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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 02 Dicembre 2010 |
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CONFERENZA CENTRO-EUROPEA SULLA BIOMASSA
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La Conferenza centro europea sulla biomassa 2011 si terrà dal 26 al 29 gennaio 2011 a Graz, in Austria. I piani di azione nazionali per le energie rinnovabili richiesti dall´Ue obbligano gli Stati membri a specificare obiettivi minimi vincolanti per aumentare la loro quota di energie rinnovabili nel settore del consumo primario di energia. Studi mostrano che la biomassa avrà un ruolo centrale nell´approvvigionamento futuro di energia, in particolare nell´Europa centrale. Tenendo presente questo, i fornitori di energie rinnovabili si stanno preparando a espandere le proprie attività cercando di guadagnare terreno in nuovi mercati. L´evento cercherà di fornire una visione d´insieme degli ultimi sviluppi nel settore dell´utilizzo dell´energia proveniente da biomassa in generale, tra cui: disponibilità e fornitura di materie prime; tecnologie di conversione per riscaldamento, elettricità e carburanti; applicazioni industriali e sovvenzioni di progetti sulla bioenergia; effetti ambientali e sviluppo del mercato; sviluppi politici; azioni necessarie. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Twoways.eu/web/finalevent/default.aspx?type=22 |
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LOMBARDIA: ACQUE MINERALI, OK AD AUMENTO CANONI CONCESSIONE IL CONTRIBUTO, FERMO DAL 2002, PASSA DA 0,516 A 1,20 EURO |
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Milano - La Giunta regionale, acquisito il parere favorevole dell´ottava commissione consiliare, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi ha approvato una delibera che porta all´adeguamento del contributo indennitario proporzionale alla quantità di acqua imbottigliata. In pratica, i concessionari dovranno versare (dal primo semestre del 2011) 1,20 euro al metro cubo (ogni 1.000 litri) per l´acqua imbottigliata in contenitori di plastica e 0,90 euro al metro cubo per l´acqua imbottigliata in contenitori di vetro. Il contributo, previsto da una legge regionale del 1980, non aveva più subito adeguamenti dal 2002, quando si era attestato su 0,516 euro a metro cubo sempre ogni 1.000 litri imbottigliati. "Soddisfazione" è stata espressa da Raimondi, secondo il quale un atto del genere "riconosce il giusto contributo che deve essere garantito da chi sfrutta l´oro blu lombardo". "Abbiamo anche voluto differenziare l´entità del contributo a seconda del materiale utilizzato per l´imbottigliamento - aggiunge Raimondi - per disincentivare l´uso della plastica al fine di ridurre la produzione di rifiuti". L´introito è in favore delle Province a cui la Regione ha delegato la materia delle acque minerali e termali. Sono loro infatti a rilasciare la concessione e a incassarne la relativa indennità. L´acqua Imbottigliata - Annualmente in Lombardia si imbottigliano 2.906.000 metri cubi di acqua per un introito complessivo di 1.499.768 euro. Negli ultimi anni la quantità di acqua imbottigliata è rimasta pressoché costante. Attualmente le province in cui sono attive concessioni per l´imbottigliamento di acqua minerale sono Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio. "I nuovi introiti - conclude Raimondi - dovranno essere utilizzati per progetti di difesa attiva dei bacini idrominerali e per interventi di compensazione ambientale nelle zone interessate dalle attività produttive dipendenti dalle concessioni. Nei prossimi mesi poi ridiscuteremo approfonditamente le procedure e le modalità di rilascio e gestione delle concessioni". |
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AIUTI ALLE AZIENDE OVI-CAPRINE IN SARDEGNA: TASK FORCE PER FACILITARE PRESENTAZIONE DOMANDE |
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Oristano - Facilitare l´accesso e la presentazione delle domande per gli aiuti a favore delle aziende ovi-caprine della Sardegna previsti dall’articolo 1 della recente legge regionale 15/2010. È l’obiettivo dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio a Pardu Nou (Siamaggiore, Oristano) e al quale hanno preso parte l’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato, i direttori generali di Laore Antonello Usai, di Argea Marcello Onorato e i responsabili degli Sportelli unici territoriali Laore e degli uffici di Argea. Un vertice necessario per mettere a punto le procedure di accoglimento delle domande da parte delle aziende, così come previsto dal bando pubblicato nei giorni scorsi e scaricabile dal sito www.Sardegnaagricoltura.it. Vista l’urgenza (le domande scadono alle ore 19 del 13 dicembre, gli uffici riceventi saranno aperti fino a quell’ora) e la straordinarietà dell’intervento (16 milioni di euro in “de minimis” a disposizione per il 2010) che potrebbe interessare secondo le prime stime circa 12mila aziende del settore, Argea e Laore, su invito dell’assessore Prato, rafforzeranno la loro attività con speciali task-force per velocizzare ogni procedura e consentire di stilare la graduatoria dei beneficiari entro il 30 dicembre. Inoltre, per martedì 7 dicembre sarà organizzato un incontro da tenersi in contemporanea in tutti i Comuni della Sardegna per consentire agli allevatori di avere ulteriori informazioni e chiarimenti sul bando (orario da definire, sarà data ulteriore comunicazione). "Dobbiamo fare in modo che vi sia la più alta adesione al bando – hanno detto Prato, Usai e Onorato - e dobbiamo creare le condizioni perché i pastori lo possano fare senza eccessive procedure burocratiche. Per questo si è deciso che si potrà fare largo uso dell’autocertificazione, specie per le manifestazioni di interesse ad aderire a cooperative o Organizzazioni produttori e al piano di qualità del latte, cuore dell’intervento”. Inoltre, per agevolare ulteriormente i pastori nella presentazione delle domande, queste potranno essere presentate anche negli uffici Laore e Argea dislocati nelle diverse province e il cui elenco si trova sull’allegato 2 del bando nel sito www.Sardegnaagricoltura.it/ Uno speciale programma applicativo sarà messo a punto da Argea, che consentirà di trattare le domande, una volta arrivate, e di caricare i dati aziendali in tempi brevissimi per stilare la graduatoria. |
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I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA: STRATEGIE PER VALORIZZARE L’OFFERTA DI QUALITÀ |
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Il Cso organizza il 15 dicembre alle ore 10.30 nell’Aula Magna della Facoltà di Agraria – Università di Bologna, un workshop per discutere e commentare con opinion leader, buyer e operatori ortofrutticoli, l´andamento dei consumi degli italiani e le prospettive del settore. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, vuole essere un momento di confronto aperto su tematiche cruciali per il comparto. Programma: ore 10.30 Introduzione Paolo Bruni – Presidente Cso e Presidente Cogeca; ore 10.45 Intervento di Andrea Segrè – Preside Facoltà di Agraria – Università di Bologna; ore 11.00 Andamento dei consumi degli italiani: analisi delle tendenze e riflessi sulla produzione (ricerca Gfk sui consumi - anteprima) Cso – Luciano Trentini. Gli operatori si confrontano Partecipano: Cesare Bellò – Direttore Aop Veneto; Luigi Peviani – Presidente di Fruitimprese; Renzo Piraccini – Consigliere Delegato Cso/dg Apofruit; Roberto Piazza – Direttore Acmo; Roberto Fiammenghi / Vanes Cantieri - Coop Italia; Wainer Rossi – Responsabile Ufficio Acquisti C.i.r.; Sergio Trevisan – Gruppo Mazzoni. Ore 12.45 Conclusioni Tiberio Rabboni - Assessore Agricoltura della Regione Emilia Romagna . Segue buffet con degustazione di prodotti tipici dell’Emilia Romagna. Si prega di confermare l’adesione entro il 13 dicembre 2010 a: Cinzia Zanella tel. 0532-904511 – fax 0532-904520 e-mail: cinzia.Zanella@csoservizi.com |
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AGROALIMENTARE FVG: PICCOLE PRODUZIONI LOCALI, ENTRO 6 DICEMBRE LE DOMANDE |
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Udine - Lunedì 6 dicembre è fissata la scadenza per iscriversi al corso di formazione del progetto "Piccole produzioni locali" nato dalla collaborazione tra direzione regionale Salute, quella delle Risorse rurali, agroalimentari e forestali e l´Istituto zooprofilattico delle Venezie (Izsve). Il corso tratterà argomenti e tematiche non solo igienico-sanitarie ma anche produttive e tecnologiche. Le iscrizioni dovranno pervenire all´ufficio del servizio veterinario dell´Ass 6 "Friuli Occidentale" (tel. 0434/369830). |
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BOLZANO: CENTRO DI SPERIMENTAZIONE AGRARIA, ASSEGNATI DUE INCARICHI |
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Gli incarichi per la realizzazione di un´azienda agricola a Sluderno e per il secondo lotto per la costruzione di una centrale termica a biomassa e rete di teleriscaldamento per il Centro di sperimentazione agraria e forestale "Laimburg" sono stati assegnati martedì 30 novembre 2010, presso l´Ufficio appalti in Provincia a Bolzano. L´areale dell´ex aereoporto militare a Sluderno sarà utilizzato dal Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg; per la gestione agricola dell´appezzamento di terreno è necessaria la costruzione di un edificio rurale. I relativi lavori saranno eseguiti dall´impresa di costruzioni "Pircher Christian" di Corces ad un prezzo di 375.000 Euro a fronte di un importo a base d´asta di 388.000 Euro. La ditta, che avrà 300 giorni di tempo a tal fine, si è aggiudicata la relativa gara, per la quale erano state presentate altre due offerte. Presso il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg a Vadena viene costruita una centrale termica a biomassa con relativa rete di teleriscaldamento. Oggi presso l´Ufficio appalti è stato assegnato l´incarico epr il secondo lotto di lavori relativo alla posa delle condutture. Cinque le offerte presentate. Fra queste si è aggiudicata l´appalto l´impresa bolzanina "De.co.bau s.R.l.". La ditta eseguirà le opere ad un prezzo di 238.400 Euro a ronte di un importo a base d´asta di 276.257 Euro. I tempi realizzativi sono indicati in 120 giorni. |
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AGRICOLTURA FVG: VENERDI´ GIORNATA DI STUDIO SUI SUBSTRATI |
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Udine - I substrati, i materiali terrosi, principalmente torba, impiegati per le coltivazioni floricole, saranno il tema della 1.Giornata di studio, che si terrà venerdì 3 dicembre a Udine, nella sala Aiace della sede municipale, in piazza Libertà, con inizio alle ore 8,45. E´ organizzata dall´Ersa, l´Agenzia regionale per lo Sviluppo Rurale, con lo scopo di far conoscere gli esiti di un lavoro di ricerca iniziato oltre venticinque anni fa dal Centro regionale di sperimentazione agraria, poi confluito nell´Ente di sviluppo, volto a concorrere all´ottimizzazione dei materiali terrosi per le colture in vaso. "I terricci - spiega il direttore generale dell´Ersa, Mirko Enzo Bellini - anche se spesso sono ritenuti una voce secondaria fra i costi di produzione di questo importante settore del mondo rurale, in realtà possono condizionare pesantemente la qualità finale delle produzioni, e conseguentemente il reddito dei floricoltori". Il convegno, che sarà concluso dall´assessore regionale alle Risorse Rurali Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, permetterà di raccogliere i contributi delle esperienze maturate dai tecnici e dai coltivatori di tutta Italia, i quali saranno rappresentati dai vertici delle rispettive associazioni. Ma anche di cogliere le richieste e le attese dei floricoltori del Friuli Venezia Giulia. L´utilizzo dei terricci per piante in vaso, a partire dagli anni sessanta, come anticipa Rossano Cattivello dell´Ersa, è costantemente aumentato facendo del nostro Paese il secondo mercato europeo per giro d´affari. Il consumo stimato di terricci in Italia è infatti pari a 5 milioni di metri cubi, per gran parte torba. Nel Friuli Venezia Giulia si consumano ogni anno circa 25 mila metri cubi di terricci per la produzione di fiori, piantine ortofloricole e ornamentali, per un valore stimato di circa 110 milioni di euro. I terricci incidono minimamente nei costi di produzione di ogni pianta: ovvero per una percentuale che va dal 4 all´8 per cento. Per esempio, per una pianta di ciclamino il costo del substrato necessario alla coltivazione non supera i 10-15 centesimi di euro. Tuttavia, la loro non perfetta qualità può compromettere anche totalmente lo sviluppo della pianta, che ha un prezzo di vendita alla produzione non inferiore ai due-tre euro. |
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AL VIA IN SICILIA IL PIANO REGIONALE DI CENSIMENTO AGRICOLO
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Palermo - Partiranno la prossima settimana, probabilmente gia´ martedi´ 7 dicembre, le operazioni di rilevazione previste dal piano regionale di censimento agricolo. Il Dipartimento interventi infrastrutturali dell´assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari, ha, infatti, concluso l´iter amministrativo per l´approvazione degli schemi di contratto per il conferimento degli incarichi ai rilevatori. Due sono le tipologie di contratto che saranno utilizzate: prestazione d´opera e lavoro autonomo, contratto di lavoro occasionale. La stipula dei contratti con i rilevatori, approvati dal Dirigente Generale del Dipartimento, Salvatore Barbagallo, sara´ completata entro il 3 dicembre. Contestualmente alla stipula dei contratti, si procedera´ alla consegna delle schede di censimento a tutti i rilevatori che potranno cosi´ avviare la loro opera. |
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LOMBARDIA: SATA SERVIZIO UTILE AD ALLEVATORI |
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Padenghe sul Garda/bs L´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani ha partecipato, ieri pomeriggio al West Garda Hotel di Padenghe (Bs), al "13° seminario ´Sata Bovini´. Gestione dell´azienda da latte, aspetti zootecnici ed agro-ambientali", promosso dalla Direzione generale Agricoltura e organizzato dall´Aral (Associazione regionale allevatori della Lombardia), in collaborazione con i tecnici del Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti (Sata) e con le Associazioni provinciali allevatori (Apa). Sata è il servizio di assistenza tecnica agli allevamenti per il quale Regione Lombardia, in conformità con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato alle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli, ha stanziato, per il biennio 2011-2012, circa 8 milioni di euro. "La Lombardia - ha ricordato De Capitani - si colloca in Europa tra le regioni a maggior vocazione zootecnica. Il servizio di assistenza tecnica agli allevamenti riveste quindi un ruolo determinante per sostenere la competitività delle piccole medie imprese agro-zootecniche, migliorando la qualità e la sicurezza delle loro produzioni e aiutandole ad adeguarsi a politiche comunitarie sempre più attente alle tematiche ambientali, al territorio, alla sicurezza alimentare e al benessere animale". "Il seminario annuale Sata - ha concluso De Capitani - è interamente dedicato alla formazione e all´aggiornamento dei tecnici che operano nelle aziende zootecniche da latte del territorio regionale. In una situazione non certo facile per i nostri allevatori, a causa di un prezzo del latte alla stalla non adeguato e per costi di produzione in aumento, la consulenza di tecnici altamente qualificati è un valido contributo per una conduzione dell´azienda zootecnica più efficace ed efficiente". |
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PSR: 4 MLN PER AGRICOLTURA BERGAMASCA
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Milano, - Sono quasi 4 i milioni di euro che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Bergamo con fondi del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro stanziati a favore degli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del Decreto coprono diverse tipologie di attività, e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Bergamo vengono finanziate 33 domande, di cui 19 per la Misura 121, 2 per la Misura 311A, 11 per la Misura 311B e 1 per la Misura 311C per un totale di 3.948.207,57 euro. I fondi stanziati vengono ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base al numero delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale, che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno di Regione Lombardia a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistingue l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR: 5 MLN PER AGRICOLTURA A SONDRIO
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Milano - Superano i 5 milioni di euro le risorse che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Sondrio con fondi del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Sondrio vengono finanziate 44 domande di cui 21 per la Misura 121, 9 per la Misura 311A e 14 per la Misura 311B, per un totale di 5.024.568,19 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base al numero delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistingue l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR: 4,8 MLN AD AGRICOLTURA CREMONESE
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Milano - Ammontano a quasi 5 milioni di euro i fondi che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Cremona con risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr). Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Cremona vengono finanziate 38 domande di cui 33 per la Misura 121, 3 per la Misura 311B e 2 per la Misura 321, per un totale di 4.831.365,41 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base al numero delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno di Regione Lombardia a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistingue l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR: 4,6 MLN AD AGRICOLTURA PAVESE
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Milano - Superano i 4 milioni di euro le risorse che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Pavia con fondi del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Pavia vengono finanziate 46 domande di cui 34 per la Misura 121, 7 per la Misura 311A e 5 per la Misura 311B per un totale di 4.597.769,03 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base al numero delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR:4,6 MLN AD AGRICOLTURA MANTOVANA |
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Milano - Superano i 4 milioni di euro i fondi che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Mantova con risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività, e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Mantova vengono finanziate 45 domande di cui 36 per la Misura 121, 2 per la Misura 311A, 6 per la Misura 311B e 1 per la Misura 311C per un totale di 4.630.840,23 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base al numero delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione Generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR:1,7 MLN AD AGRICOLTURA DI VARESE
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Milano - Regione Lombardia ha assegnato 1,7 milioni di euro agli agricoltori della provincia di Varese con fondi del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività, e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Varese vengono finanziate 12 domande di cui 9 per la Misura 121, 1 per la Misura 311A e 2 per la Misura 321 per un totale di 1.682.770,93 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base al numero delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR:8,3 MLN AD AGRICOLTURA BRESCIANA
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Milano - Ammontano a 8,3 milioni di euro i fondi che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Brescia con risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr). Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (Agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività, e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Brescia vengono finanziate 66 domande di cui 44 per la Misura 121, 6 per la Misura 311A, 10 per la Misura 311B e 6 per la Misura 321, per un totale di 8.384.061,60 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base all´ammontare delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR:30.000EURO A AGRICOLTURA MONZESE |
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Milano - Ammontano a quasi 30.000 euro i fondi che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Monza e Brianza con risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr). Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Monza e Brianza viene finanziata 1 domanda per la Misura 121, per un importo di 28.237,47 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base all´ammontare delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR: 1,5 MLN AD AGRICOLTURA MILANESE
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Milano - Ammontano a quasi 1,5 milioni di euro i fondi che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Milano con risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr). Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Milano vengono finanziate 13 domande per la Misura 121, per un totale di 1.488.146,67 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base all´ammontare delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno di Regione Lombardia a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR_ 1,6 MLN AD AGRICOLTURA LODIGIANA
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Milano - Ammontano a oltre 1,6 milioni di euro i fondi che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Lodi con risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr). Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro, che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività, e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Lodi vengono finanziate 9 domande di cui 7 per la Misura 121 e 2 per la Misura 311B per un totale di 1.654.909,07 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti tra le Amministrazioni provinciali in base all´ammontare delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR: 300.000EURO AD AGRICOLTURA LECCO
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Milano - Ammontano a quasi 300.000 euro i fondi che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Lecco con risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr). Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Lecco vengono finanziate 5 domande di cui 3 per la Misura 121 e 2 per la Misura 311A per un totale di 293.173,52 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti alle Amministrazioni provinciali in base all´ammontare delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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PSR: 1,7 MLN AD AGRICOLTURA COMASCA |
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Milano - Ammontano a quasi 2 milioni di euro i fondi che Regione Lombardia ha assegnato agli agricoltori della provincia di Como con risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr). Complessivamente si tratta di oltre 38 milioni di euro che vengono stanziati agli agricoltori lombardi attraverso lo stesso Psr 2007-2013. Il decreto della Direzione generale Agricoltura è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e riguarda le Misure 121 (ammodernamento delle aziende agricole), 311A (agriturismo), 311B (produzione di energia rinnovabile), 311C (altre attività di diversificazione) e 321 (servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale) del Psr. "Si tratta di uno stanziamento molto importante - commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - soprattutto in un momento di sofferenza del comparto agricolo. In totale vengono finanziate ben 328 domande, presentate da altrettante aziende agricole, sull´intero territorio lombardo. Le Misure oggetto del decreto coprono diverse tipologie di attività e posso senz´altro affermare che lo sforzo di Regione Lombardia va nella direzione di sostenere con crescente convinzione gli investimenti che con coraggio gli operatori del comparto stanno affrontando per migliorare le proprie aziende e, in taluni casi, per dare avvio a nuove attività". Nello specifico, a Como vengono finanziate 16 domande di cui 9 per la Misura 121, 4 per la Misura 311A, 1 per la Misura 311B e 2 per la Misura 311C per un totale di 1.763.141,37 euro. I fondi stanziati verranno ripartiti alle Amministrazioni provinciali in base all´ammontare delle domande finanziate per ogni singola Misura su ciascun territorio; sul sito internet della Direzione generale Agricoltura, all´indirizzo www.Agricoltura.regione.lombardia.it, è possibile consultare l´elenco dei beneficiari. "Con questo decreto ciascun territorio provinciale - chiude l´assessore De Capitani - vede valorizzate le proprie specifiche vocazioni agricole; con un ventaglio tanto ampio di attività sostenute sulle Misure del Psr oggetto di questo provvedimento posso davvero affermare che Regione Lombardia ha dato voce alle singole identità territoriali. Questo è un passaggio fondamentale che vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento: il 2011 non sarà certo facile, ma confermo l´impegno della Regione a restare accanto ai nostri operatori, con la determinazione, la serietà e la fermezza che da sempre contraddistinguono l´azione di difesa delle legittime aspettative dei nostri agricoltori". |
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SOSTANZA, SALUTISMO ED EDONISMO: ECCO I TRE INGREDIENTI DELL’ALIMENTAZIONE DI OGGI LA RICERCA CONDOTTA DA FUTURE CONCEPT LAB E GALBUSERA SUI VALORI E I COMPORTAMENTI ALIMENTARI
RIVELA IL RITRATTO DI UN’ITALIA EVOLUTA A TAVOLA |
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La maggioranza degli italiani (58,4%)1 colloca il cibo e il proprio impegno verso una sana alimentazione subito dopo il rispetto per il contesto ambientale in cui si vive (63,6%)1: fatti salvi amore, famiglia e amici, che per “tradizione sociologica” sono sempre importanti per tutti, sono questi i valori che guidano gli italiani, come emerso nella ricerca condotta da Future Concept Lab per Galbusera nel mese di ottobre 2010 sulla cultura alimentare contemporanea2. Emerge il ritratto di un’Italia evoluta che sa scegliere cosa, come e quando mangiare, che desidera essere informata sui valori nutrizionali (72,6%), che non esita a consultare un esperto per la propria alimentazione (39,8%), aspetti che hanno un peso significativamente maggiore rispetto anche solo a qualche anno fa e che entrano così nell’esperienza della maggioranza della popolazione e non più solo dei trend-setter o dei fanatici del salutismo. Partendo dall’evidenza che l’alimentazione è oggi un valore nella vita dei 30-64enni italiani, si scopre che gli ingredienti (53,0%) sono il punto di “avvio” della ricerca di benessere alimentare. Per più della metà delle persone è importante che siano naturali e di stagione. La salubrità dell’alimentazione (47,2%), che non deve fare male, è al secondo posto, mentre al terzo posto, ma a una certa distanza, viene citato il gusto dei cibi (28,2%). Questa, dunque, la triade che definisce la gerarchia degli aspetti più importanti dell’alimentazione oggi: - la sostanza, rappresentata dagli ingredienti, materia prima la cui forza sta nella naturalità; - il salutismo, perché oggi l’alimentazione contribuisce significativamente allo “stare bene” o comunque il consumatore ha questa consapevolezza; - l’edonismo, sensoriale, palatale, che rimane un aspetto fondamentale del vissuto italiano della cucina, ma solo dopo i primi due aspetti. L’importanza dei processi, sia produttivi che di fruizione del cibo, è massima per circa un quinto del target (intorno al 20%) e riguarda soprattutto le donne, da sempre impegnate nella preparazione dei pasti per tutta la famiglia; gli uomini, viceversa, sono orientati al gusto in proporzione maggiore rispetto alle donne. Il prezzo, invece, è una discriminante importante per un numero esiguo di persone (13,8%). Ancora meno lo sono la velocità di preparazione (4,8%) e la cura della presentazione del cibo (3,4%). L’alimentazione, che guarda quindi alla salute ma senza penalizzare il gusto e il piacere per le cose buone, assume inoltre un significato etico e simboleggia ciò che è giusto fare per sé e per i propri familiari: il 74,8% riconosce come compito cruciale di un genitore l’educazione dei figli a mangiare in modo corretto e salutare mentre l’82,6% è d’accordo che una sana alimentazione è un dovere per tutti, una responsabilità 1 Cibo e Ambiente ottengono entrambi un voto medio di 4,44 su una scala da 1 a 5. 2 Sono state condotte 500 interviste telefoniche ad un campione rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra i 30 e i 64 anni. Il disegno del campione: 500 unità rappresentative dell’universo di riferimento Istat, popolazione italiana compresa tra i 30 e i 64 anni, per sesso (due classi); età (tre classi), regione di appartenenza (4 macro-aree), e dimensione del centro di residenza (3 city size: grande, medio, piccolo centro). Individuale (62%). Solo il 38% vive l’alimentazione come una responsabilità della società, di chi fa le leggi o anche delle aziende. I nuovi trend alimentari evidenziati nella ricerca – che insistono sulla convergenza decisa tra piacere e salute – sono stati anticipati da Galbusera che, da sempre attenta alla esigenze nutrizionali dei suoi consumatori, alla qualità delle materie prime, alla sicurezza alimentare e agli standard produttivi, a inizi degli anni ’90 diede vita pionieristicamente al segmento salutistico dei prodotti da forno nel mercato italiano con la nascita della linea Speciali Salute. In un momento in cui cresceva fra i consumatori la richiesta di alimenti sani e leggeri, a cui il mercato rispondeva spesso con prodotti dal sapore poco gratificante, Galbusera lanciò i Magretti, cracker senza grassi ma con tanto gusto, giunti ormai al loro ventesimo compleanno. Dopo di loro, seguirono altri biscotti e cracker con ricette leggere e sane, da sempre patrimonio della cultura produttiva di Galbusera, un impegno sintetizzato nel claim “La salute buona da mangiare”. Su questi presupposti è nato il Percorso Salute, che racchiude tutta la filosofia produttiva dell’azienda e l’impegno per la tutela della salute dei suoi consumatori attraverso la garanzia della qualità e sicurezza degli ingredienti e della filiera produttiva, escludendo in particolare Ogm, grassi idrogenati, conservanti, coloranti, emulsionanti chimici di sintesi. Articolato in sei punti cardine, il Percorso Salute è riportato su tutte le confezioni dei prodotti. A proposito del Percorso Salute di Galbusera e in coerenza con il generale bisogno di sentirsi informati quando si parla di alimentazione, la ricerca svela che la maggioranza delle persone reputa molto importante (64% del totale) che l’azienda si occupi di questi temi, ed in particolare lo pensano i 50-64enni (72,9%), chi vive in coppia, con o senza figli (65,3%), chi segue una dieta controllata per motivi di salute (70,5%) e soprattutto i più informati sul valore nutrizionale dei cibi (78,7%). Medi centri di provincia (68,0%) e Centro Italia (71,7%) sono le aree geografiche più convinte di questa importanza |
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NUTRIKID NESTLÉ LANCIA IL 1° OSSERVATORIO IN COLLABORAZIONE CON LA CLINICA PEDIATRICA DELL’OSPEDALE SAN PAOLO DI MILANO E CON SPES – SOCIETÀ PER L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE
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Dal Nutrikid, programma di educazione alimentare nelle scuole primarie, emerge che i genitori ritengono importante l’educazione nutrizionale ma che serve maggiore attenzione alla qualità, alla varietà dei pasti, soprattutto degli spuntini, e all’attività fisica. Questi i risultati principali che emergono dall’analisi pilota di oltre 1.000 questionari compilati dalle famiglie nell’ambito del progetto di educazione alimentare Nutrikids - I segreti degli Alimenti, giunto alla sua 3^ edizione, con 140.000 bambini coinvolti e oltre 7.000 classi. Formare e coinvolgere: una ricetta semplice contro il sovrappeso I questionari, elaborati ed analizzati in collaborazione con la Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Paolo di Milano e con Spes – Società per l’educazione alla salute, hanno evidenziato come la corretta alimentazione passi per due buone abitudini: ben l’83.5% del campione dichiara di far fare ai figli gli ideali 5 pasti al giorno - 3 principali e 2 spuntini - e solo il 12.5% dichiara di prevederne 4 al giorno, testimoniando quindi l’attenzione all’alimentazione quotidiana, sia a casa sia fuori casa; inoltre il 71,1% del campione dichiara di far fare massimo 1 pasto veloce alla settimana, rispetto a solo il 15 % che ne stima fare da 2 a 5 alla settimana: l’elogio della lentezza vale quindi anche per i pasti che devono ritornare ad essere dedicati alla convivialità e alla conversazione in famiglia. I genitori strumento decisivo per la corretta alimentazione Atteggiamento dunque attento e proattivo, quello di padri, madri e nonni, che sembrano aver accolto il richiamo ad un’alimentazione corretta ed equilibrata fin da bambini, e che nel 77.2% del campione intervistato ritengono essere il principale punto di riferimento nell’educazione alimentare. “Dall’osservatorio emerge un ruolo attivo della famiglia che richiede il confronto con le figure competenti per evitare una valutazione soggettiva e personale dello stato fisico dei figli e degli interventi nutrizionali necessari” commenta il dr. Giuseppe Banderali, vicedirettore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Paolo di Milano. I punti deboli: colazione e spuntini ‘parenti poveri’ di pranzo e cena Passando poi dalla teoria alla pratica, ovvero alla tavola di ogni giorno, vi sono ancora passi decisivi da compiere: se infatti l’importanza di una colazione sembra ormai acquisita a livello familiare (circa il 90% del campione dichiara di farla regolarmente) e seppur il latte risulti essere consumato in abbondanza (86% del campione lo cita come alimento centrale della colazione), ancora il 20% dei bambini non consuma una prima colazione completa. Ugualmente, se pur i pasti sono previsti per la maggior parte in 5 momenti della giornata, lo spuntino di metà mattina e di metà pomeriggio sembrano ancora non avere dignità di pasto ma di consistere in un solo alimento, spesso nutrizionalmente non adeguato. Dalla 1^ edizione dell’Osservatorio Nutrikid Nestlé, realizzato in collaborazione con la Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Paolo di Milano e con Spes – Società per l’educazione alla salute, “emerge dunque che l’importanza di una corretta alimentazione e di un corretto stile di vita sono percepiti come fattori importanti nella prevenzione delle patologie croniche-degenerative, ma appare anche come fondamentale la promozione di un’educazione alimentare dedicata a genitori e bambini, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto qualitativo della scelta di alimenti in alcuni momenti della giornata (prima colazione, spuntino e merenda)” aggiunge la dr.Ssa Elvira Verduci, pediatra, dottore di ricerca in nutrizione Clinica dell’Ospedale San Paolo di Milano. Il progetto “I nutrikids e i segreti degli alimenti” è un progetto specifico di educazione alimentare dedicato ai bambini e alle famiglie, rivolto alle scuole primarie per promuovere la salute, il benessere, la corretta nutrizione ed uno stile di vita attivo. Nutrikid risponde alla filosofia Nutrition, Health and Welleness di Nestlé che si traduce in un impegno costante per supportare e incoraggiare, anche con iniziative a livello locale, uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e una regolare attività fisica. Nell´anno scolastico 2010 - 2011 sono 8 le città coinvolte dal Nutrikid, pari a 72.000 bambini in 3.600 classi. Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.Nestle.it/nutrikids |
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SALUMI TRENTINI, TRADIZIONE IN CRESCITA BILANCIO DELL’EVENTO “DIAMOCI DEL T” ORGANIZZATO A CEMBRA (TN)
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Circa 15 milioni di chilogrammi di salumi prodotti ogni anno, con un exploit di crescita del 15% dal 2003 ad oggi per la carne salada, il prodotto più conosciuto e distintivo fra quelli del Trentino: la consistenza della produzione dei salumi trentini sta in questi numeri, che sono alla base della richiesta del riconoscimento Igp già avviata dal Consorzio Trentino Salumi. Quantità, ma anche livelli qualitativi sempre più elevati e regolamentati. Non solo mele, non solo grappa e non soltanto vini: anche i salumi, quindi, hanno avviato un percorso di affermazione di identità come prodotto territoriale del Trentino. Da una parte, con un ampliamento dei mercati (ancora poco estero, ma molte regioni di nuovo acquisizione nel Nord Italia, quali Liguria, Lombardia, Piemonte, Emilia, oltre al consolidato e vicino Veneto), dall’altra dotandosi di regolamenti per qualità e garanzia. Dal 2007, ad esempio, è attuata la certificazione volontaria per i prodotti tradizionali Carne Salada del Trentino, Luganega del Trentino, Mortandela Affumicata della Val di Non e Speck del Trentino. Settore in movimento ed emergente, anche sul fronte della promozione che passa dall’individuale al collettivo. Come è accaduto sabato 20 e domenica 21 novembre a Cembra nella prima edizione dell’evento “Diamoci del T”. Una “T” ad indicare Trentino, ma anche Tradizione, Tipico, Territorio e Trendy, con un ventaglio di “applicazioni” possibili, dai corsi di formazione alle riflessioni stimolate in talkShow, dal party glamour al pranzo con ricette a base di salumi. Organizzatore: il Consorzio Trentino Salumi, con i suoi 27 soci, presieduto da Loris Largher. Una prima edizione che ha portato a vari risultati: centinaia le presenze al pranzo con salumi trentini, due Istituti Alberghieri impegnati nella preparazione di menu di alto livello, due grandi chef, Antonino Sanna e Rinaldo Dalsasso, che hanno seguito l’opera degli studenti degli Istituti Alberghieri, 400 visitatori per le vie di Cembra per un totale di 4000 assaggi, 12 punti di degustazione, visite a monumenti e attrattive artistiche, un testimonial autorevole, Edoardo Raspelli, tutti coinvolti a parlare e a far parlare di salumi trentini. Con un’appendice importante: sabato 27 novembre, nella Giornata della Colletta Alimentare, Loris Largher ha consegnato un simbolico assegno di maxi dimensioni (ma anche uno reale di 3000 Euro) a Padre Fabrizio dei Frati Cappuccini di Trento per la Mensa della Provvidenza. L’assegno è il risultato di quanto raccolto durante l’asta dei Menu e dal pranzo di domenica 21 novembre. La formula adottata è stata quella del “far sistema” a partire dalla collaborazione con gli Accompagnatori di Territorio del Trentino, iscritti in numero cospicuo ai corsi tenuti da vari esperti nella due giorni di Cembra e operativi in visite guidate. Attiva anche la Federazione Trentina della Cooperazione, partner particolarmente significativo in “Diamoci del T” con il progetto “Senti la differenza”. Grande disponibilità di location e organizzazione dal Comune di Cembra con il suo sindaco, Antonietta Nardin. A completare il quadro, gli interventi nel Talkshow condotto da Edoardo Raspelli di Caterina Dominici, consigliere provinciale e regionale del Trentino, e di Ugo Faccenda, Vicepresidente dell’Associazione di Promozione turistica. E, poi, gli Istituti alberghieri Ifpa Di Rovereto e Levico Terme ed Enaip di Tesero, autori dei menù battuti all’asta da Raspelli. Il futuro? “L’iniziativa – commenta Loris Largher - è stata la dimostrazione delle sinergie che il nostro Consorzio può sviluppare con il territorio e gli altri comparti dell´agroalimentare e delle potenzialità di attrattiva dei salumi trentini. Da ripetere, sicuramente, in una seconda edizione” |
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SHELF LIFE DEGLI ALIMENTI: PER QUANTO TEMPO UN PRODOTTO E´ “ACCETTABILE” DAL CONSUMATORE? QUALI CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE O CONFEZIONAMENTO POSSONO MODIFICARE GLI ALIMENTI?
ALLA FIERA DI CREMONA, NELL’AMBITO DEI SEMINARI DI QUALYFOOD (ORGANIZZATI IN COLLABORAZIONE CON AITA – ASSOCIAZIONE ITALIANA TECNOLOGIA ALIMENTARE), VENERDÌ 3 DICEMBRE SI CONFRONTERANNO OLTRE 130 OPERATORI DELLE PIÙ IMPORTANTI INDUSTRIE ALIMENTARI ITALIANE E MULTINAZIONALI SU UNO DEI TEMI PIÙ ATTUALI DEL SETTORE |
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Prima di tutto, cosa s’intende con il termine shelf life? Occorre precisare che la shelf life (che in italiano può essere tradotta come “vita commerciale”, “vita di scaffale” o “stabilità durante la conservazione”) non è direttamente da mettere in relazione alle norme legislative che regolano “il termine minimo di conservazione” o “la data di scadenza” degli alimenti espressi mediante l’indicazione “da consumarsi (preferibilmente) entro”, ma, piuttosto, alla reale durata/stabilità qualitativa durante la conservazione. Per un produttore determinare la shelf life significa impostare un sistema di controllo analitico dei possibili punti critici di decadimento qualitativo. Si può intendere come shelf life, o vita commerciale di un prodotto, in determinate condizioni di conservazione, il tempo limite entro il quale il progredire di singoli eventi reattivi determini modificazioni impercettibili, o comunque ancora accettabili, sul piano della sicurezza d´impiego. Nel corso della conservazione e distribuzione, gli alimenti sono esposti a un elevato numero di fattori in grado di modificare le loro proprietà intrinseche; l´ossigeno, la luce, l´umidità sono solo alcuni di questi in grado d´innescare reazioni di tipo degradativo. La logica conseguenza dei meccanismi degradativi è l’inaccettabilità di tali prodotti da parte dei consumatori e, nei casi più gravi, la possibile pericolosità derivante da un consumo accidentale. Risulta pertanto imperativa da parte delle aziende la conoscenza e, quando possibile, la previsione della shelf life dei prodotti sottoposti alle diverse condizioni di trasformazione, di conservazione, di confezionamento (e di confezione), di trasporto e di distribuzione. Tradizionalmente lo studio della shelf life è stato incentrato sul prodotto. Si dice, ad esempio, che una fragola mantenga un sapore, una consistenza e un aroma stabile per 3 giorni. L’alimento è invece considerato una miscela complessa per la quale ci sono aspettative, impressioni psicologiche e sensoriali derivanti da attese concrete o risultanti, ad esempio, dall’accettabilità e dall’immagine. L’approccio più aggiornato comprende l’interazione prodotto-consumatore e secondo tale logica potrà altresì accadere che alcuni consumatori rifiutino tali fragole dopo 1 giorno e altri le accettino per 4 giorni. La conseguenza è che i prodotti non hanno una propria shelf life, in quanto dipende dalla suddetta interazione. Lo studio va quindi incentrato sulla determinazione della probabilità che un consumatore accetti il prodotto oltre un tempo “T”, connettendo in tal modo il rischio non più con il prodotto che invecchia, ma con il consumatore che rifiuta il prodotto stesso. L´approccio moderno alla shelf life degli alimenti: valutazione, qualità, normativa, sicurezza |
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PRESENTATA SLOW WINE 2011. LA NUOVA GUIDA ENOLOGICA DI SLOW FOOD EDITORE
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È stata presentata al Palaolimpico di Torino Slow Wine, la nuova guida enologica edita da Slow Food Editore. Erano presenti, insieme a un folto numero di collaboratori, i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, Marco Bolasco, direttore editoriale Slow Food Editore, Carlo Petrini, presidente di Slow Food, Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia e, ospite a sorpresa, Antonio Albanese il quale in un breve intervento ha riproposto la sua divertente parodia dei sommelier. Burdese, aprendo la sequenza degli interventi, ha ricordato come il lavoro di gestazione di questa nuova guida abbia richiesto più di un anno e mezzo, in modo da trovare la giusta chiave che la differenziasse dalle altre. Dopo una breve anticipazione di Rupi del vino, il nuovo documentario che il regista Ermanno Olmi ha dedicato alla Valtellina, è stata la volta di Marco Bolasco, il quale ha rimarcato l’importanza del lavoro di squadra all’interno della redazione e ha sottolineato le principali caratteristiche della guida: niente punteggi e una descrizione, oltre che dei vini, anche degli uomini, della loro filosofia, delle loro vigne. «Una guida che punta al pubblico più ampio possibile, un pubblico attratto anche dalle potenzialità che il turismo legato al vino può offrire». Infine, Bolasco ha anticipato che la guida sarà disponibile a breve come applicazione per l’iPhone e, da fine gennaio, in formato elettronico in lingua inglese. Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni hanno sottolineato: «Ogni cantina è stata visitata personalmente dai circa 200 collaboratori». Hanno poi illustrato con dovizia di particolari la loro creatura, raccontando il lavoro svolto e i criteri con cui sono stati assegnati i nuovi simboli: la Chiocciola (cantina che aderisce ai valori cari a Slow Food), la Bottiglia (cantina con ottima qualità media), la Moneta (buon rapporto medio qualità-prezzo), Vino Slow (che condensa nel bicchiere caratteri di territorio, storia, ambiente), Grande Vino (migliore per qualità organolettiche), Vino Quotidiano (di costo inferiore a 10 euro). In chiusura, Carlo Petrini ha ricordato: «L’interesse del pubblico nei confronti del vino è cambiato rispetto al 1987, anno in cui è nata la collaborazione con il Gambero Rosso per la guida Vini d’Italia. Oggi la gente è più consapevole ed è alla ricerca di informazioni, più che di semplici valutazioni. Per questo sono convinto che la scommessa di una guida come Slow Wine sia già vinta». In conclusione, il presidente di Slow Food ha affrontato la questione della crisi agricola che non sta risparmiando neanche il mondo del vino, una crisi nella quale i valori del cibo sono mercificati e quello che conta sembra essere la rincorsa al prezzo più basso a discapito della qualità, una crisi da cui non si può uscire aumentando i consumi, ma riqualificandoli. Prezzo della guida in libreria: 24 euro |
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7 DICEMBRE 2010: RITORNA LA GIORNATA NAZIONALE DEL MIELE CON NUMEROSI “DOLCI APPUNTAMENTI” PER TUTTI!
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Nel giorno di Santa’ambrogio patrono di Milano, delle Api e degli Apicoltori dal 2009 si celebra questo alimento sano e divino grazie all’intuizione dell’ Accademia delle 5T con la collaborazione dell’Accademia Nazionale dei Maestri Pasticceri (Ampi), di Alce Nero Mielizia e il Patrocinio del Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Nel 2010 anno della biodiversità, la Seconda Edizione della Giornata del Miele celebra il territorio, la tradizione, “i mieli italiani” e alla squadra del 2009 si aggiungono le Città del miele, l’Ami (Ambasciatori dei mieli) e la Piaggio con numerose e “dolci” manifestazioni di cui daremo completa informazione nei prossimi giorni, attraverso comunicati e sul web: www.Giornatadelmiele.it Intanto, si delinea il programma: Cuocomiele: rassegna gastronomica che vede come protagonisti i Ristoranti soci dell’Accademia delle 5T. I ristoratori amici del miele interpreteranno il prodotto naturale delle api attraverso menu , pranzi, cene al miele. A breve sarà disponibile il programma completo sul web: www.Giornatadelmiele.it Dolcemiele: 50 dolci modi per parlare di miele, l’alta Pasticceria Italiana interpreta dolci e specialità regionali utilizzando mieli naturali e biologici. Un concorso che coinvolgerà le 50 Pasticcerie dell’Accademia dei Maestri Pasticceri per eleggere il migliore dolce al miele. Le 50 Pasticcerie A.m.p.i. Amiche del miele su www.Ampiweb.it. Panemiele Le città di Arezzo, Matera, Montezemolo, Bologna, Cesena, i centri commerciali di Bassano del Grappa, Verona, partecipano attraverso momenti di degustazione di Pane E Miele coinvolgendo le scuole, adulti e bambini . Un interessante progetto finalizzato a diffondere la cultura del miele in collaborazione con gli ambasciatori dei mieli Ami per far conoscerel’importanza del Pane e del Miele del territorio come merenda genuina per una sana e corretta alimentazione. Apemascotte_concorso: nasce una Mascotte, nascono dei gadgets e un concorso destinato ai bambini per darle un nome. Gli organizzatori La Seconda Giornata Nazionale del Miele ha il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dell’Associazione delle Città del miele è organizzata da: Accademia delle 5T, Mielizia, Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, Piaggio, Ambasciatori dei Mieli. L’accademia delle 5T è un movimento no-profit che aggrega oltre 400 imprese e artigiani del gusto in tutta Italia. Possono aderire solo quei produttori di eccellenze agroalimentari (miele, vino, salumi, formaggi, pasticceria, etc .) che operano nel rispetto di un disciplinare interno, le 5T: Territorio, Tradizione, Tipicità, Tracciabilità e Trasparenza. L’accademia delle 5T edita il bimestrale Sapori d’Italia, il portale www.Sapori-italia.it, organizza decine di manifestazioni, tra queste il “Campionato Italiano del Salame” e il ristorante del Solgoloso al Vinitaly. Info www.Accademia5t.it Mielizia è il marchio che racchiude le migliori produzioni dei 600 produttori di Conapi, Consorzio Apicoltori e Agricoltori Biologici Italiani, che raccolgono mieli in tutte le regioni. Conapi, nato nel 1978, è oggi il più grande produttore di miele biologico del nostro Paese ed è una delle realtà più rappresentative e significative del mondo, producendo più del 20% del miele nazionale. Oltre a essere biologici certificati i mieli Mielizia non sono pastorizzati, ossia non sono stati sottoposti ad alcun trattamento termico e hanno la carta d’identità: oltre ai consigli d’uso in etichetta sono riportati il nome di chi l’ha raccolto e la data di raccolta. Inoltre garantiscono la completa tracciabilità di filiera dal fiore al vasetto. Le linee superiori di Mielizia sono i Mieli Biologici Italiani, provenienti dalle regioni più vocate, e il Miele della Mia Terra, selezioni speciali del lavoro di singoli apicoltori. Info: www.Mielizia.it L’accademia Maestri Pasticceri Italiani rappresenta la sintesi della massima professionalità nell’ambito dell’alta pasticceria nazionale. L’accademia nasce nel 1993 e accomuna l’esperienza di pasticceri che si distinguono per l’elevato apporto qualitativo e per le capacità artistiche applicate alla tradizione pasticcera italiana. L’accademia promuove la crescita professionale dei pasticceri, lo sviluppo del dolce di qualità con particolare riferimento alla tradizione, la promozione dell’immagine dell’Alta Qualità nella pasticceria italiana, anche con l’uso di materie prime d’alto valore nutrizionale e qualitativo. Info www.Ampiweb.it Ami Ambasciatori dei mieli è un’associazione che ha l’obbiettivo di sostenere e diffondere la cultura del miele e dell’apicoltura.L’associazione vuole rafforzare il legame trail mondo della produzione e quello del consumo, partendo dall’esperienza e dai valori che l’apicoltura sottende, per trasformarli in elementi di conoscenza e crescita culturale. L’ambito di intervento prevalente è quello della promozione del miele di qualità attraverso La valorizzazione delle sue caratteristiche organolettiche. Per questo l’associazione svolge un ruolo specifico nel diffondere le tecniche di analisi sensoriale del miele, sostenendo sia la formazione dei propri soci, sia tutelando e valorizzando la funzione degli esperti assaggiatori. Info: www.Ambasciatorimieli.it Associazione Nazionale Città del Miele testimoniano un forte impegno a livello regionale, nazionale e internazionale, promuovendo eventi e manifestazioni a sostegno del settore sia sul piano produttivo che di promozione del prodotto. Tanti Comuni italiani che ogni anno, danno vita ad un´agenda di piccole e grandi manifestazioni che vedono protagonista il mondo delle api, l´apicoltura e, soprattutto, il miele nel suo essere prodotto d´eccellenza della natura. Le Città del Miele quali soggetti attivi nella promozione di manifestazioni collettive, per favorire lo scambio di esperienze e la reciproca conoscenza tra ricercatori, studiosi, operatori, produttori e consumatori di miele. Gruppo Piaggio è un player globale, leader in Europa nella produzione di veicoli motorizzati a due ruote e protagonista internazionale nel settore dei veicoli commerciali. Ricordiamo il famoso e utile motocarro Ape un mezzo molto particolare dall’inconfondibile sagoma nata dalla genialità del progettista aeronautico Corradino d´Ascanio e e di Enrico Piaggio oltre mezzo secolo fa. Ape Piaggio: "l´altra Ape amica dei contadini", ovvero il mezzo più usato dalle piccole aziende agricole per il trasporto locale. Info: www.Piaggio.it www.Giornatadelmiele.it |
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QUANDO L’ALTA CUCINA INCONTRA L’ARTE ED IL TERRITORIO… UN GRANDE EVENTO 11 E 12 DICEMBRE IN LONGIANO. CHEF A TEATRO: IL PALCOSCENICO IN CUCINA…
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L’11 e 12 dicembre a Longiano (Fc), sfida tra grandi Chef nel Teatro Petrella… giuria di noti personaggi e giornalisti, piatti abbinati ai vini da autorevoli sommelier. In occasione dell’evento presentata una esclusiva pubblicazione de La Madia Travelfood, preparati pacchetti e proposte turistiche dalla Strada dei Vini e dei Sapori Un evento da non perdere, una data da memorizzare sul calendario…A Longiano, lo stupendo borgo Bandiera Arancione sulle colline cesenati, sabato 11 e domenica 12 dicembre – dalle ore 18,30 - il celebre Teatro Petrella diventa laboratorio di alta cucina…Una sfida-show tra 16 dei più rinomati chef d’Italia, provenienti dai migliori ristoranti della Romagna (nominativi a fondo pagina). Una giuria di esperti di gran calibro : Presidente Andy Luotto attore, giornalista e chef, Teresa Cremona del Touring Club, Andrea Grignaffini giornalista di Spirito diVino, Anna Morelli direttrice di Apicius e Pierantonio Bonvicini giornalista e critico gastronomico. Il tutto moderato dalla verve e dalla competenza eno-gastronomica di Federico Quaranta e Nicola Prudente (in arte il duo Fede&tinto), presentatori di Decanter, programma di Radio2. Gli chef si avvicenderanno sul palco del teatro e “reciteranno” la loro ricetta, raccontandola con entusiasmo e passione. I piatti saranno abbinati secondo le indicazioni di autorevoli sommelier come Giancarlo Mondini, Presidente Associazione Italiana Sommelier Romagna e Luca Gardini, da poco eletto Miglior Sommelier del Mondo. Contemporaneamente la Sala San Girolamo, complesso attiguo al teatro, sarà aperta al pubblico per dare la possibilità a tutti, sia agli intervenuti a teatro che ai passanti, di degustare grandi vini dell’Emilia Romagna e prelibati prodotti tipici offerti dalle aziende agricole e vitivinicole del territorio in un momento di esposizione-degustazione davvero unico. Un momento di spettacolo che è diventato già realtà nelle pagine di un libro. Dall’evento infatti è stata tratta una esclusiva pubblicazione a cura di Elsa Mazzolini, direttore de La Madia Travelfood e personalità del mondo dell’enogastronomia, che con stile raccoglie e racconta per immagini tutte le ricette uniche che saranno declamate dagli chef nelle due serate a teatro. Ma lo spettacolo non si svolge solo al Petrella. Attivo protagonista delle serate di Chef a Teatro sarà anche l’ innovativo ristorante Shakti di Francesco Fichera (organizzatore dell’evento con Luca Comandini) luogo eclettico per atmosfera metropolitana ed eleganza raffinata, che metterà a disposizione i suoi fornelli nelle cene di sabato e domenica per i virtuosismi di due “guest star” di fama internazionale: gli Chef Carlo Cracco e Marco Bistarelli. Per non perdersi un istante del grande spettacolo, nelle serate dell’evento teatro e ristorante saranno costantemente in collegamento audio video diretto con scambi di battute tra i due “palcoscenici”: un modo moderno e coinvolgente di vivere quest’esperienza unica! Weekend dunque altamente stimolante, occasione preziosa…anche per guardarsi attorno! La Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena, presenta pacchetti turistici e proposte turistiche per chi voglia conoscere e ri-scoprire la Romagna di queste splendide colline del cesenate e del Rubicone (Longiano, Roncofreddo, Montiano, Savignano, Borghi, Sogliano, Mercato Saraceno, Sarsina...), musei, cantine, strutture ricettive dal fascino rurale, e le suggestioni della Romagna sincera ed ospitale… I biglietti per il Teatro Petrella e per le cene presso il ristorante Shakti sono in prevendita. Per maggiori informazioni: www.Chefateatro.it Per prenotazioni: 0547-666184 mob. 349-7036510 |
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EVVIVA LES FROMAGES PRENDE L’ITALIA PER LA GOLA! RITORNANO I FORMAGGI FRANCESI PER GLI ITALIANI PIÙ GOLOSI
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Riparte per il secondo anno il lungo viaggio attraverso il Vivere Bene in compagnia dei formaggi francesi e di Evviva les fromages, la campagna di comunicazione promossa dal Cniel - Centre National Interprofessionnel de l´Economie Laitière, e da Franceagrimer (ente nazionale dell’agricoltura e dei prodotti ittici, supervisionato dal Ministero francese dell’Alimentazione, dell’Agricoltura e della Pesca) in sette Paesi europei, con l’obiettivo di informare i consumatori sulle differenti varietà di formaggi d’Oltralpe. Accomunati da alcune caratteristiche fondamentali come la qualità, la tradizione e la bontà, ogni tipologia di formaggio francese possiede caratteristiche differenti che lo contraddistinguono come un vero e proprio tratto caratteriale. In tal senso ad ogni di formaggio francese è stato associato un personaggio rappresentativo, le cui caratteristiche incarnano “la personalità” del prodotto stesso. Nel corso del 2010 in Italia hanno fatto il loro ingresso Laura Brie, amante delle cose semplici e belle della vita, Tommaso Emmental, un duro sotto cui si nasconde un cuore tenero, Lorenzo Comté, leader e trascinatore, Elisa Camembert, ricercata e fiera, che si intenerisce facilmente. Laura, Tommaso, Lorenzo ed Elisa sono i volti che portano il consumatore alla scoperta delle caratteristiche del loro carattere e dei formaggi francesi a loro associati senza dimenticare il perfetto matrimonio con i differenti ingredienti della cucina italiana. Perché quindi non cimentarsi con i tradizionali arancini di riso, vanto della cucina siciliana, in abbinamento ad una Tomme de Savoie o ancora un risotto con broccoletti che opterà, per la mantecatura, ad un Saint- Marcellin e così via per un risultato finale perfetto e naturalmente da gourmand! La campagna di comunicazione firmata Evviva les fromages continua il percorso anche grazie al suo portavoce, Davide Oltolini, giornalista enogastronomico, che ha il compito di svelare con estrema professionalità tutte le caratteristiche dell’universo lattiero – caseario francese condividendo con il pubblico italiano la sua personale visione del Bien Vivre. Inoltre Evviva les fromages offre già a partire dai prossimi mesi un programma fitto di appuntamenti e degustazioni che hanno l’obiettivo di informare sulle qualità dei prodotti francesi in modo divertente, piacevole e conviviale. Non a caso ricomincia Piaceri da Vivere, il Tour dei formaggi francesi che grazie ad un partenariato con due siti Internet chiave per il Vivere Bene (milanodabere.It e menudiroma.Com), porta queste prelibatezze nelle città di Milano e Roma con una serie di rendez - vous in una selezione di locali di tendenza, diventando una vera e propria “vetrina informativa” al servizio dei consumatori curiosi. Ecco i primi appuntamenti durante i quali gli amanti dei formaggi francesi potranno degustare queste prelibatezze: si parte oggi da Milano con una cena da Anadima (Via Pavia 10); brunch al Revel (Via Thaon de Revel 3) il 12 dicembre; il 15 gennaio cena al Mosto Selvatico (Via Cesare da Sesto Ang. S. Calocero e Ausonio 23); per finire la prima ondata con un aperitivo al Noy (Via Giovanni Battista Soresina 4) il 16 febbraio. Senza dimenticare Roma, da Roscioli (Via dei Giubbonari 21) per una cena il 19 febbraio. Inoltre tutti i visitatori dei due siti Internet trovano in home page il banner della campagna, ma non solo: all’interno dei siti Internet alcune pagine sono dedicate ai formaggi francesi con indicazione delle date degli eventi, la descrizione dei prodotti e delle ricette realizzate. Insomma una vera guida all’utilizzo! Due newsletter firmate Evviva les fromages sono in seguito inviate agli iscritti proponendo tante curiosità a proposito di questi ottimi prodotti, di qualità! Sul mini – sito dedicato, www.Evvivalesfromages.it, viene sviluppata una sezione dedicata al concetto del Vivere Bene, in cui sono racchiuse le informazioni utili sul mercato e sui formaggi francesi, il tutto arricchito da contenuti multimediali come ricette, foto, video. Senza dimenticare la pagina Fan dedicata sul social network Facebook che anche quest’anno ha il compito di veicolare i diversi appuntamenti della campagna, tutti da non perdere, e i divertenti quiz. E proprio grazie alla Fanpage di Facebook, Evviva les fromages! recluta tra gli appassionati dei formaggi francesi i suoi ambasciatori. Un corso di formazione e diversi prodotti sono offerti ad una selezione di fan. Www.evvivalesfromages.it |
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NEI MIGLIORI BAR ITALIANI SINFONIE PERUGINA: MUSICA PER I VOSTRI SENSI IL RITO DELLA CIOCCOLATA CALDA È UN’ESPERIENZA CHE COINVOLGE TUTTI I SENSI. LASCIATEVI SEDURRE DAI SEI NUOVI GUSTI DI SINFONIE PERUGINA
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Cosa c’è di meglio di una golosa tazza di cioccolata calda al bar, come dolce intervallo di una passeggiata in centro in una domenica d’inverno? Create per gli italiani che non possono rinunciare alla golosità della cioccolata in tazza, per chi ama viziarsi con una dolce coccola durante una giornata di shopping o per chi desidera condividere la gioia del cioccolato in una serata fuori con gli amici, arrivano nei migliori caffè d’Italia Sinfonie Perugina. Il gusto di un sapore autentico, dato dalla selezione sapiente dei migliori ingredienti naturali, grazie alla tradizione d’eccellenza di Perugina, garanzia di qualità e affidabilità, che vanta un’esperienza centenaria nella lavorazione del cioccolato. Un piacere unico che seduce i sensi, grazie a una consistenza morbida e vellutata, un colore goloso e accattivante e un gusto irresistibile, per trasformare ogni assaggio in una vera esperienza polisensoriale. Adagio Fondente, Vivace Alla Nocciola, Moderato Al Latte, Allegretto Al Cocco, Vivacissimo Bianco E Allegro Al Torroncino: le cioccolate Sinfonie Perugina si presentano con una gamma di sei gusti selezionati secondo le preferenze espresse dai consumatori italiani. Sei intense sfumature capaci di soddisfare anche i palati più esigenti, grazie all’utilizzo di nobili materie prime e veri ingredienti caratterizzanti naturali. Un’esperienza unica di gusto, che segna un’evoluzione nel mondo delle cioccolate da bar. Per chi non può rinunciare al gusto intenso del cioccolato amaro ecco allora Adagio Fondente, capace di rilasciare un mix di sensazioni calde e avvolgenti; dedicato agli amanti del gusto gianduia è invece Vivace alla Nocciola, il binomio più amato dagli italiani, con l’inconfondibile sapore della nocciola e il tratto deciso che la classica cioccolata rilascia al palato. E se Moderato al Latte è la tradizione per eccellenza, garantita dall’esperienza italiana di Perugina e rivolta a coloro che vogliono essere protagonisti di un mito senza tempo, per chi vuole sperimentare gusti nuovi e audaci arriva Allegretto al Cocco, un’esclusiva ed esotica novità con vero latte di cocco. Completano la gamma il goloso candore di Vivacissimo Bianco, una ricercatezza per veri intenditori e, infine, Allegro al Torroncino con la delicatezza del miele e l’aroma inconfondibile della vaniglia di Tahiti, ideale per un momento di morbido piacere. Per vivere appieno l’esperienza di Sinfonie Perugina non possono mancare le esclusive tazze personalizzate a disposizione dei migliori bar. Studiate per esaltare l’esperienza di degustazione trattenendo il calore della cioccolata e racchiudendone l’aroma, per rendere ancora più prezioso il momento in cui si assapora la cremosità del cioccolato Perugina. Sinfonie Perugina_ La Storia Del Brand Il nome Sinfonie nasce dal mondo dell’arte e del piacere sensoriale. La Sinfonia è il trionfo dell’unione di elementi diversi che, mescolandosi, danno vita a un capolavoro, proprio come la sapiente selezione degli ingredienti di Sinfonie Perugina dà vita a un’esperienza unica di sapori ed emozioni. Ogni gusto rimanda a un tempo musicale (Vivace, Allegretto, Adagio, etc…), che in tutte le lingue del mondo viene espresso con la denominazione italiana. Un chiaro richiamo all’importanza della nostra tradizione culturale, un ulteriore riferimento alla metafora della musica. La tradizione italiana che diventa il riferimento di eccellenza in ogni paese, così come la cioccolata Perugina. Il progetto creativo è stato realizzato dall’agenzia Atc, che ha creato il naming, il packaging e i materiali di comunicazione. La strategia di base del progetto è stata chiara: trovare un’area tematica capace di trasmettere qualità, tradizione e italianità. Da qui l’idea di legarsi al mondo della musica che parla dritta al cuore. Senza bisogno di traduzioni. Atc, agenzia di Milano, specializzata nel Below-the-line e nel Packaging, lavora per numerosi brand Nestlè |
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CON SPERLARI IL TORRONE DIVENTA STREET FOOD NUOVI STILI DI CONSUMO AL CENTRO DELL’OPERAZIONE PER IL NATALE 2010
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Torroni e torroncini a bordo di un’Ape rossa fiammante da consumare passeggiando per le strade di Milano nei giorni di Natale. E’ il concept della nuova operazione con cui Sperlari porterà un classico della tradizione delle feste lungo un itinerario che toccherà le principali zone della città meneghina. Così il torrone Sperlari diventa street food e idea regalo last minute per le feste di fine anno fino all’Epifania. Ma Sperlari si affida anche alla nuova frontiera del vintage marketing grazie all’immagine tutta focalizzata sul celebre “putto” di Gino Boccasile, grande grafico pubblicitario della prima metà del Novecento. Lo storico elemento decorativo è oggi riproposto simbolicamente alla guida dell’Ape Sperlari. “Abbiamo voluto fare leva sulle potenzialità del piccolo formato e abbiamo legato il torroncino all’idea di dolce da passeggio, spiega Enrico Manfredini – Responsabile marketing prodotti da ricorrenza di Sperlari. Siamo certi che questa operazione oltre a ricevere una buona accoglienza da parte dei consumatori abituali, ci permetterà di avvicinarci alle nuove generazioni”. Fondata da Enea Sperlari nel 1836, Sperlari è oggi uno dei marchi di Leaf Italia, società che fa parte dei gruppi Cvc e Nordic Capital. La sede direzionale del gruppo è a Cremona, dove si trova anche una delle quattro fabbriche di produzione di torrone |
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CONTRO SENSO DI STANCHEZZA, STRESS E GONFIORE ADDOMINALE LE NUOVE TISANE FIRMATE L’ANGELICA
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Tisana Rilassante, Valeriana e al Finocchio sono le 3 nuove referenze, per vivere piacevoli momenti di benessere naturale Disturbi digestivi, notti insonni e stress accumulato? Dall’esperienza trentennale de l’Istituto Erboristico L’angelica, leader sul mercato italiano nelle tisane in filtro, arrivano 3 nuovissime referenze che arricchiscono la nota gamma di Tisane L’angelica: Tisana Valeriana, Tisana Rilassante e Tisana solubile al Finocchio, i nuovi rimedi naturali per alleviare piccoli, ma fastidiosi disturbi quotidiani legati a lieve insonnia, tensione dovuta a stanchezza, affaticamento e non ultimo a disturbi digestivi e gonfiori addominali non solo degli adulti, ma anche dei più piccoli. Grazie alla continua ricerca e allo studio meticoloso degli estratti e delle loro benefiche proprietà, i laboratori di ricerca L’angelica hanno messo a punto 3 tisane funzionali, frutto di un’accurata miscela delle migliori erbe officinali sapientemente selezionate: assunte abitualmente costituiscono un aiuto prezioso ed efficace dal gusto delicato e gradevole per ritrovare giorno dopo giorno un naturale benessere coccolando il proprio corpo in totale sicurezza. La Tisana Valeriana rappresenta una vera e propria novità nel settore: per la prima volta, infatti, questa pianta dalle straordinarie virtù rilassanti diventa protagonista assoluta di una tisana. Disponibile nel pratico formato in bustina, è caratterizzata da un aroma intenso, ideale per ritrovare un distensivo sonno ristoratore. La Tisana Rilassante, a base di Camomilla, Passiflora, Melissa e Lavanda, grazie al sapiente mix tra le quattro erbe che la compongono allevia il malessere causato da senso di stanchezza e affaticamento psico-fisico. Infine la Tisana al Finocchio, disponibile in formato solubile pronta all’uso, offre un aiuto naturale per contrastare il gonfiore addominale, anche dei più piccini. Ecco nel dettaglio le benefiche proprietà delle 3 nuove Tisane dell’Istituto Erboristico L’angelica: Tisana Valeriana Bevuta la sera prima di andare a letto, e addolcita con un cucchiaino di miele, la nuova Tisana Valeriana dell’Istituto Erboristico L’angelica, aiuta a ritrovare un rigenerante sonno ristoratore. La valeriana è infatti una pianta erbacea che ha ormai conquistato un posto di primo piano tra i rimedi naturali capaci di aiutare ad affrontare sia i disturbi correlati all’ansia, a causa di intensi ritmi di lavoro o studio, che quelli legati alle alterazioni del sonno, derivati da nervosismo durante la giornata. Caratterizzata da un aroma intenso e avvolgente, la pianta è nota per le sue proprietà calmanti e distensive, ideali per regalare attimi di intenso relax, favorendo il buon riposo notturno. Disponibile al prezzo di 3,19€ per 20 filtri. Tisana Funzionale Rilassante Un vero e proprio toccasana per chi è particolarmente soggetto a irritabilità, ansia e stress, causati spesso da una vita frenetica o cambi di stagione. La Tisana Rilassante L’angelica, grazie all’armonioso mix di Camomilla e Passiflora, può aiutare infatti a ritrovare calma e tranquillità e a contrastare lo stress accumulato durante le intense giornate lavorative o di studio. Completano la preziosa formulazione Melissa e Lavanda, che favoriscono un piacevole effetto distensivo regalando una deliziosa nota aromatica alla tisana. Disponibile al prezzo di 3,19€ per 20 filtri. Tisana Solubile Al Finocchio Dal gusto unico e intenso, grazie alle proprietà carminative del finocchio, la bevanda è l’ideale per chi soffre di fastidiosi disturbi digestivi e gonfiori addominali. Nel pratico formato in barattolo, pensato appositamente per soddisfare le esigenze di chi predilige un prodotto pronto all’uso, la nuova Tisana solubile de l’Istituto Erboristico L’angelica, grazie alla piacevole nota aromatica della sua pianta, è adatta in qualsiasi momento della giornata, anche per i più piccini, che spesso soffrono di piccoli disturbi al pancino. Il finocchio, infatti, possiede proprietà digestive favorendo la motilità intestinale, riducendo la fermentazione e aiutando così la fisiologica eliminazione dei gas, con effetti positivi sul fastidioso senso di gonfiore addominale. Disponibile al prezzo di 4,39€ in formato da 200gr |
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“WORLD BEER CHAMPIONSHIP” EDIZIONE 2010: BIRRA THERESIANER CONQUISTA TRE IMPORTANTI MEDAGLIE, CONFERMANDOSI A SOLI DIECI ANNI DALLA NASCITA LA MIGLIORE BIRRA AL MONDO. |
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Un risultato invidiabile poiché la competizione americana è, a livello internazionale, la più nota e la più prestigiosa. Dal 1994, il World Beer Championship riunisce annualmente migliaia di addetti ai lavori affidandosi alle metodologie proposte dal Bti, il “Beverage Testing Institute” di Chicago che mira a ”fornire ai consumatori un giudizio imparziale sugli articoli presenti sul mercato della birra”, un concorso dove si confrontano i più noti brand al mondo secondo le diverse tipologie di birra. Le medaglie conquistate da Theresianer nell’edizione 2010 sono: • medaglia d’oro per “Theresianer Vienna” • medaglia d’argento per “Theresianer Premium Lager” • medaglia d’argento per Theresianer Premium Pils” Non poteva esserci modo migliore per festeggiare i primi dieci anni dell’Azienda che continua a ricevere importanti conferme e soddisfazioni sia a livello d’immagine che a livello commerciale: il 2010 ha infatti registrato un incremento del 20% delle vendite rispetto all’anno precedente, sintomo di crescente apprezzamento e stimolo per un continuo miglioramento. Da un progetto nato come una scommessa del Presidente Martino Zanetti (unire la tradizione artigianale e l’ottica industriale di produzione mirando ad un prodotto di assoluta qualità) Theresianer si è sviluppata per offrire una gamma completa e d’eccellenza: con le sue 5 referenze (Premium Lager, Premium Pils, Pale Ale, Strong Ale, Theresianer Vienna, Bierbrand Theresianer), conquista tutti i mercati internazionali, dalla Cina alla Polinesia Francese, dall’ Austria al Canada. La produzione di assoluta qualità è fondamento essenziale per l’ azienda del gruppo Hausbrandt Trieste 1892 S.p.a., composta da uno staff di quasi 200 dipendenti, tra i quali l’ing. Tullio Zangrando, tecnico noto per la professionalità affinata sul campo. Non è la prima volta che Theresianer sorprende il grande pubblico con premi e riconoscimenti prestigiosi, confermando il suo ruolo da protagonista nel panorama internazionale della birra e collocandosi in una posizione unica ed esclusiva per una birreria italiana di qualità, a metà strada tra le realtà artigianali e quelle industriali |
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"ETICHETTA NERA" IL VERMENTINO LVNAE, ESPRESSIONE DEI COLLI DI LUNI “ETICHETTA NERA” COLLI DI LUNI VERMENTINO D.O.C. 2009 È STATO PREMIATO CON I TRE BICCHIERI DALLA GUIDA VINI D’ITALIA 2011 DEL GAMBERO ROSSO |
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"Etichetta Nera " Lvnae è stato premiato per il secondo anno consecutivo con i 3 Bicchieri dalla Guida Vini d’Italia 2011 del Gambero Rosso , uno dei più importanti riconoscimenti assegnati dalla stampa italiana di settore. “Etichetta Nera” nasce da una particolare selezione di uve vermentino. Vengono scelte le uve nei vigneti che nella specifica annata hanno espresso il miglior risultato e raccolte a mano in casse da 15 kg. Il lavoro in cantina è caratterizzato da una vinificazione semplice e rispettosa in vasche di acciaio, volta ad esprimere al meglio i caratteri del vitigno. Questo percorso porta ad un vino elegante e complesso; i tradizionali caratteri del vermentino si arricchiscono sia al naso che in bocca attraverso richiami sottili di macchia mediterranea e frutta gialla. Struttura e spalla acida regalano al vino in bottiglia longevità e interessanti evoluzioni. Questo riconoscimento conferma il lavoro e il percorso qualitativo intrapreso da Paolo Bosoni e dagli uomini di Lvnae, affinché il Vermentino, Vitigno immagine dei Colli di Luni, ultimo lembo della Liguria di levante, rappresenti la voce del proprio lavoro e della propria terra di origine. Luogo che, per composizione clima e tradizione, origina la massima espressione in natura di questo vitigno autoctono. La volontà, che ha caratterizzato il lavoro di Lvnae in questi anni, è stata quella di far conoscere i Colli di Luni, e confermare il proprio territorio come luogo di elezione per la coltura del vermentino. Un vitigno storico, autoctono, che da questi terroir trae la sua origine e ne manifesta i caratteri di riferimento. Percorso che premia il nostro lavoro di viticoltori, parola che più di altre ci identifica, che rappresenta la nostra nascita e la nostra storia, il nostro percorso tra i filari e in cantina. La nostra volontà è quella di seguire le espressioni della vite, dell´uva, del mosto, vendemmia dopo vendemmia, ponendoci in costante ascolto, intervenendo in modi naturali, leggeri, semplici e flessibili accompagnando ogni evoluzione con l´obiettivo di restituire in ogni bottiglia, tutte le potenzialità che la natura ci offre." queste le parole di Paolo Bosoni, anima di Lvnae. Www.cantinelunae.com |
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PROSECCO SUPERIORE: TUTTI I NUMERI. A UN ANNO DAL RICONOSCIMENTO A DOCG, IL CONEGLIANO VALDOBBIADENE SI CONFERMA IN ASCESA SOPRATTUTTO NEL MERCATO INTERNAZIONALE. E IL CASE HISTORY SI CONFRONTA CON LO CHAMPAGNE.
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E’ il vino che in questi anni ha creato un vero e proprio fenomeno di successo. Il Conegliano Valdobbiadene, il volto superiore del Prosecco, dal 2009 Docg, presenterà tutti gli ultimi dati l’11 dicembre a Pieve di Soligo (Tv). Grazie all’indagine del Centro Studi del Distretto Conegliano Valdobbiadene sarà anche quest’anno analizzato il trend della denominazione, che si conferma in crescita anche alla luce dei cambiamenti introdotti con la Docg e nonostante una crisi strutturale del mondo del vino. In particolare, l’indagine evidenzia una forte ascesa dell’export a dimostrazione che questo vino, sempre più, sta divenendo un ambasciatore dello stile italiano nel mondo, capace di competere persino con le grandi denominazioni internazionali. Durante l’evento, infatti, sarà analizzato il panorama spumantistico mondiale e verrà proposto un focus sulle performance del Conegliano Valdobbiadene e quelle delle bollicine di eccellenza. Durante l’incontro interverranno, accanto al Presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami e al Direttore Giancarlo Vettorello, Vasco Boatto, responsabile del Centro Studi, Paolo Anselmi, Vice Presidente di Gfk Eurisko, Eugenio Pomarici, docente dell’Università Federico Ii di Napoli, Giancarlo Gramatica, Sales & Planning Director di Iri Infoscan. All’incontro, aperto ai produttori, giornalisti e operatori del trade, si parlerà di dati economici e di trend di mercato, grazie all’analisi degli ultimi sette anni condotta dal Centro Studi ma anche di come l’area storica di Conegliano Valdobbiadene potrà esaltare sempre più il valore differenziale del Superiore, garantendo così la giusta remunerazione alla viticoltura di collina, che in questi secoli ha mantenuto un ambiente straordinario tanto da renderlo oggi oggetto del progetto per il riconoscimento a Patrimonio Unesco. Il successo del Conegliano Valdobbiadene è, infatti, dovuto a due elementi: la capacità imprenditoriale delle aziende, che hanno saputo penetrare i mercati internazionali, e la forte identità, che ha mantenuto questo vino fortemente radicato al territorio. “La denominazione è un valore di squadra, dato dalla somma del lavoro di tutti i produttori. – Afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami. - Grazie al Centro Studi, da sette anni, questa ricchezza è ancora più grande perché viene gestita in modo razionale e con strategie di medio e lungo periodo. Oggi la sfida non è tanto l’incremento delle vendite ma dare sempre maggiore valore alla viticoltura eroica che caratterizza Conegliano Valdobbiadene. Il territorio è il vero elemento differenziale e in questa direzione va la scelta di introdurre le Rive, vini prodotti con uve provenienti dalla singola località, che viene riportata in etichetta. In questo modo avremo una nuova opportunità per comunicare il valore della nostra terra”. Il Centro Studi è una struttura unica nel panorama nazionale perché unisce il pensiero degli imprenditori, attraverso il gruppo di lavoro in rappresentanza di tutte le categorie, e quello degli esperti di economia, grazie alla presenza dell’Università degli Studi di Padova. Esso permette conoscere meglio la propria identità e di definire le strategie collettive. Grazie anche a questo approccio, la denominazione in questi anni ha registrato una continua ascesa, attestandosi su 60.840.000 bottiglie, di cui 51.656.000 spumante, e un giro d’affari di 380.000.000 di euro. Come le precedenti edizioni i dati sono stati raccolti ed elaborati dal Centro Studi Distretto Conegliano Valdobbiadene, struttura sostenuta da Regione Veneto, Camera di Commercio di Treviso e autofinanziata dai produttori del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene |
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LORENZO MATTOTTI INTERPRETA I VALORI E LA FEMMINILITA’ DI GRAPPA CANDOLINI CON UN’OPERA ORIGINALE
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La donna Candolini ritratta dall’artista con inedita ironia, tra eleganza e trasparenze nella nuova confezione Natale 2010: un’idea regalo ispirata ad armonia e autenticità, con un pizzico di meraviglia. È l’inconfondibile tratto di Lorenzo Mattotti, ad animare l’elegante confezione regalo Natale 2010 con un’inedita figura femminile di Grappa Candolini, storico marchio che dal 1898 accompagna, con il suo gusto morbido il dopo pasto degli italiani. La donna Candolini interpretata da Mattotti, è la protagonista della confezione natalizia di Grappa Candolini, ispirata alla tradizionale essenzialità di linea e trasparenza, ma svelata dall’artista con gusto sapiente nel seducente connubio tra forme sinuose e nuance ironiche. Il risultato è un’idea regalo originale che colpisce per essenzialità, femminilità ed estro: la raffinata anima di Grappa Candolini si mostra per ciò che è, un inimitabile sapore avvolgente, in una confezione che ne sottolinea l’elegante trasparenza, accompagnata da un pizzico di sorpresa. Lorenzo Mattotti interpreta la femminilità del brand Candolini con originalità, valorizzandone il carattere attraverso uno sguardo autentico e personale. Grappa Candolini è prodotta con distillati di grande qualità, nasce nel 1898 e Fratelli Branca Distillerie, azienda fortemente orientata a preservare tradizioni, processi produttivi artigianali e qualità, ne tramanda l’autenticità, consentendo a Grappa Candolini di raggiungere la leadership di mercato fra le grappe: gli Italiani scelgono Candolini per il suo gusto morbido, per l’aroma fresco e avvolgente, per il profumo delicato. Un distillato dall’innegabile femminilità, richiamata anche dal packaging della bottiglia Candolini, essenziale e dalla forma tonda e morbida, capace di conquistare per la vita. In vendita nei principali Ipermercati e Supermercati in Italia a partire da € 7,60 |
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SONO 39 LE ETICHETTE CHE SI AGGIUDICANO LE 5 SFERE ARRIVA SPARKLE BERE SPUMANTE 2011, LA GUIDA DELLE BOLLICINE ITALIANE
E CUCINA&VINI ORGANIZZA A ROMA LO SPARKLE DAY
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746 etichette raccontate con cura e passione e che rappresentano il top del mondo delle bollicine italiane. Oltre 330 pagine che descrivono perlage, profumi e sapori dei migliori spumanti secchi del Belpaese con schede organolettiche di estrema completezza, arricchite da dati come prezzo in enoteca, abbinamenti, uvaggi. Stiamo parlando di Sparkle Bere Spumante 2011, la guida edita da Cucina&vini che, giunta alla nona edizione, si conferma come una delle pubblicazioni più complete del settore, vero punto di riferimento sia per gli operatori del settore che per il pubblico di appassionati. Una guida che racconta una realtà, quella delle bollicine, in continuo fermento e costante crescita come confermano i dati che parlano di una sostanziale tenuta sul mercato interno e un segno positivo per quello che concerne l’export. I mercati stranieri continuano infatti premiare la qualità e la versatilità dei nostri prodotti. Germania (+10%), States (+15%), Regno Unito (addirittura +30%) e Russia (+200%) sono soltanto alcuni dei Paesi dove gli spumanti made in Italy imperversano e guidano la rinascita dell’intero comparto vitivinicolo nostrano. “Effettivamente è un momento favorevole per la spumantistica italiana – conferma Francesco D’agostino, curatore della guida – che proprio sul versante della qualità deve puntare le sue fiches. E lo dimostra anche il fatto che le 5 sfere sono passate dalle 29 della passata edizione alle 39 dell’attuale. E garantisco che questo non dipende dal fatto che siamo diventati più buoni e di manica larga quanto piuttosto dallo straordinario livello dei prodotti degustati dal nostro panel”. Un panel qualificato – coordinato da D´agostino e composto da Fabio De Raffaele, Antonio Marcianò, Luciano Nebbia, Antonio Pellegrino, Enrico Pozza e Sussanna Varano - che ha confermato la classe dei Franciacorta (11 premiati), la crescita innegabile del Prosecco (la recente docg si è aggiudicata ben 8 premi), il solido talento trentino (9) e poi via via gli altri tra conferme e sorprese con rappresentate zone tradizionalmente vocate come Piemonte (3), Alto Adige (2) e Lombardia (2) e territori meno abituali come Sicilia, Abruzzo, Umbria e Puglia. Un vero e proprio parterre de roi che il pubblico capitolino potrà degustare nel corso di un imperdibile evento che avrà a luogo a Roma, sabato 4 dicembre, nelle belle sale del St Regis Grand Hotel (via Vittorio E. Orlando, 3) dalle ore 18.00 alle 21.00 (prezzo di ingresso 5 euro). “Sarà un vero e proprio Sparkle Day – conclude D’agostino – dove i tanti appassionati romani potranno degustare il gotha della produzione “mossa” italiana e confrontare le eccellenze dei nostri territori, abbinandole anche a prodotti gastronomici di livello. In pratica un vero e proprio Master del Bere Spumante con praticamente tutte le etichette che hanno entusiasmato il nostro panel, convincendoci del fatto che mai come in questo momento è appagante riempire i calici con i vini del nostro Paese” Www.cucinaevini.it |
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