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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Luglio 2010
MONSANO(AN): TEATRO PER RAGAZZI  
 
Continua Muse d’Estate 2010, la rassegna di eventi di Monsanocult: appuntamento con il grande teatro per ragazzi domenica 18 luglio a Monsano in Piazza Caduti alle 21.30 con Senti che musica! Fiabe da cantare, canzoni da narrare, spettacolo di canzoni d´autore, racconti e immagini con Fabio Scaramucci musica dal vivo eseguita da Fabio Mazza. Ingresso gratuito. Bambini ed adulti non potete mancare. È una collaborazione tra Monsanocult e con il Teatro Pirata nell’ambito del 12° Festival di burattini, marionette e teatro di figura Ambaraba’ 2010. Torna il tradizionale appuntamento dell’attivissima Associazione Monsanocult con il grande Teatro per Ragazzi, per i giovani e anche i meno giovani, perché no? Una serata di divertimento e magia che sa sempre farsi apprezzare da tutta la famiglia. Spettacoli sempre affascinanti e curati, creati da grandi professionisti del teatro, per un sereno dopocena estivo di grande qualità, fatto di suggestione, emozioni e magia: è ciò che contraddistingue uno degli eventi ormai storici di Monsanocult, nell´ambito di Muse d´Estate, rassegna monsanese di eventi e spettacoli. L’associazione Monsanocult vi aspetta, dunque, a Monsano (An), domenica 18 Luglio, nella suggestiva cornice di Piazza dei Caduti e del suo belvedere, ore 21.30, ingresso libero. In scena Senti che musica! Fiabe da cantare, canzoni da narrare, spettacolo di canzoni d´autore, racconti e immagini con Fabio Scaramucci, musica dal vivo eseguita da Fabio Mazza, presentato dalla Compagnia Ortoteatro. «Il cantastorie è una figura tradizionale della letteratura orale e della cultura popolare, che si spostava nelle piazze e raccontava con il canto una storia, antica, spesso in una nuova rielaborazione, o riferita a fatti e avvenimenti contemporanei.- spiegano i creatori dello spettacolo, - I cantastorie spesso si aiutavano con la raffigurazione delle principali scene descritte. La loro opera veniva remunerata con le offerte degli spettatori oppure con la vendita di copie delle storie. La collana “Illustrati” delle edizioni “Gallucci”, sembra uscire proprio da questo contesto: canzoni d’autore con una forte matrice narrativa, riproposte ad un pubblico di bambini (ma non solo…) grazie alle illustrazioni di grandi autori come Luzzatti, Evangelista, Altan e altri. Sono testi e temi conosciuti dal grande pubblico, come “Vengo anch´io? No, tu no!", o "La ballata di Geordie”, passando anche per “Samarcanda” e così via». L’ortoteatro prende spunto proprio da queste edizioni. Le storie vengono raccontate, cantate e “giocate” con l’aiuto del pubblico, senza mai cadere nella banalità, perché anche il gioco può diventare poetico, emozionante e divertente. La musica dal vivo e le immagini arricchiscono l’evento. Questa evento è il frutto di una lunga collaborazione più che proficua tra Monsanocult ed i professionisti del Teatro Pirata di Jesi, che organizzano con l’associazione monsanese questa serata nell´ambito della più ampia rassegna Ambraba´ 2010, 12° Festival di burattini, marionette e teatro di figura. Info: http://www.monsanocult.eu/ , info@monsanocult.Eu. Direzione artistica di Muse d’Estate 2010, Dott. Mauro Rocchegiani  
   
   
CASTELLO DI VIGEVANO (PV): LA PRIMA EDIZIONE DI RICE, I SAPORI DEL RISO – 17/18/19 SETTEMBRE 2010  
 
Nel cuore del distretto risiero più esteso d’Europa, la grande Festa del Riso proporrà un variegato programma con laboratori della terra, laboratori del gusto, il mercato, i presìdi, le degustazioni. Vigevano, nel cuore del distretto risiero più esteso d’Europa, diventerà per tre giorni la capitale italiana del Riso. Al Castello Visconteo Sfrozesco, il 17, 18 e 19 settembre 2010, si terrà la prima edizione di Rice. I sapori del riso, manifestazione promossa da Ast (Agenzia dello Sviluppo del territorio) Vigevano, con il contributo della Camera di Commercio di Pavia, della Provincia di Pavia, del Comune di Vigevano, e la collaborazione di Slow Food, che offrirà un nutrito calendario di iniziative dedicate al riso come i laboratori della terra, i laboratori del gusto, il mercato, i presìdi, le degustazioni, un modo suggestivo di raccontare la storia di questo cibo e i suoi innumerevoli usi. La grande pianura compresa tra i fiumi Ticino, Po e Sesia, è stata per secoli un’impraticabile palude che le comunità dei monaci nel medioevo, la colonizzazione feudale nel Duecento e le grandi riforme agronomiche introdotte dagli Sforza - che sperimentarono e introdussero la coltivazione del riso - hanno gradatamente trasformato in quello che è oggi il centro del distretto risiero più grande d’Europa. Pavia, infatti, grazie ai suoi 85.000 ettari coltivati a risaia e 4 milioni e 263 mila quintali di produzione totale, è la provincia con la maggiore percentuale di coltivazione a riso in Italia e il primo produttore a livello nazionale ed europeo. La Lomellina quindi si può considerare a tutti gli effetti la ‘terra del riso’, luogo ideale per far nascere un grande Salone dedicato al Riso. E questo importante appuntamento non poteva che tenersi a Vigevano, centro della Lomellina, nel suo luogo più prestigioso, il Castello, che crea un legame storico immediato con gli Sforza, Leonardo e il loro benefico apporto al sistema e alla qualità della coltivazione in questo territorio. Rice è uno degli appuntamenti del progetto Leonardo e Vigevano, ideato dal Consorzio Ast - Agenzia per lo Sviluppo Territoriale di Vigevano, progetto che vuol far conoscere e promuovere l’ingente patrimonio storico della città di Vigevano attraverso iniziative culturali legate alle caratteristiche artistiche e agricole del territorio grazie a proposte che traggono ispirazione dai quattro punti cari a Leonardo: pensiero, innovazione, natura, nutrimento. Il Salone del riso, coinvolgerà realtà risiere locali, piccole e grandi, ma anche nazionali, agriturismi, produttori, rivelando la filiera che è alla base di una produzione di qualità, attenta al rispetto dei vincoli ambientali. Uno dei punti di maggior richiamo di Rice sarà proprio il mercato, allestito nella strada sotterranea del Castello, una fiera con vendita di prodotti provenienti da 20 aziende agricole locali. Come afferma Carlo Ornati, presidente Consorzio A.s.t. Agenzia per lo Sviluppo Territoriale, “Questa manifestazione ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare la filiera del riso come prodotto del territorio e come opportunità di crescita e sviluppo locale, mettendo Vigevano e la Lomellina nella condizione di giungere preparati all’appuntamento con l’Expo 2015 che ha come tema proprio “Nutrire il pianeta, energie per la vita”. Siamo convinti che il riso e la sua coltivazione possano continuare a rappresentare anche nel prossimo futuro una base produttiva fortemente collegata alle nostre terre, il cui profilo identitario rimane segnato con forza dall’acqua nelle sue molteplici caratterizzazioni. Riteniamo infatti necessario - continua Ornati -, accanto alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico, salvaguardare anche quegli elementi di cultura immateriale legati alla realtà contadina che appartengono con pari dignità alla comunità locale. Ci auguriamo che quest’evento possa divenire stabilmente un appuntamento di carattere nazionale per presentare una panoramica di alto valore scientifico sul riso, oltre che un momento di approfondimento per i visitatori e un evento ricco di informazioni da cogliere attraverso tutti quegli attori che convivono all’interno del mondo della risicoltura”. Dal suo canto, Vittorio Poma, presidente della Provincia di Pavia, dichiara che “Questo appuntamento fa parte di un più ampio progetto integrato culturale, turistico e paesaggistico che ha come obiettivo di valorizzare il territorio e promuovere lo sviluppo sostenibile. La Lomellina è al centro della più grande area di produzione risicola d´Europa e costituisce un patrimonio. "Rice. I sapori del riso" svilupperà il tema del nutrimento, una delle parole chiave, tratte dal lessico di Leonardo, del nostro progetto di sviluppo territoriale e, soprattutto, di Expo 2015. Attraverso una piattaforma di momenti espositivi, di confronto e approfondimento, ma anche d´intrattenimento e gastronomici, puntiamo a radicare un virtuoso circuito di valorizzazione e di filiera alla ri-scoperta del riso, sia da parte della popolazione locale, sia da parte del "turista-viaggiatore" che voglia sperimentare nuove modalità di fruizione-consumo culturale e nuovi canali di promozione delle tradizioni e degli antichi saperi del territorio”. L’onorevole Giacomo de Ghislanzoni Cardoli, presidente della Camera di Commercio di Pavia, sottolinea che “Per tre giorni, il 17, 18 e 19 settembre, Vigevano diventa la capitale italiana del riso - grazie ad un evento di portata nazionale che porrà al centro dell´attenzione un territorio agricolo, la provincia di Pavia, che vanta la superficie coltivata a riso più estesa d´Europa. Ad un appuntamento di valorizzazione agricola e territoriale non poteva mancare l´apporto convinto e sostanziale della Camera di Commercio di Pavia, impegnata nella crescita e nella promozione delle tante eccellenze agro-alimentari di cui è ricca una provincia che spazia dalla pianura della Lomellina e del Pavese, alle colline e alle alture dell´Oltrepò collinare e montano. La manifestazione "Rice. I sapori del riso" avrà anche il merito - prosegue Giacomo de Ghislanzoni Cardoli -, insieme alla conoscenza e degustazione di un prodotto il cui versatile uso in cucina e nella alimentazione quotidiana è ancora poco conosciuto, di affrontare temi cruciali del dibattito agricolo in sede europea: le problematiche delle Ocm (Organizzazioni Comuni di Mercato) e i nuovi scenari della politica agricola comunitaria. Degustazione e conoscenza di un prodotto la cui coltivazione ha un valore ambientale ed ecologico fondamentale, sono le chiavi di lettura del "numero zero" di una manifestazione che auspico fortemente possa diventare un appuntamento fisso a livello non solo nazionale ma europeo e mondiale”. Andrea Sala, sindaco di Vigevano rileva che “Vigevano e la Lomellina, tipici territori della pianura irrigua, non potevano che essere al centro di questa importante manifestazione dedicata al riso. Il Castello di Vigevano vedrà così rivivere al suo interno, grazie a laboratori, incontri e degustazioni, momenti di grande interesse da un punto di vista sia turistico che gastronomico nonché storico e scientifico. La tradizione del riso quale strumento capace di legare passato e futuro del nostro territorio”. Info: www.Ricevigevano.it  
   
   
IMPERIA: NUOVO PORTO TURISTICO, LOCATION DELLA XVI EDIZIONE DELLE VELE D’EPOCA E DEL NUOVO MUSEO NAVALE INTERNAZIONALE DEL PONENTE LIGURE  
 
La città di Imperia cambia volto. I lavori per la costruzione del nuovo porto turistico, iniziati nel 2006 danno ora i primi frutti con la conclusione dei 1300 posti barca e con la consegna di tutte le opere a mare. Il tutto fa parte di un progetto ancora più ampio che una volta terminato permetterà alla città di ridipingere un tratto di costa suggestivo anche se ancora poco conosciuto. La città che da sempre affonda le sue radici nelle tradizioni marinare, avrà una struttura che si candiderà a diventare uno dei più grandi scali turistici del Mediterraneo, disposto armoniosamente a C come ad abbracciare la costa. L´imponente intervento interessa uno specchio acqueo di circa 268.000 mq tra opere in mare ed a terra, strutturate secondo principi innovativi ed avveniristici ma perfettamente inserite nel contesto paesaggistico. La parola d´ordine è qualità e servizi di alto livello. Il resto lo dicono le cifre: 1.300 posti barca e le significative opere di terra ripartite in sette settori di cui 4.817 mq di cantieri nautici, oltre 847 mq di locali dedicati alle attività artigianali e ai servizi diportistico portuali, 7.955 a destinazione d´uso commerciale, 112 residenze. Centro focale sarà la ´Hall del Mare´, destinata a divenire il punto di incontro per i fruitori dell´area, l´elemento catalizzatore delle attività portuali e riferimento visivo della città che si espande: una grande corte coperta sospesa a metà tra terra e mare. A completare il progetto lo Yacht Club esclusivo e ancora spiagge destinate alla balneazione, aree verdi, spazi giochi per bambini, percorsi pedonali, parcheggi e posti auto. Accanto alle opere di alto valore architettonico il plus sarà rappresentato dai servizi destinati alla clientela, anch´essi concepiti secondo innovativi criteri ispirati all´efficienza e ad una alta funzionalità tecnologica: sito web interfaccia attiva fra cliente e attività portuali, banchina supportata dalla modalità Wi-fi, attivazione di sistemi di sicurezza attiva e passiva. L’area attualmente terminata, presso la Marina di Porto Maurizio, Calata Anselmi, ospiterà dall’8 al 12 settembre la Xvi edizione del Raduno delle Vele d’Epoca: una delle manifestazioni di imbarcazioni storiche più importanti del Mediterraneo. Nasce nel 1986 e negli anni non sono mancate le protagoniste delle regate e del diporto della prima metà del secolo. Con l’edizione del 1992 il Raduno ha assunto cadenza biennale, in seguito ad accordi con altre manifestazioni “vicine”. Alla competizione sono ammessi gli yacht d’epoca costruiti prima del 1950, gli yacht classici costruiti tra il 1950 ed il 1977 e le loro repliche riconosciute dal regolamento C.i.m. 2010-2013. Anche per le vele, possono iscriversi alla particolare sezione “Spirit of Tradition” le imbarcazioni moderne che per progetto o materiali di costruzione ricordino lo stile di un tempo, tra cui le “classiche” e le classi metriche, tra cui i 12 m. S.i., protagonisti delle sfide d’epoca dell’America’s Cup. Dall’edizione 2008 un’importante novità: l’invito a partecipare è esteso alle imbarcazioni appartenenti alla storica classe “J Class” che si affiancherà alle altre già note sezioni. I “J Class” hanno fatto la storia della Coppa America negli anni ’30 grazie a personaggi quali Lipton, Sopwith e Vanderbilt. Dal 2006 è iniziato il connubio Panerai – Vele d’Epoca di Imperia, raduno inserito di recente nel circuito “Panerai Classic Yachts Challenge”, che tocca alcune delle località storiche del Mediterraneo (Antibes, Cannes e Mahon) nonché i porti oltreoceano di Antigua, Nantucket e Newport. Quest’anno il circuito è cresciuto grazie all’inserimento di altri prestigiosi campi di regata: Isola di Wight (G.b.) e Marblehead (Usa), storico luogo d’origine della Marina Americana. Ogni due anni anche Imperia viene a far parte del Circuito acquistando sempre maggiore importanza. Le imbarcazioni vengono divise in categorie e si sfidano tra loro attraverso tre entusiasmanti regate. Sempre nel complesso del porto nuovo, sta sorgendo la nuova sede del Museo Navale Internazionale del Ponente Ligure, attualmente sito in Piazza Duomo, sempre a Imperia. Si sono infatti conclusi i lavori di restauro e recupero funzionale, a cura del Comune di Imperia, dei Docks di Calata Anselmi, presso il bacino portuale di Imperia Porto Maurizio. Gli edifici, costruiti agli inizi del 1900, facevano parte di un gruppo di immobili storici di tipo industriale – commerciale. Per oltre un secolo questi fabbricati hanno svolto la funzione di Magazzini Generali e Deposito Franco per lo stoccaggio e la movimentazione soprattutto di olio di oliva, di produzione o lavorazione locale, in partenza, via mare, per le destinazioni commerciali più lontane. Il nuovo Museo Navale, oltre che il luogo della memoria della cultura marinara, vuole essere un centro - motore culturale di iniziative ed eventi non solo in ambito cittadino. L’importante collezione di pezzi storici raccolta in molti anni di appassionato lavoro dal Comandante Serafini, intende testimoniare la storia e l’evoluzione della marineria con occhio attento alla vocazione marinara del Ponente ligure, ma dall’altro non esclude oggetti legati al mare ed alla navigazione in senso più ampio. Integra la raccolta una serie di importanti reperti archeologici di epoca romana, i grandi dolia, cioè le enormi giare di terracotta dell´antichità la cui capienza media oscilla tra i 1200 e i 3000 litri: questi recipienti, databili intorno al 1° secolo d.C., contenevano presumibilmente mosto o vino "sfuso". La nuova sede avrà un’offerta museale articolata, con planetario, auditorium, spazi per attività e mostre temporanee e altre iniziative anche esterne agli edifici, come quella del brigantino “Spirit of Chemainus" che, con le insegne del Museo Navale e della Città di Imperia, parteciperà alle più importanti manifestazioni del Raduno di Yachts d’epoca. L’ultimo importante pezzo pregiato che si andrà ad unire alla collezione è Luna Rossa Ita 80 che è stata donata al Museo Navale dall’armatore Patrizio Bertelli, e dopo il necessario restauro, arriverà a Imperia durante i mesi estivi. Questa imbarcazione oltre ad essere una vera star internazionale che tutti conoscono in ogni parte del mondo, vuole anche significare che tutto quello che viene esposto comunicato ed offerto al visitatore, pur essendo antico o in alcuni casi antichissimo, è strettamente legato al presente e al futuro, parla lo stesso linguaggio e ha lo stesso fascino spettacolare legato al mare e all’attività dell’uomo  
   
   
CAMPIONE D’ITALIA (SALONE DELLE FESTE DEL CASINÒ): VII EDIZIONE DEL PREMIO “AMBASCIATORI DEL GUSTO” ISTITUITO DALL’UNIONE ITALIANA RISTORATORI. - 28 GIUGNO  
 
Il riconoscimento che premia i giornalisti e gli opinion leader che si sono particolarmente distinti nella promozione della cultura enogastronomica italiana nel nostro paese e nel mondo. Anche quest’anno la U.i.r., che unisce l’arte culinaria all’arte pittorica, ha premiato gli “Ambasciatori” con le opere fatte realizzare per l’occasione dall’artista milanese Laura Fiume. Hanno ricevuto il riconoscimento i giornalisti Alex Guzzi del Corriere della Sera, Enrico Saravalle di Bell’italia e Sapori e Piaceri, e Alberto Lupini direttore di Italia a Tavola. Un premio speciale è stato consegnato anche ad Alfredo Zini, vice presidente nazionale di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) per l’impegno nella tutela della ristorazione italiana di qualità e a Giovanni Panzeri, direttore marketing del brand Sapori&dintorni di Conad, per la valorizzazione dei prodotti tipici italiani. Nel corso della serata, gli ospiti, hanno degustato le specialità preparate dagli chef dell’Associazione: Patrizia Grossi del ristorante La Torre di Casale Monferrato (Al), Giuseppe Sardi de Il Grappolo di Alessandria, Fabrizio Barontini del Gallo Rosso di Iseo (Bs), Massimo Martina de Il Fiorile di Borghetto Borbera (Al), Marco Maniezzo de La Gria di Borgofranco d’Ivrea (To), Fulvio Gardella de La Pineta di Genova, Giorgio Bove dell’Antica Osteria della Castagna di Genova, Marino Frato del Cerere di Ponte Valtellina (So), che si sono avvalsi della preziosa collaborazione dell’Executive chef del Casinò di Campione d’Italia Lorenzo Staltari.  
   
   
VENEZIA JAZZ FESTIVAL 2010 - 23 LUGLIO/1 AGOSTO 2010  
 
Terza edizione di Venezia Jazz Festival, in programma dal 23 luglio al 1 agosto e organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con la Regione del Veneto e la Città di Venezia e con il sostegno di Fondazione Antonveneta ed Enel, main sponsor della manifestazione. Il calendario prevede una serie di prestigiosi concerti al Teatro La Fenice, in Piazza San Marco e in altri luoghi significativi della città, ma anche una ricco carnet di eventi collaterali nei locali e nei campi veneziani, secondo una formula di coinvolgimento degli spettatori a diverse ore del giorno e della notte. Artisti di fama internazionale, talenti emergenti, proposte innovative della scena jazzistica accanto ad affermati maestri, Venezia Jazz Festival è la nuova eccellenza nel programma culturale della città. Dai reading musicali al Teatro La Fenice realizzati in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino agli aperitivi live a Rialto, dai jazz lunch & dinner in scelti hotel veneziani ai concerti nei regni dell’arte come la Collezione Peggy Guggenheim e Palazzo Grassi, fino ai dj set notturni nei club e ai workshop formativi all’Isola di San Servolo (ripresa digitale nello spettacolo, danza jazz, sintetizzatori analogici Moog). L’offerta artistica non si ferma alla musica, ma si arricchisce di progetti speciali come l’“Omaggio a Hugo Pratt, Sulle strade dell’avventura” ideato e curato dal fotografo Pino Ninfa, con una mostra fotografica e un concerto interpretato da Paolo Fresu. Il fascino dei luoghi e, soprattutto, l’altissimo livello della programmazione che contempla il meglio del jazz nazionale ed internazionale, l’hanno già incoronato uno degli appuntamenti mondiali del settore. Gli artisti di questa nuova edizione sono Pat Metheny Group e il suo Songbook Tour, dedicato ai brani indimenticabili di un gruppo che consacra 33 anni di storia in Piazza San Marco (23 luglio); Norah Jones, che ritorna con un album molto jazz e di sperimentazioni sonore (Piazza San Marco, 24 luglio); il maestro del fingerpicking Duck Baker, con il repertorio di tradizione irlandese e celtica, blues e jazz (26 luglio, Collezione Peggy Guggenheim). Il Teatro La Fenice ospita prima, in un doppio concerto, i talenti emergenti di Esperanza Spalding, frizzante contrabbassista e cantante, e Yamandu Costa, mago brasiliano della chitarra a 7 corde (27 luglio), e poi l’ambasciatore nel mondo della chitarra flamenca, Paco De Lucia (29 luglio). Chiudono la tromba di Paolo Fresu, nell’evento multimediale firmato dal fotografo Pino Ninfa (1 agosto, Palazzo Grassi). Il pianista Riccardo Arrighini infine mette a confronto Vivaldi e il jazz (25 luglio, Istituto della Pietà). Gli altri partner del festival sono Venezia Marketing & Eventi, Casinò di Venezia, Save e Trenitalia. Media Partner: Radio Monte Carlo, emittente ufficiale del festival. Associate partner Venezia, Venezia News. 23 luglio – ore 21.30 Piazza San Marco – Venezia Pat Metheny Group Pat Metheny - chitarra Lyle Mays - pianoforte, tastiere Steve Rodby – contrabbasso Antonio Sanchez – batteria Trentatre anni di un gruppo che ha fatto la storia della musica fusion; un tour che ne ripercorre i brani leggendari; il palcoscenico di Piazza San Marco. Sono questi gli ingredienti dello straordinario concerto di Pat Metheny a Venezia. Nella sua carriera il chitarrista ha sfornato album dopo album, ciascuno dei quali documenta brillantemente ogni aspetto del suo percorso artistico assolutamente unico e difficilmente classificabile. Dando prova di un´insaziabile energia creativa, Metheny ha sperimentato ogni via che la musica del ventunesimo secolo potesse offrire. Ma per le moltitudini di fans in tutto il mondo, non c´e miglior ruolo che lo definisca se non quello di bandleader del Pat Metheny Group, uno dei gruppi più influenti ed acclamati dell´ultimo quarto di secolo. Fondato nel 1976, vincitore di 9 Grammy Awards, dei quali 4 come miglior album di Jazz contemporaneo, dopo cinque anni di silenzio ritorna in Italia portando con sé la sua inarrestabile immaginazione e irrefrenabile creatività, che riescono ancora a sorprendere il pubblico. Pat Metheny Group è stato infatti uno dei rari esempi di formazione jazz capace di raggiungere le grandi platee, senza tuttavia cedere a tentazioni commerciali. Negli anni ha sviluppato uno stile riconoscibile, fatto di dense orchestrazioni spesso unite al contrappunto classico e molto ibridato dalla world music, soprattutto sudamericana. Metheny è stato anche tra i primi chitarristi a capire le potenzialità del guitar synth esplorando nuovi orizzonti nei suoni per chitarra. Fondato assieme al tastierista Lyle Mays, nel 1981 si unisce al gruppo il bassista Steve Rodby; con il batterista Paul Wertico il gruppo raggiunge la più alta espressione. Al gruppo si sono affiancati negli anni diversi artisti, rendendo la formazione del gruppo abbastanza fluida. Degna di nota è la partecipazione di Richard Bona, poliedrico bassista di origini africane, nella registrazione dell´album Speaking of Now (2002) e del successivo Live (2003). Sul palco di questo tour 2010 ci saranno Lyle Mays(pianoforte, tastiere), Steve Rodby (contrabbasso) e Antonio Sanchez (batteria). Poltronissima € 65, 1° Poltrona € 50, 2° Poltrona € 35 (Ridotto solo per 2° Poltrona € 30) 24 luglio – ore 21.30 Piazza San Marco – Venezia Norah Jones Norah Jones nasce a New York ma cresce in Texas. E’ appena ventenne quando entra nel circuito dei concerti jazz del Greenwich Village. Alle spalle, ha solo una specializzazione in tastiera jazz, un’infanzia senza padre (si tratta del noto musicista Ravi Shankar) ma scaldata dai dischi jazz della madre, e tanta voglia di fare musica. Nel 2001 firma un contratto con la storica etichetta jazz Blue Note e il 2002, anno del suo debutto, vende 36 milioni di album in tutto il mondo. I suoi 3 album in studio, “Come Away With Me” (vincitore di 8 Grammy Awards), “Feels Like Home” del 2004, e “Not Too Late” del 2007, hanno tutti raggiunto la classifica dei 200 album più venduti negli Stati Uniti e la prima posizione in molte nazioni. Tutti più volte dischi di platino, “Come Away With Me” ha raggiunto il disco di diamante. The Fall, il nuovo lavoro che presenta al pubblico italiano, rappresenta una fase di sperimentazione sonora. Lo strumento principe del nuovo album non è più infatti il pianoforte, come era accaduto per le sue produzioni precedenti, ma la chitarra. E questo cambiamento si riflette anche nella scelta di un nuovo team di collaboratori: a cominciare dal produttore Jacquire King, che è stato al fianco di personaggi come Tom Wairts e Kings of Leon. E proseguendo con Ryan Adams e Will Sheff degli Okkerville River’s. Le nuove atmosfere sonore si riflettono anche nella scelta di musicisti come Joey Waronker (batterista, già con Beck e R.e.m.), James Poyser (tastierista di Erykah Badu e Al Green), Smokey Hormel (chitarrista per Johnny Cash e Joe Strummer) e soprattutto il grande Marc Ribot, già apprezzato chitarrista per Elvis Costello e Tom Waits. “Il disco ha un suono diverso proprio grazie alla varietà di musicisti coinvolti. Volevo giocare col groove più di quanto avessi fatto nei miei dischi precedenti. Le nuove canzoni si prestavano molto bene a una trama di ritmi pulsanti”. Poltronissima € 70, 1° Poltrona € 50, 2° Poltrona € 40 (Ridotto solo per 2° Poltrona € 35) 25 luglio – ore 21.00 Istituto della Pietà – Venezia Riccardo Arrighini Vivaldi in Jazz Piano solo Piano solo Nelle chiesa dell’istituto che ospita il Piccolo Museo della Pietà “Antonio Vivaldi” con gli strumenti musicali barocchi utilizzati dalle Figlie di Coro, un concerto dedicato alla musica del grande compositore, rivisitata in chiave jazz da uno dei più affermati pianisti italiani. Per l’appassionato di azz sarà un viaggio attraverso uno più dei più importanti patrimoni della cultura europea ed italiana; per l’appassionato della classica sarà ancora una volta l’opportunità di acquisire il linguaggio jazzistico ma “addolcito” da melodie ed armonie più familiari. Lo scopo di Riccardo Arrighini è quello di far riscoprire i grandi compositori classici e le loro splendide melodie riproponendoli in una veste nuova, più moderna ed attuale, ossia miscelata al linguaggio jazzistico, fatto di riarmonizzazioni, idiomi ritmici afro-americani e, ovviamente, l’improvvisazione. Da questo punto di vista Vivaldi ha il grande pregio di essere ritmico e solare, caratteristiche che permettono la “traduzione” jazzistica e si sposano perfettamente con la sensibilità del pianista toscano. Con le Quattro Stagioni si avrà dunque un nuovo esempio di come questi due generi, classico e jazz, siano molto meno lontani di quanto possa sembrare. In collaborazione con gli Amici della Musica di Venezia. Biglietti: intero 20 euro, ridotto 15 euro 26 luglio – ore 21.30 Collezione Peggy Guggenheim - Venezia Duck Baker Trio Duck Baker – chitarra Alex Ward – clarinetto Joe Williamson – basso Tra i tanti chitarristi acustici che operano nel campo del fingerpicking (tecnica per suonare gli strumenti a corda usando la punta delle dita, senza plettro), Duck Baker è sicuramente uno dei più atipici. In primo luogo, per l´ampiezza dei suoi interessi musicali applicati alla chitarra, che lo portano ad esplorare tutta la storia del jazz, dalle origini fino al free contemporaneo; poi, per la particolarità del suo approccio globale, da studioso e appassionato, nei confronti di tutto ciò che riguarda la musica americana, cominciando dalle sue doppie radici africane e anglo-irlandesi; infine, per la sua personale tecnica strumentale, che comprende elementi classici e di chitarra flamenco, resi necessari dall´adozione di uno strumento con le corde di nylon, fatto abbastanza inconsueto nel mondo dei fingerpicker. Nato a Washington D.c. Nel 1949, da qualche anno è tornato in Europa, stabilendosi in Inghilterra nei pressi di Londra, da dove continua a coltivare i suoi vari interessi in campo musicale, suddividendosi tra didattica, concerti e articoli. Imperdibili i suoi eventi live, con un vasto repertorio che spazia dalla pura tradizione irlandese e celtica a tematiche di american old-time, a blues e jazz irresistibili. Un vero maestro. Biglietto: 12 euro con ingresso Museo 27 luglio – ore 21.00 Teatro La Fenice – Venezia Doppio concreto Esperanza Spalding 4Tet Esperanza Spalding : contrabbasso, voce Leonardo Genovese : piano Ricardo Vogt: chitarra Dana Hawkins: batteria Yamandu Costa Chitarra a 7 corde Due artisti emergenti della scena internazionale in uno dei templi della musica. E’ il doppio concerto della contrabbassista e cantante Esperanza Spalding e del giovane chitarrista brasiliano Yamandu Costa. Già in passato ospiti del festival, Veneto Jazz riserva loro una serata speciale, dedicata all’innovazione e al talento. Capigliatura afro e sorriso fresco e malizioso, Esperanza Spalding è la nuova stella del firmamento jazzistico. A soli venticinque anni ha firmato in un crescendo di gusto e personalità, il secondo album, Esperanza, a distanza di due anni dal fortunato esordio di Junjo. Eccellente strumentista, una voce singolare e frizzante, un´ottima capacità di scrittura e un´accattivante look la rendono ancor più particolare e riconoscibile. E il suo ultimo lavoro, edito dall´americana Heads Up, ne conferma appieno le potenzialità in un elegante mix fatto di jazz, pop e sonorità sudamericane. Specialista della chitarra a 7 corde che permette una gamma timbrica superiore alla chitarra classica, Yamandu Costa nel suo Paese rappresenta il più grande interprete e compositore dello strumento. Dopo l’apparizione in Brasileirinho, il film documentario di Mika Kaurismaki che ha fatto scoprire i più grandi interpreti del choro, della vecchia e nuova generazione, il suo talento si è imposto nella scena internazionale. Un virtuosismo carico di passione, che spazia dal choro alla bossa nova passando per il tango e la milonga. Biglietti dai 15,00 ai 35 euro 29 luglio – ore 21.00 Teatro La Fenice – Venezia Paco De Lucia & Band Paco De Lucia - chitarra Niño Josele – chitarra Antonio Serrano - tastiere e harmonium Alain Perez – basso Piranha – percussioni Duquende - voce David de Jacoba – voce Farruco - danza Quando si parla della moderna chitarra spagnola c’è un nome che risuona a livello universale: Paco de Lucia. Il Teatro La Fenice si trasformerà in una cueva ospitando i ritmi gitani fatti scaturire dalle mani di uno dei più grandi virtuosi di questo strumento che è riuscito a diffondere il verbo flamenco in tutto il mondo. Ma non solo. Paco De Lucia è diventato ambasciatore universale della musica classica spagnola, basti ricordare la sua storica interpretazione del “Concierto de Aranjuez” di Joaquím Rodrigo o le esecuzioni della musica del compositore classico spagnolo Manuel De Falla. Il dialogo esistente tra la musica di Paco De Lucia, i ritmi del Brasile, il jazz di Chick Corea, Al di Meola e John Mclaughlin e la musica classica di Albéniz e De Falla testimoniano, oltre ad una felice irrequietezza nella ricerca musicale, il grande respiro di questo artista che, come pochi altri geni, ha saputo ricreare “il nuovo” partendo dalla tradizione. Una musica di ampio respiro, la sua, nella quale le rivoluzionarie innovazioni partono da una profonda conoscenza e da un sacrale rispetto delle tradizioni e in cui le contaminazioni fra generi sono la regola, costituendone l’esplosiva alchimia. Presenta il suo ultimo capolavoro, “Cositas Buenas”, album diviso fra la Spagna e il Messico, con il quale torna a rivoluzionare la storia. Biglietti dai 30,00 ai 90,00 euro 1 agosto – ore 21.30 Palazzo Grassi – Venezia Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura Omaggio a Hugo Pratt con progetto e immagini di Pino Ninfa Paolo Fresu – tromba Daniele Di Bonaventura – bandoneon Ideato e curato da Pino Ninfa “Omaggio a Hugo Pratt. Sulle strade dell’avventura” è un evento multimediale che prevede una mostra fotografica e un concerto, ma che soprattutto percorre il tema dell’avventura, immaginaria ed immaginata. Un catalogo, pubblicato da Casadei Libri, racconta in nove capitoli con le fotografie di Pino Ninfa viaggi che risuonano dei luoghi dei personaggi prattiani, da Corto Maltese agli Scorpioni del deserto, come l’Argentina e il Tango, L’etiopia e i suoi deserti del sud, Cuba, New Orleans, il poeta Rimbaud e Venezia, insieme a una serie di ritratti fatti a Pratt nella sua casa studio in Svizzera. Il progetto, inserito nell’ambito di Venezia Jazz Festival, rende omaggio alla creatività e alla fantasia del suo veneziano di adozione, che a Venezia ha dedicato molte delle sue strisce e dove ha ambientato molte delle storie che vedono protagonista il suo celebre alter ego, Corto Maltese, flemmatico marinaio, come lui instancabile viaggiatore e romantico sognatore. La musica di questo viaggio è firmata dal trombettista Paolo Fresu, che tante volte con le sue note ricercate e profonde ci ha trasportato in paesi lontani. Musicista eclettico per eccellenza, accompagnato dal bandoneon di Daniele Di Bonaventura, improvviserà sul palcoscenico quello che le immagini evocheranno, sempre con la sapiente regia di Ninfa. Biglietti: intero 25,00 euro –ridotto 20,00 euro Prevendite concerti Piazza San Marco e Teatro La Fenice di Venezia: Ticketone – www.Ticketone.it  Hello  Venezia – call center +39 041 24 24 – www.Hellovenezia.com  Boxoffice – www.Boxol.it  – tel. 041.27041 2719090 Per informazioni : Veneto Jazz - Tel. +39 0423 452069 – mob. +39 348 3297915 jazz@venetojazz.Com  - www.Venetojazz.com    
   
   
TORRAZZA COSTE (VILLA DE STEFANIS): 18A EDIZIONE FESTIVAL ULTRAPADUM - EXTRAVAGANZE PER FLAUTO E FISARMONICA CON STEFANO FANTICELLI, FLAUTO E ALESSANDRO DEI, FISARMONICA - VENERDÌ 16 LUGLIO 2010, ORE 21,15  
 
Il Festival Ultrapadum 2010 prosegue il suo tour per fare tappa il prossimo 16 luglio a Torrazza Coste: la kermesse musicale diretta da Angiolina Sensale porterà sul palcoscenico allestito nella suggestiva Villa de Stefanis il duo composto dal flautista Stefano Fanticelli e dal fisarmonicista Alessandro Dei. Il concerto sarà l´occasione per rivivere le emozioni di musiche senza tempo e brani da repertori meno conosciuti: dalle variazioni chopiniane su un tema di Rossini, al tango argentino di Gardel e Piazzolla passando per le title track delle colonne sonore di capolavori come La Vita è bella, Il Padrino, C´era una volta il west. Questo il programma della serata: F. Morlacchi Il pastore svizzero G. Rossini, F. Chopin Variations on a theme by Rossini G. Rossini, Cavatina di Figaro E. Morricone, N. Rota, N. Piovani Amarcord, C´era una volta il West, Gabriel´s Oboe, Playing love, Parla più piano, La vita è bella, Per le antiche scale R. Galliano, Tango pour Claude Astor Piazzolla, Oblivion, Primavera portena, Finale, Libertango In caso di maltempo il concerto si terrà presso la locale Chiesa Parrocchiale. La serata sarà altresì per il pubblico occasione di degustare formaggi, salumi e altri prodotti tipici del territorio, innaffiate dai vini fermi e frizzanti dell´Oltrepò Pavese. Info per il pubblico: Società dell’Accademia di Voghera, tel: 0383/46918, 335/66.80.112, 349/18.80.328, www.Festivalultrapadum.com  
   
   
PER MARE, DI VILLA IN VILLA - ALLA SCOPERTA DELL’ARCHITETTURA DELLA COSTA - SECONDA EDIZIONE - VENERDI 16 E 23 LUGLIO, VENERDÌ 6 AGOSTO 2010  
 
A seguito del’inatteso successo dell’edizione 2009 - alla quale hanno aderito quasi mille partecipanti condotti da Silvia Barisione, storica dell’arte della Wolfsoniana, alla scoperta delle “Ville tra Eclettismo e Razionalismo” la Trasporti Marittimi ”Golfo Paradiso” propone una seconda conferenza in battello ideata da Farida Simonetti alla scoperta delle emergenze architettoniche della Riviera. Si vuole così incrementare l’offerta di turismo culturale, di cui si è constatata in questa occasione una significativa richiesta, e sfruttare a tal fine le opportunità delle vie del mare regolarmente fruibili grazie alle linee di battelli di collegamento tra la città e la riviera. Lo scorso anno è stato sorprendente cogliere la ricchezza di opere di importanti architetti eclettici e razionalisti, da Coppedè a Daneri o Albini, visibili solo dal mare, lungo il tratto di costa da Genova a Camogli. Per permettere a tutti di ripetere quell’esperienza si deve alla “Golfo Paradiso” la pubblicazione di un volume guida a cura della stessa Silvia Barisione con foto di Patrizia Traverso che sarà presentato, ancora una volta a bordo navigando in quel tratto di costa, il prossimo 30 luglio. Quest’anno si propone invece una ricerca delle radici storiche della mondanità e della fama acquisita dai centri del Tigullio durante la Belle Epoque, periodo al quale sono riconducibili architetture di villa e grandi alberghi di elevata qualità estetica capace di dialogo con la bellezza paesaggistica dei luoghi. Così, dopo aver imbarcato il pubblico a Genova (ore 17.30) e a Camogli (ore 18.30) la motonave “Sagittario” navigherà verso il golfo Tigullio e, davanti alle propaggini del Promontorio di Portofino, Farida Simonetti introdurrà la conferenza di Caterina Olcese, storica dell’arte della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Liguria, attenta e affermata studiosa dell’Ottocento, grazie alla quale si scopriranno dal mare ville e grandi alberghi espressione di quella Belle Epoque di cui saranno rievocati i protagonisti. Durante la navigazione di rientro - previsto a Camogli alle ore 20.30 e a Genova alle ore 21.30 – al tramonto la Società “Golfo Paradiso” offrirà un aperitivo a tutti i partecipanti. Il percorso ha inizio da Portofino, dove spiccano alcune emergenze architettoniche legate alla scoperta di questo luogo da parte di alcuni inglesi nel secondo Ottocento: dal Castello che dal 1870, il console inglese a Genova, Montague Yeats Brown, fece restaurare come dimora dall’architetto Alfredo D’andrade, a Villa Altachiara, costruita negli anni 70-80 dell’Ottocento per Lord Carnavon, egittologo che finanziò gli scavi che portarono alla scoperta della tomba di Tutankamen, fino al Castello di Paraggi (poi Bonomi Bolchini), anch’esso realizzato a fine ‘800, in forme neogotiche ed eclettiche, su un’antica costruzione fortificata, opera dell’ing. Tamburelli per il fratello di Montague, Frederick Brown. Proseguendo verso est, e riservando qualche cenno sia all’Hotel Splendido, che al Castello Odero, oggi Costa Ardissone, opera di Gino Coppedè del 1913 circa (edificata per un famoso industriale ligure, Attilio Odero, proprietario degli omonimi cantieri navali, fondati nel 1886), oltrepassata la Cervara, uno sguardo, entrando in Santa Margherita, a Villa Costa Lo Faro, dell’architetto Luigi Rovelli, infaticabile costruttore di ville e grandi residenze anche a Genova (sua opera più famosa è il distrutto Castello Raggio di Cornigliano), nonché al Grand Hotel Miramare, uno dei più sontuosi e antichi alberghi della zona (nato nel 1903, fu frequentato da D’annunzio e dalla Duse e nel 1933 divenne famoso come sede di alcuni esperimenti di Guglielmo Marconi), e infine a Villa Luxardo, eclettica costruzione in stile neogotico “veneziano”. Nell’abitato di Santa Margherita spicca il volume di Villa Durazzo, nell’Ottocento appartenuta ai Centurione e trasformata in Grand Hotel a inizio Novecento, tanto da essere scelto per un soggiorno della regina Margherita nel 1904, per poi ritornare dimora privata, sotto la proprietà di Alfredo Chierichetti; sulle alture, sulla strada per Ruta, si riconosce, anche se oggi trasformato all’interno, il grande corpo di fabbrica del Grand Hotel Eden Guglielmina, nella stessa epoca molto ricercato dagli stranieri, nella stagione invernale, per la sua posizione panoramica e la sua ottima esposizione. Proseguendo verso Rapallo, si notano due importanti e storici alberghi, l’Imperiale Palace Hotel e il Continental Hotel: in particolare il primo, nato come villa della famiglia Costa nel 1889, ospitò numerosi esponenti di famiglie reali di tutta Europa e fu scelto come sede per la firma del trattato di Rapallo, con il quale Russia e Germania firmarono la pace separata; il secondo, datato 1904, è uno dei tanti alberghi fondati dalla famiglia Ciana, giunta qui da Novara a fine Ottocento, e ospitò tra gli altri la moglie di Wagner. Tra le numerose residenze private della zona, in molti casi dotate di torri (come i Castelli Figari, di Marco Aurelio Crotta, Piaggio e Villa Lagomaggiore), emergono, vicine al mare, la Villa del Trattato, singolare architettura neogotica di gusto inglese Tudor, eretta per volontà degli Spinola (il marchese Ugo) nel 1915, da essi utilizzata come dimora per ospiti illustri e soprattutto nota per essere stata il luogo in cui venne firmato il trattato tra Italia e Yugoslavia alla fine della prima guerra mondiale. Accanto a essa il grande parco e l’edificio di Villa Pagana, anch’essa a lungo proprietà degli Spinola (dopo essere stata degli Odero e poi dei Cattaneo), che la restaurarono (Giacomo, che tra l’altro acquistò i resti dell’antico Castello di Punta Pagana, sul mare, e soprattutto Francesco Gaetano, che, a metà Xix secolo, fece edificare la torre e probabilmente anche risistemare il giardino, a opera di Giuseppe Rovelli, specialista in questo genere di interventi, autore di altri imponenti lavori, come quelli per i parchi della Badia di Cornigliano, della Villa della Duchessa di Galliera a Voltri e altro) e infine, con Franco Spinola, la lasciarono nel 1958 al Sovrano Militare Ordine di Malta. Proseguendo ancora verso Rapallo, si riconoscono sul mare il Kursaal (1901) dell’architetto Cuneo, vero ritrovo dei turisti stranieri della Belle Epoque, struttura polifunzionale che riuniva attività diverse, dotata di sale di lettura, da concerto, verande, giardino d’inverno, biliardo, autovelogarage, cabine per i bagni di mare; alle sue spalle il New Casino Hotel, poi divenuto l’Excelsior Palace, aperto nel 1908, opera dell’architetto svizzero Verrey, che ebbe tra i clienti abituali reali e principi e ospitò diversi importanti eventi politici. All’interno dell’abitato alcuni degli alberghi storici in prossimità dei giardini pubblici (Beaurivage, Royal Grand Hotel, Savoye, Rosabianca) e più avanti, in prossimità del Castello, il Grand Hotel et d’Europe, il più antico e a lungo anche l’unico grande albergo della cittadina, fondato negli anni Settanta dell’Ottocento da Angelo Prandoni in un palazzo storico, appartenuto agli Spinola e ai Serra, che ospitò tra gli altri Roosevelt, Maupassant, Liszt, la regina Margherita. Tra le ville di Zoagli, importanti quella Merello, opera di Gino Coppedè del 1913 circa e il Castello di Sem Benelli, realizzato su disegno dell’architetto Giuseppe Mancini (noto più come scenografo che come progettista di edifici) nel 1914 per il poeta, scrittore e drammaturgo autore noto per La cena delle beffe e altri lavori teatrali: un edificio compatto, intorno al corpo centrale della torre, nel quale furono accostati materiali diversi: pietra, mattoni, marmi e inserti cromatici dipinti, con esiti in parte vicini al decorativismo dello stesso Coppedè.  
   
   
FESTIVAL DELLA CANZONE UMORISTICA D’AUTORE “DALLO SCIAMANO ALLO SHOWMAN”  
 
Ricchissimo come sempre il programma dell’ottava edizione del Festival della canzone umoristica d’autore “Dallo sciamano allo showman” che quest’anno si snoderà dal 17 luglio a ottobre tra la Valle Camonica, Brescia, il Lago d´Iseo e Roma, toccando tredici diversi luoghi. La manifestazione anche quest’anno si caratterizza per coniugare l’attenzione per lo sciamanesimo (ispirato ai riti millenari raffigurati nelle celebri incisioni rupestri della zona) con proposte artistiche che fondono umorismo e musica: una proposta unica in Italia che ha portato il Festival a raggiungere un consolidato rilievo nazionale. Alcune delle date sono ancora in via di definizione, ma già ora sono di assoluto valore i personaggi ospiti del Festival. Accanto a grandi “shomani” come Vincenzo Cerami, Vincenzo Mollica, Sergio Sgrilli, Alberto Patrucco, Francesco Baccini, Maddalena Crippa ci saranno giovani ormai affermati come Momo, Andrea Rivera, Andrea Di Marco, Quartetto Euphoria, Beppe Altissimi, sino ad emergenti come Corde Pazze, Ettore Giuradei e Piji. E molto altro ancora, sempre tra canzone, cabaret, teatro, letteratura, mostre, fumetti, riti sciamanici ed enogastronomia. Punto fermo del Festival è la sezione “Pagine di musica”, curata da Enrico de Angelis, mentre una delle novità è data da due appuntamenti dedicati ai bambini. La conduzione delle serate è di Bibi Bertelli e Antonio Silva, con la partecipazione di Chiara Giacomelli. Nel corso della manifestazione verranno assegnati i tradizionali riconoscimenti: Targa “Dallo sciamano allo showman”, Targa “Shomano”, Targa “Bigi Barbieri – la proposta del festival” e Targa “Cuoco Shomano”. Tutte le Targhe del Festival sono state realizzate da un grande artista, Mauro Felter, orafo cesellatore le cui opere, esposte in numerose mostre e gallerie d’arte, si ispirano alle incisioni rupestri camune. L’organizzazione e l’ideazione sono del Centro Culturale Teatro Camuno con la direzione artistica di Nini Giacomelli, il patrocinio del Club Tenco di Sanremo ed il sostegno di Regione Lombardia (Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie), Provincia di Brescia, Comunità Montana di Valle Camonica, Consorzio Comuni Bim, Comunità Montana del Sebino Bresciano, Parco dell’Adamello, Comuni di Edolo, Bienno, Borno, Breno, Capo di Ponte, Cividate Camuno, Esine, Marone, Sale Marasino; Fondazione Cariplo, Ctb Teatro Stabile Brescia / Teatro Sociale e, per “Pagine di musica”, della Fondazione della Comunità Bresciana. E altri sponsor. Il programma del Festival è consultabile sul sito www.Shomano.it   
   
   
FOLIGNO (PG): XII EDIZIONE DE I PRIMI D´ITALIA - LEZIONI DI CUCINA, DEGUSTAZIONI, ASSAGGI, SPETTACOLI CON UN UNICO GRANDE PROTAGONISTA: IL PRIMO PIATTO ITALIANO - DAL 23 AL 26 SETTEMBRE  
 
Spegne dodici candeline l´ormai celebre appuntamento dedicato al mondo dei primi piatti che tutti gli anni anima il centro storico di Foligno (Pg). Dal 23 al 26 settembre si accenderanno infatti le luci sulla nuova edizione de I Primi d´Italia, il Festival Nazionale dei Primi Piatti organizzato da Epta Confcommercio. Per quattro giorni le location medioevali del centro storico folignate si animeranno con gli originali villaggi degustativi per un viaggio, nell´Italia del gusto, dedicato a riso, pasta, polenta, zuppe, gnocchi, formati regionali, ricette della tradizione e piatti creativi. Diciassette location proporranno, nella quattro giorni non stop del gusto più famosa d´Italia, assaggi dedicati al piatto principe delle nostre tavole. Come sempre non mancheranno le scuole di cucina tenute dai grandi chef italiani che, partendo da semplici lezioni/degustazioni, proporranno anche veri e propri master (guidati quest´anno da Chicco e Bobo Cerea del Ristorante Da Vittorio di Brusaporto e da Alfonso Caputo della Taverna del Capitano di Massalubrense) capaci di appassionare un pubblico eterogeneo composto da curiosi, semplici appassionati o esperti. Torneranno anche nell´edizione 2010 gli appuntamenti "A tavola con le Stelle" in cui si potranno gustare menu completi a base di primi piatti firmati da chef stellati. Due i protagonisti di quest´anno: Gaetano Trovato del Ristorante Arnolfo di Colle di Val d´Elsa e Marco Gubbiotti de La Bastiglia di Spello. La novità di quest´anno sarà invece "il piatto dell´Unità d´Italia a tavola", realizzato con un prodotto tipico di ciascuna delle venti regioni italiane, che sarà elaborato e fatto degustare nel corso dell´evento. In tema di tipicità gli "Itinerari del Gusto" di piazza della Repubblica proporranno sedici incontri formativi, insieme a personaggi del mondo della cucina e dello spettacolo come Andy Luotto, Wilma De Angelis e Anna Moroni, in cui i protagonisti saranno dal pizzocchero alle orecchiette pugliesi, dal tartufo al pesce azzurro. E se la corte di Palazzo Trinci proporrà, come di consueto, il grande mercato della pasta e le gallerie dei formati speciali e regionali, non mancheranno momenti di musica e di divertimento con spettacoli gratuiti inseriti nel programma della manifestazione (tra gli ospiti anche Dario Ballantini e I Fichi d´India). Oltre ad uno spazio dedicato ai bambini (I Primi d´Italia Junior) che proporrà attività ludiche e di animazione, il programma prevede un ricco calendario di mostre, seminari ed attività culturali che quest´anno troveranno spazio nel Palazzo Candiotti. Fulcro di cultura, arte e alimentazione ospiterà momenti legati alla lettura (Libri da Gustare), alla moda (sfilate con abiti di pasta, sculture e gioielli di pasta), al cinema, al bon ton con un unico denominatore comune: il mondo dei primi piatti.  
   
   
TORRE DEL LAGO: FESTIVAL DI PUCCINI - DAL 16 LUGLIO AL 22 AGOSTO RISUONANO LE ETERNE MELODIE DI PUCCINI NEL NUOVO GRAN TEATRO ALL’APERTO  
 
Imperdibile quest’estate per gli amanti della musica lirica uno spettacolo del Festival di Puccini nel nuovo Gran Teatro all’aperto di Torre del Lago! Assistere ad una rappresentazione è più facile con il pacchetto proposto dall’Hotel Plaza e de Russie di Viareggio, che include i biglietti per assistere ad uno degli spettacoli in cartellone. Il Festival di Torre del Lago è anche l´occasione per percorrere un interessante “Itinerario Pucciniano” nei suggestivi luoghi intorno a Torre del Lago, Lucca e Viareggio dove visse il Maestro. (Il percorso dettagliato è descritto in calce). 56° Festival Puccini - luglio -agosto 2010 La rappresentazione del 16 Luglio darà il via al cartellone del Festival, un programma che vedrà la presenza di grandi stelle della lirica internazionale in quattro opere e due balletti. Www.puccinifestival.it Il Festival 2010 sarà inaugurato con un nuovo allestimento di La Fanciulla del West, a cui si aggiungerà anche un nuovo allestimento di Madama Butterfly, Tosca ed altri eventi. La Fanciulla Del West Produzione del Centenario per Scolpire l´Opera di Franco Adami 16, 23 luglio e 7 agosto Nuova produzione per il centenario della prima rappresentazione (Metropolitan Opera House 10 dicembre 1910, con Daniela Dessì, Fabio Armilliano, Carlos Almaguer, direttore Alberto Veronesi, Regia Kirsten Harms, Scene Franco Adami, costumi Giovanni Fiorentini, orchestra e coro del Festival Puccini Madama Butterfly Produzione Grandi stelle per Scolpire l´Opera 17 / 25 luglio - 1, 14, 22 agosto Tosca La Magia della Tradizione Pucciniana 24, 30 luglio - 8, 13, 21 agosto Turandot La Magia della Tradizione Pucciniana 31 luglio - 6, 12, 20 agosto Renée Fleming Gala Concert 28 luglio Renée Fleming (soprano), Alberto Veronesi (direttore) Con la partecipazione straordinaria del giovane compositore e direttore Anthony Arcaini (14 anni) Romeo & Giulietta Balletto - Il romanticismo sul Lago di Puccini 11 agosto Il Nuovo Gran Teatro All’aperto Nel Parco Della Musica Di Giacomo Puccini Di Torre Del Lago. Un anfiteatro moderno dove si uniscono tradizione, ambiente naturale e innovazione tecnologica. Il nuovo complesso è costituito da un’arena en plein air da 3200 posti e da un auditorium da 495 posti e rappresenta uno straordinario esempio innovativo di recupero di aree ed impianti di archeologia industriale per la salvaguardia e la valorizzazione dei luoghi di ispirazione di uno dei più grandi musicisti della storia della musica. La costruzione, realizzata in cemento, legno e cristallo, è dotata di sofisticati impianti tecnologici e acustici che ne assicurano la massima funzionalità. Il teatro è immerso in un parco di oltre 41.500 mq attrezzato come foyer all´aperto, ricco di piante autoctone coltivate in un apposito vivaio. Pacchetto “Week End All’opera” Al Plaza E De Russie Di Viareggio Arrivo in concomitanza delle rappresentazioni musicali, due pernottamenti in camera doppia “Superior” con trattamento di prima colazione inclusa, il quotidiano desiderato al mattino consegnato in camera, 1 aperitivo pre dinner servito presso i saloni dell’American Bar con dry snack e canapés caldi e freddi, 1 cena presso il nostro ristorante panoramico “La Terrazza” (menù 4 portate, bevande incluse), Biglietto di ingresso per assistere allo spettacolo teatrale (Ii° Settore) presso il Teatro Puccini di Torre del Lago e transfer andata/ritorno effettuato con auto ed autista privato, utilizzo di ombrellone e sedie sdraio, accesso alla piscina presso stabilimento balneare convenzionato (situato a 5 minuti a piedi dall’hotel), omaggio di benvenuto in camera. Tariffa per persona in camera doppia “Superior” Euro 456,50 Supplementi giornalieri: Notte supplementare Euro 206,00 (costo per camera) Camera doppia “De Luxe” Euro 33,00 (per camera, al giorno) Validità: dal 16.07.10 al 22.08.10 (incluso) Al fine di confermare la prenotazione, è richiesto un deposito pari ad euro 192,00 (non rimborsabile) L´hotel Plaza e de Russie, costruito nel 1871 e primo albergo di Viareggio, si trova in una posizione privilegiata sul lungomare, proprio di fronte ai locali storici e alle eleganti boutique della passeggiata. Completamente restaurato e rinnovato, l’edificio conserva l’eleganza originaria di inizio secolo, e i suoi ampi e lussuosi saloni sono stati impreziositi con marmi pregiati, mobili d’epoca e lampadari di Murano. I rivestimenti fanno da cornice alle stanze che sanno coniugare perfettamente il fascino antico con il comfort moderno. Il ristorante “La Terrazza”, situato sul roof dell’albergo con vista panoramica dal Mar Tirreno alle Alpi Apuane, propone la cucina di alto livello dello chef Alessandro Collavoli, attenta alla tradizione marinara della zona. L’hotel è convenzionato con uno stabilimento balneare che si trova a pochissima distanza, dove gli ospiti troveranno tutte le attrezzature necessarie, dai lettini all’ombrellone, fino ai teli spugna. Con l’Hotel Byron di Forte dei Marmi e il Green Park Resort di Tirrenia (Pisa) l’Hotel Plaza e de Russie fa parte del Gruppo Soft Living Places. Itinerario Pucciniano L’itinerario inizia con la visita alla Villa Puccini (tel. 0584/341445) ed i suoi molti cimeli. In origine Villa Puccini era un modesto villino da caccia. Nell´estate del 1891 Puccini prese in subaffitto due stanzette, dove si trasferì con la famiglia, terminandovi la composizione di Manon. Dopo il successo di Tosca, acquistò la casa, che fu completamente ristrutturata secondo l´aspetto attuale ed è rimasta esattamente com´era ai tempi di Puccini. All´interno di possono ammirare le delicate decorazioni dei pittori Plinio Nomellini e Ferruccio Pagni, il caminetto di Galileo Chini, massimo esponente del liberty in Italia, mobili e oggetti di diversi stili, gli arredi di Bugatti e Tiffany, e tra i cimeli il pianoforte con gli "smorzatori" per lavorare la notte, molte fotografie autografate, un prezioso paravento donato dal governo giapponese all´epoca di Madama Butterfly e l´imponente raccolta di fucili da caccia. A due passi dalla casa-mausoleo c´è l´ingresso del grande Teatro all’Aperto con il palcoscenico, praticamente appoggiato sulle acque del Lago Massaciuccoli. Il lago così come la palude circostante sono ricchi di selvaggina e furono per anni frequentati da Giacomo Puccini che amava cacciare. Da qualche anno fa parte di un vasto Parco Naturale che include, oltre al Lago Massaciuccoli, anche la lunga striscia di macchia mediterranea che corre sulla costa da Viareggio a Pisa e la tenuta presidenziale di San Rossore recentemente aperta al pubblico. Si prosegue alla volta di Lucca, (a circa 20 km), città natale del maestro, ancora cinta dalle imponenti mura cinquecentesche oggi trasformate in una passeggiata alberata, dove si può visitare la Casa Natale di Puccini con il Museo (Fondazione Giacomo Puccini, tel. 0583/584028), che si trova in Via di Poggio, a due passi dalla centralissima Piazza San Michele. Qui Puccini visse gli anni dell´infanzia e della prima giovinezza prima di trasferirsi a Milano per proseguire gli studi. Attualmente è una casa-museo che custodisce molti oggetti appartenuti al Maestro, tra i quali i mobili di famiglia, preziose onorificenze che testimoniano gli straordinari successi ottenuti dal compositore in tutto il mondo e il pianoforte Steinway dove Puccini compose Turandot. Tra Torre del Lago e Lucca, a ridosso delle Apuane, si incontra il piccolo borgo di Chiatri, dove immersa in un boschetto di lecci, si trova la villa che Puccini acquistò nel 1898 e dove scrisse parte della Tosca. Proseguendo sulla strada che da Lucca porta in Garfagnana si trova la deviazione per Pescaglia e poi per Celle dei Puccini, dove il giovane Giacomo trascorse l´infanzia e la prima giovinezza nella casa che dal Xvi secolo fu dei Puccini, e che oggi è un Museo (visite su appuntamento telefonando allo 0583/359154), dove sono custoditi alcuni preziosi cimeli pucciniani, tra cui il fonografo donato a Puccini da Thomas Edison e una ricca collezione di lettere, fogli e appunti di musica. A Viareggio il Maestro fece costruire, nello stile liberty dell´epoca, una villa, sobria ed elegante, circondata da alti pini. Una zona tranquilla della periferia viareggina, ma non troppo lontano dalla vita mondana cittadina e dal Caffé Margherita, ritrovo preferito da Puccini e luogo di incontro di artisti e intellettuali. Qui compose il suo ultimo incompiuto scapolavo, Turandot, e da qui il 4 novembre 1924 partì per la clinica di Bruxelles dove morì. Hotel Plaza e de Russie, piazza d’Azeglio 1, 55049 Viareggio Tel. 0584/44449, fax 0584/44031 E-mail info@plazaederussie.Com  - Internet www.Plazaederussie.com  martav@rmnet.It    
   
   
VIAREGGIO: FESTIVAL MITICAINDIA ESTATE - 16/17/18 LUGLIO 2010  
 
Appena archiviata l´ultima edizione del Festival Miticaindia, era la fine di marzo, e, forti del grande successo di pubblico riscosso del Festival, eccoci pronti ad intraprendere un nuovo viaggio. Miticaindia Estate sarà infatti la Kermesse estiva che dal 16 al 18 luglio si svolgerà nella prestigiosa location della “ Cittadella del Carnevale “ a Viareggio, splendida e rinomata località della Versilia, che farà da magica cornice per tre serate alla scoperta di arte, folklore, spettacoli, usi e costumi dell’India. Un festival che si presenta più in linea con il periodo estivo, che offrirà ai visitatori l’opportunità di divertirsi, divertirsi, divertirsi ma anche conoscere altre realtà. Una veste vacanziera dunque, ma che proporrà la collaudata formula di ben otto edizioni di un festival che contiene: Spettacoli danza, canto, musica – Intrattenimento serate in costume– Artigianato stand – Performance asana, dimostrazioni – Spazi Benessere, Yoga E Ayurveda con i massaggi adatti alle pelli arrossate dal sole e all’abbronzatura e relax – Interessanti Incontri Con Mestri E Guru che sono a disposizione per domande e istruzioni per l’uso di yoga e ayurveda: hanno dato la loro adesione Laxmi Takhur Singhal, Vijay Tiwari, Emy Blesio Gayatri Devi, Amadio Bianchi Suryananda Swami, Bhai Hari Singh Khalsa, Bibi Guru Inder Kaur, Roberto Mattei Ananda Shiva, Gabriella Lavorgna Shanti Mandir e altri… Riti E Miti puja, mantra e kirtanam con gli Hare Krishna – Le Antiche Arti Marziali Del Nord E Sud la Gatka dei Sikh e Kalaripayattu dei Kalari– Le Danze Tradizionali E Quelle Moderne Bhaul, Kandyan, Chhau, Odissi, Gotipua, Kathak, Bollywood ecc.– La Musica, Tanta Musica Con Gruppi Musicali Storici Premjoshua band, Indialucia band, Achanak Bhangraband –Compagnie Artistiche Che Provengono Direttamente Dall’india Milon Mela, Pradeep Shastra, Dhinu dance stars ecc.– La Cucina Tipica Dell’india: carne, pesce, vegetariana – Spazio Bambini yoga e favole – Mostre D’arte Mitologica E Di Fotografia Pittura “Jyotir Rupa” e fotografia “Natyashastra”– Serate In Costume “la grande notte Bollywood” – e per l’occasione si impara la danza bollywood e Bhangra diventate famose grazie alla vasta cinematografia di Bombay. Curiosità tattoo e make-up – Spazio Tea-time chai e masala tea –Una Indian Street Come Potete Vedere Solo In India E … Altre Sorprese Per Le Notti Magiche Della Versilia: La Cittadella del Carnevale si animerà di colori, profumi speziati, e tutti possono lasciarsi piacevolmente coinvolgere negli assaggi di cibo, in un make-up da principesse e maharaja, imparando a vestire un sari e osare un tatuaggio temporaneo con l’henna. Mentre sul palcoscenico si susseguono, conferenze, lezioni di Yoga e discipline orientali, arti marziali, danze intriganti, musiche live coinvolgente con i grandi gruppi che hanno già dato le loro adesioni. Le scuole di Yoga avranno un loro spazio dedicato dove tutti potranno tentare un ricarico energetico dei Guerrieri indiani (Kshatriya) oppure delle pratiche a coppie oppure un streching dei monasteri indiani oppure uno yoga mirato a chi sta ore e ore al computer. Insomma, tutto quello che uno può pensare di trovare in India….. A portata di mano, addirittura a pochi metri dalla spiaggia. E proprio sulla spiaggia... Dalle 8 alle 10 del mattino Yoga Energia: I Pancha – Sapta Suryanamaskara e Meditazione lezioni condotte personalmente dalla maestra Emy Blesio (H.m. Yogacharini Pandit Gayatri Devi) Indispensabile la prenotazione!!! dartistica@miticaindia.Com  Info: http://www.Miticaindia.com/yoga.html  , http://www.Suryanagara.it/eventi/eventi.html  , http://www.Suryanagara.it/en/eventi/eventi.html  , http://www.Confederazioneyoga.it/eventi.htm , http://www.Suryanagara.it/emyblesio/articoli.html , http://www.Confederazioneyoga.it/eventi/toscana.doc . Secretariat@confederazioneyoga.it  
   
   
SAN LEO: “ALCHIMIA DEI SAPORI” - A SABATO 17 E DOMENICA 18  
 
Sabato 17 e domenica 18 lezioni di cucina tradizionale e molecolare con i grandi chef Piero Meldini, Luigi Sartini e Paolo Teverini e golose degustazioni, nell’ambito del progetto “Fantastici Castelli” della provincia di Rimini Cuochi o apprendisti stregoni? Lo si scoprirà a scuola di cucina “alchemica” che si svolge Sabato 17 e Domenica 18 a San Leo. Nella fortezza avverrà una delle tante magie che spesso accadono in un sito tanto suggestivo: il luogo che custodì gli ultimi giorni di Cagliostro diventa la sede di “Alchimia dei Sapori”, due straordinari corsi di cucina tradizionale e molecolare tenuti da grandi chef e seguiti da curiose degustazioni, nella manifestazione “Fantastici Castelli” realizzata dalla Provincia di Rimini nell’ambito del progetto Central Europe Custodes in collaborazione con i comuni di San Leo, Verucchio, Montefiore Conca e Torriana. Cosa è forse la preparazione di una succulenta cenetta se non una forma di… alchimia? Nelle sapienti mani del cuoco i diversi ingredienti cedono le proprie caratteristiche e la propria natura alla trasformazione operata dal fuoco per passare da singoli elementi inerti a sublimi preparazioni dispensatrici di sapori, aromi, sensazioni e ineffabili emozioni. Il programma dei corsi spazia fra passato, presente e futuro: Sabato 17 luglio alle 10.00 nella Sala del Palazzo Mediceo, corso teorico-storico “Alchimia e Cucina” con il Prof. Piero Meldini, scrittore e storico riminese. Alle 15.00 nella fortezza, lo chef Luigi Sartini, gran maestro di cucina stellato Michelin terrà un corso pratico di cucina tradizionale. Di sera dalle 20.30 spazio alla una festa di colori e di sapori del ricco buffet dove assaggini e tentazioni faranno sicuramente più di una “vittima”: dalla frittata con la borragine allo sformatino di fiori di zucca e noci, dal pasticcio di fegatelli all’insalata di pollo al melograno, oppure lasagnette, stinco di maialino, passatelli asciutti al profumo di fossa, charlotte di pesche nettarine e via deliziando. Domenica 18 luglio è la giornata della cucina molecolare, recentissima disciplina che punta a trasformare la gastronomia da pratica empirica a vera e propria scienza. Si comincia alle 9.30 con una visita alla fortezza seguita da un cocktail preparato dal barman Pascucci, si prosegue con il corso delle 15.00 tenuto dallo chef di fama internazionale Paolo Teverini. Anche a conclusione della seconda giornata di corso, la suggestiva cornice della Fortezza accoglie una cena imbandita aperta a estimatori, golosi e curiosi: nel buffet di antipasti i piatti sono colori, spume, sculture, creme e preparazioni che placano gli occhi ancora prima del palato, l’aspic di gazpacho, il carpaccio di bisonte il turbante di sogliola, il lecca-lecca di gamberi, il caviale di melone: da provare! Il corso completo si articola in quattro lezioni, due di cucina tradizionale e due di cucina molecolare, per un numero massimo di venti partecipanti, e per un costo di 70 € al giorno, ridotti a 50 € per chi prende parte a entrambe le giornate. Le cene di sabato 17 e domenica 18, sono imbandite all’interno del forte sono aperte a tutti. Il prezzo del menu, 55€ il sabato e 65€ la domenica, sarà agevolato per i partecipanti al corso. Informazioni e prenotazioni: Ufficio Turistico Iat - Tel. 0541-926967- Fax 0541-926973- Numero Verde 800 553800, info@sanleo2000.It . Il programma completo è sul sito www.San-leo.it . - www.Fantasticicastelli.it  
   
   
LA ROTTA DEI FENICI PARTNER DELL’INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL DI RIMINI  
 
La Rotta dei Fenici partner dell’International Summer School di Rimini Per il terzo anno consecutivo, ‘La Rotta dei Fenici’- itinerario riconosciuto dal Consiglio d’Europa - promuove l’International Summer School in Geografia del Turismo dell´Università di Bologna - Polo di Rimini (30 agosto- 4 settembre). Il corso, aperto a giovani universitari provenienti da diversi Paesi (Repubblica Ceca, Germania, Croazia, Albania, Lituania, Nepal, Tanzania, Ecuador, Stati Uniti, Kenya) verterà sul tema "Turismo, Cultura e Sviluppo Territoriale: comunicare e raccontare i luoghi”, con docenti ed esperti di settore internazionali. Tra questi Fiorella Dallari, docente di Geografia politico-economica all’Università di Bologna - premiata al Cultural Heritage Cairo 2009 per la ricerca innovativa sul patrimonio culturale e per gli studi sugli itinerari culturali in Europa e nel Mediterraneo - Daniela Calanca, docente di Storia Sociale e Contemporanea, Alessia Mariotti, docente di Geografia del Turismo dell´Università di Bologna, Silvia Grandi, docente di Geografia Culturale all´Università di Modena e Reggio Emilia, Yoel Mansfeld, Direttore del Centro per il Turismo dell´Università di Haifa. Previsti anche i contributi di addetti ai lavori: Massimo Gottifredi, presidente di Apt Servizi Emilia–romagna; Isabella Amaduzzi, marketing operation manager Apt Servizi srl; F. Lamponi promotion and marketing officer del Convention Bureau Rimini Riviera; Paola Sarcina, cultural event project manager e presidente del Music Theater International. Partecipano inoltre Patrizio Roversi (“Turisti per Caso”, “Velisti per Caso”) e il direttore della Rotta dei Fenici, Antonio Barone. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 agosto 2010. Per info: www.Economiarimini.unibo.it/economia+rimini/didattica/summer+e+winter+school/summer+school+2010/international_summer_school_in_geography_of_tourism_2010.htm#3  
   
   
DAI BANCHI DI SCUOLA AL GRANDE SCHERMO. FILA–FABBRICA ITALIANA LAPIS ED AFFINI PARTNER DELLA 40ESIMA EDIZIONE DEL GIFFONI FILM FESTIVAL  
 
Bandiera della creatività italiana e, con la sua ricca gamma di prodotti, icona per gli studenti di tutte le classi, Fila - Fabbrica Italiana Lapis ed Affini stimola da sempre la fantasia dei grandi e dei piccoli artisti in ogni momento della loro vita. Oggi, in occasione del suo 90esimo compleanno, si unisce per la prima volta ad un ‘amico’ eccellente: il Giffoni Film Festival. Il 18 luglio 2010, infatti, si darà inizio alla 40esima edizione della kermesse dedicata al mondo del cinema per ragazzi. Tema principale di quest’anno è l´Amore. Amore per il cinema, per i giovani, per la cultura. Per la prima volta nella storia del Giffoni è stata costituita una giuria di ”piccolissimi” (dai 3 ai 6 anni). Questa giuria di bambini dovrà votare e scegliere il cortometraggio più bello, quello che li ha fatti ridere o che semplicemente gli è piaciuto di più. Fila assegnerà al vincitore il Premio Fila Super Be-bè: un maxi matitone Giotto be-bè personalizzato Giffoni, con un supporto che ricorda la pellicola di un film. Inoltre, Fila presidierà il Festival organizzando anche il Filangolo, uno spazio di circa 40 mq allestito presso la Cittadella del Cinema, all’interno del quale si organizzano, per tutta la durata del Festival, attività di animazione e laboratori dedicati ai bambini dai 3 anni in su e ai ragazzi fino ai 10 anni. Un ‘palinsesto’ di attività prestabilite, coinvolgerà direttamente i bambini a partire dai 3 anni che potranno giocare con tempere, plastiline, matite, pennarelli e pastelli. Inoltre, disegni di personaggi e animaletti dei film più amati, animazione tri/bidimensionale, trucchi, immagini e tante altre attività coinvolgeranno i giurati e i visitatori del Festival all’interno del Filangolo, sia durante il giorno sia la sera. Chi approda al Filangolo potrà immortalare le proprie performance creative grazie al piccolo set fotografico allestito all’interno dello spazio. Le foto realizzate andranno a costituire, ogni 2 o 3 giorni, un pannello scenografico che arricchirà il Filangolo stesso. Il Giffoni sarà presentato anche nella sezione Creattività del sito Fila dai Pongoloni, la simpatica famiglia di personaggi in Pongo che intrattiene gli utenti illustrando la storia del festival a fumetti, proponendo un quiz e tante altre attività. E ancora: durante il Festival 5 artisti di fama internazionale si alterneranno per creare, con l’aiuto del pubblico, opere d’arte che verranno installate di volta in volta nei luoghi del Festival. Alexander Jakhnagiev, Piero Mascetti, Massimiliano Giara, Francesco Impellizzeri e Ekaterina Panikanova coinvolgeranno pubblico e giurati con i prodotti Fila che saranno non solo strumenti di creatività ma, una volta in mano ai creativi, co-protagonista delle opere  
   
   
PER IL FESTIVAL SALENTO FINIBUS TERRAE È L´ANNO DELLA SVOLTA"  
 
“Questo è l’anno della svolta e della maturità dell´ottava edizione del Salento Finibus Terrae che valorizza il territorio e la cultura cinematografica nel brindisino”. Così Silvia Godelli, assessore Mediterraneo, cultura e turismo della Regione Puglia nel presentare l’ottava edizione del Salento Finibus Terrae, il film festival che si svolgerà dal 17 luglio al 1° agosto in 5 storiche località del Salento (San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica, Fasano, Ostuni e Carovigno) con oltre 30 ospiti e una vetrina internazionale di 160 opere provenienti da 25 nazioni diverse selezionate su 1000 pervenute. Il Festival, ideato e diretto da Romeo Conte (regista, produttore e autore), consegnerà 35 premi ad attori, registi vincitori della competizione e protagonisti del mondo dello spettacolo nelle splendide cornici delle “piazze salentine”, set naturali cinematografici, che vivranno per 16 giorni non solo il cinema di qualità ma anche molti eventi collaterali. Il “Salento Finibus Terrae”, organizzato dall’associazione Sa.fi.ter con il contributo di Day by Day e dei comuni di San Vito dei Normanni, Fasano, Ceglie Messapica, Carovigno e Ostuni, è realizzato grazie al contributo e alla collaborazione della Regione Puglia, assessorato al Meditteraneo  
   
   
L’ANNUNCIO DELLA VENDITA-RECORD DI UN GUARNERI RILANCIA LA MOSTRA DI STRUMENTI MUSICALI STORICI DI DUINO CRESCE L’INTERESSE DEI VISITATORI IN VACANZA IN FRIULI E NEL VENETO  
 
 La prestigiosa collezione Orpheon attualmente ospitata nei saloni della dimora dei principi della Torre e Tasso comprende 150 fra violini, viole, viole da gamba, viole d´amore e violoncelli costruiti tra il 1560 e il 1780 tutti accuratamente restaurati e perfettamente funzionanti La notizia dell’imminente vendita per la cifra record di 14,3 milioni di Euro di uno degli ultimi violini costruiti nel 1741 dal grande liutaio cremonese Giuseppe Guarneri del Gesù, sta riaccendendo l’interesse per la prestigiosa mostra di strumenti musicali storici della Fondazione Orpheon allestita nel Castello di Duino (Trieste). Nel corso degli ultimi giorni, infatti, sono stati numerosi i turisti italiani e stranieri attualmente in vacanza nelle più rinomate località marine e montane del Friuli Venezia Giulia e del Veneto che hanno chiesto alla direzione del Castello di Duino (telefono 040/208120) informazioni proprio sulla mostra intitolata Strumenti musicali storici al servizio di una tradizione vivente, inserita senza aumento di prezzo lungo il normale percorso turistico. Se il prezioso Guarneri che sarà messo all’asta nei prossimi giorni a Chicago, già ribattezzato la Monna Lisa dei violini è destinato a diventare lo strumento musicale più costoso mai esistito, molti degli strumenti storici esposti a Duino fino ai primi del prossimo mese di novembre, non sono certo da meno: fra i 150 fra violoni, viole da gamba, violini, viole, viole d´amore e violoncelli costruiti tra il 1560 e il 1780 (tutti di proprietà del professor José Vazquez dell’Università di Musica e delle Arti di Vienna, accuratamente restaurati e riportati allo stato originale, e perfettamente funzionanti, tanto che vengono messi a disposizione di professionisti e studenti di conservatorio che eseguono concerti, registrazioni, audizioni e concorsi in tutta Europa e nel mondo), figurano alcuni pezzi di valore inestimabile. Come, per esempio, il violino realizzato nel 1669 dal celebre liutaio Nicolò Amati, che fu addirittura maestro non solo di Giuseppe Guarneri, ma anche di Alessandro Gagliano, Giovanni Battista Rogeri e, forse, anche di Jakob Stainer. Di quest’ultimo artigiano viennese, che fra il Xvii e il Xviii secolo era considerato il migliore liutaio al mondo, tanto che i suoi violini costavano sette, otto volte più di uno Stradivari, nel Castello di Duino si può ammirare uno splendido esemplare di basso viola da gamba costruito nel 1671. Da segnalare anche uno degli strumenti più significativi dell’intera collezione: una delle viole da gamba più antiche del mondo, l’unica restaurata e utilizzabile ancora oggi per essere suonata, senza dubbio Fu costruita dal veneziano Ventura di Francesco Linarolo nel 1585, all’apice della creatività musicale della Serenissima, che all’epoca contava importanti laboratori di strumenti musicali frequentati da alcuni grandi maestri del Rinascimento, fra cui Gabrieli, Merulo e Monteverdi. Una curiosità: un accurato esame scientifico effettuato da due professori dall’Università di Amburgo ha rivelato che il legno usato per costruire questa viola da gamba risale ad un periodo che si estende fra il 1352 e il 1564. “L’obiettivo che mi sono ripromesso di raggiungere con la mia collezione di strumenti musicali storici e la mia Fondazione Orpheon”, spiega il professor Vazquez, “è qualcosa di singolarmente meraviglioso, unico e, forse, anche miracoloso: collegare il nostro passato con il nostro presente e il nostro futuro. Un processo che, inizia più di quattro secoli fa su un semplice tavolo di lavoro in un modesto atélier, con un artigiano appassionato che dona a un semplice pezzo di legno una sua “voce” ed è proseguito poi grazie alla creatività dei compositori e all’abilità degli esecutori che si sono succeduti nel Rinascimento, nel Barocco e nel periodo Classico fino ad oggi, quando quello stesso strumento torna a far sentire ancora la sua voce immortale”. Commentando il rinnovato crescente interesse per la mostra, la principessa Veronique della Torre e Tasso afferma: “Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti ad ospitare di nuovo dopo cinque anni, con la collaborazione del Comune di Duino-aurisina, grazie al contributo della Fondazione Crtrieste, una collezione unica al mondo eletta a vera e propria "eredità culturale vivente" dai più illustri direttori e curatori di musei musicali del pianeta, dal Metropolitan Museum di New York, al Smithsonian Institute di Washington, al David Hill di Londra, solo per citarne alcuni.”  
   
   
EGITTO: IL SISTEMA OASI - ACQUA, SORGENTE DI VITA - DAL 30 OTTOBRE AL 6 NOVEMBRE 2010  
 
Egitto parallelo, così potremmo definire l’itinerario proposto poiché si snoda dal Cairo verso Sud, fino a Luxor. Attraverso un territorio che scorre parallelo al Nilo stretto tra la sua valle ed il margine Est del grande deserto del Sahara, un territorio geologicamente antichissimo e di straordinaria suggestione. Vita parallela in alternativa agli itinerari più noti al turismo di massa, un viaggio nel tempo, attraverso la natura, la storia e la perseveranza dell’uomo. Lungo le antiche rotte carovaniere, tra lussureggianti palmeti, spettacolari deserti, laghi salati e fresche sorgenti d’acqua dolce, si nascondono testimonianze del passato: sono preziose tombe, templi d’epoca faraonica, templi persiani, monumenti della romanità e chiese copte, villaggi fortificati, necropoli grecoromane, vita e sapienza contadina dal sapore medioevale. Un mondo fatto anche di lavoro, di ingegno e di successi: nelle oasi si comprende appieno la precarietà dell’opera umana e la caparbia, quotidiana applicazione degli agricoltori che hanno saputo interagire con la natura facendo tesoro della incredibile ricchezza d’acqua delle sue sorgenti, coniugandola al potere del sole onnipresente a queste latitudini. Grandi progetti agricoli stanno nascendo in queste oasi con il sostegno del governo attivamente coinvolto e aperto alla cooperazione internazionale per fare rifiorire il deserto creando una speranza di benessere ad una intera nazione. L’itinerario è proposto nella formula viaggio studio per combinare l´esperienza di viaggio, sempre piacevole, con l´opportunità di crescita professionale. Saranno proposti brevi seminari tematici, abbinati a visite tecniche in loco, confronti con professionisti locali ed incontri con realtà governative che sovraintendono i progetti agricoli più significativi. Ogni giorno la dott.Ssa Invernizzi, che esercita la professione di agronomo con particolare attenzione alla progettazione ed alla manutenzione dei giardini; a margine del programma di visite offrirà spunti di approfondimento sui seguenti temi: storia delle oasi e della colonizzazione dei deserti, storia delle oasi e delle popolazioni del deserto, geologia del deserto e reperimento delle risorse, captazione e raccolta, tecniche irrigue e distribuzione delle risorse, piante e frutti per l’agricoltura sahariana, energie alternative e tecniche innovative per il nuovo Egitto. Partenza dall’Italia sabato 30 ottobre con volo di linea per il Cairo. Il secondo giorno partenza con le vetture fuoristrada in direzione sud-ovest, verso il deserto occidentale. Arrivo all’oasi di Bahariya, famosa meta turistica per le numerose sorgenti calde, in tempo per il suggestivo tramonto dall’alto della casa inglese che sorge in posizione strategica e domina tutta la valle. Pensione completa. Bahariya è la più settentrionale delle oasi egiziane, punto nevralgico sulle vie carovaniere tra la valle del Nilo e la Libia. L’oasi, verdissima e intensamente coltivata, occupa una vasta depressione (lunga 94 km e larga 40) attorniata da rilievi di rocce scure e costellata di sorgenti termali calde o fredde che alimentano un articolato sistema di canali d’irrigazione. La fama mondiale di Bahariya viene dalla vasta necropoli delle "mummie d’oro" risalenti alla Xxvi dinastia (664-525 a.C.) scoperta nel 1996 dal celebre archeologo Zahi Hawass (il simpatico professore brizzolato che compare nei servizi di Piero Angela). Gli scavi archeologici tuttora in corso, e perciò non visitabili, portarono alla luce una immensa necropoli di età romana che dovrebbe ospitare migliaia di mummie in perfetto stato di conservazione. E’ stato allestito un piccolo museo presso l’Ispettorato delle Antichità per esporre una decina di mummie molto interessanti perché realizzate con una insolita tecnica definita cartonage per evidenziare i tratti somatici dei volti che poi venivano dorati pensando, in questo modo, di facilitare il riconoscimento nell’aldilà tra anima e corpo. Il 3° giorno visita dell’oasi e ai suoi siti monumentali : visita al museo delle mummie, ai resti del tempio di Alessandro (111 secolo a.C), a Qaret Qasr Seilim alle splendide tombe dipinte di Zed-amon ef-ankh e di Banentiu, suo figlio. Dopo pranzo partenza verso il parco nazionale del Deserto Bianco attraversando prima il Deserto Nero così chiamato dal colore delle rocce basaltiche presenti sulle sommità delle sue colline. A seguire si passerà attraverso scenari desertici di grande suggestione. In serata cena e pernottamento in campo tendato circondati dal fiabesco scenario delle rocce antropomorfe. Il Deserto Bianco si estende su una superficie di circa 3.000 kmq ed è dichiarato dal 2002 Area protetta. E’ costituito principalmente da sabbia e calcari bianchi organogeni, depositatisi nel calmo e poco profondo mare che ricopriva quest’area nel cretaceo, circa un centinaio di milioni di anni fa. Osservando le rocce infatti si possono osservare ancora oggi numerose conchiglie ed echinodermi fossili. Per effetto dei venti e delle piogge nel corso dei secoli si sono poi scolpite queste rocce in forme bizzarre e che variano con il passare del tempo. Spesso tra i sedimenti affiorano anche noduli nerastri dalle forme più svariate, si tratta di marcassite (bisolfuro di ferro) molto simile alla pirite. Il 4° giorno : proseguimento verso sud e l’oasi di Farafra. L’oasi di Farafra,situata ai margini del Deserto Bianco rappresenta la seconda grande depressione del deserto occidentale e si estende da nord a sud per 200 km. E’ un’oasi interamente coltivata a ulivi, datteri e albicocchi, grazie alla abbondanza di pozzi d’acqua (oltre un centinaio) che sono diventati una delle grandi attrazioni turistiche dell’oasi perché le acque calde e leggermente sulfuree sgorgano a 40° e consentono piacevoli bagni termali. A Farafra, l’artista locale autodidatta Badr Abd-el-moghny, ha allestito un singolare atelier d’arte dedicato alla cultura beduina per fare conoscere la cultura e la natura dell’oasi. Il viaggio prosegue tra abbaglianti distese di sabbia gialla fino a raggiungere il pozzo di Abu Minqar. Seconda colazione pic nic nella frescura dell’oasi e prosecuzione per l’oasi di Dakhla. Il 5° giorno, sempre a Dakhla, è dedicato alla visita all’oasi e alla scoperta delle numerose testimonianze del passato presenti sul territorio. Tra i siti di maggiore interesse segnaliamo: il tempio faraonico di Deir el Hagar (I secolo a.C.) o “monastero di pietra” dedicato agli dei Amon-ra, Mut e Khonsu (la cosidetta triade tebana); la necropoli di Muzawaqa (I-iii secolo d.C.), il cui nome in arabo significa “la ben decorata” dove sono visitabili due splendide tombe decorate con i temi classici dell’Egitto faraonico, ma con lo stile proprio del periodo greco-romano; il pittoresco villaggio di Bashendi (Xi, Xii secolo) con le sue case in mattoni crudi decorate, il cimitero islamico con il mausoleo dello Sheikh Bashendi; il piccolo villaggio di Balat noto soprattutto per i due siti archeologici più importanti del deserto occidentale: le necropoli di Ain Asil e di Qila-el-dabba dove sono state ritrovate sette grandi mastabe in mattoni crudi. Nel tardo pomeriggio potrete godervi il tramonto dall’alto del vostro hotel che domina l’oasi. L’oasi di Dakhla, si trovava al centro di importanti piste carovaniere, è intensamente coltivata grazie alla ricchezza delle sue sorgenti divenute nel tempo vere e proprie attrazioni turistiche. Mut è il più importate dei 16 villaggi dell’oasi e conta circa 80.000 abitanti. El Qasr è il villaggio più interessante dell’oasi per la sua caratteristica architettura islamica tra viuzze strette e portoni riccamente intarsiati. Di grande interesse la moschea, la scuola coranica e le ingegnose soluzioni escogitate per utilizzare al meglio il poco spazio disponibile all’interno delle mura. Il 6° giorno partenza per Kharga, capitale del governatorato e importante centro amministrativo della regione con una popolazione di circa 200.000 abitanti. Kharga, a circa 300 Km da Luxor, è la più grande delle oasi egiziane grazie all’apporto dei molti nubiani trasferiti qui all’epoca della costruzione della diga Nasser. Visite all’oasi. L’oasi di Kharga risulta abitata fin dalla preistoria è ancora una volta crocevia importante di tutte le rotte carovaniere e fu dotata in epoca romana di imponenti fortezze ancor oggi visibili. Di grande importanza il Tempio di Ibis risalente alla Xxvi dinastia per la sua imponenza (lungo 42 metri) e perché è uno dei due soli templi risalenti all’epoca persiana, venne portato a termine e decorato dall’imperatore Dario I. L’altro tempio persiano, Qars-el-gueita, si trova a 25 km a sud dell’oasi. Il sito archeologico più interessante è rappresentato dalla necropoli di El Bagawat una delle più antiche necropoli cristiane al mondo. Si compone di 263 cappelle funerarie in mattoni crudi, molto ben conservate, risalenti ai secoli Iv-v di particolare importanza per la storia della pittura copta qui documentata da rappresentazioni di scene bibliche tra le quali la Creazione di Adamo ed Eva e l’Esodo di Israele dall’Egitto. Nel pomeriggio proseguimento verso sud per l’oasi di Dush lungo una strada punteggiata da villaggi che portano i nomi delle più importanti città del medio oriente. Sistemazione al nuovissimo campo tendato di Tabuna, gestione italiana. Il campo sorge nei pressi della fortezza romana, può ospitare fino a 60 persone e consta di tende fisse da 30 mq con pavimento in legno, luce elettrica, piccolo bagno privato con doccia e acqua calda. Le tende sono dotate di due comodi letti e veranda per godere degli splendidi panorami. Cucina internazionale e italiana, frutta e ortaggi coltivati nell’oasi. A disposizione degli ospiti tenda beduina per ritrovo e osservatorio della volta stellare dotato di telescopio. Il 7° giorno è dedicato al sito di Dush si trova nella piccola oasi di Paris, un tempo importante centro carovaniero sulla “pista dei 40 giorni” che collegava il Darfur con la regione di Kharga. Qui si trova il villaggio fantasma di New Paris opera dell’architetto egiziano Hassan Fathy che dagli inizi del 1.900 dedicò la sua vita alla architettura tradizionale in mattoni crudi. Oggi purtroppo è molto degradato. Dush corrisponde all’insediamento tolemaico di Kysis e offre al visitatore una interessante area archeologica sita sulla piccola collina di Tell Dush. Qui si possono ammirare una fortezza romana ed un tempio egizio di epoca tolemaica romana dedicato al dio Serapide ed a Iside. Gli scavi archeologici del 1989 portarono alla luce importanti reperti, molti dei quali in oro, che costituiscono il cosiddetto “tesoro di Dush”. Oggi sono esporti al museo archeologico egizio del Cairo. Altro sito molto interessante è Aln-el-manawir, ancora oggetto di studi dall’Ifao (Institut Francais d’Archeologie Oriental). Gli scavi hanno messo in luce la più importante rete conosciuta in Egitto di qantas , acquedotti sotterranei, risalenti all’epoca persiana, che permettevano di canalizzare l’acqua verso le coltivazioni . Nel pomeriggio partenza per l’ultima traversata desertica che in circa 4 ore di percorso raggiunge le rive del Nilo a Luxor. All’arrivo sistemazione in albergo. Dopo cena, facoltativo, spettacolo di suoni e luci al Tempio di Karnak. L’8° giorno partenza per il Cairo e proseguimento per l’Italia. Info su partenze, prenotazioni, prezzi ed ulteriori approfondimenti: La Meta srl - Viale Giulio Cesare 21/A, 24124, Bergamo, - tel +3903519901200 – fax +3903519901204 - www.Traveldesignstudio.com  - bg@traveldesignstudio.Com