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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Marzo 2010
BLOCCO DELLA DIPENDENZA GENICA DELLE CELLULE LEUCEMICHE  
 
Bruxelles, 23 marzo 2010 - Una nuova ricerca - guidata dall´Università di Vienna, in Austria - sulle forme acute di leucemia, punta i riflettori su un nuovo obiettivo farmacologico: inibire i geni che contribuiscono allo sviluppo delle cellule leucemiche. Pubblicati sulla rivista European Molecular Biology Organization (Embo) Molecular Medicine, i risultati dello studio dimostrano come le cellule della leucemia "dipendono" da alcuni geni, che se inattivati potrebbero impedire lo sviluppo delle cellule malate. La professoressa Veronika Sexl del Centro di medicina e farmacologia biomolecolare dell´Istituto di farmacologia, ha indagato, insieme ai suoi colleghi, la leucemia linfoide acuta (All) e la leucemia mieloide cronica (Lmc). I ricercatori dicono che sia All che Cml possono essere provocate dalla proteina di fusione Bcr-abl, che emerge dall´unione di due o più geni codificati originariamente per proteine separate. I ricercatori con sede in Austria, Germania, Italia e Stati Uniti, spiegano come emerge, una volta che hanno aderito i geni, una "rete" complessa che sostiene il tumore. Allora non solo le cellule leucemiche ottengono la spinta di cui hanno bisogno, ma hanno anche una maggiore probabilità di sopravvivenza. Farmaci inibitori - tra cui l´Imatinib - sono in grado di bloccare i segnali chiave e causare la morte delle cellule malate. Il problema è che un certo numero di mutazioni può sfidare questi inibitori, offrendo loro i mezzi di cui hanno bisogno per continuare la loro offensiva sull´organismo umano. Per far avanzare la ricerca, i ricercatori hanno valutato i fattori di trascrizione Stat3 e Stat5, che sono collegati alla trasformazione indotta da Bcr-abl. La loro sperimentazione ha cercato di chiarire se Stat3 e Stat5, che agiscono a valle di Bcr-abl, sono vitali per mantenere la leucemia e se possano essere usati per trattare questa malattia. "Abbiamo sviluppato un approccio mirato e basato sulla soppressione genica per analizzare i ruoli di Stat5 e Stat3 nello sviluppo leucemico indotto da Bcr-abl", ha spiegato la professoressa Sexl. "Abbiamo scoperto che entrambi i fattori sono necessari per lo sviluppo di Bcr-abl, ma una volta instaurata, solo Stat5 è cruciale per la sopravvivenza e la crescita delle cellule leucemiche". I ricercatori hanno scoperto che anche le forme cellulari mutate di Bcr-abl - che possono ancora resistere ai farmaci inibitori - dipendono dal Stat5. "Le cellule tumorali sono sottoposte ad ampi adattamenti nel loro percorso metabolico e di segnalazione, così diventano dipendenti da alcuni geni", ha detto la Sexl. "Infatti, l´attività di questi geni può diventare limitante per le cellule tumorali". Il team chiama questo fenomeno di dipendenza dai geni "dipendenza non-oncogena" (Noa - non-oncogene addiction), aggiungendo che, attraverso l´inibizione di questi geni all´interno della rete di segnalazione, il sistema potrebbe interrompersi, impedendo la crescita delle cellule malate. "In questo studio abbiamo dimostrato che le cellule leucemiche Bcr-abl dipendono dal Stat5 per mantenere la malattia", ha sottolineato la professoressa Sexl. "Abbiamo individuato Stat5 come il tallone d´Achille della rete di segnalazione a valle di Bcr-abl. Quindi, l´inibizione del Stat5 può fornire un nuovo approccio terapeutico per il trattamento della leucemia". Allo studio hanno anche collaborato scienziati dell´Istituto austriaco di patologia molecolare, dei Laboratori Max F. Perutz, dell´Istituto di ricerca sul cancro Ludwig Boltzmann, del Centro di ricerca di medicina molecolare dell´Accademia austriaca delle scienze, nonché la Scuola di Biotecnologie dell´Università di Torino, il Deutsches Krebsforschungszentrum in Germania e il National Institute of Health negli Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Embo Molecular Medicine: http://www3.Interscience.wiley.com/journal/120756871/home  Università di Vienna http://www.Univie.ac.at/?l=2    
   
   
PERCHÉ I PAZIENTI AFFETTI DA FIBROSI CISTICA VIVONO PIÙ A LUNGO IN ALCUNI PAESI  
 
Bruxelles, 23 marzo 2010 - Il più ampio studio finora realizzato in materia di fibrosi cistica (Fc) rivela che i pazienti affetti da tale patologia vivono più a lungo in alcuni paesi europei che in altri, un fattore imputabile principalmente alla mortalità più precoce e alle differenze nell’accesso all’assistenza sanitaria e nella qualità di quest’ultima. La ricerca, sostenuta nell‘ambito del Sesto programma quadro per la ricerca (6Pq), è stata pubblicata sulla rivista “The Lancet”. Svolto da una équipe di ricerca dell’Università di Dundee (Regno Unito) congiuntamente a colleghi europei, lo studio si proponeva di determinare se le differenze in materia di assistenza e risorse disponibili incidessero in misura significativa sui tassi di sopravvivenza dei pazienti Fc. I risultati hanno evidenziato una presenza di pazienti Fc eccezionalmente inferiore alle previsioni nei paesi che non facevano parte dell’Ue nel 2003: in base ai riscontri, se tali paesi extracomunitari avessero profili demografici simili a quelli degli Stati membri, il numero dei loro pazienti Fc aumenterebbe dell’84%. Non esiste alcuna cura per la fibrosi cistica, che è una delle patologie ereditarie più diffuse. Provocata da una mutazione genetica, può insorgere in bambini apparentemente sani se entrambi i genitori sono portatori del gene Cftr (cystic fibrosis transmembrane-conductance regulator, regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica) difettoso. I sintomi nei bambini comprendono ritardo nella crescita e scarso accrescimento ponderale, tossi e infezioni polmonari croniche, malassorbimento delle sostanze nutritive e problemi intestinali e di evacuazione. Molti pazienti muoiono a soli venti o trent’anni, spesso in seguito a patologie polmonari causate dal muco accumulatosi nelle vie respiratorie. I ricercatori hanno raccolto dati (compresa l’età al momento della diagnosi, il sesso e il genotipo) relativi a 29.025 pazienti Fc di 35 paesi europei. Il materiale raccolto è stato utilizzato per creare un registro che consentisse di raffrontare le differenze tra pazienti Ue e non Ue e di stimare quante persone in Europa siano affette da Fc. Nel corso dello studio, l´équipe ha fatto riferimento allo stato di adesione all’Ue dei paesi in esame nel 2003 (quando l´Ue contava 15 Stati membri). La ricerca ha evidenziato che l’età media dei pazienti Fc in Europa è pari a 16,3 anni, con una differenza di 4,9 anni tra paesi Ue (17 anni) e non Ue (12,1 anni). Anche la quota di pazienti ultraquarantenni è superiore nei paesi Ue (5%) rispetto ai paesi non Ue (2%). Inoltre, la diagnosi di Fc nei bambini al di sotto di un anno di età è rara nei paesi non Ue, un fattore che potrebbe essere legato alla mancanza di dati o alla morte di bambini affetti da Fc non diagnosticata. “Abbiamo dimostrato che i bambini e giovani adulti affetti da fibrosi cistica nei paesi extracomunitari sono molto meno di quanti ci aspettassimo”, affermano gli autori dello studio. “Questo riscontro è rafforzato dalle accresciute possibilità di sopravvivenza fino ai 40 anni nei paesi dell’Ue, anche nei casi di pazienti affetti dalla mutazione [più grave e diffusa della Fc]”. “La differenza nel numero di pazienti affetti da fibrosi cistica tra paesi Ue e non Ue colpisce alla luce della similarità in quanto a dimensioni della popolazione e prevalenza attesa della malattia [in base alle valutazioni genetiche]”, proseguono gli autori. “Tale disparità negli indicatori demografici potrebbe essere riconducibile a una ridotta disponibilità di farmaci specialistici, attrezzature e personale multidisciplinare specializzato nei paesi extracomunitari, piuttosto che a una minore frequenza del gene, a una maggiore severità della patologia o a una minore aderenza al trattamento”. La preoccupazione degli autori è che le cifre ridotte in materia di Fc nei paesi non Ue siano riconducibili sia alla mancata diagnosi di Fc sia a un´errata classificazione delle morti infantili: “Secondo il nostro studio, entrambi i fattori interessano con ogni probabilità i nuovi Stati membri dell’Ue e sono meritevoli della massima attenzione da parte dei governi”. I paesi oggetto dello studio già Stati membri dell’Ue nel 2003 sono Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Svezia. Lo studio pubblicato da “The Lancet” si è inoltre concentrato sulle seguenti nazioni: Armenia, Bielorussia, Bosnia-erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Georgia, Islanda, Israele, Lettonia, Lituania, Macedonia, Moldova, Repubblica ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria. Per maggiori informazioni, visitare: The Lancet: http://www.Thelancet.com/  Università di Dundee: http://www.Dundee.ac.uk/    
   
   
LA REGIONE LAZIO STANZIA 1,6 MILIONI DI EURO PER L´ASSISTENZA AI MALATI DI ALZHEIMER  
 
Roma, 23 marzo 2010 - La Giunta della Regione Lazio ha approvato, su proposta dell´assessore alle Politiche Sociali e delle Sicurezze Luigina Di Liegro, una delibera che stanzia 1,6 milioni di euro per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati al miglioramento della qualità di vita dei portatori del morbo di Alzheimer e delle famiglie che li assistono in casa. In Italia si stimano circa 700.000 ammalati, di cui circa 70.000 nel Lazio. L´80-90% di tutti i casi sono di demenza nella terza età, l´1% delle persone viene colpita prima di 65 anni, l´11% in età compresa fra i 65 e gli 80 anni, il 30% nei soggetti ultraottantenni. "È il secondo anno - ha detto l´assessore Di Liegro - che finanziamo 4 progetti per il sostegno ai malati di Alzheimer e alle famiglie che se ne prendono cura. Tutti gli interventi sono realizzati da Associazioni di volontariato (Auser Lazio, Casa Aima Onlus. Alzheimer Roma Onlus, Atama Anagni Onlus), perché crediamo fermamente nell´importante supporto che i volontari danno in questi programmi di assistenza". "Il fine di questi progetti, che non sono spot, ma programmati a lungo termine - ha continuato Di Liegro - è quello di garantire una maggiore integrazione socio-sanitaria tra Asl, enti locali e associazioni di volontariato, per superare la prevalenza della sanitarizzazione rispetto all´assistenza domiciliare e fornire servizi socio-assistenziali più attenti ai bisogni degli anziani, favorendo il mantenimento ed il recupero dei livelli di autonomia dei malati e il sostegno alla famiglie che si fanno carico dell´assistenza". "I dati dell´ultimo Rapporto sui servizi sociali del Lazio realizzato dal Sistema informativo dei servizi sociali del Lazio (Siss) dell´Assessorato alle Politiche sociali e delle sicurezze, dimostrano che gli anziani, insieme alle famiglie, ai minori e ai giovani disagiati, rappresentano quasi il 90% dell´utenza dei servizi sociali nel Lazio. Dal 2007 ad oggi, l´utenza di anziani è cresciuta del 3,6% e le strutture e servizi a loro dedicati sono 1.080. Di questi, 23 strutture sono riservate alle 1.192 persone affette da patologie invalidanti (+21,1%), come l´Alzheimer. Queste percentuali di utenti anziani aumenteranno, perchè l´invecchiamento demografico è in costante crescita. Questo - conclude Di Liegro - comporterà un aumento della spesa pubblica per l´assistenza a lungo termine. È necessario, quindi, progettare un sistema di welfare che si basi su una rete integrata di supporto agli anziani in difficoltà e che punti ad un´azione di formazione specialistica sia per gli operatori socio-sanitari e gli infermieri professionali, che per i volontari attivi in questo settore".  
   
   
NUOVE TECNOLOGIE IN OSPEDALE DI LEGNAGO (VERONA) INAGURATE NUOVA PIATTAFORMA PER RMN E COMPLETA AUTOMATIZZAZIONE LABORATORIO DI ANALISI  
 
Legnago (Verona), 23 marzo 2010 - L´ospedale Mater Salutis di Legnago, con un investimento di oltre un milione di euro, è stato dotato di nuove tecnologie che renderanno estremamente più efficiente e moderna l´attività di Radiologia e quella del Laboratorio di Analisi. Alla presenza di numerose autorità, tra le quali l´Assessore regionale alla sanità, il Sindaco di Legnago anche nella sua veste di presidente dell´esecutivo della Conferenza dei Sindaci dell´Ulss 21, il Direttore Generale dell´Ulss Daniela Carraro, è stata infatti inaugurata ieri la nuova piattaforma Hdxt per la risonanza magnetica e la completa automatizzazione del laboratorio di analisi, che porteranno importanti miglioramenti per l´attività dei sanitari e riduzioni di attese per i pazienti. La piattaforma Hdxt per la risonanza magnetica consente ad esempio di ampliare l´utilizzo del macchinario anche allo studio delle patologie di tipo cardiovascolare e mammario, che prima non era possibile, ed un funzionamento più veloce dell´apparecchiatura: per un esame completo si passa infatti da circa 30 minuti a circa 20, con una diminuzione consistente dell´esposizione magnetica del paziente e la possibilità di ampliare di circa il 30% l´operatività, aumentando il numero quotidiano di risonanze effettuabili. Avveniristiche le novità introdotte nel funzionamento del laboratorio di analisi, che compie 2 milioni e 100 mila analisi l´anno: tutta la procedura, dal momento del prelievo a quello della refertazione, è stata infatti automatizzata, compreso il trasferimento delle provette dai reparti al laboratorio, che avverrà grazie ad un sistema pneumatico e alla posa di 600 metri di tubi attraverso i quali le provette, inserite in appositi contenitori, “viaggeranno” attraverso l´ospedale per raggiungere una vera e propria “catena” di macchinari automatici per le analisi. Il passaggio di una provetta da un reparto al laboratorio impiegherà circa 30 secondi, contro i 3-5 minuti di prima, ad una velocità massima di 3 metri al secondo per non alterare le condizioni del materiale da esaminare. I tempi di laboratorio per un´analisi scenderanno così del 30%. “L´ulss 21 – ha sottolineato l´Assessore regionale – ha da tempo imboccato con lodevole intensità la strada dell´innovazione tecnologica ed oggi la si può dire all´avanguardia. E´ stato un lavoro non facile, che ha sempre trovato la condivisione della Regione. Sono infatti convinto – ha aggiunto – che le nuove tecnologie siano un settore irrinunciabile per mantenere alla sanità veronese e veneta quel primato di efficienza e modernità che ci viene pressochè unanimemente riconosciuto. In particolare in questo territorio – ha concluso – hanno visto la luce importanti novità, come le radiologie digitali a Zevio e Nogara ed il Centro Antidolore a Bovolone: una vera e propria rete di nuovi servizi, utili al cittadino ed indispensabili ai sanitari per svolgere ancora di più e meglio il loro lavoro”.  
   
   
GIUNTA APPROVA RISORSE PER AZIENDE SANITARIE E OSPEDALIERE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 23 Marzo 2010 - Su proposta dell’Assessore dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza sociale, Antonello Liori, la Giunta regionale ha deliberato di assegnare ulteriori risorse, destinate al finanziamento della spesa corrente per gli esercizi 2008 e 2009, alle Aziende Sanitarie Locali, all’Azienda Ospedaliera “Brotzu” e alle Aziende Ospedaliero-universitarie di Cagliari e di Sassari. Per quanto riguarda il 2008, lo stanziamento è di 146 milioni 831.780 euro. A parziale copertura di questa somma, nel mese di ottobre del 2009, la Giunta regionale era già intervenuta per assegnare alle Asl 1, 2, 3, 5, 6, 7 e 8, all’Azienda “Brotzu” e alle Aziende Ospedaliero Universitarie di Cagliari e di Sassari ulteriori risorse per la spesa sanitaria corrente relative all’esercizio 2008, per un importo di 68 milioni 336.199 euro. Mentre, precedenti assegnazioni erano risultate sufficienti alla copertura del fabbisogno dell’Asl 4 di Lanusei. È stato anche integrato per l’anno 2009 il fondo indistinto per la spesa corrente, oltre l’integrazione pari a 43 milioni 425.290 euro già prevista a febbraio 2010, di un ulteriore importo pari a 241 milioni 504.419 euro. "Si tratta di somme necessarie per soddisfare l’ulteriore fabbisogno delle Aziende – ha spiegato l’Assessore Liori - che abbiamo quantificato dopo un attento controllo sui bilanci. Coprire con fondi propri il disavanzo della sanità è un preciso impegno preso coi Ministeri della Salute e dell’Economia. Nonché parte essenziale del piano di rientro previsto per chi sfora il limite di disavanzo previsto dal ‘Patto della Salute’. Proprio, in questi giorni saranno chiuse le procedure di verifica dei conti della sanità e la Sardegna è pronta a superare l’esame".  
   
   
TUTORE MINORI: CONVEGNO PEDIATRI A PORDENONE  
 
 Trieste, 23 marzo 2010 - Più di 120 tra pediatri, medici di medicina generale, infermieri, infermieri pediatrici e dermatologi di strutture ospedaliere e territoriali di tutta la regione, ma anche del vicino Veneto, hanno partecipato ieri a Pordenone alla quinta edizione degli incontri di dermatologia per il pediatra, giornata di studio che l´Ufficio del Tutore pubblico dei minori ha contribuito a realizzare in collaborazione con l´Azienda ospedaliera S.maria degli Angeli del capoluogo della Destra Tagliamento. A inaugurare la giornata è stato Edouard Ballaman, presidente del Consiglio, nella sua veste di Tutore, che ha evidenziato l´importante ruolo di prevenzione svolto dai pediatri perché tra i primi a essere chiamati in causa nell´affrontare le problematiche relative alla salute dei minori, spesso derivate da stili di vita non corretti o determinate da situazioni familiari socio-economiche disagiate, dove prevale anche la violenza. Per questi motivi Ballaman ha auspicato una stretta collaborazione con l´Ufficio per segnalare e approfondire assieme gli aspetti che via via emergono. Ballaman ha anche presentato il nuovo tema sul quale l´Ufficio sta lavorando, quello dell´educazione alimentare, sempre dedicato a bambini, ragazzi e loro famiglie, con l´intento è di far crescere una cultura della salute capace di educare a stili di vita corretti. Il tema della sana e corretta alimentazione è stato ripreso a più voci dai relatori e dai pediatri durante i lavori della giornata, in quanto hanno convenuto come tale argomento sia fondamentale per una sana crescita del bambino, nel quale talvolta si riscontrano malattie di carattere dermatologico legate proprio a una non corretta alimentazione.  
   
   
MATERA, L´INFORMATICA NEI DISTURBI DELL´APPRENDIMENTO  
 
Matera, 23 marzo 2010 - Ieri presso la sala conferenza La Tenda in via Cappuccini 15, le Cooperative Sociali Imparola e Il Sicomoro hanno promosso un intervento formativo per l´impiego di strumenti compensativi per i ragazzi con Disturbi Specifici dell´Apprendimento (Dsa) tenuto dalla Cooperativa “Anastasis di Bologna. Il corso aveva l’obiettivo di presentare una serie di strumenti informatici e strategie metacognitive al fine di favorire un percorso di crescita verso l’autonomia di soggetti con Dsa. Tali tematiche sono state affrontate con un approccio pratico e operativo, proponendo una sintesi degli strumenti hardware e software utili come strumenti compensativi nei casi di Dsa, applicati allo studio. Durante la lezione sono statee date indicazioni didattiche al file fornire agli insegnanti strumenti concreti che favoriscano l’apprendimento da parte di allievi con Dsa. Sono state sintetizzate le circolari ministeriali di riferimento che indicano quali strumenti compensativi e dispensativi devono essere messi in campo. E’ stata presentata una metodica di studio che può essere utilizzata dagli studenti con Dsa per raggiungere l’autonomia nello studio, migliorando la propria capacità di acquisire e mantenere i contenuti affrontati. Programma svolto : Introduzione e presentazione con gli interventi di: dott. Carlo Calzone – Direttore Uoc Neuropsichiatra infantile – Asm; dott.Ssa Mariangela Bruno – Presidente Imparola; dott.Ssa Erika Cotugno – Presidente Il Sicomoro. Dr. Giuseppe Pellegrino – Responsabile formazione Cooperativa Anastasis, Bologna: Introduzione alla problematica dei Dsa; Uso del computer con sintesi vocale; La sintesi vocale e lo studio delle lingue.Accesso alle informazioni attraverso: libro cartaceo ed il libro digitale, internet, l’uso di supporti multimediali, L’uso di mappe concettuali e cenni relativi alla didattica specifica per la matematica. Ore 19:30 Discussione e conclusione dei lavori. Saranno distribuiti alcuni Kit Dislessia – Dsa contenenti Dvd dimostrativi che sarà possibile provare in loco.  
   
   
PAZIENTI IN STATO VEGETATIVO: IL PIEMONTE ATTIVA UNA RETE DI ASSISTENZA LA REGIONE HA DECISO DI DEFINIRE UN MODELLO DI PERCORSO CLINICO  
 
Torino, 23 Marzo 2010 - Nasce in Piemonte la rete assistenziale per le persone in stato vegetativo e in stato di minima coscienza, con la creazione di posti letto dedicati dove i pazienti possano essere ricoverati e adeguatamente seguiti. Lo ha deciso ieri la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla tutela della salute e sanità, con l’approvazione di una delibera che parte dalla constatazione di come l’incidenza di queste patologie sia in graduale crescita in tutti i paesi occidentali, di pari passo con i progressi della scienza medica e in particolare con l’evoluzione delle tecniche rianimatorie. Secondo i dati di un censimento effettuato dall’Assessorato presso tutte le aziende sanitarie, nel 2009 in Piemonte si registravano 234 casi complessivi, di cui 147 persone in stato vegetativo e 87 in stato di minima coscienza, con una prevalenza estremamente bassa nella popolazione pediatrica (1%). La causa scatenante più frequente è quella vascolare (44%), seguita da quella traumatica (29%). «Al di là di ogni considerazione di natura etica - si legge nel provvedimento - questo fenomeno pone nuovi interrogativi sulle modalità di gestione di situazioni di disabilità gravissima, le cui caratteristiche sono l’andamento cronico, il profondo impatto psicologico sulla famiglia e la persistenza di problemi assistenziali complessi per tempi molto lunghi. L’aspettativa di vita, infatti, è in progressivo aumento e oggi arriva anche oltre i 10-15 anni dell’evento acuto». Per questo, la Regione ha deciso di definire un modello di percorso clinico, articolato su tre livelli. Il primo riguarda la diagnosi, che si presenta in genere difficile e di raro riscontro. Viene quindi istituito, con compiti di supporto, un Nucleo di valutazione regionale, composto da medici con esperienza nella valutazione e assistenza di pazienti in queste condizioni. Il Nucleo sarà attivato presso il presidio ospedaliero «San Lorenzo» di Carmagnola, che ha acquisito nel tempo competenze specifiche nell’assistenza, la cura e lo studio di questi casi. Per il trattamento della fase di post-acuzie, nella delibera si prevede poi la creazione presso gli ospedali di apposite Unità stati vegetativi, destinati alla presa in carico precoce di persone provenienti da reparti di terapia intensiva con esiti di gravi celebrolesioni acquisite, caratterizzati dal perdurare dello stato vegetativo oltre la quarta settimana dal momento acuto. Il fabbisogno stimato, sulla base dei dati e delle letteratura scientifica, è di 1,1 posti letto ogni 100 mila abitanti.  
   
   
ASSESSORATO SALUTE DELLA PUGLIA CHIEDE ALLE ASL COPIA ATTI ACQUISTI BENI E SERVIZI  
 
Bari, 23 marzo 2010 - L’assessorato alle Politiche della Salute comunica di aver richiesto ieri ai direttori generali di Asl, Aziende ospedaliere e Irccs copia degli atti deliberativi adottati e relativi ad acquisti di beni e servizi effettuati, a qualsiasi titolo, ai sensi dell’art. 28 (estensione contratti di acquisto di beni e servizi) della legge regionale 1/2004. La richiesta ha carattere di urgenza e l’assessorato ha invitato a trasmettergli anche copia di tutti gli atti propedeutici (richieste, pareri, ecc…) o conseguenti (ordini, fatture e liquidazioni, determinazioni dirigenziali, revoche, ecc.) ai provvedimenti.  
   
   
QUALITY AWARDS GALLIERA ESPERIENZE DI MIGLIORAMENTO CONTINUO DEI SERVIZI E DELLE CURE PRESTATE AL PAZIENTE AL PRIMO POSTO NEONATOLOGIA CON UN PROGETTO PER INDIVIDUARE IL RISCHIO DI INFEZIONE BATTERICA PRECOCE TRASMESSA DALLA MADRE AL NEONATO  
 
Genova, 23 Marzo 2010 – Si è svolta il 19 marzo – nel Salone Congressi del Galliera – la prima edizione del Quality Awards Galliera. Vincitore del premio il progetto della Sc di Neonatologia, diretta dal Dott. Massimo Mazzella, sulla “Gestione del noenato a rischio di infezione early-onset”. Il secondo posto è andato al Centro della Microcitemia, diretto dal Dott. Gianluca Forni, con il progetto sul miglioramento delle prestazioni assistenziali nei pazienti affetti da anemie croniche. Mentre il terzo posto è stato assegnato a Medicina Interna con l´esperienza del “Tutoraggio medico del paziente ricoverato”. La premiazione è avvenuta alla presenza dei vertici dell´Ente. Sette erano i progetti arrvati in finale. “Un momento – spiega Adriano Lagostena – per condividere con tutti gli operatori l´intensa attività svolta durante l´anno e il conseguente raggiungimento degli obiettivi finalizzati a creare per il futuro nuove azioni di miglioramento. Un premio – conclude – che intende offrire anche il giusto riconoscimento a tutte quelle progettualità fortemente impegnate sui temi della qualità e della sicurezza rivolti alla persona assistita. I progetti hanno dimostrato come sia possibile ripensare l´attività con criteri di innovazione, ottenendo al tempo stesso efficacia ed efficienza”. Il bando, pubblicato nel mese di ottobre us, era aperto alle organizzazioni dell´Ente (strutture, dipartimenti, comitati, centri multidisciplinari); tra i requisiti richiesti la misurabilità dei progetti e il carattere innovativo delle esperienze. “Ci sono pervenute 20 candidature – spiega Simone Canepa, Responsabile della Sc Qualità e Comunicazione del Galliera e membro interno del gruppo di esaminatori- che la Commissione- composta tra gli altri dal Direttore Sanitario dello Ieo, il Dott. Leonardo La Pietra, e la dott.Sa Emma Tomaselli del Rina- ha esaminato e valutato. È´ opportuno sottolineare come tutti i progetti siano risultati estremamente validi e come sia stato valorizzato il tema della centralità del paziente”. Classifica Finale: 1° Classificato: Gestione del neonato a rischio di infezione early-onset Sc Neonatologia; 2° Classificato: L’audit clinico come strumento per migliorare le prestazioni assistenziali in riferimento al sistema di Certificazione Iso: sperimentazione, Ssd Microcitemia ed anemie congenite; 3° Classificato: Tutoraggio medico del paziente ricoverato Sc Medicina interna; 4° Classificato: Incremento della sicurezza e personalizzazione dei trattamenti radioterapici e riduzione della tossicità potenzialmente evitabile Sc Radioterapia; 5° Classificato ex aequo:Qualità assistenziale al paziente ambulatoriale esterno - “counseling” Sc Anatomia patologica; 5° Classificato ex aequo: Fast L.u.d. (Lista Utenti Dimessi) Sc Recupero e riabilitazione funzionale; 5° Classificato ex aequo: Sistema di ricezione automatica e archiviazione Fax Ibmdr (dematerializzazione completa del flusso fax ricevuti dai centri trapianti in Italia ed estero - 165 ca fax/giorno) Sc Servizi informatici e telecomunicazioni.  
   
   
PARMA: PIÙ RISORSE ALLA NON AUTOSUFFICIENZA OLTRE 31 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE CHI SI TROVA IN DIFFICOLTÀ E LE LORO FAMIGLIE  
 
Parma, 23 marzo 2010 - Più risorse per anziani. Il riparto del Fondo regionale per la non autosufficienza deciso il 18 marzo dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria ha potuto contare su un finanziamento di 31 ml e 222 mila euro, 200 mila in più rispetto all’anno scorso. Una somma rilevante grazie alla quale saranno assicurati per il 2010 la gestione e lo sviluppo dei servizi e delle forme di sostegno per anziani e per le loro famiglie. Il fondo infatti garantisce l’offerta dei servizi alle persone anziane non autosufficienti, come il lavoro di cura, l’assistenza domiciliare, l’assegno di cura. La ripartizione effettuata dall’Ufficio di presidenza della Ctss conferma un’importante scelta politica di riequilibrio con la quale ai distretti che presentano condizioni territoriali di oggettivo svantaggio, viene assegnata una quota maggiore grazie al fatto che i distretti più forti condividono questo indirizzo. Pur confermando i criteri di riequilibrio è stato comunque possibile riconoscere una quota in aumento ai distretti di Parma e Fidenza nei quali la percentuale della popolazione anziana ha avuto un maggiore incremento. “ Rispetto all’anno scorso abbiamo potuto contare su 200 mila euro in più – spiega il presidente della Ctss Vincenzo Bernazzoli – E’ una scelta che mette al centro l’idea di un welfare di comunità che allarga l’orizzonte dell’assistenza e mette in campo tante alternative e tante opportunità. Un’idea di welfare che la regione ha descritto con una legge e alla quale ha affidato una rilevante dote dal punto di vista economico senza la quale non sarebbe possibile garantire la qualità di ciò che quotidianamente viene fatto per i nostri anziani.”. Per quanto riguarda la ripartizione, dei 31 ml e 222mila del fondo, al distretto di Parma vanno così 14,2 milioni, a quello di Fidenza 7,4, al Sud Est 5,1 e alle Valli del Taro e del Ceno 4,3, mentre una somma pari a circa 200mila euro viene finalizzata al riequilibrio del sistema dell’offerta dei servizi su tutta la provincia. Restano ora da ripartire le risorse destinate ai servizi per le persone disabili, 9,3 ml di euro che saranno oggetto del prossimo incontro della Ctss. Complessivamente il fondo regionale destinato alla provincia di Parma per anziani e disabili raggiunge i 40 ml di euro.  
   
   
RUBENS: 110 I GRUPPI GIÀ PRENOTATI LA GRANDE MOSTRA APRIRÀ VENERDÌ 26 MARZO. NUOVE AUDIO-GUIDE PER I BAMBINI CON EFFETTI SONORI  
 
Como, 23 marzo 2010 – A qualche giorno dall´inaugurazione della nuova grande mostra che sarà ospitata a Villa Olmo e che quest´anno sarà dedicata al genio di Rubens, sono già centodieci i gruppi che si sono prenotati per le visite guidate. L´anno scorso, ad una settimana dall´inaugurazione, le prenotazioni per le avanguardie russe avevano raggiunto quota venti. "Entriamo nella settimana di fuoco - commenta l´assessore alla Cultura, nonché curatore della mostra, Sergio Gaddi - in cui capiterà tutto insieme e in cui tutto dovrà essere sincronizzato: dall´arrivo delle opere, all´allestimento dei quadri e delle luci, dalla promozione all´inaugurazione. E´ il momento in cui potrà succedere di tutto e in cui per rendere perfetta in ogni particolare questa nuova grande mostra dovremo lavorare notte e giorno". L´inaugurazione, ad invito, è fissata per il 26 marzo e tra gli ospiti hanno già confermato la propria presenza Mario Resca, direttore generale del ministero dei Beni culturali e l´onorevole Lucio Stanca, presidente di Expo. Nelle sale di Villa Olmo dal 27 marzo i visitatori potranno ammirare 25 capolavori del maestro fiammingo provenienti dalle collezioni della Gemäldegalerie dell´Accademia di Belle Arti, dal Liechtenstein Museum e dal Kunsthistorisches Museum di Vienna. Promossa dall´assessorato alla Cultura del Comune di Como, la mostra presenta uno dei nuclei di Rubens numericamente più importanti finora mai esposti in Italia, oltre a 40 opere di artisti della sua cerchia, tra i quali il grande Anton Van Dyck, Jacob Jordaens, Gaspar de Crayer, Pieter Boel, Cornelis de Vos, Theodor Thulden. Tra le novità che attendono il pubblico, figurano le nuove audio-guide per i bambini che con speciali effetti sonori racconteranno ai più piccoli la storia del pittore fiammingo e le audio-guide per adulti che quest´anno raddoppiano. Alla tradizionale audio-guida il cui filo narrativo illustra la mostra (con spiegazioni anche del curatore, Sergio Gaddi), si affianca quest´anno l´audio-guida che, con la voce di Alberto Longatti, descrive i monumenti e le architetture affacciate sul lago che si possono ammirare da Villa Olmo. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 031/57 19 79.  
   
   
A VENEZIA UNA MOSTRA SULL’ARTE RUSSA DEL ’900  
 
Venezia, 23 marzo 2010 - L’arte russa del ‘900 sarà in mostra dal 21 aprile al 25 luglio a Ca´ Foscari Esposizioni a Venezia. Con il titolo “Russie! memoria mistificazione immaginario”, la rassegna è promossa dall´Università Ca´ Foscari Venezia, con il sostegno della Regione del Veneto, della Fondazione Alti Studi sull´Arte di Venezia, di Enel, in collaborazione con Banca Popolare Friuladria, Simest, Masserdotti. L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Balbi a Venezia dal rettore dell’ateneo veneziano Carlo Carraro, dai curatori della mostra Giuseppe Barbieri e Silvia Burini, da Paolo Legrenzi direttore della Fondazione Alti Studi sull´Arte e da Franco Miracco portavoce del presidente della Regione. E’ la prima volta che in Italia un´esposizione presenta organicamente l´intero Novecento russo, attingendo a due grandi collezioni, entrambe italiane, tra le più importanti al mondo e in gran parte sconosciute: quelle create da Alberto Morgante e da Alberto Sandretti. Consentirà di rileggere e rivivere la storia di una nazione che ha influenzato come poche altre la storia del mondo per tutto il secolo. Una storia in cui l´arte ha avuto un ruolo primario, di volta in volta strumento di memoria, mistificazione, riappropriazione. La mostra illustra gli sviluppi della cultura figurativa russa e sovietica dalle avanguardie di inizio secolo al realismo socialista degli anni ´30-´50, fino all´underground, per concludere con alcune opere degli anni ´90. Centrale sarà la raffigurazione del leader, soprattutto la monumentale iconografia di Stalin che prosegue e sviluppa quella di Lenin. Negli spazi di Ca´ Foscari verrà inoltre ricostruita una parte della Biennale del Dissenso che si tenne a Venezia nel 1977, segnando la definitiva consacrazione dell´underground moscovita. Per ricostruire e visualizzare le diverse Russie, descrivendone anche l´atmosfera e la temperatura emotiva, saranno impiegate soluzioni innovative e di tecnologie multimediali d´avanguardia, tali da coinvolgere il visitatore nel contesto storico russo e sovietico considerato nelle diverse sezioni della mostra. “Una rassegna importante – ha detto a conclusione Miracco - che la Regione ha voluto sostenere nell’ambito del proprio impegno a favore della cultura che speriamo continui in maniera altrettanto decisa e adeguatamente finanziata”.  
   
   
SENTIERI D’ACQUA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA MILANO DAL 16 AL 29 MARZO 2010  
 
Milano, 23 marzo 2010 - La Galleria Il Borgo presenta un progetto artistico inedito intitolato “Sentieri d’Acqua”, indagando in profondità le simbologie e le significazioni di uno dei quattro elementi della natura. Il tema della mostra è dedicato all´Acqua che è sorgente di vita e al tempo stesso spettacolo della natura. Agli artisti partecipanti si è lasciata massima libertà d’interpretazione del tema, che ogni autore ha sviluppato in modalità differenti e con tecniche esecutive varie. Il percorso espositivo, infatti, passa dalla maniera figurativa, ancora molto radicata oggi nell’arte contemporanea, fino ad arrivare ai nuovi esiti della ricerca astratta. Nell’opera di Giuseppe Dente, artista romano dal cromatismo brillante, emerge un universo femminile ancestralmente collegato alla tematica dell’acqua, quale indice di vita, fertilità e speranza. Anche Silvia Carrara associa l’immagine dell’acqua a straordinarie figure femminili connotate da valenze ataviche. Genoese punta esclusivamente sul simbolismo dell’immagine, facendo affiorare da una superficie marina due mani congiunte a suggerire idealmente una ricerca spirituale. La poetica del sublime viene proposta da Claudia Strà che dona una particolare emozionalità alla rappresentazione interiore. Con i nuovi traguardi dell’arte digitale Maria Enrica Nardi elabora nuove forme, morbide e sensuali, legate all’acqua.  
   
   
WALTER VELTRONI ALLA MOSTRA DI DE CHIRICO  
 
Firenze, 23 marzo 2010 – Nel pomeriggio di oggi l’Onorevole Walter Veltroni, in occasione della presentazione del suo libro “Noi” (Edito da Rizzoli 2009) presso l´Istituto Italiano di Scienze Umane di Palazzo Strozzi, visiterà la mostra "De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell´invisibile" Firenze, Palazzo Strozzi 26 febbraio-18 luglio 2010. La visita si svolge in modo informale su invito di James Bradburne Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, che ha promosso e realizzato l’esposizione con il sostegno Comune di Firenze, della Provincia di Firenze, della Camera di Commercio di Firenze e dell’ Associazione Partners Palazzo Strozzi e con la collaborazione di Soprintendenza Psae e per il Polo Museale della città di Firenze e l’Archivio dell’Arte Metafisica di Milano. Una grande mostra a Palazzo Strozzi che racconta la straordinaria avventura artistica di Giorgio de Chirico e la duplice influenza che la sua pittura ebbe nell’arte moderna e su pittori come Carrà e Morandi, o Max Ernst, Magritte e Balthus. Attraverso 100 opere, provenienti da esclusive raccolte private e da alcuni dei più importanti musei del mondo, la rassegna mette in evidenza “la rivoluzione copernicana” operata da De Chirico nell’arte del Xx secolo, che aprì la strada a tutti quei movimenti che costituiscono la parte più interessante e vitale dell’esperienza artistica europea tra le due guerre, dal Dada al Surrealismo, dal Realismo Magico al Neo-romanticismo dando un taglio netto alle prospettive di ricerca ormai esaurite del Cubismo e delle avanguardie formali. Una rassegna che vuole anche invitare a riflettere sui temi degli spazi e dei sogni, associando alla visione delle opere d’arte le suggestioni provocate dai quadri sulla psicologia dello spettatore. Si tratta di un eccezionale evento espositivo tra i molti, in Italia e all’estero, di questo 2010. La visita dell’Onorevole Veltroni sottolinea l’estremo valore culturale e spettacolare della mostra, confermato anche dal grande successo di pubblico e di stampa.  
   
   
RAFFAELLA MONIOTTO - ATTRAVERSO ALTRI OCCHI - AOSTA CHIESA DI SAN LORENZO 26 MARZO – 27 GIUGNO 2010  
 
Aosta, 23 marzo 2010 - L´assessore all´istruzione e cultura, Laurent Viérin, inaugurerà giovedì 25 marzo, alle ore 18, Raffaella Moniotto. Attraverso altri occhi, mostra personale dell’artista valdostana. Allestita nella suggestiva Chiesa di San Lorenzo ad Aosta, l’esposizione presenta al pubblico trenta dipinti, realizzati ad acrilico su tela, selezionati nell’ambito della produzione recente della pittrice aostana. Le opere, dai titoli evocativi e poetici, introducono il visitatore in un universo incantato, fatto di personaggi eterei e silenziosi quali cavalieri, fanciulle, bambini arrampicati sugli alberi e diafane dame, inseriti nell’ambientazione di un Medioevo fiabesco. L’artista propone al pubblico soggetti dalle forme semplici e immediate, di notevole efficacia espressiva, che suggeriscono sentimenti delicati e propongono una riflessione sulla dimensione intima e più autentica dell’animo umano. Sottolinea l’Assessore Laurent Viérin: «La Chiesa di San Lorenzo ad Aosta è diventata nel corso degli anni una prestigiosa vetrina per gli artisti e gli artigiani che vivono e lavorano in Valle d’Aosta, una vetrina nel cuore della città particolarmente apprezzata dal pubblico. Nell’ambito del calendario espositivo organizzato dall’Assessorato un posto di rilievo è dedicato alla valorizzazione della produzione artistica locale: artigianato di tradizione, scultura e pittura. Così, dopo l’interessante mostra di Luciano Regazzoni, che ha riscosso un meritato successo, sono lieto di presentare questa iniziativa culturale che consentirà al pubblico di ammirare le opere pittoriche dell’artista valdostana che affascinano per la delicata tavolozza e per la semplificazione delle forme». Raffaella Moniotto inizia il suo percorso artistico come ceramista e nel 1992 apre nel centro storico di Aosta il laboratorio artigianale “Gattacicova”, nel quale inizia il suo percorso creativo che l’ha portata a sperimentare tecniche e materiali diversi. Dal 1992 partecipa alle edizioni estive e invernali dell’Atelier des Métiers nell’ambito della Fiera di Sant’orso e dal 1996 espone le sue opere in varie località della Valle d’Aosta. Nel 2007 la Regione autonoma Valle d’Aosta ha selezionato due sue opere per i manifesti dell’edizione 2008 della Fiera di Sant’orso di Aosta e di Donnas e nel 2009 e 2010 le sue tele sono state scelte per l’immagine di comunicazione della 29a e della 30a edizione della Marcia Gran Paradiso. L´esposizione è accompagnata da un catalogo d’arte bilingue italiano-francese, edito dalla Tipografia Duc, che contiene la riproduzione di tutte le opere in mostra. Chiesa di San Lorenzo: tel. 0165.238127  
   
   
LIBERO GIARDINO LA FIGURA DI LIBERESO GUGLIELMI “IL GIARDINIERE DI CALVINO”E I SUOI ACQUERELLI IN MOSTRA AL MUSEOTEATRO DELLA COMMENDA DI PRÈ DI GENOVA 16 APRILE - 3 GIUGNO 2010  
 
Genova, 23 marzo 2010 - Verrà inaugurata giovedì 15 aprile presso il Museoteatro della Commenda di Prè la mostra Libero giardino. La mostra , realizzata grazie all ‘Assessorato all’ Agricoltura della Provincia di Genova, presenta la figura di Libereso Guglielmi -conosciuto come il Giardiniere di Calvino - attraverso un’ ottantina di acquerelli da lui realizzati nel corso degli anni, tre video dove lo stesso Libereso si racconta con le immagini del suo giardino e delle sue opere e il Taccuino del naturalista, riproduzione di una serie di suoi appunti. Libero giardino vuole essere un omaggio a questa grande figura che proprio per la sua ecletticità sfugge ad ogni regola di classificazione ( giardiniere, botanico, studioso, sperimentatore …. ) e l’occasione per mostrare la grande varietà di specie botaniche che Libereso ha “incontrato” nel corso della sua vita. La mostra Libero giardino è inserita nel percorso di educazione ambientale dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Genova “Alla ricerca del Gusto. Il consumo sostenibile” 2009 -2010 (rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado) che - nell’ Anno Internazionale dedicato dall’Onu alla Biodiversità per sensibilizzare il mondo sulla necessità di preservare gli habitat e gli ecosistemi - tra i temi dell’edizione in corso ha scelto di approfondire le erbe spontanee e il loro utilizzo anche grazie a Libereso Guglielmi: una risorsa importante per la sua capacità di trasferire un sapere fatto di esperienza ai docenti e agli alunni del progetto. La Mostra - Gli 80 acquerelli presentati saranno divisi in tre sezioni : Giardino di Libereso: una riproduzione delle oltre 400 specie presenti nel giardino di Sanremo • Giardino del mondo: le piante raccolte da Libereso nei suoi numerosi viaggi • Giardino di Alla ricerca del Gusto: le piante spontanee presenti sul nostro territorio, oggetto di approfondimento del progetto provinciale I video - Nel primo video Libereso, attraverso un’intervista realizzata nel suo giardino di Sanremo, racconta la sua vita e la sua passione per le piante. Nel secondo Libereso commenta una parte degli acquerelli esposti, raccontando per ognuno curiosità e aneddoti. L’ultimo video è invece dedicato a scoprire le sue capacità di illustratore e come è nata la sua passione per il disegno. Il taccuino del naturalista - Sfogliando Il taccuino del naturalista, riproduzione di una parte di suoi schizzi e commenti realizzati sul campo, i visitatori potranno scoprire e curiosare le tante annotazioni di Libereso. Museoteatro della Commenda di S. Giovanni di Prè -, Mu.ma –Istituzioni Musei del Mare e della Navigazione – P.zza della Commenda 16126 Genova – Per informazioni: tel. 010 2512435 – 2514760 – infocommenda@muma.Genova.it    
   
   
BUON SEGNALE PER UNIVERSIADI 2017 A L´AQUILA  
 
Pescara, 23 marzo 2010 - L´assessore regionale allo Sport plaude alla decisione del Consiglio federale del Cusi, Centro Universitario sportivo italiano, di dare il via libera alla presentazione della candidatura della città dell´Aquila e della regione Abruzzo ad ospitare le Universiadi estive del 2017. "Il segnale che attendevamo dalla massima espressione nazionale dello sport universitario è arrivato - ha esordito l´assessore allo Sport - segno evidente che l´idea del governo regionale d´Abruzzo di rilanciare il ruolo di una città e di un intero territorio, martoriati dal sisma, attraverso un grande evento sportivo e di socializzazione tra giovani di tutto il mondo rappresenta una felice intuizione. Per questo - ha aggiunto l´assessore - abbiamo voluto coinvolgere fin da subito le principali istituzioni presenti sul territorio abruzzese per un´analisi condivisa sulla possibilità di portare nella nostra regione la seconda manifestazione sportiva più importante del mondo dopo le Olimpiadi. L´auspicio è che intorno a questa ambiziosa proposta possa raccogliersi il consenso dell´intero Abruzzo. Infatti, solo attraverso un´alleanza forte tra mondo politico, sportivo ed imprenditoriale - ha sottineato - si potrà riuscire a centrare un simile obiettivo". Secondo l´assessore allo Sport, "le Universiadi a L´aquila ed in Abruzzo non rappresenterebbero soltanto uno straordinario simbolo di rinascita ma anche un fenomenale stimolo per la ricostruzione e la rivitalizzazione del tessuto socio-economico del capoluogo di Regione e del suo comprensorio".  
   
   
SI È APERTA UFFICIALMENTE IN VALLE D’AOSTA LA PRIMA EDIZIONE DEI GIOCHI MONDIALI MILITARI INVERNALI  
 
 Aosta, 23 marzo 2010 - Con la cerimonia svoltasi di sabato 20 marzo, in Piazza Chanoux ad Aosta, si è ufficialmente aperta la prima edizione dei Giochi Mondiali Militari Invernali. Partendo dalla ex caserma Testafochi, sono confluiti nella piazza gli atleti delle 41 nazioni partecipanti ai giochi, dove sono stati accolti dalle autorità civili e militari. Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha portato alle squadre il benvenuto della Valle d’Aosta. «La Valle d’Aosta è particolarmente onorata di accogliere questa settimana di competizioni. Ottocento giovani atleti, provenienti da 41 nazioni, saranno in gara, a partire da domenica 21 marzo sui siti allestiti a Cogne, Courmayeur, Flassin, Pila e Gressoney-saint-jean. Sono atleti che portano una divisa e che quotidianamente sono abituati a misurarsi in duri allenamenti e a competere in gare internazionali. Uomini e donne, molti dei quali sono anche impegnati a portare la pace nel mondo, nelle missioni di peacekeeping. L’augurio è quindi quello, per noi tutti, di poter partecipare allo spettacolo dello sport e dell’amicizia che ci offriranno le competizioni nel rispetto per l’avversario e per le regole, con quella lealtà e quella solidarietà che sono anche i valori propri della nostra cultura e di tutte le genti di montagna. Una cultura che saprete riconoscere nel vostro soggiorno in Valle d’Aosta, con la scoperta delle bellezze del nostro territorio, nel calore dell’accoglienza delle nostre strutture e della semplicità e cordialità dei valdostani. Nel rinnovare il mio benvenuto e nella speranza che tutti voi possiate trovarvi qui, tra le cime innevate che ci circondano, un po’ come a casa vostra, desidero ringraziare il Consiglio internazionale dello sport militare, il Cism, in particolare il generale Gianni Gola e il Ministero della Difesa, che hanno creduto nelle potenzialità della Valle d’Aosta per la prima edizione invernale dei Giochi; il dottor Luigi Roth, presidente del Comitato organizzatore dei Giochi e tutti coloro che, a vario titolo, hanno seguito in questi mesi l’organizzazione dell’evento. Ringrazio voi, tutti voi, per aver accettato il nostro invito e per essere qui oggi. La volontà di accogliere in Valle d’Aosta i primi Giochi mondiali militari invernali è nata anche dalla presenza sul nostro territorio della Scuola militare alpina, dove militano e hanno militato tanti atleti che ci hanno entusiasmato con le loro imprese sportive. Il Centro addestramento alpino-Scuola militare ancora oggi è l’unico organismo dell’esercito italiano con il compito di studiare e organizzare, con il massimo livello di competenza, le attività legate all’ambiente alpino, in condizioni di sicurezza e di efficienza, dando rilievo agli sport invernali e all’alpinismo e rappresentando, a livello nazionale, un polo di eccellenza per la preparazione degli atleti impegnati nelle discipline della neve e del ghiaccio. L’auspicio è che i Giochi mondiali militari invernali pongano nuovamente la Valle d’Aosta all’attenzione dei grandi eventi sportivi, proiettando l’immagine della regione nel panorama internazionale e facendo conoscere le potenzialità delle nostre località turistiche, molte delle quali sono sedi ideali per lo svolgimento di competizioni di alto livello tecnico per gli sport di montagna. La speranza è inoltre quella che questa settimana di competizioni si trasformi per gli atleti, ma anche per tutta la comunità valdostana, in una grande festa della neve e dello sport. Una festa partecipata per tutti coloro che vogliono ancora regalarci le ultime emozioni della stagione agonistica invernale che sta volgendo al termine. Ma anche una festa per gli spettatori che invitiamo ad essere numerosi sulle piste e nei vari siti delle competizioni, così come in occasione delle cerimonie delle Medals Plaza, durante le quali sarà possibile incontrare i campioni. La Valle d’Aosta vi accoglie con entusiasmo e con affetto. Vi adotta oggi come suoi figli e gioirà per le vostre imprese nella speranza che, tornando nei vostri paesi, in ogni parte del mondo, porterete con voi l’immagine e il ricordo di questa piccola terra, di questo popolo che vive tra alte montagne e che per questo si sente fortunato di poter vivere così vicino al cielo.»  
   
   
TORINO: I CENTRI SPORTIVI SI VESTONO DI MURALES  
 
Torino, 23 marzo 2010 - La Giunta Comunale ha approvato lo stanziamento di un contributo per la realizzazione, presso alcune società di calcio giovanile, di “Murarte Sport”. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto Murarte nato nel 1999 con l’intento di coniugare l’estro artistico ed espressivo dei giovani con la salvaguardia del decoro urbano e dell’estetica: dieci anni di attività che hanno permesso la realizzazione di molti interventi artistici e di riqualificazione urbana. “Murarte Sport” si propone di utilizzare la funzione comunicativa del “muralismo” per diffondere messaggi positivi inerenti al mondo dello sport. Nello specifico lo scopo è di mettere in connessione azioni educative volte a promuovere lo sport etico - rivolte anche agli adulti (tecnici e genitori) - con interventi pittorici che traducano sul piano artistico i suddetti messaggi. Per far ciò sono previsti laboratori di writing indirizzati ai giovani atleti che permettano l’acquisizione delle tecniche di base e l’individuazione dei soggetti da realizzare sui muri degli impianti sportivi gestiti dalle società coinvolte nel progetto. In altre parole i murales diventano un mezzo per diffondere sani principi e, nel contempo, per valorizzare e abbellire gli spazi della nostra città. Il progetto verrà attuato dalle quattro associazioni (“Il Cerchio e le gocce”, “Monkey’s Evolution”, “Style Orange”, “Artefatti”) che collaborano da anni con Murarte e dalla Fondazione “20 marzo 2006”, presso cui è nato il progetto “Etica e Sport”. I soggetti citati sono i destinatari del contributo approvato questa mattina dalla Giunta. La spesa complessiva prevista è 29 mila 400 euro, che sarà coperta per 25 mila euro con fondi provinciali del Piano Locale Giovani e per i restanti 4 mila 400 euro, con fondi erogati dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali grazie alla legge 285/97 (Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l´infanzia e l´adolescenza).