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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Marzo 2010
IL SOCIAL MEDIA FA CRESCERE IL BUSINESS? A SMAU ROMA NELL’ARENA MARKETING TRENDS TUTTO QUELLO CHE LE IMPRESE DEVONO SAPERE SUL FENOMENO CHE STA INVADENDO LA NOSTRA SFERA PRIVATA E NON SOLO…  
 
Milano, 16 marzo 2010 - Luoghi di condivisione, forme di comunicazione partecipativa dove sono gli utenti stessi a creare i contenuti: questo sono i Social Media, ormai sempre più diffusi anche in Italia: il 44,2% dei nostri connazionali maggiorenni risulta iscritto a Facebook - il più popolare tra questi strumenti - con un incremento del 13,5% rispetto al 2009. Addirittura solo il 7,8% degli over 65 dichiara di non sapere cosa sia Facebook (il 57,2% in meno del 2009) e il 31,1% di loro si è registrato sul social network. Non risultano esserci grosse distinzioni neanche dal punto di vista geografico, infatti è su Facebook il 41,7% dei cittadini meridionali, il 41,9% dei residenti nelle isole, il 49,5% del Nord-ovest il e il 39,4% del Nord-est 1. Numeri rilevanti dunque, che coinvolgono una fetta enorme della popolazione, ma ancora prevalentemente con una fortissima valenza personale e privata: si è iscritti ai social network per chiacchierare con gli amici o cercare un nuovo flirt, condividere foto di viaggi ed emozioni personali. Eppure questi strumenti dopo aver in certi casi anche stravolto le abitudini quotidiane di una buona fetta d’Italia (e prima ancora d’Europa e del mondo) e cambiato il modo di gestire i rapporti personali, si apprestano ora a far esplodere tutto il loro potenziale anche nella sfera business. L’esperienza degli Stati Uniti, sempre un passo davanti a noi quando si parla di nuove tecnologie, ci parla di quello che potrebbe da qui a poco succedere anche da noi. Da una recente ricerca 2 condotta fra i marketing manager americani sono emersi infatti dati interessanti riguardo alla percezione dei benefici apportati dai social media nella sfera professionale: al primo posto la visibilità per il proprio business (81%), seguono l’incremento del traffico e degli iscritti (61%), la creazione di nuove partnership (56%), l’aumento e il miglioramento del posizionamento sui motori di ricerca (52%), la creazione di risultati di qualità (48%) la riduzione delle spese di marketing (45%) e la semplificazione nel creare e portare a segno nuove opportunità di business (35%). L’utilizzo dei Social Media come strumento di business esige dunque una riflessione approfondita: per questo Smau presenta a Roma l’Arena Marketing Trends, spazio all’interno del quale imprenditori, manager e funzionari della Pubblica Amministrazione potranno discutere con i massimi esperti e confrontarsi sui temi legati a Facebook, Twitter, Linkedin e il mondo del blogging, ma anche al Web Marketing, Google Adwords e advertising online, analizzando le prospettive di sviluppo del proprio business attraverso le nuove frontiere della comunicazione aziendale. In programma una due giorni di incontri non stop, di cui saranno protagonisti i seguenti incontri: “2010 marketing trends: opportunità emergenti ed errori da evitare”, con Barbara Bonaventura, esperta di marketing, individuerà le strategie da adottare e i passi falsi da non commettere utilizzando questi strumenti per cogliere le grandi occasioni poste dal 2010; Valentina Orlandi di Persone&conoscenze terrà un incontro dal titolo “Il Web 2.0 come strumento strategico per la gestione delle risorse umane”, concentrandosi sull’utilizzo dei social media da parte dei Direttori del Personale, mentre in “Tutti pazzi per... Facebook!” Alessandro Sportelli racconterà tutto ciò che aziende e professionisti devono sapere del più famoso dei social network per promuovere efficacemente prodotti, servizi, brand. L’advertising sui motori di ricerca sarà invece al centro di “Search Marketing: un investimento misurato, dalla pianificazione al ritorno”, a cura di Luigi Sciolti, grande esperto del mondo della rete, mentre Emil Abirascid, giornalista esperto di innovazione e ideatore di Imprese e Start Up, parlerà de “La rete come luogo dove condividere informazioni, esperienze e opportunità di business: il caso del social network Startupbusiness”. Roberto Zarriello, giornalista e Vice presidente nazionale dell’Associazione Giornalisti Specializzati Associati curerà l’incontro “Uffici stampa 2.0: l´addetto stampa nell´era dei Social media”, in cui analizzerà l’evoluzione della gestione dell’ufficio stampa alla luce della crescente importanza di Facebook e Twitter. Infine Marco Cilla, esperto di web analytics, terrà il seminario “Web analytics pratica e funzionale”, mentre Sabrina Mossenta di Viadeo, il social network professionale terrà il seminario dal titolo: “Fare business 2.0 - Come le realtà locali possono diventare business globali” “Il 2009 è stato un anno che ha intaccato profondamente l’economia dei paesi occidentali cambiandone le regole dalla base, ma è nelle situazioni di instabilità che si aprono nuove prospettive e occasioni alla portata di mano delle realtà che le vogliono cogliere - afferma Barbara Bonaventura. - Non vogliamo che le Pmi italiane perdano importanti opportunità di sviluppo.” A proposito delle potenzialità di Facebook per il mondo del business invece, Alessandro Sportelli ritiene che sia “un bel fiore in attesa di sbocciare. La strategia di marketing su Facebook non può assolutamente prescindere da uno studio accurato della natura stessa di facebook, delle cause del suo successo in quanto fenomeno di massa e delle dinamiche che regolano la comunicazione al suo interno. C’è una bella differenza tra ammirare un bel fiore e sapere come nasce, come cresce, come va curato ed alimentato.” La partecipazione agli incontri dell´Arena Marketing Trends è gratuita previa registrazione obbligatoria sul sito www.Smau.it/    
   
   
CENTRI PUBBLICI DI ACCESSO A INTERNET NEL VENETO  
 
Venezia, 16 marzo 2010 - I Comuni del Veneto avranno a disposizione 2 milioni di euro per realizzare Centri di pubblico accesso a Internet, denominati P3@. Tali centri, promossi e gestiti in collaborazione con le associazioni locali, metteranno gratuitamente a disposizione dei cittadini l’accesso ad internet a banda larga mediante postazioni individuali multimediali. Forniranno inoltre assistenza ai cittadini con limitate conoscenze di natura informatica, che saranno accompagnati nell’apprendimento dell’uso delle tecnologie, e daranno accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. L’intervento, ha ricordato l’assessore all’informatica, rappresenta un significativo passo avanti, pratico ma anche culturale, nel processo di superamento del “digital divide”, cioè del cosiddetto divario digitale che separa chi possiede gli strumenti informatici da chi non ne dispone in maniera adeguata. L’informatizzazione e l’Adsl rappresentano infatti una condizione necessaria per la competitività del territorio. Il finanziamento regionale potrà coprire l’intero costo di realizzazione di ciascun Centro P3@, fino ad un massimo di 7 mila euro per i Comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti e di 9 mila euro per quelli con popolazione superiore. Il contributo non costituisce “aiuto di Stato”. Potrà essere richiesto il finanziamento per 1 centro P3@ nei Comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, per 2 centri in quelli con popolazione oltre 15 mila e fino a 35 mila, per 3 centri in quelli sopra i 35 mila e fino a 55 mila, per 4 centri nei comuni con oltre 55 mila abitanti. Nei Comuni fino a 5 mila abitanti, ogni P3@ dovrà avere un minimo di 3 postazioni complete; di almeno 4 negli altri casi. Le domande di contributo, compilate su apposita modulistica, dovranno pervenire entro il 16 luglio prossimo a: Regione del Veneto - Direzione Sistema Informatico, Parco Scientifico Tecnologico Vega, Edificio Lybra, Via Pacinotti 4, 30175 Porto Marghera (Venezia).  
   
   
BANDA LARGA: CENTRALCOM SOTTOSCRIVE CONTRATTO PER SUPERAMENTO “DIGITAL DIVIDE” IN OLTRE 300 CENTRI UMBRI  
 
Perugia, 16 marzo 2010 – È stato sottoscritto nei giorni scorsi il contratto di appalto tra Centralcom e il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Telecom Italia Spa e Consorzio Umbria Wireless che porterà al superamento del “digital divide” in oltre 300 località dell’Umbria. Il contratto, sottolineano da Centralcom, è frutto di una procedura avviata nell’estate 2009 che, partendo dall’analisi delle aree prive di servizi di accesso a internet in larga banda, ha censito i progetti già in campo per il superamento del divario digitale e ha quindi avviato una selezione finalizzata a individuare la migliore offerta per la realizzazione di una rete in grado di offrire servizi di connettività nelle aree a “fallimento di mercato”. I vincitori della gara si sono impegnati a realizzare entro sei mesi una rete wireless in grado di portare la banda larga in 301 località in cui risiedono oltre 55mila cittadini che potranno finalmente accedere ad internet con prestazioni e costi analoghi a quelli riservati alle aree urbane già raggiunte da servizi Adsl o similari. L’offerta di servizi verrà avviata al termine della realizzazione della rete e avrà caratteristiche tecniche ed economiche adeguate rispetto ai soggetti interessati: privati, aziende, pubbliche amministrazioni. La Regione Umbria investirà in questa iniziativa circa 2 milioni di euro e la rete che verrà realizzata sarà connessa e integrata con quella pubblica in fibre ottiche di nuova generazione (“Ngn”), in fase di realizzazione attraverso Centralcom, con l’obiettivo di fornire connettività evoluta, oltre che al sistema pubblico allargato (pubbliche amministrazioni, sistema sanitario, strutture formative, universitarie e di ricerca, aree industriali) anche alle aree rurali. Inoltre, nell’ambito del Piano Telematico Regionale, sono già attive ulteriori iniziative che consentiranno all’Umbria di superare completamente il “digital divide” entro un anno, anche grazie alle iniziative autonome degli operatori di telecomunicazioni attivi sul territorio regionale. Informazioni dettagliate sulle aree raggiunte dall’intervento definito nel contratto di appalto siglato da Centralcom sono disponibili sul sito www.Centralcom.it/    
   
   
SWISSCOM SULLA DECISIONE DELLA COMCOM RELATIVA ALLE LINEE NOLEGGIATE: LA CONCORRENZA NELLE CITTÀ E CON LARGHEZZE DI BANDA ELEVATE FUNZIONA  
 
Berna, 16 marzo 2010 - Nella decisione pubblicata l’ 11 marzo , la Commissione federale delle comunicazioni (Comcom) stabilisce che Swisscom deve offrire ai propri concorrenti tutte le tecnologie di trasmissione disponibili per linee noleggiate e i servizi Ethernet a prezzi fissati in funzione dei costi. La Comcom sostiene che Swisscom detiene una posizione dominante sull’intero mercato svizzero. Swisscom ritiene che questa decisione non tiene adeguatamente conto delle effettive condizioni economiche. Le linee noleggiate sono collegamenti punto a punto che consentono una trasmissione esclusiva dei dati e vengono offerte dai fornitori di servizi di telecomunicazione principalmente alle aziende. Oltre all’offerta commerciale, che comprende tutti i tipi di linee noleggiate, al di fuori dei grandi centri urbani Swisscom mette a disposizione già oggi linee noleggiate con una larghezza di banda fino a 2 Mbit/s a prezzi basati sui costi. Con la sua decisione, la Comcom chiede l’estensione di questa offerta anche ai grandi agglomerati urbani come Zurigo, Berna, Ginevra o Losanna e a tutte le larghezze di banda, e prescrive i relativi prezzi. Sono escluse soltanto le connessioni tra località dove sono possibili collegamenti di almeno due fornitori alternativi. Ciò sebbene in queste regioni concorrenti forti come gestori di reti via cavo, aziende elettriche e operatori di telecomunicazione alternativi dispongano di infrastrutture efficienti e ampiamente accessibili. In base ai dati della statistica ufficiale sulle telecomunicazioni, nel 2008 la quota di mercato di Swisscom nel settore della rivendita ammontava solo al 15 percento per le capacità di trasmissione superiori a 2 Mbit/s. Benché i servizi Ethernet non stabiliscano collegamenti punto a punto esclusivi e secondo Swisscom non siano quindi linee noleggiate assoggettabili a regolamentazione, la Comcom dispone che Swisscom debba offrire anche questi servizi a prezzi fissi. Con la regolamentazione dell’intero mercato delle linee noleggiate e dei servizi Ethernet, Swisscom perde la sua flessibilità nella concezione dei propri prodotti e prezzi e risulta quindi svantaggiata rispetto ai propri concorrenti nell’importante mercato dei clienti commerciali. Swisscom ritiene che la decisione della Comcom non tiene sufficientemente conto delle realtà del mercato e che con la regolamentazione dei prezzi dei servizi Ethernet il quadro legale viene esteso in misura eccessiva. Swisscom esaminerà nei dettagli la decisione e deciderà in merito agli ulteriori passi. In vista di eventuali impegni derivanti dalla procedura, già nel 2009 sono stati costituiti degli accantonamenti per un ammontare di 30 milioni di Chf. Nell’ottica attuale, Swisscom ritiene tale somma sufficiente.  
   
   
GIUNTA REGIONALE UMBRIA DECIDE BANDO PER POLI INNOVAZIONE  
 
 Perugia, 16 marzo 2010 - La Giunta regionale dell’Umbria ha deciso di pubblicare un “Bando destinato al sostegno della nascita, ampliamento e promozione di Poli di innovazione” industriale. Il bando sarà definito, nei dettagli, dagli Uffici regionali e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione dell’Umbria. Potrà contare su risorse totali pari a 5 milioni di euro (fondi comunitari dello “Sviluppo regionale”) e sarà destinato a raggruppamenti di imprese e organismi e istituti di ricerca, che potranno presentare progetti ciascuno dei quali potrà essere finanziato nella misura massima di 2 milioni. La Giunta ha inoltre individuato le “piattaforme” sulle quali dovranno vertere i progetti concorrenti ai finanziamenti. Sono le seguenti: efficienza energetica, scienze della vita, meccatronica avanzata, con particolare riferimento ai sistemi per la mobilità e all’industria aerospaziale, materiali speciali metallurgici e nano tecnologie. I Poli dovranno mettere a disposizione delle imprese conoscenze ed esperienze scientifiche, favorire progetti comuni e forme di collaborazione, i processi di internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti esteri, la formazione del personale, lo scambio e il trasferimento di conoscenze, competenze e servizi specialistici. Il bando, mettono in rilievo all’assessorato regionale all’Industria, costituisce elemento componente e funzionale del generale disegno di innovazione e qualificazione a sostegno dell’apparato industriale umbro sul quale è impegnata la Regione.  
   
   
REGIONE UMBRIA PROMUOVE “OPEN SOURCE” NELLE SCUOLE  
 
 Perugia, 16 marzo 2010 – Favorire la divulgazione del software libero e dell’open source tra gli studenti delle scuole medie superiori dell’Umbria attraverso la distribuzione di opuscoli informativi. L’iniziativa e della Regione Umbria– Assessorato Istruzione e Formazione a completamento dell’azione svolta a partire dal 2007 per promuovere la straordinaria risorsa nel campo dell’informatica. In particolare nel 2008 la Regione ha finanziato 11 progetti che raccolgano le principali realtà della scuola secondaria umbra, aventi per finalità la formazione sul software Openoffice.org, per la composizione di testi, fogli di calcolo, disegni e presentazioni. Grazie alla collaborazione con il Centro di Competenza Open Source dell’Umbria e al Fondo Sociale Europeo che sostiene progetti per aumentare le opportunità di trovare lavoro, la Regione è riuscita a divulgare un software che ha una compatibilità pressoché completa con analoghi prodotti commerciali a pagamento, offrendo una ampia serie di vantaggi, tra le quali la compressione dei file che consente un risparmio medio di oltre il 30per cento di spazio disco e la disponibilità del software in 92 lingue diverse. Slurp!, "Software Libero in Umbria: Ragazzi Provateci!" è uno strumento di diffusione del sistema operativo Ubuntu e del software Floss stabile, affidabile e facile da installare. Slurp! è una provocazione che vuole spingere i ragazzi, curiosi per natura, a provare questo nuovo strumento, a giocarci e a verificare che effettivamente funziona.  
   
   
2010: 50 ANNI DI LASER A PAVIA LE CELEBRAZIONI ITALIANE DALL’11 AL 25 APRILE A PAVIA, IN S.MARIA GUALTIERI.  
 
Pavia, 16 marzo 2010 - La comunità scientifica internazionale celebra nel 2010 il 50° anniversario della invenzione del Laser. Gli straordinari sviluppi tecnologici e scientifici degli ultimi 50 anni hanno fatto del laser uno strumento fondamentale, che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, e che viene utilizzato comunemente in diverse azioni della vita quotidiana. Ad esempio, si basano sulla luce laser i lettori di Cd e Dvd, i lettori di codici a barre dei supermercati, e tutti i sistemi di comunicazione in fibra ottica su medie e lunghe distanze che utilizziamo allorché effettuiamo una telefonata o ci colleghiamo alla rete Internet. Il Laser inoltre ha un ruolo importante nell’industria meccanica e chimica, nella sensoristica, nella ricerca biologica, nell’oftalmologia ed in altre applicazioni mediche. Per celebrare in modo opportuno l’anniversario dell’invenzione del Laser, si è costituito a livello mondiale il Laserfest Committee (nato dalla collaborazione tra quattro delle principali organizzazioni scientifiche del settore: la “American Physical Society”, la “Optical Society of America”, “Spie” e la “Ieee Photonics Society”). Scopo di questa collaborazione è quello di finanziare iniziative in tutto il mondo per diffondere la conoscenza sui principi di funzionamento dei laser e sulle sue applicazioni. Sull’onda di questa iniziativa, si è costituito il Comitato Laserfest-pv presso il Dipartimento di Elettronica della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia , dove da più di 20 anni opera il Gruppo Fotonica che ha un’attività di ricerca riconosciuta a livello internazionale, e che raggruppa diversi laboratori che si occupano di ricerca avanzata nel campo dei laser e delle sue molteplici applicazioni. E’ del 1 Marzo la notizia che gli eventi organizzati dal Comitato Laserfest-pv saranno le uniche iniziative Italiane finanziate dal Laserfest. In particolare la prima iniziativa organizzata dal Comitato Laserfest-pv consisterà in “Laserfest, un’idea brillante”, una mostra interattiva e divulgativa, pensata per soddisfare la curiosità di tutte le persone non del settore, e specialmente degli studenti delle scuole medie e superiori. La mostra, aperta dall’11 al 25 Aprile presso la ex-chiesa di Santa Maria Gualtieri, nel Centro di Pavia, è patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Pavia, con il supporto della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, principale sponsor dell’evento, e di alcune aziende italiane ed internazionali del settore. La mostra - “Laserfest, un’idea brillante” presenta diverse installazioni (di cui molte interattive) dedicate alle caratteristiche fondamentali del Laser e alle sue applicazioni, sia comuni che “speciali”. Tra le postazioni dedicate alle caratteristiche fondamentali è utile sottolineare la presenza anche di una postazione dedicata a mostrare le differenze tra luce convenzionale e luce Laser, e una seconda postazione in cui i visitatori potranno vedere il funzionamento di una sorgente laser, verificando i componenti utilizzati e l’importanza di vari parametri, quali l’allineamento dei vari elementi. I banchi dedicati alle applicazioni della luce Laser mostreranno come il Laser sia spesso utilizzato nella vita di ogni giorno, in modo anche inconscio. Ad esempio, tra i casi di applicazioni “comuni”, verrà mostrato il principio di funzionamento dei lettori Cd/dvd, e sarà possibile vedere in azione un lettore di codice a barre sia a velocità normale che a "bassa velocità", così da poterne meglio comprendere il funzionamento. Verrà anche mostrato come siano realizzati i sistemi di comunicazione ottica che utilizziamo quotidianamente, sia quando ci colleghiamo a internet, che quando effettuiamo una telefonata su distanze medio-lunghe. Nella sezione dedicata alle applicazioni speciali, verrà mostrato l’utilizzo della radiazione Laser in ambito industriale (per taglio, saldatura o marcatura), per la sensoristica (ad esempio per la misurazione di distanze o di vibrazioni anche impercettibili), e in ambito biomedico (intrappolamento e manipolazione di singole cellule, terapie basate sull’uso di luce Laser, ecc...)  
   
   
IERI A PALAZZO STROZZI SACRATI LA FIRMA DEL PROTOCOLLO REGIONE-UNIVERSITÀ, GIOCO DI SQUADRA CON I 3 ATENEI CON LA FIRMA DI PISA SI COMPLETA IL SISTEMA INTEGRATO DI GOVERNANCE  
 
 Firenze, 16 marzo 2010 - La Toscana fa squadra per sostenere la ricerca e rilanciare lo sviluppo. Il commento del presidente della Regione suggella l´avvio del nuovo sistema di rapporti Regione-università, diventato oggi realtà grazie alla firma del protocollo da parte di tutti e tre gli atenei. Dopo Firenze e Siena a siglare l´intesa con la Regione è oggi anche l´Università di Pisa. Con il protocollo - sottoscritto formalmente ieri dal presidente della Regione e dai rettori delle Università di Siena Silvano Focardi, di Firenze Alberto Tesi e di Pisa Marco Pasquali - prende avvio un nuovo strumento di governance che vedrà la separazione fra didattica, ricerca e gestione amministrativa, per assicurare un costante equilibrio di bilancio. La Regione concorrerà al controllo dell´andamento finanziario, partecipando alla gestione economica e amministrativa. E´ un risultato che si inquadra pienamente nella prima legge regionale “Disposizioni in materia di ricerca e innovazione” per l´università e la ricerca entrata in vigore nel 2009 e alla quale si è giunti dopo una lunga fase di concertazione, che ha visto il coinvolgimento di tutti i protagonisti del mondo accademico e della società toscana. Come ha fatto notare il presidente nell´esprimere la sua soddisfazione, l´intesa risponde, prima di tutto e soprattutto in questa critica fase della nostra economia, all´esigenza di rilanciare lo sviluppo sociale e produttivo della Toscana. Un rilancio che non può prescindere dal rafforzamento della ricerca e dal suo radicamento sul territorio. Il protocollo, nel pieno rispetto dell´autonomia dell´università, vuole creare le condizioni per un più forte radicamento. Come è stato ricordato nel corso della presentazione, nelle Università toscane è impiegato l´8 ,5% dei ricercatori presenti nelle Università italiane, che riescono nel complesso a far arrivare nella nostra regione l´11,5% dei finanziamenti nazionali per la ricerca. E´ un dato buono, ma che deve essere migliorato se vogliamo essere competitivi su scala europea. Il protocollo di oggi fa fare un ulteriore passo avanti ai rapporti fra Regione e Università, facendo dell´Università una risorsa strategica anche per la nascita di iniziative che garantiscano il trasferimento di conoscenze all´industria e all´intera società toscana. La Regione assume l´innovazione e la ricerca a motore della propria strategia di sviluppo ed è partendo da questo presupposto che si è fatta un punto di impegno nel definire, nel pieno rispetto dell´autonomia dell´Università e senza pretendere di condizionarne in alcun modo gli organi di governo, uno strumento per sostenere finanziariamente e rilanciare gli atenei e l´attività di ricerca in una fa se di grave crisi del sistema. Fra le motivazioni anche la necessità di fare fronte al problema degli immobili di proprietà delle università. A questo proposito si è avuta oggi una prima concretizzazione di quanto affermato nel protcollo, con l´approvazione in giunta dello schema per l´acquisizione da parte della Regione dell´immobile dell´ospedale Le Scotte di Siena. Il protocollo, grazie a una gestione razionale e coordinata delle risorse, punta a garantire l´efficienza e il controllo della spesa, “liberando” così nuove energie da dedicare alla didattica e alla ricerca. Ciò potrà avvenire attraverso un piano di razionalizzazione delle attività, al quale dovrà corrispondere un equilibrio di bilancio, che gli atenei firmatari si impegnano a predisporre. Il nuovo sistema di governance e l´ingresso della Regione all´interno dei rispettivi consigli di amministrazione, saranno attuati dalle Università attraverso la modifica dei propri statuti. A margine della presentazione, l´idea lanciata dal rettore dell´Università di Pisa di abolire l´Irap, una delle tasse che gravano sul costo del lavoro del personale dipendente dalle Università. Una “provocazione” che la Regione ha proposto di girare, per competenza, al governo, visto che in materia di Irap di enti pubblici la Regione non ha nessuna voce in capitolo essendo, sia la tassa che le aliquote, determinate a livello nazionale.  
   
   
UNIVERSITA’ : ALL’ UNIVERSITÀ DI TRIESTE, 22 MLN EURO PER SISTEMA FVG  
 
Trieste, 16 marzo 2010 - Il sistema universitario del Friuli Venezia Giulia potrà contare nel 2010 su contributi regionali che complessivamente raggiungeranno i 22 milioni di euro tra finanziamenti diretti (5 mln ), parte edilizia e gli ambiti vicini, "una somma ragguardevole" che non tiene conto dei 17 milioni destinati al diritto allo studio. Tagli Limitati Al 4 P.c. - "Mentre la maggior parte delle voci che contribuiscono a formare il bilancio regionale hanno subito tagli fino al 30 per cento - ha affermato l´assessore all´Università del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, nel corso della visita all´Ateneo di Trieste, quarta tappa del tour nei cinque istituti di alta formazione dell´estremo Nordest - l´università si è limitata ad una riduzione sostanziale solo del 4 per cento, dimostrazione evidente della grande attenzione che l´Amministrazione ha riservato e riserva a questo settore". I 3 Principi Del Ddl - Rivolgendosi al rettore, Francesco Peroni, ed a tutti i rappresentanti dell´Università triestina presenti nell´aula Bachelet, Rosolen ha sottolineato come il nuovo disegno di legge per i finanziamenti al sistema universitario regionale (allargato anche alla Sissa ed ai due conservatori di Udine e Trieste) sia ispirato ai principi di autonomia, responsabilità e merito, puntando a valorizzare le eccellenze anche in funzione della massima reperibilità di risorse a livello nazionale. Effetto Volano Nazionale - Nell´ambito della programmazione pluriennale, quindi, ruolo centrale per didattica, formazione e ricerca, cercando in questo modo di ispirare un fondamentale effetto-volano che accentui la capacità attrattiva al di fuori dei confini regionali. Cercasi Organismo Verifica - "Serve un organismo che supporti l´intero sistema universitario regionale, occupandosi di suddividere opportunamente i finanziamenti a tutti i soggetti coinvolti", ha infine spiegato Rosolen, ricordando che da pochi giorni è scaduto il termine di un bando per immaginare quale tipo di realtà potesse meglio svolgere questo compito.  
   
   
SCUOLA: SPERIMENTAZIONE NAZIONALE A ROVIGO SU APPLICAZIONI “INTELLIGENZA EMOZIONALE”  
 
 Rovigo, 16 marzo 2010 - Durante l’anno scolastico 2009-2010 è stato realizzato grazie al sostegno della Regione un progetto pilota per la realizzazione di un percorso di formazione nelle scuole superiori di primo e secondo grado della provincia di Rovigo, rivolto a docenti, studenti e genitori, finalizzato alla prevenzione e riduzione di comportamenti devianti e violenti. Un progetto che ha visto anche la sperimentazione di carattere nazionale di uno strumento innovativo come l’Intelligenza Emozionale nella classe Iv D, a indirizzo linguistico, del Liceo classico “Celio” di Rovigo. I risultati di questa sperimentazioneo sono stati presentanti ieri nella sede dello stesso liceo alla presenza dell’assessore regionale alle politiche per i diritti umani e le pari opportunità, del dirigente scolastico prof. Dario Quaglio, della dott.Ssa Federica Pescarin che ne ha curato la realizzazione, della prof.Ssa Lucia Carretti e di rappresentanti dell’Ufficio scolastico provinciale e della Questura di Rovigo. L’iniziativa è nata infatti nell’ambito di un progetto di “educazione alla legalità” promosso dalla Questura di Rovigo in collaborazione con l’amministrazione provinciale. L’attività è stata strutturata in un percorso formativo rivolto prima ai docenti, poi agli alunni e infine ai genitori. Nei confronti degli studenti impegnati nella sperimentazione sono state applicate misurazioni e percorsi di allenamento e di sviluppo dell’Intelligenza Emozionale, che è una forma di intelligenza parallela a quella tradizionale e consiste nella gestione e nel riconoscimento dei propri vissuti emozionali e di quelli altrui, in modo da creare rapporti interpersonali basati sul reciproco rispetto e sulla cooperazione, in un’ottica di prevenzione e riduzione di comportamenti violenti o discriminatori, come il bullismo. L’assessore regionale ha sottolineato la collaborazione in atto con il mondo della scuola e l’interesse suscitato a livello nazionale da questo progetto pilota, sperimentato per la prima volta, il cui obiettivo prioritario è arrivare al coinvolgimento diretto e convergente dei ragazzi, dei docenti e delle famiglie. Un progetto – ha concluso l’assessore - che pone il Polesine come esempio anche in questo settore.  
   
   
FIRENZE: ATLANTE, I DIRITTI UMANI IN CLASSE ATTRAVERSO IL TEATRO L´INIZIATIVA È DI “PUPI E FRESEDDE TEATRO DI RIFREDI” CON AMNESTY INTERNATIONAL  
 
Firenze, 16 marzo 2010 - Sono oltre 12 mila gli studenti e più di 400 gli insegnanti delle scuole medie e degli istituti superiori di tutta la Toscana che sono stati coinvolti nel progetto Atlante, giunto al quarto anno di attività. Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana nell´ambito degli interventi per la promozione di una cultura di pace, è realizzato da “Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi” in collaborazione con Amnesty International ed ha ottenuto il patrocinio dell´ufficio scolastico regionale della Toscana. Grazie a una coppia di attori che interpretano episodi di cronaca gli studenti sono chiamati ad affrontare la riflessione sui temi dei diritti civili, del razzismo, della pena di morte, del rispetto della vita umana e della lotta ad ogni forma di discriminazione. Due gli esempi particolarmente significativi di questo tipo di intervento teatrale-educativo: “il Giro del mondo in 80 minuti” che permette agli studenti un rapido excursus attorno al pianeta laddove la pena capitale fa da comune denominatore alla violazione di ogni tipo di diritti; “Evoluzioni razziali” che si incentra invece particolarmente sul tema della discriminazione e della xenofobia. I rappresentanti di Amnesty international completano poi l´intervento culturale-educativo, mentre il sostegno della Regione Toscana ha garantito la possibilità di offrire gratuitamente il “progetto Atlante” a tutte le scuole della Toscana. L´assessore regionale sottolinea in proposito l´originalità dell´intervento portato avanti in questi anni da “Pupi e Fresedde – teatro di Rifredi”, ricordando come si sia in questo modo inaugurata una nuova sinergia fra teatro e scuola. L´assessore ha inoltre ricordato come la Toscana sia oggi una regione all´avanguardia nella difesa dei diritti umani, fatto questo da ascrivere alla sua storia ma anche al lavoro di chi, come il teatro di Rifredi, non rinuncia oggi a misurarsi sulla grande questione del diritto alla vita e alla dignità, che in tante parti del mondo, ma talora anche nel nostro paese, viene violato. L´assessore ha concluso ribadendo come attraverso l´educazione di tanti giovani si getti instancabimente il seme del tempo nuovo dei diritti e della fraternità. Il calendario delle prossime iniziative vede coinvolte le scuole: Iti Galilei di Viareggio (17 marzo); Itcg Vasari di Figline Valdarno (18 marzo); Liceo Scientifico “Castelnuovo” di Firenze (19 marzo); Liceo Scientifico “Rodolico” (succursale) di Firenze (20 marzo); Itc e Liceo Scientifico “Balducci” di Pontassieve (22 marzo); Scuola Media “Giov anni Della Casa” di Borgo San Lorenzo 23 marzo); Liceo Scientifico Castelnuovo (succursale) Firenze (24 marzo); Liceo Scientifico Francesco Redi di Arezzo (25 marzo); Iti Buzzi di Prato (26 marzo); Liceso Scientico Marconi di Massa Carara (27 marzo); Liceo Classico Galileo di Firenze (29 marzo); Liceo Scientifico Dini di Pisa (30 marzo); Iti Meucci di Firenze (31 marzo).  
   
   
OSSERVATORIO LEGALITÀ DIFFONDE NELLE SCUOLE DEL LAZIO UN DVD SULLA CRIMINALITÀ NASCOSTA  
 
Roma, 16 marzo 2010 - "Peccato capitale, le mafie nel Lazio negli ultimi 30 anni" di Valeria Scafetta con Bianca La Rocca, Edoardo Levantini e Giulio Vasaturo è un documentario che ripercorre attraverso filmati, immagini di repertorio e testimonianze di giornalisti, magistrati ed esperti della materia le diverse fasi che hanno caratterizzato la presenza delle organizzazioni criminali nel territorio laziale. Il dvd, prodotto dalla società Blueservice e realizzato per l´Osservatorio regionale sicurezza e legalità, verrà divulgato nelle scuole della Regione e segna la chiusura dei lavori dell´Osservatorio che in 5 anni di attività ha prodotto, oltre alle relazioni annuali di analisi dei reati commessi nel Lazio: 2 indagini sulla percezione della sicurezza, 8 relazioni specifiche su usura, criminalità giovanile, lavoro nero e prostituzione e il primo rapporto sulle mafie nel Lazio. L´organismo regionale ha promosso inoltre diversi convegni nelle scuole e nelle università sui temi della sicurezza e ha contribuito alla convocazione del primo consiglio regionale straordinario per affrontare il tema delle infiltrazioni mafiose. "Il documentario chiude un lavoro importante svolto in questi anni dall´Osservatorio grazie all´impegno di tutti coloro che a vario titolo ne hanno fatto parte - dichiara il presidente Enzo Ciconte - Uno sforzo comune per spronare la politica e l´opinione pubblica a mantenere viva l´attenzione sui vari aspetti legati al tema della sicurezza e alla legalità e in particolar modo sul fenomeno delle mafie presente in forma diversa, ma insidiosa anche nel territorio romano e laziale. La speranza è che tale proficuo lavoro che spesso ha incontrato la collaborazione di associazioni, sindacati, università e centri studi possa proseguire nella prossima legislatura ed arricchirsi ulteriormente".  
   
   
BOLZANO, SOSTEGNO DEI GIOVANI IN ESTATE E PROMOZIONE LINGUISTICA: DOMANDE ENTRO FINE MARZO  
 
Bolzano, 16 marzo 2010 - Fino al 31 marzo enti pubblici, associazioni senza scopo di lucro e soggetti singoli possono presentare alla Provincia domande di contributo per progetti di sostegno a bambini e giovani durante l´estate. "La Provincia incentiva progetti pedagogici di assistenza di ragazzi e bambini e favorisce le iniziative che sostengono la famiglia nell´educazione e nell´istruzione dei figli", sottolinea l´assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur. Quest´anno la Provincia, come noto, ha posto l´accento sulla funzione di coordinamento dei Comuni e sulla promozione di progetti di apprendimento ludico della seconda lingua durante i mesi di pausa scolastica. Le domande di contributo vanno presentate a marzo e riferirsi all´assistenza estiva, entro il 20 aprile il Comune valuta i progetti presentati e propone all´Ufficio provinciale assistenza scolastica il sostegno finanziario all´iniziativa. Possono presentare le domande di contributo gli enti pubblici, le associazioni senza fine di lucro e le persone fisiche.Tra i criteri: i progetti devono offrire un servizio di accompagnamento pedagogico qualificato; l’adeguamento alle esigenze locali (parere scritto del Comune); personale pedagogicamente qualificato; per la realizzazione dei progetti devono essere presente al meno 10 bambini; in casi eccezionali documentati o per situazioni particolari il numero di partecipanti può essere anche di 7; ogni 8 bambini partecipanti è necessario prevedere almeno un´assistente in composizione dei gruppi. Durata minima dei progetti: di norma due settimane consecutive (almeno dieci giorni), in casi eccezionali documentati il progetto può essere previsto anche su due settimane non consecutive oppure durare una sola settimana. Ulteriori informaziono sul web della Provincia all´indirizzo www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/provvedimenti-istituzioni/sorveglianza-extrascolastica.asp  
   
   
EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE DI UDINE: AL VIA IL PROGETTO NELLA SCUOLA PRIMARIA FRIZ  
 
Udine, 16 marzo 2010 - Nell’ambito del “Progetto quadriennale sull’Educazione alimentare 2008-2011”, promosso dal Comune di Udine, sostenuto da Camst e realizzato dalla cooperativa Damatrà, circa 200 bambini della Scuola Primaria statale a tempo pieno A. Friz di via Xxv Aprile per tutto il mese di marzo parteciperanno ad un progetto di avvicinamento al cibo, al suo piacere e al consumo corretto. L’attività nasce all’interno dell’offerta integrata dei sevizi di ristorazione scolastica che Camst, azienda attiva a livello nazionale nel campo della ristorazione, gestisce per il Comune di Udine sin dal 1995. A partire dal presupposto che “mangiare bene” non significa solamente fornire prodotti genuini, Camst negli ultimi anni ha curato alcune pubblicazioni sul tema dell’alimentazione rivolte ai bambini e alle loro famiglie e, dal 2005, in collaborazione con la cooperativa Damatrà, da anni impegnata nella ricerca creativa per l’infanzia, sostiene e promuove progetti di educazione alimentare rivolti agli alunni delle scuole che usufruiscono quotidianamente del servizio mensa. L’iniziativa che quest’anno giunge al suo terzo appuntamento sta coinvolgendo, già dagli inizi di marzo, tutti i bambini delle scuole primaria A. Friz di Udine che, per tutto il mese, saranno condotti dagli operatori di Damatrà in un viaggio affascinante e costruttivo “nell’universo cibo”, dando valore in una prima fase al piacere del gusto, mentre, in una seconda, al piacere del mangiare bene insieme. Nelle prime settimane, infatti, i bambini si avvicineranno al piacere del cibo attraverso molteplici stimoli, dalle letture ai laboratori, dai giochi alle immagini, per favorire un osservazione poliedrica del cibo, mentre nell’ultima settimana le attività si svolgeranno nella mensa scolastica nell’intento di valorizzare il momento del pasto come momento educativo, di relazione e di scambio. Ogni classe parteciperà a quattro sezioni. Nella prima, i bambini conosceranno i libri che parlano di cibo. Nella seconda parte, si accosteranno in modo divertente al galateo. Nella terza, parteciperanno a un laboratorio creativo. In quella finale, invece, i bambini, ritrovandosi tutti in mensa nel momento del pranzo, metteranno in pratica le pratiche e le conoscenze apprese nelle settimane precedenti.  
   
   
LA PROVINCIA PREMIA GLI STUDENTI DA 10 IN CONDOTTA L’OFFERTA FORMATIVA DI OUTDOOR: UNA RISORSA PER IL TERRITORIO, UNA SFIDA PER LA SCUOLA  
 
Treviso, 16 Marzo 2010 - La Provincia di Treviso ha voluto omaggiare gli studenti della classe 3° F del Liceo Canova, saliti agli onori della cronaca per aver preso tutti 10 in condotta. Sono intervenuti il presidente della Provincia di Treviso, l’assessore provinciale all’Edilizia Scolastica, la dirigente del Liceo Canova, Alfea Faion, e il rappresentante della classe, Francesco Mattia Mari. “I media veicolano spesso soltanto episodi negativi da parte della scuola: la droga, il bullismo, i video su Youtube ecc. Per una volta, abbiamo invece voluto dare merito e valore ad un fatto per noi molto importante: un’intera classe ha fatto squadra e tutti gli alunni che la compongono hanno portato a casa il 10 in condotta – ha detto il presidente della Provincia – Diventerete ambasciatori degli studenti trevigiani, un punto di riferimento. È importante investire la massima attenzione sul sistema scolastico. Voglio complimentarmi con voi, studenti, per il risultato ottenuto. Poi con i vostri docenti e soprattutto con le vostre famiglie, perché questo 10 in condotta è anche frutto dell’educazione che vi hanno impartito i vostri genitori”. “La nostra scuola è un’eccellenza a livello nazionale, e più vado a conoscere altre realtà, più me ne rendo conto – ha detto l’assessore all’Edilizia Scolastica – il merito va agli insegnanti per l’importante ruolo educativo. È giusto quindi premiare l’impegno dei ragazzi. Vi auguro di realizzare i vostri desideri una volta usciti dalla scuola superiore” “Premiare il comportamento e non solo le conoscenze e competenze, è importante per valorizzare l’insieme della persona. La famiglia da un grosso contributo all’evoluzione positiva della personalità – ha detto la preside – la scuola non è solo un luogo dove si studia, ma si impara anche a stare insieme e relazionarsi”. “Siamo riusciti a formare una squadra, dove c’è aiuto reciproco e rispetto sia tra noi che con i nostri professori – ha detto Mari – vogliamo essere la controparte positiva, speriamo che quella del “10 in condotta” possa diventare una moda!”. Questi gli alunni ai quali la Provincia ha dato un riconoscimento: Anna Brunetta, Lucrezia Caminiti, Martina Canazza, Camilla Checchin, Giulia Collatuzzo, Valentina Colzera, Gaia Dal Zilio, Sara De Martin, Gabriele Gentile, Viola Lucio, Francesco Mattia Mari, Alessandra Marinelli, Miriam Michieletto, Virginia Paccagnan, Chiara Paronetto, Marco Spadetto, Chiara Valotto, Enrico Varsori, Irene Viviani, Elisa Zanatta, Simone Zanette.  
   
   
BOLZANO: STUDENTI DI LAIMBURG E FüRSTENBURG ALLA SCOPERTA DI SIENA  
 
Bolzano, 16 marzo 2010 - Il soggiorno linguistico a Siena e la visita ad imprese modello nel settore agricolo sono stati al centro dell´iniziativa di aggiornamento promossa dalle scuole professionali Laimburg e Fürstenburg e rivolta ai ragazzi delle quarte classi. È durato una settimana il soggiorno linguistico in Toscana per gli studenti della quarte classi della scuola professionale per la frutticoltura, viticoltura e floricoltura di Laimburg e della scuola professionale per l´agricoltura forestale Fürstenburg di Burgusio. I ragazzi hanno avuto l´occasione di migliorare le proprie conoscenze dell´italiano frequentando al mattino l´istituto linguistico "Leonardo da Vinci", mentre di pomeriggio hanno partecipato al programma di visite guidate ad aziende agricole senesi, a frantoi e a cantine vinicole. Ai ragazzi è stato illustrato tra l´altro il sistema di produzione, stoccaggio e vendita del vino Chianti, del formaggio pecorino e dell´olio di oliva.  
   
   
POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PROTEZIONE CIVILE, CONVENZIONE TRA REGIONE MARCHE E TRIBUNALE DI ANCONA.  
 
 Ancona, 16 Marzo 2010 - Il Dipartimento per le Politiche integrate di sicurezza e Protezione civile della Regione e il Tribunale di Ancona hanno siglato una convenzione per attuare una stretta e regolare cooperazione in materia di politiche integrate di sicurezza e protezione civile. L´accordo, firmato ieri mattina dal presidente della Regione e il presidente del Tribunale di Ancona, Mario Vincenzo D´aprile, si fonda sul principio della collaborazione con gli organi di Stato per contrastare la criminalita`, favorire lo scambio di conoscenze e informazioni su fenomeni criminali e la loro incidenza sul territorio, concorrere allo sviluppo della civile ed ordinata convivenza nel territorio. La collaborazione viene attuata, ferme restando le rispettive competenze degli organismi cooperanti, secondo i principi e le linee programmatiche di seguito individuate: ´ il Tribunale di Ancona si impegna a ridurre progressivamente l´arretrato in materia di accertamento della esecutivita` dei provvedimenti in materia penale e ad accelerare i relativi adempimenti esecutivi, per rendere piu` efficace il contrasto alla criminalita` ordinaria ed economica e nel contempo fornire alla Regione Marche ´ Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile ´ attraverso l´accesso ai dati relativi ai certificati del casellario giudiziale e dei carichi pendenti mediante sistemi informatici gia` in essere in esito ad altra convenzione stipulata con al locale Procura della Repubblica, dati maggiormente aggiornati sui fenomeni in questione; ´ il Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile si impegna a mettere a disposizione, alla sottoscrizione del presente atto, la somma di 30mila euro per sostenere gli eventuali oneri relativi al personale aggiuntivo adibito a garantire il tempestivo svolgimento degli adempimenti di cancelleria relativi al passaggio in giudicato dei provvedimenti emessi dai magistrati in materia penale, la rapida messa in esecuzione dei provvedimenti stessi, il sollecito inserimento dei dati relativi nella banca dati del Casellario Giudiziale cui la Regione ha accesso a seguito di altra convenzione in essere con la locale Procura della Repubblica.  
   
   
I RICERCATORI AVVERTONO: UN SOLE PIÙ FLEBILE NON SERVIRÀ A RALLENTARE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE  
 
Bruxelles, 16 marzo 2010 - Un team di ricercatori dell´Istituto Potsdam per la ricerca sull´impatto climatico, in Germania, ha scoperto che un indebolimento dell´attività solare entro la fine di questo secolo contribuirà solo lievemente a diminuire l´aumento della temperatura globale causato dalle emissioni di gas a effetto serra. I risultati dello studio sono stati pubblicati nella rivista Geophysical Research Letters. I ricercatori hanno scoperto che la diminuzione dell´attività solare prevista per la fine di questo secolo ridurrà la temperatura terrestre di appena 0,3°C, un valore che corrisponde ad appena il 10% dell´aumento delle temperature stimato dal Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (Ipcc) se non interverrà alcuna variazione significativa nello scenario attuale. Il team ha basato il proprio studio sul "Grand Minimum" dell´attività solare, un fenomeno che ha luogo quando diminuisce l´attività delle macchie solari sulla superficie del sole. Questo fenomeno contribuisce a ridurre la temperatura della superficie terrestre. Le macchie solari (macchie scure presenti sulla superficie del sole dovute all´attività magnetica che riducono la temperatura della superficie solare nelle regioni in cui appaiono) possono espandersi fino a raggiungere un diametro di circa 80.000km muovendosi sulla superficie della stella madre del sistema solare. Il Minimo di Maunder, un periodo molto noto caratterizzato da una minore attività solare durante il quale è stato osservato anche un numero ridotto di macchie solari, si è verificato tra il 1645 e il 1715, in coincidenza con la "Piccola era glaciale", periodo così definito in virtù degli inverni particolarmente rigidi che colpirono l´Europa e l´America settentrionale. Le attuali osservazioni delle macchie solari dimostrano che l´attività solare, in questo momento, ha raggiunto il punto massimo di debolezza di questo ultimo secolo. Questo dato ha portato alcuni fisici solari a supporre che potremmo essere prossimi a un nuovo "Grand Minimum" paragonabile al Minimo di Maunder. Il dottor Georg Feulner, dell´Istituto Potsdam, primo autore dello studio, contesta questa ipotesi. "Affermare che siamo prossimi a una nuova Piccola era glaciale se il sole è entrato nella fase di Grand Minimum è errato", ha affermato. "In effetti, l´attività solare al minimo non impedirà il surriscaldamento se i livelli delle emissioni di gas a effetto serra rimarranno invariati". Per analizzare la possibilità di un Grand Minimum del Xxi Secolo, i ricercatori hanno predisposto modelli climatici per oceani, atmosfera e superficie terrestre. Gli scienziati hanno preso in esame gli scenari relativi alle emissioni di gas a effetto serra messi a diposizione dall´Ipcc che contemplano valori intermedi e picchi di emissioni nel corso di questo secolo. Mediante questi modelli, i ricercatori hanno eseguito tre simulazioni prendendo in considerazione diverse intensità dell´attività solare: uno scenario caratterizzato dall´assenza del Grand Minimum e due scenari caratterizzati da un Grand Minimum perdurante fino alla fine del secolo. In questi modelli, la radiazione solare appariva diminuita dello 0,08 e dello 0,25% rispetto ai valori del 1950. All´interno dei modelli le temperature globali erano state impostate in modo tale da aumentare di 3,7 o 4,5 °C rispetto ai valori medi del trentennio 1961-1990. "È altamente probabile che un nuovo Grand Minimum dell´attività solare riduca la temperatura media globale di circa 0,1 o 0,2 °C nel 2100", ha commentato il professor Stefan Rahmstof, a capo del dipartimento di analisi del sistema terrestre presso l´Istituto. "Anche i dati relativi alle temperature attuali confermano che l´effetto di una minore attività solare influisce solo minimamente sul clima". Nel corso degli ultimi 30 anni, le temperature sono aumentate di 0,16°C a decennio. Secondo l´Istituto Goddard per gli studi spaziali della National Aeronautics and Space Administration (Nasa), l´anno appena trascorso è stato il secondo anno più caldo a livello globale di cui si dispongono dati certi . Concludono gli autori "Se anche l´attività solare assumesse caratteristiche analoghe a quelle del Minimo di Maunder non sarebbe comunque in grado di bilanciare il surriscaldamento globale causato dalle emissioni di gas a effetto serra prodotte dagli uomini". Per maggiori informazioni, visitare: Geophysical Research Letters: http://www.Agu.org/journals/gl/  Istituto Potsdam per la ricerca sull´impatto climatico: http://www.Pik-potsdam.de/  Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (Ipcc): http://www.Ipcc.ch/    
   
   
AMBIENTE: SICILIA ISTITUISCE TAVOLO TECNICO SU RISCHI GAS RADON  
 
Palermo, 16 marzo 2010 - Sara´ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dell´Assessorato Regionale del Territorio e dell´Ambiente il decreto firmato dall´assessore regionale per l´Ambiente, Roberto Di Mauro che istituisce il "Tavolo tecnico per la prevenzione e la riduzione all´esposizione al gas radon". Il Tavolo, istituito presso il Dipartimento regionale all´Ambiente avra´ il compito di coordinare, nel rispetto delle competenze proprie dei diversi soggetti istituzionali, le iniziative finalizzate a dare attuazione alle direttive europee ed alle norme nazionali che regolano la materia. "L´istituzione del Tavolo tecnico - ha sottolineato l´assessore Di Mauro - e´ propedeutica al varo di un apposito disegno di legge visto che allo stato attuale non esiste alcuna norma regionale che previene e limita i rischi connessi all´esposizione al gas radon. Contestualmente - aggiunge Di Mauro - sara´ attivato un sistema di monitoraggio e di controlli". Nella predisposizione degli strumenti attuativi (piani di azione e programmi) si dovra´ tenere conto della necessita´ della collaborazione tra i diversi livelli istituzionali (comunale, provinciale, regionale, nazionale), ciascuno per le proprie competenze in fase di programmazione ed attuazione. Fanno parte del Tavolo tecnico i Dirigenti Generali dei Dipartimenti Regionale dell´Ambiente, dell´Urbanistica e per le Attivita´ Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico; i Direttori dell´Arpa e dell´Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; il responsabile nazionale del Piano Nazionale radon, dell´Istituto Superiore di Sanita´; il dirigente del Servizio 3 Tutela dell´´Inquinamento Atmosferico del Dipartimento Regionale dell´Ambiente, che presiede il tavolo in assenza del Dirigente Generale; il dirigente dell´unita´ operativa Qualita´ dell´Aria del Servizio Tutela dall´Inquinamento Atmosferico del Dipartimento Regionale dell´Ambiente, e i dirigenti del servizio competente delle nove provincie regionali. Il Tavolo potra´ essere di volta in volta integrato da altri componenti, in rappresentanza degli enti e delle associazioni di categoria, in funzione di specifiche esigenze che dovessero emergere ai fini di un corretto svolgimento delle attività istituzionali previste dal decreto. L´assessorato Regionale al Territorio e Ambiente emanera´ direttive attuative in merito ai piani di monitoraggio e controllo, tenendo conto dei programmi stabiliti tra Arpa Sicilia, Istituto Superiore di Sanità e Ispra nell´ambito della rete nazionale, e cura la pubblicizzazione dei dati prodotti dalla rete di monitoraggio. La rete regionale di monitoraggio della radioattivita´ ambientale, in linea con la normativa nazionale di riferimento, sara´ curata dall´Arpa Sicilia mentre le province svolgeranno attivita´ di controllo e parteciperanno alla fase attuativa del Piano regionale di monitoraggio del radon, nell´ambito delle proprie competenze istituzionali.  
   
   
FIRMATO L´ACCORDO TRA REGIONE E FACOLTÀ DI ARCHITETTURA DI FIRENZE PAESAGGIO, REGIONE E COMUNITÀ SCIENTIFICA LO STUDIANO INSIEME A OTTOBRE, DIECI ANNI DOPO LA CONVENZIONE EUROPEA, IL LANCIO DELL´OSSERVATORIO REGIONALE  
 
Firenze, 16 marzo 2010 - Regione e Facoltà di architettura dell´Università di Firenze insieme per approfondire da un punto di vista scientifico i temi della politica territoriale e paesaggistica della Toscana e sviluppare la riflessione scientifica, analitica e propositiva in vista dell’approvazione della componente paesistica del Piano di indirizzo territoriale (Pit) e della sua messa in opera. Questo l´obiettivo dell´accordo firmato ieri tra il Rettore dell’Università di Firenze e il Presidente della Regione Toscana, e promosso dalla Direzione generale per le Politiche Territoriali e Ambientali della Regione e dalla Facoltà di Architettura di Firenze. Tale collaborazione comprenderà progressivamente gli altri Atenei toscani e le scuole di alta formazione competenti in materia, in parallelo alla cooperazione su queste tematiche con il Ministero dei Beni e delle attivit&a grave; culturali. In particolare la Regione affida alla Facoltà di Architettura il compito di svolgere attività ricognitive e formative mediante la promozione di seminari rivolti alla comunità scientifica regionale, nazionale ed internazionale per raccogliere idee e proposte per implementare il piano. Saranno inoltre approfondite le analisi sull’efficacia normativa delle previsioni del piano e la sua valenza progettuale e verranno elaborati degli indicatori di valutazione sugli effetti delle politiche territoriali della Regione sul paesaggio. I primi risultati di questo lavoro, che segna l´avvio, secondo il preside della facoltà di architettura di Firenze, di un importante processo di cooperazione tra la Regione e la comunità scientifica su un tema di grande rilevanza quale il paesaggio e un´assunzione di responsabilità da parte del mondo della ricerca nei confronti della società civile, saranno presentati in occasio ne del lancio, in collaborazione con il Ministero, dell´Osservatorio regionale sul paesaggio. La data stabilita è quella del prossimo ottobre, in concomitanza con l’approvazione della componente paesaggistica del Pit, che è stata programmata per aver luogo in simultanea con la celebrazione del decennale della Convenzione europea del paesaggio, firmata proprio a Firenze il 20 ottobre del 2000. Entro il mese di marzo la Facoltà di Architettura definirà un calendario di iniziative per svolgere nei prossimi mesi le attività previste dall’accordo che saranno monitorate da un comitato di coordinamento composto dal direttore generale per le Politiche Territoriali e Ambientali della Regione, dal preside della Facoltà di Architettura e dal garante della comunicazione per il Pit. Tale comitato sarà integrato da un collegio tecnico-scientifico che annovererà esperti e studiosi di fama nella pluralità di disci pline legate alle tematiche paesaggistiche. La Regione Toscana contribuirà con 40 mila euro al finanziamento delle attività previste dall’accordo.  
   
   
ACCORDO TRA PROVINCIA E CORPO FORESTALE DELLO STATO PER LA VIGILANZA NEL SITO NATURA 2000  
 
Mantova, 16 marzo 2010 - La Regione Lombardia nel 2005, ha istituito, insieme ad altre 17 aree, il Sito "Natura 2000 Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e Ostiglia" interamente compreso all´interno della provincia di Mantova su una superficie di oltre 7000 ettari distribuiti in 4 aree distinte poste in corrispondenza delle aree golenali del fiume Po; l´istituzione, ai sensi della Direttiva Europea 79/409 Cee è stata motivata dall´alta valenza ambientale e naturalistica degli ambienti fluviali e per le numerose specie di uccelli presenti, sia stanziali che svernanti o nidificanti. Il sito è inoltre compreso nelle aree Iba (Important Bird Area, aree importanti per gli uccelli)di livello nazionale, oltre che corridoio prioritario per la conservazione della biodiversità designato dalla Regione Lombardia; dal 2006 la Regione ha delegato alla Provincia di Mantova la gestione del Sito, confermando l´applicazione di tutte le disposizioni nazionali e regionali in materia che prevedono ad esempio il ricorso alla valutazione di incidenza su piani e progetti e il rispetto di misure speciali di conservazione atte a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie presenti. Dal marzo 2008 inoltre, sono vigenti une serie di divieti, obblighi e misure di conservazione la cui osservanza è rimandata alle funzioni di vigilanza delle autorità amministrative preposte a norma della Lr n. 10 del 31 marzo 2008 (tutela e conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea), del D.lgs n. 42 del 22 gennaio 2004 (tutela paesaggistica dei beni), della Lr 12 (Governo del territorio) e della Lr n. 86 del 30 novembre 1983 (tutela dell´ambiente nei parchi, nelle riserve e nei monumenti naturali). Poiché tale sito a differenza di altri presenti sul territorio non comprende aree protette di livello nazionale o regionale, pur presentando un´ampia varietà di ambiti di elevato valore naturalistico e vista la necessità dell´ente di adempiere pienamente alle funzioni di ente gestore, è stato attivato un accordo di collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato un proficua collaborazione in merito alle azioni di vigilanza di questa area. Le operazioni di vigilanza svolte dal personale del Comando provinciale di Mantova che da poco si è insediato nella Nuova sede di via Pomponazzo, saranno programmate d´intesa con la Provincia, e prevedono sopralluoghi periodici da effettuarsi anche su specifiche segnalazioni pervenute alla Provincia e al C.f.s.