Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 11 Maggio 2010
COMMISSIONE EUROPEA PUNTA L´ATTENZIONE SUL FINANZIAMENTO DI ITER  
 
Bruxelles, 11 maggio 2010 - Il 5 maggio la Commissione europea ha adottato una comunicazione che giustifica la creazione di un quadro di sostenibilità finanziaria per il Reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter). Nel documento si legge che gli Stati membri dell´Ue dovrebbero fornire un sostegno finanziario alla struttura, le cui spese sono 4,5 miliardi di euro oltre gli iniziali 2,7 miliardi di euro previsti. In una nota la Commissione ha spiegato che va fissato un accordo per il sostegno finanziario previsto dagli Stati membri per la durata del progetto, più un meccanismo per la gestione di eventuali superamenti supplementari, soggetti a un limite massimo globale. Un´analisi ha dimostrato che occorrono circa 1,4 miliardi di euro per soddisfare l´aumento dei costi stimati per il contributo della Comunità europea dell´energia atomica (Euratom) a Iter nel 2012 e 2013. Esistono due modi per incrementare i finanziamenti: assicurare più denaro proveniente dagli Stati membri o aumentare il massimale nel bilancio dell´Unione europea. Di portata internazionale, il progetto Iter riunisce esperti da tutta l´Europa, Cina, India, Giappone, Russia, Corea del sud e Stati Uniti. Iter è un reattore sperimentale che genererà energia da fusione, proprio come il Sole e le stelle. L´energia di fusione è prodotta quando atomi con la stessa carica si uniscono per creare un nucleo più pesante. Prove eseguite in passato hanno dato risultati solidi, dimostrando che questo processo può essere riprodotto sulla Terra. L´obiettivo principale di Iter è di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica dell´impiego della fusione come fonte energetica fondamentale su vasta scala. Secondo l´accordo internazionale, firmato tra i partner di Iter nel 2006 e attuato nel 2007, il progetto avrà una durata di 35 anni: 10 anni per la costruzione, 20 anni di funzionamento e 5 anni per la disattivazione degli impianti Iter. "Il lancio del progetto Iter ha segnato una tappa importante nello sviluppo della collaborazione scientifica mondiale di alto livello", ha affermato la Commissione europea. "Per l´Europa il progetto è emblematico della capacità comunitaria di assumere un ruolo di guida a livello mondiale nel campo scientifico e tecnologico. L´organizzazione di Iter presenta un possibile modello per i futuri progetti internazionali di infrastrutture di collaborazione su ampia scala. L´attuazione di Iter è quindi un banco di prova per la futura collaborazione scientifica internazionale dell´Ue su progetti di grande respiro". I partner di Iter sostengono che i risultati di questo progetto potrebbero rafforzare notevolmente il settore energetico, fornendo un´energia più economica e più sicura, oltre che illimitata e priva di anidride carbonica (Co2). In termini di sicurezza, in particolare, le probabilità che nelle centrali si verifichino crolli o "reazioni incontrollate" sono molto basse. Una volta installato e funzionante il reattore Iter, con sede a Cadarache in Francia, avrà una capacità di generazione di energia da fusione di 500 milioni di watt e costituirà la base per un futuro impianto di dimostrazione chiamato Demo. La fase finale del progetto porterà alla commercializzazione dell´energia da fusione nucleare. La Commissione europea ha fatto notare che circa il 75% del contributo complessivo europeo a Iter porterà alla sigla di contratti con industrie ad alta tecnologia in Europa. L´ue ha dichiarato che il successo del progetto dovrebbe essere accompagnato da rischi finanziari e tecnici ragionevoli, e comportare costi che non pesino troppo sulle tasche degli europei. Nel complesso, l´Ue mira ad "un´Europa con un´economia fiorente e sostenibile, leader mondiale in una gamma diversificata di tecnologie energetiche pulite, efficienti e a basse emissioni di carbonio, come motore di prosperità e fattore chiave per la crescita e l´occupazione". Questa visione è delineata nel Piano Set (Strategic Energy Technology), volto alla "costruzione completa dell´impianto di fusione Iter" e a "garantire una tempestiva partecipazione dell´industria alla preparazione di attività di dimostrazione". I partner di Iter dovrebbero ora raggiungere un accordo sulla "linea di base" del progetto: le specifiche e il calendario per la costruzione del reattore a fusione e il costo. La Commissione europea ha osservato che la linea di base dev´essere concordata durante la prossima riunione del consiglio di Iter, che avrà luogo a metà giugno di quest´anno. Per maggiori informazioni, visitare: Iter: http://www.Iter.org/default.aspx  Per scaricare la comunicazione, fare clic: qui Ricerca sulla fusione nell´ambito del settimo programma quadro Euratom (7° Pq): http://cordis.Europa.eu/fp7/euratom/fusion_en.html    
   
   
LA CRESCITA SOSTENIBILE, UNA PRIORITÀ PER LA FRANCIA E L’ITALIA “LE MISURE GOVERNATIVE CHE GUIDANO LA STRATEGIA DELL’AZIENDA”  
 
Milano, 11 maggio 2010 - Il prossimo 18 maggio appuntamento con la giornata di riflessione sul tema della “crescita verde”, organizzata dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con la Chambre Française de Commerce et d’Industrie en Italie e l’Agence Française pour les Investissements Internationaux, dal titolo: La crescita sostenibile, una priorità per la Francia e l’Italia “Le misure governative che guidano la strategia dell’azienda” che si terrà martedì 18 maggio 2010, presso la Sala Esposizioni di Palazzo Affari ai Giureconsulti – Piazza Mercanti 2, Milano. La giornata sarà scandita da due seminari: “La crescita verde, motore di sviluppo” permetterà di avere una visione d’insieme sulla natura degli obiettivi europei in materia e di fare il punto sui progressi fatti e sulle misure governative in Francia ed in Italia. Il seminario del pomeriggio, intitolato “L’attrattività della Francia nel settore delle energie rinnovabili”, consentirà alle aziende interessate ad un potenziale investimento in Francia di trovare informazioni concrete sul business environment di questo settore, proponendo testimonianze di aziende che hanno già scelto con successo la Francia. Di seguito il programma del convegno - “La crescita verde, motore di sviluppo” 9:00 Registrazione dei partecipanti, 9:30 Discorsi di benvenuto, Carlo Franciosi, Membro di Giunta della Camera di Commercio di Milano (Cciaa), Patrick Brechon, Presidente della Chambre Française de Commerce et d’Industrie en Italie (Cfcii), Hervé Pottier, Direttore dell’Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali (Afii), Ufficio di Milano. 9:45 “Quadro Europeo e Misure Nazionali” Fabrizio Penna, Capo Segretario del Sotto-segretario di Stato, Ministero italiano dell’Ambiente, della Protezione del territorio e del Mare - «Il patto per l’ambiente», Catherine Larrieu, Responsabile Delegazione Sviluppo Sostenibile - Ministero francese dell’Ecologia, dell’Energia, dello Sviluppo Sostenibile e del Mare «Le misure chiave del Grenelle de l’Environnement». 10:35” L’innovazione verde in Francia e in Italia” Gaetano Fasano, Esperto Internazionale di Ecobuilding ed Efficienza Energitica - Enea (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), Catherine Larrieu, Responsabile Delegazione Sviluppo Sostenibile - Ministero francese dell’Ecologia, dell’Energia, dello Sviluppo Sostenibile e del Mare - «Focus su alcune filiali industriali strategiche dell’economia verde», Luisa Piccinini, Responsabile Affari e Innovazione - Oseo International (Ente francese per l’innovazione delle piccole e medie aziende) «Finanziamenti di un progetto nelle energie rinnovabili », Maria Pia Marini, Dirigente Direzione Promozione del Territorio, Unioncamere Lombardia «Opportunità e finanziamenti in Lombardia nel settore delle energie rinnovabili». 12:00 “Case History: La parola alle aziende” Giovanni Giani, Presidente Ondeo Italia, Marcello Finocchiaro, Regional Marketing Manager Axens, Sergio Antoniuzzi, Presidente e Silvia Lonzi, Responsabile Ufficio Sistemi di Gestione - I.c.e.for S.p.a. 13:00 Question time Moderatore: Dario De Andrea, Coordinatore editoriale Sistema Ambiente & Sicurezza – Il Sole 24 Ore, 13:15 “Light Lunch L’attrattività della Francia nel settore delle energie rinnovabili” 14:00 Registrazione dei partecipanti, 14:15 Discorsi di benvenuto, Sergio Rossi, Dirigente Area Sviluppo Territorio e Mercato, Camera di Commercio di Milano (Cciaa), Hervé Pottier, Direttore dell’Afii, Ufficio di Milano. 14:20 L’attrattività della Francia Hervé Pottier, Direttore dell’A.f.i.i., Ufficio di Milano « I servizi dell’A.f.i.i. E l’attrattività della Francia nel settore delle energie rinnovabili». 14:30 “L’esempio del fotovoltaico : tappe-chiave per realizzare i Progetti” Christoph Schödel e Olivier Delgrange, Studio Legale Wenner Paris-milan-berlin, Philippe Debry, Direttore associato (diritto delle società) – Studio legale Fidal. 15:15 Question time. 15:20 “Finanziamenti e accompagnamento a livello locale dei Progetti” Luisa Piccinini, Responsabile Affari e Innovazione - Oseo International «Finanziamento di un progetto nelle energie rinnovabili a livello locale», Delphine Cherpin, Direttrice – Agenzia Economica della Savoia - Solar Valley, Michel Deflache, European project manager Piter – Tenerrdis (Polo di competitività specializzato nelle energie rinnovabili), 16:10 Case History : La parola alle aziende Francesco Borgomeo, Presidente – Area Franceram, Ezio Ravaccia, Direttore Amministrativo e Finanziario e Philippe Violet-vianello, Direttore Francia - Solar Ventures, Mario Molinari, Direttore Generale – Sorgenia e Andrea, Perduca, Direttore Generale – Française D’éoliennes. 17:10 Question time Moderatore: Chantal Pallin Zanardi, Segretario Generale della Chambre Française de Commerce et d’Industrie en Italie (Cfcii). La partecipazione all’incontro è gratuita. Contactsfrancoitaliens@chambre.it  Fax 02-865593  
   
   
FVG, ELETTRODOTTO: TONDO, BURGO ADERISCA A PROGETTO ALPE ADRIA SPA  
 
 Udine, 11 maggio 2010 - Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha convocato ieri a Tolmezzo un incontro con i vertici manageriali del ramo energia della Burgo Group e i soci della spa Alpe Adria Energia, presente anche il consigliere regionale Luigi Cacitti, per verificare il percorso da attuare in merito all´elettrodotto Wurmlach-somplago. La Burgo ha ribadito con una comunicazione ufficiale la rinuncia alla prosecuzione del suo progetto, riservandosi di valutare la possibilità di aderire a quello di Alpe Adria Energia. La società, su invito del presidente Tondo, ha infatti oggi formalmente richiesto alla Burgo l´adesione al proprio percorso progettuale. "La Regione - ha rimarcato Tondo - considera strategico e di rilevante interesse regionale e pubblico il progetto di Alpe Adria Energia". Inizieranno ora una serie di incontri di confronto promossi dall´Amministrazione regionale - il primo dei quali è previsto per domani a Udine con gli assessori regionali all´Energia, Sandra Savino, all´Ambiente, Elio De Anna e alle infrastrutture, Riccardo Riccardi - che coinvolgeranno i sindaci, le comunità montane e i sindacati.  
   
   
EDILIZIA PUBBLICA; INCONTRO PER IL PASSAGGIO DI COMPETENZE PER GLI IMMOBILI DEI SETTE COMUNI DELL´ALTA VALMARECCHIA  
 
Rimini, 11 maggio 2010 - Si è svolto il 4 maggio, presso gli uffici della Provincia di Rimini, un incontro tra il Presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, l´Assessore alle politiche per la casa Vincenzo Mirra, i sindaci dei sette comuni dell´alta Valmarecchia e il presidente di Acer Rimini Cesare Mangianti. Il tema al centro dell´incontro è stato il passaggio di competenze tra Acer ed Erap (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) Pesaro, per la gestione degli immobili di edilizia pubblica presenti nel territorio dei sette comuni dell´alta valmarecchia. Si è deciso di procedere ad una prima fase di analisi e studio su tutto il patrimonio esistente, ultimata la quale, sarà possibile pianificare i futuri investimenti da realizzare. Investimenti che saranno prevalentemente concentrati sulla ristrutturazione e riqualificazione dei vecchi immobili. I consigli comunali dei sette comuni dell´alta Valmarecchia, una volta terminata la fase di analisi e studio, vaglieranno l´approvazione dei nuovi regolamenti regionali in materia di edilizia pubblica, ultimando così il pieno passaggio di competenze. Per l´Assessore alle politiche per la casa Vincenzo Mirra "con l´accordo di oggi si compie un ulteriore passo in avanti verso una piena integrazione dei sette comuni nel nostro territorio. Il tema dell´edilizia pubblica è sicuramente un aspetto di grande importanza sul quale la nostra amministrazione si sta impegnando con decisione".  
   
   
CALABRIA CONTINUA L’IMPEGNO CONCRETO DELLA GIUNTA PER L’EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Catanzaro, 11 maggio 2010 - Prosegue, senza soste, il concreto impegno della Giunta regionale guidata dal Presidente Giuseppe Scopelliti, in tema di edilizia scolastica. Dopo la positiva azione dei giorni scorsi del Vicepresidente Antonella Stasi in Conferenza dei Presidenti, l’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri in un incontro a Roma, presso il Ministero per la Pubblica Istruzione, ha definito un accordo per circa 38 milioni di euro a favore dell’ edilizia scolastica calabrese. All’incontro con i direttori generali del Ministro Gelmini ha partecipato il dr. La Spada, dell’Autorità di gestione del Pon. E’ stato proprio La Spada ad assicurare lo stanziamento di fondi nazionali per circa trentaquattro milioni di euro, derivanti dal Pon, che si andranno ad aggiungere ad ulteriori quattro milioni di fondi Fesr, finora inutilizzati. La Regione, per la sua parte, completerà l’intervento con altri quattro milioni di euro di Fondi Por. L’intera somma di quarantadue milioni di euro è riservata interamente per la messa in sicurezza e le implementazioni tecnologiche degli edifici scolastici regionali. I tecnici del ministero e dell’assessorato sono già al lavoro per definire, inoltre, i particolari del protocollo d’intesa che nei prossimi giorni verrà firmato dal Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini e dal Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. L’assessore Caligiuri, sull’argomento, relazionerà nella riunione di Giunta di lunedì prossimo, mentre l’Assessore ai Lavori Pubblici Pino Gentile si sta ulteriormente adoperando per rendere al più presto disponibili, sempre per l’edilizia scolastica, altri dodici milioni di euro.  
   
   
ROMANIA, FONDI EUROPEI PER CHIESA STORICA CRAIOVA  
 
Bucarest, 11 maggio 2010 - La chiesa di San Nicola a Craiova, monumento storico del Xviii secolo, ha ricevuto i fondi necessari alla ristrutturazione e restauro firmando un contratto con l´Agenzia per lo Sviluppo Regionale Sud-ovest Oltenia, informa l´Ice. Il progetto è finanziato dai fondi europei strutturali tramite il Programma Operativo Regionale e ha un valore di 5.675.493 lei (circa 1.400.000 euro), di cui 4.678.193 lei (circa 1.200.000 Euro) di finanziamento a fondo perduto. I lavori consistono nel restauro, ristrutturazione e consolidamento dell´edificio storico che rappresenta uno degli elementi più significativi del patrimonio culturale della Romania. Nell´ambito del Programma Operativo Regionale, fino a oggi nella regione del Sud-ovest Oltenia sono stati firmati 70 contratti, per un valore complessivo di oltre 250 milioni di euro.  
   
   
BRISTOL MYERS: MSE, TUTTI ASSUNTI GLI 815 LAVORATORI DI SERMONETA  
 
Roma, 11 Maggio 2010 - Saranno tutti assunti gli 815 lavoratori della Bristol Myers Squibb di Sermoneta, l’azienda farmaceutica americana che ha ceduto lo stabilimento in provincia di Latina al gruppo tedesco Corden Pharma. L’annuncio è stato dato oggi dall’azienda al Ministero dello Sviluppo economico, nel corso dell’incontro con le parti sociali per far luce sul futuro dello stabilimento. La Corden Pharma ha confermato infatti che il piano industriale presentato prevede “l’assunzione della totalità degli 815 dipendenti della Bms e lo sviluppo aziendale nel settore farmaceutico”. Corden Pharma è già presente in Italia con due stabilimenti e ha annunciato un ulteriore sviluppo della propria attività nel nostro Paese. Il piano industriale verrà anticipato al Ministero e presentato nelle prossime settimane alle parti sociali. Al tavolo della trattativa, insieme ai dirigenti del dicastero di via Veneto, erano presenti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Femca Cisl, Filctem Cgil, Uilcem Uil, Ugl Chimici e Confail) e i responsabili sia della vecchia che della nuova dirigenza. -  
   
   
MEDIOBANCA, TRIMESTRALE AL 31/03/2010 CONTINUA PROGRESSIONE DEI RICAVI: +25% A 1.600M RENATO PAGLIARO PRESIDENTE FRANCESCO SAVERIO VINCI DIRETTORE GENERALE  
 
Milano, 11 maggio 2010 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca, tenutosi ieri, ha nominato Presidente dell’Istituto il dott. Renato Pagliaro, Consigliere non indipendente e non esecutivo. Sotto la presidenza di Renato Pagliaro, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo scorso del Gruppo Mediobanca, illustrata dall’Amministratore Delegato Alberto Nagel. Risultati consolidati - In un contesto segnato da una perdurante debolezza dell’economia reale, il gruppo Mediobanca mostra nei nove mesi dell’esercizio una solida crescita dei ricavi (+25% a 1.599,9 milioni) e della redditività (utile netto a 354,4 milioni da 39,3 milioni a marzo 09). Allo sviluppo dei ricavi contribuiscono tutte le aree di business: Cib +16%, Rpb +10%, Pi positivo per 133,7 milioni (-14,9 a marzo 2009). Quanto alle singole voci di ricavo: il margine di interesse mantiene un trend in lieve crescita sui nove mesi (+1,4%, da 651,9 a 661,3 milioni), trainato dal Cib (+13,7%). Nell’ultimo trimestre il motore della crescita è risultato invece il credito al consumo (+5,7%) spinto dalla ripresa delle erogazioni e dal minor costo della raccolta; il Cib segna una transitoria flessione (-13,6%) legata al minor rendimento della tesoreria; le commissioni ed altri proventi salgono nei nove mesi del 9,6% (da 378,1 a 414,3 milioni) riflettendo il positivo andamento del Cib (+14,8%) ed in particolare dell’area capital market (+38%). Nell’ultimo trimestre il Cib si mantiene sui livelli elevati del precedente trimestre mentre il private banking (-20%) sconta condizioni di mercato ancora difficili. La flessione del credito al consumo (-8%) è invece imputabile prevalentemente a fattori di stagionalità; i proventi da negoziazione crescono da 268,3 a 383 milioni nei nove mesi con un contributo di circa 70 milioni nell’ultimo trimestre, ripartito in misura equivalente tra Cib e Rpb e prevalentemente legato alla cessione di titoli Afs; il concorso delle società consolidate ad equity è positivo per 141,3 milioni e si raffronta con un risultato dello scorso anno (–21,6 milioni) negativamente condizionato dalla perdita registrata dalle Assicurazioni Generali nell’ultimo trimestre 2008 (809 milioni). Dal lato dei costi, si evidenzia: una dinamica delle spese operative in crescita del 14% per il progressivo potenziamento della struttura distributiva domestica ed internazionale. La flessione del 8,9% su base trimestrale è imputabile a fattori di stagionalità nel costo del lavoro e al progressivo normalizzarsi delle spese operative in Chebanca!; le rettifiche su crediti, in crescita del 19,1% nei nove mesi (a 392,3 milioni), sono per il terzo trimestre consecutivo in calo, con una riduzione non lieve nel wholesale ed un progressivo miglioramento nel Rpb. L’incidenza delle rettifiche sugli impieghi scende per il gruppo a 140bps (da 200 bps a giugno 2009), per il Cib a 60 bps (da 130 bps a giugno 2009) e per il Rpb a 290 bps (da 195 a giugno 2009). La qualità degli attivi rimane elevata: le sofferenze nette – stabili allo 0,5% dei crediti alla clientela - rimangono coperte all’80%; �� rettifiche di valore su attività finanziarie per 105,5 milioni (358,9 milioni a marzo 09). Malgrado la ripresa dei mercati, le svalutazioni scontano l’automatismo contabile connesso alla prolungata perdita di valore (18 mesi sul periodo di riferimento) degli investimenti azionari disponibili per la vendita. Peraltro, dopo tali rettifiche, al 31 marzo, la riserva da valutazione rimane positiva per entrambi i comparti, azionario (99,1 milioni) e obbligazionario e altri titoli (46,6 milioni); Sul piano patrimoniale, permangono elevate la solidità patrimoniale e la posizione liquida del gruppo; evidenti, inoltre, i segnali di stabilizzazione dei volumi creditizi nel corporate ed una ripresa delle erogazioni nel credito al consumo: gli impieghi di gruppo, pari a 33,3 miliardi, scendono nell’anno del 8,4%, ma si stabilizzano rispetto a dicembre 09 (-1%). In particolare, nell’ultimo trimestre si esaurisce la contrazione del portafoglio Cib (-1.7% su dicembre 09) e crescono significativamente le erogazioni nel credito al consumo (+9%); l’attivo netto cresce a 62,9 miliardi (60,8 miliardi a dicembre) per effetto dell’incremento della tesoreria, cui è stata destinata parte della raccolta di Chebanca! (9,1 miliardi al 31 marzo 2010, con apporto netto nel trimestre di circa 1,3 miliardi); la provvista, pressoché stabile a 54,6 miliardi (53,4 miliardi a giugno 09), beneficia nei nove mesi di oltre 2,9 miliardi di nuova raccolta Chebanca!, rappresentando quest’ultima il 17% (12% a giugno 09) della raccolta di gruppo; il rapporto impieghi/depositi (0,6x) e quello patrimonio netto tangibile/attivo (10%) confermano l’elevata liquidità e solidità del gruppo; il patrimonio netto sale a 6,4 miliardi (5,7 miliardi a giugno 09) ed il Core Tier 1 supera l’11% (10,3% a giugno 09 e 11.0% a dicembre 09); Risultati divisionali Corporate & Investment Banking (“Cib”) - Ricavi +16% (a 870m) nei nove mesi dell’esercizio, con margine di interesse +14%, commissioni +15%, utili da negoziazione +13% Transitoria flessione nell’ultimo trimestre del margine di interesse dopo 4 trimestri di crescita consecutiva; tenuta delle commissioni su livelli elevati, con un contributo rilevante del capital market e del lending Stabilizzazione dei volumi di impiego a 21 mld Costi in crescita (+14%) nei nove mesi per il continuo rafforzamento delle struttura estera e dei sistemi operativi; calo stagionale del 6% nell’ultimo trimestre Rettifiche su crediti in riduzione per il terzo trimestre consecutivo con il costo del rischio che scende a 60 bps (da 130 bps a giugno 2009) e nessuna nuova partita problematica nel wholesale Utile netto +27% (a 259m) nei nove mesi dell’esercizio I nove mesi chiudono con un risultato netto di 258,9 milioni, in aumento di circa il 30% rispetto ai 203,4 milioni dello scorso anno. Significativa la crescita dei ricavi (+15,9%, da 750,2 a 869,8 milioni) cui contribuiscono tutte le singole componenti: il margine di interesse (+13,7%, da 276 a 313,9 milioni), i proventi da negoziazione (+12,9%, da 261,3 a 295 milioni, di cui 174,2 milioni di utili da trading), le commissioni ed altri proventi (+14,8%, da 227,2 a 260,9 milioni). L’andamento dell’ultimo trimestre evidenzia una transitoria debolezza del margine di interesse (-13,6%) dovuta al calo dei rendimenti di tesoreria. Le altre voci di ricavo confermano sostanzialmente i livelli elevati del trimestre precedente. I costi di struttura passano da 205 a 234,3 milioni per effetto del maggior costo del personale (+21,2%, da 134,7 a 163,2 milioni) collegato al rafforzamento della struttura, in particolare nelle sedi estere, e dei sistemi operativi. Il rallentamento dei costi nel terzo trimestre (-6%) è imputabile a fattori di stagionalità. Le rettifiche su crediti (121,8 milioni) segnano una crescita rispetto allo scorso anno (104,2 milioni) ma una progressiva riduzione nel corso dell’esercizio (48,5 milioni al 30 settembre, 39,7 milioni al 31 dicembre e 34,1 milioni a marzo). Le svalutazioni sulle azioni disponibili per la vendita (96,5 milioni) riguardano possessi con fair value mantenutesi per oltre 18 mesi al di sotto del costo originario di acquisto; l’incremento del trimestre (13,9 milioni) sconta anche la diminuzione dei prezzi di borsa su posizioni già oggetto di rettifica. Le voci patrimoniali mostrano nei tre mesi una crescita della raccolta da 43.068,8 a 46.197,6 milioni (per effetto della provvista a breve) che ha finanziato maggiori impieghi di tesoreria (17.692,5 milioni contro 14.496,8 milioni) e titoli disponibili per la vendita (5.507,9 milioni contro 5.187 milioni), essendosi i finanziamenti alla clientela stabilizzati a 24,4 miliardi. Principal Investing (“Pi”) - Contribuzione netta nei nove mesi positiva per 121m (-207m a marzo 09). Valore di libro delle partecipazioni in aumento a 2,8mld (2,1mld a giugno 09). Valore di mercato delle partecipazioni: 3,8mld ( 3,0mld a giugno 2009). I primi nove mesi dell’anno mostrano un utile di 121,4 milioni (contro una perdita di 207,2 milioni) essenzialmente per il positivo apporto delle Assicurazioni Generali (161,2 milioni di utili contro 7,3 milioni di perdite) e per la riduzione delle rettifiche di valore (da 207,6 a 7,5 milioni). Il valore di iscrizione delle partecipazioni cresce nel trimestre di 229,4 milioni. Il maggior apporto è dato da Assicurazioni Generali il cui valore si incrementa da 1.975,6 a 2.208,2 milioni dopo gli utili di periodo (44,8m) e l’incremento delle riserve patrimoniali di 187,8 milioni. Si ricorda che la percentuale di possesso di Assicurazioni Generali è scesa al 13,2% (dal 14,6%) per effetto dell’avvenuta incorporazione di Alleanza Assicurazioni. Retail & Private Banking (“Rpb”) - Nei nove mesi ricavi in ripresa (+10% a 627m) per il maggior apporto del Retail (da 35m a 71m) e del credito al consumo (+6% a 471m) che compensano la leggera flessione del private banking (-3% a 85m) Negli ultimi 6 mesi ripresa delle erogazioni nel credito al consumo e miglioramento della quota di mercato di Compass. Utile netto negativo (-28m) per i costi di Chebanca! (circa 120 persone e 24 filiali in più nell’ultimo anno) e l’aumento rispetto a marzo 2009 delle rettifiche su crediti, quest’ultime in riduzione negli ultimi tre trimestri €9.1 mld di raccolta di Chebanca!, pari a il 17% di quella di gruppo I primi nove mesi dell’esercizio mostrano un miglioramento dei ricavi (+10,2%, da 568,6 a 626,7 milioni) collegato ai maggiori proventi da negoziazione (saliti da 10,4 a 68,3 milioni) – essenzialmente relativi alla movimentazione del portafoglio di Chebanca!– e alle commissioni (da 173,8 a 184,2 milioni); seppur stabile (374,3 milioni contro 384,6 milioni), il margine di interesse segna una crescita del credito al consumo (da 325 a 347,2 milioni). L’aumento dei costi di struttura (da 331,2 a 380,1 milioni) è collegato allo sviluppo operativo e territoriale di Chebanca! (raccolta a 9,1 miliardi e 68 filiali, rispettivamente da 4,4 miliardi e da 44 filiali) e ai maggiori costi di recupero di Compass. Le rettifiche su crediti saldano in 270,6 milioni (da 225,2 milioni) con un contributo dei 3 mesi di 87,9 milioni. Il comparto chiude con una perdita netta di 27,5 milioni, contro un utile di 43,4 milioni nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente (che includeva tuttavia un effetto fiscale “una tantum” positivo per 45,9 milioni collegato all’affrancamento del valore di avviamento di Linea). Quanto ai dati patrimoniali: gli impieghi a clientela sono stabili a 12,2 miliardi, di cui 8,1 miliardi rivenienti dal credito al consumo e 3,5 miliardi dai mutui ipotecari; i depositi della clientela Chebanca! aumentano da 6,2 a 9,1 miliardi; gli attivi gestiti/amministrati ammontano a 11,4 miliardi (10,9 miliardi), di cui 5,4 miliardi per Cmb e 6,0 miliardi per Banca Esperia. Credito al consumo - Nuova produzione in ripresa, con aumento della quota di mercato complessiva di 1pp (a 8%), (+2pp a 11% nei prestiti personali) Ricavi in progressivo miglioramento grazie al margine di interesse (+6,8% nei nove mesi e +5,7% nell’ultimo trimestre) che beneficia del minore costo della raccolta e della ripresa delle erogazioni Costi in crescita (+8% nei nove mesi) esclusivamente per maggiori costi di recupero che bilanciano i risparmi derivanti dalla integrazione Compass-linea. Costo del rischio sotto controllo e in leggera riduzione anche nell’ultimo trimestre (a 400 bps) Retail Banking: Chebanca! Depositi: in ulteriore aumento da 6,2 mld a 9,1 mld, con apporto netto di 1,3 mld nell’ultimo trimestre, malgrado il minor rendimento corrisposto, Filiali: 12 aperture nei nove mesi (a 68); dipendenti +26% nei nove mesi (a 850), Ricavi: raddoppiati a 71m, Perdita netta negativo per 61mln in linea con il budget. Private Banking - Masse gestite a 11,4 mld, in crescita del 15% nell’ultimo anno: Banca Esperia: +46% a 6,0mld, di cui 0,4mld nell’ultimo trimestre, Cmb: -8% a 5,4mld, di cui 0,1mld nell’ultimo trimestre. Il Consiglio, su proposta dell’Amministratore Delegato, ha altresì nominato Direttore Generale e Vice Presidente del Comitato Esecutivo il dott. Francesco Saverio Vinci, Consigliere non indipendente e esecutivo cui riportano la Divisione Operations (che include le funzioni Contabilità e Bilancio e la Struttura Integrata di Servizi) e le partecipazioni del Gruppo Bancario. Il dott. Vinci mantiene inoltre la responsabilità dell’Area Mercati nell’ambito della Divisione Corporate e Investment Banking che continua a rimanere a diretto riporto dell’Amministratore Delegato. Inoltre, su proposta dell’Amministratore Delegato, il Consiglio ha deliberato di attribuire al dott. Clemente Rebecchini, Direttore Centrale, la guida della Divisione Principal Investing (che include gli investimenti per partecipazioni stabili, quelli di merchant banking, private equity e connesse attività di advisory), precedentemente affidata al dott. Pagliaro. Il dott. Rebecchini riporterà all’Amministratore Delegato. Infine, il Consiglio ha conseguentemente modificato la composizione dei Comitati Esecutivo, Nomine e Remunerazioni, avendo il dr. Pagliaro assunto anche la presidenza di quest’ultimo.  
   
   
CRISI ECONOMICA: LE INIZIATIVE IN CORSO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PESCARA  
 
 Pescara, 11 maggio 2010 - Al fine di fronteggiare la crisi economica, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pescara ha messo in cantiere tre importanti iniziative per supportare le imprese in questo difficile momento storico. Innanzi tutto, ha per la prima volta stanziato la concessione di contributi per l´integrazione dei fondi di garanzia ai Confidi dell´artigianato, del commercio, dell´ agricoltura, dell´ industria e misti che abbiano stipulato con Istituti di Credito convenzioni per affidamenti a favore di propri associati, che operano nella provincia di Pescara, con garanzia dei Confidi stessi. Lo stanziamento previsto per l’iniziativa è pari ad Euro 400.000,00. Il bando scade il 15 luglio 2010 ed è disponibile sul sito camerale www.Pe.camcom.it. Inoltre, nel quadro dell’Accordo di Programma tra il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Unioncamere per sostenere l’occupazione e l’accesso al credito delle piccole e medie imprese (Pmi), la Camera di Pescara si è aggiudicata il finanziamento di un progetto per la creazione di uno sportello che si occupi della promozione di nuova imprenditorialità e di aggregazione d´impresa e sostegno all´occupazione. L’ambito d’interventi prevede una serie di iniziative formative e di orientamento, in partnership con le Associazioni di Categoria (Api, Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Upap-clai) finalizzate a promuovere e sostenere l’autoimpiego, la creazione e lo start-up di nuove imprese. Infine, l’Ente ha firmato un protocollo d’intesa con la Provincia di Pescara al fine di eliminare il digital divide, portando così la banda larga ed i vantaggi della connessione veloce a tutti i cittadini ed imprese degli oltre 20 comuni pescaresi fino ad ora scoperti dalla Adsl. Il progetto verrà presentato al Forum della Pubblica Amministrazione che si terrà a Roma dal 17 al 20 maggio: il passo successivo sarà quello di completare tutti i dettagli tecnici dell’operazione, a bassissimo impatto ambientale. Si prevede che il completamento dell’infrastruttura avvenga già a partire dai primi mesi del 2011. Sintesi del rapporto - L’economia italiana è l’unica, tra le maggiori economie dell’area dell’euro, a registrare una maggiore riduzione del Pil (-4,9% rispetto al valor medio Ue del -4,0%). La brusca caduta del commercio estero e degli ordinativi ha colpito dapprima l’industria, che ha reagito contraendo la domanda di lavoro e rinviando i piani di investimento, e successivamente gli altri settori maggiormente rivolti al mercato interno. L’aumentare della disoccupazione, l’elevato ricorso alla Cig e la cautela dei consumatori finali, hanno portato ad una contrazione dei consumi delle famiglie e, di conseguenza, hanno risentito della crisi economica anche il settore Commercio (riduzione del consumo di prodotti durevoli ma anche non durevoli e non alimentari), Costruzioni (stagnazione del comparto abitativo, calo delle compravendite di immobili, flessione degli appalti pubblici), Trasporti (riduzione del volume del traffico di merci). Anche il settore creditizio ha risentito della crisi mondiale. Il rallentamento del credito sembra dipendere sia dalle condizioni della domanda, legate al calo degli investimenti (in particolare per le imprese esportatrici che di costruzioni), sia all’irrigidimento delle condizioni di erogazione del credito da parte delle banche, che sembrano divenute più caute verso le imprese maggiormente rischiose (maggiori garanzie reali richieste, limitazioni all’ammontare del credito erogato, tassi più onerosi). Del resto anche la qualità del credito ha mostrato segnali di peggioramento, visto l’aumentare dell’incidenza delle sofferenze bancarie sui prestiti. L’economia abruzzese ha seguito l’andamento generale, così come la nostra economia provinciale. Non vi è dubbio che, l’analisi del tessuto dell’economia locale presenta una situazione molto difficile; la crisi economica mondiale ed il terremoto aquilano del 2009 non hanno risparmiato nessuna area della nostra Regione. Il sisma del 6 aprile 2009 ha inasprito le tendenze già in atto di fine 2008, acuendo la crisi economica dell’intera regione Abruzzo, a cui si sono sommate anche le avversità congiunturali che sono state accompagnate dalla perdita di competitività delle imprese abruzzesi insieme ad una significativa riduzione della disponibilità di risorse finanziarie di origine bancaria (c.D. Fenomeno credit crunch che ha riguardato l’economia di tutte e quattro le province abruzzesi) , causa l’elevato costo del denaro e l’incapacità delle nostre imprese a far fronte ai debiti in scadenza. L’economia abruzzese è riuscita ad arginare la crisi grazie ad un lieve aumento del numero delle imprese registrate a fine 2009, ma soltanto per la provincia di Pescara si è avuto un saldo, tra imprese iscritte ed imprese cancellate, positivo e crescente rispetto al 2008, così come si è avuto un accelerazione del tasso di crescita, senza considerare la situazione aquilana. Miglioramento dovuto in particolar modo ai settori legati alla filiera del Turismo e dei Servizi di supporto alle imprese. Le grandi imprese hanno tenuto meglio delle piccole, ed in particolar modo hanno retto sul mercato le società di capitali che meglio sono riuscite ad agguantare il mercato estero e ad investire maggiormente in tecnologie ed innovazione. Per le ditte individuali si è registrato invece un saldo negativo soprattutto per il settore Agricoltura ed Artigianato. Altri settori coinvolti nella crisi il settore Manifatturiero, Costruzioni e Commercio, al pari di quanto verificatosi a livello nazionale. Sebbene qualche segnale di ripresa si è registrato in alcuni settori del nostro tessuto economico, la crisi non ha risparmiato l’occupazione con una riduzione delle nuove assunzioni, un incremento di licenziamenti e di ricorso alla Cig.  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: FIDUCIA DELLE PMI MILANESI  
 
Milano, 11 maggio 2010 - Le micro e piccole imprese milanesi e della Brianza sono fiduciose nei confronti del Federalismo fiscale di prossima introduzione. È quello che emerge dal sondaggio condotto da Fondazione 2015 – Centro Studi sulle Aree Metropolitane e Mercato che ha messo in evidenza come l’80,43% delle pmi di Milano e Provincia si aspetti benefici dall’introduzione del Federalismo. Le previsioni maggiori di miglioramento riguardano l’ambito fiscale, indicato nel 97,3% dei casi, e l’estensione dei servizi a misura di pmi, scelta dal 62,2% delle imprese intervistate; seguono l’ambito commerciale (54,1%) e quello economico/finanziario (51,4%). Ma le micro e piccole imprese nutrono molte aspettative anche per quanto riguarda il miglioramento nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (48,6%) e lo sviluppo infrastrutturale del territorio (37,8%). “In generale – commenta Cristina Croda, presidente di Cna Milano (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) - il Federalismo, se applicato correttamente, dovrebbe comportare il reinvestimento mirato delle risorse in loco unito ad una maggiore attenzione e valorizzazione delle specificità locali, del territorio e delle sue risorse. Tutto ciò si dovrebbe tradurre in un minor carico fiscale per le imprese, in maggiori finanziamenti finalizzati ad accrescerne la capacità di innovare, in più servizi e infrastrutture e nel miglioramento dei rapporti e delle possibilità di dialogo con le banche, la Pubblica Amministrazione e gli Enti locali. Questo – conclude Croda - è il Federalismo che potrebbe interessare alle nostre piccole imprese e che potrebbe aiutarle a competere, come previsto dallo Small Business Act europeo”.  
   
   
ABRUZZO, COOPERAZIONE: INCONTRO CON AZIENDE PER ACCORDO CON TUNISIA  
 
L´aquila, 11 maggio 2010 - C´è anche l´Abruzzo nel programma di cooperazione sottoscritto tra Italia e Tunisia che prevede una serie di investimenti per le imprese e lo sviluppo locale. Oggi pomeriggio alle ore 16 presso la Sala Tinozzi della Provincia di Pescara è previsto un incontro tecnico per specificare nel dettaglio la strategia di sviluppo economico e sociale "Orizzonte 2016" del governo tunisino che prevede la collaborazione e gli investimenti delle imprese europee, ed in particolare italiane, allo sviluppo economico del Paese, offrendo vantaggiose opportunità di investimento, facilitazioni burocratiche e esenzioni fiscali. Nell´incontro saranno anche illustrati gli strumenti operativi, in particolare la linea di credito agevolato concesse alle Pmi tunisine dal ministero degli Affari esteri italiano affinché acquistino beni strumentali e servizi connessi da fornitori italiani. Per le imprese italiane i settori strategici di interesse sono: elettromeccanica, meccanica, elettronica, tessile e abbigliamento, agroalimentare, Ict - Informazione e comunicazione. L´incontro di domani servirà per preparare una prima delegazione di imprese del territorio interessate a fornire i loro profili aziendali e ad essere contattate dalle Pmi tunisine per poterle eventualmente incontrare in una successiva delegazione in Tunisia.  
   
   
SVOLTA NELLA VERTENZA DELL´EX INEOS, FIRMATO L´ACCORDO ALLA REGIONE SARDEGNA  
 
 Cagliari, 11 Maggio 2010 - La vertenza dell’ex Ineos di Macchiareddu è giunta a una svolta positiva. Ieri mattina, all’Assessorato regionale del Lavoro, è stato siglato un accordo tra Regione, Provincia di Cagliari, Agenzia del Lavoro, Confindustria e organizzazioni sindacali per l’attivazione di un percorso di formazione per i 90 dipendenti acquisiti dalla Sardinia Green Island Srl. Sulla falsariga di quanto già sperimentato con la Portovesme Srl, i lavoratori percepiranno dalla Regione un’integrazione rispetto agli ammortizzatori sociali, ma dovranno frequentare i corsi di riqualificazione professionale. La Sardinia Green Island si è impegnata a cofinanziare il programma di riqualificazione del personale, mentre l’Agenzia regionale del Lavoro fornirà un supporto tecnico e garantirà il monitoraggio delle attività. "Stiamo affrontando vertenza per vertenza – ha commentato l’assessore del Lavoro, Franco Manca –, mantenendo gli impegni assunti nei mesi precedenti. Pensiamo a reali prospettive di sviluppo per le imprese che stanno firmando questi accordi, i quali non prevedono assistenza bensì racchiudono una prospettiva futura. Desideriamo che la fase della cassa integrazione finisca rapidamente: in questo caso, 90 famiglie avranno una speranza concreta di reinserimento in un processo formativo e lavorativo che auspichiamo possa avere prospettive a lunga scadenza. Rilevo con piacere l’accoglimento favorevole delle parti sociali, che stanno contribuendo fattivamente alla riuscita di questo percorso: la coesione è il vero cemento che consentirà di uscire dalla crisi". Il presidente dell’Associazione industriali della Sardegna meridionale, Alberto Scanu, ha rimarcato l’efficienza e la rapidità della Regione nel giungere al termine della trattativa. "Desidero complimentarmi con l’assessore Manca per l’utilizzo di questo strumento. Quello illustrato oggi è un progetto importante perché riguarda un’azienda del settore chimico che sarà riconvertita nel settore delle energie rinnovabili. Non esistevano soluzioni alternative, in quanto il mercato del packaging alimentare (produzione di materiale per il contenimento degli alimenti, ndr) si è spostato a Est. Il vantaggio di questo accordo è che tutti i lavoratori attualmente in cassa integrazione riceveranno un sussidio a fronte di un’attività di formazione. Passa dunque un concetto molto importante: la Regione investe sulla formazione vera, non fasulla, e non fa dell’assistenzialismo che oggi l’Unione Europea non consente nemmeno di fare". Anche i rappresentanti di categoria dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno espresso il compiacimento per l’accordo raggiunto, in quanto “i lavoratori vengono fidelizzati all’azienda di appartenenza e, in virtù di questi corsi, riprendono l’attività ricevendo un sostegno al reddito. La riconversione di questa azienda offre nuove prospettive di sviluppo dopo un lungo periodo di crisi.  
   
   
LE ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE DELLA PROVINCIA DI BOLZANO PER IL RIPRISTINO DELLE TARIFFE AGEVOLATE PER IL NON PROFIT. APPELLO AL GOVERNO TRAMITE TUTTI I PARLAMENTARI LOCALI A ROMA  
 
 Bolzano, 11 maggio 2010 - Il decreto interministeriale del 30 marzo 2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo 2010 n. 75 sopprime con effetto immediato le tariffe agevolate postali per tutta l´editoria libraria, quotidiana e periodica e colpisce in maniera molto dura le organizzazioni del settore non profit. L’aumento indiscriminato delle tariffe postali colpisce soprattutto le organizzazioni non profit che spediscono giornali associativi, riviste, bollettini di raccolta fondi, lettere di ringraziamento ai propri sostenitori ecc. Questo tipo di stampa è linfa vitale per la libera informazione dei cittadini. Il 28 aprile è stato approvato un emendamento al decreto incentivi che propone una copertura di 30 milioni per garantire una tariffa agevolata alle pubblicazioni periodiche delle associazioni non profit. Tale agevolazione consentirà di effettuare le spedizioni a 14 centesimi di euro anziché 28 centesimi, che è la tariffa in vigore dal primo aprile 2010. Tuttavia, se si considera che la tariffa agevolata in vigore sino al 31 marzo 2010 era di poco più di 6 centesimi, le organizzazioni non profit altoatesine ritengono che la soluzione proposta non sia sufficiente. Le associazioni di rappresentanza delle organizzazioni non profit della Provincia di Bolzano, riunite nel Comitato Sociale – Sozialring, firmatarie di questo appello, chiedono quindi alle deputate e ai deputati, alle senatrici e ai senatori altoatesini di impegnarsi affinché il Governo ripristini le tariffe agevolate per il non profit.