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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Settembre 2010
VEICOLI A PROPULSIONE ELETTRICA LIGNANO  
 
Sabbiadoro, 29 settembre 2010 - Nel portare il saluto della Regione alla conferenza sui mezzi elettrici-ecologici svoltasi a Lignano Pineta, organizzata dalla Piaggio, il 24 settembre l´assessore alla Mobilità e Infrastrutture di Trasporto, Riccardo Riccardi, ha affermato che occorre un´azione culturale volta a sensibilizzare non solo l´opinione pubblica, bensì anche le istituzioni sull´utilità e la convenienza dell´impiego di tali veicoli. Riccardi si riferiva in particolare all´utilizzo nei centri urbani, da parte degli enti pubblici, dei mezzi da trasporto e da lavoro a propulsione elettrica. L´iniziativa di Lignano verteva infatti sulla presentazione della versatilità d´impiego dei veicoli elettrici commerciali, dei quali possono essere dotati, a esempio, i parchi mezzi dei Comuni, per l´espletamento dei servizi rivolti ai cittadini e alla collettività. Silenziosi, non inquinanti, con un costo di esercizio e di acquisizione che si ammortizza nel tempo, per l´autonomia limitata (un centinaio di chilometri) sono rivolti a un utilizzo di nicchia. Dunque, come ha specificato Riccardi, all´impiego urbano. D´altra parte, ha aggiunto l´assessore, nei Paesi nei quali i veicoli elettrici hanno trovato applicazione diffusa è perché i rispettivi governi hanno predisposto specifici incentivi economici. Per questo, al momento tale scelta non è facilmente replicabile in Italia, a causa dell´attuale situazione economica generale. L´argomento trattato dal convegno, nel corso del quale è stata illustrata l´esperienza maturata con i veicoli ecologici dal Comune di Reggio Emilia, nel quale sono state coinvolte nel processo di rinnovamento del parco macchine pubblico urbano anche le categorie economiche, è per Riccardi senza dubbio interessante. Ma la sua attuazione diffusa sul territorio, anche regionale, presuppone un´azione di carattere culturale volta a sensibilizzare gli amministratori e gli operatori economici sui vantaggi assicurati dai veicoli a propulsione elettrica. Sono intervenuti tra gli altri al convegno il direttore commerciale della Piaggio veicoli commerciali, Vincenzo Scardigno, e il responsabile del marketing, Luca Massei.  
   
   
LOMBARDIA/EMILIA. INSIEME PER MAGGIORE SICUREZZA SU STRADE FIRMATO UN ACCORDO CHE IMPEGNA LE DUE REGIONI  
 
Cremona, 28 settembre 2010 - L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, il suo omologo dell´Emilia Romagna Alfredo Peri e il prefetto di Cremona Oscar Fioriolli hanno sottoscritto il 27 settembre una dichiarazione d´intenti riguardante le iniziative da intraprendere per regolare le modalità con le quali verrà organizzata la gestione della sicurezza delle autostrade oggetto di concessione regionale. La sottoscrizione del documento è avvenuta a Cremona, presso la sede della Camera di Commercio, nell´ambito dell´incontro annuale tra l´Associazione italiana Società Concessionarie autostrade e trafori (Aiscat) e Polizia stradale sul tema "Lo sviluppo e il governo di una mobilità sostenibile". La dichiarazione impegna le due Regioni a definire un appropriato testo che regoli le attività di sicurezza, esaminando le modalità d´applicazione alle concessioni regionali vigenti e alle future concessioni e a dare, quindi, attuazione alle convenzioni con i concessionari, monitorando il risultato delle attività di sicurezza attuate sulle tratte autostradali. "In questi anni - ha spiegato l´assessore Cattaneo - si sono ottenuti grandi risultati sotto il profilo della sicurezza: mi riferisco in particolare ai 100 morti in meno sulla rete autostradale nel 2009 rispetto all´anno precedente. Un risultato che ha un valore incalcolabile ed è sicuramente frutto, da una parte, dei numerosi interventi finalizzati al controllo e alla prevenzione da parte delle forze dell´ordine e, dall´altra, dell´attenzione nella fase della progettazione delle grandi opere e nella realizzazione di infrastrutture sempre più moderne. Penso all´asfalto drenante e a guard rail di protezione, ma anche alla messa in sicurezza di nodi stradali critici. La dichiarazione d´intenti di oggi va proprio nella direzione di garantire maggiore sicurezza ai tanti automobilisti che percorrono quotidianamente le nostre autostrade regionali". L´assessore ha inoltre sottolineato la necessità che le concessionarie autostradali siano in costante rapporto con gli enti del territorio: "Rimane ancora del lavoro da fare: per esempio si deve recuperare il rapporto tra le concessionarie autostradali e le istituzioni e gli enti che rappresentano e governano il territorio. Occorre procedere su un percorso comune che tenga conto non solo dell´orientamento al profitto, ma anche della valorizzazione del territorio. Minimizzare questo secondo aspetto potrà forse incrementare i profitti di breve termine, ma danneggerebbe certamente quelli di lungo termine. Occorre dunque ascoltare ciò che il territorio chiede, anche se apparentemente può sembrare meno fruttuoso. L´ho sperimentato in prima persona attraverso la realizzazione delle grandi opere".  
   
   
VIABILITA´ FVG: SR252 CANTIERI DI 6 ROTONDE ENTRO 2011  
 
 Udine, 29 settembre 2010 - I cantieri per gli interventi di messa in sicurezza di automobilisti e comunità locali lungo la strada regionale 252 "Napoleonica" inizieranno entro la fine del 2011 e riguarderanno la costruzione di sei rotatorie che verranno realizzate con uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro a carico dell´Amministrazione regionale. Lo ha comunicato il 24 settembre a Udine l´assessore regionale alla Viabilità e Infrastrutture di Trasporto, Riccardo Riccardi, di concerto con gli amministratori locali dei Comuni di Codroipo (Vittorino Boem), Bertiolo (Mario Battistuta), Lestizza (Geremia Gomboso), Talmassons (Piero Mauro Zanin); Gonars (Marino Del Frate), Bicinicco (Giovanni Bossi), Castions di Strada (Mario Cristofoli), Mortegliano (Alberto Comand), presenti il vicepresidente ed assessore alla Viabilità della Provincia di Udine, Fabio Marchetti, e il direttore di Fvg Strade, Oriano Turello. Avviati i lavori per la sistemazione degli incroci con la strada provinciale "di Mortegliano" e con la provinciale "del Torsa" in comune di Talmassons, ora le verifiche e simulazioni sui carichi di traffico realizzate da Friuli Venezia Giulia Strade sull´intera direttrice della "Napoleonica" hanno consentito di individuare gli ulteriori sei interventi da progettare e finanziare, in sintonia tra Regione, Provincia ed Enti locali. "Dopo tanti anni di attesa desideriamo rendere al più presto questa strada un vero sistema viario per il Medio Friuli - ha affermato Riccardi - più vivibile per i residenti e più sicura per un traffico, anche pesante, che sarà destinato ad aumentare con i lavori sull´autostrada Venezia-trieste". Nel corso del vertice odierno sono state localizzate le seguenti rotatorie: a Codroipo all´intersezione con via del Forte (ingresso Est a Villa Manin); a Bertiolo all´intersezione con la strada provinciale 61; tra i comuni di Lestizza e Talmassons all´incrocio con la provinciale 7; in comune di Castions di Strada all´intersezione con la strada regionale 353 "della Bassa Friulana" che da Mortegliano porta a Castions; in comune di Gonars all´intersezione con la provinciale 85. Sempre a Gonars verrà infine risolto il nodo di Ontagnano (intersezione tra la Sp 94 e Sp 80).  
   
   
MOBILITÀ E TRASPORTI. RIUNITO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA IL TAVOLO CON COMUNI, PROVINCE, AZIENDE DI TRASPORTO, TRENITALIA, SINDACATI E ASSOCIAZIONI DEGLI UTENTI.  
 
Bologna, 29 settembre 2010 – “In Emilia-romagna lavoriamo insieme a un patto regionale per la buona mobilità nonostante la crisi, ma chiediamo al Governo di rivedere i tagli ai servizi perché in questa dimensione sono assolutamente insostenibili”. Così l’assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri ha chiuso i lavori della prima riunione del tavolo sul trasporto locale convocato ieri in Regione per discutere degli effetti dei tagli approvati dal Governo. Il tavolo riunisce Comuni, Province, Aziende di trasporto, Trenitalia, Sindacati e Associazioni degli utenti. “In Emilia-romagna si spendono ogni anno 400 milioni per acquistare servizi su ferro e su gomma, il taglio lineare operato dal Governo è semplice: si è deciso di trattenere un terzo delle risorse che si sarebbero dovute trasferire alle Regioni per strade, treni e autobus”. La manovra, ha spiegato Peri, “ci blocca e mette in affanno imponendo un taglio lineare del 15-20% dei servizi ferroviari e di trasporto pubblico locale. Il tutto in una Regione dove non esistono tali inefficienze o una tale sovrabbondanza da rendere assorbibile un taglio di questa entità e dove, invece, si è investito molto per aumentare e migliorare i servizi (con quelli ferroviari cresciuti del 15%), innovando il parco dei mezzi in circolazione, avviando un percorso di razionalizzazione, miglioramento delle aziende di trasporto e realizzando nuovi importanti infrastrutture, il 70% delle quali già concluse”. “Noi dovremo lavorare su due fronti”, ha detto l’assessore. “Il primo tenendo aperto un tavolo nazionale di confronto e chiedendo ai ministri Matteoli e Tremonti un’assunzione di responsabilità perché tagli di questo tipo non possono essere derubricati alla voce ‘razionalizzazioni e risparmi’: una manovra di questa dimensione comporta una revisione dei servizi”. Sul fronte locale, ha concluso Peri, “dobbiamo trovare insieme una soluzione per non retrocedere da un lavoro di riqualificazione e miglioramento dei servizi”. Gli effetti dei tagli Trasporto ferroviario - I tagli imposti alle risorse per tutti i servizi ferroviari di competenza della Regione Emilia-romagna si prevede siano pari al 59% della quota dovuta annualmente (quasi 70 milioni di euro). E’ inoltre previsto il blocco delle risorse annue dovute alla Regione per il mantenimento in efficienza delle infrastrutture ferroviarie regionali e del materiale rotabile (oltre 4 milioni di euro). Tpl e strade - Nella manovra del Governo si prevede di azzerare “i trasferimenti dallo Stato connessi con leggi specifiche”. Questo significa innanzitutto togliere le risorse destinate alla manutenzione e sicurezza delle strade e per le nuove opere. Saranno, cioè, cancellati i 60 milioni dovuti in seguito al trasferimento alla regione di 2000 km di strade ex-Anas. Azzerati anche i fondi per la sostituzione degli autobus (oltre 18 milioni di euro) e per i contratti di lavoro (oltre 7 milioni).  
   
   
IN PUGLIA PRESENTATI I 15 NUOVI BUS DELLE FAL  
 
Bari, 29 settembre 2010 - Importanti novità per i pendolari delle Ferrovie Appulo Lucane. Sulla storica linea che collega la Puglia alla Basilicata sono entrati in servizio 15 nuovi autobus. “Finalmente anche le Fal possono beneficiare di nuovi mezzi, dimostrando che un processo di cambiamento è possibile”, così l’assessore alla mobilità Guglielmo Minervini nel corso della presentazione dei nuovi bus che si è svolta questa mattina nelle officine della società di trasporto a Bari scalo. “I quattro milioni di euro spesi sono solo la prima parte dell’investimento che la Regione sta facendo sulle Fal – ha aggiunto l’assessore Minervini - entro il prossimo anno con l’attivazione di altri fondi potranno arrivare altri 15 bus, rinnovando così oltre metà dell’intero parco automezzi”. Nella scelta dei nuovi autobus che da domani correranno lungo la Bari-matera, toccando tutti i principali comuni dell’alta murgia, è stata fatta particolare attenzione confronti del rispetto dell’ambiente. I Safari Rd Temsa sono, infatti, tutti conformi alla normativa Euro 5, dotati di propulsori diesel a iniezione diretta con aggiunta di urea. Inoltre per l’accesso facilitato ai disabili tutti i veicoli sono dotati di appositi elevatori elettro/pneumatici, di aria condizionata e avanzati sistemi di sicurezza. “La vera novità non è solo nei mezzi – ha concluso Minervini - quanto nella sfida che abbiamo lanciato e che il consiglio di amministrazione delle Fal ha mostrato di voler cogliere: misurarsi con la domanda di mobilità e con i pendolari, rimessi al centro del servizio di trasporto pubblico. L’interlocuzione quotidiana attraverso una pagina facebook, gli incontri con delegazioni di pendolari per discutere insieme del miglioramento dei servizi, sono il segnale di un cambio di mentalità fondamentale per una società che non guarda solo al suo interno ma soprattutto alla responsabilità di muovere ogni anno quasi cinque milioni di passeggeri”.  
   
   
FANO-GROSSETO: IL MINISTRO MATTEOLI CONVOCA IL TAVOLO DI CONFRONTO. IL PRESIDENTE SPACCA: ´UNA BUONA NOTIZIA´.  
 
Ancona, 29 Settembre 2010 - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha convocato l´atteso incontro per discutere della Fano-grosseto. Al tavolo, che si riunira` il 13 ottobre, sono stati invitati accanto al presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, i colleghi di Toscana, Enrico Rossi, ed Umbria, Catiuscia Marini, i presidenti della Provincia di Pesaro, Matteo Ricci, di Arezzo, Roberto Vasai, di Grosseto, Leonardo Marras, di Siena, Simone Bezzini e di Perugia, Vinicio Guasticchi. ´Una buona notizia ´ sottolinea il presidente Spacca ´ che fa seguito alle sollecitazioni giunte dalle Regioni al ministero per riaprire il confronto sulla realizzazione della Fano-grosseto. Ci auguriamo che l´incontro del 13 sia l´occasione per fare chiarezza sul nodo finanziamenti, cosi` come chiediamo da tempo. Per quel che riguarda il tratto marchigiano di questa fondamentale infrastruttura, l´iter procedurale e` stato completato e siamo alla progettazione definitiva. Ora occorrono le risorse´.  
   
   
RIPENSARE COME FARE LA CIMPELLO-SEQUALS-GEMONA  
 
 Trieste, 29 settembre 2010 - Sulla presa di posizione di Autovie Venete che si sfila dal progetto di project financing per la realizzazione dell´autostrada Cimpello-sequals-gemona interviene il consigliere regionale dell´Italia dei Valori Enio Agnola il quale, recuperando le grandi perplessità in ordine alla realizzazione di un´opera che nell´ambito della Val d´Arzino - e in particolare nel comune di Forgaria - determina un impatto la cui sostenibilità è tutta da verificare, auspica un profondo ripensamento della situazione. "L´iniziativa di Autovie Venete - dichiara Agnola - che va evidentemente a compromettere il progetto di finanza costruito dalla Regione, mette in condizioni di approfondire in via preliminare tutte le criticità di un´opera che nel modo in cui è stata congegnata per i territori della Val D´arzino prevede unicamente l´occupazione del territorio, senza alcuna previsione di servizio, non essendo previsti né svincoli né caselli". "Un´opera ben lontana da quella della superstrada Cimpello- Sequals-gemona - aggiunge Agnola - che pur prevedendo elementi di criticità, anch´essi da verificare, certamente aveva il pregio di superare l´isolamento della zona ed evitare spopolamento e ritirata delle attività economiche alle prese con oneri logistici spesso insostenibili". "Si apra quindi direttamente - conclude Agnola - un tavolo di confronto con le amministrazioni locali e con le forze economiche e sociali del territorio che abbia come tema la condizione di compatibilità dell´opera rispetto ai programmi di sviluppo del territorio".  
   
   
E78, PRESIDENTE MARINI: “ACCOLTA FINALMENTE DA MINISTRO RICHIESTA INCONTRO, ORA GOVERNO GARANTISCA RISORSE PROMESSE”  
 
Perugia, 29 settembre 2010 – “Da circa un mese avevamo di nuovo sollecitato, con una lettera congiunta dei tre Presidenti delle Regioni Umbria, Marche e Toscana e i Presidenti delle Province interessate, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli a convocare con la massima urgenza un incontro per un confronto concreto sul completamento della E78. Finalmente il ministro ha accolto la richiesta”. È quanto sottolinea la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Ormai Regioni ed Enti locali interessati – afferma - hanno raggiunto una intesa su tutte le questioni aperte. Ora il Governo deve garantire le risorse più volte annunciate e promesse”. “Dopo la protesta dei giorni scorsi alla galleria della Guinza – conclude la presidente Marini - tutti i livelli territoriali di governo andranno dal Ministro per chiedere, in maniera congiunta e condivisa, che l’esecutivo nazionale faccia quanto di sua competenza per riavviare la realizzazione di un’opera di fondamentale importanza non solo per i nostri territori, ma per tutto il Paese e che da oltre venti anni le popolazioni locali attendono”.  
   
   
DOPO CENTO ANNI TORNA IL TRENO DA MOSCA: ACCOLTO DA DURNWALDER E WIDMANN A BOLZANO  
 
Bolzano, 29 settembre 2010 - È arrivato stamattina (sabato 25) alla stazione di Bolzano il primo treno russo che percorre la nuova tratta Mosca-nizza. Viene così ripristinato dopo quasi un secolo il collegamento feroroviario tra la Russia e l´Alto Adige. I primi viaggiatori scesi a Bolzano sono stati accolti in stazione dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dall´assessore alla mobilità Thomas Widmann. L´ultima corsa di un treno dalla Russia per l´Alto Adige era datata 1914. Ora, dopo quasi un secolo, il collegamento ferroviario tra Mosca e Bolzano è stato riattivato: stamattina alle 8.11 (con circa un´ora di ritardo dovuto ad una imprevista interruzione della circolazione in territorio austriaco) il convoglio composto da 12 vetture e 2 carrozze ristorante, partito giovedì sera dalla stazione di Mosca, è arrivato nel capoluogo altoatesino. Ad accogliere il treno e i primi ospiti russi scesi in stazione - con destinazione finale Merano - sono stati il presidente Durnwalder e l´assessore Widmann, presente anche il sindaco della città del Passirio Günther Januth e una delegazione della Fondazione Borodina-merano, il Centro fondato nel 2009 per sviluppare i rapporti tra l´Alto Adige e la Russia. "Per favorire ulteriormente le relazioni con l´Est Europa e gli scambi sia sul piano culturale che turistico abbiamo lavorato a lungo a questo progetto nelle Alpi con il presidente delle Ferrovie russe Vladimir Jakunin", ha ricordato il presidente Durnwalder. L´assessore Widmann ha definito "un grande onore e un segno dell´amicizia della Russia verso il piccolo Alto Adige" il ripristino del treno tra Mosca e Bolzano, che richiama al famoso Orient Express: "Un collegamento che combina la nostalgia con la modernità e che avrà sicuramente grande presa sui turisti", ha aggiunto Widmann. Nella semplice cerimonia in stazione, accompagnata dalle note della banda musicale di Bolzano, Luis Durnwalder ha ribadito che "questo treno favorisce e facilita l´incontro tra cittadini di realtà diverse ma anche la cooperazione economica, che già oggi vede aziende altoatesine al lavoro per committenti russi." È prevista una corsa settimanale del nuovo treno: 3279 km con partenza il giovedì sera da Mosca attraverso la Bielorussia, la Polonia, la Repubblica ceca, l´Austria, l´Italia e la Francia. Fermate tra l´altro a Minsk, Varsavia, Vienna, Innsbruck, Bolzano, Verona, Milano, Sanremo fino al capolinea Nizza. La durata del viaggio è di circa 50 ore. Arrivo a Bolzano il sabato alle 7.08. Il treno, per ora definito "17-18" in attesa di un nome, riparte da Nizza la domenica sera con destinazione Mosca e ferma a Bolzano il lunedì mattina. Con il primo viaggio sono scesi a Bolzano una rappresentanza del Parlamento russo, guidata dal senatore Sergej Shebligyn, imprenditori nonché la consorte del presidente delle Ferrovie russe Jakunin.  
   
   
A 10 GIORNI DALL’ESONDAZIONE RIAPRE LA METROPOLITANA. MORATTI: “STRAORDINARIO LAVORO DI SQUADRA A FRONTE DI UN EVENTO TANTO ECCEZIONALE”  
 
 Milano, 29 settembre 2010 - È ripreso alle 17.00 del 27 settembre il servizio sulla linea 3 della metropolitana nelle stazioni di Sondrio e Zara, dov’era sospeso da domenica 19 settembre a causa dell’esondazione del Seveso. È quanto annunciato congiuntamente dal Sindaco Letizia Moratti, dal presidente di Atm Elio Catania e dal direttore generale di Palazzo Marino Antonio Acerbo, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta, in Sala dell’Orologio, a Palazzo Marino. “Voglio ringraziare tutti coloro che, in questi giorni, hanno lavorato senza sosta per ripristinare il servizio della metropolitana e limitare i disagi per i cittadini – ha dichiarato il Sindaco –. Grazie, dunque, a tutto il Sistema Milano, a tutti gli uomini che, ininterrottamente, sono stati impegnati nelle lunghe operazioni di messa in sicurezza, pulizia e rimozione dei detriti delle zone allagate. Un lavoro svolto con straordinaria efficienza, vista l’eccezionalità dell’episodio e i tempi contenuti con cui si è arrivati ad ottenere questo grande risultato. Merito anche del grande coordinamento di tutte le forze coinvolte, da Atm ai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile a Mm e M5, da Amsa ad A2a. Un lavoro di squadra per il bene dei cittadini”. Sono state necessarie 100 ore di lavoro per eliminare tutta l’acqua dalle stazioni allegate, per un totale di 150mila metri cubi d’acqua aspirati. Un intervento reso più difficile dalla difficoltà di lavorare in ambienti ristretti a trenta metri di profondità. Altre 100 ore ci sono volute per il ripristino del servizio. “L’evento senza precedenti – ha sottolineato Catania – è una delle prove più difficili che Atm ha dovuto affrontare nella sua storia recente. Circa 150mila metri cubi di acqua, fango e detriti hanno sommerso le stazioni della metropolitana di Sondrio e Zara. Grazie all’enorme sforzo di oltre 500 persone di Atm, che hanno operato in prima linea con totale disponibilità e sacrificio, giorno e notte, la circolazione è tornata regolare sull’intera linea 200 ore dopo l’allagamento. Alle donne e agli uomini di Atm va il mio personale ringraziamento: sono orgoglioso di far parte di questa grande squadra”. La seconda fase ha visto i tecnici al lavoro per verificare lo stato delle strutture e degli impianti, dagli scambi all’illuminazione, dall’elettronica alla ventilazione. Effettuati i test preliminari senza passeggeri, i treni viaggeranno, per le prime 48ore, a velocità ridotta (20 chilometri orari). Non ancora a pieno regime la messa in funzione di scale mobili e ascensori. Sono rispettivamente 9 su 10 le scale mobili già in funzione a Zara e 3 su 5 a Sondrio; 3 gli ascensori in servizio a Zara e 5 a Sondrio.  
   
   
AUMENTARE LA SICUREZZA MARITTIMA IN STILE UE  
 
Bruxelles, 28 settembre 2010 - La vita in alto mare dovrebbe essere più sicura in futuro grazie ai risultati di un progetto di ricerca finanziato dall´Ue mirato a migliorare enormemente le procedure di evacuazione e di sicurezza sulle navi passeggeri, e che potrebbe essere preso come riferimento per la legislazione marittima. Il lavoro è un risultato del progetto Safeguard ("Ship evacuation data and scenarios"), che ha ricevuto poco più di 2 Mio Eur tramite il tema "Tecnologie per la società dell´informazione" del Sesto programma quadro (6° Pq). Il team di ricerca, che comprendeva docenti universitari, consulenti in ingegneria e compagnie di spedizioni, ha portato avanti un progetto di ricerca senza precedenti a bordo della nave da crociera internazionale Jewel of the Seas della Royal Caribbean, sulla quale oltre 2300 passeggeri hanno preso parte dal vivo a un´esercitazione di raccolta durante la navigazione. Il team voleva analizzare le procedure di evacuazione della nave - in particolare il tempo impiegato dai passeggeri per reagire a un allarme - e migliorare le attuali tecniche di analisi delle evacuazioni. Utilizzando circa 100 telecamere, comprese Cctv (televisione a circuito chiuso), obiettivi grandangolari e telecamere digitali e analogiche, i ricercatori hanno misurato il tempo di risposta di tutti i passeggeri una volta scattato l´allarme di evacuazione. I passeggeri indossavano etichette per la localizzazione a infrarossi durante la mezz´ora dell´esercitazione, permettendo così ai ricercatori di localizzare gli esatti movimenti di ciascuna persona e di ricostruire i percorsi seguiti da ognuno per raggiungere i vari punti di raccolta a bordo. Il capo della ricerca, il professor Ed Galea del Fire Safety Engineering Group dell´Università di Greenwich, nel Regno Unito, ha dichiarato che l´esperimento a bordo della Jewel of the Seas entrerà nei libri della storia marittima. "Questa prova di raccolta è stata unica per vari aspetti, poiché abbiamo raccolto dati da una grande nave da crociera, durante un´esercitazione di raccolta praticamente inaspettata e mentre eravamo veramente in navigazione," ha sottolineato. "La ricerca ha misurato i tempi di risposta realistici all´allarme, in un momento in cui 2300 passeggeri erano sparsi su 12 ponti della nave," ha evidenziato il professor Galea. "Anche se i passeggeri erano stati avvisati il giorno precedente che avremmo fatto un´esercitazione, essi erano generalmente impreparati e si trovavano in giro per la nave nelle loro cabine, nei bar, in palestra, nei negozi, nei ristoranti e altrove quando è suonato l´allarme." Il professor Galea ha aggiunto che "tutto questo presenta una differenza significativa rispetto a una tipica prova di raccolta, che è ampiamente annunciata in anticipo, si svolge prima della partenza della nave e in cui molti dei passeggeri già si trovano nei punti di raccolta semplicemente aspettando che inizi l´esercitazione". Ha dichiarato che le proporzioni dell´operazione a bordo della Jewel of the Seas, che si è svolta la scorsa estate, erano immense e l´esercitazione ha richiesto nove mesi di pianificazione. Il professor Galea ha affermato che ci vorranno almeno sei mesi per l´analisi dei singoli fotogrammi del materiale video per misurare i tempi di reazione dei passeggeri mentre raggiungevano i punti di raccolta. I ricercatori dovranno anche analizzare i questionari compilati dai passeggeri a bordo al momento dell´esercitazione. La grande preparazione del team ha dato i suoi frutti visto che quasi tutti i passeggeri hanno collaborato all´esercitazione di raccolta e hanno indossato le etichette durante tutta la prova. "Organizzare questo progetto sulla Jewel of the Seas è stato estenuante ed eccitante, e i risultati saranno di vasta portata," ha detto il professor Galea, aggiungendo che "probabilmente non ci saranno altri tentativi di queste proporzioni." Ha detto che era fiducioso riguardo al fatto che "la ricerca condotta dal team Safeguard contribuirà alla progettazione delle future leggi marittime e, in definitiva, aiuterà a salvare delle vite umane, grazie alle informazioni fornite per la progettazione di navi migliori e più sicure". Tracy Murrell, direttore della sicurezza marittima e della conformità per Royal Caribbean Cruises, ha detto che la sua compagnia "non vede l´ora di imparare dai risultati del progetto". Per maggiori informazioni, visitare: Safeguard: http://www.Safeguardproject.info/  Greenwich University, Fire Safety Engineering Group: http://fseg.Gre.ac.uk/    
   
   
SOTTOSCRITTO A ROMA L’APQ PER L’AREA DI GIOIA TAURO  
 
 Reggio Calabria, 29 settembre 2010 - La Regione Calabria, i Ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Istruzione, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Reggio Calabria, l’ Autorità Portuale di Gioia Tauro, la Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) hanno firmato, ieri mattina, a Roma, nella sede della Delegazione della Regione un accordo di programma quadro (Apq) che prevede un investimento di oltre 459 milioni di euro per la realizzazione di interventi nell’area e su parte del territorio della Regione. Un nuovo traguardo per l’area di Gioia Tauro, al fine di rafforzare la leadership del suo Porto sul bacino del Mediterraneo. “La sottoscrizione dell’Apq – ha detto il Presidente della Regione Scopelliti - è un nuovo importantissimo traguardo che abbiamo fortemente voluto e raggiunto in tempi brevissimi. Abbiamo lavorato con grande impegno affinché le risorse non andassero perdute e siamo riusciti anche ad incrementare sensibilmente la cifra originaria. La creazione del Polo Logistico Intermodale – afferma il Governatore - consentirà l’insediamento grandi Operatori della Logistica Nazionali ed Internazionali, con notevoli ricadute occupazionali per l’economia calabrese. E´ una nuova testimonianza – ha proseguito Scopelliti – che per noi l´area di Gioia Tauro rappresenta un punto di riferimento nel cuore del Mediterraneo. Si tratta dell’ennesima azione concreta da parte di questa Giunta Regionale e sono certo che è solo l’inizio: auspico un imminente impegno – conclude Scopelliti – per inserire ulteriori risorse nel Piano di Rilancio per il Sud e colmare il gap infrastrutturale con le altre Regioni”. La cifra originaria prevista era di 163,3 milioni di euro e, successivamente, la Regione, grazie all´azione propositiva, favorita dalla Commissione Europea e dal Ministero delle Infrastrutture, con l’apporto di Rfi in qualità di soggetto attuatore e gestore delle opere, ha messo in cantiere un ulteriore investimento, originariamente non previsto, di 296 milioni di euro (di cui 153 milioni circa di “risorse fresche”). L’impegno delle Istituzioni coinvolte ha permesso, quindi, non solo che l’investimento iniziale, previsto nell’accordo da siglarsi entro febbraio 2010, non andasse perduto a causa del mancato rispetto dei tempi dettati dall’Unione Europea, ma anche una sensibile crescita della cifra disponibile. L’avvio del Polo Logistico Intermodale di Gioia Tauro produrrà ricadute dirette positive sul mercato del lavoro e sul sistema produttivo regionale e nazionale. La realizzazione e la gestione del Polo Logistico Intermodale di Gioia Tauro e il rafforzamento delle infrastrutture ferroviarie consentiranno un notevole potenziamento del tratto Gioia Tauro-taranto-bari, finalizzato a migliorare le caratteristiche prestazionali dell’itinerario per un mercato sempre più condizionato dalla qualità delle Infrastrutture. Gli investimenti previsti, e conseguentemente le importanti opere infrastrutturali che si andranno a realizzare, consentiranno un rilancio del sistema trasporti stico non solo della Calabria, ma delle regioni meridionali. L’azione congiunta delle Regioni Convergenza, con il supporto della Commissione Europea, potrebbe trovare un momento di sintesi attraverso la messa a punto di una piattaforma comune che potrebbe trovare un punto di partenza in un incontro ad hoc che la Calabria si propone di ospitare. Nuove condizioni, quindi, per l’insediamento di grandi Operatori della Logistica Nazionali ed Internazionali attraverso interventi necessari per lo sviluppo dell’area, con tre priorità strategiche: la preservazione della Leadership nel Transhipment, la realizzazione del Sistema Intermodale Eccellente e l’insediamento di grandi Operatori Logistici/industriali Nazionali ed Internazionali. La Leadership nel Transhipment sarà preservata attraverso interventi in grado di incidere sulla capacità del porto, sull’efficacia operativa dei concessionari e delle dogane. Il Sistema Intermodale Eccellente sarà realizzato tramite la creazione di un Gateway, la rimozione dei vincoli logistici operativi in ambito portuale (“ultimo miglio”), la realizzazione di impianti destinati alla terminalizzazione ferroviaria e delle relative opere di raccordo alla rete ferroviaria nazionale ed al sistema di viabilità portuale e la rimozione dei residuali “colli di bottiglia” sul sistema ferroviario nazionale. La creazione delle condizioni per l’insediamento di grandi Operatori Logistici/industriali Nazionali ed Internazionali si otterrà attraverso la realizzazione di un “Distretto Logistico”, inteso come insieme di interventi in grado di creare le condizioni necessarie per favorire l’insediamento dei grandi operatori industriali e logistici. Per l’Assessore al Bilancio e Programmazione Giacomo Mancini, insomma, “Con la sottoscrizione dell’Apq di Gioia Tauro, la Calabria di Scopelliti diventa locomotiva del Sud. Con l’enorme finanziamento che conquistiamo (abbiamo guadagnato il triplo delle risorse previste originariamente) doteremo la nostra Regione di un porto altamente competitivo nel sistema europeo e di un moderno sistema infrastrutturale ferroviario che colmerà tanti gap che affliggono la nostra terra. E insieme guideremo la definizione di un nuovo sistema di trasporti interregionali (ad iniziare dalla direttrice Gioia-metaponto-taranto-bari) che coinvolgerà le altre regioni del Sud e che permetterà alla Calabria e all’intero Mezzogiorno di proiettarsi all’interno delle grandi direttrici definite dall’Unione europea. Insomma – ha concluso Mancini- da Regione marginale ed emarginata, la nuova Calabria di Scopelliti inizia a diventare guida e propulsore di sviluppo”.  
   
   
PORTI: BANDO SELEZIONE AFFIDAMENTO PIAZZALE PORTO MONFALCONE  
 
Trieste, 29 settembre 2010 - Viene pubblicato oggi sul Bur, il Bollettino ufficiale della Regione, il bando per l´affidamento in concessione del piazzale demaniale del porto di Monfalcone. Lo rileva l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi richiamando il fatto che la nuova concessione scatterà dal 1° gennaio 2011 ed avrà una durata quadriennale. Come indicato nel bando, l´area (delle dimensioni di oltre 135 mila metri quadrati) potrà essere affidata in concessione ´´per l´utilizzo ai fini dell´attivazione di attività industriali, logistiche, commerciali e di movimentazione coerenti con le finalità portuali e compatibili con le politiche di sviluppo ed incremento dei traffici portuali´´. Per partecipare alla selezione le domande devono essere presentate alla Regione (direzione Mobilità e Infrastrutture di trasporto) entro le ore 12.00 del prossimo 19 ottobre. Tra i documenti da allegare anche un ´´Piano delle attività´´ che si intende svolgere all´interno dell´area, contenente sia un programma delle iniziative previste per incrementare i traffici e la produttività portuale monfalconese sia la previsione occupazionale nel prossimo quadriennio. La selezione avverrà nella giornata di lunedì 25 ottobre 2010.  
   
   
TOREMAR: L´ITER PROCEDE, MA IL GOVERNO GARANTISCA PER I DEBITI LA REGIONE TOSCANA SARÀ SEMPRE GARANTE DELLA CONTINUITÀ TERRITORIALE  
 
 Firenze, 29 settembre 2010 - La Regione Toscana, insieme alla Commissione infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni, ha chiesto al Governo garanzie per i crediti di Toremar, da parte di Tirrenia, e di provvedere al pagamento entro il 30 giugno 2011. Intanto, in attesa della risposta del Governo, la gara per la privatizzazione di Toremar procede. Un positivo esito della gara, infatti, permetterà investimenti ed il rinnovo della flotta toscana, che oggi ha navi vetuste visto che la più “giovane” è del 1991. Questo è un punto fondamentale per il miglioramento del servizio e la garanzia della continuità territoriale. Le risorse, quindi, insieme ad una maggiore concorrenza, potranno essere strategiche nel ridimensionare quel il “caro traghetti” che viene denunciato dal territorio. Proprio in riposta al tema della manifestazione di domani la Regione Toscana rassicura i cittadini ed amministratori dell´Arcipelago toscano. La gara per la privatizzazione di Toremar va avanti, ma in forma condizionata: o lo Stato garantisce il pagamento dei debiti di Toremar oppure verranno trovate forme di compensazione economica che comunque non metteranno in discussione il rinnovo della flotta. La Regione sarà garante del servizio per i 12 anni di contratto con il vincitore della gara, e avrà a cuore i diritti alla mobilità ed il rispetto della continuità territoriale per tutto l´Arcipelago Toscano. Nella gara hanno un ruolo essenziale il miglioramento dei servizi, le tariffe ed il rinnovo della flotta. Sul tema tariffe – precisano infine gli uffici regionali – costante ed alta è l´attenzione, anche se la base della composizione è stabilita dalla Convenzione generale,sottoscritta tra Ministero dei Trasporti e la compagnia marittima Toremar. Il nuovo contratto che verrà stipulato con il soggetto vincitore del bando di gara Toremar prevederà, comunque, una maggiore flessibilità delle tariffe e garantirà la tariffa agevolata (circa 50% medio di riduzione) per residenti e pendolari (solo abbonamento) e la tariffa integrata Pegaso per viaggi intermodali.