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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Novembre 2011
LA CORTE DEI CONTI EUROPEA: «LA CONCEZIONE E LA GESTIONE DEL SISTEMA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE NE CONSENTONO L’EFFICACIA?»  
 
Il sistema delle indicazioni geografiche (Ig) è inteso a tutelare le denominazioni registrate come denominazione di origine protetta (Dop) o indicazione geografica protetta (Igp), il cui valore complessivo all’ingrosso viene stimato a 15 miliardi di euro l’anno. Il sistema rappresenta anche una potenziale opportunità economica per gli agricoltori ed i trasformatori di prodotti alimentari e può avere un impatto positivo sulle economie rurali delle regioni dell’Ue, offrendo inoltre uno stimolo per la tutela della cultura e delle tradizioni locali e dando ai consumatori la possibilità di avere una maggiore consapevolezza circa l’origine dei prodotti che consumano. Il controllo sulla gestione espletato dalla Corte dei conti europea (Cce) ha valutato se la Commissione gestisca il sistema delle Ig in maniera tale da renderlo efficace nella realizzazione dei suoi obiettivi. Ai fini dell’audit, sono stati utilizzati i tre seguenti criteri: la solidità del sistema di controllo definito, l’attrattiva del sistema per i potenziali richiedenti e la consapevolezza che i consumatori hanno del sistema stesso. L’audit ha concluso che, in generale, occorra chiarire una serie di aspetti relativi al sistema di controllo del regime delle Ig e che manchi una chiara strategia per quel che riguarda una maggiore sensibilizzazione tanto dei produttori che dei consumatori al regime stesso: le disposizioni normative non definiscono i requisiti minimi in materia di verifica dei disciplinari da parte degli Stati membri; il regolamento non definisce in modo chiaro l’obbligo degli Stati membri di effettuare controlli per prevenire e individuare le pratiche non autorizzate; di conseguenza, la maggior parte delle autorità nazionali controllate non effettua verifiche regolari per identificare e reprimere tali pratiche; la Commissione non svolge un attento monitoraggio su come viene attuato il sistema delle Ig negli Stati membri. Non è stato sinora mai effettuato un audit del sistema delle Ig; i potenziali richiedenti spesso non sono nemmeno a conoscenza del sistema oppure sono scoraggiati dalle lunghe procedure per la domanda; il riconoscimento del sistema e dei suoi simboli da parte dei consumatori è molto basso. La Cce formula una serie di raccomandazioni volte a migliorare l’efficacia del sistema delle Ig. La Commissione dovrebbe definire requisiti minimi in materia di verifica dei disciplinari e fissare norme chiare per un sistema di controllo che preveda verifiche regolari per individuare e reprimere le pratiche non autorizzate. La Commissione dovrebbe anche definire una strategia per sensibilizzare maggiormente al sistema delle Ig i potenziali richiedenti ed i consumatori e per ricercare mezzi più efficaci per promuovere il sistema tra gli stessi.  
   
   
SALUTE DELLE PIANTE: L’UE INTENSIFICA L’ASSISTENZA NELLA LOTTA AGLI ORGANISMI PERICOLOSI  
 
Bruxelles – L’unione europea ha stanziato 16 novembre 19 milioni di euro per cofinanziare in 7 Stati membri programmi tesi a combattere organismi nocivi per le piante, a impedire la loro ulteriore diffusione nella Ue e a evitare quindi al mercato interno più gravi conseguenze. Nel corso di una riunione del Comitato fitosanitario permanente (Cfp), gli Stati membri hanno approvato 2 proposte della Commissione miranti a cofinanziare (per, rispettivamente, 15 e 4 milioni di euro) azioni già avviate inl passato o che dovranno essere eseguite l’anno prossimo. “L’importanza della salute delle piante nella nostra vita quotidiana è spesso sottovalutata. Date le conseguenze potenzialmente catastrofiche per i cittadini che possono avere le malattie delle piante - come accaduto nell’Irlanda del Xix secolo, quando le coltivazioni di patate, alimento base della popolazione, andarono quasi del tutto distrutte dall’invasione della peronospora, fungo proveniente dall’America centrale – si devono affrontare questi problemi nella fase più precoce possibile” sostiene John Dalli, commissario per la “Salute e politica dei consumatori”. Ed ha aggiunto: “Tenendo presenti gli attuali vincoli di bilancio, l’assistenza si concentrerà là dove è più necessaria”. Distribuzione dei fondi - L’importo approvato è il maggior contributo annuo del bilancio Ue a finalità di questo tipo dall’entrata in vigore del regime di cofinanziamento fitosanitario nel 1997. I finanziamenti saranno dati a Cipro, Germania, Italia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, agli Stati cioè che hanno chiesto questo tipo di sostegno dell’Unione. Nematode del pino - La maggior parte dei fondi (6 milioni di euro) sarà destinata a tenere sotto controllo i focolai del nematode del pino (Bursaphelenchus xylophilus – un microscopico verme che attacca le conifere), scoppiati nel 2011 in Portogallo. Le conifere europee appartengono a specie estremamente sensibili e questo parassita può essere davvero devastante per le pinete europee. Il finanziamento delle azioni aiuterà il Portogallo a contenere il nematode del pino all’interno della zona delimitata. Ciò contribuirà a sua volta a proteggere il territorio degli altri Stati membri e a proteggere gli interessi commerciali dell’Unione nei confronti di paesi terzi. Un importo aggiuntivo di 4 milioni di euro aiuterà, sempre il Portogallo, ad affrontare le ingenti spese sostenute nel periodo 2006-2007 per istituire una “fascia di contenimento fitosanitario”, ossia una zona libera da alberi che fossero stati colpiti dal nematode del pino. La zona è stata istituita per impedire l’ulteriore diffusione del parassita. Un finanziamento aiuterà anche la Spagna nelle azioni da essa intraprese contro 2 singoli focolai isolati del nematode del pino, rispettivamente in Estremadura e in Galizia, che erano stati efficacemente eradicati. Altri parassiti - Un ulteriore importo di 1,1 milioni di euro sarà messo a disposizione della Spagna per monitorizzare la cosiddetta “mela lumaca” (pomacea insularum), una delle lumache di acqua dolce di maggiori dimensioni, che attacca le parcelle di osservazione del riso e può avere effetti devastanti anche su zone umide naturali. L’area risicola potenzialmente minacciata nell’Ue raggiunge i 420 000 ettari. Finora, nella Ue, ne è noto un solo focolaio: nel delta dell’Ebro (Catalogna). Saranno assegnati fondi anche alla monitorizzazione di 2 tipi di coleotteri in Germania, Italia e/o Paesi Bassi: si tratta del coleottero cerambicide asiatico (Anoplophora glabripennis) e del coleottero cerambicide cinese (Anoplophora chinensis). Entrambi gli insetti attaccano un’ampia gamma di specie legnose e sono presenti soprattutto in Asia. Altri finanziamenti saranno inoltre messi a disposizione per controllare, a Cipro e a Malta, il punteruolo rosso della palma (Rynchophorus ferrugineus), che attacca le palme. Per ulteriori informazioni, consultare il seguente sito: http://ec.Europa.eu/food/plant/organisms/index_it.htm  
   
   
TOSCANA, PIANO DI SVILUPPO RURALE: ACCORDO CON ANCI, UPI E UNCEM: “INTERVENTI PIÙ SEMPLICI E INCISIVI PER L’ECONOMIA TOSCANA”  
 
Lucca – Semplificazione, maggiore rapidità, maggiore omogeneità di interventi. Questi gli obiettivi prioritari del protocollo d’intesa per una nuova “governance” dello sviluppo rurale in Toscana che è stato firmato il 14 nvoembre a Lucca nella sede della Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno. Il protocollo è stato firmato per la Regione Toscana dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. Gli altri protagonisti dell’accordo sono: Upi Toscana, Anci Toscana, Uncem Toscana. La firma del protocollo è avvenuta al termine di una mattinata di lavoro intitolata “Innovazioni di governance e procedurali per lo Sviluppo Rurale”, che ha visto presenti rappresentanti delle istituzioni, di Artea (l’agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione), delle associazioni professionali agricole, del corpo forestale dello Stato, e di Lega Coop agroalimentare. Presenti anche i vertici della Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, l’assessore provinciale di Lucca, Diego Santi, il presidente della Commissione Agricolttura del Consiglio Regionale. Le conclusioni, prima della firma del protocollo, sono state dell’assessore regionale Gianni Salvadori. L’assessore Salvadori ha sottolineato l’importanza dell’accordo firmato per dare un forte impulso alle politiche di sviluppo rurale in Toscana in un momento in cui la crisi rende necessari più che mai interventi di stimolo dell’economia. “Siamo ormai giunti – ha ricordato Salvadori – all’ultimo biennio di attuazione del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 e crediamo che queste risorse possano essere un tassello fondamentale per sostenere investimenti e ridare slancio all’economia toscana, non solo quella agricola ma anche ai settori connessi, primo fra tutti il turismo e l’agroalimentare. Riteniamo che per far questo sia importante semplificare al massimo le pratiche per le aziende e garantire il massimo di efficacia e di omogeneità degli interventi su tutto il territorio. Ecco perchè crediamo che questo protocolo, che suggella un’alleanza fra gli Enti Locali e la Regione per una migliore “governance” legata allo sviluppo rurale sia uno strumento importante che ci darà una mano a raggiungere meglio l’obiettivo, a vantaggio delle imprese e dell’economia toscana.”  
   
   
PAC, BUONE PROSPETTIVE PER GLI OLIVICOLTORI PUGLIESI  
 
“La rassicurazione più recente del Commissario europeo Dacian Ciolos sul futuro degli olivicoltori e degli ulivi non può che trovare il favore della Puglia”: è il commento dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno alla risposta del Commissario Ue per l’Agricoltura europeo al question-time di Strasburgo di ieri. Gli olivicoltori, in sostanza, non saranno costretti ad "abbattere le loro piante" per conformarsi ai nuovi requisiti ambientali dei pagamenti diretti previsti nella nuova Pac. “Ottimo, dunque – prosegue Stefàno - il lavoro svolto dal Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, che ha incalzato il commissario Ciolos su un tema, quello della tutela degli ulivi, che qui in Puglia è di casa. Sessanta milioni di piante pugliesi infatti sono una eredità e un patrimonio da valorizzare e, al tempo stesso, tutelare per il loro valore culturale, ma anche economico, senza dimenticare il ruolo paesaggistico e ambientale svolto da queste straordinarie colture arboree, simbolo non a caso della nostra Regione”. “L´applicazione delle nuove regole ambientali – spiega Stefàno - contenuto nella proposta di riforma su cui si è aperto il negoziato fra i Paesi membri, comporterebbe infatti un danno per la sostenibilità economica delle aziende del Mezzogiorno e pugliesi in particolari, ma anche per la stessa sostenibilità ambientale, a causa della conseguente "spinta" all´abbattimento di ulivi. L’auspicio è che le dichiarazioni del Commissario Ciolos si traducano in provvedimenti legislativi nella prossima Politica agricola comunitaria”. “Certo – conclude Stefàno - viviamo forte il timore che l’Italia in questa delicata fase della vita istituzionale del Paese non sia forte a sufficienza per difendere le ragioni della nostra agricoltura nel negoziato europeo, ampliando ulteriormente il ritardo accumulato dal rapido avvicendarsi di tre diversi ministri all’Agricoltura. Motivo, questo, per ringraziare doppiamente il presidente De Castro per la sua attenzione e sensibilità ai temi cari all´Italia, al Mezzogiorno ed alla Puglia”.  
   
   
ASSOSEMENTI: FELICITAZIONI AL NUOVO MINISTRO CATANIA, MA SOPRATTUTTO L’AUGURIO PER LE SFIDE DELLA NUOVA PAC  
 
 “Esprimiamo tutte le nostre felicitazioni al neo nominato ministro per le politiche agricole, Mario Catania, ma soprattutto gli rivolgiamo i migliori auguri affinché riesca a rappresentare con incisività e determinazione le esigenze e le aspettative italiane negli imminenti confronti in ambito comunitario che porteranno a definire la nuova Pac post 2013”. Questo il commento di Assosementi – Associazione Italiana Sementi, alla notizia della designazione di Mario Catania in seno al nuovo governo Monti. “Se i prossimi mesi saranno decisivi per il negoziato che porterà alla nuova Pac, che poi dovrà essere applicata fino al 2020, non poteva esserci scelta migliore per guidare il Ministero delle politiche agricole in questa fase cruciale – sottolinea Paolo Marchesini, presidente di Assosementi – che quella di Mario Catania, brillantissimo dirigente dello stesso Ministero e soprattutto profondo conoscitore sia della politica agricola comune nella sua storica evoluzione, quanto delle esigenze di mediazione e dei meccanismi comunitari”. “Confidiamo che il nuovo Ministro riesca ad ottenere piena collaborazione da parte di tutte le organizzazioni di settore. Come Assosementi gli assicuriamo la nostra disponibilità a confrontarci apertamente – conclude Marchesini - certi che la ricerca, l’innovazione e le sementi riusciranno a trovare una giusta e maggiore valorizzazione”.  
   
   
AREE RURALI IN SARDEGNA: AZIONI DELLA GIUNTA VOLTE ALLA DIFESA DEL PAESAGGIO E LA VALORIZZAZIONE DEI BORGHI RURALI"  
 
Cagliari - La salvaguardia e la difesa del paesaggio rurale sardo, la tutela e la valorizzazione delle aree extraurbane della Sardegna e ancora la politica regionale per il rilancio e la rivitalizzazione dei borghi rurali dell’isola. Sono stati questi i temi principali della conferenza stampa voluta dall’assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu, per illustrare le azioni dalla Regione in tema di salvaguardia dell’agro e per presentare l’ultimo lavoro della Commissione regionale per il Paesaggio. "Il paesaggio delle zone agricole in Sardegna è sempre più messo in pericolo - ha detto nel suo intervento di apertura l´assessore Rassu - La Giunta Cappellacci per questo ha messo in campo molteplici iniziative per tutelarlo e per rivitalizzare i nuclei esistenti e i borghi rurali. In questa direzione si inserisce il rifinanziamento del bando Saltus con lo stanziamento di oltre 7 milioni di euro volti proprio alla realizzazione di interventi di restauro conservativo, manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia nelle aree agricole". L´assessore Rassu, durante l’incontro con la stampa, ha sottolineato come le strategie regionali si sono indirizzate proprio verso la strenua difesa delle peculiarità delle zone rurali nonché nell’attivazione di una serie di misure volte alla tutela del costruito storico, elemento di grande valenza paesaggistica e storico-culturale. Con i rappresentanti della Commissione regionale per il Paesaggio, il presidente Pinuccio Sciola, il professor Antonio Tramontin e l’architetto Salvatore Manconi, l’assessore Rassu ha presentato inoltre la pubblicazione del libro intitolato: "Il Consumo dei suoli agricoli e la perdita di identità dei paesaggi della Sardegna" che rappresenta proprio l’ultimo lavoro della Commissione. "Questo testo - ha aggiunto l´esponente dell’esecutivo - è il frutto dell’intenso lavoro svolto dalla Commissione e intende fornire un’attenta analisi sul paesaggio sardo. La pubblicazione mette in evidenza le minacce che hanno interessato le aree rurali e offre un ottimo contributo all’amministrazione regionale ai fini dell’identificazione di ulteriori azioni che si possono mettere in campo per difendere il grande valore della qualità architettonica del nostro edificato storico".  
   
   
AGRICOLTURA IN BASILICATA, APPROVATA GRADUATORIA BANDO ENERGIA RINNOVABILE FINANZIATI 48 PROGETTI PER UN IMPORTO DI 4,7 MILIONI DI EURO  
 
 E’ stata approvata dalla Giunta regionale, nel corso dell’ultima riunione, la graduatoria definitiva relativa al Bando Misura 311 C Primo bando “Diversificazione in attività non agricole – Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita da energia rinnovabile” con il quale sono stati finanziati 48 progetti per un importo complessivo di 4,7 meuro. Lo rende noto l’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale, Economia montana, Vilma Mazzocco.  
   
   
MENO BUROCRAZIA E PIÙ RISPARMIO: DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA IL REGISTRO UNICO DEI CONTROLLI PER LE IMPRESE AGRICOLE  
 
Bologna - Meno burocrazia per le imprese agricole e agroalimentari dell’Emilia-romagna e più risparmio per gli enti della pubblica amministrazione che svolgono i controlli. E’, in estrema sintesi, l’obiettivo di un progetto di legge (recentemente approvato dalla giunta regionale, dovrà essere confermato dall’Assemblea) che prevede la creazione di un Registro unico dei controlli (Ruc) sulle imprese agricole e agroalimentari, basato su un apposito archivio informatizzato. Qui, per ogni impresa, verranno inseriti l’elenco dei controlli effettuati, l’amministrazione che li svolge, la data e la tipologia di controllo eseguito, la scheda o il verbale di controllo e i relativi esiti. Nel comparto agricolo e agroalimentare, in base a quanto previsto dalle diverse normative di settore – oltre che sanitarie e ambientali – l’impresa è soggetta periodicamente a differenti tipologie di controllo e ispezione, svolte da soggetti diversi, che implicano da parte dell’imprenditore un’effettiva incidenza sull’attività lavorativa, qualificata nel linguaggio comune come “costo dell’impresa in termini di burocrazia amministrativa”. Si stima infatti che in Italia un’azienda agricola debba dedicare mediamente cento giorni l’anno per gli adempimenti burocratici e che la burocrazia, in agricoltura, abbia un costo complessivo a livello nazionale di 3 miliardi di euro l’anno. “Con questo progetto di legge passiamo dalle parole ai fatti in tema di snellimento della burocrazia e risparmio – ha sottolineato stamani, durante la conferenza stampa di presentazione, l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-romagna Tiberio Rabboni – . Interveniamo in modo concreto riducendo, da un lato, i controlli in azienda e, dall’altro, velocizzando determinate procedure con il meccanismo del silenzio-assenso”. In particolare il Ruc “è la prima esperienza in Italia nel suo genere – ha aggiunto l’assessore – . All’inizio metteremo in comune le informazioni relative ai controlli in agricoltura svolti dalle amministrazioni pubbliche dipendenti dalla Regione, ma siamo pronti ad aprire il Registro a tutte le altre amministrazioni pubbliche statali che effettuano controlli in questo settore”. Sebbene il numero possa variare sensibilmente di anno in anno, si stima che nell’esercizio delle funzioni agricole da parte degli enti incaricati (Regione, Province, Comunità Montane, Unioni di Comuni) e di Agrea (l’organismo pagatore regionale) vengano realizzati in Emilia-romagna almeno 10.000 controlli l’anno; di questi7.000 richiedono ispezioni nelle aziende agricole (mentre 3000 sono eseguiti con il telerilevamento), con il coinvolgimento di oltre 300 incaricati, in prevalenza personale delle Province. Tenuto conto della molteplicità di strutture di controllo che si interfacciano con il soggetto unitario “azienda agricola”, è possibile che controlli sulla stessa impresa riguardino gli stessi aspetti, sebbene siano eseguiti da enti diversi, con modalità e obiettivi specifici. La Regione ha deciso quindi di intervenire attraverso nuove disposizioni per razionalizzare l’attuale sistema, a partire dalla creazione del Registro unico dei controlli (Ruc): nell’apposito archivio informatizzato verranno inseriti tutta una serie di dati, a partire anche dalle eventuali visite già programmate in azienda, per permettere alle diverse amministrazioni di concordare sopralluoghi congiunti. Le amministrazioni coinvolte nel progetto (Regione, Agrea, Province, Comunità Montane, Unioni di Comuni, servizi veterinari delle Usl e Arpa), a loro volta, dovranno introdurre direttamente i dati nell’archivio informatizzato e potranno utilizzare per i procedimenti di propria competenza i risultati dei controlli riportati nel Registro. Al tempo stesso le imprese, consultando direttamente il Registro, potranno venire a conoscenza delle visite di controllo in azienda eventualmente programmate dalle diverse amministrazioni, compatibilmente con le tempistiche e con le modalità previste dai procedimenti amministrativi che richiedono le visite stesse. L’archivio – interconnesso con l’Anagrafe delle aziende agricole – potrà inoltre essere arricchito con dati in possesso di altre amministrazioni pubbliche con cui verranno sottoscritti accordi specifici di collaborazione, soprattutto per acquisire dati collegati alla prevenzione e sicurezza sul lavoro, ad aspetti previdenziali e assicurativi e alla disciplina del rapporto di lavoro. Oltre alla realizzazione del Ruc, un altro obiettivo del progetto di legge è l’avvio di un processo di snellimento di alcuni procedimenti amministrativi in merito all’applicazione dell’istituto del silenzio-assenso con delega di attività istruttorie documentali ai Centri di Assistenza Agricola (Caa): questa scelta consentirà di alleggerire le amministrazioni pubbliche di alcuni adempimenti favorendo una specializzazione dell´ente nel ruolo di certificatore-controllore. Un esempio di buona pratica: i controlli sugli allevamenti - I controlli interessati dal progetto di legge rientrano nei procedimenti di erogazione di aiuti, di autorizzazione o di certificazione in ambito agro-alimentare, di controlli ambientali e sulla sicurezza alimentare. Un esempio di buona pratica, che ha funzionato da apripista per il progetto di legge, è il protocollo d’intesa (stipulato nel 2008) tra la Direzione generale Sanità della Regione e Agrea per lo svolgimento di controlli di condizionalità sulle aziende con allevamenti. La condizionalità consiste in una serie di adempimenti riguardanti il benessere animale e le interazioni con l’ambiente dell’attività zootecnica, voluti dall’Unione europea come condizione – di qui il termine – per i pagamenti erogati delle politiche comunitarie. In base allo scambio dei dati, Agrea acquisisce gli esiti dei controlli sugli allevamenti svolti dai servizi veterinari delle Usl utili per la valutazione del rispetto dei criteri di condizionalità. I controlli sono eseguiti dai servizi veterinari in base a una propria programmazione, adeguata per quanto possibile alle necessità di Agrea. L’attuazione della collaborazione Agrea - Aziende Usl ha permesso di riutilizzare gli esiti di oltre 1.100 controlli all’anno svolti dai servizi veterinari delle Usl per adempiere ai propri compiti. Un risparmio significativo per l’amministrazione: Agrea ha ridotto del 23% i controlli annuali svolti presso le aziende e il personale incaricato che era dipendente delle Provincie si è potuto dedicare ad altre attività.  
   
   
INEA: SIGLATA LA CONVENZIONE PER LA RILEVAZIONE CONTABILE DELLE AZIENDE AGRICOLE ALTOATESINE  
 
 Saranno 471 le aziende altoatesine che saranno sottoposte alla rilevazione contabile attraverso un metodo d’indagine integrata Rica-rea a cura dell’Istituto nazionale di economia agraria Inea. Lo prevede un apposito protocollo d’intesa, siglato oggi, martedì 15 novembre 2011, dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dal presidente dell’Inea, Tiziano Zigiotto. Con tale sistema di rilevazione saranno monitorati i redditi, la produttività, i costi di produzione, la struttura delle aziende agricole, nonché parametri quali la superficie agricola utilizzata, le produzioni, le colture e le caratteristiche degli allevamenti. I dati così raccolti, come fa presente il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, costituiscono uno strumento per una conoscenza migliore della situazione socio-economica del settore agricolo provinciale e consentono di programmare in modo più efficiente le politiche di sviluppo rurale e di monitore e valutare gli interventi attuati. Altro aspetto di rilievo, tali dati possono costituire la base per ottenre i finanziamenti Ue. In particolare con l´indagine integrata si ottiene un quadro sulle dotazioni strutturali, sugli investimenti, sul grado di adesione alle politiche, sull’indebitamento ed altri aspetti contabili di rilevante interesse. L’acquisizione dei dati dell’indagine integrata Rica viene effettuata attraverso il software Gaia, recentemente messo a punto dall’Inea, distribuito gratuitamente alle amministrazioni che partecipano alla rilevazione e a tutti gli agricoltori che ne facciano richiesta. Il software consente, oltre alla registrazione delle informazioni tecnico-economico, anche la redazione del bilancio aziendale ed il calcolo degli indicatori di efficienza economica e finanziaria delle singole aziende agricole, fornendo quindi un utile servizio per gli imprenditori agricoli. L’inea, nell’ambito della convenzione, mette a disposizione il proprio know how per la formazione dei tecnici rilevatori e del personale che provvede alla registrazione dei dati. La firma della convenzione tra la Provincia di Bolzano e l’Inea sull’indagine Rica – Rea conferma una consolidata collaborazione sulle statistiche agricole. Sia il presidente della Provincia che il presidente Inea hanno auspicato che tali forme di collaborazione possano essere ulteriormente ampliate in futuro.  
   
   
CROAZIA, BUONI RISULTATI PER IL GRUPPO AGROKOR  
 
Il colosso agro-alimentare croato Agrokor ha reso noto di aver riscontrato, nei primi otto mesi dell´anno, un incremento dei proventi complessivi dell´8 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso. I brand della Agrokor si sono situati entro i migliori trenta secondo l´analisi della agenzia locale di marketing e ricerche Ipsos Puls.  
   
   
BASILICATA, PSR – PIF: APPROVATO PROGETTO “VERDI FATTORIE”  
 
“Insieme per allevare, trasformare, commercializzare e crescere in qualità con Verdi Fattorie”, è il progetto approvato in via definitiva dalla Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale, Economia montana, Vilma Mazzocco. Ll provvedimento, per un importo totale di circa undici milioni di euro, rientra nel Programma di Sviluppo rurale 2007-2013 – Progetti integrati di filiera (Pif). L’esecutivo ha inoltre approvato gli elenchi per Misura dei potenziali beneficiari del Progetto e gli elenchi per Misura dei partner del progetto. Saranno utilizzate, per la realizzazione degli interventi, le risorse finanziarie disponibili fino alla concorrenza dell’importo risultante dall’applicazione della percentuale con cui ciascuna Misura incide sulla dotazione complessiva dell’Asse di riferimento. Stabilito, infine, che in sede di definizione dei rapporti tra Soggetto capofila e Regione Basilicata sia in relazione all’attuazione dei Pif in generale che dei singoli progetti, secondo quanto stabilito al punto 4 del capitolo 6 delle Procedure attuative dei Progetti Integrati di Filiera, approvate con Dgr 372/2010, verranno fissati i massimali relativi a ciascuna Misura che dovranno essere necessariamente rispettati.  
   
   
CANCRO BATTERICO DEL KIWI. IN LIQUIDAZIONE GLI INDENNIZZI IN VENETO  
 
Venezia - Sono in liquidazioni contributi regionali pere quasi 161 mila euro destinati ai frutticoltori che hanno espiantato i frutteti di kiwi colpiti da cancro batterico (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae). Ieri, 10 novembre, il dirigente del settore ha infatti firmato 13 mandati di pagamento. “A distanza di circa 6 mesi dalla costatazione della malattia e dalla estirpazione e ad una cinquantina di giorni dalla presentazione delle domande di indennizzo – ha ricordato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato – gli imprenditori interessati hanno il ristoro economico dell’espianto”. “La burocrazia ha funzionato bene – ha aggiunto l’assessore – e mi auguro che il sistema agricolo operi in maniera altrettanto attenta rispetto ad un morbo che si sta rivelando micidiale, anche se la situazione nel territorio veneto non è, per il momento, grave come in altre parti d’Italia”. Alla Regione sono pervenute complessivamente 19 domande di indennizzo (in Piemonte, per fare un raffronto, ne sono state presentate centinaia per oltre 2 milioni di esigenze finanziarie). Di queste, 5 non sono state ritenute ammissibili perché erano stato estirpate singole piante malate (e non appezzamenti con superficie minima di 1000 Mq.) o non possedevano i verbali del Servizio Fitosanitario di costatazione della presenza della batteriosi. Una sola domanda andrà in pagamento successivamente, in quanto l’impresa interessate deve ancora completare l’estirpazione. “Ricordo e sottolineo – ha detto in proposito Manzato – che il cancro batterico del Kiwi si sta rivelando mortale e subdolo: i suoi attacchi distruggono le piante e al momento non si conoscono metodi combatterlo sul campo, mentre la sua diffusione può essere contenuta solo con l’estirpazione radicale. Vista la gravità della fitopatologia, abbiamo anche vietato fino al 31 dicembre 2012 nuovi impianti di actinidia nell’intero territorio regionale, per impedire la messa a dimora di materiale vivaistico che non abbia sufficienti garanzie fitosanitarie. Questo perché la batteriosi, nel corso dei monitoraggi eseguiti, è stata trovata anche nei vivai e i suoi sintomi si possono manifestare anche dopo un lungo periodo durante il quale la pianta è infetta pur in modo asintomatico”. In Veneto la coltivazione del Kiwi è praticata su oltre 3.200 ettari, per una produzione media annuale di 76 mila tonnellate di frutta con un valore alla produzione di oltre 40 milioni di euro.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: 1MLN PER MIGLIORARE COMPETENZE  
 
Pescara - La Giunta regionale su proposta dell´assessore, Mauro Febbo, ha approvato l´avviso pubblico regionale per l´attuazione della Misura 1.1.4. Del Programma di sviluppo rurale, "Selezione pubblica per l´accreditamento e l´iscrizione nell´Albo regionale degli organismi che erogano servizi di consulenza", al quale sono stati destinati fondi per 1 milione di euro. "Con questo Avviso ‘ spiega l´assessore Febbo ‘ la Regione intende attivare una serie di azioni rivolte alla selezione di organismi di consulenza per offrire un sostegno agli imprenditori agricoli e forestali, finalizzato al rispetto dei criteri di gestione obbligatoria, delle buone condizioni agronomiche e ambientali, nonché dei requisiti in materia di sicurezza sul lavoro prescritti dalla normativa comunitaria e nazionale. Lo scopo è favorire l´acquisizione delle conoscenze e competenze richieste per l´ottemperanza ai criteri e alle norme della condizionalità e della sicurezza sul lavoro e promuovere le conoscenze e le competenze per lo sviluppo delle aziende agricole e forestali". Le tre tipologie dei servizi di consulenza possono riguardare l´Ottemperanza (livello minimo obbligatorio), lo Sviluppo agricolo (come il supporto alle scelte gestionali e produttive con l´obiettivo della qualità e dell´innovazione organizzativa e tecnologica), lo Sviluppo Forestale (che prevede ad esempio il potenziamento delle opportunità di crescita delle aziende offerte da un gestione efficiente e compatibile, dallo sviluppo della multifunzionalità e della diversificazione delle produzioni e delle attività). L´albo regionale degli organismi di consulenza quindi è il riferimento per la scelta, da parte degli imprenditori agricoli, di organismi qualificati ad offrire consulenza aziendale come previsto dalla Misura 1.1.4. Del Psr 2007/2013. Spetterà ad un´apposita Commissione nominata dall´Autorità di Gestione e composta da un dirigente e da due funzionati della Direzione Politiche agricole, il compito di procedere all´ istruttoria e alla valutazione delle domande pervenute. Tutti gli idonei saranno inseriti nell´Albo regionale che sarà pubblicato sul Bura unitamente al Catalogo di offerta dei servizi.  
   
   
PSR: LA GIUNTA LUCANA APPROVA 3 PIANI DI SVILUPPO LOCALE  
 
 I Piani di Sviluppo Locale “Il Sole anche di notte”, rimodulato dal Gal Basento – Camastra; “Obiettivi di sviluppo economico – rurale e di valorizzazione dell’area Bradanica”, rimodulato dal Gal Bradanica; “Storia Saperi Sapori di un Territorio”, rimodulato dal Gal Sviluppo Vulture – Alto Bradano, sono stati approvati, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale, Economia montana, Vilma Mazzocco, dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta. I provvedimenti rientrano nel Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata 2007-2013 – Asse 4 Leader. L’esecutivo ha anche approvato i piani finanziari dei tre Psl: “Il Sole anche di notte”, importo pubblico pari a 4 milioni e 474.466,23 euro, cui corrisponde un cofinanziamento privato di 1 milione e 531.528,71 euro; “Obiettivi di Sviluppo economico–rurale e di valorizzazione dell’Area Bradanica”, importo pubblico pari a 4 milioni e 135.188,33 euro, cui corrisponde un cofinanziamento privato pari a 1 milione e 985.220,00 euro; “Storia Saperi Sapori di un Territorio”, importo pubblico pari a 5 milioni e 897.037,73 euro, cui corrisponde un cofinanziamento privato pari a 2.022.825,78 euro. La Giunta ha deliberato di dare atto, altresì, che la verifica di merito delle attività programmate risulta direttamente collegata all’approvazione dei progetti esecutivi in conformità alle “Procedure attuative dell’Asse 4 – Leader” e alle relative “Spese ammissibili” adottate dall’Autorità di Gestione del del Psr 2007 – 2013. L’assessore Mazzocco ha espresso la soddisfazione per l’approvazione del provvedimento “che, dopo una fase procedurale complessa, sblocca consistenti risorse finanziarie a favore dello sviluppo rurale di tre importanti aree territoriali all’interno dei tre Gruppi di azione locale”  
   
   
GOVERNO: AUGURI COOPERAZIONE PESCA DELL’ACI A NEO MINISTRO CATANIA  
 
´´Al neoministro delle Politiche agricole, Mario Catania esprimiamo le più vive congratulazioni e gli auguri di un proficuo lavoro”. E’ quanto affermano in una nota congiunta i presidenti Giampaolo Buonfiglio (Agci Agrital) , Massimo Coccia (Federcoopesca-confcooperative), Ettore Ianì (Lega Pesca), che sottolineano come la scelta di Catania sia un giusto riconoscimento alla sua profonda competenza e al suo rigore. “Siamo disponibili a continuare a collaborare per affrontare le tante problematiche che affliggono il settore ittico, stretto da una congiuntura economica negativa e caratterizzato da una marginalità ormai cronica”, proseguono Buonfiglio, Coccia e Ianì. Le Associazioni del movimento cooperativo pesca dell´Aci (Alleanza delle Cooperative Italiane) confidano nei rapporti positivi instaurati negli ultimi anni con Catania in qualità di Capo Dipartimento delle Politiche europee e internazionali, per ottenere in sede europea la giusta attenzione alle peculiarità della pesca nazionale. “Poter contare su un Ministro vicino al settore, ma anche alla politica dell’Unione, è importante soprattutto in un momento come questo, in cui il settore ittico, al centro di una crisi straordinaria, fronteggia a Bruxelles dossier cruciali per il suo futuro come la riforma della Politica comune della Pesca” concludono i tre presidenti.  
   
   
PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA, IN TOSCANA NUOVO BANDO PER 15 MILIONI  
 
Firenze – I progetti integrati di filiera introducono un innovativo sistema di erogazione dei contributi in campo agricolo e agroalimentare basato sull’integrazione di tutte le fasi di una filiera produttiva locale, allo scopo di risolverne le criticità e di migliorarne la competitività sul mercato. I progetti pervenuti in risposta al primo bando hanno concluso la loro fase istruttoria; per questo l’incontro programmato per domani, in occasione della Xiv edizione di “Dire e fare”, dedicato appunto a “I progetti integrati di filiera per lo sviluppo del sistema agro- alimentare toscano: stato dell’arte ed esiti del primo bando” (Sala verde, polo espositivo Lucca Fiere, ore 10,30), costituirà l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte e sugli esiti della valutazione appena conclusa. Ma sarà soprattutto un momento utile per discutere dei possibili miglioramenti in vista dell’uscita del nuovo bando. “L’esperienza passata è stata oltremodo positiva – sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvatori – perché ha portato al finanziamento di 15 progetti che vedono coinvolti 1250 partecipanti, di cui 270 diretti (soggetti che sostengono l’onere finanziario degli investimenti di propria competenza), i cui investimenti interessano una superficie di oltre 17mila ettari, per un totale di contributi assegnati di 25 milioni di euro, a fronte di investimenti previsti che ammontano a più di 57 milioni”. I progetti che saranno finanziati hanno dato un buon esempio di progettazione integrata, aggiunge Salvadori. Produzione agricola, trasformazione e commercializzazione si aggregano per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento delle principali filiere agroindustriali regionali, presupposto fondamentale alla creazione di migliori relazioni di mercato. “Alla luce dell’esperienza pregressa, proprio per valorizzare ulteriormente questa aggregazione integrata di più imprese – conclude l’assessore -, il governo regionale ha deciso di lanciare entro il prossimo mese di dicembre un nuovo bando che, con altri 15 milioni di stanziamento previsti, costituirà senz’altro un importante impulso per il mondo produttivo del settore agro-alimentare toscano”.  
   
   
CERTIFICAZIONE IGP CAROTA FUCINO  
 
Pescara - "Posso rassicurare le associazioni di categoria che la Direzione Agricoltura è attenta e sta coadiuvando costantemente, rispettando regole e tempistica, il Consorzio del Fucino presso il Ministero per le procedure necessarie richieste per il nuovo Disciplinare e certificazione Igp della Carota". Cosi risponde l´assessore alle Politiche Agricole Mauro Febbo alle preoccupazioni degli agricoltori fucensi. "E´ fuori luogo il paragone fatto con la patata di Bologna poiché ogni prodotto ha una relativa tempistica, metodologia e storia. Voglio informare che il Consorzio ha protocollato le relative modifiche alla certificazione Igp della Carota del Fucino presso il Ministero dell´Agricoltura il 10 Novembre scorso così da definire il Nuovo Disciplinare. I produttori sono a conoscenza che le modifiche sono state inevitabili e necessarie affinché il betacarotene e le proteine rispettassero i parametri e limiti consentiti per legge. Questo meticoloso lavoro è stato svolto anche grazie ad un apporto scientifico realizzato dal Centro ricerca Crab di Avezzano per garantire sul mercato la qualità e il Marchio della Carota del Fucino. Sono convinto che per fine anno o inizio 2012 si concluderà questo lavoro con una pubblica audizione e sopralluogo del Ministero dell´Agricoltura così da ottenere la certificazione Igp. Invece - sottolinea l´assessore Febbo - l´iter per il riconoscimento Dop per la Patata dell´Altopiano del Fucino è anch´esso in dirittura di arrivo. La Direzione agricoltura della Regione Abruzzo, come sollecitato dal Ministero, sta inoltrato i dati e la documentazione storiografica sul famoso prodotto della vallata così da completare gli adempimenti. Quindi - conclude Febbo - con impegno e in collaborazione con il Ministero stiamo cercando di perseguire due importanti risultati per la Marsica. I produttori e gli agricoltori possono essere certi di constatare in breve tempo che sia la certificazione Igp della Carota che il riconoscimento della Patata Dop del Fucino andranno a incidere in modo rilevante nei mercati ortofrutticoli".  
   
   
L’EVOLUZIONE DEL MERCATO DEL VINO È IL MOMENTO DEL VENETO  
 
Venezia - “Nel mercato mondiale è il nostro momento: quello dei vini italiani e veneti autoctoni e di qualità. Dobbiamo fare soprattutto ora il massimo sforzo per valorizzare le nostre tipicità e far conoscere i nostri prodotti, in Europa e nel mondo intero, comunicando trasmettendo il valore aggiunto dei nostri vini, capaci di dare soprattutto ai giovani un mix insuperabile di innovazione nella tradizione”. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura del veneto Franco Manzato al 1 forum di Vinum Loci sull’evoluzione del mercato del vino, svoltosi ieri a Soave, in provincia di Verona. Nel corso di una tavola rotonda che ha visto la partecipazione tra gli altri dell’assessore all’agricoltura della provincia scaligera Luigi Frigotto, di Vasco Boatto docente dell’università di Padova e del professor Attilio Scienza dell’Università di Milano, è stata posta l’attenzione non tanto sulla produzione enologica nazionale ma appunto sulle possibilità di vendita e di conquistare mercati, con l’obiettivo di definire un piano strategico integrato di filiera in grado di inserire la produzione enologica italiana all’estero nella Grande Distribuzione Organizzata. “Lo sforzo della Regione Veneto, dando per scontata la qualità come prerequisito, è´ di dotare gli agricoltori degli strumenti costruire un sistema di aziende coordinato e con obiettivi condivisi. Oltre alla regia regionale penso anche ad un ipoteti ruolo strategico di altre realtà, a partire da Veronafiere. In ogni caso come Veneto siamo diventati la prima regione esportatrice di vino con quasi il 30 per cento di quantità e valore sul totale nazionale, siamo i maggiori produttori di vini autoctoni a denominazione, abbiamo molte carte da giocare con una enologia che ha una tradizione millenaria ma che presenta in questo momento le maggiori novità mondiali”. “I grandi gruppi multinazionali – ha detto ancora Manzato – stanno puntando sul vino ma delocalizzando la produzione in zone agevolate dal punto di vista della burocrazia e dei costi, separando vinificazione e produzione dell’uva. E’ un’ulteriore sfida alla quale il nostro sistema deve rispondere evidenziando la differenziazione e il valore dei produtti di territorio, con l’appoggio delle istituzioni regionali, nazionali e sovranazionali. Noi vogliamo essere della partita”.  
   
   
ENOLOGIA VENETA: PRONTA MAPPATURA CHE VALORIZZA VITIGNI AUTOCTONI  
 
Venezia - Con decreto del responsabile della Direzione Competitività Sistemi Agroalimentari della Regione, è stata ieri ripristinata la classificazione delle varietà di viti di uva da vino ammesse alla coltivazione nelle sette Province del Veneto. “Non è un semplice atto burocratico – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – perché con quel provvedimento viene fatta una sorta di mappatura ordinata, con la quale vengono specificate le tipologie di uva da vino delle quali si autorizza la coltivazione in ogni Provincia del territorio regionale, con l’obiettivo di assicurare ad un tempo innovazione e tutela delle tradizioni per quanto riguarda la produzione di vini di qualità del Veneto”. “A questo riguardo – ha precisato Manzato – voglio sottolineare i confini di coltivazione della varietà “Moscato giallo”, che riguarda le Province di Padova, Vicenza e Verona. In questi territori provinciali il vitigno ha storicamente trovato uno dei suoi ambienti di coltivazione ideale. In provincia di Padova il Moscato Giallo è diventato un ‘must’, che si è guadagnato dalla vendemmia dello scorso anno, meritoriamente, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita come ‘Colli Euganei Fior d’Arancio’. Nell’areale euganeo questa varietà presente da secoli ha conosciuto un crescente sviluppo soprattutto negli ultimi due decenni e viene coltivata su superfici individuate in zone particolari, destinate ad ottenere una tipologia di vino pressoché unica”. “Poiché vogliamo caratterizzare in misura sempre maggiore le nostre produzioni tipiche e difenderle da possibili imitazioni – ha concluso Manzato – come Regione abbiamo ritenuto indispensabile confermare le attuali limitazioni e salvaguardare i prodotti autoctoni”. Il decreto verrà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.  
   
   
IL VENETO DELL’ORTOFRUTTA A FRUITLOGISTICA DI BERLINO 2012  
 
Il Veneto, capitale mondiale dei radicchi di qualità e regione che produce il maggior numero di prodotti agroalimentari a Denominazione riconosciuti a livello europeo, conferma la propria partecipazione per il 2012a Fruitlogistica, la più grande rassegna mondiale dedicata all’ortofrutta, in programma a Berlino dall’8 al 10 febbraio prossimi. “La partecipazione regionale – ha fatto presente l’assessore regionale alla promozione Marino Finozzi, che ha proposto d’intesa con il collega all’Agricoltura Franco Manzato il provvedimento di adesione a Fruitlogistica – sarà realizzata in collaborazione con le Organizzazioni dei produttori Ortofrutticoli, i Consorzi di Tutela e i Mercati Ortofrutticoli del Veneto. Fruit Logistica costituisce per il Veneto un’occasione strategica – ha sottolineato Finozzi – per promuovere l’immagine dell’ortofrutticoltura regionale di qualità e per sostenere le azioni commerciali sui principali mercati esteri da parte dei nostri operatori, con particolare riguardo a quelli associati”. La partecipazione istituzionale all’edizione 2012 si concretizzerà con l’allestimento di uno stand personalizzato, nello stesso spazio espositivo occupato nelle passate edizioni, e sarà finalizzata a supportare iniziative di promozione collettiva e di commercializzazione delle produzioni ortofrutticole regionali in mercati di grande interesse e potenzialità.  
   
   
AUSTRIA, ANDAMENTO DELLA RACCOLTA DELLE MELE  
 
Ottima stagione per la produzione melicola in Austria dove quest´anno sono state raccolte 225.000 tonnellate di mele, quota in aumento del 14 per cento rispetto all´anno precedente. La domanda per le mele e il succo biologici aumenta costantemente. Forte l´incremento anche nella domanda da parte dei produttori di alimenti per l´infanzia  
   
   
A ROMA, PRESSO L´UNIVERSITÀ LUISS “GUIDO CARLI” PRESENTATO IL PREMIO “TALENTO ITALIANO 2012”  
 
“Il turismo responsabile ha già dimostrato la sua capacità di far convergere una domanda turistica rispettosa ed attenta sulle destinazioni dei Paesi del Sud del Mondo che si attrezzano per fare dell’ospitalità una fonte di sviluppo durevole: è ora che questo accada anche nel nostro Paese”. E´ quanto ha dichiarato il Presidente di Aitr, Maurizio Davolio in merito al Premio Talento Italiano 2012, presentato oggi a Roma. Il Premio è promosso dall´Aitr. Associazione Italiana Turismo Responsabile, l’Università Luiss Guido Carli - “Master in Economia e marketing del turismo e comunicazione del territorio” e da Sl&a Turismo e Territorio. Giunto alla sua seconda edizione, il premio si rivolge, in modo particolare, ai giovani under 30 e ai professionisti impegnati a valorizzare le tante opportunità di attrazione che offre il territorio italiano, e tende a raccogliere i più diversi ed inediti spunti suscettibili di applicazione pratica nell’immediato. I vincitori, oltre a ricevere in premio una microvacanza di Un’altracosa Travel, potranno fregiarsi del titolo di “Talento italiano dell’anno”. Ma il vero premio sarà la possibilità di mettere in pratica la propria idea attraverso il supporto del team di consulenza di Sl&a, e la vetrina commerciale rappresentata dalla presenza gratuita sul portale Talentiitaliani per un anno. Dopo il titolo e il viaggio-premio, quindi, per i vincitori si profila un semestre di start-up, ed un lancio in grande stile della propria “invenzione”. Le idee progettuali devono proporsi come prodotti turistici nuovi, con elementi di innovazione significativa rispetto quanto già esistente, e devono essere volte a valorizzare il turismo responsabile. Da un lato, attraverso l’esaltazione degli attrattori locali mediante il coinvolgimento delle risorse presenti sul territorio, in particolare quelle ambientali e storico-culturali, dall’altro, privilegiando il coinvolgimento delle comunità locali, l’incontro e lo scambio con la tradizione locale. Nel corso della presentazione la Prof.ssa Melina Decaro, Direttore del “Master in Economia e marketing del turismo e comunicazione del territorio” dell´Università Luiss Guido Carli, ha ricordato come “il Master abbia sempre avuto particolare attenzione per lo stretto legame tra turismo e territorio, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio locale; prova ne sia il fatto che due studentesse del corso si sono aggiudicate il premio nella sua prima edizione”. A tal riguardo giova ricordare che nel 2011 i progetti presentati sono stati 38, di cui due premiati e altri 11 meritevoli di menzione speciale. In conclusione ha preso la parola Michela Valentini, Amministratore delegato di Sl&a e di Talentiitaliani.it, secondo cui “in Italia sta crescendo con forza il turismo di prossimità, fatto di micro vacanze a raggio ridotto: è giusto stimolare le idee di impresa ad affrontare anche questo fenomeno, che rappresenta già il presente per migliaia di operatori”. Regolamento, moduli e aggiornamenti sono su www.Talentiitaliani.it  
   
   
UN DIZIONARIO CULINARIO DI RICETTE, SUGGERIMENTI GASTRONOMICI, NOMI DI PIATTI DELLA TRADIZIONE, CON 17 RICETTE CARINZIANE  
 
Un dizionario gastronomico italo - tedesco. Per capire, davvero, quello che c’è in ogni piatto. Con una peculiarità in più: l’attenzione è puntata sulle specialità regionali della Carinzia. Così non ci potranno essere più dubbi davanti ad un piatto di fumante Kalbsbraten, il classico arrosto di vitello con la panna acida, ad un soffice Kärntner Reindling, la gubana carinziana, ripiena di uvetta e profumata di anice. Nessuna incertezza nemmeno davanti all’insegna di un Buschenschank: grazie al dizionario si scopre che è semplicemente una mescita in casa di un contadino dove gustare ciò che viene fatto in fattoria, dal vino al succo di mele, dal formaggio ai salumi, dalle uova al pane. Nato grazie alla collaborazione tra l’Associazione degli Agriturismi della Carinzia, la Provincia di Treviso e il Comune di Casarsa della Delizia, nel Pordenonese, nell’ambito del progetto transfrontaliero Chef Net, il Dizionario Culinario è composto da una trentina di pagine zeppe di ricette, suggerimenti gastronomici, nomi di piatti della tradizione. Ma anche frasi, in italiano e tedesco, per farsi capire a tavola ed evitare le figuracce. La guida propone ben 17 ricette carinziane con la spiegazione, nei minimi dettagli, per preparare delizie come la Kirchtagssuppe, una minestra di carne e verdure arricchita dalla panna acida e dall’uovo e profumata di zenzero, o gli Schwammerlnudel, agnolotti ripieni di porcini, o i Topfennockerln, gnocchetti di ricotta da gustare ,conditi con il burro fuso, a fine pasto, come dolce. Il dizionario- redatto dagli studenti dell’Istituto tecnico commerciale ad indirizzo turistico di St. Veit, in Carinzia- si pone l’obiettivo, ambizioso, di far conoscere non solo la gastronomia ma anche le tradizioni e la cultura carinziane agli italiani. Per essere più vicini, perché la conoscenza è il primo passo verso una più fattiva collaborazione. Ma anche per valorizzare la ricchissima cultura gastronomica carinziana, una cucina dove le materie prime sono fondamentali e arrivano dalle fattorie, quindi sono “a chilometri zero” e spesso biologiche. Perché, come dice un antico proverbio carinziano “Mangiare e bere bene fa bene al corpo e all’anima”. Questo è il messaggio dell’Associazione degli Agriturismi della Carinzia. La terra dei laghi e delle montagne, la regione più meridionale di tutta l’Austria, si può gustare con gli occhi, per le sue bellezze, ma anche, e soprattutto, per i suoi sapori tradizionali, semplici e sinceri. E ora, grazie al Dizionario Culinario, senza più timore di sbagliare o di ritrovarsi nel piatto qualcosa che non si desiderava. Il Dizionario Culinario si può scaricare dal sito web http://www.Grenzenlosgeniessen.at o si può richiedere, gratuitamente, all’Associazione degli Agriturismi della Carinzia scrivendo a office@urlaubambauernhof.Com o telefonando allo 0043/463/330099. Associazione Vacanze in Agriturismo in Carinzia Viktringer Ring 5 9020 Klagenfurt (Austria) Tel 0043/463/330099 Fax 0043/463/33009933 Email: office@urlaubambauernhof.Com http://www.Urlaubambauernhof.com/  
   
   
DOLCI NOVITÀ DA CASCINA SAN CASSIANO  
 
L’azienda di Alba specialista in prodotti golosi (salati e dolci) di alta gamma propone alcune curiose novità dolci: i tartufi bianchi e neri e una serie di amaretti morbidi dai vari gusti (al cappuccino, alla castagna, alla nocciola), dal gusto delicato che li rende piacevoli in accompagnamento a bevande calde o a vini dolci da dessert. Per un fine pasto inusuale consiglia inoltre i fichi di San Mango , in versione sciroppata o in confettura. In uno dei suoi viaggi alla ricerca di materie prime di eccellenza, Cascina San Cassiano ha trovato un prodotto tipico di alcuni comuni dell’avellinese, i fichi che nascono nella località di San Mango. I frutti dalla buccia sottile e di colore giallo arancio alla raccolta e rosso a maturazione, hanno polpa succosa color bronzo scuro e sapore peculiare, poco zuccheroso. La versione sciroppata può essere una variante molto inusuale di dessert servita in coppette mentre la confettura oltre che ottima farcitura per crostate o brioches o spalmata sul pane o sui biscotti secchi può accompagnarsi molto bene anche ai formaggi. Www.cascinasancassiano.com  
   
   
ARRIVA IL MAGICO NATALE DI FERRERO ROCHER: UNO STRAORDINARIO INCONTRO DI UNA NOCCIOLA INTERA CON UN RIPIENO CREMOSO ED UNA COPERTURA CROCCANTE  
 
Da quest’anno il Natale Ferrero è ancora più brillante grazie a Ferrero Rocher. Entrando nei punti vendita i consumatori verranno avvolti dalla magia dorata del Natale Ferrero con i luminosi coni di Ferrero Rocher che presenteranno la splendida offerta di confezioni regalo adatte per tutte le esigenze. Dallo straordinario incontro di una nocciola intera con un ripieno cremoso ed una copertura croccante nasce Ferrero Rocher, l´ideale per allietare le festività natalizie e decorare la propria tavola con un tocco di eleganza e raffinatezza. Confezione Ferrero Rocher Cono da 17 pz. Confezione Ferrero Rocher Diamante da 24 pz. Confezione Ferrero Rocher Confanetto da 16 e da 30 pz. E quest’anno Ferrero offre ai suoi consumatori due importanti appuntamenti sui punti vendita della grande distribuzione. Nei primi due weekend di Dicembre gli amanti delle praline Ferrero potranno trovare sui grandi ipermercati preziose decorazioni per l’albero in 3 diversi soggetti per addobbare in maniera originale il proprio albero con Ferrero Rocher. Infatti, i tre soggetti a forma di stella, pino e fiocco potranno contenere al loro interno la pralina più amata. Rocher Cono 17 pezzi Negli ultimi due weekend prima di Natale Ferrero offrirà inoltre un prezioso servizio ai propri consumatori omaggiandoli con una elegante shopper per rendere ancora più speciali i regali di Natale. Accanto alle diverse confezioni di Ferrero Rocher, pensate per ogni occasione, la gamma Ferrero Natale è completata dalle altre preziose scatole regalo. Ferrero Collection Per l’occasione natalizia due raffinate confezioni regalo in cui Ferrero Rocher si veste a festa accompagnato da due squisite specialità: Ferrero Rondnoir con la delicatezza del suo gusto dolce amaro e Ferrero Garden al cocco con la cremosità e il suo gusto delicato. Un connubio perfetto per soddisfare i desideri anche dei più esigenti e per fare bella figura in ogni occasione. Confezioni Ferrero Collection da 24 e 32 pezzi Ferrero Prestige Dalla combinazione delle praline più amate della gamma Ferrero nasce Ferrero Prestige, la confezione regalo ideale per soddisfare tutti i gusti: dal classico Ferrero Rocher, al gusto intenso di Mon Chéri fino all’aroma deciso di Pocket Coffee e alla cremosità di Ferrero Kusschen. Un mix perfetto da offrire a famiglia e amici durante le feste, Ferrero Prestige è un’idea regalo ideale per ogni occasione, da quella più importante e formale a quella più intima e confidenziale. Confezione Ferrero Prestige da 21 e da 28 pezzi Mon Chéri La raffinata confezione natalizia di Mon Chéri regala a chi la assapora un sorprendente piacere. Lo scrigno di croccante cioccolato fondente, la ciliegia freschissima ed il liquore intenso, si miscelano in un’armonia inimitabile. Confezione Ferrero Mon Chéri da 28 pezzi Prestige 28 pezzi Mon Chéri 28 pezzi Collection 32 pezzi Collection 24 pezzi  
   
   
ANGELO GAJA E GIANLUCA BISOL UNICI ITALIANI TRA I 55 RELATORI DEL CONGRESSO MONDIALE, CHE HA VISTO INTERVENIRE ROBERT PARKER, JANCIS ROBINSON MW E FRANCIS FORD COPPOLA GIANLUCA BISOL A WINE FUTURE HONG KONG “ENTRO 25 ANNI LA RICHIESTA DI MERCATO DEL PROSECCO SUPERERÀ IL MILIARDO DI BOTTIGLIE” “IL PROSECCO? LIFESTYLE SYMBOL DI SUCCESSO INTERNAZIONALE”  
 
Nel 2035, la richiesta di mercato del Prosecco supererà il miliardo di bottiglie: è questa la previsione di Gianluca Bisol, dichiarata ufficialmente a Hong Kong, durante uno dei più attesi congressi enologici internazionali: Wine Future 2011. 2000 iscritti da oltre 40 paesi hanno assistito agli interventi tenuti dai più autorevoli opinion leader di settore, quali Robert Parker, Jancis Robinson Mw (Master of Wine) e Francis Ford Coppola. Solo due i rappresentanti dell´enologia italiana intervenuti: Angelo Gaja, celebre produttore piemontese, e Gianluca Bisol, alla guida dell´omonima azienda che ha saputo portare il Prosecco ed il Cartizze a primati d´eccellenza mondiale. In occasione del dibattito sugli spumanti - Sparkling Wines Now & Then -, Gianluca Bisol ha parlato del successo internazionale del Prosecco e del Cartizze, punta della Piramide di qualità della Denominazione “Il Prosecco, così edonistico, piace e diverte: la sua forza risiede nella sua capacità di farsi conoscere non come Status Symbol, ma come Lifestyle Symbol” spiega Gianluca Bisol “In questo rappresenta perfettamente la qualità e lo stile di vita europei: fine, moderno ed informale”. Un incredibile successo, che Gianluca Bisol aveva già previsto, come ha spiegato a Hong Kong: “Nel 2006 ho pubblicamente affermato ´Se le tendenze di mercato mondiali per il vino spumante continueranno a crescere in questo modo per i prossimi 14 anni, nel 2020 il Prosecco sarà indiscutibilmente il vino spumante più venduto nel mondo´. Ora intendo alzare la posta, dichiarando che entro 25 anni la richiesta di mercato del Prosecco supererà il miliardo di bottiglie”. “L´area asiatica” conclude Gianluca Bisol “potrebbe rappresentare un mercato davvero importante se le varie denominazioni del Prosecco sapranno presentarsi insieme, rispettando e valorizzando le singole peculiarità”. Www.winefuture.hk  
   
   
I SAPORI DEL SALENTO. AZIENDA AGRARIA DUCA CARLO GUARINI SCORRANO, LECCE  
 
Per un regalo all’insegna dei prodotti buoni della terra, dei sapori di una volta e degli ortaggi salentini l’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini di Scorrano, a 30 chilometri da Lecce, suggerisce Le Masserie del Duca, una linea agroalimentare molto personale e di grande qualità. L’azienda ha valorizzato i suoi prodotti ortivi, creando una gamma davvero sfiziosa: dalle passate di pomodorini freschi ai sughi pronti, dai legumi alle creme di carciofi, olive, peperoni gialli e rossi, pomodori secchi, cipolle e mele selvatiche, dalle olive denocciolate in olio e spezie ai pomodori secchi sott’olio. Ortaggi freschi, raccolti e lavorati nella loro stagione, arricchiti dall’olio extravergine o con gli agrumati nelle varietà al mandarino, limone e arancia, prodotti nel proprio frantoio. E poi confetture di pera, uva bianca, cotognata, gelatina di mosto di primitivo, fichi secchi con mandorle e ricoperti di cioccolato. A Scorrano, a 30 km da Lecce, si trova la Bottega Aziendale, dove acquistare direttamente tutti i prodotti, dal vino agli oli extravergine e alle creme. Per sé o in confezioni personalizzate per originali regali da farsi spedire in tutta Italia o anche all’estero. La confezione “Le Masserie del Duca” costa 35 euro (escluso trasporto di circa 10 euro) e contiene: una bottiglia di extravergine Tenuta Lucagiovanni (cc. 250), un Agrumato all’arancia (cc. 250), tre diverse creme di ortaggi (pomodori secchi in olio extravergine d’oliva; peperoni rossi sempre in extravergine e crema di olive nere cellina in olio agrumato all´arancia), una confezione di pomodorini ciliegino salsati, una di lenticchie, un sugo al basilico, Le Masserie del Duca Cuori di carciofo grigliati, un barattolo di pomodori semisecchi in olio extravergine di oliva e una bottiglia di Natívo Igt Salento rosso, negroamaro in purezza ottenuto da uve coltivate con metodo biologico certificato. L’azienda Agraria Duca Carlo Guarini a Scorrano, nel cuore del Salento, è un luogo tutto da scoprire, che riserva sorprese inaspettate: esempio di accoglienza enoturistica d’eccellenza, originale cantina in una costruzione di fine ‘700 con barricaia all’interno di un frantoio ipogeo cinquecentesco, occasione per far acquisti “gastronomici” di qualità. La famiglia ha mille anni di storia, discende da Ruggero Guarini, cavaliere normanno giunto nel Salento nel 1065, che prese parte alla prima crociata. Una storia affascinante, che vede molti rappresentanti della famiglia ricoprire ruoli importanti e ospitare personaggi storici: da San Francesco d’Assisi a Gioacchino Murat. Alcune etichette più rappresentative dei loro vini parlano degli avi e dei personaggi illustri che i Guarini hanno ospitato nei secoli passati: Boemondo, il primitivo dedicato al Principe di Taranto e primo figlio di Roberto Il Guiscardo; oppure Murà, il bianco ottenuto da uve sauvignon blanc, in onore di Gioacchino Murat, il re di Napoli che fu ospite dei Guarini e su uno degli specchi con cornice dorata incise, con un anello, il suo nome all’italiana. Oggi i Guarini continuano a possedere e coltivare nel Salento tenute e masserie per circa 700 ettari: 70 di vigneto tra Lecce e Brindisi, 265 di oliveto e i restanti ortaggi e seminativi nelle vicinanze di Scorrano. Nelle accoglienti salette con camino d’inverno e con il bel tempo sotto l’antico pergolato, in un giardino che profuma di aranci, è possibile degustare vini e oli extravergini d’oliva e agrumati. Dal primitivo (Boemondo, Vigne Vecchie) al negroamaro (Natívo, Piutri, Campo Di Mare, Rarum), dalla malvasia nera (Malìa) al sauvignon blanc Murà e Ambra. Www.ducacarloguarini.it  
   
   
RISTORANTE BIOSAPORI REGIONALI - MILANO DOVE IL BIOLOGICO È STILE IL PRIMO RISTORANTE CERTIFICATO AIAB  
 
Un ambiente caldo e accogliente, uno spazio luminoso in cui la semplicità del legno riciclato e delle pitture ecologiche si sposa con la genuinità dei prodotti della terra e la preziosa arte culinaria italiana. Nasce nel cuore di Milano, in via Lattuada 2, un piccolo rifugio eco-friendly, dalla formula innovativa e accattivante: un ristorante bio e un punto vendita insieme, aperto dalla mattina alla sera. Il Biosapori regionali è il primo ristorante di una redazione moda di Milano, lo chef è infatti Freddy Varady, direttore di Gentlemen´s Options. La cucina offre piatti a base di prodotti freschi e biologici, tutti della migliore selezione regionale italiana, con qualche ospite europeo: alcuni prodotti provengono infatti dalla Germania, dalla Svizzera e dall’Austria. Il Ristorante Biosapori regionali accoglie i propri ospiti lungo tutta la giornata: si inizia dalle 9.00 alle 11.00 con la colazione a buffet; dalle 13.00 è possibile scegliere tra tre menu a prezzo fisso per il pranzo; nel pomeriggio è aperta la caffetteria e la sala da the propone un’accurata selezione di the biologici verdi, neri, bianchi e aromatici, in collaborazione con Montresor the e per concludere è possibile cenare con menu alla carta. Il posto giusto per tutti gli amanti della buona tavola e per chi adora curiosare tra gli scaffali alla ricerca di delizie ed eccellenze del nostro Bel Paese: confetture, salse, prodotti da forno, insaccati, formaggi, oli, aceti, vini, dolci, spezie e tanto altro. Tutti orgogliosamente Bio. Biosapori regionali è amico della natura: ha il cuore Bio e il corpo di materiali e oggetti di riciclo, la nuova sfida è trasformare l’energia elettrica in energia rinnovabile con Life Gate, per essere ancora più vicini all’ambiente. Sul sito www.Biosaporiregionali.it è possibile non solo scoprire il mondo dei biosapori regionali, ma anche sbizzarrirsi con l’e-commerce: più di 600 prodotti della migliore enogastronomia italiana, con offerte settimanali e in continuo aggiornamento. E per chi vuole ricevere comodamente a casa la propria spesa Bio, c’è un servizio che copre tutta la città di Milano al costo aggiuntivo di 7 euro per il trasporto. La bio-box contiene una selezione random di prodotti da euro 50, 70 e 100 e include anche il servizio pronto cuoco: una breve consulenza culinaria per una cena speciale. Alcuni piatti dello chef: Tagliata di salmerino affumicato al timo Rotolino di riso primavera, seitan e patate. Lasagnette nere al ragù si soia Polpettine aromatiche di seitan con piselli e radicchio Flan di broccoletti e mais con fonduta di percorino toscano Bocconcini di sogliola alla spuma di limone e basilico Sformatino di pasta brise ai funghi procini Quadrifoglio di soia con asparagi Tagliere di formaggi con selezione di mieli Tutto accompagnato da verdure fresche al vapore. E per finire: foresta nera al lampone e Pasta brisè dolce cioccolato e amaretto. Biosapori Regionali Via Lattuada 2 (Mm3 Porta Romana), Milano Tel. 02/89696028 www.Biosaporiregionali.it Orari: aperto dalle 9.00 alle 22.30 - Domenica chiuso  
   
   
I VINI PRODIGO ARGENTINI PREMIATI A HONG KONG IN OCCASIONE DELLA ANNUALE FIERA INTERNAZIONALE DEL VINO: “PRODIGO” MALBEC RESERVA 2007 MEDAGLIA D’ORO E MIGLIOR VINO ROSSO ALLA HONG KONG WINE COMPETITION 2009  
 
In una serata svoltasi a Milano presso lo studio Your Image Communication di Laura Smagliato è stata presentata un´inedita Argentina, attraverso il sapore dei suoi vini e le fotografie della sua terra. Protagonisti della serata: Alessandro Speri che ha offerto una degustazione dei suoi vini Malbec "Prodigo" e il fotografo Carlo Bistolfi che ha raccontato attraverso la sua mostra fotografica "I colori di Mendoza". “Prodigo” Malbec Reserva 2007 Medaglia D’oro e Miglior Vino Rosso alla Hong Kong Wine Competition 2009 “Parla Italiano”, e le sue origini sono in Valpolicella, il concorso enologico svoltosi a Hong Kong lo scorso novembre in occasione della annuale fiera internazionale del vino (www.Asiasbestwinesandspirits.com). Alessandro Speri di Pedemonte (Vr) conquista con il suo Prodigo Malbec Reserva 2007 un doppio riconoscimento, miglior vino argentino e miglior vino rosso presentato alla manifestazione. Pure lo scorso anno a Singapore un altro vino prodotto da Alessandro, sempre con uve malbec e sempre in Argentina, è stato protagonista arrivando alla medaglia d’oro con Prodigo Malbec Classico 2005. Al concorso di Hong Kong erano presenti più di 1.300 vini da ogni parte del mondo (tra cui Francia, Italia, Spagna, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda) ed questa manifestazione è considerata la più autorevole per l’Estremo Oriente. Il concorso promosso dalla Cathay Pacific è stato supportato dallo staff tecnico della Iwc di Londra, con la presenza di autorità quali Mw Debra E Meiburg e Tony Jordan. Alessandro appartiene alla famiglia Speri di Pedemonte di Valpolicella (Verona) coinvolta da cinque generazioni nella produzione di Valpolicella e Amarone. Dal 2002 Alessandro vive quasi stabilmente in Argentina, dove produce vino malbec sulle Ande Argentine, in un piccolo paesino della Valle de Uco, in prossimità della città di Mendoza, denominato La Consulta. In contrasto con i desideri del padre, e con il desiderio di sfidare la propria tradizione, su un terreno diverso dalla Valpolicella, nasce l’idea del nome “Prodigo” a simboleggiare il tono della sfida e la generosità delle Ande Argentine. Il Malbec, un vitigno francese su cui Alessandro ha incentrato i propri sforzi, è coltivato da più di 100 anni nella regione di Mendoza, portato dagli immigranti, tra cui tanti italiani, alla fine del secolo Xix. Oggi il malbec argentino è universalmente riconosciuto per le sue spiccate qualità, che lo rendono unico nel panorama enologico mondiale. Il perfetto abbinamento per la tanto famosa carne argentina. Alessandro produce ad oggi circa 70.000 bottiglie, fatte principalmente con uva Malbec e seguite personalmente in Argentina. I vitigni di Malbec, da dove provengono le uve, sono coltivati a circa 1.000 metri sul livello del mare. Esperienza enologica italiana e terroir argentino hanno travato forse in questa storia un paradigma valido per il futuro. Alessandro Speri: dall’Italia all’Argentina andata e ritorno … Alessandro appartiene alla quinta generazione della Famiglia Speri di Pedemonte di Valpolicella, che ha una consolidata tradizione nella produzione di vino rosso, in particolare di Amarone, una specialità della famiglia. Alessandro è cresciuto in costante contatto con i vigneti di proprietà della famiglia (60 ettari) e con il padre si è dedicato alla parte enologica dell’azienda, tra le botti, sviluppando la passione per il vino e il gusto dell’eccellenza. Quest’appartenenza fin da ragazzo nell’impresa della famiglia ha permesso ad Alessandro di acquistare un’esperienza pratica sul campo scoprendo i segreti della vigna e della vinificazione di qualità. E la convinzione che un vino con personalità non può essere fatto con uve coltivate con le più moderne tecniche e nei migliori terroir. Studia lingue (ad oggi parla fluentemente cinque lingue straniere) e a diciotto anni Alessandro decide di intraprendere gli studi in legge presso l’Università di Milano dove si laurea nel 1995. A Milano prende contatto con diverse persone del settore vinicolo tra questo l’agronomo Claudio Palchetti. Claudio, dopo aver sviluppato un interessante progetto riguardante l’uva Merlot in Toscana (Galatrona), decide di trasferirsi per sette anni in Argentina con la sua famiglia, senza lasciare però la sua passione per il vino. In Argentina Claudio entra a contatto con Mendoza e il suo Malbec, e ne parla con Alessandro dal loro primo incontro nell’anno 2000. L’impatto con questo vino fa crescere in Alessandro l’idea di sviluppare una propria cantina in Argentina e ne parla con il fratello. Il primo viaggio in Argentina di Alessandro conferma la straordinaria potenzialità della zona, vigneti ultracentenari di piè franco coltivati a circa 1.000 metri di altezza, trattamenti fitosanitari minimi (coltivazioni “quasi” biologiche), nel mezzo dell’Ande argentine. La crisi in Argentina alla fine del 2001 apre una possibilità straordinariamente importante per un investimento in questo paese e Alessandro si mette in contatto con Attilio Pagli, stella nascente dell’enologia toscana e pioniere nelle ricerche sulle uve Malbec in Argentina. Con Attilio Alessandro approfondisce la reale possibilità di realizzare un nuovo vino a Mendoza, a base di uva Malbec. Progetto che si concretizza con il trasferimento di Alessandro in Argentina dall’Agosto 2002. La decisione di cambiare e trasferirsi in Argentina provoca non poche tensioni in famiglia, soprattutto con il padre. Le incertezze politiche-economiche dopo il 2001 significano una sfida e un rischio ancora più grandi da affrontare in un contesto dover l’apporto di know-how può, per contro, rivelarsi un vero successo. La decisione per Alessandro è sofferta e a questo si aggiungono anche le perplessità in famiglia circa l’obbiettivo del progetto , ovvero se il Malbec possa raggiungere i livelli di qualità di un vino rosso con caratura internazionale. Proprio da questi contrasti sorge l’idea di dare al vino il nome di “Prodigo” a simboleggiare la sfida del protagonista della famosa storia evangelica e dei suoi molteplici significati, non ultime le analogie con il “paese lontano” (l’Argentina appunto). Ad oggi Alessandro ha completato la sua nona vendemmia in Argentina. Il papà, Benedetto, e il fratello, Marco, continuano la tradizione con la nuova cantina a Fumane di Valpolicella. Claudio Palchetti, nel frattempo rientrato in Italia, è responsabile della cantina Guado al Tasso della famiglia Antinori, a Bolgheri (Toscana)  
   
   
SEMANA MESA: SUCCESSO DI ALMA, ALL’INSEGNA DEL BINOMIO TRA CUCINA E CULTURA  
 
Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, con un team di sette chef italiani d’eccezione guidato da Luciano Tona, è stata grande protagonista alla “Semana Mesa” (Settimana della Tavola) di Sao Paulo. Ha riscosso grandi consensi la spedizione di Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, a Sao Paulo (Brasile), in occasione di “Semana Mesa”, la più importante manifestazione del Sud America dedicata all’enogastronomia, che si è conclusa nei giorni scorsi. Organizzata dalla rivista “Prazeres da Mesa” e dal centro Universitario Senac di São Paulo, la settimana edizione di “Semana Mesa” è stata dedicata al tema “Italia-brasile: il percorso per una cucina consapevole”: a fare da ambasciatore della Cucina Italiana è stata appunto Alma, rappresentata dall’Amministratore Delegato Riccardo Carelli e dal Direttore Didattico Luciano Tona. In Brasile Alma ha coordinato una squadra di Maestri composta da Massimo Bottura, Enrico Cerea, Pino Cuttaia, Ernesto Iaccarino, Paolo Lopriore, Luca Montersino, e Valeria Piccini. Ad aprire Semana Mesa - e, idealmente, anche il Momento Italia-brasile - è stata la “Cena delle Origini”, presso la Terraço Italia che offre una magnifica vista sulla città di San Paolo: una cena di beneficenza “firmata” da alcuni dei grandi cuochi italiani invitati da Alma, come Ernesto Iaccarino, Paolo Lopriore, Luca Montersino e Valeria Piccini, a cui si sono aggiunti anche Andrea Berton, Dario Cecchini, Moreno Cedroni, Aimo Moroni, Davide Oldani, Samuele Oliva e Davide Scabin. Piatto forte della serata è stato il marchesiano “Riso, Oro e Zafferano”, preparato da Paolo Lopriore, in onore del Maestro Gualtiero Marchesi. La cena ha visto la partecipazione del Console Generale d’Italia a San Paolo, Mauro Marsili, e di 150 imprenditori brasiliani, che hanno così avuto modo di apprezzare le creazioni e lo stile di alcuni tra i principali interpreti mondiali della nostra cucina. Martedì 25 ottobre la giornata è iniziata con un video saluto del Rettore di Alma Gualtiero Marchesi, dopo il quale il Direttore Didattico Luciano Tona ne ha sottolineato il ruolo di padre della moderna Cucina Italiana, recepita ed attuata da Alma. Poi è stata la volta degli chef e dei pasticceri. Luca Montersino ha presentato la sua pasticceria salutistica: una pasticceria “povera” negli elementi ma “vestita” con grande eleganza: una crostata realizzata senza glutine e zuccheri, con grassi solo di origine vegetale, proposta con un’elaborata scenografia a base di lamponi. Paolo Lopriore ha invece incantato i presenti con una sua personalissima interpretazione della pasta al pomodoro. Significativo il titolo scelto per il piatto: "Nada é o que parece" (“Nulla è come appare”). La pasta, infatti, appare priva della salsa al pomodoro in quanto Paolo si è limitato ad estrarre e utilizzare la parte aromatica del frutto. Mercoledì 26 ottobre tutti i riflettori sono stati puntati su, Ernesto Iaccarino e Valeria Piccini. Veramente originale la proposta di Iaccarino: un gelato di coniglio con caviale oscetra, che rivisita in chiave moderna un sapore storico, ispirato alla cucina del Sud e alla tradizione familiare. La Piccini, invece, si è fatta interprete del rispetto delle tradizioni abbinato all’alta professionalità: i suoi ceci puliti con la cenere esaltano le qualità organolettiche della materia prima e rendono le fettuccine con i ceci un’esperienza indimenticabile. La giornata è stata chiusa da Luciano Tona, affiancato da Julia Delellis, Senac: la sua è stata una lezione sul gusto italiano, valorizzato dalla cucina professionale. Un gusto definito dalla sintesi tra tecnica e cultura: la cucina è infatti parte della tradizione culturale dell’Italia. Lo chef Tona ha voluto omaggiare il Brasile firmando un risotto al prezzemolo, ornato da un motivo in lamina dorata che richiama la bandiera del Paese verdeoro. Giovedì 27 ottobre è stata la volta di Enrico Cerea, Pino Cuttaia e Massimo Bottura. Cerea ha rielaborato un tipico piatto italiano - i maccheroni ripieni - in un quadro di visione contemporanea, ottenendo un risultato di grande eleganza. Cuttaia ha invece illustrato il concetto di “cucina trasformista”, tramutando una seppia e un uovo in un risultato sorprendente per il gusto e la qualità del prodotto. A chiudere le presentazioni è stato Massimo Bottura, con la sua compressione di ossobuco con riso: l’idea è quella di una cucina capace di coniugare una visione di avanguardia con un gusto che rispecchia la tradizione italiana. Sempre all’interno della cornice di Semana Mesa, alcuni giovani cuochi brasiliani diplomatisi ad Alma, Francine Ross, Paolo Turziani, Carolina Garofani e Bianca Azevedo hanno eseguito dimostrazioni di Cucina Italiana, mentre Gloria Mainella, diplomata al Master Sommelier Alma-ais, è stata protagonista di una dimostrazione di sommelier  
   
   
RUM DA INTENDITORI E DESSERT D’AUTORE: APRE A MILANO LA ZACAPA ROOM LA TEMPORARY LOUNGE DEDICATA AL PREZIOSO RUM DEL GUATEMALA ACCOMPAGNATO DAI DESSERT DEGLI CHEF ANDREA BERTON E MARIO SANDOVAL  
 
Apre nel cuore di Brera la Zacapa Room, salotto temporaneo in cui scoprire Zacapa - il rum guatemalteco ´invecchiato sopra le nuvole´, da molti esperti considerato tra i migliori al mondo - e degustarlo in abbinamento ai dolci firmati da due tra i più grandi interpreti dell’alta gastronomia europea. Dal 23 novembre al 4 dicembre, in Via Fiori Chiari, uno spazio dedicato alle eccellenze da gustare, in cui trascorrere un dopo cena tra amici o partecipare ad un’approfondita degustazione guidata di rum e cioccolato. Rum da consumo rigorosamente liscio e - come tutti i distillati scuri pregiati - tradizionalmente nel dopo pasto, per via della sua complessità aromatica e morbidezza, Zacapa è ideale anche in accompagnamento a piatti dolci, con cui presenta grandi affinità. Un’esperienza straordinariamente appagante, in grado di compiacere anche i palati più esigenti: alla Zacapa Room, ogni giorno dalle 21, si possono assaporare i dessert creati da Andrea Berton - direttore e chef de cuisine de Il Ristorante Trussardi Alla Scala, il 2 stelle Michelin situato nel pieno centro di Milano - e dallo spagnolo Mario Sandoval - giovane chef del ristorante stellato Coque, tra i pionieri dell’avanguardia culinaria madrileña. La Zacapa Room inaugura pochi mesi dopo la felice esperienza di Torino, dove ha debuttato lo scorso maggio con grande successo. Lo spazio milanese è aperto dal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 24; ogni giorno, è possibile scoprire i tre rum della gamma – Zacapa 23, 23 Etiqueta Negra e Xo – e, nel tardo pomeriggio/sera, partecipare a degustazioni didattiche di rum e cioccolato, guidate dal Brand Ambassador; i posti possono essere prenotati all’indirizzo www.Rumzacapa.it. Elegante e dal décor curato, la Zacapa Room è un ambiente informale e rilassante, distribuito su due livelli. Gli ospiti sono accolti in uno spazio total black vivificato da dettagli e tocchi in oro: al piano terra la lounge ed al piano superiore la sala per le degustazioni didattiche. Gli allestimenti evocano gli elementi distintivi di Zacapa: dalle pareti realizzate con i fusti di canna da zucchero (il cui puro succo, il ‘miel virgen’ è l’ingrediente principale di Zacapa), ai video che ne proiettano la produzione – un processo in cui si intrecciano tradizione, autenticità e devozione - alle fotografie che ne raccontano i luoghi e la lavorazione (come ‘la casa sobre las nubes’, sugli altopiani guatemaltechi, dove matura Zacapa). Sei vetrine su strada ospitano le inconfondibili bottiglie, rese ancora più preziose dagli espositori in foglia d’oro. I Dessert Di Andrea Berton E Mario Sandoval Si chiama Terra di cioccolato il dessert di Andrea Berton che accompagna Zacapa Xo. Un piatto composto da una sfera di caramello riempita di spuma calda al cioccolato e da una quenelle di gelato al cioccolato, entrambi adagiati su una spirale di crumble e cremoso al caffè. Un dessert dal gusto sottile e persistente, in cui si rincorrono contrasti ed affinità con Zacapa: la cremosità della spuma si oppone alla struttura complessa del rum, la crema di cioccolato e panna rimanda alla tendenza dolce. E ancora il gelato, che sposa il dolce del miele al cioccolato amaro, la nota di caffè, che caratterizza il cremoso e che presenta un piacevole contrasto con la sensazione di avvolgente dolcezza di Zacapa. Infine, la guarnizione di lamponi lascia spazio al piacevole aroma di spezie. Una creazione che esalta il perfetto equilibrio di questo sofisticato rum. Tierra y café è il dolce pensato da Mario Sandoval per Zacapa 23. Un crumble di noci e caffè, abbinato ad una gelatina di rum Zacapa 23 con cuore cremoso di pinoli e ad un gelato al lampone. Un dessert realizzato per affinità, che fa emergere l’aroma delle noci caramellate e delle nocciole tostate – tra le note distintive di Zacapa 23. Un abbinamento che al palato lascia esplodere in tutta la sua raffinata potenza i sapori di frutta disidratata, i sentori di cuoio e tabacco e gli accenni leggermente speziati di questo rum, prodotto icona della gamma. Zacapa Room 23 novembre – 4 dicembre 2011 Via Fiori Chiari angolo via Formentini - Milano Da martedì a domenica - 15.30/24 Tel. 366 7328934 Degustazioni didattiche guidate di rum e cioccolato: Da martedì a domenica - ore 18.00/19.00 – 19.30/20.30 – 21.00/22.00 Esclusivamente su prenotazione sul sito: www.Rumzacapa.it – email: room@rumzacapa.It Dessert d’autore: Da martedì a domenica – dalle 21