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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Ottobre 2011
ENERGIA PULITA? MADRE NATURA È ANCORA UN´ESPERTA  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2011 - Con l´aumentare delle preoccupazioni riguardanti la fornitura di energia pulita in tutto il mondo, i ricercatori proseguono con i loro sforzi per trovare la più abbondante fonte di energia a noi disponibile. La maggior parte degli esperti si è rivolta alla luce solare per raggiungere questo scopo. La sfida, tuttavia, è quella di determinare come meglio catturare, trasferire e immagazzinare in modo efficiente l´energia solare. Ora un team internazionale di ricercatori ha scoperto che i complessi sistemi che funzionano in natura potrebbero essere la risposta a questo problema. Presentato nella rivista Nature Chemistry, il loro studio punta i riflettori sui complessi antenna naturali. La loro ricerca è stata in parte finanziata dal progetto Photprot ("The dynamic protein matrix in photosynthesis: from disorder to life"), che ha ottenuto una borsa del Consiglio europeo della ricerca (Cer) del valore di 2,86 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue. Dopo aver esaminato gli studi riguardanti i complessi antenna naturali che catturano la luce solare nelle piante e nei microorganismi, scienziati in Canada, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti hanno raccolto le informazioni trovate in una guida per i ricercatori e gli ingegneri che progettano le future tecnologie energetiche solari. Osservando la fotosintesi naturale, il team ha fornito nuove idee su come possono essere sviluppati i circuiti energetici molecolari fatti dall´uomo per catturare, regolare, amplificare e dirigere l´energia solare grezza. Disponendo di queste informazioni, gli esperti potrebbero collegarsi efficacemente all´abbondante luce solare disponibile, in seguito convertire e immagazzinare la sua energia, e quindi trasferirla a varie distanze; tutto questo è possibile all´interno di serie di microscopiche reti energetiche. "Oltre 10 milioni di miliardi di fotoni di luce colpiscono una foglia ogni secondo," dice il Digital Journal citando il dott. Greg Scholes, un chimico del Dipartimento di chimica presso l´Università di Toronto in Canada. "Di questi, quasi tutti i fotoni di colore rosso vengono catturati dai pigmenti di clorofilla che alimentano la crescita della pianta." Una delle sfide è rappresentata dal dirigere l´energia proveniente dalla luce solare che viene catturata e immagazzinata solo per un miliardesimo di secondo dai cromofori, ciò che gli esperti definiscono come tintura colorata o molecole di pigmento, prima che vada persa. I ricercatori affermano che, sebbene gli esperti abbiano studiato la fotosintesi per oltre un secolo, sarà possibile riprodurre i criteri di progettazione coinvolti in questo complesso processo naturale se verranno implementate delle modifiche nel modo in cui vengono realizzate le esistenti procedure di sintesi chimica. Ciò che è necessario sono nuovi approcci per copiare il modo in cui sono disposti i cromofori in natura e come viene regolata la naturale energia di eccitazione molecolare per ottimizzare l´assorbimento di luce nei complessi antenna solari nelle foglie e nelle alghe. Essi aggiungono che la più grande sfida di dinamica chimica è probabilmente rappresentata dal trasporto dell´eccitazione elettronica in natura. I risultati del loro lavoro possono portare a una base per la progettazione e la sintesi di unità e sistemi antenna artificiali funzionanti su scala molecolare che svolgono la fotosintesi. I ricercatori affermano che è fondamentale costruire cromofori artificiali con grande capacità di assorbimento, disporre queste molecole di pigmento in schemi ottimali sulle antenne e trarre beneficio dalle proprietà collettive delle molecole che assorbono la luce. "Si prevede che la luce solare fornirà una frazione significativa delle necessità energetiche mondiali nel corso del prossimo secolo, poiché la luce solare è la fonte di energia più abbondante che abbiamo a disposizione," riporta il Digital Journal citando il coautore Graham Fleming della University of California, Berkeley negli Stati Uniti. "Tuttavia, per utilizzare l´energia solare assorbita dalla luce in modo efficiente noi dobbiamo comprendere e migliorare sia la reale cattura dei fotoni che il trasferimento dell´energia di eccitazione elettronica." Per maggiori informazioni, visitare: Nature Chemistry: http://www.Nature.com/nchem/index.html  Università di Toronto: http://www.Utoronto.ca/  Consiglio europeo della ricerca http://erc.Europa.eu/    
   
   
ENERGIA. LOMBARDIA LEADER PER GESTIONE INTELLIGENTE IMPENNATA USO RINNOVABILI,FUTURO QUI È GIÀ INIZIATO  
 
 Milano, 25 ottobre 2011 - ´La Lombardia si candida ad essere il modello di regione del futuro nella gestione intelligente dell´energia´. Lo ha detto ieri mattina l´assessore regionale all´Ambiente Energia e Reti, Marcello Raimondi, intervenendo alla Conferenza di presentazione dei risultati di Alpenergy, un progetto europeo di cooperazione territoriale che ha riunito i produttori di energia, le agenzie di sviluppo, gli istituti di ricerca e le amministrazioni locali di Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera. ´La Lombardia è già leader energetico indiscusso a livello nazionale - ha detto Raimondi - e da tempo lo è anche dal punto di vista delle energie rinnovabili, in costante ed impetuosa crescita negli ultimi anni. Questo scenario ci aiuta a fare i conti col futuro, e cioè con una rete che sia in grado di gestire i flussi di energia prodotta e consumata nella nostra regione´. Il Fotovoltaico - Particolarmente significativi i dati sulla produzione di energia elettrica da fotovoltaico, per cui si è registrata una crescita costante in regione fino a raggiungere gli oltre 22mila impianti installati sul territorio regionale per un totale che supera i 300 Mw di potenza. ´Una particolarità lombarda - ha aggiunto l´assessore - è che questi impianti sono per la stragrande maggioranza (oltre l´80%) integrati, e dunque non installati a terra. Questo corrisponde ad un maggiore rispetto dell´ambiente e ad una tutela maggiore, ad esempio, dei terreni agricoli´. La diversificazione delle fonti energetiche di approvvigionamento e l´aumento della percentuale di rinnovabili devono però trovare il terreno pronto e cioè una rete capace di gestire i dati senza sprechi di energia e nella massima sicurezza. La Mobilita´ Elettrica - ´In Lombardia - ha spiegato l´assessore - il processo di razionalizzazione della rete energetica è già in corso, e ci permette di cominciare a ragionare sulla Lombardia del futuro. Ad esempio, stiamo concretamente valutando progetti per una diffusione capillare della mobilità elettrica. Ciò significa cambiare radicalmente il sistema di mobilità, dell´urbanistica e dell´infrastrutturazione complessiva´. ´Proprio per questo - continua Raimondi - è necessaria una responsabilizzazione di tutte le Istituzioni e le comunità coinvolte che, quando agiscono in maniera coordinata, ottengono risultati importanti, come avvenuto ad esempio con la costruzione dell´autostrada dell´energia tra Pavia e Lodi, realizzata con Terna, che ha permesso un risparmio annuo di 25 milioni di euro e 150mila tonnellate di Co2´ . L´infrastrutturazione Telematica - ´La Regione - ha proseguito l´assessore - è poi anche impegnata nella infrastrutturazione telematica, per una gestione sicura dei dati e delle informazioni sul flusso di energia, che è fondamentale nella città intelligente approvvigionata in misura crescente da fonti rinnovabili: saremo a breve la prima regione in Europa ad essere coperta per il 100% della popolazione dalla Banda larga, e vorremmo arrivare prima possibile ad una trasmissione dati ancora più veloce e sicura´. ´Stiamo lavorando - ha concluso Raimondi - per anticipare il futuro in Lombardia. Ma basta guardarsi intorno per capire che da noi il futuro è già cominciato´.  
   
   
ENERGIA, SICILIA: DIFFERENTI INCENTIVI TENTATIVO LEGA DIVIDERE ITALIA  
 
Palermo, 25 ottobre 2011 - "La chiamano perequazione ma sarebbe il piu´ iniquo dei provvedimenti. La colpa delle regioni del Sud sarebbe quella di avere piu´ sole. E´ un ennesimo tentativo di frammentare l´Italia e un pericoloso precedente". Cosi´ interviene il 20 ottobre l´assessore regionale all´Energia, Giosue´ Marino, sulla posizione del governo centrale che, nell´introdurre un nuovo sistema di incentivi per le rinnovabili che dovrebbe rivisitare le tariffe del Iv Conto Energia in base alle caratteristiche del territorio, si appresta a differenziare l´incentivo privilegiando le regioni del Nord a svantaggio di quelle del Sud. "Il tentativo non e´ nuovo - sottolinea l´assessore Marino -. La Regione Sicilia si e´ gia´ sopposta ad analoghe iniziative leghiste manifestando il proprio vibrato dissenso sia in Commissione Energia che in sede di Conferenza Stato Regioni, dove, la proposta avanzata da alcune regioni del Nord di differenziare l´incentivo per regione, e´ stata bocciata". "La revisione degli incentivi proposta nel decreto sviluppo - precisa Marino - si pone in antitesi con il maggiore impegno chiesto dallo Stato alle Regioni meridionali di contribuire agli obiettivi nazionali nella produzione di energia da fonti rinnovabili, il cosiddetto burden sharing. Il rischio che ne consegue e´ che le regioni del Sud non diano l´intesa sul decreto di burden sharing" . "Inoltre - continua l´assessore - la continua modifica del sistema degli incentivi, toglie certezza agli investitori con la ovvia conseguenza che non solo il sud, per effetto della manovra, sarebbe fortemente penalizzato e perderebbe i suoi investitori, ma inoltre, tutto il territorio nazionale rischierebbe una forte contrazione degli investimenti a causa della inaffidabilita´ delle politiche energetiche nazionali". "Confidiamo - conclude l´assessore - nella prevalenza del buon senso, ma siamo pronti ad avviare ogni azione possibile per impedire che questa nefasta scelta della politica nazionale sia portata a termine".  
   
   
ENERGIA IN ABRUZZO: PER PATTO SINDACI ATTIVI 300 CANTIERI FINANZIAMENTI PER 35 MLN, INTERESSATI QUASI TUTTI I COMUNI  
 
L´aquila, 25 ottobre 2011 - Circa trecento cantieri aperti in tutti i comuni abruzzesi: il Patto dei sindaci sull´efficientamento energetico entra nel vivo e l´Abruzzo recita ancora una volta un ruolo di primo piano. I numeri sull´asse Energia del Por-fesr, che ha assegnato all´Abruzzo una dotazione finanziaria di oltre 35 milioni di euro, parlano di un Patto dei sindaci che dopo aver ottenuto dall´Unione europea il sigillo di best praticte, ha permesso l´apertura di cantieri su quasi tutti i comuni abruzzesi in sintonia con quella che è la filosofia del Patto dei sindaci, dotare cioè ogni singolo comune abruzzesi di un edificio ad efficientamento energetico. "Questi numeri confermano la grande capacità progettuale e operativa dell´Abruzzo - commenta l´assessore all´Energia Mauro Di Dalmazio -. Abbiamo subito intuito che il Patto dei sindaci poteva generare un circuito economico virtuoso in grado di produrre lavoro e ricchezza su tutto il territorio regionale. In questo senso, tutti i comuni, piccoli e meno piccoli, e le quattro Province hanno risposto molto bene, dimostrando una grande capacità di fare sistema". I numeri messi in campo dell´Abruzzo per il Patto dei sindaci parlano chiaro: nell´attività di promozione della produzione di energia da rinnovabili (4 milioni di euro), di competenza delle Province, sono stati redatti tutti i 4 bilanci energetici e avviati i cantieri nelle province dell´Aquila e Chieti, mentre quelli di Pescara e Teramo sono in corso di approvazione. Per la promozione di sistemi di risparmio energetico (28 mln), di competenza dei comuni e delle Province, sono partiti 250 cantieri nei comuni al di sotto dei 5000 abitanti, sono stati redatti tutti i 250 bilanci energetici dei 250 comuni ed è stata avviata la redazione dei piani di azione. Per i comuni sopra i 5000 abitanti sono stati redatti e consegnati i 51 bilanci energetici previsti. Per le Province, sempre in materia di promozione di sistemi per il risparmio energetico, sono stati avviati 13 cantieri: 8 all´Aquila, 4 a Chieti, uno a Pescara in attesa dell´approvazione di quelli di Teramo. "Questi numeri - conclude l´assessore Di Dalmazio - rappresentano da un lato la conferma che l´Abruzzo sul Patto dei sindaci è destinato a recitare un ruolo di primo piano in campo nazionale ed europeo; e dall´altro la grande capacità di spesa che l´Abruzzo è in grado di presentare per quanto riguarda i strutturali europei del Por-fesr".  
   
   
TOSCANA: L’EOLICO SI FA DOVE SI PUÒ  
 
Firenze, 25 ottobre 2011 – “La Regione è tutt’altro che contraria allo sviluppo dell’energia eolica, come sostengono Legambiente e i Verdi. L’eolico dove si può si fa e i numeri lo dimostrano: in Toscana ci sono installati impianti per 44,8Mw e ce ne sono di autorizzati per altri 104,4Mw. Se tutti quelli autorizzati fossero realizzati potremmo contare già su una potenza installata di circa 150 Mw. Ma ad oggi per quattro impianti con tanto di autorizzazione non sono ancora partiti i lavori. Mi chiedo allora, se è vero che c’è tanta voglia di investire in questo settore, come mai si indugia sulla realizzazione”. Netta la replica dell’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini all’attacco di Legambiente che accusa la Regione di stoppare l’eolico in Toscana. “Detto questo – continua Bramerini - voglio precisare che la Via è un procedimento complesso, che rappresenta la sintesi di pareri esterni e interni alla Regione Toscana sui quali incidono anche i pareri delle Soprintendenze. Spesso è accaduto che la Regione abbia portato avanti progetti contro i quali si erano espresse anche le comunità locali ma ai quali poi la Via ha dato parere positivo; spesso abbiamo avuto ricorsi contro le nostre autorizzazioni e poi il Tar ci ha dato ragione (vedi caso ultimo dell’impianto di Riparbella)”. “Stiamo lavorando – sottolinea l’assessore – al recepimento delle linee guida nazionali che ci daranno maggiori indicazioni e potranno aiutare sia gli uffici che gli enti e le imprese ad orientarsi meglio rispetto alle aree più idonee dove collocare gli impianti. Ciò non ha mai fatto venir meno la correttezza dell’operato degli uffici che ha esaminato e esamina tutti i progetti di Via, da quelli sugli impianti eolici a quelli sulle infrastrutture, con il massimo rigore. Registro inoltre con sorpresa la posizione di Italia Nostra che, a dispetto di un passato in cui ci ha sempre attaccato sull’eolico dichiarandosi nettamente contraria, stavolta fa una virata totale a favore di un progetto che non solo è stato bocciato dalla Regione Toscana, ma anche dall’Emilia, dalle Provincia di Arezzo e dalle Soprintendenze per motivi ambientali e paesaggistici, tra i quali l’aspetto naturalistico che riguarda i possibili impatti sull’avifauna, confermati peraltro dalla documentazione presentata dall’impresa stessa”. “Infine – conclude Anna Rita Bramerini -, ci chiediamo in quale veste parlasse Cecilia Armellini, se come responsabile Commissione Energia Legambiente Toscana o, come risulta anche agli uffici regionali, quale rappresentante della Carpinaccio s.R.l. Avendo firmato in veste di project manager di tale società alcune comunicazioni nell’ambito di procedimenti di Via su progetti di impianti eolici in Toscana ed aver partecipato a riunioni tecniche e sopralluoghi sempre per conto di tale società”.  
   
   
ESTRAZIONE DI IDROCARBURI: I RISCHI PER IL POLESINE  
 
Venezia, 25 ottobre 2011 - Il tema dell’estrazione di idrocarburi è stato centrale nella celebrazione della quinta edizione dell’incontro che i Consorzi di Bonifica del Polesine promuovono con le istituzioni pubbliche e che si è tenuto il 21 ottobre nel Museo regionale della bonifica Ca’ Vendramin a Taglio di Po (Rovigo), presenti tra gli altri gli assessori regionali allo sviluppo economico Isi Coppola e alla difesa del suolo Maurizio Conte. Il presidente del Consorzio di bonifica Delta del Po, Fabrizio Ferro, ha ricordato la fragilità del territorio messa in evidenza sessant’anni fa dall’alluvione in Polesine e, negli anni ’60-’70, dai problemi di subsidenza conseguenti alle estrazioni di gas metano. Più recente il pericolo di piattaforme in Adriatico per l’estrazione di idrocarburi. “Ma ci sono continue richieste – ha detto Ferro – e dobbiamo difenderci, perché i rischi li abbiamo vissuti sulla nostra pelle”. Gli ha fatto eco il presidente del Consorzio Adige Po, Giuliano Ganzerla, sostenendo inoltre che “è assolutamente prioritario investire sulla sicurezza del territorio”. E’ seguita una tavola rotonda tra tecnici. Da parte sua l’assessore Coppola ha affermato che questo tema è di una rilevanza e di una pericolosità tali che non può passare sotto silenzio. “Il Polesine – ha aggiunto – ha alle spalle una storia che consente di vedere con largo anticipo fenomeni che hanno forte incidenza sulla qualità della vita e sulla sicurezza del territorio”. Il riferimento, in particolare, è alla recente richiesta di una società di poter fare trivellazioni nella Pianura Padana alla ricerca di idrocarburi. “Le istituzioni del Veneto sono contrarie – ha fatto rilevare l’assessore Coppola - ma la nostra azione deve coinvolgere anche le regioni contermini, con cui è necessario far partire da subito un ragionamento forte”. Anche l’assessore Conte, a conclusione dei lavori, ha detto che non “si può svendere a qualche multinazionale il futuro del Polesine”, aggiungendo che “c’è necessità di avere rispetto dei lavoro e dei risultati ottenuti per la conquista di questo territorio. Non si può pensare che qualcuno metta in discussione tutto questo”. Conte ha parlato anche dell’impegno della Regione per la difesa idrogeologica e del reperimento delle risorse. “Sarà prioritario nel prossimo bilancio – ha concluso – investire sulla pianificazione per dare sicurezza al territorio”.  
   
   
CUNEO. EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Cuneo, 25 ottobre 2011 - Si svolge mercoledì 26 ottobre, presso la sede della Confidustria, Corso Dante 51, il convegno “L’efficienza energetica negli edifici” organizzato in collaborazione con la sezione dei costruttori edili Ance Cuneo, vedrà la partecipazione di massimi esperti e studiosi in materia di risparmio energetico. Il convegno si colloca sulla scia dello “Studio dei vincoli e delle opportunità offerte alle imprese della provincia di Cuneo dalla evoluzione delle tecnologie nel settore energetico”, una sorta di “Libro bianco” sulle fonti energetiche rinnovabili della Granda. Interviene l’assessore regionale, Massimo Giordano.  
   
   
AMBIENTE/ENERGIA: GELA; LOMBARDO, BENE RICONVERSIONE EX AREA ISAF  
 
 Gela, 25 ottobre 2011 - "La celerita´ con la quale sono stati effettuati, e sono ormai in via di ultimazione, i lavori per la messa in sicurezza e per la bonifica dell´area della discarica ex Isaf rappresenta certamente una buona notizia. Va salutato positivamente anche il progetto che prevede la riconversione di questa superficie con l´installazione di un parco fotovoltaico in grado di produrre 5 megawatt". Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, nel corso del sopralluogo compiuto ieri nella zona dell´ex discarica dell´Isaf di Gela, dove il gruppo Syndial-eni ha quasi portato a termine uno degli interventi di bonifica piu´ rilevanti d´Europa, che interessa un´estensione di 50 ettari per un costo complessivo di circa 80 mln di euro. All´incontro hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco di Gela, Angelo Fasulo, il presidente della Provincia di Caltanissetta, Giuseppe Federico, il prefetto vicario, Giuseppa Di Raimondo, il presidente del consorzio Asi di Gela, Giuseppe Pisano, il presidente della commissione Antimafia regionale, Lillo Speziale e i vertici di Eni, Syndial ed Enipower.  
   
   
10ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE CASE INTELLIGENTI E LA TELEMATICA SANITARIA  
 
 Artimino, 25 ottobre 2011 - La decima conferenza internazionale sulle case intelligenti e la telematica sanitaria avrà luogo dal 13 al 15 giugno 2012 ad Artimino, in Italia. Una casa intelligente è un ambiente in grado di mettere insieme computer incorporati, dispositivi informatici, micro/nano sistemi e sensori multimodali per offrire alle persone livelli senza precedenti di accesso alle informazioni e all´assistenza dalle tecnologie dell´informazione e della comunicazione. La telematica sanitaria utilizza questa struttura per fornire servizi sanitari, competenze e informazioni all´interno dell´ambiente domestico. Con le future tendenze demografiche, è possibile che gli anziani e i disabili useranno le tecnologie assistive intelligenti per svolgere attività della vita quotidiana, socializzare e godersi attività di intrattenimento e del tempo libero. La conferenza si svolge ogni anno; il tema di quest´anno si concentrerà sull´impatto della tecnologia come soluzione per prevenire e/o trattare le condizioni croniche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Conference-icost.org/     
   
   
EDILIZIA,ROMA: AL VIA «DIA» ONLINE, IMPORTANTE PASSO DIGITALIZZAZIONE PA  
 
Roma, 25 ottobre 2011 - «Da oggi è attivo il servizio di presentazione online delle pratiche edilizie relative alla Denuncia di Inizio Attività (D.i.a): si tratta di una novità che permetterà di "dematerializzare" gli oltre settemila fascicoli che, annualmente, vengono depositati negli uffici capitolini, nonché di abbattere i circa 40mila contatti tra sportello e utenza per la richiesta di informazioni e modulistica, per la consegna o l´integrazione della documentazione edilizia. Tutto ciò a vantaggio di un´amministrazione più efficiente e a portata di cittadino, con un risparmio di circa mille euro a pratica che attualmente vengono spesi tra copie del progetto e relativo fascicolo». Lo ha dichiarato ieri l´assessore ai Servizi tecnologici e Reti informatiche, Enrico Cavallari, a margine della presentazione del nuovo servizio dedicato agli architetti, ai geometri e agli ingegneri di Roma. «Il professionista, grazie al proprio pc, può presentare la D.i.a. In versione digitale in qualunque momento del giorno, senza muoversi dalla scrivania, recuperando così i tempi e i costi dovuti allo spostamento e con l´assoluta certezza del deposito della pratica e della completezza dei dati: qualora la documentazione non fosse integrale, infatti, non potrebbe essere inviata telematicamente» aggiunge Cavallari. «La D.i.a. Online, che nasce in collaborazione con l´Ordine degli architetti di Roma, rappresenta un nuovo e importante passo verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione che ha già visto Roma Capitale capofila nella certificazione anagrafica digitale, nell´implementazione del portale sempre più interattivo, nell´integrazione con le aziende e con gli ordini professionali attraverso servizi creati per snellire le procedure burocratiche» conclude Cavallari. Il procedimento amministrativo della D.i.a. In edilizia, in una prima fase, utilizzerà sia l´attuale procedura cartacea sia quella informatica. Il servizio online è attivo per tutto il territorio di Roma Capitale. Durante la procedura telematica il professionista accede al portale di Roma Capitale nell´apposita sezione e si connette alla piattaforma messa a disposizione dall´Ordine degli architetti di Roma e Provincia: riconosciuto come professionista abilitato, viene guidato nella stesura di tutti gli atti necessari previsti dai regolamenti nazionali e di Roma Capitale. Ultimata la predisposizione della documentazione, il professionista la sigla con la firma digitale (previa dotazione del dispositivo) e, tramite la Pec (Posta elettronica certificata), la invia agli uffici competenti all´indirizzo diaonline.Dipartimento6@pec.comune.roma.it  A fronte della istanza acquisita via Pec dagli uffici competenti, il sistema invia al professionista una email certificata che riporta l´oggetto e il numero di protocollo della D.i.a, l´ufficio destinatario-competente, il responsabile del procedimento. Questa email costituisce la ricevuta di avvenuta presentazione della segnalazione di inizio attività. La documentazione viene poi acquisita automaticamente dal sistema di Gestione Elettronica Documentale capitolino (Ged) mentre il personale preposto inizia ad operare tramite le apposite procedure informatizzate collaborando digitalmente con i Municipi, se interessati dallo svolgimento dell´iter amministrativo.  
   
   
ALLARME CRISI: LE CASE PIGNORATE ALL’ASTA. CHI COMPRA GLI IMMOBILI?  
 
Lecce, 25 ottobre 2011 - L’aumento degli immobili pignorati e messi all’asta giudiziaria sono la prova tangibile degli effetti drammatici della crisi che si è abbattuta prepotentemente sulle famiglie e sulle imprese che ormai, oberate da una pressione fiscale asfissiante conseguente anche dalla difficoltà perdurante del governo in carica nel trovare misure per lo sviluppo e per far uscire dal tunnel della recessione il Paese, troppo spesso, non riescono a far fronte ai propri debiti. Come è noto, in termini assai semplici, l’asta giudiziaria di un immobile giunge all’esito di una procedura di pignoramento avviata da un determinato creditore che, nel momento storico in cui parliamo, è rappresentato per lo più da banche e finanziarie per mutui e finanziamenti non pagati, ma anche qualsiasi altro soggetto che vanti un credito, come per esempio, fra gli altri, Equitalia. La vendita rappresenta, quindi, il momento più patologico del procedimento di esecuzione avviato in tribunale, ossia certifica l’impossibilità per il proprietario di non essere riuscito a far fronte al pagamento del proprio debito neanche attraverso accordi di conversione o dilazioni. Quando si è giunti all’asta, per il debitore – proprietario è quindi ormai troppo tardi per cercare di ripianare il proprio debito e così, purtroppo, il diritto di credito si può trasformare in speculazione da parte di soggetti che ruotano intorno a questo meccanismo perverso, su quelle stesse case o immobili in genere pignorati che in gran parte dei casi vengono comprati a prezzi vantaggiosissimi ed inferiori alle stime di mercato. Al di là delle non rare inchieste giudiziarie che hanno riguardato diverse province del territorio nazionale e che hanno dimostrato l’esistenza di organizzazioni criminali dedite a “turbare” il regolare svolgimento delle aste, vi è da dire che indipendentemente dalla commissione o meno di reati connessi a tale mercato del low cost immobiliare, la ricerca dell’affare in un momento di crisi come questo diviene quasi più semplice, per non dire naturale, in quanto se fino a qualche mese fa i beni di un certo pregio trovavano sempre un compratore al primo incanto adesso capita spesso che l’asta vada deserta e debba essere ripetuta a prezzi sempre più bassi. Per evitare qualsiasi tipo di speculazione, per impedire che avvoltoi lucrino sui drammi delle famiglie e delle imprese, in un momento di grave crisi come questo, nel quale soggetti senza scrupoli e con liquidità che spesso derivano da altri affari illeciti hanno vita più facile, Giovanni D’agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” ribadisce la necessità della massima vigilanza da parte delle autorità competenti e quindi della magistratura sia delle esecuzioni civili che inquirente.  
   
   
EDILIZIA ABITATIVA IN SICILIA: APQ DA 147 MLN PER RILANCIO OCCUPAZIONE  
 
Palermo, 25 ottobre 2011 - Recuperare il patrimonio immobiliare gia´ esistente, riqualificare il territorio senza alcuna operazione di cementificazione e, soprattutto, creare nuova occupazione. L´accordo di programma quadro firmato a Roma fra la Regione siciliana e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da´ il via libera a circa 147 milioni di euro fra fondi statali, regionali, di enti locali e di privati, che consentiranno di realizzare 589 alloggi a canone sostenibile e diverse opere di urbanizzazione primaria e secondaria in tutta l´isola. "Tutti interventi ad alto valore aggiunto in termini di lavoro - ha spiegato l´assessore regionale per le Infrastrutture e la Mobilita´, Pier Carmelo Russo -, che oltre ad aumentare la disponibilita´ di immobili destinati all´ edilizia sociale determineranno certamente un incremento occupazionale. Sotto questo profilo, si tratta di una importante risposta all´allarme lanciato in questi giorni dall´Ance, in un momento di forte crisi del settore dell´edilizia, in particolare di quella abitativa". Gli alloggi saranno realizzati a Caltagirone, Modica, Sant´agata di Militello, Fiumedinisi, Pantelleria, Agrigento, Portopalo di Capopassero, Erice, Castelvetrano, Comiso, Castelbuono, Scicli, Canicattini Bagni, Caltanissetta e Pozzallo, in base a un elenco di proposte ammesse a finanziamento. Entro 180 giorni saranno siglati i protocolli d´intesa con i Comuni interessati. Nel dettaglio, i fondi a disposizione provengono dal Ministero delle Infrastrutture (27 milioni e 834 mila euro gia´ assegnati con delibera Cipe), dalla Regione (13 milioni e 732 mila euro), da enti locali (6 milioni e 931 mila) e da investimenti privati(oltre 99 milioni di euro). Sempre sul fronte dell´edilizia abitativa, un´altra buona notizia arriva dall´avviso pubblico per la realizzazione di interventi di recupero degli edifici nei centri storici, grazie all´accensione di mutui ventennali per i quali la Regione coprira´ la quota interessi: entro la prossima settimana saranno definite le pratiche per i primi finanziamenti dopo che, in tempi rapidissimi, sono state analizzate oltre 900 richieste. "E´ una legge - ha sottolineato l´assessore Russo - rimasta quiescente per oltre tre anni, che abbiamo avviato e che, nell´arco di sei mesi, stiamo portando a conclusione tra bando, esame delle istanze e stipula dei contratti. Va sottolineato come si tratti di un bando senza scadenza ma ´a sportello´ e che esiste ancora una buona disponibilita´ di risorse". Del budget a disposizione - 12 milioni di euro - sono stati, infatti, finora impegnati poco piu´ di 5 milioni. Si calcola che, a regime, l´intervento movimentera´ complessivamente circa 300 milioni di euro.  
   
   
A PAVIA CONSEGNATI 86 ALLOGGI RIMESSI A NUOVO CASE CON ALTI STANDARD DI QUALITÀ,FAMIGLIA AL CENTRO LE ASSEGNAZIONI FAVORISCONO REALIZZAZIONE DEL MIX ABITATIVO  
 
 Pavia, 25 ottobre 2011 - Ottantasei alloggi fino a poco tempo fa inagibili recuperati e consegnati ad altrettante famiglie che ora potranno disporre di abitazioni con elevati standard funzionali e tecnici che non hanno nulla da invidiare alle case private. ´Quanto realizzato a Pavia - ha commentato l´assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti - rappresenta una traduzione concreta della strategia regionale: mettere al centro la persona e le famiglie´. ´La consegna di questi 86 alloggi - ha proseguito l´assessore - è il risultato di un importante lavoro raggiunto in soli otto mesi grazie all´impegno di 4.231.386 euro del Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica. In questo modo la città di Pavia risponde al bisogno abitativo di numerose famiglie, che potranno ottenere dal Comune le case. Contemporaneamente verrà favorito il mix abitativo che, proprio a Pavia, vanta già esperienze modello. I quartieri saranno modello e vi abiteranno anziani, giovani coppie, single e famiglie monoparentali o numerose´. L´intervento di manutenzione straordinaria è stato finalizzato al rifacimento degli impianti elettrici, termici e idrico-sanitari, cui si è affiancato il miglioramento della fruibilità degli spazi. ´Come Regione - ha concluso l´assessore Zambetti - siamo pronti ad affrontare nuove sfide e a compiere ulteriori sforzi per sostenere, concretamente, la mutata tipologia di richiesta che arriva dal territorio. Operare in questa direzione significa realizzare il bene comune´.  
   
   
HOTEL HOUSE DI PORTO RECANATI, LA REGIONE APPROVA IL PROGETTO DI VIDEOSORVEGLIANZA.  
 
Ancona, 25 Ottobre 2011 - La Regione Marche ha approvato il progetto comunale di videosorveglianza del condominio ´Hotel House´ di Porto Recanati. La struttura ospita circa 1.376 persone, il 92 per cento extracomunitarie di 40 diverse etnie, ed e` composta da 480 appartamenti dislocati su 17 piani. La citta` (circa 12 mila abitanti, con il 21,8 per cento di stranieri) e` oggetto di uno specifico ´Patto per la sicurezza´, siglato il 9 maggio 2011, alla presenza del sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovani. Il progetto viene finanziato dalla Regione Marche con 100 mila euro. Prevede la riqualificazione dell´area attraverso interventi nelle zone verdi intorno al perimetro del condominio e un sistema di video sorveglianza, con telecamere manovrabili a 360, che permettono di monitorare l´intera zona interessata, senza punti d´ombra. Le immagini vengono trasferite, in tempo reale, agli uffici delle varie forze dell´ordine presenti sul territorio comunale.  
   
   
IMPRESE: PARTE IN ABRUZZO RIFORMA SPORTELLO UNICO  
 
L´aquila, 25 ottobre 2011 - Tre tavoli regionali operativi in grado di avviare su scala regionale il processo di riordino e semplificazione dello Sportello unico attività produttive (Suap). Lo ha annunciato ieri nel corso del convegno "La riforma dello Sportello unico attività produttive", l´assessore agli Enti locali, Carlo Masci. "Con la costituzione dei tre tavoli - ha spiegato l´assessore - la Regione ha già avviato quel processo di riforma del Suap che dovrebbe portare, nelle intenzione del legislatore nazionale e dell´Unione europea, ad una semplificazione e ad una maggiore trasparenza delle procedure per i privati che entrano in contatto con la Pubblica amministrazione". Si tratta, nella sostanza, di invertire una tendenza che ha segnato la storia dei rapporti privato-pubblica amministrazione degli ultimi anni. Lo Sportello unico avrebbe dovuto costituire nelle intenzione del legislatore nazionale uno strumento di semplificazione amministrativa finalizzato a snellire i rapporti tra la Pubblica amministrazione ed il mondo imprenditoriale, superando sotto il profilo istruttorio ogni ripetizione documentale. L´esperienza maturata nel decennio successivo all´istituzione di tale strumento di semplificazione ha però dimostrato che la coesistenza di alcuni fattori critici ha determinato un´attuazione parziale e non soddisfacente per l´utenza. "I tre tavoli realizzati - ha spiegato Carlo Masci - riguardano l´adeguamento regionale alla normativa nazionale e alla direttiva Bolkestein in materia di servizi; la semplificazione delle procedure e dell´attività degli Sportelli e infine il monitoraggio della situazione su tutti i comuni abruzzesi. Anche perché un altro importante obiettivo della riforma è collocare il Suap su ogni comune abruzzese, anche in forma associata, creando una rete di rapporti e di informazioni con la P.a. Che coinvolga l´intero territorio. Su questo fronte - ha concluso Carlo Masci - abbiamo attivato una linea di finanziamenti dei fondi Fas che riguarda la governance degli enti locali e nella quale rientrano sicuramente quei comuni che in forma associata vorranno realizzare e gestire un Suap".  
   
   
ROSSI CHIEDE INTERVENTO DEL GOVERNO PERCHÉ ANSALDOBREDA VENGA RAFFORZATA, NON VENDUTA  
 
Firenze, 25 ottobre 2011 – La Regione solleciterà l’intervento del governo per rafforzare Ansaldobreda chiedendo di modificare le intenzioni di vendita del gruppo da parte di Finmeccanica. Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi a conclusione di una lunga riunione con la rappresentazione sindacali dell’azienda. “Ho preso l’impegno – ha dichiarato – di chiedere un incontro al ministro dell’economia Romani e al ministro dei trasporti Matteoli. Se vuole mantenere una politica industriale per questo settore, il governo può chiedere a Finmeccanica di mantenere la sua presenza nel settore ferroviario. In qualità di azionista di riferimento di Finmeccanica ne ha piena facoltà. Occorre quindi pensare, non a una dismissione, ma a un piano di rilancio con precise garanzie per l’occupazione e il territorio: in ballo c’è il futuro della più grande impresa ferroviaria italiana, di una azienda leader del settore anche a livello mondiale”. Dal presidente è giunto quindi un pieno sostegno alle istanze delle maestranze sintetizzate in un manifesto nel quale si chiede di modificare le scelte di Finmeccanica circa la vendita e la dismissione di Ansaldobreda sostenendo il ruolo strategico del settore della costruzione del materiale rotabile. “Mi è stata chiesta l’adesione a questo manifesto e io l’ho data volentieri – ha ribadito Rossi – Condivido i contenuti dell’istanza presentata e ne parlerò anche con i presidenti delle Regioni che, come la nostra con la sede di Pistoia, sono interessate al problema, e cioè Campania, Calabria e Sicilia”. Rossi ha ricordato anche come la Regione sia stata concretamente presente nel sostenere i progetti di crescita e di innovazione del comparto: “Nel corso degli ultimi tre anni la Regione ha sostenuto con 13 milioni di euro i progetti di ricerca e di innovazione di società del gruppo Finmeccanica. Impegno che adesso rafforzeremo con l’avvio all’Osmannoro del centro di dinamica sperimentale e le attività sulla qualità e la sicurezza dei materiali”. Anche per questo, ora la Regione chiede chiarezza sul futuro: “Questa situazione di incertezza fa male ai lavoratori, alle loro famiglie e a un intero territorio, mette in difficoltà tutto l’indotto, e pregiudica anche le potenzialità produttive dell’azienda che ha importanti commesse da parte di Trenitalia. Per questo è necessario sbloccare, e rapidamente, la situazione. Ripeto quello che dissi a luglio davanti ai cancelli dell’azienda pistoiese: insieme ai lavoratori ci metteremo di traverso contro ogni ipotesi di ridimensionamento o svendita dell’azienda. Infine a Finmeccanica vorrei dire: abbiamo dato e abbiamo quindi il diritto di dire la nostra e di chiedere conto”.  
   
   
ONERI SICUREZZA IN UMBIA: ILLUSTRATE LE LINEE GUIDA A CONFINDUSTRIA  
 
 Perugia, 25 ottobre 2011 - Di fronte ad una platea gremita di piccoli e grandi imprenditori, l´Assessore regionale ai lavori pubblici ed alla sicurezza nei cantieri, Stefano Vinti, ha illustrato il 22 ottobre le Linee Guida per il calcolo dei costi e degli oneri della sicurezza e per la determinazione del costo presunto della manodopera nell´affidamento dei lavori pubblici, nel corso di un seminario organizzato dalla Giunta regionale nell´Auditorium di Confindustria a Perugia. L´assessore ha ribadito come "le Linee Guida rappresentino uno strumento di utile ed efficace supporto al settore dei lavori pubblici. In particolare nella prevenzione del lavoro illegale e della concorrenza sleale, in quanto sottraggono alla concorrenza il costo del lavoro. Le Linee guida, ha sottolineato Vinti, sono state predisposte per supportare l´attività dei soggetti aggiudicatori che nei capitolati, nei bandi di gara, negli avvisi e nelle lettere di invito relativi alle gare per l´affidamento di lavori pubblici, devono indicare specificamente e separatamente dall´importo dell´intervento, il costo della sicurezza, l´onere per la sicurezza e il costo presunto della manodopera utilizzata, che devono essere congrui rispetto all´entità e alle caratteristiche del lavoro da affidare". Al seminario hanno partecipato tecnici delle Amministrazioni Pubbliche del territorio provinciale che si occupano di lavori pubblici, imprenditori, rappresentanti delle loro associazioni di categoria ed ai professionisti.  
   
   
IMPEGNO DELLA REGIONE VALLE D’AOSTA PER LA VERRES SPA  
 
Aosta, 25 ottobre 2011 - Facendo seguito all´impegno preso nell´incontro del 14 ottobre scorso, tra il Presidente Rollandin, l´Assessore alle Attività produttive Ennio Pastoret, il Presidente di Finaosta Giuseppe Cilea e le organizzazioni sindacali della Verrès spa, nella giornata di ieri, giovedì 20 ottobre, l´Assessore Pastoret ha incontrato i sindacati di categoria per informarli sulle decisioni assunte dell´assemblea dei soci della Verrès spa, convocata il 18 ottobre. In particolare è stato reso noto che l´assemblea ha preso atto della perdita di 3 milioni 833 mila 900 euro al 31 agosto 2011, alla quale si aggiungeranno le perdite conseguenti alla risoluzione del contratto in essere per la fornitura con la Thailandia, che andrà a sommarsi a quella già accertata e che dovrebbe portare alla completa erosione del capitale sociale (che era di 5 milioni 669 mila 626). Inoltre la società chiuderà per il terzo anno consecutivo il bilancio in negativo e ciò comporterà quindi la messa in liquidazione la società. «E’ questo un percorso obbligato – ha detto l´Assessore Pastoret oggi in conferenza stampa - che consentirà di chiudere questa fase negativa e di azzerare il Consiglio di amministrazione e di definire l´effettiva consistenza patrimoniale della società e gli intendimenti futuri dei soci». La Verrès è partecipata al 55 per cento dal Poligrafico dello Stato, che esprime 4 dei 5 consiglieri di amministrazione, tra cui il Presidente del Cda e l´amministratore delegato. Finaosta detiene il 27,35 per cento del capitale azionario. La restante quota appartiene a privati residenti all´estero. La messa in liquidazione della società dovrebbe portare alla fuoriuscita di questi ultimi, consentendo così di semplificare il quadro societario per le decisioni future. «Attualmente il destino dell’azienda é legato alla monetazione - ha spiegato il Presidente Rollandin - solo dopo l´intervento del commissario liquidatore saremo in grado di avere un quadro chiaro e, si spera, definitivo, della situazione riguardo al ripianamento dei debiti. Al momento possiamo comunque garantire l´impegno della Regione, attraverso la sua partecipata, Finaosta, affinché vengano mettesse in atto tutte le azioni per poter assicurare il futuro della Verrès spa».  
   
   
PROMOZIONE DELLA RICERCA E DELLO SVILUPPO SPERIMENTALE NELLE PMI ´ APPROVATA NELLE MARCHE LA GRADUATORIA PROGETTI.  
 
Ancona, 25 Ottobre 2011 - Oltre nove milioni di euro a sostegno della ricerca e dello sviluppo sperimentale nelle piccole e medie imprese, rappresentano risorse importanti soprattutto in un momento come questo. Per quasi dieci anni le Marche hanno potuto contare su 50 milioni di euro all´anno per il sostegno alle imprese del territorio. Ora, a causa dei tagli operati dal Governo centrale, queste risorse sono state azzerate. Il nostro lavoro e` diventato piu` difficile ed e` stato necessario calibrare le agevolazioni verso quei progetti a maggior valore aggiunto competitivo. La sperimentazione in azienda, la ricerca accompagnata dall´universita`, le aggregazioni d´impresa, ne sono esempi´. Sara Giannini, assessore all´Innovazione nei settori produttivi, commenta cosi` l´approvazione della graduatoria del bando dedicato alle imprese medio piccole e diretto ad agevolare ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Complessivamente si tratta di circa nove milioni 170mila euro che andranno a sostenere i progetti d´investimento in oltre ottanta aziende, attivando investimenti per oltre 25 milioni di euro. Diversi anche gli artigiani presenti, segno che l´attenzione verso la ricerca aumenta anche nelle aziende di piu` piccole dimensioni. Il bando prevede contributi in conto capitale e in conto interessi alle micro, piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata anche mediante contratto di rete. L``aiuto e` finalizzato alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, in collaborazione con organismi di ricerca e/o parchi scientifici e tecnologici e/o centri per l``innovazione e il trasferimento tecnologico. Vengono finanziati gli investimenti sostenuti in specifici ambiti tematici quali energie rinnovabili, efficienza energetica ed eco sostenibilita` di prodotti e processi, domotica per l``Ambient assisted living, materiali innovativi e soluzioni tecnologiche avanzate nei prodotti ´Made in Italy´ verdi. L´aggregazione d´impresa era uno degli obiettivi principali del bando, una finalita` diretta a raggiungere quell´adeguatezza dimensionale necessaria a sostenere progetti di ricerca complessi. ´Un obiettivo ´ commenta la Giannini ´ raggiunto, visto che quasi la meta` dei beneficiari e` rappresentata da associazioni temporanee o reti d´impresa´. La localizzazione delle aziende - selezionate sia da tecnici bancari del Mediocredito, sia dagli esperti del Ministero per la Ricerca scientifica e dell´elenco regionale appositamente approvato nei mesi scorsi - copre tutto il territorio regionale, con prevalenza delle provincie di Ancona e Macerata.  
   
   
SICILIA: REGIONE CONVOCA TAVOLO SU CRISI AREA INDUSTRIALE DI CARINI  
 
Palermo, 25 ottobre 2011 - Convocato per giovedi´ 27 ottobre alle 15:30 presso l´assessorato regionale alle Attivita´ Produttive il tavolo tecnico che dovra´ affrontare le problematiche connesse all´area industriale di Carini (Pa). L´attivazione dell´organismo e´ stata disposta dall´assessore regionale alle Attivita´ Produttive, Marco Venturi. In particolare il tavolo si occupera´ della crisi che investe alcune industrie del territorio come Keller, Italtel e Italpali. Invitati i presidenti delle Commissioni "Lavoro" ed "Attivita´ Produttive" dell´Ars, il responsabile del Comitato regionale per l´occupazione, il dirigente generale del dipartimento regionale Attivita´ Produttive, Confindustria Sicilia, i sindacati confederali e Ugl. "Dando seguito a quanto stabilito nei giorni scorsi - scrive l´assessore Venturi - durante l´audizione congiunta delle commissioni Lavoro ed Attivita´ Produttive vi invito a partecipare all´attivazione del tavolo permanente che si occupera´ dello stato di crisi delle aziende che insistono nell´area industriale di Carini".  
   
   
PAGAMENTO FORNITORI ESTAV, IN ARRIVO DALLA REGIONE TOSCANA 95 MILIONI, ALTRI 142 ENTRO FINE ANNO  
 
Firenze, 25 ottobre 2011 – 95 milioni in arrivo dalla Regione: una boccata di ossigeno per gli Estav, che potranno così pagare i fornitori in attesa. Infatti il Cipe, anche in seguito a una specifica richiesta formulata in sede nazionale dall’assessore Daniela Scaramuccia nel corso della sua partecipazione, a Roma, alla seduta della Commissione salute sulla definizione delle risorse del Fondo Sanitario, ha sbloccato l’erogazione alle Regioni delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale. Grazie a questo “sblocco”, alla Regione Toscana sono stati erogati 95 milioni di euro, finalizzati al pagamento dei fornitori Estav. “Entro il 31 dicembre – annuncia l’assessore Scaramuccia – compatibilmente con la disponibilità di risorse regionali verranno erogati ulteriori 142 milioni di euro, che avranno la stessa finalità”. Entrambi gli importi (per un totale di quasi 250 milioni di euro) vanno ad aggiungersi alle erogazioni ordinarie dei mesi di novembre e dicembre di circa 493 milioni mensili, che verranno erogate secondo i tempi e i modi ordinari. Compatibilmente con l’iter procedurale richiesto, saranno inoltre erogati alle aziende sanitarie fondi specifici per il finanziamento del loro piano investimenti.  
   
   
CERTIFICAZIONI. CONTRIBUTI REGIONE VENETO A 700 PMI VENETE  
 
Venezia, 25 ottobre 2011 - Sono 1556 le domande di contributo per servizi di consulenza finalizzati all’ottenimento di certificazioni da parte delle Piccole e Medie Imprese che sono state ammesse dalla Regione. La graduatoria completa dei beneficiari è stata pubblicata il 21 ottobre sul Bollettino Ufficiale della Regione. Erano 1729 le domande pervenute in risposta al bando per la concessione di contributi alle Pmi venete per servizi di consulenza mediante i quali ottenere certificazioni, emanato in attuazione del Programma Operativo Regionale 2007-2013 (Azione 1.1.4). L’assessore regionale all’economia Isi Coppola sottolinea che l’importo stanziato, pari a quasi 5 milioni 900 mila euro, consentirà di finanziare le prime 699 aziende in graduatoria, per le successive bisognerà attendere la disponibilità di ulteriori fondi. La certificazione Uni En Iso 9001:2008 (sistemi di gestione della qualità) rappresenta quasi il 50% delle domande, seguita dalla Bs Ohsas 18001:2007 (sistemi di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori), con il 26% circa delle domande e dalla Uni En Iso 14001:2004 (sistema di gestione ambientale), con il 15% circa. Il Bollettino con la graduatoria (n. 79 del 21 ottobre) è consultabile anche sul sito della Regione  www.Regione.veneto.it   
   
   
PROGETTO "RADICI COOP"  
 
 Casarsa della Delizia (Pn) 25 ottobre 2011 - "Davanti a una crisi così lunga e generalizzata, che ha fatto venir meno diverse certezze, servono azioni che rimettano in moto non solo l´economia nel suo complesso, ma offrano prospettive nuove all´uomo. Per quanto riguarda la Regione si tratta di azioni mirate per la famiglia, per i giovani, per il volontariato e l´associazionismo. Comunque serve un impegno nuovo di tutti e a tutti i livelli, ovvero serve ´lavorare assieme´ per costruire una società nuova e con valori fondanti. Il che è campo e ´mission´ della cooperazione, specie quella sociale, che può offrire modelli nuovi di sviluppo, maggiormente permeato di eticità". Sono queste le conclusioni, ma anche l´appello che l´assessore regionale alla Cooperazione, Roberto Molinaro, ha rivolto ieri a quanti hanno partecipato al convegno su "La Cooperazione sociale nella provincia di Pordenone. Il progetto ´Radici Coop´", svoltosi nella sala convegni dei Viticoltori Friulani "La Delizia" a Casarsa, emblema stesso della cooperazione in Friuli Venezia Giulia. Ai lavori era presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador. Come è emerso dai vari interventi (fra cui quelli del sindaco di Casarsa, Angioletto Tubaro, del presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, del presidente di Confcooperative Pordenone, Virgilio Maiorano), il progetto "Radici Coop" - affidato per la realizzazione dalla Provincia di Pordenone a Confcooperative del Friuli Occidentale - intende promuovere e rafforzare la cooperazione sociale a partire dal rilancio dei valori cooperativistici e mutualistici. In sostanza - secondo il sociologo Paolo Tomasin - oggi la contabilità meramente economico-finanziaria non basta più. La "comunità" (che è la dimensione utilizzata per il progetto Radici-coop, sul quale si sono soffermati in particolare Luigi Piccoli del Consorzio Leonardo e Antonella Viola del Centro Studi Scrosoppi) richiede una rendicontazione che tenga conto anche degli aspetti etico-sociali e ecologico-ambientali. E questo dovrebbe essere il ruolo delle cooperative sociali. L´intervento dell´assessore Molinaro - che ha elogiato il Progetto Radici-coop per la forza che lo contraddistingue - è partito dall´analisi delle cause (globalizzazione, finanza senza etica, concetto negativo di "più consumi più sviluppo") e degli effetti (il venire meno di certezze) della crisi per poi indicare alcuni obiettivi generali e le azioni possibili. "La crisi - ha affermato - ha aperto una stagione di aspettative deluse e di una contraddizione continua che nega l´equità; non solo: essa ha incrociato un cambiamento strutturale già in atto della società che sta portando all´affermarsi di nuovi bisogni. La rottura dei modelli del lavoro e del salario ha portato al precariato; il cambiamento del modello demografico all´invecchiamento della società; vi sono rischi ambientali nuovi; vi è la differenziazione etnica e sociale indotta dal flusso migratorio. Tutto ciò ha cambiato o sta cambiando gli stessi caposaldi della cultura italiana e occidentale". In questa prospettiva, Molinaro ha quindi indicato come obiettivi generali la necessità "di avere una visione proiettata al futuro, la consapevolezza di una crescita differente. Una crescita che sia intelligente, inclusiva e sostenibile (in linea quindi con le scelte europee per il periodo 2014-2020). La coesione sociale è alla base di ogni dimensione di relazione, per cui servono ´reti´ che facciano dialogare i singoli e i soggetti collettivi". Oltre a ciò - secondo l´esponente regionale - serve una vera innovazione sociale per dare risposte nuove ai nuovi bisogni; e serve un ruolo nuovo per le istituzioni. Per quanto riguarda la Regione le azioni intraprese riguardano la famiglia con l´aggiornamento della legislazione e con i "progetti delle famiglie" (1,9 milioni di euro ad associazioni e cooperative) e la "filiera dei servizi per la prima infanzia; l´azione per i giovani (nuovo disegno di legge) per l´attuazione dell´intesa statale (1,2 milioni di euro per il progetto "futuro valore giovani"; l´azione per volontariato e associazionismo con un nuovo disegno di legge.