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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 06 Settembre 2011 |
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UN NUOVO PIANO PER "COMBATTERE LA CORRUZIONE NELL´UE |
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Bruxelles, 6 settembre 2011 - Non è una piaga solo italiana: ogni anno 120 milioni di euro - circa l´1% del Pil dell´Unione europea - spariscono a causa della corruzione. L´80% dei cittadini ritiene che sia uno dei principali problemi del proprio paese e chiede alla politica una risposta più efficace. Il 31 agosto la Commissione europea ha presentato e discusso in Parlamento il pacchetto di misure "Combattere la corruzione nell´Ue", già pubblicato in giugno scorso. Negli ultimi dieci anni è stato creato un quadro normativo per contrastare la corruzione in Europa. Purtroppo i risultati sono ancora scarsi e non tutti i Paesi membri hanno fatto gli sforzi necessari. E l´Italia - accompagnata dall´Austria e dalla Germania - non è nella migliore posizione: non ha nemmeno ratificato la Convenzione penale sulla corruzione del Consiglio d´Europa. L´ostacolo principale resta l´attuazione delle norme a livello nazionale. "Questo riflette la mancanza di volontà politica nella lotta alla corruzione in tutte le sue forme" sottolinea un rappresentante della Commissione. Un appuntamento biennale - Per rispondere all´inerzia delle politiche degli Stati membri è stato creato un nuovo sistema che prevede un "rapporto anti-corruzione" ogni due anni. Un appuntamento importante che entrerà in vigore dal 2013 e che permetterà di potenziare la legge a livello nazionale. Gli Stati membri non dovranno investire nuove risorse per questo progetto. La Commissione utilizzerà infatti "dei meccanismi di monitoraggio già esistenti, rivolgendosi anche ad esperti indipendenti, specialisti in affari e esponenti della società civile". Più tutelati e più rapidi - I deputati hanno accolto con grande entusiasmo le misure proposte evidenziando l´importanza di tutelare chi denuncia un atto di corruzione e una maggiore rapidità nelle indagini. "Abbiamo bisogno di una forte volontà politica per mettere fine a questo problema" spiega il conservatore britannico Timothy Kirkhope. Mentre secondo Louis Michel, deputato liberale belga, bisogna "spingere il Consiglio dell´Ue - l´organo che rappresenta gli Stati membri, ndr - a prendere una posizione". Passare all´azione - Come assicurarsi che i Paesi membri mantengano l´impegno politico necessario? Questa e altre questioni saranno sollevate dal Partito popolare europeo, dalla Sinistra Unita e dai Verdi, che avrà luogo il 14 settembre durante la prossima plenaria. |
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LIBERA CIRCOLAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA IMPEGNATA PER IL RISPETTO DELLE REGOLE |
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Bruxelles, 6 settembre 2011 - La libera circolazione delle persone tra gli Stati membri è uno dei successi più tangibili degli ultimi 60 anni di integrazione europea, che si traduce in enormi vantaggi per i cittadini dell´Ue, gli Stati membri e l´economia europea nel suo complesso. Tutti i giorni gli europei traggono vantaggio dalla libera circolazione: ogni anno ad esempio intraprendendo circa 1,25 miliardi di viaggi per turismo nel territorio dell´Ue. Da un recente sondaggio si evince che per il 48% dei cittadini europei il diritto di circolare e soggiornare liberamente nell´Unione europea rappresenta il più importante diritto dei cittadini. La Commissione europea è fortemente determinata a garantire l´effettiva applicazione delle disposizioni dell´Ue sulla libera circolazione in tutti gli Stati membri. A tal fine la Commissione ha adottato una decisa posizione intesa ad affrontare i problemi che gli Stati membri incontrano nel dare concreta attuazione alla direttiva sulla libera circolazione nell´Ue del 2004 (direttiva 2004/38/Ce) affinché i cittadini europei possano godere pienamente dei propri diritti. Alcuni avvenimenti dell´anno scorso avevano portato alla luce gravi problemi riguardanti il rispetto delle garanzie procedurali e sostanziali nell´ambito della direttiva Ue sulla libera circolazione. La Commissione ha pertanto preso provvedimenti per garantire che tutti i 27 Stati membri agiscano nel pieno rispetto dei diritti di libera circolazione riconosciuti dalla normativa dell´Ue. A distanza di un anno, la Commissione ha ottenuto risultati concreti, anche grazie alle continue pressioni politiche: 16 Stati membri hanno dato una risposta diretta alle preoccupazioni espresse dalla Commissione o hanno elaborato una modifica legislativa volta a garantire la perfetta conformità alla direttiva. Nei confronti degli altri Stati membri la Commissione ha avviato o sta considerando di avviare procedimenti d´infrazione ai sensi dei trattati Ue. "Il diritto alla libera circolazione è uno dei diritti più cari ai cittadini dell´Ue", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria per la Giustizia. "Voglio assicurare che tutti i cittadini europei possano effettivamente godere del diritto di libera circolazione. Gli avvenimenti verificatisi l´estate scorsa sono stati un campanello d´allarme per l´Europa. La Commissione non esiterà a farsi sentire se gli Stati membri non applicano correttamente questo diritto fondamentale, con particolare riferimento alle garanzie procedurali che proteggono i cittadini dell´Ue da provvedimenti di allontanamento arbitrari o contrari al principio di proporzionalità. Constato con soddisfazione che la maggior parte degli Stati membri ha ora dato piena attuazione alle norme dell´Ue sulla libera circolazione. Mi aspetto che gli altri paesi vi provvedano rapidamente. La Commissione europea manterrà una ferma vigilanza fino a che tutti gli Stati membri avranno dato risposta congrua alle preoccupazioni giuridiche sollevate dalla Commissione." Dall´estate 2010 la Commissione ha individuato complessivamente 786 casi, che ha sollevato nelle riunioni bilaterali con gli Stati membri, avvertendo che il ricorso ai procedimenti d´infrazione ai sensi del trattato si sarebbe reso inevitabile qualora non si fosse trovata soluzione ai problemi in questione. Risultato: 711 casi (circa il 90%) sono stati risolti attraverso il dialogo e/o la presentazione da parte degli Stati membri dei progetti di modifica legislativa. Solo 75 casi rimangono pendenti e formano oggetto di procedimenti d´infrazione. Nel caso della Francia, il 16 giugno il governo ha adottato le modifiche normative richieste dalla Commissione per garantire la conformità alla direttiva sulla libera circolazione, comprese le garanzie che tutelano i cittadini dell´Ue da arbitrari allontanamenti dal territorio nazionale o da trattamenti discriminatori. La Commissione continua a collaborare con gli altri paesi per affrontare le questioni in sospeso, quali l´ingresso e il soggiorno per i familiari, le carte di soggiorno per i cittadini di paesi terzi e le garanzie contro le limitazioni alla libera circolazione. In tempi di difficoltà economica, alcuni Stati membri potrebbero essere tentati di adottare misure discriminatorie a danno di cittadini dell´Ue e di loro familiari. Tuttavia, la direttiva Ue sulla libera circolazione fornisce sufficienti garanzie per assicurare che l´esercizio del diritto di libera circolazione dei cittadini non gravi in modo sproporzionato sul bilancio di uno Stato membro. Non c´è quindi alcun margine di manovra per interventi nazionali unilaterali in materia. La Commissione è impegnata a rimuovere i rimanenti ostacoli all´esercizio dei diritti dei cittadini europei, come illustrato nella prima relazione sulla cittadinanza dell´Unione , pubblicata nell´ottobre 2010. Le imprese e i cittadini hanno ottenuto enormi vantaggi dallo smantellamento degli ostacoli interni alla circolazione delle merci, dei servizi e delle persone. Tra il 2004 e il 2007 l´incremento della mobilità della forza lavoro in provenienza dai nuovi paesi che hanno aderito all´Ue si è tradotto in un aumento del prodotto interno lordo dell´Ue di circa 40 miliardi di euro. L´ue deve continuare a coltivare questi risultati di modo che tutti - da turisti e studenti a lavoratori e piccoli imprenditori - possano realmente beneficiare di uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia. Contesto - Il 25 agosto 2010, riferendosi alla situazione dei diritti di libera circolazione dei cittadini dell´Ue, la vicepresidente Reding aveva dichiarato: "E´ ovvio che chi viola la legge ne deve subire le conseguenze. È altrettanto chiaro che nessuno dovrebbe essere allontanato dal territorio nazionale solo per il fatto di appartenere alla minoranza Rom." Recepimento della direttiva Ue sulla libera circolazione - Entro fine 2010 il Portogallo e la Finlandia avevano risposto alle preoccupazioni espresse dalla Commissione attraverso un dialogo bilaterale, fornendo chiarimenti sulle questioni sollevate o adottando norme atte a garantire la conformità alla direttiva. 14 Stati membri (Bulgaria, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Slovenia) hanno nel frattempo presentato progetti di modifiche legislative, corredati di calendari precisi circa la loro rapida adozione ed entrata in vigore, in modo da garantire il pieno rispetto della direttiva sulla libera circolazione. La Commissione sta esaminando tali progetti così come le misure pianificate o adottate di recente in Danimarca e nei Paesi Bassi al fine di garantire l´assoluto rispetto del diritto dell´Unione. Per quanto riguarda i problemi irrisolti con gli altri Stati membri, tra marzo e giugno 2011 sono stati avviati procedimenti di infrazione contro Austria, Cipro, Repubblica ceca, Germania, Malta, Lituania, Spagna, Svezia, Polonia e Regno Unito. La situazione della libera circolazione in Belgio è attualmente all´esame della Commissione. I principali problemi di incompleto o scorretto recepimento o attuazione riguardano tre aspetti principali: l´ingresso e il soggiorno dei familiari, compresi i partner; il rilascio di visti e carte di soggiorno per i familiari cittadini di un paese terzo e le garanzie procedurali. Prossime tappe - La Commissione seguirà da vicino il rispetto degli impegni assunti dagli Stati membri che hanno annunciato l´adozione di un progetto legislativo. La Commissione valuterà, nel corso del 2012, il recepimento e l´applicazione delle disposizioni della direttiva in ciascuno Stato membro. Tale esercizio fornirà le informazioni per la redazione nel 2013 di una relazione sull´applicazione della direttiva sulla libera circolazione, da trasmettere al Parlamento europeo e al Consiglio. Stato di avanzamento dell´integrazione dei Rom - Il 5 aprile 2011 la Commissione ha proposto un quadro Ue per le strategie nazionali di integrazione dei Rom.tale quadro contribuirà ad orientare le politiche nazionali dei Rom e a mobilitare fondi europei disponibili per sostenere gli impegni di integrazione. Esso si incentra su quattro pilastri: accesso all´istruzione, all´occupazione, all´assistenza sanitaria e all´alloggio. Gli Stati membri dovrebbero fissare obiettivi nazionali per l´integrazione dei Rom, che rispecchino l´entità della popolazione e la situazione attuale delle politiche di integrazione. Finanziamenti Ue e un solido quadro giuridico per far fronte alla discriminazione sono disponibili a sostegno degli sforzi nazionali. In seguito all´adozione del quadro Ue, la Vicepresidente Viviane Reding ha affermato: "Quello che mi preme maggiormente è che gli Stati membri contribuiscano a garantire che tutti i bambini Rom completino almeno la scuola primaria." Nell´anno passato la Commissione ha continuato a lavorare a stretto contatto con gli Stati membri per facilitare l´utilizzo dei fondi strutturali, e segnatamente il Fondo sociale europeo (Fse) a sostegno dell´inclusione dei Rom. Seminari bilaterali sono stati organizzati in Ungheria, Bulgaria, Slovacchia e Romania per uno scambio di buone pratiche e di esperienze relative ai progetti Fse che hanno dato buoni risultati. Il 24 giugno 2011 il Consiglio europeo ha approvato il quadro Ue per le strategie nazionali di integrazione dei Rom proposto dalla Commissione. Ciascuno dei 27 governi nazionali dovrà presentare alla Commissione entro la fine del 2011 la propria strategia nazionale di integrazione dei Rom. La Commissione, coadiuvata dall´Agenzia europea per i diritti fondamentali, valuterà i piani e riferirà in merito la prossima primavera. Il progetto "Colorful but Colorblind", cofinanziato dall´Ue e volto a combattere gli stereotipi attraverso la realizzazione di video, è stato premiato questa estate dalla Società di Giornalisti Professionisti, con sede negli Usa. |
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IL PARLAMENTO EUROPEO DÀ IL BENVENUTO AI GIOVANI VOLONTARI |
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Bruxelles, 6 settembre 2011 - Secondo alcuni ricercatori si può inseguire la felicità aiutando gli altri. Questa settimana il Parlamento europeo dà il benvenuto a più di 1500 giovani provenienti da tutta Europa per festeggiare il lavoro dei tanti volontari, per invogliare chi ancora non lo è, e forse, chi lo sa, anche per promuovere la felicità. Sono milioni le persone che nel tempo libero si danno al volontariato fornendo aiuto nella propria comunità: scuola, sanità, cultura e attività creative, ambiente e servizi sociali. Ecco come convincere chi ancora non ha ancora provato. Perché fare del volontariato? Come sottolinea il parlamentare europeo Gianni Pittella (Pd) diversi possono essere i motivi che spingono le persone a dedicarsi gratuitamente agli altri. "Lo si fa per dare un aiuto alla propria comunità, per realizzare progetti concreti o per passare del tempo con altre persone. L´impegno dei volontari porta sempre a grandi risultati". "Credo fermamente nella capacità dei volontari di poter cambiare il mondo. Il volontariato dà la possibilità di conoscere nuove persone, di fare esperienze e di cambiare le cose" ci racconta la parlamentare slovacca Katarína Neveďalová (S&d). L´evento, organizzato dal European Youth Forum, è ospitato dal Parlamento perché è sia un´opportunità per dare slancio all´anno europeo del volontariato che l´occasione per i membri del Parlamento di confrontarsi in prima persona con giovani volontari europei e con le loro idee. Dal 7 all´11 settembre 2011 ci saranno dibattiti, conferenze stampa, workshop e concerti al Parlamento europeo e all´Esplanade. · Mercoledì 7 settembre: conferenza stampa con il vice presedente del Pe Gianni Pittella (S&d), con il vice presidente delEuropean Youth Forum Katarína Neveďalová (S&d, Sk) e con l´europarlamentare alla testa del gruppo di deputati che promuove il volontariato Marian Harkin (Alde, Ie) · Giovedì 8 settembre: inaugurazione del Villaggio dei Volontari all´Esplanade Solidarność 1980 con il vice presidente del Parlamento europeo Isabelle Durant (Greens/efa, Be), e la Principessa Mathilde del Belgio. Questa settimana alcuni dei giovani volontari ci parleranno della loro esperienza. Mercoledì 7 settembre, guarda la conferenza stampa in diretta (clicca sul link qui sotto)! |
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LUGLIO 2011 IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE DELL´AREA EURO A 10,0% UE27 AL 9,5% |
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Bruxelles, 5 settembre 2011 - La zona euro 1 (Ea17) destagionalizzati 2 tasso di disoccupazione 3 è stata di 10,0% nel luglio 2011, invariato rispetto a giugno 4 . E ´stato del 10,2% nel luglio 2010. L´ Ue-27 1 tasso di disoccupazione era al 9,5% nel luglio 2011, invariato rispetto a giugno 4 . E ´stato del 9,7% nel mese di luglio 2010. Eurostat stima che 22,711 milioni gli uomini e le donne nella Ue a 27 , dei quali 15.757.000 sono stati nella zona euro , erano disoccupati nel mese di luglio 2011. Rispetto al giugno 2011, il numero dei disoccupati è aumentato di 18 000 nella Ue a 27 e da 61 000 nella zona euro . Rispetto al luglio 2010, la disoccupazione è diminuita del 451 000 nella Ue a 27 e da 247 000 nella zona euro . Questi dati sono pubblicati da Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea . Tra gli Stati membri, i tassi di disoccupazione più bassi sono stati registrati in Austria (3,7%), i Paesi Bassi (4,3%) e Lussemburgo (4,6%), e il più alto inSpagna (21,2%), Lettonia (16,2% nel primo trimestre 2011) e Lituania (15,6% nel secondo trimestre del 2011) . Rispetto ad un anno fa, il tasso di disoccupazione è sceso in sedici Stati membri e aumentata in undici. Le maggiori diminuzioni sono state osservate in Estonia(17,9% al 12,8% tra il secondo trimestre del 2010 e 2011), Lettonia (19,9% al 16,2% tra il primo trimestre del 2010 e 2011) e Lituania (18,2% al 15,6% tra il secondo trimestri del 2010 e 2011). I maggiori incrementi sono stati registrati in Grecia (11,0% al 15,0% tra il primo trimestre del 2010 e 2011), Bulgaria(10,0% a 11,5%) e Slovenia (7,2% a 8,4%). Tra il luglio 2010 e luglio 2011, il tasso di disoccupazione per i maschi è passata dal 10,0% al 9,6% nella zona dell´euro e dal 9,6% al 9,3% nella Ue27 . Il tasso di disoccupazione femminile è rimasto invariato al 10,4% nella zona euro e al 9,7% nella Ue27 . Nel luglio del 2011, 5.115.000 persone giovani (sotto i 25 anni) erano disoccupati nel -27 , di cui 3.143.000 nella zona euro . Rispetto al luglio 2010, la disoccupazione giovanile è diminuita del 173 000 nella Ue a 27 e da 111 000 nella zona euro . Nel luglio del 2011, il tasso di disoccupazione giovanile è stato del 20,7% nella Ue27 e 20,5% in zona euro . Nel luglio 2010 è stato del 20,9% in entrambe le zone. I tassi più bassi sono stati osservati nei Paesi Bassi(7,5%), Austria (7,8%) e Germania (9,5%), e il più alto in Spagna (46,2%), Grecia (38,5% nel primo trimestre del 2011), Lituania (33,1 % nel secondo trimestre del 2011) e Slovacchia (32,9%). Nel luglio 2011 il tasso di disoccupazione è stata del 9,1% negli Stati Uniti . Nel giugno 2011, è stato del 4,6% in Giappone . |
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EUROBAROMETRO DI PRIMAVERA: LA PERCEZIONE DEGLI EUROPEI DELLO STATO DELL´ECONOMIA |
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Bruxelles, 6 settembre 2011 - Secondo il sondaggio Eurobarometro della primavera 2011, il sondaggio semestrale organizzato dall´Unione europea, gli europei ricominciano ad essere più ottimisti sulle prospettive economiche, e sempre più persone affermano che il peggio della crisi è alle spalle. Il 43% degli europei ritiene che le ripercussioni della crisi sul mercato del lavoro abbiano già raggiunto il loro culmine. Si tratta di un punto percentuale in più della popolazione rispetto al precedente sondaggio dell´autunno 2010 e 15 punti percentuali in più rispetto alla primavera 2009. Inoltre, gli europei chiedono sempre più un´azione a livello dell´Ue e una maggiore cooperazione europea per affrontare la crisi ed evitare problemi in futuro. Quasi 8 europei su 10 ritengono che un maggiore coordinamento delle politiche economiche tra gli Stati membri dell´Ue sarebbe utile per affrontare la situazione economica. "Il più recente sondaggio Eurobarometro conferma che l´Unione europea sta gradualmente emergendo dalla crisi. I cittadini ritengono che l´Ue stia prendendo misure efficaci contro la crisi e che siamo sulla via della ripresa,” ha detto Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione europea. "Il sondaggio rivela inoltre che la maggioranza dei cittadini ritiene che l´Ue stia ora procedendo nella direzione giusta. Si aspettano che le istituzioni dell´Ue e i governi nazionali continuino a far fronte alla sfida comune della crescita sostenibile e della creazione di posti di lavoro. Se agiamo tutti in maniera responsabile, l´Europa ha buone probabilità di uscire dalla crisi più forte di prima." Se l´andamento generale nell´Ue è positivo, permane però un certo scetticismo nei paesi che continuano a fare i conti con la recessione e con un aumento della disoccupazione. Vi sono differenze tra paesi più "ottimisti" e paesi più "pessimisti". Una maggioranza di Stati membri, in particolare la Danimarca (68%), l´Estonia (64%) e l´Austria (62%) è del parere che gli effetti della crisi sul mercato del lavoro abbiano già raggiunto il loro culmine. Di parere opposto i paesi ancora alle prese con la crisi, come il Portogallo (80%) e la Grecia (78%). Gli europei continuano a sostenere ampiamente il concetto "più forti lavorando insieme " (cfr. Allegato). Il 79% (+2 punti percentuali rispetto all´autunno 2010) è favorevole ad un "maggiore coordinamento delle politiche economiche tra gli Stati membri dell´Ue", il 78% (+3) è favorevole ad una "più stretta sorveglianza da parte dell´Ue quando vengono spesi fondi pubblici per salvare le banche e gli istituti finanziari", il 78% (+3) ritiene che "un maggiore coordinamento delle politiche economiche e finanziarie tra i paesi dell´eurozona" sarebbe utile, il 77% (+2) auspica una maggiore sorveglianza da parte dell´Ue sulle attività dei grandi gruppi finanziari" e il 73% (+2) ritiene che "un ruolo più importante per l´Ue nella regolamentazione dei servizi finanziari" sarebbe efficace. Inoltre i cittadini continuano a vedere l´Ue come l´attore più efficace, ben più dei governi nazionali, nell´affrontare gli effetti della crisi economica (cfr. Allegato). L´ue rimane in prima posizione (22%, -1) seguita da vicino dai governi nazionali (20%, invariato). Il G20 (14%, -2) ha ceduto la terza posizione al Fondo monetario internazionale (15%, invariato). Per la terza volta consecutiva dall´Eurobarometro della primavera 2010, gli Stati Uniti (7%, +1) sono in posizione arretrata rispetto alle organizzazioni internazionali. Sostegno pubblico per la Strategia Europa 2020 - Per quanto riguarda la Strategia Europa 2020, che illustra una serie di iniziative finalizzate a incrementare la crescita e a creare posti di lavoro, gli europei hanno definito "importanti" le sette iniziative previste. Hanno riscosso il consenso maggiore le iniziative "aiutare le persone povere e socialmente escluse e consentire loro di svolgere un ruolo attivo nella società" (79%, +3), "modernizzare i mercati del lavoro per aumentare i livelli di occupazione" (79%, +3) e "sostenere un´economia che utilizza meno risorse naturali ed emette meno gas serra" (76%, +3). La maggioranza degli europei ritiene inoltre che gli obiettivi della strategia Europa 2020 – promuovere l´innovazione e aumentare la competitività – siano realistici e possano essere conseguiti. Infine, una maggioranza di europei è ottimista riguardo al futuro, affermando che la strategia Europa 2020 mette l´Ue sulla strada giusta: 46% (invariato). Essi ritengono che "l´Ue sta procedendo nella giusta direzione per uscire dalla crisi e far fronte alle nuove sfide a livello mondiale". Questo parere è condiviso da maggioranze nette del 46% o più in 21 dei 27 Stati membri. |
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UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER ERASMUS PER GIOVANI IMPRENDITORI |
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Bruxelles, 6 settembre 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per Erasmus per giovani imprenditori. Il presente invito ha lo scopo di aiutare nuovi imprenditori dell´Ue ad arricchire le loro esperienze, ad apprendere e a lavorare in rete trascorrendo periodi presso imprese dirette da imprenditori esperti in altri Stati membri dell´Ue. L´obiettivo dell´azione preparatoria consiste nel rafforzare lo spirito imprenditoriale, l´internazionalizzazione e la competitività di nuovi imprenditori potenziali e micro e piccole imprese di nuova costituzione nell´Ue. In particolare, gli obiettivi specifici della Commissione sono: fornire una formazione sul posto di lavoro per giovani imprenditori in piccole e medie imprese in un posto diverso dell´Ue in modo da facilitare un avvio e uno sviluppo delle loro idee di business coronato da successo; promuovere la condivisione di esperienze e informazioni tra imprenditori sugli ostacoli e le sfide di avviare e sviluppare le proprie imprese; migliorare l´accesso al mercato e l´identificazione di partner potenziali per aziende nuove o affermate in altri paesi dell´Ue; sostenere il lavoro in rete tra imprenditori provenienti da diversi Stati Membri costruendo sulle conoscenze e le esperienze di altri paesi europei. L´attività riguarda le persone che intendono avviare un´attività commerciale e gli imprenditori che hanno da poco avviato l´attività. Per leggere il bando ufficiale, consultare: Gu N. C 255 del 31 agosto 2011 http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:c:2011:255:0004:0005:it:pdf |
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UE ROMA, SI RIPARTE ALLA GRANDE! GLI EVENTI IN PROGRAMMA NELLE PROSSIME SETTIMANE PRESSO LA RAPPRESENTANZA ITALIANA |
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Roma, 6 settembre 2011 - Dopo il periodo vacanziero (che non ha mancato di riservarci qualche sorpresa) ecco che arriva il momento per ripartire e farlo alla grande. Ecco perché la Rappresentanza è lieta di offrire ai suoi numerosi amici qualche piccolo assaggio di una stagione piena di iniziative importanti e sfide nuove. Si comincia l´8 settembre prossimo con la conferenza stampa di presentazione dell´Aal Forum 2011. Il Forum che vedrà la partecipazione di scienziati e rappresentanti delle istituzioni europee e italiane si svolgerà a Lecce il 26-28 settembre, nell´ambito dell´iniziativa Ambient Assisted Living. Il progetto, finanziato dall´Ue, vede la partecipazione di 20 Paesi membri e 3 Paesi associati ed è dedicato al miglioramento delle condizioni di vita degli anziani, utilizzando l´innovazione e il progresso tecnologico. Per maggiori informazioni consultate il sito: http://ec.Europa.eu/italia/attualita/eventi/lecce_26_27settembre2011_it.htm Il 9 settembre, a partire dalle ore 10, presso lo Spazio Europa, si terrà la cerimonia di premiazione dei vincitori della seconda edizione di Inv-factor concorso per studenti inventori delle scuole superiori, organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche, in cooperazione con la Commissione europea. Nove i selezionati: dal robot che gioca a morra all’accompagnatore digitale per non vedenti, dal detergente alla cipolla al test per creme di bellezza. In finale sono arrivati studenti delle scuole di Bologna, Cagliari, Catania, Fermo, Lecce, Rimini, Roma e Sassari. Per saperne di più, cliccate su: http://ec.Europa.eu/italia/attualita/primo_piano/scienza_ricerca/inv_factor_2011_it.htm Il viaggio nel mondo della ricerca e dell´innovazione continuerà poi con Light 2011, il principale evento nazionale della tradizionale notte della ricerca. L´appuntamento è per il 23 settembre, presso il Planetario di Roma. Ecco anche qualche dettaglio in più: http://ec.Europa.eu/italia/attualita/eventi/roma_23settembre2011_it.htm Per tornare sul tema dei giovani, il 12 settembre lo Spazio Europa ospiterà l´evento lancio di Erasmus Welcome Days 2011. Si tratta di una iniziativa promossa da: rete Esn Italia (Erasmus Student Network), Ufficio in Italia del Parlamento europeo, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio Ministri, in collaborazione con Agenzia Nazionale Llp/erasmus, Ministero degli affari Esteri, con il supporto di Ministero dell’Università, Istruzione e Ricerca, rete Eurodesk, rete Europe Direct, Centri di Documentazione Europea e con il patrocinio dell´Anci. Continuiamo anche con la nostra attiva partecipazione nei festival. La Rappresentanza sarà infatti presente, per il secondo anno consecutivo, al Festival Internazionale a Ferrara dal 30 settembre al 2 ottobre con una serie di conferenze ed eventi dedicati all´Europa, tra cui anche la premiazione del primo concorso per la migliore vignetta sull´Ue pubblicata sulla stampa italiana. Per scoprire di più sul programma dell´edizione 2011 del Festival siete tutti invitati alla conferenza stampa che avrà luogo da noi il 15 settembre prossimo. Sulla stessa scia, la Rappresentanza collabora anche all´organizzazione del Diplomacy 2011: la diplomazia oltre i wikileaks. L´edizione di quest´anno si terrà a Firenze e Roma dall’8 al 14 ottobre. Troverete il programma e altre informazioni utili sul sito: http://ec.Europa.eu/italia/attualita/eventi/firenze_roma_8_14ottobre2011_it.htm L´11 novembre, presso l´Auditorium dell´Università Luiss di Roma, si terrà il convegno "Formazione, competenze e competitività delle imprese" che vedrà la partecipazione del Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, la Commissaria europea all´Istruzione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventù Androulla Vassiliou, il Ministro per l´Istruzione, l´Università e la Ricerca Mariastella Gelmini, la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e tanti altri. Per programma provvisorio e aggiornamenti, sintonizzatevi su: http://ec.Europa.eu/italia/attualita/eventi/roma_11novembre2011_it.htm |
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OGGI INFO DAY BANDO PROGETTI ORDINARI IPA ADRIATICO |
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Trieste, 6 settembre 2011 - Oggi nell´Auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine (Via Sabbadini), l´evento informativo dedicato al secondo bando per progetti ordinari del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Ipa Adriatico. La dotazione finanziaria complessiva del bando ammonta a circa 81 milioni di euro. Le aree interessate dai futuri progetti sono i territori che si affacciano sul mare Adriatico in Italia, Slovenia, Grecia, Croazia, Albania, Bosnia-erzegovina e Montenegro e la Serbia in "phasing out" (la cui partecipazione è prevista solo per attività di cooperazione istituzionale). Dopo i saluti di indirizzo, a cura dell´assessore alla Cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie, Elio De Anna, e un intervento introduttivo del Direttore Centrale Augusto Viola, i lavori proseguiranno per tutta la mattinata con gli interventi dell´Autorità di Gestione, dott.Ssa Giovanna Andreola, e del Segretariato Tecnico Congiunto sulle caratteristiche tecniche e sulle modalità di partecipazione. La giornata si rivolge ai potenziali beneficiari regionali e rappresenterà, inoltre, un´occasione di confronto tra i potenziali beneficiari sulle proposte progettuali emergenti". |
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INTERREG ITALIA-AUSTRIA: ALTRI 16,5 MILIONI PER LO SVILUPPO REGIONALE |
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Bolzano, 6 settembre 2011 - Nell´ambito del programma "Competitività regionale ed occupazione" Fesr approvati altri 23 progetti transfrontalieri per un investimento complessivo per lo sviluppo regionale di 16,5 millioni di Euro. Su complessivi 43 progetti presentati nell´ambito della quarta finestra di presentazione per il programma Interreg-iv Italia-austria (2007‑2013) 23 sono stati accolti nel giugno scorso dall´apposito comitato per un investimento complessivo di 16,5 milioni di Euro. 13,5 milioni di Euro giungono dal Fondo Sociale Europeo per los viluppo regionale Fesr, il 25 per cento dalla compartecipazione degli Stati e delle Regioni, mentre il rimanente, circa 3 milioni di Euro, sono a carico dei partner di progetto. L´alto Adige è presente pressoché in quasi tutti i progetti approvati. Sono 26 i partner altoatesini che partecipano a 17 dei compessivi 23 progetti trasfrontalieri; in sette casi i partner altoatesini fungono anche da punto di coordinamento. Vengono finanziati tra il resto progetti per soluzioni innovative in edilizia, il turismo del wellness, lo sviluppo sostenibile del territorio, l´impiego di nuove tecnologie nei sistemi di comunicazione. Attraverso la cooperazione transfrontaliera, come sottolineano i funzionari della Ripartizione affari comunitari della Provincia, l´obiettivo è quello di utilizzare al meglio il potenziale dell´Alto Adige nei settori dell´economia, turismo, cultura e servizio sociale. La lista completa dei progetti Interreg Iv approvati sarà pubblicata integralamente a reve sulla pagina web http://www.Interreg.net/ . |
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BOLZANO: DELEGAZIONE DELLA STIRIA RICEVUTA DA DURNWALDER |
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Bolzano, 6 settembre 2011 - Gli scambi di esperienze in vari settori come il turismo, l’università e le energie alternative sono stati al centro dell’incontro del 23 agosto tra il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ed una delegazione della Giunta e del Consiglio della Stiria, guidata dal presidente del Land, Franz Voves. Nel pomeriggio odierno la delegazione della Stiria guidata dal presidente della Giunta, Franz Voves, dal suo vice, Hermann Schützenhöfen e dal presidente del Consiglio, Manfred Wegschneider, è stata ricevuta a Palazzo Widmann dal presidente Luis Durnwalder. Nel corso del cordiale incontro sono stati toccati numerosi punti di comune interesse e da parte del presidente Durnwalder sono stati sottolineati i legami che da sempre caratterizzato i costruttivi rapporti tra l’Alto Adige ed il Land della Stira. Tra i punti di comune interesse il presidente ha quindi citato la frutti e la viticoltura, il turismo ed in particolare il cicloturismo per il quale in Alto Adige negli ultimi anni sono stati fatti notevoli investimenti. Altri punti di particolare interesse tra l’Alto Adige e la Stiria sono i settori dell’Università, della ricerca e dello sviluppo di nuove tecnologie. In merito al mondo del lavoro il presidente Durnwalder ha rilevato che in Alto Adige vi è un basso tasso di disoccupazione ma che mancano posti di lavoro caratterizzati da un elevato livello di qualificazione. Sarà quindi necessario effettuare degli investimenti nel campo della ricerca e dello sviluppo ed in questo senso potrà essere interessante e proficuo attingere all’esperienza già maturata in Stiria. Entrambi i territori registrano, inoltre, un forte sviluppo per quanto riguarda le energie alternative. Questa collaborazione, ha concluso Durnwalder, va nella direzione auspicata a livello europeo di una “Macroregione Alpina” e le collaborazioni in vari settori non mancheranno di portare i loro frutti. Il presidente Voves ed il suo vice Schützenhöfen hanno ringraziato Durnwalder per l’ospitalità e rinnovato l’invito a prendere parte il 26 novembre prossimo alle celebrazioni per i 200 anni del museo “Johanneum” di Graz. Al termine dell’incontro il presidente Durnwalder ha accompagnato la delegazione austriaca a Merano in visita ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. |
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AUSTRIA, BUONA CRESCITA ECONOMICA NEL SECONDO TRIMESTRE |
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Vienna,6 settembre 2011 - La crescita economica dell´Austria durante il secondo trimestre è stata considerata in via positiva dalle principali analisi internazionali. Il Pil-prodotto Interno Lordo della nazione si è infatti sviluppato al 3,7 per cento su base annua durante il periodo ora considerato: un buon incremento, sebbene inferiore al 4,2 per cento rilevato nel primo trimestre dell´attuale esercizio. A penalizzare la crescita - che rimane pur sempre ampiamente oltre la media europea - sarebbe stata la diminuzione di alcune gamme di investimenti in settori chiave. |
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REP.CECA, ECONOMIA IN CRESCITA DEL 2,4 PC |
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Bratislava, 6 settembre 2011 - L´istituto Nazionale di Statistica della Repubblica Ceca ha dichiarato che l´economia nazionale è cresciuta del 2,4 p.C. Su base annua durante il secondo trimestre dell´anno, contro un incremento che nel primo trimestre era stato pari al 2,8. Il rallentamento della crescita economica è stato in linea con le attese di mercato, e non ha colto di sorpresa gli analisti e gli osservatori nazionali e internazionali. In crescita anche l´occupazione nazionale, in aumento di 0,7 punti percentuali durante il secondo trimestre, dopo la stabilità rilevata nella prima parte del 2011. |
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COMMERCIO ESTERO: POLIDORI, IN MADE IN ITALY SPERANZA RIPRESA GENNAIO- LUGLIO 2011, VENDITE PARI A 96 MLD, RECORD PIÙ ALTO MAI REGISTRATO |
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Roma, 6 settembre 2011- "Il nostro made in Italy ha dato prova per l´ennesima volta di capacità di reazione formidabili, con buona pace di chi regolarmente ne pronostica il declino definitivo. E´ un dato di fatto che l´Italia è l´unico Paese tra le sei maggiori economie esportatrici dell´Ue le cui esportazioni sono ancora significativamente cresciute e i dati Istat oggi ne danno infatti ulteriore conferma". E´ quanto ha dichiarato il sottosegretario allo sviluppo economico, con delega al commercio con l´estero, Catia Polidori, commentando i dati forniti oggi dall´ Istat sulle esportazioni italiane nel mese di luglio verso i paesi extra Ue. Più in particolare infatti, sono due i dati estremamente significativi che vengono messi in luce dall´osservatorio economico del ministero dello Sviluppo economico: nel mese di luglio il valore complessivo delle nostre vendite all’estero ha toccato i 16 miliardi di euro, il dato mensile più elevato registrato, ad oggi, dall’export italiano nell’area extra U.e. A 27. Inoltre, nel corso del periodo gennaio - luglio 2011 le esportazioni italiane nei paesi extra Ue hanno segnato una crescita, su base tendenziale, del 16,7%, totalizzando un importo di poco superiore ai 96 miliardi di euro. Anche in questo caso si tratta di un record: non era mai successo nei precedenti anni che, nei primi sette mesi, si fosse realizzata una cifra simile. Il primato, infatti, spettava al periodo gennaio-luglio 2008 quando si era registrato un valore di poco inferiore ai 90,7 miliardi. " Le opportunità e le speranze della ripresa economica italiana risiedono dunque nell’export", precisa Polidori. " Ora e´ necessario perseverare in questa direzione concentrando ogni sforzo per mettere in grado le nostre imprese, soprattutto quelle più piccole, a raggiungere i mercati emergenti. La convocazione degli stati generali del commercio con l´estero, fissata ad ottobre, va esattamente in questa direzione: intercettare i ´colli di bottiglia´ del settore in una sorta di ‘campus’ che metterà a frutto le esperienze, le proposte, le idee innovative di ciascuno, in un grande gioco di squadra a sostegno del made in italy". |
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BREVETTI, DA MISE 40 MLN PER TUTELA PROPRIETA’ INDUSTRIALE AL VIA AGEVOLAZIONI E PREMI PER FAVORIRE LA DIFFUSIONE DI BREVETTI E DESIGN |
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Roma, 6 settembre 2011 - Qualificare la produzione industriale italiana, rafforzandone la capacità innovativa e la competitività sul mercato nazionale e internazionale. E’ con questa precisa finalità che il ministero dello Sviluppo economico ha varato due strumenti di agevolazioni – attivi dal 4 agosto - per facilitare le imprese che intendono tutelare i propri prodotti utilizzando brevetti, disegni e modelli industriali. Queste, nello specifico, le due iniziative, che dispongono di un finanziamento complessivo di 40 milioni di euro: - Erogazione di premi a favore di imprese per aumentare il numero dei depositi nazionali ed internazionali di brevetti e disegni. L’entità dei premi varia da 1000 a 1.500 euro per ciascun deposito nazionale. Per quanto riguarda l’estero, può arrivare fino a 6.000 euro in relazione al numero e ai Paesi in cui si deposita la richiesta di estensione del proprio titolo di proprietà industriale (particolari bonus sono previsti per determinati Paesi: Stati Uniti d’America e Cina per il design; Cina, India, Usa, Brasile e Russia per i brevetti). - Erogazione di agevolazioni per portare sul mercato prodotti nuovi basati su brevetti e design. In questo caso, il contributo erogato copre l’80% delle spese ammissibili fino a un tetto massimo di 70.000 euro per i brevetti e 80.000 euro per il design, in entrambi i casi subordinatamente alla realizzazione di un progetto che verrà valutato dagli enti attuatori. Entrambe le misure saranno attuate dal Mise con il contributo tecnico di Invitalia e della Fondazione Valore Italia. I finanziamenti, a fondo perduto, saranno erogati secondo la procedura a sportello fino ad esaurimento dei fondi. La previsione è di poter mettere a disposizione complessivamente più di 9.000 premi unitari per il deposito dei titoli di proprietà industriale da parte delle imprese, che potranno inoltre essere accompagnate nella realizzazione dei loro progetti di valorizzazione dei brevetti e dei modelli e disegni industriali. Le aziende beneficiarie saranno micro, piccole e medie imprese, anche di nuova costituzione, necessariamente operanti sul territorio nazionale. |
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COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO:STANZIATI 2,7 MILIONI INVESTITI 55 MILIONI IN 10 ANNI PER PROGETTI IN 65 PAESI FORMIGONI: COSTRUIAMO RAPPORTI DI AMICIZIA E COLLABORAZIONE |
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Milano, 6 settembre 2011 - Due milioni di euro per progetti da finanziare attraverso un bando e altri 684.000 euro per iniziative dirette sono i fondi stanziati, lo scorso 10 agosto, dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta del presidente Roberto Formigoni, per lo sviluppo dell´attività di cooperazione internazionale nel 2012. Il provvedimento, oltre alla parte economica, stabilisce anche le linee guida e i criteri per l´approvazione dei progetti di cooperazione per la Ix legislatura, in coerenza e in coordinamento operativo con la Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari esteri italiano. "Da sempre - spiega Formigoni - Regione Lombardia sostiene progetti proposti da soggetti della cooperazione internazionale, con particolare attenzione alle priorità emergenti dal territorio e, in questa direzione, ha instaurato rapporti di proficua collaborazione con Organizzazioni Non Governative (Ong), Associazioni Onlus di solidarietà internazionale, Fondazioni e Associazioni senza scopo di lucro, Università e Centri di Ricerca". "Questo metodo - prosegue il presidente - in base al quale è stata creata una rete di rapporti fondati su responsabilità condivise e unità di intenti, ha anche favorito la partecipazione del mondo economico e, in particolare, delle imprese, attraverso la costruzione di percorsi di partenariato non profit e profit che prevedono, tra l´altro, l´esportazione di buoni modelli produttivi di gestione e la messa in rete di progetti pilota che valorizzano l´esperienza e la competenza di tutti i soggetti coinvolti". "Forse qualcuno - aggiunge Formigoni - potrà domandarsi se sia giusto, in tempi di difficoltà economica e di scarsezza di risorse pubbliche, spendere un cifra ragguardevole nella cooperazione allo sviluppo. La risposta mia e dell´intera Giunta è convinta: sì, ne vale la pena anche e forse soprattutto in un periodo di difficoltà come quello che stiamo attraversando". "Queste iniziative - spiega ancora il presidente - servono non solo a dare una mano a chi sta molto peggio di noi, come nei casi di progetti per l´alimentazione e l´educazione a favore di popolazioni che ne sarebbero totalmente sprovviste, ma servono a costruire e cementare rapporti di amicizia fortissimi con Paesi, Regioni e popolazioni di tutto il mondo. Amicizia che diventa collaborazione sul piano economico e progetti per investimenti futuri. Si tratta quindi di una visione lungimirante, che già ha giovato molto alla Lombardia e ai suoi cittadini e continuerà a giovare in futuro". Nelle tre precedenti legislature il numero dei progetti di cooperazione co-finanziati ha registrato un crescente incremento: dai 93 della Vi legislatura (1995-2000) si è passati ai quasi 250 della Vii, fino a raggiungere i 345 dell´Viii. Tra il 2001 e il 2010 gli oltre 55 milioni di euro stanziati dalla Giunta regionale hanno permesso di realizzare progetti in oltre 65 Paesi di quattro aree geografiche: Africa-maghreb, America Latina, Asia ed Europa Centro Orientale. Gli ambiti tematici che hanno caratterizzato gli interventi dell´Viii legislatura sono stati i settori della sicurezza alimentare, agricoltura, risorse idriche e sviluppo ambientale, seguiti a ridosso da azioni per lo sviluppo economico e la formazione professionale. Di rilievo anche i contributi concessi per opere di cooperazione nell´ambito del comparto socio-sanitario. Criteri Per Finanziamenti - Alcuni tra i criteri prioritari definiti per l´assegnazione dei contributi attraverso i bandi sono: la creazione di partnership con vari soggetti pubblici e privati, regionali, nazionali e internazionali, i Governi dei Paesi partner, le organizzazioni bi e multi-laterali nell´attuazione degli interventi; la partecipazione a bandi comunitari di cooperazione internazionale; la coerenza con il tema di Expo 2015 ´Nutrire il Pianeta, energia per la vita´. I Settori Di Intervento - Le aree tematiche di riferimento, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite (Millennium Development Goals - Mdg) e, nello specifico, quelli legati alla lotta alla povertà e al miglioramento della salute sono: per l´area economica, il sostegno alle micro, piccole e medie imprese; per l´area salute, il miglioramento delle capacità di cura e assistenza in loco; per l´area nutrizione e alimentazione, una serie di azioni che favoriscano la sicurezza, l´educazione e la salute alimentare, valorizzando l´utilizzo di alimenti derivati da colture diversificate per zona ed esigenze locali; per l´area ambientale, interventi destinati alla tutela del territorio e a una efficace e sostenibile gestione delle risorse naturali, soprattutto l´acqua; infine, per l´area istruzione e formazione, saranno privilegiate le iniziative a favore dello sviluppo del capitale umano e delle competenze professionali nei vari settori di crescita sociale. Le Aree Geografiche - Per la cooperazione lombarda si considera prioritaria la sponda sud del Mediterraneo, recentemente teatro di crisi politica e moti popolari che hanno reso ancor più difficile la vita quotidiana delle popolazioni: Egitto, Tunisia e Marocco. Questi Paesi partecipano da anni al Forum Economico e Finanziario del Mediterraneo, che è anche l´occasione per stabilire rapporti di collaborazione diretta tra imprese lombarde e aziende locali del Nord Africa. Nello stesso continente i Paesi in cui Regione Lombardia intende sviluppare progetti di cooperazione sono: Burkina Faso, Burundi, Etiopia, Kenya, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Uganda e Tanzania. Nell´area dei Balcani verrà data speciale attenzione ad Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Serbia. In Medio Oriente i Paesi considerati prioritari sono Israele, Iraq, Libano e Territori Palestinesi. In Asia, Cina, India, Filippine, Vietnam e Pakistan. In America Latina e Caraibi, Brasile, Cile, El Salvador, Nicaragua, Paraguay, Perù. |
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FEDERALISMO: POLVERINI, AL VIA ALLEANZA FISCALE PER IL LAZIO TAVOLO TECNICO APERTO AL TERRITORIO PER UNA FISCALITÀ EQUA E DI SVILUPPO |
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Roma, 6 settembre 2011 - “Nasce Alleanza fiscale per il Lazio, un nuovo approccio mai esplorato in Italia che la Regione Lazio intende avviare per l´attuazione del federalismo fiscale favorendo il coinvolgimento degli enti locali, le forze sociali e il Terzo settore”. Lo ha annunciato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, intervenendo il 3 settembre mattina alla ‘Summer School of future’ promossa dall´Udc a Priverno (Lt). "Nel 2013 - ha spiegato Polverini - le Regioni nell’ambito e per effetto dell’attuazione del federalismo fiscale possono regolare ed introdurre tributi propri ed azionare nuove e diverse leve nell’ambito dell’imposizione Irpef ed Irap. Si tratta di una rivoluzione epocale e riteniamo che debba concretizzarsi attraverso un approccio nuovo, che abbandoni la logica ‘di parte’ realizzando una visione nuova in cui è centrale la condivisione fattiva di strategie ed azioni. La riforma sul federalismo fiscale richiede scelte forti e condivise, “divise con altri”, chiamando dunque tutti i soggetti coinvolti ad un’assunzione di responsabilità più cogente. L´obiettivo è di utilizzare al meglio le opportunità offerte dalla entrata a regime della autonomia tributaria regionale e, soprattutto, di distribuire in modo equo e trasparente il carico fiscale su imprese e cittadini, tenendo sempre presenti la tutela delle categorie più deboli e delle famiglie”. A questo scopo verrà istituito un Tavolo tematico per l’attuazione del Federalismo fiscale, presieduto dalla presidente della Regione Lazio, e della durata di un anno dal suo insediamento. Il Tavolo sarà sede di confronto, a partire da indicazioni specifiche provenienti dal territorio, sulle soluzioni da adottare e vedrà la partecipazione di organizzazioni rappresentanti delle categorie produttive, le rappresentanze del mondo del lavoro, l’associazionismo, le libere professioni, i consumatori. “Il coinvolgimento del territorio è importante ma intendiamo fare di più utilizzando – ha aggiunto Polverini - sistemi di comunicazione nuovi e sempre più diffusi, come l’e-democracy, allargando gli spazi di interlocuzione con la società civile, oltre a favorire processi di democrazia dal basso. In questo modo garantiremo a tutti i cittadini massima informazione e trasparenza dei processi decisionali, ampliando la platea di quanti vorranno offrire il proprio contributo alle scelte fondamentali che si andranno a compiere”. Tra i compiti del Tavolo tematico l´informazione preventiva sugli indirizzi strategici, sulle soluzioni da individuare nell’ambito dell’attuazione del Federalismo aperta a tutti, in varie forme e modalità; la condivisione delle ´idee guida´ o ´piattaforme programmatiche´ e dei ´risultati dei lavori del Tavolo tecnico´, anche mediante partecipazioni in forma ´virtuale´, utilizzando modelli di partecipazione in uso presso la Commissione europea, le ´consultazioni pubbliche´. “Con Alleanza fiscale per il Lazio – ha concluso Polverini - lanciamo una sfida al territorio dimostrando che la Regione è pronta al dialogo e al confronto non fine a se stesso, ma partecipativo, con responsabilità condivise e finalizzato a garantire che il federalismo fiscale possa tradursi in concreta occasione di sviluppo per il nostro territorio”. |
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DE FILIPPO: EVAPORANO ANNI DI SACRIFICI E TENUTA DELLO STATO L’ALLARME LANCIATO NELL’INCONTRO PUBBLICO PROMOSSO A ROMA DA CONFERENZA DELLE REGIONI, UPI E ANCI. |
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Roma, 6 settembre 2011 - L’impossibilità da parte delle Regioni di continuare a fornire ai servizi essenziali che vanno dalla sanità ai trasporti e, di contro, la disparità nella ripartizione dei tagli tra potere centrale e Enti locali sono stati gli argomenti su cui ha posto l’accento il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nell’incontro pubblico promosso a Roma dal sistema delle Autonomie Locali a cui hanno preso parte rappresentanti di gruppi parlamentari, partiti e forze sociali. “Stanno evaporando anni di lavoro e di sacrifici – ha detto De Filippo – le Regioni anche se hanno rispettato il patto di stabilità, mantenuto il bilancio sanitario in ordine, speso i soldi comunitari devono prendere atto che oggi è tutto compromesso con una grave riduzione dei servizi di trasporti e sanitari e sociali. E il paradosso è che il potere centrale che ha sbagliato la programmazione o non si è attenuto agli obiettivi prefissati, ha la pretesa di far pagare il conto agli altri. Ma la cosa che ci deve spingere a uno sforzo ulteriore – ha spiegato De Filippo – è la necessità di mantenere in piedi lo Stato nel suo complesso e mantenere la coesione sociale. A chi, a malapena, riesce a mantenere un lavoro non possiamo dire che deve aggiungere i sacrifici legati alla mancanza di trasporto pubblico o all’aumento delle tariffe. A chi vive di attività precarie e malpagate non possiamo dire che in Italia si cura solo chi paga. Poco conta se, con un effetto di vasi comunicanti, con i tagli che Roma impone saranno le Regioni a dirlo: il rischio è l’implosione del Paese e questo è un tema che riguarda tutti. Per questo confidiamo in un emendamento bipartisan che non nasconda il problema o prospetti miracoli, ma renda possibile ciò che, con il buonsenso di tutti, possibile lo è”. |
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MANOVRA, PUGLIA: NON CI SONO LE CONDIZIONI PER ESSERE FIDUCIOSI |
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Bari, 6 settembre 2011 - L´incontro tenutosi ieri a Roma tra i rappresentanti delle Regioni e delle autonomie ed i capigruppo del Senato in merito alla manovra finanziaria -attualmente all´esame della Commissione Bilancio di palazzo Madama- conferma lo scetticismo già espresso dal Presidente Vendola e dall´Assessore Dentamaro, che la settimana scorsa preferirono disertare l´incontro con il Governo. ”Nel confronto di questa mattina - nota l´Assessore al Sud e Federalismo della Regione Puglia,marida Dentamaro -si registra anzitutto l´assenza del partito di maggioranza che più ha influito sinora sul contenuto della manovra, ossia la Lega Nord, evidentemente in imbarazzo nell´affrontare gli Enti territoriali su una manovra che, più che suonare il de profundis per il tanto atteso federalismo fiscale, sostanzialmente decreta la morte delle Autonomie. ”Quanto ai presenti - aggiunge la Dentamaro- è poco definire deludente l´atteggiamento del senatore Gasparri, che se l´è cavata con un incredibile" verificheremo" di fronte alla argomentata illustrazione di emendamenti seri, cifrati al centesimo, relativi a questioni vitali per i cittadini (Tpl, fondo per le politiche sociali, patto della salute, tickets in sanità, tredicesima mensilità dei dipendenti pubblici) e per l´economia (Fas, patto di stabilità, investimenti). Trattandosi di temi portati da tempo all´attenzione del Governo e ampiamente dibattuti, dal Capogruppo del maggior partito di maggioranza era lecito-secondo l´assessore pugliese- attendersi una posizione chiara sul merito delle questioni. ”E´ vero, dunque, che la speranza è l´ultima a morire, ma - conclude la Dentamaro- non mi pare proprio ci siano le condizioni per essere fiduciosi.” |
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SICILIA: MANOVRA, COLPIRE EVASORI SCUDATI PER TUTELARE SERVIZI |
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Palermo, 6 settembre 2011 - "Il recupero dei tagli a Regioni ed enti locali passa da scelte serie ed eque. Il Parlamento abbia il coraggio di privilegiare i cittadini onesti rispetto agli evasori ingrassati dallo scudo fiscale (quasi tutti residenti nel nord Italia), che hanno approfittato pagando solo il 5% di tributo (in Germania o nel Regno Unito si paga il quadruplo), quasi un quinto di quel che paga il piu´ povero dei contribuenti italiani su quello che porta a casa col suo lavoro". Cosi´ l´assessore all´economia Gaetano Armao all´uscita dell´incontro di ieri con i capigruppo del Senato, delle Regioni insieme a Province e Comuni. "Abbiamo ribadito - ha precisato Armao - anche nell´incontro di oggi la necessita´ di rivedere drasticamente l´impatto della manovra bis adesso approvata in Commissione. Anche se non sara´ possibile azzerare del tutto i tagli previsti sulle autonomie, e´ indispensabile che questi siano comunque rivisti, per attenuare l´impatto negativo sui servizi ai cittadini e sugli investimenti, che renderanno recessiva questa manovra". "Non intendiamo - ha aggiunto l´assessore - sottrarci alle nostre responsabilita´ e daremo il nostro contributo, ma solo dopo che lo Stato avra´ fatto la sua parte. Ritengo - ha concluso Armao - che ci sia ancora il tempo per intervenire su questa manovra evitando che a pagare siano sempre i soliti noti: ceti piu´ deboli e regioni meridionali, precludendo investimenti ormai indispensabili". Al termine della manifestazione, l´assessore per l´Economia della Regione siciliana, Gaetano Armao ha ribadito la proposta che parte dall´unione delle autonomie della Repubblica, con cui si chiede "un riparto equo di oneri, e non scelte insostenibili che ricadono sui servizi ai cittadini". "Che fosse oltre che iniqua e penalizzante per il sud anche incostituzionale, lo avevamo sottolineato subito - ha precisato l´assessore - Non si poteva, infatti, sotto l´urgenza di realizzare il federalismo del debito pubblico, azzerare l´autonomia regionale, travolgendo competenze che lo Statuto attribuisce alla legislazione siciliana". "E cosi´ - ha spiegato Armao - il testo approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, recependo le richieste della Sicilia e delle altre Regioni a Statuto differenziato, ha inserito la norma di salvaguardia (art. 19 bis), in base alla quale l´attuazione delle disposizioni della manovra, dovra´ avvenire nel rispetto degli statuti e secondo quanto previsto della disciplina sul federalismo fiscale (art. 27, l n. 42/2009). Quanto ottenuto con la modifica del decreto, se da una parte e´ il riconoscimento dell´autonomia, dall´altra conferisce alle Regioni a statuto speciale la responsabilita´ di scelte imprescindibili di risanamento e rigore, per contribuire alla stabilizzazione finanziaria" "La Sicilia - ha aggiunto l´assessore - ha iniziato a fare la propria parte, a partire dal bilancio del 2011 che riporta la spesa corrente ai valori del 2001, dalla riduzione delle societa´ partecipate da 34 a 14, (con la riduzione di componenti di organi amministrativi e la limitazione dei compensi), dal contenimento delle posizioni dirigenziali e dalla riduzione di enti sanitari e enti costituiti da autonomie locali. Da ultimo, la delibera di giunta del 5 agosto scorso che ha imposto la riduzione delle spese degli apparati amministrativi (taglio agli stipendi di assessori, spese dei gabinetti a meno 40% rispetto allo scorso anno, riduzione di auto di servizio, consulenti etc)". L´assessore ha concluso affermando che occorre adesso "completare il percorso avviato e che l´occasione dovra´ essere la prossima finanziaria, sulla quale l´Assessorato sta gia´ lavorando. L´ars dovra´ assumersi il compito di scelte coraggiose, che consentano di chiudere una fase troppo lunga nella quale la specialita´ regionale si e´ contraddistinta soprattutto per i privilegi che costituiva e le rendite accordate fuori da ogni controllo finanziario". "Occorre seguire la strada scelta per i comuni minori - ha concluso l´assessore - per i quali in Sicilia avevamo contestato la linea della soppressione, che non porta seri risparmi almeno da noi, privilegiando, invece, l´accorpamento obbligatorio dei servizi. Oggi il legislatore statale intende seguire questa strada che potra´ essere la ´via siciliana´ all´ammodernamento, insieme al riordino degli enti intermedi, naturale evoluzione delle province regionali, e al dimagrimento dell´apparato regionale. E´ il momento delle grandi riforme e la Sicilia deve poter dimostrare di utilizzare al meglio la sua autonomia". |
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REGIONE LAZIO, POLVERINI: DA GIUNTA OK AL ‘TAGLIA LEGGI’ AL VIA LA CANCELLAZIONE DI 360 LEGGI |
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Roma, 6 settembre 2011 - La Regione Lazio prosegue il processo di semplificazione normativa. E’ stata approvata il 2 settembre dalla Giunta regionale la cosiddetta “taglia leggi”, proposta di legge presentata dalla presidente Renata Polverini, attraverso cui la Regione Lazio intende procedere alla ricognizione di tutte le norme in vigore, all’abrogazione delle leggi inutili e alla razionalizzazione dell’intero panorama legislativo nelle materie di competenza regionale. Da oggi quindi, la proposta di legge potrà iniziare il suo iter in Consiglio regionale. Con questo primo provvedimento si è già dato il via alla cancellazione di circa 360 leggi. “La semplificazione normativa è uno degli impegni del programma di governo e ci consentirà di migliorare ulteriormente il rapporto tra l´istituzione e i cittadini” ha spiegato Polverini sottolineando che “la prima azione di questo processo è rappresentata proprio dall’effetto ‘taglia leggi’: verranno abrogate le leggi regionali che risultano disapplicate o comunque superate, come emerso dalla ricognizione svolta dalle direzioni regionali, ciascuna per le proprie competenze”. La proposta di legge prevede inoltre il riordino del sistema legislativo regionale attraverso l’accorpamento di norme omogenee per materia nei cosiddetti “testi unici”, al fine di facilitare la conoscibilità e la chiarezza della legislazione. “Con questo intervento – ha concluso Polverini - ci adeguiamo inoltre alle disposizioni già avviate dai legislatori in ambito europeo e nazionale. Questa azione di semplificazione e riordino non costituirà un caso isolato, ma avrà cadenza annuale tale da rappresentare uno strumento permanente di ricognizione e di controllo della qualità normativa”. |
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FVG, COOPERAZIONE A SVILUPPO: APPROVATE GRADUATORIE PROGETTI AMMISSIBILI |
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Trieste, 6 settembre 2011 - Sul Bur n. 35 del 31 agosto 2011, sono pubblicate le graduatorie delle proposte progettuali presentate a seguito del bando pubblico 2011 previsto dalla L.r. 19/2000 "Interventi per la promozione, a livello regionale e locale, delle attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale". Il bando, gestito dalla Direzione centrale cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie, è finalizzato al cofinanziamento di progetti che contribuiscano efficacemente al raggiungimento degli obiettivi del Programma regionale della cooperazione allo sviluppo e delle attività di partenariato internazionale 2010-2013, in particolare la tutela dei diritti umani e la riduzione delle tensioni sociali e dei conflitti. "Attraverso le progettualità promosse dal territorio - afferma l´assessore regionale alla Cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie, Elio De Anna - la Regione può sostenere nei Paesi in via di sviluppo il rafforzamento istituzionale, lo sviluppo locale, la coesione sociale, la tutela e valorizzazione delle risorse naturali, ambientali e culturali, l´istruzione e il rafforzamento delle relazioni interculturali, lo sradicamento della povertà estrema e della fame, la salute e la sicurezza alimentare, le pari opportunità e la tutela dei gruppi vulnerabili, nonché la promozione della democrazia partecipativa e della civile convivenza". Sono ammesse al finanziamento azioni rivolte a tutti i Paesi in via di sviluppo a opera di Enti locali, istituzioni pubbliche e private, inclusi gli istituti di ricerca, le associazioni e le istituzioni di rilievo sanitario e culturale, Università e loro consorzi, Ong e Onlus, organizzazioni di volontariato, organizzazioni sindacali e imprenditoriali, associazioni di corregionali all´estero e associazioni di immigrati. Le tipologie di progetti previste dal Programma regionale della cooperazione allo sviluppo e delle attività di partenariato internazionale 2010-2013 sono: progetti-quadro di durata minima di 1 anno e massima di 3 anni, di dimensione finanziaria minima di 100 mila e massima di 150 mila euro, nei quali è prevista la partecipazione di almeno 2 partner presenti sul territorio regionale e almeno due partner presenti sul territorio del Paese beneficiario dell´intervento; micro-progetti di durata non superiore a un anno, di dimensione finanziaria massima di 50 mila euro nei quali è prevista la partecipazione di almeno 1 partner locale nel Paese beneficiario dell´intervento oltre al soggetto proponente. La ragione di tale suddivisione, oltre alla ricerca di maggior efficacia delle azioni, è quella di spingere i soggetti del territorio verso un´aggregazione che permetta loro di poter accedere a fonti finanziarie diversificate come i fondi comunitari o di altri organismi internazionali. Come previsto all´art. 8 della L.r. 19/2000, la valutazione delle proposte progettuali pervenute entro la scadenza annuale del bando e le relative graduatorie hanno ricevuto il parere favorevole del Comitato regionale sulla cooperazione allo sviluppo e il partenariato internazionale: delle 65 proposte ricevute risultano ammissibili 23 progetti-quadro e 33 micro-progetti. "Con la recente approvazione della legge di assestamento del bilancio - ha spiegato l´assessore De Anna - è stato possibile portare la dotazione finanziaria annuale a disposizione per il finanziamento di progetti di cooperazione allo sviluppo da 715 mila a 1 milione e 515 mila euro. Di conseguenza potrà essere cofinanziato un numero di progetti molto più rilevante rispetto a quanto prospettato, pari a 31 delle proposte progettuali in graduatoria". |
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PARMA, GESTIONE DEL TERRITORIO: LA CINA IN PROVINCIA |
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Parma, 6 settembre 2011 - Conoscere le politiche di pianificazione territoriale della Provincia, è questo l’obiettivo di una delegazione cinese dello Hubei, provincia della Cina centrale con 60 milioni di abitanti, di recente a Parma per incontrare amministratori e funzionari dell’ente di piazzale della Pace che seguono gli aspetti del governo del territorio. Organizzato dalla società no profit cino – francese “France Economie et Commerce Promotion International” la delegazione era formata da sei funzionari e guidata da Mr. Ding Yuyang, vicedirettore generale del dipartimento Territorio e Risorse della Provincia dello Hubei, L’assessore alla Pianificazione e Infrastrutture Ugo Danni, aprendo l’incontro, ha illustrato le principali politiche di governo attivate dalla Provincia di Parma, spiegando le caratteristiche socio economiche e le peculiarità del territorio provinciale. E’ poi toccato al dirigente della Pianificazione territoriale Sergio Peri presentare il Ptcp (piano territoriale di coordinamento provinciale) lo strumento pianificatorio sovra comunale. I rischi idrogeologici e sismici nel territorio parmense sono invece stati esposti dal geologo del Servizio pianificazione territoriale Andrea Ruffini. “ E’ stato un incontro interessante con una realtà importante della Cina centrale che ha conosciuto negli ultimi decenni una grande crescita da gestire anche in termini di pianificazione territoriale – spiega Ugo Danni - In questo ambito le politiche della Provincia di Parma sono state prese a campione e l’incontro è stato utile per approfondire ulteriormente le scelte che abbiamo effettuato nel settore”. I membri della delegazione guidata da Mr. Ding Yuyang, vicedirettore generale del dipartimento Territorio e Risorse della Provincia dello Hubei, hanno posto alcune domande ai rappresentanti della Provincia, sulla normativa e le procedure urbanistiche italiane, sui finanziamenti in materia di manutenzione del territorio in specifico eventi sismici e frane. I funzionari cinesi si sono dichiarati molto soddisfatti delle informazioni ricevute e hanno auspicato una collaborazione futura con il territorio di Parma su progetti di cooperazione istituzionale. |
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PIEMONTE: LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE |
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Torino, 6 settembre 2011 - Avviso per le candidature a direttore dell’Aress, piano di attività del Consorzio antidoping, convenzione con il Banco alimentare, progetti per le vittime della tratta sono i principali argomenti esaminati il 5 settembre dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Aress. Viene indetto, su proposta dell’assessore Paolo Monferino, un pubblico avviso per l’acquisizione delle candidature alla nomina di direttore generale dell’Aress (Agenzia regionale per i servizi sanitari). Le domande andranno presentate entro trenta giorni decorrenti dal giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione del testo dell’avviso e della relativa modulistica. Consorzio antidoping. Via libera, su proposta dell’assessore Paolo Monferino, al piano di attività 2011 del Consorzio piemontese per la prevenzione e repressione del doping e di altri usi illeciti dei farmaci di Orbassano, che si avvale di un finanziamento regionale di 800.000 euro. L’ente potrà così consolidare e sviluppare i compiti strategici in materia di sicurezza del lavoro e delle responsabilità verso terzi conseguenti all’assunzione di sostanze stupefacenti, eseguire analisi tossicologiche provenienti dalle Commissioni patenti, collaborare con la Procura di Torino, le Forze dell’ordine ed i servizi di pronto soccorso per rendere più efficaci i controlli su strada per l’abuso di alcool e droghe. Banco alimentare. Su proposta del presidente Roberto Cota verrà rinnovata la convenzione con il Banco alimentare Onlus di Moncalieri, al quale sarà concesso un supporto finanziario di 70.000 euro annui per il triennio 2011-13 a sostegno delle spese correnti e di amministrazione. La decisione deriva dal fatto che il Banco alimentare rappresenta una realtà assistenziale di grande rilievo sociale: nel 2010 sono stati 542 gli enti e le associazioni benefiche che hanno ricevuto complessivamente più di 5.100 tonnellate di prodotti commestibili destinati a 102.000 persone povere ed emarginate. Vittime della tratta. La Regione, su proposta del presidente Roberto Cota e dell’assessore Giovanna Quaglia, presenterà al Dipartimento per le Pari opportunità domanda di finanziamento per due proposte progettuali che intendono favorire la fuoriuscita delle persone da situazioni di sfruttamento e prostituzione forzata offrendo spazi di contatto, ascolto, accoglienza, accrescere il livello di autonomia personale e facilitare la piena inclusione sociale e lavorativa, favorire la “tenuta” nei programmi di reinserimento sociale riducendo il rischio di ricaduta in situazioni di sfruttamento e prostituzione forzata, migliorare la tutela della salute e promuovere la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse e la riduzione dei casi di contagio da Hiv, consolidare la collaborazione con Forze dell’ordine e la magistratura, rafforzare la rete degli attori sociali che si occupano di vittime di tratta e la rete di risorse per percorsi di inclusione. |
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L´ADAMELLO E LA VALMALENCO SBARCANO IN REGIONE LOMBARDIA NELLA NUOVA SEDE QUASI PRONTO PERCORSO GEOLOGICO DI 8 PIETRE FORMIGONI: METTIAMO IN MOSTRA LA BELLEZZA DEI NOSTRI MONTI |
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Milano, 6 settembre 2011 La Valmasino, la Valmalenco, lo Spluga e la Valcamonica ´sbarcano´ a Milano. Proprio così. Le montagne lombarde si sono trasferite, lo scorso 16 agosto, in pianta stabile, a Palazzo Lombardia. Nel cantiere tuttora aperto di via Restelli, all´ingresso della nuova sede della Regione, sono arrivate otto grandi pietre: in bella vista a cielo aperto ci sono, nell´ordine, il porfido rosso della Valcamonica, il ceppo di Poltragno, il granitello verde dello Spluga, la beola dorata della Valmalenco, il granito di San Fedelino, il serizzo della Valmasino, il serpentino della Valmalenco e il marmo di Botticino. ´Tagliati e levigati, i massi - spiega il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - rappresentano i paesaggi geologici lombardi, dal granito dell´Adamello appunto al serpentino della Valmalenco, dal marmo di Botticino al porfido rosso della Valcamonica´. Nella pianura della città, dunque, ci sono da oggi anche le montagne con le loro splendide e particolari sculture. E se il ceppo di Poltragno è composto da quattro spicchi e ha dimensione contenuta (1,80 metri per 1,80 con altezza di 3,20), il granitello dello Spluga si presenta come un blocco unico così come la beola della Valmalenco. Per nulla casuale la collocazione delle pietre: il granito di San Fedelino, ad esempio, è posizionato con orientamento leggermente diagonale alla promenade, rivolgendo verso la castellana la facciata migliore. Discorso analogo per il serpentino della Valmalenco: diviso in cinque sezioni e affiancato da una seconda pietra, il masso principale è stato posato con orientamento diagonale rispetto al camminamento. Orientamento ortogonale, invece, per il serizzo della Valmasino, composto da cinque lastre di altezza decrescente, distanziate tra di loro di 15, 25, 25 e 15 centimetri. Nessuna delle montagne conosce la parola dieta: 260 quintali per la beola dorata della Valmalenco, 236 quintali per il serizzo della Valmasino, 218 per il granito di San Fedelino, 196 per il granitello dello Spluga, 160 per il serpentino della Valmalenco e il marmo di Botticino, 140 per il porfido rosso della Valcamonica e 110 per il ceppo di Poltragno. ´Con questa installazione monumentale - conclude Formigoni - abbiamo voluto, ancora una volta, imprimere un segno di bellezza a Palazzo Lombardia. Chiunque entrerà, infatti, potrà ammirare lo splendore delle nostre montagne, toccando con mano la varietà infinita delle loro pietre´. Il percorso geologico, posizionato davanti all´ingresso di Palazzo Lombardia (lato N1 verso via Restelli) si compone di otto pietre con le seguenti caratteristiche: Porfido Rosso Della Valcamonica - Le dimensioni del masso sono di 2,80 metri x 1,00 x 1,50 con un peso pari a 140 quintali. Ceppo Di Poltragno - Il masso è composto da quattro spicchi e ha una dimensione contenuta. Assemblate in quattro parti, il masso ha dimensioni di 1,80 metri x 1,80 con altezza di m 3,20 e peso pari a 110 quintali. Granitello Verde Dello Spluga - Il masso si presenta come un blocco unico, le cui dimensioni sono 4,30 metri x 2,50 x 1,70 con un peso di 196 quintali. Beola Dorata Della Valmalenco - Il masso si presenta come un blocco unico. Misura m 4,70 metri in altezza con un ingombro massimo alla base di 2,30 metri e un peso di 260 quintali. Granito Di San Fedelino - Il masso ha come dimensioni 4,80 metri di altezza e un peso pari a 218 quintali. È posizionato con orientamento leggermente diagonale alla promenade, rivolgendo verso la castellana la facciata migliore. Serizzo Della Valmasino - Masso in lastre di altezza decrescente dal centro verso l´esterno, con un´altezza massima di 3,70 metri e un peso pari a 236 quintali. Le cinque sezioni sono distanziate di 15, 25, 25 e 15 centimetri l´una dall´altra, da sinistra a destra. Il masso ha un ingombro totale di 2,80 metri ed è posizionato con orientamento ortogonale alla promenade. Serpentino Della Valmalenco - Il masso principale è diviso in cinque sezioni ognuna di dimensioni 4,20 metri x 1,40 x 10 centimetri di spessore, con i piani sfalsati di 20 centimetri tra loro e una larghezza complessiva di 2,40 metri per un peso pari a 160 quintali. È affiancato da un secondo masso più basso diviso a sua volta in cinque sezioni di 10 centimetri di spessore, sfalsate di 20 centimetri tra loro. I massi sono posizionati con orientamento diagonale alla promenade. Marmo Di Botticino - Il masso è composto da due pezzi, di altezza pari a 1,60 metri con un peso globale di 160 quintali. |
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RISORSE AI COMUNI, PRECEDENZA A QUELLI VIRTUOSI INTESA CON ANCI: DEBUTTA L´INDICATORE DI EFFICIENZA FORMIGONI: ROMA PRENDA ESEMPIO INVECE CHE OSTACOLARCI |
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Milano, 5 settembre 2011 - I Comuni più virtuosi dal punto di vista delle performance finanziarie e della produttività della spesa saranno premiati in Lombardia nella concessione di benefici o contributi regionali e nell´applicazione del Patto di stabilità 2011, per il quale la Regione mette a disposizione 70 milioni di euro. Lo prevede un Protocollo d´intesa, firmato il 26 luglio dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni con il presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana. Presente anche il vice presidente di Anci Lombardia Fabrizio Taricco. Sarà dunque applicato in via sperimentale un ´indicatore di virtuosità´, calcolato per ogni Comune in base ad una serie di parametri finanziari, di bilancio e di programmazione economica, elaborati da un gruppo di lavoro con rappresentanti di Regione Lombardia, Anci ed Eupolis. Questo indicatore sarà usato appunto da Regione Lombardia per i bandi e il Patto di stabilità territoriale secondo i principi di autonomia, trasparenza, efficienza, virtuosità e soprattutto responsabilità delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei cittadini. Si tratta di una novità assoluta in Italia. ´E´ una innovazione di grandissimo valore - ha spiegato Formigoni - che facciamo qui in Lombardia, ma alla quale ci auguriamo che presto tutta l´Italia guardi, perché ormai le amministrazioni vanno misurate per la loro virtuosità. In tempi di carenza di risorse pubbliche anche i tagli dello Stato dovrebbero tenere conto di chi amministra al meglio per il bene dei propri cittadini o di chi non lo fa´. ´L´accodo di oggi tra Regione Lombardia e i suoi 1.546 Comuni - ha aggiunto Formigoni - è un messaggio fortissimo per Roma, per il Governo e per il Parlamento. Siamo stufi di tagli uguali per tutti, che finiscono per penalizzare di più chi è più virtuoso. Regione Lombardia, che ha i suoi bilanci in pareggio da nove anni, non può venire trattata come Regioni che accumulano miliardi di debito ogni anno´. L´intesa di oggi con Anci, che Formigoni ha definito ´raffinata e sofisticata´, sarà utilizzata anche per il Patto di stabilità territoriale 2011, per il quale Regione Lombardia mette a disposizione 70 milioni di euro: ´un accordo virtuoso tra la Regione e i Comuni, che vengono aiutati a reggere meglio di fronte ai rigori della finanza europea e nazionale´. ´Mentre a livello nazionale il concetto della virtuosità è entrato a malapena nel vocabolario normativo - ha commentato l´assessore al Bilancio, Finanze e Rapporti Istituzionali Romano Colozzi, che ha curato l´iter di definizione del protocollo d´intesa - in Lombardia tale principio sta trovando una declinazione concreta all´insegna della responsabilità quale stimolo al buon governo´. ´Regione Lombardia - ha sottolineato Attilio Fontana - dimostra come si dovrebbero comportare le istituzioni per raggiungere obiettivi condivisi. I parametri di questo accordo dovrebbero essere presi in considerazione a livello nazionale´. L´intesa siglata oggi è parte di un percorso comune tra Regione e Anci avviato nel 2005 con l´Intesa Interistituzionale sui principi di coordinamento della finanza pubblica, proseguito con il Protocollo d´Intesa del 2008, che ha dato vita al ´Tavolo permanente per il federalismo fiscale e il patto di stabilità territoriale´ fino all´Accordo del 2009 per l´avvio dell´utilizzo del Patto di Stabilità Territoriale. Sono quattro i punti che determineranno l´elaborazione dell´indice di virtuosità. Flessibilità Del Bilancio - La misurazione della flessibilità di bilancio, intesa come capacità di liberare risorse, avverrà attraverso parametri volti a individuare la quantità o l´incidenza della spesa ´rigida´ o ´non comprimibile´ (che tipicamente corrisponde alla parte corrente del bilancio): quanto minore sarà l´incidenza di tale spesa, tanto maggiore sarà la disponibilità di risorse da destinare a ´politiche discrezionali´. Livello Di Indebitamento - L´analisi del livello di indebitamento permette di verificare la sostenibilità del bilancio di un ente nel medio periodo. Il ricorso al debito non è di per sé negativo, ma certamente richiede una gestione molto equilibrata, perché gli oneri finanziari producono effetti sui bilanci per un arco di tempo pluriennale. Capacità Programmatoria - La capacità di effettuare una corretta programmazione finanziaria e di realizzare i progetti e le previsioni è un elemento che denota la virtuosità di un ente; in particolare l´attendibilità della programmazione potrà essere misurata in termini di competenza e di cassa, sia sul versante delle entrate che sul versante delle spese. Autonomia Finanziaria E Capacità Di Riscossione - L´autonomia finanziaria è un altro parametro importante, che deve riguardare sia la capacità di programmazione dell´Ente che la sua capacità effettiva di riscuotere quanto previsto e deciso. Gli ambiti di analisi che saranno presi in esame per determinare l´indicatore di virtuosità saranno parametrati sulla base di questi elementi: Orizzonte Temporale - L´indicatore verrà calcolato su un arco di tempo corrispondente all´ultimo triennio (allo scopo di minimizzare o eliminare eventuali effetti distorsivi correlati a eventi legati ad uno specifico esercizio); Classi Demografiche - I valori medi saranno calcolati valutando anche aspetti di carattere dimensionale; Condizioni Di Contesto - Elementi che possono incidere oggettivamente sulle performance dei Comuni, come ad esempio nei casi di piccoli Comuni, Comuni montani, gestione associata di funzioni, ecc. |
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ASSESTAMENTO BILANCIO, 850 MILIONI PER SVILUPPO FORMIGONI E COLOZZI CRITICI SUL PATTO DI STABILITÀ NAZIONALE: ABBIAMO 4 MILIARDI CHE NON POSSIAMO SPENDERE, E´ UN´ASSURDITÀ |
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Milano, 6 settembre 2011 - ´Nonostante i tagli previsti dalla manovra nazionale, con l´assestamento di bilancio abbiamo cercato di non penalizzare ulteriormente cittadini e imprese lombarde attraverso lo stanziamento di 850 milioni di euro nel triennio 2011-2013. Lo sforzo è stato considerevole ma ne è valsa la pena´. Lo hanno dichiarato, il 26 luglio il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l´assessore al Bilancio, Finanze e Rapporti istituzionali Romano Colozzi, commentando con soddisfazione l´approvazione dei provvedimenti di bilancio da parte del Consiglio regionale. ´C´è un elemento però su cui riflettere particolarmente - aggiungono Formigoni e Colozzi -. In un momento particolarmente delicato a livello internazionale, durante il quale servirebbero risorse supplementari per l´economia e le famiglie, le tristi e discutibili regole del Patto di stabilità europeo e nazionale costringono Regione Lombardia a non poter spendere quasi 4 miliardi di euro presenti nel bilancio e non utilizzabili. Questo è inaccettabile soprattutto per una Regione che ha sempre tenuto i conti in perfetto equilibrio attraverso una gestione finanziaria virtuosa´. Insieme all´assestamento di bilancio, il Consiglio regionale ha approvato anche il Rendiconto 2010 che dimostra, come certificato anche dalla Corte dei Conti nei giorni scorsi, il pieno rispetto delle regole nazionali e l´assoluta trasparenza del bilancio. Nella manovra di assestamento si segnalano soprattutto: - 348 milioni per l´edilizia sanitaria, che compensano quasi totalmente i tagli statali; - 180 milioni per infrastrutture stradali e 50 milioni per la variante di Morbegno; - 45 milioni per le politiche sociali; - 65 milioni aggiuntivi nel triennio per politiche di sviluppo della montagna; - l´attivazione del ´Patto di stabilità territoriale´, attraverso il quale la Regione mette a disposizione ´spazi di spesa´ a Comuni e Province, secondo indicatori di virtuosità stabiliti per la prima volta con le autonomie locali - è di oggi la firma dell´intesa con Anci - al fine di garantire loro l´ossigeno necessario per non fermare le opere avviate e, di conseguenza, l´economia locale velocizzando i tempi di pagamento alle imprese. |
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PROGRAMMI INTERREGIONALI POIN E POI. VENDOLA SCRIVE A FITTO |
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Bari, 6 settembre 2011 - Convocare in tempi brevi tavoli politici per individuare “ogni necessaria azione correttiva per garantire il pieno utilizzo dei fondi comunitari” sui due programmi operativi interregionali Poin “Attrattori culturali naturali e Turismo” e Poi “Energie rinnovabili e risparmi energetico”. E’ quanto ha chiesto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola che l’ 1 settembre ha scritto due lettere al Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale Raffaele Fitto e per conoscenza al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Vasco Errani e ai presidenti della Regione Campania Stefano Caldoro, della Regione Calabria Giuseppe Scoppellitti e della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. Una forte sollecitazione al Governo nazionale dunque arriva dalla Regione Puglia per evitare il disimpegno “in questa delicatissima fase dell’economia nazionale” di quelle risorse comunitarie destinate ai programmi interregionali (che nello specifico riguardano le quattro regioni del Sud, Puglia, Campania, Sicilia e Calabria) le cui strutture di Autorità di gestione fanno capo direttamente al Governo. Per quanto riguarda il Programma interregionale Poin “Attrattori culturali naturali e Turismo”, Vendola ha sottolineato nella lettera “il fondato pericolo che l’eccessiva dilatazione dei tempi di assunzione delle decisioni possa compromettere definitivamente e in modo irreversibile le procedure in corso, fino a comportare la grave perdita di risorse comunitarie alle quali, nell’attuale contesto, né i Poli individuati né il territorio nazionale nel suo complesso possono rinunciare”. Per il Presidente della Regione Puglia “la questione si pone con la massima evidenza in una contingenza come quella attuale, di crisi diffusa e di restrizioni negli investimenti, anche legati alle vincolanti prescrizioni del patto di stabilità, fase in cui ogni euro perso sarebbe una dolorosa dimostrazione di inefficienza che il sistema delle Regioni, unitariamente considerato, non può sostenere”. Vendola infine ha posto il problema “delle pesanti e non giustificabili conseguenze che la perdita di risorse farebbe ricadere sulla Puglia, ovvero proprio sulla Regione che ha posto in essere tempestivamente, per quanto di propria competenza, tutte le iniziative utili alla salvaguardia del Programma”. Per quanto riguarda invece il Programma Operativo Interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico” Vendola ha ricordato come “il motivo fondamentale della revisione della governance del Poi Energia definita già nel febbraio scorso, con il passaggio delle funzioni di autorità di gestione e di autorità di certificazione dalla Regione Puglia al Ministero per i rapporti con le Regioni e la coesione territoriale è stato quello di determinare l’accelerazione della spesa del programma stesso” e che purtroppo ad oggi “la situazione registrata disattende in pieno l’auspicio all’epoca condiviso”. Tra l’altro il Presidente Vendola ha evidenziato anche come “nella seduta del 27 luglio del Comitato Tecnico Congiunto di Attuazione del Poi Energia, la struttura dell’autorità di gestione ha rappresentato una situazione fortemente critica (rispetto al perseguimento del target N+2 al 31.12.2011) con una previsione di perdita complessiva di non meno di 34 milioni di euro a fine anno”. |
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MILANO CITTÀ METROPOLITANA. PISAPIA: “E’ PRIORITÀ. SAREMO I PRIMI A REALIZZARLA” |
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Milano, 6 settembre 2011 - “L’istituzione della Città metropolitana e il potenziamento, già avviato, dei Consigli di Zona in modo da diventare vere e proprie municipalità, sono temi che rappresentano parte integrante e prioritaria del programma dell´Amministrazione milanese. La sua istituzione comporterà un miglioramento dei servizi ai cittadini, oltre a una riduzione dei costi per la pubblica amministrazione e a una maggiore efficienza in molti settori, in particolare quello dei trasporti pubblici. Settore dove si eviteranno disparità tra la città e i comuni dell’hinterland. Per questo è indispensabile. E’ un argomento che ho già trattato con molti sindaci, anche prima della mia elezione, e con il Presidente della Provincia Guido Podestà, che incontrerò nuovamente nei prossimi giorni. Penso, quindi, che sia necessario passare immediatamente dalle parole ai fatti ed è quello che vogliamo iniziare a fare già nei prossimi giorni. In questo modo realizzeremo l’obiettivo che ci siamo prefissati, di avere a Milano nel 2016 la prima vera città metropolitana”. |
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FVG,COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO: APPROVATE GRADUATORIE PROGETTI AMMISSIBILI |
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Trieste, 6 settembre 2011 - Sul Bur-bollettino Ufficiale della Regione n. 35 del 31 agosto 2011 sono pubblicate le graduatorie delle proposte progettuali presentate a seguito del bando pubblico 2011 previsto dalla legge regionale 19/2000 "Interventi per la promozione, a livello regionale e locale, delle attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale". Il bando, gestito dalla direzione centrale Cultura, Sport, Relazioni internazionali e comunitarie della Regione, è finalizzato al cofinanziamento di progetti che contribuiscano efficacemente al raggiungimento degli obiettivi del Programma regionale della cooperazione allo sviluppo e delle attività di partenariato internazionale 2010-2013, in particolare la tutela dei diritti umani e la riduzione delle tensioni sociali e dei conflitti. "Attraverso le progettualità promosse dal territorio - afferma l´assessore regionale a Cultura, Sport, Relazioni internazionali e comunitarie Elio De Anna - la Regione può sostenere nei Paesi in via di sviluppo il rafforzamento istituzionale, lo sviluppo locale, la coesione sociale, la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali e culturali, l´istruzione e il rafforzamento delle relazioni interculturali, lo sradicamento della povertà estrema e della fame, la salute e la sicurezza alimentare, le pari opportunità e la tutela dei gruppi vulnerabili, nonché la promozione della democrazia partecipativa e della civile convivenza". Sono ammesse al finanziamento azioni rivolte a tutti i Paesi in via di sviluppo a opera di Enti locali, istituzioni pubbliche e private, inclusi gli istituti di ricerca, le associazioni e le istituzioni di rilievo sanitario e culturale, Università e loro consorzi, Ong e Onlus, organizzazioni di volontariato, organizzazioni sindacali e imprenditoriali, associazioni di corregionali all´estero e associazioni di immigrati. Le tipologie di progetti previste dal Programma regionale della cooperazione allo sviluppo e delle attività di partenariato internazionale 2010-2013 sono: progetti-quadro con durata minima di un anno e massima di 3 anni, di dimensione finanziaria minima di 100.000 e massima di 150.000 euro, nei quali sia prevista la partecipazione di almeno due partner presenti sul territorio regionale e almeno due partner presenti sul territorio del Paese beneficiario dell´intervento; micro-progetti di durata non superiore a un anno, di dimensione finanziaria massima di 50.000 euro nei quali sia prevista la partecipazione di almeno un partner locale nel Paese beneficiario dell´intervento oltre al soggetto proponente. La ragione di tale suddivisione, oltre alla ricerca di maggior efficacia delle azioni, è quella di spingere i soggetti del territorio verso un´aggregazione che permetta loro di poter accedere a fonti finanziarie diversificate come i fondi comunitari o di altri organismi internazionali. Come previsto all´articolo 8 della legge regionale 19/2000, la valutazione delle proposte progettuali pervenute entro la scadenza annuale del bando e le relative graduatorie hanno ricevuto il parere favorevole del Comitato regionale sulla cooperazione allo sviluppo e il partenariato internazionale: delle 65 proposte ricevute risultano ammissibili 23 progetti-quadro e 33 micro-progetti. "Con la recente approvazione della legge di assestamento del bilancio - ha spiegato l´assessore De Anna - è stato possibile portare la dotazione finanziaria annuale a disposizione per il finanziamento di progetti di cooperazione allo sviluppo da 715.000 euro a 1.515.000 euro. Di conseguenza potrà essere cofinanziato un numero di progetti molto più rilevante rispetto a quanto prospettato, pari a 31 delle proposte progettuali in graduatoria". |
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CALABRIA: INCONTRO AL DIPARTIMENTO “LAVORO” SULLE MODALITÀ DI CONCESSIONE DEI TRATTAMENTI IN DEROGA |
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Catanzaro, 6 settembre 2011 - Il Dirigente generale del Dipartimento regionale Lavoro Bruno Calvetta ha incontrato le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, le Associazioni Datoriali ed Italia Lavoro S.p.a. Per discutere sulle tematiche relative all’Accordo Istituzionale Regionale del dodici maggio scorso che regolamenta le modalità di concessione dei trattamenti in deroga. All’incontro erano presenti anche i responsabili regionali della gestione degli ammortizzatori sociali in deroga. In particolare il tavolo ha affrontato la problematica relativa alle concessioni i cui trattamenti scadevano lo scorso trentuno agosto al fine di evitare il rischio concreto, per molti lavoratori, di perdere il loro posto di lavoro. Dopo ampia discussione, il Dipartimento Regionale al Lavoro si è dichiarato disponibile a ricercare soluzioni mirate che possano garantire le migliori opportunità ai lavoratori e strumenti adeguati fino alla fine dell’anno. Il Dirigente Calvetta, nello stesso tempo, per tutti quei casi in cui non si ravvisano le condizioni effettive per poter avviare i percorsi di politiche attive interne alle aziende, ha invitato le parti sociali a sensibilizzare le aziende affinché si adoperino per la presentazione di piani formativi legati ai Piani di rilancio aziendale, a favore di lavoratori che necessitano di riqualificazione professionale o di rafforzamento delle competenze, per consentire il rapido avvio dei percorsi di politica attiva del lavoro laddove non fossero già stati intrapresi. In tal senso ha previsto, nell’immediato, degli incontri con le Amministrazioni Provinciali, che sono, per legge, titolate ad attivare politiche in favore dei percettori di ammortizzatori in deroga. Il Dirigente Generale, inoltre, in attesa di verificare l’entità del problema sia in termini numerici che finanziari, ha convocato per la prossima settimana un ulteriore incontro per definire le modalità tecnico operative di eventuali proroghe. Alla fine dell’incontro, l’Assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani ha auspicato una produttiva applicazione delle Politiche Attive del Lavoro da parte di tutti i soggetti interessati anche al fine di riqualificare i lavoratori, in modo da permettere attraverso la valorizzazione del capitale umano, l’accrescimento delle competitività delle aziende, presupposto per una occupazione più stabile dei lavoratori. |
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TRENTINO ALTO ADIGE: VERSAMENTI A LABORFONDS: SI DIFFONDE L¡¯USO DEL MODELLO F24 |
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Trento, 6 settembre 2011 - L¡¯84% di tutti i versamenti a Laborfonds vengono effettuati con la nuova forma di pagamento tramite il modello F24! ¨C afferma compiaciuta l¡¯Assessora regionale Martha Stocker. Le aziende sudtirolesi e trentine si avvalgono del credito d¡¯imposta e apprezzano la semplificazione burocratica per i versamenti contributivi. I numeri parlano chiaro: il pagamento ai fondi pensione per mezzo del modello F24 si ¨¨ rivelato un grande successo, constata con soddisfazione l¡¯Assessora regionale Martha Stocker. Ci¨° ¨¨ stato possibile grazie a un accordo ©¤ unico nel suo genere in Italia ©¤ che l¡¯Assessora Martha Stocker ha siglato l¡¯anno scorso su incarico della Regione Autonoma Trentino ¨C Alto Adige con l¡¯Agenzia delle Entrate. Dopo la fase di prova avviata nel mese di ottobre 2010, a partire dai pagamenti di aprile 2011 (primo trimestre) i contributi destinati al fondo pensione Laborfonds sono gi¨¤ stati versati per il 76% tramite il modello F24. In aprile, dei complessivi 41,9 milioni di euro circa di contributi, 32 milioni risultano gi¨¤ versati con il modello F24. Per quanto riguarda poi il numero dei versamenti, la percentuale ¨¨ ancora pi¨´ alta. Infatti, dei 9.168 pagamenti, 7.546 sono stati eseguiti tramite il suddetto modello. Ci¨° significa che per circa l¡¯84% di tutti i versamenti viene utilizzata la nuova forma di pagamento. A partire dal mese di ottobre 2010 i versamenti ai fondi di pensione complementare possono essere eseguiti con il modello fiscale F24. In base all¡¯accordo menzionato le imprese possono utilizzare il loro credito d¡¯imposta anche per i versamenti di contributi ai fondi pensione complementare a favore delle lavoratrici e dei lavoratori. Contestualmente la procedura di pagamento risulta essere notevolmente semplificata, dato che il modello fiscale F24 viene gi¨¤ usato per altri pagamenti allo Stato. Tramite tale forma di versamento le aziende non devono pagare in contanti e ci¨° contribuisce inoltre a snellire sensibilmente l¡¯iter burocratico. L¡¯assessora Stocker ritiene che questo progetto abbia riscontri positivi anche per Pensplan. Infatti, Pensplan ¨C essendo il soggetto giuridico che amministra i servizi per i fondi pensione ¨C grazie alla nuova forma di versamento deve ricorrere meno frequentemente a interventi manuali per effettuare operazioni di rettifica. In questo modo gi¨¤ nel mese di aprile 2011 si ¨¨ potuto provvedere per circa il 90% dei casi all¡¯individuazione automatica dei dati relativi al codice fiscale e al semestre di pagamento. In valori assoluti ci¨° significa che ¨¨ stato necessario intervenire manualmente soltanto in 963 casi a fronte dei 3.856 resisi necessari nel mese di aprile 2010. |
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LAVORO: BOOM DEI VOUCHER IN FRIULI VENEZIA GIULIA |
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Trieste, 6 settembre 2011 - Un vero e proprio boom nei numeri quello dei voucher venduti nel Friuli Venezia Giulia. Nel mese di luglio, infatti, è stata raggiunta la cifra record di ben 127.374 buoni lavoro erogati in regione. Un ulteriore aumento, quindi, rispetto ai 116.176 del mese di giugno, ai 92.321 di maggio e praticamente il doppio di quanto registrato un anno fa, nel luglio 2010, quando furono acquistati 65.984 voucher. Fra le ragioni del successo di questo strumento, che facilita e semplifica per i datori di lavoro le procedure di assunzione per le prestazioni accessorie, vi è senza dubbio il coinvolgimento dei tabaccai nella rete di vendita, grazie a un´iniziativa promossa dalla Direzione Centrale del Lavoro. "Quella dei voucher si sta rivelando una soluzione sempre più praticata - afferma l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi -: essa, lo ricordo, oltre a consentire un sensibile alleggerimento burocratico per chi assume, fornisce anche ben definite garanzie previdenziali e assicurative al lavoratore". "Indubbiamente - continua l´esponente regionale - il coinvolgimento dei tabaccai è stata una scelta strategicamente opportuna, perché ha di fatto avvicinato maggiormente la fruibilità dello strumento". "In questo - spiega Brandi - bisogna riconoscere lo spirito collaborativo che ha animato i vertici dell´Inps, pronti a recepire un´esigenza molto sentita nel mercato del lavoro. Proprio per questi motivi, legati anche all´utilizzo sempre più diffuso dei voucher, abbiamo inteso incentivare le rivendite per l´acquisto delle apparecchiature multifunzionali, tecnicamente compatibili per l´emissione dei buoni per il lavoro occasionale accessorio". Con questi risultati, il Friuli Venezia Giulia rafforza il primato tra tutte le regioni italiane con l´indice più elevato di voucher venduti ogni mille abitanti. Un traguardo questo che è stato conseguito, oltre che con la collaborazione dei tabaccai, anche grazie alla costante campagna di informazione promossa da Regione e da Inps regionale, realizzata con l´obiettivo di far conoscere uno strumento accolto con oggettivo favore dai soggetti interessati. Per quel che riguarda i dati di luglio 2011 relativi alle province, Udine mantiene saldamente il primato regionale (60.786 voucher), seguita da Pordenone (43.303), Trieste (15.523) e infine da Gorizia (7.762). Particolarmente significativa, infine, sempre per il mese di luglio, l´analisi sui settori produttivi della regione maggiormente coinvolti nell´utilizzo dei voucher: il commercio risulta essere al primo posto, ben distanziando il comparto delle manifestazioni sportive e culturali, quello dell´agricoltura e quello turistico. |
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PROGETTO AR.CO 571 I GIOVANI LAVORATORI CALABRESI CHE AVRANNO LA POSSIBILITÀ DI BENEFICIARE DEL CONTRIBUTO |
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Catanzaro, 6 settembre 2011 - La Giunta regionale, nella riunione dell’ 1 settembre, ha, tra l’altro approvato, su proposta dell’Assessore al Lavoro Francescantonio Stillitani, lo schema di convenzione ed ha preso atto dell’elenco delle aziende artigiane e turistiche beneficiarie del contributo per l’assunzione di giovani apprendisti calabresi, rientranti nel Piano regionale per l’occupazione ed il lavoro. Saranno in tutto 571 i giovani lavoratori calabresi che avranno la possibilità di beneficiare del contributo, rientrante nell’ambito del Programma Ar.co. E, quindi, di trovare un posto di lavoro o di trasformare il proprio contratto a tempo indeterminato pieno o in part-time. “Il progetto Ar.co., che prevede complessivamente risorse per cinque milioni di euro, il cui bando è stato pubblicato nell’ottobre dell’anno passato ed i termini di presentazione delle domande prorogati fino al trentuno luglio scorso – ha spiegato l’Assessore Stillitani – nasce da una convenzione firmata tra la Regione ed il ministero del Lavoro. L’obiettivo principale è quello dell’inserimento occupazionale di lavoratori a tempo indeterminato, pieno o parziale. La Regione – ha continuato Stillitani – ha impegnato quasi due milione e mezzo di euro per erogazione del cofinanziamento degli aiuti all’assunzione alle imprese artigiane e turistiche delle Regione, integrando il finanziamento di altri due milioni e mezzo di euro stanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Per la realizzazione delle azioni di supporto alle aziende rientranti nell’ambito nel programma Ar.co. La Regione si avvarrà della collaborazione di Italia Lavoro, che assumerà la qualità di soggetto attuatore del Progetto. Il programma Ar.co., a cui la Regione ha deciso di aderire, prevede il rafforzamento delle politiche occupazionali a favore di micro e piccole imprese dei comparti dell’artigianato e del turismo. Inoltre, lo stesso Programma mira a dare sostegno alle imprese per la creazione e il recupero della competitività. “L’obiettivo principale che l’amministrazione Scopelliti sta perseguendo nel settore lavoro – ha ribadito poi l’Assessore – è quello di favorire concretamente lo sviluppo territoriale ed incidere sull’aumento dei livelli occupazionali”. I destinatari delle iniziative sono tutte le aziende calabresi iscritte agli albi delle imprese artigiane e quelle iscritte nel registro del settore commercio (turismo). Il programma Ar.co. È finalizzato all’inserimento lavorativo a tempo indeterminato di lavoratori anche con contratti di apprendistato professionalizzante e alla trasformazione di contratti a termine in rapporti di lavoro a tempo indeterminato a tempo pieno o part-time. “L’inserimento e il reinserimento lavorativo di lavoratori adulti, disoccupati di lunga durata e dei bacini di precariato occupazionale, attraverso percorsi specifici integrati ad incentivo – ha spiegato infine l’Assessore Stillitani – è uno degli obiettivi principali dell’operato del mio assessorato. Sotto questa specifica priorità il Dipartimento Lavoro ha già attuato tutta una serie di bandi e di provvedimenti, come quello sull’accesso al Microcredito, da parte di lavoratori svantaggiati e non bancabili, con l’adesione attualmente di quasi cinquecento disoccupati, e tutta una serie di progetti per l’emersione del lavoro irregolare, coordinati dalla Commissione regionale per l’emersione del lavoro nero. Si tratta, in sostanza, di una vera e propria azione di sistema, che mira a creare una rete di programmi integrati volti ad incentivare l’occupabilità nella Regione e regolamentare il mercato del lavoro. La Calabria dagli ultimi dati risulta, infatti, essere in controtendenza rispetto alla media nazionale, facendo registrare un incremento dei soggetti occupati”. |
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RAPPORTO STATISTICO 2011. SOSTENIBILITA’ SOCIALE E FAMIGLIE |
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Venezia, 6 settembre 2011 - Il Rapporto Statistico 2011 della Regione, incentrato sui temi dello sviluppo sostenibile, prende in esame anche vari aspetti legati alla sostenibilità sociale. Nel rapporto, curato dalla Direzione regionale Sistema Statistico e recentemente presentato dal vicepresidente Marino Zorzato, si sottolinea che lo sviluppo si fa sostenibile nella misura in cui garantisce una crescita quanto più equa tra la popolazione. L’italia, con un Pil pro capite nel 2008 di 26.000 euro in parità di potere d’acquisto, presenta un indice di disuguaglianza di 5,2: vale a dire che il 20% più ricco della popolazione detiene una quota complessiva di reddito che è cinque volte superiore di quella a disposizione del 20% più povero. In Veneto il livello di disparità dei redditi sembra più contenuto che altrove (indice di disuguaglianza 3,9) e le famiglie hanno una disponibilità economica mensile che ha consentito di resistere meglio, se confrontata con le altre regioni, agli scossoni causati dalla crisi economica, anche grazie alla compresenza diffusa di due o più redditi. Il 46% delle famiglie ha potuto contare su due redditi e il 17% su tre o più. Più in difficoltà sono le famiglie di monogenitori e gli anziani soli. Andamenti altalenanti invece per i single e le coppie giovani, a causa di una stabilità economica non ancora raggiunta e della situazione del mercato occupazionale. Le difficoltà aumentano con la presenza di figli, soprattutto se sono più di due, mentre a godere di una maggiore tranquillità economica sono le coppie mature senza più figli in casa. In concomitanza con la crisi, anche i consumi delle famiglie venete sono calati nell’ultimo anno di 4,7 punti percentuali in termini reali, attestandosi su una spesa media mensile di circa 2.800 euro, comunque superiore alla media nazionale (circa 2.400 euro). Si è imposta la necessità di compiere delle scelte di priorità nell’allocazione del budget, considerando i vincoli dettati da alcune spese irrinunciabili. Tra queste, l’abitazione rappresenta il costo principale e assorbe una quota consistente della spesa di una famiglia, pari mediamente al 16% del reddito complessivo. |
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BOLZANO: OLTRE 2,3 MILIONI AD ASSOCIAZIONI PER ATTIVITÀ FORMATIVE PER FAMIGLIE |
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Bolzano, 6 settembre 2011 - Il Dipartimento alla famiglia e politiche sociali che fà capo all’assessore provinciale Richard Theiner ha assegnato contributi per oltre 2,3 milioni di Euro ad organizzazioni private e pubbliche per l´attività svolta nella formazione rivolta a famiglie e genitori. Genitori, nonni, il personale insegnante e tutte le altre persone che si relazionano con bambini ed adolescenti vengono supportate nelle loro responsabilità educative attraverso informazioni, scambio di esperienze e consigli pratici in ambito educativo. I corsi, conferenze, workshops, tavole rotonde, lavori di gruppo e altre offerte mirate che si rivolgono alla famiglia ed a persone impegnate in attività con bambini hanno quale scopo il rafforzamento della competenza educativa. Un altro obiettivo della formazione alla famiglia è la conciliazione fra i tempi della famiglia e quelli del lavoro e il rafforzamento del ruolo del padre. Il Dipartimento famiglie e politiche sociali che fà capo all’assessore provinciale Richard Theiner ed il Servizio famiglia supportano con contributi 41 associazioni ed organizzazioni nella loro attività come per esempio l’Associazione Cattolica delle Famiglie Altoatesine, il Centro convegni Lichtenstern/stella, l’Associazione campi gioco e ricreazione (Vke), le cooperative Montessori e “Die Kinderfreunde Südtirols”, l’associazione “Die Kinderwelt onlus” e i Centri genitori bimbi. Con i contributi di circa 2,1 miloini di Euro vengono sostenuti progetti e spese di amministrazione e gestione. Circa 950.000 Euro di questa somma sono destinati ai 17 Centri genitori bimbi che sono punti d’incontro per i genitori e i loro figli, nonni ed educatori. "Facciamo attenzione affinché siano sostenuti progetti di vario tipo" come fà presente l’assessore alla famiglia Theiner che sottolinea cometante componenti piccole e grandi contribuiscano a un buon lavoro di formazione alla famiglia. In futuro l’attenzione sarà concentrata ancora di più su progetti e organizzazioni che offrono iniziative sostenibili e mirate sulle esigenze delle famiglie, come annuncia l´assessore. Inoltre, un importo superiore ai 200.000 Euro è stato messo a disposizione di altre 34 associazioni per i loro progetti, tra i quali anche diversi gruppi gioco per bambini piccoli da 0 a 3 anni. Anche organizzazioni pubbliche che hanno realizzato diversi progetti come per esempio coris sono state sostenute con circa 45.000 Euro. |
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FVG, FAMIGLIA: APPROVATO REGOLAMENTO SERVIZI PRIMA INFANZIA |
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Trieste, 6 settembre 2011 - E´ un regolamento corposo, una quarantina di articoli, quello che la Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Famiglia Roberto Molinaro ha adottato in via preliminare, il 12 agosto, per stabilire i requisiti e le modalità di realizzazione, organizzazione e funzionamento, nonché le procedure per la vigilanza e l´accreditamento dei servizi destinati alla prima infanzia. Il provvedimento disciplina, in forma organica e puntuale, l´ampia e diversificata offerta educativa rivolta ai bambini da 0 a 36 mesi, nella quale rientrano gli asili nido, i centri per bambini e genitori, gli spazi gioco, le attività dell´educatore domiciliare e quelle di baby sitter locale: un insieme di proposte completo per la prima infanzia. Frutto di un lavoro interdisciplinare, coordinato dal servizio regionale Politiche per la Famiglia e dagli esperti messi in campo dall´area Welfare dell´Azienda sanitaria n.5 "Bassa Friulana", il regolamento è stato preceduto da consultazioni con i portatori d´interesse del settore, i servizi sociali dei Comuni, i gestori pubblici e privati, le associazioni professionali e le Aziende socio-sanitarie sanitarie per far sì che le nuove norme fossero coerenti sia con le normative esistenti, sia con quanto realizzato sino ad oggi. I contenuti della nuova regolamentazione seguono tre linee fondamentali. La prima, attiene alla definizione puntuale delle varie tipologie di servizi, nidi d´infanzia, servizi integrativi e servizi sperimentali, con fissazione dei requisiti organizzativi generali, tra i quali rientra l´elaborazione di un progetto educativo, la presenza in ciascuna struttura di almeno due operatori muniti di adeguato titolo professionale, l´adozione obbligatoria di una carta dei servizi quale strumento di trasparenza e informazione alle famiglie. Particolare attenzione è stata riservata alla definizione dei requisiti strutturali dei locali ove sono ospitati i servizi: oltre alle certificazioni di agibilità, sicurezza, igienicità è richiesta infatti anche la presenza di un´area esterna. La seconda parte del regolamento stabilisce, invece, gli standard relativi alla ricettività, al rapporto bambini ospiti ed educatori, agli orari (minimi e massimi) di funzionamento, precisando altresì l´articolazione e le dimensioni degli spazi interni ed esterni per ciascuna tipologia di servizio. Di assoluta novità la definizione e conseguente disciplina del servizio educativo domiciliare, rivolto a gruppi di non più di 5 bambini con età compresa fra i 3 ed i 36 mesi, ospitati a casa dell´educatrice. Per tale attività si prevede l´individuazione di un soggetto gestore che assicura la continuità delle prestazioni e la qualità delle stesse. Una minima regolamentazione è stata inoltre introdotta per il servizio di baby sitter locale con la previsione che i Comuni promuovano l´istituzione di uno specifico "elenco", raccogliendo le relative disponibilità mediante un avviso pubblico. La terza parte del regolamento stabilisce infine procedure e modalità per l´avvio dei servizi, l´esercizio dell´attività di vigilanza e controllo sugli stessi, l´accreditamento delle strutture, un complesso di adempimenti da realizzarsi in stretta collaborazione tra Comuni e Amministrazione regionale. Di rilievo l´introduzione di requisiti aggiuntivi per l´accreditamento degli asili nido e dei servizi integrativi, che dovranno assicurare, tra l´altro, un coordinamento pedagogico mediante personale laureato, l´inserimento e l´integrazione di bambini con disabilità e la partecipazione degli organismi rappresentativi delle famiglie-utenti nelle fasi di valutazione del servizio stesso. L´accreditamento dei nidi d´infanzia, che avrà validità triennale e potrà essere rinnovato previa verifica dei requisiti organizzativo-strutturali, diventa anche condizione indispensabile perché le stesse famiglie utenti possano utilizzare contribuzioni pubbliche per l´accesso al relativo servizio. Tale previsione sarà attuata con l´entrata a regime delle nuove norme. Il testo regolamentare, che sarà sottoposto al parere del Consiglio delle Autonomie locali e della Iii Commissione del Consiglio regionale, comprende inoltre norme transitorie e di raccordo con le normative in vigore, prevedendo il termine di 24 mesi per l´adeguamento dei servizi esistenti ai nuovi criteri organizzativi e strutturali. Disponibilita´ Bilancio Regionale Anno 2011 connessa all´attuazione del regolamento sui servizi prima infanzia - stanziamento per sostegno gestione (tramite soggetti gestori - da ripartire) 9.200.000 euro - stanziamento per abbattimento rette (tramite le famiglie - da ripartire) 4.000.000 euro - stanziamento in conto capitale a sostegno investimenti (prossimo bando) 6.571.696 euro di cui: fondi statali 5.671.696 euro, fondi regionali 900.000 euro, Totale generale: 19.771.696 euro |
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