Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Febbraio 2011
TRASPORTO AEREO: LA COMMISSIONE EUROPEA APRE PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE NEI CONFRONTI DI SEI STATI MEMBRI RELATIVI AGLI ACCORDI STIPULATI CON LA RUSSIA PER LA PARITÀ DI TRATTAMENTO DELLE COMPAGNIE AEREE DELL’UE E IL SORVOLO DELLA SIBERIA  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2011 - La Commissione europea ha avviato ieri una serie di procedimenti di infrazione nei confronti di Cipro, Irlanda, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna relativi agli accordi bilaterali sui servizi aerei stipulati con la Russia, inviando a ciascuno Stato membro interessato una richiesta formale di informazioni (la cosiddetta “lettera di costituzione in mora”). La Commissione teme che detti accordi possano minare la concorrenza tra le compagnie aeree europee e dare luogo a diritti di sorvolo della Siberia potenzialmente illegali ai sensi delle norme antitrust dell’Ue. Altre lettere di costituzione in mora erano state spedite nell’ottobre 2010 ad Austria, Francia e Germania (cfr. Ip/10/1425), e nel gennaio 2011 a Belgio, Danimarca, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito (cfr. Ip/11/74). La Commissione sta attualmente esaminando la conformità al diritto dell’Ue degli accordi bilaterali sull’aviazione conclusi tra gli altri Stati membri e la Russia. Il fatto che le compagnie aeree europee debbano pagare per volare sopra la Siberia durante i viaggi verso l’Asia può non solo rendere i voli più costosi, ma anche portare ad una concorrenza sleale tra compagnie dell’Ue e compagnie di paesi terzi. La Commissione europea ritiene che gli accordi sul trasporto aereo debbano prevedere la parità di trattamento di tutte le compagnie aeree dell’Ue e il rispetto delle norme antitrust. Se così non fosse, alcune compagnie aeree dell’Ue potrebbero infatti essere trattate in modo meno favorevole rispetto ai loro diretti concorrenti o potrebbero dover pagare diritti supplementari irragionevoli che verrebbero successivamente scaricati sui consumatori attraverso tariffe aeree più care. La libertà di stabilimento - Gli accordi bilaterali sui servizi aerei tra un singolo Stato membro e un paese terzo devono includere una “clausola di designazione Ue” con la quale si riconosce che le condizioni dell’accordo si applicano anche a tutte le compagnie aeree dell’Ue e non solo alle compagnie dello Stato membro in questione. Si tratta di un aspetto essenziale del mercato unico europeo dell’aviazione, creato agli inizi degli anni ‘90, che garantisce il diritto delle compagnie aeree di operare alle stesse condizioni su tutto il territorio dell’Ue. La prescrizione relativa alla “clausola di designazione Ue” è stata confermata nelle sentenze “Open Skies” della Corte di giustizia nel 2002 (cfr. Ip/02/1609). La Corte ha dichiarato che le disposizioni che limitano i vantaggi degli accordi sui servizi aerei ai cittadini dello Stato membro interessato costituiscono una violazione delle norme Ue sulla libertà di stabilimento (ora sancita dall’articolo 49 del trattato sul funzionamento dell’Ue). Da allora la maggior parte degli accordi stipulati con paesi terzi è stata resa conforme alla decisione della Corte. La Russia è uno dei pochi paesi al mondo che non riconosce la parità di trattamento di tutti i vettori Ue e non accetta che le condizioni di un qualsiasi accordo bilaterale debbano includere una clausola di “designazione Ue” ed essere applicate a tutti. Ciò crea seri problemi di ordine pratico, mettendo a rischio i diritti relativi alle rotte, ad esempio, per le compagnie aeree che vengono acquisite da una compagnia di un altro Stato membro dell’Ue. Diritti di sorvolo della Siberia - Le compagnie Ue designate sono obbligate a pagare dei diritti di sorvolo della Siberia per le rotte verso molte destinazioni dell’Asia. Si stima che solo nel 2008, i vettori dell’Ue interessati abbiano pagato circa 420 milioni di dollari Usa di diritti, la maggior parte dei quali direttamente alla compagnia aerea russa Aeroflot. La Commissione teme che questo costituisca una violazione della legislazione antitrust dell’Ue in base alla quale le compagnie aeree non dovrebbero essere obbligate a concludere un accordo commerciale con un concorrente diretto. La Commissione ritiene inoltre che questo costituisca una violazione del diritto internazionale (Convenzione di Chicago). Tali accordi bilaterali inoltre impongono condizioni diverse alle compagnie aeree dell’Ue a seconda del paese in cui hanno la loro base, il che crea un’ulteriore distorsione di concorrenza. In conclusione, i passeggeri rischiano di dover pagare per i loro voli più di quanto sarebbe necessario. Prossime tappe - Gli Stati membri hanno due mesi per rispondere alle lettere di costituzione in mora. In caso di mancata risposta o di risposta non adeguata, la Commissione trasmetterà un parere motivato con il quale richiederà agli Stati membri interessati di modificare i loro accordi bilaterali sui servizi aerei con la Russia. La Commissione sta attualmente esaminando la conformità al diritto dell’Ue degli accordi bilaterali sui servizi aerei conclusi con la Russia dagli altri Stati membri.  
   
   
NUOVO COLLEGAMENTO BUS AEROPORTO DI BARI-GARGANO  
 
Bari, 17 febbraio 2011 - Trasporti al servizio del turismo. In primavera sarà attivato un nuovo collegamento con autobus fra l’aeroporto di Bari e il Gargano. Lo annuncia l´assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini: "Gli aeroporti di Puglia funzionano. Dobbiamo migliorare i servizi. L´iniziativa rientra nella strategia di potenziamento dei collegamenti tra le infratrutture aeroportuali e le principali destinazione turistiche. Partiamo con il grande polmone ricettivo del Gargano che potrà subito beneficiare di collegamenti mirati e efficaci, in previsione del potenziamento dell´aeroporto Gino Lisa di Foggia". A partire da aprile, infatti, grazie al supporto finanziario dell´assessorato alla mobilità e d´intesa con l´assessorato al Turismo della Regione Puglia sono previste corse di autobus in orari coordinati alle partenze ed arrivi dei voli nazionali ed internazionali dell’aeroporto di Bari. I tempi di percorrenza saranno ridotti al minimo possibile, anche utilizzando il raccordo autostradale. "Con questo nuovo servizio - continua Minervini - vogliamo rafforzare la connessione tra il mercato offerto dall´ampia gamma di collegamenti che insistono sull´aeroporto di Bari e il sistema turistico ricettivo del Gargano. Questo consentirà agli operatori turistici di formulare specifiche proposte sull´incoming che transita nell´aeroporto di Bari, anche grazie ai voli low cost". Il bus-navetta farà capolinea in aeroporto e in località Calenella, sul piazzale della stazione delle Ferrovie del Gargano (a 6 km da Peschici). Sono previste due fermate intermedie, una a Manfredonia, che permette anche di raggiungere San Giovanni Rotondo, e una a Vieste. "Questo servizio - conculde Minervini - oltre a costituire un´efficace leva per promuovere una dilatazione della stagione turistica estiva, potrà integrare, attraverso le due fermate intermedie, l´offerta di mobilità anche per i cittadini del Gargano".  
   
   
FIAT: FIRMATO ACCORDO PER RILANCIO TERMINI IMERESE ROMANI: “DA OGGI NUOVA FASE, COSTRUIRE FUTURO CON IMPEGNO DI TUTTI” INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI 1 MILIARDO DI EURO, OLTRE 3.300 POSTI DI LAVORO A REGIME  
 
 Roma, 17 febbraio 2011 - Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani - insieme all’assessore alle Attivita´ Produttive della Regione siciliana Marco Venturi, al Presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti, al sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, al Consorzio Asi di Palermo e ai rappresentanti di Fiat Group e di Invitalia – ieri ha firmato l’accordo di programma per la disciplina degli interventi di riqualificazione e reindustrializzazione del polo industriale di Termini Imerese. L’accordo, la cui attuazione è prevista entro 36 mesi, è lo strumento operativo che stabilisce procedure, finanziamenti e responsabilità gestionali di tutti gli enti coinvolti nel rilancio del sito produttivo di Termini. Queste, in particolare, le principali linee di intervento: 1) Il Mise finanzierà le iniziative industriali per un totale di 100 milioni di euro, attraverso: · interventi per nuovi investimenti per la reindustrializzazione delle aree di crisi (legge n. 181/1989) in cofinanziamento con la Regione Siciliana; · contratti di sviluppo (D.m. 24 settembre 2010). 2) La Regione Siciliana stanzierà complessivamente fino ad un massimo di 350 milioni di Euro, secondo un piano così articolato: · 150 milioni per interventi infrastrutturali necessari per favorire l’insediamento di nuove iniziative imprenditoriali. · fino a 200 milioni per il cofinanziamento insieme al Mse degli investimenti industriali. · la Regione renderà inoltre disponibili agli investitori ulteriori misure agevolative previste da normative regionali, quali credito d’imposta per nuovi investimenti, incentivi contributivi per le assunzioni di nuovi lavoratori e interventi formativi e di riqualificazione professionale. 3) Comune, Provincia ed Asi si impegnano a garantire la disponibilità delle aree necessarie agli investimenti, favorendo lo snellimento di tutte le procedure autorizzative. 4) Il Gruppo Fiat si impegna a definire la tempistica e le modalità della cessione a costo zero del sito e delle sue pertinenze interne e ogni connesso adempimento, senza richiedere altro corrispettivo per i beneficiari che la effettiva ricollocazione lavorativa di tutti i relativi addetti nonché il trasferimento dell’organico aziendale. 5) Invitalia, advisor del dicastero di via Veneto, coordinerà operativamente le procedure di attuazione dell’accordo, predisponendo inoltre i necessari piani finanziari degli investimenti. Le nuove iniziative imprenditoriali attiveranno risorse private per circa 600 milioni di euro. Per il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani “oggi si apre una nuova fase per Termini Imerese. Siamo partiti da un grande problema occupazionale – ha proseguito il ministro - e abbiamo lavorato con determinazione per creare le condizioni necessarie al rilancio di uno dei più importanti insediamenti produttivi del Mezzogiorno. In questo modo sarà possibile tutelare 1.500 occupati, puntando a creare oltre 3.300 posti di lavoro una volta a regime. E’ un segnale importante della vitalità del tessuto economico italiano e della capacità del governo Berlusconi di mettere a sistema le migliori forze del Paese. Adesso è necessario l’impegno di tutti, governo, istituzioni locali, imprese, sindacati e lavoratori stessi, per fare in modo che l’accordo trovi piena attuazione nelle tempistiche indicate. Ciascuno deve fare fino in fondo la propria parte per dare un nuovo futuro a Termini Imerese” ha concluso Romani.  
   
   
FIAT: ACCORDO STORICO PER TERMINI IMERESE  
 
Roma, 17 febbraio 2011 - "E´ una giornata storica questa perche´ registriamo l´interesse di sette imprese ad investire nella nostra Regione. Noi crediamo in questo Accordo di Programma per Termini Imerese. Quella di oggi e´ solo una tappa, fondamentale, di un percorso che da questo momento dovra´ procedere a ritmi serrati". Lo ha dichiarato l´assessore alle Attivita´ produttive della Regione siciliana, Marco Venturi, nel corso della presentazione alla stampa dell´Accordo di programma per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, siglato ieri a Roma. A sottoscrivere il documento, l´assessore Venturi, in rappresentanza della Regione siciliana, il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, l´amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, il presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti ed il presidente dell´Area di Sviluppo Industriale di Palermo, Alessandro Albanese. "Da subito - ha proseguito Venturi- occorre verificare la reale cantierabilita´ delle sette iniziative inserite nella short list. Fin da domani occorre mettere mano ai progetti esecutivi per accertare quando e come queste ´iniziative imprenditoriali virtuali´ diventeranno reali tenendo bene a mente la dead line del 31 dicembre 2011, quando la Fiat lascera´ la Sicilia". "Per quanto ci riguarda - ha aggiunto l´esponente del governo regionale -come piu´ volte ribadito, a Termini Imerese si devono continuare a produrre automobili e per questo la priorita´ nella valutazione dei progetti si dovra´ dare a chiunque - tra i sette e non solo - sia grado di iniziare prima possibile ad insediarsi e ad iniziare la produzione garantendo nel minor tempo possibile l´occupabilita´ dei lavoratori dello stabilimento Fiat di Termini Imerese". "Sappiamo - ha concluso l´assessore Venturi - infatti che altre proposte, sempre nel settore automotive, sono pervenute al Ministero: abbiamo chiesto, oggi, che Invitalia proceda con celerita´ alla valutazione di queste ulteriori proposte, verificando da subito la reale cantierabilita´ in particolare di quelle che consentono a Termini Imerese di mantenere la vocazione del territorio, che e´ quella di essere e restare il Polo automobilistico della Sicilia".  
   
   
PER ALIMENTARE LE AUTOMOBILI ELETTRICHE DEI RIVOLUZIONARI NANO-STRATI INCREMENTERANNO LA POTENZA DELLE BATTERIE  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2011 - Alcuni scienziati finanziati dalla Ue hanno inventato un nuovo modo di creare nano-strati dello spessore di un atomo che saranno potenzialmente in grado di dare vita alla prossima generazione di tecnologie elettroniche e di stoccaggio energetico necessarie, per esempio, per alimentare le automobili elettriche. La ricerca è stata finanziata in parte dal progetto Pepinen ("Processing and electron probing inorganic nanostructures for emerging nanotechnologies"), che si è assicurato una borsa Marie Curie di 168.256 euro nell´ambito del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). La ricerca è stata pubblicata di recente sulla rivista Science. Ricercatori del Centre for Research on Adaptive Nanostructures and Nano-devices (Crann) del Trinity College Dublin, in Irlanda, e dell´Università di Oxford, Regno Unito, hanno scoperto come separare materiali stratificati per produrre nano-strati sottili come un atomo. Utilizzando questi strati, hanno creato una linea di innovativi nano-materiali bidimensionali dotati di proprietà chimiche ed elettroniche che potrebbero consentire lo sviluppo di nuove tecnologie elettroniche e di stoccaggio energetico. Per decine di anni, i ricercatori hanno cercato di creare nano-strati da materiali stratificati per rendere disponibili le loro insolite proprietà elettroniche e termoelettriche. Tuttavia, i metodi precedenti comportavano un enorme dispendio di tempo e avevano rese laboriose o molto scarse e, quindi, erano inadatti alla maggior parte delle applicazioni. In questo ultimo studio, gli scienziati hanno sviluppato nano-strati da una varietà di materiali, usando solventi comuni e ultrasuoni e impiegando dispositivi simili a quelli usati per pulire i gioielli. Secondo loro, il nuovo metodo è "semplice, veloce, poco costoso e potenzialmente scalabile per adattarsi alla lavorazione in scala industriale". "Il nostro nuovo metodo offre costi ridotti, una resa molto alta e capacità di trattamento molto estese: in un paio d´ore e con solo un milligrammo (mg) di materiale, miliardi e miliardi di nano-strati dello spessore di un atomo possono essere prodotti contemporaneamente da un´ampia varietà di materiali stratificati esotici", ha spiegato la dott.Sa Valeria Nicolosi, Research Fellow della Royal Academy of Engineering nel dipartimento di scienze dei materiali dell´Università di Oxford. La dott.Sa Nicolosi ha dichiarato che i nuovi materiali sono adatti anche all´uso nella nuova generazione di batterie, note come "supercapacitor", che possono fornire energia con una velocità superiore migliaia di volte a quella delle batterie comuni, rendendo possibili nuove applicazioni come quella delle auto elettriche. Molti di questi nuovi materiali stratificati atomici sono molto resistenti e possono essere aggiunti alle plastiche per produrre compositi ultraresistenti, ha spiegato la dott.Sa Nicolosi, e saranno utili in diversi settori, da quello della semplice plastica strutturale all´aeronautica. Il suo collega, prof. Jonathan Coleman, ricercatore principale presso il Crann e la School of Physics del Trinity College Dublin, ha detto: "Delle molte possibili applicazioni di questi nuovi nano-strati, forse le più importanti sono quelle in cui sono usati come materiali termoelettrici"; aggiungendo che "quando integrati nei dispositivi, questi materiali possono generare elettricità a partire da calore residuo". Il professor Coleman ha fornito l´esempio di come nelle centrali elettriche alimentate a gas circa il 50% dell´energia generata si disperda sotto forma di calore residuo, mentre nelle centrali a carbone o petrolio il valore sale a 70%. "Invece lo sviluppo di dispositivi termoelettrici efficienti consentirebbe di riciclare parte di questo calore residuo in modo facile ed economico. Una possibilità che finora ci è stata preclusa", ha spiegato. Secondo gli scienziati, la loro ricerca è paragonabile al lavoro relativo al graphene, materiale bidimensionale che ha vinto il premio Nobel nel 2010. E spiegano che il graphene ha suscitato notevole interesse perché, quando separato in singoli fiocchi, dispone di straordinarie proprietà elettroniche e meccaniche che sono molto diverse da quelle del suo cristallo di origine, la grafite. Tuttavia, la grafite è solo uno delle centinaia di materiali stratificati e alcuni di essi potrebbero dare vita a nuove portentose tecnologie. Per maggiori informazioni, visitare: Azioni Marie Curie nel 7º Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/mariecurieactions/home_en.html  Science: http://www.Sciencemag.org/  Trinity College Dublin: http://www.Tcd.ie/    
   
   
VOLKSWAGEN XL1 UN SOGNO CHE DIVENTA IN REALTÀ CONSUMA SOLTANTO 0,9 L/100 KM L´AUTO DA 1 LITRO È SEMPRE PIÙ VICINA ALLA PRODUZIONE IN SERIE  
 
 Verona, 17 febbraio 2011 - La mobilità del futuro è uno fra gli argomenti più dibattuti di questi anni. Con un aspetto centrale: quanto si possono ridurre i consumi delle auto, utilizzando con coerenza soluzioni che garantiscano la massima efficienza? Grazie alla Volkswagen, ora è possibile dare una risposta a questa domanda con la nuova Xl1, il cui consumo è di 0,9 l/100 km. Nessun´altra vettura ibrida, dotata di motore elettrico e motore a combustione, può vantare consumi tanto ridotti. Il prototipo è stato presentato in anteprima in occasione del Qatar Motor Show (26-29 gennaio 2011). Aspetti principali - Sotto il profilo della concezione tecnica, la Xl1 rappresenta il terzo stadio di sviluppo della strategia Volkswagen per la produzione dell´auto da 1 litro. L´attuale Presidente del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo Volkswagen, il Dott. Ferdinand Piëch, nel 2002 si era fatto promotore della futuristica idea di realizzare un prototipo adatto all’uso quotidiano che a tutti gli effetti consumasse 1 litro ogni 100 km e che fosse destinato alla produzione in serie. Con la nuova Xl1, quella che inizialmente sembrava un´utopia sta quasi per avverarsi. L´adozione di materiali leggeri high-tech (struttura monoscocca e particolari in fibra di carbonio rinforzata), un´aerodinamica perfetta (Cx 0,186) e un sistema ibrido plug-in comprendente motore due cilindri Tdi (48 Cv), motore elettrico (27 Cv), cambio Dsg a doppia frizione a 7 rapporti e batteria agli ioni di litio, fanno sì che la nuova Volkswagen Xl1 - con un consumo di 0,9 l/100 km - possa vantare emissioni di Co2 di appena 24 g/km. La concezione ibrida plug-in consente inoltre al prototipo Xl1 di disporre di un’autonomia di 35 km in modalità di alimentazione completamente elettrica, quindi a emissioni zero. La batteria può essere ricaricata tramite comuni prese di corrente. Grazie al sistema di recupero dell´energia in frenata (frenata rigenerativa) l’accumulatore si ricarica; in questo caso il motore elettrico funge da generatore. E’ stato raggiunto un così elevato livello di efficienza nonostante la carrozzeria sia stata resa più adatta all´uso quotidiano di quella dei due prototipi precedenti. Mentre sulla 1-Litre Car presentata nel 2002 e sulla L1 presentata nel 2009 il guidatore e il passeggero erano ancora seduti uno dietro l´altro, a vantaggio dell´aerodinamica della vettura, i due occupanti della nuova Xl1 siedono ora l´uno accanto all´altro, come solitamente accade su una normale vettura. In più ci sono le porte ad ala di gabbiano che agevolano salita e discesa dei passeggeri. Un ulteriore passo in avanti è rappresentato poi dai componenti in fibra di carbonio rinforzata (Cfk), materiale utilizzato anche in Formula 1: anche in questo caso, la Volkswagen è nuovamente riuscita a ridurre sensibilmente i costi di produzione, un punto di forza fondamentale per un´eventuale produzione in piccola serie della Xl1. In collaborazione con alcuni fornitori è stato sviluppato e brevettato un nuovo sistema per la produzione del Cfk, la cosiddetta procedura aRtm (advanced Resin Transfer Moulding). La vettura più parca nei consumi al mondo - La nuova Xl1 dimostra che le tecnologie in grado di ridurre in modo significativo consumi ed emissioni rappresentano il futuro delle Case automobilistiche. A dimostrazione del fatto che, anche in futuro, non dovremo necessariamente rinunciare a un piacere di guida autentico. Al volante della Xl1 si prova infatti la sensazione di essere un vero pilota. E tutto ciò non si deve semplicemente alla sua straordinaria potenza, ma anche alla sua efficienza superiore. I due esempi che seguono rendono bene l’idea: al prototipo bastano 8,4 Cv, ossia una minima quantità della potenza di cui dispongono le vetture attuali, per mantenere una velocità costante di 100 km/h (la Golf 1.6 Tdi 105 Cv con cambio Dsg a 7 rapporti ne impiega 17,9); in modalità di alimentazione elettrica, alla Xl1 sono sufficienti meno di 0,1 kWh (82 Wh/km) per percorrere più di un km. Valori da record! E se viene richiesta la massima potenza del sistema ibrido, il prototipo della Volkswagen passa da 0 a 100 km/h in soli 11,9 secondi con una velocità massima di 160 km/h (limitata elettronicamente). Ma questi dati da soli non dicono ancora tutto della Xl1: il peso di appena 795 kg, ad esempio, risulta vantaggioso per il sistema di trazione, regalando alla vettura una straordinaria agilità. Da fermo e a piena potenza, il motore elettrico con coppia di 100 Nm funge anche da booster, a supporto del motore Tdi (anch´esso sviluppa 120 Nm di coppia massima). In modalità boost, il motore Tdi e quello elettrico assieme sviluppano una coppia massima di 140 Nm. Concept ibrida plug-in - Con la nuova Xl1, la Volkswagen propone una concept ibrida plug-in che può contare sulla riduzione dei consumi propria della tecnologia Turbodiesel common rail Tdi oltre che sull´efficienza del cambio a doppia frizione Dsg. Il motore eroga la propria potenza massima di 48 Cv con una cilindrata di soli 0,8 litri. L´intera unità ibrida si trova nella parte posteriore della vettura. Il modulo ibrido vero e proprio, con motore elettrico e frizione è posto tra motore Tdi e cambio Dsg a 7 rapporti ed è stato integrato nel carter del cambio Dsg che si trova al posto del consueto volano. Il motore elettrico viene alimentato da una batteria agli ioni di litio. Un´elettronica di potenza che funziona in campo di tensione da 220 Volt assicura quindi il flusso di energia ad alta tensione da/per la batteria e il motore elettrico, e viceversa. La rete di bordo della Xl1 viene alimentata da un convertitore Dc/dc con la necessaria tensione di 12 V. Funzionamento congiunto di motore elettrico e motore Tdi. Il motore elettrico supporta il motore Tdi in fase di accelerazione (funzione boost); tuttavia, esso può anche garantire al prototipo Xl1 fino a 35 km di autonomia. In questo caso, il motore Tdi viene scollegato dalla catena cinematica mediante l’apertura della frizione. La frizione lato cambio resta invece chiusa e il cambio Dsg è quindi pienamente integrato. Vi è poi un altro aspetto importante: il guidatore può decidere se utilizzare la Xl1 in modalità di trazione puramente elettrica (solo con batteria carica): gli è sufficiente agire sull’apposito pulsante sulla plancia. Il processo di riavviamento del motore Tdi è molto confortevole. Per garantire il cosiddetto impulso di avviamento del motore Tdi durante la marcia, il rotore del motore elettrico ruota velocemente e la frizione lato motore viene chiusa altrettanto rapidamente. Il motore Tdi viene quindi portato al regime necessario. Il tutto avviene senza strappi in modo tale che il guidatore non percepisca praticamente il riavvio del motore Tdi. In fase di frenata, il motore elettrico funge da generatore utilizzando l’energia prodotta per ricaricare la batteria (sistema di recupero). Nel bilancio energetico del sistema ibrido, in determinate condizioni di funzionamento, lo spostamento del punto di carico elettrico del generatore consente una riduzione dei consumi del motore Tdi, regalando nel contempo al Turbodiesel un miglior grado di efficacia. Anche l´innesto delle marce da parte del cambio Dsg a 7 rapporti viene effettuato nell’ottica della riduzione dei consumi. Tutto il sistema di gestione dell’energia e di propulsione viene controllato dalla centralina motore tenendo conto delle diverse richieste di carico del guidatore. Per la selezione della modalità di guida ottimale vengono presi in considerazione parametri quali la posizione del pedale dell’acceleratore, il carico del motore, nonché la riserva di energia e “l’energy-mix” dato dall’energia cinetica ed elettrica. Bicilindrico Tdi con tecnologia di serie. Il motore 0.8 Tdi (48 Cv) è basato sul 1.6 litri Tdi, montato ad esempio sulla Golf e sulla Passat. Il motore 0.8 Tdi presenta, quanto a distanza tra i cilindri (88 mm), alesaggio (79,5 mm) e corsa (80,5 mm), gli stessi dati del motore 1.6 Tdi common rail. Inoltre, il 2 cilindri della Xl1 e il 4 cilindri di serie condividono anche importanti accorgimenti tecnici per la riduzione delle emissioni. Sempre in quest’ottica vengono utilizzati speciali cavità nei pistoni, l’iniezione multipla e l’orientamento individuale dei singoli getti. Le buone caratteristiche di comfort del motore common rail sono state trasferite anche al due cilindri, nel quale un albero di equilibratura, azionato da un albero motore che ruota alla stessa velocità, ottimizza la silenziosità di funzionamento del motore. Il basamento in alluminio del motore Tdi è costruito in modo da ottenere un’elevata precisione geometrica e, di conseguenza, ridotte perdite per attrito. Nell´ottica della riduzione delle emissioni, vengono inoltre impiegati un sistema di ricircolo dei gas di scarico, un catalizzatore di ossidazione oltre a un filtro antiparticolato. Così equipaggiato, il motore 0.8 Tdi soddisfa già i valori limite della norma sui gas di scarico Euro 6. Proprio come tutto il sistema di propulsione, anche il sistema di raffreddamento della Xl1 è orientato alla massima efficienza: la pompa dell’acqua esterna ad azionamento elettrico viene attivata dalla centralina motore in modo tale che il raffreddamento del Tdi avvenga solo se le condizioni lo richiedono. Nella parte anteriore della vettura è posizionata una presa d’aria adattiva dedicata al raffreddamento del motore. Questo sistema di gestione termica contribuisce anch´esso alla riduzione dei consumi. In un circuito dell’acqua separato, una seconda pompa ad azionamento elettrico, anch’essa attivata in base al fabbisogno, provvede al necessario raffreddamento dell’alternatore del motorino di avviamento e dell’elettronica di potenza. Carrozzeria in Cfk, un gioiello tecnologico - Con la carrozzeria in fibra di carbonio rinforzata (Cfk), il reparto Sviluppo ha ottenuto un risultato straordinario, sia in termini di leggerezza, sia sotto il profilo aerodinamico. Per comprendere quanto sia innovativa la concezione della carrozzeria della nuova Xl1, mettiamola a confronto con la Golf. La bestseller Volkswagen, venduta in milioni di esemplari, vanta un’ottima aerodinamica per una vettura della classe compatta: dal prodotto Cx (0,312) x A (superficie frontale 2,22 m2) risulta infatti un valore di 0,693 m2. La Golf può quindi considerarsi un´auto curata sotto il profilo aerodinamico. La Xl1, fa ancora meglio con un coefficiente Cx pari a 0,186 e con una superficie frontale di 1,50 m2. Ne risulta un valore pari a 0,277 m2, ossia 2,5 volte inferiore rispetto a quello della Golf. Design all´avanguardia. La nuova Xl1 ha una lunghezza di 3.888 mm per 1.665 mm di larghezza, a fronte di appena 1.156 mm di altezza. Si tratta di dimensioni estreme: la Polo, sebbene simile per lunghezza (3.970 mm) e larghezza (1.682 mm), risulta ben più alta (1.462 mm). La nuova Xl1 presenta all´incirca la stessa altezza di una Lamborghini Gallardo Spyder (1.184 mm): non è quindi difficile immaginare quanto spettacolare appaia una Volkswagen lunga e larga come una Polo, ma tanto bassa da dominare la strada come una Lamborghini. E un altro tocco da supersportiva per la nuova Xl1 è rappresentato dalle porte ad ala di gabbiano, incernierate in due punti: in basso sotto ai montanti anteriori e poco sopra il parabrezza nella struttura del tetto, spostandosi così non soltanto verso l´alto, ma anche leggermente in avanti. Inoltre, le porte abbracciano buona parte del tetto: una volta aperte, regalano quindi massimo comfort di nel salire e scendere dalla vettura. Inoltre, sotto il profilo estetico, la nuova Xl1 conserva le linee della L1 presentata nel 2009; il nuovo prototipo, tuttavia, risulta più imponente, data la maggiore larghezza. L´intero design della carrozzeria è stato allineato, senza compromessi, alle leggi dell´aerodinamica: la nuova Xl1 raggiunge infatti la larghezza massima davanti e in corrispondenza dei montanti centrali, con linee gradualmente meno ampie verso la coda. Osservata dall’alto la forma della Xl1 assomiglia a quella di un delfino; specialmente nella parte posteriore dove le linee sono state praticamente disegnate dai flussi aerodinamici e descrivono una coda molto stretta e affusolata. Il profilo del tetto presenta un andamento arcuato, dal montante anteriore alla parte posteriore. I cerchi posteriori sono carenati integralmente, in modo da evitare anche in questo punto turbolenze. I flussi dell´aria sono ulteriormente ottimizzati da piccoli spoiler davanti e dietro alle ruote. Quanto agli specchietti retrovisori esterni, sono sostituiti da piccole videocamere, integrate nelle porte, che fungono da specchietti digitali visualizzando la zona retrostante la vettura su due appositi display nell´abitacolo. Il frontale della nuova Xl1, pur non presentando la tipica calandra del radiatore, rispecchia nella concezione il nuovo Dna del design Volkswagen dominato dalle presenza di linee orizzontali. Più in dettaglio, un inserto trasversale nero (in corrispondenza della zona della calandra del radiatore, assente su questa vettura) e i doppi proiettori a Led, anch´essi ad alta efficienza, formano una linea continua. L´afflusso dell´aria per il raffreddamento del motore Tdi, della batteria e dell´abitacolo avviene mediante prese d´aria a regolazione elettrica, situate nella parte bassa del frontale. E sempre a Led sono le piccole strisce degli indicatori di direzione, che seguono l’angolo del passaruota e orizzontalmente formano una linea al di sotto dei gruppi ottici. Ne risulta un frontale che, sebbene completamente ridisegnato e adattato esternamente alle nuove dimensioni, appare immediatamente riconoscibile per la sobrietà delle linee come design di una Volkswagen. Il design della parte posteriore percorre nuove strade, reinterpretando precisione e qualità, ossia due elementi distintivi della Marca. Si tratta piuttosto di una nuova gamma di filosofie di design Volkswagen che sta prendendo forma. Quattro caratteristiche risultano particolarmente evidenti: La prima è la forma a delfino con le linee della carrozzeria che si stringono verso la coda e descrivono una forma perfettamente aerodinamica. La seconda è la linea del tetto da coupé in cui è stato integrato un ampio portellone, che nasconde il propulsore e il bagagliaio, da 100 litri di capacità. La terza è una striscia di Led rossi che incornicia il posteriore, in cui sono integrati gruppi ottici posteriori, fari di retromarcia, retronebbia e luci di stop. La quarta è un diffusore di colore nero che si collega senza soluzione di continuità al sottoscocca completamente rivestito. Adozione di materiali leggeri. Nella nuova Xl1, ampie zone della carrozzeria sono realizzate in fibra di carbonio rinforzata (Cfk), leggera e stabile. In particolare, la struttura monoscocca, con i sedili del guidatore e del passeggero leggermente sfalsati, e tutti i particolari esterni della carrozzeria sono realizzati in Cfk. Le posizioni delle fibre di carbonio, ottimizzate in base al flusso delle forze, vengono formate sui componenti mediante un sistema a resine epossidiche, con procedura aRtm (advanced Resin Transfer Moulding).questo mix costituisce un materiale composito estremamente resistente e leggero. A causa dei costi elevati, produrre a livello industriale una carrozzeria in Cfk come quella della Xl1 non era neppure immaginabile. Già nel 2009, sviluppando la L1, la Volkswagen era riuscita a trovare il modo per passare alla produzione in serie di componenti in Cfk in quantità notevoli; ora, tale processo è stato ulteriormente perfezionato. Per un prototipo come la Xl1, la fibra di carbonio risulta ideale per ragioni di peso: la Xl1 pesa infatti appena 795 kg, di cui 227 kg per il motore, 153 kg per il telaio, 80 kg per gli allestimenti (inclusi i due sedili a guscio) e 105 kg per la parte elettrica. I restanti 230 kg rappresentano appunto il peso della carrozzeria, realizzata in vari particolari in Cfk, comprensiva di porte ad ala, parabrezza con tecnologia a vetro sottile e struttura monoscocca ad alta resistenza tipica delle vetture da corsa. In totale, il 21,3% della nuova Xl1, vale a dire 169 kg, è costituito da Cfk. Inoltre, per il 22,5% di tutte le parti (179 kg), la Volkswagen ha impiegato leghe leggere. Soltanto il 23,2% (184 kg) della nuova Xl1 è realizzato in acciaio e ferro; il peso restante è suddiviso fra vari altri materiali (ad esempio i cristalli laterali in policarbonato), metalli, fibre naturali, materiali di consumo e componenti elettronici. Materiali leggeri per una sicurezza che non teme confronti. La nuova Xl1 non è soltanto leggera, ma anche molto sicura. Anche in questo caso, grazie al materiale Cfk. Ispirandosi ai bolidi della Formula 1, la Volkswagen presenta una monoscocca ad alta resistenza; tuttavia, contrariamente alla Formula 1, questa cella di sicurezza è chiusa nella parte alta perché la sicurezza viene prima di tutto. A seconda del tipo d´impatto fungono da percorsi di carico i montanti anteriori, quelli centrali o quelli del tetto, oppure i longheroni sottoporta, preposti a ridurre l´energia d´urto. La sicurezza passiva è ulteriormente perfezionata da longheroni longitudinali e trasversali, nella zona frontale e in quella posteriore. Telaio in materiali high-tech ed Esp - Criteri di leggerezza e di massima sicurezza caratterizzano anche il telaio, dotato di barre antirollio sugli assi anteriore e posteriore. Anteriormente viene utilizzato un asse a doppi bracci trasversali; posteriormente, un asse a bracci obliqui. Entrambi gli assi hanno una struttura molto compatta e offrono un elevato comfort di marcia. Nei punti principali, i componenti del telaio sono incernierati direttamente sulla monoscocca in Cfk. Nella zona del telaio, il peso è stato ridotto grazie a elementi in alluminio (tra gli altri, la struttura degli assi, le pinze dei freni, gli ammortizzatori e il carter del gruppo sterzo), Cfk (barre antirollio), ceramica (dischi freno), magnesio (ruote) e materiale plastico (corona del volante). Cuscinetti delle ruote e alberi di trasmissione ad attrito ottimizzato e pneumatici Michelin più scorrevoli, dalla resistenza al rotolamento ottimizzata (115/80 R 15 per l´asse anteriore e 145/55 R 16 per quello posteriore) contribuiscono a loro volta alla riduzione dei consumi della nuova Xl1. La sicurezza della vettura viene inoltre esaltata dal sistema antibloccaggio (Abs) e dal controllo elettronico della stabilizzazione (Esp): sicurezza ed ecocompatibilità devono infatti andare di pari passo. E la nuova Xl1 dimostra che è possibile. Vi. Dati tecnici
Carrozzeria
Struttura Monoscocca e particolari in Cfk
Lunghezza / Larghezza / Altezza 3.888 mm / 1.665 mm / 1.156 mm
Passo 2.224 mm
Motore
Tipo Ibrido plug-in, trazione posteriore
Motore a combustione Tdi, 2 cilindri, 800 cm3, 48 Cv, 120 Nm
Motore elettrico 27 Cv, 100 Nm
Cambio Dsg a 7 rapporti
Batteria Agli ioni di litio
Classe emissioni Euro 6
Pesi
Peso a vuoto 795 kg
Prestazioni e consumi
Velocità max 160 km/h (limitata elettronicamente)
0-100 km/h 11,9 s
Consumi (Ø Nedc) 0,9 l/100 km
Emissioni di Co2 (Ø Nedc) 24 g/km
Autonomia con motore elettrico 35 km
Autonomia con motore Tdi + motore elettrico ~550 km (serbatoio da 10 litri)
 
   
   
VOLVO V60 IBRIDA PLUG-IN : UN NUOVO PRIMATO MONDIALE PER VOLVO AUTO CONSUMI PARI A 1,9 L/100 KM.  
 
 Bologna, 17 febbraio 2011 - In occasione del Salone dell´Auto di Ginevra 2011, Volvo presenta il modello V60 ibrido plug-in, una vettura praticamente già pronta per andare in produzione con emissioni di Co2 al di sotto dei 50 g/km e consumi pari a 1,9 l/100 km. Nel 2012, Volvo sarà la prima casa automobilistica presente sul mercato con questa nuova categoria di auto ibride, un risultato reso possibile dalla stretta collaborazione con l´azienda di forniture energetiche svedese Vattenfall. La V60 ibrida plug-in racchiude in un´unica, accattivante sport wagon le migliori caratteristiche di tre diversi tipi di automobili, fra cui la possibilità di percorrere fino a 50 chilometri esclusivamente con alimentazione elettrica. "Quest´auto ibrida di seconda generazione è la scelta perfetta per chi non è disposto a scendere a compromessi e vuole una vettura con emissioni di Co2 estremamente ridotte senza tuttavia rinunciare al piacere di guida," spiega Stefan Jacoby, Presidente e Amministratore Delegato di Volvo Cars. Motore D5 e trazione elettrica dell´asse posteriore - La trazione delle ruote anteriori della V60 ibrida plug-in è affidata a un´unità turbodiesel D5 cinque cilindri da 2,4 litri, che eroga 215 cavalli di potenza e una coppia massima di 440 Nm. L´asse posteriore è dotato di Erad (Electric Rear Axle Drive, trazione elettrica dell´asse posteriore) sotto forma di un motore elettrico da 70 cavalli, alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio da 12 kWh. L´auto dispone di trasmissione automatica a sei velocità. "Per far sì che i veri appassionati di auto adottino una mentalità ecologica, è necessario offrire loro la possibilità di guidare auto che emettano poca anidride carbonica, pur senza privarli della scarica di adrenalina che genera il vero piacere di guida. La V60 ibrida plug-in ha tutte le qualità classiche di una vera sport wagon. Non abbiamo fatto altro che ravvivarne l´essenza con una tecnologia d´avanguardia," conclude Stefan Jacoby. La Volvo V60 ibrida plug-in sarà presentata in occasione di una conferenza stampa a Ginevra, il 1° marzo 2011.  
   
   
DEBUTTO DELLA NUOVA HONDA ACCORD AL SALONE DI GINEVRA 2011  
 
Verona, 17 febbraio 2011 - I nuovi modelli di Honda Accord Berlina e Tourer faranno il loro debutto al Motor Show di Ginevra in marzo. Per il 2011, entrambe le vetture ricevono una serie di significativi miglioramenti dal punto di vista dello styling, delle emissioni, dell’affidabilità di marcia e della maneggevolezza. Riepilogo delle modifiche: Styling esterno rivisitato · Nuove finiture interne · Miglioramenti in termini di emissioni ed economia d’esercizio su tutti i motori · Introduzione del propulsore 2,2 i-Dtec con emissioni Co2 pari a 138 g/km · Affidabilità di marcia e maneggevolezza migliorate su tutti i modelli · Debutto su Accord dell’ Auto High-beam Support System (sistema di regolazione automatica degli abbaglianti) e delle Luci di Curva Dinamiche Attive Design esterno - Sia la versione Berlina che Tourer presentano modifiche piccole ma evidenti ai fari anteriori e ai paraurti in linea con gli aggiornamenti apportati dal punto di vista meccanico. I fari anteriori hanno un’aspetto più pulito e deciso, con gli indicatori di direzione modificati da color ambra a finitura chiara. I modelli alto di gamma sono dotati di fari bixeno con modalità adattiva per migliorare la visibilità del conducente durante la guida nelle ore notturne. Al fine di ottenere un look più sportivo, la griglia frontale è stata leggermente rimodellata con i due montanti centrali aventi la stessa finitura cromata utilizzata per la griglia esterna. In tutti i modelli, il condotto di aspirazione e le nicchie per i fari antinebbia sono stati risagomati offrendo così una linea più aggressiva per un aspetto complessivo decisamente più solido. Il retro del modello berlina è stato leggermente rivisitato con la modifica della colorazione degli indicatori di retromarcia e delle frecce direzionali in rosso chiaro per richiamare i fari antinebbia, ottenendo così uno styling più equilibrato. Lo stile esclusivo della berlina è completato, nella maggior parte dei modelli, da un elemento decorativo a cromatura chiara posizionato al di sopra della targa. Le innovazioni stilistiche esterne sono completate dall’aggiunta di tre nuovi colori: Alabaster Silver, Graphite Lustre e Celestial Blue Pearl. Design interno - Le modifiche stilistiche esterne sono accompagnate da numerosi aggiornamenti dal punto di vista degli interni, con diversi modelli che presentano nuovi materiali per i sedili e nuovi rivestimenti per le portiere, offrendo così un’atmosfera completamente nuova all’interno dell’abitacolo. Con l’accensione delle luci, si illumina di blu la zona dei piedi nella quasi totalità dei modelli. Migliorie in ambito di economia di marcia ed emissioni - Il propulsore diesel 150 cv i ‘ Dtec da 2,2 litri è stato ulteriormente affinato riducendo le perdite per attrito interne ottenendo così minori emissioni e una maggiore efficienza in termini di economia di marcia. Tali modifiche hanno permesso una riduzione di 9 g/km nelle emissioni di Co2 nella berlina con cambio manuale a 6 marce e di 11g/km nella versione automatica. Questi cambiamenti interni sono stati affiancati da una serie di miglioramenti aerodinamici a livello della sottoscocca, tra cui un deviatore di flusso anteriore più ampio e le coperture sottoscocca e sottotelaio posteriore maggiorate. Gli ingegneri Honda si sono altresì concentrati nella riduzione delle perdite per attrito nelle ruote e nelle gomme introducendo cuscinetti ruote a basso attrito e pneumatici con resistenza al rotolamento ridotta. I modelli Accord dotati di cambio automatico hanno inoltre beneficiato di una minimizzazione delle perdite per attrito nella scatola del cambio e di una ottimizzazione dei rapporti di marcia per un miglioramento dell’economia di esercizio e un abbattimento delle emissioni di Co2. Abitacolo più silenzioso - Le già ottime prestazioni Nvh (Noise, Vibration and Harshness) dell’attuale Accord sono state ulteriormente migliorate mediante l’adozione di una schiuma ad alta densità nelle aree del sottocofano e del cruscotto. Anche l’insonorizzazione della sottoscocca è stata potenziata mediante l’introduzione di schermi di abbattimento acustico sul filtro Dpf e di una speciale copertura per il collettore di scarico del propulsore diesel. La gamma di tecniche per l’abbattimento acustico adottate è completata da un piccolo incremento, dell’ordine di 0,9 mm, nello spessore del vetro del lunotto posteriore al fine di offrire ai passeggeri posteriori un’esperienza di viaggio ancora migliore. Telaio - Gli ingegneri giapponesi hanno collaborato con i colleghi tedeschi e inglesi al fine di migliorare ulteriormente gli ammortizzatori della Accord Tourer e berlina affinché siano compatibili con la vasta gamma di tipologie stradali presenti in Europa. Il miglioramento mirato degli ammortizzatori a due vie ha apportato significativi miglioramenti sia in termini di stabilità di guida ad alte velocità, per esempio in autostrada, che in termini di qualità generale della guida, anche su superfici sconnesse. Fari attivi in sterzata - Une delle modifiche più evidenti apportate ai modelli Accord alto di gamma è senza dubbio l’introduzione dei Fari Attivi in Sterzata (Active Cornering Lights) , concepiti per fornire una migliore illuminazione in imbocco di curva. Unità di fari aggiuntivi sono state integrate nel blocco luci esistente. Questi fari proiettano il loro fascio di luce lateralmente aiutando il guidatore in condizioni di scarsa visibilità. L’unità luci posta sul lato in questione si illumina non appena il guidatore aziona il relativo indicatore di direzione o gira il volante per più di 90 gradi. Quando il veicolo è in retromarcia, entrambe le luci vengono attivate contemporaneamente fornendo così una maggiore visibilità al guidatore su entrambi i lati. Sistema di regolazione automatica degli abbaglianti - Un’altra nuova tecnologia di illuminazione introdotta da Honda è il Sistema di Regolazione Automatica degli Abbaglianti (High Beam Support System), che viene installato sulle vetture assieme ai fari bixeno. Il sistema è controllato mediante una telecamera Cmos montata sul parabrezza all’altezza dello specchietto retrovisore. Non appena il sensore percepisce la presenza di luce proveniente da fari di veicoli in arrivo o da fanali posteriori, le luci, se in modalità abbaglianti, vengono automaticamente riportate all’impostazione normale. Questo sistema consente al guidatore di concentrarsi a pieno sulle condizioni della strada senza dover controllare manualmente l’impostazione dei fari.  
   
   
LA VOLKSWAGEN PRESENTA IN QATAR DUE PROTOTIPI SU BASE TOUAREG RACE TOUAREG 3 QATAR: DAL RALLY DAKAR ALLA POSSIBILE CIRCOLAZIONE STRADALE TOUAREG GOLD EDITION: FINITURE IN ORO 24 CARATI PER UN SUV UNICO  
 
 Verona, 17 febbraio 2011 - In occasione del primo Qatar Motor Show (da 26 al 29 gennaio), la Volkswagen ha presentato in anteprima mondiale due prototipi su base Touareg molto estremi: vetture a trazione integrale senza compromessi. La prima delle due concept car è una versione stradale della Race Touareg 3 che agli inizi di gennaio ha affrontato il Rally Dakar. Questa elaborazione, con i suoi 310 Cv, può a buon diritto rientrare tra le fuoristrada pure più potenti al mondo omologate per la circolazione su strada. Il secondo prototipo è la Touareg Gold Edition, impreziosita da numerosi componenti in oro 24 carati, particolarità che rende questa Volkswagen speciale da 360 Cv uno dei Suv più preziosi mai realizzati. La Race Touareg 3 Qatar - È una vera auto da rally la Race Touareg 3, come ha dimostrato nella prima metà di gennaio partecipando al Rally Dakar in Sudamerica, un’auto accuratamente studiata per resistere nella gara più lunga e impegnativa nel panorama delle competizioni motoristiche. Ora, con la Race Touareg 3 Qatar, debutta un prototipo che prefigura una possibile versione omologata per l´impiego stradale di questa fuoristrada, in grado di passare da 0 a 100 km/h in meno di sei secondi. La carrozzeria, larga due metri, è stata leggermente modificata per rientrare nei parametri richiesti per l’omologazione. I cerchi da 16´´ vengono sostituiti dai nuovi cerchi Bbs da 18" con finitura dorata. La scritta “Race Touareg”, anch´essa color oro, percorre l´intera fiancata e risulta perfettamente intonata al colore della carrozzeria “Magic Morning”, un bianco leggermente cangiante sui toni dell’oro. Gli interni sono stati completamente rielaborati, eccezion fatta per la cellula di sicurezza. Nessun compromesso anche in termini di contenimento dei pesi e di ergonomia. L´abitacolo si presenta dunque estremamente sobrio e ordinato con sedili sportivi avvolgenti Recaro. I designer degli interni hanno creato un abitacolo caratterizzato da un look definito “Stealth”, che richiama i celebri velivoli. Come tributo al Rally Dakar, sulla copertura della consolle centrale realizzata in alluminio anodizzato, vicino alla scritta “Race Touareg”, ci sono specifiche incisioni che celebrano le vittorie alla Dakar. Altri elementi dei rivestimenti sono in carbonio opaco lavorato e si sposano magnificamente con la gabbia di sicurezza color “Serpentinogreymetallic”. I fianchetti dei sedili e i pannelli delle porte sono stati rivestiti dai designer con interni in pelle Nabuk color “Nero” e “Pure Grey”, mentre per le fasce centrali dei sedili sono stati scelti rivestimenti in pelle Nappa traforata “Nero Titanio”. Cuciture bicolore e cadenini argentati catturano a loro volta lo sguardo, al pari dei particolari rilevanti per la sicurezza verniciati di color Rosso Tornado. La Touareg Gold Edition - Il prototipo Touareg Gold Edition andrebbe sempre parcheggiato in luoghi ben sorvegliati. Diversi componenti di questa fuoristrada sono infatti realizzati con finiture in oro 24 carati: esternamente, ci sono cerchi da 22" di nuovo design, mancorrenti sul tetto, listelli di protezione per il parcheggio, cornici dei cristalli, gusci degli specchietti retrovisori esterni, parti della griglia della presa d´aria, la scritta “Touareg V8” oltre alla protezione del bordo di carico. Proprio come la Race Touareg 3 Qatar, anche questa fuoristrada viene proposta con carrozzeria di colore “Magic Morning”. L´oro 24 carati è stato utilizzato anche nell’abitacolo per impreziosire molti degli inserti e dei comandi, rendendo la vettura nel suo insieme assolutamente unica. I rivestimenti in pelle Nappa dei sedili, impreziositi da sapienti cuciture decorative, sono di un piacevole color crema, tinta ripresa dall’Alcantara che riveste il padiglione. La plancia è invece rivestita in pelle marrone naturale con cuciture in contrasto tinta “Magnolia” a dare il tocco finale a un ambiente di ricercata eleganza. Per i tappetini è previsto invece l´accostamento marrone naturale con inserti in pelle “Luna”. Cura e lavorazione artigianale di livello superiore sono riservati infine anche al motivo decorativo degli inserti in radica di noce con intarsi in oro vero.  
   
   
TPL, LA REGIONE TOSCANA HA INCONTRATO RAPPRESENTANTI DEI COBAS  
 
 Firenze, 17 febbraio 2011 – La Regione prosegue il suo percorso di incontri con i soggetti coinvolti nel trasporto pubblico locale, ieri mattina è stata la vota dei Cobas. Tagli del governo, analisi della riforma generale del 2012, illustrazione dell’accordo siglato ieri in Regione con enti locali, aziende e sindacati confederali. Questi, in estrema sintesi, i punti all’ordine del giorno della riunione che si è tenuta negli uffici dell’assessorato ai trasporti con i rappresentanti dei Cobas. Un incontro che conferma la volontà della Regione di intavolare confronti costruttivi con tutte le sigle sindacali della Toscana impegnate a rappresentare i lavoratori del trasporto pubblico locale. L’incontro si aperto con i tecnici della Regione che hanno fatto il punto sulla situazione che si sta delineando in Toscana dopo i tagli imposti dal Governo. Dopo aver illustrato i contenuti dell’accordo firmato ieri con enti locali, aziende di trasporto e sindacati confederali (che prevede nuove risorse da parte della regione e nuovi impegni da parte degli altri soggetti), sono stati analizzati nel dettaglio gli elementi chiave della riforma del Tpl prevista per il 2012. La Regione intende proseguire il confronto con tutti i sindacati e quindi anche con i rappresentanti dei Cobas, con i quali è stato previsto un nuovo incontro, da calendarizzare nelle prossime settimane, per un’ulteriore approfondimento sui alcuni passaggi della riforma.  
   
   
TRASPORTI: RICCARDI, SENZA UN LINK RAVENNA-KOPER NON SERVIAMO L´EUROPA  
 
Trieste, 17 febbraio 2011 - ´´Riconoscere l´Alto Adriatico come sistema portuale del Sud Europa´´: è questa la scommessa e l´impegno, come ha ricordato oggi a Trieste l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, che deve coinvolgere l´intero arco adriatico settentrionale - da Ravenna a Fiume, passando per Venezia, Monfalcone, Trieste e Capodistria - per competere con altri range portuali, con gli scali Nord europei di Rotterdam, Amburgo, Anversa. Riccardi ha confermato quest´esigenza concludendo nel capoluogo giuliano la prima parte dei lavori dedicati al progetto Ue ´Sonora-south North Axis´ per il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto nell´area dell´Europa centrale, finanziato da fine 2008 a febbraio 2012 da Bruxelles con oltre 5,5 milioni di euro, e che ieri ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti delle Regioni Veneto e Carinzia, dell´Unioncamere veneta, del Porto di Capodistria. Sonora, a cui partecipano 25 partner di sei Paesi europei (oltre all´Italia, Austria, Cechia, Germania, Polonia e Slovenia), prefigura su ampia scala le necessità stradali e ferroviarie di un´ampia parte dell´Europa centrale e tra queste individua anche quel corridoio su rotaia Baltico-adriatico per il quale 14 Regioni europee, di fatto guidate da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-romagna, Carinzia e Stiria, stanno pressando sulla Ue affinchè venga esteso sino all´Adriatico e non si fermi, partendo dai porti polacchi di Gdansk e Gdynia, a Vienna e Bratislava. ´´Proprio attraverso la direttrice estesa baltico-adriatica e le progettualità di Sonora - ha evidenziato Riccardi - vogliamo mettere a disposizione dell´Europa centrale, con un´occhio di riguardo alla Baviera, gli scali marittimi adriatici, un sistema portuale senza confini regionali o nazionali, all´insegna di una nuova collaborazione, indispensabile e naturale per recuperare quella competitività a livello europeo che trova il suo presupposto economico in un risparmio di cinque giorni di navigazione per le grandi portacontainer che dall´Estremo Oriente scelgono l´Adriatico rispetto al Nord Europa´´. Un risparmio in costi d´esercizio che, ha ricordato Maurizio Salce in rappresentanza dell´Autorità portuale di Trieste, si può tradurre in circa 50 milioni di euro all´anno. ´´Ma all´Adriatico settentrionale - ha osservato l´esponente del Governo regionale - non basta una direttrice Sud-nord che scavalca le Alpi, grazie ad una ferrovia Pontebbana tecnologicamente avanzata e in grado di supportare il triplo dell´attuale traffico merci´´. Occorre, ha infatti precisato Riccardi, sviluppare anche l´asse Ovest-est e, in questo ambito, deve essere realizzata la connessione diretta tra i porti di Trieste e Capodistria, porzione centrale di quel collegamento da Ravenna allo scalo sloveno (che l´anno passato ha trattato 477 mila Teu, ha indicato Masa Certalic, dell´Ufficio Sviluppo di Luka Koper) in grado di soddisfare le richieste economiche e commerciali dei mercati del Centro Europa e dei 100 milioni di persone che vivono tra Adriatico e Mar Baltico.  
   
   
CORRIDOIO ADRIATICO – BALTICO: COINVOLGERE IL CAPITALE PRIVATO  
 
Venezia, 17 febbraio 2011 - “Da oltre un decennio il Veneto è impegnato a fondo per migliorare la propria maglia infrastrutturazione. Stiamo riuscendo a superare il gap che si era creato nell’ultimo quarto del secolo scorso con il resto dell’Europa, soprattutto favorendo l’utilizzo del capitale privato con la finanza di progetto. In questo modo abbiamo anche anticipato le linee guida che l’Unione Europea sta proponendo agli Stati membri nel contesto delle nuove politiche di realizzazione delle reti Ten-t”. Lo ha detto l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso in relazione ai lavori del settimo Consortium meeting del progetto Sonora – Central Europe, svoltosi ieri al Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima di Trieste. Nel corso dei lavori sono state messe a fuoco le ipotesi di sviluppo del sistema integrato di trasporto merci tra la portualità nord adriatica e l’Europa centrale e baltica, che è al centro del progetto comunitario Sonora che vede il Veneto come lead partner. “Nell’ambito del Sonora – ha ricordato Chisso – è stata prodotta una ipotesi di rete Ten-t che è stata apprezzata dalla Commissione Europea. Tale ipotesi nasce peraltro da una articolata discussione tra paesi e realtà geografiche diversissimi, spesso con interessi contrastanti. Il nostro ruolo come lead partner è appunto quello di proporre un quadro del futuro del trasporto organicamente condiviso, che per noi significa tra l’altro l’inserimento dei progetti prioritari Pp1 (il corridoio Berlino – Palermo) e il prolungamento del Pp 23 (l’asse Adriatico – Baltico) da Vienna fino a Bologna. Si tratta di iniziative che rivestono un ruolo strategico per il vecchio continente e per la nostra economia”.  
   
   
BLOCCO LAVORI TERZA CORSIA A1, LA REGIONE TOSCANA SOLLECITERÀ AUTOSTRADE  
 
 Firenze, 17 febbrai 2011 – Incontro urgente con Autostrade per sollecitare la ripresa dei lavori per l’ampliamento del tratto fiorentino dell’A1. É quello che chiederà la Regione, dopo il blocco dei lavori nei cantieri della terza corsia nel tratto tra Scandicci e Firenze sud dell’A1, a causa delle difficoltà finanziarie della società che ha ottenuto l’appalto, la Baldassini-tognozzi-pontello. La Regione ha chiarito che molto presto solleciterà l’apertura di un tavolo con Autostrade per verificare lo stato dei lavori e cercare di sbloccare una situazione che rischia di paralizzare i cantieri già aperti e di mettere in difficoltà i circa 150 lavoratori impegnati  
   
   
VIA A PROGETTAZIONE PER VARIANTE STATALE 45 DELLA VALTREBBIA POSITIVO INCONTRO DEL PRESIDENTE CLAUDIO BURLANDO E L’ASSESSORE RAFFAELLA PAITA CON PROVINCIA DI GENOVA E AMMINISTRAZIONI LOCALI IN COMUNE A TORRIGLIA  
 
Torriglia, 17 Febbraio 2011 - Disco verde allo studio preliminare per la variante della statale 45 della Valtrebbia, tra le località di Costafontana-pontetrebbia, in comune di Torriglia. L’opera- costo 44 milioni di euro- è inserita nel piano quinquennale 2007/2012 di Anas. La Provincia di Genova e tutti i comuni interessati, hanno condiviso lo studio della Regione Liguria illustrato in mattinata nella sede del comune di Torriglia dal presidente Claudio Burlando, insieme con l’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita. A questo punto può partire la progettazione preliminare, affidata da Anas, con un primo finanziamento di 60 mila euro, alla società Sitec di Aosta. Inizialmente l’intervento consisteva principalmente in una galleria di circa 650 metri e in due svincoli con la statale 45 a Costafontana e a Pontetrebbia, dove a lungo si è discusso se proseguire sul vecchio ponte storico oppure realizzarne uno nuovo. “Lo studio preliminare della Regione Liguria approvato- spiega l’assessore Paita- suggerisce invece la sostituzione dell’opera con un intervento di maggior lunghezza attraverso rettifiche planimetriche sempre nel territorio di Torriglia, con l’obiettivo di migliorare più chilometri di strada e nel contempo permettere, qualora l’intero importo dell’opera non fosse disponibile tutto e subito, di suddividere l’intervento in lotto/stralci funzionali”. “Questi interventi insistono su un percorso di circa 4 Km. E prevedono la realizzazione di viadotti di modeste dimensioni che rettificando le numerose curve e tornanti oltre ad una piccola galleria e hanno lo scopo di diminuire i tempi di percorrenza, elevare lo standard di sicurezza e scorrevolezza su buona parte del tracciato ligure della S.s. 45 e riqualificare una zona di assoluto pregio. La progettazione preliminare condivisa da tutte le amministrazioni sarà pronta entro l’inizio dell’estate. Nell’agenda dell’incontro di Burlando e la Paita a Torriglia anche l’eliminazione della “strettoia” di Bargagli, sempre sulla statale 45 della Valtrebbia.  
   
   
ANAS, LAZIO: NOMINATO NUOVO CAPO COMPARTIMENTO L’INGEGNERE VALERIO MELE  
 
 Roma, 17 febbraio 2011 - Il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha nominato Capo Compartimento del Lazio l’ingegnere Valerio Mele. Il Compartimento Anas del Lazio gestisce oltre 600 km di strade e autostrade, tra cui il Grande Raccordo Anulare di Roma, l’autostrada Roma-fiumicino, parte della via Aurelia, della via Salaria e della via Appia. Tra lavori in corso, in fase di avvio e programmati, in questa regione l’Anas ha previsto investimenti per circa 6 miliardi di euro, di cui circa 300 milioni di euro relativi a lavori attualmente in corso tra i quali il completamento del sistema delle complanari all’autostrada Roma-aeroporto di Fiumicino (Nuova Fiera di Roma), il collegamento tra la statale 4 “Salaria” e il nuovo casello dell’Autostrada A1 “Castelnuovo di Porto” e un tratto dell’itinerario Orte-ravenna, tra Monte Romano e Vetralla. Tra gli altri, nel 2010 sono stati aperti al traffico circa 3 km delle complanari alla autostrada Roma-aeroporto di Fiumicino, nella zona Fiera di Roma. Nato a Bari il 10 agosto 1972, Mele è in Anas dal novembre del 1998, con prima destinazione il Compartimento del Friuli. Qui ha svolto la propria attività sia nell’ambito delle nuove opere, con funzioni di progettista e direttore dei lavori, sia occupandosi di esercizio e di manutenzione. Dopo una parentesi come capo ufficio della sezione staccata di Pescara, è stato chiamato, nel 2003, presso il compartimento Anas dell’Abruzzo dove, prima come Dirigente dell’area tecnica settore nuove costruzioni e poi, dal maggio 2007, come Capo Compartimento ha contribuito al miglioramento della rete viaria abruzzese con importanti realizzazioni tra quali, a esempio, la Teramo-mare, nuovo collegamento dell’asse tirrenico adriatico tra la Capitale e l’autostrada A14 “Adriatica”, aperta al traffico nel 2006, le varianti alla statale 16 di Francavilla e Montesilvano, l’adeguamento della statale 17 nella Piana di Navelli. L’ingegnere Mele ha, inoltre, diretto il Compartimento nei giorni drammatici del terremoto dell’aprile 2009 a L’aquila, coordinando, sin dalle prime ore dopo il sisma, le squadre Anas intervenute in soccorso della popolazione e attivando le verifiche sulla transitabilità della rete stradale e gli interventi di ripristino. Prezioso è stato inoltre il ruolo dell’Anas per i lavori di miglioramento della viabilità della città di L’aquila, tra cui le opere a servizio dei nuovi insediamenti abitativi realizzati dalla Protezione Civile. Lo scorso 4 febbraio è stata inaugurata la nuova sede compartimentale Anas a L’aquila che in questo modo chiude l’esperienza abruzzese di Mele con un importante risultato: si tratta di una struttura di 6.800 metri quadri progettata secondo i più moderni criteri antisismici e di efficientamento energetico, realizzata in soli otto mesi, dopo che la vecchia sede di via Xx settembre è stata gravemente danneggiata dal sisma. Valerio Mele sostituisce l’ingegnere Michele Franzese che assume l’incarico di Responsabile Area Attività Ispettive dell’Ivca, Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali dell’Anas.  
   
   
STATALE SAPRI-MARATEA: 180MILA EURO DALLA REGIONE CAMPANIA  
 
Napoli, 17 febbraio 2011 - "Grazie ad una copertura finanziaria di 180mila euro messa a disposizione dalla Regione Campania si potrà procedere immediatamente alla rimozione dei massi sulla Statale 163 che collega Sapri a Maratea". Lo ha detto l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza che ha accelerato, su richiesta della Prefettura di Salerno, del Comune di Sapri e degli altri enti locali interessati, tutte le procedure burocratiche per far fronte all´emergenza che si è determinata sull´importante arteria stradale che unisce la Campania alla Basilicata e che sta creando non pochi problemi alla popolazione dal 23 novembre scorso. "A causa dell´alluvione - ha spiegato l´assessore Cosenza – un masso grande quanto una palazzina a tre piani (pari a 1800 mc) si è staccato dal costone roccioso ed è finito ai margini della strada statale, in una zona in cui insiste anche una importante struttura acquedottistica al servizio del territorio e danneggiata dal crollo. "Data la delicatezza della situazione, non è possibile procedere con un semplice escavatore ma è necessario utilizzare sistemi più sofisticati. Si tratta di un´operazione che sarà resa possibile grazie allo stanziamento di 180mila euro da parte della Regione Campania. Le risorse saranno assegnate dall´Area Lavori Pubblici al Genio Civile di Salerno che già domani mattina procederà all´affidamento diretto ad una ditta specializzata. Si prevede che il transito dei mezzi sulla Statale 163 sarà ristabilito in tempi rapidi", ha concluso l’assessore. Dott. Geol. Antonio Malafronte (tel. 0817963179- 0817963141, fax 0817963127, e-mail a.Malafronte@maildip.regione.campania.it  al quale è possibile chiedere informazioni e chiarimenti relativi alla gara in oggetto  
   
   
STRADA REGIONALE N.8: INCONTRO REGIONE PUGLIA-SINDACATI  
 
Bari, 17 febbraio 2011 – Oggi alle ore 12.00, presso la sede dell’assessorato regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile (via delle Magnolie n. 6, Modugno Z.i - Bari), l’assessore Fabiano Amati incontrerà i rappresentanti della segreterie regionali di Feneal – Uil, Filca – Cisl e Fillea – Cgil, per affrontare, così come richiesto dalle stesse sigle sindacali, le problematiche connesse alla cantierizzazione della strada “Regionale 8”. All’incontro parteciperanno i segretari generali e della Provincia di Lecce di Feneal – Uil, Filca – Cisl e Fillea – Cgil, oltre a rappresentanti delle imprese aggiudicatarie dei lavori di realizzazione dell’opera. La strada regionale n. 8, i cui lavori di realizzazione hanno un costo complessivo di € 54.891.271,00, attraverserà i comuni di Lecce, Lizzanello, Vernole e Melendugno. Si tratta di un’opera necessaria per il territorio salentino, che snellirà e renderà sensibilmente più sicuro il caotico traffico che attualmente si snoda dalla città di Lecce fino alla zona delle località marine della costa orientale e viceversa.  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L´ACQUISIZIONE PROPOSTA DI ARRIVA DEUTSCHLAND DA PARTE DI FERROVIE DELLO STATO E DI CUBE.  
 
 Bruxelles, 17 febbraio 2011 - La Commissione europea ha approvato, a norma del regolamento Ue sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione di Arriva Deutschland da parte di Ferrovie dello Stato e di Cube Transport. L´operazione attua gli impegni assunti da Deutsche Bahn nel quadro della sua acquisizione del gruppo Arriva. La Commissione ha concluso che l´operazione non ridurrebbe in misura significativa la concorrenza nel territorio dello Spazio economico europeo (See) o in una parte di esso. Arriva Deutschland, che comprende Arriva Deutschland Gmbh e Arriva Grundstücksgesellchaft, opera in Germania nei settori del trasporto di passeggeri via ferrovia e autobus, del trasporto di merci via ferrovia e autobus, del trasbordo merci e dei servizi di manutenzione. Ferrovie dello Stato Spa (Fs) è l´operatore ferroviario nazionale italiano, che opera, via Trenitalia e altre controllate, nei servizi di trasporto passeggeri via ferrovia e autobus, di trasporto ferroviario di merci e di fornitura di infrastrutture ferroviarie. Cube Transport Sca (Cube) è una controllata di Cube Infrastructure Fund, un fondo di investimenti specializzato in infrastrutture e servizi pubblici e controllato in ultima analisi dal gruppo bancario francese Bpce. Con l´operazione proposta, Fs e Cube acquisiscono Arriva Deutschland da Deutsche Bahn, l´operatore storico tedesco nel settore del trasporto ferroviario e per autobus. L´acquisizione del gruppo Arriva da parte della Deutsche Bahn è stata approvata dalla Commissione l´11 agosto 2010, subordinatamente alla cessione dell´intero comparto di trasporto per ferrovia e per autobus di Arriva in Germania (cfr. Ip/10/1049). La Commissione ha accettato oggi Fs e Cube come acquirenti di Arriva Deutschland e ha approvato l´acquisizione. Sin dalla decisione della Commissione dell´11 agosto 2010, Arriva Deutschland è stata tenuta separata dal resto del gruppo Arriva per evitare che Deutsche Bahn venisse a conoscenza di dettagli relativi alle sue attività. Il rispetto dell´obbligo di mantenere separato questo comparto è stato controllato da un fiduciario. Dopo la rapida cessione alla nuova proprietà, si ritiene che Arriva Deutschland si affermerà ulteriormente quale importante concorrente sui mercati del trasporto ferroviario e del trasporto per autobus in Germania. L´acquisizione di Arriva Deutschland da parte di Fs e di Cube è stata notificata alla Commissione il 18 gennaio 2011 ed è stata esaminata mediante la procedura semplificata di esame delle concentrazioni poiché le attività delle parti si sovrappongono solo marginalmente e la loro quota di mercato combinata in quei mercati rilevanti è inferiore al 15%. Per ulteriori informazioni sul caso consultare il sito: http://ec.Europa.eu/competition/elojade/isef/case_details.cfm?proc_code=2_m_6124  
   
   
ALTA VELOCITÀ, REGIONE FVG GARANTE DEL TERRITORIO  
 
Monfalcone, 17 febbraio 2001 - La Regione si fa garante dei diritti delle comunità interessate alla linea ferroviaria ad Alta Velocità e Alta Capacità (Av/ac) Venezia-trieste, nei confronti dello Stato, che ha avviato il progetto nel quadro dei Corridoi definiti strategici dall´Unione europea. Lo ribadisce l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi che, ieri sera a Monfalcone, ha partecipato ad un´assemblea pubblica in cui sono state illustrate le caratteristiche del tracciato. Alla riunione, promossa dal Comune di Monfalcone come Consiglio comunale allargato, sono stati invitati anche i sindaci e gli amministratori del mandamento di Monfalcone assieme ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Erano presenti il sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, numerosi consiglieri regionali dell´Isontino. La presenza di dirigenti della Regione e di tecnici della società Italferr, che ha redatto il progetto preliminare per conto delle Ferrovie dello Stato, ha permesso di approfondire gli aspetti tecnici e geologici ma anche procedurali e giuridici della linea ferroviaria Av/ac, soprattutto per quanto riguarda il tratto che attraversa l´Isontino. Riccardi ha voluto riconfermare il metodo che la Regione intende seguire, che è quello della ´´partecipazione per costruire il consenso´´, e di un rapporto primario con le istituzioni locali democraticamente elette del territorio, anche se ha assicurato che le osservazioni e le proposte di tutti cittadini saranno prese in considerazione e discusse in assemblee pubbliche. ´´Io credo - ha detto l´assessore - che debbano prevalere fiducia e rispetto per tutte le opinioni. Sono d´accordo con quanti dicono che, su un progetto come questo, vanno evitati atteggiamenti di tipo fondamentalista, a patto che sia chiaro che questo vale sia da una parte che dall´altra´´. Riccardi si è soffermato soprattutto sul valore strategico della nuova linea ferroviaria che, integrandosi con la piattaforma logistica regionale, permetterà di dare una prospettiva di sviluppo al Friuli Venezia Giulia e in particolare proprio alla provincia di Gorizia, chiamata a svolgere in questo contesto un ruolo fondamentale per la sua dotazione di infrastrutture. L´esponente del Governo regionale ha anche ricordato il ruolo fondamentale della ferrovia per incrementare il traffico merci, e quindi lo stretto collegamento con il progetto del superporto Monfalcone-trieste. Solo la realizzazione dei grandi Corridoi Ovest-est e Nord-sud, secondo l´assessore, permetterà alla portualità dell´Alto Adriatico di competere con quella del Nord Europa.  
   
   
LAVORI TAV A FIRENZE, ROSSI: “C’È LA VOLONTÀ DI ANDARE AVANTI”  
 
Firenze, 17 febbraio 2011 – “Abbiamo fatto passi avanti. C’è la volontà di accelerare i lavori e di concluderli con i minori disagi possibili”. Questo, secondo il presidente Enrico Rossi, l’esito dell’incontro che si è svolto ieri sera nella sede della presidenza della Regione con la”ministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci. “Il sindaco Renzi – ha quindi proseguito il presidente Rossi – ha espresso legittimamente la volontà di trarre da questa operazione i maggiori vantaggi possibili per la città, in termini di assetti urbanistici, viabilità di collegamento, stazioni. L’elenco di tutto quello che è necessario fare verrà prodotto entro una decina di giorni. Quindi andremo a Roma per chiudere un nuovo accordo con Ferrovie”. Sugli interventi da prevedere “c’è stata una apertura di Moretti. La Regione – ha detto il presidente – cerca di facilitare questo accordo. Del resto Firenze ha un piano urbanistico nuovo ed è giusto che si riconsideri il complesso delle opere correlate. Il sindaco ha pronte le richieste, ne discuterà con gli uffici regionali e andremo a Roma in tempi rapidi. Mi pare che ci siano le condizioni per una intesa.” “Inoltre – ha concluso il presidente Rossi – Ferrovie si è detta disponibile a spendere 1 milione e 200 mila euro per le attività di monitoraggio (sicurezza, salute, ambiente) e per l’informazione ai cittadini. Tuttavia i cittadini devono sapere che già da ora gli enti e le agenzie che dipendono dalla Regione, come Arpat, Asl e Genio Civile, sono al lavoro e a loro completa disposizione”.  
   
   
INCONTRO ROSSI-MORETTI, DA MARZO I RIMBORSI PER LA NEVICATA DEL 17 DICEMBRE  
 
Firenze, 17 febbraio 2011 – Sin dal prossimo mese di marzo i pendolari toscani potranno ottenere un rimborso sul loro abbonamento a compensazione dei disagi subiti con la nevicata del 17 dicembre scorso. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti al termine di una riunione svoltasi nel primo pomeriggio di ieri a Palazzo Strozzi Sacrati. Questo accordo è il primo punto di un’intesa che riguarda anche la Tav e l’industria di tecnologia ferroviaria toscana. Nonostante rimanga aperto un contenzioso tra la Regione ed Fs sulla multa di 1.300.000 mila euro inflitta dalla Regione a Ferrovie per i ritardi e i disagi del 17 e 18 dicembre, si è trovato un punto di accordo che consentirà di avviare le procedure per l’assegnazione di una compensazione starordinaria ai pendolari che potranno dimostrare, con il biglietto ferroviario o l’abbonamento relativo al mese di dicembre 2010, di aver subito disagi connessi alla nevicata. E’ una scelta che nasce dalla volontà di Regione e Ferrovie di dimostrare attenzione verso i propri cittadini e verso i clienti del servizio ferroviario. “Il contenzioso resta aperto e seguirà il suo percorso legale– ha spiegato il presidente della regione Enrico Rossi — ma intanto i cittadini non dovranno aspettare. L’amministratore delegato di Fs ha concordato con noi una disponibilità a procedere da subito con i rimborsi. E’ un segnale significativo per i pendolari toscani che vissero in quei due giorni situazioni di gravissima difficoltà e che trascorsero lunghissime ore di vana attesa”. Il provvedimento prevede il risarcimento completo dei biglietti utilizzati in quei due giorni di dicembre e uno sconto sull’abbonamento fino ad un massimo di 20 euro. L’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano insieme al capogabinetto della Regione, Ledo Gori, hanno poi incontrato i rappresentanti del Comitato regionale dei consumatori e utenti (in particolare i delegati di Federconsumatori, Adusbef, Confconsumatori e Adiconsum) e con loro hanno concordato l’avvio di un tavolo regionale di conciliazione che farà da punto di riferimento per le questioni relative ai disagi del 17 dicembre e per le altre criticità che riguardano il trasporto pendolare in Toscana.  
   
   
INCONTRO ROSSI-MORETTI, ENTRO UN MESE VERTICE SULL’ALTA TECNOLOGIA FERROVIARIA  
 
 Firenze, 17 febbraio 2011 – Individuare le strategie necessarie per utilizzare e valorizzare in modo ottimale il patrimonio di alta tecnologia ferroviaria presente in toscana. Sarà questo l’obiettivo del vertice cui Regione e Ferrovie dello Stato inviteranno Ministero dei trasporti, Agenzia per la sicurezza, Finmeccanica, Breda e le principali imprese operanti nel settore. La riunione è stata concordata dal presidente della regione Toscana Enrico Rossi e dall’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti nel corso dell’incontro di ieri a Firenze. Nell’ambito di questo tavolo, che dovrà essere attivato entro un mese, saranno analizzate le potenzialità delle varie realtà presenti in Toscana nell’ambito dell’alta tecnologia ferroviaria, dell’Osmannoro sino al distretto ferroviario toscano, passando per le varie realtà dell’industria ferroviaria toscana per individuare insieme, operativamente il modo in cui rafforzare e innovare il sistema per renderlo più competitivo. “In Toscana – ha spiegato il presidente Rossi – sta per arrivare una commessa di 2,5 miliardi di euro da parte di Fs: 1,5 milioni riguarda la realizzazione di treni per l’alta velocità, 1 milione è destinato a mezzi per il trasporto locale. E’ una grande occasione non solo per la Breda, destinataria della commessa, ma per tutto il sistema, per favorire una sua rivitalizzazione complessiva. E’ questo il momento perché l’alta tecnologia ferroviaria recuperi competitività e conquisti quella leadership sul mercato che per qualità e competenze gli spetta”.  
   
   
INTESA ROSSI-MORETTI, NUOVI TRENI TRA FIRENZE E PRATO GRAZIE AI LAVORI DELLA TAV  
 
Firenze,17 febbraio 2011 – Entro l’anno, grazie al completamento dello scavalco ferroviario dell’Alta velocità tra le stazioni di Castello e Rifredi, aumenteranno i treni di collegamento tra Firenze e Prato. Lo hanno concordato ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’amministratore delegato di ferrovie dello Stato Mauro Moretti nel corso dell’incontro avvenuto nel primo pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati. “Questo risultato è emblematico per comprendere come anche in tempi brevi i lavori per l’Alta velocità ferroviaria potranno apportare benefici ai cittadini toscani. E quanto più si riuscirà ad accelerare i lavori, tanto prima questi benefici potranno arrivare”. “Sono convinto – ha evidenziato Moretti – che già questi primi risultati permetteranno di mettere in luce la portata dell’opera che stiamo realizzando. Allo stesso tempo sono la conferma dell’ottimo rapporto che abbiamo attivato sul tema delle infrastrutture con la Regione Toscana”. Per permettere l’incremento dei treni sulla linea Firenze-prato decisivo sarà il completamento dello ‘scavalco’ tra la nuova linea dell’Alta velocità e quella convenzionale previsto prima della fine dell’anno. La realizzazione dell’opera permetterà di aumentare l’offerta dei treni tra Firenze e Prato con benefici estesi fino a Pistoia, Montecatini, Lucca e Viareggio sin dal prossimo orario invernale (al via il 12 dicembre). Rapidamente sarà insediato un gruppo di lavoro Fs-regione che entro aprile metterà a punto i nuovi servizi possibili su questa tratta.  
   
   
INCONTRO ROSSI-MORETTI, CON LA TAV SU BINARI DI SUPERFICIE SOLO TRENI REGIONALI E LOCALI  
 
Firenze, 17 febbraio 2011 - – A seguito del sottoattraversamento dell’Alta velocità i binari di superficie dell’area fiorentina saranno dedicati esclusivamente al potenziamento del trasporto regionale e metropolitano. E’ questo il secondo punto dell’intesa definita oggi dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dall’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti nel corso di un incontro avvenuto nel primo pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati. “Sulla base di questo accordo – ha detto il presidente – garantiremo che i binari di superficie, liberati dal passaggio dei treni nazionali di attraversamento, saranno destinati esclusivamente al potenziamento del trasporto regionale”. L’intesa regione-Fs prevede una deroga al passaggio dei treni nazionali “solo per situazioni di disservizio, o per diversi accordi con la Regione”. Le potenzialità di sviluppo dei servizi grazie al passaggio dell’Alta velocità sono notevoli: ogni giorno potranno circolare oltre 200 treni regionali e metropolitani in più rispetto alla situazione attuale. Rilevanti saranno dunque i benefici per il trasporto pubblico che interessa sia il capoluogo che l’intera regione, cosi’ come i vantaggi ambientali per l’abbattimento delle polveri sottili causate dai mezzi privati.  
   
   
SARDEGNA: PARTE DEI TRENI SOSTITUITI CON AUTOBUS LE CANCELLAZIONI CAUSATE DA UNA FORMA DI PROTESTA SINDACALE. AUTOSOSTITUZIONI PER GARANTIRE LA MOBILITÀ DEI PENDOLARI  
 
 Cagliari, 17 febbraio 2011 - Da ieri una parte dei treni circolanti in Sardegna viene sostituita con autobus: 20 servizi sui 168 programmati in orario. La situazione è scaturita, a seguito di un irrigidimento del personale di bordo a causa di un picco di assenteismo e per il rifiuto, da parte dei Capi Treno, di svolgere prestazioni straordinarie dopo l´entrata in vigore, lo scorso 13 febbraio, dei nuovi turni di lavoro. I nuovi turni, peraltro annunciati con debito anticipo e concordati a livello nazionale con le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, tendono a ottimizzare l’utilizzazione delle risorse disponibili e a recuperare quindi produttività, nel rispetto dei limiti di utilizzazione fissati dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. La Direzione Regionale Sardegna di Trenitalia informa che tale situazione potrà protrarsi anche nei prossimi giorni. In ogni caso tutti i treni cancellati saranno sostituiti con autobus, in modo da garantire la mobilità dei pendolari. Informazioni di dettaglio sui treni effettuati con autobus sono consultabili sui pannelli informativi delle stazioni e nelle biglietterie.  
   
   
´BLUE ECONOMY´: INTERVENTO DEL PRESIDENTE SPACCA AL COMITATO IAI.  
 
 Ancona, 17 Febbraio 2011 - ´Siamo qui per costruire un sistema di ´governance´ comune delle risorse naturali e delle attivita` economiche di tutti i Paesi che si affacciano sul mare Adriatico e Ionico, bacini che per loro stessa natura sono stati e sono di congiunzione tra popoli ed istituzioni e che, in prospettiva, saranno il ´mare interno´ all´Unione Europea. Nel progetto sono coinvolte anche le realta` portuali del bacino Adriatico-ionico che non sono rimaste immuni dalle conseguenze della crisi economica in atto. E´ indispensabile porre in essere tutte le azioni possibili per cercare di contrastare il fenomeno e fare in modo di mantenere livelli di competitivita` tali da garantire, ai porti dell´area un ruolo nei futuri scenari del mercato internazionale. Di fronte ad una crisi profonda e strutturale come l´attuale infatti, diverse possono essere le risposte della cosiddetta ´blue economy´, come per esempio l´avvio dell´adeguamento e potenziamento infrastrutturale dei porti cosi` come sostiene anche la Commissione europea. Per questi motivi la Regione Marche ha chiesto al Governo italiano l´avvio di una procedura per il riconoscimento di una strategia macroregionale riferita all´area Adriatico ´ Ionica. A fronte, infatti, di un´Unione Europea sempre piu` vasta e complessa, la strategia macroregionale gia` intrapresa dal Paesi Baltici e dall´area Danubiana, costituisce un quadro integrato per fornire risposte efficaci e mirate a problemi che interessano ampie aree dell´Unione puntando a tradurre nel concreto il concetto di coesione territoriale, di protezione ambientale e di sviluppo economico e sociale sostenibile, senza creare nuove strutture e migliorando l´utilizzo di istituzioni, fondi e normative gia` esistenti. Il Governo italiano , con il decisivo contributo di Grecia e Slovenia, ha preso l´iniziativa di avviare il processo che portera`, mi auguro entro il 2014, al varo di una nuova strategia macroregionale con l´appoggio convinto e formalizzato nella Dichiarazione di Ancona del 5 maggio scorso di tutti i Paesi dell´Iniziativa Adriatico Ionica (Albania, Bosnia ´ Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia). Non sono stati ancora definiti i settori operativi che dovranno, comunque, essere concordati tra i partner: posso tuttavia indicare, anche sulla base delle esperienze maturate in ambito Iai, che l´asse centrale della strategia sara` il mare con le tematiche ad esso piu` strettamente collegate come la pesca, la sicurezza della navigazione, la gestione integrata delle zone costiere e della governance marittima´.  
   
   
CROAZIA, NUOVE COMMESSE ESTERE PER I CANTIERI NAVALI DI NCP  
 
Zagabria, 17 febbraio 2011 - L´azienda croata Ncp (Cantieri Navali di Sebenico) ha firmato un contratto per la costruzione di altri due catamarani per l´azienda norvegese Nordic Aqua Boats As, con il quale è stato confermato l´inizio della produzione di serie nei cantieri navali di Sebenico. L´azienda Ncp afferma che entro i prossimi 5 anni l´obiettivo è di costruire altre 15 navi per la compagnia norvegese