni Berengo Gardin a Paladino e alle opere ambientate a Orta. Il progetto Ortissima percorsidorta nasce nel 2007 da un’idea dell’Associazione Culturale Operaprima con la volontà di garantire, già nel titolo e nella presentazione, una sequenza di eventi dedicati alla scultura monumentale all’aperto che porteranno ad Orta San Giulio i più grandi nomi dell’arte del Novecento italiano e internazionale, come testimonia l’edizione del 2007, con l’esposizione dedicata a Giacomo Manzù. Mimmo Paladino nasce a Paduli (Benevento) il 18 dicembre 1948. Dal 1964 frequenta il Liceo Artistico di Benevento, nel periodo in cui la scena internazionale era dominata dal Minimalismo e dal Concettualismo. Nella sua prima fase s´incentra principalmente sulla fotografia, continuando a coltivare tuttavia le sue eccezionali doti di disegnatore. Nel 1977 infatti realizza un grande pastello sul muro della galleria di Lucio Amelio a Napoli e partecipa inoltre alla rassegna "Internationale Triennale für Zeichnung" organizzata a Breslavia. Dal 1978 al 1980 vive un periodo transitorio tra le iniziali posizioni concettuali e la rinnovata attenzione per la pittura figurativa. Di questa fase sono i dipinti monocromatici dalle tinte decise sui quali campeggiano strutture geometriche, ma anche oggetti ritrovati quali rami o maschere. Gli inizi degli anni ottanta sono caratterizzati dall´affermazione delle potenzialità di una pittura referenziale. Ad "Aperto ´80", nell´ambito della Biennale di Venezia, il critico d´arte Achille Bonito Oliva propone la corrente della Transavanguardia, di cui fanno parte Chia, Clemente, Cucchi e lo stesso Paladino. Attraverso la rivisitazione dell’allegoria e del simbolismo, questo gruppo aveva puntato a ripristinare il mito, il mistero e il magico nell’arte contemporanea. Si susseguono da allora le presenze in importanti rassegne internazionali (Biennale di Venezia, Biennale di San Paolo del Brasile, Biennale di Lubiana, Tate Gallery di Londra, Fondazione Mirò di Barcellona, Biennale di Parigi, Kunsthaus di Basilea, National Museum di Pechino, Forte Belvedere di Firenze, Musée Royale des Beaux Arts di Bruxelles, etc. ) grazie alle quali la sua arte viene conosciuta all´estero e riscuote immediatamente larghi consensi. Paladino si dedica anche all´attività incisoria: l´acquaforte, l´acquatinta, la linoleografia, la xilografia che interpretano magistralmente il carattere spettrale delle sue figure primordiali. Nelle sue opere l’artista immortala figure e forme ossessive talvolta ispirate all’arte ed ai manufatti provenienti da culture del passato e del presente. Il linguaggio visivo di Paladino non è né narrativo né essenziale: è fluido ed ambiguo perché l’arte, nel suo modo di esprimerla, non deve dare risposte ma formulare domande. Le sue numerose mostre personali sono state allestite in musei pubblici e gallerie private in tutto il mondo. Sue opere di pittura e di scultura si trovano in importanti spazi pubblici ed in prestigiose collezioni istituzionali e private. Attualmente vive e lavora a Benevento e a Milano . . |
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IL 18 PRIMO APPUNTAMENTO CON LA MUSICA IN MINIERA |
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Sabato 18 luglio alle 20 si apre la quinta edizione di “Musica in miniera”, una serie di suggestivi concerti all´interno dei tunnel minerari del Mondo delle miniere di Ridanna Monteneve. Il primo dei tre appuntamenti di quest’estate è con il gruppo New Day. I concerti di "Musica in miniera" offrono agli spettatori suggestioni ed emozioni. La particolare cornice della miniera, con i suoi antri nascosti e immersi nel silenzio più assoluto, rende la partecipazione a "Musica in miniera" un’esperienza unica, che coinvolge tutti i sensi e trasporta direttamente nelle profondità della montagna e della musica. Protagonista del primo concerto, sabato 18 luglio alle 20 nel Museo delle miniere situato nell´area di Masseria di Racines, è il quartetto vocale puro dei New Day, con un repertorio che spazia dai canti tradizionali tirolesi a Michael Jackson, dal pop tedesco a Frank Sinatra e alle melodie per bambini, fino a canzoni di propria composizione. La rassegna “Musica in miniera” prevede per l’estate 2009 altre due date. L’8 agosto, sempre alle 20, sono di scena le fiabe, storie di donne furbe e scaltre, narrate ed accompagnate musicalmente da Reinhilde Gamper e Heike Vigl. Il 30 agosto, alle 15, si alternano invece sul palco il gruppo Tun na Kata, composto da disabili e conosciuto per i suoi coinvolgenti ritmi celtici, edil duo Schamberger & Bessle che esegue musiche con la fisarmonica ed un particolare strumento, il Didgeridoo. Si consiglia al pubblico di “Musica in miniera” un abbigliamento adeguato alle temperature, a disposizione ci sono comunque cuscini e coperte. A conclusione dei concerti è offerta una zuppa calda alla “Knappenstube”, il ristorante della miniera. E’ necessario prenotarsi telefonicamente allo 0472 656364 o via e-mail all´indirizzo ridanna. Monteneve@museominiere. It . |
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"IL PARADISO DEL CAMOSCIO" È IN UNA MOSTRA A CERESOLE REALE |
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È il camoscio, a Ceresole Reale, l’attore protagonista dell’estate nelle “Terre Alte” del versante piemontese del Gran Paradiso: il Camoscio selvaggio ed irraggiungibile che si scorge da lontano mentre si arrampica agile sulle rocce, ma anche quello che si lascia vedere e toccare a Casa Granparadiso, attraverso le opere degli artisti, scultori e pittori, riunite sotto il titolo “Il Paradiso del camoscio” in occasione dell’annuale rassegna che ha per tema gli animali del Parco, giunta alla terza edizione. La mostra è visitabile sino al 6 settembre, tutti i giorni dalle 9,30 alle 12 e dalle 14. 30 alle 18. La scena quest’anno è conquistata dai maestri ceramisti di Castellamonte, uniti nell´Associazione guidata da Brenno Pesci, in perfetta sintonia con le scuole d’arte presenti sul territorio, che hanno il loro fulcro nell’Istituto d’arte “Faccio” di Castellamonte. Ecco dunque che Marina Giorio inserisce in un mosaico di montagne cotte a gran fuoco i suoi camosci candidi che come fantasmi si inerpicano sulle rocce. Il giovane Cristian Grandinetti li raffigura raccontandoli tranquilli al pascolo quotidiano. Antonella Marietta lavora “a ingobbio” (una tecnica di pittura per la decorazione di terracotta e ceramica) la terra rossa, scandita da due tracce calcinate a tracciare la strada innevata per la vetta, sotto cui l’animale alpino riposa su una cengia. Gianni Piccazzo collega il mondo odierno ai tempi eroici dei primi abitanti della valle ed ai loro graffiti rupestri propiziatori di buona caccia. Mara Tonso esplora, come fossero incisioni impresse nel candido smalto della neve, le orme che il camoscio lascia d’inverno dietro di sé, alla ricerca del cibo e di un giaciglio. Marco Schiopetti, con la consueta perizia compositiva, definisce del camoscio la nobile icona di scalatore. Il camoscio di Tiziana Biasibetti è invece dolcissimo, ripreso con lo sguardo verso le vette, il suo regno. Franca Baralis ne delinea il profilo scavando col cestro aguzzo nei luminosi ossidi cangianti dei suoi smalti preziosi. Ebe Tirassa lo vede come simpatico gioco: i turisti a cercar di scorgerlo e lui a nascondersi tra le erbe e i pini. Maurizio Grandinetti modella il principe del Parco del Gran Paradiso quando si impenna superbo in un paesaggio da sogno, tra cime e balze surreali, su castelli di nuvole e onde di neve. Il camoscio di Brenno Pesci è antropomorfo; anzi, deificato, nell’immagine che assumono i padroni dell’Olimpo quando scendono tra i mortali, scegliendo di nascondersi sotto le forme di un animale che combatte per vincere, dominando sulla natura spesso ostile che lo circonda. C´è poi un ceramista sui generis Vito Capocefalo, che modella la terra rossa con passione da vero professionista. La presenza pittorica è affidata a Dea Belusco (recente allieva di Tabusso oggi attiva a Pesaro, pittrice animalista di buona mano) ed a Alfredo Billetto, maestro torinese d’antan, affermato anche oltre confine, nei suoi ateliers di Nizza e Amsterdam, che unisce il disegno a lapis alle tessere vivaci di colore. Per saperne di più http://www. Granparadiso-amici. It/ La Sardegna partecipa all´esposizione "Italian Style" di Chicago Cagliari, Mercoledi´ 15 Luglio - L´assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna partecipa al salone espositivo di Chicago, Italian Style, dal 17 al 19 luglio. In occasione di questo evento, organizzato in collaborazione con l’Enit Nord America, la Regione sarà rappresentata dall’Assessore del Turismo e Vicepresidente della Giunta, Sebastiano Sannitu. All´italian Style è stato allestito uno stand della Regione e venerdì 17 luglio è in programma una presentazione della destinazione Sardegna dedicata a operatori turistici americani e a giornalisti. L’assessore Sannitu parteciperà alla presentazione con il direttore dell’Enit Nord America, Riccardo Strano. Durante l´incontro sarà reso disponibile materiale promozionale, guide turistiche, brochure, cartine, saranno esposti alcuni prodotti di eccellenza dell’artigianato tessile isolano e saranno proiettati video sull’Isola. La Regione sta investendo molto sul mercato statunitense. Il turismo dal Nord America ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore importanza riguardo ai flussi verso l’Italia. E la Sardegna resta una meta privilegiata dai turisti provenienti dagli Stati Uniti, particolarmente sensibili ad alcuni elementi storici come il patrimonio paesaggistico e culturale e altri contingenti come la sicurezza. Negli Usa cresce sempre più la richiesta di prodotti turistici sofisticati e di pacchetti integrati che privilegiano il mix fra mare, cultura ed enogastronomia. Quindi non solo località costiere ma anche luoghi incontaminati, storia, tradizioni. Uno dei programmi preferiti dallo statunitense è il cosiddetto “fly and drive”, cioè sbarcare in aereo nella località turistica e visitare il territorio con l´automobile a noleggio Gli Usa, con circa 50mila presenze (dato 2008), rappresentano il principale mercato turistico intercontinentale della Sardegna. L’italian Style di Chicago è una importante vetrina dedicata all’eccellenza dello stile italiano nel Midwest Usa. L’esposizione è organizzata dalla Italian American Chamber of Commercio, ha una presenza stimata di 30mila visitatori, ospita marchi di prestigio del Made in Italy. Si svolge al Navy Pier di Chicago, destinazione turistica principale del Midwest con un flusso di 9 milioni di turisti ogni anno. Chicago è altresì una delle città americane con il costo medio della vita più basso del Paese, con il record di crescita immobiliare e rappresenta un mercato ancora poco conosciuto e poco sfruttato dalle aziende italiane. È ad oggi una delle città Usa che garantisce un importante potenziale di ritorno sugli investimenti . |
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AL MUSEO DEGLI USI E COSTUMI IL 19 LUGLIO SONO DI SCENA I CANTI POPOLARI |
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Il Circolo di canto femminile di San Giorgio si esibirà domenica 19 luglio alle 15 al Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone. In programma ci sono diversi canti della tradizione popolare. Il concerto è incluso nel prezzo di ingresso al museo. Il Circolo di canto femminile di San Giorgio è nato nel 1977 per preservare e diffondere il patrimonio di canti popolari del Tirolo. Il loro concerto è in programma domenica 19 luglio alle ore 15 presso il Museo provinciale degli usi e costumi di via Duca Diet 24, a Teodone presso Brunico. Per assistervi è sufficiente acquistare il bliglietto d´ingresso alla struttura. Il museo è aperto al pubblico dal martedì al sabato dalle 9. 30 alle 17. 30, mentre la domenica e nei giorni festivi l´orario è 14-18. Il lunedì il museo degli usi e costumi rimane chiuso, tranne in agosto quando non osserva alcun giorno di riposo e prolunga la propria apertura serale di un’ora. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www. Museiprovinciali. It o al numero 0474 552087 . |
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