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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Marzo 2011 |
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GLI EUROPEI VOGLIONO MIGLIORARE L´ACCESSO AL WEB PER LE PERSONE DISABILI |
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Bruxelles, 22 marzo 2011 - Per moltissime persone nel mondo Internet è diventata la fonte primaria della maggior parte delle informazioni cui accedono. Tuttavia, ricercatori in Ungheria ritengono che molte delle informazioni pubblicate sul Web non rispondano alle esigenze degli utenti disabili. Scrivendo sull´International Journal of Knowledge and Web Intelligence, l´équipe di ricerca spiega in che modo le dimensioni teoriche e pratiche della struttura dello schermo, della struttura dei dati e dei metadati possono essere analizzate e usate per promuovere l´accessibilità universale. Nel pubblicare informazioni su Internet uno dei principali obiettivi è fare in modo che le informazioni raggiungano quanta più gente possibile. Per raggiungere lo scopo è necessario ottenere un buon posizionamento tra i risultati dei motori di ricerca, fornire informazioni leggibili e abbastanza interessanti da stimolare i potenziali lettori a leggerle e garantire che rispondano alle esigenze degli utenti disabili. I ricercatori dell´Università di Szeged ritengono che un sito Web diventa veramente accessibile solo se tutti questi criteri sono soddisfatti. Erzsébet Forczek, esperta di informatica medica, ha spiegato che l´accesso a Internet è diventato essenziale per tutti i membri della società. L´accesso fisico è un prerequisito fondamentale, ma la disponibilità, il recupero e l´elaborazione delle informazioni sul Web devono essere supportate dalle tecnologie dell´informazione. "Le informazioni in rete sono globali nel senso che possono essere visualizzate o usate da chiunque nel mondo", ha detto Forczek. Tuttavia ha sottolineato che, affinché le informazioni diventino globali, "non basta solo che compaiano sul Web". Secondo lei, "devono essere ricercabili e i loro contenuti identificabili e interpretabili, dal momento che è cruciale per la vita economica e lavorativa, l´istruzione, la ricerca, la salute e praticamente ogni altro settore della vita disporre di informazioni immediatamente reperibili". "Dobbiamo tenere presente il modo in cui i disabili possono accedere alle informazioni disponibili sui siti Web e il modo in cui ne possono fruire", ha detto, aggiungendo che "garantendo maggiore accessibilità fisica possiamo allargare il gruppo degli utenti finali". Forczek ha analizzato in che misura i siti Web, soprattutto quelli che offrono contenuti multimediali, vengono incontro alle esigenze degli ipovedenti. Allo stesso modo, ha scoperto che le persone con problemi uditivi sono spesso escluse dalla fruizione dei contenuti audio. "Il principio più importante dell´accessibilità a una pagina Web consiste nell´offrire alternative alle diverse applicazioni multimediali e alle loro funzioni di navigazione", ha detto. In modo analogo, ai fini dell´accessibilità sono anche necessari software che risolvono i problemi delle persone con esigenze speciali. Forczek ha spiegato che tra gli aspetti del Web design da tenere in considerazione per garantire un´accessibilità quanto più estesa possibile figura, in particolare, la necessità di creare una pagina Web sintatticamente e semanticamente corretta, che possa essere correttamente analizzata da software di sostegno. Anche l´uso di Stylesheet per consentire che la pagina possa essere completamente resa in formati alternativi è importante quanto il chiarimento del significato di eventuali acronimi usati. Secondo Forczek, altri aspetti essenziali per migliorare l´accessibilità sono la disponibilità di testi alternativi per informazioni non testuali, come immagini e file audio, l´offerta di alternative sincronizzate ai media dipendenti dal tempo, come le applicazioni audio e video, e la possibilità di disporre di una navigazione completa tramite tastiera, di modo che la manipolazione del mouse non sia un requisito essenziale per accedere alle informazioni. Forczek ha suggerito che, oltre a considerare questi aspetti, i metadati devono essere usati correttamente per rendere le informazioni disponibili in modo più rapido attraverso un motore di ricerca. "Tenere conto di questi temi è imprescindibile dal momento che tutti contribuiscono a raggiungere una più ampia cerchia di utenti", ha detto. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Szeged: http://www.U-szeged.hu/english/ Journal of Knowledge and Web Intelligence: http://www.Inderscience.com/browse/index.php?journalid=284 |
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“GIOVENTÙ RIBELLE. L’ITALIA DEL RISORGIMENTO” SPECIALE 150: UN VIDEOGIOCO PER STUDIARE IL RISORGIMENTO |
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Roma, 22 marzo 2011 - Un videogioco, percorsi guidati nei luoghi del Risorgimento, una mostra itinerante, un tour teatrale, concerti cui parteciperanno grandi nomi della musica italiana. Sono queste le iniziative che compongono Gioventù Ribelle, il programma, che in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, vuole far conoscere alle nuove generazioni i nomi e le storie di quei "giovani eroi" che con il loro sacrificio contribuirono a unificare il nostro Paese. Gioventù ribelle è un progetto ideato dal Ministro della gioventù in collaborazione con l´Unità tecnica per le celebrazioni dei 150 anni dell´Unità d´Italia e l´Istituto nazionale per il Risorgimento. Goffredo Mameli, Luciano Manara, la Contessa di Castiglione, Maria Sofia di Borbone, Carlo Pisacane, i fratelli Cairoli, Nino Bixio, sono alcuni dei protagonisti della mostra, la cui vita sarà raccontata attraverso immagini, dipinti, cimeli originali, brani tratti dai loro scritti, e inedite testimonianze. Quattro le sezioni espositive - "Amabili resti", "Morire a vent´anni", "Donne nel Risorgimento", "Vita spericolata" - a cui va aggiunta una sala dedicata alla presentazione del videogioco “Gioventù Ribelle” e la proiezione di un filmato inedito in cui questi eroi sono interpretati da giovani attori italiani. La colonna sonora della mostra è firmata da Giovanni Allevi. La mostra, inaugurata a novembre dello scorso anno a Roma, al Vittoriano, si muoverà verso le principali città italiane, per tornare nella capitale verso la fine del 2011, arricchita dei contributi che giungeranno dalle tappe intermedie. Inoltre, per dare modo anche ai Comuni più piccoli di essere ospitata, è stata concepita anche in versioni più “leggere”, facilmente allestibili a seconda delle specifiche esigenze degli enti organizzatori (per informazioni rivolgersi all´ufficio stampa del ministro della Gioventù, tel. 06/67792649). Il videogioco, realizzato gratuitamente dal Gruppo di Filiera dei Produttori Italiani di Videogiochi di Assoknowledge – Confindustria Sit, con la partecipazione degli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Roma, è diretto principalmente ai giovani e ha un duplice obiettivo: celebrare l´eroismo e l´amor di Patria di giovani coraggiosi del Risorgimento e raccontare la storia ai ragazzi di oggi con il loro linguaggio. Dal 17 marzo sul sito ufficiale del progetto, è disponibile, il primo livello di gioco, ambientato a Roma nel 1870, la notte prima della celebre “breccia” nelle mura che difendevano la capitale dell’allora Stato Pontificio. In questo livello, "la breccia di Porta Pia" appunto, il giocatore potrà vestire i panni di un ufficiale del Corpo d’Armata dei Bersaglieri, al quale viene assegnata una missione segreta dal generale Cadorna in persona. Realtà e finzione si mescolano quindi, in uno scenario fedelmente ricostruito partendo da foto e documenti originali dell’epoca. I due livelli successivi, dedicati all´assedio di Gaeta del 1862 e alla Repubblica Romana del 1849, saranno scaricabili a partire, rispettivamente, dal 2 giugno e dal 20 settembre. "Giovani e ribelli" è il nome dello spettacolo teatrale che dal 2 maggio sarà allestito in sei teatri di altrettante città italiane: Genova, Udine, Ancona, Lecce, Marsala e Cagliari. Le donne, gli studenti, i fratelli, l’utopia, il carcere, la guerra, la musica e la poesia sono, invece, gli otto temi intorno al quale si muove la manifestazione: in ogni teatro viene allestito un palcoscenico che ospita un team di attori e di gruppi musicali che si alternano sugli 8 temi della manifestazione, mentre nel foyer sono installate otto stazioni espositive, che proiettano ognuna un videoclip della durata di 2 o 3 minuti relativo ad un tema specifico. Particolare importanza riveste la musica regionale come collante di una identità sola, ma diffusa e ricca di sfumature differenti. Chi vorrà, inoltre, potrà visitare i "luoghi della memoria" percorrendo itinerari simbolici in una sorta di viaggio all´interno della memoria della nostra storia nazionale: "La fuga" (Cesenatico - Ravenna - Ferrara - Rovigo), "Verso la libertà" (Bergamo - Brescia - Villafranca di Verona - Solferino - San Martino della Battaglia), "La Repubblica di Venezia" (Verona - Padova - Vicenza - Treviso - Palmanova - Venezia), "Impresa dei Mille" (Marsala - Palermo - Messina - Reggio Calabria - Sapri - Salerno - Napoli). E´ in corso di realizzazione una guida che offrirà spunti di visita e di pensiero, notizie utili ed immagini, ai moderni pellegrini risorgimentali. Http://www.gioventuribelle.it/ |
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I SISTEMI RFID DEBUTTANO A EDIL 2011 LA REGIA È DEL LAB#ID DELLA LIUC |
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Bergamo, 22 marzo 2011 - La venticinquesima edizione di Edil 2011, la fiera delle costruzioni di Bergamo si arricchisce di una sessione dedicata ai sistemi di identificazione in radiofrequenza, in cui organizzazione e coordinamento sono stati affidati al Lab#id, il laboratorio per il trasferimento tecnologico sui sistemi Rfid attivo all’interno della Facoltà di Ingegneria dell’Università Carlo Cattaneo – Liuc. L’identificazione a Radio Frequenza, meglio nota come Rfid, è un metodo di identificazione automatica che sfrutta le onde radio per leggere i dati codificati su etichette elettroniche o tag, e che per le sue peculiari caratteristiche ha grandissime potenzialità funzionali e applicative nei più diversi contesti di riferimento. Potenzialità ulteriormente accresciute dall’accoppiamento dei tag con sensori, che consentono di monitorare i diversi parametri ambientali nei quali, ad esempio, è stata effettuata una gettata di cemento, così come le oscillazioni alle quali sono sottoposte strutture critiche come ponti e grattacieli. L’edilizia infatti, non diversamente dagli altri settori in cui hanno trovato applicazione, ha nei sistemi di identificazione automatica in radiofrequenza (Rfid) un valido alleato per rispondere efficacemente ad alcune esigenze specifiche. E infatti, le numerose possibilità offerte da questi sistemi (identificazione univoca e automatica, memorizzazione di informazioni, e, in abbinamento ad altri sistemi, localizzazione e interazione con l’ambiente circostante) sono già sfruttate da imprese che operano nel settore dell’edilizia, con particolare riferimento alle tematiche della sicurezza del personale e della tracciabilità. Venerdì 25 marzo 2011, a partire dalle 10.00, in sala Manzù, l’Ing. Luca Cremona, ricercatore del Lab#id, dopo una breve introduzione sui sistemi Rfid, analizzerà alcuni degli scenari applicativi nell’edilizia anche attraverso le esperienze del Lab#id, per poi lasciare la parola ai protagonisti di alcuni progetti Rfid realizzati in questo settore nell’ambito della sicurezza del lavoro e della prevenzione nei cantieri (“Sicurezza sul lavoro e prevenzione degli incidenti sui cantieri Alptransit San Gottardo Sa - Campagna No Risk”) e nella gestione dei rifiuti edili (“Metodologia ed esperienza per la gestione delle discariche di rifiuti inerti non pericolosi”). La partecipazione è subordinata a registrazione. La scheda di registrazione, disponibile nel sito della manifestazione ( www.Fieraedile.it/ ), va inviata a via mail a edil@promoberg.It o via fax al numero 035 32 30 910. |
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TRENTO: RANGO, IL FUTURO DELLA FIBRA ARRIVA NEL RISPETTO DEL VECCHIO BORGO L´INTESA PERMETTERÀ DI SALVARE UNO DEI PIÙ BEI BORGHI ITALIANI E DI PORTARE LA FIBRA OTTI IN TUTTE LE CASE |
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Trento, 22 marzo 2011 - Il vecchio borgo di Rango continuerà a mantenere invariato il fascino e la suggestione storica, mentre nelle case d´epoca arriverà la fibra ottica e la connessione ultraveloce. L´obiettivo è stato raggiunto grazie all´intesa siglata tra il Comune di Bleggio Superiore e Trentino Network e permetterà alla società provinciale incaricata della cablatura territoriale di utilizzare i cavidotti - ovvero i cunicoli già posati a suo tempo e di proprietà dell´amministrazione - per realizzare la rete di accesso in fibra ottica per tutti i cittadini del comune. La posa della fibra ottica avrebbe di fatto richiesto una nuova campagna di scavi tra le vie storiche, con conseguenti rischi per l´antico borgo. La Giunta provinciale si è posta l´obbiettivo di cablare tutte le utenze provinciali con una rete in fibra ottica (Next Generation Access Network, o Ngan) entro il 2018. Grazie alla disponibilità delle infrastrutture esistenti nel territorio del comune di Bleggio Superiore, ovvero l´esistenza di cunicoli attrezzati per il passaggio di cavi, si potrà realizzare tale rete con un notevole risparmio di tempo, di disagi alla popolazione e di risorse pubbliche. Il primo abitato interamente cablato sarà la frazione di Rango, noto per essere nella lista dei Borghi più belli d´Italia. Nell´estate sarà realizzata una nuova rete di sottoservizi per acquedotto e fognatura, tra i quali quelli per la posa delle fibre. “Il nostro comune - ha dichiarato il sindaco Alberto Iori, nel corso della conferenza stampa di presentazione, organizzata nella mattinata di oggi a Rango - vuole essere tra i primi a poter sfruttare i servizi a banda ultra larga. Ma la fibra ottica ci permette anche di utilizzare tecnologie innovative per conservare l´aspetto architettonico di uno dei borghi più belli d´Italia. Inoltre l´utilizzo delle esistenti reti comunali per la pubblica amministrazione permetterà un rapido sviluppo della rete in fibra ottica. Un´analisi preliminare indica che per completare la rete di distribuzione in tutto il comune possano essere sufficienti solo 800m di nuovi scavi, realizzati i quali si tratterà unicamente di realizzare le derivazioni per gli utenti dalla strada agli edifici.” “Fibra ottica non significa solo accesso ad internet ad altissima velocità, ma anche la possibilità di sfruttarla per utilizzi innovativi che rispondono ad esigenze diverse - ha aggiunto Stefano Longano, amministratore delegato di Trentino Network -. Oltre a veicolare servizi televisivi tradizionali, la nuova rete a fibre ottiche può anche essere utilizzata per altri servizi, quali il telecontrollo di impianti, dove si può trarre vantaggio da caratteristiche della fibra ottica che non sono solo quelle di maggior capacità di banda, ma anche maggior affidabilità e minore latenza rispetto alla vecchia rete in rame”. "Con questo intervento - hanno spiegato stamattina i tecnici di Trentino Netowork nel corso della conferenza stampa - si potranno già in questa fase realizzare le predisposizioni non solo per la rete di distribuzione ma anche per l´attestazione dei cavi in fibra ottica negli edifici". La cablatura in fibra ottica permetterà non solo di portare i servizi a banda ultra larga, ma anche i segnali televisivi sia del digitale terrestre che dei canali satellitari. Questo permetterà, in un nucleo abitato di grande valore architettonico e paesaggistico, di eliminare antenne e parabole senza pregiudicare la possibilità di ricevere i segnali televisivi e senza imporre ai cittadini di cambiare i propri apparati di ricezione. Il direttore lavori sarà l´ingegnere Valter Paoli, che vanta già una notevole esperienza nella realizzazione di reti per telecomunicazioni, avendo realizzato tale rete anche nel comune di Spiazzo. In quest´ultimo comune è in fase di completamento da parte di Asm di Tione la progettazione esecutiva per la posa delle fibre ottiche al servizio di tutto l´abitato. La Asm di Tione, che sulla base della convenzione con Trentino Network è incaricata di progettare e realizzare le reti in fibra ottica nella comunità di valle delle Giudicarie, realizzerà anche la posa della fibra ottica nel Comune di Bleggio Superiore. Insieme al Comune di Fiavè, che ha siglato un analogo accordo qualche settimana fa, saranno i primi territori comunali cablati nell´area delle Giudicarie Esteriori. Il presidente di Asm, Roberto Tonezzer, ha aggiunto che "l´Asm ha costituito un gruppo di lavoro altamente specializzato per supportare questo tipo di attività, mutuando professionalità già presenti in azienda opportunamente integrate da nuove figure specialistiche". Inoltre, considerando la prevedibile ed auspicabile diffusione di tali attività riguardanti l’utilizzo di fibre ottiche in diversi settori e per molti utilizzi, Asm ha sottoscritto con l’istituto di formazione professionale Enaip di Tione un accordo per la formazione di tecnici e operatori del settore. Nella logica della formazione continua sarà così possibile per le aziende installatrici trovare sul territorio personale formato o opportunità di aggiornamento per implementare e collegare alle nuove reti realizzate dalla Provincia autonoma di Trento i diversi impianti utilizzatori di enti pubblici, aziende private e della singola abitazione. |
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LA SVOLTA INFORMATICA DELL’INPS PUÒ CREARE PROBLEMI AI PENSIONATI. |
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Trieste, 22 marzo 2011 - L’inps ha accelerato l’informatizzazione dei suoi servizi, mettendo in difficoltà tanti pensionati – ha dichiarato il Consigliere Regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone – generalmente anziani, molte volte malati e certo, in genere, poco avvezzi ad usare il computer. Il Partito Pensionati sottolinea che è sbagliato pensare che gli anziani siano assistiti da parenti, amici ecc., nelle operazioni on line – ha evidenziato Ferone – perché è veramente antipatico pensare che l’Inps, che dovrebbe venire incontro, al massimo, in materia di servizi, alle esigenze dei pensionati, possa giungere, nei fatti, a creare problemi proprio ai pensionati e c’è da augurarsi che così non sia. Il Partito Pensionati ritiene utilissimo poter operare on line, con il Pin dell’Inps – ha proseguito Ferone – ma questo deve rappresentare una possibilità, un qualcosa in più e non l’unica via, in qualche caso, per ottenere, da parte del pensionato, quello di cui necessita, pertanto vi deve essere la possibilità per il pensionato, di ricevere tutti i servizi forniti dall’Inps, ed in primo luogo il Cud, con i sistemi tradizionali, presso il proprio domicilio. |
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RIPARTE DA L’AQUILA IL TOUR “NAVIGARE SICURI”, L’INIZIATIVA DI TELECOM ITALIA PER SENSIBILIZZARE MINORI E GENITORI A UN USO CONSAPEVOLE DEL WEB |
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L’aquila, 22 marzo 2011 - Dopo il successo riscontrato nella prima fase del tour, riparte da L’aquila il Tour Navigare Sicuri di Telecom Italia per sensibilizzare bambini, studenti, docenti e genitori a un uso attento e consapevole del Web. L’iniziativa è stata presentata oggi presso l’Istituto Comprensivo Gianni Rodari di Sassa alla presenza di Stefania Pezzopane, Assessore all’Istruzione, Politiche giovanili e Welfare del Comune de L’aquila, Mauro Fattore, Assessore all’edilizia scolastica della Provincia, Emanuele Fidora Direttore Generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi del Miur e Massimiliano Tarantino Responsabile Progetti Comunicazione Corporate di Telecom Italia. Navigare Sicuri (www.Navigaresicuri.org) è il progetto nazionale di Telecom Italia lanciato lo scorso novembre per promuovere e diffondere l’uso consapevole e responsabile di Internet e dei media digitali tra i bambini, i ragazzi e i loro educatori. Partito da Torino, il bus di Navigare Sicuri ha fatto tappa a Nuoro, Cagliari, Napoli, Salerno, Roma e Latina, con l’obiettivo di percorrere complessivamente in sette mesi oltre 6.000 km, coinvolgendo circa 100.000 persone su tutto il territorio nazionale. Oggi e domani a L’aquila il bus di Navigare Sicuri con il suo team di esperti coinvolgerà nella mattina ragazzi e educatori con interventi didattici presso l’Istituto Comprensivo Gianni Rodari di Sassa; nel pomeriggio invece, in Piazza Battaglione Alpini, saranno svolte attività interattive e distribuiti materiali appositamente studiati per i più giovani e per gli adulti. Dopo L’aquila il bus farà tappa a Pescara dal 23 al 25 marzo. L’iniziativa, che si sviluppa in stretta collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e si avvale dell’apporto delle consolidate competenze della Fondazione Movimento Bambino e di Save the Children, si propone di aiutare i più giovani a valorizzare le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie come risorsa di conoscenza e momento di socializzazione, di informazione, di crescita, evitandone il più possibile le insidie. Grazie alle cinque postazioni multimediali presenti sul bus e a una lavagna interattiva messa a disposizione da Olivetti, un team di esperti accompagnerà durante tutto il viaggio minori, insegnanti e genitori in un percorso di divertimento e di conoscenza alla scoperta del grande mare del web. Quest’anno il progetto Navigare sicuri si apre anche ai social network come Facebook, Youtube e Twitter, con proprie pagine nelle quali saranno comunicate tutte le attività del tour. I bambini dai 5 ai 10 anni sono accompagnati alla scoperta del web da Geronimo Stilton: giocando con i personaggi di Topazia imparano i grandi e piccoli accorgimenti utili per divertirsi in perfetta sicurezza, proteggendo i dati personali, comunicando le situazioni rischiose ai propri genitori e dialogando con gli adulti per vivere e condividere la grande avventura della Rete in modo sereno. Ai ragazzi dai 10 ai 15 anni sono invece destinati contenuti che presuppongono una buona conoscenza del web, ma soprattutto una certa indipendenza dai genitori. I temi sui quali sono invitati a confrontarsi riguardano alcuni fenomeni a cui sono particolarmente esposti in questa fascia d’età: il cyberbullismo, l’adescamento e il furto d’identità. La mascotte Nick guida i ragazzi in un mondo di giochi interattivo sull’uso consapevole del web. Inoltre tre minifilm, realizzati in collaborazione con la Scuola Holden di Torino, illustrano alcune situazioni di rischio nelle quali i giovani possono imbattersi utilizzando la rete. Ogni video ha un finale aperto con tre opzioni che invitano a riflettere: saranno i ragazzi a scegliere online quale meglio completa il racconto. A genitori ed educatori è dedicata infine una sezione di informazioni e aggiornamenti sul rapporto tra i minori e Internet. I contenuti sono stati realizzati da Telecom Italia con Save the Children e la Fondazione Movimento Bambino della professoressa Maria Rita Parsi. In questa sezione è anche disponibile un servizio di consulenza online prestata da personale specializzato. |
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NEL NUOVO ALMANACCO DELLA SCIENZA UNO ‘SPECIALE GIAPPONE’ |
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Roma, 22 marzo 2011 - In occasione del terremoto in Giappone, a cui sono seguiti un devastante tsunami e danni ad alcune centrali nucleari, abbiamo ritenuto opportuno realizzare un numero dedicato dell’Almanacco della Scienza. Nel Focus monografico del magazine curato dall’Ufficio Stampa del Consiglio nazionale delle ricerche, on line da oggi, troviamo quindi alcuni interventi dei ricercatori Cnr che riguardano in particolare: l’importanza della prevenzione e della conoscenza del territorio nelle zone sismiche; la situazione negli impianti nucleari giapponesi; gli interventi per mitigare gli effetti degli tsunami; come si affronta la contaminazione da radiazioni; i costi del disastro per le compagnie assicurative; la casa in legno antisismica Sofie; la testimonianza di un ricercatore italiano che vive in Giappone. La rubrica Faccia a faccia propone un’intervista a Giancarlo Abete, presidente della Federazione italiana gioco calcio. Altre notizie nella sezione Vita Cnr trattano: l’annuncio del convegno ‘Emerging companies’ e della seconda Start Cup Cnr-sole 24 Ore; il progetto del parco scientifico e tecnologico degli Erzelli a Genova; il progetto Morfeo per il monitoraggio delle frane; il nuovo test per le allergie alimentari Positive; un convegno sulle tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti; il convegno ‘Cardio Ifc’; La mostra ‘Verso l´orizzonte. Viaggi di popoli e cose tra vicino Oriente e Mediterraneo antico´. Nella sezione Altra ricerca, inoltre, si parla degli studi sui raggi cosmici condotti con il progetto Pamela, di un sondaggio sulle ‘native digitali’, di gravidanze delle adolescenti e di Nanoforum 2011. Per leggere tutto il magazine basta andare all’indirizzo www.Almanacco.cnr.it/ |
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“EMERGING COMPANIES” |
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Roma, 22 marzo 2011 – Il 22 e 23 marzo, si svolgerà presso l´Aula Convegni della sede centrale del Cnr (p.Le Aldo Moro, 7) il convegno ´Emerging companies´, appuntamento formativo e informativo organizzato dal Cnr e dalla società in-house di trasferimento tecnologico Rete Ventures. Durante l’incontro sarà presentata la seconda edizione di ´Start Cup Cnr-il Sole 24 Ore´, la competizione finalizzata a favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali high-tech generate da risultati di ricerca, e che quest´anno estende la partecipazione anche a ricercatori di altri enti pubblici di ricerca. Obiettivo di ´Emerging companies ´, riunire neo-imprenditori high-tech, spin off e ricercatori interessati ad avviare una propria idea di business e facilitare il confronto con rappresentanti del mondo produttivo, investitori ed esponenti istituzionali. In una tavola rotonda finale verrà esplorato "quanta impresa c´è nella ricerca italiana", alla presenza dei presidenti e dei rappresentanti degli enti di ricerca che partecipano alla seconda edizione dell´iniziativa. “Emerging Companies” 22-23 Marzo 2011 Cnr Aula Convegni 22 Marzo 2011: Ore 9.30 Registrazione; Ore 10.00 Saluto del Presidente Cnr Luciano Maiani; Ore 10.15 Emerging Companies, una rete industriale - Manuela Arata, Tt Officer Cnr; Ore 11.00 “Storie d’impresa: gioie e dolori ” (elevator pitch) – Modera Cino Matacotta, Coordinatore Network Outreach and Knowledge; Ore 13.30 Lunch; Ore 15.00 Lectio Magistralis “Dai progetti Cnr alla leadership di mercato di un´azienda quotata” - Diego Bravar, Presidente e Ad di Ital Tbs S.p.a.; Ore 15.45 Tavola rotonda con gli Enti Pubblici di Ricerca che partecipano alla Start Cup Cnr – Il Sole 24 Ore “Quanta impresa c’è nella Ricerca Italiana”; Ore 16.15 Opportunità per le Pmi dall’Accordo Cnr-mediocredito-rete Ventures Claudio Mordà, Project manager Rete Ventures; Ore 16.30 Lancio Start Cup Cnr – Il Sole 24 Ore 2011 - Manuela Arata, Cino Matacotta, Marzio Bartoloni; Working Capital - Premio Nazionale per l’Innovazione, Loris Nadotti - Pni Cube; Le modalità di partecipazione - Georgia Giovalè, Rete Ventures Il supporto alla partecipazione – Pier Paolo Deminicis, Rete Ventures; Ore 17.00 Poster & Prototype Session. Percorsi Formativi 23 Marzo 2011 Percorso formativo “Progetto industriale” Aula Bisogno: Ore 9,00 “L’avventura dell’imprenditore” - Manuela Arata; Ore 10,30 “Fare impresa al Cnr: le regole” - Daniela La Noce; Ore 11,00 “I fondamentali dell’impresa” - Alessandro Pini Prato, Università degli Studi di Genova; Ore 13,00 Lunch; Ore 14,00 “Come si costruisce una società, di che tipo e che passi fare” - Rosanna Golino, Studio Associato Bonifacio - de Magistris; Ore 16,00 “Tutto quello che avresti voluto chiedere a un Venture Capitalist” - Andrea Di Camillo, Quantica Sgr. Percorso formativo “Management d’impresa” Aula Convegni: Ore 9,00 “Management, leadership, team building: come dirigere al meglio una azienda” - Gian Piero Bigando, Politecnico di Torino; Ore 13,00 Lunch; Ore 14,00 “Controllo dei costi e del cash-flow” - Francesco Ranalli, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Ore 16,00 “Tutto quello che avresti voluto chiedere a un Venture Capitalist” - Diana Saraceni, Venture Capital di 360° Capital Partners . |
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CABLECOM PUNTA SULLE FATTURE ELETTRONICHE |
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Berna, 22 marzo 2011 - Il maggiore operatore di rete via cavo in Svizzera promuove la rinuncia alla fattura in formato cartaceo e mette a disposizione diverse opzioni alternative. La nuova applicazione per iPhone «Bill2mobile» di cablecom offre una panoramica immediata della fattura premendo semplicemente un tasto. Il passaggio alla fattura elettronica presenta ai clienti diversi vantaggi immediati: in primis, la semplificazione del processo di pagamento e un contributo al rispetto dell’ambiente. Con l’impiego della fattura elettronica cablecom può risparmiare potenzialmente una pila di carta in formato A4 di circa 2,6 chilometri. |
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BOLZANO, PORTALE VIABILITÀ PROVINCIALE: CARTA STRADALE INFORMATIVA AGGIORNATA |
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Bolzano, 22 marzo 2011 - Accanto alle numerose informazioni sulla rete viaria provinciale che i cittadini possono ottenere tramite un semplice click sul proprio computer, sul portale della viabilità provinciale ora si aggiungono anche quelle relative ai cantieri dei lavori di manutenzione. Http://wege.provinz.bz.it/portal/portal è il portale della viabilità provinciale. Il portale ha lo scopo di rendere accessibile al pubblico un crescente insieme di informazioni e servizi legati al traffico automobilistico, forniti dalle diverse ripartizioni provinciali, nonchè da altre pubbliche amministrazioni, tra le quali comunità comprensoriali e comuni. Interessante il servizio di cartografia digitale Gis che visualizza i circa 19.000 chilometri della rete viaria altoatesina. Accanto alle numerose informazioni ora si aggiungono anche quelle relative ai cantieri lungo strade, in gallerie e sui ponti, come sottolinea l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner, il cui Dipartimento funge da punto di coordinamento del portale. |
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CROCIFISSO NELLE SCUOLE: LA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL´UOMO |
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Roma, 22 marzo 2011 - Il 18 marzo 2011 la Grande Camera della Corte europea dei Diritti dell´uomo di Strasburgo ha pronunciato la sentenza definitiva (udienza del 30 giugno 2010) sul caso Lautsi c/Italia (ricorso n. 30814/06), in merito al quale lo Stato italiano aveva chiesto il riesame della sentenza di condanna del 3 novembre 2009. Con 15 voti favorevoli e 2 dissensi, la Grande Camera ha deciso che non vi è stata violazione dell’articolo 2 del protocollo 1; che non si pone alcuna questione sull’articolo 9 e che relativamente al divieto di discriminazione di cui all’articolo 14 della Convenzione non vi è luogo a decidere perché si tratta di una norma che va letta in relazione ad altri tipi di violazione. La prima sentenza della Corte europea e il ricorso del Governo italiano - Secondo la Corte, che il 3 novembre 2009 ha emesso la sentenza, la Convenzione riconosce il diritto di credere in una religione, ma anche di non credere in alcuna religione. Per la Corte, queste considerazioni comportano l´obbligo dello Stato di astenersi da imporre anche indirettamente, credenze, nei luoghi in cui le persone sono a suo carico o nei luoghi in cui queste persone sono particolarmente vulnerabili. Nel parere della Corte, il simbolo del crocifisso ha una pluralità di significati tra cui il senso religioso è predominante. Il crocifisso è uno dei simboli della nostra storia e della nostra identità. La cristianità rappresenta le radici della nostra cultura, quello che oggi siamo. L’esposizione del crocifisso nelle scuole non deve essere vista tanto per il significato religioso quanto in riferimento alla storia e alla tradizione dell’Italia. La presenza del crocifisso in classe rimanda dunque ad un messaggio morale che trascende i valori laici e non lede la libertà di aderire o non aderire ad alcuna religione. Cultura, tradizione, storia, identità sono queste le parole chiave per spiegare e reinterpretare la sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo che chiama in causa il governo italiano per l’esposizione del crocifisso nelle scuole. Contro la sentenza del 3 novembre 2009, il Governo - dopo la decisione presa nel Consiglio dei ministri del 6 novembre - in data 29 gennaio 2010 ha presentato fficialmente ricorso alla Grande Camera. La Corte europea il 2 marzo ha accolto la domanda di rinvio alla Grande Camera presentata dal Governo e fissato l´udienza al 30 giugno. Il caso e le motivazioni della sentenza. (Ricorso Lautsi c/Italia n. 30814/06) - La signora Lautsi di origine finlandese ha sostenuto dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo che il simbolo del crocifisso è un affronto alle sue convinzioni e viola il diritto dei suoi figli che non professano la religione cattolica. L´interessato vede nell’esibizione del crocifisso il segno che lo Stato è dalla parte della religione cattolica. Questo significato è ufficialmente accettato nella Chiesa cattolica, che attribuisce al crocifisso un messaggio fondamentale. Pertanto, la preoccupazione del richiedente, secondo la Corte, non è arbitraria. La presenza del crocifisso può essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso, e si sentono educati in un ambiente scolastico caratterizzato da una particolare religione. Ciò che può essere incoraggiante per alcuni studenti di una religione può essere emotivamente inquietante per gli studenti di altre religioni o di coloro che non professano alcuna religione. Questo rischio è particolarmente presente tra gli studenti appartenenti a minoranze religiose. La Corte non vede come l´esposizione nelle aule delle scuole pubbliche di un simbolo - che è ragionevole associare con il cattolicesimo (la religione di maggioranza in Italia) - potrebbe servire al pluralismo educativo, essenziale per la conservazione di una "società democratica", come concepito dalla Convenzione europea per i diritti dell´uomo. La sentenza della Corte europea si basa sull’interpretazione dell’art.9 della Convenzione (libertà di religione) con l’art. 2 del Protocollo 1 (diritto all’istruzione). Secondo la Corte è sul diritto fondamentale all´istruzione, che si innesta il diritto dei genitori nel veder rispettate le proprie credenze religiose e filosofiche. L’articolo 2 del Protocollo n.1 per la Corte mira a salvaguardare la possibilità di pluralismo in materia di istruzione, essenziale per la conservazione della "società democratica", com’è intesa dalla Convenzione. A causa del potere dello Stato moderno, è soprattutto l´educazione pubblica che ha bisogno di raggiungere questo obiettivo. Nell´ordinamento italiano l´esposizione del crocifisso, seppur non espressamente menzionata, è regolamentata dal decreto legislativo 297/1994 (Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado). In particolare, in base all´art. 676 intitolato "norme di abrogazione" il quale dispone che “le disposizioni inserite nel presente testo unico vigono nella formulazione da esso risultante; quelle non inserite restano ferme ad eccezione delle disposizioni contrarie od incompatibili con il testo unico stesso, che sono abrogate”, gli articoli 159 e 190 includono il crocifisso tra gli arredi delle aule. Queste norme si incanalano nel cuneo della tradizione del nostro Paese e sono retaggio di altre più antiche: R.d. 26-4-1928 n. 1297 - Approvazione del regolamento generale sui servizi dell´istruzione elementare e R.d. 30-4-1924 n. 965 - Ordinamento interno delle Giunte e dei Regi istituti di istruzione media. |
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8ª SCUOLA ESTIVA EUROPEA SUL RECUPERO DI INFORMAZIONI
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Koblenz, 22 marzo 2011 - L´ottava scuola estiva europea sul recupero di informazioni si terrà dal 29 agosto al 2 settembre 2011 a Koblenz, in Germania. Il recupero di informazioni (information retrieval o Ir) è la scienza che si occupa del recupero efficiente ed efficace di documenti a partire dal loro contenuto semantico. I metodi e le tecniche centrali nel recupero di informazioni sono quelle per progettare e sviluppare sistemi di Ir, motori di ricerca web e strumenti per la memorizzazione e l´interrogazione di informazioni. Gli utenti entrano in contatto con questo settore quando fanno una richiesta su un sistema. Tale richiesta può a sua volta risultare in diversi oggetti che potrebbero soddisfarla, magari con diversi gradi di rilevanza. Gli oggetti sono quindi classificati in base alla rilevanza percepita. L´evento sarà un´occasione per conoscere il settore del recupero di informazioni e gli argomenti di ricerca collegati. I partecipanti saranno esperti di informatica, studenti ricercatori impegnati su argomenti riguardanti la gestione delle informazioni su internet e parti interessate del mondo dell´industria. Per ulteriori informazioni, visitare: http://essir.Uni-koblenz.de/ |
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UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER BORSE DI STUDIO INTERNAZIONALI MARIE CURIE PER RICERCATORI CHE SI RECANO ALL´ESTERO PER LO SVILUPPO DELLA CARRIERA |
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Bruxelles, 22 marzo 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per borse di studio internazionali Marie Curie per ricercatori che si recano all´estero per lo sviluppo della carriera. L´azione mira a rafforzare la dimensione internazionale della carriera dei ricercatori europei dando loro l´opportunità di acquisire formazione e nuove conoscenze in un´organizzazione di alto livello impegnata nella ricerca, stabilita in un altro paese terzo. Si tratta di un´azione che fornisce sostegno finanziario a progetti di mobilità individuali presentati da singoli ricercatori di comprovata esperienza legati ad organizzazioni ospitanti negli Stati membri o paesi associati. Gli accordi di sovvenzione saranno conclusi con le organizzazioni ospitanti di rientro degli Stati membri o paesi associati per una durata complessiva di 36 mesi. Il progetto dovrebbe includere un programma coerente di ricerca per la durata complessiva del contratto, di cui una fase di uscita iniziale della durata da uno a due anni dovrà essere svolta in un´entità giuridica separata in un altro paese terzo (organizzazione partner) e una fase di re/integrazione obbligatoria della durata di un anno all´interno dell´organismo contraente (organizzazione ospitante di ritorno) in uno Stato membro o paese associato. Questo elemento sarà valutato da valutatori esperti durante la procedura di valutazione. La fase di reinserimento normalmente avrà inizio subito dopo la fase di uscita. L´argomento di ricerca sarà liberamente scelto dal ricercatore in collaborazione con l´organizzazione ospitante di rientro, con il fine di completare e/o diversificare la sua esperienza. La dotazione di bilancio complessiva per questo invito ammonta a 40 milioni di euro. Per leggere il bando ufficiale,GU n. C 82 del 16 marzo 2011 consultare: http://cordis.Europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=usersite.fp7detailscallpage&call_id=397 |
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"FERRATI IN STORIA", TRENO ITINERANTE CON STUDENTI PER IL 150° UNITÀ |
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Bari, 22 marzo 2011- "Abbiamo cominciato dalla storia, e nella storia ci sono giganti che offrono le loro spalle per appoggiarsi. È stato necessario richiamare le figure di Mazzini, Garibaldi, Pisacane per arrivare con le parole degli studenti a cogliere il senso dell´essere italiani oggi. A riscoprire la vocazione dell´Italia che deve provare a far dialogare mondi diversi". L´assessore alla mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini riassume così ´Ferrati in storia´, il contributo del suo assessorato alle celebrazioni dei 150 anni dell´Unità d´Italia. Le dichiarazioni sono state rilasciate ieri dopo il confronto al Teatro Verdi tra il presidente della Nichi Vendola e il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, moderato dalla vicedirettrice del Corriere del Mezzogiorno, Maddalena Tulanti. Gli studenti hanno manifestato con le loro testimonianze, affidate a brevi pensieri, le speranze in una Italia migliore, unita e priva di discriminazioni. “Queste riflessioni spontanee – ha commentato Minervini – hanno dentro l´idea di nazione come comunità di destino che, quasi con sorpresa, in occasione di queste celebrazioni per i 150 anni abbiamo riscoperto”. La giornata per i trecentocinquanta studenti delle scuole medie superiori pugliesi è cominciata, infatti, a bordo di un treno degli anni trenta in cui sono state allestite sei aule didattiche in cui si sono alternate lezioni per approfondire il processo storico che ha portato all’Unità. Professori d’eccezione Pasquale Guaragnella, Marina Comei, Ennio Corvaglia, Lino Patruno, Donato Cafagna, Oreste Serrano, hanno accompagnato gli studenti nel racconto della costruzione dell´identità italiana. Per raccontare come l’Italia è diventata una nazione si è discusso di aspetti linguistici, del ruolo della televisione e dei media, dei processi economici, della “questione meridionale”, dello sviluppo delle infrastrutture, degli italiani raccontati dai libri. “È stato un viaggio affascinante nel tempo e nello spazio – ha concluso Minervini – un´esperienza attraverso la quale i ragazzi hanno percepito come la cultura italiana sia parte di sé e non un residuo archeologico del passato, sia ancora un attrezzo indispensabile per sentirsi protagonista nel mondo attuale”. |
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UNIVERSITÀ: IN SARDEGNA ASSEGNI DI STUDIO PER GLI STUDENTI MERITEVOLI |
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Cagliari, 22 marzo 2011 - L’assessorato della Pubblica istruzione ha pubblicato due bandi per sostenere il diritto allo studio degli studenti universitari capaci e meritevoli permettendogli il raggiungimento dei livelli più alti degli studi. L’intervento, che si basa sul riconoscimento del merito e della regolarità degli studi intrapresi, prevede l’erogazione di un assegno di merito, concedibile annualmente e per l’intera durata del corso di laurea, premiando la regolarità del percorso di studi. Un bando è destinato agli studenti diplomati nell´anno scolastico 2009/2010 e immatricolati nell´anno accademico 2010/2011. Il secondo bando è destinato agli studenti iscritti al primo anno di laurea specialistica/magistrale e agli iscritti agli anni successivi al primo nell’anno accademico 2009/2010. Nei documenti allegati sono riportati nel dettaglio tutti i requisiti richiesti per poter partecipare. L’importo massimo dell’assegno è di 2.800 euro per gli studenti “in sede” e di 6.000 euro per gli studenti “fuori sede”. Entrambi i bandi incentivano in maniera particolare gli studi in ambito tecnico-scientifico. La domanda di partecipazione dovrà essere compilata sul sito, tramite il form disponibile, a partire dal 19 aprile 2011 e fino alle ore 13 del 5 maggio 2011. Http://www.regione.sardegna.it/j/v/55?s=1&v=9&c=389&c1=1346&id=24305 http://www.Regione.sardegna.it/j/v/55?s=1&v=9&c=389&c1=1346&id=24302 |
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ISTRUZIONE FVG: IPA DI POZZUOLO FULCRO DELLA RETE FORMATIVA AGRICOLA |
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Pozzuolo, 22 marzo 2011 - ´´Il 130° anniversario della nascita dell´Istituto Professionale Agrario è una celebrazione importante perchè testimonia e rinsalda le radici di questa istituzione scolastica di Stato con il territorio ma anche perchè sarà occasione per riflettere sull´evoluzione di questa struttura che l´Amministrazione regionale vorrebbe protagonista all´interno della rete di formazione nel settore agricolo a cui si sta lavorando da tempo´´. Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Molinaro intervenendo alla presentazione del programma di celebrazioni che si svilupperà dalla fine di marzo fino alla metà di giugno per ricordare la storia del più antico istituto agrario del Friuli Venezia Giulia ma anche per guardare al futuro dell´istruzione professionale di questo comparto. ´´Nella consapevolezza che il settore primario è una risorsa importante di questa regione e che una adeguata formazione permetterà di creare risorse professionali preparate e adeguatamente specializzate per rispondere alle crescenti sfide del mercato e alle puntuali direttive dell´Unione Europea, assieme all´assessore alle Risorse agricole Claudio Violino, - ha spiegato Molinaro - ci stiamo occupando di promuovere una rete di formazione che veda per la prima volta in sinergia oltre agli Ipa e agli istituti tecnici agrari della regione anche l´Ersa, l´Università di Udine e tutti i portatori di interesse del primo settore, ovvero ordini professionali, consorzi di tutela, associazioni di categoria´´. L´intervento della Regione è duplice, avendo il Friuli Venezia Giulia competenze primarie in materia di organizzazione della rete scolastica e di politiche agricole. ´´L´esigenza di specializzazione e di formazione superiore post diploma - ha concluso Molinaro - potrebbe trovare risposta proprio in questa rete all´interno della quale l´Ipa di Pozzuolo potrà avere un ruolo da protagonista´´. Ad illustrare gli eventi organizzati in occasione dell´anniversario dell´istituto - nato nel 1861 per volontà della nobildonna Cecilia Gradenigo, moglie del conte Stefano Sabbatini, da cui prende nome la scuola e che oggi conta 130 iscritti, di cui 80 ospitati nell´adiacente convitto - è stato il dirigente Vittorio Borghetto, alla presenza degli amministratori locali e rappresentanti dell´Ersa. Si inizierà sabato 26 marzo con la tavola rotonda su ´´Istruzione professionale agraria ed agricoltura nel terzo millennio: opportunità esperienze e proposte´´ le cui conclusioni sono affidate agli assessori regionali Molinaro e Violino per proseguire sabato 16 aprile con l´intitolazione della biblioteca a Carlo Sgorlon, il grande scrittore friulano che fu insegnante nell´istituto per diversi anni. Sabato 14 maggio, infine, si terrà il raduno di allievi ed ex allievi e la presentazione del libro dedicato alla storia della scuola e del convitto. |
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PUGLIA: LEZIONI D’AUTORE A BORDO DEL TRENO STORICO 300 STUDENTI A BORDO DEL TRENO STORICO PER I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA. FINO A DICEMBRE L’OFFERTA TURISTICA E CULTURALE VIAGGIA SUI TRENI D’EPOCA |
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Bari, 22 marzo 2011 - Nell’ambito delle iniziative di promozione storica e culturale a bordo dei treni storici, la Direzione Trasporto Regionale Puglia di Trenitalia, in collaborazione con l’assessorato regionale alla Mobilità, promuove l’iniziativa “Ferrati in storia”, un viaggio a bordo di un treno storico per celebrare l’Unità d’Italia. Trecento studenti e sei autori hanno viaggiato da Bari a Brindisi confrontandosi sui temi culturali e sociali legati all’Unità d’Italia. Il treno, composto da un locomotore elettrico degli anni ’60 appena ristrutturato e da sei carrozze d’epoca degli anni’30, ha ospitato vere e proprie aule didattiche. L’iniziativa “Ferrati in storia” è il frutto del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Trenitalia, l’assessorato ai Trasporti della Regione Puglia e l’associazione Treni Storici Puglia-onlus. L’accordo prevede, nell’ambito del Contratto di Servizio con la Regione, la realizzazione di iniziative di promozione turistica, storica e culturale in territorio pugliese a bordo dei treni storici. |
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“CAMMINI D’EUROPA”: “STAGE” PER 16 STUDENTI UMBRI A SANTIAGO DE COMPOSTELA |
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Perugia, 22 marzo 2011 - I pellegrini che in questo mese di marzo hanno percorso il Cammino fino a Santiago De Compostela, in Galizia (Spagna), hanno trovato ad accoglierli anche sedici studenti umbri dell´Istituto Alberghiero di Assisi, che hanno partecipato a uno "stage" realizzato con il sostegno della Regione Umbria. Il progetto si inserisce nel "Programma settoriale Leonardo da Vinci" finanziato dall´Unione Europea ed è stato predisposto dai Servizi regionali Turismo e Istruzione, nell´ambito del rapporto di collaborazione tra la Regione Umbria e la Galizia. Per la sua concretizzazione, ci si è avvalsi del coordinamento e del supporto prestati dal "Geie" (Gruppo di interesse economico) della rete europea "Cammini d´Europa" cui l´Umbria dal 2008. Dal 1 al 21 marzo, gli studenti sono stati impiegati in servizi di reception, ristorazione e sala nell´Ostello per Pellegrini del Monte del Gozo, e hanno assistito a una lezione pratica di qualità alimentare in un hotel di Santiago de Compostela. Attraverso lo stage, sottolineano dagli uffici regionali, hanno avuto l´opportunità di completare la loro formazione sperimentando attività specificamente indirizzate ai pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago de Compostela. A questo scopo, hanno anche incontrato Maria Camino Triguero, referente del "Xacobeo", che ha illustrato il modello organizzativo dell´ospitalità per pellegrini attuato dalla Regione Galizia. "La rete di ´Albergues de Peregrinos´ della Galizia - si rileva - rappresenta l´esperienza più avanzata e consolidata di ricettività dedicata all´accoglienza dei pellegrini in Europa e probabilmente anche nel mondo". I ragazzi ed i loro accompagnatori, presentati dal segretario generale dei "Cammini d´Europa", Giovanni Pattoneri, sono stati inoltre ricevuti dal consigliere per le relazioni istituzionali, Andres Farinas, al Municipio di Santiago de Compostela, municipalità con la quale esiste un forte rapporto anche in virtù del gemellaggio stretto tra Assisi e il capoluogo della Galizia. |
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IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO A REGGIO CALABRIA UNA FOLTA RAPPRESENTANZA DI GIOVANI SULL’EVENTO “NEXT – EPIDEMIA GIOVANILE” |
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Catanzaro, 22 marzo 2011 - Ieri mattina, nella sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella, il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato una folta rappresentanza di giovani calabresi per fare il punto sull’evento “Next – Epidemia Giovanile”, il meeting della gioventù in programma sabato prossimo alle ore 10.00 al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme. Presenti anche l´Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri e la Dottoressa Franca Falduto, in rappresentanza di Francesco Mercurio, Direttore dell´Ufficio Scolastico regionale, che ha inviato una nota ai Dirigenti Scolastici della regione per comunicare l’iniziativa. Cresce l’attesa, intanto, nel mondo giovanile per questo appuntamento in cui saranno loro stessi i protagonisti. Tramite un particolare meccanismo di voto, infatti, i ragazzi indicheranno al Governatore della Calabria le priorità e le esigenze del mondo giovanile contribuendo concretamente all’individuazione di un progetto che verrà finanziato dalla Giunta regionale. Durante l’incontro, il Presidente Scopelliti ha ribadito lo spirito e gli obiettivi dell’evento, ringraziando le migliaia di giovani che si stanno mobilitando tramite decine di pullman provenienti da ogni parte della regione affinché vi sia un elevatissimo coinvolgimento da parte del mondo scolastico, di quello universitario e dell’ambiente associazionistico. I ragazzi calabresi intervenuti hanno ringraziato il Presidente Scopelliti per l’attenzione continua riguardo le problematiche giovanili e per la sensibilità dimostrata, accogliendo le tante sollecitazioni che lo hanno spinto a promuovere questo evento. “Sono molto soddisfatto della risposta che sta riscuotendo l’evento Next – ha detto il Presidente Scopelliti – perché per i giovani calabresi è arrivato il momento di essere realmente protagonisti nella vita della regione e artefici del proprio futuro. In questa stagione di cambiamento c’è bisogno di nuove idee e di progetti dinamici che solo loro possono proporre. Inoltre – ha spiegato il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti – i ragazzi potranno votare importanti provvedimenti suggerendo, di fatto, le priorità della nostra azione rispetto alle politiche giovanili. Perciò sarà uno straordinario momento di coinvolgimento, un appuntamento istituzionale senza colore politico nel solo interesse di tutti i giovani calabresi.” Per illustrare tutti i particolari dell’evento Next – Epidemia Giovanile, il Presidente Scopelliti terrà una conferenza stampa domani alle ore 10.00 a Cosenza all’hotel “Holiday Inn.” Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della Regione Calabria www.Regione.calabria.it/ e su quello dedicato all’evento www.Epidemiagiovanile.com/ |
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TEMPERATURE ARTICHE INSOLITAMENTE BASSE CAUSANO RIDUZIONE DELL´OZONO |
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Bruxelles, 22 marzo 2011 - Ricercatori finanziati dall´Ue hanno scoperto che temperature insolitamente basse nello strato di ozono artico hanno innescato una riduzione dell´ozono su larga scala. Le scoperte mostrano che, se si fosse verificata una grave riduzione dello strato di ozono, l´Artico potrebbe ben presto avere una protezione decisamente inferiore dai dannosi raggi ultravioletti del Sole. Lo studio è stato finanziato dal progetto Reconcile ("Reconciliation of essential process parameters for an enhanced predictability of arctic stratospheric ozone loss and its climate interactions"), che ha ricevuto 3,5 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Ambiente" del Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue. Coordinato dall´unità di ricerca di Potsdam dell´Istituto Alfred Wegner per la ricerca marina e polare nella Helmholtz Gemeinschaft (Awi) in Germania, il progetto ha coinvolto 16 istituzioni di ricerca da 8 paesi membri e oltre 30 stazioni di rilevamento dell´ozono situate in tutto l´Artico e nell´area subartica. Lo scopo generale è quello di comprendere i dettagli che non sono ancora chiari riguardanti il complicato rapporto tra strato di ozono e cambiamento climatico. Ci sono molte questioni riguardanti la riduzione dello strato di ozono che rimangono misteriose, come ad esempio il modo in cui l´aria trasformata viene mescolata e trasportata a quote inferiori. Il dott. Markus Rex, ricercatore Awi, ha detto: "Le nostre misurazioni mostrano che alle altitudini in questione circa metà dell´ozono che era presente al di sopra dell´Artico è stato distrutto durante le ultime settimane. Poiché le condizioni che hanno portato a questa riduzione insolitamente rapida dell´ozono continuano a prevalere, noi prevediamo che ci sarà un´ulteriore riduzione." La riduzione dell´ozono si verifica quando i prodotti dei clorofluorocarburi (Cfc) antropogenici si scompongono e diventano sostanze aggressive che distruggono l´ozono durante l´esposizione a condizioni di freddo estremo. Il collegamento tra riduzione dell´ozono e cambiamento climatico è stato comprovato da molto tempo e in nessun posto ciò è più evidente che nell´Artico, dove le temperature degli inverno più freddi continuano ad abbassarsi, portando a maggiori riduzioni dell´ozono. Poiché le concentrazioni di gas serra aumentano e la radiazione termica della Terra è trattenuta negli strati più bassi dell´atmosfera, questi ultimi si riscaldano. Una porzione minore della radiazione di calore raggiunge la stratosfera, e ciò intensifica l´effetto di raffreddamento e porta a una maggiore riduzione dell´ozono. Ma non è solo nell´Artico che questi cambiamenti stanno producendo delle conseguenze. Le masse d´aria esposte alla perdita di ozono al di sopra dell´Artico possono anche spostarsi verso sud, e questo significa che lo strato di ozono che si sta assottigliando offrirà una minore protezione Uv anche alle medie latitudini. I ricercatori stanno quindi mettendo in guardia i cittadini europei sulla necessità di prestare particolare attenzione alla protezione dai raggi Uv quando ci si espone al Sole questa primavera. La buona notizia è che grazie al Protocollo di Montreal, un trattato internazionale adottato nel 1987 per proteggere lo strato di ozono vietando la produzione mondiale di Cfc, durante la seconda metà di questo secolo non si verificherà più una significativa distruzione dell´ozono. Tuttavia, i Cfc rilasciati durante i decenni precedenti non scompariranno dall´atmosfera ancora per molti decenni. Questo significa che nel lungo termine lo strato di ozono si ristabilirà grazie a queste misure politiche di vaste proporzioni riguardanti l´ambiente. Fino ad allora, il destino dello strato di ozono dell´Artico dipende dalla sua temperatura a un´altitudine di circa 20 km, ed è quindi collegato al clima della Terra. Le scoperte del progetto Reconcile verranno pubblicate in un prossimo articolo. Il progetto Reconcile utilizza un approccio globale che comprende esperimenti in laboratorio e sul campo, oltre alla creazione di modelli microfisici e di trasporto chimico. Producendo e testando parametrizzazioni affidabili dei processi chiave nella riduzione dello strato di ozono artico e collegandole a modelli chimico climatici (Ccm) su larga scala, i ricercatori possono aumentare le loro possibilità di effettuare delle previsioni realistiche sull´evoluzione futura della riduzione dello strato di ozono artico e della sua interazione con il cambiamento climatico. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Alfred Wegener: http://www.Awi.de/ |
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IL MONTE CIMONE DIVENTA ‘STAZIONE GLOBALE’ |
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Roma, 21 marzo 2011 - L’organizzazione meteorologica mondiale, con sede a Ginevra, ha accolto favorevolmente la richiesta, pervenuta dal Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare (Am) in coordinamento con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), per il passaggio dell´infrastruttura di ricerca posta sulla vetta di Monte Cimone da Stazione regionale a Stazione globale all’interno del programma internazionale Gaw - Global Atmosphere Watch (www.Wmo.int/gaw ). Monte Cimone è il rilievo più elevato degli Appennini settentrionali e - grazie ai suoi 2.165 m di quota, al suo orizzonte completamente libero, alla peculiarità della posizione geografica, lontana da qualsiasi forma di inquinante atmosferico locale - rappresenta un punto privilegiato per studiare le caratteristiche chimico-fisiche e la climatologia della libera troposfera, garantendo inoltre anche osservazioni meteorologiche continuative. Queste attività sono eseguite dal Servizio meteorologico dell´Aeronautica militare e dall’Istituto di scienze dell´atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-cnr), con cui collabora l’università di Urbino. Il riconoscimento dell’Organizzazione meteorologica mondiale sancisce che la qualità e l’unicità delle misure effettuate in vetta al Cimone in campo meteorologico e ambientale hanno una rilevanza a livello mondiale e sono supportate da un’attenta programmazione che ne garantisce gli elevati standard nel tempo. Monte Cimone è divenuta quindi l’unica stazione globale del programma Gaw in Italia, un gruppo composto da sole 34 stazioni di osservazione sparse in tutto il pianeta; essa si aggiunge alla stazione Evk2cnr “Everest – Pyramid” situata a oltre 5.000 m di quota in Himalaya, alle pendici dell’Everest, recentemente divenuta la 33esima Gaw Global Station. “Essendo il Cimone la vetta più alta dell’Appennino settentrionale e non avendo ostacoli a 360 gradi è possibile studiare i fenomeni che avvengono durante il trasporto di masse d’aria ricche di inquinanti e gas climalteranti, di polvere dal deserto del Sahara o di particolato prodotto da incendi boschivi, anche a scala intercontinentale”, spiega Paolo Bonasoni, responsabile della Stazione di ricerca “Ottavio Vittori” dell’Isac-cnr. “Le misure eseguite a Monte Cimone, permettono quindi di valutare l’impatto dei cambiamenti climatici in un’area particolarmente antropizzata come quella del sud Europa e del bacino del Mediterraneo. Le numerose tipologie di misure effettuate permettono alla stazione globale del Cimone di partecipare attivamente a diversi programmi internazionali sia a livello europeo che mondiale”. “L’unione delle forze messe in gioco dall’Aeronautica militare e dal Cnr ha permesso di raggiungere questo importante obiettivo”, ricorda il magg. Attilio Di Diodato, direttore del Centro Aeronautica militare di Montagna nonché delegato nazionale del programma Gaw. “Ciò è stato possibile grazie ad un gioco di squadra che ha fatto sì che l’Organizzazione meteorologica mondiale potesse sancire che le numerose misure eseguite presso la Global Station di alta montagna di Monte Cimone e le serie storiche di dati acquisiti contribuiscono a scala globale al monitoraggio ed agli studi riguardanti la composizione atmosferica e a caratterizzare meglio gli andamenti dei gas ad effetto serra e la concentrazione di aerosol nell’area particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici, come quella del bacino del Mediterraneo e del sud Europa.” Grande soddisfazione per questo risultato è stata espressa dal generale Costante de Simone, capo del Servizio meteorologico dell´Aeronautica militare, e, per il Cnr, dal presidente Luciano Maiani, unitamente a Giuseppe Cavarretta, direttore del Dipartimento terra e ambiente e a Cristina Sabbioni, direttore dell’Isac-cnr. Approfondimento - Dal 1937, il Servizio meteorologico dell´Am esegue misure dei principali parametri meteorologici presso il proprio Osservatorio 365 giorni all’anno, notte e giorno, allo scopo di trasmettere informazioni utili alla navigazione aerea, all’elaborazione delle previsioni, agli studi climatologici. Dal 1979, si eseguono in modo continuativo misure della concentrazione di anidride carbonica, il più importante gas ad affetto serra le cui concentrazioni sono influenzate dalle emissioni umane. Questa serie di dati, rappresenta la più lunga serie storica di concentrazioni di Co2 rilevate in condizioni di fondo (ossia non direttamente influenzate dalle attività umane) in Europa. Dal 1983, inoltre, Isac-cnr gestisce e coordina le attività condotte presso la Stazione di ricerca scientifica “Ottavio Vittori”, ospitata presso le strutture dell´ex-rifugio Cai “G. Romualdi”. Qui, anche in collaborazione con le università di Urbino e Bologna, sono condotti numerosi programmi di misura inerenti lo studio della composizione dell´atmosfera nell´area del bacino del Mediterraneo e della Pianura Padana. In particolare sono eseguite in modo continuativo (365 giorni all´anno, 24 ore su 24) misure inerenti la concentrazione di alcuni dei principali gas inquinanti e clima-alteranti (ozono, metano, protossido di azoto, monossido di carbonio, gas serra alogenati quali Cfc e Hfc) ed osservazioni riguardanti la caratterizzazione fisico-chimica dell’aerosol atmosferico. La stazione “Vittori”, infatti è uno dei venti “Supersiti” europei per la misura dell’aerosol atmosferico nell’ambito del progetto Ue Eusaar. Le attività condotte a Mt. Cimone hanno permesso di meglio definire il ruolo che diversi processi di trasporto possono avere sulle caratteristiche di fondo dell’aerosol atmosferico e dei gas in traccia nella troposfera dell’Europa meridionale e dell’Italia settentrionale. Insieme alle attività di ricerca scientifica, dal 2004, grazie alla collaborazione fra Isac-cnr, Servizio meteorologico dell´Aeronautica militare e Parco regionale del Frignano, è possibile “toccare con mano” dove e come nascono le misure inerenti il clima che cambia e l´atmosfera. Infatti, studenti e scolaresche, gruppi organizzati e singoli visitatori possono percorrere il “Sentiero della Atmosfera”. Lungo tale percorso, che dalle pendici di Monte Cimone porta sino alla vetta della montagna, 10 pannelli illustrano le attività di studio e monitoraggio che vengono condotte, introducendo così il pubblico a visite guidate della Stazione di ricerca del Cnr e dell´Osservatorio meteorologico dell´Am possibili in determinati periodi dell’anno. Web site: http://www.Meteoam.it/ http://www.Isac.cnr.it/cimone , www.Sentieroatmosfera.it/ |
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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, INDAGINE DELL’OSSERVATORIO PREZZI & TARIFFE DI CITTADINANZATTIVA SU COSTI E QUALITÀ DEL SERVIZIO IDRICO ACQUA SEMPRE PIÙ CARA: + 6,7%, CON AUMENTI CHE SUPERANO IL 30% A PALERMO, TREVISO E VITERBO. TOSCANA LA REGIONE PIÙ CARA, MILANO LA CITTÀ DOVE IL SERVIZIO COSTA MENO |
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Roma, 22 marzo 2011 - L’acqua del rubinetto? Aumenta la bolletta, diminuisce il livello di soddisfazione e la fiducia da parte degli utenti, specie dopo le recenti decisioni della Commissione Europea che di fatto l’ha resa inutilizzabile ai fini potabili per oltre un milione di italiani. Al Sud, la popolazione che dichiara di non berla abitudinariamente supera il 60% (nel resto del Paese è al 54%), soprattutto a causa del cattivo sapore e di una crescente diffidenza sui controlli di qualità. Nell’annuale dossier, realizzato dall’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva, le contraddizioni del Servizio Idrico Integrato nel nostro Paese, con dati anche sulla dispersione idrica, e il punto su una riforma che in assenza di una Autorità di regolamentazione rischia di traghettare il settore da monopoli pubblici a monopoli privati. On line su www.Cittadinanzattiva.it il dossier comprensivo degli approfondimenti regionali. Cara acqua: rispetto al 2008, il costo dell’acqua non fa che aumentare: +6,7% la media, con aumenti enormi a Viterbo (+53,4%, record nazionale), Treviso (+44,7%) Palermo (+34%) e in altre sette città, dove gli incrementi hanno superato il 20%: Venezia (+25,8%), Udine (+25,8%), Asti (+25,3%), Ragusa (+20,9%), Carrara (+20,7%), Massa (+20,7%) e (Parma +20,2%). In ulteriori dieci città gli aumenti hanno superato il 10%. In generale, gli incrementi si sono registrati in ben 80 capoluoghi di provincia. Inoltre, secondo dati Istat, da gennaio 2000 a dicembre 2010 l’aumento è stato del 64,4%. Spesa annua: In un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 270€ per il servizio idrico integrato. L’indagine svolta dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva è stata realizzata in tutti i capoluoghi, relativamente all’anno 2009. L’attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa o ex nolo contatori. I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua (in linea con quanto calcolato dal Comitato di Vigilanza sull’Uso delle Risorse Idriche), e sono comprensivi di Iva al 10%. Differenze tariffarie: Con ben 8 tra le prime 10 città più care, la Toscana si conferma la regione con le tariffe mediamente più alte (369€). Costi più elevati della media nazionale si riscontrano anche in Umbria (339€), Emilia Romagna (319€), Marche e Puglia (312€), Sicilia (279€). Marcate differenze esistono anche all’interno di una stessa regione: ad esempio, nella stessa Toscana, tra Firenze, Pistoia e Prato (le città più care d’Italia con 421€) e Lucca intercorre una differenza di 185€. Esempi simili si possono trovare anche in Sicilia (tra Agrigento e Catania lo scarto è addirittura di 232€), Piemonte (a Vercelli il costo è di 164€ superiore rispetto a Cuneo), Liguria, Veneto, Marche e Lombardia. Qualità del servizio & soddisfazione degli utenti: Ignari e non informati in tema di livelli di potabilità e deroghe, poco avvezzi a leggere la Carta dei servizi, sufficientemente soddisfatti del servizio così come viene loro erogato e quindi dei relativi costi. Anche se poi uno su due dichiara di non bere abitudinariamente acqua del rubinetto, preferendo la minerale. Questa, in sintesi, la relazione tra gli utenti e il Servizio Idrico Integrato come emerso da un’intervista ad un campione accidentale non probabilistico di 1.260 cittadini (44% proviene dal Sud, il 32% dal Centro ed il 24% dal Nord). In particolare, più di un italiano su due (54%) dichiara di non bere abitudinariamente acqua del rubinetto, preferendo la minerale, soprattutto a causa di cattivo sapore (42%) e scarsa fiducia nei controlli (uno su cinque non sa a chi spettano). In particolare, al Sud la diffidenza nei controlli (52%) è più che doppia rispetto al Nord (23%) e al Centro (15%), aree nelle quali, viceversa, prevale il cattivo sapore quale ostacolo principale ad un quotidiano utilizzo dell’acqua da rubinetto. La spesa media mensile di acqua minerale è di 40€ a famiglia (48€ al Sud). Per quanto riguarda il livello di soddisfazione complessiva nei confronti del Servizio Idrico Integrato, quasi il 60% degli intervistati si dichiara completamente soddisfatto della quantità di acqua disponibile e della continuità della fornitura, il 48% della regolarità della pressione, ma solo il 24% della qualità dell’acqua. Il commento di Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva: “I cittadini chiedono responsabilità riguardo l´uso e la gestione delle risorse idriche, nella speranza di potersi presto esprimere sui due quesiti referendari. Di certo, l’escalation senza freni delle tariffe dell’acqua, che da anni registriamo in tutta Italia, giustifica ampiamente la richiesta di svincolare le tariffe all’adeguatezza della remunerazione del capitale investito. Infatti, contrariamente alle promesse ventilate in favore della privatizzazione delle acque pubbliche, in tutti i casi si è assistito, dopo alcuni mesi dall’introduzione della gestione privata, ad un aumento dei prezzi e delle tariffe. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con la figuraccia seguita al recente stop da parte dell’Unione Europea alle deroghe per i livelli di potabilità delle acque potabili in diverse zone del Paese”. |
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TERRAÈ - OFFICINA DELLA SOSTENIBILITÀ, 2A EDIZIONE, 4-5 GIUGNO 2011 STA PER CONCLUDERSI LA CAMPAGNA ADESIONI A EDIZIONE 2011. |
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Pordenone, 22 marzo 2011 - Tutte le aziende e le persone che svolgono attività sul territorio relative al Risparmio Energetico, Bioedilizia, Prodotti a Km zero, Gestione dei rifiuti, Mobilità Sostenibile e Economia Consapevole sono invitate a mandare all’indirizzo info@terra-e.It la loro domanda di partecipazione, scaricabile direttamente dal sito www.Terra-e.it, entro la data del 24 marzo 2011. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è realizzata dall’omonima Associazione composta da cittadini consapevoli, ed è rivolta a coloro che vogliono entrare in contatto con le realtà che si occupano di sostenibilità. Sempre più spesso infatti, anche a seguito delle recenti e frequenti catastrofi a livello mondiale, si sente l’esigenza di prendere coscienza delle azioni e degli effetti delle scelte dell’umanità nei confronti dell’ambiente, ma soprattutto nei confronti di chi lo abita e lo abiterà dopo di noi. Sostenibilità, infatti, non è sinonimo di privazione, ma significa poter prendere decisioni ponderate, per un ambiente vivibile, in una società equa, proponendo scelte realizzabili. L’evento espositivo si svolgerà il 4 e 5 giugno 2011 in centro a Pordenone, sotto forma di incontro all’aperto dove le realtà commerciali e le associazioni potranno farsi conoscere dai visitatori, e soprattutto avranno la possibilità di creare sinergie e scambiarsi esperienze volte allo sviluppo sostenibile. Nelle serate precedenti, dagli ultimi giorni di maggio, si terranno diversi incontri pubblici su temi ambientali, economici e sociali. Anteprima dell’evento è la lezione su come realizzare un orto sinergico: dire addio a vanga e zappa, il 1 aprile alle ore 18.00 presso la sala conferenze della Biblioteca comunale. Questo sistema di conduzione dell’orto consiste nella riscoperta delle tecniche di coltivazione biologica con l’utilizzo di semplici accorgimenti che favoriscono i processi biodinamici. L´associazione vuole inaugurare così la seconda edizione della sua iniziativa, riproponendo uno degli eventi che già lo scorso anno ha riscosso notevole interesse ed è stato accolto con successo. Www.terra-e.it/ |
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AMBIENTE; REGOLAMENTO RISPARMIO IDRICO IN UMBRIA:INCENTIVARE USO RESPONSABILE |
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Perugia, 22 marzo 2011 - "Tra le priorità della Regione Umbria c´è anche la promozione e l´incentivazione ad un consumo consapevole dell´acqua. Di conseguenza, il regolamento varato dall´esecutivo, definisce i criteri necessari a garantire un corretto utilizzo dell´acqua e i comportamenti per il risparmio e la tutela della risorsa destinata al consumo umano a cui si devono attenere tutte le utenze del servizio idrico integrato". Lo ha affermato ieri Perugia, l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, illustrando i punti fondamentali del regolamento di attuazione della legge regionale n."5/2006" per il risparmio idrico nel settore idropotabile, che ha già concluso il suo iter per l´approvazione. "Nella più generale ottica di tutela e conservazione delle risorse che la Regione Umbria intende perseguire - ha detto Rometti - si collocano le politiche mirate all´uso ottimale del patrimonio idropotabile che costituiscono i principi informatori del Piano regolatore regionale degli acquedotti (Prra). Queste politiche, nel perseguire l´obiettivo del contenimento dei consumi attraverso l´eliminazione degli sprechi, senza con ciò ostacolare le crescenti esigenze insite nel naturale sviluppo dell´Umbria, mirano soprattutto a porre in atto tutte quelle iniziative, culturali, oltre che tecniche, per un consumo sempre più informato". Rometti, dopo aver precisato che tutte le iniziative regionali sul tema sono state calibrate "sulle singole realtà in modo da consentire una verifica per i possibili interventi dei benefici attesi", ha precisato che "i gestori del servizio idrico si evidenziano come la sede in cui possono essere collocati i principali strumenti tecnici di conoscenza e di relativo controllo dei consumi, fermo restando che l´atteggiamento responsabile e rispettoso di quello che costituisce un preziosissimo bene collettivo è, comunque, da promuovere a tutti i livelli, soprattutto tra i cittadini, anche attraverso incentivi, come ad esempio sconti tariffari. Per tali iniziative la Regione ha destinato risorse pari a 500mila euro". "Con il regolamento quindi, - ha aggiunto - si attuano in pieno le politiche regionali fondate su un uso consapevole dell´acqua che prevedevano anche l´emanazione da parte della Giunta di un regolamento per il risparmio idrico calibrato soprattutto, sulla riduzione dei consumi e delle perdite nelle reti idriche". "L´obiettivo che ci siamo posti è ambizioso - ha sottolineato l´assessore - e prevede entro i prossimi tre anni, di non superare la soglia del 30 per cento di dispersione di acqua, per arrivare al 20 per cento in sei anni. Relativamente al volume di acqua disperso ai gestori pubblici verrà applicata una penale pecuniaria i cui proventi andranno ad incrementare un fondo per finanziare nuove azioni". Rometti ha evidenziato che "il regolamento stabilisce i vincoli da inserire nelle convenzioni di gestione per garantire in modo omogeneo su tutto il territorio, non solo il controllo effettivo dell´attività gestionale dell´acqua da chiunque questa sia svolta, ma quelle conoscenze indispensabili alla quantificazione del consumo che ancora oggi lasciano a desiderare". Tra gli oneri imposti a carico dei gestori, in primo piano c´è la stesura di un bilancio idrico annuale per il controllo della gestione e della sua evoluzione, in cui siano ricompresi anche una rilevazione permanente, efficiente e controllabile delle perdite e di tutti i consumi, la realizzazione e la manutenzione del rilievo digitale delle reti con modalità che ne consentano costantemente la conoscenza dello stato e la simulazione del funzionamento. Per quanto riguarda il contenimento del consumo da parte dell´utenza privata, ai cittadini sarà richiesta l´applicazione di erogatori o acceleratori di flusso ai rubinetti di lavelli e docce, l´installazione di miscelatori di acqua (calda e fredda) e di fotocellule o pulsanti per l´apertura e chiusura dei rubinetti, l´installazione di cassette per il water a doppio scomparto o con tasto di stop, l´impiego di elettrodomestici a basso consumo idrico, l´eliminazione di perdite interne, l´installazione di impianti a goccia per ridurre i consumi di irrigazione delle piante da vaso e giardini, il recupero di acqua piovana mediante apposite cisterne per giardinaggio, lavaggio auto, ecc. "In Umbria ogni cittadini consuma in media 200 litri di acqua al giorno - ha detto Rometti - Di questi, solo una parte minima è destinata a uso alimentare, mentre tutto il resto è utilizzata per altre attività. I privati avranno 6 anni di tempo per mettersi in regola, nel caso di attività private ad uso pubblico l´adeguamento dovrà avvenire entro 24 mesi". Tra gli usi impropri della risorsa idrica destinata ad uso idropotabile si individua l´irrigazione di orti e giardini, il riempimento di piscine, il lavaggio di automezzi, le fontane ad uso ornamentale non dotate di impianti di ricircolo, la pulizia delle strade e il lavaggio di fosse biologiche. Nel regolamento sono previste anche misure per il risparmio idrico in edilizia sia per interventi di recupero, manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio edilizio esistente, sia per la nuova edificazione. Si stabilisce anche che i nuovi strumenti urbanistici comunali devono prevedere la realizzazione di "reti duali" per permettere l´utilizzazione di acqua anche non potabile e apposite aree per l´installazione di vasche o cisterne per la raccolta di acqua piovana. Le Autorità Territoriali Ottimali (Ato), dovranno provvedere alla verifica e certificazione del bilancio idrico annuale di Ambito, ad integrare, entro 2 mesi il disciplinare inserendo l´ obbligo per i gestori di ottemperare alle misure previste nel regolamento e a modificare il sistema tariffario per incentivare le utenze private ad applicare le misure individuate per il risparmio idrico. |
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GIORNATA MONDIALE DELL´ACQUA: POTABILIZZATORE SAMBUCA |
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Palermo, 22 marzo 2011 - L´assessore regionale al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma, in occasione della "Giornata mondiale dell´acqua" indetta dall´Onu, il 22 marzo, alle 10,30, sara´ a Sambuca di Sicilia (Ag), in visita all´impianto di potabilizzazione di Siciliacque spa. Saranno presenti il direttore dell´Agenzia regionale protezione dell´ambiente, Sergio Marino, Franco Boccadutri, direttore Affari generali di Siciliacque, Angelo Fasano, responsabile dell´impianto, il sindaco, Martino Maggio, con la giunta comunale, e gli alunni delle ultime classi della scuola media inferiore di Sambuca di Sicilia. La "Giornata mondiale dell´acqua" e´ stata istituita dalle Nazioni Unite per la preservazione e l´uso responsabile di questo indispensabile bene naturale, e per richiamare l´attenzione sulla necessita´ di una sua gestione sostenibile. Sicilacque spa e´ la societa´ mista dei servizi per l´acqua e l´impianto di Sambuca, realizzato per il trattamento delle acque dell´invaso Garcia, e´ strategico per l´alimentazione idropotabile delle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani. Nel corso della visita l´assessore visionera´ "il percorso dell´acqua", dall´acqua grezza a quella potabile, poi la sala controllo e il telerilevamento. |
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BACINO IDROGRAFICO MERIDIONALE. PUGLIA SOLLECITA PROTOCOLLO D’INTESA |
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Bari, 22 marzo 2011 - Cogliendo l’occasione della celebrazione della Giornata mondiale dell’acqua, che si tiene martedì 22 marzo, l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ha nuovamente sollecitato la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per l’approvazione dell’Accordo unico di programma tra le regioni del bacino idrografico meridionale, per il trasferimento, l’acquisizione e il governo della risorsa idrica. Amati ha infatti inviato ieri mattina una lettera a tutti gli assessori competenti delle regioni coinvolte, ovvero Abruzzo, Basilicata, Lazio, Molise, Calabria e Campania, ribadendo la richiesta, già formulata con una precedente lettera del 15 novembre scorso, di voler concorrere alla sottoscrizione dell’accordo. “Avverto l’esigenza di scriverVi – ha detto Amati nella lettera – anche in concomitanza con la Giornata mondiale dell’acqua e dei relativi rischi di ‘inondazione’ da retorica. Preferendo non arruolarmi nella ridondanza ed avvertendo gli effetti pratici che una buona celebrazione potrebbe suscitare, Vi ribadisco la richiesta di concorrere alla sottoscrizione del protocollo d’intesa, presupposto dell’approvazione dell’unico accordo di programma tra le regioni del bacino idrografico meridionale”. La bozza d’intenti per la predisposizione dell’Accordo, proposto proprio dalla Regione Puglia, era stata sottoscritta l’8 settembre scorso a Roma, presso la sede della Regione Molise, dove le regioni avevano convenuto sulla opportunità di pianificare l´utilizzo della risorsa idrica esistente e dei trasferimenti al fine di assicurare il superamento del deficit di approvvigionamento e di garantire gli obiettivi stabiliti dal Codice dell’Ambiente. Quest’ultimo prescrive infatti, tra le altre cose, l’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee in una prospettiva di solidarietà, salvaguardando e tutelando le aspettative ed i diritti delle future generazioni, secondo criteri di razionalità degli utilizzi stessi ed equilibrio del bilancio idrico. Attraverso la firma, le regioni si erano impegnate a perseguire una strategia di governo della risorsa idrica basata su alcuni principi fondamentali di messa a disposizione della risorsa idrica di qualità e quantità atta a garantire gli usi legittimi, con assoluta priorità di quello idropotabile, di tutela e buon funzionamento degli ecosistemi, di integrazione della politica sostenibile delle acque con le altre politiche territoriali e di attuazione di un sistema tecnico informatizzato comune sul patrimonio idrico, fondamentale per conoscere circolazione idrica sotterranea, funzioni degli invasi e portate superficiali disponibili, nonché i flussi finanziari dei servizi idrici. Secondo quanto stabilito dal documento inoltre, le regioni daranno attuazione ad un trasferimento di risorse idriche che dovrà basarsi sull’etica ambientale, sociale ed economica e dovrà essere inquadrato nel Piano di Gestione delle Acque del Distretto dell’Appennino Meridionale basandosi sulla sostenibilità idrologica e idrogeologica, quella ambientale, sociale ed economica. Le regioni avrebbero dovuto stipulare, in tempi rapidi, un unico Accordo di programma teso a regolamentare i trasferimenti anche alla luce di una valutazione più aggiornata e precisa dei fabbisogni idrici e delle disponibilità delle singole regioni. Pur comprendendo le problematiche logistiche e non certo di merito sulla difficoltà di fissare un incontro utile alla sottoscrizione dell’accordo, Amati aveva scritto una prima lettera di sollecito nel novembre scorso, sottolineando che la mancata sottoscrizione avrebbe comportato per le regioni, e per quella pugliese in particolare, motivo di giuste ‘tensioni’ reciproche nel compimento di atti amministrativi di competenza, perché sovente la polemica sull’assenza dell’accordo ha sommerso diverse iniziative infrastrutturali e di miglioramento del servizio. |
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RIFIUTI IN ABRUZZO: AL VIA WORKSHOP PER CORRETTA GESTIONE |
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L´aquila, 22 marzo 2011 - Quattro incontri formativi con tutti gli operatori pubblici impegnati nella gestione e nel ciclo di smaltimento dei rifiuti. È questa la missione principale del protocollo d´intesa "Mondocompost", sottoscritto tra l´Assessorato all´Ambiente della Regione ed Ecoistituto Abruzzo, la cui operatività partirà già da mercoledì 23 marzo con l´organizzazione del primo incontro a Pescara. "Al centro delle giornate formative - spiega meglio l´assessore all´Ambiente, Mauro Di Dalmazio - c´è tutto il sistema dell´informazione e della comunicazione che ruota intorno alla corretta gestione dei rifiuti. Il nostro obiettivo è realizzare una sorta di task force diffusa sul territorio che, attraverso l´impegno dei cittadini, possa portare alla riduzione dei rifiuti, all´incremento della raccolta differenziata e alla diffusione del cosiddetto compostaggio domestico che ci permette di ridurre la frazione organica da conferire in discarica con la conseguente riduzione dei costi sul trasporto e sulla gestione delle discariche stesse". Ed è per questo motivo che gli incontri sono incentrati soprattutto sulla divulgazione della pratica del compostaggio domestico degli scarti alimentari e giardinaggio, in quanto questa pratica consente di prevenire e ridurre rifiuti organici che differentemente andrebbero collocati in discarica. Il calendario fissato nel protocollo prevede, come anticipato, l´apertura mercoledì 23 marzo presso la sala del Consiglio provinciale a Pescara (ore 9,30-11,30); secondo appuntamento giovedì 24 marzo a Chieti nella sala conferenze del Polo tecnico (ore 9,30-11,30); terzo appuntamento il 1 aprile a Teramo presso la sala polifunzionale provinciale (ore 9,30-11,30); chiusura il 7 aprile all´Aquila presso l´auditorium di Palazzo Silone (ore 9,30-11,30). |
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MARCHE: LA POLITICA DEI RIFIUTI DELLA REGIONE E´ TRA LE PIU´ AVANZATE A LIVELLO ITALIANO´. |
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Ancona, 22 marzo 2011 - A Fermo ha preso il via la seconda giornata di ´Tipicita`´, manifestazione enogastronomica e congressuale che si propone come la piu` completa vetrina del Prodotto Marche. Dopo l´ampio programma di ieri mattina con diverse iniziative, quali tavole rotonde e assaggi vari di vini, olio di oliva, carne scottona, stoccafisso, dolciumi e altre prelibatezze, il pomeriggio della diciannovesima edizione del Festival delle eccellenze marchigiane si e` aperto con un´interessante convegno dal titolo ´Cittadinanza & ambiente: un cammino in comune´ a cui ha partecipato, tra gli altri, l´assessore regionale all´Ambiente, Sandro Donati. ´Come e` noto ´ ha detto Donati nel portare il saluto della giunta regionale ´ la Regione ha attivato ormai da molti anni una politica dei rifiuti che per alcuni aspetti e` considerata tra le piu` avanzate a livello italiano. Le iniziative Rifiuti Zero sul territorio marchigiano rappresentano una politica che puo` e deve essere riconosciuta in scelte quotidiane e di responsabilita` che coinvolgono ed aggregano le comunita` locali nella costruzione di un migliore futuro possibile per tutti noi´. ´Inoltre ´ ha proseguito l´assessore - l´esperienza innovativa delle ludoteche regionali del riuso note con il nome Riu` e` risultata importante perche` si promuove l´idea che i rifiuti sono delle risorse e dove si raccolgono materiali alternativi e di recupero, come per esempio gli scarti della produzione industriale ed artigianale dei rispettivi territori, si realizzano diverse forme di riciclaggio creativo´. ´Oggi le Riu` ´ ha concluso Donati ´ sono presenti nelle cinque province e sono una realta` consolidata visto che le loro attivita` sono entrate anche nella programmazione scolastica attraverso l´offerta formativa di laboratori creativi sulla didattica dei rifiuti´. Il convegno ha fatto emergere che concependo l´ambiente in termini di risorse, la globalizzazione economica e` un argine alla costruzione di una cultura della coappartenenza tra esseri umani e natura. L´alternativa piu` radicale alle derive della globalizzazione e` forse quella proposta dal bioregionalismo. In esso si concentra un comunitarismo che consiste nel ritrovare una base locale per le politiche di gestione del territorio e nel far confluire in questa gestione principi economici, etici ed ecologici che implicano un coinvolgimento attivo da parte dei membri delle comunita`. |
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