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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Dicembre 2010
"SEMANTICA, VERIFICA, ANALISI E TRASFORMAZIONE DEL BYTECODE  
 
Saarbrucken, 2 dicembre 2010 - Una conferenza dal titolo "Semantica, verifica, analisi e trasformazione del byte code" si terrà il 27 marzo 2011 a Saarbruken, in Germania. Il bytecode, come quello prodotto da compilatori Java o .Net, è diventato un argomento di grande interesse per il mondo industriale e quello accademico. L´interesse dell´industria deriva dal fatto che il bytecode è usato generalmente per dispositivi internet e portatili (smart-card, telefoni, ecc.) applicazioni nelle quali la sicurezza è di fondamentale importanza. Il bytecode non dipende dal dispositivo e permette un caricamento dinamico di classi, il che fornisce un´ulteriore sfida per l´applicazione di metodi formali. Inoltre, la natura non strutturata del codice e la presenza diffusa dello stack operando costituiscono un´ulteriore difficoltà per l´analisi del bytecode. Questo workshop si concentrerà su aspetti pratici e teorici di semantica, verifica, analisi, certificazione e trasformazione del bytecode. Per ulteriori informazioni, visitare: http://software.Imdea.org/~pierreganty/bytecode2011/    
   
   
TRENTO: I PIANI CASA IN DIGITALE SCANSIONATI 95.000 PIANI CARTACEI, L´INCONTRO FORMATIVO AL MART IL 3 DICEMBRE  
 
Trento, 2 dicembre 2010 - Sono stati circa 95.000 i piani casa informatizzati: si è da poco concluso, infatti, il progetto che ha portato a scansionare in digitale tutti i piani cartacei depositati presso gli uffici del Servizio Libro fondiario della Provincia autonoma di Trento. Il 3 dicembre dalle 14.30 alle 18.30, presso l´auditorium Melotti del Mart a Rovereto, si terrà un incontro formativo per far conoscere le peculiarità tecniche di questa nuova modalità operativa. Il sistema di presentazione dei piani casa su supporto magnetico costituisce un’assoluta e totale innovazione per la presentazione e la trattazione dei piani di casa nel sistema tavolare. Il percorso, terminato il complesso progetto di scansionatura digitale di tutti i piani di casa cartacei depositati presso gli Uffici del Libro fondiario, sarà attivato in due distinti momenti: fino al 31 dicembre 2010 sarà “facoltativa” la presentazione dei piani di casa su supporto magnetico, fermo restando la possibilità della presentazione in forma cartacea. Dal 3 gennaio 2011 diventerà obbligatoria la presentazione dei piani di casa solo su supporto magnetico. Per far conoscere, dunque, le nuove modalità operative, venerdì 3 dicembre è stato promosso un incontro pubblico formativo che si terrà presso l´auditorium Melotti del Mart a Rovereto, in corso Bettini n. 43, dalle 14.30 alle 18.30. Il programma prevede le relazioni di Iole Manica e di Giovanna Menapace, del Servizio Libro fondiario, dedicate alla nuova gestione dei piani casa, nonché quelle di Gloria Giovannini, Cristina Franceschini e Stefano Dalla Torre, di Informatica Trentina, sui nuovi software di gestione. Per informazioni: Provincia autonoma di Trento, Servizio Libro fondiario, tel. 0461 491618.  
   
   
TELECOM ITALIA: A ROMA “WORKING CAPITAL TOUR”, GLI INCONTRI PER RILANCIARE L’INNOVAZIONE DEL WEB IN ITALIA  
 
Roma, 2 dicembre 2010 - Ha fatto tappa ieri a Roma “Working Capital Tour”, la serie di incontri promossi da Telecom Italia per riflettere sul futuro dell’innovazione tecnologica del nostro Paese e presentare “Working Capital”, il progetto con cui l’azienda intende sostenere la migliori iniziative imprenditoriali nell’ambito del web 2.0 e delle nuove frontiere di Internet. Dopo il successo raccolto a Catania, Torino, Firenze, Napoli, Milano, Bologna, Bari e Padova con la partecipazione di oltre mille persone, più di quarantamila contatti online e la presentazione di più di centosettanta progetti, il tour è tornato oggi nella capitale, città storicamente vivace in campo accademico e scientifico, in un incontro che si è tenuto presso Palazzo Valentini sede della Provincia di Roma. La mattinata, dedicata allo spazio “Scouting 2.0”, si è aperta con la presentazione di tredici progetti di ricerca, che si sono contesi l’assegnazione di sei borse di studio Telecom Italia, ognuna del valore massimo di 20.000 euro. Successivamente si è svolto il dibattito “Proposte per l’Innovazione”, moderato da Riccardo Luna direttore di Wired Italia, a cui hanno partecipato Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma, Gianluca Dettori, Fondatore di dPixel, Ignazio Licata, Fisico Teorico Isia Roma, Carlo Maria Medaglia, Responsabile Scientifico dei laboratori del Cattid, Enrico Mentana, Direttore del Tg La7. Nel pomeriggio, nello spazio “Startup” sono state presentate, attraverso testimonianze dirette, le esperienze degli imprenditori già selezionati da Working Capital e le startup che si sono candidate per accedere al progetto. La presentazione è avvenuta secondo il meccanismo degli “elevator pitch”: cinque minuti di descrizione più tre minuti di domande e risposte, di fronte ad una giuria di qualità composta da top manager di Telecom Italia ed esperti del settore. Working Capital è il progetto di Telecom Italia che si propone di sostenere l´innovazione italiana e le iniziative imprenditoriali nell´ambito del Web 2.0, fornendo competenze, tecnologie e servizi a supporto della loro realizzazione. Come funziona Working Capital mette a disposizione strumenti concreti che si differenziano a seconda delle caratteristiche e del grado di maturità dei progetti presentati. Per chi ha una buona idea, ma non ha ancora avuto la possibilità di svilupparla adeguatamente, sono previsti dei contratti di ricerca che danno modo di indagare le diverse ipotesi di lavoro per trasformarle in progetti imprenditoriali. A chi ha già un progetto e prevede di mettere in piedi una start-up Working Capital propone tre ulteriori strade: la prima offre un contratto di pre-incubazione, un periodo di sperimentazione e la messa a disposizione di strutture necessarie a testare un prototipo e rafforzare l’impresa; la seconda prevede un contratto di incubazione e supporta i progetti nella fase della verifica di fattibilità tecnica ed economica attraverso uno specifico intervento di consulenza; la terza, infine, predispone un contratto di investimento ed è destinata a quei progetti operativi già dotati di un business plan articolato, un team avviato e un prototipo funzionante. Come partecipare Working Capital vive e si alimenta sul Web, attraverso il sito www.Workingcapital.telecomitalia.it, ma anche grazie alla presenza sui social media che fanno da punto di connessione delle opinioni e delle idee targate 2.0. Una vera e propria piattaforma online multicanale, costituita da una serie di spazi che favoriscono l’incontro di idee, punti di vista, conoscenze e competenze e che ha dato vita a un vero e proprio ecosistema di talenti, organizzazioni, istituzioni e appassionati dell’innovazione, in continuo confronto e dialogo tra loro. Il sito rappresenta il punto principale di raccolta di draft e materiali ed è a disposizione di tutti coloro che vogliono comunicare la propria idea. Tutte le proposte inviate online sono analizzate con cura da un team di professionisti che effettua la selezione delle proposte più interessanti. Che cosa è il Working Capital Tour Working Capital non si limita alla presenza virtuale: è un vero percorso, un viaggio che attraversa l´Italia. Partito nell’aprile 2009 da Catania, dopo aver già toccato Torino, Firenze, Napoli, Milano, Bologna e Bari e Padova il Tour ritorna a Roma il 1 dicembre. All’interno di ogni appuntamento sono presenti due momenti: uno spazio dedicato al talento italiano, alle idee più nuove, all’impegno di fare ricerca; un altro dedicato alle start-up in erba, alle imprese di domani. Adesso tocca a te Se hai in testa qualcosa che ancora non c’è e desideri realizzare un’idea, entra in contatto con Working Capital e diventa protagonista dell’innovazione italiana. Bastano poche semplici mosse: per comunicare la tua idea, proporre la tua azienda, partecipare al Tour 2010, collegati e iscriviti al sito www.Workingcapital.telecomitalia.it/  segui i consigli e le indicazioni che trovi all’interno delle sezioni dedicate e partecipa alle discussioni. Inoltre, segui il blog per tenerti costantemente aggiornato sulle attività, leggere gli approfondimenti sullo scenario delle startup e le interviste ai protagonisti.  
   
   
MILANO: CENTRO SPERIMENTALE CINEMA,DIPLOMI A 28 ALLIEVI  
 
Milano, 2 dicembre 2010 - Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega al Cinema Massimo Zanello ha consegnato ieri, nella sede del Centro Sperimentale di Cinematografia (Csc) - Sede Lombardia, all´ex Manifattura Tabacchi di Milano, i diplomi agli allievi che hanno terminato i corsi del biennio 2008-2010. Dei 28 neodiplomati, 16 hanno superato il corso di ´Creazione e Produzione Fiction´, mentre 12 il corso in ´Cinematografia d´Impresa Documentario e Pubblicità´. Alla consegna dei diplomi, oltre al sottosegretario Zanello, erano presenti anche il presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Francesco Alberoni, il direttore della Sede Lombardia Bartolomeo Corsini e il preside della Scuola Nazionale di Cinema Andrea Crisanti. "La consegna dei diplomi in questa nuova sede - ha ricordato Zanello - dimostra le grandi potenzialità di questo luogo dove per la prima volta si sono svolti i corsi del Centro Sperimentale di Cinematografia. Questa sede, anche grazie all´impiego di nuove tecnologie, è diventata un luogo dove si insegna a produrre eccellenza e dove nascono talenti". Il sottosegretario ha quindi sottolineato l´importanza che ricopre il cinema per Regione Lombardia. "La nostra Regione - ha ricordato - ha dimostrato di sapersi impegnare realmente; il fatto che sia stata creata la figura di un sottosegretario con delega al Cinema ne è la dimostrazione. Auspico che ci si possa trovare presto in questo luogo per conoscere nuovi diplomati che, con questa struttura, hanno realizzato i loro sogni". Al termine della consegna dei diplomi è stata inaugurata la mostra di Andrea Carisanti ´Passato e Futuro.esercitazioni´. La collezione propone disegni, bozzetti e foto in costume che documentano le esercitazioni sugli abiti d´epoca indossati dagli allievi del Corso di Recitazione della sede di Roma. Nella mostra si potranno ammirare scenografie e immagini con allievi impegnati nelle prove al trucco e pettinature. La mostra, con ingresso gratuito, è visitabile presso la sede del Csc dal lunedì al venerdì (ore 10-18), fino alla fine di febbraio. Segue Elenco Allievi Diplomati Anno 2008-2010 - Corso di Cinematografia d´Impresa Documentario e Pubblicità Paolo Bernardi, Cittadella (Pd); Sara Bortolotto, Piacenza; Fabio Butera, Vicenza; Alberto Calveri, Varese; Evelina De Gaudenzi, Novara; Mauro Donzella, Ragusa; Nicola Falasca, Agnone (Is); Serena Forghieri, Carpi (Mo); Rita Maralla, Milano; Cecilia Irene Massaggia, Dolo (Ve); Francesco Palmero, Saluzzo (Cn); Susanna Tadiello, Busto Arsizio (Va). - Corso di Creazione e Produzione Fiction Alberto Amoretti, Albenga (Sv); Federico Beacco, Giussano (Mb); Selene Coccato, Finale Ligure (Sv); Alberto Cozzutto, Genova; Cristiano Delmonte, Reggio Emilia; Monica Elia, Busto Arsizio (Va); Andrea Franceschini, Trento; Giacomo Gailli, Firenze; Davide Orsini, Giulianova (Te); Andrea Ozza, Scorrano (Le); Francesco Pappalardo, Salerno; Matteo Pilati, Bologna; Marta Ravelli, Magenta (Mi); Lorenzo Rossi Espagnet, Roma; Vincenzo Sangiorgio, Taranto; Valentina Zenoni, Lodi.  
   
   
PREMIATA "UNA SCUOLA GRANDE COME LA REGIONE", LA DIRETTA WEB PER L´INAUGURAZIONE DELL´ANNO SCOLASTICO. L´ASSESSORE BIANCHI: "COMPRESA LA NOSTRA INTENZIONE DI PROMUOVERE UNA VERA E PROPRIA COMUNITÀ EDUCATIVA GRAZIE ALLE NUOVE TECNOLOGIE". IL 13 DICEMBRE LA PROSSIMA DIRETTA WEB  
 
 Bologna, 2 dicembre 2010 - “Una scuola grande come la regione”, la diretta web realizzata dall’assessorato Scuola e Formazione della Regione Emilia-romagna per inaugurare l’anno scolastico, ha ricevuto una menzione speciale nella sesta edizione del premio “La Pa che si vede”, promosso dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, da Formez Pa e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. La giuria, si legge nella motivazione, “è stata colpita dal carattere innovativo del progetto e dalla vasta platea coinvolta in questa prima esperienza, che ha saputo mettere in rete i diversi attori del sistema didattico regionale e i vertici politici ed istituzionali”. La diretta web ha coinvolto il primo giorno di scuola, il 14 settembre scorso, una decina di istituti scolastici collegati con una webcam via Skype, dando voce agli insegnanti e agli studenti, protagonisti di una vera e propria trasmissione internet. Un evento decentrato, aperto e interattivo che ha messo in comunicazione luoghi diversi della regione e che le scuole hanno seguito in diretta collegandosi ai siti della Regione, dialogando con la redazione attraverso la pagina dedicata di facebook. La trasmissione è stata trasmessa anche da diverse tv locali e da dodici micro web tv. La giuria, si legge ancora nella motivazione, “ha inoltre apprezzato lo sforzo di bilanciare, con una certa dose di umiltà e con passione, gli interventi in diretta che hanno garantito spontaneità e freschezza al video. Il carattere sperimentale delle tecnologie impiegate poneva dei rischi sul funzionamento della piattaforma ed è giusto assegnare una menzione speciale a chi sa osare per innovare la comunicazione della Pa”. “Un riconoscimento gradito, soprattutto perché ha colto le intenzioni della Regione: utilizzare le nuove tecnologie per creare una vera e propria comunità educativa - ha detto l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi – Una modalità che intendiamo utilizzare anche in altre occasioni”. La prossima diretta web è già in programma per il 13 dicembre, giornata conclusiva del “Progetto scienze e tecnologie”, realizzato dalla Regione Emilia-romagna in collaborazione con Ufficio scolastico regionale, Ansas (ex Irre-er), Università di Modena e Reggio Emilia e Ibc, in cui si sono sviluppate esperienze didattiche innovative nelle scuole dell´Emilia-romagna attraverso un nuovo approccio alla cultura tecnica e scientifica.  
   
   
UNIVERSITÀ: UN SISTEMA DA RIPENSARE. LA REGIONE C´È PRESENTATO A FIRENZE IL RAPPORTO IRPET 2010 SULLA UNIVERSITÀ TOSCANA  
 
Firenze, 2 dicembre 2010 - “Stiamo lavorando per supportare le università toscane in un necessario percorso di innovazione che inizia subito e ci porterà, insieme, all´università 2030”: così Stella Targetti vicepresidente di Regione Toscana con delega proprio ai rapporti con le Università, concludendo la presentazione del “Rapporto 2010” curato da Irpet (“Il sistema universitario in Toscana”) avvenuta questa mattina in Sant´apollonia di Firenze. Targetti ha poi anticipato che la Regione, insieme agli enti di ricerca, intende “avere un ruolo importante anche nel sistema di internazionalizzazione”. Per Irpet l´Università toscana è “ipertrofica, lenta, poco efficiente”; una sorta di “fabbrica che ancora oggi impiega troppo tempo per realizzare il proprio prodotto (i laureati), organizzata in modo inefficiente (eccessiva proliferazione dei corsi e delle sedi decentrate) e con un basso tasso di produttività (troppi gli abbandoni)”. Targetti ha invitato a considerare che “i mali delle università toscane non sono certo esclusivi della nostra regione, ricalcano com´è ovvio i mali dell´intero sistema universitario italiano e, anzi, in Toscana per molti aspetti si sta meglio che altrove”. Lo stesso “rapporto 2010”, in effetti, indica aspetti assai positivi che posizionano il sistema toscano ai primi livelli: siamo la ventunesima regione europea per numero di pubblicazioni, confermiamo una elevata propensione per la produzione di brevetti (il 10% della quota nazionale), abbiamo una attivazione di spin-off superiore alla media nazionale (solo Emilia e Lombardia fanno meglio di noi). E siamo anche la regione con la più elevat a quota di beneficiari del diritto allo studio (10 mila, ovvero il 100% delle richieste) e con una quota di laureati fuori corso al di sotto della media nazionale. I nostri tassi di laurea, triennale e magistrale, sono fra i più alti d´Italia. La mole di dati analizzati da Irpet – ha aggiunto Targetti - “è una valida base di partenza per migliorare l´intero assetto: come Regione vogliamo fare la parte che ci compete, senza invadere campi altrui e con spirito di assoluta collaborazione”. La vicepresidente si è particolarmente riferita al diritto allo studio, alle politiche in favore dell´orientamento, al sostegno verso la ricerca (“In questi giorni abbiamo nominato la Conferenza toscana per l´innovazione e la ricerca”), al disagio giovanile (“Ciò che sta accadendo nel Paese è indicativo non solo di una lotta contro una riforma dubbia ma anche di un forte disagio fra i giovani causato sopra ttutto da una assenza di prospettive”). Stella Targetti ha anticipato la decisione della Regione di sostenere, con adeguati investimenti, un piano per l´emancipazione dei giovani. Il “Rapporto 2010” di Irpet, presentato da Nicola Sciclone, sintetizza e organizza le informazioni sul sistema universitario toscano. In particolare fornisce le cifre sulle immatricolazioni (21 mila circa nell´anno 2008/09, duemila in meno rispetto a due anni prima). Nelle scelte i corsi di laurea che riscuotono più successo sono, in Toscana, Economia (14,3% del totale immatricolati), Lettere e filosofia (13,2%) e Ingegneria (12,5%). In aumento gli iscritti nelle facoltà tecnico-scientifiche (+17%) e in simmetrica diminuzione quelli nelle facoltà umanistiche (-16%). Un terzo degli immatricolati (31%) proviene da fuori regione (soprattutto dal Sud, in particolare Sicilia, Campania, Calabria). Esigua (4,3%) la compone nte degli stranieri. Dal rapporto emerge la eccessiva frammentazione dei corsi di laurea (dal 2000 al 2008 gli iscritti sono aumentati del 10% ma i corsi del 231%). Con un risultato ovvio: l´80% dei corsi di laurea specialistica hanno meno di 10 studenti (il 60% meno di 5). Poco appetibile la laurea triennale. Troppe le sedi distaccate. Troppi gli abbandoni (18 studenti su 100 abbandonano al primo anno; entro il secondo lasciano altri 25. Dopo 5 anni raggiungono la laurea di primo livello solo 37 su 100 e appena 6 quella di secondo livello). Il rapporto si sofferma anche sulle borse di studio e sul rendimento della laurea giudicato inferiore alle attese: fino a 35 anni il salario lordo di un laureato è inferiore a quello di un non laureato.  
   
   
IL MASTER SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ALL’ATTENZIONE DEL MEETING SUI GRANDI PROGETTI NEL MEDITERRANEO  
 
Pescara, 2 dicemrbe 2010 - Anche l’Università degli Studi di Teramo sarà presente al Meeting “Grandi progetti nel Mediterraneo” in programma da giovedì 2 a sabato 4 dicembre nell’ex Foro Boario di Chieti. Nella giornata di oggi, infatti, Gianluca Sadun Bordoni, della Facoltà di Giurisprudenza, partecipa al Meeting presentando il Master in Esperto di strategie di internazionalizzazione delle imprese nell’area del Mediterraneo, una nuova iniziativa didattica dell’Università di Teramo in collaborazione con la Nexus srl, società abruzzese di formazione professionale e gestione di progetti europei. Attivato presso la Facoltà di Giurisprudenza per l’anno accademico 2010/2011, il Master è rivolto alla formazione di qualificate figure professionali in grado di contribuire alla valorizzazione delle imprese a livello internazionale, con particolare riferimento all’area del Mediterraneo. Il Master è realizzato con il contributo dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo e il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Serbia in Italia, della Facoltà di Scienze Manageriali dell’Università “G. D’annunzio” di Chieti-pescara e di Emuni Euro-mediterranean University. Sono partner del Master la Adecco Formazione srl, la Aurora Onlus, Confindustria Teramo e il Consolato onorario della Repubblica di Serbia in Abruzzo. Domani, inoltre, sarà firmata una lettera di intenti, alla quale seguirà un protocollo, tra Regione Abruzzo e Associazione Medadrion, rete delle Università del Mediterraneo, dell’Adriatico e dello Ionio, di cui è segretario generale Gianluca Sadun Bordoni, dell’Ateneo di Teramo. Maggiori informazioni e bando completo del Master sono disponibili sul sito web dell’Università di Teramo www.Unite.it.  
   
   
DALL’UNIVERSITÀ AL MONDO DEL LAVORO: PRESENTAZIONE DEI RAPPORTI STELLA  
 
Milano, 2 dicembre 2010 - L’incontro che si svolgerà all Università degli Studi di Milano-bicocca il 10 dicembre 2010 - ore 9.00 Auditorium Edificio U12, Via Vizzola 5, Milano, è dedicato alla presentazione e discussione di due ricerche dell’iniziativa interuniversitaria Stella: il Ix° rapporto sul Profilo dei laureati nel triennio 2007-2009 e gli Sbocchi occupazionali post dottorato a 12 mesi dal conseguimento del titolo nel periodo 2007-2008. Nel corso del convegno verranno inoltre presentati i primi risultati della campagna di indagine in corso sugli esiti occupazionali dei laureati 2009 a un anno dalla laurea. Intervengono, tra gli altri, Marcello Fontanesi, Alberto Meomartini ed Enrico Decleva. Programma: 9.00 Apertura lavori: Marcello Fontanesi, Rettore Università di Milano-bicocca e Presidente Cilea; Alberto Meomartini, Presidente Assolombarda. 9.30 Profilo laureati 2007-2009: Maurizio Carpita, Università di Brescia – Comitato Scientifico Stella; 9.50 Indagine Stella sui dottori di ricerca 2007-2008 Maria Francesca Romano, Scuola Superiore S. Anna, Pisa; 10.10 Commenta i dati Luciano Martucci, Consigliere delegato innovazione e ricerca Assolombarda; 10.30 I giovani e le tecnologie nel mondo del lavoro Marella Caramazza, Fondazione Istud; 10.45 I mestieri dei laureati Antonio De Lillo, Università degli Studi di Milano-bicocca; 11.00 I dati italiani sull´occupazione dei laureati di 1° livello Giuno Luzzatto, Università degli studi di Genova, Roberto Moscati, Università degli Studi di Milano-bicocca; 11.15 Primi risultati sugli sbocchi occupazionali dei laureati anno solare 2009 Nello Scarabottolo, Università degli Studi di Milano, Presidente Stella; 11.45 Intervengono le aziende: Vodafone, Sol, Gi-group; 12.45 Conclusione Enrico Decleva, Presidente Crui e Rettore dell’Università degli Studi di Milano.  
   
   
SCUOLA A ROMA: PIANO RIORGANIZZAZIONE CONSENTE MAGGIORE CONTINUITA’ DIDATTICA  
 
Roma, 2 dicembre 2010 - «Abbiamo fatto un altro passo nel percorso che consentirà di ridisegnare in maniera sempre più coerente la mappa territoriale delle scuole». Lo ha detto l’Assessore alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù, Laura Marsilio, in merito al Piano di riorganizzazione della rete scolastica di Roma Capitale. «Per arrivare a questo Piano - spiega Marsilio - è stato fatto un grande lavoro di approfondimento e mappatura dell’intero territorio cittadino considerando gli Istituti Scolastici sovradimensionati e sottodimensionati e tenendo conto dell’aspetto geografico e del legame delle scuole con i quartieri». «Fin dal mese di febbraio - prosegue - abbiamo invitato i Municipi ad avviare interlocuzioni con i Consigli di Circolo e di Istituto, e con le reti scolastiche territoriali in modo da pervenire a soluzioni condivise e partecipate. Al termine di questo percorso, siamo arrivati ad un Piano che prevede 15 nuove verticalizzazioni e il pareggio delle autonomia scolastiche. Siamo convinti - conclude l’Assessore - che la creazione di Istituti Comprensivi consenta di assicurare agli alunni la continuità educativa e di ottenere una maggiore funzionalità nell’organizzazione dell’attività scolastica».  
   
   
DIRITTI A SCUOLA: PUBBLICATE LE GRADUATORIE SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PUGLIA  
 
Bari, 2 dicembre 2010 - Sono state pubblicate oggi sul Burp (bollettino ufficiale della Regione Puglia) le graduatorie delle scuole pugliesi che hanno partecipato al secondo bando “Diritti a Scuola” - anno scolastico 2010/2011 - e inizieranno le convocazioni dei docenti che saranno impegnati nel progetto per i prossimi mesi. L‘edizione dello scorso anno del progetto, finalizzato al contrasto della dispersione scolastica e al miglioramento della qualità dell’apprendimento ha avuto esiti molto positivi, certificati dall’Invalsi (Istituto per la Valutazione del Sistema Scolastico) e da un encomio dell’Unicef. Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi pugliesi destinatari dei percorsi previsti dal progetto, con l’aiuto dei loro insegnanti e degli insegnanti esterni che li hanno affiancati, hanno migliorato i loro livelli di apprendimento. E questa è sicuramente una buona notizia. Anche quest’anno sono stati molti i progetti presentati dalle scuole primarie, secondarie di primo grado e dalle secondarie di secondo grado, alle quali è stato aperto il bando 2010/2011. Gli istituti che hanno fatto richiesta sono stati 435 di cui 370 ammessi a valutazione di merito con un numero di 790 progetti risultati idonei, per un investimento complessivo di 31 milioni di euro, più di quanto inizialmente previsto e più di quanto stanziato nel precedente bando. E anche questa è una buona notizia. Insomma la Regione Puglia continua a lavorare per quello che ritiene un obiettivo prioritario: garantire il diritto al sapere per tutte e tutti, lavorare perché “nessun bambino resti indietro”. La D.d. N. 2619 del 30 novembre 2010 di approvazione delle graduatorie è già disponibile sul sito http://formazione.Regione.puglia.it/    
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTE PER GLI ALUNNI DELLE SCUOLE DI GONARS  
 
Udine, 2 dicembre 2010 - E’ iniziato da circa tre settimane il percorso di educazione ambientale “Qui l’acqua vien da sotto: viaggiando lungo un fiume”, rivolto ai bambini delle scuole primarie di Gonars, promosso dall’Assessorato all’Ambiente di Gonars, in sinergia con l’Istituzione scolastica e la Biblioteca, e realizzato dalla Cooperativa Damatrà con il contributo dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Udine. La presenza sul territorio del Parco Intercomunale del fiume Corno, istituito nel 2007 insieme ai Comuni di Porpetto e San Giorgio di Nogaro proprio per la specificità e la ricchezza del suo patrimonio naturalistico, diviene, nel momento in cui anche le Nazioni Unite hanno definito il 2010 l’Anno della Biodiversità, l’emblema dell’importanza da parte di tutti i cittadini, compresi quelli più piccoli, di acquisire consapevolezza sulla necessità della tutela della biodiversità all’interno del proprio territorio. La valorizzazione della conoscenza e della salvaguardia del Parco diviene dunque l’obiettivo della nuova iniziativa che coinvolgerà, fino agli inizi di dicembre, gli alunni di 10 classi in una serie di appuntamenti-laboratori presso la Biblioteca, al cui interno si può trovare una sezione speciale di opuscoli e libri che raccontano il fiume e il parco. Gli incontri si suddividono in due principali attività. In una fase iniziale, attraverso una narrazione condotta dagli affabulatori Damatrà, i piccoli sono invitati ad immaginarsi guardiani della natura, e a ragionare su quali azioni possono essere concretamente realizzate per far sì che questi luoghi vengano conservati e quindi tramandati, favorendo, al contempo, la promozione della biblioteca quale spazio di conoscenza e di socialità. Dopo questa fase di ascolto, confronto e riflessione, i bambini rielaborano i loro pensieri, le loro parole e le loro immagini attraverso un laboratorio creativo che consente ad ognuno di esprimere la propria dimensione propositiva, creativa ed espressiva.  
   
   
BOLZANO: BILANCIO DEL PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ DEL PROGETTO TRANSNAZIONALE DI SVILUPPO DELLA WIPPTAL (IREK)  
 
Bolzano, 2 dicembre 2010 - Ha compiuto un anno il progetto integrale Irek che mira alla realizzazione di misure per uno sviluppo territoriale sostenibile della Wipptal. Partner del progetto sono la Ripartizione bacini montani del Land Tirolo e l´omologa struttura della Provincia Autonoma di Bolzano. Nel corso del primo anno di attività del progetto Irek che mira alla realizzazione di misure per uno sviluppo territoriale sostenibile della Wipptal sono stati già raggiunti alcuni obiettivi intermedi nel campo della protezione del territorio dal rischio di valanghe e frane. Questo risultato è stato sottolineato recentemente da parte dell’ingegner Siegfried Sauermoser dei Bacini montani del Tirolo del Nord che collabora con l’omologa struttura altoatesina alla realizzazione del progetto inserito nel quadro più ampio dell’attività transnazionale dei progetti Interreg. Nel corso del 2010 sono stati determinati, in primo luogo, i diritti d’uso sul territorio sia in Alto Adige che nel Tirolo del Nord, analizzati i sistemi di protezione e la determinazione di potenziali pericoli e danni da valanghe, slavine e potenziali inondazioni nella zona di progetto. In autunno tutti i 28 partner di progetto sono stati invitati ad un incontro progettuale, durante il quale è stato presentato lo stato attuale dei progetti. I prossimi passi saranno rappresentati dalla definizione degli scenari di potenziali danni e rischi legati a valanghe ed inondazioni . Sulla base dei risultati si effettuerà l’elaborazione dei progetti innovativi di protezione. Il progetto riguarda i Comuni situati nella parte settentrionale della valle di Wipptal - Obernberg, Vals, Schmirn, Trins, Gschnitz, Navis - e territori selezionati dei Comuni di Brennero, Vipiteno, Val di Vizze e Racines nella parte meridionale della valle di Wipptal. Tenendo conto di tutti gli aspetti e dei risultati delle singole rilevazioni per i comuni che presentano la maggiore urgenza si preparerà un piano di sviluppo territoriale sotto forma di piano generale, che fungerà da base per ulteriori sviluppi strategici delle aree selezionate. I metodi discussi e applicati saranno raccolti man mano e al termine saranno riassunti e pubblicati come guida metodologica per la realizzazione di piani di sviluppo territoriale. Il progetto Irek mira in ultima analisi all’elaborazione di una metodologia comune per l’elaborazione di scenari e l’individuazione sistematica delle interazioni tra pericoli, danni, rischi e sviluppo territoriale. Gli strumenti elaborati nel corso del progetto saranno messi a disposizione dei Comuni e degli enti interessati. E’ inoltre previsto che le metodologie e i risultati ricavati dalle ricerche svolte nell’ambito del progetto Irek siano analizzati sia dal punto di vista tecnico che scientifico.  
   
   
LE ANDE HANNO FAVORITO LA BIODIVERSITÀ AMAZZONICA  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2010 - La foresta pluviale amazzonica è senza dubbio uno degli ecosistemi più lussureggianti e ricchi di specie del nostro pianeta. Ma cosa sappiamo delle origini della sua diversità? In un nuovo studio, un´équipe internazionale di scienziati fa luce sulla sua storia, sottolineando come la spettacolare diversità della regione sia imputabile al lento sollevamento della catena montuosa delle Ande. I risultati, pubblicati sulla rivista Science, indicano che questa diversità risale a oltre 20 milioni di anni prima di quanto si pensasse. "Con i risultati che presentiamo in questo articolo, abbiamo riscritto l´intera storia dell´Amazzonia in termini di sviluppo della sua biodiversità", ha spiegato il dott. Alexandre Antonelli del Dipartimento di scienze ambientali e botaniche dell´Università di Göteborg, in Svezia, uno degli autori dello studio. Le teorie sul modo in cui le Ande hanno influenzato la diversità della foresta amazzonica sono abbondate nel corso degli anni, ma i ricercatori non erano stati in grado, finora, di stabilire le relazioni di causa-effetto. Guidati dal dott. Antonelli e dalla dott.Ssa Carina Hoorn, dell´Università di Amsterdam (Paesi Bassi), i ricercatori hanno utilizzato dati molecolari, filogenetici e geologici risalenti a 65 milioni di anni fa per comparare l´attuale modello di biodiversità in Amazzonia con i dati di sollevamento delle Ande. "Già alcuni fossili e alcune specie vegetali antiche avevano lasciato supporre che la biodiversità amazzonica avesse avuto origine dalla separazione dall´Africa", ha spiegato il dott. Antonelli. "Questo ci ha spinto a prendere in esame l´intero periodo. Mi sono occupato principalmente di coordinare uno studio sul Dna (acido deossiribonucleico) delle relazioni tra le diverse specie vegetali e animali. Abbiamo esaminato centinaia di pubblicazioni scientifiche scoprendo che pochissime specie sono recenti come si ritiene". Sulla base delle scoperte, la biodiversità amazzonica sarebbe da ricondurre alle Ande, un´area creatasi in seguito alla collisione delle placche tettoniche lungo la costa del Pacifico. "Le Ande centrali e settentrionali si sono sollevate, in parte, nello stesso momento a causa dell´assestamento delle placche", scrivono gli autori. "La subduzione delle placche lungo il margine del Pacifico ha causato il sollevamento delle Ande centrali durante il Paleogene. Le successive rotture delle Placche nel pacifico e la successiva collisione di nuove placche in corrispondenza delle placche di America del Sud e Caraibi hanno intensificato l´orogenesi nel Nord delle Ande. Questo ha poi cambiato radicalmente l´ambiente, costringendo flora e fauna ad adattarsi a nuovi habitat. Il team ha scoperto che i cambiamenti indotti dalla crosta terrestre hanno alterato l´ampia regione paludosa delle regioni settentrionali dell´America del Sud, diventata arida con la formazione del Rio delle Amazzoni. Specie animali e vegetali si sono, dunque, trovate a vivere in un´area incontaminata. "Abbiamo trovato sorprendente che la relazione tra la formazione delle Ande e la biodiversità in Amazzonia sia tanto forte", ha detto il dott. Antonelli. "L´area era considerata una sorta di paradiso in cui l´evoluzione poteva avvenire indisturbata, ma non era questo il caso". Il team ha sottolineato come sia necessario dedicare maggiori ricerche a questa area. "Comprendere il meccanismo alla base della formazione e dell´evoluzione della biodiversità amazzonica continua ad essere una sfida di grande portata che richiede nuove collaborazioni scientifiche interdisciplinari", scrivono gli autori. "Gli studi evoluzionistici sulla filogenesi molecolare e la formazione dei fossili dovrebbero concentrarsi sui campioni del Neogene e su aree ricche di specie ma di cui sono disponibili solo pochi campioni. Le ricerche future dovranno concentrarsi sull´interfacciamento tra l´area cenozoica e quella cratonica e sulla zona di passaggio tra le Ande e l´Amazzonia occidentale (pianeggiante). Quest´area, insieme alle frange meridionali dell´Amazzonia, è stata rapidamente occupata dagli umani, ciononostante resta poco nota dal punto di vista scientifico". A questo studio hanno contribuito ricercatori provenienti da Brasile, Cile, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Venezuela. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Göteborg: http://www.Gu.se/  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
   
BOLZANO: TETRA - RETE DI RADIOCOMUNICAZIONI DIGITALE PER LA PROTEZIONE CIVILE  
 
Bolzano, 2 dicembre 2010 - “La tecnologia "Tetra" in Alto Adige è stato già testato con successo in occasione del Campionato mondiale di Biathlon ad Anterselva nel 2007 e alla visita del Papa in estate 2008” sottolinea il presidente Durnwalder. Il passaggio alla rete radiocomunicazione digitale "Tetra" sarà realizzato gradualmente, il primo lotto comporterà spese oltre 5,7 milioni di euro. “L’intero progetto” prosegue il presidente “sarà costruito per tutti i servizi provinciali tecnici e le organizzazioni rilevanti per la protezione civile e sarà realizzato nel corso dei prossimi sei anni. Le spese complessive ammonteranno a 9,72 Mio. Di euro.” Sotto la direzione del coordinatore del Servizio provinciale reti radio Markus Rauch della Protezione civile provinciale l’Unione provinciale dei Vvf, il Soccorso alpino dell’Avs e quello del Cai, la Croce Bianca e la Croce Rossa Italiana, il Soccorso acquatico dell’Alto Adige in collaborazione con la ripartizione Foreste, il Servizio Strade, le Opere Idrauliche hanno elaborato il progetto della rete radiocomunicazioni digitale. Il Comitato tecnico provinciale recentemente ha poi approvato il finanziamento del primo lotto per la rete radiocomunicazioni digitale Tetra. Il direttore di ripartizione per la protezione civile Hanspeter Staffler sottolinea che fino ad oggi i servizi della protezione civile gestiscono 45 reti radio diverse, che non permettono la comunicazione tra gli stessi servizi ed organizzazioni. “Questo fatto rappresenta grossi problemi soprattutto nell’intervento quando diverse organizzazioni operative devono collaborare. Inoltre la tecnologia analogica sta scomparendo dal mercato e i produttori in futuro svilupperanno esclusivamente reti radio digitali. La protezione civile altoatesina perciò deve adeguarsi alle richieste tecniche, come fanno tra l’altro le Autorità e le organizzazioni in Italia e all’estero, precisa Hanspeter Staffler. Il coordinatore della rete provinciale radiocomunicazioni indica i vantaggi della nuova tecnologia digitale: “Con il passaggio ad un sistema digitale saranno garantiti un altissima disponibilità, un’affidabilità, una segretezza della comunicazioni tramite cifratura, un’uniformità per tutte le forze d’intervento ed autorità, una collaborazione senza intoppi tra le varie organizzazioni, una comunicazione vocale parallela alla trasmissione dati, un collegamento efficiente di forze d’intervento mobili a banche dati e direzioni centrali. Questo collegamento moderno può essere integrato nella rete telefonica della Provincia ed esclude ogni incidenza di disturbi”.  
   
   
AL FESTIVAL DELL’INNOVAZIONE PRESENTATO IL TELECONTROLLO DELLA RETE IDRICA  
 
 Bari, 2 dicembre 2010 - L’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ha presentato ieri mattina,al Festival dell’Innovazione che si sta svolgendo presso la Fiera del Levante, con l’amministratore unico dell’Aqp Ivo Monteforte, il nuovo modello di gestione delle reti che prevede, tra le altre cose, telecontrollo, dispositivi palmari, motorizzazione e telecomando a distanza di idrovalvole. In particolare, il telecontrollo, con 3.500 sensori sulla rete e 600 postazioni, è un innovativo sistema informativo che permette la supervisione ed il controllo in remoto del flusso degli schemi idrici gestiti da Acquedotto Pugliese. Il sistema consente un’alta affidabilità, una maggiore razionalità nella gestione della risorsa idrica disponibile ed interventi immediati in caso di anomalie. Insieme al sistema di Telecontrollo, Aqp sta implementando il Gis (il sistema cartografico informatizzato) come supporto alla pianificazione, progettazione e gestione delle reti e sviluppando l’integrazione tra il sistema Gis ed il Telecontrollo. L’integrazione tra i diversi sistemi informatizzati a servizio delle reti permetterà di rilevare e risolvere le criticità prima che abbiano un impatto sul servizio. Attraverso poi l’attivazione di dispositivi palmari e mobile, gli operatori dell’Acquedotto accederanno ai sistemi informatizzati di gestione delle reti in modo più veloce e semplice migliorando la validazione dei dati sul campo velocizzandone la disponibilità. Il modello prevede inoltre la motorizzazione e telecomando a distanza di idrovalvole per il controllo/regolazione delle portate e delle pressioni nelle reti di distribuzione cittadine. “Il concetto stesso di innovazione – ha detto Amati – si lega fortemente alla storia di Acquedotto pugliese, che non sarebbe mai diventata una delle aziende più importanti del mondo se la sua storia non si fosse basata proprio sulla capacità di molti uomini di andare incontro al tempo nuovo. L’innovazione e il progresso sono realtà scritte nel codice genetico di Acquedotto pugliese, che è nato dalla volontà di emanciparsi e superare disgrazie come la morte provocata dalle epidemie. Credo non ci sia nulla di più innovativo del genio umano che si apre al servizio degli altri. Ci troviamo di fronte ad un’azienda che ancora oggi continua a fare innovazione: in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, Aqp è pronto a fare investimenti fino al 2018 per un valore di un miliardo e 500 milioni di euro e ad attivarsi affinchè opere come il Potabilizzatore di Conza siano realizzate al più presto o che l’acqua del Sinni non sia ancora utilizzata nell’industria. Dunque dire che il pubblico è male e il privato è bene non è altro che un totem; il genio umano è soggetto solo a se stesso e alla sua capacità di agire in modo corretto”.  
   
   
VALLE D’AOSTA: INCENTIVI PER RISANAMENTO, MIGLIORAMENTO E MANTENIMENTO DELLA QUALITÀ DELL´ARIA  
 
 Aosta, 2 dicembre 2010 - L’assessorato del territorio e ambiente informa che è disponibile sul sito della Regione - nella sezione territorio e ambiente/aria - la modulistica per accedere agli incentivi per interventi volti al risanamento, al miglioramento e al mantenimento della qualità dell’aria per il periodo 2010-2012. La misura di finanziamento, approvata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 3149/2010, riguarda in particolare due tipi di intervento: l’adozione di dispositivi antiparticolato (Fap) sui mezzi d´opera (da cantiere); la realizzazione di reti di Gpl e metano nelle zone non ancora servite da alimentazione con combustibili gassosi o da teleriscaldamento. Possono beneficiare dei contributi i soggetti privati, gli enti locali territoriali (comuni e comunità montane e loro enti strumentali), le imprese individuali o societarie aventi sede legale o operativa in Valle d’Aosta. Qualora la richiesta sia presentata da un´impresa, l´agevolazione è concessa nel rispetto del regime "de minimis”. Per l’anno 2010, i contributi relativi ai Fap sono erogati in base allo specifico bando con scadenza al 31 dicembre 2010. Per le reti di distribuzione dei combustibili gassosi, l’erogazione avviene a seguito dell’approvazione della domanda di contributo. Le domande devono essere presentate in bollo su appositi moduli presso gli uffici dell’Assessorato del territorio e ambiente, che viene affiancato da Arpa Valle d’Aosta per gli aspetti tecnici delle istruttorie per l’ammissione a finanziamento delle domande. Ulteriori informazioni sono reperibili sempre sul sito della Regione www.Regione.vda.it/  nella sezione territorio e ambiente/aria.  
   
   
RISANAMENTO IDROGEOLOGICO IN ABRUZZO: CONS REGIONALE APPROVA PROVVEDIMENTI PRESENTATI DA DI PAOLO  
 
L´aquila, 2 dicembre 2010 - Nella seduta del Consiglio Regionale dell 1 dicembre, sono stati approvati all´unanimità entrambi i provvedimenti presentati in aula dall´assessore ai lavori pubblici Angelo Di Paolo. Il primo: "Programma triennale 2010-2012 delle Opere idrauliche finalizzato alla tutela e risanamento idrogeologico del territorio" prevede un costo complessivo di circa 261milioni di euro. Tale somma verrà stanziata di anno in anno dalla Regione secondo le disponibilità economiche della stessa. Tale pogetto è fondamentale per la realizzazione degli interventi ricadenti nel territorio dei bacini idrografici di competenza oltre agli studi di fattibilità per la realizzazione di opere di difesa dalle alluvioni. Il secondo: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo" è finalizzato ad apportare delle integrazioni alle norme tecniche di attuazione del piano stralcio e difesa alluvioni riferiti al territorio della Regione Abruzzo. Tale provvedimento ha come obiettivo primario di rendere le norme più rispondenti alle necessità locali e di perseguire l´interesse pubblico in modo ottimale. Tra gli obiettivi del testo ricordiamo quelli in materia di patrimonio edilizio, di infrastrutture pubbliche nonché quelli relativi alla disciplina delle aree a pericolosità elevata, media e moderata. "Sono molto soddisfatto che entrambi i provvedimenti siano stati votati dal Consiglio all´unanimità. Questo è un segno importante di buona conduzione dei lavori e di senso di responsabilità della istituzione". Così l´assessore Di Paolo commenta la proficua giornata consiliare.  
   
   
FONDI PER MANUTENZIONE TERRITORIO A BELLANO (LC)  
 
Milano, 2 dicembre 2010 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, il finanziamento di opere di manutenzione territoriale in provincia di Lecco. In dettaglio, si tratta di finanziare un nuovo intervento di manutenzione diffusa lungo la Valle Grabbia, la Valle Valletto e la Val Lezzeno in comune di Bellano (Lc). Il provvedimento approvato prevede la riprogrammazione dei fondi residuali accertati a seguito del completamento dei programmi di manutenzione territoriale previsti dal Piano di difesa del suolo di prima e seconda fase - secondo la legge Valtellina - in provincia di Lecco. Questa riprogrammazione, per un totale di 98.760 euro, è stata elaborata dalla comunità montana Valsassina, Valvarrone, Val d´Esino e Riviera, in accordo con la Provincia competente. Di norma, per le altre province, i fondi risultanti da economie per il finanziamento di interventi di completamento di opere già previste dal Piano di difesa del suolo vengono riprogrammati complessivamente; in questo caso, tuttavia, a causa dei ritardi risultati in fase di rendicontazione da parte della Provincia di Lecco e dai comuni di Bellano e Dorio, si è optato per una proposta parziale di rimodulazione dei fondi per non penalizzare il lavoro svolto dalla Comunità montana Valsassina.  
   
   
APPROVATO IL PIANO DI INVESTIGAZIONE DELLE AREE INQUINATE DEL CROTONESE  
 
 Catanzaro, 2 dicembre 2010 - L’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano ha reso noto che lo scorso lunedì ventinove novembre al Dipartimento regionale “Politiche dell’Ambiente” si è conclusa una prima fondamentale fase che porterà, nei prossimi giorni, ad avviare una campagna di indagine che verifichi l’eventuale presenza di materiale inquinato, denominato “Cic”, all’interno di ventiquattro siti posti sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria nei comuni di Crotone, Cutro ed Isola Capo Rizzuto. Con la Conferenza di Servizi “decisoria” presieduta dalla Regione è stato approvato, all’unanimità e con il plauso di tutti i soggetti intervenuti, il “Piano di investigazione delle aree oggetto di sequestro preventivo da parte della Procura della Repubblica di Crotone a seguito di rinvenimento di Cic nei territori dei Comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro”. “Da Assessore regionale all’Ambiente e da cittadino crotonese – ha affermato Pugliano – sono molto soddisfatto in quanto già, da domani, potranno partire tutte le attività tecniche che porteranno ad acquisire dati scientifici inconfutabili circa la presenza di Cic nel territorio della Provincia di Crotone e si permetterà di avviare la fase di bonifica degli stessi siti e di fornire le risposte ai tanti genitori di quei bambini che hanno frequentato negli anni passati gli istituti scolastici oggi posti sotto sequestro. Massima è stata l’attenzione degli Uffici del Dipartimento regionale alle “politiche dell’ambiente”, alla delicata questione del Cic ed oggi, ritengo, ci sono numerose ragioni che mi portano ad essere fiducioso che l’attività sin qui prodotta possa tradursi in risultati positivi rispetto alla domanda di tutela ambientale e di sicurezza della salute. La conclusione di questo importantissimo percorso è assolutamente in linea e coerente con il programma di Governo del Presidente Scopelliti, che aveva più volte dichiarato di volersi occupare di Ambiente in maniera concreta con fatti reali che potessero consentire di assicurare la massima tutela del territorio ma, soprattutto, della salute dei cittadini calabresi. A dimostrazione dell’attenzione che questa Giunta regionale sta assicurando al territorio di Crotone, fortemente interessato da gravi fenomeni di inquinamento negli anni passati, nei prossimi giorni parteciperemo alla stipula di un Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente per utilizzare i dieci milioni di euro assegnati dallo stesso Ministero per bonificare i siti interessati alla presenza di Cic nel Sin di Crotone. Allo stesso tempo, il governo regionale, per onorare l’impegno del governatore Giuseppe Scopelliti nei confronti della comunità crotonese sta definendo le procedure per implementare, con proprie risorse, quelle del ministero e poter garantire gli interventi necessari a bonificare anche i siti interessati alla presenza di Cic che si trovano fuori dal Sito di interesse nazionale. Non appena tali procedure saranno completate e formalizzate – ha concluso Pugliano - potremo avviare quelle degli interventi di bonifica”.  
   
   
RIFIUTI IN CAMPANIA: CALDORO, INTELLETTUALI E SOCIETÀ CIVILE PER AVVIARE NUOVA STAGIONE  
 
Napoli, 2 dicembre 2010 - "La presa di coscienza della società civile, di alcuni intellettuali, va nella direzione giusta ed aiuta la politica e le Istituzioni a recuperare ritardi e vecchie inadempienze. L´obiettivo per avviare un ´circuito virtuoso´ per una cittadinanza attiva troppo spesso assente". Lo sottolinea il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro in relazione all´appello pubblicato da ´Il Corriere della Sera´. "E´ l´idea di uno scatto d´orgoglio della comunità napoletana che ha tutti i mezzi per superare questa situazione difficile e per archiviare antichi stereotipi che la vogliono ferma ed abbattuta. Le Istituzioni - aggiunge - sono chiamate a fare la loro parte ma è necessaria una svolta culturale che deve partire dai cittadini. Nelle scorse settimane ho richiamato l´importanza della nascita dei ‘comitati per il Si´, utili a promuovere la partecipazione attiva della società civile che deve essere protagonista di una nuova stagione. E´ necessario un passo in avanti non per delegare e contrattare ma per decidere e partecipare come vuole una democrazia matura. Sono convinto - conclude - che Napoli saprà mettere in campo tutte le sue migliori energie per archiviare questa emergenza ed avviare una nuova stagione".  
   
   
CCIAA POTENZA: INCONTRO SU SMALTIMENTO RIFIUTI ELETTRONICI  
 
Potenza, 2 dicembre 2010 - C’è ancora spazio per le adesioni al seminario formativo che la Camera di Commercio di Potenza e l´azienda speciale Forim organizzano per il prossimo 3 dicembre (sede camerale di Corso Xviii Agosto) sul nuovo sistema di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). L’incontro si rivolge ai distributori, installatori e centri di assistenza di apparecchiature elettriche ed elettroniche, ai trasportatori che agiscono in nome dei distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche e alle imprese che utilizzano questi prodotti. Il programma prevede, dalle ore 9, l’introduzione da parte del Segretario Generale della Camera di Commercio di Potenza, Patrick Suglia; la relazione di Paolo Pipere, responsabile del servizio ambiente e territorio Camera di Commercio di Milano, su Il ritiro “Uno contro Uno” dei Raee domestici: inquadramento giuridico. Soggetti obbligati e tipologie di Raee interessati; Il ruolo delle Camere di Commercio e delle Sezioni regionali dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali; I Raee professionali: la possibilità di richiedere ai produttori il ritiro del rifiuto all’atto dell’acquisto di un nuovo prodotto. Dalle 11.30 alle 14.00 Silvio Ascoli, dirigente Acta Potenza relazionerà su Il ritiro dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche: modalità semplificate di raggruppamento e trasporto lo stato dell’arte nella città di Potenza e Provincia. Ulteriori informazioni e scheda di adesione su www.Pz.camcom.it/  e www.Forimpz.it/    
   
   
MARCHE: RIFIUTI DALLA CAMPANIA, DICHIARAZIONE DELL´ASSESSORE REGIONALE ALL´AMBIENTE, SANDRO DONATI.  
 
Ancona, 2 Dicembre 2010 - ´Lunedi` scorso, nella Conferenza Stato-regioni il Governo ha formalmente chiesto alle Regioni una concreta solidarieta` per far fronte all´emergenza della Campania accogliendo anche l´esigenza di approfondimento tecnico-operativo del problema. Il fronte delle Regioni, a prescindere dalla connotazione politica, si e` in sostanza ritrovato sulla necessita` di un aiuto nel contesto delle specificita` di ciascuna e di chiare garanzie ambientali, in un quadro di ridefinizione tutt´ora in corso del rapporto con il Governo nazionale, fortemente compromesso dopo la manovra finanziaria. Anche sui rifiuti ci sara` un nuovo incontro tra le Regioni giovedi` prossimo. Nessuna novita`, dunque, sulla posizione della Regione Marche. Infatti dopo la Conferenza Stato-regioni del 24 avevo dichiarato che non esistono le condizioni per poter accogliere quantitativi di rifiuti dalla Campania in misura tale da poter contribuire in modo significativo a dare soluzione al problema senza rischiare di mettere a repentaglio l´autosufficienza locale. In sostanza che non vi era ricettivita` per quantitativi rilevanti rispetto all´esigenza campana. Allo stesso tempo avevo pure evidenziato che le Marche si sarebbero mosse comunque in un´ottica di solidarieta`, di concerto con le altre Regioni e comunque previa accettazione di garanzie tecniche e finanziarie da definire in un apposito Tavolo Tecnico. Martedi` scorso il Ministero dell´Ambiente ha avviato il Tavolo Tecnico con tutte le Regioni e, in tale ambito, le specifiche richieste delle Marche relative alle garanzie ambientali (smaltimento solo di rifiuti urbani trattati, caratterizzazione dei rifiuti in partenza da parte dell´Arpa Campania, verifica in arrivo da parte dell´Arpam, utilizzo solo di autotrasportatori iscritti all´Albo Gestori rifiuti) ed a quelle economiche (certezza e garanzia di pagamenti in tempi rapidi e certi) sono state verificate e approfondite. Le Marche non sono nelle condizioni di smaltire grandi quantitativi di rifiuti ma hanno segnalato sul piano tecnico che sono comunque in grado di dare un piccolo contributo di tre mesi sulla base delle disponibilita` volumetriche delle discariche, nell´ottica di solidarieta` con le popolazioni della Campania, secondo la linea espressa da tutte le Regioni. I quantitativi non debbono comunque creare situazioni che mettono a repentaglio l´autosufficienza locale. Le posizioni delle Regioni troveranno un´ulteriore fase di confronto gia` domani alla Conferenza delle Regioni convocata dal suo Presidente, Errani, per fare il quadro della situazione´..