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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Settembre 2011
TORNA AL LAVORO LA PIÙ GRANDE MACCHINA AL MONDO PER LA FUSIONE  
 
Bruxelles, 6 settembre 2011 - Solitamente settembre è il mese in cui le cose ricominciano a muoversi e così accade anche nel mondo della ricerca energetica sulla fusione. Gli scienziati europei che lavorano al Jet (Joint European Torus), la più grande macchina al mondo per il confinamento magnetico della fusione, stanno per iniziare la prima serie di esperimenti dopo un periodo di 22 mesi in cui la macchina è stata inattiva per essere potenziata e installata. I ricercatori del Jet stanno esaminando il potenziale dell´energia generata dalla fusione come fonte energetica sicura, pulita e virtualmente illimitata per le generazioni future. La ricerca è coordinata nell´ambito dell´Accordo europeo per lo sviluppo della fusione (Efda), sottoscritto da tutti e 27 gli Stati membri e anche dalla Svizzera. Il progetto Jet fa parte delle fasi preliminari che porteranno alla preparazione del funzionamento del Reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter). Iter, in parte finanziato della Commissione europea come parte del tema "Ricerca sull´energia da fusione" del Settimo programma quadro (7° Pq) nell´ambito del Trattato della Comunità europea dell´energia atomica (Euratom), è un progetto internazionale di ricerca e industriale che sta attualmente costruendo a Cadarache, in Francia, il reattore sperimentale di fusione nucleare tokamak più grande e più avanzato al mondo. Il progetto Iter intende compiere la transizione dallo studio della fisica del plasma alla costruzione in scala reale di centrali energetiche a fusione per la produzione di elettricità. L´energia da fusione è il tentativo di imitare il processo di rilascio energetico che avviene quando nuclei atomici leggeri si fondono assieme per formare atomi più pesanti. Questo processo avviene nelle stelle; gli scienziati sperano che esso possa essere riprodotto in centrali energetiche a fusione sulla Terra. In un reattore a fusione, nuclei di isotopo di idrogeno, deuterio e trizio si fondono ad alte temperature e producono elio e neutroni ad alta energia. Per generare elettricità una centrale energetica commerciale utilizzerebbe il calore generato dai neutroni quando vengono rallentati dal materiale più denso. Inoltre, le reazioni di fusione avvengono quando le temperature superano i 100 milioni di gradi. Gli scienziati affermano che il processo energetico di fusione non produce gas serra o scorie radioattive di lunga durata. Jet, che si trova al Culham Centre for Fusion Energy nel Regno Unito, è la sola macchina capace di funzionare con la miscela di combustibile deuterio-trizio che sarà usata in Iter e nelle centrali energetiche a fusione commerciali. Durante la prolungata assenza di Jet dagli esperimenti, la macchina è stata equipaggiata con una parete come quella di Iter completamente nuova, ed essa sarà la prima macchina a fusione a testare materiali che saranno usati come componenti di Iter. Gli scienziati hanno rimosso e sostituito circa 86.000 componenti, generalmente utilizzando la tecnologia della manipolazione a distanza. L´interno dello strumento è ora composta da piastrelle di berillio e tungsteno. Il berillio è utilizzato nella parete principale, mentre il tungsteno, con il suo elevato punto di fusione, è utilizzato per la condotta di scarico chiamata "diverter" che deve sopportare un flusso ad alta temperatura. Lorne Horton, a capo del dipartimento Jet dell´Efda, ha commentato: "I prossimi esperimenti avranno lo scopo di verificare che i materiali della parete scelti per Iter rispondano come previsto." Francesco Romanelli, direttore dell´Efda, ha così commentato il lavoro di aggiornamento del Jet: "A parte la costruzione della macchina stessa, questo è probabilmente il più grande sforzo che sia stato fatto per il Jet. Grazie alle competenze e al contributo di molti laboratori che lavorano sulla fusione, il team di Jet è riuscito a costruire un piccolo Iter. Noi abbiamo avuto un inizio molto postivo con plasma ad alta purezza creati senza difficoltà in condizioni utili per Iter, un segno promettente per l´uso di questi materiali per le pareti di Iter." Un altro miglioramento apportato durante questa autentica revisione del processo di fusione è un aumento del 50 % del potere di riscaldamento. Con questo ulteriore potere il Jet raggiungerà temperature del plasma più elevate e si avvicinerà alle condizioni di Iter. Nuovi sistemi diagnostici e di controllo, sviluppati dai laboratori associati all´Efda, permetteranno uno studio più approfondito delle sfide scientifiche che Iter dovrà affrontare. Maximos Tsalas, uno scienziato che ha precedentemente lavorato al progetto Jet, si trovava nella stanza di controllo il 24 agosto quando gli scienziati si sono riuniti per assistere alla solenne inaugurazione del Jet dopo il suo aggiornamento e per vedere se avrebbe prodotto il suo primo plasma dopo l´installazione della nuova parete uguale a quella di Iter. "Io ho lasciato il Jet oltre un anno fa. Al mio ritorno, gli sviluppi che vedo sono incredibili. Jet è diventata una macchina completamente nuova. Mi sento estremamente onorato di prendere parte alla prima serie di esperimenti. La prossima campagna sarà molto difficile, e noi tutti siamo desiderosi di vedere come i nuovi sistemi funzionano e di imparare a lavorare con la nuova parete. Jet verrà progressivamente portato a piena potenza per permettere un adeguato studio dei materiali Iter in condizioni che si avvicinano a quelle di Iter," ha commentato. Incredibilmente, e con grande sorpresa degli scienziati, il primo plasma con la nuova parete uguale a quella di Iter è durato 15 secondi. Peter Lomas, direttore delle operazioni sul plasma, ha commentato: "Noi abbiamo ottenuto plasma senza impurità e lo abbiamo ottenuto al primo tentativo. Noi eravamo preparati a lottare, ma abbiamo fatto semplicemente ciò che facciamo normalmente con la vecchia parete di carbonio. Ed è stata questa la sorpresa." Guy Matthews, leader del progetto Iter-like Wall, ha detto: "La nostra prima impressione dalla spettroscopia era che il plasma fosse molto pulito. Abbiamo ottenuto un risultato davvero significativo, considerando il grande volume di nuove componenti." Per maggiori informazioni, visitare: Jet: http://www.Jet.efda.org/    
   
   
ENERGIA, ROMANI: “BENE QUARTO CONTO ENERGIA, IN ITALIA INSTALLATI 250MILA IMPIANTI PER 8.500 MEGAWATT” FOTOVOLTAICO SETTORE STRATEGICO, IN AUTUNNO LA CONFERENZA NAZIONALE SULL’ENERGIA  
 
 Roma, 6 settembre 2011 – “In soli due mesi sono entrati in esercizio oltre 600 megavatt di energia prodotta da fotovoltaico, portando il nostro paese ad avere una forte leadership nel comparto. Ad oggi infatti sono attivi oltre 250mila impianti fotovoltaici per più di 8.500 megawatt installati”. Così il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani commenta il 28 luglio la pubblicazione, da parte del Gestore dei Servizi Energetici, della graduatoria relativa all’installazione dei grandi impianti iscritti al Registro, come previsto dal Decreto ministeriale 5 maggio 2011. “Questi numeri – prosegue Romani - confermano le previsioni fatte all’inizio dell’anno relative al numero degli impianti che hanno usufruito dei benefici della legge 129/2010 e confermano la strategia energetica messa a punto dal governo per un settore di primaria importanza come la green economy”. “Adesso – conclude il Ministro – dobbiamo proseguire con la strada intrapresa e con la decisone di adeguare il nostro meccanismo di incentivi con quello degli altri paesi europei, prendendo come modello di riferimento quello tedesco. Tutto questo all’interno di una strategia energetica che verrà delineata in autunno quando convocheremo la Conferenza nazionale sull’energia”. Attualmente le domande di richiesta di iscrizione al Registro dei grandi impianti pervenute al Gse sono state circa 5mila per oltre 6mila megawatt.  
   
   
EDISON: INCONTRO POSITIVO FRA ROMANI E PROGLIO  
 
 Milano, 5 settembre 2011 - Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani ha incontrato oggi il Pdg di Edf Henri Proglio. Nel corso del primo cordiale colloquio, Romani e Proglio hanno avuto un approfondito confronto sul dossier Edison e sono addivenuti al comune e forte intento di raggiungere un risultato positivo per le parti coinvolte, spostando al 30 ottobre il termine entro il quale si possano definire gli accordi fra Edf e i partners italiani. Il ministro ha accolto favorevolmente la disponibilità di Edf a proseguire attivamente l´interlocuzione e la collaborazione sui diversi settori del comparto energetico in Italia e in campo internazionale, anche alla luce della nuova strategia nazionale che il governo sta approntando e che presenterà nella seconda metà di novembre.  
   
   
ENERGIA: CAPPELLACCI-ZEDDA, PROSEGUE ´FILO VERDE´ REGIONE SARDEGNA CON PROGRAMMA 12 MLN PER AUTOPRODUZIONE  
 
 Cagliari, 6 Settembre 2011 - "Con il programma di aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti rinnovabili prosegue quel "filo verde" che orienta l´indirizzo politico della Giunta regionale in materia energetica e che continuerà a ispirare l´attività dell´esecutivo. Quel filo parte da un chiaro e netto "No" all´opzione nucleare, dichiarato già nel programma del 2009 e prosegue con le nostre azioni per la promozione delle energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Abbiamo sintetizzato questo indirizzo col nome di Sardegna Co2.0: il nuovo progetto di Green Economy della Regione Sardegna che sancirà la svolta verde dell´Isola. Attraverso Sardegna Co2.0 la Regione punta a produrre, in linea con gli obiettivi stabiliti dall´Unione europea, almeno il 20% delle energie da fonti rinnovabili entro il 2020, per arrivare nel 2030 al 35%." Così il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha aperto ieri la conferenza stampa di presentazione del piano di intervento. "C´è una politica - ha aggiunto il presidente della Regione - che abbiamo perseguito a tutti i livelli: regionale, nazionale, europeo. Abbiamo già stipulato il Patto delle Isole, e quello con i Sindaci, ma non ci siamo limitati a siglare accordi. La nostra azione è già operativa: questo mese scadono il bando per i primi comuni, e quello per i tutor che assisteranno i comuni nel perseguimento delle politiche per la promozione delle energie rinnovabili. Il programma che presentiamo oggi riguarda l´erogazione di aiuti alle imprese per interventi volti ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, per il risparmio energetico, la riduzione dell´intensità e l´efficienza energetica. Il nostro obbiettivo - ha concluso Cappellacci è quello di favorire condizioni di auto sostenibilità energetica diffusa sul territorio, pertanto gli investimenti dovranno essere destinati all´autoproduzione per almeno il 70%. "E´ un orgoglio - afferma l´assessore dell´Industria Alessandra Zedda - presentare, dopo alcuni anni il primo bando in materia energetica, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Un lavoro iniziato dall´ Assessore Cherchi, portato a compimento nell´ultimo mese dai nostri uffici. Il piano - precisa l´esponente dell´Esecutivo - prevede aiuti alle piccole e medie imprese sarde per la produzione di energia da fonti rinnovabili e promozione dell´utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa. Nella logica della semplificazione, le domande saranno a "sportello" e si potranno presentare dal 13 settembre 2011 al 5 aprile 2012. Sempre per favorire la partecipazione delle imprese abbiamo preparato una scheda tecnica che può sostituire lo studio di fattibilità." "Gli investimenti in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili - conclude Zedda - di cui una quota consistente dovrà essere destinata all´autoproduzione, potranno riguardare impianti per la produzione di energia elettrica da biomassa , pannelli solari termici, impianti eolici di potenza elettrica inferiore a 60 Kw o impianti fotovoltaici. Gli investimenti di risparmio energetico, che dovranno comportare una riduzione dei consumi nel sistema produttivo e/o aziendale di almeno il 10% rispetto all´anno precedente, potranno consistere in interventi sulla linea produttiva, sugli impianti di cogenerazione o sulla riqualificazione energetica. "Le risorse ammontano complessivamente a 12.442.000,00. L´aiuto concesso consiste in un contributo in conto capitale calcolato sulle spese ammissibili sostenute per la realizzazione del programma di investimento, in una percentuali differente a seconda delle dimensioni aziendali:15% per le grandi Imprese: 25%;per le medie, 35% per quelle di piccole dimensioni. Per favorire il coinvolgimento delle imprese della Sardegna sono previsti tavoli territoriali di animazione. Fotovoltaico, Cappellacci: “Da accordo con Eon primi risultati concreti.” "L´accordo siglato l’anno scorso tra la Regione Sardegna e l’Eon inizia a dare buoni frutti." Così il presidente Ugo Cappellacci ha commentato la notizia relativa all’avvio della realizzazione dei due impianti a energia solare in Sardegna. "Gli interventi concordati - ha aggiunto il presidente della Regione - non solo avranno importanti ricadute per la Sardegna e per i territori interessati, anche in termini occupazionali, ma vanno in una direzione coerente con la nostra linea politica in materia di green economy ed energie rinnovabili".  
   
   
REGISTRO GRANDI IMPIANTI FOTOVOLTAICI: LE ASSOCIAZIONI APER, ASSOSOLARE, ASSO ENERGIE FUTURE E GRID PARITY PROJECT CHIEDONO UN INTERVENTO URGENTE AL GOVERNO  
 
Milano, 6 settembre 2011 – I Presidenti di Aper, Assosolare, Asso Energie Future e Grid Parity Project lanciano un grido d’allarme per la palese inefficacia e pericolosità del Registro dei Grandi Impianti previsto dal Iv Conto Energia per l’assegnazione delle tariffe incentivanti. Le Associazioni chiedono al Governo di rivedere urgentemente i criteri che sono alla base di questo provvedimento abbandonando la strada del Registro dei Grandi Impianti. “Se non si interviene immediatamente” dichiarano i quattro Presidenti, “si rischia non solo di assistere a una lunga fase di stallo del mercato dovuta ai molteplici ricorsi da parte delle aziende escluse dalle graduatorie, ma anche di far perdere al Paese una formidabile opportunità industriale, occupazionale e ambientale”. Grossolani errori nel calcolo del costo degli impianti hanno costretto il Gse ad annunciare una rettifica della graduatoria pubblicata il 15 luglio scorso, imponendo al mercato un’ ulteriore esasperante attesa. Sorprende inoltre vedere, nei primi posti della graduatoria, impianti con una data di fine lavori precedente alla data di ottenimento delle autorizzazioni o addirittura impianti ancora da costruire con titoli abilitativi che potrebbero essere già inefficaci. Assegnare ora una tariffa a valere sul Iv conto energia a impianti autorizzati addirittura nel 2007 non fa altro che spingere alla compravendita di autorizzazioni, non certo l’obiettivo di un´industria sana ed efficiente. Tutti aspetti sintomatici di un meccanismo farraginoso e contorto che ha già sortito l’effetto, da un lato di incrementare fenomeni puramente speculativi, dall’altro di aumentare le incertezze in un settore già messo a dura prova da mesi di stasi a causa della repentina abrogazione, senza adeguate tutele per gli investimenti intrapresi, del Iii Conto Energia.  
   
   
HIGHLIGHTS CNR: ISTITUTO ENERGIA SOLARE PER L´ITALIA  
 
Roma, 6 settembre 2011 - "E´ semplicemente privo di ragione -- ha detto il ricercatore del Cnr Mario Pagliaro, il 27 Luglio, concludendo a Roma la presentazione degli Highliths del Cnr - che l´Italia, secondo mercato mondiale del fotovoltaico e quarto per il solare termico, sia priva di un Istituto per l´energia solare, quando la Germania ne possiede uno dal lontano 1981". Pagliaro ha presentato i risultati delle ricerche del suo Gruppo nel campo dell´idrogeno solare, il combustibile pulito ottenuto per semplice scissione dell´acqua con la radiazione solare e l´ausilio di alcuni catalizzatori chimici. "La tecnologia dell´idrogeno solare -- ha concluso il chimico del Cnr -- è pronta per una diffusione di massa com´è avvenuto per il fotovoltaico. Occorre soltanto ridurne il costo sviluppando catalizzatori meno costosi e più durevoli, come stiamo facendo, e come potrà fare ancora meglio il nuovo Istituto". Gli Highlights del Consiglio nazionale delle ricerche contengono i risultati scientifici più significativi ottenuti al Cnr nel biennio 2009-2010, selezionati tra gli oltre 14 mila articoli pubblicati sulle principali riviste scientifiche internazionali. Realizzati in inglese per raggiungere una platea più ampia e internazionale, sono stati presentati stamane di fronte al presidente del Cnr e ad esponenti del mondo imprenditoriale e addetti scientifici di Paesi stranieri.  
   
   
ALBANIA-MONTENEGRO, INAUGURATA NUOVA LINEA ELETTRICA  
 
Tirana, 6 settembre 2011 - È stata inaugurata nei giorni scorsi una nuova linea di trasmissione elettrica, da 400 kV, che collega le capitali di Albania e Montenegro, Tirana e Podgorica. Il progetto rafforza la stabilità e la sicurezza dei sistemi energetici nella regione, permettendo il collegamento della rete del Montenegro, attraverso quella albanese, ai sistemi elettrici di Grecia e altri Paesi dell´area.  
   
   
TRECASALI: INAUGURATO L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO COSTO TOTALE DEI DUE IMPIANTI CHE COMPONGONO IL PARCO 13 MLN DI EURO  
 
Parma, 6 settembre 2011 – E’ un grande parco fotovoltaico quello inaugurato il 27 luglio dal presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e dal sindaco del Comune di Trecasali Nicola Bernardi. Il più grande della provincia se lo si considera nella sua interezza. Realizzato a sud dello zuccherificio di San Quirico si tratta infatti di un doppio impianto: uno pubblico (circa 1.436 kWp) del costo di 5 mln di euro di proprietà del Comune, e uno privato (circa 4.492 kWp per un ammontare di 7,78 mln di euro) , di proprietà della Società Eridania Sadam Spa. Questa mattina la cerimonia inaugurale ha riguardato l’impianto pubblico per il quale l’Amministrazione comunale di Trecasali riceverà, per 20 anni più di 3, 5 mln di euro, 166 mila euro all’anno, rivalutati del 2% ogni anno. Anche questo impianto rientra nel progetto “Fotovoltaico insieme”, promosso dalla Provincia e con il quale sono stati installati 24 impianti in altrettanti comuni: 16 quelli terminati di cui la metà già connessi, 8 quelli in corso di realizzazione. “Fotovoltaico insieme” ha comportato investimenti della Provincia per circa 120 milioni di euro e permetterà di installare nel Parmense una potenza totale di circa 36 Mw, cioè oltre 12.500 utenze, circa 33.000 abitanti, risparmiando di emettere in ambiente ben 20.500 tonnellate di Co2. “E’ un progetto che ha dato risultati straordinari dobbiamo essere orgogliosi di questo lavoro di squadra perché abbiamo dimostrato sul campo l’utilità del nostro agire. – ha spiegato Bernazzoli – Qui si concretizzano tre importanti obiettivi: la tutela dell’ambiente, il guadagno per i comuni e il recupero di un terreno dismesso”. Il presidente ha parlato anche dell’approvazione di ieri, da parte di Autocisa, del bando europeo per la gara del primo tratto Fontevivo-trecasali della bretella, un’opera il cui ammontare supera i 311, 6 milioni di euro, “un investimento rilevante per dare impulso al territorio” ha detto il presidente della Provincia. “Per noi è importante aver realizzato questo impianto in un terreno dismesso , ora recuperato e non agricolo, siamo uno dei comuni in cui questa operazione è stata possibile – ha sottolineato il sindaco Bernardi – In momenti di difficoltà per gli Enti locali, soprattutto quelli più piccoli, avere la certezza per vent’anni di questa rendita è davvero molto importante” Alla cerimonia sono intervenuti dirigenti e tecnici dei due Enti che hanno lavorato al progetto, rappresentanti del Comune e dell’impresa che ha realizzato l’impianto e che nell’occasione ne ha spiegato le caratteristiche. Caratteristiche dell’impianto - Potenza nominale: impianto Comune di Trecasali 1.436 kWp, impianto Eridania Sadam Spa 4.492 kWp, potenza complessiva 5.928 kWp; Costo dell´opera: impianto Comune di Trecasali 5.019.000,00 euro Iva esclusa, impianto Eridania Sadam Spa 7.792.000,00 euro Iva esclusa, costo totale 13.011.000,00 euro Iva esclusa; Riduzione emissioni di Co2: impianto Comune di Trecasali 841 t/anno, impianto Eridania Sadam Spa 2.380 t/anno, riduzione complessiva 3.221 t/anno; Royalty offerta dalla ditta al Comune di Trecasali: 166.000 euro all’anno, rivalutati del 2% ogni anno; Produzione media annua: impianto Comune di Trecasali 1.695 Mwh/anno, impianto Eridania Sadam Spa 4.796 Mwh/anno, produzione complessiva 6.491 Mwh/anno; Impresa esecutrice: Enerray Spa.  
   
   
UPDATING PORTA COGENERAZIONE E TRIGENERAZIONE A ZEROEMISSIONROME IL 15 SETTEMBRE UNA GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SUI TEMI CALDI DELL´UTILIZZO EFFICIENTE DELL´ENERGIA TERMICA CON LE AZIENDE LEADER IN ITALIA  
 
Milano, 6 settembre 2011. Non solo solare ed eolico a Zeroemissionrome, la manifestazione di riferimento per le energie verdi per l´area mediterranea che si terrà alla Fiera di Roma dal 14 al 16 settembre prossimi. In collaborazione con Zeroemission, Updating organizza infatti il giorno 15 settembre il convegno “Cogenerazione e Trigenerazione”, dedicato ai temi più attuali legati all´utilizzo efficiente e integrato dell´energia primaria termica, sia tradizionale (gas naturale, derivati dal petrolio) che rinnovabile (biogas, oli vegetali, scarti e rifiuti). Il convegno è in programma al Padiglione 5 alla Sala B5 che si trova sulla balconata. Le sessioni dell´agenda forniscono una panoramica ad ampio spettro sulle novità e sui temi più “caldi” di questo settore. Verranno infatti esaminati le novità normative e legate al regime di incentivazione che per la co/trigenerazione sta finalmente decollando anche nel nostro Paese, con particolare rilievo nell´utilizzo di fonti rinnovabili come combustibile primario degli impianti, in vista della necessità del nostro Paese di adeguarsi agli obiettivi europei del Piano 20/20/20, che ci vede in grave ritardo soprattutto sul fronte dell´energia termica. Il Gse, inoltre, presenterà la nuova edizione del suo annuale Rapporto sulla Cogenerazione in Italia, la fonte più autorevole di dati e valutazioni sul settore. Anche le novità tecnologiche saranno protagoniste. Di particolare rilievo è la diffusione anche in Italia delle diverse soluzioni Orc (Organic Rankine Cycle), ossia l´utilizzo di un fluido di lavoro diverso dall´acqua per sfruttare al meglio l´energia contenuta nella fonte termica. Usando per esempio il Freon (notissimo fluido refrigerante) che bolle a 48 gradi, è possibile sfruttare il calore di scarto per produrre energia elettrica, migliorando significativamente l´efficienza. Inoltre, le varie soluzioni Orc, lavorando a temperatura relativamente bassa, permettono l´uso di fonti rinnovabili poco pregiate come gli scarti agricoli. Sul fronte delle nuove energie primarie per utilizzo nei cogeneratori, l´agenda del convegno di Roma ospita diverse esperienze utenti sull´uso, in vari ambiti, di oli vegetali puri ricavati da diversi tipi di coltivazioni, specializzate e non. Di particolare interesse sono le filiere integrate che vedono l´uso di fonti primarie derivanti da cicli di lavorazione che vengono poi serviti dall´energia elettrica o termica prodotta dal cogeneratore, in primis l´industria agroalimentare. Spesso, l´energia elettrica in eccesso viene anche venduta su mercato, migliorando la sostenibilità economica dell´impianto. In generale l´agenda di Cogenerazione Trigenerazione vede presenza di numerose esperienze utenti di utilizzo delle soluzioni di cogenerazione e trigenerazione nei diversi settori merceologici, con particolare rilievo per quello agroalimentare, di particolare peso economico nel Centro-sud d´Italia e nell´area mediterranea, principale bacino di pubblico cui di rivolge la fiera Zeroemissionrome. Diverse aziende del settore cogenerazione hanno dimostrato di apprezzare l´iniziativa di Zeroemission in collaborazione di Updating ed hanno deciso di garantire il proprio appoggio economico in qualità di sponsor: Exergy, Iml Impianti, Ingeco e Turboden. Maggiori informazioni su “Cogenerazione e Trigenerazione” sono reperibili all´indirizzo www.Zeroemissionrome.eu/it_zer/conf_2011.asp?conf=z07    
   
   
SMART METERING TRAMITE LA RETE VIA CAVO: AFFIDABILE E CONVENIENTE.  
 
Zurigo, 6 settembre .2011 - Smart Metering, ossia il rilevamento e la trasmissione del consumo energetico in tempo reale, dovrebbe tra l’altro sensibilizzare l’utente finale al risparmio di energia. Un progetto pilota che upc cablecom ha realizzato in collaborazione con l’azienda Elektrizitätsversorgung Altendorf Ag ha rivelato che lo Smart Metering funziona perfettamente anche tramite le reti via cavo. Nel confronto con la maggior parte delle soluzioni attualmente disponibili, le reti Hybrid Fibre Coax (reti Hfc) sembrano essere addirittura di qualità superiore. Alla luce dell’attuale dibattito sull’energia, sempre più fornitori decidono di mettere a disposizione dei propri clienti un dispositivo, in grado di misurare il consumo energetico in tempo reale e di fatturare il consumo effettivo su base mensile. Ma lo Smart Metering non è solo uno strumento per la fatturazione trasparente e che rispecchia il reale consumo di energia; infatti, le stime condotte dal Datec dimostrano che questo sistema permetterebbe a una famiglia svizzera di risparmiare tra il cinque e il sei per cento dell’attuale consumo energetico. Sulla base dell’attuale infrastruttura - In conformità a questi nuovi requisiti alcune imprese di approvvigionamento elettrico hanno preso in considerazione la possibilità di realizzare una propria rete in fibra ottica. Una variante dispendiosa in termini di tempo e di denaro. Il progetto pilota realizzato nel primo semestre 2011 da upc cablecom ed Elektrizitätsversorgung Altendorf Ag ha dimostrato che, le attuali reti via cavo Hfc costituiscono una soluzione affidabile e conveniente. In effetti, i costi per l’infrastruttura ammontano a una piccolissima parte dei costi che scaturirebbero se si volesse installare una rete in fibra ottica all’interno di un immobile. Il test ha inoltre dimostrato che l‘infrastruttura Hfc a livello di disponibilità e affidabilità risponde perfettamente ai requisiti posti alle attuali e future applicazioni di Smart Metering. Nel confronto diretto con le soluzioni Gsm e Powerline che si trovano sul mercato, la soluzione Hfc si è rivelata molto superiore riguardo a larghezza di banda, tempo di risposta e affidabilità. Grazie all’ampia copertura di rete via cavo in Svizzera, gli operatori di rete via cavo possono realizzare i loro progetti di Smart Metering unitamente ai loro offerenti di servizi. Siccome le tecnologie necessarie sono già disponibili e gli operatori di rete via cavo hanno il know how per consentire un funzionamento ottimale, questi sono in grado di mettere a disposizione le risorse necessarie per configurare accuratamente le relative apparecchiature e una definizione chiara dei processi e delle interfacce.  
   
   
SORGENIA SOLAR: PERFEZIONATO ACCORDO NEL FOTOVOLTAICO CON TERRA FIRMA  
 
Milano, 6 settembre 2011 – Sorgenia Solar, società controllata da Sorgenia Spa (gruppo Cir) e attiva nella realizzazione e commercializzazione di impianti fotovoltaici, ha perfezionato – a seguito dell’adempimento delle previste condizioni sospensive – l’accordo con il gruppo Rtr (controllato da Terra Firma) annunciato lo scorso 12 maggio e relativo alla cessione di 13 grandi impianti a terra in Italia dalla potenza complessiva di 19 Mw. L’operazione, prevista dal piano industriale di Sorgenia, si inquadra nella nuova strategia intrapresa nel fotovoltaico dal gruppo, che intende focalizzare i propri investimenti nella generazione distribuita con l’obiettivo di raggiungere 55 Mw installati entro il 2016. L’operazione ha un impatto positivo di circa 100 milioni di euro sulla posizione finanziaria netta di Sorgenia (già in parte contabilizzato nei risultati al 30 giugno 2011) e consentirà al gruppo di ottenere una plusvalenza di circa 20 milioni di euro.  
   
   
BOLZANO: PANNELLI FOTOVOLTAICI SU DODICI PALAZZI PROVINCIALI  
 
Bolzano, 6 settembre 2011 - Su dodici palazzi di proprietà della Provincia che ospitano scuole, istituti e uffici, verranno installati degli impianti fotovoltaici per la produzione di energia pulita. Lo ha deciso l’ 8 agosto la Giunta provinciale. "In questo modo - ha spiegato il vicepresidente Hans Berger - diamo un contributo alla tutela dell´ambiente". Sono dodici, tutti a Bolzano, gli edifici di proprietà della Provincia sui quali verranno installati i pannelli fotovoltaici che sfruttano l´esposizione solare per produrre energia elettrica. Si tratta dei palazzi provinciali tre (via Crispi 8), cinque (via Raiffeisen 5), sei (via Brennero 6), e nove (via Renon 4), delle caserme dei Vigili del fuoco di via Druso e dell´aeroporto, degli istituti tecnici "C. Battisti" (via Cadorna 16), "H. Kunter (via Guncina 1), "G. Galilei" (via Cadorna 14) e "M. Valier" (via Sorrento 20), della scuola professionale "R. Gasteiner" di via Roen 12 e dell´Istituto zooprofilattico di via Bivio 59. In totale gli impianti avranno una capacità di 385 kw/h, per una produzione annua di 346.000 kw/h. Il costo per l´installazione dei pannelli e per la messa in funzione degli impianti fotovoltaici sarà di poco inferiore ai 2 milioni di euro, garantiti da fondi comunitari. "Il risparmio in termini economici - ha concluso il vicepresidente Hans Berger - sarà di circa 60mila euro all´anno, ma quello che ci interessa maggiormente sono le oltre 300 tonnellate in meno di Co2 che ogni anno saranno immesse nell´atmosfera".  
   
   
IL "FUOCO PERFETTO" DI DALE ANDREATTA PER SCONFIGGERE LA FAME NEL MONDO  
 
 Trento, 6 settembre 2011 - L´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Beltrami Giovanazzi ha presentato stamani alla stampa la settimana di eventi intitolata "Fuoco Perfetto" che dal 6 al 10 settembre verterà attorno alla persona di un ingegnere statunitense e ad un oggetto del tutto particolare. Il personaggio è Dale Andreatta, ingegnere meccanico di Columbus (Ohio), i cui nonni venivano da Segonzano, Coredo e Tassullo. L´oggetto particolare è una stufa, anzi, una stufetta di piccole dimensioni, alimentata a legna ma con emissioni ridotte, ad alta efficienza, facile da costruire, semplice da usare e a basso costo (dagli 8 ai 10 dollari) che, distribuita su vasta scala soprattutto nei paesi poveri ad esempio dell´Africa, potrebbe aiutare a contrastare le malattie polmonari che mietono centinaia di migliaia di vittime e consentire alle donne di cucinare cibi con poca legna. "Il caso del nostro Dale Andreatta – ha detto l´assessore Beltrami nell´aprire la conferenza, – è emblematico di quel che per la Provincia autonoma di Trento è la prevenzione nel campo della solidarietà internazionale. È evidente che la diffusione di sistemi ambientalmente sostenibili, com´è il caso di queste piccole stufe per cucinare, consente un più equilibrato utilizzo delle masse legnose, con una conseguente minore deforestazione permettendoci, in definitiva, preservando l´ambiente da siccità e da successive carestie. Come sta accadendo ad esempio in Somalia, ma anche in molti altri Paesi del continente nero". La settimana dedicata a Dale Andreatta in Trentino, che guarda caso coincide con la settimana di Trentino Clima 2011 "Climatica...mente Cambiando" e che vede in programma un convegno in Val di Non sulla costruzione delle stufe al quale Andreatta sarà presente con una sua relazione, vede coinvolti il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale (Cfsi), l´Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di Trento e la Fondazione Edmund Mach di San Michele all´Adige, che potranno contare sulla collaborazione dell´Associazione Trentini nel Mondo onlus, del Museo delle Scienze e di Slow Food Trentino. Stamattina in conferenza stampa erano presenti, oltre all´assessore Beltrami, il dirigente provinciale Carlo Basani, il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, che patrocina il progetto Next (Nuove Energie per il Trentino), la vicepresidente della Trentini nel Mondo onlus Maria Carla Failo, che era accompagnata dalla direttrice Anna Lanfranchi, Franco Miglietta per la Fondazione Edmund Mach e, naturalmente, Dale Andreatta, affiancato da Paola Rosà in veste di traduttrice ma anche di regista, assieme ad Antonio Senter, del film-documentario "Fuoco Perfetto". L´ingegner Dale Andreatta è in Trentino sia per visitare la terra da dove partirono i suoi avi ("Negli Stati Uniti non sono molte le famiglie che sanno esattamente da dove venivano i loro nonni: nella mia famiglia, invece, il ricordo delle nostre nonne e dei nostri nonni è sempre stato coltivato e ora posso finalmente vedere e visitare i paesini in cui sono nati"), sia per diffondere due scoperte di cui è stato autore e co-autore. La prima è una sua invenzione chiamata Wapi (Water Pasteurization Indicator): si tratta di un semplice strumento che indica quando l´acqua (ma anche il latte) messa sul fuoco ha raggiunto la temperatura di 65 gradi ed è finalmente pastorizzata e quindi potabile. Il Wapi usa una resina naturale che si scioglie esattamente a 65 gradi: ciò consente di sapere in tempo reale quando il liquido è finalmente sterile e bevibile. A quel punto il fuoco può essere spento, risparmiando quindi il combustibile che sarebbe stato bruciato inutilmente per toccare i 100 gradi. Il brevetto Dale lo ha regalato al circuito della solidarietà internazionale e fino ad oggi ne sono stati prodotti più di duecentomila esemplari. La seconda "invenzione" consiste in una stufetta che, grazie ad una particolare e sperimentata tecnologia costruttiva, consente di usare poca legna con un´altissima efficienza calorica e con emissioni inquinanti ridottissime. Sono stufe facilmente costruibili, di semplice utilizzo e a basso costo: ce ne sono alcune che costano solo 8-10 dollari e sono già distribuite a decine di migliaia in molti Paesi africani. "Sono noti a tutti i danni causati dal fumo, dalle deforestazioni, da un uso sconsiderato del territorio – ha sottolineato l´assessore Lia Beltrami nel suo intervento. – E sappiamo tutti quanto questo incida sulla qualità della vita specie nei Paesi in via di sviluppo, ma sappiamo anche quanto sia necessaria e urgente un´azione di prevenzione. Ecco perché l´impegno di Dale Andreatta nel diffondere buone pratiche per difendersi dalle malattie polmonari rientra a pieno diritto in quella strategia che la nostra Provincia ha adottato ormai da tempo nel campo della solidarietà internazionale ed è per questo che seguiremo con attenzione l´intero programma di Fuoco Perfetto". Carlo Basani, nel prendere la parola, ha sottolineato quanto sia importante, per la nostra provincia, avvalersi della genialità e dell´esperienza mondiale di molti nostri conterranei emigrati, nati e cresciuti all´estero: "È in questo modo che possiamo far circuitare le buone pratiche, che sono poi il frutto più positivo della nostra lunghissima storia di emigrazione". E infatti il progetto Next, "Nuove Energie per il Trentino", lanciato anni orsono dalla Trentini nel Mondo onlus e appoggiato convintamente dal Consiglio provinciale, proprio questo vuole fare: "Oggi l´emigrazione non è quasi più un dramma – hanno detto con parole diverse il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti e la vicepresidente della Trentini nel Mondo Maria Carla Failo, – e può cominciare ad essere una vera ricchezza: è un cambiamento copernicano del nostro modo di rapportarci con i discendenti dei trentini. Non più un semplice dare, bensì uno scambio che diventa sempre più vicendevole e alla pari". Franco Miglietta della Fondazione Mach ha sottolineatoche la presenza di Dale Andreatta in Trentino ci avvicina di più alla ricerca, "che non è una cosa fumosa, lontana, impalpabile, ma diventa più concreta, e spesso si trasforma in oggetti di uso comune che tutti capiscono e che, come queste stufe, sono ecologicamente sostenibili e tecnologicamente all´avanguardia. Nel 2050 il nostro pianeta sarà abitato da 9,1 miliardi di persone: a quel punto bisognerà raddoppiare la produzione agricola per poter sfamare tutti. Queste stufe sono un passo in avanti per avere meno inquinamento e maggior resa". Dale Andreatta ha anche parlato di sé stesso, sia nel corso della conferenza sia nel successivo pranzo: "Tutti e quattro i miei nonni hanno lasciato questa regione nel decennio dal 1903 al 1913, stabilendosi in America. Si chiamavano Corrado Andreatta e Emma Zandron, Annibale Pietro Kerschbamer e Maria Pinamonti, e venivano il primo da Segonzano, gli altri tutti e tre dalla val di Non, da paesi diversi, tra cui Coredo e Tassullo. E in questi paesi so che si producono per tradizione meravigliose stufe in ceramica. Quindi si potrebbe dire che il mio rapporto con il fuoco ha un che di ancestrale… Il padre di mio padre inoltre ha trovato lavoro in America in una cava di argilla, e l’argilla è la materia prima con cui si fanno le stufe a olle della val di Non. In quella cava e nella fabbrica dove si produceva terracotta hanno lavorato un po’ tutti i maschi della mia famiglia, e anche delle donne. Ci ho lavorato anch’io, per un breve periodo alla fine degli anni Settanta. Ed è forse stato quel lavoro a farmi venire la voglia di proseguire gli studi..."  
   
   
TRENTO: UNO STUDIO SUGLI EDIFICI PUBBLICI E GLI STANDARD DI EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Trento, 6 settembre 2011 - L´agenzia Provinciale per l’Energia, in stretta collaborazione con altre strutture provinciali e con altri enti funzionali, ha condotto una specifica rilevazione dei consumi energetici, distinguendo fra termici ed elettrici, su 75 edifici raggruppati secondo tipologie d’uso rappresentative delle modalità di consumo. La rilevazione ha consentito di valutare i consumi medi, gli scarti più rappresentativi e le potenzialità di risparmio energetico, rispetto al limite rappresentato dalla classe energetica “B” (60 kWh/m2 o 17 kWh/m3), obbligatoria per i nuovi edifici costruiti in provincia di Trento. I risparmi peraltro potrebbero essere ulteriormente incrementati se si considera che la nuova Direttiva Europea (la 31 del 2010) sulla prestazione energetica nell’edilizia prevede per gli Enti Pubblici l’obbligo di costruire “edifici a consumo quasi zero”, a partire dal 2018. Secondo le varie direttive europee sul rendimento energetico nell’edilizia, è assodato che il controllo della qualità energetica degli edifici assume un ruolo determinante per gli obiettivi ambientali. In particolare, viene enfatizzato il ruolo del settore pubblico quale promotore di investimenti in interventi di manutenzione, acquisti di attrezzature, servizi energetici e altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica. La trasposizione a livello locale degli obiettivi di queste direttive, raccolte sia a livello normativo che programmatico dalla Giunta provinciale, implica l’avvio di un piano generalizzato di risparmio energetico negli edifici pubblici che sia anche capace di generare ricadute nel tessuto produttivo, ad esempio generando sinergie con il Distretto Tecnologico Trentino. Per dare attuazione alle indicazioni programmatiche, è stato aggiunto alla legge 14 del 1980 un articolo che prevede l’adozione di un piano quinquennale straordinario per l´adeguamento e/o la ristrutturazione di edifici pubblici, privilegiando quelli destinati all´attività scolastica, ospedaliera, assistenziale, al fine di adeguarli ai migliori standard di risparmio energetico e di utilizzo di energie da fonti rinnovabili. Quanto sopra presuppone, in concomitanza con gli interventi di messa a norma strutturale e/o impiantistica del citato Piano straordinario, l’individuazione degli edifici meno efficienti dal punto di vista energetico in modo da indirizzare gli investimenti sulle situazioni potenzialmente più interessanti. In seguito a ciò, l´Agenzia Provinciale per l’Energia, in stretta collaborazione con altre strutture provinciali e con altri enti funzionali, ha condotto una specifica rilevazione dei consumi energetici, distinguendo fra termici ed elettrici, su 75 edifici pubblici (17 licei, 18 istituti tecnico-professionali, 22 laboratori e uffici, 13 ospedali, 3 sedi universitarie, e altri 2 edifici). Per ognuno di essi è stato valutato il consumo medio, gli scarti più rappresentativi e il risparmio energetico potenziale. Il quadro complessivo è che, rispetto agli standard attuali, gli edifici esaminati presentano consumi mediamente contenuti, ma che potrebbero essere ulteriormente migliorati. Lo studio non ha potuto valutare i costi degli interventi poiché gli stessi dipendono fortemente da una parte dalla situazione del singolo edificio e dall’altra dal grado di sinergia degli investimenti di efficientamento energetico con altri investimenti necessari per adeguamenti strutturali, funzionali o impiantistici. Parallelamente alla stesura dello studio, è stato attivato, presso Trentino Sviluppo, un gruppo di lavoro per individuare strumenti alternativi di finanziamento per l’attuazione degli interventi di efficienza energetica. Il prodotto elaborato da questo gruppo di lavoro è costituito da uno schema di contratto-tipo, denominato Energy Performance Contract (Epc), che prevede il reperimento di risorse finanziarie con il finanziamento tramite terzi. La proposta contrattuale, allegata allo studio, potrà essere utilizzata dalle amministrazioni pubbliche nei casi e nei modi ritenuti più pertinenti, in particolare per l’esecuzione di interventi di efficientamento energetico a rapido ritorno dell’investimento, quali quelli di tipo impiantistico. Su questa particolare modalità operativa stanno già per essere attivati degli interventi dimostrativi. Valutati positivamente i risultati di queste prime analisi, la Giunta provinciale ha dato incarico all’Ape, in stretta sinergia con altre strutture provinciali, di proseguire lo studio su altri edifici di proprietà della Provincia.  
   
   
CONVEGNO SU RISPARMIO ENERGETICO E EDILIZIA SOSTENIBILE  
 
Pordenone, 6 settembre 2011 - La Camera di Commercio di Pordenone, attraverso la sua Azienda Speciale Concentro, parteciperà, dall’8 al 12 settembre 2011, alla 65ma Fiera Campionaria multisettoriale con alcune iniziative specifiche sul tema del risparmio energetico e dell’edilizia sostenibile, che si terranno nell’Arena del padiglione 5. In particolare, venerdì 9 settembre alle ore 9.45 è in programma un convegno sulla certificazione energetico ambientale degli edifici nell’ambito del progetto comunitario “Explore” finanziato dal programma Interreg Iv Italia-austria, organizzato in collaborazione con Ares -Agenzia Regionale per l’Edilizia Sostenibile della Regione Friuli Venezia Giulia e con le associazioni di categoria provinciali Confartigianato, Unindustria-ance, Ascom e Bcc Pordenonese. L’evento costituirà l’occasione per illustrare la situazione attuale e le prospettive del sistema regionale di valutazione della sostenibilità energetico - ambientale degli edifici (Vea), e fornire informazioni sui materiali per l’edilizia sostenibile e sugli strumenti finanziari a sostegno di questo specifico settore. Per i soggetti partecipanti che ne faranno esplicita richiesta, sarà inoltre disponibile un servizio di consulenza individuale, “Sos desk”, con lo scopo di fornire approfondimenti sui canali di agevolazione a favore delle imprese e dell’innovazione. La partecipazione al convegno è gratuita ed è valida per ottenere i crediti formativi professionali Cfp. Il programma del convegno è scaricabile dal sito camerale, all’interno del Catalogo per l’internazionalizzazione. Per informazioni contattare l’Area Internazionalizzazione e Subfornitura di Concentro (tel. 0434381250, e-mail: internazionalizzazione@pn.Camcom.it ).  
   
   
SARDEGNA: 14 MILIONI PER INTERVENTI EFFICIENZA ENERGETICA IN EDIFICI PUBBLICI  
 
Cagliari, 6 Settembre 2011 - E´ stato pubblicato l´avviso per la presentazione delle domande di finanziamento per interventi negli edifici degli enti pubblici della Sardegna, orientato alla ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico esistente con la finalità del risparmio e dell´efficienza energetica e dell´uso di fonti energetiche rinnovabili. L´importo complessivo del finanziamento regionale, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale della Difesa dell´Ambiente, Giorgio Oppi, è pari a 14 milioni di euro, ripartiti fra due linee di intervento: interventi in edifici di proprietà dei Comuni, con una riserva di 9 milioni di euro, e interventi in edifici di proprietà di altri enti pubblici, con una riserva di 5 milioni di euro. La quota di finanziamento regionale è pari al 100 per cento del costo ammissibile del progetto e comunque per un importo non superiore ai massimali previsti dal bando. Potranno essere realizzate le seguenti tipologie d’intervento secondo le modalità stabilite dall’avviso: adeguamento delle prestazioni energetiche degli edifici con miglioramento degli indici di prestazione energetica e adeguamento delle prestazioni energetiche, adeguamento degli impianti di produzione di acqua calda sanitaria, di climatizzazione e di illuminazione, anche attraverso l’utilizzo di sorgenti passive e realizzazione di impianti integrati di produzione energetica da fonte rinnovabile, per la sola produzione elettrica o termica o in cogenerazione, per il soddisfacimento dei fabbisogni energetici dell’edificio a seguito dell’adeguamento. Il programma è interamente finanziato con i fondi del Po Fesr 2007-2013 - Asse Iii, in attuazione delle Linee di Attività 3.1.1.B “Produzione di energia da fonti rinnovabili (Cod. 39-40-41)” e 3.1.2.A “Sostegno all’adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (cod. 43)”. La documentazione relativa alla domanda di partecipazione dovrà pervenire o essere presentata improrogabilmente entro e non oltre il giorno 20 ottobre 2011, presso l’Ufficio Protocollo dell’Assessorato della Difesa dell´Ambiente, via Roma 80 Cagliari. L’avviso e i relativi allegati sono reperibili sul sito Internet della Regione e presso gli uffici dell’assessorato.  
   
   
FONDO DA 400 MILIONI PER CASE A CANONE CONTENUTO ACCORDO REGIONE LOMBARDIA-FONDAZIONE CARIPLO-CASSA DEPOSITI E PRESTITI FORMIGONI E ZAMBETTI:RISPOSTA AI NUOVI BISOGNI DELLE FAMIGLIE  
 
Milano, 6 settembre 2011 - Regione Lombardia lancia un fondo immobiliare da 400 milioni per mettere sul mercato 2500 alloggi a canone calmierato. Lo fa grazie a un accordo, sottoscritto oggi a Palazzo Lombardia, dal presidente Roberto Formigoni, dall´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, da Carlo Sangalli, vice presidente Fondazione Cariplo, Stefano Marchettini, a.D. Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr e Loris Zaffra, presidente Aler Milano~|~´l´obiettivo - ha spiegato il presidente Formigoni nella conferenza stampa di presentazione del 26 luglio - è quello di realizzare case a costi accessibili, rivolgendo un´attenzione particolare alle famiglie della cosiddetta ´fascia grigia´, troppo ´ricche´ per avere diritto alle assegnazioni di Edilizia Residenziale Pubblica, ma troppo povere per accedere al libero mercato privato, specie in questo periodo di forte crisi economica´. ´E´ la famiglia - ha proseguito Formigoni - il soggetto più debole e più meritorio nella situazione attuale ed è la famiglia a essere al centro delle nostre politiche, compreso l´abitare´~|~´A partire dall´esperienza positiva sinora riscontrata - ha aggiunto Zambetti - abbiamo deciso di lanciare il nuovo fondo regionale, che prenderà il nome di ´Fondo Federale Immobiliare di Lombardia´ e che sarà aperto a tutti i soggetti interessati, compresi gli Enti locali, le Aziende Lombarde per l´Edilizia Residenziale pubblica e altri soggetti pubblici e privati. La riapertura delle sottoscrizioni ha lo scopo di raggiungere una prima dimensione di 220 milioni di euro, acquisendo a breve ulteriori investimenti di Cassa Depositi e Prestiti e del sistema bancario e finanziario e si pone l´obiettivo di aumentare ulteriormente tale dimensione fino a 400 milioni di euro. Sempre avendo persona, famiglia ed economia come punti di riferimento in iniziative che puntano sulla qualità dell´abitare, sulla sicurezza, sulla riqualificazione urbana´~|~ L´accordo muove dalla condivisione di un´analisi della situazione che vede una continua crescita della domanda abitativa, un considerevole aumento dei costi per famiglia (in media quasi un terzo del bilancio familiare), nuove caratteristiche della domanda abitativa (temporaneità al posto di stabilità, specialmente per studenti universitari, giovani coppie, giovani lavoratori, anziani; il tutto in un contesto notoriamente caratterizzato da scarsità delle risorse pubbliche~|~ ´Di fronte a un simile contesto - ha detto ancora Formigoni - abbiamo immaginato soluzioni innovative e ripensato le nostre politiche. Sono convinto, infatti, che, se i nostri cittadini esprimono domande nuove, dobbiamo essere capaci di dar loro nuove risposte´~|~ L´obiettivo del Protocollo d´Intesa di oggi è il rilancio del ´Fondo Abitare Sociale 1´, un´iniziativa della Fondazione Cariplo condotta insieme ai soggetti istituzionali, che ha già ottenuto risultati molto importanti e che si sta affermando come strumento innovativo ed efficace~|~Il Fondo ha contribuito a incrementare il livello degli investimenti nel settore dell´housing sociale attraverso il passaggio dall´attività erogativa all´attività di investimento etico (investimento dal rendimento calmierato che persegue obiettivi di interesse sociale). Ad oggi i finanziamenti convogliati nel Fondo ammontano complessivamente a 85 milioni di euro (tra gli investitori Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Cassa Depositi e Prestiti, Intesa San Paolo, Banca Popolare di Milano, Cassa di Previdenza dei Geometri, Generali Assicurazioni, Telecom Italia e Prelios Sgr). Il Fondo, che investe principalmente in iniziative dedicate a studenti, anziani, famiglie monoreddito, immigrati e altri soggetti in condizione di svantaggio sociale o economico, ha già avviato operazioni di sviluppo per 76.000 mq, che corrispondono a circa 540 alloggi, oltre a uno studentato universitario di 230 posti letto. I primi 90 appartamenti saranno disponibili a partire da settembre a Crema e, dal 2012, a Milano, nelle tre aree comunali di via Cenni, via Figino e via Ferrari.  
   
   
CASA: IN AUTUNNO RIFORMA POLITICHE ABITATIVE FVG  
 
Tolmezzo, 6 settembre 2011 - "Ad autunno, nella prospettiva della legge finanziaria per il 2012, Giunta e Consiglio regionali andranno ad impostare la necessaria revisione delle politiche abitative in Friuli Venezia Giulia". Lo ha confermato l’ 8 agosto a Tolmezzo l´assessore regionale ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, nel corso della sua visita all´Ater (l´Azienda per i Servizi residenziali) dell´Alto Friuli, al termine dell´incontro con il suo presidente, Paolo Pittini, che a settembre assumerà anche l´incarico di coordinatore delle cinque Ater della regione. "Una riforma - ha sottolineato Riccardi, accompagnato dal consigliere regionale Franco Baritussio - che dovrà rivedere le norme dedicate all´accessibilità alla prima casa, concentrandoci purtroppo oggi, in un momento economico e quindi sociale particolarmente difficile, non su chi ha bisogno ma su chi ha più bisogno, ed indirizzandosi in modo preciso sul sostegno alle persone in affitto nelle case Ater". Occorre infatti offrire alle fasce più deboli della nostre comunità, hanno indicato Riccardi e Baritussio, "regole nuove nelle politiche di offerta del primo alloggio, privilegiando la sempre più pressante richiesta di case in affitto, anche calmierato, dovendo rivolgerci (come aveva osservato anche il presidente Pittini) a fasce di popolazione, a famiglie, costrette ad affrontare problemi di cassa integrazione e di mobilità". In parallelo, ha fatto notare Riccardi, l´attuale situazione della finanza pubblica "impone anche alla Regione una stretta nelle contribuzioni alle Ater del Friuli Venezia Giulia, che dovranno anche andare verso un sempre più sistematatico programma di manutenzione degli immobili di proprietà delle Ater (oggi oltre 27 mila) rispetto ad acquisizioni di nuove proprietà". In questo scenario, è stato ricordato che nell´assestamento di bilancio approvato nelle scorse settimane dal Consiglio regionale ha trovato posto un intervento di oltre 4 milioni di euro a favore delle cinque Aziende proprio per venire incontro agli impegni di riqualificazione e ristrutturazioni dell´esistente patrimonio Ater. "La riforma delle politiche di accessibilità alla prima casa - ha rilevato l´assessore - non potrà solo essere tracciata e disegnata in prospettiva, ma dovrà divenire operativa al più presto proprio per venire incontro alle nuove esigenze delle famiglie del Friuli Venezia Giulia".  
   
   
CROAZIA, PREZZI IMMOBILIARI IN FASE DI STASI  
 
Zagabria, 6 settembre 2011 - Lo scorso giugno i prezzi medi degli immobiliari in Croazia rispetto al mese di maggio del 2011 sono aumentati dello 0,3 per cento, mentre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i prezzi degli immobili hanno registrato un calo del 4 per cento. Sul mercato più importante, quello di Zagabria, i prezzi degli immobili sono stati pari a 1.789 euro per metro quadrato, il che rappresenta un lieve calo dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente, ossia un calo del 4,5 per cento a livello annuo. Il prezzo medio di un appartamento nel centro della città ammonta a 2.253 euro per metro quadrato. I prezzi immobiliari sulla costa croata rispetto al mese precedente hanno registrato un aumento dello 0,9 per cento, invece a livello annuo hanno registrato un calo del 3,2. Gli appartamenti più costosi si trovano nella contea di Spalato con un prezzo di 2.307 euro per metro quadrato, mentre quelli più economici si trovano nella Contea di Lika e Senj con un prezzo medio che ammonta a 1.406 euro per metro quadrato.  
   
   
AOSTA, MUTUI REGIONALI: DALLA GIUNTA PROPOSTA DI LEGGE  
 
Aosta, 6 settembre 2011 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che la Giunta regionale, nel corso dei suoi lavori di questa mattina, venerdì 22 luglio, ha approvato una proposta di legge tesa ad apportare alcune modifiche alla Legge regionale n. 33 del 1979 relativa alla costituzione di fondi di rotazione regionali per la promozione di iniziative economiche nel territorio della Valle d’Aosta. In particolare, l’Assessore Marco Viérin precisa che «con questo disegno di legge si modificano tre aspetti sostanziali per l’accesso ai mutui regionali previsti per il recupero delle abitazioni dei centri storici, in coerenza con gli obiettivi del programma di legislatura. Nel dettaglio: si semplifica la procedura d’istruttoria dei progetti da finanziare eliminando la Conferenza dei servizi cui oggi compete l’esame degli stessi, velocizzando le procedure e richiedendo solo la concessione edilizia rilasciata dal Comune alle cui determinazioni dovrà attenersi la struttura regionale competente, senza ulteriori esami; si aumenta da due a otto anni il requisito dell’anzianità di residenza in Valle d’Aosta e per chi non ha il requisito dell’anzianità di residenza, si alza da dieci a quindici anni quello della proprietà dell’immobile; infine, si introduce il requisito della cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all’Unione Europea».  
   
   
EDILIZIA DI CULTO, FIRMATO L´ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE E DIOCESI MOLISANE  
 
Campobasso, 6 settembre 2011 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, e i Vescovi delle Diocesi del Molise hanno firmato nel pomeriggio del 31 agosto il "Piano di interventi per la conservazione e valorizzazione dei beni storico-artistico-culturali di edilizia di culto". Il Piano è finalizzato alla valorizzazione culturale di importanti edifici di culto dislocati in varie aree della regione, attraverso la realizzazione di adeguati interventi sull´edilizia stessa, la promozione dei musei di storia e di arte religiosa, il recupero e la promozione del patrimonio artistico-religioso. Per la realizzazione degli interventi, l´Accordo di Programma tra la Regione e le quattro Diocesi prevede complessivamente 8,434 milioni di euro, di cui 4,800 milioni di euro quale finanziamento del Governo regionale e 3,634 milioni di euro quale cofinanziamento della Conferenza Episcopale Italiana (C.e.i.) delle Diocesi. Per l´assegnazione delle risorse, la Regione e le quattro Diocesi hanno concordato di seguire un criterio basato sul valore egualitario, sul rispetto della persona ai fini del conseguimento degli interessi per l´intero territorio regionale, che ha comportato il seguente riparto per Diocesi: Arcidiocesi di Campobasso-bojano 2,198 milioni di euro; Diocesi di Isernia-venafro 2,084 milioni di euro; Diocesi di Termoli-larino 2,172 milioni di euro; Diocesi di Trivento 1,980 milioni di euro. In particolare, è stato utilizzato un metodo di riparto che vede l´impegno del 50% dell´intera somma disponibile in parti uguali tra le 4 Diocesi e il rimanente 50% in ragione della popolazione delle singole realtà religiose. «E´ questo un modello nuovo - ha detto il Presidente Iorio - di rapporto concertativo e di confronto tra la Regione e le Diocesi, che ha portato alla stesura di un Piano di interventi ponderato e rapportato ai bisogni del territorio e delle singole Diocesi e Parrocchie. Come Governo regionale, abbiamo impegnato importanti risorse rinvenienti dai Fondi Fas che destiniamo volentieri a veri e propri investimenti nel miglioramento del patrimonio di culto del Molise. A questo nostro sforzo si aggiunge anche un finanziamento della Cei a dimostrazione della bontà del metodo di confronto trovato che potrà avere certamente, in futuro, ulteriori fasi operative. Sottolineo poi che questo Piano consente di immettere nel sistema economico regionale altri 8 milioni di euro, che saranno immediatamente spendibili. Per esperienze avute in passato, gli impegni assunti con le Diocesi, con le Parrocchie e con le strutture a queste legate hanno sempre dato ottimi frutti in termini di crescita sociale e di ricaduta economica positiva sul territorio. Sono certo sarà così anche questa volta». Il Presidente ha poi voluto sottolineare che dall´elenco delle Chiese e strutture finanziate presentato oggi sono esclusi altri interventi che sono inseriti nel programma della ricostruzione post-sisma e che, grazie all´ultimo Finanziamento del Governo nazionale, saranno resi immediatamente disponibili permettendo di riaprire al pubblico varie altre strutture in diversi comuni  
   
   
CERTIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI: RAGGIUNTO ACCORDO TRA BOLZANO E TRENTO  
 
Bolzano, 6 settembre 2011 - Le Province di Trento e Bolzano hanno raggiunto un significativo accordo sui temi della certificazione energetica e di sostenibilità degli edifici. Un apposito ha operato all´insegna della collaborazione e mutua reciprocità per dare attuazione al protocollo di intesa sottoscritto tra le Province. Secondo i termini di detto accordo, la Provincia autonoma di Bolzano metterà a disposizione la lunga esperienza di qualità e certificazione energetica maturata con il sistema Casaclima, mentre la Provincia autonoma di Trento farà partecipare Casaclima al proprio sistema di certificatori energetici nonché condividerà con la Provincia autonoma di Bolzano l’esperienza maturata, in tema di sostenibilità a seguito della promozione del sistema di "rating Leed". A livello operativo, infatti, Casaclima procederà, secondo quanto previsto dal regolamento della Provincia autonoma di Trento, alla sua iscrizione all’organismo di abilitazione dei certificatori energetici trentini denominato "Odatech", diventando così soggetto certificatore abilitato al rilascio sia della certificazione rispondente ai criteri e ai processi previsti dal modello Casaclima, sia alle disposizioni vigenti in materia energetica in provincia di Trento. Il certificato avrà, quindi, al contempo validità e contenuto amministrativo nonché di qualità di processo. La Provincia autonoma di Bolzano provvederà a fornire, nelle forme di pubblicità che riterrà opportune, informazioni riguardanti il modello di certificazione Leed agli utenti interni ed esterni all’Amministrazione. Sarà inoltre avviata una prima sperimentazione in Provincia autonoma di Bolzano del sistema di certificazione di sostenibilità Leed su uno o più casi, anche al fine di poterne apprezzare costi e benefici. Il Distretto tecnologico trentino potrà a tal fine collaborare con la fornitura di informazioni, pubblicazioni e studi internazionali e nazionali nonché con casi concreti, mentre Gbc Italia potrà seguire la sperimentazione e, se richiesto, procedere alla certificazione dei casi di studio. Le iniziative ed i passi operativi concordati tra le due Province consentiranno quindi di proseguire anche sul piano concreto lungo il percorso condiviso ed intrapreso per la costituzione di un metadistretto a livello regionale sui temi degli edifici verdi, confermando la volontà congiunta della due Province di porsi come area leader a livello europeo sul tema della sostenibilità in edilizia e delle energie rinnovabili.  
   
   
UMBRIA: ENTRO OTTOBRE IL CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA ALLA GIOVANI COPPIE”  
 
Perugia, 6 settembre 2011 - L’assessore regionale alle Politiche Abitative, Stefano Vinti, conferma la definizione di un provvedimento per l’acquisto della prima casa per giovani coppie. Il cosiddetto bonus-casa è attualmente allo studio degli uffici dell’assessorato alle politiche abitative per la predisposizione di uno specifico bando. L’assessore Vinti lo sottoporrà all’approvazione della Giunta Regionale entro il mese di settembre, in modo che possa essere pubblicato e quindi operativo a partire dal mese di ottobre. Il contributo sarà molto probabilmente di circa 30.000 euro ed il sostegno, nella proposta di Vinti, sarà erogato alle giovani coppie, under 35, con un reddito mensile non superiore ai 2.000 euro complessivi. “L’umbria, afferma Vinti, sta facendo per intero la sua parte, anche in queste drammatiche condizioni in cui ci sta mettendo il governo nazionale con i suoi tagli ai finanziamenti, per cercare di agevolare il diritto alla casa per ogni cittadino, soprattutto per quelle fasce più in difficoltà. L’impegno a livello locale è stato e sarà assicurato, conclude Vinti, ma continuiamo a chiede anche una risposta sul piano nazionale”.  
   
   
PROGETTO CAFAGGIOLO, UN’OCCASIONE PER LA VALORIZZAZIONE DEL MUGELLO  
 
Firenze, 6 settembre 2011 – Tutela, sviluppo e valorizzazione della villa e della tenuta medicea di Cafaggiolo, in Mugello, su un’area di circa 370 ettari dei quali 193 nel Comune di Barberino di Mugello e 177 nel Comune di San Piero a Sieve. E’ il “progetto Cafaggiolo”, un progetto prevalentemente turistico, ma che riguarda direttamente vari altri settori, dall’urbanistica all’ambiente e all’energia, dall’agricoltura alla viabilità, dall’archeologia alla cultura. “Un progetto di grande complessità – sottolinea la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti – con un forte investimento privato (170 milioni messi sul tavolo dalla proprietà, la Società Cafaggiolo) ma con evidenti ricadute ‘pubbliche’ sul territorio, non solo da un punto di vista economico e occupazionale, ma anche sul fronte della valorizzazione architettonica, culturale, paesaggistica e agricola del Mugello. Un progetto dunque da seguire con grande attenzione, lungo un percorso ‘modello’ di collaborazione istituzionale che oggi abbiamo sancito”. Queste le premesse del protocollo d’intesa di cui si è fatta promotrice la Regione Toscana e che è stato firmato ieri a Palazzo Strozzi Sacrati dalla vicepresidente Stella Targetti, dai rappresentanti degli enti locali coinvolti (Andrea Barducci per la Provincia di Firenze, i sindaci dei Comuni di Barberino di Mugello e di San Piero a Sieve, Carlo Zanieri e Marco Semplici), dal segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Arno, Gaia Checcucci, dal Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana, Maddalena Ragni, oltre che dal presidente e proprietario della società Cafaggiolo, Alfredo Lowenstein. L’intervento che la Società Cafaggiolo intende attuare prevede il riuso del patrimonio edilizio esistente per destinarlo ad attività ricettive turistico-alberghiere, la realizzazione di uno spazio per sport, fitness e tempo libero (un centro benessere, un centro per il Polo, percorsi equo-turistici), e la creazione di un polo museale con attività culturali, il tutto attuando interventi di recupero e riqualificazione dell’esistente e, in parte, interventi di nuova edificazione. Si progetta anche di utilizzare al massimo le energie rinnovabili al fine di rendere l’intervento energeticamente autonomo e pulito. Le ricadute occupazionali fornite dalla società parlano di 400 occupati diretti, di 300 nell’indotto, e di 120 persone in fase di realizzazione degli interventi. Altri elementi qualificanti sono gli interventi previsti per la riqualificazione paesaggistica dell’area e il recupero delle attività agricole e forestali tradizionali. Si tratta di un complesso di aspetti rilevanti anche in vista dell’iter avviato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla Regione Toscana per candidare nella lista del patrimonio dell’Unesco il Sistema delle Ville e giardini Medicei di cui Cafaggiolo fa parte. Una candidatura che esige di garantire la conservazione dei beni culturali e dei beni paesaggistici esistenti, sia quelli già riconosciuti, sia quelli oggetto di eventuali attività di ricognizione, in modo da salvaguardare i caratteri storico-artistici e paesaggistici e da valorizzare i valori identitari. Nel protocollo firmato oggi si sottolinea inoltre la necessità di evitare che vengano sottratti beni e risorse alla comunità locale, rendendo invece disponibili i vantaggi e gli aspetti qualitativi del progetto attraverso convenzioni da stipulare tra enti pubblici e proprietari. Va pertanto prevista una fruizione pubblica dei beni culturali presenti nell’area e una utilizzazione pubblica del parco. Il protocollo infine stabilisce la scadenza del 31 dicembre 2011 per l’effettuazione dei necessari approfondimenti nei vari settori da parte di tutti i firmatari del protocollo.  
   
   
MADE IN ITALY: POLIDORI, MISE IMPEGNATO IN LOTTA CONTRAFFAZIONE SOTTOSEGRETARIO RISPONDE IN AULA A MOZIONI REGUZZONI, CIMADORO, MOFFA, FORMISANO, LULLI  
 
Roma, 5 settembre 2011- "Da tempo il Ministero dello Sviluppo Economico, anche con il coinvolgimento di interlocutori nazionali ed internazionali, e´ impegnato nella lotta alla contraffazione. La legge 99 del 2009, più nota come legge Sviluppo, ha introdotto infatti importanti disposizioni per rendere più efficace ogni azione di prevenzione e contrasto in tal senso". E´ quanto ha dichiarato, il 27 luglio, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Catia Polidori, rispondendo in Aula alle mozioni presentate dai parlamentari Reguzzoni, Cimadoro, Moffa, Formisano, Lulli. In particolare, ha ricordato il sottosegretario nel corso del suo intervento, la legge Sviluppo ha previsto un inasprimento delle sanzioni penali, l’introduzione dei reati di usurpazione di titolo di proprietà industriale o alterazione di indicazioni geografiche e denominazioni d’origine. È stata, inoltre, riconsiderata la sanzione amministrativa per chi acquista beni contraffatti, sono stati attribuiti maggiori poteri alle Forze di Polizia, attraverso l’estensione delle cosiddette operazioni speciali, oggi previste per i reati di mafia, alle associazioni per delinquere finalizzate a reati di contraffazione, oltre alla confisca, dei beni provenienti dal compimento di tali reati. Per quanto riguarda gli strumenti di promozione, di informazione e di tutela della proprietà industriale, messi in campo dal Mise, in ambito nazionale e internazionale, Polidori ha ricordato infine: • Il Consiglio Nazionale Anticontraffazione (Cnac); • Il Call center per le imprese e per i consumatori; • Lo studio di nuovi sistemi di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti in collaborazione con Università ed Enti di ricerca; • La realizzazione di campagne informative.  
   
   
L’OSSERVATORIO CONGIUNTURALE I SEMESTRE 2011 DI CONFINDUSTRIA LECCO E COMO  
 
Como, 6 settembre 2011 - I Centro Studi di Confindustria Lecco e Como hanno terminato in questi giorni le rilevazioni e l’analisi dei dati, relativi al periodo gennaio-giugno 2011, per la prima indagine congiunturale semestrale condotta in collaborazione dalle due Associazioni. Sono stati analizzati i dati riguardanti la domanda, l’attività produttiva e il fatturato, oltre che gli aspetti relativi all’approvvigionamento delle materie prime, al grado di internazionalizzazione delle imprese, agli interventi di tipo innovativo e allo scenario occupazionale. Mentre a livello nazionale si configura una netta frenata dell’attività industriale, i dati relativi alle imprese lecchesi e comasche evidenziano un dato meno preoccupante: nonostante alcune criticità, i primi sei mesi dell’anno segnano indicatori tendenzialmente positivi. Si prefigura tuttavia un rallentamento per il secondo semestre. Nella prima metà del 2011 infatti, per le province di Lecco e di Como, si rilevano miglioramenti con un incremento del 9% sia rispetto a giugno 2010 che in confronto al dato dello scorso dicembre. Nel dettaglio, secondo i dati di gennaio-giugno 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010, la domanda fa registrare un +8,7%, la produzione +7,6% e il fatturato +10,8%. Il trend è confermato anche dal confronto con i dati di inizio anno: la domanda si attesta al +9,1%, l’attività produttiva al +8,1% e il fatturato al +9,6%. Per le due province, sul versante delle aspettative per la seconda parte dell’anno, le aziende mostrano una maggiore prudenza e prevedono una crescita media del 3%. I dati confermano la vocazione internazionale delle imprese dei due territori, con vendite generate per oltre il 40% dei casi oltre i confini nazionali. Quello europeo, con il 26,5% del fatturato, si configura come il principale mercato per le esportazioni. Buone anche le performance oltre i confini europei, in particolare verso gli Stati Uniti (3,7%) e l’America Centro-meridionale (1,7%). L’attitudine all’export è più accentuata nelle imprese di medie-grandi dimensioni che realizzano all’estero il 50% del fatturato, mentre le aziende al di sotto dei 50 occupati si attestano a quota 25,5%. Nonostante i risultati appena descritti, le aziende del campione rivelano di aver registrato, durante il primo semestre, un rallentamento del business sia sul mercato interno che all’estero. Nel 50% dei casi, infatti, le imprese hanno subìto una riduzione delle vendite in Italia mentre per due aziende su tre la frenata si è registrata all’estero. È in miglioramento rispetto a quanto rilevato nel corso delle indagini mensili il dato sulla saturazione degli impianti che si attesta al 76,3%. La produzione realizzata in outsourcing si attesta, per i due territori, attorno al 16%. Le aziende si rivolgono in prevalenza a subfornitori nazionali, anche se non va trascurato il dato che indica l’utilizzo di soggetti esteri (3,5%). Continua la corsa dei prezzi delle materie prime già rilevata nei precedenti Osservatori. Rispetto a giugno 2010 si registra un aumento dei prezzi intorno all’11%, mentre nei primi sei mesi dell’anno in corso l’incremento è stato più contenuto (+5,6%). A risentire maggiormente degli aumenti sono state le imprese metalmeccaniche e tessili, con un dato medio a livello tendenziale che sale al 12% e a livello congiunturale al 7%. Per accelerare e sostenere la ripresa le imprese guardano con sempre più interesse all’innovazione. Per entrambi i territori, gli investimenti in termini di percentuale sul fatturato realizzato durante il primo semestre del 2011 destinati alle innovazioni di processo sono stati pari al 5,1%. Il 2,2% è stato invece dedicato alle innovazioni di prodotto e circa l’1% è stato utilizzato per attività di natura promozionale. Nei casi in cui le aziende hanno rilevato criticità nell’attivare progetti innovativi, queste hanno riguardato principalmente la difficoltà nel reperire risorse finanziarie e fattori di incertezza o limitata visibilità sui tempi di ritorno degli investimenti. A livello congiunto, la situazione occupazionale dei primi sei mesi dell’anno ha indicato un mantenimento dei livelli per una percentuale del 70% e un aumento per l’11%. Si è invece registrata una tendenza alla contrazione per il 19% del campione. Sempre sul fronte occupazionale e per entrambe le province, le aspettative per la fine del 2011 sono invece sostanzialmente stabili, con indicazioni di mantenimento per l’80% del campione e propensioni all’aumento e alla diminuzione pari al 10% per entrambi i casi. I Dati Di Como - Gli indicatori monitorati indicano uno scenario positivo, sebbene le indicazioni, in quanto deboli, non manifestino l’avviarsi di una ripresa dell’attività economica. La domanda registra variazioni confortanti rispetto al recente passato, soprattutto sui mercati esteri, ma i livelli pre-crisi sono tuttora distanti. Anche l’attività produttiva registra degli incrementi, a volte perfino a doppia cifra. La capacità produttiva delle imprese è utilizzata in percentuali superiori rispetto al biennio di crisi ma è persiste ancora un rilevante surplus di capacità. Vi sono segnali critici nell’approvvigionamento delle materie prime (in particolar modo laddove non si abbiano dei margini di manovra sul listino dei prezzi) e notevoli difficoltà sul fronte della liquidità: l’erogazione del credito, ancora molto ridotta, si aggiunge ad un forte incremento degli insoluti e nei tempi medi d’incasso. L’attività d’investimento in innovazione e ricerca è in ripresa ma ancora molto ridotta (anche per i problemi appena esposti). Nel dettaglio, sul fronte della domanda per il primo semestre del 2011, l’indagine evidenzia una variazione media, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari al 13%; medesimo risultato per le performance congiunturali che fanno registrare una variazione del 13,5% rispetto al secondo semestre del 2010. Meno confortanti i dati relativi alle previsioni, si rileva infatti una sostanziale stagnazione per il secondo semestre dell’anno in corso (variazione del +0,5% rispetto al primo semestre di quest’anno). Se si analizza con maggior dettaglio la distribuzione di questo dato, si nota che le risposte hanno una distribuzione piuttosto ampia. In virtù di questo, per rendere più efficace l’analisi, è stata calcolata la mediana[1] della distribuzione: il dato risulta positivo e pari a circa il 3%. Inoltre, si segnala che il 42% del campione dichiara di avere un andamento della domanda influenzato da stagionalità. Per quel che riguarda l’andamento dell’attività produttiva, emergono ulteriori segnali positivi. Nei primi sei mesi dell’anno infatti, è stata registrata una crescita dei livelli produttivi pari al 9,6% (rispetto ai primi sei mesi del 2010) e del 7% (rispetto al secondo semestre dell’anno scorso). Nelle previsioni relative ai sei mesi finali del 2011, gli imprenditori intervistati esprimono una crescita del 1,8% rispetto ai sei mesi appena passati[2]. La capacità produttiva stimata è pari a circa l’80%, il dato conferma il trend positivo rilevato nelle precedenti analisi qualitative condotte nei mesi precedenti dall’Osservatorio[3]. Il ricorso alla subfornitura è relativamente basso, sebbene circa due terzi del campione faccia ricorso a questa leva, la percentuale rispetto al totale della produzione è piuttosto modesta: non superiore al 5% sia per subfornitori esteri che subfornitori italiani. Persistono segnali critici, ma meno allarmanti rispetto al passato, sul fronte dell’approvvigionamento delle materie prime. Gli imprenditori segnalano incrementi a doppia cifra rispetto ad un anno fa (10,5%) e aumenti del 5% rispetto alla fine del 2010. Si noti che, rispetto al totale dei costi, l’incidenza media dei costi delle materie prime rilevata nel corso dell’indagine è pari al 38%. Positiva l’evoluzione del fatturato delle imprese di Como sia nei dati tendenziali che in quelli congiunturali. Si rileva infatti un incremento del fatturato nei mercati esteri per l’82% del campione, una diminuzione per il 4% e stabilità per il restante 14% delle risposte. Il mercato interno risulta in crescita per circa due terzi del campione; in diminuzione per il 25% delle risposte e stabile per il restante 22%. L’aumento delle vendite nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2010 è superiore al 17,5%; +16% invece la variazione del fatturato tra gennaio e giugno 2011, se raffrontato all’ultimo semestre del 2010. Le previsioni per la fine dell’anno sono anch’esse positive, si riscontra un incremento del 8% rispetto al semestre appena trascorso. Analizzando i mercati geografici e nonostante si segnali la presenza di numerose realtà particolarmente propense all’export, si evince che l’Italia rappresenta tuttora il primo mercato con una quota media del 54%. Il mercato interno è seguito dai Paesi dell’Europa Occidentale il cui peso è pari al 21%, l’Est Europa con una quota del 5,7%, gli Stati Uniti con il 4,7%. Le quote di export nei nuovi mercati sono ancora poco significative: 1,9% in Cina, 0,2% in India e 2,1% in America Centro-meridionale, nonostante la sovrapposizione di due fenomeni che ne favorirebbero l’incremento: stagnazione dei mercati occidentali e crescita robusta dei Paesi emergenti. L’indagine quantitativa è stata corredata anche da aspetti non strettamente riguardanti l’andamento economico delle imprese del territorio, si sono esaminate difatti anche le leve utilizzate dagli imprenditori per fronteggiare la crisi e sono stati segnalati eventuali aspetti critici nelle attività d’investimento. A seguito dell’analisi emerge che si è fatto maggior ricorso agli investimenti in innovazione, sia essa di processo che di prodotto, rispetto ad interventi a carattere promozionale o di marketing. Le imprese che hanno partecipato all’indagine hanno stimato un investimento in innovazione di processo pari a circa il 3,1%[4] e in innovazione di prodotto pari al 3,6%; circa l’0,8% del fatturato è speso in attività promozionali. Nel caso di mancati o insufficienti investimenti, la causa primaria è stata attribuita alle indisponibilità finanziarie (39% del campione). Come emerso dalle precedenti analisi condotte dall’Osservatorio dei Centri Studio di Confindustria Como e Lecco, l’indisponibilità finanziaria è dovuta principalmente alle persistenti criticità nell’erogazione del credito da parte degli istituti bancari e costanti difficoltà nell’incasso dei crediti (la percentuale di insoluti tra i clienti è in forte aumento negli ultimi mesi). Tra le altre cause rilevate vi sono: scarsa visibilità e/o incertezza sui tempi di ritorno dell’investimento (14% dei casi), difficoltà nell’individuare figure professionali adeguate (11%), difficoltà nei rapporti con Università (14%) e scarso supporto da parte del mondo universitario e degli enti di Ricerca (13%). Infine, l’andamento occupazionale prevede sostanzialmente una situazione stabile (67% dei casi) ma con segnali positivi particolarmente incoraggianti (il 21% ha dichiarato un incremento dell’occupazione), il 12% infine dichiara un quadro negativo. La situazione per le nostre aziende – commenta Francesco Verga, Presidente di Confindustria Como - non è ancora semplice né stabile, ma per fortuna si possono intravedere alcuni piccoli segnali positivi che ci fanno sperare che la strada ora sarà meno in salita. L’attività produttiva, ad esempio, registra una crescita di oltre il 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e per la maggioranza delle nostre aziende c’è stato un aumento di fatturato, soprattutto sul mercato estero. Considerando in particolare quest’ultimo dato, credo fermamente che una delle vie principali di uscita dalla crisi sia l’internazionalizzazione, l’apertura verso nuovi mercati. L’internazionalizzazione però deve essere sostenuta da investimenti nella ricerca e nell’innovazione e nel servizio, investimenti che, pur essendo in aumento tra le nostre aziende, hanno necessità di essere incrementati per fare davvero la differenza. Insomma, i mercati sono cambiati: noi dobbiamo adeguarci.  
   
   
CROAZIA, SOFFERENZE BANCARIE PER 4,6 MILIARDI DI EURO  
 
Zagabria, 6 settembre 2011 - Il quotidiano croato "Jutarnji List" sostiene che le banche del Paese deterrebbero nel proprio portafoglio di impieghi oltre 34 miliardi di corone (circa 4,6 miliardi di euro) di prestiti deteriorati, che entro massimo tre mesi non potranno essere onorati dai rispettivi titolari. In caso di conferma di tale osservazione, si tratterebbe di un volume complessivo tre volte superiore a quello rilevato nel 2008, l´ultimo anno prima dell´attuale crisi economica finanziaria, e due volte superiore alla rilevazione di settembre 2009. Circa i due terzi dell´ammontare di cui sopra sarebbero riferibili a finanziamenti verso società; il rimanente terzo andrebbe invece ricondotto nelle sfere private dei singoli cittadini croati.  
   
   
ROVERETO, ECCO COME SARÀ IL POLO DELLA MECCATRONICA  
 
Rovereto, 6 settembre 2011 - Prende forma il Polo della Meccatronica di Rovereto. Nuovi edifici e palazzine per 20 mila metri quadrati sorgeranno su un’area di 14 mila metri quadrati: ospiteranno imprese, laboratori, università, centri di ricerca, istituti tecnici superiori, tutti dentro un unico parco scientifico e tecnologico tematico dove meccanica ed elettronica si combineranno nel segno dell’innovazione. Trentino Sviluppo, che ha elaborato il documento preliminare alla progettazione del nuovo edificio destinato alle imprese, lo ha trasmesso il 10 agosto per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, dando così formalmente avvio all’iter per la progettazione e la realizzazione dell’opera. Costo stimato: circa 18 milioni di euro. La “road map” stilata da Provincia e Trentino Sviluppo fissa la posa della prima pietra entro l’estate 2012 e l’ultimazione dei lavori, compreso il trasferimento delle aziende, entro l’estate 2013. Imminente, invece, l’arrivo di Bonfiglioli Riduttori Spa: a novembre l’azienda emiliana, leader mondiale nel settore delle trasmissioni, si insedierà nel Polo di Rovereto con un centro ricerche orientato alla meccatronica. «Un progetto realizzato in tempi rapidissimi – ha sottolineato Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento – se pensiamo che il protocollo d’intesa tra Provincia e Comune di Rovereto risale ad appena dieci mesi fa. Un’iniziativa che ha un preciso valore aggiunto: creare un luogo dove imprese, formazione tecnica, formazione professionale, alta formazione, centri di ricerca, potranno lavorare assieme contaminandosi, integrandosi, trasferendo conoscenze e competenze e quindi, in definitiva, aumentando il proprio livello di innovazione, di competitività, e diventando volano di sviluppo e di occupazione sempre più qualificata». «Un contesto ideale nel quale – ha aggiunto Olivi – credo non potrà mancare anche una presenza dell’Università, avendo noi in Trentino la Facoltà di Meccatronica». Sul perché un Polo della Meccatronica a Rovereto l’assessore Olivi è stato chiaro. «Nell’idea che la Giunta provinciale sta portando avanti, di una sorta di policentrismo dei distretti produttivi ed industriali del territorio, Rovereto ha una tradizione molto forte nei settori della meccanica e dell’elettronica. Ma questo non sarà il Polo della città di Rovereto, bensì il Polo della Meccatronica dell’intero Trentino. Dovrà perciò essere in grado di coinvolgere dentro questo scenario competitivo le molte aziende del settore già sono presenti sul territorio provinciale: non sarà pertanto un luogo chiuso, solo fisico, ma un centro di irradiazione dove le aziende potranno sviluppare la parte più innovativa delle loro produzioni». Giulia Robol, assessore comunale al progetto Rovereto europea, ha inquadrato il Polo della Meccatronica dentro il più ampio progetto di valorizzazione urbanistica di questo snodo strategico per la città, anche a livello di viabilità data la vicinanza con la stazione ferroviaria e con l’operatività di Trentino Trasporti. «Il masterplan dell’intera area sarà consegnato al Comune di Rovereto a metà settembre – ha anticipato l’assessore Robol – ma già questo primo tassello del Polo della Meccatronica è frutto di un accordo tra le parti che trovo straordinario per rapidità, incisività e qualità della proposta, senza dubbio di livello europeo. Dentro il Polo si trasferiranno due scuole molto significative per Rovereto, l’Iti Marconi e il Cfp Veronesi, ma è l’intera area, di circa 20 ettari, a risultare cruciale anche sotto il profilo della viabilità: sarà bella e funzionale dentro un nuovo disegno di città». Flavio Tosi, vicepresidente di Trentino Sviluppo, ha parlato nel suo ruolo istituzionale ma prima ancora si è espresso da imprenditore. «Abbiamo agito rapidamente perché la politica ha saputo darci indirizzi chiari. Da tempo si firmano protocolli e si parla di unioni tra mondo produttivo e mondo della ricerca, con risultati non sempre esaltanti. Questo è invece un progetto molto concreto, un luogo fisico dentro il quale imprese, università, centri di ricerca, scuole avranno l’opportunità di convivere sotto lo stesso tetto, condividendo spazi comuni come mensa, luoghi di incontro, di servizio e socializzazione. E questo è importante, perché è stando assieme, lavorando uno vicino all’altro, che si creano le condizioni per capirsi e per attivare quei canali e quelle contaminazioni altrimenti destinate a rimanere a livello di auspici o di pura teoria». E’ quindi toccato al team di Trentino Sviluppo presentare nel dettaglio il progetto. Nel nuovo complesso produttivo, realizzato su più piani per complessivi 20 mila metri quadrati di superficie disponibile, si trasferiranno una quindicina di aziende oggi insediate nei corpi A e B dell’attuale Polo Tecnologico, oltre a laboratori e a spazi disponibili per nuove iniziative imprenditoriali. Gli edifici rappresentati dai corpi A e B, recuperati nel 1988 sull’architettura originaria dello stabilimento Pirelli, verranno a loro volta successivamente demoliti per lasciare spazio alla prima parte del Polo tecnico professionale meccatronico, quella che ospiterà Iti Marconi e Cfp Veronesi. In un secondo momento si individueranno spazi anche per una presenza universitaria. Il documento preliminare alla progettazione è stato trasmesso, assieme all’Avviso di preinformazione, alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Il progetto, dati i tempi stretti entro i quali la Provincia ha chiesto di procedere per consentire la realizzazione dei nuovi fabbricati destinati alla formazione professionale (Cfp Veronesi) ed all’Istituto Tecnico Marconi, è firmato dai tecnici interni di Trentino Sviluppo, in particolare dagli ingegneri Michele Ferrari e Michele Pellegrini, che si sono avvalsi della collaborazione di tre giovani professionisti trentini individuati con apposita gara: gli ingegneri Luca Oss Emer e Vanni Pedergnana e l’architetto Massimo Scartezzini. La progettazione è stata impostata tenendo conto delle esigenze dell’amministrazione comunale, la quale sta elaborando uno specifico masterplan con il supporto dell’architetto Fabrizio Barozzi, al quale è stato affidato il compito di ridisegnare l’ampia area di oltre 20 ettari che parte da piazzale Orsi e comprende l’areale ferroviario spingendosi, appunto, fino al Polo Tecnologico di via Zeni 8. Il progetto di Polo della Meccatronica – Impresa Formazione Ricerca, fortemente voluto dalla Provincia autonoma di Trento come evoluzione dell’attuale Polo Tecnologico, nasce come luogo fisico in cui collaboreranno in modo sinergico il mondo dell’impresa, della ricerca e della formazione, supportati dai servizi ad alto valore aggiunto forniti da Trentino Sviluppo. L’impostazione progettuale, come ha spiegato Luca Capra, direttore dell’Area Imprenditorialità e Sviluppo di Trentino Sviluppo, ha tenuto conto di alcune esperienze di successo internazionale tra cui, in particolare, quella del Ceme (Centre for Manufacturing Excellence) di Londra, una sorta di Bic realizzato con partnership pubblico-privata, nel quale è importante l’investimento e la collaborazione con la casa automobilistica Ford. Per la parte relativa all’interazione con l’Università ed il mondo della ricerca Provincia di Trento, Università e Trentino Sviluppo hanno effettuato una missione di studio al Parco di Losanna, ed in particolare al Centro Epfl, tra gli esempi più innovativi ed avanzati al mondo di interazione tra mondo produttivo e sistema dell’alta formazione. La presenza di un centro servizi comune, che facilita non solo l’operatività ma anche le possibilità di incontro e condivisione, e l’azione sinergica di Trentino Sviluppo, sono punti determinanti per la nascita, lo sviluppo ed il mantenimento delle dinamiche di collaborazione, di crescita ed innovazione, e requisiti fondamentali per fare di Rovereto un polo di eccellenza in grado di attrarre ricercatori ed imprese a livello internazionale. Per questo la progettazione preliminare individua un’area all’estremità sud–ovest dell’attuale Polo Tecnologico, con un estensione complessiva di circa 14.000 metri quadrati, che confina ad est con la centrale di cogenerazione e a nord-est con il Corpo C – Centro di Formazione Professionale – attualmente costituita da terreno incolto per 10.000 mq e parcheggio per 4.000 mq, con un angolo a confine nord est di verde coltivato – sulla quale verranno realizzati uno o più edifici a destinazione produttiva e uffici per una superficie complessiva su più piani di circa 20.000 metri quadrati così suddivisi: circa 15.000 mq produttivo destinato prioritariamente all’ambito meccanico ed elettronico, con la necessità di dislocare attrezzature e macchine operatrici voluminose e pesanti; circa 5.000 mq da destinare a uffici/terziario sia a servizio delle attività produttive che autonome. Sulla fascia di rispetto a confine del lotto è stata prevista la viabilità interna, progettata in modo da consentire il transito e la manovra anche a mezzi ingombranti, oltre a parcheggi per circa 2.100 metri quadrati. Il costo stimato dell’opera è di circa 18 milioni di euro. Progettazione preliminare e definitiva saranno a carico del team di ingegneri di Trentino Sviluppo, coadiuvati dai tre professionisti trentini, mentre l’appalto europeo metterà a gara la progettazione esecutiva con il Piano operativo della sicurezza (90 giorni il termine per predisporli) e i lavori di realizzazione del nuovo comparto produttivo, sia per la parte edile che per quella impiantistica. Entro il prossimo novembre si avvieranno le procedure di aggiudicazione, mentre l’inizio dei lavori è previsto per l’estate 2012. Per l’estate 2013 il trasferimento di aziende e laboratori nei nuovi edifici.  
   
   
SHOW ME THE MONEY COME FINANZIO LA MIA START-UP? EVENTO TOSCANAIN START-UP 2011  
 
Firenze, 6 settembre 2011 ¨C Fare innovazione ha i suoi costi, sia in termini di risorse umane, che di strumenti e tecnologie. In Italia, come nel resto del mondo, le strade che conducono al ¡°nuovo¡± sono potenzialmente infinite, ma rimangono spesso sentieri poco battuti. Investire su chi innova, inoltre, ¨¨ un mestiere difficile, che richiede competenza, talento e una vision non proprio alla portata di tutti. Ecco perch¨¦, l¡¯edizione 2011 dell¡¯evento Toscanain start-up sar¨¤ dedicata ai soldi. Mercoled¨¬ 14 settembre a Firenze, nella Sala Vetri del Suc (Spazi Urbani Contemporanei, piazza delle Murate) alle ore 19.00, si rinnova l¡¯appuntamento con il mondo dell¡¯imprenditoria under construction. Tommaso Olivieri, Consigliere Toscanain e coordinatore del working group Start-up, sar¨¤ ancora una volta alla guida di un panel di esperti che affronteranno un tema chiave per i giovani imprenditori: la ricerca di finanziatori che credano e sostengano la loro business idea. Dalla diretta voce di Venture Capitalist, Business Angel, Start-up competition italiane, Incubatori italiani privati e pubblici saranno presentate le nuove opportunit¨¤ per finanziare una start-up e, per la prima volta, il format Toscanain vedr¨¤ i ruoli invertiti: saranno infatti i finanziatori a dover convincere il pubblico degli startupper con un efficace elevator pitch. Coinvolti nell¡¯incontro fondatori e referenti delle principali realt¨¤ italiane private e pubbliche, con il key-note speech conclusivo di Paolo Barberis ex Presidente Dada - per 16 anni una vera e propria fabbrica multinazionale di start-up con sede centrale a Firenze e servizi e prodotti di web e mobile entertainment e advertising lanciati sul mercato mondiale. Al termine della serata, riflettori puntati sul vincitore del Toscanain start-up video-contest edizione 2011. Introduzione e coordinamento del dibattito a cura di Tommaso Olivieri consigliere Toscanain: Wind Business Factor network di imprenditori e innovatori - Andrea Genovese Project Leader ¡ñ Working Capital ¨C Premio Nazionale Innovazione di Telecom Italia - Nicola Mattina ¡ñ Eppela e il crowdfunding - Nicola Lencioni Ceo ¡ñ Il Business Angel Nest Investimenti ¨C Niccol¨° Donzelli Fondatore e Ceo ¡ñ L¡¯incubatore privato H-farm - Riccardo Donadon Fondatore e Ceo ¡ñ dPixel ¨C Venture Capital Advisory Gianluca Dettori Fondatore e Presidente ¡ñ Presentazione del vincitore del Toscanain start-up video-contest 2011 ¡ñ Il futuro delle start-up innovative italiane - Paolo Barberis Fondatore ed ex Presidente Dada Mercoled¨¬ 14 settembre ore 19.00 Sala Vetri del Suc (Spazi Urbani Contemporanei), piazza delle Murate, Firenze dibattito dalle 19.00 alle 20.30, apericena sino alle 22.00 Iscrizione dal sito associativo: www.Toscanain.org Minitavola rotonda tra tutti i relatori presenti, startupper compresi. Www.toscanain.org/    
   
   
FVG: FORNITE CONTROGARANZIE A IMPRESE PER 580 MILA EURO  
 
Trieste, 6 settembre 2011 - Su proposta dell´assessore alle Finanze, Sandra Savino, La Giunta regionale ha approvato la delibera che autorizza l´assegnazione , a titolo di controgaranzia e per un ammontare complessivo che sfiora i 580 milioni di euro (precisamente, 579.600 mila euro), in favore di 6 Pmi aventi sede in Friuli Venezia Giulia. L´intervento è disposto nel quadro delle misure urgenti a sostegno dello sviluppo competitivo delle Piccole e Medie Imprese (Pmi) aventi sede in regione: le controgaranzie sono rilasciate essenzialmente allo scopo di ridurre il rischio sottostante le operazioni poste in essere nel quadro dell´attività d´impresa. Le controgaranzie, rispettivamente richieste dal Comitato di gestione del Fondo Regionale per le Iniziative Economiche (Frie) alla Regione, sono prestate a fronte delle cogaranzie rilasciate dal Fondo regionale di garanzia per le Pmi e dai Confidi. Tali interventi intervengono in ultima analisi, nel caso in cui l´azienda sia inadempiente e presenti un credito in sofferenza e garantiscono l´istituto di credito quanto al certo rientro delle somme da esso erogate a fronte di un debito contratto dall´impresa.  
   
   
EURALLUMINA - CAPPELLACCI-ZEDDA SIGLANO CON AZIENDA E PARTI SOCIALI VERBALE SU TRE IPOTESI OPERATIVE  
 
Cagliari, 6 Settembre 2011 - Sono tre le proposte operative presentate l’ 1 settembre dal Presidente della Regione Ugo Cappellacci e dall´Assessore dell’Industria Alessandra Zedda alla Rusal, alle rappresentanze sindacali e alla Confindustria. La prima è una formula d’aiuto “ad hoc” da richiedere, tramite il Governo nazionale, all’ Unione Europea insieme alla costituzione della Newco (Sfirs/ras e Eurallumina). Si tratta di una richiesta di autorizzazione a concedere un contributo in conto impianti superiore a quello previsto dalle attuali regole Ue. In questa ipotesi c´è un forte impegno della Regione Sardegna che si impegna a destinare un ingente quantità di risorse a supporto del progetto di infrastrutturazione del territorio del Sulcis. La seconda ipotesi è la realizzazione dell’investimento della centrale termica attraverso il coinvolgimento del Consorzio Industriale e di eventuali altri soggetti territoriali. La terza ipotesi è legata alla possibilità di riaprire i contatti con l’Enel sulla base dell’ipotesi originaria che sia proprio l’Enel a fornire il vapore. "Apriamo un varco - ha dichiarato il presidente della Regione - che possa condurre a una soluzione positiva di una vertenza fondamentale per il settore industriale e per i territori interessati". "La prima ipotesi - precisa l’assessore Zedda, al termine dell´incontro, iniziato stamani e concluso dopo le 21 con la firma di un verbale d´intesa - appare il percorso più facilmente percorribile. E’ evidente, però, che dovrà essere concertato e condiviso con il Consiglio regionale attraverso un’apposita legge. Pertanto l’assessorato proporrà in tempi brevi il disegno di legge che dovrà essere approvato dalla Giunta e che seguirà i percorsi previsti per l’approvazione in sede di Commissione Industria e in Consiglio regionale. Il Presidente Cappellacci ha annunciato un possibile incontro sulla vertenza in tempi brevi a Palazzo Chigi, mentre l’assessore dell´Industria ha programmato per la prossima settimana una riunione con gli amministratori locali per costruire un’azione comune per il miglior esito della vertenza in corso. Alessandra Zedda ha inoltre confermato il proprio impegno per chiedere un incontro urgente al Mise per valutare la possibilità di rimodulare ed estendere il contratto di programma, attraverso una delibera Cipe, già presentato dall’azienda nel dicembre 2010. Non di secondaria importanza è l´azione che mira ad ottenere il rimborso sul credito iva, già contenuto nel protocollo d’intesa stipulato al Mise 27 marzo 2009. Confermata l´intenzione da parte dell’azienda di rilanciare la produzione di ossido di alluminio nello stabilimento di Portovesme, annunciata nella nota ufficiale dell’azionista al Presidente del Consiglio, ma a condizione che si definisca il piano di rilancio a cui dovrebbero partecipare anche le Istituzioni. Si è parlato anche della questione del bacino dei fanghi rossi e l’ampliamento della discarica. Si è precisato che sono tuttora in corso accertamenti tecnico legali per ottenere il dissequestro del bacino. Il management Eurallumina ha ritenuto che qualora si verificassero tutte le condizioni che rendono possibili gli investimenti si potrà rivedere l’attuale formulazione degli ammortizzatori sociali.  
   
   
OM CARRELLI: INCONTRO A ROMA SU VERTENZA STABILIMENTO BARESE  
 
Bari, 6 settembre 2011 Rispettati gli impegni. Eri mattina al Ministero dello sviluppo economico il sindacato e le istituzioni hanno incontrato l´amministratore delegato della Kion Germania. “L´azienda ha ribadito – spiega l’assessore al Welfare, Elena Gentile - la scelta irrevocabile di porre fine all´esperienza pugliese impegnandosi comunque a ricercare ogni possibile ed utile soluzione perché quei cancelli possano rimanere aperti per i trecento lavoratori che vivono da mesi l´incertezza del loro futuro occupazionale”. Infatti al Tavolo la società di scouting incaricata Sofit ha annunziato di aver già avviato la ricerca di un possibile nuovo interlocutore per un progetto di reindustrializzazione. "Bocce ferme quindi - dichiara l´assessore Gentile che ha partecipato con la task force regionale al tavolo ministeriale - in attesa che si apra uno spiraglio per la positiva conclusione della vertenza".  
   
   
PROGETTO IREK PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL´ALTA VAL D´ISARCO  
 
Bolzano, 6 settembre 2011 - Il Progetto transnazionale di sviluppo dell´ambiente Irek ha lo scopo di realizzare misure per uno sviluppo territoriale sostenibile dell’Alta Val Isarco. Le Ripartizioni Protezione Civile ed Opere Idrauliche sono i titolari del progetto assieme alla cooperativa per lo sviluppo regionale e la formazione Wipptal (Grw Wipptal). Organizzati forum informativi per gli abitanti di Mareta, Colle Isarco e Caminata. Con il progetto Irek, che ha lo scopo di realizzare misure per uno sviluppo territoriale sostenibile dell’Alta Val Isarco, come spiega il direttore della ripartizione Protezione Antincendi e Civile della Provincia Hanspeter Staffler, sono già stati analizzati diversi pericoli naturali nei paesi Mareta, Colle Isarco e Caminata. A Mareta e a Colle Isarco è stato analizzato il pericolo acqua con le sue conseguenze legate all’acqua alta, a Caminata invece è stato analizzato il pericolo valanghe. Come precisa il direttore della ripartizione Opere Idrauliche Rudolf Pollinger, sono stati elaborati scenari di danni e rischi e sono state discusse varie soluzioni possibili. Lo scopo di Irek è quello di coinvolgere la popolazione nel processo di pianificazione, per sviluppare l’ambiente attuale e quello del futuro e di proteggerlo con misure innovative. Nelle ultime settimane si sono tenuti forum informativi a Mareta, a Colle Isarco e a Caminata. I forum Irek sono una piattaforma per scambiarsi informazioni e opinioni, per trovare un consenso e rappresentano una sorta di commissione consultiva per i titolari del progetto. Tutti e tre gli eventi hanno avuto una buona partecipazione. I partecipanti hanno sfruttato la possibilità di porre delle domande sul progetto e di ricevere chiarimenti, come racconta Roland Fasolo, rappresentante della ripartizione Protezione Antincendi e Civile della Provincia. Le Ripartizioni provinciali Protezione Antincendi e Civile e delle Opere Idrauliche, titolari del progetto assieme alla cooperativa per lo sviluppo regionale e la formazione Wipptal (Grw Wipptal) a settembre organizzeranno altri forum abbinati ad escursioni per chiarire i pericoli dominanti e per mostrare le soluzioni possibili nelle diverse località. L´obiettivo, come spiega Willigis Gallmetzer della Ripartizione opere idraulicheche, è quello di giungere allo sviluppo territoriale sostenibile con i portatori d’interessi.. Nel processo sono anche coinvolti rappresentanti delle corporazioni locali, di associazioni e delegati di varie associazioni. Nei primi forum è stato presentato il progetto della Provincia. I partecipanti avevano la possibilità di esprimere i loro desideri, le aspettative e le loro idee, soprattutto di esprimere le conoscenze locali.  
   
   
IRISBUS, SOLO LA REGIONE CAMPANIA HA FATTO UNA PROPOSTA CONCRETA  
 
Napoli, 6 settembre 2011 - “La Regione Campania è l’unica, nel silenzio totale di tutti gli altri enti interlocutori, ad aver avanzato al tavolo, già nello scorso mese di luglio, una proposta concreta, mettendo a disposizione parte dei propri fondi Fas finalizzati al rinnovamento del parco autobus.” Così, in una nota congiunta, gli assessori al Lavoro Severino Nappi e ai Trasporti Sergio Vetrella sulla vicenda Irisbus. “La vertenza, è bene ricordarlo, coinvolge un’azienda nazionale di particolare importanza in Italia impegnata in questo tipo di produzione. Proprio per questo, la Campania, in qualità di coordinatrice della Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni, ha avviato uno screening dell’attuale situazione sul parco autobus nel Paese allo scopo di verificare il fabbisogno di nuovi mezzi per i prossimi anni”, concludono gli assessori.  
   
   
ARTIGIANATO ARTISTICO - BANDI PER LE AGEVOLAZIONI E MANIFESTAZIONI PROMOZIONALI ANCHE IN AMBITO CEN.  
 
 Ancona, 6 settembre 2011 - Sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Marche n. 75 del primo settembre i bandi per la concessione dei contributi a favore delle imprese appartenenti al settore dell´artigianato artistico tipico e tradizionale. Un sostegno finanziario che si va ad aggiungere alle iniziative promozionali in corso, organizzate dalla Regione e dalle associazioni di categoria assieme a diversi comuni marchigiani, che all´interno dei vari cartelloni estivi, hanno inserito esposizioni delle migliori creazioni dell´artigianato artistico locale. Ne da` notizia Sara Giannini, assessore all´Artigianato, ´gli interventi ´ sottolinea l´Assessore - proseguono nella linea intrapresa dall´assessorato per le Attivita` produttive per la tutela dell´artigianato artistico. L´obiettivo e` favorire l´ulteriore valorizzazione e promozione del settore, come stiamo facendo con il programma di manifestazioni estive, iniziato a Gradara, che ha poi interessato Macerata e che in questi giorni e` in programmazione ad Offida, nell´ambito della manifestazione ´Di vino in vino´. Una serie di iniziative che non poteva non toccare Ancona, in occasione degli eventi organizzati per il 25 Congresso eucaristico nazionale, in corso questi giorni nel capoluogo. Qui infatti Confartigianato e Cna organizzano una mostra di creazioni artistiche, ospitata in uno stand alla Fiera della Pesca. Mentre presso la Mole Vanvitelliana viene allestito un vero e proprio concorso tra orafi, dove l´opera che risultera` prima classificata verra` donata al Santo Padre, papa Benedetto Xvi, la seconda al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana e la terza all´arcivescovo di Ancona-osimo monsignor Edoardo Menichelli, presidente del comitato organizzatore del 25 Congresso eucaristico nazionale di Ancona´. Gli interventi previsti dai bandi in uscita hanno l´obiettivo di rafforzare le imprese sostenendo gli investimenti effettuati e/o da effettuare per la ristrutturazione dei laboratori, l´acquisto di macchinari, attrezzature e brevetti nonche` per le spese di commercializzazione dei prodotti. Una misura specifica e` stata destinata al sostegno della nuova imprenditorialita` del settore. La richiesta di ammissione all´agevolazione dovra` essere presentata in forma telematica secondo la procedura disponibile all´indirizzo internet www.Impresa.marche.it . Le domande potranno essere presentate dal 1 settembre al 14 ottobre 2011.  
   
   
TOLLERANZA ZERO VERSO I PRODOTTI CONTRAFFATTI. REGIONE VENETO – CERTOTTICA – UNIONCAMERE PER CONTROLLI SU OCCHIALERIA VANTO NEL MONDO  
 
 Venezia, 6 settembre 2011 - Gli occhiali sono un vanto della cultura, dell’inventiva e della maestria del Veneto dove a Venezia, nel 1284 nacque l’Arte dei cristalleri, che si occupavano anche della realizzazione di “roidi de botacelis et da ogli e lapides ad legendum”, tradotti mezzo secolo più tardi in “rodoli de vero per ogli per lezer”. Oggi questa manifattura ha il suo fulcro in Cadore, dove nasce una produzione che è un vanto nel mondo capace di coniugare la perfezione come supporto di tipo sanitario e di protezione e la bellezza dello stile. E’ un patrimonio da difendere soprattutto contro i falsi, contro i prodotti con marchi taroccati e con caratteristiche che possono provocare problemi di ogni tipo alla salute e addirittura essere pericolosi, specie per i bambini. “Combattere la contraffazione e promuovere la legalità, sono doveri morali e allo stesso tempo precisi impegni che la Regione Veneto ha assunto per difendere la qualità della sua economia, i cittadini e le aziende che hanno fatto grande il nostro territorio”, è stato l’impegno ribadito oggi dall’assessore alla tutela dei consumatori Franco Manzato in occasione della conferenza stampa organizzata a Palazzo Balbi dall’Associazione Nazionale Fabbricanti di Articoli Ottici per fare il punto della situazione, presentare il volume dal titolo “Occhiali e dintorni, storie straordinari e di invenzioni rivoluzionarie. Le collezioni del Museo dell’occhiale di Pieve di Cadore”, curato da Alessandra Albarello ed edito da Fabiano Editore, ma soprattutto per annunciare l’imminente accordo che coinvolge Regione, Unioncamere e Certottica (l’Istituto Italiano di Certificazione dei prodotti ottici) in un’iniziativa di contrasto ad oltranza dei falsi nel campo dell’occhialeria. All’incontro sono intervenuti tra gli altri il presidente di Anfao Cirillo Marcolin, il presidente del Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore Vittorio Tabacchi, il presidente di Certottica, Valentina Montesarchio per Unioncamere L’intesa contro le contraffazioni, sostenuta finanziariamente dalla Regione, è finalizzata a controllare gli occhiali immessi in circolazione per verificarne i requisiti fondamentali di qualità e sicurezza. L’iniziativa nasce dalla necessità di garantire ai consumatori prodotti che non siano pericolosi e che rispettino i previsti standard di qualità, le normative Ce e le regolamentazioni in termini di salvaguardia e tutela della salute. ““Questa concertazione pubblico – privato – ha affermato Manzato – si rifà al più complessivo progetto adottato dalla Giunta per la collaborazione tra Regione e Organi istituzionali preposti ai controlli sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti. Nel solo 2011 – ha aggiunto l’assessore – la Guardia di Finanza di Venezia ha sequestrato 600 mila paia di occhiali contraffatti e 2 milioni 900 mila etichette false: dati allarmanti che testimoniano la reale necessità di una costante azione nella quale la Regione vuole essere in prima fila come organo garante di prodotti sicuri”. Il prelievo dei materiali verrà eseguito da soggetti abilitati per legge (camere di commercio oppure polizia locale) e avverrà a partire dal controllo dell’etichetta, passando per l’analisi della composizione chimica delle parti ed avviando, se necessario, eventuali procedure di sanzione.